Agnese di Dio

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AGNESE DI DIO

(AGNES OF GOD)

di

PIELMEIER, John

Traduzione di Flavia TOLNAY

I PERSONAGGI:

DOTTORESSA MARTHA LIVINGSTONE (si pronuncia Livingstun)

MADRE MIRIAM RUTH

AGNESE

Ritengo che il dramma possa essere più efficace se il palcoscenico fosse sgombro da mobilia, suppellettili e altri fabbisogni di scena. Le scene fluiscono una dentro l'altra, senza pause. I personaggi appaiono e scompaiono, e possono essere presenti sul palcoscenico anche se non obbligati da una particolare scena. Questa e' una commedia sulla mente e sui miracoli, e' una commedia di luci e di ombre.

Tutte le parentesi nel copione indicano le battute che sono tagliate o sovrapposte alle successive.

Durante tutto lo spettacolo, la DOTTORESSA non sarà mai senza una sigaretta tra le labbra eccettuato durante i suoi monologhi, e durante uno o due altri momenti che sono indicati nel copione, e fino ad un certo punto della prima ipnosi, dopo di che non fumerà più.


ATTO PRIMO

Scena 1

Buio.

Si sente cantare una bellissima voce di soprano.

AGNESE

Kyrie eleison. Kyrie eleison. Kyrie eleison. Christe eleison. Christe eleison. Kyrie eleison.

(Le luci si alzano lentamente sulla DOTTORESSA MARTHA LIVINGSTONE)

DOTTORESSA

Ricordo che da bambina andai a vedere la Garbo nella Signora delle Camelie. almeno cinque o sei volte. Ed ogni volta era sicura che non sarebbe morta di tisi. Sedevo dentro il cinema con il fiato sospeso per l'attesa e speravo...ed ogni volta rimanevo delusa, ed ogni volta mi ripromettevo di tornare, alla ricerca di un lieto fine. Perché credevo nell'esistenza di un'ultima bobina che poi era stata sostituita. Messa via e dimenticata in chissà quale cantina di Hollywood, Greta Garbo sopravvive alla consunzione, al sopraggiungere dei treni e ai plotoni di esecuzione. Ogni volta. Voglio ancora credere le bobine con le scene finali siano state sostituite. Voglio ancora credere che da qualche parte, non so dove, ci sia un lieto fine per ognuna delle storie. Tutto dipende dall'intensità con cui lo cerchi. E da quanto profondamente tu ne hai bisogno. (stienzio)

Il neonato e' stato scoperto in un cestino della carta straccia con il cordone ombelicale legato intomo al collo. La madre e' stata trovata svenuta sulla porta della sua camera, sofferente per eccessiva perdita di sangue. E' stata accusata di omicidio colposo e portata in giudizio. Il suo caso e' stato assegnato a me, Dottoressa Martha Livingstone, in quanto psichiatra del tribunale, per accertare se fosse giuridicamente sana.

Io la volevo aiutare... (questa giovane donna, credetemi.)


ATTO I

Scena 2

MADRE

Dottoressa Livingstone, suppongo?

(la MADRE ride a] sua stesso scherza) Io sono Madre Miriam Ruth, direttrice dei convento dove vive Suor Agnese.

DOTTORESSA

Piacere.

MADRE

Non e' necessario che lei mia chiami Madre, se non lo desidera.

DOTTORESSA

La ringrazio.

MADRE

La maggior parte delle persone si sentono a disagio.

DOTTORESSA

Ma...

MADRE

Temo che di questi tempi la parola madre richiami l'attenzione su significati poco gradevoli.

DOTTORESSA

Si".

MADRE

..oppure forza ad una familiarità che i più non sono disposti ad accettare, detto cosi' in parole povere.

DOTTORESSA

Capisco.

MADRE

Mi chiami pure Sorella. Ho portato con me Suor Agnese per l'appuntamento. Le permettono di stare al convento fino al processo.

DOTTORESSSA

Si', lo...(so).

MADRE

E volevo offrirle il mio aiuto.

DOTTORESSA

La ringrazio, Sorella, ma non ho ancora neppure incontrato Suor Agnese. Se dopo che avrò parlato con lei ci fosse ancora qualcosa di poco chiaro, sarò_(felice di parlare con lei).

MADRE

Lei deve avere un mucchio di domande da fare.

DOTTORESSA

Si ne ho, ma vorrei farle ad Agnese.

MADRE

Non credo che potrà esserle di aiuto.

DOTTORESSA

Che cosa intende dire?

MADRE

Ha avuto un blocco, ha dimenticato tutto. Io sono la sola persona che può rispondere a quelle domande.

DOTTORESSA

La conosce molto bene?

MADRE

Oh, conosco molto bene Suor Agnese. Vede, noi siamo un ordine contemplativo, non di insegnamento. I nostri ranghi sono piuttosto modesti. Sono stata prescelta per essere Madre Superiora circa quattro anni fa, proprio prima della sua venuta da noi. Per cui penso di essere più che qualificata per rispondere a qualsiasi domanda che lei voglia fare.  Le dispiace di non fumare?

DOTTORESSA

Certo, mi scusi, avrei dovuto chiederle se le dava fastidio.

(La DOTTORESSA non spenge la sigaretta, ma manda il fumo in un'altra direzione)

MADRE

Mai offrire un aperitivo ad un alcolista, non e' cosi' che si dice?

DOTTORESSA

Lei era una fumatrice?

MADRE

Due pacchetti al giorno.

DOTTORESSA

Oh, ma io la supero, Sorella.

MADRE

Lucky Strikes.

(La DOTTORESSA ride) Mia sorella diceva sempre che una delle poche cose a cui credere in questo pazzo mondo e' l'onestà dei fumatori di sigarette senza filtro.

DOTTORESSA

Ha una sorella spiritosa.

MADRE

E lei ha delle domande. Le tiri fuori. (Silenzio)

DOTTORESSA

Chi sapeva della gravidanza di Agnese?

MADRE

Nessuno.

DOTTORESSA

Come ha fatto a tenerla nascosta alle altre suore?

MADRE

Si svestiva quando era sola, si faceva il bagno da sola.

DOTTORESSA

Lo ritiene normale?

MADRE

Si'.

DOTTORESSA

Come faceva a nasconderla durante il giorno?

MADRE

(Scrcìlando la veste) Qui dentro avrebbe potuto nascondere una mitragliatrice, se avesse voluto.

DOTTORESSA

E non ha fatto nessuna visita medica durante questo periodo?

MADRE

Veniamo controllate una volta l'anno. La sua gravidanza e venuta a cadere tra due visite mediche.

DOTTORESSA

Chi e" che ha trovato il neonate?

MADRE

L'ho trovato io. Quella notte avevo dato a Suor Agnese il permesso di ritirarsi presto. Non si sentiva troppo bene. Poco più tardi andai nella sua camera-

DOTTORESSA

Le suore hanno camere separate?

MADRE

Si'. E la trovai svenuta accanto alla porta. Ho cercato di rianimarla. Non riuscendovi ho mandato una delle altre sorelle a chiamare un'ambulanza. E' stato allora che ho trovato._il cestino della carta straccia.

DOTTORESSA

Trovato?

MADRE

Era nascosto. Contro il muro, sotto il letto.

DOTTORESSA

Perché ha pensato di guardare proprio li?

MADRE

Stavo pulendo per terra. C'era molto sangue.

DOTTORESSA

Era da sola quando lo ha trovate?           \

MADRE

No. un'altra sorella, Suor Margherita, era con me. E' stata lei a chiamare la polizia.

DOTTORESSA

Ha per caso trovato un diario, delle lettere?

MADRE

Non comprendo.

DOTTORESSA

Qualcosa che potesse metterla sulle tracce dell'identità del padre.

MADRE

Ora capisco. No, non ho trovato nulla.

DOTTORESSA

Secondo lei chi potrebbe essere stato?

MADRE

Non ne ho la benché minima idea.

DOTTORESSA

Quali uomini potevano accedere a lei?

MADRE

Nessuno, per quanto io ne sappia.

DOTTORESSA

Non vi era un medico?

MADRE

Sì.

DOTTORESSA

Un uomo?

MADRE

Sì, ma le ho detto che non l'ha mai...(visto.)

DOTTORESSA

Non c'era un prete?

MADRE

Sì, ma... (non vedo...)

DOTTORESSA

Come si chiama?

MADRE

Padre Marshall. Ma non lo vedo come un probabile padre. E' molto timido.

DOTTORESSA

Potrebbe essere stato qualcun altro?

MADRE

Ovviamente qualcuno é stato.

DOTTORESSA

Allora perché non si é' interessata di scoprire chi fosse?

MADRE

Mi creda, quando è successo il fatto mi sono preoccupata moltissimo. Ho fatto tutto il possibile interrogando Agnese, e proprio... (non ho idea di come lei abbia potuto avere quel bambino.)

DOTTORESSA

Perché non lo ha chiesto a lei?

MADRE

Se non ricorda neppure il momento della nascita, lei crede che possa ammettere il concepimento? Oltre tutto, sinceramente non vedo che cosa tutto questo abbia a che vedere con Agnese.

DOTTORESSA

Suvvia, Sorella.

MADRE

Mi sembra che il fatto più importante sia che qualcuno le abbia dato quel neonato, Dottoressa. Questo è quello che noi sappiamo. Ma il fatto è successo circa dodici mesi fa. Non riesco a capire come l'identità di quel qualcuno abbia qualcosa a che vedere con il processo.

DOTTORESSA

Lei perché pensa questo?

 

MADRE   

Non mi faccia queste domande, cara. Io non sono il paziente.

DOTTORESSA

Ma io sono il dottore. Sono io quella che decide che cosa é - o non e' -importante qui.

MADRE

Si' certo.

DOTTORESSA

Allora perché evita di rispondere alle mie domande?

MADRE

Ma non sto...(evitando.)

DOTTORESSA

Chi e' stato il padre?

MADRE

Non lo so.

(Silenzio)

DOTTORESSA

Vorrei vederla adesso.

MADRE

Dottoressa, non so come dirglielo con garbo, ma io non approvo. Non lei personalmente, ma...

DOTTORESSA

La scienza della psichiatria.

MADRE

Si'. Voglio chiederle di trattare Agnese nella maniera più rapida e più facile possibile. E' una creatura fragile. Non resisterebbe ad alcuna genere di controinterrogatorio.

DOTTORESSA

Ma io non faccio parte dell'Inquisizione, Sorella.

MADRE

Ed io non provengo dal Medio Evo. So chi è lei. Lei e' un chirurgo. E non voglio

 

che quel cranio venga scoperchiato.

DOTTORESSA

Vi è qualcosa li' dentro che lei non vuole ...(che io veda?)

MADRE

Voglio che lei sia prudente, questo è tutto.

DOTTORESSA

E veloce?

MADRE

ST.

DOTTORESSA

Perché?

MADRE

Perché Agnese é diversa.

DOTTORESSA

Dalle altre monache? Sì, me ne sono accorta.

MADRE

Dalle altre persone. Lei é speciale.

DOTTORESSA

In che senso?

MADRE

Lei é dotata. Lei é benedetta.

DOTTORESSA

Che cosa intende?

(si sente AGNESE cantare)

AGNESE

Gloria in excelsis Deo.

MADRE

E' là..

AGNESE

Et in terra pax hominibus bonae voluntatis.

 

MADRE               

Ha la voce di un angelo.               1

AGNESE

Laudamus te. Benedicimus te.

DOTTORESSA

Canta spesso quando è da sola?

MADRE

Sempre.

AGNESE

Adoramus te.

MADRE

Si imbarazza a cantare di fronte agli altri.

AGNESE

Glorificamus te.

DOTTORESSA

Chi è che le ha insegnato?

MADRE

Non lo so.

AGNESE

Gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam.

Domine Deus.

Rex coelestis.

Deus pater omnipotens.

Domini Fili unigenite.

Jesu Christe.

MADRE

(mentre AGNESE canta) Quando l'ho sentita cantare per la prima volta, mi sono emozionata E non riuscivo ad associare quella voce alla   bambina semplice e felice che io conoscevo. E lei era felice, Dottoressa. Ma quella voce appartiene a qualcun altro.

AGNESE

Domine Deus. Agnus Dei. Filius Patris,

Qui tollis peccata mundi, Miserere nobis.

DOTTORESSA

Vuole farla venire, per favore?

MADRE

Sarà prudente, vero?

DOTTORESSA

Sono sempre prudente, Sorella.

MADRE

Posso restare?

DOTTORESSA

No.

da MADRE sorrìde)

MADRE

La mando dentro

 


ATTO I

Scena 3

Per tutta questa scena AGNESE continua a cantare.

AGNESE

Qui tollis pecata mundi

suscipe deprecatìonem nostram,

qui sedes ad dexteram Patris,

Miserere nobis.

Quoniam tu solus sanctus,

Tu solus Dominus, Tu solus Altissimus,

Jesu Christe,

Cum Sancto Spiritu

in gloria Dei Patris.

DOTTORESSA

{Parlando su AGNESE)

C'era una plebaglia scatenata che era comparsa davanti al giudice che la accusava di avere impiccato un uomo senza un processo imparziale e giusto. "Oh, vostro Onore", disse il capo, "abbiamo ascoltato con molta lealtà ed obiettività ogni parola che aveva da dire. Dopo di che l'abbiamo impiccato, quel figlio di puttana."

Volevo mantenere la mia obiettività, ma Madre Miriam non credeva che ci sarei riuscita. Certo, lei non poteva sapere di Maria ma doveva sospettare qualcosa. Maria era la mia sorella più piccola, che all'età di quindici anni decise che aveva la vocazione. Sicché mia madre, senza pensarci su due volte, la spedì in convento ed io non la rividi mai più. Ricevetti un messaggio nel cuore della notte in cui mi si diceva che Maria era morta di appendicite acuta nonché trascurata, in quanto la sua Madre Superiora non aveva voluto mandarla all'ospedale.

(ride)

Beh, no, non credo proprio di poter essere molto sincera ed obbiettiva, ma potevo mai esserlo? Ciò detto, ci provai. [Silenzio)

Ricordo l'attesa per vedere il corpo di Maria in una piccola cella del convento,

 

fissando i muri ed i pavimenti immacolati, mentre pensavo: mio Dio, che metafora per le loro menti. E fu allora che mi resi conto che la mia religione, il mio Cristo, era questo, era l'intelletto. Tutto ciò che io non capisco di questo mondo è contenuto in questi pochi centimetri cubi. Dentro questa conchiglia di pelle ed ossa e sangue è racchiuso il segreto di tutto l'assoluto. Guardo un albero e penso, non è meraviglioso, che io abbia creata qualcosa di così verde. Dio non è la fuori. E' qui dentro. Dio sei te. 0 piuttosto tu sei Dio. Naturalmente Madre Miriam non potrebbe capire tutto ciò. Oh, mi ricordava talmente mia madre. Ed in quanto ad Agnese, beh_(solo a sentire la sua voce...)

