Camere da letto

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Camere da letto

Camere da letto

di Alan Ayckbourn

traduzione di

Masolino dAmico

Personaggi

ERNEST

DELIA

MALCOLM

KATE

NICK

JAN

TREVOR

SUSANNAH


Atto primo

Sabato sera. Ore diciannove. Tre camere da letto. La prima quella di Ernest e Delia.

Ampia camera da letto vittoriana bisognosa di restauri e aggiornamenti. Il mobilio comprende un letto matrimoniale, comodini, tavolo da toletta, ecc. : tutta roba che sempre stata in famiglia, robusta e poco appariscente. Un telefono accanto al letto. Due porte, una sul ballatoio e sul resto della casa, l'altra sul bagno.

La seconda camera da letto e di Malcolm e Kate. Pi piccola, probabilmente una camera da letto in facciata di una casetta a schiera che i padroni stanno convertendo. Pochi mobili. Un letto nuovo di zecca, disfatto, al centro. Come aggiunta, una buffa poltroncina spaiata. Una parete ha la tappezzeria nuova, dalle altre quella vecchia stata strappata e non ancora sostituita. In un angolo, un certo numero di scatole da imballaggio, chiuse. Un telefono accanto al letto. Una porta che da sul pianerottolo, sul bagno e sul resto della casa. La terza camera da letto di Nick e Jan. Questa arredata in uno stile pi in voga con una spalliera di ottone e qualche buon pezzo antico. Tappeti in terra. Un telefono accanto al letto. Una porta che da sul bagno e su tutto il resto. L'azione si alterner fra queste aree. All'inizio, Nick gi a letto, e trasuda autocommiserazione. La camera di Malcolm e Kate vuota.

Delia seduta in camera sua, allo specchio della toletta. Si prepara per uscire. in sottoveste e sta finendo di truccarsi.

L'operazione elaborata. Entra, senza una direzione precisa, Ernest. Irrequieto, traballante, verso i sessanta. in abito da sera. Guarda fisso Delia. evidente che sono in ritardo, ma Ernest ha imparato che l'impazienza non serve a nulla.

ERNEST Ne hai ancora per molto?

DELIA (Senza voltarsi). Ci sono quasi.

ERNEST Bene. Di l c' un bello spettacolo. (Si aggira canterellando, irrequieto). Purtroppo non ci sono dubbi. Quella una macchia di umido.

DELIA Mmmm?

ERNEST Una macchia di umido. Poco ma sicuro. C' dell'acqua che si infiltra da qualche parte. Sono salito sul letto e ho toccato il soffitto. E il verdetto : molto umido.

DELIA Santa passione.

ERNEST Puoi dirlo forte. Col che si confermano i miei sospetti. Quei loschi figuri che ci hanno strisciato sul tetto per sei mesi non conoscevano il loro mestiere. (Si affaccia dalla finestra all'indietro).

DELIA Che fai ora?

ERNEST Cerco di dare un'occhiata alle stuccature. Dovr pur passare da qualche parte.

DELIA Cos voli di sotto.

ERNEST Macch. Non si vede niente. La grondaia blocca la... Dio onnipotente. Ma l bisogna darci un'occhiata. Pende tutta da una parte. Dio onnipotente.

DELIA Amore, mi togli la luce.

ERNEST C' tutto un pezzo di grondaia che penzola, tenuto solo da un chiodo. (Rientra). Non lo avevo notato prima.

DELIA A proposito, te l'avevo detto che oggi ha telefonato Susannah?

ERNEST (Soprappensiero). E tu che gli hai detto?

DELIA Non "gli". "Le". Susannah.

ERNEST Chi?

DELIA Susannah.

ERNEST Oh, Susannah. Bene, bene. C' poco da stare tranquilli con quella grondaia. Al primo soffio di vento avremo le cateratte in sala da pranzo.

DELIA Sembrava molto agitata.

ERNEST Gi.

DELIA Con Trevor le cose non vanno tanto bene.

ERNEST Ah. Lo sai che sono le sette e venti?

DELIA Non ti preoccupare.

ERNEST II tavolo fissato per le otto.

DELIA Ce lo terranno.

ERNEST Non detto.

DELIA Figurati se non ce lo tengono.

ERNEST Non si sa mai. Di questi giorni.

DELIA A noi ce lo tengono. Siamo clienti abituali. Ci andiamo tutti gli anni.

ERNEST Come vuoi. il tuo anniversario.

DELIA Anche il tuo.

ERNEST vero, vero. Forse gli dovevo dare un'altra passata, a queste scarpe.

DELIA S, vai a dargliela.

ERNEST Ma no, non fa niente. Chi vuoi che ci badi.

DELIA A quanto pare sono ai ferri corti. Susannah e Trevor.

ERNEST Ah.

DELIA Trevor sempre stato un ragazzo difficile. Certe volte penso che se tu gli avessi dato un po' pi di spago...

ERNEST Non gliel'ho dato? .

DELIA Macch. Lui cresceva, e tu non gli rivolgevi mai la parola.

ERNEST Io mi ricordo di certe chiacchierate di ore.

DELIA Appunto. Chiacchiere. Io parlavo di dialogo. Di dialogo su cose importanti. I padri devono avere un dialogo coi figli. Sulle cose che importano davvero.

ERNEST Allora non avrebbero poi tanti argomenti di conversazione.

DELIA Risposta tipica. Senti, ammettiamolo. Non siamo stati dei buoni genitori. Tu non hai fatto niente e io ho solo cercato di mettere delle pezze, col risultato che lui come . Se avesse avuto un'infanzia solida, non avrebbe mai perso il senso delle proporzioni fino al punto di sposare Susannah. Non so come dire. Quando li vedi insieme, cosa che capita di rado, certe volte lei mi da l'impressione di non avere... brutta cosa da dire, ma... di non avere l'elasticit che ci vorrebbe per Trevor. Lui avrebbe bisogno di una persona pi riflessiva. Quella Jan per esempio sarebbe stata ideale. Te la ricordi?

ERNEST Jan? Jan? Jan?

DELIA Un tipino grazioso. Di una normalit rinfrescante.

Venne a prendere il t, ti ricordi? Andaste molto d'accordo.

ERNEST Ah s. Una allegra, vero? Si interess tanto ai miei francobolli. Che fine ha fatto?

DELIA Oh, si sposata. Con qualcun altro, credo. Scrive ancora, di tanto in tanto.

ERNEST Devo dire che la preferivo a Susannah. Con Susannah non mi ci sono mai veramente trovato.

DELIA Beh, un tipo abbastanza complicato, no? Non si mai veramente decisa. Su se stessa. Non so come dire. Secondo me una donna prima o poi deve decidere chi . Prendi per esempio Carolyn... la figlia di Mrs. Brightman. Una come Carolyn si guarda allo specchio e dice, d'accordo, sono un impiastro. Accetto di essere un impiastro. Allora anche tutti gli altri la accettano come un impiastro. Almeno pi semplice.

ERNEST Io dico che doveva sposare quell'altra.

DELIA Jan? lei che non era tanto propensa.

ERNEST Nell'insieme era molto pi allegra.

DELIA Beh, invece come nuora ci toccata Susannah almeno per il momento. Tanto vale rassegnarci... mi sono fatta due occhi che sembro strabica... tanto vale rassegnarci.

ERNEST Come si dice, il letto loro, ci dormano.

DELIA Gi. Credo che quello sia uno dei problemi.

ERNEST Eh?

DELIA Elle - e - ti - ti - o.

ERNEST Elle... e... ti... ti... o? Il letto?

DELIA Ssst, basta cosi.

ERNEST Dio onnipotente. Come lo sai?

DELIA Si legge fra le righe, tesoro. Ho dato un'occhiatina in casa loro. Da una camera da letto si capiscono tante cose.

ERNEST Tu sei in grado di capire...? Dio onnipotente. (Si guarda intorno).

DELIA Basta sapere cosa cercare. Allora. Vuoi che mi metta quello che avevo dai Reynolds, o quello a strisce che detesti?

ERNEST Mi metterei quello dei Reynolds.

DELIA Oppure c' il vestitine grigio.

ERNEST Ah.

DELIA O quello azzurro.

ERNEST Ah.

DELIA No, quello da stirare. Amore, decidi tu. Quello a

strisce o l'altro.

ERNEST Eh...

DELIA O quello grigio. ERNEST Eh...

DELIA Va bene, ho deciso, metto l'altro. Allora. Nell'armadio della vecchia camera di Trevor, in cima, c' una borsettina nera. Me l'andresti a prendere?... Delia entra nel bagno.

ERNEST Borsettina nera, s. (Si guarda intorno). Da questa camera da letto si capisce una cosa sola. Che c' il tetto che perde.

Come esce, le luci si spengono e contemporaneamente si accendono sulla camera di Nick e Jan.

Entra Jan col soprabito addosso. Nick a letto. Vedendola, geme.

JAN Come stai?

(Gemito di Nick). Fa male?

NICK S. Incredibile, vero? .

JAN Hai trovato una posizione comoda?

NICK Mica tanto.

JAN Ti infilo un cuscino?

NICK No, no. Voglio solo... aaah!

JAN Se ti andasse di leggere.

NICK Come faccio a leggere? Non posso fare niente.

JAN Beh, comunque il libro l.

NICK Oh, mi sembra, di impazzire. una cosa da farti uscire di senno. Proprio questo mese doveva succedermi! Non ci si crede. Mi chino per tirarmi su i calzini, e bang. una ingiustizia spaventosa. Perch a me? Io sono l'ultima persona al mondo che pu restare bloccata a letto.

JAN Lo so.

NICK Io sono un tipo attivo per natura, s o no? S o no? Devo essere sempre in moto. Ho bisogno di essere sempre in moto. Bloccato qua sopra io divento pazzo. Mi dar di volta il cervello. Lo so. Ci sto solo da stamattina e muoio dalla noia. Quanto tempo ha detto quell'uomo?

JAN Beh, qualche giorno.

NICK Allora non ci sono dubbi. A Natale sono ancora qui.

JAN Non dire sciocchezze.

NICK Quel dottore non sapeva di cosa stava parlando. Ci vuole un po' di pazienza... due pillolette, e taglia la corda.

JAN Ti dovrebbero rilassare.

NICK Sono servite solo a farmi vedere doppio. Perch a me? Con tutte le cose che dovrei... aaah... fare. Sei riuscita a parlare con l'ufficio? Gli hai detto della riunione?

JAN SI, annullata.

NICK E hai mandato il telegramma a Glasgow?

JAN SI, e ho parlato con qualcuno a Shelgrove e gli ho detto che non ti aspettino. E ho telegrafato in America dicendogli di chiamare a questo numero appena possono. Okay?

NICK Bene.

JAN Non capisco perch paghi una segretaria. Torno presto.

NICK Dove vai?

JAN Te l'ho detto. Malcolm e Kate danno una festa per la casa nuova.

NICK Questa sera?

JAN Ci avevano invitato. Gli ho telefonato e gli ho detto cosa ti era successo. Ho detto che mi sarei affacciata dieci minuti.

NICK E io?

JAN Non ci star molto.

NICK Mi stai dicendo che hai intenzione di andare da Malcolm e Kate?

JAN Gli ho detto di s.

NICK E passi la serata a guardare i colombi che tubano.

JAN Non ci saranno mica solo loro.

NICK Se c' tanta gente anche se manchi tu non sar un dramma.

JAN Gli ho detto che andavo.

NICK Beh, telefonagli.

JAN Ma ho voglia di andare.

NICK Perch?

JAN Beh.

NICK Perch diavolo ci vuoi andare?

JAN Beh, se proprio lo vuoi sapere... molto semplice. Molto semplice. Ci sar Susannah.

NICK Susannah.

JAN SI. Volevo vederla. una buona occasione e ho pensato che...

NICK E Trevor.

JAN S. possibile.

NICK Io direi che probabile. Visto che sono sposati. A meno che non sia paralizzato anche lui.

JAN Ad ogni modo. Ecco il perch.

NICK E se devi scegliere fra me e Trevor, scegli Trevor.

JAN No.

NICK S.

JAN Neanche per sogno.

NICK S.

JAN solo che ho sentito che... beh... insomma, sono nei pasticci. Cio, quella scema di Susannah non ha la minima idea. Lei non sa minimamente come prenderlo, Trevor. Certo, lui impossibile, a volte, si sa, ma io credo di conoscerlo forse meglio di chiunque altro...

NICK Certo. Figuriamoci.

JAN Io penso che se gli parlo prima che facciano qualcosa di cui si pentirebbero...

NICK Prima che lei gli spari, per esempio.

JAN Non dire sciocchezze.

NICK Senti, lui un egocentrico, un viziato, un narcisista che non fa che autocompatirsi...

JAN Lo so, lo so.

NICK Lo sai.

JAN Dieci minuti soli, te lo prometto. Il libro l. Lei va verso la porta.

NICK Ahi!

JAN Mm?

NICK Devo pensare che continui a preferire me?

JAN S. Quasi sempre. (Lo bacia).

NICK (Dimenandosi). Oh.

JAN Che c'?

NICK Questo maledetto letto pieno di briciole.

JAN Briciole?

NICK Di quei biscotti. Te l'avevo detto di non darmi biscotti.

JAN (Sposta le coperte e tenta di spolverare le lenzuola). Va bene, un momento, un momento.

NICK Piano! Piano! Piano!

JAN Va bene, va bene, va bene! Dio, ma come faranno? Come faranno le infermiere? Quelle sono delle sante. Io perderei il lume degli occhi e mi metterei a strangolare tutti i pazienti, non ne ho il minimo dubbio.

NICK Aaaah!

JAN Nick, vuoi farmi la cortesia di non muoverti.

NICK Ah!

JAN Ecco fatto. Va meglio?

NICK Aah!

JAN E non farla tanto lunga. Non cos grave.

NICK Ah!

JAN Non una vertebra. Non hai niente di rotto. solo un muscoletto piccolo piccolo.

NICK Non affatto un muscoletto. il primo muscolo motore che va dritto su lungo tutta la spina dorsale...

JAN D'accordo. Mi dispiace. Condoglianze. Sto via poco. A pi tardi.

NICK Grazie per la solidariet.

JAN Purtroppo tutta quella che ho. Sono nata cos. Ti devi accontentare. Ciao.

NICK Salutami tanto Trevor...

JAN Oh, Dio. (Esce).

NICK (Le grida dietro, appoggiato a un gomito). Digli che ha via libera, che io sono fuori combattimento... aaahi Oh, morte, maledizione e dannazione! Perch a me? Perch a me?

Le luci si spengono, e si accendono sulla camera di Malcolm e Kate.

Entra Malcolm con una scarpa di Kate. Cerca dove nasconderla. La infila nel letto, che disfatto. Poi si siede sulla sedia, con aria innocente.

KATE (Da dentro, poi entrando). Malcolm! Malcolm... So che sei lass, Malcolm. Andiamo, Malcolm, dove l'hai messa?

MALCOLM Cosa?

KATE La mia scarpa. Dove l'hai messa?

MALCOLM Non lo so.

KATE Oh, senti... (Vede le scatole di cartone). Cosa questa roba?

MALCOLM Ah-ah.

KATE Da dove vengono?

MALCOLM L'ho preso oggi.

KATE Non ti ho visto.

MALCOLM Non vedi mica tutto.

KATE Che cosa ?

MALCOLM Sorpresina. Niente di speciale. Un mio regalino per la casa nuova.

KATE E che sar mai?

MALCOLM Dopo. Dopo. Quando se ne saranno andati.

KATE Che sar? un asse da stiro.

MALCOLM S, un asse da stiro...

KATE Dove hai messo la mia scarpa?

MALCOLM Scarpa? Che scarpa?

KATE (Arrendendosi). Oh...

MALCOLM Sar una festa eccezionale. Me lo sento.

KATE Lo spero. Ooh. Piccola confessione.

MALCOLM Che c'?

KATE Sai quello scaffale che hai montato in cucina.

