Chi è il mago?

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CHI È IL MAGO?

Commedia in tre atti

Di

Angelo Alfieri

Personaggi:

Gigio:                             il mago

Niobe:                           l’assistente

Francesca:                 ispettrice di PS

Sergio:                          un diseredato

Nedo:                             altro diseredato in cerca di fortuna

Muzius:                       venditore di oggetti magici

Molly:                           paziente del mago

Il cinese:                     venditore di cianfrusaglie

Marzia:                         amica di Niobe

Manolo:                      cavaliere, benefattore

Sandro:                        un avventore

Voce fuori scena

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ATTO PRIMO

Scena prima

La scena:quattro porte e una finestrella sulla parete di fondo che funge da spioncino.

L’azione si svolge nello studio del mago. La stanza è arredata in modo approssimativo, non c’è nulla che possa far pensare con certezza che si tratta dello studio di un veggente. Gigio, temendo l’eventualità di qualche denuncia, non vuole dare appigli ad un possibile investigatore che si dovesse presentare all’improvviso.

Gigio: (Entra in scena, è vestito maluccio a dire il vero, non sembra affatto quello che dice di essere). Con quale frase esordirò oggi? Consulto il manuale … maquale dei tanti? … quando si hanno tanti libri si fa confusione. Noi maghi siamo troppo complicati … i preti ne hanno uno solo e si destreggiano in fretta: basta trovare la pagina giusta. Dunque … no, questo è troppo antico, questo è troppo moderno … questo perde le pagine … ma perché poi devo consultare? A volte mi perdo in un bicchier d’acqua. Intanto vediamo chi deve venire … ecco! Sergio: un poveraccio qualsiasi … questo è il ritrovo dei poveracci … se non lo fossero non verrebbero. E perchè vengono? Mah! … Non mi devo porre domande, devo dare risposte … entusiasmanti per altro. Da qui si deve uscire entusiastimati - mati. (Gigio sbaglia spesso a pronunciare certe parole). Quando ha telefonato: ieri. Non va bene.Niobe … appari!

Niobe: (È vestita in modo davvero improponibile, sembra una domestica). Il padrone del destino mi ha chiamata a sé? (Con enfasi).

Gigio: A me? Che belle parole … le hai trovate in qualche cioccolatino o su qualche manuale segreto che consulti a mia insaputa?


Niobe:


L’almanacco di Topolino! (Tra sé).


Gigio:


Come ti sei conciata?


Niobe:


Per le feste!


Gigio:               È meglio tenere un profilo basso per non finire nei guai.


Comunque!


Vedi, tu hai il potere di farmi sentire bene … ripeti …

Niobe:             Il padrone del destino …

Gigio:               Grazie cara … che mattinata: sento che farò scintille oggi.

Niobe: Stia attento a non bruciarsi maestro: la popolazione verrebbe privata della luce, del faro guida, del sommo.

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Gigio:


Ti aumenterò lo stipendio cara.


Niobe:


Cominci a pagarmi gli arretrati: maestro. Iniziamo l’andirivieni?


Gigio:               Ti prego di fissare gli appuntamenti con una settimana di ritardo rispetto


alla telefonata richiedente aiuto, la gente potrebbe pensare che non abbiamo lavoro. E questo danneggia l’immagine. Bene! Sai che non so come esordire oggi!?

Niobe:             È un bel problema mago!

Gigio: Beh … tanto … Si dia inizio alle vacitinazioni … vanilazioni … vaticinazioni.

Niobe:             Maestro, non si impicci con le parole, piuttosto non le usi: voli basso! …

Faccio passare? (Gigio va nell’altra stanza).Prego: è atteso!

Sergio: (Entra, era in sala d’aspetto che il pubblico non vede. È molto trasandato) Da chi? Ah, sono atteso … pensavo! Siccome attendo sempre io, capisce

…noi morti di fame viviamo in attesa perenne che si avveri qualche profezia.

Niobe:La capisco … si accomodi. il maestro arriva subito: è andato a deporre.


Sergio:


Fa le uova?


Niobe:


Non sempre.(Tra se). Idiota!(Esce).


Sergio: Non rimanga via a lungo … mi spavento facilmente … (telefono). Il telefono … saranno le anime che chiamano dall’aldilà … (Si azzarda a rispondere). “Pronto … mah … forse … sì sono io … ha dei dolori addominali … oh … oh … ah

…mi creda, non è per quello che … mi creda, non è per quello. … Ha ragione!” Che fesso! Non mangia da tre giorni e mi viene a dire che ha i crampi allo stomaco. E lo dice a me che sono l’inventore dei crampi …

Francesca:    (È in borghese). Posso? Buongiorno mi chiamo Francesca e cerco il

mago: il maestro Gigio Gigi …

Sergio: Lo conosce? (Francesca nega). In virtù dei poteri soprannaturali conferitimi le posso dire che sono io.

Francesca:   Bene! Si mimetizza per non dare nell’occhio?

Sergio:             Forse … coi tempi che corrono. Sono più le tasse del guadagno.

Francesca:   Sì eh? Ma lei si guarda bene dal pagarle.

Sergio:             Non vede in che stato sono? Come potrei.

Francesca:   Lo vedo lo vedo. Ma è stato conferito … e da chi?

Sergio:             Da me stesso … vediamo … lei è la paziente col mal di stomaco?

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Francesca:


Esatto! Ha indovinato.


Sergio:


Ha telefonato poco fa?


Francesca:


No! Ieri!


Sergio:


Allora torni domani: oggi tratto solo lebbrosi.


Francesca: Per la miseria: lebbrosi! Devo aver sbagliato indirizzo, sono finita nel lazzaretto … e mi dica, per una lebbra quanto prende?


Sergio:


Se guarisce mille.


Francesca:


Però … E se muore?


Sergio:


Peggio per lui … io sui morti non speculo …


Francesca:


È onesto. D’accordo: ripasso domani! Mi raccomando non si strapazzi.


Sergio: Di quelli ne ho pochi … di strapazzi! Mah … penso che sia una di loro, mi ha preso per il mago … che ridere (Suona ripetutamente un campanello che si trova sul tavolo). Alloraarriva o no …questi maghi.


Niobe:


Abbia pazienza: è in riunione!


Sergio:


Non era a deporre?


Niobe:


Prima, ora è in riunione … mi dia le generalità … forza!


Sergio:             Sergio de Sergi in povertà assoluta. (Si vede Gigio per un attimo spiare

dalla finestrella. È l’unico modo di venire a conoscenza dei particolari riguardanti gli avventori).


Niobe:

i particolari.


Che nome complesso … assoluta … sa, prendo nota per non dimenticare


Sergio:


Guardi che non è un particolare: è una caratteristica predominante.


Niobe:


Non si arrabbi. Non sente come la magia del luogo influisce già?


Sergio:


Più che altro sento puzza di bruciato.


Niobe:

di cera.


Sono i ceri votivi del maestro che stanno per esaurirsi ed emanano afrore


Sergio:


Perbacco! Afrore! Pensavo che avesse dei manicaretti nel forno.


Niobe:


Prego, cento euro in totale.


Sergio:


Solo? Li vuole liquidi, solidi o sparpagliati?


Niobe:


Come crede … accetto tutto!


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Sergio:


Allora le do un assegno rotondo.


Niobe:


Circolare voleva dire.


Sergio:


Lo volevo dire ma non osavo.


Niobe:


Perché parla all’imperfetto?


Sergio:


Così per darmi un tono. Essendo povero.


Niobe:


I poveri parlano così?


Sergio:


Non tutti. Solo i migliori.


Niobe:


I migliori! È coperto?


Sergio:


(Getta un foglio di carta sull’assegno). Ora sì!


Niobe: Fa lo spiritoso ho capito … guardi che la cifra è sbagliata: sono cento non duecento.


Sergio:


Me ne dia cento di storno …


Niobe:


Per questa volta transeat ma in futuro non le concederò il beneficio.


Sergio:


È molto gentile. (Entra Gigio). Buongiorno mago!


Gigio:


A lei figliolo … Sergio vero?


Sergio: Sì, in persona. Faccio notare che ho pagato in anticipo l’intero ammontare.

Gigio: Che premuroso … bene! E così avrebbe questo disturbo intestinale … dolori per giunta … si stenda qui … con delicatezza … ecco. (Prende degli oggetti magici). Non s’accende? Quel truffatore di Muzius … sono circondato daimbroglioni lo sa?


Sergio:


Immagino! Oggi come oggi … (Lo guarda di sottecchi).


Niobe:


Ieri come ieri … prenda questo mago: è antico ma funziona.


Gigio: Vede, devo ricorrere alle anticaglie per una diagnosi … (Si tratta di una specie di torcia). Poi si sbaglia e piovono denunce e il povero mago finisce dentro pertruffa … eh, caro lei: sapesse con’è difficile praticare la magia..


Sergio:


Dovrebbe già sapere che male ho.


Gigio:               È evidente ma voglio approfondire con lo strumento


“enterogasteropostico” . (Lo visita). È come sospettavo! Venga alla scrivania. Dunque … abbiamo un aumento della massa epatica, la quale, premendo

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sull’intestino le causa dolori addominali. Consiglierei di non bere alcoolici fino alla prossima visita per diconstagionare. (Niobe scuote il capo).

Sergio:             Capisco … e tra quanto tempo sarà?

Gigio:               Facciamo settimana prossima …

Niobe:             Non è un po’ troppo ravvicinata?

Gigio:               Dici? Hai ragione. Deve sapere che ho impegni pressanti … tra riunioni,

convegni di magia bianca e rossa, visite a domicilio … giornate di ritiro spirituale …

Sergio: Nemmeno un attimo di svago … mago, si conservi in salute: lo faccia per noi diseredati che dipendiamo da lei.

Gigio:               Come ha pagato?

Niobe:             Con un assegno roton … circolare.

Gigio: Avendo detto “diseredato” ho temuto che … bene, allora ci vediamo tra due settimane. Vado felice, il suo malanno sparirà in poco tempo.


Sergio:


Veramente sono io ad andare: in malora!


Niobe:


Non si butti giù … se ha detto che guarirà, guarirà!


Gigio:


Mi ritiro di là … Niobe, se ci sono altre visite chiama. (Esce).


Sergio:


È molto scrupoloso.


Niobe:


È il più grande mago della provincia. Ha letto l’elenco delle specialità?


Sergio:


Sono venuto sulla scorta delle dicerie.


Niobe:


Capisco! Come dicerie?


Manolo:         (Incrocia sulla porta Sergio). Mi lasci passare razza di straccione.

Dov’è? … Gigio Gigi palesati.


Niobe:


Si identifichi prego! Questo è un luogo di meditazione non un’osteria.


Manolo:         Mah, dico … fate entrare dei pitocchi e chiede a me di qualificarsi?


Sono Manolo: il vostro amico!

Niobe: Ah … Manolo … È irriconoscibile con quei baffi. Ogni volta che viene si camuffa?


Manolo:

camuf …


Insomma … sa … l’anonimato. Essendo un … eh eh! Lui sì che è ben


Niobe:


Sergio, lei può andare.


Sergio:


Sì è arricchito dopo che il mago le ha suggerito qualcosa?


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Manolo:         No! Ho suggerito io a lui di mettere su bottega: questa!

