Al chiaror della luna e alla luce del sole

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Personaggi

Al chiaror della luna e alla luce del sole

di Carrara Maurizio e Uccelli Rosa

Commedia in due atti di due scene ciascuno – Prima bozza

Personaggi

Sole = il sole

Luna = la luna

Hanna = una ragazza del paese

Raul = ……uno

Tre Amici = di lei

                                                                  inizio: ATTO I – scena I

oratore:

            - il giorno giunge al tramonto. Il sole cala e la luna si alza. Come ogni giorno, da sempre, si incontrano e chiacchierano.

Luna:

ti ricordi quando non c’era nessuno di questi strani esseri umani sulla terra e discorrevamo di piante, animali tramonti e venti?

Sole

ricordo. E se la memoria non mi inganna eravamo beati di fronte a queste cose, stupiti, per la loro bellezza. Ogni mattina sapevamo che ogni cosa era al suo posto. Ora, qualsiasi giorno, riserva sorprese, ci stupiamo di ciò……..la curiosità conquista i nostri giorni. Cercar di capire il perché di questo o di quello sostituisce la beatitudine dello stupore.

Luna:

guarda laggiù……..vedi, oltre quella collina. Un paese!

Sole:

almeno…. così lo chiamano!

Luna:

case e cose rimangono ferme ma la gente al suo interno si muove. Apparentemente questa scena somiglia al corso naturale delle cose. Argini e montagne ferme mentre fiumi si muovono scorrendo, foglie in balia del vento e animali in caccia, fuga o ricerca. Tutto segue un corso naturale. Api di fiore in fiore cercano cibo e seminano così altri fiori. Mucche mangiano erba e concimano con i loro escrementi in una catena di avvenimenti che creerà altra erba. Tutto segue regole, ha una ragione. Nel paese no…essi si muovono con scopi che, per lo più, non hanno una ragione

sole:

uomini e donne si incontrano…..si c’è una ragione, Procreano………….ma che complicati che sono. Non nell’atto che li porta a concepire. In quello, si danno addirittura regole e stabiliscono, attraverso quel loro sistema di comunicazione, che chiamano film…situation  commedy,  le gestualità. Sono complicati nel rapporto fra di loro.

Luna:

dici!?  Ho messo a fuoco quel coso…..quel coso che chiamano televisione, lui si radeva e poi si profumava, per attirarla, lei spiegava i suoi petali consigliando biancheria……forse  per facilitare l’atto! Come le api e i fiori……no!?

Sole:

già pensavo anche io che fosse così ma……..

luna:

riflettevo ora. Vestono travestono i loro corpi sia per le intemperie che per apparir ….in qual maniera?! Noto, che vestono anche i loro pensieri, li vestono di parole che li mascherano, poi non si capiscono fra loro.

Sole:

alcuni lo fanno per portar via qualcosa agli altri, taluni perché non sanno come esternarli, altri credono solo alle parole e ci rimangono male quando scoprono che non corrispondono ai pensieri.

Luna:

infatti guardavo il paese come un quadro. Ognuno di loro lo dipinge come vuole, chi nel bene chi nel male poi, ogni singolo essere scopre, si ricrede e si rammarica. Incaricano alcuni di decifrare il corso degli avvenimenti, li chiamano storici. Incaricano altri di spiegarne i perché, li chiamano filosofi ed altro. Comunque…o sono troppo vecchia per capire o troppo ingenua per comprendere!

Sole:

laggiù c’è Hanna. Ogni giorno si affaccia alla finestra come se cercasse o aspettasse qualcuno, poi si ritrae e comincia la propria giornata. I suoi pensieri non son reali. Guarda quel mondo come se fosse diverso. Agli altri esseri attribuisce personaggi che son frutto della sua immaginazione, troppo spesso dei suoi desideri.

Luna:

La vedo muoversi in ogni situazione in un misto fra la sua fantasia e la realtà. Incontra qualcuno e gli attribuisce qualità che non possiede poi, affronta questa realtà con una confusione che la porta a volte allo sconforto……..da la colpa all’universo intero. Ma come può aver colpa la natura di ciò che lei costruisce con la mente. Si chiedono se hanno un’anima, dici che dovremmo spiegargli come funziona?

Sole:

no……..no, devono scoprirlo da soli.

