Alì Babà e l’inganno dei ladroni

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Ali Babà e i quaranta ladroni


Alì Babà

e l’inganno dei Ladroni

PERSONAGGI

Balthazàr

Alì Babà

Capo dei Ladroni (Jasìr)

Dunyazàd

12 Mercanti

5 Ladroni parlanti

 Comparse: ladroni, mercanti, gente al mercato

Odalische

TRAMA: Alì Babà vive nella misteriosa terra di Persia in misere condizioni, costretto a raccogliere e vendere legna per il resto della sua vita. Un giorno, però, la fortuna bussa alla sua porta! Nascosto dietro a un albero, spia un gruppo di ladroni che, pronunciando una magica parola, riescono ad aprire il possente ingresso roccioso di una grotta… il loro nascondiglio. Così Alì, quando i ladroni se ne vanno, pronuncia la formula magica – che ricorda bene! – ed entra impaurito nella grotta, scoprendovi immense ricchezze, sottratte alle famiglie più ricche del Paese. Ma non finisce qui! Il giovane incontra l’esuberante Dunyazàd, figlia del Sultano, rapita dai ladroni e imprigionata nel nascondiglio.

Alì Babà libera la ragazza e la nasconde imprudentemente nella sua umile dimora, senza rendersi conto che da quel momento la sua vita cambierà radicalmente. Eccome! I ladroni sono già in agguato…

Inediti risvolti, imbrogli a non finire, un inganno dopo l’altro, strani intrighi e simpatiche risate fanno da sfondo alla storia che, grazie alle furbe intuizioni di Dunyazàd, termina… non può essere altrimenti!… con un divertente lieto fine.                                                             Durata: 45 minuti circa.

      

Testi originali e riadattamenti:

Mirko Montini

GIUGNO 2004

PROLOGO

Sipario chiuso.

MUSICA DI APERTURA (da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.1 “Notti d’Oriente”)

Notti d’Oriente

Testo e Musica originali di Menken/Ashman

Testo italiano di Ermavilo

La mia terra di fiabe e magie,

credi a me,

ha i cammelli che van su e giù

E ti trovi in galera

anche senza un perché,

che barbarie,

ma è la mia tribù,

Brilla il sole da sud,

soffia il vento da nord,

c'è un'intensa complicità.

Sul tappeto ora va,

dove andare lui sa,

nelle notti d'Oriente andrà.

Le notti d'Oriente

fra le spezie e i bazar

son calde lo sai,

più calde che mai

ti potranno incantar.

Le notti d'Oriente

con la luna nel blu,

non farti abbagliar

potresti bruciar

di passione anche tu.

© 1992 Walt Disney Music Company (ASCAP)

Wonderland Music Company, Inc. (BMI)

Il sipario si apre a metà.

Entra Balthàzar, un mercante di oggetti preziosi.

Balthàzar:      (Appoggia in terra la sua mercanzia) Salam, Amici. Mi chiamo Balthàzar e sono un famoso mercante di oggetti preziosi. E se vi dico preziosi – fidatevi! – sono preziosi veramente!  Ho girato il mondo intero per scovare tutta la mia mercanzia e vi posso assicurare che qui davanti a me trovate il meglio del meglio, l’introvabile, il manufatto pregiato che, soltanto a guardarlo, vi lascia a bocca aperta… aahh… (apre la bocca) Beh, sogni a parte: chiudiamo la bocca e torniamo alla misera realtà. Signori, mi chiamo Balthàzar… (finge di sentire un commento del pubblico)… come? Ah, già… ve l’avevo già detto! Dunque, dove eravamo rimasti? Che sono famoso lo sapete; il migliore, pure… la modestia non è utile per un mercante. Fermi! (Cerca tra le sue cianfrusaglie) Un attimo, un attimo, questo no, quest’altro neppure… (si ferma un attimo)… ah, eccolo! (Con orgoglio) Uh, uh, trovato! (Mostra un libro) Vedete questo libro? (Finge di sentire un commento del pubblico) No, bello, non è un semplice libro! Questo è il tesoro di Persia, scritto nel tempo dei tempi da magiche mani. Non è la solita storia che pensate di immaginare, non è la fiabetta da quattro soldi che trovate in biblioteche di periferia. È il racconto di un giovane, un giovane speciale alle prese con ingannevoli personaggi e poi… azione, imbrogli, mistero, oro, virtù…

(Fingendo di sentire un commento del pubblico) No, questo no! Ma siete davvero curiosi. Non posso dirvi di più, a meno che non decidiate di acquistarlo. Come? Neanche a parlarne! Cosa? Ricattatori! E va bene… leggiamolo insieme, ma senza fregatura. Al termine sganciate il denaro, il caro denaro!

