Ci credo ma non è vero

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ORA SISTEMO TUTTO IO

1° EDIZIONE NOVEMBRE 2003

2° EDIZIONE  MARZO       2009

 

 I CREDO MA NON’E’VERO

                                               

                                                              Commedia Brillante in tre atti                                                                

                                                                            di                                                                                                 

                                                                                     

                                                                     Alfredo Giunti

                                                               

                      CI CREDO MA NON E’ VERO

                                             di                              

                                 ALFREDO GIUNTI

                                 ( Tutti i diritti riservati )

                                                PERSONAGGI

                             Brunetto Lapi                          ex macchinista delle ferrovie

                             Paolo                                      figlio di Brunetto assicuratore

                             Sabrina  Mannozzi                   ex fidanzata di Paolo

                             Desy Parodi                            compagna di Paolo 

                             Alvaro Cellai                            ex collega di Brunetto

                             Assunta Borri                           inquilina porta accanto

                             Matilde Borri ved. Bellacci       figlia di Assunta

                             Antonio Sani                            Dottore delle Assicurazione.

                             Ragazzo in bianco                   Commesso della rosticceria

  

                                                         

 

La commedia è ambientata a Firenze        ( anno attuale )

La scena si svolge all’interno di una stanza arredata con sobrietà dove esistono oltre la porta esterna, anche una porta di comunicazione con il resto dell’appartamento. Fra le cose che compongono l’arredo, vi è appeso alla parete un quadro con una foto di una donna, con sotto una piccola mensola, ove vi è un piccolo vaso con dei fiori di plastica e di un lumino elettrico (trattasi della foto della defunta moglie di Brunetto, Pierina )

                              ATTO PRIMO

Brunetto  ( età 55 –60 anni, dal fisico ben messo, è seduto su di una sedia, con una gamba adagiata su di un panchetto, sta parlando a voce alta rivolgendosi alla fotografia della defunta moglie) : lo vedi Pierina se fo tanto di trovare quello che m’ha  messo sotto, e che poi l’è anche scappato? dopo un mese d’ospedale, e so disposto anche a fare  qualche anno di galera. Perché dai cazzotti lo riduco peggio di quello che l’ha fatto a me!

 

Suonano alla porta.

Brunetto : e ci mancava anche la porta, tanto cammino bene! vediamo chi l’è? ( si alza con fatica dalla sedia, e aiutandosi con un bastone  va a aprire la porta, e si trova d’avanti un uomo dall’età di 55-60 anni. Alvaro,  amico e ex collega di Brunetto ) : oh Alvaro, menomale che tu ti sei ricordato di questo rottame, vieni entra ( i due si recano vicino alla tavola al centro della stanza e si siedono)

Alvaro  : siccome passavo di qui, e mi sono detto : o se andassi a far una visita a Brunetto, così e vedo come e sta

Brunetto : grazie della visita, ma per ora,si fanno pochi progressi. Da quando sono venuto via dall’ospedale, mi sembra di stare sempre uguale,miglioramenti non se ne vedono!

 

Alvaro : e ci va pazienza Brunetto. Con quello che t’éra successo, la t’é andata di lusso, ma lo sai che a quest’ora tu potevi essere a Trespiano a far compagnia alla povera Pierina

Bruntto : e lo so Alvaro, ma se proprio mi doveva andare bene, ora, invece di venirmi a trovare, ci  s’incontrava al circolo dei ferrovieri a giocare a bocce, allora si che m’era andata di lusso.

Alvaro : e lo so anch’io, ma si vede che quel giorno era destino che ti doveva capitare una disgrazia! comunque, Brunetto, se non fosse per la gamba che ti fa male…………..

Brunetto : oh i che credi anche al destino, Alvaro? Comunque non’è solo la gamba che mi fa male, ma è tutto il fisico. Poi mi sento demoralizzato ……

Alvaro : su, su, ma che demoralizzato, è questione di giorni, e ti passa tutto. Io sono sincero, se non fosse per la gamba che ti duole, così a occhio, mi sembra che tu stia meglio di prima dell’incidente, sembri perfino ringiovanito!

Brunetto : si t’hai ragione, in effetti quando mi guardo allo specchio, mi vedo ringiovanito. Oh  vieni via Alvaro! E ti ringrazio per il sostegno morale ( scuote la testa ) ma ringiovanito, proprio no!

Alvaro : o i che ti devo dire, sarà perché t’hai perso la pancia, e tu sei dimagrito , ma ti vedo bene! .

Brunetto : tu dici Alvaro? se a rimanere sotto una macchina, e s’ottiene questi risultati, appena mi vedo più vecchio, mi faccio investire un’altra volta……....

Alvaro : e si fa per dire, ma quando venni a vederti all’ospedale subito dopo l’incidente, mi venne da pensare con questo viaggio, oh l’impressione che Brunetto rimane al deposito, e non esce più.

Brunetto : e invece c’e l’ho fatta a uscire dal deposito. Però m’hanno declassato, da treno diretto a treno locale, quello che va piano, e si ferma a tutte le stazioni…………

Alvaro  :stai zitto! Te sei stato un miracolato. Quando ti vidi all’ospedale, eri un incrocio fra una mummia e un cosmonauta, tutto fasciato, pieno di fili che l’andavano a certi marchingegni, tu sembravi pronto per il lancio in orbita!

Brunetto : guarda, che a momenti e ci finivo per davvero in orbita. Ma ti rendi conto, io stavo attraversavo  la strada  sulle strisce, dopo tre passi, mi sono sentito sollevare con una botta che…

Alvaro . certo che deve essere stato un bel tonfo…………

Brunetto  : che dici te? Vedi, se non c’era quel cassonetto della nettezza che mi fermava, a quest’ora ero ancora per da vero nell’aria!

Alvaro : ima spiegami una cosa, ma che avevi il paraocchi come ai cavalli, oh come si fa, a non vedere una macchina che l’arrivava a tutta birra?

Brunetto : ma che paraocchi, un secondo prima, avevo guardato di qua, e di la, la strada era libera, avevo appena incominciato a attraversare, e in quel momento è successo il finimondo …………

Alvaro  : te tu dici d’avere guardato se la strada era libera. Ma io ti conosco, sicuramente éri distratto perché forse dall’altra parte del marciapiede stava passando una bella donna?

Brunetto : io non mi ricordo di nulla, solo che avevo appena comprato il giornale all’edicola di fronte, e lo stavo ripiegando per metterlo nella borsa, quando è successo la disgrazia

Alvaro : ma come è possibile fare tre, quattro passi sulle strisce, e essere investito. Ma con la testa dov’eri ? per non vedere una macchina, che arrivava come un fulmine?

Brunetto:  a me, me lo hanno detto che era stata una macchina a investirmi, perché io non ho visto nulla! Però a essere distratti, siamo stati in due, io e quello che la guidava! ………

Alvaro  : e te, anche se è stato un attimo, è mai possibile che non ti ricordi nemmeno il colore della macchina, che tipo?………..

Brunetto : nulla, di nulla, ma il guidatore, sembra che non si sia nemmeno accorto d’avermi investito, hai capito?

Alvaro : Anche il tuo figliolo, mi disse che era stato un incidente strano, nessuno aveva visto nulla, non c’era nemmeno un testimone. Però, ma non’éri andato a comprare il giornale, allora il giornalaio deve aver visto tutto?………

Brunetto . no, lui ha detto che era andato dietro l’edicola per sistemare delle riviste, ha sentito solo il botto, e basta! mi sembra strano, che in pochi secondi fosse andato dietro l’edicola?

Alvaro : no, t’hai ragione Brunetto, quel giornalaio a visto tutto, ma non vuole parlare per non compromettersi!

Brunetto . ma perché secondo te ha paura di compromettersi?  

Alvaro : Perché molte volte, tu vai dai carabinieri come testimone, alla fine tu esci come indagato!

 Purtroppo oggigiorno il mondo é cambiato, ognuno per se, e un Dio pe tutti

Brunetto : il maresciallo dei carabinieri che indaga su l’incidente, dice che non c’è uno straccio di testimonio. Forse è meglio così, perché se scopro chi è stato, un mesetto d’ospedale non glielo leva nessuno!.

suonano alla porta con due trilli brevi e uno lungo del campanello

Brunetto  :  abbi pazienza Alvaro, guarda li sul tavolo vicino all’uscio, ci sono delle tazzine in fila, prendi la prima, credo che ora tocchi al sale ( Brunetto s’era alzato per vedere il tavolo ) si,  si, quella. Apri per favore........

Alvaro  ( è con la tazzina in mano in prossimità della porta) : oh Brunetto , ma i che succede? Se ti  suonano alla porta, bisogna andare a aprire con una tazzina di sale in mano?. Ma che è un nuovo modo di fare l’elemosina?

Brunetto  : vai, apri, non ti preoccupare, dopo ti spiego tutto!

Alvaro con la tazzina in mano apre la porta, e si trova di fronte una donnetta secca con tutti i capelli bianchi con a dosso, una lunga vestaglia.(Assunta )

Assunta  ( squadra la persona che l’è ha aperto la porta, poi cerca di vedere nella stanza ) : che è in casa il signor Brunetto? 

                                   

Brunetto : (che s’era di nuovo seduto, e alzando la voce ) : certo che sono in casa signora Assunta, ma dove vuole che vada in queste condizioni, venga, venga, s’accomodi.

Alvaro e Assunta raggiungono Brunetto al tavolo…………… .

Assunta. : mi scusi tanto signor Brunetto, non credevo che avesse delle visite, e mi dispiace disturbarla, ma purtroppo sono rimasta a corto di sale, e mi chiedevo se era possibile…………..

Brunetto : ma per carità signora Assunta, nessun disturbo, ma le pare?…………

Assunta : doveva venire la mia figliola con la spesa, ma ancora non s’è vista, che me la presterebbe una tazzina di sale?

 Brunetto : ma certo signora Assunta, ci pensa il mio amico Alvaro, si sieda qui con noi, ci faccia un poco di compagnia.

Alvaro  ( che aveva seguito la signora Assunta con una tazzina in mano ) : ecco signora, una tazzina di sale bella e pronta

Assunta : grazie, (prende la tazzina, e si rivolge verso Brunetto) : come va oggi signor Brunetto, meglio è?

Alvaro : hai visto Brunetto, anche la signora s’è accorta che stai migliorando.

Assunta : certo signor Brunetto, mi sembra che migliori a vista d’occhio. E’ proprio vero, vivere in famiglia, è metà medicina

Brunetto : io non mi lamento, ma purtroppo in questi casi per guarire ci vuole tempo e pazienza, e io quella l’ho di già spesa tutta………... 

 

Assunta : è  vero, oltre alle medicine, ci vuole il tempo per guarire. E da solo in una casa così grande, ci s’annoia, gli ci vorrebbe una compagnia, anche per fare due chiacchiere

Alvaro : io quando posso, e vengo a fargli compagnia, ma purtroppo, ho anche altri impegni ……

Assunta : è ma c’è compagnia, e compagnia! Ora bisogna che la lasci, e scusi per il disturbo………

Brunetto : ma che disturbo signora Assunta, lei venga quando vuole, che a me mi fa sempre piacere

Assunta : grazie, ( poi guardando la tazzina nella mano ) : appena arriva la mia figliola, gli rimando la tazzina con i sale. Arrivederci signor Brunetto, e piacere d’averlo conosciuto signor Alvaro.

Assunta esce

Alvaro : ma chi l’è questa signora Assunta, e come facevi a sapere che era lei e, che voleva il sale?, e per quale motivo su quel mobile, ci sono tante tazzine in fila con lo zucchero e con i sale?

Brunetto : ora secondo te, pensi che io sia un indovino per sapere chi éra?  Hai sentito come ha suonato il campanello?

Alvaro : guarda che non ci sarebbe mica da meravigliarsi, se a causa della botta che t’hai preso in testa, tu abbia acquisito doti soprannaturali, non saresti neanche il primo caso…

.

Brunetto : meglio, a me l’unica cosa che m’ha fatto sviluppare l’incidente, è stato un bel giramento ma di ciglioni, e basta…..

Alvaro  : meglio così, perché certe doti soprannaturali, creano dei problemi……. …..

Brunetto : invece a me mi piacerebbe avere quelle doti. Comunque la signora Assunta, s’é trasferita da poco nell’appartamento vicino, vive da sola e, la sua figliola, viene a trovarla tutti i giorni. …

Alvaro : questo l’avevo capito anch’io, ma per caso, non hai mica organizzato il commercio del sale e dello zucchero per arrotondare la pensione,oppure c’è sotto qual’altra cosa?

Brunetto : il fatto è che la signora Assunta appena sente che ho delle visite, viene subito a chiedermi o il sale, o lo zucchero, ma è una scusa per vedere chi c’è in casa.

Alvaro : questa signora Assunta, con questa storia del sale, e dello zucchero, ha messo su un bel teatrino. Ma non’è che per caso sia gelosa di chi viene a farti visita?

Brunetto :  ma che motivo l’avrebbe d’essere gelosa?

Alvaro  : e poi, tutte quelle tazzine che tu gli dai con lo zucchero, o il sale, ma che te le rende?

Brunetto : la figliola ha capito che questa è una mania, tutti i giorni, quando viene dalla mamma, mi riporta le tazzine piene. E m’ha pregato di stare al gioco, nella speranza che le passi la fissazione!

Alvaro : e va bene, però mi devi spiegare come fai a sapere quando vuole il sale o lo zucchero?

Brunetto : è semplice. La signora Assunta, non chiede mai di seguito la stessa cosa, il sale, poi lo zucchero, poi di novo sale e così via .

Alvaro : allora se in un giorno vengono a trovarti, per esempio 5 persone, sono 5 tazzine? Io vorrei sapere come fai a reggere una sceneggiata così? Ma nemmeno da ragazzi quando si giocava ai bottegai!…

Brunetto  E allora? se questa donna ha questa fissazione, cosa ci vuoi fare? Ti dirò, che la cosa non mi dispiace. Anzi è un diversivo per passare le giornate. Tu sapessi quando s’è soli come sono lunghe! .

Alvaro : Certo, è vero, la solitudine è una brutta malattia, E se non hai niente di meglio, va bene anche così. Ma conoscendoti bene, ma siamo sicuri che non ci sia un altro motivo?

Brunetto : ora secondo te, non penserai mica che faccia tutto questo perché spero di avare con la signora Assunta un rapporto particolare? 

Alvaro : no, no,conosco bene quali sono i tuoi gusti. Ma parlami un pochino della sua figliola? Non sarà per caso una bella donna, e magari anche disponibile?

Brunetto  : è vero, non lo posso negare, è veramente una bella donna, sulla cinquantina, vedova e molto gentile, e quando mi riporta le tazzine, si ferma volentieri a parlare …………

Alvaro : ecco, belle spiegato tutto. Guarda che quello che ha battuto la testa, sono io. Lo dovevo capire subito, che in tutta questa faccenda, stai architettando un piano che include la vedovella!

Brunetto : ma cosa vuoi architettare? L’ammetto, la vedova mi piace, e anche tanto. Però tutte le volte che viene a trovarmi, non fa che parlarmi del defunto marito, morto poco dopo il matrimonio.

Alvaro : poverino, chissà quanto t’hai pianto, quando hai saputo che era diventata vedova dopo poco che s’era sposata? Dai retta cosino, mica per caso hai fatto un pensierino sulla vedovella?

Brunetto : e se c’ho pensato! ma nemmeno poco. Però ora devo risolvere un paio di problemi, il  primo è quello di rimettermi in carreggiata, e poi c’è quello del mio figliolo………..

Alvaro : perché, che per fare la corte a una donna devi essere in condizione di fare i cento metri piani in dieci secondi? Comunque e questione di tempo. E riguardo al tuo figliolo cosa è successo?

Brunetto : tu sapessi quello che ha combinato il mio figliolo? Così di punto in bianco ha lasciato la vecchia fidanzata, e ha portato in casa per conviverci il suo nuovo direttore!…… .

Alvaro : ma i che mi dici? Sicché il tuo figliolo convive con il suo direttore, qui, in questa casa, sotto il tuo tetto?

Brunetto : e per di più gl’ho dato anche la mi camera matrimoniale!………….

Alvaro : ma allora tu sei d’accordo anche te! è vero che oggi certe cose le vengano fatte alla luce del giorno, ma che Paolo l’avesse questo vizio, non c’avrei mai creduto! Che mondo? che mondo?

Brunetto : ma i che t’hai capito? ma di che vizio stai parlando? oh bischeraccio, il direttore di Paolo, è una donna,  e che donna!…………

Alvaro : oh Brunetto? Se tu mi dici direttore, io penso che sia un uomo. Se invece dici direttrice, capisco che è una donna!

Brunetto : tu l’avrai anche vista insieme a Paolo. Quella la puoi portare anche chiusa in una balla, ma si capirebbe ugualmente di che sesso è! vai tranquillo che Paolo ha il vizio giusto!.

   

Alvaro : ho capito di chi tu parli, quella è veramente una bella donna. Paolo me l’ha presentata, e ti dirò m’é sembrata una brava figliola e anche che ti fosse di molto affezionata? 

Brunetto  :  invece io, ho tutt’altra sensazione. Non mi sembra una ragazza sincera, forse,  spero di sbagliarmi, ma in tutto questo attaccamento mi sembra eccessivo! ……….

  

Alvaro : vedi, sicuramente non t’hanno raccontato nulla dei primi giorni che eri in coma all’ospedale. Ma lei era fissa al tuo capezzale, povera creatura ……

Brunetto :  e l’ho saputo, ma non sono convinto che la lo facesse solo perché sono il babbo del suo compagno, ma per un’altro motivo, che al momento mi sfugge?

Alvaro : ma i che ti passa per la testa? Guarda che s’interessava con tutti i dottori, quando, e se  saresti uscito dal coma, e se poi potevi essere in grado di ricordare come era successo l’incidente…

Brunetto : allora vuole che la perdoni di essere stata la causa della separazione di Paolo e Sabrina dopo tant’anni di fidanzamento, e poco prima di sposarsi. Io le dissi subito che tutto questo non mi piaceva…. ……

Alvaro : vedi Brunetto, questi ragazzi d’oggi, vedono il mondo differente da noi. Non si fanno  più tanti scrupoli…………

Brunetto : ma te pensa, perché si potessero sposare, s’era deciso di scambiarsi le camere, la mia matrimoniale con la sua da scapolo, in attesa che trovassero una casa nella zona…..

 

Alvaro : avevi fatto bene, tanto a te di una camera matrimoniale, a cosa ti sarebbe servita? Dal momento che sei rimasto solo?

Brunetto : figurati, io pe Sabrina sarei andato a stare anche in un sottoscala. Ma invece nella camera e c’è tornato con il suo direttore. E questa è una cosa che non m’è piaciuta !

Alvaro  : oh i che ti devo dire, si vede che doveva  succedere, meglio lasciarsi prima, che dopo sposati, ora , prima fanno un periodo di convivenza, e poi .se tutto va bene si celebra. 

Brunetto : si perché, se le cose non dovessero andare bene, cosa fanno? riportano il pezzo difettoso  in fabbrica e se lo fanno  sostituire?

 Alvaro :nulla, e si lasciano, e amici come prima ………..

Brunetto : ma io ci sono rimasto male. Sabrina, per me éra come una figliola. Ma quel bischero del mio figliolo ha fatto lo scambio, fuori Sabrina, e dentro Desy, come se fosse una cosa normale…….

Alvaro  : purtroppo Brunetto è così, c’è poco da fare. Non te la prendere, e stai tranquillo.Ora bisogna che ti lasci, ma uno di questi giorni e ritorno a farti visita Stai pure seduto, che conosco la strada.

Brunetto : Alvaro, te non sai quanto m’ha fatto piacere questa chiacchierata. Vieni quando vuoi, che sei ben accetto. Tanto in queste condizioni e vado poco lontano! .

suonano alla porta, Alvaro prende una tazzina e va verso la porta

Alvaro : i che devo fare, apro e do la tazzina dello zucchero alla vecchia?

