Aggiungi un posto a tavola

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SCENA PRIMA


PRESENTATORE Scena numero 1. Ciak, si gira!PERSONAGGI: VOCE DI DIO, DON SILVESTRO (il parroco del paese), CRISPINO

(il sindaco ), ORTENSIA (la moglie del sindaco), CLEMENTINA

(la loro figlia), TOTO (un uomo del paese), IL CORO, IL NARRATORE.

A sipario chiuso si sente una voce che dice:

VOCE DI DIO:        C'era una volta………… anzi c'è, o meglio ancora, potrebbe

esserci, un piccolo paese di montagna che sta qui, lì, dovunque piaccia a chi sta ascoltando.

Il paese che io da quassù ho scelto per questa favola.

Di colpo scoppia un coro:

Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più.

Se sposti un po’ la seggiola stai comodo anche tu.

Gli amici a questo servono, a stare in compagnia.

Sorridi al nuovo ospite, non farlo andare via.

Dividi il companatico raddoppia l'allegria. ( 2 volte)

La porta sempre aperta, la luce sempre accesa (2 volte)

il fuoco sempre vivo, la mano sempre tesa (2 volte)

La porta sempre aperta, la luce sempre accesa (2 volte)

E se qualcuno arriva non chiedergli "Chi sei?"/ " Che vuoi?"

No, no, no, no, no, no,………..

e corri verso lui con la tua mano tesa

e corri verso lui, spalancagli un sorriso e grida "EVVIVA"

Aggiungi……………………….

SILVESTRO:          Bravi, molto meglio dell'ultima volta. Per stasera basta, andate pure a casa.

CRISPINO:              ( Entra di corsa) Allora, allora, siamo pronti per la prova del coro?

ORTENSIA:            Ma Crispino, abbiamo appena finito!

CRISPINO:              Ma no…… anche oggi in ritardo! Oh, ma che sfortuna! Lei mi

scusa signor parroco?

SILVESTRO:          Certo, signor sindaco, tanto più che lei è arrivato puntualissimo.


CRISPINO:

SILVESTRO:

CRISPINO:

SILVESTRO:

CRISPINO:

SILVESTRO:

CRISPINO:

NARRATORE:

SILVESTRO:

NARRATORE:

CLEMENTINA:

TOTO:

SILVESTRO:


In che senso , scusi?

Nel senso che è arrivato giusto alla fine delle prove, come voleva.

Ma perché dice così?

Perché è stonato e non vuole che si sappia

Io stonato? Oh…….Oh…!

Forza canti!

E va bene!

Il signor sindaco ci prova ma stonato com'è fa ridere tutti quanti.

Persino Clementina si accorge dello strazio e così dà un calcio

negli stinchi al padre per farlo tacere.

Finalmente Don Silvestro mette fine a tutto.

Per questa volta basta e…… cerchi di essere più puntuale la

prossima volta. Ora, buonanotte a tutti!

Ultima della fila è nuovamente Clementina che continua a rimettersi

in fondo per salutare Don Silvestro ancora una volta.

La sua canzone la trovo leggendaria…….. Sarà merito suo se

vinceremo il concorso dei cori della provincia.

E' davvero una bella canzone!  (E comincia a cantare a

squarciagola)

Adesso basta ragazzi, si sta facendo tardi, è meglio che andiate.

Buona notte.


SCENA SECONDA


PRESENTATORE

PERSONAGGI: DON SILVESTRO, VOCE DI DIO, NARRATORE.

NARRATORE:             Silvestro rientra in canonica. Suona il telefono, una, due, tre volte.

Finalmente va a rispondere!

SILVESTRO:                Pronto!

DIO:                                Finalmente!

SILVESTRO:                Chi parla?

DIO:                                Dio.

SILVESTRO:                Chi io?

DIO:                                Dio, dio, il tuo Dio.

SILVESTRO:                Ah, Dio! Scusa, non avevo capito…… E ti credi spiritoso?

