Bed and Breakfast Paradiso

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POS. SIAE 21785707 Agosto 2018

BED AND BREAKFAST

  PARADISO

Due atti comici brillanti

Di

RAFFAELE CAIANIELLO

…una formula vincente, quella del B&B, che offre libertà di movimento e di organizzazione agli ospiti, ed al gestore, in questo caso…quando poi il nome è ‘paradiso’ ed è sul mare…in paradiso chi è capace ci sta!

Già dal titolo, dunque,  questa commedia  ha tutti gli ingredienti per divertire e far riflettere: situazioni da gestire, azioni veloci da portare in scena, problematiche che fanno parte del bagaglio…a mano.. quotidiano.

Una località di relax  dove si vanno ad intrecciare destini lontani e storie a lieto fine che forse altrove mai si sarebbero incrociate. A partire dal gestore, Antonio, che dove aver tanto vissuto come ‘l’onda che sulla battigia va e viene…libera…spumeggiante e mai ferma’, convinto di poter aggirare gli scogli che non riusciranno mai a fermarlo…alla fine deve capitolare grazie ad uno stratagemma studiato e messo in moto dalla sorella, Viola, che per favorire l’affetto che intravede da parte del fratello per la sua amica Luisella, partito tra l’altro da tenere in considerazione per risollevare le sorti del B&B. Alla fine il bell’Antonio cede dinanzi ad una inattesa aspettativa: diventare padre, ma anche Viola ha la sua storia, passata, che si riaffaccia alla finestra della sua vita ormai destinata a trascorrere cercando di stare accanto alla figlia nata da un momento di passione consumato in gioventù: il padre della ragazza ‘magicamente’ ricompare’ ed anche qui il buon senso ed i buoni sentimenti vincono sulla leggerezza della vita facile senza pensieri.

Non manca la redenzione di un’ospite della struttura che intende ‘vivere’ fin tanto che può…e la parola fine a tale modo di comportarsi giunge con un avventore del B&B, facoltoso, che di lei si invaghisce, complice l’impareggiabile Viola cui si devono i momenti di riflessione sull’onestà e sull’importanza dei sentimenti evidenziati in questa commedia e che riesce in tal modo a liberare il fratello dal cappio della focosa Verdiana che ricambia largamente la compagnia del gestore, cosa che Viola non gradisce.

Una coppia di malviventi, infatti, tenta non poco il povero Antonio che deve pagare tasse onerose per mantenere in vita l’attività e con la falsa promessa di una lauta ricompensa compra il silenzio dei due fratelli che li hanno scoperti ma, mentre Viola opta per la legalità, Antonio è tentato di dar credito ai due e tentare il colpaccio della sua vita, però, alla fine si avvera quanto temuto e previsto da Viola: i due malviventi non hanno affatto intenzione di mantenere quanto promesso, ma previdente, Viola, ha preso le sue precauzioni assicurando i due alla giustizia.Insomma un paradiso come luogo ma anche come bontà di sentimenti, un po’ meno per la quiete che in alcune scene sembra non esistere affatto. In compenso…tutto si risolve per il meglio per gli ospiti del ‘B&B Paradiso’

 Una salaadibita anche come reception Nel fondo un  arco da dove si accede alla comune .Due camere a destra . Due a sinistra. Uno specchio,dei quadri.Un divanetto,  delle sedie,un tavolino che funge da reception con dietro il quadro delle chiavi. In scena che Viola sistema la sala

PERSONAGGI:

ANTONIO                Gestore del B e B

VIOLA                      Sorella di Antonio

MARINA                  Figlia di Viola         

MATTEO                  Cavalli Vedovo

DON LUIGI            Prete

LUISELLA              Amica di Viola

PASQUALE             Capatosta

CARMELA              Pertosella moglie di Pasquale

COSIMO                   Cassarà

VERDIANA             Avventuriera di facili costumi

GINO                         Fornari         

RACHELE               Sorella di Gino

                       

VIOLA: (  sulla cinquantina , donna furba,provocantee ancora piacente.,prepara la colazione con sottofondo musicale. Si muove facendo mosse come a simulare gemiti e sospiri che si sentono dalla porta accanto  e  con tono sommessoin qualche modo li copre ) ahe stamattina …..c’è mare mosso forza nove! Ecco qua.. succo di frutta e biscottini per la signora Verdiana e uova fresche per il bell’Antonio. Si ma questa storia deve finire altrimenti quella a mio fratello  lo manda al creatore !(  entrano Luigino e Carmela) Signori accomodatevi prego. Voi siete?

PASQUALE: ( sulla quarantina. Classico cafone in vacanzamolto geloso. Tipo curiosoporta occhiali spessi e per vedere si avvicina alle cose .Un po cacaglio con tic al collo che muove verso destra  qualvolta parla. La moglie Carmela sulla quarantina anche Lei. Non molto bella ma spiritosa. (Pasquale guarda la moglie ) no no..Noi?

CARMELA!(ha in mano una valigia e un cesto.si guarda intorno ) e certo! Ca a fore a nuje nun ce sta nisciune!

PASQUALE: ah! io  so..so..songo  Pasquale Capatosta  e( guardando Carmela ) che che chesta bella nenna cca è  la mia fresca sposa Ca  ca Carmela ca pertose..Pe pe Pertosella.

VIOLA: ah piacere!  fresca po’…e ditemi

PASQUALE : Aggio te..o te..tenite sfunnate..

VIOLA: ( a Carmela ) ohe…ma dice chiste

PSQUALE .  agge te..telefonatotre giorni fa  per una ca..ca ..camera nfronte o  mare! Sapite stamme ancora in viaggio di sposalizio

VIOLA:  Ma certo vi aspettavamo..( ma comme parle chiste!) prego accomodatevi  posate qui pure le vostre valige. Dunque vediamo un po… una bella camera doppia vero?

PASQUALE: ( con tic ) no..no che doppia! U..uhh una.. una sola! e  pa pa precessione pa.. precisione na camera a  faccia a mare!

CARMELA: m’arracumanne datancelle o primme piane accussì se votte direttamente pa  finestra! Doppia vo dicere pe doje persone sceme!

VIOLA: (controlla al pc e ride) ah ecco qua! na bella camera matrimoniale! Mi può dare i documenti?

PASQUALE: (prende il suo documento)ah mo si!  ca carmè aviza a vunnelle  e mittala a fo.. fo.. fore 

VIOLA:   ohe questo è un locale pubblico!che addà mettere a fore ?

PASQUALE: a  ca.. carta e  indennità ( Carmela gli da il documento) ecco qua..prego…(consegna i documenti a Viola e in quel mentre si sentono dei gemiti  dalla camera) eh? Ma ce sta qualcuno ca se sente malamente “?

VIOLA:  nooo!!..un’ onda marina infranta su  scoglio aguzzo ! ( alzando la voce )   è la voce del mare…(canticchiando va verso  il quadro delle chiavi e da una spallata alla porta accanto ) il mareee  è la voce del mio cuor che sussurra ancor…( prende una chiave ) ecco qua.. ( ancora qualche gemito) i miei baci a me..i tuoi baci a te  me ce li porta il mare..ecco   la numero 2..la stanza “ Cavalluccio marino”

CARMELA: ( prende la chiave)  e sentute Pascalì ?  che bella….a stanza do cavalluccio marine! jamme, jamme  …mio caro..cavalluccio… a galoppo( lo trascina per un braccio, dimenticando le valige , apre ed entrano)

VIOLA:  azz e come sta infocata a signora!( prende le valige e bussa) signori le valige!

CARMELA: (  si affaccia già  senza la camicetta) grazie… mo ere scurdate l’ove fresche pe Pascaline( tira dentro velocemente le due valige) a dopo!

VIOLA: eh.. Pascaline!cominciamo bene la giornata!( esce Antonio dalla camera , è mezzo stordito e con aria stanca si butta sul divanetto) è uscito lo zombie! ( gli va vicino) guarda qua .. pare che è turnate a spaccà e prete! Aho… tu ti devi calmare sa! Altrimenti fra poco da quella stanza ci esci con i piedi davanti! ( dalla stanza n° 2 si sentono gridolini di piacere)

ANTONIO: ( sulla quarantina. Fisico asciutto. Sospirando stancamente porta le mani alla bocca per sbadigliare) ohhhh  è pronta a colazione?

VIOLA: E come no! vorrei che ricordassi che qui non sei un ospite. Sei il gestore! Fa colazione e muoviti che stanno arrivando i nuovi clienti. Due già sono arrivati

ANTONIO: me ne sono accorto!

VIOLA:  e pure loro!  Ti ho detto che le camere dovevono  essere insonorizzate . Hai fatto passare l’inverno e non le hai fatte sistemare!

 ANTONIO: però mi sono informato! Costa troppo! E sai bene che sorde nun ce ne stann!  Mi affido alla discrezione degli ospiti

VIOLA:  e come no!E tu pienze che è risolto  o probleme  affissanne arete a porta    il foglietto delle raccomandazioni ? Ma se sei tu il primo che non le rispetta! Ma quando se ne va..( indicando la porta )quella!

ANTONIO: e io che ne so….mica posso dirle di andarsene…intanto paga

VIOLA: ( alludendo) e..incassa!

ANTONIO: non cominciamo! parli proprio tu che per una notte di piacere ti sei ritrovata una figlia senza neanche sapere chi è il padre!

VIOLA: il mio fu un incidente! E o saje buone. Andai ad una festa di diciotto anni di una mia amica e tra un bicchiere e l’altro ballando e ridendo un tizio che neanche ricordo mi portò sulla spiaggia  e..

ANTONIO: te facette  a festa ! O pegge ca po  scumparett e nun e sapute manche chiù chi era! Manche o nomme t’arricuorde!

VIOLA: e si t’agge ditte ca steve meze mbriache comme faceve a ricurdarle !ma mo che vuò! avimme accumincià?

ANTONIO: veramente e accuminciate tu! ( entra Verdiana  ) signora … la colazione è pronta

VERDIANA: (sui quaranta,un po formosa ma ancora una bella donna.Indossa un pantalone ed una maglietta scollata)… oh ne ho proprio bisogno (si siede accanto ad Antonio. Com’è il mare stamane?

VIOLA:  agitato! ( si sentono gridolini di piacere dalla stanza di fronte ) Stamane è molto agitato dopo i lamenti della balena ora scalpita il cavalluccio marino.. ( va via cantando)il  mareee… èla voce del mio cuor una botta a me….. una botta a te …

VERDIANA: la senti? E tu dici che non ce l’ha con me!

ANTONIO: ma no… quella è così! Gli piace  scherzare..

VERDIANA: no! Gli piace sfottere! Ma poi non ho capito io mica ti ho chiesto di sposarmi…

ANTONIO: e ci mancherebbe! E non torniamo su questo argomento. Io sono come l’onda… sulla battigia va e viene… libera…. Spumeggiante e mai ferma e  anche se trovo qualche  scoglio posso infrangermi ma non fermarmi!

VERDIANA: eh ho capito! ( entra Viola ascoltando le ultime paroleMa ora,andiamo  a fare colazione e tu  mangi.. rinforzati…ne hai bisogno… prendi l’ovetto  che oggi …il mare è in tempesta

VIOLA: e no! Mo si deve calmare!( come ad udire qualcosa) Ovvì,se calmate pure o cavalluccio.Meglio così. Fra poco  arrivano altri ospiti.

ANTONIO: Ah   si è vero! arriva anche un vedovo ( a Verdiana )chissà che stavolta non riesci a sistemarti.

VERDIANA: ah..interessante!( si alza)  Allora faccio una cosa vado a fare colazione poi mi cambio d’abito…se è un buon partito…non me lo faccio scappare ( esce)

VIOLA:  amen!E speriamo che sia la volta buona!

ANTONIO:  Quella se non trova un pollo da spennare non se ne va e…

 VIOLA:  e intanto spenna te!( indicando il fratello ) Guarda llà guà! Ti si fatt pell e oss! Quella se non la molli…ti si scola! Te facisse almene spennà da Luisella!

ANTONIO: mo accumince nata vota? Je nun me voglie spusà!

VIOLA:   e puzzete e famme! Non o vide ca jamme arrete arrete comme o funare? Tasse, diebbete e cambiale e chessa è a vita ca facimme! Si nun fosse nu poche pa stagione che vene qualcune, se facesse allemosene! Te fanne schife e solde e proprietà e Luisella?

ANTONIO:  me fa  schife a catenella nganna! Luisella me piace  ma me fa schife  o spusà! E po …chi a supporte a sore e Luisella. Che faccio ne sposo una e ne prendo due?

VIOLA: intante ce pruvate cu esse! Ma ce sbattute o nase! Io esco,vado a fare delle spese  e tu ferniscele  e fa o prostituto si no…. qualche vote e cheste ce rimmanne ncoppe!.( esce)

ANTONIO: e va va… ( va verso lo specchio e si ammira )beh..effettivamente me so sciupate nu poche.E si! chelle tene o fuoche! . embè…je po tengo la comodità in casa e non me ne devo vedere bene? M’avesse spusà pe sta buone a sorde? Luisella me stesse pure bbone ma è l’ultima spiaggia…sule ca po chi a supporte a sore? ( Luigi) Buongiorno,prego si accomodi

DON LUIGI:(  prete sulla sessantina. Veste in nero con camicia grigia e colletto bianco )Buongiorno!  Eccomi qui anche quest’anno!

