A cas d’e pazz. Pe na collana e nu profumo.

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A cas d’è pazz

                                                       A cas d’è pazz

                                              Pe na collana e nu profumo

Personaggi                                                                                         Interpreti

Ernesto Pelecchia

Anna Chiarpentino            moglie d’Ernesto

Filomena Cecere               vicina di casa

Gennarino                         figlio di Filomena

Donna Lucia                     amante d’Ernesto

Andrea Quintino                generale in pensione

Donna Carmela                  moglie del generale

Luca Fornigoni                   amico d’Ernesto

Vincenzo Pelecchia             fratello d’Ernesto

Don Armando                    padre d’Anna

Giovanni o surd                 complice d’Ernesto

Pasquale D’angelo             Ufficiale giudiziario

                                                             

                                                                 A cas d'e pazz.

                                                        Pe na collana e nu profumo.

                                     

                                                               Di: Giulio Fotia

                                            

    

Nella scena appare un appartamento modesto, pareti non bianche e tappezzate da ragnatele a sinistra un tavolino con sedie solamente, ci sono due uscite sul fondo, una chiusa da una porta che conduce nella tromba delle scale e l'altra che conduce nelle eventuali camere interne.

A destra c'è un divano che confina con un mobiletto semidistrutto, questo mobile ha un tiretto e una porta.

Nel centro della stanza c'è un tavolino con sopra dei fiori semi appassiti. Proprio la scena della disperazione e del più disagio totale.

Sul fondo della stanza c'è una cristalliera non piena di cristalli ma piena di polvere.

Ernesto: guarda, guarda dove ti ho portato.(entrando entrambi dalla porta sul fondo)

Anna: e questo bungalow sarebbe il luogo dove vivremo?(scocciata come insoddisfatta)

Ernesto: si.Non è splendido?

Anna: comm no!Ci manc solo o pagliericcio e po’ par e sta carcerati!

Ernesto: mamma mia e comm scucc.Ci simm spusat a na semmana e gia

me staye fracidann o fegato.Ma po’ che tene che nu va sto posto?

Anna: a me par nu buncher, na rulott, ci stong e case a nu minuto e gia mi asfissia.....

Ernesto: eppure ti devi accontentare.Questo mi posso permettere col lavoro che tengo.

Anna: o scupator!

Ernesto: operatore ecologico Annarè, operatore eco.....

Anna: aggio capito.

Ernesto: non mi degradare.Che te credi che a me fa piacere e sta qua?Ma avimmo fatto o guaio, ce né         simm fuiyut da casa.Non abbiamo possibilità ora.Ma gia è na cos che ci avimm lasciati a rete a patate.

Anna: (preoccupata) mamma mia Ernè tu ricuord ca se firai e fa quando spetto l'affare tuo.

Ernesto: non mi voleva dare la tua mano per nulla al mondo affermava che ti aveva promesso ad un altro.E allora che pensai e fa....

Anna: che penzast e fa....me mitist capo ca sto figlio camma avè era l'unica strada per far accettare il fatto compiuto a papà.

Ernesto: e...una volta sicuro che eri in cinta mi presentai da tuo padre tutto preparato con l’intenzione di parlargli.

Anna: e me ricordo.Tu tutto vestito blu, elegante che nessuno ti riconobbe.

Ernesto: né tanto meno tuo padre.

Anna: papà ti pigliai per un finanziere e appena ti vide butto due casse di sigarette a mare.

Ernesto: io mi presentai a tuo padre e gli dissi: signore con tanta stimata affettologia, sono venuto a       dirvi che io sono un bravo ragazzo.Tengo un gran cuore in mano a vostra figlia che me lo tiene in gestione e me la voglio sposare anche se voi adiratamente non permettete.Anche  se ora sto un po’ mangiato dalla fame non vuol dire che avrò fama per sempre.Un giorno sta carestia finirà e con queste mani che sono mie medesime io prendo la mia strada e ci cammino sopra con queste due gambe che appartengono a me medesimo.

Anna: e lui?

Ernesto: e lui capii...poi me guardaye buon, me reconoscett e me faccette piglia a stessa strada de sigarette.

Anna: ti ritirasti tutto bagnato e puzzolente.Ma do ti jettai dentro ad un pozzo?

Ernesto: nero Anna un pozzo nero.Ma mo basta ricordà accomodiamoci finalmente io e te soli.(suonano alla porta)

                                             Seconda scena (detti indi Filomena)

Anna: e chi sarà mo?(preoccupata come avesse paura che il padre li avesse trovati)

Ernesto: e che ne saccio io?Mo vaco a vedè.

Anna: statti attento per carità. (con tono preoccupato)

Ernesto: Annarè io a porta aggio rapi, mica aggi j a guerra?! (va ad aprire la porta dopo un po’ si sente un rumore)

Filomena: e permesso, posso entrare, buongiorno siete voi la signora?(entra con molta fretta ed insistenza)

Anna: e voi chi siete?Dové mio marito!Ernesto...?!

Filomena: we... cha allucat a fa.sono la vicina di casa, vostro marito stava qui fuori e caduto. Nu ve piat paura.

Anna: comm?E' caduto?Dove? (si alza)

Ernesto: (dolorante per la caduta) Annarè...

Anna: Ernè ma che cumbbinato?

Filomena: è....quello è inciampato.

Ernesto: quale inciampato, m’avete dato quella buttata.

Anna: ma se po’ sape che avite cumbbinat?

Ernesto: la signora, trasenno pe te conoscere ma dato na buttata, io non avendo appoggi....eeeee me so sciattat n’derr. pe poco non io rumpev e rient annaz.

Anna: we parla bene quelli si chiamano i denti di avanti.

Filomena: non vi preoccupate per me.Tanto piacere Filomena Cecere ma tutti mi chiamano a caper.

Anna: il piacere è nostro

Ernesto: non tuo... (mantenendosi la bocca)

Anna: non fare lo scostumato, non gli date retta quello e scurnus, perciò parla cosi.

Filomena: non vi preoccupate pur io tenevo nu marito accusi......curius.Ma non l’aggio mai dato retta. E poi pure io sono in soggezione....figuratevi che avevo vergogna di mettere l'orecchio vicino alla porta per sentire quello che stavate dicendo....

Ernesto: e j che bella tipa....non siamo nemmeno arrivati e gia la prima scocciatura...

Filomena: ma poi aggio pensato quelli sono i miei vicini e devo andare a conoscerli.Ho preso coraggio....e prima aggio sentut tutti e fatti vostri.. poi so trasuta.

Anna: aggio capito!(turbata)

Filomena: signò....io ho dovuto, coi tempi che corrono, la delinquenza che ci sta ho dovuto per forza ascoltare.

Ernesto: sì ma che bisogno c'era e me sbattere n'terra....?

Filomena: poi ho saputo quello che avete fatto e ho detto fra me e me...

Anna: comm.....?

Filomena: fra me e me (con tono spiccato)

Ernesto: non ho capito come....?

Filomena: aggio pensato! (arrabbiata)

Ernesto e Anna: (in coro) ahh!

Filomena: ho detto povera femmina quanto avrà sofferto mo a vaco a da nu poco e conforto, visto che ha avuto a stessa disgrazia mia!

Anna: perché pure voi avete fatto il guaio e siete fuggita?

Filomena: no!Ma pur io ho avuto nu marito scemo!

Ernesto: ma come vi permettete!

Anna: è vero, vuoi perché lo vedete cosi.....

Ernesto: perché come mi vede?

Anna: no.Dico lo vedete cosi...combinato.

Ernesto: ma perché che ciò?

Filomena: perché non vi siete visto?

Ernesto: ma....

Anna: no Ernè la signora ti vede ora, con questi abiti trasandati, signò ma quello dentro è un babà, è un vero galantuomo.

Filomena: ma comm oggi un ca se fa jttà d’indo a nu pozzo nero e pur omm?Signora.....!

Anna: ave ragione Ernè sì proprio scemo.

Ernè: ma chest che vo?E trasuta a dieci minute e gia ma levato due anni e salute a quoll.

Anna: mamma mia e comm sì permaloso..

Ernè: ma quale permaloso, azz so pur permaloso, è meglio ca vaco a sistema e valiggie sinò ca fernesce malamente.(esce)

                                                Terza scena (detti, Gennarino indi Ernesto)

Anna: signora mia scusatelo.Ma dopo tutto quello che abbiamo passato è sempre nervoso.

Filomena: non vi preoccupate.Figuratevi che anche io quando mi sposai con mio marito, buon anima, ero nervosa, in agonia ma non fatemi ricordare.

Anna: mi spiace che avete sofferto, forse è meglio dimenticare.

Filomena: éhhh.... signora Anna per carità non fatemi ricordare, non fatemi parlare (un po’ di tempo) ma mio padre non voleva  assolutamente farmi maritare e quando la buon anima, gli chiese la mia mano, mio padre o mannaie o spidale.

Anna: povera signora quanto avrete sofferto, ma è meglio lasciare stare.

Filomena: è vero!Povero marito mio quante ne ha passate.(sospira forte in memoria del marito) Quando decidemmo di sposarci di nascosto poi che combbinaye, ma lasciamolo nei ricordi(prende tempo) figuratevi ca prenotai na chiesa ca prime e nui celebrava e venticinque anni di matrimonio e dui spus, e maritm che era un romanticone si mise in testa di farmi vedere quella cerimonia per promettermi che un giorno anche noi avremo celebrato venticinque anni.Ci presentammo in chiesa prima, e.......

Anna: e po’ ca succìeret?

Filomena: non vi pareva ca o prevet stev celebrando e vinticinque anni e matrimonio e patem!

Anna: mamma mia!E come andò a finire che succerett?

Filomena: che succerett?Che non succerett, maritm annanz e patem arte, volarono tata di quelle mazzate ca io a mio marito non lo riconoscevo più sere fatto na mappina.Pace all’anima sua.

Anna: poveretta.

Filomena: no povero a mio marito ca se facett na semmana e spidal.Pace all'anima sua.

Anna: scusate se m’intrometto, ma come se n’andato?

Filomena: da coppo o spidal?

Anna: no.Volevo sapere com’è morto.

Filomena: (ha un finto colpo ansimante) che mi avete ricordato.(con una mano sul cuore)

Anna: scusate, scusatemi tanto, non volevo, sedetevi

Filomena: ah..ah..cara signora, non posso dirvelo, troppi brutti ricordi.

Anna: avete ragione scusatemi vi porto un po’ d'acqua.(si alza)

Filomena: (l'afferra il braccio) aspe!Non volete sapere?

Anna: ma voi non vi sentite male.

Filomena: è me passato.Dovete sapere che mio marito, era un pò come dire scemo, faceva dna bella vita, poi un giorno...

Anna: o sparain?!

Filomena: no.Un giorno venne a casa un bambino come si dice quando si è pieno di stracci?

Anna: tutto stracciato.

Filomena: è venne da me e mi affermò che mio marito era morto in un incidente.Non ho mai saputo come sia morto veramente.

Anna: povera donna.

Filomena: povera a me ma per fortuna mi ha lasciato un bel figlio, ho Dio bello mo, diciamo che mi ha lasciato un figlio.(si sente la voce di Gennaro)

Eccolo qua chi sa che ha combinato mo.

Gennarino: mammà voi state qua.

Filomena: e so venuta a conoscere i nuovi vicini questa è la signora Anna

Gennarino: tanto piacere.Mentre tu stivo ca a sparla e donna Lucia, io stev litiganno prima co general poi cu nu tizzio ca io stev currenn a priess.

Filomena: we..io non stev sparlando e nisciun ma po’ chi è che te corre a priess.

Gennarino: chi la mai visto.Stavo giocando a carte e quello d’improvviso accumenc allucà (si sente la voce d’Ernesto) oicann oi. (si avvicina alla madre)

Ernesto: addo sta....Ado sta sto delinquente.

Anna: ma che passat.

Ernesto: a tu stai ca disgraziato (lo prende per un orecchio)

Filomena: weeee...e!Lasciate stare a mio figlio, quello e un angelo.

Ernesto: ahh. E questo solo vostro figlio poteva essere

Filomena: che ha combinato?

Gennarino: niente.

Ernesto: niente, niente!Questo delinquente mi stava fregando il portafoglio.

Gennarino: non è vero, non gli date retta mammà.

Filomena: inposibbile mio figlio non sarebbe capace di tanto.

Ernesto: ho visto che non è capace me ne sono accorto subito della sua mano.

Gennarino: e mo che avete intenzione di fare?

Ernesto: che ho intenzione di fare?Vado, corro, volo dai carabinieri.

Gennarino: no!Non lo potete fare.Io stavo solo scherzando poi ve lo avrei dato.

Ernesto: me lo avresti dato?Ora incominciamo ad andare in questura poi si vedrà.

Anna: we... Ernè ma la vuoi finire.

Ernesto: ma che debbo finire chist è nu mariuolo e galera adda i

Anna: lascialo stare scemo tanto....

Ernesto: tanto che cosa Annarè tanto che cosa?

Anna: tanto in galera non c'è lo mandano perché è minorenne tu non puoi andare alla questura perché se mio padre ci cerca arrestano a te.E poi ce una cosa che taglia la testa al toro.Anche se questo deficiente ti avrebbe rubato il portafoglio te lo avrebbe sicuramente restituito, visto che tu dentro non c'hai niente.

Ernesto: ma Annarè ma tu che stai dicendo?Mi arrestano?

Filomena: e gia ti arrestano.

Ernesto: devi ringraziare iddio che non posso uscire.(rivolgendosi a Gennarino)

Gennarino: non io devo ringraziare a tua moglie che va contro a te!

Filomena: grazie signò per aver difeso sto disgraziato! (gli da uno schiaffo)

Anna: figuratevi.

Gennarino: mamma io me ne vado fate presto qui ca chest nun è gente ca fa per nui! (rivolgendosi ad Ernesto, poi esce guarda Ernesto che fa la mossa di dargli uno schiaffo e lui scappa)

Ernesto: tinit nu figlio ca è proprio nu bello tipo.

Filomena: è....sapesse quanto mi fa soffrire.

Ernesto: ha parlato Filomena Marturano.

Filomena: ora devo proprio andare vado a preparare da mangiare a quell'disgraziato.

Ernesto: assa fa Dio....se ne va.

Filomena: ma più tardi torno.Permetete (esce)

Ernesto: che scocciatura.

Anna: we mamma mia quella a sofferto e tu la tratti cosi?

Ernesto: ma ca a sofferto ch’ella n'avrà detto e stupidaggini, ha sofferto, noi non abbiamo sofferto?Vacò alla a sistemà le valgge vist ca tu non vuoi fare niente.

Anna: non voglio fare niente?

Ernesto: ti sì piazzata comp a stu divano......

Anna: quella è venuta la signora, che dovevo fare dirgli tornate un altro giorno mo tengo che fa?

Ernesto: si sapevo che tipo era non l’arapev proprio....mo fammi andare di la...

Anna: aspettami vengo pure io.(escono)

                  

                             Quarta scena (Generale, Ernesto indi Donna Carmela)

Generale: pa..pa...adunata.....pa..pa.... (entra con una bacchetta)

Ernesto: chi è?Chi è mo chist. Ditemi.

Generale: (gli da la bacchetta sulle mani) Soldato come ti permetti di rivolgerti cosi ad un tuo diretto superiore.E questo che ti hanno insegnato all'accademia?

Ernesto: ma io....

Generale: sugli attenti (altra bacchettata)

Ernesto: ma scusate ma chi siete?

Generale: sugli attenti (arrabbiato) chi sono io, io sono il Generale Andrea Quintino.Al servizio di sua maestà e del duce per portare avanti la nostra nazione.(alza il braccio) Viva il duce!

Ernesto: ma siete rimasto un po’ arretrato di paio di centinaia d’anni.

Generale: cosa!Perché non avete detto viva il duce?

Ernesto: comm?!

Generale: perché non avete detto viva il duce?Siete per caso partigiano?