(La DOTTORESSA viene interrotta dall'apparire di Agnese)

 


ATTO I

Scena 4

AGNESE

Salve.

DOTTORESSA

Salve. Sono la Dottoressa Livingstone. Mi é stato richiesto di parlarti. Posso?

AGNEE

Si.

DOTTORESSA

Hai una voce incantevole.

AGNESE

No, non é vero.

DOTTORESSA

Ho appena finito di ascoltarti.

AGNESE

Quella non era io.

DOTTORESSA

Era forse la mia impiegata? L'hai vista, non é vero? Quella donna alta con i capelli rossi che somiglia ad un'ostrica?

(AGNESE sorride) Non é una cosa molto carina da dirsi, ma lei é così, non sei d'accordo?

AGNESE

Sì.

DOTTORESSA

Non stava cantando, adesso ? Ricordo che un giorno cantò e si ruppero un paio di occhiali di un paziente.

(AGNESE ride) Sei molto carina, Agnese.

AGNESE

No, non lo sono.

DOTTORESSA

Non te l'ha detto mai nessuno prima d'ora?      

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Ebbene adesso te lo sto dicendo io. Sei molto carina. Ed hai una voce incantevole.

AGNESE

Perché non parliamo d'altro.

DOTTORESSA

Di che cosa vorresti parlare?

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Di qualsiasi cosa, della prima cosa che ti viene in mente.

AGNESE

Dio. Ma non c'è nulla da dire su Dio.

DOTTORESSA

La seconda cosa che ti viene in mente.

AGNESE

L'amore.

DOTTORESSA

Perché l'amore?

AGNESE

Non lo so.

(Silenzio)

DOTTORESSA

Tu hai mai amato qualcuno, Agnese?

AGNESE

Dio.

 

DOTTORESSA  

Voglio dire hai mai amato un altro essere umano?

AGNESE

Oh, sì.

DOTTORESSA

E chi e?

AGNESE

Tutti.

DOTTORESSA

Chi in particolare?

AGNESE

In questo momento?

DOTTORESSA

Sì.

AGNESE

Amo te.

{Silenzio)

DOTTORESSA

Ma hai mai amato un uomo? All'infuori di Gesù Cristo.

AGNESE

Sì.

DOTTORESSA

Chi?

AGNESE

Oh ce ne sono così tanti

DOTTORESSA

Dunque, ami Padre Marshall?

AGNESE

Oh, sì.

Pensi che lui ami te?

AGNESE

Oh, io so che lui mi ama.

DOTTORESSA

Te lo ha detto lui?

AGNESE

No, ma mentre lo guardo negli occhi, posso capirlo.

DOTTORESSA

Siete mai stati insieme da soli?

AGNESE

Oh, sì.

DOTTORESSA

Spesso?

AGNESE

Almeno una volta la settimana.

DOTTORESSA

(Condividendo la gioia di Agnese) E ti faceva piacere?

AGNESE

Oh, sì.

DOTTORESSA

Dove vi incontrate?

AGNESE

Nel confessionale.

(Si sente battere un colpo)

DOTTORESSA

Capisco. Ti sei mai incontrata con lui...(fuori dal confessionale?)

AGNESE

Vuoi parlare del neonato, non è vero?

 

DOTTORESSA

Ti andrebbe di parlarne?

AGNESE

Non ho mai visto alcun neonato. Penso che se lo siano inventato.

DOTTORESSA

Chi?

AGNESE

La polizia.

DOTTORESSA

Perché avrebbero dovuto?

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Ti ricordi la notte in cui dissero che era arrivato?

AGNESE

No. Stavo male.

DOTTORESSA

Come mai stavi male?

AGNESE

Qualcosa che avevo mangiato.

DOTTORESSA

Ti faceva male?

AGNESE

Sì.

DOTTORESSA

Dove?

AGNESE

Laggiù.

DOTTORESSA

Che cosa hai fatto?

Sono andata in camera mia.

DOTTORESSA

E lì che cosa e' successo?

AGNESE

Mi sono sentita ancora peggio.

DOTTORESSA

E poi?

AGNESE

Mi sono addormentata.

DOTTORESSA

In mezzo a tutti quei dolori?

AGNESE

Sì.

DOTTORESSA

Ma il bambino da dove è venuto?

AGNESE

Quale bambino?

DOTTORESSA

H bambino che si sono inventati.

AGNESE

Dalle loro teste.

DOTTORESSA

E' da lì che hanno detto che è venuto?

AGNESE

No, dicono che è arrivato dal cestino della carta straccia.

DOTTORESSA

E da dove era venuto prima di allora?

AGNESE

Da Dio.

DOTTORESSA 

Dopo Dio, prima del cestino della carta straccia?

AGNESE

Non capisco.

DOTTORESSA

Come nascono i bambini?

AGNESE

Lei non lo sa?

DOTTORESSA

Sì, penso di saperlo, ma voglio che tu....(me lo dica)

AGNESE

Non so di che cosa lei stia parlando! Lei vuole parlare del bambino, tutti quanti vogliono parlare del bambino, ma io non ho mai visto il bambino, per cui non posso parlare del bambino, perché non credo nel bambino!

DOTTORESSA

Allora perché non parliamo di qualcos'altro.

AGNESE

No! Sono stanca di parlare! Ho parlato per settimane! E nessuno mi crede quando dico le cose! Nessuno mi ascolta!

DOTTORESSA

Io ti ascolterò. E' il mio lavoro.

AGNESE

Ma non voglio dover rispondere ancora ad altre domande.

DOTTORESSA

Allora come vorresti che fossero poste le domande?

AGNESE

Che cosa vuole dire?

DOTTORESSA

Proprio come ho detto. Tu chiedi, io risponderò.

 

Qualsiasi cosa?

DOTTORESSA

Qualsiasi cosa.

AGNESE

Qual'e' il suo vero nome?

DOTTORESSA

Martha Louise Livingstone.

AGNESE

Lei e' sposata?

DOTTORESSA

No.

AGNESE

Le piacerebbe esserlo?

DOTTORESSA

Non per adesso, no.

AGNESE

Ha figli?

DOTTORESSA

No.

AGNESE

Le piacerebbe averne qualcuno?

DOTTORESSA

Non posso più averne.

AGNESE

Perché?

DOTTORESSA

E' che...ho smesso di avere le mestruazioni.

 

AGNESE

Perché fuma?   ò

DOTTORESSA

Ti da fastidio?

AGNESE

Nessuna domanda.

DOTTORESSA

Fumare per me è un'ossessione. Ho iniziato a fumare quando è morta mia madre. Era un'ossessione, anche lei. Suppongo che smetterò di fumare quando sarò ossessionata da qualcos'altro. (Silenzio)

Scommetto ti dispiace di avermelo chiesto. Ci sono altre domande?

AGNESE

Ce n'è una.

DOTTORESSA

E quale?

AGNESE

Lei da dove pensa che vengano i bambini?

DOTTORESSA

Dalle loro madri e dai loro padri, naturalmente. Prima di quello, non so.

AGNESE

Ebbene io penso che essi arrivino quando un angelo illumina il petto della loro madre e le sussurra nell'orecchio. Questo fa si' che i bambini buoni comincino a crescere. I bambini cattivi arrivano quando un angelo caduto si spinge dentro laggiù, e crescono e crescono fintanto che escono fuori da la sotto. Non so da dove vengano fuori i bambini buoni. (Silenzio)

E la differenza non si vede salvo che i bambini cattivi piangono molto e fanno scappar via i loro padri e le loro madri si ammalano gravemente e qualche volta muoiono. Mammina non era molto felice quando e' morta e penso che sia andata all'inferno perché ogni volta che la vedo sembra che sia appena uscita da una doccia calda. E non sono mai sicura se sia lei o la Signora che mi dice le cose.

La Signora che ho visto quando avevo dieci anni. Ero distesa sul prato guardando il sole ed il sole divenne una nuvola e la nuvola divenne la Signora, e lei mi disse che mi avrebbe parlato eppoi i suoi piedi iniziarono a sanguinare ed io vidi che vi erano buchi nelle mani e nel fianco e cercai di prendere il sangue che cadeva dal cielo ma non riuscivo più a vedere perché i miei occhi mi facevano male perché c'erano delle grandi macchie nere davanti. E lei mi dice cose come...in questo momento sta piangendo "Maria! Maria!" ma non so che cosa significa. Ed ha l'abitudine di cantare per me. E' come se gettasse un grande amo in aria e mi acchiappasse sotto le costole e cercasse di tirarmi su ma io non posso muovermi perché mammina mi tiene ferma per i piedi e tutto quello che riesco a fare e' cantare con la sua voce, e" la voce della Signora, Dio Ti Ama. (Silenzio) Dio ti ama. (Silenzio)

DOTTORESSA

Conosci nessuna Maria?

AGNESE

No. E lei?

(Silenzio)

DOTTORESSA

Perché dovrei?

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Le senti spesso,_(queste voci?)

AGNESE

Non ho più voglia di parlare, va bene? Ho solo voglia di andare a casa.


ATTO I

Scena 5

MADRE

Allora, che cosa ne pensa? E totalmente squinternata oppure e' semplicemente un po' squilibrata? Oppure forse e1 del tutto sana ed e' solo una gran bugiarda? Quali sono le sue conclusioni?

DOTTORESSA

Io non le ho ancora tratte, le mie conclusioni. E lei che cosa dice?

MADRE

Io?

DOTTORESSA

Si'. Lei la conosce meglio di me. Qual'e' la sua opinione?

MADRE

Ebbene...i credo che lei non sia matta. E neppure che stia mentendo.

DOTTORESSA

Ma come potrebbe aver avuto un bambino e non sapere nulla di sesso e di parto?

MADRE

Perché e' un'innocente. E' convinta di non essere stata toccata da nessuno, eccetto che da Dio. Nella sua mente non c'è' posto per quei fatti.

DOTTORESSA

Che stronzata.

MADRE

Nel suo caso non lo e'. Sua madre l'ha tenuta quasi sempre dentro casa. E' andata pochissimo a scuola Non so come sua madre abbia potuto evitare i controlli, tant'e' che l'ha fatto. Quando sua madre e' morta, Agnese e' venuta da noi Non e' mai stata "la' fuori", Dottoressa. Non ha mai visto una trasmissione televisiva o un film. Non ha mai letto un libro.

DOTTORESSA

Ma se lei crede che sia così innocente, come può aver ucciso un bambino?

MADRE

Non lo ha fatto. Questo è un omicidio colposo, non un assassinio. Lei non ha ucciso quel bambino coscientemente. Non so come lei lo chiamerebbe - nel gergo medico-psicologico che voi usate - ma in qual momento lei non era cosciente. Ecco perché è innocente. Lei in tutta onesta non ricorda. Aveva perso tanto di quel sangue che sarebbe morta se io non l'avessi trovata...

DOTTORESSA

E lei vuole che io creda che abbia uccisa quel bambino, nascosto il cestino della carta straccia, e si sia trascinata carponi fino alla porta, il tutto in una sorta di trance mistico?

MADRE

Non m'importa di quello che crede lei? Lei e' la sua psichiatra, non e' il suo giudice. Lei non e' qui per stabilire se e' colpevole.

DOTTORESSA

E' stata mai messa in discussione la sua colpa?

MADRE

Che cosa intende dire?

DOTTORESSA

E' possibile che qualcun altro abbia ucciso quel bambino? {Silenzio)

MADRE

Non agli occhi della polizia

DOTTORESSA

Ed ai suoi occhi?

MADRE

Le ho già detto quello che penso.

DOTTORESSA

Si', che al momento era incosciente, sicché qualcun altro sarebbe potuto entrare facilmente nella sua camera e__(farlo).

MADRE

In tutta onestà lei non crederà che.„._(qualcosa di simile sia successo).

DOTTORESSA

Ma è possibile

MADRE

Chi?

DOTTORESSA

Non lo so, forse una delle altre suore. Aveva scoperto del bambino e voleva evitare uno scandalo.

MADRE

Ma e' assurdo.

DOTTORESSA

Non ha mai pensato a questa possibilità?

MADRE

Nessuno era a conoscenza della gravidanza di Agnese. Nessuno. Neppure Agnese.

(Silenzio)

DOTTORESSA

Quand'e' che si e' accorta per la prima volta di questa sua innocenza, del suo modo di pensare?

MADRE

Poco dopo che e' arrivata qui' da noi.

DOTTORESSA

E non e' rimasta scioccata?

MADRE

Ero sgomenta. Proprio come lo e' lei adesso. Poi ci si abitua.

DOTTORESSA

Che cosa é successo?

MADRE

Ha smesso di mangiare. Completamente.

DOTTORESSA

Questo e' successo prima della sua gravidanza?

MADRE

Circa due anni prima.

DOTTORESSA

Per quanto tempo e' andata avanti?

MADRE

Non lo so. Penso fino a quasi due settimane prima che mi fosse riferito.

DOTTORESSA

Perché lo avrebbe fatto?

MADRE

All'inizio si rifiutava di dare spiegazioni.

E' stata condotta al mio cospetto....sembra come in un tribunale, non è vero?... e quando siamo rimaste da sole, ha confessato.

DOTTORESSA

E allora?

MADRE

Ha detto che era stata comandata da Dio.

(Appare AGNESE Durante tutta la scena, una delle sue mani e' nascosta nelle pieghe dell'abita, cercando di non farlo notare)

Egli ti ha parlato direttamente?

AGNESE

No.

MADRE

Attraverso qualcun altro?

AGNESE

Sì.

MADRE

Chi?

AGNESE

Non posso dirlo.

MADRE

Perché?

AGNESE

Perché mi darebbe una punizione.

 

MADRE

Una delle sorelle?

AGNESE

No.

MADRE

Chi?

(Silenzio) Perché lei ti direbbe di fare questo?

AGNESE

Non lo so.

MADRE

Perché lo pensi?

AGNESE

Perché sto diventando grassa.

MADRE

Oh, per l'amor di Dio.

AGNESE

Sì, lo sono. Ce' troppa carne su di me.

MADRE

Agnese...

AGNESE

Sono una palla.

MADRE

„.che importanza vuoi che abbia se sei grassa oppure no?

AGNESE

Perché.

MADRE

Qui non devi preoccuparti di essere attraente.

