Chirurgo per Signora

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Chirurgo per Signora

di Francesco Pallotta

DOTTOR MOLINARI – Medico fedifrago

BASSOTTI – Barbiere di Molinari

OPPINI – Marito di Susanna Oppini

ELENA – Domestica

YVONNE MOLINARI – Moglie tradita

AGRIPPINA – Sorella di Yvonne

SUSANNA OPPINI – Amante di Molinari

POMPONETTE – Cliente del Chirurgo Plastico

SIGNORA DALL’ERBA – Cliente del Chirurgo Plastico

ROSA – Amante di Oppini

SARTA – Sarta della commedia “Sarto per Signora”

Scene:

Primo atto: il salotto di Molinari. Porta sul fondo che immette nell'anticamera. Porta a sinistra, in primopiano, che immette nelle stanze di Yvonne. Porta a destra, in primo piano, che immette nelle stanze di Molinari. Un tavolo da lavoro a destra della scena. A sinistra del tavolo una grande poltrona, giornali di medicina, tutto l'armamentario di un medico. A sinistra, due sedie, l’una accanto all'altra, mobili a piacere.

Secondo atto: la mansarda. Porta sul fondo, con la serratura rotta, che immette nel pianerottolo della scala,visibile al pubblico. Ai due lati della porta d'ingresso, una sedia. In fondo a sinistra, non lontano dalla porta, uno scheletro. Porte a destra e a sinistra. A destra, un divano.

Terzo atto: stessa scena del primo atto.

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ATTO PRIMO

Scena prima

ELENA: (posa il piumino e la scopa sbadiglia) Ho ancora sonno! … è incredibile!..è sempre quando ci si deve alzare che si ha più voglia di dormire..! .. Oh! Mamma mia, forse è il fegato.. Lo chiederò al dottore. Certo è comodo stare al servizio di un medico! .. si ha sempre un medico al proprio servizio.. e per me, poi, che sono cagionevole di salute.. ho la discinesia biliare, l’ho letto su internet.. che gran cosa internet … anche se stai bene.. vai sui siti di medicina e scopri di essere malato … ti fanno anche la diagnosi online! Giovedì scorso ad esempio mi hanno diagnosticato una carie al terzo molare superiore destro.. Meno male che il terzo molare superiore destro l’avevo tolto due anni fa! Ad ogni buon conto, mi hanno mandato delle supposte indiane fatte apposta per le carie.. Io qua tutto sommato mi trovo bene. Certo, mi trovavo ancora meglio sei mesi fa, prima che il dottore si sposasse.. ma sembra che ad una certa età ti devi per forza sposare.. non si capisce perché: anni spesi a trovarti un equilibrio e una serenità stabile poi ti sposi e rovini tutto! Comunque non posso lamentarmi, la signora è molto carina.. si chiama (sbeffeggiante) Yvonne.. visto che bisognava prenderne una, questa è proprio la donna che andava bene per noi.. per il dottore e per me! Coraggio, è ora di svegliare il dottore (prende sedia e frusta), al dottore non piace molto essere svegliato.. diventa una belva. Tra le altre cose la camera del dottore è da una parte e quella della signora è dall’altra … sembra che, da recenti studi, dormire separati faccia bene alla coppia.. (bussa alla porta a destra in primo piano e chiama) Dottore!.. dottore! (a parte) Dorme profondamente! (apre la porta e guarda nella stanza)Come?! Ma non c’è! Il letto è intatto! Ma allora il dottore questa notte.. mi sa che il dottore si sta mettendo nei guai.. (Vedendo entrare Yvonne) Buongiorno signora!

Scena seconda

ELENA, YVONNE

YVONNE: (in primo piano, a sinistra) Mio marito si è alzato?

ELENA: (balbettando) Eh.. boh? E chi l’ha visto?

YVONNE: Come chi l’ha visto? Sei appena uscita dalla sua stanza!

ELENA: L’ho visto ma non l’ho guardato.. era nudo!

YVONNE: Nudo?! Con questo freddo?! Ma perché sei così turbata?

ELENA: Beh perché.. (schifata) ma ha presente suo marito nudo?!

YVONNE: (irritata) Ma allora l’hai guardato!.. e .. si era alzato?

ELENA: (offesa) Signora..! Io non vado a vedere certi particolari!

YVONNE: Intendevo mio marito! Si era alzato dal letto?

ELENA: (avendo capito male) Ahhhh! Suo marito..

YVONNE: E va bene togliti fammi passare!

ELENA: No!

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YVONNE: (stupita) E perché?

ELENA: Perché le finestre sono spalancate, c’è molta corrente e lei potrebbe prendere la scossa!

YVONNE: (confusa) Ma quale scossa? Quale corrente?

ELENA: La corrente per l’aspirapolvere!

YVONNE: (affacciandosi) Ma io non vedo nessuna aspirapolvere!

ELENA: Perché suo marito l’ha messa nel letto, sotto le coperte!

YVONNE: (scettica) E cosa ci fa mio marito nudo nel letto con un aspirapolvere?!

ELENA: Aspira i fantasmi.. (mimando i fantasmi) sa si mimetizzano subdolamente tra i lenzuoli e..

YVONNE: (risoluta) Non dire sciocchezze e fammi entrare!

ELENA: (parlando velocemente) Il dottore è malato!

YVONNE: Malato? E che cosa ha?

ELENA: La.. La cellulite renale! (espressione di pentimento per aver detto una cosa non credibile)

YVONNE: (stufa) La cellu .. togliti! (entra nella stanza) Ma qui non c’è nessuno e il letto è intatto.. quel brutto bastardo..! (torna infuriata)

ELENA: (mette le mani avanti e indietreggia Yvonne avanza di fronte a lei) Stia calma!

YVONNE: E tu sei sua complice!!

ELENA: No, io non c’entro!

Yvonne supera Elena e torna nella sua stanza a sinistra.

Scena terza

ELENA, MOLINARI

Si sente bussare alla porta esterna dell’anticamera

ELENA: Chi è?

MOLINARI: Apri! Sono io …

ELENA: Oddio! Il dottore!!.. (va ad aprire e poi torna con Molinari) Il dottore ha passato la notte fuori?

MOLINARI: (Con l’abito scuro e la cravatta slacciata) No! .. cioè sì! .. Yvonne sa qualcosa?

ELENA: (sbeffeggiante) Yvonne?!

MOLINARI: (irritato) Sì, Yvonne, mia moglie.. sa qualcosa?

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ELENA: Beh la signora è appena uscita di qui e a giudicare dalla faccia …

MOLINARI: Sì?.. Porca miseria!

ELENA: (con aria di rimprovero) Dottore è molto grave quello che fa …

MOLINARI: Senti, per favore! Non sono in vena di prediche! Oddio che notte! Ho dormito in macchina.. che tortura.. meno male che stamattina ho trovato quel marocchino pronto di fronte al parabrezza!

ELENA: Le ha lavato il vetro?

MOLINARI: No, mi ha lavato i denti.. (si guarda i denti allo specchio) ci voleva proprio! Dopo una notte così all’opera.

ELENA: L’Opera?! Che bello! .. la Traviata, il Barbiere di Siviglia, la Carmen .. quindi il dottore è appassionato di opera?!

MOLINARI: (ironicamente con calma) Mi fa cagare! Solo che come sai, tira più un telo di biga.. di un farro … vabbè insomma avevo i miei buoni motivi!

ELENA: (puntando il dito) Una donna?

MOLINARI: (malinconico) Sì. (offeso) Cioè no. Fatti gli affari tuoi!

ELENA: (canzonatoria) Sì ma tanto si vede dalla faccia!.. non bisogna essere una sensitiva per capire che il dottore si è divertito stanotte!

MOLINARI: (seccamente con lo stesso tono) … E non bisogna essere un frigorifero per restare chiusi in cucina!

ELENA: (mestamente) Ho capito.. vado!

Scena quarta

MOLINARI: Capirai, e quando mi rivedono all’Opera... e pensare che io non ci volevo neanche andare!... il problema è che quel dolce diavoletto della signora Oppini fa di me quello che vuole. In linea di principio, mai avere per paziente una bella donna per lo più sposata. E’ molto pericoloso. L’Opera, per esempio è un suo capriccio. “Alle 20! in piazza!” che voleva dire.. “Aspettami e cerca nel frattempo di non morire di vecchiaia”. E ho aspettato.. fino a mezzanotte, come un carciofone, finché non me ne sono andato arrabbiatissimo! Avevo le ossa rotte.. Torno a casa, consolandomi all’idea di un bel sonno. Arrivo alla porta, tac! Niente chiave. Ovviamente l’avevo dimenticata nella giacca di tutti i giorni. Suonare voleva dire svegliare mia moglie. Allora, disperato, mi rassegno ad aspettare il giorno e a passare la notte in macchina! (si siede) Ah! chi non ha passato una notte in macchina non può farsi un'idea di ciò che significa!... Sono assiderato, distrutto, annientato! (bruscamente) Oh! ecco un'idea! Mi farò una ricetta. Sì, ma se curo me stesso come curo i miei malati … !... E se mandassi a chiamare un medico omeopatico?... (con aria sprezzante) omeopatico … omeoooopatico.. omeeeeeooopatico.. ma che cos’è? il medico dei gatti?!

Scena quinta

MOLINARI, YVONNE

YVONNE: (uscendo dalla sua camera) Ah! Eccoti finalmente! …

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MOLINARI: (si alza di scatto) Uh ciao.. dormito bene? Ti sei svegliata presto!

YVONNE: (polemica) Anche tu.. a quanto vedo …

MOLINARI: (imbarazzato) Io?.. sì, sai avevo un lavoro da fare.

YVONNE: (martellando ogni sillaba) Dove hai passato la notte?

MOLINARI: (in difficoltà) Dove ho passato la notte?

YVONNE: Esatto, hai capito la domanda!

MOLINARI: (in difficoltà) Ho capito la domanda..

YVONNE: Hai due secondi per rispondermi!

MOLINARI: Eh … dove ho passato la notte.. Mi sembrava di avertelo detto.. no? Ieri, andando via, non ti ho detto “Vado da Bassotti?” … Poverino.. è molto malato!

YVONNE: (scettica) Ah e così avresti passato la notte da lui?

MOLINARI: Purtroppo … non sai in che condizioni è! Ho dovuto stare lì a vegliarlo …

YVONNE: In abito elegante?

MOLINARI: In abito elegante … esatto! No cioè … in effetti può sembrare strano ma Bassotti è molto malato e la più piccola emozione lo ucciderebbe e così, per nascondergli la situazione abbiamo organizzato una festicciola a casa sua … con molti medici. Prima un consulto in abito elegante e poi abbiamo ballato … sempre per nascondergli la … Allora sempre ballando.. facendo finta di niente cantavamo: “Ci vuole un fisco bestiale … Ma tu purtroppo non ce l’hai!! Anche se chiami l’ospedale … Vedrai che poi ci rimarrai ...! Siam tutti quanti appesi a un filo sai, appesi a un filo sai, sono i miglior che se ne vanno sai, che se ne vanno sai. Ci vuole un fisico bestiale, Quello che tu non avrai mai …”. (ridendo) Le risate!! .. (guarda Yvonne che è seria e diventa improvvisamente serio) no, è che spesso ai malati li devi informare in maniera un po’ leggera..non è che puoi dirgli la realtà nuda e cruda …

YVONNE: (ironica) Veramente geniale! E così è spacciato?

MOLINARI: (con convinzione) Spacciato! Non se la caverà!

Scena sesta

MOLINARI, YVONNE, ELENA, BASSOTTI

ELENA: (annunciando) Dottore, c’è Il signor Bassotti.

