Ch’ pacienz’ ca nc’ vò

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“Ch’ pacienza ca ce vo”

    

Ch’ pacienz’ ca nc’ vò

Commedia in due atti

di

Domenico e Massimo Canzano

N° siae 152925

                           Per eventuali informazioni:

0815741308

07211790243

officinaoro@gmail.com

mecocan@tiscali.it

 

La pazienza, se non ci fosse bisognerebbe inventarla, e molto probabilmente questo nostro mondo, tanto deturpato, senza di essa non sarebbe più abitato.   Nelle piccole cose, nelle grandi cose, nelle dispute, se non esistesse chi è più paziente di un altro, come si potrebbe ritrovare un equilibrio, seppur labile per continuare a convivere pacificamente? Ai posteri l’ardua sentenza.

Intanto gli autori di “Ch’ pacienz’ ca nc’ vò”, con questo lavoro tentano di dare ancora più forza alla “pazienza”, a cui fare fronte, per affrontare la vita di tutti  i giorni.

Ed è così che ritroviamo la pazienza, anche se a volte volutamente eccessiva, in quasi tutti i personaggi di questa commedia, che con ironia e tanta comicità, vogliono rappresentare una costante della nostra esistenza, con una immancabile piccola morale e soprattutto, una sorpresa finale, ovviamente!

Personaggi

Pasquale Eccellente              Capofamiglia

Vera Schiattapapera             Moglie di Pasquale

Cipriano Schiattapapera      Padre di Vera

Signora Pollastrella              Cliente di Vera

Zingara                                  Conoscente di Pasquale

Dottoressa Sanguinetti         Impiegata ASL

Romeo                                   Operaio ditta di trasloco “Nocchio”

Benito                                    Operaio ditta di trasloco “Nocchio”

Filiberto Nocchio                 Titolare ditta di trasloco “Nocchio”

Signora Piccone                   Inquilina

Bartolomeo                           Custode

Luigi Passera                         Inquilino

Fridia Passera                       Moglie di Luigi

PRIMO ATTO

siamo a napoli, corre l’anno 2006, si racconta la vicenda ingarbugliata della famiglia eccellente, pasquale il capofamiglia dipendente di una ricevitoria del lotto, la moglie vera che svolge l’attività di parrucchiera su chiamata, e grande appassionata di opera lirica, suo padre cipriano che vive in casa con loro, e tanti altri variegati personaggi, che via via arricchiranno la storia.

la scena è il salone living di un appartamento vecchio stile posto al pianterreno, alla destra del pubblico, in prossimità del fondo è posta la porta di ingresso che da all’esterno, sempre sulla destra del pubblico una porta che accede al bagno, di fronte al pubblico leggeremente a sinistra della mezzadria una comune e sulla sinistra del pubblico una porta che accede alla camera da letto.

nel salone c’è un po’ di disordine, ci sono scatoloni e scatole sparse dappertutte, alcune accumulate in un angolo, qualche sedia e alcuni mobiletti imballati,questo perché la famiglia eccellente nella stessa giornata deve traslocare, in aggiunta un casco asciugacapelli e l’attrezzatura da parrucchiere, e uno stereo su un tavolinetto. nel frattempo quando si apre il sipario vera è intenta a sistemare i capelli di una cliente.

scena 1°

personaggi :   vera, la sig.ra pollastrella, nonno cipriano

(a sipario chiuso si sente la musica della turandot  e si apre quando sta per arrivare la strofa “vincero’, vincero’, vincerooooo….”. vera sta cantando seguendo la musica, che intanto si abbassera’ di qualche tono)

vera: (intonando la turandot  come se fosse in estasi si muove alle spalle di una cliente, la signora pollastrella. vera e’ intenta a spruzzargli dell’acqua e a tagliare superficialmente i capelli)

…ma al cuore mio nessun potrà ….il tuo sorriso .ecc.ecc…tramontate stelle …all’alba…..(fino a quando arrivera’ il momento della strofa “vincero’” in cui vera dara’ tre colpi di forbice ben piazzati sulla capigliatura della signora)

vincerò(taglia),vincerò(taglia),vinnnnnceeeeeroooooooò(taglia-taglia-taglia taglia-taglia)

pollastrella: (che nel frattempo e’ seduta, accusa inerme i tagli , poi si rende conto che vera è andata in trans ,si alza di scatto va verso lo stereo che suona ed interrompe la musica)

e signora vera, (ripetendo la strofa) vincerò, vincerò… ma mi avete preso  per una pianta di gelsomino, voi se continuate a tagliare un altro poco non mi lasciate piu niente

vera: (risvegliatasi dal trans) signora pollastrella sono mortificata, voi mi dovete scusare, non capiterà piu

pollastrella: e voi avevate perso il controllo, sembravate una tosa pecore

vera: avete ragione, vi rinnovo le mie scuse, ma sapete è più forte di me, non ci posso fare nulla, io quando sento la musica lirica non capisco piu niente, vengo trasportata in un altro mondo. (come sognando ad occhi aperti) sarà  forse perché io da giovane ero una brava cantante lirica ed avrei voluto tanto intraprendere questa carriera, ma purtroppo quel gelosone di mio marito non ha voluto ed io sono rimasta, (interpretando)come dire inesplosa. signora mia nella vita che pazienza che ci vuole, per amore ho dovuto rinunciare ad un sogno…..ma… sono sicura che un giorno avrò il coraggio di oppormi al suo volere e così finalmente (riattacca a cappella con la turandot) vincerò ….vincerò …….vinnnnnceeeeeroooooooò

pollastrella: vera, mo cominciate un'altra volta, e chiamate gli artificieri, non è che mi scoppiate qua in mezzo, voi mi dovete finire ancora la messa in piega , mo nce vò….che pazienza ci vuole lo dico io. non solo mi avete fatta  venire qui a prima mattina, quando lo sapete , io da casa prima delle dieci non posso scendere, quando poi è mezz’ora che mi state alluccando dentro le orecchie, dalla “turandot” a “madama butterflay”, mi avete fatto tutto il repertorio lirico dell’ottocento, (con sarcasmo) niente niente va a finire che mi cercate pure il supplemento

vera: (la guarda e come se rispondesse seriamente) solo se vi e piaciuta l’interpretazione eh!

pollastrella: (la guarda stranita) ma state scherzando?

vera: è naturale che sto scherzando, scusatemi di nuovo non capiterà più, avete visto cosa mi succede, e come se andassi in trans, e po’ si aggiunge il fatto che oggi è pure una giornata particolare. se avete notato in giro ci stiamo preparando  a traslocare, perciò stamattina vi avevo chiesto la cortesia di venire un po’ piu presto, con tutti i mobili spostati e le scatole da preparare prima dell’arrivo degli operai, all’orario che di solito voi venivate non era proprio possibile. (la fa riaccomodare) ma non vi preoccupate, accomodatevi che subito finiamo

pollastrella: e speriamo che sia la volta buona

vera: (ricominciano la messa in piega) su su un po di pazienza, ci vuole pazienza nella vita, ve l’ho detto, se non fosse per quelle tre creature dei miei figli che ho fatto con quello scapestrato di mio marito, sapete da quando tempo l’avrei abbandonato (come se volesse ripartire di nuovo a cantare) ….e cosi  io……

pollastrella : (COME PER INTERROMPERLA)Vera …Vera …..Vera…..

vera :    (RIPRESASI IN TEMPO )si…si …che vi stavo dicendo?

pollastrella :Parlavate dei  vostri figli

vera: pollastrella mia,  se non fosse per aida ,figaro e butterflay

pollastrella :e chi sono?

vera: i miei tre gioielli, peccato che sono già a andati a scuola, altrimenti ve li facevo vedere. per amore della lirica gli ho dato i nomi di personaggi di tre famose opere, quelle tre anime di dio, i miei tre angioletti, se non fosse stato per loro, sapete da quando avrei mandato pasquale a  quel paese

pollastrella: aida ,figaro e butterflay!!!…e scusate, per amore della lirica, nemmeno al maschio avete messo il nome di vostro padre….e   non si è offeso

vera: ( guardandola come se avesse capito l’errore)avete ragione, ma è stato piu forte di me, (come per sottolineare  e quasi giustificarsi ) si proprio così, ma io gli ho detto “non ti preoccupare, appena mi prendo un cane in casa, io gli metto il tuo nome

Pollastrella : (CURIOSA) e dicevate di vostro marito….perché dite che è un disgraziato

Vera :    a si mio marito …chillu scapestrato!!!!!

pollastrella : ma perché cosa ha fatto ?

vera :  no pollastrella mia, è troppo grave quello che ha fatto non posso proprio dirle niente

pollastrella : ma su parli, le farà  bene  confidarsi un po’

(nel frattempo vera mette il casco asciugacapelli sulla testa della signora pollastrella)

vera:ma si ha ragione, devo raccontarlo a qualcuno altrimenti impazzisco. allora…(continuando a lavorare)….come ben sapete mio marito pasquale lavora da tanti anni in una ricevitoria del lotto……

pollastrella : (interrompendola) ho capito, si è preso i soldi delle giocate

Vera :  no aspettate fatemi finire…..

(improvvisamente accade qualcosa di dirompente, dalla comune si sente provenire un suono di tromba, il motivo è la carica che si suona al mattino nelle caserme, entra in scena nonno cipriano che marcia a mo’ di passo militare.

ora poiché il suono della tromba è improvviso, e senza preavviso, questo farà saltare le due donne, in particolare la signora pollastrella che saltando dalla sedia, incastra la testa nell’asciugacapelli)

nonno cipriano : (volgendo lo sguardo all’indietro)avanti miei eroi…e non fate prigionieri

pollastrella : aiuto, ci stanno attaccando

vera: (tentando di disincastrare la donna che intanto di dimena) anatrè,

anatrella, e statevi ferma non vi muovete

pollastrella: (come offesa) pollastrella, mi chiamo pollastrella

vera: anatrella, pollastrella, se non la smettete di muovervi, sempre arrosto finite

pollastrella: (riuscendo a disincastrare la testa) che stato, ne ma che sta succedendo?

vera: scusate, scusate tanto, sono mortificata, è tutta colpa di chillu ‘nzallanuto (confusionario) di papà (rivolgendosi al padre) ne ueh, papà a vuò fernì, stai semp’ ‘e na manera, quante volte ti ho detto che  sta tromba, non la devi suonare, e soprattutto quando ci sta gente e io sto lavorando (cercando con le mani di aggiustare i capelli della donna  per rimediare ai danni, e ironica) chill già è bell’ o’prutusin’ (prezzemolo), poi ven ‘o gatto e nce fà a pipi ncopp’

cipriano: (il nonno e’ un vecchio arzillo un po’ fuori di testa , che ha un evidente problema di paresi al braccio destro che tiene piegato in alto tremante e alla gamba destra che leggermente si trascina) (rivolgendosi alla figlia)

caporalmaggiore vera schiattapapera ritorni nei suoi ranghi, non le consento questa insubordinazione, e per punirla tre giorni di consegna, a pane e acqua.

vera: papà, ma tu overamente hai  perso i sensi, mo t’ mett’ a te a pan’ e acqua, accussì vediamo se finisce questa storia

cipriano: caporalmaggiore farò finta di non aver sentito nulla, intanto bisogna attaccare il nemico.

vera : (con tono nervoso, e guardando sottocchio il padre) ma che devi attaccare, che devi attaccare, se non la finisci tutte le mattine, con questa storia, qualche giorno di questi, t’attacco sopra il letto, e tanto ti faccio alzare quando devi andare dentro al cesso.(resasi conto della volgarita’ per la presenza della pollastrella rivolgendosi a lei) signora mi dovete scusare, ma mo fa ascì ‘a dint’  ‘o stommac’. (poi al padre) ora vado in cucina a metterti l’acqua sul fuoco, cos’ ti fai una bella camomilla e ti calmi nu poco. (alla donna) scusate un momentino vengo subito.(poi rivolgendosi a cipriano) e a te, m’arraccuman nun da fastidio a signora(esce)

(rimasti soli cipriano si avvicinerà alla signora con passo felpato ma claudicante, che vuole simulare la camminata di un play-boy dei suoi tempi. si dovra’ notare anche il braccio destro offeso. appena giunto vicino alla donna che intanto e’ in piedi, si aiuta con la mano sinistra avvicinando la  sua mano destra  alla donna, che intanto lo guarda spaventata. prende la mano della signora  con la mano sinistra e la mette nella sua destra e ancora con la sua sinistra prende tutte e due le mani, la sua e quella della signora, portandole alla bocca per fare il baciamano. fatto cio’ si riaiuta con la sinistra per allungare la destra e cosi lascia la presa per rimettere il braccio destro a posto)

cipriano : chi ho il piacere di conoscere?

pollastrella : pollastrella

cipriano : piacere schiattapapera, ma va bene lo stesso, sempre della stessa famiglia siete!

pollastrella : (un po turbata)….. il piacere è tutto mio

cipriano :  oh ! che visione sublime di prima mattina

pollastrella : (lusingata)…dite?

cipriano :  di certo mi sarà favorevole la giornata dopo la vostra apparizione, permette? (sempre aiutandosi con la sx lo, porge il braccio dx come un cavaliere)

pollastrella : (lo guarda come se non avesse capito) prego?

cipriano :  (prende la mano di lei e la mette sul suo dx) prego (e  la accompagna con andatura strana  e la fa  sedere su una sedia  nella stanza)non vi ho mai vista in questa nostra umile dimora, è la prima volta che venite a trovare mia figlia?

pollastrella : no, veramente sono venuta altre volte, ma sempre dopo le dieci

cipriano :   ecco svelato l’arcano, a quell’ora io non ci sono, sono di la (con la sx aiuta la dx ad indicare la porta della sua stanza e poi rimette a posto) a preparare le mie munizioni per la battaglia…(e cosi dicendo si avvicina sempre piu’ alla signora)….che dice le piacerebbe venire in camera, le mostro il mio…… fucile

pollastrella : (sentendosi a disaggio e cominciando ad aver paura del vecchio, chiama con voce tremante) veraaa?

cipriano : (avvicinandosi ancora)..sa è un arma che non uso da un po’, ma è sempre pronta a sparare (puntualizzando)….quando serve!!!

pollastrella : (come sopra) veraaaa!

cipriano : (stendendosi quasi sulla donna seduta) ha presente un cannone, all’occorrenza spara delle palle e …..

pollastrella : (terrorizzata) …veraaaaaaa!

scena 2°  

personaggi :   pollastrella, cipriano, vera

(vera rientra e vede nonno cipriano quasi disteso sulla signora pollastrella )

vera : ne ueh papà ma che stai facendo…..papà ‘a vuo’fernì !!!(si rende conto che il padre e parlando da sola) ho capito come devo fare (rivolgendosi al padre, e assumendo la posa di un soldato con la mano portata alla fronte) generale, la battaglia è in corso, stiamo perdendo terreno e vite umane, il nemico sta avanzando celermente, è richiesta la sua presenza al quartier generale

cipriano: (sentendosi chiamare generale, abbandona la presa e replica)grazie caporalmaggiore, mi recherò subito al quartier generale (e rivolgendosi alla signora) mia pollastra, il dovere di soldato mi chiama, la patria prima di tutto e poi il “piacere”, il cannone ve lo mostrerò un'altra volta (facendo il baciamano come sopra, esce di scena contando i passi come un soldato) un due….un due ….

vera : lo dovete scusare

pollastrella : signora vera (pausa con aria seria) quello vostro padre non sta bene, ma come (turbata), mi voleva far veder ‘o cannone a me, (pensandoci sopra) ma po’ non gli fa male a chell’ età

vera : ma che avete capito, mio padre è un militare in pensione ed in camera sua ha dei vecchi cimeli che ogni tanto lucida

pollastrella :  e  li voleva far lucidare a me!!!!

vera : ma no, venite accomodatevi che vi sistemo subito (la fa sedere di nuovo. pausa con sospiro).. mamma do carmine, non ce la faccio più, solo papà ci mancava e stiamo al completo, ma…ma che vi stavo dicendo, aspettate…che testa stamattina, aspettate …..fatemi ricordare

 

pollastrella: dicevate che vostro marito lavora da tanti anni in una ricevitoria del lotto,(alludendo) e che si è preso i soldi delle giocate

vera : a si mi ricordo…(riprendendosi) ma che si è preso i soldi delle giocate l’avete detto voi e non è cosi  aspettate volevo dire che da un po’ di tempo a intrapreso una brutta amicizia con….

!

pollastrella : (interrompendola) allora adesso ho capito, si è messo in società e spartivano le vincita

vera :  nossignore, fatemi finire, volevo dire che ha allacciato una brutta amicizia con don carmine (alludendo) sapete il boss quello delle scommesse clandestine e…

pollastrella : (interrompendola ancora) zitta zitta, ho capito, non dite piu niente (perentoria come se avesse capito tutto) invece di giocarli ufficiali, i numeri li giocava clandestini con don carmine

vera :  (innervosita dalle tante interruzioni) signò e mo facit’  cunta o no  stu fatt’, chill gia è difficile, voi mi interrompete ogni tre parole

pollastrella : (stranita come se non stesse facendo niente di male) ma io volevo collaborare

vera :  ma che collaborare, vuie avit’ stà sol’ cionc’ ca ncopp’ (dovesta stare immobile sulla sedia) e dovete ascoltare in silenzio, si no nun vi conto piu niente!!!!!

pollastrella : (offesa)prego, potete proseguire

vera :  vi dicevo…mio marito ogni tanto dava dei numeri a don carmine, che secondo lui non sarebbero usciti quella settimana, sa i numeri ritardatari, cosi  don carmine alzava le quote su questi. gli scommettitori invogliati puntavano sui numeri di pasquale, e don carmine incassava un sacco di soldi,  riconoscendo a mio maritato una regalia

(mentre vera parla la pollastrella ad ogni pausa cerchera’ di intervenire o di trattenersi a parlare ma sara’ bloccata con il gesto della mano da vera che a fine discorso dira’)

vera : avanti ora potete parlare

pollastrella: posso? ho capito, (con soddisfazione) il monopolio di stato da in anteprima i numeri a vostro marito

vera :  iiiiiih!!! avete visto che era meglio che vi stavate zitta. pasquale non faceva niente di illegale, don carmine insisteva  e mio marito non sapendo dirgli di no, dava dei numeri a caso, e per pura fortuna quelli non uscivano. io gli dicevo di stare attento perché la fortuna prima o poi l’avrebbe abbandonato(facendo il gesto) e non vi dico gli scongiuri che lui faceva

pollastrella : si, ma non capisco ancora la tragedia

vera :  pollastrella …è successo tutto un mese fà (in modo perentorio) sabato 22 aprile…..vi ricordate il 47 ritardatario, molto ritardatario sulla ruota di venezia, bene, pasquale su richiesta di don carmine, gli aveva detto che nemmeno quel sabato sarebbe uscito, quindi poteva andare tranquillo. don carmine che fino a quel momento si era sempre fidato, aveva come al solito messo una posta molto alta sul 47. ovviamente in molti giocarono  

pollastrella : e allora?

vera: e allora… quel sabato è uscito proprio il 47 sulla ruota di venezia e cosi don carmine ha dovuto sborsare non so quanti soldi. naturalmente, gente come lui, che non si fa passare la mosca sotto il naso, ha preteso che pasquale fosse lui a dargli i soldi persi

pollastrella : e poi ?

vera :  e poi che è successo,….sfortuna ha voluto, coincidenze della vita, che questa casa è di proprietà di don carmine, e poiché tutti questi soldi non li teniamo, non sapendo come riscuoterli, per vendetta  ci ha mandato lo sfratto immediato

pollastrella : (dispiaciuta)veramente, gesù guardate a volte la vita come è disgraziata, state proprio inguaiata ,(ma poi con curiosita’) ma vi prego continuate, non mi tenete sulle spine

vera :  e  cosi siamo stati costretti, di fretta e furia,  a trovarci un’altra casa, in un altro quartiere, lontano da don carmine

pollastrella : e dove andate ad abitare?

vera: e no, questo per il momento non ve lo posso dire

pollastrella : (come se fosse l’unica cosa che gli interessa) ed io dove me li faccio i capelli?

vera: e non vi preoccupate , vengo io a casa vostra, (poi deviando il discorso sui capelli) sono venuti proprio una bellezza che ne dite  (prende un specchio )

pollastrella :   va bene, va bene cosi, mi dovete dire solo quanto vi debbo

vera : come al solito 10 euro(viene pagata ed accompagna la donna alla porta) ci vediamo la prossima volta

pollastrella :   (con curiosita) si..si, ci vediamo alla casa nuova, datemi l’indirizzo

vera : e vo l’ho detto, non ve lo posso dire

pollastrella :  (cercando di farla parlare) ma lo dite solo a me, non c’è nessuno che può sentire

vera : (con educazione ma forzatamente) signora pollastrella, per quanto vi stimo non insistete

pollastrella :  (insistente)su…su…non siate misteriosa…..ditemi

vera : (innervosendosi) e non insistete non posso proprio

pollastrella : (ancora di piu’) ma un piccolo indizio, poi ci arrivo da sola, che so…..la zona, il quartiere, la strada, il numero, il parco, la scala,il piano……

vera: (interrompendola) pollastè, mo vi dico pure ch’ c’magnamm’ a mieziuorn’ (cosa mangiamo a mezzogiorno) accussì ve faccio ‘o quadro completo (accompagnandola fuori la porta) non vi preoccupate, quando volete mi chiamate sull cellulare e vengo io a casa vostra, arrivederci (e sbatte la porta)

scena 3°  

personaggi :   vera e pasquale

vera: .. ma che rè nu can’ ‘e presa (ma cosa è un cane da presa), chest’ è perché nun vuleva sapere niente

