AVVOCATO SANTOLAMAZZA
(Li difende e poi li ammazza)
Di Giancarlo Ripani
29 Maggio 2006
2° versione
Personaggi (in ordine di apparizione)
TRISTANO TRISTEZZA detenuto
NICOLA SANTOLAMAZZA avvocato
L’ambientazione: Ai nostri giorni
La scena:. Deve essere costruita in modo che possa dar vita ad un susseguirsi di ambienti diversi partendo da quello base costituito da una cella di un carcere di massima sorveglianza per trasformarsi, cambiando il solo arredamento in: sala avvocati; cucina; aula scolastica; camera da letto; direzione scolastica; aula tribunale; direzione carcere.
L’arredamento: Una branda a scomparsa, un tavolino, otto sedie, di cui sei unite a due a due per la spalliera, un lavandino, un bugliolo, tre manichini, un televisore su carrello, una lavagna su ruote, un banco da scuola, un pappagallo sul trespolo
Il trovarobato: una tovaglia a quadrettoni,
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Primo Tempo
Parte M1. |
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Dopo ~ 15” Sipario Luci in Pz1 (cella) Stop M1 |
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Tristano è arrampicato sulla sedia posta sul tavolino in modo da raggiungere con la testa la finestra con inferriata. |
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Con livore |
TRI: |
Moriammazzati tutti quanti ! |
Entra Nicola |
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Precipitandosi verso Tristano, allarmato |
NIC: |
Fermo ! |
Con voce incrinata |
TRI: |
Famola finita ! |
Di slancio Afferrando Tristano per le caviglie |
NIC: |
No ! Non lo faccia ! |
Cadono a terra entrambi |
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Mentre precipita, allibito |
TRI: |
Ma che ca …. |
Mentre tenta di rialzarsi, sollevato |
NIC: |
Grazie al cielo sono arrivato appena a tempo! |
Laconico |
TRI: |
Momone stava pé comincià er siconno ! |
Perplesso |
NIC: |
Il secondo ? |
Semplice |
TRI: |
E c’ho detto ? |
Illuminandosi Con enfasi |
NIC: |
Giusto ! Il tempo del dopo ! Quello cui tutti siamo destinati al crepuscolo dell’umana esistenza! |
Sicuro Disgustato |
TRI: |
Quelli nun tengheno gnente de umano. Pareno ‘n branco d’assatanati ! |
Ieratico Comprensivo |
NIC: |
L’apocalisse ! La visione dell’Apocalisse prima del trapasso ! Dicono che accada nel momento supremo ! |
Con risentimento |
TRI: |
Undici fiji de mignotta che meneno botte da orbi ! |
Con enfasi |
NIC: |
I demoni in sembianze umane, gli archetipi del paventato castigo !
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Rattristato |
TRI: |
Hai detto bene, c’hanno proprio castigato ! |
Con trasporto |
NIC: |
Caro signore, lei è uno dei pochi eletti ad aver avuto l’anticipazione del risultato finale. |
Rassegnato |
TRI: |
Pe’ mo stamo quattro a uno ! |
Perplesso |
NIC: |
Prego ? |
Conclusivo |
TRI: |
Er terzo braccio ce sta a sonà ! |
Realizzando |
NIC: |
La pretestuosa vittoria del terzo potere! |
Sconcertato |
TRI: |
Il terzo de che ? |
Conclusivo Indicando con l'indice Tristano |
NIC: |
Il potere giudiziario che si abbatte contro l’uno, il singolo, l’individuo! |
Preoccupato |
TRI: |
Aho, ma ce ll’hai co’ me ? |
Riprendendo con foga oratoria Drammatico |
NIC: |
Lei, il predestinato ! L’agnello sacrificale offerto in olocausto per mano dell’uomo in nero, il giudice e arbitro dell’altrui sorte ! |
Con acredine |
TRI: |
Quell’infamone c’ha affossato co’ ‘n rigore inventato de sana pianta ! |
Solenne |
NIC: |
Ben venga il rigore, purché non leda i diritti della difesa ! |
Con rammarico |
TRI: |
Er guaio sta proprio lì !Tenemo ‘na difesa che pare ‘n colabrodo ! |
Rassicurante |
NIC: |
Da oggi ci sarò io al suo fianco ! |
Piacevolmente sorpreso |
TRI: |
Nun me di’ che giochi stopper ! |
DecisoCon sicurezza |
NIC: |
Stopper, terzino, mediano non fa differenza ! L’avversa parte troverà in me un baluardo inespugnabile! |
Interessato |
TRI: |
Me sa che sei uno che gioca pesante ! |
Sicuro di se |
NIC: |
Metaforicamente, se le circostanze lo dovessero richiedere, non mi periterò di tirare calci negli stinchi ! |
Dandogli una pacca sulle spalle |
TRI: |
Nun ho capito er metiforamente, ma me piaci assai! |
Definitivo |
NIC: |
Può far di conto di avere già la vittoria in tasca. |
Alzano la mano destra Soddisfatto |
TRI: |
Sbatti er cinque ! Quanno ce ricapiteno sotto, je lo famo vede noi a quei puzzoni, scarpari zozzi ! |
Si danno il cinque |
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Supponente |
NIC: |
Ci può contare ! |
Fregandosi le mani |
TRI: |
Nun vedo ll’ora de presentatte ar mister ! A proposito come te chiami ? |
Tendendo la mano |
NIC: |
Santolamazza. Avvocato Nicola Santolamazza. |
Stupito Stringe la mano |
TRI: |
Cazzo ‘n avvocato ! Come hai fatto a fatte incastrà ? |
Retorico |
NIC: |
Il destino, il fato, la casualità ! |
Perplesso |
TRI: |
Mo chi so’ tutti 'sti fregni ? |
Con enfasi |
NIC: |
Sono gli artefici del nostro odierno e speriamo fortunato incontro ! |
Riflessivo |
TRI: |
Certo che pe' te sarà dura tené botta co’ ‘sti marpioni che te troverai attorno ! |
Seriosamente Con trasporto |
NIC: |
Sono conscio dell'ingrato compito che mi attende. Ma se lei mi conforterà con la sua fiducia il risultato è garantito ! |
Interessato |
TRI: |
Voi scommette che ce l’indovino su che t’hanno pizzicato ? |
Perplesso |
NIC: |
Pizzicato ? |
Pensando di cogliere nel segno |
TRI: |
Truffa all’americana !? |
Cercando di intervenire |
NIC: |
No. Mi lasci spiegare ... |
Schioccando le dita Sicuro |
TRI: |
Ce so' ! Droga e mignotte come Maradona ! |
Cercando di spiegare |
NIC: |
Caro signor Tristezza mi duole contraddirla ma lei e` completamente fuori strada ! Vede io ... |
Interrompendo Sicuro |
TRI: |
Bono, bono ! Nun me di’ gnente. Te sei dato co’ lla cassa ! Scommetto che, uno co’ lle palle come te, ha fatto in tempo a 'nguattasse er conquibus ! |
Non realizzando |
NIC: |
Il conquibus ? |
Precisando |
TRI: |
La grana, l’argento, lli bajocchi ! |
Timidamente |
NIC: |
Ad onor del vero, relativamente al danaro al momento non sono molto provvisto ... |
Sicuro Con disgusto |
TRI: |
Allora so’ cazzi tua ! Te toccherà accontentatte der pappone che passa er convento ! |
Deciso a fare chiarezza |
NIC: |
Mi consenta signor Tristezza di chiarire quest’increscioso equivoco: io non sono qui in veste di detenuto bensì in quella di suo avvocato d’ufficio. |
Perplesso |
TRI: |
Avvocato de che ? |
Gentilmente |
NIC: |
Se lei avrà la compiacenza di ascoltarmi, sarà mia cura spiegarle. |
Remissivo |
TRI: |
Sentimo ! |
Parte M2 Nicola va a sistemarsi in Post1Luci in Pz2 (Strobo + dedicata Nicola) Durante le battute di Nicola, Tristezza muta l'arredamento della scena per trasformarla in una sala avvocati: un tavolino con sopra una vecchia macchina per scrivere sotto la finestra, tre sedie, due con i manichini in toga avvocatizia. Poi mette la toga e i guantoni da boxe |
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Mentre indossa anch’egli la toga spiega |
NIC: |
Quando un imputato non ha sufficienti mezzi economici per assumere un avvocato, la comunità si prende cura di lui, dandogli la possibilità di sceglierne uno tra quelli presenti nella sala avvocati. I colleghi più famosi si guardano bene di frequentare tale luogo di speranze, e purtroppo di cocenti delusioni. Mentre quelli, che come il sottoscritto, non sono stati ancora baciati dalla volubile dea bendata, sono lì per cogliere l’occasione. Ieri, di buon mattino, non appena l’usciere ha aperto la porta, con i colleghi presenti si è accesa una civile disputa, al fine di accaparrarsi i posti con maggiore visibilità. Quello più ambito è sotto la finestra. |
Luci in Pz3 (sala avvocati) |
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Nicola e Tristano simulano un match di pugilato |
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Saltellando attorno a Nicola |
TRI: |
Caro collega oggi mi sento più forte di Cassius Clay! |
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Tirando un colpo |
NIC |
Caro avvocato gradisca questo diretto alla mascella! |
Rispondendo con un gancio alla figura |
TRI: |
E lei quest’uppercut! |
Portando un colpo alle parti basse |
TRI: |
Senta se è di suo gradimento un gancio al fegato ! |
Piegandosi dal dolore Con un filo di voce |
NIC: |
Non vale! Colpo basso ! |
Facendo una serie di schivate |
TRI: |
Lo racconti a sua sorella ! |
Colpito si accascia a terra |
NIC: |
Ah ! |
Contandolo |
TRI: |
Uno … due … tre …. |
Rialzandosi fulmineamente e colpendo Tristezza al mento |
NIC: |
Quattro ! Buonanotte avvocato ! |
Crolla a terra come un sacco |
TRI: |
Li mort … |
Luci in Pz4 (dedicata Nicola scrivania) Tristezza esce e va a riprendere le sue sembianze |
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Soddisfatto Si sfila i guantoni da boxe e va a sedere sotto la finestra |
NIC: |
Finalmente il posto sotto la finestra ere il mio ! Dopo due ore di trepidante attesa è comparso lei signor Tristezza, quale novello Paride, per assegnare il pomo della gloria. |
Entra Tristezza fermandosi sulla porta Luci in Pz3 (sala avvocati) |
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Sotto tono |
TRI: |
Io sto quine ! |
Con sussiego |
NIC: |
L’etica professionale fa divieto di offrire direttamente i nostri servigi all’imputato, ma ognuno di noi ricorre a qualche innocente espediente per attirare l'attenzione del potenziale cliente. |
Nicola prima fa gesti di richiamo con la mano a mo’ di passeggiatrice, poi apre la toga, tira su il pantalone, si sfila la giarrettiera lanciandola verso Tristano che la raccoglie e dopo un attimo d’incertezza la rilancia a Nicola |
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Perplesso |
TRI: |
Ahò ripijete 'sta cosa ! |
Nicola la afferra al volo e trionfante la sventola, poi va a sistemarsi in Post1 Luci in Pz2 (Strobo + dedicata Nicola) Durante le battute di Nicola, Tristezza ripristina l'ambiente cella |
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Con riconoscenzaMentre toglie la toga |
NIC: |
Lei, Signor Tristezza, con il candore degli animi eletti, ha indicato proprio me ! Quel semplice gesto della sua nobile mano ha posto fine ad una ancestrale ingiustizia, ha mutato la crisalide in farfalla, ha stracciato il velo nero che oscurava la stella di un talento inespresso. La mia stella, che con il suo argenteo splendore illuminerà le menti dei giurati perché per lei giustizia sia fatta,dando a me la meritata fama ! |
Stop M2 Luci in Pz1 (cella) |
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Riflessivo |
TRI: |
E io che nun avevo capito ‘n cazzo ! |
Con foga Accalorandosi |
NIC: |
Da oggi la mia vita non sarà più la stessa ! Basta con le camere mobiliate da quattro soldi ! Basta con i pasti a credito in rosticceria ! Basta con i paltò rivoltati tre volte ! |
Conclusivo |
TRI: |
Stai proprio co’ lle pezze ar culo ! |
Con slancio Abbraccia Tristezza |
NIC: |
E tutto grazie a lei signor Tristezza !Mi consenta di abbracciarla come mio benefattore ! |
Un po’ sconcertato |
TRI: |
A sentitte pare che hai vinto la lotteria de capodanno! |
Con enfasi |
NIC: |
Anche lei può ritenersi un uomo fortunato. Ora il suo destino è nelle mani di un missionario della giustizia, di una vestale della legge, di un uomo che ha fatto del diritto la sua unica ragione di vita ! |
