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Signore e signori, da parte del Capitan Tempesta e del suo equipaggio vi diamo il benvenuto a bordo del Volo 9 Ispezione Scientifica di Routine. Prima di cominciare le operazioni di decollo, è previsto dal comando della flotta spaziale che noi vi informiamo delle nostre procedure di emergenza. Le uscite di sicurezza sono situate qui (indica), qui (indica) e qui (indica). In caso di depressurizzazione della cabina, le maschere ad ossigeno scenderanno dagli appositi comparti sopra di voi. Avvicinatele al naso e alla bocca e respirate normalmente. Per finire, la procedura di “Inversione di Polarità”. Si tratta di una procedura molto pericolosa. Se guardate qui (indica) vedrete il nostro amico Johnny. Johnny è il cervello elettronico della nostra astronave. Proviamo a chiederlo a lui. (Armeggia sul computer) Johnny, cosa pensi dell’”Inversione di Polarità”? (Da Johnny proviene un urlo agghiacciante, stile film dell’orrore) Ciononostante, nella sfortunata evenienza che ci trovassimo in una situazione di inversione di polarità, vi chiediamo di seguire queste semplici istruzioni. Vi prego di osservare con attenzione: Primo – braccia in alto Secondo – incrociate le mani sulla testa. Terzo – spingete verso il basso. Quarto – al comando “Invertire la polarità” compensate il vostro equilibrio esterno gridando “Yeah”! Bene, proviamo ancora una volta. Primo, secondo, terzo e al comando “Invertire la Polarità”, quarto – “Yeah”! Grazie per la vostra cortese attenzione. Ricordate queste istruzioni. Potrebbero salvarvi la vita. Buon viaggio! (Gli attori si raggruppano sul palcoscenico. Il segnale di autorizzazione viene dato al Capitan Tempesta che salta sul palcoscenico) (Saluta) Capitano sul ponte ! (Saluta) Procedete Membri dell’equipaggio e passeggeri, attenzione, prego. Il Capitan Tempesta da a voi tutti il benvenuto a bordo del Volo 9 Ispezione Scientifica di Routine. Auguro a tutti un buon viaggio. Nel caso vi vengano in mente delle domande da fare, chiedete pure al nostro Ufficiale Scientifico. Che sarei io. (a Roxy) Fulmini e saette ! Una donna ? Crede che questo mi renda meno qualificata ? Maya, dia il via ai controlli preliminari. Controllare la matrice. (Effetto sintetizzatore) Matrice controllata. Controllare gli scudi fotonici. (Effetto sintetizzatore) Scudi fotonici controllati. Resistenze gravitazionali. (Effetto sintetizzatore) Resistenze gravitazionali controllate. Controllare tutti gli schermi audiovisivi. Padre e madre pari entrambi in nobiltà in lite per antica rivalità, incontreranno qui il loro fato ove il nostro dramma è situato. Dai lombi fatali dei due nemici la vita nacque a dar giorni felici, ma di questa fanciulla il primo amore offende il padre e poi gli spacca il cuore. La torva marcia del suo marchio di morte, l’orrida fine che non sfuggirà la sorte, l’ira della madre da placare: ecco cosa andrete ad ammirare. Detto così, lo so, non sembra chiaro quello che avverrà dietro il sipario. Ma se orecchio paziente presterete tutto piano piano capirete. E’ l’arte nostra un luminoso raggio Che illumina il cammino a questo viaggio. I controlli preliminari sono terminati, signore. Conto alla rovescia. 10,9,8,7,6,5,4,3,2,1… Contatto ! (La batteria comincia l’assolo di WIPE OUT dei SURFARIS sotto al dialogo seguente. Quando le chitarre e le tastiere si uniscono, la luce si alza dando l’idea che la nave sia in fase di decollo, mentre sullo schermo vediamo la nave decollare da terra e volare attraverso lo spazio). Signori e signore atutti voi un cordiale benvenuto. Grazie per aver scelto di viaggiare con noi a bordo del Volo Interplanetario numero 9. In questo momento stiamo viaggiando nell’interspazio e, quando il Capitan Tempesta avrà disattivato il segnale, potrete togliervi le cinture di sicurezza. Grazie. (Segnale di chiamata) Tenente ! Si sbrighi. Prenda il comando del ponte. Cookie, vai di sotto a far da mangiare. Muoviti. Dopo ci potresti essere utile qui. Che fai? Alzi le spalle? Guarda che se trascuri o esegui contro voglia gli ordini, ti metto agli arresti. (a Maya) State attenti a non ingozzare la ciurma. Se state sempre a riempirgli la pancia si impigriranno. Quella donna ha un’aria cattiva e maligna. Pensa troppo. Le donne sono pericolose. Non abbia paura, Capitano. Non è pericolosa. E’ un bravo dottore, molto preparata. Non ho paura di lei, ma ho capito il tipo e non mi piace. Sicuramente legge troppo, e in base ai suoi studi osserva ed analizza le azioni degli uomini. E, come tutte le donne, non si arrende mai, neanche davanti a qualcuno più autorevole di lei. E’ per questo che le donne sono pericolose. ( GLORIA appare non vista dietro a Tempesta ) E io sono donna! E non solo. Sono donna, madre e moglie. Donna, madre, moglie e stimata professionista. Se non ci crede guardi la mia scheda. Si vergogni e si tolga quella espressione dalla faccia! Non mi guardi in quel modo. Una donna arrabbiata è come una fonte torbida: fangosa, malsana, senza nessuna bellezza. Perché mai i vostri corpi sarebbero stati creati molli, fragili, lisci e inadatti a faticare se non per far si che il vostro cuore e il vostro animo siano in armonia con il vostro aspetto esteriore? Ben detto, signore. Molto poetico. (A Roxy) Zitto lei, collaborazionista! (A Tempesta) Sa che le dico? Le nostre anime e i nostri cuori si equivalgono. La differenza sta nel quoziente di intelligenza, nel senso che è superiore il mio. Mi vergogno per lei, dottore. Non solo sono un uomo, ma sono anche un suo superiore. Chissà se c’è una medicina che può farle passare questi stupidi pensieri da misogino? Forse una purga! La smetta, mi ha già importunato abbastanza. La misoginia nasconde gravi complessi. Complessi? E questa dove l’ha letta? E’ psicologia basilare. Mai sentito parlare di Sigmund Freud? Si, era un centravanti del Tel Aviv! La sua psicologia può darla ai cani. Io non so che farmene. Dica quello che le pare, ma il mondo è degli uomini. Si, ma che mondo sarebbe se non ci fosse una donna? Lei farebbe perdere la pazienza a un santo! Gli uomini hanno creato le automobili. Roxy? Per andare sulla strada, signore. Grazie, Roxy. L’uomo ha creato la ferrovia… Tenente! Per trasportare le merci, signore. Molto bene, tenente. L’uomo ha scoperto la luce elettrica. Vediamo… Cookie? Per poter usare il frullatore e il pelapatate elettrico! Eccellente, Cookie. L’uomo ha costruito le navi per navigare come… come… Noè con l’Arca. Grazie. Si… ma tutti questi signori chi li aveva messi al mondo? ( Improvvisamente panico sul ponte) Signore, Johnny ci segnala una pioggia di asteroidi in rapido avvicinamento. Dobbiamo escogitare una manovra evasiva. Siamo in rotta di collisione. (Sibilo. Pausa) Yeah! (Esplosione) Porca vacca! In sottofondo parte “SCOPPI! SBOTTI PALLE DI FUOCO!” ( Great Balls of Fire) Ho i nervi scossi, mi fuma il cervello. ( Un’esplosione) Rivelazione danni! Rivelazione danni! Questi asteroidi ci schianteranno. (Un’altra esplosione) Un incidente! Lo scudo è infranto. (Un’altra esplosione) ( Canta) Scoppi! Sbotti! Palle di fuoco! (Il pezzo continua in versione strumentale sotto al dialogo parlato) Roxy! Comandi signore! Su, presto, svelti corriamo ai ripari ognuno faccia il proprio dovere. Svelti! Svelti! (Cantano) Scoppi! Sbotti! Palle di fuoco! (Parlato) Forza, equipaggio forza e coraggio. Alla navicella di salvataggio! Lo scudo di forza! (a Gloria) Obbedisca al Capitano! Così finirà male. E’ meglio se scappiamo. Vada di sotto. Non ha sentito? Qui è solo d’impiccio. Ce la farà? Si spezzerà? Che ne sarà? Di noi! Di noi! Di noi! (Canta) Io sto tremando dalla paura. Non c’è speranza, la vedo dura! Ma non parlare. Datti da fare! (Cantano) Scoppi! Sbotti! Palle di fuoco! (Parlato) Diminuire la velocità. Presto! Rallentare! Rallentare! Spegnere i motori! Ma Capitano… Si tappi quella bocca! Stia zitta, non si intrometta! Come si permette? Non lo ha ancora capito che finiremo tutti a fette! Adesso basta! Mantenere la nave in rotta! Due