Alice e il reverendo Lewis Carroll

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ALICE E IL REVERENDO LEWIS CARROLL

ALICE E IL REVERENDO LEWIS CARROLL

di

GIUSEPPE CAFIERO




Pièce radiotrasmessa come dramma per voci da Radio2 con la regia dell’autore.

Giuseppe Cafiero - SIAE sez. DOR n° 38976



Personaggi:

ALICE
LEWIS CARROLL
REGINA VICTORIA
PRINCIPE ALBERT
JOHN BROWN
UOMO




Nota:
L’uomo, nel primo tempo, entrerà e uscirà di scena eseguendo faccende: ora spinge carriole, ora trasporta mattoni, ora sposta sacchi, ora trascina balle, ora… ect.
L’uomo, nel secondo tempo, sarà sovente in scena: leggerà, scriverà, giocherà con i dadi e farà solitari.


ATTO PRIMO


Un'ampia porta-finestra sullo sfondo: occhio del piccolo mondo di Christ Church e di un’intera nazione.
Da un lato un seggiolone e un ampio divano in velluto.
Da un altro lato alcuni scranni, e libri e giornali in terra e un fonografo.
In un angolo, in penombra, macchiane fotografiche d'epoca.
In scena: Lewis Carroll e la Regina Victoria.
Lewis Carroll è seduto sul seggiolone: è un uomo fatto, veste panni dignitosi.
La Regina Victoria è seduta su uno scranno: è giovanile indossa un abito bianco e rosa a cono.
Musica per 30/40 secondi: è “A Midsummer night’s dream: overture” di
Mendelssohn.
Durante la musica la scena resta immobile quasi si trattasse di una
istantanea fotografica.
Poi, improvviso, lo scatto di un flash.
I personaggi sembrano prendere vita, risvegliarsi da un sonno...


CARROLL:
Totale isolamento dal mondo
Oggi come ieri...
Silenzi presenti e passati.
Niente luce
Così iniziò la mia storia
1832 Daresbury
Contea di Cheshire
Io
Charles Lutwidge Dodgson
Terzo della stirpe
Da Charles Dodgson e Elizabeth
Vi nacqui e vissi
In una pacata quiete familiare
I primi anni
Amore paterno amore materno
E undici fratelli
Maschi e femmine.








REGINA VITTORIA
(dallo scranno, in penombra):
Anno di Sir John Conroy
II 1832
Conroy
Amante e confidente di mia madre
La duchessa Vittoria
Totale isolamento dal mondo
E intrighi di corte
Un re succede ad un altro
Giorgio III°
Giorgio IV°
Guglielmo IV°
Affari pubblici affari privati
Ma la baronessa Lehzen vigila
Sulla mia persona
Una cara amica
Luisa Lehzen
Mi sarà accanto anche
Dopo la mia ascesa al trono
E sino ad un anno dopo
II mio matrimonio...
Il trono?...
Sì io
Vittoria d’Inghilterra
Nata nel 1819
Sarò regina a 18 anni
Io
Figlia di Vittoria
Di Sassonia Coburgo
E di Eduardo
Duca di Kent
Quartogenito di Giorgio III°

Entra l’uomo.

UOMO:
Giorgio III°
Giorgio IV°
Guglielmo IV°
Re dopo re ben detto
Un pazzo un libertino un pagliaccio
Intanto il Great Reform Bill
Ci ha dato quel che
Ci ha dato
Stessi anni
Stesso isolamento
La borghesia si impingua
Cogliendo frutti
A mani basse
Noi abitanti degli slums
Giriamo a vuoto intorno
Alla cittadella fortificata
Niente voto e morire
In spregio ad ogni umanità
Fogne per topi
Questi tempi
Già morte per estinzione
II Great Reform Bill.


La Regina Vittoria s’alza e
Si avvicina all’Uomo .

REGINA VITTORIA
(s’alza e s’avvicina all’uomo
in un orecchio):
Io ti dico che
Al tempo del Great Reform Bill
Quando non ero ancora regina,
Si è messa a dura prova
Ogni ragione di discrezione
La vita è amore verso
La terra che si calpesta
Dal momento in cui si nasce
E non
Falsa ipocrisia egoistica.

CARROLL
(s’alza, una giravolta con allegria) :
Io invece ho amato
La mia terra
Regina...
Ho amato i suoi figli...
I suoi piccoli figli!

UOMO
(allontanandosi alla Regina):
Noblesse oblige!
Yes, mister Dodgson!
Ma il Poor Law contraddice
Ogni augurale auspice
E i nostri figli?






Ecco il Poor Law
Ovvero l’internamento
Tutti gli indigenti nelle workhouses
Lavorare a salario basso
Per un sistema da soluzione finale
Anche ragioni di discrezione
Certo!
t< <
Ma Cariyle disse
Quel che disse
Senza battere ciglio
"Un’invenzione semplice come
tutte le grandi invenzioni
questo Poor Law...
Se i poveri vengono
ridotti alla fame
il loro numero diminuirà!"

CARROLL (aziona il fonografo e
prende a ballare da solo):
Carlyle?
The History of Revolution è
La sua opera principale
Egli liberò lo spirito inglese
Dal giogo di Burke
Teorico della rivoluzione
Nel nostro Paese...
Non c'è una Bastiglia
In Inghilterra…
Solo adorabili bambini

REGINA VITTORIA:
Nove figli ho dato ad Albert
II mio consorte
Per dieci troni d’Europa.

CARROLL:
In Inghilterra…
Solo adorabili bambini
A cui offrire gioie
Ed io ho dato queste gioie
I miei libri di favole
Ne sono un esempio...
Alice in Wonderland...
Phantasmagia…
The Hunting of the Snark...
Alice through the Looking-Glass...






A Tangled Tale...
Sylvie and Bruno…
Sì tutto per gli adorabili bambini!

REGINA VITTORIA:
Nove figli ho dato ad Albert
II mio consorte
Per dieci troni d’Europa.

UOMO (duro):
Nove figli ho avuto da una donna
Per nove campi di battaglia

CARROLL:
Mille bambine ho allevate
Alla mia corte... mille!
Ma io ricordo soltanto Alice
La più adorabile che
Abbia mai veduto
Anche la più bella
La più dolce
La più deliziosa!

REGINA VITTORIA:
Oh Alice...!
Alix fu il nome della mia
Quartogenita
Fu essa madre infelice...
Alix madre infelice
Per una figlia zarina...
La violenza sarà dappertutto
Nel gran bagno di
Sangue rivoluzionario
Per quel UOMO mezzo inglese!

CARROLL (duro):
Orrori ed eccessi...
(con dolcezza):
E le bambine d’Inghilterra
Maestà?
La violenza non ci appartiene
Mia Regina
Noi abbiamo nutrito e
Allevato una stirpe di
Rosee guance e occhi brillanti.





UOMO (si avvicina a Carroll, in un orecchio):
Attendi la tua Alice
Mister Dodgson?

CARROLL (va alla finestra, vi spia oltre):
Verrà nella mia solitudine e
In questa mia, vecchiaia
Sarà luce...
Darà forza all'illusione
Della fantasia!

REGINA VITTORIA (allegra):
Alice’s Adventures in Wonderland?

CARROLL: (riprende a ballare da solo):
Mille mondi per
Mille bambine felici...
E Alice allora era
Una bambina felice…
In quante fotografie la immortalai
Era docile davanti ali obiettivo
Con il suo bel corpicino!

UOMO:
Davanti al tuo occhio
Di vecchio sporcaccione
Mister Dodgson!

CARROLL (con trasporto):
Ho baciato anche
Le sue gote arrossate
Di calda gioia!
Ho adorato i suoi
Piedini graziosi...
Ho pianto carezzando
Le sue candide membra!

UOMO :
In quale paese delle meraviglie
Ti rifugiasti dopo aver
Violentato ogni pudore?









REGINA VITTORIA (con durezza):
Nessuna violenza!
La morbosità non appartiene
Alla nostra epoca
Almeno non
Ad un certo ceto!
(va al fonografo e lo spegne)

Silenzio per qualche secondo: lungo e pesante.
Chi è in scena resta immobile: quasi una fotografia.
Entra dalla porta-finestra Alice - già donna.

ALICE (quasi fra sé):
"Non c'è nulla di interessante
nei nudi delle giovinette e
delle donne
c'è invece qualcosa di
impalpabilmente eccitante
nei nudi delle bambine"
Parole del reverendo Charles Dudgson
Sì, proprio Charles Dudgson
Che nasconde le proprie sembianze
Di tavoliere dietro
Lo pseudonimo di Lewis Carroll.

CARROLL (eccitato e commosso):
Oh Alice… Alice Liddell!

UOMO (con ironia all’orecchio di Carroll):
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che di nascosto sbircia il suo vicino
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che felice accarezza un bel bambino
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che fotografa un nudo corpicino.

ALICE:
Eccomi a te
Ai tuoi giochi incantevoli
E ai tuoi racconti fantastici
Sì eccomi a te...!
Io sono Alice…
Alice Liddell nata nel 1853
E figlia del decano di Christ Church
Herry George Liddell
Una volta direttore di una





Public school a Westminster
E coautore del vocabolario
Di greco Liddell and Scott...
Io Alice Liddell giunsi
Con i miei genitori e
I miei tre fratelli a
Christ Church nel 1855
All'età di 3 anni!

CARROLL (si avvicina, con voce melliflua):
Bambina dolcissima...
Delicate membra appena nate
Oh Alice vieni accanto a me...
Ricordi il divano dove
Ti accoccolavi come
Una gattina pronta a far
Le fusa?

ALICE:
E la tua macchina fotografica?

Alice corre nell’angolo dove sono ammucchiate
le macchine fotografie vi si siede accanto e sta lì
a guardarle e ad accarezzarle.

CARROLL (estasiato):
E il mio cuore Alice?...
Ti rivedo bella e pura
Come una volta…


UOMO:
Miss Alice Liddell
Sua madre non fa che
Ripetere che ella
Vede qualcosa di losco
E di morboso nell’attaccamento
Di Mister Carroll
Verso la sua persona.

CARROLL:
Tutte calunnie…
Mrs. Liddell mi è nemica
Per inspiegabile motivo…
Gelosia forse!







UOMO:
Soltanto
Innocente affetto il suo
Mister Carroll?
Ma tua sorella Mary
Non la pensa a questo modo...
Pruderie Mister Carroll...
Pruderie!

CARROLL:
A mia sorella Mary
Ho risposto come si conveniva...
"Sei libera di pensare
quel che vuoi sui
miei rapporti con le bambine
che invito a casa mia…
L'opinione della gente è
di solito priva di valore
nel giudicare il bene
e il male
Le sole cose che
tengo a mente quando invito
le mie piccole amiche sono
la mia coscienza e la propensione
dei genitori della bambine..."
Eccola servita Mister Man!

UOMO:
Mister Man...?
Con Oscar Wilde dico che
"se un uomo è un gentleman
sa sempre qualcosa
se non è un gentleman
tutto quello che sa è
sempre dannoso per lui!"

REGINA VITTORIA (dallo scranno):
Oscar Wilde?
Disonore per ogni sana
Moralità…
Siamo inglesi Mister Man!

UOMO:
Quale morale Queen Victoria?
L'essere forse poveri...?
Mister Bulwer Lytton ha





Gridato ai quattro venti che
"in altri paesi essere povero è
una disgrazia
in Inghilterra è un delitto!'

CARROLL:
E' falso Mister Man!
Un povero è un povero
E un gentleman è un gentleman
Null'altro!

