Anche i Pink Floyd possono sbagliare
di Alessandro Martorelli
Chiunque sia interessato a rappresentare questo spettacolo pu contattarmi per avere gratuitamente materiale audio-video (voci preregistrate, video interattivi, e video per sfondi), il DVD dellopera realizzata o semplicemente per delucidazioni sulla messa in scena.
Alessandro Martorelli
alxnever@hotmail.com
3470793657
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Sinossi
Allora cominciamo, dalle presentazioni: Sono Lorenzo Donati, ho 32 anni e sono rinchiuso in quello che una volta veniva chiamato manicomio, e come tutti i matti non credo di esserloMa forse non lo sono davvero
Cos si presenta il protagonista di questa storia, che viene raccontata da lui stesso quando ormai troppo tardi, quando ormai non pi possibile avere dei rimpianti sempre se di rimpianti si pu parlare.
Una storia orribile o piacevole, a seconda dei punti di vista , che ha trascinato un normale ragazzo di 30 anni dei nostri giorni, in un vortice di violenza e di lucida follia, da cui ancora non ha capito se ne uscito sconfitto o vincitore
Ed per questo che la racconta con amara ironia, e lo fa sfruttando come colonna sonora i brani dei Pink Floyd, che si sposano perfettamente con le atmosfere che rivive e con i temi che lui tocca.
Anche i Pink Floyd possono sbagliare un racconto che coinvolge lo spettatore e lo trascina in un vortice di emozioni sin dalle prime battute, anche grazie alla musica, rigorosamente eseguita dal vivo.
Ma adesso fare silenzio
Buio in sala
Comincia la musica, e con lei la mia storia
Sapete qual il suono che si sente allinizio?
Il battito di un cuore
Scenografia
La scena composta da un telo (preferibilmente in tulle 4x3 mt o 6x3 mt) su cui vengono proiettati i filmati e dietro il quale c il gruppo musicale. Ai lati del telo 2 sedie che verranno utilizzate dal protagonista a proprio piacimento, tranne quando ci sono le interazioni con le Voci)
Note di Regia
Lo spettacolo si basa sul racconto che ci fa Lorenzo Donati, dall'istituto di cura dove rinchiuso. Attraverso la struttura narrativa del flash back lo spettatore invitato a scoprire e soprattutto a capire le motivazioni che hanno condotto il protagonista a tale epilogo.
Per dare supporto e forza evocativa al racconto, si deciso di mantenere la struttura narrativa del libro omonimo da cui tratto, i cui capitoli vengono suddivisi in base alle canzoni che compongono lalbum Dark side of the moon , e che costituiscono il fil rouge di tutta la storia. Questalbum infatti, offre delle analogie con il testo, in quanto in esso vengono affrontanti tutti i temi che caratterizzano la vita di un uomo (il denaro, il tempo, la morte, il conflitto) e che possono condurlo alla follia. Temi che vengono affrontati di volta in volta anche dal protagonista.
Tutte le musiche sono rigorosamente realizzate dal vivo, ma ovviamente non necessario essere dei fan Pink Floyd, infatti la comprensione del testo non assolutamente collegata alla conoscenza delle liriche. Ad ogni modo, per, questultime vengono tradotte e proiettate davanti al pubblico attraverso lutilizzo di un telo trasparente in tulle, permettendo, cos, anche la visione dellesecuzione musicale.
In sostituzione del telo in tulle possibile utilizzare un semplice telo per proiezioni, utilizzando la band come orchestra da buca o comunque non visibile.
In questo modo si viene a creare unalternanza tra teatro e concerto, con soluzione di continuit logica, che si protrae per tutta la prima parte della storia.
Lalternanza diventa fusione tra la musica ed il testo nella seconda parte, nel momento in cui la storia raggiunge il massimo grado di coinvolgimento emotivo, da cui scaturiranno le logiche conseguenze.
Per mantenere la drammaticit narrativa, vengono utilizzati anche altri brani dei Pink Floyd, sostanzialmente strumentali, in modo da fornire al racconto una appropriata colonna sonora.
Linterazione da parte del protagonista con i personaggi con cui si relaziona man mano, avviene attraverso lutilizzo di voci fuori campo pre-registrate.
La scenografia affidata alla computer grafica, attraverso sfondi ed immagini elaborate, che vengono retro-proiettate sul telo. Tali sfondi possono consistere in semplici ambienti, filmati evocativi, fino a veri e propri elementi necessari alla narrazione.
Lo spettacolo non quindi un semplice racconto, ma un immersione completa nella storia da parte dello spettatore, che ne viene coinvolto attraverso il testo, la musica e le immagini.
E una forma di estremizzazione del concetto teatro-canzone, in cui i due elementi vengono utilizzati non come alleggerimento delluno o dellaltra, ma come colonne di sostegno, di tutta la messa in scena.
Alessandro Martorelli
Intro
Tump tump tump tump tump tump (suono cuore che batte e sfuma)
(Occhio di bue su Lorenzo centro scena)
Una volta un tizio mi disse che i matti sono tali perch hanno visto laltro lato della luna.
Non ho mai capito cosa volesse dire. Almeno fino a qualche tempo fa.
Oggi non piove, meno male.
Ero stanco di passare il tempo gironzolando tra la camera e la sala tv.
La chiamo camera, ma in realt non lo . Cella sarebbe pi adatto.
Ma non un carcere. Peggio una casa di cura
Vi state chiedendo perch sono qui?
Beh, un po di calma
Siamo solo allinizio di questa storia, di una storia tra le tante che pu essere una storia bella o brutta, piacevole o orribile. Dipende solo da voi, fate la vostra scelta. .
Non preoccupatevi. Non ho nessuna voglia di dispensare messaggi umanitari o esistenziali. Non sono un santone o un illuminato.
Anzi, direi proprio il contrario.
Per quanto mi riguarda posso dirvi che a me, nonostante alla fine mi abbia rinchiuso qui, questa storia in fondo piaciuta. E se mi fosse data loccasione, la ripeterei da cima a fondo .
A questo punto vi starete chiedendo perch ho deciso di raccontarla. Soprattutto a voi.
Esemplice . Non ho deciso io.
Al colloquio di oggi mi hanno detto: prova a raccontare anche agli altri ci che ti successo in modo da esternare le tue sensazioni e condividerle, affinch tu possa comprenderle appieno.
Cos mi hanno detto.
Sinceramente non ho ben capito la ragione, ma se me lhanno detto in tre, dovranno pur avere ragione. Come fai a dar torto a tre dottori? O meglio, a tre psichiatri?
E visto che adesso siete qui davanti a me, approfitter della vostra cortesia per mettere in pratica ci che mi hanno chiesto. Ovviamente non dovrete ascoltare fino in fondo se non lo vorrete. Ma sarebbe comunque buona educazione ascoltare qualcuno che si trova in un posto come questo no?
(Proiezione Video Esterno Clinica Luci Bianche Proscenio)
Allora ricominciamo. Dalle presentazioni.
Mi chiamo Lorenzo Donati e in pratica mi trovo in quello che una volta si chiamava manicomio.
Come tutti i pazzi, non credo di esserlo. Ma forse non lo sono davvero.
Sono qui per una specie di compromesso. Quale?
Eh! Quanta fretta. Un po di suspance.
Per favore toglietevi dalla testa tutti i clich cinematografici e immaginatevi un normale ospedale psichiatrico, dove i matti non sono tanto matti.
Di solito nelle camere (o celle) si sta al massimo in tre. A meno che tu non abbia scatti dira improvvisi. In questo caso stai da solo.
Noi siamo in due.
Io e il mio amico Syd.
E si, quello che sdraiato su quella panchina.
Non che siamo proprio amici, in pratica siamo solo compagni di stanza. Prima di venire qui non sapevo chi fosse, n lavevo mai visto.
.
Ci hanno messi assieme perch abbiamo circa la stessa et. Poco oltre i trenta.
Pensavano avremmo legato subito, e cos stato.
Syd lamico ideale.
Parla poco, si fa i fatti suoi e non russa quando dorme. Proprio quello di cui ho bisogno..
So gi a cosa state pensando
No, Syd non un parto della mia mente, un mio amico immaginario.
un uomo in carne ed ossa che di nome fa Francesco Rinaldi, detto appunto Syd.
In una delle nostre rare conversazioni mi ha spiegato che lo chiamavano cos i suoi amici per via della sua passione per i Pink Floyd e per le sue stranezze.
Credo che dovr aggiungere qualche spiegazione per coloro che non sono ferrati in materia.
Syd Barrett era, pace allanima sua, un ragazzo che insieme ad un gruppo di amici fond il gruppo noto in tutto il mondo con il nome Pink Floyd. Spero che sappiate almeno per sentito dire di chi sto parlando perch impiegherei troppo tempo a raccontarvi la loro storia .
Ci che dovete sapere, comunque che il suddetto Syd Barrett dopo il primo album cominci a dare da matto.. Roba comune per quei tempi. Sesso, droga e rock and roll.
E ci gli ha permesso, nonostante la sua breve permanenza nel gruppo di entrare di diritto nella Hall of Fame delle grandi icone del rock.
Fine della spiegazione.
Questo solo per dirvi che il mio amico Syd esiste veramente, e come il suo omonimo veramente strano.
Ama stare tutto il tempo con le cuffie alle orecchie ad ascoltare i suoi cd.
Non credo vi serva sapere di chi, no?
In una giornata capace di ascoltare tutta la loro discografia. Ma ha un debole particolare per il loro album pi famoso: Dark Side of the Moon, Il lato oscuro della luna.
Un album che in fondo parla di lui. E di me. E di tutti quelli che sono rinchiusi qui dentro. E anche di tutti quelli che sono rinchiusi l fuori. E s, cari amici, anche di voi.
Vi ho incuriosito? Allora comprate il disco oppure potete continuare ad ascoltare la mia storia. Non vi spiegher il contenuto dellalbum, ma potrete scorgerne numerose similitudini. E poi, in fondo, fate un piacere a me che mi sto impegnando.
Bene, vedo che Syd ha preso in mano il cd con linconfondibile triangolo bianco su sfondo nero sulla copertina.
Comunque adesso fate silenzio.
Buio in sala.
Inizia il cd e con lui la mia storia.
Sapete qual il suono che si sente allinizio?
Il battito di un cuore.
Tump tump tump tump tump tump
Buio proscenio, luci dietro telo
Musica: Speak to me /Breathe
(Video testo Breathe)
Speak To Me/Breathe
Parlami/Respira
(Video Interno Ufficio Luci Bianche Proscenio)
Avevo il cuore a mille.
Non riuscivo a crederci.
Finalmente ce lavevo fatta!
O quasi fatta.
Dopo aver superato ben quattro colloqui, stavo di fronte al Direttore Generale dellarea Centro Italia di una delle pi grandi societ di comunicazione del mondo: la Globe Communication.
