Siepe a Nord Ovest

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MASSIMO BONTEMPELLI

Siepe a nordovest

Farsa in prosa e musica

Persone

Attori

Laura

Mario

Carletto

Un Uomo

Una zingara

Il Marionettista

Marionette

Il re

La Principessa

L'Eroe

Due Ministri

Operai

Popolo

Burattini (per il prologo e gli intermezzi)

Colombina Napoleone Bonaparte

Nota. Chiamo Marionette quelle mosse dall'alto con fili, Burattini quelli mossi dal disotto. Le Marionette saranno alte poco pi della met di un uomo.

In un angolo della ribalta, a sinistra e molto avanti (di qua dal sipario), un teatrino per burattini.

(Teatrino)

Prologo

Mentre il sipario della scena ancor chiuso, s'alza il siparietto del teatrino; appare Colombina - costume goldoniano - guarda in giro, poi si rivolge in gi verso l'interno del teatrino, e chiama:

colombina Napoleone! Napoleone! Vieni a vedere anche tu.

Appare Napoleone col cappello a lucerna e le braccia incrociate sul petto.

napoleone Che vuoi, femmina?

colombina Ah no: non tollero di essere chiamata femminada nessuno, e molto meno da te... napoleone Calmati, calmati, donna.

colombina E non voglio essere interrotta da nessuno, e molto meno da te, che per la magra ragione che sei Napoleone Bonaparte cerchi di prenderti troppe licenze.

napoleone Amabili licenze, che tu mi hai permesse, graziosa amica e ancella.

colombina Come sarebbe a dire, ancella?

napoleone Sarebbe a dire cameriera, ma pi bello.

colombina Non voglio !

napoleone Non offenderti: ho detto anche amica .

colombina Ecco gli uomini celebri. Seducono la loro cameriera innocente, e poi lo rinfacciano a ogni occasione.

napoleone Facciamo la pace: non ti abbraccio perch, da quando uscita quella poesia II cinque maggio, debbo tenere le braccia al sen conserte; ma dammi tu un bacio e lasciami tornare a dormire.

colombina No, voglio che tu rimanga.

Napoleone A che fare?

colombina A vedere.

napoleone Che c' mai da vedere?

colombina Molte cose interessantissime.

napoleone Prima di tutto buio.

colombina Ma quando avremo finito il nostro prologo, lascena si illuminer.

napoleone Allora finiamolo.

colombina No, perch non finito.

napoleone E che cosa vuoi che interessino le cose che si possono vedere di qui, all'Imperatore Bonaparte che ha visto tutto il mondo ai suoi piedi? colombina Intanto per ora non sei che un burattino che vaa letto con la sua cameriera...

napoleone Ancella.

colombina ... e poi io, che non ho l'obbligo di stare con lebraccia come te, ti dar due grandi ceffoni...

napoleone Non sarebbe, ahim, la prima volta.

colombina ... se mi lasci ancora qui per andare a dormire.

napoleone Vieni anche tu, cara: io non chiedo di meglio.

colombina Zitto; per ora il nostro dialogo finito e cominciano quelli l.

napoleone Dove?

colombina Taci, sta' attento.

Si oscura l'angolo del teatrino, e si apre il sipario del teatro.

Atto PRIMO

La scena tutta scura, tranne una porzione a destra in avanti. una parte di campagna con alcuni alberi, in primo piano, e due amache, appese ai rami di questi. A destra degli alberi tre o quattro gradini si perdono nell'interno della scena e portano manifestamente a una villa, che non si vede.

Nella pi alta e pi a destra delle amache sdraiato Mario, nell'altra Laura. Mario s'alza a sedere entro l'amaca, sbadigliando. Entra da destra, scendendo i gradini della villa, Carletto.

carletto Su, su. Scommetto che vi siete rimessi a dormire.Che diavolo fate?

laura Ci annoiamo.

mario Non lusinghiero per me.

laura Tra marito e moglie non sarebbe bello lusingarsi.

carletto Scotetevi. Andiamo a passeggio: arriviamo finoal fiume.

laura Io no.

mario Io s, si. un'ottima idea. Vado a fare una visita al canotto.

carletto (a Laura)E lei rimane? Peccato!

laura C' lui: le basta.

carletto Faccia uno sforzo.

laura No. Ho sonno. Buon passeggio. (Si volta e chiude gli occhi).

mario Non farci caso, Carletto: vengo io. Aspetta che mi musica" sgranchisco, mi aggiusto la cravatta, mi fabbrico due o tre sigarette, e sono con te.(Musica 1)

carletto E sta bene.

Siede su un tronco, tagliato a sedile assai basso, che avanti agli alberi verso la ribalta; e aspetta, mentre Mario eseguisce lentamente le operazioni annunciate. Intanto da qualche momento il fondo a sinistra della scena s' venuto illuminando, e il chiarore ha poi rapidamente invaso tutta la scena. In fondo nel mezzo, un monticello basso, in forma di poggio. Al fianco sinistro, un po' avanti, si vede appoggiata una quinta, come nei vecchi scenari, senza nessun legame col rimanente della scena. Dietro il poggio si sentono le voci confuse e gioiose delle Marionette, che ancora non si vedono. Gli attori non mostrano di sentirle, come non mostreranno mai di sentire e vedere nulla di quanto avviene nel mondo delle Marionette, che rimane loro ignoto. E similmente le Marionette non vedono e non sentono gli uomini.

Alle ultime battute di Mario e Carletto - sono apparsi in cima al poggio il Re, la Principessa e l'Eroe: sbito dietro loro sono saliti due Ministri. Tutt'attorno al poggio il Popolo delle marionette, gridando:

popolo Evviva! Evviva!...

primo ministro Silenzio! Parla Sua Maest.

Il Popolo fa silenzio.

re Popolo amatissimo!

popolo (alzando le braccia e movendosi confusamente)Viva il Re!...

re Grazie, Popolo, di queste grida, che giungono gratissime al mio paterno cuore. Oggi giorno di festa per la nostra potente nazione, che ha finito di costruire la sua grande capitale. Eccola laggi (accenna dietro il poggio) stendersi ai vostri piedi, come un monumento imperituro di gloria.

popolo Viva il Re ! Viva la Principessa ! Viva noi, urrah ! urrah!...(Il tumulto continua).

