CARRIERA DI UN ANGELO CUSTODE
ATTO UNICO
DI ROBERTO TEMPERINI
PERSONAGGI:
GIULIO VERNACCHIA avvocato di successo
ANNA moglie
CINZIA figlia
ELENA amica della moglie
RENZO OCCHETTI l'amante dell'amica della moglie
ROBERT cameriere
RAFF angelo custode
GABRI II angelo custode
E' sera. Siamo nell’appartamento dell' avv. Giulio Vernacchia; esattamente nello studio dove
egli abitualmente lavora. La scena è composta da: una scrivania, posta sulla destra del
palco con una poltrona vecchio stile; di fronte alla scrivania vi sono due sedie; sullo sfondo
vi è una libreria con a fianco una finestra; di fronte, sulla sinistra, due porte, una che dà in
cucina e l'altra alle camere, sulla destra a fianco della scrivania vi è un'altra porta che dà al
bagno; il telefono ed un campanello sono poggiati sulla scrivania insieme a scartoffie varie,; in terra vi è un largo tappeto persiano; una pianta esotica e dei quadri fanno da sfondo.
SCENA I^
GIULIO - ROBERT - RENZO
(Giulio è intento al suo lavoro. Suona il campanello; poco dopo entra in scena Robert)
ROBERT Dica?
GIULIO Fai passare quel signore in attesa...
ROBERT ...da due ore! (sottolinea)
GIULIO E allora? Ho avuto da fare...Non debbo rendere conto a te!
ROBERT (uscendo) Poi ci lamentiamo che c'è poco lavoro...
GIULIO Mi sembra che il tuo stipendio corre...e come corre! (parlando tra sé)
Questo cameriere, è stata l'ultima scoperta di mia moglie. Lo voleva
chic all'inglese...Eccolo qua, altro che inglese! Questo di straniero
ha solo il nome e quell' "OK" che ogni tanto butta là.
(entra Renzo)
RENZO Avvocato, Buongiorno!
GIULIO (gli stringe la mano) Buongiorno! Prego si accomodi.
RENZO Grazie.
GIULIO Con chi ho il piacere di parlare?
RENZO Mi chiamo Renzo, Renzo Occhetti...Sono venuto qui per una questione
di estrema importanza...
GIULIO Mi dica...non abbia timore; noi avvocati siamo, talvolta, come il confessore..
RENZO La ringrazio avvocato, ma, in effetti, non è di me che le volevo parlare...
GIULIO No? Forse di qualche suo amico o parente? ...Sua moglie?
RENZO Veramente... sono qui per parlare di lei.
GIULIO Di me?
RENZO Si, di lei...
GIULIO ...Mi sembra di non aver avuto mai il piacere.....
RENZO Infatti. Lei non mi conosce, ma io si.
GIULIO Ebbene?
RENZO Ha presente una certa Elena?
GIULIO (imbarazzato) ...Certo...certo. E' la migliore amica di mia moglie...
RENZO ...E la sua!
GIULIO Certo anche la mia. E' naturale, che essendo amica di mia moglie..lo
sia anche per me.
RENZO E già! Così sarebbe tutto a posto! Se non fosse per il fatto che, Elena,
è anche la mia donna!
GIULIO (impietrito) Sua donna?!
RENZO Sorpreso?
GIULIO ...Ma...ma mi ha sempre assicurato che....
RENZO ...Che nella sua vita non c'era altro uomo che lei?
GIULIO Eh!
RENZO La stessa cosa che ha sempre detto a me.
GIULIO (Cadendo sulla sedia) Questo non me lo sarei mai aspettato...da Elena,
così dolce...così sincera...
RENZO Così puttana!
GIULIO Non esageriamo. Forse c'è un errore di persona...
RENZO Nessun errore! Ormai, con Elena, ho già avuto delle spiegazioni;
ed è lei, che dopo una mia forte pressione, ha fatto il suo nome. Così ho
preso informazioni sul suo conto. E, debbo dire che, in effetti, risultava essere una persona onesta; tutto casa e lavoro...invece...
GIULIO Può accadere...mi creda, può accadere....
RENZO Ma tra tante donne al mondo, a lei, doveva piacere proprio la mia amante?
GIULIO (pausa) Ho capito bene, amante?...Sarebbe a dire che anche lei è sposato?
Tale e quale a me?
RENZO Non proprio come lei. Io sono un operaio, guardi le mie mani, (le mostra). La-
voro saltuariamente ...quando posso...ed oltre una moglie ho anche due figli.
GIULIO Ed è venuto qua per fare la morale a me? Quando lei, sta nelle identiche con-
dizioni mie, se non peggio.
RENZO Peggio! Peggio! Ha detto bene! Perché io, a differenza sua, sono veramente
innamorato di Elena!
GIULIO Chi le dice che io non lo sia?
RENZO E' semplice. Lei è ricco; e sicuramente, per lei sarà un capriccio...La lasci...
Dia retta a me. Con i suoi soldi ne può trovare mille di donne disposte a farle
piacere.
GIULIO Mi rammarica deluderla; ma io non ho nessun’intenzione di lasciarla! Perché,
lei non mi crederà, ma io la amo come non ho amato nessuna donna al mondo!
Non posso vivere senza di lei.
RENZO (pausa) Come vuole. Allora: "muoia Sansone con tutti i Filistèi!"
GIULIO Che vuol dire?
RENZO Visto come stanno le cose, sicuramente, tra i due, Elena sceglierà lei. Per
forza! Avvocato con un sacco di soldi! Credo di avere poche probabilità. Ed
allora, io dico: non l'avrò io, ma non l'avrà nemmeno lei!
(tira fuori una pistola gliela punta contro)
GIULIO Fermo! E' impazzito! (con atto di coraggio gli si butta addosso e ne nasce una
colluttazione parte un colpo) Robert! Robert! (Robert accorre)
ROBERT Che succede?! Ho udito uno sparo! Accidenti! Ma questo è armato! (gli toglie
di prepotenza la pistola che poggia sulla scrivania) Lo tenga fermo!
RENZO Mi lasci! Mi lasci! (sguscia dalla presa e fuggendo si gira e grida) ...Non
creda che sia finita qui! Ci rivedremo! (esce)
SCENA II
GIULIO - ROBERT
GIULIO Un momento!..Parliamone! (gli urla dietro)
ROBERT Che tipaccio! E' ferito?
GIULIO No, parrebbe di no...strano in quell'attimo ho avuto la sensazione che fosse
finita per sempre...
ROBERT Vedrà che la pistola è caricata a salve. (la prende, controlla i proiettili) Altro
che! Questi sono dei proiettili calibro nove, ed hanno l'aria di essere idonei
ad abbattere un rinoceronte.
GIULIO Mi avrebbe ucciso senza pietà !(incredulo) Quel tizio è un potenziale assassino!
...Guarda, guarda , (indicando un foro nella zampa della scrivania) Guarda
dove si è conficcato quel male...che dico?! Benedetto proiettile!
ROBERT Non ci resta che chiamare la polizia e denunciare...
GIULIO (lo interrompe bruscamente) No! Assolutamente no!
ROBERT Mi scusi, avvocato, se insisto, ma quel tizio, anche se non so per quale motivo,
credo che ce l'abbia a morte con lei: E se per questa volta ha fatto fiasco, non
è detto che non ci riprovi..
GIULIO No! Non ha importanza ...E' una cosa che si aggiusterà...almeno spero.
ROBERT Ok, ok, come vuole. D'altronde la mia preoccupazione era rivolta, sempli-
cemente al mio stipendio. In ogni modo, se mi volesse confidare il motivo di
tutto quello ch'è successo...rimarrebbe tra me e lei...
GIULIO Sono affari che non ti riguardano!
ROBERT Si, però, quando ha avuto bisogno, dico, in quel momento, non ha esitato a
fare il mio nome...
GIULIO Lo credo bene! In casa oltre me, c'eri soltanto tu, non vedo chi altri avrei
potuto chiamare!
ROBERT Che so, io. Lì c'è una finestra..si sarebbe potuto affacciare e chiedere aiuto al
primo poliziotto che passava...
GIULIO Va bene, ho capito...(tira fuori un biglietto da centomila lire e glielo porge)
Ecco! Per il tuo intervento eccezionale.
ROBERT (arraffa i soldi) Ok! Se proprio insiste...
GIULIO Oh! Però, riguardo a questa storia, mi raccomando! Non te ne uscire con nessuno
della famiglia!
ROBERT (con le dita fa la croce sulle labbra) Muto come un pesce.
GIULIO Bene. (guarda l'orologio) Tra un po’ dovrebbe rientrare mia moglie. Io
esco. Tu apri la finestra ché c'è odore di polvere da sparo. Non vorrei
che, sospettosa com'è, ti facesse delle domande imbarazzanti...
ROBERT ...Anche se fosse...dico...io non parlo!
GIULIO Ci credo, ci credo...Ma sai tante volte, la carne è debole...e di fronte a
qualche centone...
