Cenerentola

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CENERENTOLA

CENERENTOLA
di Sacchiero Elisabetta

I bambini cantano due canzoni: “Carnevale in allegria” e “ I tre pagliacci”.

NARR: “ C’era una volta un nobile vedovo che viveva con la sua unica e bellissima figlia. Il gentiluomo decise di risposarsi con una donna che aveva anch’essa due figlie: Genoveffa ed Anastasia. Sfortunatamente, un giorno, il brav’uomo morì e la matrigna mostrò il suo vero carattere. Era dura, fredda e molto invidiosa della bellezza e bontà della figliastra perché, al contrario, le sue figlie erano brutte, sgraziate e cattive. Da allora per la brava ragazza, chiamata Cenerentola perché era sempre sporca di cenere, iniziò una vita piena di fatiche, sofferenze ed umiliazioni.”

SCENA I

La scena si apre con C. che sta dormendo. Due topolini la guardano da lontano mentre il gatto Lucifero sta bevendo tranquillamente il latte dalla ciotola.

TOP. 1: “ Presto! Dobbiamo svegliare la povera Cenerentola altrimenti quelle cattivone la sgrideranno!”

TOP. 2: “ Già, ma come facciamo con il gattaccio Lucifero?”

TOP. 1: “ Non ti preoccupare, ho un’idea! Ci penso io!!”

Il topolino 1 si avvicina silenziosamente al gatto( magari facendo delle smorfie divertenti),gli sferra un calcione che lo fa finire con il muso nella ciotola piena di latte. Il gatto si arrabbia e, nel tentativo di prenderlo scivola e fa un plateale ruzzolone. I due topini si divertono e lo prendono in giro. Il gatto rincorre furioso i topolini fino a quando viene colpito da una scopa che i due gli fanno cadere in testa, tramortendolo. I topolini possono, quindi, svegliare Cenerentola.

CEN (sbadigliando): “ Cari topini, grazie per avermi svegliata! Sapete oggi ho un sacco di faccende da sbrigare prima che si sveglino quelle tre!! Devo lucidare i pavimenti, pulire la cucina, lavare, cucire, stirare….  Oh, povera me!!

C. si alza dal letto e si avvicina al povero gatto steso a terra.

CEN (con aria preoccupata ed accarezzandolo): “Povero Lucifero, ma cosa ti è successo??Su, alzati che ti preparo la colazione, ti sentirai subito meglio!!”

Il gatto si alza, volta le spalle alla povera C. e se ne va con un atteggiamento di sufficienza, di superiorità.

C. saluta i topini, si infila il grembiule e corre in cucina.  C. sbriga velocemente le faccende, 

mentre si sentono da lontano le voci delle tre che la chiamano insistentemente. C., presa dall’agitazione, fa cadere per terra delle tazze e, proprio in quel momento, entrano in scena le tre perfide.

MATR: “ Lo sapevo!! Sei la solita buona a nulla! Sei capace solo di combinare guai e di fare la fannullona ma ora ci penso io a tenerti occupata!! Hai presente quel gigantesco tappeto del salone?? Sbattilo!! E le enormi finestre della facciata principale??? Lavale!! E quell’immenso giardino là fuori, lo vedi?? Sistemalo!!”

GENO ( consegnandole una montagna di bucato): “ Mi raccomando, ho urgente bisogno che questa roba sia lavata, cucita e stirata tra un’ora!!”

ANA: “ Io, invece, ho bisogno di fare manicure e pedicure!! Le mie unghie si stanno scheggiando…non vorrai che vada in giro con un’unghia rovinata, spero!!”

CEN (con aria triste e sconsolata)“ Certo che no, Anastasia! Farò tutto ciò che mi avete ordinato, non vi preoccupate…”

MATR: “ Vedremo!! Su, mettiti al lavoro e svelta!!”

Le tre escono di scena e C. si mette al lavoro mentre i bambini  intonano:

CANZONE “IL CASALINGO”

SCENA II

NARR: “ Un giorno accadde che il re decise di organizzare un ballo a corte. Lo scopo era di invitare tutte le ragazze nubili del regno e far scegliere al principe la sua futura sposa. L’invito alla festa fu recapitato anche a casa di Cenerentola.”

In scena si vedono: il gatto che pisola tranquillo, C. accovacciata ed intenta a pulire il pavimento con una spazzola e il secchio accanto mentre la matrigna impartisce una lezione di canto alle figlie. Le due cantano in modo orribile, tanto che anche il povero Lucifero, che stava dormendo, si tappa le orecchie e scappa spaventato!!

GENO ( rivolta alla sorella): “Sei sempre la solita stonata! Hai fatto scappare anche quell’ammasso di pulci!!”

ANA (arrabbiata): “ Cosa hai detto?? Se c’è qualcuno qua dentro che sembra gracchiare anziché cantare, quella sei tu!! E prendi questo!!”

