A fior di pelle
Quando domani ricorderai ieri
di Daniel De Rosa
Introduzione:
Un carillon ( Ballerina) e un personaggio con una maschera.
Traccia Audio: Cantilena.
“ E’ un ricordo, dal sapore amaro.
caro spettatore, a te io cantore,
pronuncio queste parole.
La sua luce si va spegnendo,
i suoi occhi pian piano chiudendo,
forse domani non vedranno.
Perciò non aver fretta a giudicarlo.
Quel che lui oggi è un giorno tu sarai.”
Si chiude il sipario
Apertura sipario
Traccia Audio: Poesia
In scena:
Un letto, una scrivania cosparsa di fogli, un carrello con sopra sistemati una bottiglia di vino, una brocca con l’acqua e un recipiente con il te.
Entra il Vecchio cammina per la stanza sistemando cose qua e la.
Prende tra le mani la bibbia e ne legge un passo.
S’accorge del pubblico presente in sala
Benvenuti in casa mia…
Era tanto che non ricevevo visite.
Perdonate il disordine, ma per chi è solo come me, va tutto bene cosi.
Posso offrirvi qualcosa? Un tè, del buon vino… Servitevi pure. Io vado li sulla mia poltrona! Il peso degli anni inizia a farsi sentire!
L’Uomo non dovrebbe mai invecchiare.
Per un corpo vivace non c’è male peggiore, e cosi perdendo il senso dei piaceri l’unico rifugio per un uomo di spirito resta la memoria.
I siede sulla poltrona, e inizia a scrivere nel diario.
“ e cosi continuava la mia vita, tra sogni di gloria e successi in amore…”
Posa il diario, alza la testa e si rivolge al pubblico
Ho la cattiva abitudine di scrivere ogni mio pensiero. Ho sempre avuto questa cattiva abitudine.
Si versa dell’acqua nel bicchiere e sorseggia.
Questa una volta era la mia alcova.. Quante donne, son passate di qua.
Il tempo è trascorso….
eppure il ricordo è ancora cosi vivo…. (Si alza) Oh, il ricordo!
Cosa c’è più sublime d’un ricordo….io ricordo loro, ciascuna, nessuna...forse ricorda me…. come lo desideravo!
Il desiderio di questa carne che mai appagata si sentiva..ed io ne ero schiavo.
Notte e giorno, né tregua né pudore!
Vede uno dei manichini presenti sulla scena.
Sei ancora qui tu? E che ci fai? Ascolti le mie storie? Non sei andata via con le altre? Ti mancava il tuo amore, vero?
Scruta il manichino e da li evoca il ricordo di una donna passata
Tu avevi gli occhi neri come la notte, brillanti delle sue stesse stelle…. Ne rimasi cosi folgorato che divennero il mio tormento: In Ogni fiato di vento sentivo il sibilo della tua voce, il profumo dei fiori m’ingannava! Pensavo fosse l’essenza della tua pelle... ed invece, era solo la mia mente che lontano da te impazziva…
“ ti amerò per sempre, mai e poi mai tradire potrò questa parola….” Su questo letto che ci vedeva complici te lo ripetevo... Valentina…..Francesca…..Silvia……. Vanessa……Elisa………su quel letto vi amavo, singolarmente, insieme….. per poco, per troppo… vi amavo! (inizia vedere per la stanza donne immaginarie) Vero, Simona? Vero Lorena?...La sua carne Vergine…Vero Ambra?….Com’è la tua carne? V-e-r-g-i-n-e…Vergine…..che suono dolce, che eccitante eco rimbomba…..Vergine…..ah ah ah….mi amava….. tanto mi amava…..….e io….io….io?
Io non l’amavo, o forse l’ amavo troppo…..le donne…. Quante donne ho amato…. trecento e cinquanta si…trecento e cinquanta.. No, io non ero un ingenuo, io non potevo cadere nella loro fitta tela…..ragnatela….. prigione… prigione d’amore mai mi vide in catene…. Le catene… si, al letto legato….. sono il tuo schiavo…. Mia padrona….Amor mio…..il tuo schiavo….. prendimi….