UOMO:
E la sua pruderie Mister Carroll?
Oscar Wilde è alla gogna!

REGINA VITTORIA (dallo scanno):
II signor Wilde ha osato
Più di quanto dovesse
E potesse

UOMO:
E George Eliot?

REGINA VITTORIA (dallo scanno):
Convive con un uomo
Senza un legittimo certificato
Di matrimonio!

UOMO:
E Alegernon Charles Swinburne?

La Regina Vittoria esce rapida.

CARROLL:
Mister Man
La Regina non ha orecchi
Per le sue impudenze!

ALICE (va verso Carroll canticchiando):
Se potessi volar da voi
Vi punirei con il mio bastone
Se potessi volar da voi
Vi bacerei con molto ardore.






UOMO:
Parole di una sua lettera
Mister Carroll...
Parole per una sua piccola amica...
Pruderie Mister Carroll!

CARROLL:
Fu nel giugno del 1856 che
Ottenni il permesso
Di portar con me Alice...
Una gita in barca sul fiume

ALICE:
II tuo lago di lacrime
Mister Carroll?

CARROLL:
Alice nel Paese delle Meraviglie
Anno di pubblicazione 1862...
Inizio del racconto
Quel lago di lacrime!

UOMO:
Proprio un posto da Snark
Quel lago…
Ma che c'è di meglio
Con una cesta piena di dolciumi
E un clergyman nero?

CARROLL:
Dolce lago dalle acque quiete
E una macchina fotografica...
Ritrarre membra di bambine
Gare e deliziose...
(con trasporto):
Eliminare ogni abito superfluo
E guardare le mie bambine
Nude…
Così pure così belle!

ALICE:
Hai bevurto la nostra salute
Mister Carroll!
Ti sedevi accanto e
Mentre facevamo colazione
Ci accarezzavi con dolcezza...









CARROLL:
I biscotti erano duri
E le tue labbra li succhiavano
Avidamente!

ALICE (ridendo):
Rosicchiai i dolciumi
Come un piccolo topo !
H fiume era immenso
E il sole abbacinato!

CARROLL:
Vienimi accanto Alice...
Ricordi quei tempi?

ALICE (andando accanto a Carroll):
II tuo sofà in velluto
E il mio sorriso...
Mi volevi sorridente
Mister Carroll...
Poi il mio corpo nudo...

Alice s'allontana di scatto da Carroll,
getta via con violenza gli abili che indossa
e passeggia nuda per la scena.

CARROLL:
Deliziosa gattina
Siediti accanto al camino
E fai le fusa
E lavati il musetto!

UOMO:
Ecco la quiete di Christ Church
Dimora ovattata di Mister Dodgson
Reverendo e...
Di Mister Lewis Carroll
Favoliere...
Dottor Jeckyll e Mister Hyde!

CARROLL:
Mille volte grazie
Per essere qui Alice...
Oggi
L'amore che nutro per te
E' rivolto proprio a te
E non alla tua grazia!







UOMO:
Viva dunque
La grande Inghilterra
Con le sue merende sui prati
E le pruderie di corridoio!

CARROLL (secco):
Nessuna insolenza
Anche la tolleranza ha
Un limite in questa accogliente
Epoca di splendori.

UOMO:
E gli slums Mister Carroll?
Anni di fame questi...!
Quattro passi per Londra
Bastano
Luoghi conosciuti
Luoghi sconosciuti…
Belle le dimore nel West End
Belle davvero!
Ma le sordide rookeries
Per operai nell'East End...?
Rookeries o nidi di cornacchie!

CARROLL:
Christ Church non è
Un'isola...

ALICE (a cantilena):
Io sono Alice salvata
Dal lago di lacrime…
La nudità mi fu imposta…
(si riveste):
Giacqui su un sofà in silenzio
Per una fotografia si disse!

CARROLL:
La fotografia è per me
Più di un hobby
Ebbi alti riconoscimenti
Lord Salisburg può testimoniare
Lui e famiglia sin dal
Capodanno del 1873
A Hatfield...
Sì Lord Salisburg
Poi primo ministro dal 1885







UOMO:
Corri troppo in fretta
Mister Carroll...
E quel gran lago in cui
Alice stava affogando?

CARROLL:
Immagini della fantasia
Io ero lì pronto a
Trarla fuori dall’acqua…
Il fiume era calmo e
II sole caldo...
Quanti vestitini al vento
Quante gambette all'aria!

UOMO:
L'East End londinese pullula
Di prostitute...
Quartiere assai conosciuto
Quello... !
Paga di tasca tua i tuoi
Giochi d'amore...
Donne d'ogni età...
Anche bambine se vuoi...
Era dell'industrializzazione
La nostra…
Pochi pence a testa per
Vivere sino a vedere un Impero!

CARROLL:
Un invito della Regina
A giocare a croquet
Nel più vasto campo
Da gioco del mondo...
La bandiera di Sua Maestà
Sventola su alti pennoni
La nostra è l'età dell'oro!

UOMO:
Ogni tasca bucata serve
Eserciti ingordi...
I forni di Bessemer di Sheffield
Bruciano i volti...
Ogni angolo dell'isola
Urla le proprie ferite

ALICE:
E il sacro limbo
Di meriggi tiepidi ad
Udire le filastrocche
Di Mister Carroll?
(va a fermarsi accanto alla porta-finestra).

UOMO (urlando):
God save the Queen!

L'Uomo esce di corsa.
Entrano con solennità la Regina Vittoria e il Principe Albert
accompagnati dal "God save the Queen".
Qualche istante di immobilità come in una fotografia d'epoca.
Poi un lampo di un flash.
D’improvviso musica di un valzer.
La Regina Victoria e il Principe Albert prendono a ballare.
D'improvviso silenzio.
Poi “A Midsummer Night's Dream: nocturne” di Mendelssohn.
La Regina Victoria e il Principe Albert restano immobili, come pietrificati.
Oltre la porta-finestra appare l'Uomo.
Sulla musica di Mendelssohn...

UOMO:
Classe contro classe...
Ecco l'Inghilterra il paese
Della rivoluzione industriale...
Oggi XIX° secolo
Era delle invenzioni...
Niente verdi campagne
Solo fosse sacrileghe
Per giustificare un fine...
Badili e picconi sino
A bruciare i polmoni...
Miniere di carbone e
Slums delle grandi città…
Oltre i confini vige la violenza
Di una triplice intesa...
Risolini sommessi
Banchieri e industriali s'arricchiscono...
Uno schiavo una colonia una piantagione
Di cotone
Triplice intesa...
L'impero sigla le sue regole...
Triplice intesa di morte...
(di colpo sarcastico):
Ma è tempo di valzer
Ladies and Gentlemen!

L'UOMO esce.
Il valzer riprende.
La Regina e il Principe Albert ballano nuovamente.
Lewis Carroll li accompagna con un ritmato battimano.
20/30 secondi, poi silenzio improvviso.
Alice è sempre immobile accanto alla porta-finestra.
Entra l'Uomo.

UOMO (affannando):
Mia moglie ha partorito
II nono figlio...
Pari e patta
I conti con i marmocchi
Di Vittoria e Albert...
Mia moglie ha partorito
II nono figlio che morirà
Per il morso di un topo...
A Manchester sono morti
Altri miei figli...
Altre mogli partoriscono
In carbonaie...
Case annerite dal fumo vedo...
Rossi mattoni cotti da fatiche vedo...
Le città della grande Inghilterra
Innalzano i loro stendardi
Di sudore...
E' cotone per Blackburn e Bolton
E' lana per Halifax e Huddersfield...
Ma oltre gli agglomerati disumani...
Lì in fondo ad ogni vicolo...
In riva al Clyde e al Tyne…
Si piangono morti precoci...
Oggi mia moglie ha partorito
II nono figlio...
Una famiglia reale la mia!...
Ogni domani è legato
Ad un distretto minerale...
Le camere a gas si moltiplicano
La civiltà inglese si eleva di rango...

L'UOMO esce.
La musica - il valzer — riprende.
La Regina Victoria e il Principe Albert riprendono a ballare.
Alice si scosta dalla porta-finestra lentamente e... -mentre la musica cessa…

ALICE:
Ho incontrato un Coniglio Bianco
Un Cappellaio Matto un Ghiro...
Mondo incantato…
C'era anche una Regina di Cuori
Per dar inizio
Ad una grande partita di croquet...
Fenicotteri per mazze
Porcospini per palle...
Mondo d'adulti costruito
Per bambini...
E' così Mister Carroll?

CARROLL (commosso):
II mio Paese delle Meraviglie...
Gioie per le mie piccole amiche...
Intrecci di parole e basta!
Un mondo di luci e meraviglie
Scintillano davanti agli occhi
Di bambine...
Oh Alice hai veduto le loro Maestà
Come erano felici?

ALICE:
Ballando Mister Carroll?...
Ho avvertito un brivido...
Ho scorto l'uomo della morte
Scomparire nelle strade della città.

CARROLL:
II tuo sorriso splendente
Si è spento...
La tua città è questa, Alice...
Lascia alle spalle ricordi
Che non ti appartengono...
Ecco le solide mura
Del Christ Church College...
Anno ed epoca della Regina Victoria
E del Principe Albert…
Le loro Maestà!

La Regina Victoria e il Principe Albert avanzano verso Carroll.
Alice si rifugia in un angolo.

REGINA VITTORIA:
Eccomi
Al fermo braccio di Albert
Sin dal 10 febbraio 1840...
E vi fu attesa per
Un simile avvenimento...
Sì, mio cugino Albert
Da quella data consorte!

ALBERT:
Nato tedesco nell'anno 1819...
Partorito da mia madre
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg
Generato da mio padre
II duca Ernesto di Sassonia-Coburgo...
Educato dallo zio Leopoldo
Re dei belgi e carissimo a Vittoria
Attendo ora
A pratiche familiari e politiche.

REGINA VITTORIA (correndo verso Alice):
Sconcertante ma sublime
La prima notte di nozze lì
Nel castello di Windsor...
Ho perso la verginità assaporando
Una deflorazione dolcissima...
Così donna bevo la salute
Che mi si offre...

ALICE (con tristezza):
Intanto Mister Carroll perde
Le sue giovani amiche...
Esse naufragano nel ruscello
Che si getta nel fiume...
Parole di Mister Carroll!
Nessun desiderio il suo
Per vivificare amicizie...
Le forme fiorenti delle donne
Lo atterriscono...
Mister Carroll coglie solo
Frutti acerbi…

CARROLL (duro):
L'eroe maschio non fa parte
Del mio mondo…

REGINA VICTORIA (allontanandosi da Alice):
Perché evirare tutte le
Figure maschili dei suoi libri
Mister Carroll...?
Ambiguità di trine polverose
Dai concupiscenti odori...
Lei è soltanto un vecchio
Condannato all'impotenza?...
Albert il mio consorte
Abbraccia la sua causa
Mister Carroll!

ALBERT:
Nessuna gioia maggiore
Che offrirti gravidanze
Mia adorata Vittoria...
Nove mesi dopo il nostro connubio
Desti alla luce Vicky...
Ottimo inizio non ti pare?

REGINA VITTORIA:
Nella tua amata Germania
Correva voce che non eri
Attratto dalle donne…
Vox nobilium vox dei!

