Chi non risica non rosica

Stampa questo copione

Chi non risica non rosica

Chi non risica non rosica

Commedia brillantissima

3 atti

di

Alfia Leotta

Finito di scrivere il 12 Aprile 1999

Alfia Leotta -  Posizione SIAE n° 118377

Via Alessandro Volta, 67 – 95010 Santa Venerina (CT)

www.compagniailmelograno.it – info@compagniailmelograno.it

tel/fax – 095 953470 – 3485101868

PERSONAGGI

LUDOVICO……………………………………………………………. anni  40

SILVIA, sua moglie……………….…….…………………………………   “     35

DON PIPPO, il giornalaio……………………….…………………………   “     45

FILOMENA………………..……………………………………………   “     65

ALFREDO, suo nipote………………………………….………………….   “     28

FRANCA, sua nipote……………………………..………………………..   “     27

PINA, la cameriera…………………………………………………………   “     23

Epoca attuale.

DESCRIZIONE DELLA SCENA

Nel primo atto, l’azione si svolge in un umilissimo monolocale, malconcio e pieno zeppo di cianfrusaglie, tale da sembrare il deposito di un rigattiere.

Nella parete di fondo un letto matrimoniale e due casse a mo’ di comodini, a dx, la porta-finestra di un balcone, senza vetri con carta da giornale.

Nella parete di sx, un uscio che conduce al bagno , un comò con un televisore

In quella di dx in seconda un uscio che conduce in cucina, e in prima la porta d’ingresso

Nel secondo e terzo atto, l’azione si svolge in una modesta pensione delle Bermuda.

Nella parete di fondo, una grande vetrata da cui si vede lo sfondo di un paesaggio tropicale marino.

A sx in prima, la porta d’ingresso, in seconda un uscita che conduce alle camere e in altri locali. Fra questi, uno specchio.

A dx in prima un uscio che conduce ai servizi dell’hotel ( cucina e appartamenti privati dei proprietari ) dove andrà sistemato anche il banco del ricevimento.

 Al centro un divanetto e una poltrona, un tavolinetto e una lampada alta fra poltrona e divano.

Quadri, tappeti,piante e quant’altro.

TRAMA

Ludovico e la moglie Silvia, vivono in mezzo al caos in un monolocale ridotto a brandelli dall’usura e dall’umidità.

I due sono ridotti in miseria perché Ludovico è convinto che si deve tentare la fortuna a tutti i giochi possibili e immaginabili, anche a costo di fare debiti, perché prima o poi la fortuna lo bacerà..

A complicare la loro già disastrata situazione economica è l’irresistibile mania di quest’ultimo di fare acquisti alle televendite, che causa frequentissime liti e discussione con la moglie.

Una notte, dopo l’ennesimo iter giornaliero dell’acquisto di riviste con giochi e lotterie, vinceranno un viaggio alle Bermuda.

Come da patto, dovranno portarsi dietro il giornalaio che gli fa credito, Don Pippo, celibe,miope, cresciuto in un orfanotrofio, un personaggio particolarmente comico e con lui dovranno dividere la stessa camera.

Le sue scorribande notturne, costringeranno i coniugi a trascorrere l’intera vacanza, dormendo nella hall dell’albergo, suscitando la rabbia e l’indignazione dei due.

Due relazioni sentimentali saranno la causa di una serie di vicissitudini e comicissimi malintesi che porteranno Ludovico all’esasperazione e al ritrovamento inatteso della madre naturale di Don Pippo.

PRIMO ATTO

All’alzarsi del sipario, la porta del balcone e spalancata. Sta piovendo a dirotto, accompagnato da fulmini e tuoni. S’intravede una ringhiera, la cima di un albero che spunta, un water con dei gerani piantati dentro.

SCENA 1^

( Silvia e Ludovico )

SILVIA          ( in piedi sulla ringhiera, attaccata alla cima dell’albero, con un impermeabile, stivali e cappello, ha in mano lo scheletro di un ombrello a cui sono appesi coperchi di pentole, scolapasta e cianfrusaglie varie. )  Ci voli ancora assai?

LUDIV.          ( in pigiama, con il telecomando in mano, controlla la ricezione del televisore ) Gira a destra poco poco?.....No, non si visti cchiù!.....Gira a sinistra poco poco?......Assai!...Allenta ‘n pocu?......Ferma,….ferma non ti moviri……piano ora, videmu d’accintrallu megghiu……..

SILVIA          Va beni accussì?

LUDOV.        Ancora no,….’n autru pocu?

SILVIA          Ora?.....

LUDOV.        Forsi,….forsi…..ALT!!!!! FERMITI!.....Ci semu!

SILVIA          Ah, finalmente!.....Pozzu scinniri allura, c’aggrancai? ( sta per scendere, ma viene bloccata dall’urlo del marito ) Mutu, c’arrusbigghi u picciriddu……..Chi fu?

LUDOV.        Unni vai,…..non si visti cchiù! Ferma ddocu e non pusari nenti!

SILVIA          Ma non è ca pozzu stari tuttu u tempu d’accussì?

SILVIA          ( sintonizzato su una partita di calcio ) T’u vo’ vidiri u film?...... Allura t’ha stari ferma d’accussì.

SILVIA          E secunnu tia, comu fazzu a vidillu di ccà?

LUDOV.        Chi è cuppa mia si u ventu si puttau a ‘ntinna?

SILVIA          Ammenzu tutti i frasciami c’ha ‘ccattatu, possibili ca non ci n’è una? Non pozzu fari ‘st’affiziu tutti i siri……ora mi siddiai! ( nello scendere, perderà l’equilibrio e cadrà giù )….. Ooooooaaaaaiiiiiutuuuuuuuu.

LUDOV         Muta, c’arrusbigghi u picciriddu……( non si accorge di nulla ) Ferma accussì!...... C’hai ragiuni, ti prumettu ca dumani ni procuru una,…..però ppì comora statti ferma ca si sta vidennu ‘na cartullina!........ ( seduto al bordo del letto, segue con trepadazione la finale di campionato ) E vai, chi l’hai tunni ‘sti pedi?

SCENA 2^

            SUONANO ALL’INGRESSO

LUDOV.        Silvia ‘o vacci…….Ah già, non ti po’ moviri,….ci vaiu jù! Chi ci vanu furriannu  cu ‘stu gran malu tempu……..( apre ed appare la moglie tutta in disordine, bagnata, con l’ombrello incastrato alla sua testa. Non capendo, Ludovico corre al balcone per controllare ) Ma non eri…….. allura jù ccù cu haia parratu……

SILVIA          Chi mala cascata………Aiutimi, levimi ‘stu cosu…….

LUDOV.        E picchì, si sta vidennu accussì bonu?

SILVIA          Leviti davanti! ( avviandosi al bagno ) Menu mali ca stamu ‘o primu pianu, s’annunca…

( nota la partita di calcio ) Lurido schifoso, fausu e vili! ( via )

LUDOV.        Quanti complimenti ‘nta ‘ncoppu sulu!

SILVIA          ( da dentro ) E rimettilu ‘nto film!

LUDOV.        ( sbuffando ) Facemula cuntenta! ( cambia canale e trova Pavarotti che canta l’aria “ All’alba vincerò” Comodamente si sistema, seduto sotto le coperte e inizia a dirigere l’orchestra )

SILVIA          ( da fuori ) Calulu, c’arrusbigghi ‘u picciriddu….e ti dissi mentilu …..

LUDOV.        ‘Nto film, u capì…….Ma ccà c’è Pavarotti……

SILVIA          E ddà banna c’è Dustin Hoffman.

LUDOV.        La mia opera preferita……( canta ) All’alba vincerò….vincerò….. vinceeeeeròòòòò ……na, na, na,na…….

SILVIA          Comu no,…sicuru ca vinci! Furria ca haia sentiri!

LUDOV.        ( urtato, gira il canale, ma trova lo spot di un telefono erotico ) Uhauuuu!!!!

SILVIA          Cuntimi u film…….Chi sta succidennu?

LUDOV.        ( descrivendo ciò che non c’è ) Di tutto di più!

SILVIA          E com’è ca non si senti parrari?

LUDOV.        Su a tavula ca mangiunu, e le persone educate non parrunu quannu mangiunu. Fai ccù comutu, tu cuntu jù!

SILVIA          Arrivau Lucy?

LUDOV.        Si, è ccù so’ cucina.

SILVIA          E quannu trasiu chista?

LUDOV.        Ora.

SILVIA          E chi vinni a fari?

LUDOV.        ( eccitatissimo, è strisciato fino alla tv ) Cosi ‘miricani!!!!!

SILVIA          ( entrando con la maschera di bellezza in faccia, in abbigliamento da notte ) Chi dicisti?

LUDOV.        ( ricomponendosi, alla ricerca del telecomando ) Diceva,….vadda ‘sti ‘miricani……

SILVIA          Ma chi fai?

LUDOV.        ( cambia immediatamente ) Nenti, circava di capiri si era u televisori o iddi, non si ‘ntisi cchiù!

SILVIA          ( sistemandosi a letto, guarda la TV ) Ma n’hava dittu ca stavunu mangiannu?

LUDOV.        E picchì, chi stannu facennu?

SILVIA          Ma si ancora su all’aperitivu,…e poi, ‘sta cugina, unn’è?

LUDOV.        (  annaspando ) Idda,….siccomu…’o bagnu! Appa iri ‘o bagnu. Ci sciugghiu u stomucu.

SILVIA          A unni su cchiù di gran film di ‘na vota, comu VIA COL VENTO…….VOCI NELLA TEMPESTA……URAGANO……

LUDOV.        Ammuffaru…….Troppu malu tempu.

SILVIA          Chiddi si, ca erunu film. C’era passione, ardore…..

LUDOV.        Raggiuni c’hai……( avvicinandosi con fare suadente )

SILVIA          ….fremito,….desiderio……

LUDOV.        ( prendendole un braccio lo scopre lentamente ) Confermo!

SILVIA          ( non curante perché in estasi ) Uomini affascinanti, ca cu’ ‘na taliata facevunu pigghiari certi rizzali di friddu……

LUDOV.        ( le bacia lievemente il braccio, salendo lentamente )

SILVIA          Pigghia Marlon Brando per esempio!....Chi omo,…di picca paroli……. ( sospira, poi si accorge del marito e ritira velocemente il braccio ) Chi stà facennu!

LUDOV.        Silvia,….( con sorrisetto malizioso )……facemu ciuffi –ciuffi?

SILVIA          Cucchiti ‘ddocu…..i stazioni su a scipiru!

LUDOV.        Macari a Branda ci passassiru tutti cosi ccù una comu a tia allatu!

SILVIA          Chi vulissi diri?

LUDOV.        Ca si cchiù liscia da’ pagghia…..Ppì faritilli pigghiari a tia i rizzuli di friddu, autru ca taliata, mancu ‘na sbampata ci putissi.

SILVIA          Sugnu frigida? E’ chistu ca vo’ diri?

LUDOV.        Frigida?.....Si’ ‘n frigider figghia mia, ‘n congelatori!......’Na vota erunu fimmini! Obbedienti al marito!

SILVIA          Chiamali schiavi chiuttostu! ( mettendosi in posizione per dormire )

LUDOV.        Tannu non si chiedeva, si ordinava: Donna, fa il tuo dovere…… No ora, ….addivintastu tutti stinchiusi.

SILVIA          ( voltandosi verso il marito di scatto ) TUTTI?

LUDOV.        Tutti si fa ppì diri……non ti mentiri pulici ‘nta testa! ( Tranquillizzata Silvia si rigira ) …Chisti ci vulissiru ( facendo le corna ) ccù tuttu u zuccu do’ cori…..Videmu si appoi ‘n addivintati cchiù caudi.

SILVIA          Chisti chi?

LUDOV.        ( coprendola ) I cupetti….chi capisti! ( riprende in mano il telecomando )

SILVIA          E ora chi fai? Dommi!

LUDOV.        Non mi fa sonnu! Addummisciti e lascia sfogare il mio dolore fra le braccia di mamma Rai.

SILVIA          Fai comu o solitu, m’araccumannu.

LUDOV.        Ti dissi ca timminnai d’accattari. Basta cchiù.

SILVIA          Comu vulissi cridiri a ‘sti paroli.

LUDOV.                    Mai ‘na lamma di fiducia.

SILVIA          Tu manteni i prumissi!

LUDOV.        Picchì, c’ha statu forsi ‘na vota ca non l’haia mantinutu?

SILVIA          Sempri!

LUDOV.        Come sei drastica moglie! Dammi fiducia e non te ne pentirai!

SILVIA          E allura bonanotti! ( si volta di spalle )

SCENA 3^

LUDOV.        ( gira come un forsennato tutti i canali, finchè non si sofferma su una televendita. Tentennante  prende il telefono e indeciso compone il numero, controllando che la moglie stia dormendo ) Si, buonasera…..

SILVIA          ( con una voce che sembra venire dall’altretomba, sempre ferma in quella posizione ) Posa u telefunu!

LUDOV.        ( mogio, posa il ricevitore ) Ma non dummevi?

SILVIA          Non ci tintari!......Astutulu.

LUDOV.        L’insonnia è ‘na brutta bestia cara mia!

SILVIA          U sacciu, …a mia inveci mi fa sonnu!

LUDOV.        Beata tu! Mu spieghi comu fai?

SILVIA          Chiudu l’occhi

LUDOV.        ( chiude gli occhi ) E basta?

SILVIA          E macari a ucca. ( irritata )

LUDOV.        Ora ci provu! ( Con SCENA A SOGGETTO, chiude gli occhi e supino resta iimobile per qualche secondo, poi si muoverà ora a destra, ora a sinistra. Scoprirà la moglie, poi si metterà con il sedere in aria, poi nella posizione d’origine, facendo traballare il letto ad ogni movimento, fino a far ruzzolare giù la moglie. Solo nel letto, finalmente trova posizione e si addormenta, russando )

SILVIA          ( dolorante si rialza e lentamente per non svegliarlo, va a spegnere il televisore )

LUDOV.        Nooooooo! Picchì?

SILVIA          Chi fici?

LUDOV.        Mi stava facennu a ninna nanna!

SILVIA          Senti Ludovico, su’ i cincu di matina e ancora stamu passiannu …..( nervosamente si rimette a letto ) BUONANOTTI!!!

LUDOV.        Cuppa to’, m’hava addummisciutu! ( riaccende la TV e cambiando canali, torna alla televendita. Controlla la moglie, riprende il telefono, compone il numero e parla sottovoce ) Si, pronto…….sono il signore di prima, Ludovico…….( Silvia si gira di scatto ) ……No o…sbagghiau nummiru e quanti voti ci l’haia diri! ( chiude ) Ahu, ma su’ duri!

SILVIA          ( senza parlare, si alza, stacca via il telefono dalla presa e se lo porta con sé, rimettendosi a dormire )

LUDOV.        ( si alza in punta di piedi e va a prendere uno dei 5 telefonini che avrà nascosto nei posti più disparati.Non appena si rimette a letto e prova a chiamare…….. )

SILVIA          ( con scena a soggetto ad uno ad uno, ogni qualvolta che il marito li prende, glieli sequestra. Esasperata dopo l’ultimo….. ) Ma quanti schifiu ‘n hai?

LUDOV.        ( innocentemente ) N’autri tri!

SILVIA          Jù ti scassu ‘nta testa ‘sti cosi!

LUDOV.        Muta, c’arrusbigghi u picciriddu.

SILVIA          E’ mai possibili?......L’ha finiri di telefonari. Ti renni cuntu comu semu arriddutti ppì ‘sta to’ fissazioni?

LUDOV.        ( mortificato ) Raggiuni c’hai Silvietta!