(cercando di sistemare alla meglio la zona di lavoro e le attrezzature che depone in una scatola) tu e a vede che bordello ci sta dint’ a sta stanz’….solo questo ci voleva  dint’ a stu periodo, tre pensier’ e ‘o sfratto quattro (tre pensieri e il trasloco quattro). (cerca di rilassarsi canticchiando il barbiere di siviglia, raccogliendo con una scopa i capelli in  terra)….figaro qua ….figaro la… figaro su ….figaro giù… figaro qua ….figaro la…

(entra pasquale dalla porta principale. e’ un tipo per natura opportunista ed egoista)

pasquale : (si ferma sulla porta indicando col dito qualcosa a terra e con tono autoritario) li… li …..ce un pelo

vera : (scocciata) l’ho visto, li stò alzando tutti

pasquale  :(come un falco)  e quello ….quello non lo alzi?

vera : (scocciata ma con pazienza) l’ho visto ….ora lo prendo

pasquale  🙁 puntualizando) ce n’è uno li ….uno qui …..uno vicino la porta…uno sotto la finestra….uno….

vera : (si ferma lo guarda e interrompendolo) pasquà..mo che l’ho finiti di raccogliere tutti, te  faccio agnotter’ (inghiottire) a uno ad uno

pasquale : (starnutendo) tu lo sai che sono allergico ai peli

vera: (continuando a spazzare non bene ma come se alzasse la polvere con la scopa) e ti vai a sposare una parrucchiera?

pasquale : (cono ironia) e sarà stato l’ammore.(la guarda) niente da fare, neanche stamattina stiamo allegri, uno si addormenta la sera  e cosi si sveglia la mattina

vera:  (continuando a spazzare) pasquà, qualche volta di questa, te faccio addurmi solo a te!!!!

pasquale : ma stai sempre nervosa, e che miseria …non sei mai contenta, nemmeno oggi che stiamo per cambiare casa, (con ottimismo)…una nuova vita …nuovi amici…..

vera:   ma allora nun stai proprio buon’. ueh!, a me sta casa mi piaceva, come te lo devo dire  che  ci sono affezionata

pasquale :(come per darle coraggio)  tu devi essere ottimista, devi vedere la vita con serenità. (puntualizzando) il bicchiere lo devi sempre vedere mezzo pieno, (sentenziando) comm’ s’ po fà …tu te le vippet’ sano  sano (tu te lo sei bevuto tutto)

vera:  (con calma apparente) pasquà, ma tu ti vuoi per forza appiccicà (litigare) stamattin (si ferma e alzandosi le maniche come per sfida) tu ‘o sai ..io nun ci metto nien

pasquale :  ma io lo dico per te…te l’ho detto.. nuova casa… nuova vita….e poi sarà come se non fosse cambiato molto, perché la casa dove andiamo ad abitare  (puntualizzando) ha la stessa disposizione di questa, …stesse porte, stessa entrata, ha solo invertito il bagno al posto della stanza da letto..e che fà… il resto è tutto uguale, sarà come se non avessimo mai traslocato, l’ho presa apposta

vera:  ma comme fai a essere a così superficiale, ti comporti come se non fosse successo niente, io ti avevo avvertito che la storia dei numeri c’avrebbe messo nei guai, che la fortuna ti avrebbe abbandonato e nuie passavamo nu guaio. poi alla fine, come al solito, devo essere io  che mi devo rimboccare le maniche e rimediare alla tue fesserie

pasquale :  (risentitosi) tu parla accussì, ma quando ti ho regalato quell’anello ‘e brillante, oppure quando ho portato a tutta la famiglia, (sottolineando) compreso tuo padre a cena fuori, non ti sei posto il problema dei soldi

vera: e va be, che centra

pasquale :     centra …centra …eccome se centra

vera: si, ma io non sapevo in quel momento quali guadagni stavi usando (puntualizzando)..tu capisc’ a me ..e poi   ti ho sempre avvertito per tutto il tempo

pasquale: ah! ho capito, allora lo dovevo fare pure io, ti dovevo avvertire (ironicamente) vedi che il primo piatto to può magnà, ‘o second’nun da rett’ ti può rimanere ‘ncopp’ ‘o stommac’ (arronzandola) ma famm ‘o piacere, si!

vera: (guardandolo storto) pascà, vedi che io sono pronta

pasquale : a fare lo sfratto

vera: noo..a c’appiccica (a litigare) stong’ la ..la per sciogliere la corona. forse èmeglio che mo me ne esco un po, me ne vado a dare gli ultimi saluti alle signore del quartiere (va un attimo in camera da letto per prendere una borsa )

pasquale :va..va….che io do uno sguardo a sti pacc’. (meravigliandosi) quanta roba….ma addò a tenevam’ astipat’(dove la tenevamo conservata) ma non è che stamm’ traslocando tutt’ ‘o palazz’

pasquale:(nota che su piu’ scatoli c’e’ scritto piatti) piatti…piatti…piatti…(.alla moglie che e’ ancora in camera da letto, alzando la voce per farsi sentire) ma che teniamo un ristorante…ma regaliamoli …buttiamoli … che ne dobbiamo fare di tutti questi piatti

vera: (dalla stanza) sono buoni, uno è il servizio di quanto ci siamo sposati, uno è quello di zia concetta, un altro della buonanima di mammà, e gli altri sei li ho vinto con i punti

pasquale : e  po noi mangiamo dentro i piatti di plastica?

vera: (come sopra)e quelli poi si possono rompere

pasquale : ma fosse iddio, per lo meno li usiamo a natale per la tombola

(si mette a controllare in giro se le cose sono state incartate, le scatole chiuse e messo l’etichetta del contenuto. ovviamente noterà in giro un elevato numero di buste di plastica riempite alla rinfusa e senza un ordine preciso, da una busta contenente delle scarpe tirerà fuori delle cipolle, da un'altra contenente degli stracci tirerà fuori dei pomodori e così via.)

pasquale : e che so tutte ste buste…e che ci fanno le cipolle nella borsa delle scarpe?(shiaccia dei pomodori) ‘e pummarol’…ma che mis’ ca dint’ pur’ ‘e pummarol’

vera   :(come sopra) servono per la cena di domani sera

pasquale : ma che ti credi, che ci stiamo trasferendo in africa, non potevi comprarle domani mattina

vera   : e se troviamo chiusi

pasquale : (ironico) domani è mercoledì, ma perché ti ha chiamato la c.i.s.l. e ti ha detto che ci sta lo sciopero dei verdummari

vera   : (sull’uscio della camera da letto) è tutta roba che serve

pasquale : i miei vestiti dove sono?

vera   : (indicando una piccola scatola) stanno la dentro

pasquale : (guarda le dimenzioni ridotte) qua dentro….ma che le hai pressurizzate, li hai messi sotto vuoto

vera   : io poi parecchia roba lo buttata (puntualizzando), tu non la usavi mai!

pasquale : ma comm’, sta tanta roba inutile(prende la prima cosa sotto mano)..e tu, vai a buttare la roba mia

vera   : (come minacciandolo) puos’ loc’(rimettilo a posto)…questa è la bomboniera della figlia di tua nipote lucia

pasquale : lucia,  ma tu ci stai appiccicata (litigata), nun ‘a può proprio alliggirì (non la puoi proprio digerire)

vera   :  appunto, ma tengo per sfregio (vera a questo punto taglia corto) ueh, io vado, che si sta facendo tardi, fa una cosa, prendi la mia attrezzatura e mettila chiusa bene in una scatola

pasquale :  ma io so allergico

vera   :   pascà, tu si allergico a fatica ( al lavoro), fa ambress’ e vir’ e  nun scassà niente (e vedi di non rompere nulla) (esce)

scena 4°  

personaggi :    pasquale e nonno cipriano

pasquale :  (sistemando in giro) scassà, ma c’aggia scassà (puntualizzando) io darei fuoco a tutt’ cose (tra se) se non fosse per il fatto che mi fanno comodo i soldi che guadagna, mo le darei la soddisfazione e caccià a cap’ a for’ ‘o sacc’(come immaginando di comandare)  lavare, stirare, sciorinare prego…(pensandoci su)…..i che pacienz’ ca nce vò

(mette la mano in uno scatolo e ne tira fuori una parrucca che confonde con un gatto morto)

(impaurito) mamm’ do carmine….na gatta…(lancia in aria la parrucca buttandola a terra  , prende una scopa) e passà nu guaio ..i che paura me fatt’ metter’….(mostrando la scopa) pussa via ..ca ta scass ‘ncap (nota che il gatto non si muove) t’aggio acciso…e tu te mis’ contro a me …(fiero di se) io song’ na belva (pensando a voce alta) e mo chi ‘o aiz’ a la ‘nterra (e adesso chi lo alza da terra) (lo prende con la punta della scopa) che impressione, stecchito (comicia a gurdarlo meglio) ma che rè sta cosa (accorgendosi che si tratta di una parrucca) io mi sputass’ in occhio, ma chest’è na parrucca (riflettendo)….mia moglie fa la parrucchera!!!

se stava qualcuno d’avanti, che figura di merda. (passandosi la parrucca tra le mani)

meno male che è sintetica (pensandoci su) ma famm’ vedè comm’ stess’ con la  permanente (infila la parrucca guardandosi in uno specchio e stando seduto con le spalle rivolta alla comune, da dove in quel momento rientra cipriano)

cipriano: (nonno cipriano porta con se un pappagallo, come quello usato in ospedale per raccogliere le urine, pieno di un liquido giallo. si avvicina a pasquale di spalle ma lo confonde con vera, non ha piu’ la paresi al braccio)

(un po’ titubante e leggermente intontito)…vera ..figlia mia ti chiedo scusa per prima, ma come tu ben sai la colpa di quello che è accaduduto, è mia solo in parte, lo sai, ultimamente sto un po nervoso…ed il motivo e sempre lui …pasquale, tuo marito, che pazienza ci vuole. mannaggia il giorno che venne a chiederti in moglie, io lo vedevo  nu tipo curioso, ma chi lo immaginava che era cosi attaccato ai soldi.(puntualizzando) e’ pericoloso, credimi, ho cercato di farglielo capire che se la asl scopre che io non sono invalido, qui finiamo in galera. io questa cosa la faccio solo perché ti voglio bene, ma se fosse per lui (si avvicina alla porta d’ingresso)….io ora ora scenderei per queste scale e griderei a tutti che non sono invalido e…..

pasquale :(girandosi e togliendosi la parrucca e con una relativa calma)) ..e non vi conviene, perchè io vi vengo dietro ..e…(precisando)…. una vuttat’(una spinta) e vi faccio ruciulià (rotolare) pe’ tutt’ ‘e scal’, acussì vedimm’ si ‘o muvit’ o no chiù stu braccio

cipriano: pasquale!!!

pasquale :  pasquale, si! pasquale. ma che state farfugliando cu sta bocca… i soldi ..la paresi , qua le cose stanno cosi, e se non fosse per l’immenso amore che io provo per vostra figlia vera, sa da quanto tempo vi avrei mandato dentro a un ospizio …i soldi …quei quattro pidocchi che la asl vi i passa….manc’ e sold’ pe cateteri (neanche i soldi per comprare i cateteri)

cipriano: (interrompedolo) bene, se sono pochi, che bisogno abbiamo di fare questa farsa (ritira il braccio a simulare la paresi, come di solito fa davanti agli estranei, per poi metterlo in una posizione naturale)

pasquale : (mostrando la porta) vedete, che io sto ancora in tempo

cipriano: pasquà (riferendosi a se stesso)e quando la lasci tu sta gallina dalle uova d’oro

 

 pasquale :  o’no (nonno)! comm’ gallina nun siete  buono manco per il brodo

cipriano: vedi che io sono vecchio, ma ho ancora la forza di darti una lezione(e si mette in posa come un pugile ma trabballa per l’eta’), marrano

pasquale :  (allontanandosi) marrone vi faccio l’occhio se non la smettete

cipriano: (come  sopra) ti allontani, vigliacco

pasquale :   no! mi faccio piu in la, così tenite lo spazio per cadere a faccia a terra. ma non vedete che non ce la fate a stare in piedi?

cipriano: (sedendosi e sfidandolo con tono come se ripetessero un vecchio copione )…ho deciso non si fa piu niente

pasquale : (come sopra) anch’io  ho deciso, facit’ a valigia e ghiatevenne(andatevene), accussi stasera andate a durmì sott’ a nu pont’, e io me faccio na bella risata

cipriano: si me ne vado, e….vediamo chi ride per ultimo. voglio tutta la mia roba

pasquale : (come offeso) ma chi vuole niente da voi (pasquale si guarda intorno nella ricerca di qualcosa ) ..dove stà…eccola qua (trova una scatola  piu’ grossa della sua e legge) nonno cipriano…(riflettendo innervosito) lo sapeva che era piu grande della mia (a cipriano) questa è la roba vostra, pigliatevi sta scatola e vedete dove dovete andare

(gli piazza la scatola davanti alla porta d’ingresso)

cipriano: io me ne vado per d’avvero !!

pasquale :   e che sto razziando, io sono na persona seria e tengo una parola sola, ho deciso che in questa casa voi non ci metterete piu piede….e mai piu lo rimetterete. (sentenziando) quant’e vero che mi chiamo pasquale eccellente ..…(accompagnandolo alla porta si guarda l’orologio) (con soddisfazione)…mercoledì 22 maggio….e chi sa scord’ chiù sta data, una liberazione, mi sto togliendo un peso dallo stomaco (poi come se gli venisse in mente qualcosa) ventidue maggio…. ventidue maggio …ventidue  maggio…vent….(cerca qualcosa in tasca e ne tira fuori una lettera la apre e la legge)

cipriano: ma ch’è successo, se inceppato il disco

pasquale:(terrorizato) ventidue maggio….(legge la lettera in un solo respiro)..avvertiamo la signoria vostra, che questo mese anticipiamo la visita annuale di controllo del sig. schiattapapera cipriano per il rinnovo della  pratica della pensione di invalidità. pertanto l’appuntamento viene fissato per il giorno 22 maggio alle ore 10.00

distinti saluti dott.sa sanguinetti  (terrorizato) mamm do carmine…oggi, viene oggi la dottoressa, io me ne ero proprio scordato (dimenticato)

cipriano: (si avvia alla porta, tentando di sollevare il pacco) allora io vado

pasquale : (cambiando toto rispetto a prima) ma dove andate, venite qui (prende il pacco) ma date a me …alla vostra età non dovreste fare questi sforzi(precisando) ..e pure piu grosso del mio! ma poi dove andrete a mangiare, a dormire, queste sono cose che si fanno con calma, ma su…rimanete un altro po’, semmai andrete via un altro giorno

cipriano: (perplesso) ho capito, tu stai dicendo cosi perché ti sei ricordato dell’appuntamento con la dottoressa

pasquale :(recitando) ma quando mai, ma come vi viene in mente una cosa cosi vile..puerile e baccalaiuola? (colui che vende il baccalà)

cipriano: ma perché ti metteresti paura di fare una cosa del genere? ti sei scordato quando l’asl per sbaglio aveva ritirato la pensione per un mese, e di nascosto a vera ,mi mettesti a pane ed acqua

pasquale : ma no, che dite voi vi impressionaste, non era cosi, lo feci solo per la vostra dieta

cipriano:e che dovevo fare la cura per scomparire, dopo quindici giorni mi togliesti pure il pane

pasquale : (precisando) si, ma vi aumentai la razione d’acqua minerale(sottolineando) ricca di gas naturali

cipriano: me la ricordo (facendo il segno con la mano) ogni bolla era così

pasquale : appunto, quella riempiva, e mangiavate di meno, sempre per voi lo facevo

cipriano:ma che stai dicendo, questa volta vado via per sempre

pasquale : (partendo con calma ma poi esplodendo) papà…sentite a me, mo vuie pusat’ stu pacc’ e ve ne state qui buono buono  fino a quando viene la dottoressa (mostrando il movimento) poi vi ritirate il braccio cu tutta a  manell (manina) e recitate bene la vostra parte senza farvi scoprire. perché nun voglia mai il cielo che la dottoressa si accorge dell’inganno(cambiando e diventando impulsivo)…io .. un cazzotto ‘ncap ve deng’, che vi faccio diventare celebroleso all’istante, così che l’asl vista la tragicità della situazione, ci darà il doppio della pensione di invalidatà vita natural durante(ed a mo di minaccia)…e io vi faccio campa assai!!!

cipriano : ( resosi conto della situazione) va bene se proprio insisti rimango un altro pò

pasquale : e bravo il papà e mo andate in bagno a posare il pappagallo….(guardando meglio) ma quanta ce ne stà, che dovete fare con tutta sta roba

cipriano: mi serve

pasquale :   ma che avete fatto la raccolta delle urine a tutto il palazzo

cipriano: no è tutta roba mia

pasquale :    avete visto che l’acqua minerale vi ha fatto bene

cipriano: mi serve per l’analisi di domani

pasquale :   ma è assai, solitamente ne basta un  bicchierino e poi serve l’urina di domani non quella di oggi

cipriano: appunto, io oggi mi sento bene e mi sono conservata questa, domani che ne so come mi posso sentire

pasquale :   va buono, non damm’ retta…come volete voi. però andatele a mettere in frigo almeno si mantengono meglio, io ora devo scendere un attimo, torno presto giusto per l’appuntamento con l’asl. mi raccomando se la dottoressa dovesse venire prima, voi già sapete come comportarvi (esce)

cipriano: me tapino…me meschino ..come mi sono ridotto ….io vecchio generale d’armata resto inerme d’innanzi ad un viscido serpente a sonagli…. io povero vecchio, abbandonato al mio destino, se non fosse per l’amore che ho per vera…..(sentenziando)…i che pacienza ca’ nc’  vo’ ( e come in una commedia di shakespeare),….bevo per dimenticare (toglie il tappo e si attacca a bere al pappagallo)

scena 5°  

personaggi :    nonno cipriano ,zingara e poi pasquale

(entra la zingara che fermandosi sull’uscio della porta si accorge che cipriano sta bevendo dal pappagallo)

zingara : che stai facendo?

cipriano: (salta dallo spavento) chi è la! (nascondendosi dietro uno scatolone) presto alle armi, siamo circondati, proteggete donne e bambini e non fate prigionieri! (ribeve come per darsi coraggio)

zingara :  o’ nonn’..ma che stai dicendo?

cipriano :(facendo capolino con la testa da dietro lo scatolone e pensando che la donna in questione fosse la dottoressa dell’asl)

la dottoressa dell’ asl …me tapino ….mi stava quasi per scoprire…(allungando le braccia le guarda) non mi ricordo quall’era (ricordandosi)…ah!…è questo ! (e ritira il braccio destro a mo di paresi, esce dal nascondiglio con il pappagallo che tiene con la sinistra, ed anche un po brillo. trascinandosi la gamba destra si avvicina)..dottoressa…buongiorno non vi avevo riconosciuta…(riferendosi all’originale) ma la collega non è venuta ….sta male…gli hanno dato la pensione pure a lei?

zingara : (un po sorpresa)  ma ch’ faie, te biv’ o’ pipì !(ma che fai ti bevi la pipì)

cipriano: (come se non avesse capito) pipì? dottoressa ma quale pipì (poi come se non sapesse cosa rispondere impacciato)…(mostrando il braccio destro) io la paresi ce l’ho al braccio non al cervello e mi meraviglio di voi a pensare questa cosa, qui dentro ci sta della camomilla, sa per la pressione e siccome stiamo traslocando e non ci sono bicchieri in  giro io ho trovato questo contenitore e lo sto usando (beve) è pure comodo, subito scende(ribeve)

zingara : (lo guarda come se avesse capito tutto poi di scatto gli stacca il contenitore dalla mano) dammi qua (annusa e poi beve tracannandosi quasi tutto il contenuto. una volta che ha finito di bere, si asciugherà le labbra, con il braccio, come uno scaricatore di porto, emettendo se è possibile una eruttazione)

cipriano: cosa fate, vi siete bevuta tutta la mia camomilla?

zingara : ma quale camomilla e accussì mo bevevo, quello è wischio!(finsce tutto)

cipriano:  (innervosito) impertinente…mo chiamm’ o’ direttore vostro e ci dico che vi siste bevuto tutto il mio wissss….. (poi soffermandosi un attimo e comprendendo che in questo modo sarebbe scoperto e perderebbe sia la pensione che la patria podestà di pasquale, ci ripensa.e riprendendo la consonante sospesa)….ssssapete che volevo dire ca mo chiamm’ o’ direttore vostro e ci dico che siete una persona assai simpatica

(la zingara, che a sua volta non conosce cipriano, ed è venuta per parlare con pasquale, ed è particolarmente incazzata, comincerà a fare domande che ovviamente nonno cipriano intenderà a modo suo)

zingara :ueh! ma che buò, addò  sta pasquale?

cipriano: pasquale…ah! pasquale..a si… no …si…no. non c’è… è sceso ..ma mi ha detto che subito torna e la pratica potete cominciarla con me

zingara : cu te, e tu chi sei

cipriano: come chi sono, sono  il principale elemento della situazione

zingara : ah,  sei il principalo (inteso come datore di lavoro), allora pasquale fatica con te

cipriano: no dottoressa che avete capito, io sono il padre(cercando di precisare) ma non il padre naturale …ora vi spiego..io  ho una figlia  che  ha un marito e il marito ha sposato mia figlia, per questo la figlia è coniugata e il marito è un genero

zingara :che genero…alimentaro?

cipriano: genero…il marito di mia figlia….che avete capito

zingara : (guardanodlo strano) …o’ nonn’(nonno) aggio capito, vuie nun state buon’ ca cap’ (ho capito, voi non state bene con la testa)

cipriano:dottoressa ma che dite..prendete la pratica..io con la testa sto bene(allungando ed agitando il braccio malato) è questo che non mi funziona, (accortosi dell’errore lo rimette a posto con l’altra mano)scusatemi a volte non riesco a controllarmi e fa tutto da solo

zingara :no! tu stai proprio inguaiato

cipriano: si avete ragione, dall’ultima volta sono peggiorato (prendendo coraggio) allora me la date la pensione?

zingara :(cercando subito di approfittare della situazione) ma quale pensione, io vi posso dare molto di più

cipriano: (quasi incredulo) di più? (prende con la buona la mano malata ed aiutandosi  la appoggia sulla spalla della zingara come per abbracciarla) ma voi siete una santa, si, ne ho proprio bisogno così prendo una bella cameriera ed è la volta buona che prendo a calci quella vipera di mio cognato…il marito di mia figlia

zingara :proprio così, io vi posso dare la felicità

cipriano: allora che dobbiamo firmare, cacciate i documenti

zingara : aspettate datemi una mano

cipriano : (guardandosi in giro) che dobbiamo spostare ?

zingara : no, la mano, datemi la mano vostra

cipriano : avete ragione è giusto, dovete controllare se la situazione e peggiorata(gli allungala mano finta/malata)

(la zingara comincera’ con leggerla)

zingara :vedo …vedo….

cipriano: ma che mi state facendo una radiografia?

zingara :zitto e fatemi leggere

cipriano: si ma la pratica dove sta?

zingara : (riprendendolo) la mano, devo leggere la mano….voi siete un uomo….

cipriano: (interrompendola)…mi meraviglio di voi..l’avete capito dalla mano…

zingara : voi siete un uomo molto fortunato….avete una bellissima mano e…

cipriano:  (lusingato ed interrompendola di nuovo)…. la dovevate vedere quando ero giovane

zingara : statevi zitto…non mi interrompete

cipriano :(scusandosi) avete ragione

zingara :si! ….qui si può leggere bene il vostro futuro, vedo che siete una persona molto fortunata, avete bisogno solo di una spinta

cipriano: davvero?

