Ago cottone e cunfietti

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         AGO COTTONE E CUNFIETTI

di Barra Eduardo

     

                                                                      

ATTORI IN ORDINE DI APPARIZIONE:                         

                           

RAFFAELE                                                   7 u

UBALDO                                                       7  d

DON GAETANO

MARGHERITA

ALFREDO

CONCETTA

SAVERIO

ROSSELLA

RICCARDINO

MARCHESA

MAFALDA      

ROSALIA

LUDOVICO

CARMELA

                                    


1° ATTO

                                                       

comune centro scena, camera a sx. Vari appendiabiti, qualche sedia , tavolo da stiro con relativo ferro, pezzi di stoffa sparsi un po’ ovunque, busto per sartoria, contenitori di cotone ecc.                                        

                   1° SCENA ( Ubaldo, Raffaele e capo sarto )     

                           

RAFFAELE- ( entra in scena accende le luci controlla il libro delle consegne )

       Preparare il vestito del sig. De Lucia, completo giacca e pantalone grigio, verranno a ritirarlo in mattinata. Vestito grigio, e addò la miso Ubaldo, a che ora arriva stu nzallanuto do collega mio, sono già le 8,30 e ancora non si vede, a eccolo qua ( prende il vestito ) , ma è stirato na schifezza, è sempre la stessa storia su questo atelier, però pagano bene ed è un lavoro che mi piace ( posiziona il pantalone sul ferro da stiro per eseguire ) e poi a 40 anni addò vai chiù ed inoltre caro il mio Raffaele non sputare mai nel piatto dove mangi, certo potesse essere meglio se avessi un collega un po’ meno stupido, stupido mò, io ricesso soprattutto strano e abbunato , però è un bravo ragazzo. ( sente dei rumori esterno scena ) obbi loco sta venendo si riconosce dé nciampecate che piglia d’ altra parte uno nu poco strano mica cammina normale, cammina cadenne

UBALDO- ( entra urtando contro una sedia e litiga con essa ) ma chi t’ ha miso cà, stiv’ a posta pè me fa cadè, ma io songo ommo e tu sedia,io ho il cervello e tu si na capa e lignammo, per cui non mi farai arrabbiare a primma matina, perché io ti sposto e nun cado, che dici adesso? Che c’ è, non mi rispondi

RAFFAELE- ( nel vedere la scena tra se )  nu poco, assai strano, Ubà, ma stai parlando cu na seggia e aspietti pure cà te risponde.

UBALDO- e sta capa e lignammo se mette annanzo pè me fa cadè, io che devo fare me l’ aggio tenè, m’ aggia sta zitto

RAFFAELE- ( ironizzando ) no, no, e che si scemo, vuoi vedere che adesso noi essere viventi appartenenti alla razza umana e cioè razza intelligente cò cervello ncapa cediamo al volere de cape e lignammo comma nà seggia

UBALDO- e per questo io mi sono opposto al suo volere e me fa cadè per dimostrare a questo oggetto chi comanda, Rafè io c’ è l’ aggia fa capì, altrimenti gli oggetti prima o poi prendono potere su di noi, non vedi oggi chi comanda negli uffici? I computer, e chi comanda per strada? I telefonini, a casa chi comanda a casa, la televisione, tutti oggetti, nessuno parla con un’ altro guardandolo in faccia, gli oggetti stanno prendendo il potere, e allora bisogna combattere, reagire, dimostrare a questi cosi che

 RAFFAELE- ( interrompendolo ) e certamente, va be,  ma adesso lasciamo stare la sedia, altri oggetti ecc, ecc,  e mettiamoci a lavorare, se no arriva don Gaetano, o capo sarto,e ci fa na cazziata primma e mettere mano

  UBALDO-  si , ma primma e accumincià me volesse piglià nu poco e cafè, scendo un attimo giù al bar, piglio due caffè uno a me e n’ato a te ( fa per uscire , ma rientra di corsa ) Sta arrivando il femminello mettiamoci a lavorare o cafè cio pigliammo più tardi                                                

RAFFAELE- Speriamo che ieri ha trovato chi l'ha consolato, se no viene nervoso e so' piglia cu      nuio

                                                       

CAPO SARTO- buon giorno aahhh, che bella giornata. Oggi mi sento proprio bene, mi sento come tarzan nella foresta libero e bello

UBALDO- a me mi pare più cita

RAFFAELE.- si, si, cita, a scigna, ma che ha passato a nuttata con King kong però

CAPO SARTO- che cosa borbottate voi due, birichini, su, su a lavoro. E' pronta quella ordinazione della sig. De Lucia mi raccomando, quella, è una ottima cliente compra tanto e paga subito. Dovrebbe venire in giornata a ritirare il vestito che ha regalato a quel belloccio del marito,che fisico da atleta. Raffaele l’ avevo scritto anche sul libro delle consegne l’ hai letto?

RAFFAELE- si, si l’ ho letto eccolo qui ci stavo dando na botta cò fierro appena è pronto ve lo porto di là nella vostra stanza di lavoro vicino alla macchina da cucire

CAPO SARTO- bene, Raffaè, allora io vado di là, devo finire il vestito del conte altro ottimo cliente, certo che siamo fortunati a lavorare su questo atelier, ha tutti clienti di una certa classe e che denari, speriamo che duri il più possibile ( fa per andare )

RAFFAELE- don Gaetano scusate, il vestito del sig. De Lucia è pronto ecco qua ( lo porge a don Gaetano che lo prende e lo porta nella sua camera da lavoro a sx ) ( attesa l’ uscita di quest’ ultimo ) sono sicuro che don Gaetano il nostro capo sarto  di notte vorrebbe diventare la signora De Lucia cosi che potrebbe andare tutte le sere a dormire, con quel belloccio del marito atleta.

UBALDO- hai ragione hai proprio ragione. A proposito  e ragione e visto che avevo ragione, o ragioniere non vo' sapè ragione a figlia s’adda spusà pure senza na ragione, o ragioniere per arraggionare cosi adda tene' ragione e mica ha perso la ragione.-

RAFFAELE- ne ma che ragionamento e fatto non si è capito niente.

UBALDO- ma allora si scemo è cosi chiaro

RAFFAELE- vuo vedè ca mo o scemo so io. Ma che hai detto.

UBALDO- ( alzandosi in piedi e camminando per la stanza come se fosse un avvocato ) al ragioniere padrone di questo atelier insieme alla sorella Mafalda è stato letto il testamento del padre, che recita cosi: la mia quota di codesto atelier pari al 40% sarà cosi divisa, 15% a mio figlio Saverio 15% a mia figlia Mafalda e 10% alla mia unica nipote, figlia di Saverio, ma quest'ultima quota se mia nipote Rossella non si sposerà entro l' anno corrente e mostrerà interesse per l'attività,  sarà interamente data a mia figlia Mafalda

RAFFAELE- ma che è successo all' improvviso sei diventato notaio o avvocato, hai spiegato cosi bene il testamento che sembrava avessi studiato legge

UBALDO- nooo! E che dato che te lo volevo dire, per farmi capire ho imparato a memoria quello che ho ascoltato da dietro la porta quando il notaio lo leggeva di la nello studio agli eredi ieri pomeriggio .

RAFFAELE- ma perché ieri è venuto il notaio qua e io non c’ ero

UBALDO- no, tu eri andato a fare quella consegna al direttore della banca dove abbiamo i nostri conti correnti, c’ eravamo solo io e il capo sarto

RAFFAELE- adesso si spiega perché e parlato accussì bello e difficile,  pensavo avessi avuto una metamorfosi.

UBALDO- no, no, per carità io non ho mai avuto questa malattia

RAFFAELE- mo ti riconosco, si turnato scemo, la metamorfosi non è una malattia è una trasformazione, nasci in un modo e cresci in un altro.

UBALDO- non aggio capito

RAFFAELE- è come la farfalla nasce bruco e poi diventa farfalla oppure come la rana che nasce girino e sta nell’ acqua poi crescendo diventa rana e sta sulla terra insomma come  il capo sarto è nato uomo e poi è diventato femmina

UBALDO- adesso ho capito, io invece no, da quando sono nato non sono mai cambiato sono sempre lo stesso.

RAFFAELE- si è vero, ti conosco da tanti di quegli anni che posso confermare, passa il tempo, ma tu non cambi ( tra se ) si nato scemo e muori scemo                

                   2° SCENA ( sig.ra e sig.re De Lucia e detti )

MARGHERITA- Buon giorno, sono la signora De Lucia sono venuta a ritirare quel vestito per mio marito, è pronto?           

RAFFAELE- buon giorno signora, salve signor De Lucia, si il vestito  è pronto, vado a chiamare il capo sarto don Gaetano, sarà felice di vedere lei e suo marito.       ( dalla porta ) don Gaetano ci sono clienti che vi desiderano.

CAPO SARTO- ( entra da sx si avvicina alla donna, bacia mano ) signora cara che piacere e vedo che c' è anche vostro marito, ( si avvicina all’ uomo con occhi di desiderio ) avete fatto bene, ( in modo sibillino ) cosi gli misuriamo il vestito.       

ALFREDO- non credo sia il caso, abbiamo già comprato altre volte e non c' è stato mai         problema la taglia quella è.     .       

CAPO SARTO- noo e che centra da allora potreste essere ingrassato o dimagrito, ve lo dovete misurare. Prego da questa parte andate avanti, io vi vengo dietro.        

ALFREDO- cara vieni anche tu cosi mi aiuti a svestirmi e vedi se mi sta bene.         

CAPO SARTO- noo! E perché volete disturbare vostra moglie, ci sono io, vi spoglio io e poi torniamo di qua e vi fate ammirare in tutta la vostra bellezza.

        

MARGHERITA- ha ragione don Gaetano che vengo a fare pure io, ti conosco come sei fatto senza vestiti, vai, vai aspetto di qua.        

ALFREDO- e va bene andiamo, ma andate voi avanti cosi mi fate strada.( via tutti e due )        

MARGHERITA- certo che il capo sarto, è veramente molto cortese, ed anche bravo e premuroso con i suoi clienti.

RAFFAELE- è vero, signora De Lucia, don Gaetano è molto premuroso con i suoi clienti, state         tranquilla vostro marito è nelle mani giuste.

MARGHERITA- già. Ha proposito di mani giuste, ma questo atelier, adesso che è morto il sig. Preziosi il fondatore che per anni ha vestito mezza Napoli, andrà nelle mani giuste, e cioè quelle del figlio Saverio, mio amico di infanzia, oppure andrà nelle mani di quella arpia della figlia, Mafalda, mia nemica d' infanzia e zitella.

UBALDO- tutto dipende dalla figlia del sig. Saverio. Rossella      

MARGHERITA- non capisco che cosa volete dire, che ci azzecca quella creatura di Rossella.        

RAFFAELE- vedete signora, il fatto è questo, la buon’ anima ha diviso la sua quota in due parti uguali meno un 10% e  nel testamento il sig. Preziosi ha fatto scrivere che se la figlia del sig. Saverio si sposa entro l' anno eredita il 10% dell' atelier che con il 45% del padre farebbero la maggioranza, ma se non si sposa quel 10% andrebbe alla sig. Mafalda che come prima cosa licenzia a noi e al fratello e assume a tutte quelle zitelle delle sue amiche sarte.

MARGHERITA- overamente! Povero amico mio e devo assolutamente fare qualcosa per lui, in qualche modo lo devo aiutare, ci conosciamo da tanto tempo che si può dire che la vera sorella sono io, ci siamo sempre aiutati. Mamma do Carmine, figuriamoci, se quella strega addivente a padrone col bene che vuole al fratello la prima cosa che fa lo sbatte in mezzo ad una strada  come già avete detto e licenzia subito pure a voi per il solo fatto che siete stati assunti da Saverio. Devo assolutamente parlargli.(  comincia a camminare agitata )

RAFFAELE- e noi per questo siamo preoccupati, sapete io ho famiglia addò vado a faticà a quarant’ anni

UBALDO- ma scusate talmente che è cattiva sta signora Mafalda io l’ ho vista ieri per la prima volta e non mi sembrava così cattiva, ed era anche una bella donna, formosa alta.

MARGHERITA- per essere bella è bella, ma solo esternamente all’ interno è tremenda e dittatrice ( rivolgendosi a Raffaele ) voi gia la conoscevate

RAFFAELE si l’ ho gia conosciuta e mi ha dato l’ impressione di un comandante delle SS

CAPO SARTO- ( esce dalla sua stanza e porta Alfredo per mano ) ecco qua, dite la verità è proprio bello aahh, gli calza a pennello    

ALFREDO- che dici amore ti piace, don Gaetano dice che mi sta benissimo.  

MARGHERITA- ( guardandolo appena ) si, si, ti sta bene adesso spogliati e andiamo ti devo parlare, io comincio a scendere, ti aspetto in macchina        

ALFREDO- che cosa? E che mi devo spogliare di nuovo  no, no. Se non ti dispiace, mi piace cosi tanto come mi sta che me ne torno a casa con il vestito nuovo addosso.

MARGHERITA- fai come vuoi, basta che fai presto che ti devo dire una cosa importante, io scendo, ti aspetto giù, muoviti ( via dalla comune )

ALFREDO- va be don Gaetà, allora senza che mi spoglio di nuovo, me ne torno col vestito nuovo, è troppo bello

CAPO SARTO- ma è peccato si sgualcisce, ( toccandolo ) guardate ha già fatto una piega qui e un’ altra qua e poi  da dietro, e anche…….

ALFREDO- e mettete sti tentacoli a riposo,  non fa niente, poi lo faccio stirare a casa, arrivederci ( via di corsa dalla comune )   

.                 

                   3° SCENA ( capo sarto, Concetta, Raffaele e Ubaldo )

CAPO SARTO- che bei clienti certo fossero tutti quanti cosi non avremo rivali sul mercato. Signori seri, pagano subito e bellissimi, ma  voi a che punto state mi raccomando lavorate e non vi mettete a chiacchierare troppo di quello che sta succedendo per il fatto dell' eredità, non sono affari nostri.( cambiando tono ).      

Speriamo che la signorina Rossella si trova un marito se no ci troviamo tutti quanti in mezzo a una strada e io poi io a chi spoglio ( va via )              

RAFFAELE- certo che don Gaetano ha ragione,  se la signorina Mafalda diventa l' unica padrona e ci caccia fuori isso nun sape a chi adda spuglià, ma io nun saccio po’ comm' aggia mangià                

CONCETTA- buon giorno guagliù tutto a posto come state stamattina diritti o storti.      

