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ITALO CONTI

CHIUSO IL MARTEDI’

COMMEDIA BRILLANTE IN DUE ATTI

ITALO CONTI POSIZIONE SIAE 135763 TEL. 393.92.71.150

E’ GRADITA COMUNICAZIONE IN CASO DI RAPPRESENTAZIONE


CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

Personaggi:

Benedetto Pellegrino

Il marito

Dayana

Pellegrino

La moglie comproprietaria dell’emporio

Oreste

Marino

L’altro socio dell’emporio

Ravesio

Donato

Il finto nipote del boss

PRIMO ATTO

La scena si svolge all’interno di un salotto di una normalissima casa; siamo alla metà degli anni 60 a Megrez una delle stelle dell’orsa maggiore distante dalla terra 65 anni luce. Sulla terra pertanto è il 2100 e moltissime famiglie italiane tra cui una famiglia di ternani hanno deciso di aderire ad un piano di colonizzazione dell’universo e sono sbarcati li. La scena si apre con Benedetto che sta guardanto le stelle con un telescopio dal suo salotto.


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO (Fatale e piagnucoloso) E giustu la gioja! Io ciaco un magone che me rosica stomacu e budella? Turni? Ma che Turni? Come fai a movete da qui? 65 anni luce mica stonno dietro l’angolo? Più ce penzo e più me ce ‘ntossico! (Fatale e rassegnato) L’unicu vantaggiu che ciò

èche guardanno le stelle più da vicinu, scopri cose che da la Terra manco te sognavi, ma tutte le cose se le guardi da vicinu so diverze da come sembrano! (Sollevato) Che spettacolo: Lu carro dell’Orsa Maggiore! (Pausa) Dubhe 75 anni luce. (Pausa) A la stessa distanza Phekda e più vicino Merak, quella bella stella bianca. (Pensieroso) Quanno le guardavo da la Terra penzavo: “chissà se lassu ci abbita quarcunu, come campano” e c’eo quaci lu desideriu de vedemmece proiettatu. (Triste) Mo che st’aco qui la nostalgia de la terra me sse magna: Ma perché so’ ccucì sfigatu ne la vita!

DAYANA                 (Entrando in scena) Ogni martedì lu solitu rosariu! Ce poli

armette l’orologio: stessa ora, stesso canale, stessa litania:

ma ancora non te si straccatu?

BENEDETTO  De esse sfigatu? E’ un pezzu che me so straccatu, ma pare

che lu distino ce l’ha co’ me!

DAYANA                 Pure questa che fissazione è? Da quanno emo traslocatu si

diventatu un’andru!

BENEDETTO  Veramente non emo traslocato: emo trasmonnatu! Jiti via

da la terra pe vini a Megrez: la quarta stella dell’orza

maggiore; 65 anni luce de distanza capitu che affare?

DAYANA                 Perché, ci sta chiccosa che non va?

BENEDETTO  Tuttu ci sta che non va: tuttu! Semo partiti da Terni nel

2030 e doppo un minutu terrestre, grazie a lu teletraporto,

emo superatu un arcu temporale che ancora non saccio

spiegamme: so passati 65 anni in avanti su la terra e 65

addietro su Megrez


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Capisco che la cosa te pozza avè un po’ spaesatu… ma

oramai ce duvristi avè fattu l’abbitudine!

BENEDETTO  Non mme capacito: su la terra è quasci lu 2.100 e qui nui

stemo nell’anni 60 in pieno boom economico!         (Pausa)

Oh: me la ricordo come fosse mo! Una delegazione de

Megrezziani assieme a una delegazione de assessori de lu

comune de Terni ficero una trasmissione a reti unificate!

DAYANA                 Sci come no! Mo se scomodò addirittura la cnn!

BENEDETTO  A reti unificate intenno Tele Galileo e Tele Terni! Non te

ricordi che interruppero la partita de le Fere pe’ annuncià

lu sbarcu?

DAYANA                 Ahhhh! Tu dici la prima vorda che li Megraziani so vinuti

a Terni ?

BENEDETTO  Esatto: Va e veni, va e veni, va e veni è statu un

continuo…

DAYANA                 E beh pe forza: co’ lu teletrasportu ce mettono un minutu!

BENEDETTO  Loro che mettono un minutu: nui ce mettemo 10 anni!

DAYANA                 Come sarebbe? Se ce vole un minutu ce vole un minutu

pe’ tutti!

BENEDETTO  Ce vojiono 10 anni da retta! Pe permettese un viaggiu de

un minutu tocca lavorà 10 anni: 5.000 Jaspari!

DAYANA                 Va beh e allora?

BENEDETTO  E allora ecco giustificata la solita litania come dici tu!

Come fai a tornà… è impussibbile!

DAYANA                 Ma perché te la piji ccucì tantu?


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BENEDETTO  Perché la febbre dell’oro ha colpito ancora: la storia non

cià ‘nzegnatu gnente! Lu messaggiu a reti unificate ha

fattu l’effettu miraggiu e nui semo tornati a vive nel 1964!

Ne si consapevole de questo?

DAYANA                 Me ne so consapevole, ma non aco capitu: tuttu lu gran

problema tuu sarebbe che a Terni è lu 2100, qui lu 1964, e

lu viaggiu andata e ritornu costà quantu de 10 anni de

stipendiu?

BENEDETTO  Ma mancu pe’ gnente: lu primu problema è che non e

cambiata una virgola rispetto a prima?

DAYANA                 (Stupita) Ma che dici? Ce semo aggregati al progetto de

colonizzazione, emo opertu un’ attività ne lu spazio,

stemo partecipanno al nuovo boom economicu e non è

cambiata una virgola? Ma te ne si scordatu che a Terni

non ci stea più laoru mancu a pregallu gratisse…?

BENEDETTO  Apposta: propiu un bellu affare emo fattu!

DAYANA                 Ma se te dovevi lamentà, perché non te si lamentatu ddu

anni fa quanno partissimo!

BENEDETTO  E che non ciaco proatu?

DAYANA                 Non me pare!

BENEDETTO  Pe’ forza non te pare: Le mie parole se le porta lu ventu

come sempre… e come sempre era inutile sprecalle tant’è

vero che mancu m’hai sinditu!

DAYANA                 Ma sci da la corpa a me! Ogni cosa che non te va bene

ciaco da fa io, ma se non era pe’ mè ancora stessimo a patì la fame a Terni hai capitu!

BENEDETTO  E invece qui semo ricchi sfonnati!


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 No ricchi sfonnati no… ma almeno c’emo un futuru!

BENEDETTO  Ah già è vero: semo in pieni anni 60! Tocca fa lu bottu

economicu anche quassù!

DAYANA                 Ma sendi che robba: lo dici come se fusse una catastrofe!

BENEDETTO  Perché non lo è?

DAYANA                 Ma da ddo te vene tuttu stu pessimismo!

BENEDETTO  Da una costatazione semplicissima: pe’ mijiora le cose

non tocca cambiò zona, ma cervellu!

DAYANA                 Io non te capisco!

BENEDETTO  Daya’: testa corza alloro è stata confezzionata da li stessi

cervelli che honno riduttu lu monnu senza laoru!

DAYANA                 E allora?

BENEDETTO  Se cambiamo postu e ce portamo appressu la stessa

mentalità aristemo da capu a 12 in quattro e quattr’otto!

Peggio poi se cce sse mette pure la sfiga!

DAYANA                 (Ironica) E beh certu se te da a dossu pure la sfiga!

BENEDETTO  Non facissi l’ironica! Tu per davero dormi da piedi! Ma

scusa è dimme ‘n po’: ‘Ndo cianno sbarcatu a nui

disoccupati

DAYANA                 A Megrez!

BENEDETTO  E te si chiesta perché 8.000 famije l’honno mannate

quassu?


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Certo:     drovressimo     intrattenè     rapporti    e     sviluppà

competenze!

BENEDETTO  E pora illusa! Lu giornu de la partenza a Terni se

versarono fiumi de spumante: su scala nazionale Terni è

diventatu comune a disoccupazione zero!

DAYANA                 Ma che dici? Ficero tuttu un discurzu sull’importanza de

lu sviluppu de li rapporti …

BENEDETTO  E come no? A li Megrezziani je serviva giustu de sviluppà

lu rapportu co’ nui?

DAYANA                 Se capisce… pe l’integrazione intergalattica!

BENEDETTO  (Pausa) Parli lu stessu linguaggiu de la tilivisione. T’è

entratu drento la capoccia che quasci quasci a la fine si

pure convinta de quello che dici!

DAYANA                 Ma come sarebbe?

BENEDETTO  Ma lo voli capi che nui… nui semo l’immigrati del 2100?

Tra  nui  sbarcati  a  Megrez  e  l’extracommunitari  che

sbracavano su le coste de la Sicilia, non ci sta differenza!

DAYANA                 E come no? Nui semo uguali a issi ?

DENEDETTO  Loro  viaggiavano  su  le  carrette  de  lu  mare  e  nui viaggiamo su quelle de lu celu ma lu risurdatu è lu stessu:

emo prenotatu un viaggiu senza ritornu!

DAYANA                 Ma perché st’aco a perde tembu co’ te io quanno non ci

sta versu: non te integrerai mai!

BENEDETTO  Ma propiu qui me deo integrà? A Megrez?

DAYANA                 Quistu è lu postu ch’emo prenotato!


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BENEDETTO  Ecco lu secondo problema! Non te sbajassi! Non è lu

postu che emo prenotatu ma che HAI prenotatu: io me so

artroatu qui co’ ‘na battuta d’occhi!

DAYANA                 Pe’ forza: se te lo diceo ce saristi vinutu?

BENEDETTO  Eh come no? ce pijavo la rincorza!

DAYANA                 Allora hai vistu che aco fatto bene?

BENEDETTO  Prenotazione  per  due  co’  sunniferu  incorporato.  Che

soddisfazione esse portati qui co’ l’ingannu!

DAYANA                 Volevi armanè da solu su la terra?

DENEDETTO  6 Miliardi de ggente da solu?

DAYANA                 Ma io diceo senza de me!

BENEDETTO  Ma io già ce sto senza de te. Non te conosco più lo capisci. In un minutu hai fattu un cambiamento radicale:

maledettu lu momento che hai conosciutu Oreste!

