Baciami stupido

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BACIAMI STUPIDO

di Anna Bonacci

Appena si spengono le prime luci in sala (mezza sala) comincia a diffondersi la voce di NICO che canta una celebre canzone. Dopo qualche minuto la sala va in buio completo; la voce di NICO continua a riempire la sala. Nel buio si apre il sipario del teatro. Mentre la canzone sta finendo cominciano a salire le luci sul palcoscenico

1 - PRIMA  SCENA - Dietro il sipario    

NICO – AGENTE

si sta chiudendo un sipario (visto dal retro) e vediamo NICO, di spalle, che ringrazia un pubblico che non vediamo ma  immaginiamo al di là del forte controluce. NICO, ringraziando, indietreggia.

NICO     (Di spalle, al pubblico immaginario) Buona notte! Ci vediamo un altro anno!

 Chiuso il “sipario” NICO si volta e si rivolge al direttore di scena che esce dalla prima quinta mentre sentiamo il pubblico che continua ad applaudire

NICO     (all’agente) Bel pienone, eh? Hai messo la valigia in macchina?

AGENTE   NICO, guarda che hai dato appuntamento a Penny in albergo…

NICO     Le ho dato un appuntamento mica la parola che ci sarai andato! Anche se ci sarei andato molto volentieri!

Gli applausi continuano. Si affaccia un attimo al sipario ringraziando il pubblico che chiede il Bis

NICO     (al pubblico) Grazie. Ciao!

AGENTE   (Richiamandolo) NICO! (NICO rientra dal sipario) E le gemelle tedesche?

NICO     Oh, che meraviglia!!

AGENTE   T’aspettano a casa.Hanno detto che puoi andare all’ora che vuoi

NICO     Ma mica hanno detto di quale giorno! La prossima volta ci vado sicuro.

AGENTE   Almeno passa in camerino da Luisa.

NICO     Luisa!! Straordinaria!

AGENTE   Devi andare a salutarla; le hai promesso che prima di partire passavi a dirle addio.

NICO     Se comincio a salutare Luisa finisce che dico addio la serata pagatissima di dopodomani a Las Vegas. No, parlaci tu, non sei il mio agente? Io devo partire subito.

AGENTE   Come vuoi. Ah, guarda, l’autostrada la devi prendere dalla prossima entrata, qui è chiusa per un incidente

NICO      E che strada devo fare?

AGENTE    Montevenere, Bocca d’angelo e Morville

NICO     Ma è la mia strada! (Il pubblico continua a chiedere il bis) Devo fare per forza il Bis, siamo anche in diretta televisiva. Vai a mettere la valigia in macchina, arrivo subito.

NICO, spalle a pubblico, rientra nel “sipario” e scompare. Sentiamo la sua voce che ricomincia a cantare mentre il Direttore borbottando scompare in quinta.

DIR. SCENA    E’ pazzo, anzi, no: è ubriaco; come sempre. Ma soprattutto con le donne è ingordo. E ha gli occhi più grandi della bocca! (Esce)

Buio. Sentiamo nel buio la voce di NICO che continua a cantare.


2 - SECONDA  SCENA - casa ARCHIBALD e NANCY      

NANCY, poi ARCHIBALD

La voce di NICO che continua a cantare. Quando la luce risale troviamo NANCY che sta seguendo l’esibizione di NICO in Tv e canta  insieme a lui. NICO termina la sua canzone. Insieme a NANCY. 

NICO e NANCY “My heart’s working overtime.

‘S wonderful, ‘s marvellous

That you should care for meee”

Applausi frenetici del pubblico, NICO saluta il pubblico definitivamente mentre NANCY compone un numero al telefono

NICO          (voce dal televisore) Ehi ragazzi, se non spegnete quei riflettori non me ne vado più. Grazie. Grazie. Siete fantastici, vi inviterei tutti a cena ma devo partire subito. Arrivederci!

NANCY spegne il televisore

NANCY    (al telefono) L’hai visto Rosy? Che fascino! Quanto mi piace!. (pausa)  Che c’entra? Certo che amo ARCHIBALD. NICO è solo un sogno, un’astrazione, insomma una trasgressione immaginaria! E poi, comunque, qui a MORVILLE non capita di sicuro. Figurati! Uno come lui, abituato a Las Vegas, Los Angeles, New York! Che viene a fare in questo paesino sperduto? (pausa) Ma tanto non mi guarderebbe nemmeno. E comunque te l’ho detto per me è come un gioco. Certo, un peccatuccio ce lo farei. (pausa) Mah! Sarà che ARCHIBALD ultimamente è così… Certo che mi ama. Altroché! È così geloso! Non vuole neanche che canto. Dice che il canto è come un richiamo… e che infatti le uccelline cantano per attirare i maschi Lui però sta sempre con WILLY a suonare, a comporre canzoni. È vero che è geniale ma soprattutto è distratto. A letto si mette a scribacchiare note sui foglietti… poi si addormenta di colpo e mentre dorme canticchia… capito che roba? Adesso poi è così nervoso… (pausa) perché non trova il finale della canzone che sta scrivendo... Ieri sera, per esempio, non ce la facevo più a sentirlo: “nessuno mi capisce, le case discografiche non rispondono alle mie lettere…” è vero poverino, però che strazio! Così mi sono spostata in camera da letto. Beh, non s’è neanche accorto che non c’ero più: ha continuato a parlare con me per ore!! Non so… forse è colpa mia… sono troppo accondiscente… No, Rosy, oggi non posso, devo fare una cosa… no, se esco oggi non posso uscire anche domani… e poi di te non si fida. Ha paura che mi porti  sulla cattiva strada. Perciò per vederti non ho altre scuse che il dentista. E siccome la scusa del dentista mi serve anche oggi…

ARCHIBALD (Fuori scena) Caramellina!

NANCY    Sta arrivando… devo chiudere: se mi trova al telefono chi lo sente?

ARCHIBALD (Fuori scena) Tesoro!

NANCY    Sì, amore, sono qui! (al telefono) Eh, sì, “lascialo”! Fai presto a dire tu… ma io lo amo! Ti richiamo. Ciao.

NANCY riattacca in fretta  ma ARCHIBALD entrando la vede

ARCHIBALD Chi era?

NANCY    Rosy.

ARCHIBALD Sempre Rosy. Ti sei scelta un’amica molto chiacchierona. E spendacciona! Ma il marito non la controlla?

NANCY    No, si fida. Lui.

Si sente da fuori una voce femminile che canta una canzone un po’ sexy

WILLY    Ancora quella donna perduta. Bisognerà fare qualcosa.

NANCY    Ma perché ti da così fastidio? Va bene che tu suoni l’organo in chiesa. Ma componi anche canzoni!

WILLY    Innanzitutto quella è una donna perduta e non è bello che abiti vicino a noi con me che suono l’organo in chiesa. Poi canta delle canzoni oscene mentre io compongo canzoni innocenti. E infine non sta bene comunque che una donna canti a scuarciagola così tutti la possono sentire. Lo sai come la penso.

NANCY    Lo so, lo so. E non sai che sacrificio faccio a obbedirti e a non cantare. È stato sempre il mio sogno. Ma non riesco mai a dire di no a quello che mi chiedi, amore. Oh, come è tardi. Mi aiuti, tesoro? Non sono riuscita ad alzare la lampo dietro, per favore.

ARCHIBALD:    A che ti serve?

NANCY    Che?

ARCHIBALD Il vestito.

NANCY    Vuoi che esca nuda?

ARCHIBALD     Hai capito benissimo. Parlo di questo vestito.  

NANCY    Perché? Non mi sta bene?

ARCHIBALD No, è che è troppo…

NANCY    Ahia! Attento …

ARCHIBALD Oh, scusa tesoro. Dicevo: è troppo… troppo… Insomma è troppo.

NANCY    Troppo che?

ARCHIBALD     Troppo aperto.  È  scollatissimo.

NANCY    ARCHIBALD, mi si vede appena lo sterno!

ARCHIBALD Il mondo è pieno di sternofili. E poi se ti cade qualcosa e ti devi chinare? Altro  che sterno! Si fa la ressa. Tutti lì a origliare. Perle ai porci!!

NANCY    E’ nuovo! Cosa faccio? Lo butto?

ARCHIBALD     Chiudi la scollatura con una spilla…

NANCY    (Rassegnata) Va bene, metto la giacca.

ARCHIBALD     E la spilla. Quella che t’ho regalato. A forma di porcospino

NANCY    Ma punge.

ARCHIBALD     Punge chi s’avvicina troppo.

NANCY    Quanto è geloso il mio amore geniale! Vieni un po’ qui…(gli alza la maglietta)

ARCHIBALD     NANCY, non adesso, aspetto WILLY.

NANCY    Non ne dubitavo. Non ti preoccupare. (gli prende la penna dal taschino) Cercavo solo questa.

ARCHIBALD     Ah. E a che ti serve la penna?

NANCY    A scrivere, no?  (va in cucina)

ARCHIBALD     Già, che scemo! A che serve una penna? A scrivere, no! (pausa, realizza) Scrivere? (a se stesso) A chi? (Guarda di nascosto in cucina) Sta scrivendo un biglietto! Ma che fa? Lo infila nella bottiglia di latte!? Lo mette fuori dalla porta di servizio? E perché?

NANCY    (Rientrando) Amore, prima che esco, ti serve qualcosa?

ARCHIBALD     Dove vai?

NANCY    Ho un appuntamento.

ARCHIBALD     Un appuntamento? E con chi?

NANCY    Col mio amante.

ARCHIBALD     E lo ammetti pure! Chi è?

NANCY    Ma non c’è nessun amante amore… ti pare che se ci fosse te lo direi?

ARCHIBALD     Ah, beh, in effetti.

NANCY    Certo, potrei dirtelo proprio per sviare i sospetti.

ARCHIBALD Ah, ecco perché me l’hai detto!

NANCY    Ma allora non ti direi che te l’ho detto per sviare i sospetti.

ARCHIBALD     Mi stai prendendo in giro?

NANCY    Certo amore. Così la finisci spero con la tua assurda gelosia

ARCHIBALD     Rischio di sembrare scemo, eh?

NANCY    No, non rischi amore; sei scemo quando fai così. Ma io ti amo lo stesso. Anche se mi impedisci di realizzare il mio sogno di cantare. Vado a pettinarmi sennò faccio tardi. (lo bacia)  

ARCHIBALD     Con chi?

NANCY    Non ricominciare con i tuoi miliardi di domande!

NANCY raggiunge la camera da letto  senza rispondergli chiude la porta

ARCHIBALD     Questa è solo una domanda; semplice semplice: chi è?

LATTAIO  (Fuori scena) Salve signor Pearly!

ARCHIBALD (voltandosi verso la cucina) Ecco chi è! Il lattaio! (verso la cucina) Salve Tom. Puoi venire un momento?

LATTAIO  (entrando con la bottiglia in mano) Mi dica.

ARCHIBALD Tu passi qui tutte le mattine vero?

LATTAIO  Sì, tranne la domenica.

ARCHIBALD Ah, la domenica si sospendono le comunicazioni, eh? Triste vero?

LATTAIO  Mica tanto. (ammiccando) È l’unico giorno in cui posso spassarmela tranquillamente con chi dico io.

ARCHIBALD Ah, confessi! (gli strappa la bottiglia dalle mani) Dà qua. (legge) Dodici uova, due bottiglie di latte… (cercando di evitare la figuraccia) Ecco, vedi, lo sapevo. Mia moglie dimentica sempre di aggiungere la crema di latte, invece a me piace così tanto!

LATTAIO  Se vuole la crema di latte, signor Pearly, gliela vado subito a prendere nel furgoncino e gliela lascio in cucina.

ARCHIBALD Oh, grazie, sì, l’adoro. Sai, è piena di vitamine!

Il lattaio esce. Rientra NANCY sistemandosi dei fiori sulla giacca

NANCY    Con chi parlavi?

ARCHIBALD Con nessuno, stavo componendo. Chi te li ha dati quei fiori?

NANCY    Non sono incantevoli? Li ha portati stamattina quel ragazzetto, Pellikan.

ARCHIBALD Chi?

NANCY    Quello che viene a lezione di piano. Il tuo allievo

ARCHIBALD Ah, George! E lo chiami “ragazzetto”! Ma  lo sai quanti anni ha?

NANCY    Quattordici.

ARCHIBALD Beh, questo lo dice lui. Ha i baffi!

NANCY    Un po’ di peluria… (va a guardarsi allo specchio)

ARCHIBALD Secondo me ha falsificato i documenti per venire qui impunemente.

NANCY    Non dire sciocchezze. È un bravo ragazzo, e poi è così carino!

ARCHIBALD (borbotta fra sé) Carino! Piccolo mandrillone minorenne, stupratore, Viene qui a sedurre le donne mature, eh? Lolito!

NANCY    Si può sapere cosa brontoli?

ARCHIBALD Chi, io? Nulla. Componevo

NANCY gli si avvicina e gli tira su la maglietta

ARCHIBALD Cosa c’è? Cosa?…

NANCY    Ti restituisco la penna.

ARCHIBALD Ah. Be’ allora! Insomma mi vuoi dire dove vai? Non è che vai a cantare di nascosto, eh?

NANCY    No, purtroppo. Vado dal dentista.

ARCHIBALD Ma ci sei andata da poco!