SILVIA          Quali salvietta e tuvagghiuni!.......Ti renni cuntu ca su’ tutti soddi pessi? A tutti ca telefoni?....Pronto Mara, u cruciverba, i fatti vostri, u comitatu dici si, u cumitatu dici no……macari a chiddi de’ picciriddi! ….

LUDOV.        Però, chi m’arrinesci bella a vuci do’ picciriddo,….dici a verità!

SILVIA          Ma comu non t’affrunti!...Chistu è u non aviri chi fari.

LUDOV.        Non è veru, macari ccà ci voli esperienza e intelligenza……

SILVIA          Mettitillu ‘n testa ‘na vota ppì sempri……su tutti truffi!

LUDOV.        Ma non cridiri ca sugnu l’unicu…….ppì pigghiari a linia ogni vota m’a vidu petri petri……..

SILVIA          E’ logicu, ci n’è miliuni e miliuni di cretini comu a tia ca sperunu di vinciri e ‘nveci appizzunu sulu soddi.

LUDOV.        A picca n’haiu…….staiu ppì vinciri,….mu sentu!

SILVIA          Macari jù,…….. fa cuntu ca nu tagghiunu.

LUDOV.        ( ad alta voce ) CHI COSA?

SILVIA          Scsscchhhtttt, arrusbigghi u picciriddu!

LUDOV.        Non pavasti a bulletta?

SILVIA          E cu quali soddi?

LUDOV.        Chi ni facisti di chiddi da misata ca ti desi avanzaieri?

SILVIA          Pavai ‘stu bullittinu ca mannau l’avvucato! ( lo tira fuori e glielo sbatte in faccia )

LUDOV.        ( lo legge ) Ah, si…chiddu de’ palloncini.

SILVIA          Chiddu, si! ( imitando una voce innocente ) Silvia, sulu 20.000 liri mi custaru!...... A facci, ….350.000 di palloncini e addobbi colorati! Ca appoi vulissi capiri a chi ti servunu!

LUDOV.        Erunu in offerta, chi faceva ci rinunciava?..... Menzamà ni dicidissimu a fari ‘na festa, già c’avemu l’addobbi!

SILVIA          A festa, si!......A FESTA A NUATRI NA FANU!

LUDOV.        Sssscctttt!!!!......Cui?

SILVIA          U panitteri, u chiancheri, u pisciaru, u patruni di casa……U GIURNALARU!!!! Malanova a iddu macari!

LUDOV.        Iddu chi c’entra. Cu Don Pippu c’è ‘n accordu….Iddu mi fa credenza e si vinciu ni spattemu a vincita.

SILVIA          Spettu!......E chi ci sta mintennu do’ so?

LUDOV.        Cinc’anni di soddi!

SILVIA          ( saltando per aria )Quantu?

LUDOV.        Ssccccttttt, silenziu!

SILVIA          Avemu cinc’anni di debiti co’ giurnalaru?

LUDOV.        A propositu di giurnalaru……..( s’infila sotto il letto e ne esce uno scatolone ) Chisti su tutti di ‘sta matina, s’avissuru cuntrullari.

SILVIA          Ora t’ha mentiri a trafichiari?

LUDOV.        Un giorno mi ringrazierai mia cara. Ti coprirò di gioielli, pellicce, faremo viaggi…..

SILVIA          ‘O spitali, ccù tutti l’ossa rutti, picchì prima o poi o ti rumpunu iddi o ti rumpu jù.

LUDOV.        Ppì quattro barattelli, chi sta’ tinennu!

SILVIA          Quattro cosi, veru? ( furiosa  si alza e da un cassetto estrae una lunghissima striscia di carta ) Il tuo inventario: Set per il bravo giardiniere…….

LUDOV.        E si c’avissimu ‘n giardinu?

SILVIA          Cric idraulico a pedale…….

LUDOV.        Appena c’avemu a machina.

SILVIA          Pompa per canotto completa di accessori per bicicletta…..

LUDOV.        E s’aggiuva?

SILVIA          Set 48 pezzi per microonde……

LUDOV.        Menzamà u vincissimu, già c’avemu i pignati, no?

SILVIA          60 compact disc di Pavarotti…….

LUDOV.        Erunu ‘n affari! A menu di 5000 liri l’unu……

SILVIA          Ma tutti i stissi?

LUDOV.        Accussì si sini rumpi unu, ci n’è n’autru.

SILVIA          E unni ti soni, sintemu.

LUDOV.        Chi si’ pignola!

SILVIA          850 mollette da bucato, compreso filo e carrucole………

LUDOV.        Non mi diri ca chisti n’aggiuvunu, vistu ca i trovu sempri saliati sutta u baccuni…..

SILVIA          Blocco di 40 chiusini….200 tubi per lavatrice…..125 porta rotoli…..enciclopedia, completa di aggiornamenti, per l’allevamento delle pulci da combattimento….. ch’è, haia cuntinuari?........ Ti devo elencare tutte le scemenze che hai comprato?.......

LUDOV.        Silvia…..

SILVIA          Ci n’è cchiù belli!......Ni manca sulu a licenza e ni putemu ammari ‘na bancarella a fera.

LUDOV.        E unni a vinnunu ca m’accattu?

SILVIA          ( indicando fuori sul balcone la pila di gabinetti ) E chisti?

LUDOV.        Picchì, n’aggiuvaru?

SILVIA          Ma non essiri ridiculu…..

LUDOV.        Ti ficiru comutu u stissu. C’hai ‘n bellu balcuni ciurutu e originali e poi ti ricordu c’addivintasti famosa grazii a ‘sti cosi.

SILVIA          Ridicola vo’ diri.

LUDOV.        Chiddi ca vinniru a fari a ripresa ppà pubblicità, a cu ci ficiru i complimenti ppì l’idea originali? A mia?

SILVIA          Certu…….( ironica ) “ PECCATO CHIUDERLI IN BAGNO “

LUDOV.        Non si’ mai cuntenta! Ti ho resa famosa…….

SILVIA          ‘Na celebrità!

LUDOV.        ( prendendo le riviste ) Aiutimi chiuttostu,…spattemuli. Chiddi co’ bingu di ccà…..chiddi co’ raspa e vinci, di ccà……Chiddi chè quiz, di ‘st autra latata,….chiddi chè bullini…….

SILVIA          ( irritata )  Di ccà! U sacciu……Daltronde è questo il tuo lavoro, no? Tagghia ritagghia, ‘ncodda e spedisci!.......Tagghia, ritagghia, ‘ncodda e spedisci…..( ripeterà la cantilena per un paio di volte ) Oramai a posta mi sanu sentiri comu a muggheri do’ pazzu!

LUDOV.        Pazzu?

SILVIA          Si, accussì ti cunsidira a genti!

LUDOV.        Sciocchi!......E tu si’ daccordu, non è veru?...E’ forsi ‘na pazzia spirari ‘nta ‘ncoppu di fortuna ? E forsi essiri pazzi disidirari di campari in maniera decenti, senza problemi?

SILVIA          No, ma è pazzia spenniri tutti i nostri soddi ppì lotto, totocalcio, totip, lotterii e giunnali…….ppì non parrai de’ quiz ‘nta televisioni.

LUDOV.        Donna di poca fede! A fortuna ti l’ha circari, nenti ti casca di l’aria! ( un pezzo di calcinaccio cadrà dal soffitto )…..A parti u tettu.

SILVIA          Ammesso e non concesso ca a chistu ci putissi passari di supra, picchì u detto dici ca chi non risica non rosica…..

LUDOV.        Brava, ha’ vistu ca u sai macari tu?

SILVIA          …..ma i televenditi? Chista è sulu fissazioni….si, ‘na fissazioni maniacali!

LUDOV.        Maniacali….chi paruluna!.......Tu non si’ obbiettiva cara mia! I risultati però…..

SILVIA          ( interrompendolo immediatamente ) U risultatu è ‘na casa china di zoddiri e di frasciami e u portafogghiu sempri leggiu!

INSIEME       Sssscccttttt…Mutu/a

LUDOV.        Bando alle ciance…..forza ddocu….arraspa!.......Prima o poi qualcosa di rossu succedi! ( canticchiando l’aria di prima )

SILVIA          ( rassegnata ) Arraspamu!

SCENA 4^

LUDOV.        ( intento a rispondere alle domande di un quiz ) Ma a chista macari i picciriddi di du’ anni ci sapissiru rispunniri. Senti: Qual è il nome della favola con la principessa soffocata dalla mela? Faaaciliiii….Cenerentola!

SILVIA          Biancaneve!....Macari ‘o giunnalinu di Barby ora rispunni?.......E chi putissi vinciri, Big Jim? ( ridendo ironica )

LUDOV.        Tuttu fa brodu.

SILVIA          ( continuando a grattare con indifferenza,sorride ) Tu si’ malatu.

LUDOV.        ( si blocca a guardare per qualche istante il rituale della moglie ) Ma dicu…..mancu cuntrolli?.... C’aratti a fari allura!

SILVIA          ( indifferentemente, continua ) E chi c’haia cuntrullari….macari ‘stu tempu c’haia peddiri?

LUDOV         E si vincemu? ( arrabbiandosi )

SILVIA          Ammucca lapuni!........Avi ‘na vita c’arraspi, c’ha vinciutu?....Nenti!

LUDOV.        Non si po’ sapiri mai! Dammi ccà. ( con rabbia raccoglie tutto il malloppo che la moglie ha sparpagliato in giro e lo controlla )

SILVIA          Si, si….cuntrolla bonu, m’araccumannu! ( si rimette a letto ) Jù mi cuccu!

LUDOV.        Viditi chi cosa, mi stava ittannu senza vaddari………( leggendo ) Non hai vinto, non hai vinto, non hai vinto, non hai vinto, hai vinto,non hai vinto, non hai vinto…..

( realizza ) Hai vinto?.....( cerca il biglietto vincente ) Ccà, è! ( salta sul letto, sale scende, risale, baciando ripetutamente il biglietto, mentre salta,la moglie cade giù.)

SILVIA          Ma chi ti pigghia, fermiti!

LUDOV.        ( la bacia e quasi piangente per l’emozione ) U sapeva,…u sapeva…..

SILVIA          Chi c’è, c’attruvasti?

LUDOV.        ( solenne ) Moglie, prepara le biligie!.....Si parte!......Ti portu ‘nte bermuda.

SILVIA          ‘Nte mutanni!....Ca finiscila, non schirzari.

LUDOV.        Non staiu schirzannu, abbiamo vinto finalmente!

SILVIA          ( strappandogli il biglietto dalle mani) Dammi a mia ca tu scemu si’….( legge ) Veru,” HAI VINTO UN VIAGGIO ALLE BERMUDA PER DUE PERSONE “…..I Bermuda? E unni su?

LUDOV.        E chi sacciu!...Ppì mia putissiru essiri macari dopu u Sciddichenti, l’importante è che abbiamo vinto!......L’haia dittu sempri…….ALL’ALBA VINCERO’, …VINCERO’ VINCEEEEEROOOOOO……

SILVIA          Alleggiu, c’arrusbigghi u picciriddu……( si sente piangere ) U sapeva, ora tu o ‘nnachi!

LUDOV.        ( entrando all’uscio di dx, continua cantare ) na, na, na, na

FINE 1° ATTO

SECONDO ATTO

Siamo alle Bermuda.

All’alzarsi del sipario, la scena è vuota. Da fuori si sentiranno le voci di Ludovico e Silvia.

SCENA 1^

( Ludovico, Silvia,Pina, Franca )

LUDOV.        Finalmente!

SILVIA          Sicuru ca è chistu?

LUDOV.        Accussì ccà c’è scrittu. ( entra ) Hotel del Pesce Lupo.

SILVIA          Menu mali. ( sfinita, carica di bagagli e con indosso una pelliccia, si accascia sul divano ) Mai sintutu ‘stu pisci.

LUDOV.        Com’è ca c’è u cani lupu, ccà volidiri ca c’è macari u pisci lupu. ( stanco, si siede  facendosi aria  col cappello e asciugandosi il sudore )

SILVIA          Staiu murennu do’ caudu.

LUDOV.        Tu picchì ti mintisti u pilu!

SILVIA          Ci l’haia mustrari a qualche dunu ogni tantu, il tuo grande affare?

LUDOV.        Ridicola!

SILVIA          Cu parra! T’ha taliatu?

LUDOV.        ( Ha indosso una giacca elegante da cerimonia, due taglie più piccola, con ancora il cartellino del prezzo attaccato ) Picchì, chi haiu?.....( guardandosi ) U cartillinu? Ci l’haia fari vidiri quantu vali?

SILVIA          I tuoi affari! Chi affari è ‘na giacca du’ tagli cchiù nica?

LUDOV.        Ppì stimolarimi a circolazioni.

SILVIA          E s’ha scichi?

LUDOV.        Ci n’è autri 9. U stock era di 10 giacchi.

SILVIA          Ma Don Pippo unni finiu?

LUDOV.        L’ultima vota ca u visti si stava strariannu ccù ‘na curdina d’acqua ca c’hava passu ‘na serpi…….

SILVIA          Si, ma dopu n’allippau appressu. Non capisciu unni potti iri……

LUDOV.        T’u piddisti! T’hava dittu stacci accura!

SILVIA          Certu, il signore era impignato a chiacchiriari……

LUDOV.        Stava addumannannu informazioni.

SILVIA          Macari a ddà signurina che’ frinzi?

LUDOV.        Ma u vidisti comu vanu vistuti, ccà? Chistu si ca è sgavitari. C’abbasta ‘n gunnillinu e ‘na cullana di ciuri !.......E chi sorta di pi….( alludendo al seno )

SILVIA          Ludovico, chi ‘ntinzioni c’hai? ( buia in viso )

LUDOV.        Di visitare le bellezze del luogo.

SILVIA          Di quali genere?

LUDOV.        Attaccamu ca’ gelosia?....... U sai ca si’ l’unica…..e non taliu a nuddu jù…….

PINA              ( attraversa la scena ) Aloa.

LUDOV.        ( si blocca e la guarda con interesse ) Aloa.

SILVIA          ( alzandosi di scatto, suona ripetutamente un campanello posto sul bancone ) Non c’è nessuno?

LUDOV.        Silvia, finiscila……non fari tuttu ‘stu macellu.

SILVIA          ( guardandosi attorno ) Chistu avissa essiri l’hotel di 1° categoria, vista sul mare, servizio eccellente, aria condizionata e tutti i confort possibili e immaginabili?

LUDOV.        Non essiri a solita. Assettiti e goditi a vacanza!

SILVIA          ( che sta guardando fuori dalla finestra ) Almenu u mari c’è…….

FRANCA       ( attraversa la scena, sorride a Ludovico, si sofferma allo specchio per mettersi il rossetto )

SILVIA          Ludovico, vadda chi spettaculu……..è ‘n autru munnu ddà fora…….

LUDOV.        ( in estasi per la bellezza della ragazza ) E’ ‘n paradisu chistu!

SILVIA          E’ tuttu virdi, pari di vitru quant’è limpidu…...Chi Spiaggia!!!!

LUDOV.        Stupenda…..e chi scollatura!!!!

SILVIA          Insenatura si chiama…….E’ tunna tunna.

LUDOV.        Tunna,…bedda…..e profumata!!!!

SILVIA          Appoi tu, u senti di ccà?

LUDOV.        ( che ad occhi chiusi sta annusando l’aria ) Si,…… fa ‘mbriacari!

SILVIA          ( che si era girata e aveva visto la ragazza andar via, si avvicina e da una sberla in testa al marito ) U capì!

LUDOV.        Haia, chi si’ scema?

SILVIA          ( raccogliendo i bagagli ) Amuninni, si torna a casa!

LUDOV.        Picchì?

