Cellulari della malora

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CELULARI DELA MALORA

CELLULARI

DELLA MALORA

-messaggi a luci rosse-

Commedia brillante

in due atti

scritta

da

Gloria Gabrielli

-versione originale in dialetto trentino-

Codice SIAE 880801


Trama.

Giulia e Fiorenzo sono sposati da alcuni anni ma non hanno ancora avuto figli: Giulia sta facendo delle cure per averne.

Un giorno, per caso, Giulia si ritrova in mano il cellulare del  marito e, casualmente, si accorge di alcuni messaggi inviatigli da una misteriosa Lulù, indicanti appuntamenti amorosi e frasi dal contenuto un po’ piccante.

Disperata, lo comunica piangendo alla madre che cerca in tutti i modi di consolarla. Le due donne cominciano a chiedersi chi potrà mai essere questa misteriosa Lulù. Una vicina di casa, a sua volta avvisata del misfatto, aggiunge altro sale a questa pietanza già ben condita!

Giulia non ama le mezze misure e caccia di casa il marito, senza lasciargli il tempo né di difendersi né di spiegarsi. Fiorenzo trascorre un mese di esilio forzato a casa dell’ amico e collega Corrado.

Ad un certo punto Giulia decide che è arrivato il momento di affrontare la rivale, o meglio la presunta rivale. E’ pronta a sfoderare tutte le sue conoscenze per ricacciare la donna al suo paese natale. Tutti temono l’ esito di questo incontro, ben conoscendo il carattere di Giulia. Dopo l’incontro però, Giulia capisce che è stato tutto un equivoco: Lulù Lubovnic non è l’amante del marito ma la fidanzata di Corrado, destinatario originario dei messaggi incriminati. Un errore tecnico li aveva fatti finire sul cellulare del signor Corradi!

L’ equivoco viene chiarito e le due coppie diventano amiche. Giulia può finalmente coronare il suo desiderio di diventare mamma e, a seguire, anche Lulù!

Tempo

L’ azione si svolge da primavera a inizio autunno circa ( Presunto tradimento: primi di marzo; esilio forzato del marito: marzo-aprile; il finale si svolge verso settembre ottobre).

Luogo

Gran parte dell’ azione si svolge nell’ appartamento dei genitori di Giulia (sala da pranzo-salotto). Altre scene prevedono cambi veloci per effettuare alcuni dialoghi nel:

·salotto di Giulia

·ufficio di Fiorenzo

·salotto di Corrado

PERSONAGGI:

GIULIA                                    moglie trentenne o quasi

FIORENZO CORRADI         marito di Giulia

CORRADO                            amico e collega di Fiorenzo

IVANA                                              mamma di Giulia

ITALO                                   papà di Giulia

TERESA                                 vicina di casa

LULU LUBOVNJC               esperta informatica, ucraina,

assunta nella ditta di Fiorenzo

I ATTO

Sala da pranzo dei genitori. La mamma sta lavorando con il matterello la pasta fatta in casa. Giulia entra piangendo disperatamente.

Ivana                          Cos’ hai da piangere? Tagliato le cipolle? Te l’ ho sempre detto: bagnale prima!

Giulia                          Macché cipolle! Lo sai che non mi piace far da mangiare…è…che…( imbarazzata)  non so da che parte cominciare.

Ivana                          (Piacevolmente sorpresa, abbraccia alla figlia) No! Non dirmelo: sei incinta!

Giulia              Ma cosa dici mamma? Lo sai che sto ancora facendo quella cura…

Ivana                          Lo so bambina mia, lo so. Avrà già fatto il suo effetto! Ah sono proprio contenta. Ma non metterti a piangere, ci siamo passate tutte! Non vedo l’ ora di… (con decisione) Domani vado in città a comprare un po’ di lana: voglio fare qualcosa di bello! (Sottovoce) Giulia? Maschio o femmina?

Giulia              (Disperata) Mamma…Fiorenzo ha un’ amante!

Ivana                          (Incredula) Cosa? Sei ammattita? Non mi sembra proprio il tipo! Fiorenzo è sempre lì a lavorare e se non lavora è a casa e se non è a casa è al Circolo della Polisportiva: lo sanno tutti che adora le gare di bicicletta! 

Giulia                          Invece ti sbagli, ci siamo sbagliati tutti sul suo conto: guarda qua! (Le mostra un telefonino)

Ivana               Che c’ é? È un telefonino! 

Giulia              È il suo telefonino mamma!

Ivana               L’ avrà dimenticato!

Giulia              Appunto…

Ivana               Portaglielo, gli servirà di certo.

Giulia                          Allora non vuoi capire. (sconsolata) Ascoltami bene adessso e poi dimmi (legge ad alta voce il messaggio trovato) TI ASPETTO STASERA DOVE SAI TU: LULÙ.

Ivana               Cos’ è? Un indovinello in rima?

Giulia                          Non fare finta di non capire. Fiorenzo ha un’ amante che si chiama Lulù e stasera si trovano in un certo posto!   (Si rimette a piangere)

Ivana                          Povera Giulia. Non me l’ aspettavo proprio da tuo marito. È sempre stato un così bravo maritino. Cosa gli sarà capitato così, di colpo? Sarà stato per…il cibo?  (pausa) Del resto gliel’ avevamo detto subito che in cucina ci sarei stata io, dato che tu... 

Giulia                          Sono certa che è per quel mio problema. Avrà detto: è ormai da qualche anno che la mia cara mogliettina continua a fare la cura: risultati però niente! 

Ivana                          Figlia mia, non è mica da tanto che siete sposati. Quante coppie ci sono che aspettano anni prima di avere un figlio. E poi, non mi sembra che Fiorenzo abbia chissà quale smania di avere fra le mani pannolini, ciucci e bavaglini!  (Pausa) A meno che fra di voi…forse…(un po’ imbarazzata)  ti sembra che non sia soddisfatto? 

Giulia                          Non so niente. E poi di questi argomenti io e te non ne abbiamo mai parlato. Il sesso? Vietato persino pronunciarne la parola in questa casa. Avessi anche avuto un problema, o voluto sapere qualcosa, o bisogno di qualche consiglio o altro, non sei di certo stata tu a darmi una mano: riguardo al kamasutra…ho dovuto arrangiarmi!

Ivana                          Senti questa! Io sono cresciuta così: ai miei tempi era così. Il sesso: tabù. Anch’ io mi sono dovuta arrangiare da sola. Al massimo ci si scambiava qualche confidenza con la Teresa, quando eravamo giovani. 

Giulia                          (Accasciandosi su una poltrona o sedia) E così adesso, dopo solo due anni di matrimonio ci ritroviamo già in tre, senza figli però. E fra questi tre ce n’ è una di troppo. Resta solo da decidere quale! (Con una certa dose di stizza)  Quando verranno a saperlo qui nel quartiere…immagino già i commenti. Succederà come con Tullio e Clara: quella volta, giravano certe chiacchiere su di loro, ricordi?

Ivana               Sì, sì, si diceva che qualcuno li aveva visti prendere a noleggio certe videocassette…

Giulia              Porno!

Ivana               Sì, sì, proprio quelle.

Giulia              Pareva fossero andati a cena col diavolo in persona: tutti a sparlare alle loro spalle. “Che vergogna! Che spudoratezza! Che razza di genitori!” continuavano a dire. Guarda invece che bella coppia e che bene che stanno: hanno tre figli d’oro e dopo quindici anni di matrimonio sono ancora lì a farsi le moine. Quello sì che si chiama assaporare la vita! 

Ivana               Ora però non ti seguo più: che c’entrano il Tullio e la Clara con te e tuo marito?  

Giulia                          C’entrano perché sono l’ esatto contrario di noi due. A forza di lucidare, far su letti, spolverare e riassettare la casa, penso di averlo stomacato davvero mio marito! Ma cari miei: questo è ciò che mi hanno insegnato! A badare prima di tutto alla casa! Metti che venga qualcuno, parenti e comari. Non vorrai mica che dicano che Fiorenzo ha sposato una povera incapace? Vuoi che pensino che la madre di questa povera incapace –che saresti tu- non le ha insegnato proprio nulla? 

Ivana                          Giulia? Datti una calma da brava! 

Giulia              Ti dico solo questo: una donna al giorno d’ oggi, se vuole tenersi accanto il suo uomo sai che deve fare?

Ivana                          Sentiamo!

Giulia              Disfarlo più spesso il letto, altro che storie! 

Ivana                          Oh ragazza, sarà mica colpa mia, adesso? Già devo sopportarne abbastanza con tuo padre, non metterti anche tu ora! (cercando di calmarsi) E poi, scusa, ma non potrebbe essere che questa Lulù abbia sbagliato numero? Sei sicura che non si tratti di un errore? 

Giulia                          Con i telefonini è difficile sbagliare: ci sono tutti i numeri memorizzati, guarda ( mostrandole la procedura) Basta schiacciare un pulsantino, vedere il nome che appare e schiacciare un altro pulsante! 

Ivana               Io non me ne intendo ma mi sembra impossibile che il tuo Fiorenzo… 

Giulia              Anche a me! (Scoppia di nuovo in lacrime e si getta tra le braccia della madre)

Entra Fiorenzo in cerca del suo cellulare; si sta recando al lavoro, dopo la pausa pranzo.

Fiorenzo          Giulia? Hai visto il mio cellulare?

Giulia                          (Asciugandosi le lacrime e sistemandosi un po’, tenendo ben nascosto il telefonino del marito) No, no, non l’ ho visto.

Fiorenzo          L’ avrò lasciato in ufficio. Ora vado altrimenti laggiù si blocca tutto (si avvicina a Giulia abbracciandola e dandole un bacio) Ci vediamo stasera a cena…mon amour…Non vedo l’ ora! Non so se è la primavera o le delizie culinarie di tua madre…ma mi sento addosso un ardore… 

Giulia                          (Ritirandosi, imbarazzata) Sì sì…va’ adesso, che ti aspettano in ditta. Ci vediamo a cena: ci sarai a cena, vero? 

Fiorenzo          (Continuando a sbaciucchiarla) Che domande! Cucina di mamma Ivana, vero? 

Ivana               Sì sì…cucino io, non preoccuparti: pasticcio!

Fiorenzo          Mmm, sento già il sapore sotto la lingua!

Ivana               Ma sei sempre affamato, tu? Hai appena finito di pranzare! 

Fiorenzo          Cosa volete che vi dica: sono sempre affamato ultimamente!   (Schiocca un bacione a Giulia ed esce soddisfatto) Saluti!

Ivana                          Visto? Ha detto che viene a cena. Se avesse avuto un appuntamento con l’ amante avrebbe detto che aveva un altro impegno! 

Giulia                          Forse hai ragione ma intanto io sono qua, con una Lulù tra le mani (scuote il telefonino) e non so cosa pensare!

Ivana               Vedrai che questa Lulù ha sbagliato numero!

Suonano alla porta: entra Teresa, una vicina di casa.

Ivana               (Andando al citofono) Teresa! Quella lì ha il sesto senso. Non manca mai quando non serve! 

Teresa             Come state donne? (Con entusiasmo) Sapete che la mia gatta ha fatto sei gattini? Ne vuoi uno Ivana? 