ANTONIO: Oh caro Don Luigi !Si vi aspettavo.

LUIGI: (gli porge la patente)ecco qua anche quest’anno sono qui.Mi raccomando,dammi una camera tranquilla e panoramica. Sto attraversando un periodo un po’ difficile ca salute  ed ho bisogno di un po’ di riposo.  l’aria del mare penso che  mi gioverà. A vecchiaia è carogna caro Antonio

ANTONIO: Sicuramente Don Luigì ma pe chi nun ci arriva ce sta a pena a morte! Ehhh tenetevi la vecchiaia. Io intanto  le do una stanza al secondo piano con balcone fronte mare.. ecco qua. Stanza n° 5 Alba marina!Inoltre come per tutti gli ospiti,  un ombrellone e due sedie  riservate al bagno Flora qui davanti. Ecco tenete ( gli da la chiave ) Vedrà starà benissimo

DON LUIGI:Lo spero, ho prenotato questo posto proprio per questo. Vostra sorella Viola e Marina stanno bene?

ANTONIO: a soreme nun accide nisciune e manca a figlie!

DON Luigi: ( ridendo ) ahhha aahha tenite sempe voglia e pazzià …( prende la valigia ,va  verso la comune e  in modo casuale  si scontra con Marina che entrava )  oh cara Marina scusatemi,ero distratto e… non vi ho visto arrivare. State bene?

MARINA: ( giovane e bella. Sui vent’anni) oh Caro Don Luigi si..tutti benenon vi preoccupate..capita.. buona giornata

LUIGI: grazie….. pure a  te…

ANTONIO: (  comincia a registrare i documenti) almene chiste prevete e buone e vacanze se fa! 

MARINA:  ah è vero !  e po è  nu brave prevete e  mamma?

ANTONIO: è  uscita poco fa… spese…

MARINA:  allora ci vediamo… anche io ho delle spese da fare stamane ( esce)

ANTONIO: e io pago!.. non solo devo mantenere mia sorella ma pure mia nipote! Beh..non proprio ma..( entra  Matteo )

MATTEO: ( sulla cinquantina . Visibilmente agitato e sempre in movimento, magro e ben vestito. Lascia il bagaglio a terra) buongiorno!

ANTONIO: ( A Matteo ) prego si accomodi.

MATTEO. Grazie!( tira fuori il documento) Matteo Cavalli, ho prenotato per una settimana ….

ANTONIO: ( prende il documento e guarda sul pc ) ah si  bene, è solo vero?

MATTEO:  si. sfortunatamente solo!( come a mostrarsi, si volta e poi si mette di profilo )Come mi vedete?

ANTONIO: io bene! Un po sciupatiello forse.. mangiate poco?

MATTEO:  ve ne siete accorto eh? Sa sono vedovo da tre anni,passati tutti nel ricordo della mia amata buonanina. Troppo forte il dolore. Mangio poco,  dormo poco… esco poco e…( tira fuori dalla tasca una piccola boccetta e beve) bevo ..per affogare il dolore e così..a poco a poco…

ANTONIO: E a poco a poco ( fa il gesto della dipartita ) così  facendo vi fate  cartella!

MATTEO:  e poco ci manca!Vedete a me i soldi non mancano  anzi! ma  mi sono trascurato troppo ed è per questo che il dottore mi ha consigliato un periodo di riposo e sono venuto qui.( beve ancora un goccio)

ANTONIO: e il dottore non vi ha detto pure di non bere troppo?

MATTEO:  e come no! Ma io .. devo ancora  affogare il dispiacere. Sapete io sono un prestigiatore ..un mago insomma  e da qualche tempo non riesco più a fare gli spettacoli che facevo… mi sento depresso

ANTONIO: ah siete un ..mago?quelli che fanno i trucchi?

MATTEO:  eh non solo! Io ho il potere negli occhi! Ipnotismo e lievitazione  sono le mie specialità ma per fare questo c’è bisogno di calma e concentrazione e… quelle le ho perse  e così sono qui .Un po di mare e un po di relax spero mi facciano bene e mi liberino dalla depressione. Qui si sta tranquilli si?

ANTONIO (girandosi prende la chiavee al pubblico  :)e avimme vede po si stamme tranquilli noi!  Di questo non dubiti. Ecco a Lei la  n° 1 la stanza tramonto d’oro.Lei apre il balcone e si trova direttamente a mare!

MATTEO: ma io non so nuotare!

ANTONIO: e lei non si tuffi! Lo guardi solamente.

MATTEO:  allora a dopo..( prende il suo bagaglio ed esce quasi barcollando)

ANTONIO:eh! Chille pare ca già nun se tene all’erta! Speriamo bene!

( entra Viola con la busta della spesa) ah già e fatte?

VIOLA: e mica  quando esco vache perdenne tiempe comme fai tu!

ANTONIO:  e già! Io amministro questa pensione sappilo! E quando esco è sempre per sbrigare pratiche sul comune e alla banca!

VIOLA:  e al bar del centro scommesse! Va va..aviss mai pigliate qualcosa.. è arrivata ancora gente?

ANTONIO: siamo quasi al completo!

VIOLA: allora vieni e aiutami a sistemate la spesa

ANTONIO: tenche na sore ca è pegge e na mugliere!E andiamo ( escono)

COSIMO:(  sui quaranta, classico siciliano geloso e sospettoso.Ha un sigaro in bocca spento e  una borsa da viaggio entra e si guarda intorno) e cca niscinu ci fu?… uhmm comunque l'informazione jè giusta. Pensione Paradiso u fetoso traditore cca chi mi havi reso curnutu  cca vinna. Emo videmu si mi scappa! ( entrano Antonio e Viola) salute a vossia

ANTONIO:( lo osserva in modo curioso) salute a voi, ditemi

COSIMO: iu sugnu Cosimo Patanè e haju prenotato 'na càmira qui (tira fuori il documento) chiste è o documento

ANTONIO: a si certo. Una camera singola! Quanti giorni si trattiene

COSIMO:lu tempu ri fari 'na commisione. 'n jornu… dui. Dipende. Aspetto un amico… Un certo  Salvatore Gattuso. Per caso già arrivò?

VIOLA:  mai arrivato e mai ha prenotato. Le camere sono finite!

COSIMO:eppure o Paradiso doveva viniri

VIOLA: e si vede che è andato in purgatorio ( prende la chiave) ecco qua..la numero 6.al primo piano. Tenete

COSIMO: ( prende la chiave) ma sempri all'inferno dovrà iri.A dopo! (esce)

ANTONIO: che tipo strano. Speramme ca se ne va ambres

VIOLA: pare nu mafiuse!

ANTONIO: pare? E chi o sape ccà!

VIOLA:  beh io vado di là, appena finisco ti do il cambio

ANTONIO e fa ambress che aggià  ascì! ( entra Marina)ahe doppe a mamma ..a figlia!

MARINA:  mammà è turnata?

ANTONIO: si è di là!

MARINA: ah e meno male! ( entra Don Luigi )

DON LUIGI: (porta un libro in mano. Indossa una maglietta grigia e un pantoloncino blu) Signor Antonio  vorrei andare in spiaggia.. Mi dite dove e quale è  il numero del mio ombrellone?

ANTONIO: ma certo ( prende un foglietto)..Vi accompagno io!(  in quel mentre squilla il telefono ) pronto.. Marina, fammi il favore ecco il numero accompagni tu  padre Luigi

MARINA: ma certo… venite con me don Luigi!

LUIGI: grazie ma io non vorrei…disturbare

MARINA:  ma no quale fastidio..andiamo ( escono)

ANTONIO: (  posa il tel) beh almene qualche servizio o fà! ( entra Verdiana ) ehhh !

VERDIANA:  ciao caro.. è venuto il vedovello?

ANTONIO: è venuto….e… ( si sentono ancora rumori e gridolini dalla camera del cavalluccio marino)

VERDIANA: e sta li dentro? Azz! e comme se da da fare! Ecu chi stà!

ANTONIO:   ma no lla ce sta na coppia matura in viaggio di nozze! Il vedovo l’ho sistemato accanto a te!

VERDIANA:  ah meno male! E com’è? Fa per me?

ANTONIO: pe te vanne buone tutti quanti ….basta ca tenene e sorde! E chiste..e tene.

VERDIANA: ah e tene? E allora vado a prepararmi….l’agge fa scemunì!  Ciao! ( esce)

ANTONIO: e femmene…nun ce sta niente a fa!  comme nascene accussì pascene! Cheste è nata zoccola? e more zoccule!( entra  Carmela ed ascolta l’ultima parola )

CARMELA: oh mamma mia  e …addo sta?

ANTONIO:  che cosa signò?( entra Viola)

CARMELA:  a zoccula! Addo stà? Marò je me mette paure

ANTONIO: ma no… avite capite male je parlave de zuoccule…ca si è comprate mia sorella. E vere Viola?

VIOLA:   signò e nun e vedite e tenche o pere ! Desiderate qualcosa?

CARMELA: ah e meno male! avete qualcosa po male e schiena?

VIOLA : per voi?

CARMELA: no per mio marito! E’ rimaste ncruccate ncoppe o liette

ANTONIO: ho capito  è state nu colpe e strega?

CARMELA: no è state nu colpe  do mie!

VIOLA: l’avite mazziate?

CARMELA:  ma no!  Je ce lo avevo detto  Pascà cierte cose nun e può fa …ma chille comme tene o cugnome accussi tene a capa! Me zumpate ncuolle  e dalle e dalle…

VIOLA:se bluccate o cavallucce! Mo ve vache a piglià  na pumate ca usa pure mio fratello. E’ miracolosa appena ce la mettete sulla schiena…  s’aviza Pascale!Aspettate ( esce)

CARMELA:  ah meno male!( ad Antonio) a vuje funzione?

ANTONIO: sempre signò!( entra Viola )

VIOLA: ( da la pomata a Carmela)ecco qua ce ne rimasta poca vuje intante mettitece chesta po chiù tarde ascite e la comprate.

CARMELA: grazie signò…. Ce la vado a mettere subito (  esce)

ANTONIO:  assa fa a  Maronne! Almene tenimme o cavallucce bloccate pe nu poche e tiempe!

VIOLA: a te te s’avesse bloccà nata cosa!

ANTONIO: ahhhh! Meglie ca me sto zitt!Io esco! Ci vediamo più tardi ( esce)

VIOLA: ( prende il registro ) dunque vediamo un po…. Ah ne devono arrivare solo altri tre.. e due li sistemo nella camera vicino o prevete tante so frate e sore! ( chiude il registro) mo meglio ca vache a vede a vedere si a stanza è pronta. (  entra Marina) Marì e sistemate a zi prevete?

MARINA: si ..su tutto a posto

 VIOLA:   fa na cosa io salgo su un momento se viene qualcuno mi chiami

MARINA: mammà je aggià ascì!

VIOLA: e nu mumente facce subbete! ( esce)

MARINA: (  si siede  sul divano ) e speramme ca fa ambress! Chella dice accussì e po me fa aspettà nu secule!( entrano Gino e Rachele)

RACHELE: ( non molto giovane, veste in modo  elegante ed è molto salutista) Salve, sono Rachele Fornari e questo è mio fratello Gino ( Gino è come se stesse immerso in un suo mondo immaginario. Ogni tanto ride da solo e poi si muove a soggetto) non fateci caso,mio fratello è un po strano ma..è innoquo.

VIOLA: ( lo guarda muoversi incuriosita e con sospetto) se lo dite voi!Ma aspettate vado a chiamare mia madre ( esce)

RACHELE: ( A  Gino ) mi raccomando… … fa parlare solo a me e cerca di comportarti bene altrimenti addio libertà!

GINO: basta che nessuno mi da fastidio non c’è problema!

RACHELE: oh senti…. Ho fatto tanto per avere documenti falsi e per sfuggire alla legge e tu per un nonnulla saresti pronto a tornare in galera? Ho scelto questo  posto  di mare proprio per stare lontano da occhi indiscreti.

GINO:   e va bene .. ma se….

RACHELE:Se ..niente! Lo sai quando abbiamo in camera ? Un milione di euro fra oro e diamanti per non parlare dei contanti! Fra tre giorni arriverà mio marito con lo yacht  e ce ne andremo via per sempre da questo paese!

GINO: e va bene….. però.. ( all’improvviso si blocca e comincia a muoversi a modo suo come a scacciare le mosche.( Entra Viola)

 VIOLA:    eccomi qui prego….( guarda Gino) ma che fa?

