Teatro Comico Italiano
IL SETTIMO GIORNO RIPOS
(Ogni riferimento a cose, persone ed entit puramente casuale)
COMMEDIA IN DUE ATTI
Autore:
Camillo Vittici
Iscrizione S.I.A.E. N.118123
(In caso di traduzione dialettale si prega di specificare alla SIAE il titolo originale dell'opera)
PERSONAGGI
DIO |
GABRIELE |
ADAMO |
EVA |
ABELE |
CAINO |
Lambientazione si lascia alla fantasia del regista
La storia
E la storia della creazione del mondo dove i vari personaggi hanno caratteristiche umane
con i propri sentimenti, passioni, emozioni e reazioni.
Pu sembrare dissacrante, ma si sforza di immaginare, con una buona dose di fantasia
e parecchia ironia, come il tutto sia avvenuto
ATTO PRIMO
(Dio e Gabriele stanno giocando a carte. Luce soffusa, un paio di candele accese sul tavolo)
DIO: Beh, cosa aspetti a tirare la carta? Forza, un po di coraggio
GABRIELE: Che fretta c? Ne abbiamo di tempo qui. Ci devo ragionare, con lei difficile giocare. Vince sempre Vabb, un quattro (Butta la carta)
DIO: Quattro e tre sette. Scopa!
GABRIELE: Come scopa? Ma se ha gettato un sei!
DIO: Allora vorr dire che quattro e tre fa sei
GABRIELE: Ma non si pu!
DIO: Come non si pu? Chi sono io? Su, dimmi, chi sono io? Non dirmi che te lo se dimenticato! Io sono lonni Lonnipo
GABRIELE: Lonnipotente, lo sappiamo
DIO: Bravo, e, se sono lonnipotente, vuol dire che io posso! Per cui quattro pi tre fa sei. Va bene? Scopa! Dai, gioca il cinque
GABRIELE: Ma non giusto! Non sportivo conoscere le carte dellavversario
DIO: Chi sono io? Su, dimmi, chi sono io? Io sono lonni Lonniscie
GABRIELE: Lonnisciente
DIO: Quindi, se sono lonnisciente, vuol dire che so tutto, anche che hai il cinque. Gioca
GABRIELE: Ecco il cinque
DIO: Scopa! Certo che sei proprio una schiappa. Come giocatore vali come questo due di coppe. Non c gusto a vincere con te; non divertente
GABRIELE: Sapesse come mi diverto io
DIO: Dai, gioca unaltra carta
GABRIELE: Un sette
DIO: Scopa; e per di pi di sette bello
GABRIELE: Ma se un sette di spade
DIO: Aspetta (Soffia sulla carta). Et voil! E un sette di oro
GABRIELE: Ma no, basta con i miracoli. E da uneternit che mi imbroglia. Non gioco pi
DIO: E invece tu giochi! Chi il Signore qui?
GABRIELE: E lei Capo
DIO: Pertanto?
GABRIELE: Pertanto il Signore ha sempre ragione. E adesso cosa facciamo?
DIO: Niente come al solito
GABRIELE: Ci fosse almeno la televisione
DIO: Aspettiamo che qualcuno se la inventi
GABRIELE: S, ma fra quanto?
DIO: Abbi fede e vedrai. Certo che qui una noia tremenda! Mi devo decidere a fare qualcosa. Ma cosa?
GABRIELE: Se non lo sa lei che lonnisciente
DIO: Dovrei consultarmi con lo spirito santo; sai per caso dove s cacciato?
GABRIELE: Lultima volta che s visto stava svolazzando chiss dove
DIO: E sempre un giro quello; e s che gli ho fatto una voliera niente male
GABRIELE: Scusi Signore, ma se la sua onnipotenza si limita alla costruzione di una voliera un po poco
DIO: Vuol dire che tu pensi che io non sia capace di fare altre cose?
GABRIELE: Non vorrei mancare di rispetto, ma, ripeto
DIO: E allora sta a vedere cosa ti combino. Sai che faccio? Voglio creare
GABRIELE: Fare o creare?
DIO: Creare! Uso un bel niente e dal niente faccio Che faccio?
GABRIELE: E lei lonnisciente
DIO: E vero, sono io; sar magari let
GABRIELE: Di sicuro non mi ha mai detto quando nato
DIO: Sono nato Io non sono nato! Cero e ci sono! Allora dal niente faccio Ecco creo creo la luce
GABRIELE: La luce? Cos la luce?
DIO: Beh, la luce dovrebbe servire per vedere
GABRIELE: Per vedere che cosa se non c niente qui attorno da vedere?
DIO: Intanto incominciamo con la luce e poi penser a qualcosa da vedere. (Declamando) Fiat
GABRIELE: Fiat? Cosa vuol dire?
DIO: E latino ignorante! Vuol dire sia fatto! Spero che i profeti non scambino il mio fiat con la FIAT di Torino che sar fondata fra qualche millennio. Ma queste cose le so solo io. Zitto, che sto dicendo una frase storica Fiat lux! (La scena si illumina)
GABRIELE: (Applaude) Bel colpo Capo! Questo s che fare qualcosa!
DIO: Qualcosa? Tu lo chiami qualcosa? Ma questa luce vera, non quella di una lampadina di cento candele
GABRIELE: Lampadina? Cos la lampadina?
DIO: Un giorno lo saprai, ma dovrai aspettare qualche milione di anni
GABRIELE: Bella la luce, ma non c niente lo stesso da vedere
DIO: Aspetta; mica mi devo affaticare troppo! Per ora accontentiamoci della luce; domani creer qualcosaltro. Anzi un primo risultato labbiamo gi ottenuto; risparmiamo sulle candele; spegnile
GABRIELE: Visto che in vena di creare, se fossi in lei continuerei; magari potrebbe creare
DIO: Scusa, ma sono io il Signore o sei tu?
GABRIELE: Chiedo scusa; era solo per darle un consiglio.
DIO: Perch, se fossi tu il Signore cosa creeresti adesso?
GABRIELE: Qualcosa da vedere; visto che abbiamo la luce
DIO: Allora facciamo che dico facciamo! Io far! Allora far luniverso!
GABRIELE: Luni Cos sta roba?
DIO: Luniverso. Uninsieme di corpi celesti che si muovono nel cielo senza incontrarsi mai.
GABRIELE: Ma cosha intenzione di fare? Una giostra?
DIO: Sta zitto ignorante e sta a vedere. (Fa un gesto). Ecco! Fatto! (Guardano verso la platea). Guarda che meraviglia! Quella Venere! Poi Giove! Poi Saturno e poi gli altri! L vedi? Belli no?
GABRIELE: A me sembrano tante palline che girano senza senso. Ma quella pallina laggi cos?
DIO: Quale?
GABRIELE: Quella tutta marrone, piccolina, che gira come una trottola su se stessa
DIO: Aspetta che mi metto gli occhiali. Quale?
GABRIELE: Quella laggi a sinistra dietro tutte le altre
DIO: E vero. Quella lho chiamata Terra. Il colore un po banale. E se ci mettessi il mare, giusto per dare un po di colore? Di che colore lo facciamo il mare? Vediamo Viola! No, il viola porta male Direi azzurro che si intona bene col marroncino
GABRIELE: S s, un po dazzurro non andrebbe male.
DIO: Allora Fiat mare! Eh, che ne dici? Piace?
GABRIELE: Mica male
DIO: Come mica male? Ma se una meraviglia? E sai cosa faccio adesso? Ci metto i pesci. I pesci nellacqua e un po di animali sulla terra. Fatto!
GABRIELE: Ma come sono grandi! Si vedono fino da qua
DIO: Per forza, mica sono piccoli; sono dinosauri.
GABRIELE: Dinosauri? Ma quante cose nuove Certo che lei ne sa una pi del diavolo
DIO: Lascia il diavolo dove labbiamo cacciato! Per manca manca qualcosa, anzi qualcuno
GABRIELE: Qualcuno? Cosa vuol dire?
DIO: Io ci metterei luomo per esempio
GABRIELE: E cosa sarebbe luomo?
