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Titty GIANNINO
ATTESA CON SORPRESA
Commedia brillante in un atto
2012
Personaggi
ADELAIDE l'infermiera
MARIUZZA paziente
LODOVICA NOBILDONNA paziente
ROCCO paziente
GIANLEONARDO informatore scientifico
JACOPO paziente
COSIMINO paziente
AGOSTINA giovane paziente
MINICA madre di Agostina
PEPPE l'ubriaco
DOTT. MANFREDI BENINCASA medico
MAFALDA figlia di Lodovica
SINOSSI
La commedia si svolge nella sala d'attesa dello studio medico " Se t'ammali noi curiamo tutti i mali corporali", in cui esercitano : un medico di famiglia (dott. Curo Benito), un ginecologo (dott. Nasci Santo) e un dietologo (dott. Peso Massimo). E' qui dunque che si intrecciano le storie dei pazienti, dell'informatore scientifico Gianleonardo , dell'infermiera Adelaide, sua fidanzata, dell'ubriaco Peppe, che di tanto in tanto effettua un'incursione nello studio cantando strani versi e degli altri personaggi. La storia principale vedrà protagonista Mariuzza, che, grazie all'aiuto involontario proprio dei versi di Peppe, si ritroverà metaforicamente catapultata nel suo passato e riconoscerà in alcuni personaggi delle persone importanti della sua vita che credeva perse per sempre. Faranno da cornice alla "sorpresa" , altri personaggi, come la snob Lodovica, in lite con tutti ma soprattutto con Mariuzza; il contadino Rocco, innamorato segretamente di Adelaide a cui ogni giorno porta un regalo nel suo "panaro"; il pauroso Jacopo, alle prese con una dieta forzata e una moglie terribile, presente nella commedia solo al telefono; la giovane Agostina e la madre Minica che porteranno scompiglio nella storia.
CARATTERISTICHE PERSONAGGI
ADELAIDE
30 enne, decisa, un po' curiosa, a volte provocante. Indossa il camice.
MARIUZZA
60/70 enne, single, semplice, chiacchierona.
LODOVICA
50 enne, elegante, snob.
ROCCO
60/70 enne. Contadinotto, bonaccione.
GIANLEONARDO
30 enne, distinto, bello.
JACOPO
40/50 enne, molto, molto robusto.
AGOSTINA
16/18 enne.
MINICA
45/50 enne.
COSIMINO
30 enne, non tanto bello, semplice, sciancato e balbuziente.
PEPPE
55/60 enne.
DOTT. MANFREDI BENINCASA
60/70 enne, di classe, elegante.
MAFALDA
20/25 enne. Molto provocante.
AMBIENTAZIONE
La scena si svolge in una sala d'aspetto di uno studio medico, chiamato : SE T'AMMALI NOI CURIAMO TUTTI I MALI CORPORALI.
Parete di destra 2 porte d'ingresso relative agli studi di 2 medici: medico generico (etichetta sulla porta: dott. Curo Benito, medico generico); dietologo (etichetta: dott. Peso Massimo, dietologo). Angolarmente la terza porta del terzo medico, il ginecologo (etichetta: dott. Nasci Santo, ginecologo).
Parete frontale, dopo la porta, sedie per i pazienti. Parete di sinistra ancora sedie e nell'angolo uno schedario. All'inizio della parete porta d'ingresso, sempre aperta.
Davanti le porte di destra la scrivania dell'infermiera, con pc e telefono.
Appesi quadri di argomento medico, cartelli “vietato fumare”.
Sistemare da qualche parte un cestino dei rifiuti.
ATTO UNICO
La scena inizia con Adelaide seduta alla scrivania.
ADELAIDE (suona il telefono) Studio Medico “SE T'AMMALI NOI CURIAMO TUTTI I MALI CORPORALI” buongiorno! Si signora... le passo subito il dottore! (risuona il telefono) Studio Medico “SE T'AMMALI NOI CURIAMO TUTTI I MALI CORPORALI” buongiorno! Vuole disdire l'appuntamento di oggi? Non c'è problema! Si signora! Lo faccio subito! Richiama per prenderlo di nuovo? Va bene! Arrivederci signora! (risuona il telefono) Studio Medico “SE T'AMMALI NOI CURIAMO TUTTI I MALI CORPORALI” buongiorno! Si, signore! Le prendo subito l'appuntamento! (controlla l'agenda) Le va bene la settimana prossima? Bene … allora la segno subito! Buona giornata signore!
MARIUZZA (sulla porta d'ingresso) Pemmessu?
ADELAIDE (acccortasi di lei) Oh! Avanti … signora Mariuzza!
MARIUZZA Signurina Adelaidi... bongionnu!
ADELAIDE Buongiorno a lei... signora Mariuzza!
MARIUZZA (avvicinandosi alla scrivania camminando un po' affaticata) U dutturi arruau?
ADELAIDE Si... è arrivato! Anzi... sono tutti e tre già qua!
MARIUZZA Tutti e tri? A mia unu mi nni 'ntiressa! U medicu i famigghia! (pausa) Chi mi nn'è fari jò du dietoligu? Non n'haju bisognu ...jò... i dieta! Manciu quantu nu passareddu... jò! (pausa) E di l'ostetricu...du ginecoligu .. chiddu chi è... figuramunni! Oramai passata i cota sugnu! Fineru i tempi chi Betta filava! Vecchia sugnu... figghia mia! Vecchia!
ADELAIDE Ma no... signora! Lei è ancora una ragazzina! Si mantiene così bene!
MARIUZZA Ragazzina? Si... comi no?!
ADELAIDE Va bè... signora! Si accomodi pure!
MARIUZZA Picchì? U medicu non è libiru?
ADELAIDE No... c'è gia un paziente !
MARIUZZA Ma comi? Jò mi suggìa viatu pi essiri a prima! E inveci c'è cu mi frigau! Ma chistu …. quannu vinni? All'abba?
ADELAIDE (sorridendo) Probabile! Quando sono arrivata io … era già qua!
MARIUZZA Quindi non sapi mancu... cu è?
ADELAIDE No!
MARIUZZA E va bè! Voli diri chi mi vaju e mi ssettu!(sempre camminando affaticata si dirige verso una sedia sulla parete frontale) Ahi! Ahi Ahi! (si siede con molta lentezza) Ahi! Chi è brutta a vicchiaja! Autru chi figghiuledda! Na vota! (pausa, poi estrae dalla tasca un rosario) E va bè... vistu c'ama spittari!
ADELAIDE Ma cosa fa... signora Mariuzza?
MARIUZZA Eh! Mi dicu u Rusariu! (pausa) Dicìa me nonna: U tempu pessu non è di nuddu! E poi... si ciù dedicu o Signuruzzu... è tuttu guadagnatu!
ADELAIDE Saggia nonna!
MARIUZZA (si predispone a dire il Rosario, con un libretto in mano e la corona, poi comincia con il segno della croce, molto a voce alta) In nomi du Patri... du Figghiu e du Spiritu Santu... Amenni! O Diu veni a savvammi, Signuri veni prestu in me aiutu! Gloria al Patri... (e abbassa il volume fino quasi a mormorare. Una volta finito il Gloria, rialza il vlume) 'Nto primu misteru si contempla....(e riabbassa il volume e riprende a mormorare poi di nuovo a voce alta) Patri nostru chi si.... (e riabbassa il volume e riprende a mormorare)
ADELAIDE (guarda un po' incuriosita la signora Mariuzza mentre recita il rosario, poi suona il telefono) Studio Medico “SE T'AMMALI NOI CURIAMO TUTTI I MALI CORPORALI”! (il suo interlocutore sarà un persona piuttosto maleducata che la interromperà spesso) Si sign... può di... si a … a m... sono l'infer... asp... si devo chied... si al dott... asp... un minu... si glielo spieg.... no sign... se vuo... no... doma... no... non è possi... (sbuffa) asp... guard... si l'agen... (guarda l'agenda infastidita) Allo... si fra du... no no... gior... no no settim... si sign... mes...(risbuffa e poi finalmente riesce a parlare e sottolinea) ... fra due mesi! (si allontana la cornetta perchè l'altro urla) Sign... facc... com... come cred... la salu.. buongio...! (chiude la telefonata innervosita) Mamma mia che gente maleducata!
MARIUZZA (che aveva assistito alla telefonata a volte mormorando il Rosario a volete fermandosi incuriosita) Eh... cara mia! A maleducazioni è na cosa brutta! Brutta assai! Sai chi pensu jò? Mi fici convinta di na cosa!
ADELAIDE Cosa... signora Mariuzza?
MARIUZZA Pi mia... a maleducazioni... è comi na malatìa 'nfettiva: mmidda!
ADELAIDE (non capendo) 'Mmidda?
MARIUZZA 'Mmidda... 'mmidda! Appiccica... attacca! E mmidda a chistu... mmidda a chiddu... u munnu... oggi comi oggi... è chinu chinu! E non c'è nu medicinali ca cura... chissacciu... comi a l'influenza! Du pinnuleddi... du suppusteddi... na bedda pugga... a malu ittari nu clistireddu... di chiddi chi svacanta menzu munnu... chi fa piazza pulita... no! Quannu veni... non si nni va cchiù! E' incurabili... e basta!
ADELAIDE Sante parole... signora!
MARIUZZA Pi cui... stai attenta figghia... a cu ti capita vicinu! Menzamà ta 'mmiddinu puru a tia! Tu chi ccà … frequenti un saccu i genti! (pausa) Chi poi... parrannu quantu voli Diu... tutti … ama stari attenti! E chi ni sapemu cu su i cristiani... eh! Oggi... dumani... duranti a junnata... s'incontra a pissona sbagghiata... cacchi pottatori sanu … o malatu… i maleducazioni! E poi ti trovi 'nte 'mbrogghi! E' periculosu! Sai com'è? Unu basta chi si 'nvicina na picca e... u virus si agita... senti ciauru i disponibilità...e dici: ora canciu casa! E allura … pigghia bagattelli e... (fa un gesto come per seguire il tragitto del virus da una persona ad un'altra magari disegnando nell'aria una curva).... TAC! A frittata è fatta!
ADELAIDE Però... signora Mariuzza... che filosofia!
