Casa dolce cassa

Stampa questo copione

CRONOSTORIA DELLA COMPAGNIA TEATRALE OTTOVOLANTI

CASA dolce CASSA

di

Laura Salvoro

Commedia in due atti

Personaggi

Antenore, vecchio signore ossessionato dall’organizzazione del suo funerale

Liliana, moglie di Antenore, decisa a far sposare sua figlia ad ogni costo

Ursula, figlia di Antenore e Liliana, acida e nevrotica zitella quarantenne

Fra’ Pino, finto frate imbroglione a caccia di facili guadagni

Johnny, figlio di Antenore e Liliana, musicista metallaro squattrinato

Ion di Russia, aspirante marito di Ursula, di origini russe

Rocco, vecchio amico di Antenore, falegname

Paride, aspirante marito di Ursula, dalla doppia personalità e a caccia di alieni

Alfred, …

Maurizia Perla, fredda titolare di un’agenzia matrimoniale

Scena: Agosto 2009. Soggiorno di un appartamento arredato con semplicità e mobilio piuttosto vecchio. Una credenza, un divano, un tavolino, delle sedie ad una delle quali è appoggiato un bastone da passeggio, alcuni quadri alle pareti.

Alla sinistra del pubblico si trova la porta d’ingresso, a destra la zona notte. Nella parete frontale si trovano rispettivamente una finestra, dal lato porta, e l’ingresso della cucina, dall’altra parte.


ATTO PRIMO

Musica d’apertura che rimane come sottofondo fino all’inizio dei dialoghi.

SCENA PRIMA: ANTENORE- DUE PORTANTINI- LILIANA- URSULA- FRA’ PINO.

Entra in scena Antenore, il capofamiglia. È anziano, indossa dei pantaloncini corti allacciati in vita molto alti, una maglietta bianca sistemata all’interno dei pantaloni, delle bretelle, calzini corti ben in vista e ciabatte.

Con andatura incerta, si dirige verso la porta d’ingresso e la apre. Si guarda intorno furtivo, poi, con ampi cenni, invita chi si trova al di là della porta ad entrare. Si fanno avanti due uomini vestiti di scuro che, con andatura lenta, portano una cassa nera. Sempre a gesti, l’anziano fa adagiare la cassa nella stanza, da una parte, alla destra del pubblico.

I due portantini, togliendosi il cappello in segno di commiato, gli stringono la mano ed escono.

Il vecchietto esulta e saltella di gioia, apre la cassa e ci si infila dentro con soddisfazione, sdraiandosi, incrociando le mani sul petto e chiudendo gli occhi.

Entra tutta sorridente da una stanza della casa la signora Liliana: ha in mano un mazzo di fiori. È la moglie di Antenore, ma ha una decina di anni in meno. È vestita come una casalinga della sua età, con un abito leggero, con stampe floreali. Appena nota la cassa con suo marito dentro, urla terrorizzata e lascia cadere i fiori. La musica sfuma.

LILIANA: (A voce alta terrorizzata) Oh per tutti i santi del paradiso e i diavoli dell’inferno... Antenore!!

Antenore riamane immobile, Liliana gli si avvicina con cautela.

LILIANA: (Incerta, con voce tremula, vicinissima al marito) Antenore?

Di scatto il vecchio si mette seduto sbuffando, Liliana prende un gran spavento.

ANTENORE: (Scocciato) Neanche da morto mi lasci in pace!

LILIANA: (Sconcertata) Antenore…

ANTENORE: Liliana! Non hai rispetto nemmeno per la pace eterna… Liliana,corrucciandosi, raccoglie i fiori che ha gettato per terra.

LILIANA: Tu sei un vecchio pazzo, ecco chi ho sposato, un pazzo?! Che idea è questa di mettersi in salotto una cassa da morto? Volevi farmi fare un infarto?

ANTENORE: (Categorico) Improbabile… l’erba cattiva non muore mai!

Liliana, arrabbiatissima, sta per iniziare una predica.

LILIANA: Oh io non so più che fare con te, io…

Antenore, con lo sguardo furbetto la zittisce subito.

ANTENORE: (Notando i fiori) Liliana! I fiori… che meraviglia! Avvicinati, forza….

LILIANA: (Avvicinandosi), Oh, non cercare di ruffianarti…

ANTENORE: (Sdraiandosi nuovamente nella bara) Forza, smettila di blaterare per niente! (con fare profetico, prima di chiudere gli occhi e incrociare le dita sul petto) Adagiali con mestizia…

LILIANA: Cosa?

ANTENORE: (Aprendo un occhio e alzandosi leggermente, con voce ferma e imperativa) I fiori!

Liliana obbedisce: Antenore giace nella tomba e Liliana deposita i fiori in grembo al marito. Nel mentre, entra in scena dalla porta principale Ursula, la figlia dei due. Ursula ha circa una quarantina d’anni, magra, bigodini in testa, sciatta, fuma nervosa inspirando rumorosamente, di tanto in tanto, una sigaretta spenta. Non appena nota la scena si spaventa molto.

URSULA: (Angosciata, isterica) Ah! Papà?! (Alla madre) Ma quando è morto?!

ANTENORE: (Alzandosi leggermente) Figliola, potresti ridire la frase in maniera più addolorata? Mi sei sembrata troppo isterica!

URSULA: (Arrabbiandosi) Oh?! (Inspirando nervosamente la sua sigaretta) Se questa voleva essere un’altra tua trovata per attirare l’attenzione, beh, allora devo dirti che è proprio di pessimo gusto, (scandendo le parole e con nevrotica isteria) di pessimo gusto!

LILIANA: (Alzandosi con i fiori in mano, dirigendosi verso la figlia) Ursula, amore, non arrabbiarti così, sai com’è tuo padre, no?

URSULA: No, e nemmeno lo voglio sapere! (Sempre con gran nervosismo).

LILIANA: (Porgendole i fiori) Guarda, ti piacciono? È una composizione che ho fatto io, una prova per il tuo bouquet da sposa… (mettendosi in posa come se stesse andando all’altare, canticchiando la marcia nuziale) ta ta ta ta… eh?

URSULA: ( Scandalizzata) Ma quelli sono i fiori che stavi mettendo su papà!

ANTENORE: È un segno figliola: il matrimonio è la tomba dell’amore!

URSULA: Amore, matrimonio… mamma! Devi smetterla! Te l’ho già detto, io non mi sposo, io non mi voglio sposare!

Nel frattempo Antenore esce dalla cassa ed inizia ad ispezionarla. Prende il suo bastone appoggiato ad una sedia e dà alcuni colpetti al legno annuendo di tanto in tanto.

LILIANA: (Alla figlia con fare materno) Su, amore della mamma, non fare così… certo che la mia bambina si vuole sposare! È il sogno di tutte le brave bambine… (la accarezza dolcemente e Ursula tira in su alternativamente il naso e poi la sigaretta, commossa)… così la tua mamma si potrà comprare un bel tailleur per la cerimonia e invitare tutte le sue amiche al pranzo nuziale… che meraviglia! Ho quasi organizzato tutto, lascia fare alla tua mamma…

URSULA: Ma io…

ANTENORE: (Con rassegnazione) Liliana!! Tua figlia è… come si dice adesso… un po’ troppo single (pronunciato come si scrive) per sposarsi, non credi? Non si è mai fidanzata, non ha mai cuccato, non si è mai avvicinata ad un uomo in vita sua… e se si è avvicinata lui se l’è data a gambe levate! Rassegnati moglie! (Brandendo in aria il bastone) Ursula ha preso la via della zitella doc! D.O.C:  Donna Ormai Caput! (Mima in aria una croce).

LILIANA: (Scandalizzata) Antenore!! Non dire più queste cose tremende davanti alla bambina!

ANTENORE: (Ripetendo con il bastone sempre per aria) Bambina… di quarant’anni! E chi se la piglia ormai?

URSULA: Ah, io non vi sopporto più, siete solo due vecchi pazzi! Pazzi! (Esce verso la zona notte).

LILIANA: (Serissima) Hai visto cosa hai fatto? Come hai demolito quella povera creatura?

ANTENORE: Io?! Ma sei tu che la ossessioni da anni con questa storia del matrimonio!

LILIANA: Beh, è solo per il suo bene, una madre deve saper dare un incoraggiamento alla propria figlia! (Sempre con il bouquet in mano) ta ta ta ta…

ANTENORE: Ma non t’è bastato il TUO di matrimonio!? Adesso dobbiamo pensare ad altro noi vecchi, dobbiamo guardare avanti… (Tocca col bastone con aria soddisfatta la bara).

LILIANA: Oh, questa tua fissa mi mette i brividi!

ANTENORE: Roba di qualità, mica poco, legno massiccio! Il mio funerale verrà benissimo, sto pensando a tutti i dettagli…

LILIANA: (Ironica) E la data del lieto giorno… posso già sapere anche quella?

ANTENORE: Eh non scherzare! Quella è la parte più divertente: sarà una sorpresa, per tutti! Compreso per il sottoscritto! (Ride)

LILIANA: Benissimo, aspetterò questa sorpresa allora! Nel frattempo, cerca di non morire prima del matrimonio di tua figlia, visto che dovrai accompagnarla all’altare tu!

ANTENORE: Uhè, guarda che io non sono eterno!

LILIANA: Ursulasi sposerà il mese prossimo, il secondo sabato di settembre!

ANTENORE: Cosa?! E perché non me l’ha detto!?

LILIANA: Oh, perché non lo sa! Sarà una bellissima cerimonia!

ANTENORE: Ah! E chi sarebbe il fortunato?

LILIANA: Lo scopriremo presto! Ho contattato lo studio di Maurizia Perla, “Agenzia matrimoniale”, ci manderanno i candidati direttamente a casa questa settimana… Ursula non dovrà che scegliere.

ANTENORE: Ingegnoso! E dimmi, te li spediscono per raccomandata con ricevuta di ritorno? (Mentre parla segna la porta d’uscita).

LILIANA: Non fare dell’inutile sarcasmo…

ANTENORE: Perdonami tesoro… ma Ursula, è al corrente di tutto questo?

LILIANA: Certo che no! Sarà meraviglioso assistere ai loro primi incontri, e quando avrà finalmente scelto l’uomo adatto a lei… voilà! il matrimonio sarà già tutto organizzato nel dettaglio!

ANTENORE: (Rivolto alla cassa, con malinconia) Mi sa che questa servirà prima a qualcun altro!

LILIANA: Cerca di non rovinare tutto: acqua in bocca con tua figlia e soprattutto non spaventare gli aspiranti mariti con le tue idee strampalate! Cerca di fare la persona a modo!

ANTENORE: Io?! Non vedo l’ora di vedere quando conosceranno l’aspirante suocera! E anche sono curioso di sapere come giustificherai a tua figlia un continuo andirivieni di giovanotti!

LILIANA: Questo sarà affar mio! Arriveranno presto, ho preso accordi via internet, le cose sono più facili e snelle via web!

Liliana esce verso le camere, portandosi via i fiori.

ANTENORE: Internet, web? Quella donna è indemoniata! Queste cose alla sua età!

Torniamo a faccende più serie (si sistema dentro la cassa) oplà!

Suona il campanello.

LILIANA: (Voce fuori campo) Ursula tesoro puoi andare ad aprire tu?

Entra Ursula con fare nervoso, fumando la sua sigaretta spenta. Apre la porta. Liliana sbircia. Sull’uscio compare un frate, robusto e sorridente.

URSULA: Sì? Che vuole?

FRA: (Sorridente) Buongiorno, soave fanciulla, sono frate Pino, sto passando di porta in porta per raccogliere fondi per i poverelli della città…

Esce allo scoperto Liliana. Và alla porta, tira dentro il frate, gli gira intorno e lo ispeziona per bene.

LILIANA: Un frate?! Ma no, lei non va bene caro, un frate non si può sposare!

Fra’ Pino vede Antenore nella bara e urla spaventato!

FRA: Oh, scusate, io non volevo disturbare, non sapevo…

URSULA: Non si preoccupi, quello è solo mio padre!

FRA: Beh, sono imbarazzato, ecco (si fa serio e cerca di imbastire una benedizione con la tipica cantilena) “Benediczionem tutta salma, et tutta familia, pregate et orate… et trotem et branzinim, spiritosi santi, amen”!

URS/LIL: (Apatiche) Amen.

ANTENORE: (Alzandosi improvvisamente) Bellissimo effetto, bravo!

Il frate prende spavento e rimane di sasso.

FRA: Ho resuscitato il morto!? (Avanzando sul proscenio) Miracolo, ho resuscitato il morto! Io ho ricevuto un dono!! (Cade in ginocchio con le mani alzate).

ANTENORE: (Stringendo la mano al frate scioccato e tirandolo su) Lei ha un gran dono!! Il suo discorso mi è piaciuto molto, le piacerebbe celebrare il mio funerale?

FRA: Funerale? Ma signore, lei è appena resuscitato…

ANTENORE: Sì, sì, ma la prossima volta non resusciterò glielo garantisco. Allora?