Ivana               Teresa, ora come ora abbiamo altre gatte da pelare!

Teresa             Non adesso! Quando saranno più grandicelli. Per te Giulia, fra un mese! 

Giulia              Io fra un mese sarò uno straccio!

Teresa                         (Piacevolmente sorpresa, prendendo Giulia sotto braccio) No! Non dirmelo! Sei piena com’ era la mia gatta! Ecco perché Fiorenzo canticchiava scendendo le scale. Dai dai, qualche nausea all’ inizio ma poi starai benone. Ci siamo passate tutte, vero Ivana! 

Ivana               Ad essere sincera tu hai fatto nove mesi di pacchia: dalla poltrona al letto e dal letto alla poltrona! 

Teresa             Gravidanza a rischio la mia! 

Ivana               Chi ti stava attorno era a rischio: di esaurimento. Quando hai saputo di essere incinta non hai più alzato un dito! 

Teresa             Pericolo del distacco di placenta!

Ivana               Lasciamo perdere, acqua passata.  

Teresa             Dimmi dimmi Giulia: a quando la scadenza? 

Giulia                          Teresa: basta con questa storia. ( Mettendole la faccia quasi sugli occhi) Ti sembra questa la faccia di una incinta? 

Teresa                         Oh Dio…un po’ debilitata forse: sembreresti di otto settimane. Fatti vedere…(la squadra bene) Quasi quasi faccio un azzardo: maschio, sarà un bel maschio! 

Giulia              Un bel maschio! Sì, il bel maschio c’entra eccome, ma è già grande e grosso e anche un po’ smargiasso!(Tagliando corto) Vado di sotto a pulire il bagno così mi rilasso! Ciao Teresa (esce con aria dimessa)

Ivana                          Vai vai, è meglio. (accompagnandola, le bisbiglia) Vedrai che si sistema tutto.

Teresa             (cercando di carpire il segreto) Ivana! Che faccia però tua figlia.

Ivana               Anche lei ha i suoi problemi.

Teresa             Sempre per quella cura?

Ivana               No. È Fiorenzo stavolta.

Teresa                         No! Non dirmelo! (corrucciando la fronte come per far capire che ha capito) Cosa da pazzi! Sempre la stessa cosa. Prima danno la colpa alle donne e poi sono gli uomini ad avere problemi. Ma non preoccupatevi che adesso curano anche loro! Ho sentito che in Svizzera hanno inventato delle pastiglie miracolose! Tanti mariti qui dalle nostre parti sono andati su a prendersele. Sai chi?

Teresa             No, chi?

Ivana               Il marito di Virginia. È già da mesi che le prende e adesso…aspettano sei gemelli!  

Ivana               Come la tua gatta?

Teresa             Sì, come la mia Stellina! Cara lei!

Ivana                          Ecco, brava, meglio parlare dei tuoi gatti adesso.

Teresa             Dei gatti parleremo domani: ora c’ è ben altro che bolle in pentola!

Ivana                          È tutta una cosa diversa da quella che pensi tu e, a dire il vero, un tantino più delicata. (Alzandosi) Ti prendo lo scialle che mi avevi prestato.(Esce)

Teresa             Brava: lo scialle, non riuscivo più a trovarlo. (Riflettendo e assumendo un’ aria molto seria, nel tentativo di cogliere l’ arcano) Cosa sarà mai successo a Fiorenzo. Un ragazzo così per bene. (Quasi illuminata) Non sarà mica la stessa cosa…di quello che sta in fondo alla strada… (Ivana rientra con lo scialle) Ivana, hai sentito di quello – come diavolo si chiama - ah sì, Riccardo. Sai che lo hanno visto dalle parti di (***)…….. mano nella mano con un tedesco, giovane…parlavano, parlavano e parlavano seduti su una panchina e poi…si sonon baciati qua  (indicando la bocca)!

Ivana               Ma scherzi?

Tersa               Dicono che si sono incontrati per via dell’inter.

Ivana               La squadra di calcio?

Teresa             No, a Riccardo non era mai piaciuto il calcio. Si tratta del computer dove continuano a navigare anche di notte, al buio..vicinèt… danèt…

Ivana                          Internet!

Teresa             Ecco, ecco!

Ivana               Teresa?! Non vorrai mica insinuare che Fiorenzo…(offesa per l’allusione all’ omosessualità del genero, si tocca l’ orecchio). Certo che quando parti con la testa e la lingua viaggi sulla linea dell’ alta velocità, come il Pindolino!  Guarda che non ti succeda un distacco di lingua per lo sforzo!

Teresa             Dicevo così per dire, pour parler.

Ivana               Lo spero. Guarda che mio genero…

Teresa             Lo so: ha iniziato a correre appresso alle ragazzine sin da bambino! 

Ivana               Sì, da quando aveva tredici anni. Non si cambiano gusti e tendenze da un giorno all’ altro. Questi comportamenti cominci ad assumerli sin da piccolino: l’ ho letto su Novella 2000. E non c’ è nulla da fare, sai? Bisogna lasciarli stare, sai? Io non ne sono affatto convinta ma…(Le mette lo scialle sulle spalle per farla andare)

Teresa                         (Alzandosi) Va be’, ti saluto. Alzo le ancore e vado. (Avviandosi mormora tra sé) Cosa sarà mai successo tra Giulia e Fiorenzo?  (Uscendo, riflettte, poi si blocca e torna indietro) Ma sì! Che stupida che sono: si separano! (Rivolgendosi ad Ivana) Comunque penso di aver capito tutto, cara Ivana. Non sono nata ieri!  

Ivana               Cosa hai capito?

Teresa                         Ho capito che tua figlia e suo marito si separano! (fa il gesto di divisione). Ce ne sono tanti al giorno d’ oggi. Guarda anche il Gianni e la Sara, sembravano così bene assortiti e invece…Da brava però: su con la vita. Ricordati che se avessi bisogno di sfogarti…puoi sempre contare su di me! 

Ivana                          (Non resiste al bisogno di fare la confidenza, prende Teresa sotto braccio) E va bene Teresa, ascolta: so che sarà impossibile ma…cerca di tenertelo per te almeno fin domani mattina: (circospetta) Fiorenzo ha un’ amante! 

Teresa             Ma stai scherzando?

Ivana               Ti sembrano cose da prendere alla leggera queste?

Teresa             E …chi sarebbe  la tipa?

Ivana               E che ne so io!

Teresa             Ma…li avete trovati con le mani nel sacco?

Ivana                          No, si tratta di certi messaggi che Giulia ha intercettato sul telefonino di Fiorenzo!

Teresa             Cosa c’ era scritto?

Ivana               Che lei lo aspetta in un certo posto questa sera.

Teresa             E…(con aria complice) cosa avete pensato di fare?

Ivana                          Niente. Fiorenzo ha detto – e c’ero anch’ io - che stasera sarebbe venuto a cena come al solito; ed era tutto contento. Ha sbaciucchiato la mia Giulia in un modo …sembrava davvero affamato …non del mio pasticcio… 

Teresa             Allora tutto risolto!

Ivana               Secondo me, si tratta di un errore di fabbricazione. Per me c’ entrano tutte quelle ditte che continuano a regalarti messaggi gratis e a dirti che più che telefoni meno spendi. 

Teresa             Balle, tutte balle! 

Ivana               Però tutti ci credono e spendono capitali in telefonate. Sono diventati tutti matti con questi cellulari della malora. Ti fermi per strada a fare due chiacchiere con qualcuno e dopo un po’ senti una musichetta e di colpo eccoli lì, a ravanare nelle borse o nelle tasche – nemmeno avessero la scabbia - e poi cominciano a parlare parlare parlare e ti lasciano lì come una cretina ad aspettare che finiscano. Tu porti pazienza per un po’ e quando hanno finito, riattacchi il discorso: Come va? Quanti figli hai? Nipoti? Ma…non ci riesci mica sai, no! Altra musichetta, altra ravanata altra chiacchierata e tu, lì come una cretina doppia: guardi l’ orologio e capisci che è ora di andare a prendere l’autobus ché si è fatto tardi. Ma non puoi! No, no no! Mentre chiacchierano ti voltano anche le spalle e si allontanano, per educazione s’ intende! E tu, come una cretina doppia cominci a salutarli con la mano! Alla fine hai perso solo del tempo senza togliere un ragno dal buco! 

Teresa                         Sai che è ormai è di moda regalare questi affari alla Comunione?

Ivana               Non me ne parlare! Mia nipote ne ha ricevuti addirittura due: uno dai genitori e uno da sua zia. L’orologio e le catenine d’oro che come madrina le ho comperato io, nemmeno guardate!  Ha iniziato subito a schiacciare pulsanti, memorizzare, mandare esse o esse da tutte le parti!

Teresa             È vero: continuano tutto il santo giorno!

Ivana               Lo portava sempre anche a scuola: un giorno la maestra se n’era accorta: le aveva detto di spegnerlo e di tenerlo a casa.

Teresa             Mi sembra giusto!

Ivana               Lei ha fatto il diavolo a quattro! Sai che hanno dovuto chiamare i genitori? Se la sono presa male anche loro: metti che la figlia avesse avuto un attacco di mal di pancia?

Teresa             Hanno tolto il telefono fisso nelle scuole?

Ivana               Macché! Erano ansiosi e si sentivano più tranquilli sapendo che potevano rintracciare la figlia in ogni momento. 

Teresa             Che tempi!  (Si sente un telefonino: quello di Teresa: Le hanno mandato un messaggio; Teresa lo cerca nella tasca del grembiule, guarda il messaggio e riprende il discorso) Mi aspettano a casa. Vado! (Si alza e si avvia)

Ivana               (Sorpresa) Ma…ti sei presa il cellulare?

Teresa             Me l’ ha regalato mia figlia.

Ivana               E…sei capace di usarlo?

Teresa             Ho tutte le istruzioni: (tira fuori dalla tasca un fogliettino) guarda qua. Mi sono scritta anche il mio numero perché non riesco a tenerlo a mente! Dovresti prendertelo anche tu!

Ivana               Te ne prego! Addio libertà! Reperibile 24 ore su 24. No, grazie. (Simulando una telefonata) A che ora rientri? Cosa stai facendo? Mentre torni a casa fa un salto in farmacia ché ho la dissenteria e già che ci sei, passa lì accanto ché c’è la ricevitoria del Lotto: mettimi un terno secco su Venezia ché ho sognato una gondola targata 22 15 84 e già che, già che, già che… guarda cosa è successo a casa mia per colpa di un cellulare!

Teresa             (Guardando ancora il telefonino) Hai proprio ragione, ma…me l’hanno regalato! Dovo proprio andare!

Ivana               Vedi? Coi telefonini ti comandano anche da lontano.

Teresa             Fra un po’ non servirà nemmeno andare dalla parrucchiera: con tutte quelle onde che ci passano sopra, basterà mettere la testa fuori dalla finestra e zacchete: (gesticola per simulare i ricci) fatta anche la permanente! 

Ivana                          Questo sarebbe anche comodo. Comunque se ne accorgeranno quando diventeranno vecchi: dopo cinquant’ anni che pigiano su quei pulsanti, gli verrà minimo minimo l’artrite deformante al dito pollice! È già successo sai?