NANCY    Devo tornarci. Ho le gengive tenerissime. Devo fare spesso la pulizia dei denti.

ARCHIBALD Te li pulisco io.

NANCY    Ma che dici ARCHIBALD”! (Lo bacia) Ci vediamo tra un po’ amore. (uscendo vede WILLY che entra e, ironica…) Ciao WILLY, che strano vederti qui!

WILLY    Ciao! Sono di passaggio NANCY.

NANCY    Certo… (esce)


3 - TERZA SCENA– Casa ARCHIBALD-NANCY

ARCHIBALD – WILLY

ARCHIBALD Che mi porti di buono?

WILLY    Un uovo in camicia.

ARCHIBALD Io non voglio mangiare, voglio testi!

WILLY    Ma è un testo. Per il pezzo che hai composto ieri. Dài, suonalo, te lo canto.

ARCHIBALD E se arriva qualcuno alla pompa di benzina?

WILLY    Suonerà il clackson. Sù, dammi la tonalità. È una cannonata.

ARCHIBALD si mette al piano e comincia a suonare

WILLY     (Canta)  Sono un uovo alla coque

                senza cucchiaino

                sono un gatto

                senza il topolino

                o un castello

                senza il fantasmino

                quando non sei con me

                sono un prete

                senza una chiesa

                una salita senza la discesa

                o Da Vinci  senza Monna Lesa

ARCHIBALD Monna Lesa?

WILLY     Licenza poetica.

ARCHIBALD (smette di suonare) E’ ridicolo.

WILLY     Cosa?

ARCHIBALD Continuare a scrivere canzoni che non vuole nessuno. Le abbiamo spedite a tutti e chi ci ha risposto? Nessuno! Ci fregano solo i francobolli che alleghiamo per la risposta.

WILLY     ARCHIBALD, te l’ho detto: anche Berlin, Gershwin, ci hanno messo tanto sfondare.

ARCHIBALD Ma sono nati in grandi città. Noi qui a MORVILLE che speranze abbiamo?

WILLY     E Col Porter? E Mancini? Dài, rimettiti al piano.

Riprendono a suonare e cantare

WILLY           la roulette senza la pallina

                la giornata senza la mattina

                Napoleone senza Giuseppina

                quando sono senza te

          (A ARCHIBALD) Bella, eh?

                un dottore senza l’ammalato

                un bandito senza l’avvocato

                un dentista mai laureato

ARCHIBALD Ecco chi è! Per questo ci va sempre! È lui!

WILLY     Chi?

ARCHIBALD L’amante di mia moglie. È il dentista!

WILLY     Il Dottor Seattle? Ma è vecchio.

ARCHIBALD (andando a prendere il telefono) E dove lo metti il fascino dell’età? L’esperienza?.

WILLY     ARCHIBALD, la tua sta diventando un ossessione.

ARCHIBALD Pronto? Dottore? Voglio parlare con la signora Pearly. (pausa) Non è lì?... Ah! Il prossimo Mercoledì. Glielo rammenterò al suo rientro, è sempre così distratta! Deve aver capito male! Grazie Dottore. Arrivederci. (chiude il telefono e si rivolge a WILLY) Non è lì.

WILLY     Visto? Tutto a posto. Dài continuiamo. Non è fantastica?

ARCHIBALD Non è male.

Riprendono a cantare e suonare

WILLY           sono un salotto senza la poltrona

                sono un re che ha perso la corona

                e Casanova quando non funziona

                o sono…

ARCHIBALD smette all’improvviso di suonare

WILLY     Che succede?

ARCHIBALD Mi ha mentito! Se non è dal dentista dov’è?

WILLY     ARCHIBALD, piantala!

ARCHIBALD Dal suo amante, ecco dov’è. Ma perché s’ è fatta l’amante? Cosa avrà quell’uomo che io non ho?

WILLY     (sfruttando l’occasione) Te lo dico io: soldi. Tu con due dollari a lezione e qualche suonata a un matrimonio o a un funeralle che vita le puoi offrire?

ARCHIBALD Ma io non le ho fatto mai mancare niente!

WILLY     Ah, certo il niente non gliel’hai fatto mancare, ma il resto? Dobbiamo scrivere una canzone di successo. Vedrai i soldi che faremo. A palate. Così tua moglie non andrà a cercare da un’altra parte quello che può avere da te.

ARCHIBALD Sì. Hai ragione. (Riprende a suonare)

WILLY           Sono un uovo alla coque

                senza cucchiaino

                sono un gatto

                senza il topolino

                o un castello

                senza il fantasmino

ARCHIBALD Comincia a piacermi quel Monna Lesa

Si sente un clackson

WILLY     Che ti dicevo (si affaccia alla finestra) Arrivo! (Esce)


4 - QUARTA SCENA Pompa di benzina

NICO – WILLY poi ARCHIBALD

Arriva NICO alla pompa di benzina, WILLY inizia a ideare il piano e coinvolge ARCHIBALD, il quale alla fine si decide per ospitare NICO una notte.

WILLY    Cosa le serve?

NICO     Benzina. Tanta.

WILLY    Subito. Oh, mio Dio, ma lei è... lo sa chi è lei?

NICO     Sì, il pomeriggio di solito, ancora sì.

WILLY    Non ci posso credere. ARCHIBALD! Ehi ARCHIBALD, vieni qui svelto.

NICO     Senti benzinante, come si chiama questa ridente cittadina?

WILLY    MORVILLE. Lo sa, è  la prima volta che qualcuno…  cioè un personaggio così importante… nel  sessantuno si fermò un famoso Gangster ma l’hanno ammazzato subito dopo. Invece non c’è mai stato qualcuno che fosse proprio qualcuno, come lei. Che ci fa da queste parti?

NICO     E’ quello che mi chiedo anch’io. Ma non è stato libero arbitrio, l’autostrada era chiusa per un incidente perciò... Dove’è il bagno?

WILLY    Di là

NICO     Grazie

WILLY    Aspetti, voglio presentarle una persona. È il mio socio. Scriviamo canzoni. ARCHIBALD, indovina! Guarda chi c’è.

ARCHIBALD (entrando) Chi?

WILLY    Taa tan! Lo riconosci?

NICO     Possiamo fare in fretta i convenevoli, benziniere? Avrei urgenza

WILLY    ARCHIBALD, è NICO

ARCHIBALD Accidenti, è proprio lui?

WILLY    ARCHIBALD suona l’organo in chiesa. Gliel’ho detto, io e lui scriviamo canzoni

NICO     Complimenti. Adesso posso andare in bagno?

WILLY    Sì, certo, mi scusi (NICO esce) ARCHIBALD ti rendi conto che occasione? Possiamo vendergli una delle nostre canzoni!

ARCHIBALD     Vado a prendere qualche spartito.

WILLY    No, è troppo sfacciato, dobbiamo essere più sottili. Perché non canti il motivo della nostra canzone mentre vai in bagno?

ARCHIBALD Cioè io faccio finta di niente, entro in bagno, e con disinvoltura mi metto a canticchiare una nostra canzone?

WILLY    Esatto, fino a quando non gli entra in testa.

ARCHIBALD (comincia a canticchiare il motivo e si va verso il bagno ) No, non me la sento.

WILLY    E’ la nostra occasione

ARCHIBALD comincia a cantare fino a che non si scontra con NICO che esce dal bagno

NICO     Un po’ strano il suo amico. Dove posso asciugarmi le mani?

WILLY    Nella toilette delle donne ci sono degli asciugamani.

NICO     Grazie

 

ARCHIBALD (rientra) Visto? Non ha funzionato...

WILLY    È  andato nel bagno delle donne. Seguilo.

ARCHIBALD Cosa? No, WILLY questo non me lo puoi chiedere. Tutto ha un limite.

WILLY    Ma no! E’ andato ad asciugarsi le mani. Dài, sbrigati prima che esca.

ARCHIBALD Ma io ho le mani asciutte.

WILLY    (gli immerge le mani in un secchio) Adesso sono bagnate (lo  spinge verso il bagno delle donne)

 

ARCHIBALD  inizia a cantare  e mentre va verso il bagno e si scontra di nuovo con NICO

NICO     (a WILLY, riferendosi ad ARCHIBALD) Che cos’ha? Mi viene sempre addosso...

WILLY    È molto “artista”. Ha sentito che bel motivetto? Le parole poi…

DIN O     Stupefacente. Quant’è il conto?

WILLY    Cinque dollari e quindici.

NICO     Ecco.

WILLY    Cinquanta dollari? Non ho il resto! Vado a cambiarli, intanto voi potete fare amicizia…

NICO     Non importa, va bene così. Grazie. Addio!

WILLY    Aspetti, non ho controllato l’olio. Rischia di restare per strada. Ci vuole un attimo (esce)

ARCHIBALD     Conosce l’ultimo successo? “Mi fa male un poco l’occhio”? Beh, l’hanno rubata a noi

NICO      Davvero?

ARCHIBALD Sì, la nostra si intitolava. “Mi fa male un po’ il ginocchio”

WILLY    L’olio è a posto. Deve proprio ripartire subito? Potremmo farle ascoltare un’altra delle nostre canzoni, tipo...

NICO      Speditela al mio ufficio di Hollywood (esce)

ARCHIBALD     (gridandogli dietro) Così vi fregate il francobollo! (si sente la macchina che si mette in moto e va via) Niente da fare. Chissà quando ricapiterà un’occasione simile!

WILLY     Fra qualche secondo.

ARCHIBALD     Come?

WILLY    Gli ho tirato l’aria, si sarà già fermato all’angolo tra la Vergin e Mountain. Adesso è sceso dalla macchina, entra nel negozio di elettrodomestici, chiede di usare il  telefono e... cinque, quattro, tre, due, uno (squilla il telefono) Rispondi, intanto io lo vado a prendere

ARCHIBALD     Salve, stazione di servizio. Certo che mi ricordo di lei. Che cosa le è capitato? Dove? È fermo all’angolo tra la Vergin e la Mountain vero? E adesso sta telefonando dal negozio di elettrodomestici lì davanti, vero? (pausa) Come faccio a saperlo? Beh, sa com’è. Il paese è piccolo, le voci corrono. Comunque è fortunato: WILLY casualmente stava andando proprio lì. È già arrivato? Vede? I paesini sperduti hanno i loro vantaggi. A dopo.

Si sente fuori scena la voce di LOLA che canta

ARCHIBALD Non ha una brutta voce, però… Peccato che sia una peccatrice. (continua ad ascoltare) E comunque NANCY canta meglio. Ma non voglio che canti… sarebbe un richiamo!!

NICO entra seguito da WILLY con la sua valigia

NICO     Non è che mi ha  manomesso il motore?

WILLY    Oh, senta, se pensa questo non glielo dico neppure.

ARCHIBALD Non lo faccia arrabbiare. È un ottimo meccanico ma bisogna prenderlo con le pinze

NICO     Allora?

WILLY    (scuote la testa in disappunto) Lei se ne intende di motori?

NICO     Io? Anche solo per azionare il tergicristalli devo chiedere il copilota

WILLY    La guarnizione della testata si è bruciata, il motore si è surriscaldato e la valvola di aspirazione ha lesionato il pistone che ha spaccato il cilindro

NICO     E’ successo tutto questo? Cavolo!

ARCHIBALD     A WILLY basta un’occhiata per capire il danno.

NICO     Beh, riparala

WILLY    Hai sentito ARCHIBALD? Ha detto riparala. Per farlo devo cambiare il pezzo e per trovarlo devo telefonare a Los Angeles e se non lo trovo lì devo richiederlo al rappresentante di New York e se non ce l’hanno neanche lì devo farlo venire da Milano

NICO     Ma io domani devo essere a Hollywood

WILLY    Non alzi la voce, potrei anche non fare nulla, sa

ARCHIBALD     Gliel’ho detto, WILLY è un tipo quadrato, bisogna prenderlo dal lato giusto. Va beh, ci parlo io. (a WILLY) Il signor NICO è un artista pieno di impegni.

NICO     Sì, domani sera ho un’altra diretta televisiva.

ARCHIBALD     Non puoi fare qualcosa?

WILLY    Se ci lavoro tutta la notte domattina potrebbe ripartire.

NICO     C’è un albergo in questo buco di paese?

ARCHIBALD     Sì, qui vicino.

WILLY    No. Puzza.

ARCHIBALD     L’hanno appena costruito!

WILLY    Infatti puzza di vernice. Potrebbe dormire da te. E domani mattina riparte.

ARCHIBALD     Beh, se si adatta, c’è la stanza da lavoro di mia moglie. A volte la usiamo come camera per gli ospiti

WILLY    Perfetto ARCHIBALD, andate.

ARCHIBALD prende la valigia  e si avvia seguito da NICO

WILLY    Io intanto comincio a riparare la macchina (esce)

NICO     (verso la quinta) Sbrigati benzinastro!


5 - QUINTA SCENA – Casa ARCHIBALD - NANCY

             

ARCHIBALD - NICO

ARCHIBALD fa entrare NICO in casa

ARCHIBALD     Adesso si fa una bella dormita e dopo cena ci facciamo una cantatina.

NICO      (guardando il pianoforte) E questo è l’unico svago in città?

ARCHIBALD     C’è la TV oppure può andare al bowling o a guardare le vetrine.

NICO     Parlo di altri tipi di svago

ARCHIBALD In che senso

NICO      Come state a donne qui?

ARCHIBALD     Donne?

