Compagnia
Ma chi m ffa fa
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AGENZIA
INVESTIGATIVA
COMMEDIA IN DUE ATTI
DI
SAMY FAYAD
(PE MEZORA E SFIZIO)
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PRIMO ATTO
LA SCENA SI SVOLGE NELLUFFICIO PRINCIPALE DELLAGENZIA INVESTIGATIVA FIAT LUX . SUL FONDO , LA PORTA DINGRESSO A VETRI. SOPRA VI E SCRITTO: AGENZIA INVESTIGATIVA FIAT LUX RICERCA PERSONE INFEDELTA CONIUGALE MASSIMA DISCREZIONE. UNA PORTA A SINISTRA DA NEL RESTO DELLAPPARTAMENTO. A DESTRA DUE PORTE, QUELLA VERSO IL FONDO IMMETTE NEL SECONDO UFFICIO, LALTRA, VERSO IL PROSCENIO, IN UN RIPOSTIGLIO. SCRIVANIA CON TELEFONO, POLTRONCINE, UN DIVANO, UNO SCHEDARIO. SULLA PARETE DIETRO LA SCRIVANIA, TRA DIPLOMI E ATTESTATI, DUE SCIABOLE INCROCIATE.
A SIPARIO CHIUSO, GIUNGONO I RUMORI DI UNA VIOLENTA COLLUTTAZIONE: MOBILI CHE ROVINANO A TERRA, GRIDA DI DOLORE, IMPRECAZIONI, VETRI IN FRANTUMI ETC ALLALZARSI DEL SIPARIO, LUFFICIO DELLA FIAT LUX, APPARE MEZZO DEVASTATO: SEDIE ROVESCIATE, CARTE PER TERRA, IL LUME RIVERSO SULLA SCRIVANIA. FUORI CENTRO GLI ATTESTATI ALLE PARETI. LA PORTA A VETRI SUL FONDO, APERTA VERSO LINTERNO. DALLA PORTA DI DESTRA SUL FONDO ESCE JAVARONE, RIASSESTANDOSI LA GIACCA.
JAVARONE (VERSO LINTERNO) E ringraziate il Padreterno c stammatina maggio fatto a santa comunione e debbo amare il prossimo mio, altrimenti, invece e n mazziata l appendevo a una trave del soffitto. (SI ADDENTA UN DITO) Mannaggia a marina!
CATERINA (FUORI SCENA, PIANGENDO) Mariano, fratu mio. Me lhanno accisome lhanno acciso (DALLA PORTA DI DESTRA AFFACCIA TIMIDAMENTE IL CAPO, STROSSNER. SI GUARDA INTORNO, VA CON ESTREMA CIRCOSPEZIONE ALLA PORTA DI FONDO, GUARDA FUORI E CHIUDE. POI AFFACCIANDOSI ALLA PORTA DI DESTRA)
STROSSNER Donna Caterina, lenergumeno se ne andato. meglio che portiamo lavvocato sul letto.
CATERINA (FUORI SCENA) E venite a darmi una mano!
(STROSSNER ESCE DA DESTRA E RIENTRA, SPINGENDO ASSIEME A
CATERINA, UNA SEDIA DUFFICIO MUNITA DI ROTELLE, SULLA QUALE
GIACE ESANIME MARIANO)
STROSSNER Con questi sobbalzi, a letto non ci arriva vivo, meglio ca o mettimmo ngoppa o divano. (LO SOLLEVANO ALLA MEGLIO E LO ADAGIANO SUL DIVANO)
CATERINA Mari, fratu mio.
STROSSNER Madonna, che paliatone! Povero avvocato.
CATERINA A faccia me pare n parmigiana e mulignane.
STROSSNER Ato che parmigiana e mulignane, sign, guardate qua (SOLLEVA UN BRACCIO DI MARIANO E LO LASCIA. IL BRACCIO RICADE INERTE) Peso morto!
CATERINA Madonna mia! (STROSSNER RIPETE LOPERAZIONE CON UNA GAMBA DI MARIANO CON LO STESSO RISULTATO)
STROSSNER Gamba morta! Donna Caterina, Javarone non gli ha lasciato un osso sano.
CATERINA Vedite che succede quando uno arriva a na certa et senza se spus.
STROSSNER Ma perch, le mazzate se le pigliano solamente gli scapoli?
CATERINA No, ma nommo nzurato, si adda movere nu passo, lo fa responsabilmente, penzanno ca tene moglie e figlie.
STROSSNER Voi dite(UN TEMPO) Madonna, che paliatone!
CATERINA E ve site miso pure vuje Snauzer!
STROSSNER (PUNTUALIZZANDO) Strossner, donna Cater, il mio nome Strossner.
CATERINA Va bene, Snauzer, Strossner, come vi chiamate. Ma comme, a Javarone gli andate a scrivere papale papale, ca tene e corne?
STROSSNER Ges, quello si rivolto apposta allagenzia, per saperlo.
CATERINA E non contento e ce o scrivere, mentre o curnutone o faceva chillu paliatone, vuje manteniveve pure a fratemo.
STROSSNER Dietro sua richiesta. Lavvocato ha gridato: Mantenetemi, se n trascendo! ed io lho mantenuto. Le botte se le pigliava vostro fratello, sissignore, ma i contraccolpi li assorbivo tutti io. (TRAENDO DALLA TASCA UN OROLOGIO DA TASCHINO) Guardate qua, un caro ricordo di famiglia (APRE LA CONTROCASSA DELL OROLOGIO DALLA QUALE PIOVONO A TERRA GLI INGRANAGGI) Ex caro ricordo!
CATERINA Figuriamoci le ossa di questo povero disgraziato! (CADE IN GINOCCHIO ACCANTO AL FRATELLO E PIANGE ACCAREZZANDOGLI LA TESTA. MARIANO RINVIENE LENTAMENTE)
MARIANO (CON UNA VOCE DA OLTRETOMBA) Dove sto?
CATERINA Mariano, fratu mio. (A STROSSNER) Sta resuscitando!
MARIANO (C.S.) dove sono!
CATERINA Nellagenzia, bello di Caterina tua.
MARIANO Lagenzia mortuaria?
CATERINA Sci, sci, lagenzia tua. E sei sano e salvo. Cio sano m!
STROSSNER Nu poco struppiato!
MARIANO Chi questo signore?
STROSSNER Ma come, avvoc, Sono Strossner.
MARIANO Ah! (UN TEMPO) E perch vi siete pittato la faccia di rosso?
STROSSNER Quello il mio colore naturale; siete voi che mi vedete rosso.
MARIANO (RICORDANDO) Ah! Javarone mi ha applicato un filtro agli occhi?
STROSSNER No, quello vi ha scamazzato pure il nervo ottico.
MARIANO (FISSANDO STROSSNER) Mi ha mantenuto.Cater, Javarone si allisciava le mani addosso a me e questo signore mi manteneva attorcigliato alle mie spalle. Dietro stava lui, Javarone davanti e io in mezzo.
CATERINA Va bh, ormai passata, non ti agitare. Te vaco a pripar na bella tazza e caf. (UN TEMPO) Ce la fai a bere?
MARIANO Proviamo; se non ce la faccio, me lo versi in un orecchio. (A STROSSNER) Tengo almeno un orecchio sano?
STROSSNER (DOPO UNA RAPIDA RICOGNIZIONE) In quello sinistro, il passaggio ci sta.
MARIANO E gi na cosa!
CATERINA Non ti muovere, mi raccomando. (A STROSSNER) Non lo fate muovere. (ESCE A SINISTRA)
MARIANO (MARIANO GUARDA A LUNGO STROSSNER CHE TENTA DI INGRAZIARSELO CON QUALCHE TIMIDO SORRISO) E bravo Strossner(PAUSA, CON ALTRO TONO) Io ancora debbo capire (UN TEMPO) ma voi siete napoletano?
STROSSNER E comme no, nato e cresciuto a Napoli.
MARIANO E comm che uno nato e cresciuto a Napoli si chiama Otto Strossner. Ma voi di che razza siete.
STROSSNER Ges, ve lo ripeto, razza napoletana.
MARIANO Spuria, per. Siete di ascendenza longobarda. Lo testimoniano il nome ed il comportamento.
STROSSNER Avvoc, se vi fa piacere, cambio cognome.
MARIANO Voi vavita cagn a capa! (UN TEMPO) Ma perch mi avete mantenuto?
STROSSNER Ges, perch me lavete chiesto voi!
MARIANO (PAZIENTE) Vedete, Strossner? In Italia in Longobardia, non lo so In Italia, MANTENETEMI unesortazione retorica. Quando Javarone venuto, ha letto il vostro rapporto su sua moglie e invece di pensare alle corna sue se le presa con le corna mie, offendendomi, io ho gridato:mantenetemi, la misura colma, lo sdegno mi acceca, impeditemi di trascenderequesti sottintesi, creano una pausa della lite, che serve per meditare e lasciare sbollire gli animi dei contendenti, che sono ancora alla fase verbale. Mi seguite? Voi invece no, pigliate alla lettera lesortazione e vi attorcigliate addosso a me. Nella fattispecie, se dovevate mantenere qualcuno, vi attorcigliavate attorno a Javarone.
STROSSNER Avvoc, voi non avete detto mantenetelo me lo state dicendo m, a paliatone ricevuto.
MARIANO Ma pure se ho sbagliato a dire, tra me e un pazzo come Javarone, chi che va mantenuto? Il padreterno vi ha dato il raziociniousatelo! Altrimenti ecco i risultati, la moglie fa le corna a Javarone e le mazzate se le piglia il titolare dellagenzia investigativa. E poi, ve lho detto cento volte, addolcite le relazioni ai clienti. Metteteci un po di vasellina.
STROSSNER Avvoc, quelli stavano in una camera dalbergo. Ci sta la documentazione cinematografica, se proiettiamo il film ce lo sequestrano.
MARIANO Ma c sempre il modo: dire e non dire, fare altalenare il cliente tra il dubbio e la speranza. Mo vi faccio un esempio: (CON TONO DI CIRCOSTANZA) La signora di cui trattasi e un individuo di sesso maschile si sono incontrati alle ore tot di fronte ad un circolo ricreativo adiacente ad un albergo. Un ingombrante veicolo adibito ai trasporti internazionali ha celato la coppia per qualche istante alla vista del nostro agente il quale, non in grado di stabilire se i due sono entrati nellalbergo o nel circolo ricreativo. Quando il nostro uomo li ha rivisti, tre ore dopo, erano appena passati di corsa dei dimostranti, inseguiti da lacrimogeni sicch, un poco per laffollamento, un po per il pianto copioso dovuto al fumo dei lacrimogeni, ancora una volta, il nostro uomo, non ha potuto stabilire da quale porta siano usciti Avete afferrato? (CON MOVIMENTO ROTATORIO DELLA MANO) Lo mettiamo sulla strada. si sono incontrati; insinuiamo il sospetto: lalbergo; lasciamo uno spiraglio alla speranza: il circolo ricreativo: Un po di carit cristiana, Strossner, carit cristiana e vasellina.
CATERINA (ENTRANDO DALLA SINISTRA CON LA TAZZA) Il caff! (MARIANO BEVE) Perch non ti vai a buttare un po sul letto?
MARIANO No, tengo che fa!
CATERINA (AIUTANDOLO AD ALZARSI) Piano piano, non ti sbattere. (MARIANO MUOVE PRECARIAMENTE QUALCHE PASSO E SI DIRIGE VERSO LA SCRIVANIA) Io vado in farmacia a prenderti qualche pomatina. (A STROSSNER) Vi raccomando, avessa cad nterra, mantenetelo!
MARIANO (VOLTANDOSI DI COLPO VERSO STROSSNER, CHE SI TROVA A DUE METRI DA LUI E PUNTANDOGLI CONTRO UN DITO) Se questo signore si permette di mettermi una mano addosso, o scamazzo a faccia! Strossner, gi le mani!
STROSSNER Ma io non vi sto toccando.
MARIANO Le intenzioni le avete, ve lo leggo negli occhi. Gi le mani, mettetevele in tasca. (STROSSNER ESEGUE)
CATERINA (A MARIANO) Se ti dovesse venire un capogiro
MARIANO Sbatto con la faccia a terra, va bene? Ma questo signore non mi deve toccare. Strossner, fate conto che io sono una vacca indiana. Non mi dovete toccare. (SIEDE ALLA SCRIVANIA) Mo, passando a debita distanza da me, andate nel vostro ufficio, ci stanno i raccoglitori delle infedelt coniugali da riordinare, jate. A, a proposito di infedelt, Sisto ha scoperto qualcosa sugli Amanti diabolici? Si fatto vivo?
STROSSNER Sissignore, Sisto sta a Capri.
MARIANO A Capri m! Dieci giorni fa ha riferito che la pista lo portava a Sorrento.
STROSSNER E m ha telefonato che la pista seguitava per Capri.
MARIANO Ma perch, questi amanti diabolici si stanno facendo il viaggio di nozze? E Sisto appresso a loro a fare la bella vita.Andate a riordinare, andate. (STROSSNER ESCE DA DESTRA)
CATERINA (CON INTENZIONE) Sono quasi le undici e sta per arrivare la signora Cimmino. (MARIANO SOSPIRA E FA BALLARE UN PIEDE) Mari, quella un buon partito.Mari, afferra la fortuna per i capelli
MARIANO E dalle! La signora Cimmino sposata. E poi n cliente, he capito? Non un partito!
CATERINA (IMPERTURBABILE) Se viene ogni giorno qua e passa le ore sane a guardarti, un motivo ci deve essere. Quella tene na simpatia per te.
MARIANO Mi guarda perch gli ricordo il marito. Mi paga un supplemento e mi lascio guardare. una prestazione professionale.
CATERINA Dico io: le ricordi il marito, lo puoi pure sostituire.Mari, io aggio fatto n penzata: fa sperdere o marito e sposatela tu.
MARIANO Catar, il mio mestiere rintracciare la gente, non di farla sperdere! V, v, v a pigli a pomatina.
CATERINA Insomma tu vuoi restare zitello
MARIANO Fino alla morte, fra centanni.
CATERINA Ci hai pensato bene? Lo sai che cos un uomo senza una moglie vicino?
MARIANO Un uomo con i nervi distesi. un uomo senza scocciature.
CATERINA e senza corna! Jammo, dillo sinceramente. A te tha guastato la professione. Tu nun te vu nzur p paura d corna!
MARIANO Emb!? un rischio che corrono gli uomini sposati. Io sto bene come sto, Catar: senza moglie, senza famiglia
CATERINA senza cuore, senza Dio
MARIANO e senza corna! V, va pigli a pomatina!
CATERINA Vaco, vaco. (GUARDANDO IN ALTO) Madonna mia, non fare trovare Cimmino. (ESCE DAL FONDO)
MARIANO (GRIDANDOLE DIETRO) Eh, nun o fa truvE nuje cumme campammo? (TRA SE) Ts, n mugliera! (GRIDANDO ANCORA ALLA PORTA) Per farmi intossicare la vita non basta Strossner?
STROSSNER (ENTRANDO DA DESTRA) Avvoc. Avvoc, aggio avuto na bella pensata sul modo di vendicarvi dellaffronto subito. Piglio il rapporto sulla moglie di Javarone, ne faccio fare una copia su pergamena in caratteri gotici e la mando allinteressato, incorniciata con sopra due belle corna di cervo maschio. (MARIANO SI ALZA CON MOSSA FULMINEA, PRENDE UNA DELLE DUE SCIABOLE DALLA PARETE E LALZA MINACCIOSO VERSO STROSSNER)
MARIANO (GRIDANDO) Strossner, io vi sparto in due! (MA LA MOSSA BRUSCA GLI FA LANCIARE UN GRIDO DI DOLORE. MENTRE STROSSNER SI RITIRA MARIANO SI PIEGA SU SE STESSO PORTANDOSI UNA MANO AI RENI E CON LALTRA SORREGGE LA SCIABOLA A MO DI CANDELA. DAL FONDO ENTRA LA SIGNORA CIMMINO, UNA BELLA DONNA GIOVANE E PROVOCANTE CHE LO GUARDA ESTATICA)
SIG.CIMMINO (CON VOCE FLAUTATA) Madonna!, tale e quale a Cimmino mio ai campionati internazionali di sciabola. Avvoc, non vi muovete!
MARIANO E chi se po movere?
SIG:CIMMINO Vi state allenando?
MARIANO No, sto posando per la statua di Vittorio Emanuele secondo!
SIG.CIMMINO (ESTASIATA) Tale e quale a Cimmino miola stessa voce da tenore lirico spinto. Guardo in voi il fac-simile e mi pare di vedere loriginale. Parlate, parlate avvocato, non mi togliete questa innocente illusione dei sensi, e non togliete la mano premuta selle reni. Siete Cimmino pittato quando gli prendeva la sciatica.
MARIANO Gli durava assai?
SIG.CIMMINO Pure dieci giorni.
MARIANO Ah!
SIG.CIMMINO E in quei giorni era mio prigioniero nellintimit del focolare domestico. Sempre sotto gli occhi, mentre cucinavo, mentre sfaccendavo e rassettavo. (GUARDA LOROLOGIO) A proposito, lora del solito riordino e il vostro studio oggi ne ha proprio bisogno. Mi metto in libert. (SI SPOGLIA RESTANDO IN SLIP E REGGISENO)
MARIANO (SUDANDO FREDDO) Aheee.
SIG.CIMMINO (RICORDANDO) E mentre io rassettavo, lui mi raccontava le sue prodezze sportive. Lo spadone lo tenete sempre alzato?
MARIANO Sempre alzato, signora, ma non sta bene.
SIG.CIMMINO Lo spadone non sta bene?
MARIANO Lui si, grazie, dicevo: non sta bene che vi mostriate cosin libertin orario di ufficio.
SIG.CIMMINO Niente ufficio, per carit. Avete la sciatica e vi trovate nellintimit domestica in compagnia della vostra mogliettina.
MARIANO Aheeee. (CHIAMANDO) Strossner.
STROSSNER (ENTRANDO DA DESTRA) Comandate. (ALLA VISTA DELLA SIGNORA CIMMINO) Mamma d Carmene!
MARIANO Strossner, la pratica Cimmino. Lultima risposta, a quando risale?
STROSSNER (ANNUENDO INEBETITO SENZA DISTOGLIERE LO SGUARDO DALLA SIGNORA CIMMINO) Eh!
MARIANO A quando risale?
STROSSNER Risale, avvocato, risale!
MARIANO Chi risale?
STROSSNER Voi che avete detto?
MARIANO Vi ho domandato a quando risale lultima risposta della pratica Cimmino.
STROSSNER Ah, la pratica.
MARIANO Voi che avete capito?
STROSSNER Avevo capito nata cosa.
MARIANO Siete un degenerato.
STROSSNER Ges, voi avete fatto risalire pure la sciabola.
SIG.CIMMINO (SEMPRE RIORDINANDO) Non abbassate lo spadone, avvocato!
MARIANO Sta sempre alzato. (A STROSSNER) Volete rispondere a quando risale lultima risposta?
STROSSNER La prima e lultima, a un anno fa. Lambasciata italiana a Londra ha risposto negativamente.
MARIANO Perch, Cimmino partito?
STROSSNER Quando?
MARIANO Strossner, guardate a me. Se avete scritto a Londra, vuol dire che sta in Inghilterra, no? E m ditemi come e da chi avete saputo che Cimmino ci andato.
STROSSNER In Inghilterra? Lho saputo da voi, quando la signora si venuta a mettersi nelle nostre mani.
MARIANO Quando la signora venuta a mettersi nelle nostre mani, ci ha detto che Cimmino stava a Brescia. M, il viaggio Brescia Inghilterra, sto cacchio di Cimmino, quando cacchio lha fatto?
STROSSNER (CADENDO DALLE NUVOLE) Ah, Cimmino stava a Brescia? (MARIANO CHIUDE GLI OCCHI E TIRA IL FIATO)
MARIANO Signora, posso abbassare lo spadone?
