lorsolideaemagamago |
A COME… |
Commedia musicale |
Guerrino Filippini |
26/09/2009 |
PERSONAGGI.
MAMMA DI LISA
LISA
ANDREA
GIULIA
PAPÀ DI LISA (Agenore)
MAMMA DI LUCA
LUCA
GIUSI
GUARDIA
CAMPANELLINO
I RAGAZZI PERDUTI (BALLETTO)
ATTO I
SCENA 1
La cameretta di Lisa
La scena è una cameretta di una ragazza ed in scena inizialmente non c'è nessuno. Parte la base musicale che è una canzone tipo Hannah Montana. Entra in scena il corpo di ballo. La ballerina del corpo di ballo canta la canzone..... ogni ballerina ha in mano un indumento che utilizza per la coreografia.
Mentre è in corso il balletto entra Lisa con cuffie alle orecchie ed I-POD in mano. Si muove a passo di musica. Verso la fine del pezzo i ballerini gettono gli abiti in aria facendoli cadere in terra. Sulla fine del pezzo si sente una voce.
Canzone d'inizio
NUVOLE DI PLASTICA
Mi
sento un poco strana,
sara’ questa voglia di volare
l’estate e’ vicina , nell’aria
c’e’ odore di liberta’
mi muovo piu’ svelta
mi sembra tutto cosi’ facile
e senza le ali mi alzo
in cielo e volo.
vi lascio laggiu’ volando tra
nuvole di plastica
vi guardo da quassu’
ballando su nuvole di plastica
e’ come un girotondo
e’ come un colpo al cuore
volare per ore
sentirsi lontani dalla realta’
restare sospesi come se fosse un sogno
ma sento che e’ vero e
non ci posso credere
vi lascio laggiu’ volando tra nuvole di
plastica
vi guardo da quassu’
ballando su nuvole di plastica
su di me sento il sole splendere
come se fosse un caldo abbraccio
e’ come un girotondo
e’ come un colpo al cuore
volare per ore sentirsi lontani dalla realta’
vi lascio laggiu’ volando tra nuvole di plastica
vi guardo da quassu’
ballando su nuvole di plastica
MAMMA DI LISA
Lisa
(Lisa non risponde)
Lisaaaaaa
(a voce più alta)
Lisaaaaaaaaaa
(a voce ancora più alta)
Il corpo di ballo esce. Entra la mamma di Lisa. Si avvicina alla figlia, che si è seduta sul letto e muove la testa a suon di musica, gli leva con violenza le cuffie.
MAMMA DI LISA
Ma che diavolo mi vuoi rispondere
(guardando in giro e vedendo il disordine)
oh mio Dio che disordine
(guardando la figlia che è rimasta allibita alla reazione della madre ed al tono alto della voce con cui si è rivolta a lei e si è alzata per dire qualcosa ma la mamma glielo impedisce e parla come una macchinetta)
non è possibile. Ma che macello. Ti pare che è questo il modo di tenere le cose? Guarda tutta sgualcita.
(prendendo in mano un indumento che lascia subito ricadere in terra)
Se si rompe te la devo poi ricomprare.
(sguardo torvo nei confronti della figlia)
dopo facciamo i conti.
Da dietro le quinte si affacciano con timore un ragazzo ed una ragazza.
MAMMA DI LISA
Guarda Lisa che così non può andare avanti. Non sono mica la tua serva.
I DUE RAGAZZI
(con timore avanzando con lentezza)
Pe...permesso
MAMMA DI LISA
A già ci sono Giulia ed Andrea.
La mamma facendo un gesto con le mani del tipo "dopo ne parliamo", esce.
ANDREA
(andando verso Lisa)
Credo che si sia proprio arrabbiata
LISA
Credo di si. Ma poi gli passa.
(rivolgendosi ad entrambi)
Cosa facciamo questo pomeriggio?
GIULIA
Che ne dici se andiamo al parco
ANDREA
(rivolgendosi a Giulia)
No no non mi va e poi possiamo incontrare quella pettegola di Giusi con tutta la combriccola che se ci vede attacca a parlare e non ci molla più.
LISA
(con un sorriso tra il sarcastico e di chi la sa lunga)
Allora non ci resta che andare al centro commerciale
Giulia ed Andrea si guardano negli occhi con un'espressione dubbiosa ed incerta come se avessero timore di qualcosa.
ANDREA E GIULIA
(la voce non è sicura anzi sembra che vorrebbero dire un qualcosa di diverso rispetto a quello che esce dalle loro bocche)
Ok va va bene
LISA
(scatenata ed agitata)
vado al bagno a vestirmi arrivo subito aspettatemi.
Lisa raccoglie in terra degli indumenti. Se li prova e chiede conferma ad Andrea con un gesto della testa. Andrea ad alcuni dice no e Lisa li rigetta in terra. Alla fine sceglie due capi di abbigliamento una maglietta ed una gonna (o un pantalone in base alla stagione) ed esce.
Giulia ed Andrea si guardano in viso
GIULIA
Speriamo bene.
ANDREA
Bene che?
GIULIA
Che non ricominci a fare la solita cosa
ANDREA
Cosa che?
GIULIA
Niente niente.
(cambiando discorso per non dare troppe spiegazioni)
Piuttosto hai fatto i compiti per domani?
ANDREA
Veramente no.
GIULIA
Neanche io. Speriamo che i prof domani non ci interroghino altrimenti.
ANDREA
Quasi quasi faccio sega
GIULIA
(fra se ma in modo che Andrea possa sentire)
Anche volendo non potrei farla. Mi accompagna sempre mio padre. Chissà di cosa avrà paura? Forse che qualcuno durante la strada mi violenti? Abitiamo a due isolati dalla scuola e potrei tranquillamente farmela a piedi.
ANDREA
Cosa dici?
In quel momento entra Lisa ed Andrea fa dei gesti Giulia per dirgli "me lo dici poi"
ANDREA
(mentre entra e facendo dei gesti del tipo ma che dici)
cosa stai dicendo?