Mario (intanto ha finito le sue operazioni, e si rivolto a Carletto) Sono pronto. Andiamo. carletto (che sta guardando Laura, si scuote)Dove?

mario L'hai detto tu: a fare un giro verso il fiume. (Scendedall'amaca, e s'avvia).

carletto (alzandosi a malincuore) vero... (Lo segue).

Mario e Carletto traversano la scena obliquamente a sinistra, passando accanto al poggio; sempre, s'intende, senzavedere le Marionette n sentirle, e senza esserne n visti n sentiti. Mentre Mario e Carletto scompaiono a sinistra - il Primo Ministro fa cenno al Popolo di tacere.

primo ministro Ora silenzio: parla ancora Sua Maest.

popolo Viva il Re!

re Non voglio che gridiate viva a me solo. Voglio un grido di ammirazione a questo mio grande soldato e amico, al purissimo Eroe, che con la sua spada vi ha conquistato una patria. popolo Viva!

re Solo dopo l'opera sua, che ci ha dato pace e prosperit, abbiamo potuto tranquillamente costruire, per il vostro lavoro e il vostro riposo, la pi grande e bella citt dell'universo. (Accennando dietro il poggio) Se non siete cuori di legno...

popolo No! No!...

re ... dovete gridare con me: Viva l'Eroe!

popolo Viva l'Eroe! Viva l'Eroe!

eroe Grazie, mio Sovrano. Io non ho fatto che il mio dovere. Musica

re E ora, mio Popolo, tornate alle vostre case e alle vostre famiglie. Voi, miei Ministri, rimanete a colloquio con me. (Musica 2)

Il Popolo si squaglia dietro il poggio, sempre con voci confuse e animate, che rapidamente dileguano.

principessa Padre mio, concedete ch'io nel frattempo vadaalquanto a passeggiare al rezzo degli alberi?

re S, Principessa: andate a passeggiare, e cercate di sgombrare la malinconia che vela il vostro cuore.

principessa II mio cuore tranquillo, padre mio.

re Va e sii benedetta. (La Principessa scende, viene lentamente fin sotto gli alberi della villa, e va a sedere sul tronco ove era prima seduto Carletto. Laura sempre sull'amaca; ogni tanto cambia posizione, sbadiglia, sonnecchia, sospira forte. - La Principessa medita e sospira. Intanto il Re e i Ministri si sono avanzati nel centro della scena. Il Re accenna in direzione della villa). Miei cari Ministri; come voi sapete, una cosa ancora manca alla compiutezza della nostra citt. I venti che vengono da nordovest (accenna gli alberi davanti alla villa) scivolando tra quel boschetto, passano sopra al poggio (lo indica) e vengono a battere con estrema violenza sui primi quartieri della metropoli. Avete studiato il modo . di liminare questo gravissimo inconveniente?

primo ministro S Maest lo abbiamo studiato,

re E quale questo modo?

primo ministro Nominare una Commissione, avendo curache vi siano rappresentati tutti i partiti politici.

re II sistema ha il vantaggio d'essere stato adottato molte volte dalle nazioni pi colte ed evolute. Ma temo abbia per contro un inconveniente.

primo ministro Quale?

re Passeranno parecchi inverni prima che la Commissione abbia deliberato il da farsi, e intanto i cittadini e le costruzioni stesse soffriranno del vento brutale, che non rispetta le Commissioni.

primo ministro Eppure la nostra Costituzione vieta che si adotti alcun provvedimento che non sia indicato da una Commissione.

secondo ministro Permetta la Maest Vostra; secondo la Costituzione, non pu prendersi alcun provvedimento di carattere definitivo. Ma nulla impedisce che si adotti un provvedimento provvisorio.

re Benissimo.

secondo ministro Ora io, fin da quando la Maest Vostra ci addit il problema, ho fatto alcuni studi, specialmente topografici; e ho calcolato che in brevissimo tempo alcune squadre di operai scelti potranno, dopo aver fissato solidamente un palo su quel punto del poggio, stendere buon numero di stuoie, tendoni e graticci, di materia resistentissima, mediante corde ritorte che vadano dal palo stesso fino al primo di quegli alberi. {Accenna gli alberi davanti alla villa) Si calcolato che un tale riparo sar sufficiente, almeno per il primo inverno, a rompere la forza del vento.

re Avete i materiali adatti?

secondo ministro Si, Maest; nei magazzini del Genio Civile; senza contare quelli di circostanza che si possono raccogliere abbondantemente nei dintorni, i quali ho percorso in persona.

primo ministro Allora nel prossimo Consiglio dei Ministri si potr deliberare intorno a questo provvedimento transitorio.

re Non occorre. Voglio che oggi stesso s'incominci il lavoro.

secondo ministro Sar fatto, Maest.

primo ministro S'intende che questo lavoro dovr essere distrutto quando la Commissione avr deliberato per un provvedimento definitivo.

re Si, si, Primo Ministro; abbiamo dinanzi a noi parecchi anni di tempo. Ora vogliate precedermi alla Reggia. (I due Ministri s'inchinano e partono). Voi, mio Eroe, rimanete meco un istante. Vi prego, discorrete un po' con la Principessa. (La addita) Cercate di capire le cause della sua malinconia. A me, suo padre, non osa dirle per timidezza; forse a voi sar pi facile penetrarle.

eroe Tenter, Maest.

re Se riuscirete, mi direte sinceramente il frutto della vostra scoperta. E far di tutto per darle la gioia che si merita. Non potr essere pienamente felice fin che non la vedr sorridere e sollazzarsi, come si addice alla sua et. Addio. Musica

eroe Maest. (Musica 3)

Il Re sale il poggio, e scompare dall'altra parte. Mentre l'Eroe s'avvia lentamente verso la Principessa.

laura (si alza a sedere sull'amaca) E ancora non torna ! Nonsa, che lo aspetto?

principessa Da questa ridente natura, tutti i miei pensierisalgono pi liberi a Dio.

laura Potesse liberarsi, e venire da me ! (Si sdraia di nuovo).

eroe( arrivato a qualche passo dalla Principessa e dopo alcuni istanti di contemplazione le parla) La mia Principessa mi permette di accostarmi a lei, e domandarle se posso esserle utile in qualche cosa?

principessaGrazie, Eroe. Non mi occorre nulla.

eroe Vi reca disturbo la mia presenza davanti a voi?

principessa No. Voi siete caro a mio padre, siete il benefattore della nostra Patria, dunque non potete riuscirmi sgradito.

