Affari di famiglia di Maurizio Bassetti
liberamente tratto da La famiglia dell'antiquario ossia La suocera e la nuora di Carlo Goldoni.
PERSONAGGI
Conte Cosimo Burrasconi. (nobile fiorentino)
Contessa Isabella Burrasconi (moglie di Cosimo)
Giovanni Burrasconi (figlio di Cosimo)
Luisa Parodi (moglie di Giovanni e figlia di Alfredo)
Professor Alfredo Parodi (professore universitario di Economia)
Cesira (cameriera di casa Burrasconi)
Avvocato Clara Anselmi (amica di Isabella)
Marchese Gherardo Della Torre e Del Bosco fiorito (nobile fiorentino amico di famiglia Burrasconi)
Ragionier Giuseppe Brighelli (segretario di Cosmo)
Filippo Lecchini (disoccupato)
Note sui personaggi
Conte Cosimo Burrasconi E nobile ma non fanatico della nobilt, anzi ammicca al mondo degli affari e della new economy. E fissato con gli affari facili ma soprattutto si diverte a pensare di fare soldi facilmente. Non si vuole occupare della famiglia. E assai distaccato dalla moglie. La sua filosofia quella di lasciare fare a ciascuno quello che vuole basta che gli si dia la possibilit a lui di divertirsi con gli affari. E un incompetente e poco colto non sa la geografia, non sa cosa lelitropia, crede dintendersi di tutto ma non sa niente e si lascia imbrogliare facilmente, credulone e fissato con il conteggio in lire.
Prof Parodi Rappresenta il babbo che vizia, che si vuole occupare dei figli, di render loro tutto facile. E ricco, grazie soprattutto allattivit di consulente fiscale, ha propriet in Valdarno. Il padre era operaio comunista, ed era stato in prigione sotto il fascismo. Propone una politica di intervento, di concertazione, di governo attivo, ma alla fine i litigi rimangono.
Contessa Isabella Moglie di Cosimo. E un po frivola, superba, crede nella sua posizione di classe e nella aristocrazia, ha atteggiamenti tipici della nobilt (lo spreco, fare regali, vestire sempre di nuovo, sfruttamento dei dipendenti), non sopporta la nuora di origine operaia e comunista (da parte di nonno). Ha circa 50 anni ma si sente ancora bella e affascinante e vede nella nuora una rivale. Ha forse un amante nel Marchese Della Torre, e unamica nellavvocato Anselmi. Il marito lo considera poco, ma lo lascia decidere negli affari e nella gestione dei soldi. Ha labitudine di usare diminutivi con tutti.
Contessina Luisa. Ha un carattere forte, aspira ad entrare a far parte nel mondo della nobilt, ad avere un ruolo riconosciuto in casa, ad essere contessa a tutta gli effetti. Si sente giovane e bella (ha 22 anni). Si sposata con Giovanni figlio di Cosimo e Isabella da solo un mese e ora abita con i suoceri, beneficiando del palazzo di famiglia in centro di Firenze. Vuole prevalere sulla suocera, accetta il corteggiamento del Marchese sia per usarlo contro la suocera sia perch affascinata dalla nobilt. Tratta il marito con autorit e dolcezza, lo ama ma lo considera un debole.
Contino Giovanni. E rispettoso con i genitori e un po succube loro. Crede che il padre sia un gran genio degli affari e obbedisce alla madre. Ama Luisa e pronto ad accontentarla in tutto. E un po debole e filosofeggia leggendo dei libri (citazioni di Goldoni) si sfoga fumandosi spinelli.
Cesira. E la cameriera a ore di Isabella. E molto interessata ai soldi, fa il doppio gioco servendo tutte e due le contesse, ma mette zizzania tra di loro per approfittarsi di entrambe. Ha la battuta pronta, ma non molto intelligente.
Marchese Gherardo. Uomo sulla quarantina, di antica nobilt, un perdigiorno a cui piace andare nei salotti bene a sedurre le dame, e si sente un cacciatore. E stato amante di Isabella ma si invaghisce di Luisa, cercando di averle tutte e due.
Avvocato Clara Anselmi. E un avvocato parassita, che si approfitta dellamicizia con Isabella per avere regali e inviti a pranzo. Nutre unamicizia esclusiva per Isabella e si sente rivale del Marchese. Il suo studio ha dato prestiti a usura al Conte rovinandolo.
Ragionier Giuseppe Brighelli E al servizio del Conte per tenergli lamministrazione dei suoi affari. E critico nei confronti del principale e decide di approfittarsi degli affari strampalati del Conte per truffarlo.
Filippo Lecchini Macchietta di povero diavolo disoccupato, senza casa, lavavetri, asseconda i piani di Brighelli per pochi euro ma lo tradisce senza tanti problemi.
La scena si rappresenta in Firenze in casa del Conte, un appartamento in un palazzo del centro in via Ricasoli su tre piani.
A sinistra c uno scrittoio con sedia, a destra un baule che pu fare da divanetto, un guardaroba pieno di vestiti femminili, nel centro indietro un paravento, in fondo a sinistra una libreria con filze di documenti e alla parte una carta geografica del mondo, in fondo a destra serie di scatole, pacchi e oggetti tra i pi disparati.
In casa non acceso il riscaldamento, nonostante sia linizio dellinverno, e tutti danno segno di avere freddo.
ATTO PRIMO
Musica 1
SCENA PRIMA
Il Conte Cosimo davanti al piccolo scrittoio con computer palmare, seduto su una sedia, esaminando uno scrigno; Ragionier Brighelli dietro va dalla libreria agli scatoloni alle due parti della stanza indaffarato prendendo appunti su un librone inventario.
Luci sullo scrittoio e sullo sfondo dove si aggira BrighelliFine musica
COSIMO Che scrigno prezioso! Sar sicuramente del 700 e di argento lavorato di fino. E dire che lho pagato solo 200 euro, (tira fuori un convertitore euro-lire) cio 387.254 di vecchie lire.
BRIGHELLI Conte Burrasconi
COSIMO Guarda, Ragionier, uno scrigno di raro valore.
BRIGHELLI Bellissimo. Sembra di plastica.
COSIMO E dargento, lavoro di fino e lho pagata solo 200 euro al Mercato delle Pulci e lo vender a 500 euro, cio (guarda il convertitore) 968.135 lire!
BRIGHELLI Bene Eccellenza, ma speriamo che questa volta abbia fatto un buon affare. Siamo pieni di debiti per gli ultimi splendidi affari che ha fatto, e per risparmiare tiene il riscaldamento sempre spento.
COSIMO Be con leffetto serra non fa tanto freddo e poi abbiamo avuto solo sfortuna fino ad ora, ma mi sono organizzato: ho fatto fare un sito internet a mio nome da cui posso vendere e acquistare in tutto il mondo.
BRIGHELLI S ma come facciamo ora con queste cambiali?
COSIMO Hai visto come luccica questo scrigno?
BRIGHELLI Per forza di plastica!
COSIMO Non capisci proprio niente.
BRIGHELLI Allora per queste cambiali?
COSIMO Uffa! Di quanto sono?
BRIGHELLI (prende un contenitore e tira fuori dei fogli) Una di quattromila euro e scade oggi e l'altra di duemila con scadenza domani
COSIMO: (guarda il convertitore) Cio una di 9.681.350 lire e una di 3.872.540 lire.
Bene. Ti faccio due assegni e li vai a pagare subito (scrive gli assegni al tavolino).
BRIGHELLI Ma sicuro che sia tutto regolare?
COSIMO Metti in dubbio i miei assegni? Lavori per me da tanti anni e
BRIGHELLI Appunto eccellenza
COSIMO Non ti preoccupare: il mio conto pieno, non lo sai che mio figlio Giovanni si sposato?.
BRIGHELLI S con Luisa la figlia del Professor Parodi, ordinario di economia dellUniversit, nonch consulente fiscale di molte ditte di Firenze. E allora?
COSIMO Mio figlio venuto a vivere qui con me con la moglie.
BRIGHELLI S, ma...
COSIMO Ma quello che non sai che suo suocero ha regalato alla coppia una casa a Montelupo e noi labbiamo venduta a 300 mila euro, cio 580.881.000 lire e il ricavato stato depositato sul mio conto bancario perch io lo faccia fruttare.
BRIGHELLI E suo figlio?
COSIMO E un bamboccio , cio, voglio dire ha piena fiducia in me: conosce bene il mio senso degli affari (va vicino alle scatole)
BRIGHELLI S come per quellacquisto di 1000 copie del Corano in traduzione polacca che abbiamo invendute nel magazzino da due anni
COSIMO Non capisci niente, non sai che lislam sta invadendo lEuropa e presto sar la religione pi diffusa? (indica la carta)
BRIGHELLI Anche in Polonia?
COSIMO Insomma se non hai fiducia in me ti puoi licenziare.
BRIGHELLI Ma che dice Conte, lei un maestro negli affari, il principe della finanza. (guardando i conti)
COSIMO Bene, bene ora vai a pagare le cambiali (si mette allo scrittoio)
BRIGHELLI S. Vado. (si ferma a destra e al pubblico)
Luce su di lui a destra
Questo idiota non ne azzecca una, ma mi conviene assecondarlo: prima o poi trover il modo di rifarmi. (parte a destra).
Il Conte solo allo scrittoio
Luce su di lui a sinistra
COSIMO E s Brighelli proprio bravo e fedele. Vediamo se su Internet c qualche nuovo affare (prende il computer).
SCENA SECONDA
Luce sullo scrittoio e sul centro scena
La Contessa Isabella entra nello studio da sinistra.
ISABELLA Disturbo caro? Ma che freddo fa anche oggi!
COSIMO Oh, Isabella, ho fatto un bell'acquisto! Uno scrigno dargento lavorazione fiorentina del 700.
ISABELLA (guarda lo scrigno ridendo) Bravo Mino, fai sempre dei buoni acquisti.
COSIMO Vuoi dire forse che non vero?
ISABELLA S, verissimo. Come lacquisto di nostra nuora.
COSIMO Che? Guarda che quel matrimonio stato proprio un buon affare.
ISABELLA S per qualche soldo entrato sul tuo conto hai sacrificato la nostra nobilt.
COSIMO Eh via, la nobilt! Siam nati nobili, e siamo nobili, e questo non si cambia. Ma gli affari sono affari e i soldi sono i soldi e questi arrivati con nostra nuora ci fanno proprio comodo!
ISABELLA S ma che razza di nuora! Lo sai che suo nonno era un operaio comunista?
COSIMO Non mi rompere il capo con la politica. Lasciami fare i miei affari, che con Internet si riesce a trattare in modo anonimo e senza controlli fiscali. Senti questa: si propone di diventare soci online di unimpresa di smaltimento di rifiuti tossici in Africa!