Ernesto: io no!Ma chist ca bo? (si sposta)

Generale: sugli attenti!E se non siete partigiano perché non avete detto viva il duce?

Ernesto: perché non ho detto viva il duce?

Generale: sì perché non avete detto?

Ernesto: perché....

Generale: perché siete anti fascista?

Ernesto: io...no....ma......

Generale: e allora avanti si dia inizio alla battaglia.(gli prende la mano e gli la morde)

Ernesto: ahhhhh...ahh lascia.Ma chist è cannibale.

Donna Carmela: mamma mia che sta succedendo!Permesso..uh tu stai qua.Lascialo (lo afferra) Andrea lascialo subito (lo lascia)

Generale: dovete ringraziare iddio e mia moglie sennò vi avrei linciato.

Donna Carmela: scusatelo, scusatelo tanto ma ormai non ragiona tanto bene

Ernesto: ten a guerra capo.

Donna Carmela: e diciamo di si.Piacere io sono Donna Carmela e questo è mio marito Andrea.

Generale: prego Generale Andrea Quintino al servizio di.....

Donna Carmela: sua maestà e del duce...

Generale: per l'appunto.

Ernesto: tanto piacere (si mantiene la mano)

Donna Carmela: vi ha fatto male?Date qui fatemi vedere sta mano.

Ernesto: (gli porge la mano) ma ten tutte le vaccinazioni almeno.

Donna Carmela: non vi preoccupate non è niente.

Ernesto: un paio di punti magari.

Generale: e come la fate lunga per un semplice morso, anzi io avrei dovuto spararvi e che non ho più la mia doppietta.Mia moglie me l'ha nascosta, ma appena la trovo....giuro che.....ahhhhh...

Ernesto: è solo quello ci manca poi amm apparato.

Donna Carmela: ma ditemi una cosa...voi siete il nuovo inquilino?

Ernesto: sì io e di la ci sta mia moglie.

Donna Carmela: si vede che siete nuovi?

Ernesto: oh Dio nuovi mo.....abbiamo anche noi la nostra età....

Donna Carmela: ma io intendevo che non vi avevo mai visto da queste parti.

Ernesto: l'avevo capito...era una battuta.

Donna Carmela: oh perdonatemi ma sapete la mente non è più scattante come una volta.

Ernesto: non preoccupatevi tanto era pure idiota come battuta.

Generale: avete detto che io sono idiota?

Ernesto: io no...avevo detto.....

Generale: (furioso) voi mi avete dato dell’idiota?

Ernesto: non a voi.

Generale: non a me?Allora a mia moglie.(si agita) vigliacco non avete rispetto neanche per le donne....ma io vi....

Ernesto: no... (si allontana)

Donna Carmela: Andrea...fermo!

Generale: ma costui si è permesso...

Donna Carmela: non importa..vieni qua.. (si avvicina)

Ernesto: (fra se) uuuu...un generale che si fa comandare a bacchetta.

Donna Carmela: andiamocene su. Permetete e ora che Andrea faccia il bagno

Generale: come?no ..no (con infantilità)

Donna Carmela: come no?Dai andiamo.

Ernesto: ma tu virò a chist, nu generale ca fa e capricci.

Donna Carmela: è...ci vuole pazienza coraggio jamugenn.

Generale: no..no ma poi me lo sono fatto pure ieri.Ma quante volte a settimana mi debbo lavare.

Donna Carmela: tutti i giorni.Dai andiamo che ti metto pure le barchette.

Generale: e mi fai giocare a battaglia navale? (sempre più infantile)

Donna Carmela: si va bene ti metto pure la porta aerea con l'equipaggio di bordo.

Generale: e io sarò il comandante.

Donna Carmela: sissignore ce n’andiamo ora che il signore ha da fare.

Generale: e cosa aspettiamo?Andiamo.

Donna Carmela: permettete... porto il bambino a fare il bagno.Buona sera..... a proposito come vi chiamate?

Ernesto: Ernesto....

Donna Carmela: Ernè ci vediamo più tardi verro a conoscere la signora.(afferra per mano il Generale)

Ernesto: va bene. Prego, prego.

Generale: io vado a fare il bagno, vado a giocare con le barchette.(escono)

Ernesto: state accorta a non affunà.Ma viro nu poco tu!Uno sta per fatti suoi e d’improvviso.....

                                           Quinta scena (detto, Vincenzo indi Luca)

Ernesto: ah.... mi hanno fatto dimenticare quella cosa chi sà dove l'ho messa.

Vincenzo: (entra di soppiatto) Ernè!

Ernesto: mamma mia chi è?

Vincenzo: comm chi è?Song io

 Ernesto: (lo guarda un po’ strano) Vince?

Vincenzo: chè?

Ernesto: Vincè iiiiiii.....i.. te mettesse due dita n'ganne!Ma come tu mi fai prendere questa paura?

Vincenzo: questa paura......fai sempre l'esagerato io il tuo nome ho detto.

Ernesto: io me so messo paura...uno sta per i fatti suoi e d’improvviso si sente gridare il suo nome nell'orecchio, mi sarebbe potuto venire un colpo, sai come sono nervoso per quello che ho fatto...

Vincenzo: Ernè non incominciare sono venuto a portarti buone notizie, che ti faranno passare il nervoso.

Ernesto: è dammele.

Vincenzo: che cosa?

Ernesto: le buone notizie....coraggio..

Vincenzo: buone mo...diciamo solo notizie... (gesticolando)

Ernesto: che altro è stato?

Vincenzo: il padre d’Anna ti sta cercando!

Ernesto: comm?

Vincenzo: ho detto il padre d’Anna ti sta cercando.Mo hai capito?

Ernesto: ma comm e tu dici ca me puort belle notizie e poi me rai sti cortellat?

Vincenzo: weee io ho detto notizie.Buone glie lo stai aggiungendo tu.

Ernesto: mamma mia mo comm se fa chill se me vere sta volta non se limita a mi itta a mare. Chill sta vota me spara, me stritola, ma accir!!!!

Vincenzo: tu tieni a cap e lignamm te diciett ca non dovevi stare a sentire a Luca, chill se penz che è bravo a dare i consigli se pensa che è intelligente ma poi ti mette nei guai peggio di come stavi prima.(si sente un po’ di rumore)

Ernesto: ojccann...gia mi ha trovato....

Vincenzo: calma e sangue freddo affronteremo in sieme la questione (tremando)

Luca: (entra ansimante con un grosso paio d’occhiali) Ernè......

Ernesto: ma è chill'assassino e Luca...

Vincenzo: wa... ma fatto piglia ch’ella paura.....

Luca:.....Ernè...sto stanco.....

Ernesto: a fatto a traversata ro monte bianco.

Luca: Ernè io so venuto a darti una notizia.

Ernesto: che stai male?

Luca: no sto stanco ho fatto una corsa appena lo saputo...e importante.

Ernesto: e allora parla dimmi cat e succiess.

Luca: il padre d’Anna....

Ernesto: mi sta cercando.

Luca: e tu comm o sai?

Ernesto: è venuto o piccione viaggiatore.(indica Vincenzo)

Luca: chi è chist?

Vincenzo: so a fata turchina.

Luca: comm è venut ra Turchia?E comm o sapevano?

Ernesto: we...quello è mio fratello Vincenzo

Luca: Vincezo. (si avvicina) Azze te si fatto chiu brutto.

Vincenzo: Luca.Ma tu hai visto che hai combinato, se il padre d’Anna trova ad Ernesto va a finire male.

Luca: ma non ti preoccupare....io... (si avvicina ad Ernesto)

Vincenzo: a do vai sto ca.....

Luca: comm non sei Vincenzo?

Ernesto: song io.Forza parla.

Luca: Non ti preoccupare.Si risolverà tutto.

Ernesto: con due colpi di pistola magari....

Vincenzo: ma sei fissato pure tu.....

Luca: tuo suocero mi ha incontrato fuori al bar del vicolo.Non me ero accorto che mi fissava con quegl'occhi assassini.Quando l'ho visto volevo scappare, ma mi ha fermato e con molto garbo ma pigliato pe pietto e ma itt: picciri se acca a mezzora figlim non torna a casa abbusch prima tu poi chillat.

Vincenzo: chillat saresti tu!

Ernesto: ma va?Bella questa non l'avevo capita.

Luca: eppure non era difficile.

Ernesto: certo che l'avevo capito.Ma racconta, tu che gli hai risposto?

Luca:io, c'ho detto che non sapevo né anche che tu fossi scappato e isso: ma itt, picciri io non ho detto ch'a Ernesto è scappato e mo arò sta figlim?

Vicenzo:tu mica c'è itt ca stevm ca?

Luca:è gia ero scemo

Ernesto:meno male. E dove lo hai mandato?

Luca:ho dato l'indirizzo di casa tua.(indica Vincenzo)

Vincenzo:di casa mia?E perché?

Luca:e che gli davo l'indirizzo di qua!Tu mi dovresti ringraziare anzi fai presto a tornare a casa perché sennò succede un macello.

Vincenzo:uuuu.... mamma mia ma chist che ma cumbinato fammi correre a casa sennò chi sà che succer. Ernè ci vediamo dopo....

Ernesto:se Dio vorrà....

Vincenzo:con te pio facciamo i conti....

Luca:che aggio fatto e male mo?Bò?

Ernesto:tu sei il re dei deficienti.Primm mi assicuri che sto guaio che ho fatto con mia moglie sarebbe stata la cosa migliore,poi succede questo.Dimmi tu come devo fidarmi di te.

Luca:Ernè ma tu da me che vuoi, potevo mai prevedere questo io?

E che faccio o veggente?

Ernesto:no tu non fai il veggente,tu fai schifo,tu e questi consigli.Voglio vedere come la risolviamo ora sta situazione.(comincia a passeggiare nervosamente per la stanza)

Luca:aspetta Ernè,ma perché non ci ho pensato prima?

Ernesto:hai trovato la soluzione?

Luca:no stavo pensando che sono le 14:00 e non ho fatto la spesa. A chi trovo aperto mo....

Ernesto:ma voi verit a chist.Io sto gia dind o t’avuto e isso pensa a mangià......

Luca:Ernè mi vuoi invitare a pranzo?

Ernesto:embe!Se tu mo non mi trovi una soluzione io da qua non ti faccio scendere.

Luca:ma questo è un ricatto!

Ernesto:chiamalo come vuoi tu.

Luca:ma almeno si mangia?

Ernesto: (furioso) pensa pensa,maledetto.

Luca:eee....lasciami stare,dunque...allora,come si può fare? (gesticola annuisce poi nega,guarda ad Ernesto poi nega)

Ernesto:Luca ma tu stiss pensando a nu poema giapponese?

Luca:che centrano i giapponesi?Sto pensando a come non farti passare un guaio.

Ernesto:e allora ci stai pensando un po’ troppo tardi.

Luca:ho trovato!!

Ernesto:perché che avevi perso?

Luca:ho trovato l'idea.Ascolta se tu ti fai trovare dal padre di Anna quello ti fa un bel sevizio,noi a questo punto lo denunciamo per aggressione e percosse, il giudice vedendoti stroppiato che quasi non ti riconosceranno lo condanna all'ergastolo e tu vivrai tranquillo.Ecco qua,questa è davvero una bella idea.Poi quando avrai il risarcimento per i danni fisici e morali mi darai una ricompensa adeguata.

Ernesto:tu si proprio nu genio.

Luca:lo so lo so.

Ernesto:tu si proprio scemo,innanzitutto se quello mi acchiappa non mi aggredisce ma mi uccide.Poi come faccio a denunciarlo se sono morto?

Luca:è lo denuncio io.Poi il giudi...

Ernesto:Poi il giudice quando saprà la storia arresta a me per sequestro.

Luca:hai ragione.Però era una bella idea per un particolare,ricominciamo a pensare.(ricomincia a gesticolare)

Ernesto:ah...ah non solo dovevo abbuscare,lo dovevo pure pagare a stu...

Luca:ho trovato questa è più bella.

Ernesto:dimmela.

Luca:no ora non posso perdere tempo,vado e torno Erne.E sta volta o risolvo tutto.....

Ernesto:o vag in galera...

Luca:quale.....galera,ci penso io.(esce)

Ernesto:e secondo te perché vado in galera? ( entra Anna Ernesto esce di scena ignorandola)

                                        Sesta scena (Anna, Donna Lucia indi Ernesto)

Anna: chissà che avrà combinato mo (si mette a rovistare)

Donna Lucia: permesso.

Anna: ma è possibile ca dind a sto palazzo, non bussa nessuno.

Donna Lucia: buon giorno siete voi la nuova inquilina?

Anna: si sono io. Voi chi siete?

Donna Lucia: io abito al piano di sopra, mi chiamo donna Lucia, tanto piacere

Anna: il piacere è tutto mio.Io sono Anna.

Donna Lucia: vi sembrerà strano che sono entrata cosi senza neanche bussare, ma ho trovato la porta aperta e sono entrata per fare la vostra conoscenza.

Anna: grazie, voi e da tanto che abitate qui?

Donna Lucia: sì purtroppo si, sono nata in questo posto e mi ci sono affezionata con tutti i suoi difetti e tutte le persone strane che ci abitano.

Anna: è... un po’ strano questo posto lo è, ma voi se ci siete cresciuta come avete fatto a rimanere cosi bella?

Donna Lucia: dovete sapere che mio padre era un nobile che poi cadde

Anna: e si fece assai male?

Donna Lucia: cosa?

Anna: no dico cadendo si fece assai male?

Donna Lucia: (si fa una risatina) no, cosa avete capito nobile decaduto significa che non aveva più soldi.

Anna: ahhhhh...chesta è venuta a fa scola dind a casa mia.

Donna Lucia: e gli ultimi rimasti li investi accudendo me.

Anna: ora si spiega.

Ernesto: mamma mia e che ma combinato chist.... (si siede)

Anna: che è stato?

Ernesto: niente....Annarè...non preoccuparti.

Donna Lucia: lei è il fratello della signorina?

Ernesto: quale signorina? (guarda Anna) ahhh...no quella è mia moglie.Io sono il padrone di casa e lei?

Donna Lucia:voi due siete sposati?Cosi giovani.

Anna:lei è l'inquilina del piano di sopra,Donna Lucia.

Ernesto:tanto piacere.(gli bacia la mano)

Donna Lucia:incantata.

Anna:ma da chi scusate?

Ernesto:stai zitta tu!Fammi parlare con la signora.

Donna Lucia:prego signorina.

Anna:e il donna?

Donna Lucia:me l'hanno messo l'inquilini del palazzo.E voi come vi chiamate?

Ernesto:Ernesto Pelecchia ha vostra completa disposizione,donna Luci fatemi quello che volete.

Donna Lucia:io veramente....

Anna:weeee non fare lo spaccone,che poi tu spacco io qualcosa in testa.

Donna Lucia:e di cosa vi occupate?

Ernesto:io sono operatore ecologico,ma in carriera.Però so fare tante cose il carpentiere,l'idraulico,il manovale.

Donna Lucia:idraulico,ho proprio bisogno di voi allora io ho una fontana che fa i capricci.

Anna: e chiammat un vero idraulico.(ride da sola)

Donna Lucia: e se voi volete, potreste venire ad aggiustarmela

Ernesto: donna Luci fate.....

Anna: amm capito!

Donna Lucia:grazie allora vi aspetto vi faccio trovare anche il caffè e i biscotti.

Ernesto: troppo buona.

Donna Lucia: non scherzate....

Ernesto: e chi scherza voi siete buona veramente...

Anna: dimmi na cosa Ernè ma tuo fratello se n’andato...

Ernesto: (innervosito) si....è..dovuto scappare...perché....perché aveva dimenticato l'acqua sul fuoco...ecco.

Anna: l'acqua sul fuoco?

Ernesto: sì che c'è di strano...

Anna: niente se non fosse che tuo fratello nemmeno accendere il fuoco sa accendere.(Ernesto la ignora)

Ernesto: e di cosa vi occupate voi...