SILVIA          Tu pensi ca passu 15 jorna ccù tia ca fai l’occhi di trigghia a l’autri? Sbagghiu c’è!           ( avviandosi )

LUDOV.        ( fermandola ) Silvia, cani c’abbaia non muzzica…..( sorridendo malizioso ) Chi mali c’è a taliari? L’importanti è non tuccari, no? Comu dici mamma rocca? ( cantilenando l’abbraccia per farsi perdonare ) Si guarda ma non si tocca! ( e le schiocca un bacio sulla guancia )

SILVIA          ( sorridendo e fingendo il broncio ) Finiscila buffuni! ( divincolandosi, suona nuovamente il campanello ) Ma nuddu arriva?

SCENA 2^

( Ludovico, Silvia, Alfredo )

ALFREDO     ( entra. E’ in canottiera, pantaloncini, barca incolta, assonnato ) Aloa,….bienvenido!

SILVIA          Mancu ccà parrunu italianu. A postu semu.

LUDOV.        Lassa fari a mia! Aloa……Nos semos i consuerti Scaccialapalla……. ( poi alla moglie  ) Comi ci vaiu?

ALFREDO     ( sorridendo ) Italiani?

SILVIA          Ià! …Italiani. Tu ci capire? ( in questa scena, uscirà dalla borsa un pezzo di pane e un involto di carta con olive nere e inizia a mangiare.)

ALFREDO     Un pochino! Miei genitori italiani.

LUDOV.        Oriundos allora!?

ALFREDO     Non sapere dove trovarsi questa città.

LUDOV.        No, oriudos, cioè des provenienzas.

ALFREDO     Ah, si….ora capire. Voi essere in vacansia immagino.

LUDOV.        Perspicaci u carusu……. Nuatri,……

ALFREDO     Comos?

SILVIA          No, Catania! ( mentre cerca un posto dove sputare i noccioli )

ALFREDO     Io non capire vostra strana lingua.

LUDOV.        Zittiti tu, chi c’entra Catania, iddu addummannau si vulemu ‘n comò ‘nta stanza!

SILVIA          ( che ha trovato un vasetto in metallo, ne sputa il nocciolo ) Dicci si.

LUDOV.        Certamente!.....Nuatri……

ALFREDO     Comos?

LUDOV.        E tonna?....Ci dissi si!

SILVIA          ( durante tutta la scena, continuerà a mangiare e sputare  noccioli )

ALFREDO     Non capire.

LUDOV.        Dunque,……noi tres, dovemos dormires quas.

ALFREDO     Noi?

LUDOV.        Chi c’entra lei, nois tres….( indicando se stesso e la moglie )…….Finiscila ccù ‘st’alivi!

ALFREDO     Dos ( indicandoli )

LUDOV.        No, tres…….l’autrus stas arrivandos! Si spera!

SILVIA          Tu ‘nzignasti subbitu u spagnolu!

LUDOV.        E chi ci vosi!

ALFREDO     ( che stava cercando ) Si, bueno….Scaccialapallas….

LUDOV.        Ies, ma senza essi…..sulu  Scaccialapalla!

ALFREDO     ( ridendo ) Ah, i vincitori del concorso!

SILVIA          ( ridendo ) Si.

LUDOV.        ( ridendo ) I vincitori.

ALFREDO     ( incalza ) Afortunado!

LUDOV.        ( incalzando la risata ) Insomma, tannicchedda!

ALFREDO     A ido todo bien?

LUDOV.        U itu? Non c’è mali, a parti ‘n ugnu ‘ncarnatu…..

SILVIA          Ma chi c’entra u itu?

LUDOV.        Chi sacciu!

ALFREDO     Dicevo, il viaggio è andato bene?

LUDOV.        Ah, u viaggiu…….a partes l’aereos ca parevas ‘na scatoletta di carnis,….Don Pippos ca si sdirrubau da scalettas,…..me muggheri ca pessi u butichesis, jù ca mi rovesciai….

SILVIA          ( sputando un osso )…..e a valigia ca s’arrubbaru……Tutto bien!

ALFREDO     La maleta?

LUDOV.        A valigia, quali maglietta!

ALFREDO     Maleta, valigia…..Lamento lo ocurrido.

SILVIA          Pari ‘n cartoni animatu chistu! Chi dici?

ALFREDO     Mi dispiace  per quello che l’accaduto.

SILVIA          No, Don Pippo non si fici nenti.

LUDOV.        Ha caduto additta!

ALFREDO     ( abbassandosi per prendere la chiave della camera ) Mucho mucho mucho bien!

LUDOV.        ( fa il richiamo del gatto ) Mucio, mucio, mucio……..( chiamando ) Bien……Bien

SILVIA.         Chi sta’ facennu?

LUDOV.        Ci dugnu ‘na manu a circari ‘stu jattu.

SILVIA.         Ma quali jattu……..cà u vidi? A chiavi,….ni stava dicennu ca ni dava a chiavi da stanza.

LUDOV.        E chissacciu, jù u spagnolòu u parru, ma no’ capisciu!

ALFREDO     Puede escribirme el nombre, la calle el numero?

LUDOV.        Non capisciu st’interessi ca c’hanu pe’ pedi.

SILVIA          Chi voli sapiri?

LUDOV.        L’umbra de’ caddi e nummuru do’ pedi.

SILVIA          L’umbra de caddi? E chi voli diri?

LUDOV.        Non mi spiari, ca no’ sacciu.

SILVIA          Potes repetir?

ALFREDO.    Me siente!

SILVIA          Ha sentu, ha sentu……..ma non comprienderes.

ALFREDO     Me siente, mi dispiace………Yo olvido que vosotros……io dimentico che voi non capire nostra lingua.

LUDOV.        E logicu, v’ha ‘mpidugghiati!

ALFREDO     Usted tiene razon.

LUDOV.        U sted? Chi è ‘stu cosu?

ALFREDO     Usted, Lei…lei ha ragione, questo dicevo! E adesso per favore può dare me i suoi dati o un documento di ricunuscimiento?

LUDOV.        E no’ puteva diri prima?........Silvia, daccilli!

SILVIA          ( li prende dalla borsa e li porge ) Tengas!

ALFREDO     Me sirven todo y tres

LUDOV.        Ah?

SILVIA          Non capisci nenti…….c’aggiuvunu tutti e tri, macari chiddu di Don Pippu. Ma unni finiu ‘st’autru?.......( si affaccia fuori dalla comune )

LUDOV.        Ha parrari chiaru. ( ad Alfredo )

SILVIA          Don Pippu, spicciativi….U documentu!

PIPPO            ( da fuori ) Arrivo, arrivo, arrivo.

SILVIA          Ma ni l’auma puttari ppì forza a chistu?

LUDOV.        I patti su’ patti.

SCENA 3^

( Ludovico, Silvia, Alfredo, Don Pippo )

PIPPO            ( appare sulla soglia, con un innaffiatoio in mano e un porta bottiglie di latte. Indossa un completino da safari )Buon giorno a tutti, isolani e isolane ( entra e inciampa col tappetto ) Morti subbitania!....

LUDOV.        Don Pippo, ma c’hata fattu tuttu ‘stu tempu?

PIPPO            ‘Na discussioni ppè manu cu’ ‘na serpi.( E’ senza occhiali, ed essendo miope, parla ad una pianta )

SILVIA          Ma si era ‘na curdina? ( incuriosita dalle bottiglie del latte )

PIPPO            Lei no’ sapi ca si mimetizzunu?......E quannu menu ti l’aspetti…..zac, ti muzzicunu e senza addummannariti u pirmissu!  ( si toglie il cappello e lo posa sul capo di una statua. Afferra nuovamente innaffiatoio e portabottiglie e parla in direzione della lampada )  Ragazzo?....Le valigie!

( porgendogli il tutto )

SILVIA          Ma i so valigi?

PIPPO            Belli veru?....Autenticu cuoio! Ragazzo, allora?

LUDOV.        ( togliendoglieli dalle mani ) Ma no’ dicu jù, sa’ unni i lassau!

PIPPO            ( porgendogli una monetina ) Grazie ragazzo, tieni.

SILVIA          Don Pippo, non ci n’è fimmini pedi pedi, si po’ mentiri.

PIPPO                        Sicuru? ( esce un paio di occhiali spessi come fondi di bottiglia ) Ma jù ci vidu, chisti riposanti su. ( li mette )

LUDOV.        E i facissi arripusari ‘st’occhi, picchi quannu stancunu u sapemu, ci vidi leggermente mali.

PIPPO            Ma cosa di picca, chi ci pari.

SILVIA          Don Pippu, ci mintissi ‘na firma e si fa dari a chiavi da so’ stanza accussì’n arripusamu. ( al  portiere ) Scusassis….las chiaves del giornalaros.

ALFREDO     ( ironico ) Llave?

SILVIA          Si l’aveva che’, c’ha ‘ddumannava?....( al marito ) Ma chi c’havi di ridiri?

LUDOV.        Siccome tu parri ridicula,…giurnalaros si dici? Picchissu arridi…….Pardons, mia mogliera ablava della chiaves per Don Pippos.

ALFREDO     ( sempre ridendo ) Io entendido, si, llave.

LUDOV.        No ca non ci l’havi.

ALFREDO     Llave, chiave, ha capito?.......No altra chiave…….1 chiave. Todos in stanza, junto

SILVIA          Juntu?

ALFREDO     Insieme.

SILVIA          Chi? Cu ‘st’appennarobbi m’avissa cuccari?

LUDOV.        Escutases, ci deve essere un errores…..Nos averes prenotatos dos suites.

ALFREDO     Spiacente, ma noi avere avuto soldi da agenzia solo per una habitación.

LUDOV.        Va beni u stissu, l’importanti ca ci sonos almenos dos stanzes

ALFREDO     Voi non capire, hanno pagato solo 1 camera.

SILVIA          Pagare Don Pippos altra cameras.

PIPPO            Mancu a parrarinis.

ALFREDO     No tenemos altre camere.

PIPPO            Menu malis.

LUDOV.        E pazienza, chi ci vo’ fari.

SILVIA          E a nostra secunna luna di meli, accussi?

PIPPO            Non vi preoccupati, facemu comu e vecchi tempi. Si fa a turnu.

SILVIA          Avissama dommiri a turnu?

PIPPO            Quali dommiri! ‘Nta ‘stu paradisu, vuliti dommiri?

LUDOV.        Don Pippu, chi ‘ntinzioni avi?

PIPPO            Ci su’ certi primizii ‘nta ‘st’isola!!!!!!.........A usamu ‘na vota all’unu.

SILVIA          Don Pippu, lei mi stranizza!

PIPPO            Ci mintemi ‘n fazzulettu russu. Chistu è u signali ca a stanza è occupata.

SILVIA          Abbassati semu!.....Ludovico, e ora?

LUDOV.        ( in disparte ) Non ti preoccupari, ci pensu jù!..... E poi chi putissi cunchiudiri, orbu ppì quant’è al massimu ci po’ dari appuntamentu a qualche umbrilluni?......Intantu pigghiamuni a chiavi e acchianamu. Da quella partes? ( chiedendo al portiere che annuisce ) Da quella partes! ( via )

SILVIA          ( al marito ) I vali…….. ( avvilita perché sa che toccherà a lei portarle in camera sta percaricarlei )

ALFREDO     Abro paso……io aiuto per le valigie.

SILVIA          Menu mali ca ogni tantu c’è qualche galantuomo!

ALFREDO     ( prende una busta di plastica e si avvia ) Le Bermuda essere paese meraviglioso…..Voi divertirete

PIPPO            Non ti sfurzari ah?

SILVIA          Grazii Don Pippo ci voli ‘na manu  ( credendo la stesse per aiutare, lo vede seguire il portiere )

PIPPO            Di nulla, di nulla

SILVIA          ( irritata ) GRAZIE TANTE A TUTTI!!!!! ( si carica come un mulo e si avvia traballando )

SCENA 4^

( Filomena, Alfredo, Pina )

ALFREDO     ( riappare ) Sempre dritto, numero cinco. ( sorridendo, aspetta che Silvia sia sparita per dirigersi verso l’uscio dei servizi e chiama ) Za’ Filumena…..za’ Filumena……

FILOMENA  Chi c’è? ( entrando )

ALFREDO     Arrivaru i polli.

FILOM           E falli scaricari ‘nta cucina, no? ( sta per andar via )

ALFREDO     No i polli…….i POLLI. ( ridendo )

FILOM           U capì, i polli, chiddi ca fanu chiccirichì!

ALFREDO     No, a famigghia ca vinciu u concorsu…..

FILOM           Arrivaru?

ALFREDO     Non fari comu ‘o to solitu m’araccumannu.

FILOM           Ci provu! Ma si mi fanu nesciri a pipita masculina……tu u sai ca n’araggiunu cchiù.

                                   Arrivunu cunvinti d’aviri dirittu di cu sapi cchi…….

ALFREDO     L’ha capiri, comu a l’autri pensunu d’aviri dirittu a ‘na vincita di lussu, inveci…..

FILOM           ….inveci nenti! Picchì, non è di lussu essiri ccà?

ALFREDO     Zia, avanti……. Ci mancunu sulu i jaddini ppì difinillu ‘n puddaru!

FILOM           Comu ti permetti! Chiddu ca c’è è macari troppu ppì ‘sti morti di fami!

ALFREDO     Comunque, tu torna ‘n cucina, ca ‘e clienti ci pensu jù!

FILOM           ( sta per andare, ma insospettita torna indietro ) Senti, non cridu ca ci su picciutteddi schietti…….

ALFREDO     Quali picciutteddi……anzi, a propositu di ‘stu discursu…….

FILOM           Non c’è nenti chi discurriri! ( tagliando corto, va via. Alfredo fa un gestaccio. Poi rientra e lui si blocca fingendo di fare qualcos’altro ) E vidi ca oggi si mangia ‘e dui.

ALFREDO     Picchì?

FILOM           Vincinzinu s’abbruciau ‘na manu…..

ALFREDO     Mischinu, comu fu?

FILOM           Arriminava u brodu e c’attruvau ‘n suggi…..

ALFREDO     E u pigghiau ca manu?

FILOM           Ah no? C’abbuddau a manu u caracollu e si pinnau.C’hava dittu di lassallu stari.

ALFREDO     E ora cu t’aiuta?

FILOM           Vistu ca to’ soru non s’attrova, mi dugnu versu sula. U brodu era già prontu….. mi ci voli u tempu p’arrustiri i scurpiuni e fari a ‘nzalata.

ALFREDO     Chi schifu! E nuatri chi mangiamu?

FILOM           Maccarruna co’ sugu di cunigghiu. Ti piaciunu?

ALFREDO     Autru!!!!

FILOM           Allura, quantu mi ‘o spicciu. ( via )

PINA              ( entra dalle camere ) Chiddi novi m’addumannaru i tuvagghi, chi ci portu ora?

ALFREDO     Timminaru?

PINA              Avi!!!!

ALFREDO     Ora ci pensu jù

PINA              ( uscendo ) Accussì non si po’ ‘gghiri avanti!

ALFREDO     E ora chi ci dugnu? ( uscendo dai servizi )

SCENA  5^

( Ludovico, Silvia, Franca )

LUDOV.        ( entrando ) ‘Sti tuvagghi arrivunu, si o no? …… Non c’è mai nuddu ccà intra…… GARSONIER?.....Garsonier?......

SILVIA          Allura?

LUDOV.        Scumpareru ‘n autra vota!...... PORTIEROS?.........Senti, u sai chi facemu? Ni lavamu a mari e n’asciugamu ‘o suli.

SILVIA          Si, bellu,….jemu ‘nta spiaggia!.....’O pigghiu i papiri. ( via esultante )

LUDOV.        E porta i custumi.