Brunetto : apri, ma vedrai che sicuramente non’è la signora Assunta?

Alvaro apre la porta, e si trova di fronte una signorina dall’apparente età fra i 20-25 anni. molto carina.( Sabrina ), entra nella stanza.

                             

Sabrina : buona sera Alvaro, vedo che anche lei è venuto a fare visita al nostro malato ( si rivolge verso Brunetto) allora Brunetto come va?  

Alvaro : Sabrina, ero alla porta pronto per andare via. Se t’è possibile trattieni un pochino con il nostro malato, perché va tirato su di morale.

Brunetto : grazie Sabrina, che nonostante tutto, ti sei ricordata di questo vecchio rottame.

 

Alvaro  (con la porta aperta pronto per uscire, toccandosi la fronte con una mano ) : Oh Brunetto, ma lo sai che ti dovevo portare a firmare il rinnovo al dopolavoro e ho dimenticato il foglio a casa! allora domani ritorno, perché è urgente.

Brunetto : lascia stare Alvaro, stasera quando esce dall’ufficio, ci faccio passare Paolo da casa tua,

Alvaro : no, no, ci penso io, tanto devo venire da queste parti, così salgo un attimo, e te lo faccio firmare .

Alvaro esce e chiude la porta, Sabrina si avvicina alla tavola dove è seduto Brunetto.

Brunetto : vieni Sabrina, siediti. Era un po di giorni che non ci si vedeva. Ho saputo da un infermiere, che quando ero in coma, sei venuta a trovarmi  all’ospedale tutti i giorni …………

Sabrina : era il minimo che potevo fare. Venivo sempre quando ero sicura di non incontrare Paolo…………

Brunetto :.Così a soffrire s’era in due, te nell’anima povera bambina, e io nel fisico 

Sabrina : vedi Brunetto, anche se ormai non faccio più parte della famiglia. Ma a te, ti voglio benne come se tu fossi il mio babbo.

Brunetto : non mi ci far pensare! perché quando Paolo mi disse quello che aveva intenzione di fare, io, se ero un uomo, come minimo lo dovevo buttare fuori di casa, e invece………….

Sabrina : non c’era nulla da fare Brunetto, credimi. Lui ha preso una sbandata, e nemmeno se ne rende conto, io sono dell’idea che lui sia stato stregato da quella li! …………

Brunetto : qualcosa gli deve essere successo. Io ti giuro sulla memoria della povera Pierina, che ho cercato di farlo ragionare, ma quello sembra che si sia ribevuto il cervello

Sabrina : a volte penso che la colpa di tutto quello che è successo, sia stata mia.

Brunetto : ma te, che colpa vuoi avere? Te lo dico io, quello da piccino è cascato dal seggiolone, non c’è altra spiegazione. Perché lasciare una ragazza come te, per quella li! Che è normale? 

Sabrina  : Paolo aspettava questo nuovo direttore provvisorio per dimostrare le sue capacità a ricoprire quella carica. E su questa promozione, s éra fatto un sacco di progetti per il nostro futuro..

Brunetto  : e lo diceva anche a me, babbo, appena m’avranno conosciuto, quel posto è  mio, stai sicuro! Ma non t’arriva un direttore donna! e che quel coglione ci perdesse la testa.?

Sabrina : e invece, guarda che cosa è successo? ma non poteva venire un uomo?

Brunetto  : e m’accorgo che ancora tu gli vuoi bene. Ma per me, non si merita nulla, se tu puoi, cerca di dimenticarlo!

Sabrina : e mi provo a dimenticarlo, ma non ci riesco, siamo stati troppo insieme, ci siamo innamorati quando ci siamo visti la prima volta alle scuole elementari, e tutto è finito con all’arrivo di quella donna…

Brunetto : hai ragione, però da un po di tempo lo vedo di molto ciondoloni, é scontroso nei confronti della Desy. Non vorrei che il bischeraccio incominci a rendersi conto della corbelleria che l’ha combinato!  .

Sabrina ( si asciuga gli occhi ) :da quando ci siamo lasciai, volutamente, se fatto in modo di non incontrarci più, però l’altro ieri l’ho visto in centro…………..

Brunetto ( con voce apprensiva ) e i che t’ha detto? Dimmi, che si vuole rappacificare con te?

Sabrina : no, non ci siamo parlati. Era fermo di fronte a una vetrina, dal riflesso del vetro, vedevo la sua faccia, era triste, e tirata, per me lui non stava guardando niente, ma stava pensando a occhi aperti 

Brunetto : allora è vero, quel ragazzo ha qualche problema, e non sa come affrontarlo……

Sabrina :  quando m’ha visto, per un attimo m’ha sorriso, e gl’occhi gli brillavano, poi s’è girato e il viso era tornato quello triste di prima, ha abbassato la testa, e è sparito fra la gente.

Brunetto  :  allora bisogna che parli con Paolo, per capire se il famoso colpo di fulmine s’è spento, e  come sono ora i suoi rapporti con Desy! 

Sabrina : speriamo che sia vero, che tutto sia finito con quella antipatica di una milanese.

Brunetto : guarda che anche a me, quella donna mi sta tanto sulle scatole, perché è convinta d’essere in ufficio anche quando è a casa, e Paolo………

Sabrina  : oh perché i che gli fa?

Brunetto   : gli comanda a bacchetta, non vuole repliche..Vedi se Paolo mi dice che con quella donna è in rotta. Stai tranquilla, che ci penso io a sistemare le cose. 

Sabrina :  oh Brunetto, io non sapevo come fare. Sono venuta per sapere se t’eri accorto anche te di un qualche cambiamento di Paolo. Mi raccomando, non gli dire nulla di tutto questo!

Brunetto  : stai tranquilla, che non dico nulla a nessuno. Ma a questo punto, ho deciso, ci voglio vedere chiaro, e se m’accorgo che con Desy c’è rottura, ci penso io a metterla su un treno per la Padania, e liberare il campo…..

Sabrina : speriamo che sia vero. Guarda lo giuro, che se Paolo ritorna con me, il primo maschio che ci nasce, lo voglio chiamare  come te!

 

Brunetto: e ci mancherebbe anche questa, il mio è un nome all’antica, e non va più di moda.

Sabrina : si, ma le brave persone non passano mica di moda……….

Brunetto :  Io duro fatica a crederci, che un coglione come il mio figliolo, si debba meritare una donna come te?

Sabrina : l’amore è cieco, e non ci si può fare nulla. Ma mi raccomando Brunetto, noi non ci siamo visti, perché non voglio passa per una che non s’arrende e.........

suonano alla porta

Sabrina : oh dio, non sarà mica Paolo che torna a casa?

Brunetto : stai calma che non’è Paolo, lui ha le chiavi, fammi un piacere, guarda chi è?

Sabrina : Brunetto io vado via, se ci sono delle novità dammi un colpo di telefono capito?

(va verso la porta, l’apre e si trova di fronte una bella donna. Età 45 / 50 anni Matilde )

Matilde  ( la voce è un poco esitante, e cerca di guardare all’interno della stanza ) : mi scusi il disturbo, cercavo il signor Brunetto…………

Brunetto  ( con voce allegra ) : venga, venga, signora Matilde, scusi se non mi alzo, ma ho approfittato della signorina che stava uscendo, s’accomodi, non faccia complimenti, prego!.

Sabrina   ( fa passare Matilde ) : allora Brunetto, spero di rivederti presto, ( poi si rivolge a Matilde )  a rivederla signora, ( esce e chiude la porta). 

Brunetto : venga, venga, signora Matilde, si sieda qui vicino a me. E mi scusi se non m’alzo!

 

Matilde : ma per carità, stia comodo, per caso con la mia presenza, non’è che ho disturbato?

Brunetto : ma quale disturbo? Lei non sa che piacere mi fa di vederla. Venga  s’accomodi

Matilde  ( si siede vicino a Brunetto ) : sa, ho visto quella ragazza, allora pensavo che……..

Brunetto  : ma che dice, quella era la fidanzata del mio figliolo, ma ora purtroppo si sono lasciati, ma noi due, siamo rimasti sempre in buoni rapporti.

Matilde : mi dispiace, forse dovevate parlare di cose importanti, e io sono venuta a disturbare…..

Brunetto : ma quale disturbo, la ragazza stava per uscire, non si preoccupi. Che le devo dire la verità? io non vedevo l’ora che lei arrivasse. Mi sono abituato alle sue visite, che conto le ore…….

Matilde : lei é troppo gentile, sono venuta a scusarmi per il disturbo che le crea la mia mamma, e a riportargli le tazzine…..

.

Brunetto : guardi che la su mamma, non mi disturba, anzi a volte quando viene a trovarmi, si scambia anche due parole………..

Matilde : mi deve credere, fino a poco tempo fa, era una donna normale, poi tutto un tratto e…..

Brunetto : ovvia ma cosa c’è di male, non vorrà mica dire che per il fatto delle tazzine, é diventata una donna strana?

                    

Matilde : guardi che non’è l’unica stranezza! Tutto ebbe inizio quando prese la decisione di volere venire a stare di casa qui, in quella che éra stata la casa della sua sorella defunta……….

Brunetto : e i che c’è di strano, tornando di casa in quella che era stata della sorella, le sembrerà che non sia mai morta!, oh che so io …..

Matilde : e poi il fatto delle tazzine con il sale e lo zucchero, ma soprattutto, è per certi discorsi incomprensibili che fa……………

Brunetto : a esse sinceri, anch’io mi sono accorto che la signora Assunta alcune volte, fa dei discorsi,  che non riesco a capire

Matilde : allora anche lei s’è accorto che dice delle stranezze?

.

Brunetto : certo, trovo che è cambiata. Mi ricordo che quando venivate a trovarmi all’ospedale, era una persona premurosa, gentile, ma di molto assennata….….

Matilde  : e invece, sa cosa penso, che tutto é incominciò da quando decise che io, e la mia mamma,  tutti i giorni si doveva venire a trovarla all’ospedale…..

Brunetto : guardi che a me mi faceva piacere, in questo non ci vedo nulla di strano…….

Matilde : appena seppe che lei sarebbe stato dimesso, e che tornava a casa, prese subito la decisione, e disse, io vado a stare nella casa della mia sorella….

Brunetto : io non ho capito il motivo, per questo suo improvviso desiderio di tornare di casa qui. A dire il vero questo comportamento m’è sembrato incomprensibile………………..

Matilde : e invece io ho un’idea, e non mi vorrei sbagliare. Ma, mi meraviglio che lei non abbia capito…….

Brunetto : ma perché, che ce qualcosa da capire su una fissazione di una donna, diciamo.anziana?

 Matilde :  via non mi faccia vergognare, già parlare di certe cose di una donna non più giovane, e poi se è la propria mamma, mi mette in imbarazzo………

Brunetto : ma perché, che cosa mi deve dire di tanto difficile da doversi vergognare, che io non ho capito?

Matilde : vede signor Brunetto, solo a pensarci mi vengono le palpitazione, ( si contorce le mani, poi evita di guardare Brunetto)  la mi mamma, e, e, s’è innamora, insomma e s’è innamorata di…………..

Brunetto : la s’è innamorata, ma di chi?……..

Matilde  ( la voce è sopra le righe ) : ma come di chi? di lei! E il peggio e che sembra che si sia innamorata come una ragazzina di 18 anni.

Brunetto  oh mammina, e ci vorrebbe anche questo. Via, signora Matilde, spero che stia scherzando?, non mi prenda in giro, su  ……...

Matilde : magari facessi per scherzo! Pensi che la mia mamma, è ntenzionata a coronare questo amore, con un matrimonio…..

 

Brunetto : oh signora Matilde, qui si rasenta la follia. Ma si rende conto la sua mamma che potrei essere il suo figliolo?

                                               

Matilde :  guardi che io, ho cercato di faglielo capire, che la cosa era impossibile, ma per lei sembra che la differenza d’età fra due innamorati, non sia un ostacolo………...

Brunetto : ma che è sicura, che visto come sono ridotto, non si sia mossa a compassione, e amore materno?

Matilde : ma che compassione, ma che amore materno, se gli dico che il sentimento è un altro, mi deve credere……

Brunetto : ma come può essere successo, io tutte le volte che ho avuto modo di parlare con la sua  mamma, i nostri argomenti si riferivano, o al tempo, o hai miei dolori, oltre al sale e lo zucchero….

Matilde :  una volta che erravamo tornati dalla visita quotidiana all’ospedale, al rientro a casa mi disse, hai visto, nonostante tutto il signor Brunetto è sempre un bell’uomo.

Brunetto : ma ditemi voi come faceva a dire che ero un bell’uomo, ridotto com’ero? .

Matilde : oh i che gli devo dire, la si meravigliava per il fatto che ancora fosse vedovo. Poi guardandomi mi dice, io ci farei un pensierino, un uomo così non ci si fa scappare!.

Brunetto   (grattandosi la testa ) : ma allora la faccenda è seria!

Matilde : oh i che gli sto dicendo, oltre che seria, per me è anche imbarazzante!

Brunetto  : ora si spiega il perché di tutto quel l’andirivieni delle tazzine. E dire che pensavo fosse solo per scambiare due parole, ma se le cose stanno così, sono preoccupato.

Matilde: comunque ora che è al corrente di questa sua infatuazione, mi raccomando, faccia finta di non sapere nulla, nel frattempo vedrò di riportarla alla ragionare.

Brunetto : signora Matilde, può stare tranquilla, non mi permetterei mai di mancare di rispetto alla su mamma 

Matilde  : cercherò di parlarci facendoli capire he la sua infatuazione verso di lei è una cosa impossibile ..

Brunetto : guardi, sono veramente preoccupato, spero che riesca a convincere quella donna dell’assurdità dei suoi propositi. Credo che sarà necessario doversi rivedere. Se lei è d’accordo, io proporrei di passare dal LEI al TU, che cosa ne dice?  

Matilde : certo, volentieri. Diamoci del tu. Ora Brunetto ti devo lasciare, domani torno a trovarti, e ti metto al corrente se sono riuscita a far capire alla mamma che è una cosa impossibile!

Brunetto  oh Matilde, mi raccomando, guarda che t’aspetto, perché la tua visita, e quella che mi riempie le giornata.

Matilde   : stai tranquillo Brunetto, guarda che anch’io vengo volentieri a farti visita ( esce e Brunetto l’accompagna con lo sguardo, e appena ha chiuso la porta )

Brunetto  ( seduto su la sedia parla a voce alta ) : ma ditemi voi, oh chi c’avrebbe mai pensato che alla  vecchia gli fosse preso questa fissazione. E invece io mi sono innamorato della figliola, e c’è una bella differenza! .

                              

Brunetto  : eppure un sistema ci deve essere per raddrizzare questa situazione? Ma, si starà a vedere (prende il giornale e l’apre ) : oh vediamo i che ci raccontano di bello.( Brunetto legge a voce alta i titoli )” Il rincaro della benzina “ vai ci risiamo “ Scosse di terremoto in Sicilia “  altre tasse, “Aumento del costo della vita” perché, che è una novità? forse che qualche volta è diminuito? “ In Svezia ammesso il matrimonio fra Gay “ benino, ci voleva anche questo! .

                                      

Brunetto ( sta leggendo il giornale a voce alta ) : il governo Svedese ha emanato una legge che permette il matrimonio fra individui dello stesso sesso….(.Suonano alla porta, Brunetto lascia il giornale aperto sul tavolo e aiutandosi con il bastone va ad aprire la porta, il campanello suona di nuovo ) : calma che arrivo…..

Brunetto   ( apre la porta, e si trova d’avanti la signora Assunta ) : oh signora Assunta, i che gli manca il sale, o lo zucchero?

Assunta : no, no  a zucchero e a sale e sto bene, a momenti n’ho più io dei monopoli di stato. Sono venuta per scambiare due parole con te ( Brunetto è fermo d’avanti alla porta) ma che mi fai passare o si deve parlare qui sull’uscio?.

                         

Brunetto : abbia pazienza, mi scusi. Venga, s’accomodi ( Brunetto e Assunta entrano nella stanza, si dirigono verso la tavola, e con voce melodiosa)  stavo aspettando un mio caro amico, anzi, credevo che fosse proprio lui…….

Assunta : mi dispiace, ma come tu vedi non sono il tuo amico, ma mica per caso disturbo, vero?

Brunetto   (voce melodiosa) : no che non disturba signora Assunta, vede sono un po preoccupato per questo ritardo del mio amico. Siccome si tratta di una cosa che mi sta a cuore, Non vorrei che gli fosse successo qualcosa? ( mentre parla vanno a sedersi vicino alla tavola ).

Assunta : t’hai una voce strana che non t’avevo mai sentito? Comunque, la mia è una cosa svelta, si tratta di poche parole. Se poi arriva, il tuo amico, vorrà dire che l’avrà un po di pazienza! …………

Brunetto   ( voce melodiosa ) : si, si. Ma facciamo alla svelta, non vorrei far aspettare il mio amico!

Assunta  (seduta di fronte a Brunetto ) :  ma a te, non t’é venuto a noia a stare così, intendo il vivere da solo, senza una compagnia di una persona per scambiare una parola……………….

Brunetto  ( voce melodiosa, portandosi una mano sul petto ) : sapesse quanto,  è vero! senza una compagnia  si sta male…….

Assunta : .Se non mi sbaglio, saranno quasi 10 anni che sei vedovo

Brunetto  ( voce melodiosa ) : si è tanto, a maggio sono proprio 10 anni che la mia povera Pierina m’ha lasciato……

.

Assunta  ascolta Brunetto, ma che hai qualcosa alla gola, non t’avevo mai sentito parlare così!

Brunetto ( scuote la testa ) : no signora Assunta, questo è il mio modo di parlare…

Assunta : strano, non c’avevo mai fatto caso. Comunque ti volevo dire che sarebbe anche il momento che tu pensassi a sistemarti. E a uno come te, non dovrebbe essere nemmeno difficile trovare una donna…..

Brunetto    (voce melodiosa ) : una donna? no, no, guardi sono sincero, è una cosa che non mi passa  per la testa ( muove la testa negando) e poi una donna. M’è bastata la mia povera Pierina!.

Assunta :   male, di molto male, per te ci vuole una donna matura, che conosca la vita, e che abbia esperienza di matrimonio, andrebbe bene anche una vedova, non più tanto giovane, e che non abbia grilli per la testa.

Brunetto  (a queste parole incomincia a guardare il giornale che era rimasto aperto sopra il tavolo e con una voce melodiosa, e movendo la testa accompagna le parole ): allora le voglio confessare una cosa. Io sto aspettando che il mio figliolo, e la sua compagna vadano a stare per conto suo, così anch’io potrò accasarmi.

Assunta :  Bravo! Ora tu mi piaci!, se è lecito, chi sarebbe questa donna fortunata ?

Brunetto  ( voce melodiosa ): ma come, ancora non l’ha capito? Non si tratta di una donna fortunata, ma di un uomo fortunato, ora poi che in Svezia è ammesso il matrimonio fra uomini, la cosa diventa possibile anche in Italia. Che dice signora Assunta?

Assunta ( con voce sopra le righe ) i che dico io? Vedi se è vero……..

 

Brunetto (mostrando il giornale indica l’articolo e con voce melodiosa ) : guardi, è scritto proprio qui! Legga, vede ci possiamo anche sposare fra uomini!

Assunta : ( si alza di scatto e con voce alterata) : oh Madonnina mia i che ho combinato. E come mi sono data da fare per farti conoscere la mia figliola, nella speranza che da cosa e nasceva cosa!.

Brunetto  ( Brunetto balza in piedi la voce è arcigna ) : no, no, l’aspetti, mi sono spiegato male, c’è stato un malinteso signora Assunta, mi creda, io non sono quello che ho detto di essere…………

Assunta  ( la voce è biasimevole) : tu ti sei spiegato anche troppo bene. Vai via vecchio sporcaccione, e meno male che tu ti sei scoperto da te! E io che ti volevo dare la mia figliola. Ma come ho fatto a non accorgermi di nulla?

