Bordello

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Bordello-cronaca audace di una famiglia di fatto


Cronaca audace di una famiglia di fatto

Testo originale di Luca Memè 

xlucameme@gmail.com

Pos.SIAE 15938 Sez. DOR

Questo testo è libero di essere rappresentato senza consenso da parte mia, mi piacerebbe soltanto sapere se e dove per il piacere di saperlo. Considerate che dichiarare alla SIAE la rappresentazione di questo testo non costa di più che non farlo, si permette soltanto all'autore di ricevere una gratificazione per il lavoro svolto. Grazie e buon divertimento.

Breve nota dell'autore

Una commedia brillante con una scrittura da sit-com, veloce, ritmata, con  battute secche e cadenzate o lunghe, a volte lunghissime, sulle quali non bisogna soffermarsi ma lasciarle andare a grande velocità per ottenere il miglior effetto comico; ma anche tratti nostalgici, con punte drammatiche, che ci sorprendono e che la rendono veramente accattivante.

Un genere che amo e che mi piace definire “riso-amaro”.

La storia raccontata vuole mettere in “piazza” l'amore vissuto da persone “diverse” tra i “diversi”. Ovvero, anche nella “diversità” le sfumature sono tante quasi che ci sia una “diversità normale” e una “diversità diversa dal normale...” , insomma dopo un po' di arrovellamento ci si rende conto di quanto siano inutili queste distinzioni. In questa storia ci si immerge talmente tanto in una quotidianità “diversa” che ci risulterà così normale e familiare da imbarazzarci al pensiero che l'abbiamo pensata “diversa”. Ok, ok, non andiamo oltre; godiamoci soltanto questo testo che, malgrado le tante risate, in molti hanno definito poetico. E' questo che mi piace: far ridere, mettere alla berlina in modo anche estremo e poi sorprendere col retrogusto amaro, al limite della lacrima; e così via.

Personaggi:

ROSA detta ROSASPINA (tra i 40 e i 50 anni)

Anziana, professionalmente parlando, prostituta del bordello. Dura, cinica, ma anche fragile, dedita all’alcool e a farmaci di ogni tipo nel tentativo di sopprimere un malcelato antico dolore.

TONIA (tra i 30 e i 40 anni)

Altra veterana del bordello. È un travestito tutto piume e paillettes. Frivola ma anche molto sensibile, per lei le colleghe sono sorelle e la maitresse la grande madre. Svampita all’inverosimile dimostra, all’occorrenza, una profondità d’animo che nasconde coi suoi belletti e i suoi modi eccentrici esclusivamente per difesa.

AMELIA/ROMEO (tra i 40 e i 45 anni)

(Io preferisco lasciarlo interpretare ad una donna, ma è stato recitato da un uomo con altrettanta efficacia. E' ovviamente molto importante avere caratteristiche particolari e definite in entrambi i casi, aiuta molto)

Altra collega del bordello operatasi per diventare uomo. Carattere forte e deciso, motore principe per un cambio di rotta della vita dell’intero gruppo.

GIULIA (tra i 25 e i 30 anni)

Figlia della Maitresse in disaccordo con il bordello. Ritrova, però, quelle che per lei sono come zie, avendola cresciuta, e riscopre il calore di una famiglia seppur anomala. È talmente timida e impacciata che stenta ad esprimersi se non con giri di parole tutte da interpretare. Si sente spesso a disagio e questo la porta a fare gaffes o  uscite fuori luogo e fuori controllo.

GIOVANNI (tra i 30 e i 40 anni)

Personaggio minore ma fondamentale, la vera svolta della storia degli altri personaggi. Fidanzato di Romeo e imprenditore di successo. Dolce, moderato, assolutamente “normale” nella sua “diversità”. Anche per lui l’ingresso nella Casa del Popolo rappresenta un passaggio importante per la sua vita futura; svolta dovuta a fatti che ignora, e che gli si riveleranno come una doccia gelata, ma anche a nuovi incontri.


Cronaca audace di una famiglia di fatto

                                                                                              di Luca Memè

La scena si apre con un funerale. Al centro la bara col feretro e sui due lati quattro persone porgono, commosse, l’estremo saluto alla defunta. Non li vediamo in volto, sono vestiti a lutto e uno di loro indossa un grande cappello nero a falda larga con veletta. Di sottofondo si sente l’omelia del prete mentre singhiozzi sommessi si levano dai presenti. Sopra a tutto si alza una voce, è la voce della defunta che ascoltiamo come in un flashback, nel momento della stesura del testamento. (Durante il rito funebre è plausibile pensare ad un’Ave Maria cantata con virtuosismi tali da creare, nell’attimo dell’apice, una reazione da parte dei presenti per poi riprendere, con tante scuse, in modo più composto. Potrebbe addirittura interagire la voce della defunta che legge il testamento.)

VOCE REGISTRATA

Figlia mia, se arriverai a sentir pronunciare queste mie parole vorrà dire che sarò morta… e fin qui.. Immagino il tuo dolore e lo condivido; non poterti più parlare, vedere, toccare mi procura fin d’ora, che solo riesco ad immaginare, una sofferenza tale da sentirmi morire… scusa il giro di parole. Questo vuole essere un saluto finale, un’ultima carezza, l’estremo bacio sulla fronte, ma, soprattutto, un testamento. Eh già, perché anche una povera disgraziata come me ha qualcosa da lasciare alla propria figlia. Io Silvia Ranzi, nel pieno possesso delle facoltà mentali, lascio tutto il mio patrimonio alla mia unica figlia Giulia Ranzi. Con ciò intendo la mia casa e l’attività ad essa connessa, tutti i miei abiti e accessori, i mobili completi di suppellettili. Spero tu voglia farne buon uso e mantenere alto l’onore di tua madre, conquistato a fatica con anni di duro lavoro.

Risale la voce del prete per l’estremo saluto. Alle parole finali del prete un grande grido di disperazione distoglie i presenti dal loro composto dolore e tutti accorrono per sorreggere la poverina col cappello che ha un principio di svenimento. Voltandosi verso il pubblico gli viene alzata la veletta per farla respirare: è un travestito in preda ad una crisi isterica.

BUIO

La scena si riapre su una stanza semicircolare. Sul fondo quattro porte e altre due uscite laterali; quella a sx introduca ad un’altra stanza o ai piani superiori mentre quella a dx è l’ingresso dall’esterno. Tra quest’ultimo e la prima porta a dx c’è un banco che sembra essere quello di una reception. Al centro, e anche appoggiati alle pareti, puff e divanetti danno l’idea di una sala d’attesa. Tappezzeria rosso porpora e suppellettili barocchi completano l’ambientazione. Il tutto, per il momento, è coperto da teli di stoffa bianca, come una casa…chiusa.

Ancora singhiozzi sommessi, con picchi di gridolini di disperazione, provengono da dietro una delle porte; è Tonia il travestito del funerale. Entra Rosa detta Rosaspina a causa della sua personalità forte e pungente. Porta avanti e indietro oggetti di varia natura,

sembra fare una valigia, finisce di sistemare i teli sulla mobilia.

ROSA

Basta! Basta! Non ne posso più! Smettila di frignare come una ragazzina!

TONIA(fc)

Non posso, non riesco a smettere, sono straziata, dilaniata, strangolata dal dolore! Sono.. sono…

ROSA

Un tormento, ecco quello che sei! Non fai altro che piagnucolare chiusa in quella stanza, tappata come  un’animale nella sua tana…

TONIA(fc)

Sììììììì…

ROSA

… costretta al supplizio come una strega sul rogo…(le è piaciuta la metafora)

TONIA(fc)

Sìììììììììììììììì….

ROSA

(si ferma e pensa compiaciuta alla prossima immagine da creare con le parole)

… privata crudelmente della libertà di gioire come un fringuello rinchiuso in una gabbia di lacrime salmastre dal pungente sapore… (non sa bene come finire e butta lì un concetto un po’ troppo ermetico) …della schiavitù subita ma in fondo voluta …

TONIA(fc)

Sììììììììììììììììììììì….

ROSA

…attonita di fronte alla disfatta, incredula del tradimento perpetrato dalla vita, sconfitta come una monaca pentita…

TONIA(fc)

(uscendo improvvisamente con fare da diva piccata da una delle porte. Indossa una vestaglia tre quarti di raso dalla fantasia improbabile, una calza in testa di quelle che si usano per tenere fermi i capelli sotto una parrucca, trucco colato, rossetto rosso sbafato e unghie pittate di rosso fuoco)

Uè! Sconfitta, forse, monaca, mai! Distrutta, afflitta, dilaniata, depressa, salmastra, rinchiusa, tradita, incredula, ma monaca, mai!

ROSA

Ah ma allora reagisci! Sei ancora in te, ed io che ti pensavo ormai persa nei labirinti della depressione più nera.

TONIA

(riprendendo il tono piagnucoloso)

Sono depressa! Non mangio più, non dormo più, non metto più i tacchi a spillo…

ROSA

Questo mi preoccupa

TONIA

 (ammiccando al sesso) Per non parlare di… beh lascia stare. Ma tu come fai? Eh? Dimmi come fai ad essere così serena, tranquilla? Sembra che non ti importi niente di niente. La tragedia si abbatte sulle nostre vite e tu? Tu niente, barcolli per un attimo e poi torni in posizione come un soldatino di piombo sotto la schicchera di un bambino.

ROSA

Però, niente male. Un’immagine suggestiva. Si può sapere che ti prende?

TONIA

 Mi manca, ecco cosa mi prende. E mi prende proprio qui alla gola, mi toglie il fiato,

non mi fa respirare

ROSA

Non sarà troppo silicone nelle tette?

TONIA

Crudele! Crudele e insensibile! Madam non ti avrebbe mai permesso di parlarmi in questo modo. E mancarle così di rispetto, a lei che sarà  ancora calda nella bara

ROSA

Se è ancora calda è grave, vuol dire che qualcuno l’ha ripassata in padella

TONIA

(isterica) Ahhhhhhh! Mostro! Orrendo mostro stammi lontana! A te non è mai importato niente di lei! Tu che avresti dovuto baciare il terreno su cui posava i suoi adorati piedi per averti portata via dalla strada!

ROSA

Ti ricordo che per avermi portata via dalla strada la tua Madam percepiva una bella percentuale sui miei guadagni. E comunque non ho mai detto di non esserle grata. Solo che ora è morta e noi ce la dobbiamo cavare da sole. Cerca di riprenderti, devi reagire.

TONIA

E’ troppo presto, non puoi chiedermelo, (lo ripete in una litania ossessiva) non chiedermelo è troppo presto, troppo presto..

ROSA

(interrompendo la nenia) TRE MESI! Sono passati tre mesi dalla sua morte e tu da tre mesi non fai che sbavare sul cuscino e farti colare il rimmel dalle ciglia. Siamo pieni di strisciate nere per tutta la casa! Sembri una vecchia carretta che perde olio!

TONIA

Tu non capisci, per me Madam era una madre, un padre e un’amica in un’unica persona

ROSA

In un’unica matrona!

TONIA

A me stava bene così, era tutta la mia famiglia e con la sua morte è finita anche la mia vita. Ma guardati intorno, cosa vedi?

ROSA

Un sacco di cose da fare prima di andarcene e tu non mi aiuti affatto. Tra poco saranno qui i facchini per portare via tutto. Quindi alza quelle chiappe tristi e vedi di raccattare in fretta i tuoi stracci… e togli le macchie di rimmel dalla tappezzeria. Se ti serve l’acido muriatico e lì vicino alla poltrona ma non te l’avvicinare troppo alle tette che ho paura che le esalazioni mandino in fumo tutti quei milioni che ti porti appesi al collo.

TONIA

Eccola la soldatessa, fredda come un ghiacciolo. Com’è che ti chiamano? Rosaspina! Appropriato, veramente appropriato. Porti il nome del più bel fiore ma ne mostri solo le spine.

ROSA

Non ti azzardare a chiamarmi in quel modo. Lo permetto a quelli solo perché pagano, e da me non avranno altro che le spine! I petali li tengo per me e me soltanto. E non mi sembra che ne siano dispiaciuti dopotutto; queste spine li soddisfano, eccome.

TONIA

Ti prego basta. Non voglio litigare con te, mia sorella..

ROSA

Oddio non ricominciare con la storia della famiglia...

TONIA

Eppure è così che ci siamo sentite per anni, ed è questo che ci ha dato la forza di andare avanti su questa strada foderata di damasco rosso ma costruita sulle ceneri delle nostre vite.

ROSA

Davvero toccante.

Ma cosa credi? Pensi che per me sia facile? Eh?! E non mi fare quella faccia da cerbiatto impaurito! Vuoi sapere cosa provo? Eccoti servito..

TONIA

Servita..

ROSA

No! Servito caro, perché tu sei un uomo ancora per una buona percentuale,

e per quella più sporgente direi, se non consideriamo le tette finte, naturalmente.

TONIA

(coprendosi il pube timidamente) Si nota così tanto?

ROSA

Se vuoi che butti giù la maschera allora devi accettare di farlo anche tu, Antonio! Come vedi tutti ci copriamo di spine per difenderci, tu coi tuoi belletti ed io col mio fare da soldatessa, come dici tu. Sono triste anch’io, anzi no, sono disperata; ma cosa dovrei fare, suicidarmi? Sono stata abbandonata che ancora non camminavo, non ho mai avuto un padre né una madre, dei nonni, niente! Sono cresciuta in un orfanotrofio e sbattuta fuori anche da lì a soli 14 anni: “troppo vivace” è stata la sentenza! Sono cresciuta in mezzo alla strada e per anni, tanti anni, ho creduto che quella sarebbe stata la mia casa e la mia tomba, per sempre.

TONIA

E non è stata Madam a salvarti?!

ROSA

Sì è vero, e ha dato nuove prospettive alla mia vita, una dignità malgrado tutto. E ora se n’è andata lasciandoci di nuovo in mezzo alla strada. Solo che stavolta questa rosa ha le spine che la difendono e non permetterò che questa perdita mi distrugga. Si è spezzato un idillio, peccato, ma io non intendo piangermi addosso. Chiaro Antonio?!

TONIA

Antonio. Era tanto tempo che nessuno mi chiamava così. L’avevo quasi dimenticato il suono di questo nome, il mio nome. Mia madre l’aveva ricamato su tutti i miei vestitini, eh… come se dovessi perdermi e allora qualcuno trovandomi avrebbe detto “questo è Antonio, il figlio della signora Marisa…. Signora Marisa tranquilla suo figlio è qui con me, aveva perso la strada di casa”. Solo che è stata lei ad abbandonarmi ed io la strada di casa non l’ho più avuta. Non sono mai più riuscito a ricordare la sua voce.

ROSA

Tua madre non ti ha abbandonato. E’ morta troppo presto, e questa non può essere la sua colpa. E poi ti ha lasciato un bel guardaroba che tu non hai mandato buttato.

TONIA

(compiaciuta) Smettila, scema. Scusami Rosa, non volevo essere cattiva.. cattivo..catt.. beh insomma, non volevo offenderti.

ROSA

Lo so, ed io non volevo trattarti male… e le tue tette sono perfette.

TONIA

Trovi? Eppure io un ritocchino per orientarle di un 10° verso l’alto lo farei. Apparirebbero così fiere…

ROSA

Io le trovo già abbastanza fiere. Tua madre ne sarebbe gelosa.

TONIA

La prima volta che mi sono travestito avevo circa 5 anni e per me era solo un gioco; mia madre mi sorprese coi piedini infilati nelle sue scarpe buone… dieci centimetri di tacco rosso lacca… un sogno! Sfilavo davanti allo specchio del corridoio avanti e indietro con addosso la coperta del mio lettino e appoggiato sulle braccia, a mo’ di stola, un collo di pelliccia finta che avevo staccato dal suo cappotto. Poi sentii un prurito nel naso e così mentre tentavo di eliminare il fastidiosissimo intruso, arrivò lei, non l’avevo sentita entrare.

ROSA

E lei che disse?

TONIA
Oh no non si arrabbiò, se è questo che intendi. Disse soltanto “il portamento va bene, sul gusto avremo modo di lavorarci, ma soprattutto una vera signora non mette le dita nel naso”. Era una donna così comprensiva

ROSA

(alludendo al suo abbigliamento) Eh sì, è morta proprio troppo presto

TONIA

La tua è tutta invidia!

ROSA

Ma sì, in fondo ti invidio, sei così gagliarda nei tuoi completini in tecnicolor.

TONIA

Uffa Rosa, io non voglio andarmene. Io ci sto bene qui, questa è la mia casa da talmente tanti anni che sembra esserlo da sempre.

ROSA

Questa è stata la nostra casa, è vero, e di tanti altri… chissà perché le chiamano case chiuse. Ma

ora è finita. Ci abbiamo provato, ma mandarla avanti da sole non è possibile.

TONIA

Tutta colpa di quella strega, e pensare che è cresciuta con noi. Ma cosa pretende? Dovremmo cancellare tutti gli anni passati qui dentro? Dimenticare tutti i bei momenti?

ROSA

Come no, un luna park… delle risaaateee…

Rosa riprende le faccende in un silenzio strano che non sfugge a Tonia

TONIA

Beh, che c’è?

ROSA

Niente

TONIA

Ti conosco, ricordatelo

ROSA

Smettila!

TONIA

Forza parla

ROSA

A che serve?

TONIA

Ogf, a me serve sempre, parlerei per ore, io

ROSA

Sì lo so

TONIA

Guarda che dico sul serio. Ci pensi ancora?

ROSA

E come potrei non farlo?

TONIA

Semplicemente non facendolo, è così facile.

ROSA

Vedi che è inutile!? Senti continua a sbavare rimmel che io continuo le mie faccende e non ci pensiamo più. Tanto, come dici tu, è facile. No?

TONIA

Scusa, sono stata superficiale

ROSA

Chi, tu?! Ma va, è una tua impressione

TONIA

Ti ho chiesto scusa. È solo che pensavo che dopo tanto tempo…

ROSA

E invece... sono cose dove ogni anno che passa è solo un anno in più da contare.

TONIA

(provocandola) 1, 2, 3, 4, 5….

ROSA

Eh già, adesso avrebbe 5 anni, te lo immagini? Magari era un maschietto, altri 5 e avrei potuto insegnargli… come si fa un bloody mary…

TONIA

Non è colpa tua, la situazione era complicata

ROSA

Complicata sì. Una puttana con un figlio, oltretutto è immorale!

TONIA

Morale? Ma non è questo…

ROSA

È come.., come un’hostess… brutta! Non fa scopa.

TONIA

 Ecco; soprattutto ogni cosa a suo tempo: fare un figlio è un momento importante, devi essere sicura del perché, del come e… specialmente con chi!?

ROSA

Come se fosse facile trovare l’uomo giusto, e poi io sono così difficile. Ci vorrebbe una donna-uomo per far funzionare le cose, altra sensibilità…

TONIA

(sorride a 32 e più denti ammiccando a se stesso) Hmmm…

ROSA

No! Non il contrario (non ho detto uomo-donna)

TONIA

Bellezza! Non trovi tanta grazia e tanta forza maschia in un’unica miracolosa creatura come me

ROSA

Siamo tutti d’accordo, allora, ho fatto la scelta giusta

TONIA

Amore! Semmai io non accetterei mai di essere padre del frutto di una distilleria!

A Rosa sale la malinconia

ROSA

(a sé) E allora per quale motivo ogni volta che ci penso, e succede praticamente ogni giorno da 5 anni, mi sale un nodo alla gola che… (butta giù un sorso d’alcool) che.. non mi va giù!?

(tossisce) (a Tonia) Comunque Giulia ha fatto la sua scelta.

TONIA

Bella scelta. Ingrata.

ROSA

Ha aperto la porta, tutto qui; e si è formata le sue idee, le sue convinzioni. Ma ti ricordi quante liti con la madre: “Questo non è un lavoro, è uno squallido vizio! Non voglio vivere in un bordello, questa non sarà mai la mia vita” e giù a sbattere porte per anni e a minacciare di andarsene. Finché non l’ha fatto davvero. Non ce la fa, tutto qui, non vuole rilevare l’impresa, si vergogna.

TONIA

Vergognarsi della propria famiglia…

ROSA

Aridagli con la storia della famiglia

TONIA

Beh senti, avessi avuto io una zia come me! Zia Tonia mi compri il gelato, zia Tonia mi porti alle giostre, Amelia cara…(si interrompe bruscamente al ricordo dell’amica scomparsa)

ROSA

(toccata dal ricordo come da una doccia gelata) Amelia… che fine avrà fatto?

Sono passati quanti anni? 2, 3, mi sembra una vita fa.

TONIA

4 anni e 4 mesi, non ho mai perso il conto. Mi sono svegliata quella domenica mattina e già c’era il solito profumino di sugo e salsicce che solo lei sapeva far ribollire per ore alla faccia del colesterolo. E come ogni domenica era subito festa, casa; e la tavola apparecchiata di fresco, i fiori, la musica metal che riecheggiava e…

ROSA

E ci stordiva! (Tonia la fulmina) Scherzo, dai. Cerco solo di sdrammatizzare; per me è una perdita tragica: come fossi rimasta vedova…

TONIA

Mi ricordo che cors… che corset…corsai… mi ricordo che sono corsa giù dalle scale per essere la prima a gridargli il buongiorno e lei non era davanti ai fornelli. Strano, in genere era lì che la trovavo, allora andai nello stanzino della dispensa, niente. Cors.. corsui… corsar…

ROSA

Niente, non ti viene eh!?

TONIA

(melodrammatica) Mi sono precipitata nel tinello e solo lì trovai la scia del suo ultimo passaggio nelle nostre vite…

ROSA

Una macchia di sugo!