BASSOTTI: (entra spavaldo) Ciao dottore!

MOLINARI: Oddio no … lui no! (correndo incontro a Bassotti, rapidamente e sottovoce) Zitto! Tu sei malato!...

BASSOTTI: (sbalordito) Ma chi io? Non è assolutamente vero!

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YVONNE: (insidiosa) Sta bene signor Bassotti?

BASSOTTI: Come vede.

MOLINARI: (rapidamente) Sì come vedi sta male, malissimo (sottovoce) Vuoi stare zitto? Ti dico che sei malato!

YVONNE: Perché vuoi che il signor Bassotti sia malato quando lui stesso ti dice …

MOLINARI: Che ne sa lui? E’ medico forse? Ti dico che è spacciato!

BASSOTTI: (sussultando) Io sono spacciato?

MOLINARI: Ma si! … soltanto ho voluto nasconderti la situazione.

BASSOTTI: (a Yvonne) Oddio ma che sta dicendo?

YVONNE: (intenzionalmente) Ma è proprio per questo che mio marito ha passato la notte accanto a lei!

Molinari ha un gesto di stizza

BASSOTTI: Ha passato la notte accanto a me ? Lui?

MOLINARI: Perdita di memoria! E’ un sintomo gravissimo! Ma guardalo bene ti sembra uno in salute? Con questa faccia? Guarda che naso.. ti sembra il naso di uno che sta bene? Guarda la forma orripilante.. ha il naso a forma di virus..

YVONNE: (ironica) Forza signor Bassotti, si faccia coraggio.. certo lei ha un’ottima cera per essere un uomo così malato..

MOLINARI: E’ un fatto psicologico.. ha un bell’aspetto perché non sa di essere malato! Ma inconsciamente lo sa e come !… guarda che vestito.. è adatto per la sepoltura..

BASSOTTI: Ma questo è un Armani!

MOLINARI: Sì, ma presto diventerà un (unendo le mani come quelle di una salma) Ar-mani giunte! Adesso

però non facciamone una tragedia: tutti dobbiamo morire.. chi prima (indicando Bassotti) .. chi dopo.. (indicando Yvonne)

YVONNE: (furiosa) Tu molto presto.. se continui così! (se ne va)

Scena settima

MOLINARI, BASSOTTI

MOLINARI: (con rimprovero) Ma insomma, non ti accorgi che da un quarto d’ora mi stai mettendo nei guai? Non riesci a capire le allusioni? (gesto della “manopola” all’orecchio)

BASSOTTI: (sgomento) Quali allusioni?

MOLINARI: Se ti ho dato per morto.. potevi morire no?

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BASSOTTI: (sarcastico) Ah scusa se sono ancora vivo eh?!

MOLINARI: Va bene, non fa niente, insomma che cosa sei venuto a fare?

BASSOTTI: Ecco veniamo al punto.. Tu lo sai che io vengo da te soltanto quando mi serve qualcosa..

MOLINARI: (ironico) Ah meno male! Per un attimo ho temuto che mi frequentassi per amicizia! ..

BASSOTTI: Circa un anno fa, in seguito alla mia eredità..

MOLINARI: La tua eredità?

BASSOTTI: (alzandosi) Sì, i soldi che mi ha lasciato lo zio.. ho comprato degli appartamenti qui vicino che però non riesco ad affittare.. tu hai un bel po’ di pazienti.. potresti chiedere se a qualcuno di loro potrebbe interessare …

MOLINARI: (seccato) E tu sei venuto a cercarmi per questo?

BASSOTTI: Aspetta, non ti arrabbiare! Tu non hai nulla da perdere! Anzi.. Le mie case sono malsane … se tu ci mandi i tuoi pazienti hai il lavoro assicurato per anni, perché loro continueranno ad ammalarsi e tu continuerai a guarirli!

MOLINARI: Ma se io non ho mai guarito nessuno!

BASSOTTI: Come..?

MOLINARI: Ma sì, poi rischio che muoiono definitivamente e non vengono più da me a darmi quei quattrocento euro per farsi prescrivere uno dei due farmaci.

BASSOTTI: Due farmaci?

MOLINARI: (prende in mano le scatole dei farmaci) Vedi io prescrivo sempre una di queste due compresse, quella rossa per i problemi dalla testa all’ombelico e quella blu per il resto!

BASSOTTI: E funzionano?

MOLINARI: (con naturalezza) Quasi mai!.. e quando i pazienti tornano a dirmi che non sono guariti io gli dico che evidentemente i loro problemi sono di natura psicologica!

BASSOTTI: .. ed ancora non hai trovato nessuno che ti ha mandato a quel paese?

MOLINARI: Sì, mi mandano alle Maldive.. L’industria farmaceutica che produce questi due farmaci organizza alle Maldive dei convegni sulla spiaggia che sono spettacolari!

BASSOTTI: Ma è uno schifo! E se qualcuno ci rimane?

MOLINARI: Cambio farmaci.. in fondo (sognante) ho sempre desiderato visitare anche la Polinesia!

BASSOTTI: Comunque non tutte le mie case sono malsane, per esempio ho una mansarda completamente ammobiliata. Un’occasione!.. Era occupata da un chirurgo plastico che se n’è andato senza pagare!.. E’ una storia curiosa! Pensa che il chirurgo …

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MOLINARI: (nervoso) Non me ne frega niente del chirurgo plastico! (commosso) Quando penso che nel frattempo mia moglie, povera donna..

BASSOTTI: (piangendo) Beato te che ce l’hai! La mia.. l’ho perduta!

MOLINARI: Su su.. Meglio così! Meglio così!

BASSOTTI: Come “Meglio così”?!

MOLINARI: No.. dico è meglio che tu pianga così ti sfoghi!

BASSOTTI: (amaramente) Mi è stata portata via in cinque minuti!

MOLINARI: Portata via? L’infarto?

BASSOTTI: No, l’arrotino! Lei mi aveva detto “Vado ad arrotare le mie forbici da seta!”.. ma non è più tornata. Dovevo immaginarlo …

MOLINARI: Mmh.. Le cose non andavano bene, eh?

BASSOTTI: Andavano benissimo! .. ma chi è che ha delle forbici da seta in casa?!

Scena ottava

AGRIPPINA, ELENA, MOLINARI, BASSOTTI, YVONNE

Si sente suonare, rumori tra le quinte.

AGRIPPINA: (fra le quinte) Dov’è la mia sorellina?

Entra Elena.

ELENA: Dottore, c’è sua cognata!... (bussa all’appartamento di Yvonne) Signora c’è sua sorella!

MOLINARI: (a Bassotti) Purtroppo ora ho delle visite, perché non torni un altro giorno eh?

BASSOTTI: Grazie ma non è necessario, aspetto di là..

Molinari fa un segno di dissenso, Bassotti se ne va, Agrippina entra e si ferma sulla porta. YVONNE: (uscendo da sinistra) Agrippina!

MOLINARI: (fingendo contentezza) Mia cognata!

AGRIPPINA: (scoppiando in singhiozzi) Come sono felice di rivedervi! Mi viene da piangere!

MOLINARI: (riparandosi dalle lacrime) Elena! C’è lo stato d’allerta alluvioni.. portami le pinne, la maschera e la muta!

ELENA: ..ma dottore non si dice “muta”.. si dice “non parlante”!

Molinari ha una reazione rassegnata.

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AGRIPPINA: Che emozione rivedervi!... Il mio caro Francesco, è dimagrito. (a Yvonne) Invece tu, al contrario...eh? (tocca il sedere ad Yvonne che resta offesa) (a Molinari) e tu perché sei in abito scuro, devi andare a un funerale?

MOLINARI: (con vivacità) Sì! Il tuo! (correggendosi) In tuo.. onore! L’abito dico …

YVONNE: (acida) No è che il dottore ha vegliato uno dei suoi malati!... un malato cronico molto grave!

AGRIPPINA: Ah fai il servizio notturno, tu!

MOLINARI: No... ma quando c'è di mezzo l’Opera... (Correggendosi tossisce) l’opera..zione ... un medico deve dedicarsi ai suoi pazienti!...

AGRIPPINA: Hai la tosse?

MOLINARI: Sì... un po’!...

YVONNE: (seccamente) E’ quello che succede quando si sta fuori la notte... per fare i consulti canterini!

AGRIPPINA: Ma sei veramente acida con tuo marito!

MOLINARI: (alzando la voce) Qualcuno si è alzato male stamattina!

YVONNE: (alzando la voce) E qualcun altro invece non si è alzato affatto! ...

Scena nona

BASSOTTI, MOLINARI, AGRIPPINA, YVONNE

BASSOTTI: (irrompendo improvvisamente) Di un po’, ti ricordi che sono qui?

MOLINARI: (scacciandolo) Ancora lui!... torna dentro!... torna dentro!

AGRIPPINA: (stupita) Chi è quello?

MOLINARI: Niente! il mio barbiere.. è specialista in shave extension … lui la barba.. (fa il gesto della barba con la mano) te la fa venire!

AGRIPPINA: Perché lo cacci?

MOLINARI: (con disinvoltura) Ha una malattia contagiosa.

YVONNE: (ironica) Eh già!

MOLINARI: La più contagiosa di tutte eh?! Quando uno la prende non se ne libera più; ha il virus H1.. B2..

A1.. (innervosito perché non riesce a dirlo) Porca!.

AGRIPPINA: (ironica) Forse vuoi dire l’H1N1.. dottore?!

MOLINARI: Esatto.. Quello!

AGRIPPINA: (preoccupata) Ma è l’influenza A! Allora è pericoloso!

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MOLINARI: Ma no, basta che ti fai un suino!

AGRIPPINA: Caso mai un vaccino!

MOLINARI: Se era l’influenza delle vacche dovevi farti un vaccino ma dato che è l’influenza dei maiali …

YVONNE: Eri così spiritoso anche col tuo paziente.. ieri notte?!

AGRIPPINA: Decisamente, c’è qualcosa che non va! (a Molinari) ... senti lasciami sola con mia sorella. Devo parlarle.

MOLINARI: (con reazione immediata) Ah con piacere!... Vado. (esce a destra)

Scena decima

AGRIPPINA, YVONNE

AGRIPPINA: (spingendola verso le sedie) Senti un po', cos'hai contro tuo marito?

Agrippina e Yvonne si siedono.

YVONNE: (scoppiando in singhiozzi) E’ successa una tragedia!! Mio marito ha dormito fuori.

AGRIPPINA: Davvero? e quando?

YVONNE: Questa notte!.. Questa notte! E chissà quante altre notti, (piagnucolosa) senza che io me ne sia accortaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

AGRIPPINA: Come senza che tu te ne sia accorta?...

Yvonne non termina di piangere.

AGRIPPINA: (alzando la voce) Come senza che tu te ne sia accorta?...

YVONNE: Eh?

AGRIPPINA: Queste cose si vedono, specialmente di notte!.. Cavolo! Dove sta la vostra camera?

YVONNE: Quale? La mia?

AGRIPPINA: La tua, la sua! la vostra insomma.

YVONNE: Io dormo di là... (piagnucolosa) e mio marito di quaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Agrippina tappa la bocca ad Yvonne per fermarne il pianto.

AGRIPPINA: (vivacemente) Ma è un errore! un grossissimo errore! Vedi, la camera in comune è la salvaguardia della fedeltà coniugale! .. quanto sei ingenua .. e così.. tuo marito ha passato la notte fuori?..

YVONNE : Fuori, fuori! ... Come sono tristeeeeeeeeeeeeeeee!

Yvonne non termina di piangere e così Agrippina guarda l’orologio e batte un piede scocciata finché fa il segno di silenzio dei direttori d’orchestra. A quel punto Yvonne smette di piangere.