Teresa             A chi?

Ivana               A una ragazzina di quindici anni: l’ ho sentito alla radio. 

Suona il telefono, Ivana va a rispondere: è Fiorenzo che avvisa che non potrà venire a cena. Si era dimenticato della cena alla Polisportiva.

Ivana                          Pronto…ciao Fiorenzo. No, Giulia è di sotto. (Come se non ne sapesse niente) L’ hai trovato il telefonino? No?…Beh, do un’ occhiata anch’ io. Forse è finito sotto alla poltrona. (Pausa) Non vieni a cena? Ahhh….la Polisportiva!?…Sicuro che sia questa sera? Mi pareva che fosse giovedì prossimo…mi sarò sbagliata. Va bene: lo dirò io a Giulia  (in disparte) spero non le prenda un colpo (Rivolta a Fiorenzo) Cosa dicevo?…Nooo  niente, è la TV: continuano a parlare di …tradimenti. Ciao.( si accascia sulla sedia con espressione affranta e sconsolata).

Teresa             Ha detto che non viene a cena?

Ivana                          (Accasciandosi sulla sedia) Come glielo spiego adesso a Giulia?!

Si sente un pianto disperato provenire dal giroscale. Giulia entra piangendo col telefonino in mano.

Giulia              Mamma? Mamma!…Ne è arrivato un altro!

Ivana               Un altro cosa?

Teresa             Un altro messaggio! Dai sentiamo!

Giulia              (leggendo) INDOSSERÒ CIÒ CHE SAI TU …puntini puntini …LULU’ (scoppia a piangere)

Teresa             È davvero una sporcacciona allora! Questi sono messaggi a luci rosse.

Ivana               (A Giulia) Non prendertela. Col tempo si stuferà. Sono cose che passano. All’inizio pensano che sia bello, eccitante, sai com’ è il gusto del proibito, fare le cose di nascosto. Ma poi vedrai che Maometto –volevo dire Fiorenzo- tornerà alla montagna, cioè a casa. Sta troppo bene qua da noi. E poi: dove la trova una come te e…una suocera come me!

Giulia                          Comunque sta sera a cena andrò sul discorso.

Teresa             (Sapendo bene che non verrà) Forse sarebbe meglio parlargliene domani!

Giulia              Sono una donna moderna e sono convinta che certe cose è meglio discuterle subito. Una soluzione si trova sempre. Andremo da un consulente matrimoniale se occorre: li hanno inventati apposta. Giusto mamma?  

Ivana                          (Con delicatezza e circospezione) Giulia…ascolta. Fiorenzo ha appena telefonato. Diceva che …sta sera…si era dimenticato di dirtelo…ci sarebbe…

Giulia              (Col terrore negli occhi) Mamma?

Ivana               Praticamente questa sera ha la riunione della Polisportiva e non cenerà a casa. 

Giulia                          (Le viene un cedimento: mamma e Teresa la sostengono per le braccia) Brutto disgraziato. Visto? Prima la commedia del pasticcio, le moine, le allusioni e poi…lo immaginavo che stava tramando qualcosa (scoppia a piangere) Ma perché proprio a me? (Si sente il bip di un altro messaggio; sta volta si tratta di un videomessaggio)

Teresa             (Cominciando a frugare nella tasca del suo grembiule) Ma è il mio o il tuo, volevo dire quello di tuo marito?

Giulia              (Incredula, guadando sbigottita il telefonino,dove è appena arrivata una foto digitale di una Lulù ammiccante e maliziosa, intenta a gustarsi fragole con panna) Anche la foto: guardatela qua sta brutta …( trattenendo a stento un improperio.  Sia la mamma  che Teresa allungano il collo per vedere la foto)

Teresa             Cos’ è tutta quella roba bianca?

Ivana               Schiuma da bagno.

Teresa             (Facendo fede al suo intuito) Allora è una che vende vasche e docce!

Giulia              Ma no, no! È lì che si fa il bagno immersa in una montagna di  schiuma!

Teresa             Si sta facendo il bagno alle tre del pomeriggio? Certo che in giro ci sono donne che non hanno proprio niente da fare. No no!  Ecco! Si sta preparando per l’ appuntamento con Fiorenzo! 

Ivana               Teresa, non mettere il dito nella piaga!

 Teresa            Ma chi sarà mai quest tipa?( Riguardando la foto) Peccato…non si riesce bene a focalizzarla con tutta quella schiuma …sembrerebbe una della pubblicità.

Giulia              La faccia da spot ce l’ ha.

Ivana               (Prendendole il cellulare e osservandolo) Da spot? (Con astio) Da putt…

Teresa             Ana?! Cioè Ivana, devo andare!  (Avviandosi) Mentre preparo la cena ci penserò su. Farò le mie indagini. Voglio scoprire chi è questa misteriosa Lulù. 

Giulia                          (Quasi rassegnata) Edizione speciale stasera Teresa, vero?

Teresa                         Fidatevi di me. Domani, dopodomai, massimo tre giorni e vi saprò dire tutto: anche il colore delle sue mutande!  (Esce)

Giulia              Fra un paio di ore sotto casa ci sarà la processione: “Ciao Giulia! Passavo di qua: come va?” “ Ciao Ivana! Come sta Giulia? Novità in arrivo?” Ora se la possono spassare in città!

Ivana                          Cosa vuoi farci: la gente è fatta per chiacchierare: che ci sia o meno un misfatto. Se va tutto bene si inventano qualcosa; se va male ne aggiungono di qua e di là. È un modo come un altro per far passare il tempo. Poi: amici come prima. Ti ripeto una cosa: conoscendo Fiorenzo, si deve trattare di certo di un errore. Qualcuno che continua a sbagliare numero. 

Giulia                          E anche fosse?  Metti il caso che Fiorenzo non c’entri per nulla in questa questione. Non ti pare che leggendo frasi del genere un uomo non si possa incuriosire, non gli possa venire il desiderio di incontrarla questa misteriosa Lulù? In fondo l’ essere maschile è come…

Ivana                          Tommaso! Che non si accontenta finché non ci mette il naso!

Giulia                          E a papà, è il caso di dirglielo?

Entra Italo, il papà, che ha sentito le ultime battute.

Italo                            Dire cosa? Non lo perdete mai il vizio di tenermi nascosto tutto!?

Giulia                          (Cercando di farsi vedere tranquilla) Ma no papà. Non è niente.(Si avvia verso le scale) Devo andare io: la mamma deve dirti una cosa.

Ivana                          Bene, mi devo arrangiare da sola adesso. (tra se e se) Da dove comincio? (silenzio)

Italo                            Hai fatto il voto del silenzio? È questa la cosa importante da dirmi? Magari! Sarebbe troppo bello: silenzio stampa. La moglie zitta per 24 ore filate! (Vedendo che Ivana si muove in modo agitato e nervoso) Respira da brava e comincia a parlare: vedo che ti si attorciglia la lingua a tenerti tutto dentro. 

Ivana                          (Indugiando) Non è mica facile.

Italo                            Non dirmi che ti mancano le parole. Te ne escono sempre più del necessario, di solito! Comincia ti scongiuro: non mi rimangono tanti anni ancora!

Ivana                          (Indugiando) Cosa diresti …se ti dicessi…che il marito di tua figlia…ha un amante?

Italo                            Ti direi: cosa dici tesoro? Hai bevuto?

Ivana                          E se ti rispondessi che non ho bevuto nemmeno un goccetto?

Italo                            Ti direi: non prendermi per i fondelli!

Ivana                          (Assumendo un tono serio e deciso) E invece no, caro: è tutto vero. Giulia ha scoperto una tresca clandestina fra suo marito e una certa Lulù.

Italo                            Stai scherzando vero? (Minaccioso, si alza) Lo ammazzo io quello lì se fosse vero.    ( Si risiede e prosegue con calma) Il fatto è che, conoscendovi, sicuramente ne avete aggiunti di particolari a tutta sta storia. Ora però ci sediamo e mi racconti tutto. 

Italo e Ivana si siedono a tavola e iniziano a parlare.

Buio

Stacco musicale. Cambio scena.

Ufficio della ditta; Fiorenzosi trova dietro alla sua scrivania.

Fiorenzo          (Parlando al telefono) Sì sì, va bene. Manderò subito un tecnico. Sarà lì  tra mezz’ora. Saluti.(Rivolto al collega) Corrado? (Corrado entra in ufficio) Va su alla Banca di (***) subito: hanno grossi problemi con il loro sistema operativo! Pensa: si sono accorti che, per la prima volta, i conti quadravano tutti! Dato che non era mai successo, gli è parso strano e hanno dato un’occhiata ai computer: tutti in tilt!  Il programma gli ha invertito debiti con crediti e viceversa. Cose da pazzi! Vai, svelto, che non succeda che devo dargli indietro anche quei pochi risparmi che ho sul conto!

Corrado          D’ accordo, vado. (si avvia e poi torna indietro) Ascolta però: avrei bisogno di un paicere. Ti ricordi che stasera c’ è la cena della polisportiva? 

Fiorenzo          Sì, mi sono ricordato appena un attimo fa. Ho appena chiamato casa per avvertire.  A proposito ( Rovista un po’ nei cassetti della scrivania): non è che  per caso hai visto il mio cellulare? 

Corrado          No, no. (In tono confidenziale, torna sul suo discorso, con una punta di imbarazzo) Senti…sai che di solito non manco mai alla cena annuale. Oggi però avrei una faccenda da sbrigare: non so se mi spiego (facendo capire che si tratta di una donna). A mia madre e a tutti gli altri soci però, avevo già detto che sarei venuto alla cena. Il fatto è che …sono in parola con una ragazza. Sto aspettando il suo messaggio per la conferma… (Un po’ in disparte: prende il telefonino per controllare)

Fiorenzo          (Con aria un po’ canzonatoria e complice) Ahh! Il mio amico e grande collaboratore Corrado ha la fidanzata! Sono contento. Era ora che pensassi a qualcos’ altro oltre ai computer. Mi erano persino venuti dubbi sulle tue tendenze…È giusto lavorare ma c’ è anche qualcosa di meglio da fare qualche volta. A parte il fatto che si lavora meglio sapendo di avere qualcuno vicino. (Vedendo che Corrado non lo ascolta) Oh? Mi stai ascoltando?

Corrado          (Guardano il suo cell) Ma dov’è ‘sto messaggio! Cosa aspetta? Non avrà mica cambiato idea? Strano perché si solito a quest’ ora…Che ore sono? (Guarda l’ orologio) Megli che la chiami ( Al telefono) Ciao Lulù, allora…per questa sera…tutto a posto? (Pausa) No… ho appena controllato; non mi sono arrivati. (pausa) Sei sicura di avermeli spediti? (Pausa) Tesoro…come facevo a risponderti se non li ho ricevuti! (Pausa) D’ accordo allora, ci vediamo alle otto, al solito posto. Ciao.

Fiorenzo          Tutto apposto?

Corrado          Sì sì. Mi ha detto che me ne ha mandati tre di messaggi: uno anche con la foto. Io però non li ho visti! 

Fiorenzo          (Malizioso) Cosa c’era scritto? Robe piccanti? Era nuda? 

Corrado          Stai zitto da bravo! (Pensando ai messaggi) Ma dove diavolo saranno andati a finire?