DAYANA                 Che centra quillu bravu cristianu?

BENEDETTO  Te lu raccomando lu brau cristianu. La corza all’oro t’ha

missu su lu cervellu, l’affari prima de tuttu e tu, sempre a

mia insaputa che hai fattu? Hai dilapidatu tutti li sordi che

cessimo da parte pe’ fa stu viaggiu e apri l’emporiu!

DAYANA                 Va a fa del bene all’asini! Ecco come te ripagano!

BENEDETTO  Tu dovevi decide solu pe’ la vita tua hai capitu? No anche

pe’ la mia.. io steo bene ‘ndo steo: lu clima de Terni me

jea benissimo!

DAYANA                 Ma se non ce venivi pure tu a me quassu non me ce

mannavano. Le donne maritate non poteano partì sole!


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BENEDETTO  E beh ma lu divorziu a Terni se potea fa!

DAYANA                 Ah ecco! Avressimo dovuto divorzià?

BENEDETTO  Noo? E’ statu meju famme fa lu paccu postale?

DAYANA                 Ma quantu te laminti oh… mancu issi lasciatu chissachè:

che facevi a Terni che qui non poli fa?

BENEDETTO  Scrutavo le stelle

DAYANA                 E beh? Da qui co lu giocarellu che ciai stai pure più

comodo a guardalle!

BENEDETTO  Che vurristi di?

DAYANA                 Invece de sta sempre a capoccia in su punti in bassu!

BENEDETTO  Io ce lo so perché tu parli ccucì!

DAYANA                 Sindimo sindimo perché parlo ccucì?

BENEDETTO  Perché non conosci la differenza tra una disgrazia e un

guajiu!

DAYANA                 Ciai raggione no la conosco: e dimmela tu!

BENEDETTO  Vidi: La disgrazia è quanno te mori… lu guajiu è che non

succede mai! (Deciso) Ma già che ci stei, non potei

prenotà un’andra stella: propiu Megrez?

DAYANA                 Era l’unica disponibbile:  ringrazia Ddio che ce la semo

potuti prermette!

BENEDETTO  Che culu è?

DAYANA                 Che voli di!?


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BENEDETTO  Che è tutta una questione de culu… e ho detto tuttu!

DAYANA                 Veramente non hai dittu gnente: semo sbarcati a Megrez e

allora?

BENEDETTO  Allora la tua ignoranza varca li confini dell’universo!

DAYANA                 E pe’ testo ce semo spostati: per evità che strabordasse la

tua d’intelligenza: che cià Megrez che non te sfaciola?

BENEDETTO  Li nomi de le stelle so tutti de derivazione araba!

DAYANA                 E con questo?

BENEDETTO  L’Orza maggiore, da la parte de lu carrittu, cià 4 stelle:

Dubhe dall’arabo Dubb al Akbar, tradotto: “la schiena

della Grande Orsa”. Bello è? L’arabo arricchisce de

significatu ogni particolare e te pare propiu de vedella “la

schiena de la grande orsa”!

DAYANA                 Non ago capitu ‘ndo voli arrivà!

BENEDETTO  Nui emo tiratu dritti: non ce semo fermati ne a Merak

dall’arabo Al Marakk, “il fianco” e ne a Phelda “la

coscia” ! Nooooo! Nui de schiena, fianchi e coscia, non

emo saputu che faccene! ‘Ndo semo sbarcati?

DAYANA                 ‘Ndo semo sbarcati?

BENEDETTO  (Pausa) A Megrez che deriva da Al Maghrez.

DAYANA                 Ossia?

BENEDETTO  (Pausa poi stringendo pollice e indice come per indicare

uno stretto pertugio e indicando con l’altra mano) “La

radice de la coda” (Pausa) hai capitu? stemo propiu

sull’attaccatura: ce l’hai presente sci?


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DAYANA                 Ma che vurrisiti di’?

BENEDETTO  Che prima “in culu a la balena” lo diceamo pe’ di’:  mo

“in culu all’orza” ce stemo per davero!

DAYANA                 Ma falla finita … sempre co’ li soliti discursi.. piuttosto

metti a postu stu binoculu che tra pocu arriva Oreste

BENEDETTO  Non è un binoculu: è un telescopiu…

DAYANA                 Capitu che differenza?

BENEDETTO  La stessa che passa tra un Samurai e un Alpino!

DAYANA                 E sarebbe?

BENEDETTO  Lu Samurai fa lu Karakiri…

DAYANA                 E l’alpino?

BENEDETTO  Fa lu Car… a Cuneo!

DAYANA                 Io che te cce sto pure a sindì! Scanza stu binoculu

cammina!

BENEDETTO  Telescopio no binoculu. Co’ quistu attrizzittu io ce vedo pure quello che stonno facenno su la terra!

DAYANA                 Quello che steano facendo: 65 anni fa?

BENEDETTO  No cara mia! Testo è l’urdimu ritrovatu de la scienza

Nipponica: supera li spazzi temporali!

DAYANA                 E anche testa è una fortuna: è sempre sirinu!

BENEDETTO  Ma sirinu che?


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DAYANA                 Hai dittu che supera li temporali?

BENEDETTO  Sci e li tifuni che ciai drento lu cervellu! Li spazi

temporali no li temporali! Quanno guardo la terra… vedo

quello che stonno facenno in questo preciso momentu!

DAYANA                 Hai capitu si che vantaggiu?

BENEDETTO  E se capisce! E pozzo anche sceje lu postu da guardà

presembiu Terni!

DAYANA                 Sci comme no? mo poli vede pure Terni da quassu?

BENEDETTO  Certu… basta che je ‘mposto le coordinate è come un

navigatore! Voli vede? Partenza: da lu culu dell’Orza –

Arrivo a lu centru de Terni è ‘na schioppettata!

DAYANA                 Movite cammina sennò te la daco io una schioppettata!

Mitti a pustu hai capitu che arriva Oreste?

BENEDETTO  Apetta aspetta famme vedè che stonno a fa?

DAYANA                 Ma chi?

BENEDETTO  Li Ternani!

DAYANA                 Ancora a perde tembu co’ ste fregnacce? So’ ddu anni che

si vinutu qui ancora stai a penzà a Terni e a li Ternani!

BENEDETTO  Ce penzo sci! E’ la città do so natu! Su Terni honno

scrittu in tanti e quasci tuttu, ma più de ogni andra cosa sta

quartina de poesa me sta dentro lu core:

Terra risorta, terra de speranza,

terra che ‘ma volutu come fjiu

e m’ha lasciatu un ganciu come appiju:

la voja de corma’ testa distanza!


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DAYANA                 E tu sta distanza la cormi guardanno?

BENEDETTO  Te pare pocu? Scruto, pijio appunti, noto li cambiamenti,

me informo su quello che fonno…. (Pausa) Presembiu

mo…, non se vede tantu bene perché ci sta poca luce, ma

me pare che sia gente assettata e gente in piedi ferma a

guardà… quassù versu nui!

DAYANA                 Sci come no… cionno tembu da perde come te?

BENEDETTO  Te dico che è ccucì: stonno assettati, zitti, a guardà! Ogni tanto battono le mani… aspetta un po’? Vedemo se

battono le mani…. (attendere l’applauso)… eccoli sci…

stonno a batte

DAYANA                 E giustu a batte! chissà che vai guardanno su la terra tu e

intantu non mitti a postu: so’ tre vorde che te dico che deve arrivà Oreste e ancora non hai capitu!

BENEDETTO  Non te ciaco rispostu no che non aco capitu!

DAYANA                 E capirai che differenza

BENEDETTO  La stessa che ce passa tra Oreste e un cavallo al trotto!

DAYANA                 E che differenza ce starebbe sentimo?

BENEDETTO  Gniciuna: doppo un po’ sia issu che lu cavallu rompono!

DAYANA                 Non te sta simpaticu Oreste s’è capitu, ma che rompe non

se pole di… è sempre ccucì discreto!

BENEDETTO  Ah beh! Di’ che Oreste è discreto è come affermà che lu

Tzunami è statu un acquazzone estivu!

DAYANA                 Se non era per issu quassù nui non ce saressimo mai

vinuti…


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BENEDETTO  E toccherà anche ringrazziallu?

DAYANA                 Non avressimo mai messu su l’attività…!

BENEDETTO  Sai che affare!?

DAYANA                 E stessimo ancora a tirà la cinghia!

BENEDETTO  Daya’… vistu che stemo in vena de differenze: ma quella

tra unu svizzeru riccu e unu svizzzeru poveru la cunisci?

DAYANA                 None!

BENEDETTO  Lu svizzeru puveru la mercedes se la lava da solu!

DAYANA                 Che vurristi di?

BENEDETTO  Che a nui non è che ce manca l’acqua, ma la mercedes!

Ce la sognavamo prima e ce la sognamo mo!

DAYANA                 Che ci devi fa co’ la mercedes quanno pe’ Megrez ce sse

move co lu teletrasportu gratisse? Staremo nel 1964 ma abbruciali quantu stonno avanti!

BENEDETTO  Ma nui non erimo vinuti qui a colonizza?

DAYANA                 Beh?

BENEDETTO  E chi colonizzi un popolo che sta avanti a te?

DAYANA                 Sta avanti testo sci… però a dispetto de la terra che in

nome de lu progressu ha fagocitatu tuttu, qui usano la tecnologia nel rispettu de le tradizioni …

BENEDETTO  Ma de che tradizioni vai blateranno? Semo nui che semo

vinuti quassù! li Megrezziani, popolo mite e semplice

vivono come vivevamo nui nel 64 co’ la sola differenza

che la tecnologia è quella del 3.000.


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BENEDETTO  Che jemo portatu nui come valore aggiuntu? Paul Anka?

Me sta bene, je piace, je lu vennero! Ma me spieghi tu

n’do sta la differenza tra nui e li marocchini che giravano

pe’ Terni co’ li dischi masterizzati?

DAYANA                 La differenza che qui è legale!

BENEDETTO  Ah ecco! A li tembi dell’omo primituvu, pure lu barattu

era legale!

DAYANA                 Che vurristi di?

BENEDETTO  Che se scambiavano pecore, lana, latte e l’agnelli…fino a

che non arrivò lu furbu!