Ero seduto davanti alla sua scrivania, in quellufficio immenso e iper-accessoriato situato al quinto piano del palazzo della Globe, che il Direttore occupava interamente assieme alla ragazza della reception che fungeva anche da segretaria.
Il logo dellazienda risplendeva nel televisore al plasma attaccato allunica parete libera, proprio di fianco al finestrone centrale che si apriva sul mondo esterno.
Parlavo ormai da venti minuti.
Sembrava molto soddisfatto di ci che dicevo. Avevo fatto breccia. Gli ero congeniale.
Lui, quarantenne atletico, con un abbronzatura da lampada , sedeva davanti a me, nel suo vestito blu stile uomo importante.
Io, poco pi che trentenne tisico, pallido come un guardiano notturno di un obitorio, costretto nel mio vestito antrace indossato una sola volta al matrimonio di mio fratello, cercavo di dare una risposta convincente alla domanda cardine di ogni colloquio:
-Parlami di te.
Ed io lo facevo. E in tutti quegli anni passati tra selezioni varie, ero riuscito ad accumulare unesperienza tale che ormai il mio discorso di presentazione era pressoch perfetto. Riuscivo a dire tutto ci che loro volevano sentire.
Non storcete la bocca. Non fate i moralisti.
Siete veramente convinti che, in questi casi, dire effettivamente ci che si pensa sia utile alla causa?
Bene, io facevo parte di quella categoria che comprende tutti quei ragazzi, che hanno un background scolastico senza infamia e senza lode, che dopo la laurea vengono buttati nel mondo del lavoro, abbandonati a se stessi, senza sapere dove andare o che fare. Che si rivolgono ai Centri di Orientamento professionale o alle famigerate Agenzie di lavoro, per essere poi costretti a subire test da Settimana Enigmistica e a riempire moduli di iscrizione lunghi un chilometro, giusto per cercare di capire per quale mestiere sei pi portato.
Ma torniamo alla mia storia.
Posso dire che il mio lavoro dopo luniversit era fare colloqui di lavoro.
La maggior parte di questi colloqui avevano un leit motiv ricorrente: le facciamo sapere.
In breve:
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, credevo che il mondo mi stesse aspettando. E invece mi sono subito reso conto che non era cos e cominciai a credere a quelle voci che mi dicevano che la sola laurea non bastava. Occorreva che mi specializzassi.
Perci decisi di iscrivermi ad un Master di Marketing Management.
Finito il Master, non si mosse nulla.
Poi fu la volta dello stage, un termine che ognuno pronuncia un po come gli pare, dal francese stag con la g strascicata, allinglese steig, al misto staig, ma che ha un unico significato: lavoro massacrante per 3, 6 mesi, un anno, senza ricevere compenso o al massimo cifre assai ridicole in cambio di una remota possibilit di assunzione, che nel 99% dei casi non avviene mai.
Inviavo curricula su curricula.
E qui cominci linizio della fine. Lentamente un senso di frustrazione cominci a impossessarsi di me
Fu il pi grande errore che potessi fare. In sostanza pi passava il tempo, pi vendevo i miei sogni. E improvvisamente mi trovavo ad accettare lavori che non facevano altro che aumentare la mia frustrazione. Ero cos in un circolo vizioso.
da l che qualcosa in me cominciato a marcire e mi ha portato dove sono adesso.
Allora era solo linizio.
Detto questo, adesso potete capire perch il mio cuore batteva allimpazzata durante quellultimo colloquio. Ero fuori di me dalla gioia. E quando il Direttore cominci ad elencarmi le condizioni contrattuali ebbi quasi un mancamento:
Contratto a tempo indeterminato, 1350 nette al mese, tredicesima e quattordicesima, auto, pc, telefono aziendale e buoni pasto.
Forse molti di voi penseranno che non poi un gran contratto, ma per me era lEldorado.
Mi sentivo liberato da un peso opprimente, come se dopo tanti anni di apnea fossi tornato a respirare per la prima volta.
Respiravo.
Il Direttore generale dellarea Centro Italia della Globe Communication si alz per accompagnarmi alla porta.
Mi conged dicendo che doveva vedere ancora un candidato che aspettava in sala, ma che gli ero piaciuto molto, e che in linea ufficiosa dovevo aspettare il luned successivo per la conferma, e mi salut dicendomi di contattarlo oppure di passare direttamente in ufficio qualora non mi avesse chiamato.
Credo di aver risposto va bene o senz altro, ma ero talmente nel pallone che possibile anche che gli abbia risposto sia lodato Ges Cristo baciandogli la mano.
Ero felice, anche se la storia di un altro candidato mi allarmava un poco. Lo salutai con una vigorosa stretta e mi incamminai lungo il corridoio che portava alla reception, dove avrei incontrato il mio avversario.
In quei pochi metri cercai di immaginarmi che tipo di persona potesse essere.
Pensavo: e se meglio di me? Se pi figo? Pi carismatico? Se ha pi esperienza? E poi ci ripensa e sceglie lui?.
Arrivato alla reception ero ormai convinto di trovarmi di fronte un tipo alla Tom Cruise ne Il Socio o Jerry Maguire, con quel sorriso, quella personalit, quel carisma.
Quando me lo trovai davanti, rimasi sconcertato.
Il tizio si alz di scatto porgendomi una mano molle e sudaticcia e dicendomi Buongiorno sono Ro-lan-do Mac-cal-li-ni. Come se fossi uno straniero.
Il personaggio a cui stavo stringendo la mano aveva laspetto tipico di chi non vorresti mai non solo dentro una tua azienda, ma neanche dentro la tua cerchia di amicizie. E nemmeno di conoscenze.
Alto, secco, allampanato,con un ghigno da ebete che si intravedeva sotto la gigantesca montatura blu elettrico degli occhiali.
Era visibilmente agitato e dimostrava quarantanni circa. Solo gli occhi, di un grigio insolitamente vispo, ti dicevano che quel tipo aveva meno della mia et.
Stavo per scoppiargli a ridere in faccia. Non lo feci solo per educazione.
Era evidente che mi aveva preso per il suo esaminatore.
Chiarii la situazione e ci provoc in lui un forte stato di imbarazzo che immagino, gli aument lansia.
Mi salut balbettando e sincammin.
Non ricordo bene, ma credo di avergli detto In bocca al lupo o qualcosa del genere.
Incrociai lo sguardo della receptionist e feci un espressione che voleva dire: che vuoi fare, sono ragazzi. Lei per tutta risposta sbuff girandosi dallaltra parte.
Credo che fu in quel momento che decisi che mi era antipatica. Se solo avesse abbozzato un sorriso, forse non le avrei fatto quello che poi ho fatto.
Senza Interruzione
(Fine Interno Ufficio Luci Bianche Proscenio)
On the run
In fuga
Uscii dalla sede della Globe Communication illuminato.
Ero felice. Euforico.
Certo, di fatto non avevo firmato alcun contratto...
Per il colloquio era andato ottimamente, in pratica la mia assunzione era cosa fatta, perci decisi di festeggiare con un bel caff al bar di fronte. (Video Interno Bar)
Entrai nel bar con aria spavalda e sicura, mescolandomi a tutti gli altri vestiti blu, neri, grigi che si trovavano dentro a consumare i loro aperitivi e spuntini.
Ordinai un caff come se stessi offrendo un giro di champagne per tutto il locale.
Ero euforico, a tal punto che la mia mente correva verso il futuro, un futuro fatto di chiacchiere al bar con gli altri uomini in giacca che ormai frequentavo per le mie pause lavorative. Un futuro di scambi di opinioni o affari discussi in quei tavolinetti o su quello stesso bancone, un futuro di
(Audio barista 1)
-Che cazzo cavrai da ride...
-Prego?-
-Dico, che cazzo cavrai da ride. E da quanno sei entrato che ridi.
-Scusa? Ma ce lhai con me?
-Certo che ce lho con te! Te sto a guard a te!
-Perdonami, ma non so di cosa stai parlando, ti assicuro che non era mia intenzione-
-Ma che cazzo stai a d? Ma chi tha detto niente!
-No, che pensavo di aver
-Pensavi de che?
-No che credevo che tu-
-Che te credevi?
-Ma vai un po a fare in culo! Ma guarda questo. Voglio solo un caff. Me lo fai? Se no arrivederci e grazie. Ma uno non pu pi ridere per i cazzi suoi adesso? Ma senti questo-
-(Risata del Barista)
-E adesso che hai da ridere?
-Niente niente, non maspettavo na reazione del genere.
-Scusa, ma mi ci hai portato tu. Io ti ho chiesto solo un caff.
-Lo so, lo so, ma tavevo visto co quer sorriso da Joker rincoglionito che nun ho resistito.
-Joker rincoglionito???
-Vabb, basta m. Te stavo a pija per culo.
-Perch?
-Perch te stavo a pija per culo dici? Boh, cos, me volevo divert un po.
-E te la prendi con me?
-Ma dai, su, nun te ncazz! Tho visto bello allegro che entravi qua dentro. De solito ci stanno solo facce de cazzo, perci quanno tho visto m scattata come na molla, e me so detto: glie devo spegne quer sorriso.
-Solo per questo? dissi sconcertato
-E certo. Perch, nun te bbasta? Aspetta che te faccio er caff. Me lo puoi d m perch stavi a ride?.
-No, niente che ho fatto un colloquio..
-Globe Communication?
-Si, ma come hai fatto a
-Perch qua ci stanno solo loro, e nimpresa de pompe funebri. E non credo che in quel caso ce stava tanto da ride.
-Gi
-Com andato? Il colloquio dico.
-Beh, penso bene, mi danno la risposta luned, ma dovrebbe essere sicuro ormai
-Ah,si, luned -
-Perch dici cos?
-Hai firmato quarcosa?
-No, certo che no.
-E allora come fai a esse sicuro che luned te richiamano?
-Mah, non so, ho fatto unottima impressione , e poi me lhanno detto. Ma scusa perche mi chiedi questo?
-Solo pe sap. Me sembri un tipo sveglio, nun vorrei che te stanno a incul pure a te.
-Cio, cosa mi vuoi dire?
-Senti, io nun te dico niente perch magari me sto a sbaglia. Ma quelli Quelli l vestiti cosi bene, quelli come loro so delle teste de cazzo. Bisogna stacce attenti, perch appena te giri te lo buttano ar culo, e te fanno piagne! Fidati, nun dico cazzate. Nho visti tanti a pass....
-(Lorenzo fa per pagare)
-Lassa st offre la casa, te lo devo. Mhai fatto divert p un paio de minuti. A Joker nun te dico in bocca al lupo perch me sa che porta sfiga. Comunque se semo capiti no? E nun te preoccup, Nun te fa toglie er sorriso da un coglione come me che nun sa quello che dice.
