Casba… intrigo internazionale

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Pro : Ecco qua, il cartello l’ho messo, adesso dobbiamo aspettare che

CASBA…INTRIGO

INTERNAZIONALE

 due tempi di

Guido Palliggiano

PERSONAGGI (in ordine di entrata)

Professore (padrone del locale)

Don Mimì (il pizzaiolo)

Afef (la ballerina orientale)

Gennaro (il barbone)

Carmela (la cameriera)

Susy (la cassiera)

Ciccia (cantante) 

Carabiniere

Max Press (giornalista)

Sofia (moglie di Mimì)

La scena rappresenta l’interno di un bar con banco , macchina per il caffè e attrezzeria varia, tre tavolini con sedie, al centro in fondo si apre la porta di accesso al locale, abbastanza ampia, da dove si vede  un tratto di strada delimitato da un muro di fronte. Sulla destra vi sarà una porta che rappresenta la cucina e retrobottega, mentre a sinistra un’altra porta dà l’accesso ai bagni.

La scena si apre con il professore che sta sistemando un cartello all’ingresso dove si legge  “CERCASI PERSONALE”,

ai tempi nostri anno 2004

SCENA 1 (Professore, Mimì e Afef)

Prof : Ecco, il cartello l’ho messo. Devo fare cose grandi, eh eh… ho grandi progetti e il CASBA bar deve essere il punto di partenza ! Io devo attuare il mio progetto politico perché il paese ha bisogno di me.(riflette) E si, devo scendere in campo anch’io ! E’ giunta l’ora ! Sarà dura ma  ce la farò, ce la devo fare ! In attesa che arrivi qualcuno finisco di scrivere il mio primo comizio ! (andando verso il retrobottega) Salverò la nazione…la salverò ! (esce).

Mimì: (entrando con Afef) Vieni, vieni tesoro, forse abbiamo                 trovato quello che cerchiamo.    

Afef :    Io non ce la faccio più a camminare.

Mimì:  Tu? E che devo dire io, io cammino per due (indicando il suo                                                                                                                                                                  corpo). Io e te in due facciamo tre! Più la paura facciamo quattro!

Afef :   No quattro fa il porco, la paura fa novanta…

Mimì:  Afef ti sembra questo il momento di scherzare ?

Afef :  Era per sdrammatizzare, che pensi me lo daranno un lavoro qui, mi assumeranno?

Mimì :  No, ci assumeranno. Tu lo sai io devo stare con te. Non ti posso perdere di vista… (ambiguo)

Afef:    Si va bene ma tu esageri…non mi levi gli occhi di dosso!

Mimì: Principessa quando siamo venuti via da Tripoli tua madre ti ha affidata a me, che se era per tuo padre a quest’ora saremmo essiccati al sole del deserto !

Afef:    E certo il rais non è dolce di sale…

Mimì: Comunque mi raccomando, cerchiamo di non dare troppo nell’occhio, ricordati che io qui sono sposato e ho due figli…

Afef:   Ma perché non me la fai conoscere tua moglie…

Mimì : scommetto che dicevi per…

Afef: …sdrammatizzare, certo certo !

Mimì : meglio non pensarci (corre verso la porta del locale a guardare fuori, quindi prende una sedia e fa per sedersi).

Afef:    Mimì che succede, ci hanno scoperto.

Mimì: No, tranquilla e che mi volevo un attimo rilassare (si siede) ah…ah… due minuti di relax…

Afef:   Tu mi devi avvisare, mi hai fatto prendere uno spavento…

Mimì: E va bene sdrammatizza, vieni qua siedi anche tu e concertiamo il da farsi e da dirsi, adesso che incontriamo il titolare... mi raccomando acqua in bocca lascia parlare me,  lui non deve sapere tu a chi sei figlia.

Afef:    No? E perché?

Mimì: Perché? Scusa, se io dico che tu sei la figlia del rais, che è fuggita perché il padre, la tiranneggiava, e che ti sta cercando, anche perché sul corpo ti fece tatuare  una formula segreta, quando ci assumono qua? E se non ci assumono, io come faccio? Dove ti porto? A casa mia non posso, non ti posso abbandonare, perché ho preso con tua madre l’impegno di proteggerti, e ti proteggerò.

Afef:   Mi proteggerai?

Mimì:   Io sono e sarò la tua guardia del corpo. Il corpo tuo lo proteggo io. (Allusivo). Quindi mi devi stare sempre vicino…quasi attaccata addosso, giorno e notte…

Afef  :   (Allusiva) Scommetto soprattutto la notte !

Mimì :  Brava… (perplesso) mica lo hai detto per sdrammatizzare ?

Afef  :   No stavolta no !

Mimì :  Brava ! Così mi piaci !

Afef  :   Stavolta l’ho detto perché è un dramma !!!

Mimì :  Insomma io con te esco pazzo… ma cosa devo fare di più per te ?

Afef :   Ti ricordo che, per quello che fai vieni ben pagato da mia madre… non ti basta ?

Mimì : Ma tu vuoi mettere tu e tua madre ?

Afef :   Capisco tu ti vorresti fare una famiglia !

Mimi : Giusto !

Afef :   Si ma l’ho detto per sdrammatizzare !

Mimì : Va bene lasciamo perdere pensiamo alla missione, appena arriva il proprietario tu fai vedere che non capisci  e che non parli la lingua!

Afef :   E se mi fanno delle domande?

Mimi : Tu non rispondere !

Afef :   E sto sempre zitta?

Mimì : E già... mamma mia, quanti problemi...Ma perché mi sono messo in questo intrigo, (si sente arrivare qualcuno) zitta lascia fare a me m’invento io qualcosa...

SCENA 2 ( Mimì, Afef e professore)

Prof  :  (entrando) Prego? I signori desiderano?

Mimì :  Permette? Mimì Abbondanza…

Prof :   Bello!

Mimì  : Grazie (fraintendendo) mi tengo in forma, faccio del mio meglio, insomma tengo molto al personale !

Prof    : No, io dicevo bello il cognome.

Mimì   : Ah, il cognome....

Prof    : Certo, bellissimo... e poi è appropriato... rende l’idea. Uno dice Abbondanza  e che si aspetta? Uno come voi, bello....

Mimì   : Ancora?

Prof   : No, dico... importante. Mica uno dice... scusate, io faccio spesso   paragoni politici, Abbondanza e  si aspetta di vedere che so... l’onorevole Fassino !

Mimì : E già, avete ragione, tutt’al più si sarebbe potuto chiamare Deperito !

Prof :     Per quanto...i politici a modo loro si sono tutti un po’ ingrassati !

Mimì  :  E’ vero, avete proprio ragione signor....

Prof  :    Professore, chiamatemi professore.

Mimì    :  Ah, professore… professore di....

Prof    :    Professore!

Mimì  :   No, dicevo... il ramo, la materia, quello che avete studiato per

                essere  professore.

Prof :     Scusate, mica io vi ho domandato cosa avete mangiato… per

chiamarvi Abbondanza? Quindi  voi chiamatemi professore, e                                                                          basta.

Mimì    :  Ma per carità, io vi posso chiamare anche eccellenza...

Prof     :  Va bene, non esageriamo.

Mimì    :   Eminenza....

Prof     :  E si un’altro piccolo sforzo e mi fate Papa.

Mimì    :  Onorevole.

Prof     :  Bèh in questo non vi siete sbagliato di molto, perché io li voglio arrivare, e ci arriverò...ma questo è un altro discorso che magari riprenderemo. Io adesso vorrei sapere cosa desiderate?

Mimì    :  Ah, si ecco, caro professore...noi...io e Afef...

Prof     : A chi ?

Mimì   : Afef, la signorina qui !

Prof :  Ah la signorina si chiama Afef... ha un aspetto orientale...molto piacere. (Afef risponde al saluto solo a cenni). Ma che c’è, non parla? Forse non conosce la nostra lingua?

Mimì  : No...non conosce (poi ha una folgorazione sentendo lingua e

             prepara la storia che deve raccontare al professore). Si la lingua...ecco...si...dunque, adesso vi spiego.

Prof    :  Si ma ditemi prima cosa desiderate.

Mimì : Si, ecco, stavo dicendo...noi abbiamo visto il cartello fuori del      locale...

Prof :  Ah si, la mia richiesta di personale...ma voi siete specializzati  come personale?

Mimì: Professò, guardate qua (mostrando Afef) un personale più specializzato di questo?

Prof    : Embè, certo...(compiaciuto).

Mimì : E io? Professò guardate qua (si gira per mostrarsi). Mi avete  guardato tutto quanto?

Prof  :  Non proprio tutto, con la signorina è stato più semplice, se potete ripetere !

Mimì  : Professò scusate, ma voi forse volete dire che io sono grasso?

Prof   : Nooo, per carità, dicevo per sdrammatizzare…

Mimì : Cacchio ma pure voi !

Prof :  Pure io cosa, scusate ?

Mimì : No niente era per dire, a volte parlo da solo, sapete lo stress poi mi capirete dunque professore...voi avete scritto sul cartello che vi occorre personale così genericamente, vuol dire che praticamente non avete niente.

Prof  :  Bravo neanche i soldi !

Mimì  : Avete sdrammatizzato ?  

Prof  :  No questo è un dramma vero, vedete è giusto che sappiate che chi vuole venire a lavorare da me, deve accontentarsi di quello che io gli posso dare, perché questa, per me, è un’avventura.

Mimì  :  Per questo anche per noi....

Prof   : Si una sfida. Perché io da questo locale devo partire per attuare il  mio grande progetto politico.

Mimì  :    Ah si? Voi volete...ma professore ma chi ve lo fa fare la politica è brutta, è pericolosa.

Prof    :    No io non temo l’agone politico.

Mimì  :     E sbagliate...un ago piccolo fa male figuratevi un agone.