ISABELLA Ma Mino, che ci fanno in Africa con i rifiuti tossici?
COSIMO Ma non so, sar un aiuto allo sviluppo e poi che me ne frega, limportante che si pu fare un sacco di soldi!.
ISABELLA Senti basta con queste baggianate, per la festa dellImmacolata c la festa annuale dal Marchese Della Torre.
COSIMO Non mi parlare di quei boriosi che si mettono sempre in mostra con quelli della Lega. Nostalgici del Granducato
ISABELLA Che c di male nel Granducato? pi piccolo ma come un Regno E poi io ci voglio andare alla festa, ci vanno tutte le persone importanti della citt e non ho niente di nuovo da mettermi.
COSIMO Non ti puoi mettere quel bel completo che ti sei fatta per andare a teatro?
ISABELLA Ma sei pazzo: lo hanno gi visto tutte le mie amiche!
COSIMO Va bene. Di quanto hai bisogno?
ISABELLA Beh, ho visto dei vestiti proprio carini da Valentini a solo 5000 euro
COSIMO (guarda il convertitore) Cio 9.681.350 lire Non un po troppo?
ISABELLA Ma che dici: il minimo per un capo di Valentini.
COSIMO Va bene ti faccio un assegno: vedi che i soldi della nostra nuora plebea ci servono?
ISABELLA Non mi nominare quella comunista.
COSIMO Se hai paura che i suoi soldi ti sporchino le mani nobili, non te li do.
ISABELLA Ma che centra. Fammi lassegno, anzi fammene anche un altro di 2000 euro perch ci sono tante altre spese per poter andare alla festa (il Conte firma due assegni).
COSIMO Senza i soldi della comunista sarebbe dura.
ISABELLA Per colpa dei tuoi affari sciagurati!
COSIMO Per colpa delle tue spese futili!
ISABELLA Ma io sono una Contessa!
COSIMO Ma senza questi non si fa niente (agita gli assegni davanti alla moglie).
ISABELLA Va bene, va bene Mino
COSIMO Ma non mi chiamare sempre Mino, Mino, lo sai che non mi piace: sono il Conte Cosimo dopo tutto
ISABELLA E io sono Contessa e quella plebea di Luisa non la voglio nemmeno vedere (prende dalle mani di Cosimo gli assegni) Ciao Cosimino!
(parte a sinistra da dove era venuta).
II Conte solo in piedi nel centro
(luce su di lui).
COSIMO Mia moglie insopportabile. Chiss che scintille tra le due donne. Ma non ci voglio pensare. Preferisco pensare ai miei affari, e se vogliono rompersi il capo, lo facciano pure, che non m'importa un fico secco.
E ora ritorniamo alle trame della new economy.
SCENA TERZA
Luisa e Giovanni entrano da destra e Luisa si ferma a guardare gli oggetti sullo sfondo
(luce a destra).
LUISA Buongiorno, Conte.
COSIMO Ciao, Luisa. ti intendi di antiquariato?
Luce nel centro e a sinistra
LUISA (si avvicina al Conte, dietro viene timido Giovanni) S.
COSIMO Ah! Ma davvero? volevo farti vedere quello scrigno, ma com che ti intendi di antiquariato?
LUISA Me n'intendo, perch tutti i miei vestiti sono vecchi.
COSIMO Spiritosa! Tuo padre prima di maritarti doveva vestirti alla moda.
LUISA Lo avrebbe fatto, se non mi fossi sposata e non gli avessi chiesto i soldi per una casa.
COSIMO Che centra ora la casa? Non stai bene qui in questo palazzo di tre piani in pieno centro di Firenze?
LUISA S. S. Ma vorrei poter avere un po di disponibilit per le mie spese.
COSIMO Qui non ti manca niente.
LUISA Tutti i soldi che abbiamo ricavato dalla vendita della casa sono sul suo conto.
COSIMO Sono il capo famiglia e poi far fruttare il capitale al 1000 per 100, vero Giovanni?
GIOVANNI S. S. Mio padre ha il pallino degli affari.
LUISA (a Giovanni) Stai zitto. (Giovanni si mette in un angolo)
COSIMO Allora torno ai miei affari (si volta al computer)
LUISA Ma veramente
COSIMO Che offerta questa! Pietre preziose dellemiro del Kazaghistan, ma dove si trova il Kazaghistan?.(guarda verso la carta)
LUISA Ci sarebbe la festa dal Marchese Della Torre
COSIMO Devo cercare questo emiro del Ka Ka come si chiama?.
LUISA Non ho niente da mettermi...
COSIMO Cosa dici?
LUISA Avrei bisogno di un vestito da sera per la festa...
COSIMO Oh ancora vestiti da festa! Senti vai da tua suocera, la Contessa: le ho dato proprio ora i soldi per prepararsi per la festa.
LUISA Con mia suocera non posso parlare, credo di starle antipatica. La prego, mi dia lei i soldi per un abito, penser da me a comprarlo con mio marito.
COSIMO Ah Giovanni! Ti ci metti anche tu contro tuo padre?
GIOVANNI Veramente io non centro.
LUISA Gianni! Mi meraviglio di te. Ti lasci strapazzare cos da tuo padre? E perch non accendete il riscaldamento?
COSIMO Basta, andate via che ho da fare.
GIOVANNI (timidamente) Ma babbo: per Luisa importante questa festa
COSIMO Ho detto basta! Devo tornare ai miei affari!
GIOVANNI (insiste intimorito) Ha bisogno di un abito da sera come si deve, firmato.
COSIMO Ve lho detto: vai da tua madre, le ho dato duemila euro per prepararsi alla festa, cio 3.872.540 lire.
GIOVANNI Ma, babbo, lo sai la mamma com...
COSIMO Io non posso pensare a queste cose frivole, devo pensare agli affari. (alterato)
GIOVANNI (tutto sottomesso) Va bene, babbo! Non ti arrabbiare.
COSIMO Andate, andate dalla Contessa
(esce a sinistra)
(Giovanni e Luisa vanno verso destra)
SCENA QUARTA
Luce a destra
il Conte Giovanni sta nel centro mentre Luisa va al guardaroba e tira fuori i vestiti e li getta verso Giovanni
LUISA Hai visto, eh? Che bella risposta ci ha dato e come ti ha trattato?
GIOVANNI Che vuoi che ti dica? Ha in mente solo i suoi affari. Ma molto bravo sai?
LUISA Sar, ma quello scrigno che mi faceva vedere mi sembrava di plastica.
GIOVANNI Cosa vuoi che faccia?
LUISA Fatti sentire di pi: i soldi della casa sono nostri, no? .
GIOVANNI Va bene ma mio padre; non devo, non voglio mancargli di rispetto, e poi mi fido di lui.
LUISA Daccordo e allora vai da tua madre. Hai sentito, no? Ha appena avuto duemila euro, (ironica) cio 3.872.540 lire. Fattene dare la met.
GIOVANNI Ma avr da fare le sue spese
LUISA Se non vuol colle buone, insomma fatti sentire.
GIOVANNI mia madre.
LUISA E io son tua moglie.
GIOVANNI Dovreste andare daccordo.
LUISA difficile.
GIOVANNI Ma perch?
LUISA Perch troppo superba.
GIOVANNI E tu convincila coll'umilt. Senti, tesoro mio, (legge da un libro) due donne che gridano, sono come due porte aperte, dalle quali entra furiosamente il vento; basta chiuderne una, perch il vento si moderi.
LUISA Ma dalla sua porta viene un tifone!
GIOVANNI E tu chiudi la porta e placala con la tua dolcezza.
LUISA Mette sempre in campo la sua nobilt e la storia del nonno comunista.
GIOVANNI Non forse vero?
LUISA Dunque dai ragione a tua madre?
GIOVANNI No, ma con mia madre vorrei che tu sia pi sottomessa.
LUISA Sottomessa? A s, sai che far? Per rispettarla, per non irritarla, torner da mio padre. (fa cenno di andarsene verso sinistra)
Luce a centro-sinistra)
GIOVANNI No, dai, che dici, far come vuoi...
LUISA Dovrei proprio stare con mio padre, lui mi adora
GIOVANNI Anchio ti adoro, non ti arrabbiare.
LUISA E allora fai come ti dico! (grida arrabbiata)
GIOVANNI S, s, va bene (remissivo)
LUISA Fatti dare i soldi!
GIOVANNI Non ti arrabbiare.
LUISA Io non mi voglio arrabbiare, ma sei tu che non mi vuoi bene. Vuoi pi bene alla tua mamma
GIOVANNI Ma no, che dici Luisa? Sei il mio tesoro (si avvicinano nel centro).
LUISA (dolce) Davvero cuoricino?
GIOVANNI (dolce) S, mio fiorellino(fanno dei gesti affettuosi)
LUISA (allimprovviso gridando arrabbiata) E allora fammi fare il vestito da sera per la festa!
E lo voglio da Valentini! Che sia il pi bello della festa, hai capito?
GIOVANNI (remissivo) Andr da mia madre e le chieder di accontentarti.
LUISA Bene e ora chiama la cameriera, ho bisogno di aiuto per mettere in ordine gli armadi.
GIOVANNI S, ma anche con Cesira cerca di essere gentile. al nostro servizio da tanti anni; e mia madre le vuol bene...
LUISA Che! Devo essere sottomessa anche alla cameriera? Ma mandamela e basta, che ne ho bisogno.
GIOVANNI Te la mando, te la mando subito.
(al pubblico fra s con luce su di lui) Sto fresco. Meglio fare una tiratina (si accende una canna e la fuma) Gi mia madre piena di s, e la mia mogliettina ha un caratterino... E poi fa un freddo (esce a sinistra).
Dopo poco entra Cesira da sinistra
Luce al centro
CESIRA Il signor Contino mi ha detto che la padrona mi ha chiamato, ma non la vedo. forse andata via?
LUISA Io sono la padrona che ti ha chiamato.
CESIRA Oh! mi perdoni, la mia padrona la signora Contessa Isabella.
LUISA Io sono la nuora della Contessa e dunque padrona anchio. Vieni in camera mia a riordinare gli armadi per linverno.
CESIRA Davvero, non posso.
LUISA Perch ?
CESIRA Perch ho da fare per la padrona. Si rotta la lavastoviglie e devo lavare a mano tutti i piatti.
(si avvicinano allo scrittoio e stanno una di fronte allaltra dalle due parti del tavolino)
Luce sullo scrittoio
LUISA Sono padrona anch'io ora, e fai quello che ti dico o ti far cacciar via.
CESIRA Sono venti anni ch'io sono in questa casa.