Brunetto  ( voce risoluta ) : no signora Assunta, mi faccia spiegare, c’è stato un grosso errore, non mi giudichi male. Io non sono quello che le ho fatto credere………..

Assunta   ( voce rabbiosa ) :  ma perché come ti dovrei giudicare, peggio di così? Lo vedi, se io avessi un bastone, e te lo leverei io codesto difetto…………

Brunetto  ( cerca di avvicinarsi alla donna, ma lei lo respinge la voce è supplichevole) ma mi faccia spiegare……..

Assunta  ( voce arrabbiata ) : stai lontano sai, non t’avvicinare, ora esco da questa casa e non ci rimetto più piede.brutto buco che non sei altro! ( s’incammina verso la porta )

Brunetto  voce supplichevole ): no l’aspetti, non vada via! é stato tutto un equivoco. Non’è vero, non sono un Gay, e facevo per scherzo ( s’avvicina alla donna )…..

Assunta  ( voce allarmata) :  non mi toccare, sai. Ma di quale scherzo tu parli, te, caro la mia Brunetta, ti si vede dal viso chi tu sei…………

Brunetto (voce supplichevole ) : no, no, io sono innamorato della sua figliola. Ma avevo frainteso che lei…. (mentre sta parlando suonano alla porta, e meccanicamente Brunetto va e apre la porta e entra Alvaro)

Alvaro : hai visto Brunetto?  Sono di già tornato, e te tu stavi in pensiero, ma il tuo Alvaro e ti vuole bene, e ti pensa ! .

Assunta (incamminandosi verso la porta e rivolta verso Alvaro, con voce biasimevole) : e lei, non si vergogna a fare certe cose( poi indicando Brunetto ) vada, vada, che il su amore la sta aspettando.  Ma dico io, che è una cosa possibile fra due uomini, (con voce risentita )  vergogna!………….

Brunetto  ( cerca d’impedire che Assunta esca) : no l’aspetti signora Assunta, mi faccia spiegare, io le volevo dire……………

Assunta  (rivolta verso Brunetto ) : te a me, non mi devi di nulla, perché ho già capito tutto. Io t’avviso, non t’azzardare a riparlare con la mia figliola.  (esce sbattendo la porta )

Alvaro : ma dai retta, oh i che l’è preso alla vecchia, non’è che per caso dopo il sale e la zucchero, è passata a chiedere in prestito anche il fiasco del vino?

Brunetto ( la voce è alterata ): ma che vino! stai zitto Alvaro, non ti ci mettere anche te! C’è stato un malinteso con la signora Assunta, ma ora non’è il caso di parlarne. abbi pazienza, ma non ti posso dare spiegazioni, e sarà per un’altra volta.

Alvaro  ( voce arrabbiata ) : si t’hai ragione, sarà meglio che vada via prima che la faccenda la prenda una brutta piega. Ma rammentati, la prossima volta voglio una spiegazione, chiaro? Arrivederci ( esce sbattendo la porta )

Brunetto : mamma mia, che casino sono riuscito a combinare.Certo sono stato sfortunato, se aprivo il giornale sul rincaro della benzina, o sui terremoti, i che gli potevo inventare? invece no, proprio sui gay ! Oh, però ne io e ne la sua figliola non s’era capito nulla.

       

dalla porta esterna entra un giovane  di bell’aspetto dall’età 28 - 33  anni Paolo il figlio

Paolo : buona sera babbo, come stai? trascorsa bene la giornata? e la gamba ti fa sempre male?

Brunetto : dà retta Paolo : ma che sei di passaggio, e non ti puoi fermare? perché ancora non hai richiuso l’uscio, che hai di già esaurito tutte le domande di repertorio.

Paolo : oh babbo, ma i che ti devo dire? se non ti chiedo nulla, mi dici che nessuno s’interessa di te, se invece ti chiedo come va, non sei contento! : allora alla sera quando torno, di che si deve parlare?

Brunetto :te puoi parlare di tutto, ma questa sera ho combinato un casino, che a raccontartelo non ci crederesti? E allora ho un giramento, ma sapessi come mi girano,….

Paolo : allora che ti sembra giusto rifartela con me? Poi non crederai mica che solo te hai il giramento!

Brunetto :  oggi ho avuto una giornata di quelle che se ero rimasto a letto, era meglio. (scuote la testa ) tu sapessi quello che ho combinato, con questa boccaccia, da non crederci……...

Paolo  ( con parole scherzose )  oh dai retta, non avrai mica dichiarato guerra all’America.Via vecchio rincoglionito, raccontami tutto……………

Brunetto : lascia stare, guarda é meglio non parlarne, oramai la frittata è fatta, e domani si starà a vedere. ( aiutandosi con il bastone si alza in piedi) : ma piuttosto, coscia lunga che è ritornata in  Padania?

Paolo : oh babbo, ma che seguiti, eppure e tu lo sai che Desy non’ è contenta che la chiami “coscia lunga,” e te invece duro!

Brunetto : va bene, oh però anche lei la deve smettere di chiamarmi “ Papy “con quella vocina a pesa di culo. Ma piuttosto, parliamo di cose serie, che avete portato qualcosa per la cena?

Paolo : vai, e ci risiamo con questo mangiare, ma che pensi solo a quello?

Brunetto : e penso a tante cose purtroppo, ma nel frigorifero c’è solo la lampadina che la s’accende quando tu l’apri, poi e non c’è più nulla!

Paolo  : stai tranquillo che sabato si fa la spesa, e tu vedrai che poi ………..

Brunetto : non vedo l’ora che sia sabato, tanto oggi è lunedì! Vorrà dire che nel frattempo il frigorifero lo posso usare come porta scarpe, così quando me le metto le trovo fresche.

Paolo : tu sei peggio dei ragazzi, t’hai sempre paura di morire di fame, non ti preoccupare per la cena, Desy s’è fermata alla pizzeria qui sotto casa.

Brunetto : ho capito, anche per questa sera e mi tocca il solito pezzo di pizza cencioloso e freddo, e buonanotte al secchio.

la porta esterna si apre e entra una donna molto bella, e ben vestita età 25- 30 anni é Desy, con in mano un piccolo pacchetto

Desy : buona sera Papy come va?  vede ( sollevando il pacchetto ) ho pensato proprio a lei, questa sera per cena abbiamo la pizza, perché so che lei ne va matto 

Brunetto : grazie Desy, te mi leggi nel pensiero, proprio ora ne parlavo con Paolo e dicevo che stasera per cena avrei mangiato volentieri una pizza

Desy  :allora lei è accontentato. Finalmente ho indovinato una cosa che lei desiderava.

Brunetto  ( con voce sostenuta ) : Ma vi rendete conto che è da quando sono tornato dall’ospedale, tutte le sere per cena l’è pizza!

Desy   : ma come Papy non ha detto che voleva la pizza? E allora?

Brunetto  : ma mia codesta pizza! la sembra un pezzo di spugna con sopra un poco di pomodoro stropicciato…….

Desy : alla sera, quando si ha una certa età, bisogna andare a letto con pasti leggeri, altrimenti non si riposa bene……

Brunetto : da come vo a letto leggero, prima di entrare in camera, devo guardare che la

finestra sia chiusa, sennò con un colpo di vento, mi ritrovo giù nella strada.

Paolo : oh babbo, ma che seguiti, perché da quando tu sei tornavo, ma anche da prima che ti succedesse l’incidente, non ti va bene mai nulla! ma nulla!.

Brunetto  :ora non incominciamo, tu lo sai che io mangerei anche i chiodi, ma tutte le sere la pizza, ma che ti sembra normale?

 

Paolo : guarda che io sono sicuro, che se invece della pizza questa sera si fosse portato a casa un pollo arrosto, t’avresti avuto sempre da ridire!

Brunetto : tu ci puoi contare che avrei avuto da che ridire, perché sicuramente non c’avresti preso le patatine arrosto, ovvia, dimmi che non’è vero?..     

                                 

Desy : via, via, signor Brunetto quante storie, per questa sera si mangia la pizza e domani pollo arrosto con patatine, parola di Desy. d’accordo?.

Brunetto : d’accordo, a proposito, quando tu vai a fare la spesa, mi dovresti prendere un pacchetto  di lamette, sennò mi cresce la barba come un frate cappuccino.

Desy : ma come, ha già finito le lamette che le avevo comprato giorni fa?

Brunetto  : vedi figliola, siccome in questa casa non c’é mai nulla da mangiare, e fo come i fachiri, e mangio le lamette. Guarda che saranno un paio di mesi che l’hai comprate…..

Paolo : ma come tu la fai lunga, appena uno dice qualcosa che non ti va bene, tu incominci una cagnara che non finisce più!

Brunetto : t’hai ragione, io chiacchiero troppo, è  vero! E a volte sarebbe meglio che stessi zitto!…….

Paolo : ma che ti senti bene, perché è una delle poche volte che m’hai dato ragione?

Desy  : sentite voi della famiglia Lapi, io vado in camera, quando vi sarete calmati  si cena ( esce )

 Brunetto  : sarà che a stare tanto tempo soli, il cervello funziona poco, mentre la bocca parla a ruota libera. E proprio in questa maniera ho combinato un guaio che non ti dico. ( mentre sta parlando si avvicina alla mensola dove sopra c’è il quadro della defunta moglie Pierina, e rivolto verso di esso ) i che tu dici? che se prima di parlare accendevo il cervello, così non maltratterei questo povero ragazzo, perché lui non’è responsabile delle mie bischerate?

Paolo ( s’avvicina al padre con una espressione di stupore ) : ma, ma, con chi tu parli?

Brunetto  ( alzando la mano destra fa un segno di negazione ) : O Pierina, fammi il piacere di stare zitta! Con tutti i problemi che mi ritrovo, i che ti ci metti anche te ora?

Paolo  ( con voce allibita ) : o babbo, ma i che tu dici, ma con chi stai parlando? che parli con i muro? Ma che ti sei rincoglionito per davvero?

          

Brunetto  ( sempre rivolto verso il quadro, e indicando Paolo ) : che l’hai sentito Pierina, e mi chiede con chi sto parlando, come se non avesse capito. ( poi girandosi verso Paolo ) ma che non ti sei accorto che sto parlando con la buon anima della tua mamma?

Paolo   (alza la testa verso l’alto ) : ma allora tu voi che chiami il 118 per farti ricoverare a Sansalvi. Falla finita babbo, non’è proprio il caso di continuare con questa sceneggiata!

Desy  ( che s’era affacciata dalla porta della camera, aveva assistito al colloquio di Brunetto con Paolo, che gli parlava di quello che diceva Pierina, e con voce allarmata ) : via signor Brunetto, non ci prenda in giro, su faccia il serio. Io ritorno in camera, perché non mi piace essere presa in giro (chiude la porta )  

Paolo  : vedi se questa situazione non fosse da piangere, mi ci verrebbe anche da ridere, ( indica il padre) lui parla con la mia mamma! ma se non ci parlavi nemmeno quando era viva?

Brunetto  ( rivolto verso Paolo ) : allora te non vuoi credere che io stia parlando con la tua mamma? Secondo te, cosa credi che faccia? Che parli con il muro?    

Paolo  : io ho capito una cosa, te tu mi vuoi prendere per il culo! Ma ascolta babbo, vediamo di chiudere qui questa sceneggiata, perché io non mi diverto per nulla!

Brunetto : ma perché che ti volevi anche divertire? Ma se la tua mamma seguita a parlarmi, dimmi che cosa  devo fare?

Desy  ( apre la porta ) : tutto a posto, posso apparecchiare?

Brunetto  : oh Pierina, che lo domandi a me chi l’è quella che apre e chiude in continuazione la porta della tua camera?, chiedilo al tuo bambino

Desy : non incominciamo, io non voglio essere coinvolta nelle vostre beghe! ( chiude la porta)

Paolo : ora inventane un’altra. Ma lo sai cosa mi diceva la mamma, a me non mi sembra di avere un marito, ma un dazzinante, che va e viene a suo piacimento.

Brunetto : se l’è per questo, diceva anche di peggio, ma é meglio che stia zitto ( poi rivolto di nuovo verso la foto ) è Pierina, che dico bene? Come no? No! quella non’è più la tua camera, e lei, e la compagna di Paolo che ti va bene?……

Paolo : lascia stare, non tirare in ballo anche Desy, con la storia della camera! Io t’avviso, stai attento a non mettere in bocca alla mamma messaggi che coinvolgano la nostra convivenza!

Brunetto : hai sentito Pierina, il tuo figliolo ti dice di farti l’affari tua, perché ai suoi ci pensa lui

Paolo :  povera mamma, si rammaricava che te, non n’eri mai a casa, e quando c’eri  non le parlavi mai. Per lei sarebbe stato bello se te fossi stato come il sor Umberto, che èra sempre in casa!

                                    

Brunetto :siano arrivati alle recriminazioni, ma che mestiere facevo io, lo sapevate tutti, vero? Certo se avessi fatto il calzolaio nel mezzanino come il sor Umberto, mi sarebbe stato più facile stare a casa…….

Paolo : te , nemmeno a inchiodare l’uscio, e le finestre, tu saresti rimasto a casa quando non lavoravi dimmi che non’è vero? ………..

Brunetto  : si, in parte questo è vero! ma siccome facevo il macchinista nelle ferrovie, portarmi il lavoro a casa, sarebbe stato un pochino difficile, oppure no?.

Desy   ( s’affaccia alla porta ) : ma come? Ancora state discutendo? su, su, facciamola finita con questa commedia. Io ritorno in camera, e quando tutto si sarà chiarito, chiamatemi ( Desy chiude )

Paolo :  Che pensavi che non si sapesse che t’eri macchinista delle ferrovie, e che non ti potevi portare il lavoro a casa? .

Brunetto  : bravo, allora questo è appurato.Io l’ho sempre saputo, che te, come la tua mamma, non eravate contenti di me, e se qualche volta quando non lavoravo ero fuori casa, c’éra un motivo! …..

                               

Paolo : ma quale motivo? quando non’eri in servizio, o dormivi, o eri al bar a parlare di calcio, e quando tornavi  a casa, era o per partire, o per andare a letto, e basta.

Brunetto : insomma, io avevo solo il lavoro, il letto e il bar. Ma te, che te la ricordi la tua povera mamma? ( poi si rivolge verso la foto ) hai sentito Pierina, il ragazzo ha perso la memoria, e dire che sono passati solo 10 anni ?

Paolo : della mamma mi ricordo tutto, stai sicuro che non l’ho dimenticata

Brunetto : io ho l’impressione che tu abbia di lei un ricordo sbagliato. La tu mamma era una brava donna, religiosa, onesta, lavoratrice, e nei suoi pensieri non c’era che l’interesse della famiglia….

Paolo : e i che tu volevi di più?……….

 

Brunetto : ecco, a essere sinceri avrei voluto qualcosa di più…………

Paolo  : allora fammi capire in che cosa consisteva il di più……..

Brunetto : che ti ricordi d’averla mai vista girare per casa senza quella vestaglia lunga fino alle caviglie, con le pattine sotto le ciabatte, e con quel cencio in mano che ti puliva dietro, dietro………

Paolo : e allora? questo che centra?

Brunetto   ( rivolto verso la foto ) di la verità Pierina, quante volte t’avevo detto che almeno quando tornavo da lavorare, avrei preferito non trovarti così conciata, e te invece anche con i bigodini perennemente in testa.

Paolo :  tu lo sapevi che era ossessionata dalla pulizia. Ma questo i che c’entra con il fatto che te con una qualsiasi scusa, eri sempre fuori casa?

Brunetto : e c’entra, e c’entra, ma come volevi fare a stare a casa? era un continuo darti dietro con il cencio in mano, e non’era solo la pulizia, e le su litanie, in do tu le metti ? con qui continuo: Brunetto mi raccomando le pattine, non  fumare, non fare confusione, la televisione disturba Paolo.

.

Paolo . purtroppo era fissata con la pulizia? Sicuramente lo faceva per il tuo bene. Te a quel tempo  fumavi come una ciminiera.

 

Brunetto : lo sapevo che il fumo gli dava noia, allora andavo nel bagno, per potere fumare e leggere un giornale in santa pace, ma dopo poco ti bussava alla porta, e bisognava lasciare il campo libero…

Paolo :é vero, in queste cose era un poco maniacale, ma non avrai mica pensato che lo facesse per buttarti fuori di casa?  .

Brunetto : certo non lo faceva di proposito, ma ci riusciva di molto bene (rivolto verso il quadro) che dico bene?.

Paolo  : forse neanche se ne rendeva conto…….

Brunetto : e tutte le volte che ti chiedevo di uscire insieme per fare una passeggiata. Mi diceva  subito, Paolo deve studiare, Paolo non si sente bene, Paolo domani ha un compito in classe! E allora, a me non mi rimaneva che andare fuori da solo….

Paolo : : ma te sbagliavi tutto, prima di uscire, non lo dovei chiedere solo a me, ma soprattutto alla mamma.

Brunetto : ( rivolto verso il quadro ) : ovvia Pierina diglielo, se prima non lo chiedevo a te? e la tua risposta era sempre la solita : no, non mi sento d’uscire, rimango a casa con il bambino.

Paolo  : perché sapeva che quell’invito non era sincero. Ma che te lo sei mai chiesto il motivo perché la mamma si comportasse cosi? 

 Brunetto : Pierina, te mi sei testimone, ma quante volte a letto, ti chiedevo il perché di questo comportamento? te mi rispondevi. che stavi bene così, poi ti girai dall’altra parte, e così si chiudeva tutti gli argomenti

Paolo : e così siete riusciti a trascorrere parte della vostra vita, te sempre fuori per un motivo o altro, e lei sempre in casa, come due estranei

Brunetto  (rivolto verso il quadro ) : vedi Pierina, ora te lo posso anche confessare, quando t’eri in vita io t’ho sempre portato rispetto, anche se l’occasioni non mi sarebbero mancate……..

Paolo : io fino a quando hai approfittato di fare finta di parlare con la mamma per chiarire certe cose  t’ascolto babbo, ma non tirare tanto la corda. Perché se tu seguiti la faccenda allora diventa seria.

 Brunetto  : insomma, te sei convinto che io non parli con la tua mamma? Allora con chi credi che faccia questi discorsi con il muro?

Paolo  : vai, Brunetto, falla finita, io dico che te tu mi voi pigliare per il culo, ma io non ci sto!……

 

Brunetto : te sei convinto che io parli con il muro, e va bene. Ma ascoltate quello che vi dico. Io  avrei preso la decisione di passare quest’ultimi anni che mi restano da vivere, in compagnia di una donna, perché la solitudine è peggio della fame.

Paolo : allora, te fai finta di parlare con la fotografia, ma le cose le dici a me! E poi, che novità è? e da quanto t’avresti conosciuto una donna disposta a prendere una gatta a pelare come te?

Brunetto : una l’avevo conosciuta, ma per un malinteso, ho la sensazione che sia andato tutto a puttana. Guarda, c’è testimone la tua mamma, io m’ero comportato bene, ma ho sbagliato la pagina del giornale.

Paolo : ora basta! ascoltami bene babbo, se seguiti con questa zolfa di parlare con la mamma, e di fare tutti questi discorsi sconclusionati, chiamo il 118. e ti faccio ricoverare, che ci siamo capii?…

Brunetto  : allora siamo punto e a capo! te sei padrone di pensare quello che ti pare, se non ci credi, a me non me ne importa nulla!

 Paolo :  tu l’hai detto, chiudiamo questi discorsi, e ognuno rimane della sua convinzione. Ora chiamo Desy cosi si cena e si va a letto nella speranza che domattina tu sia rinsavito

Paolo chiama Desy che entra)

Desy :  sento che siete arrivati a un chiarimento, bene perché le liti in famiglia sono quelle che fanno tanta confusione , ma pochi fatti.

