Campo Inferno

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LagerInferno

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Sergio Ciulli

“ Campo Inferno “

requiem laico per non dimenticare

azione scenica su frammenti di memoria

adattamento da testi di Alighieri, Weiss, Jacbson

Temi Musicali dalla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi

Video Proiezioni di Mario Librando

Allestimento Artistico Compagnia del Cardigan

Allestimento tecnico ZauberTeatro

Le persone

Il Giudice

 Il Testimone A - Il Testimone B - La Testimone A -

Gli Imputati 2 – 3 - 4 -

 Gli Uomini 1- 2- 3- 4-  – Le Voci Maschili 1-2 - 3 -

Il Coro Femminile – Le voci soliste femminili A - B - C - D - E -

Una Voce Maschile che interpreta Dante

**********************   

Dedica

“ Cara Enrichetta, dell’amore per l’umanità fate una religione e siate sempre solleciti verso il bisogno e le sofferenze dei vostri simili.

Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui sacrifici, qualche volta con la vita. “

 ( Pietro Benedetti – 41 anni – militante comunista fucilato dai fascisti il 29 Aprile 1944 )

Primo Frammento

Canto della Banchina

( Suoni di deportazione, urla, spari, comandi, treno che parte, i quali dissolvono incrociandosi  con le parole lette del Giudice, unico visibile nel buio assoluto )

Giudice           ( leggendo una lettera ) Egregio Signor Giudice, a causa delle mie precarie condizioni di salute non mi è possibile presentarmi in aula per rendere testimonianza sul Campo di Sterminio dove ero internato e dove, sin dal mio arrivo come deportato, sono stato adibito, a causa della mia robusta costituzione,  a compiti di manutenzione e servizio ai forni crematori. Affido dunque a questa lettera da me redatta di fronte alle autorità competenti il racconto di quel tempo terribile…

( Tema musicale Requiem aeternam e Video Proiezione )

…Quel giorno di maggio dell’ultimo anno di guerra è un giorno che non dimenticherò mai…Da quel momento le immagini si incatenano a tappe profondamente incise nella coscienza, memorie che né il tempo né gli uomini potranno mai strappare e cancellare dalla mia mente…

Voce Registrata

Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

chè la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia e aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!

Tant’è amara che poco è più morte…

( Sfuma la voce e sul Requiem che cresce insieme ad un suono ossessivo di tradotta ferroviaria si fanno udire le voci femminili mentre svanisce la Video Proiezione – Il buio è rotto soltanto da effetti di luce alternata, che batte sui corpi femminili riuniti come imprigionati in un vagone  )

Coro Femminile

Ci preparano per la partenza…

Ci spingono come se fossimo bestie…

Comandi secchi, uomini rabbiosi…

I vagoni vengono sprangati…

All’interno è buio come nei nostri cuori…

Viaggiamo per cinque giorni…

Cinque giorni…

Cinque giorni…

Sessanta, settanta in un carro merci…

Qualche fascio di paglia, due barili…

Uno per l’acqua, uno per i bisogni umani…

Per cinque giorni e cinque notti…

Cinque giorni…

Cinque giorni…

Ci manca l’aria…

Abbiamo fame e sete…

Non ci siamo mai lavati…

Non possiamo riposare…

Non possiamo quasi respirare…

Cinque giorni, cinque notti nel buio…

Cinque giorni…

Cinque giorni…

Cinque giorni…

Il barile dell’acqua è vuoto…

Quello degli escrementi è colmo…

Trabocca e ammorba la poca aria che ci è concessa…

Sete, fame, paura…

E l’umiliazione dei nostri corpi ormai piagati…

Cinque giorni…

          Cinque giorni

Cinque giorni…

Molti sono ammalati…

Molti muoiono prima di arrivare…

L’ultima notte i bambini non si lamentano più…

Sospiri, pianti, parole di dolore, accenti d’ira…Marta

Poi il treno rallenta e avanziamo su un terreno illuminato da riflettori…

Dagli spiragli si cominciano a vedere sfilare le baracche…

Stiamo arrivando…

Una torre…

E sotto, un portale ad arco…

La locomotiva fischia…

Il treno si ferma…

Gli sportelli si spalancano…

( Sfuma il suono della tradotta )

Voci Maschili       Fuori…Svelti, svelti…

Scendete presto…

Lasciate tutto sul treno…

Fuori…Fuori…

( Video Proiezione )

Voce Registrata

Quivi sospiri, pianti e alti guai,

risonavan per l’aere sanza stelle,

per ch’io al cominciar ne lagrimai.

Diverse lingue, orribili favelle,

parole di dolore, accenti d’ira,

voci alte e fioche, e suon di man con elle

facevano un tumulto, il qual s’aggira

sempre in quell’aura sanza tempo tinta,

come la rena quando turbo spira…

( Si chiude la Requiem aeternam e la Video Proiezione )

( Nel buio rotto soltanto dal precedente effetto appaiono su Monitor visibili dal pubblico il Giudice e gli Interrogati )

Giudice                       Imputato, lei dirigeva la stazione terminale dei trasporti?

Testimone A    Si.

Giudice                       A che distanza era la stazione dal Campo?

Testimone A    A circa 5 chilometri

Giudice                       Lei lavorava nel Campo?

Testimone A    No. Dovevo solo badare che i treni arrivassero e ripartissero in orario.

Giudice                       Com’erano equipaggiati e caricati i treni che arrivavano?

Testimone A    Erano treni merci.

Giudice                       Erano carri merci o carri bestiame?

Testimone A    C’erano anche carri bestiame…

Giudice                       In quanti viaggiavano sui quei carri?

Testimone A    Non posso essere preciso…C’erano solo cifre marcate sul vagone col gesso…

Giudice                       Che cifre?

Testimone A    60 capi…80 capi…secondo i casi.

Giudice                       Non si chiedeva cosa sarebbe successo a quelle persone?

Testimone A    Ci dicevano che dovevano essere inviati ai posti di lavoro nel Campo.

Giudice                       Ma non sapeva che c’erano famiglie intere con vecchi e bambini ?

Testimone A    Signor Giudice, non c’era il tempo di verificare il contenuto dei treni…

Giudice                       E non sentì nulla su stermini di persone?!

Testimone A    Signor Giudice, chi avrebbe creduto a cose simili ?