gradi a dritta! Ho detto a dritta! Aiuto! Aiuto! Stavolta è finita. Pietà! Pietà! Si schianta! Addio compagni, è stato bello conoscervi. Oddio, si spacca, si spacca! (Cantano) Scoppi! Sbotti! Palle di fuoco! Ragazze, darei mille stelle per un pezzo di terra ferma, anche duemila! Non dirlo a me! Ma noi due quassù come ci siamo finite? (Canta) no non voglio. Io non rischio più… Insomma, basta! Siete un dottore non potete scappare. Ve lo confesso! Mi sento un fesso! Sentite terra! E’ un S.O.S.! (Cantano) Io sto tremando dalla paura. Non c’è speranza la vedo dura. (Canta) niente da far, se non pregare! (Cantano) Scoppi! Sbotti! Palle di… (Silenzio. Si sente una misteriosa musica. Effetto sintetizzatore come se qualcosa avesse urtato l’astronave, poi tutto torna calmo. Durante le battute seguenti, sullo schermo si vede l’atterraggio graduale sulla superficie del pianeta) Da dove viene questa musica ? Dallo spazio o dalla terra? Non si sente più. Ma di sicuro è al servizio di qualche forza che si trova su quel pianeta. Questa musica passa tra gli asteroidi e con la sua dolce melodia calma la loro violenza e la mia ansia. L’abbiamo seguita fin qua. Anzi, è stata lei a trascinarci, ma adesso è sparita. (Pausa) Yeah! No ecco che ricomincia. Siamo rimasti intrappolati in un campo gravitazionale che sembra venire da quel pianeta. Johnny dice che non possiamo respingerlo. Sembra che non possiamo fare niente. Presto, chiama l’Ufficiale Scientifico sul ponte. Ho bisogno di un consiglio. Non ho un piano. Se n’è andata, signore, con la nostra ultima capsula di salvataggio. (Pausa. Si sente il rumore della capsula che passa sopra l’astronave) Adesso è sul monitor. (Il sintetizzatore suona un’intera misura musicale) Alla Corte Marziale, se mai l’acciufferemo! Signore, io non posso credere che l’abbia fatto per vigliaccheria. Non difenderla. E’ una traditrice! (L’astronave atterra bruscamente. Le luci vacillano. La musica cessa) Caspita! Che pianeta è mai questo? (Usando il sintetizzatore come fosse il computer di bordo) Scespiria,Capitano. (Controlla i comandi) Il pianeta è incantevole invero e pieno d’ossigeno sincero. Il clima che già estivo si può dire invita il corpo e l’anima a gioire. (Perplessi) Eh ?!... (Entrando in un delirio poetico) No, non ti chiamerò giorno d’estate, tu sei più amabile e di lui più lieve. Del vento crudo teme le sferzate di maggio il fiore, ahimé, l’estate è breve, l’occhio del cielo troppo caldo splende od è il suo oro dalle nubi offuscato ed ogni grazia la sua grazia arrende al corso di natura oppure al fato. Non così svanirà questa tua estate, delle tue grazie perdendo il dolce vanto dalla morte nell’ombra trascinate; tu sboccerai in eterno, col mio canto. Esso vivrà e tu con lui, infinito, finché dall’ultimo uomo sia mai udito. Tenente caro, ma come parlate? O vi sentite male o sragionate! Parlo così come mi rispondete, il perché non lo so, non lo chiedete. Volete smetterla di parlare in versi? Dentro lo spazio, ahimé ci siamo persi! (Si rende conto di aver parlato anche lui in versi) Oh Signore, cosa ci succede? Parliamo solo in versi, non lo vede? Si, ma perché? Sembra una malattia! E pensare che io odio la poesia! Beh, insomma, cavoli, che dobbiamo fare? Io ho fame! Se volete cucino per tutti e sennò arrangiatevi! Tutti lo guardano stupiti. Avete udito? Lui parla normale! Forse perché ha una natura più animale. Ooooh! Animale a chi?! Signore, c’è un segnale sullo schermo! Attiva il collegamento! Non star fermo! Mi sembrate tutti diventati scemi. E questo posto non mi piace per niente. Come faremo? Poveri noi! (Effetto laser ed appare PROSPERO) Non mi preoccuperei se fossi in voi! Capitano, guardate! Mio Dio, io la conosco quella faccia! E’ Prospero, scienziato assai stimato, che dalla terra dicono sia scappato or son tre lustri senza lasciare traccia. Non fu proprio così, ma benvenuto. Questo pianeta adesso è casa mia regno d’arte, di scienza e di poesia. Come il divino Shakespeare l’ho chiamato che fu da me ogni ora venerato. Chi tocca questo suolo parla in versi ora sciolti, ora in rima. E anche nell’ira, con lingua forbita l’opera del poeta spesso cita. Fulmini e dannazione! Un incantesimo! Sei tu che ci hai attirati in questo luogo! E’ vero, ma l’ho fatto solamente per prendermi cura di tutti voi. Di voi e della mia diletta figlia che ignora chi io sia e da dove venni ne sa che assai migliore ero stimato del Prospero che solo ora è padrone di un misero laboratorio malandato. Canta UN UOMO CHE SOFFRE ( Don’t Let Me Be Misunderstood) Ehi amico, non giudicarmi se ti sembro un uomo che anima non ha. Ma non esiste uomo che sia un angelo in fondo sarò crudele con chi non ha pietà. Ma io sono un uomo che soffre anche se, oh no ! voi non crederete mai in me. Prospero, non menar il can per l’aia! Poche storie e parla chiaramente per quanto sia possibile con questi…. (cerca disperatamente di non fare la rima, ma non ci riesce) … versi dell’accidente! Per quale vile ragione ci hai condotti qui? Il momento è giunto che io vi informi. Prestate orecchio. Mia moglie ed assistente, a nome Gloria, -e notate vi prego come possa una madre esser perfida- era colei che sol dopo mia figlia più amavo al mondo e dunque a lei affidai il mio laboratorio che era il primo per dignità e importanza come io ero considerato senz’eguale per dignità nell’arte della scienza. Un progetto il Governo mi affidò assai importante e nei segreti studi io fui rapito e allora l’empia donna… mi seguite? Con attenzione. Gli interessi montani trascurai votato come ero a coltivare la mente e ad affinarla. Quello che accadde a Gloria io non lo so ma certo dentro il seno qualcosa di malvagio nacque e crebbe. Completammo il progetto e all’improvviso mi colpì dietro il capo e prigioniero mi legò mani e piedi. E perché non ti uccise? Non osò. A bordo di una nave mi sospinse -che di un satellite era la carcassa- e quel rottame lo lanciò nello spazio. Essa ignorava o almeno così credo che proprio quella nave era riparo ai giochi e al dolce sonno della figlia che così dunque insieme al genitore fu gettata nel buio e nell’orrore. PROSPERO riprende a cantare Destino crudele, un mondo spietato una vita che non ti perdona mai il prezzo ho pagato, la strada è finita ma non ho mai cercato la vendetta! Ehi amico, sono un uomo anch’io dentro me nascondo sentimenti ma a volte mi ricordo quei rimorsi e i rimpianti quello che ho fatto e non dovevo fare. Perché sono un uomo che soffre anche se, oh no! Voi non crederete mai a me. (La canzone finisce) Oh quale storia tragica hai narrato si può ben dire che sei assai… (Non gli viene la rima e si inceppa) Sfigato! Oh mai racconto fu più doloroso di questo di Gloria e Prosperoso… Prospero. Alla fine, dopo lungo tempo a soccorrermi siete venuti. Fu l’atterraggio qui da me forzato, ma ormai ogni pericolo è scampato. Capitano, di nuovo, benvenuto. Anch’io, con uguale cortesia a voi do il mio. (PROSPERO entra. COOKIE lo controlla con il geiger) Ed ora lietamente festeggiamo, chiacchieriamo pure e poi mangiamo. (Si gira verso gli altri facendo un gesto per dire “Ammazza come sono diventato bravo”!) Tanto cucina lui!... Il prossimo che mi parla in rima me lo mangio io, crudo! (Dal portello entra ARIEL. La luce si abbassa e il sintetizzatore emette suoni minacciosi) E questo chi è? Pussa via! Sciò! Amico caro, non aver paura questo è un robot ed è la mia creatura. Non sono amico tuo e questo coso mi fa paura. E’ innocuo. Accende il fuoco e fa la legna… Si chiama Ariel ed è il mio servitore. (Usando il microfono come misuratore Geiger, COOKIE controlla ARIEL. Una scossa elettrica lo manda a terra e lascia il microfono ad ARIEL) Parla mio robot. Salve, ragazzi! Mi chiamo Ariel. Sono un’invenzione del Dottor Prospero! La pena egli si è dato di farmi parlare e d’insegnarmi ogni momento una cosa o un’altra, quand’io non sapevo neppure che cosa fossi e come la più rozza creatura balbettavo. “Shakespeare”, “La tempesta”, atto…, scena… Il benvenuto sei anche tu con