LISA
Dai andiamo
(ad alta voce)
Mamma sto uscendo con Andrea e Giulia
I ragazzi velocemente escono. La mamma di Lisa ad alta voce
MAMMA DI LISA
Metti a posto la...
(si sente sbattere la porta)
la stanza
(con voce più bassa)
La mamma di Lisa entra in scena e parte la musica quando rimette a posto gli indumenti delle matrigne. Mentre canta entra in scena il corpo di ballo. I ballerini sono vestiti da topini. La coreografia deve essere sviluppata in modo che il corpo di ballo aiuta a vestire, con gli indumenti in terra, un manichino. Quando il manichino è completamente vestito viene posizionato un cartello con la scritta Lisa.
Canzone la mamma
Guarda
un po’ che disordine c’è qua
Una bomba sembra esplosa in questa stanza
Fuggirei ma mi tocca rassettare
Mentre Lisa tutti i giorni sta in
vacanza
Mutande sparse in terra
Calzino puzzolente
Il pigiama ammalloppato
Non ci si capisce niente
Una cinta senza fibbia
Certe volte fa una rabbia
La sua serva personale
Che pulisce e lava in terra
Che riordina ogni cosa
Che sistema il guardaroba
E ripiega i suoi vestiti
Li stira se sgualciti
Li lava poi li stende
E comunque non si arrende
Anche se il mattino dopo deve
cominciar da capo
Quanta fatica è essere mamma
Anche se non a tempo pieno
Quanto si deve lavorare perché il futuro
sia sereno
Perché la casa sia pulita
E tua figlia ben vestita
Per dare spazio a tutto questo
Senza buttare la tua vita
Mentre la musica sta terminando da dietro le quinte si sente una voce di uomo che grida. Il corpo di ballo porta via il manichino. La mamma di Lisa ha in mano un indumento della ragazza.
PAPÀ DI LISA
Giovanna.
(qualche secondo e poi..)
Giovannnnna dove sei?
MAMMA DI LISA
(sempre urlando)
Sono qui.
PAPÀ DI LISA
Qui dove?
MAMMA DI LISA
In camera di Lisa
Il papà di Lisa entra in scena e vede la moglie con in mano un indumento della figlia che lo sta piegando e mettendolo a posto.
PAPÀ DI LISA
Ma cosa fai?
MAMMA DI LISA
Che faccio? Faccio quello che ogni tanto mi tocca fare. Tua figlia......
PAPÀ DI LISA
Dirai tua figlia.
(sottolineando il tua)
MAMMA DI LISA
(la mamma di Lisa guarda per qualche secondo il marito come se fosse uno scemo poi...)
Senti Agenore Lisa....
PAPÀ DI LISA
Giovanna non cominciare perché altrimenti mi ....
MAMMA DI LISA
Dicevo nostra figlia
(con voce di sopportazione e non facendo finire la frase al marito)
ha preso da te
PAPÀ DI LISA
Hai deciso che dobbiamo nuovamente litigare?
MAMMA DI LISA
Non si può dire che sei un uomo ordinato?
PAPÀ DI LISA
Be diciamo che non sono ordinato ma sono una persona precisa.
MAMMA DI LISA
(rivolgendosi al pubblico)
Si nel lasciare le cose fuori posto. Poi tanto ci sono io.
PAPÀ DI LISA
Cosa stai borbottando?
MAMMA DI LISA
Stavo dicendo che Lisa ha troppe cose e le lascia sempre in giro. Bisogna che gli regali meno cose.
PAPÀ DI LISA
Senti chi parla. Quelle volte che riesci a portarla con te a fare shopping tornate sempre piene di pacchetti.
MAMMA DI LISA
Certo mica vorrai mandarla in giro come una stracciona? A mia figlia io ci tengo.
PAPÀ DI LISA
Si ci tieni....
(con sarcasmo)
MAMMA DI LISA
Che vorresti dire perché vado al circolo a giocare a tennis e qualche volta vado alla sede del partito ad ascoltare quando parla l'onorevole Maurizio?
PAPÀ DI LISA
Sì va bè e poi vorrei vedere chi è questo onorevole Maurizio
MAMMA DI LISA
Maurizio è solo un onorevole e per quanto riguarda il fatto che non sto mai a casa parli proprio tu che non ci sei mai? Neanche la domenica.
I genitori cominciano a cantare ognuno il loro pezzo.
TEMPO
mamma
Sono una donna
impegnata
In linea col progresso della civiltà
Ho molto da fare, da organizzare,
la famiglia aspetterà.
Andrò a quel comizio importante
E subito dopo al circolo a giocar
Politica e shopping
Canasta e poi tennis
Nessuno mi può fermar
E se hai bisogno di un consiglio
Io sarò la prima a sindacar
Di tutti so tutto ma
Che brutto a volte la mia lingua non so frenar
papà
Sono un uomo
impegnato
Un professionista che lavora al top
Senza tregua mai
Io risolvo i guai
E quando torno a casa
È sempre notte.
Coi miei impiegati sull’attenti
Felici di lavorare fino a sera
Cosa vuoi che sia
Se la vita vola via
Io penso solo alla carriera
Non passo molto tempo in famiglia
Ma provvedo tutte le necessità
Vestiti e regali son cose normali
Finchè ho una posizione nella società
insieme
Tempo che non basta mai
Tempo che usi come vuoi
Quando e se ne hai per fare quel che vuoi
Quando e se ne hai per fare ciò che vedi
Quando e se ne hai senza capire in fondo cosa vuoi
Al termine.
PAPÀ DI LISA
Questo, ovviamente, lo faccio per Voi.
(marcando l'ovviamente e rivolgendosi al pubblico)
MAMMA DI LISA
Ma che per noi. Lo fai per te perché preferisci stare in ufficio piuttosto che a casa.
PAPÀ DI LISA
(alzando la voce)
Ma cosa stai dicendo?
MAMMA DI LISA
(con la voce più alta)
La verità
PAPÀ DI LISA
(quasi urlando)
La verità? Cosa dici donna.
I due continuano a litigare ed escano di scena
PAPÀ DI LISA
(i dialoghi devono sfumare mentre escono di scena. Contemporaneamente s'alza la musica di sottofondo)
Ma allora hai proprio deciso che dobbiamo discutere?
