Cronaca audace di una famiglia di fatto
Testo originale di Luca Memè
xlucameme@gmail.com
Pos.SIAE 15938 Sez. DOR
Questo testo è libero di essere rappresentato senza consenso da parte mia, mi piacerebbe soltanto sapere se e dove per il piacere di saperlo. Considerate che dichiarare alla SIAE la rappresentazione di questo testo non costa di più che non farlo, si permette soltanto all'autore di ricevere una gratificazione per il lavoro svolto. Grazie e buon divertimento.
Breve nota dell'autore
Una commedia brillante con una scrittura da sit-com, veloce, ritmata, con battute secche e cadenzate o lunghe, a volte lunghissime, sulle quali non bisogna soffermarsi ma lasciarle andare a grande velocità per ottenere il miglior effetto comico; ma anche tratti nostalgici, con punte drammatiche, che ci sorprendono e che la rendono veramente accattivante.
Un genere che amo e che mi piace definire “riso-amaro”.
La storia raccontata vuole mettere in “piazza” l'amore vissuto da persone “diverse” tra i “diversi”. Ovvero, anche nella “diversità” le sfumature sono tante quasi che ci sia una “diversità normale” e una “diversità diversa dal normale...” , insomma dopo un po' di arrovellamento ci si rende conto di quanto siano inutili queste distinzioni. In questa storia ci si immerge talmente tanto in una quotidianità “diversa” che ci risulterà così normale e familiare da imbarazzarci al pensiero che l'abbiamo pensata “diversa”. Ok, ok, non andiamo oltre; godiamoci soltanto questo testo che, malgrado le tante risate, in molti hanno definito poetico. E' questo che mi piace: far ridere, mettere alla berlina in modo anche estremo e poi sorprendere col retrogusto amaro, al limite della lacrima; e così via.
Personaggi:
ROSA detta ROSASPINA (tra i 40 e i 50 anni)
Anziana, professionalmente parlando, prostituta del bordello. Dura, cinica, ma anche fragile, dedita all’alcool e a farmaci di ogni tipo nel tentativo di sopprimere un malcelato antico dolore.
TONIA (tra i 30 e i 40 anni)
Altra veterana del bordello. È un travestito tutto piume e paillettes. Frivola ma anche molto sensibile, per lei le colleghe sono sorelle e la maitresse la grande madre. Svampita all’inverosimile dimostra, all’occorrenza, una profondità d’animo che nasconde coi suoi belletti e i suoi modi eccentrici esclusivamente per difesa.
AMELIA/ROMEO (tra i 40 e i 45 anni)
(Io preferisco lasciarlo interpretare ad una donna, ma è stato recitato da un uomo con altrettanta efficacia. E' ovviamente molto importante avere caratteristiche particolari e definite in entrambi i casi, aiuta molto)
Altra collega del bordello operatasi per diventare uomo. Carattere forte e deciso, motore principe per un cambio di rotta della vita dell’intero gruppo.
GIULIA (tra i 25 e i 30 anni)
Figlia della Maitresse in disaccordo con il bordello. Ritrova, però, quelle che per lei sono come zie, avendola cresciuta, e riscopre il calore di una famiglia seppur anomala. È talmente timida e impacciata che stenta ad esprimersi se non con giri di parole tutte da interpretare. Si sente spesso a disagio e questo la porta a fare gaffes o uscite fuori luogo e fuori controllo.
GIOVANNI (tra i 30 e i 40 anni)
Personaggio minore ma fondamentale, la vera svolta della storia degli altri personaggi. Fidanzato di Romeo e imprenditore di successo. Dolce, moderato, assolutamente “normale” nella sua “diversità”. Anche per lui l’ingresso nella Casa del Popolo rappresenta un passaggio importante per la sua vita futura; svolta dovuta a fatti che ignora, e che gli si riveleranno come una doccia gelata, ma anche a nuovi incontri.
Cronaca audace di una famiglia di fatto
di Luca Memè
La scena si apre con un funerale. Al centro la bara col feretro e sui due lati quattro persone porgono, commosse, l’estremo saluto alla defunta. Non li vediamo in volto, sono vestiti a lutto e uno di loro indossa un grande cappello nero a falda larga con veletta. Di sottofondo si sente l’omelia del prete mentre singhiozzi sommessi si levano dai presenti. Sopra a tutto si alza una voce, è la voce della defunta che ascoltiamo come in un flashback, nel momento della stesura del testamento. (Durante il rito funebre è plausibile pensare ad un’Ave Maria cantata con virtuosismi tali da creare, nell’attimo dell’apice, una reazione da parte dei presenti per poi riprendere, con tante scuse, in modo più composto. Potrebbe addirittura interagire la voce della defunta che legge il testamento.)
VOCE REGISTRATA
Figlia mia, se arriverai a sentir pronunciare queste mie parole vorrà dire che sarò morta… e fin qui.. Immagino il tuo dolore e lo condivido; non poterti più parlare, vedere, toccare mi procura fin d’ora, che solo riesco ad immaginare, una sofferenza tale da sentirmi morire… scusa il giro di parole. Questo vuole essere un saluto finale, un’ultima carezza, l’estremo bacio sulla fronte, ma, soprattutto, un testamento. Eh già, perché anche una povera disgraziata come me ha qualcosa da lasciare alla propria figlia. Io Silvia Ranzi, nel pieno possesso delle facoltà mentali, lascio tutto il mio patrimonio alla mia unica figlia Giulia Ranzi. Con ciò intendo la mia casa e l’attività ad essa connessa, tutti i miei abiti e accessori, i mobili completi di suppellettili. Spero tu voglia farne buon uso e mantenere alto l’onore di tua madre, conquistato a fatica con anni di duro lavoro.
Risale la voce del prete per l’estremo saluto. Alle parole finali del prete un grande grido di disperazione distoglie i presenti dal loro composto dolore e tutti accorrono per sorreggere la poverina col cappello che ha un principio di svenimento. Voltandosi verso il pubblico gli viene alzata la veletta per farla respirare: è un travestito in preda ad una crisi isterica.
BUIO
La scena si riapre su una stanza semicircolare. Sul fondo quattro porte e altre due uscite laterali; quella a sx introduca ad un’altra stanza o ai piani superiori mentre quella a dx è l’ingresso dall’esterno. Tra quest’ultimo e la prima porta a dx c’è un banco che sembra essere quello di una reception. Al centro, e anche appoggiati alle pareti, puff e divanetti danno l’idea di una sala d’attesa. Tappezzeria rosso porpora e suppellettili barocchi completano l’ambientazione. Il tutto, per il momento, è coperto da teli di stoffa bianca, come una casa…chiusa.
Ancora singhiozzi sommessi, con picchi di gridolini di disperazione, provengono da dietro una delle porte; è Tonia il travestito del funerale. Entra Rosa detta Rosaspina a causa della sua personalità forte e pungente. Porta avanti e indietro oggetti di varia natura,
sembra fare una valigia, finisce di sistemare i teli sulla mobilia.
ROSA
Basta! Basta! Non ne posso più! Smettila di frignare come una ragazzina!
TONIA(fc)
Non posso, non riesco a smettere, sono straziata, dilaniata, strangolata dal dolore! Sono.. sono…
ROSA
Un tormento, ecco quello che sei! Non fai altro che piagnucolare chiusa in quella stanza, tappata come un’animale nella sua tana…
TONIA(fc)
Sììììììì…
ROSA
… costretta al supplizio come una strega sul rogo…(le è piaciuta la metafora)
TONIA(fc)
Sìììììììììììììììì….
ROSA
(si ferma e pensa compiaciuta alla prossima immagine da creare con le parole)
… privata crudelmente della libertà di gioire come un fringuello rinchiuso in una gabbia di lacrime salmastre dal pungente sapore… (non sa bene come finire e butta lì un concetto un po’ troppo ermetico) …della schiavitù subita ma in fondo voluta …
TONIA(fc)
Sììììììììììììììììììììì….
ROSA
…attonita di fronte alla disfatta, incredula del tradimento perpetrato dalla vita, sconfitta come una monaca pentita…
TONIA(fc)
(uscendo improvvisamente con fare da diva piccata da una delle porte. Indossa una vestaglia tre quarti di raso dalla fantasia improbabile, una calza in testa di quelle che si usano per tenere fermi i capelli sotto una parrucca, trucco colato, rossetto rosso sbafato e unghie pittate di rosso fuoco)
Uè! Sconfitta, forse, monaca, mai! Distrutta, afflitta, dilaniata, depressa, salmastra, rinchiusa, tradita, incredula, ma monaca, mai!
ROSA
Ah ma allora reagisci! Sei ancora in te, ed io che ti pensavo ormai persa nei labirinti della depressione più nera.
TONIA
(riprendendo il tono piagnucoloso)
Sono depressa! Non mangio più, non dormo più, non metto più i tacchi a spillo…
ROSA
Questo mi preoccupa
TONIA
(ammiccando al sesso) Per non parlare di… beh lascia stare. Ma tu come fai? Eh? Dimmi come fai ad essere così serena, tranquilla? Sembra che non ti importi niente di niente. La tragedia si abbatte sulle nostre vite e tu? Tu niente, barcolli per un attimo e poi torni in posizione come un soldatino di piombo sotto la schicchera di un bambino.
ROSA
Però, niente male. Un’immagine suggestiva. Si può sapere che ti prende?
TONIA
Mi manca, ecco cosa mi prende. E mi prende proprio qui alla gola, mi toglie il fiato,
non mi fa respirare
ROSA
Non sarà troppo silicone nelle tette?
TONIA
Crudele! Crudele e insensibile! Madam non ti avrebbe mai permesso di parlarmi in questo modo. E mancarle così di rispetto, a lei che sarà ancora calda nella bara
ROSA
Se è ancora calda è grave, vuol dire che qualcuno l’ha ripassata in padella
TONIA
(isterica) Ahhhhhhh! Mostro! Orrendo mostro stammi lontana! A te non è mai importato niente di lei! Tu che avresti dovuto baciare il terreno su cui posava i suoi adorati piedi per averti portata via dalla strada!
ROSA
Ti ricordo che per avermi portata via dalla strada la tua Madam percepiva una bella percentuale sui miei guadagni. E comunque non ho mai detto di non esserle grata. Solo che ora è morta e noi ce la dobbiamo cavare da sole. Cerca di riprenderti, devi reagire.
TONIA
E’ troppo presto, non puoi chiedermelo, (lo ripete in una litania ossessiva) non chiedermelo è troppo presto, troppo presto..
ROSA
(interrompendo la nenia) TRE MESI! Sono passati tre mesi dalla sua morte e tu da tre mesi non fai che sbavare sul cuscino e farti colare il rimmel dalle ciglia. Siamo pieni di strisciate nere per tutta la casa! Sembri una vecchia carretta che perde olio!
TONIA
Tu non capisci, per me Madam era una madre, un padre e un’amica in un’unica persona
ROSA
In un’unica matrona!
TONIA
A me stava bene così, era tutta la mia famiglia e con la sua morte è finita anche la mia vita. Ma guardati intorno, cosa vedi?
ROSA
Un sacco di cose da fare prima di andarcene e tu non mi aiuti affatto. Tra poco saranno qui i facchini per portare via tutto. Quindi alza quelle chiappe tristi e vedi di raccattare in fretta i tuoi stracci… e togli le macchie di rimmel dalla tappezzeria. Se ti serve l’acido muriatico e lì vicino alla poltrona ma non te l’avvicinare troppo alle tette che ho paura che le esalazioni mandino in fumo tutti quei milioni che ti porti appesi al collo.
TONIA
Eccola la soldatessa, fredda come un ghiacciolo. Com’è che ti chiamano? Rosaspina! Appropriato, veramente appropriato. Porti il nome del più bel fiore ma ne mostri solo le spine.
ROSA
Non ti azzardare a chiamarmi in quel modo. Lo permetto a quelli solo perché pagano, e da me non avranno altro che le spine! I petali li tengo per me e me soltanto. E non mi sembra che ne siano dispiaciuti dopotutto; queste spine li soddisfano, eccome.
TONIA
Ti prego basta. Non voglio litigare con te, mia sorella..
ROSA
Oddio non ricominciare con la storia della famiglia...
TONIA
Eppure è così che ci siamo sentite per anni, ed è questo che ci ha dato la forza di andare avanti su questa strada foderata di damasco rosso ma costruita sulle ceneri delle nostre vite.
ROSA
Davvero toccante.
Ma cosa credi? Pensi che per me sia facile? Eh?! E non mi fare quella faccia da cerbiatto impaurito! Vuoi sapere cosa provo? Eccoti servito..
TONIA
Servita..
ROSA
No! Servito caro, perché tu sei un uomo ancora per una buona percentuale,
e per quella più sporgente direi, se non consideriamo le tette finte, naturalmente.
TONIA
(coprendosi il pube timidamente) Si nota così tanto?
ROSA
Se vuoi che butti giù la maschera allora devi accettare di farlo anche tu, Antonio! Come vedi tutti ci copriamo di spine per difenderci, tu coi tuoi belletti ed io col mio fare da soldatessa, come dici tu. Sono triste anch’io, anzi no, sono disperata; ma cosa dovrei fare, suicidarmi? Sono stata abbandonata che ancora non camminavo, non ho mai avuto un padre né una madre, dei nonni, niente! Sono cresciuta in un orfanotrofio e sbattuta fuori anche da lì a soli 14 anni: “troppo vivace” è stata la sentenza! Sono cresciuta in mezzo alla strada e per anni, tanti anni, ho creduto che quella sarebbe stata la mia casa e la mia tomba, per sempre.
TONIA
E non è stata Madam a salvarti?!
ROSA
Sì è vero, e ha dato nuove prospettive alla mia vita, una dignità malgrado tutto. E ora se n’è andata lasciandoci di nuovo in mezzo alla strada. Solo che stavolta questa rosa ha le spine che la difendono e non permetterò che questa perdita mi distrugga. Si è spezzato un idillio, peccato, ma io non intendo piangermi addosso. Chiaro Antonio?!
TONIA
Antonio. Era tanto tempo che nessuno mi chiamava così. L’avevo quasi dimenticato il suono di questo nome, il mio nome. Mia madre l’aveva ricamato su tutti i miei vestitini, eh… come se dovessi perdermi e allora qualcuno trovandomi avrebbe detto “questo è Antonio, il figlio della signora Marisa…. Signora Marisa tranquilla suo figlio è qui con me, aveva perso la strada di casa”. Solo che è stata lei ad abbandonarmi ed io la strada di casa non l’ho più avuta. Non sono mai più riuscito a ricordare la sua voce.
ROSA
Tua madre non ti ha abbandonato. E’ morta troppo presto, e questa non può essere la sua colpa. E poi ti ha lasciato un bel guardaroba che tu non hai mandato buttato.
TONIA
(compiaciuta) Smettila, scema. Scusami Rosa, non volevo essere cattiva.. cattivo..catt.. beh insomma, non volevo offenderti.
ROSA
Lo so, ed io non volevo trattarti male… e le tue tette sono perfette.
TONIA
Trovi? Eppure io un ritocchino per orientarle di un 10° verso l’alto lo farei. Apparirebbero così fiere…
ROSA
Io le trovo già abbastanza fiere. Tua madre ne sarebbe gelosa.
TONIA
La prima volta che mi sono travestito avevo circa 5 anni e per me era solo un gioco; mia madre mi sorprese coi piedini infilati nelle sue scarpe buone… dieci centimetri di tacco rosso lacca… un sogno! Sfilavo davanti allo specchio del corridoio avanti e indietro con addosso la coperta del mio lettino e appoggiato sulle braccia, a mo’ di stola, un collo di pelliccia finta che avevo staccato dal suo cappotto. Poi sentii un prurito nel naso e così mentre tentavo di eliminare il fastidiosissimo intruso, arrivò lei, non l’avevo sentita entrare.
ROSA
E lei che disse?
TONIA
Oh no non si arrabbiò, se è questo
che intendi. Disse soltanto “il portamento va bene, sul gusto avremo modo di
lavorarci, ma soprattutto una vera signora non mette le dita nel naso”. Era una
donna così comprensiva
ROSA
(alludendo al suo abbigliamento) Eh sì, è morta proprio troppo presto
TONIA
La tua è tutta invidia!
ROSA
Ma sì, in fondo ti invidio, sei così gagliarda nei tuoi completini in tecnicolor.
TONIA
Uffa Rosa, io non voglio andarmene. Io ci sto bene qui, questa è la mia casa da talmente tanti anni che sembra esserlo da sempre.
ROSA
Questa è stata la nostra casa, è vero, e di tanti altri… chissà perché le chiamano case chiuse. Ma
ora è finita. Ci abbiamo provato, ma mandarla avanti da sole non è possibile.
TONIA
Tutta colpa di quella strega, e pensare che è cresciuta con noi. Ma cosa pretende? Dovremmo cancellare tutti gli anni passati qui dentro? Dimenticare tutti i bei momenti?
ROSA
Come no, un luna park… delle risaaateee…
Rosa riprende le faccende in un silenzio strano che non sfugge a Tonia
TONIA
Beh, che c’è?
ROSA
Niente
TONIA
Ti conosco, ricordatelo
ROSA
Smettila!
TONIA
Forza parla
ROSA
A che serve?
TONIA
Ogf, a me serve sempre, parlerei per ore, io
ROSA
Sì lo so
TONIA
Guarda che dico sul serio. Ci pensi ancora?
ROSA
E come potrei non farlo?
TONIA
Semplicemente non facendolo, è così facile.
ROSA
Vedi che è inutile!? Senti continua a sbavare rimmel che io continuo le mie faccende e non ci pensiamo più. Tanto, come dici tu, è facile. No?
TONIA
Scusa, sono stata superficiale
ROSA
Chi, tu?! Ma va, è una tua impressione
TONIA
Ti ho chiesto scusa. È solo che pensavo che dopo tanto tempo…
ROSA
E invece... sono cose dove ogni anno che passa è solo un anno in più da contare.
TONIA
(provocandola) 1, 2, 3, 4, 5….
ROSA
Eh già, adesso avrebbe 5 anni, te lo immagini? Magari era un maschietto, altri 5 e avrei potuto insegnargli… come si fa un bloody mary…
TONIA
Non è colpa tua, la situazione era complicata
ROSA
Complicata sì. Una puttana con un figlio, oltretutto è immorale!
TONIA
Morale? Ma non è questo…
ROSA
È come.., come un’hostess… brutta! Non fa scopa.
TONIA
Ecco; soprattutto ogni cosa a suo tempo: fare un figlio è un momento importante, devi essere sicura del perché, del come e… specialmente con chi!?
ROSA
Come se fosse facile trovare l’uomo giusto, e poi io sono così difficile. Ci vorrebbe una donna-uomo per far funzionare le cose, altra sensibilità…
TONIA
(sorride a 32 e più denti ammiccando a se stesso) Hmmm…
ROSA
No! Non il contrario (non ho detto uomo-donna)
TONIA
Bellezza! Non trovi tanta grazia e tanta forza maschia in un’unica miracolosa creatura come me
ROSA
Siamo tutti d’accordo, allora, ho fatto la scelta giusta
TONIA
Amore! Semmai io non accetterei mai di essere padre del frutto di una distilleria!
A Rosa sale la malinconia
ROSA
(a sé) E allora per quale motivo ogni volta che ci penso, e succede praticamente ogni giorno da 5 anni, mi sale un nodo alla gola che… (butta giù un sorso d’alcool) che.. non mi va giù!?
(tossisce) (a Tonia) Comunque Giulia ha fatto la sua scelta.
TONIA
Bella scelta. Ingrata.
ROSA
Ha aperto la porta, tutto qui; e si è formata le sue idee, le sue convinzioni. Ma ti ricordi quante liti con la madre: “Questo non è un lavoro, è uno squallido vizio! Non voglio vivere in un bordello, questa non sarà mai la mia vita” e giù a sbattere porte per anni e a minacciare di andarsene. Finché non l’ha fatto davvero. Non ce la fa, tutto qui, non vuole rilevare l’impresa, si vergogna.
TONIA
Vergognarsi della propria famiglia…
ROSA
Aridagli con la storia della famiglia
TONIA
Beh senti, avessi avuto io una zia come me! Zia Tonia mi compri il gelato, zia Tonia mi porti alle giostre, Amelia cara…(si interrompe bruscamente al ricordo dell’amica scomparsa)
ROSA
(toccata dal ricordo come da una doccia gelata) Amelia… che fine avrà fatto?
Sono passati quanti anni? 2, 3, mi sembra una vita fa.
TONIA
4 anni e 4 mesi, non ho mai perso il conto. Mi sono svegliata quella domenica mattina e già c’era il solito profumino di sugo e salsicce che solo lei sapeva far ribollire per ore alla faccia del colesterolo. E come ogni domenica era subito festa, casa; e la tavola apparecchiata di fresco, i fiori, la musica metal che riecheggiava e…
ROSA
E ci stordiva! (Tonia la fulmina) Scherzo, dai. Cerco solo di sdrammatizzare; per me è una perdita tragica: come fossi rimasta vedova…
TONIA
Mi ricordo che cors… che corset…corsai… mi ricordo che sono corsa giù dalle scale per essere la prima a gridargli il buongiorno e lei non era davanti ai fornelli. Strano, in genere era lì che la trovavo, allora andai nello stanzino della dispensa, niente. Cors.. corsui… corsar…
ROSA
Niente, non ti viene eh!?
TONIA
(melodrammatica) Mi sono precipitata nel tinello e solo lì trovai la scia del suo ultimo passaggio nelle nostre vite…
ROSA
Una macchia di sugo!