Anna: ma....

Donna Lucia: io mi occupo di moda...si sono una stilista...

Ernesto: una stilista che abita in questo manicomio....

Donna Lucia: come ho gia spiegato a vostra moglie mio padre era un nobile decaduto...

Ernesto: e si fece assai male quando cadde?

Donna Lucia: no....lasciamo stare.Oh com’è tardi debbo proprio andare sapete ho un appuntamento importante un imprenditore americano arriva qua a Napoli e io debbo fargli da guida.

Ernesto: che bella cosa.

Donna Lucia: permettete, è stato un vero piacere conoscervi, siete simpaticissimi, sopratutto lei Ernesto, arrivederci signora Anna. (esce)

Anna: arrivederci a lei donna Lucia....

Ernesto: grazie ci vediamo più tardi allora.Buongiorno (dopo che è uscita)

Che brava signora o finalmente una normale... (si accorge che Anna lo guarda un po’ male) che perché mi guardi cosi?

Anna: Ernè tu un’altra volta che fai lo stupido con quella io tu mann o spidale.

Ernesto: fare lo stupido con la signorina...Anna ma che ti sei messa in testa.Io sono una persona seria.

Anna: seria, o saccio, ma arricorda a femmina po’ essere una mala cosa, o perché te abbaglia, o perché te vatte (gesticola)

Ernesto: ma che dici tu pare che io Ernesto Pellechia un uomo tutto di un pezzo appena sposato si mette a fare il cascamorto con una signorina che ha appena conosciuto? (Anna Tace) è poi secondo te io farei questo dopo quello che c'è tra noi?Dopo quello che ho fatto per te? (Anna continua a tacere quindi Ernesto incomincia a fare la scena) ohh..ma tu taci, e chi tace acconsente...quindi tu non hai fiducia in me.Oh sono profondamente deluso,mia moglie la mia unica ragione di vita....che non ha fiducia in me...oh..oh...oh... (si siede e finge di piangere)

Anna:no... io stavo scherzando...non so che mi ha preso...

Ernesto:lo so io...non hai fiducia in me (piagnucolando)

Anna:hai visto come ti guardava con quegli occhi io pareva na tregl

e tu ci stai abbucann.

Ernesto:sto abbuccann che maggio fatto nu pesce. No tu mi hai offeso...

Anna:scusami ti prometto che non succederà più..

Ernesto:ma mai più più più?

Anna:no.

Ernesto:ah mogliera mia.(si abbracciano) quella è una brava persona.

Anna:è...o saccio pero a l'orto mio.Ernè tu sbaglia e io torno da papà e te faccio arapi a capa.

                        Settima scena (detti, Filomena, Gennarino indi Generale)

Filomena: (entra di fretta) scusate...

Ernesto: ma chest sta sempre ca?!In un momento d’intimità.

Filomena: stavo ascoltando la vostra discussione......

Ernesto: ma voi non avete niente da fare che ascoltare i fatti nostri?

Filomena: e io devo essere sempre informata.

Ernesto: a parlato o direttore d'o mattino.

Anna: signò dite pure non date retta a sta cape e legnamm.

Ernesto: cape e legnammo, aggio capito me ne vado di nuovo.

Filomena: assafà Dio... (Ernesto esce) Signora voi dovete stare attenta.

Anna: perché che è successo?

Filomena: prima perché ho appurato che vostro padre sa tutto....

Anna: uuuu....e voi come lo sapete?Chi ve l'ha detto?

Filomena: e....ho ascoltato dal muro vostro marito che parlava con il fratello e con un amico che da quanto ha capito è mezzo scemo.

Anna: si chiamava Luca?

Filomena: sì mi sembra di si.

Anna: e allora vi siete sbagliata..

Filomena: è impossibile....non mi sbaglio mai.

Anna: invece si perché se era Luca non è mezzo scemo ma tutto scemo!

Filomena: ho capito, ma io devo dirvi pure di stare attenta a donna Lucia, quella è una mangiatrice d’uomini.

Anna: voi che dite?Certo da un po’ l'impressione.Ma non credo che mio marito ci caschi siiii voi lo vedete cosi, ma quello è una persona intelligente.

Filomena: ne dubito.

Anna: che mio marito è intelligente?

Filomena: pure... (impacciandosi) volevo dire dubito che dovete stare tranquilla.

Anna: ce un fatto poi che mi rassicura.Una donna bella come quella non ci proverebbe mai con un tipo curioso, sopratutto se quel tipo curioso è mio marito.

Filomena: io vi ho avvertita...figuratevi che una volta...... (si sente la voce di Gennarino) e mo chist ca bo?

Gennarino: mamma ma t'aggia i sempre cercando.Stavolta non negare ca stiv sparlann di Donna Lucia.

Filomena: si ebbe...che tien da dire?

Gennarino: tu la devi finire di....

Generale: (entra con un pigiama) attenti...! (solo Gennarino si mette sugli attenti)

Anna: ma mo chist chi é?

Filomena: questo è il Generale.L'inquilino del piano di sotto. E un pò pazzo ma non è pericoloso assecondatelo.

Generale: precisamente donna, sono il generale Andrea Quintino a servizio di sua maestà.....

 Filomena: e del duce.

Generale: brava.Tu potresti essere un buon soldato.

Filomena: grazie assai.

Generale: dunque io sono venuto in questa camerata per studiare il prossimo piano d’attacco...

Anna: scusate ma a chi?

Generale: a chi?Al nostro più gran nemico.

Anna: scusate è chi è?

Generale: chi è? (rivolgendosi a Gennarino) Soldato rinfresca tu la mente a questa camerata.Chi è il nostro nemico?

Gennarino: e che ne saccio io......

Generale: come.....non lo sai?Dillo tu.(rivolgendosi a Filomena)

Filomena: bo...?!

Generale: nemmeno tu sai chi è il nostro nemico?Ma in che razza di camerata sono capitato?Riferirò tutto questo al gran consiglio....

Ernesto: ma che sta succedendo?Ah....e tornato o mastino.

Generale: voi!Ecco il nostro nemico, il partigiano, l'anti fascista. Attachiamolo. Ahhhhh

Ernesto: un altro volta....no (gli prende l'altra mano e gli la morde)

Anna: ma che....

Filomena: stacchiamolo....sennò questo è capace di staccargli due dita.

Ernesto: jta passà niente, che spettate ad aiutarmi......

(Filomena e Anna riescono a staccarlo)

Generale: tutti alleati contro di me.

Filomena: no..e che...

Generale: che cosa?

Ernesto: e che voi siete un pazzo!

Generale: avete avuto il coraggio di chiamarmi pazzo.....bravo...mi dispiace che non posso far niente perché siamo due contro tre.

Ernesto: e pure che eravamo uno contro uno....

Generale: mi ritiro ma tornerò, la mia è una ritirata strategica, appena mi organizzo tornerò qui con i rinforzi.Il generale Quintino non si arrende.Soldato (rivolgendosi a Gennarino) vieni con me.

Gennarino: ma chi me la fatto fare.

Generale: andiamo a studiare il piano, vieni....

Ernesto: che la madonna vi accompagni... (Gennarino e il Generale escono)

Filomena: tutto bene Ernè?

Ernesto: veramente...

Anna: certo che sta bene.

Ernesto: e viro si non adda rispondere sempre mezzo.

Anna: ma che ta potuto fare un vecchietto come quello.

Ernesto: sarà pure un vecchietto ma mozzeca comm n'orso!E venuto anche prima e mi ha morso quest’altra mano.Vedi...

Anna: va be..... ma che ta fatto mica ti ha staccato una mano.

Ernesto: che significa?Uno che si crede un cane ti morde e ci si deve stare pure zitti, ma chest è proprio a casa d'e pazz.

Filomena: la signora ha ragione però.Del resto era un morsetto.

Ernesto: un morsetto?Quello mi stava staccando una mano.......

Anna:iiiii.....ii..Ma quanto la fai lunga.

Ernesto:lunga è solamente la tortura che sto avendo da quando ti ho sposato.

Anna:Ernè ma si sicuro che non tieni niente da fare?

Ernesto:certo che ho da fare,devo andare a medicarmi la mano.....

Anna:non dovevi andare da donna Lucia?

Ernesto:aspetta, si mo che mi ci fai pensare devo andare da donna Lucia a riparargli quella fontana.

Anna:e va va...vai ad aggiustare la fontana a donna Lucia.

Ernesto:mo vado prima però un po’ d'alcol..... (per uscire)

Filomena:che e man non vi fanno male più?

Ernesto: (la guarda) u.u..u.uuuu Filomé.....! (esce)

Filomena:ma signora voi siete sicura di quello che avete fatto?

Anna:sicurissima,ma voi l'avete visto bene a mio marito?Ma chi se lo prende,apparte la polizia.

Filomena:sarà ma io mi accerterei, (guarda l'orologio) com’è tardi devo proprio andare.Vado a preparare qualcosa da mangiare a quella canaglia di mio figlio.Statev accorta.

Anna:non vi preoccupate,vi ho gia detto che conosco mio marito.(Filomena esce)

                                        Ottava scena (Anna, Vincenzo, indi Ernesto)

Vincenzo: (entra tutto medicato) we Annarè come va?

Anna: uh mamma mia se andato a finire sotto un pulman?

Vincenzo: peggio, ma ti poi ti spiego. Ernesto ci sta?

Anna: è appena uscito.

Vincenzo: e dove è andato, se quello lo trova sono guai.

Anna: perché chi lo cerca?

Vincenzo: nessuno, Annarè nessuno chi lo deve cercare?

Anna: tu hai detto se lo trova, quindi qualcuno lo cerca?

Vincenzo: io ho detto che qualcuno lo cerca?

Anna: sì tu hai detto se quello lo trova sono guai.

Vincenzo: (impacciandosi) io... ho detto...cosi?

Anna: tu proprio ora l'hai detto.

Vincenzo: e hai capito male io ho detto che guaio che non l'ho trovato.

Anna: perché un guaio?

Vincenzo: che cosa?

Anna: cosa è un guaio?

Vincenzo: cosa è un guaio?

Anna: quale guaio?

Vincenzo: tu hai detto perché è un guaio?

Anna: io ho detto perché è un guaio?Tu hai detto perché è un guaio?

Vincenzo: io ho detto?tu hai detto un guaio?

Anna: puozz passa nu guaio!Tu mo hai detto...

Ernesto: che altro guaio e succiesso?

Vincenzo: we guarda chi si vede....

Ernesto: e tu che cumbinat?

Vincenzo: e ca...gio...combinato... (guarda Anna)

Ernesto: (guarda pure lui la moglie) ahhh Annarè vai a fere un po’ di caffè per Vincenzo va.

Anna:va buò.

Vincenzo:no grazie il caffè non mi piace.

Ernesto:come non ti piace?

Vincenzo:non mi piace.

Ernesto (gesticolando verso la moglie) se tu oggi mi hai detto che ti piace tanto il caffè d’Anna.

Vincenzo:io te lo detto?

Ernesto: (guardandolo strano per fargli capire) certo che me l'hai detto tu.

Vincenzo:ah,se te l'ho detto io ci credo.

Ernesto:potrei mai mentirti? Annarè vai.

Anna:mettetevi d'accordo sto caffè l'aggia fa o no?

Vincenzo:fallo fallo cio tanta voglia di un buon caffè.

Anna: (lo guarda strano) boò? (esce)

Ernesto:Vicè ma sei scemo prima mi fai capire che mi vuoi parlare, poi fai stu  poc?

Vincenzo:ma che vuoi da me io non ti avevo capito.

Ernesto:vabbè non fa niente dimmi quello che mi devi dire.

Vincenzo:allora sono...

Ernesto:a proposito che cumbinato?

Vincenzo:te lo stavo dicendo...

Ernesto:ah e fai presto che cio da fare.

Vincenzo:e se mi fai parlare....Allora sono...

Ernesto:perché io non ti faccio parlare?Dai dimmi che ti è successo.

Vinenzo: (arrabbiato) se la finisci di interrompermi forse ti spiego....allora..

Sono stato....

Ernesto:lo sai che ho conosciuto una donna?

Vincenzo: (innervosito) io fa piacere ma mi fai parlare per un minuto di seguito...

Ernesto:e parla....

Vincenzo:sono...

Ernesto:e non vuoi sapere comè?

Vincenzo: (arrabbiato incomincia a gridare) Basta non voglio sapè nient e non tu voglio ricere niente più!

Ernesto:ma...

Vincenzo:vafa......! (se ne va)

Ernesto:è che rè.Ma comm si diventato permaloso.

Anna:ho portato il caffè,e che re a do sta Vincenzo?

Ernesto:e che ne saccio bell e buono se fatt russ russ com nu puparuol,se susut e se ne ghiut.

Anna:e tu qual cosa c'è fatt.

Ernesto:io!Ma possibile che song semp io.

Anna:a proposito gia hai finito da donna Lucia?

Ernesto:no ero sceso per prendere le pinze e mo chell'mi starà aspettan.Fammi ritornare....

                       Nona scena (detti, Donna Lucia indi Donna Carmela)

Donna Lucia: permesso, posso entrare...

Ernesto: eccola...

Anna: parlando del diavolo....

Enesto: entrate donna Lucia, accomodatevi

Donna Lucia: ma cosa è successo Ernesto, mi avete detto che andavate a prendere le pinze e non siete più tornato?

Ernesto: scusatemi tanto, ma sono stato trattenuto da mio fratello che se n’appena andato, ora torno subito.

Donna Lucia: mi sono preoccupata tanto ho pensato al peggio.

Ernesto: non esageriamo, adesso vengo

Donna Lucia: fate presto che vi aspetto...oh buon giorno signora Anna.Scusatemi se non vi ho salutata subito ma a quest’occhio ho un problemino e non sono riuscita a vedervi.

Anna: anche io non vi posso vedere.

Donna Lucia: anche voi avete un problema agl'occhi?

Anna: si.Tutto bene?

Donna Lucia: benissimo vostro marito sa fare davvero tutto...

Ernesto: modestamente vi faccio un bel servizio.

Anna: (lo guarda storto) pure io dopo ti faccio un bel servizio

(schioccandosi le mani)

Donna Lucia: è davvero bravo mi stava riparando la fontana con due dita poi non so come se l'è tirata appresso e sono stata costretta a chiudere l'acqua, ma mi ha promesso che aggiusterà tutto.

Anna: sii la fontana l'aggiusta lui e quando torna, a lui l'aggiusto io?

Ernesto: non vi preoccupate vi ho detto che tutto si aggiusterà. (fra se) speriamo prima che si allaga completamente.

Anna: gli debbo parlare un attimo poi ve lo faccio salire, magari un po’ mal conciato ma ve lo faccio tornare.

Donna Lucia: fate presto, vi faccio trovare la cioccolata calda...

Ernesto: vengo subito.

Donna Lucia: tante belle cose signora Anna. (esce)

Anna: pure a te bella mia.(appena esce) Ernè vuoi vedere come ti mando sulla sedia a rotelle?

Ernesto: Annarè ma che vuoi?

Anna: che voglio tu l'hai sentita? (con voce da caricatura) vi faccio trovare la cioccolata calda.....

Ernesto: tu sei gelosa perché la cioccolata non l'ha offerta a te.

Anna: figurati se mi arrabbio per una cioccolata, lo sai che mi ha detto Filomena?

Ernesto: quello che dice Filomena a me non interessa, donna Lucia è una brava ragazza e ci tiene alla nostra amicizia.

Anna: alla tua?

Ernesto: ma che dici, alla mia, ma come puoi pensare lontanamente che dopo tutto quello che ho fatto per te io ci provo con un altra donna?

Anna: quell...

Ernesto: sì magari più bella di te, più sensuale, più carnale, più buona ma davvero più buona di te. Perché la vedi cosi quella ha tante buone capacità che tu non hai.(Anna lo guarda poi gli da uno schiaffo) ma che fai.