LILIANA: Ah, lasci perdere questo pazzo… piuttosto, lei capita proprio a fagiolo: sa celebrare matrimoni?

Ursula sbuffa stizzita.

FRA: (Imbarazzato e titubante)Ma certo…

LILIANA:Allora fa proprio al caso nostro! (Inizia a spingerlo verso la cucina).

ANTENORE: Liliana, sei la solita egoista, l’ho visto prima io! Mi ha pure resuscitato!

FRA: (Spinto dagli altri due verso la cucina, molto imbarazzato) Calma calma…

I tre escono.

Rimane in scena Ursula, sconcertata.

SCENA SECONDA: URSULA- JOHNNY-FRA’ PINO- ANTENORE-LILIANA

URSULA: Perché dovevo nascere proprio in questa famiglia… cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Io voglio solamente starmene in pace!! (Guardando che non rientrino i tre, tira fuori dal reggiseno, facendo un po’ di scena, un plico di soldi) Eccoli qua i miei ultimi risparmi, altri 500 bigliettoni! (Corre verso la credenza, si avvicina a un vaso di fiori finti, alza fiori e terriccio e sotto ci nasconde il malloppo). Lo sapevo che fumare sigarette spente mi avrebbe permesso di risparmiare! Una cicca mi dura anche qualche giorno… (Verso il pubblico, convincente) finché la saliva non la consuma! Vent’anni di risparmi segreti e privazioni… ma se tutto filerà liscio, tra poco avrò da parte la somma necessaria per andarmene finalmente di qui! Prenderò un volo verso la mia nuova vita… da sola, come ha fatto mio fratello Giovanni, e poi mi assaporerò una sigaretta vera, accesa… già ne sento il profumo, profumo di indipendenza! (Ridendo nervosamente e inspirando la sigaretta spenta) Libertà, libertà cara, ormai ti sto per conquistare anch’io… il secondo sabato di settembre!

Esce verso le camere.

Dalla porta d’ingresso, con fare circospetto, entra in scena Johnny, rockstar con capelli lunghi, abbigliato come un metallaro, con una chitarra sulle spalle, un borsello e una cintura con un grosso teschio come fibbia. Johnny si ferma al centro del soggiorno e si guarda in giro, dopo essersi dato arie da star.

JOHNNY:Casa dolce casa… (Con fare da star) Home sweet home…

Si toglie la chitarra, la appoggia da qualche parte, in modo che sia poco visibile, poi inizia furtivamente a rovistare, apre un porta gioie e ne tira su il doppio fondo e prende dei soldi, alza i fiori e si intasca i soldi appena depositati da Ursula. Tutto questo ridacchiando.

JOHNNY:Cara sorellina, non cambi mai! Eh eh eh… eccomi sistemato per un altro mese! Com’è facile vivere fuori casa, quando c’è una sorella così idiota che ti finanzia da cinque anni… anche se a sua insaputa!

Dalla cucina arrivano rumori, Johnny si guarda intorno allarmato, nota la cassa, entra e si chiude dentro.

Entrano in scena Liliana, Fra’ Pino e Antenore.

FRA: (Sempre imbarazzato, prendendo appunti su un libricino) E così dovrei celebrare il matrimonio di quella deliziosa creatura di vostra figlia il secondo sabato di settembre e il funerale del signor Antenore in data da destinarsi…

ANTENORE:Precisamente! E si tenga libero, mi raccomando… potrebbe accadere in un giorno qualsiasi da qui ai prossimi vent’anni!

FRA:Non si preoccupi, me lo segno, ma l’agenda arriva fino al 31 dicembre di quest’anno… eh eh… per i prossimi diciannove anni mi faccio un appunto…

ANTENORE: Bravo!

LILIANA:Che fortuna… sono molto felice che il matrimonio della nostra unica figlia sia celebrato da una brava persona come lei…

FRA:Beh, grazie… ma mi sembrava di aver capito che avete anche un figlio, un maschio… è già sposato?

ANTENORE:Quasi… ha solo una consonante in più: non è sposato, è spostato! (Fa segno che è matto).

LILIANA: (Seria) Se n’è andato cinque anni fa senza dire una parola… per me mio figlio è morto e sepolto!

Johnny solleva un po’ la cassa e fa vedere la sua faccia spaventata al pubblico, poi richiude.

FRA:Ah… beh, pensiamo alle belle notizie allora! Occupiamoci dei dettagli di questo matrimonio!

LILIANA:Molto bene… Antenore, forza, vieni a darmi una mano, voglio far vedere a Fra’ Pino il capolavoro di vestito che ho preparato per Ursula…

ANTENORE: Un bel sacchetto in testa non era più che sufficiente?

I due escono verso le camere.

Fra’ Pino, appena i due scompaiono dalla vista inizia a rovistare in casa. Trova alcuni rotoli di soldi nascosti in giro. Rimane molto meravigliato

FRA: Mamma mia, che fortuna, che fortuna… travestirsi da frate per racimolare qualche quattrino è stata un’idea geniale e questa casa è meglio di una banca… è piena di soldi e non si fa la fila!

Da fuori scena arriva la voce di Liliana.

LILIANA: Fra’ Pino, vedrà che meraviglia.

Il frate, colto alla sprovvista, apre distrattamente la cassa e getta dentro i soldi che ha preso, senza vedere Johnny, poi attende l’arrivo dei due coniugi con un bel sorriso. Liliana e Antenore entrano reggendo un vestito da sposa.

LILIANA: Guardi, fra’ Pino, non è un gioiello? L’ho confezionato con le mie mani…

FRA:Manine sante, cara signora, complimenti!

LILIANA: E guardi com’è bello questo cappellino con velo! Rende molto quando viene indossato, vede? (Sistema il cappellino in testa ad Antenore, che guarda il pubblico perplesso).

ANTENORE: Sarò una sposa bellissima! (Facendo la voce in falsetto, con la s sibilata).

LILIANA: Antenore!! (Gli toglie il cappellino).

FRA: E’ tutto così bello che ho paura che si sgualcisca, meglio che lo riportiate subito a posto, no?

LILIANA: Oh sì, ha proprio ragione. È che dovevo farglielo vedere, sa, ne sono proprio orgogliosa! I due escono.

Fra’ Pino attende che i due si siano allontanati, corre concitato verso la cassa, la apre e Johnny, steso, gli allunga i soldi.

FRA:Grazie. (Richiude la cassa. Rimane un attimo frastornato, poi la riapre di colpo).

JOHNNY: (Con fare da divo, accennando un saluto) Hi boy!

Fra’ Pino spaventato urla e si allontana di qualche passo. Johnny si alza ed esce con grandi arie da star, facendo degli inchini.

FRA: (Balbettando) Ma… ma… da dove, come… quando…

JOHNNY: (Con aria da star)Non hai più parole vero? Mi hai forse riconosciuto? (Con pronuncia inglese) Riconosciut me?

FRA: (Impaurito) Sei… il diavolo?

JOHNNY: (Abbandonando deluso le arie da star)Ah, ma quale diavolo?! Si capisce che non sei un frate vero!? Sapresti che il diavolo si veste di pelle rossa, ha una forca e due corna! (Con fare da amicone) Eh, mia sorella ne mantiene di gente, vero?

FRA: (Non capendo, ancora stranito) Cosa?

JOHNNY:Quei soldi, money, (indicandoli) sono i risparmi della mia sorellina…

FRA:Caspiterina, ma allora tu sei Giovanni, il figlio che se n’è andato cinque anni fa!

JOHNNY: (Con fare da rockstar) Yes, che ricompare di nascosto ogni tanto, all’occorrenza… (fa vedere i soldi che ha preso a sua volta) Ad ogni modo, ti informo che adesso sono per tutti Johnny, rockstar all’ultimo grido! (Prende la chitarra e fa un assolo con la voce muovendo i capelli, poi si ferma e si ricompone).

Antenore e Liliana stanno tornando, i due si guardano intorno ma non hanno via di scampo. Appena i due anziani entrano in salotto, fra’ Pino prende l’iniziativa: spalanca le braccia e parla come un profeta.

FRA: (Aprendo le braccia in segno di accoglienza) Carissimi, non si può vivere nel rancore, ho riportato qui vostro figlio Giovanni, perché possiate fare pace!

I due rimangono attoniti.

LILIANA:Oh santa calma del paradiso… ma è un capellone?!

Fra’ Pino dà una pacca sulla testa a Johnny, che reagisce a sua volta spalancando le braccia.

JOHNNY: (Titubante) Mammina, papino, sono tornato!

LILIANA: (Si avvicina cauta al figlio) Giovanni, tesoro, chi ti ha ridotto così?

JOHNNY:Mamma, io non sono più Giovanni… (riassume le arie da divo) io adesso sono per tutti Johnny, rockstar all’ultimo grido! (Prende di nuovo la chitarra e fa un assolo con la voce muovendo i capelli). I’m crazy!

ANTENORE: (Rivolto al frate) Che cosa le avevo detto… è un po’ spostato, ha preso dalla madre!

LILIANA: Fra’ Pino, lei è un santo! Come c’è riuscito, è entrato in questa casa pochi minuti fa è ha già fatto così tanto per noi…

JOHNNY: Non immaginate neppure quanto!

ANTENORE: (Indagatore) Figliolo caro, ti dobbiamo mantenere o ti guadagni da vivere?

FRA: Ma signor Antenore, suo figlio è uno stimato musicista!

JOHNNY: Papà, non preoccuparti, c’è chi mi paga lautamente ogni mese eh, eh!

ANTENORE: Allora, se è così, ben tornato! (Gli stringe la mano)

FRA: (Indietreggiando) Benissimo, io a questo punto tolgo il disturbo, non vorrei trattenermi oltre…

LILIANA: Ma cosa dice, non ci pensi nemmeno ad andarsene! Lei ha riportato la gioia in questa casa, ci ha riportato un figlio, celebrerà il matrimonio di Ursula…

Johnny si sorprende.

ANTENORE: …il mio funerale…

LILIANA: …come minimo le devo il pranzo! Oggi lei sarà nostro ospite! Antenore, vai a comprare un dolce in pasticceria, così festeggiamo!

Liliana apre un cassetto per prendere un portafogli, ma Johnny la ferma.

JOHNNY: Mammina, da quello che ho sentito ci sono un sacco di novità, quindi ti prego lascia, offro io! (Cantando come una rock star) “Sì, offro io, yeah!” (Allunga dei soldi ad Antenore).

ANTENORE: (Guardando i soldi del figlio, sorpreso) Bisogna proprio festeggiare!

Antenore esce dalla porta d’ingresso. Nel frattempo Liliana rimette a posto il portafogli.

LILIANA: Ursula, Ursula, vieni in salotto, forza, vieni a vedere chi c’è!?

Liliana esce dalla porta che dà sulla cucina canticchiando felice.

JOHNNY: (A Fra’ Pino) Guarda in che casino mi hai messo… io non avevo nessuna intenzione di tornare! Not intention!

FRA: (Mentre parla prende e ruba il portafogli di Liliana) Bel ringraziamento, ti ho salvato la pellaccia prima, cosa avresti fatto se ti avessero sorpreso qui eh?

JOHNNY: Sì, sì, non mi incanti… in questa maniera hai salvato anche la tua di pellaccia… pfuh, the sant, il santo!

FRA: Pfuha, il Divo! Ora per favore tieni il gioco, se no racconto tutto alla cara Ursula e vedendo che mostro di donna è, mi sa che ci ritorni là dentro (indicando la cassa) ma non da vivo!

Entra in scena Ursula, trascinandosi, con una orribile vestaglia addosso, fumando la sigaretta spenta. Appena vede Johnny strabuzza gli occhi e fa per soffocare.

JOHNNY: Ursula, sorellina, che bella accoglienza!

FRA: Carissima, guarda chi è tornato tra voi, nella vostra bella famiglia!

URSULA: (Incredula) Ma sei proprio tu!? Giovanni?

JOHNNY: Io adesso sono per tutti Johnny, rockstar all’ultimo grido!

Fra’ Pino gli prende di mano la chitarra e lo imita facendo l’assolo con la voce muovendo la testa. I due lo guardano perplessi.

FRA: (Per giustificarsi, a Ursula) Lui di solito fa così…

Johnny si riprende la sua chitarra scocciato.

URSULA: (Di ghiaccio) Perché sei tornato? Hai bisogno di soldi? Ti sei cacciato in un guaio?

FRA: (Ridacchiando bonariamente) Ma no, è tornato per riallacciare i rapporti con tutti voi!

Fra’ Pino gironzola per la stanza esaminando gli oggetti sopra i mobili.

URSULA: Sei impazzito?! Non ti ricordi perché te ne sei andato?

JOHNNY: Sì, e come potrei dimenticarmene… mamma, papà e le loro fissazioni… ma ehm… ecco… il passato è passato… (Con fare solenne) the passat is the passat…

URSULA: Se lo dici tu…

JOHNNY: Piuttosto, non mi devi dire niente di importante?

URSULA: (Costantemente nervosa) No, perché?