 

zingara : e questa spinta ve la posso dare io!!

cipriano: ma che è una fissazione, pure mio cugino….il marito di mia figlia…. me la voleva dare prima

zingara :(diretta)datemi cinquanta euro

cipriano: (stupito)cinquanta euro ….io a voi ..ma sono io che debbo prendere la pensione

zingara : (con decisione)datemi cinquanta euro

cipriano :(credendo di aver capito tutto)ho capito vi debbo dare la mazzetta, ma non sono troppe 50 euro

zingara : voi datemi i soldi e io ve ne faro avere molti di più

cipriano: e come farete

zingara :vi darò dei numeri

cipriano: ci vuole il numero? perché so assai le persone che stanno aspettando la pensione? ho capito me lo date piccolo cosi scavalchiamo la lista, certo è contro la mia morale, sono una persona onesta, non ho mai fregato a nessuno, specialmente l’inps…ma se può servire per la causa(mette la mano in tasca e ne tira fuori una banconota da 50 euro, che pone sulla mano destra)

zingara :bravissimo chiudete gli occhi(con destrezza sostituisce i soldi con un foglietto pronunziando una spece di formula magica)…man’ malat’…man arrugnat’… ìuoc’ sti nummer’….e a vincit’ è assicurat’!!!!(mano malata, mano ritirata, gioca questi numeri, che la vincita è assicurata)

cipriano :(riapre gli occhi) ed ora che debbo fare?

zingara :li userete appena possibile, cosi subito arriveranno tanti soldi

cipriano: io non so come ringraziarvi, se sapevo che la cosa era cosi facile e bastavano solo cinquanta euro e chi l’avrebbe fatta la società con quell’approfittatore di mio zio, il marito di mia figlia. voi siete una santa e non come la vostra collega che viene sempre, quella è un arpia e fregarla è diventato sempre piu difficile, non ci resta che brindare (guardandosi intorno e a voce bassa) vado in bagno, dove ho nascosto nello sciacquone una bella bottiglia di cognac, cosi festeggeremo insieme l’aumento della pensione(si avvia verso il bagno)

pasquale :(rientrando in casa e acorgendosi della presenza della zingara)(innervosito) tu …e che ci fai tu qui

zingara : ( a pasquale) si venut’ finalment’, t’aggio trovato

pasquale : (come se volesse fargli capire che non e’ il momento di poter parlare per la presenza di cipriano) ma chi siete e cosa fate in casa mia, andate via

zingara : (innervosita)..ma  addò aggia i, io a ca nun me mov’ e capit’e tu sai pur’ o’ perché (ma dove devo andare, io da qui non mi muovo, hai capito, e tu conosci il perché)

pasquale : (a bassa voce) si nun te ne vai ti piglio a cavec’ (calci) e te faccio ruciulià(rotolare) per tutt’’e scal’ …e capito

cipriano: pasquale, ma che stai dicendo, lo tieni per vizio oggi(come se volesse riparare alla gaf di pasquale) che vuoi buttare per le scale…non vedi…la gentile signorina  è la nuova dottoressa dell’asl…. hai capito adesso

pasquale : (prendendola per un braccio e cercando di mandarla via) ma c’aggia capì, ma chi a sap’ a chest’….fate presto uscite fuori da casa mia

cipriano :(fermandolo)ma perché la vuoi cacciare, ti sto dicendo che a differenza dell’altra  questa dottoressa è un pò più morbida (facendo un occhiolino alla zingara) ed ha detto che mi farà pure aumentare la pensione

pasquale :(comprendendo che il nonno ha frainteso) che state dicendo, sentite a me, andate di là a riposarvi che tra un po’ cominciamo il trasloco

cipriano :(cercando di salvare la situazione) ma io non sto stanco e a noi la pensione ci serve, che ti fa schifo un aumento?

pasquale :a me mi fa schifo questa quà

cipriano: dottoressa scusatelo, deve aver battuto forte la testa e non connette più(cacciando altre cinquanta euro)anzi volessimo accelerare una pratica pure per lui

pasquale :ma che state dando, date a me(gli toglie i soldi dalla mano)

cipriano: ma serve per i numeri, per scavalcare la fila

pasquale : (rendendosi conto che non c’e’ niente da fare) va be ho capito, come dite voi, ora me la sbrigo io con la dottoressa andate di là (prende il pappagallo come per porgeglierlo, notando che  vuoto) e  l’urina dove l’avete messa?

cipriano: (imbarazzato) l’urina? quale urina (capendo)…aaah! questa urina…e l’ho buttata via perché non era buona

pasquale :ma come prima avevate detto che era buona e adeso come fate con le analisi?

cipriano: vuol dire che ne vado a fare un altro po’, sto ancora in tempo (riferendosi al traslocco) devo fare in fretta, va a finire che si portano via pure il cesso(esce)

pasquale :(alla zingara) ma mo e fernut’ cu me e accummienc’ cu  iss (ma adesso hai finito con me e cominci con lui) (innervosito) quante volte ti ho detto che qui non ci devi mettere piede, percio adesso  aiza ‘nguoll’ e te ne vai

zingara : io non mi muovo

pasquale : (ringhiando tra i denti) vedi che fra poco ritorna mia moglie e se lei ti scopre qui io che gli dico? ….che gli racconto…..che mi stai leggendo le carte a domicilio. vatten’ ca ci vediamo o’ solit’ post’…aspiettam’ la (vattene, che ci vediamo al solito posto)

zingara : ma addò aggia je. pasquà si nun me dai chell’ ca mi spett’, io a ca nun me ne vaco

(pasquale  senza rispondere con calma apparente cerca qualcosa tra i pacchi)

zingara : che stai cercann’

pasquale : (prendendo una scopa) sta mazza, perche si nun te ne vai io mo t’arap’ a cap’(ti rompo la testa)

zingara : e io te meng’ na bestemmia

pasquale : e io te mengo asott’ ca machin’ (e io ti investo con l’auto)

zingara :damm’ e sord’(dammi i soldi)

pasquale :io nun te dong’ nient’

zingara : (con insistenza)damm’ e sord’

pasquale : nu te spett’ nient’

zingara :niente! però e nummer’ te le saput’ piglia

pasquale : nu me fa pensà a chilli nummer’ maledett’(non mi far pensare a quei numeri maledetti)

zingara : ah, mo so maledetti….ma quanto te li ho dati eri contento

pasquale : tant’ ero contento…ma mo so disperato (allora ero contento…)

zingara : e perchè disperato, ma fuss’ asciut’ a mpazzì …pasquà tu a me nun me fai fess’ (con soddisfazione) vir’ ca sabatto 22 aprile o’  nummer’ mio è asciut’(è stato estratto) a primma letta (primo estrtatto) ncopp a ruot’ e venezia e…..

pasquale : (interrompendola e sottolineando)..e tu nu guaio e a passà (precisando) ma comm’ tu nun e mai ‘ngarrat (azzeccato) nu nummer’ e tutt’ nsiem’ chillu sabato e ngarrat a primma letta

zingara : e nun si cuntent’

pasquale : allora nun è capit’ nient. per mezzo (colpa) di quel 37 io agg’ refuso nu sacc’ e sold (ciò rimesso un sacco di soldi) e so’ pur’ costretto a cagnà casa(prendendola a malo modo ) perciò mo te n’ ‘e aì annazz’ a l’uocchie mie e capit’(perciò te ne devi andare alla mia vista)

zingara : io aggio capit’ ca tu me vuò fa fess’, ma che dè sta storia, quant’ mai uno è cuntent’si e nummer’ nun ghiescen’(non sono estratti), è meglio ca  fai ambress’ perchè io a ca (da qui)nun me mov’ si tu nun me dai e sord’ da vincita ca mi spettano (e si siede su una scatola con su scritto piatti)

pasquale : (impaurito) ma addò t’assiett’, ca si torn’ muglierm’(mia moglie) e ti trov’ assettat’ ‘ncopp’ e piatt’ sient’  “montevergine”  (la fa alzare e la accompagna verso l’uscita)

zingara : pasquà nun te ne ‘ncarica (non ti preoccupare)…nun fernesc’ accussì  ….. io ca torn’!!!

pasquale : ma fa quello che vuoi, tanto mo io cambio casa

zingara : e io ti trovo

pasquale : e io non mi faccio trovare

zingara : (a mo di minaccia) io so putent’ (io sono potente)

pasquale : (allo stesso tono) e io fet’( e io puzzo)

zingara : (come un anatema) pasquà e a passà nu guiao tu e tutta a tua disccendenza

pasquale : e tu e ferni sott’ a nu camion’ e scogli….. e adda tenè pure e balestre scassat’(rotte)…(cosi dicendo la prende e la spinge fuori la porta sbattendola in modo che la stessa non si chiuda)

scena 6°  

personaggi :   pasquale,dott.sa sanguinetti e nonno cipriano

(pasquale è seduto su una scatola al centro palco, è sopra pensiero, perché è andata via da pochi istanti la zingara, che l’ ha fatto molto arrabbiare. la sanguinetti entra in scena, cercando di attirare l’attenzione di pasquale, lo chiama ripetutamente con il cognome eccellente, ma questi non si distoglie dai suoi pensieri, fino a quando la sanguinetti si avvicina a si china verso pasquale, il quale prima volge lo sguardo verso la sanguinatti, poi ritorna sui suoi pensieri, ma poi dopo una frazione di tempo, salta dallo spavento) (in effetti la sanguinetti integgerrima dottoressa della asl, che si avvicina alla mezza eta’, anche se fisicamente e’ messa bene , porta spessi occhiali da vista dovuti alla forte miopia e presbiopia, questo rende il suo viso poco attraente)

pasquale :  mamma do carmine …e chi è ‘o spirit’ brutt’ e belfagor

sanguinetti:  (molto acida ed infastidita) non per vostra sfortuna… ancora peggio..e se non vi ricordate, vi rinfresco la memoria. sono la dottoressa sanguinetti della asl, e ci siamo già visti l’anno scorso … l’anno prima e l’anno prima ancora

pasquale :  e che vi debbo dire, si vede che ogni anno è talmente forte lo spavento, che cancello definitivamente l’episodio dalla mia mente.

sanguinetti: (ironica) simpatico ! comunque sono qui per la verifica annuale della invalidità (sottolineando fortemente)… presunta o meno del vostro caro suocero ..il sig.schiattapapera cipriano

pasquale :(meravigliato) presunta?  (a mo di avvocato difensore) assodata volete dire

sanguinetti:  e questo è da vedere

pasquale :(quasi offeso)dottoressa io non capisco questo vostro accanimento su questa perizia, mio suocero già deve sopportare questo fardello della malattia, in aggiunta voi insinuate pure…

sanguinetti: ( interrompendolo,puntualizzando) ascoltatemi sig.eccellente…questo è il mio lavoro ed io lo svolgo con assoluta precisione, a me non sfugge niente e devo essere sempre pronta ad eventuali truffe che si possono compiere ai danni dell’imps….io (sottolineando) …ogni volta che vengo in questa casa… sento nell’aria….

pasquale : (interrompendola)…un buon profumo! ah…e quella è mia moglie che tiene sempre pulito

sanguinetti:(precisando) no! puzza di imbroglio. ma purtroppo non ho le prove di questo, però sono sicura che una di queste volte commettere un passo falso  ed io vi sto aspettando al varco

pasquale : (con soddisfazione) dottorè, ogni anno dite sempre così, ma poi ve ne andate carica di meraviglie

sanguinetti: allora vedete che  vi ricordate di me

pasquale: forse, mo che mi sta passando la paura e le nuvole si stanno diradando (esprimendosi come un poeta) , la luce ritorna e riappare …..o’ mammone (uomo nero)

sanguinetti:  sig. eccellente voi davvero volete la guerra e guerra sia

pasquale : ( si rende conto che ha un po’ esagerato, volendola tenere buona, tenta di recuperare la situazione, diventando un po’ galante) ma no, cara dottoressa (prendendole la mano e facendo il baciamano) non badi a quello che dico, sono un pagliaccio mi piace giocare con chi mi piace!

sanguinetti:  ( ha un fremito lungo la schiena, ritira la mano, ma poi quasi intuendo il gioco di pasquale ritorna ad essere professionale) bando alle chiacchiere, dov’è il paziente

pasquale : che impazienza ve lo vado subito a chiamare, nel frattempo fate come se steste a casa vostra

sanguinetti:  sbrighiamoci che ho altre visite da fare oggi

(pasquale si avvicina alla comune e il suocero. nel frattempo la dottoressa toglie dalla borsa i suoi strumenti dando le spalle alla comune)

pasquale : (in modo affettuoso ma chiaramente falso) papaaaà….per piacere potete venire un attimo qui, ho bisogno di voi!

(cipriano appare  enormemente stupito dal modo cordiale di pasquale e credendolo da solo in casa cammina senza  mostrare alcuna paresi e avendo in mano sempre il pappagallo)

cipriano: pasquà (dandogli una pacca sulla spalla con la mano destra)..e che ti succede….cos’è questa cordialità improvvisa

pasquale : (resosi conto che il nonno non fa la parte del malato gli stringe forte il braccio e glielo mette nella giusta posizione, poi a bassa voce e indicando la dottoressa)..a mano, ma che state facendo, tiratevi la mano che quanto è vero iddio va spezzo, non vedete che è arrivata la dottoressa

cipriano: la dottoressa? ma  quella mo se n’è andata

pasquale  : (tra i denti) ma  non era la dottoressa

cipriano: ma che stai dicendo (facendo una specie di occhilino) mi ha dato pure i numeri per scavalcare la fila

pasquale : i numeri li do io qui in mezzo se ora voi non fate bene la vostra parte…e pusat’ stu pappagallo (notando il liquido scuro) ma che de, è marrone

cipriano: (preso alla sprovvista) e sarà colpa di tuta la polvere che state  alzando per il trasloco

pasquale : dottoressa ecco il nostro paziente(e cosi dicendo si mette alle spalle di cipriano  spingendolo. cipriano  in un primo momento non capisce ma poi si rende conto che nella stanza c’e’ la dott.ssa e terrorizzato riprende la posizione da malato) …su e non avete paura che non vi mangia mica

(di fronte la dottoressa li guarda con aria di sfida)

cipriano: e te che ne sai, non vedi come ci guarda con il sangue agli occhi

pasquale : e se no non si chiamerebbe sanguinetti

(pasquale vista la resistenza di cipriano quasi lo trascina d’innanzi alla donna)

sanguinetti:  buon giorno sig. cipriano …come state? .. l’asl mi ha mandato a visitarvi

cipriano: un'altra volta

sanguinetti:   come scusi ?

cipriano: non c’eravamo gia messi d’accordo con l’altra (paquale lo guarda male)

sanguinetti:  altra ..ma quale altra di che state parlando?

cipriano:dei numeri

sanguinetti:  (sospettosa) quali numeri cosa dite

cipriano: i numeri che…

pasquale : (gli allunga un calcione interrompendolo) …che questi sono proprio numeri …sta dicendo…so proprio numeri quelli che si sentono in giro…

sanguinetti:   non capisco

 pasquale : dott.sa non c’è niente da capire ..(tra i denti) il fatta è che mio suocero ogni anno che passa peggiora sempre più con la testa e non sa quello che dice (guardandolo minacciosamente) mi sà che l’anno prossimo lo troverete celebroleso(gli mette una mano sulla spalla e con forza lo preme per farl sedere)

sanguinetti:  va beh! comunque cominciamo con la visita…(come a trabbochetto) su… alzate un po’ la mano destra

pasquale:(si lancia sul nonno che fa quasi un cenno nell’alzarla) dottoressa e che fate i trabocchetti? voi lo sapete che non la può muovere …(vedete facendola pendolare )quella non funziona …è ammosciata

sanguinetti:  (ironica) sa a volte i miracoli possono accadere

pasquale : e che avete letto lourdes fuori la porta…e poi questi sono miracoli che non possono accadere(guardano il suocero) ...anzi non debbono accadere

sanguinetti:  perché ne sareste dispiaciuto?

pasquale : e naturale che si, quello il pover’ uomo ormai si è abituato

cipriano: e già (roteando la mano moscia) io poi lo zabbaglione come lo faccio la mattina

sanguinetti:  controlliamo i riflessi (e cosi dicendo da le spalle al vecchio dal lato destro per prendere il martelletto dalla borsa cipriano vedendo il sedere della dottoressa non resiste e da una pacca con la mano, la dottoressa rimane un attimo allibita e ferma giusto il tempo che pasquale stacca la mano del vecchio dal sedere della donna)

pasquale :  ( a bassa voce) ma che siete scemo

cipriano: ma a me mi piace 

sanguinetti: (a pasquale non tanto convinta di quello che dice) non lo giurerei ma ho avuto l’impressione che il sig. cipriano  mi avesse toccato il sedere

pasquale : …ma che dite… come avrebbe potuto non vedete la mano

(cipriano agita la mano velocemente e afflosciata)

sanguinetti:  appunto la mano, allora gli funziona

pasquale :  ma no, vi siete impressionata

sanguinetti:   sarà …ma io l’ ho sentita, (riferito a cipriano) avrà visto il mio sedere e gli si sono alzati i bollori

pasquale : (cercando di rimediare alla situazione)  dottoressa ma non può essere vi dico, non vedete come è ridotto, nemmeno na casc’ e viagra ho fà sosere a ca ‘ncopp’ (nemmeno una cassa di viagra lo farebbe alzare dalla sedia)

sanguinetti:  sarà….. (al vecchio)  fatemi sentire i riflessi(cosi dicendo comincia a picchiettarlo su tuto il corpo)

cipriano: un pò piu piano…e fermatevi ...ma che mi avete preso per una forma di formaggio

pasquale : non c’è bisogno che continuate ve lo dico io , è stagionato.(annusandolo) si sente pure la puzza

sanguinetti:  ( a mo di trabochetto)alzatevi in piedi, prego ed allungate le braccia

(cipriano esegue  ma mentre lui cerca di allungare le braccia da dietro pasquale che lo sostiene gli mantiene la destra per evitare che la allunghi troppo)

pasquale : non può (come se fosse dispiaciuto) non può, pover’ uomo ..più di questo non può proprio

sanguinetti:   è normale che non può, voi gli state fermando il braccio

pasquale : (come offeso) ma che fermando il braccio, io lo sostengo  per non farlo cadere a terra (cosi dicendo lo lascia ma dandogli una palese spinta in modo che cipriano cadi a terra)

cipriano: sangue di bacco il terremoto

pasquale :(come se la rimproverasse) avete visto (fintamente dispiaciuto)….il pover’uomo non c’è la fà

sanguinetti:  (spaventata dalla caduta si avvicina) sig.cipriano!! presto si appoggi a me, che l’aiuto ad alzarsi

(cipriano che fino ad un attimo prima si stava lamentando fa come se volesse abbracciare la dottoressa per approfittare della situazione, ma pasquale prontamente gli mette un piede sulla mano bloccandogliela)

cipriano: (dal dolore) ahhhh!

sanguinetti:  ma gli siete salito su una mano

pasquale : ma chi io (facendo finta di non essersi accorto) uh! ha ragione non me ne ero proprio accorto

(la dottoressa mette in  piedi il vecchio)

sanguinetti:  come sta, si sente bene, non credevo che foste peggiorato cosi tanto, c’e la fa a reggersi da solo, cosi prendo i documenti da firmare( la dottoressa  si rivolta verso la borsa , cipriano di nuovo da una pacca molto piu insistente di prima. ,la dottorerssa rimane allibita  e di ghiaccio ferma con lo sguardo verso il vuoto ,pasquale che stava a un metro si lancia verso i due ma questa volta al tentativo di  staccargliela cipriano gli  oppone resistenza, dopo vari tentativi ci riesce ma non sapendo poi come gistificare il vecchio sostituisce la sua mano a quella di cipriano)

sanguinetti:  (ancora con la mano sul sedere si volta allibbita) sig. eccellente, ma che siete impazzito, come vi permettete

pasquale : (non sapendo cosa dire ha un attimo di titubanza ma poi si getta ai piedi della donna) sanguinetti ..io non so come dirvelo ..ma io…mi sono innamorato di voi…..la visione del vostro posteriore mi ha reso folle( a mo di avvocato) chiedo la grazia per seminfermità mentale

cipriano: (tra i denti) nun o’ dat’ rett’…vo’ ‘a pensione (non gli date retta vuole la pensione)

sanguinetti:  ma che fate, non dite fesserie eccellente. che non si ripeta piu altrimenti …

pasquale : (impaurito) ..altrimenti?