MALCOLM S.

KATE caduto un'altra volta.

MALCOLM Di nuovo!

KATE Ci sono stata attentissima.

MALCOLM Te l'avevo detto di non metterci niente di pesante.

KATE Ci ho messo solo un'ampolla. Neanche ci passavo vicino per non farlo vibrare... Senti, io ho caldo. Faccio in tempo a fare un bagno?

MALCOLM Se ti sbrighi.

KATE Dunque, la roba da mangiare va tutta sul tavolo grande. Poi ho liberato il tavolinetto per le bottiglie. I cappotti li possono lasciare qui sul letto... oh Dio, non ho rifatto il letto. Allora, dov'?

MALCOLM Cosa?

KATE Lo sai, cosa. La mia scarpa, accidenti. (Malcolm fischietta fra s e comincia a togliersi gli stivaletti. Kate, cominciando a rifare il letto). Ti metti quella camicia carina?

MALCOLM Quale?

KATE Quella carina.

MALCOLM Se Vuoi.

KATE Ti sta bene.

MALCOLM S, sar una festa eccezionale. Allora, chi viene?

KATE Oh... tutti quanti. Ho invitato tutti. Tranne Nick, che non pu.

MALCOLM Nick?

KATE S, ha mal di schiena, poveraccio.

MALCOLM Ah.

KATE Jan ha telefonato. Si infortunato stamattina. Lei per viene.

MALCOLM Bene. Bene. (Si toglie il pullover}.

KATE E chi altro c'? Ken e Margaret, naturalmente. E John e Dorothy e Wilfrid e Gareth e Gwen e Mike e Bave e

Carole e Dick e Lottie, Gordon e Marge, naturalmente, e... eh... Susannah e Trevor...

MALCOLM Trevor?

KATE S.

MALCOLM E Susannah?

KATE S.

MALCOLM Ahi ahi ahi.

KATE Beh, ho dovuto per forza. Siamo stati da loro due volte.

MALCOLM Gi. Beh, tanto ormai fatta.

KATE Insomma.

MALCOLM fatta. Allora, dov'?

KATE Cosa?

MALCOLM La camicia.

KATE Ah, nell'office. L'ho lavata.

MALCOLM Bene.

KATE Mi apri l'acqua del bagno?

MALCOLM Subito. (Esce).

KATE (Trova la scarpa nel letto). Ma guarda un po'. (Occhieggia il regalo. Vede gli stivaletti di Malcolm. Li prende rapidamente e li ficca nella federa di un cuscino. Malcolm rientra). Divertente.

MALCOLM Eh?

KATE La mia scarpa. Divertente.

MALCOLM Ah.

KATE Ma non voglio altri corpi estranei nel letto, almeno dalla mia parte, per stasera.

MALCOLM Corpi estranei?

KATE Hai capito. Spazzole, le mie boccette... hai capito.

MALCOLM Guarda che non sono stato io.

KATE Tu e i tuoi scherzi. Mi hai aperto l'acqua?

MALCOLM S. Aspetta un momento, hai detto che viene Jan e che viene Susannah e che viene Trevor?

KATE S.

MALCOLM Fantastico. Cos se non si azzuffano Trevor e Susannah, Jan e Susannah si prendono per i capelli. Te lo d a dieci contro uno.

KATE Spero di no.

MALCOLM Beh, al primo segno di casino si ritrovano tutti per strada, te lo dico io. Questa sar una festa come si deve. Non transigo. (Si messo la camicia).

KATE Si ristretta?

MALCOLM Non lo so. Si ristretta?

KATE Sembra di s. Se non sei ingrassato tu. (Esce).

MALCOLM Ingrassato? Senti che sfacciata. (Forte). Ehi, Trilli. Trilli.

KATE (Da dentro). S?

MALCOLM Che fine hanno fatto le mie scarpe?

KATE (Da dentro). Ah-ah.

MALCOLM Dove le hai nascoste? Dove le avr messe? (Vede le scarpe di lei. Le nasconde nel letto).

KATE (Da dentro). Ooooh!

MALCOLM Cosa?

KATE (Torna parzialmente svestita). Me l'hai messa tu quella spazzola nel bagno?

MALCOLM Spazzola? Che spazzola?

KATE. Beh, non dovevi. antigienico. Davvero... (Esce). Malcolm ride.

Le luci si spengono, e si accendono sulla camera di Ernest e Delia. Delia entra vestita per uscire. Si guarda intorno.

DELIA (Chiama). Ernest! Ernest!

ERNEST (Da dentro). Arrivo.

DELIA A che punto sei?

ERNEST (Entra spolverandosi). Io sono pronto, e tu?

DELIA Dove diavolo ti sei cacciato?

ERNEST Ho dato una rapida occhiata in soffitta. Volevo vedere se c'era qualche traccia. L'acqua deve pure entrare da qualche parte.

DELIA Guarda come ti sei conciato.

ERNEST Non ti preoccupare. Non ci bader nessuno.

DELIA Io s. Allora. Non esagerare con le mance stasera, eh?

ERNEST Non esagerare con le mance?

DELIA Come hai fatto l'anno scorso. Ai camerieri non piace.

ERNEST Non li ho mai sentiti protestare.

DELIA Ho letto da qualche parte che le mance esagerate non fanno fino, come quelle troppo basse. Anzi, quasi peggio.

ERNEST Per l'altr'anno il cameriere se la prese.

DELIA Quello spagnolo.

ERNEST Era spagnolo? Io mi ricordo che sorrideva.

DELIA Perch non sai lo spagnolo. Aveva un'espressione quasi di disprezzo. Non mi sono mai vergognata tanto. Beh, si parte. (Esce).

ERNEST (La segue). Io comunque credevo che fosse italiano. Le luci si spengono, e si accendono su Nick. Nick, che sul letto, ha passato un po' di tempo leggendo. Ha posato il libro sull'imbottita per riposare. Ora si tira un po' su l'imbottita e, cos facendo, fa cadere il libro dal bordo del letto.

NICK Oh no, oh no, oh no...

Luci spente, e accese su Malcolm e Kate. La camera vuota. Da dentro, uno strillo di Kate. Kate entra di corsa coperta solo da un asciugamano, inseguita da Malcolm che si di nuovo tolto la camicia e brandisce uno spray di sapone da barba.

KATE Senti, Malcolm, smettila, mi senti, smettila.

MALCOLM Hai cominciato tu.

KATE Non vero.

MALCOLM Mi hai schizzato.

KATE Va bene, ti chiedo scusa.

MALCOLM Dici davvero?

KATE S, mi dispiace.

MALCOLM Tanto tanto?

KATE S, tanto tanto. Adesso fammi vestire, Malcolm, ti prego.

MALCOLM Va bene. Ma se mi schizzi un'altra volta sei nei guai.

KATE Io mi vesto al bagno, non mi fido di te. (Prende degli indumenti e lo spray).

MALCOLM Dove mi hai nascosto le scarpe? (Guarda sotto il letto. Kate gli spruzza la schiuma da barba sulla schiena, quindi schizza via con uno strillo), E va bene, Trilli, adesso me la paghi.

KATE (In lontananza). Ho chiuso a chiave. Non puoi entrare. Squilla il campanello.

MALCOLM arrivato qualcuno.

KATE (In lontananza). Cosa?

MALCOLM arrivato qualcuno. Ho sentito il campanello. (Si tolto la schiuma da barba e si infilato la camicia).

KATE Macch, non ci credo.

MALCOLM (Infilandosi delle altre scarpe). Scommettiamo? Era il campanello.

KATE (In lontananza). Davvero? Allora vai a aprire.

MALCOLM Vado.

KATE Non me la fai, caro mio. (Malcolm esce gi per le scale. Kate da dentro). Non me la fai. (Entra sempre avvolta dentro l'asciugamano, brandendo lo spray). Dove ti nascondi? Malcolm? Malcolm? Ti vedo, sai, Malcolm. Malcolm, non ti credo... (Si sentono voci su per le scale). Oh, Dio mio. (Corre alla porta. Troppo tardi. Si guarda intorno in cerca di una scappatoia. Come ultima risorsa, scosta le coperte e si infila nel letto). Ooh! (Toglie le proprie scarpe dal letto, le mostra, torna a infilarle sotto le coperte). Entra Trevor.

MALCOLM (Da dentro). Cappotti sul letto, Trevor. Ti do da bere.

TREVOR Grazie. (Vede Kate). Ah.

KATE Ciao, Trevor.

TREVOR Ehi, salve.

KATE Salve.

TREVOR Stai male?

KATE No.

TREVOR Ah.

KATE Mi stavo cambiando.

TREVOR Ah. Eh... Malcolm mi ha detto di posare il cappotto sul letto. Non ti dispiace?

KATE Fai pure.

TREVOR Dopo non avrai troppo caldo?

KATE Eh?

TREVOR Dico, se ne arrivano molti altri. Finirai per avere un gran caldo.

KATE Oh, no. Non resto mica qui. Mi stavo solo... riposando.

TREVOR Ah. Capito.

KATE Tu come stai?

TREVOR Bene.

KATE Bene. E Susannah?

TREVOR Bene anche lei. Credo.

KATE rimasta gi?

TREVOR No, che io sappia.

KATE Ah. Non sei venuto con lei?

TREVOR No. Viaggiamo separati.

KATE Oh. Gi...

TREVOR Eh, gi! (Ride fra s, un po' amaro). Entra. Malcolm.

MALCOLM Te lo vieni a prendere questo drink, Trevor, o... (Vede Kate). Oh.

KATE Salve.

MALCOLM Che stai facendo?

KATE Niente.

MALCOLM Ah. Beh. (Porge a Trevor il bicchiere). Tieni.

TREVOR Grazie.

MALCOLM Salute.

TREVOR Salute.

MALCOLM (A Kate). Ma ti senti bene?

KATE Benissimo.

MALCOLM Beh, allora che te ne pare della nostra tana, Trevor? Del nostro piccolo nido d'amore. Qual il verdetto? Niente male, vero? Niente male. Simpatico.

TREVOR S.

MALCOLM Bada che c' ancora tanto da fare. Prendi questa camera. Non abbiamo ancora cominciato a arredarla. Per a un certo punto la metteremo a posto. Dacci tempo. D'altro canto non malaccio neanche cos, no?

TREVOR No.

MALCOLM E come va con... ora mi butto e te lo chiedo... come va con Susannah di questi tempi? (Trevor ride). D'accordo. Ho parlato troppo. Ho parlato troppo.

TREVOR Stiamo ancora cercando di... trovare... un modo. Sai com'.

MALCOLM Gi.

KATE Gi.

MALCOLM Gi.

TREVOR Non so fino a che punto ci stiamo riuscendo, ma ci proviamo. Capisci...

MALCOLM S... beh...

TREVOR D'altro canto un'esperienza che ti prosciuga. Quando ti impegni... in un tipo di impegno... come ci siamo impegnati io e Susannah, ti trovi in una situazione di totale espansione... non in senso egoistico... una immersione totale, capisci.

MALCOLM S, S.

KATE S.

TREVOR Ti senti... spinto sotto...

MALCOLM Come se avessi sulla testa un grosso... un grosso... (Si spegne).

KATE S.

Una lunga pausa. Malcolm e Kate aspettano Trevor.

TREVOR (Alla fine). Un grosso peso. Dio.

Silenzio.

KATE (Con molta calma). Malcolm, non che mi potresti prendere la roba che in bagno.

MALCOLM Che roba?

KATE La mia roba.

MALCOLM La tua...? Ah. Ecco che stavi facendo. Non hai niente addosso l sotto?

KATE (Imbarazzata). No.

MALCOLM (Ride). L'hai sentita questa, Trevor?

TREVOR Eh?

MALCOLM Non ha niente addosso, l sotto.

TREVOR Ah.

MALCOLM Ehi, ehi! Aspetta un momento, che... (Squilla il campanello). Sta arrivando qualcun altro. Aspetta. (Schizza via).

KATE (Tenta invano di richiamarlo). Prendimi i vestiti prima di... Trevor, adesso devo chiederti se non ti dispiace... Trevor.

TREVOR Scusa, Kath. Non ci sto con la testa. Scusa. Senti, Kath.

KATE S. Kate.

TREVOR Stavo pensando, ma a che serve tutto quanto. Tu ed io. Prendi te e me. Veniamo a questo mondo innocenti come bambini. All'inizio della vita siamo come bambini.

KATE Beh, siamo bambini.

TREVOR Ma li hai mai guardati da vicino, i bambini?

KATE Certo. I bambini mi piacciono.

TREVOR Io li ho osservati. E ti consiglio di fare altrettanto, se ti capita.

KATE L'ho gi fatto.

TREVOR Dico davvero. Da vicino. E poi guarda te stessa. Quando ti renderai conto di cosa ti capitato resterai inorridita, Kath. E se vuoi un test, eccolo. Prova a pensare a tre... dico solo tre... tre buone ragioni per cui non ti dovresti buttare da quella finestra, in questo preciso momento.

KATE Non ho niente addosso.

TREVOR Tre buone ragioni, eh?

KATE S.

TREVOR Capisci che voglio dire?

KATE S, seguo il tuo ragionamento.

TREVOR Davvero ?

KATE S. Non sono d'accordo, ma credo di capirti.

TREVOR O non pensi a come stanno le cose o sei fortunata, Kath. Ti concedo il beneficio del dubbio.

Entra Malcolm con un mucchio di soprabiti. Ha anche il vestito di Kate.

MALCOLM C' un sacco di gente. Mike, Dave, Graham e Anna, Gareth e Gwen, Bob e Terry... oh, Trevor.

TREVOR Mm?

MALCOLM Stai a sentire. arrivata Susannah.

TREVOR Oh.

MALCOLM Qui vige una legge stasera. Niente litigi con la propria moglie. Litiga con la moglie di chi ti pare ma con la tua no. D'accordo?

TREVOR Devi dirlo a lei... non a me.

MALCOLM Capito, Trevor? Una parola... e fili.

TREVOR Ci prover, Malcolm, ci prover. (Esce).

MALCOLM Devo dire che Susannah sembra in forma. Come le ho aperto la porta scoppiata in singhiozzi ed corsa a chiudersi in bagno. Beh, insomma... sbrigati... E corri gi. Stanno arrivando.

KATE S. Quello il mio vestito?

MALCOLM Oh, s... ecco... (Glielo tira).

KATE Finalmente. (Lo afferra con gratitudine).

Malcolm apre la porta per uscire.

MALCOLM (Ai nuovi arrivati). John... Brian... Dave. No, non li appendete l. Non regge il peso. Portateli quass. Metteteli sul letto. KATE Oh... (Si tuffa sotto le coperte, vestendosi).

Luci su Nick.

NICK (Al culmine dell'esasperazione). Ah! (Si solleva su un gomito per vedere se riesce a vedere il libro. Con dolore). Ah! (Si rotola supino. Scivola lateralmente fuori dal letto e finalmente atterra sul pavimento a quattro gambe, con un tonfo. Emette un altro grido. Comincia laboriosamente a strisciare intorno al letto per arrivare al libro. Raggiungendo la meta). Ah-ah. Preso. (Cerca di risalire sul letto. Non ci riesce. Nel tentativo si fa cadere in testa l'imbottita). Oh, no. Jan. Aiuto. Aiuto. (Giace impotente sul pavimento). Perch a me? Perch a me?

Luci su Malcolm e Kate. Entra Malcolm con altri soprabiti, che butta sul letto.

MALCOLM (A qualcuno alle sue spalle). In fondo al corridoio, Joan. La porta azzurra. (Voltandosi per uscire, incrocia Susannah che entra).

SUSANNAH Non avevo capito che ci sarebbe stata tanta gente.

MALCOLM una festa, tesoro, che ti aspettavi?