LUISA E che vuoi dire con questo?
CESIRA Che forse non riuscir a farmi mandare via.
LUISA Villana! Sfacciata!
CESIRA Io villana? E lei? Suo nonno non era operaio?
LUISA Impertinente!
CESIRA Io e lei proveniamo dalla stessa classe proletaria, per lei appena arrivata, io invece sono qui da venti anni e sono pi padrona della padrona stessa.
LUISA Guarda che se non mi porterai rispetto, vedrai quello che far.
CESIRA Che cosa? (avvicinandosi)
LUISA Ti dar uno schiaffo (glielo d, e parte a sinistra).
CESIRA A me uno schiaffo? Me lo d, e poi dice: te lo dar? Cos a sangue freddo? Non me l'aspettavo davvero. Ma giuro al cielo che mi vendicher. La padrona lo sapr. E s che lo sapr! (parte a sinistra).
Musica 2
SCENA QUINTA
Entra Isabella da sinistra con un telefonino o cordeless Fine musica
Luce centrale
ISABELLA No, non la sopporto un'acqua cheta, prima o poi esce dagli argini; e ci affogher tutti quanti Come?E s, si metter a civettare con tutti i nostri amici... bella? No, rispetto a me insignificante; ma giovane e si sa: pu attirare lattenzione... In casa mia non voglio quella guastafeste Guarda che non sono ancora in et da cedere le armi.
Entra il Conte Giovanni da sinistra
GIOVANNI Ciao mamma. (si batte le mani infreddolito)
ISABELLA (al telefono) Scusa ciao, ma devo lasciarti, ci sentiamo
GIOVANNI Che c di nuovo? Sei arrabbiata?
ISABELLA Povero Nanni! tu sei sacrificato.
GIOVANNI Io sacrificato ? Perch ?
ISABELLA Tuo padre ti ha rovinato.
GIOVANNI Il babbo? Che cosa ha fatto?
ISABELLA Ti ha permesso di sposare una donna che non degna di te.
GIOVANNI Ah, ma che dici? Luisa dolce e
ISABELLA Ma di origine operaia
Isabella comincia a cambiarsi andando dietro il paravento
GIOVANNI Suo padre un professore universitario e ci ha regalato una casa mentre voi mi avete donato solo un vecchio servito di piatti.
ISABELLA Antico, un servito antico, di grande valore, era appartenuto ai Principi Corvini. E poi potevi trovare una ragazza ricca che fosse anche nobile.
GIOVANNI S, va bene. Ma ora senti mamma devo chiederti un favore.
ISABELLA Cosa c Nanni?
GIOVANNI A Luisa manca un vestito
ISABELLA Per quel che deve fare, vestita anche troppo bene.
GIOVANNI Ma non per andare alla festa del Marchese Della Torre.
ISABELLA Beh? Basta non portarcela. E poi meglio non presentarla allalta aristocrazia, a tutti i nostri conoscenti
GIOVANNI Ma che dici: non pu mica star sempre in casa, senza conoscere i nostri amici?
ISABELLA S, Nanni, sempre in casa. Ritirata, senza farsi vedere da chi che sia.
GIOVANNI Ma siamo pazzi. Mamma. E per favore non chiamarmi sempre Nanni non sono pi un bambino.
ISABELLA Per me sei sempre il mio bambino.
GIOVANNI E allora accontentami, fai fare un vestito da sera a Luisa.
ISABELLA Senti, solo perch ti voglio bene, avrai il vestito. Domani mando Cesira allUpim
GIOVANNI Mamma! AllUpim? Non mi vorrai fare sfigurare
ISABELLA Per quello, gi la figuraccia la fai presentando Lina in societ.
GIOVANNI Si chiama Luisa ed mia moglie.
ISABELLA Ebbene, che vestito vuoi?
GIOVANNI Un vestito da Valentini dove vai sempre anche tu.
ISABELLA Sei pazzo? E carissimo. E poi Luisa non pu avere i vestiti come i miei.
GIOVANNI Ma, mamma.
ISABELLA Basta non mi fare arrabbiare.
GIOVANNI Ti prego.
ISABELLA Oh, la pressionevai, vai via Nannino, per favore, ne riparliamo unaltra volta.(lo manda via)
GIOVANNI Ma mamma Ora che faccio? (prende una cicca) Meglio una tiratina (esce a sinistra)
SCENA SESTA
La Contessa Isabella si cambia dietro il paravento, poi lAvvocato Clara Anselmi.
Luce centrale
CESIRA (entra tutta triste da sinistra) Signora c lavvocato Clara Anselmi
ISABELLA Falla entrare
AVVOCATO Posso entrare? (da sinistra).
ISABELLA Vieni, Rina, vieni.
AVVOCATO (entrando da sinistra, mentre Cesira esce a sinistra)Buongiorno Contessa.
ISABELLA un po che non venivi a trovarmi. (esce dal paravento)
AVVOCATO (col broncio) Lo sai bene perch non sono pi venuta.
ISABELLA Eh! Te la sei presa perch ho fatto quel regalo a Gherardo. (si siede sul baule)
AVVOCATO Oh Isabella, perdonami. Ma non capisco come puoi stare con quel bellimbusto, che non ti vuol bene. Io invece ti sono sempre stata vicina e ti ho aiutata in tutto quello che ho potuto.
ISABELLA Su non fare pi il broncio e vieni qui vicino a me.
AVVOCATO Sei stata proprio cattiva (si mette a sedere e Isabella le fa una carezza).
ISABELLA Su, prendi una sigaretta (le offre una sigaretta da un portasigarette in argento).
AVVOCATO Grazie, sai che avete proprio freddo in questa casa?(prende una sigaretta) Allora: mi vuoi un po di bene?
ISABELLA Ma che dici Rina, lo sai che te ne voglio.
AVVOCATO E allora regalami questo bel portasigarette!
ISABELLA Ma di famiglia!
AVVOCATO Lo sapevo: non mi vuoi bene
ISABELLA Dai, prendilo.
AVVOCATO Oh! Grazie. (lo guarda rigirandoselo tra le mani)
ISABELLA Ora che abbiamo fatto pace perch non rimani a pranzo da noi?
AVVOCATO Grazie, mi farebbe proprio piacere. Cos potr vedere anche la signora Luisa, che non ho ancora incontrato.
ISABELLA Non mi parlare di lei.
AVVOCATO Perch, cara? pure la moglie di tuo figlio. vero: non nobile; ma il padre sta molto bene, lo sai che si dice che abbia tante propriet nel Valdarno .
ISABELLA Oh! Anche tu mi rompi il capo con i suoi soldi, ma lo sai da dove viene?
AVVOCATO Si dice che suo nonno sia stato in galera per sovversione.
ISABELLA Un operaio comunista.
AVVOCATO Nei salotti bene di Firenze si sono tutti stupiti, quando si saputo che la vostra famiglia tanto onorata ha concluso un tal matrimonio.
ISABELLA Mi viene una rabbia.
AVVOCATO E allora perch lavete permesso e poi lavete accolta anche in casa.
ISABELLA Eppure anche tu hai consigliato mio marito di favorire e affrettare il matrimonio.
AVVOCATO Io? non me ne ricordo.
ISABELLA S tu e gli avvocati del tuo studio a cui si rivolto mio marito per quelle cambiali.
Luce anche sul fondo a destra
AVVOCATO (si alza e si avvicina alle scatolone) Ma lo sanno tutti che tuo marito ha il vizio della compra-vendita.
ISABELLA E che c di male?
AVVOCATO Niente, solo che lui si ferma alla compra e se non fossero arrivati i soldi della vendita della casa arrivata col matrimonio di tuo figlio con la nipote del comunista(prende in mano un oggetto e poi lo nasconde nella giacca)
ISABELLA Basta, non voglio sapere altro.
Entra Cesira da sinistra
CESIRA Signora padrona, qui il signor Marchese Gherardo Della Torre e del Bosco fiorito (sempre mesta, quasi piangendo).
ISABELLA Allora cara arrivederci (allavvocato).
AVVOCATO Ma non mi hai appena invitata a pranzo...
ISABELLA S, s! A pranzo, ora lasciami sola con il Marchese. (la spinge fuori).
AVVOCATO Ci risiamo, quando c il Marchese non capisce pi niente (parte a destra prendendosi un altro oggetto).
La Contessa Isabella e Cesira.
ISABELLA Allora dov il Marchese?
CESIRA Ora arriva (mesta come sopra).
ISABELLA Che hai che piangi? (a Cesira)
CESIRA La signora Luisa mi ha dato uno schiaffo.
ISABELLA Come? Ti ha dato uno schiaffo? Perch? Raccontami?
CESIRA Sua nuora mi diceva che lei, la mia padrona, non conta pi niente, che vecchia. Io mi sono riscaldata per difenderla, e lei mi ha dato uno schiaffo (piangendo).
ISABELLA Ah! Che ingrata, che sfacciata. Me la pagher, me la pagher. Giuro, me la pagher.
SCENA SETTIMA
Luce centrale piena
Il Marchese entra da sinistra.
MARCHESE Permette signora Contessa?
ISABELLA Marchese, buongiorno venuto giusto in tempo. Ho bisogno di lei. Se mi veramente amico, ora tempo di dimostrarlo.
MARCHESE Far tutto il possibile.
ISABELLA Quella ragazzina che per mia disgrazia sposata con mio figlio, mi sta rovinando la vita. E ora ha superato ogni limite, bisogna fare qualcosa.
MARCHESE Ma cosa successo?
CESIRA (stando dietro la contessa e pettinandola) Ha dato uno schiaffo a me.
MARCHESE Non ha fatto altro?
ISABELLA Le par poco dare uno schiaffo alla mia cameriera?
CESIRA Sono venti anni che sono al servizio in questa casa.
MARCHESE S, s, ma non mi sembra niente di grave
ISABELLA Ma bisogna sapere perch l'ha fatto.
Dai, Cesira, diglielo.
CESIRA Ha detto che la mia padrona non conta pi in questa casa.
ISABELLA Che vi pare? (al marchese).
CESIRA Ha detto che vecchia...
ISABELLA (a Cesira) Zitta, no; non ha detto cos. (al Marchese) Vuole prendere il mio posto. Non ha rispetto per la casa che lha accolta. E poi se la prende con la mia cameriera perch mi difende!
MARCHESE Signora Contessa, non facciamo tanto rumore.
ISABELLA Come? Dovr passare sopra a un'offesa cos grave? Sottomettermi ad una ragazzina impertinente? Se non mi vuole aiutare, pu andarsene.
MARCHESE (Pi remissivo). Cara Contessa, non vada in collera; ho detto cos per calmarla un poco; vero l'offesa gravissima, e deve chiedere scusa.