Le due iniziano a litigare dandosele di santa ragione. Improvvisamente il paggio reale suona alla porta, consegna alla matrigna una lettera ed esclama, facendo un inchino,

PAGGIO: “ Missiva reale, signora!”

MATR (dopo aver letto la lettera esulta di gioia): “Un ballo a corte! Ci sarà un ballo a corte!! Il principe sceglierà la sua sposa e… dovrà essere una di voi due!!”

GENO: “ Io, per l’occasione, farò arrivare da Parigi l’abito più costoso ed elegante! Sarò splendida!!”

ANA (con aria di scherno): “ Mi sembra proprio di vederti, cara sorella!! Sarà come mettere un bel mazzo di fiori profumati ….. nel water!!Ah, ah!!”

GENO: “Come osi, brutta vipera! Il principe non potrà mai innamorarsi di una gallina spennacchiata come te!!”

Le due cominciano a litigare di nuovo ma vengono interrotte dalla madre che urla

MATR: “Basta, finitela!! Non abbiamo tempo da perdere in sciocchezze!!”

Poi si rivolge a C. ed esclama

MATR: “ Tu, ovviamente, ci aiuterai e non potrai andare alla festa, saresti troppo ridicola conciata così!! Ah, ah!!”

Le tre escono di scena ridendo mentre C. continua a pulire sospirando tristemente.

MUSICA

SCENA III

NARR: “ Finalmente, giunse la sera del gran ballo a corte! La matrigna e le perfide sorellastre partirono in carrozza per il castello senza neppure salutare la povera Cenerentola che le aveva aiutate tutto il giorno a prepararsi per la festa. La bella ragazza si sedette vicino al caminetto e cominciò a piangere sconsolata.”

La scena si apre con C. che piange e dice singhiozzando

CEN: “Povera me!! Cosa ho mai fatto di male per meritarmi tutto questo?? Perché non posso anch’io partecipare alla festa del principe??”

NARR: “ Proprio mentre pronunciava quelle parole, le apparve in aiuto la fata Smemorina, sua madrina”

FATA: “ Non piangere Cenerentola, io sono qui per aiutarti! Su, asciuga quelle lacrime e vai a prendere nell’orto la zucca più grande che trovi!”

C. torna con la zucca e la mette ai piedi della fata. Questa comincia a cercare qualcosa, la sua bacchetta magica(chiede aiuto ai bambini); quando la trova, la ruota in aria ma si è scordata la formula magica! Fa vari tentativi simpatici tipo:

FATA: “ Ah, sì ora ricordo! “BIM-SALAMIN-ZUCCHIN-CARROZZIN!! No, non è questa, accidenti!.....Ah, ecco: “ABRA-CADABRA-BALINA-ZULU’, UNA CARROZZA DIVENTI TU!” …No! Non è neanche questa!!”

Pensa che ripensa….

FATA: “ Sì, sì ora ci sono……”

Parte la musica della formula magica “Bididibodidibù”. La fata si mette a ballare e, roteando la sua bacchetta magica, tocca la zucca che si trasforma in carrozza, tocca i topolini che si trasformano in cavalli (decidere le modalità sulla base delle strategie che può fornire anche la scenografia). I cavalli stendono davanti a C. un lenzuolo colorato mentre si cambia d’abito. A cambio avvenuto, abbassano il lenzuolo e lanciano in aria dei coriandoli con esclamazioni di gioia e di ammirazione.

FATA: “ Bene figliola, sei pronta per andare al ballo!! Sei bellissima!!”

CEN: “ Grazie, fatina” e la abbraccia.

FATA: “ Forza, avviati!! Ma ricorda, dovrai tornare prima della mezzanotte poiché l’incantesimo svanirà e tutto tornerà come prima!”

C. sale in carrozza e saluta la fata tutta contenta!

MUSICA VALZER

SCENA IV

NARR: “ Appena Cenerentola entrò nel salone del castello, tutti i presenti rimasero abbagliati da tanta bellezza! Nessuno la riconobbe, neppure la matrigna e le sorellastre. Il principe estasiato, se ne innamorò a prima vista e ballò con lei tutta la sera.”

In scena ci sono C. e il P. che ballano sulle note di un valzer classico, anche gli invitati cominciano a ballare, la musica sfuma e….

FILASTROCCA DEI BAMBINI

Mentre si continua a ballare, all’improvviso si odono i primi rintocchi della mezzanotte. C. comincia ad agitarsi e scappa lasciando in scena la scarpetta. Il P. tenta di inseguirla ma inciampa e cade. Si rialza, un po’ dolorante, e vede la scarpetta che raccoglie ed ammira con aria sognante!