TONIA
No, la sua lettera d’addio. Posata su uno degli scaffali come capitata lì per caso. Sopra, adagiata, una gardenia, il suo fiore preferito- finto- come a dire “il mio amore per voi non appassirà mai, come questo fiore”… io piansi, in silenzio, nel muto strazio di uno strumento in disuso.
ROSA
Tu mi fai paura!
TONIA
Scherza, scherza pure Rosaspina. Nessuno come me soffr.. soffre… soffrai… quanto ho sofferto della sua partenza! Fu come perdere..
ROSA/TONIA
…una sorella!
ROSA
Famiglia numerosa la tua.
TONIA
Vedi?! Per te non è la stessa cosa; continui a scherzarci sopra…
ROSA
Ah ci puoi scommettere che non è la stessa cosa (beve un sorso)
TONIA
Che vuoi dire?
ROSA
E che voglio dire… bah, idiozie, tutte idiozie…
… ad ogni modo lei ha solo avuto il coraggio di fare quello che io non ho mai osato fare, ma che avrei dovuto fare, e che anche tu dovevi fare! Ah! E che non abbiamo fatto! (guarda Tonia che è rimasta perplessa nel tentativo di districarsi in quel gioco di parole)
TONIA
(per non irritarla) Continua, credo di aver capito.
ROSA
Cambiare vita Tonia! Lei lo ha fatto e noi non ne abbiamo mai più parlato, come se in fondo fossimo state orgogliose del suo gesto nell’ illusione che potesse essere il nostro (coglie di nuovo la sua imbarazzata assenza mentale)
TONIA
(accorgendosene) Ci sono, ci sono.
ROSA
Lascia stare. Tutti questi ricordi non fanno bene a me e non fanno bene a te, tantomeno adesso che abbiamo bisogno di tutta la forza per ricominciare.
TONIA
Quindi è proprio finita? (si alza e fa per andare in camera) Ah senti, dove porteranno tutte le cose i facchini?
ROSA
Ho donato tutto ai nostri dirimpettai
TONIA
Sadica!
ROSA
Trovi?
TONIA
Oh beh, non te la prendere se la Madre Superiora non viene a ringraziare… soprattutto per i quadri… (fa per uscire)
ROSA
Dove vai?
TONIA
Oh, nulla, vado a buttare giù qualche altra lacrima e poi giuro che preparo le mie cose (esce)
ROSA
Datti prima una struccata (Tonia si riaffaccia con la testa dalla porta) Va bene, va bene, smacchieremo tutto dopo.
ROSA
Ah senti, io esco un attimo… il sig. Giorgi, sai quello del villino all’angolo, mi ha chiesto il favore di fargli la puntura; (a parte) che se riprova a palparmi mentre preparo la siringa giuro che stavolta gliela infilzo… beh lasciamo stare che se no divento volgare. (a Tonia) Mi hai sentito? (Tonia risponde con una specie di latrato di sofferenza, Rosa annuisce come se non si aspettasse altra risposta) (a parte) che poi manco il gesto di fare un’offerta per la palpatina… taccagno!(esce)
Subito squilla il telefono; vari squilli senza risposta e allora si sente intervenire Tonia.
TONIA
Vuoi rispondere a questo dannato telefono?! Mi stressa, fallo tacere… mi distrae dal pianto!!!
Il telefono continua a squillare
TONIA
Ahhhhhhhhhhhhhhh! Fallo tacere!! (entra furiosa) Che ti succede, hai preso la scossa dalla bottiglia di gin e ci sei rimasta attaccata?! (si accorge che sta urlando al vuoto e si ricorda del sig.Giorgi) Ah, il vecchio! Una povera ragazza non si può disperare in santa pace che c’è un telefono che urla e una sorella che sparisce per infilzare le chiappe dei vicini (intanto ha raggiunto il telefono, alza il ricevitore)
(seccata) Pronto? (sentito chi c’è dall’altra parte del ricevitore cambia tono) Sìììììì, noooo! Non so chi possa aver messo in giro questa voce… ma ceeertooo, d’accordo allora… sarà un piacere…sì, a dopo.(riappende, si guarda intorno con aria furbetta e subito si mette all’opera; per prima cosa fa una telefonata) Pronto? Sì qui è La Casa del Popolo, sì ecco, noi avevamo un appuntamento per oggi, esatto, ecco volevo disdire… no no nessun problema, è solo che ci abbiamo ripensato… sì esatto… ci sono complicazioni per questo cambiamento? Ah bene… ma certo quando volete… a presto, e grazie.
Tonia inizia subito a ripristinare l’ambiente: risistema i puff e i divanetti, riposiziona i suppellettili e quant’altro, infine toglie le lenzuola dai mobili. Tutto è tornato come prima e soddisfatta scappa in camera sua. (Il tutto potrebbe avvenire su una musica magari con movimenti coreografici)
BUIO
La scena si riapre con il ritorno di Rosa
ROSA(entrando)
Porco! Porco e taccagno!! Ma ti rendi conto?! Pacca sul culo con stretta, questa volta! Stringeva, stringeva e non mollava! Sembrava un Koala aggrappato a un Eucalipto !
Suonano alla porta
ROSA
Ah! Mi ha seguito il porco!
Va ad aprire e si trova davanti la Madre Superiora. Vediamo solo Rosa che parla verso la porta. (questo permette a Tonia di cambiarsi)
ROSA
Oh Santissima…
MADRE S. (fc)
Solo Madre può bastare. Pace e bene
ROSA
Sì, pace e… quella roba lì… qual buon vento?
MADRE S. (fc)
Vento di festa! Finalmente si chiude!
ROSA
Sfranta dal dolore vedo.
MADRE S. (fc)
Non pretenderà che pianga per la chiusura di un luogo di perdizione?
ROSA
Eh già.
MADRE S. (fc)
Nonostante ciò, noi non neghiamo mai un aiuto a delle pecorelle smarrite…
ROSA
(interrompendo beffarda) E ci affittate un’ala del convento.
MADRE S. (fc)
Già ubriaca a quanto sento! No! Vi ho portato degli scatoloni per i vostri effetti personali
Rosa va verso la porta e si porta dentro alcune scatole con il simbolo dei contenitori per i rifiuti tossici
ROSA
Gentilissima… ma anche noi abbiamo qualcosa per …la truppa vostra, lì… non so se la sorella… portiera, chi è… le ha detto che i facchini porteranno da voi i mobili che non ci servono più.
MADRE S. (fc)
Ah sì, grazie. Non c’è mai abbastanza legna da ardere in convento, sa, è così grande.
ROSA
Eh beh!
MADRE S. (fc)
Bene, ci siamo dette tutto, mi pare.
ROSA
Eh, che peccato… mi mancheranno queste nostre chiacchierate. Magari ci sentiamo.. la chiamo.. o no…
MADRE S. (fc)
Pace e bene.
ROSA
(chiudendo la porta e rientrando) Pace e… ma vaffanculo!
ROSA
(entrando) Tonia? Sei pronta? Datti da fare che potrebb… per tutte le matrone del creato… che diavolo è successo qui?!
ROSA
Tonia! Tonia esci subito e dammi una spiegazione! Toniaaaa!
Entra Tonia spalancando la porta della sua camera come una diva. È truccata, vestita e indossa una deliziosa parrucca, probabilmente un caschetto rosso.
TONIA
Bentornata alla Casa del Popolo. Io sono Tonia, e tu chi sei?
ROSA
La tua assassina! Vieni che ti strangolo.. (inizia una rincorsa) no per favore non scappare, non privarmi di questo piacere!
TONIA
Aspetta, lascia che ti spieghi…
ROSA
Potrai farlo dopo che sarai morta! Giuro che farò una seduta spiritica e tu potrai spiegarmi tutto.
TONIA
No grazie, le sedute spiritiche mi fanno paura
ROSA
Dimmi cosa hai combinato! No! Non dirmelo, ho solo voglia di distruggerti!
TONIA
Aspetta! Due minuti di vita e ti spiego tutto
ROSA
Benissimo! Hai due minuti, io intanto mi scaldo
TONIA
Ho ricevuto una telefonata… sai quel cliente.. quello che viene da un po’… quello che vuole solo parlare…. E poi non fa nemmeno quello… però paga… ho pensato che ci avrebbe fatto comodo un ultimo incasso… l’ho fatto per noi...
ROSA
Ma che cara! Cara e caritatevole… ma fatti raggiungere che ti voglio ringraziare!
TONIA
Oh no, non ti scomodare..
ROSA
Nessuno scomodo ti assicuro, per me sarà un enorme piacere metterti le mani al collo!
TONIA
Ti prego.. un’ ultima volta, solo per non deluderlo… pensa che lui è così affezionato… era perfino al funerale di Madam… (sta per commuoversi di nuovo) oh povera Madam
ROSA
Non m’incanti…e non ricominciare a grondare rimmel!
TONIA
Non puoi privarlo di qualche attimo di piacere, magari è triste e solo
ROSA
E tu sei la missionaria caritatevole!
TONIA
Brava, vedi che capisci se vuoi?
ROSA
E coi facchini come la mettiamo? Saranno qui a momenti!
TONIA
Non ci scommetterei fossi in te
ROSA
(si blocca) Hai disdetto i facchini?!
TONIA
Oh bella, avresti voluto vederli piombare qui nel bel mezzo di un amplesso?
ROSA
Ma come?! Vuole solo parlare! Poteva farlo anche nel pieno di un trasloco no?
TONIA
E metti che stavolta vuole rifarsi di tutti i soldi spesi a vuoto?
ROSA
Tu sei pazza! (ricomincia l’inseguimento)
TONIA
Tu sei pazza! Guardati là, sfatta come una tinta con la ricrescita! Bevi, fumi e t’impasticchi giorno e notte!
ROSA
Aspetta lì, non ti muovere, giuro che sarà indolore!
TONIA
Cos’è? Non hai il fiato per rincorrermi?!
ROSA
Stai esagerando!
TONIA
Tu hai già esagerato! Ma ti vedi? Non sembri neanche più una puttana!
ROSA
AH!! Solo perché divido il privato dalla professione! Non è certo un boa di struzzo che fa di una donna una puttana… oh! Scusa ho detto donna.
TONIA
Non è professionale lasciare un cliente insoddisfatto. Vuoi la pillola rossa? No meglio l’azzurra
ROSA
Smettila! Dove l’hai trovata tutta questa etica professionale, nell’offerta dei salvaslip?!
TONIA
Uhmmm, come sei spassosa, si vede che sta facendo effetto il vinbroulè ! Sei irresistibile un po’ alticcia e leggermente fatta
ROSA
Ti ricordo che sono stata io ad insegnarti come si lavora, che con i clienti bisogna miagolare… che l’orgasmo va interpretato, invece che grugnire come una scrofa!
TONIA
Me lo ricordo purtroppo! Ero sempre in tensione con te lì fuori a spiare!
ROSA
Certo, questo lavoro va fatto con preparazione, dedizione e costante applicazione; sono le sfumature, ricordatelo, che fanno la differenza. Qui non ci si improvvisa come in strada! E se oggi tu puoi lavorare in un ambiente signorile come questo a chi devi dire grazie? A questa grande puttana che hai di fronte!
TONIA
Non essere volgare!
ROSA
Volgare? Sto solo parlando di lavoro
TONIA
Allora perché non vuoi ricevere questo cliente?
ROSA
Questa è una storia diversa: questa casa chiusa, è chiusa! Non so se ti è chiaro. Proprio perché io so chi sono e cosa devo fare, so anche che qui non è più possibile farlo e tu insisti a farlo malgrado non lo si possa fare…
TONIA
Mi rendi confusa
ROSA
Lo sei per natura!
E poi si può sapere chi è questo?
TONIA
Ma dai che te lo ricordi: è quel soggetto strano che arriva sempre vestito come un pinguino. Dev’essere ricco sfondato!
ROSA
(pausa) Ah! Quello carino…
TONIA
Carino?! Non mi dire che ti piace quel coso basso e secco?! E poi dici di essere difficile di gusti
ROSA
Vedi come sei? Non riesci a riconoscere le belle persone; lui è così dolce… ti dirò, se non fossi una puttana…
TONIA
Tu vaneggi! Per me conta che c’ha i soldi.Rosa ti assicuro è un vero pollo da spennare, approfittiamone! Potrebbe servire per pagare qualche arretrato, e tu potresti saldare il conto del bar
ROSA
Troppi ne servirebbero di clienti, e per il bar è già tutto fatto
TONIA
Cosa mi nascondi? Era un conto infinito! Con cosa hai pagato, vigliacca!?
ROSA
(alludendo al corpo) Con la carta di credito…
TONIA
Ah, dimenticavo, uno dei tuoi preziosi insegnamenti
ROSA
Basta con le ciance, eravamo al punto che dovevo ucciderti
TONIA
Butta giù qualcosa prima…. Dai Rosa smettila. Spiegami perché non vuoi…
ROSA
Perché è già tutto imballato: il letto ad acqua è sgonfiato, la sala sadomaso l’ho sbaraccata, ho imballato fruste, mazze e cerniere lampo, cosa gli offriamo un giro panoramico nella dark room vuota?
TONIA
Per questo! Vuole solo parlare. Rosa ragiona è la nostra gallina dalle uova d’oro!
Rosa non si accorge che il tizio ha trovato la porta aperta ed è entrato. Tonia cerca di fermarla facendogli strani segni.
ROSA
Prima era un pinguino, poi un pollo e adesso una gallina. Vedi che sei confusa? È meglio che ti elimini per il tuo bene e quello della comunità. E poi che bestia che sei! Approfittare di quello che è forse l’unico essere umano che sia mai capitato qui dentro… così carino… un coccolo…(si volta e se lo ritrova davanti) coccolo… co.. colore azzeccatissimo! Complimenti, bel completino…
LUI
Forse mi fa troppo pinguino, non trova? Scusate ma ho trovato la porta aperta…
TONIA
(risistemandosi alla meglio) Carisssssimo, bentornato alla Casa del Popolo. La trovo in gran forma ma cosa ha fatto? Forse un nuovo taglio di capelli.. (si rende conto che è quasi calvo)..no, allora la pelle, è cosììì… cosìì … bianca, sembra porcellana. Ma lei ha un segreto vero’. Me lo deve assolutamente svelare, anzi lo deve svelare soprattutto a Rosa, vero Rosa? Se la ricorda Rosa?
LUI
Ma sì, devo averla incrociata qualche volta
TONIA
Capisco, in questo stato non la riconosce
ROSA
La prego di scusarmi, sto
attraversando un momento difficile, d’altra parte non mi era stato detto di
questo appuntamento
LUI
La trovo comunque incantevole...
ROSA
Ah! (arrossendo) Non mi prenda
in giro… grazie...
TONIA
(a parte a Rosa) Vergogna maestrina! La mia collega adesso ci lascia…
LUI
Se preferite torno io in un momento migliore
TONIA
Ecco vedi?! Adesso se ne va! Testona, è tutta colpa tua!
LUI
Beh veramente io…
TONIA
Lei stia fermo lì. Tanto Rosa adesso si va a dopare
ROSA
Non darmi ordini! (a lui imbarazzata) Lei capirà, d’altra parte passare l’aspirapolvere con le piume di struzzo, che poi te le aspira… e il boa si tira e rischia di strozzarti, e col tacco arancione che intruppa nella presa è.. è…è pericoloso
TONIA
Sei sbronza! Vuoi la pillola per tornare su, o quella per andare giù o solo un altro goccio?
ROSA
Come osi?!
LUI
Smettetela per favore..
TONIA
La prego ne rimanga fuori questi sono
affari di famiglia
ROSA
E smettila con questa storia del
parentado!
LUI
Posso dire…
ROSA/TONIA
Dopo!
LUI
Se mi ascoltaste per un momento..
TONIA
No! La devi far finita di imbottirti di quella roba! Ti stai trasformando in una pasticca con le paillettes
ROSA
E tu in una vecchia checca!
TONIA
(rimane quasi senza fiato, l’offesa è troppo grande) Vecchia…. A me!? (melo) Umiliarmi così di fronte a degli sconosciuti…
LUI
Non ti preoccupare non sono sconosciuto…
TONIA
(soprappensiero)Ah meno male, non è uno sconosciuto…
LUI
Sono Amelia
TONIA
(soprappensiero) Ah meno male è Amelia
ROSA/TONIA
Amelia?!?!
LUI
Sì, sono Amelia
ROSA
Tonia hai ragione, troppe pasticche
TONIA
O forse le hai mischiate. Io smetto con la lacca
ROSA
Magari è l’acetone
LUI
Lo immaginavo (fa per uscire)
TONIA
Dove va adesso?
LUI
Rimanete lì arrivo subito.
(fuori scena indossa una parrucca, occhiali da sole ed una frusta sado-maso. Rientra)
Tataaaaaaa…
ROSA/TONIA
Amelia!!!!!
BUIO
Da questo momento il misterioso LUI prende il nome di Romeo, che Amelia comunicherà tra poco come il nome scelto per la sua nuova identità.
Si riapre la scena con Tonia ancora a bocca aperta mentre Rosa e Romeo si sono accomodate su un divanetto.
ROMEO
Glielo dici tu che ci siamo spostati? Adesso sembra che abbia un’apparizione celeste..
ROSA
Beh ti assicuro che non sei da meno. Ma che cosa hai fatto? Voglio dire, cioè lo vedo cosa hai fatto…(beve) ma l’hai fatto fatto? Intendo.. dappertutto… cioè zac, come dire…
ROMEO
Calma, calma, che così rischi di andare in tilt… e di mandarci anche me. Sì, sono un uomo
ROSA
Oddio, sei Amelia… oddio sei un uomo!… posso? (facendo cenno che vuole toccare con mano)
ROMEO
Certo, se credi…
ROSA
(toccando le braccia) Eccoli, i muscoli… ci sono
ROMEO
Non che prima non ne avessi, ma certo gli ormoni…
ROSA
Certo, gli ormoni… scusa eh?… (tocca il viso e poi il petto) e la barba… certo, gli ormoni… maschili… oddio, sei Amelia…oddio senti che roba, due marmi…belli…
ROMEO
Grazie. Un bel lavoretto, non c’è che dire, ma adesso…
ROSA
(senza lasciarlo continuare irrompe con la mano sul pube) Non resisto!Oddio!
ROMEO
Ah! Piano!
ROSA
C’è! (continuando a palpare)
ROMEO
Aia!
ROSA
(insistendo col palpeggiamento) Oddio Amelia!
ROMEO
Piano che se spingi lì si alza!
ROSA
Ah! Come si alza?!
ROMEO
È questione di meccanica…
… no hai ragione, non è così semplice da capire. Ma prima che inizi a raccontare non sarà meglio riportare tra i vivi Tonia?
ROSA
Oddio Amelia, cioè, bada!…
ROMEO
Vai tu?
ROSA
Ogf, credimi sono così tentata di lasciarla in quello stato… senti che pace!
ROMEO
Ok, ci penso io (posizionandosi davanti a Tonia) Tonia, Tonia! Mi senti?
TONIA
(catatonica) Forte e chiaro…
ROMEO
Sono Amelia, mi senti?
TONIA
Amelia… ti sento…
ROMEO
Ti prego riprenditi, mi spaventi.
TONIA
Spaventi….
ROMEO
Tonia mi vedi? Sono qui davanti a te
TONIA
Davanti… a te
ROMEO
Tonia! Hai la parrucca storta!
TONIA
(gridolino)Ah! (guarda Romeo gridolino più forte) Ahh!!
ROMEO
Tonia…
TONIA
(le prende la testa fra le mani e se la porta al petto) Amelia, Amelia, Amelia! (la scosta) chi è stato!? Dimmi chi è stato che lo uccido!
ROMEO
A fare cosa?
TONIA
A farti soffrire tanto; guardati, non ti riconosco più, sembri…. un uomo..
ROMEO
Ma io sono un uomo
TONIA
(grida di nuovo) Ahh! (a Rosa) Cosa mi hai dato?! Rispondi! Cosa mi hai dato, quella verde, quella gialla, quella blu, quale!?!?! Hai drogato anche me!!
ROSA
Ma che dici? Stai delirando!
TONIA
Sìììì! Vedo Amelia, però è un uomo
ROMEO
Io sono qui, e sono un uomo
Tonia sviene, poi si riprende e sviene di nuovo…
ROSA
(spara una pillola in bocca a Tonia bloccando un altro principio di svenimento)Ti sei ripresa, VERO?!?! (ad Romeo) Oddio Amelia… cioè scusa, ti prego raccontaci tutto.
ROMEO
Che vi devo dire, io sono felice. Lo
volevo da sempre…
TONIA
Come lo volevi da sempre?
ROMEO
Sì lo volevo da sempre
ROSA
Ma che cavolo dici “lo volevo da sempre”…, ti piacevano gli uomini… ma non pensavo fino a questo punto!
ROMEO
Allora mettiamola così, l’ho sempre voluto…
TONIA
E infatti, non te ne facevi sfuggire uno…
ROSA
Eri quella con più appuntamenti…
TONIA
Un invidia, guarda!
ROSA
Confesso che più d’una volta ho tentato di origliarti, soprattutto col Rag. Mariotti…
TONIA
Ah non me ne parlare, mi sarei spezzata un unghia pur di vederti all’opera
ROMEO
No vi prego, avevo dimenticato il ragioniere
ROSA
Ammettilo, un po’ te ne eri innamorata
ROMEO
Ma figurati…
ROSA
Non dire di no, i suoi gridolini di piacere erano diversi da tutti gli altri…
TONIA
Segno che la sporcacciona si impegnava di più che con gli altri…
ROMEO
Smettetela, non sapete cosa state dicendo, oddio adesso arrossisco…
ROSA
Per carità, se tu arrossisci io smetto di bere
TONIA
Sì, e se tu smetti di bere io scendo dai tacchi
ROMEO
Avete ragione, sarebbe tutto inverosimile; ma credetemi non era amore…
ROSA
E cosa era? Spirito missionario?
