Chi fimmina!!!

Stampa questo copione

MI E’ CADUTA UNA CAVALLA NEL LETTO

CHI    FIMMINA!!!!!!!!

Commedia in lingua siciliana

2 atti  e 2 quadri

di Alfia Leotta

Finito di scrivere il……………………. 23/09/2005

Alfia Leotta -  Posizione SIAE n° 118377

Via Alessandro Volta, 67 – 95010 Santa Venerina (CT)

www.compagniailmelograno.it – info@compagniailmelograno.it

tel/fax – 095 953470 – 3485101868

                         

PERSONAGGI

LUIGI SALTALAFOSSA, lo spasimante …………………….. anni 50

IGNAZIO PERNICE, il proprietario della scuderia...………….   “   45

PALMIRA PERNICE, sua sorella …………………………….     “           40

EMILIO PERNICE, suo fratello………………………………     “              50

GIROLAMO, suo padre………………………………………...  “             70

GIORGIA, sua figlia…………………………………………….    “      15

LAURA sua figlia…………………..…………………………….    “     12

ROSINA, la governante …………………………………………    “    40

CIRINO, il segretario …………………………………………..     “  40/50

MINICO, lo stalliere…………………………………………….     “   14

La scena è ambientata nel salotto della villa dei Pernice.

Questi, ricco proprietario terriero, ha una scuderia di cavalli da corsa, pertanto l’arredamento dell’ambiente, dovrà essere consono a tale attività, senza tralasciare però l’abbondanza e la ricchezza della famiglia che da diverse generazioni accumula trofei per gare di cavalli, nonché di caccia.

DESCRIZIONE DELLA SCENA:

Nella parete di fondo un camino centrale con su trofei e foto di cavalli.Ai lati due grandi vetrate con tendoni da cui s’intravede la campagna.

A sx una parete tappezzata di foto e un divano in prima con un mobile bar e  in seconda un uscita che conduce alle camere e ai servizi.

A dx un grande arco conduce all’ingresso della villa e un piccolo scrittoio con telefono. In prima due poltrone e un tavolinetto con gli scacchi

Dove meglio si crede una porta che conduce in uno sgabuzzino.

Se il palcoscenico lo permette, si potrebbe inserire una scala in legno che conduce al piano superiore, delle librerie, il tutto comunque alla fantasia dello scenografo.

DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI

PALMIRA

Tutta pepe, anche se avanti con gli anni, veste in maniera giovanile, sportiva tendente al country e consona allo stile di vita a cui è abituata.

Temperamento focoso e autoritario, tiene tutti a bacchetta.

LUIGI

Timido e impacciato, goffo nei movimenti, ha un aria stralunata perché innamoratissimo di Palmira. La sua goffaggine lo porta ad essere maldestro, urtando le cose, facendole cadere ma salvandole in estremis.

IGNAZIO

Fratello maggiore di Palmira, carattere accondiscendente con la sorella  e il vecchio padre ,ma fermo e autorevole con i dipendenti, ama segretamente Rosina la governante, che ricambia il sentimento ma non esternano per paura di Palmira. Fiero e orgoglioso della sua scuderia, che gli viene tramandata ormai da generazioni, cura in prima persona i suoi cavalli, non disdegnando il lavoro, nonostante la sua solida posizione economica.

EMILIO

Fratello maggiore di Ignazio,  corteggia Rosina, che elegantemente lo respinge. Nonostante la sua poca scaltrezza, è un valido aiuto nel mandare avanti la scuderia.

CIRINO

E’ il segretario di fiducia della famiglia. Si occupa di tutto ciò che concerne la parte amministrativa e finanziaria delle Scuderie Pernice.

E’ un ottimo intenditore di cavalli, ma ne ha paura. Tipo precisino, baffetti e occhilini sul naso, rapido nei movimenti, ha diversi tic nervosi, maniaco dell’ordine e della pulizia, spolvera in continuazione gli abiti dei suoi interlocutori. Porta calzoni più corti del normale, con calze e camicie colorate in abbinamento fra loro. Alla sua mano sinistra, mancano il medio e l’anulare a causa del morso della cavalla di Palmira.

ROSINA

Innamoratissima di Ignazio, ma rispettosa del posto che occupa, aspetta con pazienza che maturino i tempi per accettare la proposta di matrimonio di Ignazio.

GIROLAMO

Il capostipite della famiglia, padre di Ignazio, Emilio e Palmira, sordo e un po’ fuori di testa a causa di una brutta caduta da cavallo, sarà la causa di parecchi malintesi.

ATTO PRIMO

SCENA 1°

( Emilio, Rosina, Iganzio )

EMILIO          ( da sx entrando chiama ) Rosina.Rosina….Rosina……Rosiiiiinaaaaa…

ROSINA        ( da fuori ) Abbolo…….. Eccomi…….Sugnu ccà!

EMILIO          Non mi hai sentito chiamare?

ROSINA        Si,….4 voti.

EMILIO          E tantu ci voli ppì veniri?

ROSINA        Stava facennu ‘na cosa e non puteva lassari…….

EMILIO          Nuddu ti l’ha ‘nsignatu ca u primu duvuri di ‘na brava domestica è chiddu d’arrispunniri e chiamati do’ patruni? ( si siede ) Aiutimi a livari ‘sti stivali.

ROSINA        ( chinandosi a estrarre prima uno e poi l’altro, con difficoltà ) E già, la serva ha curriri sempri,…quannu chiama u patruni! ( ironica )

EMILIO          Esatto!……Tu u sai però……ca si sulu vulissi…….putissi essiri tu,a patruna ccà

ROSINA        Chidda ca c’è basta e avanza.

EMILIO          Putroppu!…..A propositu, unn’è mo’ soru?

ROSINA        Nisciu ‘sta matina prestu.

EMILIO          Eccu picchì c’è ‘sta paci.

ROSINA        Si n’apprufittasssi! Non capita spissu di stari tranquilli ccà intra.

EMILIO          Dici bene! Non vidu l’ura ca si ni va……( avvicinandosi a Rosina ) e poi…..si tu voi….. ah…Rusina……putissi fari assai ppì mia……

ROSINA        U sapi ca jù ppì lei mi ittassi macari ‘nto focu.

EMILIO          Ma jù non vogghiu ca ti jetti ‘nto focu….m’abbastassi sulu tannicchia do to’ beni.

ROSINA        Su è picchissu, ci ni vogghiu macari troppu di beni signor patruni

EMILIO          E allura, picchì……..

ROSINA        Picchì…. Picchì……..Non ciù pozzu diri picchì, va bè?........

EMILIO          Ti piaci mo’ frati, veru?

ROSINA        Parrassi alleggiu…….Si so’ soru vinissi a sapiri ‘na cosa di chista…..Non ci vogghiu pinsari……

EMILIO          Senti, ‘stu lei mi fa sentiri ‘n mammaluccu, picchì non chiamami Emilio ( cingendole la vita)

ROSINA        ( scostandolo dolcemente esce per andare a prendere un altro paio di scarponcini dal ripostiglio ) C’ha finissi,…..putissi turnari a signurina, trasiri so’ frati……..

EMILIO          ( lasciandola a malincuore ) S’ha maritari prima o poi!

ROSINA        Prima o poi!…Ma s’aspetta ancora…….

EMILIO          Certu non è facili, l’età c’è ……..

ROSINA        Picchì, ‘na fimmina a 40 anni è di ittari?….U fattu è ‘n autru:  cu si l’ha maritari cù ddu carattiri ca c’havi?

EMILIO          Rodolfo!

ROSINA        Cui, u vostru fantinu? ( ride ironica ) Ma si su’ 2 simani ca non si fa vivu

EMILIO          E chistu chi voli diri?

ROSINA        Scappau,….comu a tutti l’autri.

EMILIO          Non è tinta di carattiri……..è sulu ‘n pocu nirvusa…..

ROSINA        …( continuando ) ‘n pocu troppu,……

EMILIO          ……certu, qualchi vota bizzarra……

ROSINA        …….streusa!

EMILIO          ….caparbia…..

ROSINA        …..testa ‘e trunzu!……..Sintissi, mi sta appigghiannu a sassa, mi ni pozzu iri?

EMILIO          No, vogghiu stari ccù tia……( l’attira a sé, ma lei si svincola imbarazzata )

ROSINA        Oh, ma è cchiù duru do’ puppu?

IGNAZIO       ( che è entrato nel frattempo, pulendosi le mani in quanto proveniente dalle scuderie) Chi voli diri?

EMILIO          Chi cosa?

IGNAZIO       Chiddu ca visti!

ROSINA        Sugnu ddà banna! ( via imbarazzata )

EMILIO          Chi vidisti?

IGNAZIO       Non fari u nofriu ccù mia…….Lassa stari a Rusina!

EMILIO          Picchì?

IGNAZIO       Mi l’ha dittu ca la ‘ncheti. Non è cosa ppì tia.

EMILIO          Ppì tia inveci si!

IGNAZIO       Appuntu!.........No, ma chi mi fa diri?

EMILIO          A verità! Siccomu ti ci vulissi abbagnari u pani tu, non voi ca jù…….

IGNAZIO       E poi, macari fussi?….. E’ seria, fimmina di casa, giudiziusa……Non è di pigghiari e ghittari comu fai tu…… ca si’ ‘n farfalluni.

 

EMILIO          Su’ sapissi to soru!!!!!

IGNAZIO       Mutu…..aramminzata arriva e si ti senti semu pessi.

EMILIO          Tu si’ pessu! Jù sugnu u frati do’ cori.

IGNAZIO       Ma si sapissi c’allippi appressu a Rosina, addiventi chiddu da meusa, ascuta a mia…….Ma quannu si marita chista, quannu!?

EMILIO          Quannu cancia ddà testa dura ca c’havi.

IGNAZIO       Tutta nostra matri, tutta! Ci spiccicau macari i pila!

EMILIO          Texana era!

IGNAZIO       Si ni ìu una,…… paci all’anima sò e n’arristau n’autra………..

EMILIO          Ma siccumu tu pinsasti bonu d’arristari viduvu ccù du’ figghi fimmini di crisciri si ‘ntisi ‘n duviri di stariti ‘n coddu.

IGNAZIO       Vadda ca ora a cuppa è mia!

EMILIO          Però c’havi ‘n cori ranni……chistu no’ putemu niari.

IGNAZIO       E chi n’ha fari,….si ti permetti a diri a to’, c’havi sempri raggiuni idda, s’ha cuntraddici, s’imbestialisci……..fuma,….spara,….munta a cavaddu comu ‘n omu?!

SCENA 2°

( Emilio, Ignazio, Girolamo )

GIROLAMO  ( entra, suonando una tromba )

IGNAZIO       ( ed Emilio, saltano per aria ) Motti subbitania

EMILIO          Papà, vidi ca ta’ rumpu ‘sta cosa!

GIROLAMO  Ancora ccà siti?.......A cussa sta p’accuminciari.

EMILIO          Ci tonna ccù ‘sta cussa?

IGNAZIO       Senti, a mia chiddu ca dici Palmira non m’interessa. S’ha pigghiari ‘na dicisioni.

EMILIO          No’, sacciu…..mintirlu ‘nta na casa di cura………’N funnu non fa mali a nuddu.

GIROLAMO  ( suona nuovamente ) Allura?

IGNAZIO       E mo’ nervi……M’ i’ sta disintegrannu!

EMILIO                      Papà,…….m’ha duni sta cosa?

GIROLAMO  Ca’ fari?

EMILIO          Mi vogghiu fari ‘na bella sunata, pozzu?

GIROLAMO  ( sedendosi su una poltrona e sistemandosi il plaid sulle gambe, prende da una borsa posata in terra, il suo lavoro a maglia e comincia a lavorare ) Sicuru ca non m’ha spasci?

EMILIO          Certu ca no.

GIROLAMO  E va beni….( gliela da )

IGNAZIO       ( senza farsi sentire dal padre ) O jettila,….falla scumpariri.

EMILIO          Vaiu.

SCENA 3°

( Cirino, Ignazio, Girolamo, Giorgia e Laura )

LAURA          Nonno…sei qua?

IGNAZIO       Ppì sfortuna si……..Non t’hava dittu tenilu d’occhiu?

LAURA          Mi scappau!

IGNAZIO       E cerca di non tu’ fari scappari cchiù.

LAURA          Nonno, andiamo?........

GIROLAMO  Ca quali figghia mia, mi doluti i ginocchia……Pp’abballari u tempu passau.

LAURA          Ma no balliamo, dico andiamo……..

CIRINO          Signor Pernice…….

IGNAZIO       ( e Girolamo in coro ) Si Cirinu, trasi………

CIRINO          C’ama fari, n’hama disfari di Palmira?

IGNAZIO       Si……facemula fora e non ni parrammu cchiù.

GIROLAMO  Ignazio, a vò ammazzari?

IGNAZIO       Chi dici…….ma levu, m’ha vinnu!

GIROLAMO  A to’ soru? E cu s’ha sta accattannu?

IGNAZIO       Ma no, a cavadda

LAURA          Perché dobbiamo vendere la cavalla?

CIRINO          Perché non abbiamo più notizie di Rodolfo e visto che non si trova un fantino che le va d’accordo…..

IGNAZIO       Du’ gran figghiu di…….

GIROLAMO  Ah ah ah ah….. ( ammonendolo )

IGNAZIO       …..strafallaria,……. si volatilizzau, lassannuni ‘nte trafichi…….

CIRINO          E senza Palmira non abbiamo alcuna speranza di vincere il trofeo “ La balla d’oro”

LAURA          C’è Freccia nera!?

IGNAZIO       C’ha fari ddù broccu!

LAURA          E Polpettina?

IGNAZIO       Mancu a brodu!

LAURA          Fai provare a Palla di neve, no?

IGNAZIO       Chidda squagghia o primu giru.

GIROLAMO  Ma allura picchì ta vo’ vinniri si è l’unica ca ni po’ fari vinciri?

CIRINO          Picchì che soddi ca pigghiamu, putissimu accattari Oriente Express,

GIROLAMO  Certu ccò trenu arrivi prima sicuru, ma non è ca tu fanu trasiri all’ippodromo?

IGNAZIO       ‘N cavaddu, papà…..‘n puro sangue irlandese ca è a fini do’ munnu!.....U problema sarà diriccillu a Palmira

GIROLAMO  A cavadda?

LAURA          Ma no, la zia!

GIROLAMO  Già, veru t’ha vinniri macari a idda.

IGNAZIO       Cirinu, ciù dicemu a pani fattu, chi ni dici?

CIRINO          Non vogghiu essiri ‘nte paraggi! Ci teni accussì assai a dda bestia……

IGNAZIO       ……….ca a chiamau cumu a idda.

LAURA          Perchè non fai provare a me?

CIRINO          Sei una di famiglia e non puoi partecipare.

GIORGIA       ( che era entrata poco prima ) E se riuscissimo a trovare un fantino?

CIRINO          La cosa cambia, ma deve essere subito.