MARIUZZA Quali filosofia! E' un datu i fattu! Scuta a mia! (e riprende a dire il Rosario, prima a voce alta) Avi Maria.... (e poi abbassando il tono, di nuovo fino al mormorìo)
(nel frattempo entra in scena dalla porta d'ingresso, Lodovica Nobildonna)
LODOVICA (con fare molto snob e senza salutare, all'infermiera, sottolineando) Sono la contessa Lodovica Nobildonna! Devo conferire col dottor Curo Benito ! Mi annunci subito! Non ho un minuto da perdere!
MARIUZZA (la squadra dalla testa ai piedi) Mancu finìa i parrari! Ah!
ADELAIDE Si signora! Si accomodi... il dottore è impegnato... e poi c'è già la signora che attende!
MARIUZZA (fa un gesto come per dire: Appunto!)
LODOVICA (per risottolineare) Ma io sono la contessa Lodovica Nobildonna.. le ho detto!
MARIUZZA (fa un gesto come per dire: E chi se ne frega!)
ADELAIDE Ho capito signora! Mi fa piacere! Ma deve aspettare il suo turno! Si accomodi nel salottino!
LODOVICA Ma io non posso certo aspettare! Pretendo di essere ricevuta all'istante!
MARIUZZA (piano) Arravau... u dui a licenza e u tri congedatu!
ADELAIDE Mi dispiace signora ... ma non è possibile! I pazienti in questo studio medico sono tutti uguali! Nessuna preferenza! Prego... il nostro salottino è a sua disposizione!
MARIUZZA (sempre piano) E mi pari giustu! E chi si spittava? Caramelli?
LODOVICA (inviperita si siede su una sedia della parete di sinistra, ma prima prende un fazzolettino dalla borsa, pulisce la sedia, con fare molto schifato, poi cerca in giro in cestino, e tenendo il fazzolettino con l'indice e il pollice, lo getta. Poi si siede agitandosi infastidita) Potevate mettere delle poltrone! Sono scomodissime queste sedie!
MARIUZZA (interrompe il rosario, ancora con la corona in mano, si scansa un po' ) Mmidda! E comi si mmidda! Cu si vaddau... si savvau! (e si riscansa ancora un po')
LODOVICA (con aria di sufficienza a Mariuzza) Ha parlato con me... lei?
MARIUZZA No... no! (e riprende il rosario come prima, a voce alta e poi abbassa) Avi Maria.....
LODOVICA (squadrandola dalla testa ai piedi, la guarda con fare molto altezzoso) Trovo alquanto discutibile quello che lei sta facendo! Sa?
MARIUZZA Picchì chi staju facennu?
LODOVICA Disturba!
MARIUZZA Distubbu... jò? E comi?
LODOVICA Il suo mormorìo.... è irritante!
MARIUZZA E chi era l'acidu muriaticu!
LODOVICA (contrariata) E' un ronzìo parecchio molesto!
MARIUZZA Addirittura! E chi era na zanzara? (imita la zanzara)
LODOVICA (sempre più infastidita) E poi lo sa che questo è un luogo pubblico?
MARIUZZA E allura?
LODOVICA Si dovrebbe stare in “religioso” silenzio! (sottolineando religioso)
MARIUZZA E jò u rusariu staju dicennu! Religiosa sugnu!
LODOVICA (innervosita) Silenzio! Ho detto silenzio! (pausa) Che razza di studio medico è questo! Qui impera solo villanìa e inciviltà!
MARIUZZA Cu parrau... mi arricriau!
LODOVICA (indispettita) Lei è solo una zoticona!
MARIUZZA U cacatu... 'nciurìa u pisciatu!
LODOVICA Screanzata!
MARIUZZA Bastasa e maleducata!
LODOVICA Non intendo restare un minuto in più in questo studio medico!
MARIUZZA E cu a tratteni!
LODOVICA Nessuno... infatti! (si alza e si avvicina alla porta d'uscita con fare sdegnato, poi torna indietro) Resto solo perché il dottore mi aspetta!
MARIUZZA Chi piccatu!
LODOVICA (si risiede sulla sedia sempre disgustata) Lei però è “pregata” di non borbottare più! (sottolineando la parola pregata)
MARIUZZA E chi sugnu na santa … chi m'ava prigari?
LODOVICA Non faccia la finta tonta e veda di non proferire più parola... (con fare molto snob) che mi ha fatto “scoppiare” un gran mal di testa! (sottolineando la parola scoppiare)
MARIUZZA Scoppiari? Jò nudda botta sintìa!
LODOVICA (toccandosi la fronte con fare altezzoso) Lei è davvero insolente, indisponente e … e... ignorante!
MARIUZZA Complimenti! Tuttu u vocabulariu in rima! Studiau pi poetessa?
LODOVICA E lei per … per... bifolca?
MARIUZZA Bifucca … trifucca... e quatrifucca... ci saravi lei! Lei e tutta a so maleducazioni!(e si sposta su una sedia più lontana) Mi spostu... picchì mi scantu du contagiu... lei è china china di virussi e di micrubbi... e quindi... “mmiddusa”! 'Mpiccica... eccomi si 'mpiccica! E jò... u ... (fa lo stesso gesto del tragitto del virus di prima) … TAC... no vogghiu!
LODOVICA Non capisco... ma cosa vuole insinuare? Con quel gesto astruso poi! (lo ripete a modo suo, in modo schifato)
MARIUZZA Jò non insinuu! (ripete di nuovo il gesto) … Tac! A sacrosanta virità è! Pi cui affemmu … confemmu e riconfemmu! A rima mi vinni! A scola pi poetessa ci studìai puru jò!
LODOVICA (sempre più indignata) Come dice Oscar Wilde: “ Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte per esperienza!” !
MARIUZZA Sa sparau! A megghiu megghiu... si sparau!
LODOVICA Questo per dirle che io ho studiato! Io!
MARIUZZA E pi cui... lei chi studiau... lei... mi sta dicennu... a mia … idiota?
LODOVICA Certo! Senza dubbio!
MARIUZZA (arrabbiata) Vadda... fazzu finta chi non sintìa... chi è megghiu! Fazzu... comi dissi lei... a finta tonda... e puru a finta quatra ! (e riprende a dire il rosario a voce alta) Avi Maria...
LODOVICA O mio Dio! Il mio mal di testa è raddoppiato! Stia zitta!
MARIUZZA (aumenta il volume) Santa Maria...
LODOVICA La smetta! E' triplicato!
MARIUZZA (piano) A milli ci ava rruari! (Aumenta ancora il volume) Adesso e nell'ora della “nostra” morte, amen!
LODOVICA La sua … di morte! Ora pure jettatrice! Basta! (si alza e va dall'infermiera) Esigo di parlare immediatamente col dottore!
ADELAIDE (che fino ad ora aveva ascoltato la discussione tra Mariuzza e Lodovica, ridacchiando a volte convenendo con gesti) Impossibile signora! Come le ho già detto il dottore è impegnato!
LODOVICA Ma dove sono capitata oggi? In una gabbia di matti? (pausa) Ma d'altro canto... che mi potevo aspettare in uno studio medico che si chiama: “SE T'AMMALI NOI CURIAMO TUTTI I MALI CORPORALI”? Solo... degli “anormali”!
MARIUZZA Però... è propriu espetta in rimi!
(intanto entra Peppe, l'ubriaco, barcollando, con bottiglia in mano e vestito come uno straccione)
PEPPE (canta o recita, a scelta ) “Lu ventu ciusciava... li trona facìa... 'nta strada currìa... la fimmina urlava!... urlava!... urlava!” (beve, poi guarda a turno tutti, li saluta con la mano ridendo proprio da ubriaco, manda dei baci con la mano, poi esce di nuovo continuando a bere)
LODOVICA (sempre più disgustata) E questo... chi é?
ADELAIDE Niente signora... è solo un poveretto del quartiere che ogni tanto ci fa visita!
LODOVICA (tutta sconcertata) Un manicomio... un manicomio è questo!
MARIUZZA (che aveva salutato Peppe un po' titubante, con la mano) Non sacciu picchì... ma mi lassau na sinsazioni strana oggi Peppi!
LODOVICA Glielo dico io cos'è.... è la follia che regna in questo studio medico! Lo ripeto... siete tutti squilibrati qui dentro!
MARIUZZA E puru lei... però... s'adegua assai.... all'ambienti!
LODOVICA (la fulmina con lo sguardo)
MARIUZZA (risponde con una smorfia)
(nel frattempo entra in scena Rocco vestito e con fare contadino, con in mano un “panaro” , magari portato in modo ridicolo, a braccia allungate davanti a sé)
ROCCO Pozzu 'ntrasiri... signurina Adelaidi?
LODOVICA (guardando anche lui dalla testa ai piedi) Ecco qua! Ne è arrivato un altro! (E ritorna a sedersi ma molto lontano da Mariuzza)
ROCCO (la guarda allibito e contrariato) Quali autru? Signurina Adelaidi... cacchi autru ci puttau nu panaru prima i mia? Ccà sulu jò ci pozzu fari i rigali!
ADELAIDE (accondiscendente) No Rocco... no! La signora non parlava di questo!
ROCCO Ah! Menu mali! Vulìa ben diri! (ritrovando il sorriso) Allura... signurina... oggi ci puttai nu panaru di (utlizzare qualsiasi frutta di stagione)! Su frischi frischi! I cugghìa apposta apposta pi lei! 'Nchianai supa a l'abbiru e pigghiai i cchiù beddi... beddi comi a lei!
ADELAIDE Oh... Rocco! Ancora? Perchè mi porti ogni giorno qualcosa?
ROCCO Picchì vui... signurina... vu meritati! Siti gentili e gabbata!
ADELAIDE Grazie, Rocco! Però non lo devi fare lo stesso! Fai troppo per me! Ho la dispensa piena di roba! (d'ora in poi, mentre parleranno gli altri, Adelaide si comporterà come un'impiegata, lavorerà sistemando carte o al telefono o scrivendo ecc e nel frattempo ascolterà i discorsi degli altri facendo sguardi o gesti di approvazione o disapprovazione nei confronti dell'uno o dell'altro, magari cercando di avvicinarsi il più possibile a loro, con varie scuse, tipo controllare lo schedario; magari ogni tanto, gli altri la guarderanno incuriositi seguendola con lo sguardo)
MARIUZZA E non siti cuntenta? Cu sta crisi chi c'è! E poi quantu vali na cosa frisca frisca... naturali! (a Lodovica ) Veru signura?
LODOVICA (col solito atteggiamento sdegnato) Cosa volete che ne importi a me... dei vostri discorsi e delle vostre cose... fresche!