TONIA
O sacrificio umanitario?
ROMEO
Direi più le pinzette per le ciglia!
ROSA
Non ho capito
TONIA
Strano sei sempre così lucida da cogliere tutto al volo (Rosa gli ringhia)
Però ammetto che anch’io mi sento smarrita
ROSA
C’è bisogno che replichi?
TONIA
No grazie
ROMEO
Siete fuori strada; (a Tonia) al ragioniere facevano impazzire le tue pinzette per le ciglia
TONIA
Come le mie pinzette?! Disgraziata, ecco perché ogni tanto non le trovavo
ROSA
E cosa ci facevi con le pinzette di Tonia
ROMEO
Oh nulla, adorava farsi spiluccare le ascelle
TONIA
Ahhhhh! Che raccapriccio! E io poi… oooooh, non riesco neanche a pensarci…
ROMEO
Ma non ti preoccupare, poi le disinfettavo sempre nel wisky che Rosa lasciava in giro
(Rosa sputa il sorso che aveva appena preso)
TONIA
Ma perché proprio le mie ?!
ROMEO
Erano le migliori; ogni pinzata un pelo secco, con tutta la radice!
ROSA
E il ragioniere godeva
ROMEO
Molto. Ah che gratificazione! Lo sapete no? Io sono sempre stata più una puttana… operaia, ecco. Adoravo lavorare con gli attrezzi più strani…
TONIA
Va bene, ma non negherai che il geometra di Via Dei Fiori aveva un debole per te
ROMEO
Più per le sculacciate col battipanni vestito da crocerossina
ROSA
Però ricordo benissimo che il Dott.Ceroni t’ha quasi fatto un monumento
ROMEO
Sì, perché pare che fossi l’unica a pinzargli le mollette dei panni sui capezzoli come voleva lui
TONIA
Sui capezzoli?!
ROMEO
Sì, lui si vestiva da mucca e io lo mungevo con le mollette, e tiravo, tiravo…
ROSA
E lui muggiva, muggiva; sì ora ricollego
ROMEO
Aah che ricordi. Ma ora basta che mi sale la malinconia
ROSA
Ma insomma di rapporti… rapporti, niente
ROMEO
No, le mie erano prestazioni altamente tecnologiche, ma non più di quello
TONIA
Cioè tu non hai mai…
ROSA
non l’ho mai saputo…
ROMEO
E che vi dicevo? (a Rosa) Che ero lesbica? Non era neanche vero; tu lo diresti? Volevo una donna ma prima (indicandosi) volevo questo: allora sì, avrei potuto…
TONIA
E noi che pensass… pensummm… pens… e noi convinte che eri quella che sapeva farla fruttare meglio
ROMEO
Voi mi lusingate; è vero che andavo forte coi miei giochetti, soprattutto le catene uncinate, (a Rosa) ma l’attrazione vera era altrove
Rosa accusa questa rivelazione come un vero tuffo al cuore
ROSA
Ah!
TONIA
Che ricordi; non sai che triste silenzio è sceso in questa casa da quando sei partita
ROSA
Pensa che Tonia aveva messo nella tua officina… cioè nella stanza, un videoregistratore che mandava in continuazione film dell’orrore
ROMEO
Tonia, tesoro. Sono commossa
TONIA
Cosa vuoi, io senza le tue frustate e le grida non sapevo stare
ROMEO
Bei tempi… ma adesso basta, avremo modo più in là di sfogliare il vecchio album dei ricordi
ROSA
Eh sì, sei proprio cambiata: un tempo avresti detto “… basta pensare a queste boiate…”
TONIA
Odio il progresso (si mette in disparte)
ROSA
(A Romeo) Che vuoi dire?
Pausa. Romeo lascia cadere la domanda e Rosa rimane dubbiosa
ROMEO
Ecco, erano queste le doti che sfruttavo di più, doti virili, da maschio, un talento innato, non so se mi spiego, e così…ho deciso
Silenzio di tutti, ognuno a suo modo. Poi è Rosa che dopo aver ingurgitato l’ennesima pillola colorata, prende coraggio e affronta la cosa. Tonia assiste in disparte a quello che è diventato di nuovo un rapporto privato
ROSA
Sei felice almeno?
ROMEO
Sì, sono felice
TONIA
Boff!
ROSA
Potevi chiamarmi…
ROMEO
Ma io non volevo essere trovata…
ROSA
… hai saputo di Madam?
ROMEO
Sì che l’ho saputo; ero al funerale…
ROSA
Vedi, stiamo sbaraccando…
ROMEO
E tu? (alludendo al bicchiere)
ROSA
(ammicca al bicchiere)
Niente, un altro capitolo da chiudere… e io brindo (beve)
ROMEO
Però ti trovo bene…
Rosa tradisce un sorriso di piacere a quest’affermazione, si aggiusta i capelli
TONIA
(timidamente, vuole deviare il discorso) Eeeee, cosa hai fatto tutto questo tempo… dove vivi…il lavoro…
ROMEO
Il primo periodo da un amico mi è servito per prepararmi all’intervento. Il seguito lo immaginate, e vi risparmio i particolari
ROSA
È stato doloroso?
ROMEO
Lascia stare. È passata e ho cominciato a vivere la nuova identità
TONIA
Di cosa vivi?
ROMEO
Lavoro, sono un uomo di spettacolo…
TONIA
Già, soprattutto un uomo
ROMEO
Tonia, molla quell’espressione da gattina ferita
TONIA
Cretina..ino, comunque non riesco a capire per quale motivo non ti faces.. non ti facett… fasti… perché non ti sei fatta viva
ROSA
Paura del nostro giudizio? Abbiamo diviso la nostra vita con un uomo che si crede Barbie, se tu volevi essere Kent potevi dirlo. C’era bisogno di sparire per 4 anni?!
ROMEO
Ma io non sono sparito, solo che voi non sapevate chi ero diventato.
ROSA
Mettila come ti pare, ma la realtà è che qui non abbiamo più saputo niente; come morta!
ROMEO
È vero, e non avrei voluto. Il lavoro che ho iniziato mi ha assorbito da subito; e tutto sommato mi è sembrato un buon modo per riprendere fiato
TONIA
Ed è successo così? Di botto?
ROMEO
È stato tutto casuale, come nelle migliori favole: un vicino di stanza d’ospedale, nasce un’amicizia, crede in me, arriva la proposta, funziona…
TONIA
Che culo!
ROSA
Eh sì, sembra proprio una favola
ROMEO
Tu Tonia con tutte le tue riviste di Gossip mi avrai incrociato sicuramente tra le pagine
TONIA
Santa Liz Taylor! Non mi dirai che fai la letterina?!
ROMEO
Teatro! Sono la giovane promessa del teatro italiano. Amleto, Re Lear, Agamennone…
TONIA
Tutti personaggi maschili
ROMEO
Ovvio… Grandi storie di grandi uomini… (guarda Tonia) e neanche un po’ finocchi!
TONIA
Che orrore!
ROMEO
Sì lo ammetto, all’inizio faceva strano anche a me
ROSA
Senza una scuola, niente?
ROMEO
Quale scuola migliore di questa…
ROSA
Una carriera fulminante! Brindo al tuo successo (tracanna altro alcool con pasticche)
ROMEO
Cosa volete, pare che in me ci sia quel qualcosa in più che mi rende speciale (sorridono al riferimento). Piaccio… vado via come l’acqua…oh, scusa Rosa, non ti risentire…
ROSA
Grrrr! (allontanando il pensiero “è maschio e carino” che gli gira in testa) Bene, sembri soddisfatto…
ROMEO
Sì mi piace… e poi mi permette di viaggiare… eee.. il pubblico… le luci… si insomma e poi … questa cosa di fare cultura, ecco… importante (continua a braccio sul tema fino a dichiarare a secco che si è fidanzato)…. E quindi niente … e poi mi sono fidanzato!
Attonite
ROSA
(accusa il colpo, aveva appena pensato che Lui e Rosa, tutto sommato…)
Eh? Ah!
TONIA
… ahhah… voglio sapere tutto!
Suona il campanello
ROMEO
Vado in bagno!! (fuggendo,esce)
TONIA
(va ad aprire) AhhhhhhhhhhhhH! Rosaaaaa!!Coriiiiii!!!!
ROSA
(correndo in soccorso) Tonia (inciampa e cade rovinosamente)… resisti ….arrivo.. (da terra)
TONIA
(entrando impettita, ignorando Rosa)..C’è Giulia!
(timidamente a seguire entra Giulia)
ROSA
(da terra)…figlia di puttana…
GIULIA
(titubante, intimidita, imbarazzata)..Si…Lo so…
TONIA
Che ci fai qui?
GIULIA
Ma….Neanche un abbraccio?
TONIA
(raccoglie l’invito ma con stizzito distacco) Hmmm, ecco. Quindi? Che ci fai qui?
GIULIA
Ma Zia …!
TONIA
Oh!... Fermi… per un attimo m’è parso di sentire la voce melodiosa della mia nipotina… ma no, non è possibile… è morta!
ROSA
(che è risalita faticosamente sul divano)….(sprezzante) Tonia! Molla!
GIULIA
….Sì lo so (intimidita )..siete arrabbiate…eh?
TONIA
Che ci fai qui?
GIULIA
(ridendo imbarazzata)…zia…sembri un disco rotto..ah ah!
ROSA
(a parte ) Figlia di puttana….
GIULIA
(titubante)…Bè!...dico…Vogliamo smettere di ricordarlo a tutti!?
TONIA
(si desta dallo stato catatonico) E’solo in memoria di tua madre, cara!!
Comunque grazie del biglietto, veramente delicato da parte tua…
GIULIA
Ma…lascia che ti spieghi…
TONIA
Avevi parlato del 30 di questo mese, sei in anticipo…
ROSA
Se la divina mi avesse aiutato, avremmo già sbaraccato
GIULIA
Ma no… era indicativo... è solo una idea… potrebbe essere una buona svolta…no? Non credete?
TONIA
Come no, permettere a quella cafona della Giuliani di svilire la Casa del Popolo trasformandola in un centro estetico per galline attempate… un’idea brillante!
ROSA
Siediti, vuoi bere qualcosa?
GIULIA
No no sto bene…grazie.
ROSA
Berrò io, salute
ROMEO
(uscendo dal bagno)…E un abbraccio Amelia non lo merita?
GIULIA
(saltellando dalla gioia) Si!...che bello ! che bello!! Dov’è? dov’è???
ROMEO
Di fronte a te..
ROSA
Oh sì, adesso è un uomo… (alzandosi) quanti cambiamenti, eh? (guadagnando l’uscita)..Tonia dov’è il Lasonil?
Tonia a braccio segue e commenta uscendo, Giulia rimane impietrita
BUIO
La luce si rialza scoprendo Romeo e Giulia al termine del dovuto confronto.
È passato qualche minuto. Rosa, fasciata alla caviglia, e Tonia stanno facendo i bagagli, passando di tanto in tanto.
ROMEO
…E questo è tutto… e no ti prego, non farmi quella faccia pure tu..
GIULIA
Ma no… forte… cioè, è forte, capito…però è una sorpresa, capito? Però è forte, giuro, solo che tu, e io non… è strano, ecco.
ROMEO
Io sono felice, ti basta?
GIULIA
Ma certo, cioè benissimo Amelia,… scusa.
Pausa
ROMEO
…Si…A proposito, ora il mio nome è Romeo, per ovvi motivi…
GIULIA
Romeo?
TONIA
(passando indispettita) Ah! Romeo!
ROMEO
(tollerando il tono di Tonia) Sì, Romeo; come Romeo e Giulietta, come Romeo e Duchessa, come…
TONIA
(passando nel senso opposto, sempre con oggetti in mano) Sì sì, è chiaro, abbiamo capito, vero ragazze? (rivolgendosi anche a Rosa che, presumibilmente è in un’altra stanza a preparare pacchi)
ROSA (fc)
Sì, ha detto Romeo..
GIULIA
(come il capriolo di sopra) Si!…si..!!Come Romeo e Giulietta, come Romeo e Duchessa, forte, carino…
TONIA (fc)
No va bene, ho capito, ho capito, Romeo…
ROMEO
Dopo tanto sado-maso ho voluto un nome che ispirasse romanticismo, grandi storie d’amore, e poi… un nome che portasse fortuna alla mia nuova carriera
GIULIA
Perché, che fai adesso?
ROSA
(passando) La letterina!
ROMEO
(a Tonia) E dai! (a Giulia) Faccio l’attore
GIULIA
Accidenti! Cioè dico, fichissimo! E quindi giusto, quale nome meglio di Romeo?…
TONIA
(da fc entrando) D’accordo, sì Romeo è un bel nome, romantico, è vero…. E brava la nostra Amelia…(esce)
ROSA
(passando) Tonia! Perché non vai a farti una ceretta, ti tiri le ciglia, ti ripassi il rosseto…(esce)
TONIA
(passando anche lui da una parte all’altra) E tu perché non ti cali qualcosa di forte, o ti fumi un ciospo di roba o sgranocchi qualche pasticca…
ROMEO
Madre di tutte le fruste, che palle voi due! Ma che avete? (cadendo nel dialettale) Tutto sto casino pe’ ‘n nome?! Che voglio dire, è bello, che ha che non va?! O non è il nome che vi rode?
ROSA
Stanne fuori, è una storia tra me e… e quella parrucca ambulante!
ROMEO
Rosa falla finita!
Dai su, che già sbarello di mio con l’ormone impazzito, fate le brave almeno voi…
TONIA
(a Rosa) Sentitela, non riesce più a parlare, s’inceppa la lingua nel gin, sarà carino vederti barcollare sui marciapiedi… una signora!
ROSA
(passando dalla parte opposta) Insaponati la bocca prima di parlare di me!
TONIA
(affacciandosi) Posso fare di meglio: magari la disinfetto con l’alcool come fai tu per tutto il giorno
ROMEO
E allora lo fate apposta! Basta avete rotto! (silenzio) Guardate che è evidente che ce l’avete con Giulia (quasi a scaricare su Giulia il problema, si scusa con Giulia, occhietto di complicità, Giulia sogghigna)! (a braccio sporcature varie)… E che modi! E porco… ma te pare?! Bestie!
E venite qui quando vi parlo!!! Cazzo!!
(Tonia e Rosa si affacciano incredule)
(ammiccando a Giulia, parla per provocare) Le regine della casa si sentono come battone da strada, adesso?!
È inutile che state lì a…aaa… AH! Questo bordello deve chiudere, è finita! E meno male! Ma che volete fare le mignotte a vita? Antiche! E si cambia, giusto, eh! Io ho cambiato, la capisco, capisco quando si vuole altro dalla vita… voi no? Eh?! (accenna timidamente mugugnando) Una ….iglia, un .. iglio… (Tonia e Rosa ripetono incapaci di capire fino in fondo)
E certo, sì, avete capito… è giusto che uno, ecco… Giulia, è giusto che desideri una famiglia o un figlio, magari… no? (Il gioco con Giulia che asseconda senza troppo capire, continua; in realtà Romeo sta parlando di se) E che si può fare tutto questo in un bordello? E no, povera, e pure voi è giusto che ci pensiate, per la miseria. E che un figlio può nascere in un bordello con la madre battona e lo zio travestito, per dire. (controscena a braccio)
Comunque che pensavate, eh?!
(Avendo fatto presa, inizia con tono da attore consumato)
Tu Rosa?! Coda fra le gambe e via, via a scolarti gli anni che ti restano per smaltire un destino che proprio non digerisci, e ti sta lì, sullo stomaco di puttana, ma guai ad ammetterlo! Dove affoga il tuo coraggio, Rosa?! In tutti i bicchieri di wisky sparsi per casa? Si strozza assieme alle pasticche di tutti i colori che mandi giù! Il coraggio di cambiare, di voltare pagina, di questo parlo. Beh adesso ve lo dico io: io ho coraggio, Giulia ha coraggio; (arisgrava) e se avere coraggio per voi significa tradire, beh allora poggiate immediatamente i vostri culi su queste sedie e toglietevi dalla faccia quelle espressioni imbecilli e state a sentire!!!
Sedute! (a Giulia) Parla!
TONIA
(sedendosi timidamente) Dopotutto è ancora Amelia...
GIULIA
(frastornata) Cosa?
ROMEO
Non mi avrai fatto fare il monologo più moralista della mia breve carriera per niente?!
GIULIA
Ma io…
ROMEO
Semplicemente è la tua prova d’appello…parla!
GIULIA
Va bene… ci provo…sì, dunque..scusa.
ROSA
(sarcastica) Interessante, vai avanti cara…
ROMEO
(facendole cenno che è nervoso) Ricorda l’ormone impazzito
ROSA
Scusa
GIULIA
No, ha ragione… però vi prego, cercate di capire : non ce l’ho fatta… tornare a casa con voi… oddio no. Dopo il funerale sono scappata via, è vero; e pure la lettera… cioè, avrei dovuto parlarvi, prima… lasciarvi solo una lettera è stato più facile per me, perché era veramente troppo affrontare tutto insieme… e così,
ROSA
Da quant’è che lo sapevi?
GIULIA
La Giuliani mi ha fermato poco prima della cerimonia funebre, fuori la chiesa..mi ha chiesto la casa per farne un salone di bellezza.
Mi ha presa così, alla sprovvista… e così le ho detto che si poteva fare, e… lo sapete, io non ho mai accettato il bordello…così morta Lei…volevo riscattare il suo nome.. (pausa) ma non ho pensato a voi!!!.....oh perdonatemi, ero così confusa…
TONIA
(lanciandosi su Giulia) Ohhh tesoro! Non aspettavo che questo! La piccola è pentita, oh sì pentita pentita pentita!
ROSA
Tonia non correre
TONIA
Cosa dici? Giulia tornata ed è tornata anche Amelia così staremo ancora insieme… come una famiglia.
ROMEO
(a Tonia) Buona!
(a Giulia) Cos’è? Perché quella faccia?
GIULIA
…io comunque ho un treno domani…torno a “casa”..
TONIA
Non voglio sentire, non voglio sentire, non voglio sentire.
GIULIA
No, no… voi rimanete.. senza fretta…
ROSA
E la Giuliani?
GIULIA
La Giuliani può aspettare…Che ne so che devo fare..uffa.. il bordello chiude, la casa rimane, non rimane… forse la vendo… o magari no, non lo so... (piangendo) io vi voglio bene…
TONIA
No…no.., non piangere amore della zia…( a Rosa) vedi? L’hai fatta piangere! (a Giulia) Su, lo so anche per te è dura..
GIULIA
(piagnucolosa)…ecco..quando sono partita per all’università …mi sono sforzata tanto..vi volevo bene…ma il vostro lavoro!!!...Io non voglio cacciarvi!! (sfogo isterico) Ma non voglio più avere a che fare con un bordello!!!
TONIA
Tesoro è straziante! Molto più di Andrea Celeste
ROSA
Chi diavolo è questa Andrea Celeste?
TONIA
Incolta!
ROMEO
Lo segui ancora?
TONIA
Ovvio, non ne perdo una puntata
GIULIA
Anch’io la adoro con quei suoi occhioni azzurri…
ROSA
Mi spiegate chi diavolo è questa Andrea Celeste!?
TONIA/ROMEO
Incolta!!
GIULIA
Oh Rosa mi stupisci, è un classico delle telenovelas dove lei cerca la madre e intanto lavora, diciamolo, come sguattera, ma in fondo è benvoluta, soprattutto dal signorino ma è sempre perseguitata dall’istitutrice, brutta e antipatica, e lei piange piange e piange…
TONIA
Ti prego basta, mi fa soffrire troppo…
ROSA
Smettetela immediatamente!
ROMEO
Ma ti prego, continua..
GIULIA
Sì…. E allora Andrea Celeste continua le ricerche in lungo e in largo confidandosi con quella che è proprio sua madre, ma lei non lo sa, e neanche la madre lo sa, e continua a parlargli della figlia perduta che era proprio come lei con i capelli lunghi, gli occhi azzurri e con tutte quelle lacrime facili…
ROSA
(spazientita) Ooooooo! Intendeva dire continua la tua storia!
GIULIA
Ah sì certo…ecco.. comunque vi ho raccontato tutto; sono riuscita a laurearmi con il massimo dei voti e ne sono orgogliosa…
ROSA
…ah! Meno male! Ne è orgogliosa!..almeno i soldi che tua madre ci levava per mantenerti sono serviti a qualcosa
silenzio glaciale
ROMEO
Beh…in quel periodo Madame ci pagava pochino..io ho dovuto rimandare il mio intervento..
GIULIA
(imbarazzata) Ma… scusa
TONIA
Vuoi dire che già da allora meditavi questo scempio?
ROSA
(alzandosi per sfuggire al tormento di Tonia, passando nota l’imbarazzo di Giulia) Vieni, ti offro… un succo di frutta (escono)
ROMEO
A questo punto siamo vis a vis…(nota l’espressione interdetta di Tonia) …ok, faccia a faccia; forza spara!
TONIA
Sento di aver perso una sorella, ecco!
ROMEO
Ma non molli mai tu? E poi ci hai guadagnato un fratello, no?
TONIA
A questo non avevo pensato. Però non ci faremo più la ceretta alle gambe insieme
ROMEO
E’ vero ma potremmo farci la barba insieme
ROSA
(passando col solito bicchiere in mano) Un quadretto incantevole, quasi quasi brindo (esce)
ROMEO
E ti lascio in eredità tutte le mie parrucche
TONIA
Ce le hai ancora?!