( Tema musicale Dies Irae a stacco – Lame di luce violenta a illuminare lo spazio utilizzato – Suoni altrettanto violenti a creare un pedale continuo che si sostituisce al tema musicale: frammenti di urla, spari, rimbombi metallici, abbaiare di cani e tutto quanto possa evocare le sensazioni di quanto espresso dal coro femminile)

Coro Femminile

Scendiamo…

Saltiamo a terra, inciampando per la fretta…

Anche i morti e i bagagli vengono scaraventati fuori…

Sulla banchina gli oggetti accatastati di chi ci ha preceduti…

Ci fanno mettere completamente nude…

Ci incidono sul braccio un numero con una penna qualunque…

La confusione è terribile…Ci urlano: 

Voci Maschili  Non toccate nulla…Donne e bambini di qua…Uomini dall’altra parte…Presto, presto…

Ci colpiscono con i bastoni…

I cani abbaiano…

La gente grida…

L’aria è piena di fumo…

Un fumo caldo e dolciastro…

In fondo alla banchina il cielo è rosso…

E il fumo è più denso…

Perché?!…

Dove siamo?!…

Cosa intendono fare di noi?…

Voce Maschile 1         “Siete fortunate…siete destinate a rimanere vive ancora per un po’’

“ Ma cosa dici? “

Voce Maschile 2         “ Vedrete…Ma le altre, le più vecchie e le bambine…Vedrai questa notte che bella luce mandano i camini…”

Non è vero…Sei pazzo !…

Voce Maschile 3         “ ( ridendo ) Tu sei pazza se non capisci dove sei venuta! Su, in fila, camminare !

Coro femminile

Siamo bestie, bestie numerate e come le bestie camminiamo in fila per due, nude, davanti ai militari…

Un ufficiale con il dito fa segno a sinistra o a destra…

I bambini e gli anziani vanno a sinistra…

Voce Femminile C      ..Io andai a destra. Vidi mia madre coi bambini andare a sinistra…Una donna disse:

“ Quelli sono fortunati “ e indico i camion e l’auto della croce rossa…

Pensai: ci ritroveremo…I camion partirono e noi salutammo, poi dovemmo continuare a camminare…Chiesi a un ufficiale dove andavano quelli di sinistra…Fu gentile. Rispose:

Voce Maschile  2        “ Vanno a fare il bagno…Tra un’ora vi rivedrete…”

Non li vidi mai più

( Tema Dies Irae a stacco – Al termine si accendono i monitor del processo –  Azione scenica del Coro Femminile)

Giudice                       Imputato, qual’ era il suo compito sulla banchina?

Imputato 2       Io dovevo garantire che tutto si svolgesse con ordine.

Giudice                       In che modo?

Imputato 2       La gente veniva raggruppata e i medici decidevano chi era abile per il lavoro.

Giudice                       Che succedeva a quelli esonerati dal lavoro?

Imputato 2       Andavano in gas.

Giudice                       Lei lo sapeva ?

Imputato 2       Io facevo soltanto il mio servizio, signor Giudice.

Giudice                       Come arrivò a quel servizio?

Imputato 2       Per caso…Quando mi arruolarono chiesi: sono al posto giusto qui ? Mi risposero:

Voce Masch.1 Qui sarai sempre al posto giusto !

Giudice                       Pensavo lo stesso quando faceva servizio alla banchina?

Imputato 2       Che dovevo fare? Gli ordini sono ordini, signor Giudice.

Coro Femminile

Quando fummo raggruppati una guardia ci chiese se qualcuno aveva da reclamare sull’esito della selezione.

Ci fu chi si fece avanti nella speranza di trovare un lavoro più leggero e così raggiunse quelli che dovevano andare a sinistra…

Quando li portarono via qualcuno che aveva capito gridò e allora la guardia sparò a caso nel gruppo…

Ne ammazzò cinque o sei…

Giudice                       Signori testimoni, la persona di cui parlate è in questa sala?

Coro Femminile

E’ quello!

E’ quello !

E’ quello !

( L’azione rappresentata dal coro femminile coinvolge anche gli imputati spostandoli progressivamente dall’essere solo immagine sul monitor ad una presenza fisica che interagisce

Imputato 3       Io appartenevo ai reparti di guardia ed era mio dovere reprimereogni rivolta!

Imputato 2       Gli ordini sono ordini, signor Giudice!

Imputato 3       Io non partecipai mai alle selezioni !

Giudice                       Imputato, le era noto il fine delle selezioni ?

Imputato 2       Non era di mia competenza!

Imputato 3       Si dicevano tante sciocchezze…Chi si raccapezzava?

Imputato 2       Gli uomini non bruciano perché la carne non può bruciare!

Imputato 3       Gli uomini non sono cibo!

Giudice                       Imputato, per il servizio alla banchina davano una razione di cibo speciale ?

Imputato 2       Non ricordo.

Imputato 3       Non ricordo.

Coro Femminile

Del pane…

Una porzione di salciccia…

Un quinto di litro d’alcool…

Giudice                       Imputato, dovette mai fare uso di forza per svolgere il suo lavoro ?

Imputato 3       Qualche volta si doveva dare un urlata o uno schiaffo…

Imputato 2       C’era sempre una gran confusione…

Imputato 3       A volte arrivano anche tremila persone…

Voce Maschile  3     Avete 15 minuti per tirarli fuori dai carri!…Altrimenti andrete via con loro !…

Coro Femminile

La maggior parte erano malati…

Non riuscivano neanche a muoversi…

C’era chi urlava, chi piangeva, chi moriva…

E loro minacciavano, picchiavano, ridevano…

Voce Femminile D      Poi, d’improvviso, mentre scaricavamo, nacque un bambino…

Gli avvolsi intorno qualche indumento e lo deposi vicino alla madre…

Ma lui mi si avventò contro con il bastone, picchiò me e la donna…

Voce Maschile  3         Cosa fai con questa cacata ?!

Voce Femminile D      …Poi diede un calcio al bambino facendolo volare lontano. Dopo mi ordinò:

Voce Maschile 3         Porta qui quella merda!

Voce Femminile D      Il bambino era morto, signor Giudice

Giudice                       Chi altri c’era sulla banchina insieme alle guardie?

Voce Femminile D        Tutti i medici erano sulla banchina…

Giudice                       Imputato, lei è un medico. Partecipò alle selezioni sulla banchina?

Imputato 3       Era mio compito. Ogni rifiuto d’obbedienza era punito come diserzione.

Giudice                       Quindi partecipò alle selezioni per la camera a gas?

Imputato 3       Soltanto per scegliere persone abili al lavoro.