TONIA

No, la sua lettera d’addio. Posata su uno degli scaffali come capitata lì per caso. Sopra, adagiata, una gardenia, il suo fiore preferito- finto- come a dire “il mio amore per voi non appassirà mai, come questo fiore”… io piansi, in silenzio, nel muto strazio di uno strumento in disuso.

ROSA

Tu mi fai paura!

TONIA

Scherza, scherza pure Rosaspina. Nessuno come me soffr.. soffre… soffrai… quanto ho sofferto della sua partenza! Fu come perdere..

ROSA/TONIA

…una sorella!

ROSA

Famiglia numerosa la tua.

TONIA

Vedi?! Per te non è la stessa cosa; continui a scherzarci sopra…

ROSA

Ah ci puoi scommettere che non è la stessa cosa (beve un sorso)

TONIA

Che vuoi dire?

ROSA

E che voglio dire… bah, idiozie, tutte idiozie…

… ad ogni modo lei ha solo avuto il coraggio di fare quello che io non ho mai osato fare, ma che avrei dovuto fare, e che anche tu dovevi fare! Ah! E che non abbiamo fatto! (guarda Tonia che è rimasta perplessa nel tentativo di districarsi in quel gioco di parole)

TONIA

(per non irritarla) Continua, credo di aver capito.

ROSA

Cambiare vita Tonia! Lei lo ha fatto e noi non ne abbiamo mai più parlato, come se in fondo fossimo state orgogliose del suo gesto nell’ illusione che potesse essere il nostro (coglie di nuovo la sua imbarazzata assenza mentale)

TONIA

(accorgendosene) Ci sono, ci sono.

ROSA

Lascia stare. Tutti questi ricordi non fanno bene a me e non fanno bene a te, tantomeno adesso che abbiamo bisogno di tutta la forza per ricominciare.

TONIA

Quindi è proprio finita? (si alza e fa per andare in camera) Ah senti, dove porteranno tutte le cose i facchini?

ROSA

Ho donato tutto ai nostri dirimpettai

TONIA

Sadica!

ROSA

Trovi?

TONIA

Oh beh, non te la prendere se la Madre Superiora non viene a ringraziare… soprattutto per i quadri… (fa per uscire)

ROSA

Dove vai?

TONIA

Oh, nulla, vado a buttare giù qualche altra lacrima e poi giuro che preparo le mie cose (esce)

ROSA

Datti prima una struccata (Tonia si riaffaccia con la testa dalla porta) Va bene, va bene, smacchieremo tutto dopo.

ROSA

Ah senti, io esco un attimo… il sig. Giorgi, sai quello del villino all’angolo, mi ha chiesto il favore di fargli la puntura; (a parte) che se riprova a palparmi mentre preparo la siringa giuro che stavolta gliela infilzo… beh lasciamo stare che se no divento volgare. (a Tonia) Mi hai sentito? (Tonia risponde con una specie di latrato di sofferenza, Rosa annuisce come se non si aspettasse altra risposta) (a parte) che poi manco il gesto di fare un’offerta per la palpatina… taccagno!(esce)

Subito squilla il telefono; vari squilli senza risposta e allora si sente intervenire Tonia.

TONIA

Vuoi rispondere a questo dannato telefono?! Mi stressa, fallo tacere… mi distrae dal pianto!!!

Il telefono continua a squillare

TONIA

Ahhhhhhhhhhhhhhh! Fallo tacere!! (entra furiosa) Che ti succede, hai preso la scossa dalla bottiglia di gin e ci sei rimasta attaccata?! (si accorge che sta urlando al vuoto e si ricorda del sig.Giorgi) Ah, il vecchio! Una povera ragazza non si può disperare in santa pace che c’è un telefono che urla e una sorella che sparisce per infilzare le chiappe dei vicini (intanto ha raggiunto il telefono, alza il ricevitore)

(seccata) Pronto? (sentito chi c’è dall’altra parte del ricevitore cambia tono) Sìììììì, noooo! Non so chi possa aver messo in giro questa voce… ma ceeertooo, d’accordo allora… sarà un piacere…sì, a dopo.(riappende, si guarda intorno con aria furbetta e subito si mette all’opera; per prima cosa fa una telefonata) Pronto? Sì qui è La Casa del Popolo, sì ecco, noi avevamo un appuntamento per oggi, esatto, ecco volevo disdire… no no nessun problema, è solo che ci abbiamo ripensato… sì esatto… ci sono complicazioni per questo cambiamento? Ah bene… ma certo quando volete… a presto, e grazie.

Tonia inizia subito a ripristinare l’ambiente: risistema i puff e i divanetti, riposiziona i suppellettili e quant’altro, infine toglie le lenzuola dai mobili. Tutto è tornato come prima e soddisfatta scappa in camera sua. (Il tutto potrebbe avvenire su una musica magari con movimenti coreografici)

BUIO

La scena si riapre con il ritorno di Rosa

ROSA(entrando)

Porco! Porco e taccagno!! Ma ti rendi conto?! Pacca sul culo con stretta, questa volta! Stringeva, stringeva e non mollava! Sembrava un Koala aggrappato a un Eucalipto !

Suonano alla porta

ROSA

Ah! Mi ha seguito il porco!

Va ad aprire e si trova davanti la Madre Superiora. Vediamo solo Rosa che parla verso la porta. (questo permette a Tonia di cambiarsi)

ROSA

Oh Santissima…

MADRE S. (fc)

Solo Madre può bastare. Pace e bene

ROSA

Sì, pace e… quella roba lì… qual buon vento?

MADRE S. (fc)

Vento di festa! Finalmente si chiude!

ROSA

Sfranta dal dolore vedo.

MADRE S. (fc)

Non pretenderà che pianga per la chiusura di un luogo di perdizione?

ROSA

Eh già.

MADRE S. (fc)

Nonostante ciò, noi non neghiamo mai un aiuto a delle pecorelle smarrite…

ROSA

(interrompendo beffarda) E ci affittate un’ala del convento.

MADRE S. (fc)

Già ubriaca a quanto sento! No! Vi ho portato degli scatoloni per i vostri effetti personali

Rosa va verso la porta e si porta dentro alcune scatole con il simbolo dei contenitori per i rifiuti tossici

ROSA

Gentilissima… ma anche noi abbiamo qualcosa per …la truppa vostra, lì… non so se la sorella… portiera, chi è… le ha detto che i facchini porteranno da voi i mobili che non ci servono più.

MADRE S. (fc)

Ah sì, grazie. Non c’è mai abbastanza legna da ardere in convento, sa, è così grande.

ROSA

Eh beh!

MADRE S. (fc)

Bene, ci siamo dette tutto, mi pare.

ROSA

Eh, che peccato… mi mancheranno queste nostre chiacchierate. Magari ci sentiamo.. la chiamo.. o no…

MADRE S. (fc)

Pace e bene.

ROSA

(chiudendo la porta e rientrando) Pace e… ma vaffanculo!

ROSA

(entrando) Tonia? Sei pronta? Datti da fare che potrebb… per tutte le matrone del creato… che diavolo è successo qui?!

ROSA

Tonia! Tonia esci subito e dammi una spiegazione! Toniaaaa!

Entra Tonia spalancando la porta della sua camera come una diva. È truccata, vestita e indossa una deliziosa parrucca, probabilmente un caschetto rosso.

TONIA

Bentornata alla Casa del Popolo. Io sono Tonia, e tu chi sei?

ROSA

La tua assassina! Vieni che ti strangolo.. (inizia una rincorsa) no per favore non scappare, non privarmi di questo piacere!

TONIA

Aspetta, lascia che ti spieghi…

ROSA

Potrai farlo dopo che sarai morta! Giuro che farò una seduta spiritica e tu potrai spiegarmi tutto.

TONIA

No grazie, le sedute spiritiche mi fanno paura

ROSA

Dimmi cosa hai combinato! No! Non dirmelo, ho solo voglia di distruggerti!

TONIA

Aspetta! Due minuti di vita e ti spiego tutto

ROSA

Benissimo! Hai due minuti, io intanto mi scaldo

TONIA

Ho ricevuto una telefonata… sai quel cliente.. quello che viene da un po’… quello che vuole solo parlare…. E poi non fa nemmeno quello… però paga… ho pensato che ci avrebbe fatto comodo un ultimo incasso… l’ho fatto per noi...

ROSA

Ma che cara! Cara e caritatevole… ma fatti raggiungere che ti voglio ringraziare!

TONIA

Oh no, non ti scomodare..

ROSA

Nessuno scomodo ti assicuro, per me sarà un enorme piacere metterti le mani al collo!

TONIA

Ti prego.. un’ ultima volta, solo per non deluderlo… pensa che lui è così affezionato… era perfino al funerale di Madam… (sta per commuoversi di nuovo) oh povera Madam

ROSA

Non m’incanti…e non ricominciare a grondare rimmel!

TONIA

Non puoi privarlo di qualche attimo di piacere, magari è triste e solo

ROSA

E tu sei la missionaria caritatevole!

TONIA

Brava, vedi che capisci se vuoi?

ROSA

E coi facchini come la mettiamo? Saranno qui a momenti!

TONIA

Non ci scommetterei fossi in te

ROSA

(si blocca) Hai disdetto i facchini?!

TONIA

Oh bella, avresti voluto vederli piombare qui nel bel mezzo di un amplesso?

ROSA

Ma come?! Vuole solo parlare! Poteva farlo anche nel pieno di un trasloco no?

TONIA

E metti che stavolta vuole rifarsi di tutti i soldi spesi a vuoto?

ROSA

Tu sei pazza! (ricomincia l’inseguimento)

TONIA

Tu sei pazza! Guardati là, sfatta come una tinta con la ricrescita! Bevi, fumi e t’impasticchi giorno e notte!

ROSA

Aspetta lì, non ti muovere, giuro che sarà indolore!

TONIA

Cos’è? Non hai il fiato per rincorrermi?!

ROSA

Stai esagerando!

TONIA

Tu hai già esagerato! Ma ti vedi? Non sembri neanche più una puttana!

ROSA

AH!! Solo perché divido il privato dalla professione! Non è certo un boa di struzzo che fa di una donna una puttana… oh! Scusa ho detto donna.

TONIA

Non è professionale lasciare un cliente insoddisfatto. Vuoi la pillola rossa? No meglio l’azzurra

ROSA

Smettila! Dove l’hai trovata tutta questa etica professionale, nell’offerta dei salvaslip?!

TONIA

Uhmmm, come sei spassosa, si vede che sta facendo effetto il vinbroulè ! Sei irresistibile un po’ alticcia e leggermente fatta

ROSA

Ti ricordo che sono stata io ad insegnarti come si lavora, che con i clienti bisogna miagolare… che l’orgasmo va interpretato, invece che grugnire come una scrofa!

TONIA

Me lo ricordo purtroppo! Ero sempre in tensione con te lì fuori a spiare!

ROSA

Certo, questo lavoro va fatto con preparazione, dedizione e costante applicazione; sono le sfumature, ricordatelo, che fanno la differenza. Qui non ci si improvvisa come in strada! E se oggi tu puoi lavorare in un ambiente signorile come questo a chi devi dire grazie? A questa grande puttana che hai di fronte!

TONIA

Non essere volgare!

ROSA

Volgare? Sto solo parlando di lavoro

TONIA

Allora perché non vuoi ricevere questo cliente?

ROSA

Questa è una storia diversa: questa casa chiusa, è chiusa! Non so se ti è chiaro. Proprio perché io so chi sono e cosa devo fare, so anche che qui non è più possibile farlo e tu insisti a farlo malgrado non lo si possa fare…

TONIA

Mi rendi confusa

ROSA

Lo sei per natura!

E poi si può sapere chi è questo?

TONIA

Ma dai che te lo ricordi: è quel soggetto strano che arriva sempre vestito come un pinguino. Dev’essere ricco sfondato!

ROSA

(pausa) Ah! Quello carino…

TONIA

Carino?! Non mi dire che ti piace quel coso basso e secco?! E poi dici di essere difficile di gusti

ROSA

Vedi come sei? Non riesci a riconoscere le belle persone; lui è così dolce… ti dirò, se non fossi una puttana…

TONIA

Tu vaneggi! Per me conta che c’ha i soldi.Rosa ti assicuro è un vero pollo da spennare, approfittiamone! Potrebbe servire per pagare qualche arretrato, e tu potresti saldare il conto del bar

ROSA

Troppi ne servirebbero di clienti, e per il bar è già tutto fatto

TONIA

Cosa mi nascondi? Era un conto infinito! Con cosa hai pagato, vigliacca!?

ROSA

(alludendo al corpo) Con la carta di credito…

TONIA

Ah, dimenticavo, uno dei tuoi preziosi insegnamenti

ROSA

Basta con le ciance, eravamo al punto che dovevo ucciderti

TONIA

Butta giù qualcosa prima….  Dai Rosa smettila. Spiegami  perché non vuoi…

ROSA

Perché è già tutto imballato: il letto ad acqua è sgonfiato, la sala sadomaso l’ho sbaraccata, ho imballato fruste, mazze e cerniere lampo, cosa gli offriamo un giro panoramico nella dark room vuota?

TONIA

Per questo! Vuole solo parlare. Rosa ragiona è la nostra gallina dalle uova d’oro!

Rosa non si accorge che il tizio ha trovato la porta aperta ed è entrato. Tonia cerca di fermarla facendogli strani segni.

ROSA

Prima era un pinguino, poi un pollo e adesso una gallina. Vedi che sei confusa? È meglio che ti elimini per il tuo bene e quello della comunità. E poi che bestia che sei! Approfittare di quello che è forse l’unico essere umano che sia mai capitato qui dentro… così carino… un coccolo…(si volta e se lo ritrova davanti) coccolo… co.. colore azzeccatissimo! Complimenti, bel completino…

LUI

Forse mi fa troppo pinguino, non trova? Scusate ma ho trovato la porta aperta…

TONIA

(risistemandosi alla meglio) Carisssssimo, bentornato alla Casa del Popolo. La trovo in gran forma ma cosa ha fatto? Forse un nuovo taglio di capelli.. (si rende conto che è quasi calvo)..no, allora la pelle, è cosììì… cosìì … bianca, sembra porcellana. Ma lei ha un segreto vero’. Me lo deve assolutamente svelare, anzi lo deve svelare soprattutto a Rosa, vero Rosa? Se la ricorda Rosa?

LUI

Ma sì, devo averla incrociata qualche volta

TONIA

Capisco, in questo stato non la riconosce

ROSA
La prego di scusarmi, sto attraversando un momento difficile, d’altra parte non mi era stato detto di questo appuntamento

LUI

 La trovo comunque incantevole...

ROSA
Ah! (arrossendo) Non mi prenda in giro… grazie...

TONIA

(a parte a Rosa) Vergogna maestrina! La mia collega adesso ci lascia…

LUI

Se preferite torno io in un momento migliore

TONIA

Ecco vedi?! Adesso se ne va! Testona, è tutta colpa tua!

LUI

Beh veramente io…

TONIA

Lei stia fermo lì. Tanto Rosa adesso si va a dopare

ROSA

Non darmi ordini! (a lui imbarazzata) Lei capirà, d’altra parte passare l’aspirapolvere con le piume di struzzo, che poi te le aspira… e il boa si tira e rischia di strozzarti, e col tacco arancione che intruppa nella presa è.. è…è pericoloso

TONIA

Sei sbronza! Vuoi la pillola per tornare su, o quella per andare giù o solo un altro goccio?

ROSA

Come osi?!

LUI
Smettetela per favore..

TONIA
La prego ne rimanga fuori questi sono affari di famiglia

ROSA
E smettila con questa storia del parentado!

LUI
Posso dire…

ROSA/TONIA

Dopo!

LUI

Se mi ascoltaste per un momento..

TONIA

No! La devi far finita di imbottirti di quella roba! Ti stai trasformando in una pasticca con le paillettes

ROSA

E tu in una vecchia checca!

TONIA

(rimane quasi senza fiato, l’offesa è troppo grande) Vecchia…. A me!? (melo) Umiliarmi così di fronte a degli sconosciuti…

LUI

Non ti preoccupare non sono sconosciuto…

TONIA

(soprappensiero)Ah meno male, non è uno sconosciuto…

LUI

Sono Amelia

TONIA

(soprappensiero) Ah meno male è Amelia

ROSA/TONIA

Amelia?!?!

LUI

Sì, sono Amelia

ROSA

Tonia hai ragione, troppe pasticche

TONIA

O forse le hai mischiate. Io smetto con la lacca

ROSA

Magari è l’acetone

LUI
Lo immaginavo (fa per uscire)

TONIA
Dove va adesso?

LUI
Rimanete lì arrivo subito.

(fuori scena indossa una parrucca, occhiali da sole ed una frusta sado-maso. Rientra)

Tataaaaaaa…

ROSA/TONIA

Amelia!!!!!

BUIO

Da questo momento il misterioso LUI prende il nome di Romeo, che Amelia comunicherà tra poco come il nome scelto per la sua nuova identità.

Si riapre la scena con Tonia ancora a bocca aperta mentre Rosa e Romeo si sono accomodate su un divanetto.

ROMEO

Glielo dici tu che ci siamo spostati? Adesso sembra che abbia un’apparizione celeste..

ROSA

Beh ti assicuro che non sei da meno. Ma che cosa hai fatto? Voglio dire, cioè lo vedo cosa hai fatto…(beve) ma l’hai fatto fatto? Intendo.. dappertutto… cioè zac, come dire…

ROMEO

Calma, calma, che così rischi di andare in tilt… e di mandarci anche me. Sì, sono un uomo

ROSA

Oddio, sei Amelia… oddio sei un uomo!… posso? (facendo cenno che vuole toccare con mano)

ROMEO

Certo, se credi…

ROSA

(toccando le braccia) Eccoli, i muscoli… ci sono

ROMEO

Non che prima non ne avessi, ma certo gli ormoni…

ROSA

Certo, gli ormoni… scusa eh?… (tocca il viso e poi il petto) e la barba… certo, gli ormoni… maschili… oddio, sei Amelia…oddio senti che roba, due marmi…belli…

ROMEO

Grazie. Un bel lavoretto, non c’è che dire, ma adesso…

ROSA

(senza lasciarlo continuare irrompe con la mano sul pube) Non resisto!Oddio!

ROMEO

Ah! Piano!

ROSA

C’è! (continuando a palpare)

ROMEO

Aia!

ROSA

(insistendo col palpeggiamento) Oddio Amelia!

ROMEO

Piano che se spingi lì si alza!

ROSA

Ah! Come si alza?!

ROMEO

È questione di meccanica…

… no hai ragione, non è così semplice da capire. Ma prima che inizi a raccontare non sarà meglio riportare tra i vivi Tonia?

ROSA

Oddio Amelia, cioè, bada!…

ROMEO

Vai tu?

ROSA

Ogf, credimi sono così tentata di lasciarla in quello stato… senti che pace!

ROMEO

Ok, ci penso io (posizionandosi  davanti a Tonia) Tonia, Tonia! Mi senti?

TONIA

(catatonica) Forte e chiaro…

ROMEO

Sono Amelia, mi senti?

TONIA

Amelia… ti sento…

ROMEO

Ti prego riprenditi, mi spaventi.

TONIA

Spaventi….

ROMEO

Tonia mi vedi? Sono qui davanti a te

TONIA

Davanti… a te

ROMEO

Tonia! Hai la parrucca storta!

TONIA

(gridolino)Ah! (guarda Romeo gridolino più forte) Ahh!!

ROMEO

Tonia…

TONIA

(le prende la testa fra le mani e se la porta al petto) Amelia, Amelia, Amelia! (la scosta) chi è stato!? Dimmi chi è stato che lo uccido!

ROMEO

A fare cosa?

TONIA

A farti soffrire tanto; guardati, non ti riconosco più, sembri…. un uomo..

ROMEO

Ma io sono un uomo

TONIA

(grida di nuovo) Ahh! (a Rosa) Cosa mi hai dato?! Rispondi! Cosa mi hai dato, quella verde, quella gialla, quella blu, quale!?!?! Hai drogato anche me!!

ROSA

Ma che dici? Stai delirando!

TONIA

Sìììì! Vedo Amelia, però è un uomo

 ROMEO

Io sono qui, e sono un uomo

Tonia sviene, poi si riprende e sviene di nuovo…

ROSA

(spara una pillola in bocca a Tonia bloccando un altro principio di svenimento)Ti sei ripresa, VERO?!?! (ad Romeo) Oddio Amelia… cioè scusa, ti prego raccontaci tutto.

ROMEO
Che vi devo dire, io sono felice. Lo volevo da sempre…

TONIA

Come lo volevi da sempre?

ROMEO

Sì lo volevo da sempre

ROSA

Ma che cavolo dici “lo volevo da sempre”…, ti piacevano gli uomini… ma non pensavo fino a questo punto!

ROMEO

Allora mettiamola così, l’ho sempre voluto…

TONIA

E infatti, non te ne facevi sfuggire uno…

ROSA

Eri quella con più appuntamenti…

TONIA

Un invidia, guarda!

ROSA

Confesso che più d’una volta ho tentato di origliarti, soprattutto col Rag. Mariotti…

TONIA

Ah non me ne parlare, mi sarei spezzata un unghia pur di vederti all’opera

ROMEO

No vi prego, avevo dimenticato il ragioniere

ROSA

Ammettilo, un po’ te ne eri innamorata

ROMEO

Ma figurati…

ROSA

Non dire di no, i suoi gridolini di piacere erano diversi da tutti gli altri…

TONIA

Segno che la sporcacciona si impegnava di più che con gli altri…

ROMEO

Smettetela, non sapete cosa state dicendo, oddio adesso arrossisco…

ROSA

Per carità, se tu arrossisci io smetto di bere

TONIA

Sì, e se tu smetti di bere io scendo dai tacchi

ROMEO

Avete ragione, sarebbe tutto inverosimile; ma credetemi non era amore…

ROSA

E cosa era? Spirito missionario?