IGNAZIO       Appuntu, subbitu! Ci voli tempu ppì pigghiari cunfidenza ccù Palmira, c’havi troppi difetti…..

GIROLAMO  A verità è…..to’ soru è china di difetti.

IGNAZIO       A cavadda, papà!….E’ pericolosa e si c’ha sapiri fari……. No sai ca muzzica?

CIRINO          ( mostrando la mano a cui mancano le due dita centrali ) Ni sacciu cosa!

GIROLAMO  Posso?

IGNAZIO       Chi c’è?

GIROLAMO  Se mi posso permettere…..forse……se faccio qualche telofonata

IGNAZIO       Ma c’ha fari tu……..Fatti a magghia e statti sodu.

GIROLAMO  C’ho un vecchio amico,…bravo fantino…..si chiama Mario, Mario Licciardello………

CIRINO          Mario Licciardello?...... U canusciu……Si è chiddu, semu a cavaddu.

GIROLAMO  Un momento……Ca si chiama Mario ni sugnu sicuru……..ma ca è Licciardello, no’ sacciu…….Non so se mi spego!

IGNAZIO       Si papà, ti spiegasti troppu bonu.

GIORGIA       Aspetta, ho un amico che potrebbe fare al caso nostro.( telefona)

IGNAZIO       Malidittu Rodolfo, anzi Rody, comu u chiama ddà scimunita di mo’ soru.

CIRINO          Pozzu essiri sinceru?

IGNAZIO       Certu, parra

CIRINO          Forsi non su affari mia…….ma cridu ca……( guardandosi attorno)

IGNAZIO       …po’ parrari.

CIRINO          Si mi pozzu permettiri……..

IGNAZIO       Permettiti, permettiti,…basta ca parri.

CIRINO          Rodolfo è a Roma……ROMA NON FAR LA STUPIDA

IGNAZIO       E’ a Roma e non mi dici nenti?….Chiamulu, fallu veniri,…..dicci ca …..anzi, dammi u telefunu ca ci chiamu……( esigendo il cellulare che Cirino consegna ) ….ci ni dicu quattro……….forza, dammi u nummuru ……..c’aspetti……

CIRINO          Unni u voli chiamari,…….. chissacciu unn’è?

IGNAZIO       Non dicisti ca è a Roma? ROMA NON FAR LA STUPIDA

CIRINO          A Roma, si,…..ma no unni?……Sacciu sulu ca è ccù na gran fimminuna, bionda, tutta curvi,…chè capiddi ca ci scinnunu supra a spadda con un ondulazione a crocco……du’ occhi ca parunu i lampiuni da chiesa matri……du’ ( fa il gesto del seno)……bocci ca……

IGNAZIO       Ciriiiino……..sta’ vaviannu!…….

CIRINO          A scusari signor Pernice.

IGNAZIO       U sai chi ti dicu?.....Megghiu accussì!

CIRINO          Ma comu, so’ cugnatu è ccù n’autra……

IGNAZIO       A mia non mi piaceva!

GIORGIA       Tutto fatto! Ho trovato il fantino!

IGNAZIO       Veru?

GIORGIA       Il padre di una mia compagna, lavora all’ippodromo e mi ha detto che ne ha giusto a punto uno sotto mano. Esperientissimo E’ sceso da cavallo da pochissimo.

IGNAZIO       E perché è a spasso?

GIORGIA       La scuderia ha chiuso…….Lo rintraccia e lo manda qua.

IGNAZIO       Chi gran colpu di fortuna!…Cirino, amuninni. Rosina?….. Rooosiiiinaaaaa

ROSINA        ( entra e inciampa ) Eccomi signor patrone!

IGNAZIO       Si s’avissa prisintari qualcunu ca cerca di mia, vidi ca sugnu ‘nte scuderii. ( via )

ROSINA        Va beni!

LAURA          Giorgia, portiamo fuori il nonno……..Andiamo nonno?

GIROLAMO  Giorgia, la mia tromba dov’è?

GIORGIA       E che ne so io….Dove l’hai messa?

GIROLAMO  A messa?.....No, non l’ho portata in chiesa.

GIORGIA       Quale messa…..dico dove l’hai lasciata?

GIROLAMO  All’ambasciata? E chi ce l’ha portata?

LAURA          E’ inutile, non vedi che è tutto rimbambito?.........Andiamo nonno. ( via insieme )

SCENA 4°

( Palmira, Rosina )

PALMIRA      ( entra in tenuta da caccia con fucile che posa in un angolo.E’ nervosa ) Rosina…..Roooosiiiina,…….

ROSINA        ( entra sempre di corsa e inciampa ) Eccomi!

PALMIRA      Di Rody nessuna notizia?

ROSINA        Nossignura!

PALMIRA      S’ ‘u pigghiu madunnuzza bedda………..ni fazzu puppetti!

ROSINA        I voli fatti i carti?

PALMIRA      Si, si……assettiti e dimmi unn’è. ( accendendosi nervosamente una sigaretta, si siede )

ROSINA        ( siede al tavolino e comincia a mettere le carte in posizione) Ahi!….

PALMIRA      ( ansiosa ) Chi vidi?

ROSINA        Ahi, ahi,ahi…….

PALMIRA      Rosina, chi vidi?

ROSINA        Male, male, male…..

PALMIRA      Ppi’ favuri non mi fari stari supra e spini…..

ROSINA        No, dicu…….Si siddia si si susi ‘n attimu? U pedi da so’ seggia mi sta scaccagnannu ‘n pedi!

PALMIRA      Rusina…..mi facisti pigghiari ‘na morti subbitania.! Ppì ‘n pedi chi sta facennu……Avanti, forza….’sti carti…..

ROSINA        Certu, non pari ca è u sò…….Dunque……..Ecco!…..Ccà è!

PALMIRA      Unn’è?

ROSINA        Nisciu ‘n omu a cavaddu signurina, ma non c’è scrittu unni. Po’ essiri unni e gghè……a Catania, a Palermu…chissacciu…..

PALMIRA      E che fa?

ROSINA        Joca o trisetti!

PALMIRA      E carti?

ROSINA        Ma chi ni sacciu, chisti carti su, non è ‘na telecamera.

PALMIRA      Staiu sulu piddennu tempu ccu tia. Va a chiamare mio fratello ( spegne la sigaretta con rabbia )

ROSINA        Quale?

PALMIRA      Ignazio, no?

ROSINA        Picchì l’autru ci fa fetu?

PALMIRA      Non perdere tempo, ti muovi?

ROSINA        Subbitu signorina….( raccoglie le carte e via  borbottando )

SCENA 5°

( Palmira, Rosina, Ignazio )

IGNAZIO       ( s’imbatte in Rosina ) Rosina senti…….si vidi mo’ soru……

PALMIRA      Qua sono.

IGNAZIO       Ok Rosinuzza, vai……grazie u stissu………Com’è ca non ti ‘ntisi  arrivari comu o to solitu? N’hai ‘ntisu nuddu bottu…….a funnisti direttamenti a Jeep?

PALMIRA      Lassa peddiri ca non è jurnata!

IGNAZIO       E quannu mai!................. Sei nervosa? E perché sua grazia?

PALMIRA      M’addumanni picchì?……..Su’ du’ simani ca non vidu Rody…….

IGNAZIO       E’ a Roma per affari.

PALMIRA      A Roma? E quali affari, scusa…….’Nta ‘n annu di fidanzamentu n’hava  mai successu……

IGNAZIO       Affari, affari…….

PALMIRA      E perché allora non si fa vivo?

IGNAZIO       C’appa succediri qualchi cosa.

PALMIRA      Macari mortu, m’hava fari ‘na telefonata e dirimi……

IGNAZIO       Ca stava acchianannu ‘ni San Petru!….A vah Palmira

PALMIRA      Non tollero certi atteggiamenti

IGNAZIO       Non hai pacenzia sorella cara

PALMIRA      N’haia avutu macari assai.

IGNAZIO       Ma picchì non l’ha lassatu allura? Chi ci vidisti ta vidi tu.

PALMIRA      Ci vogghiu beni.

IGNAZIO       Ma si è ‘n dilinquenti.

PALMIRA      E jù ci vogghiu beni.

IGNAZIO       E’ ‘n animale senza scrupuli

PALMIRA      E ccù chistu?..... Lo amo lo stesso.

IGNAZIO       Non t’ha passatu ppì l’anticamera da ciricoppola, ca putissi essiri ‘n compagnia di qualchi graziosa gonnella?

PALMIRA      Ti paru scema? Certu ca ci pinsai e si intra dumani non si fa vivu, vaiu a Roma e pam…pam……’n coppu ‘o cori …..e u ‘bessu ppè festi.

IGNAZIO       Cosi ca si diciunu…..

PALMIRA      Cosi ca si fanu ( imbracciando il fucile ) Si pigghia a mira…..( puntandolo verso il fratello )…….

IGNAZIO       Niscisti pazza?…..Posa ‘stu cosu.

PALMIRA      Ppò mumentu  è scaricu, vidi? ( preme il grilletto e parte un colpo )

IGNAZIO       Disgraziata, dammi ccà.

PALMIRA      Ti spagnasti? ( ridendo )

IGNAZIO       No,………. mi cacai sulu ‘nte causi! ( posando lentamente il fucile per paura che parta un altro colpo )

PALMIRA      Vado a preparare le valigie. (via )

SUONANO ALL’INGRESSO

IGNAZIO       Chista mi fa moriri prima de mo jorna…………. Non ci dugnu tortu a ddù caiordu si tagghiau a corda………A disgrazia è ca chista m’arresta supra a panza….non si marita cchiù!

ROSINA        ( attraversa la scena di corsa e inciampa  )

IGNAZIO       Alleggiu!……Sarà u fantinu, dicci d’aspittari, ca mi ‘o canciu. ( via )

ROSINA        ( Fa segno di si ed  esce )

IGNAZIO       ( torna di corsa in scena per portarsi via il fucile )

SCENA 6°

( Rosina, Luigi )

ROSINA        ( torna con Luigi ) Prego, si accomodi.

LUIGI             ( impacciato entra timidamente ) Grazie.

ROSINA        Ma prego, si segga, il padrone ha detto che verrà subito.

LUIGI             M’aspittava? Volidiri ca riciviu u mo bigliettu.

ROSINA        Po’ darsi.

LUIGI             Jù vuleva veniri prima, ma m’ha mancatu u curaggiu…. Hava veniri macari ppì ‘n autru mutivu e n’approfittai. Pigghiai u toru ppè corna e sugnu ccà.

ROSINA        Bravu!

LUIGI             A era scemu ca mi faceva scappari ‘n occasioni di chista? A proposito è ‘n casa a signurina? C’avissa parrari.

ROSINA        E’ ‘n casa, ma na’ pozzu disturbari,

LUIGI             Aspettu! Accussì c’haiu tuttu u tempu di pripararimi u discussu.

ROSINA        Canusciti a signurina?

 

LUIGI             Si,……. idda no però……..Sarannu 10 anni….. A canuscii ‘nta concorsu ippicu……u sapi a mia mi piaciunu i cavaddi…..e quannu a visti fu ‘n colpu di fulmini……

ROSINA        Comu, comu?

LUIGI             Si,picchì a mia mi piaciunu i fimmini di caratteri, temperamento  focoso……

ROSINA        A signurina ‘n havi di vinniri focu…..

LUIGI             E poi, è troppu bellissima assai.

ROSINA        Appiddaveru mi sta dicennu ca lei avi deci anni ca è ‘nnammuratu da mo’ patruna?

LUIGI             Parola d’onori.

ROSINA        E picchì non s’ha mai fattu avanti?

LUIGI             E chi ci voli fari, sugnu timidu, non sacciu si si vidi……e poi picchì era praticamente impossibili.

ROSINA        Picchì?

LUIGI             Era sempri impegnata. Appena si lassava ccù unu, u tempu ca mi preparava u discussu, ca già era zita cù ‘n autru.

ROSINA        Veru, a signurina non c’ha mancatu mai u pani……..Ma possibili ca  idda non s’ha accuggiutu mai di lei?

LUIGI             Mai! E’ fiera comu ‘na liunissa, talia sempri avanti…….chi fimmina, chi fimmina…….

ROSINA        Ma ora ca è ccà, o si n’accorgi o si ‘n accorgi. Vaiu a chiamarla.

LUIGI             ( impaurito ) No, ancora non sugnu prontu

ROSINA        Ancora? Dopu deci anni l’avissa sapiri a memoria oramai.

LUIGI             Jù prifirissi prima parrari cù so’ patri

ROSINA        Tempu pessu è……E’ ntrunatu puureddu. Di quannu cascau do’ cavaddu, non si ni po’ pigghiari nenti.

LUIGI             Ma si mi stava aspittannu?

ROSINA        U signor Ignazio, u frati da signorina

LUIGI             E allura parru co’ frati…….vistu ca è già informato…….

IGNAZIO       ( da fuori come se parlasse a qualcuno dalla finestra ) Minicu, chi sta facennu accussì si lava ‘n cavaddu?

ROSINA        Ecculu c’arriva. Vi lassu suli. Appena vidu ca timminastu, v’annunciu alla signorina….. Coraggiu,

LUIGI             Si,…coraggio!……..Matri, mi spagnu……

ROSINA        Tuttu di ‘n ciatu ha essiri.

LUIGI             E si mi dici no?

ROSINA        Accunsenti, accunsenti! ( via)

SCENA 7°

( Ignazio, Luigi )

IGNAZIO       ( entra ) Ma cosi di pazzi……..e spatti pritennunu u stipendiu.

LUIGI             ( si alza ) Signor Pernice?

IGNAZIO       In persona!............. Lei deve essere……

LUIGI             Saltalafossa,….Luigi Saltalafossa.

IGNAZIO       Spero di nome e di fatto.

LUIGI             Un amico comune…….

IGNAZIO       Si certo, l’aspettavo!………...Si accomodi ( lo fa sedere sul divano e lo guarda )…… Dall’aspetto non sembrerebbe adatto…….

LUIGI             Cioè?

IGNAZIO       Quanti anni ha?

LUIGI             48/49

IGNAZIO       48 o 49?

LUIGI             49 ancora l’haia fari. Però mi presentu bonu! Tutti mi dicunu ca n’è dimostru!

IGNAZIO       E quantu pisa?

LUIGI             ‘Na novantina

IGNAZIO       Assai! ‘Na po’ muntari!

LUIGI             ( imbarazzato ) Muntari?

IGNAZIO       E certu, su è pisanti idda non sposta!

LUIGI             Ppi chistu c’è tempu,….. pozzu dimagriri,…..

IGNAZIO       Tempu? Ca quali, anzi semu in ritardu. E’ fora allenamentu e s’ha accuminciari subbitu…..( lo guarda dalla testa a i piedi ) ….Ma semu sicuri ca lei ha muntatu di recenti? Mi pari fora forma……

LUIGI             Non pinsava ca c’aggiuvavunu ‘stu tipu di referenzi, ma si su necessari…….