SIG.CIMMINO E perch lo volete abbassare, cattivo?
MARIANO Lo voglio abbassare sulla testa di questo fetente! Jate a pigli a pratica Cimmino. (STROSSNER ESCE DA DESTRA)
SIG.CIMMINO Stanno per suonare le undici. A questora Cimmino che faceva?
MARIANO (CON LO STESSO TONO DOLCIASTRO DI LEI) Si mangiava la sfogliatella.
SIG.CIMMINO E bravo, e come lo sapete?
MARIANO (MENTRE LEI SI RIVESTE) Perch me la portate ogni giorno, e ogni giorno mi domandate che faceva Cimmino alle undici. Cimmino, non teneva a che penz, e a me me sta venendo o diabete. (ENTRA STROSSNER CON UN FASCICOLO)
STROSSNER La pratica Cimmino.
MARIANO Leggete.
STROSSNER (SCORRENDO RAPIDAMENTE UN FOGLIO) Dunque. Eh..eh.(UN TEMPO) Brescia. (UN TEMPO) Ges, ma voi vedete.
MARIANO E voi avete scritto a Londra, e io da un mese mi sto abboffando di sfogliatelle.
STROSSNER Provvedo subito, avvoc. Sign, state tranquilla, vostro marito lo faccio tornare a Brescia. (ESCE DA DESTRA)
MARIANO (GRIDANDOGLI DIETRO) Quale Brescia? Qui dovete farlo tornare, qui!
SIG.CIMMINO Quindi non ci sono novit
MARIANO E se cerano non vi avvertivo con la velocit del fulmine. Appena ricompare Cimmino, festeggio lavvenimento con un pranzo allExcelsior. (SQUILLA IL TELEFONO) Posso muovere le mani per rispondere?
SIG.CIMMINO Si, e parlate, parlate.
MARIANO (AL TELEFONO) FIAT LUX, ricerche di persone, infedelt coniugali, (-) chi? (-) Ah, siete voi, Sisto.e parlate pi forte. Che questa interferenza, state parlando dalla grotta azzurra? (-) come? Da Firenze? State a Firenze? Toscana? (-) Neh, e che ci fate? (-) Ho capito, che state pedinando gli amanti diabolici. Ma avete appurato che cosa ci sono andati a fare in Toscana? (-) come? Per arricchimento culturale (UN TEMPO) Sisto, guardatemi negli occhi, voi siete sicuro di essere sulla pista giusta, vero? Non che alla fine ci sta qualche sorpresina.(-) e va beneverificate e teneteci al corrente. (RIAGGANCIA)
SIG.CIMMINO Avvocato, pi vi guardo e vi sento parlare e pi sento in me un rimescolamento. E bene? male? peccato?
MARIANO Finch state vestita e nei limiti unillusione dei sensi, lo avete detto voi, credete di vedere in me vostro marito e in questo non c niente di male.
SIG.CIMMINO Certo, qualche piccola differenza tra voi e lui ci sta, ma questioni di dettagli. Lui, per esempio, porta gli occhiali azzurrati. M vi faccio vedere. (PRENDE DALLA BORSA UN PAIO DI OCCHIALI SCURI E GLIELI SISTEMA SUL NASO) E veramente impressionante.dato che mi trovo, aspettate che completo lopera. (PRENDE DALLA BORSA UNA BARBETTA BIONDICCIA E GLIELA APPLICA) Due gocce dacqua. (PRENDE UNA PARRUCCA E GLIELA CALZA IN CAPO. COMMOSSA) M siete Cimmino pittato.(GLI DA UNO SPECCHIETTO) Guardate!
MARIANO (SPECCHIANDOSI) Ma io dove dono andato a finire?
SIG.CIMMINO Certo, vi manca qualche centimetro di statura. Alzatevi sulla punta dei piedi. (MARIANO SI SOLLEVA) E m, mangiatevi la sfogliatella. (GLIELA DA, MARIANO LA SBOCCONCELLA) Adesso che siamo soli, per una volta, una! Me lo fareste quello che Cimmino mi faceva sempre a questora? (MARIANO SMETTE DI MASTICARE E LA FISSA) Dite di si, dite di si!
MARIANO (SOSPETTOSO) Che vi faceva Cimmino a questora?
SIG.CIMMINO Dolce dolce, senza gridare, per non disturbare i vicini. Me lo fate, si?
MARIANO Dipende da quello che vi faceva, e se non in contrasto con letica professionale
SIG.CIMMINO A questora, quando teneva la sciatica, mi cantava (UN TEMPO) Piscatore e Pusilleco
MARIANO (LA GUARDA IN SILENZIO, SI STRINGE NELLE SPALLE E ATTACCA A CANTARE) Piscatore d mare e pusilleco
Ca ogni notte me siente e cant
Piscat sti parole so lacrime
P Mar ca luntana me sta..
(SI INTERROMPE CON UN GRIDO) Strossner.
(ENTRA DA DESTRA, MARIANO LO FA AVVICINARE GLI CALZA LA PARRUCCA, GLI SISTEMA LA BARBA E GLI OCCHIALI, SENZA CHE STROSSNER REAGISCA IN NESSUN MODO) Alzatevi sulla punta dei piedi. (STROSSNER SI SOLLEVA) e m cantate Piscatore e pusilleco!
STROSSNER In quale tonalit?
MARIANO (GRIDANDO) Strossner, cantate!
STROSSNER Sissignore! (CANTANDO) Piscatore
MARIANO Basta. (STROSSNER SMETTE. ALLA SIGNORA CIMMINO) Con un modico supplemento ve lo mando a domicilio, lo volete?
SIG.CIMMINO Noooo! Non gli somiglia proprio, si vede che Strossner.
MARIANO (MASTICANDO AMARO E SCUOTENDO STROSSNER PER UN BRACCIO) E mimetizzatevi, sangue del diavolo. Ma che razza di investigatore siete? Manco n schifezza d imitazione sapite fa. Andate a riordinare larchivio, andate.
CATERINA (ENTRA DAL FONDO TRAFELATA, MENTRE STROSSNER SI LIBERA DELLA PARRUCCA E DEGLI OCCHIALI) Mari, Mari, sta tornando Javarone.
MARIANO Sta tornando qua?
CATERINA Sissignore. Cammina per la strada e parla da solo: sto tornando dallavvocato Mariano Caracciolo. Mari, telefona al 113.
MARIANO Javarone sta tornando qua? E io qua laspetto. (PRENDE LE DUE SCIABOLE DALLA PARETE)
STROSSNER Bravo, avvocato, armatevi. (INCAMMINANDOSI IN FRETTA VERSO DESTRA) Io vado a riordinare.
MARIANO Fermo dove state! (STROSSNER SI ARRESTA)
CATERINA Ti vuoi macchiare le mani di sangue?
MARIANO E, gi, per farmi ritirare la licenza.(NASCONDENDO LE SCIABOLE SOTTO IL DIVANO) Conoscendo Javarone, meglio togliere loccasione. (ALLA SIGNORA CIMMINO) Favorite in casa con mia sorella mentre spiccio questo cliente.
SIG.CIMMINO Poi mi finite di cantare Piscatore e pusilleco?
MARIANO Poi vi canto un long play sano sano, andate. (CATERINA SEGNANDOSI, ESCE ALLA SINISTRA INSIEME ALLA SIGNORA CIMMINO) Strossner, travestitevi. (DOPO UNA BREVE RIFLESSIONE) Travestimento numero 5. state pronto dietro la porta e al mio richiamo entrate e agite.
STROSSNER Travestimento numero 5.(ESCE DA DESTRA E CHIUDE LA PORTA. MARIANO CALZA RAPIDAMENTE LA PARRUCCA. SI APRE LA PORTA DI FONDO ED ENTRA JAVARONE)
JAVARONE (CON VOCE TONANTE) Avvocato Mariano Caracciolo.
MARIANO (VOLGENDO LE SPALLE E FALSANDO LA VOCE) Da parte di chi?
JAVARONE Amici!
MARIANO Lavvocato fuori per un pedinamento urgente. Dite a me che riferisco.
JAVARONE Non posso. Mi debbo gettare ai piedi di quel galantuomo e glieli debbo baciare. (SI SCHIAFFEGGIA GRIDANDO) Carogna!
MARIANO (STRETTO NELLE SPALLE) chi?
JAVARONE Io, io, carogna e analfabeta che non ho saputo leggere il rapporto dellagenzia.
MARIANO (LIBERANDOSI DELLA PARRUCCA) Neh, Javar, e che sta nuvit?
JAVARONE (GUARDANDO ALTERNATIVAMENTE LA PORTA E MARIANO) Avvoc, sono contento che siete tornato dal pedinamento urgente. Avete sentito quello che ho detto al signore che stava qua? Lho detto e lo faccio. (SI GETTA AI SUOI PIEDI E GLI BACIA LE SCARPE) Perdonatemi, sono un animale, sono una carogna.
MARIANO Mai vantarsi Javar, mai vantarsi..(JAVARONE SI ALZA E STRINGE MARIANO AL PETTO)
JAVARONE Che posso fare per ottenere il vostro perdono? (UN TEMPO) Avvoc, io a pap non lho mai conosciuto. Emb, m faccio conto che voi siete pap mio. (LO BACIA RIPETUTAMENTE) Babbo perdonami! Babbo il rapporto non lho saputo leggere.. Parla di un incontro avvenuto il 15 marzo in un albergo alle 16,30. E grazie che avvenuto..(TRIONFANTE) Con mio cugino Gian Domenico.
MARIANO (FINGENDO DI CAPIRE) Una cosa in famiglia
JAVARONE No, lincontro avvenuto tra la mia signora e me per lo sposalizio di mio cugino Gian Domenico. (MOSTRANDO UNA AGENDA) Ecco qua, leggete: giorno 15 ore 16,30 sposalizio Gian Domenico, albergo Magnum. Quel 15 marzo me lo ricordo perch faceva un caldo talmente forte fuori stagione, che abbiamo fatto un bagno a mare. (UN TEMPO COMMOSSO) E io mi sono permesso di mettervi le mani addosso(MARIANO LO GUARDA PER UN ISTANTE, POI GRIDA VERSI LA PORTA DI DESTRA)
MARIANO Monsignore (STROSSNER ENTRA DA DESTRA VESTITO DA VESCOVO CON LA CROCE PETTORALE SOLLEVATA IN ARIA)
STROSSNER (ENTRANDO) Pax et bonus! (JAVARONE GLI SI AVVICINA E GLI BACIA UNA MANO)
JAVARONE Eccellenza..
MARIANO Non Eccellenza, questo Strossner.
JAVARONE Si fatto vescovo?
MARIANO No, pronto per un pedinamento in Vaticano. Strossner, vi voglio far fare una risata.
STROSSNER (SOSPETTOSO) E il caso di ridere?
MARIANO Si, con Javarone abbiamo chiarito. Strossner dite un po, che tempo faceva quel giorno?
STROSSNER Quale giorno?
MARIANO Il 15 marzo.
STROSSNER Ah, quando la signora e un individuo di sesso maschile.(E UNISCE GLI INDICI IN ARIA)
MARIANO E non fate gesti allusivi. Quel giorno che tempo faceva?
STROSSNER (FACENDO ROTEARE UNA MANO IN ARIA) Uh!
MARIANO Uh, che?
STROSSNER Tempo pessimo. Marzo pazzo, mare forza 9, una libecciata, una pioggia che non vi dico, o menava a zeffunno.
MARIANO Quel giorno, il 15 marzo, Javarone e signore, hanno fatto un bagno a mare.
STROSSNER (A JAVARONE) Overo? Vi siete esposti a quel rischio con quel tempo?
MARIANO (A STROSSNER) Strossner, ma voi dove eravate! E a chi stavate pedinando? (A JAVARONE) Lui ha fatto tutto, pedinamento e rapporto.
JAVARONE (ASSAI TRISTE) Ges, Ges, Ges, e perch lavete fatto? Il paliatone spettava a voi e non a lui (ACCORATO) Vedete che giornata storta, combinato come sto con le mani, debbo fare un altro paliatone.
MARIANO A lui?
JAVARONE E p forza.
STROSSNER (PIAGNUCOLANDO) A me, e perche?
JAVARONE Primo: avete insinuato sconcezze sulla mia signora.
STROSSNER Ma si chiarito..
JAVARONE (CONTINUANDO) Secondo: perch mi avete spinto a scamazzare questo galantuomo innocente. Terzo: perch sono felice di avere una moglie fedele.
STROSSNER E voi la felicit la festeggiate facendo un paliatone a me.
JAVARONE Vi punisco perch mi avete fatto essere infelice, lasciandomi credere di avere una moglie infedele (A MARIANO) Dico bene?
MARIANO Il ragionamento non fa una grinza.
STROSSNER Il ragionamento tortuoso. (LEVANDO IN ARIA LA CROCE PETTORALE) Pax et bonus!
MARIANO Strossner non fate la faccia feroce. Non posso permettere che i dipendenti manchino di rispetto ai clienti (A JAVARONE) prima che questo trascenda e vi faccia male, io lo mantengo e voi ve ne tornate a casa a festeggiare le scampate corna.
JAVARONE Perch, questo bombolone alla fragola mi manca di rispetto a me (SI AVVICINA A STROSSNER E LO SPINGE CON LINDICE SULLA SPALLA) Ommo e niente, fatemi vedere come mi mancate di rispetto.
MARIANO (MANTENENDO STROSSNER DA DIETRO) Strossner non trascendete.
JAVARONE (COLPENDO SEMPRE STROSSNER CON LINDICE) Carta velina..
STROSSNER Avvoc, chiamate il 113, un medico.
MARIANO State senza pensiero che quando il momento lo chiamo per farvi lautopsia.
STROSSNER Pax et bonus! Rispettate la veste che indosso. (JAVARONE E COLPI DI INDICE SULLA SPALLA LO FA INDIETREGGIARE ED ESCE CON LUI DA DESTRA, CHIUDENDO LA PORTA. MARIANO SI TAPPA LE ORECCHIE E AI PRIMI RUMORI CHE PROVENGONO DALLUFFICIO DI STROSSNER SI SOFFREGA LE MANI, PRENDE LE SCIABOLE DA SOTTO AL DIVANO E LE APPENDE ALLA PARETE. A SINISTRA FA CAPOLINO CATERINA)
CATERINA Add sta Javarone.
MARIANO Tutto sistemato, mi ha baciato i piedi e ha voluto essere scamazzato.
CATERINA Mari, ma tu ti senti bene? (DA DESTRA RUMORI SOSPETTI) E cher chistu quarantotto.
MARIANO Ah, Strossner. Sta facendo nuovo nuovo a Javarone.
CATERINA (SEGNANDOSI) Maria Vergine, tu ti dovresti mettere in osservazione al policlinico. Siente, io nun voglio sap che sta succedendo, ma intando la signora Cimmino, la faccio uscire dalla porta di servizio.
MARIANO Brava, brava. Va. (CATERINA ESCE A SINISTRA. SUONA IL TELEFONO MARIANO SOLLEVA IL RICEVITORE) Fiat Lux, ricerca di persone, infedelt coniugale.. Ah, Sisto, beh, che si dice a Firenze? Come? (-) Ne ma pecch fischiate? (-) Locomotive? E che fate in mezzo alle locomotive (RESTA IN ASCOLTO STRINGENDO LE MASCELLE) Quindi partite per Venezia.Oh, per mia scienza, prevedete per caso, di fare una puntata, che so, a Vienna, Budapest.(-) Sisto, io non st sfottendo. Voglio sapere dove cacchio vi stanno portando a sperdere questi amanti diabolici (-) va bene, indagate, riferite. (DEPONE IL RICEVITORE, DA DESTRA ENTRA JAVARONE) Gi avite fatto?
JAVARONE Avvoc, voglio un rapporto veritiero, nero su bianco, con la firma di quel signore l. E se trovo unaltra inesattezza, qua torno, e lo appendo fuori al balcone. E dato che mi trovo, vi affido un altro incarico. Vi ho detto che io non ho conosciuto a pap mio, perch quello us violenza a mia madre e se la squagli. Vi affido lincarico di trovarmi il babbo. Io ho bisogno del calore paterno. Quel signore, appena me lo trovate, prima gli faccio quello che so io e poi mi faccio dare il calore.
MARIANO Mi dovreste fornire qualche elemento. Come andato il fatto con vostra madre?
JAVARONE Come andato? (A UN PERSONAGGIO INESISTENTE) Ma come, te ne approfitti che sei un pezzo duomo alto pi di due metri, folta capigliatura, primatista del sollevamento pesi e lei una ragazzina che pesa meno di una foglia.. te la porti in un bosco allettandola con gli amaretti di Saronno e le usi violenza?Carogna!
MARIANO Questo ha fatto il degenerato?
JAVARONE Sissignore.
MARIANO Carogna! Aspettate che prendo nota (SCRIVENDO) Alto pi di due metri.folta capigliatura primatista di sollevamento pesi.far delle ricerche al Coni.
JAVARONE Quella povera martire ha resistito finch le hanno retto le forze e il cuoio capelluto. Il carognone lha afferrata per la chioma e, gridando io sono luomo delle caverne e tu la mia preda lha trascinata finch i capelli hanno ceduto di schianto. Quella santa donna ha dovuto portare la parrucca per due anni
MARIANO (SCRIVENDO) E questo sarebbe accaduto 25 anni fa..in un bosco immagino. Sapete dove?
JAVARONE A Fiuggi.
MARIANO (SCRIVENDO) Il nome di mamm?
JAVARONE Norma Javarone.
MARIANO E quello di pap il carognone?
JAVARONE N.N.
MARIANO (SCRIVENDO) N.N. (RILEGGENDO) Dunque Fiuggi, 25 anni fa, capione di sollevamento pesi, statura metri dueJavar, pu darsi che siamo fortunati, io a Fiuggi ci vado da oltre 25 anni e pu darsi che frugando nella memoria..
JAVARONE Eh, frugate, frugateio intando vado a festeggiare con la mia signora le scampate corna. (VIA DAL FONDO. MARIANO SI ALZA E VA A BUSSARE CON DISCREZIONE ALLA PORTA DI STROSSNER)
MARIANO Strossner, siete in grado di intendere e di volere?
STROSSNER (FUORI DI SCENA CON UN URLO) Madonna! (ENTRA DA DESTRA TRASFORMATO IN UN ECCE HOMO) in me vedete un morto che cammina.
MARIANO Pari e patta. Ricomponetevi e cercate a chi appartengono le corna che avete attribuito a Javarone. Io mi vado a dare una rinfrescata. (ESCE DA SINISTRA. STROSSNER SI RICOMPONE E SIEDE ESAUSTO, VOLGENDO LA SCHIENA ALLA PORTA DINGRESSO DALLA QUALE, ENTRA OFELIA)
OFELIA Siete investigatore?
STROSSNER Quello che resta a servirvi.
OFELIA (PRESENTANDOSI) Ofelia Adinolfi. (UN TEMPO) Nasco DOnofrio
STROSSNER Come?
OFELIA Ofelia Adinolfi. (UN TEMPO) Nasco DOnofrio.
STROSSNER (REALIZZANDO) AH! Nata DOnofrio.
OFELIA Conoscete unaltra DOnofrio?
STROSSNER Voi siete la prima.
OFELIA Siccome avete detto nata DOnofrio
STROSSNER Ho detto nata. Siete nata DOnofrio.
AMELIA E chi chellata?
STROSSNER Signora, avete capito nata c lapostrofo., io invece ho detto nata senza.
OFELIA Nata senza che? Giuvin, a me nun me manca niente, a chellata nunn saccio.
STROSSNER (SPAZIENTITO) Nata, senza apostrofo.
OFELIA Ispett, spiegatevi meglio.
STROSSNER (CON UN SOSPIRO) Quando siete venuta alla luce, quando mamm vi ha fatta, vi chiamavate DOnofrio.