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AGRIPPINA: Ma hai fatto indagini?

YVONNE: Che indagini?

AGRIPPINA: Non so.. ad esempio, quello è il suo cellulare?

YVONNE: Sì.

AGRIPPINA: E hai guardato tra i suoi messaggi...?

YVONNE: (ingenua) Oh! no! Io rispetto la sua privacy!

AGRIPPINA: Hai ragione.. è giusto ed onesto.. (strappa il cellulare dalle mani di Yvonne) dallo a me! Ci guardo io! Tu torna nella tua stanza.

Yvonne esce.

Scena undicesima

AGRIPPINA, BASSOTTI

Entra Bassotti guardando impaziente l’orologio.

AGRIPPINA: (sbirciando nel cellulare di Molinari) Tutti uguali gli uomini!... Qui l’atmosfera è ormai insopportabile, devo assolutamente portare mia sorella fuori di qui! Voglio vedere se riesco a trovare un appartamento ammobiliato.

BASSOTTI: (ha ascoltato le parole di Agrippina) Scusi! Cerca un appartamento?.. Se vuole posso aiutarla!

AGRIPPINA: (spaventata) Il contagioso! (va rapidamente a destra per da avere il tavolo tra lei e Bassotti)

BASSOTTI: (sale su una sedia e parla come un venditore) Attenzione siorra! Ho proprio quello che fa per lei:

una grassiosissima mansarda completamente ammobiliata pronta da affittare!

AGRIPPINA: Veramente?

BASSOTTI: Sì, e attensione.. non è a cento kilometri, non è a dieci kilometri non è ad un kilometro … è appena a seicento metri da qui! Ecco l’indirizzo siorra!

Bassotti scende dalla sedia e le passa un biglietto, lei per prenderlo indossa un guanto di lattice.

AGRIPPINA: E ci abitava lei?

BASSOTTI: No, un chirurgo plastico. (parlando normale) E’ una storia particolare. Pensi che il chirurgo..

AGRIPPINA: Benissimo! E’ confortevole che lei sappia?

BASSOTTI: Beh dipende.. se è per abitarci …

AGRIPPINA: Certo che è per abitarci!

BASSOTTI: (ammiccante) Intendevo.. sa, qualche volta si affitta per le scappatelle!

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AGRIPPINA: Ah! Un pied a terre!

Bassotti alza una gamba

AGRIPPINA: Ma che fa? Non intendevo quel pied a terre!

BASSOTTI: Oh mi scusi! (alza l’altra gamba)

AGRIPPINA: Ma no che ha capito? Il “pied a terre” è un punto d’appoggio per gli incontri clandestini!

BASSOTTI: Ah! (abbassa la gamba)

AGRIPPINA: Senta ma non è che ci sono i trans?

BASSOTTI: No, però c’è la fermata della metro a pochi passi!

AGRIPPINA: Andrò a vederla oggi stesso.

BASSOTTI: Benissimo signora, grazie!

Agrippina esce

Scena dodicesima

MOLINARI, BASSOTTI

MOLINARI: (entra e si accorge di Bassotti) Ah tu! Come sono felice di rivederti!

BASSOTTI: (meravigliato) Tu sei felice di rivedermi?.. Ma stai bene?

MOLINARI: Sì, ho pensato a quello che mi hai detto e … Prendo in affitto la mansarda!

BASSOTTI: Cavolo! Avrei dovuto giocare al rialzo!

MOLINARI: (furtivo) Sai.. mi serve perché.. ho una relazione.. platonica per il momento! Con una donna sposata. E’ stata per molto tempo una mia paziente.

BASSOTTI: Cosa aveva?

MOLINARI: Niente, tutti mali immaginari.. infatti l’ho guarita! Quanto vuoi per l’affitto della tua mansarda?

BASSOTTI: Beh.. cinquecento euro?

MOLINARI: Al mese? Praticamente regalato.. lo prendo!

BASSOTTI: Alla settimana!

MOLINARI: Già me lo aumenti?.. In cinque secondi?

BASSOTTI: Uh! Non me ne parlare! E’ uno schifo la velocità con cui aumentano gli affitti oggigiorno!

MOLINARI: E va bene lo prendo.. Ma a partire da oggi stesso!

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BASSOTTI: Veramente è ancora sottosopra..

MOLINARI: Vabbè dai, me lo sistemerai più in là!

BASSOTTI: Va bene, perché sai c’è ancora tutta la roba del chirurgo.. pensa che il chirurgo..

MOLINARI: Sì, sì ora scusami ho un impegno importante … devo andare a lavare il pesce rosso!

Scena tredicesima

MOLINARI, ELENA, SUSANNA

ELENA: Dottore! C'è la signora Oppini.

MOLINARI: Ah! bene. (a Bassotti) Senti, vai di là e prepara il contratto.

SUSANNA: (entrando vivacemente) Buongiorno, dottore mio!

MOLINARI: (fa segno a Elena di ritirarsi) Ah! Sei qui! Hai voglia io ad aspettarti all'Opera!

SUSANNA: Oh! Scusami, mi dispiace. Speravo che mio marito se ne andasse per conto suo invece non mi ha mai lasciato in tutta la serata.

MOLINARI: Sì, l'ho immaginato.

SUSANNA: Eh! Da qualche giorno mi accompagna dappertutto. Gli succedono di queste crisi. Infatti, in questo momento è giù, e mi aspetta in macchina. Voleva salire ma gli ho detto di rimanere.

MOLINARI: Hai fatto benissimo. Non ci tengo a fare la sua conoscenza! (diventa tenero) Mia cara, piccola Susanna...(attira Susanna verso le due sedie)

SUSANNA: Ah! Francesco, mi sento in colpa a non oppormi alle tue avances!...

MOLINARI: Ma no! Non devi pensare a queste cose!

SUSANNA: Sì!... Sì!... ma ora è troppo tardi, vero?

MOLINARI: Certo!...

SUSANNA: (facendo l’ingenua) Tu lo sai che è la prima volta che mi capita!…

Sono seduti entrambi a sinistra.

MOLINARI: Me lo hai già detto! E mi dà una grande soddisfazione. Ma adesso ascoltami, non possiamo continuare a vederci qui. Le visite sono una buona scusa ma che non può durare in eterno. La gente che ci circonda finirà per notare che vieni qui molto di frequente. Capiranno che non si tratta di una paziente e del suo medico, ma di due cuori che si amano, di due anime elette che prendono il volo per il paese della tenerezza! ...

SUSANNA: (andando al sodo) Insomma ci sputtaniamo!

MOLINARI: (preso alla sprovvista) Ecco appunto... Se vuoi potremmo vederci oggi stesso, in campo neutro! 13


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SUSANNA: (contrariata) Un campo no! Mi ritroverei con l’erba da tutte le parti... Preferirei un appartamentino...

MOLINARI: Appunto... ho una mansardina qui vicino in via Milano 70. Ci possiamo vedere là …

SUSANNA: (esitando) Sarei tentata … (Bruscamente) Ma, lo sai, senza seconde intenzioni!... (trasognante) L’amore etereo!...

MOLINARI: (sta per toccarla ma ritrae la mano velocemente) Sempre! Sempre!

SUSANNA: (alzandosi) Allora ok, fra un'ora, in via Milano 70, alla mansarda. (girandosi) Oh! questo è male!... molto male! Ma lo sai, Francesco, è la prima volta che mi capita!

MOLINARI: (annoiato) Sì!... sì!... Lo so.

SUSANNA: (tornano entrambi verso il fondo) Bene! Scappo!

ELENA: (viene avanti a sinistra) Dottore, c'è il signor Oppini.

SUSANNA: Mio marito!...

MOLINARI: (accanto alla porta d'ingresso come Susanna) Lui no eh? non lo voglio vedere!...

Scena quattordicesima

MOLINARI, SUSANNA, OPPINI

Entra Oppini seguito da Bassotti col contratto di affitto in tasca.

SUSANNA : Ciao tesoro!... stavo per scendere.

OPPINI: (molto disinvolto) Bene, vai! ti raggiungo. Una parola al dottore. (Vede Molinari e gli getta il cappotto fra le braccia) (a Molinari) Ci lasci soli! (a Bassotti tendendogli la mano) Dottore!

SUSANNA: (ad Oppini) Ma, tesoro mio...

MOLINARI: Zitta, lascialo fare, è meglio così!

Scena quindicesima

OPPINI, BASSOTTI, SUSANNA

OPPINI: Caro dottore solo lei mi può aiutare!

BASSOTTI: Mi dica …

OPPINI: Innanzitutto è da ieri sera che ho un dolore proprio qui, alla bocca dello stomaco!

BASSOTTI: Cosa ha mangiato ieri sera?

OPPINI: Mah.. niente di che, solo un po’ di pesce spada.

BASSOTTI: E prima?

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OPPINI: Nulla!

BASSOTTI: E’ proprio questo il problema!

OPPINI: Cioè?

BASSOTTI: Il pesce spada va mangiato a stomaco pieno sennò buca lo stomaco!

OPPINI: Questa è la prima volta che la sento.. comunque il mio problema più grosso è che ho il fuoco di Sant’Antonio!

BASSOTTI: (si inginocchia) Preghiamo!

OPPINI: Ma che fa?

BASSOTTI: (cantando tipo messa) Prego davanti al cero di Sant’Antonio!

OPPINI: Ma non è un cero … è il fuoco di Sant’Antonio, è una malattia, il cosiddetto herpes zoster!

BASSOTTI: Eh che fastidio questi stranieri che ci portano tutte queste malattie!

OPPINI: Lei è molto spiritoso comunque avrei bisogno di un trattamento per il mio problema!

BASSOTTI: Ma certo si segga.

Bassotti canticchiando mette l’asciugamano intorno al collo di Oppini e gli spruzza la schiuma da barba spray usando la bomboletta come un estintore.

OPPINI: Ma che fa?

BASSOTTI: Visto che ha il fuoco di Sant’Antonio cerco di spegnerlo con l’estintore..

OPPINI: Quale estintore? Ma che sta dicendo?.. stia attento … mi sta andando nell’occhio … brucia! Faccia qualcosa.. mi metta un collirio … qualcosa!

BASSOTTI: Che problema c’è?! Provvedo subito! (Si mette un po’ di saliva sul dito e tenta di pulirgli l’occhio)

OPPINI: Ma che fa con quel dito?! Il collirio si mette direttamente!!

BASSOTTI: Come vuole (sputa nell’occhio di Oppini)

OPPINI: Ma è impazzito?! Non ci vedo più!!

BASSOTTI: Stia calmo tra un po’ ci rivedrà …

OPPINI: (si alza e cammina a tentoni) Aiuto! Susanna! Portami via da qui! Aiutami! Non ci vedo!

SUSANNA: (con tono consolatorio) Certo tesoro, vieni, andiamo via!

Susanna accompagna Oppini fuori

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Scena sedicesima

ELENA, MOLINARI, BASSOTTI

MOLINARI: (si avvicina a Bassotti sfregandosi le mani) Allora, hai fatto? E’ pronto il contratto?

BASSOTTI: (estraendo il contratto dalla tasca) Ecco il contratto.

MOLINARI: (prende il contratto) Grazie ... (legge il contratto)

BASSOTTI: A proposito, non ti ho ancora raccontato la storia. Pensa che il chirurgo plastico...

MOLINARI: (eludendo) Sì, più tardi... più tardi; ora ho da fare, devo andare a passare il filo interdentale al mio pappagallino! (Ritorna rapidamente verso il fondo)

BASSOTTI: (sbalordito) Al pappagallino? ... Mah! (scorge Elena) Ah! la cameriera! (a Elena) Ora gliene ne racconto una bella.