         

Brunetto : guarda che noi non s’é leticato, è vero, siamo un poco beceroni, perché quando s’ha da dire qualcosa, la si dice, anche se si dovesse dire a il Papa. L’importante è chiarirsi.

Paolo : allora il nostro chiarimento c’ha portato alla conclusione che lui (indica Brunetto ) e parla con la fotografia della mia mamma, e io ci devo credere! 

Brunetto  ( si gira verso il quadro di Pierina ) oh Pierina, ultimamente tu te ne sei approfittata, perché prima non mi rivolgevi mai la parola, e ora tu fai certi comizi.Via stai tranquilla, così si sta meglio tutti .

Paolo : io sono arrivato alla conclusione, che se non mi voglio incazzare, devo far finta di nulla. Però se tu seguiti,.mi costringi a chiamare il dottore per farti ricoverare?. Se è questo quello che cerchi, t’accontento subito………..

Desy  : ma Paolo, se Papy dice che sente delle voci…..

Brunetto ( va di fronte al quadro di Pierina ) E’ no! cara la mi Pierina, questa volta e tu glielo dici te al ragazzo che non mi deve mancare di rispetto, perché il suo babbo non’è matto! .

Paolo : oh via, fammi ascoltare anche a me quello che dice. Così se la sento parlare, vorrà dire che quando arriva la Misericordia, e ci si fa portare tutti e due al manicomio?

   

Brunetto : guarda che la tua mamma, sta dicendo, che lei ti parla, ma tu sei te che non vuoi sentire, perché non ci  credi…………...

Paolo : guarda che io ci sento di molto bene, ma l’unica cosa che ho sentito fino a ora, sono le bischerate che te tu racconti, e basta!.  

                   

Desy : ma Paolo, non vorrei che Papy dica la verità, e che dopo l’incidente senta veramente dei brusii, e che lui le scambia per delle voci

Paolo : oh Desy, che ti ci metti anche te ora, lascia stare per favore, altrimenti il presunto paranormale tra un poco, e si mette anche a leggere il futuro.

Brunetto : i che sarei io un para che? io non paro nulla intendiamoci bene, te tu mi poi chiamare come tu vuoi, ma se ti dico che parlo con la tua mamma, tu ci devi credere, hai capito! 

 

Desy : guarda Paolo, potrebbe anche essere un trauma derivato dall’incidente?

 

Paolo : ma di che trauma tu parli Desy? io ti scuso, perché te non conosci come l’è furbo il mio babbo?

Desy : dico, se noi gli facciamo fare una visita dal medico della assicurazione, sono sicura che in queste condizioni glie viene accordato una bella indennità per l’infermità che ha subito.

Brunetto ( rivolto al quadro, e indicando Desy ) : vedi chi l’è una donna che guarda agl’interessi! Lei li, da un fatto di sentimenti, la ci vuole ricavare un tornaconto.

Desy : ma Papy questa è una prassi normale, se dopo un incidente insorgono delle complicazioni si richiedono subito dei controlli medici approfonditi.

 

Brunetto : L’ha visto Pierina? prima quando t’eri in vita, tu m’accusavi di non parlarti mai, e ora che ti parlo, e mi promettono di farmi avere anche dei soldi, e se l’avessi saputo prima? ............

                                               

Paolo  ( indicando Brunetto e poi Desy ) ma voi due, che vi siete messi d’accordo per mandarmi al manicomio?

Brunetto  ( con voce allegra) : bene! così se si va insieme, e si fa anche qualche partita a carte….

Paolo : ma falla finita babbo! e te Desy se tu gli dai spago, e finisce che lui va al manicomio, e noi in galera per truffa alle assicurazioni. Io in questo raggiro non ci voglio entrare, capito?   

Desy : ma quale raggiro, facciamo venire il medico a casa adducendo il motivo che la gamba gli impedisce il movimento……..

 

Paolo : si perché se il dottore, viene a casa, che gli si fa vedere il mio babbo che parla con la fotografia?

 Desy  : certo, è proprio quello che deve vedere. Sarà poi il dottore a stabilire se i disturbi che accusa Papy sono reali o immaginari.

Brunetto  :.(rivolto verso il quadro ) : ma quante volte ti ho detto di non parlare quando c’è la gente?( Brunetto s’avvicina  al quadro) Oh Pierina, come sarebbe a dire che se viene il dottore te non parli?

Paolo : perché che si vergogna, oppure avete dei segreti? Falla finita babbo! con questa commedia

Brunetto : vedi Pierina, se ti rispondo, mi pigliano per matto. E te giù a parlare, ma lo sai i che penso, che tu lo faccia apposta.!!!

Paolo: ( voce lamentosa )  o babbo, o babbo, ma che seguiti  è..................

Brunetto   (rivolto verso Paolo ) :  ascolta, ma lo sai quanti sacrifici tu ci sei costato, a me, e alla tua mamma per farti diventare avvocato…………..

Paolo : dimmi cosa c’entra il fatto che te tu parli con una foto, con i sacrifici che avete fatto per farmi studiare, che mi vuoi rinfacciare……………..

Brunetto : no, ma se dopo tanti anni di studio, mi devo senti dire in continuazione “ oh babbo, oh babbo, ma i che tu dici “

Paolo : perché come ti devo chiamare, nonno?

Brunetto : vedi se a volte tu stessi zitto, e sarebbe meglio, invece del solito ”oh babbo, oh babbo” lo sai se insegnavo a dire codeste due parole a un pappagallo, sicuramente mi sarebbe costato meno. 

Desy :  mettiamo fine a questi discorsi. Io domani mi attivo per far venire il medico incaricato dalle assicurazioni, e poi in base al risultato si vedrà il da farsi.

Paolo : io lo dico ora, che nessuno faccia il furbo, perché qui si rischia la galera. Ora Desy apparecchia che si mangia perché sono stanco e voglio andare subito a letto.

 

Brunetto :  voi mangiate pure, io vado a letto, perché questa sera non ho più fame, mi sono fatto una indigestione di fegato alla Fiorentina, buona notte………….

                            FINE ATTO PRIMO  

                            ATTO SECONDO

la scena si svolge nella stessa stanza, unica differenza che sotto la foto di Pierina ora c’è una lumino  acceso. Brunetto è intento a leggere il giornale, quando suonano alla porta, dopo il primo squillo si alza, ormai non ha più bisogno del bastone.

Brunetto : vengo, vengo un momento, (apre la porta e si trova a cospetto della signora Assunta e guardandola rimane per alcuni secondi fermo e zitto)

Assunta :  allora, che devo rimanere ritta qui sull’uscio, o tu mi fai entrare? ma che è possibile che ogni volta che vengo, tu mi tieni impalata fuori? Oh, guarda che vado via, è…………

Brunetto si sposta, e Assunta entra nella stanza seguita da Brunetto

Brunetto ( quasi balbettando ) no, no, non vada via per carità, mi scusi signora Assunta, venga, s’accomodi. A vederla, sono rimasto sorpreso, sa, non m’aspettavo che lei ……….

.

Assunta : perché? Che aspettai la visita della Sofia Loren?

 

Brunetto : macche! E che dopo quel malinteso, credevo non l’avrei più vista. .

Assunta : ascolta Brunetto, siccome si deve parlare di cose importanti, e ci vorrà del tempo,  incominciamo intanto a metterci a sedere, è, che ne dici?……………

Brunetto : l’abbia pazienza , sono un pochino emozionato, venga, si sieda ( si siedono intorno al tavolo)

Assunta  : allora, tanto per incominciare ci si potrebbe dare del tu, se tu sei  d’accordo?

Brunetto  : non mi pare il vero, l’importante potersi  spiegare ( mentre parla prende il giornale che era aperto sul tavolo, lo appallottola e lo getta in un angolo della stanza )

Assunta : ma i che c’era in quel giornale che tu l’hai ridotto così.?

Brunetto : questa volta se sbaglio, non devo dare la colpa al giornale, voglio fare tutto di testa mia.

Assunta : lascia stare il giornale, e tutto il resto. Te, ti dovresti di già immaginare perché sono venuta a parlare con te. Anche se avevo giurato che non avrei più rimesso piede in questa casa…….

Brunetto : t’hai ragione Assunta. Sono stato un gran bischero, la colpa è stata tutta mia, anche se….

Assunta  :  io prima di veni qui, sono stata a parlare con il tuo amico Alvaro, e s’é chiarito tutto l’equivoco. Allora ho preso la decisione di venire a discutere con te delle nostre cose!

 

Brunetto : meno male che t’abbia capito che non era vero quello che io ti volevo far credere

Assunta : certo che il Gay tu lo facevi bene. Però chiarito che non’è vero. Ho deciso che noi due si deve avere uno scambio d’idee.Sennò tutta quella falsa delle tazzine, che avevo architettato per dare modo alla mia figliola di frequentarti. Non sarebbe servita a nulla!

Brunetto : l’è vero Assunta, se non’era per te con quel giro delle tazzine, noi sicuramente non ci si sarebbe innamorati…………….

Assunta : però vedi, quando quel giorno della discussione tornai a casa, ero nera come un fungo malefico, le raccontai quello che te m’avevi detto, e fatto credere………………

Brunetto  : vedi se quel giorno m’ero morso la lingua, era meglio………

Assunta : ma te pensa come l’ha perso il capo la mia figliola. Quando le raccontai tutto, le proibii di rivederti, lo sai cosa mi disse, io Brunetto lo piglio anche se fosse vero che l’ha quel vizio!”

Brunetto  . oh via Assunta, ora bisogna che ti dica coma stanno veramente le cose, altrimenti non  riesco a spiegarti per quale motivo ti dissi quelle cose

Assunta : io non te lo volevo chiedere, ma a questo punto sono curiosa di sapere il motivo ………

 Brunetto  : per cercare di capire quel fatto delle tazzine, io e Matilde, s’era arrivati alla conclusione, oh, menomale che ci s’era sbagliai………..……...

 

Assunta : ma i che avevate capito?

Brunetto : s’era concluso che dopo le visite giornaliere che voi mi facevate all’ospedale, eil tuo volere tornare di casa  qui vicino, e poi quel giro delle tazzine ………….

Assunta : certo che come voi due per non capire nulla, di tutta quella messa inscena, penso che non esistano? …………….

Brunetto : è vero Assunta, ma c’era anche dei discorsi fatti da te che ci fecero arrivare alla  conclusione sbagliata, che t’éri innamorata di me.!

Assunta : oh Madonnina mia, ma cosa v’è passato per il cervello. Chissà le risate che vi siete fatti, fra te e la mia figliola?

Brunetto : guarda che credendo che fosse vero, c’era poco da ridere. Specialmente dopo che avevi detto, che io mi dovevo sposare con una donna non tanto giovane, e meglio se era vedova………..

 

Assunta : voi non avevate capito nulla, io dicevo che te! tu dovei sposare una Borri, ma quella non’ero io ( poi indicandosi ) che ti sembro una che la possa pretendere uno come te?

 

Brunetto : ma perché non hai parlato chiaramente………….

 

Assunta : per il fatto che non volevo che la mia figliola, pensasse che le avevo preparato il pateracchio.

 

Brunetto  :  Assunta, l’è vero, noi non s’è capito nulla, ma sarebbe bastato una parola da parte tua, e a quest’ora e s’era felici e contenti. ….           

Assunta : ora che ci siamo chiariti, bisogna trovare il modo per farti incontrare con Matilde. Tutto deve sembrare casuale, perché non deve capire che noi ci siamo visti. L’unico sistema é quello di ritirare fuori le tazzine…………

Brunetto : ancora le tazzine?

Assunta : sono sicura che Matilde, ci verrebbe anche senza le tazzine.  ma bisogna che non s’accorga  che s’è preparato l’incontro …..

Brunetto :te Assunta dille che c’è da prendere qualcosa in casa, e con l’occasione le tazzine in casa da me. Ma mi raccomando, stai attenta, non vorrei che mangiasse la foglia………

Assunta : macche, quella la non mangia nemmeno l’insalata figuriamoci. Ora tutto dipende da te,  cerca di convincerla che non sei un Gay. E guarda di essere convincente!  

Brunetto  :se la viene, stai sicura che la convinco io.Hai visto, ho buttato via anche il giornale, perché non vorrei questa volta parlarle di un terremoto, oh del prezzo della benzina!

           

Assunta  : te tu lo sai, Matilde è vedova. Fra lei e il suo marito, ci correva quasi 25 anni………

Brunetto  : ma la tu figliola, che la cercava un babbo, o un marito?

Assunta  : tu sapessi le volte che le dicevo che quello era troppo vecchio, nulla la s’nera innamorata durante una crociera fatta con un amica. La colpa fu anche mia che non le proibii di sposare quell’uomo

Brunetto : è lo capisco, il fascino del mare, i tramonti, le stelle, le feste da ballo, sono cose che ti fanno sembrare tutto più bello.

   

Assunta : i che la c’aveva trovato in quell’uomo, non te lo saprei dire. Oltre a essere vecchio, era alto, secco,  curvo e con una faccia sciupata che………

Brunetto  : ma mica per caso la tua figliola ha dei problemi di vista?

Assunta : purtroppo ci vede solo con gl’occhi, ma con il cervello no! E chissà i che gli sembrava…

Brunetto : si vede che aveva lo sguardo del conquistatore……

Assunta   : macche, aveva un viso bianco, che se tu l’incontravi a bruzzico, tu ti facevi il segno della croce, perché tu credevi che fosse un’anima del purgatorio che ancora non aveva trovato la sua destinazione.

Brunetto : certo la tua figliola la mi dà un pochino a pensare sulla scelta degl’uomini, se è vero che la s’è innamorata di me, si vede che anch’io sono proprio ridotto male!

Assunta : ma no, ora sembrerebbe che la sia un pochino rinfurbita. Ma prima, tu mi devi credere che le volte che gli se detto che quello per lei era troppo vecchio…..

Brunetto  : o se a vederla e mi sembra una piuttosto ragionevole  ………..

 

Assunta : ora la ragiona, ma prima la voluto sposare quell’uomo anche se l’aveva di già un piede nella tomba .

Brunetto : certo con un caratterino così mica ce lo facevo?, a vederla sembrerebbe più una donna posata e che quando fa le cose, le ragiona.

         

Assunta : dopo poco tempo che s’era sposata, era andata a vivere in una casa lussuosa con tanto di servitù, m’accorsi che c’era qualcosa che non andava

Brunetto : sai all’inizio del matrimonio, specialmente le donne non si sanno regolare nelle spese e allora il marito e litiga…..

 

Assunta : ma i che dici,  con il suo marito non c’erano di codesti problemi, era un uomo ricco e generoso, e la ricopriva di regali…………..

Brunetto :  con me se s’accontenta dell’affetto, di quello quanto ne vuole, ma di regali generosi,  sarà difficile, con la pensione che mi ritrovo!

Assunta : che vuoi il mio parere sul il matrimonio della mia figliola. Secondo me, è mancato quello che di normale si fa fra marito e mogli……………..

Brunetto : ma come tu fai a pensare che fra loro due non ci fosse stato, insomma ci siamo capiti a cosa mi riferisco?

Assunta : Lui pretese fino dalla prima notte di matrimonio di dormire in camere separate perché così avevano fatto anche i suoi genitori, e il loro era stato un matrimonio perfetto!  

 

Brunetto : Assunta, dai retta, io ho fatto finta di esserlo, ma lui non sarà stato mia vero?  magari Matilde la ci s’è trovata bene, e la vuole riprovare la sensazione di un’altro marito Gay?

Assunta : Brunetto, ma cosa ti devo dire. Matilde ha ammesso d’avere sbagliato, ma di certi particolari intimi, non ha mai fatto parola

Brunetto : possibile che in tutto il tempo che sono stati sposati, nulla?

 

Assunta : ma quanto credi che sia durato il matrimonio? Guarda che il secondo vestito che ha indossato, dopo quello da sposa, è stato quello nero da vedova……….

 

Brunetto : io ti dico la verità, non sono superstizioso, ma non’è che la tua figliola porti sfortuna? Io avrei pensato di campare un po’ di più della buonanima,…………

 Assunta : ma te tu camperai ancora per centenni……………….

Brunetto :  così è troppo, campare tanto da vedere i nipotini, questo si! E vedere di lasciare dei bei ricordi, ma poco più, perché a quattrini, lascerei un brutto ricordo.

Assunta : per i soldi, non c’è  problemi, il marito l’ha lasciata erede di una grossa fortuna, fra case e soldi. Ma lei a preferito tornare di casa con me, e fare la vita come quando era ragazza!

Brunetto : se il matrimonio è stato breve, penso che il defunto, sia andato nel dimenticatoio .

Assunta  magari fosse così! Te pensa, che quando deve prendere una decisione, si mette davanti a una delle tante fotografie del defunto, e ci parla per chiedere consigli …….

Brunetto : ma mica per caso la buonanima gli risponde?. voglio sperare di no!  perché in famiglia due defunti chiacchieroni sarebbero troppi.............

                              

Assunta :  io non voglio sapere se i vostri defunti vi parlano, e vi consigliano o che altro ci fate, ma ora le bene che si chetino.

Brunetto : se dipendesse da me, stai sicura che i cari trapassati, starebbero di molto zitti, ma a volte una parolina. la può anche scappare! …………. 

 Assunta : fai come ti pare. Allora siamo d’accordo, Matilde viene qui per le tazzine, te cerca di farle capire che è stato tutto un malinteso, e poi tu saprai te cosa dirle, mica te lo devo dire io! ………………

Brunetto : vai tranquilla Assunta, vedrai che la convinco io, che è stato tutto un malinteso……….

Assunta : allora Brunetto a rivederci a presto (si alza e esce )

Brunetto ( a voce alta ) e io che credevo d’essere l’unico d’avere avuto l’idea di parlare con la foto della defunta  liberamente senza prendere colpe di nulla, e invece la vedovella la c’ha pensato anche lei.

la porta esterna si apre e entrano Paolo, Desy e una persona sconosciuta.

Paolo : buonasera babbo, il signore qui è dottore .Sani, è il medico incaricato dalla assicurazione di fare un controllo sul il tuo stato di salute.

Sani  ( si avvicina, e con fare professionale prende il polso di Brunetto per controllare le pulsazioni ) come va signor Brunetto? così a prima vista apparentemente, sembra in buona salute.

Brunetto : io mi vergogno perfino a dirlo : ma da come  sto bene, ho la sensazione perfino d’essere ringiovanito( mentre parla si alza e si avvicina al quadro di Pierina)

Sani : quindi quei noiosi brusii che sentiva sono cessati? ora il suo udito è normale?

Brunetto : io non ho mia mai parlato di questi brusii, anzi, mi sembra di sentire volare perfino le mosche, figuriamoci se sento rumori strani?…….

Paolo : ma insomma Babbo! se non è il brusio che senti, ci devi dire che cosa è?……

Brunetto : ma figuriamoci se ho il ronzio, o altri disturbi agli orecchi. Questo del brusio è stata un’idea della Desy, vero?………… .

Desy :  ma cosa dice signor Brunetto, lei mi fa passare per una persona che non dice la verità!

Brunetto : ma te, e Paolo, che qualche volta m’avete sentito dire che mi ronzavano gl’orecchi? caso mai avrò detto che mi giravano i ciglioni, ma mica gl’orecchi?

Paolo ( a voce bassa rivolto verso la Desy ) i che ti dicevo io, quello, oh é matto, oh é ubriaco. Ora   voglio vedere i che gl’inventa    

Sani : vede dottoressa Parodi, è come le dicevo io, sono dei disturbi passeggeri, che poi  con il tempo diminuiscono fino a scomparire del tutto.

Brunetto  ( Brunetto si gira verso il ritratto e ) hai sentito Pierina, il dottore dice che non ho nulla.  (Brunetto fa viso contrariato, negando con la testa ) ma perché tu vuoi che gli dica che alla sera a volte mi fa male il capo, e che non vado di corpo?.