lui. (A Prospero) Mio caro amico, prima di lasciarci un problemino avrei che assai mi cruccia. Si, già lo conosciamo. Ritrovare dovete il vostro ufficiale. Ella è scappata, nel momento del bisogno, con la vostra ultima capsula. Le sue tracce sul mio schermo radar ho seguito fin a quando non ha oltrepassato l’orizzonte ed è scomparsa oltre faccia buia sul pianeta. Mio robot, aziona il radar. Io voglio saper dov’è finita quella nave che posizione ha e che intenzioni. Capito? ARIEL si mette a lavorare, mentre parte la musica di VIBRAZIONI ( Good Vibrations). Entra MIRANDA. Wow! Silenzio! Che cos’è quella luce che ora irrompe da quel portello? E’ mia figlia, signore. Gesù, che sventola! Cantano VIBRAZIONI ( Good Vibrations) TEMPESTA Mai – Io non ho visto ma-a-ai una donna così bella come le-e-ei mai – su nessun pianeta ma-a-ai se io la cercassi non la trovere-e-ei ARIEL CORO Io sento le vibrazioni Vi-vi-vi-vibrazioni Saranno le sue emozioni E-e-e-emozioni TEMPESTA Già lo so! – Se mi avvicino a le-e-ei quel sorriso prigioniero mi farà eeeee, ripararmi più non potròòò dalla luce di una stella come lei. ARIEL CORO Io sento le vibrazioni Vi-vi-vi-vibrazioni Saranno le sue emozioni E-e-e-emozioni (Parlato) Vai mio robot e trova la navetta io qui ti aspetterò ma tu vai in fretta. (Canta) Non so dov’è / ma la troverò. (Ariel esce) TEMPESTA Sono vibrazioni che (ti) fanno tremare il cuore Sono vibrazioni che (ti) fanno tremare il cuore Sono vibrazioni che (ti) fanno tremare il cuore (Gli altri continuano sotto il seguente dialogo) Capitano, io voglio presentarvi la mia figliuola. Mirando vieni qua. (TEMPESTA va a stringere la mano di MIRANDA) E’ uno spirito? No, mia sciocchina, giacché mangia e dorme e fa ogni cosa che anche noi facciamo. E però potrei dire che è divino niente in natura è mai così carino. (MIRANDA e TEMPESTA si toccano) Ah! TEMPESTA CORO Io sento le vibrazioni Vi-vi-vi-vibrazioni Saranno le sue emozioni E-e-e-emozioni PROSPERO CORO Io sento le vibrazioni Vi-vi-vi-vibrazioni Saranno preoccupazioni E-e-e-emozioni (La canzone finisce) Mio buon Capitano, una parola. Scusate. (PROSPERO prende TEMPESTA in disparte) (A parte) Ella insegna alle torce a illuminare! Sul volto della notte ecco che appare come su un negro lobo ricca gemma. Fino ad oggi ho mai amato? No, occhi miei, no non avrei potuto senza vera bellezza aver veduto. “Romeo e Giulietta” atto… scena… (Esce Ariel) (A Cookie) Parli in versi anche tu! Invero amore Di prodigi è capace! E così in fretta! Oh signor mio, finché non ho scoperto che poteva accadere io mai ho creduto possibile o probabile tal cosa. E poi d’un tratto mentre me ne stavo così, senza far nulla di speciale, in quel nulla l’amore è apparso a me. Oh Cookie, così a lungo l’hai guardata che, forse ti è sfuggito chi ella sia. Che importa? Le sue labbra di corallo dischiudersi ho osservato e il suo respiro profumare di fiori l’aria intorno tutto quello che è in lei è sacro e puro. Smettila Cookie. Esci da questa trance. Svegliati, su, ti prego! Se tu l’ami pensa piuttosto a come conquistarla! Brucerò, languirò, morirò se non la ottengo consigliatemi voi che lo potete assistetemi, so che lo volete, Parte la SHOOP SHOOP SONG COOKIE Come fare io non lo so voglio sapere se mi ama o no è negli occhi suoi… ROXY e MAYA Oh no, non lo vedrai ! COOKIE Dentro agli occhi suoi… ROXY Oh no, t’ingannerai: se l’amore c’è nei suoi baci li lo troverai! CORO Baciala, dai! COOKIE Negli sguardi suoi! ROXY e MAYA Oh no, è solo charme! COOKIE Negli abbracci suoi! ROXY e MAYA Oh no, t’illuderai se l’amore c’è nei suoi baci li lo troverai! CORO Baciala, dai! ROXY e MAYA Oh-oh-oh… Prendila, stringila e poi potrai scoprire tutto quello che vuoi se c’è amore nei suoi baci vedrai e li che lo troverai! COOKIE Ma se lei non ci sta… ROXY e MAYA Oh no, non lo farà! Non ascolti e non capisci che se l’amore c’è nei suoi baci li lo troverai! CORO Baciala, dai! (Il dialogo che segue è parlato sulla musica) Dolce Mirando? Cosa comanda? Dolce signora, pietà di me! Pietà di te? Che cosa c’è? Dove c’è pena ci sarà sollievo. Se per la pena mia d’amore voi soffriste donandomi l’amore il vostro duolo, scomparirebbe insieme alla mia pena. Non ho capito niente, mio signore ma un bel bacino te lo do di cuore. (Bacia COOKIE sulla guancia) (La canzone riprende) CORO Eccola là! ROXY e MAYA Oh-oh-oh… Prendila, stringila e poi potrai scoprire tutto quello che vuoi se c’è amore COOKIE Nei suoi baci lo so è li che lo troverò. ROXY e MAYA Ma se lei non ci sta… COOKIE Oh no, non lo farà! Tutto questo l’ho capito ormai se l’amore c’è nei suoi baci li lo troverai! CORO Lo troverai! (La canzone finisce. Rientra ARIEL) Roxy, Roxy, buone e cattive notizie, come non ne avete mai udite finora. Buone e cattive insieme? E come mai? Non è forse una buona notizia sapere che il nostro Ufficiale Scientifico sta tornando? È qui? No, signore. E allora? Sta arrivando. E quando sarà qui? Quando sarà dove sono io e vedrà voi che siete li. (A Roxy) Pazienza, pur se intelligente Ragiona da robot. (Ad Ariel) di buone nuove sei sempre portatore! Ora una cosa c’è che vorrei sapere. Hai tu trovato che cosa il tuo padrone abbia scoperto di si importante? Io son curioso, parla. Certamente, signore. Io stesso ci ho lavorato e visto che non son programmato per mentire, rivelerò la grande conquista del padrone mio, che quando sarà approfondita, lo collocherà tra i più grandi uomini di tutte le epoche. Esempi: Pitagora, Darwin, Copernico, Einstein… Grazie, ho capito! (A Roxy) Egli ci sta dicendo che ha scoperto di Prospero la magica invenzione. Si, però, forse… Io devo investigare. Parte l’introduzione di “IL MONDO CAMBIERO’” ( I’m Gonna Change the World) Il mio padrone – che benedica Dio le mani che mi hanno costruito in ogni mia parte – per molti anni in solitudine ha lavorato ad un’idea rivoluzionaria, una scienza nuova: la Telegenesi. La telegenesi? (Accordo di chitarra) La creazione attraverso il solo pensiero, senza bisogno di strumenti. Oh, ma questo è impossibile! La creazione della materia con la mente. Per far questo lavoro – userò qui termini da profano – si devono utilizzare i nove decimi del cervello che i comuni mortali non usano. È l’elasticità cerebrale. L’elasticità cerebrale? Si. La conquista avvenne quando il signor Prospero distillò una pozione che chiamò Fattore X e che utilizzava questa parte di materia grigia intatta. Ne bevve un sorso mentre stava in laboratorio e ora dirlo mi rincresce, ma da allora non è più stato lo stesso. (Che ha origliato il tutto, si avvicina ad ARIEL) Chiudi quella boccaccia di metallo, lattina di arancia su rotelle! Ti annienterò se parli. (A Tempesta e Roxy) E voi con lui! Inizia “IL MONDO CAMBIERO’” ( I’m Gonna Ch’ange The World). TEMPESTA Senti un po’ non ti arrabbiare resta calmo e lasciami parlare non siamo in guerra io e te gridi tanto senza un perché. PROSPERO Il mondo cambierò Il mondo cambierò se mi fermerai te ne pentirai. Bada a te non mi sfidare Io ti posso far soffrire Vai via, via da qui Non potrai fermarmi sai Il mondo cambierò Il mondo cambierò se mi fermerai te ne pentirai. (La musica continua e si smorza sotto il dialogo seguente) Io vedo il babbo mio molto arrabbiato e a dire il vero molto maleducato. È il capitano il primo uomo invero per cui il mio cuore palpitò sincero. Pietà, commuovi tu il mio genitore spiegagli le ragioni del mio cuore! Silenzio, figlia mia! (A Tempesta) E in quanto a voi scoperto ho il vostro gioco. Voi non siete quello che dite, ma una sporca spia venuta sul pianeta per rubare la mia preziosa formula. No, per quant’è vero che è un uomo! Non mi sorprenderei se fosse complice di Gloria, la maligna sposa mia. Lo spirito maligno non può stare in un tempio si bello ad abitare! E parli con il cuore? Si, signore. Giovane e così dura? Giovane e così vera. E allora sia così. Prenditi in dote questa tua verità! “Re Lear”…atto primo … scena prima… Taci Ariel! Non metterti fra il drago e il suo furore! (A Miranda) Davanti al sole e