ROBERT (offeso) Lei mi offende!
GIULIO Va bene, va bene...Come non detto. (esce)
SCENA III
ROBERT - ANNA - CINZIA
Robert apre la finestra e mette un po’ d'ordine per la stanza parlando tra sé.
ROBERT Hai capito, l'avvocato! Il professionale!... Il serio! Non vuol far sapere
il fatto alla mogliettina! E' chiaro, che una persona che non aveva nulla da
nascondere, dopo uno spavento del genere, minimo avrebbe chiamato i
carabinieri! Qui gatta ci cova. Ed io non posso restare all'oscuro. Lo faccio
per il suo bene.
(fruga nelle carte sul tavolo alla ricerca di qualche prova. Rimette tutto in
ordine, sentendo la voce di Anna che lo chiama.)
Accidenti! Quell'arpia è già qui!
ANNA (f.c.) Robert! Allora …? Dove ti sei cacciato?
ROBERT Sono nello studio di suo marito.
(Anna entra)
ANNA Bene Robert! Bravo! Vedo che hai messo tutto in ordine. Ora se non ti di-
spiace, dovresti pensare alla cena.
ROBERT (accentuando un'inflessione inglese) Certo Signora: provvederò immediata-
mente. (fa per andare)
ANNA Un momento! Vieni qua! (Robert le si avvicina ed Anna gli aggiusta il farfalli-
no) Sai quanto ci tengo! Devi essere sempre in ordine!
ROBERT Mi scusi, signora, non succederà più. ....E' stato un attimo di noncuranza.
ANNA E no! Non è così semplice! Ora, per farti perdonare, mi devi dire dove è
andato mio marito questa mattina.
(entra Cinzia sulla frase di Anna)
ROBERT Veramente...non saprei...
CINZIA Mamma, (voce puerile) la finisci con questa tua gelosia ossessiva!
ANNA Gelosa? La mia è pura informazione di una moglie che chiede di suo
marito: Mi sembra di essere nel pieno diritto...
CINZIA E' sempre la stessa storia. Ma chi vuoi che se lo prende papi? Con
quel pancione e quella testa pelata che si ritrova!
ROBERT Giusto!
ANNA Come?
ROBERT Dicevo che è arrivato giusto il momento che io vada in cucina a preparare
la cena..
CINZIA Ricordati che io debbo mangiare leggero...la mia linea...
ROBERT Ok. (riprendendosi) Certamente, come sempre, trota al vapore con contorno
di purè di patate.
CINZIA Bravo! Ora puoi anche andare.
ROBERT Grazie. (esce)
SCENA IV
ANNA - CINZIA
ANNA La devi smettere di riprendermi davanti a Robert! Non sta bene.
CINZIA Che cosa ho detto di male? E poi, Robert, da buon cameriere, fa sempre
finta di non sentire.
ANNA Lo dici tu. Sapessi le storie che mi ha raccontato sulla famiglia dove prestava
servizio prima di venire qui da noi...
CINZIA Per forza! Lo hanno cacciato in una maniera così brutale...
ANNA Ah si? E a te chi te lo ha detto?
CINZIA Lui.
ANNA Sei arrivata a tal punto di confidenza? (siede dietro la scrivania al posto di Giulio)
CINZIA Certo, che male c'è?
ANNA C'è...c'è...che lui è il servitore e tu sei la padrona. Devi mantenere le distanze...
CINZIA Che idee! Come sei antiquata!
ANNA (notando la pistola sopra la scrivania) E questa da dove è uscita fuori?
CINZIA Cos'è?
ANNA Da quel poco che me ne intendo; sembrerebbe una pistola!
CINZIA Una pistola? Ma papi non ha mai avuto pistole...
ANNA Che avesse intenzione di uccidere qualcuno?
CINZIA Forse sarà di un suo cliente che se l'è dimenticata.
ANNA Voglio sentire Robert. Vuoi vedere che lui n’è a conoscenza.
CINZIA Ma lui che c'entra, poverino...
ANNA (suona il campanello e ad alta voce chiama Robert più volte) Robert!
Robert!
SCENA V^
ROBERT - ANNA CINZIA
ROBERT (Robert entra) La Signora ha chiamato?
ANNA Volevo chiederti, se tu sai nulla al riguardo. (gli mostra l'arma)
ROBERT (finto imbarazzo) Quella?...Quella?... Ma certo, è una pistola.
ANNA Lo so da me. Conosci, per caso, la storia di questa pistola ed il motivo
per il quale è finita sulla scrivania di mio marito?
ROBERT Sinceramente...no...
CINZIA Dai, Robert! Non dire bugie, ti si legge in volto che menti.
ROBERT Non è mia abitudine mentire!
ANNA D'accordo. Diciamo, allora, che vuoi mantenere un segreto.
ROBERT (furbescamente) E' probabile.
CINZIA Se proprio non vuoi dirci la verità, almeno, facci sapere se c'entra
mio padre.
ROBERT (indeciso) Vede signorina..sono cose molto delicate...non saprei....
(Giulia gli mette in mano una banconota da 10 mila lire. Robert le
guarda) E' una verità che è ancora lontana...(Giulia gli mette in mano
una banconota da 50 mila). ..Quella pistola in effetti riguarda il sig.
Giulio, ma non so bene di cosa si tratti..(Giulia gli mette in mano una banconota
da 100 mila. In quel momento Robert diventa più che mai confidenziale)
Ora rammento! Prima che veniste voi, stava per accadere una tragedia!
ANNA - CINZIA (insieme) Una tragedia?
ROBERT Eh si! Proprio una tragedia! E se non fossi intervenuto io, sicuramente ci
sarebbe scappato il morto!
ANNA Addirittura?!
ROBERT Eccome no! Suo marito era in studio con un signore, che io avevo fatto entrare
poco prima . Un brutto ceffo. Ma sa, l'avvocato, ne conosce di questi tipi...
ANNA Fa parte del suo lavoro...
ROBERT Infatti, lì per lì, non ci ho fatto caso; e l' ho fatto accomodare. Se non che, poco
dopo...poco dopo...
CINZIA Poco dopo?
ANNA E forza! Non farci stare sulle spine!…Poco dopo?
ROBERT (si guarda intorno) Dalla stanza ho udito un colpo di pistola e subito dopo
la voce dell'Avvocato che m'implorava "Robert! Robert!" Naturalmente io
sono accorso immediatamente e l' ho trovato che lottava con quel tizio...
CINZIA E' rimasto ferito?
ROBERT Chi?
CINZIA Come chi? Ma papi! .
ANNA E' grave? E' per questo che non lo abbiamo trovato in studio (spaventata)
Sarà andato in ospedale per farsi medicare...
ROBERT (le rassicura) Macché! Neanche un graffio! E modestamente, anche per
merito mio!
CINZIA Bravo Robert! L' ho sempre pensato che sei gagliardo!
ANNA Cinzia! Che maniere! Stai al tuo posto!…(a Robert) E poi che altro è
successo?
ROBERT Nient’altro. Quel tizio se n'è andato minacciando l'avvocato, che si sarebbe
fatto rivedere.
ANNA Ma dico io, anche mio marito, mi avrebbe potuto aspettare per raccontarmi
un fatto del genere!..Poteva chiamare la polizia!
ROBERT Gliel' ho suggerito, ma non ha voluto.
CINZIA E perché?
ANNA Già! Non riesco a capire, un avvocato esperto come lui...Adesso appena
rientra gliene dico quattro...
ROBERT La prego, signora! Suo marito mi ha ordinato di non parlare con nessuno di questa storia; e se lei...
ANNA Con nessuno!? Neanche con me?!
ROBERT Soprattutto! (si tura la bocca consapevole di essersi tradito)
ANNA Ah! E' così! Allora , sicuramente mi nasconde qualcosa. Il cuore mi dice che
c'è di mezzo sicuramente un'altra donna!
CINZIA Oddio! Mamma! Sempre con questa tua assurda gelosia!
ANNA (arrabbiatissima) E allora? Mi dici, cosa sono tutti questi segreti che ha
nei miei confronti?! E non è la prima volta! Anche in altre occasioni mi ha
mentito; sempre scuse. Un giorno aveva a che fare con dei clienti; un altro
con il tribunale; poi tornava a casa tardi per delle cene di lavoro...Insomma,
questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Lo aspetterò! Mi deve dei
chiarimenti! Dovessi anche restare in piedi tutta la notte!
ROBERT (vedendo la mal parata) Se lei permette, signora, io vado.
ANNA Vai pure...e grazie!
(Robert esce e Cinzia sta per andare con lui; Anna la ferma)
SCENA VI
ANNA - CINZIA - GIULIO
ANNA No! Cinzia! Tu resti con me!
CINZIA Ma che vuoi che resti a fare?
ANNA Sei adulta e devi venire a conoscenza di che pasta d'uomo è fatto tuo padre!
CINZIA Ma io desidero andare a vedere la televisione..C'è Stallone! E non me lo voglio
perdere! (fa per andare)
ANNA No! Ho detto che resti con me e resti! Chiaro!
