26.06. 2015.
BUON SANGUE … NON MENTE!
giallo comico (ma non troppo)
in due atti
di Raffaele Caianiello
LORENZO Ripamonti nipote del defunto Loffredo Ripamomti
GILDA sua moglie
SELENIA figlia a sorpresa del defunto Loffredo Ripamonti
RODOLFO cugino di Lorenzo
FIORELLA moglie del defunto fratello di Lorenzo
RENATO cugino
DON VINCENZO cugino prete jettatore
CARLO cugino
VIOLA cugina
TONIO tuttofare
TERESA cameriere
FILIPPO Marelli notaio
‘Buon sangue…non mente’: il buon sangue dei componenti di una famiglia molto, ma molto, particolare che vantano, piuttosto che nascondere, vizi e segreti come abiti per ogni occasione. “Ci si trovano vizi per ogni gusto”, tanto che uno dei personaggi, Rodolfo, dice: ‘Inutile rinfacciarci a vicenda i nostri vizi e le nostre pecche’. E si, perché come se non bastassero le innumerevoli trasgressioni che quasi ad ogni ora i componenti della famiglia coinvolta nel ‘giallo non giallo’ di Caianiello, attuano, questi consanguinei si vogliono anche tanto bene da ricordare gli uni agli altri le proprie mancanze verso i comandamenti. E ciò nonostante la presenza, in famiglia, di un prelato! Don Vincenzo: prete … jettatore!!! Non solo quindi i poveri peccatori vengono continuamente redarguiti ma devono anche temere, e cercare di contrastare, l’effetto dei ‘pensieri’ del congiunto. Un ‘giallo non giallo’, nel senso che è un giallo…comico; un giallo senza morto; un giallo in cui però ci sono colpi di scena da svelare e tentativi di omicidio che porteranno al solo decesso di un povero gattino. La particolarità, oltre ai colpi di scena che si tingono di giallo, sono le situazioni che si scoprono nelle vite di ogni singolo personaggio e ciò che è il filo conduttore è proprio il rinfacciarsi l’un l’altro i propri vizi e peccati, tanto che uno dei sospettati, Carlo, ad un certo punto usa un’esilarante espressione: ‘Hai la lingua sempre abbronzata’ offrendo non solo il senso della comicità delle battute che riempiono la commedia ma anche il senso dell’amore che lega i parenti riuniti in casa di uno zio defunto in attesa dell’apertura del testamento. Un amore apparente, finto, mantenuto in vita dalla segretezza dei vizi derivanti da un abbondante dna generosamente elargito dal prozio, che induce il prete a suggerire ai cugini: ‘ Cercate di andare d’accordo almeno in questa occasione. Lo so che l’esser parenti non è nè condizione necessaria nè sufficiente per volersi bene. Non dobbiamo per forza rimanere uniti come una famiglia ma almeno sforziamoci nel restare tranquilli’. Un’apparente normalità costruita su continui tradimenti, perpetrati anche all’interno delle mura domestiche dove si verificano, all’approssimarsi dell’apertura del testamento, alcuni anomali tentativi di omicidio. Episodi che con fatica sono seguiti ed infine risolti da un ispettore poco arguto che, per fortuna degli eredi, lascia che sia il suo aiutante a condurre le indagini ma che alla fine, scoprendo il dramma vissuto anni addietro da chi è stata vittima del ‘buon sangue’ dei Ripamonte, e capendo, da persona aperta e leale, le motivazioni che avevano spinto uno degli indagati al tentato omicidio risolto in bolla di sapone proprio perché in fondo oltre ai vizi ed all’avarizia nessuno dei coinvolti è fondamentalmente cattivo, chiude un occhio dando la giusta opportunità di rifarsi sul passato a chi per anni era vissuto credendo in un’atroce bugia. E poi l’avidità, che non risparmia nessuno, ma alla fine il gran colpo di scena svelerà sia l’erede privilegiato che la vera anima del defunto, peccatore anch’egli in vita, e presenterà agli occhi degli spettatori caratteristiche inaspettate da parte di alcuni personaggi che poi segneranno il lieto fine del giallo di cui non sarebbe giusto far trapelare di più se non che le apparenze ingannano ed è sbagliato lasciarsi indurre a facili conclusioni senza prima ponderare bene l’essenza delle persone.
La morale è proprio questa e viene fuori da una serie di battute divertenti che rendono questo giallo…’comico’. Personaggi caratterizzati sia nei vizi che nei comportamenti, dal prete jettatore alla ninfomane che viene accusata di esser vedova di più mariti vissuti ‘fine a quanne ce rimmanene a sotte’; alla vittima cui viene restituito quanto con inganno era stato sottratto in giovane età; ai camerieri, immancabili detentori di segreti e verità custodite per anni, di cui ognuno sa ma nessuno parla; per arrivare al ripristino della giusta conclusione raggiunta non senza difficoltà a causa dei tentati omicidi costruiti in modo marginale dagli pseudo assassini ma resi magistralmente dall’autore che inserisce pochi ma determinanti elementi a sviluppare le situazioni e che addirittura fa, in un passaggio, pensare ad un’eventuale finta morte dell’interprete mai presente in scena, capostipite di una famiglia il cui sangue… non mente. Una sfida per Caianiello, superata egregiamente, che è riuscito a costruire una trama da giallo su battute e scene che gli sono congeniali con la fluidità che sempre caratterizza le sue commedie e raggiungendo lo scopo di scrivere un ‘giallo-comico’ dove il lieto fine mostra l’immancabile messaggio
1 Atto
Salone di casa del defunto Loffredo Ripamonti, una comune , due porti laterali una a sinistra e una a destra. Una finestra .Divano, scrivania sedie , quadri alle pareti. Tonio ,va avanti e indietro mentre Teresa da una sistemata alla sala.
TERESA: ( sulla cinquantina, ancora piacente. Scopre una alla volta le poltrone coperte da un lenzuolo bianco, mentre Tonio apre la finestra e guarda fuori. Teresa, si ferma e disapprova) Tonio, vuoi muoverti invece di fare il mammalucco! Quelli a momenti finiscono di sistemarsi e non ancora è tutto sistemato.
TONIO: ( Gay, si muove evidenziando curiosamente il suo stato) stavo guardando il cielo,oggi non sarà proprio una bella giornata,devono ancora arrivare La signora Selenia e purtroppo anche Don Vincenzo
TERESA:già|Don Vincenzo! quando arriva suonerà al cancello e prima che percorra tutto il viale e parcheggia la macchina ,hai voglia di provvedere.
TONIO:già ! e tu sei certa che saremo al sicuro?Io intanto ho già provveduto ( apre la giacca e ai due lati sono appesi corni rossi e magnetini) guarda cca guà!
TERESA: ( sempre sistemando. Mette le mani in tasca e tira fuori un corno rosso gigante ) e je no! ecco lo vedi? Don Vincenzo, viene a spartirsi l’eredità e può darsi che se ne stia buono
TONIO:Don Vincenzo buono? Forse con le mani ma non con il pensiero!
TERESA: che poi io mi chiedo,come fa a fare il prete uno che porta così tanta jella! Ma tu ci pensi quando la gente si va a confessare da Lui? Quello i peccati li fa scontare con le disgrazie non con le preghiere!
TONIO:e figurati se lo chiamano i malati per conforto! Quello gli da direttamente l’estrema unzione.
TERESA:mamma mia!meglio ca nun ce penzamme! E chissà cosa succederà cu chesta banda e scieme!E chissà noi che fine faremo! Sono convinto che venderanno tutto e ci ritroveremo in mezzo a una strada!!
TONIO: beh dipende! il commendatore ha lasciato questa casa ad uno solo …. può darsi che si rimane! Io penso però che il defunto abbia lasciato qualcosa pure a noi . Vedrai questa lettura del testamento, sarà una sorpresa!
TERESA: tu credi? Ah già, tu eri il suo confidente, la sua guardia …. La sua spia! Si a te sicuramente ti avrà beneficiato?
TONIO: perché a te no? Quante volte sei entrata nel suo letto? sempre pronta e disponibile a soddisfare le sue voglie
TERESA: non devo rendere conto a te e figurati se potevo entrare nel tuo!! Mi piaceva farlo e l’ho fatto!
TONIO: per i regali che ti faceva o perché avevi paura dei suoi momenti di follia?Sai che a me le bugie non puo dirle ! Io so tutto!
TERESA: e chi le dice ! Ormai ….. ( si sente suonare il campanello va ad aprire la porta ) visto? inizia la festa!
TONIO : la festa? …. È arrivato Don Vincenzo? ( Teresa, tirando il corno dalla tasca..annuisce)
TERESA: ( andando ad azionare un pulsante vicino alla porta) io vado in cucina … veditela tu e ricordati di parlare in italiano altrimenti chi li sente i signori!
TONIO: ma che veditela tu! Stai qui. Il signor Lorenzo ha detto che dovevamo sistemare il salone e ..non ancora abbiamo finito , aiutami
TERESA:,il signor Lorenzo a volte è insopportabile. La moglie poi sembra l’eterna infelice. Dio non voglia che questa casa finisce nelle loro mani!
TERESA: perché se capita in altre mani ,cambia qualcosa? ( entrano Lorenzo e Gilda Teresa fa un inchino) Prego accomodatevi.
GILDA : (bella donna . esterna irrequietezza e nel suo sguardo c’è evidente tristezza )Questo salone,puzza ancora di chiuso, avete fatto cambiare l’aria
LORENZO:(medico,è il più anziano , sui sessanta. Soffre di tic nervoso. Veste bene e si da le arie di gran signore! Tonio,apri un po la finestra ( si accomoda sulla poltrona e tira fuori dalla tasca dei documenti)
TONIO: sì signor Lorenzo ( va verso la finestra ed apre)
GILDA: ( va verso Lorenzo)caro ma è proprio necessario dormire qui stasera?
LORENZO: non lo sappiamo il notaio ha detto che verrà stasera e se si fa tardi, dobbiamo restare per forza e poi devono ancora arrivare Vincenzo e quella donna come si chiama … ah Selenia.
GILDA: già lo jettatore e la puttana di tuo zio! bella coppia!e a proposito di puttana, tua cugina Fiorella è già scesa?
LORENZO: non lo so e non ti permetto di parlare così di mia cugina!
GILDA: ( con noncuranza) come vuoi! Ma non è così diversa dalla puttana dello zio
LORENZO: quello che mi incuriosisce è il fatto che questa donna..questa Selenia non l’abbiamo mai vista e non è mai stata qui ( va nel mobiletto, tira fuori una bottiglia e due bicchieri, versa e uno lo da a Gilda)
GILDA: ( Gilda prende e sorseggia) però sappiamo che nostro zio andava spesso da Lei!
LORENZO: già! deve essere stata molto abile per farsi inserire nel testamento ”!( suonano alla porta) chi sarà?
TERESA: è Don Vincenzo! Tonio , va ad aprire!
TONIO: ( a malincuore va ad aprire, entra Don Vincenzo )
GILDA . Don Vincenzo? O madonna! ( Don Vincenzo,apre le braccia e colpisce Tonio che era di lato mentre Gilda,mette le mani in borsetta e afferra qualcosa . Lorenzo , fa corna e prende le chiavi dalla tasca)
TONIO: ( si porta le mani al volto ) Oh Cristo santo! Ed è appena arrivato!
VINCENZO: ( veste con abiti talari e porta occhiali scuri e un borsone , non fa caso a Tonio, vede Lorenzo e Gilda e va verso di loro) oh cari cugini,pace e bene! come state? ! No ..non vi preoccupate, ( guardando le loro mani) lo so, siete già armati ma stamattina non ho cattivi pensieri per la testa! perché voi siete convinti che io porta jella vero? Su fatevi abbracciare( li abbraccia)
LORENZO: caro cugino, ma cosa vai a pensare
GILDA: noi non crediamo affatto a quello che dicono gli altri
DON VINCENZO: ah si? (a Lorenzo) e allora via quelle chiavi … e tu Gilda posa quel corno nella borsetta!pensi che ti possa aiutare contro la malasorte?
GILDA: ( come colta sul fatto) ma io l’avevo così … giusto per caso
LORENZO: beh così si dice e poi non si può mai sapere
DON VINCENZO: ahh caro cugino,non essere superstizioso, le chiavi ,il ferro da cavallo,le corna .. non servono a niente! Sai quanti ne vedo di gente che durante un funerale, al passare di una macchina funerea fanno le corna?tantissime! Eppure a quanti di loro ho dato l’estrema unzione!
LORENZO: si ma ( non visto fa le corna insieme a Gilda) è meglio non parlarne caro cugino.
DON VINCENZO: si, è meglio ( va verso Teresa) qual è la mia camera?