DIO: Cosa? Chi, vorrai dire. Luomo uno come te, ma senza ali
GABRIELE: Son proprio curioso di vedere com luomo
DIO: Guarda, te lo faccio subito. Certo, un po complicato. Trovami un po di fango
GABRIELE: Di fango? Ma qui stato tutto pulito
DIO: E tu trovalo lo stesso
GABRIELE: Forse qui ce n un pochino. Eccolo. Basta?
DIO: Piuttosto di niente come lo faccio? Come te? No, come te no; sei proprio bruttino. Trovato; lo faccio come me, proprio a mia immagine e somiglianza
GABRIELE: Onnipotente? Onnisciente? Che imbroglia a giocare a scopone?
DIO: No no, andiamoci piano. Onnisciente e onnipotente rimango solo io; i difetti li lasciamo a lui. Su, diamoci da fare (Arrotola il fango fra le mani e lo getta a lato del palcoscenico)
ADAMO: (Esce con un costume aderente color carne). Buongiorno. Chi sono? Chi siete? Dove sono? Cosa ci faccio qui?
GABRIELE: Ma che schifo! E nudo! (Esce ed entra con una foglia di fico che appiccica ad Adamo)
DIO: Tu sei luomo e ti chiamerai
GABRIELE: Asdrubale
DIO: No, Asdrubale non mi piace
GABRIELE: Allora Eustorgio
ADAMO: Eustorgio no, non piace a me
GABRIELE: Tu sta zitto che sei solo un ospite! Qualsiasi nome abbia non importa; limportante che abbiamo trovato un altro che gioca a scopa con noi. Sai per caso giocare a carte?
ADAMO: No, preferisco giocare a dama
DIO: A dama? Allora ti chiameremo Adama!
GABRIELE: Ma un maschio
DIO: Allora, se non sar adama, sar Adamo!
GABRIELE: Vada per Adamo
ADAMO: Scusate, ma dovr andar bene anche a me questo nome, non solo a voi
DIO: Tu sta zitto che sei lultimo arrivato. Adamo ho detto e Adamo sarai!
ADAMO: Che prepotente!
DIO: Potente, non prepotente! Ricordatelo sempre! Chi ti ha fatto dopo tutto? Io!
ADAMO: S pap
DIO: Lascia perdere il pap! Se un giorno o laltro decidessi di fare un figlio lo farei ben diverso da te. Gi me lo vedo Bel viso, capelli lunghi alla nazzarena, i boccoli che scendono sulle spalle, tunica bianca, buon parlatore, una dozzina di amici con cui cenare
GABRIELE: Ma ci vorr anche una madre per partorirlo
DIO: A quella ci penser al momento opportuno
GABRIELE: Mi scusi lardire Signore. ma non troppo anziano per
DIO: Dar lincarico allo spirito santo; di queste cose ne sa pi di me; e poi ora che faccia qualcosa anche lui. Vola lui, sempre in giro fra le nuvole
ADAMO: E adesso io che faccio?
GABRIELE: Si gioca a carte, anche se so gi chi vince
ADAMO: E quando ve ne andate? Rimango qua solo? Che noia!
DIO: Ma non ti piace qua? Guarda che bel giardino Fiori, piante da frutta A proposito di frutta Mettiti bene nella zucca una cosa La vedi quella pianta di mele?
ADAMO: Certo che la vedo; ti ricordo che di occhi me ne hai fatti due, non uno; quindi la vedo benissimo
DIO: Allora ascoltami bene perch di orecchie te ne ho fatte due, non una
GABRIELE: Ma perch gli ha fatto due orecchie? Non ne bastava una?
DIO: Bravo pirla! Con una sola la testa, col tempo, si sarebbe piegata tutta da una parte e, quando si fosse messo il cappello, sarebbe continuamente caduto dalla stessa parte
GABRIELE: Giusto, molto ingegnoso
ADAMO: Ma che centrano le orecchie con la pianta del melo
DIO: Centrano, perch le devi aprire bene e sentire quello che ti dico. Se un giorno o laltro decidessi di prendere anche una sola mela ti do uno sganassone cos forte che ti faccio precipitare su quella pallina l
GABRIELE: La Terra?
DIO: S, proprio l, sulla Terra. Intesi?
ADAMO: Ma che mi frega di mangiare una mela con tutto quel ben di Dio che c da queste parti
DIO: Bravo, hai detto bene; questo davvero un ben di Dio e quindi non dimenticarti che mio e solo mio e tu sei solo un ospite
ADAMO: Certo che quelle mele devono costare parecchio se ci tiene cos tanto
DIO: Costano lira di Dio!
ADAMO: Vanno bene i fiori, va bene la frutta, ma sempre solo rimango
GABRIELE: Dopo tutto ha ragione; che ci fa qui solo? Bisognerebbe provvedere; almeno dovrebbe creare qualcuno che gli faccia compagnia
DIO: Vabb; mi avete trovato in giornata buona. Ti va bene se ti creo un altro uomo?
ADAMO: Almeno qualcosa di diverso; di uomo ci sono gi io
GABRIELE: E se gli facessimo una donna? Lui uomo e lei donna. Giusto?
ADAMO: S, forse meglio. E giusto che io ti trovi un po' di compagnia, una che cucina per te, pulisce tutto, ti tiene caldo di notte, con grande passione, va sempre d'accordo con te e non ti crea nessuna noia, ma questo un giorno ti coster caro
GABRIELE: Per, che fortunato! Mai nessuno da queste parti ha avuto la cameriera
DIO: E facciamo sta donna e non se ne parli pi. Dai, dammi un altro po di fango
GABRIELE: Non ce n pi; quello di prima era lultimo. Visto che Adamo lha fatto col fango prenda un pezzo di lui e gli faccia la donna
DIO: E cosa gli prendo? Magari quel coso che tiene sotto la foglia di fico
ADAMO: No, quello no! Quello sta bene dove sta
GABRIELE: Magari un braccio
DIO: Bravo, cos penderebbe di nuovo da una parte
ADAMO: Mi scusi; prima mi ha detto che quello che sta facendo mi coster caro. Ma quanto caro?
DIO: Ti coster un occhio della testa
ADAMO: Un occhio? Allora era inutile che me ne facesse due se uno me lo vuole togliere subito!
GABRIELE: Ma, non si potrebbe fare solo con una costola? Ne ha talmente tante
DIO: Non male lidea; per non andare poi in giro a dire che stata tua! Qui decido solo io! Ma s, una costoletta potrebbe andar bene
ADAMO: Una costoletta? Ma siamo matti? Chiss che male!
DIO: Ma facciamo lanestesia, tranquillo. E come la vorresti la tua donna?
ADAMO: Di colore rosa, rosa pallido
DIO: Rosa, rosa pallido
GABRIELE: Non per caso che quello voglia la Gazzetta dello Sport?
DIO: Hai qualcosa da dichiarare prima dellintervento?
ADAMO: Che Dio me la mandi buona, ma soprattutto disponibile
DIO: Vogliamo procedere o no? Mica dovremo star qua per tutta leternit! Anche se mi sa che mi tocca davvero. Dai, anestetizzalo
GABRIELE: Con che cosa?
DIO: Gi, con che cosa Ipnotizzalo! E tu Adamo dormi tranquillo, figlio mio. E' l'ultima volta che potrai farlo. Proverai cosa vuol dire avere una moglie
GABRIELE: Ecco perch lei Capo non ne ha mai voluta una!