sanguinetti:  chiamo la polizia e vi faccio arrestare

pasquale : (rincuorandosi rivolto a cipriano) io mi credevo che vi levava la pensione

sanguinetti:  ma dove sono capitata!

pasquale : ma su, non faccia così lo prenda come un complimento….lei e cosi affascinante

(a cipriano) ma avete visto che occhi

cipriano: (guardando la dottoressa che porta degli occhiali spessi) onestamente no, tiene avanti quella specchiera (vetri doppi )

sanguinetti:  ma la smetta con queste fesserie e mi faccia continuare con il mio lavoro…dove eravamo rimasti

pasquale : (prendeno la palla in balzo) ah si, avevate detto che stava inguaiato e cercavate i documenti da firmare

sanguinetti:  (ripresasi ) ah si i documenti

pasquale:(entusiasta) benissimo! allora dove deve firmare (prendendo il documento dalle mani della donna) sempre al solito posto, qui in fondo?

sanguinetti: si li in fondo vedo che vi ricordate, ma non ci vuole solo la sua firma, le cose quest’anno sono cambiate, con la nuova riforma sanitaria la firma la deve apporre anche il parente più vicino

pasquale : e qual’è il problema la firma la metto io

sanguinetti:  non potete, non siete il parente piu vicino

pasquale:(stupito come se non avesse capito alludendo alla poca distanza che lo separa da cipriano) e più vicino di così, se volete me lo abbraccio addirittura( lo abbraccia e cipriano schifato  lo scosta)

sanguinetti:  vicino nel senso di  parente piu prossimo, lo deve firmare la figlia del sig. cipriano. su,  se l’andate a chiamare, cosi ho il piacere di conoscerla e concludiamo questa faccenda

pasquale : (preso dal panico ) ma chi vera …ma che è sta novità (ripresosi)ma poi vera non c’è, perciò date a me che lo firmo io

sanguinetti:   eccellente

pasquale : (pausa) nel senso che approvate

sanguinetti:   (alludendo al cognome) eccellente, come vi chiamate, la firma deve essere di sua moglie, deve star scritto vera schiattapapera

pasquale : come se fosse la cosa piu normale del mondo)e che problema ci sta, date a me, io la so scrivere la firma di mia moglie

sanguinetti:   ma che dite siete impazzito, volete andare in galera

pasquale : (riprendendosi) cosa avete capito, nel senso che lo scrivo io perché mia moglie non sa firmare, ha fatto solo l’asilo e poi si è ritirata …era troppo difficile per lei

sanguinetti:  come non sa scrivere?

pasquale: e che volete fare, quella è una povera ignorante, io me la sono sposata per amore, altrimenti….

cipriano: ma che stai dicendo, quella vera è una cima…

pasquale : (interrompendolo) ….e broccoli. del resto sono anche io un parente

cipriano: tu non sei nessuno, sei come quei fazzoletti di carta che dopo usati si gettano nell’immondizia

sanguinetti:  allora eccellente dove la signora?

pasquale : se proprio insistete….sentite dottoressa mia moglie non c’è, è uscita(con rassicurazione) ma non vi preoccupate….a questo punto ci viene in contro la tecnologia moderna (mette la mano in tasca e ne tira fuori un cellulare) vi chiamo subito mia moglie, ed in un battibaleno è subito qui. (con soddisfazione) sa, ha un bellissimo cellulare nuovo, glielo regalato a natale e pure di moda, (parla mentre cerca il numero sulla rubrica del telefono) quelli di ultima generazione (specificando) numeri, luci, pulsanti, telecamera, videocamera (spiritoso)…citofono, stanza da letto, vi fa pure il caffè la mattina (si comincia a sentire un squillo di telefonino dall’interno della camera e precisamente da una   scatola)….gli piace  talmente tanto che non se ne stacca mai (attende)…..ora risponde…..

cipriano: (avvicinandosi alla scatola da dove proviene il suono e battendo con la nocca buona) pasquà, ma vera sta chiusa qua dentro (stupito)…ma non è troppo piccola per lei?

pasquale : (resosi conto che la moglie non risponde e quindi forse non ha il cellularecon se, guarda la scatola) .nun vi preoccupate, ca mo che torna cia  facc’ trasi ji la dint’, a bott e cavec (ora che torna, la faccio entrare nella scatola a forza di calci). ma comm’ me facett’ na capa tant’ che voleva il cellulare di ultima generazione, perche cosi, quando la volevo era subito rintracciabile, (innervosito) e chell’ ‘o chiud’ dint’ a na scatola!!!…(con enorme pasienza )dottoressa sono desolato. comunque  mi  ha detto che tornava presto, venite accomodatevi (spostando una scatola) no, qua no,  stanno i piatti , ecco sedetevi qui che presto ritorna

sanguinetti:  ma che facciamo la sala di attesa, io non posso aspettare devo andare a fare un'altra visita. facciamo cosi, ritorno domani, ma badate fate in modo che ci sia perché domani è l’ultimo giorno utile, altrimenti ne dobbiamo riparlare alla prossima visita tra sei mesi

pasquale : (impressionato da quanto sentito dimentica dello sfratto) sei mesi… vuie che state dicendo, a rischio di inchiodarvela vicino al muro domani qui ve la faccio trovare

cipriano: non e possibile

pasquale : (normale) è possibile

cipriano:   (insistente) non è possibile

pasquale : (con risatina falsa come volesse coprire quello che ha detto il nonno) è possibile

cipriano: (con precisione) io ti dico che non e possibile

pasquale : (innervosito) e io v’arap a cap (vi rompo la testa), ma avulit’ fern’, che v’ at’’ncantat’ (che vi siete incantato)

cipriano: pasquale qui non è possibile, perché domani noi ci saremo trasferiti alla casa nuova.non ti ricordi?

pasquale : sangue di bacco, me n’ero proprio dimenticato. dottoressa scusate, se per voi non è un problema, facciamo cosi, vi dò l’indirizzo della nuova casa, cosi ci vediamo lì

sanguinetti: (un po’ titubante) che pazienza ci vuole…..va bene ..ma domani non fatemi perdere tempo

pasquale : non vi preoccupate faremo in un lampo   (l’accompagna alla porta) allora ci vediamo domani…mi raccomando voi non mancate…buona giornata (pasquale si chiuderà alle spalle la porta di casa a chiave, quasi a non voler far sentire all’esterno quello che sta’ per accadere, e volgendosi a cipriano, procede verso quest’ultimo con fare minaccioso.)…e così io sarei un fazzoletto di carta…nun serv’ a niente (minacciandolo) ma avete capito che senza di me, non siete nessuno, stissve durmenn’ sotto a nu pont’(stareste dormendo sotto a un ponte), e poi come vi siete permesso  di mettere una mano sul culo alla sanguinetti.(rimproverandolo) non vi permettete più, ma poi l’avissev’ fatt’ con la mano giusta, avete usato quella sbagliata, quella per poco non ci scopriva e mi avete fatto fare la figura del rattuso. (com se fosse schifato) con la sanguinetti poi, ….sentite  talmente ca so ghiut’ in frev’ (talmente che mi sono arrabbiato), ca si tenev’ un’accett’ va tagliav’ una bott’( alzando la voce, fa il gesto della mano troncata)

cipriano: ma a  me quella mi è sempre piaciuta… bella… sensuale….(scavando nei ricordi)…mi ricorda la merilyn… due goccie d’acqua…(come se fosse vero) non c’è nessuna differenza

pasquale : o’ nonn’, comm’si vede che l’arteriosclerosi va pigliat’, tra la merilin e la sanguinetti ci sta  la differenza che passa tra l’oceano atlantico e nu “cium e merd’ (e un fiume di merda)…comunque…(cerca la scatola del vecchio)….addo stà …(lo trova) ah ailloc’(eccola) ( prende la scatola di prima del vecchio)…pigliatevi la robba  vostra e vedete dove dovete andare a dormire

cipriano: ma che stai dicendo, sei impazzito..io non me ne vado

pasquale : (prendendo una bottiglia che sembra alcol) e io ve dong’ fuoc’(si avvicina al vecchio, ma si sente bussare forte la porta )

scena 7°  

personaggi :   pasquale, nonno cipriano e vera

vera  : pasquale….pasquale, apri, ma non senti

pasquale : (posa la bottiglia e facendo segno con la mano) il barbaque lo rimandiamo a piu tardi (va ad aprire la porta)

vera  : ne pasquà ma perché vi siete chiusi dentro e poi ch’erano quelle grida che si sentivano…con chi ti stavi appiccicando?

pasquale : ma con chi mi posso appiccicare (litigare) io… cu’ patet’, sta sempre e na maner’. e capit’ ca fatt’, a mis’ na man ‘nculo a dottoressa

vera  : (rimproverandolo)  papà ma che avete fatto, siete impazzito

cipriano: (discolpandosi) non lo credere a questo malfattore,la verità e che io lo riprendevo perché lui ti ha chiamato ignorante d’innanzi alla signora

vera: è mai possibile che non vi posso lasciare un minuto da soli, parit’ can’ e gatt’ (a pasquale)..e poi chi è questa dottoressa  e perché mi hai chiamato ignorante

pasquale : innanzi tutto non ho detto ignorante, ho solo detto che tu ignori una certa cosa

cipriano: (sentenziando) ha detto che non sai scrivere

vera : come non so scrivere, io natu poc’ mi scrivevo all’università, e solo per stare a sentire a te che per forza ti sei voluto sposare, me fatt’ fa tre figli, e io come studiavo più

cipriano: (interrompendola) digli quanti sacrifici ho fatto per farti studiare

vera : comunque si semp’ ‘o stess’ ‘nzipet (sei sempre lo stesso insipido), mo assodato che io nun song’ ignorante, vuoi dirmi chi è sta donna e perché mi hai messo in mezzo?

pasquale : ueh, non t’allarmà…statti calma. e’ la dottoressa dell’asl per la visita periodica di tuo padre, hanno anticipato il controllo e torna domani per le firme, visto che tu oggi non eri in casa (ricordandosi del telefonino) e il telefonino, che tanto hai voluto non te lo sei portato appresso.

vera  : ueh,  ma tu che vuoi da me, io non lo so usare, nu ho capisc’ cu tutte quelle funzioni

pasquale : e che te le fatt’ accattà (comprare) a fà

vera  : eeeeeh!!!!….(non sapendo cosa dire) ma quello ce l’hanno tutte la mie amiche

pasquale: per questo  te le fatt’ accattà, pe ‘bellezza…..no chest’ so cos’ ‘e pazz’…(tornando al discorso di prima) comunque domani la dottoressa viene alla casa nuova per  firmare i documenti

vera  : e non li poteva firmare papà come ha fatto sempre

pasquale :  ci vuole un parente

vera  : anche se ti dispiace, non potevi firmare tu (alludendo al fatto che non si sopportano) sei il genero sempre parente sei, ma poi ce n’è  proprio bisogno (con timore) io non ci voglio entrare con i vostri imbrogli

pasquale : (arrabbiandosi) parrucchiera dei mie stivali, ci vuole la firma della figlia e domani vuoi o non vuoi tu la firma la devi mettere (con imposizione) ci siamo spiegati

vera : non basta tutto il casino che ci sarà domani per lo sfratto, ci mancava solo il fatto della pensione, tre pensieri e la dottoressa quattro….(sospirando) ..i che pacienza ca nc’ vò

scena 8°  

personaggi :   pasquale, nonno cipriano , vera, romeo e benito (addetti al trasloco)

(si sente bussare alla porta con le nocche e di seguenza si apre perche’ era socchiusa, appaiono due figure curiose in cannottiera sono i due operai addetti al trasloco. benito, il quale ha il difetto di avere una malattia che lo fa’ addormentare d’improvviso anche mentre parla e  romeo che e piu’ aitante ma e’ un buzzurro ed ha il difetto che emana un cattivo odore )

benito : e permesso

romeo : putimmo trasì

(pasquale guarda i due poi li ferma

pasquale: addo iat’

benito : comm addo iamm’

romeo : nuie avimma faticà

pasquale: no guardate, avete sbagliato per il permesso di soggiorno, la questura stà piu avanti

benito🙁 leggendo da un biglietto e facendo confusione con il cognome)…scusate eccellente…è questa la casa del signor eccellenza pasquale

pasquale: (infastidito) si…ma è tutto il contrario, io mi chiamo eccellente. comunque chi siete e che volete

romeo : e sta bene …allora amm’ ‘ngarrat’…...nuie simm’ chill’ do sfartt’(abbiamo azzeccato, noi siamo quelli del trasloco) ( a questo punto i due si voltano di spalle per mostrare la scritta sulla maglietta che indossano e precisamente “ traslochi nocchio, ti monto in un batter d’occhio”)

pasquale:  ( pasquale leggera’ ad alta voce ) “traslochi nocchio , ti monto in un batter d’occhio”. bene bene, scusate, ma vi avevo preso per due extracomunitari, sapete qui vicino c’è la questura, avete fatto tardi, vi stavamo aspettando. (a vera )ma chist chi l’ha chiammat’?

vera : e l’aggio chiammat’ io. ma per telefono ho parlato con il titolare, sembrava una persona cosi a modo, mi aveva detto che ci mandava i suoi migliori operai

 

pasquale: azz.! me fa piacer’ …e o’ riest’ comm’ anna essere (leggermente interdetto). comunque entrate che vi faccio vedere quello che si deve portare, il camion sta già qua fuori?

romeo e benito  :(in coro) si

vera 🙁 che vuole mostrarsi gentile) e come vi chiamate?

romeo : io  mi chimm’ romeo

benito : e io song’ benito

cipriano : bene figlia mia a questo punto io esco,  vado a sgranchirmi un pò le gambe, mi vado a fare una bella passeggiata, ci vediamo piu tardi (esce)

pasquale: quando volete cominciare(mostrndo i pacchi) la roba e questa qui, dove sono il resto degli operai?

romeo : ma quali altri, siamo solo noi

benito : (mostrando i muscoli) siamo piu che sufficiente

(pasquale li guarda un po’ stranito e poi rivolto alla moglie òchiamandola in disparte) ma addo le truvat’ a sta ditta?

vera : ueh! ma tu che buò, mi avevi detto che volevi spendere poco e allora ho chiesto consiglio alla sig.ra palmira

pasquale: a sign.ra palmira!!!… chi chell’ ca quando siamo andati una sera a casa sua per il compleanno della figlia ci ha offerto solamente o’ graun’ pe’ pullo (noccioline) e na cocacola sfiatata. chella è chella pidocchiosa…a battut’ pure a fratet’(a battuto pure a tuo fratello)

vera : neh, perché che tieni da dire su mio fratello

pasquale: che tengo da dire…nient’….luamm’ occasione (togliamo occasione)… perché altrimenti lo sfratto la facciamo io e te stammatin’….. e capito

(mentre i due parlano, nel frattempo romeo e benito cominciano a raccogliere gli scatoloni sparsi per la casa, disponendolo uno sopra l’altro fino a formare una sorta di obelisco)

pasquale: (meravigliato)..e che de stu cos’…l’obelisc’ e tutancamon

romeo :(quasi offeso) weh, voi è inutile che fate lo spiritoso, sappiamo noi quello che dobbiamo fare

benito :(dirigendosi verso pasquale e guardandolo in faccia in tono minaccioso)….. proprio così….. (improvvisamente senza preavviso, guardando sempre in faccia pasquale, chiude gli occhi e sbatte a terra)

pasquale :(sconvolto) mamm do carmine… che è stato… io nun l’agg fatt’ niente(rivolto alla moglie come per scusarsi) l’agg’ solo guardato

vera : (terrorizzata) che stato, chiammat’ un’ambulanza

romeo :(con estrema calma) no niente, nun è niente, quello ogni tanto gli viene, (sussurrando) sapete  una malattia rara, accussì bello e buono, senza preavviso, si addormenta.

pasquale: (stranito) embè, vuie o’ facit’ fà i traslochi…. e si mentre sta portando una scatola, s’addorm’  e sbatte ‘nterra….(cinicamente) e chist’ rischia di rompere tutto il contenuto

vera : (quasi disgustata dall’atteggiamento del marito) ma si proprio un animale senza core(rimproverandolo)comm’, invece e pensà a stu puveriell’, tu pensi al pacco

pasquale: (confermando il suo pensiero) ah si, e si dint’ o’ scatolo ci sta tutt’ o’ servizie e bicchiere e cristall’che ti ha regalato mammeta…. tu ch’ faie?

vera :(alterandosi improvvisamente): arap’ o’ pacc’, e ce facc’ mangià tutt’ e piezz’ rutt’ (sentenziando e alterandosi guardando romeo)a una a una

pasquale: (come se avesse ritrovato la vera moglie) brava, mo ti riconosco(a romeo) ma mo c’amma fà(scocciato) avimma aspettà che la bella addormentata nel bosco si risveglia. (sempre piu scocciato) sentite, noi o’ principe azzurro  ca nun o’ tenimm’(rivolto a vera)…. tutto al più ci stà mio suocero

romeo : statevi calmo, ci penso io( si abbassa verso benito e chiamandolo per nome comincia a svegliarlo, fino a quando questi si rialza, con un bel sbadiglio)

pasquale:azz! pure o’ sbadigl’ (con finta cortesia) che dite mo vulless’ pure na tazzulell’ e cafè…na briosch e nu poco e latt’

benito : (come se non fosse successo niente) no! , o’ latt’ no… mi rimane sullo stomaco…mi fa acito ... va bene solo il caffè

pasquale: (sempre più adirato) ma qualu cafè e vediamo di muoverci stamattina, (rivolgendosi a vera) io la cosa la vedo male, cu sta abbiat’, nuie nun ce ne iamm’ a cà manco po duemilaedieci. scavamoci la fossa direttamente qua terra. facciamo una cosa (rivolgendosi ai due)…ora vi dò una mano anch’io(avvicinandosi ad un mobile)

romeo : che facit, nun dat arett’, cio bedimm’ nuie (non date retta, ce lo vediamo noi) (vicino al mobile e al compagno)…benit’ aiz’

pasquale: ma che fate lo portate cosi intero (come se fosse la cosa piu semplice del mondo) non lo smontate? (apre il mobile e prende un foglio) qui ci sono le spiegazioni

romeo :(grattandosi la testa legge)prendere la brucala a sezione articolata e smontare la fascia di supporto della montante anteriore sfilando l’asse centrale con finitura ad elle….(interrompendo la lettura e gettando via il foglio, e risoluto)….. beni’ aizamm’ stu mobil’

(i due si accingono a farlo)

pasquale: i che mann mandat’(cosa mi hanno mandato) (alla moglie)..i che pacienz’ ca nce vò(si avvicina a romeo) fatt’ chi alla ca ve dong’ na man’ (nel fare questo pasquale tenta di spostare il mobile dando una mano a romeo, ma  capita con la testa proprio in prossimità’ dell’ascella di quest’ultimo

pasquale: (comincia a guardarsi intorno) ma io sento una strana puzza(alla moglie) ma cher’è, nu misto tra na scella e baccalà e di fasul’(fagioli) andati a male

vera : (annusando) hai ragione, mo che ci faccio caso, pure io sento una puzza (come se avesse capito il tipo di odore) ma più che altro mi sembrano puparuol’ fradici

pasquale :(rimproverandola)tagg’itt ca nun ira ammiscà a robb ’(ti ho detto che non dovevi mischiare la roba), nun è che lo scatolo del mangiare è andato a male

vera : e secondo te, io mettevo e fagioli e puparuoli  freschi tutti insieme dentro un solo scatolo, era asciut’ ampazzi (sarei uscita pazza) (precisando) tutt’al più in scatole separate, ma poi che stò dicendo chell’ è na vita che non compro ne fagioli, perché e creature non se li mangiano, ne i puparuoli che  tu non digerisci

pasquale: (meravigliato) embè che sarà mai sta puzza

(i due cominciano a girare per la stanza, partendo da direzioni opposte e percorrendo un cerchio in direzioni opposte, con il naso proteso in avanti, per capire da dove viene la puzza. dopo aver fatto un semicerchio entrambi si ritroveranno vicino a romeo)

pasquale: (con enorme sorpresa) ma allora si tu ca puzz’. ch’ ti sei imbrusciunato (strofinato) dentro a na discarica  prima di venire qua

romeo 🙁 mortificato) mi dovete scusare, ma io mi lavo sapete e nonostante questo, nonostante il fatto che mi improfumo dalla mattina a sera la puzza sotto le ascelle e la puzza dei piedi non va via ….sentite (così facendo alza l’ascella verso pasquale e vera che si allontanano , quasi a mancargli l’aria)

pasquale:(facendo il segno con le dita a mo di croce)vade retro satana….. ma voi state inguaito fratu mio e cumm’ o facimm’ stu sfratt? qua ci vogliono le maschere antigas

benito : (che intanto aveva assistito alla scena con un pacco in mano) non vi preoccupate, vi abbiamo detto che ce la vediamo noi, voi mettetevi in un angolo

pasquale: quando mai , noi ce ne andiamo nella stanza di là , a chi lo volete far passare sto guaio, quando avete finito ci chiamate.

(così facendo pasquale e vera se ne andranno nell’altra stanza, con pasquale che farà questa battuta rivolto a vera)

pasquale: la signora palmira over’(a mo di minaccia) embè aropp’ ce mann’ a casa soie

(escono)

(la scena continua con romeo e benito che continuano a spostare le cose)

romeo : beni’..purtam prima sti scatol’

(benito prende una scatola con su scritto fragile e avviandosi verso l’esterno, improvvisamente si riaddormenterà, cadendo a terra, a questo punto si dovrà sentire in rumore di bicchieri rotti, al che pasquale  e vera rientrano in scena di corsa

pasquale  🙁 panico) che è successo

vera : (incredula) e bicchier’ e cristalli e mammà!!!!