SUSANNAH S. (Malcolm esce. Susannah inspira profondamente). Ho fiducia in me stessa. Ho fiducia in me stessa. Non sono sgradevole. Sono attraente. La gente mi trova ancora attraente. Non ho paura della gente. La gente non fa paura. Non c' niente di cui aver paura,

Durante questo, la testa di Kate si affacciata da sotto le lenzuola. Kate occhieggia Susannah meravigliata. Susannah la vede. Trasalisce, molto nervosa.

KATE Salve. Scusa. Non volevo farti paura.

SUSANNAH Facevo i miei... esercizi. Li faccio sempre quando sono sola. O quando mi sento sola. Aiutano.

KATE Ah. Certo.

SUSANNAH C' Trevor, immagino.

KATE SI, S.

SUSANNAH Non mi ha neanche salutata. Evidentemente ha di meglio da fare.

KATE Beh...

SUSANNAH Vedo che c' anche quella donna.

KATE Chi?

SUSANNAH Quella... Jan.

KATE Oh, Jan. SI. Nick a letto, poveretto. Sta male.

SUSANNAH Oh. Davvero? Bella fortuna per lei.

KATE Chiedo scusa. Devo fare un salto gi. A vedere come va.

SUSANNAH Kate.

KATE S.

SUSANNAH Dimmi una cosa. Tu e Malcolm fate sempre... come va fra te e Malcolm?

KATE Oh, benissimo.

SUSANNAH Davvero?

KATE S.

SUSANNAH Puoi anche dirmi la verit, sai.

KATE S. Beh. Ci facciamo qualche risata. Sai com'. (Squillo di campanello}. Oh, c' il...

SUSANNAH Non so se lo sai, ma fra Trevor e me le cose sono andate completamente per storto.

KATE S, mi giunta voce.

SUSANNAH S, a tutti giunta voce. Evidentemente non siamo bravi a... coprirci in modo convenzionale. Ti eccita ancora, a te?

KATE Cosa?

SUSANNAH Dio, una volta Trevor mi eccitava, eccome. Quell'uomo mi eccitava in un modo... Lo sai che vuoi dire sentirsi veramente eccitata?

KATE S, s, credo.

SUSANNAH Quando il rapporto non era a livello fisico, qui a letto... capisci, quando non stavamo facendo l'amore... io mi sentivo vuota... incompleta. Non realizzata.

KATE S, qualche volta piacevole, no...

SUSANNAH Ecco, adesso... un deserto. Quasi neanche ci tocchiamo, capisci.

KATE Oh.

SUSANNAH Secondo me gli faccio schifo.

KATE Ma che dici.

SUSANNAH Qualche volta ho questa sensazione. Tutt'a un tratto ho perso la mia identit. Certe volte la mattina mi dico: chi sono? Chi sono? E non lo so. E ho paura (Si china verso Kate, con fare confidenziale). L'altro giorno ho visto per strada una ragazza... pi o meno della mia et... forse un po' pi giovane. Lo sai che mi ha provocata. Mi sono sentita attratta.

KATE Oh.

SUSANNAH Non terrificante?

KATE S.

SUSANNAH Non la sensazione in s. Io non credo che sia sbagliata la sensazione in s, ma quello che significa. Significa che tutte le cose che una volta credevo di sapere su di me non le so pi.

KATE (Che rinculava delicatamente). S, s.

SUSANNAH Tu sei di una mancanza di complicazioni talmente meravigliosa, Kate.

KATE S, probabile. Senti, io devo fare un salto gi. Tu non scendi?

SUSANNAH Posso stare distesa un momento?

KATE Oh, s, certo. Scansa i cappotti.

SUSANNAH Grazie. Un minuto e mi rifaccio coraggio. Scusa. Io sono un disastro.

KATE No, no, no. Macch. Ci vediamo fra un minuto.

SUSANNAH S.

Kate esce. Susannah toglie qualche soprabito da un lato del letto. Con gesto drammatico, si butta supina. Batte la testa

nel cuscino. Scopre gli stivaletti nella federa. perplessa. Si rimette gi.

Luci spente, e accese su Nick.

NICK (Nella stessa posizione di prima). Aiuto...

Luci spente, e accese su Ernest e Delia.

Ernest e Delia tornano dalla loro cena.

ERNEST Come decaduto quel posto.

DELIA Puoi dirlo forte. Il mangiare era un disastro.

ERNEST E costava il triplo.

DELIA S. Ho notato che ti sei tenuto basso con la mancia.

ERNEST Non l'ho fatto per protesta. che non mi ero portato abbastanza soldi.

DELIA Quello spagnolo aveva l'aria ancora pi infelice dell'anno scorso.

ERNEST Gli sta bene. Ladroni da strada.

DELIA Gli asparagi erano in scatola.

ERNEST Anzi, gli asparagi non erano male.

DELIA S, erano abbastanza buoni. Ma erano in scatola.

ERNEST SI, certo. Roba in scatola.

DELIA Mi ero messa troppo elegante. Ero un pesce fuor d'acqua con tutti quei giovanotti senza cravatta. E le ragazze in jeans.

ERNEST Beh, quelle non davano fastidio.

DELIA A me mi confondono tutte quelle etichette che hanno cucite sul sedere eccetera. Non hai mica sempre voglia di leggere sul sedere della gente. Una ragazza aveva un poema appiccicato l.

ERNEST Beh, la moda ora, no?

DELIA Io alla loro et cercavo solo di nasconderle, le mie etichette. Piuttosto che far vedere una etichetta, saremmo morte.

ERNEST Noi invece ogni tanto l'etichetta la facevamo vedere. Dentro la giacca. Per far sapere che andavamo dal sarto. Ah, beh. Ricominciamo a preoccuparci del tetto.

DELIA Non so te, ma io ho ancora un certo appetito.

ERNEST Davvero? S, anch'io.

DELIA Gi in cucina ci sono delle sardine.

ERNEST Sardine? Buona idea. Con un toast?

DELIA Magari. Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno. Sai che ti dico...? Eh?

ERNEST Facciamo una cosa veramente lussuriosa. Eh? Mangiamocele a letto.

DELIA A letto? Toast di sardine a letto, ti ricordi?

ERNEST Santo cielo, come no. Che memoria hai. Toast di sardine a letto. Altroch...

DELIA Io aspettavo Trevor...

ERNEST Giusto. Sei sicura che non erano fagioli al forno?

DELIA Macch fagioli. Sardine.

ERNEST S, hai ragione. Sardine. Allora sai che ti dico? Tu ti

infili la camicia da notte e io intanto vado gi e le riscaldo.

DELIA Aggiudicato.

ERNEST Detto fatto.

DELIA Che divertente!

ERNEST Tu vai.

Delia esce nel bagno. Ernest prende il pigiama da sotto il cuscino ed esce dall'altra parte.

Luci spente, e accese su Malcolm e Kate. Susannah ancora sul letto. Kate introduce nella stanza Trevor.

KATE qui, Trevor, si distesa un momento. Eccolo, Susannah. Te l'ho trovato.

Kate esce. Trevor si dirige distrattamente alla finestra. Susannah rimane immobile.

TREVOR Sei stanca?

SUSANNAH No.

TREVOR Se eri stanca potevi restare a casa.

SUSANNAH Se dessi retta a te non andrei mai in nessun posto. Il che proprio quello che vorresti. (Pausa). Non devi mica stare quass con me, sai. Io ci sono abituata, a stare per conto mio. E chiss quante persone ci sono, gi, con cui preferiresti parlare.

TREVOR Sono venuto a vedere se stavi bene.

SUSANNAH Sei venuto perch te lo ha detto Kate. Non mi saresti mai venuto vicino in tutta la sera se avessi potuto farne a meno.

TREVOR Senti, non ti scaldare. Cos'hai da scaldarti tanto?

SUSANNAH Ho tutte le ragioni di scaldarmi.

TREVOR Calmati. Pausa.

SUSANNAH Sei ideale per la conversazione.

TREVOR Che dici?

SUSANNAH Se ti avessero visto prima...

TREVOR Senti...

SUSANNAH Quando sei venuto qui in macchina e mi hai lasciata a piedi.

TREVOR Pensavo che non venissi.

SUSANNAH Sapevi benissimo che venivo.

TREVOR Credevo che volessi restare a casa.

SUSANNAH Lo sapevi benissimo, che venivo.

TREVOR E allora perch ti sei chiusa a chiave in camera da letto?

SUSANNAH Perch non ti ci volevo.

TREVOR E perch? Avevi paura che ti vedessi mentre ti cambiavi? Dio santo. I mariti vedono le mogli che si cambiano. Non so cos' che nascondi ma scommetto che qualcosa di sensazionale.

SUSANNAH Quanto sei volgare. Volgare e violento.

TREVOR Violento mi ci fai diventare tu. Prima di conoscerti ero un pacifista.

SUSANNAH Vorrei aver dato retta a quell'uomo.

TREVOR Quale uomo?

SUSANNAH Quell'uomo che abbiamo consultato subito prima di sposarci. Quello che leggeva la mano.

TREVOR Quello l?

SUSANNAH Mi disse che eri un violento in potenza. E aveva assolutamente ragione. Mi hai rotto tutte le mie cose. Tutte le cose che mi ero portate da casa. Tutti i miei animaletti di porcellana.

TREVOR Ti ho gi chiesto scusa. Te ne compro degli altri.

SUSANNAH Non ne voglio degli altri. Volevo quelli.

TREVOR Non li volevo rompere.

SUSANNAH Se non li volevi rompere perch gli hai tirato una sedia?

TREVOR Non lo so. Avevo voglia di tirare una sedia, tutto qua. C' una legge che vieta di tirare le sedie? Quella sedia era mia.

SUSANNAH Potenzialmente violento. Questo disse. Quell'uomo.

TREVOR Era un idiota.

SUSANNAH Ma figurati. Ci andava sempre mamma.

TREVOR Mi disse che ero naturalmente portato per la meccanica. E non so nemmeno accendere l'aspirapolvere. (Si stende sul ledo). Insomma. La sola cosa buona di questa festa...

SUSANNAH Qual ?

TREVOR Che almeno siamo distesi sullo stesso letto tutti e due.

SUSANNAH (Gli allunga un pugno). Schifoso...

TREVOR Ah, chi violento ora?

SUSANNAH (Tempestandolo di colpi). Devi sempre distruggere tutto, vero? Tutto. Tutto.

TREVOR (Ride schermendosi dai colpi). Ma che fai ora?

SUSANNAH (Furibonda). Oh, non ci metterei niente a... oh... oh... oh.

TREVOR Ahi! Piantala, ora. Basta.

Finisce per respingerla. Lei scivola sul pavimento.

SUSANNAH Ahi. Il solito prepotente.

TREVOR Finiscila, ora. Poi ti penti.

SUSANNAH (Alzandosi in piedi). No che non mi pento. Non mi pento. (Afferra il lume sul tavolo).

TREVOR Mettilo gi. Hai sentito? Mettilo gi. Non roba tua.

Trevor viene verso di lei. Lei lo assale col lume. Lui le afferra il polso. Perde l'equilibrio. Cascano entrambi sul letto, avvinti in una lotta mortale. Azzuffandosi sul serio ora, rotolano sul pavimento, graffiandosi e tirandosi i capelli. Entra Malcolm.

MALCOLM Allora. Chi vuole dei salatini... (Li vede). Oh, no. Piantatela. Piantatela subito. Quel lume fragilissimo. (Depone a terra i salatini). Andiamo, su. Trevor! Susannah! Forza, fatela finita. (Cerca di separarli). Kate compare sulla porta.

KATE Sta venendo gi l'intonaco. Che succede?

MALCOLM Vieni qua, dammi una mano. Dammi una mano. Tu tira lei. Io tiro lui. Forza, tirala. Con forza.

KATE Sto tirando.

Trevor e Susannah vengono separati. Restano fermi a fissarsi, ansimanti. Kate tiene Susannah, Malcolm tiene Trevor.

MALCOLM Calmatevi, ora. Capito? Calmatevi, tut e due. Calma. Cos. (Kate lascia Susannah). Su, tutti e due. Respirate profondamente.

Con rinnovata energia, improvvisamente Susannah colpisce Trevor col lume.

KATE Ferma, ferma. Susannah...

MALCOLM Smetti subito.

TREVOR Ahi. (Susannah esce di corsa). Va bene... va bene. (Si libera da Malcolm). Va bene.

Trevor esce, all'inseguimento di Susannah. Rumori di tonfi dal piano di sotto.

KATE Malcolm, fai qualcosa, ti prego.

MALCOLM Certo. Ora lo acchiappo e lo butto dalla finestra, con le mie mani. (Esce).

KATE (Lo segue ansiosa sulla soglia e guarda). Oh, Malcolm, non cominciare ora. Se perdi la calma tu, Malcolm... Non cominciare. (Raccoglie i salatini). Malcolm... Malcolm... (Saltella, molto agitata).

Rientra Malcolm, trasportando Trevor quasi di peso.

MALCOLM (Scaraventandolo nella stanza). Riprenditi il cappotto. Hai sentito? Prendi il cappotto. E poi fila. Fila via, amico. Tu vieni, Kate. (Esce).

KATE Si. (Posa un salatino sul letto). Ti lascio questo. (Esce).

Trevor si siede sul letto per riprendere fiato. Si tocca la testa.

TREVOR Oooh.

Entra Jan. Lo guarda per un momento. Cerca il proprio soprabito, tirando su gli altri da terra.

JAN Spero che ti vergogni. Che vi vergognate tutti e due. (Pausa). Dio, pensare che per poco non ti sposavo. L'ho scampata bella.

TREVOR (Sottovoce). Ha cominciato lei. Ha cominciato lei, questa volta.

JAN Quando ti ho lasciato speravo che avresti imparato a crescere. Invece a quanto pare sei pi ritardato che mai. Ma io lo avevo capito. Che finch c'ero io a badarti, a prendere per te tutte le decisioni che non avresti preso mai, non ti saresti mosso di un dito.

TREVOR Dio, la testa.

JAN Quando crescerai, Trevor?

Entra Malcolm.

MALCOLM Chiedo scusa. (Tira su i soprabiti). Il cappotto di Gordon. Il cappotto di Marge. I cappotti di Mike e di Dave. Il cappotto di Gwen. (A Trevor). Non ti ho detto di filare? (Esce).

JAN Beh?

TREVOR Avr un matrimonio sfortunato, ma non per questo sono un idiota. Ci provo. Non faccio altro che provarci.

JAN Come hai provato con me.

TREVOR Con te poi ce l'ho messa tutta. Volevo che funzionasse a ogni costo. Non avevo altro in testa.

JAN La maggior parte del tempo non ti accorgevi nemmeno se c'ero.

TREVOR S, invece.

JAN Per questo ti lasciai. E la cosa non ti fece n caldo n freddo.

TREVOR Che vuoi dire? Restai annichilito. Ma di che stai parlando? Avevo bisogno di te.

JAN Eccome. Me ne resi conto da come mi corresti dietro.

TREVOR Pensavo che saresti tornata.

JAN No, grazie tante.

TREVOR Non c' di che. Ma hai ragione.

JAN Lo so.

TREVOR Con Nick certi rischi non li corri.

JAN Infatti.

TREVOR Non siamo tutti cos fortunati. Entra Malcolm.

MALCOLM Chiedo scusa. Il cappotto di John. Il cappotto di Ken. Il cappotto di Margaret. Il cappotto di Dorothy. (A Trevor). l'ultimo avvertimento. (Esce).

JAN Lo vedi? Non puoi andare in nessun posto.

TREVOR Sono un distruttore.

JAN vero.

TREVOR Lo ha detto Susannah. Che distruggo tutto. Ha ragione. Ho distrutto anche te.

JAN Me, non mi hai distrutta.

TREVOR Ti ho distrutta. E tu per la disperazione hai sposato il primo che hai trovato.

JAN Questo non carino nei confronti di Nick.

TREVOR Beh, insomma...

JAN Si da il caso che io amo Nick.

TREVOR Come amavi me.