(Sfoglia il libro e inizia a leggere) Nella notte dei tempi, in una città della Persia…       

Si spengono le luci, Balthàzar esce ed entrano le odalische che ballano.

BALLO ODALISCHE (da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.16 “Al mercato”)

SCENA 1

(Bosco sullo sfondo con una parete rocciosa)

Ali Babà, vestito di poveri panni, raccoglie la legna e prepara le fascine.

Ali Babà:       Ah, povero me! Quanta fatica devono sopportare i miserabili. Sono di certo l’uomo più povero della Persia. Lavoro, lavoro, solo lavoro… sempre la solita solfa! E l’oro e le ricchezze – chissà perché? – capitano sempre tra le mani degli altri!

Effetto: Rumore di cavalli al galoppo.

Ali Babà, spaventato, smette di lavorare e si  guarda intorno.

Ali Babà:       Ma cosa succede? Cos’è questo fracasso? Ma sono cavalli al galoppo! Potrebbe trattarsi di una banda di malviventi con cattive intenzioni… sarà meglio trovare un nascondiglio!

Ali Babà si nasconde dietro a un albero e guarda. Arrivano i ladroni a cavallo (parlanti e comparse), portando sulle spalle il loro bottino.

I ladroni si fermano accanto all’albero dove è nascosto Ali Babà. Il loro capo avanza in silenzio verso una parete rocciosa.

Capo:             (Ad alta voce) Sesamo, apriti!

APERTURA CAVERNA (da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.10 [primi 26 secondi] “Il momento di Jafar”)

La roccia si apre e i ladroni entrano nella caverna. La roccia si richiude.

Ali Babà esce dal nascondiglio e si posiziona davanti alla roccia chiusa.

Ali Babà:       (Al Pubblico) Che spavento mi sono preso! Ma avete visto? La roccia si è aperta?  Quelli sono armati fino ai denti. Potrei rubare uno di quei magnifici cavalli, ma … che fine farei, se dovessero scoprirmi? Lo sappiamo tutti, no? È meglio tornare al nascondiglio, (pensa un attimo) e poi – vi dirò! – sono proprio curioso di sapere cosa si nasconde dietro quella magica parete.

Ali Babà torna dietro all’albero e guarda tra i rami.

EFFETTO. La roccia si riapre e i ladroni escono senza i sacchi. Il capo, che esce per ultimo, si volta nuovamente verso la parete.

Capo:             (Ad alta voce) Sesamo, chiuditi!

(da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.10 [primi 26 secondi] “Il momento di Jafar”)

La roccia si richiude e i ladroni se ne vanno con i loro cavalli.

Quando i ladroni sono fuori-scena, Ali Babà esce dal nascondiglio.

Ali Babà:       Sembra proprio che se ne siano andati!  Ma come è possibile che una roccia si sia aperta? (Avvicinandosi alla roccia ed esaminando il luogo) Per quanto guardi attentamente, non vedo alcun movimento, nessuna fessura, non trovo indizi che quella roccia si sia davvero mossa dal suo posto. E se mi sbagliassi, e se fosse stata solo un’allucinazione provocata dal torrido sole del deserto? Beh, la formula l’ho sentita e la ricordo bene. Non mi costa niente provare. E se nulla dovesse accadere… gambe in spalle e di nuovo al lavoro!

(Prendendo un bel respiro e chiudendo gli occhi – poi ad alta voce) Sesamo, apriti!

APERTURA CAVERNA (da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.10 [primi 26 secondi] “Il momento di Jafar”)

La roccia si apre.

Alì Babà:        Per l’amor del cielo di Persia… ma è tutto vero! Quale magia si sprigiona da questa                    grotta!

Entra nella grotta.      

SCENA 2

(Interno della caverna dei Ladroni)

Alì si guarda intorno, stupito delle ricchezze presenti.