Fiorenzo          Ti immagini se avesse sbagliato numero? Ti immagini quello che li ha ricevuti al posto tuo? Se è una donna, nulla di grave ma se fosse un uomo? Magari sposato? Roba da divorzio immediato! 

Corrado          Da distruggere una famiglia. Sono comodi sti aggeggi, sì, ma bisogna starci un po’ attenti. Sono questioni delicate…. 

Fiorenzo          (Prendendolo in giro) TI ASPETTO…NON RESISTO PIÙ!

Corrado          E le dico anche di non spedirmi troppe foto: metti che lo perda questo affare  (indicando il telefonino): può succedere. Mi scoccerebbe proprio che qualche estraneo si mettesse a guardarci dentro. Ti pare? 

Fiorenzo          Già! (continua col suo lavoro davanti al pc)

Corrado          E poi, talvolta, dalla fretta, può succedere che uno schiacci un tasto sbagliato. Li fanno sempre più piccoli: le dita però sono sempre gonfie uguali! Comunque senti, tornando a stasera: dillo tu agli altri, anzi digli che farò un salto dopo cena sul tardi. Anche a mia madre, anzi, soprattutto a mia madre altrimenti quella mi fa il terzo grado: chi è, da dove viene, quanti anni ha? Sai bene com’ è mia madre.

Fiorenzo          Come tutte le madri: curiose e impiccione!

Corrado          Il fatto è che prima di spargere la voce, vorrei essere sicuro. Non voglio che accada come con quell’ altra…  

Fiorenzo          (Si alza e si avvicina all’ amico) Così dovrei farti il palo?! Vai, vai tranquillo: tra uomini ci si intende subito. Non preoccuparti: se qualcuno mi chiede di te tu eri seduto vicino a me per tutta la sera! Ci siamo raccontati la nostra vita presente e passata, i nostri successi, i nostri fallimenti…ma…(con aria di cospirazione) a me, potresti dire qualcosa in anteprima!

Corrado          (Si guarda attorno poi scuce qualche dettaglio) È appena arrivata dall’ Ucraina. Un pezzo di donna che non ti dico, con tanto di laurea in informatica! 

Fiorenzo          Quella che hanno assunto in prova qui da noi? Come si chiama? Aspetta…Lu..ciana? Ma no, che dico, la Luciana è quella delle pulizie. Lu…cilla…Ludmila!

Corrado          Sssttt! Acqua in bocca! Prima voglio tastare bene il terreno: con le donne straniere bisogna andar cauti! 

Fiorenzo          Lo so, lo so. C‘ è un mio amico, si chiama Bruno…

Corrado          Bruno Crepa?

Fiorenzo          Proprio quello. Si era sposato con una tipa da non so quale paese. Nel giro di quattro anni ha dovuto vendere la casa e anche il chiosco delle crèpes, per mantenere i due figli – di lei - apparsi dal nulla un bel giorno e per finire, si è trovato anche senza donna. Un pezzo di figliola anche quella sai? Partita una mattina con il pullman per tornare nel suo paese e mai più tornata. Megli così comunque: se no doveva vendere anche l’ orto che era riuscito a tenerle nascosto, tanto da non morir di fame! Per una donna!  

Corrado          Io però non sono come Bruno Crepa e Lulù lavora e guadagna anche più di me! (Si alza e si avvicina all’ amico da dietro) E poi…che classe che portamento che … (indicando le poppe)

Fiorenzo          Ma sì dai…Non dico mica che sono tutte uguali…anche se un po’ si assomigliano eh? Bionde, pallide, con quell’ accento… (Guarda l’ orologio) Accidenti Corrado, corri, ti aspettano alla Banca. Va’, va’: rimetti a loro i loro debiti, che non si inducano in tentazione di rimetterceli a noi!   

Corrado                      ( Avviandosi) Vado vado. Per stasera d’ accordo allora?

Fiorenzo          Tranquillo!

Buio.

Stacco musicale. Cambio scena.

Dopo cena. Sala da pranzo dei genitori. Presenti:Giulia, Ivana e Italo; suona il campanello e  Teresa entra di lì a poco.

Ivana               È Teresa: con i pantaloni!

Italo                Ma non aveva detto che questa settimana non riusciva ad accorciarli!?

Ivana               Pensavi che potesse stare a casa sapendo che siamo qui a confabulare senza di lei?

Teresa             (Entrando con i pantaloni in mano, piegati con cura) Salve Italo! Ecco i tuoi pantaloni. Guarda che orlo: tutto fatto a mano! Dove la trovi una donna che fa un orlo del genere, eh? 

Italo                Urli sanno fare le donne altro che orli! (guardando il lavoro)Brava Teresa ma…non eri impegnata questa settimana, piena di commissioni urgenti?   

Teresa             Me ne sono liberata. Pensa: una giacca di uno che sembrava che si sposasse d’ urgenza e poi…un disastro: rimandato tutto!

Italo                Sulla giacca?

Teresa             Ma no, che schifo! Rimandato il matrimonio! 

Italo                Ah!

Teresa             (Sedendosi e assumendo un’ aria da cospirazione) Allora? Cosa avete pensato di fare?

Giulia              (Con determinazione) Semplice. Verso le dieci, dieci e mezza faccio un salto alla sede della Polisportiva con una scusa qualsiasi e guardo se c’ è! 

Ivana               Sei sicura? Ho paura che tu faccia una magra figura se non lo dovessi trovare. Inizierebbero tutti a mormorare… 

Teresa             E tu lascia che mormorino. Ha ragione Giulia: le faccende bisogna risolverle in fretta: fuori il dente fuori il dolore! 

Italo                (Concitato) No no cara: fuori le corna e fuori anche l’ uomo - di casa! 

Ivana               Calmati Italo. Non siamo ancora sicuri di niente. (A Giulia) Tu quando e se lo vedi fa finta di essere lì per dirgli di una telefonata urgente …(sta cercando una scusa plausibile) per via dei computer…

Giulia              E se non c’ è?

Ivana               Morditi le labbra e di’ ai suoi amici che una ditta lo stava cercando per via di virus e altre magagne dei computer. Inventati qualcosa e torna subito qua. Fa la gnorri però: nessuno deve sospettare, chiaro?

Teresa             Appunto. Non metterti a piangere davanti a loro, sia chiaro. Dobbiamo tenere alta la bandiera di noi donne!  

Giulia              (Cercando di trattenere le lacrime)Va bene: farò così.

Teresa             Certo che potremmo fondare un’agenzia di investigatrici private. Immagino già l’ ufficio:  Teresa & Company Investighescion! È sempre stato il mio sogno nel cassetto!

Italo                Teresa? (A Teresa) Continua ad accorciare pantaloni e giacche che non c’ è più nessuno che lo fa. Gente che si arricchisce alle spalle di divorzi e separazioni ce n’è anche troppa!  (A Giulia) Vuoi che ti accompagni?

Giulia                          No, grazie papà. Se ci fosse bisogno te lo faccio sapere. Tu piuttosto vai a fare un giro in bicicletta nei dintorni. Forse riesci a vedere qualcosa. 

Ivana               O qualcuno! Vestiti bene però, che la sera è freschetto e io non voglio tisici dentro casa, chiaro?

Buio.

Rumore della cena alla Polisportiva. Squilla il telefono della sede. Fiorenzo entra sul proscenio con il cordless  per ricevere meglio. In scena la sala da pranzo dei genitori, deve rimanere, in penombra. Il monologo è fondato su un equivoco: all’ inizio sembra si stia parlando dei problemi della  fidanzata dell’ amico  Corrado; il discorso è invece riferito alla macchina del collega che lo ha lasciato in panne.

Fiorenzo          Pronto? / Corrado? /// Per forza che non rispondevo al cellulare: non l’ ho ancora trovato!/// Aspetta che mi sposto, qui c’ è troppo chiasso, non capisco niente. (Fa alcuni passi verso il proscenio) /// Come va? /// No no, tua madre non l’ ho vista e agli altri ho detto che ti farai vivo più tardi, ma non ci hanno badato più di tanto. Sono indaffarati con la gara di domenica. Volevano solo sapere se hai fatto stampare i volantini per gli sponsor, lo sai che  ci tengono!  Ho detto che era tutto a posto e così di te non si è più parlato. (Ascoltando attentamente) Sul serio? /// Dove sei adesso? /// A casa sua…che strano. /// Ti sembra giù?/// Come morta?! / Ah…andiamo male. / E prima di cena, no?/// Hai provato con un po’ d’olio? Talvolta è solo un problema di lubrificazione /// Lo so, a non usarla spesso…o troppo, sì…può succedere. Mettine un po’: bastano due dita però, altrimenti fai un disastro /// Ma come, dai…saprai dove metterlo?/// Ricordati però: prima spegni tutte le luci e poi prova: piano piano.  Se non va nemmeno così, chiamami: vengo io a darti una mano. ///Ci so fare, forse più di te: me lo dice sempre anche Giulia! Dimmi invece: quanti anni ha? (Pausa) Beh…non proprio da buttare. Comunque io te l’ avevo detto: meglio le italiane: avranno i loro difetti ma non ti abbandonano così, sul più bello. Guarda l’ ultimo modello della FIAT…(pausa)…come diavolo si chiama…?  Beh, lasciamo stare. ///Corrado? Senti, qui ho finito. Faccio giù un salto. Sta fermo e aspetta. (spegne ed esce di scena)

Buio.

Luci su sala da pranzo dei genitori: Giulia è appena tornata dalla sede della polisportiva.  Ivana è in vestaglia.

Giulia                          (Piangendo disperata) Non c’ era, non c’ era non c’ era. Mi hanno detto che era appena andato via: un affare urgente da sbrigare. Ha ricevuto una telefonata, si è scusato e poi via: sparito nel nulla. 

Ivana               E tu cosa hai fatto?

Giulia                          Ho farfugliato qualcosa sui computer come mi avevi detto tu e poi sono scappata via, con un nodo alla gola.

Ivana               ( Rivolta al marito) E tu?

Italo                            (Visivamente raffreddato, con la sciarpa ancora addosso) Io? Niente di particolare: due fidanzati in camporella. Ma ho guardato bene: non era la macchina di Fiorenzo (Tossisce vigorosamente)

Ivana               Anche un guardone in famiglia adesso! Tisico per giunta! Per fortuna Teresa è già andata a casa altrimenti avrebbe dovuto fare il supplemento all’ edizione speciale del Gazzettino! 

Italo                (Sbadigliando, si alza) Beh, mettiamo il cuore in pace. Quando arriverà questa notte, gli chiederai dove è stato. Niente drammi però, senza prove certe. Buona notte. (Stranutisce ed esce)

Ivana               (Lo rincorre)Lo sciroppo!

            Buio.

            Stacco musicale.

Proscenio: salotto di Giulia e Fiorenzo. Sul tavolino è sistemato bene in vista il suo telefonino.

Fiorenzo rientra e si siede sulla poltrona, accorgendosi del cellulare.