Annuii ancora con la testa e lo salutai, convinto che lui sapesse bene ci che diceva.
Rimasi per un po seduto sul mio motorino a pensare a quella discussione assurda.
Quel barista era riuscito nel suo intento di spegnermi il sorriso dalle labbra. Ripassai mentalmente tutti i fatti di quel pomeriggio, cercando qualcosa che magari mi era sfuggito. A cui dovevo dare pi importanza.
Il mio ottimismo si era frantumato sul bancone di quel bar.
Dimprovviso ebbi come la sensazione di dover fuggire via da l, di allontanarmi da quel posto.
Accesi il motorino. (Fine video Interno bar +Occhio di bue su Lorenzo)
Dovevo correre. (Musica: On the Run + Video Strada + OdB su Lorenzo)
Mentre facevo lo slalom tra le auto, ritornai sul colloquio con il Direttore Generale Magari qualcosa era andato male e io invece pensavo esattamente lopposto. Ma non mi sembrava proprio
Per
Si, cera ancora la questione dellaltro candidato, che stranamente non mi preoccupava tanto, forse perch lavevo visto.
Per
Per cera il fatto che io non sapevo chi fosse, voglio dire, e se in realt era un mago della comunicazione, potevo aver preso un abbaglio con Rolando Maccallini che forse per tutti era il famoso, il geniale, listrionico, Dott. Maccallini, tranne che per me.
Ma pi ci pensavo, pi lo ritenevo altamente improbabile.
Daltra parte, il fatto che io e lui eravamo giunti insieme in dirittura darrivo non poteva lasciarmi tranquillo.
I casi erano due:
1)O era veramente un genio, uno di quelli su cui non scommetteresti un centesimo
2)O io ero come lui, ma non me ne ero reso conto.
Mentre cercavo di trovare una risposta un pensiero mi balen nella mente talmente forte da farmi inchiodare.
E SE QUEL TIPO UN RACCOMANDATO?
Poteva essere. Cos si poteva spiegare tutto. E allora non ci sarebbe stato niente da fare.
Accelerai dimpulso.
La necessit di correre si fece pi forte, dovevo fuggire via. Dovevo cercare un posto in cui potevo rifugiarmi, parlare con qualcuno e tranquillizzarmi.
E solo un posto conoscevo.
Musica: Fine di On the run e di seguito Time
(video testo Time)
Time
Tempo
Non ho mai capito perch, ma quando mi trovavo l, avevo la sensazione che il tempo si fermasse, o addirittura che tornasse indietro, ai giorni della mia adolescenza.
Nonostante i sette anni di differenza, io e Marco, mio fratello, siamo sempre stati molto legati.
Lui stato un punto di riferimento per me
Allegro e ironico pronto a distruggere la negativit con una battuta. Sempre capace di sdrammatizzare ogni situazione, con un sorriso sincero e sicuro, che ti tranquillizza e trasmette fiducia
Perci anche quella volta corsi a casa sua.
Marco viveva con Sara la sua compagna e soprattutto spalla ideale.
Sara era allottavo mese di gravidanza. Di li poco la nostra famiglia si sarebbe allargata con una splendida bimba. Lorenzo si siede sul divano a sx (Video Interno Casa Marco Luci Bianche Proscenio)
La serata trascorse cos come la volevo. Serena e rilassante.
Raccontai a Marco e Sara tutto ci che era successo quel pomeriggio, e ascoltando le loro considerazioni mi tranquillizzai. Anzi, analizzando il tutto con pi calma, mi accorsi che effettivamente cera anche molto su cui ridere. O almeno, mio fratello ci rise su parecchio, soprattutto quando gli raccontai la parte del bar.
(voce preregistrata fratello 1-2)
-Sai perch ti sei fatto tutte queste pippe mentali oggi?
-Dai, spara Dottor Freud.
-Perch ti sembra di non avere pi tempo.
-Cio? In che senso?
-Oh, semplice, il concetto della mancanza di tempo prima poi arriva a tutti.
-Ok, mi vuoi spiegare questo concetto?
-Quando dico che ti sembra di non avere pi tempo, e perch cominci a sentirti stretto in questa vita. Arriva un momento in cui hai la necessit di prendere il volo e vedere cosa sei capace di fare. Vuoi iniziare ad essere protagonista della tua vita.
-Non credo di seguirti, sono gi protagonista della mia vita
-Ne sei sicuro? Sei davvero sicuro che tu sei il burattinaio che tiene i fili della tua vita?
-Dai, non fare il melodrammatico, questa filosofia spicciola. Non mi starai mica parlando del fatto che gi tutto scritto e che solo Dio sa qual il nostro destino?
-No no per carit (ride) Quello voglio dirti che sei cresciuto. Che vuoi veramente iniziare a tuffarti in questo gioco. Stai scommettendo su te stesso, e vuoi vedere come andr a finire.
-E che centra questo con il lavoro? .
-Lo hai preso come punto di riferimento. Per te adesso essenziale trovare un lavoro che ti offra un punto di partenza.
-E il fatto che non ho pi tempo che centra?
-Semplice, che vedi tutto quello che ti sta attorno andare avanti, e tu hai paura di restare troppo indietro e di non riprenderlo pi. Lorenzo stai tranquillo, succede a tutti prima o poi. Meglio adesso no?
Aveva ragione, mi sentivo proprio come diceva mio fratello , come qualcuno che non ha pi tempo e vede quello che gli resta correre troppo veloce. Non volevo rimanere bloccato, di questo ne ero sicuro.
si alza
Mi diressi verso la porta mentre Marco continuava a guardarmi incuriosito. Poi mi fece uno di quei suoi sorrisi che superano il confine spazio-temporale e ti fanno stare in pace con il mondo. Dur poco per, perch prima che uscissi mi fece una domanda che riport un po di nubi nel cielo che lui stesso aveva appena rischiarato: (audio fratello 3)
-Come sta pap?
Buio Proscenio Luci dietro telo
Musica: Breathe Reprise
(Video Testo Breathe Reprise)
Breathe (Reprise)
Respira (Ripresa)
(Luci Proscenio)
Beh, la decisione di andare a trovare mio fratello si era dimostrata ancora una volta esatta. Mi aveva rasserenato. Ero tornato a respirare.
In fondo il suo ragionamento sulla paura di non avere pi tempo era quanto meno sensato.
Mi sentivo con i minuti contati. Improvvisamente il domani era diventato loggi.
Comunque quelloggi era un venerd, e non avevo ancora voglia di rientrare, perci decisi di fare un salto al pub dove ero sicuro avrei trovato i miei amici.
Infatti li trovai dove mi aspettavo che fossero. Al tavolo vicino al bagno. (Video Immagini Amici)
Vedete, quando hai degli amici, il fatto che siano sempre dove speri che si trovino, ti da un senso di sicurezza. E un punto fermo su cui aggrapparti in momenti di difficolt, oppure quando senti il bisogno di sparare quattro cazzate.
Ed era questo che io volevo.
Sparare quattro cazzate con gli amici, in modo da continuare a respirare, e sdrammatizzare cos la mia situazione. Inevitabilmente per, fui costretto a raccontare lesito del mio colloquio. Ed io iniziai cos a raccontare quello che mi era accaduto in quella mattinata.
Dopo un p mi accorsi che per chiss quale coincidenza avevo attorno a me tutti gli amici a cui sono legato da anni,tutti carichi di entusiasmo e pronti a sfidare la vita e non potei fare a meno di sorridere. Volevo bene ai miei amici.
(Musica: Breathe prima parte solo musica)
Dopo circa tre ore di stronzate alternate a piccoli momenti di seriet, decisi di tornare a casa.
Uscii dal pub rinfrancato. Dopo esser stato a casa di mio fratello e con i miei amici, quello che era successo al colloquio mi sembrava solo un dettaglio senza significato. In fondo si trattava solo di un lavoro, la mia vita era ben altro, e non poteva andare a puttane solo perch un colloquio era andato male. E poi per quale motivo era andato male? Anzi, ripensando a tutto con il cuore e la mente pi leggeri, mi rendevo conto di essere stato vittima solo delle mie paranoie. In quel momento sentivo che tutto sarebbe andato bene, che finalmente avrei avuto la svolta nella mia vita, che finalmente avrei potuto pensare da grande.Mi sentivo forte e fiero di me stesso.
In fin dei conti, anche se per qualche maledetto motivo non avessi ottenuto quel lavoro, mica sarebbe arrivata la fine del mondo
(stop musica, luci e video OdB su Lorenzo)
Ma la fine del mondo arriv con il notiziario regionale di mezzanotte e mezza.
Musica: Great Gig (Video frase Great Gig)
The Great Gig In The Sky
Il Grande Concerto nel Cielo
Ma facciamo un passo indietro.(Musica: Attacco organo Sacerful of Secrets Celestial Voices)
Ancora non vi ho detto nulla su mio padre. Ma adesso giunto il momento di darvi delle spiegazioni.
(Sacerful of secrets- Celestial Voices) Inizio giro con organo e basso
(Video Interno casa Lorenzo Notte Luci soffuse proscenio)
Era abbastanza tardi quando rientrai a casa. Appena inserita la chiave nella toppa sentii delle voci sommesse giungere dal salone.
Non era una novit, accadeva sempre pi spesso da quando mia madre era morta.
Entrai in silenzio.. La stanza era illuminata dal bagliore bluastro del televisore che rimbalzava sul viso addormentato di mio padre. Il TG trasmetteva un intervista su un politico di serie B, tale Tommaso Balestra che inveiva su qualche riforma per i lavoratori precari. Vedere mio padre cos, seduto nella penombra, con la testa ripiegata su una spalla, dimostrava quindici anni in pi dei suoi sessantadue. I capelli ormai radi, il viso inciso da rughe di sofferenza, e quelle pieghe tristi della bocca, mi proiettarono unimmagine di lui che non conoscevo e non volevo conoscere.(2 giro con chitarra)
Mio padre non era cos. Non lo mai stato.
La sua vita scivolata via lentamente assieme a quella di mia madre.
Quella di mio padre e mia madre stata una storia da favola della Disney.
Avete presente il vissero felici e contenti?. Beh, loro hanno dato un significato a questa frase. Solo che nessuno gli ha raccontato come sarebbe andata a finire.
Era bello stare in famiglia. E stata la famiglia migliore del mondo la mia. E forse per questo che si sgretolata presto. Dannatamente troppo presto.
Come si dice, le cose belle
Ma non voglio annoiarvi con delle stupide banalit da romanzetto rosa.
Inutile negare che mio padre, io e mio fratello dipendessimo da quella colonna portante che era mia madre. In una famiglia di maschi il capo era lei. (3 giro con batteria su rullante)
Mio padre era un maresciallo dei carabinieri. Un uomo ascoltato e rispettato, costretto al prepensionamento per stare vicino allunica donna che abbia mai amato, per sorreggerla e supportarla in quella guerra che lui era convinto di poter vincere. Ne era veramente convinto, e a volte credo che la sua depressione sia nata nel momento in cui ha scoperto di essere stato sconfitto. Nel momento esatto in cui si reso conto che stava perdendo il bene per lui pi prezioso.