Preoccupato |
TRI: |
Aridaje co’ lli nomi difficili ! |
Con orgoglio |
NIC: |
Io sarò colui che la traghetterà, quale novello Caronte, dall’inferno dei dannati al paradiso degli innocenti ! |
Fermandolo |
TRI: |
Abbipazzienza e spieghete mejo, che fino a mo nun c’ho capito ‘n benamato ! |
Con supponenza |
NIC: |
Grazie a me, lei, tra breve, potrà abbandonare questo luogo d’infamia e tornare ad essere di nuovo un uomo libero e rispettato ! |
Deciso |
TRI: |
Avvocà lassa perde. Nun te impiccià ! |
Perplesso |
NIC: |
Temo di non capire … |
Sicuro |
TRI: |
Ar sottoscritto nun je passa nimmanco pe’ l’anticammera der cervello d’annassene da quine ! |
Sorridendo |
NIC: |
La sua voglia di scherzare è la miglior prova di una coscienza tranquilla ! |
Risentito |
TRI: |
Ma chi sta a scherzà !So’ proprio er tipo io ! Se po’ dì che sto in galera perché nun me mai annato de ride. |
Timidamente |
NIC: |
Temo di non cogliere … |
Con entusiasmo |
TRI: |
E poi, qua a bottega, me so fatti un pacco d’amichi. Tutta gente de prima qualità ! |
Perplesso |
NIC: |
Non lo metto in dubbio ma … |
Accalorandosi |
TRI: |
Pija per esempio Peppe er roscio: j’hanno dato ll’ergastolo pe’ avé sgozzato la socera che voleva boicottà ll’Itajia ... |
Interrompendo Interessato |
NIC: |
Capperi !La vittima era una sabotatrice ? |
Precisando |
TRI: |
No telestronza ! Je voleva fa vede Dallase invece che la finale Italia-Germania a lli mondiali dell’ottantadue ! Poi c’è Checco er buzzico che ha fatto secco er cognato co’ sedici cortellate pe’ via de ‘no sgaro ... |
Sicuro |
NIC: |
Delitto tipico della malavita ! |
Precisando Riprendendo l’elencazione |
TRI: |
Ma de che ! Quer zozzone j’aveva sgarato la bandiera della Roma doppo er derby ! ‘N artro granne amico mio è Foffo er francese … |
Interrompe, sconcertato |
NIC: |
Suvvia, signor Tristezza non vorrà farmi credere che ella preferisce le fredde mura del carcere al dolce tepore del focolare domestico! |
Sicuro Rabbrividendo |
TRI: |
E’ qui che te sbaji ! Io er gelo ce l’avevo drentro casa mia grazie a quella infame de mi’ moje! |
Pensando di aver trovato il bandolo Con enfasi |
NIC: |
Capisco ! La timida fanciulla che lei, in buona fede, aveva condotto all’altare, dopo le nozze si è tramutata in un’arpia, un dispotico tiranno che le negava anche una sola parola affettuosa, un semplice sorriso ! |
Sicuro |
TRI: |
Tutto er contrario ! |
Parte M3Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza, Nicola muta l'arredamento della scena per trasformarla in una cucina (tavolino con tovaglia a quadri e due sedie e al centro un televisore acceso), poi si cambia per interpretare Amalia: parrucca scarmigliata un vestito da casa con sopra un grembiule. |
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Raccontando con risentimento, mentre indossa un liso camice grigio da ambulante
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TRI: |
Amalia, mi moje, passava er novanta per cento de lla giornata a ride !Se po’ di’ che nun smetteva nimmanco quanno dormiva ! La sera tornavo stacco dar lavoro, co’ la schina spezzata pe’ avé spinto tutto er santo giorno quer cazzo de carettino d’ambulante de articoli de bassa profumeria. Nun m’annava nimmanco de parlà ! Invece lei me rincojoniva co’ ‘gni genere de barzelletta, freddura o doppio senso e s’incazzava a morte si nun ridevo ! Nun me chiamava più nimmanco cor nome mio ! Pe’ lei io ero “Cozza”, cozza e basta ! |
Tristezza esce |
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Luci in Pz6 (ambiente cucina) |
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Amalia-Nicola è seduta davanti al televisore, ride sgangheratamente. Dopo alcuni istanti entra Tristano, con andatura stanca, vedendo Amalia fa per sgattaiolare fuori di nuovo |
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Portando la voce in falsetto |
NIC: |
Cozzuccia sei tu ? |
Laconico |
TRI: |
Pare. |
Acida |
NIC: |
A quest’ora te presenti ? |
Sulle sue |
TRI: |
C’ho avuto da fa’. |
Con entusiasmo |
NIC: |
Nun sai quello che te sei perso ! Er concorrente finalista ha appena sparato una barzelletta che è lla fine der monno ! |
Pazientemente |
TRI: |
Amà, quante vorte te lo devo da di’ che nun me ne frega ‘n beneamato de ‘ste stronzate ! |
Invitante avvicinando l’altra sedia |
NIC: |
Viette a mette’ a sede vicino a Amaliuccia tua che mo’, durante la pubblicità, te la ricconto ! |
Tentando di schernirsi |
TRI: |
Amà so’ stracco …. |
Amalia costringe Tristano a sedere vicino |
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Con foga |
NIC: |
Sta’ a sentì’: More Giovanni, l’omo più bono der monno, e se ritrova in paradiso ! San Pietro accojennolo je dice: “Giovà, tu che sei stato l’omo più bono der monno, godite er meritato premio: va in dove te pare e divertete. Quanno te viè sete bevite l’acqua fresca del ruscello, quanno c’hai fame magnete sta ciotola de pane e latte”. Giovanni aringrazia e se mette a girà er paradiso pe’ tutti li pizzi senza incontrà mai nissuno. Quanno c’aveva sete beveva l’acqua der ruscello e quanno c’aveva fame magnava la zuppa de latte. Doppo ‘na quindicina de giorni rincontra San Pietro e se fa da’ er permesso pe' annà a da’ ‘n’occhiata ar Purgatorio. Giovanni arriva proprio mentre ll’anime sante staveno pe’ mette li piedi sotto er tavolino. C’era ogni ben de Dio: rote de lasagne ar forno, risotti, cacciaggione, polli allo spiedo, bistecche ... Giovanni un po’ incazzato se ne torna ar praticello suo e pe’ artri quindici giorni va avanti co la stessa sorfa: acqua de sorgente e pane e latte. Arivede San Pietro je chiede de poté visità l’inferno. Laggiù, invece che pianti e stridor de denti, se trova davanti una serie de tavole apparecchiate con tovaje de Fiandra, bottije de champagne, ostriche, caviale, salmone affumicato … Giovanni, l’omo più bono der monno, incazzato come non mai, torna de corsa in paradiso. Appena vede San Pietro je dice a brutto muso: “Senti un po’, me spieghi perché io che sto in paradiso so’ costretto a sbobbamme sempre pane e latte mentre all’inferno e in purgatorio magneno da nabbabbi ?”. San Pietro se lo guarda e poi je risponne : “Giovà e che so’ scemo a metteme a cucinà solo pe’ noi dua ! “. Forte eh ? |
Disgustato |
TRI: |
Nun te dico ! |
Delusa |
NIC: |
Che fai nun ridi ? |
Ironico Ridendo con evidente sforzo |
TRI: |
Mo ce provo. Ah, ah , ah. |
Dispregiativa Conclusiva |
NIC: |
Ammazzete come ridi stitico ! Sei proprio ‘na cozza ! |
Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza) Durante le battute di Tristezza, Nicola ricostituisce l'ambiente cella e riprende le sue sembianze |
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Con un sospiro di rassegnazione, mentre si toglie il grembiule |
TRI: |
Pe’ dodic’anni, tutte le sere la stessa sorfa!L’urtimi tempi facevo in modo de magnà fora tutte le sere e la tiravo a lla longa pe’ tornà er più tardi possibbile ne lla speranza de trovalla che dormiva. Rientravo in punta de piedi e de corsa me annavo a ficcà ar cesso pe’ pote’ stammene pe’ li cazzi mia e legge in santa pace. Invece gnente ! Puro li me veniva a rompe lli coloni ! Se metteva su lla porta e me riccontava tutte le stronzate televisive che s’era viste durante la giornata, ridennoce sopra come ‘na matta ! Io m’attappavo lle ‘recchie e me veniva da piagne! |
Stop M3 Luci in Pz1 (cella) |
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Con entusiasmo Schioccando le dita |
NIC: |
Caro signor Tristezza siamo a cavallo ! Ho trovato la chiave di volta per accattivarle le simpatie della giuria ! |
Perplesso |
TRI: |
E chi sarebbe ‘sto Vorta ? |
Con trasporto |
NIC: |
La mostrerò alla giuria come un paladino della cultura che, con grande coraggio, ha rifiutato la massificazione all’effimero televisivo per dedicarsi ad una elevata lettura ! |
Allarmato Precisando |
TRI: |
Avvocà nun t’allargà troppo! Io me leggevo er “Corriere de llo Sport” da lla prima a ll’urtima paggina ! |
Glissando |
NIC: |
Forse faremo bene non precisare il genere della lettura ! |
Disinteressato |
TRI: |
Fa un po’ te ! |
Volitivo |
NIC: |
Adesso bando alle ciance e mettiamoci di buzzo buono a studiare la nostra linea di difesa. |
Ironico |
TRI: |
Famo er quattrotretre o er quattroquattrodue ? |
Non capendo l’ironia |
NIC: |
Il grande Cicerone affermava che la miglior difesa è l’attacco ! |
Acido |
TRI: |
Questo lo diceva puro Zeman e guarda com’è finito! |
Incalzante, cercando di coinvolgere Tristano |
NIC: |
Adesso da bravo mi aiuti a compilare una lista di tutti coloro che potevano avere un valido movente per assassinare la sua povera moglie. |
Schernendosi |
TRI: |
Senti a me, nun ce sta bisogno de lla lista. |
Sicuro Con entusiasmo |
NIC: |
Mi lasci fare ! Come un segugio mi metterò sull’usta per controllare tutti gli alibi e appena troverò un incrinatura ... |
Tentando di smorzare |
TRI: |
Avvocà lassa perde ! |
Insistendo |
NIC: |
Affonderò in essa lo scalpello della mia devastante oratoria fino a mettere a nudo gli scheletri della menzogna ! |
Sottraendosi |
TRI: |
Nun e` er caso ! |
Rassicurante |
NIC: |
Abbia fiducia nel suo legale signor Tristezza, e vedrà che, come in un giuoco di prestigio, smaschererò il vero colpevole di fronte alla giuria ! |
Tranquillo |
TRI: |
Avvocà, senza che arzi tanta porvere, te lo dico io chi ha fatto secca Amelia ! |
Con slancio Al colmo della gioia |
NIC: |
Lei lo sa ?Non mi dica che lei lo sa ! |
Facendogli il verso |
TRI: |
E che te sto a di’ ? |
Euforico |
NIC: |
Ma è fantastico! |
Laconico |
TRI: |
Dipenne … |
Fregandosi le mani |
NIC: |
Non vedo l’ora di essere in aula ! Il pubblico farà a pugni per assistere al mio pirotecnico controinterrogatorio ... |
Cercando di calmarlo |
TRI: |
Avvocà nun core ! |
Nel massimo dell’euforia |
NIC: |
I telegiornali faranno carte false per accaparrarsi una mia intervista ! Al mio confronto Perry Mason sarà men che un dilettante ! |
Insistendo |
TRI: |
Nun t’allargà ! |
Conclusivo |
NIC: |
Alla fine al malcapitato, inchiodato dalle mie inconfutabili argomentazioni, non resterà che confessare! |
Laconico |
TRI: |
Nun serve ! |
Stringendo vigorosamente la mano a Tristano |
NIC: |
Signor Tristezza lei si può considerare virtualmente assolto! Ora la prego mi dica quel nome ! |
Seccamente |
TRI: |
Io ! |
Frastornato |
NIC: |
Scusi non ho capito bene. |
Puntualizzando |
TRI: |
Io, Tristezza Tristano fu Gioioso e fu Allegretti Felicita. |
Supponendo una burla |
NIC: |
La prego non si prenda gioco di me, non è proprio il momento ! |
Sarcastico |
TRI: |
Allora pe’ fatte contento, famo resuscità Amalia e la famo ammazza da quarchedunartro ! |
Credendo di capireAccalorandosi di nuovo |
NIC: |
Un incidente ! Un malaugurato incidente ! Mentre puliva la sua pistola accidentalmente le e` partito un colpo ! |
Cercando di intervenire |
TRI: |
Nimmanco per sogno io … |
Non recependo, infervorandosiCon sicurezza |
NIC: |
Chiederemo la derubricazione da omicidio volontario a preterintenzionale ! Vedrà che, se non con una assoluzione, ce la caveremo con il minimo della pena: tre anni ! Lasci fare a me ! |
Scandendo |
TRI: |
Nun se po’ fa ! |
Perplesso |
NIC: |
Perché mai? |
Truce |
TRI: |
Perché io Amalia prima l’ho sgozzata come un capretto poi … |
Apprensivo |
NIC: |
Poi ?