DAYANA                 Mo che storia sarebbe questa?

BENEDETTO  Lu furbu Daya’: portava un dinosauru a capezza. Arrivò al

villaggio, riuni gli abbitanti e disse: “Ragazzi non ciò

spicci chi me lu cambia?”

DAYANA                 Ma vammettene va!

BENEDETTO  Quanno s’accorzero che lu dinosauru magnava come un

leone e non facea ne agnelli, ne latte ne lana… lu furbu

s’era datu co le pecore!

DAYANA                 E in testu esempiu… tradotto ai giorni nostri… lu furbu

chi sarebbe?

BENEDETTO  Oreste!

(Entra Oreste)

ORESTE                    Signori buon giorno!

BENEDETTO  Gente trista nominata e vista!


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DAYANA                 Bon giorno Ore’ già de ritorno?

ORESTE                    Sci… arriatu mo friscu friscu da Terni

DAYANA                 Lu viaggiu com’è jitu?

ORESTE                    Bene! Oramani chi ce fa più casu, se tratta de ‘na battuta

d’occhi

BENEDETTO  E de’na svotata de portafojiu. Ma da do vengono li sordi

che pe’ annà e torna che ce ne vojiono un bigunzu!

ORESTE                    10.000 Jaspari

BENEDETTO  E m’hai dittu cotica.  Lu stipendiu mediu so pocu più de

1.000 Jaspari l’anno.

DAYANA                 10 Anni de lavoru ce vojiono… voli arrivà li no?

BENEDETTO  E se capisce? Quistu va e vene quanno ji pare. ‘ndo li pija

li sordi… boooooh!

ORESTE                    Investimenti caro Benedetto! Buoni investimenti fruttuosi,

compravendite interessanti, materiali di comune utilità come questi che ho riportato oggi !

BENEDETTO  Qualche campanellu, anche de bicicletta, tende a strisce

de prastica che se usavano su li barre…

ORESTE                    Ma quella è tutta merce che non si vende

BENEDETTO  Ma io mica diceo pe’ vennela?

DAYANA                 E che che ci fai allora te la magni?

BENEDETTO  La metto qui casa!

DAYANA                 Come no. Ce mancano gistu li campanelli e le tende qui!


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BENEDETTO  Ma insomma! E’ possibile che in testu postu le case non

cionco porte e de conseguenza mancu campanelli? E’

normale  che  qui  la  gente  pija  entra,  scappa,  saluta,

passeggia, rientra, riscappa, risaluta come se fosse un

portu de mare?

ORESTE                    Beh che c’è di strano?

DAYANA                 Non sanno che so’ li furti! Non te lo ricordi che anche a

Terni se viveva co’ la chiave su la toppa? E po’ anche dentro le case non cionno le porte!

ORESTE                    E’ una quistione de utilizzu de lu spazziu: sarà stupido

riempire una casa di cose inutili?

DAYANA                 Giusto: a che serve chiudere una porta se poi si deve

riaprire o viceversa?

ORESTE                    E già a che serve… ?

BENEDETTO  A non vedè comparì intrusi all’improvvisu mentre sto a

chiacchierà co mi moje pole bastà?

ORESTE                    Ah io sarebbe in untrusu?

BENEDETTO  Beh io non t’aco invitatu… ma da quello che me risurda

qui non se fonno maco li bijetti da vistita, figuramoce

l’inviti!

DAYANA                 E che ci fai co’ l’inviti… se va co lu teletrasporto!

ORESTE                    Hai capitù da Socio dell’emporiu de tu moje so’ passatu a

intrusu

DAYANA                 Non te la pijassi Ore’… Benedetto sparla… ancora non

s’è intregratu


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Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO  Sci sci scusateme per carità la corpa è tutta la mia… io so’

‘rmastu a Terni.

DAYANA                 E invece Oreste è appena artornato: dimme ‘nbo: come

vonno le cose laggiù?

BENEDETTO  Un bordellu: è cambiatu tuttu!

DAYANA                 Sci come no? Propiu tuttu cambiatu!

ORESTE                    E beh oddio… qualche cambiamento c’è stato!

BENEDETTO  Sendi? Il notaio conferma!

DAYANA                 Ma davero dici Ore’?

BENEDETTO  A quanno te lo dico io non ce cridi? Serve che lo chiedi a

issu? Tutte le vorde che t’aco invitatu a guardà da lu

telescopiu e m’hai pijatu per culu è?

DAYANA                 Zittu un bo… statte zittu! (Poi ad Oreste) Ma cambiata in

che senzu… spiegheme?

ORESTE                    So’ passati 100 anni Daya’ è cambiatu lu trafficu… le

attività… li materiali….

DAYANA                 Non capisco… che voli di co’ li materiali?

ORESTE                    Li materiali… che ne so: anche li campioni de li dorgi che

ago portatu quassù pe’ venneli a natale all’emporio…

DAYANA                 Che cionno che non va?

ORESTE                    Gnente:    che    non    va   gnente…    qui   li   magnano    je

piacciono… però so diverzi da come erano

DAYANA                 Praticamente lu pampepatu non è più pampepatu?


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ORESTE                    No come una vorda! Oggi lu commercializzano quelle

aziende che honno riqualificatu lu tipu de laoru…

DAYANA                 Ma che me stai a di’ ?

ORESTE                    A Terni le leggi so cambiate… c’è stata una precisa

ordinanza in proposito!

BENEDETTO  Era ora: speramo che arrivino a fa come honno fattu qui!

ma come ce speri?

DAYANA                 E a che consiste st’ordinanza?

ORESTE                    A riqualificà le aziende appunto! Prima facei quello che te

parea: oggi lu lavoru deve esse legatu a la ragione sociale che ciai!

DAYANA                 In andre parole?

BENEDETTO  (Uscendo) Ce l’hai presente Tini? Tini fabbrica le botti!

Ramozzi:  venne  arnesi  da  potatura,  Elsa  le  spade,

Scarponi l’anfibi, Cipolla: ha missu su un negozziu de

frutta e verdura e dulcis in fundo Barbaccia: (gesticolando

come chi fa la barba col pennello) fa lu “coiffeur”! Ce

vedemo! (Esce di scena)

DAYANA                 Do vai? Ma ‘ndo vai mo? Niente! non se para: Tu non ce

facissi casu è Ore’ mi maritu è stranu e esaggeratu!

ORESTE                    E’ strano e esagerato è vero anche se in testo casu non cià

tutti i torti!

DAYANA                 Ma daje cammina: mo Tini siccome se jama ccucì venne

le botti!

ORESTE                    Eh! Testa è l’ordinanza non te la pijassi co’ me!

DAYANA                 Non me la pijio co gniciuno ma vojio capi!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Che  ci  sta  da  capi?  E’  tantu  semplice:  Cipolla  ha

sbaraccato la farmacia e ha missu su un frutta e verdura!

DAYANA                 E Barbaccia….

ORESTE                    Fa lu parrucchiere per omini!

DAYANA                 Ma allora a Terni per davero s’è cambiatu tuttu… honno

stravordu ‘gni cosa pure le pietre mijari!

ORESTE                    Che vor di’ le pietre mijari?

DAYANA                 Li negozi storici che ne so: Pallini, Lu chiudu Fissu, il

Nuovo Tempio!

ORESTE                    Pallini non è mo che venne stoffe e abbiti a Pois, Lu

chiodu fissu s’è trasformatu da pizzeria a ferramenta e il Nuovo Tempio è diventato un luogo de preghiera!

DAYANA                 Li Ternani vonno a pregà al Nuovo Tempio?

ORESTE                    E mica solu li ternani? L’honno trasformato in un luogo

de cultu multirazziale! Tu penza che li camerieri a postu de lu menù distribuiscono santini, rosari, incenzu e gong!

DAYANA                 Questa propiu era l’urdima cosa che voleo sindi! Quindi

se aco capitu bene: La Farmacia Lana…

ORESTE                      Venne majieria intima!

DAYANA                 E l’Ottica Diamanti?

ORESTE                    Oro e Pietre Prizziose!

DAYANA                 O Madre santissima: Ce manca solu che la palestra

Batticuore sia diventata un certro cardiologgicu e stemo a cavallu!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Ma infatti è ccucì è? Tu penza che l’Istitutu Casagrande

l’honno trasformatu in Agenzia Immobiliare!

DAYANA                 (Riferendosi a panpepati e pandori e scartando i campioni)

E allora scusa: ma quisti chi li fabbrica? Perché tra l’andro

non se pozzono mancu guardà li panpepati trasparenti e li

panettoni viola!

ORESTE                    Li  prodotti  tipici  so’  passati  categoria  archeologica

protetta.

DAYANA                 Cavuli e chi li venne l’intendenza a le belle arti?

ORESTE                    No! So commercializzati da aziende specializzate ne la

conservazione!

DAYANA                 Beh testa me pare una cosa giusta: Stamo parlanno de

prodotti tradizionali! Chi li fa ‘sti panpepati trasparenti?

ORESTE                    La ceplast!

DAYANA                 La ceplast?

ORESTE                    E no? Vidissi tu: fa pure li pasticcini co le nocchie, li

tozzetti pe’ lu vinsantu e certi biscuttini piatti e rugosi che parono propiu l’amaretti!

DAYANA                 Ma se magna sta robba?

ORESTE                    No… che se magna? A Terni ‘sta robba non se magna

più! Terni a cavallu del 2050 s’è preoccupata de tuttu tranne de portà avanti le tradizziuni !?

DAYANA                 Ma che me dici!?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Ma ce sse sapea comunque. Era un collassu annunciatu:

Anche un ciecu se ne sarebbe accortu! Le frontiere operte

a una multirazialità troppo spesso incontrollata unite a un

lavouru mancante su tutti li fronti ha prodotto un esodo de

massa forzato. Oggi, nel 2100, trovà a Terni unu che parla

ternanu è impossibile, figurate se ci sta più chi fa li

panpepati da magnà?

DAYANA                 Ma se sti dorgi non se magnano più, la ceplast perché li

fa?

ORESTE                    Pe soprammobili.

DAYANA                 Ma me stai a pija per culu?

ORESTE                    No! Chi va a la cesplast oggi pole comprà un biscottu

fintu, co le nocchie finte, che pole esse usatu come soprammobile.