CARROLL:
Pudicizia Maestà!
Saper centellinare aspetti
Del quotidiano...
Arte ed erudizione furono
Saggi maestri del
Consorte Albert…

ALICE (dall'angolo, con tristezza):
In quale giardino trovare
Un frutto che si desidera?
Il sofà di velluto era
In penombra…
Mani affaccendate si muovevano
Dintorno
II mio corpo era libero
Da indumenti...
Nuda e offerta agli occhi
E agli obiettivi...

CARROLL (vezzoso):
Età della felicità questa...
Giochi sottili protratti
Nei meriggi dal sole abbacinato..
Così amare e in più giocare
All'amore…
Silenzi del parco ombroso
Di Christ Church…
E barche sul fiume
Ho vissuto giornate
In raccolta purificazione...

REGINA VITTORIA (con violenza);
I maschi Mister Carroll
Sono tutti in bilico
Verso l’impurità?

ALICE (con violenza):
E le donne appena abbozzate
Colmano i suoi sogni
Mister Carroll?

REGINA VITTORIA (con ironia):
Quale Alice non corre
Nel suo Paese delle Meraviglie?

CARROLL:
II mondo Maestà!
Oggi anno di grazia 1851
II principe Albert
E’ stato fra gli artefici
Della Great Exhibition...
Ecco London centro del mondo…
Culto del lavoro e
Sano progresso...
Green Park e Hyde Park
Pullulano di gente
Rivoluzione della tecnica
E della meccanica…
Anche il telegrafo e
Macchine meravigliose...
Lavorare a ciclo continuo...
Catena di montaggio
Come si dirà in seguito...

Entra l'Uomo.

UOMO:
Henry Cole
Fautore dell’introduzione
Del francobollo e fondatore
Del Public Record Office
Insospettato partigiano delle
Cause realiste
Puntualizza cifre e conti...
215 mila sterline...

REGINA VITTORIA (con ironia):
Quale Alice non corre
Nel suo Paese delle Meraviglie?

UOMO:
Incasso netto della
Great Exhibition…
Trionfano così
Voraci mandibole...
Nuova triplice intesa…
Nell’era del culto obeso
Di benedizioni...
Nuovo establishment...
Triade perfetta
Culto della moralità
Culto della famiglia
Culto del lavoro...
A ciascuno il proprio vizio...
Predicazioni in massa
E genuflessioni davanti
Ai nuovi dei…
Poi le classi...

REGINA VITTORIA (con ironia):
Quale Alice non corre
Nel suo Paese delle Meraviglie?

UOMO:
Libero professionista
Gentiluomo
Nobile...
Gradini di presenze e prestazioni...
Per I’operaio sino a
60 sterline all’anno...
Per il nobile 5000 sterline
E via discorrendo...
Arthur Young
Fedele discepolo di Adam Smith
dice parole…
"Bisogna tener nella povertà
le classi lavoratrici
perché così lavoreranno
di più..."
E’ questo
II Paese delle Meraviglie
Mister Carroll?

CARROLL (serio):
Quale Alice non corre
Nel suo Paese delle Meraviglie?


Esce l’Uomo.
Un valzer riprende ad echeggiare improvviso.
La Regina Vittoria e il principe Albert iniziano a danzare.
Lewis Carroll batte le mani a seguir la musica.
Alice è acquattata in un angolo.
Il tutto per circa 30/40 secondi.
La musica cessa di colpo.
La Regina Vittoria e il principe Albert si sciolgono
dall’abbraccio del ballo.
La Regina Vittoria si avvicina a Carroll.

REGINA VITTORIA:
Che io non apprezzi
La compagnia dei bambini
Nemmeno dei figli
Non significa, che Lei
Mister Lewis Carroll
Non debba soddisfare
II suo senso altruistico
Verso di loro…
E soprattutto bambine
Per l’appunto... !
Alice I’attende
Nel suo angolo buio…
La calda e intima atmosfera di
Christ Church
Non la spingono a cercar
La sua innata tenerezza?

CARROLL (con sensualità):
E’ nuda la piccina....?
L’unione delle nostre anime
E dei nostri cuori
Può avvenire solo
In un universo così
Intimo…
Con la sua nudità…
Alice la mendicante
Ha intaccato i miei sentimenti.

REGINA VITTORIA (quasi sussurrando):
Sembra una vecchia zitella
Mister Carroll...
Carezzare il corpo di Alice è
Contemplato dalle regole
Della privacy…
Nessun occhio indiscreto...
Poi la sua fama di educatore
E’ nota ai quattro venti…
Il suo Paese delle Meraviglie
E’ costellato di piccoli
Corpi nudi su
Un divano di velluto!

CARROLL (con trasporto):
II divano di velluto…
L’angolo buio e
Luminoso della mia intimità!

Musica: valzer.
La Regina Vittoria e il principe Albert iniziano a ballare,
Entra I’Uomo.
Sulla musica…

UOMO:
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che di nascosto sbircia il suo vicino
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che felice carezza un bel bambino
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che fotografa un nudo corpicino.

L’Uomo fa per uscire.

ALICE:
Signore?...
Chiedo della filastrocca!
Fa parte di un Paese delle Meraviglie?


UOMO:
Vedere e non vedere Alice...
Mille incubi e
Nessuna sordidezza apparente...
Era e anni di un lungo regno...
I sobborghi di Londra pullulano di
Puttane storpi derelitti...
L’amore per la verginità dei costumi
Li nega…
E’ questo il vero
Paese delle Meraviglie!

L’Uomo esce.

CARROLL (con distacco):
II Paese delle Meraviglie!

La musica cessa di colpo.
La Regina Vittoria e il principe Albert si sciolgono
dall’abbraccio del ballo.
La Regina Vittoria avanza verso Carroll
mentre il principe Albert si avvia in un angolo,
accanto agli scanni, ai libri e giornali.

REGINA VITTORIA:
Un bel ballo da vedersi scommetto!
Nutrirsi di musica feste intimità...
Ruolo e prerogative
Di una moglie devota...
Qualcuno mi incoronò vergine
Prima del mio incontro
Con Albert...
Alta missione
L'Inghilterra necessitava
Di moralità allora estinte…
Novella Elisabetta I°
Si gridò…
Io invece ho scelto
La danza delle notti!

CARROLL (timidamente):
Un anello donato è
Un pegno assai prezioso...
Dicono di una data stampigliata...
Prima notte di nozze?…
Il principe Albert
La vede ormai donna
Mia Regina…
Ella ha spento ogni afflato
Di cortigiana passione!

REGINA VITTORIA (ridendo):
La mia verginità
Mister Lewis Carroll?...
Quell’anello fu
Più di un pegno...
Lo avverto sulla mia carne
Al tocco violento
Di Albert.

CARROLL (turandosi le orecchie):
Sensualità di giochi impuri…
Ma i Re sono stati
Cancellati nella mia
Fantasia…
Quasi un sogno
Le loro apparizioni...
Sono sogni liberatori
Alla fine!

REGINA VITTORIA (sottovoce):
Abbassare le luci
Imbottire i muri
Oscurare le finestre...
Nella silenziosa privacy
I giochi si svolgono
Secondo i propri copioni…

CARROLL (eccitato):
Bambine travestite...
Costumi mille volte
Eccitanti...
Così la nudità…
Poi il morbido sofà
Sullo sfondo...
E’ la mia sacralità…!
La sua Inghilterra Maestà
Concede libertà e amore...

Entra l'Uomo.

UOMO:
Per un rapporto
Sul lavoro delle bambine
Nelle miniere inglesi
Poche incertezze...
Le bambine iniziano a lavorare
Alla stessa età dei bambini
A 4 anni…
A 6 anni cominciano
A spingere i vagoni…
Lavorano per lo più nude...
E’ raro che
Le ore lavorative
Siano meno di 11 giornaliere...
La mortalità tocca
Punte inaudite!

L'Uomo esce.

ALBERT (dal suo angolo, mormorando):
Spero che
Per la grave situazione
Della classe operaia
II nostro governo
Non segua esempio
Di Louis Blanc in Francia...
La nostra organizzazione del lavoro
Non può permettere
L’instaurarsi del socialismo...
Tanti e tali sono
Gli elementi di pericolo
Per un corretto protrarsi
Dello status quo
Che al solo considerarli
Ci si spaventa!

REGINA VITTORIA (avvicinandosi ad Alice):
Status quo è vero!
Alice
il tuo maestro
Lewis Carroll...?
E’ solo bambina mia...
E soffre...
Parla del vostro divano
E delle sue filastrocche...
Il Paese delle Meraviglie
Non ti affascina?


ALICE:
Io non penso che
Sia amore…
Io non sento che
E’ amore…
Io sono certa che
Non è solo amore...
Quale rapporto mi propone
Mister Carroll?

REGINA VITTORIA (risata isterica):
Il lupo che mangia
Cappuccetto rosso!

Entra l'Uomo.

UOMO:
A Londra ogni mattina
Si alzano 50 mila persone
Senza sapere dove
Andranno a dormire
La sera...
I più fortunati
Raggranelleranno 1 o 2 pence
Nella giornata…
Finiranno così
All'Albergo dei Poveri...
Così malati e sani
Così vecchi e giovani
Così uomini e donne
Così ubriachi e sobri
Dormiranno alla rinfusa...
Una promiscuità spaventosa...
I meno fortunati
Dormiranno in terra
O sulle panchine dei parchi...
Anche sotto le finestre
Di Buckingham Palace!

Esce l'Uomo.

ALBERT (dal suo angolo, mormorando):
Bisogna approvare
Senza indugio
La proposta di
Lord Henry Temple Palmerston
Ministro degli interni...
Nessuna estensione
Del diritto di voto...
Tale avvenimento
Sarebbe infausto…
Minaccerebbe l'intelligenza
E la proprietà…
Darebbe importanza
All'ignoranza e
Alla miseria.

CARROLL:
Sentire per credere
Quale onore per me!
Le Vostre Maestà sono
Presenze incancellabili
Nella mia vita!

REGINA VITTORIA (accanto ad Alice):
Illustre Mister Lewis Carroll
Si guardi meglio in giro…
Alice è una bambina graziosa
Belloccia
Sua...
Le penombre di Christ Church
Sono mezzane di
Incontri voluti.

CARROLL:
Incontri dai profondi piaceri...
Alice è una bambina adorabile
E' vero...!
Eccola nella mia stanza...
La mia piccola amica è
Al cospetto della mia
Intimità...
Io sono soltanto...
Un povero reverendo che
Pilucca giornate straordinarie
Piene di sorprese deliziose...

REGINA VITTORIA:
Potrebbe spendere meglio
Il suo tempo
Mister Carroll!
Perché indovinelli
Senza risposta?

La Regina Vittoria comincia
ad accarezzare Alice con sensualità.

ALICE (con tono assente):
Un Gatto del Cheshire
Compare e scompare…
Nessuno sa indicarmi
Una strada…
Uscire dall'incubo...
Anche il Cappellaio Matto
II Ghiro e la Lepre
Non si esprimono chiaramente...
Solo indovinelli
Come Mister Carroll!

REGINA VITTORIA (carezzando Alice, eccitata):
II tuo vecchio amico
Racconta favole
Alice…
Una chiave d'oro può aprire
La porta del suo giardino
Incantato…
Vecchi sogni e...
Lasciarsi cullare
Sul gran fiume...
II Thames bagna più
Di una capitale di un regno...
Bagna l'ombellico
Di un impero!

ALBERT (dal suo angolo, mormorando):
L'impero!
Occuparsi e affrontare la situazione
Della Compagnia dalle Indie...
Ristrutturare le finanze...
Un passato benessere
Ha infuso fiducia
In banchieri e finanzieri...
Cresce il benessere
Per le classi più agiate…

Albert comincia a spulciare libri e giornali
con le spalle rivolte al pubblico…
Carroll si avvicina lentamente a Vittoria e Alice,
si ferma poi a qualche passo di distanza.