|
Insistendo |
TRI: |
Poi l’ho fatta a pezzi ! Poi … |
Preoccupato |
NIC: |
C’è ancora un poi ? |
Con semplicità |
TRI: |
Poi, un po’ pe’ vorta, l'ho messa a bolli’ dentro un callaro, pe’ facce le saponette ! |
Credendo di aver mal compreso |
NIC: |
Le saponette ? Quali saponette ? |
Con entusiasmoCon orgoglio |
TRI: |
Le saponette de bellezza ! Me so’ venute ‘n capolavoro ! Pensa che so’ ite a rubba in quattro e quattrotto! |
Con un sospiro da panico |
NIC: |
Oh mio Dio ! |
Orgoglioso Riprende il racconto |
TRI: |
Le clienti mia dicevano che ‘na pelle cosi liscia nun ce l’avevano mai avuta ! Stavo alla terza cotta quanno so’ arivati lli questurini e m’hanno beccato co’ lla pila sur foco ! |
Disperandosi |
NIC: |
Oh sorte ria ! Oh fato crudele ! Perché, perché vi accanite su di me ! |
Preoccupato |
TRI: |
Avvocà ma che te pija ? |
Insistendo |
NIC: |
La mia grande occasione gettata alle ortiche per causa sua ! |
Sorpreso |
TRI: |
Mia ? Mo che c’entro io ? |
Indispettito |
NIC: |
Sicuro ! Ma non poteva commettere un normale uxoricidio invece di mettersi a fabbricare saponette ? |
Precisando |
TRI: |
Vedi avvocà, quella santa donna de mi madre me ricomannava sempre che a 'sto monno nun se deve buttà mai gnente ! |
Lamentoso |
NIC: |
Una vita, la mia vita, costellata di sacrifici, di privazioni, pur di arrivare all'ambita meta, spezzata in un fiat ! |
Consolatorio |
TRI: |
Vorrà di’ che la prossima botta te fai er Mercedese! |
Coprendosi il volto con le mani |
NIC: |
Non ci sarà una prossima volta ! Non riuscirò mai più a far mio quel posto accanto alla finestra ! |
Umile |
TRI: |
Me stai a fa’ sentì ‘n verme ! |
Parte M4 Nicola va a sistemarsi in Post1 Luci in Pz2 (Strobo + dedicata Nicola) Durante le battute di Nicola, Tristezza muta l'arredamento della scena per trasformarla in un'aula scolastica: il tavolo diventa una cattedra, ed entra una lavagna e un banco Tristano indossa un grembiulino scolastico |
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Racconta con nostalgia mentre indossa un grembiulino scolastico |
NIC: |
Fin dalla più tenera infanzia vennero alla luce le mie doti di studente modello, dedito anima e corpo allo studio, avulso dai puerili giochi dei miei coetanei . Gli insegnanti tutti non facevano passare giorno senza additarmi come esempio a tutti i miei compagni di classe. Questi, da parte loro, non mancavano di tributarmi la loro ammirazione ed il loro plauso. |
Luci In Pz 7 (aula scolastica) Nicola è al centro in ginocchio con un lungo cappello a cono e un cartello sul petto con la scritta. “Asino” mentre Tristano gli saltella attorno cantando |
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Canta sull’aria del girotondo |
TRI: |
Giro giro tondo, il più asino del mondo. Sul mondo ci svolazza, si chiama Santolamazza. Il più somaro della scuola, il suo nome e` Nicola Giro giro tondo ... |
Tristano esce e va a vestirsi da preside di facoltà universitaria (toga e tocco) |
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Nicola si alza mentre si toglie il cappello a cono e il grembiule, riprende il racconto Mette in testa un cappello universitario del corso di laurea in legge Si toglie il cappello da universitario e mette il tocco |
NIC: |
Il tempo veloce passò ! Dieci anni per la licenza elementare, poi altri dieci tra ginnasio e liceo. Infine l’università . Matricola, fagiolo, colonna ed ecco che, come in un baleno, a soli quarantadue anni, laureato! Il mio petto si gonfiò di legittimo orgoglio il giorno in cui mi fu consegnata la laurea. Il plauso unanime di tutti i docenti mi accompagnò fin sulle soglie dell’ateneo. |
Entra Tristano-preside |
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Con in mano una pergamena Formale e nello stesso tempo con livore |
TRI: |
Santolamazza Nicola, in nome della Repubblica Italiana, sono veramente dispiaciuto, di conferirle la laurea in dottore in legge con il minimo dei voti. |
Untuoso |
NIC: |
Umilmente ringrazio l'eccellenza vostra ! |
Porgendo la pergamena Accalorandosi |
TRI: |
Caro collega, perché purtroppo da oggi sarò costretto a chiamarla così, si sbrighi a togliersi dalle palle! Sono quindici anni, dico quindici anni, che siamo costretti a sopportare la sua quotidiana e ingombrante presenza ! |
Tristezza esce e va a truccarsi da padre (parrucca bianca e bastone) |
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Nicola si libera del tocco, indossa la toga e si pavoneggia con essa |
NIC: |
Ero ormai un avvocato in carriera. I miei genitori, gonfi di orgoglio, non esitarono ad impegnare i loro ultimi risparmi per mettermi su un piccolo ma dignitoso studio legale. Mi risuonano ancora le parole di incoraggiamento che mi rivolse mio padre il giorno in cui mi consegno le chiavi dello studio |
Entra Tristezza padre |
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Sogghignando Euforico |
TRI: |
Minghia ! Questo il giorno più bello della mia vita fu ! Rosalia preparasse le valigge di questa eminentissima testa di minghia che finalmente dai coglioni se levasse ! |
Nicola torna in POST 1 Luci in Pz2 (Strobo + dedicata Nicola) |
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Durante le battute di Nicola, Tristezza ricostituisce l'ambiente cella e riprende le sue sembianze |
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Con malinconia, si toglie la toga |
NIC: |
Venne il momento di lasciare il nido avito e volare con le mie ancor fragili ali ! Cominciarono allora i lunghi giorni dell’attesa per un primo cliente. Mentre aspettavo, per mantenere in allenamento la mia intelligenza e mettere a frutto le nozioni faticosamente apprese, mi applicai alla risoluzione delle parole incrociate ... |
Stop M4 Luci in Pz1 (cella) |
||
Con un sospiro |
NIC: |
Caro signor Tristezza, sono passati più di vent’anni da quel momento catartico, i miei capelli sono incanutiti, la mia schiena si è incurvata, le mie mani non sono più ferme, solo la mia fede nel diritto è rimasta intonsa ! |
Ironico |
TRI: |
Meno male che quarche cosa s'è sarvato ! |
Con rammarico |
NIC: |
Vuol sapere signor Tristezza di cosa mi stavo occupando prima di essere prescelto da lei ? |
Poco interessato |
TRI: |
A esse sinceri nun me ne po’ fregà de meno ! |
Quasi con un grido |
NIC: |
Ancora e solo di parole incrociate ! |
Acido |
TRI: |
Amalia, invece, se comprava la “Settimana enigmistica” solo pe’ legge le barzellette. Ce rideva sopra, pe’ ore e ore, come ‘na scema ! |
Con rimpianto |
NIC: |
Beata lei che sapeva prendere il lato comico della vita ! |
Duro Feroce |
TRI: |
Beata un par de minchioni ! E’ proprio pe’ quello che l’ho mannata a fa’ la tera pe’ lli ceci ! |
Di slancio |
NIC: |
Ci sono ! |
Sconcertato |
TRI: |
Andò stai avvocà ? |
Enfatico |
NIC: |
Le sue parole sono state per me una folgorazione come quella di Paolo sulla strada di Damasco ! |
Perplesso |
TRI: |
E mo’ chi sarebbe ‘sto Paolo ? |
Trionfante Enfatico |
NIC: |
Provocazione plurima e continuata !Le quotidiane umiliazioni hanno caricato come una molla il suo orgoglio di uomo serio e positivo fino a far scattare un irrefrenabile desiderio di rivalsa. |
Ironico Sogghignando |
TRI: |
E che je vai a riccontà alla giuria ? Che me so pompato a palla perché quella c’aveva voja de divertisse e io no ? |
Turbato |
NIC: |
Convengo che, esposto così crudamente, il mio teorema potrebbe essere frainteso. |
Decisamente |
TRI: |
Avvocà, lassamo perde e amichi come prima ! |
Non mollando la presa |
NIC: |
Però se lei, scavando nella memoria, riuscisse a far affiorare anche un solo episodio probante, saprei ben io come adeguatamente sfruttarlo! |
Ricordando |
TRI: |
Mo che me ce fai penzà ce sarebbe er fatto der pappagallo. |
Interessato |
NIC: |
Racconti che sono tutt'orecchi ! |
Parte M5Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strombo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza Nicola muta l'arredamento della scena per trasformarla nella cucina con sopra il tavolo un pappagallo con il suo trespolo. Poi si cambia per interpretare Amalia |
||
Con mestizia |
TRI: |
Pe’ avecce la scusa de stammene in santa pace pe’ lli cazzi mia m’ero comprato ‘n pappagallo e ce passavo le serate facenno finta de insegnaje a parlà. Era un grosso pappagallo co’ le penne gialle e blu, m’ero scerto er più musone che c’era ar negozio. Er bottegaro m’aveva garantito che artri cinque prima de me aveveno provato a faje spiccicà quarche parola ma quello nun se li era filati pe’ gnente, così l’aveveno sempre riportato addietro. La sera me mettevo a sede davanti a lui e me riconsolavo tutto a vede quell’occhioni tristi come lli mia ! |
Luci in Pz4 (ambiente cucina) Tristezza va a sedere di fronte al pappagallo |
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Mentre riempie di semi la ciotola del pappagallo |
TRI: |
“Cocori` , tu me piaci perché sei come a me, zitto zitto, te fai l’affari tua e te ne freghi der resto der monno ! |
Entra Nicola vestito da Amalia |
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Nicola-Amalia Sghignazzando |
NIC: |
Sei proprio un bono a gnente ! Neanche ad insegnà quattro parole ad un pappagallo sei stato capace ! |
Piccato |
TRI: |
Amà nun te impiccià …. |
Decisa, andando di fronte al pappagallo |
NIC: |
Adesso te faccio vedé io ! |
Intromettendosi con ferocia |
TRI: |
Lassa perde, Cocorito è cosa mia ! |
Scansandolo, rivolta al pappagallo |
NIC: |
Cocorituccioo, canta la canzoncina a lla padroncina tua ! |
Parte E1 (voce pappagallo) |
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Cantilenante |
Pap: |
Cozza cozzaccia De culo c’hai la faccia Cozza cozzaccia De culo c’hai la faccia Ah ... ah ... ah ... |
Ride smodatamente |
NIC: |
Ah … ah … ah ... ah …Ah … |
Tristezza va in Post2Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza, Nicola ripristina la cella e riprende le sue sembianze |
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Con risentimento Accalorandosi |
TRI: |
Quella grandissima fija de ‘n padre ignoto puro er pennuto m’aveva corrotto ! M’aveva corpito nell’affetto più caro ! M’aveva levato l’unico scopo della vita mia ! Quer cornutaccio de pappagallo nun solo parlava come ‘na mitrajatrice ma sghignazzava alle spalle mia peggio de Amalia. Allora er sangue m’è montato alla testa ! Nun c’ho visto più ! |
Stop M5 Luci in Pz1 (cella) |
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Entusiasta |
NIC: |
Eccola la provocazione ! Ecco la chiave per aprire il cuore dei giurati ! |
Perplesso |
TRI: |
N'artra vorta co' 'sta chiave ! |
Con trasporto |
NIC: |
Di fronte all’ennesimo atto irridente, alla negazione del rifugio dalle angosce quotidiane, al tradimento consumato proprio da quell’essere in cui era stata riposta la più completa fiducia … |
Ammirato, interrompe |
TRI: |
Me cojoni ! |
Proseguendo con trasporto |
NIC: |
L'io tante volte calpestato, irriso, vilipeso si è ribellato ed ha armato l'onesta mano lavoratrice ! Quella stessa mano che tante volte, nell’intimità del talamo nuziale aveva accarezzato, con trepido amore e calda passione, il femmineo oggetto del desiderio, con cieca e inconsapevole violenza nel momento dell’ira colpisce … |
Laconico |
TRI: |
Er pappagallo ! |
Sconcertato |
NIC: |
Come il pappagallo ? |
Sadico |
TRI: |
Mentre tiravo er collo a Cocorito je dicevo: “Ridi ! Ridi mo’ si c’hai er coraggio” ! |
Perplesso |
NIC: |
Forse sarà bene che lei si astenga dal raccontare quest’ultima parte alla giuria. |
Poco convinto |
TRI: |
Tu dichi avvocà ? |
Cercando di cogliere il lato positivo |
NIC: |
Comunque mi sembra indiscutibile che possiamo ascrivere, come concausa scatenante del suo raptus omicida, questo, solo apparentemente banale, episodio. |
Tranquillamente |
TRI: |
Nun e` pe’ contradditte, ma a lla fin fine, la storia der pappagallo nun m’ha fatto né callo né freddo. |
Sconcertato |
NIC: |
Ah no ? |
Con ferocia |
TRI: |
Er rosso m’è calato davanti a ll’occhi quanno ho finarmente capito come staveno le cose tra mi moje e er sor Peppe ! |
Entusiasta |
NIC: |
Cribbio ! Me lo poteva dire subito ! |
Non realizzando |
TRI: |
De che ? |
Di slancio |
NIC: |
L’altro uomo ! Il terzo lato del triangolo ! |
Perplesso |
TRI: |
Avvocà spieghete mejo, che la geometria nun è mai stato er forte mio ! |
Lanciandosi in un’altra concione |
NIC: |
La gelosia ! Quel tarlo atavico, nato assieme all’uomo, ha eroso la sua coscienza di fragile individuo, fino a cancellare il confine tra il bene ed il male ! |
Cercando di arrestare l’ oratoria di Nicola |
TRI: |
Apetta un momento ... |
Prosegue come un torrente in piena |
NIC: |
Un demone in sembianze umane entrò, subdolamente, un triste giorno nella sua casa, per devastare la tranquilla e serena vita coniugale … |
Cercando di interrompere il fiume di parole |
TRI: |
Avvocà senti a me …. |
Non tenendo conto dell’interruzione |
NIC: |
L’essere spregevole non ha esitato a mettere in atto le sue subdole arti per strappare, alla sua anima candida di onesto lavoratore, l’unico bene rimastole: l’onore … |
Preoccupato |
TRI: |
Carmete, sinnò te vie’ n’infarto ! |
Tornando alla consueta pacatezza Con sicurezza |
NIC: |
Non si preoccupi, questo non è che un piccolo assaggio ! Le garantisco che, alla fine della mia arringa, non ci sarà` nessuno in aula, uomo o donna, senza gli occhi umidi di pianto ! |
Con malizia |
TRI: |
Non pe' esse' indiscreto ma me sembri ferrato assai in materia de corna! |
Glissando |
NIC: |
Cosa vuole è la professione ! |
Insistendo Malizioso |
TRI: |