Paolo ( a voce bassa rivolto a Desy ) : o vai, incomincia la sceneggiata, i che ti dicevo Desy

 

Sani  : (avvicinandosi a Brunetto) : mi scusi, come ha detto, mi vuol ripetere per cortesia?

Brunetto : io ho solamente riferito quello che m’ha suggerito la mia povera moglie.( indica la foto di Pierina)  vede dottore questa qui! Di dirvi che alla sera mi fa male la testa, e ho difficoltà a andare di corpo.

Sani ( la voce si fa squillante) : ma che cosa sta dicendo signor Lapi, ma è sicuro di quello che dice?

Paolo :  e se l’è sicuro, di tutte le bischerate che dice, e poi dà la colpa alla defunta che secondo lui gliele  suggerisce…...

    

Brunetto ( poi rivolgendosi di nuovo verso la foto e) : e risiamo alle solite Pierina, Eppure s’era rimasti d’accordo che quando c’era gente tu dovei sta zitta, …………

Desy  : ma queste voci come sono signor Brunetto?…………

Brunetto 😮 come devono essere? a volte mi parla con voce affettuosa, ora mi sembra piuttosto incavolata!

Paolo : te tu credevi d’essere furbo, caro il mio Brunetto, ma facendo così, hai dato prova che non sei normale. Il dottore è testimone, ne approfitto per farti fare il foglio di ricovero a Sansalvi, hai capito vecchio citrullo? 

Sani  ( voce perplessa ): lei signor Brunetto, mi vuol far credere che quello da lei detto alcuni secondi fa, gl’è stato suggerito dalla foto della  defunta sua moglie?

Brunetto  (sempre guardando la foto ) :che sei contenta che m’hanno preso per un matto. E allora i che ci voi fare? L’ho sentito anch’io che Paolo m’ha mancato di rispetto, e non’è la prima volta!…………..

Paolo : seguita babbo! t’hai preso la strada giusta, è quella per Sansalvi con andata senza ritorno!

 

Brunetto: la colpa è della tua mamma, se quello che dice, lo facesse sentire a tutti, invece che solo me, ora voi non mi prendereste per matto……

                         

Desy : come vede dottor Sani é evidente, che a causa dell’incidente, il signor Brunetto ha subito un trauma che le fa credere di parlare con la moglie defunta da 10 anni………..

Paolo ( scuote la testa in senso di negazione ) : non parla con nessuno, date retta a me! lui ci piglia per grulli…..

Desy  : dottor Sani, secondo il suo parere ritiene urgente un ricovero in una clinica specializzata?.

Sani : aspetti dottoressa Parodi mi faccia fare una domanda al signor Lapi. Mi dica, quando ha iniziato a parlare con sua moglie, da dopo il decesso della  signora?

Brunetto : macché, è successo il primo giorno che sono ritornato dall’ospedale, appena sono entrato in casa, sono venuto qui di fronte alla foto della povera Pierina…….

Sani  : quindi appena la defunta l’ha visto, a iniziato a parlarle……

.

Brunetto : macché, così, in segno d’affetto, m’è venuto di dirle, oh Pierina, ma lo sai che a momenti e ci si rivedeva ?

Paolo : chissà come l’è stata contenta che non tu sia andato a romperle le scatole anche in celo, povera donna……….

 

 Brunetto : e invece ti dico che sarebbe stata contenta, perché m’ha risposto , oh Brunetto, guarda che di qua, non si sta mica male!……………..

Paolo : ma davvero tu ci voi fa credere che t’avrebbe preso volentieri nell’aldilà? …….

Brunetto  :  certo, che è incominciato tutto così. E da quel momento, non s’é chetata più. Ma ditemi voi, se quel giorno ero stato zitto, ma lo sai quanto era meglio?

Sani : è si! dottoressa Parodi,  alla luce di questi fatti, è il caso di prendere accordi per un ricovero in clinica. Occorre fare degli accertamenti mirati sui disturbi che dichiara il signor Lapi..

Brunetto : i che vu volete fare?, perché non vado di corpo, e a volte alla sera ho il mal di testa, voi mi volete ricoverare in ospedale? ma che dottori siete, datemi una purga e l’é belle fatto tutto……...

Paolo  ( a voce bassa ) o vai Brunetto, a forza di fare il finto malato, e di palare con i defunti, t’hai trovato una che ti medica  su i serio.

Desy : ma no Papy è necessario fare il ricovero per eseguire tutte le analisi

 

Brunetto : ma che mi volee ricoverare per quello che dice Pierina? E io i che centro? caso mai ricoverate lei? …

Desy : ma via signor Brunetto, sia serio, è lei che si deve curare……

Brunetto  ( rivolto verso il quadro ) : ora Pierina tu sarai contenta, che a causa di tutto questo chiacchiericcio, m’hai messo nei guai. Te tu dovevi parlare prima, quando eri in vita, ora sembra che non interessi a nessuno………….…..

Paolo   : secondo me dottor Sani, mio padre a veramente subito un trauma. Questo si deduce dal fatto che lui crede di parlare con la defunta moglie………

Brunetto  : come sarebbe a dire che io vi voglio far credere che parlo con la defunta?

 Paolo  : secondo me, è tutto un tentativo per richiamare la nostra attenzione su alcuni problemi irrisolti, che risalgono a quando la mi mamma era ancora in vita.

Brunetto : e bravo il mio figliolo, questa volta hai parlato come un vero avvocato, hai detto tanto, ma io, non c’ho capito nulla!

Paolo : perché, vorresti dire che non’è vero?

Brunetto : insomma, secondo te, io credo di parlare con la defunta, perché è rimasto dei discorsi a mezzo, da quando era viva ?

Paolo : certo che è cosi! Ora te ci vuoi dare la tu versione dei fatti, mettendoli in bocca alla mamma. Tutto questo secondo te, a causa dell’incidente…...

Desy : vede signor Brunetto, il dottor Sani dice che il suo disturbo è sicuramente dovuto al trauma causato dell’incidente, e che dopo accertamenti clinici, si può trovare un rimedio…….

 

Brunetto : e dagli con questo trauma, e vi dio che non ho nulla!……

Desy : solo con accertamenti clinici si potrà provvedere alla rimozione del disturbo, forse anche con un piccolo intervento chirurgico ( rivolta al dottore ) dico giusto dottore?.

Sani : quello che dice la dottoressa Parodi è solo l’eventualità peggiore, probabilmente il problema potrà essere rimosso anche, e solamente con sedute psicoterapeutiche.

            

Brunetto : fermi tutti,.a me le mani nel mio capo, non ce le mette nessuno! Poi che cura è, quella che v’avete detto, che non riesco nemmeno a dirla, è?

Sani : ma no signor Brunetto, non si tratta di nessuna medicina, e stando così le cose, sono più propenso che la sua malattia è curabile con sedute psicoterapeutiche.
 

Paolo : ah, ora tu fai meno il furbo è? solo a sentire quel nome, ti sei impaurito? Vai tranquillo, ti fanno stendere sopra un divano, e poi ti fanno parlare a ruota libera

Brunetto : sicché quella parola difficile vuole dire, stendersi su un divano, e parlare, ma di quello che ci pare a noi?

Paolo  :  da retta, non crederai mica di parlare della Fiorentina? Te non ti preoccupare, ci pensa il dottore a farti le domande per vedere se tu fai il furbo!

Brunetto :  ma i che centro io, guarda chi l’ha incominciato tutto il chiacchiericcio è stata tutta la tua mamma,  caso mai e porto lei dal dottore………….

Sani : avvocato Lapi, credo che occorrono una serie di esami più approfonditi, per stabilire la causa dei disturbi riscontrati su suo padre. La contatterò per definire l’iter degli accertamenti da effettuare. Dottoressa Parodi la saluto e a presto risentirci.

il dottor Sani si accinge a uscire, quando Desy

Desy : se permette dottore, l’accompagno alla macchina

Desy e il dottor Sani escono.

Paolo :  babbo, ora che siamo soli, ti dico una cosa, io non so dove vuoi arrivare con questa sceneggiata, ma la faccenda si sta complicando

Brunetto : sicché ancora  non hai  capito?............

 

Paolo : no! Però ho capito una cosa, se te tu seguiti, presto ti ritrovi in una clinica per malattie mentali, guarda che la Desy sembra che stia pensando proprio a questo.

Brunetto : bene, visto che per il momento la lombarda s’è levata di torno, credo che sia arrivato il momento di fare un discorso serio! .

Paolo : che sia una cosa seria, guardiamo di non fare parlare la mamma, le cose dimmele te.

Brunetto : intanto chiariamo una cosa, ma credi  veramente che la tua mamma mi parlasse? Spero proprio di no! Ma lascia stare, ora voglio sapere una cosa, con questa Desy in che rapporti sei?

Paolo : perché, non lo sai? momentaneamente noi  si convive, e poi in seguito si vedrà? ………….

Brunetto : fino a qui c’ero arrivato anch’io. Te mi devi dire se sei  sempre innamorato di questa Desy, oppure, ti sei pentito d’avere lasciato Sabrina, e ora non sai cosa fare!

Paolo ( fa la voce triste ) : ma che si vede tanto ?

Brunetto : e nemmeno poco, t’hai fatto un muso da bischero, che ti si vede lontano un chilometro

Paolo  ( la voce è triste ) : lo vedi babbo, se la Desy s’accorge che la mia è stata solo una infatuazione momentanea, e che ora è finita! quella è capace di rovinarmi.

Brunetto : perché i che la ti farebbe?

 

Paolo : te non lo sai, ma il suo babbo, é uno dei proprietari della compagnia. Solo se vogliono, sono  capaci di licenziarmi, e magari anche d’addossarmi qualche problema penale.

Brunetto : fammi capire una cosa? Ma te, non lavori come avvocato in questa compagnia di assicurazione?

Paolo : certo che faccio l’avvocato, ma…….

Brunetto : a sentirti, sembra che tu sia un agente segreto della C.I.A. e che non tu possa lasciare l’incarico, perché c’è il rischio che tu possa rivelare segreti che mettono a repentaglio la nazione!.

Paolo : ma che C.I.A. e zia! Vedi se mi provo fare uno sgarbo alla figliola del signor Parodi, se sono fortunato, io nelle assicurazioni di tutta Italia, non trovo nemmeno da fare il fattorino.

Brunetto  ( con voce contrariata) : ma se a me, non mi dite niente, che Desy è una persona così  importante, e si corre il rischio che io la mandi a quel paese, e poi……..

Paolo : babbo, per favore non ci scherzare, queste sono cose serie!

Brunetto : allora ho capito due cose. Primo te stai con Desy, perché hai paura di perdere il posto. Secondo sei sempre innamorato di Sabrina, e non sai come fare…….

Paolo : e ti sembra una cosa da poco?

Brunetto  : te dimmi solamente una cosa, vuoi che ci pensi io a spedire la lombarda a casa? e che la Sabrina ritorni ? Rispondimi alla svelta!

Paolo : io Desy non la sopporto più, anche quando siamo a casa, si comporta come se fossimo in ufficio, io per lei sono sempre il suo stupidotto

Brunetto : ma allora ti vuole bene se ti chiama solo stupidotto, invece che bischero!…..

Paolo : tu sapessi che rabbia mi fa, io penso che lei lo faccia apposta. Ma il peggio è, che sicuramente Sabrina non mi vorrà più vedere dopo quello che le ho fatto

Brunetto : te, non hai ne occhi e ne cervello. Sabrina t’aspetta a braccia aperte, basta che tu la cerchi. E per quello che riguarda Desy, devo trovare il sistema di farla ritornare a Milano di sua iniziativa………

Paolo : questa  sarà l’impresa più difficile, e vorrei tanto sapere come tu pensi di fare!

Brunetto : te dammi tempo, e vedrai che sistemo tutto io...............

entra Desy dalla porta esterna

Desy ( con voce trionfante) : il dottor Sani ha già fatto il referto nel quale si dice che il trauma del signor Brunetto è irreversibile…………

Brunetto : oh i che m’ha visitato per corrispondenza?.....................

Desy : e pertanto gli viene concesso un punteggio elevato di infermità, che gli darà diritto ad un cospicuo indennizzo e a una discreta pensione. Sono o non sono stata brava è..........Papy.....

Brunetto : ma per caso, che gl’hai fatto vedere l’encefalogramma che hanno fatto a te? Dai retta coscia lunga, se qui c’è uno con il trauma irreversibile quello non sono io!ricordatevelo!

Desy  : ma stia tranquillo, il dottor Sani è un’autorità, nessuno metterà in dubbio la sua diagnosi!

.Brunetto : con questa diagnosi fasulla, io mica voglio andare in galera? ’è vero che parlo con Pierina, ma con questo non  vuol dire che sono matto? 

Paolo : ma babbo, Desy l’ha fatto tutto questo per te. E te, invece di ringraziarla tu la tratti male !         

 

Desy : bravo Paolo; ma lei, lo sa signor Brunetto quanti soldi ci vogliono per vivere in una casa di cura?.

Paolo : ma i che c’entra i soldi pe la casa di cura?

Desy  : guarda stupidotto, che con la sua pensione attuale, Papi, in clinica ci può stare 2 o 3 giorni  al massimo, e la differenza, mica la vorrai mettere te?  

Brunetto : fermi tutti! come sarebbe a dire che io devo andare in una clinica.Ma chi l’ha detto? io no di certo.

Paolo : ma babbo, se occorre un ricovero in clinica, per curarti, bisogna  che tu ci vada, altrimenti come intendi fare?

 

Brunetto  (rivolto verso Paolo ) : Dimmi una cosa, ma questa della clinica, è una tua trovata, o che altro?

Desy : insomma signor Brunetto, lei dovrà andare in clinica, volente o nolente perché é necessario!

Brunetto :ora ho capito tutto. io vado in una clinica, magari lontano da Firenze E qui bisogna dire che Desy con una fava la piglia due piccioni, uno, la si leva di torno il vecchio, due la si trova la casa libera

Paolo : ma chi l’ha detto che debba essere una clinica lontano da Firenze, e poi mica sarà un ricovero fisso, e quale casa dovrebbe prendere Desy?

Desy  ( la voce è autoritaria ) : io lo dico a te caro il mio stupidotto, e a lei signor Brunetto, guardi che l’assicurazione pagherà solo se lei avrà un ricovero stabile in una clinica, altrimenti no!

Paolo : ma Desy, nessuno ha mai parlato di un ricovero stabile, queste sono condizioni che né io e ne il mio babbo possiamo accettare!

Desy : allora caro il mio “avvocaticchio ” cosa ne facciamo di questo” vecchio rimba? “ Io non sono disposta a coabitare con un………..

Brunetto :  oh bionda, ma mia ci siamo sposati io, te? se ti sto sulle scatole, tu pigli l’uscio e tu vai via. Firenze l’è tanto grande, perché vedi, se non ci  vai da te, ti ci mando io hai capito?

Paolo : via babbo, ma che discorsi tu fai. Forse Desy s’è preoccupata troppo della tu malattia. Poi lei non’è al corrente che sei in via di guarigione, perché non senti più la mamma che ti parla, vero?

Desy  ( con voce contrariata ) : se è in via di guarigione saranno i dottori a dirlo, comunque caro Paolo questa è una cosa che interessa solo te

 Paolo : via, su, stiamo tranquilli. Purtroppo quando si parla, ci scappa sempre qualche parola di troppo. Babbo, noi si torna in ufficio, ( con tono di voce di finta allegria ) ci si vede stasera a cena, con pollo e patatine? Ciao…...

 Paolo e Desy escono

 

Brunetto  ( parlando a voce alta ) : certo che quella Desy è più pericolosa di un serpente a sonagli, e allora va presa con le molle, ma lei non mi conosce bene, vedrai che sorpresa che gli fo. 

suonano alla porta

Brunetto : e ora chi sarà, questa casa la mi sembra diventata la stazione di Santa Maria Novella, e c’è un via vai di persone, ( apre la porta e si trova di fronte Sabrina)

Sabrina : passavo di qui, e mi sono detta : e se facessi una visitina a Brunetto’

Brunetto  : brava t’hai fatto bene, entra Sabrina  vieni ( entrano e si siedono al tavolo e Brunetto apre e chiudere il giornale in continuazione

Sabrina : oh Brunetto, come stai? mi sbaglio, ma mi sembri un poco agitato? per caso non sarà per causa mia? guarda che io non ti voglio creare dei problemi.

Brunetto : stai tranquilla, che non’è per colpa tua, se sono agitato, è per via di quella Desy. Quella se la seguita, io……….

Sabrina  : oh i che la t’ha fatto quella befana?

Brunetto : tu sapessi quello che l’ha studiato, ha avuto la pensata di volermi mettermi in una casa di cura. Hai capito? L’ha detto che per un vecchio rimbambito come me, quello è il posto adatto.

Sabrina : poveri noi, ma sentite quella svergognata i che la vorrebbe fare, ma Paolo, i che l’ha detto? per caso mica sarà d’accordo anche lui?

Brunetto : no, Paolo non’è d’accordo, anche se per scherzo dice che un po di tempo dentro una casa di cura per malattie mentali, mi farebbe bene

Sabrina : via Brunetto, nemmeno per scherzo, oh i che gl’è preso a Paolo per dire certe cose?

Brunetto : e crede di farmi paura, ma lui non’è d’accordo. Ma confidato che l’è sempre innamorato di te, ma ha paura che te non tu lo voglia più!

Sabrina :non te n’avere a male Brunetto, ma il tuo figliolo di donne non ci capisce nulla. Ora secondo lui, io non gli dovrei più volere bene?

Brunetto : anch’io e gl’ho detto, guarda che Sabrina non ha smesso di volerti bene, stai tranquillo!

Sabrina : ma il problema secondo me e quella Desy, non credo che abbia intenzione di lasciarlo libero tanto facilmente.

Brunetto : è quello che dice anche Paolo. Però una soluzione bisogna trovarla. Questa è una situazione che non può durare! …….

Sabrina : io metterei anche un cero alla madonna, se mi fa la grazia di farmi tornare con Paolo. Ora bisogna che vada via, digli a Paolo che mi chiami per telefono appena può, e grazie di tutto…….

Brunetto : grazi di che? è il minimo che possa fare per voi due………….

Sabrina si sta avviando alla porta quando suonano, apre  e...................

Sabrina : buona sera signora Matilde, venga, venga, stavo giusto uscendo. Fa bene a venire a trovare il signor Brunetto, poverino è tanto solo, arrivederla ( e chiude la porta alle spalle ).

Matilde : arrivederci, ( poi rivolta a Brunetto) però, viene molto spesso la ragazza, é?

Brunetto ( si alza, e va incontro a Matilde, che rimane ferma vicino alla porta ) poveretta, è sempre innamorata del mio figliolo, non si da pace. Ma perché rimani li alla porta? Vieni, accomodati.

Matilde : no, no, ho fretta, sono venuta a riprendere le tazzine. Poi anche un quadro del mio povero marito che avevo lasciato in casa della zia..

Brunetto : ma perché tutta questa fretta? Non capisco che cosa è successo fra noi due. Dammi una spiegazione, per questo tuo cambiamento ….

Matilde ( si porta vicino alla tavola ) : come? Dopo quello che t’hai detto alla mia mamma, tu pretenderesti anche una spiegazione?

Brunetto : ma perché? Cosa avrei detto alla tua mamma?

Matilde : io so solamente una cosa, che te non sei l’uomo per me! Ma perché quando abbiamo parlato, non m’hai detto del tuo vizietto ? ...........

Brunetto : ah, ho capito il motivo di tutta questa fretta. Allora qualcuno ha raccontato una cosa che non’è vera. Guarda che io non ho nessun vizietto, e mi ci mancherebbe anche questa…..

Matilde  : io ho capito che te hai un vizietto, perché ti piace un tuo amico Alvaro ……..

Brunetto : io i che?, amico ché? ma poi, come tu fai a chiamarlo vizietto? che lo metti al pari di quello che si mette i diti nel naso, é vero, sono tutte e due vizi , ma che ti sembrano uguali?