CINZIA Uffa! Che lagna! (siede piagnucolando su una sedia)
(squilla il telefono. Anna risponde)
ANNA ...Studio Avvocato Vernacchia...pronto?..Pronto?...Pronto! (alla figlia)
Visto! L'amichetta, ha sentito la mia voce ed ha riattaccato!
CINZIA Ma quale amichetta! Sarà stato qualcuno che ha sbagliato.
ANNA Povera ingenua, che cosa credi? Gli uomini sono la peggiore specie che ci sia
sulla terra.
CINZIA A me piacciono!
ANNA Lo credo, te ne accorgerai quando sarai sposata...
(entra Giulio si ferma sulla porta)
GIULIO Che cosa fate qui nello studio? Non è ora di cena?
ANNA E' ora di cena anche per te! Dove sei stato?
GIULIO Anna, per favore, non ricominciamo con i soliti interrogatori...
CINZIA Ha ragione! Non se ne può più!
ANNA Non certo per colpa mia. Il signorino qui, da un po' di tempo a questa parte
ha dei segreti!
GIULIO Ma quali segreti...Io lavoro tutti i santi giorni! E mi sembra che non vi faccia
mancare nulla!
ANNA Lavoro?! Lavori in casa; quando esci; e anche quando fai a revolverate con
questa? (gli mostra la pistola)
CINZIA (preoccupata) Mamma, attenta! Potrebbe essere carica!
GIULIO Te l' ha raccontato, te l' ha raccontato eh? Il tuo " Fido". Adesso capisco quella
tua smania di assumere un cameriere "inglese"! Ma non è come pensi tu!
ANNA (con sfida) A no? E allora sentiamo la vera versione dei fatti!
GIULIO E' semplice...Ho perso una causa...e quel signore voleva vendicarsi...
CINZIA ...Ti avrebbe ucciso per così poco?
ANNA Allora mi spieghi perché non hai chiamato la polizia?
GIULIO Sono uscito, poco prima, proprio per denunciarlo ai carabinieri, ma poi
strada facendo, ci ho ripensato...
ANNA E perché?
GIULIO Semplicemente, perché quel tizio, tutto sommato, è più disperato di me.
CINZIA Bravo papi! Tu sì che sei buono...
ANNA Cretino! Direi; cretino! Dove lo metti il fatto che potrebbe tornare ancora
e, questa volta, accopparti sul serio?
GIULIO E' un rischio che debbo correre.
ANNA Voglio augurarmi che tutto quello che mi hai detto è vero. Ma guarda! Ti
avverto, se c'è qualche altra svergognata sotto questa storia, come già altre volte
è capitato e tu lo sai bene, non avrò più comprensione per te. Ti lascerò per
sempre!
GIULIO Che cosa dici?! Certe cose davanti alla bambina...
ANNA Bambina?! Cinzia, ha più che l'età per capire. E già! Tu, in tutti questi anni,
non hai vissuto in questa casa. Tua figlia ti è cresciuta sotto gli occhi e non te
ne sei accorto!
GIULIO Adesso basta! Lasciami in pace! La tua gelosia mi ha stancato!
ANNA Certo! Me ne vado! Ma ricordati che la cosa che mi dà più fastidio è di dover
passare da idiota! (a Cinzia) Andiamo! Robert dovrebbe aver preparato la
cena.
(le due si avviano in camera)
CINZIA Mamma, ti vuoi calmare! Cerca di ragionare...
ANNA ..Lo conoscerai tuo padre! Eccome se lo conoscerai!
SCENA VII
GIULIO - RAFF - ROBERT
GIULIO Lo dovevo immaginare, quel fetente di un cameriere! E non lo posso licenziare
perché Anna lo protegge. Per forza! Le fa la spia in continuazione. Sicuramente
le avrà raccontato ogni mia piccola avventura passata..
(dal fondo della stanza; dal bagno compare un essere piuttosto piccolo
e vestito con un manto bianco ed una cintura dorata e con dei riccioli biondi.
E' alle spalle di Giulio che non lo nota e continua nel soliloquio)
Ma questa volta starò molto attento. Nessuno dovrà sapere del mio amore per Elena. Se poi, Anna scoprisse che si tratta della sua migliore amica...
RAFF Ehi! Ehi!
GIULIO Chi è? (si guarda intorno spaventato)
RAFF Ehi! Sono qui!
GIULIO E lei chi è? Guardi se cerca soldi, non li tengo mai in casa! E attenzione! Ho
anche una pistola! (la prende in mano minacciandolo)
RAFF (voce puerile) Con quella non ci fai nulla; è scarica.
GIULIO ( prova a sparare la pistola fa clic)Cosa vuole da me? E com'è conciato?!
RAFF Quante domande? Una alla volta!
GIULIO Chi è lei? Com' è entrato? E' un sicario di quel Renzo Occhetti ed è venuto
per uccidermi? E come fa a sapere che la pistola è scarica?
RAFF OK ! Vediamo di rispondere a tutte queste tue curiosità. Naturalmente non ci
crederai, ma io sono il tuo Angelo custode. Lo so; mi vedi, sono di carne ed
ossa, ma, questo vale solo per te: quindi, non sono entrato; sono apparso e
naturalmente non ho nessuna intenzione di ucciderti. Scherzi! Mi rovinerei
la vita eterna! Quindi puoi anche capire come mai sapevo che la tua pistola era
scarica. Come adesso ti posso dire che stai per ricevere una telefonata da par-
te di una tua cara amichetta...
(squilla il telefono)
GIULIO (lo fissa incredulo mentre va a rispondere al telefono) Pronto? (si addolci-
sce) Sei tu? ...Ti ho cercato qualche ora fa. Dove eri?...Va bene...D’accordo!
Certo! Per poco non mi ammazza!...Se non è niente per te, per lui non è così!
...Mi preoccupo, eccome! Mia moglie?...Ancora non sa chi sei, (lancia delle occhiate a Raff) Non posso..non sono solo....un tipo strano ...pensa dice di
essere il mio Angelo custode...(ridacchiando) Dovessi vedere come è vestito! (parlando sottovoce)
RAFF Giulietto bello! E' inutile che parli sotto voce, ti sento ugualmente!
GIULIO Accidenti!...No! ...Non ce l' ho con te...Bene ora ti saluto. Ci vediamo domani
così decidiamo il da farsi. ...Vieni pure al mio studio...si ...si ...si ...certo...
a domani..(gli manda dei baci per telefono, notando che Raff lo osserva, posa
il ricevitore con imbarazzo)
RAFF Bravo! Lo sai che questo è adulterio?
GIIULIO Senta lei! Come diavolo si chiama! Se ne vuole andare! L'uscita è di là!
RAFF Mi chiamo Raff! Lascia in pace Belzebu', che, a nominarlo troppo spesso, po-
trebbe esserci il pericolo di vederselo comparire. Sai, a lui, piacerebbe..mo-
strarsi; non gliene dare occasione...anche se...
GIULIO Anche se?
RAFF Finché io sono qui, non oserebbe.
GIULIO Senta, glielo chiedo con le buone, prima che chiami i carabinieri, la prego
se ne vada!
RAFF Pur di farti contento lo farei, ...ma ...non posso.
GIULIO Perché, non può? E' facile, quella è la porta, esce....
RAFF Non è così semplice per un Angelo....
GIULIO (credendo di aver a che fare con un pazzo decide di assecondarlo) Come
sarebbe? Non volano, forse, gli Angeli?..Eh?... Certo! Hanno le ali apposta!
Così lei vola per il corridoio; scende in strada ed è libero di andare dove vuole,
magari a cercare qualche altra anima più bisognosa delle mia!
RAFF Non posso!
GIULIO (spazientito) Perché no?!
RAFF Perché sono stato assegnato a te.
GIULIO Senti, ragioniamo! Posso darti del tu? (pazientemente)
RAFF Devi! _Siamo quasi la stessa persona....
GIULIO Certo... certo...Allora. Tu dici di essere un Angelo; io dico di no. Tu, allora,
per dimostrarmi che lo sei, mi devi dare una valida ragione per crederti...almeno
una prova, per intenderci...Ma, se io riesco a smontare questa tua prova...
in tal caso...in tal caso.... te ne vai tranquillamente. D’accordo?
RAFF D’accordo!
GIULIO Dunque...(pensandoci) Ah! Ecco!...Da ragazzo mi piaceva fare una certa cosa...
Che cosa?
RAFF Ma, naturalmente fornicare! Altro se fornicavi!
GIULIO Troppo facile! Quello lo fanno tutti i ragazzi!
RAFF E quella passione per le fanciulle bionde con gli occhi azzurri? Dove la metti?
GIULIO Facile! A chi non piacciono certe ragazze?!
RAFF Giusto, giusto ...Ed il tuo debole per i fichi d'india, allora? Non lo puoi negare:
GIULIO Poi questa! Trovane una migliore!