DAYANA                 E tu avristi ordinato un caricu de testa robba?

ORESTE                    Esattamente!

DAYANA                 Ma allora si mattu: capisco le famije de Terni che ‘sti

biscotti se li comprano pe’ ricordasse com’erano fatti… ma li Megraziani che ci fanno?

ORESTE                    Se  li  magnano_  lu  materiale  con  cui  so’  fatti  lu

digeriscono.

DAYANA                 Ma so’ duri un corbu!

ORESTE                    E beh… quisti per loro so come le fave de li morti pe’ nui!

DAYANA                 E’ robba commestibile?

ORESTE                    Esatto! Hai capitu qual è l’affare? Esportazaione de          lu

panpepato Ternano a Megrez!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 E la ceplast s’è prestata a sta truffa?

ORESTE                    Truffa? Ma che stai a di? Guarda che è tutto regolare,

previsto da la legge internazionale sulla cooperazione

interplanetaria. Li materiali utilizzati so’ de prima qualità,

co tantu de visto in partenza.

DAYANA                 Ma penza un bo tu? Quello che per nui è soprammobile

pe’ li Megrezziani e cibo genuinu e nui je lu vennero! E che andru hai portatu?

ORESTE                    Dischi de Paul Anka,  Video Cassette de lu giru d’Italia

del   1965   vintu   da    Vittorio   Adorni,    Una   serie      de

fotoromanzi dell’epoca e la discografia de Domenico

Modugnu!

DAYANA                 Nel blu dipintu de blu felice de stare quassu!

ORESTE                    A li megrazziani je piacerà, vedrai: je lu vennero come

slogan in favore dell’integrazione interplanetaria !

DAYANA                 E quanno arriva tutta ‘sta robba?

ORESTE                    Domani… direttamente a negozziu… teletrasportata !

DAYANA                 Ma costerà un bottu!

ORESTE                    (Provandoci) Per te questo ed altro…

DAYANA                 Me confonni…

ORESTE                    Eh Dayna Dayana, Io e te potressimo fa grandi cose

assieme

DAYANA                 E lo so… che no’ lo so?

ORESTE                    E allora che aspetti a decidite?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Che aspetto? Non ce lo sai che aspetto?

ORESTE                    Non c’è speranza cara mia: un cervellu non se cambia!

n’emo parlatu già abbondantemente: qui pe fa lu sardu de qualità non tocca avecce impicci.

DAYANA                 E dici bene tu, ma quillu è mi maritu e a me sta cosa me

provoca un certu imbarazzo.

ORESTE                    Sci ma quilli che finanziano lu proggettu, non so disposti

a tollerà imbarazzi!

DAYANA                 Ho capitu Ore’ io ho capitu tuttu, ma tu me dicisti de vinì

su pe aprì un’emporiu…

ORESTE                    E l’hai aperto me pare

DAYANA                 L’ho apertu sci, ma me so dissanguata e mi maritu me lo

sta sembre a rinfaccià!

ORESTE                    E allora?

DAYANA                 Allora    prima    de   fa    andre    mosse    io   me    vorrebbe

impossessà economicamente!

ORESTE                    Se aspetti de impossessatte co’ l’emporiu fai in tempu a

muritte de fame 5 vorde !

DAYANA                 Che significa questu discorzu?

ORESTE                    Che lu momentu de fa lu sardu de qualità è quistu! Alcuni

finanziatori cionco l’interesse a utilizzà l’emporiu pe’

riciclà…    (correggendosi)    pe’    investì   parte    del    loro

denaro? Lu margine de guadambiu è bonu!

DAYANA                 Bonu… quantu?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE

500 X 100

DAYANA

E fischia Nine!

ORESTE

Però tocca tasse da fa subbitu!

DAYANA

500  X  100  propiu  un  laurittu  gnente  male,

ma  li

Megrezziani?

ORESTE

Li Megrazziani in nome del made in Terni se magnano e

se beono ggiu tuttu quello che je portamo figurate

quantu

faranno casu a un giuchittu che tra l’andru è collaudatu e

funziona anche oltre li confini dell’universo! Damme

retta… lu problema non so li Megrezziani: Lu problema è

tu maritu!

DAYANA

E lo so’ lo so…. No lo sapessi ma lo so!

ORESTE

Per issu esistono solo le regole, anche quassu che l’unica

regola è non lede i diritti umani!

DAYANA

Ah beh! Dice ognunu de nui se la deve dà una regola

sennò anche qui facemo la fine de la terra!

ORESTE

Tu maritu fa lu poeta, ma l’affari non se fonno co la

poesia… e testo l’amici de certi amici ce lo sanno e

potrebbero risorve lu problema… penzece!

DAYANA

Ce penzo ce penzo va bene…

ORESTE

(Povandoci) E mentre ce pinzi… penza pure a me…

DAYANA

Bonu su che potrebbe scappà qua Benedetto

ORESTE

(Avvicinandola) Un bacittu su… sta de lla a gingillasse

co’ lu cannocchiale…

Entrando in scena


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO  Le corna! Cià le propiu le corna la costellazione de lu toru oh! Vidissi che straccia de ramificazioni!

DAYANA                 (Imbarazzata) E’ tuttu qui Ore’ quello che hai ordinatu?

ORESTE                    (Ricomponendosi) Sci! Pe testu mese sci! Lu prossimo lu

vedremo appressu!

BENEDETTO  Daya’? Ce lo sai qual è la differenza tra l’omini e le

lumache?

DAYANA                 No Benede’ no non ce la so…

BENEDETTO  (Rivolto a Oreste) Tutti e dui cionno le corna, sbavano e

strisciano... ma l’omini in più pensano che la casa sia la

loro!

DAYANA                 Non capisco che voli dì Benede’!

BENEDETTO  E lo capisco io lo capisco! Ore’?

ORESTE                    Sci dimme!

BENEDETTO  Ma tu non ciai gnente de mejui da fa’ no? Già stai co mi

moje 6 giorni su sette, mo pure lu martedì quanno

l’emporiu è chiusu?

DAYANA                 Stessimo a fa l’inventariu dell’ordini!

BENEDETTO  E che no lo so? Laco capitu sa che te stea a inventarià!

DAYANA                 Ma perché non te la smitti          de scassà co’ ‘sta gelosia

assurda?

BENEDETTO  Ah io scasso?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Scassi sci… non te sse regge più! Non stessimo a fa

gnente de male… solu l’inventariu de la robba ordinata!

BENEDETTO  Guarda che io da stupitu ce passo se ce vojio passà

DAYANA                 Ma penza a campà e armettete a guardà le stelle che è

mejiu!

BENEDETTO  Le stelle? No no mejio che scappo che non ciaco voja da

comprometteme!

DAYANA                 Ecco bravu scappa… tantu tu si sempre scappatu!

BENEDETTO  E’ più salutare che sta qui co te e issu:            me faccio una

passeggiata lungu cratere! Me respiro un po’ zorfu… e

po’ vado a vedemme la partita su canale M: danno la

Ternana in diretta.

DAYANA                 Ohhhhh vistu! Penza a la Ternana che è la Ternana che te

da da magnà!

BENEDETTO  All’urdimu se contano le pecore!… (fa per uscire poi si

ritorna)

ORESTE                    De che pecore parla?

DAYANA                 Ma lascialu perde je ci stai a da pure retta?

BENEDETTO  (Indicandoli) Io li dinosauri… no li spiccio! (Ed esce)

DAYANA                 (Sbuffando) Quntu rumpi!

ORESTE                    Si convinta mo che tocca pija un provvedimento?

DAYANA                 E dici bene pure tu: che dovrebbe fa secondo te?

ORESTE                    Me devi da’ carta bianca pe’ sistemallu


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA

Carta bianca? Come carta bianca che voli fa?

ORESTE

Je vojio impedi’ de mettece li bastuni tra le rote

DAYANA

Va beh e postu che io fussi daccordu che faresti?

ORESTE

Una chiamata interplanetaria all’ amici dell’amici che

gentilmente me onorano de la loro stima!

DAYANA

(Uscendo parlando forte) Io non vojio sapè gnente… non

vojio sapè quello che fai… come lo fai… quanno lo fai…

do lo fai … perché lo fai… e non vojio mancu sape’

quanno l’hai fattu se l’ha fattu e perché l’hai fattu. Pijio la

borza e lu portafojiu e vado a fa la spesa (Fermandosi

vicino l’uscita) 500 x 100 hai dittu?

ORESTE

Forze anche chiccosa mejio

DAYANA

(Uscendo definitivamente) No lo vojio sapè… non me lo

devi da di e se propiu tocca fallu a me non me ne parlassi

perché io non ce vojio sta la mezzu: 500 x 100 me sta

bene aggiudicato, pesatu, incartatu e portatu a casa… ma

non me dicessi andru! Buonasera… arivederci… Chiusu!

ORESTE

Ma tu me devi da una mano!… Vabbeh vabbeh non fa

gnente: a lu momentu ggiusto penzerò a tuttu! (Con una

spece di telefono cellulare) Intanto una cosa pe’ vorda

prima  de  tuttu  sta  telefonata:  Pronto…  so  io…  ciai

presente quell’affare de cui t’aco parlatu? Bene: Lu pesce

ha abboccatu,  manname su lu cristianu più fidatu che

ciai… fallu teletrasportà a Megrez… a casa de Dayana!

Parte il Brano

L’aspetto è! Sbrighete!

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

Parte il brano di apertura In scena c’è Oreste e Ravesio hanno già parlato di tutto il da farsi


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Allora è tutto chiaro?

RAVESIO                Chiarissimo… limpidu… cristallinu!

ORESTE                    Bene: allora Ripeti

RAVESIO                Un’andra vorda?

ORESTE                    Che te si straccatu?

RAVESIO                No, ma non me ricordo da do devo partì!

ORESTE                    Ah Rave’ ma tu che si de coccio fiju mia! Quanno arvado

su la terra me sente è! Furtuna che jeo chiesto lu più

affidabile che cea: porca zozza ladra so’ 10 vorde che te

ripeto la stessa sorfa e so 15 che no l’hai capita!

RAVESIO                E tu rispiegamela no? Mica è corpa mia!

