Belsito e Bellaura

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Belsito e Bellaura

Belsito e Bellaura

una bella fiaba per una bella isola

di

Maria Teresa de Sanctis

Personaggi: Cacuffa il portastorie, Bellaura e Belsito

Sulla scena delle quinte colorate ai lati e al centro una struttura
ricoperta di strisce colorate.

Scena 1) Introduzione

Entra Cacuffa trascinandosi a fatica il suo carretto e si ferma un po'
affaticato.

Cacuffa:- Eccomi qua! C'era bisogno di una storia e ho corso, ho corso,
oh quanto ho corso, piu' in fretta che ho potuto, e finalmente Cacuffa
e' arrivato! A Storiamagna, dove vivo io, ma si' il paese delle storie,
sono arrivate delle strane non proprio voci, come dire, suoni brutti,
senza armonia, insomma state a sentire! (fa un cenno e si sentono suoni
brutti) Basta, basta, basta per carita'! e' la fantasia che vacilla, sta
per ammalarsi e si lamenta cosi', e allora vuol proprio dire che c'e'
bisogno di me! ** (prende il cembalo dal carretto e si mette a cantare
e ballare) **
Canzone "Cacuffa"

Cacuffa (molto soddisfatto):- Questo e' il rimedio: "Belsito e Bellaura"!
(e prende dal carretto una conchiglia e una grossa pigna e li mette agli
angoli del palco e comincia a raccontare)

Scena 2) La fiaba comincia

Cacuffa:- Tanto, tanto ma proprio tanto tempo fa, uno di quei tempi in
cui c'erano maghi, fate, draghi e sirene, le terre erano tutte circondate
dall'acqua e ricche di lussureggianti alberi da frutto e meravigliose
piante e gli abitanti erano lieti.-

Entra in scena l'attore con una grossa palla e si mette a giocare con
Cacuffa.
Attore:- Prendi Cacuffa!-
Cacuffa:- Ma che stai facendo?-
Attore:- Sto giocando, e' ovvio!-
Cacuffa:- Si', ma che c'entra?-
Attore:- Hai detto o no che gli abitanti erano lieti?-
Cacuffa:- L'ho detto, e allora?-
Attore:- Ecco, io sto facendo la parte degli abitanti lieti.-
Cacuffa:- Perche', quando uno e' lieto gioca a palla?-
Attore:- Proprio cosi', si e' spensierati e si gioca a palla!-
Cacuffa:-Ma non si fa cosi'!!-
Attore:- Hai ragione, si fa anche cosi'! (e fa una prodezza con la palla)-
Cacuffa:-Basta, va bene, va bene pero' fammi continuare con la mia
storia per favore! Ho dei doveri io, altro che giocare!-
Attore:- (uscendo) Vado, vado, pero' guarda che io stavo facendo la mia
parte! Solo perche' lui e' il narratore non si cura degli altri! -

Cacuffa:- Un bel giorno pero' accadde uno strano prodigio: queste terre
formarono tutte insieme un unico enorme continente, tutte tranne una.
E tutti quei luoghi cosi' uniti si ritrovarono senza quelle
ricchezze naturali delle quali tanto avevano goduto sin dalle albe piu'
remote. E cominciarono tempi duri e faticosi e gli abitanti di
quelle terre si imbruttirono, e nel corpo e nello spirito, diventando
cattivi. (l'altro attore stavolta gli passa davanti, facendo delle
smorfie)
Attore e Cacuffa:- Ma che cosa c'e' adesso? -
Cacuffa:- No, lo dico io: cosa c'e' adesso! -
Attore:- Oh, insomma, non hai forse detto che gli abitanti diventarono
brutti e cattivi? Io ora sto facendo proprio questo, gli abitanti brutti
e cattivi!-
Cacuffa:- E devi farlo proprio davanti a me? Non puoi metterti a destra
o a sinistra, devi proprio metterti dove sono io!-
Attore:- Va bene, allora io ora sono qui, da questo lato.-
Cacuffa:- E se devi spostarti verso destra devi passare dietro di me, hai
capito? posso continuare la mia storia? -
Attore:- Ma si'!-

Cacuffa riprende la narrazione e l'altro attore batte il ritmo con uno
strumento mentre entrambi si spostano verso i lati opposti del palco
incrociandosi.