Ricordo tutti i discorsi che facevano la sera prendendomi in giro. Dicendo che una volta sistemato io, avremmo dovuto dimenticarli perch sarebbero spariti in non so quale isola sperduta nel Mare del Nord
Nel Mare del Nord capite? Mica alle Baleari o Canarie o qualsiasi altro posto al caldoNel Mare del Nordcazzo.
E adesso mio padre il mare lo vede solo riflesso dentro le lacrime che gli bagnano costantemente gli occhi. (sacerful sale di intensit il recitato quasi urlato)
Ma non temete non voglio raccontarvi nulla della malattia di mia madre e della sua sofferenza, e soprattutto della sua negazione della sofferenza che cha condotti in uno stato altamente surreale nellultima fase della sua vita, quando si ostinava ancora a truccarsi, a vestirsi ed ad indossare quella ridicola parrucca solo per darci una parvenza di normalit dentro quella nostra cazzo di famiglia del mulino bianco che stava andando a puttane!!!!
Cristo! Fanculo!
Fanculo a quelle cazzo di cellule di merda! Fanculo a quei cazzo di medici che la illudevano con inutili cure! Fanculo a quellodore di alcol e piscio che c dentro gli ospedali! Fanculo a quel dio di merda che se l portata dietro quando ancora avevamo bisogno di lei. Che sia maledetto!!!!
(Musica: Finale Sacerful)
Cazzo basta.
Ancora fa male! Fa stramaledettamente male.
Ed io vi stavo parlando di mio padre. E della sua scelta di continuare a vivere aspettando la morte.
Ormai le sue giornate sono scandite da azioni ripetitive e scontate. Lunica cosa che lo collega alla sua vita precedente lappuntamento settimanale al poligono di tiro, dove si ritrova con i suoi ex colleghi a scaricare le loro pistole su sagome di cartone.
E inutile che vi spieghi cosa rappresentino per lui quelle sagome, no?
Ma adesso c Sara e tra poco la nipotina
Magari con lei tra i piedi, la sua solitudine sar pi sopportabile.
E quindi eccovi un breve quadro della nostra famiglia.
Ma torniamo a quella sera.
Vi avevo detto che ero rientrato tardi quel venerd notte, trovando mio padre addormentato davanti la televisione. Lo scossi leggermente.
Apr gli occhi, mi fiss per qualche istante senza riconoscermi, poi si alz di scatt farfugliando qualcosa sullorario e qualcosa di pesante cadde a terra. Mi chinai e la raccolsi. Era la sua pistola
Disse che la stava pulendo, ma sapevo che mentiva
Per qualche istante lo guardai fisso negli occhi, ero arrabbiato con lui, anzi no, ero furioso. Lui non disse nulla, abbass la testa e spar dentro la sua camera.
Aprii il caricatore Non riuscivo a crederci, non volevo crederci..
La pistola era carica.
Tolsi le pallottole e nascosi il tutto dentro una vecchia scatola delle NIke.
Avrei tenuto la pistola con me fino a quando mio padre non mi avesse dato delle reali spiegazioni.
Cpme un automa Presi il telecomando per spegnere la Tv, il Tg regionale della notte era iniziato.
Non stavo seguendo, ero sovrappensiero. Ma in quellalienamento dalla realt mi arriv dritto un nome, come una fucilata allo stomaco: Rolando Maccallini.
(Video Giornalista 1)
- stato ritrovato ieri il suo corpo senza vita nella casa dove viveva. Il ragazzo di impiccato nel bagno e ha scritto in un biglietto daddio le motivazioni, che sembrano legate allennesimo colloquio di lavoro andato male. Nessuna sa spiegare l' insano gesto, Rolando Maccallini era un ragazzo riservato con un ottimo curriculum scolastico"
Spegne tv Stop Video e Buio Totale
Luci dietro Telo
Musica: Money
(Video Testo Money)
Money
Soldi
(Luci Proscenio)
Ora, molti di voi forse si aspetteranno che io abbia passato quel sabato sera chiuso in caso in preda allo sconvolgimento per il gesto di quel ragazzo.
E probabilmente penseranno che io sia un insensibile bastardo se vi dicessi che ho passato la serata in giro con gli amici.
Mi dispiace, ma andata proprio cos.
Non che io me ne fossi fregato di quella storia, anzi, restai per buona parte della giornata completamente frastornato. Non sapevo dare un ordine a ci che stava accadendo. Solo che dopo un po, tra la moltitudine dei pensieri che affollavano la mia mente, ne venuto fuori uno, alquanto egoistico.
Sapete cosa ho pensato?
Che il posto di lavoro era il mio.
So che brutto dirlo, e so anche che molti di voi penseranno che io sia uno stronzo, un arrivista senza scrupoli, un bastardo e via di seguito.
Va bene.
Non saprei cosa rispondervi. Vorrei dirvi che non vero, ma in fondo lo . Diciamo solo che ad un certo punto uno smette di farsi tanti problemi, ed invece di pensare anche agli altri, comincia a curare solo i propri interessi. Ma la realt che in quel momento ancora non avevo scoperto il vero motivo per cui Rolando Maccallini si era suicidato. Allora ero troppo arrabbiato per quello che mi aveva raccontato mio Fratello Marco durante il pranzo domenicale
Di solito, la domenica Marco e Sara pranzavano con noi.
Era lunico giorno in cui mio padre sembrava riprendersi dal suo torpore quotidiano, e riusciva addirittura a scherzare. Soprattutto con Sara. In quei momenti ci sembrava di tornare al tempo in cui eravamo una famiglia normale.
Perci, anche quella domenica eravamo tutti assieme.
Rimasto in privato con mio fratello gli raccontai di pap e della pistola.
Lui mi disse categoricamente di portarla fuori da lui, lontano da casa mio fratello aveva ragione su tutto, ma forse in quel caso era meglio che non avessi fatto ci che mi aveva chiesto.
Comunque, parlandogli, mi accorsi che cera qualcosa che non andava. Lo vedevo dagli occhi che qualcosa lo turbava.
Glielo chiesi. E senza tanti giri di parole mi disse che a lavoro le cose non andavano bene, cerano stati dei movimenti di capitale sbagliati decisi da un top manager appena assunto ed entrato nel consiglio di amministrazione, che, a detta di mio fratello, non ha il minimo di competenza in materia e nessuno sa da dove viene, ma si conosce bene il suo nome: Giancarlo Balestra, fratello del pi noto Tommaso. Il politico di sere B
(Video Interno Casa Marco 2 - Audio Fratello 4)
-Proprio lui. E suo fratello. Ed un completo idiota.
-Spiegati meglio.
-Ok. Ma non c niente da capire. LAzienda per cui lavoro negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale. E noi abbiamo affrontato la crisi economica in ottima forma. E questo ha catturato lattenzione dei potenti di turno.
-E perch?
-E facile. Per farsi risplendere sotto la nostra luce. Ovviamente non possono dire che merito loro, ma possono farlo intendere.
-E come fanno?
-Piazzando uomini di loro fiducia dentro il Consiglio di Amministrazione.
-E qui entra in gioco il Balestra.
-Gi, e piazza suo fratello che praticamente sbucato dal nulla. E solo un fantoccio. Ma con le mosse finanziare che ha messo in atto adesso ci ha messi a culo per terra. Facendo investimenti azzardati e fallimentari
-Ma lOnorevole Balestra uno che non conta. Non lo conosce quasi nessuno. Possibile che ha tutto questo potere?
-Non lo so. Lidea che ci siamo fatti, o meglio, la spiegazione pi plausibile che lonorevole Balestra sia solo una pedina di qualche gioco pi grande. Che dietro di lui ci sia qualcosa di grosso insomma.
-Ma in definitiva, che cosa accadr adesso?
-Di sicuro stiamo camminando sul ghiaccio sottile. Sono previsti molti licenziamenti e casse integrazione.
-E tu?
-Per adesso solo voci, ma a quanto pare se mi andr bene, avr parecchio tempo da passare con la bimba.
-E se va male?
-Ci mettiamo tutti e due a cercare lavoro su internet.
Stop Video Buio Proscenio Luci dietro Telo
Musica:Us & Them
(Video Testo Us & Them)
Us & Them
Noi e Loro
(OdB Su Lorenzo)
Il racconto di mio fratello fu come un calcio in faccia.
Avevo lo stomaco in fiamme per la rabbia, soprattutto quando mi disse che come buonuscita il grande stratega finanziario Giancarlo Balestra aveva ottenuto 700000 euro. Lo avevano anche premiato il coglione! Non riuscivo proprio ad afferrare il senso e questo aumentava la mia rabbia. Mio fratello cerc di calmarmi facendo un discorso che si incentrava su Noi e Loro. Noi e Loro, la banalit pi classica, il clich pi usato, e ancora il pi vero. Pochi Noi e tanti Loro...non c' nulla da fare
La bile mi risaliva in gola. Avevo voglia di spaccare qualcosa per sfogarmi! Di queste storie gi ne avevo sentite. Ma diverso quando ti toccano in prima persona, o toccano una persona a te vicina. . Mio fratello, una delle migliori persone del mondo, stava per essere rovinato da Tommaso Balestra, un politichetto del cazzo, che non si sa per quale motivo si era invischiato in affari non suoi, e attraverso il fratello caveva pure guadagnato.
(Stop Odb Video Interno Casa Lorenzo Giorno )
Per questo non riuscii a godermi quei momenti sereni del pranzo domenicale. Mentre riflettevo sulla ci che mi aveva detto Marco, Sara mi disse:
Allora domani ti daranno il lavoro?
Adesso non ditemi che sono un pazzo, o forse s, visto da dove vi sto parlando. Comunque vi giuro che in quel momento lultima cosa a cui stavo pensando era la telefonata del Direttore della Globe Communication, con la quale avrei avuto l investitura ufficiale. E nel momento in cui tornai a pensarci, mi venne in mente che la mia famiglia non sapeva nulla di Rolando Maccallini e del suo suicidio, e riflettendo ancora, mi resi conto che mio padre non sapeva assolutamente nulla di niente. Non gli avevo detto nemmeno del colloquio. Forse lho fatto perch ormai da tempo lesito finale era sempre lo stesso: le faremo sapere
Cos, dopo qualche secondo di imbarazzo iniziale, catturai la scena raccontando da capo tutti gli avvenimenti.
Alla fine mi resi conto di avere parlato ininterrottamente per tre quarti dora. E per tutto quel tempo i miei familiari non avevano toccato il cibo che si era raffreddato nei loro piatti.