TONIA

O sacrificio umanitario?

ROMEO

Direi più le pinzette per le ciglia!

ROSA

Non ho capito

TONIA

Strano sei sempre così lucida da cogliere tutto al volo (Rosa gli ringhia)

Però ammetto che anch’io mi sento smarrita

ROSA

C’è bisogno che replichi?

TONIA

No grazie

ROMEO

Siete fuori strada; (a Tonia) al ragioniere facevano impazzire le tue pinzette per le ciglia

TONIA

Come le mie pinzette?! Disgraziata, ecco perché ogni tanto non le trovavo

ROSA

E cosa ci facevi con le pinzette di Tonia

ROMEO

Oh nulla, adorava farsi spiluccare le ascelle

TONIA

Ahhhhh! Che raccapriccio! E io poi… oooooh, non riesco neanche a pensarci…

ROMEO

Ma non ti preoccupare, poi le disinfettavo sempre nel wisky che Rosa lasciava in giro

(Rosa sputa il sorso che aveva appena preso)

TONIA

Ma perché proprio le mie ?!

ROMEO

Erano le migliori; ogni pinzata un pelo secco, con tutta la radice!

ROSA

E il ragioniere godeva

ROMEO

Molto. Ah che gratificazione! Lo sapete no? Io sono sempre stata più una puttana… operaia, ecco. Adoravo lavorare con gli attrezzi più strani…

TONIA

Va bene, ma non negherai che il geometra di Via Dei Fiori aveva un debole per te

ROMEO

Più per le sculacciate col battipanni vestito da crocerossina

ROSA

Però ricordo benissimo che il Dott.Ceroni t’ha quasi fatto un monumento

ROMEO

Sì, perché pare che fossi l’unica a pinzargli le mollette dei panni sui capezzoli come voleva lui

TONIA

Sui capezzoli?!

ROMEO

Sì, lui si vestiva da mucca e io lo mungevo con le mollette, e tiravo, tiravo…

ROSA

E lui muggiva, muggiva; sì ora ricollego

ROMEO

Aah che ricordi. Ma ora basta che mi sale la malinconia

ROSA

Ma insomma di rapporti… rapporti, niente

ROMEO

No, le mie erano prestazioni altamente tecnologiche, ma non più di quello

TONIA

Cioè tu non hai mai…

ROSA

non l’ho mai saputo…

ROMEO

E che vi dicevo? (a Rosa) Che ero lesbica? Non era neanche vero; tu lo diresti? Volevo una donna ma prima (indicandosi) volevo questo: allora sì, avrei potuto…

TONIA

E noi che pensass… pensummm… pens… e noi convinte che eri quella che sapeva farla fruttare meglio

ROMEO

Voi mi lusingate; è vero che andavo forte coi  miei giochetti, soprattutto le catene uncinate, (a Rosa) ma l’attrazione vera era altrove

Rosa accusa questa rivelazione come un vero tuffo al cuore

ROSA

Ah!

TONIA

Che ricordi; non sai che triste silenzio è sceso in questa casa da quando sei partita

ROSA

Pensa che Tonia aveva messo nella tua officina… cioè nella stanza, un videoregistratore che mandava in continuazione film dell’orrore

ROMEO

Tonia, tesoro. Sono commossa

TONIA

Cosa vuoi, io senza le tue frustate e le grida non sapevo stare

ROMEO

Bei tempi… ma adesso basta, avremo modo più in là di sfogliare il vecchio album dei ricordi

ROSA

Eh sì, sei proprio cambiata: un tempo avresti detto “… basta pensare a queste boiate…”

TONIA

Odio il progresso  (si mette in disparte)

ROSA

(A Romeo) Che vuoi dire?

Pausa. Romeo lascia cadere la domanda e Rosa rimane dubbiosa

ROMEO

Ecco, erano queste le doti che sfruttavo di più, doti virili, da maschio, un talento innato, non so se mi spiego, e così…ho deciso

Silenzio di tutti, ognuno a suo modo. Poi è Rosa che dopo aver ingurgitato l’ennesima pillola colorata, prende coraggio e affronta la cosa. Tonia assiste in disparte a quello che è diventato di nuovo un rapporto privato

ROSA

Sei felice almeno?

ROMEO

Sì, sono felice

TONIA

Boff!

ROSA

Potevi chiamarmi…

ROMEO

Ma io non volevo essere trovata…

ROSA

… hai saputo di Madam?

ROMEO

Sì che l’ho saputo; ero al funerale…

ROSA

Vedi, stiamo sbaraccando…

ROMEO

E tu? (alludendo al bicchiere)

ROSA

(ammicca al bicchiere)

Niente, un altro capitolo da chiudere… e io brindo (beve)

ROMEO

Però ti trovo bene…

Rosa tradisce un sorriso di piacere a quest’affermazione, si aggiusta i capelli

TONIA

(timidamente, vuole deviare il discorso) Eeeee, cosa hai fatto tutto questo tempo… dove vivi…il lavoro…

ROMEO

Il primo periodo da un amico mi è servito per prepararmi all’intervento. Il seguito lo immaginate, e vi risparmio i particolari

ROSA

È stato doloroso?

ROMEO

Lascia stare. È passata e ho cominciato a vivere la nuova identità

TONIA

Di cosa vivi?

ROMEO

Lavoro, sono un uomo di spettacolo…

TONIA

Già, soprattutto un uomo

ROMEO

Tonia, molla quell’espressione da gattina ferita

TONIA

Cretina..ino, comunque non riesco a capire per quale motivo non ti faces.. non ti facett… fasti… perché non ti sei fatta viva

ROSA

Paura del nostro giudizio? Abbiamo diviso la nostra vita con un uomo che si crede Barbie, se tu volevi essere Kent potevi dirlo. C’era bisogno di sparire per 4 anni?!

ROMEO

Ma io non sono sparito, solo che voi non sapevate chi ero diventato.

ROSA

Mettila come ti pare, ma la realtà è che qui non abbiamo più saputo niente; come morta!

ROMEO

È vero, e non avrei voluto. Il lavoro che ho iniziato mi ha assorbito da subito; e tutto sommato mi è sembrato un buon modo per riprendere fiato

TONIA

Ed è successo così? Di botto?

ROMEO

È stato tutto casuale, come nelle migliori favole: un vicino di stanza d’ospedale, nasce un’amicizia, crede in me, arriva la proposta, funziona…

TONIA

Che culo!

ROSA

Eh sì, sembra proprio una favola

ROMEO

Tu Tonia con tutte le tue riviste di Gossip mi avrai incrociato sicuramente tra le pagine

TONIA

Santa Liz Taylor! Non mi dirai che fai la letterina?!

ROMEO

Teatro! Sono la giovane promessa del teatro italiano. Amleto, Re Lear, Agamennone…

TONIA

Tutti personaggi maschili

ROMEO

Ovvio… Grandi storie di grandi uomini… (guarda Tonia) e neanche un po’ finocchi!

TONIA

Che orrore!

ROMEO

Sì lo ammetto, all’inizio faceva strano anche a me

ROSA

Senza una scuola, niente?

ROMEO

Quale scuola migliore di questa…

ROSA

Una carriera fulminante! Brindo al tuo successo (tracanna altro alcool con pasticche)

ROMEO

Cosa volete, pare che in me ci sia quel qualcosa in più che mi rende speciale (sorridono al riferimento). Piaccio… vado via come l’acqua…oh, scusa Rosa, non ti risentire…

ROSA

Grrrr! (allontanando il pensiero “è maschio e carino” che gli gira in testa) Bene, sembri soddisfatto…

ROMEO

Sì mi piace… e poi mi permette di viaggiare… eee.. il pubblico… le luci… si insomma e poi … questa cosa di fare cultura, ecco… importante (continua a braccio sul tema fino a dichiarare a secco che si è fidanzato)…. E quindi niente … e poi mi sono fidanzato!

Attonite

ROSA

(accusa il colpo, aveva appena pensato che Lui e Rosa, tutto sommato…)

Eh? Ah!

TONIA

… ahhah… voglio sapere tutto!

Suona il campanello

ROMEO

Vado in bagno!! (fuggendo,esce)

TONIA

(va ad aprire) AhhhhhhhhhhhhH! Rosaaaaa!!Coriiiiii!!!!

ROSA

(correndo in soccorso) Tonia (inciampa e cade rovinosamente)… resisti ….arrivo.. (da terra)

TONIA

(entrando impettita, ignorando Rosa)..C’è Giulia!

(timidamente a seguire entra Giulia)

ROSA

(da terra)…figlia di puttana…

GIULIA

(titubante, intimidita, imbarazzata)..Si…Lo so…

TONIA

Che ci fai qui?

GIULIA

Ma….Neanche un abbraccio?

TONIA

(raccoglie l’invito ma con stizzito distacco) Hmmm, ecco. Quindi? Che ci fai qui?

GIULIA

Ma Zia …!

TONIA

Oh!... Fermi… per un attimo m’è parso di sentire la voce melodiosa della mia nipotina… ma no, non è possibile… è morta!

ROSA

(che è risalita faticosamente sul divano)….(sprezzante) Tonia! Molla!

GIULIA

….Sì lo so (intimidita )..siete arrabbiate…eh?

TONIA

Che ci fai qui?

GIULIA

(ridendo imbarazzata)…zia…sembri un disco rotto..ah ah!

ROSA

(a parte ) Figlia di puttana….

GIULIA

(titubante)…Bè!...dico…Vogliamo smettere di ricordarlo a tutti!?

TONIA

(si desta dallo stato catatonico) E’solo in memoria di tua madre, cara!!

Comunque grazie del biglietto, veramente delicato da parte tua…

GIULIA

Ma…lascia che ti spieghi…

TONIA

Avevi parlato del 30 di questo mese, sei in anticipo…

ROSA

Se la divina mi avesse aiutato, avremmo già sbaraccato

GIULIA

Ma no… era indicativo... è solo una idea… potrebbe essere una buona svolta…no? Non credete?

TONIA

Come no, permettere a quella cafona della Giuliani di svilire la Casa del Popolo trasformandola in un  centro estetico per galline attempate… un’idea brillante!

ROSA

Siediti, vuoi bere qualcosa?

GIULIA

No no sto bene…grazie.

ROSA

Berrò io, salute

ROMEO

(uscendo dal bagno)…E un abbraccio Amelia non lo merita?

GIULIA

(saltellando dalla gioia) Si!...che bello ! che bello!! Dov’è? dov’è???

ROMEO

Di fronte a te..

ROSA

Oh sì, adesso è un uomo… (alzandosi) quanti cambiamenti, eh? (guadagnando l’uscita)..Tonia dov’è il Lasonil?

Tonia a braccio segue e commenta uscendo, Giulia rimane impietrita

BUIO

La luce si rialza scoprendo Romeo e Giulia al termine del dovuto confronto.

È passato qualche minuto. Rosa, fasciata alla caviglia, e Tonia stanno facendo i bagagli, passando di tanto in tanto.

ROMEO

…E questo è tutto… e no ti prego, non farmi quella faccia pure tu..

GIULIA

Ma no… forte… cioè, è forte, capito…però è una sorpresa, capito? Però è forte, giuro, solo che tu, e io non… è strano, ecco.

ROMEO

Io sono felice, ti basta?

GIULIA

Ma certo, cioè benissimo Amelia,… scusa.

Pausa

ROMEO

…Si…A proposito, ora il mio nome è Romeo, per ovvi motivi…

GIULIA

Romeo?

TONIA

(passando indispettita) Ah! Romeo!

ROMEO

(tollerando il tono di Tonia) Sì, Romeo; come Romeo e Giulietta, come Romeo e Duchessa, come…

TONIA

(passando nel senso opposto, sempre con oggetti in mano) Sì sì, è chiaro, abbiamo capito, vero ragazze? (rivolgendosi anche a Rosa che, presumibilmente è in un’altra stanza a preparare pacchi)

ROSA (fc)

Sì, ha detto Romeo..

GIULIA

(come il capriolo di sopra) Si!…si..!!Come Romeo e Giulietta, come Romeo e Duchessa, forte, carino…

TONIA (fc)

No va bene, ho capito, ho capito, Romeo…

ROMEO

Dopo tanto sado-maso ho voluto un nome che ispirasse romanticismo, grandi storie d’amore, e poi… un nome che portasse fortuna alla mia nuova carriera

GIULIA

Perché, che fai adesso?

ROSA

(passando) La letterina!

ROMEO

(a Tonia) E dai! (a Giulia) Faccio l’attore

GIULIA

Accidenti! Cioè dico, fichissimo! E quindi giusto, quale nome meglio di Romeo?…

TONIA

(da fc entrando) D’accordo, sì Romeo è un bel nome, romantico, è vero…. E brava la nostra Amelia…(esce)

ROSA

(passando) Tonia! Perché non vai a farti una ceretta, ti tiri le ciglia, ti ripassi il rosseto…(esce)

TONIA

(passando anche lui da una parte all’altra) E tu perché non ti cali qualcosa di forte, o ti fumi un ciospo di roba o sgranocchi qualche pasticca…

ROMEO

Madre di tutte le fruste, che palle voi due! Ma che avete? (cadendo nel dialettale) Tutto sto casino pe’ ‘n nome?! Che voglio dire, è bello, che ha che non va?! O non è il nome che vi rode?

ROSA

Stanne fuori, è una storia tra me e… e quella parrucca ambulante!

ROMEO

Rosa falla finita!

Dai su, che già sbarello di mio con l’ormone impazzito, fate le brave almeno voi…

TONIA

(a Rosa) Sentitela, non riesce più a parlare, s’inceppa la lingua nel gin, sarà carino vederti barcollare sui marciapiedi… una signora!

ROSA

(passando dalla parte opposta) Insaponati la bocca prima di parlare di me!

TONIA

(affacciandosi) Posso fare di meglio: magari la disinfetto con l’alcool come fai tu per tutto il giorno

ROMEO

E allora lo fate apposta! Basta avete rotto! (silenzio) Guardate che è evidente che ce l’avete con Giulia (quasi a scaricare su Giulia il problema, si scusa con Giulia, occhietto di complicità, Giulia sogghigna)! (a braccio sporcature varie)… E che modi! E porco… ma te pare?! Bestie!

E venite qui quando vi parlo!!! Cazzo!!

(Tonia e Rosa si affacciano incredule)

(ammiccando a Giulia, parla per provocare) Le regine della casa si sentono come battone da strada, adesso?!

È inutile che state lì a…aaa… AH! Questo bordello deve  chiudere, è finita! E meno male! Ma che volete fare le mignotte a vita? Antiche! E si cambia, giusto, eh! Io ho cambiato, la capisco, capisco quando si vuole altro dalla vita… voi no? Eh?! (accenna timidamente mugugnando) Una ….iglia, un .. iglio… (Tonia e Rosa ripetono incapaci di capire fino in fondo)

E certo, sì, avete capito… è giusto che uno, ecco… Giulia, è giusto che desideri una famiglia o un figlio, magari… no? (Il gioco con Giulia che asseconda senza troppo capire, continua; in realtà Romeo sta parlando di se) E che si può fare tutto questo in un bordello? E no, povera, e pure voi è giusto che ci pensiate, per la miseria. E che un figlio può nascere in un bordello con la madre battona e lo zio travestito, per dire. (controscena a braccio)

Comunque  che  pensavate, eh?!

(Avendo fatto presa, inizia con tono da attore consumato)

Tu Rosa?! Coda fra le gambe e via, via a scolarti gli anni che ti restano per smaltire un destino che proprio non digerisci, e ti sta lì, sullo stomaco di puttana, ma guai ad ammetterlo! Dove affoga il tuo coraggio, Rosa?! In tutti i bicchieri di wisky sparsi per casa? Si strozza assieme alle pasticche di tutti i colori che mandi giù! Il coraggio di cambiare, di voltare pagina, di questo parlo. Beh adesso ve lo dico io: io ho coraggio, Giulia ha coraggio; (arisgrava) e se avere coraggio per voi significa tradire, beh allora poggiate immediatamente i vostri culi su queste sedie e toglietevi dalla faccia quelle espressioni imbecilli e state a sentire!!!

 Sedute! (a Giulia) Parla!

TONIA

(sedendosi timidamente) Dopotutto è ancora Amelia...

GIULIA

(frastornata) Cosa?

ROMEO

Non mi avrai fatto fare il monologo più moralista della mia breve carriera per niente?!

GIULIA

Ma io…

ROMEO

Semplicemente è la tua prova d’appello…parla!

GIULIA

Va bene… ci provo…sì, dunque..scusa.

ROSA

(sarcastica) Interessante, vai avanti cara…

ROMEO

(facendole cenno che è nervoso) Ricorda l’ormone impazzito

ROSA

Scusa

GIULIA

No, ha ragione… però vi prego, cercate di capire : non ce l’ho fatta… tornare a casa con voi… oddio no. Dopo il funerale sono scappata via, è vero; e pure la lettera… cioè, avrei dovuto parlarvi, prima… lasciarvi solo una lettera è stato più facile per me, perché  era veramente troppo affrontare tutto insieme… e così,

ROSA

Da quant’è che lo sapevi?

GIULIA

La Giuliani mi ha fermato poco prima della cerimonia funebre, fuori la chiesa..mi ha chiesto la casa per farne un salone di bellezza.

Mi ha presa così, alla sprovvista… e così le ho detto che si poteva fare, e… lo sapete, io non ho mai accettato il bordello…così morta Lei…volevo riscattare il suo nome.. (pausa) ma non ho pensato a voi!!!.....oh perdonatemi, ero così confusa…

TONIA

(lanciandosi su Giulia) Ohhh tesoro! Non aspettavo che questo! La piccola è pentita, oh sì pentita pentita  pentita!

ROSA

Tonia non correre

TONIA

Cosa dici? Giulia tornata ed è tornata anche Amelia così staremo ancora insieme… come una famiglia.

ROMEO

(a Tonia) Buona!

(a Giulia) Cos’è? Perché quella faccia?

GIULIA

io comunque ho un treno domani…torno a “casa”..

TONIA

Non voglio sentire, non voglio sentire, non voglio sentire.

GIULIA

No, no… voi rimanete.. senza fretta…

ROSA

E la Giuliani?

GIULIA

La Giuliani può aspettare…Che ne so che devo fare..uffa.. il bordello chiude, la casa rimane, non rimane… forse la vendo… o magari no, non lo so... (piangendo) io vi voglio bene…

TONIA

No…no.., non piangere amore della zia…( a Rosa) vedi? L’hai fatta piangere! (a Giulia) Su, lo so anche per te è dura..

 GIULIA

(piagnucolosa)…ecco..quando sono partita per all’università …mi sono sforzata tanto..vi volevo bene…ma il vostro lavoro!!!...Io non voglio cacciarvi!! (sfogo isterico) Ma non voglio più avere a che fare con un bordello!!!

TONIA

Tesoro è straziante! Molto più di Andrea Celeste

ROSA

Chi diavolo è questa Andrea Celeste?

TONIA

Incolta!

ROMEO

Lo segui ancora?

TONIA

Ovvio, non ne perdo una puntata

GIULIA

Anch’io la adoro con quei suoi occhioni azzurri…

ROSA

Mi spiegate chi diavolo è questa Andrea Celeste!?

TONIA/ROMEO

Incolta!!

GIULIA

Oh Rosa mi stupisci, è un classico delle telenovelas dove lei cerca la madre e intanto  lavora, diciamolo, come sguattera, ma in fondo è benvoluta, soprattutto dal signorino ma è sempre perseguitata dall’istitutrice, brutta e antipatica, e lei piange piange e piange…

TONIA

Ti prego basta, mi fa soffrire troppo…

ROSA

Smettetela immediatamente!

ROMEO

Ma ti prego, continua..

GIULIA

Sì…. E allora Andrea Celeste continua le ricerche in lungo e in largo confidandosi con quella che è proprio sua madre, ma lei non lo sa, e neanche la madre lo sa, e continua a parlargli della figlia perduta che era proprio come lei con i capelli lunghi, gli occhi azzurri e con tutte quelle lacrime facili…

ROSA

(spazientita) Ooooooo! Intendeva dire continua la tua storia!

GIULIA

Ah sì certo…ecco.. comunque vi ho raccontato tutto; sono riuscita a laurearmi con il massimo dei voti e ne sono orgogliosa…

ROSA

…ah! Meno male! Ne è orgogliosa!..almeno i soldi che tua madre ci levava per mantenerti sono serviti a qualcosa

silenzio glaciale

ROMEO

Beh…in quel periodo Madame ci pagava pochino..io ho dovuto rimandare il mio intervento..

GIULIA

(imbarazzata) Ma… scusa

TONIA

Vuoi dire che già da allora meditavi questo scempio?

ROSA

(alzandosi per sfuggire al tormento di Tonia, passando nota l’imbarazzo di Giulia) Vieni, ti offro… un succo di frutta (escono)

ROMEO

A questo punto siamo vis a vis…(nota l’espressione interdetta di Tonia) …ok, faccia a faccia; forza spara!

TONIA

Sento di aver perso una sorella, ecco!

ROMEO

Ma non molli mai tu? E poi ci hai guadagnato un fratello, no?

TONIA

A questo non avevo pensato. Però non ci faremo più la ceretta alle gambe insieme

ROMEO

E’ vero ma  potremmo farci la barba insieme

ROSA

(passando col solito bicchiere in mano) Un quadretto incantevole, quasi quasi brindo (esce)

ROMEO

E ti lascio in eredità tutte le mie parrucche

TONIA

Ce le hai ancora?!

