Caviale e lenticchie

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CAVIALE E LENTICCHIE

COMMEDIA IN TRE ATTI

Liberamente tratta da

GIULIO SCARNICCI e RENZO TARABUSI

Regia

Loredana Carbone

personaggi ed interpreti in ordine di apparizione

Maddalena                 (convivente di Liborio)                       Chiara Nocchetti

Vincenzo                    (vicino di casa)                                   Vincenzo Scardi

Luisella                       (infermiera del III piano)                   Valeria Zunino

Fiorella Lamanna        (figlia di Liborio e Maddalena)          Sarah Caiazzo

Caterina Lamanna      (sorella di Liborio)                             Alessandra Abbamondi

Vincenzo                    (vicino di casa)                                   Vincenzo Scardi

Marcello                     (portiere)                                            Angelo Esposito

Paolino                       (suo figlio)                                          Paolo Galiero

Liborio Lamanna                                                                   Piero Cavalcanti

Piluscio                       (complice di Liborio)                         Raffaele Moscardino

Ciruzzo                       (nipote di Simeone)                            Gabriele Galiero

Simeone il Bersagliere (nonno)                                             Giacomo De Curtis

Contessa                     (benefattrice)                                      Agnese Modena

Donna Agnese            (baronessa)                                        Giulia Flora

Barone Chioccia         (benefattore)                                       Marco Scardi

Baronessina Milena    (benefattrice)                                      Agnese Modena

Leopoldo                    (cugino e tutore di Roberto)               Antonio Galiero

Roberto                      (figlio di donna Agnese)                     Andrea Flora

Filippo                        (figlio di Liborio)                                Francesco Flora

Alessio                        (cameriere di donna Agnese)             Riccardo Ruggiero

Dottore                       (Piluscio)                                            Raffaele Moscardino

trama

Siamo agli inizi del 1950…

Liborio Lamanna e Maddalena convivono ed hanno una figlia di nome Fiorella. Liborio come mestiere fa “l’invitato”, cioè si imbuca alle feste rubando dolci e cibarie per poi mandare il suo amico-nemico Vincenzo nei ristoranti a venderle. Vincenzo fa la corte a donna Maddalena, che maliziosamente talvolta ricambia. Con la famiglia vive Caterina Lamanna, sorella di Liborio e Filippo, altro figlio di Liborio. Un giorno la famiglia si vede arrivare un vecchio bersagliere, cha canta e piange, ed un comitato di benefattori , da questo momento una serie di intrighi e di personaggi danno vita alla commedia che finisce con il sospirato matrimonio di Liborio e Maddalena.

ATTO PRIMO

Casa di Liborio

LA SCENA

Una grande stanza all’ultimo piano di una casa popolare.

Prima quinta a destrauna porta bassa, che lascia intravedere uno STANZINO

Seconda quinta a destra,  chiusa e ad angolo una TENDA dietro la quale c’è un lettino ed un grammofono su di un comodino.

Fondo centrale , una COMUNE , porta d’ingresso della casa che dà direttamente sul ballatoio selle scale.

Prima quinta a sinistra una porta che introduce nella CAMERA di Caterina.

Seconda quinta a sinistra una scaletta che conduce alla CAMERA di Liborio e Maddalena

Alla sinistra della comune una finestrada cui s’intravedono i tetti dei palazzi vicini.

Un tavolino centrale con tre misere sedie.

Sul Fondo a destraun armadietto da cucina con un piccoo fornello Nell’armadietto pronte tutte le cibarie da vendere.

Sulla dx, un piccolo  scrittoio con tante cartoline barattolini di colore e pennelli.

Davanti alle scale un catino  Sulla sin, tr la I di sin e le scale una madia

All’apertura del sipario la scena è vuota, appena illuminata dalla luce che penetra dalle tende semichiuse della finestra. Sarah dorme nel lettino dietro la tenda .


Scena Prima

Chiara – Vincenzo – Alessandra  – Sarah - Valeria

MUSICA N°1

All’alzarsi della tela la scena è vuota ed in penombra

ENTRA II sin  Chiaraindossa una camicia da notte bianca e mostra di essere ancora insonnolita. Scende le scale con lentezza ed apre la tenda della finestra, sale la luce accennando a qualche piccolo sbadiglio.  Attraversa la scena e si avvicina alla tenda di dx che apre con due colpi scoprendo bruscamente il letto dove si scorgono con chiarezza i piedi scoperti di Sarah, Chiara scuote un piede di Sarah poi si dirige verso la I di sin e bussa tre colpi alla porta, poi via verso la comune.

                   ESCE Chiara comune

Sarah           si sveglia si mette seduta sul letto, si stiracchia, si preme le mani sugli occhi

ENTRA I sin  Alessandrache si è infilata una vistosa veste da camera che gesticola vistosamente lamentandosi. Si dirige verso il tavolo e prende un bicchiere. Ritorna stiracchiandosi e sbadigliando verso la I sin.

                   ESCE Ale I sin

Sarah           si alza e si avvia verso la comune dove si urta con Chiara che sta entrando

ENTRA Chiara comune dopo avere bussato alla porta di Viki, poi rientrando si urta con Sarah

campanello di Vincenzo

cala la musica in dissolvenza nel momento in cui le due si scontrano

fiorella       Buongiorno mammà

maddalena   E statti accorta! (si dirige al fornello)

                   ESCE Sarah comune

maddalena   E tieni sempre la testa tra le nuvole!

ENTRA comune Viki con un cesto che posa sul tavolo.

vincenzo       E’ permesso? Buongiorno! Eccomi qua! (Chiara risponde con un indistinto borbottio). Come?

maddalena  (sostenuta, con rabbia e alterigia) Buongiorno! (si gira portando con se i vassoi che posa sul tavolo)

vincenzo       Ah, ecco! Quel suono “cicicici” cinese significava “buongiorno”!?! (Viki a sin e Chiara a dx)

maddalena   (toglie lo strofinaccio dal vassoio e ripone i pacchi elencandoli nella cesta di Viki con tono sostenuto) Dunque: nove tartine, un pollastro in gelatina... intero! (marcando).

vincenzo       (sottovoce con goffa ed esasperata passione, prendendole la mano)  Maddale', sono io il tuo pollastro...

maddalena   (senza distogliere lo sguardo dai cibi) Hai sbagliato animale. Tu sei un porco!

vincenzo       (cercando di cingerle la vita) E va bene: isultami, offendimi, maltrattami... Fammi quello che vuoi!

maddalena   (gli tira un ceffone) Eccoti servito!

vincenzo       (portandosi una mano alla guancia) E pecchè, neh???!!!

maddalena   Ti sei fatto male?

vincenzo       E si sape no?(si sposta davanti alla I sin)

maddalena   E allora vai dall'infermiera al terzo piano va'... quella ti guarisce, ti mette il balsamo miracoloso!

campanello (Valeria)

maddalena   Avanti….’a porta è aperta! (sempre con lo stesso tono)

ENTRA comune Valeria

luisella       E’ permesso…(si gira intorno come a cercare qualcuno)

maddalena   Ah-ahhh, vid ‘o cielo ca te mena!..  Nientedimeno lo schiaffo si è sentito fino al terzo piano! E’ arrivato ‘o balsamo miracoloso!

luisella       (con imbarazzo) No…ma di quale miracolo parlate? Io....veramente sono salita a chiedere ……ehh..(guardando Viki negli occhi) ..un poco di zucchero!

maddalena   E tu proprio cca ‘o viene a cercà!  Nun ce sta ‘o zucchero dint ‘a sta casa, nce sta solo pane e veleno.. anzi niente pane, solo ‘o beleno!

luisella       E vabbè, grazie lo stesso, vorrà dire che più tardi me lo porterà Vincenzo un poco di zucchero…e vero…Vincenzo? (guardando Viki con aria seduttiva)

vincenzo       (balbettando)   Ce.ce..certamente! ‘O cafè amaro nun adda mai trasì dint a na vucchella bella!

maddalena   E mo me state proprio facenno avutà ‘o stommaco! Donna Luisè aggiatu pacienzia, stammatina tenimmo che ffà! E vuie nun tenite nisciuno a curà!?

luisella       Sta bene, ho capito! Scusate il disturbo donna Maddalena…(cambiando tono) ..a dopo Vincenzo…. (con tono allusivo)

                        ESCE Valeria comune

maddalena   Adda rusciulià pe tutte ‘e scale!

vincenzo       E pecchè fai 'a nzipeta? (si avvicina a Chiara e le pone le braccia sulle spalle)

maddalena   (con rabbia togliendo il braccio di Viki) Facci' 'a nzipeta? Ancora e a vede'....

vincenzo       Ma c'agggia vede'?

maddalena   (con un dito sulle labbra, invitandolo al silenzio) Statte fermo ch’’e mani, ca Fiorella s'èscetata!... (andando a prendere gli altri pacchi ad alta voce)

ENTRA comune Sarah  Ha la faccia bagnata e si dirige verso il suo angolo.

vincenzo       (guardandola pieno di ammirazione e seguendola) Fiorella, buongiorno! Come stai?

fiorella       Buongiorno. (va velocemente nel suo angolo e  tira latenda).

maddalena   (tirando uno strattone a Viki che era rimasto in contemplazione di Sarah)Stai attento qui! Allora... sette tartine di caviale, diecimarron glasse'... e una bottiglia di “wischio”. Ha detto Liborioche vuole cinquemila lire.

vincenzo       Quanto va' truvanno??

maddalena   Cinquemila lire! (ridendo)

vincenzo       E chillo tuo marito è pazzo! (toccandosi la fronte) Dint 'a capa tene 'a pazzia, e 'a fore tene'e.... (fa il gesto delle corna).

maddalena   (interrompendolo, brusca e severa, a voce bassa) Ueh! E comme te permiette?

vincenzo       Pecche', è na nuvità?

maddalena   E nun te 'a permettere, 'e capito?

vincenzo       Tanto... pure ca nun me permette... sempre quello è! (Chiara gli fa un gesto perentorio. Poi Viki indicando la cesta) Inzomma, ccà si piglio tremila lire, don Liborio puòringraziare Iddio ca' faccia pe' terra. Chillo già nun era facile prima a vendere sta rrobba, figurateve  da quando vennetti al ristorante 'e Don Pino 'o Mutandone chelli tartine ca dentroinvece del caviale, ce stavano 'e palline da caccia!

maddalena   Senza che fate l'ironico... lo spiritoso!

vincenzo       Eh, faccio lo spiritoso... chillo se scassaie 'a dentiera!

maddalena   Chella nun fuie colpa nostra, lo sapete. Fuie nu scherzo agli invitati che fece il BaroneColletta che dette quel ricevimento.  E mo' iatevenne. Facite ampressa e cercate 'e purtàquanti più soldi è possibile.

vincenzo       (ironico) State tranquilla...non ve ne incaricate! si veco che 'e sorde dint 'a sacca me pesano, mi metto le bretelle,accussì 'o cazone nun se ne scenne 'a cuollo!

maddalena   Ah – ah – ah! Mi state facendo schiattare dalle risate...

vincenzo       (con un buffo inchino) Donna Matalena, i miei rispetti! (si avvia verso la porta, ma èfermato dalla voce di Chiara)

maddalena   (con intenzione) Se qualche volta ve facisseve male, non andate da un'infermieraqualunque... Ricordatevi che ci sono gli ospedali. (prende i vassoi vuoti dal tavolo)

vincenzo       (con caricaturale tono melodrammatico) Non ci sta nessun ospetale per le ferite sanguinanti di un cuore innammorato! ‘Onna Matalè io tengo il cuore fratturato, e il cuore non si può ingessare (esce in fretta con Chiara che fa per lanciargli i vassoi)

ESCE comune Viki

maddalena   (Sarah sta svestendosi e poggia  la camicia da notte e alternativamente fa muovere la tenda) Fiorella-Fiore', nun t'ho vuò levà 'o vizio 'e cammenà annura p''a casa! (andando a posare i vassoi alla cucina e dopo una breve pausa) Fiore', me siente o no?

fiorella       (da dietro la tenda) Si mammà, vi sento.

maddalena   Staie sempe cu 'a capa dint ‘e nuvole, staie! (va verso sin) 'E capito chello ca t'aggio ditto?

fiorella       (con tono paziente) Sissignore, ho capito. Ma io stavo con la camicia da notte, e poi

                                   quando mi sono alzata non c'era nessuno in casa!

                                   Da dietro alla tenda comincia a suonare un disco MUSICA N°2       

maddalena   (cantando si sposta alla cucina)  Forse sarrà stu cielo... (ad alta voce, seccata) cu 'e stelle, 'a luna, 'o mare! ……    Ahhhh Fiore', e mo' accumminciammo cu sta lagna! E ferma stu grammofono! Ih che bella matinata che 'è schiarata!

cala la musica.

campanello (Angelo - giornali)

 

Scena seconda

Chiara – Alessandra  – Sarah - Angelo

maddalena   (verso la porta) Avanti, la porta è aperta. (si sposta a sin)

ENTRA comune Angelo con i tre giornali

marcello     (allegro) Buongiorno! Ecco la stampa cittadina! 'O Matino, 'o Roma, 'o Curriere!            Adesso sono arrivati. 'O Matino porta 'a nutizia che gli impiegati hanno avuto l'aumento...delle trattenute, però. 'O Roma porta nata nutizia: il sindaco ha regalato una bella fontana ai sinistrati... accussì se ponno fa' 'o bagno! E 'o Curriere poi, porta nata nutizia: i pompieri hanno chiuso la fontana...ecco qua,  'e sinistrati nun se ponno fa' cchiù 'o bagno! (getta sul tavolo i tre giornali)

maddalena   E che me ne faccio 'e tre giurnale?

marcello                E mica sono per voi! So' pà signora Caterina, me l'ha urdinate aiere ssera.             (avvicinandosi a Chiara, con tono seducente) Ah... e 'o Matino... porta pure nata     nutizia: un giovinotto tenta un colpo di mano con una bella signora.... (posa il braccio sulle spalle di Chiara  che, dopo aver guardato la mano, gli tira un ceffone. Angelo, con lo stesso tono) … e ha avuto 'o solito schiaffone! (si avvia alla porta con la mano sulla guancia). Aggio accumminciato 'na bella jurnata! Io cca' nun ce vengo cchiu' 'a matina!

ESCE Angelo comune

maddalena   E faie proprio bbuono! (girando verso la porta di sinistra) Caterì so' arrivate 'e giurnale!

Scena terza

Alessandra – Chiara –  Sarah

DA FUORI I sin Ale: Vengo subito!

ENTRA dalla tenda Sarah

fiorella       Ma papà non si è alzato ancora? (Sarah apre la tenda)

maddalena   E che ne saccio? (preparando il caffè)

fiorella       Ma stamattina non doveva andare a lavorare? (si siede al suo tavolino)

maddalena   E va nce 'o domanda' a isso. A me nun me ne mporta proprio!

fiorella       (a Chiara con tono affettuoso) Papà vi fa pigliare collera, è vero? Ma voi lo dovete          scusare, non è colpa sua. Quello è fatto a modo suo... è un poeta, è una specie di filosofo e allora....

maddalena   (interrompendola) E allora uno lo deve capire! E io non lo capisco, perchè sono una cretina ignorante! … Figurate si nun 'a cunosco sta canzone...

fiorella       Ma no, chi ha detto questo? (Chiara va a rifare il letto di Sarah)

ENTRA I sin Ale

caterina       (indossa una vestaglia ed ha in testa i bigodini) Dove stanno i giornali?

maddalena   Lla 'ngoppa. (dandole le spalle)

caterina       Ah, ecco qua. (Va verso il tavolo, si siede e comincia a sfogliare i giornali)

fiorella       Zia Caterina, buongiorno (Chiara va nella I dx, prende la scopa e si mette a         spazzare, Sarah si alza e si va a sedere al tavolo vicino ad Ale)

caterina       Buongiorno, Fiore'.

fiorella       Come è andato lo spettacolo ieri sera? E' piaciuto?

caterina       Ahh! Un vero trionfo! C'era un pubblico! Elegantissimo... e poi attentissimo... e che        applausi! E si che il pubblico delle prime è un po' duretto, che so, pare come se si mettesse paura di farsi male le manine. Però ieri sera le sbattevano le mani! E adesso se le critiche sono buone, è una commedia questa che ci farà fare un mese di esauriti! (si mette a leggere i giornali).

maddalena   (che intanto ha acceso il fornellino e sta preparando il caffè) Caterina, si ghiuta    addù Filippo aiere sera dopo lo spettacolo?

caterina       (un po' assente, continuando a leggere, anche Sarah sfoglia i giornali) Uh! Non ci ho pensato proprio.

maddalena   Eh, ma intanto qualcuno ci deve andare. E si ha bisogno 'e qualche cosa? So' cinque giorni e cinque notti che balla una continuazione!

caterina       E quando quello è così cretino che si mette a fare la maratona di ballo.. peggio per lui!

fiorella       Se lo viene a sapere papà, sai come si arrabbia?

maddalena   Se lo viene a sapere papà, è meglio che si sta zitto e ringrazia a Dio ca 'o figlio cerca 'e se guadagnà qualche cosa di soldi.

caterina       Neh, sentite. Sentite che dice Luigi Candoni che è un critico severissimo: (legge, Sarah si alza e si mette in piedi dietro Ale) “Un lavoro profondamente umano, in cui l'allucinante interiorità dei personaggi crea un'atmosfera che prende il pubblico fin dalle prime battute”

fiorella       Dev'essere bello assai. (ad Ale) Mi fate venir qualche volta a vedere questa commedia?

maddalena   Comme no? Ce manca sulamente 'o tiatro! Tanto già stai cu 'a capa dint' 'e nuvole!

fiorella       (un po' mortificata andandosi a sedere alla I sedia di dx) Ma perchè, che faccio di male, scusate?

caterina       Niente figlia mia, solo che dovresti capire che se pure uno ti fa suonare un disco con una bella musica, la situazione non cambia...

maddalena   (di rincalzo) 'E capito? Tanto, sempre in una casa sopra ai tetti stai.. Perciò, è inutile che sogni ad occhi aperti e che aspetti che arriva il principe azzurro (ad Ale) Aizza 'e piere.

caterina       E come si è scetata storta stammatina!

fiorella       (leggermente imbarazzata) Papà dice che è bello aspettare... Dice che l'attesa è come l'oasi nel deserto della vita!

maddalena   Ha parlato Benedetto In Croce!

fiorella       Croce, mammà, Benedetto Croce! (si siede al suo banchetto)

maddalena   Croce... In Croce... nun è 'a stessa cosa? Cca' tutte quante aspettano qualche cosa!          Tuo padre aspetta che il mondo si accorge che lui è un grande uomo, e intanto dorme!          Tuo fratello aspetta che aboliscono i confini, e intanto balla! Tu aspiette 'o principe azzurro... e intanto suoni!

fiorella       E voi?

maddalena   Io aspetto un altro poco... e po' ve lasso a tutte quante e me ne vaco!

campanello (Angelo - pacco)

 maddalena  Ovill’oco. Po' essere ch'è un paggio che ti porta un messaggio d'amore...

                        (Sarah fa un gesto spazientita).

Scena quarta

Chiara – Alessandra  – Sarah - Angelo

ENTRA comune Angelo con pacco

marcello     La carta igienica.                                                             

caterina       Ah, bravo Marcè, metti qua.

marcello     Sono due dozzine, vi bastano per una settimana?

caterina       (riflettendo) Io credo di si.. (Angelo fa per andare, Ale lo ferma  ripensandoci) però, aspetta! Quello lo spettacolo ha avuto molto successo.. Sa che vuò fa'? Portane un'altra dozzina, va.

marcello     Va bene, signò. Allora faccio prima l'ati servizie miei, e po' vi mando a Paolino con gli     altri rotoli. Buongiorno.... Buongiorno Matalè.

ESCE Angelo comune

maddalena   (ad Ale) Ma come, te l'aviva fa purtà proprio ccà? Nun t''a putevano purtà 'e gabinette    d' 'o tiatro? (va alla cucina e versa il caffè nelle tazzine che porterà ad Ale e Sarah)

caterina       No. 'A verità, non mi fido troppo. Là sparisce sempre qualche rotolo. E quello il guadagno già è troppo! (battendosi una mano sulla fronte) Uh! Mo' mi dimenticavo! Stamattina è il turno mio per le pulizie a teatro. Speriamo che non ho fatto tardi. (Ale beve e si alza e va verso la I sin) Fiorè, vedi che ore sono per piacere.

fiorella       (che intanto si era messa a pitturare le cartoline illustrate nel suo angolo) Subito! ( fa per dirigersi verso la sveglia)

maddalena   (a Sarah  facendo segno di fermarsi) Nun te movere ch'è inutile. 'A sveglia è andata in    villeggiatura. (ad Ale) 'nce la purtata tuo fratello aiere...

caterina       (si alza) Si è pignorato la sveglia?!  Ih che bella cosa! Mo' non possiamo sapere nemmeno che ora è!  E io più cretina che ci rimango in questa casa! Io che potrei fare veramente la signora perché sono l'unica che c'ha una certa posizione!

maddalena   Ha parlato la contessa Tumistufi!

caterina       Già! Ma intanto ricordatevi che se voi vi sedete a tavola ogni giorno, lo dovete a me!      Alla contessa Tumistufi!

Scena quINTA

Chiara – Alessandra  – Sarah – Piero

ENTRA II sin Piero

liborio          Buongiorno, donne! (scendendo le scale)  Ho dischiuso le palpebre!

maddalena   E salutame a fibbia! (Ale si risiede e continua a leggere)

liborio                     Ah... Cominciamo bene... Senti Maddalè, (avanzando) tu sei essenzialmente una donna selvaggia e primitiva, e guai a cercare di raffinarti, perderesti buona parte della tua personalità!

maddalena   E’  ‘o vero!

liborio          Perciò, è meglio che resti così, cresci... pascia.... Però, molto spesso la tua primordialità fa a pugni con l'epoca attuale, e mi spiego…

maddalena   Spiega, spiega (con aria ironica)

liborio                      (cambiando tono) Quando poco fa, per fare una cosa carina, ho detto: “donne, ho  dischiuso le palpebre”, tu hai risposto: “e salutame a fibbia!”... Non si usa più, cara mia! E' una forma antiquata e prettamente locale, per cui, usciti dalla cinta daziaria della Campania…

maddalena   Che?

liborio          Appunto, nessuno la capisce, e tu perdi un effetto. Aggiornati, senti a me. Quando vuoi dimostrare di non tenere in nessun conto quello che dico io, il che capita spesso, rispondimi “e chi se ne frega”, con la “e” larga”! E' chiaro?

maddalena   E fernuto?

liborio         Ho finito.

maddalena   E chi se ne frega…. Con la “E” larga!

liborio          Sempre gentile la lavandaia.

fiorella       Buongiorno papà.

liborio          Buongiorno Fiorella, fiore delicato di serra, (si avvicina a Sarah e le da un bacio) sbocciato in questa indegna dimora. Povera figlia mia, tu sei cresciuta in mezzo ai papagni. Come va la pittura?

fiorella       Bene. Ieri ho colorato quattrocento cartoline.

liborio          Pari a...?! (facendo con le mani il segno dei soldi)

fiorella       Ottocento lire.

liborio          Benissimo, (pausa) mettile da parte e non le dare a nessuno, capito?

fiorella       (sorridendo) Non c'è pericolo perchè non l'ho avute ancora.

liborio          Ah no? Peccato! Stamattina mi occorrevano cinquecento lire. (pausa) Un po' di pazienza! E Filippo, il mio degno figliuolo, dove sta?

maddalena   E' ghiuto a balla'. (verso sin alla credenza)

liborio                     A quest'ora?

caterina       Si, sta facendo una maratona di danza. Sono cinque giorni e cinque notti che balla.

liborio          Cinque giorni e cinque notti che balla una continuazione?! Con quei piedi??!! E dire che sognavo di farne un grande avvocato di quel figlio.

maddalena   E comme 'o faceva l'avvocato, se dopo la terza elementare lo mettesti a vendere la segatura?!

liborio          Perciò ho detto: sognavo...

maddalena   E sogna, sogna... A me nun me 'mporta, tanto è figlio a te e non a me.

                        ESCE II sin Chiara  a vestirsi

liborio          Sei tutta felice quando mi puoi sbattere in faccia questo fatto che è figlio a me e non a te. (parlandole verso le scale) E' vero, si... ma quando il destino così ha voluto con quella benedetta anima che tu non sei nemmeno all'altezza di nominare... quella si che era una signora... mentre tu, gratta gratta, esce fuori la lavandaia. (prende i giornali dal tavolo, rivolgendosi ad Ale) Che dicono i giornali della prima di ieri sera? (si siede alla sedia di centrale)

caterina       E' stato un successone! Vittorio Gassmann ha fatto incantare a tutti quanti.

liborio          Ma quanto m'indispone 'stu fatto 'e Vittorio Gassmann!

caterina       No no, è proprio così: quando stava in scena lui, da me non è venuto nessuno.

liborio          E che significa?... vuol dire che in quel momento i signori non avevano bisogno della tua opera... (indicando il pacco con la carta igienica) Che sono spaghetti questi?

caterina       No. E' la carta igienica.

liborio          (con uno scatto, disgustato) E levale 'a miezz!!!

caterina       E addo' 'a metto?

liborio          Ma insomma, io devo fare colazione e devo stare con questa roba a tavola?! E questo che cos'è... (riprendendo a parlare di Gassmann) Ha incantato.... Come fanno presto a incantare questi attori di teatro! Toglili dalle tavole del palcoscenico, mettili di fronte alla realtà di un mercatino rionale, e si perdono!

ENTRA Chiara II sin

caterina       (Alzandosi) Io mi vado a vestire, (prende il pacco della carta igienica dal tavolo e lo porta con se in camera) non ti voglio rispondere! (intanto Chiara inizia a scendere le scale e va verso la cucina) Tu sei all'altezza di parlare di Vittorio         Gassmann... Tu?!? … Ma vattenne!

ESCE Ale I sin a vestirsi

Scena SESTA

Chiara – Piero – Sarah - Valeria

liborio         (si dispone a mangiare sedendosi alla sedia centrale. A Chiara che prende una tazza di latte) Ha parlato Matilde Serao! E’ pronta a tazzulell ‘e latte ?  ...Beh? E che ci vogliamo mettere nel latte?

maddalena   (avvicinandogli la ciotolina dei confetti che è sul tavolo) Confetti!

liborio          Per sostituire lo zucchero indubbiamente vanno benissimo. Ma io dico... per masticare.

maddalena   'A mandorla d' 'e cunfiette! Chesto 'nce sta!

liborio          Comme chesto 'nce sta? Io ieri ho portato quasi tre chili di roba. E' finito tutto?

maddalena   Ce l'aggiu dato a Vincenzo e aspetto ca me porta 'e sorde, si no nun pozzo fa 'a spesa.

liborio          E non gli potevi dare i confetti e ti tenevi qualche rustico per me?

maddalena   'E cunfiette nun 'e vò nisciuno cchiu'.

liborio          E li debbo mangiare io?! Io ho bisogno di vitamine, di energia... Io debbo lavorare.

maddalena   Mangia, mangia...(A Sarah) C'avesssema dicere nuie c' 'a 'nu secolo mangiammo ciucculatine, bignè, marron glassè e caviale!

liborio          Nel sacrificio si tempra la famiglia, ricordalo! (si mette a mangiare)

maddalena   E' asciuta n'ata sentenza 'e Giusuè Scarduccio.

liborio          Carducci, Matalè, Car-duc-ci!

maddalena   Intanto tu fai il poeta e ccà si nun fosse pe' Vincenzo ca ce venne a merce, nun se vedesse mai 'na lira.

campanello (Valeria)

maddalena   Avanti….’a porta è aperta!