Chi ero????
Ricordo un giovane, un portento della natura dagli occhi smeraldo e il sorriso mordace…. Giocava con l’inganno….si lui giocava con l’illusione delle parole, formidabile oratore…. arma di seduzione, la sua loquela….Samael ….cosi si chiamava…Samael.…come era dolce quando una LEI lo enunciava ad alta voce tra la gente, o in quei momenti....e lui…lui sorri…sorrideva….sorridevo…..…..(guardandosi nello specchio).
E tu chi sei??? questo volto liso …… queste rughe cosi profonde ……questa molle pelle, scorza di vecchio vedo, tocca la decaduta carne della fine, navigata mano… una volta….una volta godevi della carnagione femminea della vita….fissate occhi queste membra, fissatele! avete dimenticato il piacere dell’ardore, il piacere del godere all’ osservare….ed ora piangete scrutando l’arrivo della fine….
Pausa, lentamente inizia a scrutare tutto lo spazio decaduto…
La mia stanza… la mia bellissima stanza, non so nemmeno dove sia finita…. Vedo solo…..vedo solo…..la mia memoria, il mio cervello…. L’intelletto…vedo solo…..le rovine d’un tempo che non mi appartiene più.
Quel letto…sempre quel letto….. ricordo ancora la mia prima volta, che poi non fu la prima volta…. L’ingannai lei….. la ingannai…… le dissi che per me era la prima, lei era la prima….. hahahha la prima dopo altre cinquanta….. diciotto anni avevo…. Si ero giovane, tanto giovane…..ricordo i suoi ricci capelli, bella, bella la mia…….su quel letto ho veduto per la prima volta il seno generoso della mia ……come si chiamava? Aveva quel nome, quel piccolo nome, quel tenero nome….chi era?????
( verso il pubblico interrogandolo)
Tu sai chi era? E tu? Forse eri tu? Dove sei……..
Lui , lui è ancora li….Lui conosce il nome che qui vado cercando, lui vive di quel nome, lui non si confessa, lui non ha paura… lui è giovane….è potenza, ardore……
(Guardando il ritratto opposto alla specchio)
Tu! Volto glorioso degli inganni….…superbia ,orgoglio, vanità,….vizio…… tu bello come un dio….forte della sua stessa forza …dove sei????? (effetto eco)
Penetranti occhi d’anima viva, stella giovane, spenta nell’eclissi della vita. Nooooooooooooooooo! Mai vedrà la fine la mia vita…la sua vita
Un attacco di cuore colpisce il vecchio, che in preda al lacerante dolore s’avvicina alla scrivania per bere dell’acqua.
“Non è niente…Non è niente”
Il dolore sembra passato.
Solo polvere mi rimane….questi scritti, queste carte…Ma Perché? Che bisogno c’era di… perché ha avuto bisogno di… confessare la propria vita….. non gli bastava viverla….? No! Voleva anche raccontarla…. Che bisogno aveva….cosi giovane! Io ho solo specchi di ricordi.…. I tuoi…..si…. i tuoi ricordi che mi scivolano addosso come un brivido a Fior di Pelle…. Samael! Il giovane poeta dell’Amore, scrittore devoto alla donna, attore…ingannevole uomo sul palco e nella vita.
Secondo attacco di cuore, piu forte, che lo uccide mentre recita le seguente ultime battute.
(la luce si fa sempre più soffusa)
Devoto solo al sensuale ardore delle caldi notti, rosso passione, le candele, l’atmosfera, sempre diversa la….
Traccia Audio – Morte/Sexual Devotion
“Musa ispirami a crear la mia vita”
Canzone “A Fior di Pelle”
( ll giovane finisce di truccarsi in scena)
A fine traccia audio si rivolge al suo corpo del vecchio ormai esanime
“Di gioventù non hai più nulla,
del potere non ricordi la presa.