Sergio:             Quindi è a sua volta un mago? (Manolo ride).

Manolo:         Lei oltre ad essere uno straccione è anche spiritoso. Io sono lungimirante

non mago … il mago è lui … Gigio!

Niobe:             Non urli … lo vado a chiamare … quando si concentra cade in trance.

Sergio:             Io, quando mi concentro, cado e basta.

Molly:              (Si precipita dentro). Ditemi che c’è! Menomale! Lei è nuovo?

Sergio:             Di zecca!

Molly:              E lei?

Manolo:         Di pacca!

Molly:              Che studio! Sta visitando?

Manolo:         Chi lo sa … è di là … in trance …

Sergio:             Prima era a deporre, poi in riunione … ora è in trance …

Molly:              Se non si prende un’assistente in più rischia di non farcela. Troppi

clienti! Ho visto per caso l’elenco dei pazienti … sono centinaia e tutti gravi.

Manolo:         Tutti tranne me … sono venuto per piacere. Passavo  e … Questa trance

quanto dura?

Sergio:             A volte anche mesi … ho sentito dire che alcuni maghi vi cadono e non

ne sanno uscire … devono chiamare altri maghi che a loro volta possono rimanere coinvolti tanto da far intervenire uno stregone per risolvere il problema.

Molly:               Mi ha spaventata … non mi piacciono gli stregoni … troppe erbacce.

Manolo:         Lei frequenta questi … stregoni? (Come se li temesse).

Molly:              Anche qualche sciamano … il mio guaio è grosso caro lei.

Sergio:             Non più grosso del mio … non mangio da tre giorni!

Manolo:         Questo è un bel guaio. Immagino che sia un diseredato?

Sergio:             Lo vede che è mago anche lei?

Niobe:             È stremato! (È in disordine, capelli arruffati ecc.).

Manolo:         Ha lottato col demonio signora?

Niobe:             Sì! … Si fa fatica a tenerlo. … Ma no! Cosa mi fa dire?

Gigio:               Eccomi qui … la mia adorata Molly … sta bene vedo!

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Molly:


Sono migliorata molto dall’ultima volta.


Manolo:


Gigio … non mi riconosci? Sono io, Manolo, il tuo mentore.


Sergio:


(A Molly, a parte). Chi è?


Molly:

chiesto?


Boh! Uno che mente. Si vorrà far visitare gratis … a lei quanto ha


Sergio:


Cento.


Molly:


Tanto. A me dieci …


Sergio:


Sì ma …


anche se fossero stati mille a me …


Molly:


È ricco e si atteggia da povero?


Sergio:             Poverissimo …. Le posso parlare in tutta franchezza? (Molly annuisce).


Una settimana fa ho trovato un assegno per strada, proprio qui davanti all’ingresso del palazzo. Ieri, nel ripassare davanti ho visto la targa del mago e ho pensato di fissare un appuntamento per farmelo cambiare: era di duecento. Cento mi li ha fottuti e cento me li tengo.

Molly:              Ah! Che fortuna … insomma … sta male?

Sergio:             Per niente … sono povero non malato. Se vuole un parere spassionato

glielo do gratis: per me non capisce niente! Sentiamo quei due.

Gigio: E caro Manolo … il lavoro mi sta sopraffacendo , sopraffando. Queste vaccinazioni mi distruggono.

Niobe:             “Vaticinazioni” … è stressato.

Molly:              Si riposi, prenda un periodo di vacanze, raggiunga la moglie ai Caraibi.

Mi accomodo di là? (Esce).

Sergio:             (Al pubblico). Hai capito il mago … (pensa) state a vedere. Io vado.

Gigio:               Tra quindici giorni mi raccomando. (Sergio esce).

Muzius: (Entra, corre ad abbracciare Gigio). Divino Gigio, mamma mia come ti trovo in forma. Che mago! Ho delle novità a dir poco entusiasmanti … oggetti miracolosi. Vengono da lontano!

Niobe:             Più strada fanno per arrivare qui più valgono.

Gigio:               Non me l’hai mai detta ‘sta storia del lontano.

Muzius:          Beh … te la dico adesso!

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Manolo:         È noto il fatto. Il viaggio carica di poteri gli oggetti tanto da diventare

magici … non è così signor?

Muzius: Muzius … nome latino … di antica discendenza pre romana: i Scevola! Siamo specializzati in commercio di oggetti misteriosi, anticamente importavamo reliquie d’ogni sorta … braccia, gambe, teste … di tutto.


Niobe:


Poi i tempi sono cambiati e …


Gigio: Non così tanto credetemi … perché sono onesto altrimenti ne piazzerei ovunque di pezzi di santi …


Manolo:


C’è creduloneria ?


Gigio:


Più che credaloineria c’è incertezza del futuro.


Manolo:


Il futuro è incerto per definizione.


Muzius:          Non qua dentro … con questo aggeggio lo si può intravedere benissimo.

Dove l’ho messo? Lo troverò. Quando lo cerco non lo trovo mai.

Niobe:             Sarà un caso! (Ironica).

Sandro: (Campanello) Si può? Salute a tutti … sto cercando il signor Casadelbon però sul portone non c’è la targhetta e mi rivolgo a voi …


Niobe:

Gigio).


Che sappia non esiste nessun Casabona in questo palazzo. (Guarda


Manolo:


Non Casabona ma Casadelbon …


Sandro:           Esatto! Mah … lei non è il mago Gigio Gigi? Quello che indovina tutto


di tutti? L’ho sentita alla radio pontificare sulla creduloneria popolare.

Gigio: Modestamente nevvero … ho indovinato perfino una guerra che si combatterà fra tre anni.


Muzius:


Consultando i miei oggetti naturalmente.


Niobe:


Naturalmente! Lui commercia in oggettistica magica.


Sandro:


Però … mi fissi un appuntamento per domani, così per curiosità.


Gigio:


Attento, le curiosità a volte … eh … sa com’è … si inizia e poi …


Sandro:


Sta tentando di impaurirmi?


Manolo:

male.


Assolutamente no! La sta mettendo in guardia dai possibili attacchi del


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Muzius: Nel frattempo prenda questo amuleto portafortuna: finché il mago non ha pronunciato il verdetto è in una botte di ferro. Sono cento euro … perché la incontro qui da lui, altrimenti non se la caverebbe con mille.

Sandro: Io sono un assicuratore … vado di casa in casa a proporre stipule di contratti … se mi aiutasse in qualche modo ve ne sarei grato.


Niobe:


Con quest’affare come entra dalla porta di qualcuno: affare fatto!


Gigio:


Sìììì! Appena rintraccia questo tale che non so chi sia vedrà …


Sandro:


Visto che è un grande mago, mi dica dove sta.


Gigio:               Come si chiama? Casa Bella … sì … ecco, lo vedo … abita nel palazzo


di fronte … corra … ci vediamo domani. (Sandro esce). È un fesso per caso?

Muzius:          (Mette in tasca i soldi).Sapete cosa gli ho dato? Un cacciavite nascosto

in una guaina. È antichissimo: l’ho vinto alla pesca di beneficenza della parrocchia.

Manolo: Oh … profano miscredente … abbia almeno il buonsenso di non dirlo davanti ad estranei.

Gigio:               Il signore è il mio benefattore, è stato lui ad avviare questo studio di

magia, se gli vai a raccontare fesserie mi  … una percentuale degli introiti va a lui …


Manolo:


Agli altri può raccontare che è parente del mago Merlino ma a me …


Muzius:


Crede davvero nella magia?


Manolo: Ci mancherebbe … credo che lei sia un truffatore, non perché vende oggetti magici ma perché se li fa pagare troppo … imbroglione!


Muzius:


Va bene dimezziamo … eh, basta dirlo!


Deve rimanere a lungo?


Manolo:


Per niente: vado!


Gigio:


Pure io! Molly arrivo … ha tanto bisogno poverina.


Niobe:


Tanto c’è la scema qui …


Manolo:


Visto che è tutto a posto. L’assegno?


Niobe:


(Gli da quello di Sergio). Tenga: sono duecento.


Manolo:


Ottimo! Come sempre. (Esce).


Muzius:


Allora Niobe, come va, gli affari, gli introiti, le denunce.


Niobe:             Quali denunce … ma dico … noi pratichiamo la magia responsabile.

Una S.r.l. del vaticinio. Denunce … fammi il piacere.

Muzius:          Da quando vi fornisco questi aggeggi ne fate di soldi eh?

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Niobe:             Oh! A palate … mi piacerebbe sapere dove li trovi tutti ‘sti amenicoli.

Muzius:          Nelle soffitte delle case che svuoto e dal cinese.

Niobe:             Che stupida … la coda di drago in formalina che ce l’ha: il cinese! Le

lucciole che vivono mille anni chi le ha: il cinese! Tranne il cornetto napoletano tutto il resto è …

Muzius: Ultimamente ho anche oggetti che provengono dall’Antartide. Erano sepolti nel ghiaccio da millenni.

Niobe:             Reliquie?

Muzius:          Di esploratori … portano una fortuna, non hai idea.

Niobe:             Vediamole. Vieni di là in bagno … se mi fanno vomitare sono già a tiro.

Muzius: Non hai fiducia in me … dopo anni di collaborazione mi tratti così. Ti lascio i campioni.

Niobe: A Gigio va bene tutto: venderebbe anche l’insalata facendola passare per un elisir di sua invenzione. … Piuttosto, non hai qualche prodotto per i piatti, ultimamente non si riesce a pulirli.

Muzius:          Sono un po’ cari ma li ho! Roba magica. (Se ne va).

Niobe:             Indubbiamente! (Esce)

Scena seconda

Nedo: (Entrano insieme, Nedo dall’ingresso e Niobe dall’altra stanza. Nedo è ridotto molto male). Signorina Niobe mi aiuti.


Niobe:


Ci conosciamo?


Nedo:


No!


Niobe:

un mago?


E allora perché mi chiama per nome? (Un po’ intimidita. Tra se). Che sia


Nedo:


Preferisce Caterina?


Niobe:

cartone sta?


Non sarebbe male … Ma … si faccia vedere … dove abita? … In quale


Nedo:


Nel solito!


Niobe:


Mi pareva strano che fosse un … Ed è venuto qui su consiglio di chi?


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Nedo: Sergio … il diseredato di via San Celeste … è stato qui poco fa. Mi ha detto che ha già pagato anche per me.


Niobe:


Si sbaglia, metà del valore glielo reso.


Nedo:


Ha detto che cento sono troppi per un solo cliente.


Niobe:             Ah ecco! Decide lui l’ammontare. Cosa vuole, parlare col mago? Non


c’è! È in ritiro. Sta facendo gli scongiuri contro gli avversari di una … guardi, vada via … questo non è il ritrovo dei pezzenti della provincia … su … scio!


Nedo:

Tenga!


(Toglie di tasca lo stesso assegno però Niobe non se ne accorge).


Niobe: Stamattina pagate tutti con assegni? Tenga il resto … e non si lamenti del prezzo … è il minimo sindacale … torni domani … via . Un altro assegno di duecento … mah! Sarà!


Nedo:


Ho pagato in anticipo ha visto? Sia gentile mi restituisca centocinquanta.