ENTRA comune Valeria

luisella       E’ permesso…(si gira intorno come a cercare qualcuno).  Cercavo Vin…Vin… cercavo un poco di vino, ce lo avete per caso? Devo stordire il capretto da fare con due patate!

maddalena   Lievammella a’nanz, a chesta (a Sarah).

liborio          No, mi spiace, vino niente! Se vi accontentate, invece di patate e capretto, potete fare capretto e confetto…(con ironia le mostra un confetto.)

fiorella       Se fossi a voi andrei a chiederlo alla porta affianco..a Vincenzo

luisella       Ah, si, si a Vincenzo. Giusto. (eccitata)

                   ESCE Valeria comune

maddalena   Ah, si, si a Vincenzo. Giusto. (adirata)

liborio          Ma lo sapete che con questo Vincenzo me state proprio scuccianno?!! Ogni tanto Vincenzo sotto, Vincenzo sopra... Vincenzo affianco! Quel mascalzone, farabutto e delinquente! E mò ti avviso una cosa: guarda che non lo voglio vedere così spesso in casa mia. (Chiara a questa battuta fa spallucce)

campanello (Angelo e Paolo)

Scena settima

Chiara – Piero - Sarah – Angelo - Paolo

ENTRANO comune Angelo e Paolo con quaderno

marcello     Con permesso? Di nuovo, signora Maddalena.

maddalena   Ah, si tu? N’ata vota qua?  E mò che vuo'? (muovendosi verso sinistra)

marcello                Mio figlio Paolino vorrebbe rivolgere una domanda a vostro marito.

maddalena   Sta mangiando. (prende scopa e paletta e le ripone nella I di dx)

liborio          (fra se') Sta mangiando? Si sta illudendo di mangiare! Cosa vuoi Paolino?

paolino         (con in mano il quaderno) Scusate don Liborio: se sei galline fanno cinque uova alla settimana, e una di queste muore dopo 27 settimane, quante uova si raccolgono in un anno?

liborio          (confuso) Vuoi ripetere un'altra volta, stavo un poco distratto dinanzi a tanto ben di Dio!!! (ironico, comincia a iocare con i confetti e dall’alto li lancia cercando di centrare la tazza)

paolino         (Chiara prende dalla credenza a sin il cestino del cucito, si siede sulle scale a cucire)(ripete con lo stesso tono) Se sei galline fanno cinque uova alla settimana, e una di queste muore dopo 27 settimane, quante uova si raccolgono in un anno?

liborio          Nun ce vo' niente! Devi calcolare le uova di tutte le galline tranne quelle della gallina morta.

marcello                Eh!... Voi scherzate sempre. Mi posso assettà?  (si siede alla sedia di dx)

liborio          (fa con la mano il segno di sedersi) Neh, Marce' ma che hai fatto? Hai impiantato un piccolo allevamento?

marcello                Ma qua' allevamento 'on Libo'? Foss' 'o cielo! Quello è il problema di aritmetica che deve fare mio figlio.

liborio          Marce', io tengo una fame che non ti vedo! (girando con un cucchiaino il latte)

paolino         Allora don Liborio me lo fate questo problema? (con lo stesso tono di prima spostandosi accanto a Piero) Se sei galline fanno cinque uova alla settimana....

liborio          (lo interrompe, seccato alzandosi e passeggiando sul proscenio) Basta basta, aggiu capito Paoli'.... Sai che vuoi fare? Lasciami il quaderno e vammi a prendere un uovo.

marcello                Ma perchè l'uovo vi serve per risolvere il problema di aritmetica?

liborio          No, mi serve per risolvere il problema della colazione!... Un modesto omaggio alla scienza...

marcello                E va bene, mo' ve lo andiamo a prendere...

liborio          Puorte  l'uovo se no il problema se lo fa Paolino, se lo fa...

ESCONO comune Angelo e Paolo

maddalena   Che belle figure che vai facendo! Ma nun te miette scuorno? Nun c'ho putive fa pe senza niente?

liborio          (con sguardo di commiserazione a Chiara) Statte zitta! Ecco il classico ragionamento di chi non sa apprezzare il patrimonio intellettuale dell'uomo nel suo giusto valore! Meschina, grezza, guitta! Secondo te solamente i beni materiali hanno un valore.

maddalena   E’ certo è certo…

liborio            E già, perchè quella è roba che si vede, si mangia, si strafoga, se mena dint' 'a vozzola! Eh, come ti sbagli! Io sono un padre di famiglia e ho il dovere di non sperperare il mio patrimonio!

maddalena   'O patrimonio! (alzandosi e andando verso Sarah) E addo' sta stu patrimonio?!

fiorella       Mammà, non avete capito... Papà parlava di un altro patrimonio...

maddalena   Ma quando maie?! Tuo padre sta parlando di quel patrimonio che fra cinque minuti gli farà succhiare un uovo!

liborio          (a Sarah) Ma ch'adda capì.... tua madre non ha capito niente, (andando verso Chiara) non mi ha mai capito! Noi possiamo stare 40 anni insieme ma non mi capirai mai... ma non è colpa tua, è che fra noi c'è troppa differenza di classe!(Chiara si siede nuovamente alla scala, infastidita)

ENTRANO comune Angelo e Paolo con l’uovo

marcello                'On Libo', ecco l'uovo!

liborio          (prendendo l'uovo e mostrandolo, rivolgendosi a Chiara, dando le spalle per un attimo a Paolo) L'uovo, a me, non interessa! L'uovo, per me, è un simbolo. (rivolgendosi ad Angelo e Paolo) E' fresco? (Piero si siede a sin del tavolo e prende il piattino da sotto la tazza)

paolino         Don Libo', ma io voglio sape': se sei galline fanno cinque uova alla settimana, e una di queste muore dopo 27 settimane, quante uova si raccolgono in un anno?

liborio          Un momento! Vediamo prima che uova fanno queste galline, se no che parlamm 'a fa'?

                        (rompe dentro il piatto l'uovo, poi annusando manifesta dissenso e disgusto, e riconsegna il tutto ad Angelo) Mamma mia bella, e che schifezza è chesta?! Se le galline del problema fanno le uova come queste, è meglio che uno butta le galline e non viene mai a sapere quante uova fanno!

maddalena   (ironica si alza) E pecchè t'arraggie?

liborio          Quello ha spruzzato un colera!

maddalena   Ma tu non hai detto ch'era un simbolo? Fa' cunto ca te si magnat' 'na frittata simbolica... ah ah ah. (andando verso la cucina e prendendo uno strofinaccio)

liborio          Ah-ah-ah (imitando la risata con sarcasmo e alzandosi) Ha fatto lo spirito mattutino per farmi ridere Maddalena! (si alza) E' meglio che me ne vado... debbo andare a lavorare... (avviandosi verso la II di sin) Ah-ah-ah! E io rido, oi'?! Rido colla coscetta alzata (mossa sullo scalino)

marcello e paolino          (insieme) E il problema?

liborio          Fatevelo fare da chi ha mangiato il problema!

fiorella       (a Paolo) Me lo piglio io il quaderno, vieni qua (va verso il suo angolo seguito da Paolo e Angelo)

liborio          (Sale sulle scale e si ferma sull’ultimo gradino) Che ora è?

maddalena              Eh no! Me dispiace, manco 'a scienza cca po' fa niente! Io credo che pure Guglielmo ‘O Barconi si nun teneve l'orologio nun puteva sapè che or'era! (comincia a togliere la tazza e il piattino dal tavolo, posandoli sul fornello)

paolino         Marconi,donna Maddalena, Guglielmo Marconi!

liborio          Proprio così! Sai come dice il filosofo? Ignora il tempo e sarai sempre giovane! ... Donne, io mi vado a vestire.

maddalena              E salutame a fib...! (si blocca mettendosi la mano davanti alla bocca)

liborio          (con disprezzo) Contieniti, vaiassa!

maddalena              E chi se ne freeega!    (sedendosi)

liborio          (soddisfatto) Brava! Queste sono “e” larghe che devi usare!

ESCE II sin Piero vestirsi

fiorella       (a Paolo alzandosi e consegnandogli il quaderno) Tieni, questa è la soluzione del problema. E grazie per l'uovo.

marcello     Grazie Fiore'... Buongiorno.... (Sarah li accompagna alla porta e poi ritorna al tavolino)

ESCONO comune Angelo e Paolo

Scena ottava

Chiara – Alessandra  – Sarah

ENTRA I sin Ale

caterina       (agitata, spostandosi verso destra. E' tutta in ghingheri, ma scalza) Neh sentite, ma qua' so' cose da pazzi! Qua mi sembra che stiamo recitando la commedia di ieri sera!

fiorella       E perchè?

caterina       Al secondo atto, la contessina sta per scappare di casa co’ ‘fidanzato perché i genitori non vogliono questo matrimonio perché dicono che lui che so che aveva fatto... insomma, non mi ricordo bene perché proprio in quel momento è arrivata 'na signora 'e corsa 'e corsa e io mi sono dovuta allontanare dalla sala... Insomma 'sta contessina non se ne può scappare perché all'ultimo momento non trovava più i gioielli.... A me m' 'e succede tale e quale!

maddalena              Se so' arrubbate 'o cofanetto con i gioielli? (Sarah si siede sul letto e si fa una treccia)

caterina       E si tenevo 'o cofanetto stavo ancora qua?! ... ‘E scarpe! Me so' sparite 'e scarpe! Quelle nuove! Sapete chi le ha prese? (Ale alla sin del tavolo, Chiara alla dx)

maddalena              E lo devi addimandare a tuo fratello!

caterina       (meravigliata) Ma perché adesso Liborio si mette le scarpe da donna?

fiorella       Le sue le ha prese Filippo per andare a ballare. (si alza e si siede alla sedia centrale)

caterina       E lui s'è messo le mie?!

maddalena              Noo, 'nce l'ha date alla moglie di don Salvatore 'o pellettiere, e chella in cambio 'ce n'ha dato un paio del marito.  

caterina      Uh! Queste so' cose dell'altro mondo! (facendosi un giro intorno al tavolo) Ma vedete se si può andare avanti così! Quello a poco a poco mi sta spogliando! In un mese si è pigliato la maglietta di lana rosa e poi non l'ho vista più.  Si è venduto la valigia mia, quella grande, per comprarsi le decorazioni Cecoslovacche! (andando verso Sarah) ... po' m'ha ruvinato tutto il reggipetto che io non me lo posso mettere più...!

fiorella       'O reggipetto?! e pecchè??

caterina       Per portare i cocomeri che gli avevano regalati me l’ha smollato sano sano! ... Mo' se venne pure 'e scarpe... Gesu' Gesu'.... E io che non solo continuo a stare qua (appoggiando le mani sul tavolo, a dx, con rabbia), ma non sono nemmeno capace di dirgli niente... Sono proprio una debole sono.... Si, ma mo' Liborio mi ha fatto perdere la pazienza! (si siede alla dx del tavolo) 

fiorella       (ad Ale) E vabbe', non vi pigliate collera, quella è tutta roba che a papà gli serve per il suo lavoro.

 campanello (Vincenzo)

maddalena  Avanti, ‘a porta è aperta!

Scena NONA

Chiara – Alessandra  – Sarah – Piero – Vincenzo - Valeria

ENTRA comune Viki con cesta   che posa sul tavolo

                        Ale borbotta qualcosa fra i denti.

vincenzo       Buongiorno (Sarah va verso lo stanzino, Ale va verso la sua camera e Chiara si alza e guarda le due schizzare poi si gira verso Vincenzo) 'Onna Matalè, io solamente tre numeri al lotto non indovino!

maddalena              Come sarebbe?

vincenzo       Sarebbe che quello che ho detto quello è! 'On Liborio se va trovando cinquemila lire da questa robba, tene 'e pigne 'ngapa!

caterina       Neh, e come vi permettete? Moderate i termini!(avvicinandosi nuovamete al tavolo e sedendosi alla sedia di sin)

vincenzo       Scusate... ma io aggio girate tutte 'e ristorante 'e Napule, e sulamente 'On Peppe d' 'a Taverna a Marechiaro è disposto a comprarle, ma non vuole dare più di tremila e quattrocento lire.

maddalena   Overo?

caterina       Tremila e quattrocernto lire tutta quella grazia di Dio! Che strozzini!

maddalena   E io 'o ssapevo che pure oggi mi mancava ‘a cento lire per comprarmi le calze! (spostandosi avanti a dx)

vincenzo       'Onna Matalè, (si avvicina a Chiara) si è pe' cchesto m’faccio 'mprestà io e ve 'catto...

maddalena   (inviperita) Vuie stateve zitto! Chi v'ha interrogato! (cercando di non farsi sentire da Ale e Sarah) (Ale fa finta di leggere e Sarah cerca di capire mentre dipinge )  Le calze le comprate a quella befana cu 'o camice bianco...(va verso destra)

campanello (Valeria)

maddalena   Avanti….’a porta è aperta!

ENTRA comune Valeria

luisella       E’ permesso…(si gira intorno come a cercare qualcuno).

maddalena   Uh, guardate (a Viki) le hanno fischiato ‘e rrecchie..(a Valeria) E che ato ve manca stammatina?

luisella       Ero venuta a chiedere se avete la nuova pubblicazione del romanzo di Cesare Pavese, La luna e i falò,…

maddalena   Signurì nuie nun sapimm leggere.

luisella       Neanche voi, Vincenzo avete (pausa) la luna e i falò?

maddalena   Sentite, Luisè, mo’ ve ne dovete proprio andare senno il falò lo vengo ad appicciare io a casa vostra!

luisella       Mamma mia e come state nervosa!!

maddalena   Eh sto nervosa, sto nervosa!!! (spingendola verso la comune)

                                   ESCE Valeria comune

vincenzo       Questo è tutto fiele che tenete in corpo! (a voce più alta davanti al tavolo poi spostandosi a sin) E allora?! vi volete decidere? Io vaco 'e pressa!

maddalena   Aspettate un momento. (chiamando "da vaiassa", insieme ad Ale che resta al tavolo, Chiara si avvicina alle scale e  urla) Libo'.... Libooorio....

ENTRA II sin Piero

liborio          (vestito elegante) E strillamm, strillamm! ...ma c'allucca a ffa'?! Vi ho pregato tante volte di non strillare come tante zandraglie e vaiasse! Che c’è? (Vincenzo si avvicina a vedere Sarah cosa fa )

maddalena   Ca ce sta Vincenzo. Dice ca nun danno cchiu' 'e 3400 lire!

liborio          Quanto vogliono dare? (scendendo le scale ed avvicinandosi a Vincenzo avanti a dx)

vincenzo       3400 lire 'on Libo'! 'Ncoppa 'a vista 'e ll'uocchie! Aggiu fatte tutt'e ristoranti, spingola, spingola. (Chiara va alla credenza a sin poi con il cucito va alle scale)

liborio          A prescindere dal fatto che voi mi siete cordialmente antipatico

vincenzo       Grazie tanto!

liborio          …perchè girate soverchiamente in casa mia, e se mi accorgo sia pure per sbaglio che voi vi permettete di guardare mia moglie, mia figlia o mia sorella, me levo ‘na scarpa d’o per’ e v’’a sono ‘nfonte!!!(comincia a spostarsi verso il tavolo). A mia sorella la potete pure guardare! A vostro rischio e pericolo!

vincenzo       A sorella vostra sciruppatavella vuie!  (Ale infastidita si alza e raggiunge Chiara alle scale)

liborio          A prescindere, dicevo, piuttosto che cedere la mia merce per 3400 miserabili lire, (prende dal tavolo il cesto) io la prendo e la scaravento dalla finestra. (avvicinandosi alla finestra, gridando e facendo con il cesto il gesto del lancio) Volete vedere? (nessuno rispode, si ferma si guarda in giro tutti sono di spalle, gridando ancora di più per richiamare l’attenzione ripete il gesto del lancio) No, dico, volete vedere?

vincenzo       (calmo) ‘On Libo’, facite chelle a vulite. Vuie site ‘o patrone…

liborio          (stesso tono) Volete vedere?

vincenzo       (sempre calmo) E vediamo….

liborio          (cambiando tono) Volete vedere che non siete andato al ristorante “Le quattro stagioni”?

vincenzo       Volete vedere che vi sbagliate perché io ce so’ stato e a momenti me ne cacciavano a calci pecchè tengono ancora ‘o fagiano ca’ lle purtaie ‘a settimana passata?

liborio          (a bruciapelo) E da Tontonno ‘o Cafone? (Aessandra nel frattempo chiama Sarah e si mettono lo smalto)

vincenzo       (con altrettanta rapidità) E’ stato arrestato aiere!

liborio          (dopo una piccola pausa, a bruciapelo come prima) E da Vincenzo al Ponte di tappia?

vincenzo       (c.s.) Sta all’ospedale dei Pellegrini. ‘A mugliera l’ha intorzato!

maddalena   Ih che belli clienti ca tenimmo! (salendo sulle scale)

                   ESCE II sin Chiara

vincenzo       Sulo Don Peppe a Marechiaro ce vo’ da’ 3400 lire.

liborio          E voi, voi… quanto vi mettete in tasca??

vincenzo       Ioooo? ’Ncopp ‘a vista e ll’uocchie, ‘on Libo’, quello che mi danno quello vi porto. Voi lo sapete, lo faccio per affezione alla famiglia vostra…

liborio          L’affezione…(cambiando tono) Ma che vi credete che io la vado a rubare questa roba?

vincenzo       E vabbè, don Libò, sorvoliamo, va’….

liborio          Che sorvoliamo? Rimaniamo a terra! A piè fermi, a piè pari! Io questa roba me la guadagno, me la sudo, questo è il compenso involontariamente elargito alla mia professione di invitato!

vincenzo       Eh, professione?!

liborio          E come la volete chiamare??!! (Passeggiando da sin a destra) Ma perché secondo voi è facile riuscire ad imbucarsi ad un matrimonio di gente sconosciuta e far credere di essere un invitato? Riuscire simpatico a tutti gli amici, a tutti i parenti e riempirsi le tasche di dolci e cibarie senza farsene accorgere? Che è? Non è una professione?

vincenzo       E questo voi non lo chiamate rubare?

liborio          Vi proibisco di pronunciare questa parola che offende la mia degna dimora. Rubare! …..Io vi querelo! Rubare a chi?

vincenzo       A ‘o padrone ‘e casa, a chillo che fa ‘o ricevimento !

liboro           E no! Perché il padrone di casa le cibarie, i dolci e i rinfreschi, li ha messi a disposizione dell’invitato che ha il dovere di onorare l’offerta.

vincenzo       E va beh! Ma n’invitato che se ne approfitta e se fruculea (con gestualità da pulcinella) l’anema d’ ‘e cibarie e d’ ‘e rinfreschi nun fa ‘na bella figura.

liborio          L’invitato?!(pausa) Ma io non sono stato invitato da nessuno. Senza contare poi tutte le spese generali che io debbo sostenere!

vincenzo       Spese generali? E che siete il presidente della Fiat?

liborio          (prende la sedia e fa per lanciarla) Mo ta rompo sta seggia in capa!Neh, pezzo di deficiente! Perché il noleggio di questi vestiti chi me lo paga? Le decorazioni cecoslovacche mica me le da il governo, le debbo comprare io…..

caterina       Pignorandoti la sveglia mia!

liborio          Questo  è un altro paio di maniche, fa parte della politica economica interna.

vincenzo       E allora don Libò che avimma fa?

liborio          E che avimma fa? Bere o affogare, prendetevi le 3.400 lire, se no qua non si mangia.

vincenzo       E io ‘o sapevo! (Vincenzo prende il cesto da tavolo)

liboro           Io vado a lavorare. Fiorè dammi i guanti e il cappello, (si alzano, Ale va verso il tavolo e si siede a sin, Sarah sale le scale) vado al matrimonio Guadalupi – Flora!

ESCE II sin Sarah

liborio          Prima delle 11 sono di ritorno.

vincenzo       E chello mò so’ quase l’unnece.

liborio          (meravigliato) Veramente? (fissando Ale) E il matrimonio era alle 10!

caterina       E che me guarda a ffà? ‘A sveglia l’è mpignata tu!

liborio          Senza la sveglia si muore in questa casa……dormendo si muore in questa casa…

ENTRA II sin Chiara

vincenzo       Ma perché era un matrimonio buono?

liborio          Era un matrimonio di tre chili e mezzo di roba!!

ENTRA II sin Sarah con guanti e cappello  senza scendere sino in fondo

liborio          (a Sarah) Non serve.

                   ESCE Sarah II sin

liborio          E va beh! Pazienza! Vuol dire che gli dei non hanno voluto farmi distrarre con altre cose in questa fatidica giornata.

maddalena   (ad Ale) Che ha ditto?

caterina       Che oggi sarà una grande giornata.

maddalena   Allora mò metto ‘a coperta ‘e seta for ‘o balcone!

liborio          Taci cavernicola! A suo tempo saprai. Donne, io vado a modificare il mio aspetto mondano.      

MADDALENA E salutaci la fi…ma chi se ne frega, con la e larga.

LIBORIO            Brava, brava stai imparando

ESCE II sin Piero si cambia

vincenzo       Come parla bbene…Allora io me ne vaco.

maddalena   Facite ampressa a ca già s’è perso nu sacco ‘e tiempo.

vincenzo       Cerco di fare ampresso! E se volete le cazette ve le compro io!

maddalena   Voi impicciatevi dei fatti vostri, quanta confidenza, io sto bene pure senza calze. (spingendo fuori Viki)

ESCE comune Viki

caterina       Però veramente è scostumato questo Vincenzo, eh! Si piglia troppe confidenze..

maddalena   Cu chi? (si va a sedere accanto ad Ale, al centro)

caterina       Cu tutte quante. Pure con te! E specialmente con te. Ha ragione Liborio. E’ un uome che…non so…a me mi fa senso…per esempio dice che con l’infermiera che abita al terzo piano…

maddalena   No, nun l’annummenà ca chella bussa a porta! E poi nun è colpa ‘e Vicienzo, chell’è essa ch’è na faccia tosta, ogni mumento “ Vicienzo accà e Vicienzo allà”, tutte le scuse sono buone p’o fa i’a casa soia.

ENTRA II sin Sarah va al suo tavolino

caterina       Si va beh, lui se ne approfitta. Dice che nienetedimeno s’è venduta mezza mobilia sua.

maddalena   Ah! Se l’ha venduta? Ben fatto! Accussì se mpare chella befana!

caterina       Perché befana? Non è poi tanto vecchia, quanti anni avrà?

maddalena   Per lo meno l’età tua….

caterina       Te parevano mill’anne che lo dicevi! Però io conservo la linea…..

Scena decima

Raffaele – Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra - Sarah

DA FUORI comune Raffaele e Gabriele: è permesso?  bussando alla finestra

maddalena        Avanti la porta è aperta.

piluscio        Arapite (affacciato alla finestra) tutta ‘a porta che v’aggia dà una cosa (Chiara si alza e va ad aprire la porta, estremamente seccata ed al contempo curiosa)

caterina       Ma chi è? Piluscio? E che c’ha portato?

maddalena   E che ne saccio io. (apre la porta)

ENTRANO comune Raffaele, Gabriele e Giacomotrascinato dai due

caterina       E che c’avite portato?

piluscio        Pe’ trament pigliate na’ seggia (movimenti convulsi per prendere una sedia e sistemare il nonno, Chiara e Ale prendono due sedie diverse, si scontrano, poi fanno per riposarle entrambe, poi si guardano e Ale con lo sguardo dice a Chiara di darla lei e Chiara la sistema davanti al tavolino di Sarah. I due con fatica fanno sedere Giacomo e gli sistemano la copertina)

piluscio e ciro        Ecco il nonno! (affannati)

tutti              ‘O nonno?!

piluscio e ciro        Eh ‘o nonno!!

tutti              ‘O nonno e chi?!

piluscio e ciro        E io che ne saccio!!

maddalena   E comme vuie dicite “’ o nonno” senza sapè a chi è nonno!

piluscio        A me me l’ha ordinato  ‘on Liborio ieri sera. Mi disse: Pilu’ per domani amatina alle undice mi serve un nonno. Eccolo qua! E questo è mio nipote Ciruzzo, isso sape chello c’adda fa.

caterina       Ma da dove lo avete preso? Da sotto le macerie di Porta Pia?

maddalena   Mamma mia, va trova che at’ ha cumbinato chist’! Libooorioo!

Scena undicesima

Raffaele – Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Sarah - Piero

ENTRA II sin Piero

liborio          Guè  caro Piluscio!

piluscio        Servo vostro don Libò.

ciro                Don Liborio (s’inchina)

maddalena   Neh, ci vuoi fare il piacere ‘e ‘nce spiegà chisto a chi è nonno?

liborio          Calma, calma non vi agitate. Tutto rientra nei piani prestabiliti.

piluscio        On Libò, io spero di avervi accontentato.

ciro                Speriamo, speriamo! (s’inchina ossequioso)

liborio          (guardando con aria competente Giacomo) e questo sarebbe il nonno? Bene, bene..

piluscio        Ve lo presento: Simeone ‘o bersagliere ai vostri comandi.

liborio          Fortunatissimo (stende la mano)

ciro                Don Libò quello è paralitico!  84 anni!

piluscio        E’ artritico, diabetico, asmatico, arteriosclerotico e completamente rimbambito!

liborio          Non c’è male, l’avrei voluto però un po’ più scheletrico, cadaverico…

ciro                Ma come, questo vi può morire in casa!

liborio          Sarebbe l’ideale ma non mi faccio illusioni…

piluscio        Allora vi va bene, don Libò?

liborio          Sì, indubbiamente le qualità ci sono. E’ orfano?

piluscio        (seccato)  Sì, d’ ‘o mese passato!

maddalena   Neh, ma che stai cumbinanno? (si sposta verso Piero)

caterina       Ma non ho capito, questo deve rimanere qua? (verso la I dx)

liborio          Silenzio! Voi parlate soltanto quando sarete interrogate!

simeone         (inizia a cantare, Sarah si alza e correndo va da Chiara e si abbracciano, Gabriele cerca la caramella dalla tasca, gli cade si abbassa e la raccoglie)

Avanti, ardito le fiamme nere

Sono come simbolo fra le tue schiere.

Scavalca i monti, divora il piano,

pugnal fra i denti le bombe in mano!....(abbassando la voce continua a cantare)

liborio          (dopo avere accompagnato il canto con i gesti)Ma questo che fa canta solo?

piluscio        Sì, ma basta mettergli una caramella in bocca (Gabriele infila in bocca a Giacomo una caramella, Giacomo smette)…E se sta zitto!

liborio          Ma questo è un fenomeno! (Chiara è seduta a sin Sarah fa segno a Chiara di spostarsi di sedia, quindi Sarah a sin e Chiara al centro)

piluscio        Allora, ‘on Libò, come vi ho servito?

liborio          Abbastanza bene. Però non approvo il cappello da bersagliere. (avanza a sin e poi a dx)

piluscio e ciro        Ce vò! Ce vò!

liborio          A me non mi piace sfruttare l’elemento patriottico! Sono mezzucci, leviamogli il cappello.

piluscio        Ci vuole, no per carità! Chillo se mette a chiagniere!

liborio          Nun dicere fesserie.

piluscio        Vulite vedè? Guardate. (toglie il cappello a Giacomo, che comincia a piangere con forza. – conta fino a 3 - Poi glielo rimette e Giacomo cessa di piangere) Avete visto?

liborio          Piange pure con la caramella?

piluscio        Non canta, ma piange.

liborio          E senza caramella?

piluscio        Piange e canta.

liborio          E chisto è overo nu fenomeno! Quanto me lo metti

maddalena   Che cosa ?!? (si alzano Chiara e Sarah, Sarah si risiede) (avanza verso Piero) Chist è asciuto pazzo, se vò accattà ‘o viecchie, mò! (torna dietro e fa il giro dietro il tavolo) No, io me ne vaco! Io ‘o nonno bersagliere dinto a casa nun m’ ‘o tengo!

liborio          No, tu resti qua e te tieni ‘o nonno, ‘o bisnonno e anche il trisnonno. Assiettati e statti zitta! (dalla spalla la spinge a sedere) (poi incrocia le braccia e così fa anche Chiara, contemporaneamente)

fiorella       Papà scusate, (Sarah va verso Piero) ma come facciamo ad ospitarlo in casa nostra che non ci entriamo nemmeno  noi? (mettendosi alle spalle di Chiara)

liborio          Ma chi ti ha detto ospitare? Io l’ho affittato soltanto per quattro ore.

caterina       Affittato? Come sarebbe? (avanza verso sin e si ferma)

liborio          (con un gesto di sconforto) Affittato sì.

piluscio        E io mo me lo vendevo! Quello è il mio pane quotidiano! (Ale si avvicina a Chiara e si siede con le gambe accavallate)

liborio          Allora, stavamo dicendo. (Piero fa cenno a Raffaele di appartarsi, avanti a sin) Quanto me lo metti? (Giacomo si sposta a sin)

piluscio        Dunque, io mi sono svegliato un poco prima per fare il calcoletto, voi lo volete per quattro ore, a 300 lire all’ora, sarebbero 1.200 lire.

liborio          E’ caro! Quattro ore di vecchio milleduecento lire? No, no.

piluscio        Quello tiene le qualità, ha pure il tremito a comando.(si spostano a dx verso Giacomo che fa cadere la coperta, Gabriele la raccoglie e per sistemarla nuovamente si sposta nuovamente dx) Vi faccio vedere, aspettate non lo trovo, vedete premendo il naso..

simeone         trema

liborio          E come si ferma?

piluscio        Dovete prendere a recchia in mano, addo sta?

ciro                Eccolo, si è fermato! (Giacomo si ferma)

liborio          Fammi provare pure a me, ca tu m’imbrogli! (prova a mettere il dito sul naso ma Giacomo glielo morde) Ahi!

piluscio        Prima ‘o naso e poi ‘a recchia! (Piero mette il dito vicino al naso e Giacomo trema, poi va all’orecchio e Giacomo cessa di tremare) Benissimo! Allora se vi va bene, dateme 1.000 lire.

liborio          1.000 lire? E chi è Nicola Abbamondi?

piluscio        ‘On Libò,  ‘nce stà ‘o trasporto…

saverio          ‘nce stanno pure ‘e caramelle…(caccia il sacchetto delle caramelle e lo mostra)

piluscio        E ci sta pure la mancia per Ciruzzo.…

liborio          Ah, mille lire comprese le caramelle e Ciruzzo? Affare fatto. E che preferite, contanti sabato o confetti subito?

piluscio        CONTANTI subito!

liborio          Maddalena dammi mille lire.

maddalena   E vaco a piglià a’ Agnano! (si alza e avanza verso sin, Sarah si siede al suo posto)

liborio          Quanto sei volgare! E dici che non c’è liquido e basta. Pilù, mi dispiace, devi tornare sabato, oggi non c’è liquido.

piluscio        E almeno un bicchiere di vino….

liborio          E ti ho pregato….oggi non ho liquido!

piluscio        Come non detto! Allora se ne parla sabato. ‘On Libò bacio le mani. (a Gabriele)   A te, m’arraccumanno ‘e caramelle.

ciro                Non ti preoccupare zio.  

piluscio        (a tutti) E trattatelo bene che è un oggetto delicato.