OFELIA E io che ho detto?
STROSSNER Nasco. Invece dovevate dire nata. (ENTRA CATERINA SULLULTIMA BATTUTA)
CATERINA E pecch nunn a stessa cosa?
STROSSNER (ALLE DUE) Nossignore, perch se dice nasco, pare c sta nascendo nel tempo presente, m m.
CATERINA E cumme site pp!
AMELIA Eh gi, a trentanne, venivo a nascere in unagenzia investigativa.
STROSSNER (SODDISFATTO PER ESSERSI SPIEGATO) Perci.
OFELIA (CHE NON HA CAPITO NULLA) Semmai da un ostetrico. (A CATERINA) Ve pare?
STROSSNER (ORMAI SECCATO) Andiamo avanti, sign, in che posso esservi utile?
OFELIA Maresciallo, ho bisogno di un parere urgente.
STROSSNER Avete appuntamento?
OFELIA No, ma questione di vita o di morte.
CATERINA (CHE SI ERA SOFFERMATA AD ASCOLTARE LA DISCUSSIONE IN PIEDI DIETRO OFELIA) Ah, sign, se questione di vita o di morte, ho il dovere femminile di avvisarvi che il signore qui presente solo lassistente dellinvestigatore capo e gli stato proibito di interessarsi della salute degli altri. Strossner, andate a chiamare mio fratello. (STROSSNER SI ALZA CON UN GESTO DI STIZZA ED ESCE DA SINISTRA MENTRE CATERINA SI SIEDE AL SUO POSTO E SI INCURIOSISCE AL CASO. AD OFELIA) Sign, nel frattempo che aspettiamo il titolare, dite a me, la stessa cosa.: lAgenzia Fiat lux precisa e discreta. una questione di corna?
OFELIA Ho un figlio, sign. Unanima innocente e per loui ho deciso: (CON TONO CONFIDENZIALE, PREMURANDOSI CHE NON CI SIA NESSUNO IN GIRO) mettiamo che ammazzo il padre della mia creatura.(CATERINA LA GUARDA FISSA) Sign, mettiamo che ammazzo il padre
CATERINA Sign, mettiamo o lo volete ammazzare veramente?
OFELIA (RINGHIOSA) Lo voglio ammazzare!
CATERINA (SEMPRE PIU INCURIOSITA) Andiamo avanti.
OFELIA Secondo voi quanto mi danno?
CATERINA Di premio?
OFELIA Di galera!
CATERINA E questo lo decide il giudice.
OFELIA E quanto mi da il giudice?
CATERINA Perch siete simpatica, lergastolo.
OFELIA Eh, calate!
CATERINA Trentanni vi stanno bene?
OFELIA Eh, calate!
CATERINA Se riuscite ad avere le attenuanti, ventiquattro
OFELIA Vostro onore, vi sto pregando di calare!
CATERINA Che calo? Se riuscite a dimostrare la violenza e labbandono, il tradimento facciamo da quindici a dodici?
OFELIA (PACATA) Calate!
CATERINA Sign, ma vuje quanno vulete spennere?.(RIPRENDENDOSI) Quanti anni di galera vi volete fare
OFELIA Sei mesi.
CATERINA (TRA SE) Eh, p sei mise manco o spitale cu a capa spaccata o putite mann!
OFELIA Come?
CATERINA No, dico, vi accontentate di poco. Sign, le pene per omicidio non si contano a mesi, quindi o vi tenete quello che vi danno o se no, meglio che non lo ammazzate.
OFELIA Quant bello lavvocato: E meglio che non lo ammazzate!. Siccome Il barone Tremmelloni non vi marito a voi!
CATERINA Il barone Tremmelloni?
OFELIA Si, mio marito, quellessere ignobile!
CATERINA (INCURIOSITA) Scusate, sign, ma perch lo volete ammazzare?
OFELIA (TIRA DALLA BORSA UNA CARTA E LA PORGE A CATERINA)
CATERINA (LEGGENDO) Hotel Quisisana Capri
OFELIA Leggete dietro.
CATERINA Gratifiche extra per prestazioni speciali. Emb?
OFELIA Secondo Aristide, mio marito, mio figlio frutto di queste prestazioni speciali.
CATERINA Quali prestazioni?
OFELIA Signor giudice, i figli nascono in seguito a quali prestazioni speciali?
CATERINA Mamm vostra non ve lho ha detto?
OFELIA La mia si, ma la vostra pare che il segreto se l portato nella tomba. Secondo Aristide, io a Capri mi sono prestata
CATERINA Ah! E secondo voi?
OFELIA A verit? (UN TEMPO) Nun me ricordo.
CATERINA A no, signora mia, e abbiate bont, quando io mi presto poi me lo ricordo e su questo punto Aristide ha ragione, scusate!
OFELIA Ma come, pure voi che siete il mio avvocato mettete in dubbio la mia onest?
CATERINA Sign, ma qua avvocato, io vi sto solo dando un consiglio femminile. E quando sarebbero avvenute queste prestazioni speciali, lestate scorsa?
OFELIA dieci anni fa!
CATERINA diece anne? E da diece anne Aristide sta cu o pensiero fisso a Capri?
OFELIA No, solo da due giorni, da quando siamo venuti a stare nellappartamento di sopra.
CATERINA Ah, voi siete la signora che venuta a stare al numero 12?
OFELIA Per servirvi.
CATERINA Allora toglietemi una curiosit: com che fate quel quarantotto, spostando i mobili?
OFELIA Non li sposto, signora. E scasso ncapo a maritemo.
CATERINA E fate bene! Ma non che glieli potete scassare senza aspettare mezzanotte, quando io sto per pigliare sonno?
OFELIA Dovete perdonare, signora, ma quello si ritira tardi. Dunque dicevo, durante il trasloco si rotta una cassa e a quello gli venuto il golo di rileggersi le vecchie carte che teniamo conservate. Da due giorni non vivo pi, non mi da pace mi ha tolto il sonno e lappetito. Mi ha tolto pure il rispetto dei figli. Commiss, quello mi vuole ammazzare.
CATERINA Pure lui a voi?
OFELIA Si, ma io voglio fare prima. (BUSSANO ALLA PORTA ESCE STROSSNER VA AD APRIRE. ENTRA FURIOSO ARISTIDE SCALZANDO STROSSNER)
ARISTIDE (ADDITANDO OFELIA) Ah, eccoti qua! (PACATO CON ARIA DA PAZZO) Io ti sparo.e capito (A STROSSNER GRIDANDO) Io la sparo! (OFELIA SI ALZA IMPAURITA E SI FA SCUDO CON STROSSNER)
OFELIA (A STROSSNER) Brigadi, prendete nota.
STROSSNER (IMPAURITO ALLONTANANDO OFELIA CHE RIPARA VICINO A CATERINA) Sign, quando vi prego, io per oggi gi aggio abbuscato abbastanza e non sono in grado di pigliare altre mazzate (ENTRA MARIANO RICHIAMATO DAL TRAMBUSTO)
MARIANO Neh, egregio signore
ARISTIDE (A MARIANO) Voi chi siete, che fate qua? (AD OFELIA) Ti sei venuta a rifugiare dal tuo amante, fedigrafa!
CATERINA Mari!
MARIANO Ma chi a conosce! Sono lavvocato Caracciolo e sto in casa mia.
ARISTIDE Aaah, sei venuta con il tuo amante dallavvocato! (FA PER AFFERRARLA) Ma io te sparo, e cap! Sadda perdere o nomme do barone Tremmellone io te sparo, primma a te e po a isso. (CERCA DI AVVENTARSI SU MARIANO CHE SI FA SCUDO CON OFELIA STROSSNER E CATERINA LO TRATTENGONO)
OFELIA (PASSANDO DIETRO A FARSI SCUDO CON MARIANO E GRIDANDOGLI NELLORECCHIO) Avvoc, prendete nota!
ARISTIDE (A MARIANO) Io Vi ammazzo! (AD OFELIA) Coda di paglia! (A CATERINA E STROSSNER) Quanto mi fate avere?
OFELIA (A MARIANO) Lho domandato prima io!
MARIANO (AI DUE) Ma voi chi siete?
ARISTIDE Statte zitto tu, aroppa facimme e cunte! ( BALZA SU OFELIA CHE SCAPPA. AFFERRA LA LAMPADA DALLA SCRIVANIA ) Io te scasso a capa cu o lumetto!
MARIANO Neh, amico mio, mollate o lumetto. (SI APPENDE A ARISTIDE IMPEDENDOGLI DI COLPIRE OFELIA LA QUALE RIPARA DIETRO DI LUI) Neh, bar, vaggio ditto mollate o lumetto.
OFELIA (GRIDANDO NELLORECCHIO DI MARIANO) Prendete nota!
MARIANO (AD OFELIA) E vuje levateve d recchie mie.
ARISTIDE (RIPRENDE CON TONO PACATO DA PAZZO) Sei venuta dallavvocato. Questa una confessione. (A STROSSNER) La signora confessa.
OFELIA Non confesso niente, dallavvocato, sono venuta per chiedere protezione.
ARISTIDE Ah, ma non ti servir a niente, io chieder lestradizione da questa casa per te e il tuo amante, e po vaccire a tutt dduje!
MARIANO Signor barone, state prendendo un abbaglio, io non sono lamante della signora, io nunn conosco proprio. Io sono lavvocato!
ARISTIDE Ah, allora lamante chistato! (SI AVVENTA SU STROSSNER. MARIANO LO TRATTIENE E NELLA FOGA GLI PESTA UN PIEDE)
MARIANO Fermi! (I DUE FINALMENTE SI PLACANO) E questo che ? Lasciate il mio segretario ca me serve ancora. Rispetto, contegno! Prima di venire a fare il quarantotto nel mio studio dovete telefonare e prendere un appuntamento. Questo luso.
ARISTIDE Avvoc, perdonatemi, sono accecato dalla gelosia. (PRENDE DALLA SCRIVANIA IL FOGLIO CHE OFELIA AVEVA DATO A CATERINA) Prestazione speciale. (SI SIEDE, SI SCHIAFFEGGIA E SI METTE A PIANGERE)
MARIANO Signor Bar, posso dire una vrenzola di parola?
ARISTIDE A che servono le parole. (LEGGENDO) Prestazione speciale. Avvoc, avete capito, io tengo le corna. (RACCONTANDO) Quando ho conosciuto la signora qui presente faceva la cameriera allHotel Quisisana di Capri, poi, accompagnava i turisti in gita nella Grotta Azzurra. (MOSTRANDO IL FOGLIO) Poi le davano gli extra per le prestazioni speciali (CON DISPREZZO) alla signora. Avvoc, il figlio che abbiamo, non mi somiglia proprio. Ho lasciato sempre correre cercando di non pensarci, chillo me pare addirittura nu tedesco . Visto che nato a Capri in mezzo ai turisti tedeschi, mi facevo capace che forse era la loro vicinanza ad influenzare i caratteri somatici, ma ora ho capito. (AD OFELIA) Parla, cu chi si stata int grotta azzurra? Lassa che lo scopro, avvoc, primma a isso e po a essa.
MARIANO Ma state tranquillo, la prestazione speciale che citata sul foglio paga della vostra signora non sono corna, (UN TEMPO) semmai lo fossero sono di carta.
ARISTIDE Di carta o di osso, sempre corna sono, ed io non me le tengo. Avvoc io laggia accidere. (PIANGE)
MARIANO (CERCANDO DI CONSOLARLO ACCAREZA LA FRONTE DI ARISTIDE ) Su, su non fate cos. (GUARDANDO CATERINA ) E femmene
ARISTIDE Dite bene avvocato. (UN TEMPO) Avvoc, che massaggiate?
MARIANO La fronte. Non avete mal di testa?
ARISTIDE No. Il dolore qui, nel cuore.
MARIANO Mi credevo, scusate. Facciamo cos, voi mi date mandato e io mando un mio fidato collaboratore a Capri per indagare sulla faccenda, e vi convincerete che non successo niente.. Nel frattempo calmatevi e non fate azioni avventate. Mando il mio collaboratore migliore. (A STROSSNER) quando torna o piccione viaggiatore. (RIPRENDENDOSI) il tenente Sisto, affidiamogli le indagini sulla grotta azzurra.
ARISTIDE (ALZANDOSI E STRINGENDO LA MANO A MARIANO) Grazie avvoc, metto le mie aristocratiche corna nelle vostre mani (RIVOLTO AD OFELIA) e a te, fino al giorno in cui questo bravuomo non fuga in me ogni dubbio non ti azzardare a mettere piede nella mia casa onorata. Pure mamm nun te v ved chi.
CATERINA (ACCOMPAGNANDO OFELIA PER UN BRACCIO ED USCENDO A SINISTRA CON LEI) Lanimale corne e teneno overamente e ste stanno zitte, le portano con dignit. Sule vuje uommene del genere umano facite tutte sti storie. Nun ve preoccupate, la signora resta qua in casa mia, mango e cane int mmane e chillo! (AD OFELIA) Sign, ato che sei mise, io ve facesse assolvere perch il fatto non costituisce reato. (ESCONO)
MARIANO (AD ARISTIDE ACCOMPAGNANDOLO ALLA PORTA E CONGEDANDOLO) Signor barone, state senza pensiero che lagenzia Fiat Lux far luce pure sotto la grotta Azzurra!
ARISTIDE Grazie, avvoc, lonore del mio casato sta tutto nelle vostre mani. (ARISTIDE ESCE MARIANO RESTA PENSOSO) A grotta azzurra. Che bei ricordi . Strossner Vado nellaltro studio a cercare una pratica (CONTINUANDO A PENSARE) Capri.Hotel QuisisanaGrotta Azzurra ah!
(ENTRA TRAFELATA LA SIGNORA JAVARONE)
SIG.JAVARONE Siete linvestigatore?
STROSSNER Si, Agenzia Fiat Lux
SIG.JAVARONE (INTERROMPENDOLO) Non ho tempo per i preamboli. (PORGENDOGLI UNA BUSTA) Cinquecento mila lire per voi.
STROSSNER (RIANIMANDOSI) A madonna v renne.
SIG.JAVARONE Non mi chiedete a quale titolo?
STROSSNER No! Prima cosa nella nostra professione, la segretezza
SIG.JAVARONE E una gratifica.
STROSSNER Che ho fatto?
SIG.JAVARONE Che farete!
STROSSNER Che far?
SIG.JAVARONE Tacere! Non avete visto niente, non sapete niente e di conseguenza non potete parlare. chiaro? (STROSSNER STRINGE LE LABBRA E FA CENNO DI SI CON LA TESTA) Non mi domandate su che cosa tacere? (SEMPRE A LABBRA STRETTE, STROSSNER FA DI NO CON IL CAPO)
MARIANO (ENTRANDO DA SINISTRA) Neh, Strossner. (SI INTERROMPE) Signora..(STROSSNER GLI FA CENNO DI TACERE PORTANDOSI UN DITO ALLE LABBRA)
SIG.JAVARONE Il signore chi ?
MARIANO Sono il titolare dellagenzia. (LA SIGNORA PRENDE LA BUSTA DALLE MANI DI STROSSNER E LA DA A MARIANO)
SIG.JAVARONE Non ho tempo per i preamboli. Qui ci sono cinquecento mila lire per voi. Una gratifica. Dovete tacere.
MARIANO Mi volete far capire?
SIG.JAVARONE Sono la moglie di Ernestino. (MARIANO E STROSSNER SI GUARDANO CON FARE INTERROGATIVO) Ernestino non deve sapere. Mai e nulla.
MARIANO Chi Ernestino?
SIG.JAVARONE Si rivolto a voi per cogliermi in fallo. Come lo so? Ho letto il nome e il numero telefonico della vostra agenzia segnati nella sua agenda. Perch lui mi sospetta.mi sospetta ah, si, vero, agli occhi del mondo sono colpevole, si, ma di fronte alla mia coscienza, sono immacolata. Non un capriccio, credetemi, ma la passione che infiamma e divora, lincontro di due anime. Senza Gaspare, la mia vita, non ha significato.
MARIANO Mettiamo ordine nelle idee, signora. Ernestino vostro marito, ma la passione travolgente vi ha portata tra le braccia di Gaspare. Non un fatto nuovo. Ma queste cose perch le dite a me?
SIG.JAVARONE E a chi le dovrei dire?
MARIANO Al confessore. O se la passione tanto travolgente, lo andate a dire a Ernestino e chiedete il divorzio.
SIG.JAVARONE A Ernestino? Pazzo, pazzo! Come se non lo conosceste. Con quella sua violenza incontrollata.
MARIANO Perch, io lo conosco? Scusate, come fa di cognome Ernestino?
SIG.JAVARONE Javarone, no?
MARIANO (RESTITUENDOLE DI COLPO LA BUSTA) Ripigliatevi la gratifica.
SIG.JAVARONE Volete condannarmi alle pene dellinferno?
MARIANO Signora, io apprezzo ancora le gioie della vita. Non ho intenzione di suicidarmi.
STROSSNER Avvocato, una parola. (LO TRAE IN DISPARTE) Scusate, con Javarone si chiarito. Lui convinto che c un equivoco. (ALLA SIGNORA JAVARONE) Signora, con la passione ardente.con coso l, come si chiama.
SIG.JAVARONE Gaspare!
STROSSNER Con Gaspare vi incontrate allalbergo Magnum?
SIG.JAVARONE In albergo? Che volgarit! Lui ha preso un appartamentino.
STROSSNER (A MARIANO CON DISCREZIONE) E quindi.
MARIANO Se prima o poi lo viene a sapere?
STROSSNER Da noi no. Avvoc, quello venuto? Ha detto che non era vero niente, per il matrimonio del cugino Gian Domenico? Javarone stato esaudito.
MARIANO Come esaudito?
STROSSNER Ricordatevi quella vecchia preghiera: Signore, fa che io non sia cornuto, se lo sono fa che non lo sappia e se lo so fa che non ci faccia caso La preghiera di Javarone stata esaudita. Per quanto riguarda i soldi, in una mattinata, lagenzia ha subito due paliatoni. Invece di gratifica, consideriamolo un risarcimento danni e ripigliamoci la busta. (RIPRENDE LA BUSTA DALLE MANI DELLA SIG.JAVARONE ) Signora, noi taceremo!
SIG.JAVARONE Grazie! Oh, grazie!
MARIANO Strossner, letica professionale.
SIG.JAVARONE Non invocate letica professionale quando sono in gioco due vite, la mia e quella di Gaspare. Tacete, tacete!
STROSSNER State senza pensiero.
MARIANO Ma.
STROSSNER Avvoc, risarcimento danni.
SIG.JAVARONE Grazie, grazie. Siete due cuori generosi. (E PREMENDOSI UN FAZZOLETTINO SULLE LABBRA, ESCE DAL FONDO. SQUILLA IL TELEFONO)
MARIANO (AL TELEFONO) Fiat lux.(DI COLPO STACCA IL RICEVITORE DALLORECCHIO LANCIANDO UN GRIDO) Madonna d Carmene! (RIAVVICINA IL RICEVITORE CON CAUTELA) Chi , chi ? (-) Un motore a reazione? Neh, Sisto, e che ci fate tra i motori a reazione? Come? (-) Lo sapevo. Quando vero la Madonna, lo sapevo! Sicch dovreste partire in volo per la Svezia.Come? non potete partire? Vi siete passato una mano sulla coscienzaah! Vi manca il passaporto Allora sapete che fate? Bello bello, ve ne tornate a Napoli. I soldi sono finiti? Fatti vostri. Tornate con lautostop. Ah! (RIATTACCA E SIEDE ALLA SCIVANIA TENENDOSI LA TESTA CON LE MANI) Che bruttu mestiere, Strossner.(OSSERVA LA BUSTA) Pi mi occupo dei fatti degli altri e pi mi cresce la voglia di non avere fatti miei. E quella mia sorella va trovando che mi sposo. Ts! Sulla mia tomba dovranno scrivere: qui giace un anonimo senza moglie e senza storia
STROSSNER Senza storia m.nel vostro passato ci sar pure un punto oscurouna macchia.