ORESTE                    Ma infatti la corpa è la mia che me so fidatu…. Ma me la

paga… uhhhhhhhh se me la paga… non addrizzi un

discurzu: si la classica testa de legno da mannà al macello

in caso de guai!

RAVESIO                Grazie!

ORESTE                    e de che?

RAVESIO                De lu comprimentu! Ce lo so che so affidabbile !

ORESTE                    Sci: a li servizi sociali! Comunque prima che me pija una

crisi isterica e me cascano li capilli unu a unu se pole sapè de che morte dovemo muri?

RAVESIO                Io non devo murì de gniciuna morte!

ORESTE                    Allora de che emo parlatu fino a mo?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

RAVESIO                Emo parlatu de lu fattu che so affidabile!

ORESTE                    Un po’ prima Ravè… un po’ prima se la memoria

t’aiuta…

RAVESIO                Un po’ prima t’aco dittu grazzie

ORESTE                    Un po’ più prima… oh esse tunti sci ma approfittassene

pure! Tu non dei fa finta de esse lu nipote Ternanu de un bosse mafiusu?

RAVESIO                Ahhhhhhhh sci certu!

ORESTE                    Ahhhhhhhhh  evviva…  quanno  Dio  ha  distrubuitu  la

memoria stu stei in ferie…

RAVESIO                Io ciavrò pure la memoria scarza ma non aco capitu

perché dovemo pe’ forza muri!

ORESTE                    Ma chi t’ha dettu che dovemo muri?

RAVESIO                Tu

ORESTE                    Io?

RAVESIO                Tu sci! Prima hai dittu: se pole sapè de che morte dovemo

murì?

ORESTE                    Rave, Raveeeeeeee… è un modu de dì…

RAVESIO                E sarà pure un modu de dì ma io vojio campà un andru

tantinellu

ORESTE                    Voli campà è…? Allora fa la parte tua e vedrai che campi

e pure bene campi: te fascio de sordi hai capitu?

RAVESIO                E che so stupitu?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Nooooooo… per carità! Forza Ripeti!

RAVESIO                Allora: io deo fa finta de esse lu nipote ternanu de un

bosse mafiusu!

ORESTE                    Okkey e fino a qui ce semo… come se jama tu ziu!

RAVESIO                Ludovino

ORESTE                    No tu ziu ziu…. Porca zozza … tu zio lu Boss

RAVESIO                Ah ah sci sci… Don Don… Don don… don..

ORESTE                    (Cantando) Ehhh… Sant’angelo risponde din don dan…!

RAVESIO                E me sse ‘mbiccia la lingua Don don!

ORESTE                    Don Donato

RAVESIO                Ma non potrebbe di’ Don Pasquale?  Me vene bene e la

lingua non me ‘ntruppica?

ORESTE                    Come no… mo ce li scejemo li bosse. La famiglia Donato

è rinomata in tutto lu monnu don Pasquale chi è?

RAVESIO                Lu prete de la parrocchia ‘ndo sto io a Terni!

ORESTE                    Jemo avanti per carità non commento! Allora Ravesio

Donato

RAVESIO                E chi è?

ORESTE                    Si tu…Ravesio Donato si tu… porca puttana so 15 vorde

che te lo dico…

RAVESIO                Oh! Non te ‘ncazzassi è?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    E non me ‘ncazzo… come faccio a no ‘ncazzamme?  Tu

te chiami Ravesio Donato!

RAVESIO                No sincasu io me jamo Ravesio Cellini

ORESTE                    Ma ne la finta porca zozza ne la finta come te jami?

RAVESIO                Ahhhhh e dillo? Ravesio Donato: Lu nipote de lu boss

ORESTE                    Ce semo volesse il Signore… e che si vinutu a fa qui?

RAVESIO                M’hai jamatu tu ?

ORESTE                    Sci: t’aco jamatu io pe’ quale mutivu?

RAVESIO                Vidi ‘n bo: me jami tu e lu mutivu te lo devo di io?

ORESTE                    (Inveendo) Ma te l’aco ditto 25 vorde de fila: t’ho jamatu

pe’ sbrigà un affare redditizziu!

RAVESIO                A sci sci esattu

ORESTE                    Tu rappresenti l’investituri!

RAVESIO                Ho capitu… e l’investitu come sta?

ORESTE                    (Arrabbiato) Si tu l’investitu!

RAVESIO                Io?… no no io non ciaco mmai avutu incidenti!

ORESTE                    Maremma  trasecolata:  tu  si  statu  investitu  de  testu

compitu: portà avanti l’affare per il clan dei Donato!

RAVESIO                Sci: testo sci!

ORESTE                    E allora t’aco jamatu qui perché insieme a te dovemo

trattà una finta donazione che po’ invece è vera perché a insaputa de Dayana io me pijio tutta l’attività.


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

RAVESIO                Abbrucete quantu si furbu

ORESTE                    So furbu, ma tocca sta attenti: a Megrez se s’accorgono

che hai provatu a fa truffà mica è come su la terra che

pure se ci stonno le leggi li delinquenti stonno de fori…

qui te inceneriscono pure se le leggi non ci stonno.

RAVESIO                E che non ce lo so? E una vorda pijata l’attività?

ORESTE                    Spedisco Dayana e lu maritu in un postu senza memoria e

senza ritornu!

RAVESIO                Ottimu

ORESTE                    Eh Ottimu sci, ma l’aco dettu        io! Si tu che lo dovresti

sapè pe filu e pe segnu!

RAVESIO                Praticamente io a che te servo?

ORESTE                    Raveeeeeeeeeee… ma porca zozza ladra! Tu me devi

regge lu ggiocu

Entra Dayana con la spesa

DAYANA                 Ecco fatto aco compratu tuttu ccucì benedetto non se

stranisce…                                                          grazie         de      non   avemme     lasciatu                                                                             casa

sguarnita…  mica  pe  Li  Megraziani…  quilli  non  se

approfittano mancu de un bicchiere d’acqua… noooooo…

pe’ qualche bestia! Vistu mai fosse entrata… (Guarda

Ravesio e poi rivolta a Oreste) e quistu chi è?

RAVESIO                Ravesio Cellini… il reggitore!

DAYANA                 Reggitore… che reggitore?

RAVESIO                Del gioco…


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Ma che vor di?

ORESTE                    E l’emissario della famiglia dei donato… tocca reggeje lu

ggiocu.

DAYANA                 Ha dittu de jamasse Cellini

ORESTE                    Sci… usa lu cognome de la madre…. Sta in incognitu…

DAYANA                 Ah ecco… aco capitu… (a Ravesio) Quindi lei sarebbe il

nipote de…

RAVESIO                Zio Ludovino… ah no.. no… de Don don, de don don...

de don don

DAYANA                 Ha sonatu le nove!

ORESTE                    No… è che su qualche parola zagaja appena appena

RAVESIO                Don Donato…

DAYANA                 Azzo ma propiu de lu bosse in persona?

ORESTE                    E già… mica pizza e fichi…

DAYANA                 Porca paletta allora appoggio la spesa e sono da voi… con

permesso (esce)

RAVESIO                Prego prego…

ORESTE                    (Si lancia su ravesio e lo piglia scorze) Se me manni a

monne l’affare co lo chiacchierà te scapoccio

RAVESIO                Ma perché che aco dittu

ORESTE                    Te pelo la capoccia a scorze che lu cervellu invece de

fattece arcresce li capelli te erige direttamente un monumentu a li caduti


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

RAVESIO                Ma non aco dittu gnente

Rietra Dayana e Oreste finge di spolverare Ravesio

ORESTE                    Don Ravesio carissimo me permette è vero di togliere la

polvere dal suo vestito!

RAVESIO                La porvere da lu vistitu! Non ciaco più la forfora su la

capoccia!

DAYANA                 La forfora su la capoccia?

ORESTE                    (Pizzicandolo) Ehhhhhh… in gergo mafioso vuol dire non

avere grilli per la testa…e Don Ravesio non ce l’ha i grilli pe’ la testa giustu?

RAVESIO                Non ce ce l’ho?

ORESTE                    No… non ce l’ha!

RAVESIO                Confermo: non ce l’ho!

DAYANA                 In altre parole lui sarebbe l’investitore!

RAVESIO                No signò… io so l’invistitu!

DAYANA                 A sci?

RAVESIO                Sci… ma non me so fattu gnente però!

DAYANA                 Ma che significa?

ORESTE                    Che lui non ha fattu niente per ottenere questa investitura.

gli è estata data e basta! E ora è qui per la Proposta vero don Ravesio?

RAVESIO                La proposta?…


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    E si si… don Ravè la proposta!

DAYANA                 A me me pare impacciato!

ORESTE                    Ma no l’omini d’onore so de poche parole…

DAYANA                 Allora forze è perché non me conosce ?

ORESTE                    E se capisce… sta studianno l’ambiente le situazziuni…

mo appena se scalla vedrai ce fa la proposta… E’ Don Rave?

(Ravesio comincerà un discorso confuso e in controscena Oreste cerchera di correggerlo a gesti e suggerirgli senza essere visto da Dayana ma lui si intreccia sempre più!)

RAVESIO                Ahhhhhhhhh e certo… per quello sono qui!

ORESTE                    E meno male va!

RAVESIO                Sono qui per la proposta… praticamente l’affare…e si si

… vengo al punto:

Dunque! Siccome io sono affidabile, diciamo così, ai

servizi sociali e prima che lui armane pelatu de una morte

tocca a muri, allora eccomi qui a rappresentà lu nipote de

mi ziu Ludovino…

(correggendosi) Eh no no Ludovino… chiedo scusa ma io

ciaco  ddu  zzii  e  me  sbajio  sempre:  Staco  qui  pe’

rappresentà don Pasquale che dice messa (correggendosi)

Non dice messa…: don don, don don Ahhhhhhhhh si si…

sona le campane: Mi ziu Ludovino è lu campanaru de don

Pasquale che lu fascia de sordi sempre che faccia quello

che je sse dice!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

RAVESIO                Mo che succede: che qui tocca esse furbi! Se scoprono

che hai fattu l’ inghippu… mica è come su la terra che li

delinquenti ci stonno ma le leggi non vanno in galera…

qui te inceneriscono a la nascita… perché preveni è meju

che curà e testo se sa!