al suo fulgore sacro per Ecate e i misteri della notte davanti agli astri e al loro eterno moto in cui la vita prende e lascia forma io qui ripudio ogni paterna cura prossimità e proprietà di sangue e come estranea a me ed al mio cuore ti discaccio per sempre.. Perdindirindina! MIRANDA canta “CHE COS’E’ QUEST’AMORE” (Teenager in Love) MIRANDA (Parlato) Se lui mi tratta male mi sembra di morire. Non so che cosa voglio perché devo soffrire? Che cosa accade dentro di me? (Cantato) Ma che cos’è questo amor che cos’è? A volte son felice ma poi piango perché mi sento tanto sola e lo vorrei con me Che cosa accade dentro di me? Ma che cos’è questo amor che cos’è? Io voglio lui soltanto lui se non lo avrò lo so, lo so io morirò. Se vuoi farmi disperare no, non ti perdonerò. Ma se mi vorrai amare giuro che ti seguirò. Che cosa accade dentro di me? Ma che cos’è questo amor che cos’è? (MIRANDA canta la canzone a PROSPERO, ma sul ritornello si rivolge a TEMPESTA. Alla fine del pezzo, con furia e gelosia che sconfinano nell’incestuoso, PROSPERO va al portello e abbandona la nave) (Parlato) Padre, ti voglio bene, ma il mio cuore è qui con lui. Smuoviti opaca terra e riafferra il tuo centro perduto. (A Tempesta) Se il velo della notte già non fosse disteso sul mio volto esso sarebbe di virgineo rossore imporporato per quello che da me hai testè udito. Lo so che non sta bene e se potessi tutto rinnegherei, ma ormai a che serve? Niente più complimenti. Di mi ami? (Commosso) “Romeo e Giulietta”… atto…scena… Senti, ascoltami tesoro: sulla tua innocenza giuro…giuro che il cuore e l’anima che ho a nessuna donna mai darò. Nessun ne avrà il possesso tranne solo me stesso. TEMPESTA canta “BIMBA” (Young Girl) Bimba non piangere, dai non posso amarti come tu vuoi ma ti amerò quando crescerai. Sembri una donna ma poi sveli la bambina che è in te mi hai fatto credere – che eri tu quella per me ma ora so la verità. Bimba non piangere, dai non posso amarti come tu vuoi ma ti amerò quando crescerai. Senza profumo né make-up Sei troppo piccola per me ma anche se sai – che tu non puoi amarmi – hai troppa passioni dentro al cuor. Bimba non piangere, dai non posso amarti come tu vuoi ma ti amerò quando crescerai. (Intermezzo strumentale) Vai, torna dal tuo papà ti vuole bene e tu lo sai. Non mi tentare – devi a-spettare di cre-scere non posso amarti e tu lo sai. Bimba non piangere, dai non posso amarti come tu vuoi ma ti amerò quando crescerai. ( La canzone finisce) ( Parlato ) Ora addio, mia signora che ormai giunta è l’ora. Non hai già veduto che tuo padre è arrabbiato… arrabbiato? Bello mi appare perfino il rifiuto quando dalle sue labbra esso sia uscito la colpa di un delitto non si viene a mostrare prima di un amore che vorremmo celare. Il meriggio è la notte dell’amore. Oh Capitano, sulle dolci rose di primavera, sulla mia purezza, sulla sincerità e sul mio onore giuro che ti amerò anche a dispetto del tuo orgoglioso cuore giacché né volontà e né ragione posson nasconder questa mia passione (Canta) Ma che cos’è, quest’amor che cos’è? (Canta) Ma che cos’è, quest’amor che cos’è? (Parlato) Oh Dio, non hai pietà lassù nel cielo guardando nell’abisso del mio cuore? Mi hai baciato la gota ed ho pensato che tu mi avessi scelto ed ora invece è al Capitano che professi amore. Oh Miranda, l’amor che mi hai mostrato aggiunge altro dolore al mio dolore. È l’amore una nebbia che i sospiri creano col loro fumo rarefatto un fuoco che negli occhi degli amanti si agita, un oceano che il flusso delle lacrime alimenta. (Qualcuno ride) Ridono di me il Capitano e l’equipaggio. (Altre risa) Io mi vendicherò su tutti voi! Canta LEI NON C’E’ – ( She’s not there ) COOKIE Perché nessuno mi ha detto che male fa. Perché nessuno mi ha detto che lei pietà non avrà. Per i rimpianti è troppo tardi ma riprovare non servirà. Non perder tempo ad inseguirla lei non c’è. Ma se ripenso a quegli sguardi suoi alla sua bocca e a come parla lei con voce mor-bi-da con occhi splen-di-di ma poi non c’è. (Parlato) Natura, sei il mio Dio e alla tua legge solo io mi inchino. E perché dovrei soffrire quest’angoscia e sopportare che questo Capitano mi sconfigga quando certo di me non è migliore per fierezza d’aspetto o di pensiero? (Canta) Ma se ripenso a quegli sguardi suoi alla sua bocca e a come parla lei con voce mor-bi-da con occhi splen-di-di ma poi non c’è. (Parlato) Ed ora a noi, mio Capitano! Se scovo l’occasione e trovo il modo io ti supererò per quanto è vero che Dio è coi bastardi! (Canta) E lei non c’è! (Perché lei non c’è!) (Fine del numero. Rientra PROSPERO) Mai in vita mia mi son così sentito Confuso, strano, mai così furioso. Mia figlia, la bambina del mio cuore la mia figliola cara ecco è fuggita col Capitano, vile lupo dello spazio! Parte l’introduzione di “ CHE SCOSSA DA’” (I’m all shook up) Soffiate venti, spaccatevi le gote! Infuriate! Soffiate! Inondateci piogge torrenziali! “ Re Lear”… atto… (PROSPERO gli tira una cosa addosso e riprende) Sommergete le torri ed annegate gli alti pennoni! O voi sulfurei fuochi che guizzate come un pensiero e siete messaggeri dei fulmini che schiantano le querce fate fiammelle della mia testa bianca! Tuono che tutto scuoti rendi piatta di questo mondo la corposa sfera! Della natura spezza gli stampi e disperdi nel vento tutti i germi che fanno l’uomo ingrato! (PROSPERO si agita. E‘ chiaramente vittima di un grande tormento) PROSPERO Se sbagliato ho cosa far potrò? Mi pizzicano il cuore cento api o che? O forse son colpi d’un cuore in età… MIRANDA L’amo già! PROSPERO e TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! PROSPERO La lingua si secca la mano mi scrocchia e quasi non mi reggo sulle mie ginocchia. TEMPESTA Chi devi benedire se ti senti già morire?
MIRANDA L’amo già! PROSPERO e TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! PROSPERO Vi prego non chiedete che mi ronza in testa. TEMPESTA Son come il nome mio tutta una tempesta. MIRANDA Se casomai io vedo lui. PROSPERO Mi batte il cuor lo so ne morirò. TEMPESTA Quando la vedrò tutto tremerò perché gli occhi suoi brillano nei miei. PROSPERO Son sicuro che lei mi assisterà. MIRANDA L’amo già! PROSPERO e TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! TEMPESTA M’ingoio le parole che pur voglio dire. PROSPERO Lo stomaco s’incarta come trippa da bollire e quasi non c’è cura per lenir il male. TEMPESTA Io voglio lei ma l’avrò mai? Quando la vedrò tutto tremerò perché gli occhi suoi brillano nei miei. PROSPERO Son sicuro che lei mi assisterà. MIRANDA L’amo già! PROSPERO-MIRANDA-TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! (Parlato) È tua Tempesta. Puoi prenderla poiché io non ho più una figlia e mai non voglio riveder la sua faccia e dunque addio. Vogliam ancor – andata! E via! L’amavo e m’illudevo riposare Sotto la sua tutela. Via, lontano e d’ora in poi sfuggite la mia vista! Vieni, dolce liquore! Vieni mio poderoso fattore X! Tu sei il rimedio per la mia febbre. (Beve) Fosti onesto speziale, agisce svelta la tua mistura! (Cantano) PROSPERO La lingua si secca la mano mi scrocchia e quasi non mi reggo sulle mie ginocchia. TEMPESTA Chi devi benedire se ti senti già morire?