NICO     Sì, donne. Quelle che hanno gambe lisce, rigonfiamenti sul davanti e una deliziosa rotondità dietro. Come le chiamate qui?

ARCHIBALD Ah, quel tipo di svago.

NICO     Esatto, quello. Perché vede, se io salto anche solo una notte la mattina mi sveglio col mal di testa.

ARCHIBALD     Be’, può andare al bar dell’ombelico. Pare che ci siano delle cameriere compiacenti. Ecco, questa è la camera. Aspetti che tolgo un po’ di cose.(entra in camera)

 

NICO     Sua moglie è in casa?

ARCHIBALD (fuori scena) No, è uscita.

NICO     Come si chiama?

ARCHIBALD     (rientra in scena portando un manichino rigonfiato per le misure di NANCY) Caramella. Cioè, lei si chiama NANCY, io la chiamo Caramella.

NICO      Perché è molto dolce?

ARCHIBALD     No. Cioè… insomma… Comunque è molto seria. Cuce, fa la calza, cucina, pulisce. Ed è tutta casa e chiesa 

NICO      (guarda ammirato il manichino) Ha un sacco di lati buoni sua moglie. Non vedo l’ora di conoscerla.

ARCHIBALD     Beh, entri pure ( porta via il manichino) faccia con comodo (chiude la porta) Tutta uguale questa gente dello spettacolo… pervertiti… (nasconde il manichino)

NANCY    (rientrando) Scusa, amore, ho fatto tardi. Ho incontrato il reverendo con Mary Mood hanno detto che fra un po’passeranno qui. Non ci crederai, ma Mary è migliorata moltissimo, sai?

ARCHIBALD Impossibile.

NANCY    Davvero! Ha perso un bel po’ di chili. 

ARCHIBALD Ha perso anche i baffi per caso?

NANCY    No, però se li è fatti biondi.

ARCHIBALD Allora dovrà sbiancare i denti per intonarli ai baffi. A proposito com’è andata la pulizia?

NANCY    Bene. Però pare che dovrò farmi togliere il dente del giudizio.

ARCHIBALD Ah, sì? Che peccato, però! A saperlo prima avresti guadagnato qualcosa esibentoti nelle università.

NANCY    Perché?

ARCHIBALD Probabilmente eri l’unico essere umano con cinque denti del giudizio. Te ne sei già fatta togliere quattro, te lo ricordi?

NANCY    Ah, è vero, scusa intendevo il molare… me lo devo togliere.

ARCHIBALD No.

NANCY    Effettivamente il dottore ha detto che forse riesce a salvarlo.

ARCHIBALD Intendevo dire: non ci credo.

NANCY    Che riesca a salvarlo? Hai ragione, è troppo malridotto.

ARCHIBALD NANCY, tu oggi non sei andata affatto dal dentista. Hai appuntamento con lui martedì.

NANCY    Non è vero!... Ce l’ho mercoledì.

ARCHIBALD Dove sei stata?

NANCY    Da mia madre

ARCHIBALD Non è vero! Oggi è sabato. Tua madre tutti i sabati va dai donatori di sangue. E secondo me per rubarglielo. Allora, dove sei stata?

NANCY    ARCHIBALD, ti prego! Lo sai che poi mi agito e mi vengono le bolle.

ARCHIBALD Vuoi rispondere?

NANCY    Ecco! Guarda, se non ci credi…

ARCHIBALD Cosa?

NANCY    La bolla!

ARCHIBALD Non cambiare argomento!

NANCY    E poi sono stufa dei tuoi sospetti, dei tuoi inseguimenti!

ARCHIBALD Ma chi t’ha inseguita?

NANCY    E basta domande!

ARCHIBALD Questa non era una dom…. Un momento, che cos’hai dietro la schiena? Cos’è quella scatola?

NANCY    Vuoi che te lo dica?

ARCHIBALD Sì.

NANCY    Sicuro?

ARCHIBALD Dammi subito quel pacco. (apre la scatola) “Al mio adorato marito per il nostro anniversario.” E’ oggi?

NANCY    Il 30 settembre, sì!

ARCHIBALD (cercando di riparare) Ah, il 30! Ero sicuro che l’anniversario fosse il 31.

NANCY    Sì, di Settobbre!

ARCHIBALD Mi dispiace tesoro, perdonami,  sono un mostro.

ARCHIBALD l’abbraccia e restano stretti continuando a parlare

NANCY    Sì.

ARCHIBALD     Non so come fai  a sopportarmi!

NANCY    Neanche io!

ARCHIBALD     Ti tormento con la mia gelosia.

NANCY    Sì.

ARCHIBALD     Non voglio sapere perché hai fatto tardi, non lo voglio più sapere!

NANCY    Ma io te lo dico amore. Quegli idioti della pasticceria hanno sbagliato la torta, ecco perché. L’avevo ordinata al pistacchio e me l’hanno fatta al cioccolato, tu lo detesti! Gliel’ho fatta rifare.

ARCHIBALD Amore, come ti amo!

NANCY    Oh, caro, anch’io.     

Restano abbracciati stretti in silenzio

NANCY    Però, in fondo, meno male che ho dovuto aspettare. Sennò non l’avrei visto!

ARCHIBALD Chi? (si stacca da lei)

NANCY    NICO. Era in macchina, l’ho riconosciuto subito! Incredibile, e pensare che poco prima l’avevo visto in televisione!

ARCHIBALD Ma non dire stupidaggini, cosa vuoi che ci faccia uno come lui qui a MORVILLE. Ti sarai sbagliata.

NANCY    Scherzi? Io lo conosco a memoria. Sono sempre stata una sua fan. Da quando avevo quindici anni. Avevo tutti i suoi dischi! Ho fondato persino il NICO fan’s club!

ARCHIBALD Un fan club?

NANCY    Sì.Eravamo in due, io e Rosy. Poi lei lo tradì per Elvis Prisley.

ARCHIBALD Non me l’hai mai detto!

NANCY    Ma sai com’è?... Fanatismo giovanile. (si avvicina al grammofono)

ARCHIBALD     Adesso che fai?

NANCY    Metto una sua canzone.

ARCHIBALD NANCY! Vuoi fare anche tu come quella… donna perduta che abita qui davanti che sta sempre a cantare. Che direbbero i vicini?

NANCY    Ma io non volevo cantare.

ARCHIBALD E poi… stanno arrivando la signora Mood e il reverendo… insomma non voglio che un estraneo ti canti le serenate!

NANCY    E va bene, gelosone (si baciano) Vado a cucire (fa per entrare nella stanza da lavoro)

ARCHIBALD Ecco… quello lo puoi fare… (si ricorda che c’è NICO nella stanza) Cucire? Perché?

NANCY    Devo finire la mia nuova camicia da notte.

ARCHIBALD Caramella! (inizia a saltarle addosso, mentre lei riesce ad aprire poco la porta, lui la bacia con fervore da tutte le parti, lei è stupefatta)  Tu… tu… tu sei meglio senza camicia da notte, chiudi quella porta…(la chiude lui) andiamo a letto (la spinge via)

NANCY    Di primo pomeriggio? Non l’abbiamo mai fatto…

ARCHIBALD Pare che durante la siesta sia bellissimo, me l’ha detto un messicano. (la spinge nella loro camera da letto e resta sulla porta)

NANCY    ARCHIBALD che ti è successo? Sei impazzito?

ARCHIBALD È il tuo profumo che mi fà impazzire… (suonano alla porta) Suonano. Sarà WILLY. Torno subito.

NANCY    Adesso vi mettete al piano anche di primo pomeriggio?

ARCHIBALD No, lo mando via subito. Tu intanto chiudi le persiane, tira le tende… (le manda un bacio) Io torno subito (esce)

NANCY    Fai presto… (a sé) io intanto vado in bagno (entra in bagno)

Entra WILLY con un sacco della spesa in mano

WILLY    Ho pensato a tutto

ARCHIBALD     Non se ne fa più nulla

WILLY     Ho fatto la spesa, guarda: tutta roba italiana: parmigiano, spaghetti, Chianti… gli prepari una cenetta, gli suoni una nostra canzone.

ARCHIBALD Niente da fare, lui sloggia

WILLY     Cosa? E perché?

ORVILEL   Lei è una sua fan.

WILLY     Beh, perfetto, no? Faranno subito amicizia…

ARCHIBALD Quello è un maniaco sessuale, le sta già addosso.

WILLY     Va beh, ma lei lo terrà a bada.

ARCHIBALD Meglio di no.

WILLY     Non ti fidi di lei?

ARCHIBALD     No

WILLY    Ma così perdiamo l’occasione.

ARCHIBALD     Meglio rimanere un morto di fame che diventare cornuto.

WILLY    Liberiamocene

ARCHIBALD     Di lui?

WILLY    Di tua moglie. Solo per stanotte. Si sono già incontrati?

ORVILEL No.

WILLY    Perfetto!

ARCHIBALD     Inutile

WILLY    Perché?

ARCHIBALD     Quello vuole divertirsi. Pensi che se ne resterebbe qui a mangiare spaghetti e ascoltare me che gli canto le nostre canzoni? Dài, portiamo via questa roba prima che la veda NANCY (esce seguito da WILLY)

WILLY    (Inseguendolo in cucina) No, aspetta, deve esserci una soluzione

NANCY esce dalla doccia in accappatotio, con la testa coperta da un asciugamano con cui sta asciugando i capelli. NICO uscendo dalla sua camera per andare in bagno. La vede e incrociandola le dà una pacca sul sedere

NICO      Adoro le caramelle

NANCY toglie l’ascigamano con un espressione sorpresa e guarda verso il bagno nel momento stesso  in cui la porta si chiude. Sorride pensando sia ARCHIBALD e entra in camera. WILLY e ARCHIBALD rientrano.

WILLY    Mi è venuta un’altra idea: portiamogliela noi una donna.

ARCHIBALD     Non si può, c’è mia moglie in casa.

WILLY    La mandiamo via per un po’ e facciamo venire LOLA.

ARCHIBALD Chi?

WILLY    LOLA. LOLA la bomba. Quella che canta sempre, che abita qui di fronte! Lei lo fa di mestiere. Ascolta: tu allontani NANCY e al posto suo gli dài LOLA.

ARCHIBALD     Sì e che gli dico? Scusa NICO siccome avevo paura che mi facevi cornuto te ne ho portata una specializzata.

WILLY    Non devi spiegargli nulla. Gli fai credere che è tua moglie. Lui fa un po’ il cascamorto e tra un bacio qua e un cacio là tu gli fai ascoltare le nostre canzoni.

ARCHIBALD     E come faccio a mandare via NANCY?

WILLY    Litigaci.

ARCHIBALD Ma NANCY è un angelo, non mi contrasta mai.

WILLY    Allora picchiala

ARCHIBALD     Cosa?

WILLY    Inventa un pretesto e poi tirale qualcosa, un libro, un paralume. Lei si offende…

ARCHIBALD Più che offendersi si fa male

WILLY    … e se ne va a dormire da sua madre. Domani mattina la chiami e le spieghi il motivo del perché l’hai fatto e tutto va a posto

ARCHIBALD     Cioè, secondo te, così , senza motivo... le tiro in faccia un paralume?

WILLY    Perché, che c’è di strano? Quando si litiga il più delle volte il motivo neanche c’è.

ARCHIBALD Ma il paralume è pesante, si farà male!

WILLY    Allora un melone.

ARCHIBALD      Non voglio dare un melone sul naso a mia moglie!

WILLY    Chi ha parlato di naso? Glielo rompi di dritto, in testa! Non fa male. Prendi una bella rincorsa col braccio e scendi giù a ghigliottina. Magari lo incrini un po’ prima, così si rompe subito. Va beh: lo tagli a metà. Contento? Così è più morbido. Lo tagli a ciotola e glielo spiaccichi in testa, con movimento rotatorio. L’importante è che gli si appiccichi tutto in testa. Guarda che innervosisce, eh! Mia moglie me lo fa sempre! Sennò se preferisci puoi usare un cocomero. Il cocomero è innocuo, te l’assicuro! Glielo dai in testa dalla parte della polpa. Io lo faccio sempre a mia moglie.

ARCHIBALD     Ma che famiglia siete?.

WILLY    Nella media. È tardi, devo andare. Sennò a casa ci sarà battaglia. Allora, d’accordo?

ARCHIBALD No, non posso

WILLY    Lo devi fare. Dài, passiamo per la cucina così scegli un melone tra quelli che ho comprato per mia moglie (entra in cucina seguito da ARCHIBALD)

ARCHIBALD     No, aspetta (scompare in cucina)… non è che hai comprato dei cachi?

Proveniente dal bagno entra NICO avvolto in un accappatoio, asciugandosi i capelli con un ascigamano. Ha il viso completamente coperto. NANCY, vestita, uscendo dalla camera lo incrocia e gli da una pacca sul sedere prendendolo per ARCHIBALD.

NANCY   Sbrigati maschiaccio… (entra in bagno)

La faccia di NICO, sorpresa, esce dall’asciugamano. Entra nella sua stanza. ARCHIBALD rientra con un melone in mano

ARCHIBALD     (fra sé) Mi verrà un infarto, lo so.

NANCY    ARCHIBALD come puoi farlo?

ARCHIBALD Io non volevo, è stato WILLY!

NANCY    Come hai potuto rivestirtiti così in fretta? Ti ho appena visto uscire dalla doccia!

