Beata gioventù

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BEATA GIOVENTU’

Versione in lingua

di Maurizio Nicastro

Commedia brillante

in due atti

per 6 uomini e 6 donne

                 

Personaggi e interpreti

(in ordine di apparizione)

 

Mariuzzo (giardiniere - 50 anni circa) meglio se caratterizzato con il dialetto

Direttore (55 anni circa)

Contessa Pennallaria (65 anni circa)

Signorina Giulia (60 anni circa)

Caterina (inserviente- 50 anni circa) meglio se caratterizzata con il dialetto

Ragioniere Favazza (65 anni circa) meglio se caratterizzato con il dialetto

Don Vanni  (75 anni circa) deve essere caratterizzato con il dialetto

Barone Ampezzo (70 anni circa)

Professoressa Virgili (60 anni circa)

Maresciallo Carabinieri (60 anni circa)

Signora anziana (70 anni circa)

Signora giovane (55 anni circa)

La commedia si svolge in una casa di riposo per anziani, intorno agli anni ‘50-60

La prima scena mostra il cortile della casa di riposo con:

-a sinistra un caseggiato con due ingressi

-(di cui uno porta la scritta “direzione”e  l’altro “camerata donne)

-a destra un altro cassegiato con due ingressi (uno “camerata uomini” e l’altro “ritirata”)

-sullo sfondo un muro di cinta ed un cancello in ferro battuto che dà sul giardino della villa

-in scena (a dx e sin) un lenzuolo steso ad asciugare.

-nei due corpi fabbrica (a dx e sin) due lampioni.

-carte di caramelle a terra - cinguettio di uccelli

-E’ mattina.

PROLOGO (voce fuori scena)

Scusate, posso farvi una domanda? C’è forse un’età per innamorarsi? Cari amici siamo qui per raccontarvi una storia i cui personaggi serviranno a dimostrarvi che l’amore è il motore del mondo, a qualsiasi età.  Il cuore ci accomuna tutti, i poveri e i ricchi...

i giovani e gli anziani...

Avete mai visto un cuore con le rughe?

ATTO 1° - 1ª scena

Entra il giardiniere, ramazza il cortile e raccoglie carte di caramelle, indossa un camice con un buco sulla tasca posteriore:

Mariuzzo: Ah, che gioventù! Quante volte devo ripetere di non gettare carte per terra! E dire che si sentono tutte persone per bene... c’é il ragioniere...sembra lo faccia apposta!... la professoressa poi non ne parliamo, piglia le sue gomme da masticare e guardate dove le appiccica?...(prende un chewing gum da sotto la panca)...poi c’è il barone, quello è un capolavoro!… ma quella che mi fa proprio imbestialire  (si siede stanco sulla panchina) é Caterina con le sue gomme!

Com’é che l’ultima volta, mentre faceva le pulizie, ha lasciato la gomma da masticare sopra la panchina, io mi sono seduto tranquillamente e mi si attacca la gomma nella tasca della tuta, tanto che quando mi sono alzato: tracht! Mi si è rotta la tasca!. E quella volta, che per farmi uno scherzo, me l’ha messa dentro le scarpe nello spogliatoio? Non sto qui a raccontarvi le pene dell’inferno che ho visto quando la gomma si è attaccata al callo del piede!!! E non è per vanto, ma al mio calletto ci tengo: è particolare…riesce a sentire prima le cose che succederanno, è come un campanello di allarme, e oggi ha incominciato a suonare al cantare del gallo…e suona come le campane a morto…chissà cosa deve succedere!!!

Mah! Lasciatemi andare a lavorare altrimenti chi lo sente al direttore!( e si alza, ma si sente uno strappp!) Ahhh, maledizione! Me l’ha combinata anche questa volta!!! (tenendosi il sedere) Caterina!!!, o Caterina,! Lei ne approfitta perchè le voglio un gran bene…ma come devo fare con lei?!? (ed esce alla ricerca di Caterina entrando nella camerata uomini)

Dallo sfondo appare una gentil donna (contessa PENNALLARIA) seguita dalla sua dama di compagnia (Sig.na Giulia) e suona il campanello della villa posto fuori dal cancello

Dalla direzione esce il direttore con un giornale in mano

Direttore: Prego, Prego, si accomodi signora... (ed apre il cancello)

Contessa: Permette? ...Contessa Pennallaria di Montagna (altezzosa le porge la mano per il baciamano)

Direttore: Oh..quale onore ... Permette che mi presenti?... Sono il direttore  di questa rinomata casa di riposo, umilmente per servirla (fa il baciamano alla contessa e l’inchino all’altra signora)

Contessa (porge la mano mentre la signorina risponde all’inchino): Caro direttore, le mie amiche mi hanno parlato bene della vostra casa di riposo, tanto che ne sono rimasta incuriosita. Visto che sono rimasta vedova… dal mio povero marito, pace all’anima sua! (si segna con la croce,l’altra fa l’inchino, il direttore non sapendo cosa fare anche lui fa il segno della croce e risponde all’inchino) avevo pensato di venire a trascorrere qui da voi alcuni giorni per vedere se l’ambiente rispecchia quanto si dice in giro e scegliere, perché no, di soggiornarvi finché non andrò a raggiungere il mio povero marito, pace all’anima sua! (si segna con la croce l’altra fa l’inchino, il direttore non sapendo cosa fare anche lui fa il segno della croce e risponde all’inchino)

Direttore (imbarazzato): Oh, mia cara contessa! Sono veramente lieto di ospitala per tutto il tempo che riterrà opportuno. Qui da noi il servizio é inappuntabile, l’aria é purissima, il clima é mite, ma quel che più conta é la simpatia dei nostri ospiti... tutta gente per bene. (intanto si sentono dei rumori provenire dalla camerata uomini), Abbiamo baroni, professoresse, ragionieri, tutta gente distinta (e intanto vola qualche cuscino dalla camerata uomini) E poi, (cercando di occultare la cosa e imbarazzatissimo) si respira un’aria di goliardica spensieratezza (la contessa guarda indignata ciò che succede)

...Certe volte (con aria forzatamente ironica) mi sembra di essere il direttore di un collegio ! (intanto esce il Ragioniere Favazza, in desabillé, per raccogliere i cuscini volati fuori, ma accorgendosi della presenza del direttore ecc, raccoglie tutto velocemente e scappa dentro)

Contessa (dopo avere assistito alla scena ) Beh! Vedo,… Vedo! Comunque sia, mi indichi dove possiamo alloggiare io e la mia dama di compagnia, sperando che ci si possa trovare bene: Sa, sono abituata ad un certo tenore di vita...ha se ci fosse il mio povero marito, pace all’anima sua!!! (si segna con la croce e la giovane fa l’inchino, il direttore  anche lui fa il segno della croce e risponde all’inchino poi l’inchino e poi la croce)

Atto 1° - 2ª scena

Direttore: Prego contessa, per di quà, chiamo l’inserviente, CATERINA! CATERINA! (a voce più alta, entrando dentro la porta di sinistra)

Caterina: (uscendo dalla ritirata, indossa i guanti ed ha un secchio,una stampella e un lenzuolo in mano) Sono qua, sono qua, arrivo! Ah, come non si può lavorare tranquillamente! Caterina di qua, Caterina di là, in tutti i posti dovrebbe essere Caterina…e che sono poliglotta? Lo sapete che ho la mia età e dove posso arrivare arrivo, non mi fate correre che è peggio! Stavo lavorando là dentro, tanto tranquillamente, quando all’improvviso sento “Caterina! Caterina!” …per lo spavento ho avuto un soprassalto e mi sono caduti gli occhiali nel cesso…non vedo niente…e ora? Dove dovrei andare, dov’è il direttore, mah, vediamo se è qua… (intanto si sente il direttore che la chiama)  qua, qua sembra, vediamo (ed esce di scena andando nella camerata donne a tantoni lasciando sulla panchina di dx il lenzuolo)

(entra in scena il Ragioniere Favazza con vestaglia da camera e ciabatte)

Ragioniere:Ho la schiena a pezzi!… oggi ho uno strano sfrigolìo che mi pizzica qui dietro e poi mi sale dentro le ossa, poi scende nei calcagni…stà lì due minuti e poi lento, lento risale, risale e ricomincia un’altra volta il giro come al luna park…Aaaah Ciuhh! (starnutisce fragorosamente) Ah! Che tormento!!! (quasi urlato, mentre deposita una carta di caramella in un buco del muro) E dire che ancora mi sento vispo comeunfringuello...a 65! (intanto sente dolore) Ah! Che tormento!!!

Mah! Pensiamo a trascorrere un’altra giornata in questo ostello della gioventù…certo che passare una giornata qua è dura…non succede mai niente di particolare. Quattro vecchi rimbambiti che si sentono chissà chi… Ah! Che tormento!!!

C’è il barone Ampezzo…sembra appuntato con gli spilli, si atteggia da gagà, si profuma come una ballerina, vuol far notare il distacco fra lui e la gente normale…(e fa le movenze , poi confidenzialmente con il pubblico)...Vuole fare colpo con la professoressa Virgili perché è più a secco di una pietra nel deserto…Lei è brutta che sembra un panettone sformato andato a male, ma possiede un sacco di soldi e u gatto più peloso di lei! Aaaah Ciuhh! (starnutisce fragorosamente) Ah! Che tormento!!!!!!

Certo che in questo posto per donne…siamo messi proprio male! Quella è pelosa che sembra l’orso Yoghi, l’altra sembra la strega di Benevento…  (mentre parla così e fa sberleffi, dalla camerata delle donne esce Giulia, la dama di compagnia della contessa, vedendola cerca di riprendersi, ma sente dolore e grida) Ah! Che sor…presa!

(si sistema il pigiama, la vestaglia, i capelli e si avvicina alla signorina che fa l’inchino, lui goffamente risponde) Permette che mi presenti?  Favazza...Ragioniere Favazza in pensione per raggiunti limiti...di ...carriera.

Giulia: Piacere, signorina Giulia!

Ragioniere: Giulia, oh che bel nome...poetico, crepuscolare, musicale, rilassante (si sente un miagolio lacerante) ...maledetto gatto!

Giulia: Cosa avete detto Ragioniere?

Ragioniere.: No, niente, ce l’ho col gatto della Professoressa Virgili. Sa, non ho molta simpatia per i gatti e per questo in particolare tanto é che me lo trovo sempre fra i piedi...

(intanto entra in scena Don Vanni - un ex fattore, benestante, ma provato dal duro lavoro; porta sempre una coppola ed ha perennemente il naso rosso a causa del vino che porta sempre appresso. Soffre di una malattia: aerofaggia )

 

Giulia: Mi dica Ragioniere, in questa villa vi trovate bene?

Ragioniere: Beh, sa, si potrebbe stare meglio, ma in compenso si mangia bene...

( nel frattempo Don Vanni. si é seduto sulla panchina e legge un giornale e di tanto in tanto di nascosto beve un sorso di vino da una bottiglietta che tiene in tasca)...c’é un bel clima, un bel giardino con bellissime rose, un’aria salubre e profum... sniff  (arriccia il naso e guarda Don Vanni)

Giulia: Si, vedo, vedo...ma si sente uno strano...odore nell’aria... Cosa sarà, Ragioniere, le primule, le rose o le ortensie?

Ragioniere: (imbarazzato perché Don Vanni ha fatto un peto) Beh... signorina, direi che si tratta invece di dell’odore di ...una fattoria che si trova quà vicino...e quando siamo sottovento si fa sentire più del solito...venga (tirando la signorina sopravento) mettiamoci sopravento!

Don Vanni: (bisbigliando) Ah! Quante storie per un po’ d’aria! Non sarà mica veleno! Non vogliono capire che la mia è una malattia e non ci posso fare niente! Se la faccio tutti arricciano il naso, se non mi libero mi si attorcigliano le budella!!! Pazienza, ci vuole pazienza! Prima o poi quest’aria dovrà pure finire!!! Mah! (e intanto si contorce - la signorina intanto ha raccolto qualche fiore romanticamente, poi guarda l’orologio e scappa via dicendo)

Giulia: Oh, Ragioniere, scusate, si é fatto tardissimo, devo andare !

Ragioniere.: Prego, prego, fate pure! Io sono sempre quà (poi sussurrando) Sempre se Don Vanni nun lascia andare un altro colpo di mortaio! (intanto Giulia é andata via per la camerata donne dopo aver fatto l’inchino. Il Ragioniere ha risposto all’inchino e non sente più dolori, ripete l’inchino diverse volte a questo punto Don Vanni dopo aver fatto anche lui qualche inchino esclama)

Don Vanni: Giochiamo alle belle statuine?

Ragioniere: Ma quali statuine e statuine, veda Don Vanni,(sussurrato) mi basta vedere una bella donna e mi passano tutti i dolori Aaaah Ciuhh! (starnutisce fragorosamente)  Ah, che tormento!... É inutile, la classe é classe!..Vero Don Vanni?

Don Vanni: Io veramente della classe del novanta ...una classe di ferro!

Ragioniere.: Penso che sarebbe il caso di passare una mano di antiruggine, (ironico, arriccia il naso) da quel che si sente pare che qualcosa stia andando a male!

 

Don Vanni: So a cosa vi riferite, me nun è colpa mia, la mia è una malattia…grave...Aereo...,aereo!

Ragioniere: (spostandosi sull’altra panchina) Aerofaggia, Don Vanni, Aerofaggia! Una malattia gravissima....da morire!!!

Don Vanni :(si avvicina al Ragioniere preoccupato) Pensate che è così grave…. che posso… morire?

Ragioniere: (spostandosi sull’altra panchina) No, voi no purtroppo, ma noi si!!!

Don Vanni: Si, voi ci scherzate, ma non sapete i problemi che mi da,…io ormai c’iò fatto l’abitudine…

 

Ragioniere: Beato lei, a noi ogni volta ci viene da svenire!

Don Vanni: Mi ricorda che certe volte avrei voluto sprofondare in un fosso!

Ragioniere: Per ricoprirvi subito!!

Don Vanni: Scherzate, scherzate! Non auguro a nessuno questa condanna!(e intanto si dimena e beve)

 

Ragioniere: Attento Don Vanni, che già avete procurato parecchi danni! Vi ricordate il bel geranio che c’era accanto a quella panchina? Mariuzzo, il giardiniere, non riesce a spiegarsi com’è che seccò tutto di botto!!!

Don Vanni: Certo, certe volte (sorride e mima di sganciare un peto) mi viene da sorridere!... Penso a quella volta, sopra l’autobus, era giorno di mercato! C’era tanta gente che sembravamo in una scatola di fiammiferi,…ad un acerto punto, mi venne di fare aria…

 

Ragioniere: Aria...Aria? ..una bomba batteriologica!

Don Vanni: Si,Si ..chiamiamola bomba (ride) Prima mi sono trattenuto con tutte le mie forze, perchè accanto a me c’era seduta una donna incinta e mi fece pena…

 

Ragioniere: Certu, gli avrebbe procurato un arresto del latte!