Alì Babà:        Sogno o son desto? Vedo la realtà o luccicano davanti a me soltanto abbagli? È oro quello che vedo o solo fantasie di un poveraccio? (Si stropiccia gli occhi) Per il cielo di Persia, (con entusiasmo ad alta voce) è tutto vero! Se tu, Alì Babà, povero legnaiolo, sei riuscito a entrare in questo luogo e a mettere le mani su tante ricchezze, non c’è dubbio che la fortuna abbia scelto proprio te. E perché io, al posto di un altro? Beh, non farti troppi problemi ed afferra subito al volo ciò che ti circonda, fortunato Alì, prima che sparisca tutto in un batter d’occhio! (Al Pubblico) Non siete d’accordo?

Entra Dunyazàd che lo interrompe.

Dunyazàd:     Furfante, ti prego, lasciami andare. Sono stanca, non ne posso più; voglio tornare dalla mia famiglia. Voglio vedere di nuovo la luce, il buio mi sta distruggendo, giorno dopo giorno. (Inginocchiandosi davanti ad Alì) Ti prego, liberami!

Alì Babà:        (Stupito) E tu chi sei?

Dunyazàd:     Mi chiamo Dunyazàd e sono stata rapita dai ladroni. (Con rabbia) E tu, sei un nuovo ladrone? Un malvagio disonesto che si impossessa con la forza delle ricchezze altrui? Vergognati! Sono certa che riceverete presto quello che vi meritate: tu e tutti i tuoi amici!

Alì Babà:       (Al Pubblico) Bel caratterino la ragazza, vero?

                                   (A Dunyazàd) Calmati, peperino, non sono affatto un ladrone. Il mio nome è Alì, (s’inchina) Alì Babà! Passavo per caso davanti a questa grotta e ho sentito un uomo pronunciare strane parole magiche. Ho fatto la stessa cosa e, con mia grande sorpresa, eccomi qui! Quante ricchezze ho trovato!

Dunyazàd:     Tenerle nascoste non serve a niente, ma non provare a prenderne qualcuna, perché se ti dovessero scoprire, non la passeresti liscia!

Alì Babà:        Questo è vero! Vuoi fuggire con me?

Dunyazàd:     (Con gioia) Dici sul serio?

Alì Babà:        Guardami! Ti sembra che io stia scherzando?

Dunyazàd:     (Al Pubblico) Voi che dite?     

Alì Babà:       Allora, o mi segui subito o ti lascio diventare una vecchia bacucca qui dentro!

Dunyazàd:     Ti seguo, mio caro principe! (Gli butta le braccia al collo)

Alì Babà:        Oh, oh… non allargarti troppo! (Al Pubblico) Avete visto? Che confidenze!

Dunyazàd:     Andiamo!

Alì Babà:        Prima prendiamo qualcosa dai sacchi. Scappare davanti a quel ben di dio senza un ricordino!

Dunyazàd:     I ladroni s’infurieranno, ci cercheranno, avremo vita difficile!

Alì Babà:        Fidati, non potranno trovarci; andremo a casa mia e là staremo al sicuro!

Prendono alcuni sacchi ed escono di scena correndo.

SCENA 3

Una piazza con alcune case e il mercato

(da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.16 [da 1’.44’’] “Al mercato”)

Entrano i mercanti e dispongono la loro mercanzia

Mercante1:    Signori, avvicinatevi. Pesce, pesce fresco, respira ancora!

Mercante2:    Frutta fresca e frutta secca di ogni sorta. Signori, venite!

Mercante3:    Spezie per condire i vostri manicaretti, spezie profumate!

Mercante4:    Venite, Signori, olio di prima scelta, brucia bene ed è molto profumato!

Mercante5:    Stoffe, stoffe di prima qualità: belle, colorate e resistenti ai continui lavaggi!

Mercante6:    Presto, Signori, avvicinatevi. Ho qui davanti a me un’invenzione strabiliante: una macchina che affetta, trita e sbuccia in pochi secondi e senza sforzi!

Mercante7:    Selle a prova di cavalli scalpitanti. Ottimo materiale e due boccette di lucido in omaggio!

Mercante8:    Signori, venite. Le scope indistruttibili e multiuso le trovate qui da me. Per pulire ovunque, per spolverare, per sbattere i tappeti e scacciare le persone inopportune!

Entra il Ladrone1 e cammina tra i mercanti.