ROMEO
Certamente, le ho tutte da parte
TONIA
E tutti gli stivaloni borchiati?
ROMEO
E pure la mia collezione di borsette e i completini di pvc
ROSA
(passando dal lato opposto) Ecco, così ora il suo stile sarà impeccabile, mi sa che ri-brindo
TONIA
Tutta invidia la tua che hai ceduto allo sciatto stile della massaia frustata
Rosa si blocca prima di uscire e torna indietro
ROSA
Frustrata! Ma forse hai ragione… chi si fa mezza aspirina?
TONIA
Pure ipocondriaca… dai Rosa non litighiamo proprio ora che ci siamo ritrovate tutte. Dai vieni qui vicino a me
Rosa fa per avvicinarsi mentre Romeo si alza per dirigersi verso l’angolo bar
ROMEO
Mi preparo qualcosa da bere
Passando accanto a Romeo Rosa tradisce uno sguardo compiaciuto per il suo fisico.
Tonia nota questo apprezzamento
TONIA
(a Rosa) Ricordati che lì dentro cè Amelia!
ROSA
Smuff…
Romeo rimane in disparte nell’angolo bar e osserva Tonia che parla con Rosa in proscenio. Non sente bene quello che si dicono ma ne intuisce il “sapore”
TONIA
Rosa lo sai che ti voglio bene… solo che tu mi fai saltare i nervi ogni due! (durante questo sfogo di Tonia, Rosa continua a guardare di sottecchi Amelia) Ehi guardami… capito Rosa? Io vivr… vivrebb… vivess… quanto mi piace stare tutti in armonia, ma tu a volte mi fai rizzare i peli anche dopo una ceretta, per la rabbia e…(Tonia non può più fare a meno di reagire al comportamento di Rosa) Rosaspina!!!
ROSA
(trasale) Cosa?!
TONIA
Se non è lo scintillio di “Damien lo sguardo che uccide”, quello che leggo nei tuoi occhi è lussuria!
ROSA
Guardi troppi film dell’orrore. Magari è amore, non ci pensi? È carinoo…
TONIA
Amore?! Amelia?! A matta!
ROSA
Ora è Romeo, ricordatelo; a me già stava simpatica Amelia…
TONIA
Vedi di non fare qualcosa di cui pentirti in un altro bicchiere (esce)
ROSA
(gridandogli dietro) Ma come sei poetica! (a sé) Stronza! (sorriso ammiccante a Romeo, barcollando, più che sculettando, esce)
Romeo rimane sola in scena e riceve una telefonata al cellulare
ROMEO
Pronto?...ciao Amore!...scusa …hai ragione, non ho visto l’ora!...no, certo…ti avrei fatto sapere…no no, tutto bene…e tu? Quando mi raggiungi, sei ancora in viaggio?....bene…senti, sei riuscito a vederne qualcuno?...bene, vedi che l’idea di un night di questo tipo funziona?...quindi domani sei a cena qui!...bene…no, no…la casa è come me la ricordavo, si presta perfettamente…bè..si.. qualche modifica…bisogna togliere qualche muro…ma lo spazio c’è!!!...Si,Si, Si!! Tutti d’accordo? Ah, lo chiedi a me.. ehhhh…Come no…bè…non sono entrato nel dettaglio…ma tanto Rosa figurati…,sì…e Tonia… sì anche lei, poi ne parlo meglio…eh! (entra Giulia visibilmente alticcia, Tonia la rincorre per fermarla)
TONIA
Giulia fermati! Fermati ho detto! (continua la rincorsa)
ROMEO
Ok… scusa, ci vediamo… no niente, chiamami quando arrivi, così ti spiego la strada, sì ciao, ciao…anch’io, ciao (riaggancia)
GIULIA
Che bello, che bello (prende un cuscino) guarda questo (lo lancia a Tonia)
TONIA
Ma guarda come sei ridotta! (raccoglie il cuscino e lo rilancia) Non ci provare più che mi stacchi le ciglia! (nasce un principio di lotta con i cuscini)
ROMEO
Ooooh! Voi due, ma che vi prende?!
TONIA
Immagina, Rosa le ha dato uno dei suoi succhi di frutta!
ROMEO
Ah! Capisco…
Da qui Romeo e Tonia cercano di agguantare Giulia per fermarla ma presto rimangono coinvolte nello spirito goliardico di Giulia e iniziano una battaglia coi cuscini. In questo frangente entra Rosa. Senza dirsi niente le tre si guardano e rivolgono la battaglia verso Rosa.
ROSA
No… fermi… che intenzioni avete? Non oserete… osate?!?!… Ahhh…
Inizia una divertita lotta con i cuscini su una incalzante base musicale al termine della quale ognuno rimane assorto in un suo sguardo particolare che per tutti è una riflessione sul benessere che stanno provando nell’essersi ritrovati. Tonia è compiaciuta nell’aver ritrovato le sue “sorelle”, Giulia riassapora il gusto di avere intorno una “famiglia”, Romeo compiaciuto dà seguito ai suoi pensieri riguardo ai suoi misteriosi progetti e Rosa guarda Romeo con occhi che fanno spavento a lei stessa…
Una luce diversa, onirica e una musica fluttuante sospende il tempo e lo spazio; è un momento in cui le energie fluiscono e prendono corpo attraverso le parole. Un breve scambio di battute raccontano la realtà di Rosa e di Giulia; è sogno, pensiero che prende forma o sfogo plateale?
Le loro parole vengono realmente sentite dagli altri o è solo la forza dei sentimenti che colpisce senza aver bisogno del verbo?
Non lo sappiamo, sicuramente è la necessità di dirsi la verità.
La luce mette in risalto Rosa
ROSA
Ma che faccio?! Ma non posso innamorarmi di te, Romeo…
La luce mette in risalto Giulia
GIULIA
Ma io non voglio mandarvi via da qui… non voglio, non voglio. Io voglio stare con voi…
Sfuma la musica, Romeo rompe il ghiaccio
ROMEO
Non mi divertivo tanto da quando noi tre…
ROSA
Nooo lascia stare, i bei ricordi strozzano
TONIA
Vi prego non roviniamo tutto. Giulia teniamoci la nostra casa…
Silenzio di tutti
TONIA
… restiamo tutti insieme. Eh Amelia? Rimani…
Silenzio di tutti
TONIA
… stavamo bene, perché non possiamo vivere ancora così?!
GIULIA
No, il bordello no
ROMEO
Giulia, hai ragione. Sei d’accordo anche tu Tonia?
TONIA
Ma sì ho capito, il bordello no. Solo che io…
ROMEO
Lo so, non sopporti lo strappo, ti capisco. Per questo dico, soprattutto a te, Giulia: perché non trovate un modo, un altro modo, per restare insieme? Io… vi aiuto, se volete
GIULIA
Non lo so, un altro modo che vuol dire?
ROSA
(quasi a sé) Io è meglio che me ne vado
Gli altri sembrano non volersi curare dei commenti di Rosa
ROMEO
Stavi per cedere questa casa per un’altra attività, giusto?
GIULIA
Sono stata superficiale, scusate…
ROMEO
No va bene. Solo dico che possiamo farci venire noi l’idea buona per questa casa. Un’ attività nuova, tutta nuova, e potreste cambiare vita…
ROSA
(sempre a sé ma leggermente rivolta a Romeo e con emozione crescente) Io è meglio… rischio di fare una cazzata
Gli altri continuano ad ignorare i commenti di Rosa che monta la rabbia
TONIA
È una bella idea. Ha ragione, inventiamoci qualcosa… guardate io ci sto
ROMEO
Giulia che dici? Eh? Guarda che con un po’ di tempo l’idea ci viene
ROSA
(sfogando improvvisamente la rabbia) E io? Nessuno mi chiede che penso io?!
(a Romeo) Ma che vuoi tu? Sei venuta a complicarmi la vita, tu?
Silenzio di tutti
ROSA
Tu la vita ce l’hai bella che cambiata, e adesso vuoi cambiare la mia?! E già così… Giulia c’ha la sua di vita, guarda com’è contenta… (a Tonia) E tu? Da chi ti vuoi far cambiare la vita? Dai spara che qui siamo tutti bravi a stravolgere le vite degli altri. Romeo è bravissimo a farti venire nuove idee...
ROMEO
Ma di che parli?! Di che parli Rosa?!
ROSA
Di quello che ho detto, parlo…eh..
TONIA
(provocatoria) E lo so io di che parla, vero Rosa?
ROSA
Niente, deliro, sarà l’alcool, lo dici sempre tu…
TONIA
E tiralo fuori il rospo stavolta…
ROSA
Vaffanculo Tonia!
TONIA
Troppo comodo! Noi parliamo di trovare una svolta, tu di che parli?!
ROSA
Non t’azzardare Tonia, non ci giocare coi sentimenti, soprattutto coi miei
TONIA
Evviva! Ha dei sentimenti! Sentito tutti? Quali sono questi sentimenti?! O per chi?!
ROSA
Esageri! Stai attenta che esageri, io ti distruggo, non ci provare!
TONIA
Non ci casco, stavolta no. La svampita stavolta ha visto troppo lungo, vero? Perché ti da fastidio Amelia?! Quella che era la tua più cara amica, ricordi? Ti da fastidio, adesso, perchè? Si impiccia troppo? O perché si chiama Romeo?!
ROSA
Sei tu che rompi tanto perché è diventata un uomo, a me…
TONIA
A te sta bene, sta troppo bene…
ROSA
Stronza! Esci allo scoperto, finalmente! Sei velenosa, Tonia!
TONIA
E tu sei codarda, falsa, ipocrita!
ROSA
A me?! A me lo dici?! E tu saresti quella che vuole tenere unita tutta la famiglia?! Guardati! Ma ti vedi, pover’uomo?! Un poveraccio che non sa che fare della sua vita sciatta e finta, che non sa che fare del suo corpo, finto pure quello! T’attacchi a tutto per non vivere! Stai lì a metà della strada, senza palle per decidere su quale marciapiede saltare!
E io sarei ipocrita?! Sei un mostro che spaventa o fa pena, niente di più, il risultato è che tutti si allontanano… Tonia!
Silenzio glaciale
TONIA
(prima attonita poi sempre più disperata)
Quanto sei ingiusta! Lo sai che non c’entro niente, eppure te la prendi con me.
È questo che pensi? Finalmente l’hai detto quello che pensi di me. Ti faccio schifo! Giuro che non ci posso credere… Allontano tutti, io…E già! Faccio schifo! E voi zitti?! E ditelo che la pensate come lei! È così o no?! Ditemelo!!! Io volevo solo… volevo solo… io vi voglio bene… Ahhh, che scema!! E guardatemi, parlo con voi! Guardatelo il mostro… sta qui davanti a voi… guardatelo! C’ha la maschera (con un gesto si strucca), la parrucca… toccate! Eh no, non ce la fate, a voi faccio schifo, faccio paura. (stringendo il seno) Eccole, le tette da mostro, (stringendo il pene) e il pisello da mostro, (continuando sulle altre parti del corpo in un crescendo) le braccia, le gambe da mostro, toccate! Venite a provare il ribrezzo, venite a vomitare sul mostro! Da quanto tempo… da quanto tempo vi faccio paura? Da sempre? È da sempre che volete ammazzare il mostro?! Rispondete!!!
ROSA
E bastaaa! Basta, basta! Lo vedi che non ci sopportiamo più?! È cambiato tutto, tutto!
ROMEO
Ma siete matte?! Ma che fate? Tonia, non fai schifo a nessuno, non fai paura a nessuno, nemmeno a Rosa; ne sono certo. Diglielo Rosa. Per favore dillo che è solo rabbia, rancore, delusione, ma diglielo che lei non c’entra, poi ce la vediamo io e te…
ROSA
Ma lasciami in pace!
ROMEO
(a Tonia) Non le credere. Ti abbiamo sempre voluto bene, sinceramente… ci siamo sempre volute bene, tutte. Tonia credimi, è così…
TONIA
(E’ rinfrancata dalle affermazioni di Romeo ma mantiene il punto con fare più recitato) Lascia perdere. Allontano tutti, io. ( a Giulia) Anche per te è stato così? E’ colpa mia se sei andata via?
GIULIA
Io…
Tonia la interrompe
TONIA
(eccessivamente melodrammatica, con mano tremante fa cenno di tacere) Shsssss, non dire niente, (a Rosa) e neanche tu! Capisco quando è il caso di ritirarmi dalla partita, sai?. Bene, allora tutto è andato come doveva andare: la morte di Madam, l’attività in crisi, si chiude. E così ci si libera, finalmente, anche di Tonia. Per favore non aggiungete altro (ma le due si guardano come per dire che nessuno stava per parlare) Tacete. Vado a preparare le mie cose, anzi no, i miei stracci, come li chiama Rosaspina; e smacchierò la tappezzeria con l’acido a costo di sciogliere i miei orgogli. Pulirò il mio viso e tutto il resto, fino a cancellare ogni traccia del mio passaggio. Così va bene, Rosaspina?!
(sparisce di colpo e teatralmente dietro la porta alla quale si era avvicinata durante tutto lo straziante sfogo)
ROSA
(sarcastica) Scatta l’applauso! (si mette in disparte)
GIULIA
(incredula) A me non fa schifo…
ROMEO
Vedrai, adesso le passa.
TONIA(fc)
(piangendo) No che non mi passa! Questa non gliela perdono!
ROMEO
Me lo diceva sempre pure a me, ma poi si riprende
TONIA
(piangendo) Ho detto di no e no sarà!
ROMEO
Cerchiamo di darci una calmata, ok?
Rimaniamo ancora insieme per qualche giorno, cerchiamo di capire… Giulia?
GIULIA
Non lo so, a questo punto… cioè sì,
ma è triste.. capito… porca miseria… cioè, scusa…
ROMEO
A Giulia! Il mondo non ti scappa mica, mentre questa famiglia, per quanto anomala e scombinata, non la ritroverai più. Non dico di accettare la mia proposta di realizzare qualcosa di diverso insieme, ma almeno salutiamoci dopo esserci ritrovati. È vero, anch’io sono sottosopra, non mi aspettavo tutto questo, ma forse era inevitabile, siamo cresciuti tutti; ognuno sulle proprie ferite.
GIULIA
Ma vedi… io potrei… io non l’ho presa sotto gamba la tua idea… solo… ho paura, ma… io ci sono cresciuta qui… con voi… non sono cattiva, nessuno pensa che magari… ho paura, ecco…
ROMEO
Vai ora, tranquillizzati. Poi ne riparliamo
GIULIA
Ok. (timidamente
tradendo il piacere per la decisione presa) Rosa….c’è ancora la mia camera?
ROSA
(distaccata) Certo, è rimasta come l’hai lasciata… e giuro che non è mai stata utilizzata.
GIULIA
Beh allora… va bene… vado a sistemare le mie cose ok? Ma… (volendo alleggerire l’atmosfera) dopo non sfuggi Romeo: devi raccontarci tutto del tuo amore (esce)
ROSA
(sarcastica) Ah sì, questa non voglio proprio perdermela, me la merito
ROMEO
Allora resti?
ROSA
A cosa servirebbe? Rimandare non serve a cancellare la realtà
ROMEO
Intanto servirebbe a noi due, no?
ROSA
Meglio di no! O vuoi rimanere scottato pure tu? Attento Romeo, questo incendio non s’è ancora spento
ROMEO
Madonna che nervoso, parli come
Tonia. (cerca di mantenere la calma, deve raggiungere lo scopo) Guarda
io avevo già deciso di passare qualche giorno con voi, e Giulia, sono convinto,
che ha voglia di stare ancora un po’ con la sua famiglia
Silenzio
ROMEO
Allora Rosa? Ci stai?
ROSA
Non lo so. Da troppo tempo ho la sensazione che tutto sia cambiato ed io ho solo voglia di scappare.
ROMEO
E forse la colpa è anche mia.
ROSA
Forse…
ROMEO
Ti ho lasciata sola proprio quando ne avevi più bisogno, lo so.
ROSA
Dopo l’aborto eri l’unica con la quale riuscivo a piangere. Con te non avevo bisogno di difendermi né dovevo essere la più forte per proteggerti…
ROMEO
Perdonami se puoi e, se vuoi, comprendimi
ROSA
Se cerchi solidarietà…
ROMEO
…chiedila ad una puttana. Lo ripetevi sempre.
Hai mai più pensato di avere un figlio?
ROSA
Ogni giorno, ma qui gli uomini fanno solo l’autostop
ROMEO
Beh, un incidente potevi farlo capitare
ROSA
No, è che volevo una famiglia vera. Volevo innamorarmi, buttare le spine al fuoco e tenermi solo i petali. Volevo … (guarda intensamente Romeo)… vorrei… io…ahh, lascia stare. E tu?
ROMEO
Te ne parlavo, ti ricordi?
ROSA
Per questo te lo chiedo
ROMEO
È il mio unico rammarico, ma non ci rinuncio
ROSA
Mi sembra tardi, adesso c’hai una robina in più.. ma parecchio in meno
ROMEO
Ok me lo merito, ma non tirare troppo la corda
ROSA
Scusa… ti avevo avvisato, però
ROMEO
Perdonata. E tu mi perdoni, o mi odii?
ROSA
Ah! Odiarti! (pausa) (guardandolo con una strana luce negli occhi) Sì, ti odio… perché…
Romeo la interrompe con un gesto come a voler dire” lo so ma non lo posso sentir dire, non adesso”.
ROMEO
Lo so (squilla il telefono di Romeo) Scusa. (risponde, mentre Rosa si mette in disparte) Pronto? Sì… no… solo è un momento delicato… ma certo che no, anch’io.. lo sai.. e dai, lo sai (abbassando la voce) cheanch’io ti voglio bene… e dai… è lo stesso. Ancora no, c’è stato un po’ di trambusto… no.. no, niente di grave… ma sì, puoi stare tranquillo.. lo so che ci tieni.. non preoccuparti per quando sarai qui sarà tutto a posto. Cosa?!… ah… bene… stasera?! Ah no, figurati, è la sorpresa…bene allora… ne sono felice, a dopo allora. Ciao, ciao… sì, ciao.
ROSA
(fredda) Il tuo amore ti fa una sorpresa, a quanto pare
ROMEO
Questo non cambia niente
ROSA
(sorpresa) Come? Per te, forse
ROMEO
Ti va di recuperare un po’ di tempo? Giulia non ci caccerà e il mondo lì fuori ha aspettato tanto che potrà farlo ancora un po’
ROSA
E sparirai di nuovo all’improvviso?
ROMEO
Stavolta no, ho altri progetti in testa
ROSA
E’ un po’ che sei misterioso, che bolle in quel tuo cervellino da trans?
ROMEO
Al tempo saprai. Allora rimani?
ROSA
Prima dimmi che bolle in pentola
ROMEO
Ah ma sei cocciuta! E mi piaci per questo…
ROSA
Vacci piano con le dichiarazioni
ROMEO
Dico sul serio, ed è su questo che conto: la tua determinatezza ad andare avanti una volta abbracciata la causa; il problema è fartela abbracciare
ROSA
Giusto, quindi farai meglio a spiegarmi
ROMEO
Mi metti all’angolo, eh? Voglio ritrovare la mia famiglia e voglio migliorarne la vita pensi che sia presuntuoso da parte mia?
ROSA
Tonia ti ha fatto il lavaggio del cervello. Lascia stare… scusa non dovevo insistere…
ROMEO
E aspetta! Me l’hai chiesto, almeno stammi a sentire. Io ho l’idea che ci serve per cambiare l’attività senza perdere la casa e soprattutto per tornare insieme e costruire una vita nuova.
Io ti offro la possibilità di cambiarla, Rosa, e ci credo che sia possibile; ti chiedo di fidarti.
ROSA
Ma che blateri?! Tu già ce l’hai una vita appena rifatta! Sei un uomo, sei fidanzato e con davanti una brillante carriera d’attore; che vuoi di più? Perché dovresti rinunciare a tutta questa meravigliosa cornicetta dorata per dedicarti al recupero di un vecchio bordello e di due puttane sgangherate!?
ROMEO
Se proprio lo vuoi sapere la mia vita non ha cornici così dorate, Rosa! Io cerco di rimettere ordine… io pure mica ci capisco tanto, sa? Mi sono innamorato, sì, tempo fa… ma se sapessi… cerco di capire… di migliorare… ma porca vacca! Uno ci mette tutte le buone intenzioni… ma tu fai saltare i nervi come niente!
ROSA
È la mia specialità, sennò perché avrei quel soprannome… puncico!
ROMEO
Perché sei così!? Con me, poi?!
ROSA
Io sono così con tutti! Tu non fai differenza
ROMEO
E no! Non ci casco! Tu ce l’hai con me! Continui a sparare aghi manco fossi ‘n’istrice!
ROSA
E si vede che mi piace particolarmente il bersaglio! Fattela prendere bene…
ROMEO
Manco pe’ gnente! Invece di dire buffonate, tira fori la verità!
ROSA
Non insistere, Romè…
ROSA
Che c’è?! Spara!
ROSA
Molla! Molla, per favore! Molla! Te l’ho detto che ti scotti!
ROMEO
Non mollo niente! Pensala così: sono uno sconsiderato, un folle che ama rischiare; eh? Dopotutto ho sempre ostentato un certo coraggio, (facendo riferimento al cambiamento di sesso) anche quest’ultimo atto lo dimostra; sono sempre stato un duro che amava giocare colle mazze ferrate! E allora rischiamo pure st’incendio!
ROSA
E che vuoi un duello?! Mo’ che sei maschio sfidi a duello?!