(si metteranno intorno a benito , facendo dei movimenti di disperazione senza dire nulla, così si chiuderà il sipario)

secondo atto

il secondo atto si svolge in un’ambientazione diversa ma molto simile al primo atto, vale a dire nella nuova casa dove ha traslocato la famiglia eccellente. l’appartamento si trova al secondo piano. in effetti la scena è la stessa del primo atto, visto che la casa è praticamente uguale a quella precedente, sia la disposizione della porta di ingresso , la comune che da nelle altre camere e le due porte, quella della camera da letto e del bagno, solo che le due camere rispetto al primo atto sono invertite, il bagno al posto della camera da letto e viceversa.

un’altra differenza è nelle pareti, che per motivi scenici, nel primo atto erano con sfondo bianco, nel secondo invece basterà applicare ad esempio dei rigoni colorati per farle cambiare aspetto, e volendo alcune rifiniture sulle porte, etc.

scena 1°

personaggi:  pasquale e vera

(si’ apre il sipario ed appaiono in scena pasquale e vera che sono intenti a rovistare nelle scatole che sono sparse nella stanza ancora priva di mobili perche non consegnati ancora)

pasquale : (scocciato ) e so tre!! …i che pazienza ci vuole, questa è la terza scatola che mi fai aprire inutilmente, si puo sapè addò le annascus’(nascosto) sta benedetta schiuma da barba con i rasoi, pure mi farai fare la barba con un coltello stamattina (fa il gesto ) …accussì  ‘o vi’,  come rambo

vera :  vir’ ca la starrà…vir’buon, in fondo (vedi che la deve stare, in fondo)

pasquale : (alzando la scatola e mostrandola vuota) ma in fondo addò, aggio cacciato tutt’ cos’ a ca dint’, vir’ è vuota, nun sient’, fa pure l’eco (ripete a mo di eco)…non c’è..non c’èèèè …il rasoio oio..oio..oio

vera :  ma hai visto nella scatola grande li, dove stanno le scarpe

pasquale : si, ho visto non c’era e po tu mi devi ancora spigare perché il rasoio mio l’avresti messo insieme alle scarpe (ironico)aggio capito….per via di quel paio di scarpe invernali (finto compassionevole) troppo vecchio, non ce l’avrebbe fatta a passare l’inverno(fa il gesto) e tu c’è rat’ a possibilità e se taglia e ven’…

vera : ueh!… ghiamm nun fà o ‘nsipet, io le scatole le ho riempite tutte con una logica precisa (mostrando con le mani le altre scatole) ca starrà!!….e poi parli proprio tu ca quando ti devi vestire la mattina nun truov’ manco le mutande  e si non fosse per me iss’ a faticà  annuro (nudo)

pasquale : e c’aggia truà, tu e vai annascunnen’(nascondendo) pe’ tutt’ a casa, quello la mattina e come se dovessi fare una caccia al tesoro.(pensandoci su) mi devi fare una mappa, come i pirati

vera : (stufata) pasquà, ma tu lo sai una cosa….me proprio scucciat’, statt’ due secondi zitto che cosi mi concentro e così mi ricordo dove li ho messo

pasquale : e fatto…ca già si comincia a sentire la puzza

vera : (a mo di minaccia) allora non lo vuoi trovare più il rasoio

pasquale :no no continua, se ci sta ancora qualche speranza di ritrovarli un vita. vulessm’ chiamà gli oggetti smarriti?

vera:(come se ricordasse) aspetta…aspetta, mo mi ricordo, io ho preparato la scatola, ho messo tantu bell’il  rasoio, la schiuma e  tutte le cose tue del bagno, poi….poi le ho chiuse e…..

pasquale : le menat’ dentro al cesso

vera : ma statt’ zitt’, che non ho proprio voglia di giocare stamattina, con questi chiari di luna. ah, ecco, forse l’ho messo nell’armadio, che avevamo in camera da letto

pasquale : dentro all’armadio? sei sicura? e adesso vado a vedere (si avvia verso la camera da letto, ma vera lo blocca)

vera : ma dove vai, ti sei scordato che l’armadio, la credenza, le sedie e il tavolo per mangiare, la ditta di trasloco, non ce l’ha ancora portato

pasquale : ah dimenticavo, dove se visto mai, un trasloco che si fà in due tempi, anzi in due giorni, neanche quando o’ re borbone, si trasferì da palazzo reale ci impiegò tutto questo tempo

vera : e quelli sono precisi

pasquale :  ma come si può fare tra tante ditte di trasloco, giusta a noi ci doveva capitare la più scapestrata, non c’è niente da fare “o’ sparagn’ nun è mai guadagno”

vera :va buò , adesso non ti arrovellare le cervella, la barba te la fai più tardi, io intanto vado in cucina a sistemare un po, e cercare di cucinare qualcosa

pasquale : cucinare e addò mangiamm’

vera : mangeremo in piedi

pasquale :   comm’ e cavall’

vera : ma almeno mangeremo…e poi dobbiamo approfittare che non ce stanno ne le creature per casa, ne papà.

pasquale :  tuo padre non ci stà? (sorpreso) come  non ci stà, quella a mezzogiorno deve venire la dott.ssa sangiunetti e che facciamo un giorno non ci stai tu e il giorno dopo non ci sta lui.(si prepara ad esplodere) embè se mi fate perdere la pensione di invalità, vi invalido per davvero a tutti e due e vi mando a chiedere l’elemosina fuori la chiesa del carmine, e tanto vi faccio tornare a casa , quando mi avete apparato tutta la pensione

vera : e comm’ staie, mamma mia, si proprio un rabbino, chillu povero vecchiariello, quello mo viene, è andato a fare un giro qui intorno, per prendere confidenza con il quartiere

pasquale :  comunque prega dio che torna presto. a proposito di tuo padre, gliel’ ho spiegato pure ieri, ma credo che non abbia ancora capito la disposizione delle camere

vera : perché che ha fatto

pasquale :niente, per ora niente, ma si confonde con la disposizione della casa che è uguale a quella vecchia, tranne il fatto che il bagno e la nostra camera da letto si trovano invertite(mostra con la mano)

vera : e allora?

pasquale :   e allora niente, nun vuless’ ca cocc’ vot’ si sbagliasse….tu capisc’ a me !

vera : non ti preoccupare, me lo vedo io, gli faccio uno schizzetto

scena 2°

personaggi:  pasquale, vera , poi signora piccone

(entra in scena la signora piccone che come se stesse a casa sua va di retta nella cucina, come se fosse a casa sua. la piccone e’ la tipica impicciona, piena di difetti che trova pero’ negli altri, senza rendersi conto che farebbe bene a guardare i suoi)

piccone : carla…ci sei? hai saputo l’ultima? (entra in cucina, attraverso la comune)

(pasquale e vera si guardano)

vera : e chest’ chi e

pasquale :  e che ne saccio, chell’ par’ che è trasut’(entrata) a casa soia

piccone : (uscendo dalla comune ) ma dove ti sei nascosta, è importante…(vedendo i due) e voi chi siete?

pasquale :   no scusate,chi siete voi?

vera : ma sono modi questi di entrare in una casa

piccone :piacere, io sono amalia piccone …e voi?

vera : (scocciata) eh piacere…vera schiattapapera e pasquale eccellente, siamo i nuovi inquilini…scusate ma che volete e chi state cercando?

piccone : cielo i nuovi inquilini! ma allora è vero (chiede come se conoscessero la risposta)  carla è andata via?

vera : sentite ma chi è sta carla (al marito) tu a sai?

pasquale :    ma chi a sap’ a chest’

piccone :come sono dispiaciuta. sto parlando di carla del vecchio

vera : e chi è?

piccone: era la vecchia inquilina, abitava qui da un anno, mi aveva detto che voleva trasferirsi, ma non credevo cosi …di punto in bianco …sapete era la mia piu cara amica , ed abitando al piano di sotto. sarà che sono stata via per due settimane, da mia sorella a bologna,  ha partorito, una splendida bambina di tre chili

pasquale :  ah,  abitate anche voi nel palazzo?

piccone:si primo piano interno tre.(continuando) stavamo sempre insieme, la dovevate conoscere educata…sincera…. bella donna…..una persona splendida

pasquale :   mi dispiace

piccone : vi dispiace che era una persona splendida

pasquale :   no che avete capito, mi dispiace che non e più qui. adesso ci siamo noi e spero che vi troviate bene lo stesso…soprattutto con mia moglie  (mostrandola ed ironizzando), non è una splendida persona, ma è assai educata

vera :(sarcastica) comm’ si spiritoso

piccone:è la vita, comunque pensandoci bene, non sarà difficile sostituirla, visto  che nonostante il fatto che eravamo amiche devo dire che qualche difettuccio c’è l’aveva anche lei

vera : e chi non c’è la

pasquale :   (aggiungendo) scagli la prima pietra

piccone : per esempio, pensandoci bene l’educazione le scarseggiava un po’, diciamo che non c’è l’aveva proprio, dopo la sesta volta che la venivo a trovare in un giorno, quando entravo non mi salutava piu

vera : e va bè, sa a volte per non essere ripetitiva

piccone : si ma questo fosse niente

pasquale :   ah, c’è dell’altro

piccone : mai una parola sincera, il sorriso d’avanti e poi andava sparlando alle spalle

pasquale :   ah, e questo non si fà!

piccone : per carità non si fa, soprattutto quando una  non è  presente. poi parlava lei, si..aveva un bel fisico, ma è naturale, non era roba sua

pasquale :ah,  non era roba sua

piccone :ma va là,(aggiungendo) con tutto quel silicone che aveva sparso qui e li per il corpo, a volte al mare sulla spiaggia la confondevo con il gommone

vera :che esagerazione

piccone : in conclusione tutta era …che una splendida persona, sa di quelle da evitare nel frequentare(si gira e comicia a guardarsi intorno)

pasquale :   c’ha fatto o’ quadro completo (le ha fatto il quadro completo)

vera : pasquà…ma prima non aveva detto che era una persona splendida educata e sincera

pasquale :   e avrà cambiato idea

vera :accussi, tutt’ nziem’….aggio capit’ chest’ comm’è

piccone :ma quanta roba, è tutta roba vostra

vera :no! hanno fatto una colletta nel vecchio palazzo. e di chi deve essere

piccone : e come mai questo trasloco?

pasquale :   sapete…..(vera lo interrompe)

vera : mo vec’ io…l’altra casa era piccola

piccone : ah,  siete una famiglia numerosa. non ci saranno mica bambini?

vera : perché siete allergica?

piccone : no, solo che abitando di sotto non vorrei essere disturbata da piccoli esserini che saltellano per casa con zoccoli hai piedi giocando a palla nei corridoi..soprattutto il pomeriggio quando mi faccio il pisolino pomeridiano. sa distende la pelle del viso

vera :non vi preoccupate, ma avete fatto bene che c’è l’avete detto cosi corriamo ai ripari. sapete che facciamo….noi i bambini il pomeriggio quando tornano da scuola li chiudiamo nel ripostiglio e tanto li facciamo uscire, quando si è fatto l’ora della cena

piccone : (perentoria) e ditemi quando pagate di fitto

pasquale :  e…piu o meno come gli altri .. ottocento euro al mese…..penso come voi

piccone : ah, e questa è una cosa che non posso sapere (sottolineando) sapete io sono proprietaria del mio appartamento, comunque ottocento euro al mese sono tanti e che lavoro avete? c’è la fate?

vera : (rispondendo a tono)  scusate ma che domande sono

piccone : ma su non si metta sulla difensiva ..io chiedevo cosi…senza nessun secondo fine, sa, per conoscerci meglio. comunque adesso  si è fatto tardi e vado via

vera : forse e meglio

piccone : ma tornerò presto

pasquale :   (alla moglie ) ma che è una minaccia

piccone : ma non nei prossimi giorni…ci vediamo piu tardi cosi vengo a vedere se hai bisogno di qualcosa, ci possiamo dare del tu, vero? (andando via )si, sono sicura che saremo delle ottime amiche. come sono fortunata ho trovata una nuova amica …educata …sincera …bella…(pausa)una splendida persona(esce)

pasquale : (sarcastico)vera…mi sa che farai la stessa fine della signora carla

vera : ma tu è vist’ a chest’, ma chi ce l’ha mandata, tu e capit’ nu poc’, ha cominciato con elogiarla la vecchia inquilina e dopp’ tre minuti, vist’ che non era presente la fatt’ na chiavica…pasquà chest’ è pericolosa

scena 3°

personaggi:  pasquale, vera , poi bartolomeo

(mentre i due parlano entra in scena il custode dello stabile)

bartolomeo : (entra dalla porta aperta) buon giorno …

pasquale :   (distratto dalla conversazione) chi è …buongiorno…chi siete

bartolomeo : buongiorno ..eccellenza…(ripetendo il cognome eccellente in modo sbagliato) eccellenza…sono bartolomeo..il portiero del palazzo…a servirvo

pasquale : ah, prego accomodatevi, stavo per scendere, volevo avvisarvi che fra un pò si doveva fare spazio in cortile perché deve arrivare il camion della ditta di traslochi

bartolomeo :(come sopra) eccellenza…..eccellenza…disponeto pure di me, per qualsiaso cosa

pasquale :   (alla moglie) ma che parla con l’eco

bartolomeo:(come sopra) eccellenza…..eccellenza…vedreto che qui vi troverete una bellezza …tutta brava gento

pasquale:si, ma scusate non è il caso che vi prostate in questo modo, siamo una famiglia democratica e il termine eccellenza mi sembra un po’ troppo, poi detto due volte di seguito

bartolomeo :eccellenza …eccellenza…io songo una perzona rispettosa assaio degli inquilini che stono nel palazzo e pirciò mi piace chiamarlo per nome …eccellenza ..eccellenza

pasquale:(alla moglie) all’! mi pareva strano chist’ è nat’ ca s’ ’mbroglio con il nostro cognome. sentite buon uomo io mi chiamo eccellente…pasquale eccellente

bartolomeo : eccellenza ..eccellenza…lo saccio ..mi songo informato, non mi sfuggia niento

pasquale :   sentite non mi sono spiegato…io mi chiamo eccellente

bartolomeo : come voleto voi  eccellenza ..eccellenza….a servirvo…comandato pure

pasquale : (alla moglie) nun ce stà niente da fare, è di coccio. sentite nun damm’ retta, fate un po di spazio in cortile che sta arrivando il camion

vera : vedete che già dovrebbe essere arrivato

bartolomeo : (guardado in giro) quanta roba…e ne deve arrivare altra… ma allora siete una famiglia benestanto

vera : ma qua benestante…siamo una famiglia normale

bartolomeo : ma non per farmi i fatto vostri…dico..e come mai (ripete)…dico..come mai vi sieto trasferito in questo quartiero?

pasquale :e io dico…come mai(ripete)…dico…come mai nun ve facit’ nu poc’poco e fatt’ vuost? (innervosito) sentite, ma niente niente siete come quei portieri ca sì intrigano dei fatti e tutto il palazzo

bartolomeo:eccellenza..eccellenza e mo mi offendeto, io nun parlo, nun veco e nun sento…(perentorio) songo un mocaco e…

vera :pasquà, acchiappa a chist’

pasquale :  (innervosito) ne amico, ma v’ par’ o’ mument’ e cacà ca miez’

bartolomeo:songo un mocaco,como si dice…una scigna, io mi faccio i fatta miei (alludendo) certo quecche cosa la saccio pure io (integgerrimo)..ma non lo vado a dire mica in ciro

 

vera:(prendendo la pallaal balzo) ma allora sapete qualcosa (pregandolo)…e dite, su, noi siamo adesso arrivati, ci siamo persi le puntate precedenti, dobbiamo pure recuperare in qualche modo

pasquale : ave ragione mia moglie, fatele un riassunto

bartolomeo : (senza lasciarsi pregare due volte, sottovoce) vedeto che lo dico solo a voi che mi parete una famiglia seriosa (puntualizzando)….solo una però

vera : su…su e non ci tenete sulle spine

bartolomeo : da quale piano accumminciam’

pasquale :   azz!….chest è perché non sapeva niente

vera : e statt zitt’..fallo parlà (invogliandolo)…su cominciamo da questo piano

bartolomeo :ah  proposita, veco che avete gia conosciuto la signora piccone. l’ho incontrata qui fuori per le scala, avete così gia assaggiato il suo morso velenoso….io lo soprannominata  il “copra a sonaglio”. poi  eccellenza..eccellenza, qui affiancato a voi ci sta la famiglia passera…(in modo circospetto) ..a lei in ciro la chiamano anco “ la maga circo”

pasquale :  perché fa la giocoliera?

vera : lavora in un circo?

bartolomeo : ”la maga circo”(come se sapesse la storia) ..quella di ulisso

pasquale : (cercando di capire) ..ulisso..ulisso ..(a vera) ma tu lo conosci?

vera : io saccio a orfei…a medrano….ma stu circo  ulisso non l’ho mai sentito

bartolomeo : (seccato perche’ non capiscono) glisso, quello dei “froci”

pasquale : pure…e mi dispiace pe’iss’

bartolomeo : sentite..ulisso ..penelopa…..i froci…”la maga circo”

pasquale :(capendo) l’odissea..io vi cecass ‘n’uocchio(a vera) omero se sarrà pigliat’ a paccher’ (a bartolomeo) mo aggio capito…la maga circe

vera : e perché la chiamano cosi?

bartolomeo :la chiamano maga circo pecché anco se è sposata con il sig luigi è sempre allaccalappia di qualche uomo

pasquale : (a vera) e capito a “maga”?

vera : appunto (guardando il marito con sguardo minaccioso) a svergognata

bartolomeo : (come per difenderla) ma c’adda fà povera tonna…ten’ a chillu’marit’

pasquale : (a vera) nun sarrà buon’

bartolomeo:(continuando)…a quant’ l’è muort o’ can’(cane) ha perz’ a cap’(ha perso la testa)

vera : pover’omm’

bartolomeo : si chiammav’ “catarro”(raffreddore)

pasquale :   catarro?(a vera) se sarrà aggravato, perciò è muort’

bartolomeo : (continuando) ma ho fatto è che, do fort’ dispiacer’ iss’ è convint’ co can’ è vivo ancora e va cammenann’ in giro cu nu guinzaglio appeso

pasquale : e asciuto a ‘mpazzi..(alludendo)..ave ragiona allora a signora

vera : (dandogli una gomitata) pasqua..io ti spezz’e cosc…ci simm spiegat…(al portiere) andiamo avanti scennimm o sicond’ pian

bartolomeo : (rispondendo a comando) certamento..eccellenza .(ripete)….eccellenza…alloro….

pasquale :   eh… adda fa e castagn allesse…eccellente…mi chiamo eccellente

bartolomeo :certamente…alloro..secondo piano interno sei…li ci abbito…

(entra in casa la moglie del portiere la quale e’ arrabiata con il marito interrompendolo)

pasquale : (spazientito) mo che facit’ veramente ci fate il resoconto di tutto il palazzo…ma non  date retta..non perdete tempo…che fate poi, lasciate la guardiola incustodita?

bartolomeo : non vi preoccupato, ca ci pensa la mia mugliera, ca comm’ cane ‘e presa, batt’ a tutt’ ‘o quartier’. allora diceve…

pasquale :  sentite (a bartolomeo) ve l’ho detto sta per arrivare il camion, andate..andate pure, uno sta alla guardiola e l’altro aspetta il camion….andate…che ora qui abbiamo un pò da fare

bartolomeo: e il resto dei piani?

vera: ehhhhh !….ci sta tempo per le puntate successive, ai voglia e quanto tempo teniamo davanti a noi, mica ce ne andiamo, mo siamo arrivati

bartolomeo : (rassegnato) aggio capito, se mi voleto stongo al posto di guardio(esce)

vera: pasquà ma addò me purtato, (pensandoci sopra) ma niente ..niente foss’ una spia del chechereche’ (kgb)

pasquale: chechè ch’ cosa? ch’ stai dicendo? ma che si nu gallo?

vera: come si chiamano, aiutame, una spia russa

pasquale: cheghebe, kgb, vuoi dire, ma si proprio un’ignorante, lo dicevo io……comunque tornando a noi, perché a te non ti dispiace di sapere i fatti del palazzo?

vera : comm nun mi piace, mo fatt’è ca chistuccà (questo quà) racconterà pure i nostri

pasquale :  e si succede…..(pensandoci su)…vo’ dicere ca i sceng’(scendo)…e  cu na latt’ e benzina ‘o dong’ fuoc’ dint’ a guadiola e poi….

scena 4°

personaggi:  pasquale, vera , poi luigi

(sempre dalla porta aperta entra in scena il signor luigi in evidente stato emozionale per la presunta scomparsa del suo cane)

luigi : (interrompendoli)….buongiorno…scusate se entro cosi senza invito nella vostra casa ma nun trov’ chiù a “catarro”..(a pasquale) ho tennisev’ vuie

pasquale :  amico, comm’ stong’ mo solo o’ catarro aggia piglià  e po’ stong’ a post’

vera: (a pasquale a bassa voce facendo il segno con il dito sulla sua testa come per indicare un matto) pasquà ma che hai capito, questo deve essere il sig. luigi, o’ marito da maga..chill do’ can’(quello del cane)

pasquale:(imbarazzato per la situazione) piacere pasquale eccellente.no, sono mortificato non  è entrato nessun cane qui da noi

luigi:(arrabbiato) ma che mi state prendendo in giro e chill’ comm’ ho chiammat’ (indicando in fondo alla scena)

pasquale : (guardando e non vedendo niente)  chi…che cosa …che state dicendo

luigi:  (indicando nel vuoto) come che cosa, è quello come lo chiamate?

vera: (stupita) scusate…ma che state dicendo

luigi: che razza di gente, ho capito avete visto che è un bell’esemplare di cane e ve lo volevate prendere voi (a questo punto mostrera’ un guinzagli che aveva e si dirige verso il presunto cane) ( n.b. il guinzaglio ha la corda ed il collare rigido in modo che quando l’avra messo al cane sembrera’ che lo stesso ci sia per davvero)…catarro..non ti muovere..non aver paura…ti porto a casa

(si avvicina ma il cane si sposta dalla parte opposta ,lui lo segue sotto gli occhi straniti dei due, fino a portarsi nei presi di vera)

luigi: vieni, dove vai, levati da sotto la gonna della signora

vera: (impaurita da un urlo) ahhh!…madonna pasquale..levami sto coso a sotto

pasquale : (l aguarda) c’alluc’ a fa (che urli a fare)

vera: pasquà ..il cane

pasquale : ma fuss’ asciut’ a ‘mpazzì (ma sei diventata pazza)

vera: e si chill mozzeca (e quello morde)

pasquale : mo to dong’ io nu muorz’, però ncap’, ma overament fai..ca nun ci sta niente

luigi: su, vieni fuori (autoritario)…se no… ti faccio mangiare dal signore

pasquale : cosa dite, quale cane.(offeso) e poi  io mi mangiavo il cane

luigi: perche siete allergico?