TONIO: ( a parte ) fosse per me, la camera ardente!
TERESA: sempre la stessa Don Vincenzo (lo segue con il borsone tenendo una mano in tasca)
DON VINCENZO: ah bene, allora Teresa, accompagnami! carissimi ci vediamo dopo e … attenti l’alcool fa male
GILDA: ma no è solo un goccio!( non fa a tempo a finire che comincia a tossire e quasi affoga,Lorenzo l’aiuta)
DON VINCENZO: (andando via a Teresa) io glielo avevo detto!
LORENZO:( accanto a sua moglie) è passato cara?
GILDA: si e speriamo che non ci sia il seguito ( entra Rodolfo)
RODOLFO: (Sui cinquanta. Scapolo e curioso latin lover, veste alla moda e ha il tic di fare occhialino ed è mezzo sordo) ah siete già qui? Avete preso un drinks?
LORENZO: ( si alza e gli va incontro ) ma certo che si caro Rodolfo ,come va?
RODOLFO:( non capisce) da nessuna parte perché dove devo andare?
LORENZO: non lo so … vedi tu
RODOLFO: noo! Sto qui! cara Gilda …. ( gli fa il baciamano) sempre fresca e profumata
GILDA: e tu sempre così galante
RODOLFO: o grazie! Beh cosa si fa oggi in attesa dell’arrivo del notaio?
LORENZO: non so, appena arrivano tutti si decide
GILDA: io farei una bella passeggiata nel parco, quest’aria di primavera mi invoglia tanto
RODOLFO: ( si alza) cara Gilda, ti accompagno i volentieri. Un poco di aria fresca farà bene anche a me
LORENZO: io preferisco rimanere qui e aspettare gli altri
GILDA; beh allora andiamo, ciao caro a dopo! (escono)
TONIO: signor Lorenzo, stasera cenate tutti qui oppure fate diversamente?
LORENZO: ( guarda l’orologio) penso che rimaniamo tutti qui. Preparate però una cosa leggera ( si sentono dei gemiti e dei sospiri ed poi un urlo liberatorio di piacere) o Madonna! cos’è stato?
TONIO: ( con le sue movenze) e se na fatte a n’ate!
LORENZO: cosa hai detto?
TONIO: no dicevo …. È un fatto naturale eh … era la Signora Fiorella!
LORENZO: Fiorella! Dannazione anche qui!
TONIO: e si! sotto o sopra di qua o di la chelle sempe n’arte fa! perchè voi non ne sapete niente? ( con un gesto fa intendere che anche Lorenzo ha fatto il suo)
LORENZO: (si guarda intorno )shhh zitto animale! Lo sai bene che poverina è …
Malata!
TONIO: no è ninfomane!
LORENZO: è pur sempre una malattia!è una degenerazione sessuale! Ma ora zitto! ( entrano Renato e Viola)
VIOLA: (entra con in braccio il suo gatto e ogni tanto l’accarezza. Indossa sempre i guanti e porta sempre la borsetta appresso da dove estrae ogni tanto degli spray . va verso Lorenzo) oh Dio Lorenzo, hai sentito?
LORENZO: (con rassegnazione) ho sentito ma con chi?
RENATO:( porta occhiali spessi , vede sole ombre e porta un bastone bianco) ah di certo io no!( cammina piano facendo uso del bastone per evitare ostacoli ma finisce per colpire Tonio dietro il sedere.Lamento comico di Tonio che si sposta in continuazione per evitarlo)
LORENZO: io stavo qui!
VIOLA: chi c’è ancora di sopra?
LORENZO: sicuramente Vincenzo che è arrivato da poco e Carlo . Vincenzo … è con Teresa e quindi
RENATO: e quindi Carlo l’’ha consolata
TONIO: ( pulendo con il piumino, intona il motivo ) una alla volta per caritàààà
LORENZO: ( guarda Tonio) lo vedete? Che figura!
RENATO: ma quale figura, ha ragione! e poi loro sono ormai abituati
VIOLA: a vedere le sconcezze della nostra famiglia? Che schifo! Tonio per favore porta il mio gatto in cucina e dagli un po di latte ( consegna il gatto a Tonio, tira fuori lo spray e lo spruzza sulle mani e poi si avvicina a Renato , gli alita vicino e lui si ritrae schifato) Se quelli un giorno lasceranno questa casa, sai la pubblicità che ci faranno? Io me ne lavo le mani!
RENATO: meglio se ti lavassi la bocca! !( alza il bastone come a trovare un ostacolo e colpisce Lorenzo in mezzo alle gambe)
LORENZO: ( si porta le mani alle parti nobili imprecando)aiahhaa! Che dolore! ( si siede)
E stai attento tu e quel maledetto bastone!!
RENATO: scusa cugino ora però mi raccomando quando scendono nessun commento!( si sente Don Vincenzo che blatera qualcosa dall’esterno ) pericolo in arrivo!(Don Vincenzo entra)
DON VINCENZO: ( si guarda intorno) non avevo dubbi!( va verso Renato e Viola i quali fanno un gesto come a proteggersi) carissimi! è da quando lo zio ci ha lasciato che non vi vedevo ( Da fuori si sente altri gemiti di piacere sempre crescenti mentre Don Vincenzo abbraccia i due poi Viola si pulisce con lo spray e Don Vincenzo alza il dito verso l’alto) avete sentito il grido del peccato?
RENATO: semmai il grido della liberazione!
DON VINCENZO: ( aprendo le braccia)Signore sii misericordioso! riconduci ora stesso sulla retta via quei peccatori vittima della lussuria e spegnete quel furente fuoco della loro carne! ( si sentono altri gemiti e sospiri ed poi ancora un urlo liberatorio di piacere) avete sentito? Si vede che Il signore in questo momento ha altro da fare! (apre le braccia e colpisce Viola , la quale lamentandosi, tira fuori lo spray e si disinfetta mentre entrano Rodolfo e Gilda poi Viola e Renato si siedono)
VIOLA: ( portando le mani al volto) ho sentito! noi abbiamo sentito!,loro forse no…( indicando i nuovi entrati)
GILDA: cos’è che non abbiamo sentito?
VIOLA: i soliti amplessi rumorosi di Fiorella!
GILDA: anche qui? che sfacciata!
RODOLFO: che impudenti!
LORENZO:è una indecenza! Non hanno rispetto di nessuno! Neanche del nostro povero zio che così prematuramente ci ha lasciato
DON VINCENZO: senza neanche averci dato la possibilità di salutarlo per l’ultima volta!
GILDA: per forza,c’è l’hanno portato chiuso in una bara e abbiamo solo avuto il tempo di accompagnarlo per il funerale (( entrano Carlo e Fiorella)
FIORELLA: ( Ninfomane ed approssimativa .Non è una donna di classe ma è molto bella, parla con accento napoletano. Un pò ignorante ,sbaglia sovente vocaboli ed ha quasi sempre il cell.in mano ed ogni tanto batte i tasti) oh cari ,tutti qui?
CARLO: pensavamo che foste nel giardino a bere tutti qualcosa!
FIORELLA Scusate se quando sono arrivata non sono passata a salutarvi, ma ero tutta surata per colpa della mia automobile
RODOLFO: perché adesso no ?
GILDA: cosa ti è successo?
FIORELLA: quella cretina della mia macchina si è fermata all’itrasatto e non si abbiava più
LORENZO: e come mai?
FIORELLA: il meccanico ha detto che si era scassato lo sfinterogeno!
RENATO : seh Il tuo magari! vuoi dire Spinterogeno?
FIORELLA: ah si insomma quello che fa arrivare la scossa elettrica
GILDA : si abbiamo capito
FIORELLA: avete già preso il caffè?
LORENZO: non ancora tu invece … hai già consumato!
CARLO: la solita insinuosa battuta!
FIORELLA: è tutta invidia!
GILDA: ma come ti permetti!
LORENZO: ora basta! Vediamo di non rovinarci la serata.(.Guarda nervosamente l’orologio) e ,pure il notaio a quest’ora doveva essere già qui
GILDA: ma su calmati …. Vedrai che sarà qui fra poco ( entra Teresa)
DON VINCENZO: avrà avuto un contrattempo , cosa imperdonabile per il nostro povero zio .La precisione era il suo credo! Ma noi … possiamo pazientare , Teresa ,servici qualcosa di fresco ( Teresa annuisce)
FIORELLA: certo , speriamo però che non tardi.
DON VINCENZO: ( in modo ironico ) ma siete tutti cosi ansiosi? Ormai lo zio ,il testamento lo ha fatto!
CARLO i miliardi all’amante e le briciole ai parenti!
FIORELLA : eccolo li! Ti pareva che non sparava stronzate!
VIOLA: tu pensi che sia davvero una stronzata! Non è la prima volta che Carlo vede più lontano di tutti!
RENATO: si , Carlo le stronzate le spara ma tante volte …. Ci prende!
DON VINCENZO: (guarda i parenti con sospetto) già! ed io credo che stavolta non ha tutti i torti
GILDA: ma su, non crederai che tuo zio, abbia lasciato tutti i suoi beni a quella sgualdrina !
RODOLFO: e chi sa ? a volte tira più un pelo di donna che una coppia di buoi!Quello però che non capisco è perché non ha voluto mai farcela conoscere
VIOLA: (ipocondriaca )forse perché temeva che gliela avresti portata via
FIORELLA: portata via? No, ma …… trombata si! Lo zio ormai era vecchio e Lei ha trovato il gallo cetrangolo e lo ha sfruttato. Per me non la doveva nominare nel testamentario
GILDA: beh su questo non è che sia tanto diversa da te
FIORELLA: che vuoi dire? Che forse non ho il diritto di essere qui? Mio marito forse non era nipote allo strapassato zio?
RODOLFO: e come no! solo che il povero cugino è morto dopo appena sei mesi che lo hai sposato
FIORELLA: e che vuol dire!sono sempre la sua ereditaria
LORENZO: già! tu sei l’erede di ben cinque mariti,prematuramente scomparsi!
FIORELLA: non è colpa mia se a me mariti durano poco!
C ARLO: e chissà perché!
FIORELLA:cosa vorresti insidiare che forse li ho fatti morire io?
GILDA: non direttamente ma .. per conseguenza! E tu sai come
RENATO: li consuma fino al midollo fino a quando …..
TONIO: a parte: fine a quanne ci rimmanene a sotte!
FIORELLA:che ci posso fare se ad un certo punto arrivano e poi …. se ne vanno!
RODOLFO: e mi sa che questa Selenia ha usato il tuo stesso metodo con lo zio!
CARLO: quella è capace di mettersi d’accordo con il notaio e …. ci frega tutti!
GILDA: certo che ne hai di fantasia! Il dottor Marelli E’ una persona onesta e leale!
RODOLFO:questo è vero, è un mio carissimo amico e compagno di scuola e su di lui posso mettere le mani sul fuoco e se dovessi scegliere fra il nostro compianto zio ed il notaio non avrei dubbi!
LORENZO: certo che nostro zio ,negli ultimi anni se l’è spassata! Una vita piena di bagordi e di lussuria!
FIORELLA: Lui si che ha vissuto la vita e l’ha goduta!
DON VINCENZO: Signore misericordioso perdona i suoi peccati ( apre le braccia e colpisce Rodolfo che gli era vicino)
RODOLFO: ( si porta le mani al volto lamentandosi) e io che c’entro! E’ mio zio il peccatore! E poi non credo affatto che il Signore perdoni un lussurioso che si è trombato anche la nipote
VIOLA: Una cosa inaccettabile! D’altra parte è sempre vissuto nel peccato!ancora era viva nostra zia e Lui si portava a casa le sue amanti!
FIORELLA : si è stato un libbardino! Gli uomini non sono tutti uguali! E già Tu vorresti che fossero tutti come tuo marito? serio, irreprendibile ,onesto ecct … ecct
RENATO: a questa ci vuole un’interprete ogni volta che apre la bocca!
LORENZO: se ogni uomo avesse l’onestà e la serietà nel suo dna ci sarebbe di certo un mondo migliore!
CARLO: ma certo caro cugino ma questo non implica il fatto che non ci si possa divertire e godere dei piacere terreni e in quando al dna non credo che il tuo sia diverso dal nostro
LORENZO: vuoi insinuare qualcosa forse?
CARLO: ma ti pare? ( chiama la cameriera con un cenno) Teresa, vuoi servire un altro aperitivo al mio caro cugino Lorenzo?( mentre Lorenzo fa cenni di nervosismo Carlo alza il bicchiere) ma non questo, prendi quello che piace a Lui
TERESA: ( anch’essa apparentemente nervosa) subito signore ( esegue e serve cercando complicità in Lorenzo che fa cenni come a rassicurarla mentre Tonio esce))
GILDA: mio marito non rinnega il suo sangue,ha sempre però agito nei limiti dell’onestà
FIORELLA: già l’onestà! Mi pare che anche tu e tuo marito siete qui per il testamentario dello zio!