JOHNNY: Ma come, non mi vedi da cinque anni e non mi vuoi nemmeno dare la grande notizia!? The big notice?!

URSULA: (Sospettosa) Quale grande notizia?

JOHNNY: Ti dò un suggerimento: cosa succede il secondo sabato di settembre?

Ursula impallidisce di colpo lasciando cadere la sigaretta.

URSULA: (Balbettando) Come fai a saperlo?

FRA: Beh, è una bella notizia no?

JOHNNY: Vecchia volpe, tu sì che l’hai pensata bella per squagliartela definitivamente da qua, e con tutti gli onori!

URSULA: (Impazzendo) Demonio! Come fai a saperlo… come fate a saperlo tutti e due!?

FRA: Ma cara, non c’è bisogno di agitarsi, è una cosa normale, lo fanno in tanti, è di pubblico dominio…

URSULA: Lo fanno in tanti?! E’ di pubblico dominio? Volete dirmi che anche mamma e papà…

FRA: Sono stati proprio loro a darmi questa notizia!

URSULA: (Indietreggiando, in crescendo) No, non ci credo, non è possibile, questo è un incubo, non possono sapere del mio piano, non possono sapere… oh, non è possibile! Esce dalla stanza verso le camere, in preda ad una crisi isterica.

FRA: Cielo… mi avevano detto che i preparativi di un matrimonio ti rendono nervoso, ma non pensavo una cosa del genere…

JOHNNY: Già… Tornando a noi, che facciamo? What?

FRA: Pranziamo, rendiamo felice la tua famiglia per un’altra mezzora, e poi, quando arriverà il momento più opportuno, ce ne andremo, ognuno per la propria strada! (Si infila un altro oggetto nella tunica).

JOHNNY: Ci sto! (Prende la chitarra e improvvisa una sorta di canzone rockeggiante) “Il destino ci ha reso complici, ma solo per brevi momenti yeha!”.

I due escono verso la cucina.

SCENA TERZA:  LILIANA-ION-ANTENORE-URSULA-JOHNNY-FRA PINO-ROCCO

Entra in scena Liliana portando un vassoio di aperitivi che appoggia subito sul tavolo. Suona il campanello e va ad aprire la porta: si trova davanti Ion di Russia.

Ion è alto, dai tipici tratti russi, capelli biondi e colbacco in testa. Fa un passo dentro la casa compiendo un mezzo inchino. Guarda Liliana meravigliato e la abbraccia calorosamente.

ION: (Con marcato accento russo) Tu sei donna bellissima, io non potevo immaginare al mio fianco donna più meravigliosa, sento già mio cuore pulsare di amore… (la scosta e la guarda bene) e beh… (tira fuori un foglietto e lo esamina) porti tuoi anni… molto bene! Qui agenzia di matrimonio dice che hai quarant’anni ma parola mia, non esagero, tu ne dimostri almeno il doppio! (Al pubblico) Mi piace abbondanza!

LILIANA: (Scostandosi, un po’ imbarazzata) Ma no, sciocchino! Io non sono Ursula, io sono sua madre…

ION: Oh, quale imbarazzoso errore! Mi scusa signora mamma, molto piacere, sono Ion di Russia, e sono qui per conoscere sua incantevole figlia, scopo matrimonio. (Serio, con fare profetico, scandendo bene le lettere) Astenersi perditempo.

LILIANA: Molto bene, caro, ma fatti vedere… (lo osserva) sì, un bel partito, alto, bella presenza, a modo… puoi rimanere. Accomodati pure, così ti offro un aperitivo, oh, che emozione! (Prepara un aperitivo).

Ion, sempre con postura molto rigida, si guarda intorno e si siede sopra la cassa. Nel frattempo rientra Antenore con il dolce.

ANTENORE: Eccomi qua, alla faccia del colesterolo, un bel dolce pieno di calorie e creme…. (vede Ion) ragazzo! Che ci fai seduto lì!?

LILIANA: Antenore! È così che si trattano gli ospiti?

ANTENORE: Quella è la mia bara!

Ion realizza, guarda dove è seduto e si alza di scatto.

ION: Oh per grande madre Russia, mi scusa signore… (titubante, bussando sulla bara) ma c’è qualcuno lì dentro?

ANTENORE: Certo che no! Se ho detto che è mia e io sono qui che ti parlo, come fa ad esserci qualcuno dentro?! Liliana, è uno dei candidati?

LILIANA: (Allungando ai due l’aperitivo, soddisfatta) Sì, Ion di Russia…

ANTENORE: Allora ci sono ancora speranze per Ursula, non mi sembra molto sveglio!

LILIANA: Sei proprio un villano, di questo passo, al tuo funerale non verrà nessuno!

Antenore brontolando, va in cucina portando con sé il dolce e l’aperitivo.

ION: (Mentre Antenore esce, alzando la voce) Molto piacere, signore papà!

LILIANA: (A Ion) Porta pazienza caro, a volte con l’età si perdono le buone maniere…

ION: (Sorseggiando il suo aperitivo) Non importa, sono qui solo per cuore di Ursula… Voi italiani avete strane usanze… (guardando la bara) noi in Russia teniamo in casa piccole matrioske di legno, non grandi casse!

LILIANA:Eh, già… sono le stranezze di mio marito. Il matrimonio è anche questo, tolleranza! Ma concentriamoci sulle cose importanti… (Guarda Ion fisso negli occhi, con determinazione) cerca di darti da fare e di conquistare il cuore di mia figlia il prima possibile… c’è poco tempo, e arriveranno anche altri pretendenti… non lasciarti scappare il vantaggio di essere arrivato per primo!

ION: (Guardando Liliana commosso) Grazie signora mamma!

LILIANA: E un’ultima cosa… Ursula è molto timida, non ricordarle che sei qui per l’annuncio matrimoniale, evita questo discorso… lei lo apprezzerà molto.

ION: Donna singolare mia Ursula… già mi piace!

Entra in scena Ursula, visibilmente strana, osserva il soffitto come persa in pensieri profondi.

LILIANA: Oh che trepidazione, il primo incontro… (a Ion) caro Ion, quella è la mia Ursula, una ragazza meravigliosa, vedrai!

ION: (Ammirandola a bocca aperta, col suo colbacco in mano) Oh che splendore…

LILIANA: Vi lascio soli, così potete conoscervi!

Liliana esce verso la cucina.

Ion rimane rigido e impacciato al centro del salotto, Ursula pare non notarlo.

URSULA: (Con lo sguardo che ispeziona il soffitto, molto nervosa) Come hanno fatto a scoprirmi, come?! Ci devono essere delle telecamere nascoste qui, da qualche parte!

Ursula prosegue la sua ispezione del soffitto; Ion la segue con lo sguardo, ammirandola e innamorandosi visibilmente istante dopo istante.

Ursula estrae una sigaretta spenta e se la ficca in bocca nervosa.

URSULA: Deve esserci una spiegazione!?

Di colpo Ursula si accorge dell’ospite in sua adorazione.

URSULA: E lei?! Che fa lì impalato! Mi dia una mano, no? Visto che è più alto, vede qualcosa di strano lassù?

ION: (Trasalendo e ispezionando a sua volta il soffitto) Oh, no… non mi pare…

URSULA: Allora avranno fatto in un altro modo. Lei non crede?

ION: (Inebetito) Oh, io credo a tutto quello che tu vuole!

URSULA: Mh… (inspirando la sua sigaretta, sospettosa) ma lei, chi sarebbe esattamente? È tutto il giorno che arriva gente strana in questa casa!

ION: Oh, io avevo capito di essere primo, numero uno oggi! Ion, Ion di Russia!

URSULA: Russia?! (Sgranando gli occhi spaventata) I miei hanno assoldato il KGB?

ION: Oh, no, vengo da parte di Agenzia Maurizia Pierla… ma tua madre ha detto di non parlarne con te, perché non ti avrebbe fatto piacere!

URSULA: Oh… cosa? Ma è incredibile! Hanno chiamato una agenzia investigativa per tenermi sotto controllo! Terribile, veramente assurdo! (Guardando Ion, schifata). È tutto così inammissibile e lei… lei… mi disgusta!

Esce furibonda verso le camere.

ION: (Stringendo al cuore il suo cappello, disperato) Oh no… povero me… prima impressione non è andata tanto bene… (convinto) ma farò di tutto per conquistare tuo tenero cuore, dolce Ursula, perché già ti amo, donna bellissima… e se Ion dice una cosa, Ion ottiene!

Entrano dalla cucina Fra’ e Johnny, rincorsi da Liliana.

LILIANA:Oh, vi ho detto che per l’aperitivo bisogna attendere ancora qualche minuto! (Si blocca di colpo e si guarda in giro) Ma dov’è Ursula?

Ion è ancora inebetito.

JOHNNY: (Vedendo Ion) Oh, hello boy!

LILIANA: Ah, Johnny, fra’ Pino, vi presento Ion di Russia! Ion, lui è mio figlio primogenito…

ION: (Riprendendosi) Oh, grande freddo, che onore! (Si avvicina a Johnny e lo abbraccia e lo bacia alla russa). È privilegio per me conoscere fratello di Ursula! (Lo scosta e lo guarda). È grande onore anche se fratello di Ursula è capellone… ma ti voglio già bene!

JOHNNY: (Scostandolo) Ehi, ehi, piano con le smancerie… e poi non sono un capellone!? Io sono Johnny, rockstar all’ultimo grido! (Prende di nuovo la chitarra e fa un assolo con la voce muovendo i capelli).

Ion meravigliato applaude.

FRA: Oh, carissimo, ne deduco che lei sia il futuro marito!

ION: Ion di Russia!

JOHNNY: (A Fra’) Deve essersi congelato il cervello per benino, per voler sposare Ursula!

FRA: Eh eh… ehm, e io sono fra’ Pino, celebrerò il matrimonio!

ION: (Commosso) Sono così felice… grazie, grazie…

LILIANA: (Bene), Ora che vi siete conosciuti tutti, eccovi finalmente il vostro aperitivo (a Johnny e Fra’).

Liliana esce. Fra’ Pino, Johnny e Ion si siedono e si scambiano sorrisi imbarazzati.

JOHNNY: (Imbarazzato) Bene… un cognato, non avrei mai pensato di averne uno… (annuendo compiaciuto, alzando il bicchiere e indicandolo) the cognat!

FRA: (Divertito, alzando a sua volta il bicchiere) Cognat di Russia fra l’altro…

ION: (Esaltato) Già, Ion di Russia!

Ion beve d’un fiato e lancia il bicchiere dietro di sé.

Fra Pino e Johnny lo imitano.

Suona il campanello.

JOHNNY: (Schiarendosi la voce) Ehm, (con accento inglese) il drin, il campanello!

Johnny si alza e va ad aprire la porta.

È il vecchio Rocco, l’anziano falegname del quartiere. Ha circa l’età di Antenore, è vestito con una camicia a quadri, bretelle, pantaloni sgualciti e ha con sé una valigetta degli attrezzi e dei pezzi di legno in mano.

ROCCO: Quando si lavora bene, non c’è che dire, nessuno ha mai da lamentarsi… e io, in sessant’anni di carriera non ho mai ricevuto una lamentela! Allora, dov’è quella meravigliosa creazione?

Ion si alza e inizia a sbuffare e ad adirarsi.

ION: (Tra sé) Meravigliosa creazione? Si riferisce di certo a mia Ursula! Eccolo mio primo rivale…

ROCCO: (Osservando i presenti) Oh, buon giorno a tutti, anche se mi pare di non conoscere nessuno qui…

JOHNNY: Ah ah, guarda chi c’è, ma come Rocco, non mi riconosci?

ION: (Tra sé, molto preoccupato) Grande ghiacciolo, fratello lo conosce… Ion perde punti!

ROCCO: (Scrutando Johnny) Per tutto il compensato del mondo, fatti guardare bene… non mi dirai che sei proprio tu… Giovanni?!

JOHNNY: Ora per tutti sono (Con la chitarra, facendo un assolo e cadendo sulle ginocchia) Johnny!!

FRA: E’ una rockstar all’ultimo grido!

ROCCO: E ci credo… fai spavento figliolo… (Impassibile tira fuori dalla sua valigetta un metro e gli misura i capelli) Quaranta centimetri buoni, caro (parafrasandolo) Gionni!! Sei inevitabilmente entrato nella categoria dei capelloni! Povera Liliana!

ION: (Tra sé, sconsolato) Conosce pure signora mamma suocera!!

JOHNNY: Lui è fra’ Pino… celebrerà il funerale di papà!

Fra’ Pino si alza e fa un cenno di saluto col capo e la benedizione con la mano.

ROCCO: Porca miseria, è già morto?! Devo ancora essere pagato!

JOHNNY: No, no, è di là, con mia madre!

ROCCO: Benedetto rockettaro, mi hai fatto prendere un colpo! Vado, eh, mi faccio strada da me! (Esce verso la cucina).

ION: (Sempre più disperato) Conosce già la casa!

JOHNNY: (A fra’ Pino) Quello è il falegname del paese, mio padre lo chiama spesso per qualche lavoretto, diciamo così! (Indicando la bara).

