BELLEZZA
di
PAOLA COLUMBA
Liberamente ispirato alla storia di Bellezza Orsini processata per stregoneria
nel 1528
Personaggi
BELLEZZA (interpreta anche la Voce, l'Inquisitore, Elisabetta, il Prete e
l'Angelo)
Bellezza caratterizza ogni personaggio della storia, (l'inquisitore, i
testimoni, l'angelo) con toni e ritmi diversi. Si esprime in uno strano
dialetto tosco-laziale, usando anche parole che inventa lei.
BELLEZZA Il fuoco! Il fuoco!... Il fuoco nooo!!!
E' il grido che m'è uscito dalla bocca quando le guardie m'hanno afferrata per
le braccia, m'hanno trascinata in mezzo alla campagna e m' hanno detto:
brucerai sul rogo, strega!
Ma che volete da me?! Di che m' accusate? Io non ho colpe!
Ma non m'hanno ascoltata e m'hanno portata davanti a lui! (breve pausa) Oè! E
voi? chi siete? Il Papa?
Era un omone con un vocione... alto grosso... brutto, brutto come... come...
(sentendo un suggerimento del pubblico) come? un rospo? Nooo, li rospi non so
mica bitorzoluti come sto trombone! li rospi son bellini... con loro ci si
gioca, ti vengon tra i piedi... si fan grattare la pancia, come il mio Samuele,
io c'ho un rospino bellino sì... un po' bitorzoluto, pure lui, ma bellino...
sto satanasso invece c'ha un naso lungo, curvo come un arco... gli tocca il
mento tanto gli scende giù, passando per la bocca senza labbra, chè il su padre
e la su madre siccome gliera nato fuori un mostro non gliel'hanno fatte
crescere le labbra... Insomma! Tra capo e collo mi sono ritrovata nel bel mezzo
d'un processo!
L'ha stregato! l'ha stregato! Grida l'Elisabetta, la vedova del Battista,
convinta che gl'avessi strogazzato il su figliolo solo con il tocco d'una mano!
(si guarda la mano) e che ci devo avere nella mano!? E m'accusava! con quella
sua vocerella tutta miele e fiele...
(fa la voce di Elisabetta) Me l'ha strogazzato sì, sì, lei! Io l'avevo detto al
mio figliolo: non darle ascolto! Lasciala stare! ma lui sordo d'orecchi,
tignino, le parlava, le chiedeva consiglio... e lei, Bellezza... altro che
bellezza! Una stregaccia! me l'ha stregato...
Oh! Ma che tu hai picchiato la testa?! Io non l'ho toccato il tu' baccello, chè
non c'ho mica più l'età per fare di queste cose, di mettermi con i
ragazzini!
Sì che le fanno queste cose le streghe! Ne fanno anche di peggiori! C'hanno il
diavolo che gli fa compagnia! Grida Don Egidio, il prete del paese, un
nanerottolo vestito di nero...
Io lo sapevo che era una strega! Continua ad imprecare quel nano!
(quasi tra sè) E ci mancava pure il prete! (si rivolge all'inquisitore) lo sanno
tutti che Don Egidio se ne andò a farsi curare da uno stregone...
Non è ancora il tuo tempo di parlare! Trona dall'alto l'inquisitore, che fa
tremare pure la terra col su vocione...