MARIANO Niente, non ci sta niente! Mi potete radiografare. I soli punti oscuri sono questa schifezza di calcoli renali c nun me fanno camp. Per il resto: trasparente come un cristallo.
STROSSNER N cosa.mezza
MARIANO Neanche un ombra. Il mio passato si chiama Napoli e Fiuggi. Fiuggi e Napoli. (UN TEMPO) Finite di riordinare e poi ce ne andiamo a pranzo Mh! (STROSSNER ESCE DA DESTRA. MARIANO SI ACCAREZZA IL MENTO SOPPESANDO LA BUSTA. HA LARIA DUBBIOSA E TURBATA. GUARDA IL TELEFONO. ESITA, POI SI DECIDE E COMPONE UN NUMERO. PARLA FALSANDO LA VOCE) Il signor Javarone? Attenzione prego, c un messaggio anonimo per voi. Testo: vostra moglie vi tradisce con un certo Gaspare. Firmato due amici. (ALLONTANA BRUSCAMENTE IL RICEVITORE CON UNA SMORFIA E LO RIPONE) E abbiamo salvato pure letica professionale! (MENTRE INTASCA LA BUSTA, DALLA PORTA DI FONDO, ENTRA NORMA. DI MEZZA ETA, BIONDA E PALESEMENTE ARTIFICIALE. CON DUE GRANDI OCCHIALI SCURI CHE LE NASCONDONO META DEL VISO)
NORMA (AFFANNANDO, CON UNA MANO SUL PETTO) E permesso?
MARIANO Prego, signora. Fiat lux, ricerca di persone, infedelt coniugale, , documentazioni cinefotografiche, massima discrezione. (NORMA LO HA STUDIATO DA VICINO)
NORMA Non c dubbio, siete lavvocato Mariano Caracciolo. (E TIRA IL FIATO PRODUCENDO UN SIBILO ASMATICO)
MARIANO Con chi ho il piacere?
NORMA Permettete che per il momento non riveli la mia identit. (TIRA IL FIATO SIBILO) A bronchitella. Sono senza fiato.
MARIANO Sedetevi, riprendete fiato. (MENTRE E GIRATO PER AVVICINARE UNA SEDIA, NORMA GLI GRIDA ALLE SPALLE)
NORMA E che c vuluto per ve truv!. (MARIANO PIEGA LE GINOCCHIA)
MARIANO Signora, ma non stavate senza fiato?
NORMA La vostra vista mhe lha fatto tornare.
MARIANO (FACENDOLA SEDERE) State calma. E poi, una preghiera: se deve succedere unaltra volta, voi prima dite: mi tornato il fiato e poi date lallucco! Cos io mi preparo.
NORMA Ma voi siete preparato? Vi aspettavate la mia visita? No, che non potevate, che sciocca, che sciocca. Potete lontanamente immaginare quale circostanza mi spinge qui? No, che sciocca, che sciocca. Non potete! Riuscite a leggere i miei tormenti? No, (ALLUNISONO CON MARIANO) Che sciocca, che sciocca. Lavvocato non pu. (UN TEMPO) Avvocato, perch non mi rispondete?
MARIANO Perch state facendo tutto voi. Domande e risposte. In che posso servirvi? Separazione, divorzio, infedelt, ricerche di persone?
NORMA Ricerca di persona.
MARIANO Bene. Chi dobbiamo trovare?
NORMA Veramente ho gi trovato.
MARIANO E allora perch state qua?
NORMA Perch mi ha mandato la CENTOCCHI
MARIANO La Centocchi unagenzia concorrente. Forse hanno rinunciato allincarico perch non ce la fanno?
NORMA Mi hanno mandato perch la persona sta qua.
MARIANO Qua?
NORMA (SIBILO) Avvocato, lavvertimento: mi sta tornando il fiato.
MARIANO (AFFERRANDOSI SALDAMENTE AI BRACCIOLI) Jate, Jate.
NORMA (GRIDANDO) In me vedete una madre affranta!
MARIANO Voi cantate da soprano?
NORMA Io non canto proprio: sono stonata come una campana.
MARIANO E allora continuate a parlare con quella bella voce della bronchitella. E pi intimo e riposante.
NORMA Avvoc, io le grandi emozioni le debbo esternate a pieni polmoni.
MARIANO Ma se i polmoni non vi aiutano.
NORMA Mi sforzo. Voi dite voce intima.come faccio affranta comme sono? (UN TEMPO) Io ho un figlio, avvocato, che una perla rara. Casa e famiglia e una devozione particolare per San Rocco. Un figlio da tenere in vetrina, tanto bello e splendente. Ma esistono perle per quante belle e splendenti che non presentino un piccolo difetto? No! Esistono?
MARIANO Avete gi risposto che no!
NORMA Appunto, no! Quindi anche quella perla di mio figlio, ha unimperfezione: per il pi piccolo contrattempo, mena le mani. E le mena brutto. Quando sar morto, fra centanni, creaturella mia, al Policlinico gli faranno una lapide per riconoscenza.
MARIANO Conosco la razzala conosco Oh, ma non conosco ancora il motivo della vostra visita. Posso solo rammaricarmi che vostro figlio non abbia preso da voi, i vostri modi, la vostra bronchitellail resto, evidentemente, deve averlo preso dal padre.
NORMA No, che dite! Il padre era, anzi . Un gentiluomo.
MARIANO Che non ha saputo educarlo. Un gentiluomo senza polso.
NORMA Un gentiluomo che mio figlio non ha conosciuto.
MARIANO Perdonate, signora non sapevo fosse morto!
NORMA No! Sci, sci! Il gentiluomo non ha conosciuto mio figlio, ne mio figlio ha conosciuto suo padre perch nato.dopo.
MARIANO Dopo che?
NORMA (ABBASSA LO SGUARDO) E figlio dellamore. (UN TEMPO; URLANDO) In me vedete una ragazza madre! (MARIANO SOBBALZA PORTANDOSI UNA MANO AL CUORE. NORMA TIRA IL FIATO SIBILO)
MARIANO Sign, e vi avevo avvertito di avvertire. (UN TEMPO) Se ho capito bene avete ceduto al gentiluomo e nove mesi dopo.(NORMA ANNUISCE A OCCHI BASSI) OH, ma questi fatti perch li venite a raccontare a me? Veniamo al sodo!
NORMA Siamo gi al sodo. Prima di giudicare, dovete avere un quadro della sitazione.
MARIANO Unagenzia investigativa, non deve giudicare, signora. Si attiene ai fatti!
NORMA Dovete conoscere i fatti e le attenuanti. Rimasta sola dopo labbandono da parte del gentiluomo, entrai in qualit di governante in casa del Marchese Paudice
MARIANO Quello delle conserve.
NORMA Teneva le conserve e faceva il pittore paesaggista. Passava le gionate sane a pittare il Vesuvio sulletichette delle buatte. Tutte dipinte a mano e firmate.
MARIANO Insomma stu marchese nun teneva che fa.
NORMA Niente, dalla mattina alla sera. Io guadagnavo bene e quella creatura la tenevo in campagna presso una famiglia di contadini. Un giorno, allet di cinque anni, il bambino mi venne a trovare, e fu proprio la domenica che il marchese buonanima mise il piede sulla buccia di banana che la criaturella mia aveva lasciato davanti al suo cavalletto di pittore paesaggista. In conseguenza dello scivolone, il marchese ritorn in seno al Signore e non avendo eredi, lasci tutto a me in riconoscimento dei miei servizi: le conserve Paudice, due ville a posillipo e la tenuta in Puglia.
MARIANO Quindi stu trauma cranico del marchese vi frutt bene?
NORMA Ignoranza infantile, come vedete. Abituato alla sana vita di campagna, il bambino aveva buttato la buccia per terra, davanti al cavalletto perch ignorava lesistenza del secchio della spazzatura.
MARIANO Signora, sentite a me, il gentiluomo, non ve lha contata giusta. Quello non scomparso nel nulla, quello star scontando lergastolo, e il figlio segue le sue orme.
NORMA No, non dite cos, non infrangete il mio sogno di quellestate a Fiuggi.
MARIANO Lincontro con il gentiluomo avvenne a Fiuggi?
NORMA (IN UN SUSSURRO) Si! (TIRA IL FIATO SIBILO)
MARIANO (PRENDE UN FOGLIO DALLA SCRIVANIA) FiuggiFiuggiventicinque anni fa.(NORMA ANNUISCE) statura del gentiluomo. Pi di due metri.folta capigliatura. sollevatore di pesi
NORMA No, questo no.
MARIANO Vi trascin con i capelli gridando: io sono luomo delle caverne e tu sei la mia preda si o no?
NORMA Insomma.una via di mezzopure la statura.pi di due metri m.voi quanto siete alto?
MARIANO uno e ottanta.
NORMA Eh! Uno e ottanta.
MARIANO Folta capigliatura.
NORMA Questo si, me lo ricordo bene.
MARIANO Faceva il sollevatore di pesi!
NORMA Di pesi m.diciamo che sollevava
MARIANO Che sollevava?
NORMA (MINIMIZZANDO) Sollevava, sollevava.che so, valige il boccale dellacqua diuretica. ( CON UNA MANO GLI FA CENNO DI ASPETTARE E SI PORTA LALTRA AL PETTO, ATTACCANDO A CANTARE LANGUIDA) Che me guardate a fauocchie carraggiunate.
MARIANO (UN PO ALLARMATO) E che ?
NORMA VOI, Voi, venticinque anni fa, avete passato le acque a Fiuggi
MARIANO Le passo ogni anno.
NORMA (SILLABANDO TRAGICA) Pensione Clara! (TIRA IL FIATO SIBILO)
MARIANO Per piacere, non vi emozionate.
NORMA (GRIDANDO) Mi dbbo emozionare. Pranzavate ad un tavolo dangolo della pensione Clara. (CONCITATA) di fronte a voi sedeva la famiglia Vitale: padre, madre figlio di tre anni e la bambinaia. Tra un boccone e laltro, voi e la bambinaia vi scambiavate occhiate di fuoco.poi arriv il morbillo. (UNA LUCE INCOMINCIA AD ACCENDERSI NELLA MEMORIA DI MARIANO) Cos, lei, avendo tempo libero a disposizione, faceva lunghe passeggiate. Un giorno vincontraste nel limitare di un bosco, vi parlaste, vinoltraste (CANTANDO) Che me guardate a fauocchie carraggiunate.
MARIANO Avevate detto che non cantate
NORMA E infatti, cantavate voi!
MARIANO Io?
NORMA E cos, passeggiando passeggiando, cantando, cantando, arrivaste in vista della grotta del Ciociaro.
MARIANO Ma voi, questi fatti.
NORMA e fu li, nellumida spelonca, che la bambinaia della famiglia Vitale, vi offr il fiore della sua innocenza, vi immol la sua virt. Ricordate? (SI SFILA GLI OCCHIALI) Non mi riconoscete, Mariano?
MARIANO (CON TONO FALSO) Voi?! Eccome, non vi riconosco? Ges, Ges, Ges, dopo tanti anni.ma voi vedete il caso.
NORMA Non stato il caso Mariano, ma la testarda ricerca da parte mia. (UN TEMPO) In me vedete la madre di vostro figlio.
MARIANO (TRABALLANDO) Ma che state dicenno?
NORMA Figlio vostro e dellamore, concepito nella grotta del Ciociaro, in quel dolce tramonto di Fiuggi.
MARIANO Nu Figlio! (CADE A SEDERE)
NORMA Carne vostra, sangue vostro. (TIRA IL FIATO: LO TIRA ANCHE MARIANO E ASSIEME EMETTONO IL SIBILO) Perdonatelosono venuta ad implorarvi: perdonatelo.
MARIANO Ma perch, che mi ha fatto?
NORMA Stamattina vi ha fatto quel paliatone. (MARIANO LA GUARDA ATTONITO E INCREDULO, SI ALZA LENTAMENTE E A FATICA, MUOVE LA BOCCA COME UN PESCE CHE BOCCHEGGI) Ernestino, Ernestino, hai alzato le mani sul tuo babbo!
MARIANO (SULLORLO DEL COLLASSO) Ernestino, avete detto? ErnestinoJavarone? (NORMA ANNUISCE SOLENNEMENTE. MARIANO RICADE A SEDERE SUL DIVANO E LANCIA UN GRIDO) MADONNA!! (CON UN GRIDO DISUMANO) MADONNA!! (DA SINISTRA E DA DESTRA ENTRANO CATERINA E STROSSNER)
CATERINA Mariano, ch stato?
MARIANO (CON GLI OCCHI SBARRATI, INDICANDO NORMA) Javarone.Javarone.
STROSSNER Ma che , la signora Javarone vestita da femmina? (LA PORTA DI FONDO SI SPALANCA ED ENTRA JAVARONE COME UNA FURIA)
JAVARONE BABBO! Babbo mio, perdonatemi! (E SI BUTTA AI PIEDI DI MARIANO TRA LO STUPORE DI CATERINA E DI STROSSNER, MENTRE NORMA SVIENE, EMETTENDO IL SUO SIBILO BRONCHIALE)
SIPARIO
FINE I ATTO
Secondo atto
LINDOMANI POMERIGGIO. IL TRAPIANTATO E SEDUTO CON ARIA DIMESSA DI FRONTE ALLA SCRIVANIA E OGNI TANTO SGOMITOLA IN ARIA COME AFFETTO DA UN TIC NERVOSO. CATERINA E IN PIEDI SULLA SOGLIA DELLA PORTA A SINISTRA, MENTRE MARIANO DA SFOGO ALLA SUA IRA CAMMINANDO IN LUNGO E IN LARGO.
MARIANO Quando domani, faccio rifare linsegna. Invece di Agenzia Investigativa, ci scrivo:Rifugio della ragazza madre. Sangue d diavolo, si mai sentito di un collasso emotivo che dura da ventiquattro ore? E questo che ? da un collasso o ci si riprende in dieci minuti o se more. (AL TRAPIANTATO) Dico bene?
TRAPIANTATO Benissimo.
MARIANO E invece, la signora, da ieri pomeriggio se ne sta sdraiata sul mio letto con le pezze in fronte. (A CATERINA) Tu lo chiami collasso e io lo chiamo violazione di domicilio. (SCUOTENDOLA CON UN BRACCIO) Ma che spera la signora, che spera?
CATERINA (STATUARIA) La doverosa riparazione.
MARIANO (A DENTI STRETTI) Si, eh? E tu continua a fare comunella con la moribonda.e non contenta, appena dalla finestra vedi spuntare quella bella capa gloriosa di Sisto, lo fai entrare dalla porta di servizio e lo metti a tavola a banchettare. Tutti contro di me. Chiammammo o pittore dinsegne: Rifugio della ragazza madre e mensa gratuita per investigatori fessi. A che sta il signor Sisto?
CATERINA Sta bissando lo spezzatino. Quello digiuna da due giorni e si deve sostenere.
MARIANO Non vero! Ieri ha pranzato in una trattoria di Firenze.
CATERINA Va beh! Non mangia da ventiquattrore.
MARIANO Uno che finisce a Venezia partendo da Sorrento, non ha il diritto di mangiare pi di una volta alla settimana. Quando si finito di abboffare, mandalo da queste parti, che gli servo lamaro digestivo. Mo v, che debbo spicciare questo signore. Oh, e porta unimbasciata alla signora: stu collasso si risolve nel giro di dieci minuti, chiaro? Altrimenti ce lo faccio passare io con mezza damigiana di aceto.
CATERINA (GELIDA) Seduttore! Padre snaturato! Anima nera! (VIA DA SINISTRA)
MARIANO (AL TRAPIANTATO) Scusate se vi ho fatto perdere tempo. Ma intorno a me ci sta una congiura.
TRAPIANTATO Fate bene, difendetevi. (SGOMITOLA)
MARIANO (NOTANDO LE SGOMITOLATE) Vi arriva qualche spiffero di aria?
TRAPIANTATO Non ci fate caso: un po di singhiozzo. Cosa niente!
MARIANO In che vi posso servire?
TRAPIANTATO Voi vi occupate di ricerche di persone
MARIANO Sissignore, servizio accurato e discreto.
TRAPIANTATO Benissimo, io sto qua. (SGOMITOLA)
MARIANO Siete ricercato?
TRAPIANTATO No, ma se qualcuno mi vuole.
MARIANO E questo dovreste saperlo voi: chi vi potrebbe cercare?
TRAPIANTATO Siete voi che me lo dovete dire. Secondo le richieste che avete (SGOMITOLA)
MARIANO M vi faccio portare un bicchier dacqua.
TRAPIANTATO Non vi scomodate, sta passando.
MARIANO Dunque, dicevate, secondo le richieste che ho. Richieste di che?
TRAPIANTATO Di qualsiasi cosa, avvocato. Io so fare un po di tutto.
MARIANO Fare? Ma per caso cercate lavoro?
TRAPIANTATO Appunto!
MARIANO Allora avete sbagliato indirizzo. Vi dovete rivolgere al collocamento.
TRAPIANTATO Per sulla porta sta scritto ricerche di persone.
MARIANO Di persone, non di personale. Cio, noi rintracciamo persone scomparse.
TRAPIANTATO Aaaah, non che trovate persone per quelli che cercano personale.
MARIANO No. A quello, ve lo ripeto, ci pensa il collocamento.
TRAPIANTATO Ma voi vedete (UN TEMPO) In un certo senso, per, io sono una persona scomparsa. (SGOMITOLA) Lo vedete come mi piglia il singhiozzo?
MARIANO Vedo, vedo (ALLARGANDO LE BRACCIA DESOLATO) Se per lavorare bastasse il singhiozzo agli arti superiori
TRAPIANTATO Non che voi avete bisogno di personale.
MARIANO No, lagenzia modesta, il personale limitato rivolgetevi con fiducia al collocamento.
TRAPIANTATO lho gi fatto, ma mi hanno detto che non servo.
MARIANO Scusate, avete detto che in un certo senso siete una persona scomparsa. Che significa?
TRAPIANTATO Significa che come mi vedete, di mio mi rimasto poco o niente. (SGOMITOLA)
MARIANO No, sentite, fatemi il piacere di spiegarmi., perch questo movimento del braccio lo chiamate singhiozzo?
TRAPIANTATO Certo, ve lo posso spiegare, avvocato. Vedete, io per vivere, mi sono aiutato con i trapianti.
MARIANO Fate il giardiniere stagionale?
TRAPIANTATO No, parlo di trapianti di organi (UN TEMPO) Voi come mi vedete? Vi sembro una persona normale?
MARIANO (SGOMITOLA) Beh, a parte o singhiozzo, direi di si.
TRAPIANTATO Infatti, sono integro: due cosce, due braccia, n capa, eccetera. Internamente, pure sono integro, non mi manca niente. Emb, per farvi capire la situazione, io non sono io, ma, come vi devo dire un essere composito. Avvoc, sono dieci anni che io entro ed esco dagli ospedali.
MARIANO Siete di salute cagionevole?
TRAPIANTATO E che ne parlammo aff! Tenevo n salute e fierro! Ma la necessit mi ha spinto a un turpe commercio. Avvoc, me s vennuto tutto cose.
MARIANO Avevate parecchie propriet?
TRAPIANTATO Niente avvoc!
MARIANO E scusate, che ve siete venduto?