RAFF Ebbene! Tuttora, fai dispetti al gatto del tuo vicino tirandogli la coda!
GIULIO No..no..Lo fa un sacco di gente.
RAFF (pausa) Poc'anzi; ti ho salvato la vita, deviando il corso della pallottola,
che altrimenti ti avrebbe ucciso.
GIULIO (sbalordisce) Come fai a sapere di quel fatto?
RAFF Arrenditi al tuo Angelo!
GIULIO No, non ci credo!
(in quel mentre entra Robert)
ROBERT Ha bisogno di qualcosa?
GIULIO No, no...grazie...Anzi; vieni, vieni, dimmi: conosci questo signore?
ROBERT (guarda intorno sbalordito) Quale signore?
GIULIO Vuoi dirmi che non vedi nessuno?
ROBERT (guarda bene intorno poi rivolto a Giulio) Farebbe meglio ad andare a cena, in-
vece di starsene qui tutto solo a rimuginare l'accaduto!
GIULIO Così vuoi farmi credere che oltre me non c'è nessun'altro in questa stanza?
ROBERT Come no! Lì c'è Cappuccetto Rosso; là il Lupo cattivo e qui la Strega che
sghignazza! (ridendo ) Buonanotte! Avvocato! Vada a dormire se non ha fame!
Evidentemente la paura di oggi l' ha messa in agitazione!
(esce parlando tra sé) Sarebbe meglio non bere se non si regge l'alcol!
RAFF Visto! Ora sei convinto!
GIULIO Così ti devo la vita...
RAFF Non c'è niente di male. Dopo tutto sono il tuo Angelo...
GIULIO Bene. Perché hai deciso di farti vedere? Non mi sembra che ciò accada
a chiunque?
(dalla porta che dà sulla camera si vede Cinzia che fa per entrare e poi
si ferma ad ascoltare. Giulio non la nota)
RAFF Questo è vero. Infatti, di solito ci facciamo vedere da coloro che ci chiamano.
GIULIO Vorresti dire che basta chiamarti e tu ti presenti?
RAFF Diciamo che non è così semplice...Prima di tutto bisogna credere alla nostra
esistenza....
GIULIO Se è per questo, io ancora sono piuttosto scettico...
RAFF Aspetta! Dicevo: prima di tutto bisogna credere alla nostra esistenza; dopo di che
ci vuole tanto amore....Guarda che ogni angelo custode è più vicino ad ogni essere
umano di quello che pensi....occorre sopratutto essere buoni con gli altri..
GIULIO Bene! Allora, debbo pensare che io sono in questo tipo di condizione...
RAFF Il tuo caso è diverso...
GIULIO Mi pareva.
RAFF Per te è stata un'eccezione.
GIULIO Cosa ho fatto, allora, di tanto interessante per meritarmi questo onore?
RAFF Questa mia presenza terrena, che soltanto tu, comunque hai il privilegio di
vedere, è stata una mia scelta. Sono andato contro le regole del Cielo..dicia-
mo....per necessità.
GIULIO Che genere di necessità?
RAFF Necessità tue e nello stesso tempo mie.
GIULIO Non ti capisco!
RAFF Lo so: E non sarà facile fartelo capire. Ma, se mi stai a sentire con molta atten-
zione, forse ci riusciamo; soprattutto devi credere a quello che sto per dirti.
(Cinzia, sempre di nascosto, rientra in camera)
GIULIO Ci proverò. Comincia!
RAFF Devi sapere che, quando ti fui assegnato, cioè, subito dopo la tua nascita. Io ero
un Angelo da poco...
GIULIO A giudicare dall'aspetto non mi sembri migliorato...
RAFF Infatti! A questo, in ogni caso, hai contribuito anche tu!
GIULIO Che vorresti dire, che la colpa del tuo aspetto è mia?
RAFF In buona parte!
GIULIO Non diciamo eresie!
RAFF Noi Angeli diciamo sempre la verità! E non ti permettere di contraddirmi!
GIULIO Va bene, va bene, non ti arrabbiare...continua. Un momento! (si sentono le
voci di Cinzia e Giulia, a soggetto, che si avvicinano) Stanno per venire mia moglie e
Cinzia. Non mi va di vederle! Vieni! Andiamo di là. (esce)
RAFF Aspettami! (lo segue)
SCENA VIII
CINZIA - ANNA - ROBERT
(entrano provenienti dalla cucina Cinzia e Anna)
CINZIA (Guarda; non vedendo nessuno bussa alla porta del bagno) Papi!
(non sentendo risposta l'apre) Non è neanche qui.
ANNA Sei sicura di averlo sentito parlare?
CINZIA Lo giuro! Ti ripeto; mentre stavo per andare in camera mia, dal corridoio,
ho sentito la sua voce. Ho pensato che colloquiava con Robert. Poi, Robert mi è
passato vicino e mi ha dato la buona notte. Allora ho pensato che papi stesse
parlando al telefono. Ma, affacciandomi, ho notato il telefono al suo posto...
ANNA Forse, stava preparandosi per un'arringa!
CINZIA No! Perché poi,sempre senza farmi notare, mi sono affacciata e ho visto che stava
parlando con qualcuno, ma, in effetti, non c'era nessuno!
ANNA Cioè, parlava da solo?
CINZIA Si.
ANNA Come i pazzi!...Oddio mio!...Vuoi vedere che Giulio è impazzito! Fammi chiamare
Robert, forse egli sa qualche cosa!
CINZIA Ma, mamma! Robert è andato a dormire poco fa!
ANNA E' una questione di estrema importanza...E poi Robert è pagato anche per questo!
(suona il campanello più volte) Lo sapevo che Giulio, con quel suo modo di
vivere stressante, prima o poi avrebbe ceduto! (suona ancora il campanello)
(nel mentre entra Robert in pigiama)
ROBERT La signora ha chiamato?
ANNA Ce ne hai messo di tempo!
ROBERT Veramente, mi ero appena addormentato...(sbadiglia) Mi scusi.
CINZIA Però, non sei mica male in pigiama!
ROBERT Troppo gentile!
ANNA Non ti ho chiamato per un semplice capriccio.
ROBERT Lo voglio ben sperare..
ANNA La cosa potrebbe essere grave...Non hai notato, ultimamente, nulla di strano
nel comportamento di mio marito?
ROBERT No, sinceramente, no...anche se, in effetti, poco fa...
CINZIA Vedi che ho ragione?
ANNA Lascialo dire!
ROBERT Prima di andare a dormire, attirato dalla sua voce, sono entrato qui in studio e
l'avvocato, appena mi ha visto, mi ha chiesto, se in questa stanza, oltre lui, non vedessi altre persone? Al che: ho risposto di no: poi ci ho scherzato su
pensando che avesse bevuto un liquorino di troppo...e gli ho dato la buona notte.
Perché è successo qualcosa?
CINZIA Pare che papi stia impazzendo!
ANNA E' stato quello spavento che lo ha sconvolto al punto da fargli perdere la ragione..
ROBERT Ma cosa dite. Vedrete sarà una cosa passeggera..
CINZIA Ma se parla ad alta voce con qualcuno che non c'é!
ROBERT Dice davvero?!
ANNA Così sembrerebbe. Lo ha visto lei mentre parlava da solo…
CINZIA Lo posso giurare su...su ...su... insomma lo giuro!
ANNA Caro Robert, voglio che tu, d'ora in avanti lo controlli più da vicino.
Naturalmente senza farti notare. Cinzia ed io faremo altrettanto! E poi vedremo
se è il caso di farlo visitare da uno specialista...
CINZIA Io non posso! Debbo studiare!
ANNA D’accordo, d’accordo. Agirai nel tuo tempo libero. Robert, faccio affidamento
molto sulla tua discrezione...(uscendo) Ed io che lo tormentavo con la mia
assurda gelosia! Che guaio! Che guaio!
SCENA IX
CINZIA - ROBERT
ROBERT Se non serve altro, mi ritirerei nella mia stanza...
CINZIA Serve altro. Si, serve altro.
ROBERT OK! A disposizione OK! (spazientito)
CINZIA Robert, Vorrei chiederti alcune cose...
ROBERT Veramente l'altro giorno mi era sembrato di aver risposto esaurientemente
a tutte le sue domande, anche alle più confidenziali...ricorda?
CINZIA Si, è vero. E, di questo, te ne sono grata. Ora, però, vorrei che mi aiutassi
a capire una cosa.
ROBERT Se posso...
CINZIA (fa la gatta) Certo che puoi...
ROBERT Mi dica.
CINZIA (prendendola alla larga) Tu pensi che i miei genitori si amino?
ROBERT Credo di sì...
CINZIA Sii sincero.
ROBERT ...No, anzi credo proprio di no.
CINZIA Si sopportano...si sopportano per amor mio!
ROBERT Ha centrato il bersaglio.
CINZIA E allora, come pensi che una figlia di genitori che non si amano possa essere
felice?
ROBERT Non vedo perché queste cose le deve chiedere proprio a me?