 Prof  :    Va bèh ho capito, lasciamo stare...comunque voglio ribadire che io non ho paura di niente, e che il dovere mi impone di lanciarmi in questa sfida, perché io, ho la formula segreta per salvare il paese.

  Mimì  :     Pure voi?

Prof  :   Perché chi altri ce l’ha? Voi forse sapete di qualcuno che ha la mia stessa formula?

Mimì :  No...per carità...e poi è segreta...l’avete detto voi...Dunque professò, allora ci assumete?

Prof  :   E va bene, adesso vediamo...che cosa vi posso far fare...Ma perché lei non parla?

Mimì  :      Eh...eh...dunque professore...voi dovete sapere che...dovete sapere che...perché voi lo dovete sapere!

Prof    :      Si, ma se non me lo dite, come faccio a saperlo?

Mimì  :      E già, pure questo è vero...dunque, dal momento che proprio lo dovete sapere...ecco, io sono andato nel mezzo oriente.

Prof    :      No, don Mimì, voi forse siete andato nell’oriente intero, nel mezzo oriente non ci sareste entrato...

Mimì  :      Non capisco l’allusione…

Prof  :    Stavo scherzando...però non si dice mezzo oriente, ma medio                                        oriente.

Mimì  :    Dunque io mi trovavo là nel....

Prof    :      Medio Oriente...

Mimì  :    Sissignore...in Arabia.

Prof    :      Ah, in Arabia...e che facevate?

Mimì  :    In Arabia?....Mi arrabbiavo.

Prof    :      Non capisco l’allusione...

Mimì  :       Niente scherzavo anch’io... mi arrabbiavo perché non si trovava una donna...là stavano tutte in casa o con tutto coperto fino qua.(indicando l’altezza degli occhi) ed essendo un pò focoso, professò credetemi io trasudo passione.

Prof    :      E quello vi fa bene.

Mimì  :    Che cosa?

Prof    :      Sudare...vi scioglie, vi libera un pochettino.

Mimì  :      Voi scherzate professò? Ma io molto tempo senza una donna        non ci posso stare. Io sono stato un uomo sposato e capirete certe abitudini… E poi, professò...da uomo a uomo... lo posso dire da uomo a uomo?

Prof    :      E perché no? Voi siete uomo?

Mimì  :    Io si…e ve l’ho detto sono pure sposato…

Prof :        Lasciamo perdere questo non c’entra…

Mimì   :    Come non c’entra…scusate voi siete sposato ?

Prof    :     No !

Mimì   :    Lo vedete… (mostrando incertezza verso il professore).

Prof    :      E che c’entra…perché io non sono uomo?

Mimì  :    Non lo so, ci stiamo conoscendo adesso.

Prof    :      (Avvicinandosi ad Afef) Volete che ve ne dia una prova?

Mimì  :    Per carità non ce ne è bisogno, se lo dite voi ci credo.

Prof    :      (Avvicinandosi di più ad Afef) Ma io preferisco che voi siate convinto.

Mimì  :      Ma lo sono, dal vostro sguardo capisco che siete una persona sincera ed onesta.

Prof    :      Si ma a volte l’onestà pure ti fotte !

Mimì  :      Va bene, allora diciamo da uomo a uomo, professò, io alle donne piaccio, faccio strage !

Prof    :      Ah si?

Mimì  :      Caspita. mi vedono così grosso, e pensano che io so grosso dappertutto. (Allusivo).

Prof    :      E invece....

Mimì  :     (Avvicinandosi a Afef) niente invece, volete che ve ne dia una prova?

Prof    :   Va bèh non ve ne approfittate che la ragazza è muta.

Afef     :   (ringrazia vistosamente il professore)

Mimì  :    Comunque professò, vi stavo dicendo...un giorno in preda alla

   disperazione passando davanti ad un bel palazzo, sentii delle voci     femminili che mi chiamavano chiedendo aiuto, come le sirene chiamavano Ulisse, capii che là c’era un harem, e incurante del pericolo mi intrufolai e raggiunsi le donne... mamma mia professò e che felicità... non so se ero più contento io di vedere  loro o loro di vedere me. E mi tuffai.

Prof    :      E la ragazza dalla paura perse la lingua ? Ho capito tutto !        

Mimì  :    No, prufessò, voi scherzate, ma quello è un fatto tragico.

Prof    :      Veramente?

Mimì  :    E si perché mentre proprio con Afef  stavo sul più bello...

Prof    :      Nel momento culminante...

Mimì  :      No, stavo da solo… minante non c’era…

Prof  :      (spazientito) continuate…

Mimì  :   Insomma  sono entrati dieci eunuchi, le guardie dell’harem, ci hanno preso e ce hanno portato dal padre…il rais!

Afef :        (in tutta la scena partecipa con gesti di assenso e paura)

Prof    :      (fortemente incuriosito) e quindi ? Continuate …

Mimì  :      Il rais quando ci ha visti, si è fatto ‘e brutto. Mamma mia, professò e che ci ha detto...

Prof    :     E che vi ha detto?

Mimì  :        Veramente non lo so, non ho capito niente…parlava arabo. Ma         come si è incazzato!

Prof  :  E bè, pure lui aveva ragione, voi entrate nel suo harem, vi approfittate delle sue donne.

Mimì  :      Ma quando mai, professò, sono le sue donne che si sono approfittate di me. Comunque, e qua vi spiego il fatto che Afef non parla, là, in quel paese c’è l’usanza che se una donna dell’harem viene scoperta con un uomo, a lei le tagliano la lingua e a lui gli tagliano....

Prof    :      Mamma mia (Spaventato, istintivamente con le mani protegge i genitali). Quindi vi hanno tagliato...

Mimì  :      No, no, per fortuna siamo riusciti a scappare, ma Afef  per la paura che le tagliassero la lingua, se la è arrotolata e non la tira più fuori, ecco perché non parla.

Prof    :      E voi, per la paura che vi tagliassero (fa il gesto) nemmeno....

Mimì  :      Non lo so, ho paura di verificare. Ma  appena ci siamo sistemati facciamo la prova, è vero amore? (Afef annuisce).

Prof    :      Va bene, ma allora che cosa vi posso far fare?

Mimì  :      Professore, Afef  è una bravissima ballerina, fa dei balli orientali fantastici...fa vedere… forza fai vedere (Afef balla). Avete visto che bacino…che ombelico? Questa ragazza parla con la pancia.

Prof    :      Sarebbe meglio con la bocca, ma non sottilizziamo… la possiamo far servire ai tavoli, un tocco orientale, anche per dimostrare la mia apertura in politica estera...si si, mi sta bene. Don Mimì, lasciatemela, ci penso io.

Mimì  :      E no !!! Caro professore, dove sta Afef devo stare pure io...dovreste assumere anche me.

Prof    :      Pure voi, ma....

Mimì  :      Io mi accontento di poco...a me basta il vitto.

Prof    :      (ci pensa). Mah...per l’alloggio non ci sono problemi...con voi è il vitto che mi preoccupa. Ma poi che vi metto a fare?

Mimì  :    Voi avete la pizzeria?

Prof    :      Si, di là c’è il forno.

Mimì  :    E il pizzaiolo sta qua !

Prof    :      Voi? Voi sapete fare le pizze?

Mimì  :      Se so fare le pizze? Professò, ma che state scherzando? E quando le faccio canto e mantengo l’allegria...

Prof    :      Bene, allora Afef fa il servizio orientale...muto e voi fate il pizzaiolo canoro.

Mimì  :      Benissimo, siamo d’accordo. Se permettete, noi andiamo di là à a fare conoscenza con la cucina. (escono).

SCENA 3 (Professore, Gennaro)

Prof    :      Accomodatevi pure. (tra sé) e speriamo che il rais non li sta facendo cercare. Comunque con questi due sono a metà del lavoro e la mia operazione è cominciata…eh eh eh…                        

(Un barbone si accampa nel vicolo). Scusa abbi pazienza, che stai facendo.

Genn  :      Niente, sto vivendo.

Prof    :      (Riferendosi al fatto che si sta stabilendo vicino al suo locale). Non lo puoi fare questo.

Genn  :      Non posso vivere?

Prof    :      No....cioè si.

Genn  :      Allora posso vivere? Posso stare qua?

Prof    :      Si... no.

Genn  :      Insomma decidetevi: posso vivere o mi devo sparare?

Prof    :      Ma che sparare! Io voglio solo dire che non puoi stare qua, mi rovini l’immagine del locale.

Genn  :      Io? E perché? Vi posso garantire che non sporco, non do fastidio, non cerco l’elemosina,  mi limito solo ad occupare un pezzo di strada e a vivere; perché dovrei rovinare l’immagine del vostro locale?

Prof    :      Ma.....vedi....

Genn  :      Ho capito è sempre la stessa storia: è l’esibizione di povertà che vi disturba. Ma quella, se ci fosse, vi dovrebbe stimolare, non disturbare. Il sentimento che tutti dovrebbero provare dovrebbe essere solidarietà, non  disgusto.

Prof    :      No, ma vedi....

Genn  :      Ma rassicuratevi, qua non c’è povertà. La povertà è insoddisfazione, invidia, egoismo, misantropia. Io invece non sono povero, perché sono soddisfatto della vita, non desidero niente di quello che hanno gli altri, divido con chi ne ha bisogno tutto quello che possiedo e vivo bene in pace e in armonia con tutti.

Prof    :      Ecco… (tra sé) e ora che gli rispondo…(quindi rivolto al barbone) resta, resta pure, non mi dispiace, anzi, mi fa piacere. E sai che ti dico? Quando riuscirò a realizzare il mio progetto politico, perché io ci riuscirò, la mia battaglia sarà in favore di quelli come te emarginati, ghettizzati.

Genn  :      Allora non avete capito niente. Io non sono ghettizzato, non sono emarginato. L’emarginazione, come la povertà, è dentro di noi. Perciò si può essere poveri e soli con i miliardi ed in mezzo alla gente, oppure ricchi e pieni di calore umano anche se ci si trova senza un soldo nel deserto del Sahara.