MARIUZZA Mih! A vui mancu chi beddi occhi aviti si po' diri! Maria Veggini... quantu siti … 'mmiddusa! (ripete il gesto del tragitto)... TAC! No.. no! No vogghiu! (si scansa ancora un po')
LODOVICA (spazientita) Ma si può sapere cosa volete dire con queste … parole? Con questi gesti? E' la seconda volta che le dite! Che li fate!
MARIUZZA Nenti... non ci faciti casu! Mi capisciu sulu jò! E fossi puru a signurina Adelaidi!
LODOVICA D'altrocanto... non potrebbe essere altrimenti! Fra simili...
ADELAIDE (con lo sguardo ci resta male, a bocca aperta, ma non dice niente; nel frattempo Adelaide ha sistemato il “panaro” sotto la scrivania e Rocco va sedersi)
ROCCO (dopo essersi seduto) E comi voli Diu! Ora videmu quantu ama spittari stamatina! (rivolto a Lodovica) A lei non l'è mai vistu ccà! Puru lei ava 'ntrasiri unni u dutturi Curu Benitu?
LODOVICA (sdegnosa) Si!
ROCCO E comu mai? Di chi soffri?
LODOVICA (fulminandolo con gli occhi) Non sono certo fatti suoi! Ma guarda un po' che maleducato... che screanzato! Zotico come quell'altra!
MARIUZZA Ma com'è... chi vui... quannu apriti a bucca... sdirrupati cantuneri i muru?
LODOVICA (dopo averla fulminata con lo sguardo) Ma dove sono … dove sono! Dove sono!
ROCCO Comi … non sapiti unni siti? Vi piddistu pi casu?
LODOVICA (comincia ad agitarsi sulla sedia e a soffiarsi aprendo un ventaglio che teneva in mano) Cosa dite!? Cosa dite! Cosa dite?!
ROCCO Mah! Chiddu chi sentu! Chiddu chi capisciu!
LODOVICA (con diverse cadenze) E voi sentite sentite male! Sentite male! Sentite male! E capite male! Capite male! Capite male!
ROCCO Ah! Fossi capìa di chi suffriti!
LODOVICA Ma che cosa intendete? Cosa intendete?
ROCCO Vi manciastu nu discu e vi 'mpuntau ccà intra! (Indica la gola)
LODOVICA Ma cosa andate cianciando?! Che vi inventate?! Che vi inventate?!
ROCCO Eh... i paroli... i ripititi sempri! (le fa il verso) Che vi inventate?! Che vi inventate?! Eh! Vi 'mpuntau! Non c'è autra spiegazioni!
LODOVICA Mio Dio! E' sempre peggio! Sempre peggio! (si alza e comincia a passeggiare per la stanza soffiandosi e ripetendo : Sempre peggio... sempre peggio! Poi prenderà una sedia e andrà a sedersi lontano da tutti, continuando a soffiarsi e a ripetere sempre le parole di prima)
ROCCO Mih! Haju ragiuni jò! Ci 'mpunta i bruttu... stu discu! (poi si rivolge a Mariuzza) E' veru signura Mariuzza?
MARIUZZA Mica sulu u discu ci 'mpuntau! Ci 'mpuntau menzu munnu e tri quatti i cielu! I quant'avi c'arrivau... una... non ci calau! Idda dici chi nui semu pacci... ma a so gobbicedda... idda... non sa vadda!
ROCCO (comincia ad osservare Lodovica) Ma a schina... a mia ... ritta... mi pari chi l'avi! Bozzi e immi non ci nno vidu... jò! (si strofina gli occhi per cercare di vedere meglio) Anzi sittata a seggia... mi pari puru chi si gghiuttìu nu manicu i scupa!
MARIUZZA Chi capisti Roccu! Chi capisti.... chi capisti! 'Nz! A gobba! A gobba! 'Nz! (con sguardo da presa in giro)
ROCCO Eh! Ma puru a vui vi 'mpuntau! Ma chi c'è 'nta l'aria? Cacchi cosa ci ava essiri! 'Nquinamentu ci fu! Nquinamentu … Nquinamentu! Matri... puru a mia! Ora puru jò mi misi a ripetiri i cosi! A signura a tutti ni 'mpistau! (e guarda Lodovica insieme a Mariuzza)
LODOVICA (sentendosi osservata) Che avete da guardare voi? Sciò! Giratevi!
ROCCO Ancora! Sciò... e jaddini si dici!
MARIUZZA Roccu... lassila peddiri! Lassila peddiri chi è megghiu! Parra cu mia... cetta genti non è cosa! Facemu finta chi non c'è!
LODOVICA Ecco... appunto! Non ci sono! Fate proprio finta che non ci sono!
MARIUZZA Allura... Roccu... tu vidi a nuddu ccà? (ammiccando per farsi capire)
ROCCO No! E quindi dopu i vui... 'ntrasu jò... unni u medicu!
LODOVICA (incavolata, si alza e raggiunge Mariuzza) E no! Questo no! Ci sono io dopo la signora! Non intendo aspettare un minuto in più del dovuto... in questa bolgia di malati mentali!
MARIUZZA Ma comi.... aviu dittu chi non c'eravati!
LODOVICA E ora ci sono!
MARIUZZA Ma prima no!
LODOVICA No... prima no!
MARIUZZA Ci facìa commidu!
LODOVICA La pensi come vuole!
MARIUZZA Ma ora si!
LODOVICA Si... ora si!
MARIUZZA Ma prima ci vinìa megghiu i no!
LODOVICA Prima era prima!
MARIUZZA Mentri ora è ora!
LODOVICA Ora è ora!
MARIUZZA E si prima era prima, non era ora … e si ora è ora non è prima! Giustu?
LODOVICA (la guarda, bocca aperta, allibita)
MARIUZZA Ora si... ora no! Ora si... ora no! Ora ci siti... ora non ci siti! Prima era prima e non c'era! Ora è ora e ci siti! E' così?
LODOVICA No... no! Non ci riuscirete a farmi ammattire!
MARIUZZA Jò? Fari nesciri paccia a lei? Ora... ora!? Nzamai Diu!
LODOVICA Si... si … voi! Volete farmi confondere! Con sti ora e sti prima!
MARIUZZA Cunfunniri? E picchì? Chi dissi i stranu?
LODOVICA Ma state zitta... voi e i vostri discorsi... “arzigogolati”!
MARIUZZA/ROCCO Azzicocò... chi?
LODOVICA (la guarda con aria di sufficienza, poi scandendo) Arzigogolati... ignoranti!
MARIUZZA (infastidita) Sintiti... signura “ora si … ora no, azzicocò… ambarabà-cici-coccò”... l'uttima parola chi dicistu … na sintìa... ok? Ci semu? Ma chiddu chi vogghiu sapiri è: ora siti “ora si” o “ora no”?
LODOVICA Ancora? No... no! Non mi trascinerete con voi nel baratro della pazzia! Io sono savia! Sono savia io! (e ritorna a sedersi lontano, anzi spostando la sedia ancora più lontano, ripetendo come un mantra) Loro sono matti... io sono savia! Pazienza Lodovica! Pazienza! Pochi minuti... e poi finisce l'incubo! Perché questo è solo un incubo! Ti svegli e finisce! Si... si finisce! Finisce! (magari picchiettandosi sulla faccia per svegliarsi)
ROCCO A mia mi sa... chi ccà... chidda fora di testa… è idda! A vaddassi... comi si dici...parra sula... comi e pacci!
MARIUZZA E chi si fa chi pacci? Si assecondinu! E nui assecunnamula! (a Lodovica) Si... signura! E' un incubu! E' sulu un incubu! Prima o poi si ruspigghia! Stassi cheta! Stassi cheta!
LODOVICA Si... si... sto quieta... sto quieta! (si tranquillizza)
MARIUZZA Oh! Si cammau! Ci desimu l'ossu o cani! Così sta tranquillu!
Accuccia! Accuccia... Bobby! (pausa) Ah! Tunnau u silenziu! (pausa)
ROCCO Va bè! Parramu di autru! E vui... vui comi stati … signura Mariuzza?
MARIUZZA E comi e stari.. Roccu? Comi i vicchiareddi!
ROCCO Ma comi? Jò vi vidu chi stati un .. ciuri!?
MARIUZZA Si... comi no? 'Nto ciuri da ciunchitudini!
ROCCO No! Chi diciti! Siti tanta bedda!
MARIUZZA Si... comi o culu da padedda!
ROCCO Si... putiti diri chiddu chi vuliti... comi a padedda... comi a cassarola... ma intantu siti ccà... e vi guditi a vita! Jò... a me migghiruzza... (commuovendosi) … non l'haju cchiù!
MARIUZZA Ragiuni hai... Roccu! Ragiuni hai!
ROCCO A me duci Saritta! Na stidda era! Nu suli! Quantu era bedda! Li capiddi niri... nu villutu erinu! L'occhi... du culuri du mari... chi quannu li vaddava... mi piddìa... mi piddìa! A buccuzza... d'oru era... chi quannu parrava... m'incantava! (pausa) Era onesta... travagghiatura... intra era nu brazzu i mari... pulituna... i cosi giusti … a casa a facìa brillari! (pausa) Poi … gintili... gabbata... di cori... di cori! Tutti ci vuliunu beni! Era n'anciulu... n'anciuleddu du Paradisu e u Signuruzzu 'nto Paradisu sa chiamau... (commosso)... oramai su tri anni! Pessu mi sentu ora... pessu!
(ritorna di nuovo in scena Peppe, sempre ubriaco)
PEPPE (come prima ) “Lampìa.. lampìa... longa era la strata... la matri agitata .. la fimmina ciancìa!... ciancìa!... ciancìa!” (beve, poi di nuovo guarda a turno tutti, li saluta con la mano ridendo proprio da ubriaco, manda dei baci con la mano, poi esce di nuovo continuando a bere)
LODOVICA Di nuovo questo pazzo furioso?
MARIUZZA Bona … bona …. signura “ora si … ora no e ambarabà- cicci-coccò!” Accuccia... accuccia... Bobby! Rusicativi n'autra picca l'ossu! (Poi le viene un brivido) Brrrr! Maria... i brividi mi vinniru! Avi du voti chi Peppi mi lassa incoddu na strana sinsazioni! Boh! E chissaccciu! (di nuovo un brivido) Brrr! Maria... n'autra vota!