MAMMA DI LISA
Dottor Agenore. Mi pare che sei tu che vuoi discutere.
PAPÀ DI LISA
Io io. Non so cosa farei
SCENA 2
La cameretta di Luca
Le luci si affievoliscono fino a spegnersi completamente. Entra il balletto che a passo di danza (base musicale non cantata) cambia la scena aggiungendo qualche poster di qualche ragazza e di qualche complesso giovanile che va per la maggiore - rimane sempre il letto. Sul letto un ragazzo che dorme. La luce è in penombra. Si sente suonare un campanello ed una voce di mamma che parla con la risposta dei ragazzi. Il dialogo è tutto fuori scena i ballerini (ragazze) si bloccano come se fossero marionette.
MAMMA DI LUCA
Ciao Andrea.
ANDREA
Luca?
MAMMA DI LUCA
Luca. Luca dorme come al solito. Dorme sempre. Comunque se vuoi vai a svegliarlo.
La scena si illumina (luce soffusa) sul letto c'è Luca che si agita nel sonno. La musica si alza di volume. Una ballerina mette sulla fronte del ragazzo un cappello da principe azzurro con una piuma.
Il balletto, tutto al femminile, riprende a ballare e la coreografia deve essere come se ci fosse un bello addormentato.
Poco prima della fine del balletto entra anche Andrea che comincia a chiamare sottovoce Luca. Alla fine del balletto una delle ragazze del balletto si avvicina e fa per baciarlo quando Luca comincia a svegliarsi la ragazza si accorge si ferma e scappa insieme a tutto il balletto.
LUCA
Si.. dove sei? Ma sei sparita?
ANDREA
Luca ciao sono io.
LUCA
Andreaaaa stavo facendo un bel sogno. Mi dovevi proprio svegliare?
(Luca parla con disappunto)
ANDREA
(Andrea con voce sommessa)
Be si non ti ricordi che ieri ti ho telefonato?
LUCA
(rimane un attimo pensieroso poi risponde)
A si mi pare. Che cosa dovevi dirmi?
ANDREA
Non ti ricordi proprio nulla?
LUCA
(Luca alza gli occhi al cielo come se stesse pensando. Poi....)
No non mi ricordo.
ANDREA
(con un espressione che lascia chiaramente intendere che deve essere paziente)
Allora ti ho detto che sarei passato questa mattina perché avevo bisogno del tuo aiuto. Ti ho anche detto che sarebbero venute qui anche Giulia e Giusi.
LUCA
(Luca salta giù dal letto e comincia ad agitarsi. Raccoglie gli indumenti che sono in terra e quelli su una sedia messi alla rinfusa. Li butta dietro alle quinte come se fosse un armadio)
Giusi? Presto devo mettere in ordine. Tu apri quella finestra.
(Andrea fa il gesto di aprire le finestre e la luce aumenta di intensità)
Giusi viene qui? Oh mio Dio
(toccandosi la testa e scuotendola. Poi si guarda)
Ma ma sono ancora in pigiama. Devo vestirmi. Oddio che mi metto?
ANDREA
Luca
(Luca fa su e giù per la stanza)
Luca ti vuoi fermare
(Luca continua ad agitarsi)
Insomma ti vuoi fermare
(Andrea lo blocca)
Siediti.
(fa mettere Luca seduto sul letto)
Stai calmo ed ascoltami
LUCA
Si si sono calmo
ANDREA
Allora
(Andrea si interrompe aspetta un attimo con un'espressione di chi sta riflettendo)
Ma scusa mica per caso sarai innamorato di Giusi?
LUCA
(con un espressione da deficiente e da chi è meravigliato della domanda)
Ioooo? Certo che no. Ma ti pare che io posso innamorarmi di Giusi?
(silenzio per alcuni istanti. Luca abbassa gli occhi)
Sì
ANDREA
Si cosa?
LUCA
Sì. Che è un peccato?
ANDREA
Non ci posso credere. Ma non mi hai mai detto niente.
LUCA
Be sai.....
(espressione da timidone)
ANDREA
Va be ne parliamo poi. Tra poco arriveranno le nostre amiche. Vestiti che appena arrivano ti spieghiamo il problema e poi usciamo.
LUCA
Si ma di che dobbiamo parlare?
ANDREA
Non di che ma di chi.
LUCA
Allora di chi?
ANDREA
Lisa
LUCA
Ma Lisa
(ammiccando e non completando la frase)
ANDREA
(alzando la voce ed indicando la porta)
Vatti a vestire che tra poco sono qua.
Luca esce. Andrea gira nella stanza poi si ferma. L'aspetto è pensieroso. Lentamente, una per volta entrano in scena le ballerine mentre sale il volume della musica.Luca entra in scena ed è illuminato solo lui. Mentre si veste comincia a cantare "Sarà Amore".
Sarà Amore?
Cosa mi succede
Sento dentro qualche cosa che
Non so definire
Ma mi viene da sorridere
Qualcosa dentro me che mi attira a lei
Forse il suo nome
Sarà “Amore”?
Perché ci tengo tanto
Che non faccia pazzie
Che non si perda in un mare di bugie
Non so come ma devo convincerla a restare
Ora che ho capito non voglio lasciarla andare
Ora che dentro me
Posso sentirlo battere
Il suo piccolo dolce cuore
Forse il suo nome
Sarà…
Amore
Al termine, una per volta le ballerine escono e si sente suonare la porta. Dopo pochi istanti entrano Giusi e Giulia. All'unisono salutano Andrea.
GIULIA E GIUSI
Ciao Andrea
(si guardano intorno come per cercare qualcuno)
ANDREA
Ciao Ragazze
GIULIA
Hai spiegato a Luca.....
(sulla parola Luca interviene Giusi)
GIUSI
Ma dov'è?
ANDREA
Non gli ho spiegato niente perché quando sono arrivato ancora dormiva.
GIULIA
Ancora dormiva?
(con voce incredula)
Ma sono le due del pomeriggio.
ANDREA
Se non l'avessi svegliato io credo che avrebbe dormito fino a domani.