JAN No, non come amavo te. Come amo Nick. Tutt'un'altra cosa. Grazie a Dio. Con Nick per un pelo ma ce la faccio. Con te non credo che ce l'avrei fatta mai. Entra Malcolm.

MALCOLM II cappotto di Bob. Il cappotto di Terry... il cappotto di Anna. Il cappotto di Graham. (Si volta a Trevor, livido). Hai rovinato questa festa. Te ne rendi conto, vero?

TREVOR Davvero?

MALCOLM Tu e quella tua moglie. Avete rovinato la serata a cinquanta persone. Lo sai?

TREVOR Beh, mi dispiace.

MALCOLM A che serve ora?

JAN No, Malcolm.

MALCOLM Lui e quella pazza sanguinaria di sua moglie. Lei ancora gi in salotto che singhiozza davanti a tutti. Se potessi fare a modo mio, vi metterei sottochiave a vita... Se ne sono andati a casa tutti quanti...

JAN Malcolm.

MALCOLM Scusa, sai, Jan. Tutti, fino all'ultimo. Sarai contento. (Esce sbattendo la porta).

TREVOR Sarei migliorato, forse, se fossi rimasta con me. Voglio dire, con te, Jan, io... Capisci, non riesco a avvicinarmi a Susannah. Lei incapace di dare. Lei una che non da.

JAN Forse non ti meriti nulla.

TREVOR Oh, che cosa vuoi dire?

JAN Voglio dire che prima di dare qualcosa le persone vogliono essere sicure che chi riceve questo qualcosa non glielo tiri in testa la prima volta che decide di perdere la calma. Devi imparare a trattare la gente come si deve. Ecco tutto. Fine della lezione. Ora torno a casa.

TREVOR Te, ti ho trattata come si deve.

JAN Neanche per sogno.

TREVOR Mai?

JAN No.

TREVOR Proprio mai?

JAN Direi di no.

TREVOR No?

JAN No.

Lui la bacia. Lei ci sta. Entra Kate.

KATE Oh. S, Susannah. Te lo porto io. Te lo porto io.

Entra Susannah.

SUSANNAH Grazie, non c' bisogno. (Una rapida occhiata a Trevor e Jan. Poi prende il suo soprabito e se lo infila).

TREVOR ...eh...

JAN Susannah... (Susannah esce). Oh, Dio.

KATE Ahi ahi.

JAN Senti, corrile dietro, Trevor, svelto... E va bene,, lascia stare. Oh, beh, la frittata fatta. Scusa, Kate. Te la lascio a te. Meglio che torno da Nick.

KATE S.

JAN Buonanotte a tutti.

RATE Buonanotte. Malcolm gi che saluta gli ospiti.

JAN Ho capito. (Esce).

KATE Ahi, ahi. (Guarda Trevor). Ahi ahi. (Va alla finestra). Ahi, ahi ahi. Susannah guida. Spero che ce la faccia, fino a casa.

TREVOR Io non so dove andare.

KATE Come sarebbe a dire?

TREVOR Non posso andare a casa.

KATE Non puoi?

TREVOR Come faccio a andare a casa...? Una pausa.

KATE C' la stanzina sul retro. Non ancora ammobiliata ma abbiamo un letto da campo.

TREVOR Sei un'amica, Kath.

KATE Kate. S.

TREVOR Mi dispiace della festa.

KATE Oh, beh... cos si va a letto presto. Io vado a farti il letto. Guarda l. una sorpresa di Malcolm per me. L dentro. La sorpresa di Malcolm.

TREVOR Oh.

KATE Non so cosa sia. Entra Malcolm.

MALCOLM Ecco fatto. Festa finita. Non c' pi nessuno. (Vede Trevor). Ah. Sei ancora qui, tu? Bravo. Ti avevo avvertito...

KATE Malcolm...

MALCOLM il tuo cappotto?

KATE Malcolm...

MALCOLM Che c'?

KATE Gli ho detto io di restare.

MALCOLM Come, di restare?

KATE Solo per questa notte.

MALCOLM Chi? Trevor? Stai scherzando. A casa!

KATE Non ha dove andare. Deve restare qui.

MALCOLM Ce l'ha una casa, no? Ci vada.

KATE Non pu.

MALCOLM Io so solo che qui non ci resta...

KATE Mi dispiace, Malcolm, deve restare.

MALCOLM Non sotto questo tetto. Dopo come si comportato.

KATE Mi dispiace, ma resta qui.

MALCOLM Mi dispiace, ma se ne va.

KATE Senti, non serve a niente discutere.

MALCOLM Infatti. Fuori...

KATE No, mi dispiace.

MALCOLM S, dispiace anche a me. Mi dispiace moltissimo. Ma in questa casa lui non ci resta, punto e basta.

KATE Ci resta si. Punto e basta lo dico io.

Pausa.

MALCOLM Bene. Benissimo.

KATE Dove vai?

MALCOLM Ti dico solo questo. Se ci resta lui certo non ci resto io.

KATE Andiamo, Malcolm.

MALCOLM Questo, amor mio, quanto. Se resta lui non resto io. Scegli. (Esce).

KATE Oh. (Porta sbattuta). Oh.

TREVOR Dov' andato?

KATE (Scatta). Non lo so dov' andato, brutto cretino.

TREVOR Ah. Beh.

KATE Torner. Ti faccio il letto.

TREVOR Grazie. Eh... Kath.

KATE (Grida). Kate! Mi chiamo Kate.

TREVOR Oh. S. Scusa.

KATE Allora. Lenzuola.

TREVOR Senti. Io devo chiarire le cose prima di andare a letto.

KATE Come sarebbe a dire?

TREVOR Beh, con Jan e Nick, capisci.

KATE Con Jan e Nick?

TREVOR S, stata colpa mia, e... Nick finir per saperlo... e... ci rester male... e potrebbe prendersela con Jan... io

non voglio.

KATE E chi glielo dice, a Nick?

TREVOR Beh, Susannah, per esempio.

KATE Oh. Ne sarebbe capace?

TREVOR SI.

KATE Oh. E ci vuoi andare stasera?

TREVOR Sarebbe meglio.

KATE Telefonagli.

TREVOR Oh, no. Queste cose si dicono a voce. cosi.

KATE Non dimenticare il cappotto. (Lo aiuta a infilarlo).

TREVOR Non mi aspettare in piedi. Entro da me.

KATE Gi, meglio che ti dia una chiave... oh, no, non abbiamo ancora fatto fare i duplicati. C' solo quella di Malcolm.

TREVOR Oh. Beh, vado e torno.

KATE Va bene, ti aspetto.

TREVOR Sei fantastica, Kate. Grazie.

KATE Non ci pensare. Ti sta grande quel cappotto.

TREVOR Credo che non sia il mio.

KATE Oh, beh, c' rimasto solo quello. Prendilo.

TREVOR S. Giusto. A poi (Esce).

KATE Ciao. (Si siede sul letto, preoccupata). Luci spente, e accese su Ernest e Delia. Delia in vestaglia seduta allo specchio e comincia a struccarsi. Entra Ernest con due piatti.

ERNEST Si pappa.

DELIA Un momento.

ERNEST Guarda che si fredda.

DELIA II tempo di struccarmi.

ERNEST Puoi farlo dopo.

DELIA Amore, non voglio entrare nel letto tutta truccata. Sar bello al cinema, ma quelli non pagano la tintoria.

ERNEST Fai come vuoi! Comunque ho una brutta notizia.

DELIA Che brutta notizia?

ERNEST Non c'erano sardine in vista. Ho dovuto accontentarmi delle acciughe.

DELIA Le acciughe? Oh...

ERNEST Non ti piacciono le acciughe?

DELIA Beh, non tanto.

ERNEST Beh, ma sempre pesci sono.

DELIA Si.

ERNEST E poi siccome c'erano, ho dedotto che ti piacevano.

DELIA Mica mi piace tutto quello che compro. Le tenevo da parte. In caso di emergenza.

ERNEST Di riserva. In caso di assedio, eh?

DELIA Ho preso un po' di tutto. Ci dev'essere perfino del cavolo rosso in scatola. Non penserai che abbia intenzione di mangiare anche quello.

ERNEST Allora mi mangio tutto io.

DELIA No, no, lasciamene un pezzetto.

ERNEST D'accordo. (Comincia a entrare nel letto). Aaah. Non abbiamo acceso la coperta, vero?

DELIA No.

ERNEST Ah. Am! Che fame. (Ficca i piedi nel letto). Ah, che piacere. Tu dimmi un modo migliore di finire una giornata. Ascoltare la pioggia che ci zampilla in casa dal tetto...

DELIA Ma come, sta piovendo?

ERNEST In senso metaforico. Non sono mica male. Sai che ti dico? Col tempo potrei affezionarmi alle acciughe.

DELIA Domani telefono a Susannah per sentire come se la stanno cavando.

ERNEST Buona idea. Io dico che abbiamo l'impellente necessit di una borsa di acqua calda.

DELIA Trovi?

ERNEST Se si tiene conto della temperatura consueta dei tuoi . piedi.

DELIA Non mica colpa mia. Molte donne hanno i piedi freddi. un fatto di circolazione.

ERNEST Non lo so. Non che ne abbia sperimentati parecchi.

DELIA A scuola ce li avevano tutte. Meno le pi piccole. Le bambine hanno i piedi caldissimi. Come i maschietti. Ma quando si arrivava al liceo, scoprivamo che avevamo i piedi freddi tutte quante. Deve esserci un rapporto col... maturare.

ERNEST Molto strano. Quelli con cui sono stato in tenda sotto le armi avevano tutti certi piedi bollenti...

DELIA Me lo immagino.

ERNEST S. Ti annuncio che considero queste acciughe un gran successo.

DELIA Benissimo. Eccomi, arrivo.

ERNEST Tienimi lontano quei piedi freddi.

DELIA Tesoro, stai facendo cadere il pesce sul lenzuolo.

ERNEST Oh, scusa.

DELIA Adesso puzzeremo di pesce tutta la notte. Forse non stata una grande idea, dopotutto.

ERNEST Beh. Si vive una volta sola. Che diavolo.

DELIA Tanto dalla parte tua. Ti ci adatterai. (Mangia), vero che non sono male. Tu che dici? Non sono come le

sardine, ma non sono male.

ERNEST Hanno la mia approvazione.

DELIA Almeno siamo andati a letto a un'ora ragionevole.

ERNEST S.

DELIA Domani domenica, ce la prendiamo comoda.

ERNEST Io farei una passeggiata sul tardi, se ti va.

DELIA Sarebbe carino.

ERNEST Se non piove.

DELIA Certo.

ERNEST Perch se piove ce ne staremo tutti e due chini coi secchi sotto le travi del tetto.

DELIA Dio ci scampi.

Luci spente, e accese su Nick e Jan. Nick ancora disteso in terra. Jan rientra.

JAN Nick. Nick...

NICK Aaah.

JAN (Rivedendolo). Amore, ma che stai facendo?

NICK Secondo te che sto facendo? Sono qua in terra da ore.

JAN Oh, tesoro. Come ci sei finito?

NICK Mi caduto il libro.

JAN (Cerca il modo di tirarlo su). Beh, ora ci penso io... come faccio a... provo cos?

NICK No, no. Non ci provare. Mi isso io, su di te.

JAN Va bene.

NICK Ce la fai a reggermi?

JAN Tienti forte. Cos.

NICK Ecco... s. .Resisti. Piano...

JAN Ci sto provando. Ci sto provando.

NICK Tieni duro.

JAN Sei pesante, sai.

NICK Ecco. Ci siamo quasi.

JAN Oh...

NICK Si?

JAN Mi stai pestando un piede.

NICK Resisti.

JAN Scendi dal mio piede.

NICK Subito. Aspetta un momento.

JAN Oh sant'Iddio, il piede!

NICK S. Tieni duro, tieni duro. (Jan perde l'equilibrio. Atterrano entrambi sul letto. Nick cade sopra Jan che rimane intrappolata sotto di lui). Aaaaah. Aaaaaah. Aaaaaah.

JAN Aaaah.

NICK Aaaaah.

JAN Dio, che dolore.

NICK Aaaah.

JAN Puoi togliermiti di dosso, amore?

NICK Non posso muovermi. Non potr muovermi mai pi.

JAN Beh, cerca di muoverti. Sono in trappola.

NICK Mi dispiace. Se potessi muovermi lo farei, ma sono nell'incapacit fisica di provarci.

JAN Mi vuoi scendere dalle costole? Pesi.

NICK Peso quello che devo pesare in rapporto alla mia statura.

JAN II risultato che sei pesante. (Si svincola lentamente da sotto di lui). Fermo cosi, che provo... uff. (Riprende fiato).

NICK Ti sei divertita alla festa?

JAN No.

NICK Me lo immaginavo. Cos impari a andare.

JAN Grazie. Riproviamo. (Rinnova gli sforzi per scivolare da sotto di lui). Eh. Uno, due, tre, via... oh Dio santo. Ci vorr tutta la notte. Non puoi nemmeno rotolare?

NICK Ah, ah...

JAN Beh, allora abbi un po' di cavalleria e distribuisci il peso sui gomiti.

NICK Impossibile. Lo sforzo si ripercuoterebbe su tutta la muscolatura...

JAN E va bene. Scusa. Oh, Dio. (Ride). Resteremo cos per sempre. Ci troveranno fra qualche anno... traendo delle conclusioni sbagliate. Non si renderanno conto della rarit della situazione. Noi due a letto insieme.

NICK Non c' bisogno di essere acida.

JAN Scusa.

NICK Ho avuto molto da lavorare in questi ultimi tempi.

JAN S, lo so, scusa.

NICK E ora grazie alla mia schiena forse dovrai trovarti qualcuno che mi sostituisca. Riprova.

JAN Uff... oh... non ce la faccio.

NICK Senti chi parla.

JAN Nick.

NICK Mmm?

JAN Visto che mi ascolti...

NICK Mm?

JAN Voglio dirti una cosa.

NICK Non posso certo evitare di sentirla.

JAN Bene. Te la dico primo perch te la voglio dire, e secondo, perch ho come la sensazione che se non te la dico io fra poco una certa persona telefoner per dirtela lei.

NICK E chi?

JAN Susannah.

NICK Susannah?

JAN Beh, molto semplice o forse non tanto. Ho parlato a lungo con Trevor.

NICK Ah-ah.

JAN E alla fine Trevor mi ha baciata.

NICK Capisco.

JAN E per essere onesta fino in fondo, anche io ho baciato Trevor.

NICK Solo baciato?

JAN S. Nient'altro.

NICK Oh, beh. Spero che ti sia piaciuto.

JAN S, grazie.

NICK Bene. Spero che non vorrai che mi metta a balzare qua e l in preda a una crisi di furore.

JAN No. Niente affatto. Niente affatto. (Scivola via). Voil. Ora ti metto a letto. (Senza troppe cerimonie}. Avanti.

NICK Attenta. Attenta!

JAN Su, che non fa male.

NICK Non te la prendere con me solo perch...

JAN Non me la prendo con nessuno.

NICK Come hai detto, lo hai solo baciato. Se vuoi che ti dia una ripassata, devi aspettare che stia un po' meglio.

JAN Non voglio niente, grazie.

NICK Lo hai solo baciato.

JAN S, vero. Con tutti gli altri uomini della festa ci sono andata a letto, ma Trevor l'ho solo baciato.

NICK Oh, beh, non c' niente di male. Anch'io mi sono fatto tre o quattro donne, mentre eri fuori. Per questo ho il mal

di schiena.

JAN (Niente affatto divertita). Ora sei a posto.

NICK Grazie. Posso avere il mio libro, per favore?

JAN (Sbattendoglielo sul letto). Eccoti servito.

NICK Grazie. JAN Soddisfatto?

NICK Grazie.

JAN (Tempesta di pugni il letto con rabbia e frustrazione). Aaaaaaaegh!

NICK Hai detto qualcosa?

JAN Vado a lavarmi la testa.

NICK Ti lavi la testa?

JAN S.

NICK mezzanotte e mezza.