CINZIA Fai conto, per un attimo, di non essere il mio servitore, ma un mio amico...
il mio intimo amico...ci stai?
ROBERT Se proprio lo desidera ci proverò…
CINZIA Ebbene, lo sai quanti ragazzi ho amato?
ROBERT Non saprei.
CINZIA Dì pure una ventina.
ROBERT Accidenti!..Oh, mi scusi.
CINZIA Non ti preoccupare. E' normale per una ragazza...Se vuoi, puoi darmi del tu.
ROBERT Non potrei...non saprei...
CINZIA Sei o non sei il mio amico?
ROBERT D’accordo...come vuoi.
CINZIA Perché tra tanti ragazzi non riesco a trovare quello giusto?
ROBERT Forse non hai incontrato ancora il tuo ideale...
CINZIA Anch'io credevo che fosse così... invece...
ROBERT Invece?
CINZIA Invece, ho capito che in me c'è una grossa carenza d’affetto...
ROBERT Davvero?
CINZIA Si. Si..(disperata) E la colpa è dei miei genitori che non amandosi non
mi hanno insegnato ad amare e ad essere amata...(piange)
ROBERT (Robert, approfittando della situazione l'abbraccia) Su, su... non fare così.
Vedrai che alla fine troverai qualcuno disposto ad amarti.
CINZIA No, so che sarà impossibile...mi sento sempre più sola e disperata...(piange
a dirotto)
ROBERT Ma cosa dici? Sei giovane e carina...vuoi che non trovi la tua anima
gemella?
CINZIA Io so soltanto, che tutti i ragazzi che ho avuto, dopo aver ottenuto
una certa cosa, mi hanno lasciata ...
ROBERT Che mascalzoni!...(pausa) Senti, io credo di poterti aiutare ad uscire da
questa situazione...
CINZIA Davvero? E come?
ROBERT Ti servono, semplicemente, alcune lezioni di comportamento!
CINZIA Che genere di comportamento?
ROBERT Senti. Questa notte, senza farti vedere dai tuoi, naturalmente, fai un salto in
camera mia e vedrai che...
CINZIA Sei furbo tu...
ROBERT (ipocrita) Ma cosa hai pensato? D’altronde, sono o non sono il tuo amico?
CINZIA Ok..Ok..Ma solo lezioni di comportamento verbale...va bene?
ROBERT Certo che va bene! Allora, ci vediamo tra un'oretta. Ciao!
(esce)
CINZIA (tra sé) Crede che sono scema. Come se non avessi capito cosa vuole da me.
Però non è così male come uomo. Sarà che a me piacciono tutti... (esce)
SCENA X
RAFF - GIULIO
(entrano parlando animosamente)
GIULIO Mi hai raccontato un sacco di cose. Mi dici come posso credere che siano
tutte vere?
RAFF Ma come? E' il tuo Angelo che ti parla! Non sono mica l'ultimo arrivato!
GIULIO Senti, in ogni modo, Angelo o no, sappi che io non potrò scendere ad un simile
compromesso...
RAFF Devi! Ascoltami. Lasciala! E' una donna peccatrice!
GIULIO Io l'amo proprio per questo!
RAFF Ricordati che hai già una donna! L' hai sposata davanti a Dio!
GIULIO Me la chiami donna? E' una piattola! Non la sopporto più!
RAFF Ma no! E' una donna come le altre...Cosa cambia?
GIULIO Cosa cambia? Se ti dicessi soltanto che quando siamo nell'intimità...
RAFF Fermo, fermo..l'intimità non m'interessa...
GIULIO ...Beh! ...E' un bel pezzo di ghiaccio...
RAFF Per così poco...
GIULIO Chiamalo poco! Già tu che ne puoi sapere..tu sei nella spiritualità..
(ripensandoci) Possibile che non ti ricordi proprio nulla?!
RAFF Indovina perché il mio nome è Raff?
GIULIO Non saprei...
RAFF Ebbene; il mio nome avrebbe dovuto essere Raffaele. A me piaceva molto.
GIULIO E allora? Ti ci potevi far chiamare!
RAFF No! Non è stato possibile: perché io sono un mezzo Angelo!
GIULIO In effetti sei un po' piccolino...
RAFF Esatto! E questo lo sai perché?
GIULIO Perché?
RAFF Perché non sono ancora riuscito a far cambiare a te, uomo terreno, il tuo modo
di pensare....
GIULIO E no! Non ricominciamo. E' inutile che insisti! Io, Elena, non la lascerò mai!
RAFF Ti chiedo soltanto di provare!...Ti prometto che, poi, quando sarò un Angelo
intero...cioè, molto più alto e più bello, grazie a te, ti aiuterò a realizzare
la tua felicità terrena!
GIULIO Non insistere! La mia felicità la vedo soltanto con Elena!
RAFF Come vuoi. Ma rispondi a una mia domanda...se io non ti avessi salvato la
vita?
GIULIO Tu me l' hai salvata per via della tua carriera!
RAFF Anche, anche... lo ammetto. Ma, d’altronde, se tu fossi morto, sarebbe andata
male a tutti e due. Ne convieni?
GIULIO (pensandoci) Questo è vero...
RAFF Visto. Ora invece siamo ancora in tempo per riparare. In fin dei conti questa
Elena ti ama per i tuoi soldi…
GIULIO Ma che dici! Mi ama sul serio!
RAFF E allora dimmi: quanti regali le hai fatto sino ad oggi?
GIULIO Non mi ricordo...Certamente molti.
RAFF Se pensi poi, che ha spolpato e ridotto alla disperazione anche quel poveraccio
di quell'operaio che ti voleva uccidere....
GIULIO Ma quello non lo ama...
RAFF E' una doppiogiochista! Dai retta a me!
GIULIO Ora basta! Sono stufo dei tuoi sermoni! Ho sonno e voglio andare a dormire!
RAFF Vai, vai pure. Speriamo che la notte ti porti consiglio...
(Giulio esce)
RAFF E' cocciuto! C'era da aspettarselo! Un uomo che ha pensato sempre e solo al
lavoro ed ai divertimenti terreni...Ma lo farò rinsavire! A costo di compromette-
re la carriera!
((esce)
BUIO
SCENA XI
ROBERT - CINZIA
Mattina del giorno dopo. Solito ambiente. Robert sta spolverando lo studio. Entra Cinzia.
CINZIA Robert! Robert! Buongiorno!
ROBERT (girandosi) Si?…Ah! è lei! (riprende a lavorare) Buongiorno.
CINZIA E' questa l'accoglienza? (gli si avvicina) Dopo quello che è successo questa
notte, speravo in qualcosa di meglio!
ROBERT Non ricordo nulla.
CINZIA Come sarebbe?! Non ricordi nulla!
ROBERT Esattamente quello che ho detto.
CINZIA Ah! E' così! Me lo dovevo aspettare da un cameriere da quattro soldi come
te! Credo che parlerò con mia madre e ti farò licenziare.
ROBERT Faccia pure: anche se non so se le conviene. Dovrà confessare di essere stata
a letto con il sottoscritto.
CINZIA Dirò che mi hai violentata...che mi hai ingannata...
ROBERT E io dichiarerò la verità e racconterò anche di quei venti giovanotti...
sopratutto che lei è una mangiatrice di uomini.
CINZIA Sei un maledetto infame! Ti ucciderò!
ROBERT Perché pensare ad una cosa del genere quando tutto si potrebbe accomodare...
(le si avvicina) Potremmo rimanere amici e tu potresti venirmi a trovare tutte
le notti che vorrai...
CINZIA (speranzosa) Dici davvero?
ROBERT Certo. Solo mi devi aiutare a risolvere un mio piccolo problema.
CINZIA (gli si butta tra le braccia) Farò qualsiasi cosa per te...
ROBERT (la discosta) Non qui! Potrebbero vederci...
CINZIA Hai ragione. Scusa.
ROBERT Allora, devi sapere che, per vari motivi che non sto a spiegarti, mi trovo con
un debito di gioco di dieci milioni e se non li trovo entro breve tempo, per me
finisce male...
CINZIA Ma io non ce li ho tutti quei soldi!
ROBERT Tu no, ma tuo padre si.
CINZIA Sbagli, anch' egli non tiene soldi in casa...
ROBERT Eppure dietro quel quadro c'è nascosta una cassaforte. Vuoi affermare che lì non ci sono soldi? (indica un quadro addosso alla parete)
CINZIA Soldi no, qualche gioiello di famiglia...credo...
ROBERT E tu conosci la combinazione?
CINZIA La conosciamo tutti: io, mamma e papi.
ROBERT Bene! E allora dimmela!
CINZIA Ma è una brutta cosa...non so se...
ROBERT Vuoi essere mia per sempre?
CINZIA Certo! Non chiedo altro...(lo abbraccia)
ROBERT E allora, dimostramelo! Dimmi la combinazione della cassaforte!
CINZIA (estasiata) "18 a - 15 e - due giri a destra e uno a sinistra…"Amore mio!
Quanto mi piaci!”