MIRANDA L’amo già! PROSPERO e TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! PROSPERO Vi prego non chiedete che mi ronza in testa. TEMPESTA Son come il nome mio tutta una tempesta. MIRANDA Se casomai io vedo lui. PROSPERO Mi batte il cuor lo so ne morirò. TEMPESTA Quando la vedrò tutto tremerò perché gli occhi suoi brillano nei miei. PROSPERO Son sicuro che lei mi assisterà. MIRANDA L’amo già! PROSPERO e TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! TEMPESTA M’ingoio le parole che pur voglio dire. PROSPERO Lo stomaco s’incarta come trippa da bollire e quasi non c’è cura per lenir il male. TEMPESTA Io voglio lei ma l’avrò mai? Quando la vedrò tutto tremerò perché gli occhi suoi brillano nei miei. PROSPERO Son sicuro che lei mi assisterà. MIRANDA L’amo già! PROSPERO-MIRANDA-TEMPESTA Che scossa dà! – oh yè! (Alla fine del numero PROSPERO collassa a terra. La musica continua con l’introduzione di “GLORIA”. Magari iniziando con un giro di basso e aumentando gradualmente, come se si avvicinassero dei passi pesanti) Badate al Dottore! Signore, state bene? Non fate caso a me, nobile amico. Ho uno strano malore che è ben noto a chi mi sta vicino. Capitano! Capitano! Chi urla così forte? C’è un segnale sul monitor. Ed è un beep! Senza dubbio è il vostro Ufficiale Scientifico. Catturala su, Ariel, come già ti era stato ordinato. Un momento! Qualcos’altro appare un altro beep potrebbe essere invero… Un altro beep? Potrebbe essere… Essere, oppure no? Questo è il problema. Il secondo segnale è assai più grande, mostruosa è la sua forma e svelto corre per afferrarla io credo. Angeli e voi ministri della grazia venite qui q difenderci! Cos’è? Uno spirito santo o un demonio? E che intenzioni ha, buone o cattive? Esistono più cose in cielo e in terra di quante mai sognai al laboratorio. In tanti anni mi ricordo bene di aver veduto cose assai tremende e strane invero, ma questa orrenda vista supera di gran lunga ogni forma già nota. E allora a noi mostrala, che aspetti? (Sullo schermo appare un mostro al di fuori dell’astronave) È un mostro quel che vedo innanzi a me con tentacoli al posto delle mani? No! Non lasciate che mi si avvicini! Io non lo vedo. E io invece si! Oh fatale visione, sei sensibile alla sua vista ed alla mia non parli? O sei soltanto un mostro della mente. Una finta creazione che proviene dalla mente impazzita? Alzate lo scudo protettivo. Lo terrà lontano. Ariel e l’Ufficiale Scientifico sono nella camera di decomposizione, signore. E che cosa aspetti? Falli entrare. (Cantano) MAYA Sono qui. Sono qui. Sono qui. TUTTI Cosa mai accadrà? MAYA Sono qui. TUTTI Che succederà? MAYA Sono qui. (Si apre il portello ed entrano ARIEL e GLORIA.) PROSPERO Gloria! GLORIA Ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi! TUTTI Gloria! GLORIA Che brutta storia! (Ripetono) GLORIA È già qui! È già qui! È già qui! GLI ALTRI Cosa mai accadrà? GLORIA È già qui! GLI ALTRI Che succederà? PROSPERO Aiuto, aiuto, aiuto! TUTTI Gloria! GLORIA Che brutta storia! (Ripetono) (Quando la canzone finisce, buio e silenzio. Scende lo schermo) Si salverà la nave da questo attacco mortale? Ricambierà Tempesta di Miranda l’amore? Perdonerà Prospero la sua moglie crudele? Al bar prima di tutti riuscirete ad arrivare? Tutto e molto di più potrà essere udito nella seconda parte del Pianeta Proibito! (Si riaccendono le luci e si vede l’equipaggio lottare contro i tentacoli del mostro. Uno di questi ha catturato GLORIA e la solleva per aria. BUIO) FINE I° ATTO (Gli attori si trovano nella stessa posizione della fine del primo atto. BUIO. Scende lo schermo.) A chi la storia non seguì a puntino permettete ch’io faccia un riassuntino. Con molte scuse se tralascio il peso di numeri e canzoni. Per esteso davveroe in verità non posso andare se non voglio le palle far cascare. Un’astronave in volo d‘ispezione su un pianeta atterrò per attrazione, dove Prospero, insigne scienziato, viveva da gran tempo relegato lavorando a una magica pozione che del cervello causa l’espansione. Mentre scartocciavate caramelle È apparsa poi fra noi Miranda bella, di Prospero la figlia beneamata, subito di Tempesta innamorata. Ma il Capitan non se la fila affatto, mentre il cuoco di bordo, un sempliciotto, della fanciulla è già bello e cotto. Mentre chiacchieravate con il vicino fummo edotti che Prospero, meschino, era stato spedito nello spazio da Gloria, che è sua moglie e un vero strazio. E, guarda tutti i casi del destino, porta lo stesso nome, assai carino, l’Ufficiale Scientifico di bordo. Gloria anche lei (ditelo al vecchio sordo che ulula seduto in galleria) e abbiam lasciato questa donna ria preda di un mostro orrendo e assatanato che si era della nave impossessato. È tutto chiaro? Possiamo andare avanti? Qualcosa avete messo sotto i denti? Sigaretta fumata? Bibita tracannata? Se anche la pipì avete fatto state zittini, inizia il secondo atto. (Termina il video e riprende il numero di GLORIA della fine del primo atto. Questa volta, però, GLORIA viene salvata da ARIEL) Incubi, incubi, incubi! Via, maledetto mostro, via ho detto! Ancora una volta l’attacco contrasta, dai, forza amico, il suo scudo devasta! E se non basta dagli in testa l’asta! Fai appello all’olio che nelle vene ti scorre! Ficcagli tutto il phaser dentro il cuore! (ARIEL colpisce il mostro col suo phaser e lo cattura, poi GLORIA lo finisce ed il mostro scompare. PROSPERO casca per terra con un urlo e sviene) Bolle ha la terra come acqua o lava questo era il mostro, ma dov’è sparito? (Controllando gli strumenti) Nell’aria e ciò che solido sembrava, come fiato nel vento ecco è svanito. (Disfatto dalla stanchezza) Macbeth, atto… scena… Erano qui davvero queste cose di cui stiamo parlando o abbiam mangiato tutti dalla radice della pianta che si chiama follia e che la ragione rende sua prigioniera? Qualsiasi cosa fosse, tornerà. Ne sono certa. (effetti di sintetizzatore come se il mostro stesse tornando. Poi scompare) Ma voi, mio caro amico, state bene? Sono di nuovo un uomo. Si, ma non vi agitate. Tu, Robot, cosa dici? I miei sensori non registravano alcun organismo. Eppure quello schermo laggiù confermava una presenza aliena sull’astronave che il mio phaser ha fortunatamente cacciato via. Oh Ariel, mio laborioso Ariel. Cosa volete, mio potente padrone? Son qui. Tu e il tuo phaser vi siete fatti onore. E per questo vi devo ringraziare. Qui noi tutti lo dobbiamo fare. Anch’io e dal profondo del mio cuore. (A Cookie) Ma che cos’è un phaser? Un misto fra un phon, un freezer e un laser. Il serpente è schiacciato, ma non morto ritornerà, forte com’era prima e il tuo misero phaser tremerà del morso del suo dente. È piena di scorpioni la tua mente, moglie mia cara. Suggerirei di citare altri danni. Il “Macbeth” porta notoriamente iella. Il nostro Ufficiale Scientifico è tua moglie!? Questa è la donna, fate il dovere vostro. Oh Gloria, io in arresto ti dichiaro su richiesta di Prospero, marito da te molto oltraggiato. Signora mia, mi avete fatto torto. Davvero Prospero? No! Parte in sottofondo UN UOMO CHE SOFFRE (Don’t Let Me Be Misunderstood) Nota pirata, galattica ladra! Quale folle audacia ti ha portato qui, al cospetto della mia pietà che in modo sì deciso e si brutale hai reso tua nemica? Oh Prospero, mio nobile signore, non ti crucciare se io qui rinnego i nomi che mi dai! Non fui mai ladra e pirata nemmeno! Perché mai mi chiami tu così? Guardati in uno specchio! Sei un demonio! Non c’è deformità che non peggiori se posta in una donna! Tu sei un povero pazzo che nasconde la sua vergogna dietro i falli altrui! (Piano a Roxy) In che senso? Poetico. Taci, losca creatura! Non parlare! Tu prestami attenzione, o Capitano! Codesta donna che ora qui tu vedi, altro non è che un verme che minaccia il futuro del mondo. La mia grande scoperta che si chiama, come sai, Telegenesi ed è nata grazie al fattore X, da me isolato, potrebbe dare un nuovo immenso impulso alla razza degli uomini, creare cose meravigliose con l’ausilio soltanto del cervello e far cessare le carestie, le guerre ed i malanni! Felice il mondo che li sconfiggesse! E questa panacea, questo prodigio lei voleva distruggerlo! Tempo non sprecheremo a riconoscere tutti i delitti di cui si è macchiata. Lo faremo più tardi, sino a allora ritieniti sospesa dal servizio. GLORIA (Canta) Sono una donna che soffre perché perché - voi non crederete mai a me. Valorosa Gloria, se permetti i piedi insieme ti incatenerò. No! Io mi opporrò con forza, non mi avrete! In vostra mano mai non mi terrete! (PROSPERO telegenesizza GLORIA che casca a terra) Obbedisci, suvvia! Sono i tuoi muscoli come quelli di un pargolo e non hanno né forza né vigore. Già è così! E allora, bella mia? Che cosa c’è? Non hai più parole? ARIEL canta CHE COSA C’E’ (Who’s Sorry Now). ROXY, TEMPESTA, MAYA, PROSPERO e COOKIE fanno il coro.