RAFFAELE- assettati come sempre. Come dobbiamo stare donna Concè, ago in una mano e nu piezzo e stoffa inta a chellata, però stiamo un poco  preoccupati per quello che potrebbe succedere . Noi avimmo bisogno di lavorare io ho famiglia voi lo sapete. Ubaldo è giovane, ma prima o poi adda truvà coccuruna ch' à so piglio

CONCETTA- scusate ma perchè che è succieso, qualche cosa che non so

RAFFAELE- da quando è morto il proprietario dell’ atelier, il sig Preziosi, e dui figli, Saverio e Mafalda si stanno facendo a guerra per chi si deve pigliare st’ atelier

 

 CONCETTA-  scusate e a voi che cosa ve ne frega, certo vi può dispiacere ma alla fine sempre          e vestiti ata cosere, mò o e cusito cù Saverio o e cusito cù Mafalda sempre nù poco e stoffa ata azzeccà

RAFFAELE- si è overo, ma a differenza ci stà Ubaldo c' è lo spieghi tu che hai studiato legge stanotte     

UBALDO- vedete donna Concè il fatto è che il testamento della buon' anima recita cosi,   le mie ultime volontà sono le seguenti: se la signorina Rossella si coniugherà entro e non oltre l' anno corrente il 10% del valore di codesto atelier gli sarà destinato che sommato all' attuale 45% del genitore vivente ragioniere Saverio, formeranno la

maggioranza delle azioni indi potere decisionale, ma se ciò non avverrà il suddetto 10% sarà totalmente evoluto alla signorina Mafalda la quale diventerà socio maggioritario e sapendo che le sue intenzioni sono quelle di sostituire il personale presente, noi, in breve, ci troveremo senza lavoro.

CONCETTA- ma cà ditto. Comme parla. Ma non stai buono bello dà zia. Rafè ma che significa     

RAFFAELE- significa, che se la signorina Rossellla si sposa, comanderà don Saverio e tutto resta come sta. Ma se la figlia non si sposa comanderà la sorella Mafalda,  ci licenzia e assumerà le amiche sarte del circolo delle non sposate.

CONCETTA- mamma do Carmine tutte chelle zitelle qua sopra. Sai che spettacolo. embè, non si può fare niento per evitaro tutto questo, che ne so sta Rossella se vò spusà, anzio si devo spusare, perché deva aiutaro il patro a risolvere la soluzione

RAFFAELE- da quello che ho capito anche a voi vi dispiace di quello che sta succedendo è vero 

CONCETTA- è certamendo, io questa famiglia la canosco da quando sono ninnilli, isso Saverio è stato semprio affezionato e educatissimo, chell' ata ha tenuto semprio il fieto sotto al naso, spruccita e ntipatica

UBALDO- effettivamente, i due fratelli sono diversi così tanto che a volte non sembrano neanche parenti, come se avessero avuto una trasformazione genetica,un  D. N .A. diverso eh, eh eh, ( risata da ebete ).

CONCETTA- figliu mio bello, e tu stai nguaiato, quanto parlo semprio un signoro che ha fatto le scole avete, ma quanto rido mi paro proprio un battilocchio. Rafè, ma è scemo apposta o è scemo overo.

RAFFAELE- No! Donna Concè, è scemo e basta       

CONCETTA- mò sapito che faccio, metto un poco la recchia per terra e cerco di sapere se ci sta qualche bello giovane che se vò nsurà,  va buò, io adesso me ne vaco, e speriamo bene ciao guagliù. ( via dalla comune )  

RAFFAELE- Ubaldo, ma sei sicuro di non avere una doppia personalità.      

UBALDO- perché?      

RAFFAELE- perché, mentre sembri un intellettuale un minuto dopo mi pare nù ciuccio ( entra il capo sarto con un vestito incartato )     

CAPO SARTO- Ubaldo, per piacere, mi ha telefonato il conte Alessandro, non può venire a ritirare il vestito, portaglielo tu a casa sua a via duca degli Abruzzi, 75.

Hai capito bene?

UBALDO- Si, si. Ho capito, ma devo andare prima dal conte o prima in Abruzzo dal duca,  perché aggia avvisà a casa e quello l' Abruzzo sta lontano.

CAPO SARTO- che hai capito devi andare dal conte non dal duca in Abruzzo, ma in via duca degli Abruzzi       e subito è chiaro adesso.

UBALDO- si, si, ma non vi arrabiate vado subito dal conte e domani vado dal duca in Abruzzo va be, basta che siete contento, per me è lo stesso.

                  

                  

CAPO SARTO- ( accasciandosi su una sedia ) non è possibile come c' è lo devo spiegare Raffaele aiutami tu.      

RAFFAELE- don Gaetà non vi preoccupato lasciate stare, ci vado io. Chillo Ubaldo non sta bene soffre di metamorfosi mò sta nella fase della scemità.  Date a me c' è lo porto io       

CAPO SARTO- grazie Rafè vai, vai pure e tu vammi a pigliare una camomilla al bar.               

UBALDO- perché state nervoso.             

CAPO SARTO- ( urlando ) vaaaiiii! E fai presto! ( ubaldo esce di corsa ) mamma do Carmine, ma qua metamorfosi, chisto è proprio ottuso. ( via a sx. )            

                  

                           

                            4° SCENA ( Rossella, Saverio e sig.ra De Lucia )

ROSSELLA- (entra dalla comune a passo svelto seguita dal padre ) no, no e poi no! io non mi voglio sposare, sono ancora giovane e mi voglio divertire.           

SAVERIO- lo so bella di papà, ma è una questione di vita o di morte, lo capisci. Se non ti sposi zia Mafalda diventa la maggiore azionista e ci sbatte fuori, dopo senza soldi come ti diverti? C'è li vai a chiedere zia Mafalda?                            

ROSSELLA- ho capito papà, ma cerca di capire anche me, io è da poco che sto finalmente iniziando a divertirmi con amici, sto conoscendo qualche ragazzo che mi piace veramente e tu adesso mi vuoi far sposare con chi sa chi.         

SAVERIO-  allora cerca uno sposo tra i tuoi amici                       

ROSSELLA- ma anche loro sono giovani, si vogliono divertire, mica pensano di sposarsi.                                                       

SAVERIO- certo anche questo è vero, ma ci deve essere una soluzione. Che non faccia danni         e che risolva la situazione nel migliore modo possibile.                                ( si siede pensieroso insieme alla figlia )

                                                       

MARGHERITA- Savè uhè Savè.                                                   

SAVERIO- uhè Margheri' e tu che ci fai qui.                                                    

MARGHERITA- ho saputo del testamento, cose da pazzi tu rischi di perdere tutto se Mafalda diventa la padrone, qui bisogna fare qualcosa e lo sai io ti voglio bene come a un fratello e sono qui per aiutarti, se tu lo vuoi.                                                

SAVERIO- come sei cara, e certo che lo voglio anzi né abbiamo proprio bisogno è vero Rossellina a papà.                                                       

                                                       

ROSSELLA- si è proprio vero, papà dice che se non mi sposo perdiamo tutto, ma io onestamente non me la sento proprio, sono cosi' giovane che non mi voglio ancora inguaiare, voi lo capite sig.ra De Lucia ci  vuole un' altra soluzione.

MARGHERITA- si, lo capisco, ma il testamento parla chiaro se non ti sposi tua zia diventa la padrona assoluta e come ben sai vi sbatte fuori e arrivederci

SAVERIO- e io a questa età dove vado a lavorare, chi mi piglia, e poi non è nemmeno giusto sono anni che seguo le orme di mio padre e lo sai Rossella da quando è morta la mamma oltre che a lavorare tanto ho cercato in tutti i modi di non farti sentire la sua mancanza, ho fatto sacrifici enormi e adesso perdo tutto per uno stupido 10%

ROSSELLA- si, lo so e per questo ti sono immensamente grata, ma io proprio non me la sento, il solo pensiero mi spaventa lo capite rinunciare alla mia libertà a 20 anni, mi sembra assurdo

MARGHERITA- certo, certo ci vorrebbe come dire un matrimonio di convenienza senza impegno, ma è difficile oppure si dovrebbe trovare un giovane senza troppe

pretese, cioè che si accontenterebbe della situazione un po’ anomala, nù fesso insomma ( cammina in modo nervoso e pensieroso ) c' è l' ho Riccardino il figlio della marchesa Ortaggi. Il figlio più che un ortaggio mi pare nù citrulo,  la marchesa mamma, vedova da anni, sarà sicuramente contenta e si, basta che a chillo fesso do figlio ci trova nà mugliera è disposta a qualunque cosa. che né dite, mi sembra una buone idea

SAVERIO- ma chi so sta gente, non li ho mai sentiti nominare    

MARGHERITA- sono dei nobili che da poco sono venuti ad abitare nel mio palazzo, persone molto discrete, che si fanno i fatti loro, il figlio una persona intorno ai quaranta, bruttulillo e cu pochi capilli, sempre azzeccato alla pettola della mamma, una donna molto distinta e giovanile infatti e pigliano per frate e sora, lui è un timidone invece,la mamma è la classica nobildonna autoritaria che col suo carattere a scemoluto o figlio e che resasi conto che ormai o figlio tra poco addiventa viecchio o vò fa spusà e se aggia capito buono stanno pure bene a soldi, perché la casa l' hanno comprata in contanti

SAVERIO- scusa, Margherì, ma da quanto tempo esattamente sono arrivati, sai tutte sti cose e chesta famiglia

MARGHERITA- e che saranno, na quindicina e giorni, Rossè tu li hai visti la settimana scorsa quando sei venuta a casa per quella gonna        

SAVERIO-  qundici giorni e gia sai tutte queste informazioni, e se stevano a nu pare e misi, sapivi pure quanti vote ievano into o cesso, comunque sembra l' uomo ideale per mia figlia eee se mia figlia è contenta per me và bene basta che risolviamo la situazione, tu che né dici Rossella a papà, saresti d' accordo a questo sacrificio dice Margherita che li hai pure visti, come erano

ROSSELLA- veramente non me li ricordo e comunque  che ti devo dire papà, se è proprio necessario per salvare il nostro avvenire e se questo Riccardino è abbastanza fesso da non farmi rinunciare alla mia vita, si può provare, fatemi conoscere a stù citrulo.                    

MARGHERITA- bene, benissimo, cercherò di fissare un incontro con la marchesa e suo figlio stesso in giornata cosi lo conoscerai e ti convincerai che ho ragione io vado e a te Saverio non ti preoccupare i veri amici, non si abbandonano mai , a più tardi.                   

SAVERIO- Rossè, Rossè a papà, vedrai che non sarà cosi difficile e ti volevo dire grazie per aver compreso la mia difficoltà, ma a zia Mafalda addà schiattà                      

ROSSELLA- si papà, nessuno deve ostacolare la nostra vita, d’ altra parte hai fatto tanto per me ed è giusto che ora io faccia qualcosa per te, vieni andiamocene ad aspettare stù citrulo e la marchesa sua madre.

CAPO SARTO- ( entra da sx. ) buon giorno don Savè, signorina Rossella come state tutto bene

ROSSELLA- bèh al momento non tanto, forse tra qualche minuto un poco meglio

SAVERIO- effettivamente, caro don Gaetano, la nostra vita potrebbe cambiare in meglio o in peggio tra qualche istante adesso permettete abbiamo delle commissioni da sbrigare ( via a sx )

CAPO SARTO- non ho capito una parola di quello che hanno detto, sarà perché sono sconvolti dal testamento, ma mettiamoci a lavorare che il tempo vola, ( guardandosi allo specchio ) e guarda qua guarda, ( rivolgendosi alla sua immagine nello specchio )

Caro Gaetano ti sei fatto vecchietto, ne fatto impazzi uommene, ma adesso può mpazzi tu sulo

                            5° SCENA ( Ubaldo, capo sarto e Mafalda poi Saverio )    

UBALDO- don Gaetano, don Gaetano, vi ho portato la camomilla venite è ancora calda. 

CAPO SARTO- grazie Ubaldo e scusami se prima sono stato scortese non sapevo della tua malattia, la metamorfosi

UBALDO- ma no don Gaetano, quella la metamorfosi è una trasformazione, non una malattia        

CAPO SARTO- appunto, lo so e tu in quel momento da bravo sarto ti sei trasformato in perfetto imbecille, ma adesso non ci pensare ricomincia a lavorare che Raffaele mi ha telefonato dicendomi che avrebbe tardato a causa del traffico, io vado di là se hai bisogno di me trasformati in persona intelligente e poi mi chiami va bene.

UBALDO- va bene don Gaetano non vi preoccupate prima mi trasformo e poi vi chiamo eh eh ( risata da perfetto ebete ).

CAPO SARTO- ( tra se ) chisto sicuramente non mi chiamerà fino a quando muore.     ( via a sx )   

UBALDO- fammi mettere  in ordine, qui non si capisce niente, anzi mò mi riposo prima un pò         poi cominciamo ( si siede e prende un giornale di moda posto su di un tavolo e comincia a leggere )           

MAFALDA- attenzione! Tutti in piedi sono arrivata io, sono la padrona assoluta di questa sartoria; ( rivolta a Ubaldo rimasto allibito dall’ entrata di Mafalda ) tu che stai facendo e? stai perdendo il tempo invece di lavorare? E? avanti spiegati che stai facendo ti stai rubando lo stipendio, quando guadagni al mese e? ( Ubaldo riesce solo ad aprire la bocca ) è assai te lo dimezzo anzi ti licenzio come ti chiami                        

UBALDO- ( con la voce tremante ) UUUbbbaalddo                               

MAFALDA- come? Ubaldo e che nome è nù nomme e scemo e che ci stanno e sciemi a faticà dinto al mio atelier, sei licenziato!    e mò che stavi facendo? Eee?

UBALDO- ( spaventato ) stavo cucendo.                             

MAFALDA- che cosa? Stavi cucendo senza ago e cotone cù nu giurnale nmano, ma allora sei pure bugiardo e che ci stanno i bugiardi a lavorare nel mio atelier? Sei licenziato.

( entra Saverio che aveva dimenticato il soprabito senza essere notato dai presenti )

UBALDO- e so tre scusate, ma siete venuta o vi hanno mandato.

MAFALDA- uuuhhuu guardato che scostumato, ma che ci stanno e scustumati a faticà nel mio atelier.       

          

INSIEME- sei licenziato!       

SAVERIO- tu, non licenzi a nessuno perché non sei nessuno anzi tra poco non sarai proprio niente.       

MAFALDA- ( accorgendosi del fratello ) uhè Savè tu stai qua e  che vuoi dire con questa frase, no non me l’ ho dire tanto licenzio pure a te

SAVERIO- ( sorridendo con sarcasmo ) come non lo sai, c' eri anche tu alla lettura del testamento, se mia figlia si sposerà entro l' anno avrà diritto al 10% della società che mi cederà in cambio di una rendita mensile vita natural durante cosi io sarò il maggiore azionista e avrò potere decisionale.