ROMEO

Certamente, le ho tutte da parte

TONIA

E tutti gli stivaloni borchiati?

ROMEO

E pure la mia collezione di borsette e i completini di pvc

ROSA

(passando dal lato opposto) Ecco, così ora il suo stile sarà impeccabile, mi sa che ri-brindo

TONIA

Tutta invidia la tua che hai ceduto allo sciatto stile della massaia frustata

Rosa si blocca prima di uscire e torna indietro

ROSA

Frustrata! Ma forse hai ragione… chi si fa mezza aspirina?

TONIA

Pure ipocondriaca… dai Rosa non litighiamo proprio ora che ci siamo ritrovate tutte. Dai vieni qui vicino a me

Rosa fa per avvicinarsi mentre Romeo si alza per dirigersi verso l’angolo bar

ROMEO

Mi preparo qualcosa da bere

Passando accanto a Romeo Rosa tradisce uno sguardo compiaciuto per il suo fisico.

Tonia nota questo apprezzamento

TONIA

(a Rosa) Ricordati che lì dentro cè Amelia!

ROSA

Smuff…

Romeo rimane in disparte nell’angolo bar e osserva Tonia che parla con Rosa in proscenio. Non sente bene quello che si dicono ma ne intuisce il “sapore”

TONIA

Rosa lo sai che ti voglio bene… solo che tu mi fai saltare i nervi ogni due! (durante questo sfogo di Tonia, Rosa continua a guardare di sottecchi Amelia) Ehi guardami… capito Rosa? Io vivr… vivrebb… vivess… quanto mi piace stare tutti in armonia, ma tu a volte mi fai rizzare i peli anche dopo una ceretta, per la rabbia e…(Tonia non può più fare a meno di reagire al comportamento di Rosa) Rosaspina!!!

ROSA

(trasale) Cosa?!

TONIA

Se non è lo scintillio di “Damien lo sguardo che uccide”, quello che leggo nei tuoi occhi è lussuria!

ROSA

Guardi troppi film dell’orrore. Magari è amore, non ci pensi? È carinoo…

TONIA

Amore?! Amelia?! A matta!

ROSA

Ora è Romeo, ricordatelo; a me già stava simpatica Amelia…

TONIA

Vedi di non fare qualcosa di cui pentirti in un altro bicchiere (esce)

ROSA

(gridandogli dietro) Ma come sei poetica! (a sé) Stronza! (sorriso ammiccante a Romeo, barcollando, più che sculettando, esce)

Romeo rimane sola in scena e riceve una telefonata al cellulare

ROMEO

Pronto?...ciao Amore!...scusa …hai ragione, non ho visto l’ora!...no, certo…ti avrei fatto sapere…no no, tutto bene…e tu? Quando mi raggiungi, sei ancora in viaggio?....bene…senti, sei riuscito a vederne qualcuno?...bene, vedi che l’idea di un night di questo tipo funziona?...quindi domani sei a cena qui!...bene…no, no…la casa è come me la ricordavo, si presta perfettamente…bè..si.. qualche modifica…bisogna togliere qualche muro…ma lo spazio c’è!!!...Si,Si, Si!! Tutti d’accordo? Ah, lo chiedi a me.. ehhhh…Come no…bè…non sono entrato nel dettaglio…ma tanto Rosa figurati…,sì…e Tonia… sì anche lei, poi ne parlo meglio…eh! (entra Giulia visibilmente alticcia, Tonia la rincorre per fermarla)

TONIA

Giulia fermati! Fermati ho detto! (continua la rincorsa)

ROMEO

Ok… scusa, ci vediamo… no niente, chiamami quando arrivi, così ti spiego la strada, sì ciao, ciao…anch’io, ciao (riaggancia)

GIULIA

Che bello, che bello (prende un cuscino) guarda questo (lo lancia a Tonia)

TONIA

Ma guarda come sei ridotta! (raccoglie il cuscino e lo rilancia) Non ci provare più che mi stacchi le ciglia! (nasce un principio di lotta con i cuscini)

ROMEO

Ooooh! Voi due, ma che vi prende?!

TONIA

Immagina, Rosa le ha dato uno dei suoi succhi di frutta!

ROMEO

Ah! Capisco…

Da qui Romeo e Tonia cercano di agguantare Giulia per fermarla ma presto rimangono coinvolte nello spirito goliardico di Giulia e iniziano una battaglia coi cuscini. In questo frangente entra Rosa. Senza dirsi niente le tre si guardano e rivolgono la battaglia verso Rosa.

ROSA

No… fermi… che intenzioni avete?  Non oserete… osate?!?!… Ahhh…

Inizia una divertita lotta con i cuscini su una incalzante base musicale al termine della quale ognuno rimane assorto in un suo sguardo particolare che per tutti è una riflessione sul benessere che stanno provando nell’essersi ritrovati. Tonia è compiaciuta nell’aver ritrovato le sue “sorelle”, Giulia riassapora il gusto di avere intorno una “famiglia”, Romeo compiaciuto dà seguito ai suoi pensieri riguardo ai suoi misteriosi progetti e Rosa guarda  Romeo con occhi che fanno spavento a lei stessa…

Una luce diversa, onirica e una musica fluttuante sospende il tempo e lo spazio; è un momento in cui le energie fluiscono e prendono corpo attraverso le parole. Un breve scambio di battute raccontano la realtà di Rosa e di Giulia; è sogno, pensiero che prende forma o sfogo plateale?

Le loro parole vengono realmente sentite dagli altri o è solo la forza dei sentimenti che colpisce senza aver bisogno del verbo?

Non lo sappiamo, sicuramente è la necessità di dirsi la verità.

La luce mette in risalto Rosa

ROSA

Ma che faccio?! Ma non posso innamorarmi di te, Romeo…

La luce mette in risalto Giulia

GIULIA

Ma io non voglio mandarvi via da qui… non voglio, non voglio. Io voglio stare con voi…

Sfuma la musica, Romeo rompe il ghiaccio

ROMEO

Non mi divertivo tanto da quando noi tre…

ROSA

Nooo lascia stare, i bei ricordi strozzano

TONIA

Vi prego non roviniamo tutto. Giulia teniamoci la nostra casa…

Silenzio di tutti

TONIA

… restiamo tutti insieme. Eh Amelia? Rimani…

Silenzio di tutti

TONIA

… stavamo bene, perché non possiamo vivere ancora così?!

GIULIA

No, il bordello no

ROMEO

Giulia, hai ragione. Sei d’accordo anche tu Tonia?

TONIA

Ma sì ho capito, il bordello no. Solo che io…

ROMEO

Lo so, non sopporti lo strappo, ti capisco. Per questo dico, soprattutto a te, Giulia: perché non trovate un modo, un altro modo, per restare insieme? Io… vi aiuto, se volete

GIULIA

Non lo so, un altro modo che vuol dire?

ROSA

(quasi a sé) Io è meglio che me ne vado

Gli altri sembrano non volersi curare dei commenti di Rosa

ROMEO

Stavi per cedere questa casa per un’altra attività, giusto?

GIULIA

Sono stata superficiale, scusate…

ROMEO

No va bene. Solo dico che possiamo farci venire noi l’idea buona per questa casa. Un’ attività nuova, tutta nuova, e potreste cambiare vita…

ROSA

(sempre a sé ma leggermente rivolta a Romeo e con emozione crescente) Io è meglio… rischio di fare una cazzata

Gli altri continuano ad ignorare i commenti di Rosa che monta la rabbia

TONIA

È una bella idea. Ha ragione, inventiamoci qualcosa… guardate io ci sto

ROMEO

Giulia che dici? Eh? Guarda che con un po’ di tempo l’idea ci viene

ROSA

(sfogando improvvisamente la rabbia) E io? Nessuno mi chiede che penso io?!

(a Romeo) Ma che vuoi tu? Sei venuta a complicarmi la vita, tu?

Silenzio di tutti

ROSA

Tu la vita ce l’hai bella che cambiata, e adesso vuoi cambiare la mia?! E già così… Giulia c’ha la sua di vita, guarda com’è contenta… (a Tonia) E tu? Da chi ti vuoi far cambiare la vita? Dai spara che qui siamo tutti bravi a stravolgere le vite degli altri. Romeo è bravissimo a farti venire nuove idee...

ROMEO

Ma di che parli?! Di che parli Rosa?!

ROSA

Di quello che ho detto, parlo…eh..

TONIA

(provocatoria) E lo so io di che parla, vero Rosa?

ROSA

Niente, deliro, sarà l’alcool, lo dici sempre tu…

TONIA

E tiralo fuori il rospo stavolta…

ROSA

Vaffanculo Tonia!

TONIA

Troppo comodo! Noi parliamo di trovare una svolta, tu di che parli?!

ROSA

Non t’azzardare Tonia, non ci giocare coi sentimenti, soprattutto coi miei

TONIA

Evviva! Ha dei sentimenti! Sentito tutti? Quali sono questi sentimenti?! O per chi?!

ROSA

Esageri! Stai attenta che esageri, io ti distruggo, non ci provare!

TONIA

Non ci casco, stavolta no. La svampita stavolta ha visto troppo lungo, vero? Perché ti da fastidio Amelia?! Quella che era la tua più cara amica, ricordi? Ti da fastidio, adesso, perchè? Si impiccia troppo? O perché si chiama Romeo?!

ROSA

Sei tu che rompi tanto perché è diventata un uomo, a me…

TONIA

A te sta bene, sta troppo bene…

ROSA

Stronza! Esci allo scoperto, finalmente! Sei velenosa, Tonia!

TONIA

E tu sei codarda, falsa, ipocrita!

ROSA

A me?! A me lo dici?! E tu saresti quella che vuole tenere unita tutta la famiglia?! Guardati! Ma ti vedi, pover’uomo?! Un poveraccio che non sa che fare della sua vita sciatta e finta, che non sa che fare del suo corpo, finto pure quello! T’attacchi a tutto per non vivere! Stai lì a metà della strada, senza palle per decidere su quale marciapiede saltare!

E io sarei ipocrita?! Sei un mostro che spaventa o fa pena, niente di più, il risultato è che tutti si allontanano… Tonia!

Silenzio glaciale

TONIA

(prima attonita poi sempre più disperata)

Quanto sei ingiusta! Lo sai che non c’entro niente, eppure te la prendi con me.

 È questo che pensi? Finalmente l’hai detto quello che pensi di me. Ti faccio schifo! Giuro che non ci posso credere… Allontano tutti, io…E già! Faccio schifo! E voi zitti?! E ditelo che la pensate come lei! È così o no?! Ditemelo!!! Io volevo solo… volevo solo… io vi voglio bene… Ahhh, che scema!! E guardatemi, parlo con voi! Guardatelo il mostro… sta qui davanti a voi… guardatelo! C’ha la maschera (con un gesto si strucca), la parrucca… toccate! Eh no, non ce la fate, a voi faccio schifo, faccio paura. (stringendo il seno) Eccole, le tette da mostro, (stringendo il pene) e il pisello da mostro, (continuando sulle altre parti del corpo in un crescendo) le braccia, le gambe da mostro, toccate! Venite a provare il ribrezzo, venite a vomitare sul mostro! Da quanto tempo… da quanto tempo vi faccio paura? Da sempre? È da sempre che volete ammazzare il mostro?! Rispondete!!!

ROSA

E bastaaa! Basta, basta! Lo vedi che non ci sopportiamo più?! È cambiato tutto, tutto!

ROMEO

Ma siete matte?! Ma che fate? Tonia, non fai schifo a nessuno, non fai paura a nessuno, nemmeno a Rosa; ne sono certo. Diglielo Rosa. Per favore dillo che è solo rabbia, rancore, delusione, ma diglielo che lei non c’entra, poi ce la vediamo io e te…

ROSA

Ma lasciami in pace!

ROMEO

(a Tonia) Non le credere. Ti abbiamo sempre voluto bene, sinceramente… ci siamo sempre volute bene, tutte. Tonia credimi, è così…

TONIA

(E’ rinfrancata dalle affermazioni di Romeo ma mantiene il punto con fare più recitato) Lascia perdere. Allontano tutti, io. ( a Giulia) Anche per te è stato così? E’ colpa mia se sei andata via?

GIULIA

Io…

Tonia la interrompe

TONIA

(eccessivamente melodrammatica, con mano tremante fa cenno di tacere) Shsssss, non dire niente, (a Rosa) e neanche tu! Capisco quando è il caso di ritirarmi dalla partita, sai?. Bene, allora tutto è andato come doveva andare: la morte di Madam, l’attività in crisi, si chiude. E così ci si libera, finalmente, anche di Tonia. Per favore non aggiungete altro (ma le due si guardano come per dire che nessuno stava per parlare) Tacete. Vado a preparare le mie cose, anzi no, i miei stracci, come li chiama Rosaspina; e smacchierò la tappezzeria con l’acido a costo di sciogliere i miei orgogli. Pulirò il mio viso e tutto il resto, fino a cancellare ogni traccia del mio passaggio. Così va bene, Rosaspina?!

(sparisce di colpo e teatralmente dietro la porta alla quale si era avvicinata durante tutto lo straziante sfogo)

ROSA

(sarcastica) Scatta l’applauso! (si mette in disparte)

GIULIA

(incredula) A me non fa schifo…

ROMEO
Vedrai,  adesso le passa.

TONIA(fc)

(piangendo) No che non mi passa! Questa non gliela perdono!

ROMEO

Me lo diceva sempre pure a me, ma poi si riprende

TONIA

(piangendo) Ho detto di no e no sarà!

ROMEO
Cerchiamo di darci una calmata, ok?  Rimaniamo ancora insieme per qualche giorno, cerchiamo di capire… Giulia?

GIULIA
Non lo so, a questo punto… cioè sì, ma è triste.. capito… porca miseria… cioè, scusa…

ROMEO

A Giulia! Il mondo non ti scappa mica, mentre questa famiglia, per quanto anomala e scombinata, non la ritroverai più. Non dico di accettare la mia proposta di realizzare qualcosa di diverso insieme, ma almeno salutiamoci dopo esserci ritrovati. È vero, anch’io sono sottosopra, non mi aspettavo tutto questo, ma forse era inevitabile, siamo cresciuti tutti; ognuno sulle proprie ferite.

GIULIA

Ma vedi… io potrei… io non l’ho presa sotto gamba la tua idea… solo… ho paura, ma… io ci sono cresciuta qui… con voi… non sono cattiva, nessuno pensa che magari… ho paura, ecco…

ROMEO

Vai ora, tranquillizzati. Poi ne riparliamo

GIULIA

Ok. (timidamente tradendo il piacere per la decisione presa) Rosa….c’è ancora la mia camera?
ROSA

(distaccata) Certo, è rimasta come l’hai lasciata… e giuro che non è mai stata utilizzata.

GIULIA

Beh allora… va bene… vado a sistemare le mie cose ok? Ma… (volendo alleggerire l’atmosfera) dopo non sfuggi Romeo: devi raccontarci tutto del tuo amore (esce)

ROSA

(sarcastica) Ah sì, questa non voglio proprio perdermela, me la merito

ROMEO

Allora resti?

ROSA

A cosa servirebbe? Rimandare non serve a cancellare la realtà

ROMEO

Intanto servirebbe a noi due, no?

ROSA

Meglio di no! O vuoi rimanere scottato pure tu? Attento Romeo, questo incendio non s’è ancora spento

ROMEO
Madonna che nervoso, parli come Tonia. (cerca di mantenere la calma, deve raggiungere lo scopo) Guarda io avevo già deciso di passare qualche giorno con voi, e Giulia, sono convinto, che ha voglia di stare ancora un po’ con la sua famiglia

Silenzio

ROMEO
Allora Rosa? Ci stai?

ROSA

Non lo so. Da troppo tempo ho la sensazione che tutto sia cambiato ed io ho solo voglia di scappare.

ROMEO

E forse la colpa è anche mia.

ROSA

Forse…

ROMEO

Ti ho lasciata sola proprio quando ne avevi più bisogno, lo so.

ROSA

Dopo l’aborto eri l’unica con la quale riuscivo a piangere. Con te non avevo bisogno di difendermi né dovevo essere la più forte per proteggerti…

ROMEO

Perdonami se puoi e, se vuoi, comprendimi

ROSA

Se cerchi solidarietà…

ROMEO

…chiedila ad una puttana. Lo ripetevi sempre.

Hai mai più pensato di avere un figlio?

ROSA

Ogni giorno, ma qui gli uomini fanno solo l’autostop

ROMEO

Beh, un incidente potevi farlo capitare

ROSA

No, è che volevo una famiglia vera. Volevo innamorarmi, buttare le spine al fuoco e tenermi solo i petali. Volevo … (guarda intensamente Romeo)… vorrei… io…ahh, lascia stare. E tu?

ROMEO

Te ne parlavo, ti ricordi?

ROSA
Per questo te lo chiedo

ROMEO

È il mio unico rammarico, ma non ci rinuncio

ROSA

Mi sembra tardi, adesso c’hai una robina in più.. ma parecchio in meno

ROMEO

Ok me lo merito, ma non tirare troppo la corda

ROSA

Scusa… ti avevo avvisato, però

ROMEO

Perdonata. E tu mi perdoni, o mi odii?

ROSA

Ah! Odiarti! (pausa) (guardandolo con una strana luce negli occhi) Sì, ti odio… perché…

Romeo la interrompe con un gesto come a voler dire” lo so ma non lo posso sentir dire, non adesso”.

ROMEO

Lo so (squilla il telefono di Romeo) Scusa. (risponde, mentre Rosa si mette in disparte) Pronto? Sì… no… solo è un momento delicato… ma certo che no, anch’io.. lo sai.. e dai, lo sai  (abbassando la voce) cheanch’io ti voglio bene… e dai… è lo stesso. Ancora no, c’è stato un po’ di trambusto… no.. no, niente di grave… ma sì, puoi stare tranquillo.. lo so che ci tieni.. non preoccuparti per quando sarai qui sarà tutto a posto. Cosa?!… ah… bene… stasera?! Ah no, figurati, è la sorpresa…bene allora… ne sono felice, a dopo allora. Ciao, ciao… sì, ciao.

ROSA

(fredda) Il tuo amore ti fa una sorpresa, a quanto pare

ROMEO

Questo non cambia niente

ROSA

(sorpresa) Come? Per te, forse

ROMEO

Ti va di recuperare un po’ di tempo? Giulia non ci caccerà e il mondo lì fuori ha aspettato tanto che potrà farlo ancora un po’

ROSA

E sparirai di nuovo all’improvviso?

ROMEO

Stavolta no, ho altri progetti in testa

ROSA

E’ un po’ che sei misterioso, che bolle in quel tuo cervellino da trans?

ROMEO

Al tempo saprai. Allora rimani?

ROSA

Prima dimmi che bolle in pentola

ROMEO

Ah ma sei cocciuta! E mi piaci per questo…

ROSA
Vacci piano con le dichiarazioni

ROMEO

Dico sul serio, ed è su questo che conto: la tua determinatezza ad andare avanti una volta abbracciata la causa; il problema è fartela abbracciare

ROSA

Giusto, quindi farai meglio a spiegarmi

ROMEO

Mi metti all’angolo, eh? Voglio ritrovare la mia famiglia e voglio migliorarne la vita pensi che sia presuntuoso da parte mia?

ROSA

Tonia ti ha fatto il lavaggio del cervello. Lascia stare… scusa non dovevo insistere…

ROMEO

E aspetta! Me l’hai chiesto, almeno stammi a sentire. Io ho l’idea che ci serve per cambiare l’attività senza perdere la casa e soprattutto per tornare insieme e costruire una vita nuova.

Io ti offro la possibilità di cambiarla, Rosa, e ci credo che sia possibile; ti chiedo di fidarti.

ROSA

Ma che blateri?! Tu già ce l’hai una vita appena rifatta! Sei un uomo, sei fidanzato e con davanti una brillante carriera d’attore; che vuoi di più? Perché dovresti rinunciare a tutta questa meravigliosa cornicetta dorata per dedicarti al recupero di un vecchio bordello e di due puttane sgangherate!?

ROMEO

Se proprio lo vuoi sapere la mia vita non ha cornici così dorate, Rosa! Io cerco di rimettere ordine… io pure mica ci capisco tanto, sa? Mi sono innamorato, sì, tempo fa… ma se sapessi… cerco di capire… di migliorare… ma porca vacca! Uno ci mette tutte le buone intenzioni… ma tu fai saltare i nervi come niente!

ROSA

È la mia specialità, sennò perché avrei quel soprannome… puncico!

ROMEO

Perché sei così!? Con me, poi?!

ROSA

Io sono così con tutti! Tu non fai differenza

ROMEO

E no! Non ci casco! Tu ce l’hai con me! Continui a sparare aghi manco fossi ‘n’istrice!

ROSA

E si vede che mi piace particolarmente il bersaglio! Fattela prendere bene…

ROMEO

Manco pe’ gnente! Invece di dire buffonate, tira fori la verità!

ROSA

Non insistere, Romè…

ROSA

Che c’è?! Spara!

ROSA

Molla! Molla, per favore! Molla! Te l’ho detto che ti scotti!

ROMEO

Non mollo niente! Pensala così: sono uno sconsiderato, un folle che ama rischiare; eh? Dopotutto ho sempre ostentato un certo coraggio, (facendo riferimento al cambiamento di sesso) anche quest’ultimo atto lo dimostra; sono sempre stato un duro che amava giocare colle mazze ferrate!  E allora rischiamo pure st’incendio!