Don Vanni: Non potevo resistere più e mi attorcigliavo come un capitone, finalmente la donna scese e al suo posto si accomodò….lo conoscete l’impiegato dell’esattoria, quello grosso, quello che porta le cartelle delle tasse?

 

Ragioniere: Si, si...quello antipatico, quello che vi  fece restituire gli anticipi della pensione!

Don Vanni: Precisamente!...Io ormai non potevo stare e mi ero trattenuto perché la mia fermata era quella appresso, però, pensai, io a questo gliela combino!..Mi alzai (mima e si porta davanti a ragioniere)…afferrai la sbarra…(mima e il ragioniere si sposta da dietro Don Vanni)…suonai il campanello e intanto ballavo la danza del ventre. Quello, incosciente, rideva a bocca aperta con quello seduto accanto ed era proprio dietro di me come lei… Appena si aprirono le porte…Apriti cielo!!!

Ragioniere: Apriti cosa??? (spostandosi repentinamente sull’altra panchina)

Don Vanni: Aprii tutto quanto e gli lasciai andare una...

Ragioniere: Bomba!?!

Don Vanni: Ma quale bomba, ...fu una raffica ri siluri, di quelli che camminano in punta di piedi e non fanno rumore, e subito sono sceso dall’autobus!

Ragioniere: Certo che avete avvelenato tutti!

Don Vanni: Ma cosa dite, io dopo tanti anni di questa malattia riesco a direzionare il tiro come…

Ragioniere: Come ad un cecchino??

Don Vanni: Precisamente!...lo centrai in pieno e ne sono contento!.

Ragioniere: Buono a sapersi che avete queste grandi…qualità,…ma non credo che vi faccio antipatia?

Don Vanni: Caro ragioniere, (si contorce) sapete quanto vi stimo...ora, o se ne va lei o me ne vado io, perché prevedo cambiamento di tempo!!!

Ragioniere: No, per piacere, che ho ancora il naso  scioccato per quella di prima! Aaaah Ciuhh!(si ritira negli alloggi maschili. entrando si scontra con il barone e gli starnutisce addosso - intanto Don Vanni ha mimato lo sgancio di un peto ed ha bevuto dalla bottiglietta)

Atto 1° - 3ª scena

Barone:(entrando, assorto nei suoi pensieir, sta componendo una poesia estemporanea) Buon giorno ! Buon giorno a questo sole iridescente, buon giorno alla bella gente, Buon giorno a questo cortile civettuolo e cinquettante (poi guardando Don Vanni) e buongiorno a lei... buonuomo!

Don Vanni: Perciò, ho fatto allontanare il ragioniere e viene quest’altro! E’ meglio che me ne vado io! (va in ritirata)

Barone: Certo che questo posto non é il massimo della vita, ma bisogna accontentarsi.

Avrei preferito trascorre la mia terza età nelle varie dimore di famiglia,  ma haimé le ho vendute, …il maledetto vizio del gioco!...... (confidenzialmente) …e poi… qui ho trovato chi potrebbe risollevare le mie...ormai scarse risorse economiche. La Professoressa Virgili non é il massimo della bellezza, per un uomo navigato come me, ma il fine giustifica i mezzi, ed io di mezzi, attualmente ne ho ben pochi, e devo assoggettarmi a convivere con inquilini rumorosi, poco educati, non certo consoni ad un gentiluomo come me!

(intanto dal cesso arrivano rumori di sforzi, sospiri e infine lo sciaccquone) Sentite? Come si può convivere quotidianamente con questi rumori? Non siamo certo al Grand Hotel, parbleu! Basterebbe un pò di stile!

Don Vanni (che intanto é uscito dalla ritirata aggiustandosi la cinghia dei pantaloni, si rivolge al barone) Barone, vuole favorire? (e gli porge la bottiglietta di Vino)

Barone (indignato): No, Grazie, Mai a quest’ora!

Don Vanni (ripete anche lui sottovoce come se conoscesse già la risposta):No, Grazie, Mai a quest’ora!

(Don Vanni e il barone si siedono sulle panchine, il primo in una ed il secondo nell’altra. Il primo esce il giornale di tasca e si mette a leggere - Intanto si sente arrivare qualcuno dalla camerata donne, sono Caterina e la Professoressa Virgili che tiene in braccio il suo gatto Fufi)

Caterina: Io ho pulito, tu hai pulito, egli ha pulito, noi fummo puliti...

Professoressa: No!No! Noi abbiamo pulito! Caterina, nonostante la mia pazienza tu ti ostini a coniugare i verbi a modo tuo, come potrai farti strada nella vita se non sai esprimerti?

(il barone si alza e fa un inchino di saluto alla Professoressa che risponde al saluto)

Và, vai Caterina! Ricordati di applicarti di più nei verbi!

(Caterina sbuffa e si reca alla ritirata con secchio e ramazza)

Buon Giorno barone, sempre compito lei!

Barone : Come non potrei! Ringrazio Iddio per queste splendide visioni che mi riserva ogni giorno (fa il baciamano e una smorfia verso il pubblico)

 

Professoressa: Voi mi fate arrossire!

(intanto Don Vanni segue il dialogo e ridacchia - Esce il Ragioniere, vestito di tutto punto, saluta tutti con un cenno e si siede vicino a Don Vanni)

Barone: Come si sente oggi la mia cara Professoressa? So che ieri sera accusava un leggero dolor di testa!

Professoressa: Devo dire che il riposo mi é stato di molto aiuto,Barone! E poi... le confesso...che quella sua poesia di Marquez, ieri sera,...sussurrata al chiar di luna, con le cicale che frinivano, il lieve alito di ponente, con quel crescendo poetico di anelito d’amore (Il Ragioniere e Don Vanni sbirciano da dietro il giornale che stanno leggendo e fanno risolini) ...mi hanno ritemprato il corpo e lo spirito e grazie a lei oggi mi sento bene come una ragazza di vent’anni!

Don Vanni: (piano) Più uno di scopa! (il Ragioniere dà una gomitata)

Barone: Queste sue parole mi riempiono il cuore di gioia e volesse il cielo di poterle decantare ogni sera, per il resto della vita, tutte le più belle poesie d’amore! (smorfia verso il pubblico)

Ragioniere:  (sbircia e commenta) Ah! Che tormento!! (con cantilena)

Professoressa: Ha già saputo della novità, Barone?

Barone: No, quale novità?

Ragioniere: (sbirciando dal giornale) Quale novità?

Don Vanni (anche lui sbirciando) Che novità??

Professoressa: (rivolgendosi ai due che si nascondono repentinamente dietro al giornale) Non sapevo di avere una platea così attenta! (si avvicina al barone e sussurra) Abbiamo un nuovo vicino, anzi una nuova vicina di stanza!

Barone: Si? e chi é?

Don Vanni : Chi è, chi è?? (rivolto al Ragioniere)

Ragioniere: Io so chi è! (rivolto a Don Vanni)

Professoressa: (rivolgendosi al barone) É una anziana e distinta nobildonna

Ragioniere: (rivolgendosi a Don Vanni ) É una bella e giovane donna! (tutti si guardano incuriositi)

Don Vanni: É una giovane o un’anziana?

Ragioniere: Mah! Io ho conosciuto una bella e giovane donna che se ci penso mi si drizzano i capelli, tanto era bella!

Professoressa: Mi spiace contraddirla, Ragioniere, ma in realtà i nuovi ospiti della villa sono una nobildonna e la sua dama di compagnia...

Ragioniere: (interrompendo) E che compagnia!

Barone: (cambiando discorso) Come và il nostro Fufi? (accarezza il gatto che la Professoressa tiene  in braccio)

Professoressa: Sa, ultimamente é un pò irrequieto, non so perché, sarà il clima, sarà il cibo, non saprei...

Barone: (romantico) Sarà il tempo dell’amore?

Don Vanni : (sussurrando) Sarà mancanza di sfogo?

Professoressa: (non ha sentito il commento) Come siete romantico, Barone! Forse é proprio vero che anche lui avrebbe...bisogno... di un’anima ...gemella!

Barone: Non mi fate arrossire! Sono un uomo di mondo, che ha varcato i quattro continenti, che ha combattuto tante battaglie, ma davanti a voi divento piccolo piccolo!

Ragioniere: (sarcastico e con cantilena) Ah! Che tormento!!!

Don Vanni (fremendo e rivolgendosi al Ragioniere) Ragioniere, a proposito di battaglie…mi preoccupo che qua fra un po’ scoppia qualche bomba!

 

Ragioniere: Allora scusate, mi ritiro e mi vado a mettere l’elmetto! (esce e va in direzione)

Don Vanni: (dopo essersi contorto tira un sospiro di sollievo) Ahhh!

Professoressa: Barone, siete sempre lo stesso, lo sapete come sono fatta,...sono una donna all’antica!

...e il mio cuore ancora non sa decidersi se considerarvi più che un amico!

Barone: Decidetevi Professoressa!

Don Vanni: (piano verso il pubblico) Non perdete tempo che fate le ragnatele!

Professoressa: (alzandosi di scatto)Sniff, Sniff...ma barone, quale essenza avete messo oggi?

Barone: Essenza?..ah! Che profumo?...ma il solito che piace a voi “Notti di Gloria”, sapete, cerco sempre di risultarvi gradito anche nell’olfatto ...sniff (si avvicina a Don Vanni, mentre la Professoressa si gira a raccogliere un fiore che metterà nell’occhiello del barone)...sniff,sniff…(Don Vanni si allontana)… ma consentitemi Professoressa, quello che sento non é il mio profumo, bensì uno sgradevole olezzo (e guarda Don Vanni) che...forse proviene dalla fattoria qui accanto!(la professoressa nel frattempo ha raccolto un fiore che dopo sistemerà nell’occhiello della giacca del barone e non si accorge della controscena)

Professoressa: Olezzo? Ma che dite? Se voi foste bucolico, come dite di essere, (sistema il fiore nell’occhiello) apprezzereste questo dolce profumo di campagna, ..é questione di sfumature!

Barone: Voi le chiamate sfumature, a me sembra di essere alle solfatare, con rispetto parlando!

Professoressa: Non esagerate barone, la campagna ha tutta una gamma di odori e sapori ed io ne sono proprio innamorata ...di tutti!

 (Don Vanni annuisce)

Barone: Sarà, ma veda, io sono stato abituato a ben altri lidi,...So che mio padre aveva un latifondo con vigneti, carrubeti, agrumeti, ma con gli anni tutto é andato perduto!

Professoressa: Ah! cosa si é perduto!

Barone: Si effettivamente era un bel capitale!

Professoressa: No, voglio dire che si é perso la possibilità di gustare la campagna con tutti i suoi profumi, i suoi colori...come mi dispiace per lei, animo nobile!

(Don Vanni si alza e si dirige alla ritirata e si incrocia con Caterina che sta uscendo, piccolo battibecco fra i due)

Caterina: Io ho pulito, tu hai pulito, egli ha pulito, noi eravamo puliti...

Professoressa: Caterina!!!Ti ostini ancora a sbagliare!?! Caro barone, Caterina é la mia spina nel fianco. Come devo fare per fargli capire i verbi e i tempi?

Barone: Cosa vuole Professoressa!...mancano le basi...del resto per lei ...l’importante non é saper parlare, ma farsi capire!

Caterina (rivolta al barone): Barone, io capisco tutto! Non mi prenda in giro!

Atto 1° - 4ª scena

Direttore: (uscendo dalla direzione) Caterina!...come ti permetti di disturbare i nostri ospiti!

Caterina (sottovoce): Ospiti, ma quali ospiti, questi mi fanno sfacchinare tutto il giorno!(gli sbatte in faccia lo strofinaccio pieno di polvere)

Direttore: Caterina, non lamentarti e vai a pulire  gli alloggi!

Caterina: Ah! Se evrebbi stato a scuola come a mia cugina, a quest’ora non fossi certo quà! (ed esce brontolando)

Barone (sorridendo, alla Professoressa): Perciò.. la cugina di Caterina insegna?

Professoressa: No, no di certo, lavora come bidella in un asilo nido.

Barone: Povera Caterina, l’ignoranza é una brutta bestia!

Direttore: Cosa vuole barone, Caterina é qui da noi sin dalla nascita.Dopo la morte prematura della madre, il padre, che era il guardiano e tuttofare della villa  la accudì  teneramente fino a quando morì il proprietario della villa, un  signorotto di origini settentrionali, lasciando al suo uomo di fiducia, nonché padre di Caterina, la proprietà di questa villa. La villa, per volere del padre di Caterina, diventò la casa di riposo per anziani che io mi onoro di dirigere, con la condizione che Caterina fosse tenuta nel suo organico, lavorando, fino a che non si sposasse.

Barone (incuriosito): Sicché...Caterina , sposandosi, diventerebbe ... la proprietaria di questa magnifica villa?

Direttore: Esattamente,barone, solo che lei  fa finta di niente, anzi sembra quasi che la cosa non le interessi...dice che questi problemi sono più grandi di lei e che preferisce, nonostante tutto, continuare questa vita.

Barone (confidenzialmente, prendendo per il braccio il direttore): E mi dica, direttore, Caterina é fidanzata?

Professoressa: (interrompendo i due, gelosa) Ma cosa andate a chiedere al direttore, non saprà certo se Caterina ha degli spasimanti...

Direttore (interrompendo): Devo dire che c’é chi vuole molto bene a Caterina.

Barone (sarcastico): Sarà certo una questione di dote!

Direttore: Penso proprio di no, conoscendo il tipo!

Barone: Non mi fiderei così tanto...ci sono in giro individui che per un pò di dote chissà cosa farebbero!

Direttore: Se invece le dico che il tipo in questione non sa minimamente nulla rispetto alle origini di Caterina ed alla fortuna che le aspetta al suo matrimonio ...Dovete sapere che la persona di cui parlo é con noi da tantissimi anni...anzi vi dirò di più ...era il mio...giardiniere!

Professoressa: Non mi dica che stiamo parlando di...

Barone (sbalordito): MARIUZZO!?!

Professoressa: Che notizia!! Che notizia!!! C’é tutto il materiale per scrivere un libro, vero barone? So che lei si diletta a scrivere poesie, romanzi d’amore...

Barone: Lei mi suggerisce di scrivere qualcosa? Per accontentarla ci proverò...mi piace immaginare un lieto fine fra Caterina e Mariuzzo (sussurrando) anche se la cosa mi dà alquanto fastidio!

Professoressa: Nella sua storia li farà sposare? (facendo gli occhi dolci al barone)

Barone: Proverò a farlo ...anzi vorrei andare subito a bloccare alcune idee che mi suggeriscono una storia... scusatemi (baciamano alla Professoressa) Professoressa Virgili, (inchino) direttore! (ed esce dalla scena verso la camerata uomini, appena usciti lo si sente chiamare piano) Caterina, Caterina…

Professoressa: Che uomo! Ah, come vorrei averlo conosciuto prima!

Direttore: Apprezzo la sua stima per il barone, ma permetta di darle un consiglio: Non é tutt’oro ciò che luccica!