AGNESE

Sì che devo. Devo essere attraente agli occhi del Signore.

 

MADRE

Lui ti ama così come sei.

AGNESE

No non è vero. Lui detesta le persone grasse.

MADRE

Chi ti ha detto una cosa del genere?

AGNESE

E' un peccato essere grassi.

MADRE

Perché?

AGNESE

Guardi tutte le statue. Sono magre.

MADRE

Agnese...

AGNESE

Questo è perché stanno soffrendo.

MADRE

ChL(ti dice queste cose?)

AGNESE

Soffrire e' bellissimo. Io voglio essere bellissima.

MADRE

Ma chi ti racconta queste cose?

AGNESE

L'ha detto Cristo nella Bibbia Egli ha detto: "Soffrite i piccoli bambini, perché per loro vi sarà il Regno dei Cieli". Io voglio soffrire come un bambino piccolo.

MADRE

Ma non era quello che Lui intendeva

AGNESE

Io sono un bambino piccolo, ma il mio corpo continua a crescere. Non voglio che diventi più grande perché allora non mi andrà più bene. Non riuscirò ad infilarmi dentro il Paradiso.

MADRE

Agnese, cara, il Paradiso non e'...(un posto con sbarre o finestre.)

AGNESE

{Prendendo in mano i suoi seni) Voglio dire: guardi questi. Devo perdere peso.

MADRE

(Avvicinandosi ad Agnese) Oh mia cara bambina.

AGNESE

Sono troppo grassa! Mi guardi! Sono una palla! Dio ha soffiato via l'Hindenberg. Egli spazzerà via me. Questo é quello che lei ha detto.

MADRE

Chi lei?!

AGNESE

La mamma! Che diventerò più' grossa ogni giorno di più' fintanto che scoppiero'! Ma se resterò piccola questo non succederà'

MADRE

Tua madre ti dice questo?

(Silenzio) Agnese, cara, tua madre e' morta.

AGNESE

Ma lei guarda. Lei ascolta.

MADRE

Sciocchezze. Adesso sono io tua madre, e voglio che tu mangi

AGNESE

Non ho fame.

MADRE

Devi mangiare qualcosa. Agnese.

AGNESE

No, non voglio. Mi basta l'ostia.

MADRE

Mia cara. Non credo che un wafer per comunione contenga iLFabbisognc Giornaliero Necessario.

AGNESE

Contiene Dio.

MADRE

Oh si, Dio.

AGNESE

Che cosa significa quella parola? Generato?

MADRE

Generato? Non lo sai?

AGNESE

Che Dio e' mio padre?

MADRE

Solo spiritualmente. Non sai che cosa significa generato?

AGNESE

Generare. Lei così lo chiama. Ma io non capisco. Lei dice che significa quando Dio ci regala alle nostre madri in fagottini di quattro chili e trecento grammi.

MADRE

Oh mia cara.

AGNESE

Madre, devo ritornare ad essere di quattro chili.

MADRE

Sei già calata di trecento grammi. Vieni qui.

(LA MADRE si avvicina per abbracciarla. AGNESE evita l'abbraccio, tenendo sempre la mano nascosta nell'abito. LA MADRE fìssa la mano nascosta)

Adesso che cosa c'è' che non va?

AGNESE

Mi stanno dando una punizione.

MADRE

Per quale motivo?

Non lo so.

MADRE

Come?

(AGNESE mostra una mano avvolta in un fazzoletto

insanguinato) Che cosa e' successo?

(AGNESE si toglie il fazzoletto) Oh mio Signore. Oh mio Signore.

AGNESE

E' iniziato questa mattina, e non riesco a fermarlo. Perché a me, Madre? Perché a me?

DOTTORESSA

Quanto tempo e' durato?

MADRE

L'indomani mattina non c'era più nulla?

DOTTORESSA

E' successo altre volte?

MADRE

No, non che io sappia.

DOTTORESSA

Perché non l'ha mandata da un dottore.

MADRE

Non ne vedevo la necessità. Aveva ricominciato a mangiare, e cio'._.( in quel momento mi sembrava la cosa più' importante).

DOTTORESSA

Lei ha pensato che il problema fosse tutto li? Farle trangugiare un po' di cibo e che tutto le sarebbe passato?

MADRE

No, naturalmente. Guardi, so quello a cui sta pensando. Che é un'isterica, pura e semplice.

DOTTORESSA

No, non semplice.

 

MADRE

Io l'ho veduta. Pulita attraverso la palma della sua mano, crede lei che sia stato l'isterismo a fare questo?

DOTTORESSA

Succede da secoli, Agnese non e' l'unica, e lei lo sa. E' solo un'altra vittima.

MADRE

Si', vittima di Dio. Quella e' la sua innocenza. Lei appartiene a Dio.

DOTTORESSA

Ed io intendo portarla via da Lui, questo e' quello che lei teme, non e' vero?

MADRE

Può scommetterci.

DOTTORESSA

Beh, io preferisco vederla dal mio punto di vita e aprirle la mente.

MADRE

Al mondo?

DOTTORESSA

A se stessa. Così può cominciare a guarire.

MADRE

Ma questo non e' il suo lavoro, non pensa? Lei e' qui' per fare una diagnosi, non per curare.

DOTTORESSA

E' una questione di opinione.

MADRE

Del giudice...(l'opinione)

DOTTORESSA

La sua di opinione. Io sono qui' per aiutare la ragazza in qualsiasi modo ritenga più' opportuno. Questo e1 il mio dovere in quanto medico.

MADRE

Ma non come un'impiegata del tribunale. Lei deve pronunciarsi al più' presto possibile sulla sua salute mentale e non interferire sulle indagini in corso. Queste sono parole del giudice, non mie.

DOTTORESSA  

AI più presto che io ritenga opportuno, non al più' presto possibile. Non sono ancora giunta ad una decisione.

MADRE

Ma la cosa più gentile che lei possa fare per Agnese e' di arrivare a quella decisione e lasciarla andare.

DOTTORESSA

Riportarla davanti alla corte?

MADRE

Sì.

DOTTORESSA

Per che cosa? Se dico che e' pazza, va in un istituto. Se dico che e' sana, va in prigione.

MADRE

Pazzia temporanea, allora.

DOTTORESSSA

Oh certo. In tutta coscienza io posso dire che una bambina che all'età' di dieci anni vede donne che sanguinano, e che undici anni dopo strangola un neonato e' temporaneamente pazza. No, Sorella, questo caso e" un po' più' complicato di cosi'.

MADRE

Ma più tempo lei impiega per giungere alla sua decisione, più difficile sarà per Agnese.

DOTTORESSA

Perché?

MADRE

Perché il mondo e' un'esperienza molto traumatizzante per qualcuno che non lo ha visto per ventun'anni

DOTTORESSA

E lei crede che quanto prima andrà' in prigione, tanto meglio sarà per lei?

MADRE

Io spero che qualsiasi sia la sentenza, il giudice le permetta di ritornare in convento a scontare lì la pena.

{Silenzio)

DOTTORESSA

Beh, riguardo a questo, vedremo.

MADRE

Lei non le permetterebbe di ritornare in convento?

DOTTORESSA

No, non la rimanderei all'origine del suo problema.

MADRE

La sua decisione non ha nulla a che vedere dove Agnese sconterà la sua pena

DOTTORESSA

La mia raccomandazione ha a che vedere con tutto.

MADRE

Quindi lei la manderebbe in prigione?

DOTTORESSA

Sì, se pensassi che fosse colpevole di un delitto premeditata, sì certo che la manderei in prigione.

MADRE

Oppure in un manicomio?

DOTTORESSA

Sì, se ritenessi che ciò potrebbe aiutarla.

MADRE

Il manicomio la ucciderebbe.

DOTTORESSA

Ne dubito.

MADRE

Io sta lottando per la vita di questa donna, non per la sua innocenza temporale.

DOTTORESSA

Lei stava combattendo per la sua vita senza neppure mandarla da un medico?

MADRE

Che cosa sta dicendo? 

DOTTORESSA

Aveva un buco nella palma della mano! Sarebbe potuta morire dissanguata! E lei non l'ha mandata in ospedale! Quella creatura sarebbe potuta morire, tutto per qualche stupida..(idea irrazionale che sarebbe stato meglio che fosse rimasta nel convento.)

MADRE

Ma non e' morta, non e' così?! (Silenzio)

Se chiunque altro avesse visto quello che ho visto io, ebbene, Agnese sarebbe ora di pubblico dominio. Giornali, psichiatri, oggetto di scherno. Lei non se lo merita. .

DOTTORESSA

Ma adesso ci sta dentro.

MADRE

Sì certo che ci sta.

(Si sente AGNESE cantare. Il canto continua nella prossima scena)

AGNESE

Credo in unum Deum,

patrem omnipotentem,

factorem coeli et terrae

visibilium omnium et invisibilium.

Et in unum Dominum Jesum Christum,

Filium Dei unigenitum.

Et ex Patre natum ante omnia saecula.

Deum de Deo,

lumen de lumine,

Deum verum de Deo vero.

Genitum, non factum,

consubstantialem Patri:

per quem omnia f acta sunt.

qui propter nos homines,

et descendit de coelis.

Et incarnatus est de Spiritu Sancto

ex Maria Virgin e:

et Homo Factus Est.


ATTO I

Scena 6

Il canto di AGNESE continua durante l'inizio della scena

DOTTORESSA

Facevamo deile discussioni terribili, mia madre ed io. Una volta quando avevo dodici o tredici anni, le dissi che Dio era una favola per deficienti - ricordo di avere passate un'intera nette per mettere insieme quelle parole - e lei mi disse: "Come osi parlarmi cosi'", come se fosse lei l'oggetto della maldicenza. E poco dopo la morte di Maria, mi fidanzai per un periodo brevissimo con un Francese molto romantico, che mia madre disprezzava e che io di conseguenza adoravo. Molte volte durante la notte urlavamo per quell'uomo, fino a diventare rauche. (Ride)

E lo sa, per anni non ho più pensato a lui. Non l'ho più rivisto dopo che l'ho lasciato -- no, pardonnez-mei, Maurice - da quando ]u| mi ha lasciato. Quello che alla fine era successo e' che io... insomma io... ero rimasta incinta e francamente non mi vedevo tanto.» beh, come mia madre. Invece Maurice si', che mi vedeva, ragione per cui_ (Silenzio)

Eppoi una volta, negli ultimi anni di vita di mamma quando lei non era più' tanto lucida, in un impeto di rabbia le dissi che Dio era morto, e lo sa allora lei che cosa fece? Si mise in ginocchio e prego' per la Sua anima. Dio la ama. Vorrei che noi atei avessimo una serie di parole che abbiano tanto significato quanto lo

hanno quelle tre. Oh, non sono mai stata una Cattolica osservante - i miei dubbi sulla fede iniziarono quando avevo sei anni - ma quando Maria morì mi allontanai dalla religione più' in fretta che la mia mente potesse supporre. Mamma non mi ha mai perdonato. Ed io non ho mai perdonato la Chiesa. Ma ho imparata a vivere con la mia rabbia, ed anche a dimenticarla.- fintanto che lei non e" entrata nel mio ufficio, ed ogni volta che l'ho rivista dopo quel primo momento meraviglioso, sono entrata in trance sempre più' spessa. (Silenzio) Maria. Maria.

 


ATTO I

Scena 7

AGNESE

Sì, Dottoressa?

DOTTORESSA

Agnese, voglio che tu mi dica quelle che provi per i neonati.

AGNESE

Oh, non mi piacciono. Mi mettono paura. Ho paura di farli cadere. Lei lo sa, crescono sempre. Ho paura che crescano troppo in fretta e possano scivolare via dalle mie braccia. Hanno un punto tenero sulle loro teste e se li fai cadere in modo che battano la testa, diventano stupidi. E' lì che mi hanno fatto cadere. Vede, io non capisco le cose.

DOTTORESSA

Come che?

AGNESE

I numeri. Non capisco dove vanno a finire. Puoi passare la tua vita intera contando e non raggiungerai mai la fine.

DOTTORESSA

Neanch'io li comprendo. Tu credi che mi abbiano fatto cadere sulla testa?

AGNESE

Spero proprio di no. E' una cosa terribile, una delle più grandi tragedie della vita, di cadere sulla testa. Eppoi ci sono altre cose, non solo i numeri.

DOTTORESSA

Quali cose?

AGNESE

Ogni cosa, qualche volta. Mi sveglio e proprio non riesco ad afferrare il mondo. Non sta fermo.

DOTTORESSA

Allora che cosa fai?

Parlo con Dio. Lui non mi fa paura.

DOTTORESSA

E' per questo che sei una suora?

AGNESE

Credo di sì. Non potrei vivere senza di Lui.

DOTTORESSSA

Ma non pensi che Dio agisca attraverso altre religioni, e altri modi di vivere.

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Porrei parlare con Lui?

AGNESE

Porrebbe provare. Non so se Lui ascolterà Lei.

DOTTORESSA

Perché no?

AGNESE

Perché lei non ascolta Lui.

DOTTORESSA

Agnese, hai mai pensato di lasciare il convento? Per qualcos'altro?

AGNESE

Oh no. Non c'è' nient'altro. H convento mi rende felice. Solo lo stare qui mi aiuta a dormire la notte.

DOTTORESSA

Hai problemi di sonno?

AGNESE

Mi vengono dei mal di testa. Anche mammina li aveva. Si stendeva al buio con un panno bagnato sul viso e mi diceva di andarmene. Lei sapeva tutto. Sapeva perfino cose che nessun altro sapeva.

Quali cose?

AGNESE

Il futuro.Lei sapeva quelle che mi sarebbe successo, ed é per questo che mi teneva nascosta. A me non importava. Non mi piaceva molto andare a scuola. E mi piaceva stare con mammina. Mi raccontava ogni sorta di cose. Mi disse che sarei entrata in convento, e così e' stato. Sapeva perfino di questo

DOTTORESSA

Questo?

AGNESE

Questo.

DOTTORESSA

Me?

AGNESE

Questo.

DOTTORESSA

Come faceva a sapere .... di questo?

AGNESE

Qualcuno glielo aveva detto.

DOTTORESSA

Chi?

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Agnese.

AGNESE

Lei si metterà a ridere.

DOTTORESSA

Prometto che non riderò. Chi glielo ha detto?

AGNESE

Un angelo. Mentre aveva uno dei suoi mal di testa. Prima che io nascessi.

 

DOTTORESSA   

La tua mamma vedeva spesso gii angeli?

AGNESE

No. Scio quando aveva mal di testa. E non sempre, qualche volta.

DOTTORESSA

Tu li vedi gli angeli?