Cacuffa:- E dunque i maghi divennero terribili stregoni, le fate infide
megere, i draghi mangiatori insaziabili di chiunque avesse avuto la
sventura di capitare sul loro cammino, e infine le sirene orche fameliche
di ingenui navigatori.-

Attore:- No, no e poi no! io non ci sto! non voglio farlo! -
Cacuffa (scocciato di interrompere ancora il racconto):- Ma smettila,
cosa c'e' ora che non va?-
Attore:-(rivolto a Cacuffa) Io non voglio imbruttirmi, ecco! (rivolgendosi
al pubblico) il mio personaggio deve essere buono e bello, se no niente!-
Cacuffa (accomodante e ora un po' preoccupato):- Ma certo, certo, ma e'
solo per finta, mica diventi brutto per davvero! e poi bisogna continuare
la storia, altrimenti cosa dico ai bambini? -
Attore:- E allora tu promettimi che ...(guardando tronfio il pubblico e
salutando qualche bambino) le scene dove sono brutto e cattivo durano
poco, pochissimo! e guarda che lo faccio per i bambini!!-
Cacuffa (molto risollevato e in fretta):- Ma si capisce, forza vai a
prepararti adesso e fammi continuare...-

E ritorna al centro della scena e riprende la narrazione con un sospiro
di sollievo mentre l'altro attore esce.

Cacuffa:- Ma torniamo a quelle terre di antica memoria, una delle quali,
pur essendo di si' antica origine, rimase separata dal resto e si trovo'
ad essere l'unica tutta circondata dal mare. E mantenne intatta tutta la
sua bellezza, e dei luoghi, nella ricchezza e varieta' di piante e fiori
e frutti, e degli abitanti, avendo fra questi ragazzi e fanciulle dalle
fattezze cosi' perfette da suscitare invidie e odi da parte delle
creature piu' potenti del grande continente.-
*** Effetto sonoro-musicale bello ***
Cacuffa:- Quella fu l'unica isola cosi' rimasta, bellissima, e qui ha
inizio veramente la nostra storia.-

Scena 3) L'isola e gli innamorati

*** Effetto musicale bello per presentare l'amore, brano strumentale
dalla canzone "Cacuffa" ***

Cacuffa toglie le strisce di colori dalla struttura centrale e mostra la
prima scena: qui vi e' raffigurata un'isola con una spiaggia meravigliosa
e un bosco di montagna. Cacuffa continua la sua narrazione.

Cacuffa:- Anche in quei tempi remoti l'amore che unisce due esseri, aveva
in se' qualcosa di cosi' magico e incantatore da rendere innocuo ogni
sortilegio. O quasi. Ora accadde che (esce l'attore da dietro le quinte
con la fisarmonica) in questa terra felice vivesse una splendida fanciulla
innamorata e amata a sua volta con grande ardore.-

Attore (rivolgendosi a qualche bambino del pubblico fingendo di parlare
sottovoce):- Pss, pss, ehi, ehi tu!! dimmi, non mi senti? dimmi,
sono bello?-
Cacuffa (che non riesce piu' a tollerare questi brusii):- Ma ancora,
come faccio a narrare la mia storia, se mi interrompi ogni momento!
e poi si rompe la magia della fiaba, ecco!-
Attore:- Non e' vero, io non rompo proprio niente! Sto solo chiedendo
un ... parere! Voglio sapere che cosa ne pensano, (rivolto al pubblico)
se vi piace il mio strumento. Io sono il protagonista, sapete?
Cacuffa:- E va bene, va bene, perdindirindina, purche' tu mi faccia
andare avanti con la mia storia! per favore, su bambini ditemi cosa
ne pensate, anzi ditegli che e' bello, cosi' io posso continuare!
(dopo eventuali interventi dei bambini) Ora voglio presentarvi i
personaggi della nostra storia: abbiamo la dolce fanciulla Bellaura, che
vive in un piccolo paese lungo la costa, il mare e' il suo amico piu'
caro. E poi c'e' Belsito, lui vive in mezzo ai boschi sulle montagne dove
colori e odori, nascosti durante l'inverno dal manto nevoso, rivelano in
estate tutta la loro magnificenza.- (ed esce per diventare Bellaura)

Da questo punto in poi l'attore sara' indicato come Belsito.