Professoressa: (risentita) Cosa vuole insinuare?...Non sia offensivo!

Direttore: Mi perdoni se tocco la sua suscettibilità, Professoressa! Avrei voluto dirglielo prima, ma non c’é stata occasione

 

Professoressa: (risentita) dica,dica…Non vorrà per caso denigrare la figura di un gentiluomo?

Direttore: Mi rendo conto che forse sarà meglio soprassadere...(cerca di guadagnare l’uscita)

Professoressa: (bloccandolo)E No!, No, mio caro direttore! A questo punto non può far finta di niente: Mi dica tutto quello che sa. Io sono più che certa che non riuscirà a scalfire la grande stima che ho nei confronti del Barone Ampezzo!

(il direttore prende sottobraccio la Professoressa e la fa accomodare sulla panchina di sinistra, voltando le spalle alla camerata uomini)

Direttore: Deve sapere, Professoressa Virgili, che... (nel frattempo esce Don Vanni dal gabinetto e si accomoda sull’altra panchina, dopo un pò esce il Ragioniere dalla camerata uomini ed anche lui si accomoda vicini a Don Vanni)...il suo barone in realtà é (i due all’improvviso drizzano le orecchie)...un grande amante...

Professoressa: Amante? e che centra?

Direttore: Mi lasci completare. È amante della ...vita...mondana, del gioco, dei cavalli, delle belle donnine...almeno lo é stato in passato, svendendo tutto il suo capitale, per far fronte a bisogni quotidiani, ...adesso che é in bolletta...cerca qualcuno per...

Professoressa: Pensavo che lei, direttore (con distacco) adottasse dei metodi più cavallereschi per combattere la concorrenza del barone nei confronti di una ...donna piacente ed ancora nel fiore degli anni come me! (smorfia di tutti)...Non pensavo che lei arrivasse a tanto!!! (esce di scena indignata, verso la camerata donne,il direttore cerca di corrergli dietro per rimanendo in scena)

Ragioniere: Non pensavo che il diettore avesse tutto questo coraggio! (a Don Vanni)

Don Vanni: E quà ci vuole molto coraggio!!!

(entra in scena la contessa dalla camerata donne scontrandosi con la Professoressa)

Atto 1° - 5ª scena

Contessa: Bon Jour a tout le monde!

Direttore: Bon jour Madame! (il Ragioniere fà l’inchino)

Don Vanni: Bon Ciù!!! (si alza e toglie la coppola e accenna ad una genuflessione)

Contessa: Complimenti direttore! mi ha riservato una stupenda camera con un’altrettanto bella veduta, ...solo… che...

Direttore: Solo che?

Contessa: Veda, ..ogni tanto si sente...uno strano odore. (tutti guardano Don Vanni) …E’ come se ci si sentisse proiettati al centro di una fattoria!

Direttore: Ah si!...Le spiego. Lo strano odore, diciamo così, proviene dalla vicina fattoria, che é, fra l’altro quella che ci fornisce il latte, i formaggi...sa tutta roba genuina, che i nostri ospiti apprezzano tantissimo…Mi permetta di presentarle alcuni ospiti della nostra villa. ..Il Ragioniere Favazza,

Ragioniere: Onoratissimo (baciamano)

Direttore: Il nostro carissimo...

Don Vanni: Don Vanni, per gli amici! (si toglie la coppola - intanto entra in scena il barone, uscendo dalla camerata uomini)

Direttore: Ed ecco il nostro barone AMPEZZO!

Barone: (come folgorato dalla visione) Enchanté!

Contessa: Molto lieta, Contessa Beatrice Pennallaria di Montagna! Non sapevo che fra queste mura si celasse anche un blasonato, ne sono felice! Sa (rivolgendosi al barone) negli ultimi anni ho fatto vita riservata e non avevo più notizie della sua famiglia che era in buoni rapporti con i parenti del mio povero marito (fa il segno di croce e si asciga gli occhi con un fazzolettino)...pace all’anima sua! (tutti si fanno la croce e Don Vanni si toglie la coppola)

Barone: Pennallaria, Pennallaria!...Si, ho sentito parlare molto in famiglia del Conte Pennallaria... Si tratta forse dei Pennallaria di Belfico?

Contessa: Belfico era il mio povero marito (fa il segno di croce)...pace all’anima sua! (tutti si fanno la croce e Don Vanni si toglie la coppola) io invece provengo dal Feudo Montagna che abbiamo dovuto alienare per mille disavventure che non sto qui a raccontarle, ed ora mi sono decisa a trascorrere gli anni più belli della mia maturità (impettendosi) qui, in questa splendida villa, insieme alla mia dama di compagnia.

Barone (gentilissimo) Che bellissima idea Contessa! Le confesso che anch’io ho optato per questa soluzione, lasciandomi dietro tutti i problemi che un grande casato come il mio mi impone (Don Vanni fa riferimento ai soldi) Qui mi trovo bene e in buona compagnia, anzi visto che anche lei sarà dei nostri, in buonissima e bellissima compagnia!!!

Don Vanni: (verso il  Ragioniere confidenzialmente) Che traditore! Ha iniziato a fare il cascamorto anche con questa!

Ragioniere: (interrompendo l’inizio delle avances del barone) Cara contessa, proprio stamattina ho avuto il piacere di incontrare la signorina Giulia, la vostra accompagnatrice...una cara ragazza!

Contessa: Una gran brava ragazza. É con me dalla nascita! Pensi che sua madre era la dama di compagnia di mia madre, buon’anima! Il mio povero marito (fa il segno di croce)...pace all’anima sua! (tutti si fanno la croce e Don Vanni si toglie la coppola, il Ragioniere tocca il ferro del lampione) quando venne a mancare anche sua madre (fa il segno di croce)...pace all’anima sua! (tutti si fanno la croce e Don Vanni si toglie la coppola e si tocca, il Ragioniere si aggrappa al cancello di ferro battuto) decise di tenerla con noi, ed é da circa dodici anni che mi accompagna ovunque vada...finché non andrò a raggiungere il mio povero marito…pace all’anima sua!

Barone: (tagliando il discorso e facendo un gesto scaramantico)Che cara!!! Ma pensiamo a noi che siamo VIVI e cerchiamo di goderci ciò che la vita ci riserva! Permette contessa che le mostri il giardino della villa? Sa il nostro giardiniere lo cura con un amore maniacale, venga le mostro il vanto della villa e la collezione di fiori esotici!

Contessa : Con molto piacere Barone, la seguo. (ed escono dal fondo, lei ancheggia vistosamente)

(tutti seguono queste ultime battute e l’uscita vistosamente ancheggiante della contessa)

Don Vanni: (accertandosi che il barone e la contessa siano usciti, imita il barone con sberleffo, rivolgendosi al Ragioniere) Ragioniere, permette? Venga con me che le mostro… la mia collezione…di manici di zappa!

Ragioniere: (imitando la contessa) Con molto piacere!!! (cercanco di uscire di scena con Don Vanni ancheggiando ancora più vistosamente)

Direttore: (bloccandoli) Don Vanni! Ragioniere! Avete sempre voglia di scherzare!

Don Vanni: C’é poco da scherzare, intanto il barone sta provando a farsi le basi con la contessa!

Ragioniere: E la Professoressa Virgili???

Direttore: Le mie perplessità le ho già espresse alla Professoressa, ma poverina é affezionatissima al barone e penso che riceverà un brutto colpo, dovrà cercarsi un’altra ragione per vivere!!!

Don Vanni: A proposito di cercare, carcatevi un posto riparato perché sento che arriva qualcosa di pesante!!!(e si contorce bevendo dalla bottiglia)

Direttore: Don Vanni, cercate di contenervi!

Ragioniere: Si! E’ raccomandare la pecora al lupo! (il direttore ed il Ragioniere vanno in direzione)

Don Vanni: E’ inutile! Chi sta male non è mai creduto! (fa il peto e lancia un sospiro di sollievo) Quante discussioni, quanti voltafaccia…saranno tutte queste cose, sarà il vinello che ho bevuto ma mi è venuta un po’ di sonnolenza (si guarda in giro e vede il lenzuolo sulla panchina, lo prende) quasi quasi, mi farei una piccola pennichella (si stende sulla panchina, si stende il lenzuolo come coperta e si copre tutto) ...Mamma mia, che dolore di pancia! (e si dimena un pò)

(esce Caterina dalla camerata donne con in mano il gatto della Professoressa,e non si accorge di Don Vanni)

Atto 1° -  6ª scena

Caterina: Ma cosa aveva la professoressa!Era così seccata che sembrava morsa dalla tarantola! Dice:- Fai fare due passi al gattino! Ma questo invece vuole dormire…ho mille cose da fare e devo fare fare la passeggiata al gatto! (si siede sulla panchina- intanto Mariuzzo appare da dietro il cancello e vedendo Caterina la chiama)

Mariuzzo: Pss! Pss! Caterina, Caterina!!! (Don Vanni si contorce sotto il lenzuolo)

Caterina: (si accorge di Mariuzzo e si alza per aprire) Oh, Mariuzzo! Che fai là dietro?

Mariuzzo: Cosa faccio? Ho lavorato e stavo tornando per cercarti!

Caterina: Per cercarmi? E cosa vuoi da me? (intanto Mariuzzo entra in scena, ogni tanto dimena il piede a causa del callo)

Mariuzzo: Vieni con me che ti devo fare vedere una cosa e…poi ti devo parlare anche di una cosa importante!

Caterina: Ma adesso non posso venire, devo fare fare la passeggiata al gatto e la professoressa non vuole che lo porto in giardino perche si sporca i piedini!

Mariuzzo : Ma lascialo stare questo benedetto gatto! Io ti devo parlare di una cosa..importantissima…è da un sacco di tempo che te la devo dire…e oggi mi sento pronto!

Caterina: Mariuzzo, non ti seccare, me la puoi dire domani? Adesso non posso!

Mariuzzo: Ma domani é troppo tardi! E poi…oggi ho il callo che suona come un campanello! Io ne volevo approfittare perché in giardino è spuntata una rosa…la più bella che abbiamo mai avuto e io te la volevo fare vedere…sai con la rosa davanti, mi viene più semplice a dirti quello che ti voglio dire!

Caterina: Il callo, il campanello! Mah!Va bene, va bene! Ma come faccio con questo gatto? Se se ne accorge la professoressa finisce male, come posso fare?

Mariuzzo: Ma lascialo lì (indica sotto il lenzuolo, dove c’è Don Vanni) Tanto questo gatto pare che dorma e non ha nessuna volontà di camminare!

Caterina: Si, ma dove lo lascio?

Mariuzzo: Mettilo qua. Sotto a questo lenzuolo, così anche se viene la professoressa neanche se ne accorge!

Caterina: Va bene Mariuzzo, ma sbrighiamoci! (e posa il gatto sotto il lenzuolo non accorgendosi di Don Vanni ed esce con Mariuzzo)

Don Vanni: (si contorce e lancia sospiri , esce la testa dal lenzuolo) Mammamia Ahiaio! Che dolore di pancia! (esce la testa dal lenzuolo) Mentre non c’è nessuno cerco di liberarmi! (mima di sganciare un peto -  Si sente un miagolio delirante che ripetutamente tende a spegnersi…passa qualche istante e dal fondo entrano in scena il barone e la contessa, lei ha in mano una bellissima rosa rossa)

Contessa: Grazie barone, siete stato un vero gentiluomo regalandomi questa stupenda rosa...rossa!

Barone: Questo é nulla in confronto alla vostra bellezza!

Contessa: (avvicinandosi alla panchina dove é coricato Don Vanni) Adulatore! (odora la rosa) Voi sapere come fare colpo nel  cuore delle donne!(intando da fuori scena si sente urlare Mariuzzo)

Mariuzzo (da fuori scena) : Disgraziati, Delinquenti, Vigliacchi!!!

Contessa: Cosa sono queste urla??? (spaventata ulteriormente)

Barone: No,no, niente, si calmi... (imbarazzato) sarà qualche brutto ceffo di passaggio!

Mariuzzo (da fuori scena grida ancora): Chi è stato questo disonesto che mi ha rovinato la sorpresa! Se lo trovo lo riduco a polpetta! Disgraziato! Proprio quando mi ero deciso!!!

Barone: Adesso vogliate scusarmi, contessa, ma devo ritirarmi nei miei appartamenti per un affare urgente da sbrigare! A più tardi!(preoccupato che lo scopra Mariuzzo, ed esce di scena andando verso le camerata uomini)

Contessa (ha accopmpagnato il barone e si trova proprio dietro la panchina, sola in scena con Don Vanni che dorme sotto il lenzuolo): Certo che questo barone é una persona veramenta distinta, gentile ed elegante e riesce a parlare al cuore delle donne!!! (sospira e passeggia annusando la rosa e sospirando) proprio come il mio povero marito (inizia  afare il segno di croce e subito lo interrompe)...pace all’anima sua! (come per dire che vada a farsi denedire!)

(si siede vicino a Don Vanni, proprio sul gatto che ancora dorme nascosto, appena si siede si sente un miagolio infernale, la contessa urla per lo spavento e anche Don Vanni urla perché la contessa lo ha fatto spaventare e perché il gatto lo sta graffiando. Don Vanni si alza col il gatto ed il lenzuolo addosso che sembra un fantasma e corre per la scena. La contessa corre verso la direzione gridando)

Aiuto un fantasma!!! (Don Vanni corre verso la camerata uomini)

(Scena vuota - dal fondo si sente arrivare Mariuzzo e Caterina che lo consola)

Mariuzzo (entrando in scena): Se trovo al delinquente che mi ha pestato tutti i fiori e rubato la rosa più bella lo riduco a polpetta! Ecco perché il callo mi suonava come un campanello, era un campanello di allarme!

Caterina (lo consola) :Allarme, allarme, non ci pensare Mariuzzo,pazienza! Lo capisco che la rosa era per me, non ti arrabbiare, mi basta il pensiero! Regalami un’altra cosa!

Mariuzzo: E cosa ti regalo, un mazzo di lattuga? Io, questa rosa, era un anno che la coltivavo…ogni giorno l’ho innaffiata…l’ho potata…ho tolto anche le spine per dartela, ed ora, sul più bello, sparisce così!…Tu lo sai il bene che ti voglio e io con questa rosa ti volevo dire…

Caterina: Cosa mi volevi dire?

Mariuzzo: Ti volevo dire...(impacciato dimenando il piede)

Caterina: Ma cosa mi volevi dire?

Mariuzzo : Che…io….ti voglio  b... (entra in scena  di colpo il direttore uscendo dalla direzione)

Direttore: Mariuzzo, Caterina!!! (i due si spaventano) É successa una cosa incredibile!!! Presto Caterina, vai in direzione ad accudire alla contessa e tu Mariuzzo cerca di fare qualcosa! Abbiamo un fantasma nella villa!!!

Mariuzzo e Caterina: UN FANTASMA!?!