Niobe: Cosa crede che i soldi li fabbrichiamo? Tenga … transeat per questa volta … e dica a quello di non intromettersi in faccende non sue. Qui si entra malconci e si esce signori: ha capito?

Nedo:               Lo so! (Entra Molly, era nello studio privato) che bella signorina. Prima

era una pezzente come me?

Molly: Come lei è un po’ difficile, diciamo che ero sull’orlo del precipizio e il mago mi ha salvata.


Nedo:


Ah … fa la scalatrice.


Molly:


Magari! È parente di quello che c’era prima?


Nedo:               Amico di lunga data … soffriamo dello stesso male: digiuno perenne!


Ma stiamo migliorando … abbiamo avuto degli introiti inaspettati …

Molly:              Ah ecco … ah: ho capito! Scendiamo assieme? Arrivederla Niobe.

Niobe:             Fate un buon rientro … nel cartone. Ma ti dico io che trio … Gigio!

Gigio:               Non urlare … quanto abbiamo incassato?

Niobe: Dunque … cento il primo, cinquanta l’altro e dieci da Molly. Ho pagato Manolo con l’assegno di duecento che mi dato quel Sergio e ho restituito centocinquanta a quell’altro che mi ha pagato con questo più i dieci.

Gigio:               In totale duecentodieci … non male per una mattinata. Ho altri disperati?

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Niobe:             No! Muzius ha lasciato dei campioni, le dia un’occhiata. Non si sa mai.

Potrebbero funzionare davvero.

Gigio:               Fin ora direi di no ma … Avanti … chi sarà?

Sandro: Ha funzionato … ha firmato due contratti. Che oggetto misterioso mi ha dato quel vostro fornitore?

Gigio: Mah … è la prima volta che lo lascia … ne ha talmente tanti che mi diventa difficile catalogarli … guardi quanti ne ha lasciati. Niobe, cerca di controllarlo, mi riempie lo studio di oggetti pericolosi … se finiscono nelle mani sbagliate succede un quarantotto.


Sandro:


Sono così potenti?


Niobe: Scherza! Si rischia la pelle … me lo ridia … (A Gigio) Vuoi vedere che funziona davvero …


Gigio:


Un cacciavite? … Me lo mostri … sì sì … quando gli ha chiesto?


Sandra:


Cento! Invece di mille.


Niobe:


Caspita un affarone … e in che modo l’avrebbe aiutata?


Sandro:            Stavo già uscendo senza aver ottenuto nulla poi mi è venuto in mente che

avevo questo e l’ho tolto dalla borsa e lui, il cliente, appena l’ha visto mi ha trattenuto e ha sottoscritto le polizze.


Gigio:

Casamatta.


Grande magia … si sieda un attimo … cosicché appena l’ha visto quel


Sandra:           Ha firmato!  Ma non era Casamatta. Il signor Casadelbon non l’ho


trovato di là.

Niobe: Ah … era un altro! Meglio così. E lei se l’è fatto sfuggire ,(a Gigio) dico l’amuleto … sarà un pezzo unico.

Sandro:           Può darsi … una cosa è certa: me lo tengo stretto! Signori buongiorno.

Non lo cederò mai. (Esce).

Gigio:               Chiama quell’idiota, fattene dare un po’ … non si sa mai … esco.

Niobe:             Lo chiamerò … (Va in un'altra stanza).

Manolo: Permesso … (Vede l’assegno). Eccolo … l’ho perso appena uscito o l’ho dimenticato sul tavolo? Stamattina sono distratto. Ad ogni modo è il mio. Bene! Lo saprà di certo: è ancora qui! (Esce).

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Niobe: (Rientra, cerca l’assegno). Era qui due minuti fa … è magico pure l’assegno? Se vado avanti così va a finire che ci credo … e tutta ‘sta schifezza? (Va a prendere il bidone della spazzatura). Op - là,dentro tutto … è il vostro posto.Omaggio dice … e questo … curioso … l’ha rubato a qualcuno … è d’oro! Un orologio da taschino d’oro. Per la miseria che meraviglia … (Si siede) lo carico. Sentiamo un po’ …


Voce:


Felice ora sei di avermi tra le mani perché sicuro sarà il tuo domani.


Niobe:             Ueilà! Sarà pericoloso? (Si alza di scatto). Mi mancava! Dice scemate


ma lo tengo io! Come si dice in gergo: È mio! Tanto a chi potrà mai servire un orologio parlante. (Buio).

Scena terza

Il mattino seguente

Gigio: (Entra). Oggi … Sì! Darò sfoggio della mia abilità di mago vanillando a destra e a manca sui più disparati argomenti lasciando a bocca aperto anche me stesso. Che mago diverrò?

Niobe: Siamo pronti mago? (Ha un turbante spropositato e un foulard che le copre parzialmente il volto).


Gigio:


Prontissimo! Chi deve venire?


Niobe:


Nessuno!


Gigio:               Come nessuno? Con tutti gli appuntamenti che ho … non sarai tu a


spaventarli con quello straccio?

Niobe: Oggi passano i rappresentanti vari … fanno spazio dentro casa propria lasciandoci ogni sorta di oggetti inutili.

Gigio: Qualcosa di buono lasciano … ad esempio quell’orologio d’oro che stava qui assieme alle cianfrusaglie … che fine ha fatto?


Niobe:

Vada di là!


Se non lo sa lei che è un mago … Ha visto, qualcuno bussa sempre.


Gigio:


Meglio … faccio un ingresso trionfale?


Niobe:


Se è capace lo faccia!


Gigio:


I pattini li abbiamo ancora?


Niobe:


Lasci perdere: è già caduto abbastanza. Esca! Avanti!


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Francesca: Salve … cerco il mago per un consulto amoroso. (Si guarda attorno curiosa).

Niobe:             Un attimo … stamattina non l’ho ancora visto. Vado a vedere: Potrebbe

essere assorto in meditazione a quest’ora, pertanto si accomodi: ci vorranno dieci minuti per rimetterlo in sesto.…

Sergio:             (Entra). Buongiorno, mi ha preso per un pelo. Ha bisogno?

Francesca:    Se sono qui …

Sergio:             Venga di là nel salottino … siamo più intimi … mi preceda … stavolta le

spelo un cento … (Al pubblico). Sono un mago … (Sergio guarda dallo spioncino).

Sono un mago.

Cinese:            (Entra, si guarda attorno). Non c’è mai … Gigio Gigi … chissà se avrà

qualcosa per me … non vedo niente … devo arrivare in tempo: come vedo uscire il venditore magico mi devo precipitare.

Niobe: (Rientra). Arriva … porca miseria Pim Pum Pam mi sono scordata … c’è mancato un pelo … li ho già buttati in pattumiera, vai in cucina, arrangiati in qualche modo … portali via tutti eh … dammi venti euro: a me!

Cinese:            Io ci campo .. li vendo in una giornata.

Niobe:             Immagino! Sarà fuori … è sparita? Boh! (Appare Gigio). Falso allarme:

se n’è andata! Torni in meditazione che le fa bene.


Gigio:


Mi stavo addormentando. … accertati meglio prima …


Niobe:             È giunto dal lontano oriente il cinese: sta rovistando nella spazzatura


alla ricerca degli oggetti magici.

Gigio: Meno male che c’è lui che rovista (Entra il cinese). Hai fatto il pieno? Bravo! Tutto gratis … vai …

Cinese: Grazie! Va a ruba! Pensi che mi è capitato di rivendere a Muzius un oggetto che vi ha portato … non se n’è accorto.


Niobe:


Ha la stoffa del genio quello …


Cinese:


Crede? Buongiorno. (Esce).


Gigio:


Bene … dopo questa esperienza magica torno a letto … chiamami se …


Niobe:


Giacché non deve venire nessuno mi occupo delle mie cose. (Esce).


Sergio:


(Prima di entrare guarda dal solito spioncino). Sono cento.


Francesca:


Non è esoso … bene … e la fattura?


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Sergio:             Gliel’ho già fatta.

Francesca:   Che stupida: è vero! Qui le fatture hanno un significato fantasioso.

Allora a settimana prossima.

Sergio: Chiudo per ferie domani … ci vediamo il mese prossimo. (Francesca esce). Perfetto! Ora chiamo il vero mago … Gigio Gigi!

Gigio:               Non è in anticipo lei? Di due settimane?

Sergio:             Lo so … ma il male mi strazia … tenga … (Il solito assegno).

Gigio:               È troppo … le restituisco cento … la prossima volta mi paghi in contanti:

èmeglio! Si sdrai … solito dolore insistente? … Lei ha bevuto … eh … si attenga ai consigli. Questo fegato è il triplo del normale …


Sergio:

via orale?


Accidenti: il triplo! Mangerò di meno. Non mi da niente da prendere per


Gigio: Io do tutto per via orale, non scrivo mai niente. Sì … ci sarebbe questo ritrovato … costa molto … cento.


Sergio:


Si tenga tutto l’assegno tanto …


Gigio:


Bene! Tre sedute ancora e uscirà trionfante.


Sergio:


Non so come ringraziarla …


Gigio: Non importa … mandi pure i bisognosi … se ne manda tre le faccio lo sconto. Le faccio un tre per uno.


Sergio:


Gliene mando quanti ne vuole.


Gigio:               Speriamo! (Si siede). Se non invento qualche diavoleria per tirare avanti


…non so come finirò … è necessario consultare qualche libro di economia aziendale altro che cretinate magiche … porca miseria, perché non ho pensato prima … ma certo! Niobe! (Esce dalla porta d’ingresso).


Niobe:


Che c’è? È sparito … che mago!


Marzia:


(Entra). Ciao Niobe … hai perso qualcosa?


Niobe:


Il mago … chi se ne frega … siediti: non c’è nessuno.


Marzia:


Mi sbaglio o lo studio è diventato un coacervo di mendicanti?


Niobe:


Ma pagano senza batter ciglio, il che è rassicurante.


Marzia:


E quel tale benefattore, viene ancora?


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Niobe:

l’incasso.


Figurati: è appena passato. Prende duecento a settimana qualunque sia


Marzia:


Li merita?


Niobe:


Insomma … forse una volta, all’inizio, ma ora.


Marzia:


A te poi che importa …


(Campanello). C’è gente: vado!


Niobe:


Rimani … avanti! Lei! Dica!


Sandro:


Non c’è il profeta.


Marzia:


Addirittura … (Ridacchia).


Niobe:


Dica a me in qualità di alter ego … di addetta ai lavori.


Sandro:

e via …


Dieci contratti pensi … dieci!In una giornata. Basta agitare il cosino qui


Marzia:


Lei agita il cosino davanti alla gente? (Tra il divertito e il curioso)


Sandro:


Ma certo, cosa devo fare: nasconderlo?


Marzia:


Che moda … sono rimasta indietro … mi faccia vedere.(Gag a piacere).


Sandro:


Così a vuoto non so se funziona.


Niobe:


Ha voglia. Funziona sempre … con lei poi che digiuna da secoli.


Marzia:


Ha parlato la donna di mondo.


Sandro:


(Estrae l’oggetto e lo sventola).


Marzia:            Intendeva quel cosino … ma vada a farsi benedire … mi aspettavo chissà

cosa! (Fa intendere a Niobe che è matto). Va bene: vado a sventolare i panni signor cosino … mi ha fatto passare la voglia di chiacchierare … la prossima volta non mi illuda …


Niobe:


Credulona! Ciao! E così funziona … ottimo. Come avviene la magia?