ROSA

E che vuoi un duello?! Mo’ che sei maschio sfidi a duello?!

ROMEO

Sì! Che c’è non hai gli argomenti?! Dimmelo… dimmelo quello che pensi, Rosa!

ROSA

Che ti devo dire io? (urlando) Che ti devo direeeee!?!! Che ti volevo bene? Che eri il mio punto di riferimento? Che eri metà della mia vita? E come faccio a dirtelo?! (riprende il controllo) Non potevo dirlo nemmeno a me stessa! Che assurdità, Rosa! Tu sei una donna, una donna vera! E Amelia pure è una donna, eri una donna pure te… era ingiusto! Adesso arrivi, cambi sesso, cambi tutto… sei un uomo, sei quell’uomo che cercavo nella mia amica donna… sei quell’uomo che sognavo con le qualità della mia amata amica donna. Adesso sei tutto! Sei lei e sei lui, e io come mi metto!? Che faccio!!?

ROMEO

Aspetti

ROSA

(allibita) Ma senti! No, tu non ti rendi conto di quanto sei infame

ROMEO

Sono sicuro che funzionerebbe, ho fatto delle ricerche e ti assicuro che sarebbe un gran successo…

ROSA

Ma tu sei folle! Mi metti a nudo e poi te ne freghi?!

ROMEO

Per niente. Ti chiedo solo di aspettare

ROSA

 Perché?!

ROMEO

(tergiversando) Immagina: un night club, con spettacoli di varietà e intrattenimento vario…

ROSA

(insistendo, sale la tensione anche in Romeo) Dimmi perché?!

ROMEO

… cucina francese, o forse no… argentina ecco… o magari…

ROSA

Sparisci!

ROMEO

(sempre più tesa) E’ una svolta lo capisci? C’è chi ci finanzia; potremmo tornare insieme come una volta… ma con più dignità… saremmo rispettati.. e.., ma che palle che sei! Insisti, insisti e poi ti lamenti di quello che ti senti dire! Ascoltami Rosa, per ora prendi questo e poi…

ROSA

No!

ROMEO

Ma porca di una miseria ladra, come faccio?! Eh?! Come faccio?! Ma devi per forza mettere tutti all’angolo?! Non sei capace di aspettare, di ascoltare, di leggere tra le famose righe!?

ROSA

Non voglio più fare sforzi…

ROMEO

E va bene! Allora senti questa: io non lo so se sarei tornato se avessi saputo che tu non c’eri; per me sei importante…

ROSA

Grazie tante. Senti finiamola qua…

ROMEO

Eh no, vaffanculo! Lo vedi come fai? Prima provochi e poi te ne vai! Ti ho sempre pensato, Rosa…

ROSA

E questo che vuol dire? Guarda che qui tutti ci siamo sempre pensati tanto

ROMEO

No Rosa. Non mi mettere sulla strada sbagliata, lo sai che intendo. Bada bene che sono felice, te l’ho detto e te lo confermo; ho ottenuto quello che volevo e lo volevo perché era già parte di me; ma poi il pensiero che potevo tornare da te nel ruolo giusto… adesso ti posso avere…

ROSA

Sì bravo, c’hai ragione tu. Ciao, io vado… anzi no perché tu lo devi sapere che sei squilibrato!

Sei pure fidanzato, te lo ricordi?

E se anche non fosse così, non è che ti fa un po’ strano quello che dici?!

No perché a me invece mi sballa proprio, e non è che sia proprio contenta, capito?

ROMEO

Aò sei tu quella che ha insistito! E certo che sballa pure me, sennò non c’avrei messo tanto a tornare; ho provato a non tornare: mi è capitato di fare l’attore, l’ho fatto; giri giri giri da un teatro all’altro, diventi ogni volta qualcun’ altro, e pensi poco… mica male come fuga. Poi ho conosciuto persone, ho cercato, e pure quella era una bella fuga. Ma se continui a tornare a casa e senti che ti manca un pezzo, allora mi sa che tutte ‘ste fughe, non so’ servite proprio a niente…

ROSA

E io adesso? Che ti aspetti che risponda? Mi gira la testa, tutta questa storia assurda mi fa male; non so neanche più con chi parlo. Sei Amelia, sei Romeo… ci vedo doppio… ti rendi conto che mi sento una psicopatica?!

ROMEO

Ti spaventa?

Pausa

ROSA

Magari! No. È per questo che mi sento una psicopatica

ROMEO

Allora resti?

ROSA

Vado in camera mia

ROMEO

Per favore…

Silenzio, Rosa si alza di scatto e fa per uscire

ROSA

Se mi vedrai a cena… (esce)

ROMEO

Intendi sparire per tutto il resto del giorno?! Oh! (esplodendo) Voglio un figlio!… (quasi mugugnando) lo voglio da te… da te Rosa… e da lui…

Rimane in scena solo Romeo che sedendosi tradisce un sorriso di sollievo

BUIO

Musica con Tic Tac dell’orologio

La scena si riapre con una musica allegra e le luci si alzano sul gruppo di amici che preparano la tavola per la cena. Ballano e ridono portando ognuno qualcosa in un’altra ipotetica stanza.

Poi la musica sfuma, continua l’azione. Romeo è uscito per andare a prendere altro, in scena ci sono Giulia e Tonia

TONIA

(a Giulia) No tesoro, i fiori mettili al centro vicino alle candele. È stata proprio una bella idea, sai?

GIULIA

Sono contenta che ti piacciano, e che ti abbiano risollevato il morale

TONIA

Oh, il morale mi si è alzato non appena ho saputo che tu rimanevi, che Amelia o chi diavolo è ora, rimane e… che forse anche Rosa…

Entra Rosa, è stranamente sobria, anche se un po’ provata…

Malgrado tutto si è truccata, pettinata ed è  ben vestita.

GIULIA

Eccola! Ahhh.. Rosa sono contenta! Grazie, grazie…

TONIA

Santa Joan Collins! Grazie, l’ho pregata tanto, e adesso eccoti qui; giuro! Giurin giurello che non ti farò più arrabbiare

ROSA

Sono io che dovrei scusarmi per come ti ho trattata, ma non lo farò!

TONIA

Sei una cattivona, è vero, ma ti voglio bene. (provocatoria) Sbaglio o anche Rosaspina non sembra pentita di aver rimandato la partenza?

ROSA

Non chiamarmi in quel modo!

GIULIA

Dai Rosa, deponi le spine; anch’io volevo darmela a gambe… però… cioè è forte… cambiare idea, dico…eh eh, soprattutto quando senti di averla cambiata in meglio… capito? Cioè… forte, dico… te ne rendi conto perché… il morale, ecco, il morale sale alle stelle… che fico…

ROSA

Cambiate idea velocemente in questa casa

GIULIA

Ma che dici? Non sarai ancora dell’ intenzione di lasciarci?!

Pausa

Tonia canticchia nervosamente un motivetto per non sentire la risposta di Rosa

GIULIA

Allora Rosa? Guarda che ho parlato tanto con… Romeo, mi ha spiegato tutto e.. e.. è fantastico.. cioè, pure Tonia è d’accordo… ci proviamo… stasera conosciamo chi finanzia tutto.. eh.. Rosa?

ROSA

Stasera?! (capisce che si tratta della “fidanzata” di Romeo) La sua fidanzata. Fantastico!

GIULIA

Te ne vuoi andare?

Silenzio. Poi Rosa prende un gran respiro e lo sguardo le si illumina

ROSA

No. Resto. Pare che ci sia ancora una battaglia da vincere

TONIA

Oh santa Margot…

GIULIA

E chi è questa?

TONIA

Una mia vecchia compagna di strada: divina!! (sbaciucchiando le mani di Rosa) Ti ringrazio, grazie, grazie

ROSA

Ok adesso smettila, non sono santa, io

TONIA

E dai dillo; dì che ti fa piacere

ROSA

Uffa! Sì va bene, lo ammetto

TONIA

Lo ammetto cosa? Non capisco, voi capite cosa ammette?

ROMEO

(rientrando con un ? in mano) Temo che non te la farà passare liscia tanto facilmente. (passandole vicino, quasi sottovoce) Grazie anche da parte mia

ROSA

(facendo finta di niente ma con sorriso sornione) Ammetto che sto bene

TONIA

Stai bene. Ma che bello Rosa sta bene. Solo non riesco ancora a capire (a Rosa) Cosa ti fa stare così bene? (con simpatico scherno) Ti sei disintossicata con una cura lampo?! O ti sei scolata la bottiglia più costosa dell’ enoteca all’angolo e sei scappata senza pagare?!

GIULIA

(a Tonia) Certo che quando ti ci metti sei proprio una zecca!

ROSA

Ok, ok piccola vipera zeccosa… sto bene, mi fa piacere ritrovarmi qui con voi…

TONIA

(suggerendo il resto)… che siete…

ROSA

(sta al gioco) Hmmm… che siete…

TONIA

… la mia…

ROSA

… la mia…

TONIA/ROSA

… famiglia

TONIA

Oh cara che pensiero meraviglioso, grazie grazie grazie. Evviva la famiglia della Casa del Popolo!

ROSA

Sgrunt! Bene e adesso che sono vergognosamente capitolata e piegata ai più beceri sentimentalismi, che ne dite di un brindisi? Ci pensi tu Romeo, bel cavaliere?

TONIA

Chi è Romeo? Oh scusa, giuro che ci farò l’abitudine Amelia

ROMEO

(preparando i bicchieri)Vedi di sbrigarti perché tra un po’ arriverà la mia metà

ROSA

Quanto zucchero! C’è da farsi cascare tutti i denti…

ROMEO

Dobbiamo parlare d’affari, ricordatelo

ROSA

(ammiccante)Ah beh, se è solo per quello…

TONIA

Hai fatto benissimo, così potremo conoscere dal vivo

colei che ha rubato il cuore della nostra Amelia

ROMEO

Romeo!!

TONIA

Oh scusa, hai ragione

ROMEO

Allora, solleviamo i calici in onore della famiglia della casa del Popolo e di Madam che, malgrado tutto,  ha saputo creare un focolare in una stalla

TUTTI

A Madam (brindano)

GIULIA

(riprendendo ad apparecchiare) Hmm ragazze, questo brindisi mi ha messo più appetito

TONIA

Vero, diamoci da fare con questa tavola

ROSA

Romeo, cosa, esattamente, l’altra metà della mela non sa?

ROMEO

Oh no, niente di che…

ROSA

Dunque per quale motivo hai tanta paura che ci scappi di chiamarti Amelia “al suo cospetto” ?

ROMEO

Beh, a dirla tutta… non sa chi sia Amelia

TONIA

Cosa!? Mia cognata non sa che è fidanzata con una mia ex sorella?!

ROSA
Non essere frettolosa ad appioppargli il ruolo in famiglia, ( a Romeo quasi sottovoce) è tutto da vedere

ROMEO
Hmmm, minacciosa. Forse è tempo di raccontarvi tutto

GIULIA

Un nuovo momento di rivelazioni?

ROMEO

Volevate sapere tutta la storia, no?

GIULIA

Zia Tonia? Sai quello che devi fare

Tonia annuisce ed esce

ROSA

Ma dove va?

GIULIA

Niente, non vi allarmate, solo una piccola precauzione

Tonia rientra con la borsa del ghiaccio

TONIA
Ok sono pronta, raccontaci tutto

ROSA

Brava! Questa volta hai avuto un’ottima idea

GIULIA

Io ho gli analgesici a portata di mano

ROSA

Io mi preparo qualcosa di forte (si versa da bere)

GIULIA

Anche per me Rosa

ROSA

Sì, ma prometti che non berrai tutto di un sorso… qualunque cosa ascolterai

TONIA

E non mischiare alcool e pillole che se no poi c’hai le apparizioni. AH! I sali dove sono?!
ROSA

Tranquilla li prendo io. Mi raccomando al primo cenno di mancamento una bella sniffata forte alla boccetta. Avete capito tutto?

Gesti di assenso da parte di Tonia e Giulia

ROMEO
La smettete? Bene allora, se avete finito la commedia mettetevi comode

Le tre siedono tutte in fila come per assistere ad uno spettacolo

ROMEO

Potreste dare l’idea di una simpatica riunione tra amici anziché quella del pubblico ad uno spettacolo horror?!

Le tre non si muovono

ROMEO

Grazie! Così mi sento molto meno in imbarazzo. Comincio?

Tonia e Giulia fanno solo cenno di sì con la testa rimanendo sempre nella posizione e con le facce di chi sta per assistere ad uno spettacolo terrorizzante; Rosa è più in una posizione di sfida: per lei è iniziata la battaglia contro la rivale… e vinca la migliore! I suoi interventi saranno tra lo scocciato e il sarcastico a testimonianza di tutta la sua gelosia

ROMEO
Dunque vi ho già detto che ho dovuto fare una trafila lunghissima per diventare uomo

Cenno di assenso con la testa

ROMEO

E che per un po’ di tempo, tanto tempo, non mi riconoscevo più né in un sesso né nell’altro

Stesso cenno delle tre

ROMEO

Potete intervenire anche a parole se volete

 

Stavolta fanno il cenno negativo

ROMEO

Ok. Quando cominciai a sentirmi molto più maschio, decisi di mettermi alla prova e cominciai a frequentare locali per single (fa una pausa per vedere le loro reazioni ma le tre sono immobili e attentissime) …SSSì…

…e conobbi tante persone sia donne che uomini, tutti alla ricerca dell’anima gemella. Uscimmo per un po’ di tempo insieme ed io cominciai a provare qualcosa per una certa Grazia…

ROSA

(interrompendo) Che nome… grazioso…

ROMEO

(pazientemente riprende)…una bella ragazza alta, magra, bionda con occhi verdi, insomma, una da copertina. Già mi stupii che fosse single visto quanto fosse attraente, figuratevi quando mi sentii invitare a casa sua. L’emozione risalì tutto il mio corpo fino a farmi rizzare tutti i peli nuovi di zecca su tutto il corpo

TONIA
Ah! Che orrore!

Ruba il bicchiere a Rosa e beve un sorso

A questo punto Giulia tira fuori dei pop-corn e comincia a mangiarne avidamente

ROSA

Che storia avvincente! Dunque ti sentivi molto maschio…

ROMEO
Calme che il meglio deve venire. Dunque; mi chiamò il pomeriggio seguente per confermare l’invito e darmi l’indirizzo e mi sussurrò delle paroline dolci al telefono una cosa completamente nuova per me.

ROSA

Beh certo, per come eri abituato…

TONIA/GIULIA

(a Rosa) Shhhhhh!

Rosa fa un cenno di scuse. Romeo riprende

ROMEO

Comunque; arrivai davanti al portone di casa sua e le gambe mi tremavano talmente che si sentiva il rumore delle ginocchia che sbattevano l’una contro l’altra. Io mi ero vestito di tutto punto per non sfigurare ed avevo comprato un mazzo di rose che avrei porto alla mia Grazia non appena mi avesse aperto la porta.

ROSA

(quasi a sé) Crisantemi, piuttosto! (guardandosi le altre due sorride e si rimette in posizione d’ascolto)

ROMEO

(capendo il gioco, asseconda e prosegue) Citofonai e sentii lo scatto del portone che si apriva, rimbombare nelle mie orecchie. Ecco, stavo varcando la soglia di una nuova vita. Mi feci coraggio e presi l’ascensore, settimo piano, attico con terrazzo, bella casa. L’ascensore saliva, saliva, saliva ed insieme a lui il mio cuore fino ad arrivarmi in gola…

A questo punto Tonia e Giulia non trattengono più la tensione e cominciano a mangiare di tutto unghie comprese

ROMEO
L’ascensore si bloccò al piano stabilito e le porte si aprirono silenziose sul pianerottolo. Fuori nulla, silenzio e una schiera di tre porte davanti a me. Superai la soglia dell’ascensore e mi guardai intorno scrutando i nomi sui campanelli: Famiglia Dell’Orto, no; Dottor Ugolini Specialista in Otorinolaringoiatria, no; Famiglia Gentili, no; un momento, pensai, famiglia Gentili sì. Lei si chiamava Grazia Gentili me lo aveva detto in una delle nostre uscite; subito ripensai al citofono, che nome c’era? Ah vero, mi dissi, sul citofono non c’è nome ma solo il numero di interno. Ma allora perché Famiglia Gentili, mi chiesi.

ROSA

Grazia Gentili, praticamente una crocerossina! Bleah!

GIULIA/TONIA

(a Rosa) Ti prego! Zitta!!

Giulia e Tonia si rimettono in posizione di trepidante attesa per la risposta

ROMEO

La risposta mi fu subito chiara: Grazia voleva far credere ad eventuali malintenzionati che in quella casa non viveva da sola ma con un’intera famiglia. Comprensibile, una donna sola, attraente come lo era lei qualche trucco per evitare gli scocciatori doveva per forza congegnarlo.

Le tre annuiscono comprensive

ROSA

Anche perché se no ti immagini la fila di stupratori fuori la porta, proprio…(facendo il tipico gesto di chiudere e aprire le punte delle dita)  ‘na pipinara!

ROMEO

Allora feci due o tre respiri profondi, allungai la mano verso quel bottone dorato e col dito tremante posai l’indice sul pulsante e… DIN DON!!!

Sussulto di Giulia e Tonia, rutto di Rosa

ROMEO

Lo squillo del campanello riecheggiò sul pianerottolo silenzioso e subito un fruscio di vesti si avvicinò alla porta. Sentii afferrare la maniglia e tirarla verso il basso, il cuore iniziò a battere ancora più forte e finalmente la porta si aprì in un soffio leggero e lì mi apparve

TONIA/GIULIA/ROSA

(Rosa ovviamente con sentimento diverso)

Ohhhhhh….

ROMEO

La leggera corrente d’aria che si creò scompose leggermente i suoi capelli che rimise a posto con un gesto elegante della mano. Io porsi come un automa il mazzo di fiori senza riuscire ad emettere nessun suono.Colpo di fulmine! La mano gentile li raccolse e su quel viso un abbagliante sorriso mi disse “Tu devi essere Romeo, piacere io sono Giovanni”

TONIA/ROSA/GIULIA

Giovanni!?!?!?

Mentre Giulia e Tonia sono “semplicemente sbalordite”, a Rosa prende un vero colpo apoplettico: rivale difficile!

GIULIA

(non capendo bene la reazione di Rosa, si desta e chiede a Romeo) Cioè scusa, come Giovanni, chi è Giovanni, cioè, scusa…

ROMEO

Giovanni è il fratello di Grazia e quella era veramente la casa della famiglia Gentili. Grazia aveva organizzato una cena in famiglia per presentarmi ai suoi ed io non avevo capito niente.

ROSA

Una bella sorpresa ti aveva preparato la crocerossina; suppongo la tua reazione…

ROMEO

E chi ebbe la forza di reagire! L’apparizione di Giovanni mi tolse qualunque capacità di intendere e di volere, o meglio, volere volevo, ma qualcosa di completamente diverso da quello che mi aveva spinto fin lì.

ROSA

Ok mischio alcool e pasticche! Fammi capire, tu hai dato i fiori a Giovanni e non a Grazia?!

ROMEO

Fu più forte di me: quando lo vidi il braccio avanzò verso di lui in modo completamente autonomo

ROSA

(l’esclamazione Ah cresce in una risata isterica) Ah! Ah, ah, ah, ah… Non ci posso credere! Che sfiga nera che c’ho io!

TONIA
Quale braccio? No lascia stare, un pensiero stupido;

(a sé quasi facendosi il segno della croce) oh santa Carolina di Monaco…

GIULIA
E la cena? Cioè come hai fatto con Grazia, Giovanni, cioè…?

ROMEO
Ah questo non me lo ricordo proprio. So soltanto che non gli staccai gli occhi di dosso per un istante e credo che fu per questo motivo che i suoi mi sbatterono fuori di casa ad un certo punto, mentre Grazia mi urlava qualcosa contro.

ROSA

Quindi la faccenda fu subito evidente: tu dichiarasti subito la tua attrazione per Giovanni? No aspetta a rispondere che prima butto giù qualcosa (beve)

ROMEO

Temo che non avrei potuto farne a meno, ero completamente allibito. E chi se lo aspettava? Voglio dire, diventare uomo e prendersi una cotta per un altro uomo mentre si sta corteggiando una donna è qualcosa che ti lascia senza parole.

ROSA
Sì, se vuoi sintetizzo il concetto con espressioni più colorite, ma non so perché non mi viene neanche di essere volgare.

ROMEO

Mentre scendevo gli ultimi tre gradini che portavano all’uscita vidi con la coda dell’occhio la sagoma scura di Giovanni rincorrermi con qualcosa di lungo in mano

TONIA
Certo non ha perso tempo… un altro pensiero stupido eh?

ROMEO

Sì, ma anche il mio: cominciai a correre credendo che Giovanni mi inseguisse con quella specie di frusta in mano. Capite? Nella mia testa voleva ammazzarmi di botte per aver fatto soffrire la sorella.

GIULIA
Oh no! E ti ha picchiato?

ROMEO

No, anzi. Io caddi inciampando nei lacci delle scarpe, sapete ancora non ero abituato alle scarpe basse

TONIA

Oh, come ti capisco

ROMEO

Lui mi raggiunse e mi sollevò da terra, mi guardò intensamente e mi porse una rosa rossa che aveva sfilato dal mazzo mentre i suoi occhi mi dichiaravano tutto il suo desiderio

ROSA

Che storia romantica…

ROMEO

Ah sì, lo è eccome. La nostra storia iniziò praticamente in quel momento, e vi tralascio i particolari avvenimenti piccanti che seguirono

TONIA

Crudele!