REGINA VITTORIA:
Qual'è il suo vero
Rapporto con Alice
Mister Carroll?
Le bambine sono
Assurdamente insopportabili...
Poi le mie orecchie
Non sanno udire che
Lamenti di gioia!

ALICE (spaventata):
Lamenti?

REGINA VITTORIA:
Urla la tua verginità
Piccola mia…
Ma lascia cogliere
II fiore che porti
In te...
Mister Carroll è un reverendo
Molto apprezzato…

CARROLL (mellifluo):
Noi siamo ottimi amici
Alice mia…
Spero che tu voglia
Farmi conoscere
La profondità del tuo intimo...
Non ho avvertito mai
Tanta tenerezza…
Sarà una relazione ricca
Di toccanti reciprocità!

REGINA VITTORIA (voce alta, eccitata):
Rapporti Mister Carroll?
Rispettare ogni vergine
Della nostra verginale epoca...
La luce del sole è
Nemica dei silenzi...
La privacy è concubina
Di ombre seducenti!
Le stelle brillano
Nel firmamento
Del gran campo di croquet!

ALBERT (dal suo angolo, spulciando libri e giornali):
Situazione sui posti
Di lavoro a Londra...
Dicono e dico che
II caso è allarmante!
Il numero dei disoccupati
E’ alto e
Cresce a vista d'occhio
Per imposizioni volute
Dal Parlamento ...
Occorre risparmiare
E allungare I’elenco
Delle nostre colonie!

Entra l’Uomo.

UOMO:
Thomas Babington Macaulay
Barone
E cantore dell'industrializzazione
Forzata…
Il popolo inglese è
II popolo più civilizzato
Della terra, dice...
Popolo encomiabile
Popolo dominatore
Popolo ingegnoso, dice...
Così sacrifici in patria
Colonie in cinque continenti
Invenzioni di
Macchine infernali, dice...
Periodo d'oro
Per le speculative builders
E London
Città delle città
Partorisce alcolizzati
E puttane!

L’Uomo esce.

ALICE (con distacco):
Questi indovinelli sono
All'ordine del giorno...
Anche Mister Carroll
Ne inventa di bellissimi…
Ma chi conosce
La loro soluzione...?
Una falsa Tartaruga
Può narrare
I suoi ricordi
Ma piange e si dispera...
Dov'è
II Paese delle Meraviglie?

CARROLL (mellifluo):
E’ questo
II Paese delle Meraviglie...
Il mio affetto per te
Racchiude meccanismi
Del gioco...
Il Cappellaio Matto
Il Gatto di Cheshire
Il Grifone
E la falsa Tartaruga
Cedono il passo...
E' il Coniglio Bianco che
Prepara la sua cerimonia
Sacrificale...
Guanti e orologio da tasca...

ALICE (spaventata):
Sono caduta nella tua tana...
Un inganno voluto
Senza alcuna pietà!

REGINA VITTORIA (abbracciando teneramente Alice):
II soffice divano concede
Sogni multicolori…
Carpirne uno e
Viverlo ad occhi aperti...
Lasciare alle spalle
Perplessità e titubanze...
Concedere la propria volontà
A voli di fantasia...
Guardare oltre lo steccato
Della violenza quotidiana...

La Regina Vittoria accompagna Alice al divano
e l'aiuta a sdraiarsi.
Lewis Carroll gira d'intorno eccitato e impacciato.

ALBERT (dal suo angolo, tono assente):
Fra l'insonnia e
I lancinanti dolori
Allo stomaco
La faccenda di Bertie
Mi sgomenta…
E' il principe ereditario Bertie...
Poco ha concluso a Oxford
Poco a Cambridge...
Così impegnato
In festini goliardici
Impelagato in
Una losca tresca...
Proprio un'attrice?...
E' Nellie Clifden
La donna...
E dalla scrittura facile...
Il suo rapporto intimo
Con Bertie
E' documentato
Nelle sue lettere ricattatrici…

Entra l'Uomo.

UOMO:
Quanti gli attentati
Contro la sacra corona...!
Anche Bertie fra i congiurati...
Certamente anche
Miss Nellie Clifden...
Ma la verità è verità...
Si congiura in altro modo
Contro Vittoria la Regina...
Iniziò Edward Oxford
Cameriere diciottenne...
E Oxford finì al manicomio...
Incapace di intendere
E di volere si disse...
Sette i tentativi e
Friedrich Engels parla
Di gesti non occasionali
Non folli...
Definire atti simili
Come individuali
E' far politica
Engels dice…
E’ difendere
Il sistema costituito
Dice ancora Engels...

Esce l'Uomo.

ALBERT (dal suo angolo, tono dimesso):
Difendere e difendersi
Non è
Una monarchia da favola questa...
Strenua la lotta
Per restare in sella...
Acquistare forza
Per battere le avversità...
Vivere sino a 42 anni...
Ed io ho 42 anni…
E’ come viverne 80...
Ecco le febbri
Ecco i dolori
E tutto sulle spalle di un vecchio...
Il dottor Jenner ha parlato chiaro...
Il mio stato di salute…
Un bacio Vittoria...
Un ultimo bacio...
(si accascia)

CARROLL (girando intorno al divano dove
sono la Regina Vittoria e Alice):
Posso baciarti
Mia dolce Alice?...
Spero che la mia richiesta
Non ti turberà...
Tutte le mie piccole amiche
Acconsentono...
Siamo soli
Senza madri megere
Di gelosie…
Le tue labbra sono pure
Le mie
Ammalate per i troppi baci!

REGINA VITTORIA (eccitata):
Privi di un rapporto
Ci si trasforma in una
Donna isterica…
Così scelsi il matrimonio...
Non ero una vergine
Ma una femmina sensuale...
Chiedevo una controparte
Che mi soddisfacesse...
Venne Albert e
Mi mostrai a lui
In un letto del castello
Di Windsor...

ALICE (con tristezza):
Come l'infelice Cappellaio Matto
Dico…:
"Sono una povera donna
Maestà!…"

La Regina Vittoria denuda Alice con lenta sensualità...
poi alla vista del corpo della giovane si allontana
rapida e corre nell'angolo dove giace in terra Albert.

CARROLL (sdraiandosi sul divano e
cercando di possedere Alice):
Mille grazie
Di asserti imprestata
Alice Liddell...!
E’ bello aver un contatto
Con la tua dolcezza!

REGINA VITTORIA (accanto ad Albert):
Ogni mio rapporto con te,
Mio principe consorte,
Fu di sottomissione amorosa...
Fui moglie e schiava sessuale
Ma schiava redenta e grata...

ALBERT (con un filo di voce):
II calvario ha termine…
Le ultime forze svaniscono…
Oggi 14 dicembre 1861
Lascio una moglie e 7 figli...
Il dottor Watson dice...
(crolla in terra)

REGINA VITTORIA (accarezzando Albert):
Appagata nel letto
Di Buckingham Palace...
Sono ora una matrona austera
Che ostenta la propria
Soddisfazione...

CARROLL (eccitato mentre cerca di possedere Alice):
Oh Alice... mia regina...
Non essere castratrice
Come tutte le donne!

Improvviso riecheggia un valzer avvolgente.
Carroll si solleva rapido dal divano,
così la Regina Vittoria dall'angolo.
Carroll e la Regina Vittoria danzano mantenendosi
a una certa distanza l'uno dall'altra.
Albert giace in terra.
Alice sul divano.
Immobili.
20/30 secondi, poi...
Entra l'Uomo.
Mentre la musica continua e così la danza...

UOMO:
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che di Vittoria è un degno paladino
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che si eccitò per un nudo corpicino
Ecco Mister Carroll detto il mancino
Che si masturba sbirciando un angolino.

L'Uomo esce
La musica cessa.
La Regina Vittoria e Lewis Carroll si sciolgono dalla danza.
Carroll corre nell'angolo dove giacciono le macchine fotografiche, ne afferra una e la porta accanto al divano dove è distesa Alice.
La Regina Vittoria si accosta al corpo di Albert ergendosi in tutta la sua persona mentre accoglie in grembo il capo del marito.
La scena resta immobile per alcuni secondi.
Un lampo di flash.
Musica di Mendeissohn: “A Midsmamer night's dream: nocturne”.






fine del I° atto




ATTO SECONDO



Da un lato un divano in velluto e d'epoca sormontato e contornato da gigantografie: istantanee di bambine scattate da Lewis Carroll.
Da un altro lato un tavolaccio ingombro di bicchieri, boccali e bottiglie di whisky. Accanto al tavolaccio uno sgabello e un trono.
In proscenio, al centro, illuminata da una ovattata luce rossa, una piccola pedana.
Sono in scena: Lewis Carroll, la Regina Vittoria, John Brown, l’Uomo.
Lewis Carroll è seduto sul divano. E' invecchiato rispetto al primo tempo. Indossa abiti segnati dal tempo: assai dimessi.
La Regina Vittoria siede sul trono. E’ invecchiata anch'ella. E' molto corpulenta e veste un abito nero accollato. Un velo bianco le copre il capo e scende sulle spalle.
John Brown è seduto sullo sgabello, beve abbondantemente. E’ in kilt.
L’Uomo è sulla pedana. Legge e scrive circondato da carte e libri o fa solitari e gioca con un bussolotto con dadi.
Musica di Mendeissohn: “A Midsummer night's dream: scherzo” per 30/40 secondi mentre i personaggi in scena restano immobili.
Poi un lampo di flash…
Un risveglio...

CARROLL (si guarda intorno, ammira le gigantografie, volge il capo verso l'angolo in cui siedono la Regina Vittoria e John Brown):
1865 Windsor
Pomeriggio
Per una lunga passeggiata…
Parco del Castello...
Silenzio e ricordi sì... !
Poi una carrozza
Aperta al sole…
Un selciato calpestato
Da cavalli ammaestrati...
Sua Maestà la Regina!
Devotamente un inchino…
La Regina accenna
Saluta...
Windsor è divenuta per me
Luce preziosa...
Insperata visione
Incredulità e meraviglia!

REGINA VITTORIA (immobile);
Alberto il consorte
E’ morto.
Notte insonne quella
Del dicembre 1861
Fra brividi e vomiti violenti...
Il silenzio del rantolo
Fu ristoratore di sofferenze…
Tutti piansero
Ed io per prima
Ma lacrime da regina…
Così accadde e così
Cadde la mia vedovanza

CARROLL:
Immagini consacrate
Ai posteri
Filtro
Di uno specchio annerito
Ogni storia ha
Uh inizio e una fine... ,
Ricordi e memorie…
(con dolcezza):
“Bambina dagli occhi di sogno
dalla fronte candida
come la neve
scorre rapido il tempo…”
Versi e parole
Da me scritte
Così aveva inizio il mio
Attraverso lo specchio...

Entra Alice, che si porta accanto al divano.