ELENA: Mi piacerebbe ma purtroppo ho da fare ora: devo portare il mio vocabolario Zingarelli al campo nomadi!

BASSOTTI: (non la ascolta e la fa sedere accanto a sé) Sì... sì, ci vorrà solo un attimo … allora! Pensi che questo chirurgo plastico un giorno... (in un momento in cui Bassotti non guarda, Elena scappa. Sorpresa di Bassotti ... Scena muta, durante la quale cerca di capire come ha fatto Elena ad uscire poi venendo avanti)Ma dov’è? Se n'è andata! (al pubblico) In sostanza la storia è breve. Pensate che il chirurgo plastico ….

Su queste parole, l'orchestra lo interrompe, Bassotti cerca di dominarla, continuando a parlare...Infine il sipario gli si chiude in faccia.

SIPARIO

Nell’intervallo tra il primo ed il secondo atto entra la sarta in sala portando con sé una sedia e si siede tra il pubblico per guardare la commedia. Rimarrà seduta a guardare per tutto il secondo atto e parte del terzo finché non entrerà in scena per il finale.

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ATTO SECONDO

Scena prima

All’alzarsi del sipario la scena è vuota, poi Molinari compare dal fondo.

MOLINARI: (solo) La mansarda è questa. No! La serratura non funziona! La porta non si chiude. Devo dire a Bassotti di farla riparare. (Girandosi rapidamente si trova faccia a faccia con lo scheletro) Oddio!.. ah no è uno scheletro.. giusto, è il vecchio appartamento di un chirurgo, Bassotti me l’aveva pure detto. Lo sistemerò. (Guardandosi in giro) Sarà molto carino qui quando sarà tutto ripulito. (abbassa lo sguardo) Certo non è bello quello che sto facendo … quando poi si ha una moglie carina come la mia. Ho il rimorso ma … neanche il rimorso riesce a fermarmi.

Scena seconda

SUSANNA, MOLINARI

SUSANNA: (entrando dal fondo) Permesso? Sono io.

MOLINARI: Susanna!

SUSANNA: (tenta invano di chiudere la porta) Ma non si chiude!

MOLINARI: (va verso Susanna) Sì è rotta ma non preoccuparti. Metterò una sedia contro la porta così ... (dispone la sedia)

SUSANNA: (guardandosi intorno preoccupata) Si può entrare?… non c’è pericolo?

MOLINARI: (venendo avanti assieme a lei) No … che pericolo vuoi che ci sia?...

SUSANNA: Mamma mia! Se qualcuno ci vedesse!.. sarebbe un grosso guaio!

MOLINARI: Nessuno ci vedrà. Siamo assolutamente soli, Susanna mia. Vieni qui, accanto a me. (Si siede sul divano e le prende le mani di Susanna che sta tremando) Dai, non tremare, così!

SUSANNA: Oh! Passerà. Mio marito, che ha fatto il militare negli uffici del ministero, dice che i più valorosi tremano sempre all’inizio del fuoco, ma poi tutto passa!

MOLINARI: (sarcastico) Beh certo, chissà quante ne avrà vissute tuo marito di avventure eroiche.. lì al ministero! (premuroso) Perché non ti togli la giacca?

SUSANNA: Oh no! Posso rimanere solo un momento. Anatolio è giù in basso; può salire da un momento all’altro.

MOLINARI: Anatolio?

SUSANNA: Sì, mio marito. Ha voluto accompagnarmi anche questa volta.

MOLINARI: (preoccupato) Come?! Ma cosa gli hai detto?

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SUSANNA: Gli ho detto che andavo dal chirurgo plastico. Sapevo che questo era il vecchio studio di un chirurgo plastico, allora, poiché lui mi ha sempre detto che gli sarei piaciuta con le labbra più carnose … ho inventato che sono venuta per rifarmi le labbra!

MOLINARI: Ah meno male!

SUSANNA: Mi ha scocciato che mi accompagnasse ma non potevo rifiutare, avrebbe sospettato..

MOLINARI: Ho capito non preoccuparti.

SUSANNA: (preoccupata) Dimmi che non faccio una cavolata!

MOLINARI: (annoiato) Ma no, ma no!

SUSANNA: Tu lo sai che è la prima volta.. (voltandosi dall’altra parte) chissà cosa starai pensando di me?..

MOLINARI: (romantico) Solo che voglio passare la mia vita ai tuoi piedi!

SUSANNA: Sono belle parole.. ma chi me lo garantisce?

MOLINARI: (implorante) Dammi l’occasione per dimostrartelo! (si inginocchia e porge le labbra per baciare)

SUSANNA: Anche io ti desidero tanto … (porge le labbra a sua volta)

Molinari e Susanna si mandano baci a ripetizione

Scena terza

MOLINARI, OPPINI

OPPINI: (entrando rovescia la sedia) Ma che succede? … Ah buongiorno!

MOLINARI: (Imbarazzato) Buongiorno …

OPPINI: Giù mi stavo annoiando e ho pensato di salire.. Ma continuate.. continuate pure.. fate come se non ci fossi.

MOLINARI: (Si alza) Sì è una parola!

OPPINI: Ma cosa stavate facendo?

MOLINARI: No stavo parlando con la signora del tipo di labbra che vuole che io le faccia.. sa ho vari modelli disponibili e quindi le stavo facendo vedere (sporgendo le labbra) le diverse forme …

OPPINI: Ah bravissimo … mi raccomando eh.. gliele faccia belle carnose ma.. senza esagerare.. non vorrei che poi attirasse troppo l’attenzione (ammiccando e dando una gomitata a Molinari) lei mi capisce Dottor … Dottor?

MOLINARI: (inventando in quel momento) Ma.. na.. ma.. na. Manamana!

Parte la musichetta di manamana: “tu tu.. tu tu tu”

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MOLINARI: (Si guarda intorno per capire da dove viene la musica e poi ripete) Sì mi chiamo Manamana!

Parte il seguito della musichetta di manamana: “tu tu tu tu” e Molinari si guarda di nuovo intorno

OPPINI: Manamana?... Ma lei è straniero?

MOLINARI: No.. cioè.. Sì .. di origine..

OPPINI: Però la sua faccia.. mi sembra come di averla già vista!

MOLINARI: (cerca di nascondere il viso e parla volgendo quasi le spalle) Non saprei.. forse di fronte al Colosseo.. o al Pantheon.. ci passo ogni tanto con la macchina.

OPPINI: No.. Ah! Mi ricordo! L’ho vista da Molinari, il medico di mia moglie! Anche lei si fa curare da Molinari?

MOLINARI: (cercando di avere un’aria distaccata) Sì ma … ! Pochissimo. Tanto per quello che fa …

OPPINI: Lo penso anche io.. è un incapace!

MOLINARI: (offeso) Vabbè calma però eh? Si sciacqui la bocca prima di parlare di Molinari!

OPPINI: Sciacquarmi la bocca? E perché? Mica è un dentista! E poi a lei che gliene importa?

MOLINARI: Niente.. proprio niente.. a proposito perché non và a controllare la macchina? Qui sotto passano spesso i vigili e non vorrei che gliela portassero via!

OPPINI: No! Resto qui! Tanto la mia macchina è parcheggiata benissimo!

MOLINARI: Ma qui è pieno di ladri! Magari vada a vedere se qualcuno sta cercando di rubarla!

OPPINI: Non me ne frega nulla se me la rubano: tanto è vecchia! Non si preoccupi, posso restare tranquillamente qui! Ma perché? Ha qualcosa in contrario?

MOLINARI: Noooo! Ma che scherza?!

OPPINI: Meglio così … allora … ha deciso come farà le labbra di mia moglie?

MOLINARI: Beh.. le farò.. saranno …(viene folgorato da un idea e inizia a parlare come un viado) saranno labbre mucho bele mucho carnose … tode da besar!! Adatte per un ragasso tam bejo cume te!! A te pias far l’ammori?! Dai vieni ragasso tam bejo!

OPPINI: (terrorizzato) Beh io … veramente … devo scendere giù … a spostare la macchina!

MOLINARI: Ma noi dai rimani qua, bel ragasso!! Facci compagnia.. sei così dulse! E poi hai detto che la tua macchina è parchesata bien!

OPPINI: Sì, infatti vado a metterla in divieto di sosta e resto là per fare attenzione ai vigili … addio! (scappa)

Scena quarta

MOLINARI, SUSANNA, POMPONETTE

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POMPONETTE: Buongiorno!

SUSANNA: Una donna!

MOLINARI: (sbalordito) E adesso chi è questa?

Momento di silenzio, si guardano con aria interrogativa.

POMPONETTE: Non c’è il Dottor Rambaldi?

MOLINARI: Il Dottor Rambaldi?.. No.. qua non c’è nessun Dottor Rambaldi!

POMPONETTE: Ah! Mannaggia … dovevo vederlo per il saldo.

MOLINARI: Il saldo? Quale saldo?

POMPONETTE: Il saldo per l’interventino che mi ha fatto.

MOLINARI: Ah certo! Il Dottor Rambaldi è il chirurgo plastico!

POMPONETTE: Perché non lo conosce?

MOLINARI: Non lo conosco? Ma certo che lo conosco.. è un mio caro amico oltre che socio!

POMPONETTE: Ah bene, allora se lei è il socio posso rivolgermi a lei, sono la signora Pomponette.

MOLINARI: Non ci vedo nulla di male, anzi!

POMPONETTE: Questa è la fattura.. (lamentosa) certo che il prezzo per me è un po’ alto ed io sono troppo giovane per avere tutti questi soldi.. (ammiccando) lei non mi trova giovane?

MOLINARI: Direi una POPPANTE!

POMPONETTE: Quanti anni mi dà?

MOLINARI: Diciotto atmosfere!

POMPONETTE: Atmosfere?

MOLINARI: (riprendendosi) Anni! … volevo dire anni! (accalorato) Lei è proprio nel PIENO della gioventù.

POMPONETTE: Eppure prima di venire qui mi sentivo così brutta e insicura.. dopo questa operazione mi sono sentita PIENA PIENA di autostima … (maliziosa) Ma lei, con il suo occhio esperto, ha capito dove mi sono fatta l’interventino?

MOLINARI: (fa lo gnorri) Al naso?

POMPONETTE: Ha visto? Il Dottor Rambaldi è stato così bravo che non si vede neanche dove mi sono operata.. sembra tutto così naturale … (lamentosa) Però io sono una ragazza povera e non ho nessuno che possa aiutarmi a sostenere questa spesa …

MOLINARI: (interessato) Non mi dica che non ha un uomo..

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POMPONETTE: Può sembrare strano ma è così.. ed è per questo che sono GONFIA di speranza che possiamo trovare un accordo!

MOLINARI: Un accordo?

POMPONETTE: (ammiccando) Ma certo, vicino a lei mi sento così strana e mi sento così prendere fuoco che nessun medico potrebbe curarmi da questo!

MOLINARI: Si figuri io!

POMPONETTE: In fondo io cerco qualcuno che voglia SOFFIARE dentro di me un anelito di vita felice!

MOLINARI: Io le soffio tutto quello che vuole!

POMPONETTE: (Passa al “tu”) E … se mi tratti bene potrei farmi fare da te … altri RITOCCHI!

MOLINARI: (eccitato) Io ti tocco, ti ritocco e ti ritocco ancora tutte le volte che vuoi!

POMPONETTE: E magari, se mi azzeri completamente il conto potremmo passare una serata tutti soli..

MOLINARI: Tutti soli?! Quando?

POMPONETTE: Anche stasera!