ROMEO

Non parlammo più di sua sorella e di quello che accadde quella sera, e tantomeno del perché io stessi corteggiando Grazia viste le mie inclinazioni omosessuali. Lui mi fece capire che tutto era avvenuto perché doveva avvenire, e così io non gli raccontai mai di Amelia.

ROSA

Sorvolo sul particolare delle tue inclinazioni omosessuali perché non voglio bere più di quanto abbia già fatto. Poche idee e confuse, le tue!

GIULIA

Ma l’avergli nascosto le tue, diciamo, origini… è… mostruoso!

TONIA
Sono daccordo. Tu devi assolutamente dirgli chi era Romeo prima di essere Romeo… o Romeo Romeo perché sei tu Romeo… fermatemi per favore…

ROSA

E poi scusa, ma non si accorto di niente a letto?

ROMEO

Acuta osservazione; gli ho raccontato di un terribile incidente che mi ha costretto ad una ricostruzione e tutto il resto… gli ho parlato del miracolo della scienza, delle tecniche d’avanguardia e bla bla bla, che mi hanno permesso di essere ancora un uomo, malgrado tutto

TONIA

Non ci posso credere! Sei diabolico! Giochi sul pietismo!

ROMEO

Capite perché ho paura? Anche in quel frangente lui è stato così comprensivo, mi ha accettato per quello che sono… anzi, tutte le manovre necessarie per… capito, no? Le prende come un diversivo simpatico…

ROSA

(a sè) Simpaticissimo, come no! Ma non me ne va bene una…

GIULIA

A maggior ragione… voglio dire… oddio! Ma scherzi? Cioè… peggio ancora… capito?

TONIA

(a Giulia) Tesoro, non te la prendere, ma da quant’è che sei così dislessica?

GIULIA

È che quando mi emoziono o mi innervosisco…cioè, capito?…scusa…

ROMEO

Avete ragione, ma ho paura che non lo accetti. Lui è così innamorato e… stiamo bene insieme.

Pensate che progettiamo di avere anche un bambino..

ROSA
Ma che scema che sono! Non voglio ascoltare altro! Quand’è che me ne hai già parlato? Ma no sbaglio, mi sa che era un incubo. 

ROMEO
Per me è più un sogno da realizzare (scambiandosi sguardi allusivi con rosa)

ROSA

E tutte le altre cazzate?! (turbata, si alza e si mette in disparte)

Romeo tace

TONIA

Non capisco ma mi adeguo. Comunque devi dire la verità a mio cognato… (si rende conto di cosa ha detto) per la miseria come mi cambia in fretta l’albero genealogico…

ROMEO

Giuro che lo farò, ma voi stasera, mi raccomando non mi tradite

GIULIA/ROMEO

Capito Tonia?!

Suonano alla porta

TONIA

Boff, non vi capisco a volte

ROMEO

Oddio, questo dev’essere lui! Come sto? Sono a posto? I capelli? Il vestito? Il rossetto? Ah già quello non lo uso più…

GIULIA
Tranquillo, sei bellissimo. Adesso siediti e rilassati… eh eh, forte…cioè, forte, capito? Eh eh eh…

Tonia fa per andare ad aprire ma Giulia la blocca.

GIULIA
Ferma Tonia, vado io ad aprire

Rosa guarda con terrore l’ingresso come a voler allontanare quel momento, poi si accorge che Romeo la sta osservando, allora distoglie lo sguardo e, indispettita, si siede con fare da gran signora come a dire “bene, vinca il migliore”. Romeo sorride, e si dirige verso l’ingresso

TONIA

(andando nella sua stanza) Boff! Non vi capisco, giuro che non vi capisco. Potete fidarmi di me, lo sapete no? (fc) Vi ho mai dato modo di pensare che sono inaffidabile? Su ditemelo…

Silenzio

TONIA(fc)

Cosa? Non vi ho sentite… lasciate stare tanto non vi sento, cosa?

GIULIA(fc)

Ciao, Giovanni suppongo, prego accomodati

GIOVANNI

(entrando) Grazie, e tu sei…

GIULIA

Giulia, piacere, la piccolina… eh, eh, ma anche la padrona di casa…vieni, vieni, accomodati

ROMEO

(andando incontro a Giovanni) Ciao Giovanni, ti stavamo aspettando

GIOVANNI

Amore, ciao (si abbracciano e si baciano sotto i fulmini che escono dagli occhi di Rosa) Mi sei mancato, lo sai?

ROMEO

Anche tu; vieni che ti presento; lei è Rosa

Rosa porge il dorso della mano con fare da diva dispettosa

ROSA

(sarcastica) Incantata!

GIOVANNI

Sono io onorato;  Rosa, detta Rosaspina, praticamente un mito. Ma perché questo soprannome?

ROSA

(fulminando Romeo) Noto con piacere che Romeo ti ha già parlato di me

GIULIA
E così tu sei… quello che ci ha portato via Romeo… molto diverso da come ti immaginavo… fino a cinque minuti fa… cioè…

GIOVANNI

Eh sì, temo di non poter dire nulla in mia difesa. (ad Romeo) Che carina, proprio come me l’hai descritta

ROMEO
Ho raccontato a Giovanni un po’ di voi, spero non vi dispiaccia

GIOVANNI

Anche questa volta è colpa mia; ho voluto sapere tutto di voi che siete così importanti per il mio Romeo… (ingenuamente, più per dire qualcosa di spiritoso che altro) anche se non sono sicuro che mi abbia detto tutto tutto…

TONIA(fc)

Giuro che non ci siamo mai incontrati prima

GIOVANNI

Chi ha parlato?!

ROMEO

Beh, direi il pezzo portante dell’allegra brigata

GIOVANNI

Ma certo! Tonia! Dov’è? Non vedo l’ora di conoscerla

ROSA

Poi non venire a piangere da noi, però…

Ridono

GIULIA

Che ne dite se intanto ci accomodiamo a tavola? La mia fame non sa più aspettare, eh eh…

ROSA

Tonia vieni, aspettiamo solo te! Con un’ansia….

Esce Tonia dalla stanza col suo solito modo teatrale

TONIA

Ciao, io sono Tonia, e tu chi sei?

ROSA

Tonia!!

TONIA

Scherzavo! (a Giovanni) IiiiiIh! Santa Eva Robins! Mio cognato! Che meraviglia! Piacere, tanto piacere

GIOVANNI

Piacere mio, sei un incanto, come immaginavo.

TONIA

Scherzi?! Tu sei assolutamente fantastico; capello scuro, spalle larghe, altezza mezza bellezza, occhi profondi e baffo malandrino! Un bell’esemplare non c’è che dire

GIOVANNI

Ho anche il pedigree, sai?

TONIA

AH ah ah, anche simpatico! Che meraviglia! Bel colpo davvero, non trovate ragazze?

GIULIA

Dici bene zia, (a Giovanni) che se non fosse già impegnato…

ROSA

Giulia!

Scherzavo! Ok, la grande entrèe c’è stata, quindi che ne dite di andare a tavola? Ho una fame io… voi no?

Tutti ignorano la proposta di Giulia

ROMEO

Tonia, devo dire che rischi di farmi ingelosire. Sei divina!

ROSA

Direi che hai superato te stessa, e non so se sia un bene

TONIA

Hmm. Una cosuccia, un velo di rossetto… e via…

Ridono

GIOVANNI

Eh sì, è proprio come me l’avevi raccontato. Un’atmosfera incantevole

GIULIA

Speriamo solo che non sia andata oltre il punto del non ritorno, eh eh… Ecco, Giovanni, questa è l’aria che si è sempre respirata in questa casa… a tavola, ora

Nessuno accoglie questo nuovo invito; Giulia comincia ad innervosirsi

ROMEO

Non ci sono dubbi. È o no un posto ideale?

GIOVANNI

Nulla di meno di ciò che mi aspettavo

ROSA

Non esserne troppo sicuro

GIULIA

Romeo ci ha detto a grandi linee della vostra idea e mi è piaciuta molto. Ma venite, parliamone davanti ad un buon piatto…

TONIA

Sono assolutamente pronta a metterci tutta me stessa

GIOVANNI

Bene, mi fa enormemente piacere. Io ci credo molto e Romeo ne è addirittura entusiasta

ROMEO
Io trovo che questo sia il posto giusto, e la giusta compagnia. Non ho mai avuto dubbi , fin dall’inizio

GIULIA

(esplode) Ho una fame nera! Sedetevi!!!

ROSA

Attenzione! La piccolina della famiglia rischia di sbranarci!

TONIA

(completamente assorbita da Giovanni non capisce e fa sedere tutti nel salotto) Ok, tutti seduti. (a Giovanni) Tu vicino a me, (a Romeo) non ti spiace vero?

ROMEO

Per carità, ma attenta a come ti muovi!!

Rosa coglie l’espressione carica di desiderio lussurioso di Tonia; se ne compiace: potrebbe essere una buona occasione… Giulia spazientita prende l’iniziativa e porta in salotto gli aperitivi e il resto delle pietanze su un carrello portavivande

GIULIA

(uscendo ed entrando con i piatti in mano; li distribuisce) Ok! Al diavolo la tavola apparecchiata! Diamoci almeno alle noccioline… per cominciare

ROMEO

Ma Giulia…

GIULIA

Cena in piedi, com’è di gran moda; molto meno formale, simpatica e terribilmente trendy per parlare di affari

Giulia inizia a mangiare stuzzichini avidamente e con gran sollievo, Romeo porge gli aperitivi prima a Rosa e poi a Tonia che continua ad essere completamente persa negli occhi di Giovanni… a lui non sembra dispiacere

ROMEO

Tonia? mi devo preoccupare!?

ROSA

I(compiaciuta fa il verso a Tonia) Damien, lo sguardo che uccide…

TONIA

Touchè.  Fai bene ad essere geloso. Scusa Giovanni, in genere non mi riduco così già dai primi minuti.

GIOVANNI

Ti prego mi farai arrossire

TONIA

Fai pure: bello e timido… il massimo

ROMEO

(a Giovanni) Per fortuna che ti avevo preparato. Tonia adesso basta, lo metti in imbarazzo

GIOVANNI

Ma no, non c’è problema; mi lusinga, non mi offende

TONIA

Grazie.

(sospirando) Ahhh, lasciatemelo dire: veramente una grande conquista; brava la nostra…

 

Sguardi di ghiaccio da parte di Rosa Giulia e Romeo

TONIA

(si desta improvvisamente e tenta goffamente di recuperare) Brava la nostra… la nostra…

ROMEO

La nostra… non mi viene… a te Giulia?

GIULIA

La nostra… cosa volevi dire? La nostra…

ROMEO

La nostra? No io ho sentito il nostro… non era il nostro cara?

TONIA

No era la nostra… come si chiama?

GIOVANNI

A chi ti riferivi?

ROSA

A Romeo forse?

GIULIA

No! Certamente no; come potrebbe? Ha detto la nostra e se fosse stato Romeo avrebbe detto il nostro… no? Dico male?

ROMEO

Giustissimo! La nostra è femminile e quindi…

ROSA

Già, che sciocca sono. Romeo è maschile, maschio… questa solita abitudine di parlare al femminile…

GIULIA

Molto maschio… da sempre, cioè capito, no?..

GIOVANNI

E allora perché hai detto la nostra…?

TONIA

Eh beh, sì… la nostra dea bendata, ecco!

ROSA

Ma certo. La dea bendata. volevi dire questo, giusto?

TONIA

Sicuro! La dea bendata…

GIOVANNI

Capisco cosa vuoi dire…

TONIA/GIULIA
Davvero?

GIOVANNI

Beh sì, se posso interpretare il tuo pensiero…

TONIA

Interpreta, interpreta…

GIOVANNI

Molte volte mi è capitato di sentirmi fortunato ad aver trovato sulla mia strada Romeo, e lui me, e capisco che tu abbia pensato alla fortuna, la dea bendata, come dici tu,  che ci ha fatto incontrare.

TONIA

Esattamente quello che avevo in mente

ROSA

Accidenti! Pieno di risorse questo nostro imprenditore: anche un po’ psicologo. Nessuno era mai riuscito ad interpretare un pensiero di Tonia in modo così… attento. Direi che c’è del feeling, voi no?

ROMEO

(fuorviando la frecciata di Rosa) Ci tuffiamo sugli altri stuzzichini?

GIULIA

(riprendendo a mangiare avidamente) Tantissimo!

ROMEO

(a sé, ma Giovanni lo sente) Grazie Signore

GIOVANNI

Come dici?

ROSA

(falsamente distratta mentre guarda altrove) Oh. Lei ringrazia sempre prima di mangiare

GIOVANNI

Lei chi?!

ROSA

(facendo una panoramica con un dito minaccioso che sembra voler tradire Romeo – si ferma su Tonia) La nostra Tonia!

TONIA

(terrorizzata) Ma veramente… era Romeo…

ROSA

(falsamente sorpresa) Ma va?! Ma tu pensa… (a Giulia) vedi come succede Giovanni? Convinta fosse Tonia: (a Giovanni) sai, gli devo parlare al femminile sennò si arrabbia. (a Tonia e Romeo) Con questi due vocioni da maschi se non vi guardo vi confondo. Colpa delle identità sessuali mistificate… … ahh… ma siamo così pittoreschi…

TONIA

Ma senti! (a Giovanni) Mi trovi mistificata?

GIOVANNI

Ti trovo perfetta. E poi sono l’ultimo in diritto di giudicare, non credete?

ROMEO

Bene allora, superati i convenevoli, vogliamo buttarci sul buffet?

Ognuno si alza e comincia a servirsi

GIULIA
Sono perfettamente d’accordo. Ho una fame io… e tu no Giovanni?

GIOVANNI

Assolutamente sì! Non mangio da stamani a colazione

TONIA

Povero caro, come mai? Impegni di lavoro?

ROMEO

Ah sì, non smette mai di andare in giro; salta da un appuntamento all’altro

GIULIA

Di cosa ti occupi che ti impegna e ti fa viaggiare così tanto? Romeo ci ha detto di averti seguito nei tuoi viaggi di lavoro

TONIA

Che devo dire ce l’hanno portato via per tanto tempo

GIOVANNI

Ahi ahi ahi, altro rimprovero. Import-export di preziosi e tratto soprattutto pietre

TONIA

Fischia! Bel bottino hai fatto! E brava la nostra…

TONIA/GIULIA

Dea bendata!

Tonia prende la bottiglia del vino e ne versa a Giovanni con fare visibilmente seducente; Giovanni accusa il colpo e si imbarazza. Tonia rimane accanto a lui con la bottiglia in mano pronta a rimpinguare non appena Giovanni beve un sorso

ROMEO

Tonia cara, smetti di tirare in ballo la fortuna.

Stavolta la fortuna non c’entra: devo dire che il successo Giovanni se l’è guadagnato con tanta dedizione e capacità

GIOVANNI

Tu mi elogi sopra ogni merito

ROMEO

No no no, lasciami dire. Dovete sapere che Giovanni si è fatto da solo. Non un aiuto né economico né di altra natura da parte di chicchessia

ROSA

Complimenti, un uomo di successo

GIOVANNI

Vi prego così mi mettete in imbarazzo

GIULIA
Oh per favore, l’imbarazzo lascialo per le cose gravi come dice Rosa. Eh, eh.. che mi piace tanto questa filosofia… no? Cioè dico…Hmm che fame, scusate.

ROSA

Romeo, caro, mi versi da bere?

ROMEO

Con piacere, non appena riesco a scippare la bottiglia a Tonia!

Rosa con uno strattone da camionista, decisamente fuori personaggio della gran signora un po’ miciona, scippa la bottiglia a Tonia che si desta, piccata, e la consegna a Romeo. Romeo sta al gioco e versa galantemente il vino a Rosa

GIULIA

(riprendendo fiato dalla grande abbuffata per un attimo) Dai raccontaci di te. Ho voglia di conoscere meglio il mio nuovo socio (si immerge di nuovo nel piatto)

TONIA

Giulia non essere invadente, magari Giovanni non ha voglia di raccontarsi, (a Giovanni) o forse sì?

GIOVANNI

Ma no figurati, è giusto. È che non c’è molto da dire

TONIA
Ogf, anche quel poco per me va bene

ROSA

Che eleganza

GIOVANNI

Per darvi un’idea… non sono mai stato uno studente brillante, più per pigrizia che per altro…

TONIA

Che meraviglia! Mi parti dalle origini…. Adoro le storie lunghe…

ROMEO

(innervosita dalla corte sfacciata che sta facendo a Giovanni) Come la tua lingua! Che ne dici di farti un giretto davanti allo specchio, magari ti ripassi il rossetto!

GIOVANNI

Ah, Ah, ah… ma quanto sei dispettoso…

TONIA

(allarmatissima) Perché è sbafato?!

Tutti ridono, ma la risata sfuma in imbarazzo quando Giovanni corregge il rossetto col suo dito

GIOVANNI

Ah, non dargli retta… ecco, solo un po’ qui, all’angolo…

TONIA

Grazie, tu mi rassicuri…

ROSA

(maliziosa) Interessante…

GIOVANNI

Cosa?

ROMEO

(cercando di distrarre il gruppo su altro) Giulia prendine ancora un po’; voi niente?

ROSA

Continua la tua storia… tesoro

TONIA

Ah sì, continua. Ci dicevi di quando all’asilo non andavi molto volentieri…

ROSA

Forse l’hai presa un po’ larga, (alludendo alla corte che sta facendo a Giovanni, incoraggiandola) meglio stringere i tempi

ROMEO

Avevi ragione che rischiavo di scottarmi

GIULIA

Ma di che parlate?

ROSA

(porgendo un altro piatto) Niente, piccola, mangia ancora qualcosa

GIOVANNI

Siete veramente uno spasso! Aveva ragione Romeo. Per tornare alla mia storia, che mi dispiace per te, Tonia, ma non è poi così lunga, tra una idea confusa e l’altra su cosa fare del mio futuro, sono letteralmente inciampato in un tizio che importava gioielli da paesi stranieri e li rivendeva nel nostro paese

TONIA

In che senso inciampato?

GIOVANNI

Te l’ho detto, letteralmente. Mi rovinò addosso nel locale dove facevo il cameriere mentre portavo un vassoio pieno di bicchieri. Inutile dirvi che non se ne salvò uno, e il risultato fu che mi misero alla porta…

Giulia interrompe il racconto per partire con un suo aneddoto, poi si rende conto che quello che racconta è davvero poco interessante

GIULIA

Ma non era stata colpa tua, cioè… porca miseria che sfiga! Mi ricorda quando provai a dare un esame e a causa del traffico arrivai tardi e… scusa, tu stavi parlando… e io… cioè… scusa. Hmmm che fame…

GIOVANNI

 E niente, come nelle migliori favole lui per scusarsi mi offrì di diventare suo assistente. Gli anni hanno fatto il resto. Piano piano mi feci strada da solo e adesso eccomi qui a girare in lungo e in largo il mondo.

GIULIA

Quindi sei ricco?! Quello che ci vuole!

TONIA

Giulia! Ma che domande indiscrete fai?! Certo che è ricco. Vero caro?

GIOVANNI

Diciamo che non ho problemi economici. Sono un imprenditore, il che ci porta al nostro incontro Desidero fermarmi, mettere radici, e questa mi sembra un’ottima occasione

ROMEO

Ecco, questa è la vera forza di questa combriccola: la discrezione

GIOVANNI

Ma no, non ti preoccupare. Lo so che il mio lavoro fa impressione e tutti subito pensano al mio conto in banca; ma per me, vi assicuro, non è tutto

ROSA

Molto nobile da parte tua, ed è così anche per te, Romeo caro?

ROMEO

Grazie Rosa, che bel pensiero. Ma credimi, per me Giovanni rappresenta un’altra ricchezza

TONIA

Oh Cristina D’Avena beata, nessuno mi ha mai detto una cosa simile.

GIOVANNI

Non te la prendere, chi non sa apprezzare non merita. Però sapete cosa penso?

ROSA

Cosa?

GIOVANNI

(a Romeo, come se parlasse di un amore finito) Che la nostra storia è nata sotto una buona stella: proprio perché Romeo non sapeva del mio lavoro e delle mie possibilità economiche mi ha dato maggiore fiducia

ROMEO

Questo non me l’avevi mai detto. Che intendi?

GIOVANNI
(in modo trasversale dichiara a Romeo che c’è qualcosa che lo fa stare sul “chi va là”)

Dico che io per anni ho dovuto difendermi da chi prometteva amore con una mano sul mio portafogli e questo mi ha reso diffidente; credevo che non avrei mai incontrato l’amore vero, disinteressato, dove ognuno si dona per quel che è senza mostrarsi per altro o celare qualcosa di se. Come dire… due persone camminano ognuno per la propria strada in modo naturale e si incontrano nello stesso modo naturale.

Non sai chi è l’altro e l’altro non sa chi sei tu, poi ci si racconta e ci si conosce; a quel punto ci si innamora e ci si lascia andare… in piena fiducia

Romeo accusa il colpo

TONIA

Ti prego basta mi farai sciogliere tutto il rimmel… e ti assicuro che non è un gran spettacolo…

GIOVANNI
Per carità, non volevo essere patetico; non mi dire che faccio lo stesso effetto di quelle telenovelas argentine tipo… Andrea Celeste, le conoscete?

ROSA

(allusiva verso Tonia e Romeo) Io no davvero, ma ne ho sentito parlare in giro

GIOVANNI

Terribili! Non riesco a credere che c’è chi non ne perde una puntata

ROMEO

Oh sì, veramente insopportabili… eh Tonia?

TONIA

Andrea chi?

GIULIA

Vi adoro…eh, eh, sul serio… vi adoro…

ROMEO

Giulia, mangia!