TRAPIANTATO Tutto me stesso, a nu poco a vota. Mo i reni, poi il fegato, la milza, il cuore, i polmoni, quello che serviva quello mi vendevo, a seconda della richiesta di mercato. Negli ospedali, ho intenerito primari e moribondi cosa che mi ha procurato dei lasciti in natura. Davo roba di prima qualit, in perfetta efficienza e mi trapiantavano gli scarti che prelevavano dai miei compratori. M nun ce sta na malatia ca nun tengo, sono un miracolo vivente e marrangio a fa studi gli studenti dellultimo anno delluniversit Federico Secondo. E cos, vinne oggi, vinne dimane, di trapianto in trapianto, sono come mi vedete. Questa coscia, vedete, apparteneva ad un oculista del rettifilo, che dio labbia in gloria; solo nu poco chi corta da mia . Se fate silenzio vi faccio ascoltare il cuore, tre battiti in meno ogni quattro, era di un commerciante di gioielli ca campava cu palpitazione. (FACENDO SEGNO A MARIANO DI AVVICINARSI) Questo braccio, era di un batterista rock, poveru guaglione, avette nincidente perci o tengo sempre in movimento.
MARIANO Ges, e tutto questo perch lavete fatto?
TRAPIANTATO Per ottenere la pensione di invalidit. (TRISTE) Avvoc, io nun tenevo ne arte e ne parte; mango nu muorzo e pane da mettere sotto i denti
MARIANO E avete avuto la pensione?
TRAPIANTATO Certamente, ma nu murzillo e pensione, e me lhanno data per piet, perch io avendo usufruito del trattamento della mutua, i primari, non che hanno fatto un lavoro perfetto. E grazie a queste piccole imperfezioni di comportamento che la commissione ha deciso di darmi una piccola pensione.
MARIANO Ma voi vedete
TRAPIANTATO (SGOMITOLA) Quindi , bene o male, ho risolto in parte il problema con la pensioncina dinvalidit, per il lavoro mi serve sempre. (UN TEMPO) Non ci sarebbe la possibilit come investigatore? Se mi metto dimpegno, posso pedinare la gente passando inosservato.
MARIANO Con quelle piccole imperfezioni? E un po difficile. Sentite, dal momento che il collocamento vi ha dichiarato inservibile, perch non provate a lavorare alla televisione? Niente niente vi trasmettono a puntate.
TRAPIANTATO Lo sapete che mi avete dato un buon consiglio? Alla televisione non ho provato ancora.
MARIANO E provate. L, le meglio schifezze le fanno passare per originali televisivi.
TRAPIANTATO Vi ringrazio per il consiglio, avvocato. Chi sa che non sia la volta buona.
MARIANO Auguri e fatemi avere vostre notizie.
TRAPIANTATO I miei omaggi. (AVVIANDOSI ALLUSCITA ZOPPICANDO)
MARIANO E statevi accorto. Camminando come camminate, doveste finire sotto una macchina!
TRAPIANTATO State senza pensiero. (ESCE)
MARIANO (ALLARGANDO LE BRACCIA) Ges, Ges. (LA PORTA DI SINISTRA SI APRE ED ENTRA SISTO CON LANGOLO DI UN TOVAGLIOLO INFILATO NEL COLLETTO STA MANGIANDO UN BABA)
SISTO Agli ordini avvocato.
MARIANO Ecco il nostro Sisto! Il banchetto stato di vostro gradimento?
SISTO (INDICANDO) Coronato da questo squisito bab casereccio.
MARIANO Dunque vi siete fatto questo bel viaggio di arricchimento culturale.
SISTO Gli incerti del mestiere, avvocato. Ma in un avvenire non lontano, vi dimostrer di che cosa sono capace.
MARIANO Sisto, voi non avete avvenire. Se io vi mando a Sorrento e voi arrivate a Firenze via Capri, lo posso capire: un investigatore non si pone limiti di spazio. E posso pure capire che da Firenze decidete di spingervi fino a Venezia e di li prendere un aereo per la Svezia: gli amanti diabolici vanno seguiti pure in capo al mondo. Ma a questo punto smetto di capire. A questo punto, mi dovete spiegare come fate a viaggiare nello stesso scompartimento degli amanti diabolici, pranzare nella stessa trattoria, seguirli allagenzia di viaggi e solo nel vedere i loro passaporti, solo allora, capire che non sono gli amanti diabolici, ma il console di Svezia e la moglie in vacanza? E meno male che stavate senza passaporto e senza soldi, altrimenti mi toccava di andarvi a recuperare in Svezia, a bordo di un rompighiaccio. Tornate a Sorrento, meh! E mimetizzatevi, sangue del diavolo. Sono mesi che sulla spiaggia ci state solo voi, e pure fuori stagione. Che volete fare insospettire la Guardia di Finanza? Mimetizzatevi.
SISTO Di che?
MARIANO Di duna, di fico dindia, fantasia, Sisto. Ventanni fa, io mi mimetizzai da lambretta, tanto che il pedinato tent di mettermi pure in moto e io riportai la lussazione di una spalla.
SISTO Riusc a mettervi in moto?
MARIANO (A DENTI STRETTI) Come faceva? Stavo senza miscela jate, jate.
SISTO Avvoc, a Sorrento non cosa.
MARIANO E allora scegliete voi. Taormina, San Remo, Positano.
SISTO In base a certe deduzioni, unipotesi di pista ce lavrei, ma non passa per Sorrento
MARIANO E per dove passa?
SISTO Per il Ponte di Tappia, a due passi dallAgenzia. (MARIANO SI ABBANDONA SUL DIVANO IN UN ATTEGGIAMENTO SCORATO)
MARIANO Volete andare al Ponte di Tappia? Jate! (UN TEMPO) Sisto, vi avverto, l ci sta un albergo che ospita comitive di turisti giapponesi. (UN ALTRO TONO) Arrivate in Giappone e quant vero Iddio non spreco manco a carta bollata per richiedere la vostra estradizione! Jate, jate! A proposito, fate una puntatina a Capri, allHotel Quisisana (PRENDE UN FOGLIO DALLA SCRIVANIA) Qua stanno gli appunti. Fatemi sapere che songo queste prestazioni speciali di una loro ex cameriera.
SISTO Me piglio o primmo vaporetto sbrigo questa cosa e poi pi apposto al Ponte di Tappia.
MARIANO Marraccumanno, qua ci vuole parecchia vasellinae nun ve perdite nata vota gli amanti diabolici
SISTO State senza pensiero. Gli amanti diabolici, prima o poi io ve li smaschero.
MARIANO (MENTRE SISTO ESCE DAL FONDO) Prima, Sisto! Smascherateli prima. (DA SINISTRA ENTRA CATERINA)
CATERINA Posso?
MARIANO Solo se vieni ad annunciare la lieta novella della fine del collasso.
CATERINA Dimmi una sola cosa, padre senza cuore, hai deciso per tuo figlio?
MARIANO (INSOFFERENTE) A Javarone nun o voglio! Hai capito? E brutto, peloso e tene corna.
CATERINA Zitto, che la madre ti sente!
MARIANO E sentisse! (GRIDANDO VERSO SINISTRA) La signora mi venuta a fare questo bellomaggio. Non fossi mai andato a Fiuggi. Oltretutto, non c proporzione: p mezora e sfizio, tu ti devi trovare sulla coscienza un figlio di cento chili.
CATERINA Mari, a Javarone lo vedi comm m. Ma pensa ch stato n piccirillo rosa e paffutello, da trattare con lovatta e il borotalco, anima di Dio.
MARIANO (IRONICO) Veramente? Lanima di Dio non nato come appare adesso?
CATERINA Quando aveva cinque mesi, povera creatura innocente, il Signore se lo stava chiamando.
MARIANO Po lha visto e ce ha penzato a coppa!
CATERINA Polmonite doppia con versamento pleurico e ritenzione urinaria. Prognosi riservata. (GRIDANDO) e tu che andavi facendo mentre tuo figlio era in imminente pericolo di vita?
MARIANO Mandavo telegrammi con voti di pronta guarigione. Che ne potevo sapere
CATERINA (COMMOSSA) dosi massicce di antibiotici e divieto assoluto di fumare.
MARIANO Perch, a cinque mesi gi fumava?
CATERINA Divieto di fumare vicino a lui. Fu in quelloccasione che Norma fece il voto! Promise di non sposarsi finch non trovava il padre della sua creatura miracolata. Mari, ti ha trovato. Falle sciogliere il voto.
MARIANO Non possibile. Tengo un voto fatto pure io. Ti ricordi quella volta che ti stavi strozzando con un oliva? Io feci un voto per la tua salvezza: castit perpetua.
CATERINA Castit o celibato?
MARIANO Castit, decisi di mortificare la carne.
CATERINA Meno male, allora ti puoi sposare.
MARIANO E con il voto come faccio?
CATERINA Che devi fare? Tu tieni i calcoli renali, gli sforzi ti sono proibiti. Po, tiene pure n certa et. (GRIDANDO) Quella una ragazza madre! Devi riparare, e riparando finalmente ti sistemi! (LA PORTA DI FONDO SI APRE ED ENTRA JAVARONE TRAFELATO)
JAVARONE Babbo mio! (GLI BACIA LA MANO) Z Cater, mamm comme sta?
CATERINA Si riprende, figlio bellolentamente ma si riprende.
JAVARONE E trasportabile?
CATERINA Aspettiamo qualche altro giorno, si?
JAVARONE Povera mammarella mia. (ESCE DI CORSA A SINISTRA)
MARIANO Ma chiama nambulanza! Il collasso emotivo, la signora so va a cur int spitale.
CATERINA Afforza! Tiene a capa tosta! La signora Cimmino no, e va bene, pu darsi che il marito si trova. Ma questa gi ti mezza moglie, ti porta un figlio adulto senza la scocciatura di crescerlo. Ti porta le terre in Puglia, le ville a Posillipo, le conserve Paudice. Mari, ti porta una famiglia. Tu che altro vai trovando, che aspetti? (FUORI DI SCENA SI SENTE IL SIBILO ASMATICO DI NORMA).
MARIANO (INDICANDO A SINISTRA) Sto aspettando o treno. (DA SINISTRA ENTRA NORMA SORRETTA DA JAVARONE)
NORMA Ringraziamo tutti nostro Signore che mi da la forza di camminare. Hai pregato San Rocco, Ernest?
JAVARONE Avite voglia mamm!
NORMA Ringraziamo pure San Rocco.
MARIANO Ringraziamo San Rocco e parliamoci chiaro. (A NORMA) Venticinque anni fa, signora, abbiamo ceduto entrambi a un momento di debolezza.la giovent, le acque diuretiche, le foreste imbalsamate di Fiugginon indaghiamo, non giudichiamo. (A CATERINA CHE LO TIRA PER LA GIACCA) e nun tirammo a giaccadunque, venticinque anni fa ci stato quello che ci stato e il frutto (INDICANDO JAVARONE) eccolo qua.
JAVARONE (CON TRASPORTO) Babbo mio
MARIANO Constatiamo tutti che un bel frutto maturo, succoso, pieno di sostanza una figura imponente, fronte di pensatore, una peluria virile. Mi compiaccio, avete fatto una bella creatura, degna di voi. A questo punto mi domando e vi domando: come si fa a colmare il vuoto di venticinque anni? Vi vedo consenziente, il vuoto incolmabile. Allora arriviamo al nocciolo, signora: sono disposto a provvedere. Togliendomi il pane di bocca e diminuendo lo stipendio al longobardo, posso impegnarmi a passarvi un vitalizio agganciato alla scala mobile. Fissate voi la cifra.
NORMA Santi del Paradiso, San Rocco mio prediletto, noi siamo benestanti, non degradate il valore della vita al possesso dei beni materiali.
JAVARONE Noi andiamo trovando il calore, babbo.
MARIANO E da me lo volete?
JAVARONE (CAMBIANDO BRUSCAMENTE TONO) Da voi, sissignore. E chiedendo calore, chiedo poco, dopo quello che avete fatto. (UN TEMPO) A proposito, mamm, mi avevate detto che era un pezzo duomo alto pi di due metri, folta capigliatura.
NORMA (AD OCCHI BASSI) Con let, le persone cambiano, figlio mio bello.
JAVARONE E il babbo per cambiare a comm m, dovrebbe avere centocinquantanni.
MARIANO Ben detto. (A NORMA) Signora, dovete ripetere in mia presenza il racconto che avete fatto a vostro figlio. ( PRENDE IL FOGLIO DALLA SCRIVANIA E LO CONSULTA) Dunque, foste allettata dagli amaretti di Saronno, io vi afferrai per la chioma e vi trascinai nella grotta del ciociaro gridando: io sono un uomo delle caverne e tu sei la mia preda Che altro? Ah, per colpa di quella rimorchiata, portaste la parrucca per due anni
NORMA Mariano, non mi fate perdere il rispetto di mio figlio.
MARIANO Eh no, scusate, vostro figlio deve conoscere la verit. (A CATERINA) E tu, nun tir!
JAVARONE (A NORMA) Ma perch, quella che so non la verit?
NORMA Ernest, la verit sta nel giusto mezzo. Ho colorito lepisodioeri un bambino innocente, amavi le favole, devi compatire tua madre e non negarle il tuo affetto.
MARIANO M, per piacere, fornite la versione originale. Vi ho trascinata per i capelli?
NORMA Trascinata noMi accarezzava rudemente il cuoio capelluto.
MARIANO E ho gridato io sono luomo delle caverne? se non ricordo male io cantavo: Uocchie carraggiunate
NORMA Per, in una caverna mi portaste
JAVARONE (A NORMA) Allora mi avete raccontato delle bugie.(UN TEMPO) Per vi attir nel bosco allettandovi con gli amaretti di Saronno!
NORMA Veramente no, Ernest. Gli amaretti e il resto, mi sono serviti solo per colorire
MARIANO Colorire? A st guaglione gli avete pittato la cappella Sistina. Javar, quello che si fatto, lo si fatto di comune accordo, va bene?
JAVARONE (A NORMA) Non foste trascinata per la chioma?
NORMA Trascinata si.. ma dal mio trasporto amoroso.
JAVARONE E la parrucca?
NORMA Per festeggiare il tuo primo compleanno, ce ne andammo in una trattoria sul mareabusai di cozze.
MARIANO Ve venette tifo!
NORMA Caddero tutti i capelli e rimediai con la parrucca.
JAVARONE Ges, ventanni di bugie
NORMA (CADENDO IN GINOCCHIO) ho perduto laffetto di mio figlio! Madre addolorata, mi hai conficcato le tue sette spineAnime del purgatorio, mi avete riversato addosso le vostre sofferenze. San Lorenzo, sto coricata con te sulla graticola. (TIRA IL FIATO SIBILO) Mi vado a mettere in agonia.
MARIANO Add?
NORMA (INDICANDO VERSO SINISTRA) Di l!
MARIANO Voi tenete la villa a Posillipo. Andate a agonizzare nnanz panorama!
NORMA In casa vostra voglio agonizzare, come san Lorenzo, consumata dal fuoco, arrostita dai ferri roventi, soffocata dal fumo. (USCENDO A SINISTRA SORRETTA DA JAVARONE) San Rocco mio, ci vediamo tra poco lass (VIA A SINISTRA)
CATERINA Tu la stai uccidendo, assassino. Ma come, o sfizio si e la riparazione no?
MARIANO Dopo venticinque anni cadono in prescrizione pure gli omicidi, sangue del diavolo! Me ne sono tolti di sfizi in vita mia! E se m si presentano qua settanta femmine con settanta figli, me le sposo tutte quante?
CATERINA Tu hai avuto settanta femmine? Ihhh! Cu e calcole che tiene?
MARIANO Ma perch, quello sfizio uno se lo leva con i reni? E poi te lo ripeto, ho fatto un voto.
JAVARONE (CHE ENTRANDO DA SINISTRA HA UDITO) E pure io lho fatto, babbo mio!
MARIANO Sentite, Javarone, non mi chiamate babbo.
JAVARONE (MINACCIOSO) Ma perch, non ne sono degno?
MARIANO Per caritma sapete, fino a ieri eravate un clientefacciamo passare un po di tempo, si?
JAVARONE Per voi mi dovete chiamare Ernestino.
MARIANO Cominciamo con Ernesto.
JAVARONE (GRIDANDO) Ernestino! Io ho bisogno di calore paterno, oh!
MARIANO Come non detto, vi chiamer Ernestino.
JAVARONE Oh, cos va bene. E adesso vi racconto il mio voto. Dovete sapere che ieri mattina ho ricevuto due telefonate da un anonimo.no, una telefonata da due anonimi.comm o fatto? Insomma, uno che per telefono si firmato due amici e mi ha detto che la mia signora mi infedele. Io ho fatto bloccare il telefono ed entro oggi sapr da dove partita la telefonata. Emb, quel fetentone che si permesso di mettere in dubbio la seriet della vostra Agenzia, qua ve lo porto e lo appendo al balcone. Questo il voto che ho fatto.
MARIANO (PATERNO) Ernestino,. Vedete vi ho chiamato Ernestino. (GLI DA UN BUFFETTO) Quant bello Ernestino..Quello che avete fatto, non un voto, ma un riprovevole proponimento. Sapete la collera che si sar preso San Rocco
JAVARONE Quello si permesso di mettere in dubbio la vostra seriet professionale.
MARIANO Ernestino, date retta a uno che vi pu essere padre. La pi fulgida virt cristiana, il perdono. Andate a casa, telefonate alla SIP di lasciar perdere e praticate la virt del perdono.
JAVARONE Nossignore babbo, chesto a vuje nun lavevano fa! (ESCE)
CATERINA Che perla di figlio! Come prende a cuore la tua reputazione!
MARIANO (CHIAMANDO) Strossner!
STROSSNER (ENTRA DA DESTRA) Agli ordini.
MARIANO Telefonate alla societ dei telefoni a chi sapete voi e pregatelo di sbloccare lapparecchio di Javarone
STROSSNER Vostro figlio?
MARIANO Voi quanti ne conoscete?
STROSSNER Di figli vostri? Uno solo.
MARIANO Di Javarone, quanti ne conoscete?
STROSSNER Uno solo!
MARIANO E allora inutile che state a sfrocoleare, per voi e per lagenzia Javarone e basta. (PARLANDO DI JAVARONE) Ma quanto fesso!
STROSSNER Uh, e chi sa e chi ha pigliato.
MARIANO .se uno ti fa una telefonata anonima, perch non vuole essere riconosciuto. Emb, che fa Javarone?
STROSSNER Che fa?
MARIANO Deve appurare chi stato.
STROSSNER Quant fesso stu figlio vostro (CORREGGENDOSI) Questo cliente nostro. (UN TEMPO) Chi ha fatto a telefonata?
MARIANO Se vi ho finito di dire che anonima. Andate, andate a far sbloccare il telefono. (STROSSNER ESCE DA DESTRA. A CATERINA) E tu di alla signora che si preparasse, tra mezzora la rimandiamo a casa.
CATERINA Mari, quella a stento sta in piedi, le si piegano le gambe.
MARIANO Ce le faccio ingessare. (SPINGENDOLA) Va, va. (LA FA USCIRE DA SINISTRA E CHIUDE LA PORTA. POI VA ALLA PORTICININA DI SINISTRA ED ENTRA NELLO SGABUZZINO. VI ESCE QUALCHE ISTANTE DOPO CON UN GIUBBOTTO DI CUOIO ED UNA RIVOLTELLA. SI SFILA LA GIACCA, INDOSSA IL GIUBBOTTO, IMPUGNA LA RIVOLTELLA E FA DELLE FLESSIONI SULLE GAMBE) Strossner!
STROSSNER (ENTRANDO DA DESTRA) Agli ordini. (LO OSSERVA INCURIOSITO) Ma che , vi hanno fatto sceriffo?
MARIANO Ho dotato lagenzia di un giubbotto antiproiettile. Con Javarone sciolto, meglio non correre rischi.
STROSSNER Ma perch, m che ha appurato che vi figlio, vi pu pure sparare?
MARIANO No, ma pu sparare a voi
STROSSNER A me?
MARIANO A voia Sisto a chiunque prende in antipatia. Invece, questo panciotto, a prova di Javarone. Questo non lo buca nemmeno un Bazooka. Tecnologia tedesca. A proposito, in omaggio alle vostre lontane radici, vi concedo lonore di indossarlo.