Prof    :      E sono due…(tra sé)  quasi quasi, me le scrivo per il discorso politico. E’ meglio che mi sto zitto se no chi si deve sparare sono io! Comunque quando conquisterò il potere, mi batterò per i più deboli, ed utilizzerò la mia formula segreta per salvare il paese.

Genn  :      Voi avete una formula segreta?

Prof    :      Ebbene si a te lo posso dire, la  tengo....come ti chiami?

Genn  :      Gennaro.

Prof    :      Caro Gennaro, la tengo, e al momento opportuno te la svelerò. Stai pure qua e non ti preoccupare.

Genn  :      Certo e non vi preoccupate voi, io sorveglio.

Prof    :      Bravo, fai bene, sorveglia. (Entra dentro).

SCENA 4 (Professore e  Carmela)

Carm  :    (entrando). Scusate.

Prof    :      Prego.

Carm  :    Ho visto il cartello, state cercando personale? Io sarei        interessata.

Prof    :      Interessante. Che cosa sai fare?

Carm  :    Tutto.

Prof    :      Bèh, tutto mi pare troppo.

Carm  :    E’ troppo?

Prof    :      (imbarazzato) dipende…sai fare la cameriera?

Carm  :    Io sono una cameriera finita.

Prof    :      In quale senso?

Carm  :    Nel senso che nessuno sa fare la cameriera meglio di me.

Prof    :      Va bene vedremo. Hai avuto altre esperienze di lavoro?

Carm  :    Si.

Prof    :      Come cameriera?

Carm  :    Si, ma il proprietario era un porco quadrumane.

Prof    :      Quadrumane?

Carm  :     Si perché teneva quattro mani e io me le sentivo dappertutto. Così me ne sono andata. Io voglio essere apprezzata per la mia capacità, non per il mio aspetto fisico. (Muovendosi fa cadere qualcosa).

Prof    :      E questo, a quanto vedo, è un poco difficile. Va bene, ti assumo sei contenta? Come ti chiami?

Carm  :     Carmela... ma non sarete pure voi come quell’altro?

Prof    :      Il quadrumane?

Carm  :    Il porco.

Prof     :     No, no che scherziamo... Io sono una persona seria, sono il professore...

Carm  :    Professore? Professore di che?

Prof    :      Pure lei…? Professore di vita, professore di...professore e basta.

Carm  :    Va bene, non vi arrabbiate.

Prof    :      Ma io qua non voglio fare solo il bar, faccio anche...

Carm  :    Che fate, la pizzeria?

Prof    :      Si faccio anche la pizzeria! Ma faccio anche....

Carm  :    Il ristorante? Fate anche il ristorante....

Prof    :      Signorina… me la fai dire una parola ?

SCENA 5 (Professore, Carmela, Susy , Mimì, Ciccia, Gennaro)

Susy :        Buongiorno (entrando).

Prof    :      Buongiorno (Non le presta molta attenzione preso dal desiderio di spiegare il suo progetto politico). Dunque io voglio fare....

Susy :        La cassiera.

Prof    :      La cassiera.

Mimì  :      (entrando).Ma come professò, prima abbiamo parlato da uomo ad uomo....E mò volete fare la cassiera?

Prof    :      Io…? Ma quando mai…

Susy:         Io. Io voglio fare la cassiera. Cercate personale qua?

Prof    :      Insomma quello che voglio fare io non riesco proprio a dirlo !

Ciccia :    Buongiorno.

Prof    :      Buongiorno (Sempre distratto). Allora stavo dicendo...

Ciccia :    Uahuuu…come è figo sto locale.

Prof    :      La mia più grossa aspirazione è quella di fare....

Ciccia :    La cantante.

Prof    :      La cantante.

Mimì  :    Professò lo vedete che la vera natura viene fuori.

Prof    :   Ma quale natura don Mimì, che state dicendo?

Mimì  :      Ma voi una volta volete fare la cassiera, un’altra volta volete fare la cantante.

Prof    :      Io…?

Mimì  :      Ma si professò, voi forse non ve ne accorgete neanche, ma è il vostro inconscio che vuole uscire prepotentemente fuori e dichiarare apertamente la vera sessualità.

Carm  :    Ma perché professò, voi siete....

Susy:         Però, vedendolo, non ci sembrava proprio.

Carm  :    E che vuol dire...hai visto Cecchi Paone ?

Ciccia:      Mamma mia, non mi ci fate pensare… comunque io me lo strapazzerei lo stesso.

Carm  :     Certo professore un po’ sono rimasta delusa.

Susy:         (guardando il professore) Comunque a me non interessa io sono qui per lavorare e non per cercare sesso.

Ciccia:      (ammiccante verso il professore) Io invece sono aperta a tutto… e poi uno si può sempre ricredere…

Prof    :      (che nel frattempo era stato a sentire tutti, stupito) Uehhh ma che state dicendo e che avete capito, a me piacciono le donne , tutte le donne. (guarda Ciccia) …insomma quasi tutte. Cose da pazzi… mi scambiano per omosessuale... Io sono normale!

Genn  :      Non bisogna emarginare gli omosessuali. Noi siamo quello che siamo, la normalità è una convenzione, siate orgoglioso di quello che siete se conservate il rispetto di voi stessi.

Ciccia:    Ma che ha detto? Io non ho capito niente.

Mimì  :       Ha detto che il professore può essere pure ricchione basta che  ne è orgoglioso.

Prof    :     Don Mimì per favore non vi ci mettete pure voi.   

Susy:         Allora professore, mi assumete? Io vorrei fare la cassiera.

Ciccia:    E io la cantante.

Carm :     Professore ma quando apriamo?

Prof   :       No qua se continua così io chiudo prima di aprire.

Carm :  Ma no professore, vedrete, metteremo tutto a posto. C’è la cassiera, c’è, modestamente, la cameriera tutto fare.

Mimì  :    (allusivo) Tutto fare?

Carm  :    Il signore chi è?

Prof    :      Don Mimì, il pizzaiolo.

Carm  :     E fate le pizze, quando voglio fare tutto quello che pensate voi, lo decido io.

Mimì  :    (al professore) Professò, già è pazza di me.

Prof    :      …Ma fatemi il piacere, qua fra poco esco pazzo io.

Carm  :    Teniamo pure la cantante.....

Prof    :      E così....tanto per sapere...che cosa canti, quale è il tuo genere musicale?

Ciccia:    Un poco di rap e molto pop.

Prof    :      Pop corn?

Ciccia:      Ma quando mai. Professò, quando canto io, la gente si strappa i capelli da testa.

Prof    :      Per la disperazione. E va bene,  mi devo accontentare, si apre ma siete tutti in prova. Quindi don Mimì si occupa della pizzeria, Afef fa il servizio orientale ai tavoli, lei... come ti chiami?

Susy:         Io? Susy...

Prof    :      Benissimo, Susy fa la cassa, Carmela fa la cameriera e si occupa del bar.

Carm  :     (maliarda) Professò, non vi preoccupate, vi faccio un servizio che non ve lo immaginate nemmeno!

Prof    :      (Equivocando) Si...

Ciccia:    E pure io.

Prof    :      No, tu no!

Ciccia:    Ma come, non mi fate cantare?

Prof    :      Ah, cantare!? Si, si, tu fai la cantante.

Mimi  :      Professò e voi che fate ?

Prof    :      Come che faccio io sono l’ideatore, il creatore il Deus ex    machina…

Genn  :      Chi si loda si imbroda, i meriti devono essere riconosciuti, non ostentati.

Prof :   Gennaro scusatemi e ma voi riprendete sempre e solo me, e quando parlo io, qualche volta distraetevi !

Carm  :  E allora qui ci vuole un brindisi un hip hip urrà…

Ciccia :  Giusto lanciamo in aria il professore (e gli si avventa addosso, tutti cercano di imitarla)…

Prof    :  Fermi che fate…(cercando di divincolarsi, ma viene sopraffatto)

SCENA 6 (Professore, Carmela, Susy , Mimì, Ciccia, Gennaro,. Carabiniere)

Carab : (entra)   Beh , allora? Che facciamo? Che cosa è questo assembramento? Fermi tutti ! (Tutti lasciano cadere il professore)

Prof    :    (goffamente da terra) Brigadiere, è solo una piccola festa.

Carab :    A me sembrava una rissa.

Prof   :   Ma per carità qui siamo tutti amici… (rivolto a presenti) non è vero ?

Tutti :     Certo !

Mimì:      Amici e soci in affari !

Carab :   Insomma era un festino…

Carm  :  Appuntato non illazzioniamo, li conosco bene i carabinieri io… al minimo sospetto…

Carab :   Avanti, tutti faccia al muro, mani alte e gambe larghe!

Ciccia :   Maresciallo se è una perquisizione cominciate da me.

Prof :    Ma insomma capitano ci state trattando come comuni delinquenti noi stavamo festeggiando l’inaugurazione del locale…

Susy :       E’ come dice il professore, noi lo stavamo lanciando in aria per un hippi hippi urrà !

Carm :   Ma perché  non offriamo un bel caffè al colonnello…

Mimì :    Per stasera questo diventa ministro della difesa !

Carab :   Che cosa è, un tentativo di corruzione?

Susy  :  Neanche per sogno, io sono la cassiera e un caffè viene… a proposito (rivolto al professore)  quanto lo facciamo il caffè ?

Prof    :   Ma che facciamo… (scuotendo Susy) non facciamo niente… (sorridendo al carabiniere) facciamo pagare a sua eccellenza !

Mimì :      L’avevo detto io… ci manca solo chi lo chiama presidente !

Ciccia  :    (Avvicinandosi al carabiniere) Insomma la facciamo o no questa perquisizione…?