Giudice                       Non cercò mai di essere esonerato dal servizio della banchina?

Imputato 3       Mi rivolsi per questo al mio superiore. Mi rispose…

Voce Maschile 1         “ Stia attento a non mettersi in cattiva luce. Obbedisca agli ordini- “

Imputato 3       Parlai anche con un arcivescovo e con un giurista eminente. Entrambi mi dissero:

Voce Maschile  2        “ Lei è cattolico e sa bene che gli ordini immorali non si debbono eseguire…

                                    Ma questo non fino al punto di esporre la propria vita a pericolose conseguenze…”

Voce Maschile 3         “ E poi il servizio nel Campo è servizio di prima linea…

                                   Lei è  un militare prima ancora di essere un medico! “

Giudice                       Imputato, risponda alla mia domanda: Accompagnò o no convogli verso le camere a gas?

Imputato 3       Eravamo in guerra e succedevano tante cose…

( Tema Musicale Liber Scriptum in sottofondo )

Giudice                       Signori testimoni, che ne era dei bagagli dei detenuti una volta fatte le selezioni?

Coro Femminile

Ci dissero di portare la maggior quantità di denaro, abiti, strumenti di lavoro…

Ci dicevano di portare ogni avere perché sul posto non avremmo trovato nulla…

Lo facemmo ma già sulla banchina molta roba ci venne sottratta…

I medici della selezione prendevano di tutto oltre ai gioielli e alla valuta…

Poi le guardie e i sorveglianti ci prendevano qualsiasi cosa ci fosse rimasta…

Ci spogliavano di tutto, non solo degli abiti che indossavamo…

Ci privavano di ogni identità, non solo dei beni materiali…

Ci separavano da tutto ciò che ancora eravamo…

Di noi restava soltanto un corpo impaurito, sfinito, affamato, incapace di ogni difesa…

Un corpo che sperava soltanto di mettersi finalmente tranquillo nel Campo…

Un corpo che non aveva idea di quanto lo aspettava…

Un corpo che continuava a credere di poter sopravvivere…

Come poteva immaginare che praticamente non esisteva più ?…

( Conclusione Liber Scriptm  )

Siamo bestie, bestie numerate e come le bestie camminiamo in fila per due…

Lasciamo la banchina mentre comincia a farsi notte…

Le baracche basse, circondate dal silenzio e dal filo spinato. diffondono un’angoscia terribile…

Dentro è ancora più buio…

In preda allo sconforto, stremate, ci addormentiamo su letti di assi…

In due o tre sotto una lacera coperta…

Voce Femminile C

Ma il sonno non dura a lungo…

E’ ancora buio quando sentiamo gridare…

Voci Maschili  “ Alzarsi…Alzarsi…Alzarsi…Presto…Presto…Presto ! “

( tema del Tuba Mirum )

Morte di stanchezza, a pezzi, siamo costrette con violenza all’aperto, nel gelo…

Coperte di pochi stracci, spintonate, tra botte e maleparole, ci allineano davanti alla baracca delle latrine…

Vogliono contarci ancora una volta…

Soldati ci minacciano con i loro fucili e ci urlano…

Voci Maschili   “ l’Appello…l’Appello…l’Appello “

E’ indescrivibile il terrore che provo…E ancora non conosco tutto l’orrore che mi aspetta!

( Immagini Video Registrazione )

Voce Registrata

Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,

cangiar colore e dibattero i denti,

ratto che ‘nteser le parole crude.

Bestemmiavano Dio e lor parenti,

l’umana spezie e ‘l tempo e ‘l seme

di lor semenza e di lor nascimenti.

Poi si ritrasser tutte quante insieme,

forte piangendo, a la riva malvagia

ch’attende ciascun uom che Dio non teme.

Caron dimonio, con occhi di bragia

loro accennando, tutte le raccoglie;

batte col remo qualunque s’adagia…

( conclusione del tema del Tuba Mirum e della Video Registrazione )

Secondo Frammento

 Canto della Sopravvivenza

( Sui Monitor Giudice e Imputati )

Giudice                       Imputato, lei era addetto ai rifornimenti logistici per la vita nel Campo, vero?

Imputato 4       Unicamente con il compito di fornire strumenti di lavoro ai detenuti.

Giudice                       Da dove provenivano questi strumenti?

Imputato 4       A volte dalle Industrie circostanti interessate alla produzione fatta dai detenuti, a volte da quanto raccolto sulla banchina.

Giudice           Imputato, lei andò mai nel Campo ?

Imputato 4       Qualche volta viaggiai sulla locomotiva di manovra per discutere di problemi di trasporto.

Giudice           Cosa vide nel Campo ?

Imputato 4       Nulla che mi ricordi.

Giudice           Cosa sapeva delle condizioni di vita dei detenuti?

Imputato 4       Si dicevano tante sciocchezze…Era difficile farsi un’idea.

Giudice           Ma lei vedeva i detenuti !?

Imputato 4       Soltanto quelli che  andavano  e tornavano dal lavoro nelle Industrie esterne.

Giudice           Che aspetto avevano?

Imputato 4       Andavano al passo e cantavano…

Giudice           E non sentì nulla su stermini di persone?

Imputato 4       Signor Giudice, chi avrebbe creduto a cose simili?

Giudice           Ma lei vide le ciminiere in fondo alla banchina, vide il fumo, vide il riflesso delle fiamme !?…

Imputato 4       …Si, vidi il fumo.

Giudice           E cosa pensò?

Imputato 4       Pensai che erano panifici…Avevo sentito che cuocevano pane giorno e notte. Era un Campo molto grande, Signor Giudice, si mangiava molto…

( Suoni estenuati e Azione Coro Femminile )

 

Coro Femminile

La mattina ognuno riceveva mezzo litro di surrogato di caffè e cinque grammi di zucchero…

A mezzogiorno passavano la zuppa…

La zuppa era fatta con bucce di patate, rape, cavolo, grasso di carne e una sostanza farinosa

Dentro c’erano anche stracci e ritagli di carta…

La sera, dopo l’appello, ognuno riceveva il suo pezzo di pane…

300 grammi di pane…

insieme a venti grammi di salciccia…

oppure 30 grammi di margarina…

o anche un cucchiaio di marmellata di rape…

Un giorno alla settimana c’erano anche 5 o 6 patate bollite…

Ma spesso il companatico non c’era perché ufficiali, soldati e personale del Lager prelevavano viveri a volontà dal magazzino…

A seconda del grado della fame i movimenti si facevano più lenti…

Apatia, sonnolenza, perdita di ogni interesse…

La memoria calava…

Spesso non ricordavamo nemmeno il nostro nome…

Spesso desideravamo morire prima di non esistere più…

A volte invidiavamo quelli che passavano subito dal camino…

Gli altri potevano vivere anche tre o quattro mesi…

I più fortunati anche di più…

Se si riusciva ad ottenere un servizio interno le possibilità aumentavano…

Un detenuto con funzioni ausiliare praticamente poteva ottenere tutto…

Bastava che obbedisse a qualunque ordine…

( Chiusura Suoni Estenuati )

Giudice                       Signori Testimoni, da chi dipendeva la vita dei detenuti ?