Fiorenzo          Che avventura ragazzi! Sono distrutto. (Si accascia sulla poltrona e dopo qualche secondo vede il cellulare sopra il tavolino antistante). Ma guardalo qua! Dove diavolo ti eri nascosto? È proprio vero: ciò che la man non prende la casa rende! (Lo prende e comincia a controllarlo. Si accorge dei messaggi, impallidisce e comincia a sudare) Maria Vergine Santissima! Ma questi…sono i messaggi di Lulù: uno…due…tre (Comincia a balbettare, pensando a ciò che aveva raccontato nel pomeriggio a Corrado. Li legge ad alta voce e poi si accascia) Ti aspetto al solito posto…Lulù; indosserò ciò che sai tu…Lulù; e qua la foto…(Sgomento) Maria Vergine Santissima! ( Sempre più agitato) la vasca…la schiuma…Calmati adesso Fiorenzo. Ragioniamo. Io avevo perso il telefonino questa mattina. Giulia aveva  detto che non l’ aveva visto. Se fosse stato qua, sopra al tavolino, mi avrebbe chiamato in ufficio per dirmelo.  Dato che non mi ha chiamato significa che si è dimenticata, forse. Giulia però su queste cose è precisa, non si dimentica mai di…lo sa che mi serve per lavoro.(Sempre più agitato, si allenta il nodo della cravatta) Certo che era messo in una posizione…sembrava volesse dirmi qualcosa… ( Cerca di scacciare i brutti pensieri) Sembrava che qualcuno l’ avesse messo lì apposta per farmi capire…  Non avrà mica letto per sbaglio i messaggi?i! (Pausa) No, non è possibile: si è di certo dimenticata....

Giulia              ( Da fuori scena) Non mi sono dimenticata!

Fiorenzo          (Sobbalzando dalla poltrona) Ciao Giulia: ancora sveglia?

Giulia                          (Entra con una valigia in mano) Qui c’è la valigia. Volevo solo salutarti e dirti che sei proprio un porco.

Fiorenzo          Ma Giulia…

Giulia              Guarda che avevo qualche dubbio fino a stasera. Ma quando sono venuta alla polisportiva …

Fiorenzo          Sei venuta alla Polisportiva?

Giulia              Sì, caro ma tu non c’ eri.

Fiorenzo          Ho dovuto andare ad aiutare Corrado.

                                                         

Giulia              A far cosa? A spogliare qualche donnicciola?

Fiorenzo          Ma cosa dici? Gli si era bloccata la macchina! 

Giulia                         E a te si è bloccato il cervello! (Alterandosi sempre più) Bastava me lo dicessi che ami le porcherie. Mi sarei organizzata. Sono capace anch’ io di mettermi addosso qualche straccetto trasparente di quelli che si vedono sui giornali...maiale che non sei altro! 

Fiorenzo          (Cercando di farla riflettere) Giulia…Se stai parlando dei messaggi…erano per Corrado!

Giulia              Io li ho trovati sul tuo cellulare.

Fiorenzo          Lulù ha sbagliato nuemro!

Giulia              Solo un deficiente può sbagliare numero per tre volte di seguito.

Fiorenzo          Se mi avessi dato subito il cellulare invece che nasconderlo, avrei fatto sapere a quella povera ragazza che stava sbagliano numero: testona che non sei altro! 

Giulia                          Adesso sarebbe lei la povera ragazza?! (Piagnucolando) E io chi sono? Cosa dovrei dire? Cosa dovrei fare?

Fiorenzo          (Avvicinandosi a lei per cercare di calmarla) Ascoltarmi, solo ascoltarmi per un minuto.

Giulia              Taci sai e non mi toccare! L’ unica parola che voglio sentire da te è Addio! 

Fiorenzo          (L’ afferra per le spalle nel tentativo di calmarla e di spiegarle) Giulia…Giulia…è stato un qui pro quo!

Giulia                          Sì: quo quo quo…qua qua qua. È così che fa la tua Lulù nel letto? ( Si divincola dalla presa)

Fiorenzo          Giulia? Non sono mai andato a letto con questa Lulù!

Giulia              È vero: lei preferisce farlo nella vasca da bagno! (Su tutte le furie prende la valigia e gliela butta addosso) Vattene via di qui se no ti ammazzo!

Fiorenzo          (Disperato, cade in ginocchio sotto il peso della valigia che si apre riversando tutto il contenuto per terra) Giulia ti prego?! Dove vado a quest’ ora di notte, al buio?

Giulia              Torna dalla tua Lulù, perché qui dentro … non ci stai più!

Fiorenzo          Sei l’ ariete più testardo che ci sia sulla faccia della Terra!

Giulia              E tu sei la Bilancia più mal tarata dell’ universo! 

Fiorenzo          Giulia? Lulù è la fidanzata di Corrado! Vuoi capirlo o no?

Giulia              Che non succeda che torno e ti trovo ancora qui in salotto perché chiamo giù mio padre: e ti assicuro che è incazzato come una bestia!   

Fiorenzo          (Fermandosi di botto) Se lo sa anche suo padre la faccenda è grave! 

Buio

Sipario

FINE I ATTO

 


II ATTO

Proscenio: Salottino dell’ amico. Corrado è in vestaglia o pigiama e ascolta un po’ assonnato seduto sul tavolino Fiorenzo che, valigia in mano,  sta spiegando il dramma appena successo.

Corrado          Era davvero così arrabbiata Giulia? Non pensavo fosse un tipo geloso.

Fiorenzo          Non mi ha lasciato nemmeno il tempo di parlare, di spiegarle. Giuro che non l’ ho mai vista così nera. Persino sfigurata in faccia dalla rabbia. 

Corrado          Robe da pazzi: ma come diavolo sono potuti finire nel tuo cellulare?

Fiorenzo          Non lo so. Mi sembra ancora impossibile.

Corrado          (Incredulo e visibilmente esausto) Altro che serata galante. Prima mi si blocca la macchina proprio sotto casa sua. Con i tuoi consigli da tecnico col camice bianco poi,si è ingolfata del tutto. Ero tutto sporco di olio, in condizioni pietose, con Lulù che mi guardava negli occhi e lo sguardo di chi vede i propri sogni improvvisamente infranti. Ho dovuto chiamare Silvano, col trattore. Sapeva un odore di grappa e di letame che dovevo stargli a due metri di distanza per raccontargli le mie disgrazie. Trainata la macchina fino a casa, nel fare manovre…non ha dissotterrato tutti i bulbi che mia madre aveva appena piantato nell’aiuola accanto al garage.  Entro in casa, mi faccio la doccia e chi ti vedo arrivare? Tu, valigia in mano! ( Si mette le mani nei capelli) Fammeli vedere questi messaggi, dai, che io devo ancora leggerli. (Fiorenzo gli dà in mano il telefonino e lui legge per conto suo il contenuto, facendo commenti fra sé,  poi esclama, preoccupato) Ma…adesso…quanto ci vorrà?

Fiorenzo          Stai tranquillo: se la faccenda dovesse andare per le lunghe mi cercherò una pensione qua vicino. Non è mia intenzione recarti troppo disturbo. Ti chiedo solo un paio di notti.

Corrado          (Rassicurato) Non c’è problema: fa come fossi a casa tua. Ti faccio vedere il tuo letto. Il bagno ti ricordi dov’è?

Fiorenzo          Più o meno. Comunque è meglio che me lo faccia rivedere, che non capiti per sbaglio in camera da tua madre. Non voglio che prenda un colpo!

Corrado          Te ne prego: che non creda nella resurrezione di mio padre. Sai che una notte sì e una no mi dice che l’ ha sentito salire le scale ed aprire la porta dela sua camera?! 

Fiorenzo          Povera donna! Spero di non darle troppo fastidio. A proposito, cosa le diciamo domani mattina quando mi vede?

Corrado          Potremmo dirle che…avevi bevuto un po’ troppo alla cena e non volevi che tu moglie ti vedesse in quelle condizioni.

Fiorenzo          Anche la figura dell’ ubricaone adesso? Non ci sarebbe un’ altra scusa?

Corrado          Ci penserò su. Adesso ho sonno.

Fiorenzo          Ma sì, e chi se ne frega! A casa mia pensano che sia un porco, tua madre un ubriacone: cosa cambia? La mia reputazione ormai si è bruciata!  (Assumendo un tono serio) Ma ha i mai pensato come a volte la verità, per uno strano volere della sorte, diventa la cosa più difficile da far credere?

Corrado          (Versando da bere a sé e all’ amico) Senti, va be’ che sei laureato col massimo dei voti ma a queste ore la filosofia fattela per conto tuo. 

Fiorenzo          Tu prova a dire la verità in certi casi. Nessuno ti ascolta. Se avessi voluto tradire davvero mia moglie avrei fatto in modo che lei non si accorgesse di nulla, ti pare? Invece si dà il caso che tu non hai fatto niente di male ma tutti i particolari sembrano remare contro di te e così nessuno ti crede più. A volte penso a quei poveretti che vengono accusati in tribunale o sui giornali e si fanno anni di carcere senza aver commesso alcun reato. È terribile se ci pensi! E ce ne sono sai? Io sto già da cani a dormire una notte con il peso di una colpa che non ho commesso. Pensa a quei poveretti che passano tutte le notti e le giornate a cercare di far capire ai giudici e alla gente che non sono loro i colpevoli…

Corrado          (Tagliando corto) Socrate!? Il gabinetto è là, la luce è sulla destra. Buona notte. (Si addormenta sul divano)

Fiorenzo          (Beve l’ ultimo goccio, poi si alza e si avvia) Colpevole, senza aver peccato. (Piuttosto scocciato) Peccato, a questo punto! Peccato davvero. Almeno la soddisfazione di…(allude al tradimento) perché …a forza di dire a uno che è un porco, un po’ alla volta lo diventa davvero!

Buio

E’  trascorso circa  un  mese. Fiorenzo è ancora in esilio forzato dal suo amico e collega Corrado. Sul proscenio entra Giulia, pronta per uscire, che ha deciso di affrontare la famigerata Lulù e sta preparandosi il discorso.A discrezione si può pensare di farla parlare davanti au uno specchio mentre si sistema i capelli o il trucco.

Giulia                          (Il monologo si basa sulla prova delle parole e delle frasi più  adatte per un faccia a faccia con la presunta rivale oltre che sulla scelta accurata dei gesti) Oggi vado ad trovarla. Se pensa di venire in Italia a rubarci gli uomini, si sbaglia di grosso. Le straccio davanti agli occhi il permesso di soggiorno e la faccio andare a lavorare… (con la borsetta simula una donna di strada) dove so io.  (Si riassetta il vestito e poi inizia le prove) Buon giorno…Lulù? Sono la signora Giulia Corradi, moglie-forse ancora per poco- del signor Fiorenzo Corradi. ( Simula una stretta di mano ma poi si ritrae). No, non è davvero il caso di dare la mano a quella …(si mette la mano davanti alla bocca per soffocare l’ insulto, poi prosegue). Volevo solamente dirle che, come moglie del capo di una avviata ditta locale, ho conoscenze sufficientemente altolocate…Capirà? Beh…in poche parole, mi basta una sola telefonata a chi so io per rispedirla al suo adorato paese, perché da noi, l’ adulterio e, c’ è da aggiungere sicuramente nel suo caso, il plagio, la circoncisione ( si ferma a riflettere) ma no, che dico: la circonvenzione, sono reati punibili con la galera o l’ esilio! Vero o no io glielo dico lo stesso. (Assumendo un’ aria altera e supponente ed enfatica) Si vergogni! Venire in terra straniera ed usare così biecamente il proprio corpo per fare carriera in modo facile…(Pausa ) Ah! Non s’ illuda cara. Noi mogli sappiamo che alla fine i nostri mariti …tornano …tornano sempre a casa. Le consiglio quindi di trovarsi subito un altro lavoro. Gente che sa navigare coi computer ce n’ è anche qui da noi. Addio!  E qua le volto le spalle prima ancora che prenda fiato ed esco dalla porta trionfante. Vado adesso. Anzi: prima le telefono e prendo un appuntamento: voglio essere sicura di trovarla. (Cerca il telefono e il numero della ditta memorizzato) Allora: CICI – Computers Corradi - certo che potevano trovare un altro nome: CI.CI…LULU’…CICI…cocò! (Dà alcuni colpetti di tosse) Pronto? Ciao Roberta: sono Giulia: Vorrei parlare con Lulù. È in ufficio?...Grazie. (Pausa) Salve! Non ci conosciamo ancora ma… avrei bisogno di parlarle: sono la signora Giulia Corradi.