ESCE comune Raffaele

Scena dodicesima

Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Sarah – Piero

maddalena               Putessimo avè l’ onore ‘e sapè qualcosa pure nuje? (ritornando verso le due)

caterina       Allora qual’ è questa genialissima impresa?

liborio          Genialissima e redditizia.(da vicino a Giaomo) Statemi bene a sentire perché purtoppo avrò bisogno della vostra collaborazione e tutto si deve svolgere con metodo e disciplina.

maddalena               E avessemo fà lo sbarco dei mille? (ritorna verso sin)

liborio          Altro che mille! Qui si tratta di almeno venti o trentamila lire

le tre            (guardandosi tra loro) Ventri o trentamila lire? 

caterina       (interessata) Spiegati, Libò, spiegati!

liborio          E se ci saprete fare anche di più.

maddalena               Anche di più? Ma perché che hai pensato?

liborio          (indicando Chiara)  Calma e statemi bene a sentire. (le tre sbuffano) Ieri sera, come al solito senza essere stato invitato, andai al battesimo di Gianmarco il primogenito dei conti Modena-Manna e mentre stavo conversando con alcuni membri di quella nobile famiglia, ci fu chi propose di fare un bel brindisi per l’avvenire del bambino. Fui pregato, anzi pressato, anche io a fare il mio bravo pistolotto,  cominciando con queste parole..

simeone         (riprendendo a cantare improvvisamente) Avanti arditi le fiamme nere…

liborio          (seguendo suo malgrado le parole della canzone) Avanti arditi…(Sarah si spaventa ed Ale sbuffa) ‘a caramella, ‘a caramella! (ad Alessandra) Digli che si succhiano e non s’ ingoiano!

caterina       (si alza e si avvicina a Giacomo) ‘O nò, queste si succhiano non s’ ingoiano! Hai capito? (Giacomo smette di cantare)

liborio          Dunque… dov’ ero rimasto?

maddalena               Ca stive facenno ‘o discorso d’ ‘o pistolotto!

liborio          (guardando Chiara) Ah! Dunque levai in alto il mio calice e dissi: (con tono aulico) “Signori la vera gioia sta nel trasfondere anche ad altri la felicità che oggi pervade i nostri cuori. Perciò per commemorare quest’ evento, io propongo di fondare un comitato benefico che abbia l’umano compito di portare un sorriso di serenità e di gioia anche a chi soffre nell’ indigenza e nel dolore!

caterina       Bravo!

liborio          E qui uno scrosciante applauso!.. Così i nobili si sono entusiasmati e in quattro e quattr’otto abbiamo fondato il comitato.

caterina       E tu fai parte di sto comitato?

liborio          Faccio parte? Sono il membro fondatore! (le tre ridono) E ho già segnalato il nominativo della prima famiglia che vive nell’ indigenza e nel dolore!

maddalena               E chi sarebbe ‘sta famiglia?

liborio          La nostra!

tutti              (meravigliandosi) ‘A nostra?

liborio          Ma perché vi meravigliate? La nostra famiglia non vive forse nell’ indigenza e nel dolore? E allora? Che dovevo fare! Dovevo segnalare il nome di un’ altra persona che non conosco? Io ho due grandi responsabilità: quella di membro fondatore e quella di mandare avanti la baracca! (passeggia avanti ed indietro)

maddalena               Mamma mia! Chissà che guaio hai combinato!

caterina       No,  na vota tanto ha avuto na bona idea. (alzandosi)

liborio          La buona idea la vedrete quando arriva qui il comitato. (avvicinandosi a Chiara)

maddalena               Ma perché il comitato viene qua?

liborio          E si capisce! (ritorna indietro)

fiorella       Papà, e se ti trovano qui? (alzandosi)

liborio          Mi debbono trovare.  Io come membro promotore sono arrivato prima per constatare le miserevoli condizioni della famiglia..

maddalena               E che dobbiamo fare?

liborio          Bisogna preparare l’ambiente. Per prima cosa vi dovete emaciare. Qua non deve trasparire nessun segno di ricchezza!

maddalena               Allora nascondiamo la cassaforte! (indica)

liborio          Non fare il tuo solito spirito di patata! Avanti fai (ad Ale) sparire i quadri, l’ alluminio. (a Chiara) A te leva ‘o tappeto, e‘o bancariello mettilo into ‘o stanzino.. (a Sarah) Lieve ‘o grammofono e Cirù aiutami spostammo ‘o nonno. Mettimmolo ca!  Acchiappa ‘o nonno (rivolto a Gabriele) sposta ‘o nonno.. Maddalè pigliammo ‘o letto e mettiamolo qua in mezzo alla stanza (a Sarah) Fermati! Più munnezza ci sta e meglio è! (da sin Ale, Chiara, Piero, Sarah, letto, Giacomo, Gabriele – pausa 1,2 - guardando la stanza con occhio da artista) Ooh! (Chiara alla finestra, Sarah va a posare la scopa, Gabriele cadono le caramelle) Come sta bene ‘o nonno ca! Però.. però.. eh si, in casa di povera gente (guardando il pubbico) un ammalato fa decisamente colpo. Caterì, coricati, mettiti a letto.. tu stai malata.

caterina       Io? (avvicinandosi a Piero) Ma io debbo andare a fare le pulizie a teatro!

liborio          Il teatro lo facciamo noi qui oggi! (davanti al tavolo)

caterina       Sentite io mi metto paura di stare in mezzo a certi pasticci, io ho una certa posizione..

liborio          (prendendola e trascinandola verso il letto) .. verticale! E adesso dev’ essere orizzontale! Jammo coccate.. Fatti brutta. Che non ci vuole poi molto. E copriti, non ci vogliamo guastare lo stomaco (Ale brontolando entra nel letto). Maddalè siediti vicino al tavolo e prenditi la testa fra le mani per la disperazione. E poi spegni l’ occhio per l’ angoscia.

maddalena               C’ aggia fa?

liborio          Ho parlato francese!? Prendi la testa tra le mani..

maddalena   No,chesto l’ aggiu capito. Appriesso voglio sapè ch’ ‘e ditto!?

liborio          Spegni l’ occhio per l’ angoscia.

maddalena   E cumme si spegne?

liborio          Così, guarda..(esegue)

maddalena   (si siede e prende l’ atteggiamento richiesto) Accussì?

liborio          No, spegni ancora un po’.. spegni ancora un po’..

maddalena   Lo chiudo allora?

liborio          E chiudilo, acala o braccio. Però sei troppo colorita. Tu mangi troppo,  tu mangi a tradimento, Fiorella vieni a ca, porta il borotalco e passalo un poco sulla faccia di mammà. (Chiara e Sarah eseguono). Ecco come comincia a delinearsi (spostandosi a sin come a guardare soddisfatto l’opera) il quadro. Ecco così: figlia moribonda, padre paralitico e moglie in agonia.

fiorella       Papà e io che debbo fare?

liborio          Tu  qua non ci stai bene, vattenne in camera mia e non uscire finchè non ti chiamo. Non ho pensato niente per te!

fiorella       Vabbene papà

ESCE Sara  II SIN

campanello (Angelo- pacco)

caterina       Gesù, quelli già stanno qua!

liborio          Mannaggia! A posto e non parlate mai, parlo solo io. Qualunque cosa vi domando piangete, al resto ci penso io. (avvicinandosi di corsa preima ad Ale, poi a Gabriele) Ciruzzo fai le prove con il nonno! (Gabriele alza il cappello Giacomo piange Piero fa il segno di rimettere il cappello, le due sbuffano, Piero di corsa si avvicina a Chiara, alla dx)

Scena tredicesima

Gabriele – Giacomo – Piero - Chiara – Alessandra – Angelo – Marco – Agnese - Giulia

liborio          (dà un occhiata in giro gettando una sedia in terra, socchiude la finestra, dà gli ultimi tocchi al quadro, quindi prende l’ atteggiamento di chi è in visita. A Chiara sottovoce) Falli entrare. Dì “avanti”

maddalena   Avanti!

liborio          No, non così, tu hai fame sono sette giorni che non mangi!

maddalena   (con voce sofferente) Avanti!

liborio          Accussì mi sembri una pecorella con le convulsioni!

ENTRA comune Angelo con pacco

marcello     E quanto ci voleva!(entrando verso sin, senza guardare)

liborio          E mo che vuole questo?

marcello     Ho (si ferma avanti a sin) portato la carta igie..(dopo aver guardato la scena meravigliato) Scusate ho sbagliato casa. (fa per andare verso la comune e tutti abbandonano la posizione presa).

maddalena   Non signore, (da seduta lo ferma con il braccio sin, prendendo il dx di Angelo) posa ‘o pacco ‘e carta igienica e vattenne. (a tuttu) Falso allarme!

marcello     (stupito) ‘Onna Matalena? Ma ch’ è succieso?

liborio          Niente, niente. So’ affari che non ti riguardano. Vattene (gli prende il pacco dalle mani e lo posa sul tavolo, a dx)

marcello     ‘On Libò, dite la verità, vulit ca vaco a chiammà a nu miedeco? (indicando Ale)

liborio          No, non abbiamo bisogno di niente. Vattenne!

marcello     Ma che è successo qua sopra?!

liborio          Sono fatti che non ti riguardano. Te ne devi andare. Vedi se dobbiamo dare conto  a lui!

DA FUORI comune si sente un gran vociare “Sarà qui? Chissà?

contessa       Si può? E’ permesso? (fermi sotto la comune)

liborio          (parlando a bocca chiusa) Eccoli qua, a posto, a posto! Spegni l’ occhio.

Tutti prendono di colpo la posizione prestabilita. Angelo rimane allibito a guardare

liborio          Prego, avanti, avanti…(si mette sotto la comune a dx a ricevere il comitato, Angelo è impalato alla dx della comune, oltre Piero)

ENTRANO comune Marco con pacco Agnese e Giulia (busta in borsa)

contessa       Buongiorno

liborio          Cara contessa. Barone (porgendo la mano)

barone          Ben trovato!

d. agnese       Buongiorno

liborio          Donna Agnese (i tre si fermano in diagonale a sin – Agnese, Marco, Giulia. Piero con fare da uomo di mondo bacia le mani alle signore e con l’ altra mano gesticola mandando via Angelo.

contessa       Siete arrivato prima di noi commendatore?

                        ESCE comune Angelo che per qualche secondo resta sul ballatoio continuando a sbirciare incuriosito.

liborio          Di pochi minuti (prende il pacco della carta dal tavolo,come a volerlo nascondere) e già ho avuto modo di commuovermi nel vedere le condizioni di questi poveri disgraziati! Che tristezza, che squallore!

contessa       (indicando il pacco della carta igienica) Anche voi avete voluto portare un dono personale?! Extra-comitato, diciamo. Che cosa avete portato?

liborio          (minimizzando) Questo? (guardando il pacco della carta igienica che ha in mano) Niente, un semplice aiuto per i momenti di maggiore bisogno di questi poveretti! (indicando la famiglia come se facesse delle presentazioni). Vedete: figlia moribonda, padre paralitico, sposa in agonia…(indicando il pacco) buona donna, questa è tutta roba vostra, godete, gioite! Lo metto qui? Qui sopra! (sul fornello)

d.agnese       E poi non c’ è cosa peggiore, malattia unita alla povertà!

baorne          Ho avuto ragione io a non portare né cibi né indumenti! Per dindirindina.

liborio          Ooh!... perché che avete portato? (si avvicina)

barone          Tutti medicinali a base di vitamine! (Giulia comincia a muoversi guardandosi in giro e aandando verso sin)

liborio          (cercando di mascherare la delusione) Eeh! (Chiara piange ed Ale si mette il lenzuolo in faccia) Bravo ‘o barone, che bella pensata, invece di cibarie..

barone          ……medicine (va verso la cucina e posa il pacco sul fornello).

liborio          Medicine! (si prende il pacco e lo posa sul fornello accanto all’altro)

d.agnese       Eh, a loro gli servono molto!

liborio          Sa come saranno contenti mo’ che sanno c’ anno avuto ‘e serenghe?

d.  agnese      (avvicinandosi a Chiara e fermandosi alla dx, indicando Ale) Che cosa ha questa poveretta? (Chiara la guarda un po’, poi guarda Piero e  comincia a piangere)

liborio          E’ meglio non rinnovare la piaga. (Marco ed Agnese cominciano a girarsi intorno osservando la stanza, Agnese va verso la scala e Marco si sposta passando dietro il tavolo verso la cucina e poi verso Ale) Il samaritano dice: “dona senza nulla chiedere!”

barone          Si, ma bisognerebbe sapere che malattia ha per poterla aiutare meglio.

liborio          Manderemo un nostro medico di fiducia.

d.agnese       (ad Ale) Come vi sentite? (Ale guarda Giulia, poi Piero ed inizia a piangere)

liborio          Non la toccate. E’ grave! (Marco intanto si avvicina a Giacomo e, mostrando interesse, gli toglie il cappello. Giacomo inizia a piangere.)

barone          In questa casa piangono tutti quanti! (si sposta a sin)

liborio          Per forza. (si sposta a sin) Voi avete portato solo medicinali! Che volete? Che vi facessero una tarantella! (fa il saltello come a ballare la tarantella) Uè a te, rimettigli il cappello.

ciruzzo         E nu mumento, mo glielo metto! ‘O nò statte zitto.(Giacomo smette di piangere)

barone          Che modi, che modi! (si aggira guardando la stanza, si affaccia alla comune, poi fa un controscena con Giacomo, poi sale le scale e si affaccia al ballatoio)

contessa       (A Chiara) Voi siete sposata?

maddalena   (ricomincia a piangere, guarda Piero che fa un cenno di assenso, lei ripete il gesto)

contessa       E non piagete, non piangete.. Noi siamo qua per farvi del bene. (si avvicina a Chiara e le accarezza la testa a sin)

POSIZIONE: Agnese a sin, vicino a Chiara- Marco sul ballatoio affacciato – Giulia a dx vicino a Chiara – Piero tra Giulia ed Ale

liborio          Unicamente per aiutarvi.

d.agnese       E ditemi una cosa: vostro marito lavora, lavora?

maddalena   (guarda Piero e accentua il pianto)

liborio          Donna Agnese chiedete a me, (avanzano a sin,  prendendo Giulia per il braccio) questi non hanno neanche la forza di fiatare. Che volevate sapere?

d.agnese       Se il marito lavora

liborio          Ma che lavora e lavora! (Agnese si sposta a dx vicino a Chiara) Quello è un mascalzone! Anzi mi hanno detto che ha il vizio di bere e quando ha bevuto picchia la moglie. Guardate! Guardate, come ha ridotto questa disgraziata! Che tristezza, che squallore!

simeone         (comincia a cantare) Avanti arditi, le fiamme nere..

ciruzzo         E ‘o nò aspetta nu mumento, mò ta rongo ‘a caramella (gliela mette in bocca) e statt zitto!

barone          E’ un vecchio fascista?

liborio          No è un vecchio rimbambito! Questo poverino ha contratto un trauma psichico sul fronte greco.

barone          Volete dire sulle guerre puniche?

liborio          E perché?

barone          Ma questo avrà novant’ anni!

liborio          Sembra, il trauma e la miseria l’hanno così! Beh! Vogliamo stabilire la cifra che dobbiamo dare? (i tre nobili si muovono e prendono posizione a sin)

contessa       Io proporrei di dare…(i tre con Piero,  si accrocchino)

liborio          (speranzoso) Il più possibile date le condizioni.(con grossi segni delle braccia indica la casa e i familiari)

contessa       Io proporrei di dare un’ occhiata alla casa anche per renderci conto delle condizioni igieniche di questi proletari.

liborio          Ma l’ ho già visitata io.

d.agnese       (alla contessa) Si è giusto! (avvicinandosi a Chiara) Possiamo signò? Non disturbiamo? (Chiara piange sempre)

barone          Ih che allegria!

liborio          (verso la prima di dx) Ecco, in questo sgabuzzino dorme il vecchio padre, senz’ aria né luce. (i tre lo seguono a trenino ed arrivati avanti a Giacomo si urtano l’una con l’altro)

contessa       (affacciandosi a guardare alla I dx) Mamma mia! Ma questo è un tugurio! Non c’ è nemmeno il letto!

barone          E da questa parte che c’è ?

liborio          Non ho visto.

contessa       Andiamo a vedere (i tre si spostano verso sin come prima seguiti da Piero, che fa sguardi di complicità con Ale e Chiara)

liborio          Se lo credete necessario. Prego. Andiamo.

ESCONO I sin Marco, Giulia, Agnese  e Piero

Scena quattordicesima

Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Viki – Giulia – Agnese - Marco

Ale appena il gruppo è uscito si mette seduta nel letto, Chiara si alza in piedi.

caterina       Guè, io me so scucciata ‘e fa questa commedia! Qua mi pare il terzo atto della signora delle camelie!

maddalena   E vabbuò, ‘o cchiù è fatto! Ma tu ci pensi trentamila lire.

caterina       Trentamila lire (si corica nuovamente e si lamentano insieme. La porta si apre ed appare Viki) E vabbè faccio pure la signora delle margherite.

ENTRAcomune Viki

vincenzo       Sono tornato! Sto qua! (fermandosi stupito) Ch’ è succieso?

maddalena   Niente, nun è succieso niente!

vincenzo       Ma come non è successo niente! Quella donna Caterina sta dentro al letto. (avvicinandosi ad Ale e facendo imbarazzato passetti verso Ale e verso Chiara) ‘Onna Caterì, non vi sentito bene? Volete che vado a chiamare il medico? Stavate così bene!

maddalena   (alzadosi preoccupata) Niente, niente, non ci serve niente. Iatevenne (lo spinge verso la comune)

vincenzo       Ma guardate come si è combinata! (Giacomo inizia a cantare, Gabriele gli mette la caramella) E chisto chi è? (avvicinandosi a Giacomo)

 maddalena  V’ aggiù ditto ca tenemmi che fa! Iatevenne (Chiara lo riporta indietro)

vincenzo       Ho capito. Chisto è qualche ‘mbruoglio ‘e ‘on Liborio!

caterina       So affari che non vi riguardano, lo volete capire si o  no? Ci abbiamo visite!

vincenzo       E le ricevete nel letto le visite?

maddalena   Liborio sta con certi signori. Iamme nun ve facite truvà ccà, iatevenne! (Chiara lo prende dalle spalle e lo spinge verso la comune)

vincenzo       E che debbo fare con le tremila e quattrocento lire, ‘e vulite oppure questi signori ve ne danno ‘e cchiù?

maddalena   Se capisce (si prende i soldi e Chiara li mette in tasca) Mò iatevenne sinò ‘ce scumbinate tutte cose.

vincenzo       (insinuante) Ah! Sicchè ‘on Liborio mo ve porta ‘e clienti a casa…

ENTRANO I sin Giulia, Agnese, Marco e Piero

maddalena   Neh! E come ti permetti! (lo colpisce con uno schiaffone con la mano sin. In quel momento rientrano Agnese, Giulia, Marco a treno. Le donne vedendo lo schiaffo si fermano meravigliate. Chiara imbarazzata guarda Ale e poi si siede alla centrale e ricomincia a piangere)

contessa       Uh! Mamma mia! Avete visto? L’ ha preso a schiaffi!

barone          Sì, sì e che schiaffo!

ENTRA I sin Piero di corsa

d.agnese       Deve essere il marito.

Chiara e Alessandra riprendono la posizione. Viki resta imbarazzato ed incuriosito a guardare.

liborio          (con apprensione, entra correndo verso dx e poi si ferma alla dx del tavolo come per andare da Chiara a capire cosa succede, non vedendo Vincenzo che nel frattempo si è messo dietro il  letto) Che è successo? Sbaglio o ho sentito un rumore?

barone          No, no, c’ era il rumore. E’ tornato il marito ed appena è arrivato ha avuto uno schiaffo dalla moglie!

liborio          Il marito?

barone          (indicando Viki) Quello lì, non è il marito?

liborio          No, no (si gira verso sin a capire di chi si parli)Ah, sì, si. (si avvicini a Vincenzo) E’ arrivato il marito…(scorgendo Vincenzo comprende l’equivoco) è arrivato….vedete che faccia di criminale, non si capisce se è un uomo o un orangutango (a Vincenzo) A te, vieni qua. (si avvicinano)

vincenzo       A me?

liborio          Mascalzone! Vedete in che condizione avete ridotto la vostra famiglia!?

vincenzo       La famiglia mia?

liborio          E  che è mia? (agli altri) Rinnega la sua  famiglia! Vergognatevi! Venire a casa unicamente per picchiare la moglie!

contessa       Veramente, commendatore, è stata lei che ha picchiato lui!

liborio          Appunto! (facendo uu  inchino e copiato da Vincenzo)

barone          Come appunto? Che è lui che picchia  lei….Per dindirindina..

liborio          Quando è ubriaco! Quando non è ubriaco è lei che picchia lui! E fa bene! (a Viki) Andate via! (Piero prende Vincenzo per il braccio dx e lo tira verso la comune, Vincenzo capendo la situazione  fa per andare)

d.agnese       (richiamandolo e facendo un passo verso dx, come per avvicinarsi a Vincenzo) Aspettate, venite qua.  (Vincenzo si ferma,  Giulia prende sottobraccio Piero e passando avanti al tavolo vegono avanti a sin,  Agnese si avvicina nuovamente a Chiara come per consolarla) Caro commendatore, scusatemi, voi così inasprite ancora di più questo disaccordo fra marito e moglie!

liborio          Don Agnè questo se ne deve andare! Mandiamolo via!

d.agnese       Il nostro compito è anche quello di portare la serenità e la pace.

barone          Un’opera buona non è mai perduta! Per dindirindina! (avanzando fra Giulia e Piero)

contessa       Avanti (a Viki, avvicinandosi e spingendolo per il braccio) chiedete scusa a vostra moglie….(si sposta con Viki a dx)

vincenzo       (imbarazzato) Signò, qua scusa? Quella m’ha dato il schiaffo!

liborio          Si rifiuta, avete visto?!

d.agnese       E va bene! Lo schiaffo ormai è passato! Non ci pensiamo più. Adesso vi date un bel bacetto e fate la pace.

POSIZIONE DA SIN A DX: Giulia Marco Piero alla sin del tavolo Chiara Vincenzo a dx del tavolo Agnese Alessandra  Giacomo e Gabriele  

liborio          (scattando suo malgrado, spostandosi verso dx, e tirando dal collo della cmicia Vincenzo per scostarlo da Chiara, dietro al tavolo Vincenzo, Chiara e Piero più spostato verso il letto) Io mi rifiuto di assistere a questo sconcio (scorgendo Ale gli viene un’idea e si riprende) Qua c’è una moribonda! (Ale si agita facendo numerosi scongiuri, Piero con una mano le tira in testa il lenzuolo per coprirla)

d.agnese       Ma la povera moribonda sarà felice di salire in cielo, lasciando in terra l’armonia familiare.(Avicinandosi a Vincenzo, Ale fa ancora le corna) Avanti, avanti un bel bacione su!

liborio          (fra se) Mò è diventato ‘o bacione, mò!

vincenzo       Un momento signora (a Piero) Commendatò …che debbo fare?

liborio          Ma guarda che cretino! (adirato) E lo domani a me? Voi lo sentite?

vincenzo       Voi….. mi autorizzate?

barone          Si capisce, il commendatore non desidera che di vedervi riappacificati: è vero commendatore? (con un tono stridulo)

liborio          Ma si capisce! Io non desidero che vedervi riappacificati! (con lo stesso tono)

vincenzo       Allora che faccio, commendatò?

liborio          E lo domandate ancora a me? Che volete fare… Donna Agnese vuole  così. Baciate, baciate!  (Viki incoraggiato dagli ospiti si avvicina a Chiare e le da un timido bacio con abbraccio) (Piero ad interrompere il bacio) Basta! (Chiara e Viki si staccano impauriti, Piero prende Vincenzo e lo spinge verso l’angolo dx – l’angolo di Sara) E’ tardi! Bisogna andare a beneficare altra gente. Vogliamo stabilire la cifra?

contessa       Siamo a vostra disposizione.

liborio          Appartiamoci in poco. Non vorrei che quel mascalzone ci facesse i conti addosso (il gruppetto si riunisce un poco in disparte, a crocchio avanti a sin)

vincenzo       Commendatò? (avanzando avanti tra tavolo e letto)

liborio          Volete me? Permettetemi, chiama l’alcolizzato….(accostandosi a Vincenzo) Appena vanno via i nobili te sfascio tutto chesto (ad alta voce) Dite buon uomo?

vincenzo       Se io e mia moglie diamo fastidio ce ne andiamo in camera da letto!!

liborio          (scattando) Dove volete andare? Ancora a bere? Restate lì vicino a vostra moglie! (Lo spinge vicino a Chiara) (avvicinandosi agli altri) Voleva andare in bettola, voleva andare!

barone          Allora che facciamo? Benefichiamo, elargiamo, diamo i soldi, insomma!

contessa       Si capisce!

liborio          E che vogliamo dare, bottoni?

contessa       Voi, che proponete, commendatò?

liborio          Io veramente, ho lasciato cinquantamila lire….(reazione dei familiari: tosse!)

d.agnese       Ah, benissimo, complimenti per l’offerta!

contessa       E allora vuol dire che i soldi nostri li riserviamo per beneficiare altre famiglie! (Chiara comincia a piangere più forte, Piero la guarda e poi si gira verso i nobili)

barone          Allora possiamo andare via!

liborio          (premuroso e preoccupato) No Barone, scusate cosa avete capito? Forse non mi sono espresso bene! Volevo dire che ho lasciato cinquantamila lire a casa mia prima di uscire e così sono rimasto senza contanti….Perciò per parte mia, faccio un assegno! Ho sempre con me il libretto (a parte) vuoto!

d.agnese       Va bene. E allora? Quanto vogliamo dare?

liborio          (indeciso farfuglia qualche cosa nella paura di sbilanciarsi)  Non so! Dato il caso pietoso …vogliamo fare…cento?

tutti              Come?

liborio          Dico: facciamo un obolo benefico di centomila lite!?

contessa       Veramente  a me sembra un po’ troppo!

liborio          Facciamo novntacinque….?

barone          (deciso) E’ troppo, è troppo!

liborio          E vabbè, facciamo…novantaquattro..

i nobili          E’ troppo, è troppo!

liborio          …novantatre..

barone          (insieme a Piero) E’ troppo, è troppo!! (con intenzione diverse)

liborio          Barò voi siete un poco avaruccio!?

contessa       No, non si tratta di avarizia! Si tratta di prudenza. Dare una cifra grossa tutta in una volta può fare più male che bene!

liborio          La vogliamo dare a rate mensili? (Giacomo canta e Gabriele gli tappa la bocca)

d. agnese       Commendatore, sentite a me. Diamo cinquantamila lire in una busta e non ne parliamo più.

liborio          Sentite: non sia né la parola vostra, né la mia, facciamo sessantamila lire e non ne parliamo veramente più!

contessa       Ma veramente il comitato…

liborio          Ma il comitato...contessina...rendiamoci conto! (si muovono e si mettono a semicerchio intorno a tavolo – Piero, Agnese, Marco e Giulia – Vincenzo si muove e va verso Giacomo e si ferma alla sin del nonno)  Figlia moribonda, padre paralitico, sposa in angoscia e marito alcolizzato e pure farabutto. Che volete di più?

contessa       E va bene, io sono d’accordo.

d. agnese       Va bene pure per me. Ora prendo una busta e ci mettiamo ognuno i suoi soldi.  (prende la busta fa per metterci dei soldi)

liborio          Sono veramente soddisfatto di voi! Allora siamo quattro…Quindicimila a testa..se non sbaglio (guarda tutti che assentono) Barò quindicimila lire! (Giulia passa la busta a Marco)

barone          No, no no no, se permettete io dissento! (la passa ad Agnese)

liborio          E perché?

barone          Ho portato i medicinali. E poi è una questione di principio. Sapete, lo statuto…  

liborio          Vabbè, lasciate correre. Vuol dire che adesso faccio l’assegno di trentamila lire, per me e per voi, astenetevi!

barone          Come volete!

liborio          Signore il Barone si astiene!

contessa       Adesso do’ i soldi al marito..(si gira verso Viki) così ce ne andiamo..

liborio          (Quasi con un balzo le afferra il braccio) Un momento, contessina!

d.agnese       Commendatore (toccandosi il braccio)

liborio          Scusate, sapete è che volete dare i soldi ad un marito alcolizzato? Quello se ne beve tutto vino! (le prende la busta di mano e se la mette in tasca)  

tutti              E’ vero!

liborio          Adesso faccio un assegno globale di sessantamila lire e lo intestiamo alla moglie in angoscia. I contanti me le tengo io che sono sprovvisto. Voi avete fiducia in me?

tutti              Come no, commendatò! (I nobili e i familiari con diversa intenzione)

liborio          Buona donna, buona donna (si avvicina a Chiara e si siede alla sedia di sin),  come vi chiamate? Ci penso io..

maddalena   Matalena! (Giulia si avvicina al letto di Ale)

liborio          Che significa?....capisce sempre una cosa per un’altra! Buona donna, il cognome, non il nome!

maddalena   Lamanna!

liborio          Bene!… (scrivendo sul libretto d’assegno che ha cacciato dalla tasca) A vista pagate alla signora Maddalena Lamanna (piccola pausa, guarda Chiara negli occhi che con la testa assente) la somma di lire sessantamila.

vincenzo       Commendatò, se lo volete intestare a me.(Vincenzo si siede alla I dx e poi si alza di scatto andando a dx nell’angolo)

liborio          A voi v’intesto una seggia ncapo.