CARROLL:
Oh Alice…
Alice Liddell
Eccoti riapparire dalla nebbia...
Giochi di tenerezze mai sopite...
E amori innocenti

ALICE (con durezza):
La tua Alice è tornata
Mister Carroll!
Grande il coraggio
Abbandonare reticenze e perplessità...
Vivere nel presente
Ogni presente!
Stabilire così date
Luoghi
Incontri. . .
E i perché e i dove...
Denudarsi anche!
Gli austeri costumi
Sono vigili custodi
Di patrimoni di un'era...
Lungo il Thames
Sono assise vecchie fattucchiere...
Un penny
E il futuro è estratto
Dalle carte...
I templi della città
Folgorano gli occhi...
Mille le meraviglie ma...
Nelle ombre
Pesanti tendaggi sono complici
Di false ipocrisie...
E scorre l'acqua del gran fiume...
Sulle sponde rifiuti
D'ogni genere...
Le città si animano di braccia
Nessun occhio scorge più uomini...
(con esaltante ironia):
Brindiamo all'era
Delle nostre Maestà!

Valzer travolgente.
John Brown balla da solo con una bottiglia in mano.
Sulla musica…

JOHN BROWN (alzando il bicchiere):
Brindo alla corona inglese...
Brindo alle gioie
Di passi silenziosi...
Brindo alla memoria
Del principe Albert...
Brindo ai luoghi
Di riconciliazione...
A Windsor
A Balmoral
A Oxford...
Io John Brown
Servitore di sua Maestà
Brindo alla dama che
Mi porge il braccio!

La musica cessa.

UOMO (all'impiedi sulla pedana):
Dama degli orrori
Servant Brown!
Non udisti
Scariche di fucilerie
Nella mia verde Irlanda?
Io Uomo di ventura
Ho combattuto per una terra
Che mi appartiene...
Figli e moglie straziati
Dalla foga guerriera...

CARROLL (tono assente):
Non è tempo di morte questo!
Ogni Uomo
Faccia la sua parte...
Mercanzia a caro prezzo
Morire o vivere
Non rientra nei conteggi
Di epoche...
Le nostre gioie sono percettibili
Dai battiti dei nostri cuori...
Amore per una nazione
Che prospera...
Grande l'età in cui
Viviamo.. .
Brindo a te servant Brown!

BROWN:
Io John Brown
Nato scozzese
Nell'anno di grazia 1837...
Pestai con vigore
La natura brulla della mia terra...
Mai scorsi
Momenti di ribellione...
Popoli uniti i nostri
Sotto le insegne
Della Gran Dama!

REGINA VITTORIA (alza il bicchiere):
Brindo
Ad una ritrovata salute...
Il braccio di chi
Mi sta accanto
E' di forte muscolatura...
Sostegno adatto
A circostanze e esigenze...
Morto Albert
Posso tornare
Agli affari pubblici...
Un uomo forte ha saputo
Risollevarmi!

UOMO (ironico):
Più di un Gladston istrione
O di un Disraeli guerrafondaio?

BROWN:
Soltanto servitore
Della Regina
Una volta gillie
Del principe Albert
Tempo di caccia a Balmoral
Quello. . . !
Uomini forti e solitari
Allo sbaraglio
Un fucile
Una fiaschetta di whisky
Il proprio gillie
Io ero l'ombra
Del principe Albert...
Niente cavallo o battute in gruppo...
Il cacciatore affrontava
Da solo
Il pericolo
Sport scozzese
Tradizione scozzese
Paesaggio scozzese...
Il cervo fuggiva rapido
E piedi rapidi battevano piste...
Brindo a coloro che vollero
Il mio braccio per appoggiarsi...
(beve)

UOMO (ironico):
Nessuna pinta di birra
Per gli irlandesi rinnegati?
Misteri di conquiste...
Morire senza vedere
La luce del giorno…
Ogni bandiera di liberazione
E' lacerata...
Quante le cospirazioni!
(siede sulla pedana e prende a giocare
con il bussolotto dei dadi)

CARROLL:
Silenzi
Di immagini ritrovate...
Ritemprarsi intorno
Al fuoco dei sentimenti
E sognare
Le stesse immagini.

ALICE (con violenza) :
Il suo mondo
Mister Carroll
E' il mondo di un egoista!

CARROLL (guarda per un attimo le gigantografie):
Un Paese delle Meraviglie
Alice...
E piccole amiche
E amori nascosti...
E giochi
E indovinelli
E favole!

ALICE (con durezza):
Tempo di rendiconti
Mister Carroll!
Le fiamme bruciano
corpi e spiriti!

CARROLL (con trasporto):
Le mie piccole amiche
Sono state sempre
Qualcosa di più
Di una presenza...
Sono vissute in me
Sono state parte
Di me stesso
Dalla mia intimità
Del mio mondo I

ALICE (con fermezza):
Non c'è ragione per giustificarsi
Mister Carroll...!
Ogni suo tentativo di stupro
E' stato un gioco maldestro...
Il suo mondo non permette
Simili digressioni...
Unione di anime
Unione di cuori...
Civilissimo l'universo dell'intorno...
Asettico
Asessuato !

REGINA VITTORIA (bevendo):
Civilissimo mondo
Bambina mia...!
E brindo ad esso!
(con sorriso):
Passi ovattati e silenziosi
Un bel giardino di fiori
Pettegoli…
Quale fiore impersoni
Alice Liddell?

ALICE (con durezza):
Mister Lewis Carroll
Reverendo di Chr1st Church
Mi trasformò
Sua fantasia
In un forget-me-not

CARROLL (con trasporto):
Tu sei diversa
Da tutte le altre bambine...
La tua immagine
Non si rifrange su di me
Mi domina...
Ho avvertito umori nuovi...
Oggi sono smarrito
Come una volta!

ALICE (con durezza):
Tentativo per rendere
Questo rapporto
Essenzialmente sessuale!
E poi...?

CARROLL (con trasporto):
Ho pensato persino
Di chiederti in moglie
Alice Liddell!
Era l'855
Avevi 3 anni ed io 23...
Poi ancora...
Fu del 1867
Il nuovo proponimento…
Avevi 15 armi
E io 35...

ALICE:
Un matrimonio Mister Carroll?
E la sua avversione
Per un simile contratto?…
Guardi le coppie che
Ha creato nei suoi libri!
Squilibrio di sentimenti
Fra uomini e donne congiunte
Da questo vincolo!

REGINA VITTORIA (alzando un bicchiere):
Brindo al mio rapporto
Coniugale con Albert!
Sano equilibrio il nostro!
Moglie - marito
A ciascuno il proprio ruolo...
Moglie devotissima
Ho rispettato usanze
E costumi...
Ma li ho anche riinventati
Rigenerati
Codificati.
Il mio rapporto con Albert fu
Di piena sottomissione...
(batte il bicchiere sul tavolo)

ALICE:
Moglie e schiava sessuale?
Maestà
Ogni suo gesto fu
Prassi per regole...
L'Inghilterra pullula
Di devote
Redente
Amorose donne!

CARROLL (con violenza):
E la grande figura materna!
La Regina Vittoria sì...!
Madre
Dalle braccia consolatrici!

BRAWN (bevendo):
Io sono figlio
Dalla natura
Pura forza bruta...
E la mia Regina
Ricorre al mio braccio...
(sottovoce):
Solenni intimità...
(beve)
La Regina e John Brown .
Nelle meraviglie della natura...
Braccio su un braccio...
Balmoral o Oxford
Fa lo stesso...
S'alza il vessillo reale
Su un'intera nazione
Pacificata
Prospera... (beve)

UOMO (dalla pedana, manoscritto in mano):
Dico ora quel che
C’è scritto...
Dico. . .
Dal 1867 qui
In Inghilterra
E' in vigore la seconda riforma
Elettorale...
(rigira alcune pagine, poi...):
Karl Marx
Mezz'inglese e mezz'ebreo
Vide la luce a Treviri
In Renania
Nell' 818 a dì 5 maggio
Esule perseguitato
Ha conosciuto fame
Miseria
E morte.. .
Belgio Francia e l'isola di Vittoria...
Un ombrello sotto cui ripararsi?
Così le sponde di Dover e...
I suoi figli inglesi
L'amatissima Jenny
Moglie e compagna...
Ieri e oggi selezionati
In classi e
Pronti a prostituirsi
Per la libertà della Privacy

CARROLL (con violenza):
Un ombrello. . . ?
Servirà a poco in caso
Di pioggia ordinaria!...
Sono un conservatore accanto
E dico che...
La revisione
Del sistema elettorale
E’ un gran gioco
Per bambini!

UOMO (continuando a leggere dal manoscritto):
1867 ..
Votare oggi è stabilito
Con ferrea ragione
Questione di democrazia
Ogni uomo è chiamato
Alle urne
E si è uomini solo
Se proprietari
Inquilini benestanti
Possidenti terrieri...
Così
Su 30 milioni di individui
Nell'era di sua Maestà
La Regina Vittoria
Sono uomini solo
2 milioni di individui.
(siede e comincia a scrivere)

REGINA VITTORIA (alza il bicchiere):
Brindo alla democrazia!
La mia popolarità nel
Paese cresce. . .
Immagini a cui
Non sottrarsi mai...
Battere il terreno
Delle apparenze
Così da giovane
Desiderosa del mondo
Eccomi austera matrona
Ora!
(alza il bicchiere):
A te John Brown!

ALICE:
Il suo appagamento è pieno
Maestà?…
Quale il sorriso
Nel suo letto di
Buckingham Palace?

REGINA VITTORIA (secca):
Un equilibrio psichico necessario
Rapporti del primo e del dopo
Un vero spartiacque il 1861
Morte di Albert...
Una volta ero regina
A Corte e in Parlamento
Weibchen nell’intimità!
Oggi
Regina agli occhi discreti
La privacy non possiede occhi…
La mia salute mentale
E’ così salda!

La Regina Vittoria assumerà ora una rigidità contemplativa.
John Brown giocherellerà con un bicchiere colmo di whisky.
UOMO sarà assorto dallo scrivere.

CARROLL (con slancio):
Purezza femminile Alice!
Noi generati da un'epoca
Di saggio moralismo
Noi crediamo nell'ideale
Della purezza femminile...!
Gli uomini sono diversi!
I maschi sono sempre
Sul baratro dell'impurità!

ALICE:
Una pruderie la sua
Mister Carroll...!
Un modo per salvare
Se stesso...
Così pronto ad ammiccare
Occhieggiare…
Le sue piccole amiche certo!
E eccomi nuda...
Ecco le sue dita
Sul mio corpo da bambina!

CARROLL (con trasporto):
Ogni mio atto
Nei tuoi confronti
Era dettato
Da un sentimento ideale...
Tu donna-bambina
Tu angelo di visioni celesti!

ALICE (con violenza):
Troppo comodo Mister Carroll...
Quante le peregrinazioni
Intorno alle mie membra...?
Già tutte
Sue piccole amiche
Scoperte dal suo sguardo!...
E le sue fotografie?

CARROLL (spaventato):
Fotografie di corpicini nudi?
Mode di un'epoca...
Le madri soprattutto...
Le abitazioni sono piene
Di nudi...
Io sto al gioco!

ALICE (con violenza):
Feticismo Mister Carroll!
Lungo il tempo di posa eh?

CARROLL (spaventato):
Ho cantato inni
Ai bambini
E filastrocche ho inventato
E indovinelli ho composto...

ALICE (con violenza):
Perché nascondersi
Dietro un paravento...?

Carroll si tura le orecchie per non ascoltare.
Alice lo scruta girandogli intorno.
Carroll sbircia per un momento le gigantografie.

CARROLL (tono flebile):
Ho amato la purezza
Di infantili membra...

ALICE (con violenza):
Uno stupro voluto
Mister Carroll!

CARROLL(spaventato ):
Ho pianto la mia impotenza...
Null’altro!

ALICE:
Per una sessualità maschile
Vinta?