STROSSNER Ma come, avvocato, mi debbo fare le ore dufficio con questarmatura addosso?
MARIANO No, solo cinque minuti, il tempo di collaudarlo. Voi lo indossate e io vi sparo.
STROSSNER (CON UN SORRISETTO) Quant bello lavvocato troppo onore
MARIANO Ma voi che temete? La garanzia illimitata. Se, in linea del tutto ipotetica, si dovesse bucare, a me rimborsano il costo e ai vostri eredi le spese per il funerale.
STROSSNER (C.S.) Quant bello lavvocato (CON ALTRO TONO) Dal momento che io non ho eredi e voi il panciotto ve lo trovate addosso, collaudiamolo facendo che io sparo a voi.
MARIANO E non siate scettico, Strossner. Non vi fidate della tecnologia tedesca?
STROSSNER Non questoma.
MARIANO (CERCANDO DI CONVINCERLO) Facciamo un'altra cosa allora, lasciamo decidere alla sorte, va bene? Ce la giochiamo a testa o croce. (PRENDE UNA MONETA DALLA TASCA) Scegliete, testa o croce
STROSSNER Secondo quello che testa e quello che croce
MARIANO Testa, io mi levo il panciotto, croce vi fate sparare voi.
STROSSNER (DOPO UNA BREVE RIFLESSIONE) Comm o fatto?
MARIANO (SILLABANDO) Testa, mi levo il panciotto.
STROSSNER Eh:
MARIANO Croce, vi fate sparare voi.
STROSSNER Va beh! Speriamo che non esce croce. (MARIANO LANCIA LA MONETA E LA RACCOGLIE NEL PALMO DELLA MANO)
MARIANO E invece la sorte ha voluto croce. Vi fate sparare voi.
STROSSNER Mi faccio sparare (MENTRE MARIANO SI SFILA IL PANCIOTTO) Scusate, ma se uscito croce, perch vi state togliendo il panciotto?
MARIANO Perch, essendo uscito croce vi posso mai sparare senza che tenete il panciotto addosso?
STROSSNER (ANCORA STRANITO) Eh, gi (SFORZANDOSI DI CAPIRE) Avvoc, ma il fatto era : TESTA voi vi togliete il panciotto. Essendo uscito croce
MARIANO (PRONTAMENTE) Io sparo a voi. I patti erano cos o no? E non vi posso sparare senza protezione, Strossner mio. Voi ve ne andate al camposanto e vi siete levato il pensiero. Ma io resto a farmi ventiquattro anni di galera. Quindi, proteggetevi, proteggetevi.
STROSSNER (GRATTANDOSI IN TESTA) Avvoc, vi dispiace se facciamo al contrario, io testa e voi croce? . Perch qua ci sta un fatto che non quadra: io mi levo il panciotto voi vi fate sparare.
MARIANO Volete che invertiamo? Va bene. Allora, testa vi fate sparare voi, croce io mi levo il panciotto.
STROSSNER Eh, facciamo cos. (MARIANO GETTA IN ARIA LA MONETA)
MARIANO Avete detto testa?
STROSSNER Sissignore.
MARIANO E testa . vi fate sparare voi.
STROSSNER Insomma, o viene testa o viene croce, chi si deve fare sparare sono sempre io.
MARIANO La sorte cos ha voluto. (TOGLIENDOSI IL PANCIOTTO) Jammo, proteggetevi.
STROSSNER Quando uno nasce disgraziato (INDOSSA IL PANCIOTTO) Avvoc, oltre che testa o croce, non possiamo fare che se la moneta cade in piedi stiamo a fiducia e nessuno si fa sparare?
MARIANO Lo dobbiamo collaudare o no questo panciotto? Vi sembra che vi sparo se non fossi sicuro della tecnologia tedesca? Iammo, state immobile comm o figlio e Guglielmo Tell ca gi sto nervoso.
STROSSNER (PUNTA UN DITO CONTRO LA RIVOLTELLA) Avvoc, la mira troppo alta. Avete detto Guglielmo Tell e per associazione didee state puntando alla testa. Abbassate la mira. (MARIANO ABBASSA LA CANNA) Ancora un poco. (MARIANO ABBASSA LA CANNA) Natu ppoco. (MARIANO ABBASSA ANCORA) Ancora due centimetri. Ancora un centimetro. (LA PISTOLA ADESSO E PERFETTAMENTE VERTICALE) M potete sparare.
MARIANO (OSSERVANDO LA POSIZIONE DELLA PISTOLA) Sparo ngoppa o pere mio?
STROSSNER E vulite spar in testa a me?
MARIANO Ma quale testa, io sono tiratore scelto. Jammo, fermo fermo. Pronto?
STROSSNER (TURANDOSI LE ORECCHIE) Come?
MARIANO (GRIDANDO) Pronto?
STROSSNER Pronto? Chi ? avvoc, il telefono.
MARIANO Fermo. Preparatevi, mirat! Fuoco! (DALLA PISTOLA PARTE UN COLPO. STROSSNER SI IMMOBILIZZA, CON GLI OCCHI SGRANATI) Avete visto? Uomo di poca fede. Che avete sentito?
STROSSNER (ALLUCINATO) Sento una puzza di peli bruciati. Voi no?
MARIANO (ANNUSANDO) Eh, la sento pure io. Che pu essere?
STROSSNER (ANNUSANDO MA IMMOBILE) Che pu essere? (SOLLEVA LENTAMENTE IL CAPO) Viene dallalto. (SI PORTA UNA MANO TRA I CAPELLI POI LANNUSA) Mi avete preso i capelli di striscio. (CON UN SORRISO EBETE) Ma voi vedetebastava un mezzo centimetro.(E SVIENE RIGIDO SUL DIVANO. MARIANO ACCORRE E LO RIANIMA DANDOGLI DEI BUFFETTI)
MARIANO Jammo, Strossner, stato cosa niente.
STROSSNER E stato cosa di mezzo centimetro.
MARIANO Siete troppo emotivo.
STROSSNER O tiratore scelto.
MARIANO Sapete qual la cosa migliore?
STROSSNER Che io sparo a voi.
MARIANO Noo!
STROSSNER Che leviamo mano. Anche perch debbo cambiarmi i pantaloni. (SI ALZA E ACCENNA A MUOVERSI MA CONGIUNGE RAPIDAMENTE LE GINOCCHIA, SI APPOGGIA A MARIANO E, AIUTATO DA QUESTI, CHE CON UNA MANO SI TURA IL NASO, SI SFILA IL PANCIOTTO CHE SCIVOLA A TERRA. MARIANO LO RACCOGLIE E LO METTE NELLO SGABUZZINO) Distanza ravvicinata a bruciapelo.
(STROSSNER SI AVVIA VERSO LA PORTA DI DESTRA IN PRECARIO EQUILIBRIO E SEMPRE CON LE GINOCCHIA GIUNTE. DAL FONDO ENTRA DON GASPARE, UN GIOVANE PRETE DALLASPETTO ATLETICO, CON OCCHIALI E CAPIGLIATURA FOLTA E ROSSICCIA. ALLA VISTA DI STROSSNER CHE PROCEDE A QUEL MODO RESTA INTERDETTO. STROSSNER SI ARRESTA PER UN ATTIMO E ACCENTUANDO IL SUO MODO DI CAMMINARE, QUASI COME UNA DANZA, FACENDO ANCHE UNA PIROETTA, PROCEDE VERSO DESTRA, FINO A SCOMPARIRE, CANTANDO)
DON GASPARE (MELLIFLUO) Con permesso
MARIANO Prego, padre.
DON GASPARE Mi potete dedicare cinque minuti?
MARIANO A vostra disposizione (PROFESSIONALE) Ricerca di persone(DON GASPARE FA UN GESTO DI DINIEGO) infedelt coniugale.
DON GASPARE (INDICANDO LA TONACA) Ma vi pare che nel mio stato.
MARIANO Scusate, labitudine. Accomodatevi.
DON GASPARE (SEDENDOSI) grazie. (UN TEMPO) Mi chiamo Gaspare Maglietta, Don Gaspare e sono da voi per svolgere un compito pietoso. Una mia parrocchiana, una giovane signora molto devota, da qualche tempo, ci mi stato riferito e voi me ne darete conferma o meno, frequenta con assiduit quotidiana la vostra agenzia.
MARIANO La signora Cimmino?
DON GASPARE (ANNUENDO) La signora Cimmino. I parenti della giovane, sono in apprensione, e giustamente, per il motivo che non vi sfugge. Ora, data la mia condizione di curatore di anime, i suddetti parenti si sono rivolti a me perch faccia qualche indagine in proposito. ( DA QUANDO DON GASPARE HA INCOMINCIATO A PARLARE; DAL FONDO E ENTRATO SISTO FINGENDOSI CIECO. HA UN PAIO DI OCCHIALI NERI ED IMPUGNA UN BASTONE COL QUALE SAGGIA IL TERRENO PRIMA DI MUOVERE IL PASSO. MARIANO NON LO RICONOSCE E GLI FA CENNO CON LA MANO DI ATTENDERE PERCHE INDICA DON GASPARE E OCCUPATO CON UN CLIENTE. MA SISTO, IMPERTERRITO, CONTINUA AD AVANZARE VERSO DI LUI PRECEDUTO DAL TOC TOC DEL BASTONE CONTRO I MOBILI, FINCHE VA AD URTARE NELLA SCRIVANIA. DON GASPARE MUTA TONO, CHE DA MELLIFLUO DIVENTA ASPRO) Neh, avvoc, ma voi mi state sentendo?
MARIANO Come?
DON GASPARE (ADDOLCENDO IL TONO) Mi state seguendo figliolo?
MARIANO Si, vi seguo. Scusate un momento, reverendo. (A SISTO) Vi ho pregato di aspettare.
SISTO Dite a me?
MARIANO E certo!
SISTO E che fate a fare i segni con la mano? Non vedete che sono cecato?
MARIANO Ah, siete cecato?
SISTO Ma perch, Ges, non si vede? Allora lo siete pure voi?
MARIANO (SECCATO A DON GASPARE) Fatemi dare qualche spicciolo a questo povero infelice e poi sono tutto vostro. (DA QUALCHE MONETA A SISTO) Ecco qua. E m jatevenne (MA SISTO NON SI MUOVE) Dunque, reverendo, dicevate
DON GASPARE Vorrei sapere la signora Cimmino che cacchio. (SI RIPRENDE VELOCEMENTE E GRIDA) Ciceruacchio! (PAUSA MENTRE MARIANO LO GUARDA ATTONITO, DON GASPARE ADDOLCISCE IL TONO) Ciceruacchio . (UN TEMPO) Che ci viene a fare la giovane parrocchiana?
MARIANO La Giovane Ciceruacch (SI RIPRENDE) La giovane parrocchiana mi ha affidato il compito delicato di. ( A SISTO CHE GLI HA TOCCATO RIPETUTAMENTE LA SPALLA) E m, che volete?
DON GASPARE Sangh d marina (RIPRENDENDOSI) Ehm ma ve lo appena detto
MARIANO Non dico a voi, padre, ma a questo infelice. (A SISTO) Che volete ancora?
SISTO (CHINANDOSI AL SUO ORECCHIO) Vengo direttamente dal Ponte di Tappia.
MARIANO E pure ca venite d ponte a Maddalena, a me che me ne importa?
SISTO Avvoc, io sono il pessimista sistematico della Sorrento Venezia via Firenze.
MARIANO (ALZANDOSI E ALLONTANANDOSI CON LUI DALLA SCRIVANIA) Sisto! E pecch facire o cecato?
SISTO Ssst! Non mi tradite. (A VOCE ALTA) Bench pessimista, avrei un incarico da affidare allagenzia Fiat Lux
MARIANO Vorreste ritrovare la vista?
SISTO E possibile?
MARIANO M vediamo, ma dovete aspettare il vostro turno.
SISTO Su quella sedia vicino alla porta? (E VA A SEDERSI A GRANDI COLPI DI BASTONE)
MARIANO Bravo, su quella sedia. (REALIZZA LA GAFFE DI SISTO E CERCA DI RIMEDIARE CON UN SORRISETTO FORZATO A DON GASPARE, CHE HA SEGUITO CON CURIOSITA LO SVOLGERE DELLA SCENA) Quello entrando ha sentito la sedia con il bastone. Il bastone locchio dei ciechi. Dio vede e provvede, questa materia vostra.
DON GASPARE (ISPIRATO) Proprio cos. E voi, invece di cercare le persone, dovreste cercare Dio, figliolo, cercare Dio.
MARIANO Non facile, reverendo. LAgenzia modesta, il personale e i mezzi sono limitati. Volete dunque sapere perch la signora Cimmino viene con assiduit quotidiana?
DON GASPARE E si trattiene fino a tre ore. Che cacchio. (GRIDANDO) Ciceruacchio!
MARIANO (DOPO AVERLO SOGGUARDATO A LUNGO) Reverendo, ma perch ce lavete con Ciceruacchio?
DON GASPARE Avete ragione, scusate. Io, tra laltro, insegno storia un po di stanchezza. Da tre giorni tengo a Ciceruacchio dint rrecchie. Dicevo, perch la mia parrocchiana viene da voi ogni giorno? Perch si trattiene tanto a lungo? (SISTO MIMA UN NUOTATORE)
MARIANO Eh, reverendo mio, solo voi, in quanto curatore di anime, potete capire il dolore di quella povera giovane signora. Mi ha incaricato di rintracciare il marito, questo ovvio. Perch si trattiene tanto a lungo? Perch, linspiegabile scomparsa del consorte lha fatta precipitare in un profondo stato si sconforto. Che fa in quelle ore che si trattiene nellagenzia?
DON GASPARE Eh, che fa? (SISTO CONTINUA A MIMARE CON LENA IL NUOTATORE)
MARIANO (a Sisto) Neh, povero infelice, statevi fermo con le braccia.
DON GASPARE (SUL TEMPO CON LO STESSO TONO) E statevi fermo, sanghe d marina Svizzera!
MARIANO Voi insegnate pure Geografia?
DON GASPARE (IMBARAZZATO) Si!
MARIANO E da tre giorni tenete dint rrecchie pure la marina Svizzera dunque, la signora che fa. Ha scoperto che suo marito ed io ci somigliamo e mi considera un suo fac-simile rivive la sua vita di ogni giorno con Cimmino: rassetta lo studio, mi fa allenare con la sciabola, mi rifocilla con le sfogliatelle, mi fa cantare Piscatore e Pusilleco
DON GASPARE (VIVAMENTE COLPITO, CON ARIA TRASOGNATA) Voi che dite. La sciabola la sfogliatella delle undici.
MARIANO (REALIZZANDO) Come sapete lora?
DON GASPARE (IMBARAZZATO) Ehmmconosco gli usi e i costumi delle mie parrocchiane, figliolo (ACCENNANDO) Piscatore do mare e pusilleco (UN TEMPO) non lavrei mai immaginato. Commovente. E niente altro? Rivive solo questi episodi innocenti? Non che si spinge oltre.parlate! fate conto di parlare in confessione. Non che la somiglianza, o fac-simile, la spingano a commettere atti sconsiderati
MARIANO Rever, in confessione: sciabola, riassetto dello studio, sfogliatelle e Piscatore e pusilleco. E sempre in confessione, a parte letica professionale che mi vieterebbe qualsiasi atto sconsiderato, io tengo i calcoli renali. La signora di una fedelt assoluta al marito. Se lamore si misura a sfogliatelle, quello della signora lamore del secolo.
DON GASPARE Commovente, sconvolgente. E dello scomparso nessuna notizia?
MARIANO Dopo Brescia c il nulla. Ma non lo dite ne lo fate sospettare alla signora. Potrebbe commettere un atto irreparabile.
DON GASPARE Fino a questo punto, dunque, vuole bene al marito. Io .per meglio dire i parenti, temevano che credendosi abbandonata, avesse trovato una consolazione
MARIANO Consolazione? Quella pensa solo a Cimmino. Non bada a spese: cablogrammi, telefonate intercontinentali, linterpool. Sempre a sue spese mi ha proposto di stabilire un contatto con un satellite artificiale.
DON GASPARE Sconvolgente, sconvolgente.
MARIANO Rever, se vi urge, gridatelo pure; siamo uomini di mondo. Jammo, nu bellu Ciceruacchio.
DON GASPARE No, non mi sembra il caso di incomodare Ciceruacchio. Vi ringrazio, riferir ai parenti e. scusate sono troppo commosso. Grazie, grazie. (E GLI BACIA LA MANO)
MARIANO (BACIANDOGLI LA MANO A SUA VOLTA) Sempre a disposizione.
DON GASPARE (USCENDO DAL FONDO) Sconvolgente sconvolgente. (VIA. SISTO SI ALZA)
MARIANO Neh, Sisto. M mi volete spiegare che cos questa mascherata?
SISTO Avvoc, seguo la pista. La quale porta qua e procede appresso alluomo di chiesa che appena uscito.
MARIANO Don Gaspare Maglietta?
SISTO Sissignore. Il quale, lestate scorsa, se ne stava a Sorrento.
MARIANO E che ci faceva?
SISTO (MISTERIOSISSIMO, MIMANDO UN NUOTATORE) I bagni di mare. (MARIANO LO FISSA MINACCIOSO) Avvoc, non fate lo scettico. In testa tengo tutti gli elementi, ma debbo avere il tempo di ricomporre il mosaico. Se le cose stanno come penso, entro questa sera avrete la soluzione. Poi aspetto notizie da Capri da un momento allaltro. (DA SINISTRA ENTRA NORMA AL BRACCIO DI CATERINA)
NORMA Il signore, nella sua bont, mi ha dato un po di forza, sicch mi faccio accompagnare da Catarinella, respiro una boccata daria e faccio un salto in farmacia a pigliare certe pillole.
MARIANO (A DENTI STRETTI) Le dovevate pigliare venticinque anni fa.
NORMA Ma torno subito, Mariano, non state in pensiero per me. (ESCE DAL FONDO CON CATERINA)
SISTO Avvocato, la faccia di quella signora non mi nuova. (MISTERIOSO) Un altro tassello del mosaico. Avvoc, Sessa Aurunca. Io seguo la signora.
MARIANO Quella non va a Sessa Aurunca, Sisto.
SISTO Dove va va, io la seguo. (E FINGENDOSI CIECO, CON LAIUTO DEL BASTONE, ESCE DIETRO ALLE DUE DONNE, DA DESTRA ENTRA STROSSNER)
STROSSNER Per il telefono niente da fare, purtroppo gi in corso una regolare denuncia. (DEPONE DELLE BUSTE SULLA SCRIVANIA DI MARIANO)
MARIANO Ah, in corso (UN TEMPO) Ieri avete telefonato a Javarone?
STROSSNER Si, per comunicargli che il rapporto veritiero era pronto.
MARIANO Quindi, lo riconoscete: avete telefonato voi. Non che, quando il momento, qui me lo avete detto e qui me lo negate? (UN TEMPO) Mettetemelo per iscritto.
STROSSNER Che debbo scrivere?
MARIANO (DANDOGLI CARTA E PENNA) Ve lo detto io. (DETTANDO) Ieri, giorno venticinque, io sottoscritto Otto Strossner, ho telefonato a quellanimale del signor Ernestino Javarone. Data e firma.
STROSSNER Neh, avvoc, a che serve?
MARIANO (MINIMIZZANDO) Niente per il diario storico dellagenzia (RIPONE IL FOGLIO SULLA SCRIVANIA)
STROSSNER A proposito, avvoc, alla faccia del vostro passato limpido!
MARIANO Strossner, pensiamo al lavoro.
STROSSNER Sissignore. (INDICANDO LE BUSTE CHE HA DEPOSTO SULLA SCRIVANIA) Qua stanno le lettere anonime del mese in corso.