JAN E con ci?

NICK (Leggermente divertito mentre lei esce). Ahi, ahi, ahi...

Luci spente, e accese su Malcolm e Kate. Entra Kate, con aria incerta. Si siede. infelice. Rientra Malcolm.

MALCOLM Salve.

KATE Oh, Malcolm.

MALCOLM Mi ero un po' alterato.

KATE S, lo so. Ti capisco. (Pausa). C' rimasto da mangiare

per un esercito.

MALCOLM Non fa niente. (Pausa). Sono stato fermo in macchina, tutto qua.

KATE Sono contenta che sei tornato.

MALCOLM S. Appena ho visto che avevi sbattuto fuori Trevor, sono risalito.

KATE Oh. Beh...

MALCOLM Beh cosa?

KATE Torna.

MALCOLM Come, torna? Qui?

KATE S, andava solo un momento a trovare Jan e Nick.

MALCOLM Jan e Nick?

KATE S.

MALCOLM Non ha fatto abbastanza guai?

KATE Beh, voleva sistemare le cose.

MALCOLM E tu gli hai detto che poteva tornare?

KATE S.

MALCOLM E come faceva a rientrare?

KATE Gli ho detto che lo avrei aspettato.

MALCOLM Tu non ci stai con la testa. Te ne rendi conto?

KATE probabile.

MALCOLM Insomma, stanotte qui si dorme poco. cos?

KATE Non lo so.

MALCOLM (Si tira su le maniche). In tal caso...

KATE Cosa fai ora?

MALCOLM (Solleva le scatole di cartone). Attacco questo. Se tu non vieni a letto io non dormo, e allora tanto vale che faccia qualcosa di utile.

KATE Che cosa ?

MALCOLM Sorpresa. Vedrai. Ora prendo gli attrezzi. Ci vuole solo un quarto d'ora. Cos te lo monto.

KATE Che bellezza...

Luci spente, e accese su Ernest e Delia.

DELIA Mi sembra di dormire a bordo di un peschereccio carico di acciughe. Tutta la stanza puzza di pesce.

ERNEST Ci faremo l'abitudine.

DELIA Ho i miei dubbi.

ERNEST Vuoi che spenga la luce?

DELIA Fra un minuto.

ERNEST Vuoi che ti legga qualcosa?

DELIA Se vuoi. Guarda per che come attacchi mi addormento.

ERNEST Che cosa vuoi da me?

DELIA Come lettore sei soporifico.

ERNEST probabile. Ti leggo un po' di questo?

DELIA Che ?

ERNEST "Tom Brown a scuola".

DELIA Ma non lo hai letto da bambino?

ERNEST Altroch. Per si fa rileggere sempre volentieri. un gran libro. Pronti? "Tom fu trattenuto in classe per qualche minuto dopo l'uscita dei compagni. Quando finalmente usc nel cortile, la prima cosa che vide fu un piccolo cerchio di ragazzi che applaudiva Williams, il quale teneva Arthur per il colletto. 'Prendi qua, piccolo manigoldo', diceva costui, assestando ad Arthur uno scapaccione con la mano libera. 'La prossima volta terrai la bocca chiusa...'. 'Ehi!' esclam Tom, aprendosi un varco nella calca..."

DELIA Non riesco a seguire una parola.

ERNEST di una chiarezza cristallina.

DELIA Non per me. Chi tutta questa gente?

ERNEST Beh, hai lo svantaggio di cominciare da pagina duecentocinquantasei. Ma non ho certo intenzione di riprendere dall'inizio solo per conciliarti il sonno. Posso continuare?

DELIA Se vuoi.

ERNEST - Te lo chiedo. Per me lo stesso.

DELIA Oh, s, continua, per amor di Dio. Ma non troppo forte.

ERNEST "Ehi!' esclam Tom, aprendosi un varco nella calca; 'lascialo andare, Williams, tu non lo tocchi'. 'E chi mi fermer?' disse il picchiatore, alzando un'altra volta la mano...". (Il campanello squilla). Dio onnipotente.

DELIA il campanello?

ERNEST Direi proprio.

DELIA l'una meno venti. Guarda un po' chi .

ERNEST S, subito.

DELIA Guarda dalla finestra.

ERNEST S. (Comincia a scendere dal letto). Le luci si accendono anche su Nick e Jan. Mentre Jan rientra nella stanza, coi capelli avvolti in un asciugamano, squilla il campanello.

JAN Che ?

NICK La porta.

JAN Strano.

NICK Da' un'occhiata.

JAN (Va alla finestra). S.

ERNEST Assomiglia maledettamente a Susannah.

DELIA Signore Iddio...

JAN (A bassa voce). Credo che sia Trevor.

NICK Oh, no! Perch a me? Perch a me?

Mentre Ernest e Jan escono dalle rispettive uscite ad aprire le rispettive porte di casa, vediamo Malcolm che sta spacchettando la sua sorpresa fai-da-te per la camera da letto. Grande sbatacchiamento di attrezzi. Kate seduta sul letto e guarda.

Fine primo atto


Atto secondo

Luce accesa su tutte e tre le aree.

Disseminati per tutta la camera di Malcolm e Kate sono ora gli attrezzi da lavoro estratti dalla cassetta di Malcolm e la carta da imballaggio tolta dal tavolinetto da toletta fai-da-te, i cui vari pezzi sono anche loro sparsi qua e l. Malcolm ha spiegato il grande foglio con le istruzioni e lo studia, accoccolato in terra. Kate, seduta sul letto, lo osserva.

Nick a letto come al solito.

Delia a letto.

KATE Una volta montato sar stupendo.

MALCOLM Prima per mi devo raccapezzare con le istruzioni. (Le studia).

Ernest torna da Delia.

ERNEST Si ... ehm... precipitata nel bagno a pianterreno.

DELIA Mi toccher scendere.

ERNEST Non te lo consiglio... gi fa un gran freddo. Le ho detto di salire quando ha finito. Cos potete parlare.

DELIA Vuole parlarmi?

ERNEST Presumo. Non mi viene in mente nessun altro con cui potrebbe volerlo fare.

DELIA Gi.

ERNEST Sembra in uno stato abbastanza... scomposto. La cosa potrebbe andare per le lunghe. Faccio una cioccolata

calda?

DELIA S. Cercher di rendermi un tantino presentabile.

(Esce nel bagno). Ernest torna gi.

Le luci si spengono su questa zona.

Entra Trevor con Jan, che ha sempre un asciugamano in testa.

JAN Tesoro? C' Trevor.

NICK (Non troppo cordiale). Dio santo.

TREVOR Salve, Nick.

JAN Hai un bel cappotto. nuovo?

TREVOR Eh... si.

JAN Elegante.

NICK In quanti ci state, l dentro? Ci sei solo tu?

TREVOR Eh?

JAN Dammelo.

TREVOR Grazie.

NICK Che possiamo fare per te?

JAN Siediti, Trevor.

TREVOR Grazie.

NICK All'una meno dieci?

TREVOR Beh... (Guarda Jan). Insomma...

JAN Volete restare soli?

TREVOR Beh...

JAN Benissimo. Io faccio il t. E poi mi devo asciugare i capelli.

TREVOR S. Grazie.

Jan esce. Trevor rimane seduto dov', assorto. Nick aspetta.

MALCOLM Mi serve il Phillips.

KATE Che cosa?

MALCOLM II cacciavite Phillips. in macchina. Vado a prenderlo. Ci metto un secondo. (Esce).

Le luci stilla loro zona si spengono.

TREVOR Senti, Nick...

NICK S?

TREVOR Questa sera successa una cosa che bisogna che tu sappia.

NICK Si?

TREVOR Io e Jan... ci siamo trovati a quella festa e... ed entrata Susannah... e insomma eravamo insieme eccetera eccetera... cio... non successo niente... assolutamente niente... ma volevo che tu fossi il primo a saperlo.

NICK Grazie.

TREVOR Insomma, non so se lo hai gi sentito dire, ma con Susannah negli ultimi tempi c' stata tutta questa storia... insomma hai capito... io e Susannah, eccetera.

NICK Non ti preoccupare. Ho capito.

TREVOR Davvero?

NICK S. s. Certo. Allora, ci vediamo presto.

TREVOR SI.

NICK Ti accompagnerei alla porta ma sono piegato in due. Non mi posso alzare. un inferno.

TREVOR S, si. Certo. (Rimane seduto).

Le luci si spengono, e si accendono su Ernest e Delia. Delia sta uscendo dal bagno in vestaglia mentre Ernest rientra.

DELIA Allora, dov'?

ERNEST Sempre gi. Al bagno.

DELIA Ma che sta combinando?

ERNEST Beh, veramente non lo so. Proprio adesso sono passato davanti alla porta mentre andavo in cucina e mi parso di sentire delle voci.

DELIA Delle voci?

ERNEST Come se parlasse con qualcuno. O con se stessa.

DELIA Con se stessa, spero. A meno che non si serva del nostro bagno a pianterreno per qualche missione segreta.

ERNEST Non si sa mai. Nell'insieme una ragazza abbastanza strana. Io spero che non ci resti ancora tanto. Mi piacerebbe tornare a letto.

DELIA Beh, tu monta la guardia gi di sotto, amore. E appena ha finito quello che sta facendo, qualunque cosa sia, portala su.

ERNEST Certo. freschetto gi di sotto, sai. Il riscaldamento spento.

DELIA Santo ciclo.

Ernest esce. Delia entra nel letto e legge una rivista. Le luci si spengono, e si accendono su Nick e Jan. Jan entra con due tazze piene di t.

JAN Allora, avete finito di parlare?

NICK Lui non so. Io si.

JAN (Dando il t a Nick). Tieni. (Va da Trevor). Trevor... Trevor. Si addormentato.

NICK Che hai detto?

JAN Ssst.

NICK Come sarebbe, ssst? Non pu mica dormire qui. Sveglialo. Sveglia! Trevor emette un grugnito.

JAN Lascialo in pace un momento.

NICK Ma questa la fine del mondo. Perch non va a dormire a casa sua? Come tutti gli altri?

JAN Perch come niente Susannah lo ha chiuso fuori. Senti, io mi vado a asciugare i capelli. Quando ho finito lo sveglio e lo spediamo.

NICK la fine del mondo.

JAN Non vorrai mica che lo svegli adesso. Si rimetterebbe a parlare con te.

NICK Va bene, va bene. Non lo disturbare...

JAN cos tranquillo ora..

NICK Ah, ah.

Jan esce nel bagno, prendendosi la tazza di t di Trevor. Le luci si spengono, e si accendono su Malcolm e Kate. Malcolm rientra.

MALCOLM Ecco qua. Allora. Porto tutto sul pianerottolo.

KATE Non puoi farlo qui?

MALCOLM una sorpresa. E poi l c' pi spazio.

KATE Va bene.

MALCOLM (Consulta il diagramma). Allora, da dove si comincia? "Estraete il pannello A che costituir il lato interno dell'unit cassetto, figura 1". Il pannello A? Ah... s, ecco... questo...

KATE Un tipo strano, vero, Susannah? Una persona molto strana.

MALCOLM Non hai torto... Barra di supporto B. E dov'?

KATE Mi ha detto una cosa molto curiosa.

MALCOLM B? B? B? Non dirmi che non mi hanno dato un B.

KATE. Mi ha detto che si sente attratta dalle altre ragazze per strada.

MALCOLM Chi lo ha detto?

KATE Susannah.

MALCOLM Non sapevo che fosse cos.

KATE Non credo mica che lo sia davvero.

MALCOLM Pensa un po'. Ah-ah. Barra di supporto B.

KATE No, non credo che sia cos. Si vedrebbe.

MALCOLM Beh, non mica tanto normale, no? Per una donna. Mettersi a guardare le ragazze per strada.

KATE No, ma... beh...

MALCOLM Tu non ne hai mica voglia, no?

KATE No, ma... per...

MALCOLM Non mi risultava.

KATE No.

MALCOLM Tu sei un altro genere. Tu sei Miss Normalit.

KATE Non sembra tanto eccitante.

MALCOLM Per me va bene. Barra di chiusura C per il secondo cassetto.

KATE Non sar che mi trovi troppo normale?

MALCOLM Che vuoi dire, troppo normale?

KATE Beh... ci si guarda in giro. E si pensa, forse... mi sto

perdendo qualche cosa.

MALCOLM Cio?

KATE Beh...

MALCOLM Tu sei abbastanza contenta, no?

KATE S. Pensavo solo che potrei essere... che potrei essere un po' pi intrigante come persona. Forse.

MALCOLM Vai bene cos.

KATE Ma tu mi trovi minimamente eccitante, Malcolm?

MALCOLM Oh, s. Sono pazzo di te... Dove diavolo sar, la barra di chiusura C?

KATE No. Sul serio.

MALCOLM Dove vuoi arrivare?

KATE Beh, ho guardato quelle tue riviste.

MALCOLM Che riviste?

KATE Quelle nascoste sotto i tuoi calzini, nel cassetto.

MALCOLM Ah. Le hai trovate, eh?

KATE Beh, non ho potuto farne a meno. Capisci, il cassetto coi tuoi calzini lo devo aprire tre volte al giorno. Voglio dire, non che volessi...

MALCOLM Me le ha date qualcuno in ufficio. Non le ho neanche aperte.

KATE Io s.

MALCOLM Ah.

KATE No, io dico che forse potrei essere pi eccitante. Per te. Non vorrei annoiarti.

MALCOLM Non mi annoi. Sto solo cercando la barra di chiusura C.

RATE Se ti annoier me lo dirai, vero?

MALCOLM Certo, te lo prometto.

KATE E io ti prometto la stessa cosa.

MALCOLM E cio?

KATE Se mi annoiassi tu.

MALCOLM Ti annoio spesso, vero?

RATE No. No. Non spesso.

MALCOLM Ma insomma, vuoi dire... quando siamo... a letto? Qui?

RATE Non spesso...

MALCOLM Beh, meno male.

KATE Solo qualche volta.

MALCOLM Ti annoi?

KATE Non che mi annoio. solo che ho qualcos'altro per la testa.

MALCOLM Altri uomini.

KATE No. Una cosa qualunque, tipo che se non mettiamo la moquette in salotto macchieremo tutto il pavimento. Cose del genere. Che riguardano sempre noi. Pi o meno.

MALCOLM Insomma vuoi dire che mentre io... sto dando tutto... tu te ne stai l a pensare ai pavimenti?

KATE Solo qualche volta.

MALCOLM Ma porca miseria. (Afferra qualche pezzo). Io vado in ingresso.

KATE Ti sei offeso?

MALCOLM No. Macch. solo che vado in ingresso. (Esce, irritato).

KATE che non voglio diventare noiosa.

Le luci si spengono, e si accendono su Ernest e Delia.

Delia a letto. Entra guardinga Susannah.

SUSANNAH Salve.

DELIA Susannah. Entra, cara. Come stai? Un po' tardi per una visita.

SUSANNAH S.

DELIA Stavamo per l'appunto... andando a letto. Credo che Ernest ci stia facendo della cioccolata.

SUSANNAH Oh.

DELIA La prendiamo spesso, la cioccolata, a quest'ora. Qualche volta una tazza di latte caldo. Ma di solito, la cioccolata.

SUSANNAH Oh. Pausa.

DELIA Allora. Qual il problema?

SUSANNAH Ecco...

DELIA Mmm?

SUSANNAH che...

DELIA Mmm?

SUSANNAH Che cosa posso fare, Delia?

DELIA Vuoi dire con Trevor.

SUSANNAH Non mi rispetta pi.

DELIA Ma che dici. Cosa te lo fa pensare?

SUSANNAH Si messo a fare l'amore con un'altra. Apposta. Sapendo benissimo...

DELIA Ma parli di Trevor?

SUSANNAH Sapendo benissimo che sarei entrata e li avrei visti.

DELIA Con un'altra?

SUSANNAH S.

DELIA E chi era?

SUSANNAH Oh, quella donna. Jan...