Luna:

guarda gli si avvicina qualcuno. Monta uno di quei cosi che fanno tanto rumore…..gli ammicca….gli dà un fiore….guarda lei lo prende, sorride poi tira dritto volgendo il capo. Ei ma quello lo ho già visto, Simon, colloquiava l’altra notte con degli amici, parlavano proprio di Hanna ma si faceva giorno e sono andata a riposare. Tu che ci sei tutto il giorno sai dirmi cosa dicevano?

Sole:

già, dimenticavo che alcune cose che accadono durante il giorno tu non le vedi, non...che...non ci sei ma, vegliando tutta notte osservi nel dormiveglia. Di notte vedi molte gioie ma il giorno è pieno di dolori.

Luna:

beh …..la notte non ha solo gioie. I più dormono ma di dolori ce ne sono, credimi….e poi lo sai.

Sole:

comunque qualcuno ha spiegato “al  Simon” i sogni e le speranze di Anna, lui ha memorizzato il copione ed ha incominciato a calcare la scena.

Luna:

ah….so io come finisce, tu che dici che la notte si vedono solo gioie

sole:

scusa…..non intendevo ciò!!

Luna:

sai quante ne vedo piangere?  La notte?  Credevano che…, pensavano che…., erano addirittura certe che…..poi le ritrovi lì, nel silenzio…. a piangere…………….in silenzio.

Sole:

già ma di giorno si comportano come se nulla fosse

luna:

a dire il vero, anche di notte…….silenzioso pianto a parte.

Sole:

come!?

Luna:

vivono in una costante via di mezzo fra la fantasia e la realtà. Si costringono a pensare che c’è un motivo “giusto” ai comportamenti che generano il loro dolore. Arrivano addirittura a darsene la colpa.

Sole:

le giustifichi in tutto e per tutto?

Luna:

no……ma non hanno colpa di gesti che non compiono loro al limite hanno la colpa di credere là dove non dovrebbero credere. Di essere complici di scene che non dovrebbero esistere.

Sole:

E’ vero…..se non appiccicassero la fantasia alla realtà quelle scene non esisterebbero!! Sapevo ciò ma, se non lo menzionavi, non ne ero cosciente.

Luna:

di cosa non eri cosciente?

sole:

di saperlo! Vedo troppe cose, pioggia, vento, terremoti, fiori che sbocciano e piante che crescono. Credo che tutto abbia un corso naturale. In effetti, questi esseri forzano la natura delle cose. Creano, trasformano, in meglio ed in peggio.

Luna:

più in fondo c’è “Raul”. Sembra lo specchio maschile di Hanna. Però la notte non piange. Ma si conoscono (lui ed Hanna)?

Sole:

più o meno. Vivono in posti diversi,  lei ci pensa ma non sa chi è, spesso assorta nei suoi pensieri se ne dimentica. Qualche volta si parlano, ma lei, non se ne accorge. Di solito vivono la loro vita come se l’altro non esistesse……infatti non sanno neanche chi sono…...sò perché mi chiedi ciò. Ti piace Raul e pensi che se Hanna lo incontrasse non piangerebbe la notte.

Luna:

beh ….dai, in fondo sai che è vero.

Sole:

certo, ma guarda che…non avviene. Vedo succedere cose del genere rarissime volte. Loro queste scene le mettono nei film o le scrivono dentro dei libri ma sono rare nella realtà. Loro hanno un dono, decidono della loro sorte, almeno in parte, e spesso sbagliano. Un dono pesante perché poi, non possono dare la colpa a nessuno……..se non a se stessi.

Luna:

l’ape và ai fiori, la mucca al prato ma ciò è già scritto. Loro possono andare dove vogliono e spesso si perdono!

Sole:

esatto.

Luna:

beh, non sono scema, sonnecchiando di giorno, non vedo tutto con la stessa attenzione della notte, però con qualche informazione ci arrivo!

Sole:

lo so, lo so…..ognuno guarda dalla sua condizione. Io da Sole tu da Luna.

Oratore:

Cala la notte. Sole si accovaccia e si riposa un poco. 

ATTO I – scena II

           

Luna (fra sé e sé):

bene è ora di mettersi al lavoro. Vegliamo su questo mondo.