(luigi si avvicina a vera e con movimenti vicino alle gambe della donna riesce a mettere il guinzaglio al cane)

luigi: (convinto) signora non abbiate paura, quello è un bravo animale, non morde mica. vedete come è buono, lo volete accarezzare

(vera lo guarda, poi guarda il marito)

vera: c’aggia fà?

pasquale : comm’ c’aggia fà

vera: mi fido?

pasquale : ma che stai dicendo?

luigi: su …su   non vedete come sta scodinzolando e contento di conoscervi

(vera un po titubante allunga la mano per accarezzare il presunto cane, non vedendolo e quindi non potendone verificare la stazza,  fa una carezza molto lunga)

luigi: signora! e dove andate quello il cane è finito , voi siete partita dalla testa…mica è un bassotto che ha il muso cosi lungo

pasquale : (sarcastico)la dovete scusare, quella non è abituata, ha un pò di paura…(a sfotterlo) ma scusate che razza è , non riesco a riconoscerlo

luigi: ah,  questo è un bellissimo yorkshire, vi piace?

pasquale : ah,  bellissimo, ed avete avuto sempre questo?

luigi: no, prima avevo un chiwawa, poi l’hocambiato perché era piccolo di taglia e non si vedeva bene, lo calpestavano sempre, questo è piu grande

pasquale : avete ragione, questo è tutto un'altra cosa, da più soddisfazione, si vede meglio

luigi: ah!!..è un animale molto intelligente

pasquale : (allusivo)  e si vede!

luigi: sapete, quando lo sgrido, lui apre le porte dell’armadio con le zampette  e si nasconde dentro per non farsi trovare

pasquale : (in evidente stato di insofferenza) e forse si crede una pelliccia. sentite nun me facite perdere tempo, che oggi  abbiamo da fare. ma l’animale i bisogni non li deve fare

luigi: si, avete ragione, io ero venuto a prenderlo proprio per questo…su catarro andiamo…che ci facciamo una bella passeggiata  …arrivederci ci si rivede sul pianerottolo…e scusate l’intrusione

 pasquale: si arrivederci(pasquale che aveva un carta arrotolata in mano in precedenza senza pensarci la butta fuori la porta in quell ‘istante il cane parte e si lancia all’inseguimento della pallottola trascinando con se il suo padrone fuori l’appartamento) (luigi esce)

(i due si guardano sbigottiti)

vera: ma tu e vist’ a chist’ comm’ sta ‘nguaiato

pasquale: vera mia, a cervella è na sfoglia e cipolla. (allusivo) mo capisco perché a mugliera!!!…tiene a chist’ elemento annanz’ agli occhi

vera: e che centra , che fai la giustifichi…allora c’aggia dicere io

pasquale : ne perché che tien’ a dicere, vorresti mettere a me con il signor luigi…chill’ ten’ o’ terremot’ ‘ncap’(quello ha il terremoto in testa)

vera: e che vuol dire, per amore si deve sopportare anche questo, tutti quanti teniamo i difetti e ci dobbiamo sopportare a vicenda…pasquà ci vuole un po di pazienza

pasquale : ma perchè che difetti tengo io

vera: (lo guarda) pasquà è meglio che me ne vado in cucina a preparare qualcosa da mangiare, perchè se comincio ad elencarti i tuoi difetti, ca nun manngiamm’ manco pa nott’ ‘e natale(va via e lo lascia come un baccala’)

(pasquale rimane interdetto e parla da solo)

pasquale : e difetti..(pensandoci su)…e difetti…..pure se mi concentro..io non me li trovo nemmeno uno …avrò qualche defaiance…ma vuò mettere questo contro i suoi…prima di tutto (ripete pensandoci su  ed alzando il pollice a mo di conta)…prima di tutto….(non gli viene in mente niente)…prima di tutto…ah!  o’ pate…chiù difetto e chist’!!!

 scena 5°

personaggi:  pasquale, fridia, vera, poi luigi

(nel frattempo pasquale stava sistemando le scatole e nello spostarne una grande, intravede che alle sue spalle appoggiata alla porta delle scale c’e’ un ‘avvenente donna che in modo plastico e sensuale lo guarda; lui la vede poi sbircia verso la comune per vedere se esce vera e quindi si avvicina alla donna)

pasquale : quale visione eterea di buon mattino….chi ho il piacere di ospitare nella mia dimora

fridia: (in modo sensuale e sospirato) salve …sono la signora passera

pasquale : eccellente

fridia: vi piace il mio cognome

pasquale : no signora passera…dico eccellente… eccellente è il mio cognome… a servirvi

fridia: piacere…ma non siamo cosi formali, vogliamo chiamarci per nome

pasquale : sarà un piacere

fridia: io mi chiamo fridia….ma tu puoi chiamarmi  “frrrrrr”….. (facendo il movimento) come quel brivido che corre lungo la schiena quando le emozioni sono incontrollate

(pasquale al sentir il nome ha lo stesso brivido della donna)

pasquale: (confuso ed emozionato prova anche lui ad accorciarsi il nome )ed io mi chiamo pasquale …ma tu chiamami “pssssss”……comm o’ brivido do’ stimolo e quando uno adda ì…..dint’ o’ bagn’…prego accomodati

fridia: bella casa …la conoscevo gia…(alludendo) abitando di fronte, ero molto vicina ai vecchi inquilini, lei odiosa…ma lui un macio di due metri

pasquale : (allungandosi sulle punte) manco io scarzecheo (scarseggio)però…. vedi!

fridia: hai visto mica mio  marito in giro? non riesco a trovarlo

pasquale : (sarcastico) e si sarà nascosto dietro il cane. si, è venuto due minuti fa, ma è andato via

fridia: e come al solito diceva che con lui aveva anche il cane?

pasquale : frrrrr….(facendo il movimento del brivido) ma tuo marito nun sta proprio buon’

fridia: e un pò fuori di testa

pasquale : nooooo!…(facendo il gesto con le dita )chill’ ten’ e pont’ azzeccat’(èun modo di dire:”ha le punte delle candele attaccate”)…..ma è stato sempre così

fridia: no, è così da quando gli è morto il cane, era molto affezionato, un amore morboso, non si è ancora rassegnato

pasquale : e da quando tempo?

fridia: ormai sono dieci anni…ed io da allora mi sento molto sola e….bisognosa d’affetto

pasquale : (prendendo l’occasione al volo ormai succube del fascino dellla donna))  frrrr..(come sopra)…le tue pene ormai sono finite…e qui il tuo istrione (allusivo)…pronto a colmare i tuoi vuoti

vera: (entra avendo ascoltato l’ultima parte e minacciosa) che ‘e a colmà tu?

pasquale : (a mo di “cielo mio marito”) cielo mia moglie

fridia: ah! sei sposato? (allusiva) meglio

vera: si! tua moglie …che stavi dicendo e chi è questa donna

pasquale : (confuso) donna…quale donna…ah questa …ma questa non è una donna

vera: ah si ..(facendo il gesto di giocare) e che de nu bigliardino.(a lei) sentite chi siete e come vi chiamate

fridia: salve sono fridia passera, la vostra nuova vicina

pasquale : (ancora confuso e avendo ancora i brividi alla schiena) ma tu chiamala frrrrr…..

vera: (guardandolo minacioso) overo? …e pecchè

pasquale : (ritorna in se) e che ne saccio accussi a ditt’…comunque come sei aspra, sei sempre la solita aggressiva, cosi ci si comporta con i nostri vicini

vera: ma questa è la maga?

pasquale : e che ne saccio se fa i giochi di prestigio, comunque mi sembra una brava persona

vera: (riluttante) piacere vera shiattapapera

fridia: salve, saremo certamente delle ottime ed intime  amiche

pasquale : le amiche di mia moglie sono anche amiche mie

vera:  pasquà , per te sta regola non vale. (minacciosa) ci siamo spiegati

(entra in scena luigi sempre con l’invisibile catarro al guinsaglio. e’ preso dal panico)

luigi : ah, sei qui amore mio, sto impazzendo, fuori fa freddo, e sono risalito per cercare il cappottino di catarro, ma non lo trovo

fridia: e scommetto che hai messo a   soqquadro tutta la casa

luigi : ma fa freddo! (senza salutare esce)

fridia: a maggio! siamo alle solite, santa pazienza….miei cari devo proprio andare prima che mi distrugga la casa …vera alla prossima…(a pasquale) psssss…ci vediamo poi(escono)

pasquale :  (tra se con i brividi) frrrrr…..come vuoi tu

vera: pasquà, vedi come te lo dico, vedi di fare poco lo scemo cu sta scema, ca io vi piglio a tutti e due e vi cresimo…ci siamo spiegati

pasquale :ma che dici(riprendendosi) lo sai che non sono il tipo, io ho occhi e pensieri solo per te….tu sei la mia stella….la luce che mi guida nella notte buia e …..

vera: ma nun me fa avuta o’ stommac’(si avvia di nuovo in cucina) a stella…a luce…il buio….(minacciosa) vid’ ca io t’aggio avvisat’ (fa il gesto)io ti spezz’ ‘e cosc’ (esce)

pasquale : (restato solo emette un gridolino di dolore) ah!!!..e se ha detto che lo fa, mi sa …che è meglio si pazzeo poco ca signora (è meglio se scherzo poco con la signora)

scena 6°

personaggi:  pasquale, benito, romeo, poi filippo nocchio, poi vera

(entrano in scena i due traslocatori che  stanno cominciando a portare i mobili hanno della sedie in mano)

benito :  buon giorno, siamo arrivati

pasquale : alla buon ora, siete arrivati finalmente, non ci speravo più, ma che sei venuto da solo”a fogna “ addò sta (pasquale che si trova nell’immediate vicinanze dell’ingresso sente uno strano odore) madonna che dè…oi ‘lloc’ sta arivando

romeo : (entra in scena con un'altra sedia) buon giorn’ a stanz’, addò l’aggia mettere

pasquale :mettila la che dopo la devo disinfettare, andiamo fate in fretta a salire il resto che fra poco debbo avere una visita importante e non voglio intrusi in casa

romeo :comm’ vulit’ vuie

benito : mo andiamo a prendere il resto della roba (escono)

pasquale : mi raccomando vedete di non scassare niente più

(pasquale rimasto solo in casa si avvicina alle sedie)

pasquale : (ne annusa una ) non ci stà niente da fare, rimane impregnata, mi sa che dovrò disinfettare tutto dopo….i che pazienza ci vuole o sparagno nun è mai guadagno. prima risparmiamo sul trasloco e poi dopo pagheremo la disinfestazione. ma po’ m’ hanno fatto nu quofen’(molti) e dann’…cu chill’at’ ca sviene ogni tanto, nun saccio quante cose hanno scassato

(entrano i due in evidente stato di affaticamento perche’ stanno trasportando un armadio a due ante, posto su un carrello)

benito : e pure questo è fatto

romeo : e stu cos’ dove lo mettiamo

pasquale :stu cos’ come dici tu, cost’ nu sacco e sord’ e vedete di non scassarl.(vede che i due faticano a portarlo) ma non lo ricordavo cosi pesante, non è che ci avete messo qualcosa dentro per risparmiare viaggi? (cosi facendo apre le porte dell’armadio e con sommo stupure dentro c’e’ il titolare della ditta di traslochi, che ha atteggiamenti femminili appena accennati. ha una piccola scatola in mano)…..e chist’ chi e ?

nocchio : (esce dandogli il pacco in mano) questo deve essere vostro (annusando la scatola)sa di uomo. come chi sono, sono il titolare dellditta di traslochi

pasquale : e che ci fate dentro all’armadio?

nocchio : certo vi spiego, volevo dare una mano  a portare i pacchi, ma non sopporto di salire le scale a piedi…

pasquale : ah,  ho capito ..cosi vi siete fatto trasportare

nocchio : appunto..come una matrona romana

pasquale : piacere eccellente..pasquale eccellente

nocchio : piacere filiberto nocchio

pasquale : (ironico)…complimenti filiberto..bel nome

nocchio : bello si ma lungo e cosi l’ho accorciato un po’. ho creato l’omonima ditta “nocchio” “ti monto in un batter d’occhio”

(romeo  che nel frattempo si era seduto su una sedia  stanco per l’enorme sforzo)

romeo : scusato….vi da fastidio il fumo

pasquale : (risponde in automatico perche’ e distratto dalla discussione con nocchio) no!

nocchio : comunque sono venuto a portarvi questo(da una busta in mano a pasquale)

romeo : (tra se) allora me pozz’ leva e scarp’(cosi dicendo si toglie le scarpe con evidente lezzo che si sprigiona da esse)

pasquale : (che ha romeo alle spalle non vedendolo comincia a sentire la puzza. apre la busta) la fattura ..tutt sti sord’….(odora la busta) ma che de stà puzza….(si volta e vede romeo senza scarpe) madonna, che  hai fatto, ti sei tolte le scarpe

romeo : e quello m’ stevano bruciand’ e pier’

pasquale : ( a nocchio) ma addò l’at truvat’ a sti due, uno s’addorm’ bell’ e buon’, chist’ato fet’(puzza) comm’ na saittell’ appilata (come un tombino otturato)

nocchio :avete ragione..puzzerà pure un poco(mostrandolo) ma in compenso avete visto che spalle, mi sembra una quercia. su su continuate a scaricare (a romeo) romè…nun t’affaticà eh ..mi raccomando

pasquale : (guardando la fattura) e  vulissev’ tutt sti sold’a me….ma che sit’ pazzo… mi dovreste pagare voi a me per tutti i danni che mi hanno causato sti due e tu (rivolto a romeo) miettete subbito ‘e scarp’ prima che viene l’ufficio igiene e c’arresta a tutti quanti

nocchio : (prendendo la fattura) ma che dite le sembra esosa?

pasquale : (indicando benito) lo vedete a questo ..ogni volta che si è addormentato è svenuto e a menato tutt’cos’ ‘nderra…(cacciando anche lui un foglio) mi sono fatto pure io una lista…ha scassato ..(elencando) i bicchieri buoni che ha regalato mia suocera a vera ….tre servizi e piatti …a lampada e copp’ ‘o cummò(comodino)…e nun fosse nient……(sottolineando molto la cosa)per finire tutta la collezione mia di bottigliette di cognac che ci ho messo sei anni per completare

vera : (entra dalla cucina e trova il marito intento a discutere con nocchio) mo chist’ chi è?

pasquale : ah, vera …questo è il titolare della ditta traslochi…la ditta “nocchio”

vera: ah,  piacere ci siamo sentiti per telefono

nocchio : piacere “nocchio…dove sei..sei..ti monto in un batter d’occhio

vera: che ha detto?

pasquale : no è lo slogan…..comunque gli stavo spiegando che il conto è troppo alto visto i danni che ci hanno causato sti due buzzurri

 nocchio : va bene…va bene ..non vi alterate, vi dovesse far male…se è un pò di sconto che volete, ditemi quanto costano le bottigliette

vera: e solo le bottigliette e i piatti di mia madre e i bicchieri ?

nocchio : ma signora mia, vostro marito ha sottolineato molto le bottigliette, dei piatti  e dei bicchieri ha detto che non importava

vera: (al marito) e si sa che non importa, quello è un regalo di mia madre …e tu (rivolta a pasquale) non l’ hai mai potuta sopportare

pasquale :ma che stai dicendo?

vera: sto dicendo che tu a mammà non l’hai mai potuta sopportare…e soprattutto il servizio di piatti..le semp schifat’

pasquale : c’aggia schifà, se non me li ricordo manco come erano fatti, quello l’unica volta che l’aggio visto  è stato quando mammeta è venuta a mangiare qui a primma vota, poi scomparsi…inghiottiti nei meandri della mobilia

nocchio : sarrà come dite voi ….ma per me a signora ave ragione

pasquale : ma che fate vi intromettete

nocchio : io volevo mettere pace

pasquale : azz m’ fà piacere…appicciann’ o’ fuoco…(a vera) comunque che ci fai qui, non stavi in cucina

vera: appunto…ho sistemato tutto e stavo cucinando

nocchio 🙁  vera ) stavate cucinando …la mia brava massaia….e che stavate facendo di buono

vera: lo vedi? perlomeno il signore me lo domanda…si interessa…tu invece tras..t’assitt’ e mang’

pasquale : è normale, se tu mi dici in anticipo che cos’è…io vado...l’assaggio e rimango deluso. così invece se non lo so do aggio alle varie interpretazioni…è ragu..nooo… è genovese….ma foss’ purè…noooo!.

vera: (interrompendolo) comm si spiritoso, comunque (a nocchio) sto facendo una vecchia ricetta, la carbonara , ma non la solita carbonara, una variante,  una ricetta segreta tramandatomi da mia madre

pasquale : (ironico) tenete presente la massoneria, i moti carbonari, roba che non s’ po dicer’ in giro

nocchio : aaah…la carbonara e ditemi, anche io mi diletto…come la fate…lo fate soffriggere prima o dopo la ventresca

vera: no dopo, ora vi spego..sapete quando state…

pasquale : (interrompendoli)  ne ma che stamm’ a il pranzo è servito, vi sembra mo il momento e perdere tempo, visto ca teniamo un sacco di cose da fare

nocchio : (vedendo rienterare i due operai con un mobiletto) e va beh ! che abbiamo da fare noi, qui ci sono i miei energumeni

vera: aspettate forse è meglio che li controlliamo perche questi sono pericolosi  (idicando benito ) e soprattutto questo…statt’ accort che è di valore

(benito ha un leggero mancamento e barcolla,ma non e’il solito attacco di sonno, tutti urlano e nessuno aiuta benito)

nocchio : (emette un urlo) aaaaaah!….benito…ma che stai facendo… missa manca proprio mò….vir’ e nun scassà niente e…

pasquale : (a romeo) ma a te a puzza t’avrà abbruciato ‘e cervella, comm si può fare, co fai appost’ a fa portà tutt’ a robb’ ca si po scassà a stu’nzallanut’

romeo : ma chill’ ha  ditt’che so vedev’ iss’

vera: pasquà,  a vuò fernì e alloccà, invece e  parla cu chist’ vir’ e fà coccos’

(benito resosi conto della situazione, mette tranquillamente a terra il comodino e rimane a guardare stupito i quattro (compreso romeo) che litigano tra di loro)

benito: (a romeo) tu manco me la davi una mano…signò…dove lo devo portare?

vera: venite seguitemi di qua in camera da letto  (i due escono)

pasquale : (a romeo) e tu vieni con me in bagno che ti devo far vedere  addo avete mis’ ho specchio

(nocchio e’ rimasto da solo al che guarda ripetutamente verso le due stanze opposte e poi esclama)

nocchio: di qua (guardando verso la comune) stanno uno e uno…di qua (guardando verso il bagno) stanno due e zero per gli uomini…mo vac’ a cà perlomeno segniamo il goal della bandiera

(si avvicina al bagno ed apre la porta che si apre verso l’interno.a questo punto si sente un rumore di vetro rotto. e’lo specchio che romeo aveva appoggiato maldestramente internamente alla porta)

 pasquale : che combinato?(nocchio entra chiudendosi la porta alle spalle)

scena 7°

personaggi:  cipriano, zingara, poi pasquale, vera, poi nocchio, romeo

(entrano in scena la zingara e nonno cipriano che la tira con forza per farla entrare)

cipriano : prego dottoressa non fate la timida entrate

zingara : ma a vuò fernì e tirà ?

cipriano :che fortuna avervi incontrata per strada, non immaginate come ne sono felice, voi siete una santa, una benefattrice

zingara : ma che stai dicend’

cipriano : siete la mia fata turchina ed io sono il vostro pinocchio che avete salvato dalle grinfie di mangiafuoco, avete risolto tutti i miei problemi

pasquale :(si sente la voce di pasquale dal bagno che urla) io vo lev’ ‘a sott’ o’ cunt’ (io ve lo tolgo dal conto)

zingara:(resosi conto che sta per entrare pasquale) ma chi è pasquale….

cipriano : si…mangiafuoco

zingara :chiur’ l’uochio

cipriano : ah come sono contento mi volete dare altri numeri…comandi (esegue)

(la zingara appena cipriano chiude gli occhi  ne approfitta per chiudersi nell’armadio) sto aspettando …che ci vuole piu tempo questa volta (apre e non vede piu’ la zingara) ma dove siete andata (la cerca tra gli scatoli) dottoressa …dottoressa  siete qui…vi siete nascosta …giochiamo a nascondino