ISABELLA Dare uno schiaffo alla mia cameriera?
MARCHESE intollerabile.
ISABELLA Dire ch'io non comando pi?
MARCHESE una vera offesa. E poi dire che lei vecchia!
ISABELLA Questo le dico che non l'ha detto; non lo poteva dire, e non l'ha detto.
CESIRA L'ha detto, in coscienza mia.
ISABELLA Va via di qua.
CESIRA E ha detto di pi: che vestite come una ragazzina e siete ridicola.
ISABELLA Va via di qua; sei una bugiarda.
CESIRA Se non vero, mi caschi il naso. (parte a sinistra)
Luce centrale smorzata
ISABELLA Ah se n andata. (cambia tono pi dolce e confidenziale) Oh caro Gheri (si abbracciano) non le crederai: lo sai che Cesira a volte dice delle bugie.
Musica 3 in sottofondo mentre i due ballano
MARCHESE Mia cara Isabella allora non sar vero nemmeno lo schiaffo.
ISABELLA Oh! lo schiaffo gliel'ha dato di sicuro.
MARCHESE Lhai visto darlo?
ISABELLA Lo so e basta. (sempre pi dolce e vicina) E tu mi devi aiutare a rimetterla a posto, quella impertinente.
MARCHESE S cara, ci penser io. Non la far salutare pi da nessuno...
ISABELLA Mio bravo Gheri. (laccarezza i capelli) .
MARCHESE e non la inviter alla festa
ISABELLA Benissimo. Deve capire che io sono lunica signora della casa.
MARCHESE Dici bene. E poi anche per differenza d'et ti deve portar rispetto.
ISABELLA Cosa c'entra l'et? (risentita, lo allontana)
MARCHESE Voglio dire...
ISABELLA Basta. Vai e fai in modo che mi chieda scusa quella vipera. Fine musica
Isabella esce a sinistra
Luce su di lui.
MARCHESE Far finta di assecondare questa pazza, comincia proprio ad essere noiosa e non ne posso pi di quel Gheri, Gheri. Anzi questa potrebbe essere loccasione per avvicinare Luisa, che pare sia proprio un bel bocconcino
(parte a sinistra).
SCENA OTTAVA
Luce a centrale
Entrano da destra il ragionier Brighelli e il signor Lecchini vestito all'armena, con turbante e in mano una barba finta.
BRIGHELLI Allora siamo intesi. Il Conte ha sentito che arrivato un emiro in citt che offre le sue pietre dure preziose e mi ha dato lincarico di cercarlo
LECCHINI Ma io non so farlo lemiro
BRIGHELLI Senti se non sei capace ti rimando in mezzo alla strada a lavare i vetri dove ti ho trovato e ti scordi i 100 euro che ti ho promesso.
LECCHINI Ma se questo conte mi scopre, mi manda in prigione e io come faccio?
BRIGHELLI Senti, falla finita: non ti ha mai visto, non ti conosce. Stai tranquillo perch un credulone e poi con questo turbante e questi abiti sembri proprio un emiro arabo. Dai, mettiti anche la barba finta
LECCHINI Ma non so parlare in arabo!
BRIGHELLI Devi solo fare finta. Nemmeno lui sa larabo. Basta che finisci tutte le frasi in aillah e ripeti spesso Inshallah, io poi far da interprete.
LECCHINI Ma tu sai larabo?
BRIGHELLI Ma no, cretino! Far finta di capire il tuo linguaggio: proviamo dai!
LECCHINI Voillah Inshallah Vendiillah dico bene?
BRIGHELLI Benissimo. Hai con te il sacchetto con le pietre?
LECCHINI I ciottoli che ho preso in Arno?
BRIGHELLI S.
LECCHINI S li ho presi (fa vedere un sacchetto con i ciottoli)
BRIGHELLI E allora chiamiamo il Conte.
Signor Conte!
Entra il Conte da sinistra
Luce a sinistra e in fondo a sinistra
BRIGHELLI: Conte ho trovato lemiro, posso farlo entrare?
COSIMO Oh bravo! Ma sei sicuro che non sia un terrorista?
BRIGHELLI: Ma che! E un Emiro di famiglia reale, un Principe del Cacagistan
COSIMO E dove il Cacagistan? (si volta alla carta)
BRIGHELLI: Tra il Cucinistan e il Belucistan.
COSIMO Non sono forte in geografia, ma non importa, fallo venire subito, ha portato le pietre?
BRIGHELLI Certo!
(Si voltano verso Lecchini che si avvicina e si fermano nel centro)
Luce nel centro
COSIMO Benvenuto, Principe
LECCHINI Salaham Inshallah.
COSIMO Salaham a voi
BRIGHELLI Ora basta saluti.
COSIMO: Che pietre avete?
LECCHINI Quellaih ciottolai Cacagistan Inshallah
COSIMO Cosa diavolo dice? Non capisco.
BRIGHELLI Aspetti; eccellenza, io conosco un po di cacagiro, larabo del Cacagistan. Accallai Iallah acmar (finge parlare arabo).
LECCHINI Laiammalah ancalah icmar inshallah (finge risponder in arabo a Brighelli).
BRIGHELLI. (prende il sacchetto delle pietre e si rivolge a Cosimo) Ho inteso tutto. LEmiro dice che deve vendere parte del suo tesoro di famiglia per finanziare un progetto nella sua patria, un mega centro commerciale nel deserto, e vende le sue pietre rarissime: (tira fuori le pietre) locchio di Budda, la pietra nera del Caucaso, lelitropia, la foscopirite
COSIMO (a Brighelli) Ha detto tutte queste cose? Certo sono pietre rare! (ne prende in mano unaltra) Se riesco ad averle, le vender ai gioiellieri del Ponte Vecchio a migliaia di euro. Quanto vuole?
BRIGHELLI (A Lecchini) Iallah acmar?
LECCHINI Millah, Ishallah.
COSIMO (a Brighelli) Quanto dice?
BRIGHELLI Cinquantamila euro
COSIMO (guarda nel convertitore) Cio 96.813.500 lire. E troppo. Offro ventimila euro cio 38.725.400 lire
BRIGHELLI Ora prover a trattare. Iallah acmar.
LECCHINI Noillah impossibillah (fa segno di no)
BRIGHELLI La trattativa difficile non vuole
COSIMO Ma non posso di pi. (a Brighelli) Oh! le voglio assolutamente.
BRIGHELLI Lasci fare a me.
COSIMO Va bene.
BRIGHELLI Lamac, volench, calab?
LECCHINI Salamn, salamn, salam.
BRIGHELLI Curch, marads, chiribra?
LECCHINI Sarich, micn, tiribio.
BRIGHELLI Signor Conte, Ho trattato per trentamila euro, che ne dice?
COSIMO (guarda il convertitore) Cio 58.088.100 lire. Non male. (allemiro) Va bene. Salam a voi,
LECCHINI Inshallah. Salam
COSIMO S, inshalla a te. Ecco i vostri euro (firma un assegno e Brighelli glielo prende).
LECCHINI Obbligallah, obbligallah.
Lecchini e Brighelli escono a destra
Musica 4 mentre il Conte guarda le pietre
Musica
Luce sullo scrittoio sul Conte
SCENA NONA
Il Conte da solo guarda le pietre che ha disteso sul tavolino Fine musica
COSIMO Che fortuna ho avuto! Che pietre rare! Il ragionier Brighelli stato proprio bravo e non mi aspettavo che sapesse anche larabo
Luce centrale
PARODI E permesso? (entrando da destra).
COSIMO Buongiorno, caro amico. Lei che un professorone, e si intende di tante cosa, guardi che belle pietre dure.
PARODI Ma io sono solo un professore di economia! Per queste pietre mi sembrano ciottoli dArno.
COSIMO Povero professor Parodi, allora non se ne intende. Queste sono pietre dure rarissime del Cacagistan.
PARODI (ride).
COSIMO Sa, valgono una fortuna, vede (gli mostra una pietra) questa la pietra nera del Caucaso.
PARODI (ride) e forse questaltra lelitropia (ne indica unaltra sul tavolino).
COSIMO Allora le conosce?
PARODI Basta leggere il Decameron (ride)
COSIMO Rida, rida pure, quando uno non se ne intende.
PARODI Benissimo, io sono ignorante di pietre, ma un Conte come lei non dovrebbe stare dietro a questi affarucoli e poi perch tiene spento il riscaldamento?
COSIMO Ma lei si faccia gli affari suoi.
PARODI Senta a me non importa di quello che fa lei, sono solo preoccupato per mia figlia, per il resto pu fare quello che vuole.
COSIMO Sua figlia sta bene, e non le manca niente.
PARODI Veramente si lamentata con me, dice che sua moglie la tratta male e che non si pu comprare niente.
COSIMO Senta, amico; io non so niente e di queste cose non mi voglio impicciare.
PARODI Ma bisogna trovare una soluzione.
COSIMO Vada da mia moglie, parli con lei, intendetevi e non mi rompete il capo.
PARODI Va bene se non vuole pensarci lei che il capo famiglia, ci penser io.
COSIMO Mi lasci in pace; devo pensare ai miei affari.
PARODI S ma si ricordi come dice Voltaire che nessuno da meno per nascita.
COSIMO Io non so di che cosa lei parli. Lasci alle donne le beghe di famiglia e pensi agli affari veri come faccio io
PARODI Arrivederci signor Conte (Parodi parte a destra e il Conte a sinistra).
SCENA DECIMA
Musica 5
Entra da sinistra Luisa con le cuffie e balla
Luce centrale
Parodi entra da destra
PARODI Luisa, (ma Luisa non sente e continua a ballare) Luisa, Luisa
Luisa non sente e continua a ballare
PARODI (si avvicina e toglie una cuffia a Luisa) Luisa! Fine musica
LUISA Babbino!
PARODI bambina mia.
LUISA Finalmente sei venuto a trovarmi. (si abbracciano)
PARODI Cara lo sai quanto ho da fare. E poi non vengo tanto spesso, per non disturbare la tua famiglia, visto che hai preferito vivere con loro.
LUISA Ho fatto un grande sbaglio. Non sai come mi trattano. Sembra di essere in una ghiacciaia.
PARODI Effettivamente proprio freddo in questa casa. Ma Giovanni tuo marito come si comporta? (Luisa riprende a ballare e non sente Parodi grida) Giovanni come si comporta?
LUISA Gianni un tesoro, mi vuole bene; ma troppo debole e succube dei suoi.
PARODI Porter rispetto ai suoi genitori come si conviene.
LUISA Ma mia suocera non mi pu vedere. Mi odia.