Pausa.

eroe E... e... (guardandosi attorno) oggi il tempo bello, mi | pare.

principessa Bellissimo.

Pausa.

eroe Posso domandarvi a che cosa sono rivolti i vostri pensieri?

principessa I miei pensieri sono il mio conforto, e mi son cari, e come tutte le cose care, amo tenerli nascosti.

eroe Si nascondono le cose colpevoli: invece i vostri pensieri sono certamente purissimi. (Pausa). E... posso domandarvi se mai nessuno dei vostri pensieri si posa anche fuggevolmente sulla mia persona?

principessa Si, Eroe: voi siete caro a mio...

eroe ... a vostro padre, sono il benefattore eccetera. Oh, lo so. Ma io sono anche un uomo, Principessa: un uomo che ha un cuore in petto, e sa amare, e anela a essere amato. principessa Si.

eroe Come fredda la vostra risposta, Principessa! Essa gela le parole che vorrebbero sgorgare. Oh ditemi ditemi: ho tanto bisogno di essere amato!

principessa Dio vi ama, come una sua creatura, e delle pielette.

eroe E voi? voi?...

principessa Io vi amo, come amo il mio prossimo, per amore di Dio.

eroe Le vostre parole sono sempre pi desolanti. Il mio amore non vi commuove. Le mie ansie vi lasciano indifferente. Il vostro petto dunque privo di cuore?

principessa No, Eroe. Ma il mio cuore tutto di Dio. Poich mi parlate cos, vi confesser i miei pensieri, che volevo tenere celati. Da qualche tempo ho sentito sorgere in me una irresistibile vocazione verso Dio. Egli occupa tutta l'anima mia. Voglio farmi monaca.

eroe Oh, Principessa: voi volete sottrarre alla luce del cielo una delle sue pi fulgide creature? No! Dio non vi ha fatta tanto bella e intelligente perch nascondeste il suo capolavoro tra le fredde mura di un chiostro.

principessa Dio mi ha ispirata, quando ho scelto cos.

eroe E pensate a vostro padre, e al vostro Regno: essi vogliono darvi uno sposo; aspettano da voi un erede, e un sovrano per i tempi venturi.

principessa Io non so pensare. Sento cos, irresistibilmente. Mi sento muovere verso Dio, irresistibilmente. Mi sembra che un filo divino mi porti, e guidi i miei passi.

eroe No, Principessa, non dobbiamo dire cos. Non c' nulla di irresistibile per esseri dotati di coscienza e di volont, come noi. Noi non siamo miseri strumenti in mano di un operaio: siamo faville divine, siamo padroni o signori del nostro volere e della nostra riflessione.

Pausa. L'Eroe, aspettando la risposta appoggia con indifferenza una mano sull'amaca di Laura. - Laura a quel movimento si sveglia. (musica 4)

laura Chi ? Dio, ecco il vento ricomincia. (S'alza a sedere) E Carletto ancora non torna. Mi lasciano sola in questo deserto.

eroe (che intanto s' scostato dall'amaca) Voi non mi rispondete?

principessa Tacete, Eroe. Cercate di raccogliere i vostri pensieri, contemplando le bellezze del creato. (Si alza) Accompagnatemi, poich mio padre lo permette, ma imparate il dolce secreto dell'amicizia silenziosa. Venite a contemplare di laggi, verso quella radura, la bellezza sconfinata dell'orizzonte.

S'avviano verso il fondo, e si fermano, a destra del poggio, una accanto all'altra, in silenzio con le spalle volte alla ribalta. - Intanto da sinistra rientrato Carletto e ha attraversato la scena.

carletto Laura!

laura Era tempo! Non piacevole venire in campagna per starmene sola tutto il giorno.

carletto Perch non ha voluto venire al fiume?

laura Non mi diverte.

carletto Lo so, non era divertente, con Mario alle costole. Per fortuna gli venuta voglia di remare.

laura Le proibisco di parlar male di mio marito.

carletto Ne parlo benissimo. Ma lei sa quello che sento per lei; mi ha quasi permesso di dirglielo; mi ha, credo, esortato a sperare... E forse lei scherzava col mio affetto, con la mia ansia, con la mia...

laura Dica addirittura passione.

Carletto S, passione. E tu osi dubitarne, della mia passione? - (musica 5) Oh Laura, io ti ho seguito fin qui lasciando le mie cose pi care; io vinco ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, il rimorso di tradire l'amicizia di tuo marito; io ti ho offerto tutto me stesso, ti ho proposto: vuoi fuggire con me? ti ho detto: sii mia per un'ora e poi getta il mio corpo alle fiamme e la mia anima all'inferno... Laura, Laura, non scherzare con la mia passione. Io ti amo, come nessuno ha mai amato al mondo. E tu, tu...

laura Calmati, via... Lo sai che... ti voglio bene. E per questo non accetto nessuno dei sacrifici che mi offri. E ti ho... promesso...

carletto Dunque?

laura Ma devi pure intendere quanto soffro, lottando contro questa forza che mi trascina verso te: mentre solo un pensiero di dovere mi trattiene.

carletto La vera passione non conosce doveri, non senteche trascinamenti irresistibili.

laura Come vorrei lasciarmi trascinare verso te, amoremio! Ma so, ancora, farmi forza. carletto No. Soltanto gli Dei sanno dirigere i propri atti, Laura. Non pensare. Abbandonati. Noi non siamo Dei, siamo povere cose: non siamo che marionette tirate da un filo, Laura...

laura E tu l'ami, dimmelo, la tua marionetta?

carletto Oh tanto!

La cinge, ed ella gli appoggia il capo su di una spalla.

laura Vieni, amore, passeggiamo un poco cosi...

Si avviano, allacciati, lentamente verso il centro della scena. Intanto anche la Principessa e l'Eroe si sono mossi.

principessa Non vi ha detto nulla, Eroe, il silenzio contemplativo della natura?

eroe Mi ha detto che voi siete tutta del cielo, e che a me non resta che morire.

principessa Dio solo signore della vita e della morte. Vedete, laggi (accenna verso la sinistra del fondo, attraverso i corpi, per lei invisibili, di Laura e Carletto) si accendono i primi lumi in citt. Andiamo da mio padre, Eroe.