Nun me la ricconti giusta ! Se sente, come di’, che c’è der tuo ! |
Quasi implorante Mestamente |
NIC: |
La prego signor Tristezza non insista ! Non faccia riaffiorare un triste passato su cui il mio subconscio ha impiegato cinque lunghissimi anni a stendere il velo dell’oblio ! |
Risentito |
TRI: |
Certo che sei strano forte ! Prima voi sapé tutti lli cazzi mia poi quanno se parla de lli tua tiri fori er velo ! |
Timidamente |
NIC: |
Cerchi di capire. La mia reticenza è una forma di auto difesa affinché i miei angosciosi trascorsi non interferiscano con i miei doveri professionali ! |
Con decisione |
TRI: |
E chi se ne frega nun ce lo metti ? Si nun me dichi come è ito er fatto tuo, te poi scordà che io te ricconto er mio ! |
Remissivo |
NIC: |
Sia fatta le sua volontà ! |
Soddisfatto |
TRI: |
Era ora ! |
Parte M6Luci in Pz2 (Strobo + dedicata Nicola)Durante le battute di Nicola, Tristezza muta l'arredamento della scena per trasformarla nella camera da letto (apre il letto e mette a lato la sedia poi prende le sembianze di una prostituta: parrucca bionda, guêpiere e calze a rete |
||
|
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Tronfio Indossa una vestaglia da camera |
NIC: |
Madre natura mi aveva elargito benignamente tutti i suoi doni: altezza, bellezza, fascino, intelligenza e virilità. Per lunghi anni ho combattuto una strenua lotta per non cedere alle insistenti lusinghe delle figlie di Eva che, numerose, tentavano di concupirmi. Nella consapevolezza che il concedersi all'appagamento della carne, inevitabilmente avrebbe distratto preziose energie alla missione che il destino aveva scritto a lettere d’oro per me. Fu una dura battaglia e per lungo tempo ne uscii vincitore. |
Luci in Pz8 (camera da letto) Tristezza con un piede sulla sedia sta sistemandosi le calze, Nicola le va vicino e si inginocchia ai suoi piedi |
||
NIC: |
Ancora ! Ti prego proviamo ancora una volta ! |
|
Parla con accento emiliano Seccata |
TRI: |
Ma che provare e provare ! Mo sentimo ben, son due ore che andiamo avanti con questa storia senza concludere un ciccinin ! Mi son ben scocciata io ! |
Insistendo |
NIC: |
Mostrati generosa o ancella dell’amore! Aiutami ad annegare le quotidiane contrarietà nel turbine della passione ! |
Con sarcasmo, mentre si ricompone |
TRi: |
Caro il mio omètto se tien tanta voglia di affogare fallo da solo, tanto mi sa ben che ci sei abituato! |
Protendendo le mani verso la prostituta |
NIC: |
Un po’ di pietà per un supplice mendicante dell’amore ! |
Ironica |
TRI: |
Mo sentimo ben bellessa, mo se volevo fare la missionaria mi facevo suora ! |
Supplice |
NIC: |
Con il tuo amore prezzolato possa esser io ripagato delle angustie e delle pene del viver quotidiano ! |
prosaica |
TRI: |
A proposito di pagare mo sbrigati a tirar fora gli sghei ! |
Nicola mette in mano a Tristezza del denaro, Tristezza esce e va a prendere le sembianze di Gloria (parrucca scura a caschetto e abito da sposa |
||
Luci in Pz4 (dedicata Nicola centro) |
||
Nicola si toglie la giacca da camera mette una giacca da cerimonia, un cilindro in testa e guanti alle mani |
NIC: |
Alla fine cedetti alle grazie della piccola Gloria. Parlare di grazie forse è un tantino esagerato perché la poverina era afflitta: da una evidente zoppia, cieca da un occhio e coperta da una fitta peluria sul labbro superiore. Quello che mi affascinò di lei fu la sua ricchezza di doti interiori e non solo quella, visto che ne portava una più che ragguardevole in denaro. Potevo finalmente dire di aver raggiunto la Gloria ! |
Luci in Pz8 (camera da letto) Nicola va ad accogliere Tristezza-Gloria sulla soglia e la prende in braccio |
||
Con slancio |
NIC: |
Finalmente soli ! |
Ironica Acida |
TRI: |
E sai la soddisfazione ! Mettimi giù, che mi sembra di stare tra le braccia di un polipo ! |
Accondiscendente Premuroso andando verso l’uscita |
NIC: |
Come vuoi amore mio ! Bridiamo alla nostra prima notte di nozze una coppa di champagne ! |
|
||
Con rimprovero |
TRI: |
Ma sei pazzo con quello che costa lo champagne ! |
Insistendo fermandosi sulla soglia |
NIC: |
Allora un bicchierino di anisette ? |
Decisa |
TRI: |
Quella lasciala per gli ospiti. Per te va bene un bicchiere di acqua fresca, di rubinetto mi raccomando ! |
Luci in Pz9 ( Dedicato Nicola sulla soglia)Durante la tirata di Nicola, Tristezza si toglie l’abito da sposa ed indossa una vaporosa vestaglia) |
||
Malinconico, mentre si toglie l’abito da cerimonie e reindossa la solita giacca |
NIC: |
Il destino barbaro e crudele, ancora una volta, si era accanito contro il sottoscritto! Quella piccola anima innocente, quel tenero virgulto, quell’esserino indifeso, che, pieno di fiducia e speranza, avevo condotto all’altare non solo si rivelò terribilmente tirchia ma anche una insaziabile ninfomane. |
Nicola esceLuci in Pz8 (camera da letto) |
||
Passeggiando nervosamente |
TRI: |
Ma cosa fa Rudy, sono già le otto e mezzo ed ancora non si vede ! |
Entra Nicola |
||
Facendo capolino |
NIC: |
Buona sera amore mio ! |
Aggressiva |
TRI: |
Cosa ci fai in casa a quest’ora ? |
Timidamente |
NIC: |
Veramente, mia cara sarebbe l’ora di cena ! |
Sbrigativa |
TRI: |
Via, scio, sparisci che aspetto una visita ! |
Insistendo sempre timidamente |
NIC: |
E il desinare … |
Con disprezzo Decisa |
TRI: |
La tua unica preoccupazione è quella di riempirti la pancia ! Vai a mangiare in rosticceria ! |
Preoccupato |
NIC: |
Per i soldi come faccio ? E’ da un pezzo che non mi fanno più credito ! |
Aggredendolo |
TRI: |
Non mi dire che già hai scialacquato quello che ti ho dato ieri ? |
In un sussurro |
NIC: |
Non era ieri bensì sabato scorso e poi non erano che cinque mila lire ! |
Mordace |
TRI: |
E ti par poco ? Sei un maledetto dilapidatore ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Accalorandosi |
TRI: |
I soldi sono i miei, hai capito soldi miei ! Da quando siamo sposati non hai portato a casa un centesimo ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Con voce femminile. Sprezzante |
NIC: |
Eccoti altri cinque mila lire e per tutta la settimana non mi venire a chiedere più nulla ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Con disprezzo |
TRI: |
E non ti rimpinzare come al solito ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Severa |
TRI: |
E non tornare ubriaco ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Allusiva |
TRI: |
E se vedi la luce dell’ingresso accesa vai a dormire in soffitta ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Insistendo |
TRI: |
E non fare rumore che potresti disturbare ! |
Remissivo |
NIC: |
Si cara. |
Aggressiva |
TRI: |
E non russare che da lassù si sente tutto ! |
Nicola va in Post1 Luci in Pz2 (Strobo + dedicata Nicola) Durante le battute di Nicola Tristezza ricostituisce l'ambiente cella e riprende le sue sembianze |
||
Amaro |
NIC: |
Purtroppo da lassù si sentiva anche quello che avveniva in camera da letto! Zucché … zucché … zucché ! La separazione fu inevitabile, ma la cattiveria di Gloria giunse al punto di chiedere l’annullamento alla Sacra Rota per matrimonio non consumato a causa della mia impotenza ! Ovviamente fui il patrocinatore di me stesso e, nonostante che la mia arte forense raggiungesse vette inviolate, persi la causa tornando ad essere, non solo più povero di prima, ma con sulle spalle l’altro pubblico disonorevole fardello. |
Stop M6 Luci in Pz1 (cella) |
||
Partecipe |
TRI: |
Povero avvocato: cornuto e mazziato ! |
Deciso |
NIC: |
Adesso basta parlare di me, torniamo al nostro problema. Mi dica tutto su quel tale Peppe ! |
Con disprezzo |
TRI: |
Peppe Pellacani era un napoletanaccio. La moje l’aveva buttato fori de casa a carci in culo, doppo che aveva svagato che je metteva le corna a mazzetti. |
Precisando |
NIC: |
Un classico tomber de famme ! |
Non capendo |
TRI: |
None, nun faceva er tombarolo, era un venditore ambulante comme a me. |
Non insistendo |
NIC: |
Lasciamo stare, continui. |
Continuando |
TRI: |
J’avevo fittato la stanzetta de dietro la cucina, che tanto a noi nun ce serviva. |
Entusiasta |
NIC: |
Caro signor Tristezza sento che finalmente siamo sulla china giusta ! |
Ironico |
TRI: |
Se spignemo pe’ la scesa ! |
Proseguendo |
NIC: |
Sebbene codice non preveda più il delitto d’onore nessun giurato avrà voglia di infierire quando noi dimostreremo, prove alla mano il supremo oltraggio da lei subito ! |
Poco convinto |
TRI: |
Se lo dichi tu ! |
Invitante |
NIC: |
La prego vada avanti ! |
Continuando Si ferma come fosse troppo penoso il ricordare, coprendosi il volto con le mani |
TRI: |
Da come s’ereno messe cose, in un primo momento, sembrava che m’annasse l’acqua pe’ l’orto. Poi …… Nun ce posso penzà ! |
Comprensivo Paterno |
NIC: |
Su, su ! Comprendo il suo dolore nel rivangare l’atroce momento di quando lei, rientrando in casa una fatal sera, sorprese i due fedifraghi a ... |
Intervenendo |
TRI: |
Ride ! |
Sconcertato |
NIC: |
Prego ? |
Precisando |
TRI: |
Se staveno letterarmente a scompisciasse da le risate ! |
Perplesso |
NIC: |
Le dispiace spiegarsi meglio ? |
Con un sospiro iniziale, disgustato |
TRI: |
Peppe era puro lui un fissato co’ lle barzellette, freddure, scherzi e artre fregnacce der genere. Se po’ di’ che ne sapeva de più de mi moje ! |
Partecipe |
NIC: |
Disgustoso ! |
Precisando |
TRI: |
Dalla matina appena arzati fino a ll’ora de annà a letto, pe’ quei dua ‘gni occasione era bona pe’ riccontassene ‘na nova e mettise a ride a crepapelle! |
Preoccupato |
NIC: |
Questa è un po’ dura da far digerire ai giurati come causa scatenante ! |
Laconico |
TRI: |
So’ cazzi tua avvocà ! |
Recuperando la baldanza |
NIC: |
Non si preoccupi ! Con la mia oratoria farò apparire ognuna di quelle sconce risate come una lama infuocata piantata nel suo petto ! |
Perplesso |
TRI: |
Veramente cor cortello j'ho dato giù io ! |
Accalorandosi |
NIC: |
Il suo cuore sanguinava al pensiero che, un non lontano giorno, sarebbe accaduto l’inevitabile. L’abietto individuo, non contento di aver carpito la buona fede dell’amico, avrebbe convinto l’ingenua Amalia ad abbandonarsi al turbine della colpevole passione extraconiugale! |
Precisando |
TRI: |
E io proprio su de questo contavo ! |
Preso di contropiede |
NIC: |
Temo di non comprendere ... |
Con forza |
TRI: |
Er pigionante me l’ero capato ner mazzo perché facesse corpo su mi' moje ! Infatti co’ Amalia s’è capito subbito. Già la sera doppo se so’ messi a fasse lli scherzi. Lui j'ha fatto un gavettone d’acqua e lei j’ha cucito er fonno de lli carzoni. So’ rimasti du’ ora a tenesse la panza da le risate ! |
Compassionevole |
NIC: |
Ecco ! Ecco la tresca prender forma alle spalle del povero infelice ! |
Spiazzato |
TRI: |
Mo chi sarebbe sto disgraziato ? |
Comprensivo |
NIC: |
Ma lei signor Tristezza, costretto a vedere la consorte rivolgere, ogni giorno di più, le sue attenzioni ad un altro uomo ! |
Puntualizzando |
TRI: |
Avvocà continuamo a nun capisse ! A me me stava a faciolo che quei due filassero d'amore e d'accordo . Me fregavo le mano e me dicevo: “Tristà abbi fede che ce semo, vedrai che prima o poi ce scappa er pangrattato“ ! |
Sottolineando”paventava” |
NIC: |
Il suo animo sensibile paventava la consumazione dell’adulterio ! |
Proseguendo |
TRI: |
La sera magnavo un boccone all’osteria e tiravo er più tardi possibile. Quanno rientravo li trovavo vicini vicini davanti ar televisore, allora, senza nimmanco salutalli m’annavo a ficcà a letto. |
Con enfasi |
NIC: |
Il suo solo torto è stato di riporre la fiducia in due esseri indegni, ed essi, per tutta risposta, lo hanno vilmente ingannato! |
Associandosi Deluso |
TRI: |
C’hai raggione avvocà ! M’hanno proprio fregato ! |
Parte M7 |
||
Tristezza va a sistemarsi in Post 2 |
||
Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza) |
||
Nicola muta l'arredamento della scena nella cucina e riprende le sembianze di Amalia |
||
Ricordando con rammarico |
TRI: |
L’urtima notte, saranno state le due, pe’ via de ‘n bruciore de stommico, me so’ arzato pe’ annà in cucina a pjamme un cucchiarino de bicarbonato. Quanno ho visto che ce stava la luce accesa me so’ bloccato de botto e ho messo l’occhio ar bucio della serratura. Amalia, tutta acchittata, passeggiava su e giù, e cosa insolita pe’ lei, stava nervosa assai … |
Tristezza esce e va a prendere le sembianze di Peppe (giacca sgargiante, fiore all’occhiello parrucca riccioluta e rossa) |
||
Luci in Pz4 (ambiente cucina) |
||
Con voce femminile, perplessa |
NIC: |
Ma che ja preso ar sor Peppe de vedesse a ‘st’ora strana ? M’ha detto puro che questa nun sarà ‘na notte comme tutte l’artre. Voi vedé che c’ha in mente de famme ‘no scherzo da prete ? Ma puro io ce n’ho pronto uno gnente male ! |
Entra Peppe con mazzo di rose in mano |
||
Gettandosi ai piedi di Amalia e porgendo i fiori |
TRI: |
Donna Amà … donna Amà vi prego accettate questo piccolo pensiero … |
Amalia-Nicola Furbescamente |
NIC: |
E no sor Peppì, nun me fregate più co’ li fiori che schizzeno ll'acqua ! |
In ginocchio ai piedi di Amalia-Nicola Seriamente |
TRI: |
Donna Amà ‘sta notte niente scherzi ! Aggià mette nelle mani vostre la cosa più preziosa che tengo ! |
Illuminandosi |
NIC: |
M'avete portato ll'urtimo libro di Forattini ?! |
Con gravità |
TRI: |
Trattasi di cosa più importante assai ! |
Ansiosa |
NIC: |
E che aspettate ? Nun me fate sta sulle spine ! |
Con trasporto |
TRI: |
Donna Ama' v’aggio purtato ‘stu core ! |
Fraintendendo, entusiasta |
NIC: |
Un core de plastica che cola sangue ! Lo ficcamo ner letto de Tristano, che je pjia un corpo a quella cozza ! |