FRANCA       ( entra ) Buenos dias segnor.

LUDOV.        Bona spisa a lei, signorinas.

FRANDA       Donde sta?

LUDOV.        Non capires, io italianos.

FRANCA       Che bello, un italiano. Anch’io sono italiana.

LUDOV.        Ma vah?.....Che coincidenza,….e di dove?

FRANCA       Non credo possa conoscere il mio paese. Sono di Carropepe.

LUDOV.        E come no?

FRANCA       Veramente?

LUDOV.        Si. Io sono di Catania……Siciliani entrambi!

FRANCA       Cara vecchia Sicilia….( sedendosi ) Si figuri che la ricordo appena.

LUDOV.        E quant’havi ca è ‘n vacanza?

FRANCA       Ma che vacanza. Sono qua si può dire dalla nascita.

LUDOV.        Però parla bene l’italiano.

FRANCA       Si, la iena…..cioè zia Filomena, anche lei è qua, mi ha sempre parlato in italiano, affinché io ricordassi sempre la mia provenienza. Mi ha raccontato tante cose meravigliose della nostra terra..

LUDOV.        Siete qua da sole?

FRANCA       Con mio fratello. Siamo rimasti orfani e zia Filomena ci ha cresciuto qui, su quest’isola.

LUDOV.        E cu vi ci purtò?

FRANCO       La fame!.........L’arpia,….cioè zia Filomena, all’epoca essendo senza marito, senza nessuna rendita e senza lavoro, partì in cerca di fortuna. Trovò questa pensione e fu assunta dai vecchi padroni come cuoca. Alla loro morte la lasciarono a lei, perché erano senza figli.

LUDOV.        Chi coppu di cul….furtuna!

SILVIA          ( entrando, indossando un costume e un pareo, le pinne ai piedi, un salvagente in vita, la maschera e il tupo sulla fronte ) Ccà ci su’ i papiri…….( li vede ) Non ti pozzu lassari sulu ca….

LUDOV.        Muta ca ti capisci.

SILVIA          Ah, signorina, lei parra ‘talianu?

FRANCA       Certo signora.

SILVIA          E allura, vidissi di smammari,…..furriassi i tappini e facissi strata. Sciò,sciò.

LUDOV.        Silvia, non essiri maleducata!.......La scusi signorina, questa donna tremendamente gilosa, è la mia consorte!.....Silvia la signorina qua prisenti è la nipote della padrona. Stava facendo gli onori di casa…….Avanti, scusati, non essere zzaurda! ( spingendola )

SILVIA          Mi perdoni, non volevo….

FRANCA       Ma si figuri!.....Con un marito come il suo, anch’io al suo posto sarei stata gelosa.

SILVIA          Come il mio?....Chi vulissi diri ca ci piaci?

LUDOV.        ( imbarazzato ) Silvia finiscila……( a Franca per sdrammatizzare ) Ma chi dici?..... E’ stato solo un complimento, vero signorina?

FRANCA       Certamente, mi guarderei bene dal circuire un uomo come suo marito!

LUODV.        ( offeso ) Picchì, chi c’haiu ca non mi putissi circoncidiri.

SILVIA          Appuntu, chi c’havi?

FRANCA       Ma no, dicevo,…cioè….siccome suo marito è….

LUDOV.        Comu sugnu, ..sintemu!

SILVIA          Com’è, com’è?

FRANCA       Oh,insomma….è sposato!

LUDOV.        Certu, chiddi maritati ora semu di ittari!

SILVIA          No tesoro, la signorina voleva dire,….che essendo tu sposato,….cioè siccome ci sono io,…..e allora tu non essendo……cioè, praticamente…..( a Franca ) Ma chi schifiu vuleva diri?

FRANCA       Perbacco, basta! Volevo soltanto dire che mi interessano solo uomini liberi. LIBERI, LIBERI,….senza fede!....Ha capito ora?

SILVIA          Ora si, grazie! E’ stata chiara…… Ludovico, non ci interessi!....E vistu c’arrisulvemu ‘stu problema, circamu d’arrisulvirini ‘n autru. Signorina, vidissi si ppì cortesia ni po’ fari aviri du’ ‘sciucamanu almenu!

FRANCA       Provvedo subito. ( via )

SCENA 6^

( Ludovico, Silvia, DonPippo )

SILVIA          Chi facemu,…nu ‘o facemu ‘stu bagnu?

LUDOV.        E Don Pippu?

SILVIA          Dici ca si spagna di l’acqua.

LUDOV.        Di l’acqua?

SILVIA          Arristau traumatizzatu di nicu. ‘O culleggiu, ci sciddicau de’ manu a ‘na monaca mentri ci faceva u bagnu e stava anniannu ‘nta vasca ‘e bagnu.

LUDOV.        ‘O culleggiu?

SILVIA          No sapevi? ‘O befetrofiu crisciu. E’ figghiu di NN

LUDOV.        Mischinu,…no’ sapeva!

PIPPO            ( sta entrando con indosso un costume dei primi del 900. Si intravede sulla spalla, una grossa voglia di riccio. Sta parlando a qualcuno fuori dalla finestra, facendo segnali che sta andando )

LUDOV.        E allura si sta intra?.....Cu’ ‘na bella jurnata di chista?

PIPPO            No, ci ripensai. Vegnu ccù vuatri. Mi pigghiu u suli.

LUDOV.        ( osservando il ridicolo costume ) Forsi è megghiu ca ni facemu ‘n giru ca vacca?

PIPPO            E unni vuliti iri?

LUDOV.        Cchiù luntanu possibili.

SILVIA          ‘Nto menzu do’ mari, no? Mi pari ovviu!

PIPPO            Viiihhhh,…cosi cosi…..

SILVIA          Chi c’è?

PIPPO            Non sapeva ca i vacchi di ccà, sanu natari.

LUDOV.        Quali vacchi Don Pippu,….Cà barca, parrava da barca.

PIPPO            No…no..no..no,…ca m’ammaraggiu.

LUDOV.        E allura livativi ‘stu scafandru, picchì ‘nta spiaggia ccù lei, accussì cumminatu, jù non ci vegnu!

PIPPO            Picchì, chi c’haiu?

LUDOV.        N’ama fari diri ca semu arretrati? Di unni u pigghiau ‘stu costumi, do’ museu?

PIPPO            Ma chi ni capiti!.....Era su Vogue Uomo, u visti ddà!... Si stanu usannu ‘n autra vota.

LUDOV.        E poi, vi putevu lavari prima, no?

PIPPO            Picchì, sugnu lordu?

LUDOV.        Siti lordu ccà……’nta spadda.

PIPPO            Unni?

LUDOV.        Ccà.

PIPPO            No, chista ‘na voglia è.

SILVIA          Veru….e di chi cosa?

PIPPO            ‘No sacciu.

SILVIA          Pari,……’na castagna,……

LUDOV.        Ma unni a vidi……a mia mi pari ‘na macchia d’ogghiu.

SILVIA          No vidi ca ci su’ ‘sti cosi ritti……

LUDOV.        Fammi vidiri?......’Na rizza,….chista è ‘na rizza ‘e mari!

D.PIPPO        ( guardandosi allo specchio ) Veru, pari prorpiu ‘na rizza!

SILVIA          ( spazientita ) Scuraru….ni ni vulemu iri?

LUDOV.        Passati avanti, ca haia parrai co’ purteri

SILVIA          NO!........Jù restu ccà!

LUDOV.        Silvia,….

SILVIA          Non ti lassu sulu, NO! ( si siede )

LUDOV.        Amuninni, ci parru dopu.

PIPPO            ( irrequieto guarda dalla finestra ) Jù passu avanti. ( si toglie gli occhiali e a tentoni non visto dai due, sbaglia ed esce in direzione delle camere. Successivamente attraverserà dall’esterno la grande finestra )

SILVIA          S’accumutassi.

LUDOV.        Ti susi?....Ti dissi appoi ci parru.

SILVIA          ( avvicinandosi a lui come una gatta ) Senti,….vistu ca si ni ìu,…..chi dici…..acchianamu?

LUDOV.        Ciuffi ciuffi? ( SILVIA, fa cenno di si )…..Timminau u scipiru?.......( SILVIA , fa cenno di si )…. E si appoi non ni vidi spuntari?

SILVIA          Chi t’interessa?

LUDOV.        Giustu, chi m’interessa. Facemu accussì, tu acchiana e ti pripari……ca il tuo bel maschione ci ‘o dici d’aspittarini ‘nta spiaggia, picchì nuatri ni trattinemu. ( fremente di desiderio )….Teniti cauda….e mentici u fazzulettu russu, non si po’ sapiri mai. ( via )

SILVIA          Si, u fazzulettu…..( corre via in camera )

SCENA 7^

( Alfredo, Filomena,Pina, Ludovico )

ALFREDO     ( entrando ) Ancora cù ‘sta storia?.....Ti dissi no, no, e no!

FILOM           Ma non ti vidi nuddu!......

ALFREDO     NO!

FILOM           U filu è arreri u muru di limitu, e a st’ura su tutti a mangiari…….

ALFREDO     Mizzica, ci su’ i cani……

FILOM           E tu pottiti i puppetti. ( via in cucina )

ALFREDO     ( sbuffando ) Damminni ch’assai stavolta…… ca non c’arrivu s’annunca.

PINA              ( entra con uno scopettone che appoggia al banco, rivolto verso l’alto. ) Allura?....Cu’ ‘sti tuvagghi? Mi dummanaru macari chiddi da 25.

ALFREDO     Macari?

PINA              Avi 3 jorna ca l’aspettunu.

ALFREDO     Allura iddi c’hanu a precedenza.

PINA              E moviti allura! ( sta per andare )

ALFREDO     Pina aspetta.

PINA              Chi c’è?

ALFREDO     Jù non m’ha fidu cchiù a stariti luntanu….. ( tirandola a sé )…..a fari l’indifferenti…

PINA              ( svincolandosi ) E chi voi di mia, n’’a sai a situazioni?

ALFREDO     Jù ciù dicu a to’ patri e ni maritamu! ( tirandola nuovamente a sé )

PINA              ( svincolandosi ) E a to’ zia, cu ciù dici?

ALFREDO     Chistu è u problema.

PINA              Tu picchì non ciù dici ca ni vulemu beni, forsi dici si!

ALFREDO     Nonzi!....A canusciu. Chidda è cunvinta c’haia ristari schettu.

PINA              Ma picchì?

ALFREDO     E chi ni sacciu. U sai chi mi dissi l’autru jornu? Ca si sulu m’arrisicu a parrari di matrimoniu, mi jetta ‘e piscicani.

PINA              Babbazzu, schera!

ALFREDO     Ca quali, capacissima è. ( riaffernadola ) Pina, s’ha truvari ‘na soluzioni, non vogghiu moriri castu e puru!

PINA              ( cerca di svincolarsi, ma senza riuscirci ) Giustu, o ciù dici o ti lassu.

ALFREDO     Non ci l’hai u curaggiu.

FILOM.          Ccà ci su’ i puppetti ( entra ) Mi raccumannu, non ti fari scicari i causi comu ‘o solitu.

ALFREDO     ( la lascia di botto, prende le polpette e via ) Va beni zia, ci staiu jennu.

LUDOV.        ( entra di corsa, allegro per correre via in camera )  Buonas dias.

FILOM           Cu era?

PINA              Chiddu da cincu. Arrivau oggi.

FILOM.          Pina, t’haia dittu centu voti ca non vogghiu ca ti vesti accussì. Questo è un locale serio e si rispettunu le usanze….. Leviti ‘sti cosi….( strappandole le maniche )

PINA              Ma chi fa….

FILOM           Pochi chiacchiri….( le accorcia il vestito, strappando via dei volant )Oh,….accussì! C’hai ‘n bellu paru di cosci,….comu ti l’ha truvari ‘stu zitu?

PINA              ( coprendosi ) Ma jù m’affruntu!

FILOM           T’abbitui,….vadda ca appoi ti piaci! ( via )

PIPPO            ( disorientato, ricoperto da filamenti di edera, attraversa la scena da fuori la finestra )

ALFREDO     ( entra di corsa dalla comune, con i pantaloncini a brandelli e alcuni asciugamani con mollette ancora appese al filo. Affannato dopo aver richiuso la porta alle sue spalle, nota Pina e si precipita a coprirle le gambe ) Cummogghiti, sbriugnata!

PINA              To’ zia fu!

ALFREDO     Mo’ zia?

PINA              Si, dici c’haia rispittari l’usanzi, s’annunca non trovu maritu.

ALFREDO     Ma sentila!

PINA              Alfredo, fai l’omu e diccillu! ( via dimenticando lo scopettone )

ALFREDO     ( imitandola ) Alfredo, fai l’omu e diccillu……Comu si fussi facili. ( uscendo ) Zia, ccà ci su’ i tuvagghi…ma vidi ca chista è l’ultima vota ca ci ‘o pigghiu all’albergu allato!

SCENA 8^

( Don Pippo, Ludovico )

PIPPO            ( entra ) Chi strana spiaggia, tutta erba. ( intravede la sagoma dello scopettone e lo scambia per una donna ) Buenas dias segnorita…….( non udendo risposta ) Forse non mi capisci….. Parla italiano?......Chi tace acconsente……Mi fa piacere, così mentre aspetta, possiamo fare 4 chiacchere.

LUDOV.        ( che era entratocon furia,  nudo con un gonnellino fatto di fogli di giornale,  assistendo alla scena, decide di continuare il gioco ) Bella fimmina !

PIPPO            Ah, Ludovico, lei c’è?...Bedda è?

LUDOV.        Di più!

PIPPO            Matri chi emozioni…..chi fazzu?

LUDOV.        Facissi u pietusu, i fimmini ci cascunu sempri.

PIPPO            Si,….. u pietusu!.......Signorina,…….mi sento così solo, sa? E’ triste la vacanza senza amici………

LUDOV.        ‘Nfurzassi!

PIPPO            …….ed io sono qui da pochissimo. Anche lei? …( Ludovico muove leggermente lo scopettone ) Vedo che annuisce.

LUDOV.        Ci sta, ci sta…..matri che’ bona!

PIPPO            Veru?....E ora chi ci dicu?

LUDOV.        Parassi di soddi!

PIPPO            Giustu,………Sa se in quest’albergo c’è una cassaforte? Sa, ho con me parecchio denaro da spendere, ma non è prudente lasciarlo in camera, non è d’accordo?...... Vedo che è di poche parole……Come mi piacciono le donne così…… poche parole e molti fatti……….( a Ludovico ) Chista non rispunni!

LUDOV.        E’ timida,….sta divintannu russa.

PIPPO            Sbampau, di già?

LUDOV.        Ci facissi 4 complimenti, s’avvicinassi….

PIPPO            Signorina, ha dei capelli bellissimi e una figura così longilinea che quasi quasi …….verrebbe voglia di abbracciarla…….( sta per lanciarsi ma viene trattenuto da Ludovico )

LUDOV.        No Don Pippo, ‘sti cosi, no.

PIPPO            ( subito )……Ma non lo farò, sono un signore io…….

LUDOV.        Comitiva, amici…

PIPPO            Mi è venuta una bella idea, che ne dice, ce la possiamo aprire una comitiva?

LUDOV.        Sta squagghiannu,….forza ca sta squagghiannu.

PIPPO            ( scivolando sul bancone per fare il suadente, urta lo scopettone, facendolo cadere ) Tummau?.....Signorina….signorina si sente male?

LUDOV.        Sviniu!

PIPPO            Oh Madonna santa, e chi dissi?...Non si muova, vado a cercare aiuto!...Lei Ludovico n’ha lassassi. ( via. Inciampa con la lampada ) Oh scusi!