DIO: Chiudi quella bocca, pirla! Dai, prova ad ipnotizzarlo che io faccio lintervento
GABRIELE: A me gli occhi! Guardami Adamo Chiudi gli occhi Adesso dormirai e ti sveglierai solo quando lo dico io quando lo dico io (Intanto Dio armeggia al fianco di Adamo) Quando lo dico io Finito? Questo fra poco si sveglia Faccia in fretta
DIO: Faccia in fretta, faccia in fretta Qui di costole ce ne sono parecchie e
GABRIELE: Prenda la pi piccola, quella sotto
DIO: Eccola! Presa! (Fa per lanciarla)
GABRIELE: No, si fermi! Perch non proviamo a metterla sulla griglia? Una bella costina alla griglia
DIO: Potremmo provarci sarebbe deliziosa, ma poi dovrei prendergliene unaltra
GABRIELE: Almeno avrebbe pari il numero delle costole
DIO: Giusto; il ragionamento non fa una piega. Allora prendi questa, portala al cuoco, digli di cuocerla a fuoco lento e torna subito a svegliare Adamo (LAngelo esegue e torna. Dio armeggia come prima e tiene in mano una nuova costola)
GABRIELE: Adamo, tu ti sveglierai al mio tre. Uno, due, tre Uno, due, tre Questo non ne vuol sapere di svegliarsi
DIO: Prova con una sberla (LAngelo esegue). Finalmente!
GABRIELE: Ma si pu sapere perch non ti sei svegliato al mio tre?
ADAMO: Perch i numeri non li conosco ancora bene
DIO: Pi tardi penseremo ad un corso accelerato. E ora state a vedere quello che succede. (Dio lancia una costola a lato del palcoscenico e compare Eva. Solita tuta color carne)
ADAMO: Che meraviglia! Proprio come la volevo
GABRIELE: Un attimo, manca qualcosa (Corre allesterno e porta tre foglie di fico che appende ad Eva, seni compresi)
ADAMO: Ma, guardando bene, mi sembra che le manchi davvero qualcosa
DIO: Tu sei uomo e hai un cosino in pi
GABRIELE: Ma allora a cosa mi serve se lei non ce lha?
DIO: Dai Gabriele, spiegaglielo tu che per me un po imbarazzante
GABRIELE: Io non mintendo di queste cose; si dimenticato che gli angeli non hanno sesso?
ADAMO: E no, porca Eva, adesso me lo dovete spiegare
DIO: Ma allora devo fare tutto io! Come hai detto?
ADAMO: E mica una bestemmia! Ho solo detto porca Eva
DIO: Ed Eva sia. Tu ti chiamerai Eva
ADAMO: Ma io non ho ancora capito a cosa serve
DIO: Che cosa?
ADAMO: Il cosino
DIO: Calmati. Ora ti spiego tutto. E' ora che tu ed Eva iniziate a popolare la Terra, perci voglio che la baci
ADAMO: Cos un bacio?
DIO: Venite con me voi due. (Mentre li conduce allesterno) Aprite le orecchie che ora vi spiego tutto. Dovete sapere che (Dio ritorna e i due rimangono in attesa spiando verso lesterno. Adamo ed e Eva rientrano tenendosi per mano)
ADAMO: (Rientrando). Grazie Dio, e' stato proprio bello
EVA: Bellissimo direi. Non mi era mai successo prima una cosa simile
GABRIELE: Per forza, hai pochi minuti di vita
DIO: Adamo, ora mi piacerebbe che la accarezzassi
ADAMO: Cos una carezza?
DIO: Venite con me voi due. (Mentre li conduce allesterno) Dovete sapere che (Stessa scena della precedente)
ADAMO: (Rientrando). Dio, questo era anche migliore del bacio
EVA: S s, migliore senza dubbio. Mi ha accarezzata tutta; anche sotto le foglie del fico
ADAMO: E' stato un piacere conoscerti, bambola, a te cosa e' sembrato?
EVA: Da Dio!
DIO: Adesso dobbiamo fare un passo avanti (I due fanno un passo in avanti). Ma no, non cos! Intendevo dire che Insomma, ora voglio che tu ed Eva facciate l'amore
ADAMO: Che facciamo Cos questa cosa?
DIO: Venite con me voi due. (Mentre li conduce allesterno) Dovete sapere che (Stessa scena della precedente)
ADAMO: (Rientrando). Dio, che cosa vuol dire mal di testa?
DIO: Come cosa vuol dire mal di testa?
ADAMO: Io ho cercato di fare quello che mi hai detto, ma questa mi ha detto che non le andava perch aveva mal di testa
GABRIELE: Neanche fossero vecchi sposi!
DIO: Abbi fede Adamo; vedrai che prima o poi il mal di testa passer e allora
GABRIELE: Se non avr il mal di testa sar perch il periodo sbagliato del mese, perch si deve alzare presto, perch stanca, perch ha lavorato tutto il giorno, perch ha messo la crema sul viso, perch si rovina la permanente
DIO: La vuoi smettere di borbottare, vecchia ciabatta?
GABRIELE: Vecchia ciabatta a me? Prima mi chiamava prode guerriero quando si trattato di scacciare da qui a pedate nel sedere gli angeli ribelli e ora vecchia ciabatta, e no, c un limite perdio!
DIO: Non nominare il mio nome invano! Capito? Quante volte te lo devo ripetere? Qui le regole le decido io! Anzi, gi che adesso siete qui entrambi, ripeto ancora una volta la storia del pero, no, del caco, no
GABRIELE: Del melo!
DIO: Appunto; stavo dicendo del melo. Qui potete mangiare di tutto: carne, pesce, pane e Nutella, fritto misto, pizza margherita, ma non le mele, le mele no, le mele no! Voi non le dovete toccare. Dai Gabriele, andiamocene che oggi ho lavorato abbastanza. Ho bisogno di qualche giorno di ferie
GABRIELE: E dove andiamo?
DIO: Andiamo al mare. Visto che lho appena creato andiamoci a fare un tuffo
GABRIELE: Andiamo al mare allora. Ma dove?
DIO: Direi Vedo gi un bel laghetto, gi a Tiberiade
GABRIELE: A Tiberiade? In Palestina? Ma quello un lago, non il mare
DIO: Per meglio che ci vada egualmente a dare unocchiata. Ho un certo progettino da realizzare prima o poi da quelle parti.
GABRIELE: Un villaggio turistico?
DIO: No, qualcosa di pi importante. Chi vivr vedr! Noi ce ne andiamo. Vi lasciamo soli. E tu piantala con il mal di testa e datevi da fare perch io ho deciso che vi moltiplichiate (I due escono)
EVA: (Guarda negli occhi Adamo). Mi amerai sempre Adamo?
ADAMO: Certo Eva; anche se non lo credi ti giuro che sei lunica donna della mia vita
EVA: Siamo fortunati Adamo
ADAMO: Perch siamo fortunati Eva?
EVA: Perch non abbiamo dei suoceri che ci rompono le scatole
ADAMO: Giurami Eva che non mi farai mai le corna
EVA: Sar solo tua. A parte il fatto che non c nessun altro uomo da queste parti Magari ce ne fosse qualcuno carino
ADAMO: E ora ascoltami mia carissima
EVA: Dimmi mio unico amore
ADAMO: Due per tre
EVA: Sei
ADAMO: Cinque per otto
EVA: Quaranta
ADAMO: Sei per nove
EVA: Scusa Adamo, ma che stiamo facendo?
ADAMO: Lhai sentito; il Signore che lo vuole. Voglio che moltiplicate
EVA: Ma Adamo, sei scemo? A me non sembra che volesse proprio questo. Forse intendeva unaltra cosa
ADAMO: Quale?
EVA: Lultima che ci ha spiegato
ADAMO: Sicura che poi non mi dirai che hai il mal di testa?
EVA: Stavolta no. Togliamoci le foglie e obbediamo allAltissimo (Escono tenendosi per mano. Dopo pochi secondi Dio e Gabriele entrano in punta di piedi. Il primo spia verso lingresso)
GABRIELE: Eccoli; sono dietro il cespuglio dei cactus
DIO: Fanno?
GABRIELE: Sembra di s. Aspetti Adamo si sta lamentando
DIO: Eva ha ancora mal di testa?
GABRIELE: No, Adamo che si punto il sedere con le spine dei cactus e lei glieli sta sfilando uno a uno. Ma si pu sapere perch ha creato il cactus con le spine? Non poteva farlo liscio?