Direttore: Si, un fantasma!!! Qualche minuto fa è comparso alla contessaed ora si aggira qui nella villa, Cercalo!!! Caterina vai, presto, porta i sali alla contessa! Io vado da questa parte vediamo se riesco a trovarlo! (ed esce di scena entrando nella camerata uomini)

Atto 1° -  7ª scena

Caterina: Hai visto, ora sappiamo chi si è preso la rosa!!!!

Mariuzzo: Ecco perché mi suonava il campanello! (dimena il piede) E’ da tanti anni che sono qua ed è la prima volta che sento parlare di fantasmi! Caterina, io vado di quà, vediamo se lo trovo!

Caterina: Si, vai,vai,io invece vado dalla contessa a portare i sali…ma quali sono sti sali???

Mariuzzo: E che ne so! Tu portagli il sale fino e il sale grosso, forse nell’alta nobiltà si usa così!!!

(Lui si dirige verso la camerata uomini e lei entra in direzione - Scena Vuota - Entra il Ragioniere dalla camerata uomini con un libro in mano)

Ragioniere: Certo che stamattina si sente più rumore del solito! Chissà cosa è successo! Mah, ora mi leggo questo libro in santa pace, sperando che me lo fanno leggere… (si siede sulla panchina di destra e guarda il titolo, lo legge)

...”L’amore non ha età  ..consigli pratici per l’amore maturo”... (commenta) maturo, maturo...io ancora mi sento il fuoco nelle vene, ma comunque, in biblioteca questo ho trovato e questo mi leggo…

Se potessi fare colpo con la signorina Giulia!!! …Vediamo cosa dice questo libro, … (legge) ...”come abbiamo già anticipato nelle pagine precedenti, la donna va corteggiata gradualmente e non sfacciatamente” (lui ripete con lo sguardo nel nulla) gradualmente e non sfacciatamente... (riprende a leggere)”...facendo capire appena e poco alla volta le vostre intenzioni....coccolatela senza esagerare e fatela sentire importante.... Cominciate col regalarle delle belle rose rosse...e poi dedicatele una poesia d’amore, possibilmente inedita, dichiarandovi ma non apertamente,...” (ripete senza leggere) dichiarandovi ma non apertamente…. (riprende a leggere)”… e poi lasciate fare al destino”.

…Certo che qua, come faccio a procurarmi le rose…rosse!…la poesia? ..e come faccio?…io sono bravo a scrivere numeri, fatture, ma non a fare poesie…e chi mi aiuta???….aspetta, aspetta…le rose rosse le posso procurare in giardino, e quasi quasi (pensa) …la poesia la potrei fare scrivere a Don Vanni che ne sa una più del diavolo…Perfetto! (guarda il libro, lo bacia e dice) Articolo uno: un bel mazzo di rose rosse!...andiamo a procurarle!

(ed esce dal fondo - entra in scena Caterina uscendo dalla direzione)

Caterina: Ohhh! La contessa si è ripresa, ma sembra uno straccio da cucina, poverina…

 (dalla camerata uomini entra in scena Mariuzzo con un bastone in mano)

Mariuzzo: Caterina, com’è finita??

Caterina: La contessa si è svegliata, pare che ha visto un fantasma che l’ha inseguiva e gli urlava dietro! Tu invece, l’hai trovato questo fantasma?

Mariuzzo: Ma quale fantasma e fantasma! Qua nessuno sa niente e nessuno ha visto niente, ora io vado da quest’altra parte per vedere se lo trovo… se è stato lui a prendersi la rosa gli tiro il collo!!! (e va verso la camerata femminile)

Caterina (gli grida dietro) : Ma se é un fantasma come puoi tirargli il collo, stai attento!!!

(esce il barone dalla camerata uomini)

Barone: Fantasmi??? Ho sentito bene? Si parla di fantasmi?

Caterina: Si Barone, di fantasmi! Oggi qua succedono cose strane, la contessa dice che ha incontrato un fantasma che la inseguiva e gli urlava dietro!

 

Barone: Ma non é possibile, Caterina! I fantasmi non esistono! Sono solo fantasie!

Caterina: E allora mi spiegasse com’è che a Mariuzzo è sparsa, è sparsita, è sparita la rosa più bella del giardino?!!

Barone (sentendosi minacciato): Bah!, Sai cosa ti dico,Caterina, Tutto può essere! Certe volte ...possono... manifestarsi... apparizioni di entità sconosciute...o fantasmi che dir si voglia. Una volta, ricordo che nella mia tenuta di...

Caterina (interrompendo): Barone, mi lasci andare che sto friggendo!...Anzi ha visto passare per caso il gatto della professoressa, l’ho lasciato un attimo qui sulla panchina e adesso non lo trovo…se gli succederebbe qualcosa non so cosa mi capitasse!!! Micio…micio…!!! (esce fuori scena dirigendosi verso la camerata uomini)

Barone: (solo in scena) Meno male che é uscito fuori questo fantasma! Certo non é bello recidere i fiori del giardino, ma la causa mi è sembrata tanto importante! ...c’é in gioco il mio futuro! Speriamo che nessuno si accorga della rosa che ho regalato alla contessa, altrimenti tutto salterebbe fuori e io verrei smascherato, anzi vado a recuperare il corpo del reato,...Contessa! ( e si dirige in direzione)

(scena vuota – Don Vanni esce dalla camerata uomini - porta in faccia i segni della colluttazione con il gatto)

Atto 1° -  8ª scena

Don Vanni:Certi che questa contessa mi sembra un po’ bisbetica, prima fa gli occhi di triglia con il barone e poi mi fa prendere uno spavento da morire con le sue urla che sembrava una lavandaia…ho ancora il cuore che galoppa..e la faccia? Rovinata!!! Vorrei sapare come è andato a finire questo maledetto gatto sotto il lenzuolo…mah! (si siede sulla panchina ed esce la sua bottiglietta dando un sorso) qua stanno succedendo cose molto strane, chi corre a destra, chi corre a sinistra,,,sembriamo in un manicomio!!! (sgancia un peto e tira un sospiro di sollievo) Ahh! Benedetta solitudine!!!

(dal fondo scena arriva il Ragioniere che chiama Don Vanni)

Ragioniere: Pss! Psss! Don Vanni!

Don Vanni: Forse ho parlato troppo presto!!

Ragioniere: (a bassa voce) Don Vanni, Don Vanni! Sono io, il ragioniere Favazza…c’è qualcuno nei paraggi?

Don Vanni: (anche lui a voce bassa).. Nei paraggi? (si guarda in giro)... No, non c’è nessuno, perché, cosa è successo?

Ragioniere: No, niente, ora ve lo spiego (ed entra in punta di piedi nascondendo un mazzo di rose dietro la schiena)...Sapete, Don Vanni, vorrei fare colpo con la signorina Giulia e sono andato in giardino a prendere due rose…(le fa vedere a Don Vanni)

Don Vanni: Due rose??? Ma voi vi siete portato appresso anche le radici!!! Se vi vede Mariuzzo, vi tira il collo!!!

Ragioniere: (guardingo) E’ appunto per questo volevo sapere se c’era qualcuno nei paraggi,…perché lo sapete, io di voi mi fido ciecamente, ma non vorrei coinvolgere al..altr… Ahhh Ciuhh! (gli starnutisce in faccia, poi cercando di asciugarlo con un fazzoletto) Ma …cosa vi è successo alla faccia?…(si avvicina quasi a sfiorare Don Vanni)

Don Vanni: (pianissimo e vicinissimo al Ragioniere) Ma non so…stavo dormendo tanto tranquillo sulla panchina …quando all’improvviso… (forte) un leone mi ha aggredito!

Ragioniere: (spaventandosi) Ma quale leone e leone, queste sono unghiate di gatto!

Don Vanni: E allora cosa me lo chiedete a fare? Stavo dormendo tanto tranquillo, quando il gatto della professoressa si è infilato sotto il lenzuolo e mi ha dilaniato la faccia

Ragioniere: Ma non credo che voi gli avete fatto qualcosa?

Don Vanni: Ma non so! Mi è venuto di fare solo un po’ di aria ...e..

Ragioniere: Certu che il gatto si è ribellato, cli è sembrato di essere dentro una camera a gas, …ma ora il gatto dov’è?

Don Vanni: Ma che ne so, l’ho lasciato mezzo stordito nella nostra camerata…speriamo che si riprende…altrimentichi la sente alla professoressa?!?…Comunque voi non potete rimanere qua con queste rose in mano!

Ragioniere: Avete ragione!, ma questa sera, a mezzanotte, avrei un appuntamento con la signorina Giulia e volevo farle una sorpresa…ora faccio sparire queste rose  e le vado a mettere sotto il letto così non se ne accorge nessuno…

 

Don Vanni: Fate, fate, ma non mi tirate in mezzo, perché io sonu un tipo tranquillo e queste cose mi mettono agitazione, e con l’agitazione mi viene di fare più aria…

 

Ragioniere: (allontanando le rose) Per piacere Don Vanni, contenetevi altrimenti mi fate seccare le rose!!! Anzi visto che siete qua a non fare niente ..vi volevo cercare un favor… Ahhh Ciuhh! (gli starnutisce in faccia per la seconda volta)

Don Vanni: E due! (questa volta si asciuga da solo con un fazzoletto) Se posso!

Ragioniere: Certo che potete! So che siete bravo a scrivere ritornelli, scacciapensieri….

Don Vanni: Non mi fate arrossire, ho fatto qualcosa così, per scherzo, per passare il tempo…anzi una ve la invento subito: Vola basso ma non raglia, chi fa l’uovo nella paglia?… chi fa l’uovo nella paglia?

Ragioniere:E che ne so MassàVanni… la gallina?

Don Vanni:No! È la quaglia perché fa rima con paglia, ragioniere! Ne vuole un’altra ragioniere?

Ragioniere: Si, ma non di questo genere…vi chiedevo di farmene una…per la signorina Giulia…

Don Vanni: Un indovinello???

Ragioniere: No, una poesia, … l’importante è che le dite, che io le voglio bene, me non glielo fate capire, che è bella come la luna, ma nun fateglielo capire, che io non posso stare senza di lei, ma non glielo fate capire…

Don Vanni: Ragioniere, io non sto capendo neinte! Glielo dobbiamo fare capire o no?

Ragioniere: Si e no...deve essere una cosa che si deve capire e non si deve capire, che si deve dire e non si deve dire…

Don Vanni: Ragioniere, con tutti questi discorsi mi state amminchialendo! Comunque ci penso io! Vi faccio una poesia che si capisce e non si capisce, che che si dice e non si dice…lasciate fare  a me che ho capito tutto e non ho capito niente!!!

Ragioniere: Non scherzate Don Vanni! Mi raccomando…io vado altrimenti finisce ma…mal.. Ahhh Ciuhhh! (gli starnutisce di nuovo in faccia)

Don Vanni: E ora che avete finito di farmi la doccia, che dite passiamo al bidè!

(Il ragioniere cerca di scusarsi e va verso dentro la camerata uomini - in scena c’é Don Vanni che pensa ad una poesia -  esce il barone dalla direzione dando le spalle a Don Vanni e non accorgendosi di quest’ultimo)

Atto 1° -  9ª scena

Barone (parla con la contessa che si trova fuori scena, in direzione): Si, Si, signora contessa, non si preoccupi, avviserò io stesso la sua dama di compagnia. Non dimentichi stanotte! L’aspetto a mezza notte al chiaro di luna per farle sentire il canto delle cicale!....Si, Si....a Bientot! A mezzanotte! (retrocede e lancia un sospiro di sollievo per avere recuperato la rosa) Sono riuscitio a recuperare la rosa che la contessa fortunatamente teneva fra le pieghe del vestito e che  nessuno ha notato!

Ora devo fare sparire il corpo del reato, prima che qualcuno mi scopra! (si accorge della presenza di Don Vanni che ha un’espressione allibita perché non capisce il suo atteggiamento, e si mette furtivamente la rosa dentro la giacca nascondendola)  Oh!, Don Vanni! Come va?

Don Vanni (si alza e saluta con la coppola): Tutto bene e lei?

Barone: Beh! Passavo dalla direzione ed ho incontrato la contessa!

Don Vanni: Eh si!...Passava dallq direzione ed ha incontrato la contessa!

Barone (Nascondendo la rosa sotto la giacca e portando una mano sul petto per celare) Bella donna la contessa!

Don Vanni: Si, bella donna, solo che fa spaventare!

Barone: Ma che dite, Don Vanni?...Non si fanno certi apprezzamenti sulle nobil donne!

Don Vanni: Non si fanno neanche voltafaccia “verso le donne”!

Barone: A cosa alludete?

Don Vanni: No, niente, pensavo fra me e me alla povera professoressa Virgili che già sognava l’abito bianco…!

Barone: Beh!, Don Vanni, sono cose molto personali di cui non devo dare conto a nessuno, ne tanto meno a lei! E poi  sà, c’é un detto che dice “al cuor non si comanda” e la venuta della contessa mi ha proprio toccato il cuore!

Don Vanni: Si, lo vedo... Tanto l’ha toccato che ancora se lo sta tenendo… (e gli dà una pacca sul petto dove è nascosta la rosa)

Barone: (sentendo dolore dalle spine della rosa) Ahi! Don Vanni, ma come vi permettete? Ho il fisico debole e voi con queste pacche, così poco eleganti, rischiate di debilitarmi!

Don Vanni: Nun sono io che faccio male, ma le spine che pungono!

Barone: Le spine? Quali spine?

Don Vanni: Barone, io sono più grande di lei e certe cose le annuso senza bisogno di vederle!

Barone: E si! Tanto avete scoperto tutto. (esce la rosa da sotto la giacca e si avvicinano alla panchina) Dovete sapere che ero andato in giardino con la contessa per mostrarle il roseto, poi sono stato attratto da questa rosa, la più bella fra tutte, la più carnosa, e non sono riuscito a desistere dall’impeto di coglierla e donarla alla contessa, anche lei così bella, carnosa, ma disgrazia volle...

Don Vanni: Disgrazia volle?!?

Barone: Che Mariuzzo passasse dal giardino qualche minuto dopo accorgendosi dell’innocentissimo prelievo, ed é andato in escandescenza, per una semplice rosa!

Don Vanni: Una semplice rosa? Quel poveraccio da tre anni lavora con innesti, potature, incroci per avere una rosa così bella per regalarla alla donna del suo cuore e invece cosa trova? Solo uno stelo! E lei parla di un innocentissimo prelievo, ma perché non regalava un garofano alla contessa?

Barone: Un garofano, alla contessa?...Una donna così fine, distinta...così nobile, avrei dovuto regalare un normalissimo garofano?!?

Don Vanni: Eh! Tanto, a questo prezzo!

Barone: Comunque, Don Vanni, ormai quello che é fatto é fatto, é inutile discutere. Anzi vi prego di non fare...alcun...commento con chicchessia (raggiante e a bassa voce) Mi raccomando, acqua in bocca!!! stasera ho un incontro galante con la contessa!