VIOLA:( A Gilda) e anche tu ti sei precipitata qui non appena il notaio ci ha convocato
GILDA : cosa c’entra questo?
FIORELLA: non sei forse fiduciosa nello sperare di entrare in possesso di un sostantitivo lascito dello zio? ( Teresa raccoglie i bicchieri vuoti e va via)
GILDA: perché tu invece sei venuta qui solo per portare fiori sulla sua tomba? Se lo zio avesse saputo che tradivi suo nipote certo a quest’ora non saresti qui! ( Fiorella, si alza indispettita, apre il cellulare e batte i tasti nervosamente mentre entra Tonio con una guantiera di biscottini che depone sul tavolo )
RENATO: oh bravo Tonio ( prende i biscottini) questi ci volevano proprio ( a Fiorella) ma che combini con questo telefono stai sempre a tasteggiare, stai forse giocando?
FIORELLA: niente giochi ! quando sono un po’nervosa, apro un po’ fesseboocc!
VIOLA: solo quando sei nervosa? Tu la tieni sempre aperta!
FIORELLA: non per te cara! Non per te!
RODOLFO:su calmatevi! L’eredità dello zio è molto elevata ! La sue tenute , le sue case, i suoi investimenti e i suoi soldi in banca possono soddisfare tutti! Inutile rinfacciarci a vicenda nostri vizi e le nostre pecche! Mi sono forse lamentato io? Io che a differenza di voi ,quando venivo a trovarlo non gli ho mai chiesto soldi
RENATO: però gli trombavi le amanti!
RODOLFO: certo non potevi farlo tu! Non scopriamo gli altarini … tu venivi qui per Tonio! A proposito è ancora il tuo amante preferito
RENATO: sei un villano!
LORENZO: solo perché dice la verità?
RENATO: tu pensa ai tuoi panni sporchi. Io non ho mai sparlato di te e di tua moglie!
FIORELLA: hai fatto bene! I panni sporchi, si lavano in famiglia!
GILDA: noi non abbiamo niente da lavare!
FIORELLA: ah si? Lorenzo vuoi dire a tua moglie quando è stata l’ultima volta che mi ha strapolizzata!
GILDA: stropalizzata?
FIORELLA: insomma trombata!
DON VINCENZO: o signore pietà per questi peccatori!
LORENZO: ( allibito guarda Gilda)) ma io … io … ma non è vero! Sta dicendo delle falsità!
CARLO: tranquillo caro Lorenzo, tua moglie non ti farà scenate, non gli conviene. Ha anche Lei i suoi scheletri nell’armadio! Vero Gilda?
GILDA: (A Carlo )Vigliacco!
FIORELLA: e perché vigliacco, ormai è inutile tenere coperti gli altarini, su diglielo quante volte lo zio veniva a farti visita
TONIO: (a parte) già ma sempre a vuoto
GILDA: era nostro zio e aveva tutto il diritto di venirci a trovare
FIORELLA: se veniva spesso, aveva i suoi motivi e forse il motivo eri tu, si vedeva chiaramente che gli piacevi
LORENZO: questo non vuol dire un bel niente!
RODOLFO: Fiorella smettila di insinuare! Gilda è una donna onesta!
VIOLA: la stai forse compiacendo?
GILDA: Compiacenza? Quella c’è l’hai tu gran pezzo di lesbica!
VIOLA: si ma almeno non coinvolgo nessuno della famiglia!
LORENZO: ( si porta le mani al volto) mio Dio! Che orrore .. che orrore! ( esce mentre Gilda gli va appresso)
VIOLA: avete visto a cosa portano le vostre maldicenze?
RENATO: le nostre? Perché invece le tue
VIOLA: perché cosa ho detto io?
CARLO: no, non hai detto niente, tu lanci la pietra e nascondi la mano. Hai la lingua sempre abbronzata!
VIOLA: sapete cosa vi dico? Andate al diavolo!( esce blaterando invettive)
VINCENZO: nervosetta la cugina, spero che per stasera possa calmarsi (si sente un rumore ed un grido e poi silenzio ) forse si è e calmata!( Teresa entra)
TERESA: Qualcuno venga a darmi una mano, la Signora Viola, è caduta e non riesce ad alzarsi
VINCENZO: ( alzandosi) vengo io!
CARLO: per carità … comodo! Ci penso io( si alza per uscire ma passando vicino a Vincenzo ,inciampa e cade.) Oh Dio Oh Dio che dolore alla spalla …. Oh Dio che dolore ( si risiede)
DON VINCENZO: ( alzandosi) l’avevo detto che andavo io! Andiamo Tonio ( escono)
RENATO: ( alzandosi , solleva il bastone e andando via lo sbatte sulla gamba di Carlo )e me ne vado anche io prima che il prete ritorni ( esce)
CARLO: ( lamentandosi) ahia tu e questo maledetto bastone non bastava la spalla ora anche la gamba!
RODOLFO: . Qui tira una brutta aria
FIORELLA: si hai ragione Carlo, qui tira una brutta aria!
CARLO: e non finisce qui! speriamo che il notaio si decida a venire presto cosi come quella donna … ( a Fiorella) come si chiama ?..l’ho dimenticato
FIORELLA: Selenia! E non chiedermi altro perché non so ne’ chi è ne’ cosa fa
RODOLFO: se era un’amica del vecchio chi vuoi che sia e che vuoi che faccia! La prostituta no!
CARLO: chissà cosa gli avrà lasciato
FIORELLA: il solito contentuccio che si lascia ad un’amante …. Poca cosa
RODOLFO: sono d’accordo .Lo Zio era una persona strana e penso che il suo patrimonio non sarà diviso in tante parti
CARLO: vuoi dire che ,solo a uno di noi andrà quasi tutta la sua fortuna e agli altri andranno solo le briciole?
RODOLFO: esattamente! Ricordi quali sono state sempre le sue parole? Spartendo ricchezze,diventa povertà!( rientra Renato e si siede)
FIORELLA: già! io la penso allo stesso modo ma chi di noi sarà il prescelto?
CARLO: non lo so ( a Renato) tu chi pensi che erediterà tutta la fortuna dello zio?
RENATO:state dicendo che gli altri avranno poco o niente?
RODOLFO: esattamente!conoscevi lo zio no?
RENATO: già! se dovessi fare una scelta ,penserei a Lorenzo ,Lo zio lo aveva molto in considerazione
CARLO: penso che tu abbia ragione!
FIORELLA: si purtroppo è così. Lorenzo avrà tutto e noi piccoli contentini alla pari della sua amante
CARLO: sto pensando ad una cosa, il notaio seppure verrà stasera sarà tardi e sicuramente dormirà qui e quindi il testamento lo aprirà domattina
RENATO: embè? cosa cambia
CARLO: mettiamo il caso che durante la notte il testamento scompare . A questo punto non essendoci più il testamento ognuno ne beneficerebbe in uguale parte e si eviterebbe che fosse solo uno ad ereditare il tutto. Giusto?
FIORELLA: certo sarebbe così ma sei un ingenuosa se lo pensi. Ti pare che il notaio porti qui il documento originale? no caro mio ,porterà la copia mentre l’originale lo tiene in cassamorta.
RODOLFO: si va buò! Però hai ha ragione. Io dico di aspettare il notaio e chissà che non ci saranno sorprese
RENATO: forse ma intanto si corre il rischio di restare a mani vuote mentre Lorenzo fa il pieno!( si sente suonare alla porta) chi sarà? Il notaio o la puttana dello zio? ( entra Tonio, va verso la porta ,apre e guarda fuori) chi è?
TONIO: E’ una macchina scura. Da qui non posso vedere ,è ancora in fondo al viale … ah si ,è una donna !
RODOLFO: allora sarà sicuramente quella donna e mi raccomando cercate di essere gentiluomo e gentildonne quale voi siate! Non creiamo altri dissidi! Non serve!
RENATO: hai ragione, ormai ci siamo detto tutto! ( Tonio va verso la porta ed apre. Entra Selenia)
SELENIA: (bella ragazza, veste con eleganza e si muove con apparente sensualità. Si guarda intorno e senza mostrare alcun segno di timidezza, si dirige verso gli altri ) salve, Sono Selenia Leali, il notaio mi ha convocato qui per la lettura di un testamento. Immagino che voi siate i parenti del Signor Ripamonti
CARLO: ( rimasto come gli altri in ammirazione per la bellezza e lo charme di Selenia) Si accomodi Signora, io sono Carlo ( tende la mano )piacere di averla qui ( poi la presenta a tutti) permette ( presentazioni)
RODOLFO: ( chiama Teresa la quale accorre subito) ritengo che dopo il viaggio abbia bisogno di rinfrescarsi, Teresa, accompagni La signora Selenia nella stanza a Lei riservata. Spero che dopo scenda per un drinks
SELENIA; vi ringrazio, il tempo di sistemate le mie cose e scendo ( Tonio prende la borsa)
TERESA: venga signora, si accomodi ( escono insieme a Tonio )
CARLO: caspita e che pezzo di … ragazza! Sfido io che lo zio ci tenesse tanto
FIORELLA: si devo rimetterlo è veramente bella!
RODOLFO: non mi spiego per quale motivo non c’è l’ha mai presentata
RENATO: perché l’avresti trombata! ( entra Viola e Vincenzo che ascolta le ultime parole)
VINCENZO: Vieni Viola,siediti. E voi basta con queste trombate e con queste accuse reciproche. Cercate di andare d’accordo almeno in questa occasione. Lo so che l’esser parenti non è nè condizione necessarianè sufficiente per volersi bene. Non dobbiamo per forza rimanere uniti come una famiglia ma almeno sforziamoci nel restare tranquilli
VIOLA: Don Vincenzo ,ha ragione. La famiglia è ricordi in comune, gioie e dolori. Se si riesce a condividerli funziona altrimenti meglio lasciar perdere.
FIORELLA: ecco brava! Lasciamo perdere e pensiamo al dopo. Il notaio non è ancora arrivato?
CARLO: il notaio no ma ( con ironia) la signora Selenia si!
RODOLFO: e che sventola di signora! ( entra Gilda )
GILDA: ( va verso Don Vincenzo ,le si accosta e gli sussurra qualcosa poi mentre stanno per andare via insieme si rivolge a tutti)ha telefonato il notaio, sarà qui per ora di cena ( escono)
RENATO: ( agli altri con ironia) uhmm Il nostro caro cugino dopo le tristi rivelazioni ha bisogno del conforto della chiesa!
RODOLFO: si conforterà domani alla lettura del testamento
FIORELLA: io invece penso che tramano qualcosa
CARLO: già! lo penso anch’io, Beh visto che il notaio verrà tardi , mi ritiro nella mia camera. Scendo fra poco per la cena ( esce)
RODOLFO: vado anche io, tu non vieni Renato?
RENATO: ma certo andiamo ( escono)
FIORELLA: ( chiama Teresa)Teresa!
TERESA: eccomi signora!
FIORELLA: procedete per la cena e apprepariate un aperitivo per tutti qui nel salone. Cara Viola andiamo a apprepararci anche noi?
VIOLA: si andiamo ( escono)
TERESA: ( verso Fiorella che va via) Che signora di classe! lo sapevo, dobbiamo sopportarli anche domani! (si affaccia alla comune e chiama Tonio) Tonio, Tonio vieni
TONIO: eccomi che succede?
TERESA: succede che devi aiutarmi, sta banda e scieme li dobbiamo sopportare fino a domani. Poi o Signore cia manna bbona!ora però mentre io preparo per la cena, tu prepari l’aperitivo che fra un poco scendono
TONIO: speriamo che si risolva al più presto almeno sapremo che cosa ci toccherà! Vai qui ci penso io ( Teresa esce) eh ma io lo so come finirà ( ride in modo misterioso) ahhh ahhh …. Ahhhhh ( entra Renato)
RENATO: ( si ferma a guardare Tonio che ride mentre prepara in modo comico l’aperitivo) beh, che c’è da ridere?
TONIO:( gli si avvicina con evidente cerimonie)oh caro Renatino (gli accarezza il mento)
RENATO: ( alza il bastone e non voluto colpisce Tonio alla gamba il quale subito si lamenta) ti ho detto che non devi chiamarmi così quando c’è gente
TONIO: ( lamentandosi) ma non c’è nessuno …. Siamo soli ( gli si avvicina di nuovo) oggi non mi hai neanche fatto una cerimonia! Cattivo!