AGNESE

(un pò troppa in fretta)

No.

DOTTORESSA

Tu credi che tua madre li vedesse veramente?

AGNESE

No. Ma non potrei mai dirglielo.

DOTTORESSA

Perché no?

AGNESE

Si arrabbierebbe. Mi punirebbe.

DOTTORESSA

In che maniera ti punirebbe?

AGNESE

ML.punirebbe.

DOTTORESSA

Amavi tua madre?

AGNESE

Oh, sì. Sì.

DOTTORESSA

Hai mai desiderato diventare tu stessa una madre?

AGNESE

Non potrei mai essere una madre.

DOTTORESSA

Perché no?       

AGNESE

Penso di non essere grande abbastanza. Inoltre, io non voglio un bambino.

DOTTORESSA

Perché no?

AGNESE

Perché non ne voglio.

DOTTORESSA

Ma se tu ne valessi uno, cosa faresti per procurartelo?

AGNESE

Lo adotterei.

DOTTORESSA

Da dove verrebbe il bambino adottato?

AGNESE

Da un'agenzia.

DOTTORESSA

E prima dell'agenzia?

AGNESE

Da qualcuno che non voleva un bambino.

DOTTORESSA

Come te?

AGNESE

No! Non come me.

DOTTORESSA

Ma quella persona come si sarebbe procurato il bambino se non lo volevano?

AGNESE

Un errore.

DOTTORESSA

In che maniera ti ha avuto tua madre?

 

AGNESE

Un errore! E' stato un errore!  

DOTTORESSA

E' cosi' che lei diceva?

AGNESE

Lei sta cercando di farmi dire che era una donna malvagia, e che mi odiava, e che non mi voleva, ma questo non e' vero, perché lei mi amava, ed era una donna buona, una santa, e mi aveva voluto. Lei non vuole saperne dei suoi lati buoni, l'unica cosa che le interessa e' la malattia!

DOTTORESSA

Agnese, io non posso pensare che tu non sappia nulla sul sesso...

AGNESE

Non posso farci niente se sono stupida.

DOTTORESSA

...che tu non abbia idea di chi fosse il padre del tuo bambino..

AGNESE

Se lo sono inventato!

DOTTORESSA

...che tu non abbia nessun ricordo del tuo concepimento.-

AGNESE

Non e' colpa mia!

DOTTORESSA

...e che tu non creda di essere stata incinta!

AGNESE

E' stato un errore!

DOTTORESSA

Che cosa, il bambino?

AGNESE

Tutto! Le suore non hanno bambini!

DOTTORESSA

Agnese

AGNESE

Non mi tocchi cosi'! Non mi tocchi cosi'!

(AGNESE si divincala dalla DOTTORESSA la quale si allontana) Io lo so che cosa vuole lei da me! .Vuole portare via Dio. Dovrebbe vergognarsi! Dovrebbero rinchiuderla, la gente come lei!

 


ATTO I

Scena 8

MADRE

Lei ci odia, non e' vero?

DOTTORESSA

Che cosa?

MADRE

Le suore. Lei odia le sucre.

DOTTORESSA

10           non ...(capisco di che cosa lei stia parlando.)

MADRE

11           cattolicesimo, allora.

DOTTORESSA

Detesto l'ignoranza e la stupidita'.

MADRE

E la Chiesa Cattolica.

DOTTORESSA

Non ho detto...(nulla riguardo la Chiesa Cattolica).

MADRE

Lei ha a che fare con un essere umano , non con un'istituzione.

DOTTORESSA

Io non... (comprendo).

MADRE

Qui non si processa il Cattolicesimo. Voglio che lei tratti Agnese senza alcun pregiudizio religioso o assegnerò questo caso_(ad un altro psichiatra).

DOTTORESSA

(Esplodendo)

Come osa presentarsi nel mio studio e dirmi come devo condurre le mie questioni...

MADRE

Ma sono questioni che riguardano anche me.

DOTTORESSA

(sovrapponendosi) ... come osa pensare che io possa essere disturbata...

MADRE

Le sto soio chiedendo di ...(essere sincera).

DOTTORESSA

(sovrapponendosi)

... o essere costretta o qualsiasi altra cosa lei sta cercando di fare. Ma che diavolo lei si crede di essere? E' entrata qui' dentro pretendendo l'applauso per come ha trattato questa bambina.

MADRE

Non e! una bambina.

DOTTORESSA

Ed ha il diritto di sapere! Che la" fuori c'è' un mondo pieno di gente che non crede in Dio e che non e' certo peggiore di lei! Gente che ha attraversato un'intera vita senza aver mai piegato le ginocchia una volta — davanti a nessuno! E gente che ancora si innamora, e fa bambini, e talvolta e' molto felice. Agnese ha il diritto di sapere tutto questo. Ma lei, e il suo ordine, e la sua Chiesa, l'avete tenuta nell'ignoranza..

MADRE

Non riusciremmo a farlo ..(anche se lo volessimo).

DOTTORESSA

... perché l'ignoranza e' vicina alla verginità', vero? Povertà, castità, e ignoranza, voi vivete insieme a loro.

MADRE

Io non sono una vergine, Dottoressa. Sono stata sposata per ventitre anni. Due figlie. Ho perfino dei nipotini Sorpresa?

(Silenzio)

Sara' contenta di sapere che sono stata un fallimento come moglie e come madre. Forse perche' ho protetto i miei figli dal nulla. Fuori dal grembo e dentro il "grande mondo cattivo". Non mi vedranno mai più'. Questa e' la loro vendetta. Credo che dicano ai loro amici che sono deceduta. Oh, non mi dica,

Dottor Freud, che sto pagando per i miei errori passati.

DOTTORESSA

Lei la può' aiutare.

MADRE

Lo sto facendo.

DOTTORESSA

No, lei la sta proteggendo. Lasci che veda in faccia il grande mondo cattivo.

MADRE

E cioè' lei.

DOTTORESSA

Si', se questo e' ciò che lei pensa

MADRE

Che vantaggi ne avrebbe? Indipendentemente da quello che lei deciderà, sarà o la prigione o il manicomio, e la differenza fra i due e' assai esile.

DOTTORESSA

C'è un'altra scelta.

MADRE

Quale sarebbe?

DOTTORESSA

L'assoluzione.

MADRE

Come?

DOTTORESSA

Innocenza Innocenza legale. Sono certa che il giudice accetterebbe qualsiasi motivo pur di non fare questo processo. (Silenzio)

MADRE

Che cosa vuole?

DOTTORESSA

Risposte.

MADRE

Chieda.

DOTTORESSA    

Suor Agnese quando avrebbe concepito il bambino?

MADRE

Circa un anno fa.

DOTTORESSA

Non ricorda qualcosa al di fuori dei normale che può essere accaduto in quel periodo?

MADRE

Un terremoto?

DOTTORESSA

Visitatori nel convento.

MADRE

Nulla. Lei cantava più' del solito in quel periodo, ma...oh, mio Dio.

DOTTORESSA

Che cosa c'e?

MADRE

Le lenzuola.

DOTTORESSA

Che cosa e' successo alle lenzuola?

MADRE

Avrei dovuto sapere, mio Dio, avrei dovuto sospettare di qualcosa.

DOTTORESSA

Che intende dire?

MADRE

Le sue lenzuola erano scomparse. Una delle sorelle era venuta da me a lamentarsi. Cosi' l'ho mandata a chiamare. {Appare AGNESE)

Sorella, Suor Margherita dice che hai dormita sul materasso nudo. E* vero?

AGNESE

Si', Madre

MADRE

Perche'?

AGNESE

Nel medioevo le suore e i frati dormivano nelle loro bare.

MADRE

Sorella, non siamo nel Medio Evo.

AGNESE

Questo li rendeva santi.

MADRE

li faceva star scomodi. Se non dormivano bene, sono certa che il giorno dopo erano irritabili come muli.

AGNESE

Si', madre.

MADRE

Suora, dove sono le tue lenzuola? {Silenzio)

Credi veramente che dormire su un materasso nudo equivalga a dormire in una bara?

AGNESE

No.

MADRE

Allora dimmi. Dove sono le tue lenzuola?

AGNESE

Le ho bruciate.

MADRE

Perche?

AGNESE

Erano macchiate.

MADRE

Sorella, quante volte ho impresso nella tua dura testa ed in quelle di tutte le tue colleghe-novizie che il mestruo e' un processo assolutamente naturale e che non c'e' nulla di cui vergognarsi?

AGNESE

Si', Madre.

MADRE

Allora ripetilo.

AGNESE

E' un processo assolutamente naturale e niente di cui vergognarsi.

MADRE

Mettici l'intenzione.

AGNESE

E' perfettamente....

(Agnese comincia a piangere)

MADRE

Un paio di anni fa, una delle nostre sorelle venne da me in lacrime, chiedendo conforto. Conforto perche' era troppo vecchia per avere bambini. Non che avesse intenzione di averne, ma perche' una volta al mese le venisse ricordata la possibilità' di averne. Sorella, le dissi, asciugati gli occhi, e ringrazia Dio perche' Egli ti ha colmato di tale grazia.

AGNESE

Non e' per quello. Non e' per quello.

MADRE

Che cosa vuoi dire?

AGNESE

Non e' il mio periodo mensile.

MADRE

Vorresti vedere un medico?

AGNESE

Io non lo so. Non so che cosa e' successo, Madre. Mi sono svegliata e c'era sangue sulle lenzuola, ma io non capisco che cosa e' successo. Non so che cosa ho fatto di sbagliato. Non so perche' debba essere punita

MADRE

Punita perche?

 

AGNESE

Io non lo so!

MADRE

Sorella?

AGNESE

Io non lo so! Io non lo so!

MADRE

Agnese?

AGNESE

Io non lo so.

MADRE

Canta qualcosa, vuoi? Insieme a me? Che cosa preferisci? "Vergine Maria ha avuto un Figlio..."

AGNESE

Io non...

MADRE

"Oh, oh, grazioso bambinello, oh, oh, oh, grazioso bambinello"

AGNESE

Io non lo so.

MADRE

"Sia Gloria al Re appena nato."

AGNESE

Io non lo so.

MADRE

"Taluni Lo chiamano Gesù', ma io Lo chiamo il Salvatore..."

MADRE e AGNESE

"Oh, oh, ma io Lo chiamo il Salvatore,

sia Gloria al Re appena nato.

 (Continuando a cantare) "Maria Vergine ha avuto un figlio, oh, oh, grazioso bambinello, sia Gloria al Re appena nato."

MADRE

L'ho rimandata in camera sua. Nel frattempo si era calmata. Disse che non era niente. Non volle vedere un medico. Ma io avrei dovuto sapere.

DOTTORESSA

Sapere che cosa?

MADRE

Che quello era stato l'inizio. Che era la notte in cui e' successo. Che e' per questo che ha bruciato le lenzuola.

DOTTORESSA

Che cos'altro ricorda di quella notte?

MADRE

Non sono certa di quale notte fosse.

DOTTORESSA

E potrebbe scoprirlo?

MADRE

Ho l'abitudine di tenere un diario.

DOTTORESSA

E potrebbe verificare se in quel periodo vi siano stati dei fatti insoliti? Come terremoti o visitatori?

MADRE

Guarderò' nel mio diario.


ATTO I

Scena 9

DOTTORESSA

Una psichiatra ed una suora morirono e andarono in paradiso. Davanti ai cancelli tempestati di perle, San Pietro chiese loro di riempire un formulario, cosa che fecero. Guardando le risposte, San Pietro disse: "Vedo che siete nate tutte e due lo stesso giorno nello stesso anno." "Si1," rispose la dottoressa. "E che avete gli stessi genitori." "Si'," rispose la suora. "E allora siete sorelle." La suora sorrise maliziosamente ma fu la dottoressa a rispondere, "Si'." "E dovete essere gemelle," disse il Santo. "Oh, no," risposero ambedue, "non siamo gemelle". "Stessa data dì nascita, stessi genitori, sorelle, ma non gemelle?" "Esatto," risposero, e sorrisero.

Trovai questo enigma, casualmente e per pura coincidenza, a pagine 33 di un vecchio numero di una rivista fuori commercio. In quel momento, mi convinsi che Agnese era completamente innocente. Avevo cominciato a credere che qualcun'altro avesse ucciso il suo bambino. Chi fosse quella persona, e come avrei potuto provarlo, erano interrogativi che ponevo a me stessa e che io sola avrei potuto risolvere. Ma l'unica risposta che per ora avevo trovato era quella all'enigma pubblicata a pagina 117. (Silenzio)

Le due donne erano il frutto di un parto trigemino.

Il mio problema aveva un duplice aspetto. Volevo liberare Agnese — provando giuridicamente la sua innocenza -- e volevo farla stare bene.

AGNESE

Io non sono malata!

 


ATTO I

Scena 10

DOTTORESSA

Ma sei agitata, non e' cosi'?

AGNESE

E che lei continua a ricordarmelo. Se lei andasse via, allora io non ci penserei più".

DOTTORESSA

E sei infelice.

AGNESE

Tutti siamo infelici! Anche lei e' infelice, non e' vero?

DOTTORESSA

Agnese.

AGNESE

Oppure lei non lo e'?

DOTTORESSA

Si', qualche volta.

AGNESE

Solo che lei crede di essere fortunata perche' non ha avuto una madre che le diceva e faceva cose che forse non erano sempre carine; questo e1 ciò' che lei pensa, perche' non sa che mia madre invece era una persona meravigliosa, ed anche se lei lo sapesse, non vorrebbe ammetterlo perche' crede che era malvagia, non e' cosi'?

DOTTORESSA

Agnese.

AGNESE

Mi risponda! Lei non mi risponde mai!

DOTTORESSA

Si', io credo che tua madre sbagliava, qualche volta.

AGNESE

Ma questo e' per via di me! Perche' ero io cattiva, non lei!

 

Che cosa facevi?

AGNESE

Io sono sempre cattiva.

DOTTORESSA

Che cosa fai?

AGNESE

(In lacrime)

No!

DOTTORESSA

Che cosa fai?

AGNESE

Io respiro!

DOTTORESSA

Che cosa ti ha fatto tua madre?

(AGNESE scuote la testa) Se non riesci a dirmelo, scuoti la testa, si' o no. Ti picchiava?

("No.")

Ti faceva fare qualcosa che non volevi fare? ( "Si'")

Facendoti fare questa cosa ti faceva sentire a disagio?

("Si'.") Ti imbarazzava?

(" Si".) Ti faceva male?

(" Si".) Che cosa ti faceva?

AGNESE

No.

DOTTORESSA

A me puoi dirlo.

AGNESE

Non posso.