MAFALDA- Si certo che l' ho so, ma Rossella non ha alcuna intenzione di sposarsi e quel 10% spetterà a me di diritto e tu sarai licenziato dall'unica proprietaria cioè io.

SAVERIO- io se fossi in te non sarei cosi convinta    

MAFALDA- che vuoi dire che Rossella ha trovato marito, non è possibile, non ci credo nemmeno se lo vedo e poi in così poco tempo,  chi è dimmelo.     

SAVERIO- hi, hi, hi vedrai, vedrai …… ciao, ciao, sorellina avrai mie notizie ciao, ciao  ( via dalla comune )    

MAFALDA- ( tra se ) non è possibile, mi vuole mettere paura,  e io devo scoprire se è vero e se è vero scoprire chi è. Ma chi mi potrebbe aiutare, ho bisogno di un complice di  qualcuno che potrebbe ascoltare senza destare sospetti, che potrebbe ascoltare e riferirmi ogni cosa, qualcuno che potrei gestire senza difficoltà, nù fesso insomma cà me lo posso girare come voglio nù tipo come, come ( ricordandosi di Ubaldo lo guarda come per studiarlo poi si avvicina a lui parlandogli con dolcezza )……Ubaldo, avete detto che vi chiamate Ubaldo e sentite, Ubaldo, venite un attimo qui, Ubaldo voi sareste disposto a diventare capo sarto, a fare carriera, a guadagnare molti, ma molti più soldi?

UBALDO- certamente, mi piacerebbe ( con timore ), e che dovrei fare per guadagnare di più io so fare solo questo ( Indicando l’ atelier )

MAFALDA- niente di quello che già fate, solo, che in più dovrete  tenere gli occhi aperti, riferirmi tutto ciò che accade qui sopra, avvisarmi se Rossella incontra qualche uomo, se decide di sposarsi e con chi, ( cambiando tono ) ma soprattutto essere carino e sincero con me        

UBALDO- ( credendo di aver fatto colpo sulla sua padrona ) voi mi lusingate, io so di essere bello, ma voi siete sempre la mia padrona         

MAFALDA- ( intuendo le intenzioni di Ubaldo ) e che centra questo, anche se sono la tua padrona siamo sempre un uomo e una donna. ( avvicinandosi a Ubaldo come una gatta che fa le fusa ) certo che tutto ciò che desideriamo ( alludendo ad un futuro tra loro due ) può succedere solo se io divento la padrona assoluta di questo atelier.

UBALDO- già è vero, ma se la signorina Rossella si sposa, il padrone diventa vostro fratello e io      poi a chi mi sposo al sig. Saverio, per quel tipo di matrimonio è più indicato don Gaetano

MAFALDA- e proprio per questo devi tenere gli occhi aperti e informarmi costantemente di ciò che accade in questa sartoria, cosi io so cosa succede e posso agire di conseguenza cosi niente e nessuno potrà ostacolare il nostro futuro( con movenze da gatta in calore ) Ubaldino mio anzi da oggi in poi ti chiamerò Dino. appena ti ho visto ho capito subito che tu eri l' uomo giusto per me, l' ideale per una donna come me, caro il mio Ubaldino ( teneramente lo bacia )        

Adesso devo andare, mi raccomando occhi aperti Dino ecco ( prende un pezzo di carta ) qui ti scrivo il mio numero telefonico e di cellulare per qualunque cosa chiamami ( lo bacia e va via dalla comune )    

         6° SCENA ( Ubaldo, sig.ra De Lucia, marchesa, Riccardo, Saverio e Rossella )       

UBALDO- ci sta poco da fare il fascino non è acqua, nientedimeno che appena mi ha visto s' è squagliata come neve al sole, devo stare attento e riferire alla mia dolce metà tutto quello che accade su questo atelier nei minimi dettagli, ne va della mia carriera e della mia vita privata         ( si avvicina allo specchio aggiustandosi i capelli e parlando a se stesso ) Ubà si troppo frisco, ma che ci fai e femmine

MARGHERITA- ( entra in compagnia di una donna ben vestita e di un uomo con pochi capelli e occhiali doppi ) prego, prego accomodatevi, il sig. Saverio sarà qui a momenti.buon giorno Ubaldo, ma che ci fate davanti allo specchio

UBALDO: ( strofinandosi gli occhi ) niente mi sarà andato a finire qualcosa negli occhi.

MARGHERITA: volete far vedere a me ( Ubaldo fa cenno come dire non è niente)ma prego marchesa si accomodi            

MARCHESA- grazie signora De Lucia, grazie vieni Riccardino a mammà entra e non essere timido                 

UBALDO: ( tra se )       ohohoho occhi aperti né va del mio futuro come uomo e come sarto ( rivolgendosi a Margherita ) signora De Lucia posso fare qualcosa per voi, avete dimenticato qualcosa, vi vado a chiamare a don Gaetano

MARGHERITA- no, niente di tutto questo grazie,  stiamo aspettando don Saverio e sua figlia Rossella, signora marchesa vostro figlio dove sta

MARCHESA- ( accorgendosi che il figlio si era nel frattempo nascosto dietro al busto ) Riccardino a mamma vieni non aver paura.

RICCARDINO- scusa mammà, ma lo sai che mi vergogno ( attimo di pausa ) ho paura   

MARCHESA- ma non devi avere paura stiamo qui per una cosa bella per conoscere un bella ragazza che potrebbe diventare la tua futura moglie e se ti vede cosi timido può pensare che non sei l' uomo giusto per lei non è vero sig.ra De Lucia

MARGHERITA- e certamente, Riccardino fattelo dire da chi è donna, a noi piace che l' uomo sia     intraprendente, vivace e no nù coso muscio, senza offesa marchesa, ma ò ninnillo s ‘adda scetà nù poco

MARCHESA- ha ragione la sig.ra De Lucia, Riccardino a mammà e tu ti devi dare una mossa e se no  che figura ci facciamo con Rossella e suo padre.

UBALDO- ( tra se ) speriamo che chisto a mossa non se la dà, altrimenti Rossella se lo sposa e io perdo l' occasione di diventare il marito della padrona

RICCARDINO- ma mammà è più forte di mè lo sai io ho sempre avuto paura delle donne        

MARGHERITA- ( tra se ) probabilmente le paragona alla mamma.( rivolgendosi a Riccardo ) Ma Riccardino non devi avere paura Rossella è un angioletto

RICCARDINO- sarà pura un angioletto, ma sempre femmina è, e, e io mi metto scuorno, e se poi lei parla, mi fa delle domande io che le rispondo

MARGHERITA- rispondi in base alle domande che ti farà, lei chiede tu rispondi, tu chiedi lei risponde, si chiama dialogo

RICCARDINO- e se poi  si blocca la voce, io riesco a parlare solo con le persone femmine che conosco

MARCHESA- e tu fai una cosa, quando ti fa una domanda, pensa che l’ ho fatta io e poi rispondi

MARGHERITA- ecco, bravo, tu pensa che di fronte c’ è mammina così si sblocca la voce ( tra se ) e pure il cervello

SAVERIO- buon giorno ( bacia mano da perfetto gentiluomo alle donne presenti )  sono Saverio Preziosi proprietario di questo atelier, tutto bene, marchesa mi permetta di presentarle mia figlia Rossella ( presentazioni formali ) ciao Margherita ( da parte ) grazie, grazie se tutto và bene dobbiamo fare una grande festa

MARCHESA- ma che bella ragazza, che stile vieni ti presento mio figlio Riccardino ( che nel frattempo si era nascosto di nuovo ) Riccardino e vieni qui a mamma guarda quanto è bella Rossella ( lo va a prendere trascinandolo per un braccio )

RICCARDINO- ( resta impalato davanti a Rossella senza dire una parola )    

ROSSELLA- ( capendo con chi avrà a che fare prende l' iniziativa ) piacere io sono Rossella e tu devi        essere Riccardino è proprio un bel nome il nome di un grande guerriero

SAVERIO- ( rivolgendosi a Margherita )chisto a guerra ha tene ncapa, ma prego accomodatevi vi faccio portare un caffè, un aperitivo o qualche dolcino cosa preferite, anzi mi è venuta un' idea cosa né dite se andiamo al bar cosi consumiamo  seduti al tavolino, e possiamo conoscerci un po’ meglio

MARGHERITA- mi sembra una ottima idea voi che ne dite Marchesa  

MARCHESA- si, si è proprio una buona idea cosi i ragazzi possono stare un po’ insieme, chiacchierare con più comodità, andiamo Riccardino a mammà prendi a Rossella sotto al braccio

RICCARDINO- ma io, io      

MARCHESA- ( in disparte al figlio ) e scetate a mammà, mi par' proprio nù coso muscio

ROSSELLA- allora vogliamo andare ( Riccardino prende goffamente il braccio di Rossella che gli aveva offerto )         

SAVERIO- ( a Margherita da parte ) è perfetto Margheri sei un genio, e chisto ciò ravugliammo come vogliamo ( escono tutti dalla comune )                     

UBALDO- ( prende il telefono ) questo è il momento, pronto sig.ra Mafalda sono Dino vi volevo aggiornare sulla situazione: Rossella ha conosciuto un uomo che potrebbe diventare il suo fidanzato è il figlio della marchesa Ortaggi si, si non vi  preoccupate ho gli occhi aperti                  

         7° SCENA ( capo sarto, Ubaldo, Raffaele Concetta poi Saverio e Rossella )

CAPO SARTO- con chi stavi parlando a telefono                         

UBALDO- no, niente avevano sbagliato numero

CAPO SARTO- ma ho sentito delle voci, chi era qualche cliente

UBALDO- no, no erano don Saverio, Rossella e, e                       

RAFFAELE- ( entra dalla comune ) tutto a posto don Gaetà la consegna è andata a buon fine. Ma a proposito don Gaetà ho visto il sig. Saverio con la figlia che scendevano le scale in compagnia della signora De Lucia un’ altra donna ben vestita e molto distinta e nù giovanotto che s' attaccava al braccio della signorina, ma chi so

CAPO SARTO- non lo so stavo di la a cucire, ho sentito delle voci, ma stavo cosi impegnato a lavorare che non ho avuto il tempo di uscire, ma  li ha visti Ubaldo e mi stava dicendo chi erano, allora Ubaldo chi è venuto oltre a don Saverio e Rossella

UBALDO- e,e,e erano la sig.ra De Lucia, la marchesa Ortaggi e suo figlio che è accussi scemo e  curiuso che me pareva nù chiochero

RAFFAELE- addà essere qualche parente do tuoio Ubà e come mai stavano qui     

UBALDO- niente di importante, pare che la signorina Rossella e ò giuvinotto si sono conosciuti perché si potrebbero fidanzare         

RAFFAELE- niente di meno, ma è una notizia bellissima don Gaetà avete sentito, siete contento e se questo è vero e la cosa va in porto il nostro lavoro è salvo        

CAPO SARTO- è una notizia cosi bella che mi viene da piangere, sono cosi felice che mi viene voglia di abbracciarti e baciarti Rafè vieni qua  

RAFFAELE- va bèh non è il caso di esagerare non sono ancora sposati, se proprio volete abbracciare qualcuno abbracciatevi a Ubaldo  tanto chillo non butta niente    

CAPO SARTO- overamente? ( fa per avvicinarsi ad Ubaldo )

UBALDO- ( alzandosi di scatto ) don Gaetà, io scendo un attimo giu da donna Concetta

CAPO SARTO- dalla portiera, e che ci vai a fare

UBALDO- gli devo portare la gonna della figlia che si è fatta riparare, ha detto che era urgente

CAPO SARTO- va bèh, vai e fai presto ( esce Ubaldo ); Raffaele io torno di là a cucire, tu fammi una cortesia, adesso che torna Ubaldo digli di stirare che abbiamo qualche consegna arretrata, anzi fai così, preparagli anche il tavolo e il ferro da stiro, che l’ ultima volta che lo ha preparato lui stevemo piglianno fuoco ( via a sx )

RAFFAELE- ( prepara l’ occorrente per stirare ) facciamo così adesso inizio io e ci anticipiamo un po’ di lavoro ( comincia a stirare  ) speriamo che questo fidanzamento della signorina Rossella abbia successo, farebbe felice tante persone a me che non perdo il lavoro, a Ubaldo che prima o poi a trova na cecata cà so piglio e se fa na famiglia pure lui, a don Gaetano che può continuare a spuglià a tutti i clienti maschi a don Saverio e sua figlia che restano i proprietari della sartoria

UBALDO- ( entra con donna Concetta ) scusa Rafè, diceva donna Concetta che questa gonna e accussì bella che ne vorrebbe una uguale per la nipote

CONCETTA- si, è overo c’ è la volessi arregalare a mia nipote carnale che fa il compleanno sabato, che dite ce la facete a coserla per sabato mattina

RAFFAELE- faremo il possibile donna Concè; Ubà, ti ho preparato il tavolo col ferro da stiro, ci sono dei vestiti urgenti da preparare, sono delle consegne arretrate, anzi fa una cosa, questa è la gonna della signora Carmela del bar, l’ ho stirata io, portagliela un attimo e prendi pure qualche caffé, e nu ncaglià cà cassiera

UBALDO- si vado subito, ( prende la gonna e via dalla comune )

CONCETTA- Rafè, Ubaldo m’ ha cuntato o fatto do verdummare

RAFFAELE- quale verdummare, donna Concè, io nun saccio niente

CONCETTA- comme, o’ verdummare, o’ nammurato e Rossella a figlia dò padrone

RAFFAELE- Rossella s’ è miso a fa amore cu nu verdummare, io non lo so, ma forse voi intendete dire, ah ho capito! Voi dite Riccardino Ortaggi

CONCETTA- va buò, Rafè, ortaggi, frutta sempre o’ verdummare e venne

RAFFAELE- no, no donna Concè, Ortaggi è il cognome e nun tene nisciuna carretta ne e frutta ne e verdura, anzi è un nobile e precisamente un marchese

CONCETTA- ve bèh, comunque sia, tu che dici, si sposano, si piacciono e passaruttielli, si risolve stà situazione

RAFFAELE- lo speriamo tutti quanti, per il nostro bene

CONCETTA- no, perché io aggio addimandate nù poco accà tuorno, ma e giuvinotti di oggi non si vogliono insurare, s’ è vonno solamente addivertì