ARCHIBALD Eh? Ah, sì… con WILLY stiamo studiando un numero alla Houdini…

NANCY    Sempre WILLY! Comincio ad essere gelosa. Allora, andiamo? Quando sono uscita dalla doccia sembravi molto impaziente…

ARCHIBALD Cioè?

NANCY    Beh… m’hai detto: “Adoro le caramelle” e non sei riuscito a tenere ferme le mani.

ARCHIBALD Ah, sì? E tu ti sei arrabbiata, no?

NANCY    Per niente, anzi! Sbrigati… ti aspetto.

NANCY esce ed entra NICO

NICO     Ehi, Beethoven, quand’è che mi fa conoscere sua moglie?

ARCHIBALD     Sta dormendo, ha appena fatto la doccia, ma questo lei lo sa già, vero?

NICO     Vado a fare un sonnellino anch’io, così stasera sarò in forma. (rientra in camera)

ARCHIBALD     (a se stesso) Depravato.

NANCY    (uscendo dalla camera da letto) ARCHIBALD, guarda cosa ho trovato. Le foto del matrimonio. Te lo ricordi amore?

ARCHIBALD     Certo che me lo ricordo. È stato orribile. Ma come fa la gente a dire che è il giorno più bello? Sei teso come una corda di violino, ti fanno continuamente foto, un mare di gente che non conosci ti da bacetti, strette di mano, pacche sulla spalla e tu sei costretto a sorridere sempre come un demente; e alla sera sei distrutto. E poi sono tutti vestiti come dei deficenti e fanno cose strane come tirarti il riso in faccia.

NANCY    Veramente l’unica cosa strana è stata che lo sposo si è messo a suonare l’organo subito dopo il sì e il bacio, ma per il resto tutto è stato bellissimo. Anche a mia madre è piaciuto.

ARCHIBALD     Tua madre?! Ecco, volevo dirtelo da tempo: tua madre è insopportabile. E’ una vecchia strega, ipocrita, chiacchierona e ficca naso (agita il melone dietro la schiena)

NANCY    Amore, non te l’ho mai detto. Ma hai ragione.

ARCHIBALD Eh? Come sarebbe?

NANCY    Perché pensi che mi sia sposata? Non la sopportavo più.

ARCHIBALD     Ah! Solo per questo m’hai sposato!

NANCY    Ma no, è stato solo un motivo in più. Ti ho sposato perché ero innamorata pazza

ARCHIBALD Oh. Ecco! Ero. Hai parlato al passato.

NANCY    Ma figurati! Ora sono anche più innamorata. Guarda: il primo giorno di luna di miele… Te lo ricordi, tesoro?

ARCHIBALD Un disastro. Tutto il tempo a cercare alberghi, fare file di ore con quaranta gradi all’ombra e tu a piagnucolare come una bambina.

NANCY    Sono posti così incantevoli… è normale che siano pieni di gente…

ARCHIBALD     Potevo aprire un’agenzia di viaggi invece di sposarmi.

NANCY    Oh, guarda, la nostra prima macchina! Che bella! Tutta blu, ricordi?

ARCHIBALD Non era blu, era bluette.

NANCY    Era blu, guarda, c’è la foto.

ARCHIBALD Vuoi che non sappia il colore della mia prima macchina? Se vuoi darmi dello scemo dillo chiaramente.

NANCY    Ma tesoro, qui c’è la foto. E poi non ti ricordi? Dicevi sempre che era dello stesso colore dei miei occhi!

ARCHIBALD I tuoi occhi non sono blu, sono bluette.

Suona il campanello.

NANCY    ARCHIBALD, ma cosa dici? (si alza e va ad aprire la porta) Chi sarà a quest’ora?

Entrano il Reverendo e Mary Mood

REVERENDOBuongiorno signora Pearly

ARCHIBALD Buongiorno reverendo. Signora Mood

MARY Signor Pearly

ARCHIBALD Reverendo, qual buon vento?

REVERENDO Beh… sono imbarazzato… ecco, insieme alla signorina Mood stiamo raccogliendo firme per far chiudere quell’orribile posto.

NANCY    Quale posto, reverendo?

MARY Il bar dell’ombelico.

NANCY    Perché? Cosa c’è  di così  orribile in quel posto?

REVERENDO Oh, signora Pearly, è un luogo di perdizione.

NANCY    Davvero?

MARY Pensi che una sera io e la signora Pellikan siamo andate lì per investigare e due uomini ci hanno abbordato.

ARCHIBALD     Che coraggio!

MARY Abbiamo rischiato, sì!

ARCHIBALD     Mi riferivo ai due uomini.

NANCY    (per rimediare) Sì, nel senso: che coraggio cercare di abbordare due campionesse di rigore morale come voi.

MARY Già. Ed erano anche ubriachi fradici.

ARCHIBALD Ah, ecco perché!

REVERENDO Sì, tutti bevono e cantano fino a tardi orribili canzoni…

MARY Come quella donnaccia. Che va lì con la scusa di cantare e invece va a pescare gli uomini da portarsi a casa

NANCY    Ma chi è?

MARY Quella che abita qui davanti a voi, che canta sempre a squarciagola!

REVERENDO LOLA.

Tutti si girano a guardarlo sorpresi

REVERENDO (imbarazzato) Una volta l’ho confessata.

MARY Insomma, bisogna chiudere quel luogo orribile e mandare via quella donna.

ARCHIBALD Va bene dove devo firmare?

REVERENDO Qui

ARCHIBALD     Ha una penna reverendo?

REVERENDO Sì, certo, ecco.

ARCHIBALD     (va a sedersi per firmare ma ha difficoltà a tenere il foglio e penna perché ha ancora il melone in mano) Scusi reverendo (gli mette in mano il melone)

MARY (vede la torta) Vedo che oggi è il vostro anniversario di matrimonio! Auguri!

NANCY    Grazie, Ne vuole un pò Mary?

MARY No, grazie. Sono a dieta.

ARCHIBALD     Fatica sprecata

MARY Come?

NANCY    (cercando di rimediare) Sì, perché lei ha già un figurino niente male. Reverendo, lei?

REVERENDO Grazie, preferisco di no.

NANCY    Reverendo che ci fa con un melone in mano?

REVERENDO Io niente E’ di suo marito.

NANCY    ARCHIBALD, cosa ci facevi con un melone?

ARCHIBALD Era per te cara.

NANCY    Per me?!?

ARCHIBALD     Un omaggio frutteale. (restituisce il foglio con le firme) Ecco a  lei, reverendo

REVERENDO Grazie signor Pearly. Bene, noi togliamo il disturbo.

NANCY    Nessun disturbo reverendo

MARY Buon giorno NANCY e buon giorno anche  a lei signor Pearly

Reverendo e Mary Mood escono.

NANCY    Dove eravamo rimasti?

ARCHIBALD Peccato però che vogliano far chiudere il bar dell’Ombelico. Ci si stava bene.

NANCY    E tu che ne sai?

ARCHIBALD Non lo indovini?

NANCY    No!

ARCHIBALD     Non me la sento più di mentire, NANCY: io sono un frequentatore assiduo del Bar dell’Ombelico.

NANCY    Cosa!

ARCHIBALD     Quando ti dicevo che andavo a giocare al bowling o a cantare in chiesa non era vero, andavo al bar dell’Ombelico..

NANCY    A fare cosa?

ARCHIBALD     Io sono un maschio, NANCY.

NANCY    Vorrei vedere! Dài, andiamo di là, dimostrami quanto! (lo spinge verso la camera da letto)

ARCHIBALD (esce dalla camera da letto) NANCY,  te lo devo dire, io mi do da fare con tutte.

NANCY    (incredula) Amore!

ARCHIBALD     Beh, che c’è di strano? Guarda che io sono molto richiesto anche dalle tue migliori amiche, sai?

NANCY    Ti riferisci a Rosy? So tutto.

ARCHIBALD     Chi te l’ha detto?

NANCY    Lei. Mi ha raccontato di quella volta che siamo andati al veglione di capodanno e lei ti ha chiesto se la facevi ballare e tu tutto scandalizzato le hai detto: “Rosy! Io sono un uomo sposato!” Le risate che ci siamo fatte!

ARCHIBALD     Non solo avete spettegolato sulla mia vita sessuale ma vi siete pure divertite!

NANCY    Sì, da morire!

OPRVILLE Ma non sei gelosa?

NANCY    Di Rosy? Ma se ha il terrore anche solo di guardare un uomo in costume da bagno!

ARCHIBALD Perché vorrebbe guardarlo senza. È il costume che la terrorizza.

NANCY    E comunque io ho fiducia in te.

ARCHIBALD     Tu hai fiducia in me??!?

NANCY    Certo.

ARCHIBALD Beh… (non sa che dire poi gli viene l’ idea) Beh! È offensivo dire: (facendole il verso) “Ho fiducia in te!!” Credi che io non possa piacere ad altre donne?

NANCY    L’importante è che tu piaccia a me. Andiamo.

ARCHIBALD     Ah. E tu faresti l’amore con me nonostante tu sappia che ti ho tradito? Non me lo sarei mai aspettato da te (fa per uscire).

NANCY    ARCHIBALD ma dove vai?

ARCHIBALD A fare le valige!

NANCY    No, aspetta! Non te ne andare. Non è giusto.

ARCHIBALD     Hai ragione! Non è giusto che me ne vado. È più giusto che te ne vai tu!

NANCY    Ma perché?

ARCHIBALD     Perché non mi rispetti.

NANCY    Tesoro, non stai bene? Guardami! Sono io, NANCY.

ARCHIBALD     Mi dispiace; non c’è  abbastanza spazio per tutti e tre.

NANCY    Tre?

ARCHIBALD     Volevo dire due. NANCY, domattina capirai tutto.

NANCY    Voglio capire adesso!

ORIVILLE No, per  adesso è finita NANCY!

NANCY    Oh mio Dio…

ARCHIBALD     Non piangere caramella, quando saprai mi perdonerai…

NANCY    Perdonarti? Scordatelo! (entra in camera)

ARCHIBALD     Caramella…

Buarney si affaccia dalla porta della cucina

WILLY    Ti ho portato la bomba, posso entrare?

ARCHIBALD Nooo! Passate dal retro

Appena WILLY scompare rientra dalla camera LOLA con una borsa

NANCY    Vado da mia madre. Non mi vedrai mai più!

ARCHIBALD     Caramella ti prego…

NANCY    Addio (esce)

ARCHIBALD     Mi verrà un infarto, lo so.

WILLY si riaffaccia dalla cucina

WILLY    ARCHIBALD, sono io, WILLY.

ARCHIBALD     Che vuoi?

WILLY    Ti ho portato la bomba.

ARCHIBALD Ah, si, certo. (apre la porta) dai, sbrigatevi.

WILLY    Tempismo perfetto. Ho visto NANCY che usciva. (tira  dentro Poly) Eccola qui.

LOLA Ehi, piano!

WILLY    Lei è LOLA. LOLA, lui è ARCHIBALD

LOLA Salve

ARCHIBALD Piacere

WILLY    Allora, che dici?

ARCHIBALD Mi pare bene. Ma io non me ne intendo

LOLA Mi hai portato a farmi visionare? Guarda che posso tornarmene da dove sono venuta.

WILLY    No, è tutto a posto. Vero, ARCHIBALD?

ARCHIBALD Beh, sì, ormai abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno.

LOLA Fa lo sforzo, fa!

WILLY    Andrà tutto benissimo.

ARCHIBALD Speriamo che sia all’altezza.

LOLA     Ma che vuole? Le referenze?

WILLY    (le da dei soldi) Ecco: 50 dollari. E altri 50 alla fine. Ma tutta la notte, eh! Bene. Io vado a far finta di aggiustare la macchina. ARCHIBALD, non metterti subito al pianoforte, aspetta che lei l’abbia ammorbito un po’. D’accordo? A dopo.

WILLY esce. LOLA e ARCHIBALD rimangono a guardarsi

LOLA Che facciamo? Restiamo a guardarci fino a domani mattina?

ARCHIBALD Scusa, per me è la prima volta.

LOLA     Certo, con la tua posizione.

ARCHIBALD Che vuoi dire?

LOLA Suoni l’organo in chiesa, no?

ARCHIBALD     E tu come lo sai? Vai a messa?

LOLA Certo, tutte le domeniche. Mi spoglio?

ARCHIBALD Come?

LOLA     Vuoi farlo tu?

ARCHIBALD     Aspetta, credo ci sia un epilogo, cioe un equìproquo, cioè un qui quo quo insomma un equivoco. Guarda che non lo faccio per me

LOLA No? E per chi?

ARCHIBALD Per WILLY…  per mia moglie…

LOLA (a se stessa) Pensavo di averne viste di tutti colori…

ARCHIBALD     Non hai capito… è una questione di affari. È difficile da spiegare. M’è venuta un’idea. Spogliati.

LOLA Mi pareva strano. (ARCHIBALD entra nella camera da letto LOLA inizia a spogliarsi) Sono strani qui. Mi sa che devo alzare la tariffa.

ARCHIBALD (Esce con un vestito di NANCY)... Ecco qua.

LOLA Cos’è?

ARCHIBALD Un vestito di mia moglie.

LOLA Vuoi che lo indossi?

ARCHIBALD E’ l’unico modo per farcela

LOLA Oh, poverino! Non pensavo avessi certi problemi

ARCHIBALD Che problemi?