Le due coppie si sfiorano, senza vedersi n sentirsi. Le Marionette vanno verso sinistra, e scompaiono - gli altri due tornano verso la villa.

carletto (mormorando) Amore...

Carletto e Laura entrano a destra. Intanto a sommo del poggio sono comparsi Quattro Operai e il Capo Operaio (marionette) con un palo lunghissimo. Due di essi portano una corda, e con essa scendono correndo verso gli alberi di destra: gli altri rimangono sul poggio.

capo operaio(dal poggio) Su, al lavoro. In otto giorni tutto dev'essere finito, se siete uomini di carne e ossa.

La scena si oscura, e si illumina il teatrino.

(Teatrino)

Primo intermezzo

colombina Ebbene, ti sei divertito?

napoleone Non troppo.

colombina Sono curiosa di sapere come se la caveranno quei piccolini a costruire la siepe per ripararsi dal vento.

napoleone Ecco le donne. Non sanno intendere se nonl'aspetto meschino delle cose.

colombina E tu che cosa ci intendi, grand'uomo?

napoleone La deplorevole cecit degli uomini. Se essi vedessero le Marionette, potrebbero organizzare alcuni battaglioni, e, mandate le pattuglie a fare un'azione dimostrativa dalla cima del poggio, col grosso delle forze lo aggirerebbero e si abbatterebbero sulla citt, conquistandola.

colombina Bravo, e poi?

napoleone E poi, e poi... e poi quel signor Mario, per esempio, se ha un fratello, potrebbe farlo vicer della citt delle Marionette.

colombina E questo non gli impedirebbe che la moglie gli metta le corna.

napoleone La peggior disgrazia dell'uomo non quella di avere le corna.

colombina Davvero? Meriti che ti prenda in parola, e mimetta col primo che mi trovo tra i piedi. napoleone Come vuoi trovarti qualcuno tra i piedi, se non li hai?

colombina Se non ho i piedi, ho due buone braccia, e te le faccio sentire, Napoleone bello, cos, cosi... (Lo batte burattinescamente con le braccia sulla testa).

napoleone Ahi ahi, stai ferma ! pensa che sono l'Imperatore.

colombina Me ne infischio.

napoleone A piacer tuo. E ora possiamo andarcene?

colombina No, sciocco: viene il pi bello.

napoleone Io mi annoio.

colombina Tu di teatro non hai mai capito niente.

napoleone una cosa puerile.

colombina Invece una cosa meravigliosa: pensa che in questi pochi momenti, passata una giornata. Zitto, zitto.

Si oscura il teatrino e s'illumina la scena.

(Scena)

Atto secondo

Laura nell'amaca pi bassa. - Gli Operai sul poggio hanno fissato il palo, che si perde nel cielo della scena. Dal basso del palo, a circa mezzo metro da terra, parte un filo, che va fino al primo degli alberi del proscenio: due operai lo stanno legando al basso dell'albero. Il Capo Operaio sul poggio.

capo operaio Mentre noi finiamo di rinforzare qui, tu legabene la corda all'albero.

operaio (legando) In una giornata, mi pare che abbiamoconcluso poco.

l'altro Ci sono otto giorni di tempo.

capo operaio Ol, come va il lavoro laggi?

operaio fatto.

l'altro fatto. (Tende la corda) solidissima.

capo operaio Andate intorno a cercare un po' di materiale.

operaio Ne abbiamo gi visto qui vicino. (Addita le amache).

capo operaio Allora aspettate che qui sia ben fermo.

I due operai siedono sul tronco basso presso le amache. - Entra dalla villa Carletto, e silenziosamente d un bacio a Laura.

laura Ah!... Sei troppo imprudente. Pu vederci dalla vetrata. (Accennando alla villa). carletto (sempre sottovoce) Andiamo pi in l.

laura No: pi si va in l (accennando a sinistra) meglio sivede, da quella terribile vetrata. carletto Lui dall'altra parte: sta terminando di vestirsi. Ora scende. Io scappo. Ho detto che avevo bisogno d'aria, di moto, che non resistevo pi, che correvo avanti a preparare il canotto; ho detto questo, per avere un minuto da stare con te.

laura Che cosa conta un minuto?

carletto Un minuto, sono venti baci. Vuoi provare? (Comincia a darglieli).

laura(lo trattiene) No no: ho troppa paura.

carletto Mi ami?

laura Si. Ma sta' in guardia. Ti dar tutta me, che vuoi di pi? Ti chiedo soltanto d'essere pi prudente. Guai se perdesse la fiducia in noi. geloso.

carletto Amore !...

laura Vai, ora; pi tardi... (Musica 6)

voce di mario (di dentro)Laura, dove sei?

laura Eccolo! Vattene sbito!

carletto (fugge precipitosamente: a mezzo la scena inciampanel filo e cade) Accidenti!

laura Che c'?

carletto Chi lo sciocco che s' divertito a mettere un filo?(Si rialza).

capo operaio Perdio! S' rotto,

I due operai (s'alzano dal tronco) Oh diavolo!

laura Sar stata la bambina dell'ortolano. Si fatto male?

carletto No no. (Via di corsa a sinistra).

Entra dalla villa Mario con aria di sospetto.

mario Che c'?

laura Niente, il signor Carletto ha inciampato in una corda.

mario Il signor Carletto? Non sapevo che fosse ancora qui. O se era tanto smanioso di andarsene?

Pausa.

capo operaio(sempre dal poggio) Fermil: vediamo di farci un nodo.

laura Come dici?

Mario Come dici? Dico che non sapevo che tu lo chiamassi il signor Carletto . Vi credevo meno in cerimonie, ecco tutto.