RACHELE:  non vi preoccupate…. Lui è così. Vive  un suo mondo. A volte si sente un eroe e avolte una vittima ma… sono momenti poi torna normale!( intanto Gino guarda Viola, caccia la lingua fuori come se fosse un cane da caccia che annusa la preda e muove in modo alternato le braccia avanti e indietro)

VIOLA: ( un po spaventata)  ma… è  sicure ca nun mozzeche  ?

RACHELE: non ho capito..che avete detto? Sa non conosco il napoletano. Sono di Bergamo!

VIOLA: no dicevo… certo è tranquillo....Bene se mi date i documenti….li registro con calma. Intanto ecco a voi la chiave della camera. Si trova al primo piano

RACHELE:  ( Rachele consegna i documenti)è pulita   tranquilla vero?

VIOLA:pulita e  tranquillissima!

RACHELE: ( prende per mano Gino che è intento a scacciare delle  inesistenti mosche)   su andiamo sopra non ci sono mosche! Vieni! ( come per incanto Gino si scuote e torna normale)

GINO:  buongiorno signora! ( si guarda intorno ) ah qui si sta proprio bene! Mare e tranquillità! Andiamo Rachele, voglio subito mettermi in costume  e fare un bel bagno! A dopo bella signora! ( escono)

VIOLA:  ahe e stamme a poste! Ce mancave sule o pazz!( entra Verdiana )maròò…

VERDIANA:( entrando ) avete detto qualcosa?

VIOLA: noo! Stavo preganne a Maronne

VERDIANA: ah.. beh io vado di là perché ho dimenticato la mia borsetta …voi continuate a pregare…. La madonna( esce dalla comune)

VIOLA:  che te ne facess je  a chiù ambress!  ( entra Matteo )

MATTEO: ( in evidente precario di equilibrio ) scusate… Il gestore non c’è?

VIOLA:  dica a me ..sono la sorella

MATTEO: ah.. la sorella… bene .. ecco io… ho un po di vuoto allo stomaco, non mangio da ieri sera . Avete qualche cosa da mettere sotto  denti?

VIOLA: ma certo, andate a  verso la comune .La prima porta a destra è aperta e chiedete a mia figlia.  C’è tutto per la colazione.

MATTEO: oh grazie. Molto gentile.(  va verso la comune)

VERDIANA( fa per uscire mentre sta entrando Matteo il quale mezzo ubriaco tenta di fare “il cavaliere” per farla passare)

MATTEO: ( sbandando ) prego…signora! ( si fa di lato ma poi ritorna dal lato opposto bloccando  Verdiana  che  tenta di passare )

VERDIANA: (  si ferma ) passate voi!

MATTEO: ( sempre barcollando ) nun sia mai! Prima le signore..prego

VERDIANA:   e va buò ( tenta di passare ma è di nuovo bloccata in modo curioso ,tenta ancora ma senza risultati . Così lo spinge e poi sbotta) e levate a nanze! Oh! (passa e va in camera direttamente mentre Matteo fa un inchino e poi va via)

VIOLA:  eh!.. a ditt  ca   nun mangia da ieri sera ma a zoza  sa scese bone!|Però che tipo curiuse…. Nun sacce  già addò l’agge viste!Mah! ( suona il tel) si, come no signora, salgo subito. E vedimme ca vo a signora Fornari( esce e subito dopo entra Cosimo)

COSIMO: (  si guarda intorno ) e qui nessuno ci fu? E io mo la chiave qui la poso ed esco….no! forse è meglio che sto qui! Se o fetuse arriva…nun mi scappa!( si siede e guarda verso la porta d’ingresso. Entra Matteo sempre un po barcollando )

MATTEO: oh dopo il caffè mi sento già un po meglio ( ad un tratto vede Cosimo e si blocca mentre Cosimo lo vede e si alza) Maròò!

COSIMO: miezzeca o fetuse cca steve! ( caccia un coltello  e glielo punta contro girando il polso di continuo) e mo a cartella te fazzo!

MATTEO: cerca di ripararsi ) No…no aspettate…

COSIMO:  e che devo aspittare? Cornute me facesti! A Rosalia o spitale la mandai a te invece o criatore ti spedisco!

MATTEO:  ma io non sapevo… è stata una casualità… credetemi…( comincia a fissarlo negli occhi) guardate qui…. Qui c’è la verità ( Cosimo lo guarda ) a me a me gli occhi….  Così… così…(Cosimo rimane ipnotizzato)ora posa il coltello..dallo a me ( Cosimo eseguementre Matteo facendo gesti con le mani lo comanda)ora  siediti sul divano e dormi..( Cosimo esegue) e quando ti sveglierai non ricorderai piu niente. Tu a me non mi conosci..non mi hai mai visto..ripeti con … io non vi conosco..non vi ho mai visto!

COSIMO: ( in preda al’ipnosi ) iu nan ti canusciu  … iu nenti saccio nan ta vistu mai .

MATTEO: bravo! Ora dormi…dormi.. ( Cosimo si addormenta  e Matteo si passa una mano sul viso)Oh meno male l’agge scanzata bbona! Mo fammi andare in camera e se la cosa funziona bene se no..cambio aria pure da  qui ( entra in camera proprio quando esce Verdiana )

VERDIANA: (  si guarda in giro ) e dove sono tutti quanti? ( vede Cosimo sul divano che dorme) ah e quello dovrebbe essere il vedovo!( gli va vicino ) ma sta dormendo!( entra Viola) Ah voi siete qui

VIOLA:  così pare . Vi occorre qualcosa?( poi vede Cosimo dormire su divano e a Verdiana  ) che fa dorme?

VERDIANA: e non lo vedete? Ma chi è?

VIOLA: Un certo Cosimo…un siciliano

VERDIANA:   ma è solo?

VIOLA: ah questo non lo so!(  Don Luigi fa per entrare ma poi e si ferma un attimo sula porta dì ingresso come attratto da qualcosa e Viola indicandolo)  Lui è solo di sicuro!

VERDIANA:  ah si? e forse  sarà il vedovo che diceva Antonio. E’ Lui?

VIOLA: (  con Malizia) quello? Quello di sicuro è solo…

VERDIANA: ah se è Lui..ci penso io

 VIOLA: allora fate con comodo io vado di là ( esce)

VERDIANA: mo me lo cucino mio…il vedovello…( Don Luigi entra )  buongiorno!

DON LUIGI: buongiorno cara…

VERDIANA: viene dalla spiaggia?

DON LUIGI: si . Un mare bellissimo però fa molto caldo e così sono rientrato un pò

VERDIANA: volete rinfrescarvi un po’? bere qualcosa di fresco?

DON LUIGI:  si magari! Ho una ursura ..

VERDIANA:  e non vi preoccupate,vi do una bella bibita rinfrescante e corroborante, venite..venite con me

DON LUIGI: veramente non vorrei disturbare…

VERDIANA: ma quale disturbo è un piacere…..venite  almeno si fa due chiacchiere insieme. Sapete Ho tanto bisogno di parole di  conforto ( va verso la sua camera come a guidarlo) venite

DON LUIGI: ma dove mi portate?è  questa forse la vostra camera?

VERDIANA: si lo è ma non abbiate timore… vi offro una bibita fresca e la mia devozione

DON LUIGI: (  equivocando) ah ma allora volete confessarvi?

VERDIANA:  confessarvi? Ma si… vi dirò tutto di me…. Venite ( entrano  in camera)

ANTONIO: (rientra con un plico che deposita sul tavolo) nun se fernisce mai e pavà! Mo a licenza ..mo l’iva ..mo a munnezza! Tasse sempre e solo tasse! (  vede Cosimo sul divano)  ahe.. o siciliane sa dorme! ( entra Viola ) ah stai cca! E chille ?

VIOLA: e chille dorme! ( dalla stanza Di Verdiana si sentono rumori sospetti) e chella invece  se da da fa!

ANTONIO: se da da fa e con chi? ( all’improvviso esce Don Luigi  rincorso da Verdiana. E’ mezzo svestito e con la camicetta strappata) aiuto..aiuto….è indemoniata! ( corre in modo curioso verso la comuneper andare nella sua camera) vada retro satana…. Vada retro!   (esce)  Antonio ( guarda la scena) ma ..ma che succede?( blocca Verdiana ) ma insomma! Fermatevi! Quello è un prete!….

VERDIANA ( si blocca come sorpresa )Un prete? ( Cosimo si sveglia  e si alza )

COSIMO: ( mezzo intronato )nenti succidiu iu nan ti canusciu  … iu nenti saccio ! ( esce)

VERDIANA: ( guarda Viola) questa me la pagherete! ( rientra nella sua camera)

 ANTONIO:  che hai combinato!

VIOLA :  Io niente! L’avrà scambiato per il vedovo!

ANTONIO:  e il siciliano?

VIOLA:  e che ne so!  Se sarà sunnate!

ANTONIO: nooo ! mo è meglie ca me ne vache! (prende il plico ) ca ce sta a munnezza a pavà! Miettele a poste! Je me vache a fa fa na camomilla o bar di fronte ( esce )

VIOLA:(  comincia a ridere da sola) ahhh ahhhh che spasso! Mi dispiace sule pe don Luigi.Povere prevete mmane a chella janara!(  entra Luisella)oh viene Luisè…finalmente te fai vedè

LUISELLA:( un po zotica ma  bella donna): e  si! je primanun ce so state! …Siamo! state a castielloammare

VIOLA:Castellammare? E  fa che? Ca o mare nun ce stà?

LUISELLA:: si ce sta ma  però  je e mia sorella lì   ci avimmo fatto le curee avimme alloggiato dinto o grandotello delle terme! Avive vedè! Un otello a 4 stelle

VIOLA:  ah già ..roba pe signori! E ma tu e tua sorella vo putite permettere. Vostro padre va rimaste  mpurpate e sorde..site signore! Ma che cure avete fatto

LUISELLA : io ho fatto quelle  insulfatorie  mentre mia sorella ha fatto le..tromboniche..

VIOLA: le tromboniche? Vuoi forse intendere  che tua sorella finalmente (alludendo al sesso…).ha trovato qualcuno che…..a cunsulate..

LUISELLA:ohhh ma che vai a penza! Chella  mia sorella è na santa femmena….

VIOLA: e che centra sempe femmene è!  A fatte e cure tromboniche..Ma po scuse tu accussì e ditt!

LUISELLA : agge capite tu nun sai che so…mo te spieghe je! . Quella è stata dal otoricchio che  gli ha trovato le trombe di epistacchio appilate! E capite mo?

VIOLA:  eh… agge capite sempe mene! Va buò Tu poi se istruite e benestante  e queste cose più le capisci

LUISELLA: e si !  io sono altoallocata, tu o saje, mio patre, teneva a fabbrica  de buatte e pummarole  e  da piccola ho campato in una grossa città ah checivilezza! Poi siamo venuti a vivere qui  perché a pateme nun ce piaceve a confusione  e nun puteve respirà o fumme  da città e…qui  ci siamo affossate

VIOLA: e affussate mo….Pensate piuttosto  a sistemarvi Avite truvà sule nu bellu marite! ( al pubblico )“E chullu fesse e frateme nun se decide

LUISELLA: Viò, je tenco  ormai trentacinche anne e fine a adesso  non mi  sono potuto sistemare

VIOLA:  e pe forze! Ogunune che ta fatte a pruposte le rifiutate pecchè te vulive  purtà a sorete in dote

LUISELLA:  e che devo fare  la pozze mai abbandunare !Io aggio fatto una prumessa a mia madre prima che muresse. Mi dicette, Luisè belle e mamma tu lo sai che Carmelina è un poco scema perciò se ti sposi portatella con te. E cosi io non mi sono spusata e manco Lei e mo me rode o fegate, tenche tanti e chilli sorde e proprietà e nun tenche nu marite che mi può  proteggere  e …..soddisfare

LUISELLA: Je n’idea a tenesse! Spusete a….

LUISELLA: sempe a stessa idea!  Spusate Antonio? quello è uno lazzaro….un imbroglione e sfaticato e poi….. sfotte sempre a sorema Carmelina . E’ vero per un po di tiempo mi ha fatto anche la corta  ma solo pecchè  mi voleva fare ..la festa

VIOLA: E…  nun te la fatte?

LUISELLA: ma che dice io…sono ancora incappucciata

VIOLA : incappucciata?  E cher’è?

LUISELLA:  è …che sono ancora comme mi ha fatto mammà

VIOLA : eh ce fatt e pappice ncoppe! Siente  a me fattille  levà stu cappucce  sistemati

LUISELLA : e  io ce vulesse pruvà ma doppe spusate  ….  io aveve penzato o frate do sinneche!

VIOLA: ah no no  e avete sbagliato indirizzo …eh  eh quello la fidanzata la tiene già e fra poco la sposerà eh

LUISELLA: oh ma che mi dicite  e chi è

VIOLA: e cheste nun vo pozze dicere pecchè…..è nu segrete. Se vonne annascuse ma stanne pa via bone pe concludere

LUISELLA: allore mi rimane solo ..Antonio

VIOLA:  si ve vulite spusà si!  però …… l’avimme convincere. Chille è allergiche o matrimonie  e a  vostra sorella. Che dici ce pruvamme?