Carab  :   Signorina non intralci il lavoro della legge, (rivolto al professore) insomma festeggiavate l’inaugurazione del locale !

Prof :     Perfettamente (un po’vanesio) ed anche diciamo del mio progetto politico.

Carab  :   Ah, voi vi interessate di politica?

Mimì    :   Il professore scende in campo con una formula segreta !

Carab  :   Voi avete una formula segreta, bravo e parliamone un po’!

Carm   :   E se è  segreta, quello la dice a voi ?

Susy     :   E’ giusto, non la può dire a voi.

Carm   :   Caso mai la dice a me che sono la cameriera e devo sapere tutto.

Susy    :   Veramente le cassiere sanno tutto !

Carab :   E no i carabinieri sanno tutto !

SCENA 7 (Professore, Carmela, Susy , Mimì, Ciccia, Gennaro,. Carabiniere, Max)

Max     :   (entrando con irruenza) Eh no! Qui la stampa deve sapere tutto… permettete Max Press giornalista express, modestamente ho il fiuto di un segugio, piombo sempre sulla notizia, politica, cronaca nera, cronaca rosa, sport finanza e scoop… corre voce di una formula segreta…

Prof     :   In verità ora ci vorrebbe un miracolo per farvi sparire tutti.

Mimì :  Io vi esaudisco da solo, mi ritiro nelle cucine con la mia odalisca… sciò Afef sciò… (ed escono)

Ciccia  :   (avvicinandosi a Max) Finalmente un tipo interessante e  simpatico.

Max     :   Giornalista ?

Ciccia  :   No… cantante !

Max     :   E allora che vuoi, spostati e lasciami lavorare… di musica non mi interesso, e poi i cantanti, tutti fanatici !

Ciccia  :  L’avevo detto che era antipatico a prima vista. (e si allontana)

Prof     :   Abbiate pazienza, mi sento confuso. Andiamo con ordine voi chi siete?

Max     : Gesù  ve l’ho detto sono un giornalista ?

Prof     : E scusate in cosa posso esservi utile ?

  Max  :  Ma come professore qua non si fa altro che parlare di voi della vostra discesa in campo e della vostra formula segreta !

Prof   :  Nientemeno la notizia è già arrivata alla stampa !

Max   :  Certamente e da domani volendo grazie al mio aiuto potete uscire su tutti i giornali… ma come, un uomo come voi non ha ancora pensato ad un addetto stampa.

Prof  :  A dire il vero non ci avevo pensato e voi dite che  potrebbe  essere utile per  il mio progetto politico.

Max  :    Utile ?...Indispensabile, io sarò il vostro consigliore la vostra ombra, ma voi scherzate, interviste alla radio alla Tv…

Prof   :  E dove qua nel mio locale ?

Max   :  Certo, qui va benissimo, partiamo dalle radici…

Prof   : (galvanizzato) Ti piace qua, allora?

Max   :   E’ ok professò, sembra un campo di calcio. A proposito di calcio, non vi interesserebbe diventare presidente di una squadra di calcio?

Ciccia  :   Bello, si si  professore, a me piace il calcio, io vengo a fare il tifo.

Max   :   Scusa ma tu canti ?

Ciccia :  Siii…

Max    :  E allora fa la cantante !

Ciccia  :  L’avevo detto io …

Carm + Susy : …che era antipatico a prima vista.

Max     :   (guardando Susy e Carmela) Tutt’al più ci portiamo queste due stupende signorine e le mettiamo a fare le ragazze pon pon !

Carm :  Bello…i pon pon li fai fare a tua sorella !

Prof   :  Ma per favore… che me ne faccio di una squadra di calcio ?

Max   : Che ve ne fate? Volete mettere la soddisfazione di vedere la vostra squadra che vince, e poi, se la squadra va bene, pensate alla notorietà che vi può dare, magari mettiamo su un canale televisivo, qualche giornale. E stampa e tv sono dalla nostra !

Prof   :   E già, la notorietà, la pubblicità, tutto utile, per il mio progetto politico... Va bene, va bene, ne parliamo domani, adesso devo completare i preparativi, tornate tutti domani e ne parliamo. (tutti escono)

Carab  : Torno anch’io domani… prevedo la necessità di mantenere l’ordine pubblico… (esce)        

Prof     :   Fate bene appuntato…fate bene io prevedo cose grosse (tra sé) e al momento opportuno tiro fuori la formula… resteranno tutti a bocca aperta!!! Eh eh eh!!!  

Mimì    :    (Entra ballando con Sandy)

Prof     :    Don Mimì, che state facendo?

Mimì    :    Professò è il mal d’oriente, un poco di nostalgia.

Prof     :    Si ma ricordatevi che il rais…zac !

Mimì    :    (Smettendo di colpo di ballare) Mi è passata la nostalgia.

Prof :   Don Mimì chiudiamo va, che domani ci aspetta una gran         giornata…

Mimì :     Andiamo Afef andiamo, la notte ci aspetta (fregandosi le mani e canticchiando) la notte è piccola per noi… troppo piccolina…

Prof  :     (rivolto a Gennaro) Buonanotte Gennà…

Genn :  Buonanotte professò… e andate tranquillo qui ci sto io… che vedo guardo, sento e ascolto !     

(si spengono le luci nel locale e resta un fascio di luce che proviene dalla strada e lascia intravedere ciò che avviene in scena, dopo poco si vede un ombra trafugare sulla porta del locale e quindi entrare )

SCENA 8 (Gennaro. Carabiniere)

Genn    :   Ecco fatto il primo passo è fatto ora cerchiamo dove può aver messo questa benedetta formula. (cerca, ma alle sue spalle sopraggiunge il carabiniere che lo fa sobbalzare)

Carab  :   Fermo e mani in alto… ti ho preso. (lo prende come se volesse arrestarlo)

Genn    :   Ah, sei tu? Me  hai spaventato. In fondo che vuoi pretendere da un carabiniere.

Carab  :   Non cominciare ad offendere. Perché sei venuto da solo? Lo sai che il governo ha stabilito un’operazione congiunta, ti volevi fare bello per sparlare dell’Arma !

Genn    :   Ma quando mai, ti stai sbagliando. E poi sei tu che sei arrivato tardi, del resto è vostra abitudine arrivare a fatti compiuti…

Carab  :   Ma taci che voi siete diventati degli impiegati statali con annessi e connessi, burocrati sindacalizzati…

Genn :    Non ti permetto di fare insinuazioni, farò rapporto…

Carab :   Parliamone ad operazione conclusa…ora sbrighiamoci a trovare la formula (cercano, ma all’improvviso si odono dei rumori) Arriva qualcuno…nascondiamoci… (si nascondono).

SCENA 9 (Carmela e Ciccia)

Carm   :   (entrando, con la scena poco illuminata) Vieni, vieni, e attenta a dove metti i piedi .

Ciccia  :   Tranquilla. (ride e nel mentre mangia dei pop corn)

Carm   :   Ma perché ridi ?

Ciccia  :   E’ che la situazione... mi eccita, e quando mi eccito, rido.(continua a mangiare)

Carm   :   E smettila di ruminare, beata te, io, invece, sono da anni nei servizi segreti USA ed ho sempre paura.

Ciccia  :   Devi sapere che invece io sono stata presa perché nessuno penserebbe che sono un’agente segreta della CIA (ride).

Carm   :   Devi sapere invece che a me da fastidio chi, in queste situazioni ride: Ora zitta ! Cerchiamo la formula tu di là, io di qua.

Ciccia  :   Si. (soffoca la risata, si odono dei rumori dall’esterno)

Carm   :   Zitta non fare rumore…

Ciccia : Non sono io… (ride), sta venendo qualcuno, nascondiamoci. (si nascondono)

SCENA 10  (Max e Susy)

Max     :   (entrando) Vieni, facciamo piano e in fretta.

Susy     :   (entrando dopo Massimo) Ti dirò, la cosa non mi convince ho una strana sensazione, ti sei accorto che la porta era aperta e poi oggi qui c’erano un paio di facce che non mi convincevano!

Max     :   E come sei complicata, tu vedi troppi film, a me sembra tutto liscio e poi questa cosa mi eccita se non sei convinta stammi vicino ti proteggo io in nome e per conto di Sua Maestà la regina d’Inghilterra ! (tenta di abbracciarla)

Susy     :   A me non eccita… ed in nome di Sua Maestà ti chiedo di togliermi le zampe di dosso, poi dice: voi uomini Inglesi non potete avere un brevetto di agente segreto che vi sentite tutti degli 007, mi sa che tu vedi troppi film !

Max     :   Ok uno pari… e allora sangue freddo e flemma cerchiamo la formula di questo misterioso professore.                           

Susy     :  Ok Dio salvi la regina… (si ode la voce di don Mimì)

Mimì    :  Vieni Afef muoviti…

Max     :  Salvi la regina ma salviamoci anche noi…nascondiamoci!

 SCENA 11 (Mimi e Afef)

Mimì   : (dall’esterno) eccoci qua una spallata e butto giù la porta (spinge e la porta si apre)…hai visto non temo ostacoli, ho le mani di acciaio.

Afef     :  A me sembrava che fosse già aperta.

Mimì   :  Niente polemiche, ora che devi stare zitta parli…

Afef     :   Si, ma dove andiamo? Dove cerchiamo?                  

Mimì   :    Non lo so, è buio, non si vede niente; ma dobbiamo trovarla ugualmente, se no il rais veramente ti taglia la lingua…

Afef     :   Si ma a te ti taglia il…

Mimì  : Ecco non mi ci far pensare, il mondo arabo è nelle nostre mani perciò diamoci da fare.

(si ode all’interno del bar un rumore)

Afef     :  Hai sentito ?

Mimì    :   No forza niente paura e non dimenticare che siamo agenti segreti, il pericolo è il nostro mestiere, niente ci deve fare paura. (improvvisamente si sente un’altro rumore; Mimì sobbalza terrorizzato) Che è stato? Mamma mia, scappiamo.

