Bambini a chi? Bambini a noi?

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Scenetta per 3 bimbi e 2 bimbe

Aleardo Noli © 2014                                                            BATTUTE 77

Personaggi:    ALICE, presidente della Compagnia dei Bambini, battute 15

EUGENIO, sindaco del Comune, battute 16

                         STELLINA, pastorella, battute 16

                         MASSIMO, segretario comunale, battute 14

                         GIORGINO, amico di Stellina e suo avvocato, battute 16

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Siamo nella sala del Consiglio Comunale. Eugenio, quale sindaco, presiede.E’ in corso un tentativo di mediazione con il Comune, proprietario del fondo su cui pascolano le capre di Stellina. Questa è difesa dall’ avvocato Giorgino e da Alice, presidente della Compagnia dei Bambini, i quali bimbi corrono sempre a vedere le caprette di Stellina. Il segretario Massimo tiene le parti del sindaco.

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EUGENIO        (con una certa importanza) Dichiaro aperta la seduta! Segretario, la prego di mettere ogni cosa a verbale!

MASSIMO       Naturale, Signor Sindaco.

GIORGINO      Mica tanto naturale, con i tempi che corrono.

EUGENIO        Avvocato, la prego di non iniziare a far l’Azzeccagarbugli di manzoniana memoria.

GIORGINO      Con tutto il rispetto, ma per cominciare non mi lascerei chiamare “signor” sindaco. O è “signore” o è “sindaco”.

STELLINA         Questioni di lana caprina.

ALICE              Beh, Stellina, direi che siamo qui proprio per quello! Oppure no?

EUGENIO        Siamo qui per perdere tempo? Che io di tempo da perdere……………

MASSIMO       ……….non ne ha.

GIORGINO      Segretario, per favore, cosa sono questi salamelecchi al Sindaco?

ALICE              Già, cosa sono? Io sottoscritta Alice, quale rappresentante della Compagnia dei Bambini……..

EUGENIO        (Sbuffando) La Compagnia dei Bambini…….tutta da ridere.

GIORGINO      Da ridere un bel cavolo di Bruxelles.

STELLINA         Cavolini amari come una medicina cattiva, insomma.

MASSIMO       Rispetto per la corte……..voglio dire, rispetto per il signor sindaco.

ALICE              E dai. Quando il “signor” sindaco rispetterà gli altri, allora si vedrà.

EUGENIO        (agita il campanello e suona) Basta, basta con queste capre……..

STELLINA         …….e con questi cavoli? Ma le capre sono le mie.

EUGENIO        Dichiaro aperta la seduta!

MASSIMO       (rivolto a Stellina) Chiudi la porta!

STELLINA         (offesa) Io non chiudo un bel niente.

EUGENIO        Oh, oh, che lingua la nostra pastorella! Certo, a stare tutto il giorno ai monti a masticare fili d’erba e a non parlare mai, quando si viene in paese non si ha neanche rispetto per l’autorità costituita.

ALICE              Come spiegherà il qui presente avvocato Giorgino, le caprette della Stellina sono l’attrattiva principale del paese, ed io, quale rappresentante legale della Compagnia dei Bambini, chiedo formalmente…………….

GIORGINO      Si, chiediamo formalmente che il terreno comunale sul quale pascolano le capre della Stellina, venga assegnato in via definitiva alla medesima per anni novantanove di concessione.

MASSIMO       (ridacchia) Anni novantanove? Allora la pastorella sarà vecchia come Matusalemme.

STELLINA         (rivolta al pubblico-a voce bassa) Ma senti questo imbecille! Non capisce un accidente e vuole fare il segretario comunale.

ALICE              Ma c’è una questione molto importante, che ai grandi non importa un granché, ma è invece importantissima: le capre mantengono pulito il prato ed il sottobosco, quindi sono utili alla comunità.

EUGENIIO       Signora rappresentante della Compagnia dei Bambini, senta: per quel sedime il comune  è stato interpellato per la cessione e per………………..

GIORGINO      ……..sappiamo, sappiamo! dalla Società U.C.S., Ultimate Compulsive Shopping, per la costruzione di un nuovo ipemercato.

STELLINA         (con finta contrizione) U.C.S. Ipermercato? Se ne sentiva la mancanza! O come se ne sentiva la mancanza!