LUISELLA:  si nun incuieta più a sorema  che  pozzo dire …  pruvamme

VIOLA: nun te preoccupà che lo facciamo cadere!però tu te fa   fà a festa!

LUISELLA: come e ditt ? M’avesse fa fa a…..fe….

VIOLA: e capite buone, te le fa  fa ….scappuccià

LUISELLA: uh madonna! E primma do matrimonio? io non songo abituata e poi….saje  che scandalo ca succede

VIOLA: in compenso……t’addecrie

LUISELLA: no ..no…. e po si soreme o vene a sapè? Quella è una santificata

VIOLA: eh, mo mettimme a esse a poste da Maronne!

VIOLA: nun te preoccupà….a questo ci penso io. Non lo saprà nessuno a parte Don Luigi che vi coglierà sul fatto

LUISELLA: Don luigi? O prevete ca vene ogni anno qui? Uh madonna! ma ca state dicenne?

VIOLA:stamme  a sentì. Piu tardi , quando je e Maria  ascimme, rimmanimme Antonio sule a fa a guardie da pensione io ti telefono e  tu viene cca ,baste che le faje na cerimonie e vire  ca chille subbete se ne va e cape

LUISELLA:  eh ma poi quello mi zompa addosso e….

VIOLA: e tu falle fa, nuie intante cu na scusa purtamme a Don luigi a casa e nel momento travolgente ,entriamo e lo cogliamo sul fatto e vedi  che  poi Don Luigi lo inchioderà sulle sue responsabilità e a quel punto t’adda spusà pe forze! Allora pruvamme?

LUISELLA: e pruvamme! Però faje na cosa  quanne stamme a pruvà… nun venite troppo ambresse

VIOLA: uh e pecchè?

LUISELLA: pecchè po a chillu punte è meglie ca me ne veche bene!( esce)

VIOLA:  eh dalle cure insulfatorie alle cure tromboniche!  e capite nu poche?  Chesse nun ne po chiù!( entra Marina )

MARINA : ciao Mammà io..esco un po’

VIOLA:  addò vai?

MARINA:  me vache a piglià nu gelate cu Giannino

VIOLA:  eh… pigliatille però dinta a coppe! E statte attiente! Chille tene a parlantina facile comme o frate sinneche..nun te fa mpapucchià!

MARINA:  nun te preoccupà mammà! Ma prumesse che al più presto viene con i suoi genitori a chiedere la mia mano

VIOLA:  pecchè nun ce le date ancore? Va và   e attenta

MARINA:  ciao a dopo ( esce)

VIOLA:  e chi sa si stu matrimonio va in porto. ( entrano Rachele e Gino )

RACHELE:( Lei e Gino in tenuta da spiaggia)   ci date il numero dell’ombrellone?

VIOLA: E come no..eccolo qui..numero 17..

 GINO: ( prende il numero ) il 17? E non ce lo potete cambiare..? sa sono molto superstizioso

VIOLA: E va bene. Se è così ..lo cambio (entra Cosimo in tenuta da spiaggia )pure voi andate al mare?

COSIMO:  niente saccio!  vaiu a pigghiari un po ri suli!

VIOLA: e allora questo è il numero dell’ombrellone…. ( gli dà il numero 17 ) prendete

COSIMO: ( Cosimo prende la chiave e all’improvviso Gino si blocca e comincia ad annusare cacciare la lingua fuorie va vicino a Cosimo) ma ca fa chistu… mi vole alleccare? Passi llà!

RACHELE: no scusatelo …. Ha avuto un blocco psicologico… non vi fa niente.( gli prende la mano)  Gino.. su… vieni…. Datemi  il numero signò… ( Viola da il numero )vieni Gino  andiamo al mare ( escono )

VIOLA: avete visto? Poverino è….malato…. voi invece…andate a mare?

COSIMO    si..si …vado ma nenti succidiu iu nan ti canusciu  … iu nenti saccio! ( esce)

 VIOLA:  ma chi te canosce ma chi te sape ! Ma guarda a chille! ( si affaccia  Don Luigi ) oh Don Luigi… venite

DON LUIGI: l’indiavolata è andata via?

 VIOLA:  non temete non vi darà più fastidio!

DON LUIGI: e ci mancherebbe…  se lo fa ancora sarò costretto ad andare via!

VIOLA: ma no che non lo farà più! Quella vi ha scambiato per un vedovo benestante. Non sapeva che siete  Prete! Ora lo sa!

 DON LUIGI:   ah meglio così..io rivado a prendere un’altro po di sole- ( fa per andare poi si volta )  ah mi dovrebbe telefonare mia sorella… se chiama mi avvisate?

VIOLA:  ma certo!... andate..andate. ( Don Luigi esce ) azz o piane è tirate! Eh ma da stanze do cavalluccio non è uscito ancora nessuno…. Boh provo a bussare ( Bussa e si affaccia Carmela )

CARMELA:  chi è ? a siete vuje… che vulite

VIOLA: niente solo sapere vostro marito come sta

CARMELA: quasi bene! Chella pumata ca m’avite date è stata miracolosa! Siamo pronti anche per andare al mare… Pascà e fat? Jamme jà pigliammancille nu poche e sole

 PASQUALE ( esce mezzo ammosciato e con la mano che si mantiene la schiena e muove il collo) ma tu si si.. sicure ca accussì scumbinate  o sole me fa bbene?

 CARMELA:  certe ca te fa bbene.. signò dicintacelle pure vuje!

 VIOLA:    andate sicure ca cu doje ore e sole ca pigliate…. Ve passe tutte cose! Mo vi do il numero dell’imbrellone ( lo prende e lo consegna) ecco qui

 CARMELA :  e viste?jamme ca si è accussì a doppe e voglie a galuppà! jamme ( escono )

VIOLA :  eh a pigliate pe cavalle e monta! ( guardando la porta 1 )e mo o pericolo è sule chelle! ( entra Antonio) te si calmate?

 ANTONIO: diciamo di si! Ma poi dico nun cio putive dicere a chella ca don Luigi ere prevete?

 VIOLA:  e chelle nun ma date o tiempe! So trasute n’attime dinte.. e nu l’agge viste chiù! Mo si vuoi rimedià dille ca o vedovo sta al numero 17. Io mo venghe.. ( esce)

ANTONIO: ( bussa alla numero 1 ) Verdiana ci sei?

VERDIANA : ( esce ) ci sono ma si te prore mo nun è u mumente! Sto troppe nfuriate!

 ANTONIO: e ragione ,chelle soreme  è na birbante! Comunque se vuoi il vedovo sta al numero 17…avete l’ombrellone e la cabina in comune

VERDIANA: veramente? O grazie! Mo mi devo rifare!… vado! ( esce)

ANTONIO: assa fa a Maronne! ( entra Matteo ) ma ..voi state qui?

MATTEO: perché non ci dovevo essere?

ANTONIO. No è che… mah va buo…andate al mare?

 MATTEO:  si… mi date il numero?

ANTONIO: ( prende il numero ) ecco qui il numero venti

 MATTEO:   grazie..a dopo ( esce)

ANTONIO:   ma tu vire o pataterne! Me na cumbinate nate!( entra Viola ) ma che è fatt?

 VIOLA:  che agge fatt?

 ANTONIO:   ma comme me ditte ca o vedove stava al numero 17

 VIOLA: embè nun è accussì?

 ANTONIO: No o vedove è scise mo mo! A chi le date o 17

VIOLA:  o siciliane! Pecche nun è isse o vedovo?

ANTONIO: none! Il vedovo è Matteo Cavalli

VIOLA:  e che ne sacce! Va truvamme mo si è  Cavalle 0 ciucce e carrette! Io esco! Attiente o bancone) ( esce)

ANTONIO: noo je nun cia facce chiù!! Je agge cagnà mestiere ! ( prende il giornale e legge) seh e quanne o vence o scudette stu Napule! ( posa il giornale) mah meglie ca me piglie na cosa fresche! ( va in cucina e ne esce con una   una bibita) oh ecco qua..( la versa e fa per bere quando vede entrare Luisella)  Donna Luisella? Uh e che fate qui

LUISELLA: Viola  non ci sta? ( tira fuori un fagotto)le ho portate due caciottelle fresche ( si scopre un po) oh come fa caldo oggi….. è verò ?( si slaccia la camicetta ) Antò…fa caure!

ANTONIO:  ( gli si avvicina con ardore) e a chi lo dite …..Donna Luisè, vuie me site sempe piaciute e….. ( fa per abbracciarla e Luisella si scansa)

LUISELLA: ma  Antonio….che fate ….la porta  è araputa e ci pozzono vedere

ANTONIO: ah è sule peccheste. Mo è ora ca stanne tutte o mare  ( va e chiude la porta e poi l’abbraccia con impeto e scivolano a terra dietro il divano non visti dal pubblico) oh Luisè e comme si bone ,tagge fa nova nova

LUISELLA:  si Antò fammna na bella sballate ahhh ( sussurri e grida) oh si Antò..si Antò.

 ANTONIO: si Luisè..( alza la testa da dietro il divano  ma ca tene cheste a  sotte ca nun se leve)

 LUISELLA: e  stracce ..stracce … ohh

ANTONIO: (Si sente uno strappo ) oh.. mo si! ah Luisè!!

LUISELLA:   si Antò…    mo si che sto mparavise!! Oh Antò!! ( bussano alla porta, Antonio si alza con la camicia in disordine ma Luisella lo tira giu) nun da retta Antò…. Ahhhh ( bussano di nuovo e non si alzano. Poi la porta viene aperta da Viola che entra con Don Luigi. Antonio si alza mezzo svestito mentre Luisella cerca di vestirsi)

DON LUIGI: (  vede la scena e  si mette le mani al volto) o Signore!  Che scandalo.. che scandalo!( scappa via in camera)

VIOLA: si si che scandalo! ( Antonio e Luisella, si alzano tutti in disordine) bisogna riparare…… ( va verso Antonio con autorevolezza) Antonio devi riparare!

ANTONIO:  e comme se fa? Troppo tardi….a festa ormai è fatta e je… me ne fuje

LUISELLA: si  si  ma fatte a festa! …..ormai …. Ma sballate…. Ma scappucciate!Antò…Antò…….( gli corre appresso mentre si chiude il sipario

FINE PRIMO ATTO

SECONDO  ATTO

Stessa scena primo del primo atto. Seduto sul divano c’è Antonio e don Luigi che  gli è seduto accanto mentre  Viola è in piedi dietro la reception.

DON LUIGI: figliolo…cerca di comprendere… quello che hai fatto è una cosa grave

VIOLA:  Don Luì questo non è normale! L’avite viste arò è asciute? Dalla camera e chella cuneglie!

ANTONIO: embè? Ero lì  perché sono stato chiamato a sistemare una cosa che era caduta… cose che succedono

VIOLA: seh! Era caduta a signora a coppe o liette….

ANTONIO: ma insomma! Te fai e fatte tuoje?Capisco che sei….un dongiovanni ma quello che è successo  con la signora Luisella è molto compromettente!

ANTONIO: e allora io dovrei essere compromesso con mezza Italia! Don Luigi mi meraviglio di Lei! Sapete quante ne sono passate dal mio B& B a cui non ho fatto mancare le mie attenzioni? Tante! E mo sarei compromesso!

DON LUIGI: ma figliolo ragiona! A parte che fornicare è un peccato mortale ma quella mi ha confessato che era anche…verginella! E poi  qui ci sono stati dei testimoni!

VIOLA:  zi prevete tene ragione!

ANTONIO:  tu statt zitte! A parte ca me si sore e a  testimone nun a può fa ma si venghe a sapè che ce mise do tuoje..te a  cacce fore a te e  a  figliete! E po’ Don Luigi vuje site prevete dovetè tenè  fede  o segrete professionale

DON LUIGI: e no caro Antonio! Ti sbagli! Non vi stavate certo confessando quando siamo entrati!

VIOLA: anzi!.....

ANTONIO: ma insomma che vuole mo a me  sta Luisella!

 VIOLA:   se vo fa spusà! Chesse vo!Insomma decidete non cè altra  via di uscita

ANTONIO: e se po scurdà! A  truvasse  esse nata via di uscita

 DON LUIGI: figliolo… non dire così…. Le vie del signore sono infinite! Chi ti dice che non sia quella buona?

ANTONIO. E chi mo dice che è sbagliate? No Don Luì… pe mo nun ce penze proprie!

 VIOLA: e pienze allora a pavà diebbete e cambiale! Quanne  si ta spusasse putiss fa  a vita do signore!

ANTONIO:  ah ecco! Tu pienze sempe a stessa cosa! Ah già… e spusà a figliete!

VIOLA:  figlieme si vò Die se spose pure senza canmmisa

ANTONIO: seh e speri! !  Ca o guaglione suoje  è nammurate è sicure  ma si aspiette ca e genitore do sinneche venene a chiedere a mane e na guagliona  figlie e nu pate scunusciute si malate e cerevelle! E po senza sorde nun se cantane messe! E’ accussi zi prè?