DELIA Jan? Ma chi, quella Jan?

SUSANNAH La conosci?

DELIA Altroch.

SUSANNAH Non l'avr mica portata anche qui?

DELIA Oh, s, diverse volte. Cio, prima di sposarsi, beninteso. Moltissimi anni fa... Perch sia ben chiaro, lui non ha mai guardato un'altra donna. Cio, da quando ... sposato con te. Se c' una cosa che suo padre e io gli abbiamo inculcato dalla nascita la lealt. La lealt verso le persone a cui vuoi bene. E specialmente verso la donna che ha sposato.

SUSANNAH Mi disprezza.

DELIA Che stupidaggine.

SUSANNAH Lo sai che significa sentirsi completamente ignorata?

DELIA Beh, s. A dire la verit, lo so anch'io. Lo sappiamo tutti. Tut veniamo ignorati, prima o poi. Ernest mi ignora in un modo tremendo. Prima che alzi un dito gli devo ripetere ogni cosa tre volte.

SUSANNAH Non solo in senso spirituale.

DELIA Oh. Oh, capisco. (Da dei colpetti al letto). questo

vecchio inconveniente, eh? SUSANNAH In parte.

DELIA Ahi, ahi. Ahi, ahi, ahi. Mia madre mi diceva sempre: Delia, se mai ti capita che il esse-e-esse-esse-o alzi la sua brutta testa, prima di vedere il resto chiudi bene gli occhi. Entra Ernest con un vassoio.

ERNEST La cioccolata servita.

DELIA Oh, che bravo.

ERNEST (Porge una tazza a Susannah). Susannah.

SUSANNAH Grazie.

Ernest porge una tazza a Delia e si siede.

ERNEST Beh, allora. Di che si stava chiacchierando?

DELIA Di nulla. Di nulla che ti riguardi, caro.

ERNEST Ah. Ho capito. Di quelle cose l, eh? Brave.

SUSANNAH Si parlava di rapporti fisici.

ERNEST Ah, davvero? Ma bene.

SUSANNAH Delia stava dicendo che sono probabilmente la causa di tutti i nostri problemi.

ERNEST Davvero?

DELIA S... ho detto qualcosa di simile.

ERNEST Avevamo dei problemi? Non me n'ero reso conto. Non credevo di avere dei problemi. Magari ce l'avr pure, un problema, adesso, ma allora non direi proprio. Non mi risulta. (Ride).

DELIA Amore, non vorresti andare un momento al bagno?

ERNEST Al bagno?

DELIA Un momento solo.

ERNEST Beh, se vuoi.

SUSANNAH Non necessario.

DELIA Io credo di s, invece. Preferisco.

ERNEST Va bene. Allora io sono... al bagno. (Va nel bagno).

DELIA Scusa. Ma ho delle difficolt a parlare di queste cose davanti a Ernest.

SUSANNAH E non un problema per te?

DELIA Veramente no. solo che non ne parliamo. Non ne abbiamo mai parlato. Io dico che se ne parla anche troppo. Secondo me la gente starebbe molto meglio se la lasciassero in pace... a farlo, e basta.

SUSANNAH Ma se hanno delle difficolt... dei complessi...

DELIA Beh, se hai delle difficolt, per quello c' il medico. Parlane con lui. Loro adorano parlarne. Almeno il mio. Anzi. Se ne interessa in modo quasi sinistro. Per un uomo della sua et.

SUSANNAH Io parlo di problemi mentali. Quelli che ti condizionano sul modo di affrontare qualunque cosa. Voglio dire, io di Trevor ho una paura fisica. Lui una persona molto violenta e appassionata, nel fondo, e io... non credo di poterlo essere.

DELIA Ahi, ahi. difficile. Certo, Ernest non mai stato cos. La maggior parte del tempo l'ho passata a cercare di fargli notare che esistevo.

SUSANNAH Me ne puoi parlare?

DELIA Di che?

SUSANNAH Di... quell'aspetto della cosa. Con tuo marito.

DELIA Non dimenticare la cioccolata.

SUSANNAH No, grazie. Eh...

DELIA Non la vuoi?

SUSANNAH No, io...

DELIA Qualcos'altro, allora?.

SUSANNAH No, ...

DELIA Un t? Vuoi una tazza di t? Te la faccio io.

SUSANNAH No, non ...

DELIA II t un toccasana. (Si alza). S, un problema per te, vero? Veramente io non saprei come affrontarlo. Aspetta qui. Vado e torno. (Esce).

Luci spente, e accese su Nick e Jan.

Nick a letto. Trevor dorme sempre. Entra Jan dal bagno a prendere il pettine.

NICK Comincia a russare.

JAN Ancora un minuto e lo sveglio.

NICK Sar meglio...

Luci spente, e accese su Malcolm e Kate.

Kate immobile sul letto. Entra Malcolm a prendere un altro pezzo.

MALCOLM Non vai a letto?

KATE Non ti preoccupare.

MALCOLM (Fruga nella cassetta degli attrezzi}. Beh, cercher di' annoiarti meno in futuro.

KATE Non volevo dir questo.

MALCOLM Domani sera torno con un naso finto.

KATE Perch non mi sono cucita la bocca?

MALCOLM Non lo so. E questo maledetto diagramma non serve a niente. (Molto irritato). I sette da un pollice, dove

sono?

KATE Che cerchi?

MALCOLM Non fa niente. Non me lo aveva mai detto nessuno, che sono noioso. E ho avuto le mie esperienze; te lo

garantisco.

KATE S, lo so, me lo hai detto.

MALCOLM Non si mai annoiato nessuno. Nessuno si mai annoiato. Nessuna donna, che sia mai venuta a letto con me ha mai parlato di noia. Era l'ultima cosa a cui pensassero. Se fossi in te comincerei a domandarmi se non avessi io qualcosa che non va, piuttosto.

KATE Infatti me lo sto domandando.

MALCOLM E fai bene. Fai benissimo. (Marcia verso la porta e quindi si rivolta per un'ultima frecciata). Chiedilo a Doreen Foster, se si annoiava, con me. Fattelo dire da lei... (Esce).

Luci spente, e accese su Ernest e Delia.

Susannah sola, in piedi.

SUSANNAH Ho fiducia in me stessa. Ho fiducia in me stessa. Non sono sgradevole. Sono attraente. La gente mi trova ancora attraente. (Durante questo, Ernest emerge dal bagno. Vedendola, cerca di attraversare la stanza in punta di piedi, con lo scopo di recuperare il suo libro dal comodino senza disturbarla). Non ho paura della gente. La gente non fa

paura. Non c' nient... (Vede Ernest).

ERNEST (Imbarazzato). Volevo... solo questo libro. Continua pure. (Va alla porta). "Tom Brown a scuola". bellissimo. L'avrai letto, no? Continua pure. (Esce).

Susannah si avvia lentamente nella direzione opposta.

Luci spente, e accese su Nick e ]an.

Trevor si sveglia di colpo.

TREVOR No, Nick, il fatto che...

NICK S? Che c'?

TREVOR Eh? Scusa, ero...

NICK Mi hai fatto fare un salto.

TREVOR Mi sono addormentato?

NICK S.

TREVOR Mi dispiace.

NICK Non c' di che.

TREVOR Non so se dormivo. Credo piuttosto che... Nick, Nick, tu sei un amico, vero? Cio, lo so che c' di mezzo Jan eccetera... lei era mia, ora tua e tu sei l'uomo pi fortunato del mondo ma... credo di conoscerti. E mi fido di te.

NICK Grazie.

TREVOR E vorrei conoscerti meglio:

NICK Ah.

TREVOR E francamente, vorrei che tu conoscessi meglio me. (Salta su). Senti, mi venuta un'idea grandiosa. Perch non andiamo a fare due passi? Ora? Perch no? Vieni a fare due passi.

NICK Non posso fare nemmeno un passo, Trevor. Te l'ho detto. Ho la spina dorsale spezzata. Sono qui in preda alle pene dell'inferno.

TREVOR Ah. Beh, dimmi di Jan, allora.

NICK Di Jan?

TREVOR Di com' adesso. Voglio dire, quando l'hai conosciuta, quando venuta da te dopo essere stata con me, era a pezzi?

NICK No.

TREVOR Non l'avevo distrutta?

NICK No. Penso che ti avesse completamente dimenticato, quando l'ho conosciuta io.

TREVOR Ma tu capisci quello che voglio dire?

NICK No.

TREVOR Se ho distrutto Jan, forse sto distruggendo anche Susannah, allo stesso modo. Forse io sono uno che distrugge le persone.

NICK Questo possibile.

TREVOR Tu lo ritieni possibile.

NICK No. Senti, Trevor, non voglio sottovalutare i tuoi poteri di distruzione, ma a me sembra che laddove Jan una donna comunissima, del tutto normale almeno, abbastanza normale... con un discreto equilibrio per distruggere il quale ci vorrebbe come minimo un'esplosione nucleare Susannah, se devo giudicare dal breve tempo da cui la conosco, un relitto costituzionale. nata relitto, un relitto ora, e relitto molto probabilmente rester.

TREVOR (Meditando su questa analisi). Quindi tu dici che una parte fondamentale del carattere di Susannah?

NICK S.

TREVOR E che io non c'entro affatto.

NICK No. Non dico che tu non abbia dato una mano, ma...

TREVOR una teoria interessante.

NICK solo un'impressione. Voglio dire per, tu lo sapevi in cosa ti imbarcavi quando hai sposato Susannah.

TREVOR Lei sembrava che mi capisse.

NICK Si, certo. Quasi tutte le donne sembra che ti capiscano. Poi scopri che la met non ha la minima idea di cosa tu stia dicendo.

TREVOR E Jan non ha fatto eccezione?

NICK Io trovo che la cosa migliore di Jan che ogni tanto divertente, che quando vuole molto efficiente... ha anche una certa intelligenza... e la cosa peggiore che pu anche essere di un egocentrismo mostruoso, nonch illogica, irascibile e irresponsabile. Per nell'insieme mi poteva andar peggio.

TREVOR Io l'avevo trovata molto dolce.

NICK Davvero? Beh...

TREVOR Strano, no? Come una persona che in un modo con uno possa essere in un altro con un altro. (Si distende sul letto accanto a Nick, a pancia all'aria. Cogitabondo). Ricordo un giorno...

NICK Che diavolo stai facendo?

TREVOR Ricordo un giorno favoloso in cui io e Jan ce ne andammo insieme...

NICK Ehi, Trevor, hai i piedi sull'imbottita.

TREVOR (Spostando i piedi, senza badarci). Scusa. Ce ne andammo al mare. Era una giornata stupenda...

NICK Senti, Trevor...

Entra Jan spazzolandosi i capelli.

JAN Guardali, questi due, come si sono sistemati.

NICK Senti, Jan, ti dispiace dirgli di togliermi i piedi dall'imbottita?

JAN Trevor! Levati le scarpe, per favore.

NICK Non solo le scarpe. Che si levi tutto quanto. Che ci fa, disteso sul mio letto?

JAN Non fa niente di male.

NICK Fa moltissimo di male. Questo il mio letto. Non ci voglio nessuno spaparanzato sopra.

TREVOR (Alzandosi). Scusa. Scusa, non mi rendevo conto.

NICK A quanto pare in questa casa nessuno si rende il minimo conto del fatto che mi trovo in una condizione di notevole disagio fisico. Per non dire di sofferenza. Che non viene affatto aiutata dall'avere qualcuno spaparanzato sul mio maledetto letto.

JAN Su, Trevor. Dammi una mano a lavare i piatti.

TREVOR S. Scusa, Nick, vecchio mio. Scusa.

JAN Lasciamolo nel suo brodo.

NICK E domattina qualcuno mi faccia il piacere di ricordarmi che devo telefonare a Arthur Hewitson. A casa.

JAN Stai tranquillo.

Jan e Trevor escono.

NICK (Gli grida dietro). E non fate cose l dentro, voi due. Mi sentite?... Mi.... aaaah! (Ricade sulla schiena). Luci spente, e accese su Malcolm e Kate. Kate distesa sul letto, sottolinea con smorfie le sonore martellate provenienti dall'ingresso. Un crack.

MALCOLM (Da dentro). Oh, dannazione. Accidenti a questa trappola. (Entra a gran passi brandendo un pezzo di legno spaccato in due). Guarda qua. Spaccato in due. Lo hanno tagliato mezzo pollice troppo spesso. Ho cercato di aggiustarlo e guarda che successo. Tac! inutile. Io a questi gli scrivo una bella lettera. Vedrai.

KATE Sei molto stanco... sono quasi le tre.

MALCOLM Non sono stanco.

KATE Lascia stare per ora.

MALCOLM Neanche per sogno. Lo finisco.

KATE Posso dare una mano?

MALCOLM No. una sorpresa per te. Tu vattene a letto. E dormi. (Esce arrabbiatissimo).

Kate si infila tristemente nel letto. Con gesti abituali, quasi senza badarci, ne toglie una spazzola, tre barattoli di cosmetici e un paio di spray. Si distende. Dall'ingresso riprendono i colpi, con furia rinnovata.

Luci spente, e accese su Ernest e Delia.

Entrano Susannah e Delia. Susannah ha una tazza di t, Delia una fetta di torta sopra un piattino.

DELIA (Sta chiacchierando allegramente). ...No, noi avevamo gli elastici. Era un affare serio se ci stringevano troppo qui... toh, ancora al bagno. Bene. Allora, ti dobbiamo sistemare da qualche parte. Non che ci sia poi tanta scelta. Penso che dovrai dormire qui con me, se te la senti. Ernest pu andare nella cameretta. Ci star benissimo.

SUSANNAH Ma sei sicura...

DELIA Nessun problema. Davvero non hai fame?

SUSANNAH No.

DELIA Io a quest'ora di notte mangerei un bue. (Prende un pezzo di torta). Allora ricorda. Tre regole molto semplici. Fallo mangiare come si deve. Guarda che abbia la biancheria pulita la mattina. E soprattutto, non gli dire mai niente che non gli devi dire. Un pochino di mistero non ha mai fatto male a nessuno. Lo avrai al guinzaglio... Discreta, per non essere stata fatta in casa... dunque. Ti serve una camicia da notte. Non badare all'odore di acciughe quando entri nel letto. Vedrai che dopo un po' ci si abitua. (Le mostra una camicia da notte). Che te ne pare?

SUSANNAH Grazie.

DELIA un po' vecchia... dunque. Che altro? Ernest esce dal bagno.

ERNEST Sentite. Ora basta. Io in quel bagno non ci resto un altro secondo. Ho finito "Tom Brown a scuola", non c' altro da leggere, e me ne vado a letto.

DELIA S, abbiamo deciso di darti la cameretta.

ERNEST Che cosa?

DELIA La cameretta. La vecchia camera di Trevor. Dormi l.

ERNEST Cosa? Quella con la macchia d'umido? Neanche se mi ammazzi.

DELIA Non dire sciocchezze, sono giorni che non piove. Susannah si ferma per la notte e dorme qui con me.

ERNEST Qui?

DELIA S.

ERNEST Nel mio letto.

DELIA Solo per stanotte. Vengo a aiutarti a farti il letto. Ah, forse ti ci vorr una borsa d'acqua calda. Pensaci tu, Susannah. Il bagno l. Usa pure tutto quello che ti serve. Susannah esce. Delia esce.

ERNEST (La segue). Non credo di aver mai passato una notte simile in vita mia. Sulla sua uscita, luci su Nick e ]an.

Entra Trevor con una salvietta da t, a prendere la tazza-thermos di Nick. Jan appare sulla soglia. Trevor indica Nick.

JAN (Sottovoce). Dorme?

TREVOR (Sottovoce). S.

JAN Meno male. stato infernale tutto il giorno.

TREVOR Davvero?

JAN Non tollera di stare a letto. Lo detesta. Diventa di un umore che non si pu descrivere. Sono giorni che lo sopporto.

TREVOR Oh.