IGNAZIO       Ppì carità, mi fidu do giudiziu di l’amicu nostru, ma accussì a occhiu e cruci…. Comunque, pruvamu e videmu…. a mali estremi, estremi rimedi!

LUIGI             Giustu! Si po’ fari. ( ma non capisce )

IGNAZIO       Signor Saltalabuca…….

LUIGI             Saltalafossa……….

IGNAZIO       ……..ppì comora lassamu da parti i soddi…….

LUIGI             Certu, lei è ‘na persona onesta……..perciò, non piddemu autru tempu. Mi dicissi sulu si è daccordu.

IGNAZIO       Si sugnu d’accordu? A lei c’ha stari beni!……S’ha fiurari ca era già mia intenzioni livarimmilla

LUIGI             Bè certu, non è cchiù tantu carusa……

IGNAZIO       Ma è vivace, vivacissima,……… anzi troppu.

LUIGI             Megghiu!

IGNAZIO       A ‘n autru ci l’avissa affidatu senza tanti discussi, ma ccù lei è ‘n autra cosa

LUIGI             Picchì?

IGNAZIO       A manna ‘n amicu, eccu picchì! E iù c’haiu rispettu ppì l’amicizia. Senza cuntari ca è già collaudatu!…… A n’autru prima u vuleva vidiri all’opera, c’era u piriudu di prova…..

LUIGI             Periodo di prova?

IGNAZIO       E certu…si a cosa non funziona, saluti e baci e n’ha succidutu nenti.

LUIGI             ( è più confuso che persuaso ) E ccù mia chi succedi inveci?

IGNAZIO       Non c’è tempu o vuliri o vulari  ha funzionari!……Dunque ( si alza e passeggia ) prima è necessariu ca ci dicu comu stanu i cosi,…….  dopu…..si ci piaci ancora…. fissamu a data do cuntrattu e arrivederci e grazie. ( avviandosi al bar )

LUIGI             Unni sta ghiennu? Hama parrari. ( andandogli incontro )

IGNAZIO       E cu si movi……..vuleva diri  bonanotti e sonaturi.

LUIGI             Ah, prego……s’accumutassi, jù u spettu ccà. ( si siede nuovamente )

IGNAZIO       Signor Saltalabuca,……..jù ccà sugnu.

LUIGI             Saltalafossa.

IGNAZIO       Gradisce qualcosa da bere?

LUIGI             No, grazie sono astemio e poi a quest’ora non bevo mai.

IGNAZIO       Ma è quasi menzionnu…..

LUIGI             Già,…..ma allura picchì c’ha voli dari ora a bonanotti.

IGNAZIO       A cui?

LUIGI             E sunaturi!……Ma unni su’, ne’ sentu sunari signor Pipistrello

IGNAZIO       ( spazientito ) Pernice……ma è ‘n modu di diri….comunque, jemu avanti……Lei ‘a canusci? ( versandosi da bere e poggiando la bottiglia sul tavolinetto dinnanzi al divano)

LUIGI             Si, ‘a visti a ‘n concorsu ippicu e mi ni‘nnammurai subitu.

IGNAZIO       Non è u primu, sapi?

LUIGI             U sacciu, ma non mi interessa.

IGNAZIO       E beddi comu a idda si ni vidunu picca. ( non beve e posa il bicchierino sul tavolino )

LUIGI             Veru,….bellissima!

IGNAZIO       Macari a matri era bedda, sapi? Pura razza inglese

LUIGI             Crideva americana……

IGNAZIO       No,….inglese!….Mossi di partu e jù l’appa allattari co’ biberon. ( accarezzando i trofei )

LUIGI             Certu ca macari lei i porta bonu l’anni!.....Mi  crideva ……Ma non pinsamu a ‘sti cosi tristi. L’importanti ca ‘a crisciu bedda e ‘n saluti.

IGNAZIO       Picchissu,…….benissimo. Havi ‘na testa……. ( di spalle, guardando una foto del cavallo )

LUIGI             Magnifica.

IGNAZIO       E ‘n pettu……chi pettu, eh?

LUIGI             (ripete mimando ) Già…..

IGNAZIO       E certi cianchi……

LUIGI             Stupendi.

IGNAZIO       E d’arreri? L’ha vistu d’arreri?

LUIGI             Beh, veramenti….

IGNAZIO       Chi ni pensa?

LUIGI             Chi c’haia diri?

IGNAZIO       E ddi iammi, poi…..l’ha vistu cchi stanghi….

LUIGI             Veramenti……non mi passiru tantu…….

IGNAZIO       Ma si è a prima cosa ca sauta a l’occhi…….longhi, snelle, cosce sode e polpose

LUIGI             ( in preda a una libidine beve tuttu d’un fiato il bicchierino che si era preparato Ignazio)

IGNAZIO       Ma unni raggiungi a perfezioni……….è l’attaccatura.

LUIGI             L’attaccatura……

IGNAZIO       Si, perfetta

LUIGI             Appiddaveru?

IGNAZIO       E u pilu? Non è ‘magnificu?

LUIGI             ( deglutendo ) Jù francamenti……

IGNAZIO       Niuru, lucidu…….è nu spettaculu vidirla sutta a doccia.

LUIGI             Ah si?

IGNAZIO       Si, però ogni tantu jetta cauci……..Allura cu’ ‘n colpu di frustinu si metti ‘n riga

LUIGI             Non mi pirmittissi mai.

IGNAZIO       No, quannu ci voli ci voli, picchì è fatta accussì. ( guarda il bichhierino vuto e se ne versa un altro )

LUIGI             Su dici lei?

IGNAZIO       Certu,….. lei s’avissa trasferiri ccà prima di subbitu.

LUIGI             Ccà?

IGNAZIO       E logico. Havi bisognu di fari amicizia,prima di farisi muntari.

LUIGI             ( sconvolto si alza )  Comu?

IGNAZIO       Si, prima di montarla, c’è tutta ‘na trafila…..chi ci pari semplici?… ( posa nuovamente il bicchiere e passeggia ).Prima bisogna accarezzarla, lisciarla……e o mumentu giustu….. hop saltarle addosso con decisione… …e su non c’è confidenza…….

LUIGI             Hop?

IGNAZIO       Si,…hop..addosso! Ma c’assicuru signor Luigi, ca appoi  duna certi soddisfazioni……..

LUIGI             Ah si? ( beve )

IGNAZIO       Però dopu, non si po’ permetteri d’allintari…….non s’ha perdiri l’abitudini.

LUIGI             Certu, certu

IGNAZIO       Havi bisognu di essiri muntata tutti i jorna,….se no soffre.

LUIGI             Tutti i jorna?

IGNAZIO       Non ci dicu du’ voti o jornu,…..ma ogni matina è sicuru. Hop, hop…..( azione)

LUIGI             Hop, hop

IGNAZIO       Se no soffre!

LUIGI             E nuatri na’ vulemu fari soffriri, veru?

IGNAZIO       Bravo Luigi!…..Ogni matina, cu’ acqua, ventu, nivi……Hop, hop, hop…. ( nota il bicchiere vuoto e non convinto ne versa un altro )

LUIGI             Chi travagghiu!!!!

IGNAZIO       Si però pensa di non fariccilla…..

LUIGI             C’ha fazzu, c’ha fazzu!

IGNAZIO       Si po’ sempri fari aiutari di Minicu. Iddu già a canusci e l’ha muntatu spissu.

LUIGI             Minicu? ( si alza e si allontana )

IGNAZIO       U stalleri. ( posa nuovamente il bicchiere e gli va incontro  )

LUIGI             No, no…..pensu di fariccilla sulu.Grazie!

IGNAZIO       Megghiu accussi! Picchì è megghiu non canciari…..Però, ppì na’ fari soffriri, Minicu è sempri disponibili, è ‘n amicu fidatu

LUIGI             Ma…..

IGNAZIO       Appuntu, ci su’ macari i ma. Vinissi, assittamuni…….La devo informare…

SUONA IL TELEFONO

IGNAZIO       Scusi ‘n attimo

LUIGI             Prego, prego………..( nuovamente beve tutto d’un fiato. Poi fra sè ) M’avissa fari aiutari……..….ppì chistu c’è sempri qualche amicu  disponibili.

IGNAZIO       ( finita la conversazione si siede ) Quindi, dicevo….…. La devo informare che di fronte a tanta bellezza, a tanti pregi,….. ci su altrettanti difetti e grossi ppì giunta. ( notando il bicchiere vuoto, perplesso ne versa un altro )

LUIGI             Oh Signuri!

IGNAZIO       Siccomu sugnu ‘n cristianu seriu, na vota fattu l’accordu, non vogghiu aviri trafichi e lamentele. Ci dicu a unu a unu…..

LUIGI             Picchì su assai?

IGNAZIO       Picca non su! Ma su’ vizi ca ccù tannicchia d’amuri, costanza e pacenzia, si vinciunu facilmente.

LUIGI             Picchissù n’haiu di vinniri.

IGNAZIO       Prima di tuttu è abbastanza bizzarra e quannu s’imbizzarrisce n’arrispunni cchiù e chiamati.

LUIGI             Addirittura.

IGNAZIO       Ma jù attruvai u metudu ppì livarici ‘stu difettu a picca a picca.

LUIGI             E comu?

IGNAZIO       Accarizzarici a testa, o megghiu ancora a panza.

LUIGI             ( esce un taccuino e una penna ) Pozzu pigghiari appunti?

IGNAZIO       Deve farlo!

LUIGI             Accarezzarle la testa e la pancia……..

IGNAZIO       Allisciannula però……..po’ versu do’ pilu. Si calma ‘nta ‘n attimu.

LUIGI             ( scrivendo ) No contropelo…….

IGNAZIO       Soffre spesso di furriuni di testa…..

LUIGI             Povera creatura……

IGNAZIO       Quannu ci pigghia, casca ‘nterra comu ‘na pira…..

LUIGI             Mischina

IGNAZIO       E macari a chistu c’è ‘n rimediu. Basta muncirici a testa che’ manu, ccù forza. S’arricupigghia subbitu.

LUIGI             ( scrivendo ) Comprimere la testa con forza….. Si timminau, ora…..

IGNAZIO       Chisti su chiddi nichi.                      

LUIGI             Ci n’è ancora?

IGNAZIO       Tira cauci.

LUIGI             Cauci?

IGNAZIO       Si, e qualche vota macari di notti, mentri dommi.

LUIGI             Chistu è gravi.

IGNAZIO       L’autru jornu mi ni tirau unu ccà…( indicando il basso ventre ) ca m’assuntumau.

LUIGI             Mira macari ‘nte paisi bassi?

IGNAZIO       Unni capita. Non è ca c’havi tantu giudiziu.

LUIGI             Macari senza giudiziu?

IGNAZIO       ( sorridendo) C’aviri giudiziu! …….Ma non si preoccupi , macari a chistu c’è ‘n rimediu. ( si alza e passeggia ) Quannu s’annerba e accumincia a tirari cauci, basta avvicinarisi…..ccù prudenza……

LUIGI             ( scrivendo ) con prudenza……

IGNAZIO       …e ‘zziddicarla arreri a ‘ricchi

LUIGI             ( c.s. ) dietro le orecchie……

IGNAZIO       Si calma ‘nta ‘n attimu. Diventa docili comu ‘n agneddu e ppì farisi piddunari ti metti a testa ammenzu i jammi.

LUIGI             ( sbigottito ) Ammenzu i jammi? Chista poi,…..macari ccù lei?

IGNAZIO       Ccù mia, ccù Minicu, cù ccù e ghè.

LUIGI             Basta, non vogghiu sentiri autru…….Speru ca non ci n’è cchiù!

IGNAZIO       Magari fussi?

LUIGI             Ci n’è autri?

IGNAZIO       L’ultimu, u peggio di tutti.

LUIGI             Mi sta facennu spagnari…….Chi ci po’ essiri di cchiù terribili

IGNAZIO       Muzzica!

LUIGI             Chi fa?

IGNAZIO       Muzzica! E chi denti!

LUIGI             Speru ca macari ppì chistu c’è ‘n rimediu?

IGNAZIO       Sicuru. Basta mittirici ‘nta ucca ‘na zolletta di zuccuru……

LUIGI             Ca idda si calma ‘nta ‘n attimu.

IGNAZIO       Bravu! ……. ( uscendone una ) Jù ni tegnu sempri qualcuna ‘nta sacchetta….. Vidu ca è sveglio, e chistu è ‘mportanti, picchì non si po’ sapiri mai quannu attacca.

LUIGI             Attacca a tradimentu? ( scrive e poi conserva il taccuino )

IGNAZIO       Appena furrii i spaddi, zac…..tira ‘n coppu e si bell’e fregatu!

LUIGI             Non immaginava tanti difetti tutti ‘nsemi……

IGNAZIO       Ah, mi ni stava scuddannu unu…..

LUIGI             Ancora? ( riprende carta e penna )

IGNAZIO       Appena vidi ‘n masculu ci curri subitu appressu. Ma chistu è irrilevante!

LUIGI             Irrilevanti mu chiama? ( alzandosi di scatto )

IGNAZIO       Ma non è nenti…..s’accumutassi ( si siedono )

LUIGI             ( mostrando le corna ) Ma jù non vogghiu certu attruvarimi accussì!

IGNAZIO       U sappi macari lei, veru?…..Ma vaddassi ca oltri a chisti non c’havi autri vizi.

LUIGI             Menu mali!

IGNAZIO       Ora ca sapi comu stanno i cosi, si è daccordu stringemuni a manu , s’annunca lassassi stari e amici comu prima.

LUIGI             Certu, qualche difettu l’haiu macari jù……

IGNAZIO       Per esempiu?

LUIGI             Mi fetunu i pedi……..

IGNAZIO       Non ci fa casu, ci l’assicuru.

LUIGI             L’alitu……è ‘n pocu pisanti….( gli alita in viso )

IGNAZIO       ( quasi sviene ) ‘N ha ‘ntisu chiddu d’idda!?

LUIGI             A notti arrunfu……..

IGNAZIO       Ma tantu si c’ha cuccari sulu apprima, ppì fari amicizia…..appoi a sira po’ tunnari tranquillamente a so’ casa. I so’ servizi temminunu e setti.

LUIGI             Comu, comu?

IGNAZIO       Normali, non è ca pozzu pritenniri a so’ presenza 24 uri supra 24

LUIGI             Nun è pritesa, fussi duviri miu a maggior raggiuni dopu…….

IGNAZIO       Mi fa piaciri, ma è megghiu ca ci pensa bonu. ‘Na vota ca pigghia a decisioni, vidissi ca è difficili turnari arreri. Non è facili lassalla, è sensibili……

LUIGI             E poi ni suffrissi!

IGNAZIO       Bravu! Sulu ‘n cajordu e pezzu di fangu potti fari chiddu ca fici senza scrupuli. Di iddu si fidava ciecamente…….Non era nuddu e idda ‘ni fici ‘n fantinu famoso, ci fici vinciri i megghiu cursi e iddu comu mi ripaga?