DON LUIGI: non sempre figliolo..non sempre… anche se sui soldi non ci si sputa mai!  beh io vado..tu pensaci bene eh? Ciao( esce andando verso la comune)

VIOLA:  le sentute ? pienzece buone!

ANTONIO: ci ho sempre pensato: meglie disperate ca spusate!

VIOLA: che cape e provole! ( entra Cosimo )

COSIMO: ( tutto imbellettato e con fiore nel taschino) Buongiorno a vossia!

ANTONIO: buongiorno. La colazione è pronta!(  si siede e accende il pc)

COSIMO: haju già visto grazie. ( A Viola) sapete si a signura Verdiana jè gia arruspigghiata?

VIOLA: arruspigghiata?  E che è?  Parlate italiane canun ve capische

COSIMO:scusasse! volevo diri..se era già scetata

VIOLA:  e io che ne so!  Un’ora fa era sveglia di sicuro e… in piena attività! Poi se si è addormentata di nuovo non lo so . Provate a bussare la porta.

COSIMO: sapete nun vulissa disturbare..la signora Verdiana è cosi sensibile

VIOLA:  per questo avete ragione..tene na sensibilità…unica! Dite la verità  vi piace..la signora? ( Antonio segue la scena e ogni tanto fa mosse a soggetto)

COSIMO:moltissimo jè accussì  na bìedda e seriosa fìmmina!non è vero?

VIOLA: ah sicuramente! Bella e soprattutto ..seria non è vero Antonio?

ANTONIO: (  capendo le intenzioni di Viola) serissima!

COSIMO: ah allora è la femmina che fa per me! Sunnu dui jorna chi gli fazzu a corte e mancu 'nu vasi mi desi!

VIOLA: azz! Fatemi capire..ma voi siete benestante?

COSIMO: riccu e chinu di proprietà sugnu  ma che   fimmini  assái sfurtunatu. u sapiti picchì sugnu cca?

VIOLA: io no! Antò tu lo sai?

ANTONIO: io neanche! Perché siete qui?

COSIMO: picchì a ma zita mi fici i corna e cca doveva vìeniri u curnutu ca mi  misi!ma nun vinni!  ora nun mi interessa cchiù po essiri ca truvaiu  a fìmmina da mia Vita! Bedda e seria

ANTONIO: ah.. è sicuro!  La signora Verdiana è una donna….una donna ..come si dice Viola

VIOLA: una donna….  Assatanata….o scusate…..volevo dire assennata!

COSIMO: ecco brava! (si avvicina alla porta come ad ascoltare rumori )  nenti nessun sgrusciu. Forse ancora dorme.Mu fate 'n piacìri? iu ura acchianu supra. Quannu si arrispighia m’avvisatechi vogghiu fari colazione  cu idda

ANTONIO:Tranquillo..andate pure ( Fa per uscire e quasi si scontra con Matteo.Lo guarda.  )

MATTEO:  oh scusate….ero distratto

COSIMO:  nenti succidiu iu nan ti canusciu  … iu nenti saccio ( esce)

MATTEO: ( in tenuta da mare )buongiorno.. è pronta la colazione?

ANTONIO: prego potete accomodarvi in sala c’è mia nipote

MATTEO: grazie! Quella ragazza è  di una gentilezza unica  ( guarda Viola) e…mi avete messo lo yogurt che vi ho chiesto?

VIOLA:  activia cereali e pera! Ma certo…Noi contentiamo sempre i nostri clienti

MATTEO: grazie ..bella signora! ( esce)

VIOLA:  eppure io a quello l’ho già incontrato da qualche parte!

ANTONIO: nate incontro al buio  ca nun te ricuorde!

VIOLA: e nun sfottere! Piuttosto  vire che è fa cu Luisella!

ANTONIO: nata vota mo? ( esce Verdiana) oh buongiorno

VIOLA:  nata vota? Sentite signora Verdiana prima era venuto qui il signor Cosimo che desiderava fare la colazione insieme a voi. Posso avvisarlo che …. Vi site scetate?

VERDIANA: oh si! E’ così caro!

ANTONIO: E pure così ricco! Questa è l’occasione che aspettavate!

VERDIANA: e  non me la faccio scappare!

VIOLA: si ma…. Chiste è siciliano! Uomo d’onore! E se riuscite a impapocchiarlo sicuramente facite a signora ma… si po ve facite passà o sfizie cu ate…chisse vi… sutterre! E’ vero Antò?

ANTONIO: si nun è nu siciliane fesse ..è sicure!

VERDIANA: ah nun ve preoccupate! Ormai ho deciso! Voglie fa a signora a vita! Da oggi sarò La piu’ seria e virtuosa donna del mondo! Avvisatelo che sono in sala. ( esce)

 VIOLA:  e chi sa! La lupa perde il pelo ma non il vizio!!!

ANTONIO: ( con ironia)  comme se dice..quann’a femmene tuculèa trova sempe chi ‘a sciuscèa

VIOLA:  si a sunate e pe me..e sbagliate ndirizze!  ( tel. A Cosimo) Pronto signor Cosimo?...la signora..è scesa!Buone cose…Oh e vedimme si cia levamme a nanze!

ANTONIO: nun vide l’ore  eh ?  Comme si ccà ce stesse a gratis!

VIOLA:   chelle pa verità.. pave! A gratis ce vaje  tu! Po rieste…. Si nun vide che è fa…te puzzarrai e famm!

ANTONIO: e  batte sempe ncoppe o stesse taste! Io nun me spose!( esce)

VIOLA:  hai voglie a correre! ( entra Carmela)

CARMELA:buongiorno signò…. Vi ho portato il tubetto della pomata…ieri l’aggio comprata in farmacia….. Signò è miracolosa!

VIOLA:  eh..me ne sono accorta! Mamma mia  e come vi siete profumata!

CARMELA: si è… se sente?

VIOLA:   e come no! Voi con questo profumo facite scetà e muorte!

CARMELA:   e perciò me lo metto .Così a  Pasquale…o tenche sempe scetate! .( ride) ahh aha

VIOLA:  eh.. estamme a posto!  ( entra Gino )Oh buongiorno! La colazione è pronta

GINO: grazie..aspetto mia sorella e andiamo… ( vede Carmela tutta profumata e comincia ad annusare l’aria  poi un po’ alla volta si avvicina a Carmela e caccia la lingua fuori come il cane quando ha caldo ) uhmm uhmmm

CARMELA:  (  sorpresa) aho.. ( a Viola ) ma chiste che fa?

VIOLA:   nun ve muvite..è innocuo… è malate…  addore e se ne va

 CARMELA: ( rimane ferma  e immobile mentre Gino la annusa torno torno) signò chiste s’avess menà?we we… iesc là ..  ( Gino all’improvviso apre le braccia e fa pe stringerla proprio quando entra Pasquale ) ohe…. iesc arrete!

 PASQUALE: (  vede la scena  si butta su Gino) oh piezz e fetente! Lassa stà a Ca ca Carmenella , ( Pasquale lo tira via  e gli da un calcio nello stinco  a cui Gino risponde con un lamento da cane )

GINO: ( fugge via imitandoun cane bastonato) cai cai,cai….

CARMELA: e meno male che era..innoculo!

 PASQUALE: signò, voi chist aliment nun ooo.. putite tenè o..o ospitale…ospite! Mannatanill o a prossima vote le spe..spe spezze e coscie!  Andiamo Carmè!  (rientrano in camera)

 VIOLA:  maròò! Ate che malate ! Chille è pazz o vere! Meglio andare in sala a vedere se serve qualcosa.. ( esce e subito dopo entrano  Gino seguito da Rachele che cerca di trattenerlo)

GINO: ( ha una pistola in mano e guarda in giro come a cercare qualcuno)io al quel zotico l’ammazzo! ( si tocca la gamba)guarda che mi ha fatto? A me ! A Gino Fornari!

RACHELE: shhh ! stai zitto! Vuoi che ci scoprino e ti rimettano in galera?Posa la pistola ! Abbiamo fatto tanto per far perdere le nostre traccia e tu vuoi rovinare tutto? Pensa piuttosto ai soldi che abbiamo  e a  come ce la spasseremo( gli toglie la pistola dalla mano e la mette nella borsa proprio quando entra Violache vede il gesto),

VIOLA: (  si ferma per un attimo come spaventata) Oh mamma mia!è( indicando Gino) si è calmato?

RACHELE : Sì è calmo ed io  … le chiedo scusa per mio fratello …. Stamattina è un po più nervoso del solito ma vi assicuro che  non succederà più. 

VIOLA:  e lo spero..anche per altri ospiti.

RACHELE:  non temete  ci penso io. Non lascerò più che se ne vada in giro da solo.E’ pronta la colazione?

VIOLA: si prego accomodatevi in sala c’è mia fratello.

RACHELE: grazie..  ( esce tenendo per mano Gino )

VIOLA:  eh ma qualcosa non quadra… chelle sa mise na pistola dinte a borsa .Mah forse è nu giocattule po fa pazzià!( entra Marina  con una borsa da spesa ) ciao Marina  già e fatte?

MARINA: si mammà ( posa la borsa sul tavolo ) ho preso tutto .. pure il giornale

VIOLA:  il giornale?  E pecchè?

MARINA:  e chille Michele nun teneve o rieste e ma date o giurnale.. ( lo mette sul tavolino della reception)

VIOLA: seh quello  sa mparate bone a canzone !Quando non riesce a venderli li dà di resto. Va, porta a borsa in cucina sisteme sta roba e po   da una mano in sala per la colazione ( Marina fa spallucce. Prende la borsa e va via) mah e viste che ce sta mo liggimme pure… ( sfoglia il giornale poi si blocca come attratta da qualcosa di interessante) nooo! ( accende la luce per guardare meglio) uh mamma mia e chiste so proprie iss!( entrano Pasquale e Carmela e nasconde il giornale)

PASQUALE: ( si guarda intorno. Poi va da Viola ) Signòo pazz addò sta?

VIOLA:  è in sala ma nun ve preoccupate. A sore o tene a guinzaglie!

CARMELA: E e speramme ca nun o fa scappà!

PASQUALE: a si no le facce nata mazziata! andiamo ( entrano in sala )

VIOLA: (riprende il giornale e legge)uh maronn! E chiste so criminale overe! E mo? ( entra Antonio) Antò ..viene ccà..( prende il giornale e gli mette la pagina davanti ) guarda!

ANTONIO: all’anima  da miseria! So proprie loro! Viò chu chiste nun se scherza! Chiste so due criminale! Pazz e assassini!

VIOLA:  Uh maronna mai!  e mo ca facimme?

 ANTONIO:   Che avimm fa?  E fatte nuoste ciavimm fa sperann ca se ne vann ambress!  Chiste so professionisti del crimine! ( riguarda il giornale Banche svaligiate… gioiellerie svuotate…. Azz! Assassinio e ricatti o mamma mà! guarda ccà guà!  Proprio due giorni fa hanno rapinato una gioielleria ammazzando due persone! ( Viola guarda insieme al fratello e non si accorgono di Rachele e Gino che sono entrati  dietro di loro)

RACHELE:  datemi il giornale! ( Antonio e Viola, spaventati consegnano il giornale )e state fermi! ( guarda la notizia ) lo ha visto qualcun altro questo articolo qui dentro?

VIOLA: no..no..nessuno! state calmi!

RACHELE: io sono nata calma ma è lui che non lo è!Vero Gino?

GINO: dipende! Se voi starete zitti oppure no!( prende il giornale e lo mette nella borsa di Rachele)

 ANTONIO: si  si.. e chi parla!

RACHELE: questo non lo possiamo escludere! Facciamo così. Noi stiamo aspettandomio marito che viene a prenderci  con uno  yachte se voi tenete nascosta la cosa… vi ricompenseremo bene.  Vi  daremo centomila euro  per tenerci nascosti

GINO: altrimenti….. se parlate sono guai! Allora quale opzione scegliete?

ANTONIO:io direi che non abbiamo scelte…. Meglio ca ce stamm zitte è vero Viola?

VIOLA:  si… meglio… assai meglio.

 RACHELE: ( a Gino ) vai su , prendi i soldi per loro ,mettili in una borsa e scendi giù!( Gino esce) ora vi consegniamo il danaro per essere sicuri che non parliate ma… guaio a voi… se vi fate sfuggire qualcosa!

 ANTONIO: non ci faremo sfuggire niente e po…. I soldi servono sempre! ( scende Gino e consegna la borsa a Rachele mentre comincia a bloccarsi e a scimmiottare)

RACHELE: ecco qua. Prendete questi.  Voi avete fatto l’affare della vita. Badate bene però..!  a noi ci basta il vostro silenzio altrimenti…! ( prende la pistola gliela mostra e poi la ripone in borsa.)Noi ce ne andiamo in camera…meglio non farci notare tanto.

VIOLA: andate…andate…. Parlare a noi non ci conviene sotto tutti i punti di vista!

RACHELE:  sagge parole! Andiamo Gino!( prende Gino per mano e vanno via)

ANTONIO: ( guarda nella borsa) o anime e chi a viste mai centomila euro tutta assieme! Sai quanti cose ce putimm fa?