In quel momento entra Luca.
LUCA
Eccomi sono......
(come vede le due ragazze incomincia a fissare Giusi e si blocca e balbetta)
c... c.... cia....ooooo si.. sie...te già qua?
GIUSI
(con occhi dolci)
Ciao Luca
GIULIA
Dai un po che ti dobbiamo spiegare cosa ci è successo l'altro ieri. Abbiamo bisogno di te
(questo dialogo avviene mentre Giulia si frappone tra Luca e Giusi che erano rimasti come due ebeti a guardarsi)
Dai Andrea spiega tutto.
ANDREA
L'altro ieri siamo andati con Lisa al centro commerciale.
LUCA
Si vi ho visti passare
GIULIA
Come non dormivi?
(Luca fa uno sberleffo a Giulia)
ANDREA
Dicevo siamo andati al centro commerciale e siamo entrati al grande magazzino. Non volevamo comprare nulla solo vedere.
GIULIA
Ad un certo punto abbiamo deciso di uscire e di andare al bar a prenderci qualcosa. Luisa era davanti a noi perché ci eravamo fermati un attimo a vedere un telefonino in una vetrina.
ANDREA
Luisa è uscita e si è messo a suonare il rilevatore di metalli. Abbiamo alzato gli occhi e l'abbiamo vista correre con dietro una di quelle guardie private che ci sono nei grandi magazzini.
GIULIA
Il peggio è che una commessa urlava dicendo che non era sola e che con lei c'erano anche altri ragazzi. Pensa ci hanno presi e perquisiti come se fossimo stati dei ladri.
ANDREA
Ma non avevamo nulla. Ci hanno chiesto se la conoscevamo e che avrebbero detto tutto ai nostri genitori.
LUCA
E voi che avete fatto?
ANDREA
Abbiamo negato.
GIULIA
Come stavo dicendo, mentre noi eravamo trattenuti, uno della vigilanza si è messo a rincorre Lisa.
Mentre i ragazzi parlano (sono posizionati sulla parte anteriore del palcoscenico)sullo sfondo si illumina il retro del telo in modo da vedere le ombre(con passo da film muto) entra Lisa che è rincorsa da un vigile. I movimenti devono essere effettuati seguendo la musica (tango) Lisa ed il vigile entrano ed escono a più riprese dal palcoscenico. Durante una delle entrate, mentre Lisa è da sola getta un oggetto dentro un cestino della spazzatura. Contemporaneamente di sottofondo, mentre la pantomima dell'inseguimento continua, inizia un tango. Il dialogo deve essere fatto in modo che la recitazione sia priva di espressione. I personaggi al termine della battuta si devono fermare come fossero manichini.
Lisa ed il vigile rimangono ombre. La musica si abbassa di volume. Tutti i dialoghi sono in realtà la coscienza dei ragazzi che rivivono certi attimi in modo freddo e distaccato. Si pongono delle domande e si danno delle risposte. Domande e risposte interiori.
GIULIA
Il vigile poi l'ha raggiunta e l'ha cominciata a perquisire
(Lisa ed il vigile iniziano a ballare un tango sempre da dietro il telo. La musica aumenta di intensità le ombre ballano. Poi lentamente il vigile esce sulle note del tango che sfumano. In scena, dietro il telo bianco, si vede solo l'ombra di Lisa ferma immobile/o che dondola)
LUCA
ed allora?
Buio totale. Illuminata solo Lisa.
LISA
(voce atona inespressiva)
Poi mi ha perquisito. Ha cercato dentro la borsetta. Ma non ha trovato nulla. Certo che non ha trovato nulla. Avevo buttato l'oggetto che avevo preso dentro il cestino.
ANDREA E GIULIA
(insieme anche loro con voce inespressiva ed atona. La luce si spegne su Lisa ed illumina loro)
ma cosa avevi preso?
LISA
(la luce che illuminava Andrea e Giulia si spegne e si accende quella su Lisa che continua a parlare sempre in modo inespressivo)
Avevo preso uno smalto per le unghie. No non chiedetemi perché l'ho fatto. L'ho fatto e basta. L'ho fatto come tante altre volte. Potevo comprarlo? certo che potevo comprarlo ma non sarebbe stata la stessa cosa. Allora perché l'ho fatto?
(alcuni istanti di silenzio poi)
Forse l'ho fatto per dispetto
ANDREA E GIULIA
Per dispetto? Un dispetto a chi?
LISA
Forse non è per dispetto. Forse è per provare un'emozione forte. Sapete la stessa che si prova sulle montagne russe quando la cabina improvvisamente scende a capofitto ed il cuore arriva in gola.
(altro silenzio)
o......o forse no.
Si spengono le luci dietro il telo. Lisa esce. Le luci sul palcoscenico aumentano di intensità.
LUCA
Ma .... ma ....no non ci posso credere
ANDREA
Veramente anche noi non ci possiamo credere. La cosa peggiore è che poi Luisa non è nemmeno andata a riprendere la cosa che aveva buttato via.
LUCA
Ma cosa aveva buttato via.
GIULIA
Eccolo
(tira fuori lo smalto per le unghie)
e..... non ne aveva nemmeno bisogno. A casa lo aveva uguale
LUCA
Ma allora perché lo ha fatto?
ANDREA
Non lo sappiamo ma visto che siamo suoi amici credo che sia necessario scoprirlo.
LUCA
Certo andiamo.
(Luca uscendo prende per mano Giusi che si ferma. Strizza l'occhio al pubblico e si fa tirare da Luca)
SCENA 3
Le luci si spengono gli stessi attori provvedono al cambio di scena mentre parte la base musicale dell'Isola che non c'è (Fuggire). Il corpo di ballo, a passo di danza, allestisce la scena.