RAFFAELE- effettivamente i giovani di oggi non hanno intenzione di farsi una famiglia troppo presto, preferiscono aspettare, anche perché ci sono così tanti divertimenti che è difficile rinunciare alla libertà

CONCETTA- hai proprio ragione Rafè  e giovani di oggi so tutti quanti libertini

UBALDO- ecco il caffé, tiè Rafè macchiato con un po’ di cacao, come piace a te, per donna Concetta normale e amaro, il mio corretto all’ anice e questo è di don Gaetano che gli piace lungo

CONCETTA- e chilo o capo sarto tene e vizi particolari.( guardando la tazzina del caffè ) Certo Ubà che si o matrimonio e Rossellina nun sé combina e Mafalda vi licenzia può sempre i a fa o uaglione do bar ti arricordi e gusti e tutti quanti ( beve il caffé ) va bèh grazie per il caffé io me ne scendo, allora Rafè a gonna per mia nipote è pronta per sabato mattina, c’ è la facita a la cosera

RAFFAELE- si donna Concè, non vi preoccupate faremo il possibile, arrivederci ( via Concetta che saluta con un cenno della mano ). ( Raffaele si avvicina alla porta sx ) Don Gaetà, venite a prendere un poco di caffé ora proprio è arrivato dal bar è bello lungo come piace a voi

CAPO SARTO- ( esce dalla porta di sx ) grazie Rafè, ma chi lo ha ordinato

RAFFAELE- io don Gaetà, ho mandato Ubaldo a fare una consegna e ho approfittato per far prendere un poco di caffé

SAVERIO- ( entra con la figlia ridendo ) ah, ah, ah, ma tu hai visto quanto è curioso Rossè a papà veramente mi pareva nù citrulo, e chisto te lo arravogli come vuoi tu     

ROSSELLA- hai ragione papà, è proprio tutto scemo, ( cambiando tono ed espressione ) però un po’ mi fa pena per diventare cosi addà tenè qualche problema serio 

SAVERIO- si, a mamma, ma tu hai visto come lo tratta, mi pareva nù cacciuttiello a presso alla padrona. Don Gaetà avreste dovuto vederlo è l' ideale fidanzato per Rossellina nostra, la sig.ra De Lucia ci ha fatto veramente un grande favore        

CAPO SARTO- sono contento per voi e anche per noi don Savè e voi lo sapete noi vi siamo          affezionati

RAFFAELE- onestamente don Savè a voi sicuramente, siamo affezionati, ma anche al nostro lavoro che come sapete finirebbe se vostra sorella diventerebbe la padrona è vero Ubaldo dillo anche tu al sig. Saverio

UBALDO- va bèh, ma, ma mica è sicuro che vi sposate aspettiamo a festeggiare     

RAFFAELE- mai come sta volta Ubaldo ha ragione prima di festeggiare dobbiamo aspettare i confetti e speriamo, come cita il testamento, siano entro l' anno

CAPO SARTO- hanno ragione i ragazzi, avete già prefissato la data del fidanzamento ufficiale?    

SAVERIO- veramente non mi sembrava ancora il caso si sono appena conosciuti, ma li abbiamo invitati sabato sera a cena a casa nostra insieme alla sig.ra De Lucia e suo marito

CAPO SARTO- ma chi chillu  bell' ommo, mamma mia quando è bello se volete vengo a cucinare io al sig. De Lucia do come pasto me stesso           

RAFFAELE- don Gaetà e mò non esagerate, si è bello, ma voi potete aspirare a molto di più ( tutti ridono )

  SAVERIO-   ha ragione Raffaele, comunque siete tutti invitati                      

ROSSELLA- va bèh papà adesso andiamo a casa voglio preparare qualcosa di speciale per sabato                          

RAFFAELE- na bella nsalata e finocchi e citruli.         ( Saverio e Rossella escono ridendo )                  

                            8° SCENA ( capo sarto, Raffaele, Ubaldo poi Mafalda )

CAPO SARTO- che bella cosa, che bella notizia, ma avete visto che quadretto delizioso, speriamo che tutto vada per il meglio per noi e per loro, ma adesso torniamo a lavorare che già è passata mezza giornata e c' è ancora tanto lavoro da fare, ha proposito Rafè  il conte ti ha pagato.

RAFFAELE- veramente, mi ha detto se potevate passare voi più tardi perché aspettava la figlia che tornava dalla banca, cosi avrebbe pagato in contanti

CAPO SARTO- va bèh, allora adesso ci passo io e poi stesso da là me ne torno a casa e ci vediamo Più tardi, Rafè tu fai le ultime cose chiudi e dai le chiavi a donna Concetta

RAFFAELE- scusate, don Gaetà, ma vi volevo chiedere il permesso di andare via un poco prima         mia moglie, dato che ha la febbre, mi ha chiesto se potevo fargli delle commissioni, perché lei non riesce a scendere, nun se fire proprio.

CAPO SARTO- e va buò, Rafè, vai pure non ti preoccupare, Ubà allora chiudi tu, mi raccomando         chiudi tutte le porte e dai le chiavi a donna Concetta abbascio alla guardiola, Rafè  allora c' è ne andiamo insieme ciao Ubà ci vediamo più tardi

UBALDO- arrivederci don Gaetà, ciao Rafè ci vediamo dopo. ( i due escono dalla comune ) chisto e o' mumento di chiamare la mia adorata complice gli devo comunicare tutte le novità ascoltate, in modo che, come dice lei, si possa regolare di conseguenza ( si guarda intorno con circospezione poi va al telefono mette una mano in tasca ) ecco il numero ( va al telefono e fa il numero )

MAFALDA- ( entra dalla comune ) Dino e allora?     

UBALDO- ( restando al telefono ) che emozione non ha neanche detto pronto che già sapeva che    ero io, ma allora è proprio innamorata, Mafalda, mio sole, ci sono novità, ci dobbiamo vedere subito.

MAFALDA- ( senza far capire che lei è li ) Dino, ma cosa è successo non farmi preoccupare, ti hanno scoperto? Amore mio, se è troppo rischioso lascia stare, pazienza rinuncerò

UBALDO- no, non preoccuparti per me,io sono pronto a tutto per te e per il nostro futuro, ma è        necessario che tu venga qui subito!

MAFALDA- e come faccio, mi devo ancora vestire, sono nuda e poi sai il traffico ci vorrà tempo        

UBALDO- immaginarti nuda mi sconvolge tutti gli ormoni di maschio latino, ma è necessario che tu venga subito ho delle notizie importanti da darti e per telefono è rischioso potrebbe essere sotto controllo ed essere quindi intercettati

MAFALDA- ( tra se ) ma per chi ci ha pigliati 007 e consorte ( poi continuando come sopra ) e allora conta fino a tre ed io sarò da te.     

UBALDO- si angelo mio come tu vuoi farò, uno, due e tre  

MAFALDA- eccomi qui Dino         

UBALDO- ma come hai fatto sei stata rapidissima    

MAFALDA- ( tra se ) non ci stanno speranze chisto veramente è scemo. Sono stata spinta dalla velocità dell' amore, allora dimmi cosa c' è di cosi urgente Dino

UBALDO- vostro fratello ha organizato una cena a casa sua con la marchesa e suo figlio Riccardino il PROBABILE fidanzato di Rossella, cosi i due ragazzi si possono conoscere meglio e fissare la data del fidanzamento ufficiale e la data delle nozze, e sospetto che resteranno anche li a dormire

MAFALDA- ah maledetti,  devo trovare il modo per stare anche io a quella cena cosi posso controllare da vicino e gestire la serata a mio favore, ma come posso fare, figurati se mio fratello invita proprio me alla cena del fidanzamento della figlia ci vulimmo accussi bene ca se ci potessimo scannare ci scannassimo

UBALDO- è un vero peccato che non potete venire, visto che ci sono pure io, sarebbe una buona occasione per stare un po’ insieme

MAFALDA- ( con aria furbesca ) ma Dino che fai mi dai ancora del voi e se siamo fidanzati mi puoi dare anche del tu, perché forse non ti è ancora chiaro, ma io e te siamo fidanzati o forse non ti piaccio

UBALDO- certo che mi piaci, sei bellissima, ma io non osavo sperare tanto

MAFALDA- ( si avvicina per ricevere un bacio e Ubaldo goffamente esegue ). certo che sapere il mio fidanzato ad una festa senza di me un po’ mi dispiace, ma non voglio privarti di passare una bella serata

UBALDO- ma, ma se è cosi perché non vieni con me e scusa, Raffaele si porta la moglie e io mi porto la fidanzata, che male c' è nessuno può dire niente.

MAFALDA- certo potrebbe essere una bella idea, ma solo se ti fa piacere, amore mio, altrimenti ti posso aspettare anche a casa, non vorrei essere di troppo

UBALDO- certo che mi fa piacere, allora facciamo cosi ti passo a prendere alle 19.30 ( da parte )        che emozione io ad una festa con la mia fidanzata che è la padrona dell' atelier dove lavoro ( la guarda con espressione da innamorato ebete ) è proprio cotta di me, senti cara vado di la a chiudere e scendiamo insieme aspettami, mamma mia guarda che femminone ( la guarda con desiderio poi via a sx )

MAFALDA -n' aggio scaurati sciemi, ma chisto fa nummero uno. Ma intanto mi serve per conoscere il fidanzato di mia nipote che devo assolutamente sedurre e sposare cosi mi piglio o' citrullo e l' atelier, non tene vita facile chi si mette contro a Mafalda Preziosi

                            CALA LA TELA


                                              

                                              

                                           2° ATTO          

                                

         comune centro scena che porta in altre camere,  a sx. camera degli aperitivi a dx camere dei servizi al centro scena Divano letto, mobile sul fondo qualche sedia, quadri, tavolino piccolo presso il divano                           

                            1° SCENA ( Rosalia, Ludovico poi Saverio )    

ROSALIA- ( canta mentre pulisce )                                      

LUDOVICO- ( anche lui canta stessa canzone, ma stonando )                                  

ROSALIA- Ludovi, ma non hai niente da fare, invece e nguaià a canzone, perché non ti dai da fare   che tra poco arrivano gli ospiti e noi stiamo ancora a zero, io devo ancora preparare                           

LUDOVICO- ( con fare da ebete ) ah, e che prepari, che prepari, i maccheroni alla chitarra visto che ti piace cantà eheheheh ( risata da ebete )

ROSALIA- no, no veramente non lo so ancora, però mò che ti guardo mi stai ispirando ad una cucina         particolare, esotica

LUDOVICO- dici la verità, so bello e tengo fascino.  

ROSALIA- proprio accussi, infatti guardandoti stavo pensando di cucinare, ( gli gira intorno poi  si avvicina ad un orecchio )  un bel piatto di, di, di,  cavuluciuri  e cucuzzielli, ma fammi o' piacere levati alloco stu citrulo.

SAVERIO- aggia sentito parlare di citruli, forse stavate parlando del mio futuro genero, perché l’ avete gia conosciuto 

ROSALIA- no,no don Savè, stevemo parlando non solo di citruli, ma pure e cavuluciuri e cucuzzielli   ( indicando Ludovico )

SAVERIO- ( sorridendo e guardando Ludovico ) effettivamente non hai torto, comunque a che punto state, sono arrivati gli antipasti, i dolci, il vino o champagne sto cosi agitato, a creatura mia si deve fidanzare, piccerella mia che sacrificio che deve fare per mezzo e chella strega e sorema Mafalda.

LUDOVICO- ma perché, non siete contento e nu bravo giovane e pure bellillo e intelligente ha detto Rosalia che non lo ha mai visto però si è come dice a signorina Rossella sicuramente  mi assomiglia.

SAVERIO- noo, mica ti assomiglia siete proprio due gemelli       

ROSALIA- e cric e croc, permettete don Savè io vado in cucina a preparare e tu datti una mossa e  vai a preparare le camere per gli ospiti che qualcuno se si fa tardi potrebbe decidere di dormire qui stanotte ( fa per uscire )

LUDOVICO- ( correndo dietro a Rosalia la chiama e ) scusa Rosali, ma mò io sono cric o sono croc  

ROSALIA- che vi ho detto don Savè chisto non è scemo, nun serve proprio, vai muoviti, con  permesso don Savè, se non c' è altro io vado

SAVERIO- vai, vai pure Rosalia, ( Rosalia esce di scena seguito da Ludovico ),  Ludovico, aspetta un attimo, vieni qui devi andare a fare una commissione, scendi giù e vai a sollecitare la pasticceria per i dolci e ci fai aggiungere una torta alla crema e una bottiglia di liquore di suocera

LUDOVICO- a suocere e vostra figlia fa o liquore, e s' abbuscano parecchi soldi don Savè, che tipo di liquore fa 

SAVERIO- ma che hai capito, il liquore di suocera è una qualità di liquore    

LUDOVICO- e non vi arrabbiate, mica aggio ditto che o' liquore dà suocera dà signurina non è di qualità, ho solo detto se fa il liquore, a prossima volta mi faccio e fatti miei

SAVERIO- u mamma do Carmine ave ragione Rosalia chisto overamente non serve proprio, senti lasciamo stare te lo spiego la prossima volta tu vai alla pasticceria a dire di fare presto la consegna e se è tutto pronto va bene, poi  al resto ci penso io( resta impalato con le mani tese ) scusa e vuoi andare a chi stai aspettando che vuoi con queste mani aperte               

LUDOVICO- i soldi per pagare, poi come avete detto voi  prima, al resto ci pensate voi                     

SAVERIO- non è possibile niente di meno che nù scemo rispetto a chisto è uno scienziato,         non ti          preoccupare di niente, anzi non fare niente scendo io più tardi, anzi li telefono va bèh tu nel frattempo non dire niente più, resta immobile ( Ludovico si immobilizza ) ( Saverio disperato dalla scena ) Rosalia, Rosalia vieniti a pigliare stu coso           

ROSALIA- ( entrando di corsa) che succede don Savè, che stato ( poi vedendo Ludovico ancora immobile ) uh che bello le mie preghiere sono state esaudite, a chisto, c' è venuto nù tocco nu parla e nun se move chiù, iammo cammina, iammo a faticà      ( esce tirandosi Ludovico per un braccio ).              

                   2° SCENA ( Saverio, Rossella, sig.ra e sig.re De Lucia poi Rosalia )

SAVERIO- ( seguendo la scena ) certo che se non me lo avesse raccomandato l' assessore, mio ottimo cliente, l' avesso già licenziato.