LUIGI             Ho saputo. Cu sapi quantu sta suffrennu Palmira, veru?

IGNAZIO       No, chistu no, fra tanti difetti, c’havi u pregiu ca si scodda subbitu i cosi.

LUIGI             Chiamamulu pregiu.

GNAZIO        Allura? Chi fa, resta?

LUIGI             M’assicura ca guarisci?

IGNAZIO       E’ sulu questioni di tempu.

LUIGI             Allura, affari fattu.

IGNAZIO       Ppè soddi…..

LUIGI             Non m’interessa, chiddu ca fa lei a mia sta beni.

IGNAZIO       Allura semu d’accordu,?

LUIGI             ‘N brindisi?

IGNAZIO       No grazie, haia vivutu assai ppì ‘sta menza matinata ( si alza ) chiamu u mo segretariu e mittemu niuru su jancu.

LUIGI             Ma,….senza mancu parrari cu’ idda?

IGNAZIO       ( scoppia a ridere ) Picchì, lei ci vulissi parrari ?

LUIGI             Mi pari!….E si poi non è daccordu?

IGNAZIO       Ma quant’è simpaticu! ( ridendo esce )

LUIGI             Chi ci cuntai ‘na barzelletta?

IGNAZIO       ( rientra) Non si ni issi….Anzi, picchì na’ prova ‘nto frattempo?

LUIGI             Po po…po po….pozzu …pruvalla?

IGNAZIO       Ma stamu schirzannu? Certamenti……C’havi u mo’ permessu!……Ah, a propositu, senza farini parola ccù mo’ soru ppì comora, intesi? ( via ridendo )

LUIGI             Su dici lei?……..Chi tipu! Pruvarla……..e senza farini parola ppì giunta!....Parra di so’ soru comu si fussi una de’ so cavaddi!

SCENA 8°

( Luigi, Rosina, Palmira )

ROSINA        ( entra ) Comu ìu?

LUIGI             M’aspittava ‘na cosa cchiù semplici…….

ROSINA        Ma quannu c’è l’amuri, tuttu diventa semplici, basta essiri cunvinti.

LUIGI             E jù l’amu tantu, ca non m’interessa di nenti…….chi fimmina, chi fimmina…. MALAFEMMINA

ROSINA        Chisti si, ca su belli paroli.

PALMIRA      ( da fuori ) Rosina, dov’è questo signore?

ROSINA        Eccu a patruna. Vi lassu suli……..Ccà signurina, no’ salottu. ( via )

PALMIRA      ( entra) Voleva parlarmi?

LUIGI             Io?…..No!….Cioè …..si, veramente……

PALMIRA      Innanzitutto lei chi è?

LUIGI             Luigi Saltalafossa

PALMIRA      Allora? Cosa deve dirmi signor Saltalafossa?

LUIGI             Mi chiamassi Luigi, ca  mi veni megghiu.

PALMIRA      Ok Luigi.

LUIGI             C’avissa diri ‘na cosa importanti,…..ma sapi, non è facili parrari di certi cosi…

PALMIRA      ( impaziente) Sto ascoltando!

LUIGI             Non s’innervosisca, s’annunca mi metti l’ansia e……..Staiu vinennu di Roma….

PALMIRA      ROMA? ( balzando in piedi )

LUIGI             ( si allontana di scatto per paura dei calci ) Si, Roma…..e ddà’ncuntrai Rodolfo….

PALMIRA      Ddù disgraziatu……..lei è un suo amico?

LUIGI             Uuuhhhh….di ‘n saccu di tempu

PALMIRA      E perchè non è venuto lui, quel vigliacco……..

LUIGI             Perché lui è rimasto là.

PALMIRA      A far chè?

LUIGI             Niente.

PALMIRA      Come sarebbe a dire?

LUIGI             Ora ci spiegu megghiu…….A vita non è tutta rosi e ciuri comu certi voti ni pari…. U distino ti fa certi scherzi……Cu l’hava diri ca jù……..…

PALMIRA      Luigi, per favore, stringa.

LUIGI             Rodolfo aveva ‘n appuntamentu……

PALMIRA      ( agitandosi nervosissima ) E’ ccù ‘na fimmina?

LUIGI             ( si scansa come prima ) Stassi calma…….’n appuntamentu ccò distinu.

PALMIRA      Oh mio Dio, sta bene? E’ ferito?

LUIGI             No…no…no…

PALMIRA      Ah, meno male!

LUIGI             E’ morto! ‘N pazzu ci acchianau di ‘ncoddu ccà machina……

PALMIRA      ( sviene ) Aaaaah…….

LUIGI             Oh porca miseria,…..u mali ci pigghiau…….( esce il taccuino e legge. Poi le stringe la testa fra le mani ) Su signorina……Mannaggia la miseria ……ddù ‘mbecilli di Rodolfo mi manna a fari ‘sta scena picchì non ni voli cchiù sapiri d’idda e jù comu a ‘n cretinu……..e si idda ora mi mori?…….Ah, si movi…..rinveni……

PALMIRA      Unni sugnu?….Lei cu è?

LUIGI             Luigi, signorina.

PALMIRA      ( piangendo morde il fazzoletto ) Oh Rody……Rody, picchì mi lassasti

LUIGI             Porca miseria a crisi. Muzzica . E ora chi fazzu…..non mi n’attrovu zuccuru…..

PALMIRA      Rody,…Rody……

LUIGI             Signorina Palmira, è inutili ca si pinna, tantu non po’ turnari arreri.

PALMIRA      Aaaahhhh……

LUIGI             Spiramu ca n’accumincia a tirari cauci, ora…….signurina, ppì carità, si calmi

PALMIRA      Aaahhhhh…..

LUIGI             Mi fa pena….quasi quasi ci dicu a virità…….Luigi, chi sta facennu, chi si scemu? Vosi moriri? Lassulu mottu…..ora tocca a tia. Su 10 anni c’aspetti u mumentu giustu………..Signorina, si calmi la prego……

PALMIRA      Si, m’haia calmari…….basta chianciri…….. Anzi il mio sangue si ribella e mi dice una cosa sola. ‘N vigliaccu ammazzau ‘u mo’ Rody e jù l’haia vendicari.

LUIGI             Brava.

PALMIRA      Lei canusci u colpevoli?

LUIGI             Ehm…….No!

PALMIRA      ‘U so’ nomu, mi dicissi u so’ nomu.

LUIGI             Luigi.

PALMIRA      No, di l’assassinu.

LUIGI             Ehn………non lo so.

PALMIRA      Sintissi signor……

LUIGI             Luigi, Luigi Saltalafossa, per lei Gigi, …nullafacente, campo di rendita e aspetto l’eredità di tanti zii ricchi.

PALMIRA      Bene signor Saltalafossa…..

LUIGI             Luigi

PALMIRA      Caro signor Luigi, mi dica il suo nome!

LUIGI             Ma ciù dissi ora ora…..

PALMIRA      Chiddu di l’assassinu.

LUIGI             Ciù giuru, no’ sacciu.

PALMIRA      Impossibile, non ci cridu.

LUIGI             Ciù giuru supra a testa de’ nostri figghi.

PALMIRA      Ma nuatri non c’avemu figghi.

LUIGI             Ppì comora, ma poi…..

PALMIRA      Come si permette, chi sta dicennu?

LUIGI             Dopo sposati naturalmente.

PALMIRA      Cosa le fa credere che io debba sposarla.

LUIGI             Perché io voglio sposarla. Ciù prummisi a Rody………era in punto di morte…

PALMIRA      Era ccù iddu quannu successi?

LUIGI             Si…… e mi diceva….”Falla felici….falla felici…..” E jù sugnu prontu! So’ frati è daccordu, basta fissari a data……

PALMIRA      Emilio è d’accordo?…….

LUIGI             E cù è Emiliu?

PALMIRA      Mo’ frati.

LUIGI             Jù veramenti parrai ccù unu ca si chiamava Ignazio

PALMIRA      Mo’ frati

LUIGI             A scusari signurina…..si chiama Ignazio o Emilio?

PALMIRA      Emilio è chiddu ranni……Ignazio è u minzanu…….Perciò lei parrau ccù Ignaziu?

LUIGI             Si………… ma non ci l’hava diri.

PALMIRA      E già, mi facissi maritari ccò primu cretinu ca capita, basta ca mi ni vaju.

LUIGI             Non sugnu tantu cretinu….Allura, chi mi dici?………..Non ci piaciu mancu tannicchia?

PALMIRA      Ma veramenti…..

LUIGI             Basta un si!……Di quannu a canuscii……

PALMIRA      Unni successi?

LUIGI             A ‘n concorsu ippicu.

PALMIRA      Stava gareggiannu?

LUIGI             No, jù non sacciu mancu iri a cavaddu, taliava.

PALMIRA      Ma chi c’entra lei, parru di Rody, unni ‘u ‘mmazzaru?

LUIGI             A Roooma……Ca era macari sudda so’ frati non m’ ‘u dissi.

PALMIRA      Non sugnu sudda, ‘ntinneva diri,…..unni, in quale zona…..

LUIGI             E’ pratica di Roma?

PALMIRA      No!

LUIGI             Megghiu!…..L’havi prisenti, u raccordu anulari…u fa tuttu, poi gira a destra, scinni ‘na calata e poi pacchiana…..subbito azzicca a sinistra, subbitu picchì si va  a destra, si peddi da casa…….ddà, c’è ‘n pedi d’abburu abbruciatu…..

PALMIRA      N’haia caputu nenti. ( si alza ) Andremo insieme io, lei e mio fratello.

LUIGI             Io lei e suo fratello!

PALMIRA      Aspetti quì    

LUIGI             Aspetto qui

PALMIRA      Preparo la valigia

LUIGI             Prepara la valigia

PALMIRA      Prendo il fucile

LUIGI             Prende il fucile………Oohoooo…..chi fa? Quali fucili?

PALMIRA      Comu ‘u ‘mmazzu, ca’ ciunnia? ( via )

LUIGI             Chi fimmina……chi temperamentu……..quannu s’arraggia è ancora cchiu bedda…….Ci n’haiu chiffari p’addomesticarla

SCENA 9°

( Luigi, Ignazio, Cirino e Girolamo )

IGNAZIO       ( entra seguito da Cirino e Girolamo) Signor Saltalastecco….

LUIGI             Saltalafossa……ehm…Saltalabuca

IGNAZIO       Le presento mio padre.

LUIGI             Piacere signor Quaglia

IGNAZIO       Pernici….semu Pirnici!

GIROLAMO  Appiddaveru?.......E jù c’haia cridutu ca erumu cristiani.

IGNAZIO       Non ci facissi casu…..cascau di cavaddu e ‘ntappau u tuppu…… Forza Cirinu, niscemu ‘sti carti….

CIRINO          Signor Pernice, e di chi hama parratu finu a ora, s’ha ‘spittari qualche jornu ppà firma, non è quantu junci e……..

LUIGI             Megghiu, picchì ora a quantu pari non c’è tempu. S’ha pattiri subbitu ppì Roma… ROMA NON FAR LA STUPIDA

IGNAZIO       Cu è c’ha pattiri?

LUIGI             Jù, lei e so soru…….è ‘n cacchiata niura. SEI DIVENTATA NERA

IGNAZIO       Non ci dissi ppi casu……

LUIGI             Tutti cosi!

IGNAZIO       Eccu u sapeva. Ppì chistu  si siddiau……

LUIGI             Ma no, l’havi ccù Rodolfo.

IGNAZIO       Si fici vivu?

LUIGI             No,…….. si fici mortu!

GIROLAMO  Mortu?

LUIGI             Stecchito

CIRINO          Mossi puureddu?

IGNAZIO       Megghiu!

LUIGI             Comu megghiu?

IGNAZIO       A mia mi fici ‘n favuri.

LUIGI             E picchì?

IGNAZIO       S’hava maritari ccù Palmira e…….ma lei comu’i sapi ‘sti cosi?

LUIGI             Era ccù iddu a Roma….. ROMA NON FAR LA STUPIDA …..

IGNAZIO       ( dopo aver fatto allontanare il padre ) U canusceva?

LUIGI             E certu, non ciù dissi?

IGNAZIO       E ora Palmira picchì voli iri ddà?

LUIGI             Ppì vendicarlu……..si porta u fucili e..pam…pam…

IGNAZIO       ‘Mpazziu….’mpazziu…..

LUIGI             Tranquillu……tranquillu……Tantu ddà, n’attrova a nuddu.

IGNAZIO       In che senso?

LUIGI             Nuddu l’ammazzò…….E’ vivo e vegeto, sta bene e sa sta spassannu ccù ‘na bedda bionda.

IGNAZIO       Peccatu!

CIRINO          Allura è veru? Lei a visti?.......E com’è, com’è?

LUIGI             Non ci dicu e non ci cuntu………

CIRINO          Ma tu vidi chi cosi….’na menza cugnetta di chidda…….

IGNAZIO       Hama fari ancora assai ccù ‘stu discussu?

CIRINO          A scusari signor Pernice!

IGNAZIO       Ma allura picchì ‘sta storia?

LUIGI             Picchì Rodolfo scappau ppì non s’ha maritari….Ni cuntrammu ppì casu: “ Luigi, mi dissi…chi ci fai ccà?…….E iù, “ Rodolfo, chi bella sorpresa….

IGNAZIO       Stringa, stringa….

LUIGI             Stringo!……Cu ti ci porta a Roma, non ti stavi maritannu?…Ci dicu jù….e iddu……. Chi sugnu pazzu?……Mancu ppì tuttu l’oru do’ munnu,……

IGNAZIO       Stringa…stringa…..

LUIGI             Stringo, si!…….Perciò, m’addummau ‘n favuri …chi ci puteva diri di no?…… Vistu ca si’u megghiu amicu miu……inscenamu ‘n incidenti stradali? Tu m’ammesti e jù moru…..Ci porti a nutizia a Palmira e u jocu è fattu.

CIRINO          E com’è ca lei è ancora vivu?

LUIGI             Picchì jù, secunnu a storia ava essiri supra a machina ca ci acchianau di ‘n coddu

CIRINO          No, ‘ntinneva comu mai a signorina Palmira non ci sparau?

LUIGI             A mia?

CIRINO          E certu, dicennuci ca lei c‘mmazzau u zitu……

LUIGI             No sapi, …..ho tralasciato questo particolare.

IGNAZIO       E comu a pigghiau?

LUIGI             Si misi a cianciri, ci vinniru ddì cosi….ci furriau a testa……Però, è troppu bedda macari quannu cianci….

IGNAZIO       Ci piaci appiddaveru?

LUIGI             Assai! I fimmini accussì, mi fanu ‘mpazziri…..Erunu deci anni ca pinsava di farimi avanti e mentiri ‘nte so manu tuttu u mo’ cori , i mo’ ricchizzi….

IGNAZIO       Appiddaveru?.......

LUIGI             Appiddaveru!

IGNAZIO       E’ macari riccu?