Ascolta tacendo! ...E con una fiatata m'ha sbattuta indietro!(breve pausa,
forte) Io me credevo ch' eri na buonadonna... invece sei no demonio! Insiste il
nano con quel crocifisso che tagliava l'aria... Così capisco che la mia
faccenda si sta combinando male... Vi siete confuso, caro Don Egidio, dico io,
avete preso lucciole per lanterne, fischi per fiaschi! quella é l'erba... la
buonadonna... come la dolceamara, la verbena la cinquefoglie, l'ellebora, la
ruta, lo ginepro... sono l'erbe che mi vado a cercare tra li rovi quando è
scuro... l'erbe che l'ignoranti chiamano velenose e invece sono le consolanti,
sono buone... E quando arriva il giorno le preparo... e per chi viene da me, a
chiedere sollievo, io c'ho l'rimedio giusto! Chi c'ha il corpo ricoperto di
crateri, glieli fo scoppiare! chi c'ha i foruncoli (fa un gesto magico) glieli
fo sparì! chi non c'ha li capelli glieli fo tornà! chi c'ha troppi peli, glieli
fo cadere! chi c'ha le piaghe purulente... gliele stroligo, gliele stranazzo
con l'unguento e gliele sano! Alla femmina che viene da me con le budella
arrivoltate dal dolore perchè il marito, quando sono a letto, non la struscica
manco con un dito, non la sbuccella (sottolinea) manco pe' sbajo, io glie dò da
bere l'erba dell'amore, e quella, all'indomani, ride! E se lamenta... ma de
piacere! (Si rivolge dolcemente all'inquisitore) Voi mi dovete credere! con
queste mani procuro solo giovamento! Io fo solo del bene, signore, agli omini e
alle donne, ai bambini, ai vecchi, chi c'è ancora? li neonati? pure a loro!
...fo solo benefici, in cambio di denaro, certo! Devo pure campare! Curo le
ossa rotte, slogamenti, spaccamenti, icrinature, incarcamenti... e per questo
mi chiamereste boia? Non ho mai tagliato la testa di un cristiano, anche se
come il boia, attacco l'ossa disfrante! Qualche attaccamento me riesce bene,
qualcun altro... di meno... ma qui non c'e nessuno che è venuto colla testa al
posto de li piedi, col naso dove sta l'orecchio o con la cinciallegra che non
canta più! Eh! E per i miei impacchi naturali, le tisane sollevanti, perchè
scaccio un drago da un pover'omo che di notte è inseguitato dalle ombre, voi mi
pensate strega? Guardate! Ho anche preso l'ordine del Santo Francesco
benedetto, lui m'ha sempre protetta Eccellenza! E la Chiesa ne può essere
contenta, no? Voi che dite?! E se non fossi una buona donna, pensate che una
famiglia tanto appotentata come quella degli Orsini mi prendeva a palazzo, come
serva, a quei tempi che c'avevo ancora la forza di governare una reggia! eh?!
che tutti ora, lo sapete, mi chiamano Bellezza (orgogliosa) Bellezza degli
Orsini! M'avrebbe protetto? eh? (breve pausa) Ah?! Non lo sapevate! E non mi
credete. Non mi credete? No, voi non mi credete...(breve pausa) Eh, lo so che
ci sono altri testimoni contro di me... lo sciancato che ancora zoppica, la
figliola che ho aiutato a non figliare con la figlia in braccio, il gobbo che
c'ha ancora la gobba... O bè, mica sono maga! Ma questi mi chiamano strea!
maligiana! fattuchiagia! femmina maligna! cagna del diavolo! uccisora!...e in
coro braitano mori! mori! mori!...
Così, quando il mostro mi ridà la parola, per non farmi tirare alla carrucola,
devo confessare qualcosa... qualcosina... cose fatte prima, tanto temo fa, non
ora... v'assicuro... (come una cantilena) che ho preso un figlioletto nato
morto, gli ho a mozzato le braccine, li stremi delle recchie piccolette, li
capelli non benedetti e un poco del suo cervelletto piccolo, bianchetto... che
l'ho ammalloppato insieme, l'ho essiccato e ne ho fatto na polvere e poi l'ho
data... a pagamento, s'intende, perchè devo pure campare, a chi voleva
liberarsi all'improvviso di un parente uggioso, di un marito malato sempre da
accudire e che mai si decideva a morire... o di uno zio ricco, che scoppiava di
salute affetto da una tirchiria inguaribile!