 VIOLA:  nuje ce stamm zitte pecchè ci conviene ma po si sicure ca primme ca se ne vann sti sorde nun se pigliene nata vota?

 ANTONIO: ah! E a cheste nun ci avevo pensato! Uhmm! E allora?

VIOLA: allora niente! O ce va buone accussì o ce va buone o stess! Chist nun pazze iene!

ANTONIO: Però avimm tentà. Si ce lassane…. Simme ricche po

 VIOLA:  ricche che sorde e llate! Chiste do denare spuorche!Nun ce penzate?

ANTONIO: denare spuorche? Pecchè ce stanne  pure e denare pulite? E sorde so a cosa chiù sporche ca ce sta! Pecchè quanne te pavane tu ne sai a provenienza? Che ne sai si so sorde arrubbate o si  so sorde guadagnati onestamente.Si a tuccate nu ricche   o nu pezzente. Si na persona sana o nu malate cu na malatia ca t’appesta! In tutti i casi so sorde maniate e passate a ciente mane! E quindi  a prescindere so spuorche!

 VIOLA: si tiene ragione ma chisti ccà so sicure sorde arrubbate !

ANTONIO:  nun t’arravuglià e cerevell! Ogge si vuò campà scrupole nun te ne fa!

VIOLA: nun me facce scrupole… me  pass sule  a mane pa cuscienze.

ANTONIO: E  passale a nata parte sta mane siente a me e vide ca sistieme pure a figliete comme si deve!

 VIOLA: Chi sorde arrubbate!

ANTONIO:  oh siente! Che vuliss fa? Denunciarli? Co rischie che po ce fanne fore? Siente a me… stammece zitt si vulimm campà!

VIOLA:   e stammece zitt e po vedimi. Vado in sala! ( esce)

ANTONIO: je a chelle e vote nun a capische! Capita n’occasione e cheste ( prende la borsa e la nasconde sotto il tavolino) e me vene a parlà e cuscienza!( entra Matteo) oh signor mago gia fatto la colazione?

MATTEO:  si stamattina  ho fatto veramenente una bella colazione… un bel cappuccino, due cornetti con nutella e un caffè davvero speciale…. fatto da vostra sorella!  Ah..( con aria soddisfatta ) e ditemi ( si mostra ) mi vedete meglio?

ANTONIO: di morale sicuramente!( entra Viola e si mette a pulire un po la sala )

MATTEO: e si! Da quando sono venuto qui..mi sento rinato!E pensare che quando sono stato qui per la prima volta quasi ormai vent’anni fa non volevo più andarmene! Che mare.. che pace..che armonia…che avventure!

ANTONIO: ah ma allora questo posto già lo conoscevate?( Viola sempre sistemando qualcosa comincia ad interessarsi al colloquio)

MATTEO: e certo! Per questo l’ho scelto! Mi innamorai subito di questo paese e  pure delle ragazze che ebbi la fortuna di conoscere.

ANTONIO: caspita avete conosciute anche delle ragazze !

MATTEO: e come no! Pensate che una sera invitato ad una festa conobbi una bella ragazza e non vi dico che successe!Neanche il nome mi disse ma in poco tempo

ANTONIO. L’avite fatta a festa!

MATTEO: è   si!  (Viola rimane sorpresa)fu il dolce spumantino la passione..il chiar di luna non so ma è stato come in un sogno! Per la verità  mi sarebbe piaciuto rimanere quella ragazza mi piaceva  maLa mattina dovetti partire  …. La vita ti obbliga a fare scelte diverse e partire per altri lidi!

ANTONIO: e come un vero  mago siete sparito! ( Viola porta una mano al volto e poi si lascia cadere svenuta sul divano. ovilloco ovvì! ( va verso la sorella e tenta di rianimarla mentre Matteo rimane immobile)  e che fate fermo…prendetemi un po’ d’acqua

MATTEO: l’acqua? Ma si certo. (esce e poi rientra con un bicchiere di acqua)ecco qua prendete ( Antonio spruzza un po’ d’acqua sul viso di Viola che un po’ alla volta si riprende) si sta riprendendo….

ANTONIO: Viò tutto bene?

VIOLA: Si ..va bene..va bene… ma ora è meglio che vado a distendermi un po’..

ANTONIO: ti accompagno

VIOLA: no… ce la faccio…ce la faccio..( da uno sguardo  a Matteo   e po va via )

MATTEO: poverina…forse il sole?

ANTONIO: no..niente.. non è stato il sole … forse si è emozionata ..è come nei film..l’assassino torna sempre sul luogo del delitto! E voi..siete tornato..

MATTEO: e si!  Io sono tornato ma che c’entra? quando il medico mi ha consigliato mare e relax..ho pensato a questo luogo e..

ANTONIO: e ci avete messo vent’anni! (Al Pubblico- mo o sisteme je ..o maghe!)E a quella ragazza a cui avete fato la festa non ci avete pensato più?

MATTEO: e come no…se almeno sapessi il suo nome. Ricordo vagamente il suo volto….ma stiamo parlando di vent’anni fa ed era buio e..( si blocca un attimo come a pensare ) un momento.. ma certo… è Lei.. è vostra sorella… si è lei! Ecco perche mo sembrava già di averla vista da qualche parte! ( Ad Antonio ) E’ Lei vero?

ANTONIO: e già….pare proprio di si!  e  magari pensa ancora a voi anche perché  il vostro incontro ha generato il frutto…

 MATTEO: il..il frutto? Volete dire che… ho un figlio…

ANTONIO: per la precisione una figlia!

MATTEO:  ma allora ..Marina…. la ragazza che mi ha servito la colazione  è mia figlia?

ANTONIO:così pare! Anzi è sicuro perché dopo di voi Mia sorella non ha conosciuto altri uomini!

MATTEO:  O Mio Dio!  E’il destino a volerlo!….E questa volta non sparisco! Dov’è andata? Ho bisogno che mi perdoni!Che sappia…

ANTONIO: lasciatela riposare.lei ha capito. lasciate che raccolga i suoi pensieri…. Mo  andate.. andate

MATTEO: si avete ragione …ma dove vado..sono ancora così scosso….

ANTONIO: fatevi una passeggiata sul lungomare…vi farà bene..poi.. si vedrà..andate è meglio sentite a me!

MATTEO.: si..vado… vado.. ( esce)

ANTONIO: va va..ca  po  pure tu  e bisogne e sapè! E sapè  ca tiene na figlia!Po  voglie  vede  si nun te  farràie ancora chiù sicche!( entrano Verdiana e Cosimo)eh…j che coppia se furmate! Signori  tutto bene?

VERDIANA: una meraviglia! Cosimo è un uomo davvero in gamba! ( entra Don Luigi si siede sul divano  e segue la scena)

COSIMO: e tu 'na fìmmina speciale sei! vulemu iri a fari 'na passeggiata insieme   a mmari

 VERDIANA:  ma certo… mio cavaliere ( entra Viola e si siede accanto a Don Luigi)

COSIMO:  ( le porge il braccio) prego s’accomodasse

VERDIANA: ( si appoggia al braccio) però non fate che poi dopo il braccio… vorreste altro eh

COSIMO: Cosimo Cassarà galantuomo è! Andiamo ( escono)

ANTONIO: all’anima da zoccula e comme ce sape fà! Chelle l’arravoglie comme nu cannole siciliane

DON LUIGI: ah figliolo non si dicono certe cose su una donna  soprattutto se non la si conosce

VIOLA: la conosce..la conosce..quello mio fratello conosce solo quel tipo..di donne! Io invece nella mia vita  ho conosciuto solo un uomo

ANTONIO: ( A Viola ) E iss è overe ? Ecco perché dicevi che aveva una faccia conosciuta! Pecchè te si state zitt e nun  ditt niente? Mo finalmente le truvate o pate e figliete e quindi?

VIOLA: E quindi…. Mo nun sacce manch’je che agge fa!

VIOLA:Don Luigi ho bisogno di parlarvi in privato… vorrei che mi consigliaste su una cosa delicata..insomma vorrei un vostro parere da uomo di chiesa..

DON LUIGI: ( la guarda con sospetto) certo e dove andiamo

VIOLA:  nella mia camera,,venite con me

DON LUIGI: ma… sicuro che..

ANTONIO: andate sicuro Don Luigi… Mia sorella non è il tipo di donna come quella che è uscita poc’anzi e voi ne sapete qualcosa…

DON LUIGI: quando è così..andiamo  ( escono)

ANTONIO: e chi sa ! ha tante aspettate e sperate do ncuntrà e mo le venene e dubbie! Mah! ( entra Marina )

MARINA:    ciao zio e mamma?

ANTONIO: occupata con la chiesa

MARINA: è  andata a messa?

ANTONIO:noo è di à nella sua stanza con Don Luigi

MARINA:  a fa che?

ANTONIO: viste ca tenimme o prevete a disposizione se sta a cunfessà

MARINA:a cunfessà? E quanne mai a fatte! Cher’è se convertita mammà?

ANTONIO: po essere…. A verità e che  tene na situazione delicata da affrontare e ha chieste cunsiglie a zi prevete!

MARINA:  na situazione delicata? E cher’è?

ANTONIO:  po to spieghe esse!  ( entra Pasquale.) prego signore

MARINA: va buò io vado di là.. ( esce)

PASQUALE (  si guarda intorno )  boh…. Ca nun ce sta nisciune!(ha un cesto in mano)

ANTONO: cercate qualcosa?

PASQUALE: si  si…una info..inforcazione…informazione… ogge è..san santa Carmela e voglio co..coo comprare sfo sfogliatelle e spu..sputare dinta a docce… spumante doc… do do dove posso andare?

ANTONIO: ahh bene auguri allora..appena uscite qui fuori girate l’angolo e trovate una pasticceria..ha tutto…( vede il cesto ) ah vedo che  vi siete portato il contenitore

PASQUALE:  noo! ( mette una mano dentro e ne tira fuori due uova e le porge ad Antonio ) chiste è nu penziere gentile pe vuje!

ANTONIO: due uove? Pe me?

PASQUALE: ( sempre con tic )  eh pe vuje! A so so so--sorole voste  cia ditte ca vuie a  ve.ve prore spisse  e ca site  nu poche  de de  deperuto …pe colpa e na   femmina assa… assa  tanata e quindi..agge  pe..pe..pensato e  regalarvi sti doje ove fresche!

ANTONIO: ma vuje virete o pataterne! Doje ove fresche ..pe me?

PASQUALE: ehh! ( apre il cesto guarda bene dentro e  prende due uove  ) che  che cheste  fanno parte della mia riserva ! Vedite che ve farranne bene. So ove e galline cresciute  dinte a campagne noste.    so  so  fracete  so so fresche e rinforzante!

 ANTONIO: voi che dite

 PASQUALE :  eh je  me  ne  zughe doje a matina e….po  zo..zo zompe come nu .. comme ..comme se chiamme chille animale che…… Ah..comme nu mandrille!  m’arraccumane a matina a  a  a digiune!  ( esce ridendo )

ANTONIO: ma tu vire si chella lazzara e soreme si  se fae fatti suoje!( entrano Viola e Don Luigi ) ah già avite fatte… ( A viola) allora e decise niente?

VIOLA:  ho deciso pe chelle ca è meglio pe figlieme! Marina adda tene o pate. Si…nun sparisce nata vota!

ANTONIO: e tu nu marite! E fatte buone! Nun sparisce nun te preoccupà  anche perché … è chelle ca vo e figurete mo che  sape ca tene na figlia chi o mantene chiù!

VIOLA:  ce le ditte tu?

 ANTONIO: è  certo! È rimaste ..scioccate!( entra Matteo) eh ovilloche ovvi..lupus in fabula…

MATTEO: ( prima si ferma sull’uscio poi guarda Viola come incantato) tu… tu

VIOLA: si…. io! 

MATTEO: ( si avvicina a Viola ) Oh perdonami..io non sapevo….  Son dovuto partire e non ho mai immaginato una tal cosa anche se ho sempre pensato al quel dolce momento …perdonami..perdonatemi! se avessi saputo di avere una figlia…. ( gli tende le braccia e Viola prima tentenna e poi lo abbraccia proprio quando entra Marina )

MARINA: rimane sorpresa a guardare ma…  mamma!

VIOLA:  (staccandosi dall’abbraccio) figlia mia! ( indicando Matteo) è turnate papà!

MARINA: papà? Lui?

MATTEO: si.. io sono tuo padre…. E invoco il tuo perdono come l’’ho chiesto a tua madre perdonami figli mia….se avessi saputo della tua esistenza ….le cose sarebbero andate diversamente…

VIOLA: ( a Marina ) su che aspetti abbraccia tuo padre  e poi andiamo di là abbiamo tante cose da raccontarci!

MATTEO: ( con le braccia aperte) vieni figlia mia!( Marina Guarda un po tutti e da tutti riceve cenni di assenso poi abbraccia Matteo) oh figlia mia!! Figlia mia! Andiamo..andiamo.. ( escono)

DON LUIGI: sia fatta la volonta del signore …Che bella storia.. Dio è grande e misericordioso e non  dimentica ..mai  i suoi figli!