ROSSELLA- ( entra in scena agitatissima ) mamma mia bella è tutto pronto, la tavola è imbandita   ùù, niente ancora, papà, ma come non è ancora pronta la tavola e i dolci sono arrivati, gli antipasti, papà aiutami sono molto nervosa, non riesco a calmarmi, mò vado di là e mi faccio preparare una camomilla, ma sto facendo bene a fidanzarmi con Riccardino, sempre nù citrulo è, però a noi ò citrulo ci serve e se poi  mi pento di quello che ho fatto, non so cosa fare papà, uffàà ( si lascia cadere sul divano )

SAVERIO- ( si siede vicino a Rossella ) uèh, Rossellina a papà stai calma, ci vuole ancora tempo prima che arrivino gli ospiti, piuttosto, fatti guardare, come sei bella, mi sembri una principessa, anzi sei una principessa, la mia principessa, vieni qua ( teneramente l' abbraccia ) devi stare tranquilla tu ti fidanzi, poi ti sposi entro l' anno, diventiamo i maggiori azionisti dell' atelier e poi con calma ti separi per incompatibilità di carattere.

ROSSELLA- si papà hai ragione, in realtà io non rischio niente nà vota nà scusa po’ ne trovo un' altra e io non mi faccio manco toccare lo faccio diventare un rapporto esclusivamente platonico

        

MARGHERITA- ( ascoltando insieme al marito le ultime parole di Rossella ) e invece no, cara la mia Rossellina, tu  un poco ti devi far toccare e se non ti tocca lo devi stimolare, se no a marchesa sgama e  si piglia collera, annulla il fidanzamento e Mafalda addiventa la padrona assoluta, e voi due iate in mezzo a una via, vieni qua fatti guardare quanto sei bella ( la stringe a se ) ciao Saverio tiene proprio na bella figlia

SAVERIO- ciao Margherita, grazie per essere venuta un poco prima, ciao Alfredo grazie pure a te, avevamo proprio bisogno di aspettare questo momento con qualcuno che ci volesse veramente bene

 

ALFREDO- e noi perciò stiamo qua, buona sera Savè, ciao Rossella, effettivamente mia moglie non ha torto, a marchesa        non sospetta di niente, sa che Rossella è in cerca di un uomo di famiglia nobile perché è una romantica, una ragazza all' antica e no che sta cercando nù babà per raggirarlo perciò come dice Margherita tu non devi far capire che lo sposi solo per convenienza

SAVERIO- effettivamente tutti i torti non hanno, Rossè a papà tu nu poco devi far vedere che ti piace       e se no cà perdimmo l' eredità, zia Mafalda si piglia tutto cosa e ci caccia

ROSSELLA- ma a me mi fa ribrezzo, chillo coso muscio, senza capilli e che lente a culo e bicchiere solo il pensiero di abbracciarlo e baciarlo me fa veni e male e stommaco   

MARGHERITA- ma tu non è che chissà cosa devi fare, cerca solo di accoglierlo con un po’ di entusiasmo, mostragli un po’ di dolcezza al momento giusto cerca di essere anche un po’ sensuale e specialmente in presenza della mamma fa vedè che o uaglione tè piace

ALFREDO- insomma e a fa a iatta ncalore, fattello spiegà a muglierema che o' fatto e sta ncalore è a masta ( tutti ridono )

ROSALIA- signò è arrivato ò capo sarto don Gaetano dice che è venuto prima per vedere se può  dare una mano, e poi mi ha chiesto se era venuto il sig. De Lucia, ma po’ che c' è ne importa a chisto se vuio c' è state o no

ALFREDO- ò saccio io ò saccio e voi che ci avete detto      

ROSALIA- e gli ho detto la verità che eravate appena arrivati, ho fatto male?

ALFREDO - male, malissimo, Margheri e mò chi lo sopporta a stu femminiello

Quello si è innamorato di me          

ROSALIA- vi chiedo scusa, ma non sapevo di fare male ci dico che mi ero sbagliata e di passare più tardi 

ROSSELLA-  no, non è il caso, non ti preoccupare Rosalia, non è colpa tua fallo accomodare di là veniamo subito

ROSALIA- come voi desiderate signorina, e scusate ancora ( Rosalia esce )

MARGHERITA- ( rivolgendosi al marito ) amore, ma stai tranquillo ci stiamo qua noi, di cosa ti spaventi, mica è venuto pe' tè spusà tuttalpiù è venuto pè nà avventura d' amore con te, ma che ci fai tu a sti femminielli

ALFREDO- guarda che io non ho nulla contro queste persone, ogni uno è libero di fare la propria scelta sessuale, però don Gaetano madda lascià quieto, a me mi piacciono le femmine e tu lo sai Margherì

MARGHERITA- su questo sono testimone oculare, l’ ho appurato sulla mia pelle, ma il capo sarto probabilmente vuole una semplice avventura e tu lo sai io non sono mai stata gelosa

SAVERIO- e ghià lascialo stare, non lo sfottere, chillo don Gaetano alla fine è una brava persona     

ALFREDO- sicuramente è una brava persona, ma sempre na fissazione tene , e si è fissato proprio  con me  

ROSSELLA- ma signor De Lucia l' amore non ha età ne sesso, l’ amore è una cosa meravigliosa, guardate o’ nammurato mio, viecchio, zelluso e ciecato

MARGHERITA- ha ragione a piccierella, vieni Rossè andiamo di la, mi devi prestare un po’ di trucco, che mio marito, giusto per restare in argomento, nell' ascensore si è allumato sano, sano e ma levato tutto cosa… a faccia, e meno male che stai e casa o terzo piano, se eramo arrivà ncoppo ò terrazzo non so comme ascevo  a int’ ascensore, vieni andiamo di la, permettete ( via le due donne a dx )

SAVERIO- e bravo Alfredino, appena stai cu mugliereta into o stritto se sciogliono mani, coscie e altro

ALFREDO- è overo Savè, ringrazzianno o’ Signore, io e Margherita ci vogliamo bene e ci desideriamo come il primo giorno che ci siamo incontrati

SAVERIO- questa è proprio una bella cosa, e sono felice per voi, lo sapete quando vi voglio bene, Margherita per me è più di una sorella e tu rendendola felice ti si conquistato nu posto into o core mio   

                   3° SCENA ( capo sarto, Saverio, sig.re De Lucia )

CAPO SARTO- salve don Savè, oh, oh sig. De Lucia che piacere ci state pure voi qua e vi siete messo anche il vestito nuovo, vi sta benissimo, mi parito nù bigiù, quanto è bello è overo don Savè 

SAVERIO- caro don Gaetano, vi siete anticipato, ma non dovevate disturbarvi, comunque è un piacere avervi qui con noi, siete stato sempre fedele a mio padre e sempre utile e continuate a farlo con me     

ALFREDO- ( tra se ) e comme nù cacciuttiello, salve capo sarto, state gia qua, che puntualità,  è una fortuna avere un dipendente come voi don Gaetà, è come avere due mani e due occhi in più nelle proprie faccende, un uomo di fiducia insomma

CAPO SARTO- voi mi lusingate sig. De Lucia, ma sono così affezionato a questa famiglia che lo faccio veramente volentieri e senza secondi fini pensate che quando sono stato assunto dalla buon’ anima, don Saverio era ancora un ragazzo, ma se volete e col permesso di don Saverio, mi  posso interessare anche di voi, e vi posso garantire che ci metterei tutto me stesso anima e corpo         

ALFREDO- ( rivolgendosi a Saverio ) soprattutto il corpo. Vi ringrazio don Gaetano, ma a me ci pensa direttamente  mia moglie, grazie lo stesso     

SAVERIO- ma caro amico mio, se ne avete bisogno, non vi preoccupate di me o degli impegni che    ha per me, se credete che don Gaetano vi possa dare una mano, fate pure sono sicuro che, se ve lo può dare, ve lo dà subito, un aiuto è cosi don Gaetano     

CAPO SARTO- certamente, quando vuole e dove vuole              

ALFREDO- Savè, e mò ti ci metti anche tu. Caro don Gheitano vi ringrazio tantissimo, ma non ho bisogno di niente, grazie lo stesso

CAPO SARTO- non siate timido, tutti hanno bisogno del capo sarto eh

ALFREDO- ( allarmandosi della situazione ) Io no è chiaro

CAPO SARTO- guardatelo, don Savè, quanto si arrabbia è ancora più bello, mamma mia che uomo ( avvicinandosi ) e che fisico, guardate che spalle e che cosce, ma avete fatto sport e che sport avete fatto culturismo o qualche arte marziale

SAVERIO- ( tra se ) cà o' fatto si sta facendo pericoloso, Alfrè è meglio che vai a cercare tua moglie Margherita         magari ha bisogno di te

ALFREDO- ( a Saverio ) si forse è meglio prima cò purpo scatene tutte e tentacoli. Margherita dove sei? Ho voglia di baciarti tu che sei femmina ( via di corsa ).

CAPO SARTO- che peccato se ne andato, don Savè, scusate ma quell’ uomo mi risveglia tutti gli istinti primitivi

SAVERIO- don Gaetano, non ci pensate, che né dite se ci spostiamo di là, vi offro un aperitivo, mentre aspettiamo gli altri       

CAPO SARTO- si, molto volentieri grazie, ( via tutti e due )                 

                   4° SCENA ( Rossella, Sign.ra De Lucia, Rosalia, Saverio poi ospiti )

ROSSELLA- che dite Margheri, sto facendo la cosa giusta, io ho tanti dubbi           

MARGHERITA- Rossè, bella mia, è normale, comunque sia o per amore o per convenienza sempre o’ matrimonio tuoio è

ROSSELLA- già, è vero, ma la mia maggiore preoccupazione è quella di far del male a una brava persona solo per salvaguardare i nostri interessi economici perché è veramente bravo e innamorato, pensate che tutti i giorni mi ha mandato fiori e cioccolatini

MARGHERITA- è veramente un bel pensiero , però vedi Rossella, la nostra vita si svolge in una giungla dove ci sono belve da cui difenderti, come Mafalda, e animali innocui da mangiare come Riccardino e per   sopravvivere ti devi adeguare

ROSALIA- signorina sono arrivati gli ospiti      , hanno citofonato, stanno giù al palazzo

ROSSELLA- mamma mia come sono agitata Margherita, gia stanno qua e dove sta papà

MARGHERITA- stai calma! Rosalia fateli salire, e andate a chiamare il sig. Saverio e mio marito

ROSALIA- subito signò        

MARGHERITA- Rossè, tira un bel sospiro e accogliamo gli ospiti con un gran sorriso va bèh ( Rossella esegue )

SAVERIO- ( entra accompagnato dal sig. De Lucia e don Gaetano sempre azzeccato a quest' ultimo ) eccomi qui uhè Rossè che c' è

MARGHERITA- ( facendo segno di stare zitto ) lasciala stare, sta nervosa, agitata è normale        

ROSALIA- ( annuncia gli ospiti, mentre Ludovico prende i soprabiti di tutti fino a scomparire sotto di essi ) la marchesa Ortaggi e suo figlio Riccardo, don Raffaele e sua moglie Carmela, don Ubaldo e la sua ( attimo di pausa ) fidanzata signorina Mafalda ( stupore generale )

TUTTI- ( mormorio di sottofondo poi saluti convenzionali )        

MAFALDA- ( con finta dolcezza ) Rossellina bella di zia tanti, tanti auguri sono felice per te         ciao Saverio fratellino mio, come stai

SAVERIO- ( prendendo da parte Mafalda ) e tu che ci fai qui, se sei venuta a

rovinarci la festa ti giuro che, che……..

MAFALDA- Savè, stai tranquillo, sono cambiata, niente più rancore, ho finalmente trovato l' amore ( indicando Ubaldo )   

SAVERIO- ma chi Ubaldo, ma per piacere se chillo è chiù scemo cà buono    

MAFALDA- quanto sei caro, ti dispiace che la tua sorellina s' è pigliato nù scemo come fidanzato, ma perché figlieta che s' è pigliato a nù scienziato

MARGHERITA - ( vista la situazione ) mi permetto di fare gli onori di casa visto che ci conosciamo da bambini, mi sento di famiglia, è vero Mafalda ( prendendola sottobraccio ) andiamo di là nella stanza dell' aperitivo, mentre Rosalia li  prepara, prego da questa parte, venite don Gaetà , Rosalia per cortesia prepara gli aperitivi insieme a Ludovico e quando sono pronti ci chiami ( escono tutti tranne i camerieri, Saverio, Alfredo, Marchesa, Riccardo, Rossella )

ROSALIA- ( a Margherita ) si signora,( girandosi intorno ) Ludovico  andiamo, ma addò sta ( guardandolo sommerso dai soprabiti ) e bravo riman’ accussi, ca nisciuno te vede più e non si intossica, scusate tutti, ma o collega mio tene a capa pè spartere e recchie ( liberandolo di alcuni soprabiti se ne vanno a mò di soldati ) avanti marsc un due un due ( via a sx )

5° SCENA ( marchesa, Rossella, Riccardo, Saverio, sig.re De Lucia e moglie poi Rosalia )

SAVERIO- scusate tutti, ma oggi è difficile trovare una servitù qualificata, ma prego accomodatevi.     

MARCHESA- stia tranquillo signor Saverio anche noi riscontriamo gli stessi problemi ( avvicinandosi a Rossella ) Rossella sei stupenda, bellissima il simbolo della classe e dell’ eleganza     

ROSSELLA- grazie sig.ra marchesa anche voi siete molto elegante, avete un vestito bellissimo. ( avvicinandosi  a Riccardo che subito indietreggia ) Ciao, Riccardo  anche tu sei molto elegante, come stai       

RICCARDO- ( balbettando ) bbbeee, bbbeee, bbbeee 

SAVERIO- ( rivolto al sig.De Lucia ) ma cherè nù piecoro  

MARCHESA- È molto contento di stare qui con te, ed è anche molto nervoso ed emozionato, non vedeva l' ora di rincontrarti. È vero a mammà     

RICCARDO- sssssi     

ROSSELLA- ( tra se ) di questo passo prima che mi chiede do vasà me so caduti i denti da bocca. Ma prego accomodiamoci, vi faccio portare un aperitivo e qualche salatino, a proposito, grazie per tutti i fiori che mi avete mandato, ogni giorno erano più belli, ma non dovevate disturbarvi tanto

MARCHESA- nessun disturbo mia cara, è stato un vero piacere e poi Riccardino ci teneva tanto, anzi a dire la verità lui stesso ogni giorno scendeva giù dal fioraio per ordinarli e sceglierne la qualità

ALFREDO- è veramente un pensiero gentile e da galantuomo

SAVERIO- direi da perfetto corteggiatore, da uomo innamorato, ( rivolgendosi ad Alfredo ironicamente ) lui sa come conquistare una donna, complimenti Riccardo

RICCARDO- grazie don Savè, ma l’ ho fatto molto volentieri perché vostra figlia mi piace veramente tanto e quando la vedo ( si gira verso Rossella ) mi, mi, mi

MARCHESA- si blocca don Savè, però io lo conosco bene col tempo cambierà è vero Riccardo a mamma ( attimo di silenzio imbarazzante in attesa della risposta di Riccardo che resta impalato guardando Rossella )

ROSSELLA- ( da perfetta padrona di casa ) ma questi aperitivi ancora non arrivano, col vostro permesso vado a chiamare la cameriera

SAVERIO- ci penso io a papà, non ti preoccupare, tu resta pure a chiacchierare con loro del resto è la vostra festa, è vero marchesa

ALFREDO- è giusto, ma  perché non facciamo vedere la casa alla marchesa, Saverio che né dici   

SAVERIO- ottima idea, prego marchesa da questa parte    

RICCARDO- ( vedendo la madre andare via, balza verso quest’ ultima ) mammà, vengo anche io con te    

ALFREDO- (rivolto a Saverio ) però quando parla quant' è bellillo è?