Afef     :   Aspetta...e la formula?

Mimì    :   Ora scappiamo, domani ci penserai tu, sedurrai il professore e te la farai dire, ma adesso scappiamo, scappiamo. (fugge via)

Afef     :   L’agente segreto...il pericolo è il suo mestiere, ma che schifezza di mussulmano  (Esce lasciando cadere un velo)

SCENA 12  (Carmela e Ciccia)

Carm   :   (Esce dal nascondiglio) Brava, hai avuto una bella idea a far rumore…

Ciccia  :   Veramente io non l’ho fatto apposta (ride) mi erano caduti i pop corn…

Carm   :   lasciamo perdere… hai capito pure gli arabi sono interessati alla formula, ora abbiamo campo libero.

Ciccia  :   Se non sta qua, ce l’ha il professore con se. E se è così, cercherò di convincerlo a rivelarmela con il mio fascino.

Carm   :   Forse è meglio che lasci stare tutt’al più ci proverò io e tu mi coprirai le spalle…

Ciccia  :   Cosa vuoi dire che io non ho fascino ?

Carm :  No per carità, ma mi preoccupo che ti viene da ridere…e il professore si può offendere !

(si ode un rumore all’interno del bar)

Ciccia :  Mamma mia… hai sentito? (ride convulsamente)

Carm  : Ok ora filiamo prima di essere scoperte, ci penseremo domani. (escono e Ciccia dimentica la busta con i pop corn)

SCENA 13   (Carabiniere e Gennaro)

Carab  :   Hai visto? Ho capito il sistema per farli scappare, ho fatto come hanno fatto gli americani con gli arabi.

Genn    :   Tu lo hai fatto di proposito?

Carab  :   Si.

Genn    :   Tu? un  carabiniere? Quando alle volte si dice !.

Carab  :   Si dice che cosa ? Quanto sei spiritoso... cerchiamo questa benedetta formula, ne va del nostro prestigio ! (trafugano un po dovunque)

Genn    :   ...hai trovato qualcosa?

Carab  :   No, niente.

Genn    :   Nemmeno io.

Carab  :   E allora, come facciamo?

Genn    :   Dobbiamo convincere il professore a rivelarci la formula.

Carab  :   E come?

Genn    :   Come hanno detto che faranno gli inglesi ed i russi, con l’arma della seduzione, del sesso.

Carab  :   Ma noi siamo uomini con il professore, come facciamo?

Genn    :   Si può fare. Oggi ho sentito dei discorsi da cui ho capito che, probabilmente, al professore piacciono gli uomini.

Carab  :   Veramente?

Genn    :   Si. Allora, chi tenta di sedurlo?

Carab  :   Io no, non è il mio tipo...pensandoci mi piace di più l’arabo…

Genn    :   Bravo, ora ti riconosco, sei ritornato carabiniere. Va bene, vuol dire che, per la causa, mi sacrificherò io, che sono un vero, originale, agente segreto. Allora andiamo a concertare il piano di seduzione. (escono e il carabiniere dimentica il cappello)

SCENA 14  (Max e Susy quindi tutti)

Max  :  Ecco qua ora il campo è sgombro abbiamo il locale a nostra completa disposizione, la formula qui deve stare. 

Susy    :    Adesso, però, sappiamo che ci sono altre tre potenze che cercano la formula. Deve essere proprio importante questa formula per scatenare questa caccia.

Max      : Dai, cerchiamola.

Susy     :   Perché affannarci tanto, l’hanno già cercata gli altri e non l’hanno trovata.

Max     :   Giusto e allora se non è qui ce l’ha lui…

Susy     : …il professore e noi, faremo come vogliono fare gli altri, sedurrò il professore e mi farò dare la formula segreta.

Max     :   E se come diceva il poliziotto gli piacciono gli uomini?

Susy    :   Per la regina ti sacrificherai tu !

Max     :   Ma io penso che gli piacciono le donne !

Genn    :   (entrando di corsa con il carabiniere) Ma sei proprio carabiniere ti dimentichi il cappello !

Carab  :   E questi, chi sono ? (tira fuori la pistola insieme a Gennaro)

Max     :  Al servizio della regina (e tira fuori una pistola)

Susy    :   Mani in alto (e tira fuori una pistola). 

Carm   :   (entrando insieme a Ciccia) Stupida lasciare una busta di pop corn, un indizio inequivocabile…

Ciccia  :   (ride nel vedere gli altri in scena) Gli inglesi.

Tutti     :   E che c’è da ridere !

Ciccia :  (tira fuori una mitraglietta) Penso a come siete ridicoli tutti con le mani alzate…(Poi con tono minaccioso e quasi mascolino molto alla Rambo, si rotola per terra e grida) Gettate le armi e niente scherzi !

Mimì   : (arriva trafelato insieme ad Afef entrando) Ma sei sicura di averlo perso nel bar ?  (entrando seguito da Afef vede tutti e cerca di andar via con una scusa banale) Scusate abbiamo sbagliato (e fa per andar via ma…)

Ciccia   : Fermo ! e mani dietro la testa e faccia a terra !

Mimì    : Non potremmo fare faccia al muro, mi trovo meglio !

Ciccia   : Poco spirito forza tutti giù !

Afef   :  se è così…(tira fuori un candelotto di dinamite) o tutti o nessuno!

Tutti    :  ferma !!!

Carab  :  Sempre eccessivi questi arabi…e parliamone no !?

SCENA 15 ( tutti in scena ovvero detti più professore)

(Entra il professore e tutti nascondono le armi)

Prof     :   Ma che sta succedendo? Che ci fate tutti qua?

Tutti    :  ahhh !!! Buonanotte !

Carm   :   Ecco, professore, noi...

Susy    :   Si...noi...

Max     :   Stavamo...

Ciccia  :   Ci stavamo preparando per una festa a sorpresa…

Carab  : per l’inaugurazione del locale.

Mimì    :   Il professore è un uomo d’intuito ha capito tutto e ci ha fatto lui  la sorpresa di scoprirci.

Genn   : La sensibilità di un uomo non sta nel meravigliare gli altri ma nel meravigliare e scoprire se stesso…

Prof     :   E anche l’appuntato fa parte dell’organizzazione?

Carab  :   Certo, l’arma è sempre molto attenta.

Prof     :   Caspita, ma allora sono veramente importante, pure l’arma dei carabinieri si interessa a me. Allora veramente potrò attuare il mio progetto politico e, finalmente sfruttare la mia formula segreta. (sentendo parlare della formula tutti hanno un sussulto) Uh Afef ha portato pure i bengala, e accendiamolo.

Tutti     :   Nooo!!!

Prof     :   E perché se è festa…è festa no (fa per avvicinarsi ad Afef)

Mimì    :   No... lasciate stare si fa fumo nel locale… le pareti s’impregnano e poi finisce che le pizze puzzano…

Carm   :   Bravo don Mimì…  e che schifezza io poi servo una pizza che puzza…è da pazzi.

Susy    :   poi la gente viene alla cassa e mi fa una pezza !

Prof     :   Ho capito... se ne parla domani ,andiamocene a dormire, e grazie comunque a tutti per la sorpresa, in verità io ero sceso per prendere borsa che avevo dimenticato eh eh (prendendo la borsa e battendovi sopra) qui c’è tutto il mio progetto chiudiamo...forza, forza, uscite. (escono tutti, vociando nel tentativo di voler portare la borsa del professore, buio).

S E C O N D O     A T T O

                  Casba…intrigo internazionale

(giorno stessa scena del primo atto)

SCENA 1 (Professore con Carmela poi Susy)

Prof     :   Ecco qua, adesso siamo quasi pronti, stasera s’inaugura.

Carm   :   Che meraviglia, professore.

Prof     :   Sarà una bella festa.

Carm   :   State sicuro sarà la vostra festa.

Prof     :   Cose da pazzi...chi se lo aspettava stanotte...una dimostrazione di affetto così...mi avete commosso…

Carm   :   in verità io mi sono affezionata subito, perché ho capito che  siete una persona eccezionale.

Prof     :   Grazie, sei  molto cara.

Carm   :   Ed io… io, da ieri appena vi ho visto, ho sentito che la mia vita sarebbe cambiata. (si avvicina provocante)

Susy    :   (entra e vedendo la scena ostacola Carmela) Io sto qua.

Prof     :   Ciao. Dicevo a Carmela che stanotte mi avete commosso…(Carmela continua a strofinarsi sul professore)

Susy    :   No, io dico...sto qua.

Prof     :   Eh, abbiamo capito, stai qua, va bene.

Carm   :   Professore, volete venire di là, devo farvi vedere una cosa?

Susy    :   No!

Prof     :   E perché? Scusa che stabilisci tu quello che devo e ciò che non devo, capisco l’affetto ma la confidenza…

Carm   :   Ha ragione il professore, decidi tu? Allora, professore,    vogliamo andare?

Prof     :   No. (soddisfazione di Susy) Ho da fare qua fuori. Senti Susy, devi andare in banca a pagare una cambiale.

Susy    :   No.

Prof     :   Come sarebbe, no?

Susy    :   Volevo dire...può andare lei.

Carm   :   Io? E perché, chi è la cassiera?

Susy    :   Io.

Carm   :   E allora, incassa (fa il gesto) e vai a pagare.

Prof     :   Eh figlia mia, cominciamo male, che bella voglia, sappiate che a me piace l’armonia, forza, qua c’è l’effetto con i soldi e torna presto !

Susy    :   (prende i soldi) Ma voi, che cosa farete, mentre io vado a fare questo servizio?

Prof     :   Io ho un mare di cose da fare.

Susy    :   (a Carmela) E tu?

Carm   :   (dispettosa) Io approfitterò che non c’è nessuno, e scoperò.

Susy    :   (gridando) No!