Belsito (con tono tronfio):- Ecco io vivo in mezzo ai boschi (e si
aspetta qualche applauso) e ... guardate qua: (e prende la grossa pigna
li' dove Cacuffa l'aveva messa all'inizio) questo e' un dono per me assai
caro della mia amica volpe e lo porto sempre con me. Ma si', questa pigna
e' una pigna magica! Quando mi occorre qualcosa, una pianta o un fiore o
non so, tengo in mano la pigna e lei comincia a muoversi come se ballasse
sul palmo della mia mano, indicandomi la direzione da seguire: voglio delle
rose peonie, eccole! dei cespugli di rosmarino o dell'erba cipollina,
niente di piu' facile! (si mette la pigna in tasca per fare un inchino a
Bellaura che ora e' in scena) per non parlare poi delle orchidee per la
mia dolce Bellaura. Pero' non c'e' solo la volpe, ci sono i falchi,
e ancora gli scoiattoli, i cerbiatti, l'istrice, pungente si' ma tanto
simpatico, e la tartaruga...
Si' proprio cosi', vicino al laghetto giu' nella valle ci sono la grigia
e il grigio, si cercano, si vogliono, litigano e si lasciano e poi di
nuovo si cercano e ... cosi', lenti come sono, gli anni passano ...
per fortuna le tartarughe vivono a lungo! Ehi, io e la mia innamorata
non litighiamo quanto loro, noi siamo sempre in armonia! - (manda un
bacio a Bellaura invitandola a parlare ed esce)

Bellaura:- Oh (contenta ed emozionata) Io ... io amo il mare, e parlo con
le onde, sapete? si, parlo con le onde e a loro confido ogni mio segreto,
e (come se rispondesse a qualcuno del pubblico) certo, anche il mio amore
per Belsito! Come faccio a parlare col mare ? Volete che vi racconti come
e' iniziato tutto? Si! E allora, ero ancora una bambina quando un giorno ...
(corre a prendere la grossa conchiglia dall'angolo dove Cacuffa l'aveva
lasciata) Visto che bella! (E mostra la conchiglia al pubblico) Non appena
la vidi li' sulla spiaggia, mi avvicinai e la presi in mano, facendo molta
attenzione. La accostai all'orecchio e ... *** MUSICA dolce conchiglia ***
Bellaura:- Il mare in questo modo mi stava dando il suo benvenuto e mi
stava facendo dono della sua voce. (Con un tono un po' solenne) Da quel
momento in poi io avrei parlato con lui, con tutte le sue creature e col
vento, si! (Con entusiasmo) Mi accorsi di un branco di pesciolini, prima
ancora di vederli, per tutto il vociare giocoso che facevano. E quella
volta c'era anche una stella marina che litigava con un riccio, ma si'!
stavo riscoprendo tutto un mondo che amavo da sempre, ma che non avrei
immaginato potesse essere cosi' pieno di voci! Insomma, fu bellissimo!!!-
(Rimette la conchiglia dove era)

*** Canzone "Bellissimo" ***

E contenta canta e danza accompagnata da Belsito.

Scena 4) Il rapimento

Mentre Bellaura danza, di botto si interrompe la musica.

Bellaura (dispiaciuta):- Perche' smetti?-
Belsito:- (facendo finta di parlare sottovoce) Sei stata rapita da un
essere cattivo venuto a conoscenza della tua bellezza.-
Bellaura:- (ricordando tutto in una volta) Cosa ... oh si', certo, e' che
suonavi cosi' bene che me ne ero completamente dimenticata.

Esce Bellaura ma torna in scena poco dopo come Cacuffa.
Si sente la voce di Cacuffa da dietro le quinte.

Cacuffa:- Un brutto giorno accadde che Bellaura spari': un essere cattivo
venuto a conoscenza della sua bellezza l'aveva rapita. Tanto pianse
Bellaura, tanto tanto ...-

Si sente la voce di Bellaura sempre da dietro le quinte, in scena c'e'
Belsito.

Bellaura:- (in tono lamentoso) Ma dove sono? che cosa mi e' accaduto? Mi
ritrovo prigioniera e lontana dal mio amato. Come faro' a liberarmi e a
tornare a casa mia, felice come prima? O vento, amico mio, ascoltami,
prendi le mie lacrime e portale li', nella mia terra. Tu che puoi tanto,
ti prego, inventa un sortilegio ancora piu' potente di quello che qui mi
incatena e salvami!-

Entra Cacuffa.

Cacuffa:- E si mise a cantare cosi'.- *** Canzone "Le lacrime" ***

Scena 5) Il vento, le lacrime e il vulcano

Cacuffa riprende la narrazione e cambia la scena: ora vi sara' raffigurato
un vulcano con delle lacrime. Esce Belsito.