Fuggire
Come vorrei
fuggire dal mondo
Scappare da tutti i problemi
Da chi mi dice cosa devo fare
E crede di sapere tutto di me
Da chi anticipa i miei desideri
E così distrugge i miei sogni
E mi lascia senza nulla
In cui sperare
Se questo è proprio ciò che vuoi
Se sei disposta a rischiare
Se hai la forza di lottare
Di non lasciarti andare
Io sarò al tuo fianco
Nel volo che ci condurrà
In un luogo in cui la fantasia è
realtà
Fuggire fuggire in un mondo fantastico
Fuggire fuggire in un’isola lontana
Fuggire fuggire in un posto dentro te
Nell’isola che non c’è
Un posto dove nulla è scontato
Bisogna darsi da fare
Sei tu che decidi
E non qualcun altro
La strada da imboccare
E scopriremo insieme il tempo e i
suoi perché
Nell’isola che non c’è
Fuggire fuggire in un mondo fantastico
Fuggire fuggire in un’isola lontana
Fuggire fuggire in un posto dentro te
Nell’isola che non c’è…
TUTTI
È un’isola di fantasia che
Ti accoglierà quando sei triste
È un’isola senza dolore perché c’è
chi ti è vicino
Un amico a cui confidare i segreti
Con cui fare grandi progetti
È un’isola che non c’è…
Fuggire fuggire nell’isola che non c’è
Fuggire fuggire nell’isola che non c’è.
Il parco ovvero l'isola che non c'è
Si fa luce entrano Lisa da una parte ed Andrea dall'altra (vestiti rispettivamente da Wendy e Peter Pan). Cantano da lontano l'Isola che non c'è. Quando Andrea attacca il suo pezzo va verso Lisa e la prende per mano Lisa ed insieme cantano l'intera canzone.
La canzone è accompagnata dal balletto. I ballerini sono vestiti come i ragazzi perduti di oggi (qualcuno con vestiti firmati, qualcun altro da punk, altri con jeans tutti rotti, altri con la pancia di fuori che mostrano in modo visibile dei tatuaggi, etc. .
Al termine della canzone i ballerini si siedono in terra mentre Andrea e Lisa escono. In scena entrano Luca, Giulia e Giusi (che si tengono sempre per mano e Giusi nel seguire Luca sospira ed ha gli occhi sognanti).
GIUSI
(sospirando e guardando languida Luca)
Ma Andrea e Lisa?
LUCA
Andrea è andata a rapirla a casa.
GIUSI
Certo non sarà facile parlargli. Speriamo che non la prenda male.
GIULIA
Zitti eccoli
Entrano Andrea e Lisa. Il loro abbigliamento è ancora quello di Peter Pan e di Wendy
LISA
(entrando per prima in scena)
Che diavolo mi hai quasi rapida e....
(mentre entra anche Andrea si guarda intorno, passa fra i bambini perduti, si ferma fissa negli occhi Giulia, da uno sguardo a Luca ed a Giusi poi si volta verso Andrea)
ma che è questa sceneggiata?
ANDREA
Lisa sai .... non so come dirtelo ma vedi l'altro giorno
GIULIA
Ci hai messo in difficoltà. Anzi no veramente a momenti ci portavano al commissariato come tuoi complici.
LISA
La colpa mica era la Vostra.
(con voce acida)
GIUSI
Si ma a te....
LISA
(fa spallucce)
Che vi importa di quello che faccio. A voi non vi avrebbero comunque fatto nulla.
ANDREA
Sì è vero. Non ci avrebbero fatto nulla ma a te qualcosa avrebbero fatto.
LISA
che vi importa.
(alzando la voce e guardando tutti)
GIULIA
E poi nulla? Intanto sarebbero dovuti venire i nostri rispettivi genitori a riprenderci.
(pausa e con un tono diverso di voce)
Sicuramente uno schiaffone me lo sarei preso
(a questa cosa annuisce anche Andrea)
LUCA
Giusta considerazione Giulia ma la cosa più importante non è quello che Vi avrebbero fatto i genitori. La cosa che invece ci importa di più ed è il motivo per cui siamo qui sei tu. Vedi Lisa, per noi, sei una importante. Direi importantissima. Cosa credi.
(con dolcezza e pazienza)
GIUSI
(guarda Luca e a bassa voce verso il pubblico)
Che uomo
(poi si rivolge a Lisa)
Ma perché lo fai?
Attimi di silenzio. Lacrime sul volto di Lisa che comincia a cantare la canzone Noia.
noia
Lisa
Questo paese è così
Non c’è nulla da fare
Amici in piazza e poi
Tutti insieme al bar
Su muretto a che fare
A parlare di niente
Sempre le stesse cose
La scuola casa e voi
Mamma papà mi dai
Papà
Quello che vuoi ti do
Lisa
Così ogni cosa io ho
E nessun sogno resta
Sognare la città
Tante nuove emozioni
Grandi cose da fare
Desiderare qualcosa
Ed ottenerla mai
Non sempre tutti si
Poi riprende il dialogo.
LISA
Ecco la noia. La mia vita la vedo come un niente ho un vuoto dentro di me.
(si ferma rimane un attimo pensierosa)
ma, poi, a voi di me che ve ne frega.
GIULIA
Ancora. A noi ce ne frega altrimenti non saremmo qui. Non credi? Ma poi immagina se lo venissero a sapere i tuoi genitori.
LISA
Si i miei genitori. Pensate che avrebbero tempo per me?
Si sente un vociare entra una guardia e dietro i genitori di Lisa.
GUARDIA
Eccola e lei.
Tutti i ragazzi si fanno intorno a Lisa per difenderla.
PAPÀ DI LISA
Ma lei è sicuro? Cosa aveva preso?
GUARDIA
Non lo sappiamo perché non abbiamo trovato il corpo del reato.
PAPÀ DI LISA
Senta senza prove non può accusarla. Mi ha solo fatto perdere tempo. Io
(marcando l'io)
Io e mia moglie abbiamo impegni importanti. Sa dobbiamo uscire questa sera e ci dobbiamo preparare
(gesticolando imita che devono cambiarsi d'abito)
MAMMA DI LISA
Dobbiamo uscire anche questa sera? Ma Lisa?
PAPÀ DI LISA
Ormai è grande mica è una bambina. Per mangiare si arrangerà. Poi lo facciamo anche per lei no? Se il direttore mi promuove mi aumenta pure lo stipendio e quindi gli possiamo dare molto di più
MAMMA DI LISA
Di più cosa?