Dipendeva dal comandante…

Dai rapporti del Capogruppo…

Dalle fasi della guerra…

Quando loro vincevano ci trattavano con arroganza, ci punivano ridendo…

Quando cominciarono lo sconfitte si accanivano rabbiosamente,  senza motivo…

Prima uccidevano soltanto perché dovevano uccidere…

Poi cominciarono ad uccidere per paura o per passione…

Voce Femminile E

                                    …Si, anche per passione! Uno che lo faceva per il solo piacere  era il funzionario della sezione politica del campo. Quando si era chiamati a colloquio con Lui non si sapeva in quali condizioni si sarebbe tornati…Dopo averli torturati li spediva in infermeria con l’ordine:

Imputato 2         Curateli bene, questi sono miei! Si devono salvare per essere impiccati!

Giudice                       Imputato, ricorda questo fatto?

Imputato 2       Ricordo perfettamente che io dissi: Deve essere salvato perché possa essere nuovamente   interrogato…

Giudice                       …Perché poi doveva essere impiccato!

Imputato 2       E’ possibile: Ma ciò usciva dalla mia competenza.

Coro Femminile

Non è vero! I funzionari della sezione politica eseguivano impiccagioni di persona…

Una volta fummo costretti ad assistere all’impiccagione di 12 detenuti uccisi per rappresaglia in seguito al tentativo di fuga di uno di loro…

Il cappio al collo lo misero dei funzionari!

I condannati gridarono qualcosa sulla libertà e i funzionari andarono fuori di se…

Li presero a calci!

Li schiaffeggiarono!

Si attaccarono ai loro piedi strattonandoli per impiccarli lentamente! …

E ridevano…

Ridevano…

Ridevano !! …

Giudice                       Imputato, questo lo ricorda?

Imputato 2       Con i delinquenti era doveroso usare ogni misura di sicurezza. La sentenza fu eseguita come si   eseguivano tutte le sentenze e quindi non…

Quale sentenza?

Non fu letta nessuna sentenza…

L’esecuzione avvenne subito dopo il tentativo di fuga!…

Imputato 2       Signor Giudice, può essere che la lettura  della sentenza si udisse male perché i delinquenti urlavano!…E poi alle esecuzioni pubbliche erano sempre presenti ufficiali superiori…Erano per ordine loro che si impiccava.

Giudice           Signori testimoni, alle impiccagioni presenziava anche il Comandante del Campo?

Il più delle volte il Comandante non era presente…

Chi non mancava mai era il suo aiutante…

Per l’occasione indossava guanti bianchi…

Giudice           Riconoscete l’aiutante del Campo tra gli imputati ?

Si…

E’ tra gli imputati…

E’ quello !

Giudice           Imputato, lei era presente a quella impiccagione o a qualche altra impiccagione?

Imputato 3       Signor Giudice, mai ebbi a che fare con nessuna specie d’uccisione.

Giudice           Era a conoscenza di ordini di impiccagione ?

Imputato 3       Ne sentii parlare.

Giudice           Come si conteneva di fronte a tali ordini?

Imputato 3       Mi guardavo bene dal fare domande sulle uccisioni dei prigionieri. E poi io non misi mai piede nel Campo.

Giudice           Intende dire che come aiutante del Comandante non fu mai nel Campo?

Imputato 3       Io non oltrepassavo gli Uffici dell’Amministrazione posti a cinquecento metri dal Lager vero e proprio.

Giudice           Imputato,  ma non era lei che era tenuto ad informare il Comandante su tutti gli avvenimenti della vita del Campo ?

Imputato 3       Si.

Giudice           E non era lei che era responsabile dei reparti di guardia e delle loro attività ?

Imputato 3       Si.

Giudice           In tale posizione come è possibile che non fosse a conoscenza delle punizioni da eseguire?

Imputato 3       Non ne ero a conoscenza.

Giudice           Vuol dirmi che non sapeva delle uccisioni in massa nelle camere a gas ?

Imputato 3       No, non lo sapevo.

Giudice           E cosa pensava del fumo delle ciminiere dei crematori visibile a chilometri di distanza?

Imputato 3       Che là dentro bruciavano i morti per cause naturali, quelli provenienti dall’infermeria..

Giudice           Morti per cause naturali ? Ma non la colpirono mai le condizioni disumane dei detenuti ?!

Imputato 3       Era un campo di punizione. La gente non ci stava in villeggiatura.

( Tema Dies Irae a stacco )

Coro Femminile

Nella baracca della quarantena c’erano topi che addentavano cadaveri e malati gravi…

La mattina si trovavano morsi i piedi degli agonizzanti…

Ma anche nelle baracche di chi era ancora abile al lavoro c’erano topi enormi…

Le bestie la notte rubavano i tozzi di pane dalle tasche dei detenuti…

Per questo spesso ci si ingiuriava a vicenda…

Mi hai rubato il pane !…

Perché era normale che tutto ci venisse rubato…Era normale che a nostra volta rubassimo…

Erano normali il sudicio, le piaghe, le epidemie …

Era normale che si morisse dappertutto e normale era l’imminenza della propria morte…

Era normale che non si provasse più nulla alla vista dei cadaveri…

Era normale assecondare chi stava sopra…

 Era normale che tra noi ci fosse chi aiutava quelli che stavano sopra a picchiare…

Era normale badare al proprio interesse…

 Mostrare forza fisica…

Mantenersi sani…

 Nutrirsi del  cibo di altri…

Voce Femminile A

Io m’attaccavo a quelle che erano troppo deboli per consumare la propria razione di cibo e

 me ne impadronivo alla prima occasione… Mi mettevo in agguato quando stava per morire una con un pancaccio migliore del mio…Dal posto nel fango gelido ai posti caldi dei pancacci in alto, cominciai la mia ascesa in un mondo diverso che diventava normale per quelli decisi a viverci…Diventai serva della Capoblocco, ne soddisfeci ogni voglia, annullai in me ogni pietà per gli altri…L’essenziale in quell’inferno era non farsi tirare sotto, dimenticare chi eravamo stati, adattarsi al male…Famiglia, casa, professione, amore, amicizia, giustizia, erano concetti cancellati già da quando al mio arrivo nel Campo mi stesero sui tavoli e mi frugarono nell’ano e nella vagina per cercare preziosi, da quando mi incisero nelle carne numeri che divennero il mio nome, da quando mi dissero “ tu passerai per il camino “…Ma io non ci sono passata…

Coro Femminile

E poi c’era la paglia fradicia, la coperta logora da dividere con altri, l’abito a brandelli...