Pausa.

capo operaio Ma vedete che razza di materiale! Sar benefare una protesta al Ministro dei Lavori Pubblici.

operaio Via, ora si riannoda. (In mezzo alla scena cominciail lavoro).

mario Non rispondi?

laura Rispondere? E che cosa vuoi che ti risponda? Non vorrei nemmeno capire quello che dici. Mario, sei ammattito?

mario No. Tu sai se ho sempre avuto fiducia in te.

laura Me la rinfacci? Ti pare, dunque, che io non l'abbia meritata?

mario S, Laura. Ma tu sai com' fatta la fiducia. Guai seuno comincia a perderla.

laura Mario, tu mi offendi profondamente. Il tuo sospetto atroce.

mario vero. Ma l'importante sapere se giusto.

laura Mario, Mario, tu non mi avevi mai parlato in questo modo, in tre anni di unione. Tu non ricordi pi , dunque, tutto il nostro amore, la devozione di cui ti ho circondato, non ricordi pi niente, egoista. Sei sazio di me, e ti diverti a torturarmi. (Piange).

mario No, senti, sentimi, Laura... (Fa per accostarsi a lei). laura (singhiozzando) Va' via, va' via.

Mario, perplesso, siede sull'altra amaca, e guarda Laura per un poco in silenzio.

Intanto gli Operai hanno finito di riannodare il filo.

operaio Fatto. Andiamo addirittura a pigliare uno di quei tendoni, che andranno benissimo.

Gli Operai si avviano all'amaca di Mario, e cominciano a segarla da un parte.

laura (alzando il viso) Non mi dici pi niente? ( musica 7)

mario Si... forse... ti chiedo perdono.

laura (scende dall'amaca e s'avvicina a Mario) No, non dovrei perdonarti, ma ti voglio troppo bene.

Fa per chinarsi sopra di lui. - In questa gli Operai hanno finito di segare da una parte l'amaca, che si stacca. -Mario cade e ruzzola verso il proscenio.

mario Ah...

operaio Ecco fatto. Ora dall'altra parte.

Cominciano a segare l'amaca anche dall'altra parte.

laura Dio!

mario(in terra) S' staccata l'amaca.

laura Mario, Mario, ti sei fatto male?

mario Non credo. (Fa per alzarsi in piedi) Ahi che fitta! (Si palpa una coscia) C'era un sasso! (S alzato e tenta di camminare) stato un fiero colpo. (S'appoggia all'albero).

laura Per carit, non ti sarai rotto un osso?

mario Non esagerare. Rientriamo.

laura Si, ti far un po' di massaggio, con l'arnica. (Mario s'avvia a stento). Aspetta, caro, t'aiuto. (Lo sorregge; s'avviano su per i gradini) Lo vedi? Dio t'ha punito sbito per il dolore che m'hai dato.

mario Ti ho chiesto perdono, non parliamone pi, dunque.

Entrano a destra.

operaio(tranquillamente)Ed ecco fatto anche da questa parte. Prendilo per li, e trasciniamolo. (Al Capo Operaio) Si pu collocare?

capo operaio (dalpoggio) S. E poi venite qui, a legare la corda numero due; attenti che non sia troppo tirata, come l'altra.

I due Operai hanno trascinato e appoggiato l'amaca sulla corda, e vanno a raggiungere gli altri presso il poggio. Tutti insieme cominciano a legare una corda al palo. Il Capo Operaio intona una canzonetta legnosa, gli altri s'aggiungono e fanno coro.

Musica 8)

(canzonetta)

tap tup l ltira di l

picchia di qua

cos s' fatta la gran citt

teppa toppa tippa l o l

noi di qui voi di l

la nostra gloria al sole sal

tupp truppe struppe ta t

ci sto io stacci anche te

dell'universo noi siamo i re.

T

Ti

T

T

Mentre dura il canto - rientrato Carletto da sinistra, e percorrendo il palcoscenico va verso la villa. Intanto il canto cessa.

carletto (gridando verso la villa) Mario, che fai? credevo che mi seguissi.

laura (affacciandosi a destra) Venga un momento, Carletto, c' stato un incidente. (Rientra nella villa seguita da Carletto).

capo operaio Alt, ragazzi. Sospendiamo un momento il lavoro, che passa il Re.

Entrano lungo il poggio il Re e l'Eroe.

re II mio cuore molto sensitivo alle vostre pene, mio carissimo Eroe. A nessuno pi degnamente che a voi potrei confidare mia figlia, e, un giorno, il mio regno.

eroe Dunque voi mi confortate a sperare?

re Io tuttavia non voglio violentare le inclinazioni di mia figlia. Se veramente Dio le ha dato la vocazione, obbligandola a rinunziarvi la farei infelice per tutta la vita.

eroe Ma le sorti del regno?

re Lo so, e per questo voi mi vedete combattuto. Il mio cuore si lacera in questo dissidio. Voglio riflettere qualche giorno.

eroe O mio sovrano, datemi qualche impresa straordinaria da compiere, qualche cosa di sovrumano, che possa commuovere di stupore il cuore della Principessa e farmi pi degno ai suoi occhi.

re Voi non conoscete le donne, mio caro Eroe. Non c' ammirazione che nel loro cuore possa tenere le veci di amore. La pi pura delle fanciulle potrebbe ammirare voi come un Dio e innamorarsi del peggior mascalzone che viva in tutto il regno.

eroe E allora non mi resta che morire?

re Non siate cosi impaziente. Il tempo ha pi ingegno di noi uomini nel trovare le soluzioni di molti problemi. La Principessa giovane. Sperate, mio caro figlio, e spiate le occasioni di cogliere l'insperato. E voi, lavoratori, riprendete l'opera con alacrit.

capo operaio Si, Maest.

re Addio.

Il Re e l'Eroe rientrano a sinistra.

capo operaio Forza, forza, ragazzi: siamo indietro. Prima di tendere la corda numero due mettiamo un palo pi basso qui ai piedi del poggio. E voi due salite su quell'albero e aspettate li per legarla a suo tempo. Quella l'altezza giusta.

Due Operai salgono sul primo degli alberi, portandosi una corda. - Entrano da destra Laura e Carletto, parlando sottovoce.

carletto Un caso curioso. (Vuol cingerla con un braccio).

laura No no, appena assopito. Potrebbe svegliarsi da unmomento all'altro. Ha avuto qualche sospetto.

carletto Davvero ? !...

laura Si. Per questo, credo, s' fatto portare la poltrona vicino alla finestra. (Musica9)

carletto Ha la gamba fasciata... laura Ma gli occhi aperti.

carletto Anche ora che dorme? laura Quasi... Stai pi in l.

capo operaio (dal poggio, a quelli dell'albero) Legatela forte.

operai(di sull'albero) fortissima.