MOLINARI: (strappando la fattura) Io il tuo conto lo distruggo, lo disintegro!... considera il tuo intervento come un mio regalo!

POMPONETTE: Sei davvero un tesoro.. addio!

MOLINARI: Come addio? Non ci mettiamo d’accordo per stasera? Per passarla da soli?

POMPONETTE: Ma certo.. io stasera la passerò da sola.. passala da solo anche tu.. ciao ciao!

Scena quinta

MOLINARI, SUSANNA

Appena uscita Pomponette, Molinari si precipita verso la porta, vi appoggia la sedia, su cui si lascia cadere. SUSANNA: (ironica) Deluso?

MOLINARI: Certo! .. cioè .. sono deluso dal casino che è successo! Avevo preso questa mansarda per stare solo con te e invece se ci fossimo visti in Piazza San Pietro, la domenica mattina, saremmo stati più tranquilli!

SUSANNA: E adesso che vuoi fare?

MOLINARI: Con tuo marito qua sotto? Io me ne vado!

SUSANNA: Non pensarci nemmeno! Non puoi farlo!

MOLINARI: Non posso?! E perché?

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SUSANNA: Perché mio marito ti crede il mio chirurgo plastico.. e perché può tornare! Se non ti trova capisce la verità e ti uccide!

MOLINARI: (ribellandosi) Mi uccide? Ma non ha il diritto di ammazzare le persone! Non è mica medico!

(distrutto) Ah! Susanna! In che guaio ci siamo messi!

Scena sesta

MOLINARI, BASSOTTI

Bassotti apre bruscamente la porta e rovescia la sedia su cui è seduto Molinari, gettandolo contro il divano.

BASSOTTI : (urtando contro la sedia) Ah! Ma che succede?

MOLINARI: Ahi! Fai attenzione!

BASSOTTI: Accidenti! Perché ti siedi davanti alla porta?

MOLINARI: E’ la tua porta.. che oltre tutto non si chiude!.. Affitti dei locali diroccati!

BASSOTTI: Che pretendi? Te l’avevo detto.. Te l’ho affittato un’ora fa e non ho potuto far venire il fabbro per sistemarla …

MOLINARI: Ma almeno le serrature dovrebbero funzionare! Qua sembra un negozio! E’ insopportabile! Il primo imbecille che arriva …

BASSOTTI: Oh calma eh!

MOLINARI: Scusa.. Non volevo darti del primo imbecille.. in effetti non sei il primo! (Indicandogli Susanna che di tre quarti gli volge le spalle) Ora però mi devi scusare, non sono solo.

BASSOTTI: Oh! Scusate. Non avevo visto la signora. (a Susanna) Non si preoccupi resti pure.. Non deve andarsene perché ci sono io!

MOLINARI: Davvero troppo buono! Ora però so che hai da fare … visto che devi chiamare il fabbro!

BASSOTTI: Chi? Ah sì certo il fabbro per la porta.. vado a chiamarlo e ti faccio sapere. A dopo! (esce)

Scena settima

MOLINARI, SUSANNA , DALL’ERBA, OPPINI

DALL’ERBA: Scusate, il Dottor Rambaldi per favore?

MOLINARI: Ancora! Ah no! No!

SUSANNA: Questo è troppo! (esce spazientita)

MOLINARI: Cosa vuole dal Dottor Rambaldi?

DALL’ERBA: Sono una sua paziente. Volevo ringraziarlo di persona e fargli i complimenti per il lavoro che ha svolto su di me. Mi ha davvero trasformata completamente!

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MOLINARI: Il dottore non c’è, se vuole gli riferisco io i suoi ringraziamenti.

DALL’ERBA: No, no! Dopo un così bel lavoro, voglio assolutamente vederlo e ringraziarlo di persona perché lo ritengo un vero genio!

MOLINARI: Beh le confesserò una cosa … tutto ciò che il Dottor Rambaldi ha imparato, gliel’ho insegnato io!

…Inoltre spesso per farci dei favori noi ci scambiamo in sala operatoria ed a lei, cara signora, non l’ha operata il Dottor Rambaldi ma addirittura il sua maestro e cioè.. io!

DALL’ERBA: E così mi ha operata lei!

MOLINARI: Esatto, e quindi, tutti i suoi complimenti, in realtà sono indirizzati a me!

DALL’ERBA: Lei quindi è il genio che stavo cercando!

MOLINARI: Modestamente.. lei pensi che i miei lavori sono così perfetti che ai miei pazienti offro la garanzia “Soddisfatti o Trapiantati”: se a lei ad esempio non dovesse piacere come le ho fatto il naso io sono pronto a sostituirglielo col mio stesso naso!

DALL’ERBA: Ma dai? E’ la prima volta che sento qualcuno che offra una simile garanzia!

MOLINARI: Infatti io sono l’unico … se ad esempio le appiattissi la pancia e a lei non dovesse piacere ebbene … io sarei pronto a sostituirgliela con la mia!

DALL’ERBA: Interessante.. Ma non ha paura di fornire una simile assicurazione? Prima o poi qualcuno potrebbe usufruirne!

MOLINARI: Sono talmente bravo che non ho alcuna paura.. Ma si guardi.. guardi che splendido corpo che le ho plasmato … femmina come più femmina non si può … focosa e seducente, fatale e sensuale … mia cara signora … signora?

DALL’ERBA: Dall’Erba.. Mi chiamo Maurizio Dall’Erba!

MOLINARI: Maurizio?!

DALL’ERBA: Sì Maurizio! Hai sentito bene!! (Tira fuori una pistola) Ero venuto ad operarmi dal Dottor Rambaldi solo perché avevo una grossa pancia e poiché avrei dovuto sposarmi tra pochi mesi con la mia ragazza, volevo farle una sorpresa e presentarmi al matrimonio con la pancia piatta …. Invece, quando mi sono svegliato, mi sono ritrovato donna!! (sadica) Adesso sono qui per vendicarmi!

MOLINARI: Aspetti! Io non c’entro niente! Sono la persona sbagliata!

DALL’ERBA: Sono due mesi che cerco il Dottor Rambaldi per fare giustizia ma qualcuno lo ha avvertito e lui

èscomparso abbandonando il suo studio! (sadica) Ora però scopro con piacere che il responsabile sei tu (furiosa) ed ora sarai tu a pagare!

MOLINARI: Lei sta facendo un tragico errore! Io il Dottor Rambaldi neanche lo conosco!

DALL’ERBA: Mi sembra difficile crederlo visto che tu eri il suo grande maestro.. a proposito.. se non sbaglio tu davi la garanzia “Soddisfatti o Trapiantati” no? Bene! Adesso tu mi restituisci quello che mi hai tagliato!

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Entra Oppini e aprendo la porta scaraventa a terra la signora Dall’Erba che resta svenuta.

OPPINI: Ho fatto qualche guaio?

MOLINARI: (andandogli incontro a braccia aperte) Non sa quanto sono contento di vederla!

OPPINI: Ehi, ehi, ehi, calma eh! Non si metta strane idee in testa! (Guardando la Dall’Erba) Ma che ha fatto la signora? E’ caduta?

MOLINARI: Niente, sono cose che capitano negli studi dei chirurghi plastici.. a volte capita di lasciare un botulino aperto e se uno è distratto ci casca dentro..

OPPINI: E la pistola?

MOLINARI: Quella serve .. per il silicone!!

OPPINI: Ho capito. Senta ma … mia moglie?

MOLINARI: Guardi è andata via … se si sbriga riesce a raggiungerla!

OPPINI: (conducendolo al proscenio) No, al contrario!... va bene così, perché, le dirò, c'è una signora... una signora mia amica, che deve venire qui a prendermi.

MOLINARI: Qui? Lei dà appuntamenti in casa mia?

OPPINI: Sì e non vorrei proprio che si incontrasse con mia moglie.

MOLINARI: Oh! benissimo!... mossa astutissima, eh?

La Dall’Erba si alza scioccata e scappa fuori.

OPPINI: (ridendo) E’ solo una piccola avventura … dunque inutile che mia moglie...

MOLINARI: (con intenzione) Certo, potrebbe vendicarsi!...

OPPINI: (con convinzione) No! Impossibile! Ho un fiuto infallibile io! Ho sempre avuto avventure con donne sposate, a me non la fa nessuno, conosco tutti i trucchi!

MOLINARI: (stesso gioco) Ah! Lei conosce tutti i trucchi?

OPPINI: (sicuro) Tutti!... non sono come quella massa di mariti imbecilli che si fanno fregare ... (ridendo) Si figuri, ne ho conosciuto uno che accompagnava sua moglie a tutti i nostri appuntamenti. Lei diceva che saliva dalla cartomante. Ero io la cartomante!... E il marito stava giù ad aspettare.

MOLINARI: (ridendo anche lui e dandogli una manata sulla spalla) Eh! Lei non è certo così fesso!

OPPINI: Del resto mia moglie non si arrischia. Sa benissimo che se la scoprissi in flagrante, non esiterei.

MOLINARI: Non esiterebbe a lasciarla?

OPPINI: Non esiterei a sparare al suo amante!... Tutte le volte che lo incontrassi, pam, pam! Lo ucciderei.

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MOLINARI: (terrorizzato) Mi fa venire i brividi! Non vorrei essere al posto di quell’amante.

OPPINI: Appunto! Comunque, non sono venuto per parlarle di questo... (Cambiando tono) Dottor Manamana, voglio farla contento, molto contento! Sa cosa le ho portato? Una cliente!

MOLINARI: (indietreggiando) Una cliente? per fare che?

OPPINI: Per farle un interventino.

MOLINARI: Ancora!... Che bella idea la sua!

OPPINI: (soddisfatto) Le mie idee sono sempre così.

Scena ottava

MOLINARI, OPPINI, ROSA

ROSA: (con in braccio un cagnolino finto) Ah! Sei qui! ...

OPPINI: (correndole incontro) Buongiorno, tesoro. Sei in ritardo!

ROSA: Scusami ma c’era un incidente sulla Salaria.

OPPINI: Sulla Salaria? A che altezza?

ROSA: All’altezza dell’asfalto!

OPPINI: (venendo avanti) (a Rosa) Ah! Vieni ti presento. (a Molinari) Ecco la signora di cui le ho parlato.

MOLINARI: (girandosi) Piacere. (riconoscendola) Rosa Piscinetti!

ROSA: (a parte) Bellefichetto è proprio lui!

OPPINI: Le ho portato una cliente degna di lei. Questa è una delle signore più ricche della città.

ROSA: (ad Oppini) Sì, è vero, oh ma guarda, il cane drizza le orecchie. Questo significa che ha intenzione di scendere. (passandogli il cane) Portalo a passeggio e torna fra poco.

OPPINI: Eh? Ah no!... ah no!... questo è umiliante!

ROSA: (aggrottando le sopracciglia) Qualcosa in contrario?...

OPPINI: (umile) No no... subito!... (fra i denti) Portare a spasso il cane! Rosa mi tratta come il suo schiavo! (fa vedere che si tratta di un pupazzo) Oltretutto è pure finto! (da un pugno al cane e il cane abbaia) ...

ROSA: Che gli stai facendo?!

OPPINI: Niente.. stiamo giocando!.. Noi andiamo! Ciao! (esce)

Scena nona

ROSA, MOLINARI

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ROSA: (venendo avanti, incontro a Molinari) Bellefichetto!

MOLINARI: (risalendo incontro a lei) Rosa Piscinetti!

Si stringono le mani.

ROSA: Chi non muore si rivede!... E’ dai tempi di Trastevere che non ci vediamo.

MOLINARI: Sì, quando studiavo medicina.