RENATO: ( portando il dito al naso) shhhh zitto, avremo tempo ( si siede mentre entrano Gilda e Don Vincenzo) ahe !si salvi chi può!
DON VINCENZO: ( andando verso Renato) oh caro Renatino già pronto? ) Renato fa cenni di si allargando le braccia) Vieni Gilda accomodiamoci, ( A Renato) e gli altri?
RENATO: Tutti nelle loro stanze compresa l’ultima arrivata … quella Selenia
VIOLA: ah è arrivata? E com’è giovane ?
RENATO: una gran bella donna!Rodolfo e Carlo ,sono già sul piede di guerra Scenderà anch’essa fra poco
VIOLA: sono curiosa di conoscerla
DON VINCENZO: la conosceremo subito cara Viola e se è una pecorella smarrita , cercherò di condurla all’ovile ( entrano Rodolfo e Fiorella, si vanno a sedere parlando fra di loro e Vincenzo fa cenno a Viola ) ecco quelle sono due pecorelle che l’ovile non lo troveranno mai!
VIOLA: ( A Tonio) Tonio, cosa abbiamo per cena?
TONIO: quello che ha comandato il Signor Lorenzo:Un antipastino di verdure un brodo leggero, una spigoletta all’acqua pazza e un’insalatina mista
VIOLA: bene si va sul leggero.
DON VINCENZO: così si riposa meglio
RENATO: a me il pesce non piace
VIOLA: davvero? Strano
DON VINCENZO:figlioli , vi prego non cominciamo!( entra Gilda , seguita da Selenia e da Teresa ) oh la nostra ospite ha gia fatto conoscenza ( si alza E va incontro a Selenia: carissima, è un piacere conoscerti,Io sono …
SELENIA: Don Vincenzo!
DON VINCENZO: mi conoscete?
SELENIA: di nome, il caro Loffredo mi ha parlato di voi come di tutti,(tendendo la mano) molto piacere Don Vincenzo.
DON VINCENZO: piacer mio cara Selenia.( a Gilda) Lorenzo non scende ancora?
GILDA: scenderà fra poco ,
FIORELLA: nel frattempo chi viene a fare una passeggiata nel parco?
VIOLA:: ti accompagno , una bella passeggiata stimolerà l’appetito
RODOLFO: ( a Selenia ) venga anche lei dopo un viaggio così lungo le farà bene
SELENIA: con piacere ( escono)
RENATO: ecco Rodolfo che va all’attacco della puttana
DON VINCENZO: cugino, ti prego.
CARLO : oh eccomi qui! e gli altri?
DON VINCENZO: nel parco per una passeggiata
CARLO: anche Selenia?
RENATO: anche Selenia
CARLO: strano, pensavo che volessero emarginarla. Si vede che la ragazza ha del fascino!
GILDA: già ,il fascino della perversione ( si sente bussate alla porta e Tonio corre ad aprire ) chi è Tonio
TONIO:( apre la porta) è una macchina nera
DON VINCENZO: allora è il notaio Marelli che arriva.
GILDA: era ora!
CARLO: almeno ora sappiamo che domani si aprirà questo benedetto testamento. ( si sente un urlo di dolore e tutti rimangono sorpresi poi Gilda seguita da Teresa e da Tonio escono di corsa e subito torna Teresa sconvolta)
TERESA: aiuto … aiuto il signor Lorenzo è morto aiuto( tutti si precipitano in soccorso mentre entra il notaio e non vede nessuno)
FILIPPO: ( si guarda intorno, poi adagia la borsa sul mobile) strano, non c’è nessuno.( si sentono poi delle voci incomprensibili dall’interno )ah ecco mi pareva , staranno di sopra ( entrano Rodolfo e Selenia, seguiti da Fiorella e Viola)
RODOLFO: oh caro Notaio, vi abbiamo visto arrivare .
FILIPPO: signori vogliate scusarmi. Il mio ritardo è imperdonabile ma ho dovuto sbrigare le ultime pratica di rito.
FIORELLA: Caro notaio, l’importante è che siete qui e che finalmente sapremo le ultime volontà del nostro compiantuto zio.
FILIPPO: certo ma se permettete aprirò il testamento domani mattina. Stasera meglio riposare. E tutti gli altri? ( entra Tonio tutto sconvolto)
RODOLFO: Ah giusto tu , ma che è successo?dove sono tutti?
TONIO: oh signor Rodolfo, è successo una disgrazia,mentre stavamo tutti giù abbiamo sentito un urlo , siamo corsi di sopra e abbiamo trovato il signor Lorenzo a terra nella sua stanza e con il volto pieno di sangue
FILIPPO: O mio Dio! ( Fiorella, Viola e Rodolfo, via di corsa mentre Selenia si siede su un divano sconvolta) o Santo Dio ( a Tonio) ma … è morto?
TONIO: a me così è sembrato,era a terra con gli occhi stralunati e con il volto tutto insanguinato … io sono scappato giù perche il sangue mi fa impressione
FILIPPO: ( si avvicina al telefono) meglio chiamare la polizia,questo ha tutta l’aria di essere un delitto e se è così, non mi va di passare la notte con un assassino in giro per la casa( compone il numero)pronto polizia, sono il notaio Marelli, sono alla villa del signor Ripamonti. Ispettore,Temo che qui, ci sia stato un delitto venite.
TONIO:Signor Notaio, se volete vi faccio vedere la vostra stanza,io da quelli non ci torno
FILIPPO: no dopo, prima voglio sapere bene di questa faccenda e poi sta venendo l’ispettore, ( verso Selenia) Lei è Selenia vero?
SELENIA. Si ,Lei è il notaio Marelli?( fa per alzarsi)
FILIPPO: si la prego stia comoda ( entrano Carlo e Rodolfo e Don Vincenzo) allora? è …. morto?
RODOLFO: diciamo che ci è andato vicino. ( Si è ripreso e Teresa lo sta medicando)
FILIPPO: ha detto come è successo?
CARLO: non ancora, forse è scivolato
DON VINCENZO: o forse qualcuno l’ha spinto!
FILIPPO: ma perché poi?
DON VINCENZO: forse perché si è pensato che possa essere Lui ad ereditare il tutto e allora …
FILIPPO: ah! Siamo già a questo? Beh allora mettetevi l’anima in pace. Il commendatore ha deciso diversamente
CARLO: diversamente? Cosa vuol dire?
FILIPPO: domani lo saprete,posso solo aggiungere che il commendatore, sentendosi alla fine , ha voluto compensare la sua immorale condotta di vita terrena con una opera misericordiosa. Diciamo che si è affidato nelle mani e alla volontà del Signore! Tonio, accompagnami nella mia stanza
TONIO: subito signor notaio, venga ( escono)
RODOLFO: ( va verso Don Vincenzo) e bravo il nostro cugino prete!sotto sotto …. sei riuscito a convertire la pecorella smarrita
CARLO: stai forse dicendo che Lui ( indicando Vincenzo) è riuscito a farsi il vecchio e farsi intestare tutto? Ah ora mi spiego il suo andirivieni al suo capezzale! ( a Vincenzo) è così vero?
DON VINCENZO: io ,ho svolto solo il mio dovere. Gli ho portato il conforto del signore! Se ha deciso così, farò la sua volontà. Aiuterò i bisognosi!
CARLO: I Bisognosi? Ne dubito !anche se sei un prete … buon sangue non mente!
VINCENZO: E’ vero : buon sangue non mente ma in dirittura di arrivo ci si può sempre pentire e Il vecchio a quanto pare , si è pentito!Vado a vedere Lorenzo come sta ( esce)
CARLO: già, gli ha dato la benedizione e si è preso la beneficazione!
RODOLFO: eh già! le parole del notaio sono state chiare. (bussano alla porta) e questo è l’ispettore chiamato dal notaio, un altro scandalo che ci ricade addosso!( entra Tonio e va ad aprire)
CARLO: non preoccupiamoci più di tanto.
RODOLFO: ah no? tu pensi che davvero che Lorenzo sia scivolato?
CARLO:certo, nessuno di noi può essere stato. eravamo tutti qui compresa la servitù, gli altri erano tutti insieme fuori chi vuoi che gli abbia fatto del male a meno che non c’è un’altra persona nascosta in questa casa ( entra L’ispettore e il suo aiutante Romeo )
VITTORIO: Salve,( ha un soprabito bianco e porta in mano una lente di ingrandimento. Va verso i due e gliela punta addosso come a cercare delle traccia ) sono l’ispettore Vittorio Rimessa e a me nessuno mi fa fesso!dov’è la vittima?
RODOLFO: pare che è resuscitata!
ROMEO:( con baffetti e bombetta , tiene sempre tra le mani un ciondolino ed ogni tanto lo agita in modo rotatorio. E’ sempre dietro a Vittorio è molto arguto a differenza del suo capo che non ci azzecca mai! cosa? I morti non resuscitano tranne Lazzaro
VITTORIO: ( vi volta verso Romeo con fare comico) zitto tu! I miracoli possano succedere! (A Rodolfo) e come ha fatto?
RODOLFO:( non capisce) ah boh! Che avete detto?
VITTORIO: come ha fatto a resuscitare
RODOLFO: come?
ROMEO: ( si avvicina a Vittorio) è sordo!
VITTORIO: non dire scemenze!
CARLO: si mio cugino e un po sordo e intendeva dire che non era morto ma solo ferito ed ora sta bene. Permettete. Io sono Carlo Ripamonti e questo è mio cugino Rodolfo
VITTORIO: (li guarda con sospetto) piacere. Ora però voglio vedere la vittima ferita e domani intendo scoprire chi è stato perché a me nessuno sfugge.
TONIO: venga con me ispettore prego ( stanno per uscire quando tutti entrano preceduti da Gilda e Viola che sorreggono Lorenzo con la testa fasciata e ognuno di loro a soggetto si muovano nel salone )
VITTORIO: (con un movimento felino e in modo comico, si posiziona davanti alla porta d’ingresso) fermi tutti e che nessuna esca da questa casa!
RODOLFO:più che un ispettore quello mi sembra la brutta copia dell’ispettore Closeù
CARLO: siamo in un paesello di montagna e questo Ispettore sarà un povero diavolo fallito.
RODOLFO: Già! ma intanto lo avremo tra i piedi fino a domani!
VITTORIO: (li guarda uno per uno )da questo momento nessuno può lasciare questa casa. Prima che il notaio legga il testamento sarete tutti interrogati!( si avvicina a Renato il quale avanza con il bastone a tentoni ) Lei deve essere la vittima
ROMEO: ( a Vittorio) veramente la vittima è Lui (indicando Lorenzo)
VITTORIO: zitto tu!smettila di agitare questo coso ( guarda Lorenzo) uhmm scoprirò il colpevole ed avrà la giusta pena!
VINCENZO:( guardando verso l’alto) possa il colpevole pagare questo atto infame. Che la sua anima possa bruciare nel fuoco dell’inferno e le sue mani bloccarsi insieme alla sua mente. ( tutti si spaventano e si stringono fra di loro
TONIO: L’anatema è lanciata Non vorrei essere nei panni del colpevole!
TERESA: ( entrando) signori la cena è pronta ( tutti fanno per dirigersi verso la comune ma sono bloccati da Vittorio che si para davanti)
VITTORIO: fermi tutti! Ho detto che nessuno lasci questa casa!
ROMEO: Ispettore , se la cena è pronta vogliono andare in sala da pranzo
VITTORIO: zitto tu! ( guarda tutti) la cena? ( tutti annuiscono) E allora andiamo ,interrogherò tutti dopo!
FINE 1° ATTO
Secondo atto
Stessa scena del primo atto. Teresa, sta servendo il caffè a Vittorio, mentre Tonio,con un piumino, toglie la polvere e sistema i divani.
TERESA: ( versa il caffè ) ispettore , qui ci sono anche dei biscotti , desidera lo zucchero ?( Vittorio annuisce) semolato o di canna?
VITTORIO: ( si alza in piedi) canna? ah fate uso di droga eh?
ROMEO: scusate ispettore, voleva dire il tipo di zucchero
VITTORIO: zitto tu! ( a Teresa ) un po di zucchero e niente semola! Grazie. ! (Teresa alza le braccia al cielo e poi versa)
TERESA: e voi signor Romeo?
ROMEO: grazie faccio io
VITTORIO: ( a Teresa) quindi voi siete al servizio di questa casa da molto tempo
TERESA: io da quasi quindici anni
ROMEO: e tu Tonio?
TONIO : da venticinque anni!
ROMEO: ( a Tonio) quindi conoscete bene la storia di questa famiglia.