Sandro:           Quando capisco che non si combina niente metto una mano in tasca e


tocco il cosino … non faccio a tempo ad alzarmi dalla sedia per andarmene che già vogliono firmare.


Niobe:

cretino.


Porco cane … lei ha proprio un cosino miracoloso. Quel Muzius è un


Muzius:


Permesso? Mi stavate aspettando?


Niobe:


Ha i sensori! Questo qui ha dei poteri … (A Sandro).


Sandro:


Guardi non so come ringraziarla, da quando ho il cosino faccio faville.


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Muzius:          Ce l’ho anch’io ma …

Niobe:             Glielo hai dato a lui …

Muzius:          Sono scemo io … do via il cosino … ah: quel cosino magico. Funziona?

Sandro:           Per la miseria se funziona.

Muzius:          (Tra se). È la prima volta … bene: che cos’era?

Sandro:           Questo!

Niobe:             Ne voglio uno anch’io.

Gigio:               (Entra di corsa). Mi hanno appena arrestato.

Muzius.          È un miracolo: sei ancora in libertà!

Niobe:             (A Sandro). Ha visto che mago. Si può permettete di stare ovunque. Ha

dei poteri …

Sandro:           Sono sbalordito!

Gigio:               Anch’io! Cosa fa qui?

Niobe:             È venuto a sventolare il cosino.

Gigio:               Ueilà il cosino .. e l’ha fatto qui davanti a tutti?

Sandro:           Sì! E funziona!

Gigio:               Che giornata! Non si finisce mai di imparare. Come fa? (Gag a piacere).

Cosa devo dire.

Niobe:             Non dica niente! … È meglio!

FINE ATTO PRIMO

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ATTO SECONDO

Scena prima

Due giorni dopo

Nedo: (Entra con Niobe e Manolo)Dovevo venire l’altro ieri ma … povero mago, arrestato in mezzo alla strada da una poliziotta con un’ accusa infamante. Che ingiustizia.

Manolo: Gigio arrestato? Non lo sapevo … sono frastornato … beh, forse è meglio se ripasso con più calma … cosa dice Niobe?


Niobe:


Teme un arresto pure lei?


Manolo: E perché mai … travestito come sono chi mi riconosce. (Questa volta è in pantaloncini corti, cappello a tesa larga e barba fluente). Si conoscono i motividell’arresto?


Nedo:


Truffa … raggiro … millantato credito.


Manolo:


Ueilà! Nientemeno!


Niobe:


Chiuderemo lo studio …


Manolo: A questo punto penso che sia meglio per tutti. Amici, ci vediamo quando le acque si saranno calmate. Rinuncio all’assegno. (Esce).


Niobe:


Mi creda: è un cretino! Ma .. di grande spessore.


Nedo: Mi spiace tanto per il mago … pur non avendo avuto nemmeno un consulto ed avendolo pagato in anticipo sento di dire che è una brava persona.


Niobe:


Lo dica lo dica! Perché è venuto se sapeva già dell’arresto?


Nedo:


Per riavere i cinquanta.


Niobe:


Ha ragione … povero ma intelligente: tenga!


Cinese:


(Entra in punta di piedi). Il mago Gigi?


Nedo:


È dietro le sbarre. (Lo imita).


Cinese:


Ha cambiato mestiere? (Idem).


Niobe:


Sì, lavora nel circo. Fa il leone. (Idem).


Cinese:


Peccato … avevo un oggetto speciale da regalargli .


Niobe:


Dammelo … se dovesse cambiare idea ne avrà bisogno. Che cos’è?


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Cinese:


Specialità cinese …


Niobe:


Spaghetti di soia. (Arriva Sandro). Salve.


Sandro:


Strepitoso … chiamatelo …


Nedo:


È in gal … leria …


Niobe:


Ecco! La invito a ripassare … tra un po’ …


Sandro:


Vorrei parlare con chi mi ha venduto questo affare.


Cinese:


Scommetto che glielo ha venduto Muzius?


Sandro: Esatto! E funziona alla perfezione. È l’oggetto più magico che mi sia mai capitato in mano.


Niobe:


Quindi non è il primo?


Sandro:


Scherza … ne ho una collezione.


Nedo: Ne dia qualcuno a me … ne ho tanto bisogno. Mangio così raramente che il cibo a volte mi corre incontro senza che lo cerchi.

Cinese:            È magico.

Sandro:           Indubbiamente … tocchi questo amuleto.

Nedo: Ah … questo qui … sì … lo butti: non funziona! Mah … è il mio? E sì. è proprio lui … chi glielo ho dato?

Sandro:           Muzius!

Cinesi: L’ha preso da me … sono due anni che fa il giro del quartiere. L’ho perfin dato al prete per la pesca.

Sandro:           E allora come mai a me procaccia solo fortuna?

Niobe: Dipende molto anche dal possessore … A volte … Ha provato ad aprirlo?

Sandro:           Un oggetto magico non si manomette mai!

Cinese: Sono d’accordo! È meglio. Le sorprese poi … Niobe glielo lascio qui … allora arrivederci.

Niobe:             Ciao Pam pum pim. (Come esce il cinese getta l’oggetto in pattumiera).

Signori il momento è solenne, vi prego: abbandonate lo studio.

Nedo:               Peccato … chissà, forse mi avrebbe trovato una soluzione.

Sandro:           In che tunnel si trova?

20


Niobe:


Eh … chi lo sa. (Escono tutti). Gigio … venga di qui …


Gigio:


Via libera? Sai che non ci capisco niente? Chi hanno arrestato?


Niobe:             Vallo a sapere! Sentiamo il notiziario. (Voce della radio). “ Arrestato il


noto mago Gigio Gigi … o meglio Luigi Casadelbon, in quanto ritenuto responsabile di truffa, raggiro di incapaci, e millantato credito. “

Gigio: Per la miseria … e quando mai? Zitta! “ Sentiamo dalla voce della poliziotta come è avvenuto il rocambolesco arresto avvenuto tre giorni fa. Signora ci racconti! - Mah, lo pedinavamo da tempo … devo dire che io stessa sono stata raggirata dal mago, il quale, a suo dire, cura perfino dei lebbrosi facendosi pagare fino a mille euro in caso di guarigione” Hai sentito? –“ Inoltre devo dire che il sedicente indovino mostra di essere molto furbo, quando l’ho arrestato era travestito da mendicante … una mente diabolica. - Bene è tutto, a voi studio” … Che abbia arrestato Manolo?


Niobe:


È appena andato via travestito da boy scout.


Gigio:

vero …


Il mistero si infittisce … mi hanno arrestato (pensa) ha fatto il mio nome


Niobe: Ho sentito! (Bussano) vada di là … (Lo si vede spiare dal solito finestrino). Marzia sei tu … vieni … novità?

Marzia:            Lo chiedi a me? E così dagli oggi dagli domani è finito dentro il


gaglioffo … era ora che lo rinchiudessero … imbroglione (Gigio promette bastonate a gesti, gag a piacere). Per fortuna non mi ha mai predetto niente altrimenti … (Tocca l’orologio magico) che bello: è tuo?


Voce:


Felice ora sei di avermi tra le mani perché sicuro sarà il tuo domani.


Marzia:


Per la miseria … magia pura! (Altri gesti di Gigio verso Niobe).


Niobe:


È un oggetto prezioso … che non si può toccare … rischi un contagio.


Marzia: Oh … sei matta? (Lo lascia subito). Non potevi dirlo prima … hanno parlato di lebbra, di malattie … oh, siete matti … non ci vengo più (si strofina le mani nel vestito) … ecco … anche il contagio adesso … siete scemi … dammiqualcosa per disinfettarmi …

Niobe:             Pronuncio questa frase … attenta: è in esclusiva!

Marzia:            Prova!

Niobe:             Ti fidi? (Marzia annuisce, Niobe si concentra). Fatto!

Marzia:            Parla … cosa aspetti?

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Niobe:

lavori.


Ho fatto! Tu non la devi sentire … la sentono nell’aldilà gli addetti ai


Marzia: Mi vuoi spaventare o cosa? Dillo! (Gigio se la ride). Aldilà … oh … per chi mi prendi?


Niobe:


È una formula gratuita.


Marzia:


Ah! … allora se è così … gratis … ridilla un paio di volte.


Niobe:


Noi non cerchiamo soldi, solo oboli, donazioni, lasciti …


Marzia:


E si finisce in galera lo stesso?


Niobe: Purtroppo sì! Non dire male del mago Gigio: lavora gratis! È stato inserito nella lista dei benefattori della città. Sapessi! Lasciami sola.


Marzia:


Mi devo ricredere … mi devo ricredere … ciao! (È un po’ turbata).


Gigio:

s’intende.


Sublime Niobe ti aumenterò la paga … una volta uscito di galera


Niobe:


Cerchi di uscire in fretta. (Escono entrambi).


Scena seconda

Poco dopo

Molly: (Piagnucola). Il mio mago finito in prigione, poverino. Chi mi curerà? Ne stavo uscendo bene da quello stress da matrimonio mancato ed ora ripiomberò nel baratro. È innocente. (Gigio entra ignaro della presenza di Molly, la quale lo scambia per una presenza ultramondana).Maestro … la vedo fluttuare nell’aria (è sui pattini ma la veste lunga li cela completamente) è ubiquo?

Gigio: Porca miseria … Cara Molly, mi vogliono male, pensa che sono recluso da quasi tre giorni e per uscire devo ricorrere a questi mezzucci … che fatica.


Molly:


Menomale che è un mago sennò …


Gigio:


Fortunatamente … ma dimmi perché sei qui, lo studio è chiuso.


Molly:


Veramente è aperto … fuori c’è la fila …


Gigio:               La fila? Io sono in galera, non posso farmi trovare a casa. Mandali via,


di’ che ripassino … torno in carcere  a meditare (Scompare).

22


Molly: Che poteri ha … Cosa racconto a questi … ci fosse Niobe almeno … Venga dentro lei … vi spiegherà dopo … (Entra Sandro). Dica che il mago è dentro e non riceve. È apparso adesso e ha detto di dire così.

Sandro:           Lo so che è dentro! … È apparso? Miseriaccia l’ho perso per un soffio.

Ho così tante cose da dirgli … pazienza: attenderò che esca.


Molly:


Se dovesse riapparire glielo dico.


Manolo:


Fate largo pezzenti … (È irriconoscibile). Niobe!


Sandro:


Non c’è nessuno … lo sa dov’è il mago?


Manolo: Certo! Niobe! Non me ne vado finché … l’ha poi trovato quel tale Casa … coso … di là.

Sandro:           Certo! È il mago: Casadelbon è il suo vero nome. Lavora con uno


pseudonimo e per sicurezza depista gli avventori che lo chiamano in questo modo.

Manolo: Uhe … pseudonimo … porca l’oca! Niobe! Si fa chiamare Gigio ma in realtà … già, l’ha mandata di là. Mi riconosce?

Sandro:           No! E lei?

Molly:              No!

Manolo: Vengo di tanto in tanto per diletto … diciamo che sono qui per caso ecco. Va bene, vorrà dire che ripasserò. Sono un tantino sbalordito ma ... Non mi conoscete eh? Bene!