CARROLL:
Ebbi coraggio
Per intime violenze...
Per le mie violenze!

ALlCE:
Tempo e epoca...
La Regina Vittoria vige
Sovrana…
Così immagini inquiete
Quanti i compromessi?
Udire i lievi fiati
Di Christ Church. . .
E parole bisbigliate...
E passi anonimi...
L'intimità genera
Lerci divani...
Poi obiettivi fotografici
Poi corpi di bambine
Infine il suo orgasmo
Mister Carroll!

Buio su Alice e Lewis Carroll.
Musica: Mendelssohn: 'A Midsummer Night's Dream: scherzo' mentre...
Uomo sulla pedana scrive febbrilmente.
La Regina Vittoria e John Brown sono immobili, pietrificati.
Stacco.
La Regina Vittoria e John Brown ritornano partecipi, quasi si svegliassero da un sonno.

REGINA VITTORIA (con allegria mista a smarrimento): Brindiamo ad una età
John Brown?

BROWN (riempiendo il bicchiere):
Luminosi i giorni!
Il popolo l'ama Maestà
Grande la curiosità per la vedova
Per i suoi lutti
Ogni attesa si risolve
In una apparizione
Contrada o città che sia!
Concedersi quindi...
Non amare il popolo
Ma rispettarne le attese...
E' prestigio...
(alzando il bicchiere):
Brindo alla vedovanza I

REGINA VITTORIA (sorpresa):
Nervosa timida povera
Mi si getta in pasto
Ad una folla vorace
D'emozione. . .

BROWN (bevendo e ridendo):
La folla del Woldispose
Esultò
Fu nel novembre del 66...
Dio salvi la Regina...
Un trionfo Maestà mentre
Il fango copriva Woldispose...
(beve)

REGINA VITTORIA:
La nostra nazione brilla
Di luce propria...
Brindi con me John Brown?

Brown riempie due bicchieri e ne porge uno alla Regina Vittoria.

BROWN (alzando il proprio bicchiere):
Brindo!
Brindo a Vittoria
Brindo alla Regina
Brindo alla donna!...
(sottovoce):
L'usquebaugh à superiore
All'acqua. . .
Vero Maestà?
Ne basta poco...

REGINA VITTORIA (alzando il bicchiere):
Brindo al tuo usquebaugh
John Brown...!
Sotterfugi di una amicizia
I nostri brindisi...
Il whisky?
Ottima bevanda
Rinvigorisce e scalda
L'intelletto.

BROWN (ridendo):
Ma cosa dirà
Sir William Gladstone...?
Una volta accadde a Balmoral...
Perfetto ospite Sir Gladstone
Ma pessimo bevitore!

REGINA VITTORIA (ridendo) :
Astemio e puritano
Il nostro Gladston!
Non una parola a Balmoral
Solo disgustata meraviglia...
Nessun intruglio alcolico
Gli va bene...
A me il vino rosso
mescolato con il whisky
Piace!

BROWN (riempiendo il bicchiere):
Che ogni distillato sia
Ospite nelle stanze
Di sua Maestà!
Paese dai grandi umori
Il nostro!
E gioie e dolori
E infine una pinta
Di birra o whisky...
Nessun matrimonio
O cresima
O battesimo
E’ sacro se non
Benedetto da un brindisi...

REGINA VITTORIA:
Membro del British and
Foreign temperance society
Patronessa del Church
Of England temperance society
Sette analcoliche...
Sopporto onòri e oneri
Da maestà pubblica...
Così abito nero
Stretta vedovanza
Indici alzati contro
La tolleranza…
Ma l'età ha bisogno
Di calore...

La Regina Vittoria porge il bicchiere a Brown che lo riempie.

BROWN:
Per me John Brown
Quale calore?

REGINA VITTORIA:
Molte le tue mansioni
Così scrissi allo zio Leopoldo
Re dei belgi...

BROWN:
Sin dalla prima colazione
Eccomi nella sua camera Maestà!
Puntualità e devozione...
La mia persona al suo servizio...
Il mio braccio è il suo sostegno
Mia Regina...!

REGINA VITTORIA:
The Queen's Highland Servant
Sei.. .
Così io e te
In rapporti reciproci!

BROWN:
Nessun intermediario
Si frapporrà tra noi...
Dalla Vostra persona a me
Da me alla Vostra persona...
Patto sancito
La privacy va rispettata...
Ecco le dolci colline di Balmoral
Ecco il tiepido clima di Oxford
Ecco i verdi prati di Windsor...
E i nostri passi nel silenzio...
(beve)

REGINA VITTORIA (con trasporto):
Sentimento di amabile consuetudine...
Il mio dolore per Alberto
E' sopito...
Il calore della tua vicinanza
Muta momenti
C'è dolcezza nell'aria...
Ritorno ad antiche passioni...
Certo
Balmoral Oxford Windsor
Ricordi e memorie!
Anche oggi
Un ritrovarsi in pace
In un quietato appagamento!

BROWN (con sensualità):
E il primo ballo
Dopo la morte del principe?

REGINA VITTORIA (con sensualità):
Fu nel 1874
A Balmoral
Festa autunnale...
John Brown
Fosti il mio cavaliere...
Io e te...
John Brown ed io
Vittoria d'Inghilterra…
(sottovoce, schernendosi):
Mr. e Mrs. Brown...!

BROWN (eccitato):
Brindo alla Maestà Vostral
Brindiamo alla signora Brown!

John Brown riempie il suo bicchiere e
quello della Regina Vittoria.

REGINA VITTORIA:
Brindo a noi!
Nei salotti di Londra
Mi si chiama Mrs. Brown
Risolini e maldicenze...
Pettegolezzi intorno
Alle fumanti tazze di tea...
Io sono rinata
Al tuo braccio
John Brown...
Io mi muovo
Per il tuo braccio
John Brown...
Io avverto
Il tuo braccio
John Brown!

Brown s'alza: è incerto sui passi.
Gira il tavolo e si avvicina alla Regina Vittoria.
Si china e la guarda negli occhi.

REGINA VITTORIA:
Mio fedele servitore
Mio fedele amico
Mio fedele compagno
Di strada...
Che le oscure case
Di queste nostre città
Parlino pure...
(ridendo):
Mrs e Mr. Brown?..
La mia privacy appartiene
A Vittoria donna.

Brown si solleva lentamente, raggiunge il tavolo e riempie due bicchieri.
Ne porge uno alla Regina Vittoria.

REGINA VITTORIA:
Per appagare la mia sensualità
Mister Brown?

Buio sulla Regina Vittoria e su Joh Brown.
Musica: Mendelssohn 'A Ifidsummer Nightts Dream: scherzo' - per 10/15 secondi.
Stacco e quindi una vecchia ballata irlandese.
L’ Uomo sulla musica....

UOMO:
Terra alla deriva
I conquistatori inglesi
Sono ingordi di
Osceni spettacoli
Nessuna effigie di
Antichi costumi...

Stacco.
Quindi la sinfonia n° 5 di Beethoven, su di essa...

UOMO (leggendo dagli appunti):
In questa terra di civiltà
L'Inghilterra
Onori e gloria a chi
Gioca a ribasso
Carne da macello i lavoratori
Eccoli prestatori d'opera vaganti...
Derelitti da utilizzare '
In diversi posti
Per diversi bisogni
Alloggiare in capanne
Di legno
In villaggi improvvisati
Nessuna salvaguardia
Per la salute...
Così peste
Vaiolo
Tifo
Colera
La fecero da padrone...

Stacco .
Vecchia ballata. Su di essa...

SOLDATO:
Oppressione vecchia
Di cinque secoli
Quella dell’Irlanda...
E iniziò
Fra i 200 mila uomini
Di Daniel O'Connell
1842 speranza per tutti
Poi irritazione e rabbia
Daniel O 'Connell fece quel
Che fece
Accordi taciti
Sir Robert Peel l'inglese
Si fregò le mani
I signori si spartiscono
Così un potere...

Stacco.
Beethoven: sinfonia n°5 - andante con brio. Su di essa...

UOMO:
Il consumo dell'oppio
Si estende a macchia d'olio
Mercanzia per operai e operaie...
Anche i distretti agricoli ora!...
Alto l'introito per i mercanti...
L'oppio e i derivati toccano
L'indice massimo di consumo...
I droghieri smerciano l'articolo
Con notevole successo...
Anche i bambini nel raggiro
Della morte. . .
E piccole membra si accartocciano
Come ottantenni...
Le strade dell'oppio definiscono
Le bandiere delle colonie imperiali!

Stacco.
Vecchia ballata. Su di essa....

UOMO:
Terra millenaria la mia
I Bretoni la chiamarono Ireland...
Gli Aitheach Tuatha
Plebeiorum hominum gens
Determinarono una rivolta
Fu nel 10 dopo Cristo
Poi i Tuatha definirono
La guerra contro lo straniero
Fu terra libera l'Irlanda...
Tutto nei secoli passati
Ma sacri di leggende veritiere...
Uomini in armi allora
Ed io sono stato un uomo in armi.

Stacco.
Beethoven: sinfonia n° 5 - andante con brio. Su di essa...

UOMO:
Confronto e rapporto
Galeotti e paupers delle workhouses...
Alimentazione e lavoro
Nelle carceri inglesi
Il vitto è migliore che
Nelle libere workhouses...
Così il lavoro...
I forzati lavorano metà tempo
Di un uomo
Uguaglianza di classi?
Tutto per la sopravvivenza...
I paupers muoiono come mosche
Età e condizioni di vita...
Trionfano gli orrori!
Della scintillante patria
Dell'industrializzazione

Stacco.
Vecchia ballata. Su di essa...

UOMO:
Ireland prima colonia inglese
Facile conquista soggiogata
Con vecchi metodi...
Ogni nostra libertà è
Definita dalla libertà
Dei conquistatori...
Gli inglesi appunto!
Poliziotti in armi questi...!
E carabine
E baionette
E manette
Per una pace nella terra d’Irlanda...
Che Parnell riposi con Gladston!

Stacco.
Beethoven: sinfonia n° 5 - andante con brio. Su di essa...

UOMO:
London capitale dell'Impero!
Città dai mille fermenti
Nuove le costruzioni
Che scintillano...
Banche
Grandi magazzini
Strade…
Progresso e ricchezza
Intanto i lavoratori vengono
Rinchiusi in tuguri
Come topi affamati...
Il dottor Embleton
Dell'ospedale di Newcastle
Dice la sua nel 1865...
Affollamento abitativo e
Sudiciume ovunque e
Per circa 200 mila londinesi…
Lavoratori naturalmente!

Stacco.
Vecchia ballata. Su di essa...

UOMO:
La ribellione costa sangue
Era il 1865
James Stephen il capo
Venne arrestato...
Gli inglesi fissarono prerogative
E regole del gioco al massacro
I fenniani figliavano
Come conigli tra
Carestie e morie...
Infine l'877
Ma nel marzo
La grande rivolta morì
Fra un'alba e un tramonto!

Stacco.
Beetheven: sinfonia n° 5 - andante con brio. Su di essa...

UOMO:
Relazione del dottor Bell
5 settembre 1865
In una cantina di 1500 piedi cubi
Abitano dieci persone...
Nella via Vincent
Green Air Place
E nei Leys esistono 223 case
Con 1450 abitanti
435 letti
35 cessi...
Un letto è composto
Da stracci o trucioli in legno...
In ogni casa vivono
Circa 7 persone
In ogni letto dormono
Circa 4 persone
Ogni cesse serve
A circa 40 persone...
L'Inghilterra vive
Del suo splendore!