PARODI Eh, non esagerare. Devi capirla, gelosa di te che gli porti via il figlio, naturale. (Luisa balla e non sente) E gelosa di te!
LUISA Non mi permette di frequentare i loro amici, le feste, i salotti dellaristocrazia, di inserirmi nel loro ambiente.
PARODI Ma che ti importa di quei nobili, che si danno tante arie.
LUISA Babbo, guarda che sono diventata anchio contessa!
PARODI Dio, ci salvi, ti vedesse tuo nonno.
LUISA Lo sai che perfino la cameriera non mi d retta?
PARODI E una cameriera di famiglia, abituata ai suoi vecchi padroni. (Luisa balla) E una cameriera di famiglia!
LUISA Per le ho dato uno schiaffo.
PARODI Uno schiaffo?
LUISA E come se gliel'ho dato! E buono!
PARODI E me lo dici cos candidamente. Ma ti sei montata la testa. Ti senti gi una Contessa! Ti sei sposata solo da un mese e ti sei dimenticata gi le buone maniere, la sana educazione della tua famiglia.
LUISA Babbo non ti arrabbiare.
PARODI Tua suocera ora sar andata su tutte le furie, come speri che ti voglia bene?
LUISA Mi deve rispettare.
PARODI Devi domandare scusa alla cameriera. (Luisa balla) Devi domandare scusa alla cameriera!
LUISA Alla cameriera? Cos nessuno mi prender pi in considerazione. E poi come la mettiamo con i soldi ricavati dalla vendita della nostra casa a cui non posso accedere?.
PARODI Ma che dici, basta che li chiedi e avrai quello che vuoi.
LUISA Gi fatto. Ma non mi vogliono dare nemmeno i soldi per un vestito da sera.
PARODI Questo non va bene, ma vedrai solo un malinteso. (Luisa balla) solo un malinteso!
LUISA Speriamo, ma intanto io alla festa del Marchese come faccio ad andare?
PARODI Ma ti piacciono davvero quelle feste tra nobili, piene di lusso e boria?
LUISA Ho sempre sognato di andare a queste grandi feste da ballo con il vestito lungo in mezzo a saloni immensi
PARODI Se ci sentisse la buonanima di mio padre! Allora, senti intanto ti dar i soldi per il vestito e poi tu farai pace con tua suocera e cos potrai andare alla festa. Daccordo? Ho appena riscosso dal gioielliere Baronti (tira fuori un portafoglio pieno di euro) Eccoti 1.000.000 euro intanto.
LUISA Cio 1.936.270 lire.
PARODI Ma che dici sono euro e basta!
LUISA S, ma detto in lire pi snob!
PARODI Ma senti questa!
LUISA Grazie, babbo! (gli prende i soldi e lo bacia).
PARODI Eh calma! Mi raccomando gentilezza, educazione e come dice Aristotele: rispetto per chi pi vecchio di te.
LUISA Non dubitare; ai vecchi rispetto e ai giovani le feste! (riprende a ballare)
(Parodi esce a destra)
LUISA Povero babbo, molto buono e lo posso rigirare come mi pare. Non somiglia ai serpenti che sono in questa casa.
Entra Cesira da sinistra
CESIRA Signora, il Marchese Gherardo Della Torre e Del Bosco fiorito.
LUISA Il Marchese da me? Fallo entrare.
SCENA UNDECIMA
Luce centrale
MARCHESE Signora Contessa buongiorno (entrando da sinistra).
LUISA Buongiorno.
MARCHESE Posso disturbarla?
LUISA Ma non mi disturba affatto. Anzi mi chiedevo perch non era ancora venuto a salutarmi, nonostante venga quasi tutti i giorni in questa casa.
MARCHESE Non volevo darle fastidio.
LUISA Oppure non voleva dare fastidio alla signora Isabella
MARCHESE A proposito, signora, dovrei parlarle di un piccola questione che interessa tutte due.
LUISA Prego (fa un cenno e il Marchese si siede accanto a Luisa sul baule).
MARCHESE So che lei buona e gentile; per cui spero che il problema si possa risolvere.
LUISA Che problema?
MARCHESE Mi dica, cosa ha fatto alla cameriera di sua suocera?
LUISA Le ho dato uno schiaffo. E per questo? Mi ha mancato di rispetto e uno schiaffo il minimo che si meritava.
MARCHESE Ma sua suocera si ritiene offesa.
LUISA Mi dispiace (sprezzante).
MARCHESE Sarebbe bene aggiustar la cosa, prima che i vostri rapporti diventino difficili.
LUISA Il modo ci sarebbe: basta cacciar di casa quella cameriera impertinente.
MARCHESE In questa maniera non si risolve niente.
LUISA Basta, lei mi vuole fare arrabbiare.
MARCHESE Se le mie richieste le danno fastidio non ne parliamo pi.
LUISA Ed io speravo che lei fosse venuto per conoscermi e invitarmi alla festa di suo Padre. E invece qui solo per accontentare mia suocera.
MARCHESE Ma no, che dice, anche lei mi sta a cuore e non vorrei che venisse trattata male in questa casa.
LUISA Mia suocera non vuole che frequenti i suoi amici. Credo che abbia paura che le rubi gli adoratori...ma non c pericolo, chi vuole che guardi una ragazzina; e poi io penso solo a mio marito.
MARCHESE Ma non c niente di male ad avere qualche amico.
LUISA E chi vuole che si occupi di me?
MARCHESE Beh, io potrei diventare suo amico.
LUISA Ma marchese fiorito mi vuole prendere in giro?
MARCHESE Mi chiami Gherardo.
LUISA Ma non amico di Isabella?
MARCHESE Lo ero ma da oggi sar suo amico.
LUISA Mia suocera odiosa.
MARCHESE E insopportabile.
LUISA S, ormai passato il suo tempo; adesso deve fare spazio agli altri.
MARCHESE Deve fare spazio a lei mia cara Contessina
LUISA Lei s che mi capisce Gherardo.
MARCHESE Mi dia del tu. Posso chiamarti Luisa? (le prende la mano)
LUISA Lei, Gherardo, anzi tu sono confusa.
MARCHESE Luisa, ora che siamo amici, posso chiederti un piacere?
LUISA Dimmi, se posso.
MARCHESE Vorrei che facessi pace con tua suocera.
LUISA Ma perch?
MARCHESE Cos possiamo coltivare la nostra amicizia in santa pace, non meglio?
LUISA Con quella strega impossibile.
MARCHESE S, vero, una pazza.
LUISA E come pensi di accomodare la storia dello schiaffo? Non vorrai dare ragione a lei?
MARCHESE Anzi devi continuare a pretendere che la cameriera ti servi.
LUISA Non devo essere io ad essere remissiva.
MARCHESE No, certamente, non tocca a te.
LUISA E mio padre mi diceva di chiedere scusa alla cameriera!
MARCHESE Ma pure qualche maniera bisogna trovare per porre fine a questa storia.
LUISA Consigliami tu allora cosa devo fare, per farmi rispettare e mettere fine al litigio?
MARCHESE Faremo cos. Andremo da lei: parler io, tu dovrai solo salutarla per prima.
LUISA Salutarla prima? Perch?
MARCHESE Perch tua suocera.
LUISA Oh! Non mi basta, cos penser che pi importante di me.
MARCHESE E allora salutala per prima pensando che pi vecchia di te.
LUISA Oh! perch pi vecchia, lo far.
MARCHESE Vieni, andiamo
Entra Isabella da sinistra e guarda sospettosa
LUISA Mi si rimescola tutto il sangue, quando la vedo.
ISABELLA Signor Marchese, vedo che ha conosciuto mia nuora Me ne rallegro. Spero mi portiate buone nuove.
MARCHESE (si avvicina lasciando Luisa indietro e le parla in confidenza) Isabella, ho risolto tutto. Luisa pentita di quello che ha fatto. pronta a domandarti scusa; ma tu, cara, da grande dama, non lo permetterai. Ti baster che lei sia la prima a salutarti e a dimostrarti cos la sua sottomissione.
ISABELLA Salutarmi per prima, e nientaltro? Va bene (piano al Cavaliere).
Luisa da parte guarda contrariata
MARCHESE (piano a Luisa) Luisa, tocca a te. Fai come abbiamo detto
LUISA Signora, poich lei pi vecchia di me, la saluto (alla Contessa Isabella, e parte a destra).
ISABELLA Brutta schifosa! Me la pagherai. (parte a sinistra)
MARCHESE Ecco fatta la frittata.
Musica 6
Sipario si chiude Musica rimane un po poi si ferma
ATTO SECONDO
Musica 6 riprende e si ferma appena aperto il sipario
SCENA PRIMA
Luce centrale
GIOVANNI Accidenti! In questa casa non si pu vivere un giorno in pace.
LUISA Ce lhai con me? Io non do fastidio a nessuno. Sar questo freddo che ti rende nervoso.
GIOVANNI Eh, Luisa, mia madre su tutte le furie.
LUISA E io che ci posso fare?
GIOVANNI Le dovresti portare rispetto.
LUISA Che cosa pretendi ch'io faccia? Vuoi mi inchini al suo passaggio?
GIOVANNI Basterebbe non offenderla.
LUISA Io non lho offesa.
GIOVANNI Ma se le hai dato di vecchia.
LUISA Oh, oh, oh! Pretende forse di essere giovane?
GIOVANNI Certo che non giovane, ma non le si pu dire ancora: vecchia.
LUISA Una donna matura allora...
GIOVANNI Quando sarai tu di quell'et, ti far piacere sentirti dire vecchia o matura?
LUISA Quando sar di quell'et, ti risponder. Se a mia suocera le dicessi che giovane, mi sembrerebbe di prenderla in giro.
GIOVANNI Che bisogno c' di dirle giovane o vecchia? Alle donne non piace sentirselo dire. Senti (legge da un libro) sino ai trent'anni ve li nascondete a tre o quattro per volta; dai trenta in su, si nascondono a decine e dozzine. Ad esempio: tu adesso hai ventidue anni; scommetto che tra dieci anni ne avrai ventiquattro.
LUISA Bravo! (applaude a presa di giro) Se vuoi che tua madre sia pi giovane di me, lo sar.
GIOVANNI Queste sono freddure. Portale rispetto e basta.
LUISA S, va bene le far le carezze, ma tu non mi vuoi punto bene. Se me ne volessi, prenderesti le mie difese invece di quelle di tua madre. (fa il broncio)
GIOVANNI Ma tesoro, non essere arrabbiata
LUISA Mio padre invece, s che mi vuole bene. Mi ha dato anche i soldi per il vestito
(gli fa vedere le banconote).