Mercante9:    Vendo, signori, una splendida batteria di pentole per cucinare senza grassi!

Mercante10:  Comprate, signori, comprate! Vendo semi magici. Piantateli in un campo ben irrigato e cresceranno fin sopra le nuvole. Venite!

Il Mercante11 entra correndo.

 

Mercante11:  (Agli altri mercanti) Che notizia! Alì Babà ha fatto fortuna, la sua casa è piena d’oro! E ha salvato persino una povera ragazza, rapita da un gruppo di ladroni. Ma come ci sarà riuscito? È un eroe!

Ladrone1:      Chi è Alì Babà?

Mercanti:       (Insieme) Non conosci Alì Babà?

Mercante12:  Eccolo (indicandolo)! Quello che sta entrando in casa ora!

Il Ladrone1 si gira a guardare Alì Babà che entra in casa.

Ladrone1:      (In disparte) Allora è lui quel moccioso che ha rubato le nostre ricchezze e ha fatto  fuggire Dunyazàd!

I mercanti, ballando, raccolgono le loro merci ed escono di scena. Il Ladrone1 rimane solo, va verso la casa di Alì Babà e sopra il muro traccia un segno con un gessetto. Poi esce.

Dalla porta della casa di Alì esce Dunyazàd, che scuote una tovaglia.

Dunyazàd:     (Guardando il segno sul muro) Ma cos’è questo segno?

Continua a scuotere la tovaglia.

Dunyazàd:     (Interrompendosi bruscamente) I ladroni! Ci hanno scoperti! Quand’ero prigioniera nella caverna li sentivo spesso parlare di segni sui muri.

                        Questo è di certo un loro segno di riconoscimento per farci cadere in trappola.

Lo sapevo, non potevamo passarla liscia. Quanta gente meschina, di cui ci siamo fidati e che ci ha fatto credere di essere nostra amica, si sarà presa gioco di noi, informando i ladroni. Aiuto!

                        (Pensa un attimo) Non sono mai stata una frignona e tanto meno un coniglietto pieno                 di paure. Nella grotta mi sono fatta rispettare, il caratterino non mi manca. Questa               volta li frego io e riceveranno la punizione che si meritano!

                       

Dunyazàd prende un gesso e fa un segno su tutti i muri delle case vicine . Poi esce.

SCENA 4

La piazza di notte

(da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.19  “La battaglia”)

Entrano i ladroni armati, seguendo il loro capo.

Ladrone1:      Ma capo, tutti i muri hanno lo stesso segno!

Ladrone2:      Come possiamo capire qual è la casa di Alì Babà?

Ladrone3:      Quel maledetto si è preso gioco di noi!        

Ladrone4:      Capo, siamo spacciati!

Ladrone5:      E adesso come lo troviamo?

Capo:             Tranquilli, compagni! Venite vicino, ho un piano!

Domani faremo così…

I ladroni si riuniscono in cerchio e parlano sottovoce tra loro.

Escono.

SCENA 5

La piazza di giorno

In scena ci sono 10 grandi vasi d’olio, realizzati con il cartone e disposti in fila - sul fondale - di fronte al pubblico. 9 vasi hanno sul retro due maniglie e sono sostenuti dai ladroni (i 5 parlanti e 4 comparse), che vi si nascondono dietro, fingendo di esservi chiusi dentro in attesa dell’agguato. Il primo vaso della fila, identico agli altri, è invece tenuto in piedi da un sostegno, perché non ha il ladrone al suo interno e deve camuffare l’inganno del Capo.

Entra il Capo dei ladroni, travestito da mercante.

Capo:                         (Avvicinandosi ai vasi) Miei prodi, finalmente la casa del nostro nemico è scoperta! A noi non rimane altro che infliggergli la punizione che si merita. Quando sentirete il mio richiamo, uscite subito dal vaso nel quale siete nascosti con le armi e correte da me. Mi raccomando, solo al mio richiamo! E per non far scoprire l’inganno, ho riempito per metà d’olio il primo vaso della fila La mia furbizia non ha limiti.

(Al Pubblico) Travestito da mercante riuscirò sicuramente a catturare quel furfante di Alì Babà!

           

I ladroni si nascondono dietro i vasi d’olio. Poi si sporgono dai vasi e si fanno a vicenda dei segnali.