LUDOV.        Non si preoccupi, ci tegnu u pusu! ( scoppia a ridere, alza lo scopettone e lo posizione di lato. Suona il campanello )…… Portieros, portieros……

SCENA 9^

( Ludovico, Alfredo, Don Pippo, Franca )

ALFREDO     ( entra ) Senor?

LUDOV.        Dicos, questos non asciugas!

ALFREDO     Por supuesto!

LUDOV.        Ppì supposta ciù mettu a lei!

ALFREDO     No, dicevo…..naturalmente, siertamente che non asciugare.

LUDOV.        E allora? Ci vogliono les tovaglies! A cu ci l’ama diri, c’hama fari?

ALFREDO     Nada!

LUDOV.        A Raffaella Carrà megghiu! Ci livassi a fassa!

ALFREDO     Nada, …yo no puedo hacer de momento nada.

LUDOV.        Chiii?

ALFREDO     Me siente, yo no puedo hacer de momento nada.

LUDOV.        Di sintilla a sentu……di capirla non c’arrinesciu.

ALFREDO     No, me siente…..volere dire mi dispiace……Non potere fare nulla, estamos esperándolos

LUDOV.        Ho capito, non c’è speranza!

ALFREDO     No, io dire che li stiamo aspettando.

LUDOV.        Sintissi, comu si dici ‘nta vostra lingua SONO ARRABBIATO?

ALFREDO     Estoy enfandado

LUDOV.        Eccu, staiu ‘nfangatu e quantu prima fazzu ‘n macellu. ( agguantandolo per la maglietta )

ALFREDO     Ok,ok…..io cercare mantel.

LUDOV.        Quali mantella e cappottu,…m’aggiuva ‘na tuvagghia!!!!!

ALFREDO     Si, ho capito. Mantel, tovaglia….. ( si allontana )

LUDOV.        Allora io acchianos?

ALFREDO     Si, ci penso io.

LUDOV.        E videmu quantu ci voli stavota. ( via )

SCENA 10^

( Franca, Don Pippo )

FRANCA       ( entra dai servizi borbottando ) E’ assurdo trovarsi senza asciugamani. Che le costa comprarlii.

PIPPO            ( come una furia rientra e nota la ragazza. Di colpo si toglie gli occhiali ) Oh vedo che si è ripresa, come si sente?

FRANCA       Bene, perché? ( si sposta e si posizionerà dietro la lampada, frapponendola a loro )

PIPPO            Prima….lei….lì…….come non detto. Che ne dice di andare in spiaggia insieme?

FRANCA       Senza conoscerci? ( si sposta )

PIPPO            ( essendo miope, seguirà la sua voce, finendo con parlare sempre altrove, perché Franca si sposterà in continuazione ) Ha ragione, non ci siamo neanche presentati. Giuseppe Sparapalle,…… Pippo per gli amici e se le fa piacere, anche per lei sarò Pippo!

FRANCA       Ed io sarò Franca.

PIPPO            ( voltandosi ) Certamente!………( resta in attesa ) Allora?

FRANCA       Cosa?

PIPPO            Non so, parli pure in tutta franchezza,è d’obbligo per iniziare un ottimo rapporto d’amicizia…… ….non si faccia scrupoli.

FRANCA       Per cosa?

PIPPO            Non so, dica lei. …….Ma ancora non mi ha detto il suo nome.

FRANCA       Sono Franca.

PIPPO            Ho capito tutto! Non occorre che mi dica altro.

FRANCA       Ma cosa, ha capito.

PIPPO            Si vergogna a dirmi il suo nome e…..

FRANCA       Ma no, Franca è il mio nome.

PIPPO            Che gaf, mi scusi!.......Franca, che nome melodioso……Allora, si va?

FRANCA       Con piacere. Vada avanti lei……il tempo di prendere l’olio solare e la raggiungo.

PIPPO            Vado. ( si gira, inciampa e abbraccia la lampada ) Scusi!

FRANCA       Si bagni però, il sole qui è molto pericoloso, tempo dieci minuti ed è già bello e arrostito. ( via )

PIPPO            ( che si è voltato nuovamente verso di lei ) Ok, ma non mi faccia aspettare……. Ri-vado.

( inciampa nuovamente ) Ri-scusi!

SCENA 11^

( Ludovico, Franca, Alfredo, Don Pippo, Silvia )

LUDOV.        ( torna. Ha sempre il giornale addosso. Urlando verso i servizi ) Ci voli ancora assai?.....Ho una certa urgenza!!!!!!  ( si affaccia alla finestra ) Mi sentu ‘n liuni, ‘nTarzan……

FRANCA       ( entra per attraversare la stanza ) Ah già,…..mi scusi ma non sono riuscita a rimediarle nemmeno un asciugamani.

LUDOV.        ( di scatto si volta e istintivamente si nasconde per l’imbarazzo )  

FRANCA       Sa, abbiamo avuto mal tempo e sono volati via tutti.

LUDOV.        ( abbagliato da quella bellezza, si dimentica ed esce dal nascondiglio ) Non si preoccupi signorina, per noi non è un problema. Come vede ho rimed……( si ricorda del suo stato e tira su una poltroncina per coprirsi )

FRANCA       ( ammirando l’uomo semi nudo ) Vedo, vedo…..

ALFREDO     ( entra, portando alcune tovaglie da tavolo ) Ecco, avere rimediati questi.

LUDOV.        ( avvicinandosi con la poltroncina ) Meglio che nientes. Grazias, mettas quà!

ALFREDO     ( le posa sulla poltroncina e lo seguirà andar via, per riprendere e sistemare la poltroncina )  Franca a soru, vidi ca chiddu è maritatu.

FRANCA       Non ti capisco quando parli così.

FRANCA       Chi aria ca pigghiasti!......Siciliana si’, non tu scuddari.

FRANCA       Siciliana solo di nascita. ( sta per uscire )

ALFREDO     E ora, unni hai ‘ntinzioni di iri?

FRANCA       In spiaggia a prendere il sole.

ALFREDO     Ne’ sentisti i bullittini di stamattina?

FRANCA       Francamente no! Cosa dicono?

ALFREDO     Raccumannunu di non stari o’ suli, picchì oggi è particolarmente forti ed è pericoloso!

FRANCA       In che senso pericoloso?

ALFREDO     Dissuru ca bastunu 5 minuti ppì ustionarisi. Sarà ‘stu puttusu di l’ozono ca s’allaggau?

FRANCA       E lo chiedi a me?

ALFREDO     Diceva accussì ppì diri…..Quantu attaccu l’avvisu fora.

FILOM           ( fuori scena, suona la campana ) E’ prontu a tavula.

ALFREDO     Avvisa i clienti ca si mangia ‘n giardinu.

FRANCA       Io?

ALFREDO     No, to’ soru!...Ca falla ‘occhi cosa! ( via )

FRANCA       ( sbuffandosi dirige verso il microfono ) Tutto io!....... Din – Don…..avvisiamo gli ospiti del Pesce Lupo, che è pronto in tavola. Il pranzo verrà servito in giardino. Din – Don

PIPPO            ( entra in scena camminando come un robot, perché ustionato ) Aih….Ahi….

FRANCA       ( si precipita ) Signor Pippo, vi siete ustionato….

PIPPO            Non mi tuccassi….Non mi tocchi…..abbampo tutto.

FRANCA       Ma non vi siete bagnato come vi avevo raccomandato?

PIPPO            Non pinsava ca……..

FRANCA       Ha ragione, mi dispiace……mi hanno trattenuto e stavo appunto venendo.

PIPPO            ( con le braccia in avanti, soffiandosi molto lentamente si avvia verso le camere. Ludovico che nel frattempo stava scendendo, inciampa e gli cade fra le braccia. Cacciando un urlo di dolore, saltella e si soffia ) A focu,…a focu…..

LUDOV.        ( istintivamente, saltella e lo lascia per scappare. S’imbatte con Franca che stava seguendo Don Pippo ) Signurina, jemu a focu…chiamassi i pumperi.

FRANCA       Ma quale incendio……( il gonnellino di rafia, le rimarrà impigliato con la fibia dei calzoncini di Ludovico ) Aspetti, non vada via che me lo strappa.

LUDOV.        Un momentino…..sgancio la fibia……

SILVIA          ( sta scendendo, scivola e cade fra le braccia di Don Pippo che ripresosi si stava avviando nuovamente. Don Pippo urla di dolore e istintivamente anch’ella urla e saltella. Poi vede i due e il marito che si sta armeggiando con la cintura ) Ma allura è viziu?!........ ( prende sottobraccio Don Pippo che si stava riprendendo dallo schok  ) Amuninni Don Pippo! ( via verso il terrazzo con Don Pippo che zoppica e si lamenta per il dolore )

LUDOV.        Silvia….( cercando disperatamente di svincolarsi ) Aspetta….. non è chiddu ca pari…. ( gli scivoleranno i calzoni e lui in mutande correrà dietro la moglie ) Silvia…..

FRANCA       ( per terra, con i calzoni attaccati al gonnellino )

FINE SECONDO ATTO

TERZO ATTO

Stessa scena. E’ mattina presto. Ludovico e Silvia, stanno dormendo lei sul divano e lui sulla

poltrona. Da fuori proviene della musica latino americana.Una lezione di ballo è in corso. Don

Pippo e Franca, attraverseranno la scena dall’esterno diverse volte, perché stanno ballando.

SCENA 1^

( Ludovico, Silvia, Don Pippo, Pina, Franca )

LUDOV.        ( sta sognando e muovendosi, cade dalla poltrona )

SILVIA          ( si sveglia di soprassalto ) All’arrembaggio……( realizza ) Unni sugnu? Chi successi?

LUDOV.        ( rialzandosi dolorante ) Nenti, cascai.

SILVIA          T’astruppiasti?

LUDOV.        ‘N pocu, ma chistu nenti è in confrontu a tutti l’autri duluri.

SILVIA          Non mi diri nenti. Non m’ha sentu cchiù ‘sta carina.

LUDOV.        Ma s’u capitu a ddù disgraziatu, ciù dugnu jù u fazzulettu russu………Chi è ‘sta caciarra. ( va verso la finestra ) Ma è orario chistu?

SILVIA          Chi sta succidennu?

LUDOV.        Lezioni di ballu!

SILVIA          Che setti matinati chisti si struculiunu?

LUDOV.        Non ci pozzu cridiri……

SILVIA          Chi fu?

LUDOV.        Vaddatilu……

SILVIA          ( si precipita ) Non mi diri ca…..

LUDOV.        Don Pippo! E quant’è arzillu!

SILVIA          Senti, sugnu stanca di ‘sta tiritera. Avi 10 jorna ca facemu ‘sta vita…..Chistu picchì n’hava cunchiudiri nenti.

LUDOV.        Mi fa ‘na raggia!

SILVIA          ‘Mmidiusu?

PIPPO            ( entrando con vestaglia, foulard al collo e capelli impomatati ) Questa si che è vita!

LUDOV.        Malidittu ddù jornu c’arrattasti ddù cosu!

SILVIA          Vadda ca ora a curpa è mia?

 PIPPO           Signori Buenas dias! ( guardando il pubblico e dirigendosi verso di loro ) Bella giornata oggi, vero?

LUDOV.        ( si precipita per afferrarlo e posizionarlo ) Di ccà Don Pippu,….ccà semu.

PIPPO            Oh, Ludovico!......( guardando un poster alla parete ) C’è un mare stupendo! Credo che farò una bella nuotata.

SILVIA          Ci passau u spagnu di l’acqua.

LUDOV.        O ciù ficiru passari.

PIPPO            ( osservandoli da vicinissimo ) Avete fatto le ore piccole?..... Vi vedo male, non dovreste osare tanto alla vostra età.

SILVIA          Vadda di quali pulpitu veni a predica!

PIPPO            Non si mangia questa mattina? Ho una fame da lupi.

LUDOV.        S’allittirau macari! Ora parra tuttu stinchiusu.

PIPPO            Sto facendo una vacanza davvero indimenticabile. Non è lo stesso anche per voi?

LUDOV.        Autru?!?.....

SILVIA          E cu s’’a scorda!

LUDOV.        Che’, putemu acchianari ora?

PIPPO            Ma ci mancherebbe.

PINA              Signori, la colazione è servita in terrazza. ( iniza a riassettare la sala )

LUDOV.        Grazie. ( sorridendole )

SILVIA          ( dandogli uno scappellotto se lo trascina via ) ‘O mangiamu prima, e poi acchianamu.

PIPPO            Vengo con voi, ( uscendo dalla comune )

LUDOV.        E chi è, non si po’ essiri mancu gentili?

SILVIA          I canusciu i to’ gentilezzi. Camina ddocu! ( via )

SCENA 2^

( Pina, Alfredo,Filomena,Don Pippo, Franca )

ALFREDO     ( entra sbadigliando ) Buongiorno! ( Pina non risponde ) Ho detto buongiorno……. C’ho il sospetto ca l’hai ccù mia.

PINA              Chè si vidi?

ALFREDO     E picchì?

PINA              U sai!

ALFREDO     Ancora ppì ddà storia?

PINA              Si! U tempu passau caru miu!....Oggi scade l’ultimatum

ALFREDO     Ma ancora c’ha finutu a jurnata?

PINA              Quantu si’ spiritusu!......M’addunai quantu mi voi beni. Sugnu persuasa oramai ca ppì tia non cuntu nenti.

ALFREDO     Ma chi dici, non è veru.

PINA              U sai quanti ci n’è ca mi vulissiru?

ALFREDO     Nuddu, picchì u sanu ca si’ cosa mia.

PINA              Non chiù. ( via )

ALFREDO     ( parlandole dietro, sorride sicuro ) U dici sempri, ma non c’ha fai!....Mi ami! ( fra sé ) Cara mia, a peddi è peddi. Jù non capisciu chi ci costa aspittari ca ‘a zia attisa i palitti, …tantu oramai vicchiaredda è. Avissa iri ritta, ppì campari ancora ‘na para d’anni.

FILOM           ( facendo le corna, sta entrando e ha un grosso coltello da cucina in mano ) Tiè!....Picchì ‘sta prescia? Chi t’haia fattu?

ALFREDO     ( sorridendo affettuoso ) Nenti ziitta….non parrava di tia.

FILOM           Inveci ‘ntisi bonu!  E cu è ca avissa aspittari ca jù crepu?

ALFREDO     Nuddu zia, ti dissi ca non parrava di tia.

FILOM           ( minacciosa ) Alfredo…… vidi ca si mi stai ammucciannu qualchi cosa…..

ALFREDO     ( impaurito ) Nenti zia, ti giuru.

FILOM           Ti vogghiu cridiri. Ava vinutu ppì sapiri unni codda to’ soru. Pari ‘a cometa di Halley chista.

ALFREDO     A mia m’a cerchi?

FILOM           N’attrovu a nudda banna. ……Maria Santissima mi sta facennu camuliari……Unni è ca sbagghiai, picchì arrinisciu accussì storta?

ALFREDO     E’ fimmina, chistu è u fattu…..Cara zia, sti fimmini di oggi, c’hanu tutti ‘na fissazioni.

FILOM           Fissazioni?...E di chi?

ALFREDO     Ca……….di ddù fattu!

FILOM           ( scandalizzata ) Non essiri sporcaccioni,….’sti cosi mancu si muntuunu, speci a to’ età!

ALFREDO     C’haiu quasi 30 anni!

FILOM           E cu chistu?

ALFREDO     Ora ni facemu tutti monichi e parrini.

FILOM           Bonu fussi, accussì non ci fussiru cchiù problemi.

ALFREDO     Zia, oramai Franca è ranni, crisciu e…..