Matilde : oh, ma insomma, se lo chiamano vizietto, é segno evidente che non è una cosa seria, oppure, chi ce l’ha gli sembra una cosa da poco.

Brunetto : via, finiamola con questi discorsi. Quando ci siamo lasciai l’ultima volta, purtroppo a che conclusione sbagliata eravamo arrivati? Che te lo rammenti?

Matilde : hai ragione, é vero, s’era frainteso tutto. Io ero convinta che la mamma faceva tutto quel lavoro perché éra innamorata di te

    

Brunetto :  e io di quello, ero convinto. Quando lei ha incominciato a parlare di matrimonio, ho pensato che dicendole che mi piacevano gl’uomini, di farle passare quella fissazione…….

Matilde : ma non potevi trovare un’altro argomento, invece d’andare a raccontagli che eri un Gey, in attesa d’ accasarti con il tuo amico?

Brunetto  : hai ragione Matilde, ora mi rendo conto che noi s’era preso una cantonata. Ma intanto incomincia con il metterti a sedere, se non oltre a farmi girare la testa,  tu mi fai girare anche i ciglioni…….

Matilde   ( si siede ) : sarà meglio, perché m’immagino che la cosa vada per le lunghe, se mi vuoi convincere che non è vero niente. .

Brunetto : ma che seguiti con questo dubbio? vedi quando si dice il destino, prima che arrivasse la tua mamma, stavo leggendo il giornale, fra le tante notizie, ce n’era una che parlava di matrimoni fra persone dello stesso sesso…….

Matilde : povera mamma, chissà come è rimasta male quando tu le hai detto del tuo vizio…..

 

Brunetto: non solo la tua mamma è rimasta male, ma dopo la parte che m’ha fatto, io mi sarei tagliato la lingua………

    

Matilde : ma scusa, se le dicevi che ancora non avevi trovato la donna giusta, oppure non ti sentivi pronto a quel passo?. No! te le hai detto di quel vizio. Ma non’é che per caso tu ci pendi?

 Brunetto (mentre sta parlando con Matilde si alza e si avvicina al quadro) : Pierina falla finita, sta zitta e pensa pe te! queste sono cose che me le sbrigo da solo………

Matilde : oh Brunetto ma, ma, i che tu fai, che parli con il quadro della tua povera moglie? e lei anche la ti risponde? Ma mica mi vorrai prendere in giro? guarda che m’offendo?

Brunetto  ( rivolto al quadro) :che sei contenta ora Pierina. Ogni volta che t’apri bocca, tu mi metti nei pasticci……..

Matilde  : Brunetto, via, su, non mi prendere in giro…………

Brunetto : stai tranquilla che non ti prendo in giro. E’ questa impicciona. ( indicando il quadro, poi alza il tono della voce) lo sapevo, sai, tu vorresti dare la colpa a me?guarda di chetarti, perché ci metto poco a spengerti il lumino e metterti nel cassetto! .

Matilde ( voce allibita ) : ma allora è vero? te parli con la tu defunta moglie, oh Brunetto, ma che ti senti bene?

Brunetto  ( poi girandosi verso Matilde ) : Si gl’è vero, da dopo l’incidente, parlo con la mi povera moglie..

Matilde  : ma non hai fatto nulla per curarti?

Brunetto  : é venuto anche il dottore. Il motivo del perché parlo con la defunta, è per via che ho picchiato la testa a causa dell’incidente.Ma dice che sono di già in via di guarigione. In effetti mi sembra di sentirmi meglio  .

Matilde : ma allora la cosa è grave, tu potresti anche essere pericoloso? Ovvia, Brunetto, non mi mettere paura

Brunetto  : ma paura di cosa?  ( indica il quadro ) per il momento, sento che mi parla. Oh intendiamoci, mi da anche dei buoni consigli.

Matilde : come, la ti dice anche i che tu devi fare?

Brunetto : vedi per esempio, riguardo a noi due l’ha detto : Brunetto, guarda che quella è la donna adatta per te, mi sembra di molto, ma di molto brava.

Matilde : io non ci credo, oh per quale motivo, tu la senti solamente te?

Brunetto : purtroppo è vero! s’é provato anche il mio figliolo, ma non c’è stato nulla da fare. Vedi è come il mal di corpo, lo sente solo chi l’ha.

Matilde ( la voce si fa dubbiosa ) : ma che sei sicuro che veramente tua moglie ti parli? Oppure è una tua immaginazione?

Brunetto : oh Matilde, come si può fare a stare insieme se non mi credi?.Anche se da un po di tempo ho difficoltà a capirla, la voce è sempre più debole

Matilde : allora ti devo fare una confessione, anch’io parlo con il mio povero marito, ogni  volta che devo prendere una decisione importante

Brunetto : e anche lui ti risponde e ti dà consigli?

Matilde :a dire il vero non ha mai risposto, ma io trovo un giovamento a confidarmi con lui.

Brunetto : allora, hai visto che non sono il solo. E’ vero, anch’io quando ci parlo trovo conforto.

Matilde : te lo sai che io sono stata sposata 17 giorni, poi é morto all’improvviso. Guarda il mio povero Samuele non’era un bell’uomo, ma ’era tanto intelligente e buono.

                      

Brunetto : ma che è il caso che noi ci si pigli, se i mariti ti durano così poco? Guarda che io, ho quasi paura. Non vorrei ritrovarmi anch’io in una foto appeso al muro, alla svelta! ……..

Matilde :oh Brunetto, ma i che tu dici, e spero proprio di no! sennò sarei proprio sfortunata!

Brunetto : oh e siamo in due a sperare, e io più di te, di non fare la fine del povero Samuele

Matilde : ma che la vuoi vedere la sua foto? l’ho proprio qui, è il quadro che ho ripreso in casa della mia zia.( Matilde estrae dalla borsa un quadretto con una foto, le dimensioni sono identiche a quello di Pierina) Guarda, questo è il povero Samuele, lo vedi che sguardo intelligente?

  

Brunetto (appena  vede la foto ha un sobbalzo): Si é vero, non mi sembra tanto bello, ma si vede dallo sguardo che era molto intelligente, ma non n’é per caso quello ha inventato la televisione?

Matilde : se tu vuoi dire che era brutto quanto era intelligente, si é vero, l’avrebbe potuto inventare oltre la televisione  anche il telefono.

Brunetto : oh Matilde, e facevo per fargli un complimento, oh che vuoi che m’interessi se era bello, o brutto!

Matilde : io però n’ero innamorata, lo vedevo l uomo più bello del mondo.( poi rivolta verso il quadro di Pierina )  Però, anche la tua moglie, che l’aveva inventato la macchina da cucire?

Brunetto : oh via, ora che ci siamo santificati i reciproci defunti, io dico che sarebbe il caso di parlare un pochino di noi. Tanto per incominciare, io non ho nessun vizietto, e ci tengo a dimostrartelo…….

Matilde : guarda che l’ho sempre saputo, che te non hai quel vizietto. Non penserai mica che ho creduto alla storia che c’era da riprendere le tazzine?.

                    

Brunetto (poi alzandosi va verso la foto della moglie ): ora basta, te l’avevo anche detto, ma te dura, oh guarda come si fa ( Brunetto spegne il lumino, e mette la foto di Pierina nel cassetto)

Matilde : ma i che tu fai Brunetto?

Brunetto   : tu sapessi, questa donna la parla in continuazione, è l’ora di farla finita con questo dire in continuazione : stai attento Brunetto, tu potresti anche fare una figuraccia……

Matilde : via, ma che si fa certe cose, poverina la sarà un pochino gelosa? penso che anche il mio Samuele, no farà i salti di gioia?

Brunetto  : lo capisco anch’io, ma ora basta con tutti questi defunti. Pensiamo a noi vivi. A proposito Matilde, ho una collezione di biglietti ferroviari, che merita d’essere vista!……..

Matilde : oh che sei anche un collezionista di biglietti ferroviari?

Brunetto : ma che ti meravigli?  oh non’ero un ferroviere? C’è un pezzo unico che merita d’essere visto. Se t’interessa lo tengo di là in camera mia, se tu voi, vado a tirarlo fuori?

Matilde  : ma lo sai che sono proprio curiosa di vederla,

 

Brunetto : e m’avvio in camera, così intanto li preparo, appena l’ho tirato fuori, ti chiamo…..

Brunetto si alza e va in camera.

Matilde (con il quadro in mano del defunto)  te avrai capito Samuele, io vado in camera solo per vedere la collezione, e basta, questo sia chiaro!

Brunetto ( voce fuori scena ) : oh Matilde, ma con chi tu parli

Matilde : e parlavo con il mio Samuele, e con lo sguardo, m’ha fatto capire che la storia della, collezione, é tutta una scusa….

Brunetto  ( con voce fuori scena ) digli che pensi per se, e che guardi da un’alta parte.Te vieni di qua, così ti faccio vedere se la collezione è una scusa, oppure…...

Matilde  (cerca dove mettere il quadro di Samuele, poi vede il posto lasciato libero dalla foto di Pierina, e ci mette la foto che aveva in mano e dice) : Samuele, ora io vado di la, ma ti prometto che sarò una statua di ghiaccio (esce e va in camera di Brunetto chiudendo la porta alle spalle)

Brunetto ( voce fuori scena ) :ma che non trovavi la strada? 

Matilde ( voce fuori scena meravigliata ) : oh Brunetto, ma i che tu fai? Tu ti sei mezzo spogliato, ma che t’é preso i caldo?

Brunetto : ma perché, che non lo senti che caldo che fa? A me mi sembra d’essere in una fornace, ma stai sicura che tra un pochino e t’entra i bollori anche a te! non ti preoccupare………

Matilde ( voce fuori scena ) no, no, Brunetto stai fermo. No! io non mi spoglio, non sento caldo, stai fermo, ti dico di no!……

Suona il campanello.

Matilde ( voce f.s.) : e ora chi sarà? non ci faremo mica trovare in camera, specialmente te che sei mezzo nudo?

Brunetto  ( voce f.s.) : non ti preoccupare, la porta è chiusa, e noi non s’apre a nessuno!.

Suonano di nuovo con insistenza.

Brunetto  ( voce fuori scena) : oh e seguita è ? io vorrei sapere chi è. Non sarà mica successo una disgrazia? ( suonano di nuovo) Ovvia sentiamo i che c’è? ( Brunetto esce dalla stanza seminudo reggendosi i calzoni con le mani e si reca vicino alla porta d’ingresso.)

Matilde ( con voce f.s.  debole ) : oh Brunetto, non penserai mica di aprire l’uscio in codeste condizioni? vero?

Brunetto : stai tranquilla per aprire l’uscio, ci vuole i pompieri. ( si avvicina alla porta , e con voce sostenuta) chi è?

Alvaro  : oh Brunetto, e sono io, Alvaro, siccome passavo di qui, sono venuto a farti una visita, vieni via, apri questa porta, oh che ti ci va di molto?

Brunetto  ( con voce impersonale) : guardi che non ce nessuno, sono tutti fuori!

Alvaro   ( voce spazientita ) :  ma i che tu dici, chi sono quelli tutti fuori?, ma te, oh un tu sei in casa, é Brunetto?

Brunetto : ma se ti dico che sono tutti fuori, tu mi devi credere, scusa, che vedi qualcuno te?

Alvaro : oh che discorsi tu fai, per forza e c’è l’uscio chiuso, cosa vuoi che veda?

Brunetto : appunto, se l’uscio è chiuso, è segno che in casa non c’è nessuno, no!

Alvaro : ho capito, le vero te tu sei fuori, ma di cervello! vorrà dire che la prossima volta vengo a trovarti a Sansalvi , stammi bene Brunetto.

Brunetto : o quello, non ha mai capito nulla, e ora mi sembra anche peggiorato. (Brunetto entra in camera e voce f. s. ) : o che t’è preso i caldo anche a te Matilde? perché vedo che, oh, oh, stai ferma,  fai piano, non ti buttare così, sennò si casca per terra, oh stai calma, mica vado via!  …….

                               FINE SECONDO ATTO   

  

                                                    ATTO TERZO

la scena si svolge  nella stessa stanza, si apre la porta della camera di Brunetto e ne esce Matilde che cerca di ricomporsi i vestiti, e si reca verso la mensola dove in precedenza aveva deposto la foto di Samuele e appena ne è di fronte

Matilde : oh Samuele, allora lo sai i che ti dico è, (.Matilde fa il gesto per indicare dove mettere l’ombrello al braccio ).ma vai a quel paese te, e il tuo amore platonico.......

Brunetto  ( ancora in camera ) : oh  Matilde ma con chi tu parli, che gl’è arrivato il mio figliolo per caso.

Matilde : mammina, e ci mancava che il tuo figliolo ci trovasse in camera in quelle condizioni, non  mi ci fa pensare sai. Prima, parlavo con la buon anima di Samuele, e gli dicevo che te, per fortunate hai la collezione.

Brunetto  ( fuori d. s. ) : io, non ho capito nulla? insomma Matilde, i che t’hai da borbottare?

Matilde : no, non sto parlando con te, ma parlo con Samuele. (poi prende il quadro che era appeso, e lo mette nel cassetto dove c’è anche la foto di Pierina) : Vai anche te insieme a Pierina, così  vi fate compagnia.!

Brunetto   (rientra nella stanza ) : ma si può sapere i che t’hai da brontolare, non’è che per caso tu ce l’hai con me?.

  

Matilde : no,..no, stai tranquillo che non sono arrabbiata con te! Anzi, tutto il contrario.Ora però bisogna che vada via, non vorrei che arrivasse il tuo figliolo, e magari capisse la nostra situazione? .

Brunetto : stai tranquilla, che il mio figliolo, non capisce nemmeno a chiamarlo figuriamoci se gli passa per la testa il nostro legame? Ascolta Matilde, facciamo in modo per il momento di non far sapere a nessuno dei nostri rapporti

Matilde :ma perché, che t’hai un’altro impegno?

Brunetto : macche altra donna! Prima di far sapere della nostra relazione, ho necessità di sistemare una faccenda di famiglia…………..

 Matilde : oh per caso, mica tu vorrai dire che fino a quando non hai sistemato le tue faccende, noi non ci si vede più? Guarda che a me la collezione m’è piaciuta un fottio, e la vorrei rivedere …….

Brunetto : accidenti, per essere una che l’aveva il biglietto ancora da obliterare, t’hai fatto alla svelta  a diventare un’appassionata collezionista.

Matilde : proprio pe questo e m’è piaciuta. Ma lo sai che la vedrei volentieri tutti i giorni!

Brunetto : per codesto siamo in due. Te vieni quando ti pare, basta che sia orario d’ufficio del mio figliolo, che la collezione è sempre in mostra .

Matilde :  via Brunettino e vo via a malincuore, te non sai quanto mi dispiace, ( si avvicina a Brunetto  baciandolo in fronte e si avvia verso la porta, l’apre e prima di richiuderla gli manda un bacio ) a presto!

Brunetto (  è solo in casa ) mamma mia che vulcano , oh, appena l’è entrata in camera l’ha detto : guarda che sono venuta solo per vedere la collezione. E menomale, che s’è accontentata di vedere solo due biglietti dell’A.T.F vecchi..però, l’è garbata tanto, che l’ha voluta rivede 2 volte.( si siede e apre il giornale)

Suonano alla porta           

Brunetto :  non sarà mica Alvaro, che è ripassato per sapere come mai non gl’ho aperto l’uscio?

Brunetto   (va ad aprire la porta, si trova davanti Assunta) : buona sera Assunta, i che ti manca: lo zucchero, o il sale?

Assunta : ascolta Brunetto: se a qualcuno gli manca il sale, quello tu sei te!, ma nella zucca  Poc’anzi è ritornata a casa la mia figliola.

Brunetto : ma perché, che non doveva ritornare a casa?

Assunta ( con voce alterata ) : certo che doveva ritornare,ma mica in quelle condizioni! pensa che appena m’ha visto, l’ha detto “ Buon giorno mamma, stamani è proprio una bella mattina

Brunetto : se la tua figliola è una persona educata, di che cosa ti rammarichi?

Assunta : no, quella non’era educazione, ma di una che ha il cervello fuso! perché aveva una faccia da Ebete felice, come se l’avesse fumato uno spinello.

Brunetto : oh Assunta, ma mica tu penserai che a Matilde le abbia fatto fumare la droga è?

Assunta . allora te i che tu penseresti? se una alla 4 del pomeriggio, con un’acqua che viene giù grossa come le funi, ti dice “ buon giorno, e che bella giornata?

Brunetto : e si vede che non s’era accorta che era di pomeriggio, e che pioveva!

Assunta  : che pioveva stai sicuro non se n’è accorta, pensa che da come era bagnata, la grondava acqua come se fosse cascata in Arno quando è in piena!

Brunetto  ( parlando a voce bassa ) : ragazzi, credevo che dopo 10 anni d’astinenza si fosse inceppato il succhiello, e invece che arma letale!!!.

Assunta : appunto anch’io le ho detto che poteva avere preso l’ombrello. Ma lo sai cosa m’ha risposto, i che me ne facevo dell’ombrello se ero in macchina?    

Brunetto : è vero, anch’io l’ho vista arrivare in macchina, ma poi se l’ha ripresa per torna a casa, non c’ho fatto caso.

Assunta : s’è resa conto d’avere lasciato la macchina qui, quando s’è accorta d’essere tutta bagnata,

Brunetto : oh i che ti devo dire, si vede che era un pochino distratta, forse avrà avuto altre cose per il capo?.

 

Assunta  : e dopo tutto questo, tu vuoi che io non pensi che tu le abbia fatto fumare qualcosa ? ( poi alzando la voce ) : stai attento sai,

Brunetto : oh Assunta, stai tranquilla che alla tua figliola non le è capitato nulla di spiacevole, anzi, io e direi il contrario!

Assunta  : lo spero per te, che non tu le abbia fatto del male. Ora l’è preso un’altra fissazione, ha incominciato a girare per casa con uno scatolone

Brunetto : questo e preoccupa anche me, i che c’entra girare per casa con uno scatolone? E quale sarebbe il motivo?

Assunta :La stacca dal muro le foto incorniciate del povero Samuele, le da una pulitina al vetro, poi un bacino……..

Brunetto . e si vede che ancora la lo pensa con affetto…..

Assunta : ma, e potrebbe anche essere, ma quelle frasi che mormora, prima di mettere nello scatolone le fotografie………….

Brunetto  : ma che per levare una foto da i muro del defunto, le occorre uno scatolone? oh quante foto ci sono per casa del povero Samuele, è?

Assunta  :  stai zitto, sta zitto! Ma lo sai che nei primi tempi che era rimasta vedova tutti i giorni  ritornava a casa con una foto di Samuele, perché secondo lei in quella stava meglio della foto del giorno prima…….

Brunetto : si vede che ogni giorno lo vedeva differente……….. 

Assunta : credimi Brunetto erano tutte uguali, guarda, che da morto, l’aveva un’espressione che sembrava più vispo che da vivo! ma te, che l’hai mai  vista una foto di Samuele?

Brunetto : si e n’ho vista una, voglio sperare che di persona fosse stato meglio……..

Assunta : no, lui era uno che veniva meglio in fotografia, che di persona!……

Brunetto : ma si vede che piaceva così! Ma si può sapere che cosa bisbigliava Matilde ogni volta che la metteva la foto nello scatolone?                      

 

Assunta :  la parlava piano, ho sentito che diceva “ Samuele, m’avevi fatto credere che il matrimonio perfetto era solo d’amore platonico, perché quello non  invecchia mai.”

Brunetto : meglio, amore platonico? Ma sei sicura d’avere capito bene?

Assunta :oh i che dici? E poi ancora diceva” Se invece di tutte le bischerate sull’amore fraterno, tu m’avessi fatto vedere una bella collezione di biglietti ferroviari, ma lo sai quanto era meglio? “

Brunetto :ma che siete sicuri che il fu Samuele e si volesse sposare, o invece e la voleva adottare? .