LISA
Ecco di più cosa? Forse i soldi? Così posso comprarmi uno smalto in più o un rossetto? Oppure un vestito? Ma cosa volete che gliene importi di me. Loro pensano solo a se stessi. La casa bella. Invitare il direttore di papà. Il tè con le amiche di mamma. Andare a cena fuori con le loro persone importanti. Parlare di politica. Solo qualche volta mi coinvolgono. Ma per un aiuto a fare spesa. Oppure quando si sentono in colpa.....Cosa Vuoi Lisa?
(scimmiottando ora la mamma ed ora il papà)
Un vestito? Guarda guarda quanto è bello quello. Non ti piace? Oh hai visto quel braccialetto? Lo Vuoi?
ANDREA
Ma non hai provato a.....
LISA
Parlare?
(Andrea fa un cenno di assenso con la testa)
Ho provato credete. Sapete quale è stata la risposta?
PAPÀ DI LISA
Ti diamo tutto. Tutto ciò che desideri. Ti mandiamo a scuola, ti compriamo i libri. L'estate andiamo in vacanza in montagna.
MAMMA DI LISA
ed anche al mare. E ti facciamo fare quello che vuoi.
Tutti i ragazzi perduti fanno un cenno di assenso con la testa ed insieme
tutti i personaggi
Ma cosa ti manca?
Lisa comincia a cantare la canzone "quel che voglio".
Quel che voglio
Come potrò imparare a
vivere
Se l’amore non è che un oggetto da dare
Quando non sapete più cosa fare
Ascoltate ciò che ho da dire
Non lasciate che i
sogni tutti i sogni che ho
si riducano a un dono ottenuto e mai chiesto
Combattiamo a parole
Raccontiamoci al sole
Di una vetta per cui
voglio lottare
Ascoltare e non regalare
Parlare parlare offrendo amore
Una carezza ed un bacio
Un consiglio
speciale
È tutto ciò che desidero avere
Se la vita è una strada su cui dobbiamo viaggiare
Se un amico è
qualcuno che cammina con te
Quel che voglio da voi è sapere com’è
Voi che avete viaggiato più a lungo di me
E se questo vuol dire
Combattere ancora,
accettare dei no
Fare presto la sera
Fate scegliere a me
Se ne vale la pena
Ho bisogno di voi per
capire la vita
Ascoltare e non regalare
Parlare, parlare offrendo amore
Una carezza od un bacio
Come un gesto normale
È tutto ciò che desidero avere
Al termine della canzone.
LISA
Ecco. Quello che voglio. I loro no sono solo quando ho voglia di parlare di me. Vorrei anche dei no quando chiedo cose impossibili e dei si quando ho bisogno di coccole, di sentire qualcuno vicino, di poter confidarmi,
(pausa)
di essere compresa
PAPÀ DI LISA
Ora non ho tempo. Ne parliamo più tardi?
MAMMA DI LISA
Ma proprio ora che vado di fretta? Senti domani....
LISA
Ma non c'è domani.
Penombra su tutti i personaggi. Rimangono illuminati solo i genitori e Lisa. Tutti gli altri personaggi rimangono immobili.
MAMMA DI LISA
Quanti no mi
hanno detto i miei genitori.
Perchè no? già perchè no? Quando avevo la sua età me lo sono chiesto tante
volte.
Perché no? Mamma e papà rispondevano. “Perché no e basta.”. Se mi andava bene,
la spiegazione era “non puoi capire sei piccola”. Si… poi sono cresciuta …avevo
compiuto la maggiore età e vivevo ancora a casa ma la risposta era sempre la
stessa “no, è così e basta. In questa casa le regole sono queste”. Quando
volevo uscire la sera la risposta era automatica “devi rientrare entro le nove”
e… non c’erano “ma papà” o “dai mamma”. Era così e basta. Quando andava
bene, ma erano casi veramente eccezionali potevo rientrare prima di mezzanotte
(qualche attimo di silenzio). Ovviamente c’era mio fratello con me che
controllava che non mi succedesse nulla.
Quando poi è arrivato lui (indica con il dito Agenore) i tempi si sono
ristretti. “A casa prima di cena”.
Non parliamo poi quando volevo truccarmi oppure quando volevo mettermi la
minigonna. “Sei una ragazza di buona famiglia. Non sei una di quelle…” diceva
papà.
Ma … ma che male c’è? “ è male e basta!!!”. Se poi insistevo volava un ceffone
che mi lasciava la guancia rossa per alcuni giorni. E... e, lo schiaffone, mi è
arrivato anche quando ormai avevo 24 anni e lavoravo. Ero andata a fare spesa e
mi ero comprata un completino…
PAPÀ DI LISA
(rivolgendosi al pubblico )
Me lo ricordo bene quando è uscita dal camerino era uno schianto. Una gonna (fa il gesto dell’altezza delle gonne) ed una maglietta…
(facendo il gesto che era molto attillata)
MAMMA DI LISA
Dicevo sono entrata a casa e appena mi ha visto mia madre si è messa ad urlare che ero una donnaccia. Ha preso la scopa e con il manico ha cominciato a corrermi dietro cercando di menarmi sul fondo schiena (un attimo di silenzio). Ma… ma ..che male c’era? (un altro attimo di silenzio la mamma guarda in alto come per riflettere poi riprende il monologo) Quando Lisa mi ha chiesto la stessa cosa … ho pensato a tante cose. Al fatto che in quel modo poteva attirare gli sguardi degli uomini e che non tutti sono onesti. Sapete ai giorni d’oggi mica era come ieri. In televisione se ne sentono di tutti i colori. Poi con tutti questi extracomunitari.
PAPÀ DI LISA
Si questo vale per Lisa e non credo valesse per te.
MAMMA DI LISA
E perché?
PAPÀ DI LISA
E tu eri già eri fidanzata con me.. no?
MAMMA DI LISA
Si
perché tu a cosa pensavi quando mi sono vestita in quel modo? Di
extracomunitari ce ne erano pochi ma di uomini che pensavano ad una sola cosa
c’erano anche allora. Non credi?