ROCCO No... u tempu è... chi sta canciannu! U sciroccu saravi! Jò u ricanusciu picchì mi veninu i duluri e drinocchia! E stajunnata... ciuncu sugnu! Ah! Jò ni soffru di sti cosi! Pò essiri chi a vui … u sciroccu … vi fa veniri i brividi!
MARIUZZA E chi t'è diri … Roccu! Si u dici tu!
ROCCO E si! E sissignuri! (pausa) Ma … unni erimu arruati cu discussu?
MARIUZZA O fattu chi ti senti pessu senza Saritta!
ROCCO Ah! Saritta du me cori! Veru è chiddu chi si dici... chi si nni vannu sempri i cchiu megghiu! E Saritta era a cchiù megghiu i tutti!
MARIUZZA E chi voi fari Roccu... ti nn'à fari na ragiuni! A vita continua!
ROCCO (illuminato) Santi paroli... signura Mariuzza! (poi si rivolge a lei come per farle delle confidenze, e parleranno d'ora in poi così per non farsi sentire da Adelaide, che , a sua volta, cercherà, inutilmente di sentire ciò che dicono, in quanto, parlando di lei, lo faranno in modo che lei non possa capirli) A vita continua... veru è! E jò... ci staju pinsannu seriamenti!
MARIUZZA Chi voi diri?
ROCCO Secunnu lei … picchì ci pottu … tutti i jonna... i dilizi da terra... cioè... nu rigalu... a signurina Adelaidi? (schiaccia l'occhio in segno d'intesa) Eh?
MARIUZZA Roccu!! Ma è figghiuledda ! Non è cettu nu bocciolu i rosa … ma tu ... si vecchiu in confrontu a idda! Va beni chi.. oggi comi oggi … si ni senti i tutti i culuri... e non sulu mariti vecchi cu mugghieri figghiuleddi... puru a rruessa! (se c'è qualche esempio nel gossip attuale si può anche nominare) In chi munnu arruammu! (pausa) Cettu puru … s'avissi statu riccu... cacchi spiranza i cchiù l'avivi!
ROCCO Ma a mia … riccu o poviru...mi piaci! Quannu a vaddu... mi ricodda a bon'ammitta i Saritta! Gentili e gabbata comi a idda è!
MARIUZZA Oh! Roccu... Roccu! Cu tutti i fimmini chi ci su 'nto munnu... rittu rittu a signurina Adelaidi? Ccà c'è a signura “ora si... ora no e ambarabà-cicci-coccò”... cusapi... maritata cu tia … si ci caliriinu l'agghi!
LODOVICA Perché mi avete nominato?
MARIUZZA Nenti... nenti! Accuccia... accuccia Bobby!
ROCCO Mancu mottu! A dda stroliga! E cu l'agghi preferisciu mi mi fazzu nu beddu piattu i spaghettu cu l'ogghiu e cu peperoncinu! Ah! Comi i facìa a bon'ammitta! Mi scialava ogni vota!
LODOVICA Vi ho sentiti... vi ho sentiti! E non commento le vostre... elucubrazioni da malati mentali! Comunque... per vostra informazione... sono già sposata!
MARIUZZA A signura... nu fissa... già u truvau!
ROCCO Giriannu... giriannu... cacchi fissa si trova sempri!
MARIUZZA Giriannu... giriannu! Attrova quantu giriau!
ROCCO (pausa) E comunqui... signura Mariuzza... tunnannu a mia... o cori... non si cumanna! Non ci pozzu fari nenti! A mia mi piaci a signurina Adelaidi e... quannu a vidu... mi batti u cori … fotti fotti!
MARIUZZA Roccu... unni u caddioligu a nnari! Chista a vicchiaja è!
ROCCO I brazza mi faciti cadiri... signura Mariuzza!
MARIUZZA Ricogghili... Roccu... ricogghili! E 'mpizzitilli n'autra vota... i brazza... chi ti giuunu!
ROCCO (ha la faccia affranta)
MARIUZZA Non t'à pigghiari a malu... Roccu! Jò... ti dicu sti cosi picchì è megghiu... mi ti metti u cori in paci... jò... sacciu chiddu chi dicu! A signurina Adelaidi... zzita è!
ROCCO Zzita? Jò nenti sapìa!
MARIUZZA E tu basta chi ci potti i panari! Non ti 'nfummasti prima?
ROCCO No! A mia mi piacìa e basta!
MARIUZZA E mali facisti!
ROCCO Ma stu zzitu... cu è?
(nel frattempo entra Gianleonardo, l'informatore scientifico, bello, elegante e con la borsa del mestiere in mano)
MARIUZZA Parri du diaulu... e spuntinu i conna!
ROCCO Chi vuliti diri?
MARIUZZA Auccà! U zzitu arruau!
GIANLEONARDO (che nel contempo si era avvicinato ad Adelaide che nel frattempo, vedendolo arrivare si era seduta sulla scrivania, con le gambe a cavallo) Buongiorno... cara!
ROCCO (comincia ad essere geloso e guardandolo accigliato) Cara … ci dissi! E vadda puru comi si ssittau a signurina!
ADELAIDE Buongiorno... caro! (magari mostrando un po' di più le gambe)
ROCCO Caro... ci rispunnìu! E puru i jammi ci mmustra!
MARIUZZA (a Rocco) Eh! E a tìa chi ti nni frega?
GIANLEONARDO Come stai... tesoro?
ROCCO Tesoru... ci dissi!
ADELAIDE Bene... grazie... tesoro! (magari facendo gli occhi dolci, sbattendo le ciglia)
ROCCO Tesoru... ci rispunnìu! E vadda chi occhi chi ci fici!
MARIUZZA Oh! Roccu! Vidi chi si vecchiu... pi cetti cosi! U gilusu mi fa ora!
ROCCO Vecchia ci sariti vui!
MARIUZZA Ah... puru! Comi dicìa a canzuna... “A virità fa mali!”... veru Roccu?
ROCCO Stativi muta... chi vogghiu sentiri!
GIANLEONARDO Usciamo stasera... amore?
ROCCO Ora puru “amore”... ci dissi!
MARIUZZA Roccu... zziti su... si non su dicinu iddi!
ADELAIDE Spero di liberarmi in tempo... amore! (magari attorcigliandosi i capelli con le dita)
ROCCO (sempre più geloso) Amore... ci rispunnìu! Si... si... amore... amore.. e brodu i ciciri! E comi si 'ntucciunìa i capiddi! (le fa il verso, ingelosito)
MARIUZZA Si! E puru brodu di favi! Lassa peddiri... Roccu!
ADELAIDE Va bene... però adesso accomodati... perché c'è da aspettare... cucciolotto! (gli manda un bacio)
ROCCO Cucciolotto... u chiamau! E ci mannau puru nu baciu!
GIANLEONARDO Si... cucciolotta mia... mi accomodo! (ricambia il bacio)
ROCCO Cucciolotta mia? A soi? 'Nz... e cu cià 'ndutau? E ciù ricambiau … u baciu! Menzamà su tinìa e basta!
MARIUZZA Roccu... finiscila! Chi a signurina Adelaidi purrissi essiri to figghia!
ADELAIDE (nel frattempo suona il telefono) Si dottore, arrivo subito! (Entra nello studio del dietologo o ginecologo, a scelta, ancheggiando)
GIANLEONARDO (si accomoda nel salottino, giusto accanto a Rocco; educatamente Gianleonardo saluta) Buongiorno!
MARIUZZA Bongionnu!
ROCCO ( dopo aver seguito con lo sguardo Adelaide che entra in uno studio, non risponde e lo guarda torvo)
MARIUZZA (da una spinta o una gomitata a Rocco) U salutu... Roccu... u lassau u Signuri!
ROCCO (a denti stretti) Bongionnu!
GIANLEONARDO (senza essersi accorto di niente, pensa agli affari suoi, prendendo delle carte dalla sua cartellina e comincia a leggere)
ROCCO (roso dalla gelosia, attacca bottone con Gianleonardo) Ma.. autru cuffari... vui... oggi... non n'avìu?
MARIUZZA Roccu... ora puru i tia m'è scantari? Puru tu ti facisti pigghiari da maleducazioni... e divintasti “'mmiddusu”? Potti essiri a signura “ora si... ora no e ambarabà-cicci- coccò!”... subitu subitu colpìu! (gesto del tragitto del virus) … TAC! E si fici a frittata!
LODOVICA Cosa c'entro io?
MARIUZZA Vui muta... accuccia Bobby!
LODOVICA (si gira dopo averle mandato uno sguardo torvo e velenoso e continua a soffiarsi) Non vi rispondo più... che è meglio!
MARIUZZA Brava... ora si chi ragiunati!
GIANLEONARDO (che nel frattempo era rimasto allibito, a Rocco) Prego?
ROCCO Non n'avìu autri medici oggi... i visitari?
GIANLEONARDO Non capisco!
ROCCO Chi fa... u babbu... pi non pagari u daziu?
GIANLEONARDO (sempre più attonito) Mi scusi?
ROCCO No... u cadutu da naca!
GIANLEONARDO Ma lei... scusi... ce l'ha con me?
ROCCO No... cu chiddu chi passa!
GIANLEONARDO (pensa di aver capito) Ah! Forse ho capito! Lei ce l'ha con me … in quanto informatore scientifico! Si... è vero... noi non siamo una categoria di lavoratori … che sta molto simpatica! Non siamo tanto amati... in effetti!
ROCCO E in effetti... quannu viniti 'nte studi medici... rumpiti!
MARIUZZA (rimproverandolo) Roccu!
GIANLEONARDO Accidenti... le ho proprio dato fastidio!
ROCCO Non sapi quantu!
GIANLEONARDO (rivolto a Mariuzza) Ma è... suo marito?
MARIUZZA Me maritu? P'amuri i Diu!
ROCCO Me mugghieri? Cu tuttu u rrispettu chi aju pa signura Mariuzza... ma a mia mi piacinu cchiù figghiuleddi!
GIANLEONARDO Però... buongustaio!
MARIUZZA E cettu... arruvau Alen Delonni... su po' pemmettiri!
ROCCO Si va beni... parrau Sofia Lorenn! (poi a Gianleonardo) Ma … staumu parrannu nui dui prima! Vui... ccà … chi annati ciccannu?
GIANLEONARDO Oh bella... è il mio lavoro!
ROCCO (a mò di scherno) Il suo lavoro!