Stacco.
Vecchia ballata. Su di essa...

UOMO:
Ponti di Navi a vapore
Dal porto di Dublin
Sino al cuore dell'Impero
Sponde del Thames ecco...!
Vidi uomini ammassati
Come bestie
Tutti fratelli di una terra...
L'oro brilla nelle mani
Dei mercanti e degli strozzini
Della City...
Ad ogni irlandese 4
I pence di paga...
La fame strozza l'intestino
E una matrigna offre patate
E fatica...
L'Inghilterra vive
Del suo splendore!

Sulla ballata si innesta "God save the Queen" che
ossessivamente avvolge la scena.
Uomo esce rapido.
Silenzio improvviso.
Luce sulla Regina Vittoria e su John Brown da una parte,
e Lewis Carroll e Alice da un'altra parte.
John Brown siede sullo sgabello e beve.
La Regina Vittoria è assisa, tronfia, sul trono.
Lewis Carroll è rincantucciato in un angolo del divano.
Aliee è all'impiedi accanto al divano.
Qualche secondo, poi Alice si muove lentamente
guardandosi intorno, raggiunge la pedana,
vi si siede con le spalle rivolte al pubblico.

ALICE:
Cresciuta all'ombra
Delle filastrocche
Corro ora verso
L'ultima spiaggia...
E fatti
E parole
E carezze...
Svolgere così
Nodi di sentimenti
Riconoscere destini
Un reverendo
Un favoliere
E infine le violenze...

CARROLL (filo di voce):
Parli di me?
Io
Reverendo e favoliere
Ho amato bambine
Dalle cento grida...
Ho sorriso
Ai loro sorrisi...
Ho pianto
Per i loro pianti...
Eccomi a te
Alice Liddell...
Nessun divano
Fu più invidiato
A Christ Church
E nei territori limitrofi.

ALICE:
Sua Maestà la Regina
Precisa connotati di un'epoca
Ella dicit...
Irreprensibilità morale
Mister Carroll...
Una bandiera sventola su
Immagini di un tempo...
Regno e impero
Tutto per i posteri...
Ma il suo divano è
Divorato dei topi!

CARROLL (spaventato):
Nessuna bambina venne
Da me concupita…
Ebbi amore per tutte
Ammirai membra appena
Sbocciate….
Avvertii il mio cuore
Battere…
Concessi ai miei occhi
Solo immagini di purezza!

BROWN (alticcio):
Io John Brown
Detto l’esquire...
Cerco le briglie
Di un cavallo. . .
Vittoria o Mrs. Brown!

REGINA VITTORIA (tono distaccato):
Royal Academy...
Fu nel quadro di
Sir Edwin Landseer
Ritrattista di corte...
Tu John Brown
Vi apparivi...
Con in mano le briglie
Di un cavallo che io
Montavo…
Era nella Oxford autunnale !

BROWN (alticcio):
Vedovanza accorata...
La donna in abiti neri
Ricorre alle braccia
Di un uomo.. .
(ridendo):
Sua Maestà è degna
Di simili attenzioni!

CARROLL (rinfrancato):
Credenze in un mondo
Che va scomparendo...
Ecco le felicità
Di simili devozioni...
Ogni ombra scompare
In mattinate o meriggi
Di un sole abbagliante...

ALICE (con durezza):
Quali devozioni
Mister Carroll?

CARROLL:
Il mio servile amore
Per l'infanzia...
Poi una macchina fotografica a
Immortalare gesti naturali
Fissare sembianze che
Seducono…
La mia stanza
A Christ Church
Era un crogiuolo
Di meraviglie...
Il divano so lo un attimo
Per incontri deliziosi...
Amore devoto Alice I

ALICE (con durezza):
E le sue piccole amiche?
Fiori colti nell' ingenuità
Di una amicizia...
Non c'è favola che
Compensi i suoi
Silenziosi approcci...
Subire uno stupro mentale
In sordidi ammiccamenti
Di gioie incontenibili...
Di quante bambine
Ha bevuto la salute
Mister Carroll?

CARROLL (con trasporto):
Sono stato fortunato
Per tante modelle!
Piccoli corpi immortalati
A grandezza naturale...
In camiciole o nudi...
La mia macchina fotografica
Fu un'alleata preziosa...
Festa di primavera quella
E tanta gioia!
Anche gridolini vivaci...
Le mia piccole amiche
Si spogliavano in libertà
E in libertà si stendevano
Su una coperta o sul divano...
A volte
Qualche gioco di approcci
Nel mio salotto...
Christ Church era incantevole
A quel tempo...
(eccitato): .
Picco le membra nude
Che rincorrevano l'aria
Saltando. . .
Che si muovevano
Libere…
E un obiettivo coglieva
Queste felicità!

REGINA VITTORIA (tronfia):
Civiltà
Di sensibile pudicizia...
Calori umani profusi
A mani larghe...
Mister Lewis Carroll
Ha definito un'epoca...
Ha reso più splendenti
Questi armi struggenti...
Ha vigilato sulle sacre
Istituzioni morali
Di una sacra terra...
Ingegno
Operosità
Candore…

BROWN (alticcio):
Le ombre mi hanno
Sempre favorito...
Più di una volta
Ho danzato nella notte...
Mrs. Brown ci addormentiamo
Fra antichi ricordi?
(beve)

ALICE:
I giochi si compongono
E scompongono
Mister Carroll!
Così i sentimenti
Le parti che ciascuno recita
I silenzi compromettenti...
Il divano fu rosicchiato
Dai topi
E la peste colpì
Mille bambine...
Quindi corpi benedetti
Dalle sue compiacenze...
E il mondo oltre
Il reticolato
Di Christ Church?..
Altre bambine stuprate
Ad un pence per volta...
Londra tiene banco...
La Regina Vittoria risplende...
Occhi e orecchie nascoste...
Un saggio reverendo compone
L'inno alla purezza
Con filastrocche . . .
(urlando):
Mille bambine violentate
Mister Carroll
E alla fine
Il mio stupro per i mille corpi
Delle sue piccole amiche!
L'ovattato angolo
Della sua stanza
Il suo divano
I suoi giochi fotografici
Davano lustro
All'Inghilterra!

John Brown, bicchiere in mano e barcollando,
si accosta alla pedana.
Una vecchia ballata scozzese lo accompagna in sordina.

BROWN (accanto ad Alice, alticcio):
Una bevuta di troppo
Miss Alice Liddell?
Vecchia abitudine dei sovrani...
A un gillie è permesso scolarsi
La bottiglia del padrone!
Indulgenza verso i distillatori
Di whishy...
Mrs. Brown ama troppo gli scozzesi...
A Balmoral avvenne l'iniziazione...
Così intimità permessa e
Fruita…
Io
Queen' s Highland Servant
Miiss Liddell!
(beve)
Nessun rapporto gerarchico
Io e Vittoria sin dall'inizio…
Braccio forte il mio
Vero bastone...
Poi le placide serate anche
Ad Oxford e a Windsor...
Suo servo sin dal 1861
Nelle ore tristi...
La folta corte
Della figliolanza
Si è dispersa subito...
Figli figlie
Nuore generi
E nipoti...
Fantasmi del presente...
Il giovane Bartie è
Un imberbe incompetente...
Un principe di Galles
Impelagato in scandali
Danaro e donne…
Il trono lo attende?…
(riempie il bicchiere e beve)
Io intanto
Bastone insostituibile...
Nel 67 persino Gladston
Il signor Primo Ministro
Si oppose ad una mia presenza
Accanto alla Regina...
Era in Hyde Park
Per una rivista militare...
Mille intrighi e mille gelosie...
I signori londinesi parlano
Di un matrimonio morganatico...
Mr. e Mrs. Brown...
Le tiepide notti di
Balmoral
Oxford
Windsor
Ci accolgono...
(beve)
Ecco dunque uno scozzese
Appagare
Gli appetiti sessuali
Di una Hannover...!
Bella casata questa!
(ride compiaciuto):
Miss Alice
Il suo reverendo
Mister Carroll
L'attende...
Appuntamento con il tempo...
Soffici cuscini
Su un divano maculato…
Abbraccio paterno e sensuale...
Quanti i tiepidi desideri
Consumati in lunghi pomeriggi...
(beve)
Il vecchio ama braccine nude…
Ossicini da sgranocchiare
Con gli occhi...
Carezze morbose...
Anche tocchi che
Lievitano fremiti...
Il paravento per una foto-ricordo
E' un abile camuffamento...
Le sue membra piccola mia
Ed il gioco è fatto
Per il devotissimo reverendo!
(ridendo rumorosamente):
Christ Church
Luogo di incontri...
E senza un pence di spesa!

La luce si spegne sulla pedana inghiottendo nell'oscurità Alice. Brown, con passo incerto, raggiunge il tavolaccio.
In sottofondo una vecchia ballata scozzese.
Brown a fatica riempie un bicchiere, quindi, traballante,
bicchiere in mano, raggiunge il divano in un angolo del quale è rincantucciato Carroll.
Brown porge a Carroll il bicchiere, ma questi rifiuta.

BRONW (alticcio):
Appetiti sessuali
Mister Carroll?
(accarezza poi Carroll, lo stringe a sé con un braccio,
stende l'altro braccio nella cui mano stringe il bicchiere).

CARROLL (con un filo di voce):
La mia dedizione verso le bambine
Deve essere giustificata
Alla luce dell’influenza
Della parola evangelica “amore”
In questo nostro rifiorire
Religioso!

REGINA VITTORIA (tono fermo):
Altissimo il significato
Di questo amore!
E’ così
Mister Carroll?

Brown corre, con passo malfermo, verso la Regina Vittoria.

BROWN (alticcio, quasi all'orecchio della Regina Vittoria):
Così uomini e donne
Continuamente
Si baciano per le nostre
Strade...
Genitori e figli
Si stringono in tenerezze...
Servi e padroni
Si abbracciano
Nel celebrare eventi...
L'Inghilterra mostra
Il suo verginale puritanesimo!

Brown offre il bicchiere alla Regina Vittoria.
Questa l'afferra e ne trangugia il contenuto.
Brown riempie nuovamente il bicchiere e si porta
accanto alla Regina Vittoria.

BROWN (alticcio, quasi all'orecchio della Regina Vittoria):
Bella facciata
Eh Mrs. Brown?
In vero solo
Ipocrisia e falsità!
Il reverendo Lewis Carroll
E’ uomo piissimo
E religioso...!
(ride. porge il bicchiere alla Regina che ne beve il contenuto)

REGINA VITTORIA (allegra):
Appetiti sessuali
John Brown?
(ride):
Anche masochismo...
Così si sussurra
Nella mia Corte!
Il piacere di costrizione
E violenze…
Iniziò con il consorte
Albert!

BROWN (alticcio):
Si dice...
Si dice...
Fu un morboso attaccamento
Al padre...
(stringe con forza le braccia della Regina Vittoria
il cui viso esprime dolore):
... Il padre come amante?
Ottimo padre di famiglia il suo
Mrs. Brown...
Ma pessimo uomo di comando...
Vero masochista
Il defunto duca di Kent...
I soldati ne sanno qualcosa...
Frustate e punizioni corporali...
(ride)

Brown si allontana e corre verso Carroll.
In sottofondo una vecchia ballata scozzese,
che si fa sempre più incalzante.

BROWN (abbracciando Carroll):
E le sue bambine
Mister Carroll..?
Strappar via ogni abitino
Ed ecc...
La loro purezza
La loro bellezza...
Corpicini nudi...