Scena QUINDICI

Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra –  Marco –  Agnese – Giulia – Toto

Andrea –  Vincenzo - Piero

 

DA FUORI comune Toto: calmati Andrea: Mammà, mammà dove siete?

tutti              (un momento di pausa si girano verso la porta d’ingresso che si apre, appare Andrea sconvolto seguito da Toto, i due si fermano un secondo, danno un rapido sguardo e quando Andrea scorge Giulia si precipita verso di lei e l’abbraccia)

roberto        Mammà, mammà (abbracciando Giulia e piangendo disperato)

d. agnese       Roberto! Roberto, figlio mio, che succede?

roberto        Mammà, l’ho ucciso! Ma non è stata colpa mia!

d. agnese       Ma che stai dicendo? (sempre più spaventata)

roberto        (in preda ad una crisi)  L’ho ucciso, l’ho ucciso!

d. agnese       Ma a chi?

roberto        Alessio! (gettandosi sulla sedia di dx e piangendo sempre più)  L’ho ucciso, l’ho ucciso! Ma non è stata colpa  mia!

d.agnese       (allibita)  Alessio! (portandosi una mano al cuore) Uh! mammina mia, hai ucciso Alessio!

leopoldo     (sostenendo Giulia)  Calma Agnè, calma! Ci sto qua io!

d.agnese       (sempre più agitata)  Leopoldo, per amor di Dio, dimmelo tu che ha fatto?

leopoldo     E’ successa una cosa terribile. E’ stata una disgrazia!.... Roberto credeva che la mia pistola fosse scarica e per giocare ha sparato un colpo verso la porta (leggera pausa) …dietro la porta c’era Alessio (sguardo tra i presenti)

d.agnese       (con un filo di speranza)  E l’ha ferito?

Posizione:       Agnese, Marco, Piero, Chiara , Andrea, Toto, Giulia, Alessandra, Giacomo e Gabriele

leopoldo     L’ha ucciso!

liborio          (guarda i suoi con uno sguardo come a dire: e a noi che ce ne importa?)

d.agnese       (sempre più provata)  Oh Dio mio! Dio mio! Allora è vero!?

liborio          (guardando Ale e facendo il segno con le mani)  Ha ucciso Alessio. (Ale da sotto le lenzuola risponde al gesto)

leopoldo     Calmati! Calmati!

d.agnese       E adesso che succederà, l’arresteranno?

leopoldo     (cercando di calmare Giulia) Ma niente, troveremo una soluzione…

liborio          (disinteressato)  Se l’ha ucciso per forza l’arresteranno, è un omicida!

d.agnese       (terrorizzata)  Hai sentito Leopoldo? Arresteranno mio figlio! Ohh..

leopoldo     Stai calma! Stai calma!

liborio          E si, stai calma poi si vedrà! (si sposta a sin)

d.agnese       Oddio, mi sento male, mi sento male! (sviene, agitazione generale, Alessandra urla)

contessa       (accorrendo) E’ svenuta! Ci saranno dei sali in questa casa? (sostiene Giulia un po’ in alto e Toto la sventola col cappello)

liborio          Sì, indubbiamente ci saranno! (rimanendo a sin, verso Chiara) Ci sono dei sali?

barone          (premuroso)  Nel pacco che ho portato ci deve essere della canfora. (Marco si sposta a dx  vicino a Giulia , Agnese va alla cucina  al pacco della carta igienica e credendolo quello dei medicinali lo apre.)

liborio          (a Toto)  Permettete? (Marco solleva Giulia, Toto si avvicina a Piero e avnzano a sin) Come socio fondatore del comitato posso esservi utile?

leopoldo     Grazie. Molto gentile. Cosa volete fare il destino ci ha inferto un brutto colpo. Adesso bisogna portare via mio cugino. (si spostano a sin)

liborio          Scusatemi, ma è proprio morto questo tizio?

leopoldo     Mortissimo. Colpo al cuore!

liborio          (ironico)  Capirete, quello è un muscolo delicato! Ma poi.. questo Alessio chi era? Un parente, evvero?

leopoldo     (secco) No, il cameriere!

liborio          Ah, beh, allora…(accompagnando con un gesto di indifferenza)

leopoldo     (allibito) Come?

liborio          (cercando di riparare)  Eeh, no..caspita…sempre un uomo è..(cerca appoggio nello sguardo di Toto, a  questo punto i due cominciano a confabulare tra loro circa l’omicidio, noncuranti del resto del gruppo) 

contessa       (urlando verso Marco, che sentendosi chiamato molla Giulia, Ale urla, Vincenzo le si avvicina e la sostiene. Agnese parlando con Marco si sposta avanti al centro tra tavolo e letto e mostra a Marco un rotoli di carta igienica)  Neh, barone Chioccia?! E questi sono i medicinali  che avete portato?!

barone          (vistosamente seccato)  Ma che state dicendo? Mò portavo la carta igienica! Il mio pacco è evidentemente l’altro, questo sarà quello del commendatore….guardate che razza di regali va facendo! (prende il rotolo in mano e mentre Agnese va all’altro pacco, si avvicina a Piero mostrandoglielo, si ferma alle sue spalle, alla dx di Piero e comincia a tozzoliarlo sulla spalla dx)…Commendatore…Commendatò

liborio          (senza guardare Marco)  Un momento Barone sto parlando. (Giulia si riprende)

barone          (insistendo sempre con il rotolo in mano)  Commendatore io volevo sapere….

liborio          (volgendogli uno sguardo distratto)  Barone, quanto siete scocciante, e vi prego non sono di casa, domandatelo al bersagliere! (Marco incredulo guarda prima Giacomo e poi cerca lo sguardo di Viki)

vincenzo       (equivocando anche lui) Fuori al ballatoio, la prima porta a destra!

barone          Ma che cosa avete capito? (vistosamente seccato si rivolge alle benefattrice e le raggiunge parlottando nervosamente) Ma tu vedi!?

d.agnese       (Giulia si  alza e si è avvicinata aa Andrea che è rimasto tutto il tempo seduto con la testa tra le mani) Figlio mio!....E ora ti arresteranno

leopoldo     Calmati, calmati zia! Vedrai che trascorsa la flagranza non lo potranno più arrestare.

liborio          Ha ragione ….(guardando Toto)  l’avvocato!

leopoldo     L’unica cosa da fare adesso è nasconderlo!

d.agnese       Sì, si, nascondiamolo, nascondiamolo (sempre più agitata, si avvicina ai due)

leopoldo     E allora non perdiamo più tempo.

liborio          Non perdiamo più tempo, portiamolo via da questa casa, può essere pericoloso, non vorrei conseguenze per questi disgraziati! Ci sta questo quadro pietoso!

d.agnese       (alzandosi). Ma dove lo possimo nascondere? Dove?

leopoldo     Non ti preoccupare, zia.

liborio          Non vi preoccupate, zia. (ironico)

leopoldo     (guardando Piero infastidito) Il posto si trova.

liborio          (guardando Piero sempre più infastidito) Il posto si trova.

leopoldo     E’ solamente questione di prezzo.

liborio          E’ solamente questione di prezzo, basta elargire e tutto si ottiene!

d.agnese       Qualunque prezzo.

liborio          (tentennante) Qualunque prezzo?

d.agnese       (perentoria) Qualunque prezzo!

liborio          (si gira e guardando la famiglia fa segno “qui”) (un attimo di silenzio in cui la famiglia si guarda sconcertata)(cambiando tono e atteggiamento)  Se permettete, come socio fondatore, vorrei proporre di nasconderlo qui!

d.agnese       Come?

liborio          E dove lo trovate in tutta Napoli un nascondiglio più sicuro? Chi volete che venga a cercare Robertino, un nobile, qui, in casa di povera gente?

leopoldo     Ma nosssignore! Non perdiamo tempo andiamocene! (avanzano Agnese e Marco avanti dritto, tra tavolo e letto)

d.agnese       No! A me pare una buona idea.

contessa       Pure a me un’ottima soluzione

barone          Quasi geniale considerandone l’origine!

leopoldo     Ma per carità! Cara zia! Troveremo un posto più adatto. Qua non può star bene, in mezzo a queste persone, c’è pure una malata! Via!

liborio          No, no, per questa qui (indica Ale) non bisogna mai credere alle apparenze, io conosco bene questa gente, l’ho beneficiata un sacco di volte, questa (rivolto ad Ale) finge!

roberto        Si, è meglio che mi lasciate qua, non mi fate uscire! Ho paura.

leopoldo     Robè, non dire sciocchezze! Io non voglio assolutamente che rimani qua!

d.agnese       Io sì, invece!

liborio          E la parola della madre è quella che conta.

d.agnese       Abbi pazienza Leopò, io credo che questo sia il posto migliore, per ora lasciamolo qua, poi si provvederà.

leopoldo     (arrabbiato) Fate come volete! Io comunque insisto col dire che fate una grande sciocchezza!

d.agnese       (rivolta a Piero) Commendatore mio, grazie per tutto quello che fate per mio figlio. (gli porge la mano in segno di saluto)

liborio          Non a me che dovete ringraziare, ma a questa brava gente che rischia la galera! Anzi il miglior modo di ringraziarli è quello di ricompensarli bene.

d.agnese       Si, mi affido a voi. Completamente a voi.

liborio          Bene, stabilisco io la cifra giornaliera.

d.agnese       Tutto tutto.

liborio          Bene bene, state tranquilla (Alessandra e Piero si fanno dei segni)

barone          Donna Agnè noi vi lasciamo. Immagino che volete rimanere soli. Coraggio giovanotto. (si scambiano la mano)

d.agnese       Grazie arrrivederci.

liborio          Arrivederci Barone, (avvicinandosi alla comune come per accompagmarli alla porta) mi raccomando, però, non fate parola a nessuno: discrezione! (idem)

contessa       E non vi preoccupate, vedrete che tutto si aggiusterà

d.agnese       Grazie arrrivederci.

liborio          Contessa (le bacia la mano). Arrivederci a tutti (ossequioso)

                   ESCONO comune Marco e Agnese

d.agnese       (Giulia va verso Andrea e scorge Piero che è rimasto) Grazie commendatore, quanto vi debbo?

liborio          Poi faremo i conti.

d.agnese       (dandogli la mano) Commendatore, buongiorno.

liborio          Ma non volete restare vicino a vostro figlio?

d.agnese       Ma io resto, siete voi che andate via.

liborio          Io?.. no, non posso.

leopoldo     (seccamente) No, grazie, non vi disturbate, voi avete già  fatto troppo.. non vi vogliamo trattenere (e lo spinge verso l’ uscita).

liborio          Ma io debbo stabilire i compenso di questa brava gente. Se me ne vado io che succede?

leopoldo     Ma vi prego! Non vedete che mio cugino è in preda ad un grave choc nervoso? Ci faccia il piacere, vogliamo restare soli?

liborio          Più che giusto.. ma siccome io..

leopoldo     Ma come ve lo dobbiamo dire, scusate? Vi chiediamo di andarvene, questa non è casa vostra alla fine!

liborio          Che c’entra? Ma io come membro fondatore..

leopoldo     (scocciato) E dalle! Scusate, abbiate pazienza, chi è il capofamiglia? (guardando Viki) Voi? Avete l’autorità e il diritto di farlo: pregate il commendatore di andarsene.

liborio          E mi faccio mettere  alla porta da quell’ubriacone?

leopoldo     Ubriacone, va bene, ma pur sempre il marito!

liborio          Va bene, sarà il marito, ma io non mi faccio mettere alla porta da lui!

vincenzo       Io?? (realizzando imbarazzato) Ah si, si…subito (allargando le braccia si avvicina a Chiara e le mette il braccio sulle spalle, Chiara simuove per toglierglielo) Commendatò (con tono decisamente ironico), io poi sono il marito…(si avvicina a Chiara alla sin) noi vi ringraziamo per quello che avete fatto per  questa famiglia “disgraziata”, ma è ‘a “mia” e mò ve n’avita j’…Vogliamo restare soli in “famiglia”

liborio          (guardando Viki con rabbia contenuta) E va bene. Basta basta! Non c’è bisogno che vi dilunghiate oltre… è giusto! Ho capito.

vinceenzo    …è mia moglie…

liborio          …è vostra moglie. Avete il diritto di rimanere soli…..in famiglia, con vostra moglie! Devo fare mia culpa mia grandissima….Cara Donna Agnese con permesso. (si avvia verso l’uscita borbottando qualcosa a denti stretti). Sono veramente contento di aver fatto questo e vi auguro buone cose per Robertino.

agnese           Grazie.

liborio          Caro don Leopoldo i miei rispetti

leopoldo     (distrattamente dandogli le spalle) Si, si.

liborio          Si, si. (si avvicina ad Ale) Mi raccomando dai un’occhiata a questi due, tengo una preoccupazione.

caterina       Ci penso io. Vai, vai.

liborio          Si, vado, a te dammi qua ste caramelle che m’aggia addolcire ‘a bocca (strappa di mano a Gabriele il sacchetto con le caramelle)

ciruzzo         E io come faccio se chisto canta?

liborio          Farete un bel concerto!

simeone         (cantando improvvisamente) Avanti   arditi, le fiamme nere..

maddalena   Commendatò, la caramella……

liborio          Eh va bè, mò gliela do la caramella, altrimenti questo canta tutta la giornata e vi fa unatesta così (tutti si agitano e dicono qualche cosa incitando Piero ad azzittire Giacomo che imperterrito continua a cantare) Si capisce, ora lo facciamo stare zitto! Parte la musica (N° 3) (prende una caramella dal sacchetto) E no, anzi me la pappo io questa caramella, e mi porto pure il cappello, così una capa tanta. Arrivederci a tutti. (tutti si disperano)           sale la musica

                   ESCE comune Piero                               

(cala la tela)


ATTO SECONDO

Casa di Liborio

LA SCENA

Quella del primo atto, sono ricomparsi i quadri tolti per la visita del comitato benefico. Il pacco dei medicinali è nella credenza di sin. E' sera inoltrata. All'aprirsi del sipario sono in scena Sarah e Andrea, la porta della comune è aperta. Questi è seduto al tavolo alla sedia dx e mostra dal suo atteggiamento di essere ancora sotto l'incubo della disgrazia accadutagli. Sarah sta trasferendo dal suo angolo nella stanza di sinistra i suoi oggetti di uso. Tutto il dialogo che segue avviene mentre Sarah si muove tra le due stanze.

MUSICA N°4

Sarah           si sposta da sin a dx passando dietro il tavolo, con un vasetto in mano che prende dal suo comodino e posa sulla credenza di sin. Appena posato il vasetto cala la musica in dissolvenza, Sarah torna verso Andrea.

Scena prima

Andrea – Sarah - Chiara

fiorella       (Tirando fuori dal piccolo mobiletto alcuni indumenti femminili) Avete visto come è difficile fare il trasloco del mio guardaroba? Questo è tutto! (si sposta nuovamente a sin)

roberto       (rimanendo con gli occhi fissi nel vuoto, come assente) Come avete detto?

fiorella       E avanti, non fate cosi se no è peggio. (si ferma dietro il tavolo) Voi dovete reagire, è stata una disgrazia ...

roberto       Ma come? Ho ucciso un uomo! Io? Dio mio, impazzisco ....

fiorella       Ma non ci dovete pensare! (si sposta a dx, verso Andrea) E' stata una disgrazia ... una fatalità. (si ferma alle spalle di Andrea a dx) Mi volete dare (poi a sin di Andrea, poggiandogli le mani sulle spalle) una mano a fare il trasloco?

roberto        Scusate, avete ragione ... Mi dispiace di aver portato tutto questo disturbo, di avervi rubato il vostro piccolo angolo ... com' è grazioso!

fiorella       Si, grazioso ... (avvicinandosi al tavolino) adesso mi volete anche prendere in giro ...Allora? Mi volete aiutare a portare il tavolino?

roberto        Si, (si alza e si avvicina) con piacere (vedendo i pacchi delle cartoline sparsi sul tavolo) E che sono tutte queste cartoline?

fiorella       Questo è il mio lavoro (mostrando una cartolina) Guardate.

roberto        Le dipingete voi?

fiorella       No, le coloro soltanto. Rosa e celeste. E' un lavoro stupido vero? (abbassando la testa) Però a me piace. Mi sembra che nel dare il colore a questi paesaggi, a questi tramonti ... (guardando il pubblico) tolgo un poco di grigio anche dalla mia vita. (pausa) (per distrarlo) Volete sentire (battendo le mani) una bella canzone? (si avvicina al grammofono, poi si gira e guarda Andrea che nel frattempo sta sfogliando le cartoline) È la mia preferita, anche perché ho solo questo disco ... MUSICA N°5 (uguale al n°2) (aziona il grammofono che comincia a suonare poi vedendo Andrea sempre assorto, lo prende affettuosamente per un braccio)  Mi volete aiutare o no a portare il tavolino?

roberto        (scuotendosi) Ah! Certo ... Andiamo (si spostano da dx a sin – Andrea di spalle,  tavolino, Sarah)

ESCONO I sin Sarah ed Andrea(i due portano il tavolino nella stanza)

(intanto dalla porta sul ballatoio, che è sempre rimasta aperta, compare Chiara)

ENTRA comune Chiara

maddalena   Nata vota, mò!Fiorè ,

ENTRA I sin Sarah

maddalena   Te pare chisto 'o mumento 'e sunà sta canzone? (fa per andare a togliere il disco).

fiorella       La voleva sentire il (entra ed in diagonale si avvicina ad Ale a dx) signorino Roberto. si abbassa il volume della musica

ENTRA  I sin Andrea

maddalena   (fermandosi e con tono di esagerata gentilezza) Ah 'a vuleva sèntere il Signorino Roberto…..Allora scusate ...

campanello(Angelo - lettera)

roberto        (sussultando) Chi sarà? .... La polizia?

fiorella       (anche lei in apprensione) No, non credo. Chi sarà, mammà?

maddalena   E io che ne sacco? A te stuta stu grammofono!  cala la musica Signorina Roberto, voi nascondetevi qua dentro ...(lo fa entrare nella I di sin. Si guarda in giro per assicurarsi che non ci sia niente che tradisca la presenza di Andrea)

ESCE I sin Andrea

Sarah si mette in piedi avanti alla I sin come a coprire Andrea

Scena seconda

Sarah – Chiara – Angelo – Andrea

maddalena   (va alla porta) Chi è?

marcello     Sono io, donna Maddalè, aprite.

maddalena   E' Marcello! (con un sospiro di sollievo guardando Sarah, poi apre)

ENTRA comune Angelo con lettera

marcello     Buonasera

maddalena   Marcè, che è stato? (Sarah si avvicina a Chiara e Angelo al centro)

marcello     Ciao Fiorella, ho portato questa lettera per te.

fiorella       Chi la manda?

marcello     Don Liborio.

fiorella       Papà!

maddalena   E lui dove sta?

marcello     Sta nel negozio di fiori di fronte, ma come sta nervoso ... guarda in continuazione la finestra vostra senza mai decidersi a salire. A un certo momento per guardare meglio si è messo in vetrina, tanto che il fioraio ha dovuto togliere il cartello “fiori freschi”…. poi si è deciso e ha scritto questa lettera che ha lasciato a Paolino.

maddalena   Grazie assai, Marcello. La capa di questo non è proprio buona!

marcello     Niente, figuratevi ... Buonasera, donna Maddalè ... ciao Fiorella.

ESCE comune Angelo

maddalena   (indicando la lettera) Vide che dice ...

fiorella       (aprendo la lettera e leggendo si siedono al tavolo, Chiara centrale e Sarah a sin) Comunicato urgente per tutti i congiunti. Poiché nella mia geniale trovata, non avevo previsto che la redditizia presenza del giovane Roberto non mi avrebbe permesso di rientrare pubblicamente in casa mia. Dispongo: (facendo il conto con le mani) primo, segnalerò il mio arrivo con un colpo lungo e due brevi battuti alla porta; secondo, a questo segnale Roberto dovrà essere chiuso nello sgabuzzino facendogli balenare il pericolo della Polizia; terzo, se trovo ancora Vincenzo (agitata) in casa mia come falso marito, passa un guaio serio! Distinti ossequi. Firmato…

maddalena   Liborio Lamanna.! Pure se non la firmava era lo stesso: ‘na lettera accussì per forza tuo padre l'aveva scrivere ...

fiorella       Ma se viene qua e lo scoprono, che figura facciamo? (ripiega la lettera e la mette in tasca)

maddalena   Viene qua? E addo se mette. Quello tiene quarantamila lire int'a sacca. È meglio che se ne va a durmi in albergo.

fiorella       Hai Ragione!(apre la porta della stanza di sinistra) Signor Roberto, venite, cessato allarme.

ENTRA I sin Andrea tremante con le braccia incrociate

fiorella       Era il portiere ... ma voi state tremando?

roberto        (entrando) Già ... ho avuto paura ... io ho i nervi talmente scossi che basta una piccola cosa ... Non riesco a dominarmi ...

fiorella       Ma cercate di calmarvi.

roberto        Grazie, ma ...

campanello(Giulia e Toto)

roberto        (sussultando) Oh Dio! ... Un'altra volta! ... E chi sarà adesso? .. (verso il tavolo carponi)

maddalena   (tirandolo per un braccio fuori da tavolo espingendolo verso la I dx) No, no, ccà no. Venite nello sgabuzzino, non è tanto comodo, ma è più sicuro ... Trasite.(Sarah va alla porta della comune a mantenerla chiusa e aspetta il segnle di Chiara per aprirla)

                        ESCE Andrea I dx

Andrea va nello sgabuzzino. Sarah va ad aprire.

Scena terza

Sarah – Chiara – Giulia – Toto - Andrea

ENTRANO comune Giulia e Toto

d.agnese       Buonasera.

maddalena   Avanti, avanti accomodatevi

d.agnese       (restando un po' imbarazzata dalla presenza di Sarah) Ma io non conosco la signorina…

maddalena   …entrate Signò, non abbiate paura ... Questa è mia figlia Fiorella, stamattina nun l'avete vista perché non c'era. (Sarah si sposta a sin e Giulia e Toto avanzano a dx verso Chiara, che resta al cenro tra Giulia e Toto)

d.agnese       Ho capito (ansiosa) E Roberto dove sta?

maddalena   L'abbiamo nascosto, non sapendo chi era ...Adesso ve lo chiama Fiorella. Và! (Sarah va ad aprire la I dx, passando avanti al tavolo)

d.agnese       (a Maddalena) Come sta mio figlio?

maddalena   Sta assai nervoso, pare ‘na centrale elettrica!

ENTRA Andrea I dx

roberto        Mammà, mammà (entrando velocemente verso Giulia)

d.agnese       Roberto figlio mio, come stai? (lo abbraccia, Chiara si sposta alla cucina apreparare il caffè)

ENTRA Sarah I dx

posizione:        tavolo, Toto (che si guarda intorno), Giulia, Andrea, Sarah, Chiara alla cucina

roberto        Ah, è tremendo, è tremendo! Ci penso in continuazione.

d.agnese       Stai tranquillo, e vedrai che tutto andrà bene. Leopoldo sta facendo tutto il possibile per non farti succedere niente. (si sposta Toto a sin)

leopoldo     Proprio così, Roberto .... devi stare calmo. Devi cercare di non fartene una fissazione.. se no .....tu impazzisci! E qua come ti trovi?

roberto        Mi trovo benissimo ... sono veramente delle persone così .... (guardando Sarah) ... così care ...

maddalena   Eh, per carità! (avvicinandosi al tavolo con il vassoio con le tazzine e posandole sul tavolo) Facciamo il dovere nostro, signora bella!

tre tocchi alla porta (1 a lungo intervallo, 2 brevi)

roberto        (sussultando) Hanno bussato!

d.agnese       Chi sarà (Giulia Toto e Andrea si guardano tra loro, Chiara e  Sarah, che scatta in piedi,  si guardano con grande imbarazzo)

maddalena   Hanno bussato? (Imbarazzata) lo non ho sentito niente. Fioré tu 'e sentito bussà?

fiorella       Io? No! ...Niente!

roberto        Hai visto?? Hai visto che incubo, che ossessione? lo vi giuro che ho sentito bussare!!

d.agnese       Ma che incubo, che ossessione, hanno bussato veramente. Ho sentito pure io dei colpi chiarissimi. (Andrea si avvicina a Sarah come a chiedere conforto)

posizione:        Toto, tavolo, Chiara, Giulia, Andrea e Sarah

maddalena   Ah! Quei colpi? Dovete sapere che è un vecchio zio della signora affianco che per svuotare la pipa la batte 'nfaccia al muro, "toc toc" (battendo la mano sul tavolo) e si sente qua .. (Sarah sostiene Chiara con evidenti gesti)

tre tocchi alla porta (1 a lungo intervallo, 2 brevi)

roberto       (coprendosi le orecchie con le mani) Ecco, io li sento un'altra volta!

leopoldo     (a Chiara) Signora questo non è il rumore di una pipa, qua stanno bussando veramente.

maddalena   Ah, si ... adesso si ....(imbarazzata)

roberto       E' la polizia! (agitato dietro Giulia)

d.agnese       Per piacere, nascondetelo subito!

(Sarah prende per mano Andrea e lo porta nella I sin, Toto li accompagna alla porta e quando i due entrano si gira verso Chiara)

ESCONO I sin Sarah e Andrea

Scena quarta

Chiara – Piero – Toto - Giulia

leopoldo     (a Chiara che era rimasta ferma) Adesso potete aprire.

maddalena   Ah! Ma ormai credo ch'è inutile ... (alzando un po' la voce) Forse già se n'è andato! ... (avvicinandosi alla porta e ascoltando; a voce alta con intenzione di farsi sentire da Piero) Si .... si ... se n'è andato! .... Sento uno che sta scendendo per le scale.

tre tocchi alla porta (1 a lungo intervallo, 2 brevi)

maddalena   Eh no, signora mia, non ci sta proprio niente (irritata, guardando Giulia) Eh! Chi nasce quadro non può morire tondo! (spalanca la porta d'ingresso nervosissima, nel vano della porta appare Piero con l'abito della fine dell'atto precedente. Vedendo i due cerca dì assumere un atteggiamento disinvolto).

ENTRA comune Piero

liborio         E tanto ci voleva ad aprire!...(falsamente cordiale) cara Donna Agnese!

d.agnese       E com'è che state qua, a quest'ora?

liborio          Ecco qua, mentre andavo a casa, per la strada mi sono detto ... voglio dare un'occhiata alla famiglia .... .famiglia ... (a Chiara) com'è il cognome?

maddalena   Lamanna.

liborio          ..alla famiglia Lamanna per aver notizie di Roberto. In fondo sono stato io che l'ho fatto rimanere qua.

d.agnese       Grazie, siete sempre gentile (stende la mano)

liborio          Dovere, per carità, dovere.

posizione:        Toto, tavolo, Piero, Chiara e Giulia

leopoldo     Scusate Commendatore, vi debbo chiedere un favore. (chiamandolo con il dito, Piero gli si avvicinano e avanzano a sin, Chiara invita Giulia ad avvicinarsi al tavolo e sorseggiano il caffè, continuando a parlottare tra loro)

liborio          A vostra disposizione. (si appartano)

leopoldo     Ecco, vedete ... Vi prego di non fraintendere quanto sto per dirvi, per carità. Sarebbe bene che in questi giorni in cui mio cugino si trova qua, voi non veniate a far visita ai vostri beneficiati, voi capite ... una persona di rango elevato come voi che va in una povera casa come questa .... è una cosa che dà nell'occhio. Può attrarre l'attenzione, non so se mi spiego, e questo può essere pericoloso per Roberto, vi pare?

liborio          Ah, si, è troppo giusto ... Ma io volevo far notare che è stata proprio una combinazione ... Volevo notizie di Robertino. (andando verso dx e poi nuovamente a sin guardandosi intorno, poi si avvicina a Chiara)A proposito dove sta il nostro simpatico latitante?

maddalena   Sta la dentro con mia figlia Fiorella. (indicando la I sin)

liborio          Ah! Si è piazzato! (a Giulia) E come si trova qua, si trova bene?

d.agnese       Si, si si trova bene ... A proposito, Commendatore, vorrei sapere che cifra avete fissato al giorno per questa brava gente che ospita mio figlio?

liborio          (portando Giulia un po' in disparte) mmm (non fa capire la cifra) lire ...al giorno!

d.agnese       Come? (Chiara dietro cerca di origliare facendo l’indifferente, poi si gira verso Toto invitandolo a prendersi il suo caffè, Toto si siede alla sedia di sin e sorseggia)

liborio          Non avete sentito? 15.000 lire al giorno!

d.agnese       15.000 lire?

liborio          Vi sembra troppo?

d.agnese       No, io credevo molto di più!

liborio          Mannaggia! Vogliamo aggiungere qualcosa?

d.agnese       In ultimo faremo un regalo alla signora. Ad ogni modo io oggi nel pomeriggio quando sono venuta ho già lasciato 20.000 lire.

liborio          Avete fatto benissimo! (scambia dei segni con Chiara come a dire: i soldi li hai tu? Chiara fa no con la testa) (allarmato). .. A chi le avete versate?

d.agnese       Al marito!

liborio          (arrabbiato) E avete fatto malissimo! Quelle 20.000 lire non le vediamo più!

d.agnese       E a noi che ci interessa?

liborio          A voi! Ma a me interessa! M'interessa che da tutto ciò ne tragga beneficio questa  povera gente e non quel delinquente. Guardate, facciamo cosi: ogni volta che bisogna pagare, anticipo io i soldi, poi voi me li restituite!

d.agnese       Grazie, vi volete sempre disturbare.

liborio          Dovere, per carità. Le cose si fanno..

d.agnese e liborio o non si fanno.

liborio          Allora vogliamo andare a fare coraggio a Roberto? (Chiara e Giulia si alzano)

leopoldo     E’ di la, venite! Vi accompagno. (si spostano a sin Giulia e poi Piero)

                   ESCE I sin Giulia

liborio          (si ferma avantia alla I sin si gira e rivolto a Toto) Voi adesso andate via?

leopoldo     No, (si alza e si avvicina a sin a Piero) mi debbo trattenere ancora.

liborio          Ah, già. Vi trattenete! Però io vi consiglierei di fare presto perché il tempo minaccia a tempesta.  Con permesso (sotto l’arco della porta si porta il pugno alla bocca) A questo lo tango ‘ngoppa ‘o stommaco!