FILOM           E si s’arrisica….parola mia d’onori, ‘a scosciu. Senza parrai di chiddu ca ci fazzu ‘o so’ masculu……zac! ( alludendo al taglio dell’attributo maschile )

ALFREDO     ( ha un moto di disgusto ) No picchì tu arristasti zitella…..

FILOM           Signorina, prego!

ALFREDO     ‘Ama seguiri u to’ esempiu!?

FILOM           L’amuri è sofferenza e jù non vogghiu ca vuatri suffriti.

ALFREDO     Ti ìu storta?...........Ma chistu non voli diri ca ppì l’autri è u stissu.

FILOM           Ppì tutti ‘na cosa è. Questioni di tempu…… Ma n’ha senti a televisioni? Cu divorzia a destra, cu si fa i corna a sinistra, cu ammazza a muggheri, cu castra u maritu……a chisti tortu  non ci ni dignu……E si arramminzata ti succidessi a tia?.....Sintemu, chi fai?

PIPPO            ( nel frattempo rientra e credendosi al ristorante, si siede al tavolino, metterà al collo a mo’ di tovagliolo, il centrino che sta sopra )

ALFREDO     ( dolorante al solo pensiero ) A vah zia……chi discussi!

FILOM           Ccà c’è a zia ca ti proteggi di ‘sti fimminazzi.

PIPPO            Per me un cappuccino e una brioche, ben calda e senza marmellata, grazie. Ci tengo alla linea.

FILOM           Chi voli chistu?

ALFREDO     Credo signore abbia sbagliato. Questo non è il ristorante.

PIPPO            Lo so! ( si alza imbarazzato ) Volevo solo vedere se voi lo sapevate. ( via mentre i due lo guardano allibiti )

FRANCA       ( entra in accappatoio, felice come una Pasqua )Buongiorno zietta cara.

FILOM           ( avventandosi contro ) T’ha dugnu jù a zietta…..unni ‘a statu?

FRANCA       ( riparandosi ) Ma zia…..

FILOM           Nenti ma,…..arrispunni.

FRANCA       Non sono più una bambina, oramai sono una donna. ( scoprendosi ) Guarda, se forse non te ne sei accorta!

FILOM           Sbriugnata, cummogghiti…..Davanti a ‘n masculu ‘sti cosi!!!!!!

FRANCA       Ma è mio fratello.

FILOM           Sempri omu è!

FRANCA       Ora basta zia, sono stanca. Sono nata libera e voglio continuare ad esserlo. Non sopporto più questa tua aria da despota.

FILOM           E chista unni ‘a liggisti, ‘nta l’Otello?

ALFREDO     ( cercando di sedare le acque ) Franca, arizzettiti.

FRANCA       Zitto tu,….coniglio!

ALFREDO     Cunigghiu a mia?

FRANCA       Si, a te, che te la fai sotto. Quella povera ragazza mi ha detto tutto.

FILOM           Quale povera racazza?

ALFREDO     Nuddu…..non ci fari casu, su i nervi.

FRANCA       Non sono nervosa….Pina, parlo di Pina.

FILOM           Pina?

FRANCA       Sissignore, Pina.

ALFREDO     ( trasalendo spinge la sorella in disparte ) Nenti zia…..sta sdilliriannu…..

FILOM           Ti vogghiu cridiri!........Franca, jù t’avvisu, non ti fari ‘ncagghiari cu’ qualchidunu, ca finisci mali a tutti e dui….e appoi ( alza il braccio )…….

ALFREDO     ZAC…..u sapemu!

FILOM           Vidu ca ni sappimu sentiri. Cu’ tia Alfredo ni facemu i cunti appoi ( via )

FRANCA       Vecchia bacucca!

ALFREDO     Rompi palle! ( via dalle camere incrociando Don Pippo )

PIPPO            ( scende dalle scale con una doccia in mano, mettendo gli occhiali ) Questo telefono non funziona…… ( Si accorge di Franca e della doccia che ha in mano. Subito getta via la doccia e si toglie gli occhiali )……Oh, signorina Franca……quanto siete bella questa mattina.

FRANCA       ( cambia umore ) Davvero?......Lei mi lusinga!....Ne avevo proprio bisogno.

PIPPO            Se è per questo, ne ho una carrettata, se ci fanno piacere! E’ più stupenda di un fiore……. Il suo viso splende più……..( ci pensa )  di una lampadina da cento vatti, …ma che dico 100, mille! Le sue labbra sono succose come……..una mela col verme,…..i capelli, oh si i capelli,…….morbidi come carta igenica……

FRANCA       Grazie, lei si che è un galantuomo…….Adesso mi sento decisamente meglio.

PIPPO            Non per essere indiscreto, posso sapere cosa le è successo?

FRANCA       Una banalissima lite con mia zia. E’ davvero insopportabile.

PIPPO            Come si dice,…..cane scaccia cane……Non ci pensi più e si diverta. Ma a proposito, dov’è finita ieri sera, l’ho aspettata tutta la notte.

FRANCA       Sono stata trattenuta da alcuni amici e…..

PIPPO            Avrei voluto tanto farle vedere la collezione di monetine che ho acquistato in città.

FRANCA       Andiamoci adesso.

PIPPO            Veramente?

FRANCA       Mi dia il tempo di rivestirmi e sarò subito da lei.

PIPPO            Ma perché perdere questo tempo ( se la trascina via )

SCENA 3^

( Pina, Ludovico, Alfredo, Silvia )

PINA              ( dall’esterno si affaccia dalla finestra con Ludovico ) Non c’è nuddu.

LUDOV.        Ma è propriu sicura?

PINA              Si.

LUDOV.        Lei u sapi parrari u spagnolu?

PINA              Non tantu.

LUDOV.        Ma comu v’hata capiti allura. Chiddu ppì capiri ‘na parola…..E poi si dice mogli e buoi dei paesi tuoi. Si circassi ‘nsicilianazzu……beddu…..sangusu…..

PINA              Unu comu a lei, per esempiu, no?

LUDOV.        Precisiamo ca comu a mia ci né picca e nenti,…….ma non ìu tantu luntanu…..

PINA              Jù sugnu ‘nnamurata di Alfredo e haia fari di tuttu ppì scugnarlu.

LUDOV.        Ma torna a dicu, ca non po’ capiri mai chiddu ca lei ci dici, vistu ca mastica picca  l’italianu.

PINA              Ma chi dici, chiddu u parra megghiu di mia.

LUDOV.        Allura fa u scemu ppì non pavari u daziu? M’ha pigghiatu ppì fissa ppì tuttu ‘stu tempu?

PINA              Alfredo e frati di Franca e niputi di donna Filumena.

LUDOV.        Ah si? Ora l’abbessu jù!

PINA              M’aiuta allura?

LUDOV.        Ccù piaciri!

ALFREDO     ( entra borbottando ) Secunnu mia è pazza. E s’ha cerca a zia?

PINA              ( fa segno d’intesa e subito si abbassano ) Si cucciolo, se vuoi diverrò tua…….Lo sai che ti voglio bene.

ALFREDO     Pina? ( incuriosito ascolta )

LUDOV.        ( contraffacendo la voce ) Dici sul serio?......Anch’io ti voglio tanto bene e ti voglio sposare.

PINA              Si, certo….sposiamoci.

ALFREDO     ( nervoso ) Vaddatila!!!!

LUDOV.        E col coniglio come la mettiamo?

ALFREDO     U cunigghiu?

PINA              E’ talmente succube della zia…….non ti preoccupare, non reagirà!

ALFREDO     U cunigghiu fussi jù?

PINA              E poi, oramai ci siamo lasciati. Lui non vuole saperne di me e altrettanto io.

ALFREDO     Ciù fazzu vidiri jù si reagisciu!

LUDOV.        Allora muoviamoci, ( dimentica di contraffare la voce ma rimedia subito )…..Non posso più aspettare, il toro scalpita….. ( via insieme )

ALFREDO     Scalpita?......( non sa se affacciarsi o meno. Poi si affaccia ) Jù ti rumpu i corna…. E unni su? Si ni jeru………Ma si i ‘ncagghiu…… Vadda ‘stu  cajordu ca mi sta livannu  ‘a zita

                        ( gesticolando come facendo tiri di box ) Jù ti sfracellu……ti fazzu pezzi pezzi…..

SILVIA          ( da fuori nel frattempo ) Ludovico, unni si’?......Ludovi…..( entra e si becca un pugno in un occhio ) Ahiai…….( coprendosi l’occhio )

ALFREDO     Lamento!

SILVIA          Tu ti lamenti?........Ahiaia…..

ALFREDO     ( mortificato ) Mi scusi,….io non volere……

SILVIA          Mamma santissima chi duluri……( si guarda allo specchio )

ALFREDO     Io andare a prendere ghiaccio ( via di corsa )

PINA              ( apre appena la porta della comune e sbircia. Non vedendo nessuno la apre tutta, coprendo Silvia ed entra seguita da Ludovico ) Non c’è!............Lei dici ca si ‘n accurgiu?

LUDOV.        Si, fiuramuni!.......Ora mi ni faceva accorgiri,…e chi era scemu?

PINA              M’addivittì!........

LUDOV.        U sapi ca ppì mia fu a prima vota? Non n’haia fattu mai di ‘sti cosi.

SILVIA          ( lentamente si è affacciata, sospettosa, ma rimane ad origliare senza farsi vedere )

PINA              Si, u sacciu non è ‘na cosa bella specialmenti ppì cu’ ti voli beni,….

LUDOV.        Ma si non ‘na ‘ratta?

PINA              Quannu ci voli, ci voli,….e senza scrupoli di cuscenza! Giustu?

LUDOV.        Ccà c’haia dari ragiuni!........E poi, è ‘na gran bella soddisfazioni….

PINA              ( interrompendolo ) Ma non cridu ca ci creu problemi cu’ so’ muggheri?

LUDOV.        Problemi? E picchì?

PINA              Non truvannula cchiù a tavola……...

LUDOV.        Ci lassai ‘n bigliettinu

PINA              Non è ca ci scrissi chiddu ca jeumu a fari?

LUDOV.        Signurina, ora lei mi pigghia ppi cretinu?

PINA              Non mi pirmittissi, mai……Picchì, u sapi…..è megghiu ca non…..

LUDOV.        Non si preoccupi,…..sarà il nostro piccolo segreto!

PINA              ( gli da un innocente  bacio sulla guancia ) Grazie, ci tegnu. ( si avvia ) Allura arristamu accussì, ‘o solitu postu ‘e sei. ( via dalla comune richiudendo la porta )

LUDOV.        Sarò li.

SCENA 4^

( Ludovico, Silvia, Alfredo, Filomena )

LUDOV.        ( vedendo inaspettatamente la moglie con le mani sui fianchi guardarlo minacciosa, ha un moto di paura ) L’anima mi facisti salutari!.....Chi ci fai ccà comu u diavulu arreri l’altari?

SILVIA          Chi porti carbuni vagnatu?

LUDOV.        Cui jù?

SILVIA          No, mo’ soru!

LUDOV.        No, picchì? ( nota l’occhio nero )Ma,…ma…… Chi ti facisti?

SILVIA          Non canciari discussu…..Porti carbuni vagnatu?

LUDOV.        E tonna,…ti dissi no! Ma chi è ‘n jocu?

SILVIA          Non fari u nofriu!....Era ccà e ‘ntisi tutti cosi.

LUDOV.        E picchì t’ammucciasti?

SILVIA          Tuttu hava sentiri….. Sei un porco, un maiale, un orso, ‘n serpenti a sonagli….

LUDOV.        ‘Nu zoo…e ti ni nesci prima. Ma chi fici?

SILVIA          ( piangendo ) No’ sacciu chi ci staiu a fari cu’ tia.

LUDOV.        Picchì si mo’ muggheri, a matri di nostru figghiu….

SILVIA          Si non era ppì dda’ creatura…..

LUDOV.        Ma picchì sta’ ciancennu?....Ti doli assai, veru? ( riferendosi all’occhio )

SILVIA          Chistu è nenti ‘nconfrontu a chiddo do’ cori.

LUDOV.        Macari?......E non m’ha dittu mai nenti?

SILVIA          E chi t’hava diri, non ne ho mai avuto la certezza comu a oggi!

LUDOV.        Ma, ti facisti visitari? E chi ti dissi u dutturi?

SILVIA          U dutturi?.....Chi c’entra?

LUDOV.        Si malata di cori e non c’entra u dutturi?.... A cu ci l’hava diri ‘o salumeri?

SILVIA          Cu è malata di cori?

LUDOV.        Tu, c’ha dittu finu a ora?

SILVIA          ( facendo gli scongiuri ) Tiè! Ti piacissi veru?....Accussì mi menti fora usu e ti libiri di mia!......Freti….fritri…fetricr…..Tradituri! Fimminaru!

LUDOV.        Ma che’,…u suli ti desi a testa?

SILVIA          Ti ‘ntisi mentri ci dicevi…..( piange )…..mentri ti diceva…..( piange ) quannu ti desi…….( piange )….

LUDOV.        C’ha finisci di cianciari e ni temmini almenu una di frasi?

SILVIA          ( imitando Pina ) ‘O solitu postu e sei!......( aggressiva ) UNNI?.......Ccà ‘gghiri a fari?

( scossa prende dal bancone una sigaretta e l’accende. Tossisce perché non sa fumare )

LUDOV.        Tu fumi?....E di quannu?

SILVIA          ( tremante dalla rabbia, ne prende delle altre ) Di ora!!...Anzi, a dui a dui.

LUDOV.        Basta finiscila…..( spegnendo le sigarette )…..non capisti nenti. Hai equivocato!

SILVIA          Vadda ca non ho evacuato.

LUDOV.        Equivocato, ci fu ‘n equivoco.

SILVIA          ( caricandolo di pugni ) Tu dugnu jù l’equivoco!

LUDOV.        ( afferrandola per i polsi ) Ti vo’ calmari? Ora ti spiego. Assettiti…….Vidi, a signurina Pina è a zita do’ giummittuni…..

SILVIA          Cu è ‘stu giummittuni?

LUDOV.        U putteri, vah!

SILVIA          E c’avissa cridiri.

LUDOV.        Ti dicu ca è accussì?....Perciò…..

ALFREDO     ( entra di corsa porgendo una fetta di carne ) Lamento,…io non trovare borsa. Tenga!

SILVIA          Chi è ‘sta cosa? ( mettendo la carne sull’occhio )

ALFREDO     Carne de ratòn, buona per occhio.

FILOM.          ( seguendolo di corsa ) Alfredo, a mo carni di suggi……..

SILVIA          ( d’istinto la getta via ) Chi schifu!

FILOM           ( la raccoglie e guardandoli di traverso, va via ) Megghiu do’ filettu!

ALFREDO     Non avere altro.

SILVIA          ( alzandosi ) Grazie lo stesso.

LUDOV.        No, non ti movi si prima non ti spiegu.

ALFREDO     Io avere interroto qualcosa?....Io andare! ( via )

LUDOV.        Ascuta e non ti moviri!.....A zia do’ puttinaru non ni voli sapiri sentiri di fari maritari u niputi e siccomu ‘stu caracollu non si ribella, a signurina Pina m’addumannau u favuri d’inscenari ‘na farsa ppì farlu ingelusiri e moviri accussì ‘st’acqua stagnata.

SILVIA          Vecchia è!...’Stu ritornellu non è ppì nenti fantasiusu.

LUDOV.        A verità è!

SILVIA          E macari fussi, logicamente a tia non ti dispiaci trasiri ‘nta ‘sti ‘ntrallazzi, ci putissi scappari ‘n vasuneddu, ‘na muncitina…..

LUDOV.        Non pozzu cridiri ca pensi chistu di mia. Mi cridissi capaci di…..

SILVIA          Tradirimi?....Capacissimu eccomu!....Vuatri masculi c’aviti ‘n aneddu supecchiu ‘nta catina do DNA……chiddu do’ tradimentu.