  Gli insetti, le pulci i miliardi di pulci…

Ci si grattava in continuazione lacerandosi…

Si aprivano piaghe nella poca pelle rimasta e allora si finiva in infermeria e poi, quasi sempre, nel camino…

Però nell’infermeria, a volte, si poteva anche essere curati e riposare…

Dipendeva dal medico che incontravi…

Giudice           Imputato, lei influiva sulla vita e sulla morte dei malati che aveva in cura?

Testimone B    Potevo ogni tanto salvare una vita, prolungandone la degenza oltre i tre giorni concessi.

Giudice           In che condizioni sanitarie poteva operare?

Testimone B    Avevo a disposizione fasce di carta increspata da usare come bende e un vaso di unguento d’ittiolo…Tutte le ferite venivano spalmate d’unguento…Avevo anche qualche compressa d’aspirina che veniva appesa ad un filo. I malati con febbre sotto i 38 gradi potevano leccarla una volta…Quelli con febbre sopra i 38 due volte…

Giudice           E se doveva intervenire chirurgicamente ?

Testimone B    Non era concesso intervenire sui detenuti. A meno che non fossero destinati ad essere cavie, ma di questo se ne occupavano nella sezione esperimenti.

Giudice           Che avveniva ai malati che non fossero stati abili per il lavoro dopo i tre giorni di degenza?

Testimone B    Venivano selezionati per gli esperimenti o per il gas.

Giudice           Quindi lei doveva selezionare malati per l’esecuzione…

Testimone B    Era inevitabile a meno che non volessi far parte del totale giornaliero richiesto. Io avevo solo la possibilità di sostituire un malato con un altro, questo si…

Giudice           Quale criterio usava per scegliere tra due malati ?

Testimone B    Mi è difficile rispondere serenamente, signor Giudice…

Giudice           C’erano dei privilegiati ?

Testimone B    Io appartenevo alla Resistenza del Campo. Era naturale che mi impegnassi a fondo per salvare anzitutto i miei compagni.

Giudice           Ma come era possibile la Resistenza nel Campo ?

Testimone B    In un luogo dove ognuno poteva uccidere o graziare il compito principale era quello di tenere vivo lo spirito di solidarietà, sostenere chi poteva essere più utile, più prezioso agli altri…Noi cercavamo con ogni mezzo possibile la nostra dignità…

( Tema Recordare )

Coro Femminile

Noi documentavamo quanto avveniva nel Campo e sotterravamo le nostre prove in barattoli di latta…

Noi cercavamo di avere notizie, di venire informati sulla situazione nei teatri di guerra…

Noi riuscivamo, lavorando fuori dal Campo, ad avere rapporti con gruppi di partigiani…

Noi, con il loro aiuto, trasmettevamo notizie sulle condizioni del Campo e sulla sua forza militare…

Noi speravamo in un attacco aereo sulle camere a gas…

O in un bombardamento delle linee ferroviarie per il trasporto dei convogli dei deportati…

O in una insurrezione dall’interno sostenuta dall’esterno…

Ma soprattutto noi speravamo…

noi volevamo credere sempre…

che un giorno avremmo potuto raccontare quello che oggi raccontiamo…

Voce Femminile E

Io ho trascorso alcuni mesi nel Blocco delle Donne…Si eseguivano esperimenti di medicina…

Io sono uno di quelli…Eravamo circa 600 donne…Io sono malata da allora…

Ho disturbi di memoria, vertigine e nausee…Poco fa, nella toilette, ho dovuto vomitare…C’era puzzo di cloro…I cadaveri si cospargevano di cloro…Vorrei dimenticare ma continuo a vedermi tutto davanti…Vorrei farmi cancellare il numero sul braccio…Quando porto vestiti senza maniche la gente lo fissa e nel loro sguardo è sempre la stessa espressione…Ci guardavano così anche nel campo, prima degli esperimenti…Eravamo tante…C’erano ragazze di 17, 18 anni…Sceglievano le più sane perché duravano di più…Ci fissavano una placca sul ventre e una dietro…I raggi bruciavano le ovaie e sul ventre e sul dietro rimanevano le ulcere…Poi, nei tre mesi successivi, asportavano le ovaie e le ghiandole sessuali…Quasi sempre chi non moriva durante il trattamento moriva subito dopo…Ma quelle che restavano in vita, dopo qualche settimana, sembravano delle vecchie…Come me…

( tema musicale Dies Irae )

Canto del Fenolo

Frammento terzo

Coro Femminile

Accuso!…

Accuso !…

Accuso !…

 Accuso !

Accuso !

Accuso!

Accuso di migliaia di uccisioni con iniezioni di fenolo nel cuore !

Portavano i malati nel blocco infettivo dov’era la stanza del medico…

Aspettavano il loro turno di visita nel corridoio, in camicia o seminudi, reggendo sopra la testa la coperta e gli zoccoli…

I malati gravi erano distesi sul pavimento…

Entravano nella stanza del medico a due a due e poi non tornavano più…

( Tema Musicale e Video Proiezione )

Voce registrata

Io venni in loco d’ogne luce muto

che mugghia come fa mar per tempesta

se da contrari venti è combattuto.

La bufera infernal, che mai non resta,

mena li spirti con la sua rapina;

voltando e percuotendo li molesta.

Quando giungon davanti alla ruina,

quivi le strida, il compianto, il lamento;

bestemmian quivi la virtù divina…

E come li stornèi ne portan l’ali

nel freddo tempo, a schiera larga e piena,

così quel fiato li spiriti mali

di qua, di là, di giù, di su li mena;

nulla speranza li conforta mai,

non che di posa, ma di minor pena.