ROSA: E così, l'hai poi presa la tua famosa laurea?...

MOLINARI: (tronfio) Come vedi.

ROSA: E ti sei messo a fare il chirurgo plastico.

MOLINARI:(dopo un momento di riflessione) Un fatto puramente economico, sai la gente preferisce avere il naso all’insù piuttosto che il colesterolo nei valori normali!

ROSA: (espansiva) Ah! il mio bravo Bellefichetto!...

MOLINARI: Sst! non così forte!...

ROSA: (meravigliata) C'è un malato in casa?

MOLINARI: No! Ma non è necessario che tu gridi così, chiamandomi a voce alta Bellefichetto. Ora non sono più né bello né fichetto.

ROSA: Oh Sì! Invece!

MOLINARI: Sì, sono sempre bello e sempre fichetto, ma non sono più Bellefichetto. Questo andava bene all’università. Ora sono un uomo serio... arrivato.

ROSA: Ma io ti ho sempre conosciuto con quel nome. Come ti chiami?

MOLINARI: Io? Mol ... (correggendosi) Manamana ... (parte il “tu tu.. tu tu tu” e Molinari infastidito guarda verso l’alto) Manamana… (parte il “tu tu tu tu”che prosegue il motivetto e Molinari va verso il pubblico per cercare di scoprire chi fà partire la musica) Manamana… (parte il motivetto finale, Molinari correndo và minacciosamente verso il fonico e gli fà il gesto di smetterla, il motivetto si interrompe) Maledetti fonici!!(Molinari si gira e torna verso Rosa in quel momento riparte il motivetto interrotto e Molinari alza le braccia rassegnato)… dicevo.. mi chiamo Manamana.

ROSA: Che nome idiota!

MOLINARI: Cosa vuoi!... (ironico) Non tutti hanno la fortuna di chiamarsi Piscinetti.

ROSA: (passa cerimoniosamente davanti a Molinari) Bene! Se tu non sei più Bellefichetto, io non sono più Piscinetti. Ho il cognome di mio marito..

MOLINARI: Ti sei sistemata?

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ROSA: Più che un matrimonio ho trovato un biglietto vincente per la lotteria.

MOLINARI: Vuoi dire che hai sposato tuo marito per la sua posizione?

ROSA: Ma per chi mi hai presa? Per un arrampicatrice sociale? Io non bado a queste cose, tanto è vero che ho sposato un semplice barbiere!

MOLINARI: Ah beh! Quindi ti sei sposata per amore..

ROSA: Sì, per amore dei suoi appartamentini! Figurati che è bastato affittarne due per vivere di rendita, e gli altri per vivere nel lusso! Pensa che prima di incontrarlo ho rischiato di dovermi mettere a lavorare!

MOLINARI: (ironico) Lavorare?! Mio dio che orrore!

ROSA: Hai capito? E poi come avrei fatto a partecipare al “Grande Fratello”?

MOLINARI: Hai partecipato al grande fratello?

ROSA: Ho fatto i provini ma mi hanno scartata..

MOLINARI: Quindi ora sei.. disoccupata!

ROSA: Scherzi?! Sto studiando per partecipare ai provini dell’anno prossimo!

MOLINARI: (meravigliato) Studiando … cosa?

ROSA: Boh?

MOLINARI: Benissimo.. sei sulla strada giusta! L’anno prossimo ti prenderanno sicuramente!

ROSA: Dici?

MOLINARI: Ma certo! Stai tranquilla!... E così mi dicevi che hai sposato un ricco barbiere …

ROSA: Esatto, e una volta assicuratami di ottenere una parte degli appartamenti in caso di divorzio, l'ho piantato... per un arrotino.

MOLINARI: Caspita! un arrotino?... è raro un arrotino! Dove l'hai trovato?

ROSA: A Villa Borghese, ero andata ad arrotare il mio coltello da prosciutto.

MOLINARI: (che alle ultime parole ha alzato la testa) Mi hanno già raccontato una storia come questa!...

Solamente, si trattava di forbici da seta. (Si sente un rumore di stoviglie rotte) Accidenti! dimenticavo

Susanna. Mi sa che si sta innervosendo.

ROSA: Chi è Susanna? Tieni degli animali?

MOLINARI: (vivacemente) Sì, un.. un tapiro che ha il naso storto.. e lo devo operare.. sai sono specialista in rinoplastiche..

ROSA: (alzandosi) Che carino.. oh! Ma credevo che le rinoplastiche si facessero ai rinoceronti non ai tapiri! .. perché non me lo fai vedere?

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MOLINARI: Oh! impossibile! Non ama la gente, quella bestia. Ma a proposito di bestie, tuo marito non l'hai più rivisto?...

ROSA: Mai più, grazie!... È servito a darmi una stabilità economica, nient'altro!... (Nuovo rumore di stoviglie) Sentilo! Si dà da fare il tuo tapiro!...

MOLINARI: (inquieto) Eh abbastanza... Aspetta, vado a parlargli.

ROSA: Al tapiro?... Non servirà un gran che!... Resta qui!

Scena decima

MOLINARI, ROSA , SUSANNA

SUSANNA: (venendo avanti furiosa) Senti un po'! Mi stai prendendo in giro?

MOLINARI: Susanna!... Devi stare serena!

SUSANNA: (vedendo Rosa) Un'altra persona!... Ah! Basta! (furiosa, va verso il fondo, poi viene avanti)

ROSA: (a Molinari) Chi è questa signora?

MOLINARI: (sottovoce) Niente. È l’infermiera. Ha una malattia nervosa, non badarle. (a Susanna che è appena venuta avanti) Ti prego, calmati.

SUSANNA: (nervosissima) Dovevi dirmelo che avevi intenzione di abbindolarmi. Dovevi dirmelo che stavi con l'amante!

ROSA: (sobbalzando) Eh?... Signora! Per chi mi ha preso? Io sono solo una paziente. Sono qui per una consulenza!

SUSANNA: Non venga a raccontare a me, queste cose!

ROSA: (molto acida) Mio caro, quando si è l'amante della propria infermiera, la prima cosa è di evitare alle pazienti affronti del genere!

MOLINARI: (prorompendo) Ma quale amante dell’infermiera!

SUSANNA: (vivacemente) Cosa? Quale infermiera?... cosa dice quella lì?

MOLINARI: (a Susanna) Ma niente! niente!... Non sta parlando di te.

ROSA: (vivacemente) Sono una donna per bene io. Il dottore è il mio chirurgo di fiducia. E la prova è che sono venuta con mio marito.

SUSANNA: (ridendo ostentatamente) Suo marito! Vorrei proprio vederlo!...

ROSA: (vivacemente) Lo vedrà! È sceso a portare il cane a passeggio.

MOLINARI: Ahi! Ahi! Ahi! Ahi! Ahi! Ahi! Ahi!

ROSA: Ecco!... sento che viene.

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Scena undicesima

ROSA, OPPINI, MOLINARI, YVONNE, BASSOTTI

ROSA: (si gira verso Oppini che entra col cane in braccio) Vieni avanti! Fatti vedere!... Questa signora non vuole credere che sei mio marito!...

OPPINI: (girandosi) Io... come no!... (riconoscendo Susanna) Mia moglie!

SUSANNA: (prorompendo) Mio marito!

MOLINARI: Bum!

SUSANNA: Mio marito! Porco! mi vendicherò! (esce rapidamente)

OPPINI: (che vuole lanciarsi all'inseguimento di sua moglie) Susanna!... ma... Susanna!... (a Rosa) E riprenditi il cane, tu. (le restituisce il cane tirandolo per terra)

ROSA: (va verso Oppini) Anatolio!...

OPPINI: (respingendola) E Vattene!... (esce)

ROSA: Bastardo! Che nervi!

Cade annientata fra le braccia di Molinari.

MOLINARI: Oddio! si sente male! Rosa! Che cos’hai? Rosa!

YVONNE: (entrando) Scusate avete visto Agrippina?

MOLINARI: (si gira e si trova di fronte sua moglie) Oddio, mia moglie! Ma che ci fai qui?

YVONNE: Sono venuta a cercare mia sorella! Sapevo che veniva qui per vedere la mansarda di Bassotti! (indica Rosa e parla con tono piagnucolante) E tu che ci fai qui con una donna tra le braccia?! Addio dottore, non ci vedremo mai più!! (fa per andarsene)

MOLINARI: Ma Yvonne! Yvonne! senti!...

YVONNE: (si ferma) No, signore, non sento niente! (esce)

MOLINARI: Aspetta, ti devo spiegare. (riferendosi a Rosa) E questa dove la metto?...

BASSOTTI (entrando): Permesso? Rieccomi qua! Allora …

MOLINARI: (gli passa la donna) Grande! Arrivi al momento giusto!... Su, prendi la signora. (Esce correndo).

Yvonne! Yvonne!...

BASSOTTI: Ah! ma cosa succede?... (riconoscendo Rosa) Mia moglie! (la stringe)

ROSA: (che ha ripreso i sensi) Mio marito!... Oh!

SIPARIO

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ATTO TERZO

Scena prima

MOLINARI, ELENA

All’alzarsi del sipario la scena è vuota. Si sente suonare. Momento di silenzio.

ELENA: (fuori scena) va bene .. come vuole.. arrivederci..

MOLINARI: (esce, con ansia, dalla porta di destra) Elena! Chi ha suonato? (chiama) Elena!... Allora, Elena?

ELENA: (compare sul fondo) Dica dottore.

MOLINARI: Chi era?

ELENA: Niente, era un paziente, mi ha chiesto se lei era in casa.

MOLINARI: Eh ma stava male? Cosa aveva?

ELENA: No, mi ha detto che non aveva niente.

MOLINARI: Ma allora che voleva? E’ inutile andare dal medico se non si ha niente!

ELENA: E’ quello che gli ho detto io, ma mi ha risposto che da lei è ancora più inutile venirci quando si sta male!

MOLINARI: Che imbecille!

Suona Oppini.

MOLINARI: Guarda chi è, ah e tranne che per mia moglie non ci sono per nessuno(va nella stanza a destra).

Scena seconda

ELENA, OPPINI

ELENA: (sul fondo impedisce ad Oppini di entrare) No le ho già detto che il dottore non c’è.

OPPINI: Andiamo su! Il portiere mi ha detto che c’è.

ELENA: E a me, lo ha detto lui in persona che non c’è. Lo saprà meglio lui del portiere, no?

OPPINI: Ma devo assolutamente vederlo a causa di mia moglie.

ELENA: Sì ma lui non vuole vedere nessuno a causa della sua di moglie!

OPPINI: E perché?

ELENA: (decisa) Queste sono cose che non devono uscire dalle mura di casa. I segreti del dottore riguardano soltanto lui … e me, ed io, sono la discrezione in persona. Se lei mi chiedesse: è vero Elena, che da qualche giorno c’è tempesta in famiglia?... che il signore ha dormito fuori l’altra notte? E’ vero che

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questa notte, cosa molto più grave, la signora non è rientrata e siamo qui che l’aspettiamo ancora?.. Le direi: (tira il fiato) no, no.. non so proprio di cosa stia parlando.

OPPINI: Ah! La signora Molinari non è tornata a casa?

ELENA: E a lei chi glielo ha detto?!

OPPINI: Me lo ha detto lei!

ELENA: Io? Ma lei non si vergogna ad estorcermi le informazioni con la forza?

OPPINI: (riflettendo) Non è tornata! Come mia moglie! Dopo il casino di ieri non l’ho più vista..

ELENA: Anche sua moglie?.. A quanto sembra è una pandemia!!

OPPINI: Sì ma non durerà; so che deve venire qui: di solito dal dottore ci viene a quest’ora.