                   ESCE I sin Piero

Scena quinta

 Chiara – Toto – Piero - Vincenzo

leopoldo     Scusate, (girandosi verso Chiara che gli si avvicina e incontrandosi dietro al tavolo) signora, vostro marito sta in casa?

maddalena   Eh!? .. Non l'avete visto?! (riferendosi a Piero)

leopoldo     Come?

maddalena   (riprendendosi e capendo l’equivoco, avanza a dx) No ... dico voi non l'avete visto?! Ma perché lo cercate?

leopoldo     Vorrei parlargli un momento.

maddalena   Adesso? E come si fa? Quello sta in camera sua!

leopoldo     E che sta al polo Nord? Chiamatelo per favore!

maddalena   Ma è necessario?

leopoldo     Si, è una cosa molto urgente. (Toto passeggiando si sposta avanti a dx)

maddalena   (rassegnata) E va bene! (chiamando verso la II sin dalle scale) Viciè! (correggendosi) Libò! Liborio.

ENTRA I sin Piero

liborio          Mi avete chiamato?

leopoldo     (meravigliato) No, assolutamente!

liborio          (comprendendo di aver sbagliato) Eppure ho sentito chiaramente: Libò ... (correggendosi) Commendatò! Commendatò!

maddalena   No, io stavo chiamando mio marito ... (facendo segni d’intesa con Piero, forte, verso la II sin) Marito mio?! Liborio..Libò

liborio          Perché non è ancora partito?

ENTRA II sin Vincenzo in canotta con camicia in mano

vincenzo       (affacciandosi in maniche di camicia in cima alle scale) No commendatò, je sto ccà! (scendendo) Mi stavo riposando giusto un pochino! (spostandosi a dx)

liborio          Ah! Bravo! Addirittura in camera di vostra moglie. (Vincenzo scendendo le scale s’infila la camicia e lentamente si sposta a dx, Piero da sin in diagonale gli si avvicina, Toto è a dx, avvanti alla I dx, Chiara imbarazzata resta a braccia incrociate sotto le scale) Ma qua si stanno passando i limiti della decenza e del buon costume! Qua siamo in piena orgia, (guardano Chiara) siamo!

leopoldo     Commendatò, (avvicinndosi ai due) scusate, ma che c'è di strano?

liborio          Che c'è di strano? (Vincenzo si sposta a sin, verso Chiara, Piero a dx verso Toto) Quel mascalzone sta in maniche di camicia nella camera nuziale?!

maddalena   (cercando di tranquillizzare Piero, allontanadosi da Vincenzo e avvicinandosi al tavolo) Ma nella camera da letto ce sta pure 'o nonno Simeone! (prende il vassoio dal tavolo e va alla cucina)

liborio          (calmandosi) Appunto per un riguardo a nonno Stineone.

leopoldo     (mostrandosi seccato) Scusate, commendatò ... Agnese ed io non abbiamo potuto prendere tutti gli accordi necessari con queste persone, e allora ...(pausa) vorremmo prenderli.

liborio          E prendiamoli.

leopoldo     No no, da soli a soli.(Vincenzo si sposta verso la finestra come a prendere aria e poi si sposta a sin sotto la ringhiera delle scale)

liborio         Dovrei andar via? Mi dispiace caro Don Lelè ... (toccandolo alla spalla con il dito)

leopoldo     Ma quale Lelè, Leopoldo la prego!!!

liborio          Volevo  solo vezzeggiarvi...

leopoldo     Non vezzeggiate!

liborio          Va bene, non oserò più. (tozzoliandolo) Dicevo quale promotore del Comitato io mi debbo assicurare come è stato sistemato nonno Simeone. Quello è artritico, asmatico, diabetico, arteriosclerotico e completamente rimbambito! Può essere che lo hanno messo dietro un paravento e quello non vede niente, gli manca l'aria. (a Chiara) Buona donna, (prendendola per un barccio e tirandola verso le scale la invita a salire) vogliamo andare a vedere che sta facendo nonno Simeone?

maddalena   E c'adda fa? Quello è vecchio e paralitico .. .

liborio          Il nonno ... (spingendo Chiara per le scale) ... ma il nipote, (pizzico a Viki) è giovane (schiaffetto) e si muove!..(schiaffone) (Vincenzo si mette una mano sulla guancia)

ESCONO II sin Chiara e Piero

Scena Sesta

 Toto – Vincenzo

leopoldo     (avvicinandosi a Vincenzo) Se non vi dispiace, vorrei scambiare due parole con voi.

vincenzo      Ai vostri comandi. (si siedono Vincenzo a sin e Toto a dx)

leopoldo     Si tratta di una cosa molto confidenziale e che deve rimanere fra me e voi. (avvicinando la sedia) Posso fidarmi?

vincenzo       State tranquillo. Io se voglio, sono cieco, muto e sordo. Parlate. (avvicinando la sedia)

leopoldo      (guardandosi in giro) Si tratta di nascondere, solo per stanotte, una persona in casa vostra!

vincenzo       N'ata? (avvicina nuovamente con la sedia) E proprio ccà? E chi è questa persona?

leopoldo     Alessio.

vincenzo       Alessio? (indietreggiando con la sedia)

leopoldo     Si, Alessio il cameriere.

vincenzo       Ma quello è cadavere?

leopoldo     Appunto!

vincenzo       E comme, mi volete fare nascondere (riavvicinandosi) una persona cadavere? Signurì, ma questo è grave assai ...

leopoldo     Ma lo debbo fare assolutamente. Se denunciamo la morte le cose si potrebbero mettere male per me, per mio cugino e …soprattutto per voi!

vincenzo       Ma pecchè , scusate? E' stata na disgrazia ...(Toto fa segno di abbassare la mano, e fa “schh”)

leopoldo     Eh già, ... si fa presto a dirlo. Ma purtroppo a dimostrarlo è difficile e poi, sapete, il ragazzo è un tipo strano…..è un ipersensibile, tanto che io sto facendo di tutto per convincere mia zia a farlo interdire.

vincenzo       Non ho capito bene. Ad ogni modo a me mi pare una cosa pericolosa. (si sposta alla sedia centrale) E se poi qualcuno va cercando il morto e non lo trova?

leopoldo     No,  per questo non c'è pericolo. Alessio era apolide.

vincenzo      Che era?

leopoldo     Apolide!

vincenzo      Povero disgraziato! E lui lo sapeva?

leopoldo     Ma che avete capito?

vincenzo       ..la poliomelite..

leopoldo     Ma nossignore! Era apolide. Un uomo civilmente senza' patria, perciò parenti non ne ha ... Basta dire che è partito e nessuno ci farà caso!

vincenzo       E vabbè, ma sempre un'occultazione di cadavere è ! No no, mi dispiace. (di profilo)

leopoldo     Duecentomila lire. (contando sino a 3)

vincenzo       (cambiando tono improvvisamente, pausa 3 girando lentamente il viso verso Toto) Ci avete un cadavere solo?

leopolo        No, mò ve porto tutto l'obitorio ... Allora siamo d'accordo?

DA FUORI I sin vociare di Giulia che parla con Andrea

                   d.agnese       Allora, stai tranquillo!

vincenzo       (che ha sentito il vociare) Sssss! Zitto nu mumento! (scattano in piedi, Toto avanti alla I dx, Vincenzo verso la finestra)

Scena Settima

 Toto – Vincenzo – Giulia – Piero – Chiara – Raffaele - Gabriele

ENTRA I sin Giulia

d.agnese       Roberto s'è calmato un poco, per fortuna! (andando verso Toto)

leopoldo     Si ma, non c'è da fidarsi, lo choc è stato molto grave ... Ad ogni modo mi trattengo io ancora un poco. (a Giulia) Tu è meglio che ti vai a riposare, ne hai bisogno.

ENTRANO II sin Piero e Chiara

                        Piero mostra di aver discusso vivacemente con Chiara

liborio          Oh! Adesso sono più soddisfatto. (scendendo le scale) Nonno Simeone è stato sistemato benissimo. (Vincenzo si avvicina a Chiara come a chiedere “dove l’ha messo?”)

maddalena   (guardando Vincenzo) L'ha voluto mettere nel letto matrimoniale.

liborio          Embè, (avvicinndosi a Toto e Giulia) onora i vecchi e onorerai te stesso, disse S…qualche Santo!

campanello (Raffaele e Gabriele)

d.agnese       E chi sarà? (agitazione generale)

posizione:        Vincenzo alla sin della comune, Chiara alla dx della comune, sulla dx in diagonale Giulia, Toto e Piero.

maddalena   E che ne sacco?

liborio         Questa casa è diventata un porto di mare!

leopoldo     Aspettate qualcuno?

maddalena   No, nessuno. Aspettate che mo chiedo.

campanello

d.agnese       Oh, Dio mio!

maddalena   Chi è?

piluscio        (dall'esterno della porta) ‘On Libò! ‘Onna Matalé, aprite!

maddalena   E' Piluscio! (preoccupata, guardando Piero)

vincenzo      E' Piluscio! (sarcastico, guardano i due)

liborio         E' Piluscio! (conclusivo, guardando i nobili)

agnese e leopoldo            (guardandosi tra loro) E’ Piluscio!

maddalena   (alla porta, guardando Giulia e Toto, tranquillizzandoli) Ch'è stato Pilù?

ciro                (da dietro la porta chiusa) Abbiamo portato Filippo.

maddalena   Ah! E' tornato Filippo. (preoccupata, c.s.)

vincenzo       Ah! E' tornato Filippo. (sarcastico c.s.)

liborio          Ah! E' tornato Filippo. (conclusivo c.s.)

agnese e leopoldo            (guardandosi tra loro) E’ tornato Filippo!

leopoldo     E chi è questo Filippo?

vincenzo       E' il figlio ....(indicando Piero che lo fulmina)

maddalena   Del mio primo marito. (imbarazzata cercando di rimediare)

vincenzo       Che è morto.

liborio          All'ossa 'e mammeta  (fa le corna).... si perché lei è vedova di marito morto.

d.agnese       E’normale, se era vivo non era vedova! (Intanto Chiara apre la porta, aiutata da Vincenzo)

 Scena ottava

 Toto – Vincenzo – Giulia – Piero – Chiara – Raffaele – Gabriele - Francesco

da fuori  confusione  Raffaele: Facite ampresso.

maddalena   E nu mumento, sto arapendo!

ENTRANO comune Francesco, Raffaele e Gabriele

Francesco, entra completamente stupidito da cinque giorni di danza ininterrotta, tiene gli occhi chiusi, il corpo è scosso da sussulti ritmici, come se ballasse ancora, è sorretto da Raffaele e Gabriele.

piluscio        Filì, trasimmo!

maddalena   (allibita) Guardate,  guardate chisto camme s'è ridotto!

piluscio        Quelli della sala da ballo Splendòr, (intanto Francesco si agita in diagonale a sin avanti e indietro, seguito e sorretto da Raffaele e da Gabriele, Vincenzo avanza avanti allaa I sin) l'hanno accompagnato fino a sotto ‘o palazzo, e nuie l’ammo truvato abbascio che ‘abballava ancora e ve l’avimmo purtato ngoppa!

d.agnese       Uh, poveretto. E che ha? Le convulsioni?

maddalena   No, ha fatto na maratona 'e ballo ... so cinque giorni che balla una continuazione!

leopoldo     E fatelo sedere.

piluscio        Per l'amor del cielo, quelli questo ci hanno raccomandato, si deve sedere fra nu paro d'ore..

ciro                …altrimenti perde i riflessi.

liborio         E che d'è un brillante?  (a Raffaele) Ma l'ha vinta, questa maratona?

piluscio        No, s'è ritirato dopo 120 ore. (Chiara si allontana e via verso la cucina a prendere un bicchiere con dell’acqua)

liborio         Che schifezza di ballerino!!!

maddalena   (cercando di far bere Francesco) Fili! Filippo! Comme te siente?

filippo          (con voce esausta, sempre senza fermarsi) Stanculillo ... Parecchio stanculillo ...

ciro               Neh ma chi se lo prende?

vincenzo       (avvicinandosi) Damme a me.

filippo           (passando nelle braccia di Vincenzo lo abbraccia e comincia a ballare come se fosse ancora in gara, poi guardando Piero) Papà, tengo suonno. (allungando il collo verso Piero)

liborio         (girandosi dall’altra parte) Vai via.

ciro               (a Vincenzo) Non lo fate dormire.

piluscio        ‘Onna Matalé, fatelo passeggiare! (uscendo) Che banda ‘e scurdati into sta casa!

ciro               A tutti, arrivederci!

tutti             Arrivederci

                   ESCONO comune Raffaele e Gabriele

filippo           (Continuando a passeggiare ballonzolando, sorretto da Vincenzo rivolgendosi a Piero) Papà! Papà, me more 'e suonno, nun 'o faccio cchiu! Papà..

liborio          (resta fisso e imperturbabile a guardare Francesco, come se non avesse parlato) Chi ti conosce ... Vai Via. (si sposta sotto la scala invitandolo a salire, guardando Toto e Giulia) Ma a chi dice?

filippo           Dico a te. Papà! Perdonami. Io mi credevo che potevo pigliare il premio, papà!

liborio          (a Maddalena) Il premio non l'ha pigliato, ma l'encefalite certamente si! Mettetelo a letto assieme a nonno Simeone

filippo          (a Piero) Papà! (sorretto da Chiara e Vincenzo va verso le scale)

liborio          (seguendoli verso le scale) E dategli una camomilla

filippo           Papà! (Giulia e Toto ripetono guardandosi “Papà”)

liborio          Una valeriana!

filippo           Papà!

liborio          ‘Na mazzata ‘n capa, accussì a fernesce! (alla II sin)

ESCONO II sin Chiara, Francesco e Vincenzo

liborio         S'è fissato che sono il padre. (tornando verso Toto e Giulia)

leopoldo     Commendatore, forse somigliate alla buon'anima.

liborio         Può darsi.(fa le corna)

leopoldo     Zia,  se ti vuoi andare a riposare, non fare complimenti ... (a Piero) Commendatore, siate gentile, accompagnate voi mia zia, io mi debbo trattenere un altro poco.

liborio          Perché non venite con noi?!

leopoldo     Debbo parlare assolutamente con Roberto, zia stai serena a lui ci penso io. Caro Commendatore, al piacere di vederci nuovamente. (con falsità)

liborio         Alla  gioia.

ESCE I sin Toto

Scena nona

 Giulia – Piero

d.agnese       (tra se sospirando) Mah speriamo che tutto finisca bene! (a Piero) Allora? Ce ne vogliamo andare?

liborio          (guardando la II sin e ricordando che sono insieme Vincenzo e Chiara) No, no…io debbo sistemare nonno Simeone, si deve cambiare la biancheria.

d.agnese       (decisa, prendendolo per un braccio) Andiamocene, ch'è meglio!

liborio          Perché..!?

d.agnese       Caro Commendatore voi credete che con tutte le disgrazie che mi sono successe in questi giorni, io non ho capito?

liborio          (impaurito) Che ... che ... cosa? (fermo avanti al tavolo)

d.agnese       Tutto!

liborio          (c.s.) Ah! .... tutto che? (ricomincia a camminare e Giulia lo segue girando intorno al tavolo)

d.agnese       Che voi avete ... una buona ragione per venire in questa casa ... e non è certo la beneficenza ...

liborio          (inghiottendo, spaventato) Ma che state dicendo, Donna Agnese?!

d.agnese       Voi, prima di entrare, avete bussato la porta in un modo speciale, (si muove Piero) così come un segnale convenuto! A chi volevate avvertire? (si fermano avanti a dx)

liborio          (sempre più spaventato) Ma io busso sempre così.   

d.agnese       Commendatò voi state facendo la corte a Maddalena!

liborio          (tranquillizzato, cominciando a ridere a poco a poco) Ah questo avevate capito?... Ahhhhh.' Ah' Questa è buona!

d.agnese       E va bene, voi siete un gentiluomo e non ammetterete mai una cosa simile .... però state attento perché può essere pericoloso!

liborio          (continuando a ridere) A prescindere dal fatto che non è vero, vorrei sapere poi perché è pericoloso?!

d.agnese       Perché quei due si vogliono un gran bene.

liborio          (facendosi strozzare il riso in gola) Neh, nun pazziammo, quello non vuole bene a nessuno.

d.agnese       Già, voi parlate così perché non li avete mai visti come li ho visti io. (Piero comincia ad accasciarsi) Quando io so venuta qua, quanto erano abbracciati e stretti come due colombi in amore ... che quadretto! L'avreste dovuto vedere. Sono innamorati. Che bello! (piano piano si avvicina a Piero)

liborio          Ah! Che bello? (arrabbiatissimo, borbottando parole di minaccia) Chillu piezze 'e carogna ..... No non vi credo. Giurate sulla vostra parola d'onore!

d.agnese       Ma come impegno la mia parola d'onore?

liborio         Ho impegnato tante cose io, (a parte) ultimamente la sveglia!.

d.agnese       Ma scusate, vi pare cosi: strano che una moglie voglia bene al marito?

liborio         Ma quale marito?

d.agnese       Il marito!

liborio          Ma ci sono mariti e mariti .

d.agnese       Comunque, giuratemi che in questa casa non ci metterete più il piede!

liborio         No, io non posso farlo 'stu giuramento!

d.agnese       Commendatore, non mi fate dire quello che non vorrei dire... voi, qua venite solo per il piacere della carne

liborio         Ma quale carne qua non si riesce nemmeno a mangiare il primo piatto!

d.agnese       Non fate dello spirito! Su, andiamo! (prendendo Piero per il braccio)

liborio         Veramente, vorrei andare da nonno Simeone (Giulia lo trascina verso la comune)

d.agnese       Ma voi avete una fissazione con questo nonno Simeone! Andiamo.

ESCONO comune Piero e Giulia

Scena decima

 Vincenzo –  Toto – (Chiara)

ENTRA II sin Vincenzo

                   Scende le scale guardandosi intorno e va alla I sin

vincenzo      (bussando alla porta) ‘On Leopò, state qua?

leopoldo     (da dietro la porta)Eccomi

ENTRA I sin Toto

leopoldo     Finalmente se ne sono andati!

vincenzo      Allora io sto a vostra disposizione. Quali sono i comandi! Che s'adda fa?

leopoldo     Dunque, bisogna andare a prendere il baule contenente il cadavere del povero Alessio e portarlo qua. Domani mattina alle cinque lo vengo a ritirare.

vincenzo      Come volete. E che fate? Pagate ... anticipatamente?

leopoldo     Si capisce (dandogli una busta). Le prime centomila lire adesso, le altre cento a fine operazione.

vincenzo       (controllando il denaro) Sta bene. Allora io so pronto! Andiamo a fare questo piccolo funerale ....

leopoldo     Sì, andiamo!

vincenzo      Un momento quanto avviso a mia moglie. (chiamando verso la II sin) Matalé!

ENTRA II sin Chiara(affacciandosi al ballatoio)

maddalena   Ch'è stato?

vincenzo      Io esco nu mumento cu 'o signurino.

maddalena   E dove vaie?

leopoldo     (intervenendo) Andiamo a prendere un bauletto contenente un poco di biancheria e qualche vestito a mio cugino.

vincenzo       Voi se volete potete andare a letto. Torniamo tra poco.

ESCONO comune Toto e Vincenzo

Scena undicesima

 Chiara – Sarah – Andrea -Valeria

maddalena   (tra se) Voi potete andare a letto. Camme si fosse na cosa facile! (scendendo le scale) Ce sta cchiu' gente dint' 'a sta casa che all'Excelsior (chiamando verso la I sin) Fioré! Fiorella!

ENTRA I sin Sarah con lenzuola

fiorella       Ch'è stato, mammà?

maddalena   Prepara il letto, è quasi mezzanotte e il signorino vorrà dormire.

fiorella       Infatti ecco le lenzuola, mò prendo anche la coperta dal letto di zia Caterina, tanto quando si dorme in due, si sente meno freddo. (attraversa la scena in digonale e va a posare le lenzuola sul letto e con Chiara prepara il letto)

maddalena   Se è per  questo possiamo (seguendo Sarah) dormire pure senza lenzuola, perché simmo a tre. Aggià dormì pur'io cu vuie, tuo fratello ha abbandonato la danza.

fiorella       E dove sta? (fanno il letto)

maddalena   Nel letto matrimoniale 'nzieme a Matusalemme. E a vedé quanto s'o bellille tutt" e dduie! Pareno 'mbalzamate!(Chiara finisce di fare il letto, Sarah torna verso la I sin)

fiorella       Mammà chiamo ‘o signorino, e io mò torno. Signorino, Signorino Roberto, prego!

ENTRA Andrea I sin

ESCE I sin Sarah

maddalena  Ecco qua, signorino! Abbiamo preparando l’appartamento, se volete riposare.

roberto       Oh, sarà difficile pigliare sonno!

ENTRA Sarah I sin con la coperta

fiorella       (andando al lettino e sistemandolo) Mi dispiace che dovete dormire così

roberto       No, perché? Ci starò benissimo, anche se senza dormire.

fiorella       Invece dovete provare a riposare e cercare di non pensare a niente.

roberto        E' una parola! Le ore più tremende sono quelle della notte. Non mi vergogno a dirlo, ma io mi metto paura di rimanere solo. Mi sembra di uscire pazzo! E’ un incubo che non mi da pace.

fiorella       Cercate di non pensarci. Andate a letto e vedrete che vi addormentate.

ESCE tenda Andrea chiude la tenda e comincia a spogliarsi

maddalena   Poveretto!

fiorella       Adesso mammà sapete che faccio? Vado a chiamare donna Luisella e le chiedo se ha un sonnifero.

maddalena   Eh, brava! ‘Na vota tanto chella befana può servì a qualcosa!

                   ESCE comune Sarah

                   da fuori     fiorella       Donna Luisella, donna Luisè

                                               luisella       Che succede?

                                               fiorella       Salite un momento, per favore!

                                               luisella       Mò vengo!

maddalena   (verso la tenda) …po’ essere ca pure per vuie tene nu poco di balsamo miracoloso! (Chiara va alla credenza a sin e prende il pacco di medicinali portato dal comitato)

luisella       E’ permesso? Mi cerca Vincenzo?

maddalena   E nun facite a ‘nzipita! Vi cerco io, va bene lo stesso? Vedete un po' se in questo pacco c’è qualcosa ca po’ servì a stu….nipote do mio per dormire (le porge il pacco)

luisella       Perché tenete un  nipote?

maddalena   Sì, sì!

luisella       (si avvicina a Chiara ed esamina le scatolette di medicinali) Pomata per i calli (mostra il tubetto) supposte di glicerina (c.s.) Bicarbonato per digerire (c.s.)Ecco, questo potrebbe andar bene (c.s.) FAILANINNA, contro l’insonnia e gli stati emotivi. Da due a quattro compresse secondo prescrizione medica.

maddalena   Diamogliene sei così siamo più sicuri. (Va a prendere un bicchiere d'acqua e lo porge a Sarah insieme al tubetto) tié, dancelle. E a voi, ‘onna Luisè, grazie assai, assai. A buon rendere!

luisella       Quando si può essere utili a qualcuno è sempre un piacere. Buonanotte a tutti. Giovanotto.. sogni d’oro.

                   ESCE comune Valeria

fiorella       (scostando la tenda) Permesso!? (senza attendere risposta entra nella cameretta, Andrea è in piedi in camicia da notte) Signorino Roberto, pigliatevi queste pasticche che vi faranno fà ‘na bella dormita!

roberto        Grazie assai signora, ci volevano, sto morendo dalla stanchezza.

fiorella       (Andrea beve) Grazie.

roberto       Buonanotte!

maddalena   (a Sarah) Iammuncenne a durmi pure nuie.

ESCE I sin Chiara

fiorella       (Avvicinandosi alla tenda) Buonanotte signorino Roberto.

roberto       Buonanotte signorina Fiorella e ...... grazie! (chiude la tenda)

                        Sarah spegne la luce abbassare i fari,tira le tende della finestra

ESCE I sin Sarah (deve indossare la camicia da notte)

Scena dodicesima

 Chiara – Vincenzo - Toto

Dopo alcuni istanti la porta della comune si apre ed entra con circospezione Vincenzo,

ENTRANO comune Vincenzo che si accerta che tutti siano a dormire. Poi ritorna fuori e rientra con Toto Toto e Riccardo nel baule I due cercano di muoversi in silenzio.

da fuori:     leopoldo     Tirate, tirate.

                        vincenzo       Io sto tirando, ma voi spingete! Facite piano ca sta tutto scuro!

vincenzo       Allora, addò 'o mettimmo. Into' 'o sgabuzzino?

leopoldo     Sì ma facciamo piano, non svegliamo nessuno. (i due trasportano il baule davanti alla I dx) (i due riempiono con frasi a soggetto sino a che non riuscendo a mettere il baule nella I di dx)

vincenzo       E va bene nun fa niente vorrà dire che lo lasciamo davanti alla porta! (accompagnandolo alla  comune) Buonanotte signuri.

leopoldo     Allora siamo d'accordo, eh? Alle cinque precise.

vincenzo      Diman a matina 'e cinche, v'aspetto ccà. Buonanotte.

leopoldo     Buonanotte

ESCE comune Toto

vincenzo      (va alla I di sin, chiama) Matalé, Mataleha!