ION:E’ pure referenziato, falegname rinomato! Devo assolutamente fare qualche cosa per riabilitare mia persona… (a voce alta, rivolto agli altri due) Io sono Ion di Russia, e valgo mille volte tutti altri uomini messi insieme!

Ion esce verso la camera.

JOHNNY: (Perplesso) Eh?

FRA:Certo che ha una buona autostima, beato lui!

SCENA QUARTA: JOHNNY- FRA PINO- ROCCO- ANTENORE- ION- URSULA- ALFRED- PARIDE- LILIANA

Johnny e Fra’ Pino si siedono nuovamente, perplessi. Entrano in scena Rocco e Antenore, dalla cucina.

ROCCO: Carissimo, come ti dicevo, la mia creatura è di legno di ottima qualità, Rovere Slavonia, mica poco…

ANTENORE: Rovere che?

ROCCO: Slavonia!

ANTENORE: Cassa di Slavonia e genero di Russia… (sconsolato) di italiano non c’è proprio più nulla!

ROCCO: Ètra le specie europee di legno più pregiate, ottima stabilità e lavorabilità!

I due si avvicinano alla cassa e la esaminano.

ANTENORE: Certo è fatta bene, non c’è che dire, ma questa Slavonia non mi porterà su il prezzo vero?

ROCCO: Il solito tirchio! Antenore, per occasioni speciali come questa, agli amici faccio un prezzo di grande convenienza… (rivolto ai due seduti) anche per voi, mi raccomando, non esitate a chiamarmi in caso di (toccando la cassa) bisogno!

I due si alzano di scatto e fanno gesti scaramantici. Dalla camera arrivano gli urli terrorizzati di Ursula. Entra in scena Ion, con Ursula in braccio sconvolta.

URSULA: Lasciami andare maniaco, farabutto di un investigatore!

ION: Ursula, amore mio, io sono uomo per te, io sono numero uno!

Ursula riesce a divincolarsi e si allontana di scatto, nascondendosi dietro al padre, furibonda.

URSULA: Prova ad avvicinarti ancora e vedrai cosa ti farà mio padre?!

ANTENORE: Ah, no no, io non mi intrometto di certo, e chi la sente poi tua madre?

FRA: Un’antica parabola dice che “l’amore non è bello se non è litigarello”!

ION: Oh, meravigliosa creatura…

URSULA: Smettila!

ROCCO: (A Ion) Ragazzo, c’è modo e modo di conquistare il cuore di una donna…

ION: Tu credi di essere più bravo di me, non è vero?

ROCCO: Credo solo di avere più esperienza…

ION: Ah, tua carta vincente è essere uomo di esperienza, ma non batterai Ion di Russia… Roco, io ti spiezzo in due!

ROCCO: Per l’amor del cielo, io sono un uomo sposato!

ION: Pure!? Ursula, hai sentito? Lui è uomo sposato?! Non ha scampo!

ROCCO: (Rassegnato) Infatti…

URSULA: Ma scampo da che cosa? Non ci sto capendo più nulla, sto diventando pazza!

ION: (Speranzoso) Pazza di amore?

URSULA: (Incavolata) No!

JOHNNY: È decisamente una relazione movimentata, potrei scriverci una canzone! (Convinto) Sing a song!

Da fuori scena arriva la voce di Liliana.

LILIANA: (Voce fuori campo) È pronto, si mangia! Forza, tutti a tavola!

FRA: Benissimo, io non me lo faccio ripetere due volte! (A Johnny) Pranzo e poi via da questa casa, verso altre avventure!

JOHNNY: Già, let’s go!

Johnny e Fra’ escono.

Ion si mette davanti a Rocco con fare di sfida.

ROCCO: (Imbarazzato) Beh, che dite, ci accomodiamo? (Si sposta per passare ma Ion gli si mette nuovamente davanti).

ANTENORE: Dunque?

ION: (A Rocco) Tu resti a pranzo?

ROCCO: Certo che sì!

ION: Tu sei sposato!

ROCCO: Appunto! Dopo quarant’anni di pasticcio di verdure, mi merito un pranzo diverso no! Coraggio.

Rocco si fa strada, seguito da Antenore.

URSULA: Ehi, non lasciatemi sola con questo qui… (a Ion) preferisco la compagnia di quei traditori dei miei genitori al rischio di ritrovarmi da sola con te!

Anche Ursula esce. Ion si trova solo e triste in salotto.

ION: Già le piaccio, lo sento… oh Ursula mia, tuo cuore è di ghiaccio come mia terra madre… e io amo mia terra madre!!

Suonano alla porta. Ion si guarda in giro spaesato. Non arriva nessuno, fa spallucce e va ad aprire la porta. Si trova davanti Alfred, un signore vestito in maniera elegante ma un tantino stravagante. Pantaloni scuri troppo corti, calzini bianchi, maglioncino e farfallino colorati. Alfred sfodera un gran sorriso; tiene tra le mani un barattolo vuoto dove spicca la scritta “sale”.

ION: Si accomoda signore, è forse anche lei qui per dolce Ursula?

Alfred sta per rispondere ma Ion non gli lascia il tempo.

ION: No, non dica niente, preferisco non sapere, non posso sopportare tutta questa competizione…

Alfred sorride bonariamente.

ION: Ma si accomoda, prego, non rimanga sulla porta… avanti…

Alfred entra in casa e si guarda intorno.

ION: Sono Ion di Russia, molto piacere… (gli stringe la mano) e lei?

Alfred sta per rispondere quando dalla porta d’ingresso ancora aperta entra Paride, un ragazzotto stralunato vestito con un impermeabile molto lungo e dei pantaloncini corti che non si devono vedere, in modo da far sembrare che non li abbia.

PARIDE: (Entrando improvvisamente in casa) Zitti, zitti!

I due si bloccano, Alfred sbuffa e guarda il suo barattolo vuoto. Paride chiude la porta.

PARIDE: (Allucinato, tenendosi l’impermeabile chiuso stretto tra le mani) Appena in tempo, li ho sentiti sapete? Credo siano qui… anzi, ne sono certo! Non pensate sia incredibile?

I due lo osservano perplessi.

ION: (Con enfasi)È incredibile che nel giro di un minuto siano arrivati altri due rivali da sfidare per Ion!! Proprio tutti qui dovete venire? Mondo è pieno di donne per voi, mentre di Ursula ce n’è una sola!

Alfred dà una confortante pacca sulla spalla a Ion.

PARIDE: (Come ricordandosi improvvisamente) Ursula?! Ah, sì, Ursula… (Estrae dalla tasca un foglietto) ora ricordo perché sono venuto qui: (leggendo il foglio) “Intrigante quarantenne genuina cerca lui qualsiasi, scopo matrimonio…”

ION: Astenersi perditempo. (Commosso) È proprio lei, mia Ursula!

PARIDE: “…Recarsi per appuntamento in via Lucchi n.46, il prima possibile!” Beh, una compagnia femminile mi farebbe bene… (schizzato) è stata Maurizia a mandarmi qui… Ha detto che corrispondevo perfettamente alla descrizione del candidato ideale…

ION: Anche noi veniamo da studio di signora Maurizia Pierla…

Alfred fa un’espressione perplessa.

PARIDE: (Guardando Alfred) Tu… tu assomigli proprio a uno di loro… (sentendo delle voci e tappandosi le orecchie) sì… come? Certo… ad Alfred!!

Alfred sta per rispondere, quando entra in scena Liliana.

LILIANA: (Interrompendo Alfred) Oh, Ion, ci chiedevamo dove fossi finito, ma vedo che sono arrivati due nuovi ospiti… che padrona di casa incorreggibile, non ho neppure sentito il campanello…

ION: Non si preoccupi grande mamma, ho fatto io gli onori di casa…

LILIANA: Oh, Ion, sei un tesoro, non dovrei dirlo ragazzi, ma ho già qualche preferenza…

Ion esulta in maniera visibile.

LILIANA: (Rivolta agli altri due) Io sono Liliana, la madre della cara Ursula… (dà la mano ai due).

PARIDE: (Sempre molto circospetto e allucinato, guardandosi intorno) Io sono Paride, molto piacere signora…

LILIANA: (Rivolta a Alfred) E tu, caro?

Alfred sta per rispondere ma viene subito interrotto da Paride.

PARIDE: (Con sguardo e voce da pazzo) Lui è Alfred!

Alfred lo guarda sorpreso e perplesso.

LILIANA: (Divertita) Molto lieta! Volete accomodarvi di là? Vi unite a noi? Stiamo pranzando e ho preparato da mangiare per un esercito.

ION: Volentieri signora mamma, non vedo ora di vedere come mangia mia dolce Ursula!

Ion esce verso la cucina, Alfred lo segue alzando il suo barattolo vuoto.

PARIDE: Se non le spiace signora, io ho già mangiato, vorrei un attimo raccogliermi in me stesso prima di conoscere l’adorabile Ursula..

LILIANA: Oh, che cosa tenera, fai pure caro… ho avuto proprio una bella idea, siete tutti così graziosi!

Liliana dà un buffetto sulle guance a Paride ed esce verso la cucina.

PARIDE: (Con fare diverso, più scherzoso e saltellando) Che cosa furba quella di dire che devi raccoglierti in te stesso! (Con tonalità seria, postura rigida) Lo so, ma adesso non distrarmi… ci sono cose importanti da fare, se sono arrivato fin qui non è solo per il cuore di Ursula, c’è anche dell’altro… qui, in questa casa ci sono delle presenze anomale! (Con voce di nuovo scherzosa) Lo so, cosa credi! (Osservando la cassa nera serio) Oh santo cielo! (Con voce scherzosa) Che c’è?! (Serio, indicando la cassa) Quella! Oh!

Mentre Paride è intento a osservare molto preoccupato la cassa di Antenore, entra in scena di nuovo Alfred che gira per la stanza sbuffando, col suo barattolo vuoto.

PARIDE: (Serio) Questa, questa non è una semplice cassa, no! Non mi possono ingannare! Questo è il loro mezzo di trasporto! (Notando Alfred) Sei arrivato anche tu con questo vero? (Indicando la cassa).

Alfred sta per rispondere, ma Paride lo ferma.

PARIDE: No, non dire una parola! Non ce n’è bisogno… lo so che vi muovete con queste moderne navicelle spaziali, voi alieni siete ovunque, anche nella mia testa! Io vi sento! Ma non riuscirete a portare a termine i vostri piani, perché io sto per scoprire tutto, sono già a buon punto… guarda! (Paride, senza farsi vedere dal pubblico apre il suo impermeabile e a mo’ di maniaco fa vedere ad Alfred il suo contenuto).

Alfred lo guarda scandalizzato. Paride chiude subito tutto.

PARIDE: Sei rimasto senza parole vero? Ottimo, e questo è solo l’inizio!

SCENA QUINTA: PARIDE-ALFRED-MAURIZIA-ANTENORE-LILIANA-ROCCO-URSULA-JOHNNY-FRA-ION

Alfred si siede sconvolto su una sedia. Paride sembra indemoniato. Alfred lo ascolta impaurito e preoccupato.

PARIDE: Sono anni che vi seguo sai? E ne ho trovati tanti, non è difficile scovarvi… ho così tanta esperienza che mi faccio paura da solo, guarda: (saltellando al lato opposto dove si trova, rivolto ad un ipotetico altro se stesso) “Buh!”, (ritornando a dov’era prima, spaventandosi) “Ah!”… (Con fare dolcemente disperato) Dovete smetterla di tormentarmi, sento le vostre voci continuamente nella mia testa (si scuote un orecchio come per far uscire qualcosa)… se mi lasciate in pace, io lascerò in pace voi e non vi darò più la caccia… non mi preoccuperò più di scoprire quello che state architettando… allora? Che ne dici? Puoi farti portavoce di questo patto?

Aspetta, non mi rispondere subito, è una faccenda delicata, prenditi pure il tuo tempo…

Suona il campanello. Con fare circospetto Paride va ad aprire. Alla porta c’è Maurizia Perla, splendida signora, molto elegante e raffinata. Alfred si alza dalla sedia incuriosito.

MAURIZIA: Paride?! Sei già arrivato, bene!

Maurizia senza tanti complimenti entra in casa, si toglie il soprabito e lo sistema sul braccio di Alfred, che lo ha allungato per presentarsi e stringerle la mano, senza peraltro degnarlo di uno sguardo. Alfred, stupito e rassegnato, lo prende e lo sistema sopra una sedia, poi se ne esce verso la cucina sconsolato.

PARIDE: Signora Maurizia, cosa ci fa qui?

MAURIZIA: (Scocciata) Cosa ci faccio? Cerco di far andare bene gli affari, mio caro Paride! Con tutti i siti internet di incontri che ci sono, la situazione all’agenzia sta precipitando, non posso permettermi altri fallimenti! Ho deciso di venire qui di persona, per assicurarmi che questa (sarcastica) magnifica Ursula, si accasi al più presto con uno dei candidati che ho scelto con cura per il suo profilo… allora?!

PARIDE: Allora che cosa?