DIO: Non tutte le ciambelle anche in paradiso vengono col buco
GABRIELE: E per fortuna tutte le piante non vengono con le spine
DIO: E adesso che fanno?
GABRIELE: Certo che a me scoccia un po fare il guardone
DIO: Il guardone tu lo devi fare perch te lho ordinato io. Non vuoi fare il guardone? Allora fa il guardiano!
GABRIELE: Mi sembra che sia la stessa cosa
DIO: Eh no; fare il guardone vuol dire spiare quel che di intimo fanno gli altri, il guardiano vuol dire fare la guardia al fine che non rubino le mele. E tuttaltra cosa
GABRIELE: Ho gi capito; il Signore ha sempre ragione
DIO: Lo puoi ben dire
GABRIELE: Capo!
DIO: Che c?
GABRIELE: Sono fermi
DIO: Mica gli ho messo un motorino al posto delle gambe
GABRIELE: Sono fermi davanti al melo
DIO: Davanti al melo hai detto? Dimmi cosa stanno facendo
GABRIELE: Guardi lei direttamente
DIO: Dimmi tu invece; ho dimenticati gli occhiali sul bracciolo del trono
GABRIELE: Stanno parlando col serpente; il serpente sullalbero
DIO: Di quello non c proprio da fidarsi; un tipo come dire terra a terra, forse non dovevo crearlo, n lui n le zanzare, ma ormai fatta
GABRIELE: Unaltra ciambella che uscita senza buco
DIO: Io il buco lo faccio in testa a te se non smetti di criticare! Controlla, controlla Che fa il serpente?
GABRIELE: Continua a chiacchierare; perfino tutto sudato
DIO: Sudato? Ma se non gli ho fatto nemmeno le ascelle
GABRIELE: Nooo!
DIO: Che succede? Dai, fammi la radiocronaca
GABRIELE: Eva allunga la mano verso la mela pi bella, Adamo tenta di trattenerla, Eva con un guizzo alla Maradona scarta il suo braccio, solleva i piedi per raggiungerla meglio, il serpente di rimando abbassa il ramo, Adamo la blocca con un destro, Eva si divincola e allunga il corpo, Adamo la trattiene per i piedi, Eva sguscia di lato, si allunga sul tronco, Adamo la trattiene per la foglia di fico, la foglia cade a terra, il serpente invoca il fallo di mano, Eva fa un balzo in area Goool! (Si ode un tuono)
DIO: Come gol?
GABRIELE: Lha colta!
DIO: Vuoi dire che
GABRIELE: Che Eva ha colto la mela e se la sta mangiando di gusto
DIO: Puttana Eva!
GABRIELE: Puttana? Ma se non conosce altro uomo allinfuori di Adamo!
DIO: Questa volta se lo merita proprio. Dopo tutto non si fatta prendere dal primo che ha incontrato? Senza nemmeno conoscerlo? Chiamali subito! (Gabriele esce e ritorna coi due. Eva ha ancora in mano la mela e se la sta mangiando). Venite qua voi due. Sedetevi! (Passeggia arrabbiato)
GABRIELE: Ma lo sapete almeno cosavete combinato?
EVA: Ma stato il Signore a dirci che dovevamo fare lamore
GABRIELE: Quello va bene, ma poi?
EVA: E vero; il cactus! Ho dovuto togliergli le spine una alla volta
ADAMO: E che male!
EVA: Gli uomini, che fifoni!
DIO: Voglio sapere della mela!
EVA: Quale mela?
GABRIELE: Ma se ce lhai in mano!
EVA: Cosa? Questa? Ma questa me lha offerta il serpente
GABRIELE: Ma lo sapevate che LAnon dovevate coglierla!
EVA: Il serpente mi ha detto che era una pera; una pera un po pi rotonda
ADAMO: Te lavevo detto che era una mela! Voi lo sapete Signore come sono fatte le donne
DIO: Io non so come sono fatte le donne
GABRIELE: Veramente lha creata lei
DIO: Io mi sono trovato in mano una costola e basta! Ma perch lavete fatto!
ADAMO: Ma santo Dio, tutto questo per una mela? Domani te ne porto un chilo...
DIO: No, a parte il fatto che le mele a me non sono mai piaciute, ma voglio sapere come avete ceduto alla tentazione
EVA: Doveva sentire il serpente come era convincente
ADAMO: Diceva che le mele fanno bene, contengono le vitamine, una mela al giorno leva il medico di torno, che le pi belle avevano il bollino
EVA: Ma a quello io ho resistito
ADAMO: Mangiala, le ha detto il serpente, e sarai come gli Angeli
EVA: E neanche questo mi ha convinta. Avevo paura di diventare brutta e vecchia come il Gabriele
GABRIELE: Grazie, molto gentile
DIO: Beh, a chi credi di assomigliare? A Richard Gere?
GABRIELE: Veramente di profilo vengo bene
DIO: Sta zitto tu che ho cose pi importanti da sbrigare!
ADAMO: Mangiala, diceva. Sarai immortale
EVA: E io ancora no; ho resistito alla tentazione
ADAMO: Sarai come Dio
EVA: Ma nemmeno per sogno! Mica volevo diventare un vecchio brontolone come lei, con tutto il ripetto
DIO: E cos allora che ti ha fatto cedere?
EVA: Quando mi ha detto che non ingrassava
DIO: Male! Molto male! Malissimo!
EVA: Ahhh! C un verme qui dentro! Che schifo! Ma neanche le mele sane sa inventare?
DIO: Come c un verme? Nelle mie mele?
GABRIELE: Mi scusi Capo, ma questa unaltra di quelle ciambelle. Non solo ha creato i serpenti e le zanzare, ma anche i vermi!
DIO: Vermi o non vermi mi viene unidea Intanto una bella punizione non ve la toglie nessuno
GABRIELE: Una bella sculacciata o due ore in ginocchio sui ceci
DIO: Sento tu, lingua biforcuta, pettegola e da suocera! Sono io che decido la punizione e sar tremenda!
GABRIELE: Cinque ore in ginocchio sui ceci
DIO: Ma neanche per sogno! Intanto fuori dal giardino terrestre; fuori e nudi come vermi, come quello della tua mela tanto per intenderci
ADAMO: Ma non ci lascia neanche la foglia di fico?
DIO: Nudi come vermi ho detto e nudi come vermi sarete
EVA: Che vergogna!
GABRIELE: Vergogna di chi se sarete solo voi due
ADAMO: Ma non si sa mai chi potremo incontrare
DIO: Non incontrerete nessuno, anzi, sarete voi a fare dei figli e a popolare il mondo
ADAMO: Come?
GABRIELE: Come avete fatto prima dietro il cespuglio dei cactus
ADAMO: Sia ben chiare che io voglio cambiare il cespuglio
EVA: Bellissimo! Bene! Che ne dici Adamo? Io sarei propensa a fare almeno tre figli al giorno se facciamo quel che abbiamo fatto prima
ADAMO: Calma Eva! Vacci piano! Mi occorreranno un bel po di vitamine
GABRIELE: O due Viagra al giorno
DIO: Zitto tu e non nominare il nome del Viagra invano
GABRIELE: Ma mica Dio per non poterlo nominare
DIO: Ma anche quello fa cose impossibili!,
ADAMO: E dove ci manderebbe?
DIO: Laggi! La vedete quella pallina marrone e azzurra che gira come una trottola su se stessa?
EVA: Ma ci verranno i capogiri! E ci manderebbe cos lontani?
DIO: Il pi lontano possibile! Anzi, nel timore che possiate ritornare isoleremo questo posto con del filo spinato
GABRIELE: Con filo spinato? Ma non labbiamo
DIO: Ti sei dimenticato che io sono lonni lonnipo
GABRIELE: Lonnipotente
DIO: E che quindi posso fare un filo spinato
GABRIELE: Lo crea?
DIO: No, lasciamo fare alla natura. Va a prendere quel disgraziato del serpente, lo fai incrociare con un riccio e vedrai che otterremo un ottimo filo spinato. E adesso voi due fuori dalle palle!