ROBERT Anche tu..."18 a - 15 e - due giri a destra e uno a sinistra".(ripete più volte)
(suona il campanello della porta d'ingresso. I due si scostano bruscamente)
CINZIA Chi sarà?
ROBERT Vediamo subito. (va ad aprire)
SCENA XII
CINZIA - ELENA - GIULIO
ROBERT (f.c.) Buongiorno signorina Elena
ELENA (f.c.) Buongiorno, Robert. C'è l'avvocato?
ROBERT (f.c.) Si accomodi in studio. Ora l’avviso che lei è qui.
(Elena entra in scena, sorpresa nel vedere Cinzia)
ELENA Ciao, cara.
CINZIA Ciao.
(si baciano)
ELENA Pensavo di trovare tuo padre già all'opera...invece…
CINZIA E' un po' prestino.
ELENA Hai ragione: è ancora l'alba; ma avevo urgente bisogno di parlargli.
CINZIA E' una cosa grave?
ELENA Abbastanza... E tua madre? Sta bene? E' parecchio che non ci sentiamo.
CINZIA Dovrebbe essere di là. Ora te la vado a chiamare.
ELENA Non la disturbare...Vengo di là con te...
CINZIA Come vuoi. Accomodati...
(escono)
SCENA XIII
ROBERT - POI GIULIO - RAFF
Robert entra in scena per avvertire Elena che tra breve l'avvocato sarebbe andato in studio.
ROBERT Signorina Elena, l'avvocato tra poco sarà qui...(si guarda intorno e non vedendo
nessuno, apre la cassaforte e si appropria dei gioielli,che nasconde sotto
la giacca, giusto in tempo)
GIULIO (entra e nota Robert) Robert! Allora? Non doveva esserci la signorina Elena?
(entra anche Raff)
ROBERT Sicuro. C'era anche la signorina Cinzia. Forse sono di là a spettegol...parlare
con la signora.
RAFF Questo tizio è infido.
GIULIO Un'altra invenzione di Anna!
ROBERT Come?
GIULIO Niente! Piuttosto. Ultimamente non mi sei piaciuto!
ROBERT Perché?
GIULIO Non hai tenuto fede alla promessa testé fattami: rammenti? Il centone?
ROBERT Ha ragione, avvocato..chiedo umilmente perdono...sono stato costretto.
GIULIO Certo! Ti hanno messo ai ferri (ironico)...
RAFF Costui nasconde qualcosa.
GIULIO Cosa?
RAFF E' un soggetto losco; non riesco ad analizzarlo...
GIULIO Anche tu hai delle difficoltà... a quanto vedo.
RAFF Te l' ho detto! Ancora non sono un Angelo completo!
ROBERT Mi scusi ma che genere di difficoltà? Non capisco…
GIULIO Niente, niente...piuttosto va a vedere se la Signorina Elena è
di là con mia moglie..e dille che io sono in studio...sbrigati!
ROBERT Ok vado, vado. Ma usi le dovute maniere, altrimenti mi licenzio!
GIULIO Dio volesse!
(Robert esce)
RAFF Guardati da quel tuo maggiordomo.
GIULIO E' un po' strafottente... ma per il resto...e poi piace ad Anna.
RAFF Come ti pare. D’altronde, io non posso intervenire direttamente nelle tue
decisioni.
GIULIO Ci mancherebbe solo questo. Da quando ti sei presentato non hai fatto altro
che assillarmi riguardo al mio comportamento!
RAFF Perché sei sulla via sbagliata...Mi devi dare ascolto se vuoi salvare l'anima...
GIULIO ...e la tua carriera! Questo perché non lo dici?
RAFF L' ho già confessato, mi pare. E poi, dopotutto, la tua coscienza non è così
combinata male...basterebbe che fai quel piccolo fioretto...
GIULIO ...ti ripeto che per me, è un grosso sacrificio: e se proprio lo vuoi sapere,
avevo progettato di fuggire con Elena ...
RAFF Lo so, lo so, ed è per questo che ho deciso d' intervenire di persona...
GIULIO E tu cosa ci puoi fare? Hai detto, giusto poc'anzi, che non puoi manovrare
il mio destino...
RAFF Questo è vero. Ma avevo speranza che tu capissi, ti ravvedessi...insomma
ti facevo più intelligente!
GIULIO Mi dispiace ma non attacca!
SCENA XIV
ROBERT - RAFF - ANNA - ELENA - CINZIA
Entrano Anna, Elena e Cinzia parlottando (a soggetto)
ANNA Eccolo! Il mio caro marituccio! Sempre al lavoro! Come va caro?
GIULIO Bene! (a Raff) Che l'è preso?
RAFF Ti credono pazzo!
GIULIO Pazzo?!
CINZIA (a Elena)Vedi. E' come dico io!
GIULIO Perché? Cosa avete raccontato a Elena?
ANNA Niente di niente! Caro.
GIULIO (a Elena) Cosa ti hanno raccontato sul mio conto?!
ELENA Semplicemente, che ultimamente hai lavorato un po' troppo
e ora...
GIULIO ...e ora?
RAFF Sei diventato matto!
GIULIO Matto io?
ANNA Nessuno ha detto questo! Vero, Cinzia?
CINZIA Matto proprio no...Ma un po' scemo siiii.
RAFF Non vuoi mai credermi.
GIULIO Brave! E da cosa avete dedotto questo?
ANNA (non rispondendo, vedendo che le cose si mettono male) Senti, caro,
non ti agitare. Noi ti lasciamo solo con Elena, che ha un problema da porti...
Cinzia, andiamo!
CINZIA Mi raccomando, Elena, stai attenta!
GIULIO (ironico) Si, attenzione! Potrei essere pericoloso!
(Anna e Cinzia escono)
SCENA XV
RAFF - GIULIO ELENA
RAFF Ti sei messo in un bel pasticcio.
GIULIO Tutto merito tuo!
ELENA Scusa amore, ma , io, cosa centro?
GIULIO Infatti non ce l' ho con te!
ELENA Ah, no?
RAFF Spiegaglielo un po'.
GIULIO Senti, cara. Lo sai quanto ti amo. (la prende per le mani)
ELENA Sì certo, ma anch'io ti voglio tanto bene.
GIULIO Allora occorre che mi stai a sentire attentamente.
ELENA Sono tutt'orecchi.
RAFF Sprechi il tuo fiato!
GIULIO Vedremo!
ELENA Che cosa vedremo?
GIULIO Scusa cara: Dicevo tra me...Dunque (si concentra prendendo tempo)
Ora ti faccio una domanda...
ELENA Dimmi tesoro!
GIULIO ...e voglio che mi rispondi con tutta sincerità...senza remore...senza tenten-
namenti. Assicurami che sarai sincera!
ELENA Certo! Caro.
GIULIO Elena!
ELENA Si?
GIULIO (la prende per le braccia) Guardami bene negli occhi!
ELENA Si! (lo fissa negli occhi)
GIULIO Che cos'é quel Renzo Occhetti per te?
ELENA Più che nulla! Caro, credimi! Lo conobbi qualche mese fa. Venne a farmi
un lavoretto a casa...
RAFF (accavallando la voce) Sapessi che lavoretto!
GIULIO Taci tu! Lasciala dire!
ELENA Cos' hai? Ti senti bene?
GIULIO Bene, bene...continua, continua...
ELENA (lo guarda sospettosa) Niente! Da quel giorno non mi ha dato più pace,
ti giuro che tra noi non c'è stato niente di niente, ma ti pare che io
mi sarei messa con un soggetto del genere. Ma l' hai guardato bene!
RAFF Per soldi si fa questo ed altro...
GIULIO Ti prego! Fai silenzio per un attimo!
ELENA Sei tu che mi hai fatto la domanda!
GIULIO Si, si, cara, hai ragione. Sai, ho dei momenti di confusione: cerca di capirmi. In fin
dei conti quel tipo è venuto qui per uccidermi! Puoi immaginare il mio sta-
to d'animo…
ELENA (lo coccola) Povero caro! Chissà che spavento! Per farmi perdonare
questa notte sarò tua come non mai...
GIULIO Io, veramente, pensavo di attuare, quel nostro progettino...
ELENA Quale? Quello di fuggire insieme lontano?
GIULIO Si, amore mio. Lontano...lontano. Voglio ricominciare tutto da capo...
RAFF Anche la tua professione?
GIULIO Come?
ELENA Non ho detto niente!
GIULIO Ah!
ELENA Lasceresti anche la tua professione?
(Raff ride soddisfatto)
GIULIO Quando dico tutto. Intendo tutto!
RAFF E con cosa vivi?
GIULIO Sono affari miei!
ELENA Con chi ce l' hai?
GIULIO (imbarazzato) Ce l' ho ...ce l' ho...con me stesso..con la mia coscienza..
RAFF Ben detto!
GIULIO Uffa!
ELENA Vuoi dire che ti ho stancato?
GIULIO No! Ci mancherebbe! Se ti ho appena confessato che vorrei fuggire con te!