(nel frattempo entra Mariuzzo agitatissimo dalla camerata femminile. Cerca il fantasma. Il barone vedendolo arrivare si siede subito sulla panchina, lascia cadere la rosa sulla quale si va a sedere Don Vanni che finisce col dire)

Don Vanni: E qua ce n’è un altro! E va bene, acqua in bocccaaaaaaaaaaaaa!

Atto 1° -  10ª scena

Mariuzzo: Buon giorno eccellenza, buon giorno, Don Vanni! Avete visto passare per caso fantasma?

(Don Vanni ancora indolenzito e il barone, senza parlare, indicano due direzioni opposte)

Mariuzzo: (uscendo dal fondo) Se lo pesco lo riduco una polpetta!

(uscendo Mariuzzo, Don Vanni si alza ancora dolorante toccandosi il fondoschiena e beve dalla solita bottiglietta)

Don Vanni: Ohhh! Che bella giornata!!! Ci mancavano i pungiglioni nel sedere!!!

Barone: La prego di scusarmi, ma dovevo occultare la rosa e non ho visto altre soluzioni.

Don Vanni: Vi ringrazio barone per avere scelto la meno dolorosa…mi lasci andare in bagno per vedere cosa è successo…. (da la rosa al barone ed esce claudicante verso la ritirata)

Barone : (preoccupato per le sorti di Don Vanni, passeggia nervoso e nasconde la rosa all’interno della giacca) Povero Don Vanni, spero di non avergli procurato seri danni. (chiede, rivolto alla ritirata) Come va, Don Vanni?...Don Vanni, Don Vanni!!!

Don Vanni: (dalla ritirata, con sforzi) Barone, cosa vuole che le dica, queste spine mi stanno facendo venire certi stimoli!!! (lamenti e sforzi)

Barone: Don Vanni, non mi tenete sulle spine, Come state? Posso fare quancosa?

Don Vanni: Veramente sulle spine ci sono finito io, sembro un Santo Lazzaro, prima in faccie e poi nel sedere, ma cosa vuole che le dica, questi cessi alla turca sono di una scomodità unica…. (sforzi e lamenti)

Barone: Cercate di concentrarvi, vedete di provare a fare qualcosa, magari potrà servire per scaricare il ...dolore!  (si sentono lamenti e sforzi)  Don Vanni! ...Don Vanni!?!  (si sente un PLUFF!) Don Vanni, vi siete liberato finalmente?

Don Vanni (con voce strana): Ma quale liberato e liberato!…mi è caduta la dentiera nel cesso!!!

Caterina!!! Caterina!!!

(il barone si dirige verso la direzione anche lui chiamando)

Barone: Caterina! Caterina! (va verso al direzione)

Fine 1° atto - Sipario
Secondo atto

Atto 2° -  1ª scena

La scena é uguale e quella del primo atto, solo che tutto si svolge di sera, dopo cena.

I lampioni sono accesi. - Scena vuota. - Rintocchi di campana delle ore 22 -Entra in scena Don Vanni, uscendo da sinistra.

Don Vanni: Ah! Che mangiata! Ci voleva la contessa per cambiare il solito menù, ormai ero stufo di mangiare formaggio e verdura cotta…stasera hanno fatto legumi!! Che belloHo fatto il pieno…ora apriti cielo!

Loro sono rimasti dentro a “fare salotto”, io preferisco fuori, quà almeno, all’aria aperta e a modo mio, faccio salotto, camera da letto, cucina e..perché no…anche bagno!!!

 (sospiro di sollievo dopo avere sganciato un peto) Ahhh! Finalmente! Era da un’ora che mi intrattenevo!

Ora dovrei dare questi fogli al ragioniere (esce di tasca due fogli di carta)...

Gli ho scritto una poesia, speriamo gli piaccia, …iu non sono bravo, ma quattro parole riesco a metterle insieme….

(entra Mariuzzo dal fondo - Giardino)

Mariuzzo: Oh, caro Don Vanni, ho girato per tutta la villa, ma questo delinquente di fantasma non l’ho potuto trovare…se mi capita fra le mani!!!

Don Vanni: (sussurrato) Lo so io dov’è il fantasma!

Mariuzzo: Come? Come? Sapete dov’è fantasma?

Don Vanni: (riprendendosi) ehm, ehm! Voglio dire che..il fantasma…l’ho visto aggirarsi nel giardino, ma poi che vuoi che ti dica, i fantasmi non compaiono sempre!

Mariuzzo: Ah si? E quando compaiono?

Don Vanni: Mah, io so che compaiono di notte, a mezzanotte, e no alle dieci di sera….

Mariuzzo: Intanto le rose le è fregate stamattina!

Don Vanni: E quella sarà stata un’apparizione di passaggio,ma…ma che cosa mi fai dire? Io non credo ai fantasmi!

Mariuzzo: E allora, perché mi avete detto di averlo visto in giardino? Don Vanni, non credo che mi nascondete qualcosa? Sapete che sono sparite tutte le rose come se fosse passato un uragano! Non è rimasto niente!!!

Don Vanni: Non ti preoccupare Mariuzzo, che tutto si sistema!

Mariuzzo: Si,lo so, non è per le rose, ma per la brutta figura che ho fatto con Caterina, e per il bene che ci voglio se pesco a questo fantasma…!

Don Vanni: (sornione) Ma perchè, tu ..e Caterina!?!

Mariuzzo: Eh si, Caro Don Vanni! Io e Caterina ci vogliamo bene, solo che lei ancora non si vuole convincere.

Don Vanni: E c’è sempre tempo...(ironico) tanto lei è ancora una bambina!

Mariuzzo: Avete voglia di scherzare, io intanto non so come farglielo capire, per questo stamattina, gli volevo regalare la rosa più bella del giardino e gli volevo fare la ..dichiarazione…

Don Vanni: Ma la dichiarazione gliela puoi fare anche senza rose…

Mariuzzo: Si, ma con la rosa mi veniva più facile!

Don Vanni: Nun ti preoccupare, Mariuzzo, ca se sono rose fioriranno!... anzi, scusa...se anche lei tivuole bene…vedi che….

Mariuzzo: Vedi che….è da vent’anni che apsetto e non ho trovato mai il coraggiodi dirglielo!… (dimena il piede)

Don Vanni: Ma tu cercati una scusa, e te la porti a farle fare una passeggiata, con questa luna vedi che lei si scioglie, si ammanzisce, capitola…

Mariuzzo: Mi avete dato una bella idea! Questa sera, con la luna piena, e con la scusa di cercare il fantasma, a mezzanotte gli dico di venire con me e poi come viene viene! (dimena il piede)

Don Vanni: (piano) ...E siamo tutti!

Mariuzzo: Come, Don Vanni?

Don Vanni: No, niente, niente…ma cosa hai nel piede? Sembra che fai il ballo di San Vito!

 

Mariuzzo: No, niente, ho un calletto che si fa sentire prima che  succedono cose importanti ed è da stamattina che mi sta suonando come un campanello! (dimena il piede)

Don Vanni: Anch’io ho una cipolla grande quanto una patata, ma ormai è da tanti anni che non mi dà più fastidio..

Mariuzzo: comunque grazie Don Vanni, ora lo vado a dire a Caterina che a mezzanotte dobbiamo cercare il fantasma, così io ne approfitto per… (esce andando verso la camerata donne)

Don Vanni: (rimasto solo) E quello che ancora crede ai fantasmi! A mezzanotte!…a mezzanotte???…anche lui??? E chi dorme stasera? Ci sarà un traffico come alla stazione centrale e queste cose non capitano spesso e non me ne voglio perdere neanche una battuta!

Atto 2° -  2ª scena

(intanto dalla direzione-mensa si sente brusio, ed escono il direttore ed il barone)

Barone: (ride) Ah, ah,ah, Come si fa mio caro direttore a credere ancora ai fantasmi?

Direttore: Mah, non saprei, c’é da dire comunque che il giardino é stravolto, prima la rosa più bella, poi tutto il roseto. Fantasmi o non fantasmi c’é qualcosa che non va e bisogna provvedere!

Barone: Ma lasci stare !...sarà stato qualche...ragazzo che avrà voluto...fare...un omaggio floreale alla fidanzata!

Don Vanni: (commenta piano) ragazzo, fra un po’ diventa neonato!!!

Barone: E poi, cosa vuole che sia una rosa?

Direttore: Una rosa? Sono state trafugate tutte le rose del roseto!

Barone: Tutte??? Io...non...saprei...

Direttore: Capisco bene che non é per le rose, ma non mi spiego come questo...ragazzo, come dice Lei, abbia potuto scavalcare il muro di cinta alto più di due metri e, indisturbato, abbia potuto devastare...

Barone: Devastare, devastare!...Mi sembra esagerato!

Direttore: Beh! Comunque é entrato ed ha rubato le rose, é una questione di principio. Da noi non é mai successo qualcosa di simile, e ciò va preso in considerazione, per questo mi sono sentito in dovere di informare i Carabinieri!

Don Vanni e Barone: (contemporaneamente con stupore) I CARABINIERI?!?

Direttore: Eh si!, Mi sembra ovvio, la quiete e la serenità di questa casa di riposo é il nostro baluardo e va difeso a tutti i costi!

Barone: Ma non era il caso di...

Direttore: Mio caro barone, vedrà che il caso verrà risolto presto e mi auguro di acciuffare il ladro. ragazzo o non ragazzo!

Barone: (spaventato) Lei ha qualche...sospetto?

Direttore: No,non ancora.

Barone: (rassicurato) Allora sarà senz’altro un ragazzo!

Direttore: Adesso, vogliate scusarmi, ma devo andare a redigere il rendiconto della giornata ed un verbale per i carabinieri che saranno qui a momenti... Con permesso (e si dirige verso la direzione-menza . Si incrocia con il Ragioniere. Favazza che sta uscendo) ...Prego, prego Ragioniere Favazza, dopo di Lei!

Atto 2° -  3ª scena

Ragioniere: Troppo gentile, Grazie! (entra in scena)

Don Vanni: Ragioniere (ammiccando) qua l’acqua si intorbidisce!

Ragioniere: S’intorbidisce? In che senso, Don Vanni?

Barone: Don Vanni vuole dire che a causa di un ladruncolo o fantasma che ha rubato una rosa...

Ragioniere: Una Rosa???

Don Vanni: (diretto al Ragioniere) Una rosa o un mazzo di rose non fa differenza!

Barone: Si o una o più rose, non fa alcuna differenza! Il fatto é che il direttore pare abbia avvisato i carabinieri!

Ragioniere: I CARABINIERI?!?

Don Vanni: Precisamente!

Ragioniere: (preoccupato) Ma...si sa...chi è stato?

Don Vanni: Io non ho detto niente! (tutti guardano Don Vanni)

Ragioniere e Barone: Perché, sapete qualcosa???

Don Vanni: (guardandoli) Io? ...No!.. Io non so niente!!! (i due tirano un sospiro di sollievo)... so solo che il direttore cerca un ladro e Mariuzzo cerca un fantasma!

 

Ragioniere (dopo una breve pausa) Certo, secondo me è stato un fantasma!

Barone: Fino ad oggi io non ho creduto ai fantasmi, ma sentendo alcune storie che sono successe oggi, penso che dovrò ricredermi! Beh, comunque, cambiamo argomento, tanto io, (guardando il Ragioniere)...noi, ...non abbiamo nulla a che fare con le rose!

Ragioniere: Si, si, cambiamo discorso... Don Vanni, comu mai dopo mangiato siete scappato fuori?

Don Vanni: Ragioniere, avevo troppo da fare (e si tocca la pancia) e poi con questa luna, mi è venuto l’estero ed ho scritto una poesia reumantica! In duplice copia!

Ragioniere:Romantica, Don Vanni, Romantica!

Barone: (schernendolo) E bravo, Don Vanni! Scrivete poesie? Non sapevo di questa vostra dote nascosta, sapete anche io...

Ragioniere e Don Vanni: (all’unisono interrompendolo) Sappiamo, sappiamo!!!

Barone: E ...possiamo ascoltare questa poesia?

Ragioniere: (togliendo i  fogli  di mano a Don Vanni) NO!...Voglio dire che ...Don Vanni é un grande poeta, dopo che scrive le poesie le passa a me per correggerle e dopo….

 

Don Vanni: Veda Barone, è per renderla più “scorreggevole” và!

Barone: (sorridendo e scusando Don Vanni) Beh, allora posso sperare di sentire presto questa composizione?

Ragioniere: Certamente, non appena avrò “pulito i versi” Don Vanni gliela declamerà!

Atto 2° -  4ª scena

(intanto Don Vanni avrebbe voluto rispondere, ma non ha potuto perché la risposte sono state date dal Ragioniere. dal fondo arriva il Maresciallo che bussa)

Maresciallo: C’é nessuno? In nome della legge!

(tutti e tre hanno un soprassalto, al Ragioniere cade di mano una copia della poesia che il barone raccoglie, legge ed occulta subito mentre il Ragioniere andrà ad aprire al Maresciallo)

Don Vanni: Ora incomincia il bello!!

Ragioniere (va ad aprire il cancello)  Si accomodi, prego!

(il Maresciallo entra e saluta tutti militarescamente)

Maresciallo: Buona sera! E’ quì che é stato commesso un furto? (guardando il barone)

Barone: Fantasmi, Maresciallo, fantasmi! Non c’é stato nessun furto!

Maresciallo: Questo lo lasci dire a me! Chi é lei?

Barone: Sono il barone Ampezzo per servirla, ospite di questa Casa di riposo, ormai da den docici anni e...

Maresciallo: Basta così, e Voi? (diretto a  Don Vanni)

Don Vanni: Don Vanni, per gli amici,...ospite paghevole!

Ragioniere: (sull’attenti e militarescamente) Io sono il Ragioniere Favazza, in pensione per raggiunti limiti di carriera. Anch’io ospite.

Maresciallo: Tutti ospiti!...Molto sospetto! Dove posso trovare il direttore?

Barone: Se mi permette, il direttore é andato a redigere il verbale per voi Carabinieri. Vuole che glielo chiamo?

Maresciallo: Fino a nuovo ordine le domande le faccio io! Desidero parlare con il direttore!

Ragioniere: Un attimo, vedo se é in direzione. (va in direzione, intanto il Maresciallo tira fuori un blok notes e prende appunti)

Maresciallo: Dicevate di essere tutti e tre ospiti di questa villa? Ho capito tutto!

(guarda insistentemante i due)

Don Vanni: Io è da tanti anni che sono qua e di queste cose non ne sono successe mai!

Barone: Anch’io, giuro! Mai successa una storia simile... Fantasmi mah!

Maresciallo: Vi ho già detto di parlare solo se interrogato, intanto vi consiglio di non lasciare la villa da questo momento , fino alla conclusione delle indagini!

Don Vanni: Ma dove dovrei andare? In dieci anni non sono uscito neanche per comprare il giornale!!

 

Atto 2° -  5ª scena

(dalla direzione entrano in scena il direttore e il Ragioniere)

Direttore: Oh, Grazie al cielo, siete quì Maresciallo!