SCENA V

MUSICA TRIONFALE CON SQUILLI DI TROMBE

Entrano in scena il Duca e il paggio con aria solenne. Quest’ultimo srotola davanti al pubblico un enorme foglio e comincia a leggere, sempre con solennità

PAGGIO: “ Proclama decimo terzo di sua maestà Illustrissima, Serenissima, Re Carlo Alberto Alfredo Guglielmo Arciboldo Quinto degli Estensi di Aragona (tira un simpatico sospiro) comanda che ad ogni fanciulla da marito  venga provata questa scarpetta di cristallo (alza verso il pubblico la scarpa) e che colei che riuscirà a calzarla perfettamente avrà l’onore di diventare la sposa del principe.

Così è stato stabilito e deciso!!”

I due escono momentaneamente di scena ed entrano C. e le tre perfide tutte eccitate perché hanno ascoltato il proclama.

MATR: “ Cenerentola, tu vai a pulire la cantina, presto!! E in quanto a voi due vi consiglio vivamente di calzare quella scarpetta (con aria e tono minaccioso) altrimenti…”

Il Duca e il paggio bussano alla loro porta. La matrigna li accoglie con atteggiamenti di riverenza e li fa accomodare.

MATR: “ Oh, Gran Duca che onore averla qui! Le presento le mie incantevoli figliole!”

DUCA (osservandole bene e con aria disgustata): “Proprio incantato!”

Genoveffa si siede ed espone il suo piedone mentre il paggio prova a calzarle la scarpa, con non poca fatica!

GENO ( mentre si affanna ed appoggia la mano in testa al povero paggio disperato):

“ Su, forza! Credo che sia costui, questo incompetente, a non spingere abbastanza!”

la matrigna si avvicina alla figlia e le bisbiglia in malo modo

MATR: “ Trattieni il fiato, sciagurata!”

MATR (rivolta al Duca e cambiando tono di voce): “ Il problema, illustrissimo, è che di sera ha sempre i piedi un po’ gonfi… sa, è una ragazza d’oro… si da tanto da fare tutto il giorno per la sua anziana mamma!”

PAGGIO: “ Eminenza, è inutile! Questo piedone non entra!”

La ragazza si alza e sferra un calcio al paggio senza essere vista dal Duca.

MATR: “ Illustrissimo, ma qui c’è anche la mia piccola e dolce Anastasia, a lei la scarpetta entrerà di certo!”

La matrigna strattona bruscamente la figlia,  la fa sedere e si rivolge a lei con una minaccia, sempre facendo attenzione di non essere udita dal Duca,:

MATR: “ Guai a te se non riuscirai a calzare quella scarpetta, mi sono spiegata??!!”

Stessa situazione di prima con il paggio che prova disperato.

ANA ( rivolgendosi alla madre a bassa voce): “ Non mi entra, è troppo piccola e il mio piede è troppo lungo!”

La matrigna disperata, da un calcio al povero paggio,nasconde la visuale al Duca ed estrae dalla tasca una sega, esclamando..

MATR: “ Ci penso io a far entrare questo piedone!!”

La ragazza comincia ad urlare terrorizzata.

ANA: “ No, madre! Questo proprio no!!

Il Duca si alza e con sdegno esclama:

DUCA: “ Signora, contegno! Contegno!! Mi sembra evidente che nessuna delle sue figlie è la ragazza che stiamo cercando! Arrivederci ed ossequi, signora!”

Il Duca ed il paggio stanno per andarsene quando entra in scena C.

CEN: “ Aspettate, vi prego, aspettate! Anch’io voglio provare la scarpetta!”

MATR: “Ma che dici? Sei impazzita?? Lei, illustrissimo, è solo la nostra sguattera, non è di alto rango come noi, lei mi capisce… vero?”

DUCA (ignorando la matrigna e colpito dalla bellezza della ragazza): “ Ma certo che la può provare!! Paggio, aiuti la signorina a calzarla!”

Il paggio si incammina verso C. che si è seduta. La matrigna gioca un brutto tiro al povero paggio: lo fa cadere e la scarpetta si rompe. Tutti i presenti rimangono sgomenti e il Duca esclama disperato:

DUCA: “ Povero me!! Il re mi farà tagliare la testa!!”

C. estraendo l’altra scarpetta dalla tasca del grembiule rassicura il Duca così:

CEN: “ Non temete Duca, qui c’è l’altra scarpetta!”

La indossa con aria di soddisfazione! Il Duca e il paggio esultano di gioia mentre le sorellastre si rodono dalla rabbia e la matrigna sviene dall’invidia ( lentamente escono di scena, sostenendo la mamma svenuta).

DUCA: “ Presto, portiamola a palazzo!!”

La scena si chiude con i tre che partono tutti contenti per il castello, sulle note di un brano allegro

SCENA VI

NARR: “ Cenerentola fu accompagnata al castello dove la stava aspettando con ansia il bel principe. I due innamorati furono festeggiati da tutti i presenti. Il principe annunciò le imminenti nozze e …..vissero felici e contenti!”

Mentre il narratore racconta, in scena ci sono i due innamorati che ballano e vengono festeggiati da tutti. La musica aumenta di volume e tutti iniziano a ballare, coinvolgendo anche i bambini!!!!