Stacco musicale.

Buio

Salotto dei genitori. Pomeriggio. Giulia si sta spazzolando e sistemando il vestito, in procinto di uscire; il papà cerca qualcosa da leggere nel portariviste

Italo                            (Prendendo una rivista dopo l’ altra e leggendone i titoli principali) TUO MARITO TI TRADISCE? SCOPRI COSA FARE PER RICONQUISTARLO….questo è per mia figlia. (ne prende un’ altra): QUANDO E PERCHE’ L’ UOMO E’ SPINTO AL TRADIMENTO…allora è un vizio. Oh, ecco Famiglia Cristiana: non parleranno di corna anche su questo?! (Sbigottito) SOLO CON LA FEDE POTRAI SUPERARE LA TERRIBILE ESPERIENZA DEL TRADIMENTO. Ma..avete fatto un’ intera collezione di queste riviste? (Rivolgendosi a Giulia) Mi sembra che stai esagerando. In questa casa non si parla d’ altro da un mese in qua. È già passato più di un mese da quando hai cacciato quel pover’ uomo di tuo marito!  

Giulia              Era il minimo che potevo fare.

Italo                            D’ accordo ma…non gli hai lasciato nemmeno la possibilità di difendersi! Telefona tutti i giorni: ci ha spiegato per bene come sono andate le cose. Non è stata colpa sua. Lui dice di essere innocente e io, in fondo, gli credo.  

Giulia                          Lo so che voi uomini siete subito pronti a dire che non c’entrate niente, a chiedere scusa, a dire che non era vostra intenzione…insomma a far finta di niente. Ma sai come sono. Ho isogno di tempo prima che mi passi. ( Si alza) Ora vado in città. Ho una commissione importante a fare. Poi vado a fare shopping così mi rilasso. 

Italo                Una volta le donne lavoravano a maglia per rilassarsi!

Giulia              Cambiati i tempi, papà! Ci vediamo più tardi.(Gli dà un affettuoso bacio)

Italo                            Bene. Ora mi leggo in pace il giornale.( prende il quotidiano e rimane oltremodo sbigottito) Eh noo! Anche qua: LE TRE DI DEL TRADIMENTO: DOPOBARBA, DENTIFRICIO E DOCCIA! SE HAI DUBBI SULLA FEDELTA’ DI TUO MARITO, CONTROLLA ATTENTAMENTE IL CONSUMO DI QUESTI PRODOTTI. E’ RISAPUTO INFATTI CHE CHI HA UN’ ALTRA DONNA FA UN USO SMISURATO DI DOPOBARBA. INOLTRE, LE STATISTICHE HANNO CONFERMATO CHE I BIGAMI SI LAVANO I DENTI DALLE 4 ALLE 6 VOLTE AL GIORNO, CONTRIBUENDO IN MODO INEQUIVOCABILE AL VELOCE CONSUMO DEL TUBETTO DEL DENTIFRICIO FAMILIARE. PER QUANTO RIGUARDA LE DOCCE EFFETTUATE NELL’ ARCO DI UNA GIORNATA, ACCURATI STUDI HANNO DIMOSTRATO CHE POSSONO ARRIVARE ADDIRITTURA A  4, DI CUI UNA AD ORARIO INOLTRATO, ANCHE ALLE 2, LE 3 DEL MATTINO, CIOE’ AL RIENTRO DOPO I BAGORDI, SI FA PER DIRE, DELLA SERATA. CONTROLLA ANCHE TU E POI…SCRIVICI! IL NOSTRO INDIRIZZO I MAIL E’: VU VU VU PUNTO TRADIMENTI ON LAIN CHIOCCIOLA PUNTO  I TI. Ma la Giulia, avrà controllato il dentifricio e tutto il resto?... Ivana? Ivana? Quanto dura a noi un tubetto di dentifricio? (Ironico) Ho il sospetto che il nostro sia anche scaduto!

Ivana               (Entrando con una matassa che infila attorno alle braccia del marito) Cosa c’è da brontolare?

Italo                            Niente. Dico solo che sarebbe bello poter leggere qualcosa di alternativo ma qui il tema del tradimento regna ovunque. Non capisco: al giorno d’oggi basta che una rivista pubblichi qualcosa su un certo argomento che le altre, per non essere da meno, scrivono articoli che parlano della stessa mineastra.

Ivana               Come in televisione: si rincorrono tutti. Tu cambi canale e trovi le stesse cose, con un titolo diverso, gente diversa ma il succo è lo stesso. Una volta se avevi voglia di ridere bastava guardare RAI UNO, se volevi star serio guardavi RAI DUE, se avevi voglia di piangere e magari andare in depressione, sceglievi RAI TRE. Adesso si mettono d’accordo tutti: oggi si ride, domani si piange; e ogni dieci minuti una bella indigestione di pubblicità. 

Italo                Una volta ti veniva perfino la cistite ad aspettare l’ intervallo per andare al gabinetto. Adesso, con tutte quelle pause anche se hai la dissenteria, riesci a vedere tutto il programma completo. Un film? Lungo più di un processo. 

                                  

Ivana               (Suonano al telefono) Ciao Fiorenzo. (Con aria complice) Sì. Sì, Giulia è appena andata via. Ha detto che rientrerà verso sera. Vieni vieni, quando vuoi. Sì, quando arriverà ti nasconderai in cucina. Ti aspettiamo! 

Italo                Cosa? Viene qua Fiorenzo? Nella tana del lupo?

Ivana               Abbiamo organizzato un agguato. Dato che Giulia non cede, io e Fiorenzo abbiamo deciso di sorprenderla alle spalle: a costo di rinchiuderla dentro se non si decide ad ascoltarlo. Mi fa tanta pena quel povero ragazzo. Non ha fatto niente di male. Hai ben sentito anche tu l’ altro giorno. Anche Corrado, il suo amico l’ ha confermato. 

Italo                Lo so ma…spiegaglielo tu a tua figlia: quando ha un chiodo in testa…è peggio di te! 

Ivana               Cosa vorresti insinuare? (di colpo si gira: il campanello ha suonato) È già qua…non ce la faceva più a stare lontano da casa sua. (Va ad aprire) Avanti, avanti Fiorenzo!

            (Sorpresa di vedere Corrado salire per le scale) Ciao Corrado!?

Corrado          Scusatemi ma avevo proprio la necessità di parlarvi. Sono stanco di questa faccenda. È da un mese che continua: Giulia qua, Giulia là, non riesco più a lavorare, ho lo stomaco sottosopra, fammi un brodino, massaggiami le spalle…

Italo                A questi livelli?

Corrado          Altro che! E sono pallido, e sono dimagrito, guarda i pantaloni, mi cadono (Seccato) E stringi la cintura Santo Cielo! È un bravo ragazzo ma anch’ io ho bisogno di un po’ di privacy! 

Ivana               Povero Corrado! Sei stato anche troppo paziente con Fiorenzo. Talvolta sa essere così petulante! Sul cibo poi…se non gli cucini quello che vuole! 

Corrado          Vedo che lo conosce bene!

Ivana               Io? Sono quella che lo conosce meglio di tutti. È per questo che non ho mai creduto al tradimento. È ben vero che al giorno d’oggi succede di tutto, intrighi e chissacché…altro che  telenovelas!  Ma riguardo a Fiorenzo, la mano sul fuoco metterei.

 

Italo                Mettila sul fuoco anche per farci un buon caffè allora. Lo prendi il caffè Corrado? 

Ivana               (Esce di corsa) Maria Santa, il caffè! Spero non si sia bruciato!

Corrado          Ma sì, lo prendo anch’ io: tanto, agitato lo sono già. Così posso dare la colpa al caffé! (Ivana esce per fare il caffè)

Italo                Perché sei così agitato? Rogne con la fidanzata?

Corrado          Ma no, solo che uscendo dall’ ufficio ho sentito che Lulù era al telefono con qualcuno… 

Italo                Problemi di corna anche tu!?

Corrado          No no! Era al telefono con Giulia! 

Italo                Cosa? (Preoccupato) E che si sono dette?

Corrado          Si stavano dando appuntamento per risolvere la faccenda!

Ivana               (Rientrando) Ecco ‘il caffè! Spento giusto in tempo! (Suonano alla porta. Ivana entra posa il caffè, fa cenno a Corrado di nascondersi in cucina e si dirige quindi verso il citofono) Giulia: corri, nasconditi in cucina! (Lo spinge)

Corrado          Ma come? Perché?

Ivana                          (Sbirciando fuori dalla quinta opposta) Fiorenzo! Vieni vieni. (Al marito ) Guarda…Fiorenzo. (Fra se econ un atteggiamento di commiserazione) Che magro…che emaciato. Vieni avanti!

 

Fiorenzo          (Entra con aria dimessa) Ciao…mamma! Ciao papà!... Posso chimarvi ancora mamma e papà?

Ivana               Ma certo. Siediti adesso e sta tranquillo.

Italo                Vedrai che stasera sarà sarà solo un brutto ricordo.  

Fiorenzo          (Vedendo il caffè sul tavolo) Che gentili: mi avete già preparato il caffè! Forse però sarebbe meglio che prendessi una delle tue tisane…sai quella che prendeva sempre anche Giulia? La bevevo quasi tutte le sere.

Ivana               Fa bene per tutto, è vero! Gliela do anche a Italo quando gli si alza…il valore dei triglìcidi nel sangue!   

Italo                            Quella brodaglia che la ti tira la bocca fin sopra i capelli? Sono certo che l’ arsenico ha un sapore più delicato!

Ivana               (Guardando suo marito con disappunto, si avvia) Ce l’ ho sempre pronta: vado a scaldartela.

Corrado          (Rientrando in scena) A dir la verità il caffè era per me. È da un mese che mi rubi il caffè alla mattina! (rivolgendosi ad Italo) Mia madre me lo prepara puntualmente e lui –non so come faccia- capita sempre un attimo prima di me e addio caffè! Una moka intera si scola. Poi, me lo devo rifare!

Fiorenzo          (Facendo finta di non aver sentito) Cosa fai tu qua?