LUDOV.        Ma….

SILVIA          E’ inevitabili, u sacciu…..prima o poi succedi! Voi ppì sintirivi cchiù masculi,…voi ppì canciari…….Sempri pani e pira, stanca, no?

LUDOV.        Ma quanti voti t’haia diri ca non esisti autra fimmina ppì mia. Tu si’ l’unica…..

SILVIA          Ca ti putissi suppurtari!

LUDOV.        Mia dolce Silvia,……….non vulissi autri fimmini mancu ppì tuttu l’oru do’ munnu.

SILVIA          Comu ti vulissi cridiri.

LUDOV.        ( malizioso ) Amuninni ca t’u dimostru.

SILVIA          Finiscila. Non m’accatti di ‘sta manera……..E ‘a storia di l’appuntamentu?

LUDOV.        Si ‘n avissa funziunari……Ma acchianamu, ca tu spiegu strata facennu. ( via )

SCENA 5^

( Filomena, Alfredo, Pina )

FILOM           ( entra come una furia, con un grosso coltello in mano ) Cu è chistu?

ALFREDO     ( inseguendola allarmato ) Calmati zia, ca nenti dissi.

FILOM           Comu nenti,…unu c’affenni ‘a mo’ cucina, merita di essiri minuzzatu.

ALFREDO     Secunnu mia tu sbagghiasti misteri. ‘O macellu t’hava ‘mpiegari.

FILOM           Comu si permetti, no’ sapi ca è tuttu ginuinu?

ALFREDO     ‘N funnu aveva ragiuni. Unu c’attrova ‘na cuda di tazzamita ‘nto sucu…..

FILOM           E allura?....Pò capitari.  ‘Nto’ ‘mmazzarla volidri ca ni sautau ‘n pezzu, ma chistu non voli diri ca u sucu non era bonu.

ALFREDO     Dammi ‘stu cuteddu. ( la disarma e lo posa sul banco )

                        Da fuori si sente urlare un venditore ambulante: PLATANE…….MELOCOTONES…………

FILOM           ( esce ) Llegada, no vaya ( via. Poi da fuori ) Pina, chi n’aggiuva ‘n cucina?

PINA              ( da fuori ) Tutti cosi.

ALFREDO     Mizzica, Pina c’è. ( in atteggiamento solenne ) Ora ci fazzu ‘na ramanzina……

PINA              Chi fazzu trasu?

FILOM.          Aspetta ‘n attimu.

ALFREDO     ( in attesa ) Ci ni dicu quattru……A fazzu valiri ‘na lira…….comu si permetti a…..

PINA              Vaiu ‘n cucina. ( entra attraversa la scena e via )

ALFREDO     ( cambia atteggiamento, in preda al panico, scappa via prima che entra Pina )

SCENA 6^

( Ludovico, Silvia, Alfredo )

LUDOV.        ‘N calinnariu vogghiu. ( entra imbestialito, seguito da Silvia )

SILVIA          A chi t’aggiuva?

LUDOV.        L’haia bistimmiari TUTTI i santi do’ Paradisu.

SILVIA          Non fari accussì….chi vo’ fari.

LUDOV         Chi voggiu fari? Pigghiari du’ malidittu fazzulettu russu, fallu a pezzi, azziccariccillu direttamenti ‘nto cannarozzu fausu e poi….( con espressione sadica ) vidirlu addivintari viola…..viola scuru,…blu…niuru….

SILVIA          Chi, u fazzulettu?

LUDOV.        A Don Pippu! Disgraziatu iddu e tutti i giurnalara do’ munnu.

SILVIA          E chi c’entrunu l’autri?

LUDOV.        Vadditi!....Tutti ‘na cosa su’! ( suona il campanello )

ALFR.            Ha chiamato?

LUDOV.        Yes!.....Si non nisciti ‘n autra stanza ppì mia e mo’ muggheri, fazzu ‘na carneficina.

ALFR.            Io non capire.

LUDOV.        Livamuci ‘sta farsa ca u sacciu ca mi capisci.

ALFR             Como scusi?

LUDOV.        Lei è cchiù sicilianu di mia……….

ALFR             Se sbaglia, sa?

LUDOV.        No ca non mi sbagghiu. Non mi pigghiari ppì fissa, ca staiu quariannu comu ‘n toro!

ALFR.            Scalpita per caso?

LUDOV.        Scalpita, scalpita!

ALFR.            ( riconosce la voce ) U ripeti ‘n autra vota?

LUDOV.        Non mi spagnu, sai?......Sugnu ‘n toru ca scalpita!

SILVIA          Scalpita!

ALFR.            Mi dici ppì favuri…….ti voglio sposare!

LUDOV.        Non c’è problema!.......Comu?......E picchì propriu chistu?

ALFR.            Picchì vogghiu sentiri ‘sti paroli.

LUDOV.        Giovanotto, chi si misi ‘nta testa. Jù sugnu già maritatu e non mi pozzu maritari cchiù, tantomenu ccù lei.

SILVIA          Mi pari giustu!

ALFR.            Ma chi c’entra……Allura mi dicissi, possibilmente in italianu,…ca sugnu ‘n cunigghiu!

SILVIA          Diccillu, diccillu!!!!

LUDOV.        E chi c’è problema? Chista si ca è ‘na cosa fattibili!........Lei è un coniglio!

SILVIA          Bravu!

LUDOV.        E di lei ni fazzu tri!

SILVIA          Diccillu, diccillu!

ALFR             ( scatta iroso e afferra il coltello dimenticato dalla zia pocanzi ) Mhiiiiii. Sbirru e carabbineri…….a mia mi dicisti cunigghiu?

SILVIA          ( impaurita ) Picchì ciù dicisti?

LUDOV.        Iddu mu dissi!

ALFRE.          Disgraziatu!......Mi voi livari a zita,….a mia……

SILVIA          Ma chi sta dicennu,…quali zita!

ALFR             Pina!.....’Stu Don Giovanni di 4 soddi!.....Ma jù ‘u ‘mmazzu! ( lo afferra )

SILVIA          ( cerca di separarli ) No, aspittassi……Aiutu….qualcunu m’aiuti…..Don Pippo…. Don Pippo…..

ALFR.            Ti fidduliu comu ‘n salami……( fa un gesto e ferirà Silvia ad una mano )

SILVIA          Ahiai…….( lo prende a calci ) Mi tagghiau!

LUDOV.        Brava! Forza Silvia,…..

ALFR             ( posa il coltello ) Mi dispiaci….lei non c’entrava…..vinissi ccù mia ca c’ha ‘nfasciu.

( via insieme )

SCENA 7^

( Ludovico,Don Pippo, Franca )

LUDOV.        ( stremato si accascia sul divano massaggiandosi le parti doloranti ) Ppì ‘n pilu. Ma dicu jù, cu mu fa fari a mintirimi ‘nta ‘sti centu missi…….M’astruppiau!.....Mi slugau ‘na spadda!

D.PIPPO        ( entra, con Franca ) Vai mia cara, io t’aspetto quane!

FRANCA       Corro ( via )

LUDOV.        Oh, ccà è!...Il latrin lover nisciu da tana finalmente!

D.PIPPO        ( beato e sorridente, saluta prima un pianta, poi una statua, si dirige al divano e inciampa con i piedi di Ludovico ) Scusi!

LUDOV.        Prego!

D.PIPPO        Ludovico, lei è?

LUDOV.        Purtroppo si!

D.PIPPO        ( dopo un pausa d’indecisione, con scena a soggetto, fa un sorriso da idiota e lo strattona alla spalla dolorante ) Non mi spia?

LUDOV.        ( smorfia di dolore ) Di cchì?

D.PIPPO        Picchì sugnu accussì.

LUDOV.        U sacciu!.....Di nascita, chi ci voli fari!

D.PIPPO        Non schirzassi.

LUDOV.        E cu scherza! A natura caru miu fa brutti scherzi!

D.PIPPO        ( nuovamente strattona ) Forza, mi spiassi.

LUDOV.        ( c.s. ) Don Pippu, non è u mumentu!

D. PIPPO       Forza ci dicu, mi spiassi.

LUDOV.        Don Pippu,….possibili mai……

D.PIPPO        ( c.s. ) Avanti!

LUDOV.        ( c.s. ) Ppì forza ha essiri?

D.PIPPO        Si!

LUDOV.        ( consenziente ) Avanti……Picchì è d’accussì?....Cuntentu ora?

D.PIPPO        Sugnu ‘nnammuratu!

LUDOV.        Mi fa piaciri!

D. PIPPO       ( resta in attesa e dopo un attimo, come prima strattona ) E non mi spia di cui?

LUDOV.        Ahiai!......Non su affari mia.

D.PIPPO        E a mia mi fa piaciri diriccillu.

LUDOV.        Cuntentu lei.

D.PIPPO        ( resta in attesa e dopo un attimo  )Allura?

LUDOV.        ( cominciando a perdere la pazienza ) Allura cchì, Don Pippu!

D.PIPPO        Non mi spia di cu sugnu ‘nnammuratu?

LUDOV.        Di ‘na fimmina immaggiunu!

D.PIPPO        Ci mancava, di certu non di ‘na scimia!

LUDOV.        Di lei c’è d’aspittarisi di tuttu!

D.PIPPO        Dopu tant’anni, finalmente c’ha fici!

LUDOV.        ( che si sta massaggiando le parti doloranti ) Bravo!

D.PIPPO        ( come prima, pausa e strattone ) Non ci interessa sapiri cchì?

LUDOV.        ( sbuffando ) Chi fici Don Pippo?

D.PIPPO        ( abbracciandolo con forza ) Mi fici zitu!

LUDOV.        Ahaia…ahia…..Congratulazioni!

D.PIPPO        ( come prima, pausa e strattone ) E cu cui no’ voli sapiri?

LUDOV.        Si propriu ci teni,….cu cui Don Pippu? ( Si para il colpo )

D.PIPPO        Cà signurina Franca!

LUDOV.        Puuredda!

D.PIPPO        Bedda. Giniusa, genuina,…tuttu zuccuru e meli!

LUDOV.        Stassi accura o diabeti allura!

D.PIPPO        Ma non è cuntentu?

LUDOV.        Uuuuu, cuntintuni! Almenu ora, ppì ‘st’ultimi jorna si ‘o curca ni idda, no?

D.PIPPO        ( solenne ) Purtroppo non è possibile!

LUDOV.        Picchì?

D.PIPPO        La zia non capirebbe.

LUDOV.        Certu!

D.PIPPO        E poi, ora più che mai, c’è il rispetto! Siamo fidanzati e si consuma solo dopo il matrimonio.

LUDOV.        Oh!.....Santi paroli!

D.PIPPO        Chistu non voli diri però ca timminai di……..( alludendo alle altre donne )

LUDOV.        ( ironico ) Naturalmenti……

D.PIPPO        Vidu ca macari lei è daccordu ccù mia….

LUDOV.        Daccordissimo!...( avvilito ) Tantu, notti cchiù, notti menu…chi cancia! ( alludendo al divano ) Oramai mi ci abituai!.....Canciari lettu poi……

D.PIPPO        ( non curante ) C’è tutta una vita davanti….Aspettare sarà più bello……..

LUDOV.        ( si alza ) Bello, bellissimo!

D.PIPPO        E’ stupendo essere innamorati……( si alza e incrociando le braccia di Ludovico che si stava stiracchiando, si mette a ballare )

LUDOV.        Si, meraviglioso, ma ora finemula, picchì si trasi qualchidunu po’ pinsari mali…..

D.PIPPO        Mi sembra di volare…….

LUDOV.        M’ammaraggiai……

D.PIPPO        Mi sento leggero, leggero come una piuma……( gli pesta un piede )

LUDOV.        Ahiai….U mo’ pedi non è daccordu!...Mi lassassi iri.

D.PIPPO        Sento persino la musica nelle mie orecchie……

LUDOV.        ( cercando di divincolare ) Ora c’ha fazzu sentiri appiddaveru si non mi lassa.

D.PIPPO        Si lasci trasportare…….

LUDOV.        A testa,….a testa mi sta furriannu,….accura,…accura….( i due cadranno uno sull’altro sul divano )

FRANCA       ( entra ) Ho detto tutto alla z……..( resta a bocca aperta )

LUDOV.        U sapeva!....Signorina, non fraintendisca!

D.PIPPO        ( cercando di rialzarsi ) Franca, non capire male……

FRANCA       Ho capito benissimo invece!.......Ecco perché non…….( scappa fuori )

D.PIPPO        Franca, aspetta,….ti spiego ( inciampa con la lampada ) Ma sempri ammenzu e’ pedi è lei?

                        ( via di corsa per inseguirla )

SCENA 8^

( Filomena, Ludovico, Alfredo, Silvia, Franca, Don Pippo )

FILOM.          ( entra furiosa con un coltello ) Unnè,….unnè…..E’ lei?

LUDOV.        Cui? ( ricomponendosi )

FILOM           L’uomo dei sogni!

LUDOV.        Po’ darsi, ma dipenni di cui.

FILOM.          Non facissi u spiritusu. Lei a mo’ niputi na’ tocca! Si l’ha scuddari! ( avvicinandosi minacciosa )

LUDOV.        Oh…oh…’sti cuteddi tagghiunu,….stamu accura. ( riparandosi dietro ad una poltrona )

FILOM.          Facissi l’omu e parassi ccù mia.

LUDOV.        Lei pusassi ‘stu cosu……e poi ni facemu ‘na bella discurruta.

FILOM.          Ti spagni?.....Veni fora, cunigghiu!

ALFR.            ( terrorizzato, credendo stia parlando di lui, entra facendosi scudo con Silvia che ha una mano fasciata )Zia, piddunami,….jù non tu vuleva ammucciari,…ma….

FILOM.          Alfredo…..

ALFR.            Si zia, è veru….sugnu ‘n cunigghiu!C’haia avutu paura a cunfissariti ca sugnu ‘nnammuratu di Pina……( Ludovico nel frattempo sta cercando di svignarsela e lui capisce di aver fatto una gaf. Si schiaffeggia )

FILOM.          ( incredula ) Tu?....Pina?..... ( Alfredo cerca di dileguarsi ) Fermu e non ti moviri!...Assettiti e aspetta u to’ turnu!....Prima haia timminari ccù iddu. ( indicando nella direzione di Ludovico ) Unn’è,…nesci fora!

SILVIA          Signora, cosa volete fare?

FILOM.          Castrari ‘stu vermi!

ALFR.            E picchì?

FILOM.          Ha compromesso tua sorella!

ALFR.            Macari? ( sta per lanciarsi ma viene trattenuto dalla zia )

LUDOV.        Silvia, non ci cridiri……non parra di mia.

FILOM.          E di cui annunca…..Ti dissi nesci.

SILVIA          Ludovico,….tu facisti chi?

LUDOV.        ( si alza di scatto ) Nenti ti giuru! ( Filomena coglie l’occasione per colpirlo, ma lui si abbassa velocemente per ripararsi ) Scambio di persona ci fu!

FILOM.          ( ad Alfredo che sta approfittando della situazione per svignarsela ) Fermu ca ti vidu!

D.PIPPO        ( rientra con Franca ) Lo sai che ti voglio un mondo di bene?

FRANCA       Ti credo, va bene!

FILOM.          Allura è iddu?

LUDOV.        Avi tri uri ca ci dicu ca c’è sbagghiu!!!!

FILOM.          ( si lancia su D.Pippo )

SILVIA          ( Nell’intento di fermarla, viene colpita all’altra mano) Ahaiai…..ma allura è viziu!

FILOM.          Quantu mi dispiaci……Alfredo, medichi a firita.