MAURIZIA: Come sta andando? Hai combinato qualcosa? (Trà sé, incattivita) Il pagamento purtroppo da contratto ci sarà solo a fidanzamento annunciato…

PARIDE: (Sogghignando e stringendosi l’impermeabile) Oh, sì… qualcosa sto combinando eh eh eh…

MAURIZIA: (Tra sé, diabolica) Disgraziatamente i profili rimasti non sono dei migliori, ma l’importante è saperli vendere bene, e io, sono una venditrice nata! Dunque, dove sono i padroni di casa, e soprattutto dov’è la futura sposa, eh?

PARIDE: Non saprei… (con fare ridicolo) io non l’ho ancora vista! (Serio) Nemmeno io!

MAURIZIA: (Furiosa) Che cosa?! Povera me! Ho capito, questo matrimonio me lo dovrò guadagnare col sudore! (A voce alta) Permesso, buongiorno, eccomi qui! Sorpresa sorpresina!!

Dalla cucina arriva Antenore, seguito da Liliana e Rocco.

ANTENORE: Sì? Oh perbacco, e questa? (Guardando Paride) E quello? Liliana, (scocciato) che confusione c’è qui?

LILIANA: Ah, vecchio scorbutico, le buone maniere mai tu, vero? Che sorpresa! Antenore, quel bel ragazzo è Paride, uno degli aspiranti, mentre, che emozione, questa meravigliosa signora…

ANTENORE: (Interrompendola) Non sarà mica anche lei una pretendente vero?! Di questi tempi bisogna aspettarsi di tutto.

LILIANA: Ma no, caro, (a voce alta) ti presento la signora Maurizia Perla!

ANTENORE: Ah! (Ironico, dandole la mano) La nostra beniamina…

MAURIZIA: (Con fare pomposo) Sono qui solo per fare del bene a questa splendida famiglia!

ANTENORE: Come no!

ROCCO: E può fare del bene anche a me? Avrei proprio bisogno di una svolta!

MAURIZIA: Ma certo! Tutti possono rivolgersi a Maurizia Perla!

Dalla cucina entra con fare concitato Ursula, seguita da Johnny e Fra’ Pino.

URSULA: (Arrabbiata) Che cosa?! Ho sentito bene! Quella sarebbe Maurizia Perla?

MAURIZIA: Certo, in carne e ossa.

JOHNNY: (Incantato) Eh che carne!

FRA: (Stregato) E pure che ossa!

Johnny e Fra’ Pino sono entrambi a bocca aperta ad ammirare Maurizia Perla.

URSULA: (Arrabbiata e molto nervosa) Oh, lei, lei con la sua maledetta agenzia, sta rovinato tutti i miei progetti di vita… io…

MAURIZIA: Ehi, piano con le accuse signorina cara… immagino lei sia la dolce Ursula, proprio come mi era stata descritta… un incanto! Tesoro, io sono qui con il solo scopo di renderla felice e per sua informazione, non l’ho deciso io: sono stata chiamata da sua madre!

LILIANA: Oh cielo, signora Perla, non si arrabbi, la prego… a volte i figli non capiscono quanto noi genitori facciamo per loro… coraggio, non roviniamo questa bella giornata, c’è un dolce che ci aspetta di là! Vieni Ursula, vieni! (Liliana imbarazzata spinge Ursula in cucina).

MAURIZIA: Avrò di certo un bel lavoro da fare!

ANTENORE: Già! E le conviene iniziare subito, mia moglie non scherza, sa?

MAURIZIA: Se è per questo, non scherzo neppure io! Paride?! Rimettiti in sesto e vieni da là con me!

PARIDE: (Stringendo a sé il suo soprabito) Prima vorrei sbrigare una questione un tantino urgente…

MAURIZIA: Niente storie! Non esistono questioni più urgenti di questo matrimonio!

Paride scatta di corsa in cucina, seguito da Maurizia.

ANTENORE: Certo che prende il suo lavoro sul serio…

ROCCO: E quando si lavora bene, nessuno ha mai da lamentarsi, io lo so!

ANTENORE: Vieni, voglio proprio vedere se finalmente riescono a combinare quel torsolo di mia figlia!

Antenore e Rocco escono verso la cucina.

Johnny e Fra’ Pino sono ancora imbambolati.

JOHNNY: L’hai vista? You vist?

FRA: Molto bene direi…

JOHNNY: Quella donna è uno schianto! Sono pazzo di lei! Ma chi è?

FRA: Non ho capito bene… credo faccia parte di una agenzia che organizza matrimoni… E io già la amo!

JOHNNY: (Ridestandosi) Ehi, l’ho vista prima io…

FRA: Forse… ma non dovevi svignartela finito il pranzo? Beh, direi che questo è il momento buono! Ciao ciao… (Spinge Johnny verso la porta d’uscita).

JOHNNY: (Fermandolo) Ah, furbo il frate… se non sbaglio pure tu te la dovevi svignare! (Indicando la porta, con accento inglese) Svignar for!

FRA: Eh, non posso!

JOHNNY: Perché?

FRA: Ho fatto una promessa… devo celebrare il matrimonio di tua sorella e… il funerale di tuo padre, quindi sarò impegnato per un bel po’!

JOHNNY: Ma tu non sei un vero frate!

FRA: Questo è solo un piccolo dettaglio!

JOHNNY: Beh, allora in quanto frate, come farai a conquistare la bella Maurizia, eh?

FRA: (Verso il pubblico, con fare affascinante) Sarò come un novello padre Ralph, e lei non mi saprà resistere!

JOHNNY: Ah sì? E allora sfida sia! La tregua tra noi due è finita… finish… la caccia è aperta e vedremo chi avrà la meglio tra (indicando se stesso) il diavolo del rock e… (indicando il frate) l’acqua santa!

Dalla cucina entra in scena Maurizia, trascinando Ion, Paride e Alfred, che si sistemano in riga davanti a lei. Johnny e Fra’ Pino si mettono in disparte e si agghindano al meglio, tirando fuori pettini, boccette di profumo, sfidandosi reciprocamente con lo sguardo ad ogni loro passo per il miglioramento estetico.

MAURIZIA: Bene, statemi a sentire voi… c’è un matrimonio da fare, e da quello che ho capito, è già tutto organizzato per il secondo sabato di settembre quindi: non deludetemi! Uno di voi dovrà conquistare il cuore di quella Ursula, altrimenti per me sarà un disastro… e anche per voi. Ora, avete di certo dei profili interessanti… per esempio, tu Ion, beh, sei alto, hai una bella presenza e sei diciamo, di buon cuore!

ION: Oh, grazie, cuore già pieno di amore per mia Ursula!

MAURIZIA: E tu, Paride, sei… beh… sei originale, hai una bella personalità!

PARIDE: (Allegro) Di sicuro si riferiva a me! (Serio) Che dici, stava parlando di me!

MAURIZIA: Sì, ecco… appunto… e poi tu, Alfred! Di te proprio non mi ricordavo, il tuo profilo mi deve essere sfuggito, ma sono sicura che avrai di certo qualcosa da dire alla bella Ursula!

Alfred è molto perplesso.

MAURIZIA: E ora, forza, conquistiamo il cuore di quella streg… donna!

Maurizia esce con Ion e Paride.

Parte il sottofondo musicale di fine primo atto.

JOHNNY: Maurizia, my love, aspettami!

FRA: Eh no, ci sono prima io!

Escono anche Johnny e Fra’ Pino strattonandosi.

Rimane in scena il povero Alfred, frastornato, sempre con il suo barattolo vuoto in mano. Si avvicina al proscenio, sta finalmente per dire qualcosa, tende la mano al pubblico, apre la bocca… nel mentre si spengono di colpo le luci.

La musica di sottofondo si alza.

-fine primo atto-


ATTO SECONDO

Musica d’apertura del secondo atto.

SCENA PRIMA: PARIDE-ROCCO-ANTENORE-LILIANA- -JOHNNY-FRA’ PINO- MAURIZIA-ION-ALFRED-URSULA

La scena si presenta vuota. Con aria circospetta entra dalla cucina Paride, brandendo per aria un lungo oggetto che assomiglia a un piumino per pulire i termosifoni: lo usa come se fosse un radar, con sguardo allucinato.

PARIDE: (Simulando il rumore di un radar)Tu-tu-tu-tu…

Si avvicina alla cassa, la apre, la ispeziona per bene con l’oggetto misterioso, simulando sempre il suono del radar, poi si sdraia al suo interno chiudendosi dentro, con ghigno satanico.

Entrano in scena, sempre dalla cucina, Rocco e Antenore.

ROCCO: Era da tanto tempo che non mi divertivo così… uno spasso la tua famiglia!

ANTENORE: Vuoi fare cambio?

ROCCO: Ah, e tu ti prenderesti quella noia mortale di mia moglie?! Mai una parola, mai un commento su quello che faccio, sempre lì, in cucina, a mescolare pentole…

ANTENORE: (Guardandolo pieno di invidia) Amico mio… ottant’anni e non hai ancora capito niente!

ROCCO: Eh, siamo alle solite… l’erba del vicino è sempre la più verde, vero? Solo che mia moglie di verde non ha più nulla, è legno secco ormai!

ANTENORE: (Guardando la cassa) Beh, torniamo a parlare di legno buono allora… eccola qua, la nostra meraviglia!

ROCCO: Un’ultima verniciatina, e poi sarà pronta per il grande giorno. E non sai ancora come ho trattato il legno all’interno, (scandendo ben le parole) una vera sorpresa!

Rocco apre la cassa e si alza di scatto Paride, brandendo il “puli-termo”.

PARIDE: Sono arrivato sul pianeta degli alieni!

Rocco e Antenore prendono un colpo.

ANTENORE: Gran bella sorpresa Rocco, non c’è che dire!

ROCCO: Questa mia cassa piace proprio a tutti! Potrei farne un business (detto proprio così come è scritto).

ANTENORE: Un che? Si dice bisiness!

PARIDE: (Scandendo bene le parole) Che lingua parlate, alieni?

Rocco e Antenore si guardano in giro e si chiedono a gesti se Paride stia parlando proprio con loro.

PARIDE: (Sempre scandendo le parole) Voi alieni avete visi familiari…

ROCCO: Con chi ce l’ha?

ANTENORE: Sicuramente con te! Ohè, ragazzo, esci subito dalla mia cassa e rimettiti in piedi!

Paride a fatica esce dalla cassa.

ROCCO: Avrà esagerato con la grappa, prima…

PARIDE: (Tenendo sempre sollevato il suo piumino) Salute a voi, alieni… io vengo in pace!

ROCCO: (Ad Antenore, ironico) Beh, questo mi sembra già positivo…

PARIDE: (Parlando lentamente e mimando coi gesti ciò che dice) Ho utilizzato questo potente mezzo di trasporto trovato sul pianeta terra, per viaggiare fin qui, da voi…

ANTENORE: Ragazzo, l’unico viaggio che farai su (con enfasi, imitandolo) questo potente mezzo di trasporto, non lo racconterai di certo agli alieni… ad ogni modo, grazie per essere venuto a trovarci, è stato un piacere, (i due si salutano con reciproci inchini) ora vai pure ad esplorare il nostro mondo là fuori! (Mentre dice questo, Antenore prende Paride per un braccio e lo accompagna alla porta d’uscita).

Nel mentre entra in scena Alfred. Paride lo vede.

PARIDE: E tu?! Mi hai seguito fin qui! Nella navicella spaziale c’ero solo io, come hai fatto, come?!

Alfred si ferma sorpreso.

ROCCO: (Tra l’incuriosito e il divertito, rivolto ad Alfred) Già, come hai fatto?

Prima che Alfred possa aggiungere altro, dalla cucina arrivano capitanati da Maurizia: Johnny, fra’ Pino, Ion e Liliana, tutti in fila indiana, facendo trenino divertiti, canticchiando la marcia nuziale. Liliana ha qualcosa in mano. Ultima, distanziata dagli altri, Ursula si trascina stanca, inspirando la sua sigaretta spenta.

MAURIZIA:Che festa!

Maurizia aggancia al trenino festoso Alfred e canticchiando tutti insieme l’allegro motivetto della marcia nuziale, lo trascinano fuori prima che possa dire una parola, dirigendosi sempre in cucina. Rimane in scena Liliana che si è staccata dal gruppo.

LILIANA:Antenore, quella Maurizia è un portento, è stato un vero colpo di genio contattarla, guarda, ci ha scattato anche delle bellissime fotografie (le mostra distrattamente ad Antenore che sbuffa, mentre Paride sembra interessato, poi le sistema sopra un ripiano) e Ursula si sta divertendo un mondo!

ANTENORE: (Sarcastico) Ho visto…

LILIANA: (A Paride) E tu? Cosa ci fai di qua, forza! Vieni con noi a divertirti e a conoscere meglio Ursula!

Liliana esce canticchiando la marcia nuziale.

ANTENORE:Mi sa che questo è veramente il pianeta degli alieni!

PARIDE: Ah, sapevo di aver ragione! (Si inginocchia a terra e tocca il pavimento commosso, come fosse la terra promessa).

