ANGELO PETTEGOLO
Monologo
di ALDO NICOLAJ
PERSONAGGI
ANGELO
Commedia formattata da
ANGELO
Stanco, sono stanco morto. Ho male agli occhi. a furia di tenerli spalancati. Mi fanno male le palpebre. Perché un angelo custode non può mai chiudere gli occhi. Proibito. Deve controllare tutto, continuamente. Perché quando la Pietà Celeste interpella, si deve essere in grado di riferire quello che è successo. Tutto. E guai a tralasciare qualche particolare. È la regola. Un collega, novellino, che non ha saputo dare una testimonianza richiesta, ha fatto succedere un finimondo. Sono volati fulmini e saette. E dopo non si è più visto, né in cielo, né in terra… Non si sa dove sia finito, desaparecido. Perché su certi principi Lui non scherza… Basti pensare a come si è comportato con Adamo ed Eva per una semplice mela. Fuori, cacciati via dal Paradiso… È fatto così, è un duro e gli piace far vedere che lo è. Del resto nella Bibbia non se ne fa mistero. Quanto hanno dovuto faticare profeti e patriarchi per convincerlo a cambiare un poco il corso della sua politica, anche per dare di sé un’immagine meno severa. Alla fine lo avevano anche persuaso, tanto è vero che aveva mandato il Figlio sulla terra per chiudere col vecchio Testamento e cominciarne uno Nuovo. Tutti erano convinti che, dopo, al vertice qualcosa sarebbe cambiato. Invece… il Figlio ha fatto la brutta fine che sappiamo, senza che Lui movesse nemmeno un dito per impedirlo. Così, quando, dopo quel suo calvario, è rientrato nell’azienda, tutto è rimasto come prima. A parte le anime del Limbo, emigrate in cielo in massa, dove hanno un regolare permesso di soggiorno, altre concessioni si è rifiutato di farle. Punto e basta, ha detto per far capire che il potere assoluto restava a lui che si è guardato bene dall’avviare qualsiasi processo di democratizzazione. Ed, ormai, non c’è speranza che qualcosa cambi perché il Figlio è tre volte buono e lo Spirito Santo in queste storie non vuole entrarci, perché ha la sua libertà e fa quello che gli pare… (rispondendo al telefonino che ha suonato) “Certo sono appena arrivato e sono in attesa di ordini. No, sono qui fuori, aspetto all’ingresso principale. Vorrei sapere se… Scusa, era soltanto per… No, volevo dire che… Va bene, resto in attesa… Passo e chiudo.” Neanche prender fiato, ripartire subito. Sempre così burbero e di malumore Gabriele… Si dà un sacco di arie, ma è logico che dopo l’Annunciazione gli secchi occuparsi del quotidiano. Ma il Capo si fida solo di lui e di Michele, che sono i suoi favoriti… Il Figlio vorrebbe impiegare anche altri angeli, ma non può mettersi contro, deve mantenere l’equilibrio, guai opporsi. È in una posizione difficile. Perché è l’erede al trono, ma erede di un Padre Eterno. Ogni volta che cerca di intervenire, quello lo blocca e gli dice di starsene tranquillo perché lo ha fatto risorgere dal sepolcro dov’era finito non certo per mettersi contro di lui… Ha cercato di intervenire anche Sua Madre, senza però cavare un ragno dal buco. Il fatto è che Lui ha un rapporto difficile con le donne. Con loro non ha dialogo. Era sempre stato contrario a creare l’altro sesso. È stato Adamo ad insistere, dicendo che, in fondo, cosa gli costava… e poi quell’appendice che gli aveva fatto a qualcosa doveva pure servire… Così ha dovuto dire di sì per forza, perché col fatto che era sempre stato contrario a buttar via qualcosa, quando aveva fatto Adamo, gli era avanzato un po’ di fango e gli era venuto il ghiribizzo di utilizzarlo in quella rifinitura capricciosa. Ma poi, quando s’era accorto che quella belluria da niente cominciava a cambiare di volume, rivelandosi