E ripeti ripeti… una due tre vorde pure a la fine ago

sembre sbajatu: E grazie! Ma oltre a me mica ci steano

alternative…: Abbruceme quantu so furbu!

Comunque la cosa sicura… ma che dico sicura… certa al

100 per 1000 è che la paga! uhhhhhhhhhhhh se la paga…

sempre che io faccio quello che emo dicisu… perché mica

so’ stupitu: noooooooo!

ORESTE                    La propostaaaaaaaaaaaaa!

RAVESIO                La proposta… sci… ciarrivo! Praticamente: Una vorda

pijata l’attività… maremma occultata… tocca regge lu

giocu e tuttu fila lisciu in un postu senza memoria e senza

ritorno!

DAYANA                 (Perplessa guardano Oreste) Ma che cazzo ha detto?

ORESTE                    Emh! L’ omini d’onore parlano un linguaggio tuttu loro…

non è sempre facile capirli in prima battuta… ma io ho

compreso benissimo e dico no! Un no fermo e decisu!

Non pozzo acettà una proposta che metterebbe a rischio

Dayana e la sua famiglia

DAYANA                 Te ringrazio Orè … Ma scusa è? tu ‘ndo l’avri sinditu stu

problema de pericolu?

ORESTE                    Tra le righe!

DAYANA                 A me invece lu periculu m’è sembratu quanno ha parlatu

de un postu senza memoria e senza ritorniu!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    (Cambiando discorso a Ravesio) Una vendita? Ma no che

dice don Ravesio una vendita non è possibile ci sarebbe

uno   scambio    di    denaro    rintracciabile….    Però       una

donazione questo si … una donazione spontanea…

DAYANA                 Ma de che stete a parlà… ohhhhhhh me ce fai capì

chiccosa pure a me? Che donazione spontanea e che sarebbe lu postu senza memoria e senza ritornu?

ORESTE                    In codice mafioso significa che lui farà in modo che

nessuno ricordi questa Donazione e tantomeno nessuno ci

ritorni sopra a cercare di scartabellare in un prossimo

futuro!

DAYANA                 Ma quale donazione?

ORESTE                    Aspetta che te spiego a quattrocchi, ma prima famme

congedà Don Ravesio che certamente avrà molto da fare!

RAVESIO                No veramente ciaco tuttu lu ggiornu libberu!

ORESTE                    Ma come no… non ricorda Don Rave’ m’ha detto che

doveva passare da un medico a farsi vedere un piede dolente?

RAVESIO                Un piede dolente? Veramente…

(Oreste gli acciacca un piede)

RAVESIO                (Di dolore) Ahhhhhhhhhh… (poi di ricordo) Ahhhhhhh…

sci sci come no… e m’è tornata la memoria… ammazza oh come un furmine!

ORESTE                    Bene: noi le siamo grati per l’offerta e può dire agli amici

che la prenderemo in seria considerazione !

DAYANA                 Ma se pole sapè de che offerta parli?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Bona… t’aco dittu che te spiego dopo… (poi a Ravesio)

Pertanto non credo sia il caso che noi abusiamo oltre della sua gradita presenza.

RAVESIO                Sci sci io vado (stringendo la mano a dayana) scusi se

vado via ccucì ma ciaco un piede massacratu!

DAYANA                 (Poco convinta ma formale) Arivederla Don Ravesio stia

bene se faccia curà e saluti…. L’amici comuni!

RAVESIO                (Uscendo     accompagnato      da     oreste)      Presentero…

presenterò… (a voce bassa) anche lu contu presenterò!

ORESTE                    Certo… (a voce bassa) Li cunti li facemo in separata sede

RAVESIO                (A voce bassa) Vabbene… te segno su un fojiu lu numero

de conto corrente!

ORESTE                    (A voce bassa) Segna segna che stu servizziu che m’hai

fattu te lu pago a dovere!

RAVESIO                (Uscendo) Allora io vi lascio alle vostre decisioni… me

raccomanno fateme sapè

ORESTE                    (Accompagnandolo) Avrà nostre notizie prestissimo…

prima di quanto pensi!

RAVESIO                Molto bene: comunicherò a Don Pasquale che se issu

sonerà  le  campane  nui  soneremo  le  trombe:  perché

prevenire è meju che curare… e mica so stupitu io….

Nooooooo! (ed esce)

DAYANA                 (scuote la testa in silenzio) Mah?

ORESTE                    Che ciai che non va?

DAYANA                 Ce deve avè avutu un problema de partu


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Ma chi?

DAYANA                 La madre de Ravesio?

ORESTE                    Un problema de partu?

DAYANA                 E sci: in 9 misi de gravidanza ci stonno 38 Venerdì… essa

li deve ave’ zombati tutti perché lu fiju non ce n’ha unu!

ORESTE                    è statu un po’ fumosu?

DAYANA                 Un po’ ? Quillu è fumosu come le caldaie de lu gasse

damme retta: ogni anno tocca revisionallu!

ORESTE                    Ciai capitu pocu è?

DAYANA                 No! Pocu no! gnente!

ORESTE                    E vero cianno un modu de parlà tuttu strano !

DAYANA                 Ma tu l’hai capitu però?

ORESTE                    Io sci

DAYANA                 E come hai fattu?

ORESTE                    Io ce intrattengo rapporti da tembu e quindi ciaco fatta

l’abbitudine… oramai conosco lu movimentu…

(Entra Benedetto ma loro non lo vedono. Quando capisce che stanno parlando di affari si nasconde per ascoltare senza essere visto se non dal pubblico e commentando a gesti. Dopo le prime battute farà vedere al pubblico che prende un telefono cellulare fa un numero e mette in ascolto colui che sta dall’altro capo!)


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 e allora parlame de stu movimentu forza: ma prima che

artorna mi maritu che ce lo sai quillu com’è fattu no? Se ‘gni cosa non è legale al 100% se fa pijà li capusturni…

ORESTE                    Ehhhhh brava! E pure de issu dovremo parlà dopo che in

testo affare c’entra pure lui!

DAYANA                 Ma testo l’ha detto Don Ravesio?

ORESTE                    Esattamente!

DAYANA                 Oh! Io non ciaco capitu propiu gnente allora: Sindimo de

che se tratta!

ORESTE                    Dunque: tu sai che qui l’unica leggi esistente è quella su la

lesione dei diritti umani e tocca rispettalla perché se ce ‘ncappi te salalassano…

DAYANA                 Vabbeh zomba li preamboli veni al sodo

ORESTE                    E no lu preambolu è importante: siccome a parte testa,

andre leggi non ci stonno, qui praticamente se pole fa tuttu quello che su la terra sarebbe reato perseguibile!

DAYANA                 Presembiu?

ORESTE                    Riciclà denaru !

DAYANA                 Sci come no… E magari mettese a fa pure lu commerciu

de la droga

ORESTE                    No! Quello No: lede un dirittu umanu… ma lu riciclaggiu

de denaro no, anzi, aiuterebbe!

DAYANA                 Aiuterebbe in che senzu?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Porterebbe    posti    de    lauru,    nove    aziende,    banche,

economia che gira… insomma in pocu tempu Megrez potrebbe esse lo centru economico dell’Orza.

DAYANA                 Vabbeh tantu piacere e che centramo nui?

ORESTE                    C’entramo perche è a nui che ci fanno fare l’affare

DAYANA                 Sci ma io ancora non aco capitu che affare!

ORESTE                    Nui je donamo l’attività de l’emporiu

DAYANA                 Bell’affare     complimenti     un    idea     grandiosa!     Una

prospettiva coì li fiocchi ji a chiede l’elemosina.

ORESTE                    Famme fini lu discurzu! Je la donamo nel senzo che la

cessione deve risulta da atto de donazione ma loro ce la pagano è?

DAYANA                 A ce la pagano?

ORESTE                    Certo: 5 vorde tantu quello che vale!

DAYANA                 Ossia?

ORESTE                    500.000 Jaspari!

DAYANA                 500…. 500.000 … jaspari pe’ l’emporiu… do stà lu

contrattu

ORESTE                    500.000 Jaspari è solu l’iniziu

DAYANA                 Famme capi stu movimentu!? Ma non sarà pericolosu?

ORESTE                    Ma che pericolosu!  puntu unu: se non ci sta un attu de

vendita e vene fori chiccosa, risurda che nui je l’emo

donata e quindi potressimo sostené de esse stati costretti a

lasciajela per intimidazzione!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 E’ vero… testo è vero!

ORESTE                    Puntu due: Issi ce pagano l’emporiu 5 vorde più de quello

che vale perche li sordi non so li loro! So fruttu de chissà quali affari e quali attività…

DAYANA                 Io   no   lo   vojio   sapè…    a    me    teste    cose   non   me

interessano… a nui ce pagano co sordi bboni?

ORESTE                    E certo: fruscianti!

DAYANA                 Ecco    allora   io   non   vojio   sapè    se    come    so’   stati

guadambiati, chi se l’è scambiati, da ddo’ l’honno pijati… io no loso… e l’omo campa!

ORESTE                    Ok! E ce la pagano 5 volte tanto perchè la nostra è

un’attività pulita che produce sordi boni!

DAYANA                 Ago capitu e nui co li sordi che emo pijatu che ci famo?

ORESTE                    Qui sta lu bellu: aprimo aziende 5 vorde più grosse!

DAYANA                 Che loro ce ricompreranno a 5 vorde più de quello che

valgono…

ORESTE                    Esatto: capisci che de 5 in cinque quannu stu ggiuchittu

l’hai fattu una decina de vodre…

DAYANA                 Madreeeeeeee… 500.000 Jaspari moltiplicati per 5… 10

vorte fanno… o madre mia quantu fa?

ORESTE                    Oltre 900 miliardi de Jaspari…

DAYANA                 me sendo male…. 900 miliardi de Jaspari?

ORESTE                    Quantu vale una vita Daya?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Che voli di?

ORESTE                    Davanti a una cifra del genere: quantu vale una vita? Pinzi

che l’amici dell’amici accetteranno interferenze quanno su lu piattu ce stanno ‘ste somme?

DAYANA                 Ma io non ciaco mica intenzione de interferì!

ORESTE                    Tu no, ma tu maritu?