Prof     :   E perché no? Se la ragazza è volenterosa e si presta, perché non dovrebbe farlo?

Susy    :   Ma...

Prof     :   Carmen io sono il padrone e se vuoi scopare, io sono d’accordo.

Carm   :   (soddisfatta) Benissimo.

Susy    :   Io volevo solo dire che potevo farlo anch’io.

Prof     :   Brava, mi fa piacere questa tua buona volontà. Vuol dire che lei comincia e tu finisci, va bene?

Carm   :   Si, ma voi a chi parlerete del vostro progetto…

Prof     :   A chi lo farà meglio. Ma io sono sicuro che siete bravissime tutte e due. Però mi fa piacere questo spirito competitivo. Su, al lavoro, chi si comporterà meglio, sarà premiata.

Susy    :   E allora io vado...faccio presto presto. (esce correndo)

Prof     :   In certi momenti questa ragazza la vedo un po’ strana.

Carm   :   Un poco ? Molto strana… io non mi fido molto ma ora non ci pensate, pensiamo a noi. (si avvicina)

SCENA 2 (Professore-Carmela-Susy-Mimì e Afef)

Mimì    :   (entrando con Afef) Caro professore, buongiorno.

Prof     :   Oh, don Mimì...come va, tutto bene?

Mimì    :   Benissimo, professo’...anzi, a proposito di quel piccolo dubbio che avevamo...

Prof     :   Quale dubbio?

Mimì    :   Vi ricordate? Il fatto che dovevo verificare se la paura, là, nel Mezzo Oriente, quando mi volevano tagliare... mi aveva pregiudicato...

Prof     :   Ah, si, ricordo...e allora?

Mimì    :   Caro professore, una paura che non vi dico.

Prof     :   Paura?

Mimì    :   E certo! Voi capirete...uno sciupafemmine come me... se gli togliete... quello, è un carro armato senza cannone. Comunque, tutto a posto, ho verificato con Afef. E voi?

Prof     :   Io no...non ho verificato con Afef.

Mimì    :   No, volevo dire...come va? Tutto a posto?

Prof     :   Tutto benissimo. Vi volevo ringraziare per stanotte, ah e stasera fate portare i bengala alla ragazza perché sarà festa grande .

Mimì    :   Certo cercheremo di ricordarci… ma invece di pensare ai bengala, dovete sapere che Afef stanotte non ha chiuso occhio, ha preparato una danza del ventre per voi che è da svenimento, magari dopo mandiamo via il personale e Afef ve la fa vedere…che dite ?

Carm   :   No !

Mimì    :   E che rispondi in mezzo tu… cameriera !

Carm   : No…io dicevo no che peccato sai come deve essere bella questa danza… e perché il personale non la può vedere !

Prof    :   E’ giusto don Mimì, qui dobbiamo diventare una famiglia, e che si sappia… a me piace l’armonia !

Mimì   : Per il momento noi ci ritiriamo ed andiamo a perfezionare il piano per stasera… (esce con Afef)

Prof    :  Il piano… mamma mia è che è una guerra… quella una festa deve essere !

Carm   :   (Sempre provocante) Io, veramente, avrei escluso tutti, e la festa ve l’ avrei fatta io, una bellissima festa a due… (si avvicina)

Prof     :   (imbarazzato) Ma, Carmela...

Carm   :   Perché poi, quando si entra più in intimità, si possono fare delle confidenze, svelare qualche segreto.

Prof     :   (sempre più imbarazzato) Carmela...

SCENA 3 (Professore ,Carmela, Max poi Susy e Gennaro)

Max     :   (entrando) Buongiorno.

Carm   :   Mannaggia.

Max     :   Posso… o disturbo, ma che dico (intenzionalmente a Carmela) disturbo… un addetto stampa deve essere sempre presente deve sapere tutto…dico bene ?

Prof     :   Certo.

Max     :   A proposito professore appena possibile vi devo parlare a quattr’occhi, sapete è una questione di strategia giornalistica.

Carm   :   E c’è bisogno di parlare a quattr’occhi… parlate, parlate pure, il professore per me non ha segreti…

Prof      :  Beh, insomma… diciamo che a me piace fare tutto alla luce del giorno, ma mi sembra un po’ eccessivo…

Carm     : … per il momento, ma vedrete come vi scioglierò…

Max       : Siii (tra se) con l’acido !!!

Susy    :   (entra correndo e tira un sospiro di sollievo vedendo Max quindi  cenno di intesa tra i due)

Prof     :  Che dicevi ?

Max     :  Niente niente, pensavo ad alta voce !

Carm   :   Professore, dei giornalisti non ci si dovrebbe fidare molto, quante volte scrivono quello che vogliono e non quello che sentono.

Susy    :   (entrando nel discorso) Ma non è vero,  a me Max Press mi ispira tanta fiducia.

Genn    : (che è comparso sotto l’uscio qualche attimo prima) Professore caro… ricordatevi sempre che la virtù è nel mezzo, pertanto a voi… e ho detto !

Max  :   Ha detto… ha detto… ma che hai detto parla come un libro… luoghi comuni, poi parlano male di noi giornalisti, tu fai lo straccione e stai al posto tuo, da questo momento in poi chi vuole parlare con l’onorevole professore, deve chiederlo prima a me.

Prof     :   Scusate ma qua bisogna stare calmi e come ve lo devo ripetere che a me piace l’armonia…

Carm   :   Non date retta calmatevi... e voi non lo irritate,  vogliamo andare di la, vi faccio un bel massaggino rilassante.

Susy    :   (Gridando) No.

Prof     :   Come sarebbe no....Se il massaggio mi fa bene...

Susy    :   Io lo so fare meglio di lei, il massaggio, professore, ve lo faccio io (Si avvicina tentando di sedurlo) vi faccio vedere che massaggio vi faccio.

Prof     :   (Disorientato per le eccessive attenzioni delle due) Uè, uè, calmatevi... e poi con le porte aperte, con la gente che può entrare… ne va del buon nome del locale, è vero che si chiama CASBA, ma qua sta diventando un casino… (Pavoneggiandosi) capisco che insomma non è semplice restare insensibili al mio fascino, mi rendo conto che il mio aspetto forte e virile colpisca la fantasia delle donne, però...la mia moralità è inattaccabile ed io ritengo immorale la commistione tra lavoro e sentimenti e....

Carm e Susy   :  E......?

Prof     :   E..... e… e ho detto !

Genn   :   Bravo mi siete piaciuto !

Prof     :   Grazie… (comincia a frugarsi nelle tasche)  ma cose da pazzi, io la tenevo qua, l’avevo messa in tasca...

TUTTI :   Che cosa?

Prof     :   (sempre più preoccupato) Gesù ed io come faccio… sono sicuro di averla messa in tasca (Carmela e Susy pensando che lui si riferisca alla formula).

Susy    :   Senza complimenti vi aiuto a cercarla (e gli si avventa addosso perquisendolo)

Carm   :   (Spingendo Susy) Scusate, se posso ed è così importante do una mano anch’io, (e gli si avventa addosso perquisendolo anche lei)

Susy    :   Veramente stavo prima io.

Prof     :   Ehi Ehi, calma che ve sbattete a fare, mi state facendo uno straccio. E poi che cosa cercate se non sapete nemmeno che cosa.

Carm   :   Va bene sarà un pezzo di carta.

Prof     :   No.

Ciuril   :   Un dischetto.

Prof     :   No.

Carm   :   (Agitatissima) Va bene, come è, è… dobbiamo trovarla.

Prof     :   In verità a me pare esagerata tutta questa agitazione… se è così vado un’ attimo a casa e ne vado a prendere un’altra…

Susy    :    Ma perché ne avete più di una?

Prof     :   E certo ! E come faccio, senza…sarei perduto!

Max     :  Così a casa ce ne avete una copia ?

Prof     : Una copia…ma di che ?

Max     : Di quella che avete perso…

Prof     : Se è per questo ce ne ho una scatola ?

Genn  : E non vi scomodate professò, mo vado io a casa vostra e vi prendo tutta la scatola !

Carm    : E noi ti accompagniamo!

Afef     : ( che nel frattempo era comparsa sotto l’uscio della cucina ed ha assistito a tutta la scena, con voce strozzata rivolta in cucina) Mimì… (che esce e al quale a gesti Afef fa capire cosa accade)

Prof      : mi sbaglio o Afef ha parlato ?

(imbarazzo generale, quindi Susy in maniera risoluta)

    Susy : Professò ma non credo sia il momento di pensare ad Afef, andiamo a casa a prenderla…

Tutti   : Giusto !!!

Prof  : Ma non credo sia il caso, basta arrivare alla farmacia all’angolo e la compriamo !

Mimi : Professò ma che cosa ?

Prof   : Una bustina di Aulin…

(sconforto generale)

Tutti  : L’aulin… (quasi a dire va fa nculo!) (Mimì ed Afef se ne rientrano)

Prof   : Anzi per piacere Carmela me le vai a comprare.

Carm   :   (rivolta a Susy) Perché professore non può andare lei?

Susy     :   Io? Scusa ma chi  è la cameriera?

Carm   :   Io

Susy     :   E allora vai a fare la spesa.

Prof     :   stavolta ha ragione Susy...

Carm   :   Allora io vado (riluttante) Voi aspettatemi.

Prof     :   Eh, certo che  aspettiamo....noi qua stiamo?

Susy     :   (soddisfatta) Va Carmela, va.

Carm   :   Ma io tanto non ci metto niente!

Prof     :   Si, ma se non ci vai, il mal di testa mi scoppia.

Carm   :   Vado, le compro e torno ! (esce correndo, nel frattempo Max e Susy si fanno dei cenni d’intesa, Max si allontana ed esce).

SCENA 4  (Professore, Susy e Mimì)

Prof     :   Ma è strana questa ragazza !

Susy     :   Avete ragione !

Prof     :   Intanto io devo sapere su chi posso contare.