ANTENORE: Ragazzo, forza, tirati su, andiamo!

PARIDE: (Alzandosi e indicando Rocco e Antenore, con espressione cupa) E voi, voi non mi ingannate, l’ho capito subito appena vi ho visti! In realtà siete alieni malvagi!

ROCCO: (Divertito) Sicuro!

ANTENORE: (A Rocco) Facciamogli vedere quanto siamo cattivi!

Rocco e Antenore, per dimostrare la loro malvagità, fanno a Paride delle pernacchie, prendendolo in giro.

PARIDE: Oh, che offesa! Volete la guerra? E guerra sia! Ecco! (Si sistema in modo che il pubblico non possa vedere, ma Antenore e Rocco sì, e si apre l’impermeabile, dopodiché esce verso la cucina ridendo).

Rocco e Antenore rimangono in scena perplessi.

ANTENORE: Caro Rocco, è incredibile! (Con fare profetico) Alla mia età non mi scandalizza più nulla!

ROCCO: (Rassegnato) Neanche a me! (Riprendendo il tono amichevole) Che ne dici se torniamo agli affari... ci sono dei conti da saldare, no?

ANTENORE: Chissà perché dei soldi non ti dimentichi mai! Vieni, che ti pago.

ROCCO: (Sfregandosi le mani) Finalmente, eh eh…

Antenore e Rocco escono verso le camere.

Entrano in scena Johnny e fra’ Pino.

JOHNNY: E smettila di provarci con Maurizia, l’abito che porti non ti dà speranza!

FRA: Se è per questo, nemmeno il tuo!

JOHNNY: Ehi… questa è vera pelle! (Ammirandosi e toccandosi i pantaloni).

FRA: E questa… è vera juta! (Accarezzando con soddisfazione l’abito).

I due si guardano con aria di sfida.

JOHNNY: Ad ogni modo, c’è sicuramente una cosa a cui quella donna non saprà resistere… la mia arte! Senti qua e schiatta d’invidia, yeah!

Johnny sfodera la chitarra e con grande aria da star intona la sua canzone per Maurizia. (Da accompagnare con note della chitarra elettrica).

JOHNNY: (Concentrato e appassionato) “Maurizia mia, tu mi vorrai…”

FRA: (Interrompendolo, sarcastico) se demente diventerai!

JOHNNY: (Proseguendo, scocciato) “Il sole e la luna ti invidiano assai…”

FRA: (Sempre interrompendolo) Non come lui, più brutto che mai!

Johnny si arrabbia.

JOHNNY: Brutto frate fasullo, tu mi hai rovinato la poesia, io, io…

FRA: (Ridendo, prendendolo per il naso) Tu che cosa? Me le vuoi cantare?

Entra in scena Maurizia. I due si ricompongono velocemente, imbarazzati.

FRA: Oh, carissima… (la benedice).

JOHNNY: (Con aria da star) Oh, Maurizia, my darling!

Maurizia sorride ai due. Ha sempre un’aria distaccata e indifferente.

JOHNNY:Ehm… e così, mia madre l’ha contattata per trovare un marito per Ursula?!

MAURIZIA:Esattamente.

JOHNNY:Mi sembrava strano che Ursula si fosse trovata da sola un uomo… pfuh…

MAURIZIA:È per questo che esiste la mia agenzia, per aiutare le persone che hanno bisogno di una spintarella, quando si tratta di questioni di cuori…

JOHNNY: (Con fare da pesce lesso) Oh, anch’io avrei tanto bisogno del suo aiuto… per una questione di cuore (si mette la mano sul suo cuore e canta) “My heart is lonely!”…

FRA: (Scostando bruscamente la mano di Johnny dal suo cuore, con aria da galantuomo) Tutto questo amore nell’aiutare il prossimo le fa onore, Maurizia… (prendendole la mano) io e lei siamo molto simili in quello che facciamo…

JOHNNY: (Interrompendolo bruscamente) Certo, come no!

Johnny e fra’ Pino si guardano con aria di sfida. Maurizia non li osserva. Fra’ Pino tira fuori l’aspersorio e lo brandisce per aria, con fare intimidatorio. Johnny, a sua volta, sfodera la sua chitarra contro il finto frate, come se fosse un’arma. Al suono della voce di Maurizia, i due si sciolgono in brodo di giuggiole e si ricompongono.

MAURIZIA:Beh, diamoci da fare, non c’è tempo da perdere!

JOH/FRA: (Addolcendosi) Oooh…

La chitarra e l’aspersorio tornano al loro posto.

MAURIZIA:Oh, Ion, Paride, Alfred… coraggio, venite qui!

Entrano in scena Ion, Paride e Alfred.

I tre si avvicinano a Maurizia. Johnny e fra’ Pino si sistemano in disparte ad ammirarla. Fra’ Pino nel frattempo sbircia anche nei cassetti per cercare qualcosa da rubare.

MAURIZIA: (Splendida, parlando ai tre pretendenti) Benissimo signori, allora! Abbiamo poco tempo per prepararci, la buona Liliana è di là, sta convincendo (con enfasi) l’adorabile Ursula a darvi almeno una piccola opportunità per farvi conoscere… sta a voi adesso!

Alfred si guarda intorno spaesato, sta per parlare. Paride, con il puli-termo, lo interrompe bruscamente imitando il suono del radar, dopodiché cerca di captare segnali da Maurizia, Ion improvvisa dei passi di danza russa.

Maurizia è sconsolata.

MAURIZIA: (Isterica) Benissimo, sono in una botte di ferro!

PARIDE: (Con voce divertita, brandendo il puli-termo) Oh, davvero? Sembra che qui intorno non ci sia proprio nulla! (Facendosi serio, come se una voce gli parlasse nelle orecchie) Scemo! Si tratterà sicuramente di una prodezza aliena! (Di nuovo divertito) Già, è vero!

ION: Non si preoccupi signora Maurizia, io farò del mio meglio per rubare cuoricino di dolce Ursula, ma c’è sempre quel Roco di là, che mi dà filo da torcere…

MAURIZIA: Ah… povera me. Almeno tu, Alfred, ti prego… so che sei un uomo riservato, di poche parole, ma di valore… promettimi che ti impegnerai per conquistare Ursula… no, non dire nulla, per favore: a volte un giusto silenzio vale più di mille parole!

Alfred sospira rassegnato.

SCENA SECONDA: MAURIZIA-ION-ALFRED-PARIDE-URSULA-LILIANA-JOHNNY-FRA’ PINO-ANTENORE-ROCCO.

Entra in scena Ursula con una valigia, strattonata dalla madre. Maurizia e i tre pretendenti si mettono in disparte, dal lato opposto in cui stanno Johnny e fra’ Pino.

LILIANA: Tesoro della mamma! Coraggio, vieni ad ascoltare almeno quello che hanno da dirti questi bravi ragazzi, non vuoi nemmeno dar loro una chance?

URSULA: (Secca) No!

LILIANA: (Ruffiana) Ma se hai già preparato la valigia per il viaggio di nozze!?

URSULA: Mamma! Questa valigia non è per il viaggio di nozze! Questa valigia è per andarmene via da qui, cosa che avrei dovuto fare molto tempo fa! (Aspira la sua sigaretta spenta).

MAURIZIA: (Intervenendo con falsa gentilezza) Signore, non mi sembra il caso di agitarsi tanto!? Cara Ursula, ormai la tua valigia è pronta, hai deciso di partire, cosa ti costa attendere ancora qualche secondo e ascoltare queste persone che sono venute qui esclusivamente per te? (Prende Ursula per un braccio e la guida verso una sedia disposta in posizione strategica, davanti alla quale poi sfileranno i tre pretendenti).

JOHNNY: (Accondiscendente) Già cara sorellina, che ti costa? Qualche secondo ancora e poi via, verso la libertà! The liberty, yeah!

FRA: (Compiacente) In fondo, si tratta di una buona azione verso tutte queste persone che si sono date da fare… (Aprendo le braccia, con fare da frate) Spalanca il tuo cuore al prossimo! (Appena conclusa la battuta, si infila nella tunica un oggetto senza farsi vedere).

URSULA: (Arrabbiata, sedendosi sulla sedia, sempre con la sua valigia dietro) Mh…

MAURIZIA: (Rivolta a Johnny e Fra’) Grazie ragazzi…

JOH/FRA: (Sciogliendosi) Oooooh

LILIANA: (Euforica) Bene allora, cominciamo! (Liliana si siede in disparte, vicino a Johnny e fra’ Pino).

MAURIZIA: Ottimo, (rivolta ai tre pretendenti) signori, ora tocca a voi! (Prende il barattolo ad Alfred e lo sistema sopra a un mobile).

Alfred, Paride e Ion escono velocemente verso le camere.

LILIANA: Antenore, vieni a vedere!

Dalle camere entrano Antenore e Rocco.

ANTENORE: Ma tu guarda cosa mi tocca sopportare alla mia età!

ROCCO: Che spasso, che spasso! Io mi sto divertendo un mondo!

Antenore e Rocco si siedono sopra la cassa.

La luce sfuma e parte un ridicolo motivetto di sottofondo.

MAURIZIA: (Con fare da scaltra presentatrice televisiva) Carissima Ursula, tutto questo è per te! Guarda oltre l’apparenza, libera le tue emozioni, apri il tuo cuore… al primo aspirante marito!

Il gruppo di spettatori applaude con poca convinzione incitati da Liliana.

Entra in scena Ion con al collo un foulard di lustrini colorati. Simula la sfilata di un modello ma il risultato è piuttosto ridicolo. Passeggia davanti agli altri mettendo in risalto ciò che descrive Maurizia.

MAURIZIA: Si tratta di un modello dal fascino straniero… potete ammirare il fisico slanciato, (Ion fa un aggraziato salto in alto) i tipici tratti russi ammaliatori (Ion, dopo avere guardato tutti, incrocia le braccia e improvvisa un ballo russo), lo sguardo da duro… (Ion inarca le sopracciglia) dietro al quale si nasconde un animo da gran tenerone… (fa un sorriso abbracciandosi)… signori, Ion di Russia!

Gli spettatori applaudono di nuovo. Ion fa un inchino, si avvicina a Ursula e le mette al collo il suo foulard poi esce verso la cucina a passi di danza russa. Ursula rimane schifata.

MAURIZIA: Ehm, ma proseguiamo con un eccezionale made in Italy, double face…

Musica di sottofondo. Entra in scena Paride, stretto al suo impermeabile, si guarda intorno con fare circospetto, tenendo alzato il suo puli-termo agghindato con lustrini colorati. Liliana applaude felice. Paride si muove come se cercasse qualcosa, avvicinando il suo piumino un po’ a tutti, con fare indagatore.

MAURIZIA: Osservatelo in tutta la sua originale eleganza…

Paride si gira verso Liliana e gli altri e apre il suo impermeabile, senza farsi vedere dal pubblico e da Ursula, poi lo richiude velocemente.

TUTTI: (Stupore) Oooooh…

MAURIZIA: (Imbarazzata, cercando di rimanere concentrata) Cercate di cogliere la bellezza della sua misteriosa personalità…

Paride continua a muoversi con il piumino, alternando sorrisi a facce serie…

MAURIZIA: Un uomo che sa essere al contempo ironico e spiritoso e straordinariamente serio e acuto… signori: Paride!

Paride si inginocchia davanti a Ursula e le porge, come se fosse un fiore il suo puli-termo. Ursula è inorridita. Paride si alza in piedi e senza farsi vedere dal pubblico apre il suo impermeabile davanti a lei. Ursula, dopo un breve momento di stupore, urla. Maurizia accorre e lo sposta bruscamente. Paride, chiudendosi l’impermeabile esce verso la cucina.

MAURIZIA: (Con un sorriso tirato) E infine, ultimo ma non per questo meno affascinante, un uomo che non ha bisogno di parole per essere descritto… il suo charme parla per lui…

Entra in scena Alfred spaesato. Musica di sottofondo anche per lui. Dalla cucina esce Ion che gli ficca in testa un cilindro e gli dà in mano un bastone da passeggio. Alfred è disorientato, si aggira senza saper che fare, sta per chiedere qualcosa agli altri, ma Maurizia lo prende sottobraccio e lo accompagna nella sua sfilata.

MAURIZIA: Signori, Alfred, un uomo che non deve chiedere mai!

Applauso degli spettatori. Maurizia prende il cilindro di Alfred, lo mette in testa a Ursula, lui sta per protestare e dire qualcosa, ma Maurizia gli fa fare un inchino forzato e poi lo spinge verso la cucina contro la sua volontà.

Musica di sottofondo. I tre rientrano in scena in fila indiana, nell’ordine della sfilata e si sistemano al centro del palco, Ion e Paride rimangono immobili, come fossero dei modelli, Alfred si guarda in giro come un pesce fuor d'acqua.

La musica sfuma, si accendono di nuovo le luci. Gli spettatori applaudono sempre con scarso entusiasmo, tranne Liliana che è euforica. Ursula è seduta sulla sua sedia con al collo un foulard di pailette, il puli-termo come scettro e un cilindro in testa. In bocca la sua cicca spenta.