Scuotono forte la corda legata tra i rami, stringendone il nodo. - Cadono gi foglie e rametti stilla testa dei due amanti.

laura Ah!...

carletto Che cos'?

laura Dio, che paura!

carletto(guardando in su)C' qualche gatto sull'albero? No, niente.

laura Un soffio di vento. Non ho mai visto un clima cosperfido. Non ci voglio tornare mai pi in questo paese.

carletto Io lo amo questo paese, ove ho avuto la promessa del tuo amore.

laura Ma un amore pieno di paura e di sospetti. Quandotorneremo in citt...

carletto Avremo un rifugio, tutto nostro. Qui non posso neppur darti il pi fuggevole dei baci quando me ne prende il desiderio.

laura Ti prende spesso?

carletto Tutti i momenti...

lauraNo, sta' lontano; stai buono. Piuttosto aggiustati l'amaca che Mario ha rotto, e mettiti l.

carletto Dov'?

laura Oh non c' pi!

Guardando attorno. (Musica 10)

capo operaio Ma toglietelo di l quel tendone. Prima lasciate mettere tutti i pali e i fili. Portatelo qua.

I due Operai vengono dal poggio al centro della scena; si accingono a sollevare l'amaca tesa sulla corda in mezzo alla scena.

carletto Guarda, l. Chi il cretino che ha messo l l'amaca?

laura Sar la solita bambina dell'ortolano.

carletto prende l'amaca, togliendola dalle mani dei dueOperai che restano stupefatti e mandano grandi grida).

operai Ah... ah...

carletto (porta l'amaca presso l'albero. - Gli Operai, vedendola cosi allontanarsi, raddoppiano gli urli di terrore).

operai Miracolo! Spavento! Il tendone vivo! (Corre anche il Capo Operaio dal poggio. I due che erano sull'albero si buttano gi). Madonna, aiutaci! Mamma mamma! - Andate a chiamare soccorsi!

capo operaio Via via, tutti a casa, a chiamare il Re.

tutti gli operai (scappano gridando)Maest ! - Eroe ! - Al soccorso! - Aiuto!...

Soltanto i due precipitatisi dall'albero rimangono buttati in terra fissando l'amaca - che, nelle mani di Carletto, si muove ancora.

voce di mario (da destra)Carletto, Laura, venite un momento?

lauraSbito. (Entra in fretta a destra).

carletto (la segue, gettando in terra l'amaca).

I due Operai stanno stupefatti a guardarla, tremando.

un operaio ... ... viva.

L'ALTRO No... no... forse ora... morta...

operaio ... Prendila...

l'altro . .. Prendila tu...

operaio ... Io... sono tutto... sudato...

tutti e due (in una crisi di spavento) Aiuto! Aiuto!

Entrano di corsa il Re, l'Eroe, la Principessa e i Ministri, con gli Operai e il Popolo.

re Dove? dove?

capo operaio Si... d'un tratto il tendone s' alzato, da solo,

se n' andato: eccolo l.

un operaio E qui la corda che s'era rotta.

un altro Miracolosamente.

popolo Miracolo! miracolo! Fuggiamo da questo paese! maledetto! (Tumulto).

re No! fermi tutti e non perdete la testa. Qui accaduto un fatto, di apparenza sovrannaturale. primo ministro Bisogna nominare una Commissione.

popolo Uh - uh - via - abbasso! - iettatore! re Silenzio! Prego il Primo Ministro di astenersi dal provocare tumulti.

primo ministro Ma la Costituzione...

re Bisogna risolvere sbito.

popolo Via - via - via dal paese indemoniato! eroe (impetuosamente) Sacrileghi!(Musica 11)

principessa Dio onnipotente, ispirami tu. (Tutti fanno silenzio alla sua voce ispirata). Padre mio, e mio Re; non credete voi che in questo miracolo Dio possa avere mandato un segno, una chiamata misteriosa per avvertirmi che l'ora della mia vocazione venuta? Che Egli vuole presso di s un rappresentante del nostro popolo a pregare continuamente per esso?

eroe No, Principessa; permettete, Maest. (Forse la mia ora giunta). Maest, Popolo; io chiedo che domani mi silasci solo in questo luogo, a studiare la causa del miracolo, e il possibile rimedio. Io, dinanzi al mio Re, dinanzi alla mta luminosa del mio cuore, giuro, giuro solennemente, che non risparmier sacrificio o fatica o pericolo alcuno per riuscire a dare alla citt l'incrollabile siepe che il nostro Re ha desiderato.

re Ma se l'impresa si presenta quasi sovrumana...

eroe La compir, o morr. Se non potr compirla, voi, Principessa, prenderete il velo... e pregherete sulla mia tomba.

re E se riuscirete...

eroe Se riuscir...

principessa Se riuscirete, sar vostra sposa. eroe (cade in ginocchio ai piedi del Re) Padre mio! popolo Viva l'Eroe!... viva!... viva!...

La scena si oscura, e si illumina il teatrino.

(Teatrino)

Secondo intermezzo

colombina (ride e batte le mani),

napoleone Che c' da ridere?

colombina Rido di quei bellissimi incidenti che accadono, tutti perch gli uomini non vedono

le marionette e le marionette non vedono gli uomini.

napoleone Invece questa una situazione, che mi fa pensare.

colombina Perch? tutta un'invenzione per far ridere.

napoleone E se invece tutto ci fosse una verit? Io ho conosciuto il meccanismo del mondo ne' suoi ingranaggi pi minuti, eppure d'una quantit di fatti mi rimasta occulta la spiegazione. Allora, come tutta l'umanit prima di me, ho creduto nella Fortuna.

colombina Cominci a seccarmi.

napoleone Non importa. Forse la Fortuna, con quelle sue leggi costanti e inafferrabili che ci disturbano, il risultato dei fenomeni d'un mondo di esistenze che noi non possiamo conoscere, e da cui non siamo conosciuti.

colombina Ti ho gi detto che mi secchi. E poi tu non capisci nulla: il fatto pi strano, che quella gente l non si vedono e non si sentono gli uni con gli al tri, e invece le cose, come gli alberi e il resto, le vedono ugualmente questi e quelli.

napoleone Anche di questo c' la spiegazione.

colombina Sar, ma mi farai il piacere di non dirmela.

napoleone vero che non la capiresti.

colombina Avanti, avanti! Quanto tardano a ricominciare! Non vedo l'ora di rivedere quell'Eroe e quella Principessa; credo che finiranno con lo sposarsi.

napoleone E degli altri, di quelli di carne e ossa, non t'importa?

colombina Se debbo dirti la verit, mi sono pi simpatiche le marionette che gli uomini.

napoleone Anche a me: sono gente pi seria.

colombina E gli uomini hanno un che di marionetta

napoleone E noi che cosa siamo?

colombina Noi siamo veri, che c'entra? Ma sta' zitto: eccoli.