LOLA     Che per eccitarti devo assomigliare a tua moglie.

ARCHIBALD Non è per me è per lui.

LOLA Chi?

ARCHIBALD Un amico. Ma WILLY non ti ha detto proprio niente?

LOLA     Sì, m’ha detto che era per un suo amico e ora tu mi dici che è per un altro amico. Guarda che io certe cose non le faccio, chiaro?

ARCHIBALD Non è come pensi. Lui è un amico che... Anzi, non è per niente un amico.  Ma ci serve per un affare… e purtroppo a lui piace divertirsi, capisci? E allora deve farlo con te, non con NANCY!

LOLA E chi è NANCY?

ARCHIBALD Mia moglie. Che sei tu. Così siamo tutti contenti WILLY, io, mia moglie, e lui.

LOLA (lo guarda un momento poi) Mi sono ricordata che ho un appuntamento urgente. (fa per uscire)

ARCHIBALD Aspetta.... È solo per questa sera.  Il tempo necessario perché lui…

LOLA Ma lui chi?  

ARCHIBALD Ti verrà un colpo.

LOLA E chi è? Frank Sinatra?

ARCHIBALD Focherello!

Pausa

LOLA     Sto facendo tardi all’appuntamento. (fa per andare)

ARCHIBALD LOLA, è un’idea di WILLY. Non c’è niente di strano per te. Devi solo fare solo quello che fai di solito.

LOLA Ma non ho capito con chi. E soprattutto con quanti.

ARCHIBALD     Solo con lui! Gli piacciono tantissimo le donne, e quindi stasera sarà felice di incontrare mia moglie. Ma per farlo ho dovuto mandare via lei e sostituirla con te perc\hè non posso chiedere a mia moglie di… anche se a lei, secondo me, non sarebbe dispiaciuto… perché lei era una fan di lui fin da quando con la sua amica

LOLA Alt. Basta amicizie. Dammi quel vestito. Vado a cambiarmi. (fa per muoversi poi si blocca) Ma niente stranezze. E comunque non tutti insieme! (fa per andare in bagno ma le scappa uno starnuto e gli si stacca la pietra dall’ombelico) Oh dio, dove sarà finito adesso?

ARCHIBALD Shhh!  Cos’è successo?

LOLA Mi è caduto l’ombelico

ARCHIBALD     L’ombelico? Hai un ombelico avvitabile?

LOLA E’ come un orecchino… si avvita... lo metto quando vado a cantare al bar dell’ombelico… è una pietra verde... sarà rimbalzato da qualche parte...

ARCHIBALD Lo cerco io, tu va in bagno.

LOLA entra in bagno, ARCHIBALD a quattro zampe si mette a cercare. Sbatte la testa sulla porta mentre NICO  esce dalla stanza

NICO     Ha perso qualcosa?

ARCHIBALD L’ombelico di mia moglie

NICO     E come ha fatto a perderlo?

ARCHIBALD E’ schizzato via con uno starnuto. Voleva qualcosa?

NICO     Acqua.

ARCHIBALD In cucina.

NICO entra in cucina. LOLA si affaccia dal bagno

LOLA Lo hai trovato?

ARCHIBALD No, speriamo che non lo trovi…

Rientra NICO dalla cucina, LOLA chiude di colpo la porta del bagno ARCHIBALD finge di parlare alla moglie

ARCHIBALD … NANCY! Non ti proccupare, ora te lo trovo…

NICO     Buona caccia (rientra nella sua stanza)

ARCHIBALD (verso il bagno) Puoi uscire ora.

LOLA si affaccia dal bagnoe  esce indossando il vestito di NANCY.

ARCHIBALD Mio Dio!

LOLA Che c’è?

ARCHIBALD Ti sta bene, LOLA.

LOLA Grazie. Ma ricordati: sono NANCY, non LOLA

ARCHIBALD Oh, già.

LOLA Non è quasi ora di cena?

ARCHIBALD Oh mio Dio, è vero! LOLA - No - NANCY, dobbiamo mettere tavola.

LOLA Ci penso io, mi è sempre piaciuto apparecchiare.

ARCHIBALD Bene! La tovaglia è in quel cassetto. Davvero non ti dispiace?

LOLA No, anzi (apparecchia) Mi sarebbe piaciuto avere una casa così, ascoltare una bella canzone alla radio mentre preparo la cena per mio marito…

ARCHIBALD Avresti voluto sposarti?

LOLA Una volta… Dai, raccontami un po’ tu. Come ci siamo conosciuti? Nel caso il tuo amico dovesse fare qualche domanda ...

ARCHIBALD Oh, già che stupido. Dunque... ho conosciuto NANCY in chiesa.

LOLA Mi hai conosciuta in chiesa?

ARCHIBALD Sì, ti ho notata perché cantavi nel coro.

LOLA E poi?

ARCHIBALD Poi ho cominciato ad andare ovunque andassi tu. Facevo finta che mi cadesse qualcosa per sfiorarti la mano e tu facevi finta di inciampare per cadermi addosso… un sorriso oggi, uno sguardo domani, qualche fiore dopodomani…

LOLA Che romantico! E quando siamo usciti insieme la prima volta?

ARCHIBALD Un sabato pomeriggio, quando tua madre andò a iscriversi all’associazione dei donatori di sangue. Non le piacevo e quindi approfittammo della sua assenza. In realtà fui io a farle arrivare a casa l’opusculo pubblicitario. Fu una mossa geniale. Da allora lei ebbe finalmente uno scopo nella sua inutile vita e noi tutti i sabati liberi

LOLA Quando mi hai dato il primo bacio?

ARCHIBALD Avevo scritto una canzone d’amore per te. Te l’ho cantata; tu mi hai guardato negli occhi e mi hai baciato.

LOLA Che bella storia d’amore! Sai una volta anche io sono stata lì, lì per diventare una moglie… Mi faceva tante promesse, mi propose di andare a  Las Vegas a sposarci perciò comprai una macchina e partimmo. La notte facemmo tappa qui a MORVILLE Fu una notte meravigliosa. Il giorno mi svegliai felice per ripartire ma lui mi aveva fregato l’auto e se ne era andato. Ma è colpa mia avrei dovuto immaginarlo, aveva l’anulare più lungo del medio.

ARCHIBALD Eh?

LOLA Quando hai l’anulare più lungo è un brutto segno. (gli prende le mani) Tu per esempio ce l’hai regolare

ARCHIBALD E che vuol dire?

LOLA     Che sei un tipo sincero e soprattutto che sei un gentiluomo. Facevo la manicure prima. Si imparano tante cose.

ARCHIBALD E come mai hai cambiato lavoro?

LOLA Soldi! Voglio comprare una macchina e andarmene. Ma ho la sensazione che non ci riuscirò.  Le macchine costano, sai?

Si sente la voce di NICO  che canta il brano iniziale

NICO     (da fuori scena) ‘S wonderful, ‘s marvellous

ARCHIBALD Presto, prepariamoci, verrà fuori tra qualche minuto

LOLA     Io questa voce la conosco

ARCHIBALD Certo che lo conosci è un cantante

LOLA E chi è?

ARCHIBALD Sicura che quando lo dico non svieni?

LOLA E chi sarà mai?

ARCHIBALD NICO!

LOLA Preferisco Nat King Cole.

ARCHIBALD Ti prego sii gentile con lui.

LOLA     Tranquillo, conosco il mio lavoro.

ARCHIBALD Forse è meglio se slacci qualche bottone

LOLA     Tua moglie non lo farebbe

ARCHIBALD Hai ragione. Aspetta. L’anello. (le mette il suo anello) Ecco. Perfetto. Ora dobbiamo ricreare una scena familiare, LOLA.

LOLA     Non chiamarmi LOLA

ARCHIBALD Giusto. Dunque tu siedi qua e io qui. No, no così non va, forse è meglio che tu ti siedi qui e io là. No, Aspetta, io leggo e tu fai la maglia

LOLA Non la so fare la maglia.

ARCHIBALD Allora la faccio io e tu leggi. No, non è credibile. Oddio, sta per uscire...

LOLA Aspetta, proviamo così... (lo mette a sedere gli siede sulle gambe e lo bacia)

NICO     (uscendo dalla sua stanza) Scusate, eccomi qui (li vede)

ARCHIBALD Oh, scusi lei, non l’avevamo sentita.

NICO     Bel quadretto familiare, non c’è che dire.

ARCHIBALD Lei è NANCY, mia moglie.

NICO     Davvero incantato.

ARCHIBALD Sapesse quanto la ammira.

NICO     Non quanto io ammiro lei

ARCHIBALD     Un aperitivo? Cosa preferisce, vodka con ghiaccio, Martini dry?

NICO     No grazie, solo una botte di bourbon e delle noccioline

ARCHIBALD     Benissimo. Tu cosa vuoi da bere, NANCY?

LOLA C’è della crema di latte?

ARCHIBALD     Crema di latte, subito. (va verso la cucina) Non state lì impalati, su coraggio, parlate (esce).

LOLA Come mai da queste parti?

NICO     Pura fortuna, direi. Sa, quel manichino non le rende giustizia, neppure con l’imbottitura.

ARCHIBALD (rientra col latte) Pensa, NANCY: se non si fosse fermato alla pompa di benzina di WILLY non ci saremmo mai conosciuti.

LOLA     E’ rimasto a secco?

NICO     Un guasto al motore. (guardandola) Provvidenziale.

ARCHIBALD Sai, caramella? È domani deve andare a Las Vegas per una trasmissione televisiva importante. Ecco i drink, brindiamo: “Alleluia!”

NICO     A chi?

ARCHIBALD     Alleluia

NICO     Non lo conosco questo Leluia. Brindiamo a noi tre

ARCHIBALD (ride) Bella questa, davvero divertente. Uhm, che odorino, eh? C‘è il ragù sul fuoco, abbiamo preso anche della pizza

NICO     Non potrei avere un po’ d’antipasto? (guarda LOLA, le mette un braccio intorno alla vita per abbracciarla.)

LOLA Le rovinerà l’appetito (gli sposta il braccio).

ARCHIBALD Io vado a controllare il ragù.

NICO     Buona idea.

POLLLY   Vengo a darti una mano.

ARCHIBALD     Non c’è bisogno cara, tieni compagnia al nostro ospite, fallo sentire a suo agio. L’emicrania è una brutta bestia

LOLA Lei penserà che mio marito è un po’ strano

NICO     No, anzi. Credo che inizi a piacermi

LOLA Piace anche a me.

NICO     Ma soprattutto vado matto per sua moglie. Le posso chiedere una cosa?

LOLA Qualunque cosa

NICO     Perché la chiama caramella?

LOLA Perché gli piace scartarmi.

NICO     Come lo capisco.

ARCHIBALD (entra con la bottiglia di vino) Ecco Bacco!

NICO     Non doveva disturbarsi.

ARCHIBALD Nessun disturbo. Sa, oggi è il  nostro anniversario di matrimonio e non ho avuto il tempo di comprare il regalo per mia moglie. Per fortuna è arrivato lei. (gli versa il vino)

NICO     Allora alla salute.

LOLA Alla salute

(Bevono. NICO cerca continuamente di abbracciare LOLA che si divincola)

ARCHIBALD Voglio fare un brindisi per questa meravigliosa serata: al nostro anniversario e al nostro ospite, il grande NICO:

NICO     Evviva

Bevono. Fuori della finestra WILLY fa cenno a ARCHIBALD di suonare qualcosa

ARCHIBALD     E adesso una bella canzone per il nostro ospite.

LOLA Tesoro, perché non gli fai ascoltare una delle tue creazioni

ARCHIBALD     Oh no non vorrei importunarlo.

LOLA     Ma a lui farebbe piacere, vero?

ARCHIBALD Allora ecco qui una bella canzone allegra. (si mette al piano)

ARCHIBALD comincia a suonare e cantare una delle sue composizioni più allegre. NANCY si alza per ballare. NICO sconsolato siede sul divano


6 - SESTA SCENA – Esterno casa ARCHIBALD-NANCY

WILLY - NANCY

Mentre WILLY sta osservando il ballo di LOLA, arriva NANCY. WILLY non si accorge che da dietro di lui si mette ad osservare quello che avviene dentro la casa

NANCY    Che succede là dentro?

WILLY    (sobbalzando e voltandosi di scatto) NANCY, che ci fai qui?

NANCY    È ancora casa mia questa (fa per entrare).

WILLY    Che vuoi fare?

NANCY    Entrare.

WILLY    No, aspetta.

NANCY    Che devo aspettare? Che facciano dei bambini?

WILLY    No, così rovini tutto.

NANCY    Infatti. Lo voglio rovinare tutto! Brutto pervertito! Con quella sgualdrina! Che mi canta sempre nelle orecchie!

WILLY    NANCY non dare la colpa ad ARCHIBALD, è stata una mia idea, lui non c’entra, non la conosceva neanche, gliel’ho presentata io.

NANCY    Ah sì?

WILLY    Lo giuro.

NANCY    Va bene. Allora vado a uccidere lui e poi torno a uccidere te. (fa per andare)

WILLY    No, ferma NANCY! Ascolta, è capitata un’occasione unica. È arrivata una persona che può fare la nostra fortuna! ARCHIBALD può diventare famoso.

NANCY    Ah, sì? E lui festeggia mettendomi le corna?