EVA: Ma no, non si pu fare una cosa simile per una mela e per di pi con il verme
DIO: Chi ha detto che non si pu? Dai, diglielo tu Gabriele chi sono io
GABRIELE: Il Signo-Il Signire onnipotente e pertanto pu fare tutto quello che vuole
ADAMO: Prepotente!
DIO: Potente! Ricordatevelo
ADAMO: Senti Eva, chiss quante mele troveremo sulla Terra
EVA: E magari senza verme
DIO: Ma le dovrete coltivare con fatica; mica come qua che trovavate tutto gratis. Tu, Adamo, lavorerai con gran sudore, ammesso che troverai lavoro! E tu, Eva, con il sangue ... ma in comode rate mensili!
EVA: Senti Adamo; andiamocene e basta. Lascialo qui solo a giocare a carte con quel coso l. E tu, coso, guarda che ti abbiamo visto fare il guardone
GABRIELE: Io? Visto niente io...
EVA: Ma ci dite come facciamo ad arrivare fin laggi?
GABRIELE: Giusta osservazione; come fanno ad arrivare fin laggi?
DIO: Ma devo proprio pensare a tutto io!
GABRIELE: Se avessero almeno le ali...
DIO: Immaginati, neanche a morire che gliele faccio le ali
GABRIELE: Allora inventi qualcosa
DIO: Io non invento... creo! Per partire creer... creeer... (Fa un gesto) Quello! Dai, va a prenderlo e portaglielo
GABRIELE: (Esce e rientra con una bicicletta). Cos questa cosa?
DIO: La chiamer bicicletta. Ora pedalate!
ADAMO: Ma una sola in due?
DIO: Vuol dire che Eva la porti sulla canna
ADAMO: Ma che fatica!
DIO: Ma non vedete che tutta in discesa? Via! Smammare! Marsh! (I due salgono sulla bicicletta e partono)
GABRIELE: (Verso la platea) Il settimo giorno ripos!
SECONDO ATTO
(Sfondo agreste. Eva sta stendendo su un filo dei panni. Portano tuniche grezze)
EVA: Adamo! Adamo! Ma sei diventato sordo?
ADAMO: (Da fuori). Che c?
EVA: Cosa stai facendo?
ADAMO: Sto mungendo lultima capra. Arrivo
EVA: Ormai le capre non bastano pi. Per sfamare tutti i nostri 42 figli ci vorrebbe una latteria intera
ADAMO: (Entrando). Eccomi. Che vuoi?
EVA: Passami gli altri pannolini
ADAMO: Ma non bastano quelli che hai?
EVA: No, non bastano mai. E se la smettessimo di fare figli? Guarda che io, prima o poi, mentre dormi ti faccio unoperazioncina che
ADAMO: Ma lha detto il Signore che dovevamo riempire il mondo
EVA: Che lo riempia lui il mondo, spero che il mondo non sia per pi grande della nostra valle se no ti saluto. Sono stanca di avere sempre la pancia per aria. Una cosa buona tuttavia lha fatta; ha fatto durare le gravidanze nove mesi
ADAMO: Perch una cosa buona?
EVA: Pensa se durassero come quelle dei conigli! Se durassero solo un mese chiss quanti ne avremmo gi sfornati. Ma a te non viene mai la menopausa? Non saranno mica quei granellini di quella pianta gi in fondo che ti piacciono tanto
ADAMO: Quale pianta?
EVA: Quella del pepe! Perch non provi invece a mangiarti i fiori di camomilla, almeno mi lasceresti un po stare
ADAMO: Non vorrai per caso che vada con altre donne
EVA: Ma quali, pirla, se qui non ce ne sono altre allinfuori di me. Ti va anche male guarda
ADAMO: E allora lasciamo che il mondo lo riempiano i nostri figli pi grandi
EVA: Con chi? Con le loro sorelle? Vedrai allora quanti rimbambiti riempiranno il mondo
ADAMO: Ma Eva, non hai ancora preparato il tavolo. Non si mangia oggi?
EVA: Voglio, comando e posso! Calma eh! Di onnipotente ce n solo uno per fortuna e labbiamo conosciuto. Bella cosa, ci ha lasciato praticamente in mutande, anzi, in foglia di fico. Quindi basta pretese; guarda che la serva io non ce lho. Se le cose vanno avanti cos io prima o poi divorzio!
ADAMO: Ma se siamo neanche sposati! Bello scherzo ci ha fatto il tuo onnipotente. E tutto per colpa tua
EVA: Adamo, non farmi arrabbiare. Sii sincero; non dirmi che la colpa stata mia
ADAMO: Chi lha staccata la mela dallalbero?
EVA: E chi mi ha detto di staccarla? Tu!
ADAMO: Io?
EVA: Certo, tu! Se non avessi continuato a dirmi: Me la dai? Me la dai? io non lavrei colta e non te lavrei data
ADAMO: Ma io intendevo unaltra cosa, non la mela! Coshai capito?
EVA: E allora dovevi spiegarti meglio. Dai, preparala tu la tavola. Quattro posti come al solito
ADAMO: (Pone sul tavolo quattro foglie). Una per me, una per Eva, una per Caino e una per Abele. Ma gli altri, quando li metteremo a tavola con noi?
EVA: Quando raggiungeranno la maggiore et. Per ora solo noi quattro. Ti ricordi Adamo la mia prima gravidanza? La pancia si gonfiava, si gonfiava E tu Prova con due dita in gola che poi vomiti e la pancia si sgonfia
ADAMO: Mica lo sapevo comera la gravidanza, almeno la prima volta
EVA: Ti ricordi comera piccolo il nostro Abele quando nato?
ADAMO: Io, appena nato, non ero cos piccolo
EVA: Per forza. Ti hanno gi fatto grande. E ti ricordi comera buono? Mangiava e dormiva, mangiava e dormiva
ADAMO: Tutto suo padre
EVA: Suo padre mangia e dorme solo dopo avermi tenuta sveglia tutte le notti!
ADAMO: Se dobbiamo popolare il mondo
EVA: Ma ogni tanto facciamo almeno un intervallo! Caino, invece, era gi prepotentello appena nato. Sempre incazzato
ADAMO: Tutto sua madre. Beh, bando ai ricordi. Che si mangia di buono oggi?
EVA: Minestrone
ADAMO: Oh no, sempre il solito minestrone
EVA: O mangi il minestrone o tieni vuoto il pancione
ADAMO: E allora mangiamoci il minestrone e, per di pi, come sempre, freddo
EVA: Guarda che lho fatto scaldare al sole, ma oggi nuvoloso
ADAMO: Oggi sabato, speriamo che Abele abbia sacrificato uno dei suoi agnelli cos oggi si mangia carne
EVA: Guarda che la carne ti fa aumentare il colesterolo
ADAMO: E chi se ne frega! Invece di campare otto o novecento anni morir cinquantanni prima
EVA: Invece mi preoccupa un po il nostro Caino. Lui, di sacrifici, non penso che ne faccia
ADAMO: E sempre preso dalla coltivazione delle sue pianticelle
EVA: Quali pianticelle?
ADAMO: Hanno un nome un po strano Maria giovanna
EVA: Maria giovanna?
ADAMO: No, maria giovanna no; ah, marijuana!
EVA: E a cosa servono?
ADAMO: Dice che da queste parti non ci sono tabaccai e allora se le fuma; si fa certe canne
EVA: Quel figlio l ci d sempre dei grattacapi
ADAMO: Per me un po tonto
EVA: Forse sar perch figlio di due fratelli
ADAMO: Ma labbiamo fatto noi
EVA: S, labbiamo fatto noi, ma ricordati che noi siamo figli dello stesso padre
ADAMO: Che casino Ti ricordi Eva come stavamo bene nel paradiso? Riposti, stravaccati tutto il giorno
EVA: Stravaccati mica tanto; mi eri sempre addosso! Per forza dovevo inventarmi i mal di testa
ADAMO: Potevamo avere tutto; potevamo mangiare di tutto; altro che i tuoi minestroni Le arance per fare laranciata, i limoni per fare la limonata, i cachi per fare
EVA: Sta zitto balordo e non dire parolacce! Ti potrebbero sentire i ragazzi
ADAMO: Io, tu e gli animali. Erano liberi allora gli animali, buoni, giocavano fra di loro
EVA: E si incrociavano fra loro anche fra specie diverse Ricordi la trota salmonata?
