Aspettando il Natale

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“Mi sarete testimoni” Le festività natalizie tra fede e cultura

“Mi sarete testimoni”:le festività natalizie tra fede e cultura

ASPETTANDO IL NATALE

Liberoè un tipo pratico, senza fronzoli.

Giusto è un tipo più culturale, ma concreto.

Fedele è un tipo curioso, senza pregiudizi.

Sentiamoli discutere: parlano di quale sia il senso da dare alla vita, cose grosse

Recita a 3 voci.   Scena: seduti al tavolo, con caffè e una fetta di torta, oppure pane e salame…

G. La sola prospettiva dell’uomo che conti è quella di essere felice.

L.  Però la sola destinazione certa è la morte.

G.  Per questo prima di morire bisogna godersela…

L.  E darsi da fare per chi verrà dopo di noi…

F.  D’accordo, bisogna “vivere bene”, ma come?

L.  Ognuno è libero di fare quel che gli pare!

G.  Rispettando le leggi…bisogna creare le condizioni di giustizia, liberare l’uomo dalla schiavitù e dal male.

L.  E la mia ricetta è diversa dalla tua.

F.  Tu Libero sembri parlare troppo per te, tu Giusto sei più altruista in teoria, ma se non la pensano come te cosa fai?

G.  Non è vero che io obbligo gli altri, ma la libertà non deve permettere l’ingiustizia.

L. Non è vero che io non ami le regole, però accetto solo quelle che servono a far funzionare meglio la società…

L. e G. in coro: e poi non devi giudicare tu chi siamo noi!!!

F.  Avete ragione, scusatemi, però vi accorgete che sono idee che “fanno acqua” da tutte le parti?

L.  Perché, invece tu hai regole e leggi perfette?

F.  Per voler bene a me stesso e agli altri devo cercare il senso della vita.

G.  Tu saresti felice? Tu avresti trovato la risposta…

F.  No, non è così semplice. Diffidiamo dalla superficialità. Ho soltanto scoperto che prima di tutto bisogna avere una domanda in fondo al cuore.

L.  E chi ce l’avrebbe messa?

F.  Dio!

G.  Dio?Ma io non ci credo!

L.  Io non so nemmeno se ci credo o no, comunque non mi sembra importante: se tu vuoi, accomodati, ma io…

F.  Comunque non potete nemmeno escludere l’esistenza di Dio.

L.  Se fosse come dici tu, quale Dio?

G.  Effettivamente ci sono tante religioni con tante sottocategorie…

L.  Visto!? Ognuno dice la sua! Anzi: ci fanno pure delle guerre!

F.  Dio si è fatto conoscere e agisce nella storia, anche oggi.

G.  Balle: la storia la fanno gli uomini!

L. Beh, se è per questo ci sono uomini che dicono della storia di Dio: Mosè, Costantino, San Francesco, Maometto, Don Bosco, Ghandi, Madre Teresa, il Papa...

G.  se è per quello ce ne sono di meno raccomandabili… Savonarola, i papi del nepotismo, Bin Laden

F.  Per tutti c’è un giorno rimasto anche nel calendario: la venuta di Gesù, Natale.

L.  Natale sono i regali, stare in famiglia…

G.  Le vacanze, essere buoni, far felice chi soffre…

L.  Edei bei pranzettini, mmmmm,  gnam-gnam!

F.  Anche per me è così, ma Natale è soprattutto Dio che visita l’uomo in un modo speciale, nuovo, facendosi conoscere per quello che è veramente.

G.  La solita storia per i bambini, Gesù bambino e Babbo Natale, essere tutti buoni…

L.  Questà è la pubblicità dei panettoni!

F.  Non è esattamente così: non ci sono altre “storie” uguali. Il Dio fatto carne è quello che finirà in croce, risorgendo da morte.

L.  Ma quella è Pasqua!

G.  Non quella delle uova di cioccolato e delle colombe…

F.  Dio è vicino a tutti, CI AMA, CI SALVA!

L.  Questo però è il Dio cristiano… uno dei tanti.

F.  Uno dei tanti non direi: la sola prospettiva seria del cristiano è di essere santo

L.  Santo? E chi lo stabilisce che io sono santo?

G.  Santo come te?  Come fa uno a diventare santo? Coi miracoli?

F.  No, non come me, ma come Gesù. Lui è la legge vivente personale, il modello inimitabile al quale ispirarsi. Lui fa della legge fede e amore e fa della libertà obbedienza. Lui salva la legge e la libertà dall’essere idoli, esprimendone la Verità.

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G.  Allora secondo te Gesù è la risposta.

F.  No: Gesù è la domanda, la famosa domanda nel cuore dell’uomo per aprire la strada al senso della vita, alla felicità.

L.  E’ una bella pretesa: chi mi dice che sia la verità? E se non fosse vero?

G.  Già non credo a Dio, adesso dovrei credere che non devo nemmeno cercare una risposta, ma una domanda: ma va là!

L.  Effettivamente anch’io preferisco cose più concrete: l’economia, la scienza, divertirsi… Oggi senza soldi che cosa fai?

G.  Al massimo bisogna fare come i missionari, sporcarsi le mani, aiutare chi soffre, altro che incenso e orazioni!

F.  Chi incontra Gesù non nega nulla del buono di quanto avete detto. Però se uno avesse casa, salute, istruzione, soldi, divertimento, sarebbe automaticamente felice? Non mi pare… tutti si lamentano, siamo sempre incavolati e nervosi, insicuri, soli... Ci riempiamo di cose da fare perché non reggiamo il silenzio!

L.  Come lo incontro Gesù?  Solo quando muoio?

F.  Gesù lo incontri negli altri, in casa, al lavoro, per strada, anche quelli antipatici, anche i nemici…

G.  Certo, potrei accettare in teoria di avere un Dio Padre, ma certi fratelli mi danno davvero fastidio, alcuni mi fanno addirittura paura...