ROMEO
Sì! Che c’è non hai gli argomenti?! Dimmelo… dimmelo quello che pensi, Rosa!
ROSA
Che ti devo dire io? (urlando) Che ti devo direeeee!?!! Che ti volevo bene? Che eri il mio punto di riferimento? Che eri metà della mia vita? E come faccio a dirtelo?! (riprende il controllo) Non potevo dirlo nemmeno a me stessa! Che assurdità, Rosa! Tu sei una donna, una donna vera! E Amelia pure è una donna, eri una donna pure te… era ingiusto! Adesso arrivi, cambi sesso, cambi tutto… sei un uomo, sei quell’uomo che cercavo nella mia amica donna… sei quell’uomo che sognavo con le qualità della mia amata amica donna. Adesso sei tutto! Sei lei e sei lui, e io come mi metto!? Che faccio!!?
ROMEO
Aspetti
ROSA
(allibita) Ma senti! No, tu non ti rendi conto di quanto sei infame
ROMEO
Sono sicuro che funzionerebbe, ho fatto delle ricerche e ti assicuro che sarebbe un gran successo…
ROSA
Ma tu sei folle! Mi metti a nudo e poi te ne freghi?!
ROMEO
Per niente. Ti chiedo solo di aspettare
ROSA
Perché?!
ROMEO
(tergiversando) Immagina: un night club, con spettacoli di varietà e intrattenimento vario…
ROSA
(insistendo, sale la tensione anche in Romeo) Dimmi perché?!
ROMEO
… cucina francese, o forse no… argentina ecco… o magari…
ROSA
Sparisci!
ROMEO
(sempre più tesa) E’ una svolta lo capisci? C’è chi ci finanzia; potremmo tornare insieme come una volta… ma con più dignità… saremmo rispettati.. e.., ma che palle che sei! Insisti, insisti e poi ti lamenti di quello che ti senti dire! Ascoltami Rosa, per ora prendi questo e poi…
ROSA
No!
ROMEO
Ma porca di una miseria ladra, come faccio?! Eh?! Come faccio?! Ma devi per forza mettere tutti all’angolo?! Non sei capace di aspettare, di ascoltare, di leggere tra le famose righe!?
ROSA
Non voglio più fare sforzi…
ROMEO
E va bene! Allora senti questa: io non lo so se sarei tornato se avessi saputo che tu non c’eri; per me sei importante…
ROSA
Grazie tante. Senti finiamola qua…
ROMEO
Eh no, vaffanculo! Lo vedi come fai? Prima provochi e poi te ne vai! Ti ho sempre pensato, Rosa…
ROSA
E questo che vuol dire? Guarda che qui tutti ci siamo sempre pensati tanto
ROMEO
No Rosa. Non mi mettere sulla strada sbagliata, lo sai che intendo. Bada bene che sono felice, te l’ho detto e te lo confermo; ho ottenuto quello che volevo e lo volevo perché era già parte di me; ma poi il pensiero che potevo tornare da te nel ruolo giusto… adesso ti posso avere…
ROSA
Sì bravo, c’hai ragione tu. Ciao, io vado… anzi no perché tu lo devi sapere che sei squilibrato!
Sei pure fidanzato, te lo ricordi?
E se anche non fosse così, non è che ti fa un po’ strano quello che dici?!
No perché a me invece mi sballa proprio, e non è che sia proprio contenta, capito?
ROMEO
Aò sei tu quella che ha insistito! E certo che sballa pure me, sennò non c’avrei messo tanto a tornare; ho provato a non tornare: mi è capitato di fare l’attore, l’ho fatto; giri giri giri da un teatro all’altro, diventi ogni volta qualcun’ altro, e pensi poco… mica male come fuga. Poi ho conosciuto persone, ho cercato, e pure quella era una bella fuga. Ma se continui a tornare a casa e senti che ti manca un pezzo, allora mi sa che tutte ‘ste fughe, non so’ servite proprio a niente…
ROSA
E io adesso? Che ti aspetti che risponda? Mi gira la testa, tutta questa storia assurda mi fa male; non so neanche più con chi parlo. Sei Amelia, sei Romeo… ci vedo doppio… ti rendi conto che mi sento una psicopatica?!
ROMEO
Ti spaventa?
Pausa
ROSA
Magari! No. È per questo che mi sento una psicopatica
ROMEO
Allora resti?
ROSA
Vado in camera mia
ROMEO
Per favore…
Silenzio, Rosa si alza di scatto e fa per uscire
ROSA
Se mi vedrai a cena… (esce)
ROMEO
Intendi sparire per tutto il resto del giorno?! Oh! (esplodendo) Voglio un figlio!… (quasi mugugnando) lo voglio da te… da te Rosa… e da lui…
Rimane in scena solo Romeo che sedendosi tradisce un sorriso di sollievo
BUIO
Musica con Tic Tac dell’orologio
La scena si riapre con una musica allegra e le luci si alzano sul gruppo di amici che preparano la tavola per la cena. Ballano e ridono portando ognuno qualcosa in un’altra ipotetica stanza.
Poi la musica sfuma, continua l’azione. Romeo è uscito per andare a prendere altro, in scena ci sono Giulia e Tonia
TONIA
(a Giulia) No tesoro, i fiori mettili al centro vicino alle candele. È stata proprio una bella idea, sai?
GIULIA
Sono contenta che ti piacciano, e che ti abbiano risollevato il morale
TONIA
Oh, il morale mi si è alzato non appena ho saputo che tu rimanevi, che Amelia o chi diavolo è ora, rimane e… che forse anche Rosa…
Entra Rosa, è stranamente sobria, anche se un po’ provata…
Malgrado tutto si è truccata, pettinata ed è ben vestita.
GIULIA
Eccola! Ahhh.. Rosa sono contenta! Grazie, grazie…
TONIA
Santa Joan Collins! Grazie, l’ho pregata tanto, e adesso eccoti qui; giuro! Giurin giurello che non ti farò più arrabbiare
ROSA
Sono io che dovrei scusarmi per come ti ho trattata, ma non lo farò!
TONIA
Sei una cattivona, è vero, ma ti voglio bene. (provocatoria) Sbaglio o anche Rosaspina non sembra pentita di aver rimandato la partenza?
ROSA
Non chiamarmi in quel modo!
GIULIA
Dai Rosa, deponi le spine; anch’io volevo darmela a gambe… però… cioè è forte… cambiare idea, dico…eh eh, soprattutto quando senti di averla cambiata in meglio… capito? Cioè… forte, dico… te ne rendi conto perché… il morale, ecco, il morale sale alle stelle… che fico…
ROSA
Cambiate idea velocemente in questa casa
GIULIA
Ma che dici? Non sarai ancora dell’ intenzione di lasciarci?!
Pausa
Tonia canticchia nervosamente un motivetto per non sentire la risposta di Rosa
GIULIA
Allora Rosa? Guarda che ho parlato tanto con… Romeo, mi ha spiegato tutto e.. e.. è fantastico.. cioè, pure Tonia è d’accordo… ci proviamo… stasera conosciamo chi finanzia tutto.. eh.. Rosa?
ROSA
Stasera?! (capisce che si tratta della “fidanzata” di Romeo) La sua fidanzata. Fantastico!
GIULIA
Te ne vuoi andare?
Silenzio. Poi Rosa prende un gran respiro e lo sguardo le si illumina
ROSA
No. Resto. Pare che ci sia ancora una battaglia da vincere
TONIA
Oh santa Margot…
GIULIA
E chi è questa?
TONIA
Una mia vecchia compagna di strada: divina!! (sbaciucchiando le mani di Rosa) Ti ringrazio, grazie, grazie
ROSA
Ok adesso smettila, non sono santa, io
TONIA
E dai dillo; dì che ti fa piacere
ROSA
Uffa! Sì va bene, lo ammetto
TONIA
Lo ammetto cosa? Non capisco, voi capite cosa ammette?
ROMEO
(rientrando con un ? in mano) Temo che non te la farà passare liscia tanto facilmente. (passandole vicino, quasi sottovoce) Grazie anche da parte mia
ROSA
(facendo finta di niente ma con sorriso sornione) Ammetto che sto bene
TONIA
Stai bene. Ma che bello Rosa sta bene. Solo non riesco ancora a capire (a Rosa) Cosa ti fa stare così bene? (con simpatico scherno) Ti sei disintossicata con una cura lampo?! O ti sei scolata la bottiglia più costosa dell’ enoteca all’angolo e sei scappata senza pagare?!
GIULIA
(a Tonia) Certo che quando ti ci metti sei proprio una zecca!
ROSA
Ok, ok piccola vipera zeccosa… sto bene, mi fa piacere ritrovarmi qui con voi…
TONIA
(suggerendo il resto)… che siete…
ROSA
(sta al gioco) Hmmm… che siete…
TONIA
… la mia…
ROSA
… la mia…
TONIA/ROSA
… famiglia
TONIA
Oh cara che pensiero meraviglioso, grazie grazie grazie. Evviva la famiglia della Casa del Popolo!
ROSA
Sgrunt! Bene e adesso che sono vergognosamente capitolata e piegata ai più beceri sentimentalismi, che ne dite di un brindisi? Ci pensi tu Romeo, bel cavaliere?
TONIA
Chi è Romeo? Oh scusa, giuro che ci farò l’abitudine Amelia
ROMEO
(preparando i bicchieri)Vedi di sbrigarti perché tra un po’ arriverà la mia metà
ROSA
Quanto zucchero! C’è da farsi cascare tutti i denti…
ROMEO
Dobbiamo parlare d’affari, ricordatelo
ROSA
(ammiccante)Ah beh, se è solo per quello…
TONIA
Hai fatto benissimo, così potremo conoscere dal vivo
colei che ha rubato il cuore della nostra Amelia
ROMEO
Romeo!!
TONIA
Oh scusa, hai ragione
ROMEO
Allora, solleviamo i calici in onore della famiglia della casa del Popolo e di Madam che, malgrado tutto, ha saputo creare un focolare in una stalla
TUTTI
A Madam (brindano)
GIULIA
(riprendendo ad apparecchiare) Hmm ragazze, questo brindisi mi ha messo più appetito
TONIA
Vero, diamoci da fare con questa tavola
ROSA
Romeo, cosa, esattamente, l’altra metà della mela non sa?
ROMEO
Oh no, niente di che…
ROSA
Dunque per quale motivo hai tanta paura che ci scappi di chiamarti Amelia “al suo cospetto” ?
ROMEO
Beh, a dirla tutta… non sa chi sia Amelia
TONIA
Cosa!? Mia cognata non sa che è fidanzata con una mia ex sorella?!
ROSA
Non essere frettolosa ad appioppargli
il ruolo in famiglia, ( a Romeo quasi sottovoce) è tutto da vedere
ROMEO
Hmmm, minacciosa. Forse è tempo di raccontarvi tutto
GIULIA
Un nuovo momento di rivelazioni?
ROMEO
Volevate sapere tutta la storia, no?
GIULIA
Zia Tonia? Sai quello che devi fare
Tonia annuisce ed esce
ROSA
Ma dove va?
GIULIA
Niente, non vi allarmate, solo una piccola precauzione
Tonia rientra con la borsa del ghiaccio
TONIA
Ok sono pronta, raccontaci tutto
ROSA
Brava! Questa volta hai avuto un’ottima idea
GIULIA
Io ho gli analgesici a portata di mano
ROSA
Io mi preparo qualcosa di forte (si versa da bere)
GIULIA
Anche per me Rosa
ROSA
Sì, ma prometti che non berrai tutto di un sorso… qualunque cosa ascolterai
TONIA
E non mischiare alcool
e pillole che se no poi c’hai le apparizioni. AH! I sali dove sono?!
ROSA
Tranquilla li prendo io. Mi raccomando al primo cenno di mancamento una bella sniffata forte alla boccetta. Avete capito tutto?
Gesti di assenso da parte di Tonia e Giulia
ROMEO
La smettete? Bene allora, se avete
finito la commedia mettetevi comode
Le tre siedono tutte in fila come per assistere ad uno spettacolo
ROMEO
Potreste dare l’idea di una simpatica riunione tra amici anziché quella del pubblico ad uno spettacolo horror?!
Le tre non si muovono
ROMEO
Grazie! Così mi sento molto meno in imbarazzo. Comincio?
Tonia e Giulia fanno solo cenno di sì con la testa rimanendo sempre nella posizione e con le facce di chi sta per assistere ad uno spettacolo terrorizzante; Rosa è più in una posizione di sfida: per lei è iniziata la battaglia contro la rivale… e vinca la migliore! I suoi interventi saranno tra lo scocciato e il sarcastico a testimonianza di tutta la sua gelosia
ROMEO
Dunque vi ho già detto che ho dovuto
fare una trafila lunghissima per diventare uomo
Cenno di assenso con la testa
ROMEO
E che per un po’ di tempo, tanto tempo, non mi riconoscevo più né in un sesso né nell’altro
Stesso cenno delle tre
ROMEO
Potete intervenire anche a parole se volete
Stavolta fanno il cenno negativo
ROMEO
Ok. Quando cominciai a sentirmi molto più maschio, decisi di mettermi alla prova e cominciai a frequentare locali per single (fa una pausa per vedere le loro reazioni ma le tre sono immobili e attentissime) …SSSì…
…e conobbi tante persone sia donne che uomini, tutti alla ricerca dell’anima gemella. Uscimmo per un po’ di tempo insieme ed io cominciai a provare qualcosa per una certa Grazia…
ROSA
(interrompendo) Che nome… grazioso…
ROMEO
(pazientemente riprende)…una bella ragazza alta, magra, bionda con occhi verdi, insomma, una da copertina. Già mi stupii che fosse single visto quanto fosse attraente, figuratevi quando mi sentii invitare a casa sua. L’emozione risalì tutto il mio corpo fino a farmi rizzare tutti i peli nuovi di zecca su tutto il corpo
TONIA
Ah! Che orrore!
Ruba il bicchiere a Rosa e beve un sorso
A questo punto Giulia tira fuori dei pop-corn e comincia a mangiarne avidamente
ROSA
Che storia avvincente! Dunque ti sentivi molto maschio…
ROMEO
Calme che il meglio deve venire.
Dunque; mi chiamò il pomeriggio seguente per confermare l’invito e darmi
l’indirizzo e mi sussurrò delle paroline dolci al telefono una cosa
completamente nuova per me.
ROSA
Beh certo, per come eri abituato…
TONIA/GIULIA
(a Rosa) Shhhhhh!
Rosa fa un cenno di scuse. Romeo riprende
ROMEO
Comunque; arrivai davanti al portone di casa sua e le gambe mi tremavano talmente che si sentiva il rumore delle ginocchia che sbattevano l’una contro l’altra. Io mi ero vestito di tutto punto per non sfigurare ed avevo comprato un mazzo di rose che avrei porto alla mia Grazia non appena mi avesse aperto la porta.
ROSA
(quasi a sé) Crisantemi, piuttosto! (guardandosi le altre due sorride e si rimette in posizione d’ascolto)
ROMEO
(capendo il gioco, asseconda e prosegue) Citofonai e sentii lo scatto del portone che si apriva, rimbombare nelle mie orecchie. Ecco, stavo varcando la soglia di una nuova vita. Mi feci coraggio e presi l’ascensore, settimo piano, attico con terrazzo, bella casa. L’ascensore saliva, saliva, saliva ed insieme a lui il mio cuore fino ad arrivarmi in gola…
A questo punto Tonia e Giulia non trattengono più la tensione e cominciano a mangiare di tutto unghie comprese
ROMEO
L’ascensore si bloccò al piano
stabilito e le porte si aprirono silenziose sul pianerottolo. Fuori nulla,
silenzio e una schiera di tre porte davanti a me. Superai la soglia
dell’ascensore e mi guardai intorno scrutando i nomi sui campanelli: Famiglia
Dell’Orto, no; Dottor Ugolini Specialista in Otorinolaringoiatria, no; Famiglia
Gentili, no; un momento, pensai, famiglia Gentili sì. Lei si chiamava Grazia
Gentili me lo aveva detto in una delle nostre uscite; subito ripensai al
citofono, che nome c’era? Ah vero, mi dissi, sul citofono non c’è nome ma solo
il numero di interno. Ma allora perché Famiglia Gentili, mi chiesi.
ROSA
Grazia Gentili, praticamente una crocerossina! Bleah!
GIULIA/TONIA
(a Rosa) Ti prego! Zitta!!
Giulia e Tonia si rimettono in posizione di trepidante attesa per la risposta
ROMEO
La risposta mi fu subito chiara: Grazia voleva far credere ad eventuali malintenzionati che in quella casa non viveva da sola ma con un’intera famiglia. Comprensibile, una donna sola, attraente come lo era lei qualche trucco per evitare gli scocciatori doveva per forza congegnarlo.
Le tre annuiscono comprensive
ROSA
Anche perché se no ti immagini la fila di stupratori fuori la porta, proprio…(facendo il tipico gesto di chiudere e aprire le punte delle dita) ‘na pipinara!
ROMEO
Allora feci due o tre respiri profondi, allungai la mano verso quel bottone dorato e col dito tremante posai l’indice sul pulsante e… DIN DON!!!
Sussulto di Giulia e Tonia, rutto di Rosa
ROMEO
Lo squillo del campanello riecheggiò sul pianerottolo silenzioso e subito un fruscio di vesti si avvicinò alla porta. Sentii afferrare la maniglia e tirarla verso il basso, il cuore iniziò a battere ancora più forte e finalmente la porta si aprì in un soffio leggero e lì mi apparve
TONIA/GIULIA/ROSA
(Rosa ovviamente con sentimento diverso)
Ohhhhhh….
ROMEO
La leggera corrente d’aria che si creò scompose leggermente i suoi capelli che rimise a posto con un gesto elegante della mano. Io porsi come un automa il mazzo di fiori senza riuscire ad emettere nessun suono.Colpo di fulmine! La mano gentile li raccolse e su quel viso un abbagliante sorriso mi disse “Tu devi essere Romeo, piacere io sono Giovanni”
TONIA/ROSA/GIULIA
Giovanni!?!?!?
Mentre Giulia e Tonia sono “semplicemente sbalordite”, a Rosa prende un vero colpo apoplettico: rivale difficile!
GIULIA
(non capendo bene la reazione di Rosa, si desta e chiede a Romeo) Cioè scusa, come Giovanni, chi è Giovanni, cioè, scusa…
ROMEO
Giovanni è il fratello di Grazia e quella era veramente la casa della famiglia Gentili. Grazia aveva organizzato una cena in famiglia per presentarmi ai suoi ed io non avevo capito niente.
ROSA
Una bella sorpresa ti aveva preparato la crocerossina; suppongo la tua reazione…
ROMEO
E chi ebbe la forza di reagire! L’apparizione di Giovanni mi tolse qualunque capacità di intendere e di volere, o meglio, volere volevo, ma qualcosa di completamente diverso da quello che mi aveva spinto fin lì.
ROSA
Ok mischio alcool e pasticche! Fammi capire, tu hai dato i fiori a Giovanni e non a Grazia?!
ROMEO
Fu più forte di me: quando lo vidi il braccio avanzò verso di lui in modo completamente autonomo
ROSA
(l’esclamazione Ah cresce in una risata isterica) Ah! Ah, ah, ah, ah… Non ci posso credere! Che sfiga nera che c’ho io!
TONIA
Quale braccio? No lascia stare, un
pensiero stupido;
(a sé quasi facendosi il segno della croce) oh santa Carolina di Monaco…
GIULIA
E la cena? Cioè come hai fatto con
Grazia, Giovanni, cioè…?
ROMEO
Ah questo non me lo ricordo proprio.
So soltanto che non gli staccai gli occhi di dosso per un istante e credo che
fu per questo motivo che i suoi mi sbatterono fuori di casa ad un certo punto,
mentre Grazia mi urlava qualcosa contro.
ROSA
Quindi la faccenda fu subito evidente: tu dichiarasti subito la tua attrazione per Giovanni? No aspetta a rispondere che prima butto giù qualcosa (beve)
ROMEO
Temo che non avrei potuto farne a meno, ero completamente allibito. E chi se lo aspettava? Voglio dire, diventare uomo e prendersi una cotta per un altro uomo mentre si sta corteggiando una donna è qualcosa che ti lascia senza parole.
ROSA
Sì, se vuoi sintetizzo il concetto
con espressioni più colorite, ma non so perché non mi viene neanche di essere
volgare.
ROMEO
Mentre scendevo gli ultimi tre gradini che portavano all’uscita vidi con la coda dell’occhio la sagoma scura di Giovanni rincorrermi con qualcosa di lungo in mano
TONIA
Certo non ha perso tempo… un altro
pensiero stupido eh?
ROMEO
Sì, ma anche il mio: cominciai a correre credendo che Giovanni mi inseguisse con quella specie di frusta in mano. Capite? Nella mia testa voleva ammazzarmi di botte per aver fatto soffrire la sorella.
GIULIA
Oh no! E ti ha picchiato?
ROMEO
No, anzi. Io caddi inciampando nei lacci delle scarpe, sapete ancora non ero abituato alle scarpe basse
TONIA
Oh, come ti capisco
ROMEO
Lui mi raggiunse e mi sollevò da terra, mi guardò intensamente e mi porse una rosa rossa che aveva sfilato dal mazzo mentre i suoi occhi mi dichiaravano tutto il suo desiderio
ROSA
Che storia romantica…
ROMEO
Ah sì, lo è eccome. La nostra storia iniziò praticamente in quel momento, e vi tralascio i particolari avvenimenti piccanti che seguirono
TONIA
Crudele!