ANTONIO:  eh!…cia… mise nu poche tiempe ….però…( entrano Verdiana e Cosimo )oh e siete già tornati dal mare?

VERDIANA: stamattina fa un caldo esagerato…meglio stare al fresco in camera   vero Cosimo?

COSIMO: ( con aria giuliva e tesa al desiderio ) verissimo è! Alla signora Verdiana una bella idea ci venne…e così rientrati siamo

VERDIANA: si meglio stare in camera e bere qualcosa di fresco…..

ANTONIO: e come no  certo… in camera si sta meglio!

COSIMO: a signora Verdiana mi disse ca  la sua collezione di farfalle mi faci vedere

 ANTONIO: ah… farfalle? Chelle una ne tene ma è comme ne tenesse ciente!

VERDIANA.   Vieni Cosimo…andiamo ( entrano in stanza)

COSIMO: vegnu subito pi càmira apprima vaiu

VERDIANA : allora ti aspetto…. Lascio aperto la porta….

COSIMO: subbeto arrivai  ( Cosimo esce e Verdiana entra in camera )

ANTONIO: eh finalmente a signora è pronta  a sferrare l’attacco decisivo

DON LUIGI.: l’attacco decisivo? E che fa?

 ANTONIO:  quella don Luigi, fra un po' … darà a mangiare al pesciolino!

DON LUIGI: ma non ha detto che  ha una collezione di farfalle

ANTONIO:  farfalle? Don Luì… quella…. Una ne tiene e  la dà a tutti!

DON LUIGI. ( capendo si fa il segno della croce )o madonna santa…. Io vado al mare ( si volta per uscire  e impatta su Pasquale che andava in direzione della sua camera ) oh scusatemi!

PASQUALE: (  ha in mano una confezione di pasticcini e nella cesta una bottiglia. Preso alla sprovvista gira su stesso un paio di volte e si trova automaticamente davanti alla porta di Verdiana) scu scusciate vuje…scusate voi… ( entra da Verdiana)

ANTONIO: ( guarda la scena e comincia a ridere mentre entra Viola ) ) Don Luì…. Mo se rire…

DON LUIGI:  e perché?

ANTONIO: o cecate cacaglie ha sbagliate stanza e mo acchiappa  a farfalla

DON LUIGI: o mio Dio! Chiamate quel poveretto

VIOLA: (  ad   Antonio) po dice ca so je ca facce casine eh?( si sente trambusto dalla camera di Verdiana oi solo rumori..sospetti) e mi sa che o cavallucce marine sta galoppann ncoppe a nata prateria….

DON LUIGI:  antonio e qui ..non andiamo bene…..( si fa il segno della croce) non andiamo proprio bene  ( esce facendo segni di croce)

 ANTONIO: e meno male che aveva detto che aveva smesso e farse a chi le capitave pe mmane

VIOLA: pe mane? A chelle le capite a nata parte!( entra Cosimo tutto profumato e lo da a vedere)

COSIMO: ( guarda tutti..poi con aria da don Giovanni  fa per entrare in camera proprio quando ne esce Pasquale e i due si scontrano.  Pasquale cade a terra insieme alla  confezione dei pasticcini. Cosimo si ferma e guarda tutti con aria interrogativa) Oh… e chistu cu fù? Ca ce faciste dinta cammera da signora eh?

PASQUALE:  ( in stato di debosciamento generale si alza a fatica  )ma  ma  ma che vuò?

COSIMO: Parla fetuso! Picchi eri li dentro eh?

PASQUALE:  a..agge arapute  a a porte…. E me ..me so so sbattute a signora…

COSIMO:  comme dicisti?

PASQUALE : e e e. e me so sbagliate signora oh! ( esce Verdiana e capendo la situazione fa la vittima)

VERDIANA: oh che paura! è( indicando Pasquale) è entrato di botto-..

ANTONIO: e l’ha date doje botte!

VERDIANA: ( guarda Antonio come a dirgli di stare zitto)con i pasticcini e il cesto e mi ha fatto spaventare…ha sbagliato porta poveretto…

COSIMO: sbaglio ci fu?

VERDIANA: ma certo caro…( a Pasquale ) non è vero?

PASQUALE: e e certo..io do do dovevo portare e pas pas pastarelle a .. Carmela

 ANTONIO: e sa magnate a sfugliatella pa via ( riceve un pizzico da Viola) ahi…

COSIMO: cu fu?

ANTONIO( si gratta ) niente nu pizzeche e sanghe!

VERDIANA: andiamo Cosimo viene.. non lo vediche quello ( indicando Pasquale) è mezzo scemo e pure cacaglio?

COSIMO: si meo cara annamu quelo jè 'n pùoveru babbu!

PASQUALE:( alzando la confezione dei pasticcini) je..mo mo to chiave nfa nfa nfacce cce nu babbu!’… nu babbà! ( li blocca Viola mettendosi al centro  mentre Cosimo aveva tirato fuori il coltello)

VIOLA: ohe… fermatevi!  E che caspite! ( a Pasquale) voi andate a festeggiare con vostra moglie e voi Cosimo andate..andate a vedere a farfalle da signora! Azz!é stato un errore ..uno sbaglio ….. bisticciare per così poco..andate!

VERDIANA: andiamo Cosimo…è stato un errore…. Solo un errore ( lo tira via e se lo porta in camera)

PASQUALE: ha ha ragione che ogge sto sto tra tranquillo

VIOLA: ce ne simm accorte…. a signora v’ammusciate buone eh …

PASQUALE: we  we… zi zi zitte pe pe carità e meno male ca nun  me asciute a  ca  ..ca cacarelle… nun è asciute Carmela! …zitt eh

VIOLA:  non vi preoccupate  andate… andate…a festeggiare con vostra moglie…si ve rimaste   ancora  forza!( Pasquale esce)

ANTONIO: a si no se piglie due ove fresche…..

VIOLA: piglitelle pure tu..siente a me!  ( esce)

ANTONIO: Beh controlliamo la posta ( controllando la posta ) però ca bella cosa stamattina!   A parte a sceneggiata cu sti scieme so proprio contento per mia sorella e per mia nipote! Oh e mo  nun so cuntiente chiù! ( legge ) equitalia! sessantamila da pagare entro  sessanta giorni . Uh maronne do carmine e chi e tene sti sorde! Ah… i centomila dei fratelli  Fornari che stanne  nascoste… pozze usà chilli là….. se ne vene soreme  denaro sporco…seh!..

RACHELE:   tutto   a posto? Tutto tranquillo?

ANTONIO: tutto tranquillo

RACHELE: bene, statemi a sentire l’appuntamento con mio marito è per oggi….io non posso usare il mio cellulare  perché c’è il rischio che mi intercettino così ho dato il vostro numero… appena chiama… avvisatemi. Noi saremo già pronti per andare via…mi raccomando e    acqua in bocca! ( esce)

ANTONIO: assa fa a maronne se ne vann! E speramm canun se ripigliene e sorde si no sto belle e nguaiate! ( entra Viola )ah  stai cca?

VIOLA:e si! ho lasciato Matteo a parlare con la figlia ..io vado a sistemarmi la stanza. Fra una settimana ci sposiamo!

ANTONIO: a si? e con quali soldi?

VIOLA:  a me nun me servene! Ci pensa Matteo. Fa tutto lui!

 ANTONIO: ah si? allora sta buone a sorde!

VIOLA:  sta buone si! tene na bella villa e proprietà e soldi in banca! Che furtuna pe chella figlia mia!

 ANTONIO:  pe me invece è sfurtuna!

VIOLA:  che è succiese?

ANTONIO: ( gli porge la busta verde di equitalia ) ecco qua! ( Viola legge e poi gliela ridà) e lette?

 VIOLA:   agge lette! Ma te l’avive aspettà! Nun è mai pavate e quanne è asciute o condone nun le vulute fa. E mo che vuò?

 ANTONIO: voglie ca me piglie chille sorde che e nascoste…. Sule accussì me pozze salvà!

VIOLA:  tu a salvezza a tiene a purtata e mane e senza cumprometerte ca legge!

ANTONIO:  nata vota? Je nun me spose! Addò stanne e sorde di delinquenti?

 VIOLA:  e sorde stanne llà! Ma aspiette  primme ca se ne vanne! Po rieste te puo tenèIo nun agge bisogne! Io denaro sporco nun ne voglie!

ANTONIO: tu mo parle buone pecchè mo tiene chi te cure . Io no!  intanto vache a cuntrullà si stanne ancora llà! ( esce)

VIOLA:   e va.. va…speramme ca chilli duje se ne vanne ambress e nun se ripigliene e sorde a si no….. chi o salve! ( entra Luisella ) ah sule cheste o po salvà! Ciao Luisè… se sei venuto pe vedè se si è convinto…. E fatte a strada a vuoto… tene na cape toste comme na noce e cocco!

LUISELLA: so venute pe te dicere na cosa…..na cosa …delicata assai

VIOLA : a si ? e dimmi che te succiese?

LUISELLA oggi o sai quante n’avimme?

VIOLA: n’avimme 27..pecchè?

LUISELLA:  eh…. Nun è venute…..

VIOLA:e chi aveve venì?

LUISELLA:  o nobbile….( indicando la parte bassa) So gia tre juorne e nun se fa vedè

VIOLA: (ride con gioia ) ah..ahhha!.......ahh ahhhh! Luisè..è fatta!

LUISELLA: ma che cose è fatt… je sto nguaiate si nun vene

VIOLA: ma che nguaiate! Si nun vene..è fatt! vo dicere ca ..si incinta e ti deve sposare per forza!

LUISELLA:  incinta? Cioè….je….

VIOLA: tu aspiette nu figlie e Antonio!

LUISELLA: e Antonio? Ma si sicure?

VIOLA: je  no..e essere sicure tu! Ta fatta isse a festa o pure n’ate?

LUISELLA: ( offesa)  ma che dice..iss..iss è state!  sule isse! ( con disperazione) oh maronna mia! e a soreme chi a sente…oh che vergogna! ( si ferma un attimo come a pensare poi con altro tono) tu dice ca me spose?

VIOLA:  conoscendolo.. dico ca si!Ma e essere sicure. Va a farti un prelievo di sangue… in due ore ti dicono tutto. E se è positivo viene cca  ca insieme a Don Luigi lo sistemiamo!

LUISELLA: allora io vaco…. e vengo…. E speriamo!!!

VIOLA:  speriamo di si o speriamo di no!

LUISELLA:   di si si…( esce)

VIOLA :si o vere è accussì .è cotte a pecchia!( entra Don Luigi) Don Luì…è cotta a pecchia!

DON LUIGI: a pecchia? Ah…buona! E come l’avete cucinata?

VIOLA : a fuoco ardente! Ma no dicevo così per dire che Antonio è  ormai  fregato

DON LUIGI: fregato? Io non vi  seguo.

VIOLA: Don Luì: Luisella è incinta! E voi dovete aiutarmi ad inchiodare Antonio alle proprie  responsabilità! Può mai un padre abbandonare colei che porta in grembo il suo seme?

DON LUIGI: No di certo! Stando così le cose…lo porteremo a ragionare

VIOLA: no Don Luì noi lo dobbiamo portare all’altare! Appena Luisella torna e abbiamo la conferma….lo dobbiamo convincere

DON: Luigi: e lo convinceremo! Ora vado in camera e poi ….torno ( esce)

VIOLA:   ah e si veramente succede….chesta è a vote bona che frateme se nzore e je a fernische e fa cammerera all’ate!( entra Antonio ) e truvate e sorde? Stann llà?

 ANTONIO: j sorde stann llà e je sto cca! Si nun se ne vann chilli fetiente nun è pozz tuccà!

VIOLA:  e tu aspiette! Je invece sai ca penze? Ca chille sempe delinquenti so e ti pare ca te lassane centomila euro a te? Chille appena tenene via libera… se pigliene e sorde e statte buone e sunature

 ANTONIO: e no! je chiamme a polizia e li faccio arrestare

VIOLA: Mo certamente nun o puo fa a si no… ce fanne fore! Quanne a doppe invece ce mitte o sale ncoppe a coda! Pe quanne tu chiamme a polizia chille gia so scumparse!

ANTONIO: e allora che aggia fa?

VIOLA:  te fa e cunte ncoppe a chelle ca puo tene… sicure! No ncoppe a chelle ca è incerto!

ANTONIO:  je e sicure sacce sule che aggia pavà si no  fernische mmieze a na via!  ( entra Carmela ) signora Carmela..auguri! vostro marito ci ha detto tutto!

CARMELA: (  con delusione ) e iss nun ha fatt nient! Comunque grazie!

VIOLA: ma comme nun va purtate dolce e  spumante?

ANTONIO: a tenute chillu penziere!

CARMELA:  e  sule o penziere cia mise! ( esce Pasquale tutto debosciato e dispiaciuto)ovillanne ovvì! Pare o papere mbriache!e sta accussì a quanne è turnate e nun se sape o pecchè!  Jamme cammina!