CARROLL (intimorito):
Accarezzare e baciare
Una bambina di otto anni
Non è peccato...
E' solo amore
Quell'amore religioso
Dell'imperativo
“bisogna amare tutti!”...
Una bambina accarezzata e
Baciata è come imprestata
Come data in regalo
Per qualche secondo...
E' bello aver contatto
Con la dolcezza!

BROWN (ridacchiando):
Forse una passione
Velatamente impura
No, Mister Carroll?

CARROLL (intimorito):
Mai un pensiero oltraggioso
Ha sfiorato la mia mente...
(si scioglie con violenza dall'abbraccio di Brown)

Brown corre, a passi incerti, verso il tavolaccio.
Beve un bicchiere di whisky, me riempie un altro.
Va quindi verso la Regina Vittoria e glielo porge.
La Regina beve.

REGINA VITTORIA (eccitata):
Desiderio d'affetti, ecco!
Mister Carroll è un timido...
Accadde anche a me
E cercai un riscatto...
Bevvi e mangiai...
Anni prima del matrimonio...
Fu dopo aver cinto la corona
Nel 1837...
Birra fresca in estate
Vino brûlé addolcito
In inverno...
(ridendo smodatamente):
Cibo e alcool per un'attesa!

BROWN (ridendo, alticcio):
Sublimi ricordi
Della lontana notte...
Non fu uno scherzo balordo?
Sì: una vergine in pasto
Ad un ragazzo!

REGINA VITTORIA (eccitata):
Mille attese
Per quella notte!

Brown corre, passi incerti, da Carroll,
lo stringe alle spalle con un abbraccio.

BROWN (sussurrando):
E il su Paese delle Meraviglie
Mister Carroll?

CARROLL (timidamente ma con trasporto):
Passeggiavo da Shanklin
A Sandown...
Lungo la scogliera...
D'improvviso vidi
Una bella bambina nuda
Era poggiata sui gomiti
Metà accosciata
Metà piegata...
Quale bellezza!

BROWN (sussurrando):
Una prima notte di nozze
Insomma?

CARROLL (con trasporto):
Tenero il rigonfiamento
Del seno...
Deliziosa la tornitura
Delle membra...
Incantevoli le cosce candide
E le rosee natiche...
Ho pianto allora!

Brown si allontana da Carroll.
A passi malfermi raggiunge il tavolaccio.
Beve un paio di bicchieri di whisky, avidamente.
Poi ne riempie un altro e va verso la Regina Vittoria.

BROWN (ormai ubriaco):
Quali tenerezze
In Mister Favoliere...

REGINA VITTORIA (con trasporto):
Ho ascoltato parole…
Seno commossa!
La privacy è intimità...
Anche per me
Nelle lunghe attese...
Florence Nightigale...
Sì la filantropa
La fondatrice delle scuole
Per infermiere...
La donna salvatrice
Nella guerra in Crimea. ..
Sì lei parlava del suo
“nemico di ogni notte”!

Brown si allontana dalla Regina Vittoria.
Si porta al centroscena.
Beve qualche sorso dal bicchiere che ha in mano.

BROWN (ubriaco):
Florence Nightingale?
Ottima donna
E diceva le cose
Con suggestive metafore!
Il suo “nemico d'ogni notte”?..
Cattivi pensieri e masturbazione!
Aspetto della privacy
Mrs. Brown...?
Queste le notti insonni
Di Florence...
Anche il vecchio reverendo
Urla
Per la propria intimità!
Giorni di deliri...
Pulsioni sessuali...
(urlando):
Orgasmo a mani larghe...
Mrs. Brown e Mr. Carroll
Vanno a braccetto
Per i prati inglesi
Bagnati di...
(beve d'un fiato il contenuto del bicchiere che stringe in mano)

Una vecchia ballata scozzese risuona avvolgente.
John Brown fa qualche passo verso la Regina Vittoria,
la raggiunge e poi crolla ai suoi piedi...
Musica: Mendelssohn: 'A Midsummer Night's Dream: nocturne', Su di essa...

REGINA VITTORIA (con distacco):
Una statua per te
John Brown
Sarà eretta a Balmoral...
Poi tuoi busti saranno posti
Nei giardini di Windsor...
Tu, John Brown,
Sarai ricordato...
Io, Mrs. Brown,
Non rinnegherò mai
Il forte braccio
Di Mister Brown...
Io Vittoria d'Inghilterra
Esigerò versi
Dal poeta di corte
Lord. Alfred Tennyson
E tutto in memoria
Di John Brown. . .
(tono melanconico):
Amico più che servitore...
Leale sincero coraggioso...

Buio sulla Regina Vittoria e John Brown.
La musica di Mendelssohn in sotto fondo.
Luce sulla pedana.
Alice si muove dapprima con difficoltà, poi con scioltezza e lentamente intreccia qualche passo di danza...
30/40 secondi quindi, mentre Alice balla sulle note di Mendelssohn...

CARROLL (con tenerezza):
Oh Alice...
Alice Liddell!
Mio delizioso micino
Dopo tutto...
Mille animaletti
Ti contornano…
Ricordi?…
Basta un'occhiata
A Christ Church e
Alle sue ovattate pareti...
Mille le bambine
Con i loro corpicini
Deliziosi…
Danza delle aragoste
Capitolo decimo
Del mio
Paese delle Meraviglie...

La musica cessa di colpo, così la danza di Alice.

ALlCE:
Delizioso micino
Dopo tutto...?
lo vi aggiungo le parole...
Le ultime parole del suo
“Attraverso lo specchio”:...
'La vita cos’è se non
un sogno?'...
La sua vita
Mister CarrolI!

Buio su Carroll.
Musica: Mendelssohn: 'A Midsummer Night's Dream: nocturne'.
Alice danza su queste note per qualche secondo, poi mentre la musica continua…

ALICE:
Gli anni scorrono
Assilli di tempi
Oggi 1898
Un pezzo di quest'epoca
Se ne va....
Otto Bismarck
Il prussiano
E' morto

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
Otto Bismarck
E' morto!

ALICE:
Oggi 1898
Un pezzo di quest'epoca
Se ne va...
William Ewart Gladstone
Il liberale
E' morto.

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
William Gladstone
E' morto!

ALICE:
Oggi 1898
Un pezzo di quest'epoca
Se ne è andata
John Brown
L'esquire
E' sepolto
Da 15 anni.

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
John Brown
E' sepolto
Da 15 anni!

ALICE:
Oggi 1898
Un pezzo di quest'epoca
Rimane
Karl Marx
Il mezz'inglese e mezz'ebreo
E’ morto
Da 15 anni.

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
Karl Marx
E' morto
Da 15 anni!

ALICE:
Oggi 1898
Un pezzo di una nuova era
Nasce…
Pierre e Marie Curie
Fisici francesi
Scoprono il radio

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
Pierre e Marie Curie
Scoprono il radio!

ALICE:
Oggi 1898
Un pezzo di una nuova era
Nasce...
William Ramsay
Chimico inglese
Scopre il neon e lo xeno.

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
William Ramsey
Scopre il neon e lo xeno!

ALICE:
Oggi 1898
Un pezzo di una nuova era
Nasce...
Kiyoshi Shiga
Scienziato giapponese
Scopre il bacillo della dissenteria.

VOCE FUORI SCEBA (ad eco):
Kiyoshi Shiga
Scopre il bacillo della dissenteria!

ALICE:
Oggi 1898
Vittoria
Regina e Imperatrice
Cinge ormai la corona
Da 61 anni...
Un anno è trascorso
Dal giubileo di diamante...
Il tempo corre rapido...
La morte di Vittoria l°
Regina di Gran Bretagna e Irlanda
Delle Colonie e Dipendenze
D'Europa
D'Asia
D'Africa
D'Australasia…
Imperatrice delle Indie...
Cadrà fra 3 armi...
Oggi
Regina e Imperatrice
Vittoria cinge la corona
Da oltre 60 anni.

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
Vittoria cinge la corona
Da oltre 60 anni!

ALICE:
Oggi a dì
14 gennaio 1898
Charles Lutwidge Dodgson
Reverendo di Christ Church
E’ morto serenamente

VOCI FUORI SCENA (ad eco):
Oggi a dì
14 gennaio 1898
Lewis Carroll
Il favoliere
E' morto serenamente!

ALICE (tono secco):
Mister Lewis Carroll
E’ morto!

Alice riprende a danzare con velata melanconia
sulla musica di Mendelssohn: ‘A Midsummer Night's Dream: nocture’.
Entra l’Uomo, si guarda intorno, poi va fra le carte e i libri e inizia a leggere...

UOMO:
La vita non è un sogno...
Questo ombellico del mondo
Vive...
Nazionalismo e razzismo...
L'Irlanda
Genitrice di braccia
Brutto posto davvero!
Gran figli di puttana
Quest'irlandesi!
Svenduti al mercato degli schiavi
Sono polmoni
Per una civiltà...
London è invasa dalle luminarie...
Le donne
Nell'isola di San Giorgio
Muoio accanto
Ai propri uomini...
Donne del popolo è certo!
Anche le miniere contano
I morti…
Così vedove e figlie
Dai 12 ai 60 anni
Trasportano carrelli
A forza di braccia...
Ma e grandi città
Di Sua Altezza la Regina
Raddoppiano
Il numero degli abitanti...
London
Città delle città
Brinda alla propria grandezza
Si ubriaca della propria grandezza...
Chi scruta l’East End...?
Gli slums traboccano
Di braccianti
Borsaioli
Prostitute. . .
Fondamenta solide per un Impero
Questi!...
Ogni City-clerk fa l'orecchio
Da mercante.. .
Steady
Earnest
Respectable
Virtù di una razza di gentlemen...
1873 e
Mister Walter Bagehot
Afferma solennemente...:
'Siamo diventati
i banchieri d'Europa!'...
E i bambini
Gli uomini
Le donne
Che giocano
La loro eterna partita
Con la morte?..
London vive di grandi luminarie...
La vita non è un sogno...
Christ Church è un'isola ovattata...
Balmoral
Oxford
Windsor
Buckingham Palace
Sono isole ovattate...
Dame e cavalieri...
Ladies and Gentlemen...
Regine e Re...
Palcoscenico delle luminarie...
Intanto passi silenziosi
Contemplano un proprio mondo...
Christ Church ancora...
E ancora l'ipocrisia sacra
E ancora la verginità regale
E ancora bambine da fotografie
E ancora Mr. Carroll il reverendo...
Ma Alice... .
Alice Liddell?

Penombra.
Solo Alice viene illuminata mentre volteggia in passi di danza.
Musica in crescendo.
La musica cessa di colpo.
Alice s'arresta nel volteggiare della danza...
Resta immobile.
Lampo di un flash.

ALICE (guardandosi intorno):
La vita
Non è un sogno!




f i n e





Bibliografia scelta



- BEDARIDA, François - L'ère victorienne, Presses Universitaires de
France, 1974.

- CARRASSO, Jean-Pierre - La rumeur irlandais, Paris, 1970.

- CARROLL, Lewis – Opere.

- COLLINGWOOD, S. D. – The Life and Letters of the Rev. Dodgson,
Detroi t, 1968.

- ENGELS, Friedrich - La situation des classes laborieuses en
Angleterre, Paris 1933.

- GATTEGNO, Jean - Lewis Carroll: Una Vie, Paris 1974.

- MUHLSTEIN, Anka – Victoria, Paris,1978

- WOCKER, Karl H. - Königin Victoria, Düsseldorf,