ARIEL Che cosa c’è? Piangi perché? Tu stai soffrendo ma non basterà. Triste sarai e piangerai come lui ha pianto per te. Tu già lo sai Scuse non hai. Hai detto no e allor Che cosa vuoi? È tardi ormai ed ora scuse tu… ( parlato) Scusa: sostantivo femminile. Scusante, attenuante, discriminante. Aggettivo : scusabile, perdonabile, giustificabile. Transitivo: scusare, perdonare, condonare, discolpare, coonestare, scagionare, difendere, scolpare. Plurale: scuse. Avverbio: spiacevolmente. Oppure: scappatoia, espediente, pretesto, sotterfugio, scappavia. Superlativo assoluto: scurissima. In altre parole… CORO Cosa? ARIEL (canta) … scuse tu non hai! (La canzone finisce) Occupatevi della signora! E quando avremo in fretta riparato i danni all’astronave poi vedremo, tosto di interrogarla per sapere molto di più su queste orrende cose. Si agitano in noi dubbi e paure, ma nella grande mano del Signore io saldo sto e insieme a lei discaccio disegni oscuri e malfidate azioni. E così farò anch’io! E così tutti! Rivelazione danni, Capitano! Lo scafo della nave si è spezzato per l’attacco del mostro! Tu puoi aggiustarlo, Ariel? Detto fatto! Metterò una fascia intorno alla nave in venti minuti. (Esce) Ma non è questo l’unico problema. Che altro c’è? Forse qualche altro danno? Il nostro Johnny… No, non lui! Non dirlo! … per respingere il mostro si è inceppato. Tutti a lavoro, presto, e in ogni modo! Quel mostro ci ha ridotti… (fatica un po’ a trovare la rima) … un colabrodo! Dovete sistemare il vostro Johnny oppure l’energia ci mancherà utile per andarcene di qua. E su questo argomento una parola, vi prego, Capitano. Mettila ai ferri, Cookie, spetta a te. (COOKIE si avvicina a Gloria) Ecco che l’opportunità mi si presenta di mettere fine al mio scontento. ( A Cookie ) è da un po’ che ti osservo e nei tuoi occhi non vedo gentilezza, né letizia. Non vi crucciate. È vero, sul mio sguardo è sceso un velo, mesto e cupo insieme. Ma la causa di questo mio contegno Non è da addebitarsi che a me stesso. Passioni differenti dall’usato lottano nel mio cuore e nel lottare macchian la mia condotta. Ma dimmi, che cosa è questa tristezza che allunga le tue ore? Il non avere ciò che le accorcerebbe. Quell’amore così dolce alla vista e così crudo e tiranno in realtà. (A parte) C’è dell’amore, si, ma anche dell’odio. Quella che amo e venero è tua figlia. E se tu mi dirai che cosa fare in cambio avrai il mio aiuto per salvarti da questa disperata situazione. Ho la schiena che prude, se la gratti la gratterò io a te, con idee e fatti. Finisce il sottofondo di LEI NON C’E’ ( She’s not there) Va bene caro Cookie, il patto è stretto. Ti dirò come vincere il suo cuore ma la formula prima devi avere che Prospero ha inventato, quella droga detta Fattore X. Se tu la prendi la mente ti si spande immantinente e a lei non sembrerai più un deficiente. Proprio perché mi crede scemo in testa mi preferisce il Capitan Tempesta! Esatto. Ora capisco! Ed io, quando avrò in mano quella bomba, lo spedirò dritto alla sua tomba. Non parlerai sul serio! Lo vuoi morto! Tu vuoi la carne, ma non vuoi il coltello che il macellaio usa per staccarla. Era forse ubriaca la speranza che mi hai confessato? Ed ora, sveglia, guarda tremante e pallida l’azione così liberamente vagheggiata? Pace, ti prego, pace! Io posso osare qualsiasi cosa un uomo possa fare. Chi supera i confini non è un uomo! Va bene, lo farò. Da così poco tempo la conosco è mai possibil che mi piaccia tanto? Da così poco tempo la conosco è mai possibil che mi piaccia tanto? Possibile che solo con lo sguardo sia nato amore, dall’amor desio e al desiderio lei poi risponda? E la farei felice? E la farei felice? Ahimé! ( A Cookie ) Quale passione grave peso appende Alla tua lingua già così leggera? Non riesco a parlarle. (a Tempesta) Eppur vi sorta. Oh! Mio capitano… (Una a Cookie l’altra a Tempesta) … cosa ti possiede? Al pensiero di lei tutto già cede? (a Tempesta) L’amore io lo conosco ( A Cookie) Tu la devi voler con ogni forza del tuo cuore (a Tempesta) Se ti è entrata nel sangue qual veleno… Falla tua. Segnalazione guasto! Rivelazione danni! Rivelazione danni! Johnny è fuori uso! Ascoltate! Addetti alla manutenzione al livello 19. Addetti alla manutenzione al livello 19. Invertite la polarità Invertire la polarità? Invertire la polarità?! I circuiti non reggeranno! È un vecchio trucco, ma potrebbe andare. Poco logico mi appare. Della tua logica io non so che fare! Scostati! Ho delle vite da salvare! Invertite la polarità. Invertite la polarità. A tutti i passeggeri e membri dell’equipaggio, procedete ad invertire la polarità. (Il pubblico partecipa alla manovra) Forza Johnny, lo sai, di te mi fido comportati perciò da vero amido… amico. TEMPESTA canta JOHNNY ( Johnny B. Goode) TEMPESTA Accendi una scintilla in un segreto chip e facci poi sentire il suono d’un tuo beep risveglia nel circuito i fili che tu sai e dacci il tuo segnale poi, Johnny su vai! Noi qui sappiamo bene quali tue virtù sonnecchiano in un cuore che non pulsa più. TEMPESTA e CORO Su va! Va! Johnny va! Va! ( Ripetono 4 volte) TEMPESTA Johnny su vai! Accendi mille luci sul tuo videoscreen, si come un grattacielo in un vecchio film. Poi portaci con gioia verso un happy end sarai per tutti noi John Wayne o Cary Grant l’eroe che solitario monta su una sella e fa brillare alta in cielo la sua stella TEMPESTA e CORO Su va! Va! Johnny va! Va! ( Ripetono 4 volte) TEMPESTA Johnny su vai! Accendi una speranza infine in tutti noi che siam di sangue e carne ma non certo eroi circuiti terminali d’una civiltà che pur se Johnny vive un giorno morirà ma Johnny adesso dorme e noi tiriam a sorte Johnny su vai stanotte! TEMPESTA e CORO Su va! Va! Johnny va! Va! ( Ripetono 4 volte) TEMPESTA Johnny per noi! C’è un sovraccarico! Più forte! Più forte! (Si sente un crash) Continuate! Continuate! Polarità invertita. Yeah! E Johnny come sta? Ha vinto la partita? Signore, il nostro Johnny è operativo, più sano assai d’un pesce e ben più vivo! (Gioia generale da parte di tutti) Sono deciso e fermo in ogni fibra proteso anima e corpo al reo delitto. Tutto falsi sorrisi e tutto amore nasconderò l’abisso del mio cuore. ( COOKIE esce per andare a rubare la formula)
Prospero, Prospero, perché sei tu Prospero? Deve moire. Anche se per mia parte non ho ragione per volergli male lo faccio per il bene della terra. Egli ha la droga e come può cambiare con ciò la sua natura è un gran problema. È per questo che a lui meglio è pensare invero come a un uovo di serpente che una volta covato crescerebbe perfido come la sua specie e per ciò stesso va ucciso quand’è ancora dentro al guscio. (Esce GLORIA, entra ARIEL) Capitano! Capitano! È fatto. Ho riparato la falla nello scafo. Sembra che il Capitano sappia bene quel che fa. Sebbene talvolta non mi convinca affatto. (MIRANDA rientra, molto truccata e con un vestito di lamè dorato. La fanciullona ora sembra una quarantacinquenne) Salve bel bamboccione, mi presento. Son’io, il tuo fantastico portento! (Imitando Mae West) È sempre li che porti la pistola o solo di vedermi sei contento? Parte PRETTY WOMAN ARIEL – ROXY – MAYA Pretty Woman io non so chi sei Pretty Woman Io non so chi sei Pretty Woman Quasi finta sembri tu ma piaci sempre più Pretty Woman bella più che mai Pretty Woman quanto mi amerai? Pretty Woman tu mi dirai di si già lo so sarà così. Pretty Woman – tu per me Pretty Woman – senza se Pretty Woman – baciami così, yeah Pretty Woman – yeah, yeah, yeah Pretty Woman – si perchè Pretty Woman – amo solo te Perché ti amo – ti servirò Sarò tuo schiavo – non dirmi no Pretty Woman non andare via Pretty Woman ti amo alla follia Pretty Woman vieni qui da me vieni qui da me… ah, ah, oh, oh… yeah… Pretty Woman Siete voi, padroncina, sotto quel trucco e quell’acconciatura? (A parte) Squinzia si orrenda e così bella insieme io mai non vidi da che mondo è mondo. Son io, Ariel caro, e giacché nulla col fascino innocente di fanciulla dal Capitano non riuscii a sfangare pensato ho allora