DAYANA                 Ah già… Benedetto!

ORESTE                    Poca cosa non te preoccupassi! Ce penzano loro a leaccelu

de turnu! Basta che…

DAYANA                 Ah ma allora non hai capitu… io de certe cose no ne vojio

sape… non ce vojio entrà … je vojio sta a la larga!

ORESTE                    Allora addio affare

DAYANA                 Perché Addio scusa: quello che se deve da fa se farà, ma

io non vojio sape’ chi, come, quanno, dove e perché… è chiaro?

ORESTE                    (Tirando fuori l’atto di donazione) Chiarissimo: allora

firma qui!

DAYANA                 Che è ‘stu fojiu?

ORESTE                    L’atto de donazione della tua quota a me! Una volta

firmata so io che cedo tutto a loro!

DAYANA                 Già l’ei preparata?

ORESTE                    In previsione che tu accettassi

DAYANA                 E se non accettavo?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    La  stracciavo!  Testu  cara  Dayana  è  l’affare  de  ce

cambierà la vita.

DAYANA                 Mille    vorde    lu   capitale    iniziale!    Andru   che    bottu

economicu

ORESTE                    Diventeremo il riferimento economico dell’Orsa… ma

che dico della Galassia

DAYANA                 Co’ 900 miliardi de jaspari che ce sse compra su la terra?

ORESTE                    Al cambio attuale tutta Terni!

DAYANA                 Che occasione Ore’ irripetibile: ‘ndo devo firma?

ORESTE                    Qui! Do sta scrittu cessionaria!

DAYANA                 Ecco qua… fortuna tu che curi teste cose burocratiche se

era per me…

ORESTE                    Ognunu lu laoru suu! Io lu mio lu sto facendo è ora che tu

fai lu tuu!

DAYANA                 Dimme quelle che devo fa!

ORESTE                    Devi sistemà tu maritu

DAYANA                 Ma chi? Io? Ohhhhhhh… non ei dettu che ce pensavano

l’amici dell’amici?

ORESTE                    A spedillu in un luogo senza nome e senza memoria, ma

tu lo devi preparà!

DAYANA                 No no… io non ne voglio sapè gnente!

ORESTE                    E no cara mia lo devi fare tu!

DAYANA                 Fare… ma fare che? ammazzallu?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    Sci come no? Cuccì li Megrazziani ce mettono a muru a

tutti!

DAYANA                 Ahhhh non tocca ammazallu?

ORESTE                    Ma nooooo! Dovemo solo impacchettallu e spedillu in un

postarellu    da   do’    non   pole    artorna’    tu    devi   solu

addormentallu  co’  stu  sonniferu.  5  Gocce  bastano  e

avanzano è potentissimo.

DAYANA                 E a spedillu chi ce penzanza l’amici dell’amici!?

ORESTE                    Esatto e nui finalmente potremo sta tranquilli e mijardari!

L’alternativa co tu maritu qui è la fame!

DAYANA                 Mijardari… non ce pozzo penza!

ORESTE                    E invece penzece perché li sordi te coprironno fino sopra

le recchie! Che fai: (mostrando il sonnifero) Je le dai ste 5 goccette?

DAYANA                 (Prendendo il sonnifero) Oh Sendi! In fonnu se l’è voluta

issu è… sembre co’ testa gelosia assurda e passi che io

ciaco fatta l’abbitudine, ma non s’è mai integratu, non s’è

mai affacciatu all’emporiu, l’unica cosa che ha saputu fa è

non infrange le leggi. Un paurosu è sempre statu un

paurosu! Ma dico io, a lu giornu d’oggi, se non si bonu a

infrange le leggi ‘ndo vai?

ORESTE                    E certu, se capisce, è come camminà co lu freno a manu

tiratu!

DAYANA                 ‘Sturdimi ddu anni po’ so stati un inferno! Un rinfacciu

continuo: “Io quassu non ce voleo vini! Io steo mejio do

steo! Tu hai dicisu pure pe’ me!” E che cavuli quarcunu

dovrà pure dicide su stu monnu!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

ORESTE                    E poi? Tutti li problemi che arza ogni vorda che tocca fa

un affare?

DAYANA                 Quanno me lo sposatu non era ccucì! E’ cambiatu da lu

giorno a la notte: un andru cristianu… io non l’arconosco più!

ORESTE                    E quindi?

DAYANA                 E quindi se se tratta solu de un po’ de sunniferu non ha

mai fattu male a gniciunu!

ORESTE                    Una cosa a breve però è?

DAYANA                 Je lu daco stasera ne la solita camomilla!

(Entra Benedetto attaccando il cellulare)

ORESTE                    Scccccc ci sta tu maritu…attenta!

DAYANA                 Oh… Bene’ si ritornatu?

BENEDETTO  Stupita?… non dovevo?

DAYANA                 Ma che dici? Ce mancerebbe…

BENDETTO      Dimmelo è perché se me deo squajià… preferisco fallo da

per me !

DAYANA                 Ma che si artornatu pe’ litiga? Potei anche armè do stei

eh!

BENEDETTO  E già… ma se armaneo do steo, s’apriano l’orizzonti de la

conoscenza?

DAYANA                 Tu me sa che hai trincatu un bellu cicchettu!

BENEDETTO  Due: tra primo e secondo tempo ma non so ‘mbriacu!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Eccolo… che non ce lo sapeo?

BENEDETTO Daya’… se lu metru de la sanità mentale jesse a cicchetti… tu te duvristi esse scolata una cantina sana!

DAYANA                 (Uscendo) Aco capitu… ciai voja de baccajà ma oggi non

ègiornata hai capitu caro mia… non è giornata! Lo voli un caffè Ore’?

ORESTE                    No no grazie

DAYANA                 E tu?

BENEDETTO  Un caffe… no! Doppo non fa me durmi… e se non dormo

ce lo sai no…. è un casinu!

(Dayana gira le spalle ed esce. I due rimangono soli in scena in una situazione imbarazzante di sguardi e silenzio. Benedetto guarda Oreste che si guarda addosso!)

ORESTE                    (Dopo lunga pausa) Che ciò chiccosa che non va?

BENEDETTO  No… niente…

ORESTE                    La partita com’è annata?

BENEDETTO  3 a 1 pe’ le Fere. E’ stata davero istruttiva

ORESTE                    Istruttiva una partita de pallone?

BENEDETTO  Hai voja! Durante l’intervalli fonno la pubblicità… e tu

non te poli immaginà quantu sia istruttiva la pubblicità

che donno su la terra de sti periodi!

ORESTE                    Sarà come dici tu!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO  So passati li spot de Francesco Armatori e de Wanna

Marchi a palla de foco!

ORESTE                    E beh che ci sta de istruttivu?

BENEDETTO  Ragionavo su lu fattu de come tutti e due abbiano fattu li

sordi… co li polli!

ORESTE                    E’ già… un tipu ruspante e un tipu umano!

BENEDETTO  Esatto! E dimme un po’, da imprenditore: quale tipo rende

de più?

ORESTE                    Veramente Non saprei

BENEDETTO  te lo dico io: lu pollu umanu!

ORESTE                    Ah si?

BENEDETTO  Ehhhhhh…    1000   vorde   de    più.   Non   tocca    mancu

allevallu… se alimenta da solu!

ORESTE                    Comunque a li stupidi ji ci sta bene! Per issi non ci sta

medicina e so’ lu male de l’universu!

BENEDETTO  Mah… io non so’ daccordu! Lu male de l’universu non

so’ li stupidi anzi… non te poli mancu immagina quantu

servono a testu universu. Lu male vero so’ li furbi!

ORESTE                    Gran bella teoria:       Li stupidi servono all’universo e li

furbi lu rovinano… e dimme ‘nbo… tu in quale delle due categorie stai?

BENEDETTO  Ehhhhhhhhh testa è una differenza suttile, come quella

che passa tra Heidi e Maometto

ORESTE                    E quale sarebbe?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO  A Heidi li munti je ridono, a Maometto lo vanno a trovà!

ORESTE                    E che vorrebbe di?

BENEDETTO  che tuttu dipende da chi guarda e da come se interpreta

quello che se vede !

ORESTE                    E anche oggi emo fatto la nostra bella lezione de filosofia

sai che c’è Benedè? Siccome io non ciaco tembu da perde

a filosofeggià vado da lu notaju Megrazzianu a mette a

postu un affarucciu che ciaco tra le mani.

BENEDETTO  E me fa piacere è un affarucciu bbonu?

ORESTE                    faccio mai affari cattivi io?

BENEDETTO  E che ne so?       Vidi: Anche testo dipende da li punti de

vista!

ORESTE                    Beh… te saluto…

BENEDETTO  Statte bene e Bbona fortuna Ore’… speramo che te sse

mantenga!

ORESTE                    Andrettantu a te caro Benedetto… la speranza è l’urdima

a morire! (esce)

BENEDETTO  Ma more! Eh Ehhhhhhhh… la speranza è l’urdima a

morie ma more… e pure sola perché è l’urdima! La

fortuna invece no… aiuta l’audaci e quindi mo io je daco

una spintarella!

(con  un  cellulare)  Pronto…  So  io!  Come  io  chi…

Benedetto. hai sindito bene tuttu? Hai registratu? Perfetto!

Mo ascolta a me: è scappatu da casa mia  propiu mo….

Porta li foji appressu… quilli so la prova de la truffa! Te

lo dico io che devi fa: E’ direttu da lu notajiu Megrazzianu

pe’ da corso all’attu che mi mojie ha firmatu.


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO Ja donatu la sua parte de emporiu! E ce lo so che ccucì non je rimane niente… a te che te frega fa come te dico io: faje da corsu all’attu in modo che se configuri il reato di lesione dei diritti e appena scappa da lu notaiu lu salassi!