Anna: che faccio?Tu mi dici ca so na chiavich e mi domandi pure che faccio?ma tu vir nu poc a chist. (esce da scena)

Ernesto: chest sta ascenn pazz.

Donna Carmela: scusate Ernesto...

Ernesto: possibile ca did a stu palazzo nisciun conosce o capannello?

Donna Carmela: per caso disturbo?

Ernesto: nooo figuratevi se voi disturbate, qua a me nessuno disturba, manaccia a miseria ma ditemi donna Carmela.

Donna Carmela: Ernesto io sono venuta per due motivi.Il primo e mio marito..

Ernesto: (mantenendosi le mani) a ro sta?

Donna Carmela: non vi preoccupate non è qui sta dormendo ora.

Ernesto: meno male.

Donna Carmela: dovete scusarlo per come si comporta ma purtroppo è cosi tremendo e combattivo, crede che ci sia ancora la guerra.

ma anche cosi è una bravissima persona, non ha mai fatto male ad una mosca.

Ernesto: (si guarda le mani) e per forza 'e mosche 'e man nun 'e ten'n .

Donna Carmela:no quello si comporta cosi quando una persona gli è simpatica.

Ernesto:ho capito quando una persona gli è simpatica l'azzanna.

Donna Carmela:non vi sembra un po’ di esagerare?Dopo tutto non vi ha fatto nessuna ferita grave.

Ernesto:nessuna ferita,e voi questa come l'ha chiamate?

Donna Carmela:fate vedere.Ma non è niente e se ve lo dico io che ho fatto l'infermiera in tempo di guerra.

Ernesto:a voi siete un altra guerriera?

Donna Carmela:no io sono una persona che nella vita ha sofferto solamente.Conobbi mio marito in infermeria lui era tenente allora,io una semplice crocerossina. E non so come ma subito l'amai....

Ernesto:sarà stato il fascino della divisa....

Donna Carmela:lui non mi degnava di uno sguardo sempre freddo...non voleva farsi toccare da me.

Ernesto:quello stava male mica poteva pensare a voi.

Donna Carmela:quando guari però venne da me....mi prese le mani e....

Ernesto:e ve muzzecaje.

Donna Carmela:no mi disse grazie e...

Ernesto:sì donna Carmela ma perché mi raccontate sti fatti,che c'entrano con l'aggressione che vostro marito mi ha fatto...?

Donna Carmela:quale aggressione?In ogni caso avete ragione io ero venuta per un altro motivo quello che mi sta più a cuore.

Ernesto:e ditemelo che debbo andare da donna Lucia,prima che la sua casa diventi un lago.

Donna Carmela:ecco io e proprio di lei che vi debbo parlare.

Ernesto:di donna Lucia?

Donna Carmela:sì di lei.Voi non sapete quanti e quanti ne sono passati.

Ernesto:di che?

Donna Carmela:d’uomini.Cechi come voi.

Ernesto:cechi?Io ci vedo bene.

Donna Carmela:come pensate che mantenga quel tenore di vita senza lavorare?

Ernesto:con l'eredità!Mi ha detto che il padre era un nobile.

Donna Carmela:quale nobile?Il padre se ne andò di casa quando lei era ancora bambina. E sapete che mestiere faceva?

Ernesto:che ne saccio?

Donna Carmela:il fotografo,e non teneva nemmeno i soldi per comprarsi i rullini.

Ernesto:ma voi che dite?

Donna Carmela:e la madre usciva la mattina e tornava la notte. Chi sà con quale altro uomo.

Ernesto:ho capito ma perché mi avrebbe raccontato tutte quelle cose?

Donna Carmela:vedete Donna Lucia si innamora facilmente. E quando non è innamorata più lascia il suo amore in mezzo ad una strada e senza più una lira.

Ernesto:allora siamo a cavallo. Denar io gia non ne tengo.Ma poi che centra io non sono mica innamorato di donna Lucia...

Donna Carmela:forse non innamorato ma siete attratto,sa usare bene il suo fascino. Vi chiederà qualche piacere che voi non potrete rifiutare e a quel punto rimarrete fregati.

Ernesto:nooo ma io non ci posso credere Donna Lucia capace di tanto io la conosco bene.

Donna Carmela:ma se la conoscete ra mang mezzor?

Ernesto:è sufficiente per capire che è una brava persona,ora purtroppo scusatemi ma se fatto tardi e io debbo proprio andare,grazie lo stesso.

Donna Carmela:io me ne vado ma se non volete farlo per voi fatelo almeno per vostra moglie e vostro figlio.

Ernesto:possibile che e fatt miei e sapen tutt quant?Vi ringrazio ma non ho bisogno di consigli.

Donna Carmela:se succederà quall' cosa però non dite che non vi ho avvertito (esce di scena)

Ernesto:ma che deve succedere...donna Carmè,vi ho gia detto che sono una persona seria.

                                         

                                     Decima scena (detti, Luca indi Vincenzo)

Ernesto: è impossibile donna Lucia è troppa bella e troppa buna per essere cosi.Una persona che mi fa trovare la cioccolata calda non può essere cosi?

Luca: Ernè io sto qua.

Ernesto: ma che è na tortura.Se ne va uno e ven nat mo comm vac chiu a du donna Lucia. We Luca quanto tempo.

Luca: quanto tempo che cosa.Io ci manco ra mang mezza iurnat.

Ernesto: sì sempre o solito scemut era un modo di dire.Allora che mi dici?

Luca: di che?

Ernesto: (spazientito) del tempo.

Luca: e che debbo dire del tempo, bella giornata ci sta nu sol.

Ernesto: ma qual sol.Io voglio sapere se hai risolto tutto con chillu vichingo di mio suocero.

Luca: ho risolto, ho fatto il diavolo a quattro.Sono andato la ho aperto la porta e ho detto: signore vi porto un messaggio da parte d’Ernesto.Lui e vostra figlia stanno bene e sono andati in Finlandia.

Ernesto: che esagerato in Finlandia gli dicevi solo che siamo andati fuori Napoli..

Luca: aspetta fammi finire aggio ritt e voi dovete finire di cercarli perché se un giorno Ernesto vi acchiappa per strada vi sfregia col vostro stesso coltello.

Ernesto: (si esalta) bello proprio come quei mammasantissima di un tempo...che ta detto, se messo paura...

Luca: sì però aspetta a gioire.

Ernesto: perché che altro e successo?Che ta risposto?

Luca: dunque io sono andato dove abita tuo suocero ma...

Ernesto: ma che?Coraggio parla...

Luca: ma aggio sbagliato porta.(si ripara come per paura di essere picchiato)

Ernesto: (si allontana) ma tu sì a rovina mia e a casa e chi si ghiut?

Luca: e che ne saccio non l'ho visto bene, però o sentito bene i suoi calci.

Ernesto: e mio suocero?

Luca: non lo trovato.Però ho saputo che è stato a casa di tuo fratello.

Ernesto: di mio fratello.Uh mamma mia l'avevo dimenticato, quello perciò stava cosi combinato.

Vincenzo: Ernè io so tornato.

Luca: eccolo qua.

Vincenzo: tu stai qua animale devi ringraziare che non posso muovere le braccia altrimenti ti darei tanti di quegli schiaffi...

Luca: we we stai fermo con le mani gia ne ho avute abbastanza.Non ti preoccupare per questo io c'ho un amico che fa le assicurazioni e possiamo mettere tutto a posto.

Vincenzo: me lo auguro per te.Sennò spero che tieni pure un amico schiattamuorto.

Luca: quando vi ho deluso, ho sempre risolto tutto.

Ernesto: tu vedi di risolvere prima a me.

Vincenzo: perché io non sono importante.

Ernesto: si capisce ma ci sono prima io.

Vincenzo: ma....

Ernesto: we..pigli o numero e miet't in fila!

Vincenzo: ma che bel tipo (fa una smorfia di dolore)

Ernesto: a proposito ma che fatto?

Vincenzo: c’aggio fatto?Sono andato a casa mia e c'ho trovato a don Armando.

Ernesto: mio suocero?!

Vincenzo: tuo suocero.Appena l'aggio visto io so mis na paura, volevo scappare, ma chi sà per quale istinto aggio pigliato anem e coraggio ci so ghiut vicino e aggio detto scusate

Luca: e isso?

Vincenzo: e isso se vutat ma guardato con quegli occhi ro malamente e poi se mosso.

Luca: e ta combinato sto poche.

Vincenzo: no po’ me né song scappato.

Ernesto: chi ti ha combinato questo?

Vincenzo: ci stev arrivando.Nel fuggire mi sono dimenticato delle scale e....

Ernesto: e tu si rusciuliat come nu tarall.

Vincenzo: e.... (provando quasi vergogna) mentre stavo in terra tutto stonato, mi ha detto fai tornare a casa a mia figlia perché sennò torno qua con il suo promesso sposo e voleranno coltellate.

Luca: benissimo.

Vincenzo: come benissimo si cuntent ca maggio fatto male?O che voleranno coltellate?

Luca: no che capite sono contento che sei caduto..si.. perché cosi possiamo fare causa all'amministratore del condominio appellandoci alla legge sulle scale anti incendio.

Ernesto: uffa... tu e ste cause, ma faciss l'avvocato?Poi il palazzo dove vive mio fratello non c'è l'ha l'amministratore, è tutto fracido e pericolante, dobbiamo ringraziare Dio che ci stanno quelle scale, altrimenti questo doveva salire con la pertica.

Luca: nata cosa andata a male.....

Ernesto: we waglio se vi dico una cosa rimane tra noi.

Vincenzo: certamente.

Luca: cocc'run te vo vatter.

Ernesto: ancora...!pe colpa toia mezzo munno me vo v’attere, in ogni modo non è questo.Ho conosciuto una donna.

Luca e Vincenzo (in coro): cheeeee.....ee........!

Ernesto: we vi siete impressionati?

Luca: no meravigliati chi è sta pazza?

Ernesto: comm si spiritoso. E na femmina stupenda bellissima figlia di un nobile, appena l'aggio vista non è stata una grande cosa, poi mi ha invitato a salire sopra da lei a riparargli una fontana, mentre stavo operando si è avvicinata, mi ha fatto una carezza e ma detto: lo sa che è proprio carino

Luca: e tu?

Ernesto: io gli ho risposto grazie pure voi siete bella, essa si è avvicinata e ma rato un bacio, ma se voi la vedeste.Figuratevi che non è nemmeno sposta.

Luca e Vincenzo: (si guardano poi in coro) ahhhh....!

Luca: e questa adda essere proprio una bella tipa.

Vincenzo: e comm si chiama?
Ernesto Lucia abita al piano di sopra.

Vincenzo: che bel colpo.

Luca: quella del piano di sopra?Ha si la conosco bella donna ma porta na brutta nominata.

Ernesto: quale nominata?

Luca: mi ha detto la tua vicina che è un po’ civetta....

Ernesto: (rivolgendosi a Vincenzo) comm a itt?

Vincenzo: chi o capisce.

Ernesto: va bè non fa niente, poi se te l'ha detto quella cretina a fianco....

Luca: sarà ma io starei attento.Dopo tutto quello che stai passando ti metti ad andare a presso le femmine.

Ernrsto: ma che dici, che ti pensi mìca mi sono innamorato?Amo solo mia moglie, però pure donna Lucia mi piace. A proposito io ora stavo andando proprio da lei e siete arrivati voi, fatemi il piacere andatevene che io vado.(si alzano) forza jatevenn.Su su (li spinge)

Vincenzo: we e non mi spingere che sono invalido.

Luca: jamucenn Veciè andiamo da quell’amico mio delle assicurazioni.

Ernesto: cosi magari vi arrestano.(escono Vincenzo e Luca) e mo sopra da donna Lucia (esce da scena)

               Undicesima scena (Gennarino, Filomena, Anna indi Donna Carmela)

Gennarino: mammà, mammà !Ma chest a ro va fuienn?

Filomena: we ma che buo?Che gridi a fare?Che ci fai ca?

Gennarino: vi sono venuto a cercare, perché non vi ho trovato al posto vostro e ho pensato che stavate qua.

Filomena: a si?E quel'è il posto mio?

Gennarino: o post vostro e dind a cas. E vui non ci stiven. A do sit iut?

Filomena: ma che re st’atteggiamento da guapetto?Aggia da cunto a te a do vaco?

Gennarino: il guappo è nu mestiere e s' adda sape fa, pure che parient.

Filomena: (si guarda in torno) ah ma stai dicendo a me?

Gennarino: si mammà e mo turnar a case perché se nò succer o quarantotto.

Filomena: (si guarda di nuovo attorno) a ma sempre a me?embe che bebbo dire, (si avvicina e gli da uno schiaffo) ma cammin oj stomm e carton.

(Gennarino esce piangendo) proprio con me voleva fare il guappo.

Anna: we ma che sta succedendo in casa mia.

Filomena: we signora Anna non vi preoccupate era quel deficiente di mio figlio.Che scherzava.

Anna: e proprio qua viene a scherzare?

Filomena: sì ma l'ho cacciato.

Anna: e voi che ci fate qua?

Filomena: signora io sono venuta di nuovo per lo stesso motivo.

Anna: signò non me cercat soldi perché...

Filomena: quali soldi?Io sono venuta per vostro marito quello è andato di nuovo da donna Lucia!

Anna: e qual è il problema?

Filomena: come qual è il problema?Non avete capito che quella è una donna pericolosa.

Anna: qua se c'è una pericolosa sono io, non penate per me io ho fiducia in mio marito.

Filomena: sì allora vi assicuro che durante uno dei miei appostamenti ho sentito...

Donna Carmela: è permesso...

Filomena: donna Carmela buon giorno...

Anna: buon giorno.

Donna Carmela: salve Filomena, buongiorno signora lei è la moglie del signor Ernesto?

Anna: sono io impersonificata.Lei chi è?

Donna Carmela: piacere io sono donna Carmela abito al piano di sotto e sono la moglie del generale.

Anna: ah voi siete la moglie di quel doberman?E cosa desiderate?

Donna Carmela: prima fare la vostra conoscenza e darvi il benvenuto in questa casa di matti, poi volevo avvertirvi riguardo....

Anna: pure voi donna Lucia?

Donna Carmela: si, passando qui fuori ho sentito Filomena che ve lo diceva.Purtroppo donna Lucia è na femmina poco raccomandabile.

Anna: ho capito ma io stavo dicendo anche se ci provasse con mio marito, lui non acconsentirebbe mai.

Filomena: e come fate ad esserne sicura?Secondo me gia siete chin e corn!

Anna: sono sicura per tanti motivi

1°mio marito mi ama troppo.

2°dobbiamo avere un figlio.

3°è troppo scemo perché si accorga che una donna ci prova con lui, figuratevi che ho dovuto scrivergli che lo volevo bene.

Filomena: be, in effetti,...

Donna Carmela:in effetti niente.Voi dovete sapete che altre volte donna Lucia..... (mentre lo dice si trattiene)

Filomena:cosa?Che successo altre volte?

Donna Carmela:..che gente ...ha litigato per lei.

Anna:po essere ma non è il caso di mio marito...

(si sente la voce di Gennarino)

Filomena:ahhahh..chi sa ca combinato mo chist fammi andare a vedere. Permettete.(esce di scena)

Donna Carmela:signora Anna io devo confessarvi una cosa,voi sapete della morte del marito di Filomena?

Anna:sì me l'ha raccontato.

Donna Carmela:embè il marito non è morto.

Anna:ma voi che dite?Mi ha detto che un bambino gli annunciò la sua morte.

Donna Carmela: il marito di Filomena era uno dei tanti amanti di donna Lucia.

Anna:ma vui che stat recenn?

Donna Carmela:donna Lucia fa la bella vita con i soldi dei suoi amanti.Ecco come fa. E un giorno chiese al marito di Filomena di portargli una collana,altrimenti l'avrebbe lasciato.Lui che ci era cascato fece di tutto per comprarla fece parecchi debiti e non avendo possibilità di ripagarli se ne andò di casa e lasciò la moglie e il figlio.