Sandro:           Vado … ci penso io a quelli.

Molly: Se vengono altri? Qui è un porto di mare … stavo così bene … ci mancava anche l’arresto … pazienza … e se gli chiedessi di apparirmi in casa?(Esce).

Scena terza

Verso sera

Cinese:            (Entra). Niobe … perché ti nascondi?

Niobe: Chi si nasconde? Ornai la baracca è sulle mie spalle … il mago è altrove … capisci … altrove.

Cinese:            Mi spiace … finché rimane dentro e Muzius non si fa vivo cosa vendo?

Niobe: Oh, Ping pong. Non mi dire che ti manca il materiale … ah ecco! Mi pare che di schifezze ne hai a sufficienza.

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Cinese: Le sue sono più belle e soprattutto fanno il giro da voi a me e poi a lui e poi agli avventori facendo salire il prezzo.


Niobe:


C’è un commercio di oggetti magici che Dio solo sa!


Cinese:


Quando pensi che lo lasciano uscire?


Niobe:

eh?


Spero presto perché qui non si batte un chiodo … vive da segregato …


Cinese:

spioncino).


Non so! Se credi mi posso sostituire a lui … (Gigio appare allo


Niobe: Ma vai a casa a dormire … è unico il mago … unico! (Gesto si approvazione di Gigio). Esci … sciò …ti avviso quando lo liberano.

Gigio:               Questa storia deve finire eh … con ‘sto fatto che sono in galera mi vanno

in malora gli affari … che libertà è? Non mi posso far vedere da nessuno: devo apparire … se prendo quel cretino che si è spacciato per me … sono prigioniero in casa mia.

Niobe:             Non le conviene … da un lato è immobilizzato qui ma dall’ altro se la

sconta un altro: la galera!

Gigio: Ecco la trovata che mi mancava … a volte il destino ti offre la fortuna su di un piatto d’argento. Ho deciso di apparire ai miei pazienti.


Niobe:


Guardi che è ancora peggio, se la beccano finisce al patibolo mediatico.


Gigio:


Cambio nome.


Niobe: Bravo fesso … così la beccano un’altra volta con un altro nome e non esce più definitivamente di casa. Cerchiamo di capire chi hanno catturato.

Gigio: (Campanello) Sttt … (Si toglie la mantella e rimane in giacca, sembra un uomo comune mentre Niobe una cameriera. Francesca non li ha mai visti in volto) Avanti!

Francesca: Salve … cerco il signor Casadelbon ma non vedo la targhetta col nome sul portone. E dovrebbe abitare qui.

Niobe:             È in galera credo …

Gigio:               Ingiustamente!

Francesca:   Beh, ingiustamente non direi, con quello che andava facendo.

Gigio:               Cosa avrà mai fatto quel pover uomo … santo oserei dire.

Niobe:             Appunto! Santo. Consulti la lista dei candidati.

24


Francesca:   Lo conoscete?

Gigio:               Abitava qui tanti anni fa, credo … poi è scomparso.

Francesca:   Essendo un mago è possibile. Allora diciamo che non c’è!

Gigio:               Diciamolo! Niobe, lo vedi per caso?

Niobe:             A dire il vero non l’ho mai visto. Ne ho sentito parlare ma … la fama.

Provi al piano di sopra … mi dicono che si nascondono certi tipi.

Francesca: Mi spiace … veramente … ci siamo resi conto che il detenuto non è il vero Gigi ma un avventore che ingenuamente si è spacciato per lui … è semplicemente un poveraccio in cerca di qualche soldo. Se per caso avete notizie fatemi sapere …

Gigio: Ci mancherebbe … addio! Siamo a posto! Anche ‘sta volta cara Niobe è andata male … l’idea di apparire mi piaceva … (Ride) Molly lo crede già … mi ha visto sui pattini fluttuare … che scema!


Niobe:

Manolo?


Non ho idea di chi possa essere il suo spacciatore … che sia veramente


Gigio: Pensa che travestendosi lo scambino per un cliente … idea! Facciamo arrestare lui stavolta.

Niobe: Che mago! Quando arriva, lo tratteniamo più a lungo con un inganno e chiamiamo la polizia.

Gigio: Lo facciamo arrestare qui a casa … ma dico … no … non funziona. Non voglio passare il resto dei miei giorni rinchiuso qua dentro. Preferisco andare in galera a questo punto. … Era per dire …

Niobe:             Se fosse un vero mago la soluzione la troverebbe …

Gigio: Ma non lo sono … anzi: non lo è nessuno! A proposito di maghi … dammi quell’orologio parlante …


Niobe:


Eh, però, non sarà un mago ma ha una buona vista. Eccolo!


Gigio:


Parla veramente?


Niobe:


Non come la radio ma … se la cava.


Gigio:               Lo apro? Per la miseria … è una specie di registratore miniaturizzato,

cose da spie … ci hanno incastrato … chi l’ha portato: quel cretino di Muzius!


Niobe:


Glielo avranno infilato i poliziotti in mezzo alle cianfrusaglie.


Gigio:


Possiamo dire addio alla libertà! Siamo stati degli ingenui.


25


Niobe:             Possiamo sempre dire che stavamo scherzando … che i nostri visitatori

vengono per un tè … per una briscola: provi a riavvolgere il nastrino.

Gigio:               Provo … dammi un ago … sentiamo:

Voce: “Ma si cara, dopotutto è stato un momento di fragilità, se ti ho tradita con quell’energumena è perché mi sentivo solo e abbandonato” . “Abbandonato da chi … maledetto” …


Gigio:


Mi sbaglierò ma queste voci mi suonano familiari.


Niobe:


A me proprio non dicono niente.


Gigio:               Meglio … siamo salvi per ora … non è della poliziotta … è di qualche


idiota …. Mi ritiro a meditare.

Niobe:             Buonanotte! Che stupida … cosa mi è venuto in mente di portarlo a casa

…e chi lo sapeva che registrava … adesso lo sapranno tutti che mi tradisce, il porco!

Dopo anni di magia ci sono cascata come una pera … magia! Ma mi facciano il piacere (Campanello). Avanti! È arrivato Arlecchino.


Manolo:


Mi riconosce?


Niobe:


Per niente! Chi è? (Tra se). Ma pensa te che scemo.


Manolo:


Io!


Niobe:


Io chi? Il mago?


Manolo:


Eh … porrebbe essere … quando esce?


Niobe:


È stato liberato: hanno commesso un errore.


Manolo:


Chi ha sbagliato? Lo dicevo che è un sant’uomo. Gigio … palesati …


Niobe: Non è più quello di prima … la galera lo ha trasformato. Adesso galleggia. Gli devo mettere dei pesi alle caviglie per tenerlo a terra.


Manolo:


Magia pura … voglio il doppio. Volevo dire vorrà il doppio.


Niobe: Anche il triplo. Adesso vada perché non è in casa … si presenti in abiti più consoni alla circostanza.


Manolo:


E sia! Vado! A malincuore ma vado.


Gigio:


Hai registrato? Sentiamo!


Voce:


“Voglio il doppio” .


Gigio:


Perfetto! Chiamo la polizia. Chiamala tu che hai una voce anonima.


Niobe:


Io?! Telefono da sotto … ci intercettano il numero.


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Gigio:


Niobe, sei una maga.


Niobe:


Vede, non ci vuole poi così tanto. (Esce).


Gigio:


Stavolta ci finisce lui …. Dentro … brutto ricattatore … sanguisuga.


Sergio: È permesso … mago Gigio che bello vederla fuori, in libertà … ho saputo e mi sono rattristato in un modo che nemmeno se lo sogna.

Gigio: La ringrazio per l’affetto ma si è trattato di un errore invetigitivo: hanno arrestato un altro.

Sergio:             Qualche cretino immagino.

Gigio:               Non tocca a me dirlo ma … dicono che si è spacciato … non si diventa

mago: si è mago!


Sergio:


Ha ragione … sa chi è questo scemo, lo conosce?


Gigio:


No, non ho avuto il piacere ma lo scoprirò.


Niobe:             Fatto! (Rientra). Pensavo che fosse sparito col suo compare e invece è


qui. Se ha intenzione di pagare con assegno se ne può andare subito … si accettano solo contanti.

Sergio: Immagino … diciamo che in questi ultimi giorni mi sono ripreso dai crampi allo stomaco.


Gigio:


Glielo detto di non bere … ma voi non vi fidate.


Sergio:             Non è stato proprio il suo consiglio a risolvere il problema, è stata la mia

inventiva … uno come me ne sa una in più del diavolo: mi creda!


Niobe:              Guardi, finché si scherza va bene ma se la vuole buttare


sul pericoloso


coinvolgendo personaggi occulti se ne vada. (Teme).

Sergio:             Non mi vorrà far credere che il mago teme un confronto con … quello?

Gigio: Esula dalle mie competenze: io mi occupo di poveracci come lei in cerca di felicità e non di magia occulta. Per quella si rivolga ad altri. (Impaurito).

Sergio: Peccato … volevo mettere una buona parola con quelli laggiù ma … buongiorno.


Gigio:

fatto?


Questo qui è scemo … occulti: cosa significa? Quelli laggiù? Allora hai


Niobe: Sì! Facciamo sparire tutti gli amenicoli vari, i vari personaggi e i clienti fino a nuovo arresto.


Gigio:


Speriamo che si travesta da mago … almeno quello …


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Niobe:


Sarà così intelligente? (Campanello)


Muzius:


(Arriva con il cinese e Sandro). Dov’è … eccoti finalmente libero.


Gigio:               Hanno arrestato un altro in mia vece (Sottovoce a Muzius e al cinese).…


amici, mi rivolgo a voi che siete i miei collaboratori più stretti: intervenite in caso di bisogno.


Sandro:

farò.


La difenderei comunque e anche voi: mi avete fatto del bene e ve ne


Cinese:


Ah, se è per me … con tutti i soldi che faccio …


Muzius:


Che soldi fai? Vendi solo minutaglia …


Niobe:


Sì ma che minutaglia: magica! Quella di scarto …


Muzius:


Contento te … quindi per ora niente attività?


Nedo:


(Entra). Hanno riarrestato il mago …. Mah? È qui lei? Che poteri!


Gigio:


Io sono un’anima candida e beata: Ora sono qui, ora là … poi lassù.


Nedo: Sentite la radio … (Nedo si abbassa per accenderla e Sandro cerca di aiutarlo. Gigio ne approfitta per sparire). Senta!


Muzius:


Non c’è più … gliel’ha detto che è dappertutto.


Nedo:               A cosa serve arrestarlo se è in grado di evadere subito? (Radio). “Nuovo


arresto per il mago Gigio Gigi … questa volta era travestito da pagliaccio.

L’ispettrice non ha più dubbi: si tratta di Casadelbon ha affermato con sicurezza. Daremo i particolare nel prossimo notiziario”. (Gigio, per tentare di stupire gli astanti si traveste e riappare vestito da pagliaccio).


Gigio:


Cosa ne dite, mi dona?


Niobe:


(Tra se). Quando uno è scemo … non lo salva nessuno.


Nedo:


Per la miseria …


Cinese:


Mago, non si faccia vedere in giro, torni dentro!


Gigio:


Sto prendendo una boccata d’aria.