(Musica: Is there anybody out there OdB su Lorenzo)
Mi guardavano come se avessi le antenne e la faccia verde. Negli occhi di mio padre per vedevo anche qualcosaltro. Vedevo la rabbia nei miei confronti. Era furioso con me. Non gli avevo detto nulla, mentre a Marco e Sara qualcosa lavevo raccontato. Vedere quella luce nei suoi occhi per, mi suscit un sentimento simile alla felicit. Qualcosa si era acceso in lui.
Sara mi guardava tenendosi le mani davanti la bocca. Lespressione di mio padre era pi difficile da giudicare. Aveva laria di potermi tirare un ceffone in piena faccia, o di cominciare a piangere senza ritegno.
Mi guard a lungo senza parlare.
Era il primo confronto vivo tra me e lui da quando caveva lasciati mia madre.
Mi resi conto che fissandolo in quel modo, cercavo solo di sfidarlo,di vedere come e se avrebbe reagito in qualche modo. Vi giuro che mai come in quel momento ho desiderato che mio padre mi prendesse a schiaffi. O che mi ricoprisse di urla. Avrei voluto vedere la reazione di una persona ferita nellorgoglio.
Quel bagliore di rabbia negli occhi che avevo visto poco prima, mi aveva dato qualche speranza, ma pian piano, invece di accendersi definitivamente, cominci ad attenuarsi fino a spegnersi del tutto.
Si alz lentamente dal tavolo e cominci ad impilare i piatti. Poi senza fare alcun rumore spar dalla sala.
Sentii il mio stomaco incendiarsi. Mi morsicai il labbro interno talmente forte che cominci a sanguinare. Il sapore di sangue si mischi allacido che saliva dallesofago.
Non aveva avuto nessuna reazione! Nessuna cazzo di reazione! Eppure io lavevo vista quella luce negli occhi! Laveva repressa come si fa con un rutto! Volevo una reazione! Possibile che in quel momento non si era reso conto che io avevo bisogno di una reazione?
(Stop Video solo Odb)
Sentii qualcosa di caldo colarmi sulle guance. Piangevo.
(Fine Is there anybody out there Buio proscenio Luci dietro Telo)
Musica: Any colour you like
Any Colour You Like
Ogni colore che ti piace
Luci Proscenio e Luci dietro Telo
Finalmente era luned. (Musica: inizio Funky Dung di Atom Heart Moter)
E quella mattina mi svegliai sereno. Quasi felice, nonostante tutta quellaccozzaglia di emozioni che si erano alternate durante il week end.
Era luned, e finalmente stavo per avere un contratto di lavoro vero!
Finalmente avrei cominciato a vivere come un normale ragazzo di trentanni dovrebbe vivere.
Anzi, vi dir di pi, io gi da quella mattina vedevo la vita sotto un altro aspetto. Mentre mi lavavo e sbarbavo mi accorgevo di essere pi bello e sexy di prima.
Delle ore nere che avevo passato in quegli ultimi giorni, non era rimasta che una vaga sensazione. .
Neanche lidea del suicidio di Maccallini mi rovin quei momenti. Anzi, credo di avergli borbottato un eterno riposo mentre tiravo lo sciacquone del cesso.
Non pensate male. Mica lho fatto apposta. E capitato..
Luned mattina ti telefoner per darti lufficialit, se non mi senti chiamami oppure passa qui
Cos mi aveva detto il Direttore.
Ed io aspettavo. Impaziente, ma aspettavo. Fino a che decisi di telefonare. Mi rispose la ragazza della reception che mi comunica che il direttore sarebbe rientrato e di richiamare tra due ora
Non ce lavrei fatta ad aspettare. Distinto decisi di seguire la terza parte della frase del Direttore: oppure passa qui.
Indossai velocemente il mio unico abito buono, e saltai in sella allo scooter, non prima per, di aver messo nel bauletto la scatola di scarpe con la pistola di mio padre.
Aveva ragione Marco, era meglio che la tenesse lui per un po. Dopo la mia visita alla Globe Communication, sarei passato allufficio di mio fratello.
Quando entrai la segretaria era sempre dietro la sua scrivania intenta a fissare il monitor del pc. Mora, rotondetta, con i capelli raccolti da una matita, aveva la classica aria da secchiona della classe. Di quelle che durante il liceo non passavano i compiti, per intenderci. Mi avvicinai e le chiesi educatamente se potevo parlare con il direttore. Palesemente scocciata lo and a chiamare.
Certa gente lantipatia ce lha disegnata in faccia dalla nascita. Nasce antipatica e diventa stronza
Il Direttore entr nella sala daspetto prestante come sempre. Mi tendeva la mano gi dallingresso, sorridente.
Attendevo con ansia il momento in cui mi avrebbe detto Allora, benvenuto nella nostra azienda o Adesso fai parte della famiglia o qualcosa del genere.
Che idiota sono stato.
Ok, ve la faccio breve
In poche parole, il direttore cominci a farfugliare qualcosa sul fatto che comunque ero giovane, che non mi dovevo soffermare solo su questo lavoro, che il mondo era pieno dopportunit per ragazzi come me
Insomma, avete capito no?
E fin il suo sproloquio con ti lascio libero di valutare altre offerte.
Beh, se in quel momento ci fosse stato un apparecchio per lecografia, si sarebbe visto il momento esatto in cui il mio fegato collass su stesso.
Poi prima di liquidarmi aggiunse pure
Guardi, se pu consolarla, le dico che lei veramente stato ad un soffio dallassunzione!
Non pu consolarmi neanche per un cazzo, brutto pezzo di merda. Ero sconvolto. Quel maledetto figlio di puttana cercava di addolcirmi la pillola con dei luoghi comuni che non facevano altro che aumentare i litri di bile e succhi gastrici che sciacquavano il mio stomaco. E tutto mentre quella stronza della receptionist rideva sotto i baffi. Capite? Rideva!!!
Lo guardai sparire nel corridoio, mentre la stronza tornava a sedersi alla sua postazione. Era un chiaro messaggio che dovevo andarmene da l.
Uscii in silenzio, sotto choc, il sogno era finito.
(Stop luci dietro telo - Video Interno Bar 2)
Come uno zombie entrai nel bar.
Il barista aveva lespressione di chi ha gi capito tutto senza chiedere.
Lo fissai cercando di sorridere. Sentivo solo un bruciore insopportabile dentro lo stomaco. Mi sentivo confuso. In quei giorni erano accadute troppe cose, e non ero preparato ad affrontarle. Ero come un pugile al limite del KO. Ogni avvenimento di quei giorni era stato un pugno ben assestato in faccia e ai fianchi. Ero ancora in piedi, ma aspettavo il colpo che mi avrebbe mandato gi definitivamente.
Guardavo il barista e pensavo a me. Che cosa avrei fatto? Ancora una volta un conato dansia mi blocc il respiro. Mi torn la sensazione di non avere pi tempo. E allora che fare? Continuare ad inviare curricula senza sosta, fare colloqui, imparare qualche attivit ,tornare a lavorare in un call center, buttarmi gi da un ponte, entrare in un convento?
Ero distrutto, moralmente a terra, ma con una rabbia strisciante che cominciava a muoversi sotto la pelle. Pensavo che un uomo non pu sopportare troppe cose negative in cos poco tempo. Mi sentivo con il mondo sopra le spalle e linferno dentro le vene. Con la testa tra le mani mi ripetevo come un mantra Che faccio adesso?. (Audio Barista 2)
-Me sa che meglio se te bevi quarcosa de forte. Daje che ce nhai bisogno..
-Dammene un altro.-
-A bbello, ma si voi mor fallo da nartra parte. Io te volevo da quarcosa pe tiratte su, ma me sa che sto wishky te sta a fa stir e gambe.
-Dammene un altro tho detto. Te lo pago!-
-Lascia perde. (da qui cambio verso leitmotiv di Atom Hearth Mother) Nun te cammal. Succede. Sembra che ormai fatta, e alla fina te fregano co quellidiota che chai a fianco. Ma a proposito lhai conosciuto?
-Chi?
-Beh, scusa, ma si nun hanno preso a te, nhanno preso nartro. Lhai conosciuto sto tizio? Hai visto com? De solito channo sempre na faccia da cazzo
-Rolando Maccallini! urlai.
Me ne ero completamente scordato. In quel momento ero cos preso dai miei guai che avevo messo da parte Maccallini e il suo gesto. Era lui il mio antagonista! Qualcosa in quella storia non quadrava gi da prima. Adesso per era lampante. Ma non mi accontentavo di avere domande. Volevo risposte. Le volevo subito, e sapevo anche chi poteva darmele.
Uscii quasi di corsa dal bar. La vista del mondo esterno quasi mi accec. Restai qualche secondo a fissare il paesaggio. Era tutto cos limpido e vivo. I colori, i colori erano pi accesi e nitidi del solito. Mi piacevano quei colori. Erano tutti i colori che amavo.
Ora sapevo cosa dovevo fare. Lo sapevo perfettamente. Ma prima dovevo prendere una certa cosa dentro la scatola delle Nike
Stop Video Interno Bar 2
Fine Atom Hearth Mother
Odb su Lorenzo
(Audio Barista 3)
-A Joker ma m nd vai?
-A conoscere chi mi ha rubato il posto.-
Buio
Brain Damage
Danno cerebrale
OdB su Lorenzo
Durante la prima visita con uno degli psichiatri che dovevano accertare la mia condizione psichica per il processo, mi stato chiesto se ricordassi qualcosa di quello che avevo fatto. Di solito, infatti, chi commette azioni di quel tipo, si dice che agisca in uno stato di trance. Ricorda alcune cose, ma ne ignora la maggior parte.
Io no.
Io ricordo distintamente tutto quanto.
E non so se forse meglio dimenticare
Ad ogni modo, non cavevo pensato assolutamente, e ancora adesso, mi chiedo come mai.
La questione era semplice, il Direttore della Globe Communication mi aveva detto che eravamo rimasti in due per un posto solo. Ora, visto che io ero stato scartato e visto che il povero Maccallini si era suicidato, chi aveva occupato quel posto vacante?
Si lo so, a mente lucida avrei potuto trovare varie spiegazioni logicheMa, primo, non avevo la mente lucida, visto come ero appannato dalla rabbia, e secondo, in cuor mio sapevo perfettamente che cera qualcosa di viscido in tutta quella storia.
Non dovevo far altro che scoprire cosa.
Musica: Careful with that axe Eugene come sottofondo (prima basso e tastiere poi chitarra)
Quando la segretaria mi vide rientrare, si fece avanti con il pi sarcastico dei sorrisi chiedendomi se poteva aiutarmi
Non dissi nulla. Cercai di sorridere, ma credo che quella che si form sul mio viso fu un espressione veramente disturbata visto che come per incanto la sua aria sprezzante si trasform in qualcosa simile alla preoccupazione.