Cacuffa:- Il vento udi' Bellaura implorante, prese le lacrime con se' e
le porto' lungo le coste dell'isola: non appena le lacrime toccavano il
suolo si tramutavano in rilucenti cristalli di gesso, ma se il vento
soffiava piu' in alto sorvolando il grande vulcano, ecco che le lacrime
diventavano ora lucida e nera ossidiana, se troppo vicino al cratere erano
cadute, ora candida pietra pomice se un po' piu' lontano avevano concluso
il loro cammino nell'aria.-

Scena 6) Il sogno di Belsito

Cacuffa:- Intanto il nostro Belsito, afflitto e col cuore a pezzi,
continuava la vita di sempre, anche se ora (con tono drammatico) i suoi
occhi andavano perdendo la luce e il suo corpo il vigore della giovinezza.-

Entra Belsito tutto arrabbiato.

Belsito:- Che cosa hai detto? Cosa e' che hai detto a proposito degli
occhi? i suoi occhi andavano perdendo la luce e il suo corpo il vigore
della giovinezza? Ma dico, ma che siamo matti? Guardate qua bambini,
che fusto, che muscoli e che sguardo! Si', sono afflitto e dispiaciuto
perche' non so che fine ha fatto la mia dolce Bellaura, ma sono forte
e pieno di coraggio e disposto a tutto per ritrovarla, ecco!
Quindi per piacere Cacuffa, continua ma senza dire stupidaggini!-
(ed esce)

Cacuffa(confuso):- Va bene, va bene, forse ho esagerato un po', ma
era solo per dare, si' ecco, per dare la giusta drammaticita' alla cosa.
Chiedo scusa. (e continua) Belsito, pur essendo molto triste, era pieno
di forza e di coraggio (facendogli un po' il verso) e pronto ad affrontare
qualsiasi cosa per la sua dolce Bellaura.
Un giorno mentre portava un carro carico di sugheri, e tanto ne veniva
dai boschi dove lui viveva, si senti' tanto stanco da doversi fermare
per riposare un po'. Dopo avere assicurato il carro ad un ramo di un
albero, si addormento'.-
Belsito (mostrando solo la testa da dietro le quinte):- E se non ho sonno,
come la mettiamo?-
Cacuffa (trasalendo):- Come non hai sonno?-
Belsito (entra in scena):- Non ho sonno e non voglio dormire!-
Cacuffa (incredulo):- Ma fa parte della storia!-
Belsito:- Ma che storia e storia! Non ho sonno e non dormo!-
Cacuffa(dopo un attimo di esitazione):- Va bene, vorra' dire allora che
la tua parte la fara' qualcuno di loro ...(indicando il pubblico)-
Belsito (preoccupato):- Ma ...-
Cacuffa (facendo finta di niente):- Se tu non vuoi dormire ...-
Belsito (esitante):- Ma forse non ci siamo capiti, non e' che non voglio
dormire, ecco ... non ho sonno!-
Cacuffa:- E allora?-
Belsito:- Posso sempre distendermi, chiudere gli occhi e aspettare che il
sonno arrivi.-
Cacuffa:- E se non arriva che facciamo?-
Belsito:- Arriva, arriva, anzi sai che ti dico? io sto gia' dormendo
(ed esce sbadigliando)-

Cacuffa (risollevato continua):- Belsito cadde in un sonno profondo,
finalmente. In sogno gli apparve un grifone, maestoso uccello dalle
remote origini, un tempo i nostri boschi ne erano pieni, un uccello
molto grande con delle enormi ali e un becco anch'esso enorme.-
Cacuffa:- Nel sogno si udiva una voce che diceva.-

Entra Belsito che indossa una grossa maschera raffigurante un uccello
molto inquietante e Cacuffa prende dal carretto un tamburo e un cembalo.

Belsito :- Belsito ooooooo, se vuoi salvare la tua amata aaaaa, devi
riunire le tre magiche essenze di vita aaaaa: l'ossidiana aaaaa, la
bellezza malefica, la candida pomice eeeeee simbolo di bonta', il
cristallo di gesso ooooooo, simbolo di trasparenza, ricordati ...-

Esce per rientrare poco dopo senza maschera, mentre Cacuffa ripone gli
strumenti nel carretto.