GIOVANNI Mi dispiace che tuo padre debba occuparsi ancora di te. Non sei felice qui a casa mia?
LUISA S Giannino. (gli d una carezza) Basta che non mi tormenti con tua madre.
GIOVANNI Va bene, non ne parliamo pi.
LUISA Allora fammi un piacere, mi chiami Cesira?
GIOVANNI Non vorr venire.
LUISA Inventa qualche pretesto per farla venire...
GIOVANNI Per amor del cielo, non mi fare altri guai.
LUISA Non ti preoccupare.
GIOVANNI Allora vado.
(a sinistra) Uffa, ci vuole una tiratina (fuma) Speriamo bene (entra Cesira a sinistra).
GIOVANNI Cesira per favore se hai un po di tempo puoi sistemarmi lo studio?
CESIRA Va bene. Signor Contino vado subito. Ma dovrebbe dire a suo padre di accendere i termosifoni che qui si ghiaccia anche il pensiero.
Giovanni esce a sinistra
Cesira incontra Luisa
LUISA Cesira, mia cara.
CESIRA (scostante) Signora, ho da fare.
LUISA (dolce) Poverina! ti ho dato quello schiaffo; mi dispiace.
CESIRA (risentita) Ancora sento il bruciore.
LUISA Vieni qua, facciamo pace (tiene in mano i soldi facendoli vedere a Cesira).
CESIRA (pi conciliante) La mia padrona, in tant'anni ch'io la servo, non mi ha mai toccato (adocchia i soldi di Luisa).
LUISA La tua padrona ?
CESIRA Signora s, la mia padrona.
LUISA Dimmi un poco, quanto ti d di stipendio la tua padrona?
CESIRA Oltre vitto e alloggio mi d 50 euro per otto ore la settimana.
LUISA Povera ragazza! non ti d altro che 200 euro il mese? Ti d molto poco.
CESIRA Certo, mi d poco.
LUISA A casa di mio padre la mia cameriera prendeva 100 euro la settimana per le stesse ore.
CESIRA Cio 400 il mese? Oh, se capitasse a me una fortuna simile!
LUISA Lasceresti la tua padrona?
CESIRA Per raddoppiare il salario, sarei disposta a tutto.
LUISA Senti, Cesira, se vuoi, l'occasione pronta: se non ti sono troppo antipatica potresti lavorare per me..
CESIRA Per lei, signora?
LUISA S, per me, e mio padre penser al salario. Anche se ti ho trattato male, capisco che sei una cameriera abile e fedele; cos se accetti l'offerta, eccoti le prime 100 euro per questa settimana. (le prepara 100 euro)
CESIRA Cara signora Contessa non posso certo dire di no. (prende i soldi)
E dora in poi far tutto quello che comanda la Signora padrona. Ma se la signora Isabella mi chiama, se mi ordina qualche cosa, che devo fare?
LUISA Continua a fare come sempre.
CESIRA Ma io ora lavoro per lei.
LUISA E mi servirai riportandomi con fedelt tutto quello che mia suocera dice di me.
CESIRA Oh! circa alla fedelt, pu star sicura di me. Le dir tutto; anzi, per farle vedere che sono al suo servizio, comincer fin da ora a dirle alcune cosette che ha dette di lei la mia padrona vecchia.
LUISA Dai, forza, dimmele.
CESIRA Ha detto che lei una plebea, e che non degna di stare in questa casa.
LUISA Ha detto questo?
CESIRA L'ha detto lo giuro sulla Madonna. Ha detto anche che suo figlio ha fatto male a sposarla, e che vuol far di tutto perch si allontani da lei.
LUISA Davvero? E ha detto altro?
CESIRA Non me ne ricordo; ma star attenta, e tutto quello che sapr, glielo dir.
LUISA Non occorre altro, ci siamo intese.
CESIRA Ora vado.
Sul proscenio luce su di lei
CESIRA Per 400 euro il mese, non solo riporter quello che si dice di lei, ma vi aggiunger anche qualche cosa del mio (parte a sinistra).
SCENA SECONDA
Luce centrale
Entra il Marchese da sinistra
MARCHESE Cara Luisa, ti devo parlare dellincidente con tua suocera.
LUISA Dimmi: vuoi parlarmi perch sei mio amico, oppure perch ti interessa solo di riconciliarmi colla Contessa Isabella.
MARCHESE Se riuscissi a farvi fare pace, sarei contento; ma ti parlo solo perch hai conquistato il mio cuore.
LUISA Caro Gherardo allora mi preferisci a mia suocera?
MARCHESE I tuoi occhi sono le stelle che illuminano la notte (si avvicina).
LUISA Allora mi devi aiutare.
MARCHESE Dimmi, e far tutto quello che vuoi.
LUISA Mia suocera mi ha gravemente offesa.
MARCHESE Ma come? anzi mi pare che tu l'abbia presa in giro bene bene.
LUISA Niente in confronto a quello che lei ha detto di me.
MARCHESE Sono passate solo poche ore, da quando ci siamo visti. accaduto qualche cosa di nuovo?
LUISA accaduto tanto, che mia suocera vuol vedere la rovina di casa sua: dice che mio marito fa male a volermi bene, e far il possibile per allontanarlo da me.
MARCHESE Ma Luisa, quando lhai sentita dire cos.
LUISA Non lo ha detto a me.
MARCHESE Ma allora come fai a essere sicura
LUISA Ora sentirai. Cesira! (chiama).
Entra Cesira da sinistra
CESIRA Signora Contessa...
LUISA Dimmi un poco, che cosa ha detto mia suocera di me?
CESIRA Beh, ha detto che lei una plebea...
LUISA Non dico di questo. Che cosa ha detto di mio marito ?
CESIRA Che ha fatto male a sposarla.
LUISA E poi?
CESIRA Che dovrebbe lasciarla.
LUISA Hai capito?
CESIRA Perch lei una plebea comunista...
LUISA Questo non centra nulla, ora vai.
CESIRA E poi ha detto che lei piatta come un pezzo di legno...
LUISA Va via, non voglio sentire altro.
Cesira esce a sinistra.
MARCHESE Cara Luisa, ma sono chiacchiere di cameriera.
LUISA Bene. Vedo che vuoi difendere Isabella, la preferisci a me (gli fa una carezza)
MARCHESE Ma che dici. Io sono pazzo di te (comincia ad abbracciarla).
LUISA O sei per me, o sei per lei. (continua a carezzarlo arruffandogli i capelli)
MARCHESE Come vero che sono un nobile il mio cuore per te.
LUISA E allora non mi devi contraddire.
MARCHESE Dir tutto quello che vorrai (laccarezza).
LUISA Fra mia suocera e me, chi ha ragione?
MARCHESE Ma tu, cara .
LUISA Chi l'offesa?
MARCHESE Tu.
LUISA Chi deve pretendere le scuse?
MARCHESE Tu (la stringe sempre pi).
LUISA Chi deve cedere?
MARCHESE Tu...
LUISA Io devo cedere? (si distacca respingendolo)
MARCHESE No, volevo dire
LUISA Lei deve cedere
MARCHESE Certamente.
LUISA E allora mi aiuterai a sostenere le mie ragioni con mia suocera?
MARCHESE (un po confuso) Far il possibile
LUISA Siamo daccordo.
Luisa esce a destra
MARCHESE (rimasto solo luce su di lui) Che caratterino, ma quanto carina. Quella cameriera invece ha la lingua lunga! Ostacola i miei piani. Ma Luisa sar presto mia, quella bella puledra.
Esce a sinistra
Musica 7
SCENA TERZA
Luce a sinistra
Entra il Conte Cosimo col computer da sinistra Fine musica
COSIMO Finalmente qualcuno mi ha risposto per quei libri del Corano, ma purtroppo li cerca in traduzione russa, chiss se posso riciclarli quelli in polacco?
Entra Brighelli da sinistra
BRIGHELLI Permesso, buongiorno eccellenza, mi deve scusare ma lascensore si rotto unaltra volta
COSIMO Vieni caro Ragioniere
BRIGHELLI Cosa voleva?
COSIMO C un affare di grande importanza e delicatezza. Ho saputo per certo che Baronti, il gioielliere, quello che ha uno dei negozi pi importanti sul Ponte Vecchio
BRIGHELLI Lo conosco,
COSIMO Ah s?
BRIGHELLI Siamo amici dinfanzia, siamo stati allasilo insieme.
COSIMO Benissimo. Il Baronti chiude e svende tutto ma in gran segreto e solo a gente conosciuta e fidata.
BRIGHELLI Io sono per lui fidatissimo
COSIMO E io ti dar tutti soldi che ci vorranno per rilevare le cose migliori.
BRIGHELLI Ma ci vorr una bella somma.
COSIMO Sono disposto anche a finire tutti i soldi per questo affare, non capisci? Lui ha bisogno di realizzare e io comprer a prezzi stralciati, e una volta in mio possesso tutti quei gioielli li rivender al doppio!
BRIGHELLI E proprio unoccasione doro.
COSIMO Vai a cercarlo e convincilo a venire qui da me.
BRIGHELLI Far il possibile.
COSIMO Non c tempo da perdere. Dobbiamo anticipare tutti. Esce a sinistra
Brighelli a destra luce su di lui
BRIGHELLI Ho avuto proprio una bella idea a farmi passare per amico del gioielliere Baronti e se tutto va bene mi sistemer per un pezzo. Ma ora andiamo a vedere se arrivato quello sciocco di Lecchini. Gli avevo detto di aspettarmi al portone. Speriamo che quellimbranato non rovini tutto.
Esce a destra
Luce centrale e in fondo
Entra da sinistra Lecchini con un travestimento (baffi finti) e una scatola con gioielli guidato da Cesira
CESIRA Pu aspettare qui, guardo se il Ragioniere da qualche parte (esce a sinistra).
LECCHINI Grazie. Ma dove sar il ragioniere? Eppure mi aveva detto di venire qui in casa del Conte. Brrr! Per saranno anche ricchi ma in questa casa fa un freddo peggio della mia baracca alle Piagge. Ci vorrebbe qualcosa per scaldarsi. (prende una bottiglia poi sentendo arrivare il conte si nasconde dietro il paravento)
SCENA QUARTA
Il Conte entra da sinistra
COSIMO Dunque: si vendono cani pigmei piccolissimi. Bene potrei rivenderli come cani tascabili da viaggio! Quante occasioni. Ma ora aspettiamo Brighelli: se tutto va liscio far un grande affare!
Entra Parodi da destra
PARODI Buongiorno Conte!
COSIMO Salute a lei Professore. Di nuovo a farmi visita?
PARODI Mi scusi se la disturbo, occupato?
COSIMO In effetti sto aspettando delle persone per degli affari.