che per farmi amare fosse opportuno farmi un po’ di trucco per prender al mio laccio il mammalucco e un vestituccio ho poi confezionato che su un antico tomo ho rimirato di quelli che si leggon sulla terra e che d’amore insegnano la guerra. “Mani di fata” è il nome e vi è anche scritto Come intrecciare col rovescio il dritto (alternativa) Si chiama “Grazia” e li viene trattata la scienza di apparir sofisticata. No, padroncina, non funzionerà mai. Farai cilecca con quel vestito. Non è il tipo da vestiti sexy. Davvero? Come ti sei conciata? Porca vacca, ti sei data un centimetro di bacca! Al tuo faccino invero non serviva di cerone e di fard tutta una stiva. Di una Barbie dovrei forse invaghirmi? Vai subito con l’acqua a ripulirti, o, meglio ancora, torna in profumeria non per il trucco, ma per tirarlo via. (Sonetto di Shakespeare da inserire) Oh, Ariel tu si sei un vero amico e con tutto il mio cuor grazie ti dico. (Pausa) Cambia il mio amore sempre d’opinione! Prima ero una bimba, ora un troione! E in uno dei due casi gli va bene io non ne posso più di tante pene! Gli uomini sono invero una iattura, non ce la prendo più la fregatura! Canta VOGLIO UN ROBOT ( Robot Man) MIRANDA Io voglio un bel robot capace sai che non va sempre in giro a fare guai e che mi tenga stretta stretta a sé senza venirmi a fare tante chiacchiere. Io voglio un bel robot tutto per me che non si faccia attendere fino alle tre ma che a ballare vada solo con chi la chiave del suo cuore tiene stretta qui. L’avrò tutto per me CORO Tutto per te MIRANDA Sette dì su se-tte CORO TEMPESTA (parlato) Sette su sette Sette su sette!? MIRANDA Litigheremo mai CORO Mai poi mai MIRANDA E gli sarà impossibile parlare o guai! Non voglio un uomo che mi fa patir e pianger tante lacrime fino a svenir perciò sogno un robot che m’ami si girando una chiavetta piccola così! ARIEL Sarò tutto per te MIRANDA Tutto per me ARIEL Sette dì su se-tte MIRANDA Sette su sette ARIEL Litigheremo mai MIRANDA e CORO Mai poi mai MIRANDA E gli sarà impossibile parlare o guai! Non voglio un uomo che mi fa patir e pianger tante lacrime fino a svenir perciò sogno un robot che m’ami si girando una chiavetta piccola così! girando una chiavetta piccola così! girando una chiavetta piccola così! Alla fine della canzone, MIRANDA bacia ARIEL. Il portello della nave si apre ed entra COOKIE con la formula del Fattore X) Ecco, ho compiuto l’opera e ottenuto La formula di Prospero. La droga ora è in mano di Gloria e quando lei distillerà la magica pozione si espanderà talmente il mio cervello che sembrerò a Miranda perfin bello. (COOKIE vede MIRANDA che bacia ARIEL) Oh, no! Che cosa vedono i miei occhi? Donna crudele per te io morirò! Ora te la fai anche col robot! Amico, vedila cosa dal lato sbagliato. Ma che cos’hai in mano? Non credo che sia roba tua. Bada agli affari tuoi, non ti immischiare lattina di fagioli arrugginita! Se non giri alla larga e non stai attento Ti stacco la corrente in un momento!i Se restituisci subito la formula non dirò niente. Ma se insisti ti darò una lezione. Parte SHAKE RATTLE AND ROLL. Alla fine del numero ARIEL recupera la formula e la mangia. (Tirando fuori il phaser) Bidone d’immondizia, fermo lì!! (Mangiando la formula) Spiacente, la formula non c’è più. Sciocco robot, che cosa hai combinato? Il segreto di Prospero hai ingoiato! (ARIEL si comporta stranamente, come se la formula avesse agito sul suo cervello meccanico come la droga avrebbe fatto su un cervello umano) Hey, ferro vecchio, e adesso che facciamo? Leggiamo…gulp… osserviamo… gulp… e digeriamo! Aiuto, padre! Ariel si è ingrippato! Il suo cervello in tilt se n’è già andato! Calmati, ragazzina, quell’affare Ormai non si può certo riparare! Oh maledetti! Maledetti sciocchi! Fuggite dal furor dei miei occhi! L’avete stoltamente rovinato e la formula in gola si è cacciato! L’opera di una vita ora è distrutta, ma tremenda sarà la mia vendetta! ( Comincia in sottofondo il basso di GLORIA, che aumenta progressivamente. Prospero grida.) Orrore! Orrore! Orrore! Non c’è cuore che possa concepirti né lingua darti un nome! Che succede? Capitano, sul radar c’è un segnale! La stessa forma assume, qui correndo che aveva poco fa quel mostro orrendo! Presto, dottore, presto, rinvenite! I phaser del robot svelto aggiustate! È inutile che strilli, quel rottame è fuori uso ormai senza speranza. Cantano MAYA È già qui È già qui È già qui GLI ALTRI Cosa mai accadrà? MAYA È già qui GLI ALTRI Che succederà? (GLORIA ruba la pistola a COOKIE e la punta su PROSPERO. La musica si blocca) Gloria! E cosi, eccoci qua. Prospero caro. Metti giù quel phaser! Non fatelo! Sta zitto! ( A Prospero) E tu sta fermo! Basta, Gloria! Te lo ordino! Confessa i tuoi peccati. Giunta è l’ora. A tutti voi, senz’altro ha raccontato come mi comportai molti anni orsono di come prigioniero lo mandai nello spazio infinito. Ebbene è vero, ma mia colpa sola fu quella di non togliergli la vita1 una pazza, una pazza sono stata, poiché sapevo che nel suo cervello il male germinava e l’invenzione della droga terribile poteva rendere sconfinato il suo potere. Ma lo amavo e tentai metterlo in guardia acchè mettesse un frena all’ambizione. Basta! Ti prego Gloria, non parlare! No! La verità si deve palesare! Quel mostro che prima ci ha attaccato sei tu che con il tuo subconscio lo hai creato! Subconscio? Che cos’è? Una medicina? No, scemo, studia Freud! È della mente la parte occulta e insieme più potente. Continuo a non capire. Con il Fattore X e col suo genio è riuscito a creare la materia solo facendo uso del cervello, ma non ha calcolato il potere dei pensieri nascosti della mente: l’ odio, la gelosia, la distruzione non sono governati da ragione, se diventan materia sono mostri come quelli che han visto gli occhi nostri. Un mostro nel subconscio? Dio, che orrore! È caduto anche lui nell’empio errore che sempre, fatalmente, compirà chi la natura troppo sforzerà. Son io che ho gli scorpioni nella mente! Io che le porte ho aperto dell’inferno che avevo dentro l’anima ed il mostro nascosto nel mio cuore ho liberato pronto all’odio e al delitto! (GLORIA lascia cadere il phaser., termina il sottofondo) Ho fatto quel che entrambi sapevamo che avrei dovuto fare già da tempo. Perdonami, l’ho fatto solamente per l’amore che porto a te, a mia figlia e al mondo che verrà e che voglio bello, senza mostri creati dal cervello. Son’io quel mostro! Io devo morire! (PROSPERO grida e si afferra la testa, poi improvvisamente si calma) Parte I WHO HAVE NOTHING finisce la canzone. Gli incantesimi miei si sono infranti e la forza che ho è mia soltanto. E la storia di Prospero è finita i miei delitti pago con la vita. Parte l’introduzione di CHISSA’ ( Go now ) Cercavo solo il bene, ma né scienza né arte per salvarmi ho ritrovato, e ora qui io muoio disperato. Sia una preghiera per me il vostro saluto lo giuro, esser migliore avrei voluto. GLORIA (canta) No, nessuno mai lo sa Che cos’accadrà dico solo- chissà chissà, chissà chissà se ci rivedremo mai. No, non devi dirmi quello che ora tu farai Quante volte potrò dirti che ti amo ancora che per sempre ti amerò No, nessuno mai lo sa Che cos’accadrà dico solo- chissà chissà, chissà chissà Ma non creder sai – che per me sia possibile dimenticarti ormai Tu sei dentro di me e non te ne andrai ( Intermezzo strumentale ) Ora devi andar e io dico - chissà chissà, chissà chissà se ci rivedremo mai. No, non devi dirmi quello che ora tu farai Quante volte potrò dirti che ti amo ancora che per sempre ti amerò Ti dico solo allora amore solo – chissà ( Durante la parte strumentale della canzone Prospero esce) Cosa dite di lui, mio Capitano? Avanti su parlate. In sottofondo si sente UN UOMO CHE SOFFRE ( Don’t let me be misunderstood ) Questo piccolo mondo cavalcava come un colosso e noi, come dei nani, camminavamo sotto alle sue gambe cercando ignominiose sepolture. Del loro fato gli uomini talvolta sono padroni e così fu per lui. La colpa non è sempre delle stelle ma spesso in noi che