ELENA Questo l' ho capito! E purtroppo ho anche capito che lasceresti la tua professione!
GIULIO Per l'appunto!
ELENA E come intendi vivere?
GIULIO Questa domanda l' ho appena sentita! (guarda Raff con disappunto)
ELENA Senti, caro, io ti amo ...ma non intendo vivere da eremita per il resto dei miei
giorni...
GIULIO Saremo un cuore e una capanna...
RAFF Questa di capanna, conosce soltanto un bell'attico di cinque stanze; doppi
servizi e accessori vari...
ELENA Giulio, stammi bene a sentire, una volta per tutte. La sottoscritta di fame ne ha fatta già tanta da ragazza ed ora, guarda caso, ha voglia di vivere agiatamente! Ed io, da te, quello mi aspettavo! Quindi se è tua intenzione di riportarmi nella miseria… allora sai cosa ti dico? Addio! (fa per uscire)
RAFF Bene!
GIULIO Aspetta! Non staremo senza soldi! Guarda cosa ho qui dentro! (va al quadro
dove è nascosta la cassaforte) Qui ce n'è da star bene per il resto dei no-
stri giorni! Ci sono tutti i gioielli di famiglia, per centinaia di milioni! (apre la cassaforte e notando che era vuota) Oddio! Oddio mio!
(cade sulla sedia senza fiato Elena gli si avvicina preoccupata)
ELENA Giulio! Che cos' hai?
GIULIO Tutti...rubati...tutti...
ELENA Tutti cosa?
GIULIO I gioielli...tutti ...per centinaia di milioni....
RAFF Visto che molte cose s'accomodano da sole?
GIULIO Sei stato tu?
RAFF Io? Non saprei cosa farmene di quel materiale...
GIULIO L' hai fatto apposta per rovinarmi il piano!
RAFF Stai delirando...
ELENA Con chi ce l' hai? Stai delirando? Ora chiamo tua moglie...
GIULIO No! Elena! Non mi lasciare solo con costui!
(suona il campanello d'ingresso)
ELENA (si guarda intorno e decide di assecondarlo) Si...si certo caro...se
però stai un attimino calmo, io in due minuti chiamo Anna e torno su-
bito…
(dall'ingresso si sentono delle voci esagitate)
SCENA XVI
GIULIO - RAFF - ELENA - RENZO - ROBERT - ANNA - CINZIA
ROBERT (f.c.) Veda di andarsene!
RENZO (f.c.) Mi lasci entrare!
ROBERT (f.c.) Chiamo la polizia!
RENZO (f.c.) E mi lasci entrare!
(entra Renzo seguito da Robert che cerca di fermarlo)
ROBERT (afferrandolo per un braccio) Esca immediatamente!
RENZO (vedendo i due vicini) Eccoli! Eccoli! I piccioncini!
ELENA Renzo! Chi ti ha dato il diritto di venire qua!
GIULIO Renzo Occhetti! (si nasconde)
(entrano dalla cucina, attirate dal trambusto, Anna e Cinzia)
ANNA Cos'è questa confusione?
GIULIO I gioielli! Che fine hanno fatto i gioielli!
CINZIA (a Robert) Brutto mascalzone! Ci sei riuscito!
ROBERT Non sono stato io! Lo giuro!
RAFF (rivolto verso il pubblico) Mi sto proprio divertendo! E se tutto
andrà come io credo...
RENZO (si avventa su Giulio e cerca di strozzarlo) Ti ammazzo!
Ti ammazzo!
(a soggetto tutti urlano e si gettano su Renzo per cercare di fermarlo)
RAFF (Urla a squarciagola) Alt! Alt! Fermi tutti! La violenza mai!
TUTTI (si bloccano e a soggetto) E questo da dove è uscito fuori? Com' è buffo!
E' un pagliaccio! Chissà di quale circo è?
ANNA Mi dica! Lei chi é? E che cosa ci fa in casa mia? E anche lei! piombato qui
con idee bellicose? (rivolta prima a Raff e poi a Renzo)
RAFF ( a Giulio) A te l'onore delle presentazioni.
GIULIO (riprendendosi a malapena dallo shock) Non so che dire...Ti vedono?
RAFF Si. Ora anche loro possono vedermi.
ANNA E no! Caro! Adesso dici quello che c'è da dire! Chi sono questi signori?
ELENA Ma Anna, che vuoi che importanza abbia chi siano? E' chiaro che sono due
emeriti maleducati!
CINZIA Forse cercavano i gioielli di famiglia? Vero Robert?
ROBERT (imbarazzato) Io dei gioielli non so niente!
ANNA I gioielli di famiglia?! (rivolta a Giulio) Non dovevano essere nella cassetta
di sicurezza della nostra banca?
GIULIO Li avevo prelevati io per fare un piccolo inventario...
RAFF La verità non la sai proprio dire...
RENZO La verità ve la dico io!
ELENA Vedi di fare silenzio altrimenti...
RENZO Altrimenti cosa? Lo sai che ti amo!
CINZIA Elena! Conosci questo signore?
ANNA Già com'è che lo conosci?
RAFF Adesso viene il bello!
ELENA Abbiamo avuto delle cose in comune...
ANNA Cose in comune...che genere di cose? ...Affari?
ELENA Chiamiamoli così?
RENZO Io non li chiamerei così: i baci appassionati che mi davi in quelle notti
che passavamo in casa tua ...
GIULIO Allora è vero! Altro che non era niente per te? Bugiarda! Traditrice!
ANNA Giulio! Giulio! Ma che dici?! Sei impazzito! Io sono qui! Sono io tua
moglie!
GIULIO Ma lasciami in pace!
RAFF E no! Qui precipita tutto! Addio alla mia carriera! (rivolto ad Anna) Non
consideri quello che dice! Lei capisce? E' rimasto scioccato dal furto dei
gioielli!
ANNA I gioielli?! Hanno rubato i gioielli! Oddio mio! Trecentocinquanta milioni
di valore rubato!
CINZIA Trecentocinquanta milioni! (ripete incredula) Trecentocinquanta milioni!
ROBERT Trecentocinquantamilioni! (fa per uscire)
CINZIA (Lo blocca) Robert! Robert! Dove credi di andare? Pensavo che quei gioielli
valessero qualcosa, ma non immaginavo così tanto! (gli si avvicina parlandogli all'orecchio) Se non vuoi che chiami la polizia vedi di rimetterli al loro posto!
ROBERT Vuoi che racconti tutto a tua madre?
CINZIA Fai pure. A questo punto non m'interessa più nulla!
(pausa)
ROBERT Ma come faccio? Se li restituisco ora mi farebbero arrestare...
CINZIA Ok! Ci penso io!
RAFF Brava figliuola!
CINZIA Caro papà e mamma...i gioielli non li ha rubati nessuno.
GIULIO A no?! Sono spariti da soli?
CINZIA Li ho semplicemente presi io per farli lucidare da Robert, che ora li tiene
in camera sua...Vero Robert?
ROBERT Sicuro! ...Sicuro...
ANNA Ma poteva dirlo subito!
RAFF E' evidente che doveva essere una sorpresa.
CINZIA Grazie, lei è proprio un Angelo!
RAFF E' la prima che ci crede!
GIULIO Robert! Per favore, riportami i gioielli immediatamente!
ROBERT Veramente li dovrei finire di lucidare...
CINZIA Robert! Fai come dice papi! Anzi: andiamo a prenderli insieme.
ROBERT (sconsolato) D’accordo.
(escono)
SCENA XVII
ELENA - ANNA - GIULIO - RAFF - RENZO
ELENA (rivolta ad Anna) Tutto è bene quel che finisce bene..Abbiamo ritrovato
il tesoro...Io ora vado ...
RENZO Vengo con te...
ANNA Un momento! Prego! Ci sono diversi punti che non mi sono ancora
chiari!
GIULIO Lasciali andare non vedi che sono l'uno per l'altro?
ANNA Tu stai zitto! Voglio sentir parlare la mia migliore amica! (ironica)
ELENA C'è poco da dire...
RAFF Infatti! Andate, su, su andate voi due...(li spinge all'uscita)
ANNA (rivolta a Raff) Si faccia gli affari suoi! Queste sono faccende che
non la riguardano! Se ne vada lei! Piuttosto!
RAFF Giulio vuoi spiegare la mia posizione...
GIULIO Come vuoi, ti accontento subito: questo signore, deve restare...perché...perché...
è il mio Angelo custode...
TUTTI (sorpresi a soggetto) Angelo custode?
RENZO Protettore! Ha avuto paura che lo uccidessi e si è fatto proteggere da un
gorilla!
RAFF (si guarda poi rivolto a Giulio) Ho del gorilla io?
GIULIO E' un vero Angelo custode. So che è difficile credermi, ma è così..
ELENA (prende in disparte Anna) E' proprio come mi avevi raccontato.
Hai visto? Dà i numeri!
ANNA Dici che sono tutte sue invenzioni? Potrebbe anche essere vero...