E come i gru van cantando lor lai,

faccendo in aere di sé lunga riga,

così vidi venir, traendo guai,

ombre portate dalla detta briga…

( Chiusura Tema Musicale e Video Proiezione – Sui Monitor solo il Giudice )

Giudice           Signor testimone, lei era una detenuta infermiera con compiti di pulizia. Vide quello di cui si parla ?

Testimone A   Si, lo vidi con i miei occhi.

Giudice           Le risulta che i capi infermieri eseguissero eliminazioni?

Testimone A   Si. Molti medici lasciavano ai capi infermieri questo compito.

Voce Maschile  1        E’ una calunnia !

Voce Maschile 2         Non ero mai presente mentre si facevano le iniezioni !

Coro Femminile

Non è vero!…

Erano sempre presenti! …

Voce Maschile 1         Non ci sono prove !

Facevano selezioni per conto proprio! …

Sceglievano i malati da aggiungere alla lista ! …

Voce Maschile 2         I testimoni mentono !

A loro non bastavano mai i morti! …

Voci Maschili             Mentono…Mentono…Mentono !

Giudice           Silenzio !  Continui la sua testimonianza.

Testimone A   Il capo infermiere del mio blocco amava le cifre tonde. Metteva insieme per suo compito le vittimeche mancavano…Da 23 a 30, da 36 a 40 e così via…Guardava la curva della febbre, poi diceva…Tu vieni con me !

Coro femminile

Tu vieni con me!

Tu vieni con me !

Tu vieni con me !

Tu vieni con me !

E anche tu!

( Sui Monitor Imputato e Giudice )

Imputato 2      Signor Giudice, contesto. Io dovevo solo badare che passassero i detenuti giusti.

Coro femminile

La vigilia del Natale lui entrò e disse…
Oggi sono io il medico del Campo…
Puntò la pipa e ne indicò 40 per l’iniezione…
Imputato 2      E’ ridicolo. A Natale andavo a casa in licenza. Come avrei potuto presentarmi ai miei cari ?
Fece tutto da solo, prima di partire…
Auguri, diceva…Buon Natale!…
Gli ci volle meno di un’ora per finirli…
Imputato 2      Fui solo presente a quelle operazioni, era mio dovere.
 Ebbe in premio una razione supplementare…

Un quarto di  litro di grappa…

Cinque sigarette…

E un chilo di salciccia!…

Imputato 2      Erano malati contagiosi. Un pericolo per tutto il Campo.

Voce Femminile B

Francesca non era malata…Era finita in infermeria perché picchiata a sangue per aver scritto  un biglietto ad  un detenuto ricoverato…Voleva farglielo avere e lo stava scrivendo quando fu scoperta…La portarono nella baracca degli interrogatori…Volevano il nome del ragazzo…Ma lei non disse niente e loro non potevano sapere cosa aveva scritto perché aveva ingoiato il biglietto…Allora la picchiarono e la misero nuda davanti al muro e per parecchie volte fecero tutto come se la fucilassero…Alla fine lei li supplicava che lo facessero davvero perché non voleva tradire il suo amore…

Giudice           Lei sa cosa c’era scritto sul biglietto?

Si, perché ero la sua migliore amica.

Giudice           Può dircene il contenuto ?

( Video Proiezione )

Voce e Coro Femminile

“ Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,

prese costui de la bella persona

che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor, condusse noi ad una morte.

Caina attende chi a vita ci spense. “

Quel giorno della vigilia di Natale furono condannati a morire insieme, trafitti da una iniezione di Fenolo nel cuore…

( Tema Musicale e Suono Ossessivo di un Battito Cardiaco )

Li portavano a due a due dal corridoio…

Gli dicevano che sarebbero stati vaccinati…

I più non sapevano cosa gli aspettava…Altri erano ridotti all’estremo e si rassegnavano…

Era anche quello un modo di fuggire…

Uno dei due detenuti in servizio dietro la tenda ne prendeva uno per l’iniezione mentre l’altro aspettava fuori il suo turno…

Intanto il secondo detenuto in servizio aveva riempito la siringa da una bacinella che conteneva il fenolo…

Il liquido aveva un colore rossastro perché l’ago era cambiato raramente ed era insanguinato…

Erano siringhe da 2 centimetri cubi…bastavano quando si bucava direttamente il cuore…

Il capogruppo aveva un grembiule di gomma. guanti e stivaloni…Prendeva una siringa piena e faceva sedere la vittima su uno sgabello a torso nudo…

La vittima doveva alzare il braccio sinistro e mettere la mano davanti alla bocca per soffocare il grido…

I due detenuti in servizio lo tenevano fermo, gli premevano la mano sulla bocca e il capogruppo gli infilava la siringa nel cuore…

Quando l’ago entrava i più emettevano un soffio leggere, come se espirassero…

Spesso bastava un minuto per uccidere due o tre malati…

Ma a volte qualcuno ancora rantolava mentre i detenuti becchini lo trascinavano via…

E lo accatastavano ancora vivo con i cadaveri…

Altre volte erano solo privi di sensi perché il fenolo non aveva raggiunto il cuore…

Venivano portati via con i morti e bruciati vivi…

Oppure finiti a colpi di pala davanti ai forni…

Altrimenti ridevano dicendogli: Coraggio, respira…Respira fino al crematorio…

( Conclusione Tema Musicale e Suoni )

Giudice                       Imputato, cos’ha dire in merito a queste accuse?

Imputato 2      Signor Giudice, io agii sempre secondo il principio dell’obbedienza incondizionata. Era un  ordine…Non potevo farci nulla

Giudice           Imputato, ciò che lei fece lo fece a agente detenuta e assassinata senza colpa! Doveva pure averne coscienza !

Imputato 2      Io avevo coscienza del giuramento di fedeltà sino alla morte al programma di intervento emanato delle nazioni belligeranti. Tutti, amministrazione, giustizia ed esercito ci si attennero. Anch’io mi ci attenni. Questo feci quando dicevo: Tu vieni con me!

Voci Maschili                Tu vieni con me…

Tu vieni con me…

E anche tu !

(  Tema Dies Irae e Video Proiezione )

Frammento Quarto

Canto dei Forni

Voce Registrata

Noi eravam partiti già da ello,

ch’io vidi due ghiacciati in una buca,

si che l’un capo a l’altro era cappello:

e come ‘l pan per fame si manduca,

così ‘l sovran li denti a l’altro pose

là vel cervel s’aggiugne con la nuca:

“ O tu che mostri per sì bestial segno

odio sovra colui che tu ti mangi,

dimmi ‘l perché, “ diss’io “ per tal convegno,

che se tu a ragion di lui ti piangi,

sappiendo chi voi siete e la sua pecca,

nel mondo suso ancora io te ne cangi,

se quella con ch’io parlo non si secca. “

La bocca sollevò dal fiero pasto

quel peccator, forbendola a’ capelli

del capo ch’elli avea di retro guasto.