Scena 7) Il risveglio

Belsito:- E hai voluto che dormissi per farmi sognare un avvoltoio e
qualche pietra?-
Cacuffa:- A parte il fatto che non era un avvvoltoio ma un grifone, ...
non hai capito neppure che cosa ti ha detto!-
Belsito:- Che cosa mi ha detto ... certo che l'ho capito, che se voglio
salvare Bellaura devo essere buono e bello! (pavoneggiandosi)-
Cacuffa (ormai insofferente):- Basta, non ne posso piu', apri bene le
orecchie adesso: se vuoi salvare Bellaura devi avere con te le tre magiche
essenze di vita: l'ossidiana, la pietra pomice e il cristallo di gesso.
Belsito (incredulo):- E basteranno per liberarla?-
Cacuffa:- Se accompagnati da una buona dose di coraggio e abilita', si'.
(E richiama Belsito che sta per uscire) Aspetta, dove stai andando? e le
pietre, come fai a procurartele?-
Belsito (dopo una prima incertezza):- Be' ... ma certo, la pigna magica,
come ho fatto a non pensarci prima! (e dalla tasca tira fuori la pigna
magica, tenendola bene in evidenza sul palmo della mano) le trovero' con
il suo aiuto! (esce)-

Cacuffa (sbuffando continua a narrare):- Grazie alla sua pigna magica,
Belsito trovo' le pietre con molta facilita' e d'altronde le spiagge
dell'isola erano piene di pietra pomice e che dire dei cristalli di gesso,
talmente tanti talvolta che in pieno giorno abbagliavano piu' del sole
stesso, una cosa bellissima a vedersi. Anche l'ossidiana non era poi
cosi' difficile da trovare, specialmente per chi come Belsito viveva nei
pressi di un vulcano, quindi ...
Erano ben altre le fatiche che attendevano il nostro (tossicchia un po')
eroe. Doveva sconfiggere colui che teneva prigioniera la dolce Bellaura:
il terribile Tritorco!- (e prende dal carretto la maschera del cattivo e
la mette in un angolo) ma come trovarlo? Ancora una volta il grifone venne
in aiuto di Belsito.-

Cacuffa prende gli strumenti dal carretto mentre entra Belsito con la
maschera da grifone. Accompagnera' col tamburo il grifone.

Belsito (con la maschera):- Belsito ooo, dopo che avrai superato le tre
montagne a becco d'aquila aaa, e dopo che avrai oltrepassato i tre laghi
dalle alghe rosse eeee, e dopo che avrai attraversato le tre foreste
spinate, allora li' troverai il castello dorato, ma non ti fidare,
quella e' la prigione di Bellaura e li' troverai TRITORCO, TRITORCO! -
Ed esce.

Scena 8) La lotta

Cacuffa:- (col tamburo) Piu' Belsito si avvicinava al castello, piu'
Tritorco si infastidiva, poiche' avvertiva l'avvicinarsi delle tre
essenze di vita. E venne il giorno in cui Belsito arrivo'.- (ed esce)

Belsito:-(ha ben visibile la bisaccia con le tre pietre) Ma che bel
castello ... chissa' se hanno sentito parlare di Tritorco... -
Bellaura (da dietro le quinte) :- Ma e' la voce del mio amato!...
Belsito! Oh allora e' qui, e' venuto a salvarmi!-
Tritorco (da dietro le quinte) :- Chi osa chiamarmi? E perche' il
fastidio mi perseguita?-

Cacuffa (in scena) : Tritorco era molto arrabbiato, infatti stava cercando
di comporre una poesia con la quale convincere la dolce Bellaura a
diventare la sua sposa. Ma non riusciva a scrivere un bel nulla, tanto era
disturbato dalla vicinanza delle tre pietre, cosi' quando vide Belsito
sotto le mura del suo castello ... (va dietro le quinte per prepararsi
alla lotta)

Effetto musicale per la lotta

Cacuffa e Belsito indossano dei bracciali con dei sonagli per la lotta.

Cacuffa (di nuovo in scena):- Ebbe inizio una lotta furibonda!
(inizia una danza/lotta fra Belsito e Cacuffa che rappresenta Tritorco,
con caduta finale di Cacuffa) Belsito grazie alla potenza che l'ossidiana
gli dava, era riuscito a tramortire Tritorco. Ma non bastava... (e si
rialza) perche' grande era la sua forza e cosi' la lotta riprese.
Stavolta Belsito utilizzo' la pietra pomice che lo rese invisibile: basto'
infatti che si strofinasse il corpo con la pietra per non essere piu' visto
da Tritorco.-

Riprende la danza/lotta che si conclude di nuovo con Cacuffa per terra; da
terra si rialza e riprende a parlare un po' piu' stanco.