Anna:e il bambino che andò da lei?

Donna Carmela:nu creatur ca si era guadagnato mille lire.

Anna:ma state ricenn a verità?

Donna Carmela:no mo vi dicevo una bugia,è la pura verità e vi ho avvisato per non far succedere di nuovo una sciagura simile.

(si sente la voce di Filomena) a bigliann ai fate finta di niente.

Filomena:eccomi qua quel deficiente sera chiuso in bagno e non riusciva più ad uscire che stavate dicendo?

Anna:no parlavamo delle avventure del generale.

Donna Carmela:infatti, (guarda l'orologio) a proposito come se fatto tardi debbo tornare a casa da lui,ricordate quello che vi ho detto.(rivolgendosi ad Anna) Permettete.(esce di scena).

Filomena:ma che vi ha detto?

Anna:le avventure del marito.

Filomena:comm è carnale quella donna Carmela per me è stata sempre una mamma.

Anna:immagino. (si risente la voce di Gennarino)

Filomena:ancora e mo che bo?Se si è richiuso dindo o bagno nata vota,ce lo rimango fino a domani.Ci vediamo più tardi.(esce di scena)

Anna:possibile che una bella donna come quella sia cosi cattiva io ero gelosa ma non pensavo.... (un attimo di pensiero) ma no non può essere...qui sono tutti un po’ pazzi.

                                    Dodicesima scena (Ernesto, Vincenzo indi Luca)

Ernresto: (entra contento saltando poi si accorge d’Anna e fa finta di fare ginnastica.) waaa...sono troppo forte uno...due..tre...

Anna: ma che fai?

Ernesto: un po’ di ginnastica, sono tutto incriccato...

Anna: per una fontana?

Ernesto: we io sono debole di costituzione e faccio un po’ d’esercizio per rinforzarmi.

Anna: hai finito sopra?

Ernesto: si..sono stato bravo.

Anna: sei riuscito a riparare la fontana?

Ernesto: ma che...gli ho dato il numero di un mio amico idraulico.

Anna: senti io non voglio che vai più sopra da donna Lucia.

Ernesto: perché

Anna: perché no...hai capito.

Ernesto (fra se) è meglio che l'assecondo.Va bene Annarè farò come vuoi tu.

Anna: bravo, sono contenta, ora vado di la a prepararti una buona cena, tu intanto siediti qui, che io torno subito.

Ernesto: va bene, ti aspetto.(Anna esce) troppo grande, ma che gli faccio io alle donne bo?E chi putev immagina ca jev a ferni accusi?

Vincenzo: Erne io sono tornato.

Ernesto: we Veciè ben tornato come stai.

Vincenzo: e comm aggia sta na zoza.

Ernesto: io invece sono felice come na pasqua.

Vincenzo: sei contento che è successo?

Ernesto: Veciè na cosa fenomenale grandiosa, na cosa troppo bella.

Vincenzo: sì ma che è successo?

Ernesto: sono andato da donna Lucia gli ho riparato la fontana, comm era bellella.Pareva n'angiulil e lei mi ha offerto la cioccolata calda.

Vincenzo: e tu pe na cioccolata calda tu miett a fa stu poc. Chi sà che me pensavo.

Ernesto: aspetta, non è ancora finita perché oltre alla cioccolata mi ha dato pure un bel bacio passionale, ardente, io so sentito o settimo cielo.

Vincenzo: ah, ma tu si gia sposato?

Ernesto: e be quella mica ha avanzato richiesta di matrimonio. E poi pure se l'avrebbe fatto, oh io mica so scemo.

Vincenzo: ma pensaci bene, un marito che a mango un mese se sposato, gia fa e corn a muglier. Pienz a tua moglie.

Ernesto: ma che ce tras mia moglie, quella è na cosa passeggera una cosa che finirà alla fine.

Vincenzo: secondo me era meglio ca non accuminciava proprio.

Ernesto: we...comm sì scucciant.Ah io so ricordato volevo dirti una cosa.

Vincenzo: un altra.

Ernesto: la prima....

Vincenzo: ma non era una?

Ernesto: che cosa?

Vincenzo: e cos ca miva ricere.

Ernesto: e se so raddoppiate pa via.Dunque potresti prestarmi tre milioni.

Vincenzo: quanto?

Ernesto: ne capito?

Vincenzo: no!

Ernesto: e spilati le orecchie.Ho detto pui prestarmi tre milioni?

Vincenzo: Ernè ma tu ti sent buon?

Ernesto: come non mi sento bene.

Vincenzo: ma sì sicuro. Non è che pigliato nu poche e fridd hai mangiato qualcosa che ta fatto male?

Ernesto: no ma perché?

Vincenzo: questa richiesta mi stupisce, mi allarma ma....

Ernesto: me li presti?

Vincenzo: e aro e piglio io tre milioni.

Ernesto: perché non c'è l'hai.

Vincenzo: e se tenevo tre milioni stavo qua.

Ernesto: e non puoi chiedere un prestito alla banca?

Vincenzo: Erne l'ultima volt che sono andato alla banca o direttore me vulev piglià ca mazza.

Ernesto: e non pui chiederlo a nessun amico tuo?

Vincenzo: comm.cosi me spezzano pure e cosce.No mi dispiace Ernè ma non ti posso accontentare.

Luca: Erné, weee ma tu arriv sempre prima e me?

Vincenzo: è arrivato Luca.

Ernesto: è mo faccio a n' zalata.Aspetta!

Luca: buongiorno nata vota Ernè. (si siede)

Ernesto: (lo guarda strano)

Luca: (si guarda attorno) ma che Ernè?

Ernesto:Luca caro amico mio,mio caro e affettuoso amico,quanto ti voglio bene.

Luca:Ernè ma che vuoi?

Ernesto:Luca tu lo sai io ti ho sempre considerato (rivolgendosi al fratello)

il fratello che non ho.

Luca:ma un fratello lo tieni sta ca.

Ernesto:chillo è nu can e pecora.

Luca:ah mi dispiace,ma tu da me mo che vuoi?

Ernesto:Luca puoi prestarmi tre milioni?

Luca:quanto?

Ernesto:tre milioni.

Luca:miettel derr e vir se camminano.

Ernesto:comm miettele derr,a me mi servono in mano..

Luca:a te ponn servi a do vuo tu,ma io non ce l'ho pe te da!

Ernesto:non c'è lai nemmeno tu?

Luca:e arrò e piglio,chiedicele a fratet.

Vincenzo:gia fatto.

Che gli hai detto?

Vincenzo:la verità che sto con le scolle in fronte.

Ernesto:insomma io come devo fare per avere tre milioni?

Luca:ma a che ti servono?

Ernesto:devo fare una regalo.

Luca:e a chi?

Ernesto:a donna Lucia.

Luca e Vincenzo: (in coro) cheee...?

Luca:e che gli devi fare una corona?

Vincenzo: perché gli devi fare un regalo?

Ernesto:perché mi me l'ha chiesta e io.....

Luca:ma tu non eri innamorato di tua moglie?

Ernesto:e io di mia moglie sono innamorato,per lei mi sono preso una sbandata.

Luca:e con tre milioni che tieni intenzione e ce regalà a curon ra maronn e l'arca?

Ernesto:no na collana che ma chiest essa.

Vincenzo:embe io non è tengo i soldi ma sì e tenesse,sapendo questo non te lavesso dati.

Ernesto:e tu sì sempre stato un perucchiuso.

Luca:Ernè ma tua arragiun?E fatt o guaio con a wagliona toia si stato costretto a te ne fui ra cas,tieni tuo suocero ca te da a caccia e mo tieni pure n 'amante?

Ernesto:embe?Che fa?

Vincenzo:ma tu si scemo?

Luca:tuo fratello ha ragione.

Ernesto:weeee comm sit scucciant.Me bulit da sti tre milioni?

Luca e Vincenzo: (in coro) No!

Ernesto:e allora jatevenn .Troverò un modo,accosto e fa na rapina.

Vincenzo:e na rapina.

Ernesto:e ve faccio verè Ernesto Pellechia che è capace e fa quando se mette capo na cosa. E mo jatevenn.

Luca:noi ce n’andiamo ma tu pensa buon a chell che fai.Non te fa frega.(escono)

Ernesto:eppure una maniera ci sarà, (pensa un po’) ho deciso....

Filomena: (entra rincorrendo Gennarino) vieni qua fetente....

Gennarino:io non aggio fatto niente...non sono stato io..

Filomena:vieni qua non mi far correre...

Ernesto:weeeee ma che cos'è.....

Anna:cosa sta succedendo,qui?

Ernesto:e che ne saccio stanno giocando ad acchiappartella.

Filomena: (si ferma,Gennarino si mette in un angolo) scusatemi che vengo a fare queste scenate in casa vostra ma quel fetente..... (gli tira una scarpa)

Gennarino:vi ho detto che non era mia...

Anna:ma che ha fatto?

Filomena:lo pescato che stava fumando di nascosto,per le scale.

Gennarino:quella l'aveva buttata un signore io l'ho solo raccolta....

Filomena:una sigaretta sana?

Gennarino:e si vede non gli piaceva doveva essere troppo pesante.

Filomena:ah sì me vuoi piglia pure per scema...ma se ti acchiappo... (incomincia di nuovo a corrergli appresso Anna con lei)

Ernesto:weeee finite la....

Generale: ah eccolo il nemico pubblico...

Ernesto: e tornato l'orso...madonna mia aiutami...

Generale: i rinforzi non li ho trovati ma sono tornato per vendicarmi all'assalto... (si scaglia verso Ernesto gli prende le mani e le morde)

Ernesto: ahhhhhh.....ahhhh (entra anche donna Carmela che appena vede il marito incomincia a tirarlo via.Mentre succede tutto questo, cala la tela)

                                                    FINE PRIMO ATTO

                                                              Secondo atto

                          Prima scena (Ernesto, Giovanni indi Anna)

Stessa scena del primo atto, solo un po’ più ordinata e pulita.

Ernesto: (entra veloce, agitato e con un sacchetto in mano) olèèè!!E andato tutto bene, o sapevo ca c'è potevo riusci, però è stato pure merito di Giovanni. (bussano alla porta si agita moltissimo) e mo chi è?Chi sarà?Speriamo bene.(con voce roca) chi è?

Giovanni: (continua a bussare) arapit so Giuvann. Ernè song' io.

Ernesto: a sì tu.(apre la porta entra Giovanni)

Giovanni: Ernè ma che fatto te né si ghiut e me lassato solo a me mizzo e mazzate?

Ernesto: mica t’aggio lasciato solo, poi che vuoi e stata la prima volta che facevo una cosa cosi.

Giovanni: comm...?

Ernesto: a già mero scurdat ca si surdo.

Giovanni: comm'e itt?Non t’aggio capit.

Ernesto: (alza la voce e gesticola) ho detto che è stata la prima volta che ho fatto una .... (si sente la voce d’Anna) uh mia moglie statt zitto addivient' muto.

Giovanni: è solo chest c'è manchi.

Anna: Ernè ma a do ire fernut ti sto cercando a stamattina.

Ernesto: e no io sono uscito un attimo.

Anna: un attimo sono e 14:00 a dò si ghiut?

Ernesto:comm aro so ghiut? (impacciandosi) We non sono affari tuoi.Più tosto vai a fare il caffè a questo mio amico.

Anna:amico?E chist chi è?

Ernesto:ma si sorda?

Giovanni:comm?

Ernesto:non dicevo a te.parlavo con lei.

Giovanni:ah ah, ma chi è questa?Me par nu pinguino.

Anna:un pinguino a me?Ma come si permette?

Ernesto:non o da retta chillo è un poco strano,però ha l'occhio clinico.

Anna:ma....

Ernesto: in ogni modo vi presento.Anna ti presento Giovanni o sordo, Giuvà chesta è mia moglie.

Giovanni:chi è sto cotechino che capill?

Anna:Ernè ma chist....

Ernesto:zzzzz...assecondalo ho detto,questo cotechino è mia moglie.

Anna:pure tu?

Ernesto:e fammi lavorare.... (rivolgendosi a Giovanni) hai capito?

Giovanni: ahh è tua moglie, ho capito, ho capito comm'è brutta me par sai chill sasicci forti, chill ca se mettono dentro a minestra.

Anna: Ernè io mo o caccio fuori.

Ernesto: Annarè lo so che è antipatico, ma purtroppo e nu poco minorato e nun sape chell che dice, lascialo stare fagli dire tutto pure se t’insulta, tanto è scemo.

Anna: va buò Ernè allora io vado a fare il caffè, ma tu cerca però e calmarlo perché sennò o piglio e ho faccio usci io, ma pa finestra.

Ernesto: non ti preoccupare ci penso io.Tu vai a fare.....il caffè vai va.(Anna esce da scena)

Giovanni: Ernè ma comm te le spusat a ch’ella?

Ernesto: lascia stare, piu tosto come dividiamo?

Giovanni: comm ...?

Ernesto: weeee ma pe te fa capi c'è vo na grazia.Ho detto come dividiamo?

Giovanni: che cosa?

Ernesto: come che cosa, il malloppo della rapina.

Giovanni: ah già me nero gia scordato.

Ernesto: e se o sapevo non te dicev niente.

Giovanni: sai com'è ormai ci sono abituato, non mi ricordo quasi più quante ne ho fatte.

Ernesto: hai capito?E allora?

Giovanni: che cosa?

Ernesto: come che cosa, i soldi come li dividiamo?

Giovanni: quanti sono?

Ernesto: venti milioni!

Giovanni: alla faccia....e come li vuoi dividere a metà, dieci a te e dieci a me.

Ernesto: dieci milioni, mamma mia e chi li ha mai visti.

Giovanni: e chi non l’ ha mai sentiti pure.(lo guarda e gesticola in senso d’omertà)

Ernesto: ahhh e certo chi non li ha mai visti e sentiti io non so nemmeno della loro esistenza. He he he

Giovanni: appena esco da qua io e te non ci conosciamo e se qualche poliziotto chiede di me tu dici che non mi hai mai visto.

Ernesto: ma ti pare.Non parlo, sarò una tomba.

Giovanni: no tu sarai in una tomba se parli....

Ernesto: ma ti pare che io sia il tipo che parla?

Giovanni: non lo so, né lo voglio sapere, ma se mi viene all'orecchio una minima cosa.....male per te!

Ernesto: ma.....

Giovanni: all'ultimo mio complice che ha parlato l' ho murato vivo, a te ti faccio fare la fine del mozzicone di sigaretta.

Ernesto: in altre parole?

Giovanni: te scamazz n'derr (gesticola col piede)

Ernesto: (si legge nei suoi occhi la paura e dice fra se) m' aggia sta accort con chi parlo senno ca va afferni malamente.(a Giovanni) ma non ti preoccupare, te qua stanno i tuoi dieci milioni senti come odorano.

Giovanni: (annusa nel sacchetto) e che addore e fior d'arancio.......

Anna: ho portato il caffè.

Giovanni: e turnat o pechinese.

Anna: si ricomincia?

Ernesto: noooo...

Anna: Ernè rispunn tu perché sennò ce penso io.

Ernesto: (a Giovanni) Giova mo perché non vai a casa?Che è l'ora della medicina?

Giovanni: quale medicina?

Anna: come quale medicina?

Ernesto: (impacciandosi) eeee....e.....e la medicina tua?

Giovanni: ma quale medicina mia?

Ernesto: (sotto voce) oh veleno

Giovanni: ma quale veleno, tu un poco e veleno devi darlo a questa.Cosi fai un favore all'umanità (la guarda) ma quanto si brutta!!

Anna: e bello isso. Ernè intervieni.

Ernesto:.......eeee

Giovanni: Ernè allora io me ne vado, ma tu ricorda quello che ti ho detto, io nun te cunosco. (rivolgendosi ad Anna) statte buon lucertola.(esce di scena)

Anna: mo o chiav o caffè faccia.

Ernesto: no state ferma.Te l’aggio ritto ca chill è pazzo.