Ti diverte rompere l'anima alla gente?

DIO:                                Mai fatto niente di simile…….caso mai il contrario!

SILVESTRO:                Insomma chi è lei e cosa vuole?

DIO:                                Te l'ho detto, io sono il Signore Dio tuo e voglio parlare con te della fine del

mondo.

SILVESTRO:                Io non ho tempo da perdere!

DIO:                                ..avessi per caso sbagliato numero? Ma tu sei Don Silvestro?

SILVESTRO:                Sì, e tu sei un idiota!    (riattacca arrabbiatissimo)

DIO:                                Come ti permetti! Figliolo, devi essere impazzito!

Nessuno aveva mai osato attaccare il telefono in faccia a DIO!

NARRATORE:             Intanto Silvestro sussulta, guarda il telefono, lo rialza, lo riattacca.

Si guarda intorno spaventato, alza gli occhi al cielo, si butta in ginocchio e…

SILVESTRO:                Dio, Dio mio… Padre nostro che sei nei cieli………

DIO:                                Lo so benissimo dove mi trovo. Alzati per favore e stammi a sentire:

ho deciso di organizzare un secondo diluvio universale.

SILVESTRO:                Signore, hai intenzione di annegare tutti di nuovo?

DIO:                                Precisamente. Tu costruirai un'arca e con essa salverai il tuo paese.

SILVESTRO:                Il mio paese? Ma perché hai scelto proprio me e questo paese?

DIO:                                E perché no?

SILVESTRO:                E questo diluvio quando dovrebbe avvenire?

DIO:                                Avverrà mercoledì sera. Ti do tre giorni di tempo. All'alba di domani suonerai

le campane, chiamerai a raccolta i tuoi parrocchiani e darai loro la notizia.

SILVESTRO:                Non mi crederanno, mi rideranno in faccia, mi faranno ricoverare in manicomio

DIO:                                Arrangiati amico. Io mi rifarò vivo di tanto in tanto ma…ricordati: solo tu potrai

sentirmi.

SILVESTRO:                Signore?

DIO:                                Che altro c'è?

SILVESTRO:                Non avrò mai il coraggio di suonare le campane.

DIO:                                Tu farai quello che io ti ho detto. Silvestro è un ordine!

SILVESTRO:                Sissignore!

DIO:                                ..e le campane suoneranno! Te lo garantisco io! Ora ti saluto!

SILVESTRO:                (incomincia a terrorizzarsi)  Oddio, ho parlato con Dio! Dio padre onnipotente!

SVIENE!


SCENA TERZA


PRESENTATORE

PERSONAGGI: DON SILVESTRO, DIO, CLEMENTINA, CRISPINO, ORTENSIA, TOTO NARRATORI

NARRATORE 1           Don Silvestro deve parlare ai suoi parrocchiani. E' un'impresa difficile!

Come farsi credere? Come non passare per un pazzo visionario?

NARRATORE 2           La piazza del paese, è ancora notte.

Un improvviso scampanio risveglia gli abitanti che escono all'aperto meravigliati e allarmati. Sono quasi tutti in camicia da notte.

NARRATORE 3           Intanto Silvestro esce dalla canonica, guarda il campanile e poi alza gli occhi

al cielo.

SILVESTRO:                Che fretta! Tra poco le avrei suonate io stesso.

DIO:                                Sbrigati a dare la notizia.

CLEMENTINA:             Don Silvestro! Le sue campane mi hanno svegliata al punto giusto….

Sapesse che cosa stavo sognando…… Mi può confessare subito?

SILVESTRO:                No, non è il momento, Clementina.

CRISPINO:                   Don Silvestro perché ci ha chiamati? Che c'è? Che succede?

SILVESTRO:                Che succede?

CRISPINO:                   Come "che succede?" Sono io che lo chiedo a lei. E' lei che ci ha convocato

con questo scampanio.