TERESA: eh si Lui conosce morte e miracoli di questa casa. Il commendatore si fidava molto di Tonio
VITTORIO: Che tipo era il commendatore?
TONIO: diciamo che tolti i suoi momenti di follia nel complesso era un brav’uomo . Gli piacevano molto le donne e la bella vita
VITTORIO: i parenti del defunto venivano spesso a trovarlo?
TERESA: non spesso!quelli aspettavano solo che il vecchio tirasse le cuoia
VITTORIO: e oltre ai parenti c’era qualcun altro che veniva a trovarlo?
TONIO:( girandosi verso Vittorio in modo curioso)e come no! venivano tante belle donnine!
VITTORIO: donnine? Gli piacevano donne di piccola statura?
ROMEO: ma no vuole dire che il defunto riceveva in casa molte signore compiacenti insomma prostitute
VITTORIO: zitto tu! E …. Le riceveva a casa sua?
TONIO:esattamente in casa ,fuori casa, era un grande amatore e assetato di sesso!
VITTORIO: ( con ironia guardando Tonio muoversi vicino a Lui ) solo di donne?
TONIO: purtroppo si!
VITTORIO: e a voi Teresa non ha mai rivolto nessun interessamento?
TERESA: ( riluttante) veramente …. Si !
TONIO: Teresa era la sua colazione e qualche volta pura la sua cena ahh ahhhh
TERESA: e tu il trastullo di Renato!
VITTORIO: oh oh … uhmmmm! Beh andiamo di sopra, ho detto a tutti che a nessuno era permesso scendere ,andiamo ad interrogarli uno alla volta
ROMEO: ma non potete tenerli prigionieri nelle loro camere !È contro la legge
VITTORIO: ( mette il dito al naso indicando silenzio) sssshhhhh! Allora chi vuole potrà scendere però li interrogherò a turno andiamo!( escono)
TONIO:( a Teresa) che tipo l’ispettore!non ci prende mai
TERESA:pare Sherloch o sceme ! per fortuna che il suo aiutante sembra un uomo in gamba! Beh andiamo a preparare le colazioni tu intanto sparecchi e se scende qualcuno mi chiami ( esce)
TONIO: ( comincia a sparecchiare la tavola ) mi sa che oggi non finisce qui!( entra Don Vincenzo e subito Tonio mette mano alle posate ) Oh caro Don Vincenzo ,siete sceso per la colazione? stavo appunto preparando
VINCENZO: (sedendosi) bravo figliolo, portami un bel cappucino e un cornetto caldo
TONIO: subito , vado e torno ( esce con le posate in mano mentre Vincenzo ,tira fuori il breviario e legge, dopo un po entra Tonio con il vassoio ) ecco qui, latte, caffè e cornetto, serve altro?
VINCENZO: ah bravo! vai vai ( esce Tonio con inchino e Vincenzo al momento che si appresta a fare colazione, sente un strano rumore come se fosse un graffiare dietro la porta posta di lato) chi è? ( il rumore aumenta e Vincenzo con curiosità si alza e va verso la porta, l’apre ,esce e guarda fuori. In quel momento una figura coperta con un lenzuolo,entra dalla comune, si avvicina al tavolo e versa delle gocce nella tazza del latte e sparisce mentre Vincenzo rientra) mah! E chissà chi era, forse il gatto. ( prende il cornetto e comincia a mangiarlo,poi prende la tazza e fa per portarla alle labbra e in quel momento entra Romeo)
ROMEO:ah Don Vincenzo,Lei è qui!
VINCENZO: ( voltandosi e posando la tazza ) è successo qualcosa?
ROMEO: ( avvicinandosi al tavolo )non ditemi niente, vi desidera L’ispettore!
VINCENZO : è urgente? Posso finire almeno di fare colazione?
ROMEO: ( sedendosi e agitando il ciondolino) ma certo qualche minuto può aspettare ( si sente la voce di Vittorio che Grida ) Romeo !!!!
VINCENZO: (fa per prendere la tazza in mano e Romeo lo blocca ) che succede?
ROMEO: dobbiamo andare!
VINCENZO: ma fatemi almeno bere il cappuccino
ROMEO: vi prego dopo, voi non conoscete l’ispettore! ( entra Tonio mentre Romeo si alza e inavvertitamente,fa cadere il ciondolino nella tazza) oh … mi dispiace ( toglie il ciondolo e lo pulisce)
VINCENZO: va bene , non fa niente ,andiamo! ( escono)
TONIO: ah ( prendendo la tazza )e questa ora lo diamo al gatto della signora Viola! ( entra Teresa)
TERESA: ( si avvicina al tavolo con una guantiera coperta) ecco qua i cornetti ma non è ancora sceso nessuno?
TONIO: solo Don Vincenzo ma poi l’ha chiamato l’ispettore e non ha fatto neanche colazione, anzi prendi questo latte e dallo al gatto della signora Viola
TERESA: e perché non è buono? ( tocca la tazza) è ancora calda ,lascialo qui, se viene qualcuno glielo diamo
TONIO: ma è sporco, ci è caduto dentro il ciondolo di Romeo
TERESA: ( prende la tazza) fammi vedere …. Ma no … può andare. Chi se ne accorge.( posa la tazza proprio mentre entra Carlo e Renato)
CARLO: ( si avvicina al tavolo e si siede mentre Renato aiutandosi con il bastone si avvicina al tavolo cercando una sedia) oh vedo che la colazione è già pronta. (A Teresa) il latte è caldo?
TERESA: sissignore
CARLO: e i cornetti
TONIO: appena sfornati!
CARLO: ah bene! Renato, siediti ( prende il caffè, lo versa nel latte mentre entra Viola con il gatto in braccio) ah cara cugina fai colazione con noi
VIOLA: buongiorno cari, ( si siede , accarezza il suo gatto poi solleva la carta dalla guantiera dei cornetti) oh che meraviglia ( ne prende uno) oh caldo caldo come piace a me!
RENATO: ( alzando il bastone per orientarsi lo sbatte sul braccio di Carlo che versa una parte del latte sul vestito di Viola che impreca,e Carlo per mantenere la tazza ci mette il dito dentro .)oh scusatemi …. ( si siede)
VIOLA: tu e quel maledetto bastone, guarda come mi hai combinato il vestito!
CARLO: ma insomma! Teresa, porta via questa tazza e portami altro latte!
VIOLA: ( si alza) andiamo Teresa, dammi una mano a pulire il vestito il latte che è rimasto nella tazza lo dai a bere al mio micio.(Teresa prende la tazza ed escono)
RENATO: mi dispiace … per il tuo latte
CARLO: di latte c’è ne tanto! Il danno lo hai fatto a Viola!
RENATO: ( ridendo) ahh ahh di quello non mi dispiace affatto!( entrano Lorenzo e Gilda)
GILDA: (tiene Lorenzo sottobraccio) vieni caro, ( vanno a sedersi sul divano) qui starai comodo
CARLO: ( si avvicina a Lorenzo ) come va?
LORENZO: ( toccandosi la testa) insomma mi pare di avere la testa immersa in un pallone preso a calci.
RENATO: meno male che ti sei ripreso, sei sicuro che non sei caduto da solo?
GILDA: quante volte lo deve dire? È stato colpito alla testa da un bastone
LORENZO: già , ho sentito un colpo forte in testa e poi ..il buio
CARLO : Io mi chiedo chi sarà stato.( si sente un urlo provenire dal di dentro . tutti rimangono sorpresi ed immobili mentre accorrono L’ispettore , Selenia il notaio,Rodolfo e Don Vincenzo)
VITTORIO: ( si porta al centro della stanza) chi è stato? ( dal di dentro ancora un urlo: l’hanno ammazzato!!.... assassini!!!assassini!!!!!) ( Vittorio si dirige verso la porta e proprio quando sta per uscire entra Viola con il gatto in mano seguito da Teresa e Tonio) chi hanno ammazzato?
VIOLA: ( alzando il gatto quasi sul viso di Vittorio) a Fufù! Il mio amato Fufù! Assassini!
VITTORIO: ( scosta le braccia di Viola e si porta al centro della sala)fermi tutti !( va verso Viola e guarda il gatto) come è morto?
VIOLA : il latte , appena ha bevuto il latte ….. ha fatto miaooo e poi …. è crollato a terra morto!
VITTORIO: il latte? Quale latte?
TERESA: quello che era rimasto nella tazza
VITTORIO: rimasto? E chi lo aveva bevuto prima del gatto?
TERESA: nessuno, era il latte che doveva bere il signor Carlo , la tazza era caduta sul tavolo ed il latte rimasto lo abbiamo dato al povero …. gatto defunto!
CARLO: (portandosi la mano alla testa cade a terra e sviene)
Rodolfo: Teresa … Tonio … aiutatemi Carlo è svenuto ( Tonio e Teresa aiutano a sollevare Carlo che viene adagiato sul divano)
RENATO: sfido io che è svenuto. Il latte doveva berlo Lui, se non era per il mio bastone che glielo ha fatto cadere a quest’ora andava a fare compagnia allo zio!
VITTORIO: cosa? Ma insomma questo latte da dove è arrivato ? ( si sentono i soliti gemiti e sospiri) che succede? ( rimane in ascolto come a cercare di scoprire da dove arrivano) shhh! C’è qualcuno che si lamenta!
RENATO: ma no Ispettore non si lamenta nessuno!
VITTORIO: Silenzio! ( ancora gemiti )li sentite?
DON VINCENZO: (Alzando le braccia al cielo) oh Signore!
VITTORIO: silenzio! ( Ancora gemiti ed poi un urlo liberatorio di piacere molto lungo) ( Vittorio tira fuori la pistola) Romeo, con me andiamo! (si guarda intorno, non vede Romeo ed urla) Romeo!!!! ( Romeo accorre mezzo svestito seguito da Fiorella ) ma da dove arrivi non hai sentito le urla di una donna?
ROMEO: da sopra ispettore! È tutto a posto! Tutto a posto!
VITTORIO: tutto a posto? E chi è che si lamentava ed urlava?
ROMEO: ecco …. Io … insomma
RENATO:( alzando il bastone) Ispettore posso?
VITTORIO:si
RENATO: Romeo stava trombando nostra cugina Fiorella!
GILDA: quella zoccola! Pure con gli sbirri!
VITTORIO: cosa? ( verso Romeo) con te farò i conti dopo
ROMEO: ma ispettore . è stato Lei che mi ha chiesto di indagare
VITTORIO. si ma non così a fondo!
FIORELLA: ( alza le braccia , toccandosi i capelli quasi trasognata) è stato meraviglioso!
VITTORIO: Uhmmm . Signori siete liberi di tornare alle vostre camere tranne il signor Carlo,Tonio e Teresa ,la signora Viola e Don Vincenzo ( escono gli altri) dunque, torniamo a noi! Il latte, chi ha preparato il latte?
TERESA: io ispettore! ma l’assicuro che non era avvelenato, ho aperto la busta nuova , una parte l’ho bevuto e una parte ,l’ho riscaldato e servito a tavolo per la colazione
VITTORIO: che per fortuna il signor Carlo non è riuscita a fare!
DON VINCENZO: Il signore, ha voluto essere misericordioso!
VIOLA: però se le presa con il mio povero Fufù! ( siede sul divano accarezzando il gatto) povero mio Fufù
VITTORIO: io però mi chiedo chi voleva la morte del signor Carlo! ( a Carlo) Lei ne sa qualcosa?
CARLO: no..veramente non saprei …. Sono ancora così scosso … ho bisogno di riposare,posso andare?
VITTORIO. si … si … andate (Carlo esce) beh è comprensibile non è facile sapere che il latte destinato alla sua colazione era avvelenato!
TONIO: veramente il latte non era per Lui!
VITTORIO: e certo! Era per il gatto ma perché ammazzare un povero gatto! Per dispetto?
ROMEO: ispettore forse Tonio intendeva dire altro
ISPETTORE: shhhh zitto tu! Poi faremo i conti! Cosa vuoi dire Tonio
TONIO: che il latte non era per Il signor Carlo. Teresa lo aveva preparato per la colazione di Don Vincenzo!
DON VINCENZO: cosa!!
TONIO: si è così, però non lo avete bevuto perché ,è venuto il signor Romeo a chiamarvi e lo avete lasciato sul tavolo!
DON VINCENZO: oh mio Dio! È vero! Oh Signore!
ROMEO: si è vero ! Lui voleva berlo ma per fortuna il mio ciondolo è caduto nella tazza e così …. Lo ha lasciato
VITTORIO: al gatto!
VIOLA: ( con lamenti) povero il mio Fufù
TERESA: veramente no .. ecco ispettore …. Tonio voleva ma mi è sembrato uno spreco darlo al gatto e così visto che il signor Romeo aveva riavuto il suo ciondolo, il latte l’abbiamo lasciato per la colazione del signor Carlo!