Sandro:


Madonna che mago! È inafferrabile!


Molly: (Entra di corsa). L’hanno ripreso …. Dimenticavo che fluttua. La trovo bene Gigio nonostante gli arresti e che bell’abito … carnascialesco.

Gigio:               Vada via Molly … oggi sono inchiodato per terra. Mi ha preso proprio in


un momento di … grave difficoltà. Non è giornata.

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Molly:

Niobe:

Muzius:

Molly:

Sandro:

Niobe:

Molly:

Gigio:

Molly:

Niobe:

Sandro:

Gigio:

Niobe:


Capisco! Volare per l’isolato è faticoso.

Non ne ha idea! Gli tremano le gambe.

Se non vola sta male.

Quanto mi piacerebbe farlo.

A chi lo dice!

Per voi comuni mortali hanno fatto gli aerei.

Sì, ma vuol mettere? Più tardi, quando si è ripreso, voli a casa mia.

Abita lontano?

Parecchio!

Vuole cento a chilometro. (Lancia un’occhiata a Gigio).

Caro però.

Forse è meglio rimandare.

È meglio!


FINE ATTO SECONDO

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ATTO TERZO

Scena prima

Qualche giorno dopo

Gigio: Bene, sono in galera e mi sto divertendo … l’imbroglione finirà di estorcermi danaro … almeno fino a quando sta al fresco. Che prospettive mi rimangono? Nessuna! Riceverò in stretto segreto solo gli intimi sotto altro nome. Mi farò chiamare Del Gigians … il finto orologio … ah, è qui al sicuro. Non vorrei che si sentissero cosette strane … Hai tentato di fotterlo ma al mago non sfugge niente cara … Sentiamo un po’ la televisione che ha da dire. “ Anche questa volta è stato commesso un grave errore: un altro scambio di persona ha infatti stravolto i piani della dottoressa Magini … sentiamola. – Eh sì, il soggetto dimostra grande abilità, mi sta mettendo alla berlina davanti all’opinione pubblica. Nonostante tutti i dispositivi messi in atto per acciuffarlo sono al punto di partenza. Prima il pezzente che si fa arrestare per rimediare un pasto caldo, ora il cavalier Bellomo, stimatissimo burlone per altro, che ama travestirsi in modi bizzarri … ditemi voi. Sarà per la prossima volta! Spero!”- Si traveste per altri motivi … Niobe!

Niobe:             Beh?

Gigio:               È già fuori … non ha mangiato la foglia. Manolo parlerà?

Niobe:             No di certo a meno che sia scemo …

Manolo: (Entra senza bussare). Se prendo quello che ha fatto la soffiata lo strozzo … mi hanno preso lo sai?


Gigio:


Ma no? Cosa centri tu … non sei un mago!


Niobe:


Lo è lo è … in fatto di soldi lo è.


Manolo: Non vi chiederò più niente … verrò a curiosare ma senza percepire. C’è mancato un pelo eh … eh! Ho temuto!


Gigio:


Sei in abiti civili oggi … non pensi che ti abbia seguito? La poliziotta!


Manolo:


E anche se fosse?  Sono andato a casa di un amico. (Campanello).


Niobe:


Amico eh? Avanti!


Francesca: (Manolo si va a nascondere dietro un paravento ma lo si vede). Pensavo che salisse qui ma … dico il signor Bellomo … siete parenti?

Gigio: Di chi? Il signor Bellomo … abiterà di sopra … il palazzo è grande e ben frequentato da stimatissimi personaggi ..

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Francesca:    Per esempio da chi? (Vede Manolo).Mi dica, lei riceve molte visite?

Gigio: Insomma: alcune … parenti … amici … amiche della mia sfortunata domestica.

Francesca:   Perché sfortunata?

Niobe:             Eh … lasci perdere … è morta improvvisamente mia nonna.

Francesca: Povera … sa che mi sono chiesta che utilizzo ha questa casa? Immagino lei affitti al mago Gigi o il mago si intrufola a sua insaputa.

Gigio:               Porca miseria! Adesso capisco il disordine che trovo al mattino quando

mi alzo. Mi drogano per sviarmi … si intrufolano di soppiatto, fanno i loro comodi e se ne vanno.

Niobe: Glielo avevo detto che qualcosa non andava ma lei dall’alto della sua magnanimità preferisce lasciar correre. E pensi che al mattino, quando vengo lo trovo semi rimbambito per via delle droghe.


Francesca:


Solo al mattino?


Gigio:


Solo al mattino! Gag a piacere, guarda Niobe).


Francesca:


E cosa mi dice di quel pagliaccio che ho erroneamente catturato?


Gigio: Qui da me pagliacci proprio pagliacci non ne vengono … ogni tanto passa uno che crede di esserlo ma poi, dopo una sbirciatina se ne va …


Niobe:


Bisogna capirlo: è rimasto vedovo!


Francesca: Il signor Bellomo vedovo? Se lo è, lo è da poco! Da adesso! (Manolo teme). So che la moglie lo tradiva da anni e per questo ha tentato il suicidio …

Manolo: (Decide di farsi passare per pazzo). Eccomi! Sì, sono impazzito per quella scema di mia moglie … a volte mi nascondo in questo angolo sperando di vederla con l’amante ma poi mi accorgo che ho sbagliato appartamento e mi devo rassegnare.

Gigio: È vero … va nell’angolo. In qualche modo lo devo proteggere. È in uno stato pietoso.

Francesca:    Fa bene … però si da il caso che il caro Bellomo sia scapolo.

Niobe:             (Ha la prontezza di riflessi). Ma è pazzo!

Manolo:         Non più di altri.

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Scena seconda

Muzius: (Arriva con Molly, il cinese, Nedo e Sergio). Caro … (Capisce che qualcosa non va e tenta una messa in scena) Santino (Al cinese che non capisce perché lo chiama così).


Francesca:


(Tra se). Un cinese che si chiama Santino?


Muzius: Non ci crederai ma ho svuotato la soffitta da tutte le cianfrusaglie che avevo … le vuoi vedere prima che raggiungano il cassonetto? Stavo giusto scendendo.


Cinesi:


Dalle a me, gratis s’intende! Non penserete che le rivenda?!


Francesca:


Un cinese che vende cianfrusaglie … ma dico … sarebbe il primo.


Nedo: (Non sa che dire perché a sua volta intuisce che c’è puzza di bruciato). Scusate, mi avete portato al piano sbagliato … sto cercando Frescobaldi! È lei?

Francesca: Infatti mi stavo chiedendo il perché della visita. Pensavo ad una riunione di condominio. È vero … come si chiama? Mi faccia vedere un documento?

Gigio:               Perché no? Prego! (Il documento è falso).

Francesca: Mario Dell’ulivo … bene, ha sbagliato piano lei … mentre il signore è venuto di proposito.

Sergio:             Eh, sa com’è: la povertà … visto che mi è andata bene una volta …

Francesca: Ci ha riprovato! La capisco … il signore si è spacciato per il mago proprio qui davanti a me, in questa stanza, ma essendo fondamentalmente onesto mi ha restituito il denaro.

Niobe: (Tra se). È stato lui … che idea … spacciarsi per mago: a che scopo! I maghi non esistono.

Molly: Ce ne sono eccome e di potenti: ne conosco uno che cammina sollevato da terra e ha il potere di stare dove gli pare.

Francesca:    Me lo presenti … davanti ad uno così, tanto di cappello.

Gigio: Signorina cosa dice … se è venuta per quel libro deve ripassare perché è sparito.

Francesca:   Con tutti i maghi che si alternano qua dentro a sua insaputa, può essere!

Sergio:             Pensa di catturarlo prima o poi?

Francesca:    Certo! Mi dica … lei perché si traveste di continuo?

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Manolo:         Sono pazzo! E sbaglio di continuo appartamento, mi intrufolo senza

capire … perché mi trovo qui?


Nedo:


Per l’assegno!


Molly:


Già!


Sergio:


È vero!


Niobe: Non vorrei sembrare una che parla per niente ma quello è un ladro di appartamenti …

Francesca:    Ah … lo vede che qualcosa salta fuori …. Mi pareva strano. Uno che si


traveste di continuo qualcosa nasconderà. Ha fatto il furbo eh? Sono pazzo, sono tradito. La dichiaro in arresto. Si lasci ammanettare via …

Manolo:         Sono pazzo … sono pazzo!

Niobe:             Più di quello che crede. Lo porti lontano … dalla moglie!

Manolo:         (Ormai tra l’incredulo e l’impaurito). Non ce l’ho!

Sergio:             Guardi bene nell’armadio … a volte rimangono appiccicate sul fondo.

Nedo: (Tra se). Ho capito che rimarrò quello di prima … caro Sergio, sei stato furbo a farti passare per il mago … se fossi arrivato a pensarlo lo avrei fatto anch’io. Non mi resta che salire … quanti giorni sei stato dentro?


Sergio:

prezioso.


Tre! Ho mangiato bene sai … fatti arrestare … ruba qualcosa di


Nedo:

naso.


L’avevo qualcosa di prezioso ma mi è stato in parte soffiato da sotto il


Niobe:

tratta?


Vuoi vedere che si tratta di quell’orologio parlante? (Tra se). Di cosa si


Nedo:


Un oggetto delicato che è in grado di smascherare chiunque dica bugie.


Francesca:


Davvero magico … adesso porto il topo al sicuro e poi torno.


Gigio: Non è il caso. Qualcuno è stato preso, mago o no … l’importante è non fidarsi di quello che dirà … potrebbe vaneggiare.

Manolo:         Non più di altri! (Escono i due).

Niobe: A noi … amici i fatti ci suggeriscono di separarci per un po’ … niente più visite, niente più cocci, niente più mercatini improvvisati … lasciamo scorrere.

Molly:              Mi spiace separarmi da lei … stavo già bene …

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Sergio:


A chi lo dice!


Gigio:

fatto?


Lei è un cretino … ma di quelli grossi … si rende conto di quello che ha


Sergio:


Morivo di fame e per caso ho trovato per terra l’assegno … vero Molly?


Molly:


È così!


Nedo:


L’abbiamo fatto girare per bene: essendo circolare …


Niobe:             Ah ecco … mi pareva strano che due straccioni pagassero con assegni.

Era di quell’imbecille! Svitato com’è.

Cinese:            Non so che dire … dammi almeno gli amenicoli …

Muzius:          Ho taciuto fin ora perché la situazione è grave e siccome non voglio

perdere il cliente, come si dice, mi ritiro in buon ordine … ad Majora!

Gigio:               Sergio … ascolti … Nedo … pure lei … venite di là nel salottino. Niobe,

accompagna gli amici al bar del mago: offri tutto quello che vogliono. … vi ringrazio comunque. (Buio).

Scena terza

Una settimana dopo

Sandro:           (Entra).Signor Gigi …come lo ringrazio questo .. non si trova mai.

(Entra Francesca). Salve! Non c’è … è una settimana che è diventato uccel di bosco.

Francesca:   Sta parlando di chi? Gigi?

Sandro: Sì! Gigio Gigi, il mio benefattore … pensi che un suo collaboratore mi ha dato un oggetto così magico che mi ha fatto arricchire in un lampo.

Francesca: Lo dia anche a me. (Da un’altra stanza sbucano Sergio e Nedo). Ah, eccoli, sono due adesso … ha visto che magia?