SAVERIO- ma che le pigliato pè na  scignitella ammaestrata       

INSIEME I DUE ( si guardano ) SI!         

MARCHESA- no, non è il caso, tu resta qui con Rossella e scambiate due chiacchiere così vi conoscete    meglio,potete  dirvi i vostri gusti, ciò che più vi piace insomma  approfondite la vostra conoscenza ( da parte al figlio ) e cerca e  approfondì bene a mammà scetate a stù suonno, mamma do Carmine, ma e chi e pigliate e pure abbonanema e pateto era nù gallo de combattimento

RICCARDO- si mammà, come vuoi tu mammà, resto qua mammà       

SAVERIO- ( ad Alfredo ) era meglio quanto se steva zitto ( escono tutti tranne i due ragazzi )        

( momento di imbarazzo poi Rossella prende coraggio e si avvicina a Riccardo, ma quest' ultimo scappa gag dei due fino a quando si trovano l' uno di fronte all' altra )

ROSSELLA- ( con tono nervoso ) e firmate , ma addò fui, mica tè mangio ( calmandosi e con dolcezza ) stai calmo stiamo qui per conoscerci vieni siedi vicino a me ( Riccardo imbarazzato resta impalato in piedi ) e assiettate ( e lo spinge giù sul divano )

RICCARDO- ( Riccardo si siede e si sposta subito in punta gag tra i due )     

ROSSELLA- ( stufa della situazione lo tira a sé per baciarlo, ma )

ROSALIA- ( entra all' improvviso e vede l' ultima scena ) uh, scusate signorì non sapevo, non volevo ( con evidente imbarazzo ) e vado via subito

ROSSELLA- no, non ti preoccupare resta pure, ( da parte a Rosalia ) o' coso cà è friddo de chiamata Rosalia, io vado di la a raggiungere gli altri ( a Rosalia ) fammi un piacere vedi se si sceta  con tè, magari gli fai più effetto

 

ROSALIA- come voi comandate signurì ( Rossella esce ) ( avvicinandosi a Riccardino ) come vi chiamate?       

RICCARDO- mi, mi chi chi chiam m m mo Riccardo 

ROSALIA- scusate, ma siete cacaglio      

RICCARDO- ( evidenziando nervosismo e imbarazzo ) non lo so e che mi emoziono sempre quando sto con gli altri e specialmente con una donna che non sia mia madre 

ROSALIA- vi posso garantire, anzi ve lo giuro sulla testa del mio collega Ludovico, che tanto vi assomiglia che noi donne non siamo cosi diverse da voi ( lo guarda e con tono ironico ) maschi, perché voi siete maschio si? Abbiamo solo qualcosa in più qui ( indicando il seno ) e qualcosa in meno lì ( a quest' ultima affermazione muove la testa in senso di intesa )

RICCARDO-  ma anche io non ho niente lì, ho tutto a casa

ROSALIA- e che lo tenete smontabile, ma voi avete capito di cosa stiamo parlando? ( con tono allusivo )    della differenza tra maschio e femmina, mammà non vi ha detto niente, ( con ironia ) ah ho capito forse siete ancora piccolo di età, quanti anni avete?

RICCARDO- 40 anni tra poco       

ROSALIA- ( continuando con tono ironico ) ecco avete visto è come dicevo io, essendo ancora troppo piccolo, mammina non ha ritenuto opportuno spiegarvi certe cose. Voi lo sapete che un uomo e una donna quando stanno insieme oltre che parlare, passeggiare fanno anche altre cose

RICCARDO- veramente non lo so, mammina come avete detto voi non mi ha detto niente sull' argomento

ROSALIA- possibile che non sapete proprio niente, neanche ve lo immaginate        

RICCARDO- no, veramente qualche volta ho visto qualcosa alla televisione, ma poi mammina cambiava canale perché diceva che quelle cose portano sulla cattiva strada, erano cose sporche, ma adesso me lo spiegate voi, per piacere, altrimenti come faccio con Rossella   

ROSALIA- e che vi devo spiegare non è una cosa semplice e di due minuti, facciamo così, più tardi, un altro giorno o magari tra qualche anno voi tornate, ci vediamo e vi spiego tutto, va bèh adesso andate da mammà essa sta cò pensiero

RICCARDO- va bèh, io allora adesso vado, però  mi spiegate almeno Rossella che vuleva a me quando siete entrata voi all' improvviso, perché è saltata addosso a me, forse mi voleva picchiare, che ho fatto di male

ROSALIA- no, ma che picchiare vi voleva dare un bacio, per dimostrarvi l' interesse che ha per voi, che ci piacete insomma      

RICCARDO- ah, forse  ho capito, e se lo fa un’ altra volta io non  so  come si fa, per piacere fatemelo sapere, spiegatemi solo questo, almeno se Rossella lo rifà di nuovo non faccio una brutta figura       

ROSALIA- e va bèh, ma facciamo presto avesse trasì coccuruno, chissà che po’ pensà, ( lo guarda )  e che po’ pensà cu stu coso, allora mettete le mani intorno alla mia vite e stringetemi verso  di voi, mentre io vi abbraccio al collo, poi avvicinate la testa alla mia e poi ( Riccardo all’ improvviso avvinghia Rosalia attirandola a se con forza ) uhè, uhè state calmo ma cherè, se so scetati gli ormoni animaleschi tutt' assieme è diventato ommo tutto nà botta

RICCARDO- scusate, donna Rosalì, ho sbagliato qualcosa, vi chiedo perdono, lo rifacciamo, forse non ho capito bene       

ROSALIA- ( allontanandosi, poi tra se ) e capito a stu zelluso quattrocchi cià pruvato gusto, lasciamo stare adesso ho da fare  magari ve lo faccio vedere in un' altra vita, adesso andate, andate a fa… nu giro, forse mammina  ve sta cercando ( entra la signora De Lucia )

RICCARDO- si, si avete ragione, grazie, grazie per quello che mi avete spiegato, forse qualcosa ho capito poi eventualmente un altro giorno mi spiegate qualche altra cosa, permettete vado a cercare a Rossella ( via a dx )         

ROSALIA- cose da pazzi, ata cà friddo e chiammata 

MARGHERITA- Rosalì ma che è succieso stai tutta sconvolta     

ROSALIA- signò, o fatto e chisto, la signorina Rossella mi aveva chiesto di contollare se o coso era fridd' e chiammate   

MARGHERITA- Rossella ti ha chiesto e vedè si  ci piacene e femmene o figlio dà marchesa, e allora

ROSALIA- signò io appena l' aggio tuccato s' è allummato sano, sano ata cà citrulo, chillo me pareva nu lupo affamato, nu lione nferocito, secondo me c' è sta coccosa e strano into a sta storia

MARGHERITA - ma che dici Rosalì è impossibile,  Riccardino nu lupo affamato semmai nu caprettiello che non sape ancora cherè a vita, ne come è fatto na femmina, no, no stai tranquilla, ti sarai impressionata, vai, vai pure e grazie comunque

ROSALIA- sarà, ma io non sono convinta, signora Margherita io vado, ma vi ripeto, secondo me, c’ è qualcosa di strano in questa storia, permettete

         6° SCENA ( sig.ra De Lucia, Ubaldo, Mafalda, Rosalia, Ludovico )

MARGHERITA - certo è proprio curiuso stu fatto, ma ci pensiamo dopo, adesso devo scoprire come mai Mafalda  stà qua, non mi fido e non ci credo per niente a quello che ha detto, si è innamorata, ma per piacere, lei è innamorata solo di se stessa e dè denari

UBALDO- ( entra chiamando ) Mafalda, Mafalda, luce dei miei occhi dove sei? Oh sig.ra De Lucia scusate avete visto la mia fidanzata, Mafalda

MARGHERITA - veramente no, ( Ubaldo sta per andarsene ) ma scusate Ubaldo, vi posso fare una domanda.

UBALDO- prego, dite pure   

MARGHERITA - sapete la curiosità di una donna, ma come è successo questo innamoramento inaspettato, che io sappia neanche vi conoscevate, e poi con la vostra probabile padrona

UBALDO- vedete, è successo tutto all' improvviso, anzi all' inizio sembrava che addirittura mi odiasse, infatti qualche giorno fa, mentre stavo all' atelier è entrata gridando e licenziandomi 3- 4 volte in pochi minuti, poi è entrato il sig. Saverio hanno litigato e poco dopo come d'incanto mi ha guardato e dichiarato tutto il suo amore è stata una sensazione bellissima, per la prima volta una donna si interessava a me.

MARGHERITA- ( tra se ) e io avessa crerere a tutta sta dolcezza mah , è proprio na bella storia mi avete fatto venire un brivido per tutto il corpo, amore a prima vista, un colpo di fulmine insomma.

UBALDO- e non è tutto, mi ha detto che quando diventerà lei la padrona mi farà fare anche carriera, non è una grande prova d' amore

MARGHERITA- ( tra se ) si una grande prova d' amore per se stessa ( a Ubaldo ) e come sape che lei diventerà la padrona, come fa ad esserne tanto sicura        

UBALDO- ( con imbarazzo ) e perché, perché  

MAFALDA- Dino, Dino,  ma dove eri, ti ho cercato dappertutto, lo sai che non posso stare troppo lontana da te    

UBALDO- ( con sollievo ) anch' io ti stavo cercando, tesoruccio mio, non ti vedevo da qualche minuto e gia mi sembrava un' eternità

MARGHERITA- ma guarda che vuommochi cà fanno sti dui.      

MAFALDA- Margherì, e di cosa stavi parlando con il mio fidanzato, e che ti stivo mpicciando        

MARGHERITA- stai tranquilla, non stavamo parlando di niente che possa ostacolare il vostro amore, nisciuno so piglia stai certa, volevo solo sapere come  vi siete conosciuti e  come è che vi siete velocemente innamorati

MAFALDA- è stato all’ improvviso, un colpo di fulmine sei contenta adesso, soddisfatta, ma perché non mi posso innamorare anch’ io come tutti gli altri, come una donna normale

MARGHERITA-  no, no per carità lo sappiamo che l’ amore è strano, cieco come si suol dire, ma a volte anche interessato

MAFALDA- forse, a volte, ma anche se fosse pare che sia un vizio di famiglia è overo Margherì

ROSALIA- ( entrando in scena ) prego signori l' aperitivo è pronto se vi volete accomodare ( tutti escono tranne Rosalia ) e vai Rosalì vai priparammo o riest e tutto da sola, ma addò e ghiuto chillo sciacqualattuga e Ludovico

LUDOVICO- ( entrando di corsa ) Rosalia, Rosalia a stai qua meno male ( agitato ) non ti trovavo più         

ROSALIA- che stato, che è succieso, t' ha muzzucato nà vipera, m' hanno fatto a grazia, mò muori e tè liev' annanzi all' uocchi miei

LUDOVICO- no, no, ma o padrone mi ha detto che l' aperitivo è pronto e si devono chiamare gli ospiti e io non li trovo, ma addò stanno tutti quanti

ROSALIA- lo sai perché tu ancora non muori, perché lassù e sciemi né fanno trasì, cammina pruvulone, gli ospiti stanno già tutti quanti di là che se era per te avevano voglia e murì e sete muoviti e aiutami a preparare la tavola per il buffet ( Rosalia lo trascina via )

         7° SCENA ( Raffaele, Carmela, Riccardo, Mafalda )

RAFFAELE- ( entra insieme alla moglie Carmela ) vieni, vieni Carmelina, aahh che bella casa e che bella festa è vero

CARMELA- si, si è proprio una bella festa, mi fa piacere per la signorina Rossella che ha trovato  un fidanzato, mi sembra un bravo giovane, nu poco strano, ma nu bravo giovane, ma come l’ ha conosciuto Rafè

RAFFAELE- c’ è lo ha presentato la signora Margherita e appena si sono visti a signorina Rossella ha ditto, chisto è isso, fa proprio al caso nostro è vero papà

CARMELA- praticamente amore a prima vista, come è romantico tutto ciò e don Saverio è rimasto contento immagino, ha fatto sta festa

RAFFAELE- contento, contentissimo, infatti anche lui appena lo ha visto ha detto alla figlia, Rossè meglio e chisto non lo potevamo trovare, fa proprio per noi

CARMELA- è bello che anche il padre è contento, ma mi pare esagerato dire, fa proprio per noi, e          che s' adda ì a cuccà isso cu Riccardino

RAFFAELE- io perciò ti amo perché tu sei così ingenua che non hai capito ancora niente, questo è un matrimonio di convenienza e no un matrimonio d' amore Carmè

CARMELA- ma tu che dici uh Madonnina mia, ma tu veramente fai, spiegati meglio        

RAFFAELE- quando è morto il papà di don Saverio, nel testamento ha fatto scrivere che quello che aveva doveva essere diviso in parti uguali ai due figli e una piccola percentuale alla nipote Rossella, però la nipote si doveva sposare entro l’ anno se no quella percentuale sarebbe stata di Mafalda che così sarebbe diventata l’ unica padrona

CARMELA- overamente, ma tu che dici, Gesù, Gesù, Gesù cheste so cose da pazzi

RICCARDO-  ( da dentro ) mammina, mammina dove sei

RAFFAELE- zitta, zitta sta venendo qualcuno mettiamoci qui

RICCARDO- ( entra dalla comune non accorgendosi di Raffaele e la moglie ) mammina, mammina dove sei, ma dove è andata, mi lascia solo tra tutta questa gente che non conosco, e se qualcuno mi chiede qualcosa io come faccio ho vergogna senza mammà e se viene Rossella io non so cosa fare anche se Rosalia qualcosa mi ha spiegato, io ancora non mi sento pronto