Mi avvicinai a lei lentamente, e la presi per mano. Le tremava la bocca.
Mi segu senza fare resistenza. La pressione che avvertivo dietro la schiena ora era diventata uno sfregamento sincronizzato con i miei passi.
Giunto davanti alla porta del bagno le dissi di entrare e poi la chiusi a chiave.
Le dissi di non urlare, non cercare aiuto, non piangere ad alta voce, non fare rumoree lavrei liberata.
Poi chiusi lingresso a chiave. Ormai era quasi ora di chiusura, e fino allindomani difficilmente qualcuno si sarebbe accorto che in quellufficio alcune persone vi avevano passato la notte.
Ma a me non occorreva tutto quel tempo.
Mi incamminai verso lufficio che ormai conoscevo fin troppo bene..
Rimasi in apnea mentre appoggiavo lorecchio per ascoltare i rumori e le voci che venivano dallinterno.
Non riuscivo a percepire molto. Si sentivano dei colpi secchi seguiti da qualcosa che doveva essere unovazione da stadio , delle musichette allegre e una voce che borbottava qualcosa in inglese. Quello di cui ero certo, che tutti quei suoni provenivano dal televisore al plasma 42 pollici che aveva appeso alla parete.
Il Direttore guardava la televisione. Perci mi aveva mentito. Non cera nessuna riunione.
Bussai. Luci Proscenio -Video Interno Ufficio 2
Il bastardo era solo, ma la cosa che mi fece stringere i denti fino a farli scricchiolare erano le immagini che si intravedevano nella sua televisione. Quella maledetta testa di cazzo non solo non era in riunione, ma non aveva voluto ricevermi perch era troppo impegnato a giocare a golf alla sua Nintendo Wii. (Audio direttore 1)
-OhDottor Donati leivede, pensavo fosse Ilaria ecredevo-
-Cosa credeva?
-Eccocredevo chenon pensavo, insomma
-Non pensava cosa?
-Oh insomma, Dottor Donati, si pu sapere cosa vuole?
-Posso entrare?
-Senta Donati
-Lorenzo. Cerchiamo di non essere cos formali no?
-Ok, senti Lorenzo, mi dispiace, purtroppo non sei idoneo per questo lavoro, abbiamo preferito un altro a te. Ma come ti ho gi detto hai solo trentanni, sei ancora
-Certo, certo sono ancora giovane. Daltronde eravamo rimasti in due per il colloquio finale no?
-Allora come posso aiutarti?
-Ohhhhnulla di particolare. Volevo solo sapere chi avete preso al mio posto.
-E c bisogno di comportarsi in questa maniera? dabulletto delle medie! Entri qui senza permesso, senza invito, a proposito cosa hai detto ad Ilaria per farti entrare in questo modo?
-Niente, lho solo chiusa nel cesso.
-Lhai chiusa dove? Brutto bastardo, vai a liberarla subito altrimenti chiamo la polizia!
-Non ancora. Prima ti ho fatto una domanda a cui ancora non hai risposto. Dimmi quello che voglio sentirmi dire e me ne vado.
-Esci immediatamente da qui! Vattene prima che chiamo la polizia, maledetto idiota! Non colpa mia se sei un fallito.
Estrae pistola (colpo di cassa)
-Che cosa hai intenzione di fare? Dai Lorenzo, non scherzare
-Bene, ora che ti sei tranquillizzato puoi rispondere alla mia domanda. Puoi rimetterti seduto.
-Certo, certorispondo subito, ma tu stai tranquillo.
-Sto aspettando.
-Siecco Lorenzo, abbiamo fatto una riunione, abbiamo valutato la tua posizionema poi abbiamo optato per laltro candidato. Tutto quinessuno ha mai voluto prenderti in giro.
-Ohhh..lo so, lo soci mancherebbe
-Ti assicuro che cosi.
-Bene, allora posso sapere il nome del tizio che stato scelto?
-Ma scusami Lorenzo, se non sei tu, laltro candidato no? Eravate rimasti in due
-Stiamo parlando di Rolando Maccallini?
-Esatto, vedi, anche tu sei un buon elementoma Rolando come posso dirtipi completo! E pi carismatico, pi intraprendente, pi
-Morto.
-Morto?
-Gi, si ammazzato impiccandosi nel suo bagno.
-Che cosa? O mio Dio! Che tragedia! E incredibileun ragazzo cos pieno di vita, prestantenon possibile. Non ci credoBeh a questo punto, ti devo dare il benvenuto nella nostra Azienda. Da numero due sei diventato il candidato numero uno.
-Tu non sai neanche di chi stiamo parlando
-Ma Lorenzo, come no? Rolando Maccallini, il ragazzo che era con te laltro gior
-TU NON SAI NEANCHE DI CHI CAZZO STIAMO PARLANDO
-Lorenzo calmati! Io so di chi stiamo parlando. Stai calmo! Ora ti dico tutto.
E mentre diceva cos si alz lentamente, dirigendosi verso di me.
In pratica quello che stava cercando di fare era la cosa pi stupida da fare con una pistola puntata alla testa. Nel momento in cui lui cominci a correre verso la porta, allungai una gamba lateralmente. Il risultato fu che si trov a faccia a terra con me seduto sopra la sua schiena.
-Maledetto idiota! Dove credi di andare eh? Dimmi quel cazzo di nome e la facciamo finita.
Ritornello Careful Strumenti che salgono di intensit
Improvvisamente quelluomo tutto dun pezzo, che riceveva inchini da tutti i suoi dipendenti, cominci a piangere come un bambino. Supplicava di non ucciderlo, di non fargli male, che non era colpa sua e storie del genere.
Quella scena invece di impietosirmi aument la mia rabbia.. Non sopportavo quella scena.
(Video Interno Ufficio 3)
Gli urlavo di smetterla, ma lui non si fermava. Anzi aumentava il grado di disperazione aggrappandosi alla mia caviglia. Non provavo nulla se non furia cieca. Strisciava sotto di me implorando piet, ma non mi bastava. Non stava zitto, perci gli assestai un preciso calcio alla bocca dello stomaco e quando si pieg carponi cercando aria, gli sferrai un altro calcio. Lo colpii con il collo del piede in piena faccia. Avvertii chiaramente lo stunk del naso che si fratturava.
Davanti al mio ghigno soddisfatto, quasi allistante,svenne
(Musica: strofa musicale Careful come sottofondo)
BUIO Poi Proscenio Luci basse
Si riprese quando il sole era gi calato da un po,
Siccome non volevo avere altre sorprese, lavevo legato ad uno dei piedi della scrivania con del nastro da imballo trovato in un cassetto. Il naso si era gonfiato, mentre rivoli di sangue secco macchiavano quel suo bel volto abbronzato. (Audio Direttore 2)
-Bastardo maledetto, che mhai combinato?
-Niente di pi di quello che ti far tra poco se non rispondi alla domanda che ti avevo fatto circa unora fa.
-Slegami, bastardo, tanto tra poco qualcuno salir e si accorger di quello che stai facendo, e allora saranno cazzi tuoi.
Stai tranquillo, non salir nessuno. Orami sono le sei, e gli uffici hanno chiuso. E gli addetti alla pulizie se ne strafregheranno se troveranno un piano chiuso a chiave. Meno lavoro per loro. Perch stavi pensando a loro vero? Allora , mi dici chi avete preso al posto mio e di Maccallini. O vuoi un altro calcio in faccia?
-Vai a fare in culo! .
-Ritornello Careful Strumenti che salgono di intensit
Per tutta risposta ebbe un calcio dal basso verso lalto che fece sbattere larcata dentaria inferiore con quella superiore talmente forte da spaccare due denti . Il Direttore li sput in un fiotto di saliva rossa. Il dolore gli fece allargare le labbra in un ghigno simile al trucco di un clown. Una marmellata di sangue gli copriva le gengive superiori. Dopo quel breve intermezzo da eroe di film, torn ad essere quelluomo piagnucoloso che poco prima si era attaccato alla mia gamba chiedendo piet.
-Pi fai cos e pi mi fai incazzare! Dimmi quel nome! O te lo faccio dire tra gli spasmi di morte!
(Musica: strofa musicale Careful come sottofondo)
Si chiamava Silvio Caretti, quello che mi aveva fregato il posto.
Per farvela breve, il Direttore mi racconto tra i fischi che uscivano dalla sua bocca che quel tizio gli era stato segnalato da un personaggio illustre. Era il nipote, e in cambio di quella assunzione avrebbe ricevuto dei privilegi fiscalidiciamo cos disse. E poi confess che sapeva della morte di Rolando Maccallini, e credeva di sapere anche perch si fosse suicidato.
Rolando aveva ascoltato la conversazione al telefono tra lui e questo personaggio illustre, era accaduto poco prima che entrasse per il colloquio, non si era accorto di aver lasciato la porta aperta.
Dopo unaltra serie di calci mi disse anche il nome del personaggio illustre:
Tommaso Balestra, lOnorevole Tommaso Balestra. In un attimo mi torn in mente il nome del fratello di Balestra,e poi mio fratello, e la rovina della sua azienda, e poi Sara e pap...
Intanto il Direttore rideva. Quel bastardo aveva un appuntamento con lonorevole proprio a quellora.
Il problema Onorevole Tommaso Balestra si risolse in maniera pi semplice di quella che prevedevo.
La mia paura era che lOnorevole Balestra girasse con una sua scorta.
Balestra arriv, con mio sollievo e sorpresa, da solo. Ma daltronde, essendo un politico di serie B non credo avesse bisogno di una scorta che lo proteggesse.
Lo accolsi io, fingendomi il sostituto di Ilaria che si era presa un giorno di ferie.
Era un omuncolo basso e tarchiatello. Sulla quarantina, con una corona di capelli ai lati della testa e un paio di baffi da impiegato medio. Procedeva davanti a me, lungo il corridoio che arrivava alla porta del Direttore con passo veloce e baldanzoso. I suoi occhi a palla riflettevano una particolare predisposizione alla furbizia. Mi risult odioso a prima vista.
Lo seguivo tenendo la mano destra vicino la pistola infilata nella cinta dei pantaloni, dietro la schiena.
Arrivati davanti lufficio, mi misi davanti e gli aprii la porta con un largo sorriso.
Non ebbe modo di rendersi pienamente conto di cosa stesse accadendo. Guard il direttore pietrificandosi sullingresso, come se un muro invisibile avesse bloccato il suo cammino. Si gir verso di me pi incuriosito che spaventato.
Non disse nulla, perch il calcio della pistola gli arriv violento sulla tempia destra.
Musica: Fine Careful
BUIO Poi Proscenio Luci basse Audio Onorevole 1
-Chi sei? Che vuoi da me? Lo sai chi sono io?