Giulia fa cenno che basta: è gonfia come un tacchino imbottito

GIOVANNI

Ma ditemi, siete propensi ad imbarcarvi in questa nuova avventura?

Da parte mia sappiate che l’idea di Romeo l’ho subito abbracciata con entusiasmo. Amo fare buoni affari e questo mi sembra uno di quelli

GIULIA

Tu pensi che sia fattibile?

GIOVANNI

Beh, se il mio fiuto per gli affari non m’inganna direi… sì, direi che il posto è ideale. Certo ci sarebbero delle modifiche da fare

ROMEO

Questo devi deciderlo tu, Giulia. È la tua casa materna, sei disposta a cambiarla?

GIULIA

Non chiedo di meglio. E poi in questo modo ci ritroveremmo con un’impresa, una casa e una famiglia, come è sempre stato…

Con questa affermazione Giulia tradisce le origini della casa; involontariamente poiché né lei né Tonia e Rosa sospettano che Giovanni ignori anche questo “piccolo” particolare. Interviene, a parare il colpo, Romeo.

GIOVANNI

Come sarebbe a dire “come è sempre stato”?

ROMEO

Ah… ehee… come è sempre stato nostro desiderio, ecco. Ahhh, quante giornate passate a sognare quello che avremmo potuto fare insieme.

Tonia, Rosa e Giulia guardano interdette Romeo

GIOVANNI

(a Giulia) E già, che c’era anche la tua mamma

GIULIA

Ehhh… sì, sì certo. Romeo te ne avrà parlato, è venuta a mancare da poco

GIOVANNI

Sì, mi dispiace tanto, veramente. E come vi siete…

Romeo interrompe Giovanni che sta per chiedere come si sono conosciuti

ROMEO

(riprendendo il discorso precedente) E non mi sembra vero! Finalmente, eccoci qui, a dare seguito ai nostri sogni. A proposito! Giovanni non ha ancora visto il resto della casa, dopotutto ne ha il diritto visto che sarà a lui a metterci i soldi

GIULIA

Certo, giusto. Allora facciamo così: io farò da cicerone… ecco, sì… e voi… ecco, voi.. chiacchierate un po’.. ecco…

GIOVANNI

Con piacere, sono molto curioso

GIULIA

Ne rimarrai entusiasta, ci sono tante cose bizzarre, ah! Non ti stupire dei quadri, sai a mia madre piaceva collezionare opere… di un certo tipo, ecco

GIOVANNI

(alzandosi) Sono stupefatto! Che coincidenza, io sono un appassionato d’arte

GIULIA

(alzandosi fa strada) Che bello! Allora devi assolutamente dirmi tutto quello che sai

GIOVANNI

Con piacere. (Rivolgendosi al resto del gruppo) Con permesso

ROSA
Con comodo, noi stiamo qui… a parlare con Romeo

TONIA

(alludendo ai segreti che Romeo ha tenuto con Giovanni) Sì, che abbiamo tante cose di cui parlare…

Giulia e Giovanni escono. Romeo si aspetta una bella strigliata.

ROSA

Ok bel maschione! Dicci che sta succedendo!

ROMEO

Non ti capisco… a che ti riferisci?

ROSA

Non fare l’idiota! Sai bene di cosa parlo. Perché tutto quel girogirotondo, poco fa?

ROMEO

Ma no… è che non voglio che si faccia un’opinione sbagliata, su di voi, noi… e questo posto…

ROSA

Non abbiamo niente di cui vergognarci e non me ne frega niente delle tue preoccupazioni. (a Tonia) Tonia, tu sai che posto è questo?

TONIA

Questa è la Casa del Popolo, lo sappiamo tutti, e chiunque entra qui dentro sa dove sta entrando, vero?

ROMEO

No, temo di aver tralasciato questo dettaglio

ROSA

Dettaglio? Ma sei impazzito? Io credevo che almeno questo glielo avessi detto

ROMEO

Beh, no… ecco… io non ho avuto il coraggio di dirglielo! E perché avrei dovuto?! Fa parte di un mio passato lontano!

TONIA

Sì certo, come no? Come la tua vagina! Un dettaglio, perché parlarne?! Oh santa Krizia, aiutaci tu!

ROMEO

Siete spietate! Che dovrei fare, eh?! Raccontargli tutto per vederlo andare via infuriato?! E non pensate alla nostra attività? Andrebbe in fumo e addio vita nuova!

ROSA

E tu credi che noi saremmo disponibili a truffare quel poveretto?

ROMEO

Ma senti! Adesso gli fa pena! Fino a un minuto fa non hai fatto altro che incenerirlo con le tue battutine al vetriolo!

ROSA

Può darsi, ma è la tua enorme menzogna che mi indispettisce, e non solo verso di lui. Se tu fossi più coerente con quello che dici non saremmo a questo punto

ROMEO

Vuoi davvero mandarmi in pasto al leone?!

ROSA

Quindi vuoi continuare così? Raccontando balle a tutti?! A lui, a me…

ROMEO

No, a te no

TONIA

Faccio finta di non sentire (si alza e va a servirsi qualcosa intonando un motivetto) La la laaaaa, la la laaaa….

ROSA

Beh, non è quello che hai appena detto

ROMEO

Gli voglio bene, anche a lui

ROSA

Allora?

ROMEO

Allora cosa?!

ROSA

Adesso tocca a te, devi uscire allo scoperto!

ROMEO

Non ti ho mentito. Sono confuso, disorientato…

ROSA

E vuoi portare avanti la recita?

ROMEO

Ho paura di rovinare tutto

Tonia interrompe la sua litania e si avvicina alle spalle dei due; forse per la prima volta è “Antonio”, un essere umano spettatore dei sentimenti tormentati di altri due esseri umani

ROSA

(ammiccando alla sua corte verso di lui) Lo so… è che devi scegliere… possibilmente col cuore

ROMEO

Non è questione di scelta

ROSA

A me sembra di sì. Se dobbiamo cambiare vita abbiamo bisogno di solide basi, e qui mi sembra che le basi vacillino non poco

ROMEO

Non vorrai farmelo piantare così, su due piedi

ROSA

No. Voglio che cominci col dire chi sei tu e chi siamo noi

ROMEO

E ti sembra facile?

ROSA

Non ho detto questo

ROMEO

Sai quante volte sono stato sul punto di farlo? Che credete? Non è un giorno che ci sentiamo distanti, e sicuramente la colpa è mia: non faccio altro che essere teso per la paura che scopra tutto.

I segreti allontanano; non sai che c’è che non va ma senti che è meglio difenderti. Io l’ho capito, lui sente questo.

ROSA

Allora è solo questione di coraggio, ma non sei solo, se vuoi

Pausa

ROMEO

Lo voglio

Tonia riprende il suo solito modo giocoso, ma più per imbarazzo

TONIA

E vi dichiaro marito e moglie

ROSA

Tonia! Ci stavi spiando!?

TONIA

Qualcuno mi ha detto “Tonia lasciaci soli” ? Nessuno mi ha detto “Tonia lasciaci soli”… e non sapevo più che canticchiare…

ROMEO

Non è importante, tanto l’avresti saputo

TONIA

Bene, ma come ci mettiamo ora che tornano?

ROSA

Ci mettiamo… schierate ci mettiamo, come una famiglia…

TONIA

Questa poi! Detto da te fa un effettone!

ROSA

Sei pronto? Devi dirgli chi sei

ROMEO

Avete ragione, glielo devo. Merita tanto quell’uomo lì. Lui basa tutto sulla sincerità dei sentimenti, sulla verità del nostro rapporto e io lo sto pugnalando alle spalle. (sdrammatizzando) Non posso neanche dirgli che adoro Andrea Celeste!

TONIA

Questo mi sembra anche più grave

ROMEO

Solo che c’ho ‘na paura della reazione…

TONIA

Tesoro non drammatizzare, magari ci si farà una risata sopra e tutto finisce lì

ROSA

Ad ogni modo, devi dargli la possibilità di far chiarezza nel suo cuore… e liberare il tuo…

TONIA

Damien! Riesci ad essere più sfacciata di me! Non so come ci riesci (Si alza ed esce  per andare a prendere un’altra bottiglia di vino)

ROMEO

(scherzosamente) Sei  un inferno, Rosa!

ROSA

E il fuoco affascina…

Giovanni e Giulia tornano alla tavola continuando a fare commenti sull’arte

GIOVANNI

(entrando) Ecco i critici d’arte che tornano tra i comuni mortali

GIULIA

È bravissimo sapete? Ha fatto una critica del La Fois che ho in camera,  talmente accurata da farmi entrare nel quadro. Entusiasmante! Dolce per tutti? (esce dalla stessa parte di Tonia, che presumibilmente è la zona cucina)

GIOVANNI

Oh non esagerare, sono soltanto un appassionato… ma che succede qui? Vi siete sentiti abbandonati? (a Romeo) Cos’è quel muso lungo, Romeo?

Rosa capisce che il momento è delicato, dunque si alza e si mette in disparte

ROMEO

Senti Giovanni, c’è qualcosa che devi sapere

GIOVANNI

(giocando) A proposito del quadro? Non me lo dire, è rubato! Ah, ah…

ROMEO
(accogliendo il gioco ma tornando subito serio)No il quadro non c’entra, è che io volevo dirtelo da tempo ma non ho mai avuto la forza… e quindi basta! Adesso te lo dico!

Al contempo rientrano Tonia e Giulia che all’udire queste parole hanno una reazione inconsulta…

TONIA

Oh santa Sampò!

GIULIA

Oddio, cioè, scusa!

…al punto che Tonia inciampa in Giulia ed entrambe rischiano di cadere rovinosamente sui due se non fosse per Rosa che in un rocambolesco recupero le trae in salvo. Rimangono in una posizione assurda in attesa della bufera che Romeo sta per creare.

GIOVANNI

Di che stai parlando?

ROMEO

Giovanni… non so come la prenderai… e.. male suppongo… ma a questo punto, ecco…

GIOVANNI

Quanta serietà? Stai male forse?

ROMEO
No no, cioè lo sono stato ma ora sto benissimo, in gran forma… come nuovo direi

GIOVANNI

Come nuovo? Cosa hai Romeo, posso fare qualcosa? Hai bisogno di cure? Tutto quello che vuoi io..

ROMEO
Fermo fermo, non correre troppo; sto bene ti dico, solo che c’è una cosa che tu non sai e non è giusto; ecco io…credo sia meglio… che te lo dica Tonia!

Tonia, presa a tradimento, si erige di scatto lasciando la presa sulle due che crollano al pavimento

TONIA

Cosa?! Ah, certo… dunque; vedi Giovanni, il fatto è che tu… e Romeo… cioè, Romeo, perché poi in fondo riguarda lui… Giulia aiuto!

GIOVANNI

Per favore così mi farete uscire di senno! Si può sapere cos’è che non so e che dovrei sapere… aspettate che la ridico meglio…

Anche Giulia dopo essersi riassestata interviene

GIULIA

No, sei stato chiaro; il fatto è che…un fatto abbastanza vecchio direi, è che molto tempo fa… adesso non ricordo gli anni, i mesi.. bah, 3 o 4 o … no forse di più o forse di meno, sai io ero piccola, giù di lì, ecco…

Tonia spazientita si rialza, si aggiusta i vari ammennicoli, ed interviene in modo… molto incisivo

TONIA
Aaaaaaaaaaaa, basta! Così fai impazzire anche me che so tutto figurati lui che non sa niente e che dovrebbe sapere ma continua a non sapere perché voi non gli dite niente!!!

GIOVANNI
Tonia allora ti prego, dimmi tu quello che dovrei sapere e che non so ma vorrei tanto sapere…

GIULIA

Ok ok ok! Ci penso io, cioè… il fatto è che… che poi eh eh eh è forte, cioè davvero, solo che non lo sapevi ma adesso lo sai, capito no?

TONIA
Ah no! Non ricominciare. Ascolta Giovanni… come dirtelo? Il fatto è… ecco sì, ( prende coraggio e tutto d’un fiato dice la grande verità) il fatto è che la dea bendata è un invenzione! Ecco adesso sai tutto! Un altro po’ di vino?

GIOVANNI

La dea bendata? Ma che c’entra? Come adesso so tutto, io non comprendo…

TONIA

Uhmmm, tanto ricco quanto stupido! Oh, perdonami non volevo dire stupido stupido… comunque…hai presente quando ti ho visto e sono andata in un brodo di giuggiole e mi si è annebbiata la vista e ti avrei messo volentieri le mani addosso? Ecco io ti ho fatto dei complimenti e poi ho detto “ e brava la nostra….”

GIOVANNI

Ho capito, volevi dire che Romeo era stato fortunato..

TONIA
No! Io volevo dire ben altro, e avrei anche fatto ben altro se non fosse…vabbè lasciamo perdere,  ma soprattutto stavo per dire…

ROSA

Stava per dire “e brava la nostra Amelia”, ecco cosa stava per dire, ma noi l’abbiamo bloccata per non lasciarglielo sfuggire

TONIA

Grazie, non avrei saputo dire di meglio

GIOVANNI

Amelia? Chi è Amelia? E che c’entra con la dea bendata?

GIULIA

No aspetta, lascia stare la dea bendata che ormai è acqua passata. Il fatto è che Tonia stava per complimentarsi con colui che è riuscito a conquistarti.

ROSA

O per meglio dire, con colei

GIOVANNI

Con colei che mi ha conquistato? Ma che storia assurda è questa? Chi sarebbe questa colei?

TONIA

Colei, colella, costui… issa! (indicando Romeo)

ROMEO

Vedi Giovanni, prima di essere Romeo come Romeo e Giulietta, Romeo e Duchessa…oh scusa, dicevo che prima di essere Romeo io… ero Amelia

Pausa

GIOVANNI

(scoppiando in una gran risata da lasciare interdetti tutti) Ah ah ah ah, ma quante storie!

TONIA

(facendosi trascinare dal riso) Visto? Ha capito e finisce tutto con una gran risata, che t’avevo detto?

GIOVANNI

(continuando a ridere) Stavo per impazzire e voi mi volevate dire soltanto che Romeo per un periodo si è travestito?

TONIA

(bloccando la risata bruscamente) Non ha capito

ROSA

No Giovanni, la verità è un po’ più cruda…Romeo era proprio Amelia, una donna

GIOVANNI

Aspetta, no, non capisco… una donna che vuol dire?… aspettate tutti, io non… una donna?

ROMEO

È così, io ero una donna. Tanto tempo fa ho deciso di mettere ordine nella confusione che madre natura mi aveva regalato. Mi sono sempre sentito un uomo e ho scelto di esserlo, completamente

GIOVANNI

(grido isterico) Ah! Una cosa?! Una donna cosa?! Tu eri una donna quando?!

TONIA

Ecco adesso sai tutto. Che ne dite di un bicchierino per brindare alla sincerità?

ROSA

Lascia stare, tanto non riuscirai a confonderlo

TONIA

Ok vado a prendere voi sapete cosa (esce)

GIOVANNI

Tu eri una donna?! Una donna donna!?

GIULIA

Sì, hai afferrato il concetto

ROMEO

Calmati adesso; per favore, ora ti spiego…

GIOVANNI

Calmarmi?! Cosa vuoi spiegarmi?!Vuoi spiegarmi che sto avendo le allucinazioni?! Che sto vivendo in un incubo?! Ah, ecco, è vero! Adesso mi sveglio e tutto si ridimensiona, tutto torna normale. Capito? Normale, perché così è la vita: normale…

ROMEO

Solo entro certi limiti, e questo l’ho imparato a mie spese

GIOVANNI

A tue spese?! A tue spese?! Ma dico, ti senti mentre parli?! E le mie spese?! Ah scusa, forse le mie spese cominciano solo adesso! Ma certo, dev’essere così: non ti sembrava giusto pagare da solo per le tue scelte, molto meglio far pagare qualcuno che non c’entra niente! Così, tanto per dividere il conto!

ROMEO

Te lo giuro! Non era questo che volevo. Non voglio far pagare a nessuno i miei conti, credimi. Ho solo la colpa di essermi innamorato…

GIOVANNI

E chi ci crede!?

Sono fidanzato con una ex donna?! Io! Che non le ho mai sofferte le donne! (a Giulia e Rosa) Senza offesa. Io che non ho mai voluto neanche sfiorare una donna adesso ci vado a letto?! Oddio… ci vado a letto… con una donna… oddio che mal di testa…

TONIA

(rientrando con la borsa del ghiaccio e imitando il suono dell’ambulanza) Ueeeeeee, pronto soccorso Tonia! Ecco poggiala in testa e vedrai che passa tutto;

è già collaudata per questo tipo di storie

GIOVANNI

No che poi, uno può pure decidere che va bene… ma lo decide! Uno lo sa, valuta e decide. E tu invece? Tu mi hai ingannato! Tu non mi hai dato scelta! Tu non mi hai detto niente, mi hai raggirato con tutte quelle frottole sull’incidente e tutto il resto! Tu… sei un mostro tu!

GIULIA

Giovanni ascoltalo. Amelia, cioè Romeo, perché adesso è Romeo, cioè… non voleva nasconderti niente,ecco… solo che lo ha fatto… sì, effettivamente… ma non voleva, e poi invece voleva, dirtelo, e infatti… ecco, capito no?

ROMEO

D’accordo Giulia, ci hai provato. Ma purtroppo c’è poco da giustificare, ho sbagliato a tenerlo all’oscuro di tutto

GIOVANNI
All’oscuro di tutto? No per favore, ditemi che l’agonia è questa, questa e basta

ROMEO

È sufficiente per essere annientato, lo so. Oltre non puoi andare; tanto vale che tu conosca veramente questa famiglia

GIOVANNI

Ma chi siete voi? Che posto è questo? Cos’altro mi nascondete, eh?! Ditemelo!

Cosa siete una specie di setta? Un ricovero per donne in transito? Una congrega di… di.. di qualche diavoleria che non riesco nemmeno a dire?!! Aaaaa, la mia testa…

TONIA

No Giovanni, niente di così complicato

ROSA

È un bordello! Tutto qui

GIULIA

Oddio che vergogna! (scappa in un angolo della stanza)

GIOVANNI

Eh?! Un bordello?! (grida isterico) Ahhh!!!!! In un bordello, sei vissuto in un bordello?!

ROMEO

Ero una donna, ero una prostituta. Ma ti prego Giovanni, ero! Ero, cerca di capire, è stato tanto tempo fa e per quanto ti può sembrare assurdo, per me non esiste più. Mi sono tenuto solo gli affetti, il resto è sepolto

GIOVANNI

Voi… siete tutte prostitute

ROSA

Operatrici del sesso a pagamento, sì

GIULIA

Tranne io che sono soltanto la figlia della maîtresse

ROMEO

Ti prego ragiona, tutto questo fa parte di un mio lontano passato. Io sono cambiato

TONIA

Molto! E credo che gli sia chiaro a questo punto

GIOVANNI

Hai ragione. Più annientato di così è impossibile. Ma come ti sei permesso?! Rispondi a questo: come ti sei permesso!?

ROMEO

Giovanni, io…

GIOVANNI

Tu, cosa? Mi hai piantato una lapide sopra con su scritto già il mio nome! Mi hai illuso negli affetti, mi hai fatto passare per un cretino e non ti basta ancora?! Quando ti saresti fermato, eh?! Alla vista del sangue ti saresti fermato?!

ROMEO

Ma che dici? Non ho mai voluto farti del male

GIOVANNI

Tu volevi addirittura che io rilevassi un bordello?!! Ma ti rendi conto? Volevi che fossi il vostro pappone?! Romeo! Come cazzo ti sei permesso?!

ROMEO

No! No, no, no! Non è così. Quello che volevo te l’ho sempre detto e quella è la verità. Volevo riunire la mia famiglia e creare la possibilità per tutti di cambiare vita; questo ti dimostra quanto anch’io non sia più per una vita da bordello.

GIOVANNI

Me lo dovevi dire! Mi dovevi dire la verità! Non mentire come una brava pu…

ROSA

(interrompendolo) Eilaààà, fermo lì sai? Che ti ho capito dove vuoi arrivare

GIOVANNI

Vattene! Vattene! Sparisciiii!!!

ROMEO

Ti prego calmati… credimi, ti prego… (scappando, esce)

Rosa corre dietro a Romeo

GIOVANNI

Bravo scappa! Scappa, vigliacco!! (crolla seduto)

GIULIA

Giovanni ascolta, per il night, guarda che io…

TONIA

(interrompendola) Giulia per favore ci lasceresti un po’ da soli?

Giulia esce senza aggiungere altro

Giovanni è ormai sfinito sul divano semi sdraiato su Tonia che tenta di rianimarlo

TONIA

Giovanni ascolta, Romeo ti vuole bene, ed è solo per questa ragione che ha taciuto, perché non voleva rischiare di perderti… non così

GIOVANNI

Banale! Che frase banale hai detto!

TONIA

Beh, sì… forse… ma cribbio! Apprezza lo sforzo!

GIOVANNI

Non ci prendiamo in giro, Tonia. Io sapevo che tra noi non era più come all’inizio; anzi guarda, forse sono stato proprio io a mettere delle distanze perché sentivo che c’era qualcosa… qualcosa… mai avrei immaginato tutto questo! Io con una donna… io con una donna prostituta operata…

Giovanni continua a delirare sul fatto che è fidanzato con una ex donna

TONIA

Giovanni mi ascolti? Giovanni per favore ascoltami

GIOVANNI

Tonia?

TONIA

Sì?

GIOVANNI

Dimmi la verità. C’è qualcos’altro che devo sapere?

TONIA

Beh veramente una cosa ci sarebbe

GIOVANNI

E allora dimmela subito così che io possa morire pienamente consapevole

TONIA

È che Romeo…

GIOVANNI

Sì?