Si oscura il teatrino e s'illumina la scena.

(Scena)

Atto terzo

In scena l'Eroe, solo.

eroe Temo d'aver ieri promesso una cosa superiore alle forze umane. Ecco il luogo del miracolo. Non oso nemmeno toccare le corde. Coraggio, coraggio, Eroe. Riflettiamo. Teniamo la testa a posto. Qui sono tranquillo: un bando del Re proibisce a qualunque cittadino di venire di qua dal poggio fin che io non chiami. Riflettiamo. E se riesco... oh se riesco, la Principessa mia sposa e io erede del regno; io sposo della pi bella donna del mondo, io Re della pi grande, della pi popolosa, della pi illustre potenza dell'Universo!... Calma, calma, caro Eroe. Esaminiamo la situazione. Di l a l saranno, poniamo, due chilometri. E laggi, ecco i terribili tendoni indemoniati. (Si accosta; giunto alla corda si ferma) E questa la corda. Sar prudente toccarla? (Accosta una mano, poi si trattiene) No no; un vero Eroe ha il dovere d'essere prudente. Se la saltassi? In guerra ho saltato ostacoli molto pi alti. (Prende la rincorsa, poi si ferma) E se il malefizio fosse proprio l, nello spazio d'aria sopra quella corda? Allora il demonio mi porterebbe via come ha portato quel tendone maledetto; e la Principessa rimane vedova prima d'aver marito, e il regno senza eredi. meglio girare attorno. ( Gira dalla parte della ribalta, e s'accosta all'amaca rimasta in terra) Eccolo. Chi sa che roba . Dev'essere il nido di qualche grande animale. Vediamo... no no: ha un che di repugnante. Calma, calma. Eroe. Mi par meglio... ecco... (dietrofront) mi par meglio meditare alquanto sul problema prima di cominciare l'azione. Prudenza, caro Eroe, prudenza. pensiamo. (Si appoggia alla quinta che a sinistra, meditando, col volto al pubblico).

Entrano dalla villa Carletto e Laura.

laura Ora s' addormentato sodo. Ma chi avrebbe detto che per una sciocchezza come quella dovr stare immobile per tre o quattro giorni?!

carletto Non mi dispiace l'immobilit. Ma intollerabilequella mania di farsi mettere davanti alla finestra.

laura Che importa?

carletto E hai sentito il peggio: non vuole che ci allontaniamo tutti e due insieme, vuole aver subito vicino almeno uno di noi da chiamare all'occorrenza.

laura Che importa?

carletto (piccato) Non importa a te. A me si. Lo sai che le mie labbra, che tutto il mio essere freme insostenibilmente quando ti sono accanto, quando ti vedo. Tu ridi. Cosi siete voi donne. Gi fredda come il ghiaccio.

laura No, bambino. Sai come siamo, noi donne? Siamomolto pi ingegnose di voi. carletto Ingegnose?

laura S. Stai attento. Ho detto a Mario che qui tira troppa aria, e che perci avrei fatto portare gi quel paravento grande che nella sala del pianoforte.

carletto E allora?

laura Ora lo portano. lungo, di qua, a l. alto: cos. Seci stiamo di qua (indica verso la villa) para il vento...

carletto E se stiamo di l... (indica verso sinistra).

laura ... para la vista della finestra.

carletto Oh donna divina!

laura Di l, sempre il deserto: non c' anima viva.

carletto Ci siamo noi...

laura Noi...

carletto Io, e tu...

laura Stai fermo... Eccolo.

Da destra si affaccia un Uomo con un immenso paravento, pi alto d'una persona, a parecchi battenti.

uomo Posso collocarlo signora?,

lauraS. Qui. Guardate.

Musica12

eroe (sempre appoggiato alla parete di sinistra, col volto verso il pubblico) Non riesco a cavar niente da questa miserabile testa. Riesaminiamo. (Si volge a destra) Oh, che cosa scorgono le mie pupille? Io sogno: (si d dei pugni sulla lesta) svegliati, Eroe. Ma vero. un miracolo. Che cosa sorge davanti a' miei occhi? Senza che nessuno lo svolga, viene, si eleva, si stende... Miracolo! miracolo! (S'inginocchia) In un minuto! Dio ha fatto questo. Ah, certo le preghiere della Principessa hanno fatto il miracolo! Io, ahim, non sono riuscito a nulla; lei sola... Vedr in ci un altro segno che il cielo la chiama. Aspetta, Eroe: non precipitiamo; qui ci vuole un po' d'accortezza. Pensiamo. (Si rialza e si mette a pensare).

laura(fa mettere il paravento in modo che i primi battenti dividono longitudinalmente la scena fin oltre la met, mentre l'ultimo battente piegato parallelamente al fondo. Ella accompagna il lavoro con brevi indicazioni)Qua... cosi... gi di qui... fermatelo per bene qui con un sasso... qui va ripiegato... ecco... cos... Grazie, va benissimo. Potete andare.

uomo(via a destra).

Laura e Carletto si trovano ancora alla destra del paravento.

carletto Sei una dea.

laura Credi che sar... utile?

carletto Bisognerebbe... provare...

Girano sul proscenio passando alla sinistra del paravento: e sbito con un fremito si cingono; cosi uniti e stretti rasentano il paravento in tutta la sua lunghezza, verso il fondo, guardando se si scorge di l la finestra della villa. Scompaiono dietro l'ultimo battente, baciandosi.

eroe Assolutamente, bisogna che dica che l'ho messo io. Ma l'Accademia vorr ch'io spieghi come l'ho costruito. I giornali vorranno interviste... No, no... Eppure... Ah, ecco, ecco! Ho trovato!... (Corre al poggio, chiamando) Popolo, Maest, Principessa, venite, venite tutti!