ELENA: Purtroppo lo studio del Dottor Molinari oggi è chiuso.. almeno finché non ritrova la moglie. (Campanello) Hanno suonato, mi scusi. (esce rapidamente dal fondo)

Scena terza

OPPINI, ELENA, AGRIPPINA, YVONNE, MOLINARI

ELENA: (entrando rapidamente) Le Signore! Sono le signore! E’ meglio che lei se ne vada!

OPPINI: Quali signore?

ELENA: La signora Molinari e sua sorella.

OPPINI: La moglie del dottore? Quindi è tornata!

AGRIPPINA: Buongiorno!

OPPINI: Buongiorno!

YVONNE: Buongiorno!

MOLINARI: (entra da destra di slancio incontro a Yvonne) Yvonne, finalmente! Quanto sono stato in pena!

AGRIPPINA: (ferma Molinari mentre passa) Altolà dottore!

MOLINARI: Eh?!

AGRIPPINA: Non farti illusioni sul motivo della nostra presenza qui! Credevi che la faccenda finisse così? No! Ho delle responsabilità nei confronti di mia sorella sai? Comunque, se così posso dire, ti riporto tua moglie.

MOLINARI: (ironico) Eh ma che bel gesto, ma che bel gesto! (sta per slanciarsi)

AGRIPPINA: (arrestandolo) Indietro!.. Non è come pensi tu!.. Abbiamo riflettuto a lungo, mia sorella ed io, ed ecco quello che ho deciso.

MOLINARI: Ah voi avete riflettuto e tu hai deciso?

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AGRIPPINA: Silenzio! Tra te e tua moglie è tutto finito.

MOLINARI: Ah! Siamo in vena di riconciliazioni eh?

AGRIPPINA: Comunque per salvare le apparenze mia sorella vivrà lo stesso sotto questo tetto.

MOLINARI: A me va benissimo …

AGRIPPINA: Ed io abiterò con lei!

MOLINARI:(paralizzato) Ah! Chi ha parlato?

AGRIPPINA: Per essere il suo consigliere ed il suo avvocato difensore.

MOLINARI: Bene!

AGRIPPINA: Vivremo per conto nostro dividendoci a metà l’appartamento. (mostra la stanza di Molinari) Da questa parte gli uomini. (mostra la stanza di Yvonne) Da questa altra le donne; qui zona promiscua!

MOLINARI: Sarebbe il campo di battaglia diciamo …

AGRIPPINA: Ecco come intendo portare la pace in famiglia.

MOLINARI: Ma che bella soluzione! I miei complimenti.. Dai! Ma è pazzesco! Ma in fin dei conti che cosa ho fatto? Dillo tu, Yvonne, cosa ti ho fatto?

AGRIPPINA: (infuriata) Cosa hai fatto?

MOLINARI: Sì tu cosa mi rimproveri Yvonne?

AGRIPPINA: (contrariata) Hai anche il coraggio di chiedermelo?!

MOLINARI: No, non ho il coraggio di chiederlo a te, infatti l’ho chiesto ad Yvonne!

YVONNE: (lamentosa) Come! Ti sorprendo in una mansarda con una donna, mentre l’abbracci!...

MOLINARI: (vivacemente) Ma quella donna non era mia! Me l’avevano consegnata.

YVONNE: Davvero? Ed è per questo che la stringevi tra le braccia?

MOLINARI: Chi io? Ma no.. non la stringevo!

YVONNE: Ti dico che la stringevi tra le braccia e lei stava male!

MOLINARI: (cogliendo la palla al balzo) Ah! Lo vedi?.. stava male! Questo ti dimostra …

YVONNE: Che le notti che passi fuori casa le trascorri con lei!

MOLINARI: Non è vero!

AGRIPPINA: Sì invece!

MOLINARI: Ti fai gli affari tuoi?! Non ho sposato te!

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YVONNE: Dai Agri, lasciaci parlare da soli. Almeno non avrà nulla da rimproverarci!

AGRIPPINA: Ma io ti conosco, ti lascerai abbindolare!

YVONNE: Non preoccuparti, starò attenta.

AGRIPPINA: E va bene.. ma tu non cedere! Se non ci fossi stata io avresti già fatto pace! (esce a sinistra)

Scena quarta

YVONNE, MOLINARI, AGRIPPINA

MOLINARI: (dopo una breve pausa, e dopo l'uscita di Agrippina, si dirige a passi lenti e silenziosi verso Yvonne che sta a destra; poi, calmissimo) Senti, Yvonne, dimentica per un momento che hai una sorella ecredi a me. Quella donna, è un segreto del signor Oppini, non mio. Non la conosco. Quando ti dico che è un.. un caso clinico.. Mi ha chiamato perché sono un medico... per un fatto patologico curiosissimo tra l’altro ... di medicina comparata. Non ti posso spiegare, è roba scientifica, ci vogliono studi particolari, di anni, anni, anni, anni ...

YVONNE: E’ facile parlare, ora!

AGRIPPINA: (affacciandosi) Avete finito?

MOLINARI: (brutale) No!.. Quando avremo finito, ti chiameremo.

AGRIPPINA: (rientra, poi fuori scena) Non gli dar retta sai?

YVONNE: Io potrei anche crederti, ma tu hai il coraggio di giurare quello che hai detto?.. Per convincere Agrippina che stai dicendo la verità?

MOLINARI: Giuro che ho detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità! Mi perdoni?

YVONNE: (dopo un attimo di titubanza) Sì ti perdono!

MOLINARI: Abbracciami!

Oppini compare sul fondo, Molinari abbraccia Yvonne.

Scena quinta

MOLINARI, YVONNE , OPPINI

OPPINI: (ha visto Molinari mentre abbracciava Yvonne; a parte stupito) Manamana è l’amante della moglie del dottore!...(rimane sulla soglia della porta, e ascolta)

MOLINARI: Sei un angelo!

YVONNE: Ma tu sarai giudizioso e non farai più come la notte scorsa?

OPPINI: (scandalizzato) Eh?!

MOLINARI: Non avrai più niente da rimproverarmi, mai più.

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YVONNE: Io ti rimprovero di essere un cattivo marito, di non amare tua moglie.

MOLINARI: Sei tu che non ami tuo marito!..

OPPINI: Però, che sportività.. (verso Molinari e Yvonne) Sono io.. arrivo adesso, non ho sentito niente.

MOLINARI: Eccolo! Accidenti!.. questo rovina tutto! Eh! Le presento la signora Molinari.

OPPINI: Si, si, so tutto!.. ho visto benissimo! (ride nel salutare) Ah! Ah! Vecchio mandrillo, i miei complimenti, finalmente ha preso la strada giusta!

Scena sesta

OPPINI, MOLINARI, YVONNE , BASSOTTI

BASSOTTI: (entra) Permesso? Scusate, ma la porta era aperta …

OPPINI: (vedendo entrare Bassotti) Oddio! Il marito! (estrae il fazzoletto e fa disperati segnali a Molinari che gli volta le spalle)

MOLINARI: Te lo ripeto fino a svenire: ti amo, ti amo, ti amo!

BASSOTTI: Ah! Facciamo i sentimentali qui eh?

OPPINI: (facendo segnali) Ehi, Dottor Manamana! Dottor Manamana!

Accorgendosi che Bassotti lo guarda, per darsi un contegno finge di farsi aria col fazzoletto, mentre manda saluti a Bassotti. Bassotti, stupito, estrae il fazzoletto ed esegue gli stessi gesti di Oppini.

MOLINARI: (con tenerezza) Yvonne? (vuole abbracciarla)

YVONNE: (opponendosi all’abbraccio) Su non davanti a tutti!

MOLINARI: Perché? Mica mi vergogno!

OPPINI: Questo è il colmo! E l’altro che non si scompone di una virgola!

BASSOTTI: Ehi senti!

OPPINI: (fa la donnicciola) Oddio! (si porta la mano sugli occhi) Ora lo ammazza, non voglio guardare!

BASSOTTI: (avanza e batte sulla spalla di Molinari) Guarda che sono qui!

MOLINARI (senza girarsi): Eh? Che vuoi?

BASSOTTI: Beh! Buongiorno! Non mi dici buongiorno?

MOLINARI: Sì, sì. Buongiorno! Buongiorno!

OPPINI: Beh? Tutto qui? (a Molinari) Ma come, Dottor Manamana!

YVONNE: (vivacemente) Manamana? Perché ti chiama Manamana?

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MOLINARI: (imbarazzato) Eh? Perché mi chiama Manamana?... (mentendo) Hai sentito? Mi sembra che ti stia chiamando Agrippina.

YVONNE: Io non l’ho sentita.

MOLINARI: Ma sì, sì. Andiamo, vieni!.. A presto. (esce con Yvonne a sinistra)

BASSOTTI: Eh! Sono così carini!

Oppini guarda Bassotti meravigliato

Scena settima

BASSOTTI, OPPINI, MOLINARI

MOLINARI: (rientrando) Ecco fatto!.. alla fine sono riuscito a convincerla! (a Bassotti) Ciao, scusami per prima ma con quello che è successo tu capisci …

BASSOTTI: Non preoccuparti, capisco benissimo.

MOLINARI: (ad Oppini) Ma lei è ancora qui?

OPPINI: Le devo parlare.

Bassotti molto ingenuamente li raggiunge per ascoltare.

OPPINI: Mi scusi.

BASSOTTI: Prego.

OPPINI: Si tratta di una cosa personale.

BASSOTTI: Ah! Certo, certo.. benissimo. (va a sedersi al tavolo e sfoglia un libro)

OPPINI: Senta io aspetto mia moglie, questa è l’ora in cui viene a farsi visitare e poiché non l’ho più rivista da ieri..

MOLINARI: Mi dispiace!

OPPINI: Ma mi è venuta un idea.. se lei potesse aiutarmi.

MOLINARI: Se posso.. mi dica.

OPPINI: Ho pensato..

MOLINARI: Ma certo!

OPPINI: Che dirò..

MOLINARI: Bravissimo!

OPPINI: Che Rosa..

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MOLINARI: Eccezionale!

OPPINI: E’ la sua amante!

MOLINARI: Non esiste proprio!

OPPINI: Cosa gliene importa, lo saprà solo lei!

MOLINARI: Lei è pazzo.. arrivederci!

OPPINI: (supplicando) Manamana, caro Dottor Manamana!

MOLINARI: Le dico che è una pazzia.. Non posso. Cosa direbbe la signora Molinari?

OPPINI: Ah! Lei crede che..

MOLINARI: Ma certo.. si rivolga a qualcun altro.

OPPINI: A chi?

MOLINARI: Mah, non saprei. (Bassotti canticchia e attira l’attenzione di Molinari che lo indica ad Oppini). A lui per esempio. (Oppini è contrariato) E perché? Non ha nessuna importanza!

OPPINI: A lui?!.. e lei crede che la signora Molinari non dirà niente?

MOLINARI: Ma che gliene frega alla signora Molinari?

OPPINI: (Inorridito) Che morale! Che schifo! Ma dove sta andando il mondo?.. (improvvisamente torna normale) Ok! Per me va bene!

MOLINARI: (a Bassotti) Senti, il signore deve chiederti una cosa.

OPPINI: Vuole farmi un grande favore?

BASSOTTI: Mi dica..

OPPINI: In questo momento sono in rotta con mia moglie perché mi ha sorpreso con l’amante!..

BASSOTTI: (ironico) Ma dai! Ma come è permalosa sua moglie!

OPPINI: E’ mooolto permalosa. In breve lei sarà qui fra poco. Lei conosce mia moglie.. (Bassotti annuisce) bene! Dovrebbe dirle che la mia amichetta è la sua amante.