SILVIA          Ma chi v’haia fattu?!

FILOM.          Mortificata sugnu.

LUDOV.        Silvia, vegnu ccù tia. ( la segue per sfuggire alla situazione )

FILOM.          ( buia in viso a D.Pippo ) Lei…..lei….

FRANCA       Zia basta! Vergognati!....E’ questo il modo di trattare i nostri ospiti?

FILOM.          Logicamente è giustu chiddu to’!

D.PIPPO        ( essendo senza occhiali, dapprima non si rende conto del coltello. Senza essere visto, inforca gli occhiali per toglierli subito dopo e vedendo l’arma s’impaurisce. )

 

FRANCA       Io lo amo e basta!

D.PIPPO        Mi ama….ha capito? ( parlando in un’altra direzione )

FILOM.          Stassi mutu lei!...( A Franca ) Chi ni sai tu di l’amuri.

D.PIPPO        Quanto basta per farmi felice.

FILOM.          Forse non ci siamo capiti……. ( sferra un colpo di coltello ) S’ha cusiri a ucca!

FRANCA       ( istintivamente lo protegge, facendole da scudo )Non sono atteggiamenti di una signora, questi!

D.PIPPO        ( mette definitivamente gli occhiali ) Ragione ha sua nipote! ( scansa un latro colpo )  Una signora certe cose non le fa!

FILOM.          Ma ‘na matri si! ( sferra un altro colpo )

FRANCA       Non sei mia madre!

FILOM.          ( avvilita ) Come si fussi!......Non pozzu permettiri ca ‘na mo’ creatura veni ruvinata!

( scoppia in lacrime e lascia cadere il coltello per terra )

FRANCA       ( teneramente l’abbraccia ) Non mi sta rovinando nessuno zia.

D.PIPPO        ( lentamente a carponi scivolerà verso il coltello per prenderlo e nasconderlo. Filomena ha un piede sulla lama. D.Pippo con scena a soggetto cercherà di tirarlo via e non appena verrà mollata la presa, ruzzolerà dalla parte opposta perdendo gli occhiali. Li cercherà sempre a carponi con scena a soggetto )

FILOM.          Franca, tu non sai quantu su’ mischini l’omini. T’illudunu, ti mettunu ‘n……, ti mettunu ‘n…….Vidi, n’arrinesciu mancu a muntuarla!

FRANCA       In cinta! E allora?

FILOM.          Ma comu allura?!.....Fanu chiddu c’hana fari e poi ti lassunu!

FRANCA       Ma che dici!

FILOM.          A virità!

FRANCA       Non essere tragica ora!.....Tu guardi troppe telenovele!

FILOM.          Non su telenovelli cara mia! Chisti su’ cosi ca succedunu.

FRANCA       Io francamente non conosco nessuno che abbia avuto di queste esperienze……

FILOM.          Jù purtroppo si!

FRANCA       Zia, non mi dire che…….che tu……..

FILOM.          Si figghia mia! ( piange ) Chistu mi successi!

FRANCA       Non mi dire!!!!!

FILOM.          Avi 40 anni ca agghiuttu feli e malidicu u jornu ca canuscìì ddù suddatu.

FRANCA       ( facendola sedere ) Quale soldato?

FILOM.          Beddu, beddu comu ‘o suli…….ma fausu e disgraziatu! U diavulu cara mia, è sempri beddu, non tu scuddari!

FRANCA       E che successe?

PINA              ( attraversa la scena e vede Filomena piangere) Signura!!!!  Chi fu?

FILOM.          Nenti figghia, nenti!

ALFR.            ( entra seguito da Silvia medicata e Ludovico ) Zia, picchì chianci?

FRANCA       Ora zitti e lasciatela raccontare! Vai avanti, zia. ( tutti si metteranno chi a sedere chi in piedi, con l’intenzione di ascoltare )

FILOM.          Aveva 18 anni…….

FRANCA       Chi, lui?

FILOM.          No, jù!......Aveva i capiddi biondi e l’occhi virdi……

FRANCA       Chi tu?

FILOM.          No, iddu!......Ni canuscemu a stazione, mentri stava pattennu…..

ALFR.            Cui, iddu?

FILOM.          No, jù!...........Stava turnannu ‘o culleggiu dopu i vacanzi di Natali…….

D.PIPPO        Chi, lei?

FILOM.          ( distratta ) No, iddu!

LUDOV.        ‘N suddatu ‘o culleggiu?

FILOM.          No iddu,…jù ‘o culleggiu!........Mi stati facennu ‘nsalaniri. Perciò,……..Quannu mi visti, …….s’avvicinau e dissi……

ALFRE.          Cui, tu?

FILOM.          No, iddu!......Dissi: “ Signorina, s’ha l’ora?”

SILVIA          Chi romantico!!!!!

LUDOV.        Essiri senza ‘ruloggiu?

SILVIA          ( secca ) U modu comu l’avvicinau, scemu!.....Cuntinuassi,….e lei?

FILOM.          I deci – ci dissi,…..e addivintai russa comu a ‘n pipispezzi. Mo’ matri e mo’ patri, ca vistiru a chistu avvicinarisi, comu a du’ carabbineri si misuru a latu…….

ALFR.            Di tia?

FILOM.          No, di iddu!........Tuttu educatu……

FRANCA       Chi, lui?

FILOM.          No, mo’ patri!.....C’ha finemu cu’ ‘sti dumanni ca peddu u filu?....... Unni erumu junti?

TUTTI            ‘Ni so’ patri!

FILOM.          Ni mo’ patri, giustu…….Mo’ patri, tuttu educatu ci dissi……( si emoziona ) matri, m’’u ricordu comu si fussi oggi……

D.PIPPO        Chi ci dissi?

FILOM.          ….tuttu educatu ci dissi……( soffiandosi il naso per la commozione )….matri, chi mi passi beddu……

LUDOV.        Cui, so’ patri?

FILOM.          Chi c’entra mo’ patri,….u suddatu!

D.PIPPO        C’ha finemu cù ‘sti dumanni ca staiu piddennu u filu macari jù?

FILOM.          Ci dissi……ci dissi……( singhiozzando )

TUTTI            Chi ci dissi?

FILOM.          “ SOLDATO, si allaschi e giri il tacco!”……Iddu ca era cuntinintali……

SILVIA          Ah si?....E di unni?

FILOM.          No’ sacciu!

SILVIA          Non sapi di unni era so’ patri?

FILOM.          Iddu sicilianu era……U cuntinintali era u suddatu!( cominciando a perdere un po’ la pazienza )

LUDOV.        Matri chi cassariu!......Stamuni sodi ppì favori….oh!!!

FILOM.          U suddatu…ci dissi: “ Come scusi? Non capisco”……..” ARIA, ARIA” Ci traduciu mo’ matri “ Si allontani, mia figlia è signorina e non parla con gli sconosciuti”.

FRANCA       Che antiquati!

SILVIA          Autri tempi.

FILOM.          Iddu a ‘stu puntu…..

FRANCA       Chi, tuo padre?

FILOM.          No, u suddatu!......Vidennu ‘sti cosi accussi ridicoli, si misi ‘n pulici ‘nta ‘ricchi….e mi vinni a circari ‘o culleggiu!

SILVIA          E comu sapeva unni era u culleggiu?

LUDOV.        Volidir ca ‘a seguiu, no?

FILOM.          Esattu! Accussi, fu. Si spacciò ppì mo’ frati e mi ficiru nesciri.

D.PIPPO        ‘Na parola ammutta a ‘n ‘autra……e cumminnau u fattazzu!

FILOM.          E chi era accussì facili jù?.......3 anni u fici piniari!

ALFR.            A facci! Chista si ca è resistenza!

FILOM.          E quannu mi prumittiu ca parrava chè mia, jù cidì!

LUDOV.        U restu n’ù ‘mmagginamu, veru Don Pippu?

D.PIPPO        E’ prassi!

LUDOV.        Ci diceva ca l’amava, ….ca era tutta a so’ vita,….ca vuleva 4 figghi…..

FILOM.          No, 6!

LUDOV.        …..che quando era con lei si trovava in paradiso,……che nessuna donna era importante quanto lei…….

D.PIPPO        ……che non l’avrebbe lasciata mai al mondo,…..che era la cosa più preziosa……

SILVIA          E tu comu i sai tutti ‘sti cosi?

D.PIPPO        Uomini di mondo, vero Ludovico?

LUDOV.        Certamente, di mon……( vedendo lo sguardo truce della moglie, cambia espressione )……..e…. no, dicu accussì…..si sanu,….ppì sintitu diri!

SILVIA          Continuassi signura Filumena.

FILOM.          E nenti, c’haia cuntinuari…..Morali della favola, mi misi ‘nc………, ‘nc………

D.PIPPO        Saluti!

FRANCA       In cinta! Le viene difficile!

FILOM.          ……e quannu u sappi….

D.PIPPO        Cui, lei?

FILOM.          IDDU!!!!!.....Quannu u sappi, si ni scappò!

D.PIPPO        Chi lestofanti!

FILOM.          A mia ppà vergogna mi chiusuru ‘n casa ppì 9 misi,…..mi ficiru patturiri….e u picciriddu,……u picciriddu……..( scoppia in lacrime )

D.PIPPO        Era mottu!

FILOM.          ( fa cenno di no con la testa )

LUDOV.        Mossi dopu!

FILOM.          ( c.s. )

D.PIPPO        Era malatu!

FILOM.          ( c.s. )

LUDOV.        Si non era mottu e non era malatu,……chi ci successi?

FILOM.          Ciù desiru ‘a rota!!!!!!( piange a dirotto )

SILVIA          Chi criminali!

FILOM.          Non c’happi cchiù nutizia…….

D.PIPPO        Di cui, de so’?

FILOM.          Ma no, do’ picciriddu!

SILVIA          ‘U ‘rrivau a vidiri almenu?

FILOM.          A cui, ‘o suddatu?

SIVLIA          No, ‘o picciriddu!

FILOM.          Mu’ stingiì ‘o pettu ppì cincu minuti….sulu cincu minuti….e poi mu livaru!

FRANCA       E perché non l’hai cercato dopo?

FILOM.          Mi dissiru ca l’aveva ‘na famigghia ricca, e ppì no’ fari soffriri, mi rassegnai!

FRANCA       E com’era, era bello come il padre?

FILOM.          L’haiu stampatu ccà….( indicandosi la fronte ) Era ‘n angileddu…….mi ricordu persinu ca c’aveva ‘na voglia,……....’na voglia di cafè ‘nto popò………. E una di rizza ‘nta carina.

FRANCA       ( si precipita da Don Pippo. Lo spoglia per cercare la voglia sulla schiena)

D.PIPPO        Finiscila............ Che stai facendo?

FRANCA       ( lo trascina al cospetto della zia e le mostra quella sulla schiena ) Come questa?

FILOM.          ( distrattamente ) Si,…comu a chista…….( poi stupita, realizza, e riguarda nuovamente. Sta per abbassare i calzoni in cerca dell’altra )

D.PIPPO        Ma signora…….

FILOM.          Mutu! ( gli abbassa completamente i calzoni e rimasto in mutande )…Iddu,…iddu è!...( lo abbraccia in lacrime ) Guglielmo….

D.PIPPO        Pippo mi chiamo.

FILOM.          Guglielmo, figlio mio!

D.PIPPO        Signora, mi chiamo Pippo.

FILOM.          Pippo, Guglielmo……..abbraccia la tua mamma!

D.PIPPO        ( incredulo ) Mamma?

FILOM.          Si, a to’ matri naturali sugnu!

D.PIPPO        ( c.s. ) Mamma?

FILOM.          Si, figghiu miu!

D.PIPPO        ( abbracciandola commosso ) MAMMA!!!!!

SILVIA          Ma tu vadda u distino!......Chi bella storia, sugnu commossa.

LUDOV.        Carramba che sorpresa! ( riceve un colpo allo stomaco dalla moglie in lacrime )….. Carramba chi duluri!

PINA              ( commossa, abbraccia Alfredo ) Alfredo!

ALFR.            ( impaurito, si ripara i genitali ) NO!....No ccà, c’è a zia. ( nasconde il coltello )

FILOM.          N’aviri paura, ca nenti ti fazzu.

ALFR.            Sicuru?....Pozzu stari tranquillu?

FILOM.          Tranquillu!....Sugnu filici!......Arritruvai u mo’ sangu!

D.PIPPO        Oh mamma!!!!!

FILOM.          ( a Pina ) Ma levimi ‘na curiosità……Ti piaci appiddaveru ‘stu cannaluvari?

PINA              Si, sugnu pazza d’iddu!

FILOM           E allura, ammucciti ‘sti cosci!

ALFR.            Ma allura,…..iddu? ( indicando Ludovico )

PINA              Tutta ‘na finta era,…ppì fariti ‘ngilusiri!

ALFR.            ( l’attira velocemente a sé ) Allura, zia….chi ni dici?

FILOM.          Dicu sulu ca si mi n’addugnu ca qualcunu di dui, fa soffriri l’autru……

ALFR.            Zac……u sacciu!

FRANCA       E noi? ( attirando a se Don Pippo )

FILOM.          Mancu u trovu ca mu’ levi?

D.PIPPO        Mamma, noi staremo lo stesso insieme……

FILOM.          U sapiti veru,…….ca siti cucini………

SILVIA          E quanti ci n’è a stu’ munnu ca si maritunu ‘nfra iddi.

FILOM.          Vaddati chi facemu………Organizzamu ‘sti matrimoni e poi ni ni turnamu tutti ‘nsemi ‘n Sicilia. Sugnu stanca di ‘stu caudu.

LUDOV.        E lassa ‘stu beddu paradisu?

FILOM.          Mi l’haia già gudutu! Siti tutti ospiti mia ppì ‘n autra simana.

LUDOV.        ( allarmato ) ‘Nta ‘n autra stanza pero?!

FILOM.          ‘Nta ‘n autra stanza.

LUDOV.        Allura,………ora si ca accumincia a vera vacanza.

SILVIA          ‘N autra simana?....E comu si fa?

LUDOV.        Non ti preoccupari, quannu turnamu arattamu tutti cosi ‘nta ‘na vota.

SILVIA          Ah no!....Ora basta arattari…..

LUDOV.        Don Pippu, ciù dicissi lei. …….Si non era ppì ddà rattata, lei avissa attruvatu ‘na matri e ‘na muggheri?

D.PIPPO        Chistu è veru. Biniditti ‘sti concorsi.

FRANCA       ( lo strattona ) In Italiano, parla in italiano!

D.PIPPO        ( gli saltano gli occhiali ) Chi spende guadagna. ( a carponi si metterà a cercare gli occhiali fino alla chiusura del sipario )

SILVIA          Ca su c’è unu ca ha vadagnatu, chistu è lei. Nuatri hama sulu spinnutu.

LUDOV.        Oggi a tia, dumani a mia…….Non putemu sapiri chiddu ca n’aspetta. Cara mia, il domani è un ignognita….e chi non risica,….non rosica. Dico bene Don Pippo?

D.PIPPO        Benissimo!

LUDOV.        ( fulminato da un idea ) Signora Filumena,……quantu ni voli ppì ‘sta baracca,…..u facemu ‘st’affari?

SILVIA          Tu fazzu fari jù ‘n affari ( prendendolo a calci ) …..Camina ddocu,…camina!

LUDOV.        Ma Silvia, di chè ti preoccupi, no’ sai ca la furtuna aiuta l’audaci?

SILVIA          Certu ca u sacciu,…( c.s. ) infatti sugnu jù a to’ fortuna!......Camina ddocu, ca t’aiutu,….t’aiutu……( inseguendolo verso l’uscita si chiuderà il sipario ) D’ora in avanti si torna a travagghiari!

FINE