Poi cominciò: “ Tu vuo’ ch’io rinovelli

disperato dolor che ‘l cor mi preme

già pur pensando, pria ch’io ne favelli.

Ma se le mie parole esser dien seme

che frutti infamia al traditor ch’i’ rodo,

parlare e lagrimar vedrai insieme…”

( Conclusione Tema e Video Proiezione – Sui Monitor  solo il Giudice )

Giudice               ( leggendo ) …Ancora oggi, Signor Giudice, io stento a credere di essere sopravvissuto a quell’Inferno. Vorrei scomparire per sempre, seppellire ogni immagine dentro di me ma quei morti pesano anche su di me, sento le loro urla silenziose e non posso tacere…Negli ultimi mesi, quando i nostri aguzzini già sapevano di essere condannati alla sconfitta, i trasporti di deportati e le decimazioni si  intensificarono…Io ero già malato ma per salvarmi chiesi di essere assegnato ai turni più pesanti…Attesi la liberazione prestando servizio ad ogni ora del giorno o della notte in cui si doveva eliminare i nuovi arrivi…E ogni arrivo era per quelli che prestavano servizio una possibilità in più di rimanere in vita…

( Tornano i suoni dell’inizio per poi dissolvere nel tema del Lacrymosa che resta in sottofondo )

Uomo 1           …Il fischio della locomotiva davanti all’ingresso che portava alla banchina era il segnale d’arrivo di un nuovo convoglio. Questo significava che entro un’ora i forni dovevano essere in perfetta efficienza…

Uomo 2           …Allora si attaccavano i motori elettrici…Questi mettevano in moto i ventilatori che portavano la temperatura nei forni al grado richiesto…

Uomo 3           …Intanto si preparavano gli spogliatoi, le camere a gas. Sopra la camera sotterranea c’era un terrapieno inclinato con i quattro scomparti di riempimento e gli infermieri preparavano i barattoli di acido prussico da vuotarvi dentro…

Coro Femminile

Arrivavano in file di cinque, uomini vecchi o inabili che non avevano superato la selezione…

I malati più gravi seguivano sui camion…

La gente entrava adagio, stanca…

I bambini aggrappati alle gonne delle mamme…

Gli anziani reggevano i lattanti o spingevano le carrozzine…

Erano assetati, affamati, ma li incitavano a scendere in fretta nello spogliatoio…

Uomo 4           …Lo spogliatoio era lungo circa 40 metri ed era alto poco più di 2 metri…In mezzo era una fila di pilastri…Ogni volta vi venivano fatte entrare dalle 1000 alle 2000 persone…Ma tutto avveniva in buon ordine…

Uomo 1           …C’erano cartelli affissi che dicevano in varie lingue: Locali per bagni e disinfestazione…E  lungo le pareti panche con sopra ganci numerati…

Coro femminile

Dicevano loro di appendere gli indumenti tenendo bene in mente il numero del proprio gancio…

La gente ne era rassicurata…

Anche i più diffidenti si tranquillizzavano…

Scendevano allegramente e le mamme scherzavano con i figlioli…

All’ordine di spogliarsi completamente c’erano sempre grandi risate…

Si spogliavano senza sospetto, i vecchi con qualche imbarazzo e i giovani scherzando…

Facciamo tutti all’amore, nonni, gridavano i più allegri…

Qualche coppia ne approfittava anche per baciarsi…

Se i bambini piangevano i genitori giocavano con loro mentre li portavano nel locale accanto, in fondo allo spogliatoio…

Uomo 2           …C’era una massiccia porta di quercia con uno spioncino e un volante per chiuderla ermeticamente…

Uomo 3           …Una volta spogliati venivano spinti tutti nell’altro locale…Svelti, svelti…l’acqua si raffredda!

Uomo 4           Su, su, di corsa a fare il bagno! …Volava anche qualche colpo, qualche sparo in aria…Ma si fidavano…Entravano…

Coro Femminile

Non c’era nulla: né docce, né sapone, né altro…Nulla…

C’era solo un locale più piccolo, con pareti di cemento, colonne di lamiera perforate e griglie di deflusso…Null’altro…

Quando se ne accorgevano era troppo tardi: gli ultimi venivano calcati dentro violentemente e la porta avvitata…

La porta nel chiudersi faceva un suono orribile…

Un suono che ti cadeva addosso come una mannaia…

( Video Proiezione )

Voce registrata

E io sentii chiavar l’uscio di sotto

a l’orribile torre; ond’io guardai

nel viso a’ mie’ figliuoi sanza far motto.

Io non piangea, si dentro impetrai:

piangevan elli; e Anselmuccio mio

disse: Tu guardi sì, padre! che hai?

Coro Femminile

Da dentro urlavano e picchiavano contro la porta ma noi non sentivamo nulla…

Si sentiva solo il rombo che veniva dai forni portati in temperatura…

Dallo spioncino si vedevano spingersi…

Arrampicarsi lungo le colonne…

Cercare di raggiungere le prese d’aria…

Ma non si sentivano le urla, i pianti, e tutto quello che nessuno uscì mai per poter raccontare…

Voce registrata

Ben se’ crudel, se tu già non ti duoli

pensando ciò che ‘l mio cor s’annunziava;

E se non piangi, di che pianger suoli ?

Uomo 1           …Poi il gas veniva introdotto, gettato dall’alto dentro le colonne di lamiera…Nell’interno delle colonne correva una guida a spirale…

Uomo 2           …Nell’aria calda e umida il gas il gas si sviluppava rapidamente e usciva dagli orifizi…All’inizio il  gas si sviluppava a terra e poi saliva velocemente…

Uomo 3           …Per uccidere tutta quella gente sarebbe bastato poco più di un minuto ma per risparmiare non gettavano gas a sufficienza e l’esecuzione poteva durare anche 5 minuti…

Voce Registrata

Però quel che non puoi avere inteso,

cioè come la morte mia fu cruda,

udirai, e saprai s’è m’ha offeso.