GIANLEONARDO Eh! Il mio lavoro!
ROCCO Ma vui... u vostru travagghiu... no purrissu fari... chissacciu... pi littra?
GIANLEONARDO Per lettera?
ROCCO Eh! Pi littra! Cusì farissimu a menu da vostra prisenza!
GIANLEONARDO Però... interessante!
ROCCO Eh! Cchiù commidu i così... pi vui … e pi nui! (pausa) Per esempiu... scrivirìu... Caru dutturi... viggola e a capu... niscìu no nou medicinali chi è bonu assai... puntu... no puntu esclamativu... fa cchù effettu... poi.. stu medicinali è ottimu ... chissacciu... facemu n'ipotesi... pa diarrea... di nou puntu esclmativu... poi... stu medicinali … anzi no... damuci puru nu nomi... ni capemu megghiu... (riflette un attimo) Stuppaprest ci piaci?
GIANLEONARDO (attonito) Faccia lei!
ROCCO Fazzu jò! Allura... Stuppaprest... comi dici puru u nomi.... fa.... stuppari 'nto vidiri e svidiri... puntu... puntu esclamativu... anzi dui ... puru tri... viggoletti... parentisi... tonda... quatra e puru giraffa... a bbunnanzia non spascia mai...! Fimmatu... Tiziu... Caiu e Semproniu! Ci piaci così?
GIANLEONARDO (fa spallucce sempre attonito)
ROCCO Facemu chi ci piacìu! Poi a zzicca 'nta na busta... a llicca (fa il gesto)... llicca puru nu francubullu... llicca Mommu ca mamma fici a mustadda... cciù 'mmidda e a spedisci! Cchiù facili i così! E puru economicu! Nu francubullu custa menu da benzina! Oggi comi oggi... è na gran cosa!
GIANLEONARDO Già... più facile di così! Solo che... lei è un po' arretrato... al massimo oggi si potrebbero usare le mail!
ROCCO Chi su sti cosi... si mancinu?
GIANLEONARDO No... sono le lettere che si mandano via computer!
ROCCO Na canusciu sta via... no sacciu unni è! Ma comunqui... sa canusci lei...! Basta chi pigghia sta strada i pettu... e si nni va!
GIANLEONARDO No! Che ha capito! Ah... lasciamo perdere!
ROCCO No... non lassamu peddiri nenti! Jò... ci uffrìa n'ottima soluzioni... ora lei … pigghia i me paroli... si suggi e si nni va! Va unni voli... pigghia aria... si fa na passiata... si setta o barri... comi ci disidira u so cori... basta chi lei... ccà... non fa cchiù danni!
GIANLEONARDO Scusi... ma quali danni dovrei fare io? Nel pieno svolgimento del mio lavoro?!
ROCCO Mu dicissi lei!
GIANLEONARDO Mi spiace... ma io proprio non la capisco!
ROCCO Sintissi... lei... ccà... picchì vinni?
GIANLEONARDO L'ho già detto! Per lavoro... per cosa se no!
ROCCO Annunca... sulu pi lavoru! Magari cuminciau pi lavoru... poi...
GIANLEONARDO E poi?
ROCCO E poi si fici puru l'affari soi!
GIANLEONARDO E cioè? (poi riflettendo, capisce) Ah... lei dice... (con la mano indica la scrivania in cui siede di solito Adelaide)
ROCCO Jò dicu!
GIANLEONARDO Si … ma a lei... mi scusi che gliene frega? Non sarà mica... suo... padre? (un po' imbarazzato)
MARIUZZA (redarguendo Rocco) In effetti... cu l'età ci semu!
ROCCO (contrito) No... non sugno so patri!
GIANLEONARDO E allora?
MARIUZZA (piano a Rocco) Non è chi ci voi diri a virità? Cu quali facci? Non mi pari u casu! Vidi chi figura farivi a diricci chi ti piaci a so zzita! E poi voi mettiri a iddu cu tìa? (guardandolo un po' affascinata) Beddu... eleganti... giuvini... finu... e tu? Dicu viddanu e dissi tutti cosi!
ROCCO Pi comi parrastu... non è chi puru a vui … vi piacinu i … giuvinotti?
MARIUZZA (risentita) Oh Roccu... pi cu mi pigghiasti? Fimmina seria sugnu!
GIANLEONARDO Sto aspettando!
MARIUZZA (interviene sebbene ancora risentita ) No... u fattu è... Roccu vulìa diri... chi .. si poi... faciti... casa e putìa ca signurina Adelaidi... vui non vi scuddati [scollate] cchiù i ccà! Ogni jonnu poi truvati nu Stuppaprest i pubblicizzari e siti sempri ccà! E pi nui povireddi chi semu muru cu muru cu spitali e avemu bisognu in continuazioni du medicu...
vidilla tutti i jonna ccà... chi ni frega u postu 'nta fila... non è u massimu! Puru si pensionati... non è chi non avemu nenti i fari a casa! Veru Roccu? (lo guarda per convincerlo a confermare)
ROCCO ( sebbene infastidito) E si... si... veru è!
GIANLEONARDO (li guarda un po' titubante) Se lo dite voi!
MARIUZZA (a Rocco, piano) E ora … supa sta storia... mettici na petra supra! Cruci e nuci … ni capemmu?
ROCCO (contrito) Cruci e nuci! (pausa) …. ma...
MARIUZZA (lo interrompe) No! Nenti ma!
ROCCO (rassegnato) Nenti ma! (pausa) … si … però!
MARIUZZA Oh Roccu! Ora basta!
ROCCO (rassegnato) Ora basta... ora basta!
(ritorna di nuovo in scena Peppe, sempre ubriaco)
PEPPE (come prima ) “Ranni era la potta... di jancu vistuti li genti.... du duluri strincìa li denti... la fimmina sumpotta! … sumpotta! … sumpotta!” (beve, poi di nuovo guarda a turno tutti, li saluta con la mano ridendo proprio da ubriaco, manda dei baci con la mano, poi esce di nuovo continuando a bere)
LODOVICA Ecco qua... di nuovo il poeta dei pazzi! Ormai non mi stupisco più di niente! (e riprende a soffiarsi)
MARIUZZA Eccu... a signura sa ciuscia e a mia mi venunu i brividi! Brrrr!!! Oh Peppi … stajunnata! Quannu veni...u friddu mi fai pigghiari! Sapissi ammenu u picchiì! (pausa, poi riferenndosi al paziente a colloquio col dottore ) Oh... ma chistu quannu nesci i dda intra! Mi staju siddiannu! Chi scanciau u medicu pi cunfissuri? E quanti piccati avìa!
ROCCO Già! Appuntu!
GIANLEONARDO E certo! C'è gente che lavora qui!
(ritorna in scena Adelaide, uscendo dallo studio medico di prima, e andando di nuovo a sedersi dietro la scrivania)
MARIUZZA Signurina Adelaidi... ma ccà non è chi putemu fari i fulinii spittannu! 'Ntrasissi e ci dicissi mi si dugna na mossa!
ADELAIDE Ma non posso! E' contro l'etica!
MARIUZZA E chi camurrìa st'elica ddocu!
(intanto entra Jacopo)
JACOPO (molto robusto, un po' titubante) Signurina Adelaidi... chi fazzu... 'ntrasu?
ADELAIDE Oh.. signor Jacopo! (lo raggiunge) Venga!
JACOPO No! Fossi è megghiu chi mi nni vaju! (esita e non vuole entrare, tenta magari di tornare indietro)
ADELAIDE (cerca di trascinarlo, ma non ci riesce) No! Venga... venga pure! Il dottore la sta aspettando!
JACOPO (magari comportandosi da bambino) No...no!
ADELAIDE Perché no? Il dottore non le fa niente! Su … su... non faccia il bambino!
JACOPO Ma jò... non vogghiu!
(incomincia quindi un braccio di ferro tra Jacopo, che comportandosi come un bambino, rimane piantato a terra, e Adelaide, che cerca in tutti i modi di farlo entrare; si fa anche aiutare da Rocco e Gianleonardo, che si mettono a tirare uno da un braccio, uno dall'altro e Adelaide a spingere da dietro. Mariuzza, da seduta, detta il ritmo. Lodovica guarda la scena più allibita che mai. Alla fine vincono Adelaide e C., che riescono finalmente a tirarlo e farlo sedere su una sedia. Anche Rocco e Gianleonardo, si siedono, distrutti)[per la scena esagerare e magari usare una musica di sottofondo]
LODOVICA Ma quante ancora ne dovrò vedere oggi! Che manicomio! Che manicomio! (continua a soffiarsi)
ADELAIDE (stanca, sudata, dopo l'impresa, si massaggia anche la schiena, per la fatica fatta, vista la stazza di Jacopo) Signor Jacopo... ogni volta è la stessa storia! Ma si può sapere... una volta per tutte... che problema ha?
ROCCO (massaggiandosi ancora per la fatica fatta) Centu chili i cchiù... non si capisci?
MARIUZZA Roccu!?
ROCCO E chi c'è? Mi scappau!
JACOPO Eh! Ragiuni avi! Su i cchiù... ma a mia... non mi pisinu!
ROCCO (non avendo ancora smesso di massaggiarsi) A nui autri.... ni pisaru... eccomi! (Adelaide e Gianleonardo annuiscono)
JACOPO E' me mugghieri chi voli chi fazzu a dieta! (piagnucolando) Jò... non nni vogghiu fari! No... non nni vogghiu fari! No! E' idda chi dici chi staju mali così! Chi soffru! Dici chi mi veni (aiutandosi con le dita ) primu …u polistirolu!
ROCCO (piano) Espansu!
GIANLEONARDO Il colesterolo se mai!
JACOPO Chiddu chi è! Poi dici chi... (usando ancora le dita) secunnu … mi 'nchianinu i tri criceti...
ROCCO (piano) E ti rusicannu a panza!
GIANLEONARDO I trigliceridi!
JACOPO Comi vuliti vui... (con le dita: terzo) e mi veni puru a 'mprissioni jauta!
ROCCO (sempre piano) E chi vidisti chi ti 'mprissiunasti? Ti vaddasti o specchiu?
GIANLEONARDO La pressione... la pressione... alta!
JACOPO Ma vui cu siti? Siti d'accoddu cu me mugghieri?
LODOVICA No! E' uno che … finalmente... ha un briciolo di testa... in mezzo a tutti questi che... il cervello … se lo sono bevuto!