Corrado          Non cambiare discorso adesso: due giorni al massimo…se no mi cerco una pensioncina!  

Fiorenzo          Tutte piene: turisti!

Corrado          Sì, tuti a visitare il MART(*) vero? Una fila di gente!

Fiorenzo          Il parcheggio è sempre pieno.

Corado            Sì sì il parcheggio…

Fiorenzo          A dir la  verità, se proprio lo vuoi sapere, ho pensato di fare un po’ di compagni a tua madre, dato che tu la sera, adesso che hai la fidanzata, non ci sei mai.

Italo                (Ironico) Senza la sua Lulù non ce la fa più!

Fiorenzo          Tua madre ha una certa età e non puoi da un giorno all’ altro lasciarla in balia di se stessa. 

Ivana               (Rientrando con la tisana) A dir la verità… l’ altro giorno l’ ho incontrata e non mi è sembrata tanto scocciata, anzi! Finalmente un po’ di libertà di scegliere i programmi  in TV…perché  ‘sto figlio sempre appiccicato, non so se mi spiego!

Corrado          (Sorpreso) Sul serio? Mia madre le ha detto questo?

Fiorenzo          (Bevendo la tisana con grandi smorfie) Corrado? Mi dici sì o no cosa ci fai qua?

Corrado          (Bevendo finalmente il caffè,che nel frattempo si è raffreddato) News caro mio – (riferito al caffè) freddo accidenti, dev’ essere il destino con i caffè! – Stavo dicendo al tuo papà, prima di andare a nscondermi in cucina, che Lulù e Giulia si sono messe d’ accordo per trovarsi da qualche parte per chiarire la faccenda.

Fiorenzo          Scherzi? Conoscendo Giulia ho paura che le metta le mani addosso prima ancora che la tua Lulù possa aprire bocca. Quando non ha voglia di starti a sentire, parte in quarta. Capace di domandarti scusa, poi. Ma all’ inizio...hai presente una trivella? 

Corrado          A me sembrava che Lulù fosse tranquilla. È ben vero che quelle dell’ est non sono come le nostre: hano più …self control.

Fiorenzo          Giulia no, c’è da scappare, ti assicuro io!  

Ivana               È sì. Ha un bel caratterino in certe occasioni.

Italo                È il caso di pedinarle? Dovessero passare alle mani!? Non voglio spargimenti di sangue in famiglia, soprattutto se non ci sono colpevoli! (Rivolto a Fiorenzo con aria di sospetto) Non ce ne sono colpevoli, vero?

Fiorenzo          Ma no papà: te l’ ho spiegata per bene la storia. C’è qui anche Corrado che può confermare.

Italo                Dai che scherzo: vederai che stasera dormirai nel tuo letto!

Fiorenzo          Me l’ auguro. Non ce la faccio più a casa di Corrado. Sua madre mi vizia come un figlio e dopo lui diventa geloso e sul lavoro fa il permaloso. Sembriamo Caino e Abele ormai!

Corrado          Ma dai, cosa dici? Geloso, io?

Fiorenzo          Ma lo sapete che ha iniziato a nascondermi la schiuma da barba al mattino? Compratela! mi dice. Che storie per un po’ di schiuma! 

Corado            Un po’ di schiuma? È da un mese che dici di comprarla. Fin’ora però non l’ ho   vista. 

Ivana               Per forza: era Giulia che faceva la spesa. Lui non è stato mai abituato ad arrangiarsi in queste cose. (In tono affettuoso e complice) Passato da casa sua alla nostra: viziato prima e anche dopo. Su dai, finisci la tisana adesso e poi va in cucina. Il tempo stringe e Giulia potrebbe arrivare da un momento all’ altro. 

Fiorenzo          ( Beve, fa un’ ultima smorfia e si avvia ) Oggi sapeva un po’ di arsenico. Quand’ è che dovrò uscire?

Ivana               Vengo a chiamarti io quando mi sembra il momento giusto. Tieniti pronto, ascolta bene e respira senza far rumore.

Corrado          (Avviandosi verso l’ uscita) Io vado allora…saluti Italo (gli stringe la mano)

Ivana               (Bloccandolo di scatto) Nooo! Niente da fare. Non voglio che veda nemmeno te. Nasconditi in cucina anche tu (lo spinge dentro)

Corrado          Ancora? Allora è un vizio!

Ivana               (A voce alta, rivolta verso la quinta della cucina) Mi raccomando, non litigare…con tuo fratello!

Musica di sottofondo. Italo e Ivana seduti attorno al tavolo. Giulia appare poco dopo.

Ivana               Sei tornata? ( La guarda in cerca di altri pacchi) Dove sono le altre sporte?

Giulia              (Mostrandole l’ unico sacchettino acquistato) Ho solo questa!

Italo                Che strano…quando fai shopping non ci passi nemmeno dalla porta!

Giulia              (ammiccante) Oggi invece un solo sacchetto, e anche piccolino.

Ivana                          Fammi vedere!(Fa per sbirciare nel sacchettino ma Giulia la blocca)

Giulia                          (Facendo la preziosetta) No no no! Questo lo può vedere solo una persona. (Avvicinandosi ai genitori, con aria complice) Sapete dove sono andata?

Ivana e Italo   (Fanno cenno di no col capo)

Giulia              Giù in ditta. Sono andata a cercare una certa Ludmila Lubovnich, detta Lulù. Mi ero preparata un bel discorso per lei ma invece…

Italo                (Preoccupato) Le hai messo le mani addosso?

Giulia.             Ma va là! (Dimessa) Mamma, avevi ragione tu: è stato un errore.

Ivana               La tua mamma ha sempre ragione!

Italo                Beh…sempre, non esageriamo adesso!

Ivana               (Con orgoglio) Sempre, sempre, sempre!

Giulia              Si è trattato di un errore causato dal nostro cognome: Corradi! Continuava a mandare messaggi al Corradi invece che al suo Corrado!

Italo                Corradi…Corrado…ma non poteva chiamarsi Piergiorgio o Luigi!

Giulia              Ero così contenta che mi è venuta voglia di fare qualcosa per il mio Fiorenzo; qualcosa che non avevo mai fatto. …(con voce maliziosetta) sono andata di corsa in un …sexy shop! Gli ho detto che mi serviva qualcosa di speciale…un completino di quelli che mandano in estasi gli uomini! Gli ho detto che se non facevo un figlio questa volta, non l’ avrei più fatto. Beh, sono sincera, me ne hanno fatti vedere di tutti i tipi. Tu mamma… penso che non avresti più avuto il coraggio di uscire dal confessionale! Ne ho scelto uno verde smeraldo, (sognante) il colore preferito di mio marito. Una via di mezzo: non proprio di quelli che non capisci nemmeno da che parte indossarli! (Col dito segue la linea del pizzo sul proprio corpo) Ha un pizzo che parte dalle spalline a passa qui e qui e poi tutto attorno… (arriva al seno)

Ivana               (Imbarazzata) Va bene va bene ho capito. Non devo mica indossarlo io!

Italo                (Alzandosi) Finalmente l’incubo è finito. Sono contento, soprattutto per quel povero figliolo. Ha patito anche troppo.

Giulia              È vero papà (iniziando ancora a piagnucolare): sono proprio l’ ariete più testardo sulla faccia della Terra. L’ho combinata davvero grossa sta volta. Mi perdonerà? Gliene ho detto di tutti i colori! 

Ivana               L’unica cosa che devi fare adesso è chiedergli scusa. Non ho mai visto un uomo così innamorato di sua moglie.  

Giulia              Anch’io sono innamorata di lui, forse troppo e ho sempre paura di perderlo. Talvolta mi sembra di non essere all’altezza, di trascurarlo. Lui invece è così disponibile, paziente, capace di sorridere anche quando va tutto storto. Per lui la vita è sempre e solo meravigliosa! 

Italo                È perché ti vuole bene, Giulia.

Giulia              Io invece sono sempre nervosa, di fretta. Non riesco nemmeno a trovare il tempo di chiedergli come sta, come va col lavoro. Qualche volta mi prende persino il panico: mi guardo attorno e mi sembra che le altre siano tutte più brave e più belle di me. 

Italo                (Alzandosi in piedi, si avvicina alla figlia) Guarda che a te non manca niente: sei tutta tua madre da giovane! (Guardando la moglie) Allegra, semplice, spensierata!

Ivana               (Cercando di nascondere un po’ di commozione) Madre Santissima…un complimento! Non sono più abituata Italo! Hai bevuto troppa tisana?

Italo                (Posandole dolcemente una mano sulla spalla) No, no; è solo che nonostante tutti questi anni rtascorsi assieme, sono ancora innamorato di te!

Giulia              (Osserva un attimo i suoi genitori e poi si avvia verso il telefono) Adesso gli telefono e gli chiedo scusa (compone il numero parlando fra se). Mentre arriva vado a a scaldare la cena. Ho preso tutto in rosticceria:  antipasto, dolce allo spumante! Oggi non manca niente. (Riattacca bruscamente, riabbuiandosi) E se non mi perdona?

Ivana               Ricordati Giulia che chi che sa voler bene sa anche perdonare. (Va a chiamare Fiorenzo in cucina mentre Giulia riprende a parlare)

Giulia              (Verso il pubblico) Non posso neanche immaginare di dover passare ancora una sola  notte senza di lui. L’ ho capito adesso dopo che ho passato il mese più lungo della mia vita. Adesso mi rendo conto di quanto lo amo. Adesso, mentre lo sto perdendo. 

Fiorenzo          (Le si avvicina da dietro in silenzio. Giulia, sentendo le sue mani sulle spalle, si gira lentamente e poi gli butta le braccia al collo.. poi escono. Giulia rientra subito dopo a riprendere il pacchettino lasciato sul tavolo)

Giulia e Fiorenzo escono di scena. Rimangono Ivana e Italo.

Ivana               Ma tu lo sapevi che dalle nostre parti c’era un sexy shop?

Italo                            (Distrattamente) Sì, al nuovo centro commerciale! (Si accorge di aver risposto ciò che la moglie non voleva sentire e si corregge) Cioè, volevo dire… mi sembrava…

Ivana                          Brutto porco! Ecco perché ultimamente ti era venuta la smania dei andare da quelle parti! ( Fa come per dargli uno schiaffo e poi, con malizia) Volevi prendermi un completino per me?

Corrado          (Rientrando in scena) Posso uscire?

Ivana               O Dio Corrado, ancora qua?!

Corrado          Che bello domani mattina la moka è mia! Vi saluto! (Si ferma prima di uscire) Penso che farò un salto al sexy shop anch’ io. Il mio colore preferito? Blu naturalmente, in rima perfetta con Lulù! 

 

Buio

Musica.

FINALE UNO

Scena mimata. Fiorenzo entra dalla quinta di sx con una carrozzina e attraversa tutto  il palcoscenico; senza uscire, ritorna verso il centro; dalla quinta di dx entra Corrado con un’ altra carrozzina. Si incrociano e si salutano congratulandosi a vicenda. Entrano poi tutti gli altri e si spupazzano i bebé. Teresa ha in mano una cesta di vimini portatile con dentro i suoi gatti. 

Sipario.