BASSOTTI: Ah! Bene! Questa si che è un’idea!

OPPINI: Sì.

BASSOTTI: (dispettoso) Però è cattiva!

OPPINI: Non vorrà mica dirmi di no!

BASSOTTI: (dispettoso) Proprio così!

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MOLINARI: (sottovoce a Bassotti raggiungendolo) Aiutalo! E’ una brava persona.. è molto sensibile: ama i cani ..

BASSOTTI: Sì?.. Accetto!

OPPINI: Bene ecco la fotografia (estrae la fotografia dal portafoglio e la consegna a Bassotti). La faccia vedere a mia moglie, per rendere più credibile la cosa.

Scena ottava

OPPINI, ELENA, SUSANNA, MOLINARI, BASSOTTI

ELENA: C’è la signora Oppini.

OPPINI: (gli mette la fotografia nella tasca laterale del cappotto) Mia moglie!.. Silenzio! La nasconda!

Elena esce.

MOLINARI: Buongiorno cara signora.

OPPINI: Ciao Susanna.

SUSANNA: Tu qui?.. Bene, allora me ne vado!

OPPINI: Susanna!.. ascoltami!.. ti giuro che sono innocente.

SUSANNA: Lo dirai in tribunale quando sarà il momento. (falsa uscita)

OPPINI: In tribunale?.. Ma no! Lasciami spiegare. Tu mi hai sorpreso con una donna, è vero, ma io non la conosco questa donna e la prova è che la donna in questione è del dottore. (a Bassotti) Glielo dica lei!

BASSOTTI: Sì, sì.. è vero!

OPPINI: Lo vedi?

SUSANNA: Queste cose raccontale a un altra!

BASSOTTI: (cantando) Parole parole parole … Mina!! Ho indovinato?

OPPINI: (a Bassotti) per favore! (a Susanna) Credimi Susanna ti assicuro che hai capito male! (sottovoce a Bassotti) Le faccia vedere la fotografia.

BASSOTTI: (cercandola nella tasca) Sì.

Scena nona

BASSOTTI, ELENA, ROSA, MOLINARI, SUSANNA, OPPINI

ELENA: C’è la signora Rosa!

BASSOTTI: Oh! Vieni, vieni!

SUSANNA: L’amante di mio marito? Che ci fa qui?!

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BASSOTTI: (presentando Rosa a Oppini) Le presento..

OPPINI: Purtroppo ora devo scappare … arrivederci!! (scappa ed esce)

BASSOTTI: (dopo aver guardato Oppini meravigliato, a Molinari) Mio caro Molinari. Ti presento mia..

MOLINARI: Anatolio! Anatolio aspettami! Devo dirti una cosa! (scappa ed esce nella direzione di Oppini)

BASSOTTI: Ma.. che cosa fanno?..

ROSA: (offesa) Non sono molto educati!..

BASSOTTI: Non farci caso è la sorpresa! (torna verso il fondo)(a Susanna) Signora le presento..

SUSANNA: Signora, io a lei non la conosco! E non la voglio conoscere! (esce)

ROSA: Eh! ..ancora?

Scena decima

BASSOTTI, ROSA, YVONNE

BASSOTTI: Sì.. forse la signora non ha capito bene! (compare Yvonne) Ah! La padrona di casa! (a Yvonne) Signora, le presento..

YVONNE: (stupita, a Rosa) Lei qui?.. Ha pure il coraggio di entrare in casa mia? Si vergogni!..

Rientra bruscamente a sinistra.

ROSA: (furiosa) Eh no! Adesso basta! (a Bassotti) E tu non dici niente?!

BASSOTTI: (sconcertato) Sì, sì Aspetta!

Scena undicesima

BASSOTTI, ROSA, MOLINARI, OPPINI

MOLINARI: (sottovoce e rapidamente, correndo da Rosa e credendola sola) (afferrandola per un braccio) Ma che hai fatto? Presentarti qui, in casa mia!.. ma sei matta!..

ROSA: E perché?.. sono qui con mio marito!

MOLINARI: Tuo marito? Ma dove?

ROSA: Lì! Bassotti! Mi ha ritrovata ieri.

MOLINARI: Bassotti?

BASSOTTI: (si intromette tra i due) Che c’è?

MOLINARI: Niente!

Gli scoppia a ridere in faccia.

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OPPINI: (rapidamente e sottovoce correndo da Rosa) Rosa, ti prego di non mettermi nei guai! Vattene, mia moglie è qui.

ROSA: Oh! Ma insomma! Comincio a rompermi!

BASSOTTI: (raggiunge Oppini) Perché parlano tutti a bassa voce?

Entrano da sinistra Yvonne e Agrippina.

Scena dodicesima

ROSA, YVONNE, SUSANNA, LA SARTA, OPPINI, BASSOTTI, MOLINARI

YVONNE: (accompagnata dalla sorella al marito) Ah no questo è troppo! Ti mancava solo di portare in casa quella.. quella sgallettata!

ROSA: Sgallettata a me? Guardi che a me di quella sottospecie di chirurgo plastico non me ne frega niente.. (indica Susanna) se la prenda con la sua svitata infermierina in calore!

SUSANNA: Io?

OPPINI: (indicando Susanna) Non si permetta! La signora è mia moglie!

BASSOTTI: (Indicando Rosa) E la signora è la mia; pretendo educazione quando parla di lei!

TUTTI: Sua moglie!

BASSOTTI: Mia moglie ... Esattamente!

OPPINI: Sua moglie! E gli ho dato la foto! (a Bassotti) Senta.. mi ridia la foto!

BASSOTTI: Ma certo.. (toglie la fotografia dalla tasca e sta per guardarla)

OPPINI: Ma senza guardarla!

BASSOTTI: (allontanando Oppini con la mano sinistra, ed estraendo la foto con la destra) E perché no?

OPPINI: (imperioso) No, la prego!

BASSOTTI: (guardando il ritratto) Oh!

OPPINI: Ahia!

BASSOTTI: Che strano! Assomiglia a mia moglie! (a Oppini) Non le sembra?

OPPINI: (assumendo un tono distaccato) Mmm .. No! No ha troppo..

BASSOTTI: (a Molinari) Guarda! Non ti sembra che assomigli a mia moglie?..

MOLINARI: Questa? Beh no .. non ha abbastanza..

BASSOTTI: (alla moglie) Insomma, guarda tu!

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ROSA: Eh? Io assomiglierei a questa qui? Ma come ti permetti?!

BASSOTTI: No?.. sì in effetti è vero!.. non ti assomiglia per niente.

SUSANNA: (a Oppini) Come, ma allora è tutto vero?..

OPPINI: Te lo ripeto da un’ora.

SUSANNA: Mio caro Anatolio.. Mi perdoni?

OPPINI: Sì ti perdono. (Susanna e Oppini vanno romantici verso il fondo)

YVONNE: E tu mi perdonerai?

MOLINARI: Non chiedermi perdono, sarebbe troppo! (Molinari e Yvonne vanno romantici verso il fondo) La sarta si alza dalla sedia in mezzo al pubblico e sale sul palco.

SARTA: (isterica) Ma certo! Adesso ci mancherebbe solo il lieto fine! Ma cos’è questa? La sagra delle falsità? Non crediate di passarvela liscia! Io conosco tutti i vostri scheletri nell’armadio!

Molinari prende la Sarta per un braccio e avanza portandola lontano dalle signore, insieme a loro avanzano Bassotti e Oppini.

MOLINARI: Aspetti, si calmi.. venga qui e ragioniamo.. ma lei chi è?

SARTA: Non voglio ragionare.. voglio che tutti sappiano dei vostri tradimenti e sotterfugi!

BASSOTTI: Ma chi è questa?

SARTA: Chi sono? Sono una che non ha intenzione di assistere a questi inganni! Io ho visto e ascoltato tutto ciò che è accaduto nella mansarda!

BASSOTTI: E’ vero! (indica la platea) Questa è la signora che ci stava osservando mentre stavamo nella mia mansarda!

OPPINI: Caso mai stavamo nella mansarda del Dottor Manamana..

SARTA: Caso mai stavate nella mia mansarda!

MOLINARI: Quella non è la sua mansarda, io l’ho regolarmente affittata dal signor Bassotti.

SARTA: Anche io l’avevo regolarmente affittata dal signor Bassotti.

BASSOTTI: Ma cosa sta dicendo? Io non ricordo di avergliela affittata forse lei si sbaglia con un’altra persona..

SARTA: No! E’ lei che si sbaglia con un'altra commedia!

OPPINI: Ma cosa sta dicendo? Quale altra commedia?

SARTA: Dovreste sapere, cari signori che la commedia in cui voi state recitando in questo momento è

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liberamente ispirata alla commedia “Sarto per signora” di George Feydeau..

MOLINARI: Certo che lo sappiamo.. allora?

SARTA: Allora quel vandalo delinquente del vostro autore non solo ha completamente rovinato la commedia originale con una valanga di battute idiote, ma ha anche sostituito il personaggio della sarta con quello del chirurgo plastico!

BASSOTTI: Non sarà mica un reato?

SARTA: (irritata) Per me lo è, visto che sono io la sarta di “Sarto per Signora”!

OPPINI: (disperato) Ci mancava solo questa!

SARTA: E nella commedia originale la mansarda è la mia sartoria!

BASSOTTI: Va bene però adesso si calmi, non è mica colpa nostra!

SARTA: Non mi interessa di chi è la colpa, voglio solo vendicarmi!

MOLINARI: (conciliante) Aspetti, perché non ragioniamo? Se lei dice quello che sa, potrebbe rovinare sia me

che Oppini! Ci dica: cosa vuole per andarsene e scomparire in silenzio?

SARTA: (dopo averci pensato un po’) Un assegno da ventimila euro!

OPPINI: Va bene glielo daremo..

SARTA: .. a testa!

MOLINARI: Già ha aumentato il prezzo?

SARTA: (fintamente scandalizzata) Uh! Non me ne parli! E’ uno schifo la velocità con cui aumentano i prezzi dei ricatti oggigiorno!

MOLINARI: (guardando Bassotti) Questa l’ho già sentita..

BASSOTTI: (parla per togliersi dall’imbarazzo) E va bene, datele questi assegni e togliamocela di torno! Molinari e Oppini firmano gli assegni e li danno alla sarta.

MOLINARI: Ecco gli assegni, adesso sparisca e non si faccia rivedere mai più!

SARTA: Sarà come se non esistessi! Addio! .. Sarà come se non esistessi … La sarta se ne va. Yvonne viene avanti dove c’è il marito.

YVONNE: Ma chi era quella?

MOLINARI: No niente, una cosa buffa, hai presente la commedia “Sarto per signora” di George Feydeau?

YVONNE: Certo, è quella a cui si è ispirato l’autore della nostra commedia no?

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MOLINARI: Esatto. Pensa che quella signora era la sarta della commedia originale e protestava per il fatto di essere stata fatta fuori dal nostro autore.

YVONNE: Ma pensa un po’. .. Però è strano … ho visto l’originale di “Sarto per Signora” poco tempo fa a teatro e non mi ricordo che comparisse mai la sarta.

OPPINI: Aspetti un momento, vuole dire che nella commedia originale la sarta non esiste?

YVONNE: Esiste nel senso che viene citata, ma non esiste come personaggio..

BASSOTTI: Come succede da noi col Dottor Rambaldi?

YVONNE: Esatto.

MOLINARI: (pensieroso) Ma.. se il personaggio della sarta non esiste …

MOLINARI, OPPINI, BASSOTTI: (in coro) .. allora quella chi era?!...

SIPARIO

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