ORTENSIA:                  Padre, non ci faccia stare in pena…..

SILVESTRO:                Vi dirò tutto….. Bella giornata, eh? Ma temo che il tempo si guasterà.

CRISPINO:                   E lei ci ha buttato giù dal letto per comunicarci le previsioni metereologiche?

SILVESTRO:                Beh…in un certo senso…..è proprio così….

CRISPINO:                   E allora?

SILVESTRO:                ( con voce bassissima ) Ho parlato con Dio.

CRISPINO:                   Come?

SILVESTRO:                Ho parlato con Dio! Egli mi ha affidato un grande compito e ho bisogno di voi

per realizzarlo……vi sembro pazzo ,lo so……(brusio, commenti,…..)

CRISPINO:                   Ma cosa dice? Cosa le succede?

SILVESTRO:                Ho bisogno di un'arca, un'arca come quella di Noè, che deve poter galleggiare.

ORTENSIA:                  Padre, che bella idea! Lei voleva dire una specie di carro per la festa del paese,

vero?

SILVESTRO:                No, ci sarà il secondo diluvio universale….Solo il nostro paese si salverà. Noi

siamo stati scelti per ripopolare la terra.

CRISPINO:                   Torni a letto, su…..da bravo!


SCENA TERZA


SILVESTRO:                Non sono pazzo…..Dio mi ha parlato davvero.

CRISPINO:                   Silenzio! Dunque! Lei ha parlato con Dio. E come?

Con una visione oppure si è manifestato in sogno? Avanti, su, come le ha parlato?

SILVESTRO:                (abbassando la testa) Al telefono.

CLEMENTINA:             Ma papà, perché non vuoi credergli? Don Silvestro ha parlato con Dio. Che c'è

di strano? Se io fossi Dio gli telefonerei tutti i giorni…. È così buono il nostro

parroco!

TOTO:                            Don Silvestro anch'io ti credo e se mi spieghi com'è un'arca, io comincerei

subito, subito……

SILVESTRO:                E' come una nave, una grande casa galleggiante. Ce ne staremo chiusi dentro

stringendoci l'uno all'altro… Parrocchiani dovete credermi! Prima le campane

non le ho suonate io, ma LUI, proprio per radunarvi tutti qui…..

ORTENSIA:                  Io ci credo…….e poi qualcosa di vero ci deve essere se prima le campane

hanno suonato da sole….

CLEMENTINA:             Le faccia suonare ancora padre!!

SILVESTRO:                Non posso. Sarebbe troppo comodo. Dio vuole che voi crediate perché avete

fede e non costretti dall'evidenza di un miracolo.

CLEMENTINA:             Sì un miracolo…….Sono sicura che lei può, se vuole! E' così bravo!

SILVESTRO:                Clementina ti pare possibile che io adesso faccio un gesto….e le campane…..

tac….suo-na-no!!!

NARRATORE:             Tutti si bloccano e guardano sbalorditi Don Silvestro e il campanile.

Ebbene, non era pazzo! Dio gli aveva parlato davvero!


SCENA QUARTA


PRESENTATORE

PERSONAGGI: DON SILVESTRO, CRISPINO, CLEMENTINA, ORTENSIA, UOMINI DEL PAESE, NARRATORI

NARRATORE 1              Il primo scoglio è superato: i paesani hanno, in qualche modo, creduto alla

storia di Don Silvestro.

NARRATORE 2              Il problema ora è trovare tutto il legname necessario per realizzare una

gigantesca arca!

CRISPINO:                      Cittadini fate pure la vostra arca!

CLEMENTINA:               Viva papà!

UOMINI:                           Viva Don Silvestro! Viva il nostro sindaco!

CRISPINO:                      Vorrà dire che se questo diluvio non dovesse esserci, l'arca potrà sempre

diventare un'attrazione turistica.

ORTENSIA:                     Ma Crispino perché non vuoi credere? Perché dimostri così poca fede?