MAFALDA- ( intanto era entrata senza accorgersi di Raffaele e la moglie e ascoltando Riccardo senza che lui se ne accorgesse poi) e ti insegno io, non ti preoccupare, Riccardino mio, nipotino mio e già perché adesso anche tu fai parte della famiglia Preziosi, visto che probabilmente Ti sposerai con mia nipote anche tu diventi mio nipote, e per me è un onore avere un nipote marchese e anche tanto carino e simpatico, vieni qui, spiegami che cosa ti angoscia e io volentieri ti aiuterò, ( invitandolo a sedersi vicino a lei ) siediti qui vicino a me, non ti devi vergognare, io, ormai sono tua zia e tu non devi avere vergogna di tua zia, anzi ti devi confidare con me, così io ti posso aiutare, consigliare ( lo prende per mano e lo fa sedere vicino a lei e circuendolo con un braccio al collo gli da un bacio sulla guancia ) devi stare tranquillo, vedi le zie sono state sempre le migliori amiche dei nipoti timidi come te

RAFFAELE- ( alla moglie ) si pè fa ascì dà timidezza e fa trasì dinto o' lietto loro    vieni mettiamoci qui non ci facciamo vedere fammi sentire cosa si dicono

RICCARDO- grazie zia come siete brava è che vedete io, se mi vedo con Rossella non so cosa fare, perché mammina non me l' ho a mai spiegato, Rosalia ci ha provato, ma mi serve più tempo per capire, dovrei provare di più

MAFALDA- che cosa non ti ha spiegato bello di zia, dimmi

RICCARDO- come ci si comporta con una donna

MAFALDA- ( approfittando della situazione ) e per questo ci sono le zie come me, l' importante è che resta un segreto tra zia e nipote ( avvicinandosi ancora di più ) io te lo voglio spiegare, ma se entra qualcuno scopre il nostro segreto e poi qualcuno potrebbe fraintendere

RICCARDO- e allora ci vorrebbe un posto dove nessuno ci vede, dove potreste spiegarmi le cose con calma, come possiamo fare, io proprio non lo so ci vorrebbe una idea       

MAFALDA- hai ragione, fammi pensare un po’ ( si alza fingendo di pensare ), facciamo così tu dici  a mammina che vuoi conoscere meglio Rossella e per questo credi sia il caso di passare la notte qui, e dato che vuoi conoscere meglio anche tutta la famiglia chiederai al sig. Saverio che anche la zia Mafalda resti a dormire qui così io stasera vengo in camera tua e con calma ti spiego tutto e ti faccio vedere come comportarti con Rossella, quello che devi fare, insomma ti faccio vedere tutto io

RICCARDO- mi sembra un ottima idea, zia, farò così come voi mi avete consigliato, vado subito, così grazie a voi che stasera mi spiegherete proprio tutto, io con Rossella non farò una brutta figura, vado subito a cercare a mammina e al sig. Saverio

MAFALDA- vai, vai bello di zia ( Riccardo esce ) e anche questa è fatta, adesso devo trovare solo qualcuno che mi deve trovare nel letto insieme a Riccardino questa notte e lo scandalo è fatto (esce con aria soddisfatta )

RAFFAELE- e capito chesta strega che sta architettando Carmè  

CARMELA cose da pazzi, se vò arrubbà o nammurato da nipote, ma tanto che bello chisto Rafè ne meglio Ubaldo po’

RAFFAELE- ma che è capito Carmè, non se lo vuole rubare, ma come ti spiegavo prima se Rossella non si sposa lei diventa l’ unica padrona dell’ atelier cosi che potrà decidere tutto da sola senza interpellare il fratello, e stai sicura che la prima cosa che fa ci licenzia a tutti quanti e soprattutto al fratello,  ci serve un idea per evitare questo imbroglio,ma che cosa … come hai detto Ubaldo e già Ubaldo, devo avvisare subito a don Saverio

CARMELA- Rafè, ma che significa io nun aggia capito niente, spiegati meglio, addò me tiri ( ma senza    spiegazioni Raffaele la tira via dalla scena )

         8° SCENA ( capo sarto, Saverio, Riccardo poi sig.ri De Lucia )

CAPO SARTO- ( entra insieme a Saverio ) vi devo fare i miei complimenti, è veramente una bella festa e tutto di prima qualità.

SAVERIO- grazie don Gaetano, il vostro parere per me è importante, voi lo sapete          

CAPO SARTO- voi mi lusingate don Savè, è vero che ci conosciamo da anni, ma non vi sembra di esagerare, alla fine io capo sarto sono e niente più

SAVERIO- oltre che cortese, anche modesto. Don Gaetà, voi, siete la storia del nostro atelier e un     vero amico della nostra famiglia

CAPO SARTO- e speriamo  di diventare anche il futuro dell' atelier, qui se il fidanzamento tra i due ragazzi non funziona, caro don Saverio, sia io che voi restiamo storia passata dell' atelier perché vostra sorella Mafalda, se diventa la padrona, ci fa correre e io a quest' età onestamente non c' è la faccio più a correre ( risata dei due )

RICCARDO- ( entrando in scena come se cercasse qualcuno ) don Saverio, don Saverio a state qua, ( avvicinandosi ad un attaccapanni ) vi stavo cercando

SAVERIO- ( ironizzando ) veramente, non si era capito è vero don Gaetano  

CAPO SARTO- già, infatti ci domandavamo chissà chi starà cercando Riccardino  

RICCARDO- ( continuando a parlare con l’ attaccapanni ) stavo cercando voi, ( sguardo tra i due " overamente " )  ho da chiedervi un grosso favore

SAVERIO- ( rivolgendosi al capo sarto ) accuminciammo bbuono, non si è nemmeno fidanzato e gia vò nu favore a me, ma cu chi stà parlann’  ( poi a Riccardo )  e ditemi in cosa consiste questo favore, però ditelo a me perché chillo annanzo a vuio è l’ attaccapanni

RICCARDO- scusate don Savè, ma credo che la mia vista stia peggiorando, ah siete qui, allora vi dicevo dato che tra me e vostra figlia Rossella, non c' è ancora una buona conoscenza, vi volevo chiedere se potevo restare a dormire qui cosi che possiamo approfondirla  anche domani, e credo sia opportuno  per il bene della famiglia, che anche vostra sorella resti qui a dormire

SAVERIO- sorema Mafalda e che c' azzecca, non vi pare esagerato       

RICCARDO- e perché, è na cosa bella, staremo tutta la famiglia insieme qualche giorno in più e proprio per non esagerare come dite voi magari mammina ci può raggiungere domani nel pomeriggio

SAVERIO- no, no, e perché, facciamo restare anche a mammina,  don Gaetano volete restare pure voi

CAPO SARTO- ( capendo l' ironia ) si certamente, ma solo se mi fate dormire con il sig. De Lucia

MARGHERITA- ( entrando con il marito ) uhè, Savè e non ti trovavo più, state anche voi qui Riccardino, Rossella e mammina vi stanno cercando

RICCARDO- stavo chiedendo un favore a don Saverio       

SAVERIO- si è vero Riccardo mi ha chiesto di dormire qui per approfondire la conoscenza con Rossella anche domani

MARGHERITA- mi sembra una buona idea, cosi domani gia sta qua e si può organizzare         una bella gita tutti quanti insieme

SAVERIO e mi ha chiesto di far restare anche Mafalda cosi tutta la famiglia è al completo ( rivolto a Margherita ) c’ aggia fa Margherì

MARGHERITA- e, e, e  credo sia una buona idea i posti letto ci sono, basta solo organizzarsi        

RICCARDO- grazie, grazie mi avete fatto felice e vi giuro che saprò essere un ottimo marito per vostra figlia, se Rossella lo vorrà ovviamente, allora vado subito a dirlo a mammà ( esce a sx inciampando ) mannaggia il diavoletto mi devo cambiare gli occhiali

CAPO SARTO-( rivolgendosi ai presenti ) no chillo sa da cagna sano, sano.  Bèh,  scusate si è fatto tardi, io vado via ( al sig. De Lucia ) voi venite con me  devo passare dalle vostre parti, vi dò un passaggio, mentre vostra moglie organizza la giornata di domani con don Saverio  

ALFREDO- no, no grazie io senza mia moglie non mi muovo da qui     

CAPO SARTO- peccato, non sapete cosa vi perdete  

ALFREDO- lo so, lo so, e proprio per questo nu mé movo a cà   

CAPO SARTO- peccato,  arrivederci a tutti      

SAVERIO- arrivederci, ci vediamo lunedì ( via dalla comune )     

RICCARDO- ( rientrando da sx ) scusate a tutti  avete visto mia madre di la non c’ è

ALFREDO- l’ ultima volta che l’ ho vista era in terrazzo a eccola qua

MARCHESA- ( entra da dx e vedendo il figlio ) uhè, Riccà a mammà è un' ora che ti cerco, ma dove ti eri cacciato ero preoccupata

RICCARDO- ero qui che chiedevo al sig. Saverio un favore, poi ti ho cercata per avere il tuo permesso   

MARCHESA- di cosa si tratta, mica è stato scostumato don Savè        

SAVERIO- no, non vi preoccupate, ma solo chiesto se poteva passare la notte qui, così per stare tutti insieme anche domani e come diceva l' amico mio andare tutti a fare una bella gita

ALFREDO- è vero marchesa, e ci farebbe tanto onore avere anche lei domani con noi alla gita, sempre se non avete altri impegni

MARCHESA- e, e non lo so, vedete il fatto è questo, o' ninnillo non è abituato a durmì senza         mammà, e si po’ inta a nuttata si sceta e mi và trovando? Come facciamo, io non ho la patente per venire qui di corsa

MARGHERITA- scusate marchè, senza offesa, ma o' ninnillo tene quasi quarant' anni, e s' è lasciato a camminà a paricchiu tiempo fosse pure ore do lascià stà

RICCARDO- dai mammina, dici di si fammi questo regalo, lasciami dormire qui, ti prometto che sarò buono, ti prego, ti prego…….

MARCHESA- e va bene, però domani non saprei come venire ve l’ ho detto non ho la patente, ma prenderò un taxi così non disturbo nessuno e tu comportati bene, tu sai quello che devi fare, mi raccomando, su dai un bacio a mammina e accompagnami alla porta, allora buona sera a tutti ci vediamo domani mattina ( a Riccardo da parte ) Riccà, ma si sicuro e chello che stai facendo, veramente vuoi dormire qua

RICCARDO- ( alla marchesa )Angelì, stai tranquilla, lascia fare a frateto e topolini ormai so caruti inta a trappola. Ciao, mammina, ci vediamo domani mattina, allora col vostro permesso vado a dare la bella notizia a Rossella ( esce di scena )

SAVERIO- Margherì, ma si sicuro che adda durmì pure Mafalda qua, che ci mettimmo o' nemico into a casa

ALFREDO- forse è meglio, così  puoi controllare le sue mosse, perché stai sicuro che conoscendo tua sorella qualcosa ha in mente    

MARGHERITA- ha ragione mio marito, se stà cà possiamo controllare ogni sua mossa, perché io onestamente non mi fido di lei e non credo proprio alla storia dell' innamoramento per Ubaldo, secondo me ha qualcosa in mente

9° SCENA ( Raffaele, Saverio, sig.ra De Lucia, Rosalia, Mafalda, Rossella e Ubaldo )      

RAFFAELE- ( entrando di corsa ) don Savè, don Savè per fortuna vi ho trovato    

SAVERIO- calmati Rafè, ma che è succieso       stai cosi agitato, e tua moglie dove sta gli è successo qualcosa

RAFFAELE- non si tratta di mia moglie, lei sta bene si è avviata a casa, ma io non potevo andarmene senza prima dirvi una cosa, Riccardino vi ha gia parlato dove sta

SAVERIO-  è andato via proprio adesso, è andato a cercare a Rossella, ma perché che c’ è, perché  stai così agitato

RAFFAELE- e va chiesto di restare a dormire qui e di far dormire anche vostra sorella ( cenno di assenso di Saverio ) è stata la sig.na Mafalda a convincerlo perché stasera vuole andare nella camera del ragazzo, infilarsi sotto alle sue coperte e farsi scoprire in fragrante cosi che il matrimonio, dato lo scandalo, salta,  lei diventa la padrona assoluta e noi disoccupati sicuri

SAVERIO- ( a Margherita ) chella nfama, chella delinquente, ma tu e capito e qua si deve trovare       una soluzione, grazie Raffaele, non dimenticherò la tua fedeltà

MARGHERITA- ecco la risposta alla sua presenza, mi pareva strano l' innamoramento per Ubaldo, Ubaldo si e certamente Ubaldo, Ubaldino

SAVERIO- ma che c' è Margherì la notizia ti ha scosso, stai parlando tu sola 

MARGHERITA- no, no ho avuto una brillante idea, facciamo restare anche Ubaldo a dormire qui e senza dirlo a nessuno gli diamo la stanza destinata a Riccardino, sai che bella sorpresa che ave soreta int' a nuttata

RAFFAELE- don Savè, mi sembra una ottima idea e se volete io vi do una mano cercherò di         isolare Ubaldo da donna Mafalda in modo da farvi preparare per la sorpresa

SAVERIO- grazie Raffaele, te ne sarò grato per tutta la vita ( a Margherita ) è un piano          perfetto, Margherì ci conviene iniziare subito la sceneggiata, Tu Alfredo nel frattempo ti dispiace tenere a bada la vipera

ALFREDO- ma che scherzi, volentieri ti do una mano, l’ abbiamo detto prima ormai siamo come due fratelli

SAVERIO- grazie fratello mio, Rosalia, Rosalia

ROSALIA- comandate signò 

SAVERIO- prepara le camere per gli ospiti, qualcuno di loro resta qui a dormire    

ROSALIA- compreso questo divano,  ( cenno di assenso di Saverio ) subito, tra qualche minuto inizio a preparare, il tempo di riordinare di la, ma per caso avissv visto quello sciagurato do collega mio quando si tratta e faticà non si trova mai

MARGHERITA- no Rosalia non lo abbiamo visto, ma adesso sbrigati che gli ospiti saranno stanchi e magari vogliono andare a riposare, se lo troviamo te lo mandiamo di la va bene

ROSALIA- grazie signora, ma non fa niente, anzi se lo trovate non lo mandate da me, ma menatolo abbascio

MARGHERITA- ( sorridendo ) forse hai ragione Rosalia, adesso vai però. ( a Saverio e al marito ) ora bisogna trovare Rossella e avvisarla

SAVERIO- hai ragione allora dividiamoci così la troviamo prima

( mentre si organizzano per trovare Rossella entrano da dx Rossella, Mafalda, Ubaldo  Raffaele e Riccardo )

MARGHERITA-- uhè, Rossè e ti stavamo cercando, anzi vi stavamo cercando è vero Savè diglielo tu l’ idea che abbiamo avuto sotto consiglio di Riccardino         

SAVERIO-  si, è proprio così, dato che questa conoscenza, come diceva Riccardo và approfondita, ( a Riccardo ) tutti e tre siete invitati a dormire qui stanotte tu zia Mafalda e Ubaldo

MAFALDA- è proprio una bella pensata Saverio, ma sai, non vorremmo dare fastidio, al limite se siamo in troppi Ubaldo può tornare a casa e raggiungerci domani

SAVERIO- no, no, e perché, i posti ci sono, tu dormirai con Rossella, Ubaldo nella camera in fondo al corridoio e Riccardino qui sul divano letto, è gia tutto organizzato non ti preoccupare, ora, accomodatevi nel salottino, quando le camere saranno pronte Rosalia vi chiamerà. ( tutti fanno per uscire, ma Saverio fa cenno a Raffaele di restare )

RAFFAELE- dite don Savè, che posso fare per voi.   