ELENA Vero? Ma ti pare che questi abbia l'aspetto di un Angelo? Ma dico,
l' hai guardato bene?
ANNA (esaminandolo attentamente) In effetti...credo che tu abbia proprio ra-
gione...gli Angeli sono molto alti e molto belli...questo è brutto..piccolo...
RAFF (rivolto a Giulio) Hai visto? E tutto questo per colpa tua!
ELENA E' chiaro! Come hai potuto pensare che io e Giulio...
ANNA E quello lì?(indica Renzo) Perché lo voleva uccidere?
RAFF (Interviene) Causa persa!
ELENA Lei è un Angelo!
RAFF Prima dice che non lo sono e poi...contraddizioni di comodo...
ELENA Beh! Se non vi dispiace, è ora che vada (rivolta a Giulio) Ciao Giulio!
Ci sentiamo...quando starai un po' meglio.
GIULIO Addio!
ELENA Arrivederci! Perché addio? Non siamo mica morti!
RAFF Ha detto addio e sarà addio! (a Giulio) Stai sulla buona strada!
RENZO (pentito) Mi dispiace di tutto quello ch'è successo. Avvocato, buona
fortuna! Signora, mi scusi l'intrusione.
RAFF Ecco così va bene, ora andate...vi accompagno...non si sa mai..
(escono Elena, Renzo seguito da Raff)
SCENA XVIII
ANNA - RENZO POI ROBERT - CINZIA POI RAFF
ANNA (si avvicina a Giulio) Caro, come ti senti?
GIULIO Bene. Mai stato così bene.
(entra Robert con un sacchetto in mano e Cinzia lo segue)
ROBERT Ecco i suoi gioielli, Avvocato. Li può controllare sono tutti "ok".
(entra Raff)
GIULIO Mettili lì sopra e fai le valigie. Sei licenziato!
ANNA Ma Giulio!
GIULIO Niente ma!
CINZIA Papi, non puoi...
GIULIO Posso eccome!
RAFF Bravo! E' così che si fa! Mi vedo già un grandissimo Angelo! Alto…
biondo...e con gli occhi azzurri..
ROBERT Ho diritto alla liquidazione...
GIULIO Avrai tutto quello che ti spetta. Via! E ringrazia Dio che non chiamo la polizia!
(Robert esce impaurito)
CINZIA (lo segue urlandogli dietro) Robert! Robert! Ascoltami...non dargli retta...
SCENA XIX
ANNA - GIULIO - RAFF
ANNA Dimmi la verità caro. Vuoi che chiami un dottore?
GIULIO Ripeto. Mai stato così bene!
RAFF Sei grande Giulio!
ANNA Allora ti chiedo di ascoltarmi...per quanto concerne Robert...
GIULIO Non voglio più sentirti. Anzi, vai di là che voglio restare solo!
ANNA Solo? E questo allora? (indica Raff)
GIULIO Questo chi?
RAFF Ma, io, no? Chi altri? Ci sono solo io.
ANNA Per l'appunto!
GIULIO Per l'appunto cosa?
ANNA Questo, questo che dicevi che era il tuo Angelo custode!
GIULIO Questa è bella! Ora esistono gli Angeli custodi. Ma lo sanno tutti
che gli Angeli custodi non si fanno vedere. Ti ripeto di andartene
voglio rimanere da solo!
ANNA (impaurita credendo il marito sempre più pazzo) Sì, sì, certo, caro,
come vuoi vado, vado...(esce) Oddio mio! Oddio mio! E' proprio uscito
di senno!
SCENA XX
GIULIO - RAFF
RAFF Bravo! Ora però devi passare dal padre padrone al padre comprensivo.
Dal marito tenace al marito amoroso...e tutto andrà a posto...
GIULIO Dammi tempo...(sconsolato)
RAFF Certo...ne avrai...
GIULIO Sono curioso Di sapere una cosa da te....
RAFF ...perché mi sono mostrato anche agli altri?
GIULIO Esatto! Che bisogno c'era?
RAFF Ho temuto, per un attimo, che le cose precipitassero...anche se, come hai
visto non mi hanno preso sul serio. E' sempre così: alla verità evidente,
se sorprendente, nessuno mai crede.
GIULIO Lo sapevo...Non hai voluto perdere questa partita così importante per te.
RAFF Per me, ma sopratutto per te...ora ti lascio...
GIULIO Hai detto che basta che ti si chiami e tu vieni...
RAFF Certo. Ma non sarà più così semplice. Ora, anche grazie a te, sono un Angelo
sul serio. E sarò affidato a compiti più importanti...Tu, in ogni modo, non devi
temere. Avrai la tua protezione celeste come sempre...
GIULIO Dimmi, Raff! Sarò, finalmente, felice anch'io?
RAFF Certo. Devi soltanto perseverare. Una grossa tappa l' hai raggiunta e anche
se il traguardo è ancora lontano; devi avere sempre fiducia in te stesso...ora
debbo andare...Ricordati sempre di me...Giulio. Addio!
GIULIO Addio!
(buio - fumogeno - lampi- Raff scompare uscendo di scena)
GIULIO (pausa di disperazione e sconforto) Sarà difficile convincersi che tutto
questo sia realmente accaduto! Vero Raff! (urla) Raff! Non mi lasciare! Mi
sento più che mai solo! Raff! Tu la tua carriera l' hai fatta! Ma io cosa faccio adesso!
RAFF (f.c.)Grazie! Giulio! Ora sono bellissimo e grandissimo! Mi credi?
GIULIO Sì, ti credo! E come non potrei crederti!
RAFF (f.c.) Adesso so che il Signore mi perdonerà per la mia piccola scappa-
tella
GIULIO Ma la felicità che mi hai promesso? Dov'è? Dov'è senza la mia Elena?
(piange disperato) Come posso essere felice, se l'unica cosa che
mi aiutava a vivere non c'è più?!
RAFF (f.c.) Abbi fede! Vedrai che ciò che ti ho detto avverrà. Sarai felice
per il resto dei tuoi giorni! Credimi!
GIULIO Voglio rivederti!
RAFF (f.c.) Potrai rivedermi soltanto alla fine della tua vita...forse...
GIULIO Come forse?
RAFF (f.c.) Devi sapere, ora te lo posso dire, che da questo momento in poi
non sarò più il tuo Angelo custode...
GIULIO Come sarebbe?
RAFF (f.c.) Non ti allarmare. Sai...io avendo fatto "carriera" come dici tu, sono
stato assegnato ad altri compiti più idonei...e così...
GIULIO No! non è possibile!. Come essere umano, mi ribello! Faccio ricorso a Dio!
Ho diritto al mio Angelo custode! Non posso rimanerne sprovvisto!
RAFF (f.c.) Ma certo, Giulio, calmati...ti pare...Hanno provveduto a sostituirmi con
Gabri..
GIULIO Gabri?! E chi è?
(in quel mentre, vestito nella stessa maniera di Raff entra dal bagno un altro Angelo
custode)
RAFF (f.c.) Se guardi dietro di te, avrai modo di conoscerlo
GIULIO (si gira e nota Gabri) Tu saresti il mio nuovo Angelo custode?
GABRY Sì, mi chiamo Gabri, anche se io avrei preferito chiamarmi Gabriele....
GIULIO Davvero? E come mai non ti sei fatto chiamare Gabriele se ti piaceva?
..No! Non dirmelo! Provo ad indovinare...Forse perché non sei riuscito
ancora a redimere qualche anima...
GABRI Esatto! (sorpreso) Accidenti! Che intuito!
GIULIO E io sarei la tua anima predestinata...
GABRI Ma sei un fenomeno!
GIULIO Eppure mi era parso di essere già a posto.
GABRI Dicono tutte così..ma poi..
GIULIO Chi, dicono tutte così?
GABRI Ma le anime!
GIULIO Anche la mia ?...Anch'io? Insomma non ci capisco più nulla!
GABRI Voglio dire, che per salvare la propria anima ce ne vuole...
GIULIO Bene! Bene! Ed io ne sono veramente orgoglioso...e per la contentezza ...
sai cosa faccio?
GABRI Che cosa fai? (ride) Sono proprio curioso.
GIULIO (va verso la scrivania, dove prende la pistola con i proiettili) La vedi que-
sta?
GABRI Carina. Che cos'è?
GIULIO Una semplice pistola, che ora vado a caricare...
GABRI Ah! Ho capito. E' quell'arnese che gli uomini usano per uccidere...(intuendo)
Hei! Ma che intenzioni hai?!
RAFF (f.c.) Giulio! Che cosa fai?! Finisci per rovinare tutto!
GIULIO La carico per benino ...e poi...
GABRI E poi?
GIULIO Ti ammazzo! Ti disintegro! (spara all'impazzata, mentre Gabri fugge correndo di qua e di là) E d'ora in avanti ucciderò tutti gli Angeli custodi che si faranno vedere
dalla propria anima! (intervengono, urlando a soggetto, Anna e Cinzia, mentre
il sipario si chiude)
F I N E