Assunta : ma che ti devo dire, si sono sposati, ma il matrimonio e durato giusto il tempo di scambiarsi gli anelli, e poi il buon Samuele c’ha lasciati.

Brunetto : ti volevo fare una domanda Assunta. Non’è che per caso è successo magari anche a un fidanzato, che è morto prima del matrimonio? io non sono mica tanto tranquillo?  

 

Assunta : stai tranquillo, il solo uomo che la chiesta in moglie é stato il povero Samuele.Ora sembra che si sia entusiasmata di una collezione di biglietti, che secondo lei è una cosa eccezionale…. 

Brunetto : ( parlando sotto voce ) certo non m’aspettavo che la collezione l’avesse un successo così!, soprattutto per il pezzo unico, che è da 55 anni che ne sono il possessore! .

Assunta : è si caro Brunetto, la tua collezione sembra che abbia ottenuto un successo strepitoso. Ma lo sai che mi sono incuriosita, che ti dispiacerebbe farmela vedere anche a me?

Brunetto : e mi dispiace Assunta, ma c’è un pezzo raro che se lo tiro fuori, rischia di sciuparsi, sai è una collezione un po' particolare, fatta per essere apprezzata da veri amatori

Assunta : se non si può vedere pazienza. Matilde, m’ha detto che per il momento ci sono delle difficoltà a rendere pubblica la vostra amicizia

Brunetto : purtroppo è vero! ma questione di poco tempo, poi se Matilde vuole, ci possiamo sposare anche in chiesa, con parenti e …….

Assunta :guarda io te lo dico subito, a me quelli che si mettono insieme, insomma quelli che s’accoppiano, non mi stanno bene a mano!

Brunetto : ma i che tu dici Assunta, non siamo mica all’ippodromo delle Cascine dove c’è l’accoppiata o la tris, noi casomai s’andrebbe a convivere, e poi………..

Assunta : allora non ci siamo capiti. A me il fatto di andare a convivere, non mi piace, invece ci si sposa in chiesa, e poi ci si comporta da marito e moglie, e non prima, che mi so spiegata?

Brunetto :hai voglia se l’ho capita, non dubitare il concetto è chiaro............

Assunta : allora, dato che ci siano spiegatisi queste cose, posso anche andare via. Ma mi raccomando non una parola dei nostri discorsi a Matilde.

Brunetto : muto, noi non ci siamo visti!

 Assunta : e soprattutto, se venisse a trovarti, quando la ritorna via, assicurati che la sia in possesso di tutte le sue facoltà mentali, e motorie.

Brunetto : ovvia ma che insisti con la droga, oh altre cose? io al massimo le posso offrire un caffè!

Assunta : non fare il furbo con me, tu lo sai che cosa é che la fa imbambolare. E’ quella famosa collezione, che per lei è stata una bella sorpresa. Ti saluto succhiello.....

Assunta esce

Brunetto : certo che l’Assunta è una donna con il cervello che le funziona. Ma, vediamo se riesco a leggere il giornale prima che diventi vecchio.   

dalla porta entra Paolo

Paolo :  buona sera babbo,allora come va? (osserva la stanza, poi con voce sorpresa )  ve, ho che novità é questa, t’hai levato la foto della povera mamma da il muro, e le hai spento anche il lumino.

Brunetto :non la reggevo più! la metteva bocca dappertutto, allora l’ho messa in castigo dentro il cassetto, ma ora la rimetto al posto.( apre il cassetto prende la foto e la mette sopra alla mensola e riaccende il lumino.)

 

Paolo : ma perché non l’hai lasciata nel cassetto povera donna? tanto per quanto la t’interessa……..

Brunetto : guarda che la tua mamma, m’interessava prima, e ora. Ma credi che per parlare con lei  mi ci voglia la fotografia appesa al muro? A proposito,  ma che sei venuto da solo, non’è che Desy ha cambiato casa?

Paolo: credevo che tu fossi migliorato, quando ho visto che la foto della mamma era sparita, ma mi sbagliavo, no, non ha cambiato casa, è andata dalla parrucchiera.

Brunetto : speriamo che quando le fanno la permanente non le brucino quel poco di cervello che l’è rimasto. Perché bada, per mettersi con uno come te, del cervello ce ne vuole poco!

Paolo : ma che permanente e cervello cotto, si fa dare un po' di colore, e basta! Però, parlando di poco cervello, sembra che il tuo, a causa dell’incidente, si sia un poco danneggiato.

Brunetto : te non ti preoccupare del mio cervello, che quello funziona bene. Vedi se Desy lo diceva a me,la testa gliela lavavo io, tu sapessi, ho una voglia di farle uno shampoo a modo mio che starebbe bene per un bel pezzo.

Paolo : ( andando verso la fotografia ) oh babbo, ma, che l’hai vista questa foto della mamma? perché ha certi baffi., ma o i che ti devo dire?

Brunetto : ma come? non ti ricordi, com’era la tua mamma? aveva certi baffetti che sembrava  Dartagnan “ e ogni volta che le chiedevo di toglierli, mi diceva “ donna baffuta sempre piaciuta “ però ancora devo capire a chi doveva piacere, a me non di certo.

Paolo  ( sempre di fronte al quadro, voce incerta ) : ma, se ha certi capelli corti, ritti a spazzola. Per  me, questa foto non’è quella della mamma! .

Brunetto :  ( rivolto verso l’angolo dove è la foto) che sei contenta Pierina, hai visto, il tuo figliolo, per una volta che ti vede senza bigodini non ti riconosce.(poi rivolto verso il figlio ) Da retta Paolo, codesta è la tua mamma, stai sicuro.

Paolo: se tu lo dici te, ma a me non mi sembra la mamma.

Brunetto : Dal giorno dopo che siamo tornati dal viaggio di nozze, ha indossato; vestagliona fino alle caviglie, bigodini in testa che sembrava un riccio, ciabatte con incorporato pattine. Si vede che quella è una delle poche foto fatte quando s’era levata i bigodini.

Paolo : ma, sarà, perché porta anche un paio di occhiali da vista, che io mi ricordi la mamma la ci vedeva di molto bene!

Brunetto  ( si avvicina al quadro ) : ma che sei ripreso dalla piena, sono due ore che mi stai a dire che questa non ti sembra la tua mamma, perché ha i capelli a spazzola, i baffi, gli occhiali. Hai ragione, questo non è la tua mamma, perché è un uomo!

Paolo :allora spiegami perché questo signore è al posto della mamma? E poi chi sarebbe?

Brunetto : codesto costi, è un suo parente prossimo alla lontana, che è venuto a farle visita.

Paolo : guarda che io avevo intenzione di farti ricoverare, ma visto come vanno le cose, tu puoi rimanere in casa, vuol dire che sul campanello invece del nome “ famiglia Lapi, ci si scrive Manicomio

Brunetto : ma quanto tu la fai lunga, è stato un disguido, ho sbagliato foto, che sei contento?

Paolo: Ma ditemi voi, al posto della foto della mamma, ci trovo quella di uno sconosciuto, e lui lo presenta come “un futuro parente prossimo alla lontana, “ ma si può sapere una volta per tutte chi è questo individuo?

Brunetto : stai calmo, non t’agitare, altrimenti ti faccio ricoverare al posto mio. Ora ti spiego ogni cosa, codesto signore, è il fu Samuele, il marito defunto della signora Matilde

Paolo : va bene, ora s’è scoperto chi è? Ma ora mi devi spiegare cosa ci fa questa fotografia appesa nel posto di quella della mamma?

 Brunetto   :  ma quanto tu la fai lunga per uno scambio di fotografie. Allora che lo vuoi sapere? ce l’ha messa Matilde, perché facesse amicizia con la tu mamma, da il momento che sono destinati a imparentassi. Che t’é chiara la situazione, oppure te la rispiego?

Paolo : lascia stare, lascia stare, m’é venuto un mal di capo che non capisco più nulla. Però tiro a indovinare: la signora Matilde non è che per caso anche lei parla con la foto del defunto?

Brunetto : si è vero, ma come hai fatto a indovinare? anche lei gli parla, però lui è sempre stato un taciturno, e non gli risponde, forse perché s’é accorto che la moglie vuole sposare me.

Paolo : allora il cartello “manicomio “ fuori dell’uscio va bene, vorrà dire che i pazienti.invece che uno saranno due. Anzi due vivi, e due morti, che parlano in continuazione.

Brunetto : a parte che essere in quattro, è meglio che in due. Così si può  giocare a carte, e se i  defunti vincono, che se ne farebbero dei soldi.

 Paolo  ( voce sconsolata ) :  ma come è possibile che io mi sia trovato in questo manicomio. Comunque appena arriva  Desy, noi si fa fagotto e si va via. Perché mi potrebbe succedere che una mattina incominci anch’io a parlare con qualche foto.

Brunetto : Ma dove tu vuoi andare, stai tranquillo, e vedrai che quelli che chiami matti, sono normali più di te!

Paolo:  no, tanto te non mi convinci, io domani cambio casa, perché in questo ambiente di paranormali,  non si può più vivere!!

Brunetto : e invece te tu rimani qui! perché è arrivato il momento che tu faccia” il ruggito, “ che è una vita che l’hai represso nel corpo.

Paolo : ma di che ruggito e tu parli, io nel corpo e non ho nulla di represso che mi necessita di buttare fuori!.  

Brunetto :  e ho detto ruggito di liberazione, e non un rutto. E’ l’ora che tu ti liberi dai complessi di sottomissione, e la colpa, è mia e della tua mamma che ti s’é insegnato a chiedere scusa anche quando ti pestavano i piedi.

Paolo : ma cosa dovrei fare secondo te è?

Brunetto : intanto incomincia  a decidere, se tu voi sempre bene a Sabrina, bisogna che tu affronti  Desy a brutto muso, e tu gli dica come stanno le cose.

Paolo : a te, ti sembra una cosa facile? È ma lo sai chi è la signorina Desy Parodi.( Paolo si porta vicino al padre) Non mi guardare con codesta espressione !

Brunetto : io ho solo questa di faccia, ma ora tu m’hai messo in apprensione per quello che tu mi devi dire, allora dimmi chi l’è?

 

Paolo : e te lo dico io chi è, la figliola di quello che ha la proprietà di metà delle  azioni della compagnia, e quell’altra metà l’appartiene alla signora Sara Brambilla che è poi la mamma di Desy.

Brunetto : ma allora noi e s’aveva in casa una ricca ereditiera, e la si sfamava con fagioli e cotechino, ma perché non me l’hai detto subito?  che ordinavo caviale e sciampagna, così tutte le sere e si faceva festa .

Paolo : e ci mancava che tu sapessi chi era Desy, così chissà cosa avresti arzigogolato.

Brunetto : per me non ci sono problemi. Ma per te ora scegliere diventa difficile, o vivere felice e contento,o fare il principe consorte, e magari beccare anche qualche lacca fra capo e collo con un bello “stupidotto”  andante

Paolo : vedi, se io facessi tanto di lasciare Desy,  potrei anche cambiare subito lavoro, perché per me non ci sarebbe un posto nemmeno di fattorino in nessuna assicurazione d’Italia, altro che da avvocato.

Brunetto : queste parole me l’hai già dette, ma ora m’é entrato una paura addosso, che mi tremano le gambe (alzando il tono di voc ) Dai retta, ma che credi che non esistano altri mezzi per liberassi di a Desy?

Paolo : che fai, la leghi e la butti nell’Arno? Così ti arrestano per inquinamento delle acque.

 

Brunetto : no! io la prendo per un braccio, l’accompagno a l’uscio di casa, e le do un consiglio : bionda, è giunto il momento che tu faccia fagotto, perché per te qui non c’è più nulla da fare, (poi rivolto verso il figlio) che t’è chiaro il concetto?.

Paolo : babbo lascia stare, queste cose le risolvo da me! Vedi di farla finita. Perché questo non è il momento di fare la guerra a Desy. Su questo argomento non ci voglio più tornare, chiaro? Vediamo di metterci sopra una pietra            

 

Brunetto : ascolta qui s’é cercato di mettere una pietra, ma sopra di me, ma di quelle tombale, con scritto “ Qui giace Brunetto Lapi vissuto da coglione e morto da bischero “ perché se te non sapessi  chi m’ha investito, io ti dico……………

Paolo  : fermo sai, non mi dire nulla, io so già dove vuoi arrivare…..

Brunetto  allora se tu lo sai, non ti dico nulla, se invece t’interessa, ti posso dire che è una persona che abita in questa casa, e, non siamo né io, e né te, capito?...................

Paolo :vedi se non mi dicevi niente, avevo già indovinato chi secondo te, è il colpevole. Capisco che Desy non ti sia simpatica, ma da questo a accusarla che a investirti sia stata lei, ce ne vuole.

 

Brunetto : ma qui, non c’entra ne la simpatia e ne l’antipatia. Ma si tratta di prove di quello che dico!

 

Paolo : Basta, a questo punto è urgente chiamare un dottore per avere un consulto, e sapere cosa si deve fare di te.

 Brunetto  se lo vuoi chiamare il dottore fai pure, perché ti potrebbe servire. Guarda, se non stai attento quella uno di questi giorni, è capace d’investire anche te

Paolo : ma allora la tua è proprio una fissazione, ma dimmi perché vuoi incolpare Desy?

 Brunetto ( si avvicina al quadro e muove la testa in senso affermativo) : Pierina, questa volta hai proprio ragione, io ero convinto che Paolo mi credesse, ma ora m’accorgo che non bastano le parole, è giunto i momento di digli quello che ho scoperto.

Paolo : che ricominci con quel quadro? Cambia perché nessuno ci crede più!

Entra Desy

Desy (la voce è allegra ) : buona sera “ Papy ” vedo che ha ripreso a camminare bene, sono contenta per lei, così potrà uscire di casa, e trascorrere meglio le giornate.

Brunetto : non c’è male, m’accontento. Questa mattina  sono andato in garage a vedere la mia macchina, non ci volevo nemmeno crederete, l’ho trovata in condizioni meglio di quando l’usavo io prima dell’incidente. 

Desy  : sono contenta, prima di rimettere la macchina in garage, per ringraziarla di avermela imprestata, in attesa che riparassero la mia, l’ho portata dal carrozziere e ho fatto togliere alcuni piccoli graffi

Brunetto : grazie Desy, ma non importava. E dato che ero fuori, sono andato dal giornalaio, sai quello di fronte a dove sono stato investito. Per ringraziarlo per i primi soccorsi che m’aveva prestato. Non vi dico le feste, e la contentezza di quell’uomo.

Paolo : certo che sarà stato contento, tutte le volte che mi vedeva mi domandava sempre come stavi, e se si sapeva nulla dell’investitore.

Brunetto : con me uguale, i soliti discorsi, come stai, e se ero a conoscenza della persona che m’aveva investito. Poi siamo andati al Bar a prendere il caffè. Ma l’argomento é stato solo quello dell’incidente.

Paolo : e con me uguale, mi chiedeva sempre, babbo come sta? Niente del pirata? fagli tanti saluti!

Brunetto : questa insistenza nel volere sapere dell’investitore, m’ha insospettito. Allora di punto in bianco gli ho detto “ te hai visto tutto, e non ne vuoi parlare, ma ora è il momento che tu mi dica la verità!

Paolo : meglio, è arrivato il confessore dei testimoni reticenti, come se al giornalaio non gli fosse stato chiesto 100 volte

 

Brunetto : oh c’è stato poco da convincere, voi non ci crederete, sembrava che aspettasse solamente il “pronti via “ e ha incominciato a parlare con nomi, fatti e circostanze.

Desy  ( la voce è ansiosa )  : ma cosa dice signor Brunetto, i carabinieri l’hanno interrogato tante volte, e lui ha sempre negato di aver visto chi era alla guida della macchina.

Paolo : babbo quello che dice Desy è vero, anch’io gli ho chiesto se aveva visto come si erano svolti i fatti. Lui ha sempre detto che era dietro al chiosco.

Brunetto : e si vede che a voi non lo voleva dire. Ma a me ( si batte la mano sul petto) m’ha raccontato tutto, oh, ma, proprio tutto. E da come parlava, credevo che non si volesse chetare più.

Desy : ma per caso, signor Brunetto, il caffè non è che l’avete corretto con un grappino?

Brunetto : oh Desy, mi sto accorgendo che non sono più il Papy ma sono diventato il signor Brunetto, e da il tono della voce, sembra che tu voglia mettere in dubbio quello che sto per dire.

Desy : no, no, la mia è una semplice constatazione dei fatti.

Brunetto  : la tua presa di posizione senza che tu sappia quello che m’ha detto il giornalaio, mi sembra di molto strana!

Paolo : ma si fa per dire, che a volte di fronte a un bicchierino uno dice quello che non dovrebbe dire, oh perlomeno crede di aver visto cose che poi non sono reali

Brunetto : ecco, qui tu parli come un uomo di legge, ma io signor avvocato, non mi sono accontentato delle parole, ma ho cercato anche le prove, e che prove che ho trovato..............

Paolo :allora, caro il nostro investigatore, è giunto il momento del colpo di scena, o si deve aspettare che ti venga in mente il colpevole?

Brunetto : il giornalaio ha visto tutto, e è pronto a metterlo anche per scritto, la macchina era quella mia, la conosce, perché a volte la parcheggiavo vicino a il chiosco. Quindi se la macchina era quella mia, è chiaro che chi mi ha investito non ero certo io, ma, indovina chi?.......................

Desy : via qui si incorre nel codice penale, ci sono gli estremi per una denuncia per calunnia, è il minimo che io possa fare nei confronti di questo giornalaio.

Paolo  : ma scusa Desy , perché vorresti denunciare per calunnia il giornalaio, mica ha detto che alla  guidava della macchina c’eri te!

Brunetto : e se l’ha detto, l’ha detto e ripetuto, era proprio quella signora bionda che vedo sempre in compagnia  del tuo figliolo!

Paolo  : :ma quel signore è sicuro di aver visto bene.

Brunetto : altro che. ma quando ha visto che non si fermava a prestare soccorso, ha pensato che era meglio dire di non aver visto nulla.

Desy : hai visto Paolo che avevo ragione di pensare al peggio?ma ora vedrete di cosa è capace una Parodi quando viene accusata ingiustamente.

Paolo : aspetta con le denuncie e le minacce, sentiamo da questo giornalaio che cosa ha veramente visto, o, ha creduto di vedere.

Desy  : e no! qui si mette in dubbio la mia parola e i Parodi hanno una sola parola.

 

Brunetto : ascolta bionda, io non mi so accontentato della sola parola del giornalaio. Quello che mi ha insospettito, conoscendo come sei una tirata alla lira, il motivo d’avere fatto sistemare tutta la

macchina.

Desy : ma certo signor Brunetto, la macchina aveva alcuni graffi, e per sdebitarmi con lei, l’ho portata dal carrozziere per farla sistemare.

Brunetto :ma quando si dice che il Diavolo fa le pentole e no i coperchi, lo sai cosa c’era nel portabagagli, una borsa con dentro un pezzo di uno specchietto laterale e una nota di lavori eseguiti sulla macchina .

Desy : e allora che cosa vuol dimostrare che la macchina è stata dal carrozziere, e non è forse quello che io le ho detto?

Brunetto : certo che l’avevi portata dal carrozziere, ma mica per qualche graffio. ( tira fuori dalla tasca un foglio e legge ), senti che c’è scritto oltre la data, che è di due giorni dopo i mi investimento : rifatto fiancata destra e verniciata, sostituito specchietto esterno destro, ripreso graffi su lato sinistro lucidata tutta la vettura, eccetera, eccetera.

Paolo   ( voce contrariata ) : ma come, io non sapevo nulla, oh Desy perché non mi hai detto niente di quello che t’era capitato?