PARODI Mi dispiace ma devo parlarle un momento.
COSIMO Solo un momento per.
PARODI Vedo che lei tanto occupato per i suoi affari, ma dovrebbe occuparsi anche degli affari della sua famiglia.
COSIMO Senta le ho gi detto che non voglio pensare a quelle beghe. Io lascio tutti liberi di fare quello che vogliono. E io voglio essere lasciato in pace.
PARODI E alla pace della sua casa non ci pensa?
COSIMO Io penso a me, e non penso agli altri.
PARODI Ma lei il capo famiglia, non pu lavarsi le mani.
COSIMO Il miglior governo lasciare che ognuno si ingegni da s.
PARODI Ma mia figlia si lamenta che stata offesa da sua moglie.
COSIMO E mia moglie si lamenta che stata offesa da sua figlia; ora guardi con che razza di matti abbiamo da fare.
PARODI Eppur bisogna che noi che abbiamo delle responsabilit mettiamo fine a queste lamentele.
CIOSIMO Io invece penso che sia meglio fare come dico io.
PARODI E cio?
COSIMO Lasciarle cuocere nel proprio brodo.
PARODI Senta per una volta mi dia retta, cerchiamo almeno di parlar loro.
COSIMO inutile ch'io parli a mia moglie.
PARODI Perch?
COSIMO Perch non mi ha mai dato retta come del resto neppure io le ho mai dato retta.
PARODI Ma proviamoci lo stesso, come dice Cicerone: discutere, ragionare, mediare portano sempre a qualche risultato.
COSIMO S a una grande perdita di tempo.
(Lecchini, dal paravento ogni tanto fa capolino con la bottiglia)
PARODI La prego, per una volta.
COSIMO Via, via, se proprio ci tiene, parler a mia moglie.
PARODI Bisogna metter qualche buona parola.
COSIMO La metter.
PARODI Bene, allora siamo daccordo. Intanto vado a cercare mia figlia.
COSIMO Io devo prima concluder un grande affare, poi andr da mia moglie
PARODI Bene, la ringrazio e arrivederci.
Cosimo esce da sinistra e Parodi va verso destra ma incontra Lecchini che uscito dal paravento e cerca di allontanarsi verso destra)
Luce centrale
PARODI Ehi lei. E venuto per il Conte Burrasconi?
LECCHINI (di spalle alzando le mani) S (si volta dandosi un contegno) sono qui per un affare di grande importanza.
PARODI Cosa ha in quella scatola?
LECCHINI Gioielli.
PARODI Ah, lei un gioielliere?
LECCHINI S, sono Baronti del Ponte Vecchio. Devo mostrare questi gioielli al Signor Conte Burrasconi.
PARODI (insospettito) Il gioielliere Baronti? Ma che dice, mi faccia vedere cosa ha.
LECCHINI (indietreggia) Veramente un affare privato.
PARODI (gli prende la scatola con i gioielli e lapre) Questa solo bigiotteria: lei un imbroglione. Conosco bene il signor Baronti. Chiamo subito i carabinieri e la far arrestare per truffa. (fa per telefonare)
LECCHINI Ah signore, per amor del cielo, non mi rovini. (si mette in ginocchio)
PARODI Chi t'ha fatto entrare in questa casa?
LECCHINI E stato il ragionier Brighelli, signore, lui che ha inventato tutto.
PARODI Come! Brighelli il segretario del Conte?
LECCHINI S, io non centro niente, sono solo un povero disoccupato
PARODI Dunque Brighelli inganna il suo principale?
LECCHINI S. Propone affari strampalati e il Conte se li beve.
PARODI Delinquenti! Ora vieni con me. (lo prende per un orecchio)
LECCHINI La prego non mi porti alla polizia.
PARODI Va bene, ma dovrai confessare tutto al signor Conte.
LECCHINI Lo prometto ma non mi denunci.
PARODI Meriteresti di andare in prigione; ma se dirai tutto al Conte, ti lascer libero.
LECCHINI S, s, dir tutto.
PARODI Allora andiamo. (lo trascina verso sinistra)
LECCHINI (Sono proprio sfortunato, con tanti delinquenti che ci sono proprio me dovevano scoprire). (Partono a sinistra).
Musica 8
SCENA QUINTA
Luce centrale
La Contessa Isabella e lavvocato entrano da sinistra Fine musica
ISABELLA Cara Rina, hai sentito le ultime novit?
AVVOCATO Ho sentito, tua nuora ha passato ogni limite.
ISABELLA Mi ha dato della vecchia, quella impertinente.
Si mettono a sedere sul baule e entra Cesira che porta il the.
AVVOCATO Ma ho visto il professor Parodi entrare in questa casa pi volte, diventato consulente fiscale di tuo marito? (prendono il the)
ISABELLA Non mi risulta.
AVVOCATO Allora viene per difendere sua figlia, per lamentarsi di te, mia cara, con tuo marito
ISABELLA Ci mancherebbe altro che quel tipo venga a intromettersi in questioni che non lo riguardano.
AVVOCATO Oggi giorno tutti vogliono comandare!
ISABELLA Se vuol dire qualcosa, faccia che sua figlia abbia giudizio.
AVVOCATO Figuriamoci, la difender di sicuro. E attaccatissimo alla figlia, si dice che da quando morta sua moglie labbia viziata e accontentata in tutto.
ISABELLA I padri sono la rovina delle figlie.
AVVOCATO Eh s, cara Isabella. Unaltra cosa: ho visto uscire il Marchese della Torre da questa casa, venuto a trovarti ancora?
ISABELLA No, veramente.
AVVOCATO Allora sar venuto per qualcun altro.
ISABELLA Ora sentir la mia cameriera, Cesira! (suona un campanello)
Cesira entra da sinistra
CESIRA Signora Contessa, comandi.
ISABELLA Hai visto il Marchese Della Torre?
CESIRA S, stato a trovare sua nuora, la Contessa Luisa.
AVVOCATO Come ti dicevo.
ISABELLA Bene, bene, eri per caso con Luisa? Hai sentito nulla?
CESIRA Oh! io dalla Contessa Luisa non vado. Servo la mia padrona e non servo altri.
ISABELLA Sciocca! Non c bisogno di servirla per andare da lei. Potevi esserci e basta e sentir qualche cosa, per sapermelo dire.
CESIRA Beh se per questo! Non volevo dispiacerle; ma in effetti ci sono stata.
ISABELLA Si? raccontami, che cosa facevano?
CESIRA Si abbracciavano e parlavano segretamente.
ISABELLA Come si abbracciavano? E parlavano di me?
CESIRA Sicuro.
ISABELLA Che cosa dicevano?
CESIRA Che lei proprio una megera, che Luisa ha ragione e lei torto.
ISABELLA Ora mi sente quel Marchese traditore!
AVVOCATO Te lo dicevo! Ma deve essere colpa anche di quella santarellina di sua nuora, chiss che moine gli avr fatto.
ISABELLA Quella sgualdrina!
ISABELLA Hai sentito altro? (a Cesira).
CESIRA Non ho potuto sentir altro. Ma se sentir, dir tutto.
ISABELLA Stai attenta; ascolta e osserva.
CESIRA Signora padrona, si ricorda che mi aveva promesso un paio di scarpe?
ISABELLA Tieni, compratele (le d cinquanta euro).
CESIRA Grazie Contessa!
Prima di uscire sul proscenio luce su di lei (cos si macina a due mulini: queste signore sono tutte prese con le loro meschine beghe e chi furbo sarricchisce) (parte).
ISABELLA Mia cara Rina, mi aiuterai a mettere a posto quella impertinente di mia nuora?
AVVOCATO Non so, come potrei?
ISABELLA Le parlerai per mio conto e porterai le mie ragioni.
AVVOCATO Beh, non ti fidi pi del Marchese?
ISABELLA Non mi parlare di quel traditore.
AVVOCATO Bene, puoi contare su di me cara (labbraccia).
ISABELLA E ora arrivederci (esce a sinistra)
AVVOCATO Ciao, cara. Chiamami quando vuoi.
(Prima di uscire da sola) luce su di lei Ho riconquistato la mia Isabella, ora quel Marchese non mi dar pi noia Parte a destra.
Musica 9
SCENA SESTA
Entrano da sinistra Parodi, Giovanni e Lecchini tenuto da Parodi Fine musica
Luce centrale
PARODI Ora ti sei convinto che tuo padre si lascia ingannare da tanti imbroglioni?
GIOVANNI Non mi sembra ancora possibile.
PARODI Bisogna aprirgli gli occhi, finch siamo in tempo.
GIOVANNI Avevo tanta fiducia in lui.
PARODI (lascia Lecchini a Giovanni) Signor Conte?
Entra da sinistra Cosimo
COSIMO Professore, mi scusi ma non ho avuto ancora il tempo di andare da mia moglie
PARODI Conte, lasci perdere sua moglie, devo parlarle urgentemente dei suoi affari.
COSIMO Oh finalmente si parla di affari e non di famiglia.
PARODI Deve assolutamente licenziare il suo segretario.
COSIMO Chi il ragionier Brighelli?
PARODI S proprio lui: un imbroglione.
COSIMO Ma che dice: onesto e fidato. Gli ho appena commissionato un grande affare che solo lui in grado di portare a termine.
PARODI Il suo ragionier Brighelli la sta ingannando da un pezzo e io ho le prove.
COSIMO Che prove? Ma cosa dite?
PARODI Si ricorda dellemiro che le ha venduto i ciottoli dArno?
COSIMO Ma che ciottoli, ho comprato delle rarissime pietre dure del Caucaso.
PARODI Bene qualunque cosa le abbia venduto, adesso sentir quello che ha da dire. (fa cenno a Giovanni di avvicinarsi con Lecchini).
COSIMO Non capisco. Avr qualche altra cosa rara da vendere.
PARODI Caro signor Conte, ora sentir come sta spendendo i suoi soldi.
GIOVANNI Babbo senti questo furfante
LECCHINI Signore le chiedo perdono.
COSIMO Questo l'emiro?
LECCHINI Signors; Salaham Inshallah. (fa gli stessi versi della scena dellemiro)
COSIMO Vi riconosco! Vi siete tagliato la barba?
PARODI Era tutto finto.
GIOVANNI Tutto finto per ingannarti babbo.
COSIMO Non un emiro? Lo dicevo io che era un terrorista!
PARODI E solo un povero diavolo raccattato per strada da Brighelli
COSIMO Ah impostore. Ladro, andrai in prigione.
PARODI Si calmi, il vero furfante il suo segretario che ha architettato tutta la truffa...
LECCHINI E vero, stato Brighelli a farmi venire qua e voleva che facessi anche la parte del gioielliere Baronti.