P.S. Se c’ è la possibilità di avere una comparsa bionda, essa può interpretare Lulù e uscire a braccetto con Giulia. In questo caso si può prevedere che Fiorenzo e Corrado entrino contemporaneamente con le carrozzine, seguiti dalle due neomamme e dagli altri.

FINALE DUE

Giulia e Fiorenzo sono andati via e anche Ivana e Italo. 

Corrado          Posso andarmene anch’ io penso. (Si avvia e prima di uscire esclama soddisfatto) Che bello, domani mattina la moka è mia! (Fa qualche passo verso l’ uscita, poi si ferma) Penso che andrò anch’io al Sexy shop. (Sognando ad occhi aperti) Il mio colore preferito? Blu, in rima perfetta con Lulù! (Ancora qualche passo verso l’ uscita). Spero di non incontrare nessuno che mi conosce: penserebbero di certo che sono un pervertito. Beh, potrei far finta di parlare con qualcuno al cellulare mentre guardo dentro la vetrina di fronte e appena il campo è libero…zacchete, m’ intrufolo dentro. Spero di non farmi male non sarebbe la prima volta che mi succede di andare a sbattere addosso a una vetrina come un cretino. Mi immagino i giornali il giorno dopo: CLIENTE ABITUE’ DEL SEXY SCIOP, PRESO DALL’ ECCITAZIONE, ROVINA ADDOSSO ALLA VETRINA DEL NEGOZIO. - Sì perché basta fare una cosa una volta, che per i giornalisti sei subito un abituè (Riprendeno il discorso) No no, meglio che vada al solito negozio in centro.  Saluti …(Esce)

Scena finale. Sono trascorsi alcuni mesi Penombra sul salotto dei genitori. Giulia, Fiorenzo e Ivana seduti sul divano; il papà rientrerà di lì a poco. Sono tutti intenti a guardare sulla televisione  un video:la videoecografia del nipotina nascitura. Tutti fanno commenti a bassa voce, estasiati.

Giulia              Guarda, guarda, si è girata!

Fiorenzo          Ha fatto una piroetta!

Giulia              Che bella che è!

Fiorenzo          A chi assomiglia?

Giulia              Non è per essere puntigliosi ma il taglio della bocca è il mio.

Fiorenzo          Si è messa di fianco adesso! Che bella, che profilo. Il profilo è mio, senza dubbi!

Entra il papà.

Italo                Cosa state guardando qui al buio?

Giulia              (Sottovoce) La tua nipotina!

Italo                Ma…è già nata? Si è accorciata anche la gestazione oltre che le stagioni?

Giulia                          Ma no papà! È il video dell’ecografia … hanno filamto la bimba deltro la pancia. Poi ti facio vedere anche le foto!

Ivana               Sembra quasi un miracolo. Guarda: sta facendo le capriole! Si sta succhiando il pollice!

Italo                ( Sforzandosi invano per vedere qualcosa di significativo) Scusatemi ma io vedo solo delle macchie grigie in mezzo all’ oscurità.

Ivana               (Un po’ indispettita per il disfattismo del marito; in tono secco) Mettiti gli occhiali e siediti!

Italo                            (Per riparare ) Che bella! Mi sembra anche vispa, com’ eri tu Giulia. A proposito, Come si chiama?

Fiorenzo          (In tono canzonatorio) Lulù!

Giulia                          (Con il tono di chi sa stare allo scherzo) Ma dai sciocco!

Fiorenzo          (Dandole un bacio) Scherzavo! Pensavamo di chiamarla Anna: un nome semplice, pulito, casto…

Ivana               Giusto per farvi perdonare la baraonda che avete fatto il giorno del concepimento?

Giulia              Mamma?! Vi piace?

Italo                Sì sì, bellissimo! Era il nome della mia vecchia fidanzata!

Ivana                          A quest’ora sarà vecchia eccome: aveva già dieci anni più di te quando la rincorrevi come un cagnolino. Non vi dico le commedie che faceva il vostro caro paparino!

Italo                Dobbiamo ringraziarla la vecchia Anna allora dato che a forza de venirmi accanto per distogliermi dall’ idea di sposarla, hai fato e disfatto fino a che mi hai catturato nella tua di rete!  (Le fa un po’ di moine).

Ivana               Ora stai zitto Italo.(Ivana lo allontana bonariamente e poi si rivolge a Giulia) Dimmi invece Giulia, dimme di Lulù: di quanti mesi è?

Giulia              Una settimana in meno di me!

Ivana               Sta bene? E Corrado, che dice?

Giulia                          Dovresti vederli! Lei tranquila e beata – come dice lui “Ha self controll”. Lui invece: un’ anima in pena. Continua a chiamarla dall’ ufficio per vedere se ha nausee, per chiederle se si è mosso, se si è girato…

Ivana               È un maschio allora…non avevo dubbi: aveva la pancia a punta e la faccia un po’ troppo tirata e poi…magra troppo magra! Da dietro non sembrava nemmeno incinta!

Giulia              Sì mamma, anche io ho la pancia a punta e non sono cresciuta tanto eppure aspetto una femmina! 

Ivana               No no bimba mia: la tua pancia è bella tonda come il tuo visino: avevo capito subito che era una bambina! 

Italo                E comunque, per non sprecare tempo e lana, le babucce e le copertine le hai fatte tutt gialline e verdoline…

Ivana               Era tutta lana che avevo lì da tempo. Ora ne comprerò di rosa!

Fiorenzo          Dai adesso, basta, zitti..sentite…

Italo                Sentire cosa? Ha già imparato anche a parlare?

Giulia              Ma no papà! È il suo cuore che batte!

Si sente il battito del cuore in sottofondo.

Giulia              Che meraviglia!

Ivana               Ah!...mi sembra un miracolo, proprio un miracolo!

A questa scena si può aggiungere o semplicemente preferire, un altro finale, con una sorta di apoteosi della telefonia mobile.

 

Le voci si fanno sempre più sottili mentre le luci si spengono, il battito continua in sottofondo. Ad un certo punto,  al buio, Italo, serissimo:

Italo                            Guardate che fra un po’ inizia il TG e i bambini devono andare a dormire! Su, sciò, lasciatemi la TV!

Si sente la suoneria di un telefonino, tutti a ravanare fra le tasche

Giulia              È il mio?

Fiorenzo          Forse è per me…

Ivana                          (Alzandosi) No no, è il mio. (Prendendo il suo telefonino) Chi sarà a quest’ ora… Ciao Teresa! …Bene bene, grazie…stiamo guardando il DVD della bimba! No no, dell’ecografia! Bellissimol! Dovresti vederli anche tu... Domani? Sì, va bene. Il caffè? Due etti di prosciutto? Va bene, va bene te li prenderò, no no figurati, che vuoi che sia!  (Continua il dialogo sottovoce mentre si sente il bip di un messaggio arrivato su  un altro telefonino)

Giulia                          (Prende il suo cellulare) Guarda la Lulù, eccola qui! (Ad Ivana) Mamma? Si vede bene la pancia qua (le mostra la foto appena spedita sul cellulare)

Altra suoneria: quella di Fiorenzo.

Fiorenzo          Ciao Corrado…qua sotto? Con Lulù? Vieni caro, vieni su.

Ivana                          (Ancora al cell con Teresa) Scusa scusa…è arrivata  Lulù. Ti saluto. Ciao, Ciao. Sì sì: il caffè, il prosciutto. Ciao. (Spegne e assieme alla figlia osservano estasiate la foto sul cell e fanno commenti sottovoce)

Corrado          Ehilà! Salve a tutti.

Lulù                Permesso. Buona sera. Ciao Giulia come stai?

Giulia              Ciao carissima. Sei splendida! Prego accomodati.

Fiorenzo          Lulù! Tutto bene? Dai sedetevi. (Si accomodano tutti) Già che vi vedo, che facciamo col passeggino? Vi va bene come regalo? Completo di trasportino per la macchina e vari accessori: cinture di sicurezza, porta pacchi, rimorchio con ABS e altro ancora: da andar sulla luna! (ridono allegramente) 

Corrado          Splendido, grazie, che ne dici Lulù?

            Suoneria di Fiorenzo.

Fiorenzo          (Bisbigliando) È quel cliente da Brescia. È la terza vola che mi chiama, scusatemi. (Si alza e si mette in disparte) Pronto, salve sì, sì, sono io: mi dica. No no, macché disturbo, si figuri! (Prosegue la telefonata sottovoce sempre in disparte)

Ivana                          Carissima Lulù: allora è vero, quelle dell’ est non ingrassano mai, neanche da incinte! Che figurino! Le sono passate le nausee?

Lulù                Sì sì. Sono in ottima forma.

Ivana               Le prendo dei biscottini. (esce e rientra con un vassoio)

Giulia              Abbiamo appena guardato la sua foto sul celulare.

Italo                Sempre quella della vasca da bagno?

Giulia              Papà?! Era questa, ora la cerco (si alza e maneggia il cell)

Ivana                          Prego, prenda pure i biscotti! (Squilla ancora il suo cell) Teresa, ancora? (si allontana) 

Lulù                Grazie, deliziosi!

Corrado          (Inizia un dialogo con Italo ma gli squilla il telefono e si alza) Mi scusi.  Pronto, sì mi dica…(Si allontana e continua a conversare)

Lulù                            Corrado mi tratta come una regina: praticamente fa tutto lui. Non mi lascia neanche lavorare sul computer perché dice che può far male al bambino.

Italo                Esagerato!

Lulù                            ( Squilla il suo celle e lei inizia una conversazione in ucraino) Pronto? Mi scusi Italo. Da da davronschie zu crovzia. Coradoschi svoor zvoor! Svaracotzchi dabronici…Dobra dobra. Dracne manìja boda trozka. Da da…(**)

Tutti stanno parlando o usando il telefonino, anche Teresa che nel frattempo è entrata parlando al cell. 

Italo                            (Osservando tutto questo trambusto di telefonate) Ma due chiacchiere seduti comodi sul divano in santa pace no, eh? (Fra sé) Mah, che tempi. ( Bighellona un po’ per il salotto poi accende la TV ma tutti lo zittiscono immediatamente e così spegne) Non mi sembra nemmeno di essere a casa mia: no no, questa è la sede centrale della Vodacom! ( squilla il telefono di casa e corre a rispondere con gioia) Oh sentilo, un telefono normale. Sarà sicuramente per me! Pronto! (Con rassegnazione) Cellulari in promozione? (Riattacca) No, grazie! 

Buio e musica finale.

 

FINE

 

(**) Le parole e la pronuncia sono completamente inventate.

Ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente casuale. I gioco di nomi Corrado – Corradi, può venire sostituito con tanti altri tipo: Angelo – Angeli ; Rinaldo – Rinaldi ecc.

 

Dedicato a tutti quelli

la cui vita è cambiata

per colpa

di un cellulare!

Gloria Gabrielli

 

FINE

(*) Museo di arte moderna costruito recentemente in pieno centro, il cui cantiere ha messo a rischio la collina e le abitazioni sovrastanti. La tipica struttura all’ avanguardia costosissima e pubblicizzatissima che però ha dato l’ impressione di essere fuori luogo in una cittadina di provincia di soli 25.000 abitanti!

(***) inserire una località a discrezione.