ADAMO: S Eva, la ricordo; un salmone si era incrociato con una trota
EVA: E il pesce cane?
ADAMO: Certo che lo ricordo; un cane si era incrociato con un pesce
EVA: E la zanzara tigre? Te la ricordi la zanzara tigre?
ADAMO: Certo che me la ricordo, anche se non ho mai capito come hanno fatto
EVA: Comera bello sdraiarsi dietro i cespugli mentre Gabriele ci spiava
ADAMO: Soprattutto quando i cespugli non erano di cactus
EVA: Ti ricordi quante spine ti ho tolto dal sedere? E non stata la sola volta; ti ricordi?
ADAMO: Mi ricordo la volta che mi sono sdraiato su un riccio di castagna
EVA: Quante spine ti ho tolto anche quella volta Avevi il sedere che sembrava uno scolapasta
ADAMO: E quando mi sono seduto sulle ortiche?
EVA: Quella volta niente spine, ma bolle grosse cos. Ti ho dovuto mettere una pomata
ADAMO: S, ma mi hai spalmato il peperoncino
EVA: Che ne sapevo io che effetto faceva?
ADAMO: E quando dalla pianta pi alta mi caduta in piena faccia unanguria? Te lo ricordi?
EVA: Sei corso subito a protestare dal Capo e lui ha deciso che da allora in poi sarebbero cresciute raso terra
ADAMO: Per si dimenticato di farlo con le noci di cocco Ne ho beccata una sulla testa che per poco non mi massacrava
EVA: Ecco perch a volte sei un po tonto
ADAMO: Un po tonto?
EVA: S; un giorno ho chiesto a Dio che tipo fosse luomo e lui mi ha risposto: Luomo una creatura difettosa, con molti tratti negativi. Inganner, mentir e sar superbo; insomma, ti dar parecchi grattacapi. Far spesso brutte figure e sar scioccamente curioso. Avr scarso intelletto e poca sensibilit e trover soddisfazione in cose infantili come giocare col computer, correre in bicicletta o prendere a calci una palla. Come vedi non sar molto brillante e avr sempre bisogno dei tuoi consigli per pensare correttamente
ADAMO: Anchio ho chiesto a Dio di spiegarmi qualcosa sulla donna. Mi ha detto Ho creato la donna bella affinch gli uomini potessero amarla... e stupida affinch potesse amare gli uomini
EVA: Il che vuol dire che siete tutti dei tonti
ADAMO: Ma ha anche aggiunto Se la donna fosse una cosa buona anchio ne avrei una, ma siccome so come sono me ne guardo bene
EVA: Perch? Non pensa che la donna sia fedele?
ADAMO: Glielho chiesto. Mi ha risposto Oggi fedele a te, domani fedele ad un altro. E poi ha aggiunto Le donne sono come gli insetti; girano sempre per la casa e danno fastidio
EVA: Un po villanello ti pare?
ADAMO: Ma non finita mi ha anche detto Se racconti qualcosa ad un uomo, entra da un orecchio ed esce dall'altro. Se lo racconti ad una donna, entra da entrambe le orecchie ed esce dalla bocca
EVA: Lascialo dire, ma di tua moglie non ti puoi lamentare
ADAMO: Lamentare no, ma se stessi un po pi zitta sarei pi felice. Per era bello lass Dovevamo solo sopportare le brontolate e i rimbrotti di quel vecchio
EVA: Non chiamarlo vecchio; il Signore potrebbe offendersi
ADAMO: Ma se non sa nemmeno quanti anni ha?
EVA: E vero, basterebbe guardasse la carta didentit. Dai, chiama i ragazzi che ora di pranzo
ADAMO: Abele! Caino! (Entrano i due fratelli)
ABELE: Ciao mamma, ciao pap
EVA: Ciao Abele. E tu Caino non saluti?
CAINO: Ciao! Sono incazzato
ADAMO: Questo non lho mai visto una volta sorridere
EVA: Abele, hai fatto il sacrificio al Signore?
ABELE: S mamma, ho sacrificato un agnello
ADAMO: E bravo il nostro pastore, cos oggi mangeremo agnello.
ABELE: Non si pu; me lha rubato Caino e se l mangiato tutto
EVA: E vero Caino?
CAINO: Sentite, non rompetemi le palle. Lho mangiato perch ero stufo di sorbirmi il solito minestrone. Io sono agricoltore, non pastore e gli animali io non li ho
ABELE: Guarda Caino che se ti comporterai cos prima o poi farai una brutta fine
CAINO: E se la brutta fine fossi tu invece a farla?
EVA: Piantatela voi due, sembrate due galli in un pollaio. Dai Adamo, vieni di l nella caverna e aiutami a portare il minestrone (Escono)
ABELE: Certo, Caino, che con i nostri genitori ti comporti proprio male e per di pi mi hai fregato lagnello. Tu, sacrifici, proprio niente
CAINO: Infatti, non me ne frega un bel niente!
ABELE: Beh, ti do una buona notizia. Il sacrificio per te lho fatto io
CAINO: Coshai combinato?
ABELE: Ho bruciato tutte quelle foglie secche che tenevi nella tua grotta
CAINO: Nooo! Che cacchio hai combinato?
ABELE: Cos ho fatto una buona azione e ti ho ripulito tutto. Il Signore contento e tu ti sei liberato di tutta quell'erbaccia schifosa
CAINO: Disgraziato! La mia marijuana! Che disastro! La settimana scorsa mi hai bruciato anche quelle di coca! Ma io un giorno o laltro io ti ammazzo davvero, figlio di buona donna! E adesso cosa fumo?
ABELE: Tu buona donna a nostra madre non lo dici, va bene?
CAINO: Ma se ho sentito pi volte nostro padre, quando arrabbiato a dire puttana Eva!
ABELE: E lunica parolaccia che sa, ma lo dice in buona fede. Guarda che se continui di questo passo io scrivo a tuo nonno e ti scaraventa un fulmine in testa e ti fa secco
CAINO: Mio nonno? Mai saputo di avere un nonno incendiario
ABELE: Ma non ti sei mai chiesto chi ha fatto i nostri genitori?
CAINO: No; chi stato?
ABELE: (Fa un cenno verso lalto). Non lo si pu nominare invano, se no si arrabbia. Probabilmente, visto e considerato che sei sempre incazzato, devi aver preso tutto da lui
CAINO: Senti, io ne ho piene le scatole di te! Tu sei il pi bravo, tu sei il pi buono, tu hai tante greggi E ora che finisca questa situazione. E poi sei anche una chcca
ABELE: Io una chcca?
CAINO: S, lo confermo. Non hai notato come i nomi dei maschi finiscano con la O? Dio Adamo Caino E il tuo con la E, come Iside, Mercede, Matilde E poi tutte quelle smancerie Buon giorno mamma, buongiorno pap. Ti manca solo di giocare con le bambole. Cose da schifo! Mi vergogno di avere un fratello femmina
ABELE: Ma tu sei matto!
CAINO: Matto a me? Ripetilo se hai il coraggio!
ABELE: Non solo matto, ma anche fatto e strafatto!
CAINO: Eh no, questa la goccia che fa traboccare il vaso. (Prende un bastone)
ABELE: Che fai Caino?
CAINO: Faccio quello che da un po che pensavo di fare, bastardo che non sei altro! (Lo colpisce pi volte. Abele cade. Entrano Adamo ed Eva)
EVA: Che hai fatto Caino?
ADAMO: Che casino hai combinato?
EVA: Scappa Caino, scappa!
CAINO: Scappare? Ma dove vado?
EVA: Cerca di fare in modo che il Signore non ti trovi
ADAMO: Se per una mela ci ha ridotti cos cosa far con te?