ROMEO
Non parlammo più di sua sorella e di quello che accadde quella sera, e tantomeno del perché io stessi corteggiando Grazia viste le mie inclinazioni omosessuali. Lui mi fece capire che tutto era avvenuto perché doveva avvenire, e così io non gli raccontai mai di Amelia.
ROSA
Sorvolo sul particolare delle tue inclinazioni omosessuali perché non voglio bere più di quanto abbia già fatto. Poche idee e confuse, le tue!
GIULIA
Ma l’avergli nascosto le tue, diciamo, origini… è… mostruoso!
TONIA
Sono daccordo. Tu devi assolutamente
dirgli chi era Romeo prima di essere Romeo… o Romeo Romeo perché sei tu Romeo…
fermatemi per favore…
ROSA
E poi scusa, ma non si accorto di niente a letto?
ROMEO
Acuta osservazione; gli ho raccontato di un terribile incidente che mi ha costretto ad una ricostruzione e tutto il resto… gli ho parlato del miracolo della scienza, delle tecniche d’avanguardia e bla bla bla, che mi hanno permesso di essere ancora un uomo, malgrado tutto
TONIA
Non ci posso credere! Sei diabolico! Giochi sul pietismo!
ROMEO
Capite perché ho paura? Anche in quel frangente lui è stato così comprensivo, mi ha accettato per quello che sono… anzi, tutte le manovre necessarie per… capito, no? Le prende come un diversivo simpatico…
ROSA
(a sè) Simpaticissimo, come no! Ma non me ne va bene una…
GIULIA
A maggior ragione… voglio dire… oddio! Ma scherzi? Cioè… peggio ancora… capito?
TONIA
(a Giulia) Tesoro, non te la prendere, ma da quant’è che sei così dislessica?
GIULIA
È che quando mi emoziono o mi innervosisco…cioè, capito?…scusa…
ROMEO
Avete ragione, ma ho paura che non lo accetti. Lui è così innamorato e… stiamo bene insieme.
Pensate che progettiamo di avere anche un bambino..
ROSA
Ma che scema che sono! Non voglio
ascoltare altro! Quand’è che me ne hai già parlato? Ma no sbaglio, mi sa che
era un incubo.
ROMEO
Per me è più un sogno da realizzare (scambiandosi
sguardi allusivi con rosa)
ROSA
E tutte le altre cazzate?! (turbata, si alza e si mette in disparte)
Romeo tace
TONIA
Non capisco ma mi adeguo. Comunque devi dire la verità a mio cognato… (si rende conto di cosa ha detto) per la miseria come mi cambia in fretta l’albero genealogico…
ROMEO
Giuro che lo farò, ma voi stasera, mi raccomando non mi tradite
GIULIA/ROMEO
Capito Tonia?!
Suonano alla porta
TONIA
Boff, non vi capisco a volte
ROMEO
Oddio, questo dev’essere lui! Come sto? Sono a posto? I capelli? Il vestito? Il rossetto? Ah già quello non lo uso più…
GIULIA
Tranquillo, sei bellissimo. Adesso
siediti e rilassati… eh eh, forte…cioè, forte, capito? Eh eh eh…
Tonia fa per andare ad aprire ma Giulia la blocca.
GIULIA
Ferma Tonia, vado io ad aprire
Rosa guarda con terrore l’ingresso come a voler allontanare quel momento, poi si accorge che Romeo la sta osservando, allora distoglie lo sguardo e, indispettita, si siede con fare da gran signora come a dire “bene, vinca il migliore”. Romeo sorride, e si dirige verso l’ingresso
TONIA
(andando nella sua stanza) Boff! Non vi capisco, giuro che non vi capisco. Potete fidarmi di me, lo sapete no? (fc) Vi ho mai dato modo di pensare che sono inaffidabile? Su ditemelo…
Silenzio
TONIA(fc)
Cosa? Non vi ho sentite… lasciate stare tanto non vi sento, cosa?
GIULIA(fc)
Ciao, Giovanni suppongo, prego accomodati
GIOVANNI
(entrando) Grazie, e tu sei…
GIULIA
Giulia, piacere, la piccolina… eh, eh, ma anche la padrona di casa…vieni, vieni, accomodati
ROMEO
(andando incontro a Giovanni) Ciao Giovanni, ti stavamo aspettando
GIOVANNI
Amore, ciao (si abbracciano e si baciano sotto i fulmini che escono dagli occhi di Rosa) Mi sei mancato, lo sai?
ROMEO
Anche tu; vieni che ti presento; lei è Rosa
Rosa porge il dorso della mano con fare da diva dispettosa
ROSA
(sarcastica) Incantata!
GIOVANNI
Sono io onorato; Rosa, detta Rosaspina, praticamente un mito. Ma perché questo soprannome?
ROSA
(fulminando Romeo) Noto con piacere che Romeo ti ha già parlato di me
GIULIA
E così tu sei… quello che ci ha
portato via Romeo… molto diverso da come ti immaginavo… fino a cinque minuti
fa… cioè…
GIOVANNI
Eh sì, temo di non poter dire nulla in mia difesa. (ad Romeo) Che carina, proprio come me l’hai descritta
ROMEO
Ho raccontato a Giovanni un po’ di
voi, spero non vi dispiaccia
GIOVANNI
Anche questa volta è colpa mia; ho voluto sapere tutto di voi che siete così importanti per il mio Romeo… (ingenuamente, più per dire qualcosa di spiritoso che altro) anche se non sono sicuro che mi abbia detto tutto tutto…
TONIA(fc)
Giuro che non ci siamo mai incontrati prima
GIOVANNI
Chi ha parlato?!
ROMEO
Beh, direi il pezzo portante dell’allegra brigata
GIOVANNI
Ma certo! Tonia! Dov’è? Non vedo l’ora di conoscerla
ROSA
Poi non venire a piangere da noi, però…
Ridono
GIULIA
Che ne dite se intanto ci accomodiamo a tavola? La mia fame non sa più aspettare, eh eh…
ROSA
Tonia vieni, aspettiamo solo te! Con un’ansia….
Esce Tonia dalla stanza col suo solito modo teatrale
TONIA
Ciao, io sono Tonia, e tu chi sei?
ROSA
Tonia!!
TONIA
Scherzavo! (a Giovanni) IiiiiIh! Santa Eva Robins! Mio cognato! Che meraviglia! Piacere, tanto piacere
GIOVANNI
Piacere mio, sei un incanto, come immaginavo.
TONIA
Scherzi?! Tu sei assolutamente fantastico; capello scuro, spalle larghe, altezza mezza bellezza, occhi profondi e baffo malandrino! Un bell’esemplare non c’è che dire
GIOVANNI
Ho anche il pedigree, sai?
TONIA
AH ah ah, anche simpatico! Che meraviglia! Bel colpo davvero, non trovate ragazze?
GIULIA
Dici bene zia, (a Giovanni) che se non fosse già impegnato…
ROSA
Giulia!
Scherzavo! Ok, la grande entrèe c’è stata, quindi che ne dite di andare a tavola? Ho una fame io… voi no?
Tutti ignorano la proposta di Giulia
ROMEO
Tonia, devo dire che rischi di farmi ingelosire. Sei divina!
ROSA
Direi che hai superato te stessa, e non so se sia un bene
TONIA
Hmm. Una cosuccia, un velo di rossetto… e via…
Ridono
GIOVANNI
Eh sì, è proprio come me l’avevi raccontato. Un’atmosfera incantevole
GIULIA
Speriamo solo che non sia andata oltre il punto del non ritorno, eh eh… Ecco, Giovanni, questa è l’aria che si è sempre respirata in questa casa… a tavola, ora
Nessuno accoglie questo nuovo invito; Giulia comincia ad innervosirsi
ROMEO
Non ci sono dubbi. È o no un posto ideale?
GIOVANNI
Nulla di meno di ciò che mi aspettavo
ROSA
Non esserne troppo sicuro
GIULIA
Romeo ci ha detto a grandi linee della vostra idea e mi è piaciuta molto. Ma venite, parliamone davanti ad un buon piatto…
TONIA
Sono assolutamente pronta a metterci tutta me stessa
GIOVANNI
Bene, mi fa enormemente piacere. Io ci credo molto e Romeo ne è addirittura entusiasta
ROMEO
Io trovo che questo sia il posto
giusto, e la giusta compagnia. Non ho mai avuto dubbi , fin dall’inizio
GIULIA
(esplode) Ho una fame nera! Sedetevi!!!
ROSA
Attenzione! La piccolina della famiglia rischia di sbranarci!
TONIA
(completamente assorbita da Giovanni non capisce e fa sedere tutti nel salotto) Ok, tutti seduti. (a Giovanni) Tu vicino a me, (a Romeo) non ti spiace vero?
ROMEO
Per carità, ma attenta a come ti muovi!!
Rosa coglie l’espressione carica di desiderio lussurioso di Tonia; se ne compiace: potrebbe essere una buona occasione… Giulia spazientita prende l’iniziativa e porta in salotto gli aperitivi e il resto delle pietanze su un carrello portavivande
GIULIA
(uscendo ed entrando con i piatti in mano; li distribuisce) Ok! Al diavolo la tavola apparecchiata! Diamoci almeno alle noccioline… per cominciare
ROMEO
Ma Giulia…
GIULIA
Cena in piedi, com’è di gran moda; molto meno formale, simpatica e terribilmente trendy per parlare di affari
Giulia inizia a mangiare stuzzichini avidamente e con gran sollievo, Romeo porge gli aperitivi prima a Rosa e poi a Tonia che continua ad essere completamente persa negli occhi di Giovanni… a lui non sembra dispiacere
ROMEO
Tonia? mi devo preoccupare!?
ROSA
I(compiaciuta fa il verso a Tonia) Damien, lo sguardo che uccide…
TONIA
Touchè. Fai bene ad essere geloso. Scusa Giovanni, in genere non mi riduco così già dai primi minuti.
GIOVANNI
Ti prego mi farai arrossire
TONIA
Fai pure: bello e timido… il massimo
ROMEO
(a Giovanni) Per fortuna che ti avevo preparato. Tonia adesso basta, lo metti in imbarazzo
GIOVANNI
Ma no, non c’è problema; mi lusinga, non mi offende
TONIA
Grazie.
(sospirando) Ahhh, lasciatemelo dire: veramente una grande conquista; brava la nostra…
Sguardi di ghiaccio da parte di Rosa Giulia e Romeo
TONIA
(si desta improvvisamente e tenta goffamente di recuperare) Brava la nostra… la nostra…
ROMEO
La nostra… non mi viene… a te Giulia?
GIULIA
La nostra… cosa volevi dire? La nostra…
ROMEO
La nostra? No io ho sentito il nostro… non era il nostro cara?
TONIA
No era la nostra… come si chiama?
GIOVANNI
A chi ti riferivi?
ROSA
A Romeo forse?
GIULIA
No! Certamente no; come potrebbe? Ha detto la nostra e se fosse stato Romeo avrebbe detto il nostro… no? Dico male?
ROMEO
Giustissimo! La nostra è femminile e quindi…
ROSA
Già, che sciocca sono. Romeo è maschile, maschio… questa solita abitudine di parlare al femminile…
GIULIA
Molto maschio… da sempre, cioè capito, no?..
GIOVANNI
E allora perché hai detto la nostra…?
TONIA
Eh beh, sì… la nostra dea bendata, ecco!
ROSA
Ma certo. La dea bendata. volevi dire questo, giusto?
TONIA
Sicuro! La dea bendata…
GIOVANNI
Capisco cosa vuoi dire…
TONIA/GIULIA
Davvero?
GIOVANNI
Beh sì, se posso interpretare il tuo pensiero…
TONIA
Interpreta, interpreta…
GIOVANNI
Molte volte mi è capitato di sentirmi fortunato ad aver trovato sulla mia strada Romeo, e lui me, e capisco che tu abbia pensato alla fortuna, la dea bendata, come dici tu, che ci ha fatto incontrare.
TONIA
Esattamente quello che avevo in mente
ROSA
Accidenti! Pieno di risorse questo nostro imprenditore: anche un po’ psicologo. Nessuno era mai riuscito ad interpretare un pensiero di Tonia in modo così… attento. Direi che c’è del feeling, voi no?
ROMEO
(fuorviando la frecciata di Rosa) Ci tuffiamo sugli altri stuzzichini?
GIULIA
(riprendendo a mangiare avidamente) Tantissimo!
ROMEO
(a sé, ma Giovanni lo sente) Grazie Signore
GIOVANNI
Come dici?
ROSA
(falsamente distratta mentre guarda altrove) Oh. Lei ringrazia sempre prima di mangiare
GIOVANNI
Lei chi?!
ROSA
(facendo una panoramica con un dito minaccioso che sembra voler tradire Romeo – si ferma su Tonia) La nostra Tonia!
TONIA
(terrorizzata) Ma veramente… era Romeo…
ROSA
(falsamente sorpresa) Ma va?! Ma tu pensa… (a Giulia) vedi come succede Giovanni? Convinta fosse Tonia: (a Giovanni) sai, gli devo parlare al femminile sennò si arrabbia. (a Tonia e Romeo) Con questi due vocioni da maschi se non vi guardo vi confondo. Colpa delle identità sessuali mistificate… … ahh… ma siamo così pittoreschi…
TONIA
Ma senti! (a Giovanni) Mi trovi mistificata?
GIOVANNI
Ti trovo perfetta. E poi sono l’ultimo in diritto di giudicare, non credete?
ROMEO
Bene allora, superati i convenevoli, vogliamo buttarci sul buffet?
Ognuno si alza e comincia a servirsi
GIULIA
Sono perfettamente d’accordo. Ho una
fame io… e tu no Giovanni?
GIOVANNI
Assolutamente sì! Non mangio da stamani a colazione
TONIA
Povero caro, come mai? Impegni di lavoro?
ROMEO
Ah sì, non smette mai di andare in giro; salta da un appuntamento all’altro
GIULIA
Di cosa ti occupi che ti impegna e ti fa viaggiare così tanto? Romeo ci ha detto di averti seguito nei tuoi viaggi di lavoro
TONIA
Che devo dire ce l’hanno portato via per tanto tempo
GIOVANNI
Ahi ahi ahi, altro rimprovero. Import-export di preziosi e tratto soprattutto pietre
TONIA
Fischia! Bel bottino hai fatto! E brava la nostra…
TONIA/GIULIA
Dea bendata!
Tonia prende la bottiglia del vino e ne versa a Giovanni con fare visibilmente seducente; Giovanni accusa il colpo e si imbarazza. Tonia rimane accanto a lui con la bottiglia in mano pronta a rimpinguare non appena Giovanni beve un sorso
ROMEO
Tonia cara, smetti di tirare in ballo la fortuna.
Stavolta la fortuna non c’entra: devo dire che il successo Giovanni se l’è guadagnato con tanta dedizione e capacità
GIOVANNI
Tu mi elogi sopra ogni merito
ROMEO
No no no, lasciami dire. Dovete sapere che Giovanni si è fatto da solo. Non un aiuto né economico né di altra natura da parte di chicchessia
ROSA
Complimenti, un uomo di successo
GIOVANNI
Vi prego così mi mettete in imbarazzo
GIULIA
Oh per favore, l’imbarazzo lascialo
per le cose gravi come dice Rosa. Eh, eh.. che mi piace tanto questa filosofia…
no? Cioè dico…Hmm che fame, scusate.
ROSA
Romeo, caro, mi versi da bere?
ROMEO
Con piacere, non appena riesco a scippare la bottiglia a Tonia!
Rosa con uno strattone da camionista, decisamente fuori personaggio della gran signora un po’ miciona, scippa la bottiglia a Tonia che si desta, piccata, e la consegna a Romeo. Romeo sta al gioco e versa galantemente il vino a Rosa
GIULIA
(riprendendo fiato dalla grande abbuffata per un attimo) Dai raccontaci di te. Ho voglia di conoscere meglio il mio nuovo socio (si immerge di nuovo nel piatto)
TONIA
Giulia non essere invadente, magari Giovanni non ha voglia di raccontarsi, (a Giovanni) o forse sì?
GIOVANNI
Ma no figurati, è giusto. È che non c’è molto da dire
TONIA
Ogf, anche quel poco per me va bene
ROSA
Che eleganza
GIOVANNI
Per darvi un’idea… non sono mai stato uno studente brillante, più per pigrizia che per altro…
TONIA
Che meraviglia! Mi parti dalle origini…. Adoro le storie lunghe…
ROMEO
(innervosita dalla corte sfacciata che sta facendo a Giovanni) Come la tua lingua! Che ne dici di farti un giretto davanti allo specchio, magari ti ripassi il rossetto!
GIOVANNI
Ah, Ah, ah… ma quanto sei dispettoso…
TONIA
(allarmatissima) Perché è sbafato?!
Tutti ridono, ma la risata sfuma in imbarazzo quando Giovanni corregge il rossetto col suo dito
GIOVANNI
Ah, non dargli retta… ecco, solo un po’ qui, all’angolo…
TONIA
Grazie, tu mi rassicuri…
ROSA
(maliziosa) Interessante…
GIOVANNI
Cosa?
ROMEO
(cercando di distrarre il gruppo su altro) Giulia prendine ancora un po’; voi niente?
ROSA
Continua la tua storia… tesoro
TONIA
Ah sì, continua. Ci dicevi di quando all’asilo non andavi molto volentieri…
ROSA
Forse l’hai presa un po’ larga, (alludendo alla corte che sta facendo a Giovanni, incoraggiandola) meglio stringere i tempi
ROMEO
Avevi ragione che rischiavo di scottarmi
GIULIA
Ma di che parlate?
ROSA
(porgendo un altro piatto) Niente, piccola, mangia ancora qualcosa
GIOVANNI
Siete veramente uno spasso! Aveva ragione Romeo. Per tornare alla mia storia, che mi dispiace per te, Tonia, ma non è poi così lunga, tra una idea confusa e l’altra su cosa fare del mio futuro, sono letteralmente inciampato in un tizio che importava gioielli da paesi stranieri e li rivendeva nel nostro paese
TONIA
In che senso inciampato?
GIOVANNI
Te l’ho detto, letteralmente. Mi rovinò addosso nel locale dove facevo il cameriere mentre portavo un vassoio pieno di bicchieri. Inutile dirvi che non se ne salvò uno, e il risultato fu che mi misero alla porta…
Giulia interrompe il racconto per partire con un suo aneddoto, poi si rende conto che quello che racconta è davvero poco interessante
GIULIA
Ma non era stata colpa tua, cioè… porca miseria che sfiga! Mi ricorda quando provai a dare un esame e a causa del traffico arrivai tardi e… scusa, tu stavi parlando… e io… cioè… scusa. Hmmm che fame…
GIOVANNI
E niente, come nelle migliori favole lui per scusarsi mi offrì di diventare suo assistente. Gli anni hanno fatto il resto. Piano piano mi feci strada da solo e adesso eccomi qui a girare in lungo e in largo il mondo.
GIULIA
Quindi sei ricco?! Quello che ci vuole!
TONIA
Giulia! Ma che domande indiscrete fai?! Certo che è ricco. Vero caro?
GIOVANNI
Diciamo che non ho problemi economici. Sono un imprenditore, il che ci porta al nostro incontro Desidero fermarmi, mettere radici, e questa mi sembra un’ottima occasione
ROMEO
Ecco, questa è la vera forza di questa combriccola: la discrezione
GIOVANNI
Ma no, non ti preoccupare. Lo so che il mio lavoro fa impressione e tutti subito pensano al mio conto in banca; ma per me, vi assicuro, non è tutto
ROSA
Molto nobile da parte tua, ed è così anche per te, Romeo caro?
ROMEO
Grazie Rosa, che bel pensiero. Ma credimi, per me Giovanni rappresenta un’altra ricchezza
TONIA
Oh Cristina D’Avena beata, nessuno mi ha mai detto una cosa simile.
GIOVANNI
Non te la prendere, chi non sa apprezzare non merita. Però sapete cosa penso?
ROSA
Cosa?
GIOVANNI
(a Romeo, come se parlasse di un amore finito) Che la nostra storia è nata sotto una buona stella: proprio perché Romeo non sapeva del mio lavoro e delle mie possibilità economiche mi ha dato maggiore fiducia
ROMEO
Questo non me l’avevi mai detto. Che intendi?
GIOVANNI
(in modo trasversale dichiara a
Romeo che c’è qualcosa che lo fa stare sul “chi va là”)
Dico che io per anni ho dovuto difendermi da chi prometteva amore con una mano sul mio portafogli e questo mi ha reso diffidente; credevo che non avrei mai incontrato l’amore vero, disinteressato, dove ognuno si dona per quel che è senza mostrarsi per altro o celare qualcosa di se. Come dire… due persone camminano ognuno per la propria strada in modo naturale e si incontrano nello stesso modo naturale.
Non sai chi è l’altro e l’altro non sa chi sei tu, poi ci si racconta e ci si conosce; a quel punto ci si innamora e ci si lascia andare… in piena fiducia
Romeo accusa il colpo
TONIA
Ti prego basta mi farai sciogliere tutto il rimmel… e ti assicuro che non è un gran spettacolo…
GIOVANNI
Per carità, non volevo essere
patetico; non mi dire che faccio lo stesso effetto di quelle telenovelas
argentine tipo… Andrea Celeste, le conoscete?
ROSA
(allusiva verso Tonia e Romeo) Io no davvero, ma ne ho sentito parlare in giro
GIOVANNI
Terribili! Non riesco a credere che c’è chi non ne perde una puntata
ROMEO
Oh sì, veramente insopportabili… eh Tonia?
TONIA
Andrea chi?
GIULIA
Vi adoro…eh, eh, sul serio… vi adoro…
ROMEO
Giulia, mangia!