(Agenore si volta dall’altra parte senza dare risposte e mettendosi un dito
nel colletto come per allargarlo e facendo gesti con la testa ). E poi ho
pensato che qualcuno poteva credere che Lisa fosse una ragazza dai
facili costumi. Invece non lo è. È una brava ragazza che si veste come tutti i
ragazzi di oggi. Perché negarle questa cosa?
PAPÀ DI LISA
Già magari avrebbe fatto come te.
MAMMA DI LISA
Cioè?
PAPÀ DI LISA
Non ti ricordi che quando uscivi ti andavi a cambiare a casa della tua amica e ti mettevi i vestiti che volevi e ti truccavi? Non per questo passavi per una di quelle.
MAMMA DI LISA
È vero. E non mi è mai successo niente. È per questo che poi a Lisa non ho saputo dire di no. Anche se i tempi, rispetto a ieri, sono molto diversi.
PAPÀ DI LISA
Si è vero e poi una differenza c’è.
MAMMA DI LISA
Quale?
PAPÀ DI LISA
Eravamo figli e non genitori
MAMMA DI LISA
È vero. Questa è la differenza vera. Pensando al mio passato…
PAPÀ DI LISA
Al nostro passato.
MAMMA DI LISA
Pensando al mio passato ho sempre represso le paure che avevo per quello che chiedeva Lisa ed a tutte le richieste ho sempre detto si. Il timore che potesse succederle qualcosa, i dubbi che mi nascevano nel concederle certe libertà le mantenevo dentro di me.
PAPÀ DI LISA
E per non farle capire nulla prevenivamo le sue richieste donandole tutto di più.
LISA
Ma siete sicuri che era quello che volevo? (urlando verso i genitori perché arrabbiata per come si sono comportati. L’urlo di Lisa deve apparire come uno sfogo interiore. I genitori non si scompongono minimamente e non la guardano continuano nel loro ragionamento.)
PAPÀ DI LISA
Anche perché volevamo che non le mancasse nulla e che non dovesse fare confronti con i suoi amici, con i suoi compagni di scuola.
MAMMA DI LISA
Perché donandole tutto credevamo di poter fare comunque quello che volevamo come se nostra figlia non ci fosse. Tanto avevamo dimostrato che le volevamo bene. ..(un attimo di pausa) con gli oggetti, o facendole fare quello che voleva. Noi però eravamo lontani anni luce da lei. Eravamo presi dal nostro egoismo.
PAPÀ DI LISA
Per me non era così (con voce stentorea).
MAMMA DI LISA
Diciamo, allora, che tu le davi tutto per fare bella figura nei confronti dei tuoi colleghi di ufficio e degli amici. Paura di apparire spilorcio nei confronti della figlia… Agenore? (con voce sarcastica nei confronti del marito)
PAPÀ DI LISA
Si… e tu delle tue amiche. Hai deciso di litigare?
MAMMA DI LISA
No. Credo però che dovremmo riflettere anche sul fatto che comportandoci come ci siamo comportati era tutto più facile. Credo che in questo modo abbiamo delegato il compito di essere genitori, capaci di educare e di donare amore.
PAPÀ DI LISA
(Agenore rimane pensieroso per alcuni istanti) Riflettendoci credo che l’abbiamo fatto anche per egoismo. Per una nostra autonomia. In realtà il fatto di essere genitori era una costrizione che ci limitava nei movimenti. Sembrava che non eravamo più noi.
MAMMA DI LISA
Ricordi quando avevamo la sua età? Ricordi crescendo le conquiste fatte di volta in volta?
PAPÀ DI LISA
L’aver desiderato una cosa, sognata ed averla, alla fine, conquistata?
MAMMA DI LISA
Cosa vuoi dire Agenore? (con espressione interrogativa e curiosa allo stesso tempo ma consapevole di quello che avrebbe detto il marito)
PAPÀ DI LISA
Qualsiasi cosa avessimo desiderato, ricordi? Non ci veniva data immediatamente. Anzi più la desideravamo e più dovevamo aspettare
MAMMA DI LISA
È vero e che felicità quando finalmente l’avevamo. Era una vera conquista. Ai nostri genitori brillavano gli occhi quando ce la donavano e noi li abbracciavamo contenti di aver ottenuto l’oggetto del desiderio tanto bramato e sognato. E quando invece non potevano accontentarci comunque li sentivamo vicini e percepivamo il loro amore.
Si accendono tutte le luci tutti i personaggi anche i ragazzi perduti riprendono a muoversi ed a guardarsi
LISA
Già la felicità.
Cosa è la felicità? Cosa è il desiderio? Non so cosa sia il desiderato.
PAPÀ DI LISA
Allora il desiderio è … Sai quando tu vorresti una cosa
LISA
(guarda il padre con lo sguardo di chi non capisce)
PAPÀ DI LISA
Insomma si .. vediamo. C’è qualcosa che ti piacerebbe avere?
LISA
Il motorino
PAPÀ DI LISA
O bè il prossimo mese te lo compriamo te lo abbiamo già detto?
LISA
Allora cosa è il desiderio?
PAPÀ DI LISA
Il desiderio del motorino no.
LISA
Ma non mi hai detto che il mese prossimo me lo prendi?
MAMMA DI LISA
Agenore... (con voce di chi non è stata messa al corrente preventivamente) … te lo abbiamo detto?
canzone il motorello
IL MOTORELLO
Mamma
Quel che voglio io non è quel che vuoi tu
Ti devi rassegnare a non andarci su
È veramente troppo per il mio cuor
Pensarti tutta sola su quel coso lì
Ho bisogno che
Tu mi dia un perché
Questa volta no
Non ti seguirò
Lisa
Tutti i miei amici lo hanno avuto già
I loro genitori non sono come te
Ti prego cambia idea e non dire no
Così il mio papà me lo comprerà
Rit. Mamma e Lisa
Ho bisogno che
Tu mi dia un perché
Questa volta no
Non ti seguirò
Mamma
Quel che voglio io non è quel che vuoi tu
Lisa
I loro genitori non sono come te
Mamma
È veramente troppo per il mio cuor
Lisa
Ti prego cambia idea e non dire no.