Sandro:           Vedo … Gigio Gigi?

Sergio: Mi spiace, siamo subentrati noi,chiunque sia stato il proprietario che subaffittava adesso non c’è più. Ora si vende chincaglieria.


Francesca:


Finalmente avete un reddito, non cercherete più ad imbrogliare poliziotti.


Nedo:


Il signore che abitava qui ci ha affittato la casa, si è trasferito a Napoli.


Sandro:


Peccato! E quel Muzius che fine ha fatto?


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Nedo:


Non lo so! Chieda al cinese.


Sergio:             Piano piano riusciremo a risparmiare qualche soldo pure noi: il tempo


della fame è passato.

Nedo:               Definitivamente!

Francesca: D’accordo , se le cose stanno così va bene! Perlomeno quel furfante di Bellomo è in carcere e non trufferà altra gente.

Sandro:           Dove lo posso rintracciare? E la signorina Niobe?

Sergio:             Non ha sentito … è stata male, è dovuta partire per le Canarie.

Francesca:   Eh già, chi sta male dove vuoi che vada. Venga … non li trova più.

(Escono).

Gigio:               Grazie ragazzi, tenete ve li siete guadagnati (Rientra all’improvviso

Francesca, Gigio si pietrifica come una statua, i due ormai avvezzi all’improvvisazione non si lasciano cogliere in fallo ).

Nedo: Lo stavamo spolverando … è pesante … la teniamo per ricordo. Ma sì! Amava farsi statuario. Marmo! Sergio, rimettila a posto.

Sergio:             È il vecchio proprietario. Sembra vero neh? Che mania di grandezza.

Francesca: In effetti …(Gli gira attorno). Sono tornata indietro per dirvi che quella ragazza è finita in ospedale per esaurimento … essendo venuto meno il mago … subaffittante … rintracciatelo così finisce di curarla … Perché lui cura! (Esce).

Gigio:               C’è mancato un pelo ragazzi. Avete fatto un corso di recitazione?

Nedo:               Quando uno è povero fa qualsiasi cosa … per oggi è tutto?

Gigio: È tutto! Allora intesi eh … da domani state giù al portone e controllate chi sale. Zufolate canzoncine spensierate e se vedete strani personaggi suonate il campanello.


Sergio:


Agli ordini mago … (escono).


Gigio:


Niobe … via libera. (Era nascosta nell’armadio)


Niobe:


Ho registrato tutto … coi tempi che corrono … è meglio.


Gigio:


La previdenza non è mai troppa. Torneremo alla normalità? Mah!


Muzius: È permesso? Cari amici che tempi, cosa deve fare un povero venditore di magia per campare … mah!

Niobe:             Senta, cerchi almeno di lasciarci qualcosa di straordinario, ci sarà pure


un oggetto veramente magico.

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Muzius:          Cara Niobe, l’unico oggetto magico che conosco è il mio portafoglio

quando è pieno … per il resto …


Gigio:


Eppure qualcosa c’è … il cacciavite che hai dato a quel tale …


Muzius:


Non farmi ridere …


Niobe:


Lui dice che funziona … si è arricchito!


Muzius:

credi?


Per merito suo, non certo per il cosino … ma dico, che mago sei? Ci


Gigio:


No ma … lasciamene un po’ …


Muzius:          Vai dal cinese ne ha … per adesso ti lascio questi: fanne buon uso, me li

pagherai dopo. (Rovescia sul tavolo una quantità di cianfrusaglie: sempre le stesse) Ci sarà qualcosa no? Vado di fretta perché … ecco! Ciao!

Gigio: Prendi la pattumiera … aspetta … un altro! Uhei la cosa si fa preoccupante … due affari di questi … mettilo in moto.


Niobe:


Lo apro? … è uguale … sentiamo che ha da dire!


Voce:


Ora che nelle tue mani sto la fortuna lascerò.


Niobe:


Dice un’altra cosa … forse non ha finito.


Voce:


Chi Niobe si chiamerà i figli perderà.


Niobe:


Te lo regalo … mamma mia che fifa … buttalo via mago. Mi conosce?


Gigio:


Ti conosce adesso! Ma dai! Si riferirà alla mitologia … a quella Niobe.


Niobe:


Sì però anche lei … non mi poteva trovare un altro nome: abbia


pazienza. Mi sta venendo un tremolio. Qui si fa spessa … ha un cognacchino?

Marzia: (Entra). Ci siete dunque, non siete dentro? Quella frase che hai detto ha funzionato … non mi sono ammalata … guardami!

Gigio:               Lo vedi, quando c’è la vera magia si guarisce subito … vuoi sentire

qualcosa di speciale: siediti. Ascolta questi oggetti!


Voce:

scomparire.


Marzia dei miei stivali cosa credi di guarire? Non vedi la fortuna


Gigio:


Ollallà, ha detto un’altra cosa … Niobe? (Si alza di scatto).


Marzia:


Voi mi volete far morire prima del tempo?


Niobe:


Oh porca miseria … doveva dire un’altra cosa …


Voce:


Niobe adorata non mangiare l’insalata .


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Marzia: A me vede la fortuna scomparire mentre a te … Perlomeno è stata gentile … ce l’ha con me. Non ci vengo più, ma neanche morta.


Gigio:


Da morta ti consiglio un altro posto. È andato fuori fase …


Marzia: Andate al diavolo … Devo rischiare la pelle ogni volta che entro per salutarti? Sto a casa a finire la Settimana Enigmistica. (esce).


Gigio:

insieme.


Ci sarà una spiegazione … confrontiamoli … sentiamoli tutti e due


Voce:                Eccoci riuniti finalmente, ora sì che siamo contenti, se il padrone lo


vorrà la magia si farà.


Gigio:


Buttali via subito di là. Oh … non voglio finire in manicomio.


Niobe:


Questi non scherzano … andiamo avanti col nostro metodo che è meglio.


Gigio:


Ma scherziamo: qui si rischia chissà cosa …


perché sono finiti qui?


Niobe: Malocchio! Invidia! Gli avversari. Nemici! Senta, perché non ci diamo un mesetto di riflessione?

Gigio:               Dici? Se per caso la poliziotta ci sta addosso tramite espedienti come


questo, noi, ospitiamo amici vari, ci piace fare baldoria :sì! Vada per la pausa. (Buio).

Scena quarta

Un mese dopo

Niobe: (Bussano .Ha un lampo di genio, si getta addosso una fascia tricolore e un cappello, si stenta a riconoscerla).Avanti! Buongiorno.

Sandro: Non direi … oggi è andata male … niente contratti. Il potere dell’oggetto si è esaurito. Un momento … ho sbagliato porta?


Gigio:


(Appare travestito da imbianchino con un paio di baffi). Chi cerca?


Sandro:


Il mago.


Gigio: Si è trasferito in Uganda … adesso qui abita il … sindaco. (Deve improvvisare perché non se lo aspettava). Sei pazza? (A Niobe).


Sandro:


Vedo!


Voce:


Non è vero!


Sandro:


Chi parla?


37


Gigio: È un pappagallo elettronico che abbiamo trovato in casa: un regalo … parla a vanvera.


Sandro:


Capisco, perlomeno non sporca.


Voce:


Scemo!


Sandro:


Beh, è un po’ maleducato.


Voce:


Più di te: fesso!


Niobe:             Lo buttiamo via? Che strano eh … quando c’era il mago non parlava,

adesso che ci siamo noi: parla!


Sandro:


Sarà un residuo di magia.


Gigio:


Ecco cos’è! Guardi glielo regalo … a noi non serve.


Sandro:


Oh sì, ne ho tanto bisogno … quanto vi devo?


Niobe:


Non se la cava con poco … qui si parla di un centinaio e oltre.


Sandro:


Trecento vanno bene? (I due annuiscono).Proprio regalato. Ottimo!


Gigio:

magici.


Non lo vada a dire in giro che a casa del sindaco si vendono oggetti


Niobe:


Penserebbero che faccio miracoli: s’immagina che andirivieni!


Gigio:               Coi politici che abbiamo! Basta un niente per inferrrare gli animi...Vada

e ringrazi Gigi che ha lasciato per lei l’amuleto. Adesso piazziamo l’altro. A chi?

Niobe: Infervorare si dice … cerchi di non strafare … faccia il manovale. Non ho capito da cosa si è travestito?


Gigio:


Da imbianchino!


Niobe:


E tiene in mano la cazzuola?


Molly:


È aperto? Buongiorno … il signor mago?


Gigio:


È scomparso improvvisamente.


Voce:


Non è vero.


Molly:


C’è o non c’è?


Niobe:


Lo vede forse?


Voce:


Sei un idiota.


Gigio:               Non ci faccia caso è questo coso che straparla … sarà stato del mago che


abitava qui. Ci hanno riempito la casa di magia in un modo … Lo vuole?

38


Molly:


Oh sì … ne ho tanto bisogno … cosa fa esattamente?


Gigio:


Prevede il futuro!


Molly:


Se non altro vedrò se prenderò marito stavolta. Quanto vuole?


Niobe:

possesso.


Faccia lei … forse il mago l’ha lasciato apposta affinché ne venisse in


Molly: È possibile! Bastano? (I due annuiscono). Che meraviglia! Grazie sindaco e mi scusi.

Niobe:             Per così poco … addio! Non ne parli non nessuno mi raccomando.

Molly:              Vado a dire che il sindaco regala oggetti magici … non sono scema.

Niobe: Io sono una all’antica … non faccio regali agli elettori. Me li tengo io semmai! Ci siamo liberati del malocchio. Mamma mia che spavento! E per essere dei maghi è un successo. Ritiriamoci nell’antro.

Poco dopo

Nedo: (Entrano).Vediamo un po’ questi due che fine hanno fatto. Ci hanno promesso del lavoro e sono spariti.

Sergio:             Vatti a fidare dei maghi … Nedo, se prendessimo il loro posto?

Definitivamente?

Nedo: Sono solo guai … preferisco fare il barbone … (pensa) se avessi ancora tutti i miei orologi magici sarebbe un’altra vita … (Niobe e Gigio appaiono dallo spioncino). Peccato … il destino ha voluto così. (Cenno di intesa: sanno che sono da qualche parte in casa. Porta Sergio sul proscenio, a parte). Questi congegni li hosgraffignati ad un investigatore (ne estrae altri due dalla tasca e ne nasconde uno dietro un libro senza che Gigio lo veda)… li usava per confondere gli allocchi chepedinava. È alta tecnologia eh! L’ultimo ritrovato in fatto di elettronica. Pensano da soli. Software sofisticati! Bio- neuro - cosi! Futuro! Sttt.

Sergio:             Sono dietro lo spioncino! … (Alza la voce).Chissà chi te li ha rubati? A

Che scopo poi! Hai detto che vedono nel profondo dell’anima degli maghi più esperti perché solo loro ne sanno estrapolare i segreti … capirei se fossero finiti nelle mani di Gigio che di magia ne ha da vendere ma in mani altrui ?…

Nedo:               Eh sì! Sono di un pericoloso che manco ti sogni.

Sergio: Se è vero quello che mi hai raccontato c’è da avere paura solo a nominarli … lungi da me … (I due si guardano impauriti).

Marzia:            Dov’è? Scusate! Ho sbagliato piano.