VITTORIO:ah! Insomma lo avete riciclato! Allora le cose cambiano, dite Don Vincenzo quando siete sceso eravate solo?
DON VINCENZO: si, c’era solo Tonio che mi ha servito la colazione
VITTORIO: con il latte avvelenato!
TERESA: ma no ispettore il latte era buono! L’ho bevuto anche io!
VITTORIO: questo è un mistero
ROMEO: forse il latte è stato avvelenato dopo che è stato portato a tavola!
VITTORIO: shhhh zitto tu! Fammi pensare … Don Vincenzo ma voi vi siete allontanato mai dalla tazza?
DON VINCENZO: ma si,ora che ci penso,dopo che Tonio mi ha servito la colazione ed è uscito, ho sentito un rumore dietro quella porta ,era come se qualcuno la graffiasse Incuriosito, sono andato a vedere,ho aperto la porta,ho guardato fuori ma non ho visto niente!
ROMEO: e mentre voi siete uscito ….
VITTORIO: (a Romeo) shhhh!! Zitto tu! qualcuno, ha versato il veleno nel latte! Ma perché volere la morte di Don Vincenzo?
VINCENZO: qualcuno voleva la mia morte? La morte di un povero prete? Assassini! ( alza le braccia al cielo) Eh ma ci penserà il Signore e i Santi del paradiso a punirli per aver osato fare questo!
TERESA: ( a Tonio) e stai sicuro che ( indicando Don Vincenzo ) Lui arriverà prima del Signore ….. siii ci penserà Lui!
TONIO: su questo non vi sono dubbi!
VIOLA: oh il mio povero Fufù ….
DON VINCENZO: poverina come soffre!(Va verso Viola e gli siede accanto per consolarla)
VITTORIO:( a Teresa e a Tonio in disparte) che volevate dire a proposito che ( indica Don Vincenzo)ci penserà Lui?
TERESA:( apre leggermente la camicetta da dove compaiono due corni rosso) li vedete questi?
VITTORIO: si ma .. non capisco ….
TONIO: sono l’unico rimedio per proteggersi da Don Vincenzo
VITTORIO: cosa? Ma come un prete jettatore?
TERESA: ispettò, Se quello vi punta … siete in un mare di guai
VITTORIO: ( facendo corna) per la miseria, Romeo, procura subito dei corni rossi! Vai !
ROMEO: subito ispettore ,però io intanto sentirei il notaio …. forse questi tentativi di omicidi hanno a che fare con l’eredità del defunto Ripamonti
VITTORIO: uhmmm ….. fammi pensare ….. si forse …. Va a chiamare il notaio e chiami anche il Signor Lorenzo e …. non dimenticarti dei corni ( Romeo esce) mentre Viola ancora con lamenti)
VITTORIO: ( va verso Viola tenendo una mano dietro la schiena che fa corna ) signora Viola fate una cosa., fatevi aiutare da Tonio e andate a fare il funerale a questo gatto!
VIOLA: oh no! il mio Fufù, rimarrà sempre con me! Lo farò imbalsamare!
VITTORIO: Signora Viola, fate quello che volete, ma portatelo via che questo già puzza!
VIOLA: ( si alza sdegnata) siete uno sbirro insensibile e senza cuore. Andiamo Fufù ( esce )
DON VINCENZO: poverina è distrutta ma ….. il colpevole pagherà!
VITTORIO: ( come a precisare alzando un dito e con timore ) Il colpevole !….( a Teresa e Tonio) voi andate , se ho bisogno vi chiamo ( Tonio e Teresa escono) Don Vincenzo, voi non avete alcun sospetto? Nessuno dei vostri parenti,ha sentito la necessità di confessarsi?
DON VINCENZO: se solo sapessi chi è stato …… raccomanderei la sua anima al Signore! ( entrano Romeo, Filippo e Lorenzo,Romeo di nascosto da un corno un po grande a Vittorio che nasconde comicamente in tasca)
VITTORIO: oh prego accomodatevi, vorrei fare il punto su questi due tentati omicidi per fortuna non andati a buon fine, dunque Il mio aiutante ,ha identificato i due corpi del reato, ha trovato in un armadio nel corridoio un bastone ancora sporco di sangue che si presume essere stato il corpo contundente con cui è stato colpito Il signor Lorenzo. Romeo, fa vedere il bastone ai signori ( Romeo,si avvicina alla tenda e prende il bastone avvolto in una custodia)
ROMEO: ( lo tira fuori dalla custodia) eccolo, per caso lo conoscete?
DON VINCENZO: ( si alza stupito) ma è il bastone del povero zio
LORENZO: ( si avvicina) si è proprio il bastone dello zio
VITTORIO: che per fortuna vi ha solo sfiorato
LORENZO: solo perché,ho sentito un fruscio dietro di me e mi sono mosso
VITTORIO: già! Romeo, prendi la tazza ( Romeo e la consegna a Vittorio ) questa è la tazza dove è ancora presente un po di latte, Il veleno che c’è dentro è cianuro, veleno di solito inodore ma esalante il tipico odore di mandorle amare se viene messo in contatto con l’umido o con l’aria.
DON VINCENZO: ora che ci penso, quando stavo per berlo, ho sentito quest’aroma particolare
ROMEO: già e grazie al mio ciondolo, vi siete salvato. Ma la domanda è: da dove proviene questo cianuro
VITTORIO: shhhhh … zitto tu! Sono io che deduco! Allora sapete qualcosa?
LORENZO:si e non è un mistero, nostro zio lo aveva in un anello apribile. Lo portava da quando partì per la guerra. Diceva che era l’ultima ratio in caso di estremo pericolo
DON VINCENZO: si è così!
ROMEO: uhmmm …. Ditemi una cosa,ma vostro zio …. Voi lo avete visto morto? Insomma ….. avete assistito alla sua morte?
DON VINCENZO: prima che morisse, sono andato in clinica e l’ho confessato … poi dopo un giorno ,abbiamo saputo che era morto
VITTORIO: quindi non avete visto il suo cadavere
LORENZO: esatto , lo hanno portato in una cassa chiusa e poi abbiamo fatto i funerali. Ma …. Ma … Voi state pensando che nostro zio non è morto?
VITTORIO: potrebbe!e in questo caso … visto le prove e i corpi del reato potrebbe aver architettato un piano per farvi fuori tutti!
DON VINCENZO: ma è assurdo! E poi perché volere la nostra morte! Lui aveva già tutto e senza alcuna necessità di dare niente a nessuno
ROMEO: beh questo è vero! Però la mente umana a volte fa paura,a volte è diabolica perché è tremendamente complessa e molte volte concepisce pensieri limitanti tuttavia io non sono convinto di questa teoria , non credo allo zio finto morto che possa ammazzare tutti, troppo complesso
DON VINCENZO: Sapere quello che accade nella mente dei folli è un privilegio di pochi e forse di nessuno e nostro zio seppure all’apparenza sembrasse normale ,dentro di se coltivava il seme della follia
LORENZO: questo è vero ma se cosi fosse perché prendersela con i suoi parenti? Lui di noi se ne sempre fregato, ha condotto la propria vita in piena autonomia e nessuno di noi lo ha mai ostacolato, non vedo perché mai dovrebbe ammazzarci!
ROMEO: appunto ,non c’è movente e poi per fare una cosa del genere, avrebbe bisogno di complici e i suoi domestici non sono così stupidi di assecondare una pazzia del genere. Io escluderei questa pista.
VITTORIO: la mente umana è un abisso difficile da sondare e non mi sentirei di escludere niente! intanto perché non analizziamo gli episodi successi e quello che abbiamo trovato? In tal modo seguiamo due tracce. La domanda però è: Se nella prima ipotesi abbiamo individuato un colpevole nella seconda chi può essere ?
ROMEO: signor notaio. Oltre a Lei c’è qualcun altro che conosce il testamento?
VITTORIO: eh no! le domande le faccio io! ( si guarda intorno curiosamente e poi a Filippo) Potete rispondere
FILIPPO: no! l’ho redatto io personalmente.
VITTORIO: ha parlato del contenuto con qualcuno?
FILIPPO: no con nessuno!
VINCENZO: però un commento è stato fatto, rammentate ieri sera cosa si è detto?
FILIPPO: si ricordo,stavamo commentando l’episodio successo al signor Lorenzo
VINCENZO: già! si pensava che fosse stato colpito da qualcuno in quando sospettato di essere il destinatario di tutti i beni dello zio e invece voi notaio in qualche modo lo avete escluso
ROMEO:( al notaio) cosa avete detto precisamente
FILIPPO: testuali parole : che lo zio in qualche modo ,prima di morire si era ravveduto e all’ultimo momento,ha voluto compensare la sua immorale condotta di vita terrena con una opera misericordiosa. Diciamo che si è affidato nelle mani e alla volontà del Signore!
ROMEO: allora è tutto chiaro, l’assassino, ha pensato che il destinatario dell’eredità fosse Don Vincenzo
VITTORIO: shhh! Zitto! questo è scontato, la domanda è: chi è l’assassino!
FILIPPO:già . Bella domanda!
ROMEO: qualcuno che ha bisogno di entrare in possesso di molto danaro e teme che non possa ereditare un bel niente . Io direi Ispettore di fare il punto per restringere il cerchio dei sospettati
VITTORIO: uhmmm ogni tanto hai ragione. Dunque vediamo un po, partiamo dall’episodio accorso a Don Vincenzo. Escluderei i domestici, non hanno movente,Il signor Lorenzo, vittima anch’esso e la sua signora erano in camera poi …
ROMEO: escludiamo la signora Viola, se fosse Lei l’assassina non avrebbe avvelenato il suo gatto
VITTORIO: escludiamo anche Don Vincenzo …. Era la vittima e poi era a colloquio con me ed il notaio quando è successo il fatto
ROMEO: giusto, escluderei anche La signorina Selenia, non può essere Lei,è appena arrivata e non conosce nessuno.
VITTORIO: escludiamo anche il notaio, e anche ….. la signora Fiorella che … in quel momento era sottoposta alle tue profonde indagini
ROMEO: beh ecco … si! non rimangono allora che tre persone I signori Renato, Carlo e Rodolfo.
VITTORIO: giusto! e niente di strano che uno di loro sia un assassino e che in questo momento possa pensare di far fuori qualcuno sotto i nostri occhi!
DON VINCENZO: dimenticate che quando è stato colpito Lorenzo tutti erano con tutti e quindi tutti avevano un alibi!
VITTORIO: Romeo, fai vedere cosa abbiamo trovato nell’armadio del corridoio
ROMEO: ( tira fuori un registratore, lo accende e si sente un urlo, poi lo spegne e tutti sono sorpresi) ingegnoso vero? L’assassino lo aveva nascosto dietro una parete, aveva colpito Il signor Lorenzo e poi convinto di averlo ammazzato, è sceso giù con gli altri, e poco dopo,ha azionato il telecomando e acceso il registratore, tutti hanno sentito l’urlo quando il signor Lorenzo era già a terra tramortito e quindi tutti avevano un alibi di ferro
FILIPPO: per la miseria! Allora questo può continuare ad uccidere chiunque
VITTORIO: non senza un movente! E a mio parere la vittima rimane ancora Don Vincenzo in quanto l’assassino pensa che sia l’unico erede!
ROMEO: sempreché questa sia la pista giusta se invece l’assassino è il fantasma di vostro zio che ritorna tutto è inutile
FILIPPO: io direi di mettere fine a questa storia, aprendo il testamento!
VITTORIO: e così non scopriremo mai l’assassino
FILIPPO: ma qui tranne il gatto non è morto nessuno!
VITTORIO: solo per fortuna! No prima dobbiamo scoprire chi è l’assassino! Caro Don Vincenzo,Lei sarà la nostra esca per pescarlo in flagranza!
DON VINCENZO: io la fine del pesciolino non la voglio fare! Piuttosto affido al signore il colpevole o i colpevoli …..Il Signore saprà come castigarli!
LORENZO: ( A Don Vincenzo) se la tua è una intercessione, non vorrei essere nei loro panni!
DON VINCENZO: ( come ad ammonirlo) Lorenzo …. Tu il Signore lo devi ringraziare
VITTORIO: ( a Don Vincenzo) se è per questo pure voi
DON VINCENZO: tutti …. Dobbiamo ringraziarlo ….. pure voi ispettore! ( Vittorio mette le mani in tasca e tocca il corno) siete superstizioso?