E' brutto sentirti parlare così!

CRISPINO:                      Ho detto qualcosa di male? Che ho detto? Che ho detto?

SILVESTRO:                  Niente…..l'importante è che lei sia d'accordo e ci fornisca il legname

necessario………

CRISPINO:                      Non ho capito bene l'ultima frase.

SILVESTRO:                  Lei, signor sindaco, è il proprietario del bosco……

CRISPINO:                      Sì

SILVESTRO:                  Di ogni singolo tronco…

CRISPINO:                      …tutto il legname viene convogliato nella mia falegnameria.

SILVESTRO:                  E allora ce lo dovete dare.

CRISPINO:                      No.

SILVESTRO:                  Ma senza legname…..

CRISPINO:                      Certo il legname ci vuole…..Oh, se ci vuole…..e anche parecchio………..

ma io disgraziatamente non ne ho…………

CLEMENTINA:               Ma, papà, il deposito è pieno di legname.

CRISPINO:                      Venduto per i banchi della Cappella, al convento delle Orsoline, Clementina.

CLEMENTINA:               Ci sono ancora tutti quei faggi da tagliare.

CRISPINO:                      Venduti, Clementina bambina.

CLEMENTINA:               E tutta quella catasta ammonticchiata vicino al ponte?

CRISPINO:                      Venduta alle Ferrovie dello Stato, Clementina bambina cretina.

SILVESTRO:                  Se il legname non ce lo dà lei, che è l'unico falegname della zona, chi ce lo

darà?


SCENA QUARTA


TOTO:                               Don Silvestro non si scoraggi. Se fa schioccare ancora le dita compare una

bella montagna di legname.

SILVESTRO:                  Che sciocchezze dici? Mi hai preso per un santo?

NARRATORE 3              A questo punto Ortensia e Clementina conducono in un angolo il sindaco e,

dopo un'animata discussione lo convincono a fornire il legname per la

costruzione dell'arca.

più su di me!

UOMINI:                           Evviva il nostro sindaco!

SILVESTRO:                  Oh, finalmente! Ed ora cari uomini non c'è più tempo da perdere.

Donne andate a cucinare un buon pasto sostanzioso per i nostri lavoratori.

E voi andate a preparare le asce!

UOMO 1                           Ce la faremo vedrete! Dio guiderà la nostra mano!

UOMO 2                           Lavoreremo anche tutta la notte se necessario.

UOMO 3                           Forza ragazzi, siamo gli operai del Signore!

UOMO 4                           Affiliamo le nostre asce e lasciamo una scia nei tronchi!

UOMO 5                           I nostri martelli devono colpire forte, sempre più forte e più forte ancora!

NARRATORE 4              E una martellata dopo l'altra ecco che l'arca prende forma!


SCENA QUINTA


PRESENTATORE                     Scena numero 5. Ciak, si gira!

PERSONAGGI: DON SILVESTRO, CONSOLAZIONE ( la zingara ), DONNE DEL PAESE, TOTO, ORTENSIA, CLEMENTINA, NARRATORE

NARRATORE:        Mentre gli uomini sono intenti a lavorare compare una zingara

poverissima: Consolazione.

CONSOLAZIONE: Eccomi! E' arrivata Consolazione!

Vi leggerò la mano, predirò il futuro per pochi soldi!

Forza fatevi avanti!

ORTENSIA:               Eccola di nuovo! E' tornata! Che coraggio!

CLEMENTINA:       Ma mamma che male fa? Adesso che sta per giungere il

secondo diluvio universale dobbiamo pensare a salvare

anche lei!

DONNA 1                    Ma questa figliola è impazzita! Ortensia falla tacere!

DONNA 2                    Clementina, quella è una donna cattiva, il simbolo del male.

DONNA 3                    Guarda com'è vestita, com'è sporca!

DONNA 4                    E guarda come si guadagna da vivere!