Susy     :   (Si avvicina) Su di me potete contare; Professò, voi su di me potete fare quello che volete!

Prof     :   (Interdetto) Quello...che voglio ?

Mimì    :   (rientra con Afef) ecco qua, guardate questo ballo che abbiamo preparato io e Afef, ditemi se vi piace.

Susy     :   (Irritata) Don Mimì....

Mimì    :   Che c’ è, (con intenzione a Susy) ho rotto l’incantesimo, (rivolto ad Afef) amore mio, fai vedere al professore quello che sai fare, ma io lo so quella la ragazza ha vergogna (intanto Afef rivolge cenno lascivi  e di invito al prof, invitandolo a seguirla in cucina), se vedeste lei nell’intimità ballando ballando si toglie anche qualche velo !!! Andate professò sentite a Mimì…andate…

Prof     :   Ma chi don Mimì a chi lo volete far passare questo guaio, qua se arriva il rais… e zac, ve lo siete dimenticato ?

Mimì    :   Vi prometto che resto io di guardia e lì non entra nessuno ! (Intanto Afef continua ad invitarlo)

Prof     :   Vedo che la ragazza non parla ma si fa capire benissimo !!! Don Mimì credetemi non per rifiutare…anzi non vorrei che pensaste a male, ma ora non è proprio il momento, i pensieri sono tanti e come si dice che per fare certe cose non ci vogliono pensieri.

Mimì    :  Afef non ti offendere, ha detto ora non è il momento, ma vedrai che il momento viene… lo facciamo venire (e rientra con Afef)

Susy     :   Ma... che sfacciataggine, come ci sembra che sono di un’altra religione, insomma non c’è più religione.

Prof     :   Ma no, sono due brave persone… poverini, profughi e perseguitati, io sono sicuro che Don Mimì sarà importante per questo locale.

Susy     :   Sarà, ma torniamo a noi stavamo dicendo che... (Si avvicina)

 SCENA 5 (Professore ,Carmela, Susy e Ciccia)

Carm   :   (Entra correndo). Eccomi qua, che è successo? Che avete fatto?

Prof     :   Niente che dovevamo fare, e poi a te cosa interessa ?

Carm   :   Niente....così....mi fa piacere sapere il mio professore che cosa fa

Prof     :   (Ironico) E non ti preoccupare, adesso prendo un diario così segno minuto per minuto quello che faccio...tutto il professore minuto per minuto, va bene? Calma ragazze mi state soffocando… ora vado a fare due passi a prendere una boccata d’aria.

Carm   :   Vi accompagno.

Susy     :   Vengo anch’io .

Prof     :   Ora cominciamo di nuovo? Visto che siete così premurose andate tutte e due a comprarmi un pacchetto di sigarette…va bene !

Carm   :   Ma voi non fumate !!!

Prof     :  E voglio iniziare oggi… posso ?

Susy     :   Ma il fumo fa male !

Prof     :   (Irritato) Andate !!! (le due si avviano)

Ciccia  :   (entrando) juuuh professoreee

Prof     :   (a Susy e Carmela vedendo Ciccia) Ferme ! Dove andate, ci ho ripensato, avete ragione… il fumo fa male.

Ciccia  :   Professore, sarà impressione ma appena mi avete vista avete cambiato faccia, io sono venuta per farvi sentire qualche mia performance.

Prof     :   Scusa, ma adesso non ho molto tempo, devo organizzare tutto per l’inaugurazione di stasera, prevedo un grande afflusso.

Ciccia  :   E che fa, meglio magari ci stringiamo (nel frattempo lo abbraccia sguaiatamente)

Prof     :   Ma che fai ?

Ciccia  :   Provavo.

Prof     :   che cosa ?

Ciccia  :   Per stasera, mi era venuto in mente di dedicarvi una canzone e mentre la cantavo la ballavo con voi vi va come idea?

Prof     :   No ! E’ una pessima idea, cambiala.

Ciccia  :   Va bene, come volete voi ma sappiate che per voi farei qualunque cosa... (molto allusiva)

Prof     :   (rivolto alle presenti) Ragazze forza diamoci una mossa mettiamo in ordine il locale (si guarda intorno quindi per terra) su facciamo una bella scopata…

Tutte e tre : (circondando il professore) Siii !!!

SCENA 6  (Professore ,Carmela, Susy, Ciccia e Mimì)

Mimì    : (entrando) Ah è bravo il Professore... e così mi fate dispiacere, con Afef avete fatto il prezioso… e adesso… a tre alla volta...

Prof     : Don Mimì vi prego non vi ci mettete pure voi… ma tre che?

Mimì    : E pensare che avevo dubitato su di voi… vi chiedo scusa! Comunque ero venuto per dirvi che oltre al balletto io ed Afef abbiamo preparato anche una canzoncina, se volevate venire di là per ascoltarla…

Susy  :    Siamo impegnati per i preparativi di stasera, non c’è tempo.

Ciccia :   Giusto il professore non ha potuto ascoltare neanche la mia !

Prof     :  Comunque grazie...ma scusate, ma poi Afef non parla...che fa, canta ?

Mimì    : Afef...(si accorge dell’errore commesso) si, si...lo so...ma lei...canta col pensiero.

Prof     : Ho capito...quindi lei canta ma noi non la sentiamo.

Tutte e tre : (risata generale) ah ah ah !!!

Mimì    : Proprio così.

Prof     : Bello...la prima canzone telepatica del mondo.

Mimì    : (orgoglioso)  Appunto una cosa mai vista.

Prof     : (ironico)  Veramente una cosa mai sentita.

Tutte e tre : (risata generale) ah ah ah !!!

Prof     : Scusatemi tutti, ma mettiamoci al lavoro a me fa piacere che vi sentiate tutti artisti e che mi stiate mostrando tutta questa inaspettata premura ma se permettete devo completare il discorso. (don Mimi rientra in cucina)

Carm   : Che discorso, professore?

Prof     : Il discorso per il mio primo comizio. La battaglia politica mi esalta, voglio tuffarmi nell’agone politico.

Ciccia  : No, non lo fate!

Prof     : Perché?

Ciccia  : Vi potreste far male!

Prof     : Non dirmi , pure tu, che  mi posso far male perché l’agone è un grosso ago?

Ciccia  :  ah ah ! mi avete presa per ignorante?

Prof     : Meno male, sai che cosa vuol dire tuffarsi nell’agone.

Ciccia  : certo… lo dicevo perché potreste affogare, un lago piccolo è pericoloso, figuriamoci un lagone.

Prof     : (ironico) Brava !!! e scusami se ti avevo dato dell’ignorante !

Susy    :  A proposito per stasera come ci volete vestite, attillate, sobrie, sexy ?

Ciccia  : Io credo di andar bene con l’attillato, (al professore alquanto lasciva ma ridicola, mettendosi le mani sui fianchi ed in posa) Secondo voi di corpo come vado ?

Prof    : (ironico) Non lo so ma se vuoi, ti posso consigliare un ottimo lassativo

Ciccia  : (risentita) Ho capito, allora era come pensavo, a voi non piacciono le donne. (esce)

Prof     : (incredulo e giustificandosi) Ehh e come è permalosa avevo fatto un po’ di spirito.

Carm   : E’ che forse non se lo aspettava, sapete com’è da un politico uno si aspetta risposte serie…

Prof      : Ma fammi il piacere quelli al governo raccontano quelle quattro barzellette, per il momento sono i migliori comici in circolazione.

 SCENA 7 (Professore ,Carmela, Susy e Gennaro)

Genn    : Professore, professore.

Prof     : Ecco, secondo me, l’unico normale è proprio lui. (va da Gennaro, seguito con lo sguardo da Carmela e Susy, che tentano di origliare) Che c’è, Gennaro?

Genn    : Caro professore, io volevo ringraziarvi per avermi permesso di restare qua.

Prof     : Ma per carità, tu non dai alcun fastidio; anzi, proprio questo pensavo...tu mi sembri proprio la persona più equilibrata e normale tra tutti quelli che sto incontrando.

Genn    : Normale, normale...ma che cosa è la normalità, professore...non lo sappiamo. È normale chi va al mare d’estate ed in montagna in inverno, o chi va in montagna d’estate ed al mare in inverno? È normale chi mangia il primo ed il secondo o chi mangia solo l’antipasto? È normale chi scende in ascensore e sale a piedi, o chi scende a piedi e sale in ascensore? È normale chi mangia per vivere o chi vive per mangiare ? E’ normale chi…

Prof     : (sconcertato) Basta per favore Non lo so...mamma mia, che giornata.

Genn    :  (incalzante) E’ normale l’uomo che desidera la donna e la donna che desidera l’uomo, o è normale la donna che desidera la donna e l’uomo che desidera l’uomo? (si avvicina al professore insinuante e provocante)

Prof     : (temendo di dare una risposta sbagliata ed  alquanto confuso ) Che devo rispondere?

Genn    : Non lo sapete? La risposta è nel vostro cuore. Non dovete temere di cedere all’istinto.

Prof     : No, io non temo...ma mi sento confuso.

Genn    : (tentando di abbracciarlo) Professore, se il vostro istinto vi spinge tra le braccia di un altro uomo, voi non dovete reprimerlo, non dovete averne paura. Io sono qua per aiutarvi, apritevi, rivelatevi, io sono qua, pronto a tutto per voi.

Prof     : (ravvedendosi e liberandosi) Genna’, ma tu sei pazzo? Ma per  chi mi hai preso, io l’ho detto a questo locale ho sbagliato a dare il nome… ma qua che sta succedendo ? (rientra) Caspita è questo è perché pensavo che fosse normale !

Carm   :   Professò non vi arrabbiate, volete che vi faccia una camomilla?

Prof     :   No, non voglio niente, abbiate pazienza, lasciatemi  solo, voglio stare un po’ solo e terminare il discorso per stasera.