Con molta enfasi |
TRI: |
Lo core è lo mio e lo metto ai piedi vostri ! |
Sconcertata |
NIC: |
Ma che state a di’ ? |
Con foga amorosa |
TRI: |
Amà tu si la fimmena fatta apposta pe’ me e io so’ l’ommo pe’ te ! Fuimmo e ridimme assieme ! |
Risentita |
NIC: |
Sor Peppì ma pe’ chi m’avete presa ? Passi fasse quattro risate assieme, ma lassà mi marito nun me passa ninnamco pe’ l’anticammera der cervello ! |
Amaro |
TRI: |
‘Sti parole toie so’ cumme ‘na pugnalata pe' me ! |
Con orgoglio Indicando la porta |
NIC: |
Io e certe cose nun le faccio ! Aripijateve li giocarelli vostra e sparite pe’ sempre ! Io arimango co’ la cozza mia finché morte nun ce separi ! |
Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza, Nicola ripristina l’ambiente cella, e riprende le sue sembianze |
||
Con risentimento e ferocia Durante il soliloquio si toglie la parrucca e la giacca |
TRI: |
La bonanima aveva detto “fino a lla morte”, e io l’ho presa in parola ! Facenno finta de gnente, me so’ messo bono bono a aspettà che er sor Peppe, che grazie a Dio ‘sta vorta piagneva come un regazzino, se levasse da lli cojoni co’ tutti l’annessi e lli connessi, ho preso er cortellaccio e … |
Stop M7 Luci in Pz1 (cella) |
||
Con imbarazzo |
NIC: |
Temo che alla luce di quanto testé emerso non possiamo fare altro che abbandonare il teorema del delitto d’onore. |
Dubbioso |
TRI: |
Tu dichi avvocà ? |
Esplicativo |
NIC: |
Caro signor Tristezza mi sembra un po’ troppo pretendere che i giurati giustifichino il suo folle atto per il fatto che sua moglie non abbia voluto metterle le corna. |
Riflessivo |
TRI: |
Beh, in fonno se fusse ita cor sor Peppe mo stava ancora a ride’. |
Ammonendo Schioccando le dita |
NIC: |
Questo suo cinismo di certo non le accattiverebbe le simpatie della corte. A meno che …. |
Interessato |
TRI: |
A meno che ? |
Trionfante |
NIC: |
Non giocassimo la carta dell’infermità mentale! |
Perplesso |
TRI: |
Sarebbe a di’ ? |
Precisando |
NIC: |
Che lei ha agito in preda alla follia ! |
Piccato |
TRI: |
Io quanno ho fatta secca Amalia ce stavo co’ tutti li sentimenti ! |
Accalorandosi |
NIC: |
Proprio qui sta il punto ! Il motus operandi è la miglior conferma che lei è pazzo ! La follia, a sua insaputa, covava dentro di lei quale fuoco sotto la brace, per poi esplodere dando libero accesso alla sua destrudo! |
Allibito |
TRI: |
Destro che ? |
Professorale |
NIC: |
La destrudo, come ci ha insegnato il grande Sigmund Freud, è la pulsione dell’inconscio, che ognuno di noi ha nascosta nel profondo dell’animo. |
Deciso |
TRI: |
Io nun c’ho niscosto gnente ! |
Sicuro |
NIC: |
La psicanalisi ci insegna che bisogna risalire all’infanzia per scovare la scintilla da cui, in età matura, scaturisce l’incendio della follia. |
Schernendosi |
TRI: |
Ma quale focheraccio, io nimmanco fumo ! |
Cercando di farsi capire |
NIC: |
Mi aiuti a scovare nella sua memoria un fatto, traumatizzante al tal punto, che il suo subcosciente è stato costretto a rimuovere ! |
Con sarcasmo |
TRI: |
Io m’arimovo solo quanno gioco a tresette ! |
Riflettendo |
NIC: |
Nel 90% dei casi trae origine dal complesso di Edipo. |
Dissociandosi |
TRI: |
‘Sto complesso che musica sona ? |
Cercando di essere più chiaro |
NIC: |
Sicuramente lei, da bambino, ha coltivato incosciamente una passione morbosa per sua madre, che la portava a considerare il genitore maschio come un potenziale rivale ! |
Sicuro Alzando le spalle |
TRI: |
Hai sbajato sportello avvocà ! Io mi padre e mi madre se po’ di’ che mimmanco l’ho conosciuti ! Appena nato m’hanno schiaffato ner collegio de le monache tedesche e so’ spariti pe’ sempre! |
Non abbandonando il concetto |
NIC: |
In questo caso avrà trasferito il suo odio su di una figura istituzionale che so un insegnante, … il direttore del collegio … |
Di slancio Con raccapriccio |
TRI: |
La direttrice ! Quella si che era ‘na vera fija de mignotta ! |
Con entusiasmo Stimolando Tristano |
NIC: |
Ci stiamo avvicinando al nocciolo della questione ! Ci sarà stato, sicuramente, un episodio che ha segnato la sua grama vita da collegiale. |
Riflettendo |
TRI: |
Ce sarebbe er fatto dei cioccolatini, ma abbada che nun è ita come pensi tu ! |
Rassicurante |
NIC: |
Lasci che sia io trarne il recondito significato! |
Parte M8Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strombo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza, Nicola muta l'arredamento della scena per trasformarla nello studio direttrice (Tavolo con portapenne, cartella porta documenti, due sedie davanti e una dietro) Nicola prende le sembianze della suora direttrice, recita in ginocchio con le scarpe sulle ginocchia |
||
Con livore Mentre parla indossa un grigio grembiule da collegiale |
TRI: |
La direttrice, Fraulain Hildeburger, detta Kapò, era ‘na fregnetta buffa, arta un sordo e mezzo, che se sentiva Gesù Cristo sceso in terra. A noi collegiali ce trattava peggio de lle pezze da piedi: in classe nun doveva volà ‘na mosca, ar refettorio ereno cazzi tua si solo te sbajavi a mette le posate e, durante la ricreazione, rompeva li cosiddetti puro si corevi troppo. Si sgaravi te schiaffava in cella a pane e acqua! Io m’ero rotto grandemente li cojoni così un ber giorno mentre se ne stava in direzione a scrive er solito bijetto de punizzione … |
Luci in Pz10 (Direzione scolastica) Nicola-suora direttrice è seduto alla scrivania, dalla porta, si affaccia Tristezza con in mano un pacchettino |
||
Nicola-suora, con accento tedesco |
NIC: |
Chi ezzere ? |
Con falsa timidezza |
TRI: |
So io ! |
Irridente |
NIC: |
Fvenire avanti piccolo brutto pampino filio di taliani viliacchi ! |
Risentito |
TRI: |
Vigliacca sarai tu e tutta la congrega delle scuffione! |
Nicola esce dalla scrivania camminando sulle ginocchia e va da Tristano |
||
Alzando la voce |
NIC: |
Come permettere di tire questo a tua direttrice ? Tu ricortare che noi tenere qui voi zolo per carità cristiana! |
Puntualizzando |
TRI: |
Allora dovessivo trattacce da esseri umani e no da bestie ! |
Puntando il dito contro Tristano |
NIC: |
Per tua inzolenza tzuai giorni a pane e acqua e per tua mancanza di rispetto tormire tzuai notti in cella ! |
Alzando le spalle |
TRI: |
Orammai su quer pajericcio ce sto de casa ! |
Inquisitrice |
NIC: |
Adesso tire immediatamente me cosa tu volere. |
Porgendo il pacchettino |
TRI: |
In portineria hanno portato ‘sto pacchetto pe’ te ! |
Mentre scarta |
NIC: |
Quante vfolte avere te tetto che tu tovere rivolgere a main persona chiamanto me: zignora reverenta matre zuperiora tirettrice ! |
Ironico, fra se |
TRI: |
Allora famo prima a fa’ ‘na domanda in carta bollata! |
Con bramosia |
NIC: |
Che pello ! Qualcuno avere mantato me scatola di main kioccolatinen preferiten ! |
Facendole il verso |
TRI: |
Zignora reverenda matre zuperiora tirettrice me ne farebbe assaggià uno ? |
Decisa Acida Scartando due cioccolatini |
NIC: |
Nain !Tu non meritare premio ! Anzi zai cosa fare io atesso ? Io manciare supito zuai a tua faccia ! |
Ingoia golosamente due cioccolatini |
||
Mormorando |
TRI: |
Te possi strozzà ! |
Con un urlo |
NIC: |
Avere sapore terribileCoza ezzerci dentro ? |
Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strombo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza, Nicola ripristina l’ambiente cella, e riprende le sue sembianze |
||
Sfottente Si toglie il grembiule |
TRI: |
Dentro ai cioccolatini c’avevo siringato ‘n condezato de scialappa. La sora direttrice è stata pe' du’ giorni de fila su la tazza der cesso. Nun te dico le risate che se semo fatti co’ li compagni mia! Appena la Kapò ha ripreso fiato m’ha convocato in presidenza. Senza di’ ‘na parola m’ha rifilato dieci bacchettate su lle mano, che ancora ce porto li segni, poi m’ha messo in mano ‘n fagottello co’ li stracci mia e con ‘n carcio ner culo m’ha sbattuto fora dar colleggio ! |
Stop M8 Luci in Pz1 (cella) |
||
Riflessivo |
NIC: |
Ponderando bene su quanto da lei testé narrato temo che anche il ricorso all’infermità mentale sia da accantonare ! |
Sarcastico |
TRI: |
A forza de scartà nun ce rimane in mano un cazzo ! |
Battendogli la mano sulla spalla |
NIC: |
Non si abbatta ! Ci resta sempre la mia carta vincente: il testimone a sorpresa ! |
Ironico |
TRI: |
Je famo cuccusettete ! |
Prendendo il via come al solito |
NIC: |
Sul più bello, quando quell’aguzzino del pubblico ministero penserà di avere la causa in pugno, sfodereremo la nostra durlindana ! |
Non capendo |
TRI: |
La che ? |
Precisando |
NIC: |
La nostra arma vincente, che abbatterà il castello di carte dell’accusa, come fosse un soffio di zeffiro ! |
Facendo con la mano il verso del peto |
TRI: |
Abbasta che non sia ‘na pernacchia ! |
Non raccogliendo Coinvolgente |
NIC: |
Il mio stringente interrogatorio non lascerà scampo al meschino ! Prima però sa cosa facciamo ? |
Allarmato |
TRI: |
None. |
Confidenziale |
Nic: |
E' quasi l’ora del desinare e l’eccitazione del futuro cimento mi ha aguzzato l’appetito ! Sarei tentato di approfittare del vitto dell’istituto. |
Ironico |
TRI: |
Contento tu ! |
Precisando |
NIC: |
Dopo aver chetato i bisogni del corpo, le proporrei di tentare una simulazione del nostro processo. In modo che quando affronteremo l’agone saremo ben temprati ! |
Poco convinto |
TRI: |
Io nun so’ che cazzo è ‘sta agone, ma si è pe' fatte contento, tentamo ! |
Parte M9 Buio Sipario Dopo 15” Stop M9 |
||
Fine primo tempo |
Secondo Tempo
Parte M10 Sipario Luci in Pz1 (Cella) Stop M10 |
||
Confidenziale |
TRI: |
Allora t’è piaciuta la sbobba der convento ? |
SoddisfattoMassaggiandosi lo stomaco |
NIC: |
Eccellente ! Soprattutto quella zuppa di fagioli ! Erano anni che non ne gustavo una così ! |
Con ironia |
TRI: |
S’è visto, te ne sei scofonati tre piatti ! |
Ansiosamente |
NIC: |
Caro signor Tristezza è pronto per la nostra prova generale ? |
Laconico |
TRI: |
Dimo de si. |
Con enfasi |
Nic. |
E’ venerdì diciassette, sono le ore diciassette e diciassette, ci troviamo nell’aula diciassette della diciassettesima corte d’assise al diciassettesimo piano. |
Ironico |
TRI: |
Più sfigati de così se more ! |
Non gradendo l’interruzionePrendendo la coperta di Tristezza e mettendogliela sulle spalle |
NIC: |
Ora distribuiamoci i ruoli. Io ovviamente sarò me stesso, mentre lei, in un primo momento, impersonerà il presidente della corte d’assise. Ecco questa coperta andrà benissimo per sostituire la toga ! |
Guardandosi |
TRI: |
Me sembro er re magio der presepio ! |
Descrittivo Prende un asciugamani e lo mette sulla testa di Tristezza |
NIC: |
Calogero Lo Cascio, siciliano, super trombato, ormai alle soglie della pensione. Si è risposato di recente con un’attricetta , che gli sta dilapidando tutto il patrimonio, non trascurando di cornificarlo allegramente. Metta quest’asciugamano sulla testa per il tocco. |
Spazientito |
TRI: |
Pure ! |
Spostando una sedia dietro il tavolo |
NIC: |
Adesso si sistemi sul suo scanno e dia inizio all’udienza. |
Parla con forte accento siciliano |
TRI: |
Bedda matri si facisse silenzio o sgomberare l’aula faccioo ! |
Compiaciuto, inchinandosi |
NIC: |
Ottimo, vostro onore ! |
Di maniera |
TRI: |
Procedimento penale avverso a Tristezza Tristano, imputato di omicidio volontario ai danni della legittima consorte Ruggeri Amalia. La parola al pubblico ministero. |
Chiamando |
NIC: |
Signor Tristezza ……. Signor Tristezza è sempre lei il pubblico ministero ! |
Un po’ seccato |
TRI: |
Avvocà ma m’avessi pijato a cottimo ! |
Mentre descrive Nicola cambia sommariamente l’abbigliamento di Tristano, togliendogli l'asciugamano dalla testa e girando la coperta poi appronta il banco accusa con una seda al lato del tavolo |
NIC: |
Floriano Trevisan, per gli amici Fifì, detto la carogna. Veneziano, ultimo rampollo di nobile famiglia, non esiterebbe a far prostituire madre e sorelle pur di vincere una causa, anche perché a lui delle donne non importa più di tanto. |
Sconsolato, mentre prende posizione |
TRI: |
Pure er ricchione me tocca da fa' ! |
Precisando Lo porta al banco accusa |
NIC: |
Si fa vedere spesso in compagnia di un bel giovane esperto in ricamo, che fa passare per un lontano cugino. |
Parla con accento veneto, con la erre blesa e con atteggiamento effeminato Eccitandosi man mano Eccitandosi man mano Con l'acquolina in bocca |
TRI: |
Sior Presidente, siori della giuria, la pubblica accusa xè pronta a provar, al di là di ogni ragionevole dubbio la colpevolezza dell’imputato Tristessa Tristano. Guardelo siori de la giuria, guardé che fasa da criminal che tien! Sopracciglia folte e ravvicinate, occi torvi e perversi, man tozze e forti, torace muscoloso e pien de peli, gambe … gambe un po’ stortignaccole, ma niente mal ! Insomma un maschiassio, un brutalon che al sol veder me ga fa scorrer un brivido lungo la schiena ! |
Suggerendo |
NIC: |
Presto, signor Tristezza, torni a fare il presidente ! |
Rigirando la coperta Guardandosi attorno |
TRI: |
Damme tempo ! Mica so' Fregoli ! N' do sta quer cazzo d'asciugamano ? |
Aiutandolo Esortativo |
NIC: |
Eccolo ! Dia la parola alla difesa ! |
Torna dietro il tavolo. Seccato Nicola pone l’altra sedia all’altro lato del tavolo |
TRI: |
Il pubblico ministero ce risparmiasse le considerazioni personali che l’imputato giudicare lo dobbiamo e non portarcelo a letto! La parola alla difesa ! |
Con fermezza |
NIC: |
La difesa desidera rinunciare alla requisitoria per chiamare subito il nostro teste a sorpresa. |
Con cipiglio |
TRI: |