Luna si porta sullo sfondo a sinistra e da destra entra Hanna. Dialoga indirettamente con luna

Hanna:

O cuore mio che devo fare? Io voglio Simon, certo sembra cattivo e falso ma secondo me non è così. I miei famigliari…….ed altri…….vorrebbero che sposi “Rodrigo”…… Ma io voglio Simon.

Luna:

humm …..questa lo ho già sentita ma ora non ricordo dove.

Hanna:

io voglio decidere della mia vita e non essere costretta, voglio dar retta al mio cuore

luna:

giusto. Sono pienamente d’accordo. Ma sei sicura che stai ascoltando il cuore e non mischi immaginazione e realtà!?

Hanna:

il mio cuore batte ardentemente. Esso non mente.

Luna:

ok, ok ….ma sei sicura, ripeto, che sia il cuore che batte e non che mischi fantasia e realtà!?

Hanna:

come potrei mentire a me stessa

luna:

già, come potresti!

Hanna:

vado a dormire ora. La luna mi porterà consiglio.

Luna:

vedo……vedo! (con aria di disappunto)

Hanna esce

Luna:

Ora ricordo. Il personaggio di Rodrigo l’hanno messo in un romanzo, sposi promessi o qualcosa del genere. Non ricordo chi l’ha scritto ma io non devo essere interrogata a scuola!…… Posso dimenticarlo ma…..(rivolgendosi al pubblico), Voi no. Se poi non lo ricordate,….. pace, Egli non ha scritto tanto per essere ricordato ma per rammentare che la libera di scelta è un dono e niente e nessuno ha il diritto di privarvene.. Se poi questo dono non lo si sa usare……mi spiace.

Passeggia si ferma e dice fra l’affermativo e l’interrogativo

Luna:

            - come in questo caso!?

ATTO II – scena I

Luna si mette sullo sfondo a sinistra e da sinistra entra Raul camminando nel mentre arriva Hanna (distratta) da destra e urta la spalla di raul

Raul:

op

Hanna:

(riprendendosi) scusa mi spiace

Raul:

niente figurati

Raul. accenna un:

“già che ci sei……. (lei non risponde e procede) …….(lui quasi fra se) …vado bene per il centro”

luna:

ma da dove spunta questo? Guarda che il caso li fa incontrare, va beh ……..è solo un attimo….può bastare!?  (a convincersi). Certo che può bastare. Fermati un po’ più di un attimo…..cribbio! Datti il tempo, di capire, di percepire. (con rimprovero) Tu che dai a retta al cuore.

Passeggia pensierosa

Luna:

Ricapitoliamo. L’ape , il fiore……..già qui non ci sono regole naturali, ognuno ha libertà di scelta.

Passeggia incredula

Luna:

già…..ma io nella libertà di scelta mi sarei fermata, invece questi non si fermano, si notano a mala pena. Libertà di scegliere, libertà di sbagliare scelta. La libertà è un dono bisogna saperlo apprezzare……forse!?

Luna si riporta sullo sfondo ed entrano tre amici. Entra anche Raul, saluta questi ed iniziano a parlare. (lo simulano).

Luna:

Pensa il caso. Raul non conosce Hanna; A Hanna gli può anche cadere addosso dal cielo che manco lo vede; Raul conosce questi; questi conoscono Hanna ………….è fatta!!!!!!!!

Soddisfatta si riporta sullo sfondo. Il gruppetto prende il centro del palco

Raul:

mi ero perso, poi (ironico)……una ragazza mi ha indicato la strada.

Luna annuncia che parlerà “un amico” ….ed aggiunge ironica “di lei”

Un amico:

qui non ti puoi perdere e in quanto a quella che hai incontrato la conosco ……..(ironico) la abbiamo “assaggiata” tutti…….ed ora la sta “assaggiando”…. Simon.

Raul:

ah …..una preda ed un morso a testa

altro amico:

sai com’è, trova la chiave del suo cuore e ti aprirà i suoi petali

altro amico:

già ma Simon sembra che faccia sul serio

altro amico:

l’ha sta disorientando così si attaccherà a lui, pensando di non sopravvivere senza, poi si ritroverà una seconda mamma che per cecità gli permetterà di farsi i fatti suoi. Sai le mamme vere invecchiano e poi non spiegano i petali ai figli!

Raul (quasi commentando fra se):

ordinari ingredienti di sentimenti profondi in marmellata di falsità ed inganni!

Amico:

va beh Raul, ci hanno consigliato di chiedere a te, avevamo bisogno di………….