-Troppe domande onorevole. E non credo mi vada molto di rispondere a tutte. Sa, sono un po stanco
-Senti ragazzo, io non so cosa succede qui, ma ti giuro che io non centro nulla. Sono qui per caso.
-Pi che per caso direi per fortuna. La mia fortuna. E la dimostrazione del classico detto due piccioni con una fava.
-Ma che stai dicendo? Avanti ragazzo, facciamola finita, quanto vuoi per sparire? Posso esaudire qualsiasi tuo desiderio. Lo sai chi sono io? Bene. Allora sbrighiamoci, dimmi la cifra, o quello che vuoi e io me ne vado lasciandoti continuare quello che stavi facendo. Stai sicuro che non avviser nessuno.
-Guarda che lui, se cos malridotto, per colpa tua.
-Mia? Ma se neanche so chi ! Avanti ragazzo, io qui sono arrivato per caso, lasciami andare e poi potrai seviziare il tuo amico qui quanto vuoi. Io non ti ho visto e non ti conosco. Ok?
Non avevo pi voglia di sangue e violenza, ma quel calcio che gli arriv in piena faccia me lo chiam direttamente dai piedi. Siccome avevo perso la voglia di parlare dissi al Direttore di spiegargli come stavano le cose. E il Direttore gli raccont tutto, nei minimi dettagli, dandogli del tu. Alla fine del racconto lOnorevole mi guard e mi chiese adesso cosa volevo.
Che cosa volevo? Gran bella domanda. Peccato che non mi fossi preparato la risposta. In realt non avevo la pi pallida idea di cosa volevo. Ero entrato l carico dodio per una vendetta personale. Perch mi sentivo preso in giro. Ma poco dopo, quando la rabbia lasci un po di posto alla ragione, mi ero accorto che dentro quello stanza non era arrivato da solo, ma avevo portato con me tutti i protagonisti di quella vicenda: Maccallini, mio fratello e Sara, mio padre, e anche il Barista. Tutti insieme a tirare calci e pugni in nome di qualcosa, che per mi sfuggiva: Giustizia? Verit?
Non credo. Non ho un animo cos nobile. Sicuramente non ho fatto quello che ho fatto per un sentimento di rivalsa generale. .
Consideratemi pure un cinico, un egoista, un bastardo, ma vi assicuro che se mi sono spinto a fare un gesto del genere solo perch hanno toccato me e le persone che mi stanno intorno. Se fossi stato assunto credete che avrei combinato tutto questo casino? (Audio Onorevole 2)
-Allora?
-Che cosa voglio? Niente.
-Niente? Che significa niente? Vuoi farmi credere che hai fatto tutto questo casino perniente?
-Senti, brutto stronzo, qui non stai con i tuoi amici politici. Perci ti prego di adottare un tono meno arrogante prima che inizi a fare qualche palleggio con la tua testa. Ho detto che non voglio nulla, perch lunica cosa che al momento mi interessava me lhai fregata tu con le tue porcherie. Ma tanto a te cosa ti frega. Tu e quelli come te cascano sempre in piedi. Potrei ammazzarti vero. Ma non servirebbe a nulla neanche quello. Uno che ti rimpiazza lo troverebbero subito.(Musica: Inizio vento One of these days)
-Certo che sei proprio un ingenuo! Sembra quasi che tu non sappia come va il mondo. . Hai perfettamente ragione a dire che se mi ammazzi qualcuno prender subito il mio posto e tu, piccolo sognatore, non potrai farci nulla! Dai suti prometto che se mi lasci andare posso metterci una buona parola, e magari avrai un grosso sconto di pena.
(Giro di Basso come pezzo centrale acido di One of these days)
Per la prima volta pensai che uscito da l sarei finito in carcere. Era lovvia conseguenza.
Non volevo finire in galera. Dovevo trovare una soluzione. Ma non avevo idea di cosa fare.
(Video Interno ufficio 4)
Mentre lOnorevole intanto continuava a parlare a vanvera, fui distratto da una risata soffocata del Direttore che fissava la finestra. Sul vetro si riflettevano lampi blu rapidi e cadenzati. Non avevo bisogno di guardare fuori per capire cosa fossero, ma lo feci lo stesso meccanicamente.
Una decina di macchine dei carabinieri si erano fermate sotto lingresso della Globe Communication, bloccando lintera strada.
Il terrore prese il sopravvento. Avevo commesso qualche leggerezza pensando che nessuno sarebbe stato in grado di dare lallarme. Ma era evidente che mi ero sbagliato. Non riuscivo a capire come. Fu il Direttore a svelarlo.
Alle 19 arrivava la vigilanza e ogni stanza e corridoio aveva una telecamera nascosta a circuito chiuso. Le auto dei carabinieri avevano fatto uno sbarramento in mezzo la strada chiudendo laccesso alla Globe Communication ad ogni lato. Alcune persone gi si erano fermate incuriosite da quella scena.
Non riuscivo a crederci! Sembrava di essere dentro un film poliziesco americano!.
Mentre cercavo di distinguere le persone assiepate l sotto, dalla giacca dellOnorevole ne usc una melodia.
(Audio suoneria cellulare)
LOnorevole era legato, perci ancora una volta spinsi il tasto della comunicazione e gli portai il telefono vicino lorecchio. Lui ascolt qualche secondo in silenzio e poi sorridendo mi disse vogliono te (Musica:Giro di Basso Classico di One of these con tastiera e chitarra)
Audio Capitano 1
-Lorenzo, ciao, sono il Capitano Fiorenzi, che cosa sta succedendo l dentro?
-Come fai a
-A sapere il tuo nome? Abbiamo i nostri mezzi. Allora mi dici cosa succede?
-Niente, ci facciamo un pokerino tra amici. Ma siamo solo in tre. Vuole aggiungersi a noi?
-Molto volentieri. Per magari scendete voi e ce ne andiamo a giocare a casa mia.
-Bella battuta Capitano. Si diverte a prendermi in giro?
-No, ma hai cominciato tuDai, facciamo i seri non complicare una situazione gi incasinata. Per ora te la cavi con poco, e poi, detto tra te e mequattro cazzotti in faccia a Balestra glielavrei dati volentieri anchio.
-E tutto suo Capitano.
-Gima purtroppo ora porto la divisa e sai com
-Capisco.
-Lorenzo, so che sei un ragazzo in gamba, so anche che non sei uno schizzato o robe del genere. Te lo chiedo per favore, libera quei due idioti e scendi. Non farmi mandare qualcuno a prenderti. Ti prego.
-Gran bella scelta
-Beh, non che devi pensarci tanto. Senti, a me per piace vedere le persone mentre ci parlo, quindi fammi un piacere, affacciati
-Non credo abbia molta voglia di prendermi una pallottola in piena fronte..
-Non preoccuparti, non vali cos tanto da guadagnarti una morte cinematografica. Dai, affacciati. Non vuoi vedere con chi stai parlando? Io si.
(Si sporge piano dalla finestra)
-La vedo.
-Senti, non vorrei farti pressione, ma credo che dovremmo concludere questa storia al pi presto. La situazione ci sta un posfuggendo di mano.
-In che senso?
-Hai una tv l dentro?
-Si.
-Accendila.
(Video Giornalista 2)
Come dicevamo il ragazzo entrato minacciando il Direttore della Globe Communication con un arma. Pare che il ragazzo, senza precedenti penali, sia rimasto sconvolto dopo essere stato scartato per il posto di lavoro a cui aspirava, ed abbia cercato di vendicarsi. Sicuramente una reazione esagerata quella di Lorenzo Donati, il nome del ragazzo, che ha coinvolto casualmente anche lOnorevole Tommaso Balestra. Lonorevole, infatti, si trovava per caso negli uffici della Globe, per una visita privata e non prevista al suo amico
Spensi. (Musica:Giro Classico One Of these days con tutti gli strumenti)
Era tutto falso, tutto inventato. Era una visione distorta della realt. Chi aveva passato il nastro della vigilanza sapeva che non era andata cos, quindi stavano deliberatamente modificando la storia per salvare il culo allOnorevole Balestra.
Lo guardai con disprezzo, e lui mi fece un espressione tipo: Che ci vuoi fare, cos va il mondo.
(Video Interno Ufficio 5)
Fu come se mi avesse collegato due cavi elettrici al cervello. Una scarica di adrenalina mi mand in black out. Cominciai a colpirlo furiosamente con i calci e con i pugni. Non sentivo e vedevo nulla tranne la sua faccia e gli schizzi di sangue che partivano in ogni direzione. Il telefono si rimise a cantare, mentre in lontananza sentivo la voce del Direttore che implorava di fermarmi.
Tornai in me, solo quando un fiotto di sangue e saliva partito dalla sua bocca mi arriv in un occhio.
Feci un paio di passi indietro per guardare la scena.
LOnorevole era svenuto.
Fine Giro Classico riprende giro acido basso, tastiera e chitarra c.s.
Audio suoneria cellulare poi Audio Capitano 2
- Che cazzo ti dice il cervello? Vuoi ammazzarlo?
-Capitano (sarcastico) mi state guardando in diretta? (serio)Stanno dicendo solo stronzate e tu lo sai bene!-
-Lo so, ma se lo ammazzi credi che cominceranno a dipingerti come un santo?
-Forse no, ma di sicuro far pi audience. Fammi parlare con quella stronza che sta facendo il servizio in tv.
-Non possibile.
-E possibile invece. Perch senn li ammazzo tutti e due. HAI CAPITO? LI AMMAZZO IN DIRETTA ADESSO!
-Calmati Lorenzo-.
-CALMATI UN CAZZO! Non sto scherzando Capitano! Tu mi sei simpatico, ma a questo punto non me ne frega niente di farmi lergastolo! Non cho niente da perdere ormai!
-Lorenzo, ascolta
-NO ASCOLTA TU! PASSAMMI QUELLA GIORNALISTA DEL CAZZO O GLI SPARO IN FRONTE!
-Va bene
-(Pausa. Rivolto alla giornalista) Ascoltami bene, grandissima paracula (calmo) Adesso ti sto offrendo un jolly che se giocherai bene potr farti avanzare di molti punti nella triste classifica che la tua carriera. Ti sto offrendo loccasione di fare, per una volta, il tuo mestiere. Ti sto offrendo la verit. Mi capisci o sono parole troppo difficili per te?
-Brava. Adesso chiama la tua redazione e voglio che mandi in diretta la mia voce. Stai attenta a non farmi scherzi, perch ho la televisione qui davanti, e se mi accorgo che mi state censurando faccio un macello, e tu sarai la responsabile. Mi hai capito?
Credo che quasi svenne dallemozione. Aveva tra le mani lo scoop della sua vita. Dovetti sincerarmi ancora una volta se avesse capito, perch leccitazione la mand in palla.
Dopo poco mi ritrovai a parlare con il mezzobusto nella tv.