Accorrono il Re, la Principessa, i Ministri, il Popolo, gli Operai. Vedendo il paravento tumultuano.

popolo Oh c', c': viva, viva: miracolo, miracolo! Vival'Eroe! Che ? Di che cos'?

primo ministro Silenzio, parla il Sovrano.

re I nostri occhi credono appena quello che vedono. Eroe, vi lasciamo la parola, perch possiate spiegare alle nostre anime maravigliate che cosa avvenne qui nelle ventiquattro ore che vi avete trascorse.

eroe Maest, sar breve. Invaso dall'idea della promessa che vi avevo fatta, affascinato dal premio promesso (accenna la Principessa che cade in ginocchio) ho anzitutto rivolto una fervida preghiera a Dio, perch mi aiutasse. E restando io cosi in orazione, come una fitta nube calata sui miei occhi, tutti i miei sensi si sono oscurati, e d'un tratto, quasi in un sogno, mi sono sentito trasportato in una regione, che prima parevami nuova, e poi ho riconosciuto per il mio paese natio, abbandonato fin da bambino. E mi pareva di essere io stesso ridiventato bambino, e di vedere davanti a me la mia buona nutrice. Ella mi parlava, come m'aveva parlato allora, e io ne avevo fatalmente perduto la memoria. Mi disse: Verr un giorno, in cui il tuo paese richieder da te una impresa sovrumana. Tu per compirla non avrai che ripetere tre parole misteriose che ora t'insegner. Sappi che non ricorderai mai questo che ti dico, fino al giorno e al momento in cui ti si presenter l'occasione di eseguirlo. E anche le tre parole, le ricorderai in quel momento, le pronuncerai, e appena avranno il loro effetto, le dimenticherai per sempre, perch devi servirtene una volta sola nella vita. Sappi scegliere l'occasione. Mi disse le tre parole, e la visione sparve, la nebbia si sciolse, e mi ritrovai qui. Credetti d'aver sognato. Ma le tre parole erano rimaste nella mia mente. Pensai che nessuna occasione migliore di questa poteva presentarsi, poich poneva il sovrumano potere al servizio del mio Re e della mia Patria. Un po' dubitoso, le pronunciai, e sbito, com'era predetto, le dimenticai. Ma in quella vidi agitarsi il suolo, spuntarne rapidamente questa muraglia incrollabile, salire fino a quell'altezza, solidificarsi. La visione s'era avverata. Ho chiamato. Ecco tutto, Maest. re Vieni, ch'io ti abbracci, o il pi grande degli uomini del l'Universo. Popolo, lodate a gran voce il grandissimo Eroe.

popolo Viva l'Eroe! viva! viva! in trionfo!

primo ministro Silenzio! Maest, sar necessario far collaudare il lavoro da una Commissione ministeriale.

re S, Primo Ministro. Ora lasciate che cominci a esaminarlo io stesso.

Mentre il Re esamina, costeggiando il paravento a sinistra, Musica e tutti assistono in religioso silenzio - escono di dietro il paravento, a destra, Carletto e Laura, un po' languidi.

f. laura Avr chiamato?

Vengono insieme sul proscenio.

carletto Avremmo sentito.

laura Mi sento cosi stordita...

S'ode dall'interno un canto di zingara.

carletto Che c'?

Ascoltano. Pausa. Cessa il canto ed entra dal fondo destro una giovane Zingara.

laura Oh, una zingara. Da dove vieni?

la zingara Bella signorina, volete che vi legga la mano?

laura si. (Glie la porge).

re (ha finito l'esame) bellissima. E voi, Principessa, che dite?

principessa Io, col vostro consenso, mio padre e sovrano,mantengo la promessa. (Porge la mano all'Eroe).

la zingara (s'interrompe e alza il capo) Oh che belle marionette!

carletto Dove?

la zingara L.

re Siate benedetti, figli miei.

laura Che ha? matta?

la zingara Perch?

carletto matta, matta: andiamo su.

La piantano, ed escono a destra.

eroe Eternamente vostro, mia Regina, ed eternamente felice.

popolo Viva! viva!

la zingara Ma come? Eccoli li. Quanto carino! (Prende in mano l'Eroe).

voce del marionettista (dall'alto) Sacramento! ! !

Tutto il mondo delle Marionette crolla. La luce dell'aria barcolla e si fa squallida; le Marionette si inanimano e piegano, si vedono tutte trascinate verso sinistra, dietro la quinta - e davanti a questa vien fuori 0 Marionettista, molto alto e grosso, in ciabatte e a capo nudo, con un lume in una mano e un fascio di fili nell'altra, trascinandosi dietro tutte le Marionette. L'Eroe rimasto in mano della Zingara, che si spaventa vedendo il Marionettista.

voce del marionettista Chi sei? che cosa vieni a fare da queste parti?

la zingara (tremando) Perdoni, perdoni... non sapevo...

Eccolo qui... (Gliporge l'Eroe).

voce del marionettista Eh non basta: m'hai rovinatotutto. Pazienza. Ricominceremo.

Dimmi: sei libera?

la zingara Si.

il marionettista Appunto mi occorreva un aiuto. Vieni con me: t'insegner a far muovere e parlare le marionette.

la zingaraDavvero? Crede che imparer?

il marionettista Certo: se hai potuto vederle, vuol dire che sei razza anche tu di burattinai, e chi nato burattinaio non pu far altro nella vita.

la zingara Che bellezza! Cominceremo sbito?

il marionettista No, non qui: qui m'hai rovinato la piazza. E poi, bisogna che torni un'altra volta a persuadermi anch'io che non sono marionette di legno. Andremo lontano: lontano: non so dove. Avanti, cammina; per di l.

Spingendola avanti, s'avvia al fondo, scavalca il poggio e scompare, trascinandosi dietro tutte le Marionette, che spazzano la scena sollevando un nuvolo di polvere, e scompaiono dietro di lui, mentre si chiude il sipario.

Fine della farsa

Musiche per Siepe a Nord ovest





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