Giulia fa cenno che basta: è gonfia come un tacchino imbottito
GIOVANNI
Ma ditemi, siete propensi ad imbarcarvi in questa nuova avventura?
Da parte mia sappiate che l’idea di Romeo l’ho subito abbracciata con entusiasmo. Amo fare buoni affari e questo mi sembra uno di quelli
GIULIA
Tu pensi che sia fattibile?
GIOVANNI
Beh, se il mio fiuto per gli affari non m’inganna direi… sì, direi che il posto è ideale. Certo ci sarebbero delle modifiche da fare
ROMEO
Questo devi deciderlo tu, Giulia. È la tua casa materna, sei disposta a cambiarla?
GIULIA
Non chiedo di meglio. E poi in questo modo ci ritroveremmo con un’impresa, una casa e una famiglia, come è sempre stato…
Con questa affermazione Giulia tradisce le origini della casa; involontariamente poiché né lei né Tonia e Rosa sospettano che Giovanni ignori anche questo “piccolo” particolare. Interviene, a parare il colpo, Romeo.
GIOVANNI
Come sarebbe a dire “come è sempre stato”?
ROMEO
Ah… ehee… come è sempre stato nostro desiderio, ecco. Ahhh, quante giornate passate a sognare quello che avremmo potuto fare insieme.
Tonia, Rosa e Giulia guardano interdette Romeo
GIOVANNI
(a Giulia) E già, che c’era anche la tua mamma
GIULIA
Ehhh… sì, sì certo. Romeo te ne avrà parlato, è venuta a mancare da poco
GIOVANNI
Sì, mi dispiace tanto, veramente. E come vi siete…
Romeo interrompe Giovanni che sta per chiedere come si sono conosciuti
ROMEO
(riprendendo il discorso precedente) E non mi sembra vero! Finalmente, eccoci qui, a dare seguito ai nostri sogni. A proposito! Giovanni non ha ancora visto il resto della casa, dopotutto ne ha il diritto visto che sarà a lui a metterci i soldi
GIULIA
Certo, giusto. Allora facciamo così: io farò da cicerone… ecco, sì… e voi… ecco, voi.. chiacchierate un po’.. ecco…
GIOVANNI
Con piacere, sono molto curioso
GIULIA
Ne rimarrai entusiasta, ci sono tante cose bizzarre, ah! Non ti stupire dei quadri, sai a mia madre piaceva collezionare opere… di un certo tipo, ecco
GIOVANNI
(alzandosi) Sono stupefatto! Che coincidenza, io sono un appassionato d’arte
GIULIA
(alzandosi fa strada) Che bello! Allora devi assolutamente dirmi tutto quello che sai
GIOVANNI
Con piacere. (Rivolgendosi al resto del gruppo) Con permesso
ROSA
Con comodo, noi stiamo qui… a parlare
con Romeo
TONIA
(alludendo ai segreti che Romeo ha tenuto con Giovanni) Sì, che abbiamo tante cose di cui parlare…
Giulia e Giovanni escono. Romeo si aspetta una bella strigliata.
ROSA
Ok bel maschione! Dicci che sta succedendo!
ROMEO
Non ti capisco… a che ti riferisci?
ROSA
Non fare l’idiota! Sai bene di cosa parlo. Perché tutto quel girogirotondo, poco fa?
ROMEO
Ma no… è che non voglio che si faccia un’opinione sbagliata, su di voi, noi… e questo posto…
ROSA
Non abbiamo niente di cui vergognarci e non me ne frega niente delle tue preoccupazioni. (a Tonia) Tonia, tu sai che posto è questo?
TONIA
Questa è la Casa del Popolo, lo sappiamo tutti, e chiunque entra qui dentro sa dove sta entrando, vero?
ROMEO
No, temo di aver tralasciato questo dettaglio
ROSA
Dettaglio? Ma sei impazzito? Io credevo che almeno questo glielo avessi detto
ROMEO
Beh, no… ecco… io non ho avuto il coraggio di dirglielo! E perché avrei dovuto?! Fa parte di un mio passato lontano!
TONIA
Sì certo, come no? Come la tua vagina! Un dettaglio, perché parlarne?! Oh santa Krizia, aiutaci tu!
ROMEO
Siete spietate! Che dovrei fare, eh?! Raccontargli tutto per vederlo andare via infuriato?! E non pensate alla nostra attività? Andrebbe in fumo e addio vita nuova!
ROSA
E tu credi che noi saremmo disponibili a truffare quel poveretto?
ROMEO
Ma senti! Adesso gli fa pena! Fino a un minuto fa non hai fatto altro che incenerirlo con le tue battutine al vetriolo!
ROSA
Può darsi, ma è la tua enorme menzogna che mi indispettisce, e non solo verso di lui. Se tu fossi più coerente con quello che dici non saremmo a questo punto
ROMEO
Vuoi davvero mandarmi in pasto al leone?!
ROSA
Quindi vuoi continuare così? Raccontando balle a tutti?! A lui, a me…
ROMEO
No, a te no
TONIA
Faccio finta di non sentire (si alza e va a servirsi qualcosa intonando un motivetto) La la laaaaa, la la laaaa….
ROSA
Beh, non è quello che hai appena detto
ROMEO
Gli voglio bene, anche a lui
ROSA
Allora?
ROMEO
Allora cosa?!
ROSA
Adesso tocca a te, devi uscire allo scoperto!
ROMEO
Non ti ho mentito. Sono confuso, disorientato…
ROSA
E vuoi portare avanti la recita?
ROMEO
Ho paura di rovinare tutto
Tonia interrompe la sua litania e si avvicina alle spalle dei due; forse per la prima volta è “Antonio”, un essere umano spettatore dei sentimenti tormentati di altri due esseri umani
ROSA
(ammiccando alla sua corte verso di lui) Lo so… è che devi scegliere… possibilmente col cuore
ROMEO
Non è questione di scelta
ROSA
A me sembra di sì. Se dobbiamo cambiare vita abbiamo bisogno di solide basi, e qui mi sembra che le basi vacillino non poco
ROMEO
Non vorrai farmelo piantare così, su due piedi
ROSA
No. Voglio che cominci col dire chi sei tu e chi siamo noi
ROMEO
E ti sembra facile?
ROSA
Non ho detto questo
ROMEO
Sai quante volte sono stato sul punto di farlo? Che credete? Non è un giorno che ci sentiamo distanti, e sicuramente la colpa è mia: non faccio altro che essere teso per la paura che scopra tutto.
I segreti allontanano; non sai che c’è che non va ma senti che è meglio difenderti. Io l’ho capito, lui sente questo.
ROSA
Allora è solo questione di coraggio, ma non sei solo, se vuoi
Pausa
ROMEO
Lo voglio
Tonia riprende il suo solito modo giocoso, ma più per imbarazzo
TONIA
E vi dichiaro marito e moglie
ROSA
Tonia! Ci stavi spiando!?
TONIA
Qualcuno mi ha detto “Tonia lasciaci soli” ? Nessuno mi ha detto “Tonia lasciaci soli”… e non sapevo più che canticchiare…
ROMEO
Non è importante, tanto l’avresti saputo
TONIA
Bene, ma come ci mettiamo ora che tornano?
ROSA
Ci mettiamo… schierate ci mettiamo, come una famiglia…
TONIA
Questa poi! Detto da te fa un effettone!
ROSA
Sei pronto? Devi dirgli chi sei
ROMEO
Avete ragione, glielo devo. Merita tanto quell’uomo lì. Lui basa tutto sulla sincerità dei sentimenti, sulla verità del nostro rapporto e io lo sto pugnalando alle spalle. (sdrammatizzando) Non posso neanche dirgli che adoro Andrea Celeste!
TONIA
Questo mi sembra anche più grave
ROMEO
Solo che c’ho ‘na paura della reazione…
TONIA
Tesoro non drammatizzare, magari ci si farà una risata sopra e tutto finisce lì
ROSA
Ad ogni modo, devi dargli la possibilità di far chiarezza nel suo cuore… e liberare il tuo…
TONIA
Damien! Riesci ad essere più sfacciata di me! Non so come ci riesci (Si alza ed esce per andare a prendere un’altra bottiglia di vino)
ROMEO
(scherzosamente) Sei un inferno, Rosa!
ROSA
E il fuoco affascina…
Giovanni e Giulia tornano alla tavola continuando a fare commenti sull’arte
GIOVANNI
(entrando) Ecco i critici d’arte che tornano tra i comuni mortali
GIULIA
È bravissimo sapete? Ha fatto una critica del La Fois che ho in camera, talmente accurata da farmi entrare nel quadro. Entusiasmante! Dolce per tutti? (esce dalla stessa parte di Tonia, che presumibilmente è la zona cucina)
GIOVANNI
Oh non esagerare, sono soltanto un appassionato… ma che succede qui? Vi siete sentiti abbandonati? (a Romeo) Cos’è quel muso lungo, Romeo?
Rosa capisce che il momento è delicato, dunque si alza e si mette in disparte
ROMEO
Senti Giovanni, c’è qualcosa che devi sapere
GIOVANNI
(giocando) A proposito del quadro? Non me lo dire, è rubato! Ah, ah…
ROMEO
(accogliendo il gioco ma tornando
subito serio)No il quadro non c’entra, è che io volevo dirtelo da
tempo ma non ho mai avuto la forza… e quindi basta! Adesso te lo dico!
Al contempo rientrano Tonia e Giulia che all’udire queste parole hanno una reazione inconsulta…
TONIA
Oh santa Sampò!
GIULIA
Oddio, cioè, scusa!
…al punto che Tonia inciampa in Giulia ed entrambe rischiano di cadere rovinosamente sui due se non fosse per Rosa che in un rocambolesco recupero le trae in salvo. Rimangono in una posizione assurda in attesa della bufera che Romeo sta per creare.
GIOVANNI
Di che stai parlando?
ROMEO
Giovanni… non so come la prenderai… e.. male suppongo… ma a questo punto, ecco…
GIOVANNI
Quanta serietà? Stai male forse?
ROMEO
No no, cioè lo sono stato ma ora sto
benissimo, in gran forma… come nuovo direi
GIOVANNI
Come nuovo? Cosa hai Romeo, posso fare qualcosa? Hai bisogno di cure? Tutto quello che vuoi io..
ROMEO
Fermo fermo, non correre troppo; sto
bene ti dico, solo che c’è una cosa che tu non sai e non è giusto; ecco
io…credo sia meglio… che te lo dica Tonia!
Tonia, presa a tradimento, si erige di scatto lasciando la presa sulle due che crollano al pavimento
TONIA
Cosa?! Ah, certo… dunque; vedi Giovanni, il fatto è che tu… e Romeo… cioè, Romeo, perché poi in fondo riguarda lui… Giulia aiuto!
GIOVANNI
Per favore così mi farete uscire di senno! Si può sapere cos’è che non so e che dovrei sapere… aspettate che la ridico meglio…
Anche Giulia dopo essersi riassestata interviene
GIULIA
No, sei stato chiaro; il fatto è che…un fatto abbastanza vecchio direi, è che molto tempo fa… adesso non ricordo gli anni, i mesi.. bah, 3 o 4 o … no forse di più o forse di meno, sai io ero piccola, giù di lì, ecco…
Tonia spazientita si rialza, si aggiusta i vari ammennicoli, ed interviene in modo… molto incisivo
TONIA
Aaaaaaaaaaaa, basta! Così fai
impazzire anche me che so tutto figurati lui che non sa niente e che dovrebbe
sapere ma continua a non sapere perché voi non gli dite niente!!!
GIOVANNI
Tonia allora ti prego, dimmi tu
quello che dovrei sapere e che non so ma vorrei tanto sapere…
GIULIA
Ok ok ok! Ci penso io, cioè… il fatto è che… che poi eh eh eh è forte, cioè davvero, solo che non lo sapevi ma adesso lo sai, capito no?
TONIA
Ah no! Non ricominciare. Ascolta
Giovanni… come dirtelo? Il fatto è… ecco sì, ( prende coraggio e tutto d’un
fiato dice la grande verità) il fatto è che la dea bendata è un invenzione!
Ecco adesso sai tutto! Un altro po’ di vino?
GIOVANNI
La dea bendata? Ma che c’entra? Come adesso so tutto, io non comprendo…
TONIA
Uhmmm, tanto ricco quanto stupido! Oh, perdonami non volevo dire stupido stupido… comunque…hai presente quando ti ho visto e sono andata in un brodo di giuggiole e mi si è annebbiata la vista e ti avrei messo volentieri le mani addosso? Ecco io ti ho fatto dei complimenti e poi ho detto “ e brava la nostra….”
GIOVANNI
Ho capito, volevi dire che Romeo era stato fortunato..
TONIA
No! Io volevo dire ben altro, e avrei
anche fatto ben altro se non fosse…vabbè lasciamo perdere, ma soprattutto
stavo per dire…
ROSA
Stava per dire “e brava la nostra Amelia”, ecco cosa stava per dire, ma noi l’abbiamo bloccata per non lasciarglielo sfuggire
TONIA
Grazie, non avrei saputo dire di meglio
GIOVANNI
Amelia? Chi è Amelia? E che c’entra con la dea bendata?
GIULIA
No aspetta, lascia stare la dea bendata che ormai è acqua passata. Il fatto è che Tonia stava per complimentarsi con colui che è riuscito a conquistarti.
ROSA
O per meglio dire, con colei
GIOVANNI
Con colei che mi ha conquistato? Ma che storia assurda è questa? Chi sarebbe questa colei?
TONIA
Colei, colella, costui… issa! (indicando Romeo)
ROMEO
Vedi Giovanni, prima di essere Romeo come Romeo e Giulietta, Romeo e Duchessa…oh scusa, dicevo che prima di essere Romeo io… ero Amelia
Pausa
GIOVANNI
(scoppiando in una gran risata da lasciare interdetti tutti) Ah ah ah ah, ma quante storie!
TONIA
(facendosi trascinare dal riso) Visto? Ha capito e finisce tutto con una gran risata, che t’avevo detto?
GIOVANNI
(continuando a ridere) Stavo per impazzire e voi mi volevate dire soltanto che Romeo per un periodo si è travestito?
TONIA
(bloccando la risata bruscamente) Non ha capito
ROSA
No Giovanni, la verità è un po’ più cruda…Romeo era proprio Amelia, una donna
GIOVANNI
Aspetta, no, non capisco… una donna che vuol dire?… aspettate tutti, io non… una donna?
ROMEO
È così, io ero una donna. Tanto tempo fa ho deciso di mettere ordine nella confusione che madre natura mi aveva regalato. Mi sono sempre sentito un uomo e ho scelto di esserlo, completamente
GIOVANNI
(grido isterico) Ah! Una cosa?! Una donna cosa?! Tu eri una donna quando?!
TONIA
Ecco adesso sai tutto. Che ne dite di un bicchierino per brindare alla sincerità?
ROSA
Lascia stare, tanto non riuscirai a confonderlo
TONIA
Ok vado a prendere voi sapete cosa (esce)
GIOVANNI
Tu eri una donna?! Una donna donna!?
GIULIA
Sì, hai afferrato il concetto
ROMEO
Calmati adesso; per favore, ora ti spiego…
GIOVANNI
Calmarmi?! Cosa vuoi spiegarmi?!Vuoi spiegarmi che sto avendo le allucinazioni?! Che sto vivendo in un incubo?! Ah, ecco, è vero! Adesso mi sveglio e tutto si ridimensiona, tutto torna normale. Capito? Normale, perché così è la vita: normale…
ROMEO
Solo entro certi limiti, e questo l’ho imparato a mie spese
GIOVANNI
A tue spese?! A tue spese?! Ma dico, ti senti mentre parli?! E le mie spese?! Ah scusa, forse le mie spese cominciano solo adesso! Ma certo, dev’essere così: non ti sembrava giusto pagare da solo per le tue scelte, molto meglio far pagare qualcuno che non c’entra niente! Così, tanto per dividere il conto!
ROMEO
Te lo giuro! Non era questo che volevo. Non voglio far pagare a nessuno i miei conti, credimi. Ho solo la colpa di essermi innamorato…
GIOVANNI
E chi ci crede!?
Sono fidanzato con una ex donna?! Io! Che non le ho mai sofferte le donne! (a Giulia e Rosa) Senza offesa. Io che non ho mai voluto neanche sfiorare una donna adesso ci vado a letto?! Oddio… ci vado a letto… con una donna… oddio che mal di testa…
TONIA
(rientrando con la borsa del ghiaccio e imitando il suono dell’ambulanza) Ueeeeeee, pronto soccorso Tonia! Ecco poggiala in testa e vedrai che passa tutto;
è già collaudata per questo tipo di storie
GIOVANNI
No che poi, uno può pure decidere che va bene… ma lo decide! Uno lo sa, valuta e decide. E tu invece? Tu mi hai ingannato! Tu non mi hai dato scelta! Tu non mi hai detto niente, mi hai raggirato con tutte quelle frottole sull’incidente e tutto il resto! Tu… sei un mostro tu!
GIULIA
Giovanni ascoltalo. Amelia, cioè Romeo, perché adesso è Romeo, cioè… non voleva nasconderti niente,ecco… solo che lo ha fatto… sì, effettivamente… ma non voleva, e poi invece voleva, dirtelo, e infatti… ecco, capito no?
ROMEO
D’accordo Giulia, ci hai provato. Ma purtroppo c’è poco da giustificare, ho sbagliato a tenerlo all’oscuro di tutto
GIOVANNI
All’oscuro di tutto? No per favore,
ditemi che l’agonia è questa, questa e basta
ROMEO
È sufficiente per essere annientato, lo so. Oltre non puoi andare; tanto vale che tu conosca veramente questa famiglia
GIOVANNI
Ma chi siete voi? Che posto è questo? Cos’altro mi nascondete, eh?! Ditemelo!
Cosa siete una specie di setta? Un ricovero per donne in transito? Una congrega di… di.. di qualche diavoleria che non riesco nemmeno a dire?!! Aaaaa, la mia testa…
TONIA
No Giovanni, niente di così complicato
ROSA
È un bordello! Tutto qui
GIULIA
Oddio che vergogna! (scappa in un angolo della stanza)
GIOVANNI
Eh?! Un bordello?! (grida isterico) Ahhh!!!!! In un bordello, sei vissuto in un bordello?!
ROMEO
Ero una donna, ero una prostituta. Ma ti prego Giovanni, ero! Ero, cerca di capire, è stato tanto tempo fa e per quanto ti può sembrare assurdo, per me non esiste più. Mi sono tenuto solo gli affetti, il resto è sepolto
GIOVANNI
Voi… siete tutte prostitute
ROSA
Operatrici del sesso a pagamento, sì
GIULIA
Tranne io che sono soltanto la figlia della maîtresse
ROMEO
Ti prego ragiona, tutto questo fa parte di un mio lontano passato. Io sono cambiato
TONIA
Molto! E credo che gli sia chiaro a questo punto
GIOVANNI
Hai ragione. Più annientato di così è impossibile. Ma come ti sei permesso?! Rispondi a questo: come ti sei permesso!?
ROMEO
Giovanni, io…
GIOVANNI
Tu, cosa? Mi hai piantato una lapide sopra con su scritto già il mio nome! Mi hai illuso negli affetti, mi hai fatto passare per un cretino e non ti basta ancora?! Quando ti saresti fermato, eh?! Alla vista del sangue ti saresti fermato?!
ROMEO
Ma che dici? Non ho mai voluto farti del male
GIOVANNI
Tu volevi addirittura che io rilevassi un bordello?!! Ma ti rendi conto? Volevi che fossi il vostro pappone?! Romeo! Come cazzo ti sei permesso?!
ROMEO
No! No, no, no! Non è così. Quello che volevo te l’ho sempre detto e quella è la verità. Volevo riunire la mia famiglia e creare la possibilità per tutti di cambiare vita; questo ti dimostra quanto anch’io non sia più per una vita da bordello.
GIOVANNI
Me lo dovevi dire! Mi dovevi dire la verità! Non mentire come una brava pu…
ROSA
(interrompendolo) Eilaààà, fermo lì sai? Che ti ho capito dove vuoi arrivare
GIOVANNI
Vattene! Vattene! Sparisciiii!!!
ROMEO
Ti prego calmati… credimi, ti prego… (scappando, esce)
Rosa corre dietro a Romeo
GIOVANNI
Bravo scappa! Scappa, vigliacco!! (crolla seduto)
GIULIA
Giovanni ascolta, per il night, guarda che io…
TONIA
(interrompendola) Giulia per favore ci lasceresti un po’ da soli?
Giulia esce senza aggiungere altro
Giovanni è ormai sfinito sul divano semi sdraiato su Tonia che tenta di rianimarlo
TONIA
Giovanni ascolta, Romeo ti vuole bene, ed è solo per questa ragione che ha taciuto, perché non voleva rischiare di perderti… non così
GIOVANNI
Banale! Che frase banale hai detto!
TONIA
Beh, sì… forse… ma cribbio! Apprezza lo sforzo!
GIOVANNI
Non ci prendiamo in giro, Tonia. Io sapevo che tra noi non era più come all’inizio; anzi guarda, forse sono stato proprio io a mettere delle distanze perché sentivo che c’era qualcosa… qualcosa… mai avrei immaginato tutto questo! Io con una donna… io con una donna prostituta operata…
Giovanni continua a delirare sul fatto che è fidanzato con una ex donna
TONIA
Giovanni mi ascolti? Giovanni per favore ascoltami
GIOVANNI
Tonia?
TONIA
Sì?
GIOVANNI
Dimmi la verità. C’è qualcos’altro che devo sapere?
TONIA
Beh veramente una cosa ci sarebbe
GIOVANNI
E allora dimmela subito così che io possa morire pienamente consapevole
TONIA
È che Romeo…
GIOVANNI
Sì?