ENTRA I sin Chiara

maddalena   Che vuoi? (rimanendo sull’uscio della porta)

vincenzo      Fiorella sta dormendo?

maddalena   (seccata) Si, si.

vincenzo      E tuo marito?

maddalena   E' uscito,(esce) l'aggio convinto a ghi 'a durmi in albergo, qua non c'è posto.

vincenzo      Bene ... allora io lasso 'a porta aperta tu viene?

maddalena   Ma che vuò 'a me, lasseme stà, tu pienze semp'a stessa cosa?

vincenzo      lo nun capisco, se non approfittiamo adesso che siamo marito e moglie.

maddalena   Va .. va .. ,

vincenzo      T'aspetto?

maddalena   (lo respinge) Va ... va ...

vincenzo      T'aspetto …

ESCE comune Vincenzo

ESCE I sin Chiara  (deve indossare la camicia da notte)

Scena tredicesima

Andrea – Riccardo

 

La scena è ancora in penombra, l'orologio di un campanile battono 12 rintocchi (traccia n°6). Il coperchio del baule si apre al 2° rintocco,  lentamente, possibilmente con un cigolio. Esce, dopo un istante, una figura di uomo che, muovendosi come un automa avanza verso il letto dove dorme Andrea. Fatti alcuni passi, accende una lampada tascabile e la figura si illumina dal basso in alto. E' Riccardo, il morto, vestito con la classica giacchetta a righine. Riccardo, apre la tenda e si ferma al bordo del letto.

alessio          (come maledicendo) Assassino! Malédetto assassino! Guardami, sono Alessio. Tu mi hai ucciso! Ma io non ti darò pace fino a che il tuo cervello non sarà sconvolto dalla pazzia! Guardami! Ih, Ih (sorriso sadico)

roberto        Dorme respirando rumorosamente senza udire le parole di Riccardo, il quale dopo un istante di pausa riprende a parlare

alessio          (con voce più alta, avvicinandosi ancora di più ad Andrea) Neh, assassino! Maledetto assassino! Guardami, sono Alessio! Ueh! (Vedendo che Andrea continua a dormire, lo scuote leggermente con una mano. Andrea  ha un movimento nel sonno)

alessio          Assassino! Ueh, ueh. Tu diventerai pazzo! Pazzo!

roberto       dorme russando sempre più forte.

alessio          (col tono di chi sveglia una persona senza svegliare gli altri) Ehi!...Assassino ... Signorino Roberto ... Ehi! C'è la colazione! (scuote ancora più forte Andrea)

roberto        dorme, ha un altro movimento deciso.

alessio          (Balza all’indietro impaurito dal movimento improvviso, poi riprende la posa spettrale) Assassino! Sveglia assassino ..

tre tocchi alla porta (2 con breve intervallo ed 1 a lungo intervallo)

alessio         (si interrompe, spegne subito la lampada e si nasconde dietro la tenda, lato lungo, della stanzetta.)

tre tocchi alla porta (2 con breve intervallo ed 1 a lungo intervallo)

Scena quattordicesima

 Chiara – Piero

ENTRA comune Piero La porta d'ingresso si apre lentamente ed entra con molta circospezione.

liborio          (Va ad accertarsi che Andrea stia  addormentato e chiude il lato lungo della tenda. Quindi sale le scale, dalla tenda della stanzetta esce furtivamente Riccardo che, con rapidità, rientra nel baule si affaccia nella II sin, ridiscende e va ad affacciarsi alla I sin)

(chiamando sottovoce) Maddalé!                                                                                 

Piero accende la luce accendere i fari

maddalena   (entrando in camicia da notte come se si fosse alzata dal letto, infilandosi la vestaglia) Neh, e pecché si turnato? Che si venuto a fa?

liborio          Parla piano che sta dormendo il signorino….

maddalena   (sempre con voce normale) No, chillo nun se sceta manco 'a notte 'e Natale! L'avimmo dato nu sonnifero. Allora che vuoi?

liborio          Sono tornato per farti una faccia di schiaffi cosi! (fa il gesto)

maddalena   Fa solamente a mossa e vide si nun te spacco 'a capa sta seggia! (prende la sedia di sin tra le mani e fa il gesto di lanciarla)

liborio          (cambiando tono) Calma .... Calma ... ragioniamo con calma, siediti. (Chiara si siede alla sedia di sin) Stai comoda?

maddalena   Sto comoda (seccata) Che vaie truvanno?

liborio          Mi consta che in questa casa si sta cercando di farmi fesso! Prima di proseguire ti faccio sapere che per fare fesso a Liborio Lamanna non basta una donna come te!

maddalena   E se capisce, ce vo' pure n' ommo!

liborio          (rifà il gesto di minaccia con una bottiglia) Mannaggia! Calma! Calma! Facciamo il punto della situazione.

maddalena   Facciamo punto e basta e ghiammoce a cuccà!

liborio          E no sarebbe troppo comodo, invece ti devi sedere e mi devi sentire. Dunque, sono stati osservati certi sguardi amorosi fra te e quello pseudo sensuale che si chiama Vincenzo.

maddalena   Overo!? E chi t'ha detto sta sciocchezza?

liborio          Questo non ti riguarda. Quello che ti riguarda, invece, è la mia reazione di fronte a questa notizia: un profondo senso di schifo!

maddalena   Ma che staie dicenno?

liborio          Quello che ho detto: schifo! Eh, si pecché una donna che ha avuto la soddisfazione spirituale e fisica di vivere accanto a Liborio Lamanna ...

maddalena   Più spirituale che fisica…(ironica)

liborio          Non indaghiamo. ..Dicevamo.. questa donna sembra impossibile che possa alzare lo sguardo su un sottoprodotto umano come Vincenzo. Per te sai che significa? Lasciare il caviale, per un piatto di lenticchie, e qua sta lo schifo!

maddalena   Ammenn..E’ fernuto ‘a predica!? (si alza).

liborio          La predica è finita, ma il predicatore non abbandona il pulpito. Io rimango qua! lo voglio controllare. Dove sta Vincenzo?

maddalena   E che ne saccio? Se n'è ghiuto 'a tantu tempo.

liborio         Eh, ma io non mi fido. Io dormo qua.

maddalena   Ccà addò? 'Int"o sgabuzzino?

liborio          Dove mi pare e piace la casa è mia. (va verso la I dx, vede il baule davanti alla porta) E questo baule che fa?

maddalena   Dev'essere quello con la biancheria del signorino Roberto.

liborio          (prova a spostare il baule ma non ci riesce) Mamma mia e quanto è pesante. E io mo come passo, dove dormo?

maddalena   Oì ca nun ce sta posto? Te conviene 'e durmì all' albergo.

liborio          Ah! Sei astuta, ma con me non ce la fai! No, no. Io dormo qua e cu ll'uocchio spaparanzate. (indicando il baule) Il baule lo uso per stendermi sopra! Vai a prendermi un cuscino.

maddalena   (salendo su) A me che interessa? Io, dormo, io ...

                   ESCE II sin Chiara

liborio          E pure io dormo ... arrrugnato, ma dormo. (riprova a spostare il baule) La biancheria!' ... all'anema da biancheria ... e che ci sono le armature degli antenati!. ... Che sono camice di ferro, scarpe di piombo. Aggio sudato na cammisa sana, sana.

ENTRA  II sin Chiara con cuscino e coperta

liborio         Sta dormendo il nonno?

maddalena  (posando il cuscino sul baule e sistemandolo a letto) E che ne saccio? Chillo pare morto quando è sveglio, figurammoce quanno sta int' 'o lietto.

liborio         Hai detto un'altra cosa spiritosa.

maddalena   Ecco, l'osservatorio è pronto. Signor colonnello se non avete altri comandi, io torno in camerata!

liborio         Non sfottere sai! (fa per prendere il cuscino e lanciarlo contro Chiara)

maddalena   (che  reagisce) Fammi vedere, mo la prendo pure io la sedia. Vate cocca!

                   ESCE I sin Chiara spegne la luce cala la luce

ESCE dietro la tenda Piero come per spogliarsi

Scena quindicesima

Piero - Vincenzo

La scena rimane per qualche secondo vuota, l'orologio del campanile

battono 5 rintocchi.(N° 7)

alessio          il coperchio del baule si alza. Nello stesso momento, la porta d'ingresso si apre. Il coperchio del baule si richiude con rapidità.

ENTRA comune Vincenzo cautamente si dirige verso la I di sin. Quando è avantia alla I sin la tenda  si apre dal lato corto

ENTRA dalla tenda Piero con scopa. E' in camicia e mutandoni. Brandisce la scopa.

liborio         Alto là! Chi va là? (uscendo dalla parte corta della tenda)

vincenzo      (fermandosi impaurito) Songh'io, so' Vincenzo

liborio          (imbracciando la scopa come un fucile) Non ti muovere che faccio fuoco! Accendi la luce. (Vincenzo esegue) accendere i fari Non ti muovere che se no ti spa ... (accorgendosi che la scopa con la luce è ben visibile, la prende a mò di bastone) Ti spacco la faccia! Che sei venuto a fare?

vincenzo      Io so' venuto a portare il baule con la roba del signorino, e allora io ....

liborio          Io so tutto! Donna Agnese ha parlato, vi hanno visti insieme, ormai “il morto sta nella bara.”

vincenzo       Il morto? (sollevato, quasi allegro) E chi ve l'ha detto? Quello doveva essere un segreto! Non lo doveva sapere nessuno

liborio         Ah, allora è vero.

vincenzo       Sissignore, nun v'arrabbiate, pecchè io conosco il mio dovere. Divido a metà con voi!

liborio         Ed io mi piglio la tua metà, io sono un signore.

vincenzo      Ma io ho sempre pensato di lasciarvi la parte che vi spetta.

liborio         (stupefatto) La parte che mi spetta? Quale parte?

vincenzo      La vostra metà!

liborio         E io mi piglio la mia metà dopo che n'hai fatto il comodo tuo?!

vincenzo      On Libò? C'è un affare di centomila lire!

liborio         (rimanendo con la stampella in alto, esterrefatto) Centomila lire?

vincenzo      Sissignore! Dopo l'imbarco, ce spartimmo centomila lire.

liborio         ... la imbarcano?

vincenzo      Sissignore

liborio         Ma allora, tu fai la tratta delle bianche?

vincenzo       Io debbo fare questa commissione: quando stongo un poco al largo (facendo il gesto di un tuffo) pluff! In fondo al mare!

liborio         Maddalena?

vincenzo      Vostra moglie?

liborio         Mia moglie ... pluff!? In fondo al mare? (siede sul baule)

vincenzo      Se sta facendo 'o bagno?!

liborio         Non mi sfottere ca te spacco la faccia!

vincenzo      Vi giuro 'ncoppa 'a vista ‘el'uocchie che ci sono centomila lire!

liborio         Per far sparire Maddalena?

vincenzo      Ah, ma ve site fissato? Che Maddalena ... Per far sparire la salma di Alessio!

liborio         La salma ...di Alessio….. E dove sta?

vincenzo      Sotto a vuie!!! Dint"o baule!

liborio          (balzando in piedi come una molla e saltando in braccio a Vincenzo) Che??? C'è un cadavere morto???

vincenzo      (ironico) No un cadavere che tiene un poco d'influenza ...

liborio         E perché è stato portato qua?  (non riuscendo più a parlare) Ta.Ta..tatatta

vincenzo       Perché ‘Onna Agnese non ve l'ha detto? No?! Alle cinque domani mattina viene e si piglia il morto e da centomila lire ai vivi.

liborio         (riprendendosi di botto)  Centomila lire ... ai vivi ....

vincenzo       LI'è venuta 'a lingua ... E facciamo cinquantamila lire per uno. (cominciano a camminare ivertendosi in base alle battute)

liborio         Che cosa? Vuoi dire venti a te e ottanta a me? Il cadavere è mio, sta in casa mia!

vincenzo      (lamentandosi) Mannaggia 'a miseria, mannaggia.

liborio         Non bestemmiare sacrilego, c'è un cadavere.

vincenzo      Che c'entra scusate? Il cadavere l'ho portato io!

liborio          Abusivamente! (arrabbiandosi) Vai via sciacallo, sei venuto a fare i commercio di cadaveri in casa mia ... Bello 'o cadavere 'e centomila lire ... bello!!!

vincenzo       E va bene ... Avete ragione voi ... Il cadavere è vostro! Domani mattina viene il signor Leopoldo. (Si avvia alla porta)

liborio         E se non me porte 'e solde mò nce dò 'o cadavere

vincenzo       Vi trova qua ... e come giustificate la vostra presenza alle cinque del mattino in questa casa? …‘On Libò così si scoprono gli altarini ... (fa per aprire la porta) Buonanotte!

liborio          (cambiando tono) Vieni qua delinquente! (Vincenzo si avvicina) Questo è un ricatto che vuoi fare!? Facciamo settanta a me e trenta a te ... compresa la consegna ... Va bene?

vincenzo      Allora io torno 'e cinche. Addio, collega sciacallo!

ESCE comune Vincenzo (si sbottona i pantaloni e caccia la camicia)

Scena sedici

Riccardo – Alessandra - Piero

liborio          Vai via!!!  Spegne la luce. cala la luceRitorna verso il baule, fa per sedersi, ma poi si spaventa all’idea del cadavere e a quattro zampe scavalca il baule ed esce.

ESCE I dx Piero

battono 8 rintocchi(traccia n°8).

alessio          il coperchio del baule si alza. Lentamente ma si richiude subito perché la porta della I di sin si è aperta

ENTRA I sin Sarah  con candelaE' in camicia da notte. Va verso il letto di Andrea, apre la tenda, guarda il dormiente, gli tocca leggermente la fronte, gli rincalza il letto, quindi richiude la tenda e silenziosamente esce.

ESCE Sarah I sin

alessio          Il baule si apre ancora, esce, di spalle, Riccardo che va, con circospezione alla I dx e la chiude a chiave. Quindi accesa la torcia la dirige verso il suo volto, si avvicona al letto di Andrea e comincia di nuovo la scena dell'incubo).

alessio          Ma quanta gente ce sta inta sta casa!(dopo aver scosso Andrea che dorme) Assassino! Tu mi hai ucciso! (la porta di fondo si apre nel sentire il rumore spegne la lampada e rapidamente, si nasconde dietro la tenda)

da fuori:alessandra: Mamma mia e che stanchezza

ENTRA  comune Alessandra

caterina       Buonasera a tutti. (Da dietro alla tenda proviene un rumore, cade la torcia,  Ale sobbalza) Chi c'è?! (impaurita) Maddalè, Fiorella! (cambiando tono) Eh!! Io vado a lavorare e loro dormono,.. (Ancora un rumore, accendere i fari, indi va verso la tenda e ad alta voce) Chi c'è? (apre la tenda e vede Andrea che dorme) Chisto sta durmenno, …... Eppure io aggio 'ntiso dei rumori!?

I dx colpi alla porta

caterina       (Ale sobbalza) Uh, mamma mia…(terrorizzata)…….Chi….chi è?

liborio         (dall'interno) Aprite! Chi mi ha chiuso dentro?

caterina       Chist' è Liborio! (apre la porta, inciampando nel baule e poi spostandolo con semplicità) Libò ... e che stavi facendo là dentro?

ENTRA I dx Piero in camicia e mutandoni

liborio         (arrabbiato) Chi è stato che mi ha chiuso dentro? Sei stata tu?

caterina       Io? lo mò sto arrivando! Anzi, ho sentito un rumore misterioso da quella parte! (indica la tenda)

liborio         Allora ci deve essere qualcuno!

caterina       Ma io non ho visto a nessuno! Chisto dorme beatamente! (chiude il lato lungo della tenda)

liborio         Eppure qualcuno mi ha chiuso dentro!

caterina       Mamma mia, mi pare il primo atto dell'Amleto! Ce stanno 'e fantasme pure qua!

tragedia la faccio io, quel mascalzone m'ha fatto un sequestro di persona.

caterina       Ma 'e chi staie parlanno?

liborio          Di Vincenzo! L'hai visto a Vincenzo? (come preso da un'idea improvvisa). Aspetta un momento! Maddalena dove sta?

caterina       E che c'entra Maddalena?

liborio          Lo so io che c’entra! (va verso la porta di sinistra camminando in modo buffo, mantenendosi la mutanda, spalanca la porta, guarda dentro, richiude)

caterina       Ma che d’ ‘è che ti mantieni sempre sta mutanda?

liborio          Sono tre settimane che vi ho chiesto di aggiustarmele. Non ne parliamo. Strano, molto strano ... sta dormendo.

caterina       Dint' 'a cammera mia? E io addò dormo? 'Int' 'o sgabuzzino?

liborio         Noo! Nello sgabuzzino ci devo dormire io!

caterina       Ah, si ... e allora 'a nuttata 'a a passo assettata ccà 'ncoppa? (si siede sul baule)

liborio         (scattando) Non ti sedere la sopra!

caterina       Niente! Pure all'erta aggia stà! Ma se pò sapè che sta succedendo?

liborio         Siediti dove vuoi, guarda quante sedie ci sono, ma non sopra quel baule!

caterina       Ma pecchè, ce sta roba fragile dentro?

liborio          ..... C'è ....(comincia a balbettare non sapendo cosa dire) La….la..

caterina       Che ci sta?

liborio          La…biancheria del signorino Roberto .....

caterina       Io chissà che me credevo che c'era ... (lo solleva da una parte, con estrema facilità, come a spostarlo).

liborio          (stupito ed al contempo terrorizzato) Alzalo .... alzalo un .... un'altra volta ....Ma non è pesante?

caterina       (esegue) Ecco qua! No. A me me pare vacante.

liborio          Non è possibile!

caterina       Prova tu.

liborio          Io ho sudato una camicia (prova prima a spostarlo, con sorprrendente facilità, poi alza il coperchio del baule) Uh! Mamma mia! (solenne) Si sono fregati il morto!

caterina       Che si sono fregati?

liborio          Mascalzone! delinquente! E' venuto e ha fatto un sequestro di persona!

caterina       Ma di chi stai parlando?

liborio          Di Vincenzo. M'ha chiuso dint"o sgabuzzino e s'è fregato il morto!

caterina       Ma che morto?

liborio          Un morto di settanta..ottantamila lire! Mo non mi ricordo la percentuale, quello mi ha imbriacato  tutto quanto. Va, va a dormire, va! Vattenne (spinge Ale verso la I di sin, poi va verso la comune e la apre.)

ESCE comune Piero

caterina       (uscendo) Fratemo ha perso i sensi! Non lo sopporto. Me ne devo andare da questa casa!Io non ce la faccio più!

ESCE I sin Ale si mette la camicia da notte e i bigodini

liborio         (Sbatte violentemente alla porta di casa Vincenzo) Dove sei? Apri questa porta!

Scena diciassette

Piero - Vincenzo

ENTRA comune Piero

liborio          E adesso me le faccio io le risate col morto! Per farla a Liborio Lamanna ci vogliono dieci Vincenzo!

ENTRA comune Vincenzo (E' insonnolito e sta rimettendosi a posto i pantaloni)

vincenzo       Ch'è stato, ‘on Libò? (entrando avanti a dx) Siete voi che bussate di questa maniera?

Liborio         Caccia il morto!

vincenzo      Come?

liborio         Dove hai messo la salma?

vincenzo       ‘On Libò, e vuie me scetate pè chesto? Sta int' 'o baule!

liborio         Ah, sta nel baule? E va a vedere se c’è, và ... !

vincenzo      Chillo sta chiuso.

liborio         E invece, guarda che combinazione, il baule è aperto ... Vedi, vedi.

vincenzo      (aprendo il  baule, sorpreso, richiude terrorizzato) Guè, è sparita la salma!

liborio          Oh!...:è sparita! La vogliamo fare riaccomparire? (arrabbiandosi) Becchino disonesto! Tu sei entrato in casa mia, mi hai chiuso dentro allo sgabuzzino e hai fatto sparire il morto per fregarti le centomila lire!

vincenzo       ‘On Libò, a me 'sta cosa nun me cunvince! Site vuie ca ve vulite piglià tutt' 'e cientomila lire!

liborio          (minaccioso, mentre cerca di prendere Vincenzo che gli sfugge correndo intorno al baule) lo? Pezzo di delinquente .... dove sta l'estinto?

vincenzo      Ditemelo voi a me, Dove sta l'estinto?

Scena diciotto

Piero – Vincenzo – Francesco – Sarah – Chiara – Alessandra - Riccardo

ENTRA II sin Francesco in pigiama

filippo           (appare spaventato al ballatoio superiore, è in pigiama) Papà, papà, qua c'è un morto!

liborio         Dove?

filippo          In camera da letto!

vincenzo       Ah! L'avite annascosto llà 'ncoppa? (cominciano ad azzuffarsi per chi deve salire prima per le scale)

                   ESCE II sin Vincenzo

liborio         L'hai nascosto tu il morto!!! (Sale anche lui velocemente)

ESCE II sin Piero

filippo          (piange appoggiato alla ringhiera, mezzo addormentato) Tengo paura!

alessio          (approfittando della stanza vuota rientra rapidamente nel baule)

ENTRANO II sin Piero e Vincenzo (parlottando e gesticolando)

liborio         (rivolto a Francesco) Ma si può sapere dove sta questo morto?

filippo          Sopra il letto, papà.

liborio          (tirando uno schiaffo a Francesco) Quello è nonno Simeone!

vincenzo      Nun' è morto, è paralitico. (tirando un altro schiaffo a Francesco)

filippo           (toccandosi la guancia colpita, piagnucola) E io che non sapevo che tenevo un nonno paralitico ....E mi sono pure preso 2 schiaffi per lui!

liborio         Adesso il morto lo faccio uscire io ... Sta nascosto in casa tua!

ESCE comune Piero

Vincenzo        ‘On Libò, non fate il furbo! 'O muorto sta ccà e saccio pure addò l'avite nascosto .. , (si affaccia velocemente alla tenda, poi verso la I dx)

ESCE I dx Vincenzo

filippo          'A zì….’a zì, (chiamando verso la I sin) Io tengo suonno ... addò dorm'io?

ENTRA I sin Alessandra (è quasi pronta per andare a letto con i bigodini in testa)

caterina       Ah, sì turnato!! Mò stammo proprio al completo, stammo!..,E che vaie truvanno?

filippo          Voglio un letto per dormire!

caterina       E io pure!

ENTRA I sin Chiara

maddalena   (insonnolita) Neh, ma che sta succedendo?

filippo          Io dint"o lietto cu 'o nonno paralitico nun ce voglio stà! Me metto paura .. ,

maddalena   E pigliatella cu tuo padre, ce l'ha miso isso!

ENTRA I sin Sarah

filippo           Mammà, mammà! Che è successo, qualche cosa al signorina Roberto?

maddalena   No, chillo è l'unico ca donne tranquillamente!

ENTRA I dx Vincenzo

vincenzo      (fa un gesto di disappunto) Ccà nun ce stà!

caterina       Chisto pò 'a tene 'a casa sua ma che va truvanno 'a chesti pparte? Io nun ce la faccio!

ENTRA comune Piero

liborio          (velocemente. A Vincenzo aggressivo) E allora? Come la mettiamo? Non ho trovato il cadavere!

vincenzo      Come la mettiamo? Dove lo hai nascosto?

ESCE I sin Vincenzo

filippo           Papà, voglio durmi! (da ora in poi vagherà per la scena fino ad appisolarsi in prossimità della tenda).

liborio         Vai all'albergo! (non capacitandosi) E’ sparito.

maddalena   Ma insomma, se po' ssapè che ghiate truvanno?

liborio         (cerca dietro la tenda) Il morto! Avete visto un cadavere?

le donne       (allibite) Che cosa?

maddalena   Gesù, chisto è asciuto pazzo!

fiorella       Papà, ma che stai dicendo?

liborio         C'era un morto nel baule e adesso non c'è più, è sparito!

ENTRA I sin Vincenzo

vincenzo      Addò sta stu muorto!?'

maddalena   E chi è 'stu muorto?

vincenzo       E’Alessio, il cameriere del signorina Roberto! (Piero e Vincenzo iniziano a litigare in modo furibondo, si spostano a sin, le tre donne a dx verso il baule)

caterina       (avvicinandosi al baule) Ma allora è vero?! Mamma mia, qui dentro c'era un morto... (apre il coperchio del baule, vi guarda dentro e rimane impietrita. Per spavento lascia andare il coperchio e comincia a tremare. Cerca di dire agli altri che il cadavere è nel baule, ma la voce non le esce e muove la bocca senza fare uscire alcun suono)          

liborio          (prendendo Vincenzo per il petto) Ascoltami bene, parassita. In questa casa non è mai sparito nemmeno uno spillo, figuriamoci un morto ...

fiorella       Papà, papà, zia Caterina si sente male!

liborio          (senza dare ascolto). .. Perciò ti avverto per l'ultima volta ...

vincenzo       Don Libò, vostra sorella sta per svenire!

liborio          (Voltandosi verso Alessandra e avvicinandosi al baule) Neh! Che cosa ti succede? (Ale  sempre boccheggiando fa dei gesti, anche Vincenzo si è avvicinato al baule)

caterina       Ta, ta, (balbettando) into o bagaglio, da quella parte, sta ‘into ‘o baule! Sta into ‘ o baule (sempre più terrorizzata)

fiorella       Fatela sedere!

Tutti cercano di farla sedere sul baule ma Alessandra si ribella ed indica con gesti di terrore il baule. Ale lancia un grido e sviene nelle braccia di Chiara e Sarah

parte la musica (N°9)

liborio          Il baule? (Piero alza il coperchio del baule e, insieme a Vincenzo vi guardano dentro, ambedue hanno un balzo e, senza dire una parola lo richiudono velocemente e vi si siedono sopra, l’uno in braccio all’altro.)

ESCE dalla tenda Francesco

filippo           Papà, il morto sta qua!           sale la musica

(cala la tela)


ATTO TERZO

Casa di Liborio

LA SCENA

La solita scena degli atti precedenti senza il tavolino di Sarah.

All'alzarsi del sipario Giulia, Chiara, Agnese  e Marco stanno entrando dalla I sin, la macchinatta del caffè è sul fuoco.

MUSICA N°10

ENTRANO I sin Chiara, Giulia Agnese e Marco  quando sono avanti al tavolo cala la musica in dissolvenza

Scena prima

Marco - Giulia – Chiara - Agnese

barone          Eh, dice bene il proverbio. Le disgrazie sono come le ciliegie: una tira l'altra!

maddalena   Ma non c'è niente da preoccuparsi. Deve stare per qualche settimana fermo, senza muoversi. Questo è tutto.

d.agnese       (sedendosi) E' proprio un destino, povero figlio mio! La paura mia è che quest'altro incidente gli potrebbe portare un'altra crisi di sconforto ....

maddalena   Adesso il commendatore porta il dottore e vedrete che scomparirà ogni preoccupazione. Prego accomodiamoci. (Agnese a sin, Chiara al centro, Giulia a dx)

barone          Però questo commendatore ha dimostrato un interesse vivissimo! Ogni volta che sono venuto qua l'ho trovato sempre!

contessa       Oh, si! E’ un vero gentiluomo il commendatore, un uomo onesto!

maddalena   Si, è un signore cosi buono ...

d.agnese       A proposito, vostro marito dove sta?

maddalena   (imbarazzata) Quale?

barone e d.agnese Come quale?

maddalena   Si.. Ah, mio marito? .. E' partito ... gli hanno trovato un lavoro fuori Napoli.

d.agnese       Scommetto che gliel'ha trovato

barone e d.agnese ..il commendatore ...

Scena seconda

Agnese - Marco - Giulia – Chiara – Saarah - Andrea

maddalena   (c.s.) Si ... cioè no .... insomma, non lo so!

contessa       Sento odore di caffè, andiamo a vedere.

barone          Un buon caffè è quello che ci vuole! (Chiara si alza e va alla cucina, Agnese e Marco la seguono confabulando, Chiara versa il caffè nelle tazze, restano a berlo vicino alla cucina Chiara, Marco e Agnese)

ENTRANO I sin Andrea e Sarah

roberto        (Ha tutta la gamba ingessata ed entra poggiandosi sulle spalle di Sarah e su un bastone) Ciao mammà!

d.agnese       Roberto caro! Se il dottore quando viene dice che non ti puoi muovere di qua, ti debbo mandare un'infermiera!

roberto       E perchè, mammà? (indicando Sarah) Fiorella è un'infermiera perfetta!

d.agnese       A quanto pare, non ti fa piacere ritornare a casa ...(Chiara porta il vassoio con 3 tazzine, le distribuisce a Sarah, Giulia ed Andrea)

roberto       Perché dici cosi? Se non mi fossi fatto male ...

d.agnese       Lo sai che Leopoldo ti aspetta.

roberto       E Leopoldo aspetta!

campanello (Piero e Raffaele)

maddalena   Chist'adda essere ‘o duttore!

fiorella       Io vado di là. Aspetto che finisca la visita. Contessa prego, vorrei mostrarvi le cartoline che dipingo.

contessa       Ma certo cara, è un piacere! Andiamo!

ESCE Sarah I sin

                              

Scena terza

Marco - Giulia – Chiara – Piero –Raffaele - Andrea

maddalena   va ad aprire la porta Tutti assumono un atteggiamento di circostanza.

ENTRANO comune Piero e Raffaele

piluscio        Vestito distintamente, da professionista, con occhiali, borsa da dottorre e cappello. Si vede, però, che gli abiti non sono suoi, mostra un certo impaccio nei movimenti e gli occhial gli impediscono di vedere bene, per cui è costretto a toglierli spesso.

liborio          (cedendo il passo a Raffaele) Avanti, favorite. Donna Agnese, voglio presentarvi il Professore Gorrasio, il quale vi tranquillizzerà sullo stato di vostro fratello. (Raffaele va verso l'altro lato baciando la mano a Marco, Piero intervenendo, rapido lo tira per un braccio verso Giulia)  Ma dove andate? Qua, qua ... da questa parte ...

piluscio        (piano a Piero) Io cu 'e llente non ci vedo ...

liborio         E levatelle!

piluscio        E comme 'o faccio 'o medico? 'Oh, scusate .... Ero distratto!

d.agnese       Professore ... scusate tanto il disturbo.

piluscio        No, per carità ... E' il nostro mestiere ... A noi ci disturbano dalla mattina alla sera!

liborio          Purtroppo il professore è molto oberato: ammalati, ospedali ... sapete la clinica, il gabinetto ...

piluscio        Sempre in gabinetto!

liborio          (dando una spallata a Raffaele) Sempre le analisi!

piluscio        (guardando Piero) Ah..le analisi.

d.agnese       Si, ma io non vi farò perdere tempo. Io desidero sapere solamente qual  è lo stato effettivo di mio figlio...

piluscio         (Non sa cosa dire) Da me?

liborio          E da chi allora?

piluscio        Ah! Io qua sto ... E' venuto il mio assistente? (Piero nervoso annuisce e fa segno di andare avanti) Adesso facciamo subito. Vi prego, commendatore, non mi fate parlare molto, è meglio ...

liborio          Si, è meglio ... meglio entrare subito in argomento. Dunque, professore, il vostro assistente che ha fatto l'ingessatura dell'arto vi ha mostrato il referto?

piluscio        Certamente!

d.agnese       E cosa ha diagnosticato?

piluscio        Eh?

liborio         (intervenendo a riparo) Fate vedere la cartella a Donna Agnese!

piluscio        Subito! (gurdndo Piero) E che se ne importa? (facendo vedere a Giulia la cartella di cuoio che porta sotto il braccio) Ecco signora, vi piace? Vera pelle, molto capiente…

liborio          (c.s.)Professore, non questa, cosa fate? La cartella clinica! Quel foglietto che avete messo in tasca!

piluscio        Ah, quello che abbiamo scritto prima insieme? (mettendo le mani in tasca a cercarlo) Ecco. (riprendendost) Sono stanco, stamattina sono uscito alle cinque per..

liborio         (fra se') …per la prima messa!

piluscio        Per la prima messa. (estraendo un foglietto) Dunque ... (si toglie gli occhiali e legge) Distorsione del femòre ...

piluscio        Femòre?

barone          Che cosa?

liborio          (intervenendo a riparo) Del fèmore! Sa Barò i termini clinici hanno una tale varietà di accenti ... mìcrobo ... micròbo, fèmore ... femòre ...

piluscio        Distorsione del fèmore, facciamoli contenti ... e.. (s'interrompe, battendo il piede per terra) Mannaggia!!

d.agnese       (allarmata) C'è qualcosa di grave?

piluscio        No, grave no. È che non si capisce che dice qua? C'è una frittura!

liborio         (correggendolo) Frattua!

piluscio        Qua ci sta scritto frittura!

liborio          (seguitando a leggere) Frattura del perone. L'aveva scambiata pè na frittura 'e peperone!

piluscio        E' proprio la calligrafia da medico ...

d.agnese       E voi che siete?

liborio         Lui è un luminare, ma la sua è leggibile. Vogliamo fare la visita?

piluscio        Subito! Commendatore accompagnatemi che non vedo niente. (vedendo la gamba ingessata) Oh, Dio levatevi subito da qua sotto (guardando in alto)

liborio         Che è successo?

piluscio        E’caduta una colonna!

roberto       No, è la mia gamba ingessata ..

piluscio        Chi ha parlato?

liborio          Il signorino Roberto che dovete visitare!

piluscio        Commendatore, per cortesia, una sedia così facciamo presto presto. E’ arrivata la sedia? (Chiara prende una sedia e l’avvicina)

maddalena   Eccola. (porgendola).E’ meglio che io raggiunga la contessa.Se avete bisogno di me chiamatemi. Con permesso.