MARIANO E dalle con le lettere anonime. Strossner, voi siete esperto in ricerche di mercato e in persuasione occulta? No! Perci non parlate con propriet di linguaggio. Prendete una lettera numero uno e leggete ad alta voce. (STROSSNER APRE UNA BUSTA E NE TRAE UN FOGLIO)
STROSSNER (LEGGENDO) Siete sicuro della fedelt di vostra moglie? Firmato: un amico.
MARIANO E m leggete la numero due, da spedire il giorno dopo.
STROSSNER (PRENDE UN FOGLIO DA UNA BUSTA DI COLORE DIVERSO E LEGGE) Agenzia investigativa Fiat Lux, ricerca di persone, infedelt coniugale
MARIANO Eccetera. La prima, non una lettera anonima. una domanda: siete sicuri della fedelt di vostra moglie? Se si, straccia la lettera. Se invece nutre qualche dubbio che non certamente la lettera a far nascere lindomani riceve la seconda lettera, un volantino pubblicitario dellagenzia e quindi sa a chi rivolgersi per appurare. Strossner, questa ne pi ne meno che una campagna promozionale per incrementare lattivit dellagenzia. (UN TEMPO) Strossner, tutti quanti avvimma camp! (UN TEMPO) Questi non sono campanelli nganna a gatta come state pensando voi. Voi dite: le lettere insinuano. Ma perch, se facciamo la pubblicit a una saponetta insinuiamo che la gente non si lava?
STROSSNER Io invece, col vostro permesso, dico che questi sono campanelli. Ma perch dobbiamo far sapere le brutture alla gente?
MARIANO Perch la gente le vuole sapere e perch il nostro mestiere questo , Fiat Lux, fare luce, pure sulle corna.
STROSSNER Qui vi volevo. A voi ha fatto piacere la luce sul paesaggio di Fiuggi?
MARIANO Non facciamo casi personali.
STROSSNER Avvoc, il mondo pieno di miliardi di casi personali.
MARIANO Ma non tutti sono casi da nascondere.
STROSSNER Perch, il vostro lo tenevate nascosto? Non lo sapevate proprio. Poi venuta la signora e, m ce v, ha voluto fare luce.
MARIANO Neh, ma questo accanimento da che vi viene? Niente niente avete pure voi un passato da nascondere?
STROSSNER Non questo, faccio mie le vostre parole di ieri: il mio passato limpido, una lastra di cristallo. (SIBILO DI NORMA CHE ENTRA DAL FONDO)
MARIANO E levate a lastra dal binario che sta passando il rapido.
NORMA (AVANZANDOSI) Caterina rimasta a fare un po di spesa. (SI INTERROMPE ALLA VISTA DI STROSSNER E LEVA LENTAMENTE UN DITO VERSO DI LUI) Ma voi non siete?!. (SI PORTA UNA MANO AL PETTO) Fatemi pensare. (CON UN GRIDO) Amalfi! (TIRA IL FIATO CON IL SIBILO) Voi siete Wustell! (STROSSNER E MARIANO SI GUARDANO) Non siete Wustell?
STROSSNER No, sono Strossner.
NORMA Volevo dire Strossner. (CON SLANCIO) Otto!
STROSSNER (CADENDO DALLE NUVOLE) Ma io non ho il piacere.
NORMA Non potete riconoscermi a prima vista, anime del purgatorio. Ventitre anni fa ero bruna e il tempo ha compiuto la sua opera. Wustell, vi ricordo solo due nomi: Amalfi e la grotta di smeraldo.
STROSSNER (RICORDANDO) Uuuuh! Avvoc, Uhhhhhh!..
MARIANO Uuuuh che?
STROSSNER La signora Norma. Amalfi. Ventitre anni fa. (A NORMA) Che piacere rivedervi dopo tanto tempo.
NORMA (NOSTALGICA) Quellanno partecipaste alla regata delle Repubbliche Marinare.
STROSSNER Eh, come, non mi ricordo. Ma voi vedete. Che tempi!
NORMA In quellinebriante tramonto che vide la vostra vittoria su Pisa, Genova e Venezia, salimmo sulla vostra barchetta e aummo aummo, ci infilammo nella grotta dello smeraldo.
STROSSNER Eeeh, come, non mi ricordo?
NORMA Io mi lasciavo cullare dalle onde e dalla vostra voce virile che cantava Uocchie carragiunate.
STROSSNER (A MARIANO) Bei tempi, avvocato. (A NORMA) E il bambino?
NORMA Nacque nove mesi dopo.
STROSSNER Anima di Dio! (REALIZZANDO MENTRE MARIANO SI FA PIU ATTENTO) Nacque?
NORMA Dunque sapevate della sua esistenza?
STROSSNER E come, non lo sapevo? Il bambino che stava.
MARIANO Fatemi capire. Il bambino nacque nove mesi dopo la regata delle repubbliche marinare? Dunque il bambino figlio di Strossner!
NORMA Si! (SIBILO)
STROSSNER Come?!
MARIANO (GRIDANDO) E allora che centriamo io e la grotta del Ciociaro?
NORMA Ma che avete capito? Ernestino, figlio vostro, nessuno ve lo tocca. Cera gi ad Amalfi.
STROSSNER E infatti io me lo ricordo, questo volevo dire. La signora villeggiava con un bambino. (UN TEMPO) Uuuuh, era Javarone! (INDICANDO MARIANO) Che figlio suo.
NORMA Si, Ma quello della grotta di smeraldo, figlio vostro, Wustell. (MARIANO E STROSSNER CADONO A SEDERE)
MARIANO Ce ne sta un altro.
NORMA Ero giovane, appassionata, inesperta.
STROSSNER Uh, madonna. (A MARIANO) Avvoc, mi dovete credere stata una passeggiata in una grotta. (A NORMA) Siete sicura? Non che in quellanno ad Amalfi cera pure lavvocato?
MARIANO Neh, Strossner, abbiate bont!
NORMA Sono sicura, sono sicura.
STROSSNER E dove sta il bambino?
NORMA Luciano non si trova. Stava in mezzo al mare
STROSSNER Ed naufragato. (MARIANO GLI BATTE MANATE DI INCORAGGIAMENTO SULLA SCHIENA)
NORMA No, era andato a porto Azzurro. Diciamo meglio, ce lavevano portato.
STROSSNER Una vacanza con gli amici?
NORMA No, fa il carcerato. Gli hanno dato ventidue anni, figlio mio bello.
MARIANO (A STROSSNER) Fatevi coraggio!
STROSSNER Avvoc, levate la mano. (CON DECISIONE) Mi dispiace, ma quello non pu essere figlio a me.
MARIANO E perch?
STROSSNER Per il semplice motivo che io sono omosex. In altre parole, avvocato e con decenza parlando, io sono ricchione.
MARIANO (SUBITO, INFASTIDITO) Ma faciteme o piacere!
STROSSNER Mi dovete credere, quant vera a Madonna. Mi credete?
MARIANO No! Uno arriva e dice io so ricchione e io gli debbo credere su due piedi? E questo che ? senza referenze. (UN TEMPO) Avete referenze? Non le avete. Strossner, considero la vostra dichiarazione un caso di umorismo transitorio e vi invito ad affrontare le vostre responsabilit di padre.
STROSSNER Ce aggio pruvato!
NORMA Lo sapevo che San Rocco non mi abbandonava. In due giorni ho trovato il padre di Ernestino e quello di Luciano. Mariano, lemozione me lo sta facendo venire. Io allucco!
MARIANO (A STROSSNER) Mantenetevi alla sedia. (I DUE SI ANCORANO MANI E PIEDI ALLA RISPETTIVA SEDIA)
NORMA (GRIDANDO) Io mi vado a rimettere in agonia. (ESCE A SINISTRA)
MARIANO (DOPO UNA LUNGA PAUSA) E cos, Strossner, ci siamo scoperti parenti
STROSSNER Ma noi che siamo luno allaltro?
MARIANO (MEDITANDO) Io sono zio di vostro figlio e voi del mio. No consuoceri. No, io sono il padre di mio figlio e voi del vostro
STROSSNER Ma tra noi due che siamo?
MARIANO Che ne saccio?. co-padri. Compari(UN TEMPO) Facciamo cos, Strossner: siamo soci nella stessa cooperativa. (STROSSNER SCOPPIA A PIANGERE SUL PETTO DI MARIANO) E non fate cosi, jammo. Da oggi vi passo pure gli assegni familiari. (FUORI DI SCENA UN GRIDO STRAZIANTE DI NORMA) M quella si fa venire un secondo collasso emotivo. (ED ESCE DI CORSA A SINISTRA. DAL FONDO ENTRA LA SIGNORA JAVARONE, CIRCOSPETTA)
S.JAVARONE Centomila lire per voi.
STROSSNER Sono arrivati gli assegni familiari. (LA RICONOSCE. SI ALZA) Signora, volete pap?
S.JAVARONE Il pap di chi?
STROSSNER Il vostro. Lo chiamo subito.
S.JAVARONE E perch, lo volete disturbare? Quello sta a Salerno!
STROSSNER Laltro pap.
S.JAVARONE Laltro? Quanti ne tengo?
STROSSNER Vostro marito non vi ha detto niente?
S.JAVARONE Quello non dice mai niente. Pensa solo se tiene o non tiene le corna. Questa gratifica il prezzo di un informazione. Che venuto a fare il sacerdote?
STROSSNER Quale?
S.JAVARONE Quello che stato qui. Lho seguito per strada, lho visto entrare, trattenersi e uscire. E m, per centomila lire, voglio conoscere il motivo della sua visita.
STROSSNER (SOPPESANDO LA BUSTA NEL TIMORE DI PERDERLA) O prevete. Secondo me venuto a benedire lagenzia.
S.JAVARONE Non portava laspersorio.
STROSSNER E venuto a dare i conforti religiosi alla moribonda che sta di la.
S.JAVARONE Non pu dare conforti religiosi.
STROSSNER E fuori servizio?
S.JAVARONE Il perch lo so io. (ENTRA MARIANO VOLTANDO LE SPALLE AI DUE)
MARIANO (VERSO LINTERNO) E se non vi passa tra dieci minuti, ve ne faccio bere un altro mezzo litro.
STROSSNER Avvoc, la madre dei nostri figli ha avuto di recente lestrema unzione?
MARIANO Vulesse a Madonna! Intanto le ho fatto bere mezzo litro di camomilla. (GIRANDOSI VEDE LA SIGNORA) Ah, Signora, voi state qua?
S.JAVARONE Mi apettavate?
MARIANO Noma (SCAMBIA CON STROSSNER UNO SGUARDO IMBARAZZATO) Vostro marito non vi ha detto niente?
S.JAVARONE (INNERVOSITA) Ma che sta cosa che mi deve dire?
MARIANO Non ve lha detto. E gi, quello in testa tene na cosa fissa.
STROSSNER Due cose fisse, avvoc, due.
MARIANO (ALLA SIGNORA JAVARONE) Allora quale motivo vi porta qui?
STROSSNER Vuole sapere che venuto a fare il prete che venuto qui?
MARIANO Don Gaspare Maglietta?
S. JAVARONE (FACENDO BALLARE UN PIEDE)Si chiama Gaspare Maglietta? eh?
MARIANO Cos ricordo.
S. JAVARONE E che voleva?
MARIANO Notizie del marito di una nostra cliente.
S. JAVARONE Il signor Cimmino, immagino.
MARIANO Come lo sapete?
S. JAVARONE So, so e basta. Vi ha detto perch voleva notizie?
MARIANO Per rassicurare i parenti della signora, che sono in ansia.
S. JAVARONE (FACENDO BALLARE UN PIEDE) I parenti in ansia E bravo! Naturalmente, era premuroso, ansioso pure lui; magari gli scappata anche qualche lacrima di commozione Vi sembrato un prete normale?
MARIANO No, ce laveva brutto con Ciceruacchio e con la marina svizzera.
S. JAVARONE (AGITATA) Mi dovete dire se era premuroso e ansioso nei riguardi della signora Cimmino.
MARIANO Uh, avete voglia! Secondo me, quel don Gaspare Maglietta, uno che non me la conta giusta.
S. JAVARONE Lo immaginavo. Siamo dunque al ripensamento, al pentimento e io io sono sul punto di essere tradita.
MARIANO Con tutto il rispetto, signora, proprio voi non dovreste parlare di tradimento.
S. JAVARONE Siamo alla predica?
MARIANO No, ma in qualit di suocero (SI CORREGGE) I sorci! (SI PORTA UNA MANO AI RENI) Questi calcoli mi fanno vedere i sorci verdi. Dicevo, in qualit di.
STROSSNER Sorcio verde
MARIANO In qualit di uno che vi pu essere padre
STROSSNER Diciamo meglio: suocero.
MARIANO In qualit di uomo di esperienza vi dico che non sta bene. Daccordo, diciamo che vostro marito Ernestino non un Apollo ma in aggiunta alla bruttezza ha da ten pure le corna? Signora mia, pensiamo anche alle convenzioni sociali Quel giovane ha una madre, un padre
S. JAVARONE Risparmiatevi la predica, per piacere. Che ne sapete voi della passione che infiamma e divora? Quel che volevo sapere lho saputo. Arrivederci e grazie. (VIA IN FRETTA DAL FONDO)
MARIANO Voi capite che quella mi nuora? (PRENDE LA BUSTA DALLE MANI DI STROSSNER E LAGITA IN ARIA) Qui si pone il caso di coscienza.
STROSSNER A me che mi la signora?
MARIANO A voi niente.
STROSSNER Allora a me il caso di coscienza non si pone. (RIPRENDE LA BUSTA E LINTASCA)
JAVARONE (FUORI DI SCENA) Add sta? Non lo mantenete. Quant vero Dio lappendo al balcone.
MARIANO Javarone ha avuto il numero dalla Sip. Strossner, intrattenetelo voi (ENTRA PRECIPITOSAMENTE NELLA PORTICINA A DESTRA, VERSO IL PROSCENIO, MENTRE DALLA PORTA DI FONDO ENTRA JAVARONE)
JAVARONE (TUONANDO) Babbo, dove state?
STROSSNER Il babbo non c.
JAVARONE La telefonata partita da questo ufficio. Me lhanno confermato alla SIP.
STROSSNER Da questo ufficio? Quale telefonata?
JAVARONE (SEDENDOSI ALLA SCRIVANIA E BATTENDOVI SOPRA I PUGNI) Da questo ufficio da questo telefono(IL SUO SGUARDO SI POSA SU UN FOGLIO DI CARTA, JAVARONE SMETTE DI BATTERE E SOLLEVA IL FOGLIO, LEGGENDO) Ieri, giorno 25, io sottoscritto Otto Strossner ho telefonato a quellanimale del signor Ernestino Javarone
STROSSNER (SENZA REALIZZARE) Lassate sta, serve per il diario storico (SGRANA DI COLPO GLI OCCHI. SOSPENSIONE. JAVARONE SI ALZA LENTAMENTE E SFILA LA RIVOLTELLA DALLA TASCA POSTERIORE).
JAVARONE (CON SUSSIEGO GUAPPESCO) Quindi avete telefonato voi e mi avete dato pure dellanimale per iscritto.
STROSSNER (ARRAMPICANDOSI SUGLI SPECCHI) A voi? Quando mai? E scritto allanimale di Javarone, ci sta una preposizione articolata. Se appresso a me fate lanalisi logica del periodo (CATEGORICO) Voi tenete un animale in casa?
JAVARONE Sissignore.
STROSSNER (TRA SE) Assa fa a madonna. (A JAVARONE) Appunto. Ho telefonate allanimale del signor Javarone. Quellanimale scritto. Quello.
JAVARONE (CON LO STESSO TONO PACATAMENTE MINACCIOSO) Io tengo due gatti. A quale dei due?
STROSSNER A quello che poteva venire allapparecchio se non teneva altri impegni.
JAVARONE E che tenevate a ce dicere o gatto?
STROSSNER Unimbasciata del babbo. Gli voleva fare la sorpresa di una zuppetta di alici puteolane fresche di giornata. Un pensiero delicato del babbo.
JAVARONE (SOLLETICANDOGLI IL MENTO CON LA CANNA DELLA PISTOLA) Amico, siete incorso in tre errori: avete telefonato voi, avete insinuato che la mia signora mi tradisce e, lo apprendo mo, mi avete ingiuriato dandomi dellanimale.
STROSSNER Javar, mi meraviglio di voi che avendo la fronte e le sopracciglia di uomo di dottrina incorrete in questo equivoco infantile. Animale non ingiuria. Ammesse e non concesso che lanimale dellappunto di ufficio riferito a voi, si tratta di una constatazione scientifica.
JAVARONE Overo?
STROSSNER Sissignore. Vi invito a dimostrarmi, trattato di zoologia in mano, che io, il babbo e quanti altri parliamo e ragioniamo non siamo degli animali.
JAVARONE Parlate per voi.
STROSSNER Parlo per tutti. Voi mi insegnate che i regni sono tre: animale, vegetale e minerale. Poi c il regno dei cieli.
JAVARONE Al quale state per andare a finire.
STROSSNER Siccome purtroppo non siete morto (purtroppo per il regno dei cieli che conterrebbe unanima santa in pi) a quale regno appartenete?
JAVARONE Alla repubblica Italiana.
STROSSNER Regno della natura. Dite.
JAVARONE Ditelo voi.
STROSSNER Allo stesso regno mio e del babbo, quello animale. Javarone, ah quant bella listruzione!
JAVARONE Ammesso che le cose stanno come dite, avete omesso di specificare se sarei animale bipede o quadrupede.
STROSSNER Ma sottinteso.
JAVARONE Ditelo mo, in mia presenza,e responsabilmente.
STROSSNER Ma come, mettete in dubbio se siete bipede o quadrupede? Lo dovevo pure scrivere?
JAVARONE Allora lanimale dellappunto riferito a me!
STROSSNER No, al gatto. E che mi mettevo a specificare quellanimale quadrupede? Era sottinteso che era il gatto. Voi le alici le mangiate a zuppetta?
JAVARONE Non le mangio proprio.
STROSSNER Oh, e mi mettevo allora a telefonarvi se le alici non le mangiate?
JAVARONE Voi ve ne state andando per i vicoli.
STROSSNER Nossignore, io sto ragionando e voi e sta rivoltella siete fuori strada.
JAVARONE Appunto nei vicoli, perdio.
STROSSNER Non imprecate neppure nei vicoli che San Rocco si piglia collera.
JAVARONE Specificate.
STROSSNER Javar, la cosa ovvia. Non potete essere un animale quadrupede. Mi avete mai sentito dire: A Javarone manca solo la parola.
JAVARONE No, sentite, io vi sparo, quant vero Dio.
STROSSNER Mi sparate?
JAVARONE Vi sparo.
STROSSNER Non potete. Non tengo o panciotto addosso.
JAVARONE (LO FISSA ATTONITO) Avete detto panciotto?
STROSSNER Eh, panciotto.
JAVARONE Ma io vi sparo pure se state in mutande.
STROSSNER Non potete. Altrimenti il panciotto che ci sta a fare in ufficio?
JAVARONE E a me che me ne importa.
STROSSNER A voi no, ma a me s: la pelle mia.
JAVARONE Sentite, io gi tengo un buon motivo per spararvi, mo vi mettete a parlare difficile ne ho un secondo.
STROSSNER Che sciocchezze. Un motivo annulla laltro, perch se me sparate una prima volta, che mi sparate a fare la seconda?
JAVARONE Per infierire.
STROSSNER Su un cadavere? Che vergogna!
JAVARONE Il primo colpo lo posso mancare.
STROSSNER Non potete, dal momento che mi trovo senza panciotto. Se lo tenessi, il primo colpo non mi farebbe n caldo n freddo, nel qual caso avreste diritto di sparare una seconda volta Che so, a una coscia.
JAVARONE Io miro alla pancia.
STROSSNER Se lo tenessi, ci trovereste il panciotto; quindi inutile che sprecate un colpo.
JAVARONE Allora vi sparo direttamente alla coscia.
STROSSNER E perch, dal momento che, non tenendo il panciotto, mi potete sparare direttamente nella pancia?