Io, l’anima tua a viver son tornata.
Trema nel sonno vecchio,
ogni attimo potrebbe essere l’ultimo.”
La vita è un breve attimo della durata di un sospiro.
Privarsi del piacere a cosa serve?
Guardate come vi siete ridotti siete un pallido riflesso di quella gioventù che ora neanche ricordate.
Gettati via vi siete! Come insensati stracci.
Traccia : effetto mal di testa
Entra in scena la prima donna, la guarda, è una donna del suo passato. La riconosce.
Alessandra…. dolcissima Alessandra… Ancora Queste lacrime per lui? Capisci che non hanno senso! Perché riempi di cosi tanta tristezza la tua anima?.. Avvicinati! Lasciati curare dalle ferite dell’amore, è delicato il cuore di donna! Quelle false promesse, quei falsi sorrisi tutto il falso che lui t’ ha donato, è ora finito! E adesso rinasci tra queste mie braccia, stretta a me conoscerai il vero senso della parola Amore.
Traccia Audio : Kiss the rain
Guarda! È ora il senso della vita. Sei Libera finalmente da quelle catene di sofferenze di un non amore….
Che liscia pelle il tuo volto…. E il tuo collo…..come sei bella al chiaror della luna….inebriami del tuo ipnotico odore …ardore ….i tuoi occhi…..le tue labbra… ( momento d’intimità)
Nel frattempo entra la seconda donna, che richiama l’attenzione di Samael
( Guardandola) O si… le tue labbra… carne cruda da divorare con mille insaziabili baci…..e il tuo corpo……
Si dirige verso la seconda donna, poi accarezzandole il viso:
Non ricordare quel che pronunciò la bocca… prima di te nulla è esistito…. Rinnego le vecchie convinzioni per rinascere ora nel tuo sorriso. Lasciati amare come mai prima d’ora amai….( la stringe a se).
Questi occhi…. sei bellissima, le labbra color petalo….( seduzione in musica)
Traccia Audio : Soft and Lazy
Ed ora che t ho avuta…è finita!
Rivolto ora al pubblico con tono arrogante e beffardo
Non fermarsi mai. Lei è la numero 192 . Che cos’è un numero se non il quantificare matematicamente su una scala il valore della propria abilità!
Traccia audio : Mal di testa bis
Di nuovo quell’insopportabile rumore!
( cade atterra tanto è il doloro provato, poi si guarda intorno e vede la terza donna che immobile lo fissa, Samael s’avvicina, poi la riconosce)
Divino angelo….tremo al tuo cospetto, ti bramo……Silvia, tenera silvia…della tua bocca, tra le labbra ancora gusto il sapore.
Traccia audio : Passion
Seduzione si protese davanti agli occhi,
nessuna sincerità fu mai usata.
Caduta nella rete,
di te banchettavo,
t’assaporavo quando volevo
e altre
lussuriosamente possedevo.
Avido e ghiotto divoravo
i deliziosi corpi.
Credula creatura.
L’ingenuo amare.
Lusinghe e promesse,
la trappola perfetta.
Mai possedermi
avresti potuto.
Inganno e menzogna
si schiudono.
Dimenticarmi ti sarà impossibile.
Si! Di voi vivo.
Va verso la scrivania si siede apre il diario e inizia a scrivere
“Questo corpo si veste di quelle nude pelli, queste mani si perdono in quelle morbide curve, si bagnano del loro bene, e tra queste labbra abbonda ogni notte, l’essenza bramosa, del gusto acre, dell’amore infedele.
Amore! Mai fu padrone della mia vita! Divino Erotismo invece, accese le mie notti, comando le mie gesta, ispirò le mie parole.
Ed ora vedrete di cosa sono capace.
Canzone: Notti d’amore.
(Intanto individua la quarta donna tra il pubblico. E s’avvicina a lei la prende per mano e la porta con se)
Nei tuoi occhi la mia perdizione Azzurro cielo d’orientem’incanta.