(rientra pasquale )

pasquale : solo o’ specchio ci mancav’ (arrabbiato ) sette anni di disgrazia…(girandosi verso il bagno) ueh..a tutt’ e due …mo  ‘o vi…se non riattaccate tutti i pezzi, vui a loc’ dint’ nun ascit’ (si gira e vede cipriano che e intento a cercare qualcosa tra le scatole) o nonno, ma che state cercando?

cipriano : la dottoressa

pasquale : (andando in panico) la dottoressa? e qui in anticipo…e perché non mi avete chiamato?

cipriano :ma stava qui, mi stava dando i numeri e poi…puff…è scomparsa

pasquale : come puff è scomparsa e dove è andata (vedendo cipriano che cerca tra le scatole ) ma addò a cercate dint’ e scatole

cipriano :ma quella …puff…..

pasquale: o nonn’, secondo me ‘o sfratt’ v’sta facendo male, facit’ na cosa andatevi a riposare, che io devo sistemare queste scatole

cipriano : (un po confuso) hai ragione forse l’avrò sognata….mi vado a riposare (tra se)…ma prima… devo andare in bagno….si  ha cambiare l’acqua alle olive(il nonno si dirige verso la camera da letto anziche’ il bagno ci entra e chiude la porta. pasquale che e’ di spalle non se ne accorge. un attimo dopo rientrano dal bagno nocchio e romeo che ha in mano lo specchio con i pezzi rotti uniti da scotch bianco che segue le crepature)

romeo : e mo chi ce lo di ce  a chist’?

nocchio:(a romeo) tu statt’ loc’ e nun t’ mover’ (a pasquale sottovoce) eccellente…eccellente…eccellente

pasquale: (distratto) ne ma chi è. ah,  siete voi e perché parlate sotto voce

(nocchio si avvicina a romeo che era di spalle e lo volta mostrando a pasquale lo specchio con lo scotch)

pasquale: (rimane un attimo interdetto) ma c’at’ cumbinat’ e io mo come mi vec…comm’ a mosca?

romeo : si come un puzzola (puzzle)

pasquale: (offeso) azz… offendi pure…virr ca si tu chillr ca fet’

romeo : ma chi offende(cercando di spiegare a gesti mostrando lo specchio) un puzzolo…più un puzzolo..piu un puzzolo  formano un puzzola

pasquale: a te a puzza  ti ha attaccato le cervella…un puzzle volevi dire

nocchio: ma su non vi arrabbiate sono cose che possono capitare e poi  almeno cosi evitate i sette anni di disgrazia

pasquale: vuie sit’ na disgrazia (concentrandosi)m’aggia stà calmo…m’aggia stà calmo..(si calma e tra se) sentite, io sempre a sott’ o’ cunt’ vo lev’

nocchio: va be noi scendiamo  a prendere il resto (a romeo) vieni qua (si mette sotto il braccio) possiamo andare(escono)

pasquale: (tra se) se vuoi buttare una bestemmia a qualcuno, gli devi augurare  di fare uno sfratto e cas’… i che pacienz’ ca’ nc’ vò

(pasquale resta da solo ed in quel momento entra in scena cipriano dalla camera da letto. con enorme soddisfazione si sta’ chiudendo la patta dei pantaloni facendo intuire cosa avesse fatto. pasquale lo guarda inorridito e poi si avvia nella camera uscendone dopo un attimo incazzatissimo)

pasquale:cat’ cumbinat’? avit’ fatt’ a pipì

cipriano : (stupito) perché tu quando la devi fare te la trattieni, lo sai che ti puo far male ..non la pensi alla prostata, quella si ntosta (si indurisci)

pasquale: voi tenete la cervella ‘ntustat’…non solo avit’ sbagliat’ a stanza, ma m’at benedetto pure a colonnetta do commò (comodino), ma poi non vedete?

cipriano: no, vado a memoria (vera rientra richiamata dalle urla del marito, seguita da benito )

vera : (scocciata) pasquale, a vuò fernì e alloccà

pasquale: ma c’aggia fernì, c’aggia fernì, te lo avevo avvisato e vist’ patet’ ca fatt’

vera: ca fatto?

pasquale:  ca fatto? m’arraquato (innaffiato) tutt’ o’ liett’ e per giunta tutt’o’ lat’ mio. ti avevo detto che era pericoloso e dovevi starci attenta

 

vera:e va buò, porta bene

pasquale: tu come al solito nun piens’ a niente dint’ a sta casa (offensivo) e poi  è logico, tu lo difendi sempre a stu ‘nzallanut’(indicando cipriano) voless vedè se era padre a me, ti facevi ascì o’ fuoc’ ‘a dint’ ‘e recchie. non ci sta nient’ a fà ognuno pens’ e fatt’ suoi

vera: (ha un atimo di turbamento ) ah, io nu’ pens’ a nient’(offesa) mo ti faccio vedere io…ueh… mo me ne vado e ti abbandono a te e tutt’ stu burdello, accussì ti rendi  conto del lavoro che faccio dint’ a sta casa (avviandosi verso la porta ) …io lavo… stiro… t’dong’ a mangià  e vac’ pur’ a fatica ..se ne vene iss’ nun faccio niente.(minacciosa)pasquà tempo due giorni e tienarraie (e terrai) e pidocchi ca fanno nu festin’ dint’ o’ salotto(esce sbattendo la porta di casa)

(benito che fino ad allora aveva seguito il litigio in silenzio, seguira’ fuori vera)

benito: signò calmatevi , addo iat’, venit’ a cà (esce inseguendo vera)

pasquale: (facendo il superiore e dimenticandosi della prossima venuta della dottoresa)…vattenn’..va ..ma chi tene bisogn’ e te..mo vec’ io…e vuie (rivolto a cipriano)levatevi a nanz’ a l’uocchie miei, ca quando è vero che mi chiamo pasquale eccellente, vi dong’ fuoc’ ca miez’…primm ca ven’ ‘o iurn’ e sant’antonio (cipriano va nella sua stanza senza dire una parola) (pasquale:urlando verso la comune) vi voglio vedere solo quando viene la dottoressa sanguinetti…madonna a dottoressa ..quella mo viene e vera non ci stà…ma era mo il momento di andare via…e comm’ faccio …che gli dico alla sanguinetti…(peurilmente) adesso la chiamo a vera, vedo di farmi perdonare (prende il celullare) speriamo che stavolta se l’è portato appresso(fa il numero,guardandosi intorno) sta suonando   e non sento lo squillo in giro ..buon segno….

(si sente la voce fuori campo di vera)

vera:pronto che vuoi

pasquale:amore mio

 

vera: basta è finita, mi hai troppo offesa questa volta

pasquale: ma non fare così, lo sai che scherzavo

vera: pasquale è inutile che fai io non torno

pasquale :(esplodendo) ueh, tu devi tornare subito è capito, stà per venire la dottoressa e va trovando mia moglie presente…io a chi ci faccio vedere

vera: ci fai vedere a mammeta(e chiude la telefonata)

pasquale :(continuando al telefono) a mammem ..e comm te permiett..io(si rende conto che vera a chiuso) ma chiuso ‘o telefono in faccia ..e mo che faccio sto inguaiato, mo viene la dottoressa e chi la mette la firma sul foglio(pensando tra se) devo pensare…mi devo concentrare…allora la dottoressa non conosce mia moglie …ci vorrebbe una donna che la sostituisce…una donna  e dove la trovo una donna disposta ad aiutarmi …ho poco tempo…dove la trovo(in quel momento entra in scena nocchio)

nocchio: (cantando con un pacchetto in mano) sono una donna non sono una santa…….non tentarmi non sono una santa

(pasquale ha come un lampo di genio da ultima spiaggia si avvicina a nocchio guardandolo e girandogli intorno)

 

nocchio: che c’è, ho la giacca fuori posto. mi fa difetto è corta di maniche, ma è il modello…(vedendo che pasquale continua a guardare) perchè mi fissate..non vi sentite bene?

pasquale: no sto benissimo ..ho solo da chiedervi una grosso favore….(perentorio) dovete essere mia moglie

nocchio: ci dobbiamo sposare. e me lo dici cosi  di botto…che stato..un colpo di fulmine

pasquale: no, che avete capito, io sto nei guai .e’ una situazione di vita o di morte

nocchio: che è successo?

pasquale: oggi viene una dottoressa  qui a conoscere mia moglie per dei documenti per una pratica di pensione dell’asl .ma vera ed io abbiamo litigato  e lei è andata via. io non so a chi chiedere questo favore, non conosco nessuno qui sono appena arrivato. (a pieta’)  ho bisogno di voi non mi potete abbandonare

nocchio: cose è una truffa questa?…ed io cosa ci guadagno?

pasquale:come siete venale, io vi chiedo un favore e voi richiedete soldi(pensandoci) va bene vi darò cento euro

nocchio: cento euro..e che ci faccio…sentite se ho capito bene qui si rischia la galera

pasquale: va be ho capito mi prendete per la gola …se lo fate vi darò…il primo mese di pensione…..  accettate?

nocchio: (pensandoci su’) si accetto, anche se non so di quanto si tratta

pasquale: è una sorpresa

nocchio: a me le sorprese mi eccitano, però veda che io la donna non la so fare

pasquale: non credo, con un vestito di mia moglie farete un interpretazione da oscar

nocchio: si..un momento pensandoci bene …ma la dottoressa  che viene dal “frellone” (vecchio manicomio napoletano)

pasquale: no perche?

nocchio: e scusate, non si  accorge che io non sono vostra moglie…(con soddisfazione)so pure piu alta

pasquale: ma quella non la conosce e poi porta gli occhiali spessi…io se riusciamo a romperglieli, lei non vedrà più bene ed a quel punto il gioco è fatto

nocchio: si, ma se torna vostra moglie?

pasquale: quante complicazione, non può tornare …perché quando litighiamo lei si rifugia a casa di una amica e per sfogarsi si abboffa di cioccolata…tant’ è vero che quando torna dopo ore, siccome è allergica alla cioccolata rientra con il viso rosso come un anguria

nocchio:(ripensandoci su) va be! come dite voi, bast ca nun m’ facit’ abbuscà (picchiare)(minacciandolo) io vi mando a romeo sott’ ..ci simm’ spiegat’

pasquale: non vi preoccupate, venite con me (se lo porta con se in camera da letto)

scena 8°

personaggi:  zingara, romeo, benito, fridia, pasquale, poi sanguinetti

(dall’armadio fa capolino la zingara che si accerta che non c’e’ nessuno ed entra in scena)

zingara : l’anna accidere, natu poc’ murev’ chius’ ca dint’. ueh!  nun è stato un attimo da solo po acchiappà a quattr’occhio e me fa da e sord’ ca m’adda dà…ma po c’ato starrà combinando…aggio ndis’ buon’… vo fa vestì n’omm’ a femmen’, p’avè ‘a pensione do nonn’?

(si sente del vocio esterno sono romeo e benito che stanno rientrando)

zingara : e chi so mo chisticcà, famm’ annasconder’ n’ata vot’…adda rimanè sol’ iss’, appena ‘o chiapp’ l’ dong’ nu muorz ‘ngann’ ca l’avveleno(si richiude nell’armadio)

(entrano i due che sistemeranno qualcosa che hanno salito. nel mentre si affacciera’ la signora passera che appena li vede si appoggiera all a porta in modo sexi per farsi notare)

fridia: eilà (a romeo)  bel fusto hai visto il signor pasquale

romeo : (a benito) ma ce l’ava co mico

(benito annuisce fulminato dalla bellezza della donna)

romeo :sentite  non lo saccio dove stà

fridia: (a benito che nel frattempo come ipnotizzato si e’ avvicinato alla donna)) e tu passerotto..nemmeno lo sai? (in quell’istante benito si riaddormenta e si affloscia a terra, fridia lo guarda e con grande entusiasmo,) ma io l’ ho solo guardato, allora faccio ancora un grande effetto sugli uomini( ed esce di scena.)

romeo : benì..benì..(cercndo di rianimarlo)scetati ca chist’ nun è ho mument’, ca si torn’ ‘o principalo, dopp’ tutt’ chell’ camm’ scassat’….chest’è a vota bona ca ci licenzia

(rientra pasquale)

pasquale: (arrabbiato vedendo benito a terra che si sta rianimando)nata vot’ è svenuto, ca scassat’ mo

romeo : no calmatevi, farso allarmo, stavot’ nun stev’ purtann’ nient’, perchè stevem’ scennenn’ (cosi dicendo aiuta  benito ad alzarsi ed escono insieme)

(pasquale e’ da solo in scena  si vede aprire alle sue spalle l’armadio e la zingara che vorrebbe approfittare della situazione per uscire ma in quell’istante compare sulla porta la dott.ssa sanguinetti. la zingara si richiude nell’armadio)

sanguinetti: (facendo saltare pasquale)  buon giorno eccellente

pasquale:mamm do carmine, chi è(vedendola ) ah, siete voi dottoressa

sanguinetti: appunto, chi credavate che fossi, presto facciammo alla svelta con questa pratica, che vado di fretta. ho altri appuntamenti…mi chiamate vostra moglie ed il padre

pasquale: subito sarete servita, faremo in un battibaleno(esce e va nella comune a chiamare cipriano impegandoci un po’ di tempo per spiagare al suocero della finta moglie)

scena 9°

personaggi:  sanguinetti, luigi, pasquale, cipriano, benito, romeo, poi nocchio

(la sanguinetti rimane da sola ed entra in scena luigi con il finto cane al guinzaglio)

luigi:  buono catarro buono, non tirare, lo sai che questa non è casa nostra

(la dottoressa lo guarda stupito per la mancanza del cane ma in quel momento luigi si avvicina alla donna come se il cane le stesse annusando le gambe)

sanguinetti: (urlando) ma siete impazzito, che state facendo?

luigi:  scusate ma il mio cane  è fatto cosi, fà le feste a tutti e li deve annusare

sanguinetti: ma chi …ma che state dicendo… quale cane…. siete un maleducato

luigi:(offeso) io sarò pure maleducato, ma a voi vi puzzano i piedi(allontanando il cane della donna e portandolo di corsa dietro uno scatolo) non vedete che se n’è scappato…ma la mattina vi lavate?

sanguinetti: ma come vi permettete, io mi lavo tutte le mattine

luigi:sicura vedete che catarro non si sbaglia…(accarezzando il cane) nun da retta  aggio pazienza…(a lei)  voi me lo avete disturbato vedete, non scodinzola più

sanguinetti: (urlando) ma queste sono cose da matti (rientra in scena pasquale con cipriano)

pasquale:che sta succedendo(resosi conto della situazione  corre da luigi)addò sta “catarro”

luigi:(sorpreso dalla domanda) come dove stà, stà qui vicino ai vostri piedi, non vedete come scodinzola, è felice di vedervi

pasquale: ah sta qui(cosi dicendo allunga un calcione al cane)

luigi:  (sgomento per quello che e’ successo, prende il cane in braccio) siete impazzito,voi lo ammazzate così. (al cane) stà buono, non piangere questi so tutti matti  andiamo via.(cosi dicendo si ferma sulla porta) vi denuncerò al wwf per maltrattamenti…questi so matti(esce)

pasquale :(alla dottoressa che si sistema il vestito e rientra in se) dottoressa lo dovete perdonare, quello è un povero matto che abita qui a fianco, è impazzito perchè gli è morto il cane e siccome gli era affezionato è convinto ancora di averlo

sanguinetti: ma avete visto che impertinente (viene interrotta dalla venuta di romeo e benito che rummorosamente entrano portando un mobiletto)

pasquale 🙁 ai due ) e che maniera un pò di delicatezza

benito: (avvicinandosi e guardandolo) nun vi preoccupat’ ca nun si sca…(non riesce a terminare la frase che si addormenta e cade disteso a terra)

(pasquale resosi conto di quello che sta’ accadendo, parte in quarta e da un calcio nei fianchi al povero benito che sta’ a terra dormiente. la dottoressa quasi non crede a quello che sta vedendo, benito intanto viene soccorso da romeo, mentre pasquale tenta ancora di infierire su benito)

sanguinetti: (sbigottita) eccellente ma che siete impazzito, io chiamo la polizia cosi lo ammazzate

pasquale: (resosi conto che forse ha esagerato) no dottoressa che avete capito, io lo faccio per il bene suo, sto pover’ uomo è affetto da una malattia che si addormenta all’improvviso e se uno non lo prende a calci quello può pure morire(gli allunga un altro calcio)

sanguinetti: (quasi credendoci) ne  siete proprio sicuro?

pasquale: certo domandatelo a lui che gli è amico(indicando romeo che lo guarda sbigottito non sapendo cosa rispondere. cipriano preso da un momento di lucidita’ prende un ferro della lana che fuoriesce da una busta ed infilza il sedere di romeo)

cipriano :è vero?

romeo : (accusando il dolore gridando) siiiii..e proprio accussiiiiiiiii.

(benito si risveglia e si alza dolorante)

romeo : ti eri addurmuto di nuovo

benito: (dolorante) si…lo so….e sta volta ho pure sognato ca me vattevan’

pasquale: (a benito) su..su è passato, tutto a posto, vi ho salvato anche questa volta, se non fosse stato pèr me, oggi finivate all’ospedale. su adesso continuate pure a scaricare

(romeo guarda arrabbiato pasquale ed esce con benito che intanto si massaggia un fianco)   

         

sanguinetti :(ripresasi ) su signor eccellente, adesso chiamatemi vostra moglie che si è fatto veramente tardi

pasquale: subito ve la chiamo(si avvia  alla camera passando vicino a cipriano e prima a bassa voce) vi ricordate bene quello che vi ho spiegato prima…(cipriano annuisce )

(pasquale sulla soglia della camera) vera amore mioooo vieni, che la dottoressa è impaziente di conoscerti

(entra in scena nocchio vestito da donna, con gli indumenti di vera, che gli vanno un po’ corti e la parrucca riccia (lo stesso taglio di vera), che abbiamo incontrato nel primo atto)

nocchio : piacere vera schiattapapera (nocchio si avvicina con circospezione alla dottoressa, cercando di porgerele la mano per presentarsi, ma tentando di nascondere il viso, al chè la dottoressa tenterà di proiettarsi in avanti per guardare bene il viso della donna. pasquale che si rende conto di quello che sta’ avvenendo si fionda alle spalle della dottoressa e con una mossa veloce, con un dito da dietro spinge gli occhiali facendoli cadere a terra. nel momento in cui cadono a terra, nocchio non sa fare di meglio che mettergli un piede sopra e rompere gli occhiali della dottoressa)

sanguinetti:  cielo mi sono scivolati gli occhiali (si inchina per prenderli li infila  ma si accorgie che sono rotti) peccato si sono rotti, e ora come faccio? (mettendoli in borsa) pazienza, tanto abbiamo quasi finito, anche se ci vedo poco dobbiamo mettere solo le firme e in questo mi aiuterete un pò voi(guardando nel vuoto)

pasquale: (a noccho) è perfetta. (poi facendosi notare) dottoressa sto quà dite a me, dove stanno i documenti da firmare

sanguinetti: (porgendo la cartellina) ecco stan…….

(la sanguinetti viene interrotta da romeo che entra improvvisamente in scena da solo e parlando a voce alta)

romeo : ma comm se po faticà accussì

pasquale : ma chi è che allucc’ (urla)

romeo : (a pasquale) ma allora nun ata capito ca nuie simm’ professionist’

pasquale : ah, ma si tu, ne ca allucc’ a fà, va scendi giù, ca mo nuie tenimme che fà

romeo : sentit’ pur’ nuie nu stamm’ pazziann’, che mat’ vist’ co giornal’ man’ ?(che mi avete visto con il giornale in mano?)

pasquale :si ma che vuoi, scendi ne parliamo dopo

romeo : ma c’aggia scenner’, io giù non vado più

pasquale :come non vai più?

romeo : mentre stevem’ abbasc’(mentre stavamo nel cortile)è passata vostra moglie, stava come una pazza, se mis’ a scartà tutte e pacc’, ha fatto fermare a benito e ha detto che i pacchi li dovevo salire solo io, dicendo che era meno pericoloso. poi, se fermata nu moment’, c’ha guardat’ con minaccia, e senza dire un parola, se n’è ghiut’(se ne è andata). però io da solo non ce la faccio…noi siamo  professionisti

sanguinetti: ho sentito bene, vostra moglie stava giù e…..questa chi è

pasquale :ma come chi è ..non gli date retta quello sta ubriaco non sa quello che dice. e’ vero che hai bevuto e ti sei confuso?

romeo : ma qua confuso, io sono astemico

sanguinetti:signor pasquale cos’è questa cosa…che  succede

pasquale : (a romeo) ne mezzo ubriacone  la vuoi finire di dire fesserie, quale mia moglie giu, non vedi che sta qui’ (mostrandogli nocchio che cerca di nascondere ilviso un falzoletto)

romeo :(confuso) ma chella se n’è ghiut’, e po’ se io so salito pe’ scale essa ca fatt’ è sagliut’ po’ balcon’

pasquale: hai visto adesso che ti sei confuso

romeo : sangue e bacco, ma si chest’ è a mugliera vost’…quella di giù chi era(si gratta il capo, poi rivolto alla sanguinetti che sta nelle sue vicinanze e che nel frattempo si chiudeva il naso per il fetore) ..mi doveta credere…due goccie d’acqua

sanguinetti: (schifata dalla puzza) ..si , ma appantanate

pasquale:sentite non ci fate perdere tempo scendete e continuate a finire il lavoro …su andate ..andate (cosi dicendo lo accompagna alla porta)

romeo: ma a me mi  pare proprio un fatto strano

pasquale: e a me no! (spingendolo fuori, romeo esce)

sanguinetti: ma cos’era quel lezzo? 

pasquale: (pensandoci su) ma quale lezzo,  quella era proprio una puzza

sanguinetti: mi manca quasi il respiro

pasquale: respirazione  bocca a bocca?

sanguinetti: eccellente, fate poco lo spiritoso, più che altro mi dispiace per lui ..che l’asl non la riconosce come malattia …prenderebbe di sicuro il massimo della pensione….(riprendendosi) comunque dove eravamo rimasti…..a si i documenti da firmare(mostrando ma non consegnandoli) si bisogna firmare qui….