SCENA 6

Cortile interno della casa di Alì Babà

- Notte -

IL Capo dei Ladroni, travestito da mercante, bussa alla porta di Alì.

Alì apre.

Alì Babà:                   Salam, signore! Avete bisogno di aiuto?

Capo:                         (Si inchina) Salam, gentile ragazzo! Il mio nome è Jasìr e sono un mercante d’olio. Sono da poco giunto in città, il viaggio è stato più lungo del previsto, ho già cenato, ma non riesco a trovare un luogo dove alloggiare. Potete darmi ospitalità per questa notte?

Alì Babà:                    Voi siete il benvenuto, Jasìr! Vi prego, entrate pure. La mia casa è la vostra e tutto ciò che essa contiene è vostro.

Capo:                         Laggiù si trovano i vasi che contengono la mia preziosa mercanzia. È da loro che dipende tutto il mio guadagno e non vorrei che qualche ladrone delinquente (sorridendo in disparte) me li rubasse appena entrato in casa. Sarei rovinato!

Alì Babà:                    Non vi preoccupate, Jasìr. Portate pure i vasi nel mio cortile; qui di certo resteranno al sicuro! Vi do una mano io!

Capo:                         Porta pure il primo, giovanotto, che contiene solo mezza quantità d’olio ed è quindi il più leggero! Per gli altri ho due braccia forti e io soltanto so come sollevarli senza procurare danno.

                                    (In disparte –  al Pubblico) Quel moccioso avrebbe scoperto l’inganno!

Alì prende il primo vaso (il solo che non ha il ladrone nascosto dentro) e lo porta verso il proscenio.  Jasìr dispone con fatica gli altri vasi. Dentro gli altri vasi ci sono i ladroni nascosti. La testa di un ladrone esce da un vaso.

Capo:                         (Con rabbia a un ladrone) Testa di legno, non è ancora il momento!

Il Capo spinge la testa del ladrone dentro il vaso.

Alì Babà:                    C’è forse qualcosa che non va?

Capo:                         Nessun problema, amico. Mi lamentavo del peso ad alta voce! Ma continuo da solo! (Al Pubblico) Accidenti!

Entra Dunyazàd.

Alì Babà:                    (A Dunyazàd) Cara Dunyazàd, (indicando Jasìr) questo è Jasìr, un gentile mercante d’olio.

Dunyazàd:                 (A Jasìr – si inchina) Felice di conoscervi!

Capo:                         Il piacere è tutto mio, (con atteggiamento meschino, perché riconosce Dunyazàd, sua prigioniera) dolce Dun… eh, eh… (si interrompe bruscamente e inizia a tossire). È il freddo della sera!    

Alì Babà:                    Cara Dunyazàd, Jasìr dormirà con noi questa notte!

Sii gentile, vai a prendere una lampada e dell’olio di scorta in dispensa.

(Al Capo) Venite, Jasìr, vi mostro l’umile camera che vi accoglierà per la notte.

Alì esce con Jasìr.

Dunyazàd:                 Quel volto mi sembra di averlo già visto. E la voce…

Dunyazàd prende una lampada e si avvicina a un pentolone che contiene l’olio di scorta.

Dunyazàd:                 L’olio di scorta in questo pentolone è quasi terminato, non basterà per alimentare un’altra lampada. Un ospite in casa non è bello che rimanga al buio. È tardi ormai per andare a comprarlo, è notte inoltrata, come posso fare?

                                    (Si ferma un attimo, poi con entusiasmo) Macerto, che sbadata! Non è forse Jasìr un mercante di olio? Non ci sono forse in cortile vasi colmi di olio pregiato? Beh, con tutto quello che gli offriamo, non sarà certo un mestolo d’olio sottratto a mandarlo in rovina! (Al Pubblico) Non credete?

Esce in cortile, si avvicina al primo vaso e guarda dentro.

Dunyazàd:                 Ah, questo non è neppure pieno (lo solleva) e tanto meno pesante; per una ragazza forzuta come me (mostra ironicamente i muscoli) sarà un gioco da ragazzi! Mi conviene portarlo in casa, così riempirò il pentolone. Domattina informerò Jasìr e non credo certo che si arrabbierà.

Prende il vaso, entra in casa, si avvicina al pentolone e di spalle vi versa l’olio. 