Maresciallo: (saluta militarescamente) Direttore, appena mi ha comunicato l’avvenuto, come vede, mi sono immediatamente precipitato; avevo altri casi urgenti, ma vista la sua insistenza!

Direttore: Gliene sono grato! Veda Maresciallo, quest’oggi sono successe cose strane… il roseto della villa é stato devastato. Capisce bene che non é per il roseto di per sé, ma per la tranquillità e per la serenità dei nostri ospiti; non bisogna sottovalutare nessun particolare.

Maresciallo: Basta, Basta così, ho capito tutto! Quanti sono gli ospiti di questa villa?

Direttore: Mah, considerando i paganti ed i non paganti... siamo... attualmente... nove.

Maresciallo: Così pochi? (intanto prende appunti)...e chi sono?

Direttore: C’é il barone Ampezzo, quì presente...

Barone: Barone Ampezzo, per servirla! (fa un inchino con la testa)

Maresciallo: Le ho già detto di parlare solo se interpellato...continui direttore.

Direttore: Poi abbiamo il Ragioniere Favazza, Don Vanni, la Professoressa Virgili, la signorina Caterina, il giardiniere Mariuzzo, la contessa Pennallaria, la sua dama di compagnia ed il sottoscritto.

Maresciallo: Non c’é più nessuno?

Direttore: No, mi pare di no.

Maresciallo: (scrive) Ho capito tutto! Io adesso avrei bisogno di ricostruire i fatti, mi indichi il suo ufficio, così potrò interrogare tutti.

Direttore: (indicando la direzione) Per di quà, si accomodi (il direttore e il Maresciallo escono verso la direzione, prima di entrare in direzione il Maresciallo si rivolge al barone e Don Vanni)

Maresciallo: Vi ricordo di non lasciare la villa per nessun motivo, capito?

Barone: (sussurrando) Ho capito tutto!

Maresciallo: Barone, non faccia lo spiritoso! Anzi, mi segua, così iniziamo proprio con lei l’ interrogatorio!

(il barone si reca in direzione ed esce di scena)

Atto 2° -  6ª scena

Don Vanni: Com’è antipatico questo Maresciallo! Questo non ha capito niente, altro che “Ho capito tutto”!

Maresciallo: (da fuori scena redarguisce) Don Vanni!!! (MassàVanni si fa piccolo piccolo)

Ragioniere: Intanto a me sta venendo la cacarella, speriamo che non scopra niente!

Don Vanni: E se mi interroga, cosa devo dirgli?

Ragioniere: Mi raccomando Don Vanni! Non credo che…

Don Vanni: Niente, non dico niente, nun vi scorraggiate! Io stapevo dormendo!

(entra in scena la Professoressa. Virgili con il gatto in braccio si sistema dietro i due e li fa trasalire)

Professoressa: Si dice io stavo dormendo, Don Vanni! Sforzatevi di parlare in perfetto italiano, riuscirete a farvi comprendere di più!

Don Vanni: Ormai, alla mia età, Professoressa, a che serve?

Professoressa: Serve, serve. Non si sa mai!...Ma cosa avete tutti e due? Mi sembrate spaventati!

Ragioniere: No spaventati!  Preoccupati, Professoressa! Di là c’é un Maresciallo dei carabinieri che vuole interrogare tutti per quello che é successo oggi!

Professoressa: Si, so tutto, il direttore mi ha informato a cena. É giusto che si facciano delle indagini. É una questione di principio, non certo per le rose...

Ragioniere: Ma lei si immagina se il Maresciallo arresta un fantasma?

Professoressa: Fantasma o no, le rose sono sparite e il roseto sembra un campo di battaglia. Fra l’altro pare che il...fantasma, abbia lasciato delle impronte profonde sul terreno.

Ragioniere: (preoccupato) Impronte?, e di che tipo?

Professoressa: Mah, pare siano delle impronte di un uomo, di circa 90 chili, abile nel salto, viste le impronte lasciate sul muretto che delimita il roseto.

Ragioniere: (si mette improvvisamente a zoppicare) Certo, che per saltare il muretto del roseto ci vuole un fisico atletico...mannaggia a questi dolori reumatici! Da tre giorni non mi danno tregua!

Don Vanni: Ma se stamattina non avevate niente!

Ragioniere: (schiaccia l’occhio a Don Vanni) Ma come non vi ricordate che stamattina vi ho cercato la pomata?!?

Don Vanni: (capendo) Ah, si! Vero, vero! La pomata!

 (intanto esce il barone dalla direzione)

Barone: Il Maresciallo vuole interrogare qualcun’altro!

Don Vanni: Ci vada lei, ragioniere!

Ragioniere: Ma a me fa male la gamba!

Don Vanni: E lei non è che deve parlare con la gamba!

Ragioniere: Ci vada lei, Don Vanni!

Professoressa: No, lasciate stare, ci vado io. Tanto questa compagnia (guarda con disprezzo il barone) non mi piace. Con permesso! (e va in direzione)

Atto 2° -  7ª scena

Don Vanni: (al barone) E cosa avete combinato alla Professoressa?

Barone: Mah, non so, da pomeriggio la Professoressa é diventata intrattabile, non saprei.

Don Vanni: Altro che irritata, sembra che si sia seduta su un paniere di ortiche!

Ragioniere: Lei se lo immagina!?

Barone: Io? E come potrei?

Ragioniere: La contessa, non le dice niente?

Barone: La contessa? E cosa c’entra lei?

Don Vanni: Ragioniere, chi é sordo, orbo e tace, campa cent’anni in pace!

Ragioniere: Ha ragione, Don Vanni! Scusate barone, volevo fare anch’io l’interrogatorio,... a proposito come è finita con il Maresciallo?

Barone: Mah, mi ha chiesto da quanto tempo sto quà, se conosco tutti gli ospiti della villa, se ho notato qualche cosa di strano, quanto peso e se pratico attività ginnica.

Ragioniere: E lei?

Barone: Gli ho risposto a tutto e poi lui mi ha detto di fare venire qualcun’altro, e adesso é lì che sta interrogando la Professoressa Virgili (intanto guarda l’orologio) La dieci e mezza! Come passa il tempo!

Ragioniere: Ma lei pensa, che ha intenzione di anterrogare per tutta la notte?

Barone: Spero proprio di no, perché?

Ragioniere: Perché…questa sera (guarda l’orologio) ho un sonno come non mai, e andrei a dormire. E lei Don Vanni?

Don Vanni: Io anche! Mi sento Stanco! E lei Barone??

Barone: Anch’io, si anch’io stasera mi sento stanco, ho un certo torpore e penso che andrò a rilassare le mie membra stanche!.

(dalla direzione entrano  in scena il Maresciallo con la Professoressa)

Professoressa: Venga, venga Maresciallo, le mostro il posto dove si é consumato il reato, é quì a due passi, nel giardino.

Maresciallo: Lei é una persona molto gentile Professoressa, la ringrazio per la sua preziosa collaborazione!

(escono di scena dirigendosi verso il giardino a dx. I tre hanno assistito a tutta la scena- attimi di silenzio)

Ragioniere: Mamma mia com’è tardi!!

Barone: Si, e tardissimo!

Don Vanni: Ho capito, andate a coricarvi, andate a rilassare i vostri membri stanchi, che poi più tardi arrivo anch’io!

Barone: Buona notte! (ed esce dirigendosi verso la camerata uomini)

Atto 2° -  8ª scena

Ragioniere: Buona notti! Se dovesse cercarmi il maresciallo, ditegli che sono andato a dormire!

(ed esce anche lui, zoppicando)

Don Vanni: Ma cosa avete che zoppicate?

Ragioniere: Don Vanni, ancora? (ed esce)

Don Vanni: Ah! Vero! Il ragioniere fa la parte dello zoppo per crearsi l’alibi! Ma certo che gli è preso un sonno a tutti e due!..fra un’ora, altro che sonno! (guarda l’orologio)

Voglio vedere come faranno se c’è ancora il maresciallo. Io non mi voglio perdere niente, perciò mi corico qui fuori e vediamo cosa succede…

 (si corica sulla panchina e si ricopre con un lenzuolo)…(dal fondo dx entrano il Maresciallo e la Professoressa)

Professoressa: Come vede, Maresciallo, sono cose che possono accadere, fantasmi o no, un bel mazzo di rose può far gola a...uno spasimante, ad un cuore romantico, e se vuole anche ad un fantasma innamorato!

Maresciallo: Ho capito tutto! Lei ha un cuore grande come questa villa e giustifica qualsiasi cosa che abbia potuto dare luogo ad un furto!

Professoressa: Furto? Direi piuttosto un prelievo innocente che, forse, sarà servito per una giusta causa...Forse lei non ha mai regalato delle belle rose rosse a ...sua moglie?

Maresciallo: (ritroso) No! Non sono sposato!

Professoressa: Sarà stato fidanzato allora?

Maresciallo: (ritroso) Si, ma l’etica professionale mi ha sempre imposto di...

Professoressa: Lasci stare l’etica per qualche attimo.Lei da ragazzo, avrà regalato qualche fiore alla sua fidanzata?

Maresciallo: (ci pensa) Si, confesso che a vent’anni, feci una sciocchezza! ma fu una sola volta! Ricordo che avevo una fidanzata, a cui volevo molto bene che andava matta per le ciliegie. Io per farla contenta, e solo per una volta, riuscii a procurarli in maniera...diciamo così...illecita.

Professoressa: Ha visto?  Tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati, come dire...trasgressivi, ..anche lei che sembra un uomo tutto d’un pezzo, burbero, moralista, in fondo in fondo avrà un cuore tenero come un pezzo di pane!

Maresciallo: Professoressa, lei mi mette in soggezione! Io sono venuto per svolgere il mio compito di indagare e mi sento indagato! ...Piacevolmente, ma indagato!

Professoressa: Si lasci andare! Esca da quella sua divisa! Abbandoni la sua espressione seria di uomo triste!

Maresciallo: Fa presto a dire “esca dalla divisa”, ma io sono un uomo solo, in tutto e per tutto! Se sapesse...come vorrei... cambiare vita! Ormai sono al limite della mia carriera e non so se ritirarmi o continuare ancora. Ma poi penso, se mi ritiro cosa farò?...da solo!

Professoressa: Anch’io sono ...sola, eppure cerco di vivere la mia vita aggrappandomi alle speranze, alle illusioni! (sospira e si avvicina)...Alle disillusioni!

Maresciallo: Voi si che siete un animo nobile, Professoressa!...Ah! L’avessi incontrata prima! (si congiungono le mani per un attimo) Mah, lasciatemi continuare le mie ricerche, sono quì per questo.

Professoressa: Le dispiace se l’accompagno? In due...si può ...ricercare meglio!

Maresciallo: Perché no, con molto piacere! (porge il braccio cavalierescamente)

(escono di scena dirigendosi verso la camerata donne - Don Vanni affaccia dal lenzuolo e commenta)

Don Vanni: La professoressa si sta dando da fare, poverina! Speriamo sia la volta buona!

(si ricopre col lenzuolo - alcuni secondi di silenzio e poi si sentono i rintocchi delle ore 23,45 - Don Vanni si riscopre, si stiracchia e guarda l’orologio)

Don Vanni: Mi sono fatto una bella dormitina, ora che è quasi mezzanotte, mi voglio sistemare meglio, per vedere cosa siuccede….ma dove mi nascondo? (guarda in giro)

E se mi nascondessi qua, dietro la panchina?... Si, qua è un bel posto, ora mi metto anche il lenzuolo di sopra così non mi trovano neanche con i cani da tartufo! (e si sistema sdraiato dietro la panchina di dx coprendosi con il lenzuolo)

Atto 2° -  9ª scena

(dal fondo sin. entrano Caterina e Mariuzzo- Lui la tira per mano)

Mariuzzo: (parlando piano) Vieni Caterina, é quasi menzannotte e dovrebbe comparire il fantasma, vieni, vediamo dove dovrebbe essere!

Caterina: Ma io...ma io mi spavento, non vorrei che ci compare all’improvviso, io morirei dalla paura

Mariuzzo: (anche lui spaventato- dimena il piede) Non ti preoccupare! Fino a quando sei con me non ti può succedere nulla!!

(si sente un rumore e un miagolio che viene da dietro la villa)

Mariuzzo: Vieni, vieni con me…lo senti il gatto? Là ci deve essere qualcosa perché gli animali sentono le cose strane prima delle persone! (dimena il piede)

Caterina: Ma allora i gatti sono come il tuo callo?? Ma chi me lo ha fatto fare? Io mi spavento

Mariuzzo: Vieni, dammi la mano, stai vicino a me che non ti succede niente!!

(Caterina si avvinghia a Mariuzzo ed escono in punta di piedi verso il fondo dx - appena usciti Don Vanni commenta)

Don Vanni: Mi pare che lo spettacolo sta per cominciare!

(da fuori scena si sente un rumore di cose che cadono ed un miagolio, subito dopo una imprecazione di Mariuzzo)

Mariuzzo: Ah! Gatto maledetto! Che paura, che paura , vediamo andiamo di là!!!!

(Silenzio in scena - esce furtivamente il barone dalla camerata uomini con un libro e una rosa in mano)

Barone: E’ quasi mezzanotte, conviene farsi trovare già quì dalla contessa, così, appena viene la posso portare in giardino e recitarle qualche poesia, sperando di fare colpo e poi...

(Si sentoni i rintocchi della mezzanotte…dalla camerata donne si vede arrivare la contessa, anche lei furtivamente e guardinga)

Contessa: Barone, Barone! Siete quì? Cosa mi stete facendo fare! Mi sento profondamente imbarazzata!

Barone: (baciamano) Lasciate stare l’imbarazzo e rilassatevi, guardate che luna, che serata fantastica!..forse non vi piace tutto questo? (e gli dà la rosa)

Contessa: Si, Barone, certo, ma...oh! la mia rosa! l’ho cercata per tutto il pomeriggio! Ma dove l’avete trovata?

Barone: Vi sarà caduta mentre siete svenuta, io l’ho recuperata, per riconsegnargliela.

Contessa: Che pensiero gentile! Grazie!... Mi sembra così strana questa situazione! Io...da sola...con un uomo! E’ da tanto che non provavo questa strana sensazione!

Barone: Lasciatevi andare, lasciate parlare al cuore! (la tiene per mano e si avvicina)...Non sente come anche lui vorrebbe volare via dalle costrizioni, dalle abitudini?

Contessa: Lei é troppo audace, barone! Io ero venuta quì, con lei, per ascoltare poesie di Marquez!

Barone: Ed é quello che faremo, anzi (prende il foglio del Ragioniere dalla tasca) invece di recitarle una poesia del famoso Marquez, mi permetta di dedicarle una poesia...mia...scritta quest’oggi, pensando a lei, mia musa ispiratrice!

Contessa: Oh! Che pensiero gentile! (si accomodano sulla panchina di sin)

Barone: Sa, io amo molto scrivere (guarda la poesia) lo trovo più congeniale per espimere la vera essenza di un sentimento!

Contessa: Anch’io, anch’io! Sapesse quanto!

  

Barone: Allora eccomi quì a declamarle la mia poesia!