LUIGI             Un modesto patrimonio, di na para di miliuni di euro…….

IGNAZIO       A postu!

CIRINO          ( fra sé ) Chistu si ca è culu.

IGNAZIO       ( porgendogli la mano ) Chiamami Ignazio.

LUIGI             ( dandogli la mano ) Certamente Ignazio……sugnu accussì cuntentu ca ti dassi macari ‘n vasuni….( sta per baciarlo)

IGNAZIO       ( lo ferma ) ‘Na cosa a vota!

CIRINO          Intantu m’accuminciassi a dari i so’ documenti accussì priparu i carti.

LUIGI             ( consegna la carta d’identità ) Ci vulissiru macari ‘n pugnu di certificati, no?

CIRINO          Certu, chiddu di sana e robusta costituzione fisica, ma prima s’ha fari i visiti di ritu, ppa vista, ppò cori, ppa carina………fissarii, vah……

LUIGI             E picchì?

CIRINO          Picchì sannunca non ci fanu u tissirinu.

LUIGI             Tissirinu, quali tissirinu?

IGNAZIO       Ppà ‘ssicurazioni, no?

CIRINO          Menzamà ci succedi cosa, nuatri assicurannula non curremu rischi e lei è rimborsatu de’ danni.

LUIGI             C’è ‘stu piriculu?

CIRINO          Signor Pernice, ma non ci dissi nenti?

IGNAZIO       Tutti cosi.

CIRINO          ( porgendo un foglio ) Intanto firmassi ‘sta liberatoria, ccù chista lei s’assumi tutti i responsabilità.

LUIGI             ( più confuso che persuaso firma )

IGNAZIO       Non ti preoccupari, firma……su’ sulu formalità.

LUIGI             Mi fidu ppì carità…….

IGNAZIO       Però è sempri bonu essiri preparati, non pensi?

LUIGI             Certu, certu.

CIRINO          Benvenuto a bordo…….Forza amuninni.

LUIGI             Ora?.....Ma chidda voli iri a Roma?!...Comu si fa?

IGNAZIO       Non c’è tempu, non c’è tempu di fari ‘stu viaggiu…...c’è l’allenamentu…..

LUIGI             Ah già……hop, hop…..Bastassi dirici: Palmira, voli sapiri cu ammazzau u so’ zitu? Jù…..Ma cu ci l’havi u curaggiu……

IGNAZIO       Bravu, accussì chidda t’ammazza.

LUIGI             Sugnu troppu ‘nnammuratu e ‘na vogghiu peddiri

IGNAZIO       Veni ccù mia, intanto……poi ci pinsamu ( via insieme )

SCENA 10

( Palmira,Girolamo e Rosina )

PALMIRA      ( entra ) Signor Luigi…..

GIROLAMO  Non c’è.

PALMIRA      Unni si ni ìu?

GIROLAMO  Ccù to’ frati…….Senti, ma chistu è Bonu?

PALMIRA      Picchì?

GIROLAMO  Dici ca s’ha maritari a cavadda……

PALMIRA      Sa chi capisti?

GIROLAMO  E dissi ca macari Rodolfu si vuleva maritari a cavadda e allura ppì gilusia, ‘stu Luigi, c’acchianau di ‘ncoddu ca’ machina e u ‘mmazzau…..E siccomu non c’happi u curaggiu di diritillu, ciù dissi a Ignaziu.

PALMIRA      E Ignaziu?

GIROLAMU  Tuttu cuntentu ci fici firmari ‘na carta…….E’ chinu di soddi, sai?

PALMIRA      Ma cose di pazzi, cosi di scimuniri………. Mo frati è cuntentu ca Rody è morto, ddùo scemu m’ammazza u zitu e ppì giunta mi voli maritari……Ma ora u ‘bbessu jù. ( imbraccia il fucile per andargli dietro, ma punta Rosina che entra )

ROSINA        Signurina……( alza le braccia ) Oh Misericordia!……Mi voli ammazzari? (ad occhi chiusi, parla a raffica ) Jù ciù dissi a so’ frati ca si n’avissa accuggiutu prima o poi….Ma jù non sugnu daccordu, picchì sugnu ‘na povera cammarera, seria e onesta…..e c’haiu troppu rispettu ppì lei …..non mu putissi mancu cunfissari … Ma è iddu ca mi veni appressu….

PALMIRA      ( lentamente abbassa il fucile ) Ma chi sta’ dicennu?

ROSINA        ( piangente) A virità……Ma ci prumettu ca u mettu a postu….

PALMIRA      Ma di quali virità sta’ parrannu?..... Rosina mi sta facennu peddiri tempu. Fammi passari c’haia ammazzari n’assassinu.

ROSINA        Non era ccù mia ca l’aveva?

PALMIRA      No! Ma di chistu ni parramu dopo. Fammi passare!

ROSINA        Ma scusi, a cu avissa ammazzari?

PALMIRA      A ddùo scemo di Saltala…Saltalabuca…..

ROSINA        U signor Luigi?

PALMIRA      Si, propriu iddu. Ammazzau Rodolfo, capisci?

ROSINA        Nonci pozzu cridiri,….mi pareva accussì ‘n bravu cristianu……

PALMIRA      Ma iù u stennu ca mancu si n’accorgi.

ROSINA        E chi piaciri c’è?

PALMIRA      Comu scusa?

ROSINA        Chi piaciri c’è si iddu non si ‘n accorgi?

PALMIRA      Giustu, ha soffriri…come suffriu u mo’Rody.

ROSINA        Ci facemu ‘na fattura?

PALMIRA      E si scappa?

ROSINA        S’’u maritassi allura!

PALMIRA      Io? Sposare l’assassino del mio Rody?

ROSINA        Accussì è sicuru ca non scappa. ( via )

PALMIRA      Già!……. La mia vendetta sarà una lunga agonia

SCENA 11

(  Palmira, Ignazio, Luigi, Emilio, Rosina )

IGNAZIO       ( entra seguito da Luigi ed Emilio) Ma è mai possibili ca camini sempri ccù ‘stu ferru ‘n manu?

PALMIRA      Se è scarica!

IGNAZIO       E posala u stissu! ( glielo toglie di mano e parte un colpo che fa volare via il cappello a Luigi che sviene in braccio a Emilio)

EMILIO          Disgraziata ‘u ‘mmazzasti.

PALMIRA      Jù? Iddu!

IGNAZIO       Ah,…menu mali……rinveni…..

LUIGI             Unni sugnu?

EMILIO          In casa Pernice.

LUIGI             Ignazio, jù quasi quasi….. ( cerca di andare )

IGNAZIO       Palmira, chiedi scusa.

PALMIRA      Sicuro…..quanto mi dispiace…Vuole scusarmi? ( dolcissima- fingendo)

LUIGI             ( ridendo come un ebete ) Siiiiii….a lei….. a scusu tutta……( guardandola incantato)

ROSINA        ( entra e inciampa ) ‘N tisi ‘n coppu…..

EMILIO          Nenti, ti spagnasti? ( avvicinandosi)

IGNAZIO       ( mettendosi in mezzo ) Non si spagnau.

GIROLAMO  ( entrando ) Ma oggi non si mangia?

ROSINA        Il pranzo è pronto.

GIROLAMO  Finalmenti! ( si alza ed esce )

IGNAZIO       ( le si avvicina ) Rosina, aggiungi ‘n postu a tavola…..

GIROLAMO ……CHE C’è UN AMICO IN Più…….               

IGNAZIO       …..u signor Luigi resta a pranzu.

PALMIRA      Spero signor Luigi che voglia accettare?

LUIGI             ( c.s.) Luigi, chiamami Luigi….. ma certo che accetto.

PALMIRA      Bene!............ Rosina andiamo? ( via insieme a Rosina )

EMILIO          ( uscendo a Rosina ) Lassa aperta a porta da to’ stanza ‘sta sira ( via )

ROSINA        Uffa!!!!!! ( via )

IGNAZIO       Chi jornu furtunatu!

LUIGI             Chi fazzu….vaiu? ( indicando la sala da pranzo)

IGNAZIO       Prego, arrivo subito…..( rimasto solo )……E cu ci spirava cchiù! ‘Nta ‘n coppu sulu  attruvai ‘n fantinu e  ‘n cugnatu riccu …….Mancu mi pari veru. Ci fazzu fari a cussa,………i fazzu maritari e accussì mi scudduriu di ‘ddà ‘mpiccica pedi di mo’ soru e mi maritu Rusina……

LUIGI             ( entrando di corsa ) Ignazio……

IGNAZIO       Si?

LUIGI             E’ sempri validu ddù discussu d’antura?

IGNAZIO       Quali?

LUIGI             A pozzu pruvari?

IGNAZIO       Certu, quannu voi è a to’ disposizioni.

LUIGI             Macari dopu pranzu?

IGNAZIO       Si a stomucu chinu c’ha fai?

LUIGI             C’ha fazzu, c’ha fazzu!!!! ( contento esce con Ignazio )

FINE 1° ATTO

SECONDO ATTO

La scena è quasi buia. Si sentono battere 4 colpi di pendola e dopo 4 colpi di

Fucile.

 

SCENA 1°

( Emilio, Rosina, Ignazio, Luigi, Girolamo )

Luigi in pigiama  attraversa la scena spaventato.

Quasi contemporaneamente dal lato opposto Emilio in pigiama. Si salutano e

continuano ognuno per la loro strada

IGNAZIO       ( entra da dx  in pigiama) Non erunu  colpi di fucili?

ROSINA        ( lo segue impaurita in camicia da notte ) Cridu! E dd’ umbra ca passau?.

IGNAZIO       Mi passi Luigi.

ROSINA        Ma si chiddu sta dummennu ‘nta stadda, cu ciù porta ccà?

IGNAZIO       Hai raggiuni non po’ essiri…..aspetta ccà e videmu chi sta succidennu.

ROSINA        No, mi spagnu………

IGNAZIO       Torna ‘nta to’ stanza allura, ca staiu vinennu.( Rimasto solo accende la luce )

GIROLAMO  ( entra ) Cu sparau?

LUIGI             ( appare, impaurito e tremante ) Palmira

GIROLAMO  O solitu!

IGNAZIO       C’haia fari livari stu viziu…….

LUIGI             Sugnu siccu ‘nte robbi!

IGNAZIO       Chista prima o poi allettica a qualchi d’unu………Ma tu non ti fari ‘mprissuinari.

LUIGI             No, no…..di cori sugnu abbastanza forti.

IGNAZIO       ( cambia discorso ) Allura? A’ pruvasti?

LUIGI             Ci vuleva tintari, ma idda…..

IGNAZIO       Ti disarcionau.!……Ti l’hava dittu ca non è facili.

LUIGI             Eh!….Non è facili!

IGNAZIO       Tu prima di muntarla chi facisti?

LUIGI             Chi fici…..mi c’avvicinai alleggiu alleggiu……

IGNAZIO       Stava dummennu?

LUIGI             Appuntu, e ppì non sbigghiarla, mi ci misi allato pianu ,pianu,pianu, pianu……

IGNAZIO       E ccà sbagghiasti!

LUIGI             Picchì?

IGNAZIO       Si spagnau, è logicu.

LUIGI             E c’hava fari?

IGNAZIO       Disinvolto…..calmo e tranquillu!…….Unu ca to’ esperienza, certi cosi l’avissa sapiri, no?

LUIGI             Si, ma non m’hava mai capitatu una ccù tanti difetti comu a idda.

IGNAZIO       E ccà, non ti pozzu dari tortu………Si sempri ‘ntinzunatu a pruvarla stanotti?

LUIGI             Urca!!!!

IGNAZIO       Ma non ti fa sonnu?

LUIGI             Quali sonnu!!!!

IGNAZIO       E allura riprovaci,……A talìì ‘nta l’occhi, ppì farici vidiri cu cumanna e poi ha essiri ‘n colpu……hop, ci sauti ‘n coddu!

LUIGI             Hop….e ci sautu di ‘ncoddu, ok! ( sorride soddisfatto )

IGNAZIO       Bravu! E ora bonanotti.

LUIGI             Hop e ci sautu di ‘n coddu! ( via nuovamente in camera )

IGNAZIO       ( aspetta che sia uscito, spegne la luce e torna da Rosina )

GIROLAMO  E picchì mi lassasti ‘o scuru?

IGNAZIO       ( velocemente torna e riaccende ) Ancora ccà si’ tu?.......’O cucchiati.

GIROLAMO  Sbigghiai!

IGNAZIO       E vulissi stari ccà?.....Ccù ‘stu friddu?.......

GIROLAMO  U spiddu?.....Turnau u spiddu?.......No, no, no……mi ni tonnu ‘nto lettu.

IGNAZIO       Eccu, bravu…….Buonanotti. ( spegne e via )

Si sentono 4 colpi di fucile e Luigi come prima attraversa la scena di corsa per

uscire dalla comune.

SCENA 2°

( Giorgia, Laura, Minico, Girolamo e Rosina )

La scena s’illumina lentamente come se stesse albeggiando fino a diventare

giorno. La pendola batte 10 rintocchi.

GIORGIA       ( entra, seguita da Laura e Minico ) Vi ho detto no,…….non monto nessun cavallo……..ho paura.

ROSINA        Carusi…..E chi è?.......Quanti voti v’haia dittu ca vostra zia non voli ca si trasi ccà che’ scappi fatti ‘i fangu?.......Macari tu Minicu, ti vo’ fari licinziari?

MINICU         Picchì?

ROSINA        Vidu ca c’hai a testa leggia……Non t’ha dittu forsi ca n’ha peddiri tempu che’ signurini?.........

MINICU         Si, ma siccumu…..

ROSINA        Nenti ma e nenti siccomu….. Otinni a travagghiari……via ( lo fa uscire )

LAURA          La colpa è mia, volevo che lui convincesse Giorgia a salire su un cavallo. Non ho nessuno con cui fare una bella galoppata…….

GIORGIA       Lo sai che ho paura

LAURA          Per una volta che se caduta……

GIORGIA       E meno male che non sono rincretinita come il nonno.

GIROLAMO  ( entra ) Chi sarebbe rincretinito?

ROSINA        Don Girolamu, vi susistu finalmente?

GIROLAMO  E vistu ca stanotti non si potti dormiri, ccù ddù spiddu casa casa.

ROSINA        Vaiu a canciari aria ‘nta so’ stanza.

GIROLAMO  E tu jettila, non t’affruntari!

ROSINA        Chi cosa?

GIROLAMO  L’aria…..l’aria ca c’hai ‘nta panza……Comu si dici….Tromba di culo, sanità di corpo

 

ROSINA        Carusi, puttativillu fora…..facitici pigghiari aria. ( via )

LAURA          Nonno, oggi che si fa?

GIROLAMO  Ah?

GIORGIA       Che – FA- CCIA- MO

GIROLAMO  ( la guarda ) Che faccia devi avere?.....Sempre la stessa.

LAURA          Oggi nonno, andremo a sistemare lo steccato. Sei d’accordo?