Raccontai tutta la vicenda dallinizio. Raccontai del mio colloquio, della falsit del Direttore, di Maccallini, di mio fratello e delle porcherie e della bastardaggine dellOnorevole Balestra. Dissi di far vedere tutti i nastri e far sentire laudio, per dimostrare che quanto avevo detto era vero. Infine dissi che non ero uno squilibrato o un pazzo furioso. Ero solo un ragazzo arrabbiato perch stanco delle bugie che gli raccontavano. Strumenti a sfumare
E spensi il mio telefono. Solo vento
Spensi anche la tv. Le mie parole erano arrivate intere. Senza tagli.
Buio
Fine Vento
Eclipse
Eclissi
Luci Proscenio Basse Video Interno Ufficio 5 - Audio Eclipse
-Beh, sei contento adesso?- voce Fiorenzi
-Si. Molto.
-Hai fatto un bel guaio, lo sai?
-In che senso?
-Nel senso che la tv subissata di chiamate che vogliono vedere il filmato originale. E la gente qui continua ad aumentare. Che dici, facciamo calare il sipario su questo show?
-Non so sto cominciando a divertirmi.
-Senti, adesso ti passo qualcuno che vuole parlarti. Vedi se riesce a convincerti a tornare a casa.
-Ciao Lore. (voce fratello) (Musica: inizio giro sezione finale di Echoes,subito dopo la sezione di improvvisazione. Solo con organo)
-Ciao Granduomo.
- Mi hai spaventato lo sai? .
-Ho combinato un casino vero?
-Mi sa di si Ma cerca di non spingerti oltre.
-Credo gi di aver superato il limite ormaiSara dov?
-E a casa. Voleva venire qui appena channo chiamato, ma lho obbligata a restare a casa. Per la bambina Non volevo che si spaventasse. Ma ormai star incollata alla tv piangendo come un cucciolo. Sai com fatta
-Mi dispiace-
-Adesso calmati Lorenzo, vedrai che tutto si sistemer. Il Capitano mi ha detto che se scendi subito e lasci andare quei due, metter una buona parola per te.
-Come nei film eh? Dicono sempre cos, poi per finiscono sempre male queste storie. (si sporge dalla finestra) E venuto anche pap?
-Si. Non c stato verso di farlo restare a casa. Daltronde, anche se in pensione, ancora ha la testa del carabiniere.
-Gipassamelo
-Certo. Voleva tanto parlarti, ma gli ho detto che forse era meglio che ti sentissi prima io. Aspetta che te lo passo.
- Ciao pap
-Bambino mio(voce del padre)
-Mi dispiace (piangendo) giro di echoes con chitarra, basso e batteria in crescendo
-Di cosa figlio mio? Di cosa? Sei tu che mi devi perdonare sei tu(piange)
-Ho fatto un casino pap ho rovinato tutto!
-Stai calmo Lorenzo Calmati. Io sono dalla tua parte. Io sto con te e ci star sempre, qualsiasi cosa succeda.
-Io non volevo Mi dispiace Non so cosa mi preso, non volevo che accadesse tutto questo non volevo
-Lo so, ma stai calmo adesso. Io avrei fatto la stessa cosa al tuo posto. (il tono diventa calmo)
-No tu non sei come me
-Hai ragione figliolo, io non sono come te Io non avrei fatto quello cha hai fatto tu( il tono comincia ad essere pi alto e pi duro)
-Pap-
Monologo in crescendo con sovrapposizioni della voce di Lorenzo che cerca di fermarlo(CRESCENDO ECHOES)
-Io avrei fatto di molto peggio! Io lavrei ammazzati! E senza un attimo di esitazioneSono dei bastardi Lorenzo, quelli come loro se ne fregano del mondo, pensano solo ai loro affari. Sono dei bastardi, ipocriti, omuncoli privi di scrupoli che provano piacere nel vederti soffrire.gente senza valori, n morale. Gente maledetta, che non merita neanche di condividere lo stesso asfalto su cui cammini, ladri, profittatori che ti costruiscono la cassa da morto e ti ci mettono dentro ancora vivo, persone degeneri spinte solo dallavidit!Io non avrei fatto come te figlio mio Questa gente deve morire prima di nascere! Noi non possiamo dividere laria con loro! Devono morire Lorenzo! DEVONO MORIRE! AMMAZZALI LORENZO! FALLO PER NOI! VENDICACI! (Esplosione di Echoes)
Non riuscivo a credere a quanto avevo visto e soprattutto sentito. Mio padre venne portato via a forza mentre tuttad un tratto dalla folla part un applauso scrosciante da concerto rock, per capirci. Qualcuno gridava: lasciatelo stare, dice bene quel vecchio, e poi ha fatto bene, quello che si meritano.....
Era tutto cos assurdo e surreale. La folla aveva preso le difese di mio padre, ma soprattutto stava manifestando approvazione per il mio gesto. Mi stavaacclamando (Giro echoes su di un tono)
Improvvisamente provai paura. Non sapevo cosa fare. Cercai una soluzione negli occhi del Direttore e dellOnorevole. Avevano seguito tutto senza fiatare. I loro sguardi erano un misto di meraviglia e terrore. Che urlavano non farlo.
Eravamo alle battute finali. Lo spettacolo stava finendo e dovevo prendere una decisione
Ero confuso e arrabbiato, li guardavo e mille pensieri mi giravano in testa.
Non potevo lasciarli liberinon dopo tutto quello che avevano fatto.
Ma allora?Dovevo ucciderli? Stavo veramente per ucciderli?
Stop secco e Lorenzo cade per terra.
Buio Poi Luce solo dietro telo-
Musica: Brain damage / Eclipse
Outro
Tumptump tumptump tumptump
Luci Proscenio - Video Esterno Clinica
Ed eccoci qui. (Musica:Signs Of Life Tastiere)
La storia si conclusa cos (indica il posto dove si trova)
Il battito del cuore che esce dalla cuffie di Syd, mi fanno capire che il cd dei Pink Floyd finito.
Lo guardo mentre lo toglie dal lettore portatile e lo rimette con cura e delicatezza dentro la sua custodia.
Gli lancio un rapido sorriso.
Lui risponde annuendo.
Bene, adesso conoscete la mia storia. Anche se forse devo spiegarvi perch mi trovo in questa casa di cura invece che in galera.
Ebbene no, non li ho uccisi
Una botta dietro la nuca da parte di uno dei carabinieri della squadra speciale che era entrato mentre venivo distratto dalla chiamata di mio padre mi ha fermato prima che potessi prendere una decisione.
Ad oggi non sono sicuro di cosa avrei fatto se non mi avessero fermato in tempo.
(Signs Of Life Chitarra)
So cosa state pensando, ma vi dico che no, non sono stato giudicato incapace di intendere e di volere. Al processo si dimostrato, ed io non ho fatto nulla per impedirlo, che ero perfettamente lucido in quei momenti. Anche se accecato dalla rabbia.
Il fatto che sono qui e non in una cella perch si dovuto raggiungere una specie di compromesso.
Dopo il mio arresto infatti, le cose sono andate peggiorando.
Non so perch, ma molte persone dopo tutto quel casino hanno iniziato a prendere le mie parti. Sono usciti articoli, hanno montato trasmissioni televisive
Addirittura molti tra universitari e giovani precari hanno organizzato delle manifestazioni e si sono presentati in massa alle udienze del mio processo..
Che vi devo dire? Mi hanno eletto a loro simbolo. Una specie di icona dei giovani in cerca di lavoro.
Il Paese comunque era diviso in due. Colpevolisti e innocentisti. E cos, per non scontentare nessuno, sono stato portato qui. E non posso lamentarmi. Sto in una specie di galera residence, se mi passate il termine.
LOnorevole Balestra quello che ha pagato il prezzo pi caro. I video delle sue confessioni sono girati su tv e internet incessantemente. E stato scoperchiato il pentolone dei suoi intrallazzi e a poco a poco da vittima si trasformato in carnefice. I suo amici lhanno presto scaricato . Un altro burattino a cui hanno tagliato i fili.
Per quanto riguarda il Direttore, so per certo che tornato al suo lavoro dopo aver sorpreso tutti testimoniando a mio favore e contro lOnorevole. Evidentemente la morte di Maccallini e soprattutto i miei calci in faccia devono aver smosso la sua coscienza. Ad ogni modo la sua deposizione e quella del Capitano Fiorenzi mi hanno aiutato molto. Tutto qui. Fine della storia.
Comunque (Musica:Fine Signs of Life inizio Terminal Frost)
Tutto ci che voglio ora , se non dimenticare perch impossibile, almeno accettare con serenit.
Passo le giornate cercando di prepararmi al mondo che trover quando uscir da qui.
Ho molte visite ma quelle che preferisco sono della mia famiglia.
Sar un paradosso, ma da quel giorno qualcosa successo. La mia famiglia sembra essere tornata sotto la luce del sole, una luce che tornata a brillare anche negli occhi di mio padre
Alzo lo sguardo e vedo che ora Syd sta fissando un punto lontano. Lo fa spesso ma questa volta decido di chiedergli a cosa sta pensando.
Non di molte parole quindi penso che come sempre risponder a monosillabi.
Invece mi illustra tutto un concetto legato allultima canzone di Dark Side of The Moon, Eclipse.
In sostanza mi dice che in questo brano si elencano una serie di attivit che ognuno di noi fa quotidianamente. Tutto ci che mangi, tutto ci cha fai, tutto ci che tocchi e via di seguitoinsomma tutte queste cose sono in sintonia sotto il solema la frase successiva, che chiude anche lalbum ma il sole eclissato dalla luna
Non capisco dove voglia arrivare, ma gli rispondo che di certo non una visione ottimistica sulla vita in generale.
Infatti fa lui secondo me manca ancora una frase
La risposta mi sorprende e non poco. Analizzata dal suo punto di vista, una critica molto pesante. Un po come se il Papa ammettesse che una frase del Vangelo sia sbagliata.
Ma siccome questa la pi lunga conversazione che abbiamo mai avuto gli chiedo come dovrebbe finire secondo lui
Lui ci pensa un po su e poi dice:
-Ma poi la luna passa e il sole ricomincia a splendere.-
La strofa che vuole aggiungere Syd fa schifo,glielo dico e lui ride di gusto.
Ma non gli dico che anche palesemente vera.
In fondo, la luna entrata nelle nostre vite sotto forme diverse, e ha eclissato tutto con la sua ombra. Ci ha mostrato la sua altra faccia e per un po siamo diventati matti.
Ma cos come entrata ne verr fuori.
Non sappiamo quanto tempo ancora ci vorr.. Forse mesi. O anni.
Ma almeno adesso sappiamo che il sole torner di nuovo.
In fondo, anche i Pink Floyd possono sbagliare.
Musica: Assolo Sax Terminal Frost
Luci dietro Telo
Luci Proscenio
Fine
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