Uomo 4           …Dopo 20 minuti si mettevano in moto gli aereatori e il gas veniva espulso…

Uomo 1           …Dopo 30 minuti si aprivano le porte e gli uomini addetti allo sgombero cominciavano il loro lavoro…

Uomo 2           …Non era facile farlo bene…

Coro Femminile

I cadaveri giacevano uno addosso all’altro, vicino alla porta o alle colonne…

Sotto lattanti, bambini, vecchi, malati…

Sopra le donne e sopra ancora gli uomini più forti…

Per cercare di salvarsi si erano calpestati e montati gli uni sugli altri…

Avevano le unghie conficcate nei corpi…

La pelle dilaniata…

Sanguinavano dal naso e dalla bocca…

I visi erano gonfi e maculati…

I corpi lordati da vomito…da feci…orina…Simonetta…  sangue…sangue…sangue…

Voce Registrata

Come un poco di raggio si fu messo

nel doloroso carcere, e io scorsi

per quattro visi il mio aspetto stesso,

ambo le man per lo dolor mi morsi.

Queta’mi allor per non farli più tristi;

lo dì e l’altro stemmo tutti muti;

ahi dura terra, perché non t’apristi ?

Uomo 3           …Il comando investiva la catasta umana con getti d’acqua poi distribuiva i corpi sui montacarichi e li spediva alla cremazione…Prima però erano ispezionati da detenuti speciali…

Uomo 4           …Tutti i preziosi ancora sui corpi, catene, bracciali, anelli, orecchini, venivano recuperati…Poitagliavano i capelli, li legavano e li riponevano in sacchi…

Uomo 1           …Dopo intervenivano i cavadenti…Mentre lavoravano con leve e tanaglie insieme con i denti d’oro venivano via pezzi di mascella…

Uomo 2           …L’oro dei denti veniva fuso…I preziosi e la valuta gettati in una cassa speciale…Gli abiti e le scarpe spediti giornalmente per essere riutilizzati…Poi, una volta finito, quel che rimaneva veniva avviato ai forni…

Giudice           ( leggendo ) …E così, signor Giudice, in ventiquattro ore si poteva bruciare più di 3.000 uomini…Nell’ultimo mese di guerra,  nel campo, si annientarono fino a 20.000 persone al giorno…Eppure tutto era tirato a lucido, disciplinato, perfettamente amministrato e tecnicamente efficiente…Nulla rivelava che lì si assassinavano con ogni mezzo, si gasavano e si bruciavano uomini…

Voce Registrata

Quivi morì: e come tu mi vedi,

vid’io cascar li tre ad uno ad uno

tra ‘l quinto dì e il sesto: ond’io mi diedi,

già cieco, a brancolar sovra ciascuno,

e due dì li chiamai, poi che fuor morti…

( Conclusione Lacrymosa e Video Proiezione - )

Coro Femminile e Maschile

Non c’era traccia della loro cenere…

Non c’era traccia dei loro averi…

Non c’era traccia del loro essere stati…

Nessuno avrebbe creduto a chi avesse urlato quello che accadeva…

Eppure si fucilava, si massacrava di botte, si torturava a morte, si gasava…

Eppure si affamava,  si iniettava veleni, si utilizzava cavie umane…

Eppure si sterminava chiunque fosse diverso…

Ma nessuno ammetteva di sapere cosa avveniva…

Eppure ognuno dei 6.000 membri del personale che comandava o lavorava in un Campo, sapeva…

Ogni capoblocco…

Ogni soldato…

ogni ufficiale in servizio nel Campo…

Sapeva!

Ogni macchinista…

Ogni deviatore…

Ogni impiegato delle stazioni di smistamento dei convogli…

Sapeva !

Ogni telegrafista…

ogni dattilografa…

ogni contabile delle deportazioni…

Sapeva !

Ogni occupato nelle centinaia, nelle migliaia di uffici implicati in queste cose…

Sapeva!

Sapeva!

Sapeva !

Ognuno di coloro che guardavano dai lati della strada quando li cacciavano dalle loro case o li caricavano sui carri bestiame…

Sapeva!

Sapeva!

Sapeva!

Ognuno di coloro che rappresentavano le più alte autorità dello Stato…

Sapeva!

Eppure milioni di uomini di tutto il mondo furono ieri e sono oggi annientati deliberatamente nei Campi…

Torturati nelle prigioni…

Massacrati nelle strade…

Assassinati nei loro letti…

Schiavizzati nelle loro terre…

Perseguitati nei loro ideali…

Affamati, invasi, costretti ad una vita miserabile, a nascondersi…

Privati di ogni libertà perché di  lingua, religione, costumi diversi…

Giudice           …Mentre altri milioni di loro simili non vollero sapere allora e altri milioni non vogliono sapere oggi!   In questo processo figurano solo gli esecutori materiali di questo immenso crimine contro l’umanità…Ma ce ne sono altri, sopra di loro, che non furono o non saranno mai chiamati alla resa dei conti…Alcuni di quelli hanno vissuto sino a iericoprendo alti uffici militari o politici, continuando a lavorare in quelle industrie dove si consumarono i detenuti di allora…Altri continuano ancora a vivere…E quando anche costoro non ci saranno più, altri ne verranno… Molti di quelli destinati a figurare come vittime  condivideranno usanze e principi con coloro che saranno i loro futuri carnefici…Tutti quanti insieme contribuiranno a costruire una società capace di fabbricare un sistema sociale e un regime in cui lo sfruttatore potrà esercitare il suo potere fino ad un grado inaudito e lo sfruttato dovrà arrivare a fornire la cenere delle sue ossa… Li vediamo davanti a noi questi futuri milioni di morti, nella luce cruda dei riflettori , tra ingiurie e violenze di ogni tipo, che aspettano la loro distruzione per non aver voluto sapere, per non aver voluto ricordare, per non aver voluto credere che ancora l’uomo ucciderà l’altro uomo in nome di Dio, della Patria, di tutte quelle menzogne che occorrono  per giustificare capitale e profitto .  E in queste menzogne altri uomini nasconderanno a se stessi e agli altri  l’assassinio compiuto… Perché se rintracciati e sottoposti alla domanda:

Voci Femminili

Tu sapevi…Perché l’hai fatto?

Giudice           …risponderanno sempre:

Voce Masch.1 Ero un soldato.

Voce Masch.2 Obbedivo agli ordini.

Voce Masch.3 Ho fatto solamente il mio dovere !

(Tema  Agnus dei su azione finale )

FINE

( fatto alla Casina di Calosina nell’Aprile – Maggio 03 )