Desy : ma queste sono solo supposizioni, il carrozziere si sarà sbagliato nel fare la nota dei lavori

Brunetto : guarda che io sono andato dal carrozziere con il foglio dei lavori, per avere una conferma .Poi per essere sicuro di non aver sbagliato, ho fatto un sopralluogo al cassonetto della nettezza dove te mi volevi buttare.

Paolo : o babbo, ma che è vero quello che tu dici?

 

Brunetto : certo che è vero, su quel cassonetto, c’è ancora tracce di vernice della mia macchina, e sotto, in terra il pezzo dello specchietto. E ora dimmi che non’è vero Desy?..............

.Desy  (con voce bassa e tremante ) : io non volevo investire nessuno, era la prima volta che guidavo quella macchina. Appena sono uscita dalla rampa del garage, ho perso il controllo della macchina, e anziché frenare, quando ho visto una persona che attraversava la strada, ho accelerato.

Brunetto : e se sapevo che guidavi la macchina così, t’imprestavo la bicicletta

Desy :Che spavento quando ho visto quel poveretto volare sul marciapiede e io andare a urtare di striscio nel cassonetto, sono stata presa dal panico, non ho capito più nulla e sono fuggita.

Paolo : allora il babbo ha ragione, allora sei te il pirata della strada. Ma dico io, perché non ti sei fermata tutto si poteva risolvere.

Brunetto : è certo che tutto si poteva risolvere, dice lui. Oh ma hanno investito me, mica te! e poi come avresti pensato di fare? magari facendo sparire le prove  dell’investimento, buttandomi nel cassonetto?..

      

Desy  : io so che la mia posizione è molto compromessa, ho commesso un sacco di infrazioni che potrei anche rischiare la galera.

Brunetto : questo è sicuro, io non me ne intendo, ma senza conseguenze sarà di molto difficile……

Desy : Ma voi ci pensate in che guaio mi sono cacciata? quando si saprà che il pirata della strada è la  signorina Parodi  delle assicurazioni  Parodi Brambilla, che figura, che danno d’immagine.

Paolo : eppure Desy  sei una persona che è al corrente della legge, e vivi nel mondo delle assicurazioni, io da te non mi sarei aspettato un simile comportamento.

Brunetto : oh Paolo, ma che ti metti a fare l’avvocato proprio ora?, perché se è stato un incidente, c’è poco da fare, oppure, che pensi che non  sia stato un incidente?

Desy : ma cosa dice signor Brunetto, certo che è stato un incidente, anche se dovuto a tanti fattori come la non conoscenza della macchina, il mio stato d’animo, la mia insoddisfazione e poi……….  

Brunetto :Ascolta Desy, io mi sono accorto che te nei confronti di Paolo hai avuto un cambiamento rispetto ai primi giorni, come se ti fossi pentita della situazione che s’è creato, e non sai come uscirne senza ferire il suo orgoglio.

Paolo  ( rivolto verso il padre)  : come tu fai a sapere che a Desy è passata quella infatuazione che aveva nei primi giorni nei miei confronti? ……..

Desy : si Paolo tuo padre ha capito qual’è il mio stato d’animo. mi sono resa conto che la mia è stata una infatuazione, che è passata molto presto, ma non trovavo il modo di dirtelo.

Paolo : ma Desy perché, ma sei sicura di quello che dici?

 Desy  : certo che sono sicura, speravo sempre che ti accorgessi che fra noi tutto era finito. Poi io ho nostalgia dei mie genitori ,di Milano e ho un gran desiderio di riprendere la mia libertà.

Brunetto ( guardando Paolo ): ma non lo vedi che freme dalla voglia di andar via. Se le fosse possibile anche subito. Ora che ha avuto il coraggio di parlare, niente la lega più a te, a questa casa, e a Firenze!

Paolo : vorrei sapere  babbo, ma come hai fatto a vedere tutte queste cose riguardo a Desy? Io non m’ero accorto di nulla?

Brunetto : te Paolo, t’accorgi che é buio, perché tu vedi le luci accese, ma che cosa vuoi vedere? Te ancora non conosci le donne! Fidati di me!.

Paolo : e si sa! in famiglia l’esperto di donne  sei te, io nei tuoi confronti, sono un bambino in fasce

Brunetto :allora, fai come i bambini in fasce, poppa il latte,e zitto. Senti Desy, io ti voglio bene come se tu fossi la mia figliola. O deciso, faccio sparire tutte le prove, al  giornalaio gli dico che s’è sbagliato, perché te quel giorno eri a Milano e la macchina la non’era la mia 

Desy  ( voce meravigliata ) : come, lei sarebbe intenzionato a non sporgere nessuna denuncia nei miei confronti ?mi scusi , ma per quale motivo? .

Brunetto : per quale motivo? ma t’immagini che figura si farebbe. Quando si sapesse che il pirata della strada è un dipendente della società di assicurazioni, e compagna del figlio della vittima ( alza il tono della voce) e prossimo direttore dell’agenzia!

Desy : certo signor Brunetto, il ‘prossimo direttore di agenzia è sicuramente l’avvocato Paolo Lapi. Per  questo non ci sono dubbi.

Brunetto :E poi, dover  venire a Firenze ogni volta che i Carabinieri ti devono interrogare, no, no, lasciamo stare, oramai i che è stato, è stato. Se sei d’accordo, noi si fa finta che non sia successo nulla.

Paolo : ma a me! non mi chiedete nessun parere, perché forse non sono parte in causa? O sono uno che passava di qui per caso!

Brunetto : te meno parli, e meglio è. Perché non ti basta il casino che hai combinato? ( Brunetto guarda Paolo e con voce sopra le righe ) se Desy, vuole andare via, te soffri in silenzio, e rispetti la sua decisione, che ci siamo capiti?......

Desy : io a questo punto signor Brunetto non so come sdebitarmi, ho compreso il suo pensiero, e non dubiti che non si pentirà di non avermi denunciato.

Paolo : senti Desy, non prendere decisioni affrettate, pensaci bene…….

Brunetto (a voce bassa ) : non’è mica possibile,  se questo bischero seguita, va a finire che quella non va più via, ma l’apparecchia la tavola, si cena come se non fosse successo nulla.

 

Desy : Paolo, oramai ho preso la mia decisione. Perdonami se puoi, so che te ne soffrirai, ma così non poteva durare. Io parto immediatamente per Milano, e credimi è meglio così per tutti e due.

Brunetto: ma che dici Desy,non’è meglio se parti domattina per il fresco?

Desy : dopo tutto quello che è successo non mi potrei trattenere un minuto di più. ( abbraccia Brunetto e Paolo mentre si accinge a uscire tira fuori dalla borsa un mazzo di chiavi ) dimenticavo le chiavi di casa. Ciao  ( esce )

Paolo : io e vorrei sapere come hai fatto a imbastire tutta questa sceneggiata con lieto fine. Ma non mi dire nulla, tanto non è vero, ma ci credo lo stesso!

Brunetto : è stato abbastanza semplice. Siccome pensavo che la testimonianza del giornalaio fosse insufficiente, perché povero uomo, quello non ha visto nulla, é ceco, che a distanza di un metro, sbaglia una mucca per un ombrello aperto.

Paolo : Benino, siamo in possesso di provi schiaccianti. Con questa testimonianza se si dovesse andare in causa, non ci prendono nemmeno in considerazione, ma fammi il piacere babbo! 

 Brunetto: si ma a parte il giornalaio, che non ha visto nulla, ho fatto il giro di tutti i carrozzieri della zona, fino a che non ho trovato quello che aveva fatto il lavoro, e con la scusa che il prezzo, mi sembrava caro, il carrozziere Trinci, m’ha detto che non si ricordava di preciso quello che aveva fatto alla macchina.

Paolo : con questo, mi confermi che non esiste nessun foglio dei lavori del carrozziere. Allora concludendo, noi di prove nemmeno l’ombra.

Brunetto : prove punte, ma ora Desy ha ammesso la colpa, e è convinta che se io voglio la metto nei guai. Mi sbaglio, o tu volevi il posto di direttore, e Desy fuori dalle scatole ? e allora i che tu vuoi?..

              

suonano alla porta

Paolo :  ( con voce allarmata ) oh babbo, non sarà mica Desy, che s’è accorta dell’inganno, e, è tornata in dietro? Dimmi te i che si combina. Quella, quando s’arrabbia, diventa una tigre.

Brunetto  : vai tranquillo, che a quest’ora Desy è di già arrivata a Bologna. E se poi fosse lei, te non  ti preoccupare che la tigre l’addomestico io, vai apri questa porta ( apre la porta )

entra Sabrina

                         

Paolo  (tono di voce festosa ) : vieni,  vieni Sabrina, sei arrivata un pochino in ritardo, e ti sei persa il meglio. Ma dimmi, come hai fatto a indovinare il momento giusto, sembra che tu sia arrivata per telepatia.

Brunetto : ma che telepatia, e tu vorrai dire telefonia, perché questa mattina le ho telefonato per dirle che questa sera Desy  tornava per sempre a Milano.

 

Sabrina : si questa mattina il tuo babbo, m’ha chiamato al telefono dicendomi che Desy  questa sera sarebbe andata via per sempre, ma che è vero Paolo? 

Paolo  ( la voce si fa autoritaria ) : certo che è vero. Ora ti racconto tutto. Con il babbo stamattina avevamo deciso che questa sera avrei affrontato la situazione del mio rapporto con Desy, anche perché io non ne potevo più.

Sabrina : bravo Paolo, hai dimostrato di essere un uomo deciso, ma dimmi come hai fatto?

Paolo : senza tanti preamboli a brutto muso le ho detto, la tua presenza qui, non’è opportuna, quindi è necessario il tuo ritorno a Milano. Comunicando a tuo padre che il nuovo direttore della sede di Firenze è l’avvocato Lapi, chiaro? é vero babbo?

Brunetto : altro che, ora lui ha fatto un racconto in poche parole. Ma é stato un bene che non fossi stata presente, io non ti dico i pianti e lo strazio di quella povera figliola

Sabrina : invece ci sarei voluta essere, perché quella Desy se lo meritava.

Brunetto : ma guarda che Paolo è stato spietato, da fare paura, e poi dopo la frase,te vai via dalla mi vita, perché io amo un’altra donna, non ti dico quello che é successo .(poi parlando a voce bassa ) ragazzi che attore che so, perché se gl’era per lui, ora e s’ era tutti a cena con Desy, il pollo e le patatine.

Paolo : e poi la cosa più importante è che finalmente sono riuscito a scoprire chi era il pirata della strada che aveva investito il babbo.

 Sabrina   (voce incredula ) : no, non ci posso credere oh come hai fatto Paolino a scoprire chi era il pirata?.............

Paolo  : la faccenda è stata un po’ lunga, e ti dirò, che era da svariato tempo che ci lavoravo, poi, finalmente sono riuscito a far parlare il barbiere, sai quello che diceva che non aveva visto nulla.

Brunetto : ( con voce bassa rivolto a Paolo) il giornalaio, ma che barbiere..................

Paolo : si, si, volevo dire il giornalaio. Dopo che l’ho messo alle strette, ha confessato di aver visto chi era che guidava la macchina investitrice quel giorno.

Sabrina : no, va via non ci credo? Non’è possibile?, te sei riuscito a farlo parlare dove nemmeno i carabinieri c’erano riusciti! oh come hai fatto?.

                    

Paolo : dopo che il barbiere m’ha detto chi era………

Brunetto : ritonfa con il barbiere, avvocato qui si perde la causa! Era il Giornalaio, il giornalaio!

Paolo : si il giornalaio, ho capito. Ti dicevo che ho scoperto l’investitore del babbo, indovina chi era? Te, non ci crederai, era stata Desy. Io l’ho sempre sospettata, perché era troppo interessata a sapere se il babbo una volta uscito dal coma sarebbe stato in condizione di riconoscere l’investitore.

Sabrina : Ma allora tu sei stato bravo come l’avvocato dei tele filmi Americani, si i Perry Mason., quello che alla fine scopre sempre il colpevole.. Io l’ho sempre detto, te sei sprecato in questa casa.  Ma raccontami come l’ha presa quella befanona  della Desy.

Paolo : in un primo tempo ha negato tutto, poi l’ho messa di fronte alle prove; che l’aveva portato a riparare la macchina investitrice e non si era preoccupata di pulire le tracce di vernice sul marciapiede.

Brunetto ( a voce bassa ) o Perry  Mason non’era il marciapiede, ma il cassonetto della nettezza. Stai attento, altrimenti ti buttano fuori da il telefilm, e al tuo posto, ci mettono l’ispettore Derricche

Paolo : si, si, volevo dire il cassonetto della nettezza. Allora di fronte a tutte le prove che le ho messo davanti, ha incominciato a piangere e a pregarmi di non denunciarla perché così l’avrei rovinata. .

Sabrina : voglio sperare che tu l’abbia denunciata, quella bionda ossigenata, presuntuosa.

Paolo :  se l’era per me, io te lo giuro, la mandavo subito in galera. Ma lo sai com’è il mio babbo, prima dice che mangerebbe i bambini a colazione, poi appena vede due lacrime, e rincoglionisce e si mette a frignare anche lui

Sabrina   ( voce arrabbiata ) : oh Brunetto, ma che è questo il modo di ringraziare il suo figliolo. Dopo che ha perso un sacco  di tempo per risolvere il suo caso.

Paolo  ( con voce di sufficienza ) : lascia stare, oramai è andata così, io sono troppo buono. Non dovevo dare ascolto a il mio babbo!

Sabrina : ma almeno per far sapere alla gente, che a differenza della polizia, il mio Paolo, ha risolto i caso. Invece grazie a lei  Brunetto, questa soddisfazione, non se l’é potuta levare!

Brunetto : ma cosa vuoi, ero talmente scosso per quello che avevo saputo, che non capivo più nulla. E quando m’ha detto, Babbo i che si fa, io gl’ho risposto, se puoi, perdonala e mettiamoci una pietra sopra

Paolo : la signorina Desy, può ringraziare il mio babbo, perché se era per me, ora era a Sollicciano

Sabrina è, Brunetto, Brunetto, lei un figliolo così in gamba non se lo merita, o di chi l’ha preso il mio Perry  Mason, uomo di poche parole, ma tanti casi risolti. 

Brunetto : e si vede che ha preso dalla sua povera mamma, buona donna, era tanto intelligente. Te non ci crederai, ma quella anche senza parlare, ti diceva un sacco di cose.Appena tornavo a casa dal lavoro, mi metteva subito le pattine ai piedi, e incominciava a girarti in tondo come una trottola. Quello era il segnale che dovevo levarmi di torno, e tutto senza aprire bocca

suonano alla porta

Paolo ( con voce apprensiva ) : oh babbo, non sarà mica Desy è?

Brunetto : e se fosse Desy?  tu le fai, un’altra parte di quelle che riesce solo a te, così la fai rimpiangere un’altra volta. Vai Perry  Mason, apri quell’uscio così si vede chi è?.( vede Paolo che cera d’andare in camera ) Oh, dico a te! apri quell’uscio ma che hai paura?.

Paolo  lentamente apre la porta e entra tutta sorridente Matilde.

Matilde : passavo di qui e ho pensato di fare una visita al signor Brunetto tanto per sapere come sta.

Brunetto  : vieni Matilde, questi ragazzi sono al corrente del nostro legame, non importa fingere. Ora è arrivato il momento che possiamo dire a tutti che noi ci vogliamo bene.

Paolo : si Matilde il babbo mi ha detto dell’affetto che vi lega. Io e Sabrina siamo contenti .

suonano alla porta

Paolo ( si avvicina a Brunetto e con voce  bassa e lagnosa) : babbo questa è Desy, me lo sento, io vado in camera mia con Sabrina, se cerca di me, dille che sono andato via, hai capito? e non sai dove, e ne quando ritorno!

Brunetto : vai, vai, strazia donne, che qui sistemo tutto io

Brunetto (va alla porta e apre e si presenta un giovane con una borsa in mano) sii, dica

Giovane vestito di bianco : questa roba è per la signora Desy, le dica che ci dispiace per il ritardo, purtroppo quando è passata in rosticceria ha chiesto che il pollo fosse cotto a puntino e le patatine calde, ecco il pollo e le patatine, la spesa è di 10.€

dalla camera si sente la voce di Paolo che dice : oh babbo, allora chi è?

Brunetto : elle Desy che......

Paolo( dalla stanza con voce lamentosa)  : eccoci, ci siamo, te lo dicevo io, babbo lascia stare Desy, quella è un osso duro, non fare nulla , ma te duro, e ora i che s’inventa, dillo te? “

Brunetto  ( alzando la voce per farsi sentire da Paolo) : e te lo dico io i che s’inventa, te vieni qui con 10. €  perché tanto pe non cambiare Desy aveva ordinato il pollo, ma mica l’aveva pagato! c’è qui il ragazzo della rosticceria che l’ha portato, e ora vuole i soldi!

Paolo (esce dalla camera seguito da Sabrina e con voce pimpante ) e che furia che c’è? io ero andato in camera giusto a prendere i soldi, ma cosa credevi che io avessi paura di quella nordica, e che mi fossi nascosto?

 

Brunetto : io, mai pensato, vai paga perché il ragazzo  vuole andare via

Paolo( rivolto al ragazzo) : ecco queste  sono le 10. €  e questo è un 1 € di mancia. Grazie e arrivederci ( il ragazzo esce) (Paolo rivolto verso Brunetto) allora, dato che il pollo e le patatine sono caldi, si potrebbe fare una cenettina a quattro, che ne dite?

   

Brunetto : O Paolo, ma non dovevi andare a festeggiare la tua promozione a direttore della filiale? Non vorrai mica cenare a casa con un pollaccio?

Paolo : io veramente non ho detto nulla?

Brunetto : ma come, quando tu le hai detto a Desy, appena vai via,  voglio festeggiare con la mia ragazza, la fortuna che finalmente ti levi di torno, e la mia promozione a direttore!

Paolo : a si?, allora dai Sabrina s’esce tutti, è chiaro che voi  venite con noi! Perché di cose da festeggiare ce ne sono tante vero babbo?

Brunetto : si, di cose da festeggiare ce ne sono tante, ma, noi siamo vecchi, e alla sera si sta bene a casa. E poi, ma non volevi andare anche al cinema dopo la cena?

Paolo : ma di che cine tu parli? di questo sono sicuro di non aver detto nulla!

Brunetto ( con voce autoritaria ) : ascolta voi due, andate a cena, e poi al cinema. Guarda che al cinema Arlecchino, danno in versione originale il film” Via Col Vento” ma non’era quello che volevi vedere da tanto tempo.......

Paolo   ( voce compiacente ) : si, ora ricordo, è vero,  speriamo che sia quello in lingua Inglese con i sottotitoli in Italiano.

Brunetto : bravo il mio bambino, oh via, allora afferrate l’uscio e levatevi di torno, se no il pollo si fredda

Paolo  : si, però una cosa la voglio dire, ma lo sai, se non’era per l’aiuto della mamma che ti dava i consigli di come fare, ora noi e s’era ancora alle prese con Desy?    

            

Brunetto : questa te la potevi risparmiare. Ma chi ci parlava con la tu mamma?, io non di certo.

Paolo :la verità è questa, io sapevo che non’era vero, ma m’ha fatto comodo credere che fosse vero! Vieni Sabrina che si va a festeggiare, Buona sera babbo, arrivederci Matilde.

 ( Sabrina e Paolo escono )

Matilde :  certo hai condotto una bella battaglia, ma  hai messo tutto a posto, e ora Brunettino, via pensiamo a noi, fammi rivedere la collezione che mi piace tanto.

Brunetto : vieni in camera al meno si stende i biglietti sopra il letto. Tu vedessi che biglietto che mi ritrovo, è un po’ vecchio,.ma è ancora in corso legale.

Matilde : speriamo che non vada fuori corso per i prossimi 100 anni…………….

                                          SIPARIO

ALFREDO GIUNTI

San Giovanni VA

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1° EDIZIONE   NOVEMBRE 2003

2° EDIZINE      MARZO       2009