Cacuffa:- Tritorco fini' di nuovo per terra, ma ancora non bastava, allora
Belsito prese il cristallo di gesso e una luce abbagliante si sprigiono'
dalla pietra e investi' Tritorco costringendolo, ormai malridotto a tornare
nelle tenebre dalle quali era venuto.- (E si ritira dietro le quinte)

Belsito esulta, quindi sia lui che Cacuffa si tolgono i bracciali con i
sonagli che avevano indossato per la lotta.

Scena 9) La grande magia

Belsito:-Ma che cosa succede? Il castello sta crollando e, ma si' vedo
la dolce Bellaura!!-
Cacuffa (tronando festoso in scena):- La profezia del sogno si era cosi'
avverata: le tre essenze di vita avevano trionfato sul male. Un grande
prodigio allora avvenne: la prigione svani' e Bellaura si ritrovo' libera.-
Belsito:- Eccomi Bellaura, arrivo ...-
Cacuffa:- Belsito e Bellaura finalmente erano di nuovo insieme. (singhiozza)
Scusate, ma certe cose mi emozionano, oh come sono emozionato! (tira fuori
un fazzolettone e si soffia poderosamente il naso) ogni volta e' cosi',
nonostante le mille e mille storie, e' sempre la stessa storia per me!
(si soffia di nuovo il naso e singhiozza ancora)
Appena l'amato l'ebbe fra le braccia, Bellaura pianse per la gioia e
le sue lacrime si tramutarono in perle rilucenti che si sparsero ai loro
piedi.-

Scena 10) Gran finale

Cacuffa:- E come sempre accade nelle fiabe, vissero felici e
contenti per tutta la vita!-

Belsito (molto deluso) :- Ma come, finisce tutto cosi', e vissero felici
e contenti per tutta la vita ... e basta!-
Cacuffa (sorpreso):- Scusa, la storia e' finita, e' finita pure bene, ma
che cosa vuoi ancora ?-
Belsito (con aria convinta) :- Credo ci voglia una canzone!
Cacuffa :- E va bene e allora vai con la musica!-

E tutti cantano la canzone "La realta'".

*** FINE ***
Le canzoni
Cacuffa
(canzone per bambini)

Testo e musica di Maria Teresa de Sanctis


Cacuffa, Cacuffa note stonate
Cacuffa, Cacuffa non si puo' piu' star

Note stonate si odon ormai
su la tua storia raccontaci dai
Cosi' chiamato son qui trafelato
ed il rimedio ho qui con me

Cacuffa, Cacuffa armonie spezzate
Cacuffa, Cacuffa vieni a narrar

Le storie son tante e questa e' per voi
"Belsito e Bellaura" si chiamera'
Viva la fantasia in piena armonia
con allegria tutto passera'

Cacuffa, Cacuffa la storia e' trovata
Cacuffa, Cacuffa comincia a narrar


Le lacrime
(canzone per bambini)

Testo e musica di Maria Teresa de Sanctis


Voi lacrime portate mie notizie
a chi caro a me le vuol sapere
volate, andate, cadete
cosi' mi salverete

Io vento dal potere prodigioso
essenze di vita creero'
lacrime con l'aiuto del mare
in questo trasformero'

Lacrime sull'isola cadrete
e cristalli di gesso voi sarete
ossidiana vicino al vulcano
se al mare pomice sarete.


La realta'
(canzone per bambini)

Testo e musica di Maria Teresa de Sanctis


Nei nostri sogni la nostra vita
e nei pensieri la realta'
per ben che vada siamo felici
per mal che sia, poi passera'

I piu' fortunati sono i bambini
che sanno giocare con la realta'
sia bella sia brutta a lor poco importa
purche' delle storie ci sian da narrar

I grandi il problema ce l'hanno davvero
sempre e' tutto nero, difficile un po'
si arrabbiano, urlano e credon davvero
che solo cosi' tutto si aggiustera'


Bellissimo
(canzone per bambini)

Testo e musica di Maria Teresa de Sanctis


Bellissimo e' un gran cantare
le onde, il mare e il cielo blu
Ovunque vado ci sono voci,
suoni e clamori di vita ogn'or

Bellissimo e' un gran cantare
e' la natura nel suo splendor
mi sento il cuore una gran piazza
ed anche l'anima e' in gran fervor

Bellissimo e' un gran cantare
il mondo intorno sempre piu' in la'
non siamo soli, amici abbiamo
ovunque andiamo nei nostri cuor

Bellissimo e' un gran cantare
le onde, il mare e il cielo blu
se ascoltiamo ovunque siamo
si' la natura ci parlera'.



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