ESCE Chiara I sin

liborio          Andate buona donna!

piluscio        (sedendosi vicino ad Andrea) Ah,ah!

liborio          Si è accomodato ‘o creaturo!

piluscio        (ad Andrea) Allora raccontatemi come siete caduto.

roberto       Veramente io non me lo ricordo proprio ...

piluscio        Oh?! Oh?! Questa è buona!...Prima casca e poi non se lo ricorda! (ride)

roberto        Sapete che cos'è, professore? E' che ieri il commendatore ha portato dei sandwich e due bottiglie di liquore, e allora ...

liborio          (ridendo) ... e allora un bicchierino tira l'altro e il signorino, che non è abituato, diciamo così .. si è sbronzato!

roberto        Ecco! Poi mi è venuto il sonno pesante e mi sono addormentato. Quando mi sono svegliato avevo la gamba ingessata. Non mi sono accorto di niente.

liborio          (sempre scherzando) Infatti era già fuori di senno quando è caduto per le scale

roberto        Mamma mia! Io non mi ricordo proprio di aver sofferto!

piluscio        E già, non ricorda perchè era sotto l'effetto dell'alcooool!

liborio          E quante o ci avete messo! Facciamo presto!

piluscio        Adesso facciamo presto presto una bella visita e poi ce ne andiatno. (a Piero) Addo sta ‘a borsa?

barone          E’ qui sul tavolo, vedete.

piluscio        (si alza e si avvicina al tavolo e con disinvoltura apre la borsa di Giulia che è vicina alla sua e comincia a frugare)

d.agnese       (si avvicina e toglie la sua borsa dalle mani di Raffaele) Scusate, questa è la mia!

piluscio        Sapete io non vedo bene! (a Piero) Tanto non teneva niente! (apre la sua borsa e caccia vari oggetti: fogli, stetoscopio ed un martello) Eccolo!

barone          Un martello?

liborio          Si, per i riflessi!

piluscio        (prende il martello e lo lancia ad Andrea che lo prende al volo) Ecco, i riflessi sono a posto!

liborio          (prendendo il martello dalle mani di Andrea e passandolo a Marco che lo posa sul tavolo) (seccato) Andiamo avanti! Cominciamo dal polso

piluscio        Oh, vediamo ...uno, due, uno due, uno due

liborio          Si ricorda di nonno Simeone e conta a tempo di bersagliere!

piluscio        Beh!! Il polso sta bene (lo muove)  ... La lingua ... osserviamo la lingua ... (Roberto la mostra) Bravo! Com’è buona la lingua!

liborio          Si, al ragù! Continuate.

piluscio        Mettete dentro la lingua. Dentro, più dentro, bravo! Gli occhi ... commendatò, ha le borse piene ... ma io le potrei vuotare….! (con le mani fa il segno del furto)

liborio          E per forza, sei un mariuolo ....

piluscio        Sta bene! (riprendendosz) E' fresco, l'occhio è freschissimo!

liborio          E' nu cefalo!

piluscio        (A Giulia) Signora..dov’è la signora? 

liborio          (prende il braccio di Raffaele e lo gira verso Giulia) Qua.

piluscio        Ah eccola! Fra quaranta giorni vostro figlio potrà camminare liberamente.

d.agnese       Sia lodato il cielo!

piluscio        Oggi e sempre! La fede è la prima cosa!

d.agnese       Allora posso portarlo a casa?

piluscio        Certamente!

liborio          (da un calcio a Raffaele)

piluscio        (subito) Ah, no! Per 40 giorni non può muoversi, ha il perone storto ...

liborio          Mi fa piacere che la scienza confermi quello che del resto io avevo detto a priori.

piluscio        Beh io devo scappare ... (porgendo la mano a Marco) Barone vi saluto ...

barone          (titirando la mano) E non volete lavarvi le mani?

piluscio        E perchè? Me le sono lavate stamattina!

liborio          Aspettiamo a Natale! (a Giulia per riparare) Simpatico.

d.agnese       Professore, vorrei sapere l'onorario ...

piluscio        L'orario? E' tardi (guardando l'orologio) Le sei meno dieci! E’ tardi!

liborio          Professore, la signora desidera sapere l'onorario, quant'è la visita. ..

piluscio        Facciamo 500 lire ...

liborio          500 lire per il taxi!

piluscio        Sono a piedi!

liborio          Di solito, questa volta avete preso il taxi. Più la visita fuori casa ... che è di 5000 lire, è overo? Io tanto pago!

piluscio        Io tanto piglio ...

d.agnese       Io tanto dò! (porgendogli un biglietto da cinquemila) Ecco a voi, professore, e grazie mille!

piluscio         Grazie a voi!(gioioso) Quando avete bisogno, non fate complimenti ...Qualunque cosa, eh? Non solo le gambe ... pure braccia, piedi ... specialità lavoro in gesso.

liborio          Fa pure le statuine!  

piluscio        E il prezzo è sempre quello!..

liborio          (indicando l'uscita e spingendolo) Da questa parte, prego, professore ...

piluscio        (un pà euforico per i soldi intascati) Si, si eccomi ... sto venendo. Signori, a tutti!

liborio         Arrivederci (chiudendo la porta)  E che faticata!

ESCE comune Raffaele deve vestirsi da Alessio

Scena quarta

Piero – Andrea – Marco –  Giulia – Alessandra - Agnese

barone          (a Giulia) Avete visto? Ora siete più tranquilla?

d.agnese       Però 40 giorni sono lunghi.

liborio         Passeranno, non vi preoccupate.

barone          Vado a chiamare la contessa così possiamo andare!

ESCE Marco I sin

ENTRA comune Alessandra

caterina       (mostrandosi un po’ imbarazzata di trovare tanta gente) Buongiorno!

liborio         Buongiorno buona donna ..

d.agnese        Roberto caro io vado, a presto, Leopoldo mi sta aspettando e non sa niente ancora di quest'altra disgrazia che ti è successa.

ENTRANO Marco e Agnese I sin

roberto       A presto mammà.

d.agnese       Ci vediamo domani ... (porgendo la mano a Piero) Io penso che vogliate trattenervi un altro poco, è cosi?

liborio         Infatti .... vorrei dare uno sguardo ...

d.agnese       …A nonno Simeone!

liborio          Esatto!

d.agnese       Ad ogni modo, grazie sempre di tutto. Buonasera!

barone          Buona serata!

contessa      Au revoir!

ESCONO comune Marco, Agnese e Giulia

Scena quinta

Piero – Andrea –  Alessandra – Sarah - Paolo

caterina       Alessandra appena usciti tutti, si avvicina a Piero come per dirgli cose urgenti..

roberto       Commendatò ...

liborio         (Ad Alessandra un pò sottovoce) Aspetta un momento ... (ad Andrea) Ditemi ...

roberto        Commendatò, a voi ve lo posso dire. 'A verità a me me fa piacere che il  dottore ha detto che non mi posso muovere, perchè qua io ci sto tanto volentieri ...

liborio          Robè, confidenza per confidenza: io l'avevo capito!

campanello (Paolo con fiori)

caterina       E chi sarrà mò? (a Piero)(poi va ad aprire)

liborio         E lo domanda a me? (imbarazzato) Io non conosco la casa!

ENTRA comune Paolo

caterina       Buongiorno Paolino.

paolino         (consegnando una scatola di fiori) Donna Caterina, ha detto papà che questi sono per Fiorella.

caterina       Veramente? E chi li ha ordinati?

paolino         Papà ha detto che li ha prenotati al fioraio di fronte, una signora ieri sera con l'ordine di consegnarli oggi.

maddalena   Grazie assai, salutami papà.

paolino         Prego. Arrivederci, riferirò

ESCE comune Paolo

caterina        (va verso la porta di sinistra) Fiorè, Fiorella!

ENTRA I sin Sarah                                                         

fiorella       Che c’è zia?

caterina       Hanno portato questi per te.  

fiorella       (prendendo la scatola) Veramente? Per me?

roberto        (imbarazzato) Scusate ... sono stato io che mi sono permesso ... li ho fatti ordinare ieri da mia madre.

fiorella       Siete stato voi? (guardando i fiori) Quanto sò belli! Grazie, grazie assai. E' la prima volta che ricevo dei fiori (aiutata da Alessandra disfa la scatola e li mette in un vaso).

caterina       (si è di nuovo avvicinata a  Piero col quale si apparta lontano dagli altri) Libò…

liborio         (un pò mistenoso) Allora?

caterina       Alle tre lo abbiamo visto uscire.

liborio         E chi l'ha seguito?

caterina       Marcello.

liborio         Si è accorto di niente?

caterina       No, nun credo (si ode un fischio carattenstico dalla finestra) Chist'è Filippo!

liborio         Allora tutto è pronto?

caterina       Eh, aspettano solo a te.

liborio          Benissimo, allora io vado subito. (Cambiando tono) Va bene, va bene, buona donna (accentuando la parola e guardando Andrea)... state tranquilla ... Voi da quelli della sala vorreste passare a quelli del palcoscenico ... vi accontenterò, ho tante amicizie! Va bene? (Rivolto agli altn) Scusatemi, sono atteso al circolo per una riunione.

roberto        Commendatore io vi ringrazio ancora di tutto quello che avete fatto per me. Avete agito come un padre.

liborio          Ma per carità! Io ho fatto della mia vita un sacerdozio dedicato ad opere di bene. Il beneficare è la mia gioia, il mio pane quotidiano ...  perciò non mi ringraziate ... (si ode ancora il fischio) Scusate, il consiglio mi sta fischiando ... (correggendosi) ... mi sta aspettando…Arrivederci

caterina       (porgendo il cappello e il bastone a Piero, un pò sottovoce) Quello sta facendo lo sciopero della fame!

liborio          Non vuole mangiare? Meglio, me lo mangio io. Arrivederci.(alzando la voce) Omaggi a vostro marito!

caterina       Presenterò! (ironica)

tutti             Arrivederci commendatore!

                   ESCE comune Piero

ENTRA Chiara I sinche va alla cucina a prendere il mangiare

Scena sesta

Sarah – Alessandra – Chiara - Andrea

maddlena     E’ andato tutto bene?

roberto        Ma quant'è caro il commendatore! Non sembra nemmeno un personaggio dei nostri tempi.

maddalena   Proprio accussì ... Si nasceva un secolo fa, era meglio pe' tutte quante! Catarì, porta questo (porgendole un piatto coperto con un altro piatto, come se ci fosse del cibo) a QUELLO. Vedi se lo puoi convincere a farlo mangiare. Può darsi che a te sta a sentire.

caterina       E' una parola! Nun ce sì riuscita tu, figurate io! (prende le cibarie e, senza dare nell'occhio, apre a chiave la porta I dx).

ESCE I dx Alessandra

fiorella       Mammà, vi dispiace se suoniamo il disco?

maddalena   No, facite, tanto io aggia 'a fà 'a cammera 'e lietto

ESCE II sin Chiara

Scena settima

Sarah - Andrea

fiorella       (va al grammofono  MUSICA N° 11 – uguale alla 2 - e fa partire il disco) Vogliamo fare questo giro?

roberto        (sorridendo le prende le mani e l'attira a sè) Te ne approfitti che sto in queste condizioni ... (fa per abbracciarla)

fiorella       (sfuggendogli allegra) Eh, ma sei uscito pazzo, Roberto? Ci possono vedere!

roberto       Si, si, continua ad approfittartene che non mi posso muovere.

fiorella       (andando alle spalle di Roberto e carezzandolo sul capo, gli parla con molta dolcezza) Adesso sei prigioniero mio ...

roberto        Purtroppo solo per 40 giorni! Però se fra 40 giorni le cose non se so’ messe in modo che possiamo stare insieme, mi piglio un'altra sbronza e mi rompo quell'altra gamba ... Poi c' ho le braccia, la testa ... hai voglia!

fiorella       No, no, la testa no! (comincia ad accarezzargli i capelli, poi abbraccia Andrea a lungo)

roberto        Fiorè, io ti voglio tanto bene!

fiorella       Roberto, senti, ti debbo dire una cosa ...

roberto        Eh, che tono serio!

fiorella       Ma è una cosa seria (va al grammofono a spegnere)  cala la musica (titubante) Quello che tu credi mio padre ... non è mio padre!

roberto        Che? Il signor Liborio non è tuo padre?

fiorella       Si ... ma quello che tu credi il signor Liborio non è il signor Liborio ...

roberto        E il signor Liborio chi è?

fiorella       Quello che tu credi il commendatore .... hai capito?

roberto        No! Nemmeno tanto così.. .. (fa il gesto)

fiorella       Allora incominciamo daccapo ...

roberto        Ecco, è meglio.

fiorella       Mio padre fa una strana professione ... fa .... .l'invitato.

roberto       Che fa?

fiorella       ... fa la professione di invitato. E, fingendosi commendatore, ha fondato un comitato di beneficenza per fare la beneficenza a lui stesso ... insomma ... alla nostra famiglia. Quando quella mattina arrivasti tu, mio padre stava qua come membro fondatore del comitato.

roberto       E allora?

fiorella       E allora la tua presenza in questa casa l'ha costretto a rimanere sempre il commendatore che tu conosci!

roberto        (scoppiando a ridere) Ah, ah, ah! Questa è bellissima! Ah, ma allora perciò sta sempre qua! E' bellissima, parola d'onore! (ride ancora)

fiorella       Ma come, ridi? Non sei arrabbiato?

roberto        Arrabbiato? Anzi, tuo padre mi era già simpatico ... adesso mi è simpaticissimo! Che grande attore!

fiorella       No, è solo un uomo infinitamente buono e caro che fa qualche onesto imbroglio per mantenerci.

campanelloforte (Toto)

fiorella       (Sarah va ad aprire la porta) Avanti!

Scena ottava

Andrea – Sarah – Alessandra - Toto

ENTRA comune Toto

fiorella       Buonasera signor Leopoldo!

leopoldo     (senza rispondere, diritto verso Andrea avanti a sin) Allora? Che è 'sta storia della gamba? Della caduta? Che è successo?

roberto       La signorina Fiorella ti ha salutato!

leopoldo     (seccato) Buonasera! (ad Andrea) Lo sai che oggi dovevamo partire per il Cilento?!

roberto       Eh, lo so. Ma non si può, mi sono rotto una gamba. È così semplice ...

leopoldo     No, non è tanto semplice ... Io assolutamente non voglio che tu rimanga ancora in questa casa! Ogni giorno che passa la faccenda diventa sempre più pericolosa.

roberto       E perché? Mammà ha detto che avevi sistemato tutto.

leopoldo     Lascia perdere quello che ha detto mammà. La verità è che come avevo previsto quel fanfarone del commendatore, a furia di andare e venire, ha richiamato l'attenzione sopra a questa catapecchia. Come fai a giustificare la tua presenza qua dentro?

roberto        Zio, io non so che cosa dirti. So solamente che il professore ha dichiarato che è pericoloso trasportarmi.

leopoldo     E' molto più pericoloso restare qua.

ENTRA I dx Alessandra

roberto        (ironicamente) D'accordo, ma io sono certo che con il tuo acume, troverai un'altra via d'uscita ...

leopoldo     E' inutile che fai l'ironia! Qua una via d'uscita ci sta ed è quella porta! Perciò sii ragionevole e fatti portare a casa.

caterina       Scusate se mi intrometto, signor Leopoldo, ma il signorino non si può muovere.

leopoldo     Nssuno ha chiesto la vostra opinione.

roberto       E invece la signora Caterina ha ragione! Io non mi posso muovere, resto qua!

leopoldo     No, tu farai quello che dico io! lo sono il tuo tutore e mi assumo tutte le responsabilità.

roberto       Ricordati che fra un mese sono maggiorenne ...

leopoldo     E sarai sempre quello sciocco irresponsabile che sei! Vuoi ricordarti che hai ucciso un uomo, o no?

fiorella       (un pò impaurita) Ma è stata una disgrazial

caterina       Proprio cosi, è stata una disgrazia! E poi pure se lo trovano non lo possono arrestare più, ormai.

leopoldo      (fuori dai gangheri) Vi ho detto che dovete stare zitta!

Scena nona

Piero – Alessandra – Toto – Andrea - Sarah

leopoldo     Cosa credete che non l'ho capito che lo volete far rimanere qua per sfruttare ancora questa disgrazia? Per prendervi quanto più danaro è possibile? Roberto se ne viene con me! Voi non siete che degli avvoltoi, tutti quanti!

caterina       Uè, uè! (accorciandosi le maniche) E chi v' 'a dà tutta 'sta cunfedenzia? Va a fa bene 'ncopp’‘a 'sta terra! Dopo che ci siamo messi pure a rischio di andare in galera tutti quanti per causa vostra, chillo ce chiama avvoltoi! Io mò ch'avessa risponnere?

ENTRA comune Piero con pistola

liborio          (ad Alessandra) Silenzio, che maniere! (a Toto)  Calma, signori miei, calma. Che cos' è questa gazzarra? Che cos'è questo indegno bailamme?

leopoldo     (collerico) Ah, voi siete ancora qua? Che volete ancora?

liborio          Prima di tutto non voglio sentire urla che offendono la buona educazione e le mie trombe di Eustacchio. E poi vorrei sapere come mai questa specie di cornacchia si permette di inveire in maniera così indecorosa verso un nobile gentiluomo come voi?

caterina       (meravigliata) Ma che sta dicenno!?

liborio         (interrompendola con un gesto imperioso) Silenzio, sovversiva!

leopoldo     Grazie del vostro intervento, commendatore.

liborio          Ma per carità!

leopoldo     A me ribolle il sangue al pensiero che questa gentaglia, dopo che ha ricevuto del bene, cerca di ricattarci.

roberto       Ricattare, ma che stai dicendo Leopò?

liborio          Proprio cosi. Giustissimo! Ha ragione. Irriconoscenti ... esosi .... avidi di denaro. Caro don Leopoldo, voi avete buttato le perle ai porci! E questi plebei le stanno calpestando. (Sarah e Alessandra parlottano fra loro lamentandosi) Dite, dite a me quello che avevate pensato di fare con il caro cugino.

leopoldo     Io, come cugino di primo grado e tutore, ho predisposto un rifugio sicuro in una zona solitaria, in una loro tenuta di campagna nel Cilento.

liborio          (ad Alessandra)Sentito? Ha anche una tenuta in Cilento!?

leopoldo     Come?

liborio         No, dicevo, avete fatto benissimo! Mi compiaccio!

leopoldo     Grazie dell'approvazione.

liborio          Prego, prego.

leopoldo     Perciò, caro Roberto, ingessatura o non ingessatura, tu adesso lasci tutto e te ne vieni con me. (a Piero) Vi pare?

liborio         (calmo) No!

leopoldo     (meravigliato) Come, no?

liborio         (c.s.) Roberto ce n'ha per 40 giorni.

leopoldo     Ma allora mi volete prendere in giro?!

liborio         (c.s.) Si!

leopoldo     (scattando) E come osate? Voi non dovete mettere bocca in affari  che non vi riguardano! Voi siete un intruso e basta. Io farò quello che debbo fare!

liborio          Calma, calma. Qua se si perde la calma buona notte! (rivolto altri) Scusate, vorrei conferire a quattr'occhi con il signor Leopoldo.

leopoldo     Io non ho nessuna intenzione di discutere con voi!

liborio          Ed io si, invece.(Facendo cenno agli altri di andarsene) Vogliamo sgomberare l'aula?

caterina       Subito, commendatore! (ironica) (Sarah e Alessandra aiutano Andrea e si avviano insieme ad Alessandra verso la I sin).

leopoldo     Roberto, dove vai? Ti ho detto di rimanere qua. (Andrea lo ignora)

ESCEONO II sin Alessandra, Sarah ed Andrea

liborio          (secco) E’ andato!

leopoldo     Ma questo è veramente il colmo! Come vi permettete di dare ordini in una casa che non è vostra? Dove sta il padrone di casa?

liborio         Calma, fra poco viene pure lui, non vi preoccupate.

Scena decima

Piero - Toto

leopoldo     Vi farò mettere a posto io, vi farò ... .Intanto non mi muovo di qua sino a che non è arrivato!

liborio          Ecco, bravo, accomodatevi. (gli porge una sedia ma Toto non siede)

leopoldo     No!

liborio          Non vi volete sedere?

leopoldo     Vi ho detto di no!

liborio          Come non detto! Mi seggo io, sono stanco ...io lavoro! Oh, adesso, mentre aspettiamo il padrone di casa, vi voglio raccontare una bella storiella ...

leopoldo     Non ho nessuna voglia di ridere!

liborio         No, ma non fa ridere ... Sentite a me sedetevi perchè è interessante.

leopoldo     Sto benissimo in piedi!

liborio          Come volete. Dunque: in una nobile famiglia della nostra città vive un giovanotto dal carattere sensibile e impressionabile. Questo giovanotto è affidato alla tutela di un distinto e simpatico cugino, il quale amministra il suo patrimonio. Il simpatico cugino, naturalmente, è un uomo di mondo: ha un fisico attraente, piace molto alle donne, fa la vita brillante, gioca, spende con generosità ... Però, fra tante belle qualità ha un difetto. E' un poco distratto .... si dimentica, per esempio, che quei soldi non sono suoi, ma sono del pupillo sensibile e impressionabile ... (Toto che ha incominciato ad interessarsi al racconto, senza rendersene conto si lascia cadere su di una sedia) Ah, vi siete seduto?! Avete fatto bene. E quello a volte capita che mentre uno sta in piedi, piano piano se ne scende e non se ne accorge! Ma adesso mi alzo io, sennò in due seduti è brutto!

leopoldo     (seccamente) E allora?

liborio          Vi interessa la storiella, eh? Allora il simpatico cugino, che è un uomo di mondo,  ad un certo momento si accorge che il giovanotto sta per diventare maggiorenne e che lui deve rendere conto di quei soldi che ha sperperato simpaticamente. Voi che avreste fatto al posto suo?

leopoldo     Io? E che c'entro io?

liborio          No, niente ... ma dato che pure voi siete simpatico e attraente poteva darsi che ... Ma non ha importanza, ve lo dico io. Dunque, il cugino che è distratto ma non è sciocco dice fra sè: "mò sa che faccio?" Faccio interdire il pupilletto, così posso continuare a sperperare i soldi senza rendere conto a nessuno". Già la sapete questa storiella?

leopoldo     Io so solamente che mi state scocciando con questi discorsi cretini (si alza)

libono           Perchè non sentite come va a finire, adesso viene il bello!! Sapete che cosa escogita questo simpatico cugino? Compra un giocattolo come questo! (estrae dalla tasca una grossa rivoltella e la mostra a Toto e gliela punta contro)

leopoldo     (impaurito) E piano, piano! Che fate? State uscendo pazzo?

liborio          No, non abbiate paura, è scarica ... o almeno credo.

leopoldo     Posate!

liborio          Ad ogni modo se state fermo non c'è nessun pericolo. Acquistato il giocattolo il buon tutore pone la sua attenzione sul baule personale del suo pupillo ... un baule qualunque ... adesso ve ne mostro uno uguale (battendo le mani ed alzando la voce) Signor Marcello! Prego introducete il baule!

Scena undicesima

Francesco – Angelo – Piero - Toto

ENTRANO comune Francesco e Angelo che trasportano il baule

marcello     Buonasera! Piano piano.

filippo          Addò ‘o mettimmo?

liborio          (indica avanti a dx) Ecco il famoso baule (Francesco ed Angelo lo spostano a dx e poi ci si siedono sopra)

leopoldo     (alzandosi) Basta! Mi rifiuto di assistere a questo stupido scherzo!

liborio          (facendo cenno di sedere con la rivoltella) Sedetevi che la storiella non è finita ancora!

leopoldo     Voi siete un pazzo o un criminale!

liborio          (tenendo la rivoltella più decisamente puntata) Sedetevi, vi ho pregato ... Anche perchè questa è scarica, ma non si sa mai, è capae che è rimasto un colpo in canna...

leopoldo     (siede itnpaurito) Vi rendete conto di quello che state facendo?

liborio          Calma, non abbiate paura. (a Francesco ed Angelo) Signori, per favore, volete mettere il baule vicino allo sgabuzzino? (Francesco ed Angelo eseguono) Grazie. (Ad Angelo) Signor Marcello permettete una domanda?

marcello     Ai vostri ordini, commcndatò!

liborio          Voi che siete un esperto in bauleria, volete spiegare al signore che cosa avete trovato di strano in questo baule?

marcello     Subito (come se recitasse una lezione, enfatico) In questo baule sono stati praticati dei fori nel fianco ed è stata applicata una serratura interna.

liborio          Basta così, grazie. E ritorniamo al nostro simpatico e distinto cugino. Questo signore, avendo a disposizione il giocattolo ed il baule, combina questo grazioso giochetto. Scena: il piccolo studio del pupillo sensibile ed emozionabile. La madre è uscita per una beneficienza. Il giovane pupillo sta canticchiando allegramente (a Francesco) Signor Filippo, avete un minuto di tempo?

filippo          Anche due, commendatore ...

liborio          Volete fare la parte del pupilletto?

filippo          Subito.

N.B. Iniziare a legare ed imbavagliare Vincenzo

liborio          Allora sedetevi e canticchiate allegramente. (Francesco si siede e comincia a canticchiare “La,la, la”) E questo sarebbe canticchiare allegramente (Francesco canta più velocemente “La, la, la”)  A questo punto entra il tutore (a Toto) Se perrmettete, la parte del tutore la faccio io, ci tengo. Entra e si rivolge al giovane sensibile. (rivolto a Francesco  con intonazione cordiale) Come va, caro pupillo?

filippo          (anche egli con intonazione da recitazione) Non c'è male, caro tutore.

liborio          (mostrando la pistola a Francesco) Guarda che cosa ti ho portato, caro pupillo!?

filippo           Oh, come è bella, caro tutore! Grazie.

liborio          Si, un vero gioiello! Si impugna come un guanto e si mira alla perfezione. Vedi quel calendario sulla porta? (mirando veramente un calendario attaccato alla potta di ingresso) Tah!... tah!... (finge di sparare) Centrato! (a Francesco) Adesso prova tu, caro pupilletto. Senti com'è maneggevole, caro pupillo. (dà la pistola a Francesco)

filippo          (un pò timoroso) Le armi mi fanno un poco impressione, caro tutore.

liborio         Ma sei un uomo ormai. Non dovresti avere paura. Prova, prova, caro pupillo!

filippo           Dammi, dammi caro tutore! (stesso tono)

liborio          Spara, spara caro pupillo (stesso tono)

filippo           Ecco, ecco caro tutore. (stesso tono)

Scena dodicesima

Raffaele – Alessandra – Chiara – Francesco – Angelo - Piero – Toto – Andrea - Sarah

filippo           (Francesco in piedi punta la pistola verso la porta, poi imitando con la bocca il primo colpo)... TAH! (dalla pistola parte improvviso un colpo – traccia n° 12 -  I presenti sobbalzano. La porta d’ingresso si apre da sola)

ENTRA comune Raffaele e stramazza al suolo, vestito da maggiordomo con la stessa giacchetta a righe di Alessio.

 leopoldo     si alza di scatto in piedi e, terrorizzato, fissa Raffaele disteso in terra.

ENTRA I sin Alessandra

ENTRA II sin Chiara

caterina       Ch'è successo?

maddalena   (dal ballatoio, vedendo il corpo di Raffaele, lancia un grido) Chi ha sparato?

liborio          (chinandosi sul corpo di Raffaele, a Francesco, con un tono falso) Hai ucciso un uomo!

filippo           Oh, Dio, che cosa ho fatto! L'ho ucciso, sono un assassino! (stesso tono, testa fra le mani)

ESCE comune Francesco di corsa

ENTRANO I sin Andrea e Sarah

roberto        (aiutato da Sarah, vedendo fuggire Francesco e guardando il corpo, a testa in giù) Alessio!

liborio         Non è Alessio, è Piluscio! (tranquilizzando tutti)

tutti             E’ Piluscio?

fiorella       E' morto?

liborio          No, non è morto (a Raffaele) Alzati, Pilù, la parte del cadavere è finita.

piluscio        Com’è bello essere un cadavere vivo! (Raffaele si alza tra lo stupore generale.)

liborio          Tornando a noi, non è morto, signori miei, come non è morto Alessio!

roberto       (emozionato) Alessio non è morto?

liborio          Alessio è più vivo di un capitone con le orecchie, Al signor Leopoldo non serviva un morto morto, ma un morto vivo! E se no come faceva a farlo apparire di notte, in questa casa, per ossessionarvi fino al punto di farvi impazzire?