Avvocato Santolamazza, non cominciamo con i giochi di prestigio che gente a pranzo tengo ! La prassi vuole che prima i testimoni dell’accusa ascoltati fossero. |
Accomodante ma fermo |
NIC: |
Lei signor presidente, giustamente ci richiama al rispetto delle procedure, ma noi vorremmo che fosse una sola regola a guidarci in questo tempio sacro alla dea giustizia: la ricerca della verità. |
Rassegnato |
NIC: |
Chiamasse chi vuole ma faccia presto ! |
Deferente Sottovoce, portando la mani ad imbuto |
NIC: |
Grazie signor presidente ! Chiedo dunque che sia introdotto il nostro testimone a sorpresa ! Signor Tristezza è ancora lei il testimone a sorpresa. |
Spazientito |
TRI: |
Aridanghete ! Ma devo da fa' tutto io ? |
Conciliante, Tristezza aiutato da Nicola si toglie coperta ed asciugamani Mettendogli un maglione |
NIC: |
La prego sia paziente, è per il suo ed il mio bene che stiamo lavorando ! Indossi questo maglione … |
Con voce strozzata, va alla sbarra |
TRI: |
Fa piano che me stai a soffocà ! |
Imperativo |
NIC: |
Testimone dica il suo nome ! |
Parla “burino” Portando una mano all’orecchio |
TRI: |
Comme ? Parla più forde che tenisse le pile sgariche. |
Urlando |
NIC: |
Come si chiama ? |
Risentito |
TRI: |
E che te sdrilli ? Nun so’ miga sordo ! Songo Pradesi Getullio, nato a Varmondone e ivi residende a Ferendino. |
Alzando la mano destra |
NIC: |
Giuri di dire la verità, null’altro che la verità, dica lo giuro. |
Con ironico rammarico |
TRI: |
Beh, miga tando, vista l’età che tengo, dimo che Ninetto mio instà su lo barzotto spindo ! |
InsistendoScandendo |
NIC: |
Lo giuro ! Dica lo giuro ! |
Seccato |
TRI: |
Nun te ingazzà che mo te lo dicio ! Lo giuro ! |
Sollevato |
NIC: |
Finalmente ! Conosce l’imputato qui presente ? |
SchernendosiOmertoso |
TRI: |
Nun comingemo co’ la polidiga ! I me nun cunosce né deputadi ne senadori ! |
Spazientito |
NIC: |
Il signor Tristezza Tristano ! |
Con slancioCompiaciuto |
TRI: |
E comme no ! Freghete Tristà nun me si detto che ti so’ fatti onorevole ! |
Inquisitorio |
NIC: |
Il vostro incontro avvenne in quale circostanza? |
Palpandosi l’addome |
TRI: |
Ar momendo nun me fa male la panza. |
Ad alta voce |
Nic: |
Dove vi siete conosciuti ?! |
Con allegria |
TRI: |
‘Na dummenica a lu stadio. |
Insistendo |
NIC: |
Può precisare alla corte di che giorno si trattava? |
Riflettendo |
TRI: |
Nun ge so fatto gaso si se gratteva. |
Perdendo la pazienza |
NIC: |
La data, signor Pratesi, vogliamo sapere la data ! |
Con orgoglio |
TRI: |
Quella nun me la pozzo scurdà pecché era lu giorno che la Lazio s'è vindo lo scudetto e cu’ gumpare Venanzio la sera semo iti all'osteria e se semo imbriagadi comme cucuzze ! |
Cercando di stringere |
NIC: |
Ci risparmi queste precisazioni e risponda alla domanda ! |
Sicuro |
TRI: |
Era lu quattordici de maggio de lo dumila ! |
Con enfasiScandendo |
NIC: |
Il quattordici maggio del duemila ! Signori della corte, si tratta proprio di quel tragico giorno in cui avvenne il delitto ! Signor Pratesi, perché il quadro sia completo abbiamo bisogno ancora di un’informazione. |
Deciso |
TRI: |
Qui nun me freghi ! Marcheggiani, Negro, Nesda, Favalli …. |
Perplesso |
NIC: |
Ma cosa sta dicendo ? |
Adirandosi |
TRI: |
La formazione de la Lazio no ? |
Cercando di essere paziente |
NIC: |
Signor Pratesi, vogliamo semplicemente sapere dove era il signor Tristezza in quel pomeriggio ! |
Irritato |
TRI: |
Te lo so detto, steva assettado accando al suttoscritto e teniva puro ‘no striscione co’ scritto: “Juve fedende nun arrubbi più gnende !” |
Conclusivo |
NIC: |
Basta così lei può andare ! |
Canta mentre esce |
TRI: |
Vola un’aguila nel cielo e sembre volerà … |
Accalorandosi man mano |
NIC: |
Signor presidente, signori giurati, sono bastate le poche parole di quest’anima semplice per far sgretolare l’effimero castello di accuse costruito contro un innocente ! Dobbiamo ringraziare la mano benigna del fato che ha scongiurato che fosse commessa un'ingiustizia che avrebbe pesato come immane macigno sulle coscienze di noi tutti ! Chiedo l’assoluzione del Tristezza per non aver commesso il fatto ! |
Tristano si libera del maglione |
||
Preoccupato |
TRI: |
Avvocà, nun te scallà troppo che doppo magnato te po' venì un corpo ! |
Compiaciuto |
NIC: |
Allora signor Tristezza come le è sembrato il nostro colpo a sorpresa ? |
ConfermandoCercando di precisare |
TRI: |
‘Na bomba ! Io volevo … |
Interrompendo |
NIC: |
Non mi ringrazi. Non ho fatto altro che il mio dovere ! |
Insistendo |
TRI: |
Si però …. |
Schernendosi |
NIC: |
Non insista la prego ! Mi dia semplicemente l’indirizzo o il numero di telefono di questo Pratesi e lasci fare a me ! |
Laconico |
TRI: |
E’ qui che casca l’asino ! |
Terrorizzato |
NIC: |
Non mi dica che ha smarrito l’indirizzo ! |
Sottolineando |
TRI: |
Avvocà sei tu che te sei perso er comprendonio! Io nun so nimmanco com’è fatto ‘sto Pratesi ! |
Preoccupatissimo |
NIC: |
Lei mi sta significando che quel tizio non era seduto accanto a lei durante la partita della Lazio del quattordici Maggio del 2000 ? |
Risentito |
TRI: |
Famo a capisse io so’ romanista fino ar midollo e nun me insognerei mai de annà a vede la Lazio che vince lo scudetto poi ! Piuttosto preferirei finì sotto ‘na machina ! |
Cercando di minimizzare |
NIC: |
Così stando le cose mi sembra di ravvisare una piccola falla nella nostra strategia di difesa. |
Ironico |
TRI: |
Senti a me, è peggio de quella der titaniche! |
Cercando di farsi forzaA se stesso |
NIC: |
Non dobbiamo perderci d’animo ! Cervello … cervello ! Dobbiamo far lavorare le piccole cellule grigie come diceva Ercule Poirot ! |
Stupito |
TRI: |
Avvocà nun è da te dì le parolacce ! |
Deciso |
NIC: |
Dobbiamo attaccare ai fianchi il Pellacani ! |
VelenosoTrai denti |
TRI: |
Bono quello ! Traditore, impotente ! |
Suadente |
NIC: |
Signor Tristezza vogliamo provare ancora ? |
Rassegnato |
TRI: |
Si è pe’ fatte contento, provamo ! |
DescrittivoPorgendogli la parrucca rossa |
NIC: |
Il dibattimento è ormai entrato nel vivo. Il pubblico ministero ha avuto fin ora vita facile con i testimoni minori, quando arriva il momento fatidico del mio controinterrogatorio del Pellicani .. Signor Tristezza … |
Rapidamente, aiutato da Nicola, Tristano assume le sembianze di Peppe mettendo un camice grigio e una parrucca rossa |
TRI: |
Ho capito ! Ho capito me tocca fà puro quell’infamone de Peppe ! |
Professionale |
NIC: |
Teste Pellacani Giuseppe vuol dire alla corte che tipo era la vittima Ruggeri Amalia ? |
Ilare |
TRI: |
Spassosa assai ! Dovite sapere che c’eravamo appena canosciuti che essa mi raccontasse l’ultima barzelletta sui carabinieri … |
Severo, interrompendo |
NIC: |
Signor Pellacani la richiamo ad un maggior rispetto per la corte ! |
Accattivante |
TRI: |
Portate pacienza ma quando m’arecuordo chella pover anima, invece de chiagne, me venisse da ride' perché songo sicuro che issa chesto volisse! |
Stringente |
NIC: |
Lasci da parte i sentimentalismi e veniamo a noi. |
Portando la voceCompiaciuto di se stesso |
TRI: |
Ehia ehia, alalà ! Questa è buona assai! |
ammonendo |
NIC: |
Le rammento che se insiste con quest’atteggiamento potrebbe essere accusato di vilipendio alla corte ! |
Con tono di scusa |
TRI: |
E che io songhe fatto accussi, so’ nu tipo allero e quando me capitasse di facere ‘na battuta nun saccio resistere. |
Inquisitorio |
NIC: |
E’ appunto su questa sua prerogativa che vogliamo porre l’accento ! |
Faceto |
TRI: |
E metteteci pure un punto e virgola ! |
Subdolamente |
NIC: |
Questa sua, chiamiamola esuberanza, l’aveva portato ad intessere un rapporto intimo, molto intimo, con la vittima. Vero ? |
Preoccupato |
TRI: |
Se intendete dicere ce ci simme fatti quattro belle risate assieme, sissignore ! |
Severo |
NIC: |
Adesso mi ascolti bene, e le ricordo che lei è sotto giuramento, la vostra relazione si è limitata alle quattro risate o c’è stato dell’altro? |
Con fogaDiscolpandosi |
TRI: |
Ma che volite pazziare ? Qua altro ? Il sottoscritto e la povera Amaliuccia si può dicere che eravamo commo frate e sora ! |
Aggressivo |
NIC: |
Era questa, diciamo, fratellanza che portava, per esempio, la defunta signora a sedere sulle sue ginocchia? |
Cercando di glissare |
TRI: |
Oilloco, sarà capitato, ‘na vota o duie, pe’ meglio gustare le vignette della “Settimana enigmistica”, che stanno scritte piccole assai ! |
Deciso Puntando l’indice |
NIC: |
Storie ! Lei nutriva una colpevole ed insana passione per la Ruggeri e desiderava intessere con lei un’ignobile tresca … |
Quasi con un grido |
TRI: |
Avvocà nun è cosa ! |
Incalzante |
NIC: |
E per questi motivi lei le ha chiesto di abbandonare il tetto coniugale e seguirla in una vita disonorata ! |
Smarrito |
TRI: |
La Maronna do’ Carmene mi è testimone che io … |
Non dando tregua |
NIC: |
Io cosa ? Vogliamo la verità signor Pellacani ! Soltanto la verità ! |
Remissivo |
TRI: |
E va buono ! Io c’agge pruvato, ma essa nun ne vulisse sape ! Accussi aggio fatto ‘e valigge e so’ sciuto da la casa! |
Calcando la mano |
NIC: |
Questo il sabato notte ma la domenica ? |
Preoccupato |
tri: |
A dumminica che cosa ? |
Accusatorio |
NIC: |
Io affermo che lei, Pellacani Giuseppe, alle ore quindici di domenica ventisei maggio si trovava in casa Tristezza, con il fermo proposito di costringere la Ruggeri a seguirla con le buone o con le cattive ! |
Con affanno |
TRI: |
Avvocà vu’ pazziate ! |
In crescendo |
NIC: |
E che dopo il suo definitivo rifiuto, accecato dalla passione e dall’ira, l’ha uccisa ! Confessi ! |
Con un senso di liberazione Disperato, con la testa tra le mani |
TRI: |
E’ ‘o vero ! E’ tutto vero ! Quanno essa me dicisse ancora de no, il sanghe m'è sagghiuto alla capa e allora ... Ch’agge fatto ! Ch’agge fatto ! |
Trionfale |
NIC |
Signor presidente, signori giurati ! Quale più evidente prova dell’innocenza del mio assistito ci potevamo attendere ? Chiedo l’assoluzione dell’imputato per non aver commesso il fatto ! |
Tristano si libera del camice e della parrucca |
||
Battendo le mani |
TRI: |
Bene ! … Bravo ! …. Bisse ! |
Inchinandosi |
NIC: |
Grazie ! |
Con compiacimento |
TRI: |
Ammazzete avvocà come l’hai incastrato bene quer fregno ! |
Con falsa modestia |
NIC: |
Mio caro, la classe non è acqua ! |
Con trasporto |
TRI: |
Lo dirò a tutti l’amichi mia: “Sì c’avete ‘n quarche problema, ite sicuri dall’avvocato Santolamazza che ve tira fora da ll’impicci” |
Soddisfatto |
NIC: |
Lei è troppo buono ! |
Insinuando |
TRI: |
Quello che è giusto è giusto, solo che ner caso mio ... |
Agitato |
NIC: |
Non mi dica che anche questa volta ha ravvisato una qualche lacuna nelle mie argomentazioni ? |
Minimizzando |
TRI: |
Lacuna proprio no, ma a esse sinceri ‘na cosetta ce sarebbe … |
Con apprensione crescente |
NIC: |
Avanti dica ! Non mi tenga sulle spine ! |
Rassegnato |
TRI: |
Vedi avvocà, quer saccoccione de Peppe nun poteva da esse a casa mia domenica quattordici maggio ! |
Preoccupato |
NIC: |
E perché mai ? |
Pazientemente |
TRI: |
Perché doppo che er sabbato Amalia lo aveva mannato a fasse benedì, era ito all’osteria e s’era tanto imbriacato che lli sbirri se l’ereno riccorto e l’aveveno tenuto a bottega fino a lunedì ! |
Rattristato, sull’orlo del pianto |
NIC: |
Signor Tristezza allora lo dica che ce l’ha con me ! |
Rammaricato |
TRI: |
Lo vedi che c’avevo raggione a stamme zitto ! |
Disperato Singhiozzando Avviandosi all’uscita |
NIC: |
Sono un fallito ! Ormai ho capito che lo sarò per sempre ! Addio signor Tristezza ! |
Lo ferma, cercando di calmarlo |
TRI: |
Proprio mo' voi lassà perde doppo che m’hai fatto ‘na capoccia tanto che chi molla è ‘n boja? |
Dopo un sospiro cerca di ricomporsi Sinceramente ammirato |
NIC: |
Scusi questo mio momento di abbandono signor Tristezza. Man mano che la conosco mi vado sempre più convincendo che in lei alberga un innato buonsenso popolare ! |
Spronandolo |
TRI: |
E allora datte da fa’ ! Inventate quarche cosa ! |
Di nuovo caricato |
NIC: |
Cervello … cervello ! |
Concludendo |
TRI: |
Come disse er culo alla peretta ! |
Di nuovo sicuro di se |
NIC: |
Il mio illustre professore di diritto penale soleva dire: “Ragazzi quando non sapete più a che santo voltarvi attaccate le perizie mediche. Le giurie sono formate, per la maggior parte, da persone anziane, che hanno a che fare con le strutture sanitarie pubbliche e quindi sono tutt’altro che ben disposte verso i medici”. Signor Tristezza tocca ancora a lei ! |
Rassegnato |
TRI: |
Nun me di' che devo da fa puro er dottore ? |
Nicola cerca di camuffare sommariamente Tristano da medico con un paio d’occhiali ed un borsa Accompagna Tristano alla sbarra |
NIC: |
Il pubblico ministero, con subdola oratoria, ha appena finito il suo interrogatorio, indugiando sui particolari più macabri con l’intento di far inorridire la giuria e tirarla dalla sua parte. Ora il teste è tutto nostro … |
Subdolo |
Nic: |
Se abbiamo ben compreso, lei dottore sostiene che la Ruggeri sia stata assassinata ! |
Con sicumera il personaggio potrebbe essere caratterizzato con una serie di "tic" |
TRI: |
Nel mio più che trentennale onorato esercizio della professione, posso dire di non essermi mai imbattuto in un caso più evidente ! |
Accattivante |
NIC: |
Nessuno vuol mettere in dubbio la sua competenza, ora però, con il suo aiuto, vorrei provare ad osservare il problema da un altro punto di vista. |
Ironico |
TRI: |
Non riesco a capire quale questo possa essere. |
Bacchettandolo |
NIC: |
Mi consenta dottore, non è lei a dover capire bensì la giuria !