E' morta, non e' vero?

AGNESE

Si1.

DOTTORESSA

Quindi non può' più' farti del male.

AGNESE

Si' che può'.

DOTTORESSA

E come?

AGNESE

Lei osserva, lei ascolta.

DOTTORESSA

Agnese. Non ci credo. Parla. Io ti proteggerò' da lei.

AGNESE

Lei...

DOTTORESSA

Si'?

AGNESE

Lei mi faceva levare i vestiti e poi…

DOTTORESSA

Si'?

AGNESE

.„lei._mi prende in giro.

DOTTORESSA

Ti dice che sei brutta?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

E che sei stupida.

 

Si'.

DOTTORESSA

E che sei uno sbaglio.

AGNESE

Lei clice...che tutto il mio corpo_.e' uno sbaglio.

DOTTORESSA

Perche?

AGNESE

Perche' - dice - che se non faccio attenzione.... avrò' un bambino.

DOTTORESSA

Come fa a saperlo?

AGNESE

I suoi mal di testa.

DOTTORESSA

Già'.

AGNESE

E allora...mi tocca.

DOTTORESSA

Dove?

AGNESE

La' sotto.

{Silenzio) Con la sigaretta.

(Silenzio)

Per favore, Mammina. Non mi toccare cosi'. Saro' buona. Non sarò' più' la tua pupetta cattiva.

{Silenzio. La DOTTORESSA mette via la sigaretta)

DOTTORESSA

Agnese, cara, voglio che tu faccia qualcosa. Voglio che tu faccia finta che io sono tua madre. So che tua madre e' morta e che tu adesso sei cresciuta, ma voglio che per un solo istante tua madre tomi in vita e che quella song io. Solo per una volta, voglio che tu mi dica che cosa provi. D'accordo?

AGNESE

Ho paura.

DOTTORESSA

[Prende il viso di AGNESE tra le mani Per favore. Voglio aiutarti. Lascia che ti aiuti. (Silenzio)

AGNESE

Va bene.

DOTTORESSA

Agnese, sei brutta. Che cosa rispondi?

AGNESE

Non lo so.

DOTTORESSA

Certo che lo sai. Agnese, sei brutta.

(Silenzio) Che cosa hai da dire?

AGNESE

No, non lo sono.

DOTTORESSA

Sei carina?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Agnese, sei stupida.

AGNESE

No, non lo sono.

DOTTORESSA

Sei intelligente?

AGNESE

Si', lo sono.

 

Agnese, sei uno sbaglio.

AGNESE

Non sono uno sbaglio! Io sono qui', non e' vero? Come posso essere uno sbaglio se sono realmente qui? Die non fa sbagli. Lei e' uno sbaglio! Vorrei che lei fosse morta!

(silenzio)

DOTTORESSA

D'accordo. Facciamo finta, no?

[AGNESE acconsente) Grazie.

(AGNESE comincia a piangere. La DOTTORESSA la prende fra le sue braccia)

Agnese, vorrei chiederti un favore. Puoi dirmi di no, se non ti piace quello che sto per chiederti.

AGNESE

Che cosa?

DOTTORESSA

Vorrei il permesso di ipnotizzarti.

AGNESE

Perche"?

DOTTORESSA

Perche' ci sono delle cose che potresti dirmi sotto ipnosi che altrimenti non riusciresti a dirmi adesso.

AGNESE

Madre Miriam ne e' al corrente?

DOTTORESSA

Madre Miriam ti vuole molto bene cosi' come ti voglio molto bene anch'io. Sono sicura che non avrà' nulla da obiettare.

AGNESE

Davvero mi vuole bene? O lo dice tanto per dirlo?

DOTTORESSA

Ti voglio veramente bene.

 

AGNESE

Tanto quanto mi vuole bene Madre Miriam? (Silenzio)

DOTTORESSA

Quanto il bene che ti vuole Dio. (Silenzio)

AGNESE

Allora d'accordo.

DOTTORESSA

Ti ringrazio.

(La DOTTORESSA abbraccia AGNESE Entra la MADRE e le osserva in silenzio)

MADRE

Le ho portato il diario.

DOTTORESSA

Agnese, adesso puoi andare.

(AGNESE si alzar si inchina davanti alla MADR4E per ricevere la sua

benedizione ed esce.

Accendendosi una sigaretta) Che cosa ha trovato?

MADRE

Che cosa ha trovato lei?

DOTTORESSA

Dei fatti che riguardano sua madre.

MADRE

Non era proprio quel che si dice una donna sana, non e' vero? Non posso naturalmente parlare della sua salute mentale, ma fisicamente..

DOTTORESSA

Perche', la conosceva?

MADRE

Prima della sua morte ri-scrivevamo.

DOTTORESSA   

Quanti anni aveva Agnese quando sua madre e' morta?

MADRE

Diciassette.

DOTTORESSA

Perche' e' stata mandata da lei?

MADRE

E' stata sua madre a chiedere„(di mandare Agnese da noi)

DOTTORESSA

Perche' non e' stata mandata dal parente più' prossimo?

MADRE

E' cosi' che e' stato fatto. La madre di Agnese era la mia sorella più' piccola. (Silenzio)

DOTTORESSA

Lei mi ha mentito.

MADRE

Su che cosa?

DOTTORESSA

Mi ha detto di non aver mai visto Agnese prima che mettesse piede nel convento.

MADRE

Ed e' vero. Ero parecchio più' anziana di mia sorella. Infatti, io ero già' sposata quando lei e' nata. Lei era la classica pecora nera. Era scappata via da casa quando era ancora piccola. Perdemmo le sue tracce. Quando mio marito mori' ed io entrai in convento, lei ricomindo' a scrivermi. Mi disse di Agnese, e mi chiese di prendermi cura di lei nel caso le fosse successo qualcosa.

DOTTORESSA

E il padre di Agnese?

MADRE

Da quanto mi disse mia sorella potrebbe essere stato chiunque, uno tra dodici. Temeva che Agnese avrebbe seguito le sue orme. Sicché' fece di rutto per evitare che ciò' potesse succedere.

DOTTORESSA    

Tenendola in casa invece di mandarla a scuola.     

MADRE

Si'.

DOTTORESSA

E ascoltando gli angeli.

MADRE

Beveva troppo. E questo l'ha uccisa.

DOTTORESSA

Ma lei lo sa quello che sua sorella ha fatto ad Agnese?

MADRE

Non credo che mL(interessi saperlo).

DOTTORESSA

La molestava. (Silenzio)

MADRE

Oh santo Iddio.

DOTTORESSA

Qui' vi e' molto di più' di quello che l'occhio possa vedere, non e' cosi'? Molti piccoli sporchi segreti. Tiri via le lenzuola e che cosa trovi? Una nipote.

MADRE

Non gliel'ho detto perche' non pensavo fosse importante.

DOTTORESSA

N00, e' che ciò' la rende doppiamente responsabile, chiaro? Avete lo stesso sangue, no?

MADRE

Se solo avessi saputo che Agnese stava soffrendo...

DOTTORESSA

Ma come poteva non saperlo?! Mio Dio, sapeva che non la mandava a scuola. Sapeva che era un'alcolizzata.

MADRE

L'ho saputo dopo ... il fatto

DOTTORESSA

Perche' non ha fatto nulla per fermarla?

MADRE

Non lo sapevo! E questa non e' una risposta vero? (Silenzio)

DOTTORESSA

Che cosa ha trovato nel diario?

MADRE

Agnese e' stata male la Domenica prima di avermi detto delle lenzuola. Se le ha bruciate allora, probabilmente si erano macchiate la notte del Sabato. Sfortunatamente, durante quella notte, e' deceduta una delle sorelle più' anziane. Per quanto io possa ricordare, non c'è' stato nessun ospite al convento. Io ero occupata in infermeria.

DOTTORESSA

Fu impartita l'Estrema Unzione, quella notte?

MADRE

Si', certamente.

DOTTORESSA

Quindi Padre Marshall doveva essere presente.

MADRE

Si', ma non penserà' mica ._. (che Padre Marshall abbia potuto fare una cosa simile).

DOTTORESSA

Qualcuno deve pur essere stato il responsabile di quel bambino. Se non e' stato Padre Marshall, chi altro potrebbe essere stato? (Silenzio)

Intanto, lo scopriremo molto presto. Ho avuto da Agnese il permesso di ipnotizzarla.

MADRE

Ed il mio di permesso?

DOTTORESSA

Non ritengo che lei abbia nulla da dire in proposito.      

MADRE

Sono la sua Madre Guardiana.

DOTTORESSA

Agnese ha ventun'anni; non ha bisogno di guardiani.

MADRE

Ma prima deve venire da me e chiedere il permesso.

DOTTORESSA

Questo sta a significare che lei glielo negherà?

MADRE

Non ho ancora deciso.

DOTTORESSA

Qui' é in gioco la salute di questa donna.

MADRE

La sua salute spirituale.

DOTTORESSA

Non mi frega un accidente di quello che lei chiama ._ (la sua salute spirituale).

MADRE

Lo so che non gliene importa.

DOTTORESSA

Dia il suo responso e facciamola finita, questo e' quello che lei sta cercando di dirmi. Ebbene, io non me la sento non ...(ancora).

MADRE

Quello che sto dicendo e' che vi e' una giovane donna semplice e meravigliosa...

DOTTORESSA

Una donna infelice.

MADRE

Ma con noi era felice. E potrebbe continuare ad esserlo se fosse lasciata in pace.

DOTTORESSA

Allora perche' per prima cosa lei ha chiamata la polizia? Perche' non ha gettato

il neonato nell'inceneratore per farla finita?     

MADRE       

Perche' ho dei principi morali, ecco perche'.

DOTTORESSA

Stronzate!

MADRE

Stronza sarà' lei!

DOTTORESSA

La Chiesa Cattolica non ha un pizzico di moralità', Madre.

MADRE

Chi ha detto qualcosa sulla Chiesa Cattolica?

DOTTORESSA

Lei ha appena detto ..(che...)

MADRE

Che diavolo ha a che fare la Chiesa Cattolica con lei?

DOTTORESSA

Nulla. Assolutamente nulla.

MADRE

Che cosa le abbiamo fatto di male?

DOTTORESSA

(Cornin dando a parlare) (Nulla).

MADRE

E non dica di no. Oh, so riconoscere un ex-Cattolico ad un chilometro di distanza. Che cosa abbiamo fatto? Bruciato qualche eretico? Vendute alcune indulgenze? Fatti accaduti quando la Chiesa era una struttura sovrana. Oggi lasciamo che queste cose le facciano i governi.

DOTTORESSA

Solo perche' non avete più' il potere che avevate una volta _.

MADRE

Ma io non sono interessata nella Cniesa in quanto potere, Dottoressa. La Chiesa mi interessa per la semplicità' e la pace. Mi rendo conto che al giorno d'oggi sono cose molto difficili da trovare in qualsiasi istituzione. Perciò' mi dica. Che cosà le abbiamo fatto? Quando aveva quindici anni lei voleva sbaciucchiarsi nei sedile posteriore di una macchina e non lo poteva fare perche' era peccato. Sicché' invece di domandarsi il perche' di questa piccola regola

DOTTORESSA

Non era per via del sesso. Vi erano molte cose, ma non il sesso. E' cominciato quando in prima elementare una mia compagna e' stata travolta da una camion mentre andava a scuola. La suora disse che era morta perche' non aveva detto le preghiere del mattino

MADRE

Cne donna stupida.

DOTTORESSA

Si', infatti.

MADRE

Questo e' tutto?

DOTTORESSA

Questo e' tutto?! Quanto basta. Era una bambina bellissima „. (e spiegare cosi' la sua morte...)

MADRE

Ma che cosa c'entra questo?

DOTTORESSA

Io non lo ero! Lei era quella bella, ed e' morta. Perche' non io? Neanch'io avevo detto le preghiere del mattino. Ed ero brutta. Non solamente scialba. Brutta! Ero grassa, avevo dei dentoni in fuori, orecchie fino a qui', e lentiggini su tutto il viso. Suor Maria Cleta mi chiamava: Signorina Iivingstone a pallini. (La DOTTORESSA ride di se stessa)

MADRE

Cosi' ha lasciato la Chiesa perche' aveva le lentiggini?

DOTTORESSA

No, perche' ... Si' ho lasciato la Chiesa perche' avevo le lentiggini. E indovini un po'?

MADRE

Cosa?

DOTTORESSA

{Sorrìdendo) questo e' anche il motivo perche' io detesto le suore.

(Si sante AGNESE cantare, poi continua il mormorio)

AGNESE

Sanctus, Sanctus, Sanctus,

Dominus Deus Sabaoth.

Pieni sunt coeli et terra gloria tua.

Rosanna in excelsis.

Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis.

DOTTORESSA

Perche' il canto di Agnese e' tanto importante per lei?

MADRE

Quando ero bambina avevo l'abitudine di parlare con il mio angelo custode. Oh, non le chiedo di credere che io sentivo delle voci forti e miracolose, ma proprio come i bambini hanno dei compagni di gioco invisibili, io facevo conversazione con gli angeli. Come la mamma di Agnese, lei dira', solo che io allora ero molto più' giovane, e che non sono la mamma di Agnese. Comunque, quando avevo sei anni smisi di ascoltare e il mio angelo smise di parlare. Ma proprio come un marinaio ricorda il mare, io ricordavo quella voce. Crebbi, mi innamorai, mi sposai e rimasi vedova, entrai in convento, poco dopo fui prescelta come Madre Superiora. Un giorno guardai dentro me stessa e non vidi altro che una sopravvissuta ad un matrimonio sbagliato, una madre di due figlie arrabbiate, ed una suora che non era certa di nulla. Neppure del Paradiso, Dottoressa Livingstone. Neppure di Dio. E allora una sera mentre camminavo in un campo vicino al muro di cinta del convento, sentii una voce e guardando in alto vidi una delle nostre nuove postulanti che cantava, in piedi davanti alla finestra. Era Agnese, ed era bellissima; e tutti i miei dubbi su Dio e su me stessa svanirono in quell'istante. Avevo riconosciuto la voce. {Silenzio)

Non me la porti via di nuovo, Dottoressa Livingstone.

A partire dai miei sei anni, tutti gli altri anni sono stati squallidi.

DOTTORESSA    

Mia sorella e' marta in un convento. Ed e' sua la voce che io sento.

(AGNESE smette di cantare. Silenzio) Le da' ancora fastìdio il mio fumo?

MADRE

No, e' solo che mi fa ricordare.

DOTTORESSA

Ne vuole una?

MADRE

Mi piacerebbe molto, ma... graziano.