GIROLAMO  Non sono seccato……Che ne dite se v’insegno a sistemare lo steccato?

LAURA          E io che ho detto?

GIROLAMO  Non stai bene?

LAURA          Benissimo.

GIROLAMO  Perché allora devi andare a letto?

GIORGIA       ( trascinandolo verso l’uscita ) Andiamo nonno, andiamo a sistemare questo steccato.

GIROLAMO  V’ho detto che non sono seccato ( uscendo )

SCENA 3°

(  Palmira, Rosina, Ignazio, Luigi )

ROSINA        ( sta attraversando la scena )

PALMIRA      ( entra ) Ah Rosina a tia circava…..è pronta ddà fattura?

ROSINA        Ci staiu travagghiannu.

PALMIRA      T’ha spicciari…..non c’haiu tempu….il mio Rody deve essere vendicato.

ROSINA        ‘Nto frattempu, c’haiu ‘na pozioni pronta, si ci po’ ‘ntirissari.

PALMIRA      E chi fa?

ROSINA        U fa divintari mutu.

PALMIRA      Megghiu di nenti……….. Iniziamo con una lenta tortura….Spicciti, ‘o pigghiala!

 

ROSINA        Vaiu. ( via)

IGNAZIO       ( entra con Luigi ) Ancora non m’ha cuntatu nenti……comu ìu?

LUIGI             ( fa cenno che c’è Palmira )

IGNAZIO       E allura?……Non po’ sentiri?

LUIGI             ( fa cenno che non è conveniente )

IGNAZIO       Certu, capisciu……..si ni putissi risentiri, vistu ca prima ha stata cavalcata di Rodolfo!

PALMIRA      Ah, buongiorno! ( con finta dolcezza )

LUIGI             Bubu…buongiorno!

PALMIRA      Passata una notte tranquilla?

LUIGI             Tratra…tratra…tranquilla.

IGNAZIO       E picchì tartagghi?

PALMIRA      ( ironica) Sarà stata l’umidità della stalla, vero Luigi?

LUIGI             Si, certo….l’umidità.

IGNAZIO       Vi lascio da soli. ( via )

SCENA 4°

( Palmira, Luigi, Rosina )

LUIGI             ( imbarazzato si siede sul divano )

PALMIRA      Come ti  pirmittisti stanotti a veniri ‘nta mo’ stanza?

LUIGI             To’ frati Ignaziu mi dissi di farlu.

PALMIRA      E ppì du voti ppì giunta…… Non t’abbastau a prima scarica? I patti eruno chiari, sulu dopu u matrimoniu.

LUIGI             Ma Palmira……nuatri n’hama canusciri,….hama fari amicizia…..e si non ti provu, comu facemu? 

PALMIRA      Ah?

LUIGI             T’haia pruvari, no?

PALMIRA      Chista si ca è bella. Mi cridi ‘na cavadda?

LUIGI             Non mi pirmittissi mai, ma vistu ca c’hai ‘n caratteri ‘n pocu particolari……

PALMIRA      E’ stato Ignazio a dirtelo?

LUIGI             Be’, si…..mi dissi na pocu de to’ difetti……ma jù pigghiai appunti e sugnu prontu a fari tuttu ppì tia.

PALMIRA      Addirittura, pigghiasti appunti……

LUIGI             Non vogghiu sbagghiari.

PALMIRA      Mizzica!.....E’ propriu dicisu sbarazzarisi di mia.

LUIGI             Non t’innervosire…..( si avvicina ) sta calma ( le accarezza la pancia ).

PALMIRA      ( lo guarda incuriosita ) Chi sta’ facennu?

LUIGI             Cercu di calmariti……

PALMIRA      ( lo allontana in malo modo e si dirige verso la comune per uscire ) Rosina….Rosinaaaaaaa

ROSINA        ( entra e inciampa e rovescia il contenuto del bicchiere in faccia a Palmira che con la bocca aperta ne berrà parte del contenuto ) Oh!……..Chistu è ‘n guaiu ora.

PALMIRA      ( tossisce )

LUIGI             Rosina, ma chi cummini!!!!!

ROSINA        Scusassi, no’ fici apposta. Vaju a pigghiari ‘n stracciu. ( via )

LUIGI                         ( porgendo un fazzoletto ) Asciugati……. Ti stava dicennu….( Palmira non risponde ) Palmira……. Palmiiiiiraaaaaa……… Non risponde alla chiamata….( esce il taccuino e cerca )…...accarezzare la testa o la pancia………. No, a panza no…..megghiu a testa……( le accarezza la testa )

PALMIRA      E finiscila ( si scansa, si tocca le orecchie e fa smorfie come se non sentisse )  

LUIGI             Chi c’è, non ti senti bona?

PALMIRA      Chi dici?

LUIGI             Chi c’hai?

PALMIRA      Parra cchù forti…..non sento. ( escono urlando entrambi )

ROSINA        ( rientra ) ……Sudda addivintau?......…….Stranu però, era pp’addivintari muti, no’ suddi……….Appa fari qualchi sbagghiu.

SCENA 5°

( Girolamo, Rosina, Ignazio, Emilio e Cirino )

IGNAZIO       Rosina, ha vistu a Luigi?

ROSINA        Nisciu ora ora cà signurina. ( asciugando per terra )

EMILIO          ( entra seguito da Girolamo ) Ignazio, accussì non si po’ cuntinuari.

GIROLAMO  Vogghiu a trumma….Vogghiu a trumma

EMILIO          Non ci l’haiu…..U vo’ capiri si o no?......Ignaziu, non c’ha fazzu cchiù! Ppì sta trumma jammau ‘n cinima.

GIROLAMO  U sapeva! T’ha puttasti ‘o cinima e t’ha scuddasti dda.

IGNAZIO       Eccu bravu. Oramai è pessa…..S’ammatti ‘n accattamu ‘n autra, va beni?

ROSINA        Ma picchì non cancia strumentu?

GIROLAMO  Picchì haia mangiari frumentu?

ROSINA        Strumentu!..... Picchì non sona u mannulinu?

GIROLAMO  Senti u pannulinu mettitillu tu, jù non ci n’haju di ‘sti problemi.

CIRINO          ( entra ) Signor Pernice,…….

IGNAZIO       ( IN CORO con Emilio e Girolamo ) Si Cirinu, trasi.

CIRINO          Chi fazzu allura, a scrivu a Palmira a sta’ cussa?

IGNAZIO       Di gran cursa!

GIROLAMO  ( a Rosina ) Mo’ figghia scappau di cussa, picchì?

CIRINO          U signor Luigi c’ha pruvatu?

IGNAZIO       ‘Sta notti, ma senza risultatu.

CIRINO          E’ prestu ancora, Palmira è diffidenti…….

GIROLAMO  E’ senza denti?....Chi ci successi?

CIRINO          Diffidenti, è diffidenti…….

GIROLAMO  ( a Rosina ) Ma chi è ca dici? Cu è fitenti?

EMILIO          Rosina,…….( fa cenno di portarselo via )

ROSINA        Don Girolamu, u voli ‘n bellu gilatu?......Amuninni ca ciù priparu

GIROLAMO  ( seguendola ) C’hama ‘gghiri a fari ‘nto craparu?

LUIGI             ( entra)

IGNAZIO       Luigi!.......Vidi ca intra oggi ha circari di muntari a Palmira…..

LUIGI             Intra oggi?

IGNAZIO       Ppì forza.

LUIGI             Ma chi primura c’è?

IGNAZIO       Luigi, si tu peddi ‘sta cussa, nuatri piddemu a facci.

LUIGI             Vuatri? E jù?

IGNAZIO       Oramai semu esposti.  A danu 30 a 1

LUIGI             Min…..chiusiru! Ci su i scummissi di già?

CIRINO          No di ora?

LUIGI             Ma si arrivai sulu ieri?

IGNAZIO       Si ‘na machina funziona a bumma, canciannu u pilota chi fa peddi?

LUIGI             Si si spagna si.

IGNAZIO       Tu ti spagni?

LUIGI             ( fiero) NO……Luigi Saltalafossa n’ha paura di nenti.

IGNAZIO       Bravu! E allura vai e muntala………….. Facci vidiri di chi pasta si’ fattu!

LUIGI             ( orgoglioso) Si,…vaiu e ci fazzu vidiri cu è Luigi Saltalafossa… ( via )

CIRINO          Signor Pernice, n’apprufittamu ppì vaddari ddì cunti?

IGNAZIO       E nescili, videmu comu semu cumminati.

DOPO UNA BREVE SCENA A SOGGETTO ……….SI SENTE SPARARE

LUIGI             ( Di corsa attraversa la scena,)Non voli….non voli……. ( ai due che lo guardano increduli. )

                                                    

BUIO

Stacco musicale

SECONDO QUADRO

VOCE NARRANTE: 3 MESI DOPO

SCENA 1°

( Giulia, Laura, Girolamo, Emilio e Ignazio )

La pendola batte 6 rintocchi. 2 colpi di fucile e Luigi che attraversa la scena di

corsa.

La scena s’illumina lentamente ed è di nuovo giorno.La pendola batte 9 rintocchi

LAURA          ( entra ) Giorgia ti vuoi sbrigare?

GIORGIA       Arrivo……..( spunta correndo ) Sono pronta.

EMILIO          ( entra) L’istruttore vi sta aspettando…..vi volete muovere?

LAURA         Dillo a lei…..ci vogliono tre ore per scegliere gli abiti, due per lavarsi e una per vestirsi e truccarsi.

GIORGIA       Quanto sei spiritosa……..Prenditela col nonno invece, non con me.

EMILIO          Che c’entra il nonno?

GIORGIA       Come se non lo sai, vuole solo me quando deve fare il bagno.

LAURA          Tu perché l’hai abituato a giocare con le paperelle……

GIORGIA       Perché è l’unico modo per farlo lavare.

EMILIO          Avanti, forza……muovetevi e non litigate. ( accompagnandole verso l’uscita )

GIROLAMO  Luigi, senti....….( entra )Luigi?...... Ha vistu a Luigi?

EMILIO          No…….Sta’ notti si curcau ‘nta stanza di l’ospiti. Voli essiri prontu menzamà Palmira u chiama.

GIROLAMO  Finalmente!....Erunu 3 misi ca s’incurnava a dommiri supra ‘stu divanu. E’ tuttu scemu

EMILIO          A mia a scema mi pari to’ figghia….Dopu 3 misi di matrimonio ancora no’ fa trasiri ‘nta stanza ‘e lettu.

IGNAZIO       ( entrando ) Chistu a lassa…….. e su fa semu pessi!

EMILIO          E cu s’ha scudduria, cchiù?

ROSINA        Pozzu?

EMILIO          Certu ( avvicinandola malizioso )

IGNAZIO       ( geloso s’intromette ) Ti serve qualcosa?

ROSINA        Veramenti avissa sistimari ccà intra……

EMILIO          ( spingendo il fratello ) Perché?......Perchè stancare queste fragili membra?

ROSINA        Picchì sugnu pavata ppì chistu.

IGNAZIO       ( c.s. ) Senti Emiliu, vo’ assaggiari unu de’ mo’ micidiali pugni?

EMILIO          E cu arrivau Cassius Clay?.....Avanti, fammi vidiri chi sa’ fari.

IGNAZIO       Non  mi sfidari…..ca t’alluppiu!

GIROLAMO  Carusi finitila.

IGNAZIO       T’haia dittu ca a Rusina non l’ha ‘n chitari…..U capisti?

EMILIO          Sannunca chi mi fai?

IGNAZIO       Chi ti fazzu? ( gli da un pugno in faccia )

EMILIO          ( si scanza e il pugno finisce in faccia al padre )

GIROLAMO  ( si accascia )

ROSINA        U ‘mmazzastu!......... ’U scunsintistu definitivamente. Circati ‘na borsa di ghiaccio ca jù cercu di farlu rinveniri.

IGNAZIO       ( ed Emilio, continuando a litigare a soggetto, escono di scena

SCENA 2°

( Palmira, Rosina, Luigi, Ignazio e Gerolamo )

PALMIRA      ( entra. E’ nervosa. Cerca di arrotolarsi una sigaretta, ma le cade tutto di mano, non si accorge del padre )

ROSINA        E’ nirvusa a signura oggi?

PALMIRA      Cca vanu tutti cosi storti. U sistema dell’astinenza no’ fa soffriri, u manna sulu in bestia e cerca di trasiri cà forza. Ppì farinnillu iri sugnu costretta  a spararici……

ROSINA                    E dopu 3 misi u capisciu…………. Ci vulissi ‘na pozioni ppì calmarici i bullenti spiriti.

PALMIRA      Comu a chidda ppì farlu diventari muto? No grazie…….Ora parra cchiù di prima.

ROSINA        U sistema duci e amaru?

PALMIRA      Quale, prima dolcezze e poi furie improvvise?…..Nenti, c’havi  ‘na calma incredibile…….Non fa autru c’azziddicarimi arreri ‘a ‘ricchi…….e quando tento di ribellarimi u sai chi fa?

ROSINA        Chi fa?

PALMIRA      M’azzicca ‘na zolletta di zuccuro ‘nta ucca.

ROSINA        U sapi chi facemu? ( esce di tasca uno scatolino ) C’haiu ‘sta bella tarantola, c’ha mintemi ‘nto lettu e….zac….e bellu e sistimatu.

PALMIRA      Ma chi schifu….potta ‘sta bestia luntanu di mia.

LUIGI             ( entra ) Oh, la mia cara mogliettina………Si niscisti volidiri ca ti senti bona…finalmente.

GIROLAMO  ( rinviene )

PALMIRA      Mi sento troppu deboli invece. Vaju a stinnirimi tannicchia.

ROSINA        Jù vaju.

LUIGI             Aspetta, ca t’haia parrari…….

ROSINA        A mia?

LUIGI             Chi centri tu, a idda.

ROSINA        Aha…..( si avvia )

LUIGI             Aspetta,…..pottiti a chistu!....... Fallu sfantasiari.

ROSINA        E chi ci pozzu fari fari?

LUIGI             Chi sacciu…….pottilu ‘nte rosi…facci livari l’erba

GIROLAMO  ERBA DI CASA MIA

ROSINA        ( le cade la tarantola  ) Don Girolumu…..vinissi ccù mia.

SCENA  3°

( Luigi e Palmira )

LUIGI             Assettiti ( lei esegue )…….Videmu si si po’ parrari….. ‘Nta 3 misi di matrimoniu n’ha capitatu mai ca semu suli

PALMIRA      E allura?

LUIGI             Su sapissi chi tormentu……..sulu,…. supra ‘stu divanu…….

PALMIRA      Tu prova a dormiri, invece di passiari.

LUIGI             Comu si fussi facili!.....

PALMIRA      Chi c’è di difficili?

LUIGI             Generalmente nenti,…….Ma si unu dopu 3 misi di matrimoniu…..( fa segno con le mani di niente )……scimunisci, no?

PALMIRA      Luigi caro, il tempo ci vuole……..il corpo e l’anima si devono congiungere….