EVA: Scappa! Scappa! (Entra Dio con Gabriele)
DIO: Scappare? E dove vuoi che vada? Lo troverei comunque. Io so tutto! Io sono diglielo tu Gabriele chi sono io
GABRIELE: Lui onnisciente!
DIO: Giusto
GABRIELE: Grazie! Piuttosto, dimmi tu bel tomo Cos questa storia dei nomi che finiscono con la E? Ti faccio notare che anchio mi chiamo Gabriele
DIO: Lascia perdere; non il momento delle polemiche. Dov, Caino, tuo fratello?
CAINO: Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello? O magari la sua baglia? Comunque l, sta dormendo
GABRIELE: Macch dormendo; Abele morto!
ADAMO: Ma mai possibile che questo non stia mai zitto?
EVA: Ma siamo proprio sicuri che Abele sia morto?
GABRIELE: Alt! Controllo io. (Toglie dalla tasca della tunica un fonendoscopio e lo visita). A me sembra che sia tutto normale ad eccezione che la testa e aperta in due parti e il cuore non batte. A me sembra morto, finito, stinco, cadaverico! (Toglie dalla un taccuino e una penna doca. Scrive). Dopo accurata e profonda visita autoptica si certifica che il signor Abele, figlio di Adamo ed Eva, deceduto in data odierna per lesioni traumatiche al capo. I familiari hanno il permesso per la sepoltura
DIO: Ma non finisce qui! Ora verr la tremenda punizione
EVA: Punizione? Cos, senza un regolare processo?
DIO: Mi sembra cosa giusta. Celebreremo democraticamente il processo a Caino. Eva, tu sarai lavvocato della difesa e tu, Gabriele, farai la pubblica accusa (Dio si siede al tavolo, davanti, seduto, Caino e dalle due parti gli altri. Se possibile sigla di Forum). Giurate di dire la verit, tutta la verit, nientaltro che la verit?
Eva e Gabriele: Lo giuriamo!
DIO: Seduti! E aperto il procedimento verso il signor Caino figlio di Adamo accusato di omicidio del fratello Abele figlio di Adamo
ADAMO: Guardi che non il caso di ripetere sempre il nome del padre. Mi sembra impossibile che ne abbia un altro
GABRIELE: E la procedura. Silenzio o faccio sgombrare laula!
DIO: Calmati! Sono io che decido se far sgombrare laula. Signor Caino, ha qualcosa da dire a sua discolpa?
CAINO: Mi dichiaro innocente!
GABRIELE: Innocente? Ma che bestiata questa qui? Guardi presidente; qui c larma del delitto e l il cadavere della vittima
DIO: Le prove sono chiare, nette, limpide, lampanti e determinanti
EVA: Un momento signor presidente. Le spiego come si sono svolti i fatti. Il signor Caino qui presente stava entrando nellaia quando improvvisamente ha messo un piede in fallo ed caduto su quel bastone ferendosi a morte. Pertanto chiedo la piena assoluzione perch il fatto non costituisce reato
GABRIELE: Palle, tutte palle! Non solo io sono laccusatore, ma anche un testimone diretto. Non avendo altro da fare, stufo di giocare la solita, noiosa partita a carte, mi sono affacciato per vedere quello che stavate facendo e ho assistito personalmente allobbrobrioso delitto
ADAMO: Il solito guardone
GABRIELE: Quindi nessuna attenuante
EVA: Come senza nessuna attenuante! Certo che ci sono le attenuanti
DIO: La parola allavvocato difensore
EVA: Deve sapere signor giudice
DIO: Chiamami solo Signore
EVA: Deve sapere Signore che da piccolo ha battuto la testa un sacco di volte. Suo padre, per farlo giocare, lo gettava per aria, ma non riusciva quasi mai a prenderlo quando cadeva. Guardi qui se non vero; c ancora la buca che facevano le sue capocciate. Pertanto richiedo la perizia psichiatrica per la probabile infermit mentale
GABRIELE: S, magari il rito abbreviato con lo sconto di pena di un terzo
EVA: E c un altro fatto importante a sua discolpa
GABRIELE: Pregherei vostro onore di non accettare altre scusanti
DIO: Obiezione respinta! Sentiamo questo altro fatto importante
EVA: Si da il caso, vostra grazia, che limputato ha sempre fatto uso di droghe, ovviamente leggere e solo in quantit legale ad uso personale, per cui, quando ha commesso il fatto, era probabilmente fuori di testa e quindi non responsabile del reato
GABRIELE: Peggio ancora! Fare uso di droghe e farsi delle canne comunque un reato. E un danno alla persona e alla societ e riduce luomo simile alla bestia; con tutto il rispetto per gli animali
DIO: Perfettamente daccordo! E poi, a suo carico, c anche il fatto di non aver mai fatto sacrifici per me o, quei pochi che ha fatto, non li ho mai graditi. Solo fumo e niente arrosto!
CAINO: Non vero. Stamattina ho bruciato le foglie che avevo nella stalla
DIO: Infatti solo fumo!
GABRIELE: Di quali foglie parli?
CAINO: Quelle di marijuana e di coca. Erano piante che avevo coltivato con amore. Quando le fumavo era tutto bello, tutto gioioso, volevo ritrovare me stesso. Non avete sentito il profumo del fumo che salito al cielo?
GABRIELE: Sta zitto! Certo che lho sentito e anche annusato e non ti dico leffetto che mi ha fatto
DIO: Ora capisco perch ti sei messo a cantare canzoni oscene e da osteria alla mia presenza.
GABRIELE: Io?
DIO: S, tu! Non si canta in mia presenza la canzone dello spazzacamino o mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar! E per di pi stonato come una campana rotta
GABRIELE: Marijuana e coca Porcherie che ti fanno andar fuori di testa! Quindi anche questa una prova inconfutabile e determinante per un giudizio severo che invito suo onore ad emettere. Pertanto accuso Caino di aver proditoriamente colpito suo fratello Abele sotto leffetto di droghe e di aver causato il di lui decesso. Ergo chiedo la pena di morte o, in alternativa, dellergastolo senza alcuna attenuante
CAINO: Un momento; voglio fare una dichiarazione spontanea e chiedo sia messa a verbale
DIO: Ne hai facolt
CAINO: La colpa delluccisione di Abele non mia, ma tua. Tu stesso lo hai ucciso poich, se avessi mostrato di gradire la mia offerta come la sua, io non avrei avuto motivo di invidiarlo e non l'avrei ucciso
DIO: Ma io ti ho lasciato libero di fare il bene e il male, pirla che non sei altro! E se tu hai scelto di fare il male cavoli tuoi
GABRIELE: Bravo Capo; il ragionamento non fa una piega!
DIO: Quante volte vi ho detto fate l'amore, non fate la guerra
CAINO: E con chi? Qui ci stavamo solo io e quell'altro rimbambito
Dio: Caino, abbassa la voce, eh! Dio ci sente perfettissimamente, in cielo, in terra e in ogni luogo. Egli non sordo, anche se ha la sua et. Prendete esempio dai vostri genitori!
GABRILELE: Lascerei perdere Capo; con quello che hanno combinato su da noi quei due come esempio non sono il massimo. Non so se ha notato una cosa Caino ha lombelico, suo padre no
CAINO: E vero, me lo sono sempre chiesto anchio
DIO: Zitto tu! Bella gente che ho creato; ma ora le aggiusto io le cose!
GABRIELE: Bravo Capo, si faccia sentire
DIO: (Si alza). Visto e sentiti gli interventi dellaccusa e della difesa, dichiaro chiuso il dibattimento. Mi ritiro per deliberare (Esce. Sigla di Forum)
ADAMO: Guardate che quello fa sul serio
GABRIELE: Non lho mai visto cos incazzato
EVA: Per me ti assolve
ADAMO: Ti faccio presente Eva che ha ucciso nostro figlio Abele
EVA: Abele purtroppo non c pi, ci resta solo Caino. Se venisse condannato chiss che fine far e perderemo anche lui. Chi ci curer la terra?