|
Toccato |
TRI: |
Troppo giusto ! |
Prendendola alla larga |
NIC: |
Secondo lei la vittima potrebbe essere morta per arresto cardiaco ? |
Con sufficienza Ironico |
TRI: |
Avvocato non scherziamo !Alla fin fine tutti moriamo perché il cuore si ferma ! |
Severo |
NIC: |
La sua ironia è fuori luogo dottore ed intendo dimostrarglielo !
|
Sfottente |
TRI: |
Faccia pure, se le riesce ! |
Furbescamente |
NIC: |
Le pongo la domanda in altri termini: all’esame necroscopico il cuore della Ruggeri è risultato essere quello di una persona sana, oppure mostrava alterazioni pregresse ? |
Stringendosi nelle spalle |
TRI: |
Mi duole ma non posso dare risposta a questa domanda. |
Portando la voce |
NIC: |
Chiedo che sia messo a verbale che il teste si rifiuta di rispondere ! |
Ribellandosi |
TRI: |
Ma non è che non voglio ! Solo che … |
Trionfante |
NIC: |
Dottore non aggravi la sua posizione! Potrei chiedere la sua incriminazione per reticenza ! |
Insistendo |
TRI: |
Mi lasci spiegare … |
Definitivo |
NIC: |
Non serve aggiungere altro. Il mio contro interrogatorio finisce qui, lei può andare dottore. |
Allontanandosi |
TRI: |
E' inaudito che …. |
Confidenziale Con crescente foga |
NIC: |
Signori della giuria esiste una sola spiegazione al rifiuto del perito settore: il cuore della povera signora Amalia era un cuore malato, un cuore che aveva molto sofferto. Allora io mi domando e vi domando: perché a causare la morte non può essere stato un banale infarto, provocato, probabilmente, da un eccesso di risa a cui, come abbiamo ben visto, la poverina andava soggetta? In virtù di questo legittimo dubbio chiedo l’assoluzione dell’imputato per insufficienza di prove ! |
Ammirato, si toglie gli abiti da dottore |
TRI: |
Avvocà co sta botta hai dato er mejo de te stesso ! |
Compiaciuto, aiutandolo |
NIC: |
Mi fa piacere signor Tristezza che lei abbia apprezzato la mia abilità nello sgretolare la ragnatela di prove indiziarie con cui volevano incastrarla ! |
Con convinzione |
TRI: |
Ammazza si ho apprezzato ! |
Soddisfatto Tronfio |
NIC: |
Il dottore è rimasto senza parole, non ha neppure tentato una risposta ! Evidentemente di fronte alla mia incalzante oratoria non ha trovato argomenti. |
Con sarcasmo più accentuato |
TRI: |
A esse' onesti nun ha trovato nimmanco er core de Amalia ! |
Frastornato |
NIC: |
Cosa intende dire ? |
Con compiacimento |
TRI: |
Che co’ quello c’ho tirato fora la crema antirughe “Core ingrato” ! Le clienti mia hanno fatto a capelli pe’ comprassela! |
Con un sospiro di rassegnazione Riflettendo |
NIC: |
E così anche la confutazione del medico va a farsi benedire ! Non mi rimane che concentrare tutte le energie su quello che è unanimemente riconosciuto come il mio pezzo forte: l’arringa ! |
Ironico |
TRI: |
Già che ce semo famose puro ‘n tegame de baccalà in guazzetto e du’ alicette in savoy ! |
Severo Ispirato |
NIC: |
La prego non ironizzi sulla mia oratoria ! Le do la mia parola d’onore che, al termine della mia requisitoria, le lacrime scorreranno a fiumi ! La commozione serpeggerà tra il pubblico e la giuria sarà tutta dalla nostra parte ! |
Poco convinto |
TRI: |
Se lo dichi tu ! |
Raccogliendo le proprie cose |
NIC: |
Signor Tristezza ora la lascio e vado in studio. Per tutta la notte vaglierò ogni comma, ogni postilla del codice penale per essere pronto domani ad affrontare la pugna ! |
Nicola si avvia verso l’uscita |
||
Gridandogli dietro |
TRI: |
Avvocà, da retta a me, dormi che è mejo ! |
BuioParte M11Dopo circa 10” Luci in Pz1 (cella) Stop M11 |
||
Nicola con un nodo scorsoio al collo è arrampicato sul tavolo con sopra la sedia Entra Tristano |
||
Con un urlo |
TRI: |
Fermo ! Nun lo fa ! |
Tristano si lancia verso Nicola lo afferra per le caviglie facendolo ruzzolare a terra |
||
Piagnucoloso |
NIC: |
Signor Tristezza lasci che io compia l'unico atto di coraggio della mia miserevole esistenza ! |
Toglie il cappio dal collo di Nicola |
||
Allarmato |
TRI: |
Ma che t’ha dato de vorta er cervello ? |
Facendo resistenza |
NIC: |
La vita non più alcun senso per me ! |
Ammonendo |
TRI: |
Ricordete avvocà che mi nonna diceva sempre: “Morto un pappa se ne trova ‘n artro” ! |
Interessato |
NIC: |
Saggia donna la sua ava, era forse una poetessa ? |
Laconico |
TRI: |
No, mignotta ar Mandrione ! |
Tornando lamentoso |
NIC: |
Apprezzo la sua buona volontà di lenire le mie pene con dei salaci motti di spirito, ma ciò non muta i termini della questione ! |
Perplesso |
TRI: |
Che c’hai da lamentatte poi nun lo capisco ! |
Sconfortato |
NIC: |
Ricorda ? Con la mia abilità forense volevo far assolvere lei e nel contempo diventare famoso. |
Interrogativo |
TRI: |
Embè ? |
Amaro |
NIC: |
Quest'ultimo risultato, aimé l’ho ottenuto ! Sono sulla bocca di tutti! |
Partecipativo |
TRI: |
Lo vedi ! |
Con angoscia |
NIC: |
Stamani al mio passaggio nei corridoi del palazzo di giustizia, nonostante camminassi rasente il muro e a capo chino, non ho potuto fare a meno di vedere tutti: giudici, avvocati, cancellieri e persino gli uscieri, darsi di gomito facendo risatine ironiche ! |
Coinvolgente Cercando di essere convincente |
TRI: |
E’ tutta invidia, senti a me ! La vorrebbero avé loro la forza tua nel dominà la giuria e fasse rispettà dar pubblico ministero. |
Sconcertato |
NIC: |
Io avrei dominato … |
Insistendo |
TRI: |
Quei farlocchi pendevano dalle labbra tua ! Er finocchio se la stava a fa sotto da la paura che tu lo cojessi in castagna ! |
Per nulla convinto |
NIC: |
La ringrazio signor Tristezza. Quanto sta facendo per me rivela un inaspettata sensibilità d’animo in lei ! |
Con convinzione Abbracciandolo |
TRI: |
Io te sto a di' solo la verità ! Sei stato grande avvocà ! Io te devo tutto ! |
Amaramente, si scioglie dall’abbraccio |
NIC: |
Siamo stati sconfitti signor Tristezza. Sconfitti dalla mia inettitudine ! |
Di slancio Convinto |
TRI: |
Avvocà stacce, sei ‘n gran marpione ! Quella nun era inettitudine ma paraculaggine ! L’hai infinocchiati tutti ! |
Frastornato |
nic: |
La prego non affondi il coltello nella ferita ! |
Dandogli di gomito |
TRI: |
Senti a me tu hai sbajato mestiere, come allenatore der pallone avresti fatto lli sordi a palate ! |
Cominciando ad interessarsi |
NIC: |
Mi scusi ma non riesco a cogliere il nesso ! |
Con arguzia |
TRI: |
Mano, mano che er processo annava avanti, ho capito la tattica tua! |
Non realizzando |
NIC: |
La mia tattica ? |
Sicuro Con ammirazione |
TRI: |
Avevi messo su ‘n catenaccio co’ lli controcazzi! Mejo de quello der Padova der poro Rocco ! |
Perplesso |
NIC: |
Un catenaccio lei dice? |
Sicuro Spiegando |
TRI: |
Sine ! Mentre l’artri: er presidente, er PM, li testimoni t’attaccaveno da tutti lli pizzi, tu tranquillo, senza sforzatte più de tanto, buttavi er pallone in tribuna! |
Interessato |
TRI: |
Comprendo la metafora ma …. |
Rammentando |
TRI: |
Me se so’ aperti l’occhi durante la deposizione dell’esperto de lla scientifica … |
Luci in Pz11 (Wood) Durante le battute seguenti Tristano e Nicola mutano l'arredamento della scena per trasformarla in aula tribunale Gli scanni del presidente, del pubblico ministero, dei testimoni saranno formati, ciascuno, da due sedie unite per la spalliera. Da una parte saranno allocati alcuni manichini debitamente abbigliati, l’altra rimane vuota. Di volta in volta Nicola e Tristano gireranno le sedie per le loro caratterizzazioni, per poi rimetterle nella posizione iniziale. Le luci di saranno personalizzate Tristano assume le sembianze del presidente con toga e tocco mentre Nicola mette la toga da avvocato |
||
Con disprezzo |
TRI: |
Quell’infamone aveva appena finito de damme giù de brutto ... |
Con livore |
NIC: |
Per far colpo aveva mostrato le fotografie della povera signora Amalia … |
Con macabra ironia |
TRI: |
A tocchetti ! |
Con raccapriccio |
NIC: |
Qualcuno della giuria aveva chiuso gli occhi … |
Insistendo |
TRI: |
Quarchedunartro c’aveva avuto addirittura lli conati de vommito. Er finocchione der P.M. stava in un brodo de giuggiole, quanno te sei arzato tu, te li sei guardati tutti ne lle palle dell’occhi e te sei giocato er jolli ! |
Perplesso |
NIC: |
Il jolli ? |
Luci in Pz12 (Presidente) Tristano è allo scanno del presidente, Nicola a quello della difesa |
||
Tristano-presidente Professionale |
TRI: |
La difesa può procedere al contro interrogatorio del teste. |
Luci in Pz13 (presidente+Difesa) Nicola si alza, si guarda in torno smarrito e dopo un violentissimo starnuto si soffia rumorosissimamente il naso in un grosso fazzolettone rosso Parte E2 (risate) |
||
Picchiando con il martelletto Con rimprovero |
TRI: |
Silenzio ! Silenzio o sgombrare l’aula faccio! E lei avvocato Santolamazza un tanticchia di rispetto per la corte ! Sembrasse che le trombe del giudizio suonassero ! |
Costernato |
NIC: |
Chiedo umilmente scusa vostro onore, ma la mia allergia in questa stagione non mi da tregua ! |
Luci in Pz11 (Wood) |
||
Nicola sveste la toga, si infila un grembiule, mette in testa una parrucca grigia, va alla sbarra e si sostituisce al manichino testimone |
TRI: |
Allergia un cazzo ! J'hai voluto fa’ sentì li tacchetti su li stinchi ! J’hai voluto fa’ capì che tutte le cojonate che era ito riccontanno er super testimonio nun valeveno ‘na soffiata de naso ! |
Quasi credendoci |
NIC: |
Effettivamente era un gesto simbolico … |
Insistendo |
TRI: |
‘N'atro momento in cui hai fatto sfoggio della tu’ arte è stato quanno te sei incartato la sora Filomena, la portiera de casa. |
Luci in Pz14 (Teste) |
||
Nicola-Filomena parla ciociaro Risentita, accalorandosi |
NIC: |
Fateve capaci che nun sto a riccondà fregnacce ! Fusse che quarghe infame de condomino tenesse detto che nun ce sto drentro de la guardiola ? La sottoscritta afferma e dice che, lu quattordici de Maggio de lo dummila doppo magnato e fino a sera, l’unico a trasere fu quell'ignorandone de lo sor Tristezza che, Dio lo strafurmini, in dieci anni nun se mai spregado a dimme buongiorno o bonasera ! |
Luci in Pz12 (Presidente) Nicola riposiziona il manichino teste, riassume le sue sembianze, va la banco difesa e si sostituisce al manichino |
||
TRI: |
Penso che possa bastare così. Il teste è a disposizione della difesa. Avvocato Santolamazza proceda pure … Avvocato Santolamazza … Avvocato Santolamazza tocca a lei ! |
|
Luci in Pz12 (Presidente+difesa) Nicola si alza in piedi, punta l’indice contro il testimone e rimane muto in quella posizione |
||
Impaziente |
TRI: |
Allora si vuol decidere o aspettare Pasqua dobbiamo ? |
Nicola resta immobile |
||
Seccato |
TRI: |
Per Santa Rosalia benedetta proseguiamo con la scena muta ? |
Nicola ripiomba a sedere di schianto Luci in Pz11 (Wood) |
||
Nicola riposiziona il manichino difesa, e prende il posto del testimone, mentre Tristano riposiziona il manichino presidente, indossa la toga e va al banco accusa |
TRI: |
Tu gnente ! Nun te sei mosso de pezza ! Me sei sembrato l’Arcangelo Gabbriele er giorno der giudizzio ! E’ bastato quer semplice gesto pe’ fa’ score un brivido freddo su pe’ la schina de li giurati ! |
Credendoci |
NIC: |
Indubbiamente un gesto di grande effetto ! |
Proseguendo |
TRI: |
Er mejo, però, l’hai dato co’ er contro interrogatorio der questurino che m’aveva ingabbiato. |
Drammatico |
NIC: |
Con il fermo proposito di far colpo sulla giuria, il PM aveva insistito perché scendesse nei minimi particolari. |
Luci in Pz15 (Accusa) |
||
Accattivante |
TRI: |
Sior commissario, voghe dir alla giuria, con la sua bella voce, cosa ghe stava facendo quell’omaccion dell’imputato quando g’avete fatto irrusion ne la cantina de elo? |
Luci in Pz16 (Accusa+teste) |
||
Tristano-commissario parla barese, con raccapriccio |
NIC: |
Aggireva co’ nu cucchiar ind a ‘na quartara fumente. |
Mellifluo |
TRI: |
Cosa xe bolliva nel pentolon ? |
Con un brivido |
NIC: |
Ind o’ brode galleggevene, insim a cert ansalat che nun ha sapute archenosce, cert pizz du corp umen. |
Non mollando la presa |
TRI: |
Precisamente? |
D’un fiato |
NIC: |
Chiù precisement, du piit, due piedi ! |
Con commiserazione |
TRI: |
L’esame necroscopico g’ha stabilì che quei miseri resti appartenevan a la pora siora Ruggeri Amalia. Ghe giustificazion g’ha addotto quel benedeto fiol de l’imputato ? |
Con raccapriccio |
NIC: |