SAVERIO- adesso tocca a te, cerca di isolare Ubaldo, nvienta na scusa e digli che abbiamo cambiato    idea, lui dorme qui e Riccardino nella camera in fondo al corridoio è tutto chiaro Rafè  per piacere fammi venire mia figlia e dille di venire da sola

RAFFAELE- chiarissimo don Savè, non temete sarò degno della missione affidatami ( via dalla scena ) a signurina ve la faccio venire subito     

SAVERIO- sorellina cara ti si cuciuta into all' acqua toia, comma nu purpetiello, amici cari stasera mi voglio proprio divertire

ROSSELLA- papà mi cercavi ha detto Raffaele

SAVERIO- si è vero, ti volevo avvisare di quello che stà accadendo, la zia  Mafalda

È stata ad avere l’ idea di far dormire qui Riccardino e a fatto in modo di far apparire che fosse un idea del bamboccio e si è fatta invitare anche lei

ROSSELLA- ma non capisco perché, qual’ è il suo piano

MARGHERITA- stanotte si vuole infilare nel letto di Riccardino, sedurlo e farsi trovare da qualcuno di noi nel letto insieme o maccarone così scoppia lo scandalo e tu non puoi più sposarlo, tuo padre automaticamente perde l’ eredità e lei diventa la padrona

ROSSELLA- è più cattiva di quanto pensassi, che schifo, papà ma e chi a pigliato chella nfama, ma è sempre stata accussì

ALFREDO- secondo me e l’ acidità che ha accumulato negli anni a furia e essere na zita, ci vulesse na bona dose e masculo nfuriata pe soreta Savè

SAVERIO- hai ragione Alfrè, comunque Rossè a papà noi abbiamo escogitato un piano per fregare a zia nfama, però ci vuole anche il tuo aiuto

ROSSELLA- e certamente, dimmi cosa devo fare

SAVERIO- devi trovare il modo come isolare Riccardino avvisarlo che dormirà nella camera in fondo al corridoio e trattenerlo fino a quando tua zia non va a letto in modo da non far scoprire nulla. A Ubaldo ci sta pensando Raffaele che gli dirà che sarà lui a dormire qui sul divano in modo che Mafalduccia quando verrà  a infilarsi sotto le coperte trova a sorpresa

ROSSELLA- stai tranquillo papà sarà fatto, l’ unica cosa che mi dispiace in tutta questa storia e che gira tutto intorno ai sentimenti di una brava persona come Riccardino, sapessi come è stato dolce e affettuoso tutta la serata con me, papà quel ragazzo si è veramente innamorato di me

SAVERIO- capisco, ciò che stiamo facendo è davvero una cosa terribile, ma ci ha costretti il destino che mi ha dato una sorella come Mafalda

ALFREDO- devi stare tranquilla Rossella questa situazione è diventata una vera missione di guerra e a volte in questi casi chi ci rimette sono le persone innocenti

SAVERIO- che in questo caso è Riccardo, su vai a papà prima che si faccia troppo tardi ( Rossella con le lacrime agli occhi va via ) Rosalia, Rosalia  

ROSALIA- dite signò   

SAVERIO- comincia a preparare, e vedi che qui dormirà Ubaldo e in fondo al corridoio Riccardo    

ROSALIA- va be, don Savè o' chisto o' chill' ato sempre e' liett’ aggia priparà vaco a piglià e lenzole  pulite, permettete               

SAVERIO- questo è vero, amici miei, voi perché non restate un altro po’, così che ci possiamo godere la scena insieme         

ALFREDO- è normale e che ci ne iammo sul più bello, Margherì tu che dici                      

MARGHERITA- sono d' accordo con te, però aspettiamo di là e poi entriamo all' improvviso         così facciamo contenta a Mafalda, solo che lo scandalo andrà a suo sfavore e tutto il resto a favore tuo amico mio ( tutti via a sx rientra Rosalia )                 

                            10° SCENA

 ( Rosalia, Ludovico, Mafalda, Ubaldo, Saverio, Rossella, Riccardo, Raffaele e sig.ra De Lucia )                          

ROSALIA- (entra con delle lenzuola e inizia a preparare il divano  letto ) cose da pazzi e quanta gente che rimasta a dormire,          domani aggia priparà a colazione per un esercito, a povera a me, tenesse nu buono collega almeno, ma chillo non solo nun serve, ma quanto si tratta e faticà scompare

LUDOVICO- ( entra sbadigliando ) Rosalia, mi stavi cercando    

ROSALIA- e certamente, si devono preparare altre tre camere da letto, non hai sentito restano a dormire qui, la sig. Mafalda, Ubaldo e Riccardino, ma addò stiv' dove ti eri cacciato

LUDOVICO- mi stavo riposando un poco, dopo una giornata così faticosa   

ROSALIA- ma che tirato a zappa, iammo bello muoviti, lì ci sono le lenzuola pulite và a priparà o' lietto nella camera in fondo     

LUDOVICO- in fondo ( guardando il di dietro di Rosalia ) in fondo, in fondo, io onestamente o' lietto in fondo o priparasso pè me e pè te, sai che bella nuttata te farria passà, Rosalì

ROSALIA- ma và zapp' sto nzallanuto (  via Ludovico cacciato da Rosalia) cose da pazzi, chiù passa o tiempo chiù se fa scemo e rattuso, me vo fa passà a nuttata d’ amore, chillo se stanca senza faticà figuramoci se passa na nuttata cu me s’ addurmesse sul più bello e po’ solo ò pensiero e passa na nuttata cu Ludovico me fa passà o genio e essere femmina

UBALDO- buona sera, Rosalì, vi posso aiutare ( l’ aiuta a stendere le lenzuola )     

ROSALIA- grazie siete molto gentile e d' altra parte cà ata durmì vuio meglio o facimmo chiù comodo state

UBALDO- eh, eh siete molto simpatica e anche carina. Siete fidanzata?

ROSALIA- ( tra se ) o veco troppo interessato, ma che è Mafalduccia non ci piace più. No veramente non ho incontrato ancora il mio principe azzurro

UBALDO- ma allora siete signorina, che strano una così bella ragazza ancora senza un fidanzato, io purtroppo sono gia impegnato, altrimenti non vi farei restare sola ancora per molto ( fa per avvicinarsi )    

ROSALIA- ma io sola  ci voglio restare ancora per molto tempo, il letto è pronto, buona notte        

UBALDO- è proprio bellella, e mi guardava anche con interesse, ma che sta succedendo sto addivintando proprio nu sciupafemmena. ( si avvicina all' interruttore, penombra si mette il pigiama ) aaahhh, stò proprio stanco e meglio che mi addormento perché domani sarà una giornata lunga, vado a fare un picnic con la mia fidanzata e la sua famiglia, che bella cosa e come sono contento ( si mette a letto cercando di dormire, ma sente aprire la porta all' improvviso )

MAFALDA- ( entra in punta di piedi e si accoccola vicino a Ubaldo ) Riccardino bello mio non temere sono io ti sono venuto a spiegare quelle cose

UBALDO- uh mamma do Carmine e mò chi è, che c' hanna spiegà, vuò vedè che è Rossella che mi ha scambiato po’ nammurato. Sentite signorina io veramente non sono, non sono…….

MAFALDA- non sei pronto, lo so, lo so che ancora non sei pronto ecco perché ci sono qui io non ti preoccupare        rilassati, rilassati,  lasciati andare

UBALDO ( cercando di fuggire ) no, è meglio di no accendiamo le luci,  sentite a me io non penso che……..  

MAFALDA- ma tu non devi pensare ( lo afferra per un braccio e lo rimette sul letto ) penso a tutto io      

UBALDO- siete molto gentile, ma io credo che……   

MAFALDA- ( con decisione ) tu non devi credere, non devi pensare, ma solo farmi fare ( e lo sbatte sul letto con violenza ) ( buio totale per qualche secondo intravedendo solo movimenti e sentendo qualche trambusto ) ( all' improvviso si accende la luce ) ( scena a luce accesa: Mafalda avvinghia Ubaldo che tenta di svincolarsi, mentre sull’ uscio della porta ci sono Saverio, Rossella e Riccardino )

SAVERIO- ( mentre i due si guardano con imbarazzo ) ma allora è proprio un' amore passionale mi fa piacere Mafalda per te e per lui ( i due si guardano cercano di coprirsi con le lenzuola )

ROSSELLA- zietta, zietta mia come sono contenta e felice per te, finalmente hai trovato l' amore tanto atteso e siamo così diventati una grande famiglia

RICCARDO- ve l' avevo detto don Savè che era una bella idea, guardate sono il simbolo dell' amore        

RAFFAELE- ( entrando all' improvviso ) don Savè, don Savè ( guardando la scena ) a meno male avete fatto in tempo perché io non sono riuscito ad avvisare Ubaldo di quella cosa lo avete avvisato voi

SAVERIO- io? ma io non ho avvisato nessuno e tu Rossè a papà

ROSSELLA- veramente neanche io, pensavo lo avesse fatto Raffaele o tu papà      

ROSSELLA, SAVERIO E RAFFAELE- ( insieme ) ma allora chi è stato

( momento di pausa imbarazzante per tutti poi )        

RICCARDO- ( togliendosi occhiali e parrucca  ridicola ) sono stato io,( stupore generale ) e gia io, proprio io ho avvisato Ubaldo che doveva dormire qui lui e io di là. Signori cari Voi volevate approfittare di me della mia finta ingenuità, è vero.

Dell' ingenuità di un ragazzo citrulo, come mi avevate definito, e solo per i vostri interessi per i soldi, il potere, chi in un modo chi in un altro stavate usando chi all' apparenza era più debole di voi, inta a stà giungla come qualcuno di voi ha detto o' ruosso si mangia o' piccirillo è overo donna Margherì ( la prende mentre si nascondeva dietro la porta ) il predatore mangia la preda, ma sta vota a preda a fatto fesso tutti i predatori, ma senza secondi fini solo per farvi specchiare l' uno con l' altra e con voi stessi e farvi rendere conto come il mondo, grazie a gente come voi, che pensa solo a se stessi sta addivintando cattivo, perfido, egoista,  stà pè murì.

ROSSELLA- Riccà, è solo colpa mia perdonami, ma è solo che, solo che….   

SAVERIO- no! No, figlia mia tu proprio non centri, io ho organizzato tutto per paura di perdere l' eredità e a te Riccardo ti chiedo perdono e ti ringrazio per avermi fatto capire quanto sono stato egoista, ero disposto a tutto per i soldi, anche mettere a rischio la felicità di mia figlia

MAFALDA- no, no fratello mio la peggiore sono io, da sempre mi sono messa contro di te e solo per invidia, tu avevi tutto, una moglie, una figlia tutti i dipendenti ti amavano e non ho mai considerato quanto sei stato bravo ad allevare tua figlia senza una mamma anzi ho fatto in modo da mettere a rischio la sua vita futura e solo per egoismo

RICCARDO- basta, ( urlando ) basta, ( attimo di pausa ) basta cu sti scuse, basta chiedere perdono, io sono  come voi, noi non siamo nessuno per giudicare, BA-STA.

(attimo di silenzio dove Riccardo guarda tutti e tutti hanno gli occhi bassi poi )

Ma se non mi sbaglio qui ci stava una festa fino a poco fa, e si stava festeggiando un fidanzamento, è vero? e ( pausa ) se la futura sposa vuole, si può continuare, perché alla fine io veramente mi sono innamorato di Rossella, ( avvicinandosi a quest'  ultima ) mi vuoi sposare anche se non songo nù citrullo overo, ma solo nu finto babà

TUTTI- ( a cascata ) e allora 

MARCHESA- ( entrando dalla comune alle spalle di tutti)  e allora Rossè, te lo vuoi sposare a mio fratello, ( meraviglia di tutti ) esatto mio fratello  e vi posso garantire che tutta questa messa in scena non è stata fatta per interesse abbiamo tanti soldi che c' è lo possiamo comprare l' atelier, ma solo perché mio fratello ha visto Rossella una volta dalla signora De Lucia e se ne subito innamorato e capito che stavate cercando un marito anche se solo di convenienza ha fatto in modo che tutto filasse secondo i vostri piani, che poi erano i suoi è vero Riccà

RICCARDO- è proprio così,vi presento mia sorella Angelina,  mi sono finto sciocco solo per entrare in questa casa e capire effettivamente di chi mi ero innamorato, e posso dire che non mi ero sbagliato Rossella era solo una pedina nelle mani degli altri, ma in realtà sei una ragazza dolcissima e anche intelligente, e allora Rossè adesso che tutto è chiarito mi vuoi sposare veramente e non per convenienza di qualcun' altro     

ROSSELLA- Si lo voglio perché anche io mi sono innamorata di te,  della tua finta ingenuità, e della tua vera dolcezza ( teneramente si abbracciano )

SAVERIO- e allora che cosa dire tutto è bene quel che finisce bene, eccovi la mia benedizione e che la vostra vita sia felice, ma soprattutto sincera

MAFALDA- Savè se Ubaldo è d’ accordo benedici pure a noi che me lo voglio sposare, alla fine anche io ho trovato il mio citrullo ( a Ubaldo ) tu che dici Ubaldo mi vuoi ancora

UBALDO- cara Mafalda certo che ti voglio, e diciamo la verità se non mi pigli tu, ma a me chi mi piglia cu st’ attacchi e metamorfosi che ogni tanto me vengono?       

TUTTI- ( risata generale e via con la musica di chiusura )             

                   CALA LA TELA