VITTORIO: chi io? No ….. no … ho sentito un pizzichio all’inguine. Comunque devo scoprire chi è stato non lascerò che questo assassino ammazzi qualcuno da un momento all’altro ( si sente un urlo di uomo e poi un grido di donna che chiede aiuto, Vittorio mette le mani tasca e tira fuori il corno al posto della pistola che poi rapidamente prende mentre Selenia si precipita in sala mezza svestita e con Rodolfo che gli va dietro)
SELENIA:aiuto! Aiuto!mi vuole violentare! ( va dietro Don Vincenzo mentre Rodolfo viene bloccato da Romeo e Vittorio . entra Teresa )
LORENZO: ( va verso Rodolfo) miserabile! Vergognati!
RODOLFO: ( tiene una mano alla testa che comprime un fazzoletto intriso di sangue e ancora con affanno ma consapevole del suo gesto insano) scusami Selenia, scusatemi tutti io …. Non so che mi è preso …. ( Teresa si avvicina con un bicchiere di acqua e fa bere Selenia)
LORENZO: sei sempre il solito! Basta che vedi una gonna e non ci vedi più!
VITTORIO: ( a Rodolfo) sedetevi ! ( a Selenia in sottoveste) state tranquilla è tutto finito, sedete ( a Vittorio) allora raccontatemi come è andata!
RODOLFO: niente stavo scendendo giù e quando sono passato vicino alla stanza di Selenia, l’ho sentita cantare, la porta era socchiusa e così incuriosito , ho sbirciato dentro, Lei si stava spogliando e …. vederla era uno spettacolo
LORENZO: maniaco sessuale!
VITTORIO: continuate!
RODOLFO: Lei non si è accorta di me, continuava nel suo personale spogliarello ed io ad un certo punto, ho perso il seme della ragione . Come impazzito sono entrato e …. l’ho aggredita volevo farla mia e ci ero quasi riuscita se all’improvviso qualcuno non mi avesse colpito alla testa .Il resto lo sapete.
ROMEO: ( va verso Selenia) è la verità oppure aveva altre intenzioni?
SELENIA: si è la verità, mi ha afferrata e stesa sul letto, ha tentato di baciarmi e di violentarmi ,poi all’improvviso come colpito da qualche cosa ,ha dato un urlo ed io sono scappata
ROMEO: (a Rodolfo) dove siete stato colpito
RODOLFO: ( alza il fazzoletto) qui di striscio sulla tempia
VITTORIO: avete visto chi vi ha colpito?
RODOLFO: no, il tempo di girarmi ed era scomparso
ROMEO: (a Selenia) e voi avete visto qualcosa?
SELENIA: ero sotto il corpo di Rodolfo e non sono riuscita a vedere niente!
VITTORIO: è il nostro assassino , Romeo,andiamo nella camera della signora Selenia e facciamo un sopralluogo accurato Voi Rodolfo andate e fatemi medicare (Esce insieme a Romeo, e Selenia )
TERESA: signor Rodolfo venite, vi pulisco e vi metto dei cerotti ( escono)
DON VINCENZO: e adesso cosa ne pensate?
FILIPPO: io dico che la verità è nel testamento!
DON VINCENZO: ma voi il testamento lo conoscete!perche non me lo rivelate? potrei aiutare l’ispettore a risolvere questo caso
FILIPPO: perché la mia etica professionale me lo impedisce!
DON VINCENZO: allora rivelatemelo in confessione!
FILIPPO: in questo caso neanche voi potreste rivelarlo a nessuno
DON VINCENZO: però potremmo indirizzare le indagini in un certo senso …. diciamo facendo delle supposizioni
FILIPPO: mi dispiace, non posso farlo ( entra Fiorella)
FIORELLA: ( indossa un vestito corto e scollato , va verso Vittorio) avete visto l’ispettore?
FILIPPO: è salito in camera di Selenia ( Vittorio entra) ah eccolo qui!
FIORELLA ( va verso Vittorio) posso parlarvi? ( si guarda intorno) in privato . ho saputo del’aggredimento a Selenia
VITTORIO: aggredimento? ah si certo, Signor Notaio, Don Vincenzo, permettete?( i due asseriscono con un cenno ed escono) allora dite
FIORELLA. ( si avvicina a Vittorio con gesti provocatori) vedete ispettore,queste aggredimenti, questi incidenti, mi hanno fatto sossere dei sospetti
VITTORIO: sossere? Ah sorgere ( un poco timoroso visto gli atteggiamenti di Fiorella) ah bene ….. bene dite allora
FIORELLA: (si fa ancora più vicino a Vittorio ) Qui ci sono tante persone che vanno e vengono e tante recchie appizzate, venite con me, nella mia stanza saremo al sicuri da occhi indiscretini
VITTORIO: ( titubante) ma veramente ….
FIORELLA : ( si avvicina e gli tocca la cravatta con provocazione) non avete mica paura di una povera donna indifesa?
VITTORIO: no è che ….. ( Fiorella gli fa cenno con gli occhi come a dire :andiamo) e va bene ma …. Non mettetevi strane idee in testa. Se vengo è solo per le indagini
FIORELLA: ma certo, io vi farò scoprire tutto! Andiamo ( escono proprio mentre entrano Tonio e Teresa
TERESA: hai visto? Che ne pensi
TONIO: che se lo tromba!
TERESA: su questo non c’è dubbio, nessuno sfugge al suo fascino . Io però intendevo della situazione in essere.
TONIO: ah! Beh io una mezza idea ce l’avrei
TERESA: e sarebbe?
TONIO: credo che sia il signor Carlo ad architettare i giochi.
TERESA: può essere. È l’unico che ci perderebbe , ha impegnato tutti i suoi bene nel casinò e se l’eredità toccasse ad uno solo così come ha fatto capire il notaio,per Lui sarebbe la rovina solo che quando è stata aggredita Selenia, Carlo era giù in giardino a riprendersi dallo spavento.
TONIO: dimentichi che dal giardino attraverso la scala posteriore esterna ,si accede proprio davanti alla stanza di Selenia?
TERESA: già e vero! Forse dovremmo dirlo all’ispettore. ( entra Renato )
RENATO: (va verso il tavolo e siede con l’aiuto del bastone)Teresa, puoi portarmi un caffè?
TERESA: subito signor Renato ( esce)
RENATO: (a Tonio) ieri sera ti aspettavo perche non sei venuto?
TONIO: e non avete visto cosa è successo? Io sono ancora tutto agitato
RENATO: si hai ragione, questo stato di cose mette in agitazione tutti (entra Teresa con il caffè)
TERESA: e se siete agitato perché prendete il caffè?(gli mette la tazza di caffè sul tavolo)
RENATO: perché senza il caffè cadrei in depressione!( indicando il caffè) E’ sicuro si? (beve mentre entrano Gilda e Viola)
VIOLA: ( va verso Renato)il mio povero Fufù , hai visto ? il mio poverò Fufù ,lo abbiamo seppellito .
RENATO: meglio Lui che nostro cugino!
GILDA: certo, meglio Lui!
VIOLA: si ma intanto il mio Fufù non c’è più!
RENATO:si ma ora finiscila, ti comprerai un altro gatto e lo chiamerai come quello che è morto ( si sentono gli ormai famosi gridolini di piacere di Fiorella) oh no!!
GILDA: ancora quella zoccola di Fiorella! ( i gridolini si fanno sempre più forti fino all’urlo di piacere finale) E questa volta con chi?
TERESA: però, … l’ispettore è un poco imbranato ma con le donne ci sa fare!
GILDA: con l’ispettore! possibile?
RENATO: a Fiorella Nessuno sfugge! ( entrano Filippo e Don Vincenzo )
FILIPPO: cosa succede ancora
RENATO: tranquilli, nostra cugina Fiorella che si è fatto anche l’ispettore!
DIN VINCENZO: almeno a lui se le fatto Fiorella a me mi si volevano fare in un’altro modo!
GILDA. Quella pensa solo ad una cosa!
RENATO: dov’è Lorenzo?
GILDA: è con l’aiutante dell’ispettore a momenti lo accompagna anche nel cesso
FILIPPO: poverino dopo quello che gli è accaduto, è normale che stia in allarme
GILDA: beh a questo punto io suggerisco un aperitivo in giardino, che ne dite?
RENATO: Ottimo, Teresa,prepara ed avvisi gli altri che siamo in giardino. (A tutti) allora andiamo? (Escono)
TERESA: (a Tonio) io vado a preparare gli aperitivi, se vengono gli altri pensaci tu e …. Parla con l’ispettore ,io non ne posso più di avere tutta questa gente tra i piedi!
TONIO: a chi lo dici ( entra Romeo e Vittorio)
VITTORIO:(mezzo intronato, si siede sul divano )Tonio. Mi dai un gin?
TONIO. Subito ispettore ( lo prende e lo versa e poi lo da all’ispettore)
ROMEO: dove sono tutti?
TONIO; in giardino , a momenti Teresa servirà l’aperitivo
VITTORIO: ( sorseggiando il gin) ah bene allora possiamo parlare un po, Romeo fa tu , io ascolto
ROMEO: bene, dimmi una cosa Tonio, Tu sai chi è Selenia vero ?
TONIO: (come sorpresa) chi io? ma veramente non so …
ROMEO:Abbiamo fatto due chiacchiere con Lei, una ragazza di vent’anni che vive e studia in un collegio di suore non è una prostituta come qui si afferma. Non ti pare?
TONIO: no infatti …. beh ecco …..ora che mi avete detto questo mi sorge un dubbio ma ,è un segreto che non posso rivelare, l’ho promesso al defunto
VITTORIO: potresti essere accusato di complicità in questi tentati omicidi
TONIO: ma io … e va bene vi dirò tutto ma … promettetemi che non direte niente
ROMEO:promesso. Ciò che dirai ci servirà solo a far luce su questa storia
TONIO: e va bene. Venti anni fa, il commendatore si invaghì di una ragazza di diciotto anni . Per Lei persa la testa al punto che nonostante fosse viva ancora la moglie, la fece passare per una sua parente e l’invitava spesso a casa.
VITTORIO: quindi questa giovane amante la conoscevi?
TONIO: certo! È la signora Gilda
ROMEO: la moglie di Lorenzo?
TONIO: si ma all’epoca dei fatti non lo era ancora. il signor Loffredo mise incinta Gilda e quando lo seppe, la portò a vivere in una villa qui vicino. Poi nacque una bambina e il signor Loffredo,disse che era nata morta e la storia finì lì e nessuno seppe più nulla
ROMEO: tu invece la verità la conoscevi vero?
TONIO:Solo la prima parte. Poi Il Signor Loffredo, poco prima che morisse mi confidò il resto. Mi disse della figlia. Temendo lo scandalo, d’accordo con il ginecologo, fece credere alla madre che la bambina fosse nata morta e affidò la bambina ad un orfanotrofio dicendo che l’aveva trovata vicino a casa sua e che,avrebbe provveduto Lui a tutto cio che serviva. Poi in seguito la mise in un collegio di lusso e ogni tanto andava a trovarla. Io non ho mai saputo come si chiamasse ne dove la tenesse e Lui a Gilda non ha mai detto la verità.
ROMEO: quindi Selenia potrebbe essere la figlia di Gilda ?
TONIO: potrebbe anche se per lei la figlia non esiste.
VITTORIO: uh brutta storia!
ROMEO: e poi Gilda come mai ha sposato Lorenzo?
TONIO: beh, per il defunto è stato un gioco da ragazzi farla conoscere al nipote e favorirne le nozze . In questo modo , sviò i sospetti della moglie e tenne tranquilla Gilda. Mi disse che in qualche modo l’aveva indennizzata.
VITTORIO: il defunto, in seguito continuò ad avere rapporti con Gilda?
TONIO: oh no! La signora Gilda dopo le nozze nonostante le insistenze del Signor Loffredo non ha voluto più vederlo.
VITTORIO: uhmm ma questo non spiega i tentativi di omicidio e chi li attua
TONIO: ah ispettore, volevo dirle che sia a me che a Teresa, venuto un dubbio circa questo mistero
VITTORIO: ah si? e dicci … dicci
TONIO: vedete, Il signor Carlo, è da molto che non se la passa molto bene, praticamente e ridotto sul lastrico e potrebbe essere più di tutti interessato all’eredità. Poco fa quando eravamo in giardino per un momento non l’abbiamo più visto e siccome c’è una scala che dal giardino sale direttamente su ed è vicino alla stanza di Selenia ….
VITTORIO: ho capito … bene . Tu che dici Romeo?
ROMEO: dico che a questo punto conviene fare due chiacchiere con Carlo, con Gilda e con Don Vincenzo, non credete Ispettore?