GIANLEONARDO Ma chi la conosce... sua moglie! Io sono un informatore scientifico!
JACOPO Ah! E non vi inchiti a bucca cu sti paruluni! Nu rappresentanti … nu commissu … insomma!
GIANLEONARDO Chiamatemi come volete!
JACOPO Ma comunqui... stava dicennu... chi jò... soffru propriu a falla... a dieta! Anchi picchì poi … jò pensu... chi non ci nn'è bisognu... mica manciu assai … jò! Jò non manciu nenti... ma nenti manciava... puru prima! (entra la mano in tasca e ne esce una marendina e comincia a mangiare)
ADELAIDE Signor Jacopo... che sta facendo?
JACOPO Jò? Nenti! Picchì?
ADELAIDE Ma sta mangiando!
JACOPO Manciari jò? Quannu mai! Staju sulu stuppannu nu buchiceddu! Ah... jò ni patu di sti cosi! E' chi... quannu sugnu nibbusu... mi veninu sti speci i buca 'nta bucca i ll'anima... e ll'è stuppari subbitu... si no mi sentu mali! Eh! Chi su fatidiusi! Ah! Ma non ciù diciti a me mugghieri! Si no... a pigghiti a idda!
ADELAIDE A proposito signor Jacopo... oggi non è venuta la signora Pasqualina?
JACOPO No... cuffari avìa! E menu mali!(tutto contento) Ammenu na vota ogni tantu mi lassa in paci! (suona il suo cellulare, magari con la soneria dell' “Adunata Militare”; Jacopo scatta subito in piedi, come sull'attenti, spaventandosi e rischiando di far cadere per terra il cellulare mentre lo prende dalla tasca, esclama) Ih! Me mugghieri! (poi risponde timoroso) Si... Pasqualina? (riposta di Pasqualina)
(sempre timoroso)Si... unni u medicu sugnu! (riposta di Pasqualina) (ancora pauroso) Ma … senti.. non è chi... fussi possibili... sempri si tu si d'accoddu... insomma... mi nni pozzu ritunnari a casa? (riposta di Pasqualina, urlante) (Jacopo allontana il telefono dall'orecchio spaventato e piagnucolante) Pasqualina ti pregu... mi jetta pisanti sta dieta! (riposta di Pasqualina, sempre urlante) Pisanti sugnu sulu jò?Su dici tu! (fa un altro tentativo sempre trepidante) Ma... jò pinsava... non cunta nenti chiddu chi vogghiu jò? (riposta di Pasqualina) (sempre più piagnucolante) Ah... jò cuntu menu du dui i coppi quannu a briscula è a dinari? (riposta di Pasqualina) Ah! E fusti puru generosa? (riposta di Pasqualina) Grazi... grazi assai! (riposta di Pasqualina) Si... si... mutu... mutu staju! Non parru cchiù... non parru cchiù! (riposta di Pasqualina) Si... si … 'ntrasu unni u dutturi! Comi voi tu! (riposta di Pasqualina) Ah... e poi t'è fari na promessa? E quali? (riposta di Pasqualina) Si... Pasqualina... tu prumettu... non manciu cchiù! Non manciu cchiù! Si cuntenta?Si? (riposta di Pasqualina) Ora pi essiri cuntenta i tuttu t'è diri na cosa? E chi cosa? (riposta di Pasqualina) (titubante) Ma ora? C'è genti! (riposta di Pasqualina) Si... Pasqualina… comi voi tu! (imbarazzandosi) Bedda... duci e … zzuccarata! (e le manda un bacio)
(gli altri lo guardano sorridendo e prendendolo in giro; Lodovica continua a guardare allibita e schifata)
JACOPO (riposta di Pasqualina) Ora si cuntenta? (riposta di Pasqualina) E si si cuntenta tu... sugnu cuntentu puru jò! (riposta di Pasqualina) Si... ora chiudu... ciau... ciau... ciau... ciau (finalmente riesce a chiudere, poi si siede , mettendo il telefono sulla sedia vicina, e cambiando tono) Si... e ci pari a idda chi è moriri i fami! (mette le mani in tasca ed esce dei biscotti o della cioccolata e comincia a mangiare e con la bocca piena) Ora sugnu nibbusu! U bucu... nu puttusu i bureddu divintau! (continua ad ingozzarsi)
ADELAIDE Signor Jacopo... basta mangiare!
JACOPO (con la bocca piena) Sugnu nibbusu... sugnu nibbusu! Nu precipiziu... n' abissu... na voragini... nu baratru aju!
ADELAIDE Su... su... resista!
JACOPO (risuona il cellulare sempre con l'adunata, facendolo scattare di nuovo in piedi, ma, avendo la bocca piena, si soffoca e comincia a tossire; gli altri cercano di aiutarlo, magari battendogli le mani sulle spalle, sortendo però un effetto peggiore. Le tentano tutte, Gianleonardo usa anche la manovra di Heimlich, quella per evitare il soffocamento. Gianleonardo potrebbe fargli anche la respirazione bocca a bocca. [ per la scena usare molta fantasia, esagerando anche ] . L'adunata continua a suonare)
MARIUZZA Stu telefunu ni sta stunannu i ricchi! (decide allora di rispondere mentre Jacopo continua a soffocare ) Prontu? (riposta di Pasqualina) No! U signor Jacupu è … impegnatu! (riposta di Pasqualina) In chi cosa? (riposta di Pasqualina) Sta ssimpicannu! (riposta di Pasqualina) Cu sugnu jò? (riposta di Pasqualina) L'amanti? Ma quali amanti! Ma lei chi è paccia? (riposta di Pasqualina) Oh! Jò fimmina onorata sugnu! (riposta di Pasqualina) Paccia non ci ll'ava mai dittu nuddu? (riposta di Pasqualina) No?C'è sempri na prima vota! (le chiude il telefono in faccia, poi a Jacopo) Fimmina camurriusa... so mugghieri! Ci 'ntiressa si jò era l'amanti... no comi sta so maritu! E poi puru 'mmiddusa! Attrova cu cciù potti fari u (gesto del tragitto ) … Tac! Mah! Pò essiri chi nasciù così! (pausa) Oh! E poi tutti cu mia oggi! A me onorabilità... non si metti in discussioni! (risuona l'adunata e Mariuzza, arrabbiata) E mi cià sona e suddati st'adunata! (prende il telefono, gli toglie la batteria e lo butta nel cestino, poi a Jacopo che nel frattempo si era calmato) Chiddu... non ci giua cchiù! E unnè … sta bonu!
JACOPO Grazi … grazi assai! Anzi... grazi a tutti!
GIANLEONARDO Va meglio ora?
JACOPO (ancora sofferente) Megghiu … megghiu assai!
(nel frattempo rientra ancora Peppe)
PEPPE (come prima) Spittaculu parìa... pa genti chi c'era... ma inveci non era... e la fimmina spincìa … spincìa... spincìa! (poi si comporta sempre allo stesso modo ed esce)
LODOVICA Il pazzo itinerante: episodio n° 4! (poi continua a soffiarsi)
MARIUZZA (ancora in piedi, dopo aver seguito con lo sguardo Peppe, trema tutta) Maria! N'autra vota i brividi! U tremulizzu mi vinni! (ritrema) Matri! I jammi... giacumu giacumu … mi ficiru! Na seggia... datimi na seggia!
ROCCO (celere prende una sedia, gliela porge) Signura Mariuzza... ssittativi... ssittativi!
MARIUZZA (si siede) E chi mi succedi stajunnata! Mancu addritta pozzu stari cchiù! (pausa) Sti paroli chi dici Peppi... no sacciu... no sacciu! (si tocca la fronte preoccupata)
(intanto entra in scena Cosimino, molto sciancato, molto balbuziente e non tanto bello)
COSIMINO (vorrebbe dire : Buongiorno!, ma sforzandosi riesce a dire solo) Bu... bu...bu...bu... bu...
ROCCO (a modo suo gli finisce la parola) Bu...bu... settete! U schezzu ni facisti... Cosiminu?
COSIMINO (nega con la testa e col dito) Bu... bu... bu....
ROCCO (di nuovo come prima) Bubù bello! L'amicu i l'ossu Joghi? (Magari lo imita) E chi c'entra?
COSIMINO (nega di nuovo come prima) Bu... bu... bu... ( gli altri soffrono con lui; poi comincia a innervosirsi, e, quando si innervosisce, con la gamba sciancata, battendo il piede a terra, batte il ritmo e comincia a parlare meglio) Bu.. bu... o... o... ngio... ngio... nno... nno! Ah (sospira soddisfatto, e sospirano pure gli altri)
ROCCO Bongionnu! Non sapìa! Attrova chi mi pinsava!
ADELAIDE Buongiorno a te... Cosimino! Come va?
COSIMINO (vorrebbe dire : Tuttu beni!, ma) Tu... tu... tu... tu... tu...
ROCCO Tu-tu? Chi si occupatu?
COSIMINO (affranto, nega) Tu... tu... tu... tu...
ROCCO Ah! Capìa! (allora comincia a cantare) “Tu vò fa l'americano... mericano... mericano”! Ah? Ci 'nzittai?
COSIMINO (sempre più affranto, nega) Tu... tu... tu... (poi usa il metodo di prima) Tu... tu... ttu... ttu.. beeee (ma si ferma più del dovuto qui e no riesce ad andare avanti)
ROCCO Beeeee.... unnè sta pecura ? (E si guarda attorno)
COSIMINO (più infastidito e arrabbiato che mai, battendo più forte il piede, urla) Be... ni! (sospira come dopo un notevole sforzo; anche gli altri, dopo aver sofferto con lui, sospirano, e questo lo faranno per tutto il tempo che Cosimino cercherà di parlare e quando Rocco lo interromperà con le sue battute faranno la faccia infastidita, con sguardo di rimprovero per Rocco. Lodovica si alzerà in piedi, allontanandosi il più possibile facendosi sempre più schifata e soffiandosi sempre più forte ogni battuta di Rocco)
ROCCO E si va tuttu beni... com'è chi si ccà?
COSIMINO (dovrebbe dire : u fattu è, ma) U... u... u.... u.... u....
ROCCO (lo imita, trasformano la “u” nel verso del lupo) Uuuuuuu!!! Lupinariu divintasti... Cosiminu? E chi c'è a luna china?
COSIMINO (demoralizzato, nega) U...ffafà... u...ffafà....