MASSIMO       La Commissione Edilizia rilascerà quanto prima…………… (si blocca, capendo di essere incorso in una “gaffe”).

ALICE              (inviperita, alza la voce, si alza e, rivolta al segretario)  Ma bene, Massimo segretario, lei sarà anche Massimo ma non il massimo come segretario comunale! Stia un po’ a sentire: come fa lei a sapere se la Commissione Edilizia rilascerà la licenza? Ha la boccia di cristallo dell’ultima falsa maga?

EUGENIO        (conciliante) No, ma vede Alice,  il segretario voleva dire………………..

GIORGINO      …………….Il segretario voleva dire che dietro le quinte ha già captati i pareri dei membri della Commissione Edilizia………..a verbale, a verbale!

L’atmosfera a questo punto si riscalda. I presenti cominceranno a frugare nervosamente nelle rispettive carte, le quali inizieranno a volare per terra. In una comica ricerca ognuno dei propri documenti.

EUGENIO        Insomma, basta! Un po’ di contegno, che diamine!

ALICE              Adesso basta! Un po’ di carte scoperte, sindaco!

MASSIMO       Se l’ipermercato dovrà farsi, si farà, e basta.

GIORGINO      Ma che eloquenza! Lei verbalizzi, che è il suo mestiere. Ma guarda! Magnifici prati, decine di castani da abbattere, fumo, rumori, caos come prima della creazione del mondo.. E per cosa poi? Per acquistare quello di cui nessuno ha bisogno.

EUGENIO        Retrogrado ! Avvocato, ma retrogrado. Il mondo corre, sa?

STELLINA         Troppo, per i miei gusti.

MASSIMO       E poi, verrà piazzato un parco giochi ultramoderno.

ALICE              Ribrezzo.

STELLINA         Schifezza.

GIORGINO      Ma che trovata di Pico della Mirandola! Solo l’amministrazione di questo paese poteva pensare a un simile pastrocchio.

EUGENIO        Lei è di sinistra!

GIORGINO      Io, per sua norma e regola, tengo la destra. Piuttosto, il suo segretario è di sinistra, che mi è comparso innanzi ieri alla curva all’entrata del paese fuori dalla sua corsìa come un balcone!

MASSIMO       Non è vero.

ALICE              Bugiardo.

MASSIMO       Bugiardo a me?

ALICE              Bugiardo a lei e ai suoi discendenti fino alla terza generazione.

EUGENIO        Adesso sono io che voglio si metta tutto a verbale.

STELLINA         Va bene, mettete a verbale anche i vostri pensieri, se ne avete, ma le mie capre le mando nelle boutiques della moda all’ipermercato?

EUGENIO        Ma ne faccia un po’ quello che vuole. Io, per me, me ne lavo le mani.

STELLINA         Ponzio!

ALICE              Pilato!

GIORGINO      Calmiamoci tutti, per l’amor del cielo! Io, le capre della Stellina le metterei qualcuna nella vetrina di qualche boutique di moda, così mangerebbero le giacche di tweed, che piacciono tanto.

STELLINA         No, io nella vetrina non ce le metto.

ALICE              Allora, agli alimentari.

GIORGINO      Ma non facciamoci prendere dal panico. Le capre potrebbero anche brucare le scarpate attorno all’ipermercato.

STELLINA         (imbronciata) No!

MASSIMO       Se posso dire la mia………………..

STELLINA, ALICE E GIORGINO:  No!

MASSIMO       Ma allora, la democrazia…………………

GIORGINO      Demo da popolo e crazìa da potere, potere al popolo, e lei e il signor sindaco del popolo mi sembra non apparteniate.

STELLINA         Perché non volete bene alle mie caprette. Solo i bimbi le adorano!

Ora, tutti e 5 gli interpreti si mettono in file dinnanzi al pubblico, sul proscenio, e, sfregandosi gli occhi, dicono, uno di seguito all’altro, in rapida successione:

ALICE              Oh, cielo, è già ora di alzarsi!

EUGENIO        Dormivo così bene!

STELLINA         Ma io, non ho mai avuto delle caprette!

MASSIMO       Giuro, non mi occuperò più di verbali nel prossimo sogno!

GIORGINO      Un sogno, eh? Fino a un certo punto, fino a un certo punto.

TUTTI E CINQUE IN CORO:    Tante volte i sogni rispecchiano tanto la realtà!

F I N E