39


Nedo:               Non credo … cerca forse il mago?

Marzia: Sì … l’altra volta mi ha messo una paura del diavolo … quell’orologio che parla mi ha sconvolta.


Sergio:


È sicura?


Marzia:


Per la misera. Si è scagliato contro di me.


Sergio:


Hai capito adesso? E dove l’ha trovato?


Marzia:


Ne avevano due e che frasi dicevano …


Nedo:               Erano d’oro? (Marzia annuisce). Capisco! Li ha toccati? (Nega). Brava

…non sa cosa ha rischiato signora … Fino ad ora solo un grande mago indiano ne è uscito indenne … tutti gli altri sono morti entro trenta giorni dal contatto. (Si sente un tonfo). Sergio vai un po’ a vedere di làche succede!


Marzia:


Mamma mia gli spiriti. (Sta per infilare la porta).


Sergio:


Saranno caduti i sarcofagi.


Marzia:


Mi è andata bene anche stavolta … continuate voi l’attività?


Nedo:


No! Scherza? Non siamo maghi noi: siamo dei diseredarti.


Sergio:


(Campanello) Avanti è aperto.


Francesca:


Eccoli qui i poveracci … si lavora eh? Bene! E lei, è nuova del settore?


Marzia:


Può darsi … il mago non c’è.


Francesca:


Lei lo conosceva?


Marzia: Altroché … Gigio Gigi, e chi non lo conosce … il più grande mago d’Italia … (Riappaiono i due allo spioncino) ma quella più brava è Niobe .. le basta pensare una frase e subito uno si sente meglio. Mi ha preservato dalla lebbra eh!

Francesca:    Ah … (guarda Sergio) quella che si è inventato lui …

Sergio:             È vero: è stata una mia invenzione.

Marzia:            Ho capito: sono una povera scema … e ma … mi verrà a tiro. (Esce).

Francesca: Il ladruncolo è uscito per insufficienza di prove: lo pediniamo. Se per caso viene qui sappiamo che viene dal Gigi.

Nedo:               Non sarà così fesso.

Francesca: E chi lo sa? Voi due state in campana … chiaro! Se solo intuisco che fate i furbi vi schiaffo dentro per sempre. Chincaglierie!

Sergio:             Non sia severa … non siamo noi i colpevoli di truffa …

40


Nedo:


Io sono più povero di prima …


Francesca:


Prima di quando.


Nedo:               Di prima in generale. (Francesca se ne va). Visto che abbiamo capito chi


li ha rubati, e per questo moriranno, possiamo andare. (Escono).

Gigio: Hai sentito? Siamo morti … che fine ingloriosa per un mago … guarda:tremo! Proprio a me dovevano capitare ‘sti cosi … che iella! Rivolgiamoci a qualcuno di potente, quell’indiano!

Niobe: (Si siede affranta). Ma porca miseria … me lo sentivo che finiva male. Quando si scherza con queste cose … quando c’è di mezzo l’aldilà caro mio. Cosa le è venuto in mente di trascinarmi in questa avventura?

Gigio: Ma quale avventura? Mi hai pregato per avere un lavoro e ti lamenti? Lo sai che con la magia non si scherza. Consulta qualche manuale di quelli, trova una soluzione, se c’è!

Niobe: Io quei libri non li tocco … se la trovi lei. Sa cosa le dico? Vado a casa perché voglio morire nel mio letto … spero solo di non trovarlo già occupato.

Gigio: Mi abbandoni così? Il tuo mago? Mi venisse un’idea di quelle giuste! … Bisognerebbe essere maghi.

Voce: Gigio .. sei disperato? Come mai, non ho ancora iniziato … e già ti vedo in preda allo sconforto … scusa per la rima, non sempre mi vengono … la vuoi questa magia o la passo ad altri?


Gigio:


(Si guarda attorno).Mah … li ho dati via!A che prezzo?


Voce:


Molto alto … molto alto …


Gigio:


Veramente mi accontento della mia.


Voce:


E me le chiami magia … sei un ruba galline.


Gigio: Forse è meglio … qualcosa la rimedio … qualche fesso … qualche credulone. Ce ne sono tanti.


Voce:


Sembri quel tale che preferisce vivere male piuttosto che darmi retta.


Gigio:


Ti ho venduto a quei due o mi sbaglio? (Si aggira in preda alla paura).


Voce:                Ah, mi hai venduto a quei due eh … a loro non parlerò mai perchè non


sono maghi … ma a te .

Gigio: Io non sono mago … ho finto di esserlo perché ero un diseredato come quei due e poi ho visto che funzionava e ho continuato … ma non sono mago!

41


Voce:


Ah, lo ammetti di essere un abusivo? Perlomeno sei onesto con te stesso.


Gigio:               La paura mi sta mettendo alla prova e sai cosa ti dico? Che me ne vado a


spasso d’ora in poi. Chiunque tu sia.

Voce:                Saggio!

Gigio: (Rientra per verificare). Sei un cretino … non parla più. Che sia un’allucinezione? Allucciazione … al diavolo! … Scemo! … Sto peggio di prima .. e quella mi ha abbandonato. Tutte a me capitano. … Imbecille! … Morto! Dio che spavento (Buio).

Scena quinta

Un mese dopo

Manolo: (Entra soddisfatto). Mago nuovo magia nuova … che sciocco si è lascito impaurire da due idioti … furbi ma idioti … orologi che dicono la loro … ma quando mai si è sentita una favola simile … ma nemmeno al tempo dei greci, che di balle ne hanno raccontate a bizzeffe … ha decisamente perso la testa. E Niobe è caduta in depressione … che maghi! Che maghi! … Avanti il primo!


Sandro:

risarcito.


Sono venuto per restituire questo: non funziona più e voglio essere


Manolo:


Non glielo dato io … si rivolga al mago precedente.


Sandro: È scomparso … dicono che vola da un paese all’altro e da un po’ ha smesso di apparire a Molly che ha tanto bisogno.

Manolo: Questo è grave … per quell’affare si rivolga a Muzius … è lui il venditore di cose magiche.


Sandro:


È finito dentro per traffico illecito di divinità.


Manolo:


Addirittura? Provi dal cinese.


Sandro:


Impossibile, è tornato al suo paese.


Manolo: Questo sì che è un miracolo: un cinese che torna a casa? Ha dell’incredibile! Ad ogni modo me lo lasci, tenterò di rivenderlo.


Sandro:


Bravo: lo rifili a qualche altro credulone. Addio!


Manolo: Credulone dice … mah! (Bussano). Avanti! È lei! Si sieda. Pensa di passare inosservata con quel travestimento?

42


Niobe: (Si Toglie il velo, la sciarpa e il cappello poi se lo rimette subito) Sono in incognito … se mi vedono mi arrestano … vengo da parte di “Lui” … per l’assegno circolare!


Manolo:


Circolare nel senso di “circolare” o nel senso di circolare?


Niobe:


Telefono a quella?


Manolo:


Per carità: ho capito!


Niobe:


Tergiversa! È buono?


Manolo:


Non morde … (arrivano Nedo e Sergio). Il gatto e la volpe … prego!


Sergio:


L’assegno?


Niobe:


Prima ci sono io e poi voi poveracci. Sfruttatori! Vergognatevi!


Nedo:

l’oggetto).


Sergio, non senti una vocina dall’aldilà … (Mostra di nascosto a Sergio


Sergio:


Certo che la sento e forte! Che sia …


Manolo:         Non ricominciamo eh … (Si alza e si aggira impaurito). Finché si

scherza si scherza … io non sono proprio mago mago fino in fondo: lo sono a metà.

Sono il sostituto del mago! Sono qui in attesa che si riprenda.

Nedo:               Lo sappiamo!

Marzia: (Piomba dentro).Dov’è! Allora è vero! È finito al manicomio! Sono più maga io di lui.

Voce:                Sei sicura?

Marzia: Ci siamo un’altra volta … allora è il locale che è infestato … Sei lo spirito di chi? (Gag a piacere).


Voce:


Tuo!


Marzia:            Sono morta in piedi? Sento già le gambe venire meno. Sono tutta intera?

(Si tocca). Aiutatemi no!?


Manolo:


E come!? Lo aiuti lei che è pratica.


Niobe:


Io? Ma dico? Pratica di che …


Nedo:


Di qualcosa lo sarà!


Sergio:


Che brivido! Sento correre qualcosa!


Marzia:


Anch’io! (Niobe si spaventa). Sto perdendo conoscenza?


Niobe:


Ragazzi .. piano eh … che cos’è ‘sta puzza?


43


Francesca:    (Entra arrabbiata). In fin dei conti: chi di voi è il mago?

Marzia:            Quello che parla. Lo cerchi!

Voce:                Scema!

Francesca:   Esci! Gigi non faccia lo spiritoso. (Lo cerca invano).

Voce:                Idiota!

Francesca: Fate i ventriloqui eh? E bravi! Bravi! (Va verso Nedo e Sergio). Questi due sono solo poveracci.


Voce:


Fessa!


Francesca:


Ti arresto! Fatti vedere.


(Non sa più che fare).


Voce:


Sono qui!


Marzia:


Cosa sta cercando? Le figurine!


Francesca:

superiori.


La voce … il mago … la maga … non lo so! Che figura ci faccio coi


Nedo:


Saranno nell’aldilà.


Manolo: È proprio necessario che rimanga? Ho la sensazione di essere fuori posto. (Impaurito).


Niobe:


A chi lo dice!


Gigio:               (Entra affannato, stavolta è travestito da barbone). Chi è il mago? Presto

c’è un’ urgenza in portineria: È scoppiata la peste. (Escono tutti).

Francesca:   Stravolta lo prendo.

Gigio: Mamma mia che disastro … Niobe, cambiamo mestiere che è meglio! Lasciaglielo fare a loro il mago.


Voce:


Saggio!


Gigio:


E no è! (Nedo ha lasciato l’oggetto sul tavolo). Tento una magia?


Niobe:


Lasci perdere. Filiamo in fretta: questa casa non è sicura.


Gigio:

Chi è?


Bisogna dominarsi! Se ci lasciamo sopraffare addio.(Sente dei rumori).


Niobe: Senta, non mi ospiterebbe a casa sua per un paio di mesetti … quel cretino di mio marito preferisce un’altra.


Gigio:


Davvero? Non siamo stati capaci nemmeno di … che maghi siamo?


44


Niobe:


Vallo a sapere!


Gigio:


È tutta colpa di quel venditore da strapazzo.


Niobe:              Ma sicuro! Se ci avesse venduto gli oggetti giusti non saremmo qui a …


Zitto! Falso allarme! Bestia che spavento. Ho sentito come una presenza. Anche una certa puzza.


Gigio:


(Impaurito). Gli antenati? … Che sia l’amante di tuomarito?


Niobe:


È ancora viva.


Gigio:


Metti in atto qualche magia per scacciarla dal letto?


Niobe:


No no, le spacco la faccia!


Voce:


Brava!


Gigio:


Ciao Niobe, torno a fare il carrozziere. (Gag a piacere).


Niobe:


Ed io l’ortolana! (I due se la svignano di corsa).


FINE


I fatti narrati e i personaggi sono del tutto immaginari pertanto il riferimento alla realtà è del tutto casuale.

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