Dunyazàd:                 Accidenti, il vaso è già vuoto, ma il pentolone non è ancora pieno! Con tutto quell’olio là fuori, se ne prendessi un altro po’ riuscirei a riempirlo fino all’orlo. Sì, farò proprio così… altri due mestoli… e Jasìr non si accorgerà nemmeno!

Dunyazàd prende il mestolo dal tavolo, esce di corsa, si avvicina al secondo vaso, fa entrare il mestolo nel recipiente, ma si accorge che non si tuffa nell’olio e urta contro qualcosa di duro.

Ladrone1:                  (Urlando) Ahia!        

Dunyazàd:                 Ma chi è?

Ladrone1:                  Capo, amici… è il segno?

Dunyazàd:                 (Guarda nel vaso, poi sottovoce – in disparte) Aiuto, un ladrone! Ci hanno                                   trovati! Jasìr è il capo! Ecco… quello sguardo, quella voce! Che imbroglio…                               siamo finiti!

                                    (Pensa un attimo) Ma io ho un’idea! Corro ad accendere il fuoco e con il suo stesso olio mi vendicherò!

Dunyazàd esce.

Ladrone1:                  Ragazzi, ma quanto ancora dobbiamo aspettare? Ho preso una bella botta in testa, ma era quello il segnale?

Ladrone2:                  Ma no, sta’ calmo nel vaso e abbassa quella zucca!

Ladrone3:                  Sst, non vorrete farvi scoprire proprio adesso!

Ladrone4:                  Silenzio, altrimenti non riusciamo a sentire la voce del capo!

Ladrone5:                  Dei rumori… forse ci siamo, pronti ad agire!

Dunyazàd rientra con il pentolone pieno di olio bollente (finto, naturalmente!)

Dunyazàd:                 Riceveranno tutti la lezione che si meritano. Sì, sì… lessi li farò!

                                    (Con un mestolo versa l’olio nei vasi) Ragazzi? Il fritto è servito! (Ride)

I Ladroni urlano e muoiono nei vasi.

Dunyazàd:                 Alì, li ho sistemati. Ora dobbiamo soltanto dare una bella lezione al Capo, quel meschino del finto Jasìr!

Dunyazàd esce. Si spengono le luci.

(da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.19  “La battaglia”)

SCENA 7

Cortile interno della casa di Alì Babà

- Notte -

Entra in scena il Capo dei ladroni.

Capo:                         Miei prodi, sveglia… andiamo a vendicarci!   

Il Capo scuote i vasi per svegliare i Ladroni.

Capo:                         Forza, è ora, ascoltate il mio segnale: all’attacco!

Il Capo scuote di nuovo i vasi.

Capo:                         (Urlando con rabbia) Pelandroni, uscite immediatamente dai vasi e riprendiamoci ciò è nostro! Miei prodi!

Il Capo urla dentro i vasi.

Capo:                         Sveglia, all’attacco!

Entrano Alì Babà e Dunyazàd.

Dunyazàd:                 (Con ironia) Che fate, Jasìr? Perché urlate come un matto? C’è forse qualcosa che non va nei vostri vasi? (Ride). A proposito: ho preso un po’ del vostro olio per alimentare le lampade, è forse un problema?

Capo:                         (Con rabbia) Pensavate di prendervi gioco di me? Credevi, sfacciata Dunyazàd, che non riuscissi a ritrovarti? Rivoglio te e tutto l’oro che mi avete rubato. E tu, Alì Babà, mascalzone che non sei altro, tu che hai osato entrare nella mia grotta, tu che hai voluto fare l’eroe salvando quella smorfiosa (indica Dunyazàd)…

Dunyazàd:                 Smorfiosa - brutto imbecille - te lo tieni per te! Alì, mi prudono le mani, posso pensarci io?

Dunyazàd va verso il Capo, ma Alì Babà la ferma.

Capo:                         (Ad Alì) Tu che hai rubato le mie ricchezze…

Dunyazàd:                 Le tue ricchezze? (Ride e poi con rabbia) Ladro malvagio!

Capo:                         (Urlando) Forza, miei prodi, uscite allo scoperto!

Dunyazàd:                 (Con ironia) Non ti conviene urlare così, con l’umidità della notte potresti perdere quella tua voce così.. così… odiosa!

Alì Babà:                   Jasìr, guarda nei vasi i tuoi prodi cavalieri!