JAN Dalla mattina alla sera. Cerca di immaginartelo. Tu sei fortunato, che hai solo Susannah. Non sar mica peggio di com' lui ora.

NICK Guarda che non dormo. Ho sentito.

JAN Mi fa piacere.

NICK Se ne va a casa sua?

JAN No, dorme qui.

NICK E chi lo ha detto?

JAN Io. Vuoi litigare? Dorme sul divano. Vieni, Trevor.

TREVOR Oh. Non che potrei telefonare a Kate? Mi aspettava.

JAN A quest'ora saranno andati a letto.

TREVOR No, ha detto che mi aspettava alzata. Ci metto un attimo.

JAN Se vuoi. Ti prendo il numero, ce l'ho da qualche parte.

NICK Fagli pagare la telefonata.

JAN Non dargli retta. (Si dirige alla porta). Quelli sono andati a letto di sicuro.

TREVOR (Esce seguendola). Preferirei telefonare. Luci su Malcolm e Kate. Colpi dall'ingresso.

MALCOLM (Da dentro). Dentro, figlio di puttana, dentro! (Altri colpi). Dentro... (Altri colpi e schianto finale. Entra barcollando, gli occhi rossi, scarmigliato).

KATE Ce l'hai fatta?

MALCOLM Senti, mi daresti una mano?

KATE (Salta gi dal letto e lo segue fuori). Ma certo, muoio dalla voglia di vederlo. (Rientrano con il tavolino da toletta. un aborto. Lo posano a terra. Kate fa un passo indietro per guardarlo). Oh. S... s.

MALCOLM Beh, non ... proprio tutto a posto, ma...

KATE carinissimo. Mi piacciono i cassetti. (Fa per aprirne uno, ma non viene).

MALCOLM Aspetta, aspetta, non forzarlo. (Tira il cassetto, ma invano. Tira pi forte. Dopo una lotta senza quartiere lo percuote forte col palmo detta mano. Il cassetto si apre). Domattina gli d un po' pi di gioco.

KATE bellissimo.

MALCOLM Non male.

KATE Ho solo un po' paura che le cose possano cadere.

MALCOLM Come, cadere?

KATE un po' inclinato.

MALCOLM Beh, non ancora finito. Lo devo scartavetrare.

KATE Certo. Beh. Bravo.

MALCOLM Le istruzioni erano quasi tutte prive di senso. Ho dovuto fare di testa mia.

KATE Che mascalzoni. Adesso ci vieni, a letto?

MALCOLM (Guardando in tralice il suo lavoro). S, si. Un attimo.

KATE molto tardi.

MALCOLM Tu salta dentro. Ti raggiungo.

KATE (Entra nel letto). Non ci mettere tanto.

MALCOLM No. Vedi qua? Devo solo scartavetrare questo piede. Ci vuole... un momento. (Alza l'oggetto da un lato). Solo un momento.

KATE Che fai ora?

MALCOLM Un momento, ti dico. (Squilla il telefono). Chi diavolo sar mai?

Kate risponde al telefono.

Luci anche su Nick e Jan, solo quanto basta per mostrare

Trevor all'altro capo del filo.

KATE Pronto?

TREVOR Pronto, Kate?

KATE SI.

TREVOR Sono Trevor.

KATE Oh, ciao, Trevor. (A Malcolm, sottovoce, coprendo il ricevitore). Trevor. (Pausa). Dove sei, Trevor?

TREVOR Senti, spero che non ti dispiaccia, resto qui da Nick e Jan.

KATE Ah s? Ti avevo fatto il letto.

TREVOR S, beh, grazie lo stesso, Kate. Volevo solo dire, non mi aspettare.

KATE No, certo, non ti aspetto. Grazie per aver chiamato.

TREVOR S, beh. Allora buonanotte, Kate.

KATE Buonanotte, Trevor. (Trevor attacca ed esce. Kate rimette a posto il ricevitore). Non torna, dopotutto.

MALCOLM Bene. Allora vediamo un po' qua. (Prende una serie di fogli di carta vetrata dalla cassetta degli attrezzi e li passa in rassegna).

Luci spente, e accese su Ernest e Delia.

Entra Delia, seguita da Ernest. Lei prende il cuscino di lui e glielo porge.

DELIA Ecco qua. Ci starai benissimo. Non so di che ti stai lamentando.

ERNEST Ci prender la malaria.

DELIA Che sciocchezze.

ERNEST Ricadr sulla tua testa. tutto quello che ho da dire... (Esce).

Contemporaneamente entra dal bagno Susannah, in camicia da notte.

DELIA Ti dona.

SUSANNAH Grazie.

DELIA Ti sta molto meglio che a me. Ti dispiace dormire da quella parte?

SUSANNAH No. No.

DELIA La domenica ce la prendiamo comoda, perci tu non sentirti in dovere di alzarti presto. Di solito Ernest mi fa il t... speriamo di avere fortuna. Bene. Tutto a posto?

SUSANNAH (Entrando nel letto). Tutto a posto.

DELIA (Facendo altrettanto). Senti, se per caso ti infilo i gomiti nella schiena... Ernest se ne lamenta spesso... tu dammi pure una spinta. Non ti preoccupare, non mi sveglio.

SUSANNAH Va bene.

DELIA Sogni d'oro.

Luci spente, e accese su Nick e Jan. Entra Jan, pronta per andare a letto.

JAN Beh, Trevor a posto. Diventa un ottimo letto, quel divano.

NICK Oh, bene. Ora forse potrai occuparti un momentino anche di me.

JAN Bicchier d'acqua. (Glielo porge).

NICK Per cosa?

JAN Due di queste. (Gli porge due compresse).

NICK Sono assolutamente...

JAN Avanti. Su, sbrigati. Voglio andare a letto.

NICK Ah. (Prende le pillole. Jan entra nel letto). Dormiamo con la luce accesa?

JAN Aspetta un momento. Voglio pensare.

NICK Non puoi pensare anche al buio? Non si era detto che devo riposare? Questa camera diventata peggio di una autostrada.

JAN Aspetta un attimo.

NICK (Dopo una beve pausa). Non capir mai cosa ci trovavi in quell'uomo.

JAN Trevor?

NICK S. Nel senso che a me non mi dice molto. Nel senso che se lui era la tua prima scelta, io diventerei la seconda.

JAN Mi piacciono i contrasti. Zitto, sto pensando.

NICK Era...

JAN Mm?

NICK Era... insomma. Bravo?

JAN Bravo?

NICK A letto.

JAN Perch gli uomini vogliono sempre sapere questo? Voglio dire, che cosa dovrei rispondere ora?

NICK La verit.

JAN Se dicessi s, era fantastico, mi faresti il muso, non cos? Mentre se dicessi no, era tremendo, cominceresti subito a darti delle arie.

NICK Neanche per sogno.

JAN (Dopo una pausa). Beh, ti posso dire questo. Lui convinto di essere fantastico. (Nick ride). Ti basta?

NICK Grazie. Grazie.

JAN Oh, guardalo. Ma guardalo. Perch non ho tenuto la bocca chiusa? (Spegne la luce). Luci su Ernest e Delia.

Delia e Susannah a letto. Dormono. Susannah emette strani gemiti nel sonno. Comincia ad agitare le braccia. Delia si sveglia. preoccupata. I gemiti di Susannah aumentano di volume. Susannah comincia a colpire e graffiare Delia. Delia la respinge.

DELIA Signore Iddio. Susannah. Susannah. (Accende la luce).

SUSANNAH (Scatta a sedere, svegliandosi). Ah... ah...

DELIA Calmati, cara. Non niente. Solo un brutto sogno. Entra Ernest.

ERNEST Qualcosa che non va? Ho sentito gridare.

DELIA Susannah sognava. Tutto qua, caro. Niente di serio.

ERNEST Ah. Sognava. Davvero? Tanto per informarti, dalle mie coperte l dentro si sta sollevando una nuvola di vapore acqueo. Nel caso la cosa ti interessi. Buonanotte. (Esce).

DELIA Meglio ora, cara?

SUSANNAH (Che si gi rimessa gi semi-addormentata). Mmm.

DELIA Buonanotte. (Spegne nuovamente la luce). Breve pausa. Susannah ricomincia.

SUSANNAH No... no... no... No... no... no... No... no... ti prego... no... no...

DELIA Dio santo.

Luci spente, e accese su Malcolm e Kate.

Kate invisibile sotto le lenzuola. Malcolm in terra. Si addormentato nel bel mezzo della scartavetratura.

Luci spente, e accese su Nick e Jan.

NICK (Irrequieto, non riesce a dormire). Oooh... ahi... (Piano). Jan? Jan? Stai dormendo? Jan? ...oooh... ahi. (Forte). Aaah.

JAN (Svegliandosi). Che c'?

NICK Scusa. Ti ho svegliata? una tortura.

JAN Beh, cerca di dormire, amore.

NICK impossibile, temo.

JAN Beh, provaci. (Si volta dall'altra parte. Nick resta fermo a gemere piano, fra se). Luci spente, e accese su Ernest e Delia.

Susannah si calmata. Delia dorme tranquillamente. D'un tratto Susannah salta su a sedere, con gli occhi sbarrati.

SUSANNAH Ooooooaaaah! Trevor...

DELIA (Si sveglia di colpo). Cosa? Che c'?

SUSANNAH (Scende confusamente dal letto). Devo telefonare a Trevor.

DELIA Non il momento, cara. Sono le sette meno un quarto.

SUSANNAH Per favore. Per favore, voglio chiamare Trevor.

DELIA Beh, l c' un telefono. Non andare fuori, sveglieresti Ernest. E se lo svegli prima del tempo, Ernest si innervosisce parecchio. Fai da 1.

SUSANNAH Chiamo un momento a casa. (Forma il numero).

DELIA troppo presto per telefonare. Troppo presto...

SUSANNAH Sta suonando.

DELIA E Trevor detesta essere svegliato presto. Non riuscivo mai a mandarlo a scuola puntuale. peggio di Ernest.

SUSANNAH Non risponde.

DELIA Sar in stato di incoscienza. Riprova pi tardi. Ora rimettiti a dormire.

SUSANNAH No, no, avrebbe sentito. Lo so che avrebbe sentito. Ho fatto un sogno terribile... Vedo se ancora da

Malcolm.

DELIA No. Questo non lo devi fare. Non si fa. Svegliare la gente a quest'ora. Te lo proibisco assolutamente.

SUSANNAH Ma sono talmente in pensiero. Non vedi? Non le importa?

DELIA (Calmandola). S, s, certo, certo.

SUSANNAH (Cercando l'agendina nella borsetta). Malcolm e Kate...

DELIA Diventerai molto impopolare...

SUSANNAH (Formando il numero). Chiedo a Kate se sa dov' andato. Magari ancora l.

DELIA Non farai mica cos anche a casa. Come puoi sperare di tenerti un marito se continui a saltare qua e l tutta la

notte in questo modo.

Luci su Malcolm e Kate.

Il telefono squilla. Malcolm continua a dormire. Emerge la testa di Kate dalle lenzuola.

KATE Oooh... aaah... oh..'. (Risponde). Oh. Ssss.

SUSANNAH Kate?

KATE S.

SUSANNAH Sono Susannah.

KATE Oh. Ah.

SUSANNAH Spero di non averti svegliata.

KATE Oh. Oh.

SUSANNAH C' Trevor l?

KATE No... no, non qui. andato da Jan. Buonanotte.

(Riappende e si affloscia di nuovo).

Le luci si spengono su Malcolm e Kate.

SUSANNAH (Folgorata). da Jan.

DELIA Cosa?

SUSANNAH (Comincia a accartocciarsi). Lo sapevo. Lo sapevo che era l. da Jan.

DELIA Senti, Susannah.

SUSANNAH Lo avevo sognato, che era da Jan.

DELIA Andiamo, controllati.

SUSANNAH tornato da Jan. Lo sapevo che sarebbe tornato da Jan. (Si butta sul letto singhiozzando istericamente).

DELIA Su, Susannah. Guarda che ti d uno schiaffo. Susannah.

Entra Ernest, irritato.

ERNEST Sentite, a che gioco state giocando, voi due? Colpi, strilli, pianti. Peggio che avere un dormitorio femminile

nella stanza accanto.

DELIA Ernest, caro...

ERNEST Cos non va mica, sai. Non va mica. Da un minuto e mezzo ero riuscito a riprendere sonno, sormontando inaudite difficolt.

DELIA Ernest, questa una crisi.

ERNEST Lo so che una crisi. Ma niente in confronto a quella che vedrai se non riesco a dormire in pace.

DELIA Ernest, ti prego. Piano, tesoro. Piano. Per favore...

ERNEST Cosa?

DELIA C' una cosa che devi fare. La faresti una cosa, per favore? Dopodich potremo dormire tutti quanti.

ERNEST Qualunque cosa.

DELIA Bene. Prendi quel telefono, per favore. E chiama Jan... il cognome non lo so... e chiedi di Trevor. Dopodich passamelo pure.

ERNEST Perch devo chiamare Jan?

DELIA Perch a quanto pare l che sta Trevor.

ERNEST A quest'ora di mattina?

DELIA Specialmente a quest'ora di mattina.

ERNEST Oh, no. Non vuoi mica dire...

DELIA A quanto sembra.

ERNEST Oh, no. Guarda che non ho voglia di scherzare. Dammi questo numero.

DELIA Susannah.

SUSANNAH Mm?

DELIA Com' il numero di Jan? (Mostra la rubrichetta). qui dentro?

SUSANNAH (Annuisce senza parlare). Mmm.

DELIA Dove lo trovo? Com' il cognome del marito?

SUSANNAH Davies.

DELIA Davies. (Porge la rubrichetta a Ernest). Guarda Davies, caro, sotto la D.

ERNEST (Cerca). Davies? Davies? Nick e Jan Davies. Questi qua?

DELIA Sono loro.

ERNEST 26... ehm... ehm... 74... (Fa il numero). 2... 6...

DELIA D che vuoi parlare con Trevor.

ERNEST Va bene.

Luci su Nick e Jan.

Squilla il telefono.

NICK (Si sveglia e cerca di tirarsi su). Aaah. (Ricade).

JAN (Nel sonno). Il telefono.

NICK Beh, rispondi, tesoro. Vuoi venire a rispondere. Io non ci arrivo.

JAN (Scende dal letto, inciampando). Oh, no.

NICK Oh Dio mio, dev'essere dall'America. Accendi la luce.

JAN Come?

NICK Accendi la luce.

JAN Va bene. (Obbedisce).

NICK Presto, il taccuino. Il taccuino e una penna. Sbrigati, tesoro. Su, sbrigati, quelli riattaccano.

JAN Penna e taccuino.

NICK Dai, sbrigati, per favore.

JAN Mi sto sbrigando. (Risponde). Pronto? Qui il 26...

ERNEST Pronto? Chi , Jan?

JAN S, un momento, per favore. Le passo mio marito.

ERNEST Non voglio suo marito, signora. Voglio parlare con mio figlio.

JAN Con suo figlio?

ERNEST Lo so che l. Me lo chiami.

JAN Oh, scusi. Credevo fosse dall'America. Un attimo... (A Nick). Non l'America. tuo padre.

NICK Mio padre? Dio santo. (Prende il ricevitore). Pronto, papa.

ERNEST Pronto, chi ?

NICK Sono Nick, papa. Come stai? Quando sei tornato?

ERNEST Tornato?

NICK Ti credevo a Roma.

ERNEST A Roma?

NICK Chi parla?

ERNEST Non Trevor.

DELIA Con chi stai parlando?

ERNEST Non ne ho la bench minima idea. Con un tizio che crede che io sia a Roma.

NICK Ehi, ha detto Trevor?

ERNEST S, Trevor. Stavo parlando con Trevor. A quanto pare c' un contatto...

DELIA Oh, dallo a me.

ERNEST Questi telefoni. Non se ne pu pi.

DELIA (Molto amabile). Pronto, con chi parlo?