CLEMENTINA:       Ma è un essere umano! Se continueremo ad escluderla

cosa farà?

TOTO:                           Brava! Giusto Clementina! Come può cambiare il suo modo di

guadagnarsi da vivere se noi continuiamo ad odiarla, ad

emarginarla.   Diamole una possibilità!

Perché siete così crudeli?

Chi vi dà il diritto di criticare?

CLEMENTINA:       Andiamo a chiamare Don Silvestro, ci aiuterà lui, ne sono sicura!

NARRATORE:        Le donne circondano Consolazione con aria minacciosa


SILVESTRO: ORTENSIA: DONNA 5


Ferme! Cosa fate! Me l'aspettavo…. Ma come, un'occasione bellissima si presenta e la sciupate così? Ricordate " Aggiungi un posto a tavola che c'è un amico in più " E' lei, Consolazione, il mendicante che bussa alla porta. Accoglietela con un sorriso! Noi Consolazione sull'arca non la vogliamo! E' vero, è una vergogna!


DONNA 6


Se lei sale sull'arca, io scendo!


CONSOLAZIONE: Grazie Don Silvestro per quello che ha detto, ma è tutto inutile.Clementina, Toto, non dimenticherò mai il vostro profondo gesto d'amore! Ma io sono abituata ad essere sola e a lottare contro l'egoismo e l'incomprensione!

NARRATORE:        Mentre Consolazione parla, le donne si allontanano con aria arrabbiata e lanciando occhiate d'odio in direzione della zingara.

SILVESTRO:            Ah, e così mi lasciate solo in una situazione come questa!

La gente del mio paese mi lascia solo!


SCENA SESTA


PRESENTATORE                                            Scena numero 6. Ciak, si gira!

PERSONAGGI: DON SILVESTRO, DIO, TUTTO IL PAESE

VOCI:                              Il diluvio……..il diluvio! Don Silvestro facci salire.

Aiuto! Silvestro aiutaci!

SILVESTRO:            Signore aiutali!

DIO:                                 No, non lo hanno meritato!

VOCI:                              Chi ha parlato? La voce veniva da lassù!!

SILVESTRO:            Ti sentono anche loro?

DIO:                                 Era ora che mi facessi sentire.

Salpa Silvestro.

Solo tu e Clementina vi salverete.

SILVESTRO:            Non è possibile! Due soli?

Signore non posso abbandonare questa gente!

DIO:                                 Non hanno dimostrato solidarietà!

SILVESTRO:            Questi sono miei amici, in fondo al loro cuore c'è tanta bontà e

alla fine avrebbero salvato anche Consolazione, ne sono sicuro!

Oh, Signore mi devi capire!

Non posso tradire la mia gente!

Ha bisogno di me come io ho bisogno di loro!

DIO:                                 Silvestro fai come ti dico! Salvati!

SILVESTRO:            No, io devo restare insieme alla mia gente!

La devo accettare nel bello e nel brutto perché questo è l'amore secondo me. Questo è l'amore che ho imparato da te!

DIO:                                 Come osi? Non posso fare il diluvio senza salvare nessuno!

SILVESTRO:            C'è Clementina……lei è rimasta!

DIO:                                 Ah, sì? E per ripopolare la terra ci faccio assai di Clementina!

Ma guarda che razza di testone dovevo scegliere!

E va bene Silvestro, come vuoi tu!

SILVESTRO:            Grazie Signore!

DIO:                                 Lascia andare. Sono uno che sa perdere….. Via la pioggia,

si ritirini le acque….. Su con l'arcobaleno!

VOCI:                              Evviva, evviva……….

SILVESTRO:            Perdonami Signore se non ho saputo fare la tua volontà.

Non succederà mai più, ma ora, ti prego: NON CI ABBANDO=


NARE!!!!

DIO:                                 Testone, aggiungi un posto a tavola. Non vedi che sto arrivando?

CORO:                           Aggiungi un posto a tavola……………