Susy    :   Ma noi non vi diamo nessun fastidio, stiamo qua in silenzio.

Prof     :   E mi distraete lo stesso...abbiate pazienza, solo cinque minuti.

Carm   :   E va bene, andiamo...se il professore vuole così (Escono).

Prof     :   A finalmente  un po’ di  tranquillità (comincia a scrivere)

 SCENA 8 (Professore e ,Carabiniere)

Carab  :   (entrando e facendo il saluto militare) Comandi...

Prof     :   No, non è possibile (poi vede il carabiniere) oh ma che piacere.

Carab  :   Professore, sono contento che abbiate piacere di vedermi, che siate felice che io sia qua, che non vedevate l’ora che io arrivassi.

Prof     :   Veramente era un modo per ricambiare il saluto !

Carab  :   Ma è evidente, il vostro sguardo vi tradisce.

Prof     :   Tengo lo sguardo da traditore.

Carab  :   Ricordate all’arma non sfugge nulla !.

Prof     :   (ironicamente) Ma io sto qua e non fuggo, quindi tranquillizzatevi !

Carab  :   In verità mi è stato riferito che in questo locale sono stati adoperati tentativi di adescamento con pericolo di atti osceni in luogo pubblico.

Prof     :   Ma che dite, non sono atti osceni, caso mai erano parole sceme.

Carab  :   Va bene vi voglio credere, ma resto nei paraggi per tenervi sotto controllo… (uscendo si ferma sotto l’uscio e minaccioso)io vi tengo sotto controllo e ricordate qua non sfugge…

Prof     :   Niente, ho capito marescià controllate pure che qui non abbiamo niente da nascondere…

Carab  : … eh eh…questo lo dite voi… (andando via) lo vedremo… lo vedremo !

    Prof :  speriamo che sia finita qui, ecco qui (riprende a scrivere parlando ad alta voce, nel frattempo Gennaro dall’esterno farà mille peripezie per poter ascoltare) Cari concittadini, quindi come vi dicevo, il mio vuole essere un messaggio semplice e chiaro con una formula che ho tenuto segreta fina ad oggi ma che è arrivato il momento di… (viene interrotto dall’ingresso di Max)

SCENA 9  (Professore, Maxe Gennaro)

Max     :   (entrando) Press Press Press il giornalista express, eccomi qua con le ultimissime.

Prof     :   (per la rabbia prende il foglio di carta e lo mangia)Ahhhh !.

Max     :   Che c’è non vi sentite bene, e questo non me lo dovete fare e no e no e no … mio caro onorevole. Che succede ?

Prof     :   Niente volevo solo finire di scrivere il discorso… ero arrivato alla formula, ma non è cosa…

Max     :   E mo ?

Prof     :   E mo, che cosa?

Mass    :   E mo la formula ?

Prof     :   Mangiata !

Max     :   (disperato) Nooo

Prof     :   Siiii !

Max     : Per colpa mia ?

Prof     :   Siiii !

Max     :   Se arrivavo un minuto dopo, voi… avevate scritto anche la formula ?

Prof     :   Siiii !

Max     :   (si prende a schiaffi) Io l’ho detto Max Press sei troppo express… mannaggia

Prof     :   Va bene ma ora smettila non è niente di grave, io me la ricordo a memoria.

Max     :   Quindi se ci mettiamo adesso la potete riscrivere, così me la date ed io la pubblico su tutti i giornali…

Prof     :   E no caro mio, la formula verrà rivelata al momento del discorso non prima, e tutti i cittadini la dovranno conoscere !

Mass    :   E’ indispensabile, non posso conoscerla prima io .

Genn    :   (Che ha seguito tutto il discorso) E perché scusa sei forse migliore degli altri…tu!

Max     :   In verità io sono l’addetto stampa…

Genn   :  (si alza ed entra nel locale, minaccioso)Ah si…e chi l’ha detto ?

SCENA 10   (Professore, Max, Gennaro quindi tutti)

Carm e Susy:    Eccoci qua…

Susy    :  passato il nervosismo ?

Carm  : ritrovata l’armonia ?

Mimì  : (entra accompagnato da Afef che indossa un abito provocante) Eccoci qua caro professore in omaggio a voi per stasera Afef ha indossato il suo vestito più bello.

Tutti     : (guardandola)  Salute…

Carab : (entrando di corsa)Ve lo avevo detto che vi tenevo sotto controllo, spogliarello con atteggiamento conturbante in un locale non vietato ai minori, pertanto tutti fermi che devo perquisire il locale e le persone  da cima a fondo!

Prof     :   Che esagerazione, ma siete proprio carabiniere !

Ciccia  :   (Entra mitraglietta in pugno) Basta, fermi  tutti e con le mani in alto.

Prof     :   (fraintendendo) Ciccia, credimi prima scherzava, hai un corpo favoloso, e poi non si è sempre detto che chi disprezza vuol comprare.

Ciccia  :  (ride fragorosamente e nervosamente) Ma caro professore chi se ne frega dei tuoi giudizi… anzi se proprio lo vuoi sapere e te che cercavo per fare una chiacchierata a quattr’occhi…

Prof     : Vedi Ciccia, però, non sono sicuro che mi riuscirebbe sotto la minaccia delle armi !

Ciccia    : Non ti preoccupare vedrai che con un piccolo sforzo e tanta buona volontà ti ricorderai tutto…(lo afferra e cerca di trascinarlo con se nel frattempo il Carabiniere cerca di intralciarla e la disarma ma scappa un colpo che colpisce il professore senza che gli altri se ne accorgano, scene di panico).

(A questo punto entra in scena Sofia)

SCENA 10   (Tutti più Sofia)

Sofia    :   Fermi tutti. Fermatevi tutti (Tutti si fermano)

Prof     :   (Che è stato colpito, ma nessuno se ne è accorto) E lei chi è?

Mimì    :   Sofia!

Sofia    :   Io sono Sofia Abbondanza. (Stupore di tutti) Si, sono la moglie di questo fetente. Lo so professore, vi state chiedendo che sta succedendo, ed io ve lo spiego, e devo spiegare anche qualche cosa a questi signori. Io sto spiando da ieri questo posto perché sapevo che qua c’era questo fetente (indica Mimì) e volevo sorprenderlo. Stavo per farlo, però poi ho sentito tutti i discorsi di questa brava gente. Ed anche voi ho sentito, professore, quando credevate di essere solo. Dunque sappiate questi che voi credete persone normali e semplici e disposte ad aiutarvi, sono agenti segreti e cercano una formula segreta.

Max     :   Si a noi Londra ci ha contattato dicendoci che in questo locale si trovava una formula segreta.

Carm   :   La stessa notizia ci è arrivata da Washington

Genn    :   A noi il sisde ci ha detto  solo che era una cosa molto importante.

Mimì   :  A noi l’unione araba…

Sofia    :   Zitto tu che con la scusa dei servizi segreti ti andavi a fare in giro i tuoi servizi segreti!!! E cosi avete pensato che la formula ce l’avesse il professore.

Carm   :   Per forza, era lui che diceva che aveva una formula segreta.

Sofia    :   Professore, allora ditegliela la vostra formula segreta, io la conosco, l’avete pronunciata quando pensavate di essere solo, ditela anche a loro.

TUTTI :   Si la vogliamo sapere.

Prof     :   La mia formula segreta? La mia formula segreta per salvare il paese? E’ una formula molto semplice, una formula che poterebbero usare tutti: l’onestà. Con l’onestà si vince con l’onesta ci si salva.

Max     :   Questo è tutto ?

Prof     :   Ti pare poco?

Max     : E io che gli volevo fare pure l’addetto stampa

Genn    :   Professò, chi di speranza vive di speranza muore e chi campa onestamente non può arrivare dove volete arrivare voi

Ciccia   : Ma noi sapevamo che c’era una vera formula, chi ce l’ha?

Sofia    :   (Indica Mimì e Afef) Loro, ce l’hanno loro.

Afef     :   No, Mimì, aiuto, questi mi ammazzano !!!

Prof     :   Ma come, parla? Tutti quanti mi hanno ingannato?

Mimì    :   E sarà stata la paura !

Sofia     : Ma smettila non ti basta aver ingannato me una vita intera, non lo hai capito che è un semplice, un puro, un onesto, insomma un fesso ! Che corre dietro i sogni e appresso le chimere !

Mimì    : No, no un momento, aspettate. Si è vero Afef ha una formula, ma non serve a niente. Dovete sapere che il padre, il rais è un fanatico e aveva scoperto da una radice che si trova nel deserto, come invertire il sesso delle persone e lui la voleva utilizzare per lui, per cambiare il suo sesso e farlo cambiare a tutte le sue donne, per provare cosa si prova ad essere donna e fare l’amore con tanti uomini...

Carab  :  E a che serve questa formula… a niente !  

Ciccia  :  Parla per te, non si può mai sapere !

Prof     :  ( tossisce e si accascia)Uh Uh …ahh.

Mimì    : (si accorge che il professore è stato colpito) Professo’, ma voi state male, siete stato colpito?

Prof     : Si...un colpo qua...ah...

Carm   : No, professore, no...

Susy     : (constatando la ferita) Forza facciamo qualcosa.

Max     : Chiamiamo un’ambulanza.

Prof     : No, no, non voglio andare in ospedale, lasciatemi qui, lasciatemi morire dove il mio sogno è nato sapendo che la mia formula resterà un segreto nell’intimo di tutti noi, (guardando e sorridendo a Gennaro) Gennà ora lo faccio io un pensiero filosofico, è più facile che una mela marcia guasti quelle buone o che quelle buone sanino quella marcia… (si accascia e muore).

Tutti     : È morto, il professore è morto. E’ morta l’onesta ! (musica)

(tutti sollevano il professore in alto e lo portano in trionfo)

(luci che dissolvono verso il buio)

                                                       

                           

                                                        FINE