Tutte e due
Ho bisogno che
Tu mi dia un perché
Mamma
Questa volta no non ti seguirò
Lisa contemporaneamente alla mamma
Questa volta si dimmi di si
MAMMA DI LISA
Questa volta no. Niente motorello
PAPÀ DI LISA
ed io invece ti dico di si!
MAMMA DI LISA
Agenore!
(con fare risolutivo e stentoreo)
Quando dico no è no.
PAPÀ DI LISA
ma cosa credi...
LISA
Ecco ricominciano a litigare. Non credo che potranno mai capirmi.
TUTTI I PERSONAGGI
Ma perché invece non ne parli con noi.
LISA
ed a voi che ve ne frega?
ANDREA
Per noi tu sei una persona importante.
LISA
Per noi?
ANDREA
Si per .....
(Andrea abbassa la voce e quasi sussurra)
per noi... per me.
LISA
(meravigliata, commossa)
per...noi per te. Perché?
LUCA
perché l'A....
GIUSI
(interrompendo Luca)
è fondamentale, importante, è....
LISA
Zitta. A come?
LUCA
A come amicizia. Che amico sarei se non mi preoccupassi di te. Se non mi interessassi dei tuoi problemi. Se i tuoi problemi non fossero anche i miei.
GIULIA
Mica solo i problemi anche le gioie. Se non condividessi con te i momenti di felicità. O i dubbi, le speranze.
GIUSI
Insieme cercare una soluzione e magari trovare un modo per superare la difficoltà.
(guardando Andrea e facendo un cenno con la testa)
Dai diglielo.
ANDREA
Si poi vedi insomma c'è anche un'altra A..
LISA
Si quale?
Tutti i personaggi si voltano verso Andrea che fa un gesto come se non importasse .I personaggi con i gesti lo incitano a parlare
ANDREA
A come...
(a bassa voce quasi sussurrando)
amore
I genitori guardano esterrefatti Andrea
LISA
Che hai detto
ANDREA
(sempre sussurrando)
amore
LISA
Non sento.
GIULIA
Non fare la scema mica sei sorda.
(urlando)
Amore.
Si spengono le luci.
VOCE DI LISA
Forse questa è l'Isola che non c'è?
Si spengono tutte le luci rimangono inquadrati solo il papà e la mamma di Lisa che si siedono su una panchina.
Entra in scena una ragazza paffutella con delle alucce. E' campanellino. Campanellino butta la sua polverina magica sui genitori che fino a quel momento avevano continuato a discutere (campanellino può essere anche un adulto).
PAPÀ DI LISA
Ti ricordi quando ti ho fatto la dichiarazione? Eravamo in questo parco.
MAMMA DI LISA
Come posso dimenticarlo?
(cambiando espressione e con aria trasognata)
Non sapevi come dirmelo balbettavi. Ricordi?
(guarda il marito)
Poi ti sei avvicinato e......
(qualche istante di pausa)
Il marito si avvicina alla moglie e compie lo stesso gesto che aveva fatto tanti anni prima.
Da un bacio sulla guancia alla moglie dice
PAPÀ DI LISA
Ti amo
MAMMA DI LISA
Si però allora sei scappato. Ti sono dovuta correre a presso e gridarti.
(pausa)
Anche io
I genitori ormai con un'altra espressione si guardano negli occhi e si prendono per mano avvicinandosi alla figlia.
MAMMA DI LISA
Oltre amicizia ed affetto c'è anche amore.
PAPÀ DI LISA
Anche a...
MAMMA DI LISA
Agenore.
VOCE DI TUTTI
Questa è la realtà. Basta crederci
Si accendono le luci. Tutti i personaggi sono in scena e la musica è quella dell'Isola che non c'è. Lisa ed Andrea, cantando insieme a tutti, si tengono per mano e sul finale tentano di darsi un bacio ma il papà e la mamma di Lisa (che durante il balletto si sono portati vicino ai ragazzi) gli danno un occhiataccia e con la testa accennano ad un no perché non è il caso.
GRAN FINALE.
FUGGIRE
Come vorrei fuggire dal mondo
Scappare da tutti i problemi
Da chi mi dice cosa devo fare
E crede di sapere tutto di me
Da chi anticipa i miei desideri
E così distrugge i miei sogni
E mi lascia senza nulla
In cui sperare
Se questo è proprio ciò che vuoi
Se sei disposta a rischiare
Se hai la forza di lottare
Di non lasciarti andare
Io sarò al tuo fianco
Nel volo che ci condurrà
In un luogo in cui la fantasia è
realtà
Fuggire fuggire in un mondo fantastico
Fuggire fuggire in un’isola lontana
Fuggire fuggire in un posto dentro te
Nell’isola che non c’è
Un posto dove nulla è scontato
Bisogna darsi da fare
Sei tu che decidi
E non qualcun altro
La strada da imboccare
E scopriremo insieme il tempo e i
suoi perché
Nell’isola che non c’è
Fuggire fuggire in un mondo fantastico
Fuggire fuggire in un’isola lontana
Fuggire fuggire in un posto dentro te
Nell’isola che non c’è…
Finale di fuggire (parlato)
Fuggire e rifugiarsi in un mondo di fantasia
è solo una soluzione transitoria
una soluzione per ricaricarci nello spirito
e per accumulare coraggio,
Il nostro è un mondo reale e fuggire
È tradire Il senso stesso della vita.
Le difficoltà possono essere superate perché...
Vicino hai sempre qualcuno che è con te
Qualcuno che ti ama,
ti consiglia,
ti sostiene
e ti guida.
Questo qualcuno è…
CANTATO
Restare restare in questo mondo reale
Restare restare e non fuggire più
Restare restare in un posto accanto a te
Nell’isola che ora c’è
Sono disponibili le canzoni e le basi musicali della commedia previo invio, da parte di chi è interessato, di un cd vergine, un francobollo ed una busta per spedizione . L’indirizzo è Associazione L’orso l’idea e magamagò Via San Mauro, 15 04020 Poggio Catino (Ri)