TONIA

Adora guardare Andrea Celeste…

Giovanni emette un ultimo lunghissimo grido di disperazione e poi sviene tra le braccia di Tonia

BUIO

Il mattino seguente Romeo esce dalla stanza e trova addormentati nel salotto Tonia con Giovanni in braccio (tipo Pietà di Michelangelo).

All’arrivo di Romeo Tonia si sveglia.

ROMEO

Sono distrutto, non mi sentivo così male da quando…

TONIA

Shhh, lascialo riposare

ROMEO

Si è calmato?

TONIA

È stata dura ma poi il sonno l’ha vinto

ROMEO

Mi dispiace. Porca miseria, mi dispiace. Io ci credevo veramente, sai? Malgrado tutto ci credevo. È stato tutto così inaspettato, ma l’amore è amore e quando viene che ti cambia di che sesso sia?

TONIA

Una bella stangata per te; voglio dire: dopo tutto quello che hai passato per diventare uomo…

ROMEO

Volevo essere uomo e avere una donna, solo questo… e invece…

TONIA

Non ti bastava essere lesbica?

ROMEO

Non è la stessa cosa. Io mi sentivo uomo, e amavo le donne da uomo, mi capisci?

TONIA

Ci provo. Di sicuro so che una donna l’amavi… ne ero talmente geloso

ROMEO

Certo che sono pessimo come attore: credevo di nascondere tutto così bene…

TONIA

Senti Romeo, io ti chiedo scusa; sono l’ultima persona su  questa terra che ha il diritto di giudicare le scelte degli altri. In più, ti confesso che quando ti sei presentato non ce l’avevo con te per la tua decisione, ma solo perché sapevo che avevi perfezionato un disegno che adesso avrebbe trovato la sua cornice. Ero geloso, “io che fine faccio?”, solo questo mi rimbombava in testa. Perché una cosa è certa, anche Rosa ti ama. Per me tu sei, e sempre sarai, un pezzo del mio cuore, sorella, fratello… eh eh, o cognato che sia

ROMEO

Mi hai chiamato Romeo, grazie

TONIA

È così che ti chiami ora, ed io lo accetto. Solo una cosa: io sono certo che tu provi dei forti sentimenti per Giovanni, non ho dubbi; è come dici tu “ l’amore quando arriva…”

ROMEO

Già

TONIA

Ma se c’è un amore antico che riaffiora, tenuto segreto per anni, soffocato magari, e che adesso si riaffaccia insolente come mai, e si ripropone al cuore, non permettere che venga calpestato dalla paura

ROMEO

Accidenti come sei saggia

TONIA

Tu ne hai da vendere di coraggio, è tornato il momento di ritirarlo fuori. Lo sai

ROMEO

Eh! L’ ho sempre pensato che non eri completamente svampita e persa nei fumi della lacca

TONIA

Cosa vuoi, ognuno si difende con la maschera che lo veste meglio

ROMEO

Avevamo un progetto, io e lui

TONIA

Beh, dovrai parlarne con lui

Romeo annuisce

TONIA

(a Giovanni) Ok bel tomone, adesso puoi smettere di far finta di dormire, è tempo di parlare

Giovanni apre gli occhi, si siede, mentre un attimo di silenzio scende su di loro

GIOVANNI

(a Tonia) Sei straordinaria, lo sai?

TONIA

(ammiccante) Straordinario! Prego! Come dice una mia carissima amica, sono ancora un uomo per una buona percentuale, e per quella più sporgente, dice lei! Pensaci…

Romeo sorride scuotendo la testa

TONIA

E adesso, posso tornare ad essere la svampitona di sempre? Troppa serietà, mi fa tristezzaaa… (fa per uscire, si gira di nuovo)  E comunque, non potete farmi passare anni convinta di essere la più originale del gruppo e poi togliermi il titolo di botto! Questi sono colpi bassi! (torna seria e affettuosa) Fate i bravi(esce)

GIOVANNI

Puoi avvicinarti, non ti preoccupare

ROMEO

Non ho paura, mi vergogno

GIOVANNI

Chi tu? E così mi pianti per una donna?

ROMEO

Ti voglio bene

GIOVANNI

Sì, lo so. Strano modo di dimostrarlo

ROMEO

È vero. Avrei dovuto fermarmi prima,

GIOVANNI

Avrei dovuto capirlo prima

ROMEO

Come avresti potuto?

GIOVANNI

Che eri qualcun altro o che amavi qualcun altro?

ROMEO

Amavo anche te

GIOVANNI

Ma si dice sempre così. (pausa) Ma la colpa è anche mia; avevo paura dei tuoi segreti, e ti ho allontanato

ROMEO

No, tu ti sei solo difeso; io, piuttosto non sono mai stato completamente vicino

GIOVANNI

Non l’hai mai dimenticata? Beata lei, questo è amore vero

ROMEO

Ora l’hai conosciuta; nel bene o nel male, come si fa a dimenticare Rosa?

GIOVANNI

È vero. Vi auguro di essere felici. Sai? Non soffro perché mi lasci, non te la prendere se la notte mi ha fatto capire che tra noi era già finita, ma è l’inganno che non mi va giù. Tu pensi che me lo meritassi?

ROMEO

No. Riuscirai mai a perdonarmi?

GIOVANNI

Forse col tempo, la lontananza

ROMEO

Allora vuoi andartene?

GIOVANNI

Perché tu rimarresti?

ROMEO

No

GIOVANNI

E allora?

ROMEO

Ma so che sbaglierei

GIOVANNI

Sì, come no; non sei nella posizione per spargere perle di saggezza

ROMEO

È vero. Ma ci credo veramente che sarebbe un peccato. Io ti voglio bene e non voglio perderti

GIOVANNI

Non ti sembra di chiedere troppo? Arriverai a chiedermi di fare il testimone di nozze?

ROMEO

Non scherzare

GIOVANNI
E chi scherza. Romeo, perché dovrei restare?

ROMEO

Per il lavoro. Il nostro progetto esiste ed è vincente. A me piacerebbe coltivare questa impresa con te. E anche per te era importante, ne abbiamo parlato tante volte

GIOVANNI

Non so se posso

ROMEO

Per favore. Te lo chiedo per favore. Proviamo, poi se non va sei libero di decidere quel che vuoi

GIOVANNI

Hmm, sei magnanimo, vossignoria, grazie tante

ROMEO

E dai Giovanni. Pensa a quello che significa per tutti in questa casa

GIOVANNI

Sono un uomo d’affari, non posso investire mosso da buonismo; per quanto cinico possa sembrare

ROMEO

Ma non puoi neanche rinunciare ad un buon affare, condizionato dal risentimento; per quanto penoso possa essere

GIOVANNI

Colpito…

ROMEO

Allora, resti?

ROMEO

Facciamo così: prendiamoci tutti un bel respiro, poi decidiamo, tutti insieme

ROMEO

Ci sto. Grazie. Giovanni?

GIOVANNI

Cosa?

ROMEO

(alleggerendo i toni, scherzosamente) Se io fossi ancora una donna…

GIOVANNI

(stando al gioco) A me non piaceresti, non ci pensare…

BUIO

Passa del tempo e la scena si riapre con Rosa seduta con un enorme pancione; ma stranamente è furiosa e sgranocchia, con rabbia, quantità industriali di noccioline e quant’altro...

Entra Tonia, è sempre eccentricamente vestita ma con taglio leggermente più maschile

TONIA

Oh per la miseria! Quante volte devo dirti di non ingolfarti di quelle schifezze?!

Rosa gli rivolge solo un plateale grugnito

TONIA

Va bene! Fai pure come vuoi, se vuoi somigliare a mamma vacca accomodati.

Anzi no! Non posso permettertelo, fanno male al bambino! (tenta di strapparle di mano la busta)

ROSA

(opponendo resistenza) E chi me lo impedirà? Tu, nonna papera?

TONIA

Ma bene, almeno non hai perso il tuo solito spirito insieme alle forme

ROSA

Non vedo l’ora di partorire per poterti strozzare col cordone ombelicale

TONIA

Inutile che ti scaldi carina! Io ho tentato di controllare la tua alimentazione, ma tu niente, avevi le voglie tu: “ e se poi nascesse con la voglia di marron glacé? Oh per favore non  lasciare che nasca con la voglia di lardo di colonnata…, sei crudele a voler rischiare che nasca con la voglia di trippa alla romana!”

ROSA

Mi abbuffo per non pensare!

TONIA

Guarda che sei tu ad aver deciso, tu e quel mezz’uomo del tuo fidanzato

ROSA

Ha parlato l’incompiuta!

Entrano Giulia e Romeo con delle valigie. Durante questo scambio di battute sistemano le borse, aprono delle buste etc.

GIULIA
Ahhhhhhhhhh…

Rosa e Tonia sobbalzano

GIULIA

…ahhhh! Guardatela, guardatela quanto è bella

ROMEO

E quanto è tanta, Rosa stai esagerando col cibo! E tu non dovevi tenerla sotto controllo?

TONIA

Ti sembra facile?! Ogni volta che mi avvicino ringhia!

GIULIA

Non dargli retta Rosa, sei il ritratto della salute…

ROMEO

Sapevo che non avrei dovuto assentarmi.

GIULIA

Mi ricordi certi quadri di Botero, così solari, pieni di vita con tant… scusa

ROMEO

Guardati sei solo al quarto mese e già somigli…

TONIA

A mamma vacca! Solo a guardarti mi si gonfia l’addome!

ROSA

Che bello avere la famiglia vicina…

GIULIA

Sì è vero, è proprio bello. Ti fa sentire sicura

ROSA

Beata innocenza!

GIULIA

Cosa?

ROMEO

Non dargli peso, ti ho spiegato quella storia degli sbalzi ormonali…

ROSA

Che meglio di Romeo non te li avrebbe spiegati nessuno

ROMEO

Ma si può sapere cos’hai?! (avvicinandosi) Vieni qui, fatti baciare (la bacia sulle labbra) Mi sei mancata

TONIA

Attento! Potrebbe morderti!

ROMEO

Allora? Raccontatemi. Quanti coltelli vi siete tirate? (a Giulia) Tieni Giulia, apri questi

TONIA

Rinnega di aver deciso liberamente (a Giulia) cucciola questa borsetta è deliziosa! E l’hai presa a Parigi?…Oh Paris, Paris (accenna un motivetto)

ROSA

Ero annebbiata dai fumi dell’amore!

TONIA

O dell’alcool! Hmm! Boccaccia mia statti zitta!

ROMEO

Ma Rosa, ne eri entusiasta, e anch’io. E non ho cambiato idea, questa è la cosa più bella che potesse capitarci

ROSA

E ti credo! Tu non devi portare in pancia quest’indiavolata! Salta tutto il tempo, non si ferma un attimo! Ho il terrore che abbia preso del padre!

GIULIA

(ammonendola) Io ho cercato di farti ragionare, ma tu eri talmente euforica

ROSA

Dovevi impedirmelo! Dovevi farmi rinchiudere! Dovevi farmi arrestare, in un ospedale psichiatrico, magari! Così si fa per proteggere gli autolesionisti!

TONIA

Umpf, quanto la fai lunga. Stai per avere un bambino, è questa la cosa più importante. (a Giulia che tira fuori altri abiti) Vedere vedere? Oh che incanto! Odio non essere venuta con voi

ROSA

Mi avete violentata, ecco!

ROMEO

Non dire sciocchezze! Quel piccolino è il frutto dell’amore, un’amore enorme, smisurato!

GIULIA

E questo, Rosa, è per te… (tira fuori da una scatola un’abito di taglio maschile taglia forte) Che fico! Mi piace tantissimissimissimo! Ok, poi…

ROSA

E che ci dovrei fare, le tende?!

ROMEO

E basta con questo astio. Fa male al bambino. Io sono così felice: il nostro desiderio si sta per realizzare, solo questo conta

ROSA

Appunto! Questo era il nostro desiderio. Il padre del coso, qui… doveva essere Giovanni! E invece il padre è… (a Tonia con disgusto) Lui!!!!!!!!

TONIA

Sìììì! Sono così emozionatissimo…

ROSA

Io sarei stata la madre e voi i padri, o un padre e uno zio, o una madre, un padre e un cugino, o un fratellone e un padre, o un padre, una madre e un amico carissimo di papà… e invece?!

GIULIA

Ma potreste essere una madre e un’altra madre, oppure un madre e una padre o tutti e due,  zii e cugini, o due padri adottivi, una madre biologica e una cugina scema…no, questa non mi piace.

ROMEO

E non essere crudele! Tonia ha fatto un gesto prezioso!

TONIA

Oh no, sono io che vi ringrazio: per una volta una mia performance non è andata sprecata

ROSA

Ahhhhh! Non me lo ricordare ti prego! Messa incinta da Tonia!

TONIA

Santa Barbie regina d’oriente! Messa così fa raccapriccio anche a me

ROSA

Sparisci prima che decida di mettere al mondo un orfano!

ROMEO

E poi scusa. Ma te lo immagini io che chiedo a Giovanni di prestare il seme per avere un figlio con la mia donna, la stessa che è stata la causa della nostra separazione?!? Primo, odia le donne… in quel senso, intendo, quindi far entrare qualcosa di suo in una parte così intima, diciamo, di una donna, è fuori discussione… non avrebbe retto il colpo. Secondo, seppure avesse retto allo shock di sentirmi fare una richiesta del genere, sicuramente a quest’ora non starei qui con voi!

TONIA

Oh no! Non ci posso nemmeno pensare

ROSA

Avrebbe accettato, lo so

ROMEO

Mi avrebbe ammazzato, lo so io. E c’avrebbe pure avuto ragione! Guarda, l’avrei aiutato io ad ammazzarmi se fossi stato così indelicato! Invece così lui è contento, si sente zio… e lascialo bono lì do’ stà, che è meglio…

GIULIA

Rosa mia quanto sei egoista! Gli hai portato via l’uomo, volevi portargli via pure la dignità?!

Rosa ringhia

GIULIA

Scherzavo… scusa… guarda che bel cappellino per la piccola?… o il piccolo, ovvio (e mostra un cappello in perfetto stile Tonia)

ROSA

Ahhhhh! Non ci voglio nemmeno pensare! (a Romeo) Vedi? Vedi che succede? Già ci stiamo riempiendo di orpelli in perfetto stile Tonia! E quando sarà nata, sarà come averne un’altra in miniatura che gira per casa! Coi tacchi fin dal girello! E io sarò pure costretta ad amarla! Ahh! Ahhh!

ROMEO

Hmmm, quante storie. Che ne sai, magari riprende di me

Ulteriore grido di disperazione di Rosa

TONIA

E va bene, va bene. Sarà tutta sua madre! Una distilleria!

ROMEO

Che vuoi che cambi se il padre sarà Giovanni, io, Tonia, l’unica cosa certa è che questo bambino crescerà circondato dall’amore

TONIA

Già, in fondo siamo un’unica grande famiglia, no?

Rosa ringhiando lancia un oggetto a Tonia e poi scoppia a piangere

ROSA

Voi non capite, io sono tutta scombussolata, mi sento come un..

GIULIA

Un peperone ripieno?

ROSA

Sììììì…

ROMEO

Un tacchino farcito?

ROSA

Ehhh…..

TONIA

Ma sono gli ormoni cara. Un po’ di depressione è normale, è fisiologica.

GIULIA

Molti dicono che dopo il parto è anche peggio (si accorge degli sguardi di fuoco di Romeo e Tonia) eh… non per tutti, certo… qualcuno… forse… cioè, scusa

TONIA

Ma cambia punto di vista, portare in grembo una vita; una creaturina che cresce dentro di te…

ROSA

(strozzata dal pianto, alludendo alla sua mole)  E con me!

TONIA

Io in fondo ti invidio…

ROSA

Ahhhhhhhhh!!!!!

L’urlo di reazione di Rosa misto al pianto dissolve nella canzone di Janis joplin che viene interpretata in play-back prontamente da Tonia. Romeo e Giulia si uniscono alla performance e ne nasce un grottesco quanto brillante balletto attorno a Rosa.

Verso la fine del pezzo entra Giovanni che si gode divertito la scena.

GIOVANNI

Brave! Brave, bis! Così vi voglio

TONIA

Amoooreeeeeeeeee! Eccolo il mio bel tomone! (gli salta al collo)

GIOVANNI

Aiuto! Salvatemi vi prego!

TONIA

Non essere sciocco, nessuno può salvarti da me…

GIULIA

Giovanni, ci siamo rincorsi. Io e Romeo siamo appena arrivati?

ROMEO

(a Rosa) Oh scusa cara, in tutto questo parapiglia ho dimenticato di dirti che (epcico) il nostro viaggio in nord Europa ha dato i suoi frutti

GIOVANNI

(sistema la valigia e i pacchi) Bene, fatemi poggiare queste e facciamo subito subito una riunione di aggiornamento

ROSA

Io non voglio fare una riunione, io voglio partorire!

TONIA

Non essere sciocca! Hai ancora qualche mese e svariati chili da aspettare

ROSA

E allora magno!

GIOVANNI

Rosa, fatti vedere.Ti trovo benissimo, scoppi di salute! (sulla pancia) E come sta il mio nipotino lì dentro?

ROSA

Vattene traditore!

GIOVANNI

(al gruppo) Ma che le prende?

ROMEO

(minimizzando) Nooo, sai com’è con la questione degli sbalzi ormonali

TONIA

( sulla pancia) L’importante è che la mia bambina cresca sana e forte… (intimando Rosa) e disintossicata!

ROMEO

Non vorrei deluderti, Tonia, ma sarà un maschietto

TONIA

Ma vuoi scherzare? Se fosse un maschietto me ne sarebb… me ne sarimm… me ne… La pancia è da femminuccia!

GIOVANNI

Sarà un maschio!

TONIA

Femmina! Molto femmina! Lo dice pure Rosa

GIOVANNI

Maschio! Maschissimo!!

ROSA

(sentendosi come la palla al centro di un match di tennis) AhhhhH!!!!

ROMEO

E va bene! Smettiamola!?! Così stressiamo la madre! Che senso ha accapigliarci per una fesseria del genere… ne avrà di tempo per decidere quello che vorrà essere…

ROSA

Ahhhhh!!!!!

GIULIA

Ok, ok. Cambiamo argomento e aggiorniamoci. Dunque,  abbiamo avuto un sacco di incontri interessanti coi maggiori gestori di attività simili alla nostra che ci hanno fornito tutte le indicazioni necessarie; di spunti ce ne sono tanti anche per l’arredamento…

TONIA

Quindi ce l’abbiamo fatta? Cosa manca?

GIOVANNI

Tornando dall’aeroporto sono passato dal notaio, gli ho lasciato tutte le carte e se tutto risulterà in ordine il mese prossimo daremo il via all’attività.

Scene di giubilo

GIULIA

Quindi è fatta?

GIOVANNI

Fattissima, e da quel che ci risulta in altri paesi europei riscuote un enorme successo

ROMEO

Limiti particolari in materia nel nostro paese non ce ne sono, il finanziatore c’è, quindi non ci resta che alzare il sipario sulla nostra nuova avventura

TONIA

Il nostro Drug club sarà un successone

GIULIA

La nostra strada non sarà più foderata di damasco rosso, ma brillerà di luci di gloria

ROMEO

Amore lo vedi? Tutto va a meraviglia… grazie Giovanni, e anche a te Giulia

GIULIA

Ci pensate? Stiamo per iniziare una nuova vita tutti insieme… come un tempo

GIOVANNI

Eh no! Come un tempo, no!

TONIA

Amorino non ti preoccupare! Ora che ho te ai clienti verserò solo da bere. E poi… sto per diventare PADRE!

ROSA

Ahhhhhh!!!!

ROMEO

Tonia! Dovevi proprio ricordarglielo!? Si era calmata.

GIULIA

Rosa calmati… sono gli ormoni

TONIA

Papà, papà, papà…

ROSA

Ahhhhh!!!!

ROMEO

Amore dai non fare così…

Su questo ultimo scambio di battute mentre Rosa continua a piagnucolare e Tonia la punzecchia con i suoi “papà”, sale la musica del finale che trascina tutti in un balletto improvvisato con parrucche e costumi da Drug Queen che tirano fuori dai vari sacchetti dello shopping fino a portare gli attori in proscenio per i saluti.

FINE

Alternativa per il finale

Dopo l’ultima battuta di Romeo si fa buio e parte un preregistrato

Sul buio si sentono le voci di chi dà le ultime indicazioni per poi partire con la grande prova generale prima del trionfale debutto

GIULIA

Allora mi raccomando che domani si debutta. Questa è la prova generale del nostro successo, se va bene oggi, andrà bene per sempre! Forza!

ROSA

Io sono pronta, anche se non troppo convinta

TONIA

Va là che sei fantastica! Mi aggiusti qui per favore?

GIOVANNI

Certo amore. Che dici vado bene così?

TONIA

Hmmm dopo le prove andiamo in camera che te lo dico…

ROMEO

Rosa?

ROSA

Sì?

ROMEO

Sai che così mi piaci ancora di più?

ROSA

Smettila cretino!

GIULIA

Allora ci siete tutti? Attenzione, musica… luci… a voi!

LUCE

Parte una musica gaia sulla quale si apre un fantastico spettacolo di Drug Queen. Rosa è vestita da uomo ed è al centro del gruppo mentre Tonia, Romeo e Giovanni sono le sue girls…

GIULIA

Fantastico! Assolutamente fantastico! Siete delle favolose Drug Queen!

TONIA

Grazie cara, anche se io ci sono già abituata

Sulla stessa musica gli attori si portano in proscenio per i saluti

FINE