LUIGI             Appuntu……CONGIUNGIRI!!!!!

PALMIRA      Ma se hai il corpo e non l’anima…..

LUIGI             E chi se frega!……Ppì comora m’abbastassi sulu u corpu ( l’agguanta)

PALMIRA      Non essere una bestia. ( allontanandolo di parecchio. Vede per terra un animale e inizia a saltellare ) Chi schifu…..chi schifu……

LUIGI             Accuminci a tirari cauci?.....( le solletica le orecchie )

PALMIRA      Ma chi fai?.........( prendendo il fucile ) Ora t’ammazzu brutta bestia!

LUIGI             ( scappando ) Ccà mali si menti. ( via)

PALMIRA      ( inizia a sparare all’animale )….. Fatto!.....Luigi stavi dicendo? ........Luigi…. Luigi…….( esce chiamando )

SCENA 4°

( Emilio,Minico, Cirino, Luigi )

MINICO         Signor Ignazio?.........Signor Emilio?......Signura Palmira?....... Nuddu c’è? ( sta per andarsene )

EMILIO          ( entra affaccendato )

MINICO         Signor Emilio, vi stava circannu…….U vitirinariu purtau u lassativu ppe cavaddi, a ccù ciù l’haia dari?

EMILIO          Ma chi mi cunti a mia……c’haiu autru ppà testa.

MINICO         A lei no, a so’ patri mancu a parrarini, so’ frati non s’attrova…..a so’ soru non si ci po’ avvicinari…….a cu’ c’avissa spiari?

EMILIO          ‘O vitirinariu. Iddu sicuru u sapi a cù ci l’ha dari…….Ddà c’è u telefunu…. Chiamici.

MINICO         ( Posa la bottiglietta sul tavolo, chiama e parla con l’interlocutore )

CIRINO          Signor Pernice……

EMILIO          Si Cirinu, trasi.

CIRINO          Mi circava?

EMILIO          Vistu ca oramai u trofeo sfumau………

CIRINO          Appuntu, sfumau! Non capisciu chi primura c’appi so’ frati a fari maritari so’ soru. ‘Na simana fici passari e ci passi assai spatti

EMILIO          Pp’aviri  campu libiru ccù Rusina, ti pari picchì! Crideva ca i spusini si n’avissaru jutu e ‘nveci……..

CIRINO          Ma accussì si jucau u fantinu ppà cussa! No’ sapeva ca Luigi maritannusi addivintava da famigghia e n’avissa cchiù pututu partecipari ?

EMILIO          Chi voi ca ti dicu……. Ppì ‘na suttana ittau ‘o ventu ‘n munzeddu di soddi.

CIRINO          Vabbè ca non vi n’aggiuvunu, ma era ‘na questioni di prestigiu…….

MINICO         Grazie…..( dopo aver riattaccato ) Signor Ignazio, problema risolto. E’ di Polpettina e si ci n’ha dari massimu 10 gocci o jornu.

EMILIO          E chi voi di mia….non si tu u stalleri? O daccilli.

MINICO         ( via dimenticando la medicina )

CIRINO          Allura, picchì mi chiamau?

EMILIO          Picchì a cavadda avi bisognu di essiri allenata.

CIRINO          Chistu è veru. So’ soru non ci pensa cchiù a muntarla di quannu si maritau…..

EMILIO          E’ pigghiata di autri cchiffari,…..non capisciu chi ciciulia tuttu u jornu ccù Rosina…..

CIRINO          S’ha truvari ‘na soluzioni.

EMILIO          E picchissu ti chiamai……( sta entrando Luigi ) S’ ha muntari Palmira! Non ci su’ discussioni

LUIGI             (resta sbigottito )

CIRINO          In effetti ci vulissi, avi assai ca non ci veni data ‘na bella scutulata!.

EMILIO          N’havi bisognu, si sta ammusciannu.

CIRINO          ‘Nta ‘sti 3 misi Minicu ogni tantu l’ha fattu sfuari……..ma u sapemu tutti, ca non è cosa so’………U carusu s’impegna, ma ccù chidda ci voli ‘n pugnu di ferru.

EMILIO          E’ ‘n piccatu…….Si non ci si sta di ‘ncoddu,…….’na jucamu ppì sempri.

CIRINO          Chi pensa di fari? A ccù ciù dicemu?

EMILIO          Tu!......Cirino, muntala tu.

CIRINO          JU’??????? No, no,. no…….non è cosa mia.

EMILIO          Ma cu megghiu di tia? ‘A canusci, a idda tu ci piaci…….

CIRINO          Si?......... ( mostrando le dita ) E chisti?

EMILIO          Non ci pinsari. Cosi ca ponu succediri a tutti!.......

CIRINO          Non si ni parra.

EMILIO          Avanti,chi ti costa? Sacciu ca si’ bravu……

CIRINO          Ma picchi m’ha mentiri ‘nta ‘sti trafichi? Lei u sapi ca mi spagnu.

EMILIO          Di chi ti spagni?.......Amuninni……( circondandogli le spalle si dirigono all’uscita )

CIRINO          ( lamentandosi fino a scomparire di scena ) Vaddati chi mi ni vinni!

SCENA 5°

( Luigi, Rosina, Girolamo, Palmira )

LUIGI                         ( è letteralmente sconvolto ) Tutti….tranni jù!....... Curnutu mi volunu fari…….( con lo sguardo fisso nel vuoto si siede ) Tutti…tranni jù……

GIROLAMO  ( entra ) Oh Luigi……finalmente t’attruvai………Senti……..

LUIGI             Tutti…tranni jù.

GIROLAMO  Luigi……chi c’hai? ( Luigi non risponde ) Chi ci pigghiau?……’N pocu d’acqua..( nota la bottiglietta sullo scrittoio. Va, l’annusa….) Pari acqua…. ( la versa in un bicchiere e la fa bere a Luigi )

LUIGI             ( si sta riprendendo e beve. )

GIROLAMO  Comu ti senti?

LUIGI             Jù bonu, picchì?……

GIROLAMO  Pari ca vidisti ‘n fantasma……Comunque, ti stava circannu  picchì……

LUIGI             ( gli scappa un peto )

GIROLAMO  Sta truniannu?

LUIGI             ( altro peto )

GIROLAMO  Trona su’!......L’hava dittu c’avissa chiuvutu.….. Avi di stamattina ca mi dolunu i ‘carcagni…….

LUIGI             ( altro peto e scappa via )

GIROLAMO  ……senza parrari di tutti l’ossa…..pattennu do itu nicu finu a….. ( si accorge di essere solo ) …..Unni si ni ìu?.

SCENA 5°

( Palmira,Minico,Girolamo, Ignazio, Luigi, Emilio, Rosina )

MINICO         ( entra e cerca la bottiglietta ) Signor Girolamo, ha vistu ‘na buttigghedda?

GIROLAMO  E’ chista?

MINICO         Si,…..ma ci ni manca menza!

GIROLAMO  E chi voi di mia…….Chi c’è?

MINICO         U lassativu ppì Polpettina.

GIROLAMO  E amuninni, ca mi mangiu du’ puppittini. ( via in cucina )

PALMIRA      ( entra col fucile spianato )

MINICO         Ah signora….a pozzu muntari a Palmira?

PALMIRA      Non ora Minico, ca c’haji chiffari…….apsettimi ‘nte scuderie ca staju vinennu.

MINICO         Ma a muntu jù, no?

PALMIRA      Videmu!

MINICO         ( va via ) Videmu….e sempri videmu!

IGNAZIO       ( contemporaneamente dalla parte opposta) Ma allura è viziu?

PALMIRA      ‘Na vota ppì tutti, ha moriri……..La vendetta deve essere compiuta.Ha ammazzato il mio Rody.

IGNAZIO       ( sorridendo ) Chista si ca è bella. Niscisti pazza a soru?

PALMIRA      Il mio Rody sarà vendicato e potrà riposare in pace.

IGNAZIO       Si è ppì chistu, u to Rody è già ‘nta santa paci.

PALMIRA      Non vogghiu sentiri nenti.

IGNAZIO       Jù inveci parru.

PALMIRA      E io non t’ascutu

IGNAZIO       E ju tu dicu u stissu…..

PALMIRA      E ju mi ni vaju. ( entrano  Luigi e Emilio)……..ccà si’? ( punta l’arma verso Luigi, che alza le mani )

LUIGI             Palmira, amore mio…..

PALMIRA      Non sono l’amore tuo. E’ ura di finirla. Non ti supportu cchiù, mi dai la nausea……

LUIGI             ( a Ignazio ) U zuccuru prestu, u zuccuru….

IGNAZIO       ( non capisce )

PALMIRA      ( continuando si avvicina minacciosa ) Sei un essere nauseabondo …….senza scrupoli……. Sfacciato ed egoista…..

LUIGI             ( sfuggendo, impaurito implora Ignazio ) U zuccuru ti dissi, spicciti……

IGNAZIO       Ma quali zuccuru……

PALMIRA      Zitto! Devi morire.

GIROLAMO  ( appena entrato gli toglie l’arma ) E posa ‘stu cosu.

LUIGI             ( scappa )

PALMIRA      ( Presa in contropiede lo lascia ) E va beni, voli diri ca u ‘vvilenu!

GIROLAMO  ( consegnando il fucile a Emilio ) Levilu do’ menzu!

EMILIO          ( a sua volta consegnandolo a Ignazio ) Chi ti sauta? Vo’ finiri ‘n galera?

PALMIRA      Megghiu ‘n galera ca nto’ lettu di n’ assassinu. ( via )

EMILIO          ( guardando Ignazio ) Assassino? Chi sta dicennu?

                                                                                                                            

IGNAZIO       E’ longa a storia……..Palmira, Palmira……( chiamandola esce )

LUIGI             ( entra accertandosi che Palmira non ci sia) Girolamo…….mi salvasti a vita.

GIROLAMO  Jù?

LUIGI             Non essiri modestu…….Ti ittasti senza nudda paura supra ‘n fucili puntatu……..Chidda quasi m’ammazzava

GIROLAMO  Ma no, u fucili era scaricu

LUIGI             Chi pozzu fari ppì ricambiari ‘n gestu accussì nobili? …….( avverte un fastidio allo stomaco )

GIROLAMO  Ma ora t’ha mentiri a spustari i mobili?

LUIGI             No…diceva chi pozzu fari ppì ricambiari ‘ngestu accussì nobili?

GIROLAMO  Nenti, ccà fari!........ ( ALTRO PETO )……… Emilio, sta chiuvennu?

EMILIO          Non mi pari

LUIGI             ( altro peto lungo e intenso e scappa via )

GIROLAMO  Comu no?…….Ne’ senti cchi trona

IGNAZIO       ( rientra ) Non si ci po’ parrari……..è cchiù dura do’ trunzu!

ROSINA        Signor patrone ( entra )  Minicu mi dissi ca c’è ‘n fantinu ccù ‘n vrazzu ‘ngnissatu ca u sta aspittannu. E’ mannatu di ‘n amicu di so’ figghia.

IGNAZIO       Unn’è?

ROSINA        Ccà fora ccù Palmira.

IGNAZIO       Ccù mo’ soru?

ROSINA        No, ccà cavadda, pari ca vanu già d’accordu, a sta muntannu,

IGNAZIO       Ci vaiu subbitu. ( via )

LUIGI             ( entra, dolorante allo stomaco ) Signuruzzu beddu,….ma chi mangiai?

EMILIO          Ti doli a panza?

LUIGI             Ma no accussì?......Senti, t’haia spiari ‘na cosa…( ride per minimizzare ) Stavu schirzannu antura, veru?

EMILIO          Cui?.....Quannu?

LUIGI             Cu’ Cirinu…..mi vidistu trasiri  e facistu finta…….a vah…..dimmillu

EMILIO          Non ti staiu capennu.

LUIGI             Ddù discussu di prima,…., ppì Palmira vah…..

EMILIO          Ah….si,…e allura?

LUIGI             ( serio di colpo ) Comu allura, ma allura è veru?

EMILIO          Certu ca è veru.

LUIGI             E m’ ‘u dici accussì?

EMILIO          E comu ti l’avissa diri?

LUIGI             A quantu pari mi stati pigghiannu ppì cretinu?

EMILIO          Non ti capisciu.

LUIGI             Ora vi fazzu capiri jù!........Ora Luigi Saltalafossa fa capire a tutti di chi erba è fatta a scupa! ( via furioso )

EMILIO          ( lo guarda  allibito ) Pazzu nisciu! L’astinenza ci desi ‘n testa! ( via )

GIROLAMO  Appiddaveru…..‘u sanu tutti comu su’ fatti i scupi!

SCENA 6°

( Palmira,Luigi,Minico,Cirino, Ignazio, Rosina )

SUONA IL TELEFONO insistentemente

PALMIRA      ( dopo un po’ entra ) Non c’è nuddu ‘nta sta’ casa?…… Papà, no’ senti u telefunu?

GIROLAMO  U telefono?....... PIANGE IL TELEFONO……… Pronto……no non è casa Colombo……sicuro, avrà sbagliato, questa è casa Pernice…. No, non siamo l’uccello che cerca! ( posa giù il ricevitore ) VOLA COLO.

LUIGI             ( da fuori )  E’ ura di finirla……appena a ‘n cocciu……( che stava entrando, fa marcia indietro impaurito )

PALMIRA      No, vieni avanti Luigi…….

LUIGI             ( titubante avanza )

PALMIRA      Non aver paura maritino mio, vieni a sederti qui vicino a me.

LUIGI             Maritino?

                                                                  

PALMIRA      Ti dispiace?

LUIGI             No, ma dopu tuttu chiddu ca successi…..

PALMIRA      Dopo la guerra, c’è la pace, no?

LUIGI             Pace?

PALMIRA      Chiamiamola tregua, ti piace?

LUIGI             Stamu facennu ‘n armistiziu allura?

PALMIRA      Appunto!.......Dicevi?

LUIGI             Quannu?

PALMIRA      Prima di trasiri.

LUIGI             No…io….veramente……..NIENTE!

PALMIRA      Allura sai chi facemu? ( alzandosi e dirigendosi al bar )

LUIGI             Che facciamo? ( credendo altro )

CIRINO          ( entrando ) C’è permesso?

PALMIRA      ( irritata ) Si Cirinu, trasi?

CIRINO          Minicu c’avissa parrai, ma siccomu s’affrunta…..

PALMIRA      E fallu trasiri…..

CIRINO          ( a Minico ) Avanti, trasi……

MINICO         ( entra ) Signura, mi dispiaci disturbarla, ma Cirinu ha ‘nsistutu…..

PALMIRA      Veni, veni avanti, …… Luigi, iddu è Domenico

MINICO         Minico ppì sirvilla.

LUIGI             ( esterrefatto ) Iddu è Minicu?.........

MINICO         Signura, c’hama fari, mi siddiai a ‘spittari….…a pozzu muntari, si o no?

PALMIRA      U vo’ fari ora?

MINICO         E quannu se no?