Anna: Ernè e mo stu caffè?

Ernesto: cio pigliammo io e te.

Anna: ma io n'aggio fatte tre.

Ernesto: mamma mia Annarè e ce ne pigliammo uno e miezz per uno non te piglia collera.(Anna si siede vicino ad Ernesto)

Anna: Ernè ma che ce sta dind a stu sacchetto? (sta per prenderlo quando Ernesto fa un balzo quasi felino gli e lo strappa da mano)

Ernesto: noooo....!Non non è niente.

Anna: e come ti viene brutto.Che ce sta la dind?

Ernesto: ho detto che non ci sta niente d’importante.

Anna: se non ci stev nient di importante non avresti fatto le capriole per strapparmelo da mano, coraggio fammi vedere che rè?
Ernesto no non posso farti vedere.

Anna: e perché?

Ernesto: perché...perché...perché è una gatta morta.

Anna: che schifo e perché la hai portata qua?

Ernesto: perché lo trovata per le scale, ho preso questo sacchetto e ce lo messa dentro.

Anna: e che aspetti a buttarla?

Ernesto:ca tu te ne vai.

Anna: che me ne vado?

Ernesto: si, perché è tutta squarciata, tutta spellachiata e fa impressione.Figurati che vicino c'era ancora il topo che se la stava mangiando.

Anna: ma come il topo che mangia il gatto?Ma non si è mai visto.

Ernesto: infatti, solo qua, tu non sai i topi che abitano qui certi pezzi di questa maniera sembrano cavalli, con la fame dei coccodrilli.

Anna: ma tu che stai dicendo?

                                               Seconda scena(detti,Filomena indi Luca)

Filomena:permesso...

Ernesto:vir parlando di topi.

Filomena:che centrano i topi con me?

Ernesto:niente niente.A buon intenditor poche parlole

Anna:buon giorno Filomena come mai cosi in ritardo...

Filomena:perchè che ore sono?

Anna:le 14:30 di solito state qua alle 07:00 del mattino.

Filomena:ho avuto da fare,sono uscita ha approposito sapete la novità?

Anna:no che successo?

Filomena:hanno rapinato il furgone dell posta.(Ernesto si agita)

Anna:ah e chi è stato?

Filomena:non si sa ancora.Ma....

Ernesto:scusa ma a te che te ne importa chi è stato?

Anna:we e come ti agiti,lo dicevo cosi tanto per dire.

Filomena:pare ca so stat dui person abastanza grosse,una eva essere n'esperto,l'atro un principiante,nu scem ca non sapeva fare niente....mi hanno detto che gli è caduta la pistola da mano un paio di volte....

Ernesto:e come vi permetete....

Anna:ma che te sbatt a ff'à e chesta maner,l'e rapinat tu o furgone?

Ernesto:l'aggio rapinato io o....ma come ti viene in mente,io rapinare un furgone della posta non mi bastano i problemi che gia ciò,mo mi metto a fare pure le rapine.

Anna:e che gridi a fare allora?

Ernesto:grido,perchè non si deve mancare di rispetto a chi non si conosce.

Filomena:ma che dite quello è un rapinatore.

Ernesto:dico ca vui vissana fa e fatt vuost,e poi chi ve lo dice che quelli non hanno rubato per mangiare.

Filomena:e con venti milioni che si dovevano mangiare?

Anna:venti milioni?

Filomena:secondo me se volevano mangiare si trovavano un lavoro,magari umile,ma almeno onesto.

Ernesto:ma non tenete niente da fare?

Filomena:mo che ci penso si,ero venuta a chiedere a vostra moglie se mi voleva fare la piega sotto ad un vestito.

Anna:certo che ci vengo.

Filomena:grazie.Sapete quello è un vestito che ho comprato di recente,non l'ho mai messo perchè mi andava lungo.Cosi sapendo che voi sapete curire ve lo chiesto.

Anna:va bene.(si alza)Ernè io vado da Filomena,subito vengo.

Ernesto:vai va.(Anna e Filomena escono dalla scena)

Filomena:ve la faccio tornare subito.

Ernesto:vabbè non fa niente.....

Ernesto:assafa Dio,finalmente solo io e i miei dieci milioni e chi pensava che ci sarei riuscito.Io Ernesto Pelecchia un semplice scupatore,complice e na rapina fruttata dieci milioni,dieci milioni mamma e quanto so belli,ora posso  sia vivere bene che comprare tutto quello che vuole a Lucia.(sta per baciare i soldi)

Luca:buuuu.....!!!

Ernesto:ahhhhh!!!!Chi è?

Luca:song io scemo nun te piglia paura.

Ernesto:embè io te facess nu paliatone,ma che ce vo a dicere buon giorno?

Luca:mamma mia oggi stai più agitato del solito,che è succiesso?

Ernesto:ma cadda succedere.Fatti miei.Tu piuttosto mi porti notizie?

Luca:hai sentito l'ultima?

Ernesto:quella del furgone?

Luca:gia sai tutto?

Ernesto:tutto e di più l'ho vissuta.

Luca:e che vulut ricere?

Ernesto:che ò furgone lo rapinato io.

Luca:che cosa....?(gridando)

Ernesto:ma callucch a fa?Che lo vuoi far sentire a tutti quanti.

Luca:ma nun dicere bucie.

Ernrsto:e chest che so?(gli fa guardare i fondo del sachetto)

Luca:ma è over.

Ernesto:te laggio ditto.We acqua in bocca.

Luca:e chillat ca stev cu te?

Ernesto:un amico,un conoscente....Giuvann o surd.

Luca:tu non sapiv proprio a chi contattà.Ma perchè le fatt?

Ernesto:per fare un regalo a quell'angelo che è Lucia e poi sai una cosa mi ero scocciato di fare il pezzente.

Luca:ma tu si scem,ma che cumbinat pe na femmena.

Ernesto:non ti preoccupare coi soldi che ho avuto posso pure campare per un bel pò felice con mia moglie.

Luca:e a chella  povera donna nun ce pienz ca le fatt diventà comme nu cervo.

Ernesto:che centrano i cervi...

Luca:e a tuo figlio?

Ernrsto:figlim nun è ancora nato e lascialo stare.

Luca:e nun ce pienz quann nasce,quann dirà la primma parola,quando ti chiederà che lavoro fa papà.Tu che ce ricie o rapinatore?

Ernesto:a vuo ferni tanto ora è finita ed è andato tutto bene,nisciun cia scoperto.E famm nu piacere vattenn ca io devo andare da Lucia.

Luca:io me ne vaco nun to dich chiu chell ca teva ricere,ma primm e ma arritirà a cas me faccio na scort d'arancie.

Ernesto:perchè....

Luca:accusi quando te portano carcerat .....

Ernesto:mamma.......(lo caccia)

                                        terza scena(detto,Donna Lucia,Anna indi Vincenzo)

Ernesto:ma chist è sempre male augurio.Fammi andare da Lucia mia bella.

Donna Lucia:permesso...a tu stai qua.(un po scostata)

Ernesto:Lucia mia bella stavo venendo propio da te a darti una buona notizia.

Donna Lucia:e calmati tua moglie dov'è?

Ernesto:da Filomena,gli sta facendo una piega ad un vestito,vuoi sapere quello che ho da dirti?

Donna Lucia:è una bella notizia.

Ernesto:bellissima.

Donna Lucia:dimmi pure.

Ernesto:ho fatto i soldi per regalarti la collana che ti piace tanto.

Donna Lucia:(diventa affettuosa)caro Ernesto,davvero ha fatto questo per me?

Ernesto:certamente e per chi l'avrei fatto per mia moglie?

Donna Lucia:ma tu sei un tesoro.

Ernesto:e ora non me lo merito un bacio?

Donna Lucia:certo che ti meriti un bacio,pure di più....

Ernesto:(sta per abbracciarla)e allora....

Donna Lucia:però dopo che mi avrai dato la collana e il profumo.

Ernesto:quale profumo?

Donna Lucia:perchè non te l'ho detto?

Ernesto:è  la prima volta che sento di un profumo.

Donna Lucia:e te lo dico subito....ho visto un profumo grazziosissimo alla profumeria qui fuori,e vorrei tanto che me lo regalassi.....sai ha una fragranza stupenda.

Ernesto:non c'è nessun problema,quanto costa?

Donna Lucia:quasi un milione....

Ernesto:qusi un milione....!!E quanto precisamente?

Donna Lucia:ottocentomila lire.

Ernesto:ottocento!!!Alla faccia.

Donna Lucia:è un problema?

Ernesto:no no ma un profum ottocentomila lire,e quanti ettolitri adda essere?

Donna Lucia:è na bocettina da 12cl.

Ernesto:12cl tutt sti sold,ma che re?

Donna Lucia:si chiama lacrima di drago.

Ernesto:ma pecchè se me metto a chiagnere io e te regn na buttegli e nu litro nun è meglio?

Donna Lucia:(capricciosa)se non vuoi comprarmelo dimelo subito che ti pianto e me ne vado.

Ernesto:no do vai?Stai qua te lo compro il profumo.

Donna Lucia:grazzie tu sei un sciuscù.

Ernesto:e tu si na disgraziata...(Lucia lo guarda storto)in senso buono.

Donna Lucia:io mo vado,vado a farmi bella per te.Ci vediamo dopo.

Ernesto:aspetta e non mi dai un bacio(si avicina per baciarla poi si sente la voice della moglie)

Anna:(da dentro)deve stare qua qua vieni.

Ernesto:va bè me lo dai dopo vai.(Lucia e Anna si incontrano e mentre discutono Ernesto nasconde il sachetto)

Donna Lucia:buon giorno Anna.

Anna:e voi che ci fate qua?(entra con Vincenzo)

Donna Lucia:sono venuto a fare un saluto ma stavo giusto andando.

Anna:e ghiat se ata i.Buongiorno(donna Lucia esce di scena)

Donna Lucia:arrivederci.

Ernesto:we Anna...

Anna:Ernè io forse non so stata chiara....

Ernesto:we caro Vincenzo,Anna hai visto chi ci sta?

Anna:aggio visto ma....

Ernesto:ma comm e tu vir a fratem Vincenzo e nun dici niente?Va fa nu poch e cafè.

Vincenzo:no grazie.

Ernesto:comm nun o buo,piglit o cafè....

Vincenzo:non mi piace il caffè.

Ernesto:e o boglio io!

Anna:mettitv daccord aggio ittat nu quintal e cafè ra quann stong e cas ca.

poi io e te discutiamo dopo...(esce di scena)

Ernesto:ma io non ho capito ma tu vuoi la mia morte?

Vincenzo:statt zitt!

Ernesto:ma....

Vincenzo:aggio ritt ca te a stazitt.

Ernesto:we bello.....

Vincenzo:ho saputo quello che hai fatto.

Ernesto:e chi te la itt?

Vincenzo:e chi me l'ha potuto dire?

Ernesto:Luca!

Vincenzo:ovviamente.

Ernesto:ma dico io ma chill nun se fa mai e fatt suoi?

Vincenzo:ma quali fatti suoi,ma tu nun te mitt scuorn e chell che fatt?

Ernesto:no!

Vincenzo:ma nun pienz ca si era viva papà che colpo o cor ci aviss rato?

Ernesto:Veciè papà è morto in carcere.

Vincenzo:che centra quello fu un errore giudiziario.

Ernesto:vabbè comunque non è successo niente.

Vincenzo:na rapina con il peggior delinquente della zona non è niente.

Ernesto:sai quanto me fruttato  sto sbaglio?

Vincenzo:quanto te potuto fruttare un m....

Ernesto:dieci milioni!

Vincenzo:dieci milioni!!!(sorride)Ernesto caro fratellone mio vieni qua fatte ra nu bacio.

Ernesto:che mo mi vuoi bene?

Vincenzo:io to sempre voluto bene...Ernè ti ricordi quando eravamo bambini......

Ernesto:è inutile non ti do niente!

Vincenzo:ma....

Ernesto:ma niente,è poi questi soldi mi servono per due scopi.

Vincenzo:il primo sono io l'altro....?

Ernesto:quale il primo sei tu,il primo è vivere bene con Anna,o meglio questo è il secondo il primo è la mia spendida Donna Lucia.

Vincenzo:e a me ca me mor è fame non mi pensi?

Ernesto:ci devi pensare tu,mi volesti prestare tre milioni?

Vincenzo:ma non li tenevo.

Ernesto:e nemmeno io ce li ho per te.

Vincenzo:embè spero che ti scoprano.

Ernesto:ormai è troppo tardi.L'ho fatta franca.

Vincenzo:nun è o'vero,te ponno sempre acchiappà....

Ernesto:ma è impossibile...sono stato assicurato che non succedera nulla,e poi chi vuoi che scopra una vecchia volpe come mè......

                                            quarta scena(detti,Giovanni indi Pasquale)

Giovanni:(entra correndo e agitato chiama Ernesto,poi quando vede Vincenzo si blocca)Ernè E...e.e é chi è questo?

Ernesto:parla non ti preoccupare è mio fratello.(Giovanni incomincia a ballare)ma che stai facenn?

Giovanni:tu hai detto balla.

Ernesto:no balla,parla.

Giovanni:e parla chiaro.

Ernesto:che si venuto a fà?No dovevamo vederci più.

Giovanni:io so venuto pe te fa n'imbasciata urgente.

Ernesto:coccata cusarell e sold?

Giovanni:o sasiccio,ci hanno scoperto.

Ernesto:comm ci hanno scoperto?

Vincenzo:e io o sapev.

Ernesto:statt zitt tu.Comm  è stato mi avevi assicurato che sarebbe andato tutto liscio.

Giovanni:e coccrun ma riconosciuto e ha parlato,ma statt sicur ca appena scopro chi è o scann.

Ernesto:e mo come si fa?Mo ce portano carcerat a tutte due?Io nun tavev sta a senti.

Vincenzo:pe mezzo e na femmen,vist.

Giovanni:nun te preoccupa tu,pe mo nun sapen ancora niente.Solo io sono indagato indagato e te nun sapen ancora niente.(si gira pensa un attimo poi incolpa Ernesto)abbasta ca nun si stat tu.

Ernesto:ma tu che dici io da quanno me lasciat nun so sciut nun saccio niente.

Vincenzo:e allora perchè te fatt bianco?

Giovanni:gia perchè te si fatt ianco?

Ernesto:ma tu zitt nun te sai sta?Maggio fatto bianco pa paura,non ti avrei mai tradito,dopo tutti i soldi che ho avuto come avrei potuto?

Giovanni:è vero tu o sapiv ca se mi denuciavi viniv cu me.Ma allora chi è stato?(si interompe la scena quando entra Pasquale)

Pasquale:Buongiorno.

Vincenzo:e chist mo chi è?

Pasquale:sono l'agente di polizia Pasquale D'Amato della questura di Napoli sono l'icaricato alle indagini sulla rapina del furgone porta valori della posta.

Ernesto:e ca o iate truvann o furgone?

Pasquale:lei è il pradrone di casa?

Ernesto:proprio io.

Pasquale:e come vi chiamate?

Ernesto:Ernesto Pellecchia.

Pasquale:sig Pelecchia non si proccupi io stavo cercando lui.

Giovanni:a me?E che volete?

Pasquale:voi siete Giovanni Guidobelli detto il sordo?

Giovanni:comm?

Pasquale:precisamente,voi siete l'idagato numero uno su quella rapina,visto che stamatiina non siete andato a firmare in questura e che nostri informatori vi hanno visto sul luogo dove si sono scaturiti i fatti.Per ciò sono venuto ad a pregarvi di non lasciar Napoli.

Giovanni:ma chist comm parla?(rivolgendosi ad Ernesto)

Ernesto:che ne saccio sarà qualche dialetto antico.(rivolgendosi a Pasquale)

scusate ma perchè siete venuto qua?

Pasquale:ho seguito lui pensando che mi stesse portando nel luogo dove aveva nascosto la rifurtiva.

Giovanni:a che....