TONIA
Adora guardare Andrea Celeste…
Giovanni emette un ultimo lunghissimo grido di disperazione e poi sviene tra le braccia di Tonia
BUIO
Il mattino seguente Romeo esce dalla stanza e trova addormentati nel salotto Tonia con Giovanni in braccio (tipo Pietà di Michelangelo).
All’arrivo di Romeo Tonia si sveglia.
ROMEO
Sono distrutto, non mi sentivo così male da quando…
TONIA
Shhh, lascialo riposare
ROMEO
Si è calmato?
TONIA
È stata dura ma poi il sonno l’ha vinto
ROMEO
Mi dispiace. Porca miseria, mi dispiace. Io ci credevo veramente, sai? Malgrado tutto ci credevo. È stato tutto così inaspettato, ma l’amore è amore e quando viene che ti cambia di che sesso sia?
TONIA
Una bella stangata per te; voglio dire: dopo tutto quello che hai passato per diventare uomo…
ROMEO
Volevo essere uomo e avere una donna, solo questo… e invece…
TONIA
Non ti bastava essere lesbica?
ROMEO
Non è la stessa cosa. Io mi sentivo uomo, e amavo le donne da uomo, mi capisci?
TONIA
Ci provo. Di sicuro so che una donna l’amavi… ne ero talmente geloso
ROMEO
Certo che sono pessimo come attore: credevo di nascondere tutto così bene…
TONIA
Senti Romeo, io ti chiedo scusa; sono l’ultima persona su questa terra che ha il diritto di giudicare le scelte degli altri. In più, ti confesso che quando ti sei presentato non ce l’avevo con te per la tua decisione, ma solo perché sapevo che avevi perfezionato un disegno che adesso avrebbe trovato la sua cornice. Ero geloso, “io che fine faccio?”, solo questo mi rimbombava in testa. Perché una cosa è certa, anche Rosa ti ama. Per me tu sei, e sempre sarai, un pezzo del mio cuore, sorella, fratello… eh eh, o cognato che sia
ROMEO
Mi hai chiamato Romeo, grazie
TONIA
È così che ti chiami ora, ed io lo accetto. Solo una cosa: io sono certo che tu provi dei forti sentimenti per Giovanni, non ho dubbi; è come dici tu “ l’amore quando arriva…”
ROMEO
Già
TONIA
Ma se c’è un amore antico che riaffiora, tenuto segreto per anni, soffocato magari, e che adesso si riaffaccia insolente come mai, e si ripropone al cuore, non permettere che venga calpestato dalla paura
ROMEO
Accidenti come sei saggia
TONIA
Tu ne hai da vendere di coraggio, è tornato il momento di ritirarlo fuori. Lo sai
ROMEO
Eh! L’ ho sempre pensato che non eri completamente svampita e persa nei fumi della lacca
TONIA
Cosa vuoi, ognuno si difende con la maschera che lo veste meglio
ROMEO
Avevamo un progetto, io e lui
TONIA
Beh, dovrai parlarne con lui
Romeo annuisce
TONIA
(a Giovanni) Ok bel tomone, adesso puoi smettere di far finta di dormire, è tempo di parlare
Giovanni apre gli occhi, si siede, mentre un attimo di silenzio scende su di loro
GIOVANNI
(a Tonia) Sei straordinaria, lo sai?
TONIA
(ammiccante) Straordinario! Prego! Come dice una mia carissima amica, sono ancora un uomo per una buona percentuale, e per quella più sporgente, dice lei! Pensaci…
Romeo sorride scuotendo la testa
TONIA
E adesso, posso tornare ad essere la svampitona di sempre? Troppa serietà, mi fa tristezzaaa… (fa per uscire, si gira di nuovo) E comunque, non potete farmi passare anni convinta di essere la più originale del gruppo e poi togliermi il titolo di botto! Questi sono colpi bassi! (torna seria e affettuosa) Fate i bravi(esce)
GIOVANNI
Puoi avvicinarti, non ti preoccupare
ROMEO
Non ho paura, mi vergogno
GIOVANNI
Chi tu? E così mi pianti per una donna?
ROMEO
Ti voglio bene
GIOVANNI
Sì, lo so. Strano modo di dimostrarlo
ROMEO
È vero. Avrei dovuto fermarmi prima,
GIOVANNI
Avrei dovuto capirlo prima
ROMEO
Come avresti potuto?
GIOVANNI
Che eri qualcun altro o che amavi qualcun altro?
ROMEO
Amavo anche te
GIOVANNI
Ma si dice sempre così. (pausa) Ma la colpa è anche mia; avevo paura dei tuoi segreti, e ti ho allontanato
ROMEO
No, tu ti sei solo difeso; io, piuttosto non sono mai stato completamente vicino
GIOVANNI
Non l’hai mai dimenticata? Beata lei, questo è amore vero
ROMEO
Ora l’hai conosciuta; nel bene o nel male, come si fa a dimenticare Rosa?
GIOVANNI
È vero. Vi auguro di essere felici. Sai? Non soffro perché mi lasci, non te la prendere se la notte mi ha fatto capire che tra noi era già finita, ma è l’inganno che non mi va giù. Tu pensi che me lo meritassi?
ROMEO
No. Riuscirai mai a perdonarmi?
GIOVANNI
Forse col tempo, la lontananza
ROMEO
Allora vuoi andartene?
GIOVANNI
Perché tu rimarresti?
ROMEO
No
GIOVANNI
E allora?
ROMEO
Ma so che sbaglierei
GIOVANNI
Sì, come no; non sei nella posizione per spargere perle di saggezza
ROMEO
È vero. Ma ci credo veramente che sarebbe un peccato. Io ti voglio bene e non voglio perderti
GIOVANNI
Non ti sembra di chiedere troppo? Arriverai a chiedermi di fare il testimone di nozze?
ROMEO
Non scherzare
GIOVANNI
E chi scherza. Romeo, perché dovrei
restare?
ROMEO
Per il lavoro. Il nostro progetto esiste ed è vincente. A me piacerebbe coltivare questa impresa con te. E anche per te era importante, ne abbiamo parlato tante volte
GIOVANNI
Non so se posso
ROMEO
Per favore. Te lo chiedo per favore. Proviamo, poi se non va sei libero di decidere quel che vuoi
GIOVANNI
Hmm, sei magnanimo, vossignoria, grazie tante
ROMEO
E dai Giovanni. Pensa a quello che significa per tutti in questa casa
GIOVANNI
Sono un uomo d’affari, non posso investire mosso da buonismo; per quanto cinico possa sembrare
ROMEO
Ma non puoi neanche rinunciare ad un buon affare, condizionato dal risentimento; per quanto penoso possa essere
GIOVANNI
Colpito…
ROMEO
Allora, resti?
ROMEO
Facciamo così: prendiamoci tutti un bel respiro, poi decidiamo, tutti insieme
ROMEO
Ci sto. Grazie. Giovanni?
GIOVANNI
Cosa?
ROMEO
(alleggerendo i toni, scherzosamente) Se io fossi ancora una donna…
GIOVANNI
(stando al gioco) A me non piaceresti, non ci pensare…
BUIO
Passa del tempo e la scena si riapre con Rosa seduta con un enorme pancione; ma stranamente è furiosa e sgranocchia, con rabbia, quantità industriali di noccioline e quant’altro...
Entra Tonia, è sempre eccentricamente vestita ma con taglio leggermente più maschile
TONIA
Oh per la miseria! Quante volte devo dirti di non ingolfarti di quelle schifezze?!
Rosa gli rivolge solo un plateale grugnito
TONIA
Va bene! Fai pure come vuoi, se vuoi somigliare a mamma vacca accomodati.
Anzi no! Non posso permettertelo, fanno male al bambino! (tenta di strapparle di mano la busta)
ROSA
(opponendo resistenza) E chi me lo impedirà? Tu, nonna papera?
TONIA
Ma bene, almeno non hai perso il tuo solito spirito insieme alle forme
ROSA
Non vedo l’ora di partorire per poterti strozzare col cordone ombelicale
TONIA
Inutile che ti scaldi carina! Io ho tentato di controllare la tua alimentazione, ma tu niente, avevi le voglie tu: “ e se poi nascesse con la voglia di marron glacé? Oh per favore non lasciare che nasca con la voglia di lardo di colonnata…, sei crudele a voler rischiare che nasca con la voglia di trippa alla romana!”
ROSA
Mi abbuffo per non pensare!
TONIA
Guarda che sei tu ad aver deciso, tu e quel mezz’uomo del tuo fidanzato
ROSA
Ha parlato l’incompiuta!
Entrano Giulia e Romeo con delle valigie. Durante questo scambio di battute sistemano le borse, aprono delle buste etc.
GIULIA
Ahhhhhhhhhh…
Rosa e Tonia sobbalzano
GIULIA
…ahhhh! Guardatela, guardatela quanto è bella
ROMEO
E quanto è tanta, Rosa stai esagerando col cibo! E tu non dovevi tenerla sotto controllo?
TONIA
Ti sembra facile?! Ogni volta che mi avvicino ringhia!
GIULIA
Non dargli retta Rosa, sei il ritratto della salute…
ROMEO
Sapevo che non avrei dovuto assentarmi.
GIULIA
Mi ricordi certi quadri di Botero, così solari, pieni di vita con tant… scusa
ROMEO
Guardati sei solo al quarto mese e già somigli…
TONIA
A mamma vacca! Solo a guardarti mi si gonfia l’addome!
ROSA
Che bello avere la famiglia vicina…
GIULIA
Sì è vero, è proprio bello. Ti fa sentire sicura
ROSA
Beata innocenza!
GIULIA
Cosa?
ROMEO
Non dargli peso, ti ho spiegato quella storia degli sbalzi ormonali…
ROSA
Che meglio di Romeo non te li avrebbe spiegati nessuno
ROMEO
Ma si può sapere cos’hai?! (avvicinandosi) Vieni qui, fatti baciare (la bacia sulle labbra) Mi sei mancata
TONIA
Attento! Potrebbe morderti!
ROMEO
Allora? Raccontatemi. Quanti coltelli vi siete tirate? (a Giulia) Tieni Giulia, apri questi
TONIA
Rinnega di aver deciso liberamente (a Giulia) cucciola questa borsetta è deliziosa! E l’hai presa a Parigi?…Oh Paris, Paris (accenna un motivetto)
ROSA
Ero annebbiata dai fumi dell’amore!
TONIA
O dell’alcool! Hmm! Boccaccia mia statti zitta!
ROMEO
Ma Rosa, ne eri entusiasta, e anch’io. E non ho cambiato idea, questa è la cosa più bella che potesse capitarci
ROSA
E ti credo! Tu non devi portare in pancia quest’indiavolata! Salta tutto il tempo, non si ferma un attimo! Ho il terrore che abbia preso del padre!
GIULIA
(ammonendola) Io ho cercato di farti ragionare, ma tu eri talmente euforica
ROSA
Dovevi impedirmelo! Dovevi farmi rinchiudere! Dovevi farmi arrestare, in un ospedale psichiatrico, magari! Così si fa per proteggere gli autolesionisti!
TONIA
Umpf, quanto la fai lunga. Stai per avere un bambino, è questa la cosa più importante. (a Giulia che tira fuori altri abiti) Vedere vedere? Oh che incanto! Odio non essere venuta con voi
ROSA
Mi avete violentata, ecco!
ROMEO
Non dire sciocchezze! Quel piccolino è il frutto dell’amore, un’amore enorme, smisurato!
GIULIA
E questo, Rosa, è per te… (tira fuori da una scatola un’abito di taglio maschile taglia forte) Che fico! Mi piace tantissimissimissimo! Ok, poi…
ROSA
E che ci dovrei fare, le tende?!
ROMEO
E basta con questo astio. Fa male al bambino. Io sono così felice: il nostro desiderio si sta per realizzare, solo questo conta
ROSA
Appunto! Questo era il nostro desiderio. Il padre del coso, qui… doveva essere Giovanni! E invece il padre è… (a Tonia con disgusto) Lui!!!!!!!!
TONIA
Sìììì! Sono così emozionatissimo…
ROSA
Io sarei stata la madre e voi i padri, o un padre e uno zio, o una madre, un padre e un cugino, o un fratellone e un padre, o un padre, una madre e un amico carissimo di papà… e invece?!
GIULIA
Ma potreste essere una madre e un’altra madre, oppure un madre e una padre o tutti e due, zii e cugini, o due padri adottivi, una madre biologica e una cugina scema…no, questa non mi piace.
ROMEO
E non essere crudele! Tonia ha fatto un gesto prezioso!
TONIA
Oh no, sono io che vi ringrazio: per una volta una mia performance non è andata sprecata
ROSA
Ahhhhh! Non me lo ricordare ti prego! Messa incinta da Tonia!
TONIA
Santa Barbie regina d’oriente! Messa così fa raccapriccio anche a me
ROSA
Sparisci prima che decida di mettere al mondo un orfano!
ROMEO
E poi scusa. Ma te lo immagini io che chiedo a Giovanni di prestare il seme per avere un figlio con la mia donna, la stessa che è stata la causa della nostra separazione?!? Primo, odia le donne… in quel senso, intendo, quindi far entrare qualcosa di suo in una parte così intima, diciamo, di una donna, è fuori discussione… non avrebbe retto il colpo. Secondo, seppure avesse retto allo shock di sentirmi fare una richiesta del genere, sicuramente a quest’ora non starei qui con voi!
TONIA
Oh no! Non ci posso nemmeno pensare
ROSA
Avrebbe accettato, lo so
ROMEO
Mi avrebbe ammazzato, lo so io. E c’avrebbe pure avuto ragione! Guarda, l’avrei aiutato io ad ammazzarmi se fossi stato così indelicato! Invece così lui è contento, si sente zio… e lascialo bono lì do’ stà, che è meglio…
GIULIA
Rosa mia quanto sei egoista! Gli hai portato via l’uomo, volevi portargli via pure la dignità?!
Rosa ringhia
GIULIA
Scherzavo… scusa… guarda che bel cappellino per la piccola?… o il piccolo, ovvio (e mostra un cappello in perfetto stile Tonia)
ROSA
Ahhhhh! Non ci voglio nemmeno pensare! (a Romeo) Vedi? Vedi che succede? Già ci stiamo riempiendo di orpelli in perfetto stile Tonia! E quando sarà nata, sarà come averne un’altra in miniatura che gira per casa! Coi tacchi fin dal girello! E io sarò pure costretta ad amarla! Ahh! Ahhh!
ROMEO
Hmmm, quante storie. Che ne sai, magari riprende di me
Ulteriore grido di disperazione di Rosa
TONIA
E va bene, va bene. Sarà tutta sua madre! Una distilleria!
ROMEO
Che vuoi che cambi se il padre sarà Giovanni, io, Tonia, l’unica cosa certa è che questo bambino crescerà circondato dall’amore
TONIA
Già, in fondo siamo un’unica grande famiglia, no?
Rosa ringhiando lancia un oggetto a Tonia e poi scoppia a piangere
ROSA
Voi non capite, io sono tutta scombussolata, mi sento come un..
GIULIA
Un peperone ripieno?
ROSA
Sììììì…
ROMEO
Un tacchino farcito?
ROSA
Ehhh…..
TONIA
Ma sono gli ormoni cara. Un po’ di depressione è normale, è fisiologica.
GIULIA
Molti dicono che dopo il parto è anche peggio (si accorge degli sguardi di fuoco di Romeo e Tonia) eh… non per tutti, certo… qualcuno… forse… cioè, scusa
TONIA
Ma cambia punto di vista, portare in grembo una vita; una creaturina che cresce dentro di te…
ROSA
(strozzata dal pianto, alludendo alla sua mole) E con me!
TONIA
Io in fondo ti invidio…
ROSA
Ahhhhhhhhh!!!!!
L’urlo di reazione di Rosa misto al pianto dissolve nella canzone di Janis joplin che viene interpretata in play-back prontamente da Tonia. Romeo e Giulia si uniscono alla performance e ne nasce un grottesco quanto brillante balletto attorno a Rosa.
Verso la fine del pezzo entra Giovanni che si gode divertito la scena.
GIOVANNI
Brave! Brave, bis! Così vi voglio
TONIA
Amoooreeeeeeeeee! Eccolo il mio bel tomone! (gli salta al collo)
GIOVANNI
Aiuto! Salvatemi vi prego!
TONIA
Non essere sciocco, nessuno può salvarti da me…
GIULIA
Giovanni, ci siamo rincorsi. Io e Romeo siamo appena arrivati?
ROMEO
(a Rosa) Oh scusa cara, in tutto questo parapiglia ho dimenticato di dirti che (epcico) il nostro viaggio in nord Europa ha dato i suoi frutti
GIOVANNI
(sistema la valigia e i pacchi) Bene, fatemi poggiare queste e facciamo subito subito una riunione di aggiornamento
ROSA
Io non voglio fare una riunione, io voglio partorire!
TONIA
Non essere sciocca! Hai ancora qualche mese e svariati chili da aspettare
ROSA
E allora magno!
GIOVANNI
Rosa, fatti vedere.Ti trovo benissimo, scoppi di salute! (sulla pancia) E come sta il mio nipotino lì dentro?
ROSA
Vattene traditore!
GIOVANNI
(al gruppo) Ma che le prende?
ROMEO
(minimizzando) Nooo, sai com’è con la questione degli sbalzi ormonali
TONIA
( sulla pancia) L’importante è che la mia bambina cresca sana e forte… (intimando Rosa) e disintossicata!
ROMEO
Non vorrei deluderti, Tonia, ma sarà un maschietto
TONIA
Ma vuoi scherzare? Se fosse un maschietto me ne sarebb… me ne sarimm… me ne… La pancia è da femminuccia!
GIOVANNI
Sarà un maschio!
TONIA
Femmina! Molto femmina! Lo dice pure Rosa
GIOVANNI
Maschio! Maschissimo!!
ROSA
(sentendosi come la palla al centro di un match di tennis) AhhhhH!!!!
ROMEO
E va bene! Smettiamola!?! Così stressiamo la madre! Che senso ha accapigliarci per una fesseria del genere… ne avrà di tempo per decidere quello che vorrà essere…
ROSA
Ahhhhh!!!!!
GIULIA
Ok, ok. Cambiamo argomento e aggiorniamoci. Dunque, abbiamo avuto un sacco di incontri interessanti coi maggiori gestori di attività simili alla nostra che ci hanno fornito tutte le indicazioni necessarie; di spunti ce ne sono tanti anche per l’arredamento…
TONIA
Quindi ce l’abbiamo fatta? Cosa manca?
GIOVANNI
Tornando dall’aeroporto sono passato dal notaio, gli ho lasciato tutte le carte e se tutto risulterà in ordine il mese prossimo daremo il via all’attività.
Scene di giubilo
GIULIA
Quindi è fatta?
GIOVANNI
Fattissima, e da quel che ci risulta in altri paesi europei riscuote un enorme successo
ROMEO
Limiti particolari in materia nel nostro paese non ce ne sono, il finanziatore c’è, quindi non ci resta che alzare il sipario sulla nostra nuova avventura
TONIA
Il nostro Drug club sarà un successone
GIULIA
La nostra strada non sarà più foderata di damasco rosso, ma brillerà di luci di gloria
ROMEO
Amore lo vedi? Tutto va a meraviglia… grazie Giovanni, e anche a te Giulia
GIULIA
Ci pensate? Stiamo per iniziare una nuova vita tutti insieme… come un tempo
GIOVANNI
Eh no! Come un tempo, no!
TONIA
Amorino non ti preoccupare! Ora che ho te ai clienti verserò solo da bere. E poi… sto per diventare PADRE!
ROSA
Ahhhhhh!!!!
ROMEO
Tonia! Dovevi proprio ricordarglielo!? Si era calmata.
GIULIA
Rosa calmati… sono gli ormoni
TONIA
Papà, papà, papà…
ROSA
Ahhhhh!!!!
ROMEO
Amore dai non fare così…
Su questo ultimo scambio di battute mentre Rosa continua a piagnucolare e Tonia la punzecchia con i suoi “papà”, sale la musica del finale che trascina tutti in un balletto improvvisato con parrucche e costumi da Drug Queen che tirano fuori dai vari sacchetti dello shopping fino a portare gli attori in proscenio per i saluti.
FINE
Alternativa per il finale
Dopo l’ultima battuta di Romeo si fa buio e parte un preregistrato
Sul buio si sentono le voci di chi dà le ultime indicazioni per poi partire con la grande prova generale prima del trionfale debutto
GIULIA
Allora mi raccomando che domani si debutta. Questa è la prova generale del nostro successo, se va bene oggi, andrà bene per sempre! Forza!
ROSA
Io sono pronta, anche se non troppo convinta
TONIA
Va là che sei fantastica! Mi aggiusti qui per favore?
GIOVANNI
Certo amore. Che dici vado bene così?
TONIA
Hmmm dopo le prove andiamo in camera che te lo dico…
ROMEO
Rosa?
ROSA
Sì?
ROMEO
Sai che così mi piaci ancora di più?
ROSA
Smettila cretino!
GIULIA
Allora ci siete tutti? Attenzione, musica… luci… a voi!
LUCE
Parte una musica gaia sulla quale si apre un fantastico spettacolo di Drug Queen. Rosa è vestita da uomo ed è al centro del gruppo mentre Tonia, Romeo e Giovanni sono le sue girls…
GIULIA
Fantastico! Assolutamente fantastico! Siete delle favolose Drug Queen!
TONIA
Grazie cara, anche se io ci sono già abituata
Sulla stessa musica gli attori si portano in proscenio per i saluti
FINE