ROCCO Uffa... siddiatu si?
COSIMINO (col solito metodo) U... u... fa...fa.... tu...tu.... (ma s'incanta qui e non riesce ad andare avanti)
ROCCO Tu-tu.... n'autra vota! Ora chi è u trenu? (imita il treno)
COSIMINO (sempre battendo forte il piede) U... u... fa...fa.... ttu...ttu....è...è...è...è... (ora si incanta sulla è)
ROCCO Eeeeeeee.... a sirena arruau! A polizia... a polizia!
COSIMINO (cerca di ripetere il discorso) U... ffa...ffa... ttu...
ROCCO (lo interrompe) Chistu u capemmu... vai avanti!
COSIMINO (allora prende fiato per continuare; il discorso dovrebbe proseguire con: jò... a notti non dommu cchiù!, ma) Jò... jò.... jò... jò
ROCCO Jò-jò? Cu jò-jò giochi?
COSIMINO (continua) Jò... jò... no... no...no...
ROCCO Ah! Cu jò-jò ci gioca to nonnu!
COSIMINO (sebbene infastidito prosegue) Jò... jò... no.. non … do...do...do...do...
ROCCO Do-do- re-re - mi-mi- fa-fa so-sol- la-la- si- si.... tutta a scala ficimu!
COSIMINO (va avanti) Do... do... do (sforzandosi) mmu... muu...muuu... muuu...
ROCCO Muuuuuuuuu.... (imita la mucca)... prima a pecura ora a vacca... 'nta stadda semu!
COSIMINO (arrabbiato batte molto forte il piede) Jò.. jò... no.. no ...do..do.. mmu mmu... cchi... cchi... cchiù... cchiù! (sfinito, tutti sospirano)
ROCCO (facendo il giochino che si fa ai bambini) Cchiù... cetti-ba- bau!
MARIUZZA E Roccu finiscila cu sti babbarii!
ROCCO E bonu a finisciu... a finisciu! (poi a Cosimino) E tu pi chistu vinisti ccà? Picchì non dommi? E chi ci voli... ti metti a cuntari i pecuri! (poi ci ripensa) No... megghiu di no! Picchì si ti metti a cuntari... t'impunti e... autru chi dommiri! (pausa) Ma poi... picchì non dommi? Chi ti 'mmattìu? Chi hai?
COSIMINO (fa spallucce) Boh... boh....boh....boh.... boh.... boh... boh...
ROCCO E basta! U capemmu... no sai... e boh... ni basta unu sulu!
COSIMINO (sospira, finalmente si rilassa e si siede)
(all'improvviso, entrano trafelate, Minica e Agostina)
AGOSTINA (Ha un vestito o una tuta che le copre le forme. Piange e con tono lamentoso) Mi doli a panza!! Mi doli a panza!!
MINICA (la madre, fortemente alterata) Muta tu! Non ti vogghiu sentiri lamintari! Tu dissi jò chi stavi manciannu troppu muluni! U vidi? Ti usciau a panza!
AGOSTINA (sempre piagnucolando) Ma jò... avìa fami!
MINICA Fami... fami! Nu 'ndigestu ti potti veniri... ora! (poi ad Adelaide) Me figghia si senti mali... u stati vidennu?
AGOSTINA (continua a ripetere piangendo) Mi doli a panza!! Mi doli a panza!!
MINICA Quindi ama 'ntrasiri subbitu unni u dutturi! Non c'è tempu i peddiri!
AGOSTINA (continua a ripetere piangendo) Mi doli a panza!! Mi doli a panza!!
ADELAIDE Mi dispiace signora! Il dottore in questo momento è impegnato!
MARIUZZA Avi mò chi è 'mpignatu! Vidi quant'avi chi semu ccà a spittari!
MINICA Me figghia non po' spittari!
AGOSTINA (continua a ripetere piangendo) Mi doli a panza!! Mi doli a panza!!
ADELAIDE Signora... cosa vuole che le dica? Se vuole la posso fare entrare dal dietologo o dal ginecologo che sono liberi!
MINICA Quali ginicoligu... quali ginicoligu! Me figghia illibata è! Comi si pemmetti?! Onorata e pura comi mamma la fici è! Cioè... comi a fici jò!
ADELAIDE Mi scusi... io lo dicevo solo per venirle incontro!
MINICA E mi si sta unni è... chi è megghiu! Mi mi veni incontru!'Nz! (pausa) Vaddati chi facemu … annamu unni u dietoligu... tantu... cosa i manciari è!
ADELAIDE Come vuole lei!
(quindi entrano dal dietologo, preceduti da Adelaide)
MARIUZZA A vaddalla … bona bona... non mi pari tantu illibata! A panza usciata... a panza usciata... non mi cunvinci! Petri c'è 'nta linticchia!
ROCCO Chi vuliti diri?
(Minica e Agostina escono di corsa dallo studio del dietologo preceduti da Adelaide per entrare subito dopo nello studio del ginecologo)
ADELAIDE Presto... presto!
AGOSTINA (continua a ripetere piangendo) Mi doli a panza!! Mi doli a panza!!
MINICA (più alterata di prima) Muta ti dissi... muta! Chista non ma gghiuttu! Non mi ll'avivi fari! (ed entra con le altre)
MARIUZZA Jò nenti dicu... i fatti pàrrinu!
(improvvisamente si sente un vagito, Agostina, nello studio del ginecologo, partorisce)
MARIUZZA Non sulu pàrrinu... i fatti... ciancinu... puru! U vidi? Ragiuni avìa! Petri c'era 'nta linticchia! (e fa il segno con le mani che la ragazza era incinta)
ADELAIDE (esce dallo studio del ginecologo) E' maschio! E' maschio! (rientra)
MARIUZZA (all'improvviso comincia a commuoversi, prende un fazzoletto dalla borsa, vorrebbe parlare ma non ci riesce)
ROCCO (accortosi di Mariuzza) Signura Mariuzza... c'aviti?
MARIUZZA (con difficoltà) Nenti... nenti!
(Minica e Agostina escono dallo studio del ginecologo, seguite da Adelaide. Agostina tiene un bambolotto avvolto in un asciugamano. Rocco, Jacopo, Gianleonardo, a turno, diranno: Auguri! )
COSIMINO (vorebbe partecipare pure lui ma) A.. a...a...a... a... a
ROCCO No... troppu complicatu è pi tia! Leva manu!
MINICA Quali auguri … quali auguri!
ROCCO (ironico) Nu bellu rigalu... ci fici a cicogna!
MINICA Quali rigalu... quali rigalu! Mira sbagghiau... sta cicogna! 'Nto n'abbiru avìa sbattiri! Obba fu! (ad Agostina, spingendola) E tu? Fila... fila pa casa! Figghia illibata?! 'Nz! Ma facisti sutta all'occhi... sutta all'occhi ma facisti! Ora videmu cu è stu fitusu! Prima u vidu... u vaddu bonu bonu... e poi u fazzu niru niru ... e poi ci sputu puru 'nta ll'occhi! Fila … fila pa casa! Chi nni mmattìu! Chi nni mmattìu! Chi viggogna! Chi viggogna!
AGOSTINA Però a panza... non mi doli cchiù!
MINICA Non ti doli cchiù... non ti doli cchiù! Vidi chi gghiotta chi cumminasti! E cu cciù dici ora a to patri? Nu 48 fa succediri chiddu! Annamu... annamu! (escono)
LODOVICA (sarcastica) Pura e illibata come mamma l'ha fatta! Complimenti alla madre! Non c'è che dire! A me di sicuru... una cosa del genere.... non sarebbe successa!
ROCCO Non jabbu e non maravigghia... u dicissi signura... chi è megghiu!
MARIUZZA (comincia a piangere a dirotto)
ROCCO Signora Mariuzza... chi fu? Si cummuvìu?
MARIUZZA Quali cummoviri... quali cummoviri! (e continua a piangere a dirotto)
ROCCO (consolandola) No... no... non faciti così! Chi c'è... chi c'è? Fozza... spugativi!
MARIUZZA (calmandosi un pochino, comincia a raccontare) Quannu era figghiola... puru jò sbagghiai!(e ricomincia a piangere)
ROCCO E bonu... bonu! Tutti sbagghiamu!
MARIUZZA (calmata comincia il racconto) Eh... ma u mei... sbagghiu... fu rossu! (pausa) Quannu avìa sidici anni... trasìa a sevviziu 'nta casa di na famigghia nobili... i baruni Benincasa! Mi pigghiaru a cori subbitu subbitu... mi trattaunu bbona veramenti! E jò... pigghiai a cori... a tutti! (Considerando meglio) A tutti! Chiussai o figghiu! A Manfredi! E iddu... pigghiau a cori a mia! (sognante) Ch'era beddu! Altu... distintu... coltu... studiava pi medicu! E jò... ogni tantu.. u jutava a ripetiri! E ripeti oggi... ripeti dumani....
ROCCO Da teoria... passastu a pratica!
MARIUZZA Siii! (Ritorna a piangere e con tono lamentoso) E a cicogna... vinni puru unni mia! (piangendo di nuovo a dirotto)
ROCCO Ma sta cicogna non nni 'nzetta una! Obba para è!
MARIUZZA E quannu i patruni u vinniru a sapiri... dissinu chi jò... non era cosa pi so figghiu... so figghiu miritava na nobili comi a iddu... e mi cacciaru! (pausa) E me patri e me matri? Quannu patturìa... mu ficiru bbannunari a me figghiu! (Ritorna a piangere copiosamente) Era na notti... di ventu … di lampi e trona! (si ferma perchè gli viene una cosa in mente) Ma... ma... tuttu chiddu chi ni cuntau Peppi... era … era … a me storia! Eccu picchì mi viniinu i brividi! A strata longa... jò chi ciancìa... chi urlava... i genti vistuti i jancu.... precisa 'ntifica è! Attrova iddu comi a sapi... a me storia! Boh! Comunqui... jò... però... di autru di dda notti... non mi ricoddu nenti! Alla fini … mi ddrummintaru mi non fannu vidiri me figghiu... vistu chi … essennu jò minorenni... i me genitori dicideru pi mia... e u desiru in adozioni! Nui eravamu povireddi... e n'autra bucca i sfamari … era troppu! (pausa) Na cosa però... ma ricoddu! Haju na vaga immagini... d'un picciriddu c'avìa nu disìu... anzi dui... unu pi ogni chiappa! Du culuri da fragola erinu... unu a fomma i pira e unu a fomma i mela... cu tuttu i piricuddu!