JAVARONE Madonna, io esco pazzo. Ditemi voi dove vi debbo sparare.
STROSSNER Se proprio non potete farne a meno, sparate in aria Javar. E poi c un argomento principe per cui non mi potete sparare. Ernest, io sono il babbo di Luciano.
JAVARONE Luciano chi?
STROSSNER Vostro fratello.
JAVARONE O carcerato?
STROSSNER O carcerato. Ernest io sono vostro zio.
JAVARONE Overo?
STROSSNER Sul mio onore.
JAVARONE E come avete fatto?
STROSSNER Come ha fatto il babbo con mamm.
JAVARONE (CON UN SORRISO RADIOSO) Amalfi la regata storica.
STROSSNER La grotta dello smeraldo.
JAVARONE ma voi vedete. Il babbo di Luciano Quindi mi siete zio E posso mai appendere a uno zio mio fuori al balcone?
STROSSNER Eh, vi pare? (SI ABBRACCIANO)
JAVARONE Per, zio, mo mi dovete spiegare bene sti rapporti che scrivete. Il fatto si riassume in una domanda: io le corna le tengo o no?
STROSSNER Venite che ve lo spiego. Leggendo la relazione capirete come si ingenerato lequivoco. (USCENDO CON LUI A DESTRA) Cera una manifestazione di disoccupati, la polizia ha incominciato a menare le bombe lacrimogene(CHIUDE LA PORTA, DAL FONDO ENTRANO SISTO E LA SIGNORA CIMMINO).
SISTO Ges, Ges, le cose della vita. Mi dovete credere, signora: se qualcuno me lo veniva a raccontare lo facevo chiudere in manicomio. (LEI SI METTE A SEDERE SUL DIVANO IN POSA LANGUIDA) Ventisei anni fa, io lavoravo a sessa aurunca in un cantiere stradale. Un giorno, sulla spiaggia di Mondragone, faccio conoscenza con una signora che villeggiava da quelle parti e, che che non , nasce una violenta simpatia, tanto che un pomeriggio ci siamo andati a sperdere in una campagna ai piedi della montagna in in mezzo ad alberi, uccellini e bufalotti. Emb, la signora che ho seguito poco fa era proprio lei. E questo sarebbe niente: a mia insaputa, mi ha fatto omaggio di un figlio concepito nella grotta.Ges, ges, cose pazze! (UN TEMPO) Qua non c nessuno, tutto tace, e allora andiamo a ricomporre il mosaico. (ESCE DAL FONDO. LA PORTA DI DESTRA SI APRE ED ENTRA MARIANO CON ESTREMA CAUTELA. VA IN PUNTA DI PIEDI VERSO LA PORTA DI STROSSNER E VI POGGIA LORECCHIO, MENTRE LA SIGNORA CIMMINO SI LIBERA DEL VESTITO E SI SDRAIA SUL DIVANO IN POSA PROVOCANTE).
MARIANO (STRANITO) Stanno ridendo. (SI VOLTA, SCORGE LA SIGNORA CIMMINO, HA UN TRASECOLAMENTO. LEI MUOVE LENTAMENTE UN DITO, FACENDOGLI CENNO DI AVVICINARSI. MARIANO LE RISPONDE CON UN SORRISO CHE SUBITO SI SPEGNE) No, signora, non facciamo pigliare collera a don Ggaspare. Fate la parrocchiana seria.
S. CIMMINO Io ci ho ripensato: il fac-simile meglio delloriginale.
MARIANO Non adulate. La carne debole C una moribonda in casa (SI SIEDE ALLA SCRIVANIA E FINGE DI LAVORARE. LEI SI ALZA E GLI SI AVVICINA PROCEDENDO FLESSUOSAMENTE, SI SIEDE SUL BRACCIOLO DELLA POLTRONA E GLI FA SCORRERE UN DITO SULLA NUCA) Signora, ferma col dito Quello non un fac-simile Mo piglio lo spadone e mi metto in posa, va bene? Cos varrecriate gli occhi (LEI LO FA ALZARE E LO GUIDA VERSO IL DIVANO) Dove andiamo? (INCOMINCIA A CANTARE) Piscatore do mare e pusilleco (LA SIGNORA CIMMINO LO ROVESCIA SUL DIVANO E PREME ADDOSSO A LUI CON TUTTO IL CORPO, MENTRE MARIANO PEDALA CON LE GAMBE IN ARIA) Datemi la sfogliatella, s? (DAL FONDO ENTRA CATERINA CON QUALCHE SACCHETTO DELLA SPESA).
CATERINA Uh, Mariano, ti stai facendo fare lintramuscolare? (GUARDANDO ALTROVE) Se indecente? Posso guardare? (SI VOLTA, INSOSPETTITA, E LANCIA UN URLO) Mari, che stai facendo?
MARIANO (CON VOCE SOFFOCATA) Voglio a sfogliatella!
CATERINA A faccia de calcoli renali!
NORMA (ENTRANDO DA SINISTRA) Il padre di mio figlio in flagrante copula carnale! (EMETTE IL SIBILO E PIEGA LE GINOCCHIA)
CATERINA Norma! (LA SORREGGE ED ESCE CON LEI DA SINISTRA)
DON GASPARE (FUORI DI SCENA) Avvocato, sono sconvolto!
MARIANO Avete visto? Si pigliato collera don Gaspare.
DON GASPARE (C.S.) Non reggo pi!
SIG. CIMMINO (ALZANDOSI TURBATA) Di chi quella voce?
MARIANO Di don Gaspare.
SIG. CIMMINO (VERGOGNANDOSI DELLA PROPRIA NUDITA) Oh, Dio!
(SI GUARDA INTORNO E CORRE A RINCHIUDERSI NELLO SGABUZZINO).
MARIANO L no. Non ci sta aria (MA LEI HA GIA CHIUSO LA PORTA. DA QUELLA DI FONDO ENTRA DON GASPARE CON ARIA AFFRANTA)
DON GASPARE Non trovo pace, credetemi. Da quando ho sentito il vostro racconto, sto vivendo ore dinferno. (SCHIAFFEGGIANDOSI) Come ho potuto farlo?
MARIANO Che avete fatto?
DON GASPARE E lei, povera creatura innocente, non vive che per il marito macerandosi nel tormento (CON ARIA ALLUCINATA) Sono venuto a confessare.
MARIANO (INDICANDO A SINISTRA) Dovete confessare la moribonda?
DON GASPARE Sono io che mi debbo confessare. (METTENDOGLI ENTRAMBE LE MANI SULLE SPALLE) Vi prego di ascoltare la mia confessione.
MARIANO (ALLARGA LE BRACCIA, CON MODESTIA) Se mi ritenete degno..
DON GASPARE S, siete un galantuomo. Ascoltatemi. (SI METTONO A SEDERE, IN MODO CHE MARIANO SEMBRI IL CONFESSORE E DON GASPARE IL PENITENTE).
MARIANO Dite.
DON GASPARE Io, vedete, ero felicemente sposato
MARIANO Avete ottenuto la dispensa di Sua santit?
DON GASPARE Ma qua dispensa! Non mi distraete (COL TONO INIZIALE) Ero sposato con una santa donna.
MARIANO Una suora
DON GASPARE Una cara e dolce creatura che mi rendeva felice. Lei mi ha redendo, capite? Prima di conoscerla facevo il falsario (MARIANO LO GUARDA ATTONITO) Passaporti, patenti, Buoni del tesoro Ma con lei la mia vita cambiata da cos a cos. Mi sono messo a disegnare onestamente fumetti pornografici e ho ripreso la mia attivit sportiva.: schermitore. (MARIANO HA GLI OCCHI SBARRATI) Un giorno maledetto giorno un lampo, una luce accecante e sento divampare quella che credevo una grande passione. Abbandono casa e moglie.
MARIANO Per farvi prete
DON GASPARE Per una donna. (CON SARCASMO) La grande passione, ts! Un fugace fuoco di paglia, invece Figuratevi: facevamo progetti, Brasile, India, Un battello sul nilo e invece finito in un monolocale accessoriato al Ponte di tappia
MARIANO O ponte e Tappia
DON GASPARE Dopo avere annunciato a mia moglie che me ne andavo a Brescia per partecipare a un quadrangolare di sciabola, mi andai a chiudere nel monolocale come in una prigione, per viverci due, tre ore di passione nelle ore pomeridiane. Un giorno, mentre prendevo una boccata daria, scorgo mia moglie per la strada, la seguo a distanza e la vedo entrare qui
MARIANO Rever, stiamo sempre parlando della signora Cimmino?
DON GASPARE E di chi se no?
MARIANO Quindi voi sareste?
DON GASPARE Io sono Cimmino, travestito indegnamente da sacerdote.
MARIANO (ALZANDOSI DI COLPO) Abbiamo trovato Cimmino! (FA PER SLANCIARSI VERSO LA PORTA DELLO SGABUZZINO, MA SI FERMA DAVANTI ALLA VISTA DEL VESTITO DELLA SIGNORA CIMMINO. MENTRE IL FALSO DON GASPARE CONTINUA A PARLARE ASSORTO NEI SUOI PENSIERI, INIZIA LOPERA DI AVVICINAMENTO AL DIVANO).
DON GASPARE Il racconto che mi avete fatto mi ha toccato il cuore. E io che avevo sospettato che dietro linsegna dellagenzia si nascondeva la losca attivit di una casa-squillo. (MARIANO HA RAGGIUNTO LINDUMENTO E CON LA PUNTA DEL PIEDE LHA SPINTO SOTTO IL DIVANO) Dalla mia immaginazione malata gi me la vedevo nuda aggirarsi per questufficio o magari nascosta in chiss quale stanza. Sang d marina svizzera, come ho fatto a crederla capace di simili brutture? Enrichetta mia, perdonami! (DA POCHI ISTANTI E ENTRATA DAL FONDO, NON VISTA DAI DUE, LA SIGNORA JAVARONE)
S. JAVARONE Ah, Enrichetta tua E io che sono mo? Sono diventata una pezza da piedi?
DON GASPARE Adelaide!
MARIANO Ma come, la donna lei? Mia nuor La moglie di un mio cliente?
DON GASPARE Adelaide, vade retro!
S. JAVARONE (DANDO UNA BUSTA A MARIANO) Cinquecentomila lire per voi.
MARIANO A quale titolo?
S. JAVARONE (PRENDENDO UNA RIVOLTELLA DALLA BORSETTA) Non avete visto e non avete sentito niente. (PUNTA LA PISTOLA CONTRO GASPARE. MARIANO TENTA, MA INUTILMENTE DI DISARMARLA)
MARIANO Rispettate la veste che indossa.
S. JAVARONE E una veste falsa come il suo cuore. Io lo sparo.
MARIANO Non potete.
S. JAVARONE Chi lo dice?
MARIANO Io. State in casa mia.
S. JAVARONE Il pianerottolo fa parte della casa?
MARIANO No, condominiale.
S. JAVARONE Allora lo sparo sul pianerottolo. (A DON GASPARE) Esci fuori!
MARIANO Ve lo proibisco anche in qualit di condomino. E se non basta, in qualit di suocero.
S. JAVARONE. Suocero di chi?
MARIANO Di mia nuora. I suoceri, per legge, sono equiparati ai commissari di pubblica sicurezza. Signora, passatevi la mano sulla coscienza, ve la sentite di soffocare cos brutalmente un uomo pagando, per di pi, con trentanni di galera?
S. JAVARONE (SCOPPIANDO A PIANGERE E DANDO LA RIVOLTELLA A MARIANO) Vedete come mi ha ridotta? Al punto che stavo per commettere un atto irreparabile (A DON GASPARE) Ma perch, perch mi vuoi lasciare? (LO ABBRACCIA) Io ti ho dato la mia vita Per te ho tradito quella perla di Javarone Ho disceso la china fino a toccare il fondo e tu vieni qui a gridare Enrichetta mia! (LA PORTA DELLO SGABUZZINO SI APRE ED ENTRA LA SIGNORA CIMMINO).
S. CIMMINO Aria! La dentro si soffoca
DON GASPARE Enrichetta mia!
S. CIMMINO Gaspare! (CON ALTRO TONO) Ma come, ti sei fatto prete a Brescia e tieni abbracciata unaltra donna?
DON GASPARE No, mo ti spiego (NOTA IL SUO ABBIGLIAMENTO SUCCINTO) E tu cos ti fai trovare? Nuda in una casa squillo? (A MARIANO) A sfogliatella, eh? Piscatore e Pusilleco (DISARMA MARIANO) Io vi sparo a tutti e due, quant vero a Madonna!
MARIANO Fermo! Reverendo, fatemi spiegare. (DON GASPARE SI FA PIU MINACCIOSO) Reverendo, di questo passo non diventate mai vescovo.
DON GASPARE E io fesso fesso, che sono caduto nella trappola. Sicch venivi qui per affrettare le ricerche o cablogramma il collegamento col satellite artificiale
S. CIMMINO Ma che hai capito? Io dellavvocato mi servivo come di un fac-simile.
MARIANO (GRIDANDO) Strossner! Sisto! (ENTRANO STROSSNER E SISTO DA PUNTI DIVERSI).
SISTO (INDICANDO DON GASPARE E LA SIGNORA JAVARONE) Avvocato, gli amanti diabolici! Ve lho detto che ve li trovavo entro oggi.
NORMA (CHE E ENTRTA DA SINISTRA CON CATERINA) Gaspare!
DON GASPARE Mamm.
MARIANO Mamm?
NORMA Figlio mio bello, dove sei stato tutto questo tempo? Ti sei fatto prete?
DON GASPARE E un travestimento.
NORMA Meno male. Io intanto ti ho preparato una sorpresa. Ho trovato pap tuo.
DON GASPARE (TREPIDANTE) Dove st?
NORMA (INDICANDO SISTO) Eccolo.
STROSSNER (STRINGENDO LA MANO A SISTO) Congratulazioni.
SISTO Ges, Giuseppe e Maria! Lamante diabolico figlio a me Ed pure canonico
STROSSNER (A SISTO) In quale grotta vi siete iscritto alla cooperativa?
SISTO La grotta dei Fratelli bandiera. (BACIA LA MANO A DON GASPARE) Figlio mio
NORMA (A DON GASPARE) E questo zio Mariano. Il padre di Ernestino.
DON GASPARE Uh, mi siete zio?
S. JAVARONE Oddio, mio suocero! (DA DESTRA ENTRA JAVARONE).
JAVARONE Neh, Adelaide, tu che fai qui?
S. JAVARONE Sono venuta a conoscere pap.
JAVARONE Ah, gi. Oh, dato che ci troviamo insieme Pap, da padre, col cuore in mano, io tengo le corna?
MARIANO Noooo.
JAVARONE (ALLA SIGNORA JAVARONE) E visto, Sei contenta mo?
S. JAVARONE (TIMIDA) Se lo dice pap
NORMA Ernest, questo tuo fratello Gaspare.
JAVARONE (SBRIGATIVO) Piacere.
DON GASPARE (C.S.) lieto. Mamm, questa Enrichetta, mia moglie
NORMA (PUDICA) Conosco. Conosco.
DON GASPARE Quella stava stipata di l cos come la vedete e io ancora debbo capire stu fatto del fac-simile. Zio Mariano, da zio col cuore in mano, io tengo le corna?
MARIANO Noooo.
DON GASPARE Eravate un fac-simile. Insomma, tenevate in caldo la mia immagine.
MARIANO Appunto.
DON GASPARE Meno male.
NORMA (A DON GASPARE) Questa zia Caterina e questo zio Strudell, il padre del carcerato.
STROSSNER Strossner, per piacere. Non stroppiate o nome do zio.
NORMA (A MARIANO) Vedete che figli? (A SISTO) Vedete che pezzi di giovani? Grazie, san Rocco, grazie. (A MARIANO, STROSSNER E SISTO) Voi siete i padri dei miei figli e io ho il dovere di provvedere a voi. San Rocco ha voluto questo incontro miracoloso e nessuno ci potr pi separare.
MARIANO Come, come?
NORMA Resto con voi. Restiamo insieme, tutti; famiglia unita per accudirci, curarci e confortarci a vicenda in questo mondo cos pieno di pericoli e di brutture. Non replicate, non vi mettete in cerimonie. Adesso ringraziamo con una bella preghiera chi dobbiamo ringraziare. (CON GLI OCCHI AL CIELO) San rocco, san gennaro, Santantonio abate Dite tutti insieme a me
TUTTI (ECCETTO MARIANO, CHE E CROLLATO SUL DIVANO). San Ciro, anime del purgatorio, Roberto dAngi, San Gioacchino, Carlo terzo, San Giovanni a Teduccio, Vittorio Emanuele secondo, Santi Cosma e Damiano, San Diego, SantArmando, Maradona..
CATERINA (GIULIVA) E mo tutti a festeggiare. Sciampagna! Sciampagna! (ENTRA IL TRAPIANTATO).
TRAPIANTATO (A MARIANO) Avvocato mio, alla televisione non mi hanno voluto. Hanno detto che tengo un lieve difetto di pronuncia. (NORMA SI VOLTA A GUARDARLO).
NORMA Carlo Maria!
TRAPIANTATO (STUPITO) Signora Mi sapete? Ci conosciamo?
NORMA Non vi ricordate? Ventanni fa, Rodi Garganico, la grotta di Ettore Fieramosca.
TRAPIANTATO La signora Norma! (A MARIANO) Uuuh, avvoc..
MARIANO Uh, ma voi vedete. (A NORMA) Quantanni tene mo o piccerille?
NORMA Diciannove.
MARIANO Anima di Dio! E che fa?
NORMA Il motociclista su un mezzo meccanico giapponese.
MARIANO E un corridore?
NORMA No, scippatore.
MARIANO Anima di Dio!
NORMA (AL TRAPIANTATO) Mo vi racconto, (IN DISPARTE CON IL TRAPIANTATO)
MARIANO (GRIDANDOGLI DIETRO) Carlo Mar, avete trovato sistemazione!
ARISTIDE (ENTRA TRAFELATO TRASCINANDO UN RAGAZZO CHE SOMIGLIA INVEROSIBILMENTE TIC COMPRESI AL TRAPIANTATO) Avvoc, avvoc, (CERCANDO CON LO SGUARDO LA MOGLIE) Dove sta la mia cara Ofelia, gli debbo chiedere perdono in ginocchio per avere dubitato della sua fedelt.
MARIANO Calmatevi, che successo?
ARISTIDE (MOSTRANDO UN FOGLIO) Ho avuto il rapporto del vostro agente di Capri. Nella grotta Azzurra non successo niente, (GUARDANDO OFELIA CON AFFETTO) Santa donna, in quel periodo faceva la dama di compagnia ad un ospite del Quisisana, un povero invalido in convalescenza che aveva subito un trapianto. Queste erano le prestazioni speciali. (CORRE AD ABBRACCIARE OFELIA)
MARIANO E stammece zitte! Avete visto, di carta o di osso, le corna le abbiamo tolte pure a voi.
OFELIA Sei convinto m? Ma come hai potuto solamente dubitare della mia onest! (ABBRACCIA ARISTIDE)
STROSSNER E certo, come avete potuto dubitare, chillo, vuje e o piccerillo siete due gocce dacqua. (SCAMBIANDOSI UN OCCHIATA CON MARIANO INDICANDO FURTIVAMENTE IL TRAPIANTATO. POI INSIEME A MARIANO SI AVVICINA AL PROSCENIO)
Avvoc, fatemi capire. (ANGOSCIATO) Il carcerato m figlio, ma pure lamante diabolico e lo scippatore ci sono nipoti?
MARIANO Quello che ci sono ci sono. Grandezza di Dio, siamo tutti una sola famiglia con questi figli delle colpe
STROSSNER Corna, scippi, galera. E che dir la clientela quando lo viene a sapere? Non pare brutto?
MARIANO Nella disgrazia siamo fortunati, Strossner. Pare brutto, ma resta in famiglia.
SIPARIO
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