qualcosa di più di una rifinitura cosa poteva fare? Non certo tagliarla via, dicendo che aveva sbagliato. Oramai c’era e la natura aveva le sue esigenze. Bisogna anche dire che per Adamo aveva un debole, perché la creazione gli era venuta meglio di quanto potesse immaginare, lo riconoscevano anche gli angeli… Così dai un giorno, dai l’altro, ha dovuto cedere. Ma per non dargliela tutta vinta, gli ha tolto via una costola che ha fatto la donna. Malvolentieri, ma l’ha fatta. E quella, non era ancora stata creata che già gli combinava subito subito la frittata che sappiamo… Li ha cacciati subito tutti e due dal Paradiso Terrestre, ma oramai la donna esisteva, non c’era più niente da fare. Sperava di trovare un pretesto per non ammetterla in Paradiso, ma il Figlio, consigliato dallo Spirito Santo, che ne sa una più del diavolo, l’ha fregato sul tempo assumendola in cielo anima e corpo. Poteva rimandarla indietro? E, dopo di lei sono arrivate altre donne, badesse, sante, monache di clausura, suore della carità, converse penitenti. E non poteva protestare dal momento che il Figlio si era portato dietro persino la Maddalena pentita… Certo, con la vita che faccio sono stanco… Se perlomeno ci fosse una pausa tra una missione e l’altra. L’ho fatto presente al mio datore di lavoro, quando dopo tante richieste mi ha finalmente concesso un colloquio. Ma non mi ha lasciato il tempo di spiegarmi perché mi ha ricevuto per il tempo di una giaculatoria e mi ha risposto subito dicendomi che secondo Lui la mia stanchezza era una fissazione, perché i puri spiriti non si possono stancare, perciò facessi il mio dovere e me ne andassi in pace e buonanotte ai suonatori. Il fatto è che lui che se ne sta tutto il giorno seduto sul trono, servito e riverito, cosa può capire dei nostri problemi? Non può rendersi conto che, dopo qualche migliaia di anni di servizio, anche i nervi di un puro spirito si logorano e va in depressione. La nostra vita non è certo quella degli altri angeli che non hanno niente da fare e svolazzano tra una nuvola e l’altra, spettegolando sui santi e sulle vergini. Anche se non vorrei essere al loro posto e preferisco stare sulla terra, perché stare sempre in Paradiso è una bella noia. Diciamocelo pure che nel Regno dei Cieli, dopo il periodo eroico, non è più successo niente. Una volta sì c’era soddisfazione, con le grandi battaglie il tempo passava che era una bellezza. Poi, con la cacciata degli angeli ribelli, i fermenti sono spariti, coll’avvento del potere assoluto c’è stata la restaurazione, è stata creata l’attuale gerarchia e ti saluto libertà. Ora è come essere nell’esercito. Lui con la Trinità e la Sacra Famiglia, i martiri, i santi, i beati, i patriarchi, gli apostoli, gli arcangeli, i serafini, i cherubini, gli angeli dei vari livelli… Ognuno al suo posto e guai a sbagliare. Tutti lì annoiati a cantare salmi, inni, oremus, osanna, alleluia, adoremus… I santi, di bocca buona, si accontentano, molti per avere questo premio sono arrivati anche al martirio… E con la vita grama che hanno fatto quasi tutti sulla terra non sanno nemmeno cosa voglia dire divertirsi… Ed in Paradiso nessuno si è mai preoccupato di risolvere il problema del tempo libero anche perché la noia è la massima aspirazione delle sfere celesti. Non è che voglia criticare, ma vivendo fuori, vedo la realtà con una diversa prospettiva e posso giudicare meglio. Sono fuori da così tanto tempo che ho dimenticato persino i salmi, i gloria e gli alleluia. Ma non mi lamento, è soltanto la mancanza di una sosta tra una missione e l’altra che mi pesa. Il fatto è che nessuno mi ha avvertito