DOTTORESSA

Una volta anni fa, quando cominciai ad aver paura, decisi di smettere. Non avevo idea di quante sigarette fumassi allora ma so che consumavo una scatola di fiammiferi al giorno. Cosi' escogitai un piano - peraltro ingenuo - di diminuire il numero dei fiammiferi. Prima mezza scatola, poi tre quarti di una scatola, fino a tre-quattro fiammiferi al giorno. Ascolti quello che successe. Non posso neppure mangiare senza una sigaretta fra le dita. Non posso andare a matrimoni o funerali, teatri, concerti. Talvolta posso andare avanti per quattordici ore con un unico fiammifero. Straordinario, non trova? Crede lei che i santi avrebbero fumato, se il tabacco fosse stato accessibile?

MADRE

Senza dubbia. Naturalmente non gli asceti, beh, magari San Tommaso ...

DOTTORESSA

Lunga, sottile, con filtro.

MADRE

Sant'Ignazio, penso, avrebbe fumato le Carnei eppoi avrebbe spento le cicche sotto le piante dei piedi. Naturalmente tutti gli Apostoli.

DOTTORESSA

Fatte a mano.

MADRE

Si', perfino Cristo avrebbe tirato una boccata in compagnia.

DOTTORESSA

Maria Maddalena, la tipica fumatrice di spinello.

MADRE

Santa Giovanna masticherebbe sigarette al mentolo.

DOTTORESSA

(Tirando una boccata) E, secondo lei, che cosa fumerebbero i santi di oggi?

MADRE

Oggigiorno i santi non esistono più'. Brave persone, si'. Ma di persone straordinariamente buone? Temo vi sia una carenza totale.

DOTTORESSA

Lei crede che siano mai esistite, queste persone straordinariamente buone?

MADRE

Si', io lo credo.

DOTTORESSA

Vorrebbe diventare una di loro?

MADRE

Diventare? Santi si nasce. Solo che oggi nessuno più' nasce santo. La nostra evoluzione e' andata troppo lontana. Siamo troppo complicati

DOTTORESSA

Ma si può' provare, non crede? Ad essere buoni?

MADRE

Si' certo, ma la bontà' c'entra pochissimo. Non tutti i santi erano buoni. Anzi, la maggior parte di loro era un po' pazza, ma i loro cuori erano con Dio, nelle Sue mani fin dalla nascita. "Meteore di nuvole in gloria". Niente più'. Siamo nati, viviamo, moriamo. Di quando in quando, qualcuno di noi può' sembrare ancora attaccato a Dio. Ma tagliamo quel cordone molto presto. Non vogliamo gente strana qui'. Siamo tutti, uomini e donne, solidi e pratici, con i piedi per terra, il conto in banca, l'innocenza calpestata sotto i piedi. Le nostre menti sezionate, i nostri corpi aperti, "Nessuna anima qui', che delusione". Volgiamo gli occhi al cielo, "Nessun Dio lassù', niente paradiso, niente inferno." Bene, stiamo meglio senza. Un malessere in meno. Non c'è' posto per i miracoli. Ma sapesse, mia cara, quanto mi mancano i miracoli.

DOTTORESSA

Crede davvero che i miracoli siano esistiti?

MADRE

Certo che lo credo. Credo cosi' fortemente nel miracolo dei pani e dei pesa di duemila anni fa quanto ne dubiterei oggi. Quello che abbiamo guadagnato in logica lo abbiamo perso in fede. Non abbiamo più' nessun tipo di ._ primitivo stupore. Il punto dove ci avviciniamo di più' a un miracolo e" a letto. E rinunciamo a tutto per questa. Comprese quelle particelle di luce che, con pochissime possibilità', posssano aggrapparsi alle nostre anime, e arrivare fino a Dio.

DOTTORESSA

Secondo lei i Santi avevano delle amanti?

MADRE

Certo che i Santi avevano delle amanti, ma allora la corda era una fune. Adesso e' un filo.

DOTTORESSA

Lei crede che Agnese sia ancora attaccata a Dio?

MADRE

Ascolti il suo canto.

DOTTORESSA

E ora di cominciare.

MADRE

Cominciare cosa?

DOTTORESSA

L'ipnotismo. E' ancora contraria?

MADRE

Se le dicessi di si', questo la fermerebbe?

 

DOTTORESSA

No.

MADRE

Potrei assistere?

DOTTORESSA

Si'. Certo.

MADRE

Allora cominciamo. (Nera)

INTERVALLO

 


ATTO II

Scena 1

AGNESE

(Cantando)

Baisez moi, ma douce amie, Par amour je vous en prie Non feray. Et pour quoi? Si je faisez la folie, Ma mere es serait morte Voila de quoi, voila de quoi.

DOTTORESSA

L'ipnosi duro' settimane, non minuti. Un'ora al giorno, intervallata tra un cleptomane e un esibizionista. Tra il pranzo e la cena. Tra Tom Brokaw e Walter Cronkite. Tra nottate insonni. Durante i weekend che non avevano mai fine. Ma i miei ricordi, oh, quelli arrivano troppo facilmente. Qualche volta non mi lasciano neanche finire una frase. Escono fuori galoppando, a meta' di un pensiero. Lo so, se solo finissi la mia riflessione, se ne ....(andrebbero via).

 


ATTO II

Scena 2

AGNESE

Sono spaventata!

DOTTORESSA

Non devi esserlo. Non posso farti dire o fare nulla che tu non voglia dire o fare. Siedi e rilassati. Adesso immagina che stai ascoltando un coro di Angeli. La loro musica e' cosi' meravigliosa e cosi' vera che la puoi toccare. Ti circonda come se tu fossi immersa in una vasca d'acqua molto calda e confortevole. L'acqua e1 cosi' calda che quasi non ti accorgi che c'e'. Tutti i muscoli del tuo corpo si sciolgono, l'acqua arriva fin sotto il mento. Ma devi ricordare che quest'acqua e' musica, ed anche se sei immersa, puoi sempre respirare liberamente e profondamente. Adesso l'acqua copre il tuo mento. La tua bocca, il tuo naso e i tuoi occhi. Chiudi gli occhi, Agnese. Ti ringrazio. Quando conto fino a tre, ti sveglierai. Mi senti?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Io chi sono?

AGNESE

La Dottoressa Livingstone.

DOTTORESSA

E perche' sono qui?

AGNESE

Per aiutarmi.

DOTTORESSA

Bene. Vorresti dirmi perche' tu sei qui'?

AGNESE

Perche' sono nei guai

DOTTORESSA

Quale genere di guai?

{Silenzio) Quale genere di guai, Agnese?

AGNESE

Sono spaventata.

DOTTORESSA

Di che cosa?

AGNESE

Di dirlo a lei.

DOTTORESSA

Ma non e' difficile. E' solo un bisbiglio. Dillo. Quale genere di guai, Agnese? (AGNESE si sforza, poi dice)

AGNESE

Ho avuto un bambino. (Silenzio)

DOTTORESSA

Come hai fatto ad avere un bambino?

AGNESE

E' venuto fuori da me.

DOTTORESSA

Lo sapevi che sarebbe venuto fuori?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Tu volevi che venisse fuori?

AGNESE

No.

DOTTORESSA

Perche'?

AGNESE

Perche' avevo paura.   

DOTTORESSA

Perche' avevi paura?

AGNESE

Perche' non ero degna.

DOTTORESSA

Di essere madre?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Perche'?

(AGNESE comincia a piangere sommessamente)

AGNESE

Posso aprire gli occhi adesso?

DOTTORESSA

Non ancora. Fra poco, ma non ancora. Sai dirmi come ha fatto il bambino ad entrare dentro di te?

AGNESE

E' cresciuto.

DOTTORESSA

Come ha fatto crescere? Lo sai?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Me lo vorresti dire?

AGNESE

No.

DOTTORESSA

Lo sapevi dall'inizio che stavi per avere un bambino?

 

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Come facevi a saperlo?

AGNESE

Lo sapevo e basta.

DOTTORESSA

Che cosa hai fatto al riguardo?

AGNESE

Ho bevuto un sacco di latte.

DOTTORESSSA

Perche'?

AGNESE

Perche' e' buono per i neonati

DOTTORESSA

Volevi che il neonato fosse sano?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Perche' allora non sei andata da un medico?

AGNESE

Nessuno mi avrebbe creduta.

DOTTORESSA

Che stavi per avere un bambino?

AGNESE

No, non quello.

DOTTORESSA

A che cosa non avrebbero creduto? {Silenzio)

Agnese, c'era qualcun altro che sapeva del bambino?

 

Si'.

DOTTORESSA

Chi?

AGNESE

Non voglio dirglielo.

DOTTORESSA

L'avevi detto tu a quest'altra persona oppure quest'altra persona l'aveva indovinato.

AGNESE

L'aveva indovinato.

DOTTORESSA

Una delle tue compagne-sorelle

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Si arrabbi era' se mi dici il suo nome?

AGNESE

Mi ha fatto promettere di non dirlo.

DOTTORESSA

D'accordo. Agnese, fra" un momento ti chiederò' di aprire gii occhi. Quando lo farai, vedrai la tua camera nel convento. E' la notte di circa quattro mesi fa quando eri molto malata. All'incirca le sei del pomeriggio.

AGNESE

Ho paura.

DOTTORESSA

Non devi. Sono qua io. D'accordo?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Adesso dimmi che cosa hai fatto questa sera prima di andare a Ietto.

Ho mangiato.

DOTTORESSA

Che cosa hai avuto per cena?

AGNESE

Pesce. Cavoletti di Bruxelles.

DOTTORESSA

Non ti piacciono i cavoletti di Bruxelles?

AGNESE

Li detesto.

DOTTORESSA

Che altro?

AGNESE

Un piccolo caffè'. Un po' di sorbetto per dessert Quello era squisito.

DOTTORESSA

Eppoi che cosa hai fatto?

AGNESE

Ci siamo alzate da tavola, abbiamo sparecchiato, e siamo andate in cappella per i vespri.

DOTTORESSA

Si'?

AGNESE

Io sono andata via prima perche' non mi sentivo molto bene.

DOTTORESSA

Cosa c'era che non andava?

AGNESE

Ero solo stanca. Ho bevuto il latte-, (e sono andata a letto).

DOTTORESSA

Chi ti ha dato il latte?

 

AGNESE

Suor Margherita, mi pare.

DOTTORESSA

Era Suor Margherita che sapeva del bambino? {Silenzio)

Benissimo. Agnese, andiamo nella tua camera. Pronta?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Voglio che tu apra gli occhi, e veda la tua camera come l'hai vista quella notte. Cne cosa vedi?

AGNESE

H mio letto.

DOTTORESSSA

Che altro c'e' nella stanza?

AGNESE

Una sedia.

DOTTORESSA

Dove si trova?

AGNESE

Qui'.

DOTTORESSA

Qualcos'altro?

AGNESE

Un crocefisso.

DOTTORESSA

Sopra il letto?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Nient'altro?

(Silenzio)

Agnese? Cne cosa vedi? Qualcosa di diverso? 

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Qualcosa che di solito non e' nella stanza?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Che cos'è' quello?

AGNESE

Un cestino per la carta straccia. (Silenzio)

DOTTORESSA

Tu sai chi l'ha messo li?

AGNESE

No.

DOTTORESSA

Perche' pensi che stia li?

AGNESE

Per me che sto male, per usarlo.

DOTTORESSA

Sei ammalata?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Che cosa ti sentì?

AGNESE

Un dolore allo stomaco. Mi sento come se avessi mangiato del vetro. {Si comprime lo stomaco in una contrazione)

DOTTORESSA

Cosa fai?            

AGNESE

Devo dare di stomaco.

( Ci prova) Non ci riesco.

{Una contrazione) E' vetro! Una delle sorelle mi ha dato da mangiare del vetro!

DOTTORESSA

Chi di loro?

AGNESE

Non lo so. Sono tutte gelose, ecco perche'.

DOTTORESSA

Gelose di chi?

AGNESE

Di me!

(Una contrazione) Oh mio Dio. Acqua. E' tutta acqua!

DOTTORESSA

Perche' non viene nessuno?

AGNESE

Non possono sentirmi.

DOTTORESSA

Perche' no?

AGNESE

Sono tutte ai vespri.

DOTTORESSA

Ce la fai ad arrivare da loro?

AGNESE

Non posso. Bisogna uscire dall'edificio. (Una contrazione)

Oh no, per favore. Per favore. Non voglio che questo succeda. Non lo voglio.

Dove ti trovi?

AGNESE

Sul letto.

(Una contrazione) Oh Dio. Oh mio Dio.

{Rapida presa di respiro)

DOTTORESSA

Che cos'è?

AGNESE

Allontanati da me.

DOTTORESSA

Chi?

AGNESE

Vattene! Non ti voglio qui'!

DOTTORESSA

Ce' qualcuno nella stanza insieme a te? Agnese?

AGNESE

Non mi toccare! Non mi toccare! Per favore! Per favore non mi toccare! (Una contrazione)

No, non voglio avere il bambino adesso. Non lo voglio! Perche' mi fai fare questo?!

(Una contrazione Comincia a urlare).

DOTTORESSA

D'accordo, Agnese. Nessuno ti farà' del male.

AGNESE

Vuoi fare del male al mio bambino! Vuoi prendermi il mio bambino! (Una contrazione)

MADRE

La faccia smettere, si farà' del male.

DOTTORESSA

No, la lasci ancora fare... (per un momento).

 

MADRE

{Precipitandosi verso AGNESE) Non voglio più' continuare con questo...

DOTTORESSA

No!

{Come la MADRE la tocca, AGNESE urla,, colpendo la MADRE e la spinge via)

AGNESE

Stai cercando di prendere il mio bambino! Stai cercando di prendere il mio bambino!

{Urla e contrazione) Stai dentro! Ti prego rimani dentro!

{Diverse contrazioni finali violente)

MADRE

La fermi! L'aiuti!

AGNESE

TROIA Non e' colpa mia, Mammina. PUTTANA! E uno sbaglio, Mammina. BUGIARDA!!!

DOTTORESSA

D'accordo, Agnese. Uno, due, tre.

{AGNESE si rilassa) Sono io. La Dottoressa Iivingstone. Va rutto bene. Grazie. Ti ringrazio.

{A questo punto della sera, di quella sera, la DOTTORESSA non accende

più'altre sigarette Come ti senti?

AGNESE

Spaventata.

DOTTORESSA

E già' dura abbastanza, passarci una prima volta, vero?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Ti ricordi di quello che e' appena successo?

AGNESE

DOTTORESSA

Bene. Pensi di stare sufficientemente bene da potere stare in piedi?