Il Capo si avvicina ai vasi e li fa cadere a terra. Escono i Ladroni morti.

Capo:                         (Urlando disperato) I miei compagni! Sono morti!È tutta colpa vostra!

Il Capo sguaina la scimitarra e si avventa contro Alì Babà.

Capo:                         Alì Babà, questa è la tua fine!

Dunyazàd corre a prendere il pentolone che contiene ancora un po’ d’olio. Il Capo rincorre Alì con la scimitarra. Dunyazàd getta l’olio del pentolone sul viso del Capo, che cade e urla coprendosi gli occhi con le mani.

Capo:                         (Urlando)Maledetta! I miei occhi!

Il Capo scappa.

Alì Babà:                    Dunyazàd, corro a prenderlo!

Dunyazàd:                 No, Alì, lascialo andare, ha preso la lezione che si merita, è sufficiente così! Quel furfante, sono certa che non lo rivedremo mai più!

Alì Babà:                    Dunyazàd, ce l’abbiamo fatta!

Dunyazàd:                 È vero, Alì! Hai visto come sono stata brava? Se non ci fossi stata io con la mia fantastica idea dell’olio, tu a quest’ora ci avresti lasciato le penne!

Alì Babà:                    Devo ammettere che sei stata davvero astuta: brava! E poi ho capito che è  meglio stare lontani da un peperino come te. (Al Pubblico) Non credete?

MUSICA. Illuminazione del palco a giorno. È l’alba!

Dunyazàd:                 Che bello, sta spuntando il sole!

Alì Babà:                   È l’alba! Cara Dunyazàd, abbiamo trascorso una notte spaventosa.

Dunyazàd:                 Perché spaventosa? Una notte movimentata e piena di sorprese.

Alì Babà:                   Inganno su inganno ce l’abbiamo fatta, e anche questa volta non possiamo smentire il lieto fine di ogni storia.

Dunyazàd:                 Non iniziare a fare il mieloso, perché altrimenti c’è olio anche per te!

Dunyazàd ride e abbraccia con forza Alì, che cerca di scostarsi imbarazzato, ma non riesce.

MUSICA. Entrano i Mercanti per allestire il mercato.

Dunyazàd:                 (Urlando) Uscite tutti quanti, venite a festeggiare, i malvagi ladroni non ci sono più.

Alì Babà:                    Venite, venite tutti, signori di Persia… la giustizia finalmente ha trionfato!

(da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.20  “Lieto fine ad Agrabah”)

CONCLUSIONE

(breve ripresa da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.1 “Notti d’Oriente”)

Entra Balthàzar.

Balthàzar:                  (Al Pubblico – leggendo il libro) E vissero tutti felici e contenti! (Finge di sentire un commento del pubblico) Lo so, lo so… è vero che tutte le storie terminano così! Ma questa – vero? – era proprio speciale. Imbroglio dopo imbroglio e tutto si è risolto per il meglio.

                                    Ah, dimenticavo di dirvi che Dunyazàd è la figlia del Grande Sultano di Persia. Capite adesso perché i ladroni l’hanno rapita? Chissà quando lo saprà Alì, quale sarà la sua reazione e come continuerà la loro vita! Ma quella è tutta un’altra storia…

                                    Ora, però, torniamo alla promessa che ci siamo fatti. (Finge di sentire un commento del pubblico) Ehi, Ehi, ma dove andate? Fermi lì e incollatevi alle sedie. Ogni promessa è debito! Sganciate i soldi e comprate subito il libro. (Finge di sentire un commento del pubblico) Come? No, no, imbroglioni.

                                    Dunyazàd? Non hai dell’olio bollente che ti avanza? Ci sono qui altri truffatori che si meritano una bella lezione.

                                    Va beh, il povero Balthàzar è sempre stato apprezzato per la sua straordinaria bontà. E anche questa volta mostrerò a tutti voi, che – sinceramente – mi avete ascoltato con pazienza, la mia grande generosità.

                                    Il libro è vostro (scende dal palco e lo regala a uno spettatore) e custoditelo con amore… tante altre cose potrete imparare!

                                    Ora vi saluto. Devo riprendere il mio viaggio.

                                    Salam, gentili spettatori… alla prossima!

BALLO ODALISCHE (da ALADDIN - Colonna sonora originale Walt Disney 1993: traccia n.16 “Al mercato”)

Fine

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