ANTONIO:   se sape ..se sape!

PASQUALE: (  va verso Antonio )  e chia ..e  chia…e chia..

ANTONIO: eh…..ecco….o sape ovvì!

PASQUALE:     e chia…chiane chiane … chelle e rine me fanne male!( entra Cosimo uscendo dalla camera di Verdiana mezzo intronato e ammosciato )

VIOLA:  e chiste ne nate !

COSIMO: ( appena esce si butta sul divano come stremato ) oh…. Ohhh..

ANTONIO: ( gli va vicino ) Signor Cosimo vi sentite male?

COSIMO: ( con gli occhi chiusi ) ahiu… mi sentu sfiancato e sìenza fùorza. Mi sentu.. distrutto!

CARMELA: uh puverielle! Sta tale e quale comme a mariteme!  Ma forse hanne pigliate nu virus ammusciatorie ?

ANTONIO: secondo me na ficus  ninfomanus  !

CARMELA: boh  è na  malatie ca nun  canosche! È na cosa grave?

VIOLA: nooo state tranquille nu poche e ripose e doje ove fresche e pe dimane sta nata vota nforme!

CARMELA: ( apre il borsello e tira fuori una scatolina. Si avvicina a Cosimo  e poi si rivolge a Viola) signò intante pigliate nu poche e acqua ca le do  na cumpresse e vitamina e chelle c’agge date a mariteme  pure a iss

VIOLA: ( prende un bicchiere con l’acqua ) ecco qua! ( lo da a Carmela che si avvicina a Cosimo)

CARMELA: tenite pigliate chesta e bevete. ( Cosimo esegue e Carmela come ad annusarlo ) che strane ! tenite o stesse prufume  ca tene ncuolle  mariteme ( va ad annusare Pasquale ) ehh scusate ma site  state pure vuje a profumeria   a  pruvà e campiune ( entra Matteo che curioso si avvicina a Cosimo)

ANTONIO: no chella a cummessa  da profumeria sta   cca!

VIOLA: ( come a redarguirlo gli da un colpo con il gomito  ) e  vire si se sta  zitte

COSIMO: ( apre gli occhi e vede  Matteo ) niente sacciu e niente vidi! ( si alza a fatica ) vaiu pi càmira a ripusari chi duoppu haju pàrtiri cu a signura Verdiana. … si ci a fazzu ( esce)

VIOLA: ah  e speramme ca cia fa!

CARMELA: ( a Pasquale ) tu sicure nun cia faje! Viene jamme nu poche a metterce o frische sott o mbrellone. ( lo prende per mano e lo porta via )

 VIOLA: Noo je a chelle si o siciliane nun sa porte a cacce fore!

ANTONIO: sa porte… sa porte! . Nun le viste? Mo nun ne po fa chiù a meno!

VIOLA:  eh comme a te! ( a Matteo ) Marina è ancora di là?

MATTEO: Si. aspetto che si cambi e poi usciamo…. Le voglio comprare un bel vestito! Tu vieni con noi?

VIOLA:  eh vulesse venì ma…. ( guarda Antonio ) Abbiamo ancora un altro poco da fare….

MATTEO: e va bene mo mi siedo  divano e aspetto… ( si siede  sulla poltrona di lato non visto da  Gino e Rachele che entrano in quel momento)

GINO: noi siamo pronti per andare via…. Fateci il conto

ANTONIO: è  subito fatto! ( prende una ricevuta) ecco a lei

GINO: ( prende la ricevuta e paga ) bene . Ora io gli ho dato cio che era suo. Ora però mi consegnate ciò che è mio

ANTONIO: io non capisco..io

RACHELE: non capisci? Consegnaci i centomila euro e fa in fretta!

ANTONIO:  ma io non li ho più..io..

GINO: ( prende la pistola e la punta) ah no? valli a prendere subito o vi ammazzo a tutte e due ( Matteo guarda la scena )

VIOLA: ( al fratello ) e va muovite  pe carita! Fa chelle che dice  ( Antonio esce)

RACHELE: tu nun te movere a cca!( si alza Matteo e va verso tutti

MATTEO: scusate posso avere le mie chiavi?( Gino Nasconde la pistola )

VIOLA: (prende le chiavi) ecco a voi ( entra Antonio con la borsa e la consegna a Rachele che controlla)   bene ci sono tutti….

MATTEO: oh voi partite? Oh che dispiacere….( li guarda negli occhi) guardate me … io sto qui..io sto qui…a me gli occhi .. a me gli occhi..  ( fa cenno con la mano e subito dopo Gino e Rachele cadono in ipnosi) ora sedete sul divano e riposate  ( i due  eseguono gli ordini) ora Antonio chiama la polizia che appena sentiamo le sirene arrivare li facciamo uscire

ANTONIO:   si ma prima mi prendo i soldi che mi avevano dato!

VIOLA:  tu nun te piglie niente!

ANTONIO: ma aggia pavà all’equitalia si no so arruinate!

VIOLA:  tu si sceme!  chille so sorde arrubbate ! e te cride ca quanne venene interrogati nun dicene che fine hann fatte!

MATTEO:  Viola ha ragione! Telefona alla polizia!

ANTONIO: e va bene… addio sorde! ( telefona )..hanne ditte ca arrivene e corze ( entra Don Luigi e vede Rachele e Gino sul divano con gli ochi aperti come a sognare )

DON LUIGI:(passa davanti a Gino e Rachele che hanno gli occhi fissi solo da una parte come incantati ,li guarda e va avanti. Poi non convinto torna indietro e li riguarda .Muove una mano come a salutarli e non ottenendo risposta, si rivolge ad Antonio)  ma che hanno quei due? Sembrano due statue di cere

ANTONIO: sshhh quelli stanno in meditazione… mo vedite come si svegliano ( si sentono le sirene della polizia ).

MATTEO: la polizia è arrivata( si avvicina ai due incantati. Muove le mani davanti ai loro occhi)guardate me…ora vi comando di alzarvi e uscire fuori all’ingresso…..andate….andate

GINO E RACHELE:( si alzano e vanno via  seguiti d a Antonio e subito si sentono delle grida della polizia )

VOCI ESTERNE: prendeteli sono loro!non lasciateli scappare….( si sentono di nuovo le sirene e  rumori di auto che vanno via)

ANTONIO: ( rientra ) tutto a posto se li sono portati!

DON LUIGI: ma chi erano

VIOLA:  dei delinquenti…..volevano far del male anche a noi ma ci ha pensato Matteo…( entra Verdiana  ed esce anche Cosimo )

VERDIANA:  ma che succede?  Cos’è questo trambusto?

COSIMO: cu fu?Haju sentito i sirene di la polizzia iu nenti fici e nenti vitti( Va verso Verdiana)oh si spaventata meo cara?

VERDIANA: oh si mio caro!tienini per mano

 VIOLA:  che vuotamento e stommeche!

COSIMO: ( a Viola ) male vi sentiste?

VIOLA: nooo!

VERDIANA: ( a Cosimo ) hai fatto le valige amore mio?

COSIMO:nun ancùora ma sunnu pronto a farle

VERDIANA: e allora andiamo..ti aiuto così partiamo presto per la tua sicilia

COSIMO:si meo bedda sposina annamu ( la prende per mano ed escono)

DON LUIGI:  si sposano?

VIOLA:  forse…. Ma chissà quanto durerà poi ( entra Marina )

MARINA: ma cosa è successo. Ero in bagno ed ho sentito delle sirene e delle grida

VIOLA:  nun te preoccupà a mammà. È tutto finito

MARINA: allora ( a Matteo) andiamo papà?

MATTEO:  andiamo e..torniamo subito… ( escono)

ANTONIO: eh si …è proprio tutto finito! S’hann purtate e mariuole cu tutte e sorde! ( porta le mani al viso ) mo se portene pure a proprietà mia!( entrano Cosimo e Verdiana  con le valige pronte di Cosimo ed entrano da Verdiana )mo se portene pure o spasse e je…..sto mmieze   na via!

DON LUIGI: mai disperare caro Antonio!  A volte la provvidenza arriva quanto mai te lo aspetti..( entra Luisella con una busta in mano e va verso Viola   e la tira in disparte)

LUISELLA: Viò…. Avive ragione…. E succiese ‘o nguacchie! ( porta le mani al viso  si lascia cadere sul divano  e piange)Uh  Marò! Marò…

ANTONIO: e a cheste mo che le piglie?

DON LUIGI: ( gli va vicino)    ma che succede figliola!( cerca di consolarla insieme a Viola)

VIOLA: Antò….è arrivata a provvidenza!

ANTONIO:  a provvidenza? Come sarebbe  dire?

VIOLA:  sarebbe a dire che Luisella aspetta un bambino…il tuo bambino!

ANTONIO: (sorpreso) Come? Lei…essa…aspetta nu figlie do mie?

DON LUIGI: e di chi se no! Luisella si è confessata e…. ha fatto anche la comunione!

VIOLA: ( guarda Antonio mezzo stralunato ) mbè? E allora?

ANTONIO: nu figlie do mie? Nun aveve mai pensate ca je putesse avè nu figlie( va verso Luisella che non smette di piangere ) cheste aspette nu figlie do mie?

VIOLA:  Ehhh ! e allora? Che vuò fa?

ANTONO:  e allora…ma spose!

LUISELLA: (  appena sente “ ma spose” si alza e smette d’incanto di piangere )  me spose?

DON LUIGI: ( al pubblico )e femmene tènene a lacrima inta’ a burzette!   si ti sposa! ( ad Antonio) hai visto Antonio quanto è grande la provvidenza?

VIOLA: (muove le dita facendo allusione ai soldi ) e pure chelle ca vene appriess

ANTONIO: ( prende Luisella per mano ) Luisè nun a dà retta a soreme! Je te spose pecchè sotto sotte te voglie bbene e po…. Voglie già bene a chelle ca tiene ( Indicando il grembo) cca! (l’abbraccia mentre entrano Matteo e Marina e guardano la scena)

MARINA: oh  questa è bella!

VIOLA:  troppo bella!

ANTONIO: Don Luigi tene ragione!. La vita è strana quando sembra che tutto è  perduto e senza speranza   si ha l’ impressione di  precipitare in un pozzo sempre più giù e proprio quando    stai toccando il fondo,all’improvviso scenne na catenella e te porte ncoppe!

VIOLA: e a catenelle toja se chiamme Luisella!

LUISELLA:  e sarò  na catenella sempe attaccate a te….pe tutta a vita!

ANTONIO: basta che che nun me faje chiudere il BED AND BREAKFAST PARADISO

LUISELLA:  je nun to facce chiurere però manche te facce fà ‘o farfarielle comme  a mo!

ANTONIO: ma si! comme vuoi tu! Mo tenche  na moglie e nu figlie a cui pensare (  entrano Carmela e Pasquale )

PASQUALE: (  va verso il quadro delle chiavi , cerca e non trova quella della sua stanza) e scu.. scusate  a chia a chiave do ca cavallucce addo stà?

VIOLA: l’ho presa io per fare la pulizia alla stanza

PASQUALE: e ..e datammelle che….ja  jamme e presse!

VIOLA:  ma non ho ancora finite e pulire

CARMELA:  signò e nun fa niente….. datancelle si no chiste nun arrepose!

VIOLA: ( mette le mani in tasca  tira fuori la chiave e la da a Pasquale) ecco a voi

PASQUALE: a..a..arri arri…ca cavalluccio! Jamme Carmè….jamme a fe  festeggià . ca che chelle ca nun  e avute primme mo avai o doppie!

ANTONIO: (a Pasquale)  azz  ve site arrepigliate ambress!

PASQUALE: tre..tre ove fresche…tre ove fresche! ( (tira carmela per la mano e vanno in stanza)

 ANTONIO: eh e mo fanne a frittate! ( entrano Cosimo e Verdiana )

COSIMO: (ad Antonio)ecco a vuatri l'assegno pago pi mia e a meo futura signura. Andiamo bedda mia?

VERDIANA: andiamo..addio Antonio…addio a tutti ! Una nuova vita mi aspetta!...addio ( escono)

VIOLA: vuje ca dicite …. riuscirà a viverla una nuova vita?

ANTONIO:  je diche e no!

DON LUIGI: oh   e perchè….. tante volte non si può mai sapere

ANTONIO: DON Luì--- chi aviza a vunnelle na vota ..l’avize sempe e chelle nun ha maje smesse !

MATTEO: l’importante  è che ognuno viva la propria vita come meglio creda  e se lei trova felicità  e gaudio in quello che fà perchè condannarla?

DON LUIGI: si ma in tutto c’è un limite e non bisogna mai superarlo. Bisogna sperare invece che arrivi prima o poi anche per loro quella famosa catenella a cui aggrapparsi e trovare la salvezza nellla parola del signore!

VIOLA: ( ad Antonio) e capite o frà?  Abbraccete a catenella toje e…..  sii felice come ora lo siamo ora anche noi!

FINE DELLA COMMEDIA