E così discorrendo Raul ed il gruppetto escono dalla scena.

ATTO II – scena II

Luna si porta al centro del palco e guarda verso Sole che riposa

Luna:

è quasi giorno……..io lo sveglio. 

Scherzando

Luna: (imitando uno speaker)

il sole è desiderato al più presto nel punto più alto del cielo.

Lo ripete in altre lingue come si fa negli annunci

Sole:

ho capito, ho capito……..(stropicciandosi gli occhi) ……..dai, dimmi che è avvenuto che non stai più “nella pelle”

luna: (quasi stizzita ma scherzando)

nell’universo, io sto nell’universo

sole: (mantenendo lo scherzo)

ok, tu che stai nell’universo, dimmi, che hai visto sulla terra

luna (entusiasta):

sai Raul ?

sole:

Raul !?

Luna:

si, dai, quello che tu dici che io voglio far incontrare ad Hanna

sole:

già…….che io dico !!

luna: (ridendo)

…….non prendermi in giro

sole:

dimmi dai

luna:

si sono incontrati……..per caso è passato dal paese e si è scontrato con Hanna

sole:

cavoli !  In una notte li hai fatti incontrare e nella stessa notte li hai fatti scontrare…..non ho ancora finito di mangiare i confetti e già la festa è finita.

Luna: (ridendo ancora)

tu questa cosa non la prendi sul serio. Lei passeggiava assorta e distratta, lui si recava ad incontrare alcune persone, le strade si sono incrociate e la distrazione di Hanna li ha fatti scontrare.

Sole:

tutto qui?

Luna:

chiedimi chi sono quelli che ha incontrato Raul.

Sole:

chi sono ?

luna: (soddisfatta)

amici di Hanna

sole:

quegli amici !?  quelli che se la passano come uno spinello ?

luna:

si, ma che importa. Possono sempre essere un tramite per aiutare il destino a farli  conoscere…….oh no!?

Sole:

guarda che il destino solitamente è aiutato dal “passamano”

luna:

si lo so, però questa volta potrebbe essere funzionale a un lieto fine. So cosa pensi ed hai ragione, il problema di Hanna non è solo “conoscere” ma capire, comunque non costa nulla stare a guardare fiduciosi.

Luna rimane in primo piano e sullo sfondo si profila una scena in cui Hanna cammina per la strada e Raul pure ma in due punti diversi del paese. Luna sull’onda dell’entusiasmo si mette a fare da speaker a questa scena. Mentre sole assiste divertito.

Luna:

ed ecco i protagonisti della nostra storia inavvertitamente procedere verso il proprio destino. Molte sono le strade che sembrano condurre alla felicità ma una sola è quella giusta. Riusciranno ad imboccarla?

Mentre Hanna e Raul procedono girando nel paese luna continua a fare da speaker come in un evento sportivo. Hanna e Raul si muovono come da narrazione di Luna.

Luna:

ecco che Hanna imbocca la via che porta alla periferia,  Raul imbocca la via del centro. Un attimo….Hanna ha una esitazione…….forse gli è venuto in mente qualcosa. Si gira e procede verso il centro, proprio nella direzione che porta a Raul.

Anche Sole si entusiasma

Sole:

ei……..ma vuoi dire……!?

Luna:

guarda ……..guarda

luna:

sono ormai a qualche passo l’uno dall’altra, il momento è emozionante, ma……..hanna si ferma, Raul è ha pochi passi……noooo(con delusione) hanna entra in un negozio e Raul passa accanto al negozio senza vederla. (gesto di disapprovazione).

Sole:

ma che avrà di tanto importante da comperare in un momento simile!?

Luna:

no….non dirmelo……la crema per depilarsi…..(portando le mani al viso)……non è possibile

sole:

è ad un passo dalla felicità e lei …..cosa fa !!!? Compra la crema per depilarsi, incredibile, neanche negli angoli più oscuri dell’universo esiste tanta cecità.

Luna: (concentratissima)

sssst zitto, guarda, Raul ha un’incertezza, si ferma, torna indietro, và, (quasi urlando) entra nel negozio e compra……..

pausa di silenzio in cui Luna e Sole si guardano attoniti

Luna e Sole:

la crema da barba

mentre luna e sole rimangono fissi, stupiti ed attoniti le luci inquadrano solo Hanna e Raul (il resto rimane scuro) – musica d’enfasi -

Hanna:

ma tu sei colui a cui fatal destino mi diede di incontrare addosso al calar del buio. Rammenti ?