AGNESE

Si'.

{Si alza)

DOTTORESSA

Ecco la'.

(AGNESE abbraccia la DOTTORESSA Lascia l'Ufficio e va a sedersi nella sala d'aspetto. Comincia a cantare)

AGNESE

Ave Maria,

Gratia piena,

Dominus tecum.

Benedicta tu in mulieribus,

Et benedictus fructus ventris rui, Jesu.

MADRE

Adesso si sarà' fatta un'opinione sulla ragazza, non e' vero?

DOTTORESSA

E' una giovane donna molto disturbata, ma...(sento che c'è' ancora dell'altro).

MADRE

Il suo compito e' concluso.

DOTTORESSA

Per quanto riguarda il tribunale, si', ma personalmente...

MADRE

Personalmente?! Non credo che le sia stato richiesto di essere coinvolta a livello personale.

DOTTORESSA

Ma lo sono.

MADRE

Ed io le sto chiedendo di levarsi dai piedi! Se vogliamo assumere uno psichiatra per Agnese, ce lo troviamo da noi, grazie.

 

DOTTORESSA  

Qualcuno che le faccia le domande che lei desidera.

MADRE

Qualcuno che si avvicini a questa faccenda con obiettività' e con rispetto!

DOTTORESSA

Per lei?!

MADRE

Per Agnese.

DOTTORESSA

Lei crede ancora che sia una santa?

MADRE

Non ho mai detto che lo fosse.

DOTTORESSA

Pero' crede ancora che le interferenze distruggeranno quella sorta di...(aura particolare che emana da lei?)

MADRE

E' una persona eccezionale, Dottoressa.

DOTTORESSA

Allora me lo provi! Canta: e' forse l'unica? Ha le allucinazioni, digiuna e sanguina spontaneamente. E questo dovrebbe convincermi che e' intaccabile? Io voglio un miracolo! Niente di meno. Solo allora la lascerò' stare. (Silenzio)

MADRE

Il padre.

DOTTORESSA

Chi e' lui?

MADRE

Perche' dovrebbe essere stato qualcuno?

DOTTORESSA

(Ridendo)

Lei e' pazza come il resto della sua famiglia.

MADRE

Non so se e' vero, io penso solo che potrebbe essère stato possibile.

DOTTORESSA

Come?

MADRE

Non... lo so.

DOTTORESSA

Lei crede che una grande colomba bianca sia volata dentro dalla sua finestra?

MADRE

No davvero, non posso crederci.

DOTTORESSA

Andiamo, sarebbe un tantino allarmante, non crede? Il secondo Messia bloccato da una suora isterica.

MADRE

Dottoressa Livingstone, questo non e' il Secondo Messia. Non mi fraintenda.

DOTTORESSA

Ma se ha appena detto che non esiste alcun padre

MADRE

Se ciò' e' vero...e intendo se altro non sarebbe che un evento scientifico leggermente miracoloso.

DOTTORESSA

Niente di più'? Oh, andiamo Madre, non penserà1 che io creda che le cose si siano svolte cosi" facilmente.

MADRE

Lei può1 credere a quello che vuole. Io le ho solo detto perche' lei ha chiesto un miracolo.

DOTTORESSA

Come può' essere successo?!

MADRE

Giel'ho detto...(non lo so!)

DOTTORESSA

quello che e' successo e' un miracolo della scienza, deve pur esserci una spiegazione razionale.

MADRE

Un miracolo e' un evento senza spiegazioni. Ecco perche' persone come lei n riescono a credere, perche' lei esige una spiegazione, e quando non la riceve, ora se ne inventa una.

DOTTORESSA

a questa e' pura follia.

MADRE

i mente e' una cosa straordinaria, Dottoressa Livingstone. Lei lo sa bene, tanto quanto lo so io. La gente piega i cucchiai e ferma gli orologi. Gli arceri che praticano lo Zen fendono le frecce, una dietro l'altra, al centro del bersaglio. Non ubiamo ancora iniziato ad esplorare le possibilità' della mente. Se Agnese e' in grado di provocarsi un buco nella mano senza il beneficio di un chiodo, perche' allora non un bambino nel suo ventre?

DOTTORESSA

Partenogenesi isterico, e' questo quello che lei intende?

MADRE

Parteno....genesi?

DOTTORESSA

La capacita' femminile nelle forme di vita primordiali di riprodursi da sola.

MADRE

Non pretendo di ....capirne l'aspetto biologico.

DOTTORESSA

Se possono farlo le rane, non vedo allora perche' non potrebbe farlo anche A.gnese.

MADRE

Non e' di questo di cui sto parlando.

DOTTORESSA

E allora di che cosa ...(sta parlando?)

MADRE

Duemila anni fa, un uomo e' nato senza un padre. Ora nessuna persona intelligente accetta questo fatto senza porsi la domanda, ma pochi di noi sono felici di non domandarsi più' il perche'. Vogliamo risposte, si', ciò' e' nella natura della scienza, ma ascolti le risposte che ci siamo dati. Un angelo e' venuto alla donna in un raggio di luce, una bianca colomba e' venuta a trovarla durante la notte. Partenogenesi isterica. Se queste sono le risposte, le risposte sono follia. Se queste sono le risposte, non c'e' da meravigliarsi che persone come lei non credono nei miracoli.

DOTTORESSA

L'immacolata concezione era una bugia raccontata ad un marito cornuto da una moglie spaventata.

MADRE

E questa sarebbe una spiegazione plausibile. Questo e' quello che lei sta cercando, .vero? La plausibilità'. Ma io credo che e' anche la natura stessa della scienza ruella che ci stupisce, e che possiamo solo meravigliarci se siamo disposti a porci delle domande senza cercare le risposte.

DOTTORESSA

Questo e' impossibile.

MADRE

No non lo e'! Non se non possono esservi risposte.

DOTTORESSA

Ma le risposte possono essere trovate!

MADRE

No che non possono. Non in questo caso. Non c'era nessun uomo al convento quella notte, e non c'era nessuna possibilità' per alcun uomo di entrare ed uscire.

DOTTORESSA

Allora secondo lei e' stato Dio.

MADRE

No! Sarebbe come dire che e' stato Padre Marshall a farlo. Sto dicendo che Dio lo -ha permesso.

DOTTORESSA

Ma com'è' successo?

MADRE

E successo! Quanto bastai

DOTTORESSA

Non per me.

MADRE

Lei Dottoressa non troverà' mai la risposta a rutto. Uno più' uno fa due, si', ma ciò' porta a quattro eppoi a otto e cosi' via fino all'infinito. Fi prodigio della scienza non e' nelle risposte che fornisce ma sulle domande che solleva. Per ogni miracolo di cui alla fine viene trovata una spiegazione, ve ne sono altri diecimila che giungono in essere.

DOTTORESSA

Credevo che lei non credesse nei miracoli di oggigiorno.

MADRE

Ma io voglio credere. Voglio avere l'opportunità' di credere. Voglio avere la scelta di credere.

DOTTORESSA

Tutto quello che Agnese ha fatto trova la sua spiegazione nella psichiatria moderna. E' un'isterica. Da bambina ha subito delle molestie. Non ha avuto padre, e sua madre era un'alcolista. E' stata chiusa in casa fino all'età' di diciassette anni e in convento fino a ventuno. Uno-due-tre, e' chiarissimo.

MADRE

E' questo che lei crede, la stimma delle sue parti psicologiche? {Silenzio}

Lei sta perdendo il sonno, pensando ad Agnese tutto il tempo, decisa a salvarla. Perche? Questa e' una domanda, non occorre risposta. Non sto accusando, sto solo ammettendo. I sintomi sono molto conosciuti. Jo lo so. Sono un'esperta. Lei ed io siamo uguali, in questo. (Silenzio)

DOTTORESSA

Sarebbe a dire che lei crede che Dio le abbia permesso...

MADRE

E' possibile.

DOTTORESSA

E' possibile che le abbia permesso di avere un bambino-.

MADRE

Non divino.

DOTTORESSA   

Non divino, solo un bambino, senza l'intervento dell'uomo.

MADRE

Si', e questo e' quello a cui vorrei credere.

DOTTORESSA

Senza prove?

MADRE

Decisamente senza prove. Non vi e' nessuna prova infallibile per la verginità', olamente un'assenza di prove contrarie.

DOTTORESSA

Allora come spiega le lenzuola insanguinate la notte del concepimento?

MADRE

Non posso spiegare.

DOTTORESSA

E perche' e' morto il neonato?

MADRE

io non lo....so.

DOTTORESSA

Crede che Dio abbia commesso un errore e ha cercato di correggerlo?

MADRE

Ma che dice...non dica assurdità'.

DOTTORESSA

Oppure tutto questo e' salo una presa in giro, una simulazione, per portarmi fuori strada?

MADRE

Perche' dovrei volere una cosa del genere?

DOTTORESSA

Perche' e' di un delitto di cui stiamo discutendo.

MADRE

Delitto?

 

DOTTORESSA

Lei crede che Agnese sia vergine, bene anch'io credo che sia innocente. Come lei, non ho le prove. Ma sto cercando, e se c'è' qualcosa, io lo troverò'.

MADRE

Non cerchi di trasformare tutto questo in una specie di giallo misterioso, Dottoressa Livingstone.

DOTTORESSA

Non le interessa quello che Agnese ci ha appena raccontato? Circa quell'altra persona nella camera?

MADRE

Mi preoccupa la sua ...salute e la sua salvezza.

DOTTORESSA

Chi era quell'altra persona, Madre Miriam? Era lei?

MADRE

Se lei si ostina a credere che questo e' un omicidio, allora lei deve rivolgersi al Procuratore Distrettuale, non a me. E decisamente non ad Agnese. (La NADKE si gira per andare via)

DOTTORESSA

Dove sta andando?

MADRE

Alla procura. Perche' questo caso le venga tolto.

DOTTORESSA

Perche'? Sto arrivando troppo vicino...(alla verità').

MADRE

Dottoressa, io prego perche'…

DOTTORESSA

Agnese e' innocente, vero?

MADRE

(sovrapponendosi) ..Un giorno forse lei capirà' la mia posizione.

DOTTORESSA

non lo e'

MADRE

La saluto, Dottoressa. E in quanto a quel miracolo che lei voleva, e' avvenuto. E' un miracolo molto piccolo, e lei se ne accorgerà' quanto prima. (La NADRE esca. Entra AGNESE}

DOTTORESSA

(Rapidamente e in segreto) Agnese, ascolta. Mi devi aiutare. Madre Miriam ti ha mai maltrattata per qualche motivo?

AGNESE

No.

DOTTORESSA

O ti ha spaventata?

ANGESE

Perche' mi fa queste domande?

DOTTORESSA

Perche' ho motivo di credere che._(abbia qualcosa a che vedere con...)

MADRE (Fuori scena)

Suor Agnese!

ANGESE

Arrivo, Madre!

DOTTORESSA

Agnese, chi...(era nella stanza insieme a te?)

AGNESE

Non la vedrò' più', non e' vero?

DOTTORESSA

Si', mi vedrai. Lo prometto. Agnese, chi era nella stanza insieme a te?

AGNESE

C'era mia madre.

 

MADRE (Fuori scena),

Agnese!

AGNESE

Addio,

{Agnese va vìa)

 


ATTO II

Scena 3

DOTTORESSA

Quella notte avevo sognato che ero una levatrice di una piccola clinica privata di una terra lontana. Ero vestita di bianco e la camera in cui mi trovavo era cianca, e c'era una finestra aperta ed io potevo vedere tutto intorno montagne di neve. Sotto a me su un tavolo era distesa una donna pronta per un cesareo. Incomincio a urlare ed io sapevo che dovevo sbrigarmi a tagliare per tirare fuori il bambino il più' presto possibile. Feci scivolare un coltello nel suo ventre, e vi affondai i miei polsi. Improvvisamente sentii una manina acchiappare un mio dito e cominciare a tirare, e le mani della donna premevano in giù' la mia testa, e la piccola creatura che era dentro mi tirava a lei, fino ai gomiti, alle spalle, al mento, ma quando aprii la bacca per urlare — mi svegliai, e vidi le lenzuola sporche. Di sangue. Del mio sangue. II mio ciclo mestruale piuttosto sporadico, che era completamente cessata circa tre anni prima, durante quella notte, ricomincio’.

(Silenzio)

Che cosa avrei fatto con un bambino? Nulla. Nulla. (Silenzio)

Il giorno dopo mi rivolsi alla corte mi fu concesso il permesso di occuparmi nuovamente di Agnese. Vedete, io ero cosi' sicura di essere nel giusto. In quanto .medico, forse, avrei dovuto essere più' sicura, ma come persona...

(Comincia a battersi il petto con i pugni) Non sono fatta di granito. Sono fatta di carne e sangue...e di cuore...e di anima..

( Contìnua a battersi il petto in silenzio per alcuni secondi poi si ferma) Questo e' quanto. Il pensiero non compiuto. L'ultima  bobina.  Nessuna alternativa in vista.


ATTO II

Scena 4

MADRE

Allora, lei ha vinto, non e' cosi?

DOTTORESSA

Neanche per sogno, non ancora.

MADRE

Ha deciso di prenderla ....(da parte.)

DOTTORESSA

Ho deciso di ipnotizzarla di nuovo.

MADRE

Non ne ha avuto abbastanza?

DOTTORESSA

E a lei voglio porre qualche domanda che non ero riuscita a farle prima...

MADRE

Sono tutta orecchi.

DOTTORESSA

..perche1 lei molto abilmente le aveva schivate, le mie domande.

MADRE

Mio Die, ma lei e' vendicativa.

DOTTORESSA

Lei mi sta nascondendo qualcosa ed io voglio sapere la verità'.

MADRE

Allora chieda.

DOTTORESSA

Agnese le ha mai detto nulla sul fatto che non si sentiva bene, mentre era incinta?

MADRE

Si', me lo ha detto.

DOTTORESSA  

Allora perche' non l'ha mandata da un dottore?

MADRE

Non ci sarebbe ancata.

DOTTORESSA

Non ci sarebbe andata?

MADRE

No, aveva paura.

DOTTORESSA

Di che? Che il medico avrebbe scoperto qualcosa? E' questo quello che le ha detto? 0 e' una sua supposizione?

MADRE

Se lei intende continuare a perseguitarmi....(io interrompo immediatamente questa conversazione).

DOTTORESSA

Io non la sto perseguitando. Le sto solo facendo una domanda.

MADRE

Sono una suora, e lei odia.~..(le suore).

DOTTORESSA

Lo sapeva che era incinta?

(Silenzio. La MADRE cerca disperatamente di trattenersi e nascondere le lacrime. Poi parla)

MADRE

Si'.