COSIMO Cosa? Anche il gioielliere non esiste?
PARODI Il signor Baronti esiste ma non certo costui, n amico di Brighelli, io lo conosco bene sono suo consulente fiscale.
COSIMO Ah mi sento male
GIOVANNI Che c babbo?
PARODI Non avr dato retta a quellimbroglione?.
COSIMO Io gli ho appena dato
GIOVANNI Babbo che gli hai dato?
COSIMO Gli ho dato 100 mila euro, cio 193.627.000 lire, per comprare i gioielli di Baronti!
GIOVANNI Maledizione! Ho bisogno di una tiratina
COSIMO Bisogna trovarlo! Caro Parodi la prego mi aiuti.
PARODI Andiamo
Escono tutti a sinistra.
Musica 10
SCENA SETTIMA
Luce sul davanti nel centro
Da destra entra lavvocato mentre da sinistra entra il marchese e si incontrano al centro in avanti Fine musica
AVVOCATO Signor Marchese, Isabella, la Contessa mi ha incaricata di far valere le sue ragioni con la signora Luisa, ma io non la conosco e lei invece le amico, no?
MARCHESE Che vuole dire?
AVVOCATO Voglio dire che mi potrebbe aiutare a mettere fine a questa lite tra suocera e nuora.
MARCHESE Al dire il vero anche la Contessina Luisa mi ha pregato di far valere le sue ragioni con sua suocera
AVVOCATO Bene, visto che non si parlano, mentre noi abbiamo un po dinfluenza su di loro potremmo provare a trovare un accordo.
MARCHESE Si pu provare.
AVVOCATO E se ci riusciamo, lei potr farsi bello con la contessina, mentre a me lascer il campo con Isabella.
MARCHESE Veramente Isabella mia amica
AVVOCATO Non pi, dopo quello che ha saputo da Cesira.
MARCHESE Cosa ha saputo?
AVVOCATO Tutto quello che avete detto e fatto lei e la contessina
MARCHESE Ah quella pettegola di cameriera!
AVVOCATO Dunque Marchese?
MARCHESE Va bene, proviamo a quietare le belve.
Luce a sinistra e a destra indietro
Lavvocato va a sinistra da dove entra Isabella, il marchese chiama Luisa a destra i due dialoghi si svolgono contemporaneamente a incastro.
A destra
MARCHESE Luisa!
A sinistra
AVVOCATO Cara Isabella, ho appena parlato con il marchese
e mi far da intermediario con tua nuora.
LUISA Che vuoi Gherardo?
ISABELLA Rina, io non voglio parlare n a lui,
n a quellaragazzina.
MARCHESE Ho trovato il modo per far valere
le tue ragioni con tua suocera.
AVVOCATO Parler io per te, cara.
LUISA Bene.Che mia suocera ritiri tutto quello
che ha detto su di me e mi tratti da Contessa al suo pari
ISABELLA Bene digli che Luisa mi deve chiedere scusa,
altrimenti che se ne vada da questa casa.
MARCHESE Ma
AVVOCATO E se rivuole i soldi della casa regalata da suo padre?
LUISA e mi dia disponibilit dei miei soldi
ISABELLA Quelli rimangono sul conto di mio marito. Vai.
LUISA Vai.
Lavvocato e il marchese quasi contemporaneamente partono e ritornano al centro avanti
Luce su di loro nel centro
Nel centro
MARCHESE Ebbene avvocato, Luisa dice che vuole essere considerata alla pari della Contessa sua suocera.
AVVOCATO Isabella invece vuole che le chieda scusa.
MARCHESE Cos non si fa niente. Se diamo retta a loro.
AVVOCATO Proviamo a convincerle diversamente con qualche forzatura.
MARCHESE Proviamo (va da Luisa a destra).
(Avvocato va da Isabella a sinistra).
Luci a destra e a sinistra
A sinistra
AVVOCATO Luisa disposta a chiedere scusa
ma tu devi trattarla da Contessa
A destra
MARCHESE Isabella vuole fare pace, basta che tu vada da lei
ISABELLA Che venga a scusarsi,
ma davvero questa volta, e poi si vedr
LUISA Se vuole la pace che mi renda i miei soldi e poi si vedr
Luce al centro
Avvocato e Marchese ritornano al centro
AVVOCATO La situazione si fa difficile la Contessa si aspetta le scuse di Luisa.
MARCHESE Luisa invece vuole indietro i suoi soldi, mi sembra che la cosa si stia ingarbugliando
Entrano Parodi insieme a Cosimo da sinistra e vanno al centro dallavvocato-marchese ponendosi ai loro lati
PARODI Salve. Di cosa state discutendo?
AVVOCATO Stiamo conducendo le trattative di pace.
PARODI E che siamo allONU?
MARCHESE Io e la signora avvocato stiamo facendo da intermediari tra nuora e suocera.
AVVOCATO E siamo a buon punto, sa?
MARCHESE Le pace quasi stipulata.
PARODI Ma che state dicendo, ma quali intermediari ma quali trattati di pace! Facciamola meno lunga. Basta parlarsi una buona volta. Signor Conte vada a chiamare sua moglie che io chiamo Luisa.
COSIMO Isabella!
PARODI Luisa!
Isabella e Luisa si portano sul proscenio accanto agli altri formando un semicerchio.
PARODI Bene Luisa chiedi scusa a tua suocera a facciamola finita.
LUISA Ma babbo, non sai cosa ha detto la Contessa di me!
ISABELLA Veramente lei che dice cose irripetibili su di me!
PARODI Ma se non vi parlate da un pezzo!
LUISA Me lha detto Cesira la mia cameriera.
ISABELLA Cesira la mia cameriera e a me ha riferito tutte le sue offese.
PARODI Ah s? Sar meglio chiamare questa vostra cameriera, Conte?
COSIMO S, subito. Cesira!
Entra Cesira da sinistra e si mette in fila agli altri
COSIMO Che cosa hai detto alle signore?
CESIRA Solo ci che volevano sentire.
PARODI Confessa che meglio: ti sei inventata un sacco di fandonie.
CESIRA Beh, ho arricchito un po i racconti, daltra parte mi pagavano per raccontare, un po di invenzione dobbligo, ma sono rimasta fedele al modello.
Entra di corsa Giovanni e va a destra nel semicerchio
GIOVANNI Babbo! Signor Parodi!
COSIMO Che successo?
GIOVANNI Il ragionier Brighelli fuggito allestero con tutti i soldi che gli hai affidato!
COSIMO Oh no! Siamo rovinati.
Si mette a sedere affranto tutti si agitano
Luce generale
ISABELLA e LUISA: Cosa?
AVVOCATO Rovinati?
COSIMO S, tra cambiali, affari avviati e i soldi affidati a Brighelli finito tutto il capitale.
PARODI Non vi disperate: vi aiuter io. Regaler unaltra casa a mia figlia. E se volete venderla come laltra
COSIMO Davvero?
GIOVANNI Ma questa volta, per carit ci aiuti lei ad amministrare i soldi.
COSIMO E ci aiuti a mettere ordine a questo pandemonio di casa.
PARODI Va bene. Mi date per pieno potere e non vi opporrete alle mie decisioni?
COSIMO e GIOVANNI Siamo intesi.
PARODI E voi mie signore?
LUISA Certo babbo.
ISABELLA Se cos vuole mio marito. (le due donne si fanno le linguacce)
SCENA OTTAVA
Camminando intorno agli altri
PARODI Allora, per prima cosa far accendere il riscaldamento.
TUTTI (tranne Cosimo): Sarebbe lora!
PARODI Poi dividiamo il palazzo in due appartamenti separati: uno per lei Conte con la Contessa Isabella e laltro per mia figlia con il Contino Giovanni.
A ciascuna famiglia dar mensilmente una somma uguale per vivere con decoro.
Cosimo e Isabella vanno a sinistra e Giovanni e Luisa a destra, le due donne continuano a guardarsi male.
PARODI La cameriera che ha fatto il doppio gioco avr doppie vacanze: Cesira sei licenziata da entrambe.
CESIRA Cose pazze! Dopo venti anni di servizio onesto e fedele. Mi rivolger ai sindacati. Sa, sono iscritta sia alla CLL che ai COBRAS
PARODI Se ne vada. Avr tutto quello che le spetta.
Cesira esce. Il marchese e lavvocato gioiscono.
MARCHESE Bene, bene. Quella pettegola ha avuto quello che si merita.
PARODI Il Marchese a cui piace fare il cascamorto con tutte pregato di non frequentare pi questa casa onorata e faccia la sua caccia in altri boschi.
MARCHESE Quale caccia? Che dice?
PARODI S, caro so bene che ha compromesso pi di una signora per bene e ha portato litigio in tante famiglie.
MARCHESE Stia attento lei, sa che io sono molto potente? Lo sa chi sono io?
PARODI S per me lei il Marchese della Torretta e del bosco secco, lasci subito questa casa.
MARCHESE Far in modo che mio padre non inviti pi nessuno della famiglia Burrasca! Avete chiuso con lalta aristocrazia!
Marchese esce
AVVOCATO Oh finalmente quel presuntuoso si levato di torno.
PARODI E ora a lei mia cara avvocatessa.
AVVOCATO Io? Che centro?
PARODI Lei dovr diradare le sue visite a zero allanno.
AVVOCATO Ma come si permette
PARODI Ho saputo che il suo studio legale ha fatto firmare non so quante cambiali al Conte Burrasconi a interessi da strozzinaggio. Lei si sta approfittando di questa casa ormai da troppi anni. Se ne vada!
AVVOCATO Me ne vado, ma non finisce qui. Avr contro tutti i miei amici avvocati.
Avvocato esce
PARODI Ecco fatto: ho rimesso in ordine tutti i conti.
Certo ho scontentato tutti, come dice Demostene: prendere decisioni e comandare porta malcontento perch ognuno guarda ai suoi interessi e mai a quelli del bene comune.
Per almeno ho riportato la pace in famiglia!
Ma le due coppie cominciano a litigare
A sinistra
ISABELLA Quella sgualdrina ha avuto mezzo Palazzo. tutta colpa tua!
A destra
LUISA Quella strega di tua madre avr parte dei nostri soldi!
COSIMO Sei una pazza isterica.
GIOVANNI Ma non capisci niente!
ISABELLA Cosa? Sei tu un citrullo!
LUISA Cosa? Deficiente sarai tu!
La musica copre gli insulti e si chiude il sipario
-FINE
Musica continua per i saluti
Nella coda dei saluti i vari personaggi entrano uno alla volta e prendono una maschera o un oggetto da settecento da una cesta come omaggio a Goldoni
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