WILLY    No, il fatto è che in cambio avrebbe dovuto lasciar corteggiare la moglie da quell’uomo importante ma ARCHIBALD non ha voluto e quindi io mi sono inventato il trucco della moglie finta. E ARCHIBALD, a malinquore, ha acconsentito…

Dalla casa si sentono provenire risate e canzoni

NANCY    Non mi sembra che faccia tutta questa gran fatica!

WILLY    No, sta fingendo! Dài, NANCY, domani sarà finito tutto… torna da tua madre.

NANCY    Quale madre?

WILLY    La tua. Non sei andata da tua madre?

NANCY    È partita. Un viaggio-studio in Transilvania. E non ha lasciato le chiavi.

WILLY    Allora non sei tornata perché volevi fare pace con tuo marito!

NANCY    Certo, anche per quello! Ma ho scoperto che quello non è più il marito che avevo scelto io!

WILLY    NANCY lo sai, qui a MORVILLE ARCHIBALD non riuscirebbe mai a far conoscere il suo straordinario talento. Questa è un’occasione unica. Aiutalo!

NANCY    Non rivolgermi più la parola, Rovinafamiglie!. (prende una storta) Ahia, accidenti!  Ho perso la scarpa. Dov’è andata?

WILLY    Aspetta,  è buio… sarà qui… Eccola… (raccoglie qualcosa)

NANCY    (saltellando su un piede solo) Quella è una pigna …

WILLY    Ah! Che ne so! Assomigliava alle tue scarpe! (NANCY si appoggia a WILLY )

NANCY    Possiamo non perderci in chiacchiere, per favore?

WILLY    Sì certo, scusa.(trova la scarpa) ecco, credo sia questa... in effetti sembra una pigna.

NANCY    Ridammi la mia scarpa! (la prende e se la infila)

WILLY    Ti prego, NANCY, controllati.

NANCY    Non ti preoccupare, non gli darò soddisfazione davanti a quella.

WILLY    Brava.

NANCY    Lo ucciderò quando sarà solo.

NANCY si scosta da WILLY e si incammina seguita da lui

WILLY    NANCY aspetta!

Il girevole comincia a muoversi senza più fermarsi. Mostra la scena successiva che è


7 - SETTIMA SCENA – Casa ARCHIBALD-NANCY

ARCHIBALD – NANCY - NICO

l’interno casa ARCHIBALD-NANCY. LOLA e ARCHIBALD ormai stanno facendo baldoria: cantano e ballano felici. NICO è seduto per terra sconsolato e beve. Il girevole non si ferma, continua a girare mostrando la scena successiva che è


8 - OTTAVA SCENA – Strada

NANCY - WILLY

una strada. NANCY. Furiosa. cammina cantando, seguita da WILLY che cerca di fermarla mentre la scena continua a girare.

NANCY    (a scuarciagola)‘S wonderful, ‘s marvellous

WILLY    NANCY, piano! Penseranno che ti stiano scannando!!

NANCY    Così impara. Canterò dovunque! Mi dovranno sentire tutti!

WILLY    Ma dove stai andando? Torna qui! Da quella parte si arriva solo al bar dell’Ombelico! Non puoi andarci!

NANCY    E perché no? È l’unico locale aperto a quest’ora e io, guarda un po’, ho proprio voglia di bere! (esce)

WILLY    No, NANCY, aspetta! (scompare dietro di lei)

FINE PRIMO TEMPO


SECONDO TEMPO

1 - PRIMA  SCENA –  Bar dell’Ombelico – Palcoscenico – Sipario chiuso

NANCY – WILLY - GILDA

NANCY irrompe in proscenio. È ubriaca. WILLY la segue

WILLY    NANCY, ti prego, andiamo via, hai bevuto abbastanza.

NANCY    (alticcia) Vai via! Iago! Non parlo coi traditori. (si allontana, poi rivolta alla platea) Salve, amici!… come vi chiamate?

GILDA    (entrando) Ehi! Voi due! Scendete dal palcoscenico! Ah, sei tu, WILLY.

WILLY    (a GILDA)  Scusa, GILDA, poi ti spiego.

NANCY    (al pubblico) … volevo dirvi una cosa…

GILDA    Ma quella è la signora Pearly. Che ci fa qui? Che hai combinato WILLY?

WILLY    Io niente.

NANCY    (al pubblico) … voglio fare… voglio fare un brindisi a mio marito…

GILDA    Perché non la porti a casa?

WILLY    Meglio di no.

NANCY    (al pubblico) … Oggi è il nostro anniversario!

GILDA    Ha litigato col marito?

WILLY    Sì.

GILDA    Peccato, era una bella coppia.

NANCY    (al pubblico) … mia madre aveva ragione a dirmi che non dovevo sposare lui ma il dottor Wallace o Tim Pringle o l’avvocato Tom Green! Tutta gente pratica, concreta, affidabile!...

WILLY    È scappata di casa e ora non sa dove andare a dormire.

NANCY    (al pubblico)… invece io ho scelto l’arte! Ho sposato ARCHIBALD J Pearly perché pensavo che sposarsi volesse dire sapere con chi ci si addormenterà la sera e a fianco di chi ci si sveglierà al mattino…

GILDA    Ma come mai?

WILLY    (si avvicina all’orecchio di GILDA)  Ha sorpreso il marito con LOLA.

GILDA    Il signor Pearly?! Con LOLA la bomba?!?

WILLY    Sì, passeranno la notte insieme.

NANCY    (c.s.) … avere in comune gusti, abitudini, ridere delle stesse cose…

GILDA    E ha pure firmato per farmi chiudere il locale!

WILLY    È stato costretto.

NANCY    (c.s.) … ARCHIBALD mi sembrava Apollo… con quella sua aria da poeta…

GILDA    Va bene. Io non porto rancore. Ci penso io.

WILLY    Che cos’ hai in mente?

NANCY    (c.s.) … un’ anima limpida, incantata dalla musica…

GILDA    LOLA m’ha lasciato le chiavi di casa. Se passa la notte da Pearly, può dormirci lei.

WILLY    GILDA, sei un genio!

GILDA    Piano con le smancerie, lo sai che non mi piacciono.

NANCY    (c.s.) … tenero, ingenuo…

GILDA    Va pure, l’accompagno io.

WILLY    Se ci riesci! A me come mi vede scappa.

GILDA    Un altro bicchiere e mi seguirà ovunque.

NANCY    (c.s.) … invece ARCHIBALD in questo momento se ne sta con un’altra…

GILDA    Come si chiama?

WILLY    NANCY.

NANCY    (c.s.)… e io non  so più con chi sono stata tutto questo tempo…

GILDA    Va bene. Tu va pure. Ci penso io (WILLY la bacia sulla guancia) Ehi, che fai?

WILLY    Sei una gran donna. (esce)

NANCY     (c.s.)… non lo so più.

UOMO1    (F.C.) Levati di torno!

NANCY    (c.s.)… amici… noi non ci conosciamo…

UOMO2    (F.C.) E nemmeno vogliamo conoscerti.

NANCY    (c.s.)… ma volte è meglio così…

UOMO3    (F.C.) Ma chi ti vuole!

NANCY    (c.s.) … almeno non si soffre…

UOMO1-2-3 (F.C.) Basta! Fuori! Vattene! Fuori!

GILDA    NANCY! Vieni con me!

NANCY    (al pubblico mentre esce trascinata via da GILDA)… vi voglio bene… Oddio… mi gira la testa…


2 - SECONDA SCENA – Casa ARCHIBALD-NANCY

ARCHIBALD – NICO - LOLA

ARCHIBALD è al pianoforte. NICO cerca sempre di abbracciare LOLA.

ARCHIBALD Every day I sit and pray I

win youy over soon

Say yes, won’t you? Do yiu, don’t you

Want this world in tune?

What does it take to persuade you?

And how much more

must I serenade you?

Listen me Sophia

Have you any idea

how much you mean to me a

how much you’ll never know

if I’m all agitato

every hearstring vibrato

every look passionato

who but you made me so?

It’s love, it’s love crescendo

never ever diminuendo

say the word sweet Sophia

or from earth I resign

Oh Sophia, be mine

Beh che cosa gliene pare?

NICO     (sta cercando di baciare LOLA) Formidabile, mi fa impazzire.

ARCHIBALD     Davvero le piace?

NICO     Immensamente.

ARCHIBALD Allora me la compra?

NICO     Cosa?

ARCHIBALD La canzone

NICO     Quale canzone?

ARCHIBALD Quella che ho cantato adesso.

NICO     Oh, sì, certo, fantastica.

ARCHIBALD     La prende?

NICO     Certo.

LOLA     Hai sentito amore, la prende (bacia NICO)

NICO     Senta, amico mio, mi deve fare un favore, me ne servono venti copie

ARCHIBALD Come?

NICO     Mi dispiace farla lavorare tutta la notte ma mi servono. Non si preoccupi per noi, non la disturberemo, anzi, andremo in giarNICO e sua moglie mi farà vedere le sue piante di prezzemolo.

ARCHIBALD     Venti copie ha detto?

NICO     Esatto. Anche venticinque già che c’è

ARCHIBALD Aspetti (prende da un mobile vicino al piano degli spartiti) Ecco: “Sofia” venticinque copie. Che fortuna, eh?

NICO     Sì, lei ha tutte le fortune.

LOLA     ARCHIBALD, perché non gli fai ascoltare la canzone che mi hai dedicato quando ci siamo conosciuti, ricordi?

ARCHIBALD     Hai ragione caramella. Questa, NICO, è il pezzo migliore, l’ho scritta per NANCY. Significa molto per me.

Squillo di teleono

ARCHIBALD (alzando la cornetta) Sì? Ciao! (sottovoce) Tutto bene WILLY, gli ho appena venduto Sofia. Ah, sì, certo. Ricevuto (mette giù la cornetta, poi ai due) Era un mio amico. Purtroppo devo andare. Avevo dimenticato che il sabato è serata di bowling. Ho paura che vi dovrò lasciare soli.

NICO     Non c’è da aver paura.

ARCHIBALD Con permesso (entra in camera)

NICO     Qualcosa mi dice che adesso comincia la vera festa. Vero, caramella?

LOLA si dirige verso il piano dove c’è lo spartito della canzone

ARCHIBALD (uscendo) sicuramente farò molto tardi, quindi non restate alzati ad aspettarmi.

NICO     Faremo il tifo per lei.

ARCHIBALD     Be’ allora buona serata

LOLA ARCHIBALD, prima di andare suoneresti ancora una volta la nostra canzone?

ARCHIBALD     Certamente tesoro (va al pianoforte e comincia a suonare)

NICO     Guardi che farà tardi al bowling

ARCHIBALD     Solo il ritornello (comincia a cantare)


3 - TERZA SCENA – Camerino bar dell’ombelico

GILDA - NANCY

Entra NANCY canticchiando accompagnata da GILDA

NANCY    (Canta) ‘S wonderful, ‘s marvellous”

GILDA    Vieni NANCY...

NANCY    “That you should care for meee” (Si interrompe e si rivolge a GILDA che la sta aiutando a sedersi) Tu chi sei? Zia Mary?

GILDA    No, io sono GILDA, la proprietaria del locale.

NANCY    Allora come fai a sapere come mi chiamo?

GILDA    Ormai qui sei una celebrità.

NANCY    Dove mi hai portato? Cos’è, un aereoplano?

GILDA    È il camerino per i cantanti. A sinistra  c’è il bagno.

NANCY    Davvero? Che bello! (fa girare la poltrona) Allacciate le cinture di sicurezza, stiamo decollando

GILDA    Tieni questo (le versa qualcosa da bere)

NANCY    Cos’è?

GILDA    Ti farà sentire meglio. Manda giù. È buono.

NANCY    (beve) Mio marito invece è cattivo…

GILDA    Sì, sì, va bene. Senti, prima canticchiavi qualcosa. Non sei niente male.

NANCY    Davvero?

GILDA    Conosci qualche arietta vivace?

NANCY intona una strofa di una canzone. Si blocca e guarda GILDA

GILDA    Va avanti.

NANCY canta un altro pezzo.

GILDA    Vuoi cantare per me questa sera?

NANCY    Io? Ma non ho mai cantato davanti a un pubblico. Cioè prima lo facevo, nel coro della chiesa,  però ho smesso quando mi sono sposata. ARCHIBALD non vuole.

GILDA    Sei la moglie dell’organista della chiesa, vero?

NANCY    Sì.

GILDA    E ami cantare?

NANCY    Sì..

GILDA    E tuo marito non vuole che canti,  neanche in chiesa?

NANCY    Esatto.

GILDA    E ora ti ha tradita?

NANCY    Sì.

GILDA    E tu lo vuoi fare ancora contento?

NANCY    S… No!

GILDA    Allora preparati. Si va in scena.

NANCY    Ma quelli non mi vogliono vedere!

GILDA    Vestita così hanno ragione. Chi l’ha fatto questo vestito? Tu?

NANCY    Non va bene?

GILDA    Sembra un saio. Sarà almeno due taglie più della tua. Non risaltano i fianchi, il puntovita. Ti sparisce il seno! Questo non si chiama vestirsi, si chiama farsi del male. Devi valorizzarti. Gli occhi, per esempio. Hai dei bellissimi occhi azzurri. Li faremo ancora più belli.

NANCY    Oh, GILDA, ti ringrazio ma…

GILDA    Giù, seduta! E la pettinatura?

NANCY    Non va bene?