ADAMO: Se fosse giudicato colpevole a cosa sar condannato?
GABRIELE: Questo non lo so perch il primo processo cui assisto. Potrebbe prendersi la pena di morte tramite folgorazione da fulmine nel caso peggiore o lergastolo a vita e, sapendo che la vita media di un uomo di circa 900 anni, sarebbe un bel guaio
EVA: Altrimenti?
GABRIELE: Altrimenti, e questa sarebbe la pena minore, lallontanamento per sempre oltre la valle, verso lignoto
EVA: Come mi spiace
CAINO: A me di pi!
EVA: Ma perch lhai fatto?
CAINO: Perch lui aveva molte greggi e io solo terreni da coltivare e mi dovevo rompere la schiena ogni giorno
GABRIELE: Entra la corte! (Entra Dio). Tutti in piedi!
DIO: Nel nome del popolo
GABRIELE: Quale popolo Capo?
DIO: Nel nome del popolo e basta. Dopo aver considerato le prove a carico e a discarico, secondo gli articoli
GABRIELE: Quali articoli?
DIO: Eh gi, i comandamenti non li ho ancora scritti Ricordami che prima o poi dovr decidermi a farlo. Secondo il mio insindacabile giudizio, perch io sono lonni lonnipo Chi sono io Gabriele?
GABRIELE: Lonnipotente
DIO: Appunto Condanno limputato Caino alla pena dellesilio perpetuo da scontarsi in luogo lontano e disabitato fino alla fine dei suoi giorni. Cos deciso! La seduta tolta
CAINO: Non giusto per, non giusto
DIO: Non giusto? Chi sono io? Diglielo tu Gabriele; io sono lessere per per
GABRIELE: Per Per Per la miseria non lo so!
DIO: Perfettissimo, bestia! Per cui io non sbaglio mai!
EVA: E se le scrivessimo una lettera di richiesta di grazia? Dopo tutto il nostro figlio primogenito
DIO: No, basta lettere. Me ne arrivano ogni giorno con le richieste pi assurde
ADAMO: Da chi?
GABRIELE: Dalla moltitudine dei tuoi figli. Guarda, le ho tutte qua
EVA: Ma coshanno da dirti?
DIO: Leggine qualcuna Gabriele
GABRIELE: (Ne estrae qualcuna. Legge). Caro Signore, sei davvero invisibile o solo un trucco?. Qui ce n unaltra Caro Signore, come mai non hai inventato nessun nuovo animale negli ultimi tempi? Abbiamo sempre i soliti
DIO: Visto? Capisco che possono essere stanchi di vedere sempre capre e mucche; cosa vorrebbero? Delle giraffe?
GABRIELE: A proposito di giraffe ce n qua unaltra Caro Ges, la giraffa la volevi proprio cos o stato un incidente? Insomma, ti venuta male?. E non finita Sentite questaltra Caro signore, ti ringrazio per il fratellino. Ma veramente avevo pregato per avere un cane
DIO: Quindi basta pi lettere e tanto meno di grazia! Pertanto vattene! E ora che tu paghi per la tua colpa. Fuori dai piedi! Marsh!
CAINO: Lasciatemi prendere almeno quattro stracci
DIO: Negativo! Vai cos come sei e ringraziami di non averti colpito con un fulmine e fatto secco
GABRIELE: Lei troppo buono Capo; doveva fulminarlo!
DIO: Lo so; lunico mio difetto quello di essere troppo buono. Da ora in avanti pi nessuno chiamer un suo figlio col nome di Caino. E tu che fai? Sei ancora qua? Cosa aspetti? Lautobus? Vai e non farti pi vedere! (Caino esce con il capo fra le mani. Si sente un tuono)
GABRIELE: (Indicando il corpo di Abele). E di questo che ne facciamo?
DIO: Portatelo nella grotta e poi lo seppellirete (Lo portano allesterno. Rientra Gabriele)
GABRIELE: E della sua anima che ne facciamo?
DIO: Ci stavo proprio pensando Beh, direi di farla salire da noi. Dopo tutto un giusto
GABRIELE: Bene! Cos avr un altro compagno per giocare a scopone
DIO: Direi di fare una specie di sala daspetto, un po grande per perch da ora in avanti chiss in quanti saliranno. Poi, fra qualche millennio, decider cosa farne
GABRIELE: Eh gi; dovremo pensare di mettere dei vigili per controllare gli arrivi, magari dei semafori
DIO: E anche degli angeli questurini, non vorrei arrivassero anche dei clandestini
GABRIELE: Dovremo controllare i permessi di soggiorno, le impronte digitali, mettere da una parte i bianchi, dallaltra i neri
DIO: Ma che stronzate stai dicendo? Luomo uomo e basta! Sappi che un giorno un nero diventer presidente degli Stati Uniti e avr il potere di decidere le sorti del mondo
GABRIELE: Allora gli far concorrenza
DIO: Mai nessuno uguaglier la mia potenza. Comunque tutti sono fatti a mia immagine e somiglianza
GABRIELE: Ma a me non sembra che lei sia nero
DIO: Forse perch mi sono venuti un po bruciati, ma sono sempre figli miei! Figli dei miei figli! Figli di quei due disgraziati che hanno generato Caino e chiss quantaltri con lo stesso stampo
GABRIELE: Ma non poteva, che ne so, mandarli in appello e non scacciarli su due piedi dal paradiso?
DIO: Quei due? Quelli nel giro di qualche mese mi avrebbero fregato, non solo le mele, ma tutta la frutta. (Entrano Adamo ed Eva)
EVA: Certo che adesso siamo in un bel guaio
ADAMO: Chi curer gli animali adesso che Abele morto?
EVA: E chi coltiver i campi ora che Caino se n andato?
DIO: Gli altri vostri figli. Le colpe dei padri ricadano sui figli!
ADAMO: E tutto per una mela?
EVA: E per di pi bacata?
DIO: Non per una mela! Non avete capito una madonna! Ma per un atto di disobbedienza verso lAltissimo! Via, quindi, al lavoro! Marsh! (I due escono). E io, finalmente, mi conceder una vacanza
GABRIELE: Scusi Capo, ma, prima che vada, non che abbia intenzione di popolare anche gli altri pianeti che ha creato?
DIO: Per lamore mio!
GABRIELE: Cosa vuol dire per lamore mio?
DIO: Per lamor di Dio, no? E un modo di dire Visto il casino che questi hanno combinato me ne guardo bene dal farlo anche da altre parti! E ora posso avere il permesso di andare in vacanza?
GABRIELE: Permesso concesso
DIO: (Mentre esce). Ma guarda questo; adesso lui che concede il permesso dovr dare una sistematina anche allorganizzazione del paradiso perch ci sono diverse cosette che non vanno
GABRIELE : (Dal proscenio declama)
Nel mezzo del cammin della lor vita
Si ritrovaron con una mela in mano
Volendo diventar come il sovrano
Perch la testa avevano smarrita
Il Capo sincazz come una bestia
E tosto li mand a quel paese
E di quellira fecero le spese
Peccando di orgoglio e dimmodestia
Vagarono per monti e poi per valli
Rompendosi la schiena di fatica
Ricordando la felice sorte antica
Gli venner sulle mani grossi calli
Credeva il Capo di fare la vacanza
Ma il mondo divent un manicomio
Mafie, droghe, guerre e mercimonio
E non vi dico altro perch basta
Mand il diluvio per far pulizia
Salvando su una barca gli animali
Che erano delluomo pi morali
Cos tutta la terra spazz via
Ma, non stanco, si occup di loro
Fece di tutto per salvar le genti
regalando i suoi comandamenti
ma sinchinarono al vitello doro
Non pago di gridare ad alta voce
Con gran coraggio e con grande cipiglio
Mand gi sulla terra anche suo figlio
Ma lo inchiodaron tosto sulla croce
Come vedete il mondo un gran pallone
Dove ognuno sempre pi schizzato
Il Capo quindi sempre pi occupato
Ed per quello che non va in pensione
(Sipario)
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