Ha dit: “Co’ sti piit lu sapone feet troppe, puzza troppo, assé ce sto a fe’ lu barsamo pe’ li capelli de le femmine” |
Viscidamente Facendo il “carino” |
TRI: |
Por mi può bastar così ! Caro sior commissario, se questa sera g'ha un momentin de libertà, passi da mi che cercaremo de dimenticar questa brutta storia con un cenin al lume di candela. Avvocato Santolamazza il teste xè tutto suo ! |
Luci in Pz17 (accusa + difesa) Nicola si alza, con incedere solenne, prende una grossa boccata d’aria fa due passi poi miseramente sviene. |
||
Urla concitate da parte di Tristano |
TRI: |
L’avvocato xe sente mal … Chiamate un medico! |
Luci in Pz11 (Wood) Nicola riposiziona il manichino difesa, si toglie la toga, si mette una parrucca bionda con i capelli a spazzola ed indossa un costume vagamente russo e va mettersi alla sbarra, Tristano si siede allo scanno presidente |
||
Con ammirazione Concitatamente |
TRI: |
Ammazza che paraculo sei stato avvocà ! Se so’ precipitati tutti verso de te chi te faceva vento, chi te pijava a sganassoni, chi cercava er dottore, er presidente ha puro chiamato l’ambulanza ! |
Scusandosi |
NIC: |
Tutta colpa dello stress ! |
Convinto Sicuro |
TRI: |
Stress un par de palle ! Hai armato quer bordello così che se scordassero de quello che era annato dicenno er commissario ! Come puro subbito doppo hai umiliato quer cornutaccio de vicino de casa ! |
Luci in Pz14 (Teste) |
||
Nicola-Ivan parla con forte accento russo Quasi scusandosi Con foga |
NIC: |
Io, quel puomeriggio fare mio cuonsueto pisuolino di dopo manciato, quando sentire puovera signoura Amalia cridare: “Aiuto mio marito vuolere me ammazzare”! Subito io priesa mia pistola, piccolo ricordo di me quando essere in KGB, cuorso verso puorta di casa Tristezza e cridare : “Aprire subito o io sparare cuontro serratura “! Alluora io sientito vuoce di signuor Tristano che dire me di fare miei uorgani di procreazione, altimenti lui avriebbe messo pistuola in mio canale di defecaziuone ! |
Luci in Pz12 (Presidente) Nicola riposiziona il manichino teste, riassume le sue sembianze, va la banco difesa e si sostituisce al manichino |
||
Allusivo |
TRI: |
Avvocato Santolamazza, ci faccia il santissimo piacere di controinterrogare nell’interesse del suo assistito ! |
Luci in Pz13 (Presidente+difesa) Nicola si alza in piedi allarga le braccia e resta come un Cristo in croce |
||
Perdendo la pazienza |
TRI: |
Per Santa Rosalia, avvocato, vuol decidersi a dire qualche parola, o conta di restare zitto per tutto il processo ? |
Nicola si copre la faccia con le mani e ripiomba a sedere Luci in Pz11 (Wood) Tristano riposiziona il manichino presidente, cambia la toga e toglie il manichino accusa prendendo il suo posto |
||
Con ammirazione Furbescamente |
TRI: |
E tu zitto ! Nun hai fatto ‘n fiato inzino a lla fine! Ma io l’avevo capito er perché ! Nun volevi scoprì le carte perché contavi de sparatte tutte le cartucce durante er capolavoro tuo: l’aringa conclusiva. Allora si che t’avrebbero sentito ! |
Annuendo |
NIC: |
Proprio così signor Tristezza, proprio così ! Non aspettavo altro che l'accusa terminasse la sua requisitoria ! |
Luci in Pz11 (Accusa) |
||
Con foga oratoria Portando la voce |
TRI: |
Come poté vu siori giurati, che siete mario e moger modelo, vu che dell’amor coniugal g’avete fatto la vostra ragion de vita, come poté lasser impunito un sì efferato delito ? La coscienza de vu, cittadin probi, si ribelaria a cotanto misfatto ! E doman con quale ardir osareste guardar in volto i vostri amati fioli ! In conclusion mi chiedo il massimo della pena! Giustisia sia fatta ! …. Mi g’ho finio la parola alla difesa! |
Luci in Pz18 difesa) |
||
Con veemenza Dopo un lungo silenzio, a voce bassa |
NIC: |
Signor presidente, signori giurati … Mi rimetto alla clemenza della corte ! |
Luci in Pz11 (Wood) Tristano e Nicola, durante le battute seguenti ripristinano l’ambiente cella e riassumono le loro sembianze |
||
Con entusiasmo |
TRI: |
Un corpo da vero maestro ! Artro che ott’ora de rincojonimento come aveva fatto er finocchione der PM ! Hai tirato giù quelle parole, pesanti come si fussero mazzate ! Come pe’ faje capì che nun ce stava gnente da spiegà, era tutto chiaro e che ereno solo cazzi loro si voleveno pija la responsabilità de famme marcì in galera ! L’hai lasciati tutti de stucco ! |
Luci in Pz1 (cella) |
||
Cercando di intervenire |
Nic: |
Signor Tristezza, non è andata come dice lei. |
Interessato |
tri: |
E come allora ? |
Con la voce incrinata Affranto |
NIC: |
Quando mi sono alzato per pronunciare la mia arringa ero conscio che il momento, per tanti anni atteso, era finalmente arrivato ! I giurati avevano gli occhi puntati su di me, il presidente mi osservava severo ma nello stesso tempo benevolo, lo stesso pubblico ministero aveva smesso di limarsi le unghie ! Ero pronto alla battaglia ! E invece no ! Solo quelle inutili banalità sono uscite dalla mia bocca ! |
Sicuro |
TRI: |
E' stata la paura ! |
Sconsolato |
NIC: |
Proprio così signor Tristezza ! |
Con convinzione Con calore |
TRI: |
La paura de stravince. La paura de umilià quella checca der PM, de mette’ in imbarazzo quell’anime semplici de lli giurati, de sconfessà quer mafioso der presidente ! |
Con mesto rammarico |
NIC: |
Non mi rimane altro che dare l’addio alla professione forense ! |
Deciso |
TRI: |
Ma che sei scemo ? Proprio mo che te stanno pe' piove li clienti a mazzetti ! |
Sconsolato |
NIC: |
Non ci saranno più clienti ! Nessuno vorrà farsi difendere de me ! |
Sicuro |
TRI: |
Tutto ar contrario ! |
Dimesso |
NIC: |
Non vorrà negare che le hanno comminato l’ergastolo ! |
Laconico |
TRI: |
Pe’ esse ergastolo, è stato proprio ergastolo ! |
Insistendo |
NIC: |
E che quindi, grazie al mio fallimento, lei non vedrà mai più dischiudersi le porte della prigione ! |
Scandendo |
TRI: |
E’ qui che te sbaji ! |
Sconcertato Interessato |
NIC: |
Mi sbaglio ? Cosa vuol dire con “mi sbaglio” ? |
Glissando |
TRI: |
Avvocà lassa perde’. E’ ita così e ciccia ! |
Allarmato Con forza |
NIC: |
Lei mi nasconde qualcosa ! Io ho il diritto di sapere ! |
Laconico |
TRI: |
Contento te ! |
Parte M12Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza)Durante le battute di Tristezza, Nicola muta l'arredamento della scena per trasformarla nella direzione del carcere: sopra il tavolo un telefono una sedia dietro e due davanti Nicola assume le sembianze del direttore del carcere |
||
TRI: |
Stammadina de bon ora, è arrivato de “Ciccio er boja”, er secondino, a dimme che er direttore me voleva parlà. A me, me se so attorcijate le budella da lla strizza. Mentre annavo ‘na vocetta dentro me diceva: “Tristà voi vede che hanno deciso de trasferitte in quarche penitenziario de massima sicurezza pe’ levatte da l’amichi ?”. Quanno so’ entrato in direzione er cornutaccio stava ar telefono … |
|
Luci in Pz18 (Direzione carcere) |
||
Nicola-direttore, parla sardo, è seduto alla scrivania ed è al telefono |
NIC: |
Commandi Eccellenza ... Ha chiamarre lo mandai propprio addesso … |
Entra Tristano |
||
Svogliatamente |
TRI: |
Io sto quine ! |
Coprendo il microfono Riprendendo la conversazione Chiudendo la conversazione |
NIC: |
Si accomodi ppure dettenuto Tristezza. Non dubbiti eccellenza sarrà mia ccura communicarglielo subbito. Osseqqui eccellenza ! |
Sulle sue |
TRI: |
M’avete mannato a chiamà ? |
Alzandosi |
NIC: |
Essatto. Sa cchi era al tellefono ? |
Facendogli il verso |
TRI: |
E comme faccio a sappello ? |
Sull’attenti |
NIC: |
Il minnistro di Grazzia e Giustizzia in personna! |
Ironico |
TRI: |
Me cojoni ! |
Intrigante |
NIC: |
E ssa di chi stavvamo parlando ? |
Laconico |
TRI: |
None ! |
Puntando l’indice |
NIC: |
Di llei dettennuto Tristezza, propprio di llei ! Il minnistro si è interessatto del suo caso per diretta indiccazione indovvini di cchi ? |
Scoglionato |
TRI: |
Insisti è ! Ma che stamo a giocà a Lascia o Raddoppia ? |
+Scattando sugli attenti |
NIC: |
Del ppresiddente della Reppubblica ! |
Allibito |
TRI: |
Me cojoni du’ vorte ! |
Con disgusto |
NIC: |
Il ppresiddente è rimasto colpitto dal suo casso. Dicce che non ricordavva un assassinnio cossì abietto ccome quello da lei perpetratto ! |
Preoccupato |
TRI: |
Daje gobbo ! |
Insistendo |
NIC: |
Che devve ringrazziare Iddio che la nostra costituzzione non prevedde la penna di mmorte ! |
Ironico |
TRI: |
Ammazza che culo ! |
Severo |
NIC: |
In consegguenza di cciò lei, dettennuto Tristezza non immaginna neppure cciò che le sta per cappittare ! |
Fatalista |
TRI: |
Me mannate a Portolongone ! |
Secco |
NIC: |
Nno ! |
Impaurito |
TRI: |
Arioprite solo pe’ me l’Asinara ! |
Con enfasi |
NIC: |
Dettennuto Tristezza lei è liberro ! |
Non realizzando |
TRI: |
Libbero de che ? |
Indicando la porta |
NIC: |
Di uscirre di qui. Di andarre dovve più le aggradda ! |
Incredulo |
TRI: |
Me state a pija pe’ li fonnelli ! |
Con rammarico |
NIC: |
Nemmenno per ssogno ! E’ la sacrossanta verittà, mio malgraddo, mi credda, sonno costretto a comuniccarle che lei è statto graziatto! |
Tristezza va a sistemarsi in Post 2 Luci in Pz5 (Strobo + dedicata Tristezza) Nicola ripristina l’ambiente cella e riprende le sue sembianza |
||
Quasi rassegnato |
TRI: |
Insomma me rimanneno a casa. So’ già passato in fureria a ritirà le quattro cianfrusaje mia. Er capoposto e tutti l'arti sbirri, co’ l’occhi ignettati de sangue, me guardaveno come un miracolato ! Intanto s’era sparza la voce e, quanno so’ passato per er terzo braccio, l’amichi mia se so messi a sbatte li cucchiai su lle sbarre … |
Stop M11Luci in Pz1 (cella) |
||
Trepidante |
NIC: |
Signor Tristezza, un dubbio mi attanaglia l’anima: per quale motivo è stato fatto oggetto del massimo atto di clemenza ? |
Non raccogliendo Conclusivo |
TRI: |
Che te frega ! E’ ita accossi e accossi sia ! |
Insistendo |
NIC: |
Risponda alla mia domanda: perché ? |
Tendendo la mano Facendo per andare |
TRI: |
‘N’artra vorta ! Mo te saluto, che tengo un po’ de prescia ! |
Con forza |
NIC: |
Ho il diritto di sapere ! Perché ? |
Laconico |
TRI: |
Perché ar presidente j’ho fatto pena ! Siconno lui, l’avvocato difensore mio è stato ‘na vera monnezza ! |
Mettendo la sedia sulla scrivania |
NIC: |
Addio mondo crudele ! |
Fermandolo Convincente |
TRI: |
Avvocà ma sei proprio tardo ! Lo capischi si o no che so’ libbero er merito è tutto tuo ? |
Sconsolato |
NIC: |
Non dica sciocchezze signor Tristezza ! |
Accattivante Esplicativo |
TRI: |
Ma raggiona ‘n momento. Io ero reo confesso, e m’aveveno beccato co’ le mano dentro ar callaro, ergo si puro c’avessi avuto un avvocato co’ lli controcazzi, sempre l’ergastolo me beccavo ! |
Convincendosi |
NIC: |
Ad onor del vero ciò era più che probabile. |
Conclusivo |
TRI: |
Allora, si due più due fa quattro, io me so’ sarvato grazie a te ! |
Sempre più convinto |
NIC: |
Effettivamente guardando la cosa da questo punto di vista …. |
Con trasporto |
TRI: |
Credi a me avvocà a te te metteranno su lli libri de diritto ! |
Perplesso |
NIC: |
A che titolo scusi ? |
Ironico |
TRI: |
Come inventore della difesa a struzzo ! |
Non raccogliendo |
NIC: |
Lei dice ? |
Cercando di indorare la pillola |
TRI: |
Sai ‘na cosa avvocà ? Si me dovessi risposà e me capitasse ‘n impiccio simile, nun c’avrei dubbi, tu saresti n’artra vorta er difensore mio ! |
Stringendo la mano a Tristano Timidamente |
NIC: |
La ringrazio della fiducia caro signor Tristezza. Però in attesa di tale lieto evento rimarrebbe il problema di come io possa procacciarmi il vitto quotidiano ! |
Buttandola lì |
TRI: |
Beh un rimedio ce sarebbe …. |
Emozionato Speranzoso |
NIC: |
Davvero ? Lei mi riapre il cuore alla speranza ! |
Accattivante |
TRI: |
Sai adesso che famo ? |
Sull’attenti |
NIC: |
Sono a sua disposizione signor Tristezza ! |
Prendendolo sottobraccio |
TRI: |
Sortimo tutti e dua a braccetto, pe’ prima cosa s’annamo a pija un ber caffè pe’ famme scordà de tutta la cicoria che m’hanno fatto beve qui dentro e poi … |
Con ansia |
NIC: |
E poi ? |
Continuando |
TRI: |
Recuperamo er carrettino mio co’ tutta la mercanzia, cosi io piazzo la merce … |
Ansioso |
NIC: |
Ed io ? |
Ironico |
TRI: |
Tu spigni ! |
BuioParte M12 |
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Sipario |
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FINE |