GILDA    Basta scioglierli ed il gioco è fatto. Visto? Vedi quanto sono belli? Ora li spazzolo… ci infiliamo una piuma… anzi no, meglio un diadema.

NANCY    (legge dei biglietti appesi allo specchio) “Sei meravigliosa. S puntato… Tuo per sempre. J puntato” Mhm. “Alla più bella… erre puntato”... (legge avanti) “Ti… esse…emme” ma nessuno si firma qua dentro?

GILDA    (comincia a stringerle il vestito sulla vita) Qui tutti cambiano. Vengono qui e bevono, ballano, cantano, fumano, fanno quello che vogliono. Arrivano col muso lungo e dopo dieci minuti non li riconosci più. Ti ho vista passare per la strada, con tuo marito. Non è male, siete una bella coppia. Dammi retta: lo devi saper provocare, gli uomini adorano queste cose. (le allarga la scollatura) Quel tanto che basta. Il matrimonio non è una storia semplice.

NANCY    Tu sei sposata?

GILDA    No. Sono troppo sincera. (gli accorcia il vestito con delle spille da balia) Gli uomini accusano le donne di essere false ma quando si trovano davanti alla verità, scappano come conigli. Alzati ora e su le braccia. Girati, trattieni il fiato. Ecco fatto (chiude la lampo) Che te ne pare?

NANCY    GILDA, le spalle così nude… e il seno…

GILDA    Ah già, è vero, ci manca il pezzo forte. (prende un boa di struzzo e glielo mette intorno alle spalle)  Questa non è una sciarpa, deve muoverla come fosse viva. Capito? E ora siamo al finale, devi cambiare le scarpe… le tue sembrano pigne. Mettiti queste. Ecco, guarda. (la porta allo specchio)

NANCY    Chi è quella?

GILDA    Diciamo che è un’altra donna. Aspetta, c’era un neo finto, dov’è?

NANCY    Ce l’ho appiccicato sul gomito.

GILDA    (lo stacca e lo mette sopra il labbro) Là. Come Marilyn. Ecco ora, puoi tornare su quel palco!

NANCY e GILDA vengono in proscenio mentre il sipario si chiude


4 - QUARTA SCENA - Palcoscenico bar dell’Ombelico

NANCY - GILDA

Il sipario si chiude mentre NANCY avanza. Applausi entusiasti la accolgono. GILDA esce

UOMO1    (F. C.) Dove l’hai trovata, GILDA?

UOMO2    (F. C.) Era ora che ci portavi un'altra bomba!

UOMO3    (F. C.) Brava GILDA!   

NANCY canta il suo pezzo. Il pubblico alla fine applaude entusiasta. Entra GILDA.

NANCY    Com’è andata?

GILDA    Benissimo, non senti? Ti sei divertita?

NANCY    Oh, sì, grazie GILDA. È stato sempre il mio sogno cantare su un palcoscenico.

GILDA    Per il proprio sogno bisogna combattere, NANCY. Magari non ottieni proprio tutto quello che vuoi ma ti ci puoi avvicinare. Ora vattene a dormire; ti vedo stanca.

NANCY    E dove? Altro che combattere per il mio sogno! Adesso dovrò combattere per il mio sonno. Non ho neanche un posto dove dormire.

GILDA    Vieni, con me. Finché c’è GILDA c’è speranza

Escono mentre il pubblico continua ad applaudire. Il sipario si apre rivelando la


5 - QUINTA SCENA – Casa ARCHIBALD-NANCY

ARCHIBALD – LOLA - NICO

ARCHIBALD e LOLA sono al piano, le ultime note della canzone le intonano seduti romanticamente uno accanto all’altro

LOLA     Oh, ARCHIBALD, è bellissima

NICO     Bene, è ora di andare

ARCHIBALD Dove?

NICO     Al bowling

ARCHIBALD Vuole andare a fare una partita? Bravo, ottima idea.

NICO     Ma non io, ci deve andare lei! Per le canzoni non si preoccupi,  le compro anche questa.

ARCHIBALD     Mi dispiace, non le vendo più. magari un’altra volta.

LOLA     Quando?

ARCHIBALD     Quando ci sarà un’altra deviazione e le si fermerà di nuovo il motore.

NICO     Ho capito (fa per alzarsi)

LOLA     Aspetti! (a ARCHIBALD) Tesoro, forse sarebbe il caso che tu vada. Ricordi cosa mi hai detto? Devi farlo sia per te che per i tuoi compagni.

ARCHIBALD     Quali compagni?

LOLA WILLY e tutti gli altri. Ricordi, vero?

ARCHIBALD     Forse hai ragione. Non ti dispiace?

NICO     Ma certo che non le dispiace, l’aiuterò io a fare i piatti, non si preoccupi.

ARCHIBALD     (davanti la porta) Sei sicura di voler restare da sola con quello?

LOLA Senti bello, ho un lavoro da fare e tu sei di troppo (NICO compare dietro a loro, LOLA se ne accorge) Ciao tesoro, noi cominciamo a sparecchiare (prende dei piatti ed entra in cucina seguita da NICO).

ARCHIBALD     (verso la cucina) Allora io vado

WILLY    (WILLY bussa alla finestra ARCHIBALD va ad aprirla) Muoviti. Devo venire io a tirati via? Guarda ho pensato a tutto. Ecco il contratto, lato A e lato B del disco, cosi raddoppiano i diritti. Ma ci pensi? NICO canta “Millsap e Pearly”! Va bene, anche “Pearly e Millsap”, chi se ne frega! Diventeremo famosi! Autografi!  Donne!

ARCHIBALD     Che faccia tosta!

WILLY    Come scusa?

ARCHIBALD Crede di poter avere mia moglie in cambio di una canzonetta.

WILLY    Ma quella non è tua moglie.

ARCHIBALD     Crede che tutto gli sia dovuto perchè ha successo?

WILLY    ARCHIBALD, sei diventato pazzo? Torna in te!

ARCHIBALD     Pensa che io sia un idiota. Capisci, WILLY? Pensa che io gli dia in pasto mia moglie così, su un piatto d’argento. Glielo faccio vedere io cosa gli do!

NICO     (rientra dalla cucina trascinando LOLA per mano) Ancora qui? Ha dimenticato qualcosa?

ARCHIBALD     Sì, la mia dignità.

NICO     (a LOLA) Non sopporto i mariti subdoli

ARCHIBALD     Tu credi che io sia stupido, vero? Sei tu lo stupido, cantante dei miei stivali. Pensavi che ti avrei lasciato campo libero con mia moglie come se niente fosse? Fuori di qui!

LOLA     ARCHIBALD, ti prego. (a NICO) Non dice sul serio.

ARCHIBALD Mi hai sentito? Via! (prende il sacco con la palla da bowling e fa per perquoterlo)

NICO     Ehi, piano!

ARCHIBALD Conto fino a sei.

NICO     Mi deve essere sfuggito qualche passaggio!

LOLA ARCHIBALD, no!

ARCHIBALD Via. Uno…

NICO     Lei è un tipo strano amico mio.

ARCHIBALD Due, tre ...

 

LOLA ARCHIBALD, ti prego, non è il caso!

ARCHIBALD Cinque e sei. (Prende per il collo NICO e lo lancia fuori casa)

LOLA     Stava  andando a gonfie vele! Hai rovinato tutto, perché? Che differenza vuoi che faccia un uomo in più nella mia vita? Io sono LOLA la bomba, ARCHIBALD!

ARCHIBALD Ma lui non lo sa! Per lui tu sei la signora Pearly. Mi dispiace, forse tu speravi...

LOLA Non c’è problema. Sai? Era proprio bella “Sofia”

ARCHIBALD     Grazie. Ma non ho ancora trovato un buon finale.

LOLA     Perché, ora com’è? Mi sembrava buono.

ARCHIBALD (si mette al piano e comincia a suonare) Beh è un po’ freddo, senti?

LOLA     Aspetta, risuonalo (canticchia con lui)


6 – SESTA SCENA - ESTERNO NOTTE DAVANTI CASA PEARLY

NICO - WILLY

NICO ubriaco  irrompe in scena lanciato da ARCHIBALD

WILLY    (correndo verso di lui) Si è fatto male?

NICO     Non è nulla, non si preoccupi. Ogni tanto mi succede. Però domattina avrò un terribile mal di testa.....

WILLY    L’ha battuta in terra?

NICO     Più che altro me l’ha battuta, neanche me l’avesse presa a cornate. Ma non è quello il motivo. È che se la sera non ho una donna io… lei non ha nessuna da propormi?

WILLY    Sì, ce l’avrei… ma non gliela consiglio. È una grande tiratrice di meloni.

NICO     Allora dovrò rassegnarmi.

WILLY    Eh, penso proprio di sì.

NICO     Ecco, già mi è venuta l’emicrania. No, non posso rassegnarmi. Darei qualsiasi cosa per una donna

WILLY    Beh, ci sarebbe il bar dell’ombelico. C’è qualche ragazza compiacente.

NICO     E dove si trova questo bar?

WILLY    (indica) Da quella parte. Quindici minuti a piedi.

NICO     Grazie (lo guarda) Ma lei è… tu sei…

WILLY    Sì, sono io. Le stavo aggiustando la macchina ma ho sentito gridare e…

NICO     Accompagnami per favore (esce) Ah, ma poi torna subito a finire di riparare il guasto mi raccomando.

WILLY    Senz’altro

NICO     Grazie benzinastro (si allontanano mentre NICO canticchia) Comunque il melone a me piace, sai?


7 - SETTIMA SCENA  - Casa LOLA

GILDA - NANCY

GILDA    Lì c’è il letto… a sinistra il bagno... Le chiavi le tengo io, quando esci tira la porta.

NANCY    Davvero non ti è di disturbo?

GILDA    Non ti preoccupare, non è casa mia, è di una mia amica.

NANCY    (Vede qualcosa) Che oggetto curioso, chissà a che serve...

GILDA    E’ un abat-jour.

NANCY    Ah! (prende qualcosa da una poltrona) Va bene, vado a lavarmi le mani...

GILDA    Quello non è un asciugamano.

NANCY   No? E cos’è?

GILDA    È un body. E quelle sono giarrettiere. E’ un completo.

NANCY    (si guarda in giro) Strana casa. Che lavoro fa la tua amica?

GILDA    L’assistente sociale… più o meno…

NANCY    E la notte si veste così?

GILDA    Che male c’è? Poi vi lamentate che i mariti scappano... Dài, provalo. (le passa il body e la spinge dietro il paravento) Così una di queste sere prendi il tuo maritino, gli fai uno spogliarello con le giarrettiere... vedrai come cambia... (NANCY esce dal paravento col body e le giarrettiare) Vedi? Stai benissimo! Ora prova le calze… ecco, ora metti un po’ di cipria, un po’ di rossetto... (la fa alzare e la fa specchiare) petto in fuori. Che ne dici? Ti piaci? La conoscevi questa NANCY?

NANCY    (ridendo) No, È divertente. (allo specchio) Piacere NANCY due. Lei mi è molto simpatica e mi somiglia molto. Ma io sono NANCY Pearly. Sono diversa. In ogni caso sono contenta di sapere che da qualche parte esiste anche lei. (Girandosi verso GILDA) Grazie GILDA, sto cominciando a capire molte cose

GILDA    Sono io che devo ringraziarti. Sei stata bravissima. Ecco, qui c’è il compenso per l’esibizione.

NANCY    Cosa? Mi paghi anche?

GILDA    Certo. Sono i soldi che avrei dovuto all’altra cantante che non è venuta.

NANCY    Beh, grazie. Potrebbero essermi utili per pagarmi un affitto. (tuffandosi sul letto) Che stanchezza!

GILDA    Anzi, senti, in futuro quando vorrai, potrai venire a cantare da me. Naturalmente pagata.

NANCY    Mi piacerebbe ma... (si accuccia nel letto) Comunque è stato bellissimo… sembravano contenti, vero?

GILDA    Li hai incantati tutti. E, quello che conta,  quando hai finito erano così su di giri che hanno ricominciato a bere come pazzi

NANCY    (addormentandosi) Sì, è stato un trionfo... la prossima volta… voglio dare un concerto… in TV… (si addormenta)

GILDA    (le si avvicina, la guarda). Mhm. Bene. Ciao bambina. (sta per uscire ma sulla porta fa capolino NICO)

NICO     E’ permesso?

GILDA    Chi è?

NICO     Mi hanno detto che qui abita la bomba. Non sei tu, vero?

GILDA.   Non più. Mi hanno disinnescata. Ma finché ho potuto di esplosioni ne ho fatte tante! (Guardandolo) E in certi casi ne farei ancora ma purtroppo… (guarda NANCY e dopo un po’ decide) LOLA è lei

NICO      (fa qualche passo incerto e vede NANCY) Ma è una bomba.

 

GILDA    Sì, la chiamano così. (all’orecchio) È molto di più di un fiammifero, infatti. Beh, io vado (fa per andare poi si ferma) Sii gentile. (Esce)

NICO     (appoggia una mano in fallo e scivola sbattendo il gomito sul tavolo. NANCY si sveglia)

NANCY    Chi è?

NICO     Il cavaliere solitario

NANCY    Che cosa vuole?

NICO     Mi sono stancato di essere solitario

NANCY    Vada via!

NICO     Ehi, che modo di trattare i clienti.

NANCY    Vuole che chiami aiuto?