Ma quello che ho confessato non è stato sufficiente...
Un rullo di tamburi.
(forte) Torturatela! Alle corde!!! Rintrona l'inquisitore agli aguzzini che mi
afferrano, mi legano i polsi a una fune e cominciano a tirar su senza pietà...
Ma io mi sono arrivoltata: (grida, forte) lasciatemi! brutte bestiacce invelenite!
possiate schiattare!
Ero fuori di me dal dolore... se ci ripenso mi vengono li sudori freddi.... E
allora ho detto all'inquisitore che avrei confessato tutto. Ho fatto prendere
una carta, un foglio grande, grande come n' lenzolo, e ho cominciato a
descrivere l'arte che fa tanto paura a li preti... e un po' a tutti...
Eh, sì, sono strega, la migliore! E quest'arte prima l'ho imparata, poi l'ho
praticata e adesso è mio dovere d'insegnarla, di tramandare la sapienza antica
che a me stessa è stata tramandata... Eh, sì, sono tante, tante, tante... le
verginelle che vengono a chiedermi consiglio, le mie care bambine... me le
porto con me alla Noce di Benevento...
Su, su da brave, su una fila... E io davanti a tutte... (intona come una
filastrocca)
Onguento Onguento
portaci alla Noce di Benevento
per acqua e per vento
e per ogni maltempo!
(ripete due volte)
...le metto tutte in cerchio, perchè nel centro si deve mettere il figlioletto
nato morto... eh sì, son scalmanate... piano, piano... ora ferme qui...a
girotondo.... il morticino lo si mette, lì, nella su culla, e gli si spreme
tutto il sangue... spremi... spremi... e quando è bello secco... Scorticare!
Tagliare! E strappare il cuore che serve per l'onguento, da mischiare insieme
al rognone del topo, al fiele di vacca e pure al cuore della gallina. Ma deve
essere di gallina nera, mi raccomando, ne va bene anche una metà, ricordate,
non deve essere intero... E con questo, carine, ci si curan tutti mali...
quello dell'amore, il malocchio, le corna, si leva e si mette la zizzania...si
fa tornare nell'alcova il marito infedele, ma in questo caso si deve aggiungere
il pelo della gamba, un tagliettino d'unghia e pure un pelino della sua
cinciallegra... si mischia il tutto e lo si infila... lì... lì, sotto dove
c'avete la vostra patonsina! Ma no, non nella vostra! Il miscuglio lo si deve
mettere nella cosa della moglie disperata.. ricordate! La si fa camminare con
la candela accesa tra le mani e dopo uno... due... tre... quattro... cinque...
sei... sette... otto... nove... passi! lì dentro s'è bello che impastato! Così
lei poi lo mescola nella zuppa del marito, che appena l'ha mangiata c'ha voglia
di sgranarsi la su moglie dalla punta del capello al mignolo del piede... Avete
capito?
E ora che il sole s'è abbuiato è il momento di chiamare il demonio suvvia,
tutte in coro...
- O Lucibello
demonio dell'inferno,
poiché bandito fosti
e il nome cambiasti,
e ora hai nome Lucifero maggiore
vieni da me o manda un tuo servitore!
Ma preferisco te, al tuo servitore!
(ripete due volte)
Brave, brave le mie verginelle... suvvia, girare... girare... girare... più
veloci... più veloci... più veloci... e ora chiamate ... chiamate... Maomettooo
Maomettooo...
Vieni, vieni che è ormai tempo
vieni da me mio Signore
ti voglio amare!
ti voglio amare!
E ora.... offritevi! Pure! Candide! Vergini! Al vostro signore dell'inferno...
al nostro Lucifero Maggiore! Vi dovete offrire! Il diavolo vi deve
cavalcare...
Girate girate....
chiamate chiamate...
piglial' corpo e cavalcalo...
cavallo e cappello, cavallo va! ha! ha! ha!
cavallo e cappello,
cavallo e cappello,
cavallo e cappello, cavallo va! ha! ha! ha!