Ernesto:no niente si pensava che tu qua avevi nascosto la rifurtiva è na cosa ca se mangia.

Pasquale:la rifurtiva non si mangi mica.

Ernesto:ah no?

Pasquale:no che non si mangia la rifurtiva....

Ernesto:si beve?

Pasquale non si beve neanche.

Ernesto:e allora è na specie di supposta.

Pascuale:ma che supposta.

Vincenzo:we ma che giochiamo agli indovinelli?Io me ne vaco.statt buon.(sta per uscire)

Pasquale:lei chi è?

Vincenzo:(impaurito)io sono Vincenzo Pellechia fratello del detenu...volevo dire di Ernesto.

Pasquale:ho capito.(si segna il nome)

Vincenzo:e perchè vi siete scritto il mio nome sul libretto?

Pasquale:caro signore ho scritto il vostro nome sul mio taquino per ricordarmi di voi per un eventuale arresto.

Giovanni:aro sa scritt?(rivolgendosi a Ernesto)

Ernesto:bo copp o tacchino.

Vincenzo:quale arresto?Sono indagato?

Pasquale:non ancora.Ma dopo le vostre conoscenze(guarda a Giovanni)credo sia molto probabile che ci rivedremo in questura,o perchè no in tribunale.

Vincenzo:ma vui che stat ricenn?Nun aggio fatt niente,io song innocente.

Pasquale:scoprirò anche questo.

Vincenzo:ma quale questo,quello e maria stella,io me ne vaco propio.

Pasquale:ma...vi consiglio di non lasciare la città.

Vincenzo:iiiiiiii....(Vincenzo esce)

Ernesto:ne mariscia....

Pascquale:non sono marisciallo.

Ernesto:ne tanente...

Pascquale:non sono tanente

Ernesto:sotto tanente....

Pascquale:nemmeno

Giovanni:ufficiale di pichetto?

Pascquale:lei stia zitto che ogni cosa che dirà sarà usata contro di lei in tribunale.

Giovenni:ma chist ce lav con me.

Pascquale:(guarda l'orologio)è tardi devo tornare in centrale,tanto il mio dovere l'ho compiuto.(a i due)me ne vado ma voi state attenti a quello che fate ricordatevi che l'agente Pascquale D'Amato non sbaglia mai un colpo,vistriscero dietro come un ombra e quanto meno ve lo aspetterete vi braccherò.

Giovanni:ma chist stess pensanno ca stess a caccia e lepre.

Ernesto:pierd a lengua,statt zitt e fallo i!

Giovanni:comm?

Ernesto:niente.(rivolgendosi a Pascquale)non vi preoccupate tanto io e lui non abbiamo niente da temere.

Pasquale:è quello che vedremo,permettete.(esce di scena)

Giovanni:ma ca itt?

Ernesto:ca si nun ce stamm accort ca iamm a ferni carcerat tu e io.

Giovanni:vabbè pe me nun è nient,son conosciuto in carcere,ma pe te è diverso.

Ernesto:comm è diverso?

Giovanni:è gia,pe uno comme te ca ten paura e detenuti se ne approfitteranno pe te fa cocc scherz.

Ernesto:comm o militar?

Giovanni:non propio.

Ernesto:comm non propio?Sient famm o picere pigliti pure a parte mia e restituiamo i soldi.

Giovanni:ma tu si scem?Primo io ho gia speso na parte dei soldi,poi si facimm comme e detto tu,dopo che quello è venuto qua,sarebbe come dire song stat io.

Ernesto:e comm facimm?

Giovanni:e comm amma fà?Tu ti tieni i soldi tuoi e io i miei,poi si ci acchiappano eeee....pacienza,ce facimm nu pare d'anne arind.

Ernesto:addò....!!

Giovanni:in galer!Mo però me naggia j statt buon e spiendt e sold finchè puoi

Ernesto:comme te ne vai e mi rimani cosi?

Giovanni:e come vuoi che ti rimanga?(turbato esce di scena)

                               quinta scena(detto,Luca,Don Armando indi Giovanni)

Ernesto:e mo comme se fà,che ce riche a chella povera Anna?

Luca:(entra correndo)Ernè,Ernè!!

Ernesto:mamma mia chi è?

Luca:comme chi è?

Ernesto:a sei tu Luca meno male che sei venuto sapessi cosa è successo?

Luca:che successo?

Ernesto:c'è sta nu certo agente Pasquale D'Amato che mi sta dando la caccia.

Luca:ah.Pure?

Ernesto:perchè pure?

Luca:io sono venuto per dirti che il padre di Anna ha scoperto dove state e sta venendo qua.(Ernesto rimane fisso a guardare Luca)

ma cherè?(Ernesto sviene)

Ernesto:ma chi ma fatto fa stu guaio,tutte a me quann un ten a ciorta chell è.

Ma chi ce l'ha itto?

Luca:io.

Ernesto:tu,tu,TU!!!!!Comm tu ma si sciut pazzo,vuoi la mia morte,quello mo vine qua e mi spara e ancora aggia accatta a collana e o profumo a chella.

Luca:ma non è stata colpa mia,io stavo parlando con un amico che aveva il tuo stesso problema...

Ernesto:n'amico scem?

Luca:no ha il padre che non vuole farl maritare e io gli ho detto,aggisci come ho consigliato ad un mio amico fai il cosi detto guaio e scappa con lei,non mi sono accorto però che dietro di me c'era tuo suocero ca m'acchiappat....

Ernesto:pe pietto....

Luca:no stavot pe capill e ma itt io mo vac la tu avviert ca stong arrivann,e voleranno talmente di quelle mazzate ca pe riconoscere a Ernesto ce vo Silvan.

Ernesto:mamma mia bella!

Luca:ma poi chi è sto Silvan?

Ernesto: ma tu hai capito che cumbiunat e mo come si farà?

Luca:ciò pensato io ho un amico che fa il menager e sta nel ramo.....

Ernesto:io to spezzass a ret e reni nu ram,ma che stai dicendo a cosa ci puo servire un menager....

Luca:per contattare a Silvan,no?

Ernesto:ma quale Silvano mo pensa come tirarmi furi da questo guaio.

Luca:èèè io penso penso ma tu non sei mai contento,poi perchè devo sempre pensare io.

Ernesto:perchè sei stato tu a mettermi in questo guaio dall'inizio tu me ricist fa o guaio,tu me manast e cas ca miezz a sti pazz e tu ce itt a mio suocero ca stev ca e tocca a te e mettere tutt cos a post.

Luca:va bè va bè,nun ce bisogno e se scalda tanto mo te trovo pur a soluzione a chesta cos.

Ernesto:(prende il sachetto e gli lo da)si però pensa camminando cosi mi fai pure un sevizio.

Luca:quale?

Ernesto:Comprami quella collana che piace a Lucia poi vai alla profumeria e compri quel profumo da ottocentomila lire che sta in vetrina.

Luca:e i soldi?

Ernesto:stanno li dentro.

Luca:ma......

Ernesto:vai....!!!!

Luca:e che te incazzi a fare?(esce di scena)

Ernesto:io non ci'a faccio chiu speriamo solo ca o pate e Anna nun trov a via.(si sente la voce di Anna e quella del padre gridare) 

mo l'aggio fernut e ricere.

Don Armando:zitta te a sta zitt a ro sta?(Ernesto fa la parte indiferente)

ah tu stai qua!

Ernesto:buon giorno.....

Don Armando:Ma tu quale buon giorno e buona sera tien pure il coraggio di salutarmi st'omm e.....

Anna:papà no l'assolo stà io lo amo tanto.

Don Armando:ma tu o puo ama a Taranto,a Frosinone a Battipaglia.Ma qua fai chell ca dico io e nun to spus.

Anna:ma è troppo tardi ci siamo gia sposati.

Don Armando:che avete fatto???Ma io mo te spezz tutt l'oss.

(rivolgendosi verso Anna)

Ernesto:dovrete passare prima sul mio cadavere.

Don Armando:ma io non dicevo a essa dicevo a te.(sta quasi per picchiarlo)

Ernesto:ma perchè non volete farmi vivere in pace con vostra figlia?

Don Armando:perchè tu non sei un uomo e poi Annarella mia l'ho promessa ad un altro.

Giovanni:Ernè Ernè!!Don Armando?E che ci fa qua?

Donn Armando:mo chist chi è?Giovanni o surdo?(i due si guardano strano,poi...)weeee carissimo(si abbracciano)

Giovanni:don Armando che ce fat vui ca?

Don Armando:so venut a regola i conti cu stu fetende che se purtai via la tua promessa sposa.

Ernesto:che cosa???

Don Armando:statt zit tu!

Giovanni:don Armando ancora con questa idea?Ma poi chi sa purtat via chist?

Don Armando:la mia Annarella,la tua leggittima moglie.

Ernesto e Anna:Che cosa?????

Giovanni:e a ro sta?

Don Armando:eccola qua a ros e maggio.

Giovanni:(guarda Anna e rimane sorpreso) ma comm chest è?

Don Armando:tu non l'hai mai vista gli'e lo promisi a tuo padre in carcere che te la davo in sposa e ora che è grande te la do.

Giovanni:chesta è?

Don Armando:si propio essa.

Giovanni:e propio a me ma vulit ra sta lucertola?

Don Armando:ma comm non ti piace?

Giovanni:(fa un paio di movimenti e poi parla)non mi piace.

Don Armando:com non ti piace?(arrabiato)

Giovanni:(si coregge)no che avete capito io ho detto non mi pice?Era una domanda.

Don Armando:ah embe ti piace?

Giovanni:ahhhh??

Don Armando:ho detto ti piace?

Giovanni:chi?

Don Armando:comm chi?Mia figlia?

Giovanni:vostra....ah vostra figlia.....certo ..sii..si...ma....

Don Armando:ma che?

Giovanni:ma.....(guarda Ernesto che gesticola)ma è gia sposata con Ernesto.

Don Armando:perchè lo conosci?

Giovanni:(guarda ad Ernesto che dice no)io no!

Don Armando:e come sai che si chiama Ernesto?

Giovanni:chi?

Don Armando:questo.

Giovanni:e....si....

Ernesto:mi conosce di vista chi non ha mai visto Ernesto il netturbino.

Don Armando:non è un problema io sono venuto propio per spezzare le gambe a stu merluzzo....e pe te purtà a mia figlia.

                                       sesta scena(detti indi Filomena)

Don Armando:comunque pure se si sono sposati Anna chiedera il divorzio e te la sposi tu.

Giovanni:a chiii?

Don Armando:non a vuo?

Giovanni:a me a femmena me piace pura chella gia è in cinta.

Don Armando:si stat tu,io te spezz tutt l'ossa.

Ernesto:aiuto....(sta per prenderlo)

Giovanni:no.Non vi scomodate voi me venuta un idea,ci penso io a fargliela pagare a questo fetente.

Don Armando:bravo va buo fammi vedere quello che fai?

Giovanni:no voi andate e portatevi Anna a lui ci penso io.

Don Armando:me ne vaco?Fammi vedere comm o'scann a stu pollastro

Giovanni:no io nun o'scanno,ma ce faccio peggio però voi dovete andare a casa.

Don Armando:va bene me ne vado,ma fa nu bell servizio stistemalo bene a stu disgraziato.Gliam Annarè cammina.

Anna:papà....

Don Armando:cammina aggio ritto.(urlando e scalciando escono di scena)

Ernesto:Anna,Anna non ti preoccupare Anna,Anna......!

Giovanni:oh e te vuo sta ziotto.

Ernesto:Giovanni tu si che sei un amico,ho capito che vuoi fare.

Giovanni:siii

Ernesto:si tu vuoi fare finta di uccidermi,poi vai da don Armando dicendo che sono morto e mi porti Anna con la quale scapperò.Giusto?

Giovanni:(con tono ironico)è!Propio cosi.

Ernesto:allora io mo mi metto a urlare....(si mette a urlare)non mi uccidere....aaaa...aiuto.

Giovanni:Ernè....ma ca allucc a fà?

Ernesto:per rendere la cosa più vera.E riavere Anna.

Giovann:è tu vuoi riavere Anna?

Ernesto:certo,che la rivoglio.

Giovanni:e dammi la tua parte della rapina.

Ernesto:(rimane stupito)come?

Giovanni:non fare il cretino Ernè hai capito.

Ernesto:no io veramente non aggio capito niente.

Giovanni:e allora te lo spiego meglio.Se vuoi dinuovo tua moglie mi devi dare la tua parte della rapina.

Ernesto:ma tu sei uscito pazzo e io che ti credevo un amico...

Giovanni:eee un amico o mariolo non ten amici e se te si accort non song nemmeno sordo.

Ernesto:sei un delinquente!!!!

Giovanni:ladro preferisco,allora che vuoi fare,tu mi dai i soldi e io ti do la lucertola.

Ernesto:quale lucertola?
Giovanni:tua moglie.

Ernesto:(cammina su e giù agitato)che debbo fare ad Anna voglio bene ma mica vale dieci milioni,al massimo dieci mila lire e poi con Lucia come mi metto......ma che sto dicendo prenditi i a mia moglie e dammi i soldi eeee volevo dire prenditi i soldi e dammi...

Giovanni:a lucertola!

Ernesto:è.Quella la.

Giovanni:va bene ora vado da don Armando e ti faccio sapere,intanto dammi i soldi.

Ernesto:si(cerca da pertutto)i soldi...dove li ho messi....

Giovanni:spicciati.

Ernesto:li ho dati a quel deficente....

Giovanni:che stato?

Ernesto:i soldi li ho dati ad un amico per metterli a sicuro.

Giovanni:ho capito non vuoi più tua moglie.

Ernesto:come non la voglio,fai una cosa non andare da don Armando appena trovo questo amico ti porto i soldi,tanto quello qua deve venire.

Giovanni:Ernè io me ne vado ma tu statt accort perchè se mi imbrogli tua molie diventa mia moglie.(esce di scena)

Ernesto:che guaio che guaio,come faccio....

Filomena:permesso...Ernè che è successo?

Ernesto:dove?
Filomena:qui.

Ernesto:non lo so,non so niente.

Filomena:ah non lo sa,allora ve lo dico io.Vostro suocero è venuto qui se portata Anna e il complice della rapina ti vi ha chiesto la vostra parte dei soldi per riaverla giusto?

Ernesto:e voi come lo sapete?

Filomena:non vedete che orecchia rossa che cio,mi avete fatto stare tre ore azeccata a quel muro a sentire speriamo non mi venga l'otite.

Ernesto:nu colpo vessa piglià a vui.Mi raccomando non parlate con nessuno altrimenti sono rovinato.

Filomena:io parlo,io parlo ma per chi mi avete preso,non mi sono mai fatta scappare una parola di bocca.

Ernesto:no!E perchè vi chiamano a caper?

Filomena:(lo guarda strano poi)vabbè forse qualche volta......ma questa è una cosa seria non potrei mai raccontare a nessuno che voi siete un rapinatore curnuto e mazziato.

Ernesto:come faccio.....chesta mo l'ha fernuto e dicere.

Filomena:aspettate,me venuta un idea.

Ernesto:a voi?E che idea sarebbe venuta fuori da voi?

Filomena:un ideona ma ora devo andare vedrete che agiusto tutto.

Ernesto:siii sono convito.(Filomena esce di scena)Mo che o sape sta caper maggia mettere solo na funa'ganno.

                                            settima scena(detto,Vincenzo indi donna Carmela)

Vincenzo:Ernè io sono tornato,mica ci sta quel poliziotto.

Ernesto:hai visto a Luca?!(lo afferra con forza e lo scuote)

Vincenzo:oh calmati no non l'ho visto,ha combinato qualche altra cosa?

Ernesto:no sta'vota song stat io.

Vincenzo:e che altro hai combinato?

Ernesto:non solo rischio di andare in galera,mo pure il padre di Anna ha scoperto dove sto.

Vincenzo:e chi ce l'ha ritt?

Ernesto:secondo te?