NICO     Io credo di potercela fare anche da solo e LOLA la bomba mi hanno detto che non ha bisogno di aiuto.

NANCY    Io non sono… Ma lei è NICO!

NICO     No, per carità, basta col lavoro, chiamami col mio vero nome.

NANCY    Dio!

NICO     Non esageriamo. Mi chiamo solo Armando. Armando, ArmanNICO… NICO.

NANCY    Allora è vero. Era lei in macchina. Non è possibile, che ci fa a MORVILLE?

NICO     Mi si è rotta la macchina e mi ha ospitato un maestro di pianoforte.

NANCY    ARCHIBALD Pearly!

NICO     Lo conosce? Un personaggio bizzarro. Pur di vendere una canzone era disposto a buttarmi fra le braccia della moglie.

NANCY    Ah, sì?

NICO     Già. Capisci?

NANCY    Sì. Ora capisco tutto. E io che ero arrab…

NICO     Ma poi mi ha messo alla porta!

NANCY    Come?

NICO     Divertente, no?

NANCY    Senza motivo?

NICO     Gelosia. Ha fatto una scenata! Li ho lasciati abbracciati stretti stretti.

NANCY    (guardando fuori della finestra) Ma quella lì davanti è casa mia… e questa allora… questa è la casa di quella donna. Di quella LOLA! (ha un mancamento)

NICO      Cosa c’è? Ti senti male?

NANCY    No, è che ho bevuto troppo. È passato.

DINA     Sicura?

NANCY    Sì.

NICO     Bene. Purtroppo non ho molto tempo (comincia a spogliarsi)

NANCY    Che fa?

NICO     Eh?

NANCY    Che … che sta facendo?

NICO     Mi spoglio.

NANCY    No, si rivesta!

NICO     Come?

NANCY    Oggi è…  la mia serata libera.

NICO     Se è per i soldi non ti preoccupare, non ci sono problemi, pago lo straordinario.

NANCY    Non è questo… Oh, Dio… (arriva da fuori il suono di un piano e la voce di ARCHIBALD) Schhh!… Sente? E’ il suo pianoforte!

NICO     Di chi?

NANCY    ARCHIBALD… cioè il signor Pearly

NICO     E tu come lo sai?

NANCY    Lo sento sempre quando compone!

NICO     Sei sicura? (ascolta) No, è troppo bella… la sua era spenta… qui c’è qualcosa di diverso …

NANCY    Zitto!… è il finale di “Sofia”! Bellissimo! L’ha trovato, finalmente! Non mi tocchi, voglio tornare da... (la voce di LOLA si aggiunge a quella di ARCHIBALD) Chi è che canta con lui?

NICO     Sarà la moglie.

NANCY    La moglie?

NICO      Te l’ho detto che li ho lasciati abbracciati.

NANCY     Ma stanno cantando insieme.

NICO      E allora?

NANCY     (quasi gridando) Lui non ha mai voluto che la moglie cantasse. Lei ha sacrificato per lui il suo sogno, la sua passione, il suo amore per il canto, tutto, per lui. E ora lui…

NICO      Lui?

NANCY     Lui rinuncia al suo sogno di vendere una canzone per una moglie falsa. Mascalzone!

NICO      Perché falsa?

NANCY     (cercando di rimediare)… eh, lo so io! La conosco quella. E soprattutto lui. Mascalzone!

NICO      Perché mascalzone?

NANCY     Eh?… (cerca una risposta) Perché non bisogna rinunciare… ai sogni. Stava per realizzare il suo vendendole una canzone e manda tutto all’aria per… per… per…

NICO      Vorrà dire che sarò servito alla moglie. Se voleva tanto cantare l’ho aiutata a realizzare il suo di sogno (ascolta la voce dei due che cantano fuori campo) In effetti Beethowen aveva ragione, non è male questa roba.

NANCY     Cantiamola insieme.

NICO      Come?

NANCY     Cantiamola insieme. Non ha detto che questa sera è stanco di essere quello che è sempre? Cioè solitario? Beh, anch’io sono stanca di essere quello sono sempre stata. Forza, cominci.

NICO comincia a cantare la canzone che proviene dalla casa di ARCHIBALD-NANCY, dopo la prima strofa NANCY lo segue nel canto

Sul motivo della canzone cantato da tutti  arriva il buio.


8 - OTTAVA SCENA Casa ARCHIBALD-NANCY

ARCHIBALD - LOLA

La porta d’ingresso. LOLA sta andando via accompagnata da ARCHIBALD

LOLA     E’ stata una bella serata. Indimenticabile direi. (ARCHIBALD ha l’aria afflitta) Che ti prende? Su, non è successo niente di grave. Hai buttato fuori a calci NICO perchè stava offendendo la tua dignità. E poi hai festeggiato il tuo anniversario di nozze con tua moglie

ARCHIBALD Ma tu non sei mia moglie.

LOLA Ieri lo ero

ARCHIBALD     Hai ragione (prende del denaro e glielo dà) Ecco, tieni

LOLA     Cosa sono?

ARCHIBALD La parte che ti spetta, cinquanta dollari.

LOLA Tua moglie non la pagheresti.

ARCHIBALD Andiamo, a te i soldi servono, così puoi comprare una macchina e andartene via da qui. È questo il tuo sogno, no?

LOLA (non accetta i soldi). Tanto non riuscirò mai ad averne abbastanza. Le macchine costano, ricordi? Ora è meglio che vada

ARCHIBALD Posso fare qualcosa per te?

LOLA Hai già fatto tanto. Ciao, ARCHIBALD. (esce)

ARCHIBALD (guardandola andar via) Abbi cura  di te!

Dalla cucina suonano. È  il lattaio.

ARCHIBALD Vieni, entra.

LATTAIO  Buongiorno, come sta sua moglie?

ARCHIBALD     Perché?

LATTAIO  Sono tre giorni che non mi ordina più nulla: niente latte, niente burro, niente uova.

ARCHIBALD Ah, è che... mangiamo fuori... cioè voglio dire... lei mangia fuori con le amiche… cioè con la sua famiglia. C’é stato un lieve malinteso, fra gente sposata lo sa... (si blocca e si irrigidisce) Fatti gli affari tuoi!

 sbatte la porta in faccia al lattaio. Suonano alla porta d’ingresso. ARCHIBALD va ad aprire. È WILLY

ARCHIBALD Ah, sei tu!?

WILLY    Ho una commissione  per te.

ARCHIBALD “Diventeremo ricchi”, dicevi, “liberati di tua moglie!”... beh, me ne sono liberato, ma per sempre! Non vuole più vedermi…

WILLY    E’ quello che cerco di dirti: ho un messaggio di NANCY!

ARCHIBALD Mi hai rovinato, non ti voglio più vedere! (gli sbatte la porta in faccia. Poi la riapre) Un messaggio?

WILLY    Non mi vuoi più vedere, eh?

ARCHIBALD     Oh, andiamo...

WILLY    NANCY invece ti vuole vedere.

ARCHIBALD Oh, meraviglioso! Dove?

ARCHIBALD Dove?

WILLY    Dal suo avvocato.

ARCHIBALD Dal suo avvocato?

WILLY    Stasera alle otto.

ARCHIBALD Per fare che?

WILLY    Divorzio.

ARCHIBALD Divorzio? Ma io l’amo.

WILLY    Lei lo vuole.

ARCHIBALD È colpa tua.

WILLY    Verrò a testimoniare.

ARCHIBALD Ah, bene! Allora ti perdono. Basta che dici che è stata solo un’idea tua!

WILLY    Non hai capito: verrò a testimoniare per lei.

ARCHIBALD Per lei?

WILLY    Hai cacciato di casa quella poveretta... non avresti dovuto, ARCHIBALD.

ARCHIBALD Io non avrei dovuto? Ma...

WILLY    Ci vediamo dall’avvocato! Alle otto precise!

WILLY esce lasciando ARCHIBALD senza parole


9 - NONA SCENA – CASA LOLA

LOLA - NANCY

LOLA entra in casa e vede NANCY che sta facendo colazione

NANCY    Arriva in tempo, ho fatto il caffé. Ne vuole un po’? Non mi guardi così sorpresa, lei ha preso il mio posto stanotte e io ho preso il suo. Semplicissimo.

LOLA Allora lei dev’essere...

NANCY    Esatto. Dove le tiene le tazze?

LOLA Lì dentro. Senta, suo marito lo ha fatto per lei.

NANCY    Davvero? Ma io non ci tenevo. Non ero mai stata in un posto così. È un’esperienza

LOLA A me piace la sua casa, specie quella grande cucina. Ho preparato i dolci stamani. È stato divertente fare la moglie per una notte.

NANCY    E per una notte è stato divertente fare LOLA la bomba. Ah, questo è suo (le da dei soldi)

LOLA Cinquecento dollari!

NANCY    Un forestiero spendaccione.

LOLA Non mi è mai capitato un cliente così. No, non posso accettare. Sono suoi.

NANCY    Tu non hai un sogno NANCY?

LOLA Altroché!

NANCY    E questi soldi non ti aiuterebbero a realizzarlo?

LOLA Altroché. Veramente vuole che li prenda?

NANCY    Li scambierò con quell’anello.

LOLA Oh, scusi, che sbadata; ah, se trovasse un ombelico da qualche parte in casa sua, è il mio.

NANCY    Per il momento a casa non torno.

LOLA Perché no?

NANCY    Ho qualcosa ancora da chiarire

LOLA Forse non dovrei impicciarmi, ma se fossi in lei, e lo sono stata, tornerei a casa il prima possibile. Io ho a che fare spesso con uomini sposati. Lei, le assicuro, ha un marito meraviglioso.

NANCY    Lo so, ma sarà un marito migliore quando mi sarò vendicata. Che cos’era questo fatto dell’ombelico?


10 – DECIMA SCENA  strada – negozio elettrodomestici

ARCHIBALD – NANCY – WILLY – LOLA

ARCHIBALD NANCY prima che andiamo dall’avvocato ti devo parlare

WILLY    Non devi fare dichiarazioni se non in presenza del tuo avvocato

ARCHIBALD Ti ho trattato in un modo imperdonabile ma se tu mi perdoni tutto sarà diverso d’ora in avanti. Non sarò più geloso, non ti chiederò più niente e i tuoi occhi non sono bluette

WILLY    Troppo comodo e troppo tardi. Abbiamo già preparato la separazione. Andiamo.

ARCHIBALD Quando ci siamo scambiati l’anello ci siamo giurati di amarci e di rispettarci

NANCY    Dov’è il tuo anello?

ARCHIBALD Ah, già. Nella doccia. Mi è scivolato nello scarico. Sono dimagrito da quando sei andata via.

sale la musica di “sofia” cantata da NICO

ARCHIBALD Ma cosa stanno suonando?

WILLY    Resta in argomento, il caso dell’anello scomparso

ARCHIBALD Non ti preoccupare lo ritroverò, smonterò lo scarico

la musica si sente più  forte in maniera distinta

ARCHIBALD Ma questa è “Sofia”! Qualcuno ce l’ha rubata!

voce NICO che canta “Sofia”

ARCHIBALD Non capisco canta la mia canzone dopo quello che gli ho fatto

WILLY    Sono fatti così, più sono grandi e più sono generosi pensa trenta milioni di spettatori!

ARCHIBALD Hai sentito NANCY? Lo sai che significa?

NANCY    Certo. Dirò all’avvocato di chiedere di più sugli alimenti.

WILLY    Shhhhh!!!  Non sento le mie parole!

VOCE NICO Grazie signore e signori. Non è una cannonata questa canzone? L’ho scoperta io. La storia è piuttosto interessante: io stavo venendo da Las Vegas e mi sono fermato in un posto chiamato MORVILLE, una graziosa cittadina nel Nevada e degli amici canticchiavano un ritornello. Mentre me ne andavo, questo ritornello ha cominiciato ad ossessionarmi e così girai e tornai indietro e trovai questi due compositori dilettanti Volar e Pearlar... Bearly e Polar.

WILLY    Bollar e Pearly

VOCE NICO Pearly e Bollar. Be’ comunque stetti sveglio tutta la notte a sentire le loro canzoni e stasera voi ne ascoltate una per la prima volta, che dimostra che “se hai quel che ci vuole, prima o poi qualcuno vorrà quel che hai”... baby!

riprende la musica, NANCY e WILLY si guardano, WILLY si allontana

ARCHIBALD Non possiamo riprovarci, caramella? Non è carino essere famosi senza una moglie.

NANCY    Puoi sempre trovare qualcuna che prenda il mio posto, no?

ARCHIBALD Sì, certo, però... che vuoi dire?

passa LOLA con una valigia,  ARCHIBALD la saluta

ARCHIBALD E’ la nostra vicina…

NANCY    Lo so, è LOLA.

ARCHIBALD È venuta a chiedermi il sale quando eri via.

NANCY    Non ti ho fatto nessuna domanda.

ARCHIBALD Hai ragione, niente più domande.

NANCY    E’ meglio che ti rimetti questo.

ARCHIBALD Il mio anello? Dove l’hai trovato?

NANCY    Hai detto niente più domande.

Si sente una macchina partire

ARCHIBALD Guarda che macchina si è comprata... non ci capisco più nulla.

NANCY    Di che cosa?

ARCHIBALD la canzone, la macchina, NICO ... e tu come... tu come fai a sapere... ?!?

NANCY    Baciami, stupido!

FINE