ROCCO E brava... e fici a macedonia!
GIANLEONARDO (all'improvviso sobbalza) Come mi scusi? Per favore ripeta! Com'erano queste voglie?
MARIUZZA Du culuri da fragola .. una a fomma i pira e una a fomma i mela... cu tuttu i piricuddu!
GIANLEONARDO E dov'erano?
MARIUZZA Una supa na chiappa... una supa all'autra!
COSIMINO (anche lui comincia ad agitarsi sulla sedia e a guardare tutti a bocca aperta)
GIANLEONARDO Ma io... ho... queste voglie... proprio come dice lei!
ROCCO E mi pari a mia... chi di strani su strani... mica comuni!
GIANLEONARDO Appunto!
MARIUZZA E chistu... chi voli diri? (illuminata)
GIANLEONARDO Io sono stato adottato! (poi la guarda illuminato anche lui, e quindi...) Mamma!
MARIUZZA Figghiu! (si abbracciano, poi lo guarda bene) Chi si beddu... propriu comi a to patri! Jò non mu scuddai mai... a to patri! E infatti non mi vosi maritari cchiù cu nuddu! E diri chi di matrimonii ni eppi parecchi! (lo riguarda ancora e lo riabbraccia) Figghiu!
GIANLEONARDO Mamma!
COSIMINO (si agita ancora di più e comincia di nuovo a balbettare) Pu...pu...pu...pu...pu... (è talmente agitato che comincia a camminare zoppicando per tutta la stanza) Pu... pu... pu... pu... pu...
ROCCO (allarmato) Cosiminu... chi c'è? Chi succidìu?
COSIMINO (continua a girare per tutta la scena ) Pu...pu...pu...pu...pu...
ROCCO (lo raggiunge e gli va dietro) Ma chi voi diri? Femmiti!
COSIMINO (continua a girare per tutta la scena, cambiando in continuazione direzione inseguito prima solo da Rocco, poi pure da tutti gli altri che continuano a chiamarlo, tranne Lodovica che osserva la scena sempre più esterefatta ) Pu...pu...pu...pu...pu...
ROCCO Ma a cu ci voi sputari cu stu pu...pu? Veni ccà!
MARIUZZA Si... Cosiminu... chi c'è?
ADELAIDE Cosimino fermati... ti sta agitando troppo!
COSIMINO (girando sempre, comincerà a scalciare e a battere il piede per terra sempre ripetendo) Pu...pu...pu...pu...pu...
ROCCO Cosiminu... ma chi a fari a pupù? Femmiti!
COSIMINO (scalcerà e batterà il piede sempre più forte, sempre inseguito dagli altri) Pu... pu... pu... pu... pu...
JACOPO (anche lui inseguirà Cosimino, ma poi per via della stazza, si risiederà) Non cià fazzu cchiù... jò mi femmu! Staju manticiannu! Basta!
ROCCO (ancora dietro Cosimino) Cosiminu femmiti … finiscila i tirari cauci comi e scecchi... mancava sulu chistu e a fattoria è a completu!
(all'improvviso, quando tutto il gruppo è vicino alla porta d'ingresso, entra Peppe)
PEPPE (al solito) U picciriddu ciancìa … ma sulu non era... cu iddu, nu frati c'era... e a fimmina dummìa...dummìa... dummìa! (poi prosegue come sempre)
MARIUZZA (stordita dalle parole di Peppe, prima che lui possa uscire) Oh Peppi... chi voi diri? (Ma lui la guarderà e uscirà, mandandole un bacio)
COSIMINO (si agiterà ancor di più e a gesti vuol far capire che Peppe aveva ragione e continuerà a sforzarsi di parlare e sbattendo sempre il piede finalmente) Pu.. pu... ru...ru... jò! Ah!
(si ammutoliscono tutti)
MARIUZZA (curiosa) Puru tu … chi cosa?
COSIMINO (sbattendosi entrambe le mani sulle chiappe) Pu.. pu... ru...ru... jò... jò!
ROCCO A pira e a mela … l'hai puru tu?
COSIMINO (sbattendosi di nuovo entrambe le mani sulle chiappe) Pu.. pu... ru...ru... jò! (e ride)
ROCCO Cu tuttu u piricuddu?
COSIMINO (sbattendosi di nuovo entrambe le mani sulle chiappe) Pu.. pu... ru...ru... jò! (e ride)
MARIUZZA (cominciando a capire) Peppi dissi chi c'era nu frati... quindi erinu dui... e quindi… puru tu si … me figghiu?
COSIMINO (sbattendosi entrambe le mani sulle chiappe di nuovo e ridendo felice) Pu.. pu... ru...ru... jò!
MARIUZZA (andando per abbracciarlo) Figghiu!
COSIMINO (ricambiando l'abbraccio) Ma...mma...mma...mma...mma!
GIANLEONARDO (unendosi all'abbraccio) Fratello!
ADELAIDE (commossa, si unisce anche lei all'abbraccio) Suocera! Cognato!
(tutti si commuovono, tranne sempre Lodovica, superiore a tutto)
MARIUZZA (sciogliendosi dall'abbraccio, guardando prima Gianleonardo) Beddu da mamma! Beddu comi a to patri! (poi guardando Cosimino) Beddu... quasi quasi... da mamma! Tu n'avisti pigghiari da na tinta da barunissa! Non si putìa vaddari! Però … pi mia... si beddu u stissu!
COSIMINO (ridendo felice, battendo il piede) Be... be...ddu...ddu!
(inaspettatamente entra Manfredi, e mentre Mariuzza lo guarderà incuriosita, lui si rivolgerà ad Adelaide)
MANFREDI Mi scusi signorina... sono il dottor Manfredi Benincasa e desidererei parlare con i miei colleghi! E' possibile?
MARIUZZA (lo chiama) Manfredi!?! Si tu?
MANFREDI (la guarderà pure lui e illuminandosi) Mariuzza! Tu?
(avvicinandosi l'uno all'altra lentamente, finiscono con l'abbracciarsi)
MARIUZZA Manfredi!
MANFREDI Mariuzza! (pausa) Quanto tempo è passato!
MARIUZZA Troppu!
GIANLEONARDO (unendosi all'abbraccio) Papà!
COSIMINO (come Gianleonardo) Pa...pa...pa...pa...pa...pa
ADELAIDE (anche lei unendosi all'abbraccio) Suocero!
(Rocco e Jacopo sono commossi e per non venire meno)
ROCCO E cu su spittava stajunnata? Chi emozioni! Vi bbracciu puru jò!(si unirà pure lui all'abbraccio) Emeritu sconosciutu!
JACOPO E jò chi restu sulu? (unendosi anche lui all'abbraccio) Egregiu ignotu!
MANFREDI (rivolgendosi a Rocco e Jacopo) E voi... chi siete?
ROCCO Amicu da matri!
JACOPO Conoscenti da nora!
(restano tutti abbracciati per un pò; poi finalmente si apre la porta dello studio e ne esce una ragazza; gli altri si sciolgono dall'abbraccio, curiosi)
MAFALDA (si aggiusta i vestiti, piuttosto attillati, prende dalla borsa specchietto e rossetto, se lo mette)
LODOVICA (allibita più del solito) Mafalda?!
MAFALDA (si accorgerà della madre, e presa in flagrante) Mamma!
LODOVICA (lasciando da parte il suo applomb da nobile) Figghia debosciata... degeneri... snaturata... depravata... fitusa... ma facisti sutta all'occhi.... a mia (Mafalda scapperà e lei la inseguirà prendendola a borsettate, fino a che escono dalla scena)
ROCCO Jò ci ll'avìa dittu... non jabbu e non maravigghia!
MARIUZZA E brau u dutturi! Eccu picchì ci stava assai mi spiccia... a sta pazienti! E nui ccà a fari i fulinii!
GIANLEONARDO Dici bene... mamma! Ma se non fosse stato così... oggi... quest'attesa... non sarebbe stata... con sorpresa! (tutti concordano)
(entra di nuovo in scena Peppe, che si posizionerà al centro della scena; gli altri lentamente escono)
PEPPE Cuntai na storia vecchia di tant'anni,
di na figghiuledda chi matri divintau,
di du figghi chi, costretta, lassau
e ritruvau ora chi su ranni!
A storia tristi in primu acchittu pari,
ma schizzusa va vosimu cuntari.
E pi li presenti fari assai divettiri
tanti pessonaggi i cchiù pinsammu i mettiri.
Agostina, la figghia visitata da cicogna,
e Minica, la matri nira pa viggogna.
(Peppe accoglie con gesto del braccio, Minica e Agostina che entrano in scena, saluteranno e ringrazieranno)
La nobili Lodovica, chi tantu nobili non era,
cu la figghia Mafalda assai minzugnera.
(Peppe accoglierà sempre con un gesto del braccio, ma dall'altro lato, Lodovica e Mafalda, che faranno lo stesso delle precedenti)
Jacupu, chi di dieta tantu convintu non era
e Adelaidi, gentili e gabbata 'nfimmera.
(come sopra, Peppe alternerà il lato)
Di du frati, vi parru e mi rriminu
u beddu Gianleonaddu e u checcu Cosiminu.
(“)
La lista pianu pianu e senza fretta va e si ccuzza
non nni scuddamu i zziti ritruvati Manfredi e Mariuzza.
(“)
E insiemi a mia chi sugnu u 'mbriacu Peppi
l'amicu Roccu chi ranni ruolu eppi!
(saluteranno anche loro)
E ora... non resta autru i fari!
E quindi....
(cercando la conferma degli altri chiede loro)
… ni nni putemu puru annari?
(tutti confermano)
E allura … fozza... n'amuninni!
A finemu ccà... comi annau e comi vinni!
(stanno per uscire, poi ci ripensano e tornano indietro)
PEPPE Noooo.... finiri così non dici nenti!
Dari ragiuni a Mariuzza ccà prisenti?
Noooo! Nui... maleducati... non semu...
e u … (facendolo tutti insieme)... TAC... no vulemu!
Semu gentili... semu cuscienti
e ringraziamu... tutti i prisenti!
FINE
SANTINA ( detta TITTY ) GIANNINO (n° pos. SIAE 216044)
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In caso di eventuale rappresentazione contattare l'autrice
e-mail: tittyg68@gmail.com, santina.giannino@hotmail.it
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