(il barone apre il foglietto e inizia a recitare)

Quando ti ho vista in questa villa, bella vispa e arzilla,

ho sentito a poco a poco, che il mio cuore andava a fuoco,

batte forte nel mio petto, come fosse un vaporetto,

se la mano ti accarezzo, vola in alto come un razzo,

quando incrocio il tuo sguardo, nei tuoi occhi io mi perdo…

E’ l’amore o non so chè, vedo in tutto solo te!

Forse la tua apparizione, mi fa questa reazione!

Io divento tutto rosso se non ti bacio a più non posso!

Contessa: Che meraviglia! Grazie barone! Sono senza parole!

 

(si prendono per mano e si baciano - si sente un colpo di tosse di Don Vanni, si dividono e guardano in giro circospetti - escono di scena dal fondo diretti in giardino portandosi la rosa)

Atto 2° -  10ª scena

(Entra in scena, dalla camerata uomini, il Ragioniere Favazza con in mano le rose ed il foglio con la poesia - É vestito in maniera galante - Con circospezione)

Ragioniere: A quest’ota dormono tutti, meno male! Il maresciallo è in giro con la professoressa Virgili, spero non arrivi mentre sono con la signorina Giulia… se mi trova con queste rose in mano!!! Mah!

Spero che arrivi invece la signorina..Giulia! Giulia! Che donna! Ancora stento a crederci! (controlla tutto e si sistema) Ahhh Ciuhh!!!Allora, le rose ci sono, la poesia c’è, non manca nulla… (guarda l’orologio) ...Mezzanotte e cinque...aspetto ancora un pò (sente qualche rumore e tende di nascondersi, intanto entra Giulia e lui la chiama a bassa voce) Giulia? Signorina Giulia?(intanto posa le rose e la poesia sulla panchina di sin)

Oh! signorina, ero in pensiero, pensavo non venisse più!

Giulia: Ragioniere, sono stata tentata dal non venire, sa sono una donna di sani principi e questa sua insistenza mi ha fatto molto riflettere su come dovevo comportarmi, ma alla fine mi sono detta “cosa c’é di male ?” ...e sono venuta!

Ragioniere: Ma si! Cosa c’é di male a guardare la luna, a scambiare quattro chiacchiere con un amico, non sarà certo la fine del mondo!

Giulia: E poi mi sono detta “il Ragioniere é una persona così distinta, non potrò certo temere da un tipo come lui”!

Ragioniere: Esattamente, signorina Giulia! Mi compiaccio per la sua scelta e se mi consente...avevo preparato ...un presente in omaggio alla sua bellezza (prende le rose dalla panchina e gliele porge)

Giulia: Oooh! Ma sono stupende! Che bellissime rose! Un pensiero gentilissimo Ragioniere, sono senza parole!

Ragioniere: Non mi confondete, é solo un piccolo pensiero, niente in confronto alla vostra gentilezza...e poi vi avrei riservato anche una...piccola sorpresa!

Giulia: Una sorpresa? E di che genere?

Ragioniere: Beh, se ve lo dico, che sorpresa é? Più tardi in giardino, ve la svelerò.

(da fuori la scena si sente Mariuzzo che parla con Caterina)

Mariuzzo: Caterina, lo vedi che avevo ragione io??

Ragioniere: (preoccupato) Che disdetta, sta venendo qualcuno! Nascondiamoci, presto!

Giulia: Si,Si! Non vorrei essere scoperta! Nascondiamoci, ma dove?

(il Ragioniere si dirige verso le lenzuola stese)

Ragioniere: Venga, venga, nascondiamoci quì!

Atto 2° -  11ª scena

(nella fretta di nascondersi lasciano le rose sulla panchina - Mariuzzo e Caterina entrano in scena)

Mariuzzo: Caterina, stai tremando come una foglia, calmati! Prima è stato il gatto della professoressa che ci ha fatto spaventare e non il fantasma!

(entrando Caterina si accorge delle rose sulle panchie e inizia a balbettare)

Caterina: Mariuzzo! Mariuzzo ! (ed indica le rose)

Mariuzzo: Che c’è? Cosa succede? (dimena il piede)

Caterina: Mariuzzo, tu dici che il fantasma non c’è! Guarda là! (indica le rose)

Mariuzzo: (con stupore) Le rose? ...le mie rose!?! (anche lui inizia a balbettare e dimena il piede in modo plateale) Allura é vero che c’è il fantasma!

(si abbracciano tutti e due al centro della scena e iniziano a tremare - Dalla camerata donne entra in scena il direttore)

Direttore: Vi sembra questo il momento di scambiarvi effusioni? Caterina, Mariuzzo! Vi ho cercato per tutta la villa! C’é il Maresciallo e la Professoressa Virgili che vi cercano da mezz’ora!

Mariuzzo: (balbettando e tremando e dimenando il piede) Direttore, quì c’è stato il fantasma!

Direttore: Il fantasma? Lo avete visto?

Caterina: (balbetta e trema anche lei) No, ma qua ci sono le rose!!

Direttore: Ma voi credete ancora al fantasma! Se ci fosse il fantasma si avrebbero anche altre manifestazioni, tipo (con enfasi) “Fantasma della villa, se ci sei manifestati”!!!

 

(all’improvviso al Ragioniere viene da starnutire e lo fa in maniera plateale, fecendo muovere il lenzuolo - tutti hanno assistito alla scena impauriti)

Direttore: Ma allora, é vera la storia del fantasma! Andiamo, presto, andiamo a raggiungere il Maresciallo!

(tutti e tre escono impauriti, vanno verso la camerata donne - il Ragioniere, a scena vuota, sbircia dal lenzuolo per vedere se c’é qualcuno e poi...)

Ragioniere: Venga, signorina Giulia, andiamo in giardino, lì staremo più tranquilli!

Giulia: Si, quì non resisto, fra un pò mi collasso per la paura!

Ragioniere: Non si preoccupi, adesso ci penso io a rasserenarla, venga!

(escono verso il fondo a dx, lasciando le rose sulla panchina davanti a Don Vanni - Scena vuota)

Atto 2° -  12ª scena

( Don Vanni esce guardingo dal lenzuolo e guarda in giro, si stiracchia)

Don Vanni: Ahi, ahi! Ho le ossa a pezzi! Messo qua stavo diventando come un baccalà. Meglio che mi stiracchio un po’…vedi le combinazioni della vita…Io ho scritto la poesia per il ragioniere e come per incanto il barone la setssa poesia, con le stesse parole, l’ha recitata alla contessa! (si stiracchia)...Questa è una cosa molto strana…mi sa tanto che si stanno sistemando tutti…intanto il ragioniere sta facendo una bella figura, mi sa tanto che con la signorina Giulia concluderà qualcosa…e anche la professoressa, poverina, pare che abbia trovato l’anima gemella…vedi cosa sta succedendo per una rosa! (si sente rumore di passi) Meglio nascondersi un’altra volta!

(si sistema nella stessa posizione di prima ed entrano in scena Mariuzzo e Caterina dalla camerata donne)

Caterina: Visto che aveva ragione il maresciallo? Come può essere un fantasma se nel giardino hanno trovato le impronte di scarpe? I fantasmi non camminano con le scarpe!

 

Mariuzzo:  Si, forse sarà così, ma io prima ho preso uno spavento incredibile quando ho visto le mie rose… (e indica il posto dove c’erano le rose, ma si accorge che hanno cambiato posto) Le rose? (balbetta e dimena il piede)  E dove sono le rose?? Laaà?? (indica la panchina) ma se prima erano quà!!!

Caterina; (balbettando anche lei): Mariuzzo! Tu pensi che è stato di nuovo il..fantasma???

Mariuzzo (balbettando): Ma che ne so Caterina! (si stringono) Io so solo che non ci capisco più niente e il callo continua a suonare!

Caterina: (sempre balbettando) certo che questo fantasma è un tipo scherzoso!

Mariuzzo: Si, ma questi scherzi mi fanno venire la cacarella!

Caterina: Certo che  queste rose… le prende in mano) sono bellissime!!!

Mariuzzo: Sono per te, Caterina,...vogliono esprimere tutto…l’amore che provo per te!

Caterina: Amore? Mariuzzo, ma quando mai tu hai parlato d’amore con me??

Mariuzzo: Ma era quello che ti volevo dire stamattina, quando siamo andati in giardino e non abbiamo trovato la rosa.

Caterina: E ora me lo dici così, facile facile?

Mariuzzo: Forsi sarà lo spavento che sto provando che mi ha fatto venire il coraggio! Caterina, io ti voglio un bene da morire,  è da vent’anni che dovevo dirtelo e non ho trovato mai il momento adatto per dirtelo! Ora con queste rose davanti ho trovato il coraggio di parlartene! Caterina ti voglio sposare! dimena il piede freneticamente fino a quando si abbracceranno)

Caterina: Oh! Mariuzzo!

(si abbracciano e si baciano) (commento musicale )

Mariuzzo:  Sono l’uomo più felice della terra! Finalmente sono riuscito a farti capire quanto ti amo!

Caterina: Che stupida che sono stata! Io in tutti questi anni non ho capito niente, mentre tu poverino, soffrivi per me…perdonami Mariuzzo!

Mariuzzo: la colpa non è tua, non ci pensare, ora abbiamo tutta la vita davanti!…ma che fai tremi???

Caterina: Mariuzzo, non ti seccare, ma io penso ancora al fantasma!

Mariuzzo: Caterina, Caterina! Il callo non suona più!!!! Ecco cosa mi voleva dire…che tu..e io..finalmente!!! Benedetto callo e benedetto fantasma! Ora si che mi sento più coraggioso! … Anzi sai cosa ti dico? Andiamo a cercare il fantasma per ringraziarlo!

(escono di scena e  vanno  verso la direzione, Caterina lascia le rose sulla panchina  - si sente Don Vanni che si lamenta sotto il lenzuolo)

Don Vanni: Sarà questa posizione, saranno i legumi che ho mangiato ma a me sta partendo laerio, l’aerio…insomma mi viene di fare aria e… ( si agita e guarda in giro) mentre nun c’ìè nessuno, quasi quasi, mi conviene che… Ahhh! finalmente, ora mi sento più leggero!

Atto 2° -  13ª scena

(Dal fondo entrano in scena il Maresciallo e la Professoressa)

Maresciallo: Cara Professoressa, stando con lei ho dimenticato il motivo della mia venuta in questa villa!

Professoressa: Beh, non direi! E’ riuscito a capire chi potrebbe essere stato, ma...

Maresciallo: Ma mi sono lasciato convincere da lei, meglio avvalorare l’ipotesi del fantasma!

Professoressa: Questa é la soluzione più...romantica, che le fa onore!

Maresciallo: Mi creda, lo faccio solo per lei, mi é molto simpatica!

Professoressa: (imbarazzata) Anche lei, Maresciallo! (timidamente si danno la mano senza guardarsi - il Maresciallo vede le rose sulla panchina, le prende e le da alla Professoressa)

Maresciallo: Se mi permette, vorrei suggellare questa nuova ...amicizia, offrendole queste rose, se lei non si offende!

Professoressa: Ma, ma  questo é il corpo del reato!?!

Maresciallo: Mi consenta di essere trasgressivo per la seconda volta nella mia vita! Questa volta lo faccio con cognizione di causa, senza pentirmene!

Professoressa: Ma io non posso…che accetarle con tutto il cuore!...Che fantasma galeotto!

Maresciallo: Beh, direi che galeotti lo sono stati un pò tutti! Dal barone al Ragioniere e anche Don Vanni, in fondo in fondo...

Professoressa: Don Vanni??? E che c’entra lui?

Maresciallo: Chi occulta la verità é un complice, quindi...

Professoressa: Ricomincia a fare il moralista? Lasci stare, l’importante (mielosa) é che trionfi l’amore! ...Il Ragioniere amoreggia con la signorina Giulia, Mariuzzo pare che abbia trovato il modo di comunicare il suo grande amore, ha visto come erano felici tutti e due? E anche il Barone...

Maresciallo: Quello, in realtà, mi sta un pò antipatico!

Professoressa: Non mi dirà che si é fatto contagiare da quello che le ho raccontato? In fondo in fondo, se non fosse stato per lui, non ci saremmo incontrati!

Maresciallo: Ha ragione, ma é pur sempre un cercadote, ...ma questa volta... mi sa che ha fatto cilecca!

(intanto entra in scena il direttore che senza volere ascolta la discussione)

Professoressa: Cilecca? Non direi, mi pare che la contessa lo corrisponda...

Maresciallo: Si, ma la contessa, anche lei... é ...squattrinata!

Direttore: Scusate la mia intromissione, ma passavo da qui e non ho potuto fare a meno diascoltare…quindi la contessa é…

Maresciallo: Senza un soldo! Il suo amministratore ha sperperato quasi tutto il capitale in operazioni speculative che non hanno dato l’esito voluto!

Professoressa: Povera contessa e...povero barone! Da quello che ho capito pare che miri più al capitale che all’amore! (il direttore annuisce)

Maresciallo: Da come lo dice mi sembra un pò risentita.

Professoressa: Lo erò, fino a qualche ora fa, poi, qualcuno, per mia fortuna, mi ha aperto gli occhi (indica il direttore)

Atto 2° -  14ª scena

Direttore: Beh, soprassediamo… allora, mi dica Maresciallo, ha trovato l’esecutore del furto?

Maresciallo: Si! E posso provarlo! (la Professoressa gli tira la giacca) Emh! Sono, anzi siamo propensi a credere che... effettivamente... si tratti ...di un fantasma!

Direttore: Ecco perché le rose ,come per incanto, scompaiono e poi ricompaiono! Ma...a proposito, cosa fa lei con le rose in mano? (diretto alla Professoressa)

Professoressa: (imbarazzata) Queste...sono... il corpo del reato, e spettano alle autorità inquirenti, ...ma il Maresciallo me le ha...consegnate, chiedendomi... di custodirle.

Maresciallo: (come per scusarsi) Affinché nessuno se ne appropri!

Direttore (non la beve): Non credo... che cupido abbia... lanciato un’altra freccia?

Professoressa: Lei é molto perspicace! Veda, con il Maresciallo, abbiamo trovato molti punti ...in comune!

Direttore: Vedo, Vedo! Il fantasma ha stregato anche voi e quindi... si può chiudere il caso?

Maresciallo: Beh! Questo é compito mio! Mi lasci prima chiamare tutti gli ospiti della villa...

Direttore: A quest’ora??? Ma saranno tutti a dormire!

Maresciallo: Penso proprio di no! Si faccia un giro nel giardino, o nelle camere e vedrà che stasera sono tutti vispi e allegri!

Direttore: Lei dice? Vado a controllare (e si dirige verso la camerata uomini, uscendo chiama) Barone! Contessa! Mariuzzo! Caterina!

Maresciallo: (si guarda circospetto) Come vede, per lei, ho dovuto dare una versione distorta dei fatti! Sto commettendo un’altra scorrettezza!