ENTRA comune Francesco che resta sotto la porta ad impedire che chiunque esca.

leopoldo     Io mi rifiuto di rispondere alle assurdità di un pazzo criminale come voi. Fatemi uscire! (si avvia verso la comune, ma vedendo Francesco si blocca)

liborio         No, no proprio adesso che si sta parlando di voi ci volete lasciare?

roberto        (esaltato) Ma io non ci capisco più niente. Ma perchè mi voleva fare impazzire? Che interesse aveva?

liborio          Che interesse? Per farvi interdire, per continuare a sperperare il vostro patrimonio senza dar conto a nessuno.

roberto        Non ci credo!

leopoldo                 E non ci devi credere! Ti giuro che sono tutte menzogne di questo sporco                        individuo!

liborio            E allora perchè volevate scappare?

leopoldo      Per andare a denunciare il vostro lurido ricatto!

liborio           Oh che bontà! E il baule con il morto dentro perchè lo avete portato in questa casa?

leopoldo       Per evitare che un eventuale sopralluogo trovasse il corpo in casa di                       Roberto.

liborio          Giustissimo, e questa giacca da cameriere macchiata di questo sangue trovata da                       Piluscio nottetempo in casa vostra?

leopoldo     Che domanda idiota! E' il sangue dell'ucciso!

liborio           E allora, caro Roberto, tranquillizzatevi. Voi non avete ucciso un uomo,                        voi avete ucciso un vitellino di latte!

roberto        Un vitellino di latte?

liborio           Si! (chiamando) Piluscio!

piluscio         Comandate!

liborio            Volete spiegare a questi signori che cosa è risultato dall'analisi?

piluscio         E' risultato che la macchia di sangue che stava sulla giacca, è di sangue di bovino.

liborio            E allora, signori miei, i casi sono due: o il sangue non era di Alessio, o Alessio è figlio di una mucca!

leopoldo      Oh, insomma, basta! Vi sfido a provare le vostre stupide accuse senza testimoni!

liborio            Ancora testimoni? Scusate donna Caterina, vostro fratello dove sta?

caterina        Sta nello sgabuzzino.

liborio          Introducetelo con tutti gli onori.

caterina        Subito commendatore! (Raffaele e Alessandra vanno alla I dx e aprono a chiave la porta)

liborio          Fate entrare quell’amabile fratello!

Scena tredici

Vincenzo – Alessandra – Piero – Toto – Andrea – Sarh – Raffaele – Chiara - Angelo

ENTRA I dx Vincenzo (legato come un salame)

liborio          Voglio vedere mò che vi trovate faccia a faccia con il vostro complice. Come ve la caverete?

caterina        Avanti, avanti. Qua ce sta mio fratello!

liborio         Ma perchè l'avete legato? Scioglietelo!

Raffaele scioglie Vincenzo che sedendosi sul baule  resta mortificato e zitto

leopoldo     Vedo dai vostri metodi che siete proprio un gangster ... (a Vincenzo) E voi come permettete che quest'uomo spadroneggi in casa vostra? Giacchè siete così ingenuo, ve lo dico io: quest'uomo fa la corte a vostra moglie! (risata generale)

POSIZIONE da sin a dx: Chiara sulle scale, Andrea, Sarah (un poco dietro le spalle di Andrea), Francesco, Tavolo, (dietro il tavolo) Piero, Angelo, (a dx del tavolo) Raffaele, Vincenzo (seduto sul baule)  e alla dx del baule Alessandra

liborio         Chest'è bella!

vincenzo      (sconfortato) Ah!

leopoldo     Ma come? Vi deridono e voi non vi ribellate? Ma che razza di uomo siete, don Liborio? (Chiara scende dalle scale e si avvicina a Sarah ed Andrea)

vincenzo       (scocciato) Ma quale don Liborio e don Liborio, io non sono don Liborio! Don Liborio è lui! (indicando Piero)

leopoldo    (fulminato) Voi?

liborio          Gia!

leopoldo     (fa per scappare)

liborio          (a Francesco)Acchiappa a chesto! (Francesco lo blocca e lo riporta avanti a sin tra Sarah e tavolo, poi ritorna alla comune)

leopoldo     Ma allora ... allora è tutto un complotto! Vigliacchi farabutti! Ed anche voi (a Vincenzo) contro di me dopo che vi ho dato 200.000 lire?

liborio          (sobbalzando) Quanto ll'avite dato?

leopoldo     200.000 lire!

liborio          (a Vincenzo) Mi hai fregato pure 100.000 lire!? (si avvicina a Vincenzo ed alza il braccio più per minacciarlo che per colpirlo, Alessandra lo mantiene)

vincenzo       (schivandosi) Non è vero, è un bugiardo!

fiorella                  Papà, calmati per piacere!

liborio          (abbassando il braccio) E va bene, lasciami, non gli faccio niente, sistemo prima il candido fiorellino e poi   ne parleremo ... (a Toto) Allora, adesso che mi avete smascherato davanti a tutti come il corteggiatore di questa gentildonna, vogliamo andare in questura?

leopoldo     Allora mi volete proprio ricattare?

roberto        (esplodendo) Ricattare? Noi ti vogliamo ricattare?! E come hai il coraggio                     di dire questo? Mascalzone, delinquente! Ti approfittavi del mio stato per farmi uscire pazzo! Se mi potessi muovere ti spaccherei la faccia! (fa per alzarsi mettendo le mani sulla sedia, Chiara e Sarah sono alla sin e alla dx di Andrea e lo trattengono)

liborio         E perchè non vi muovete? Che aspettate?

roberto      Per via di questa maledetta gamba rotta!

liborio         Non è rotta!

fiorella e roberto          Non è rotta?

liborio         Ve l'abbiamo ingessata quella sera quando eravate sbronzo.

roberto                   E perchè?

liborio                     Per non farvi tornare a casa, sotto le grinfie del vostro affezionato tutore.

roberto        (alzandosi comicamente con la gamba ingessata) E grazie pure di questo! (avanzando minacciosamente verso Toto, che indietreggia impaurito) Grazie di avermi dato la soddisfazione di poter ....

fiorella       (fermando Andrea) No, Robè, no.

liborio         Lascialo fare!

roberto        E va bene! (a Toto) Ma stammi a sentire. Io non ti denuncio unicamente per non dare un dolore a mia madre e per non macchiare il nome della nostra famiglia. Ma ti giuro che, se domani ti trovo ancora a Napoli, ti mando in galera come l'ultimo ed il più spregevole dei delinquenti! Leopò, devi sparire! Vattenne addò vuò tu! Non ti devi far vedere più! (strillando) Hai capito?

leopoldo     Sissignore .... ho capito!.... (raccoglie il cappello, se lo mette in testa e fa per avviarsi verso l'uscita)

liborio         Ha fatto la fine che merita! Al piacere di non incontrarci mai più!

leopoldo     (tornando indietro si avvicina faccia a faccia con Piero, a minacciarlo) In quanto a voi, ritenetevi schiaffeggiato.

 liborio         Mascalzone, delinquente!

ESCE comune Toto (Francesco si scosta per farlo passare poi gli chiude la porta dietro, entra e si avvicina a Piero)

Scena quattordici

Vincenzo – Piero – Sarah – Angelo – Andrea – Raffaele –  Alessandra – Valeria – Chiara - Francesco

caterina       Gesù! L'andata via l'ha fatta proprio bene. Pareva Ruggiero Ruggieri nel ''Piacere dell'onestà"

liborio          'A vuò ferni? Non è il momento!

vincenzo      Chi se l'avrebbe immaginato! (fa per andare)

liborio          Dove vai? Mi hai fregato 100.000 lire! Mascalzone delinquente pure tu! Io ti spacco la faccia!

vincenzo      (cercando di impietosirlo) Perchè vi arrabbiate? lo vi ho sempre aiutato.

liborio          Che hai fatto?

vincenzo      Se io non facevo il testimone necessario, quello non faceva il reo confesso!

liborio          Con fesso, vuoi dire! Perché eravate in due contro di me!

vincenzo       ‘On Libò, non fate accussì!

liborio          E mò vattenne a dint'a casa mia e nun te fa vedè cchiù. (A Raffaele e Angelo) E voi, prendete tutto il mobilio di questo farabutto e scaraventatelo in mezzo alla strada insieme a lui. (Angelo lo prende dal colletto della camicia e dalla cintura del pantalone, Raffaele intano apre la porta per agevolare l’uscita, ma sulla soglia appare Valeria)

vincenzo       No, ‘on Libò, non lo potete fare, perchè i mobili non sono miei, sono dell'infermiera al terzo piano.

maddalena   Ancora essa!

ENTRA comune Valeria

luisella       Fermi! lasciatelo!... Vieni con me, la mia casa e’ anche la tua se vuoi…

vincenzo       (si libera dalla presa di Angelo, si aggiusta i capelli e se ne va sotto bracio di Valeria) Addio!

ESCONO comune Valeria, Vincenzo, Angelo e Raffaele

Scena quindici

Raffaele – Alessandra – Chiara – Piero - Andrea - Sarah

roberto        (commosso) lo non so come esprimervi la mia riconoscenza. Grazie, commendatò ... (ride indi si n'prende) Scusate..grazie, don Liborio ... Voi mi avete salvato ed io vi sarò riconoscente per sempre!

fiorella       (Interrompendo) Papà, ma tu quand'è che hai cominciato a capire che ci doveva essere qualche cosa sotto?

liborio          Quando è sparito il morto dal baule. Capirai, dato che è un morto che cammina, deve essere per forza un morto vivo, allora pensai: qua fanno camminare i morti e significa che vogliono spaventare i vivi…. E chi si voleva far spavenatre?

roberto       A me!

liborio          Esatto! Per farvi interdire, per poi continuare a sperperare il vostro patrimonio!

roberto       Il bello è che l'unica persona che ha dormito quella notte sono stato io!

fiorella       E per forza, con le sei pasticche di sonnifero che ti dette mammà!

liborio          Gue' ... gue, ... che significa “che ti dette mamma”?

fiorella       (impacciata) Che deve significare ... .

liborio          ... Che cos'è questo "tu"? Questa confidenza che ti prendi con il Signorino Roberto?

roberto        (imbarazzato) ecco, vedete .... noi ci diamo del "tu" perchè ... insomma, noi ci vogliamo bene, ecco!

liborio          Ah, non avete perduto tempo.

roberto       Si, lo so, ma non è colpa mia se mi sono innamorato subito di vostra figlia.

liborio          Eh, già. ... (a Sarah) e tu?

fiorella       Io pure!...

liborio          Io pure, cosa?

fiorella       Gli voglio bene!

roberto        E' una cosa seria, vi giuro. Fiorella è una ragazza così cara, così buona, così dolce ed io ... me la voglio sposare! (Sarah rimane interdetta e commossa)

caterina       Fiorè, hai sentito? Ha detto che ti vuole sposare! E come l'ha detto bene! Con una bella voce .... mi pare proprio la …

liborio          'A vuò femì? .. Grazie per l'onore che fate a me e a tutta la mia famiglia .... io vi giuro che sono commosso ... perchè sentire chiedere la mano di mia figlia da una persona come voi .... qua in questa casa ... fa una certa impressione!

roberto       Allora ... ci date il vostro consenso?

liborio         (secco) No!

tutti             Oh! (hanno un moto di sorpresa).

fiorella       Papà!

maddalena e caterina     Ma che dici?

liborio          Vedete, io sono certo che voi volete bene a Fiorella, in questo momento. Fiorella vi è stata vicino, vi ha curato, vi ha fatto sentire il suo affetto in un momento così brutto per voi ... Perciò è facile innamorarsi in questa situazione. Però, io credo che voi avete visto in lei qualche cosa di più grande di lei. Perciò adesso fate una cosa ... tornate a casa vostra, nel vostro ambiente e lasciate passare un poco di tempo. Quando sarà passato un pò di tempo, allora saprete se il vostro affetto è così forte da volervi sposare Fiorella e soprattutto da farvi passare sul fatto che è nata in una famiglia, diciamo ... un poco troppo pittoresca ….come la nostra.

roberto       Ma io sono sicuro ...

liborio          E voglio essere sicuro anch'io. Questa è mia figlia e non si scherza! E adesso Fiorella vi aiuta a togliervi il gesso e poi vi accompagnerà a casa. (guardando Sarah) Su, e che cos’è questa faccia, se son rose fioriranno! E sta tranquilla che se ti vuole bene qua ritorna!

roberto        Sarà presto, molto presto. Grazie a tutti. (Andrea mette un braccio sulle spalle di Sarah camminando goffamente ed escono)

ESCONO I sin  Sarah ed Andrea

Scena sedici

Raffaele – Alessandra – Chiara – Piero – Gabriele - Giacomo

piluscio        ‘On Libò, complimenti! State per diventare barone!

liborio          Non diciamo fesserie! Quale barone!

caterina       E invece è proprio così. Se lui è titolato, quando si sposa Fiorella, io pure farò parte della nobiltà!

liborio          Come no, tu sarai la prima nobile della famiglia Lamanna. Con lo stemma diviso in due, da una parte scritto "Signori" e dall'altra "Signore". Pilù, grazie per la tua valida collaborazione ... non ti dico di restare a cena con me ... perchè qua non si mangia mai.

piluscio        Grazie, Don Libò! State senza pensiero!

liborio         Adesso ti puoi riprendere il nonno.

PILUSCIO     (va alla porta, chiama Gabriele) Ciru’, saglie, amma piglià ‘o nonno!

                        Ma è ancora vivo?

liborio          Credo di si ... perchè?

piluscio        Non l'ho sentito cantare!

liborio          Non t'impressionare. Abbiamo scoperto che stava zitto pure succhiando il pomo dell'ombrello di mia sorella Caterina. E' meno dolce delle caramelle ma dura di più! Ed è anche più economico!

piluscio        Mo chiamo a nipotemo e mi faccio aiutare. (andando alla comune) Ciruzzo, Cirù!

ENTRA comune Gabriele

ciruzzo         Eccomi, c’amma fa?

piluscio        C’amma piglià ‘o nonno! Don Libò, ce lo andiamo a prendere.

ciruzzo         Ma dove sta?

liborio          In camera da letto. Cirù avviate tu. Pilù teh, queste sono le 1000 lire per il noleggio del vecchio.

ESCE II sin Gabriele

piluscio        Don Libò, lasciate stà ...

liborio          No, il noleggio te lo devi prendere.

piluscio        Don Libò, se permettete con la mille lire del noleggio voglio fare un omaggio alla Signorina Fiorella per il suo fidanzamento.

liborio          Grazie, sei molto gentile ... (dando i soldi ad Alessandra) Capisci? Questo è il popolo! Se li è levati dalla bocca! E che ti debbo dire, compreremo un regalo per Fiorella. E mo’ vatte a piglia’ ‘o nonno, va….

ESCE II sin Raffaele

liborio           Vammi a pigliare il frack, per cortesia.

caterina       Subito. (sale le scale, sull’uscio della porta si trova Raffaele e Giacomo,li fa passare, mentre vanno verso l’uscita Giacomino fa il suo show)

ESCE II sin Alessandra

ESCONO comune Raffaele, Giacomo

Scena diciasette

Chiara - Piero

maddalena   E che faje, iesce?

liborio          Sissignore. La mia giornata non è finita ancora, debbo andare al rinfresco di chiusura del congresso enologo internazionale.

maddalena   E di Fiorella ... non ne vogliamo parlare?

liborio         Io ho detto quello che dovevo dire .. Non hai sentito?

maddalena   Già ... e a che ora tuorne?

liborio          Mah, non lo so .... tardi, molto tardi ... Ad ogni modo non ti preoccupare. Pure se non ti trovo in casa non ha importanza.

maddalena   Come non ha importanza? Che significa?

liborio         Ma pecchè, tu nun l' 'e capito che le cose fra di noi sono cambiate?

maddalena   Ma quali cose?

liborio          Non dar retta, Maddalè, lascia perdere ... non mi va di discutere ... so stanco ... troppo stanco. Limitiamo le discussioni allo stretto necessario. Dopo quello che ho visto, dopo quello che ho capito ...

maddalena   Pecchè, che saje? Ch' 'e capito?

liborio          Una sola cosa e vale per tutte: che tu non mi vuoi più bene. Guarda .. .io non ti domando nessuna spiegazione ... non ti domando perchè e per quale ragione ....per sentirmi dire le solite cose… Matalè forse è meglio che ognuno di noi se ne va per la sua strada.

maddalena   Pecchè, tu fino a mò che hai fatto? Non si gghiuto diritto diritto pà strada toia senza domandarti mai qual'era e comm'era 'a strada mia?

liborio          Può darsi. .. Però i miei sentimenti nei tuoi riguardi sono stati sempre gli stessi. Ti ho voluto e ti voglio bene assaje.

maddalena   Si, a modo tuo.

liborio         E perchè?

maddalena   Pecchè non me lo hai mai dimostrato. (con voce sempre più commossa) Chi sò stata io pè tte? Chi songo? "Maddalena, una donna selvaggia e primitiva ... Taci, cavernicola!...non parlare vaiassa!...stai zitta, ignorante ... (piangendo) Hai fatto sempre tutto quello che piaceva a ttè senza farmi sapere niente d' ‘a vita toia! Me he lassato sempre sola dint' ca 'sta casa, ca nun è manco casa mia ... perchè io non sono tua moglie.

liborio         (colpito) Già!

Scena diciotto

Piero – Alessandra – Chiara

ENTRA II sin Alessandra con frack

caterina       (rientrando) Libò, nun piglia cchiù 'e pesche sciroppate ca 'e macchie nun se levano! (si avvicina a Piero e lo aiuta ad indossare il  frack)

liborio         Grazie. Mi ricorderò. (ad Alessandra) Pigliame 'e guante e 'o cappiello.

caterina       (salendo nuovmente le scale) Vammi a pigliare questo, vammi a pigliare quell’altro.  Io sono la martire della casa. Io nun c’’a faccio chiù!

ESCE II sin Alesssandra

liborio          (a Chiara) Aiutami a mettere il cravattino. (Chiara esegue) Dimmi una cosa ... tu sei nata a Marcianise?

maddalena   Si. (mormorando)

liborio          Scrivi a qualcuno al paese tuo e fatti mandare la fede di nascita e lo stato di famiglia. Per i documenti che si debbono fare qui a Napoli me la vedo io. Vado dal Cavaliere Amato al Municipio ... quello non mi fa perdere tempo.

maddalena   Ma perchè s'hanna fà 'sti documenti?

liborio         Per le pubblicazioni.

maddalena   Ma tu me vuò spusà?

liborio          Se nostra figlia ha la fortuna di entrare in quella famiglia ci deve entrare con le carte in regola.

maddalena   Ah!...perciò mi sposi? (con delusione)

liborio         Lo vedi che nemmeno stavolta hai capito? Pure per questo. (silenzio dei due)

ENTRA II sin Alessandra con guanti e cappello

caterina       Certo che il fidanzamento di vostra figlia vi ha fatto proprio felice assai! Ih che murtorio!

maddalena   Allora a che ora tuorne?

liborio          (guarda Chiara per un istante in silenzio)Tardi, tardi! (poi guardandosi) Le decorazioni cecoslovacche!

maddalena   (va a prenderle e le porge) Io ... t'aspetto.

caterina       Libò, se ti capita, vedi di portare due bignè a zabaione ... Me piaceno assaie.

liborio          Hai fatto bene a ricordarmelo. A proposito, adesso dimenticavo la cosa più importante. I ferri del mestiere: le saccocce. (estrae di tasca le saccocce, se le lega alla vita, le sposta dietro le falde, si accomoda la giacca ed infine si mette il monocolo, durante le operazioni Chiara ed Alesandra aitandolo a mettersi le saccocce, a soggetto riempiono i vuoti)

maddalena   T'uorna ampresso.

liborio          Statte bbona! (si avvia verso la comune) Senti Maddalè, (tornando verso Chiara) del nostro matrimonio non ne parlare a nessuno. Ti raccomando pure a te, Caterì, senza che fai la distratta, tu stavi nascosta come al solito e facevi la spia, e se non l’hai sentito te lo dico io: mi sposo con Maddalena. parte la musica (N° 13) E non ne parlare con nessuno, è chiaro?  Dovrà essere una cerimonia strettamente familiare…Non vorrei che tra gli invitati capitasse qualche Liborio Lamanna…Arrivederci a tutti! (Togliendosi il cappello s’inchina a favore di pubblico,  Piero al centro Ale a sin e Chiara a dx che lo guardano)

sale la musica

(cala la tela)


CALENDARIO PROVE CAVIALE E LENTICCHIE

Martedì 16 settembre

19,30

Incontro preliminare

Sabato 20 settembre

16.00

Lettura copione

Sabato 27 settembre

16.00

Lettura copione e assegnazione parti

Mercoledì 1ottobre

19.15

I atto: scene I –II – III - IV

Sabato 4 ottobre

16.00

I atto: scene V – VI – VII- VIII – IX –X

+ rip scene precedenti

Mercoledì 8 ottobre

19.15

I atto: scene  XI – XII -  XIII

Domenica 12 ottobre

16.00

I atto:  rip tto

Mercoledì 15 ottobre

19.15

I atto: scene XIV – XV

Sabato 18 ottobre

16.00

II atto: scene I –II – III - IV – V

Mercoledì 22 ottobre

19.15

II atto: scene  XIII – XV - XVII

Sabato 25 ottobre

16.00

II atto: scene  con Valeria, Sarah, Angelo, Raffaele, Giacomo e Gabriele

Mercoledì 29 ottobre

19.15

Domenica 2 novembre

16.00

II atto: scene finire  + rip II atto

Martedì 4 novembre

19.15

I atto sino alla scena XII

Mercoledì 5 novembre

Sabato 8 novembre

16.00

I e II atto

Mercoledì 12 novembre

19.15

IIII atto: scene 7

Sabato 15 novembre

16.00

III atto: scene 7

rip I , II 

Mercoledì 19 novembre

19.15

III atto: scene 4

Sabato 22 novembre

16.00

I – II – III

Mercoledì 25 novembre

19.15

Sabato 29 novembre

16.00

I – II – III

Martedì 2 dicembre

19.15

Venerdì 5 dicembre

19.15

Domenica 7 dicembre

16.00

I – II – III

Martedì 9 dicembre

Montaggio

19.00

Entrate ed uscite I – II – III

Mercoledì 10 dicembre

18.00

IN TEATRO  I – II – III

Giovedì 11 dicembre

17.30

CONVOCAZIONE

19.00

PROVA GENERALE

Venerdì 12 dicembre

17.30

ore 20.30 SPETTACOLO

Sabato 13 dicembre

17.30

ore 20.30 SPETTACOLO

Domenica 14 dicembre

15.30

ore 17,30 SPETTACOLO

SCENE

Atto I

1.Chiara – Vincenzo – Alessandra  – Sarah - Valeria

2.Chiara – Alessandra – Sarah – Angelo

3.Chiara – Alessandra – Sarah

4.Chiara – Alessandra – Sarah – Angelo

5.Chiara – Alessandra – Sarah -  Piero

6.Chiara – Piero – Sarah - Valeria

7.Chiara – Piero – Sarah – Angelo – Paolo

8.Chiara – Alessandra – Sarah

9.Chiara – Alessandra  – Sarah – Piero – Vincenzo – Valeria

10.Raffaele – Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra - Sarah

11.Raffaele – Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Sarah - Piero

12.Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Sarah – Piero

13.Gabriele – Giacomo – Piero – Chiara – Alessandra –Angelo – Marco – Agnese - Giulia

14.Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Vincenzo – Giulia -  Agnese – Marco

15.Gabriele – Giacomo – Chiara – Alessandra – Marco – Agnese  - Giulia – Toto – Andrea – Sarah – Vincenzo - Piero

Atto II

1.Sarah – Andrea - Chiara

2.Sarah – Chiara – Angelo – Andrea

3.Sarah – Chiara – Giulia – Toto – Andrea

4.Chiara – Piero - Toto  - Giulia

5.Chiara – Piero - Toto  - Vincenzo

6.Toto  - Vincenzo

7.Toto  - Vincenzo – Giulia – Piero – Chiara – Raffaele  - (Gabriele)

8.Toto  - Vincenzo – Giulia – Piero – Chiara – Raffaele – Gabriele – Francesco

9.Giulia – Piero

10.Vincenzo – Toto – Chiara

11.Chiara – Sarah – Andrea – Valeria

12.Vincenzo – Toto – Chiara

13.Andrea – Riccardo

14.Piero – Chiara – Andrea – (Riccardo)

15.Piero – Vincenzo – (Riccardo) - Andrea

16.Riccardo – Andrea – Piero – Alessandra – (Sarah)

17.Piero – Vincenzo – Andrea  

18.Andrea – Riccardo – Piero – Vincenzo – Francesco – Sarah – Chiara – Alessandra

Atto III

1.Marco – Giulia – Chiara -Agnese

2.Andrea – Chiara – Giulia – Sarah – Marco - Agnese

3.Andrea – Chiara – Giulia –Marco – Piero - Raffaele

4.Piero – Andrea – Alessandra – Marco – Agnese - Giulia

5.Piero – Andrea – Alessandra – Sarah – Paolo

6.Sarah – Alessandra – Chiara – Andrea

7.Sarah - Andrea

8.Andrea – Sarah – Alessandra – Toto

9.Piero – Alessandra – Toto -  Andrea – Sarah

10.Piero – Toto

11.Francesco – Angelo – Piero – Toto

12.Raffaele – Alessandra – Chiara – Francesco – Angelo – Piero – Toto – Andrea – Sarah

13.Raffaele – Alessandra – Chiara – Francesco – Angelo – Piero – Toto – Andrea – Sarah - Vincenzo

14.Raffaele – Alessandra – Chiara – Francesco – Angelo – Piero – Valeria – Andrea – Sarah

15.Alessandra – Piero –  Andrea –Sarah – Raffaele – Chiara

16.Raffaele – Piero – Alessandra – Chiara – Gabriele - Giacomo

17.Chiara – Piero

18.Chiara – Piero – Alessandra

attrezzeria

ocopritavolo

oquadri

opentole alluminio

ociotola per confetti

oconfetti

o1 bottiglia di wisky

osoldi

o4 pacchetti mangiare (tartine, tartine, marron glacè, pollastro)

ovassoio

ostofinaccio

otazza latte

o6 tazzine caffè

o3 quotidiani

o2 pacchi carta igienica

o1 pacco comitato

o1 scopa

o1 paletta

ocampanello

ogrammofono

odisco in vinile

ocuscini letto

ocartoline

opennelli

obarattolini vari per i colori

omaglie per cambio Sarah

olenzuola piegate

olenzuola sul letto

ocoperta piegata

ocaramelle nonno

obicchieri

obottiglia acqua

omacchinetta caffè

olettera per Anglo

oquaderno per Paolo

ouovo

osul giornale pezzo scritto per Alessandra

obaule

otorcia

oportacandele con candela

ocatino alluminio

ocestino del cucito

otenda per la finestra

ocesto per Vincenzo

ocesto per Sarah

obusta comitato

obarattolo borotalco

ocalendario

omartello di gomma

odue piatti (III atto, l’uno sull’altro)

ocoperta per il nonno

obavaglio

ospago

ofonendoscopio

omisuratore pressione con pompetta

osupposte

opomata

opillole

ocesto fiori

ovaso

oquadro moglie morta Liborio


OGGETTI di SCENA

I ATTO

In scena:       sotto il fornello: pollo e 9 tartine

                       sul fornello:  macchinetta del caffè

scolapiatti:    3 tazzine caffè, bottiglia acqua, vassoio, qualche piatto, qualche pentola e scolapasta.

Sulla credenza: vaso

nella credenza: marron glacè, wisky e 7 tartine; cestino del cucito e barottolo del borotalco

                       sul tavolo:     bicchiere pieno d’acqua e ciotola di confetti

                       alla tenda:     vestiti Sarah

                       I dx:                scopa

                       sul tavolino di Sarah: barattolini, pennelli, colori e cartoline

                        Dietro le quinte      

                        I sin:   vestiti Alessandra

                        II sin:  vestiti Piero

guanti e cappello Piero

                                   vestiti Chiara

Comune: campanello, cesto per Vincenzo, giornali, 2 pacchi carta igienica, quaderno  e uovo

II ATTO

In scena:       sotto il fornello:

                       sul fornello:  macchinetta del caffè

scolapiatti:    3 tazzine caffè, bottiglia acqua, vassoio, qualche piatto, qualche pentola e scolapasta.

nella credenza: pacco del comitato e bicchiere d’acqua (per Francesco)

                       sul tavolo:    

sul tavolino di Sarah: barattolini, pennelli, colori e cartoline

alla tenda:     foglio per Riccardo e avanti al letto scopa, sul  letto un cesto porta vestiti nel comodino qualche maglia piegata

                                   notte per Piero

                       sul tavolino di Sarah: barattolini, pennelli, colori e cartoline

                        Dietro le quinte      

                        I sin:   notte per Chiara e Sarah, lenzuola, coperta, candela

                        II sin:  notte per Franci

                        Comune: campanello,  lettera, baule con torcia.

III ATTO

In scena:       sul fornello:  macchinetta del caffè  e due piatti l’uno sull’altro

scolapiatti:    6 tazzine caffè, bottiglia acqua, vassoio, qualche piatto, qualche pentola e scolapasta.

nella credenza:

                      

                        Dietro le quinte      

                        I sin:  

                        II sin: 

Comune: campanello, fascio fiori, baule, pistola, borsa del medico