MAURIZIA: (Rivolta a Ursula) Tesoro, non ti senti già un po’ innamorata?

Ursula la guarda piena di odio.

LILIANA: Mi sembra di vedere qualcosa di nuovo che luccica nei tuoi occhi!

ANTENORE: Sarà il riflesso dei lustrini… Liliana! Guarda come hai ridotto tua figlia!

Ursula si alza in piedi imbestialita.

URSULA: Ora basta! (Si toglie cappello e foulard e lancia per terra il puli-termo). Siete contenti adesso che avete fatto il vostro show? Avete finito di mettermi in ridicolo o c’è dell’altro?

Paride corre a recuperare il suo piumino poi ritorna al suo posto.

LILIANA: (Imbarazzata) Figliola, se per te non è abbastanza, possiamo organizzare ancora qualcosina…

URSULA: (Scandalizzata) Mamma!?

MAURIZIA: (Melodrammatica) Signora Liliana, mi sembra di capire che sua figlia è solo un’ingrata, che non ha minimamente apprezzato quello che abbiamo fatto per lei e che evidentemente non si merita il mio interessamento e soprattutto l’amore di questi tre meravigliosi aspiranti mariti! Non mi pare il caso dunque di insistere e di perdere tempo con lei, è arrivato il momento di salutarci!

JOHNNY: Cosa?! Vuole dire che se ne va?

MAURIZIA: (Teatrale) Me ne vado!

ANTENORE: Oh, finalmente abbiamo ottenuto un risultato!

Johnny lancia un’occhiataccia al padre.

FRA: Ma no, non sia così precipitosa, aspetti…

JOHNNY: Il cuore di Ursula è difficile, ci vuole pazienza… e noi sappiamo che lei ha delle grandi doti e professionalità da vendere…

FRA: Si prenda almeno un po’ di tempo per pensarci bene (prende Maurizia per un braccio e inizia ad accompagnarla verso la cucina)… se vuole ne parliamo in confessione…

JOHNNY: (Scostando il frate) No, non c’è bisogno, ma cerchi di capire (a Maurizia, enfatizzando) con calma, whit calm, se c’è qualcos’altro che si può fare…

FRA: Si prenda tutto il tempo che le occorre!

MAURIZIA: Beh, se insistete tanto… va bene, darò ad Ursula un’ultima opportunità!

URSULA: Cosa?! Ma io non la voglio!

Liliana tappa la bocca a Ursula.

MAURIZIA: Aspiranti, venite con me, non è ancora arrivato il momento di abbattersi!

Maurizia esce verso la cucina, seguita da Ion. Paride impugna il suo puli-termo imitando il rumore del radar e costringe Alfred a precederlo in cucina.

SCENA TERZA: ROCCO-LILIANA-ANTENORE- URSULA- JOHNNY-FRA’ PINO-MAURIZIA-ION-PARIDE-ALFRED

ROCCO: Siete uno spasso, davvero! Non mi divertivo così tanto da… non mi ricordo neppure da quanto!

LILIANA: Ursula, non ti ho insegnato io a essere così scontrosa e maleducata con gli ospiti, ti stai comportando veramente male! Certamente hai preso questo lato da tuo padre!

ANTENORE: (A Rocco) Eccola che ricomincia con la solita solfa: quando Ursula si comporta bene è figlia sua, quando si comporta male è figlia mia!

URSULA: (Disperata) Io non ce la faccio più… questa non è una casa, ma… una cassa! Sì, come quella che hai fatto costruire tu papà… ci si soffoca qua dentro…

ROCCO: Sì ma è bella però!

URSULA: (Categorica) Mamma, papà, ho preso la mia decisione e niente e nessuno mi farà cambiare idea!

LILIANA: Oh, benissimo figliola, così ti riconosco! Non ti preoccupare, qualsiasi dei tre pretendenti tu abbia scelto a me andrà benissimo! (Emozionata) Allora, di chi si tratta?

ROCCO: (A Ursula, divertito) E se per caso ti piaccio io… divorzio all’istante! Non so cosa darei per far parte di questa famiglia!

URSULA: (Incredula e arrabbiata)Io non ho scelto proprio nessuno… io… me ne vado! Ora!

Stupore generale.

LILIANA: Ma, bambina…

ANTENORE: Non credere che io ti dia dei soldi, se te ne vai ti dovrai arrangiare!

URSULA: Ed è proprio quello che ho intenzione di fare! Io non sono una sprovveduta! Qui c’è la mia valigia con tutto quello che mi occorre e udite udite, ho messo da parte abbastanza soldi per poter andarmene a testa alta!

FRA: (Imbarazzato) Beh, scusate, mi sembra che queste siano faccende personali, io mi sento di troppo qui, forse è il caso che me ne vada di là a… ripassare i salmi!

LILIANA: Oh, non lo dica neppure, lei per noi è uno di famiglia!

JOHNNY: (Titubante e a disagio) No no, fra’ Pino ha ragione, è meglio che questa faccenda la discutiate tra di voi, e… anch’io sento il bisogno di ripassare i salmi! (con fretta al frate) let’s go!

Johnny e fra’ Pino, fischiettando con falsa indifferenza escono veloci verso la cucina.

ROCCO: Io, se non vi dispiace, rimango volentieri.

Rocco si accomoda su una sedia per gustarsi la scena.

ANTENORE: (A Ursula) Allora? Tu avresti da parte dei risparmi? Ma se sul tuo libretto postale ci sono a malapena i soldi per pagarti il biglietto dell’autobus per andare in centro!

URSULA: Infatti i miei risparmi li ho messi in alcuni posticini molto più sicuri e lontani da sguardi indiscreti… mamma, papà, ammirate!

Ursula si dirige verso il vaso di fiori, alza fiori e terriccio e mostra il vaso ai suoi genitori. È vuoto. I due rimangono ad osservare perplessi.

Ursula guarda dentro al vaso confusa.

URSULA: Non c’è niente!

Agitata si mette a guardare meglio anche tra i fiori che ha in mano.

ANTENORE: (A Liliana) Vedi a viziare troppo tua figlia? Adesso crede che i soldi crescano tra i fiori!

Rocco segue divertito.

Ursula, disperata, inizia a frugare dentro ogni nascondiglio, sempre più agitata, senza trovare nulla. Dalla cucina Johnny e fra’ Pino sbirciano per vedere cosa succede.

ANTENORE: È impazzita!

URSULA: (Angosciata) Non ci sono più… tutti i miei risparmi sono… spariti!

LILIANA: Ursula, tesoro, calmati, di che cosa stai parlando?

URSULA: Eh no, non fingere di non sapere nulla… (rivolta ai suoi genitori) anche questo deve essere opera vostra, non c’è dubbio! Ce la state mettendo tutta per rovinarmi la vita, vero!?

LILIANA: (Rattristata) Ma io…

URSULA: No, non dire più nulla! Io ormai ho deciso, da qui me ne vado, con o senza i miei soldi!

Ursula prende la sua valigia ed esce veloce verso le camere.

Entrano in scena Johnny e fra’ Pino, abbracciandosi ed esultando.

JOHNNY: (Abbracciando fra’ Pino) L’abbiamo scampata! The scamp, yeah!

FRA: Eh già, l’abbiamo fatta franca!

I due realizzano di essere abbracciati e si scostano velocemente, fra’ Pino tira fuori l’aspersorio e minaccia Johnny di stargli lontano. Antenore, Rocco e Liliana guardano perplessi la scena, allora fra’ Pino impartisce una benedizione a Johnny che china il capo.

LILIANA: (Triste, con un fazzoletto in mano) Non vedo cosa ci sia da esultare tanto, mi sembra mancanza di tatto da parte vostra, io sono tristissima…

ROCCO: (Ai due, cercando di spiegare) Ursula ha deciso di andarsene di casa, senza soldi e soprattutto senza sposarsi!

Liliana fa un acuto singhiozzo.

FRA: (Cercando di essere credibile) Oh… scusate, sono desolato, noi non avevamo colto la drammaticità di quello che stava succedendo…

ANTENORE: Carissimo fra’ Pino, cancelli dall’agenda l’impegno per il secondo sabato di settembre, non ci sarà più nessun matrimonio…

Liliana ha un altro acuto singhiozzo.

ROCCO: (Divertito) Ma non cancelli l’impegno preso per il funerale del mio grande amico Antenore….

ANTENORE: (Ridendo) Già, quello è un appuntamento che non si può annullare!

LILIANA: Smettila Antenore, non sei divertente… non vedi che pena che ho, che dolore mi affligge il cuore?

JOHNNY: Mammina, non piangere, per una figlia che se ne va, c’è un figlio che torna! E che figlio… Johnny, rockstar all’ultimo grido, yeah!

ANTENORE: (Sarcastico) Che fortuna! Mai una volta che siano entrambi fuori dai piedi!

LILIANA: (Riavendosi) Sì, è vero… adesso il mio Giovanni è tornato… tesoro! (Con un gran sorriso, realizzando) Se ti sposi sarò io a doverti accompagnare all’altare!

ANTENORE: (Soddisfatto, a Rocco) Ecco, così io non servo più!

JOHNNY: (Allarmato) Non ci provare nemmeno mamma…

LILIANA: Perché no? Basterà darti una sistematina, tagliarti un po’ i capelli e di colpo troverai una fidanzata! Devo solo fare una piccola ricerca in internet…

JOHNNY: No mamma, non ci provare nemmeno… nothing…

LILIANA: Perché no?

JOHNNY: Perché… perché… io sono già innamorato!

LIL/ROCCO/ANT: (Sorpresi) E di chi?

JOHNNY: (Imbarazzato e titubante) Di…

FRA: (Interrompendolo bruscamente, allucinato, allungandogli contro l’aspersorio) Di Rocco!

ANT/LIL: (Increduli, guardando improvvisamente Rocco) Che cosa?

ROCCO: (Positivamente meravigliato) Davvero? (Rivolto a Liliana e Antenore, speranzoso) E se accetto la corte, divento vostro parente?

Liliana e Antenore sono allibiti e increduli.

Entra in scena Maurizia, seguita dai tre pretendenti: Ion, Paride e Alfred. Ion si allena nel suo ballo russo, Paride si guarda intorno circospetto con il suo piumino alzato, Alfred, mani in tasca, sta fermo al suo posto, rassegnato e silenzioso.

MAURIZIA: (Con enfasi) Signori, dopo averci pensato molto seriamente, sono arrivata alla conclusione che posso fare un ultimo tentativo per far conoscere a Ursula il cuore di questi tre meravigliosi pretendenti. (Si accorge che qualcosa non va) C’è qualcosa che non va?

LILIANA:Farebbe prima a chiedere se c’è qualcosa che va…

ROCCO: (Divertito) Non perda tempo con Ursula,quei tre, (prendendo Johnny e avvicinandolo a Maurizia) li presenti a lui! (Rivolto a Johnny, con fare romantico, guardandolo negli occhi e prendendogli dolcemente le mani) Io sono troppo vecchio per te!

Maurizia rimane sconcertata, i tre pretendenti si fermano e guardano Johnny con preoccupata curiosità. Johnny scosta bruscamente Rocco e si sposta in disparte offeso, guardando fra’ Pino con arie di minaccia.

ROCCO: (Sospirando, rivolto agli altri) I rifiuti sono duri da accettare…

Dalle camere entra in scena Ursula, agghindata con un vecchio cappotto e un foulard in testa, sopra ai bigodini, pronta per uscire. Ha con sé la sua valigia.

URSULA: Ecco, sono pronta!

FRA: Ma come si è conciata? Ha bisogno di un esorcismo!

ION: Ursula amore mio, tu sei luce che abbaglia miei occhi!

JOHNNY: E li abbaglia proprio bene!

URSULA: Silenzio! Non voglio sentire una parola di più dalle vostre bocche! Io adesso vi saluto tutti quanti e a mai più rivederci!

Ursula prende in mano la valigia e sta per dirigersi verso l’uscita.

ANTENORE: A mai più rivederci fino a quando non ti renderai conto che là fuori tutto ha un costo… dove pensi di andare eh? Come pensi di pagarti da mangiare, da bere, da vivere, e le sigarette!

Ursula rimane rigida, immobile, con lo sguardo cupo.

ANTENORE:Possibile che non ti abbiamo insegnato niente in questi anni?

LILIANA:Almeno potevi seguire l’esempio di tua madre, io mi sono trovata un marito che mi mantenesse!

Antenore guarda arrabbiato Liliana.

URSULA: (Con grinta, realizzando) Avete ragione, là fuori da sola, senza un soldo né un lavoro non ci posso stare… e va bene, mamma, se proprio insisti seguirò il tuo insegnamento. Volete che mi sposi, che mi trovi un marito che mi mantenga, che si occupi di me?

Ion si avvicina speranzoso, sfoderando un bel sorriso, Paride si ferma e la osserva. Alfred continua a farsi gli affari suoi, Maurizia è piena di entusiasmo e anche Liliana. Si crea un momento di suspense.