VITTORIO: ma si certo .. ogni tanto hai ragione( entra Teresa con gli aperitivi) Teresa, lascia qui qualche aperitivo e facci il piacere di far venire qui Il signor Carlo e la signora Gilda .( Teresa esegue)
ROMEO: volete che interrogo sempre io?
VITTORIO: si è meglio, mi sento la testa svuotata
ROMEO:( con ironia) solo la testa …. Ispettore
VITTORIO: non sfottere! A te è capitata la stessa cosa! ( entrano Carlo e Gilda )Oh prego accomodatevi.( si siedono sul divano) ( a Tonio e Teresa) voi andate ( escono)
ROMEO: dunque, vi ho fatto chiamare perché, siamo giunti alla fine delle indagini e penso che ambedue, ci doveste spiegare alcune cose. Cominciamo da Lei Signor Carlo
Mi dica ,perche ha assalito il signor Rodolfo poco fa?
CARLO: ( come sorpreso) come? Vi assicuro che non sono stato io!
ROMEO: non potete negare, vi hanno visto e riconosciuto senza ombra di dubbio
CARLO: ( come folgorato) io …. Io … ebbene si! passavo per caso per il corridoio e ho sentito gridare La signorina Selenia, ho visto la scena e non ho potuto fare a meno di intervenire
ROMEO: ma poi perché siete fuggito? Forse perché eravate salito in cerca di qualcun altro?
CARLO: no , ero salito per caso, volevo andare nella mia camera a prendere le mie pillole antidepressive
VITTORIO: siete depresso?
CARLO: si un poco
ROMEO: forse a causa dell’eredità o a causa della vostra bassa fortuna che vi affligge?
CARLO: forse per tutte e due le cose
ROMEO: ed è per questo che avete assalito e tentato di assassinare il signor Lorenzo? confessate!
CARLO: ( come preso in castagna) io … io si ! ho tentato è vero! Ma all’ultimo momento ,ho deviato il colpo! E sono pentito e mi vergogno di averlo fatto!
ROMEO: così pentito che poi ci avete riprovato con Don Vincenzo?
CARLO: no! non sono stato io! Nonc’entro ! io ho solo tentato di colpire Lorenzo pensando che potesse essere Lui il beneficiario di tutta l’eredità! ( sul viso di Gilda è evidente la sofferenza)
VITTORIO: si ma poi il notaio vi ha fatto capire che forse era Don Vincenzo e quindi … vi conviene confessare! ( lo sguardo di Gilda è sempre di più sofferente)
CARLO: no! Don Vincenzo No! non sono stato io
ROMEO: confessa!
GILDA: ( inaspettatamente rompe gli indugi e portando le mani alla fronte) basta! Non torturatelo più! Io … sono stata io! Io ho tentato di avvelenare Don Vincenzo!
VITTORIO: ( sorpreso) voi?
GILDA: ( con lacrime e singhiozzi) si Io!
ROMEO: ma perché?
GILDA: Don Vincenzo, conosce un mio segreto.
ROMEO: quello che sappiamo pure noi?
GILDA : voi sapete? ( Vittorio e Romeo fanno cenno con la testa) Mio Dio!
ROMEO: ( a Carlo) voi potete andare ma mantenetevi a disposizione e non fate parole a chicchessia di questa conversazione . Andate.( Carlo con un cenno esce) ora Gilda con calma diteci tutto.
GILDA: cosa sapete di me?
ROMEO: quasi tutto, sappiamo della vostra relazione con il defunto e altre cose. Ora parlate. Perché Don Vincenzo?
GILDA: Tempo fa in un momento di scoramento gli ho detto tutto , della mia storia con Loffredo e della mia bambina nata morta.
VITTORIO: in confessione?
GILDA : no … così per avere dei consigli.
ROMEO: e allora? continuate
GILDA: Loffredo prima di morire mi scrisse questa lettera ( la da a Vittorio) dove dichiara che mi avrebbe intestato tutti i suoi beni. Capite bene che Don Vincenzo non avendo ricevuto le mie confidenze in confessione, avrebbe sollevato uno scandalo. E’ vero la mia giovane età mi portò a sbagliare e il signore mi ha castigato togliendomi la mia creatura ma dal momento che ho sposato Lorenzo l’ho amato con tutto il cuore e non l’ho mai tradito e tuttavia se avesse saputo,non mi avrebbe mai perdonato.
VITTORIO: capisco. Romeo, chiama Il notaio e fai venire tutti. Si apra il testamento. (Romeo esce )
VITTORIO: ( a Gilda) ora calmatevi, state buona perché le emozioni non finiscono qui ( un po’ alla volta entrano tutti )
ROMEO: Signori, vi prego di prendere posto. ( si siedono gli uni dirimpetto agli altri. Selenia si siede di fronte a Gilda mentre il notaio con la sua borsa, si accomoda dietro il tavolo)
VITTORIO: bene. Ci siamo tutti! Notaio, se volete, siete autorizzato ad aprire il testamento.
FILIPPO: grazie ispettore. ( prende la borsa e con lentezza, sistema le carte sul tavolo.) Vedo che siete tutti presenti compresa la servitù. Bene mi accingo allora a leggere le ultime volontà del defunto signor Loffredo dettatemi il giorno prima della sua dipartita. ( inforca gli occhiale , prende un foglio e con solennità … )
ROMEO: prima che il notaio legga, qualcuno ha da dichiarare qualcosa? ( nessuno parla) bene notaio,procedete.
FILIPPPO: Va bene. Io Filippo Marelli ,notaio di fiducia del fu signor Loffredo Ripamonti certifico quanto segue. Io Loffredo Ripamonti, lascio ai miei nipoti Carlo Ripamonti, Lorenzo Ripamonti ,Renato Ripamonti, Rodolfo Ripamonti e alla signora Viola Ripamonti, la somma di centomila euro cadauno e così pure alla signora Fiorella Bonazzi , vedova di mio nipote Giacomo.( i nipoti si guardano stupiti)
RENATO: lo sapevo! Lo zio ci ha fatto l’elemosina!
VIOLA: è già tanto per uno come Lui!!
FILIPPO: signori prego , silenzio! ( tutti zitti con smorfie) lascio a Don Vincenzo Ripamonti la mia proprietà …..
FIORELLA: avete visto …. Era come sospettavamo …. Don Vincenzo piglia tutto
FILIPPO: silenzio! Lascio a Don Vincenzo Ripamonti la somma di duecentomila euro e la proprietà di villa Eden affinché la stessa possa diventare una casa per gli anziani. Ai miei due servitori la somma di trentamila euro a testa e la custodia della villa di famiglia.
CARLO: e a chi va la villa di famiglia ?, le aziende,? i titoli bancari e tutto i suoi milioni a chi ? a chi vanno?
FILIPPO: silenzio! Lascio come erede universale di tutti i miei averi e di tutti i mie possedimenti alla signorina Selenia ……
RODOLFO: no!! non può essere! Lascia tutto ad una squaldrina! ( gli altri si uniscono alla protesta ed ognuno fa i suoi apprezzamenti tranne i servitori, Selenia e Gilda che sta in silenzio)
RENATO: è assurdo!
VIOLA: assurdo? Che t’aspettavi ,è tuo zio!
FILIPPO: basta! Silenzio, Ispettore, faccia fare silenzio
VITTORIO: signori basta. Ognuno torni al suo posto ! ( tutti un po alla volta siedono)
FILIPPO: Lascio come erede universale di tutti i miei averi e di tutti i mie possedimenti alla signorina Selenia Ripamonti …. Mia figlia! ( tutti sorpresi) e chiedo perdono a Lei e sua madre per il male che gli ho fatto!
SELENIA: ma…. ma io … io non sono una Ripamonti!
FILIPPO: ed invece si! ( il notaio prende dei documenti e li mostra a Selenia) Il signor Loffredo , vi ha riconosciuta come sua figlia. D’altra parte era tramite me che provvedeva al vostro mantenimento in collegio anche se io sono venuto a conoscenza che voi siete sua figlia solo una settimana prima che morisse!
SELENIA: Mio Dio! È venuto tante volte a trovarmi e non me l’ha mai detto!( Gilda è in agitazione)
FILIPPO: i documenti che attestano il tutto sono in mio possesso! Il signor Ripamonti ,vent’anni fa , si invaghì di vostra madre. Allora una ragazza povera e indifesa , la mise incinta e per evitare scandali quando essa partorì , gli fece credere che eravate nata morta!
SELENIA: e mia madre chi è mia madre?
GILDA: ( non riuscendo più , scoppia in lacrime . poi singhiozzando si alza)figlia mia! Io … io sono tua madre!
SELENIA: tu … mia madre! ( gli corre incontro e si abbracciano) madre mia, quanto ti ho cercato!
GILDA: figlia … figlia mia!!!!!! ( tutti sbalorditi con Lorenzo che sviene sul divano e viene aiutato dagli altri )
FILIPPO: si tua madre senza ombra di dubbio! Ho raccolto io stesso la confessione del defunto e questi documenti firmati da Lui lo attestano!
FIORELLA: ma tutto questo è assurdo! ( voci sommesse di tutti mentre rinviene Lorenzo)
LORENZO: (a Gilda) tu … tu l’amante di mio zio! io la vittima di questa vergogna!
FILIPPO: nessuna vergogna! Semmai la vittima è stata la signora Gilda la cui unica colpa ,è stata quella di farsi irretire da vostro zio quando era appena nel fiore degli anni e quindi facile preda di persona ricca ed astuta! Vostra moglie dal momento che vi ha sposato non vi ha mai tradito ed è stato lo stesso signor Loffredo a confidarmelo. Ci ha tentato tante volte ma mai riuscito!
TONIO: ( alza la mano) è vero! Io posso testimoniarlo!
GILDA: figlia mia! ( sempre abbracciata a Selenia, si gira verso Lorenzo) non potevo dirtelo! Ti conosco! Ho preferito soffrire in silenzio anziché scatenare una tragedia! Perdonami Lorenzo …. ! Perdonaci!
LORENZO: ( si avvicina a Gilda e a Selenia ) si …. Si mia cara Gilda, tu non hai bisogno di essere perdonata, sono io che chiedo il tuo perdono per aver dubitato di te che hai così tanto sofferto. Abbiamo fatto di tutto per avere un figlio e non è venuto. Ora ne abbiamo una( si abbracciano)
FILIPPO: ( raccoglie le carte ) io ho terminato. Fra una settimana, potete ritirare la copia del testamento di vostro zio ( prende la borsa, la chiude e va verso Selenia)Signora, le mie congratulazioni e …. quando volete sono al vostro servizio. Arrivederci ( esce)
VITTORIO: ( A Romeo ) beh ora veniamo a noi ! ( guarda tutti ) a questo punto …. Non avendo trovato traccia riconducibile ai due tentati omicidi …… dichiariamo l’inchiesta sospesa!
ROMEO: ma ispettore …
VITTORIO: silenzio tu! Non è successo niente!
VIOLA: ma il mio Fufù ….. è morto!
VITTORIO: e a noi ci dispiace. E comunque non è detto che è morto per avvelenamento eh. Ha potuto anche morire per mala digestione, Vero Signor Lorenzo? ( Lorenzo annuisce) è vero Don Vincenzo?
DON VINCENZO: ( guarda Vittorio che annuisce ) ma si certo ! comunque ( si guarda intorno e tutti fanno scongiuri) va beh niente …. Lasciamo perdere!
ROMEO: ( a Lorenzo) voi signor Lorenzo, intendete sporgere qualche denunzia
LORENZO: io per la felicità …. Ho dimenticato gia tutto
VITTORIO: signora Selenia, voi avete qualche denunzia da sporgere?
SELENIA: ( guarda Rodolfo che implora con gesti) no ispettore!
VITTORIO: bene a questo punto ,signori potete andare, siete liberi
CARLO: tutti?
VITTORIO: tutti! Anche voi ma ( in disparte )….. occhio, non è detta che finisca qui ….. andate … andate ah signora Gilda solo una parola ( tutti escono fra commenti vari tranne Tonio e Teresa ,i quali restano in piedi vicini alla porta mentre Lorenzo e Selenia siedono sul divano)
GILDA: ( va verso Vittorio) ispettore io non so come ringraziarvi ,mi avete salvata
VITTORIO: e con piacere! Non avrei mai potuto togliervi di nuovo la felicità . Avete già sofferto abbastanza, Romeo , andiamo
ROMEO: ispettore avete un cuore ( fa segno ) così! ( escono)
TONIO: ( indicando Teresa ) e noi che facciamo
SELENIA: voi andate a prendere una bottiglia di Champagne per brindare tutti assieme alla felicità! ( Selenia abbraccia Gilda e Lorenzo) ora siete voi i miei genitori!
FINE DELLA COMMEDIA
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