DOTTORESSA

E lei non l'ha mandata da un medico?

MADRE

Era troppo tardi.

DOTTORESSA

Che cosa intende?

MADRE

Non l'ho capito fintanto...

(Silenzio. La .MADRE fa di tutto per controllarsi)

DOTTORESSA

Fintanto? Non metta su quelle lacrime per me, Madre Miriam. Fintanto che?

MADRE

Fintanto che era troppo tardi.

DOTTORESSA

Per che cosa? Per abortire?

MADRE

Non sia ridicola.

DOTTORESSA

Troppo tardi per che cosa?

MADRE

Non lo so, troppo tardi per fermarlo!

DOTTORESSA

Il neonato?!

MADRE

Lo scandalo! Era troppo tardi per fermarlo ma io dovevo tentare. Dovevo tenerlo sopito. Le avevo fatto promettere di non dirlo a nessuno. Avevo bisogno di tempo per riflettere.

DOTTORESSSA

E non lo ha avuto, vero?

MADRE

No! Quella notte quando stette male, Io mi accorsi...

DOTTORESSA

Che il tempo era scaduto?

MADRE

Si'.

DOTTORESSA

Cosi' si reco' nella sua camera per aiutarla a partorire.

MADRE

Lei non voleva essere aiutata.  

DOTTORESSA

Ma lei Madre non voleva che il bambino fosse fuori dai piedi il più' presto possibile.

MADRE

Questa e' una bugia.

DOTTORESSA

Lei ha nascosto il cestino per la carta nella camera.

MADRE

Non l'ho nascosta! L'ho messo li' per il sangue e per le lenzuola sporche..

DOTTORESSA

E per il neonato.

MADRE

No!

DOTTORESSA

Lei ha annodato il cordone ombelicale intoma al collo del neonato.

MADRE

Volevo semplicemente che partorisse quando non c'era nessuno in giro. Avrei portato il bambino in un ospedale e lo avrei lasciato li'. Ma c'era tanto di quel sangue, che mi sono fatta prendere dal panico.

DOTTORESSA

Prima o dopo aver uccisa il bambino?

MADRE

L'ho lasciato con lei! Sono andata a chiedere aiuto!

DOTTORESSA

Dubito che Agnese dira' le stesse cose che sta dicendo lei.

MADRE

Allora vorrà' dire che e' una maledetta bugiarda!

(La MADRE si capre il viso con le mani. Si sente AGNESE cantare)

AGNESE

Agnus Dei           \.

qui tollis peccata mundi miserere nobis. Agnus Dei,

qui tollis peccata mundi, miserere nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.

MADRE

Va bene. Facciamola finita una volta per tutte.

(La MADRE esce. Prende delicatamente tra le mani il viso di AGNESE Rimasta sola, la DOTTORESSA passeggia avanti e indietro, poi si ferma. Arriva AGNESE, seguita dalla MADRE)

DOTTORESSA

Salve, Agnese.

AGNESE

Salve.

DOTTORESSA

Ho ancora qualche altra domanda che vorrei farti, sei d'accordo?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSSA

E vorrei ipnotizzarti di nuovo, sei d'accordo anche su questo?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Bene. Siediti. Rilassati. Entrerai di nuovo nella vasca piena d'acqua. Solo che questa volta, voglio che tu immagini che vi siano dei buchi sul tuo corpo, e l'acqua calda defluisce in questi buchi, dietro i tuoi occhi, calda, cosi' calda, cosi' pulita, come una preghiera, le tue palpebre sono cosi' pesanti, cosi'._ sonnolenti. Chiudi gli occhi. Quando conterò' fino a tre, tu ti sveglierai Agnese, riesci a sentirmi?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Chi sono io?

AGNESE

La Dottoressa Livingstone.

DOTTORESSA

E chi e' qui con me?

AGNESE

Madre Miriam Ruth.

DOTTORESSA

Bene. Adesso Agnese, ti faro' alcune domande, e vorrei che tenessi gli occhi chiusi. D'accordo?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Vorrei che ti ricordassi, se ci riesci, di una notte di circa un anno fa, un Sabato notte, quando una delle sorelle del convento mori'.

MADRE

Suor Paola.

DOTTORESSA

La notte in cui Suor Paola mori'. Ti ricordi?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Che cosa e' accaduto?

AGNESE

Volevo bene a Suor Paola

DOTTORESSA

Agnese, che cosa e' successo quella notte?

AGNESE

Lei mi mando' a letto presto.

 

DOTTORESSA

Chi ti mando' a letto presto?

AGNESE

Madre Miriam.

DOTTORESSA

Andasti a letto?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Immagina di essere nella tua camera, Agnese. Dicci quello che e' successo.

AGNESE

Mi sono svegliata.

DOTTORESSA

Che ore sono? 

AGNESE

Non lo so. E' ancora buio.

DOTTORESSA

Vedi nulla?

AGNESE

Non subito. Ma....

DOTTORESSA

Che?

AGNESE

Ce' qualcuna nella stanza.

DOTTORESSA

Sei spaventata?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Che cosa fai?   

(Silenzio)

Agnese?             

AGNESE

Chi e?

(Silenzio)

Chi c’è' li?

(Silenzio)

Sei tu?

(Silenzio)

Ma io ho paura.

(Silenzio)

Si'.

(Silenzio)

Sì', certo.

(Silenzio)

Perche' io?

(Silenzio)

Aspetta. Voglio vederti!

(Annaspa e apre gli occhi)

DOTTORESSA

Che cosa vedi?

AGNESE

Un fiore. Bianco di cera. Una goccia d'acqua penetra nei petali, scorre nelle vene, "una minuscola aureola. Milioni di aureole, si separano e si dividono, le scie

sono stelle, stelle cadenti, che cadono dentro l'iride dell'occhio di Dio. Oh mio

Dio, egli mi vede. Oh, e' cosi' meraviglioso, cosi' blu , giallo, foglie verdi, 'marrone sangue, no, rosso, il Suo Sangue, mio Dio, mio Dio, sto sanguinando, STO SANGUINANDO!

(Le palme delle sue mani sanguinano)

MADRE

Oh mio Do.

AGNESE

Devo lavare via questo sangue, e' sulle mani, sulle gambe, mio Dio, e" sulle lenzuola, aiutatemi a pulire le lenzuola, aiutatemi, aiutatemi, non vuole venire via, il sangue non vuole venire via!

MADRE

{Afferrandola) 

Agnese...

AGNESE

Lasciami andare!

MADRE

Agnese, per favore...

AGNESE

Tu hai voluto che questo succedesse, non e' vero?! Hai pregato perche' questo succedesse, non e' vero?!

MADRE

No, non e' vero.

AGNESE

Vai via da me! Non la voglio vedere più'! Vorrei che fosse morta!

DOTTORESSA

Agnese...

AGNESE

Vorrei che foste tutti morti!

DOTTORESSA

...noi non abbiamo avuto nulla a che fare con quell'uomo nella tua stanza.

AGNESE

Lasciatemi sola!

DOTTORESSA

Lo capisci? Lui ti ha fatto una cosa molto brutta.

AGNESE

Non mi toccare!

DOTTORESSA

Ti ha spaventata, e ti ha fatto del male.

AGNESE

Non mi toccare!

 

Non e' colpa tua...

AGNESE

Mammina!

DOTTORESSA

E' colpa di lui.

AGNESE

Colpa di mammina!

DOTTORESSA

Dicci chi e' in modo che possiamo trovarlo..

AGNESE

(Rivolta alla Madre)

E' colpa tua!

DOTTORESSA

...e impedirgli che faccia del male ad altre donne.

AGNESE

(Rivolta alla Madre) E' tutta colpa tua!

DOTTORESSA

Agnese, dimmi chi e' che hai visto nella stanza?!

AGNESE

Lo odio.

DOTTORESSA

Certo che lo odi. Chi era?

AGNESE

Lo odio per quello che mi ha fatto.

DOTTORESSA

Si'.

AGNESE

Per quello che mi ha fatto passare.

 

DOTTORESAA

Chi?

AGNESE

Lo odio!

DOTTORESSA

Chi ti ha fatto tutto questo?

AGNESE

Dio! Dio mi ha fatto questo! E' stato Dio! E adesso brucerà' all'inferno perche' Lo odio!

DOTTORESSA

Agnese, tu non brucerai all'inferno. E' normale che tu lo abbia in odio.

MADRE

Adesso basta per oggi, la svegli.

DOTTORESSA

Non ancora.

MADRE

E' stanca e non sta bene, ed iola porto a casa.

DOTTORESSA

Ormai non le appartiene più'.

MADRE

Lei appartiene a Dio.

DOTTORESSA

Lei appartiene a me. e qui' rimane!

MADRE

Lei non puo'...(tenerla qui.)

DOTTORESSA

Agnese, che e' successo al bambino?

MADRE

Non può' ricordare!

 

DOTTORESSA

Si' che può'! Agnese...

MADRE

Non ricorda!

DOTTORESSA

(Afferrando Agnese) ...che e! successo al bambino?!

AGNESE

Loro l'hanno buttato via.

DOTTORESSA

No, voglio dire dopo la nascita.

AGNESE

Era morto.

MADRE

Non le faccia cosi'!

DOTTORESSA

Era vivo, vero?

AGNESE

Non ricordo.

MADRE

Per favore!

DOTTORESSA

Era vivo, non e' vero?

MADRE

La prego, non mi faccia questa!

DOTTORESSA

Non e' vero?

AGNESE

SIMM

(Silenzio)

 

DOTTORESSA

Che cosa e'accaduto?

AGNESE

Non voglia ricordare.

DOTTORESSA

Ma ti ricordi, non e' vero?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Cera Madre Miriam con te, non e' cosi?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

Ha preso il bambino tra le sue braccia...

DOTTORESSA

Si'.

DOTTORESSA

Hai visto tutto, vero?

AGNESE

Si'.

DOTTORESSA

EppoL.che cosa ha fatto?

{Silenzio) Agnese, che cosa ha fatto?

AGNESE

{Semplicemente e pacatamente Mi ha lasciata da sola con quella piccola...cosa. L'ho guardata e ho pensato: ci deve essere un errore. Ma l'errore e' mio, non di mammina. Un errore di Dio. Ho pensato: io posso salvarla Posso restituirla a Dio.

(Silenzio)

DOTTORESSA

Eppoi che cosa hai fatto?

L'ho messa a dormire.

BOTTORESSA

Come?

AGNESE

Le ho legato il cordone intomo al collo, l'ho avvoltolata nelle lenzuola insanguinate, e l'ho stipata nel cestino della carta.

MADRE

No.

(La MADRE si volta dall'altra parte. Silenzio) DOTTORESSA

Uno. Due. Tre.

(AGNESE lentamente si alza e si allontana, canticchiando dolcemente a se stessa "Charlie's Neat")

Madre?

(Silenzio) Madre, per favore...

(MADRE MIRIAM si volta di fronte alla DOTTORESSA)

MADRE

Lei aveva ragione. Agnese ha ricordato. E dire che per tutto questo tempo ho creduto che fosse una inconsapevole innocente. Grazie, Dottoressa Livingstone. Abbiamo bisogno di persone come lei per distruggere tutte quelle bugie alle quali gente ignorante come me finge di credere.

DOTTORESSA

Madre...

MADRE

Ma non le perdonerò' mai per quello che lei ha sottratto. (Silenzio)

Sarebbe dovuta morire lei. Non sua sorella. Ma lei.

AGNESE

(Parlando ad un amico invisibile) Perche' piangi?

(La DOTTORESSA e MADRE MIRIAM si voltano verso di lei) (Silenzio)

 Ma io credo. Veramente.

(Silenzio)

Per favore, non lasciarmi anche tu. Oh no. Oh mio Dio, o dolce Signora, non mi lasciare. Per piacére, ti scongiuro non lasciarmi. Saro' buona. Non sarò' più" la tua cattiva bambina.

(Vede qualcun altro) No, mammina. Non voglie andare con te. Smettila di tirarmi. Le tue mani sono calde. Non mi toccare cosi'l Oh mio Signore, Mammina, non mi bruciare! NON MI BRUCIARE

(Silenzio)

(Si rivolge a MADRE MIRIAM e alla DOTTORESSA e allunga le mani come la statua della Signora, mostrando le palme sanguinanti. Sorrìde e parla semplicemente e normalmente)

Sono stata in piedi davanti alla finestra ogni notte per una settimana. Ed una notte ho sentito la voce più' meravigliosa che si possa immaginare. Proveniva dal centro di un campo di grano dietro la mia stanza, e quando ho guardato ho visto la luna che splendeva su di Lui. Ed alla settima notte Egli e! venuto nella mia camera e ha spiegato le sue ali e si e' adagiato sopra di me. E per tutto il tempo Egli ha cantato.

(Sorridendo e piangendo, AGNESE canta) "Chariie e' grazioso e Charlie e' dolce, E Charlie e' un dandy, Ogni volta che va in citta', Porta qualche caramella alla sua ragazza. Di la' dal fiume e attraverso gli alberi, Di la' dal fiume da Charlie, Di la' dal fiume e attraverso gli alberi, Per cuocere una torta per Charlie.

(MADRE MIRIAM comincia a condurre via AGNESE) "Charlie e' grazioso e Charlie e' dolce, E Charlie e' un dandy, Ogni volta che va in citta', Porta qualche caramella alla sua ragazza. Oh, porta qualche caramella alla sua ragazza."


ATTO II

Scena 5

DOTTORESSA

Non conosco la verità' che c'e! dietro quella canzone. Si', forse era una canzone della seduzione, e l'uomo.-lavorava la terra. O forse la canzone era semplicemente il ricordo di una ninna nanna di tanti anni prima. E il padre del bambino era...speranza, e amore, e desiderio, ed una credenza nei miracoli.

Non le ho mai più' riviste. Il giorno seguente ho rinunciato al case. Madre Miriam ha consegnato Agnese alla merce' della corte, che l'ha mandata in un ospedale...dove ha cessato di cantare...e di mangiare...e dove e' morta.

Perche? Perche' un bambino e' stato molestato, ed un neonato ucciso, ed una mente e1 andata distrutta? Non e' stato un caso che non più' di tre ore fa questa psichiatra dubbiosa, mestruata ed ex fumatrice abbia preso la comunione. Perche'?

Non so più' in che cosa credo. Ma voglio credere che lei era ...benedetta. E la rimpiango veramente. E spero che abbia lasciato qualcosa, una piccola parte di se stessa, a me. Questo sarebbe già' un miracolo.

(Silenzio) Non lo sarebbe, un miracolo?

FINE