ci facciamo schiavi. ( Fuori dall’astronave si sente la voce tombale di PROSPERO) PROSPERO (canta) Io sono un uomo che soffre perché perchè – non trova amore dentro sé ( Avanza ) Spezzati cuore, spaccati, ti prego. Potente padre, giaci così in basso? Tutte le tue conquiste e i tuoi trionfi Glorie, successi… tutto ridotto a nulla? Non è tutt’oro ciò che risplende savio è solo chi l’intende. Se qualcuno un ombra bacia un’ ombra è il premio della sua audacia… ( a parte ) Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino… Dovunque ora tu sia o padre mio ti giungano il mio bacio ed il mio addio! Alza gli occhi amor mio, non torturare il suo fantasma, via, lascialo andare. Non trattenerlo al mondo per soffrire le pene che era stano di patire. Se n’è andato per sempre. E mi sorprende che così a lungo abbia vissuto in terra un uomo con se stesso così in guerra. Venite su. Tempo è ormai di andare. La fede, la virtù, tutto il mio cuore son tuoi, Miranda mia, dolce mio amore. Oh quale febbre sento nel cervello! Oh Capitano mio, quanto sei bello! Felici amanti, al fine voi trovate la gioia che da tempo meritate. Vieni figliola, stringiti al mio seno che sempre e sol d’amor per te fu pieno. Ti credevo perduta e ritrovarti È gioia pari solo all’abbracciarti. MIRANDA e GLORIA si abbracciano e cantano IO VOGLIO DI PIU’ ( No More Tears ) GLORIA Io madre, tu figlia Bastiamo noi per fare una famiglia tempo abbiamo sai. MIRANDA Credevo, speravo, le stelle – interrogavo e ora tu sei qui. INSIEME Sognavo sempre di essere con te ma ora non sogno e tu sei qui con me con me….. GLORIA ( con controcanto di Miranda) Amore Tesoro Io non ti lascerò mai più INSIEME Sei tu il mio amor sei tu. Se tu lo vorrai io lo so mi amerai si lo so Io lo so oramai tu per sempre sarai qui con me Dimmi che lo vorrai per me, per te che per sempre mi amerai e che così con me tu canterai Io voglio di più di più di più ancor di più. Io voglio di più lo voglio si insieme a te – a te così Sognavo sempre di essere con te ma ora non sogno e tu sei qui con me con me….. oh, oh, oh, oh… Io voglio di più di più di più ancor di più. Io voglio di più lo voglio si insieme a te – a te così Amore mio… (put down this girl) Si di più Ti amerò (this habit) Si di più (No more tears) sempre più (is enough) Si di più (Alla fine della canzone, MIRANDA corre ad abbracciare TEMPESTA) Si amano, si baciano, è finita conclude una sconfitta la partita. ( A Miranda ) Non ti darò più noia con lamenti so bene dentro il cuor che cosa senti. Ti penserò in silenzio e ricordarti sarà forse più dolce che l’amarti. Quando in disgrazia alla fortuna e al mondo piangerò solo il deleritto stato turbando di lamenti il cielo sordo maledicendo nel guardarmi il fato, agognando di un altro alla speranza invidiandogli amici ed ambizione e ad un altro il talento o la sostanza, sempre scontento di ogni mia passione, me stesso e i miei pensieri disprezzando, penserò a te con gioia e il mio dolore (come allodola al giorno che spuntando sta dalla buia terra ) canterà al Signore. Tanta ricchezza sarà pensare a te che non invidierò neppure un re. ( Riavendosi dal torpore) Sonetto diciottesimo… Un amore infelice ed una colpa ti velano lo sguardo di dolore. Il suo furto di tutto causa è stato. Dev’essere punito o perdonato? (Aspetta una risposta, eventualmente anche dal pubblico) Perdono! Perdono! Pietà! La pietà è una virtù che non si estorce. Come pioggia gentile essa ricade sopra la terra e gli animi consola. ( più pimpante) Il Mercante di Venezia, atto quarto, scena… Perdonalo signore, te lo chiede quella che a te giurato ha eterna fede. Suggello al suo perdono sia un tuo bacio più fresco e profumato assai di un… (non trova la rima e va nel panico) Cacio?... micio?... Lucio?... MIRANDA gli tappa la bocca con un bacio, mentre COOKIE soffre visibilmente. Poi MIRANDA e TEMPESTA cantano TI DIRO’ DI SI (Unchained melody) TEMPESTA e MIRANDA Oh, oh amooor amore. Con te – sempre vivrò Con te Con te E tu – sarai – la vita gioia – tu sarai. Con me Con meeeeee/se lo vuoi se lo vuoi io – ti dirò di si. Questo nostro amor vincerà - vincerà ogni avversità con un si. Sempre e solo si ti dirò – ti dirò Sempre ti amerò – cooosì… Oh, oh amooor amore. Con te – sempre vivrò Con te Con te E tu – sarai – la vita gioia – tu sarai. Con me Con meeeeee Ohohohoh/ si Io – ti dirò di si ( La canzone finisce ) Presto! Aiuto! Il sensore è impazzito! Di fuoco una tempesta si avvicina! Io molte ne ho vedute che con furia alberi sradicavano ed il mare gonfiavano e infuriavano di vento ma mai una così che fiamme ardenti porta nelle sue nubi minacciose. Se permettete, tutto questo appare molto logico. ( Terrorizzati) Cioè? Se l’inconscio di Prospero ha creato quel mostro, allora vuol dire che questo splendido pianeta rappresenta il suo super-io. Oh, no! Ancora Freud?! Visto che Prospero ha distrutto se stesso commettendo un suicidio galattico, questo pianeta, in quanto creato dal suo super-io, si accinge a fare altrettanto. E che dobbiamo fare? Ah, non ne ho la minima idea. Prepararsi al decollo! Presto, presto! Da anni luce è meglio distanziarsi da un pianeta che sta per suicidarsi! Cantano DOBBIAMO FUGGIRE DA QUI ( We’ve Gotta Get Out) Coro Dobbiamo fuggire da qui un altro momento non c’è. Dobbiamo fuggire da qui TEMPESTA Ti attende un’altra vita sai, insieme a me! Tu Miranda sei dolce e cara ma la cosa vera è che morirai senza saper perché sparirà la tua virtù al vento nella luce che non vedrai stessa luce di fredda stella – mai! Mai! Mai! Mai! Io con te sarò là sempre insieme a te sarò fredda luce di stessa stella – sai ! TEMPESTA e CORO Sai! Sai! Sai! Dobbiamo fuggire da qui un altro momento non c’è dobbiamo fuggire da qui. TEMPESTA Ti attende un’altra vita sai, insieme a me! TEMPESTA e CORO Dobbiamo fuggire da qui un altro momento non c’è dobbiamo fuggire da qui. TEMPESTA Ti attende un’altra vita sai, insieme a me! Allarme rosso! Allarme rosso! 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 Contatto! (La batteria riparte con WIPE OUT. Entrano , poi, tutti gli strumenti. Sul video si vede il decollo. La musica passa ad una versione misteriosa di TELESTAR dei Tornados. Segnale di chiamata) Stiamo viaggiando nell’iperspazio. La situazione d’emergenza è stata superata. Yeah! (Eccitatissima) Si va sulla terra! Sulla terra! Basta con quel pianeta del cavolo! (A Tempesta) lo senti amore mio? Non parlo più in rima. E neanche in versi sciolti. È meraviglioso!... posso smetterla di dire solo parole poetiche!... Prosciutto! Cazzabubbolo! Bigodino! Supermercato! Telegiornale! … LI MORTACCI TUA !!!... (Frenandola) Calmati, tesoro… non diamo spettacolo! Sei la mia signora adesso! E poi mi ci ero abituato alla poesia. Dai, da brava, dimmi altri due versi di Shakespeare… solo due… poi giuro che non te lo chiedo più! Va bene amore, ma non farci l’abitudine. Sia ben chiaro che sulla tua astronave sei padrone, ma a casa comando io! Suonate tamburi, trombe squillate le nostre pene sono terminate. Finita è ormai ogni paura e noia. Vivremo insieme in sempiterna gioia. Canta STELLE DEL CIELO ( Mr. Spaceman) Mi son svegliata di notte così ma anche nel buio la luce era qui. Era una luce dentro di me e lo so io il perché Era l’amore che avevo per te splendeva di più del sole lassù Nel cielo blu noi voliamo e non c’è né un come né un perché. Stelle del cielo (su dai) venite tutte qui a vivere con noi
Stelle del cielo (su dai) venite tutte qui qui con me Se mai ti svegli tu pure così guarda nel buio vedrai che lui è li Dalla finestra anche tu puoi volar su dai che lo sai far Stelle del cielo (su dai) venite tutte qui a vivere con noi MIRANDA Stelle del cielo (su dai) venite tutte qui qui con me ( Epilogo) Se noi ombre abbiam tediato questo pubblico pregiato non fischiateci, pensate che soltanto dormivate e nel sogno sol vi appare la vision di queste larve. Se poi siete divertiti su, non state li impettiti! Se battete assai le mani ci vedrem forse domani! RINGRAZIAMENTI SU MEDLEY !!!!! FINE |