Emen
etan emen etan.
Emen etan emen etan.
Brave!
Brave! Brave! E
ora rinnegate! Se streghe volete diventare dovete rinnegare! Ripetete con me...
Rinego Dio, la croce, il battesimo, la vergine Maria!
Lucifero mi do a te, ti do anima e corpo!
Lui vi dà piacere! E ora finalmente avete ogni potere!
Una pausa.
Dopo la mia confessione mi serrano in una cella buia... E lo so, lo so che mi
vogliono bruciare... scorticare e poi bruciare... e... mentre già mi vedo in
mezzo al fuoco, accesa come 'n cero... d'improvviso... m'apparisce davanti un
giovane... bello, bianco bianco...con du' ali che tintinnano tra le piume... O
tu chi diavolo sei??? Quello si fa una gran risata a vedermi così spaventata...
si solleva da terra... s'avvicina e mi dice...(con una voce dolce) Mi manda il
mio Signore, Iddio, facitore del cielo, della terra e degli angeli come me, che
ti sto dinnanzi... non sa se ti deve chiamare strega... però, mi ha ordinato di
venire qui, a mostrarti la strada per diventare santa, per la giustizia divina
hai già pagato e l'Altissimo ti ha perdonata...
E nel mentre mi riferisce le parole del Signore, un lampo di luce m'abbaglia in
fronte e spalanca la porta della mia prigione... Io m'inchino, ringrazio, ma
nella testa c'ho una tale confusione che mi gira ogni cosa... le gambe non mi
reggono il peso... (breve pausa) a dire la verità... io non è che tutti i
giorni sto a tu per tu con il divino! ma so, e son sicura che pure voi lo
sapete, che per l'Inquisitore tra strega e santa la differenza non è poi tanta!
Allora c'ho un'idea, chiedo consiglio a San Francesco che è il più santo di
tutti...
(si inginocchia, in preghiera, si fa il segno della croce e guarda in alto)
Hei! Francesco!(chiama forte) Francesco!!! Sono io! Bellezza... Senti, sono nei
guai, ti devo chiedere un consiglio... Lo sai che ai tempi nostri si cura con
la verbena, la mandragola, la cicuta... e pure con il sangue dei figli che sono
morti, se è necessario per sanare n' omo, lo sai no? e io ne ho sanati tanti...
(breve pausa) c'è chi è guarito e chi ha stirato le zampe! Se poi sotto tortura
ho un po' esagerato tu mi conosci, sono un tipo fantasioso! Ma per questo devo
essere bruciata? Eh?
(dopo una pausa, al pubblico) Il santo mi diede la risposta. Quello che disse,
però, nessuno l'ha mai saputo, perchè al fori de le sbarre non s'è visto n'è
sentito nulla... ma se io sono qui, davanti a voi, è perchè all'indomani, il
giorno del giudizio... l'inquisitore entra nell'aula, alterigio, addobbato
meglio d'un Papa! co''n copricapo che faceva paura da quanto era bardato e col
dito indice che gli brillava dell'anello sacro... (s'inchina davanti
all'inquisitore) Eccellentissimo... e nel mentre che sollevava il dito, che
faceva anche fatica da quanto era pesante... che 'l viso s'arrossava, che la
voce s'arrocava... Eccellenza... che c'avete? ... S'arrossava come
n'peperone... l'dito che saliva sempre più in alto... no zucchino lungo
lungo... che saliva sempre più in alto, sempre più rosso... e... proprio nel
mentre che pronunciava la sentenza terribile che mi voleva morta, arroventata
sul rogo, come strega... TAMMM!!! S'è stecchito! Fulminato così! S'è
Pietrificato, lui e l' su dito! (breve pausa) Infarto o maleficio? A voi il
giudizio!
Fine
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