Traccia audio: Tango
(Samael riconosce in lei l’amore)
No non puoi essere tu, io….io t ho solo sognata, tu non sei mai esistita….tu..tu non sei mai stata parte di questa mia vita! Vattene.. vattene via.
Traccia audio: Erotic Music
La donna va verso di lui, gli tende la mano, lo accarezza in viso….
Mi ricordo di te, Amore! cosi mi chiamavi….Amore. Le tue mani…( lei s’avvicina e lo baciaSamael sobbalza) No non puoi essere tu.. Cosa vuoi da me.. perché sei tornata.
Te ne sei andata. Te ne sei andata con lui, cosa aveva lui che io non avevo! Fu un tradimento…gettasti il mio cuore in pasto a queste belve….
In tono di sfida
Dopo di te
Mille labbra ho succhiato
per non soffrir la sete,
mille corpi ho taccato
per godere il loro bene,
mille donne ho posseduto
per saziare la mia fame d’amore.
Rivolgendosi alle donne
Unite a me nel corpo, nello spirito, nel tempo, per sempre…
Cos’è amore se non l’ardore, la passione, la ricca lussuria dell’insaziabile corpo schiavo del desiderio.
-Tu fissa i miei occhi, dimmi che non ho ragione.
-Dillo che solo tra le mie braccia ti sei sentita davvero donna.
-E tu gridalo al mondo intero che mi hai amato più della tua stessa vita.
-E tu……No!
Ogni nome, è un numero, ogni numero è un nome. Sento la loro pelle scivolare sulla mia, ed a ogni corpo posseduto la voglia raddoppia, non sono mai sazio, non mi sento mai stanco.
Ancora, si ancora , venite nudi corpi, voglio succhiare come molli ostriche le bagnate labbra, con il folle desiderio di divorare quel che assaporo.
L’immortale amante io, come Don Giovanni, il patto, io firmerei a sangue questo per sempre.
Traccia Audio : Pace
(Restano in scena le ragazze, che prima ballano in coreografia e tormentano il giovane)
Andate viaaaaaaaa.
Andatevene….
Rivolto al corpo del vecchio
Poesie, appunti, racconti delle sue notti….. io, le ho scritte io, ma non le ricordo. non le ricordo più le sue prodezze….Vattene da meeeeeeeeee maligno demone causa del mio malore, causa della mia fine…via da me pazzo! Cosa credevi di fare, cosa volevi ottenere invecchiando ? Dimmelo!
Arriva ora un'altra figura in scena.
Va via……vattene..
Si accorge di conoscere quella figura
Mamma……sei tu? Ferma. Non andare via di nuovo, lasciati abbracciare ancora, come mai è successo in vita nostra…. Quell’abbraccio….Perchè non c’è mai stato quell’ abbraccio!
Perché non mi parli? Cosa ho detto? Cosa ho fatto? Cosa ho fatto della mia vita ? Dimmi qualcosa… sei fiera di me mamma?…. Ero cosi piccolo quando sei andata via, perché!
Sei venuto a prendermi mamma?
Gelida mano
mi carezza la spalla,
mai attesa,
troppo presto arrivata.
Improvvisa!
Confusione e Caos
nell’ignoto che appare,
è l’impetuoso oblio
della funesta fine.
Abbassasti la guardia
quando non dovevi.
La falce colpì
secca alla testa.
Fisso questo verde
all’orizzonte sconosciuto,
sulla pelle il vento
dell’ultimo respiro
di violacee labbra.
Fugge l’anima
dal corpo mortale.
Legato al mio cuore
l’uomo che non voleva morire
Traccia audio : Dramma
(Voce fuoricampo)
Cosi morto sul letto, giace il corpo mio.
Schiavo dei sensi ho vissuto, ed ora libero me ne vado.
Sipario
Daniel De Rosa
Novembre 2010
Pos. Siae 204598