che non ci sarebbero state vacanze, quando ho accettato di fare l’angelo custode. Non ho firmato contratti, perché avevo piena fiducia in chi me lo aveva proposto. Sapendo che i miei datori di lavoro erano anime sante, potevo immaginare che mi avrebbero incastrato sfruttandomi? Ma se cerco di protestare, rischio di finire tra gli angeli ribelli. E, poi, ormai siamo in ballo e devo tirare avanti. Verrà pure la fine del mondo, no? Mi sono sempre comportato benissimo, ho un ottimo punteggio e la mia scheda personale è tra le migliori. E ne ho svolte di missioni, ho iniziato nel paleolitico con una schiava belloccia. È stata una full immersion nel sesso: orge, deviazioni sessuali, amori di gruppo, aberrazioni di ogni tipo. La violenza, allora, era anche peggio di oggi. Mi spiace che, visto che era la mia prima esperienza, la Pietà Celeste non abbia perlomeno cercato di prepararmi con un corso di educazione sessuale… Invece ne ho avuto uno choc che mi sono cadute tutte le penne delle ali. Allora era veramente terribile, oggi, se non altro con la comparsa della tecnica, coi prodotti di plastica, con i video, le cassette-porno, il sesso a distanza… è tutto più soft. Ma, allora, tutto si faceva coi propri mezzi, i colleghi che sono stati testimoni oculari ai tempi di Sodoma e Gomorra, mi hanno raccontato cose impressionanti… Ho fatto tante esperienza ma quella che più mi è rimasta impressa è stata quella con una creatura morta ad undici anni. Per me sono stati undici anni deliziosi, pieni di giuochi, di allegria, di risate… Mi pareva di avere ritrovato la mia innocenza originaria… Ma ho scontato subito quel fortunato periodo con Cisimano Maria Giovanna, morta a centododici anni, rimasta paralizzata più di quaranta. Era incontinente, una puzza, una puzza che dopo tanto tempo pur essendo un puro spirito mi è rimasta ancora nel naso. Certo che ne ho viste tante. Avrei dovuto tenere un diario. Perché ci sono missioni che si ricordano ed altre che svaniscono completamente. Non riesco a togliermi di mente quanto ho patito, sensibile come sono, con un giovane gladiatore che ha avuto una vita tremenda. Il padre lo picchiava a sangue e lo prostituiva, poi lo ha venduto ad un circo in cui gli hanno slogato tutte le membra per sfruttarlo come fenomeno. E, come se non bastasse, l’hanno mandato nel circo a combattere con le belve… Che momenti, sentivo che mi sfioravano, che mi alitavano addosso… Tremavo come una foglia. Tanto è vero che quando le pantere nere hanno azzannato il ragazzo e se lo sono sbranato, anche se mi ha fatto pena, ho respirato di sollievo. E mentre me ne andavo, ho potuto vedere l’angelo dell’imperatore che applaudiva come a teatro, senza neanche un attimo di commozione. Non siamo fatti tutti allo stesso modo, noi angeli. Ci sono quelli buoni ed altri che lo sono meno. Quello che non mi spiego è come mai quell’angelo sia sempre accoppiato a grandi personaggi ed a uomini di potere… Chissà come mai a me toccano sempre soltanto schiavi, assassini, mendicanti, minorati, prostitute e morti di fame? Mi hanno raccontato che certi angeli non vanno in missione senza garanzie. L’ho fatto presente a chi di dovere e mi è stato risposto che le destinazioni avvengono casualmente. (suona il telefonino) “Sì, Gabriele… sono agli ordini, come sempre. Posso sapere dove devo andare, almeno? No? Volo pilotato fino a destinazione… Certo, come le altre volte. So che hai tanto da fare, ma non essere così sbrigativo. Rispondi per lo meno ad una domanda… Dimmi, quando sarà la fine del mondo? Perché vorrei tanto riposare, Top secret? Va bene, sono pronto: Fiat voluntas Dei…”.
FINE