Professoressa: Scorrettezza si! Ma a fin di bene! Tante volte una piccola bugia é meglio di una scomoda verità, e poi, in amore, tutto é concesso!

Maresciallo: L’amore! Ah, l’amore! (sospira) Da molto tempo non pronunciavo questa parola!

Professoressa: Spero sia contento di pronunciarla...adesso!

Maresciallo: E come non potrei, con lei vicino! (si danno la mano)

(si sente uno starnuto fragoroso di Don Vanni, i due si spaventano e il Maresciallo estrae la pistola)

Maresciallo: Chi é là? Altolà, mani in alto!

(da dietro la panchina si alza Don Vanni con le mani in alto e coperto dal lenzuolo. Appena lo vede la Professoressa lancia un urlo di spavento)

Professoressa: Aiuto! Aiuto! Il fantasma!!! (e si stringe al Maresciallo)

Maresciallo: Chi é là! Mani in alto, fermo o sparo! Si presenti!

Don Vanni: Fermi, fermi, sono Don Vanni! (si scopre tremando e rimane con le mani in alto)

Professoressa: Don Vanni?!? E cosa faceva là, nascosto sotto il lenzuolo?

Don Vanni: Professoressa, la storia é troppo lunga, ma...

Maresciallo: Bene,bene! E’ come dicevo io, abbiamo trovato un altro complice!

Don Vanni: Ma quali complici e complici! Iu nunn’ha fattu nenti, vulia sulu virri, ppi curiosità, comu finia ccò riggionieri e a signorina Giulia e ccò baruni ccà cuntissa...

Maresciallo: Ma allora, lei é un guardone?

Don Vanni: Ma quale guardone! Se è per questo ci vedo anche poco...sono LESBICO!

Professoressa: PRESBITE, si dice presbite! Suvvia, Maresciallo, non si accanisca con Don Vanni, é un bravuomo, non farebbe male ad una mosca, lo conosco ormai da tanti anni (e gli abbassa le mani)...anzi ci potrebbe tornare molto utile...per un mio piccolo progetto (bisbiglia qualche frase all’orecchio del Maresciallo)...che ne pensa?

Maresciallo: (divertito) Si, Si, la cosa non mi dispiace affatto!

(ripone la pistola nella fondina) Don Vanni,ci segua in direzione!

Don Vanni: (preoccupato) Ma …mi vuole arrestare?

Maresciallo: Se non collabora, sarò costretto a farlo ! (e schiaccia l’occhio alla Professoressa e lo trascina a fatica  in direzione) Mi segua , collabori…..ecc

Atto 2° -  15ª scena

(Tutti e tre si recano in direzione - Scena vuota - Entrano in scena il direttore, Mariuzzo e Caterina dalla camerata uomini)

Direttore: Finalmente sono riuscito a rintracciarvi tutti; Il barone e la contessa in un anfratto nel giardino, il Ragioniere Favazza e la signorina Giulia sotto il boschetto e voi due accquattati nella dispensa, Bravi!

Mariuzzo: Direttore, oggi per me è un giorno che non si può scordare! E’ successa una cosa ….

Direttore: É inutile cercare scuse, a cosa ti riferisci?

Caterina: Finalmente mi sono decisa e ho detto si a Mariuzzo e a lui gli è venuta la voglia di brindare e mi ha portato in cantina…ma perché lei peansva che io…?

Direttore: (ironico) Lungi da me certi pensieri! Però, non si sa mai...

 

Caterina: Direttore, io gliel’ho detto a Mariuzzo…per quelle cose…se ne parla dopo il matrimonio!

Mariuzzo: Se ci campo!

Caterina: Ci campi, ci campi! E’ da vent’anni che aspetti, dovessi dorire proprio ora?!

(intanto si vedono arrivare il barone e la contessa dal fondo sin.)

Direttore: Ah! Ecco il barone Ampezzo e la contessa Pennallaria!

(Il Barone é un pò in disordine e la Contessa ha nei capelli foglie secche)

Barone: Aspettavate noi?

Direttore: Si, ma mancano ancora il Ragioniere Favazza e la signorina Giulia!

Contessa: La signorina Giulia??? E cosa fa con il Ragioniere Favazza???

Caterina: Quello che lei ha fatto con il barone! (gli toglie una foglia secca dai capelli e gliela mostra)

Contessa: (sistemandosi) Ma noi non abbiamo mica fatto nulla!

Caterina: E io che ho detto, che avete fatto qualcosa?

(dal fondo dx arrivano il Ragioniere e la signorina Giulia, anche loro in disordine e con i capelli scompigliati)

Ragioniere: Spettabili signori, Direttore!

Direttore: Oh! Qui abbiamo anche il Ragioniere e la signorina Giulia!

Contessa: Giulia!!! Come hai potuto comportarti in questa maniera a dir poco ...sconveniente?

(all’improvviso esce il Maresciallo e la Professoressa dalla direzione)

Maresciallo: Sconveniente??? Sento parlare di atteggiamento sconveniente??? E lei, contessa, mi dica, non sarà certo rimasta ad ammirare la collezione di ....farfalle del barone Ampezzo! (mima con le mani le farfalle)

Contessa: Ma...io...

Giulia: Basta con questa farsa! Finiamola una volta per tutte di recitare questa commedia! Diamo alle cose il proprio nome! E’ arrivato il momento di dire chi é la vera contessa Pennallaria!

Ebbene, sono io, Giulia Pennallaria, Contessa di Belfico! e lei é la MIA dama di compagnia! Ero venuta in incognito per sondare e conoscere meglio questa villa ed i suoi ospiti. So che presentandomi da contessa avrei avuto dei riguardi particolari, ed ho voluto provare invece il normale trattamento riservato ai...comuni motrali!

Ragioniere: Allora...Tu...Lei ...é una CONTESSA?!? (e sviene accasciandosi)

Direttore: Presto, Mariuzzo, Caterina, adagiate il Ragioniere sulla panchina , correte a prendere i sali!

Caterina: Ancora con questi sali! E che dobbiamo fare la salamoia?

(Caterina si reca subito in direzione,mentre Mariuzzo sventola un fazzoletto sul viso del Ragioniere - intanto si vede il barone barcollare)

Barone: (diretto alla contessa) Ma allora,...se lei é la vera contessa Pennallaria, Lei é la sua dama di compagnia, ergo...non é...Oh! mi sento mancare (e si accascia sull’altra panchina)

Maresciallo: Voleva sapere se é ricca?...Ma neanche per sogno! E poi del resto, neanche la contessa Pennallaria possiede granché, perché quasi tutto il patrimonio é andato disperso da una cattiva gestione del suo amministratore! E se non mi sbaglio, anche lei barone, non é che navighi nell’oro!

Professoressa: Deluso, Barone?

Contessa: Deluso???

Barone: Beh! Confesso che sono un pò frastornato (si sventola un fazzoletto), ma visto che giochiamo a carte scoperte, a me...sta bene ...anche così! (rassegnato) Tutto sommato, in questa villa mi trovo bene e se la contessa... o (rivolgendosi alla contessa) come devo chiamarla...

Contessa: Donna Cecé!

Barone: Se donna Cecé vorrà condividere con me il resto della vita, ...sono pronto e felice di farlo!

Contessa: Ma si che voglio!!! (e  abbraccia il barone ancora seduto sulla panchina)

(nel frattempo arriva Caterina con il sale di cucina e lo butta a pizzichi sopra il Ragioniere ancora sdraiato sulla panchina che dà segni di ripresa)

Maresciallo: Silenzio! Il Ragioniere si sta riprendendo!

Ragioniere: Signorina Giulia! Contessa!...Amore!!! (ancora delirante)

Professoressa: Sù, Ragioniere! Si riprenda!

Direttore: Ragioniere, che bella notizia, la signorina Giulia é la vera contessa Pennallaria!

Ragioniere: Ma allora ...iu?!? (strofina le dita per fare cenno ai soldi)

Direttore: Si calmi, si calmi! Non é come crede lei, la contessa non é milionaria! a causa di un suo...collega poco attendibile! Però pare voglia rifarsi con lei!

Ragioniere: Con me??? Ma io ho solo una misera pensione!

Giulia: Ci basterà! (si avvicina si siede e abbraccia il Ragioniere) La sua pensione, più quel poco che mi é rimasto fortunatamente in banca, ci consentirà di poter vivere agiatamente, se vorrà anche quì, in questa villa, sempre se il direttore é d’accordo!

Direttore: Ma certo, ci mancherebbe altro! Certo che oggi sta succedendo quello che non é successo in tantissimi anni! Il barone e il Ragioniere sembrano aver trovato le loro anime gemelle, Mariuzzo poi...finalmente...

Mariuzzo: Si! Finalmente mi sono deciso! (rivolto a tutti) ...e mi sposo con Caterina!!! Il callo aveva ragione!

Professoressa: Che bella coppia!!!

Direttore: Consentitemi, questo si che é vero amore! Spassionato, duraturo! Mariuzzo, adesso é il momento della verità anche per te.(lo prende sotto braccio) Tu forse non sai che al matrimonio con Caterina, Lei diventerà l’unica e incontrastata proprietaria di questa villa e...

Mariuzzo: (incredulo) Caterina??? (incomincia a tremare il piede forsennatamente)

Direttore: Caterina!

Mariuzzo: (incredulo) La villa???

Direttore: La villa!

Mariuzzo: Mi sento male ...(e sta per svenire)

Caterina: (gli butta addosso una manciata di sale) Mariuzzo, cerca di non svenire pure tu che il sale si sta finendo!!! (e lo sorregge)

Direttore: Ed ora che quasi tutti siete sistemati, vorrei cedere la parola al Maresciallo che penso vorrà riassumere gli avvenimenti che hanno turbato la nostra giornata!

Barone: (preoccupato) Non vorrà dire che ha scoperto...

Maresciallo: Proprio cosi!

Ragioniere: Ma é sicuro???

Maresciallo: (prima guarda la Professoressa) Sicurissimo! Non c’é ombra di dubbio! Dopo attente riflessioni e confronti con indizi, collaborato dalla qui presente Professoressa Virgili, sono arrivato alla conclusione che... il reato...é stato commesso...da...un personaggio...ospite della villa! (il Ragioniere e il barone cercano di svignarsela lentamente) (li acciuffa e li prende sotto braccio a tutti e due) Cari signori, il reato é stato commesso...( i due sono preoccupati di essere scoperti) da un ...fantasma!!!

Barone: Si,bravo! E’ quello che ho sempre sostenuto fin dall’inizio!

Ragioniere: Anch’io, anch’io!!!

Maresciallo: Si è trattato di un fantasma...burlone, che ha voluto coinvolgervi emotivamente affinché si verificassero tutte queste...piacevoli conseguenze!

Barone: Maresciallo, quello che dice mi dà un enorme senso di tranquillità!

Ragioniere: Barune, mi ha tolto le parole dalla bocca! Anzi visto che le cose stanno così, io direi di fare tre Hurrà per il fantasma, so li merita… (si sposta al centro) Per il fantasma, Ip,Ip...

Tutti in coro: Hurra!

Ragioniere: Ip, Ip!

Tutti: Hurrà

Ragioniere: Ip , Ip!

Tutti: Hurrà! (prima di pronunciare il terzo “hurrà” si spengono le luci e dal fondo esce Don Vanni travestito da fantasma che urla)

 

Don Vanni: Hurrà,Hurrà, Hurrààààààààààààààààààààààà!!!!!

(grida di tutti, tranne del Maresciallo e della Professoressa - Chi corre a destra, chi corre a sinistra - Don Vanni rincorre tutti fino a quando escono e rimane da solo con il Maresciallo e la Professoressa)

(il Maresciallo e la Professoressa ridono divertiti)

Maresciallo: Mi complimento con lei, Professoressa, ha trasformato in una farsa quella che poteva essere una tragedia!

(Don Vanni si toglie il lenzuolo e si siede sulla panchina)

Professoressa: Qualche volta occorre qualche forzatura, sempre a fin di bene, penso che nessuno si azzarderà a commettere atti illeciti, pensando di essere sorvegliati da...un fantasma, anche se buontempone, ma pur sempre un fantasma! L’importante é che Don Vanni si presti al gioco!

Don Vanni: E chi parla? Ora io ho un’altra arme in mano e vi assicuro che assai divertente fare il fantasma!…ma..a proposito di fantasma…lui ha fatto il paraninfo con tutti, ma con voi cosa devo fare, devo vestirmi ancora da fantasma? (scherzando)

Maresciallo: No, non occorre! Io vorrei approfittare di questo momento di tranquillità, con Don Vanni come testimone, per chiedere...la mano della Professoressa Virgili!

Professoressa: Oh! Maresciallo! Voi fate di me la donna più felice del mondo! Come potrei dirvi di no?

(si abbracciano, parlando sottovoce si dirigono verso il fondo ed escono)

Atto 2° -  16ª scena

Don Vanni: (rimasto solo) E chi doveva dirmelo che prima di morire dovevo diventare un fantasma! Come sono contento! Sono riuscito a far capire finalmente al baroche che l’amore è più importante del denaro, al ragioniere ho fatto trovare un altro posto di lavoro, ordinario e straordinario, Mariuzzo e Caterina finalmente si sono potuti capire e  per finire il maresciallo si è innamorato della professoressa, poverina, ne aveva bisogno…è ringiovanita di colpo!…E’ proprio vero, l’amore non ha età! L’età è un fatto anagrafico e niente più! C’è chi è vecchio a vent’anni, c’è chi balla a novant’anni! L’amore è l’olio che fa scorrere il mondo…beati loro!!! (gli trema il piede: è il callo che si fa sentire - sta per uscire quando si sente bussare al cancello della villa)... Chi è, chi è a quest’ora! Avanti, si accomodi!...Prego!

(entrano due signore, una anziana ed una più giovane, con delle valige in mano)

Signora anz: E’ questa la casa di riposo?

Don Vanni: Certo, certo, ma a quest’ora è chiusa! (gli trema il piede) Mamma mia, ma che mi succede??

Sign. anz: Ha ragione, deve scusarci, ma é da pomeriggio che cerchiamo di raggiungere questa villa, ma ci siamo smarrite...ora finalmente, abbiamo visto delle luci ed abbiamo chiesto alla fattoria qui vicino, e siamo riuscite a...

Don Vanni: Ma perché, voi vorreste venire qua per… (gli trema il piede ancora più forte)

Sign. giov: Si, avevamo un appuntamento, qualche ora fa con il direttore, per essere ospitate qui, in questa villa, sempre se c’é qualche posto ancora libero....

Don Vanni: Libero? Liberissimo! Prego, prego, accomodatevi (felicissimo, indicando la panchina) che vado a chiamare subito il direttore, prego accomodatevi (le signore si siedono) Sicuro che siete in due? (le donne annuiscono e si guardano incuriosite il tremore del piede di Don Vanni) (Don Vanni uscendo grida) Direttore! Direttore! Corra subito, il callo mi sta suonando, forza che forse ci accasiamo anche noi! (rientra in scena) Ah! Beata gioventù!!!

Sipario - Fine