NICK Signora, sta parlando con un invalido in preda a dolori lancinanti. Posso sapere lei chi ?

DELIA Mi rincresce disturbarla. Sono 'la madre di Trevor.

NICK E vuole parlare con Trevor?

DELIA Se non troppo disturbo. Grazie infinite.

NICK (Porge il ricevitore a Jan). La madre di Trevor. un vizio di famiglia.

JAN Delia?

DELIA (A Ernest). Beh, ce l'abbiamo fatta.

JAN Pronto, Delia. Sono Jan. Voleva parlare con Trevor?

DELIA S, Jan. l da voi?

JAN S, dorme sul divano. Vado a chiamarlo. (Esce).

DELIA Grazie, Jan. Lei caruccia. Il marito sembra un po' orso.

ERNEST Non mi sorprende.

DELIA Un momento. Ma chiaro che lei col marito, Susannah, non hai nessuna ragione di preoccuparti. andata a chiamare Trevor. A quanto pare dormiva sul divano. Entra Trevor, a tentoni. Dormiva in camicia, pantaloni e calzini.

NICK Non potevi usare il telefono di l?

TREVOR Scusa il disturbo.

JAN (Entra anche lei mentre lui parla). No, Trevor, ti ho detto che potevi parlare anche di l.

TREVOR (Risponde al telefono). Pronto.

JAN Trev... (A Nick, apologetica). Scusa.

TREVOR Pronto.

DELIA Trevor?

TREVOR Pronto, mamma.

DELIA C' qui Susannah, Trevor. Che ti vuole parlare.

TREVOR Ah. Va bene.

DELIA (Tende il telefono). Susannah.

SUSANNAH Grazie. Pronto... Trevor?

DELIA Ernest. (Gli fa cenno di allontanarsi). Ernest torna a passi pesanti nella sua cameretta.

TREVOR Salve, Suse.

SUSANNAH Ti volevo chiamare.

TREVOR SI.

SUSANNAH Per dirti. Che mi dispiace. Di ieri sera...

TREVOR No. Sono stato io. Dispiace a me.

SUSANNAH Beh.

TREVOR S, beh.

SUSANNAH S, Trevor. Io penso che dovremmo riprovarci.

DELIA (Piano). Aaaah.

TREVOR S. SI. D'accordo.

SUSANNAH Sei solo?

TREVOR Non proprio.

SUSANNAH Lei l con te?

TREVOR S. S.

SUSANNAH Tieni sempre a lei?

TREVOR No. No.

NICK Deve durare parecchio?

TREVOR C' anche Nick qui, Suse. a letto. (A Nick). Puoi salutare Susannah per dimostrarle che sei qui?

NICK Io non saluto nessuno a quest'ora di mattina.

TREVOR Grazie. Hai sentito, Susannah?

SUSANNAH S.

TREVOR Beh. Io stavo dormendo sul divano.

SUSANNAH Oh.

TREVOR E tu dove hai dormito?

SUSANNAH Con tua madre.

TREVOR Oh.

SUSANNAH Senti, posso essere a casa fra dieci minuti. Ho la macchina.

TREVOR Bene. Anch'io.

SUSANNAH Ci Stai?

TREVOR S. Certo.

SUSANNAH Okay. Allora ci vediamo.

TREVOR S. Certo. Ciao.

SUSANNAH Ciao.

TREVOR Ciao.

Riattaccano entrambi.

DELIA Beh, tutto a posto?

SUSANNAH (Corre al bagno). Mi devo vestire. Scusi.

DELIA Vestire?

TREVOR (A Nick). Grazie infinite. Grazie infinite.

NICK Vuoi telefonare a qualcun altro giacch ci sei?

TREVOR No, no. Va bene cos, grazie. Allora me ne torno a casa. Il tempo di vestirmi. Grazie, Jan.

JAN Non c' di che.

Trevor esce.

NICK A quell'uomo gli faccio fare causa dalla mia ditta. Mi ha prolungato l'invalidit di un mese.

JAN Cerca di non essere cos acido. (Lo bacia).

NICK Ahi.

JAN Scusa, scusa. E ora si dorme. (Spegne la luce e entra nel letto).

Susannah torna dal bagno infilandosi in fretta i vestiti.

SUSANNAH Trevor ha detto che torna a casa. Cos torno a casa anch'io. Grazie di tutto.

DELIA Non c' di che. Vuoi una spazzola prima di andare?

SUSANNAH Una spazzola? Oh, va bene.

DELIA Devi pensare un poco a te stessa. Per il bene di Trevor.

SUSANNAH D'accordo. (Si siede e si pettina).

Torniamo da Nick e Jan. Entra Trevor.

TREVOR Volevo dire...

NICK Oh, no...

TREVOR Io vado.

JAN Va bene. Ciao.

TREVOR Volevo dire...

JAN S.

TREVOR Non che potrei fare una telefonata brevissima?

JAN Una telefonata?

TREVOR Ti dispiace? L'apparecchio di l non mi funziona.

JAN Devi premere il bottone.

TREVOR Quale bottone?

JAN Lascia perdere. Chiama pure da qui.

TREVOR Dici davvero?

NICK (Grida). Prendilo, questo telefono! Forza!

TREVOR Grazie. Ci metto un secondo.

JAN Accendo la luce.

TREVOR No, va bene cos. Ci vedo. Ci vedo. (Va al tavolino del telefono. Cerca a tentoni. Rumore di stoviglie).

NICK Aaah! Aaa!

TREVOR Scusa.

JAN Che c'...? (Accende la luce).

Trevor ha fatto cadere sul letto il bicchier d'acqua di Nick.

NICK Pezzo di idiota.

TREVOR Scusa, scusa, scusa.

JAN (Scende dal letto ed esce). Va bene, va bene. Resisti.

TREVOR Scusa. (Fa il numero). Se fossi in te scenderei dal letto e scanserei il lenzuolo.

NICK (Urla). Non mi posso alzare! Per l'ultima volta, non mi posso alzare! Imbecille.

TREVOR Scusa.

Il telefono squilla nella camera da letto di Delia.

DELIA (Risponde). Pronto.

TREVOR Pronto, mamma. Sono ancora io.

DELIA Trevor. Oh... vuoi Susannah? appena andata via. Aspetta, vedo se la fermo... (Corre alla porta e grida). Susannah! Susannah!

SUSANNAH (Molto lontana). S.

DELIA Telefono. (Torna di corsa all'apparecchio). Arriva, Trevor. L'hai presa al volo.

Entra Jan e comincia ad asciugare Nick sfilandogli la giacca del pigiama e scostandogli il lenzuolo sotto in modo da toglierlo dalla zona bagnata. Frattanto, da Delia, Ernest entra di corsa.

ERNEST Eccomi, eccomi, arrivo. Chi ?

DELIA No, tesoro, non per te. per Susannah.

ERNEST Oh Signore.

Susannah fa irruzione scostando Ernest.

SUSANNAH Scusi.

DELIA C' di nuovo Trevor che ti vuole, cara.

SUSANNAH (Prende il telefono). Pronto, Trevor. Stavo uscendo.

TREVOR Senti, Suse, pensavo una cosa. Io dico che prima di andare a casa meglio se chiarisco tutto.

SUSANNAH Che significa?

TREVOR Beh, pensavo... Malcolm e Kate. Voglio dire, gli abbiamo rovinato la festa, ieri sera.

SUSANNAH S, lo so.

TREVOR Bene. Sono buoni amici. Non voglio che pensino... beh... che non mi dispiace. Credo che meglio se prima passo a parlarci.

SUSANNAH Non un po' prestino?

TREVOR Oh, no, Malcolm si alza sempre all'alba. Per lui va bene, non ti preoccupare. Capito? Insomma, potresti venirmi a prendere l. Cos andiamo a casa insieme.

SUSANNAH Va bene. Da Malcolm e Kate.

TREVOR D'accordo. Ci vediamo l.

SUSANNAH S. Ciao. (Riattaccano). Grazie. Buonanotte. Buonanotte, Ernest.

ERNEST Buonanotte. Susannah esce di corsa. Ernest si siede sul letto.

TREVOR Allora. Ci vediamo.

JAN S.

TREVOR Ciao, Nick. Addio. (Esce).

JAN Bene. Stai comodo ora? Nick emette un gemito sommesso. Luci spente su Nick e Jan.

ERNEST Mi dispiace. Ma mia ferma opinione che quella ragazza completamente picchiata. Non solo picchiata: picchiata e pericolosa.

DELIA No, nel fondo non cos. molto dolce. Molto, molto, molto vaga... ma nel fondo una natura dolce.

ERNEST Ho il permesso di rientrare nel mio letto?

DELIA tutto tuo.

ERNEST Non aspetti altre visite?

DELIA Per quanto ne sappia. Si mettono a letto.

ERNEST Beh, ora che ci sono non scendo pi.

DELIA Non ne hai motivo.

ERNEST E ti dico un'altra cosa. Se ti aspetti il tuo t mattutino

DELIA S?

ERNEST Stai fresca.

Luci spente, e accese su Nick e Jan. Nick geme.

JAN Che c'?

NICK (Con eccitazione febbrile). Jan... giuramelo. Non lo farai rientrare in questa casa. Ti prego, non farlo rientrare qui mai pi. Non farlo rientrare mai pi, quell'uomo.

JAN (Preoccupata). Certo, tesoro, stai tranquillo. Stai tranquillo... (Gli accarezza la fronte).

NICK Ti prego, me lo devi giurare.

JAN (Carezzevole). S, s.

Luci spente, e accese su Malcolm e Kate.

Kate sotto le coperte. Malcolm dorme ancora, in terra.

Squilla il campanello. Altro squillo.

KATE Mmmm...

MALCOLM (Si sveglia). Eh. Oooh...

KATE Malcolm.

MALCOLM Oooh.

KATE (Emergendo). Malcolm? Ma che fai?

MALCOLM Mi devo essere addormentato.

KATE il campanello?

MALCOLM Davvero?

Altro squillo.

KATE la porta.

MALCOLM Va bene, vado... (Cerca di alzarsi). Ahi... ho un crampo. Crampo... crampo... crampo.

KATE Aspetta. Non muoverti... (Scende dal letto. ancora in vestaglia). Vado io. Tu prova a muoverti.

MALCOLM Provo a muovermi.

Kate scende. Malcolm riesce ad alzarsi in piedi. Ha la testa piegata da un lato. Non sembra in grado di raddrizzarla. Il braccio sul quale dormiva pende inutile. Ha una gamba che sembra rifiutarsi di sorreggerlo.

KATE Malcolm.

MALCOLM Eh?

KATE Malcolm, Trevor.

MALCOLM Chi?

KATE Trevor.

Entra Trevor.

TREVOR Salve, Malcolm, vecchio mio. Oh, gi vestito. Meno male che non ti sei dovuto alzare per me.

MALCOLM (Frastornato). Che ci fa qui?

TREVOR Malcolm... Kate. Sentite. Sentite...

MALCOLM Che ci fai qui.

TREVOR Mi rendo conto che ieri sera... imperdonabile. Io... mi dispiace. Io e Sue, insomma, siamo tutti e due, beh,

capite...

MALCOLM Ah.

KATE Grazie, Trevor.

TREVOR Insomma.

MALCOLM S. Allora, ciao.

TREVOR S.

Una pausa.

KATE (Muovendosi verso la porta). Beh...

TREVOR ...Eh... non che potrei restare ancora un paio di secondi? Ho dato appuntamento qui a Susannah.

MALCOLM Qui?

TREVOR S.

MALCOLM Ah.

KATE Malcolm, ti andrebbe un bel bagno?

MALCOLM Un bagno?

KATE Ti scioglierebbe. Sembri molto teso.

MALCOLM D'accordo. S. Buona idea.

KATE Ti apro l'acqua.

MALCOLM No. Faccio da me. Faccio da me. Tu tienilo d'occhio.

KATE D'accordo. (Malcolm esce zoppicando, tutto sbilenco). Bene...

TREVOR Siamo veramente, sinceramente dispiaciuti, Kate. Tenteremo tutti e due di...

KATE S...

TREVOR Se mai potremo. Una pausa imbarazzata.

RATE Guarda cosa ha fatto Malcolm questa notte. (Indica il capolavoro).

TREVOR Ah, s.

RATE Era da montare. Ha avuto dei problemi per. Ed ancora da scartavetrare.

TREVOR Gi.

RATE Vedi che pende un po' da una parte.

TREVOR Ah, gi.

KATE E i cassetti stentano un po' a uscire. Ma gli dar pi gioco. Lo esaminano.

TREVOR Forse potrebbe tornare un po' pi... in squadra se gli facessi cos... qui. (Prende il piano superiore e cerca di piegarlo da un lato. Il piano si stacca, restandogli fra le mani. Priva di sostegno, l'intera struttura viene gi come un castello di carte). Ah.

KATE (Inorridita). Oh, no. Oh, no.

MALCOLM (Da dentro). Che succede?

KATE Niente, caro, niente. Fai il tuo bagno. Oh, Trevor, che cosa hai fatto?

TREVOR Scusa. (Squilla il campanello). Forse potrei rimettertelo su. Non sembra...

KATE No, non toccarlo, Trevor. Non sfiorarlo nemmeno. Gli dir che... crollato da solo. Tu aspetta qui. (Esce. Trevor esamina le macerie. Kate rientra con Susannah). Eccola.

SUSANNAH (Timida). Salve.

TREVOR Salve.

KATE (Conscia di essere di troppo). Io vado a vedere come se la cava Malcolm. (Esce).

TREVOR Senti, Suse... forse non funzioner, ma... io ci voglio provare, capisci. Voglio provarci sul serio.

SUSANNAH Beh. Ci prover anch'io. tutto quello che possiamo fare, veramente.

TREVOR Capisci, io penso che se solo potessimo...

SUSANNAH Comunicare...

TREVOR S...

SUSANNAH S. (Si siede sul letto).

TREVOR (Sedendosi accanto a lei). Beh, ci ritroviamo sul letto.

SUSANNAH (Imbarazzata). S. un inizio.

TREVOR S. Cercher di non incalzarti, Suse. Credo di averti veramente incalzata.

SUSANNAH Beh. Forse un poco.

TREVOR Colpa mia.

SUSANNAH No, colpa mia.

Lui le accarezza goffamente i capelli. Lei gli si stringe accanto.

TREVOR Hai freddo? Tremi.

SUSANNAH Un po'. Stanca, credo...

TREVOR (Tirandole sopra la coperta). Beh, lo siamo tutti e due. Una nottata piena.

SUSANNAH S. (Si toglie scalciando le scarpe e gli si rannicchia contro). Non dovremmo far questo.

TREVOR Un secondo solo. Lui sta facendo il bagno.

SUSANNAH (Contenta). Mmm. Che bello. (Insinua i piedi sotto le coperte). Ahio.

TREVOR Che c'?

SUSANNAH Qualcosa nel letto. (Estrae una padella). Che cosa ci fa questa?

TREVOR Non lo so.

SUSANNAH Hanno di tutto nel letto. Prima ho trovato degli stivaletti nella federa.

TREVOR (Con aria sagace). Ah, beh. La gente strana, sai. Certa gente...

SUSANNAH S.

Trevor si accoccola contro di lei. Lei gli tiene la testa fra le braccia.

SUSANNAH Pensavo. Dobbiamo fare qualcosa per la casa. Io penso che sia importante. Voglio cominciare a cercare di farla pi... casa. In questo... non sono stata troppo brava. Voglio dire, un posto carino... dove avresti molto pi voglia di tornare, vero? E cercher di cucinare. Dico cucinare sul serio... e penser alla tua biancheria pulita la mattina, e... beh. Capisci cosa voglio dire, vero? Trevor? Trevor? (Trevor sta dormendo. A se stessa). Oh... io ho fiducia in me stessa. Non sono sgradevole. Sono attraente. La gente mi trova ancora attraente...

Mentre parla le luci si attenuano lentamente.

FINE

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