In testu modu unu perde la proprietà e unu la libertà… come facemo senza emporiu non è affare tuu. Però me raccomando una cosa veloce che quillu entro du minuti ha fattu tuttu e scappa via… Non me ringraziassi… l’aco fattu propiu volentieri. Come dici? M’avete già versatu 50.000 jaspari de la taja su lu contu personale? E me li pijio sci! Me ce faccio un viaggittu a la faccia sia e quella de mi moje. Ma grazie a te! Grazie e Addio! (attacca il telefono)

E mo me ne pozzo anche ji… pijio lu telescopiu e te saluto Megrez! Ecco Quistu è l’attrezzo più utile de l’universu: tutti ce ne dovrebbero ave unu. Quanno guardi qui dentro vidi tuttu più chiaru, anche quelle cose de cui ignoreresti l’esistenza (Esce)

Rientra Dayana porta con se una tazza

DAYANA

Benede’  t’aco  preparata  la  camomilla…  te  rilassa  e

almeno stasera dormi…. fai un bellu sonnu e dimani

quanno te sviji... vedrai… te sembrerà de sta in un monnu

novu!

Benedè… Benedetto… ma ‘ndo si jiutu?

E’ scappatu. Mejiu… finisco de preparalla e la pija

quanno arvene!

DAYANA

(Tirando fuori il sonnifero conta le gocce con attenzione)

Una, due, tre, quatto, cinque! (Pausa Poggia la tazza

chiude la boccetta… ci ripensa riapre la boccetta) Sei,

sette, otto, nove, dieci…. Hai vistu mai! (richiude la

boccetta ci ripensa) 900 miliardi de jaspari?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

Dayana                          Undici, dodici, tredici, quattordici, quindici… (Chiude la

boccetta  poi  la  guarda  in  trasparenza)  Quella  che  è

armasta non basta pe’ ‘nandra vorda (la apre e la svuota

tutta e poi mischia con il cucchiaino) facemo ccucì

almeno nnon corremo rischi ecco fattu!

Entra Ravesio che ha arrestato Oreste entra insieme ad Oreste

DAYANA                 Oh ciao Ore’?… Hai vistu Benedetto?... Don Ravesio i

miei rispetti!

RAVESIO                Il qui presente Oreste Marini è appena uscito dal notaio

Megraziano  dal  quale  ha  depositato  questo  atto  di

donazione della sua parte di emporio in suo favore.

Questa è la sua firma signora?

DAYANA                 E la mia sci.

RAVESIO                Per qale motivo ha firmato questo atto?

DAYANA                 Don Ravè… ma che si stonatu… non dovessimo donà

l’emporiu a vui Donato pe’ 500.000 japari?

RAVESIO                Già! questo era l’accordo… solo che c’è un piccolo

particolare:

DAYANA                 Quale piccolo particolare?

RAVESIO                L’accordo è saltato… non si può fare!

DAYANA                 E perché non se pole fa?

RAVESIO                Perché per fare questo accordo occorre la presenza di un

emissario della famiglia Donato.

DAYANA                 Ah jemo bene sci, ma non eri tu l’investitu?


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

RAVESIO                No. Io sono il commissario di polizia interplanetaria

Ravesio Cellini…

DAYANA                 Sci e io so wonder woman

RAVESIO                Faccia  poco  la  spiritosa:  sono  qui  per  comunicarle

l’arresto di Oreste Marini… truffatore e raggiratore di cui

ero sulle tracce da tempo: E’ in arresto secondo l’unica

legge vigente a Megrez! La truffa lede un diritto umano e

lui è riuscito con il raggiro ad usurpare la sua proprietà

signora Dayana Pellegrino!

Lei invece non sarà imputata in quanto non ha potuto

mettere in atto la somministrazione di sonnifero che

sicuramente  troveri  in  quella  tazza,  ma  non  posso

dimostrare che non sia per uso personale!

DAYANA                 O Madre santa come usurpato?

RAVESIO                L’atto è valido a tutti gli effetti: l’emporio non è più suo!

DAYANA                 Ore’… di’ che cosa? Di che non è vero?

ORESTE                    C’è un disguido io so’ innocente!

RAVESIO                Ho anche la registrazione del nostro colloquio iniziale!

ORESTE                    Quello ‘ndo facei lu fintu tuntu?

RAVESIO                Già… mi fingevo stupido per farti spiegare il tuo piano

nei minimi dettagli.

ORESTE                    Porca zozza ladra m’ha incastratu! Ma come è possibile?

RAVESIO                Il suo telefono era sotto controllo e la chiamata fatta al suo

complice    terrestre    per   mandarle    il    così    detto    tipo

affidabile è stata rintracciata! Attendere il suo arrivo e

sostituirsi a lui è stato un gioco da ragazzi!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 Ore’… Ore’… parla ore’… discolpate….

RAVESIO                Secondo quanto sancito da questa unica legge di Megrez

quindi, lei signora perde i suoi averi e Oreste Marini sarà

confinato in luogo senza memoria e senza ritorno per

direttissima!

DAYANA                 Ma allora lei stava d’accordo anche co’ Benedetto?

RAVESIO                Si… Benedetto ha fatto la sua parte per la cattura di

questo delinquente

ORESTE                    Una parte da oscar… hai capitu l’acqua cheta?! ma giuro

che lu rovino fosse l’urdima cosa che faccio!

RAVESIO                L’ultima cosa che fai è sparì da qui!

DAYANA                 Un  commissariu  de  polizzia  interplanetaria…  Oreste

arrestato, l’emporio usurpatu… ma come possibile tuttu in pochi secondi?

RAVESIO                Semo a Megrez signo’ mica su la terra!

DAYANA                 E mo che je racconto a Benedetto quanno arvene?

RAVESIO                Dubito che il sig. Benedetto torni. Ha incassato i soldi

della ricompensa ed è partito per altra destinazione!

DAYANA                 Partitu? Come partitu e ‘ndo è jiutu?

RAVESIO                Non sono autorizzato a riferirlo…

DAYANA                 Vojo impugnà l’atto

RAVESIO                Non è possibile la sua donazione è stata ratificata ed è

valida Oreste Marini è già legittimo proprietario


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

DAYANA                 (Lancandosi contro Oreste) legittimo? Legittimo? Bruttu

zuzzu schifusu…m’hai rovinatu… rovinatu… fome faccio

io mo qui da sola… senza un lavoru… senza un sordu…

senza maritu…

RAVESIO                Dovrà ricominciare da zero. Si rimbocchi le maniche!

DAYANA                 E come, come! non ciaco più gnente!

RAVESIO                Non è vero: ha una casa, può venderla, prenderne una più

piccola ora che è sola e con il resto aprire una piccola attività! Benedetto le ha lasciato questa alternativa.

DAYANA                 Lei    la    jama    alternativa?    Una    catastrofe    la       jama

alternativa?

RAVESIO                Suo marito scappando ha impedito a lei di drogarlo e

quindi di commettere un reato contro la sua persona. Da sola con una casa può ricominciare.

DAYANA                 Sci ma a che prezzo? C’ea propiù raggione Benedetto… li

dinosauri  non  se  spicciano  e  le  pecore  se  contano

all’urdimu! (Rivolta a Ravesio) Ma lei ispetto’            abbia

pietà   me dica do è annatu… Benedetto… do si annatu

Benedettoooooooooo….!

(La scena si ferma sul palco)

(Entrando nel Teatro o nella piazza dal fondo e distribuendo banconote da 1000 Jaspari. Banca megraziana nome della compagnia e della commedia)


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO   Scusate il ritardo … bona sera… bona sera a tutti… ah che bello… guarda la gente, guarda che belli! tutti qui assettati che spettacolo… bona sera signora…. Piacere de

vedevve… finalmente oh! non vedeo l’ora d’arriva ! Lu viaggiu è statu lunghissimu 65 anni… ma co lu teletrasportu non me so accortu de gnente e so’ ‘rriatu qui come ‘na schioppettata! Bella la tecnologia… è importante la tecnologia!

Ma anche l’amicizia però… se non era pe’ l’amicizia co’ lu commissiaru Cellini che ha intercettatu la telefonata e ha finto de esse l’emissariu del clan dei Donato e quanno ne venivo a capo? Ete vistu come ha fattu la parte de lu stupitu… po’ dice che li stupiti non servono!

Grazie a lu telescopiu ho datu le coordinate a lu teletrasportu ed eccome qui: Da lu culu dell’orza a lu centru de Terni un battitu de cija!

Allora come jemo…? Ah beh… Vidi un po’ si che facce

…me sa che quasci quasci era mejio se armanevo a Megrez ! Oh… ho viaggiatu 65 anni luce pe’ tornà a Terni, non m’aspettavo la banda ma almeno tirate fori la voce: come jemo? Bene! E ciò piacere… devo di che pe’ esse passatu tuttu stu tembu ve sete mantenuti! Anzi quarcunu de vui me pare pure ringiovanitu! Complimenti!

Come dice scusi? Tuttu questo tempo quale? E già è vero… vui non sete stati teletrasportati in modo consapevole! Lu tembu pe’ vui è passatu pianu pianu è più difficile fa casu a li cambiamenti non ciavete tortu!

Però ci sta una realtà che non se pole negà: lu tembu è passatu e quello che semo oggi e lu risurdatu de le scerde che emo fattu. E io ago fattu la scerda de artornammene a Terni! Me frighi mo a me…!!


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CHIUSO IL MARTEDI’

Commedia brillante in due atti di Italo Conti

BENEDETTO  Lu pijamo lu ‘mpacchettamo… lu spedimo…. Ma dde

che… ma dde quanno… non ce lo sanno che lu modu pe’ fregà un ternanu ancora lu devono inventà… (Aulico) un ternano se pole frega’ solo da per se stessu!

Dice in che modu? Presembiu penzanno che pe’ risorve li problemi de la città tocca scappa via da la città e capì solu dopo che nun ci sta Megrez nell’univerzu che varga come lu postu ‘ndo si natu… privilegianno la tecnologia a discapitu de la tradizione e perdendo ccucì un pizzittu de radica ogni minutu che passa… lu ternanu se pole frega solu da per se stessu…(pausa) ma se pole anche riscattà da per se stessu!

Perche se quello che semo oggi lo dovemo a le scerde de jeri… quello che saremo domani… è lu fruttu de le scerde de oggi… e oggi è mo… e mo è subbitu! Dovemo attivà un teletrasportu… anzi ve dirò de più: la tele mancu serve; basta solu lu trasportu… trasportamo e famose trasportà: se è la passione e l’amore a governà la tecnologia e l’interesse allora semo un popolo…. Diversamente:….. Siamo soli!

Parte il brano siamo soli

Si chiude il sipario

FINE


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