(vengono interrotti dalla voce di bartolomeo)

scena 10°

personaggi:  bartolomeo, pasquale, sanguinetti, zingara, cipriano, romeo

bartolomeo :(da fuori)eccellenza…eccellenza…..

pasquale:sange e bacco e chist è o’ purtier’ …(a nocchio) e chist’ a muglierama pure la conosce..che faccio mò (senza pensarci su due volte visto che si trova nelle vicinanze dell’armadio apre un anta e senza guardaci dentro ci infila nocchio)..tras’ ca dint’

(poiche’ nell’armadio c’e’ la zingara si sentira’ un urlo di nocchio tipo un gatto strazziato, perche aggredito dalla zingara)

sanguinetti: (che non vede  bene ma ci sente)  che seccede?

pasquale: (ripresosi e non sapendo quello che accade nell’armadio) niente niente….non vi preoccupate è una gatta in calore

(entra  bartolomeo sconvolto)

bartolomeo : eccellenza..eccellenza..una tragedia

pasquale: calma, che è successo

bartolomeo : eccellenza..eccellenza..un operaio mentre saglieva e scale è svenuto e ruciuliato  pe’ tutte le grare ( è scivolato per tutte le scale)

pasquale: (quasi contento ) è muort’?

bartolomeo : no…io l’ so ghiut’ vicin’, ma me pareva ca stev’ durmenn’

(pasquale a questo punto prende un bastone che gli capita a tiro e dandolo a bartolomeo)

pasquale : sta durmenn’..pigliat’cà, scennit’  e spaccatangell’ ‘ncap’ e se me lo riportate spuorc’ e sang’, ve dong’ pure na bella mazzetta (mancia)

bartolomeo : (stranito) ma eccellenza eccellenza..ma che siete impazzuto?

pasquale :(con occhi a pazzo e guardando la dottoressa) andate, nun ve preoccupate, c’accussì l’ po fà solo bene

bartolomeo: ma che stato dicenn’, sentito, io so sagliuto perchè chill’ato operaio ma ditt’, va ncopp’ e fà scennere o’ mast’ …..c’adda essere pure femminello ….pecchè ma ditt’ “va a chiammà o’ padrone finocchio”

pasquale : a parte il fatto che si chiama nocchio, ma ca non ci stà e andato via senza dire niente

bartolomeo : e io c’aggia fà ..l’aggia chiammà a bulanza?

pasquale : a chi devi chiamare?

bartolomeo : a…(pausa) bulanza…comm’dicit’vuie…a bulanza…o’ paese mio accussì si dicembre

pasquale : e che state e cas’ in africa..ambulanza si dice ambulanza. comunque non c’è bisogno se scendete giu vedrete che si è risvegliato e sta bene

bartolomeo :ma sieto sicuro?

pasquale :si,  non vi preoccupate, andate tranquillo

(bartolomeo esce, la dottoressa che nel frattempo era marcata stretta da cipriano comincia e borbottare  perche si e’ fatto tardi)

sanguinetti:sentite sig.eccellente, qui mi sembra un manicomio

pasquale : (interrompendola) a chi lo dite

sanguinetti: per piacere firmiamo queste carte, che debbo andare via, ho pure un mal di testa  a causa della vista  senza occhiali e qui  non ci voglio restare nemmeno un minuto di più

pasquale 🙁 sbruffone perche’ crede che la faccenda si stia risolvendo)

vera firmiamo questa benedetta pratica…(con enorme calma)…e che problemi ci sono…

(visto che la dottoressa e’ intenta a parlare con cipriano nel dire questo senza guardare apre la porta dell’armadio ed infila la mano dentro, tentando di prendere il braccio di   nocchio, ma in realtà prende il braccio della zingara, e senza guardare la tira fuori, poi senza rendersi conto di chi si tratta, perché non la guarda in faccia, dirà alla dottoressa)

pasquale : ecco mia moglie….

(tirerà verso la stessa dottoressa la zingara, ma pasquale nel mentre fa’ questo movimento si rende conto che si tratta della zingara, emettendo una esclamazione, ed un urlo, manifestando tutto lo stupore)

zingara : (anche lei presa alla sprovvista) e chi è sta mazz’ e scopa

sanguinetti :(guardando con attenzione la zingara)ma questa non mi sembra  vostra moglie che mi avete presentato prima

(pasquale anche lui alla sprovvista non sa cosa rispondere ma poi dice la prima cosa che gli passa per la mente)

pasquale : è naturale che non è lei…ma se notate pero c’è una certa somiglianza…vi presento nunziatina ….. si nunziatina ….la sorella cugina di vera …che....che è venuta per darci una mano per il trasloco….mentre vera……vera torna subito…perchè…perchè ..ecco è dovuta correre un attimo in bagno perché le scappava…sapete comè…quando scappa ..scappa

cipriano :(alla dottoressa che si volta verso di lui) ma io questa la conosco

sanguinetti: e mi sembra pure giusto e  vostra nipote

cipriano : (pensandoci)  ah si, è la vostra collega…la mia “fata turchina”

sanguinetti:  lavora anche lei all’ asl?

cipriano : e come no.. ed è pure buona…mica come voi…mi a dato pure i numeri per la pensione per scavalcare la fila…(sottolineando) quattro mene a dati

sanguinetti: numeri …pensione….fila ..ma che state dicendo? (a pasquale) eccellente ma casa sta dicendo ..che significa?

(mentre i due parlano pasquale apre l’armadio  da dove per un attimo si vedra nocchio sconvolto e tutto spettinato con la parrucca che gli sta su un lato ,pasquale richiude le ante alle sue spalle)

pasquale🙁 si rende conto che cipriano sta parlando troppo ) dottoressa ..ma non lo state a sentire..quello al nonno gli starà salendo il diabete… e non ragiona più

zingara  :(tira pasquale per un braccio) sient na cosa..vien a ca

pasquale : (imbarazzato) dottoressa scusate un attimo …la sorella di mia moglie vuole colloquiare con me in privato…(alla zingara) ma che tir a fa che vai truann..e po ca che ci faciv dint all’armadio(tra i denti sempre sorridendo alla dottoressa che nel mentre sta parlando con cipriano e per questo motivo innervosisce sempre piu pasquale che non riesce a sentire cosa il nonno di pericoloso stesse dicendo alla donna)

zingara :t’er ditt ca nun fennev accusissi…e si mo nun me dai e sord ca mi spettano ..mo..mo..i cont tutt cos a chest ca ..pecche a dint all’armadio aggio ‘ndiss tuut cos do ‘mbruoglio che stai facenn ca pensione do viecchio

pasquale : (cercandodi negare l’evidenza) ma quale imbroglio…tu e capito na cosa pe nato…io nu sto facente niente e illegale

zingara : a no..e mo verrimm(avviandosi verso la dottoressa)

pasquale : (fermanfdola e sorridendo sempre alla dottoressa in modo imbarazzto) addo vai..aspiett nu mument..stiamoci calmi…(di malincuore)va be se stai al gioco te don il 10% da pensione do primm mese del nonno

zingara : (facendo capire che sa proprio tutto) ma si chell le prumess a chillu  “femminiello” e “mugliereta”

pasquale :(contrattando) va buo allora due mesate

zingara : no

pasquale :sei mesi

zingara : so poco

pasquale :  un anno

zingara : (avviandosi di nuovo alla dott.) allora nun e capito

pasquale :e che vai trovando…pur il sangue mio

zingara :no chill to puo tene..chill e ghiut acitto….me li a da pe tutt a vita do viecchio

pasquale :ma tu si pazz

(la zingara senza  parlare si riavia pasquale la riferma e sempre sorridendo a denti stretti)

pasquale :va buo  e vinciuto tu….ci stong…

(la zingara contenta si sputa in una mano e la stringe a pasquale in suggello del patto effettuato poi si avvicina a cipriano lo porta da un lato della scena)

zingara : vien a cà bell do nonn, nun te preoccupà, ca mò grazia a me, tu camparraie ati cient’anni, arrivarrai  a vedè fino a terza generazione e pure a quarta”.

cipriano : (senza capire cosa e successo)siete voi che dovete campare cento anni mia fatina..ma non vi preoccupate che io al momento opportuno saprò ricambiare tutto quest’affetto che avete nei miei confronti e saprò essere molto riconoscente

pasquale : (tornando al gioco in modo garbato) adesso cara cognata puoi anche andare….ce la sbrighiamo noi  (alludendo) con lo sfratto…la tua presenza e superflua

zingara  :(in un italiano tutto suo) e non ti preoccupara…io ci stongo con piacera…(alludendo pure lei) .aggio vedere come sistemate la mobiliazione(indicando la dottoressa)

(entra in scena romeo con un quandro raffigurante l’immagine di una donna)

romeo: don pasquale dove lo metto questo

pasquale: (distratto) ma che cosa

romeo: questo quadro di questa femmina, ma chi è qualche parente vostra?

pasquale: no, è mammeta non vedi. ma chi è, che ne so chi è, mettilo dove ti pare a te

romeo: ‘o mett’ ca (appoggiandolo in un angolo)

pasquale: e mo, per  una mezz’ora, non venite più, bloccate tutto, diccelo soprattutto ‘o collega tuo, solo lui ci manca, nun ho vogl’ vede per almeno mezz’ora, teniamo che fare

romeo: e che facimm?

pasquale: facit’ marenn’, (urlando) e mo vatteeeeeeeeen!!!!!! (romeo esce)

(intanto la zingara, che si era portata vicino alla sanguinetti)

zingara: dottorè, ma avita fatt’ na loff’ (scorreggia)

sanguinetti: una che?

zingara: una loffa, una pereta, na puzza, na correggia, come ‘a chiammat’ vuie!

sanguinetti: (offesa) ma come vi permettete, ma che maleducata. (a pasquale) sentite io vado di fretta ..i documenti da firmare sono questi dov’è vostra moglie?

pasquale : facendola accomodare in modo che abbbia l’armadio alle spalle ) prego accomodatevi che la vado a prendere

(la dott. si siede e pasquale non visto da lei apre l’armadio e ne tira fuori nocchiuo in evidende stato confusionale malconcio vestito che si presentera balbuziente ed impaurito a tal punto che come vede la zingara emettera un urlo tipo il cameriere del vizietto pasquale tenta di tranquillizzarlo agiustandogli il vestito)

sanguinetti:signora schitatapapera…perché gridate..sembra che abbiate visto qualcosa che vi terrorizzi …(allungando i documenti ma non consegnandoli)

pasquale : (cercando di aggiustare la situazione non sapendo cosa dire) no ..sapete che mia moglie mentre stava cercando gli occhiali per firmare tra gli scatoli  a intravisto…un…una …...

zingara : (interrompendo pasquale ed inserendosi nella discussione)

na “zoccola”(grosso topo)

(non l’avesse mai detto, perché succede il finimondo, la dottoressa sanguinanti emetterà un urlo trattenendo i documenti con se salendo su una sedia, cipriano prenderà una mazza da scopa e comincerà a battere a terra nel tentativo di far scappare il topo,inesistente, nocchio comincerà a fare su e giù per tutta la stanza con le mani in testa a copertura delle orecchie, fino ad entrare in camera da letto,per poi uscirne subito dopo prendere la porta delle scale e scappare via urlando uscendo di scena mentre la zingara rimarrà impassibile guardando tutta la scena) (in tutto questo trambusto entrerà come al solito senza salutare nessuno la signora piccone, che entrerà di gran carriera chiamando vera per nome come se fosse una sua amica di vecchia data)

scena 11°

personaggi:  piccone, pasquale, sanguinetti, zingara, cipriano, poi vera

piccone : vera….vera dove sei …sapessi..ti voglio raccontare cosa è successo dal macellaio

(resosi conto del trambusto chiede con nonscialnse alla zingara che e l’unica che e impassibile  cosa stia succedendo ) ..cosa succede mia cara

zingara : e arrivata na “zoccola”

piccone : chi la signora passera?

zingara : no ..proprio na “zoccola”

pasquale :(cercando di riportare la calma)  calma …fermatevi..c’è un malinteso…qui non ci sta nessun topo (alla zingara)a te  e meglio ca ti stai nu poc zitto

piccone : (a pasquale) ma vera non c’e ?

pasquale : (cercando di non farsi sentire dalla dott. a denti stretti)..e scesa …e andata a fare la spesa…venite piu tardi ..adesso abbiamo da fare

piccone : a vedo…(gurdandosi in giro) quanta bella gente.. cos’è una festa..(riferendosi a nocchio)  ho incontrato fuori una donna che cantava

pasquale : (scocciato e non collegando che la donna abbia visto scappare nocchio perche lui non la visto uscire)….si amici …. parenti

piccone : (gurdando schifata la zingara) parente anche lei?

zingara : ma chi ‘o sap’

pasquale : signora piccone sentite a me ..e meglio che andate via perché oggi non è aria

(nel frattempo cipriano si avvicinera’ alla zingara chiamandola in disparte, cosi’ i due cominciano a confabulare, anzi si vedra’ che e’ cipriano parlara alla zingara , che annuira’ ogni tanto con il capo)

piccone : voi dite…ma io ero venuta  per raccontare alla mia amica le ultime notizie sulla moglie del macellaio che è scappata con il marito della signora corbetti ,scala “b” quarto piano interno 12…..sa uno scoop tremendo..se non glielo dico io chi ci pensa

pasquale : (cacciandola in malomodo) e nun da retta vuol dire che lo leggerà domani in edicola sul “corriere del palazzo”..andate..faciteme o piacere..andate pure(la piccone invitata esce di scena)

(pasquale si reca dalla dottoressa che e ancora in piedi su una sedia)

pasquale : dottoresse ma che fate li sopra..e pericoloso…. scendete che vi potete far male…..

sanguinetti: ma io ho paura dei topi

pasquale :ma quali topi…(aiutandola a scendere) c’è stato un ,malinteso

sanguinetti :(scendeno) sicuro…(riassettandosi) basta sono sfinita…voglio andare via firmatemi questa pratica..che qui mi sembra una gabbia di matti …(senza vederci) allora signora vera me la mettete questa firma?

pasquale : certamente..(ma si volta e non vede nocchio::allora preso dal panico si avvicina all’armadio lo apre ma questo e’ vuoto corre in camera da letto ma ne esce tutto sconvolto urlando ,si avvicina a cipriano e squotendolo)..addo sta vera…se ne andata….se ne andata e non ritornera  piu…e io mo come faccio …sono disperato

(improvvisamente sotto l’uscio della porta apparira vera con il viso tutto rosso per l’allergia che assiste alla scena )

vera: (nervosa ) stong ca ..addo era i …lo sai che prima o poi sarei tornata

 

pasquale : (si volta  e non crede ai suoi occhi gli sembra un miracolo che la moglie sia tornata) vera amore mio…sei tornata…come sono contento….(facendogli dei segnali degli occhiolini per cercare di far capire qualcosa alla moglie della situazione ma ovviamente vera subito non puo comprendere al volo quello che sta succedendo)

vera: (enormemente sorpresa) pasqua ma sta volta la lontananza ta fatto male ai nervi…che so tutti sti tic che ti sono venuti….e po che e sta allisciamento che mi stai facendo…chi e sta gente e che ci fanno qui

(pasquale sempre sorridendo a denti stretti perche imbarazzato e cercando di far sempre capire alla moglie che in casa ci sta la dott. )

pasquale :ma come lo spavento di prima ti ha disturbato… non ti ricordi piu niente

vera: (indicando la zingara) e chest chi è?

zingara : soreta

vera: wea..mo te zomp ‘nquoll

pasquale : (alla zingara) e non ti convien, ca comme sta mo un muorz a t’avvelena(poi alla moglie)dopo ti spiego….e questa e la dolcissima e pazientissima dottoressa sanguinetti

vera: (al marito)ahaaaa… mo aggio capito perché primma mi stavi allisciando….coc ‘mbruoglio stai architettando

pasquale :(alla dott. mostrando la moglie) dottoressa qui sta mia moglie procediamo pure

sanguinetti:(la guerda e poco convinta) io la ricordavo piu alta…che scherzi fa la vista…comunque firmate qui cosi in questa casa non ci metterò piu piede per due anni

(vera mette la sua firma sul foglio pasquale tira un sospiro di sollievo la dottoressa richiude le carte le mette in borsa e si accinge ad andare via)

pasquale : arrivederci…allora ci vediamo tra due anni(cosi dicendo chiede la porta e con essa alle spalle fermo guarda i tre presenti e mostrando il documento quasi minacciandoli )

da chi aggia accummincià

cipriano :(preso da orgoglio) puoi pure cominciare da me visto che hai  ottenuti finalmente quello che volevi ora che vuoi più

pasquale : mo che voglio…voglio che da oggi in poi dovete fare quello che dico io …primo…..

cipriano : (interrompendolo) primo..lo dico io..mo parlo…la verità e che mi sono scocciato e te sentì

pasquale : statevi  zitt che è meglio pe voi…(mostrando il documento) ormai e firmato e per i  prossimi due anni…e meglio che rigate dritto…. altrimenti

cipriano : altrimenti che…basta mi  sono stancato di questa situazione….io me ne vado

(pasquale gli rimostra il documento)

cipriano :.e tiritittitti….lo so che ormai non ti servo piu…che qui in questa casa mi tenevate solo per la pensione

vera: papa ma che stai dicendo

cipriano :statti zitta tu che qualche colpa c’è l’hai pure tu…lo so mi rendo conto..mi sono fatto vecchio e sopportarmi e difficile…lo so qualche volta posso dimenticare le cose….posso essere scocciante nelle mie richieste….posso dar fastidio con le mie abitudini…ma che ci posso fare..e la vecchiaia ..bisogna aver pazienza…saper stringere i denti…e ricordarsi che la vita e una ruota …e toccherà pure a voi

pasquale :pazienza ne ho avuta abbastanza..ora basta

cipriano : ma che pazienza…oggi la pazienza   quella con la p maiuscola non la usa nessuno….pasqua   i nostri erano compromessi…tu mi sopportavi …perché io portavo la pensione, guardavo le creature, e io ti sopportavo, perché per amore di mia figlia avrei fatto qualsiasi cosa…vera ci sopportava  a me perché ero il padre…e a te per l’ amore che lei ha per i tuoi figli…e cosi potrei andare avanti all’infinito perché lo stesso metro lo usiamo a casa …come al lavoro… ho con gli amici

vera: ma papa

cipriano : vera mia …e cosi….. non lo facciamo con cattiveria…ma ci viene spontaneo…(allargando le braccia) siamo esseri umani.(solenne).e perciò ho deciso..tolgo il disturbo…(con soddisfazione)anche perché la fortuna mi e venuta in aiuto…(tirando fuori un biglietto del lotto) mi sono giocato una quaderna, che mi ha dato la dottoressa qua presente, me li sono giocate la sera stessa, e ho vinto. per questo mo me ne vado, in albergo  pieno di soldi

(i tre rimangono un attimo sorpresi soprattutto pasquale che subito fiuta l’affare)

pasquale : (subdolo)  ma papà ma dove andate

cipriano : pasquale..hai visto ci sei cascato di nuovo..ma quanto mai mi hai chiamato papa ..sentite a me e meglio che vado

vera: ma papà se vai via chi pensera a te… chi ti lava i panni….. chi ti cucina

cipriano : chi pensa a me? (si avvia verso la zingara chiamandola dottoressa, la prende per mano) e chi se non lei …la mia cara dottoressa…la mia fata turchina…e merito suo se ho vinto la quaterna…del resto i numeri me li ha dati lei ..ed e giusto che divida tutto con lei……… sarà lei a prendersi cura di me

vera: (sdegnata) na zingara

zingara : na zingara sarrai tu e soreta….(prende per mano cipriano che intanto a preso una borsa dalla stanza  ed avviandosi verso la porta)…iamm..pinocchietto mio..la tua fata turchina  stasera te prepara na bella cena   iamm(escono)

(rimangono pasquale e vera che si guardano interdetti, poi vera con la faccia dispiaciuta )

vera: povero papà, mi santo male.., immagina che fine farà nelle mani di quella zingara…dobbiamo fare qualcosa

pasquale : (cinicamente) non ti preoccupare io a saccio buon a chell..mo che il nonno si rende conto di che pasta e fatta..vedrai che tornera da noi come una pecorella all’ovile…(poi pensandoci su) poi del resto….come sono andate le cose..(sottolineando)certo mi dispiace per la quaterna…ma resta il fatto che due anni di pensione di invalidita ogni mese arriveranno sul nostro conto…(guardando il foglio ) vedi sta scritto qua sotto la tua firma e quella di tuo……(gli viene un nodo in gola perche si accorge che la firma di cipriano ci manca nella confusione non e stata mai apposta  quindi emettera un urlo bestiale)….a firmaaaaaaaaa…manca la firma(inginocchiandosi a terra stremato)

vera: (stranita) ma che stai dicendo io il documento l’ho firmato

pasquale : ma non la tua..ci manca quella e chill disgraziato e patet..dint ho burdell ne ieri ne oggi la firmato o document

vera: (guardandolo) si semp o stess..comm al solito tu ti preoccupi della pensione..invece e pensa ca papa se ne ghiut(poi nota che il marito che e in ginocchio al suo fianco la sta guardando in modo strano)…ma che re…perche mi guardi cosi…non ho ragione?

(pasquale allora ormai esausto guarda vera e mimando il gesto che faceva il suocero alzando un braccio e tenendo la mano finta  come paralizzata)

pasquale 🙁 con calma e in italiano)vera amore mio..senti una cosa….fammi vedere…(in dialetto con gli occhi a pazzo)…..miett nu poc a man accussì………………………………………………………………………………………………………………………..……………….(si chiude la tela)   

merda