Vincenzo:ma allora chill'Luca è propio scem?

Ernesto:aspetta non è finita ti ricordi perchè il padre di Anna non mi voleva far sposare la figlia?

Vincenzo:si perchè diceva ca tu non si buon ne parrostere ne pe frevere.

Ernesto:apparte quello.

Vincenzo:perchè nun tiene ne arte ne pat.

Ernesto:dopo quello.

Vincenzo:non mi ricordo.

Ernesto:mamma...aveva gia promesso Anna ad un altro ti ricordi?

Vincenzo:ah gia.Embé?

Ernesto:comm embè sai a chi l'ha promessa?

Vincenzo:a chi?

Ernesto:a Giovanni o surdo.E mo chillu deliquente me sta ricatanno per avere pure la mia parte dei soldi.

Vincenzo:ma tu che stai dicendo?E tu che hai deciso?

Ernesto:i sold....volevo dire Anna ma non tengo i soldi.

Vincenzo:gia ti speso tutto?

Ernesto:e me spennevo tutto?Ho dato i soldi a Luca per fargli comprare quella collana a Lucia.

Vincenzo:e visto pe mezzo e na femmena bella che cumbinat?

Ernesto:è invece di criticarmi vammi a cercare Luca fai presto.

Vincenzo:no Ernè io non voglio essere complice.

Ernesto:complice in che?

Vincenzo:il ragioniere la se scritto pure il mio nome comp o librett e io tengo paura.

Ernesto:cosi non vui aiutarmi?

Vincenzo:non posso Ernè.Capiscimi io gia sto inguaiato c'è manca solo a galera poi statt buon e sunatur!

Ernesto:aggio capito vatten allora fratello traditore aggio perzo a tutt' quant.

Vincenzo:cia cia Ernè ti porterò le arance e le sigarette.(esce di scena)

Ernesto:va va...o frato carnale e che bello frato ca tengo puozz carè pe tutte e scale.

Donna Carmela:buon giorno Ernè.

Ernesto:ancora.....chi è?Donna Carmè...per piacere non ho ne tempo ne voglia.

Donna Carmela:lo so ma...

Ernesto:che sapete?

Donna Carmela:tutto quanto Ernè.

Ernesto:tutto quanto che cosa...?

Donna Carmela:eee Ernè io sono più grande di voi.So tutto di vostra moglie e della rapina.

Ernesto:chi vi ha detto di mia moglie?Filomena?

Donna Carmela:no che centra Filomena qui i muri sono cosi sottili che le vostre urla le ho sentite pure io.

Ernesto:si donna Carmè ma voi abitate al piano di sotto.

Donna Carmela:e pure i pavimenti sono sottili.Poi della rapina....

Ernesto:quale rapina?(agitato)

Donna Carmela:quella al furgone non lo sapete?

Ernesto:io non so niente.

Donna Carmela:Ernè per piacere non mi fate scema tanto so tutto e ho denunciato io a Giovanni o surd.

Ernesto:voi...!

Donna Carmela:si io.Lo conoscete?

Ernesto:chi io no.Cioè si,vabbè lo conosco però non sapevo fosse un rapinatore.

Donna Carmela:Ernè finiamola di scherzare perchè io ho riconosciuto pure voi.

Ernesto:me.Ma che stete dicendo donna Carmè.....

Donna Carmela:come eravate curioso tremavate sano sano,per poco non vi sparavate sui piedi.

Ernesto:we non offendete.Quella è stata la prima e ultima volta che...(si copre la bocca con le  mani)

Donna Lucia:che.....?

Ernesto:embè....si ero io e mo volete denuciare pure a me?

Donna Carmela:se volevo l'avrei fatto prima.Ma voi siete un buon uomo e tra poco diventerete pure padre perciò non mi sono sentita di denunciare anche voi.

Ernesto:grazie.Ma..a.a..a...a..aaaa.....

Donna Carmela:io ve la vevo detto di lasciare stare donna Lucia che era pericolosa ma non mi avete sentito.E ora visto in che guaio vi trovate?

Ernesto:eee....donna Carmè io vi ringrazio ma non ho tempo per le vostre ramanzine devo trovare una soluzione ora.

Donna Carmè:vabbè non mi prolungo oltre me ne vado però state attento.

Ernesto:grazie ancora.

Donna Carmela:prego prego....(esce di scena)

Ernesto:chesta è venuta solo pe me ricere che sta essa?Bo?Nunn sto capenno  niente chiu.

                                      ottava scena(detto,donna Lucia,Giovanni)                  

                    

Ernesto:mo ce manc solo che o sap o papa,poi o sanno tutt quant ca aggio fatto na rapina pe mezzo e na femmena.

Donna Lucia:Ernesto,mio caro Ernestino....(lo abraccia)come stai?

Ernesto:comm aggia sta....?Na zoza.

Donna Lucia:che c'è stai arrabiato,mi hai comprata la collana e il profumo?

Ernesto:certo che te l'ho comprato.....

Donna Lucia:e perchè non me li dai?Cosi poi ti do un bel bacio?

Ernesto:possibile che tu pensi solo ai regali?

Donna Carmela:perchè ti scaldi tanto?

Ernesto:niente e che sto un po nervoso.

Donna Lucia:e non te la prendere con me se sei un buono a nulla?Allora mi dai la collana?

Ernesto:non c'è l'ho qua!

Donna Lucia:come non c'è l'hai,me l'hai comprata?

Ernesto:per la verità non lo so.Ho mandato un amico a comprartela.

Donna Lucia:ma sei impazzito lo hai detto ad un tuo amico?Ho capito tu non mi vuoi bene.

Ernesto:ma certo che ti voglio bene e solo che questo mio amico non è venuto ancora ma appena viene ti do la collana.

Donna Lucia:e se questo tuo amico scappa coi soli?

Ernesto:è impossibile mica è un delinquente comme a me.

Donna Lucia:tu sei un delinquente?(arrabiata)Tu sei un vigliacco e dillo che non mi hai comprato niente e che mi hai solo usato.Parla!!!Rispunn!!!

Ernesto:(che sta rannichiato su una poltrona)Ma tu che buò???

Giovanni:Ernè io stong ca!

Ernesto:è arrivato a malamente.

Giovanni:we e chi è sta bella figliuola?

Donna Lucia:Ernè ma chi è questo tizio?

Ernesto:nu delinquente.

Giovanni:ah ah Ernè ti ho detto che preferisco ladro.Ci tengo.

Ernesto:scusami tanto.

Giovanni:prego.Ero venuto a vedere se mi avevi preparato i soldi.

Donna Lucia:quali soldi?

Ernesto:già quli soldi?

Giovanni:come quali soldi?Non fare il cretino se ci tieni a tua moglie.

Donna Lucia:ne Ernè quali soldi?

Ernesto:vedi sto fetente qua ha sequestrato mia moglie.

Donna Lucia:disgraziato ma come può farlo gli ridia sua moglie.......

Ernesto:in cambio vuole i soldi che ti debbo comprare la collana.

Donna Lucia:si tenga la moglie tanto Ernesto vuole bene a me.

Giovanni:ah ho capito lei è la tua amante...ma non voglio perdere tempo dammi i soldi(con tono minaccioso).

Ernesto:ma quali soldi circ e te ne j.

Giovanni:ma come te li sei spesi?

Ernesto:ma quale spesi,si non ho avuto manco l'aggio d'e cuntà.

Giovanni:e allora non vuoi darmeli?

Ernesto:comm nun te voglio rà!Mo non li tengo ancora passa domani.Sto stupido e n'amico ancora sadda arritirà.

Giovanni:ho capito Ernè mi vuoi imbrogliare.Mo ti sistemo io,da oggi tua moglie è mia moglie.

Ernesto:(agitato)no non ti voglio imbrogliare e solo.....

Donna Lucia:ho capito tutto.

Giovanni:che capit tu?

Donna Lucia:tu non mi vuoi bene come dici.

Ernesto:Lucia ma che stai dicendo?

Donna Lucia:se tu mi volevi bene avresti rinunciato pure a tua moglie per regalarmi la collana e il profumo.

Ernesto:Lucì a vuo sape a verità?Tu me scucciat ma pe na cullana e nu prufumm io messa guaia,sai che te ric vir a do te ne j.

Donna Lucia:che cosa?Come ti permetti di trattarmi cosi?Me ne vado.E non mi vedrai mai più.

Giovanni:assafa Dio!

Donna Lucia:(lo guarda storto)addio imbecille!

Ernesto:statt buon piccerè.

Giovanni:ma vir nu poch che se pass??

Ernesto:non ci fare caso questa e a casa d'e pazz.

Giovanni:pazz o no io sto sempre aspettanno e sold.

Ernesto:ti ho detto che non c'è li ho.

Giovanni:sta bene allora fra poco quando verrà don Armando annuceremo le mie nozze.

Ernesto:io e nozze te sono in fronte.(si sente la voce di don Armando)

Giovanni:parli d'o Diavolo.

Ernesto:e spuntano e corna e tu si parli natu poco addiventi nu cervo.

                          nona scena(detti,don Armando,Anna indi Filomena e Pasquale)

Don Armando:(entra con Anna)buon giorno.

Giovanni:don Armando buon giorno.

Anna:Ernè...

Ernesto:Annarè...

Don Armando:statt zit tu.Allora Giovà perchè mi hai fatto venire.

Giovanni:vi ho fatto venire.....

Ernesto:signore non gli date retta questo è un delinquente non l' ama a vostra figlia vuole solo farmi un dispetto.

Don Armando:wagliò io per questo lo scelto.Mia figlia non deve amare ma essere rispettata e Giovanni è la persona adatta è infam e mariuolo tutti lo rispettano,invece a te chi ti rispetta nu scupator.

Ernesto:operatore ecologico,operatore....

Don Armando:amm capit.

Ernesto:ma io la amo.

Don Armando:e a noi che ce ne importa figlim adda mangia nun ten bisogno d'ama.

Ernesto:ma.....

Don Armando:we tu me stai scucciann....te sta zitt.Annarè tu lo vuoi a Giovanni come marito?

Anna:mancho se è l'ultimo ommo e stu munno.

Don Armando:va bò tanto te lo domandato co si per sapere.Tu Giovanni

la vuoi a mia figlia.

Giovanni:no.

Don Armando:come no?

Giovanni:volevo dire si,cioè dipende.

Don Armando:dipende e da che?

Giovanni:da lui.

Don Armando:e perchè?

Giovanni:e lui lo sa.

Don Armando:io non ci capisco più niente,mo o rapo a capa e non se ne parla più.

Anna:no...(Armando sta per acchiappare Ernesto quando entra Pasquale con due agenti)

Pasquale:fermi tutti!

Don Armando:chi e stu scem me pare nu gelato.

Pasquale:sono questi due signora?

Filomena:si quello chiatto e quello secco.

Ernesto:o sicc e o chiatto.

Pasquale:ho capito lei è Armando Chiarpentino?

Dono Armando:si..

Pasquale:la dichiaro in arresto insieme a sig Giovanni per la rapina al furgone della posta.

Don Armando:furgone?Quale furgone io non ho rapinato nessun furgone.Giovà?

Giovanni:Don Armà io che ne saccio.....

Pascquale:avremo modo di chiarire in questura.

Don Armando:quale questura?Fatemi sta cuieto,io non sono un rapinatore.

Pasquale:ho una testimone oculare.

Don Armando:e chi è sto oculista?

Pasquale:lei.(idica Filomena)

Giovanni:si stat tu a me riconoscere......mo..te.....(corre verso Filomena Ma viene bloccato da Pasquale)

Pasquale:vedete la reazione del vostro complice.Questa è stata la conferma della vostra colpevolezza.

Don Armando:ma che cosa io sono innocente.

Pasquale:non fate storie andiamo...andiamo....(li spinge fuori scena)Scusate il disturbo e lei signor Ernesto mi scusi se ho dubitato di lei e di suo fratello ora sono pienamente convinto che siete degli onesti cittadini.Buon giorno.

Ernesto:buon giorno a lei.(Pasquale esce di scena salutando col saluto militare)

Filomena:avete visto ho risolto tutto.

Ernesto:e chi lo immaginava,devo ricredermi non siete scema da capo a pere.

Anna:Ernè finalmente possiamo vivere tranquilli.

Ernesto:era pure ora.Annarè dopo tutte sti disanventure che ce so capitate,voless'capi però come vi ha creduto l'agente Pasquale a voi.

Anna:che c'è ne importa l'importante che da ora saremo felici io e te.

Filomena:e donna Lucia?

Anna che ce trase donna Lucia?

Ernesto:(la guarda con gli occhi furiosi)giusto donna Lucia?

Filomena:non gli riparate più le fontane.

Ernesto:da oggi donna Lucia per chelle perdite po chiammà pure un idraulico,io sarò impegnato con mia moglie e mio figlio.

Anna:Ernè sono contenta(l'abraccia)

                                 scena ultima(detti,donna Carmela,Luca indi generale)

Filomena:tutto per merito mio.

Ernesto:che cosa....?

Filomena:siete felici per merito mio.

Ernesto:ma quando mai....

Anna:Ernè....ah ragione,chisa che paliatone avevi se non veniva lei.Grazie.

Filomena:e voi non mi ringraziate?

Ernesto:ma.....

Anna:Ernè non fare il bambino.

Ernesto:(fa un paio di smorfie)grazie.

Donna Carmela:per messo...

Filomena:entrate donna Carmè....

Donna Carmela:ah qua sta pure Anna.

Ernesto:donna Carmè qua e tornato tutto a posto.Fiolomena ha avuto la grande idea di denunciare mio suocero e Giovanni o surd per la rapina al furgone della posta.A proposito come vi è venuta qusta idea?

Filomena:io e donna Carmela avevamo riconosciuto Giovanni o surd e siccome era già ricercato......

Donna Carmela:pure qull'altra questione è risolta?

Ernesto:quale....

Donna Carmela:come quale....come state distratto....quella del piano di sopra.

Ernesto:ahhh....certo ho capito....si...ho capito...si è tutto a posto,ho risolto tutto pure la.

Donna Carmela:sono contenta.Ora sta finalmente tutto a posto.

Anna:quale questione del piano di sopra?

Ernesto:niente Annarè niente.Approposito mo che ci penso non è propio tutto a posto.

Anna:che ci manca?

Ernesto:Luca chisà che fine a fatto?(si sente la voce di Luca)ah oiccann...

Luca:(entra velocemente e urlando)Ernè Ernè....ho comprato la collana per...(viene acchiapato e ammutolito da Ernesto)

Ernesto:Luca ti devi stare zitto.

Luca:ti ho preso la collana.

Anna:e per chi è questa?

Ernesto:questa è...è per.....(pensa poi gli viene un idea)ma è per te mia cara.

Anna:per me?

Ernesto:per chi sennò?Mo finalmente sta d'avvero tutto a posto.

Generale:attenti!!!!

Ernesto:è tornato o mastino.....

Generale:camerata moglie perchè non sta preparando il pranzo?(guarda Ernesto)

Ernesto:salve...

Generale:e lei che ci fa qui?

Ernesto:come che ci faccio questa è casa mia.

Generale:come è casa vostra?

Ernesto:è!

Generale:per Bacco donna ci siamo infiltrati nel fortino nemico.che fortuna.

Donna Carmela:si Andrea si.

Generale:ma non capisci questa è una fortuna.

Ernesto:ma per chi?

Generale:per me.All'arrembaggio......(gli morde la mano)

Ernesto:a nata vot...ah lascia.....

Anna:stacchiamolo(tutti accorrono per staccarli)

Generale:ma perchè mi staccate sempre,fatemelo uccidere.Vieni qua!

Ernesto:ma chist è pazz....(mantenendosi la mano)

Filomena:Ernè vi sito scurdato..questa è la casa d'e pazz!!!

                                 Tra gli eventuali applausi si chiude il sipario

                                         

                                                                     FINE

                                                            in bocca a lupo!!!!!

                                                            e che a Madonna ci accompagni