URSULA: D’accordo, avete vinto!

Trepidazione generale e stupore.

URSULA: (Isterica) Io mi sposerò, sceglierò un marito, così ci sarà un bel lieto fine.

Ion alza la mano come a scuola per farsi scegliere. Paride si dondola sorridendo, stringendosi nel suo impermeabile. Maurizia tiene le mani incrociate per l’apprensione, Liliana è sull’orlo delle lacrime. Gli altri stanno a guardare incuriositi.

URSULA: (Guardando i pretendenti) Io mi sposerò l’unico che tra voi abbia dimostrato un minimo di rispetto della mia persona, l’unico che abbia detto qualcosa al mio cuore… (si dirige verso il prescelto e lo afferra per un braccio) Alfred!

Alfred rimane allibito e spaventato, sembra non capire. Tutti (tranne Ion e Paride) esplodono in un allegro applauso. Liliana è commossa. Ion si toglie il colbacco e lo calpesta furioso. Paride alterna pianto e disperazione a gioia e battiti di mani.

Alfred vorrebbe parlare ma tutti glielo impediscono stringendogli la mano e facendogli le congratulazioni.

LILIANA: (A Ursula) Oh tesoro, come sono felice, non sai che gioia che mi hai dato,è già tutto pronto, tutto organizzato, non perdiamo più tempo, di là ho il vestito, il sacerdote c’è, la data è fissata… non ci saranno sorprese!

Alfred è terrorizzato.

URSULA: (Soddisfatta) Ed è qui che ti sbagli cara mamma… (Ad ogni affermazione di Ursula segue lo stupore di tutti e la disperazione di Liliana) non ci sarà nessuna celebrazione! Non indosserò il tuo abito bianco! Non ci saranno invitati e tu non ti comprerai nessun tailleur, perché io mi sposerò in segreto, sola, con il mio Alfred!

Clamore generale. Alfred è terrorizzato.

URSULA: E questo è tutto. (Rivolta a Alfred) Tesoro, andiamo!

Alfred, terrorizzato, viene trascinato fuori a forza da Ursula.

SCENA QUARTA: MAURIZIA-LILIANA-ANTENORE-ION-PARIDE-ROCCO-JOHNNY-FRA’ PINO

Tutti rimangono di sasso, tranne Maurizia che esplode in tutta la sua gioia.

MAURIZIA: (Perdendo momentaneamente il suo self-control e saltando di gioia) Ce l’ho fatta, ce l’ho fatta! Ah, che soddisfazione! (Stringendo la mano ad Antenore e a Liliana) Tante congratulazioni per il lieto evento… nubilato zero, Maurizia uno!

ION: (Visibilmente demoralizzato) E Ion sottozero…

JOHNNY: (Rivolto agli altri) Per forza… è di Russia!

Tutti annuiscono.

MAURIZIA:Coraggio, fatevi forza, cari aspiranti mariti, le regole del gioco erano chiare… solo uno di voi avrebbe fatto breccia nel cuore di Ursula… per gli altri, le porte della mia agenzia rimangono naturalmente aperte!

ION: Non capisco… cosa aveva quell’Alfred più di me?

PARIDE: (Con aria da maniaco, serio, avvicinandosi a Ion) Era un alieno!

MAURIZIA: Signora Liliana, io ho assolto il mio compito, ora, mi spiace essere così brutalmente materialista, ma gli affari sono affari. (Tira fuori dalla borsetta un plico di fogli) Questo è il contratto che lei ha firmato nella mia agenzia, in basso trova specificata la parcella da saldare nel caso io fossi riuscita a sistemare sua figlia… oplà! (Maurizia consegna il tutto a Liliana con soddisfazione).

Liliana prende il contratto, lo legge velocemente.

LILIANA: (Seria) Sì, l’accordo prevedeva, a nozze annunciate con uno dei pretendenti da lei selezionati, il versamento di un compenso di cinquemila euro…

ANTENORE: Moglie, sei impazzita!

MAURIZIA: Un contratto è un contratto, e ciò che si sottoscrive va rispettato!

LILIANA: (Seria) Esattamente! Mi dispiace signora Maurizia, ma io non le devo proprio niente!

MAURIZIA:Che cosa?!

LILIANA: (Triste) A parte il fatto che nulla è andato come avevo sognato, che non potrò fare nessuna festa e che non assisterò alle nozze di mia figlia… Ursula non ha scelto uno dei suoi candidati!

Tutti rimangono sorpresi.

ROCCO: (Divertito) Che incredibile colpo di scena!

MAURIZIA: (Strappando le carte di mano a Liliana) Che intende dire?

LILIANA:Guardi qua! In allegato al contratto ci sono solo due profili: Ion di Russia e Paride! Quell’Alfred non è nemmeno nominato!

Maurizia legge le carte esterrefatta.

MAURIZIA: È impossibile, deve esserci un errore!

LILIANA: (Sarcastica) Purtroppo, come ha specificato lei stessa, un contratto è un contratto! E con questo la saluto, tante grazie, e arrivederci!

Liliana esce verso le camere, triste.

ION:Che cosa? Alfred non era in gara? E neanche Roco! Oh quanta energia sprecata…

ANTENORE:Ma se Alfred non era un aspirante marito… chi diavolo era?

ROCCO: (Semiserio) Un alieno! Non c’è altra spiegazione!

PARIDE: (Stringendo la mano a Rocco commosso) Grazie, grazie…

MAURIZIA: (Disperata, sempre con il contratto in mano) Ecco perché non lo ricordavo… semplicemente non c’era, non è mai passato dalla mia agenzia! Oh no, è terribile, quanto lavoro per nulla… sono rovinata!

ANTENORE: (Drammatico) Tutto è male, ciò che è iniziato male….

ROCCO:Sagge parole amico mio!

ANTENORE: Vogliate scusarmi signori,(dirigendosi verso le camere)Liliana, tesoro, non ti scoraggiare, se vuoi il tailleur nuovo puoi comprarlo per il mio funerale!

Antenore esce verso le camere.

Maurizia è disperata, si siede in disparte, Johnny e fra’ Pino si avvicinano per consolarla. Sfidandosi, tirano fuori alternativamente dei fazzoletti sempre più grandi e li allungano a Maurizia, che li usa per soffiarsi il naso e asciugarsi le lacrime. Mentre succede questo, i due parlano a Maurizia che rimane sempre più meravigliata.

Paride, interessato, si avvicina alla cassa.

ION: A questo punto, sono uomo finito, nessuno può fare più niente, mio cuore è morto! Questo mondo non è più per me…

Rocco si avvicina interessato.

ROCCO: Se vuoi, io posso esserti utile!

ION: Oh, amico mio Roco, come puoi aiutare me, senza mia Ursula questa non è più vita…

ROCCO: Infatti! Si dia il caso che io mi occupi proprio di questo! (Rocco prende Ion sottobraccio e lo conduce verso la porta d’uscita). Lascia fare tutto a me, Ion di Russia, ti troverai a meraviglia col Rovere Slavonia!

Ion e Rocco escono dalla porta d’uscita.

Paride per conto suo continua a ispezionare la cassa.

MAURIZIA: (Riprendendosi e alzandosi di scatto) Che cosa? È tutto vero quello che mi avete raccontato? (I due annuiscono) Fra’ Pino non è un frate, ma un imbroglione…

FRA: Già… un bell’imbroglione… celibe!

MAURIZIA: (Sempre incredula) E Johnny ha vissuto per cinque anni sfruttando i risparmi della sorella inconsapevole?!

JOHNNY: Sì... lo so, sono geniale…

MAURIZIA: (Disperata, prende il cappotto) Sapete che vi dico? Ho perso fin troppo tempo qui… la mia agenzia sta andando a rotoli e non ho saputo fare di meglio che rifinirmi in una casa piena di… oh, piena di pazzi, imbroglioni e isterici! Quanto tempo sprecato… (si infila il cappotto).

JOH/FRA: (Reciprocamente) Sta parlando sicuramente di te…

FRA: Oh, Maurizia, ti prego, ci siamo conosciuti in circostanze particolari, è vero, a volte le apparenze ingannano, dammi un’altra possibilità…

JOHNNY: E se la dai a lui, perché negarla a me, sono un artista, io sono Johnny…

MAURIZIA: (Seria e decisa) Signori, il lavoro mi chiama ma se avete problemi di cuore… beh, (allunga il suo biglietto da visita che viene preso da Johnny) non esitate a contattare la mia agenzia, saremo lieti di ascoltare le vostre pene… previo pagamento della nuova quota d’iscrizione! Arrivederci.

Maurizia esce. Johnny e Fra’ Pino rimangono a bocca asciutta.

JOHNNY: Se n’è andata…

FRA: (Rubando dalle mani a Johnny il biglietto e leggendolo) Già, ma io non mi abbatto, in fondo ci ha lasciato un’opportunità…

JOHNNY: (Realizzando) L’agenzia?! (Fruga nelle tasche e tira fuori i soldi) Questi basteranno per l’iscrizione! Maurizia, arrivo…. (Si avvia verso l’uscita).

FRA: Ehi, l’idea l’ho avuta prima io! (Lo segue, strattonandolo).

JOHNNY: Sì, ma il biglietto l’ha dato a me…

FRA: Ma io arriverò prima di te!

JOHNNY: Vedremo!

I due escono veloci verso l’uscita.

In scena Paride, vicino alla cassa.

PARIDE: (Ridendo) È ora? (Serio) Direi di sì… (Divertito) Prima di andare, le prendiamo? (Serio) Ovvio, siamo qui per quello, ti devo sempre ricordare tutto?

Paride si avvicina alla credenza, sopra la quale ci sono le fotografie sistemate precedentemente da Liliana, le prende in mano.

PARIDE: Eccole qua le foto degli alieni conosciuti oggi…(Con uno scatto si gira verso il pubblico e si apre l’impermeabile: sotto è vestito, ma l’interno del soprabito è pieno di figurine e fotografie appiccicate) Le sistemiamo vicino a tutte le altre… (Ridendo) Ormai ho collezionato quasi tutti i visi degli alieni, (indicando le varie fotografie) non mi possono più fregare… io li conosco, io so chi sono! (Serio) E ora sbrigati, torniamo a casa, la navicella è pronta!

Paride felice si chiude dentro la cassa.

Entrano in scena Antenore e Liliana. Liliana stringe al cuore il vestito da sposa di Ursula.

ANTENORE: (Cercando di consolare Liliana) Coraggio, fatti forza…

LILIANA: (Commossa) Ti sembra giusto essere trattata così dalla propria figlia? Era tutto pronto, ero ad un passo dalla cerimonia… e lei ha rovinato tutto! Non potrò invitare nessuna amica e questo vestito confezionato con tanto amore rimarrà chiuso nell’armadio!!

ANTENORE:Beh, potresti sempre tentare di convincere Giovanni ad indossarlo… chissà, è un artista, è strano… magari dice di sì!

LILIANA: (Sconsolata) Ma non è della misura giusta!

ANTENORE:Già… (Titubante) Liliana, so che me ne pentirò, ma forse una soluzione per renderti nuovamente felice c’è… (Antenore prende la mano di sua moglie) Facciamolo lo stesso questo matrimonio…

LILIANA:E come? Gli sposi sono scappati…

ANTENORE: Liliana, vuoi sposarmi per la seconda volta, invitare tutte le tue amiche e indossare questo bellissimo abito da sposa?

LILIANA: (Meravigliata) Oh Antenore… sono senza parole… dici sul serio? Tu saresti disposto per me a…

ANTENORE:Siamo in due, non devo essere egoista, è giusto che ognuno abbia la propria festa… (guardando la cassa con soddisfazione).

LILIANA: (Scoppiando di gioia) Oh, che emozione, che meraviglia, Antenore, invitati, pranzo, fiori, vestito, già non sto più nella pelle, corro subito a telefonare a tutti, c’è un matrimonio il secondo sabato di settembre!

Esce verso la cucina tutta entusiasta.

ANTENORE: (Serio) In che guaio mi sono messo… cerimonia, amiche di mia moglie, fiori… riuscirò a sopravvivere a tutto questo? (Sorridendo felice, avvicinandosi alla cassa) Beh, se la risposta è no, è già tutto pronto! Evviva!

Esce verso la cucina.

Dalla porta d’ingresso entra in scena Alfred, di corsa. È tutto spettinato e malconcio. Si ferma al centro della stanza senza fiato. Recupera il suo barattolo vuoto sul mobile. Dalla cassa esce Paride, stiracchiandosi.

PARIDE: (Soddisfatto) Eccomi, sono tornato sul pianeta terra!

Paride vede Alfred.

PARIDE:Ancora tu?! (Con fare concitato) Come hai fatto, come sei riuscito ad arrivare qui prima di me, come fai a spostarti (indicando la cassa) senza navicella eh? Adesso siamo alla resa dei conti, voglio sapere proprio tutto… parla!

Alfred alza le braccia al cielo felice e commosso, si avvicina al proscenio, sta per aprire bocca ma si spengono di colpo le luci.

Musica finale.

Sipario.