L.  Io li eliminerei proprio…

F.  Vedete? Gesù è proprio speciale, anch’io a volte faccio fatica a capirLo e seguirLo. Ma per lui la legge sono FEDE e AMORE. E la libertà è obbedire a quella legge!

G.  Anch’io ho fede: credo nell’uomo, nella sua intelligenza, nei miei valori, nella giustizia…

L.  Anch’io credo che la fiducia conti: nei mercati, nello sviluppo, il progresso, la tecnologia.

F.  Guardate che Gesù non schifa nulla di tutto questo, ma ne smaschera l’ipocrisia, purificando la vostra fede dai peggiori effetti collaterali.

G.  Quali sarebbero?

F.  La falsità e l’odio: l’uomo senza Dio è disumano, anche in certe interpretazioni religiose!

G.  Lo ammetti eh?

L.  E allora non è meglio fare da solo queste cose?

F.  Non posso dire con certezza di no,  ma la storia parla da sola: meglio fare certe verifiche insieme.

G.  Allora non ti fidi?!

F.  Il problema sta proprio lì: abbiamo fede, fiducia, fedeltà e speranza o siamo disperati?

L.  Se ci si guarda in giro è pieno di sfiducia, infedeltà, odio, guerre, solitudine e disperazione…

G.  Già: dov’è Dio? Perché non fa nulla?

F.  Ve lo dicevo: la volontà di Dio si è rivelata in Gesù, c’è anche la croce… per liberarsi bisogna fidarsi.

La so gìà questa “storia”...

F.  No, non la sai, non la sappiamo mai abbastanza. Dire di saper già tutto è come non comprare più il giornale perché hai letto quello di ieri. Dire di conoscere Dio è come dichiararci noi Dio!  Vuol dire fidarsi solo di me, di lui o di te, destinato a morire.

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GESU’ NON E’ LA RISPOSTA ALLE NOSTRE DOMANDE, MA E’ LA DOMANDA DELL’UOMO

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L.  Io mi fido solo di me stesso…

G.  Anch’io, al massimo di quelli come me.

F.  Sapeste quante volte ci casco anch’io! Però noi ci perdiamo, anzi siamo già perduti se non veniamo salvati.

G.  Infatti quando stiamo male supplichiamo e pretendiamo: “dottore mi salvi”

L.  E quando non c’è più niente da fare andiamo dai maghi, o accendiamo qualche candela…

F.  Visto!? Che vi dicevo?

L.  Va bene, il “tuo” Gesù è il salvatore, ma ognuno fa quel che vuole.

G.  No: facciamo che Gesù è il salvatore, ma che cosa c’entrano il papa, i preti, le suore, i precetti, il divorzio, l’aborto, l’eutanasia…

L…e la pace, il terzo mondo, accogliere gli stranieri…

G.  Insomma, Gesù è un cosa, ma tu? Tu chi sei? Il più bravo, il più intelligente?

F.  Ragazzi calma, vedete che stiamo ricominciando da capo?Allora: non ci si salva da soli…

G.  E con chi?

F.  Tutti insieme a Gesù, con i credenti che ce ne trasmettono la fede.

L.  Dunque con la Chiesa…

G.  io non la posso sopportare.

F.  Si, ma tu della Chiesa hai colto solo la superficie: la Chiesa non è un’istituzione, un’invenzione umana. E’ la sposa di Cristo, l’ha scelta e voluta Lui.

G.  Ma la Chiesa non è il prete?

F.  Anche il sacerdote, maè molto di più: è tradizione e profezia, opera dello Spirito Santo, ancora Dio.

L.  E allora il prete e le suore?

F.  Sono dei privilegiati che hanno scommesso tutta la vita per seguire e servire il Signore. Anche loro, come me e voi, sono dei mendicanti. Diciamo che hanno trovato chi dà loro mangiare e bere e non ne sono gelosi, ma ce lo dicono!

G.  Ogni tanto perdete la vostra scommessa…

F.  Succede, ma il problema è se la perdi tu!

L.  La Chiesa è una scommessa organizzata?

F.  In un certo senso sì: la Chiesa è tra la gente, tra le case, come la parrocchia. In certe parti del mondo invece è una scommessa clandestina. Ci sono ancora i martiri sapete… il problema non è se il parroco è simpatico o no, se la messa dura tanto o no…

G.  La parrocchia è Dio?

F.  No, ma è il luogo in cui chi Lo cerca, Lo celebra e Lo testimonia.

L.  E se contraddice tutto questo?

F.  Può darsi, ma la parrocchia vive della fede di chi la abita.

G.  E dai con ‘sta fede!

L.  La fede è soggettiva, dipende da me!

F.  No: la fede è un dono. Viene da Dio.  E’ la Sua legge.  Se ci pensi il motore del mondo non sono il potere e l’organizzazione ma la fede e l’amore. Purtroppo a volte sono malriposti, sbagliati: il diavolo ci sa fare, ma non vincerà. Fede e amore sono cose gratis, per tutti, da trafficare nella vita per essere felici, pienamente umani. Occhio: se non si prega, non si sta con Lui.

L. Pure la preghiera!

F. Che non è roba per chi ha tempo da perdere o non ha più niente da perdere: è l'attività più umana che esista, l'umanità piena di Gesù.

G.  Sempre Gesù: ma se non è nemmeno sicuro che sia esistito…

F.  Eh no! Ragiona: la storia… non sono solo idee. La domanda in fondo al cuore c’è già. Cercala. CercaLo, trovaLo, seguiLo.

L.  Insommagira e rigira…

G.  bisogna rispondere:

In coro :  Chi è per me Gesù?