Raul:

come dimenticar tale sublime sguardo. Vagai per ore nella notte senza dimenticarlo. Forse il fato ti avrebbe ricondotta sulla mia strada ma invano sperai ed ora, giunta la luce della rassegnazione, ecco il tuo volto, radioso come questo mattino che tanta felicità reca al mio core.

Hanna:

o dolce amore mio sei tu. Dov’eri quando senza speme cercavo un tuo conforto. Ov' era il tuo calore, lieve, come la brezza estiva, riempivi il pensier mio per lunghe notti, credevo fossi fantasia, tepore per i miei dolori cibo per la mia stanchezza. Or sei qui e il buio non mi fa più spavento, tienimi la mano e cammina accanto a me.

Raul:

Erravo cercandoti ma senza speme. Oh dolce destino. Allor sentivo, il tuo candido amore nelle strade, pei boschi e nella brezza estiva. Allor sentivo il tuo dolor cercar conforto presso il mio sincero amore. Or che sei qui niente temo, sol che tu possa sparire, d’incanto, come il fato ti ha condotta a me.

A questo punto Raul ed Hanna si fermano immobili al centro della scena e sole e luna si scuotono dalla fissità attonita in cui erano rimasti per tutta la scena

Sole:

luna…luna…svegliati

Luna:

sì …..sì …..un attimo lasciami goder di queste scene

sole:

luna…….stavamo sognando …….la scena vera incomincia ora.

Hanna e Raul si animano dall’immobilità e ripartono da quando lui entra nel negozio

Raul guarda ripetutamente Hanna, accenna ma non parla

 Hanna:

ci conosciamo?

Raul:

non proprio. Mi sei venuta addosso stasera mentre camminavi, probabilmente assorta nei tuoi pensieri.

Hanna:

ah si. Ora ricordo. Quello che cercava la strada per il centro!

Raul:

allora mi hai sentito!!?

Hanna:

sì certo, scusa se non ti ho risposto ma ero in uno stato di confusione e …….e niente……ero confusa

Raul:

spero di non averti spaventata.

Hanna:

no, sono io che ti sono rovinata addosso. Sei tu quello che si doveva spaventare…al limite…… Non sei di qua vero?

Raul:

no, sono venuto ad incontrare delle persone

Hanna:

amici?

Raul:

non proprio. Amici tuoi piuttosto. Devono aver visto la scena e mi han detto che ti conoscevano.

Hanna:

spero ti abbian detto bene

Raul fa finta di niente e non risponde

Hanna:

vai verso il centro?

Raul:

si

Hanna:

anch’io.

Raul:

incamminiamoci allora.

Pian piano si incamminano e girano sul palco simulando una passeggiata con chiacchierio dolce e scherzoso

Sole:

ok……fin che c’è vita c’è speranza

luna:

zitto…..zitto e se si mette bene dammi un pizzicotto. Non vorrei sognare ancora.

Hanna e Raul girando tornano al centro del palco

Hanna:

grazie della compagnia e…….va beh ci vediamo

Raul:

ok…………..e…….cosa fai stasera!?

Hanna:

Esco con Simon

Raul:

ok ciao

Escono così di scena, uno da sinistra l’altro da destra. Rimangono Luna e Sole

Luna:

non dire niente. Lo sapevo che finiva così ma, per una volta, per una sola volta, mi ero illusa che non finisse così.

Sole:

beh non era male come finale……..il primo!

Luna:

…….di la verità. Anche se sembri più scettico di me ci credevi al lieto fine? forse più tu!

Sole:

E’ vero, non lo nego ma che ci vuoi fare….la libera scelta è un bel dono che se non sai usare si offusca.

Luna:

si è vero, lo sapevamo ma ………che stupidi che sono!                                                    Va beh, ci vediamo.

sole:

ok…….e …….cosa fai stasera!?

Luna:

esco con nettuno

sole:

ok ciao

luna si incammina verso l’uscita a sinistra  e sole pure ma a destra, ad un tratto si fermano, si girano pian piano (con gran lentezza) fino ad incrociare gli sguardi.     FINE  o meglio……potrebbe continuare!