LUIGI             Muntari?.........( imbambolato ) Ma si è ‘n picciriddu?!

PALMIRA      Ma è bravu sai?........ Non immagini quanto ci sapi fari.

CIRINO          Megghiu di mia sicuru!

LUIGI             Macari lei c’ha pruvatu?

CIRINO          ( sconsolato ) Si,..purtroppu si….sono stato obbligato!

LUIGI             Ccà forza?

CIRINO          No, chistu no………Mi ci misuru a cavaddu……..e c’hava fari…..a ddu puntu circai di starici!

LUIGI             Cosi cosi di pazzi…….(  scruta Minico  dalla testa ai piedi, girandogliintorno ) E’ pazzescu, non ci pozzu cridiri!

PALMIRA      Macari si è carusu, è stato addestrato a dovere però.

LUIGI             Da te immagino!

PALMIRA      Certo e da chi se no! Sono la migliore io!

LUIGI             U sacciu, u dicunu tutti

PALMIRA      E hanu raggiuni. Vero Minico?

MINICO         Tuttu chiddu ca sacciu mi l’ha ‘nzignatu a signura.

PALMIRA      E’ il migliore qua dentro.

LUIGI             Tranni jù ovviamenti…..

CIRINO          E jù!

PALMIRA      Ma se non c’ha mancu pruvatu…….

LUIGI             No, ti sbagghi………c’haia pruvatu, ma senza risultatu.

MINICO         Volidiri ca non c’havi curaggiu. S’ha essiri decisi e sicuri.

LUIGI             Vadda vadda a ‘sta scoccia di nucidda ca m’ha ‘nzignari a mia comu haia fari.

PALMIRA      Non fussi male l’idea. Fussi chiddu giustu ppì ‘n principianti

LUIGI             Principiante a mia?.........Tu non sai con chi hai a che fare!……..Ah chi ti sta piddennu!

PALMIRA      Pirchì non m’u dimostri inveci di parrari?

LUIGI             E amuninni…….ca ti fazzu vidiri chi sacciu fari.

PALMIRA      Aspetta, …….prima hama cuntinuari chiddu c’aveumu interrottu…….

LUIGI             Po’ aspittari, jù no!

PALMIRA      Inveci aspetti! Minicu, tu vai,…….ni videmu dopu.

MINICO         Aspittamu……e sempri aspittamu……

CIRINO          A vistu…..non fu accussì difficili! ( via insieme )

PALMIRA      Unni erumu junti?

LUIGI             T’hava dimustrari…….

PALMIRA      Stavamo per fare un brindisi, ( versando da bere in due bicchieri )  vero maritino mio?

LUIGI             Brindisi a cosa?

PALMIRA      Un bel brindisi all’armistizio. ( credendo di non essere vista, versa il contenuto di una boccettina nel bicchiere di Luigi che invece vede tutto )

LUIGI             Comu no!…..( fingendo di bere, si bloccherà  prima ) Prima però vogghiu sapiri picchì ‘sta commedia.

PALMIRA      Quale commedia? Caro….bevi…( resta in attesa )

LUIGI             ( alzando il bicchiere….attimo di pausa ) M’addumanni quali commedia?…. Chista!

PALMIRA      Non credi che stia parlando seriamente?

LUIGI             Ppì nenti!…….( avvicina il bicchiere,…pausa, ci ripensa )……Anzi, cridu propriu ca non brindu cchiù. ( lo posa )

PALMIRA      Ah si?…….Non solo distruggisti ‘a mo’ vita, ppì giunta fai l’offeso?

LUIGI             Io?

                                          

PALMIRA      E con la mia vita, anche le mie speranze, i miei sogni……

LUIGI             Jù?….E sintemu, comu avissa fattu?

PALMIRA      Hai ucciso Rody e per questo devi pagarla!

LUIGI             Coooosa?……Ahaaaa, ppì chistu……u divanu,…..a malatia…….tutta ‘na scusa ppì non…………..

PALMIRA      Sei un vigliacco, non c’avisti mancu u ficutu di cunfissarlu.

LUIGI             Palmira, jù……

PALMIRA      Niente scuse…… Vile…..bugiardo……..

LUIGI             Eh no, chistu no!.....Tu chiuttostu, spiegami picchì tutti tranni jù!

PALMIRA      Ma chi sta’ dicennu?

LUIGI             Quello che è di dominio pubblico cara mia!

PALMIRA      Non canciari discussu ora,……assassino!!!!! ( puntandogli l’arma )

LUIGI             ( impaurito arretra ) Aspetta, chiariamo le cose uno per volta!

IGNAZIO       ( entra e cerca indaffarato su un elenco telefonico senza badare ai due )

LUIGI             Ignaziu, dicci unn’è Rodolfo.

IGNAZIO       ‘N paradisu!

LUIGI             No, a virità…….

IGNAZIO       Chidda ca ‘u ‘mmazzasti tu?

PALMIRA      Allura è vero?

IGNAZIO       No!

LUIGI             Appuntu, idda cridi chistui……….

IGNAZIO       Tranquilla Palmira, tranquilla……..Il tuo Rody è vivo e vegeto…..

LUIGI             E sa sta spassannu ccù ‘na bedda bionda

PALMIRA      E’ ccù ‘n’autra fimmina?

IGNAZIO       Per l’appuntu. Visti chi spicchiu d’agghiu si’, e si pessi da circolazioni…… A Roma ‘n cuntrau ‘stu scimunitu……..

PALMIRA      ………….e lo ha pregato di portarmi la notizia della sua morte a casa.

IGNAZIO       Esattu….e ‘st’imbecilli fu tantu scemu ca si ‘n vintau a storia di l’incidenti.

LUIGI             Ppì essiri precisi, fu iddu ca pinsau a l’incidenti.

PALMIRA      Ma picchì tuttu chistu?

IGNAZIO       Ppì essiri sicuru ca l’avissa lassatu ‘nta santa paci. ( via )

LUIGI             Appuntu, ppì chistu.

PALMIRA      Non ci pozzu cridiri…….e ju….ppì tuttu ‘stu tempu…….Miserabili, miserabili…..

LUIGI             Chi fici ora?

PALMIRA      Non tu, Rodolfo………..E tu, picchì ti prestasti a ‘sta farsa?

LUIGI             Erunu 10 anni ca aspettava u mumentu di canusciriti e quannu si prisintau ‘stoppurtunità, non ci pinsai du’ voti

PALMIRA      Farabutto

LUIGI             Jù, picchì?

PALMIRA      Iddu!…..Ma chista m’a pava,…autru si m’a pava!

LUIGI             Giustu!

PALMIRA      Ma ora ci sei tu Giggetto mio. ( accarezzandolo )

LUIGI             ( sorridendo ) Siiiii

PALMIRA      Maritino mio…. ( c.s. )

LUIGI             ( eccitato ) Si…..

PALMIRA      Siccome siamo una cosa sola

LUIGI             Si, una cosa sola…..( sta letteralmente sbavando )

PALMIRA      Se ha offeso me, ha offeso anche te…..

LUIGI             Certo…..

PALMIRA      ( subito e seria ) Allora sarai tu ad ammazzarlo.

LUIGI             Sarò io ad ammazzarlo!….( realizza ) Cooosaa????? NO, no,no

PALMIRA      Comu no?

LUIGI             L’avissa ammazzari picchì non ti vosi maritari? Semmai l’avissa ringraziari.

IGNAZIO       Bene, grazie e arrivederci

PALMIRA      Un marito come si deve, lava l’offesa col sangue.

IGNAZIO       ( tornando ) Sangu? Quali sangu?

LUIGI             Senti, discurricci tu!

IGNAZIO       Qual è u problema?

PALMIRA      E’ mo’ maritu?

IGNAZIO       Si e allura?

PALMIRA      Allura ha ammazzari a  Rodolfo.

IGNAZIO       Ma chi ti sauta?

LUIGI                         Comu di giusta regola, ‘n marito si definisci tali, sulu quannu ha cunsumatu u matrimoniu è perciò……

IGNAZIO       Giustu, ….giustu…..

PALMIRA      Ti ci metti macari tu?

LUIGI             Quindi, se non c’è stata consumazione, non ci può essere offesa…….

PALMIRA      Chista è ‘na scusa!………

IGNAZIO       No, c’havi raggiuni.

PALMIRA      Si no’ fai allura,……….. tra noi è tutto finito.

LUIGI             Ma si ancora mancu ha cuminciatu?!

IGNAZIO       ( serio, la rimprovera ). Palmira, basta! E’ ora di finirla e fare la moglie di questo brav’uomo.

PALMIRA      Non si ni parra! Basta lo dico io!

LUIGI             E no’, cara mia, ora basta u dicu jù. Sugnu stufu marciu di sumpurtari i to’ stracanagghi.

IGNAZIO       Su Luigi, calmiti, cerca di capiri a situazioni…..

LUIGI             M’immaginava ‘na vita china d’amuri, gioia e picciriddi. Ogni so’ disideriu avissa statu u miu e cù pacenzia e tantu amuri t’avissa fattu canciari…..

PALMIRA      Picchì, accussì non staju bene?

IGNAZIO       Ppì nenti!

PALMIRA      Crideva di piacirit!

LUIGI             E mi piaci, macari assai…………… Ma quannu s’ha passari ‘na vita ‘nsemi, s’ha ghiri macari d’accordu.

IGNAZIO       Mi pari giustu.

PALMIRA      U ricanusciu, forse sugnu un pocu bizzarra, nirvusa…..

LUIGI             Fussi sulu chistu.

PALMIRA      Non capisciu,……….. chi vo’ diri?

LUIGI             Non è facili diri certi cosi…….ma jù sugnu fattu di stampu anticu e certi cosi non mi calunu.

IGNAZIO       U capisti?…..

PALMIRA      No.

LUIGI             E passa ppè nervi, passa ppè capricci, passunu macari i malanni…a chisti c’è rimediu….

PALMIRA      Malanni? Non ti staiu capennu

LUIGI             Ma u fattu ca tutti ccà,……( cerca di farsi intendere senza parole )….ni capemu, no?

IGNAZIO       U capisti? ( in tono di rimprovero)

PALMIRA      No!

IGNAZIO       E mancu jù……..Luigi, parra chiaru.

LUIGI             ‘Na parola!………’Nsomma….Cercunu di fariti sfuari, eccu…….

PALMIRA      Mi devo sfogare, e allora?

LUIGI             Comu allura?…….C’è bisognu di cu e gghè?……C’hai ‘n maritu a to’ completa disposizione!……Sfogati, sfogati…..ccà sugnu……

PALMIRA      ( guarda il fratello come per dire non lo capisco )

IGNAZIO       ( non capendo ) E sfogati, no?……Ma si ci pirmittiti, prima di apriri u focu, jù tagghiu a corda! ( via )

PALMIRA      Luigi, stai abusando della mia pazienza! Se vuoi darmi addosso, fallo pure, ma basta che la finiamo. ( sprofonda sul divano come se fosse in attesa che lui le salti addosso )

LUIGI             Ccà?…..Accusì?…..E no, i cosi s’hana fari boni o nenti!….. Senti, jù sugnu ‘n tipu tranquillu, senza vizii……

PALMIRA      E certu,…..iddu è tranquillu,…senza vizi, mentre jù sugnu china di difetti……

LUIGI             Ma Palmira……

PALMIRA      Basta!

LUIGI             Aspetta……

PALMIRA      Fora, fora di ccà!!!!…Fuoooriiiii ( battendo un piede, gliene pesta uno )

LUIGI             Accuminci chè cauci?

PALMIRA      ( continuando a urlare ) ‘Otinni….non ti voggiu vidiri cchiù….Vidi ca sugnu capaci d’arattiriti, muzzicariti……..

LUIGI             ( scappa, inseguito da lei) Muzzica, muzzica…..prestu, u zuccuru….( cerca affannosamente nelle tasche, mentre cerca di sfuggire. Lo trova e glielo infila in bocca)

PALMIRA      N’autra vota?.........Male mi sento…..’a testa…. Tutti cosi furriunu……

LUIGI             Oh nooooo…….I furriuni accuminciunu

PALMIRA      ( sviene )

LUIGI             ( le comprime la testa, mentre Ignazio, Emilio e Rosina entrano )

EMILIO          Cchi sta succidennu?

LUIGI             Ci furria a testa.

IGNAZIO       E chi ‘sta facennu?

LUIGI             Fazzu comu mi dicisti tu.

EMILIO          Chi ci dicisti?

IGNAZIO       Chi sacciu…….( Palmira rinviene ) Menu mali….Palmira?

LUIGI             Funziunau ah?

IGNAZIO       Chi cosa?

LUIGI             U rimediu. Quannu ci furria a testa, basta stringiriccilla e idda si ripigghia subbitu…….Però a testa ammenzu i jammi non m’ha misi.

IGNAZIO       ( sbuffa a ridere ) Ma jù parrava di l’autra Palmira…..da cavadda!!!!

LUIGI             Da cavadda?????….Picchì, si chiama Palmira?

IGNAZIO       Si, e quannu vinisti po’ postu di fantinu…..

LUIGI             Fantinu?…….No, jù vinni pp’addummanariti u pirmissu di maritari to’ soru. Mancu sapeva di l’esistenza di ‘na  cavadda.

PALMIRA      Non si’ ‘n fantinu?

LUIGI             Jù, ma quannu mai?

PALMIRA      Mi pareva troppu vecchiu ppì esserlo.

LUIGI             Ma allura, tutti ddì vizii?

IGNAZIO       Su chiddi di Palmira…….

LUIGI             Ma allura ci su?

IGNAZIO       A cavadda!!

LUIGI             Chi macellu!!!!….Palmira mi perdoni?

IGNAZIO       Si a soru, ci fu ‘n malintesu……..Aspittava u  fantinu ca stava mannannu n’ amicu di Giorgia e quannu si prisintau Luigi, jù u scanciai ppì iddu…….

LUIGI             E mi facisti dommiri ppì ‘na simana ccù ‘na cavadda ppì nenti?……..

IGNAZIO E EMILIO             ( sbuffano a ridere e usciranno pian piano )

LUIGI             Cosi di pazzi…..cosi di l’autru munnu……e spatti c’arridunu!....Allura, vistu ca è tuttu chiarutu…….( si avvicina a Palmira ) Palmira, accuminciamu n’autra vota di l’iniziu?

PALMIRA      Di unni, …………….da Signore, cercava di me?

LUIGI             Prifirissi  ………...da - Lo sposo può baciare la sposa. ( sta per baciarla, ma viene interrotto dal suono della tromba di Girolamo )….

PALMIRA      Andiamo? ( proseguendo verso le camere )

LUIGI             Unni? ( seguendola )

PALMIRA      A fare il tuo dovere, no?! ( esce)

LUIGI             ( rimasto senza parole si blocca )

Il braccio di PALMIRA lo afferra e lo tira dentro.

GIROLAMO  ( suona la tromba e entra ) CAVALLERIA……AVANTI!!!!!!!

FINE