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CI RISIAMO

Commedia in II Atti

di

Aniello Pisano

Giovanna Pacelli

Trama in breve

La famiglia Gargiulo, una classica famiglia napoletana, poco istruita, con difficoltà economiche e fortemente legata alle tradizioni è la protagonista di questa commedia comico-brillante. Rosaria, nella sua veste di matrona della casa, cercherà di proteggere in tutti i modi e a tutti i costi, anche a limite con la realtà, il figlio Salvatore dalle sue facili conquiste amorose, coinvolgendo oltre che l’intera famiglia anche una vicina pettegola, Assunta. Tutto ciò per evitare al figlio una vita futura fatta di menzogna e tradimento. Ma sarà poi Salvatore a dare una lezione alla famiglia, che utilizzando gli stessi mezzi della madre, le farà capire che ormai è grande abbastanza per scegliere da solo la propria strada.

Personaggi (6u/4d):

Antonio Gargiulo: capo Famiglia, 55 anni, parcheggiatore abusivo

Rosaria Esposito in Gargiulo: moglie, 50 anni, casalinga

Salvatore Gargiulo:figlio, 25 anni, studente universitario

Anna Gargiulo: figlia, 22 anni, parrucchiera a domicilio

Mast’ Salvatore Gargiulo: nonno, padre di Antonio, 70 anni, vedovo e pensionato

Assunta Scognamiglio:vicina di casa, 60 anni, zitella

Maria Trombetta: “fidanzata”di Salvatore, 23 anni

Don Mario:parroco, 50 anni

Michele:amico di Salvatore, 25 anni, balbuziente

Francesco Cimmino: amico di Salvatore, 25 anni, finto omosessuale

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La commedia si svolge interamente in Casa Gargiulo, precisamente in cucina/salotto, quotidianamente più frequentati dai componenti della famiglia. La stanza presenta tre porte, una comune e due laterali, di cui una è la camera da letto patronale e l’altra è la stanza di Salvatore. Indispensabili alla scena sono un tavolo con quattro sedie, una credenza, un divano, un telefono, un citofono a muro, un cesto con delle mele, un orologio e un piccolo crocifisso.

La scena si apre con Rosaria, alle prese con le pulizie quotidiane e Assunta seduta al tavolo.

Assunta: Non ti preoccupare, tempo al tempo e le cose sisistemeranno (con tono confortante)

Rosaria: Tu dici? A me pare che di tempo ne è passato fin troppo(rassegnata)

Assunta: Sei sempre così pessimista! Come si dice? La ruota gira,quindi la tua sempe adda girà prima o poi.

Rosaria: Dicono tutti così, o’ saje che saccio? Che a me si è bucatala ruota e per questo non gira più.

Assunta: Pessimista,pessimista…prendi me ad esempio

Rosaria: a te?(con aria sarcastica)

Assunta: Eh a me! Felicemente zitella

Rosaria: Non per scelta! (Borbottando a bassa voce)Ma chi t’ avevaspusà?

Assunta: Che stai dicendo?

Rosaria: Niente, niente…ogni tanto parlo da sola. Non farci caso.

Assunta: Dicevo… felicemente zitella e rassegnata alla vita da single(recitato alla lettera), dopo aver atteso tutta la gioventù chequalcuno mi rubasse il cuore…

Rosaria: Ma chi t’aveva arrubbà? (Borbottando a bassa voce)

Assunta: Ancora? Ancora? Ma parli da sola o ce l’hai con me?

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Rosaria: No no,scusa, dicevo… chi l’adda provà stu babbà che hafatto Annarella…vai avanti, vai avanti…

Assunta: Mmm, dicevo… che nessuno mi ha rubato il cuore e quindinon ho mai provato la sensazione di essere amata, di essere trattata come una principessa, mai! Alle volte, ripensandoci, mi sarei voluta sposare…

Rosaria: (Borbottando a bassa voce, mentre continua a svolgere lepulizie) Ma chi t’aveva spusà?

Assunta: Ma chi t’aveva spusà? Ho capito bene?E questi sono gliamici… di facciata! Vabbuò Rosà, quando è troppo è troppo! Stai arrabbiata per conto tuo e te la vorresti prendere con me?

Mo me ne vado e non ci torno più (piagnucolando).

Rosaria: No no, ma che hai capito? Ho detto“Ma chi t’aveva spustà?”Con la T di Torino, bella città…devo dire la verità (sbrogliando la situazione). Il mobile…avevo con il mobile… ho chiesto il piacere adAntonio di spostarlo perché è troppo pesante e non ce la faccio da sola… se se… e chi to rà?

Uno sfaticato! Maledetto quel giorno! Dicevi?

Assunta: Ecco, vedi? Per questo ti proponevo ilmio esempio. Cos’ èil matrimonio se non felicità prima e odio dopo?

Rosaria: Ma tu mò hai detto che ti saresti voluta sposare

Assunta: Ci ho ripensato, meglio di no.(Ridendo)A proposito, haisentito la voce del quartiere?! Sembra che Ninetta si è lasciata con il marito (mimando il gesto delle corna con le dita). Uh Maron…

Rosaria: Felicemente zitella e pure ‘nciucessa!(afferra una scopaappoggiata alla parete e inizia a spazzare)

Assunta: tu lo sai che ste cose alla Beautiful(pronunciato allalettera) mi fanno uscire pazza. Io me ne vado. Ci vediamo domani.

Rosaria: Va bene, informati per quel fatto! Mi raccomando, questaproprio non me la conta giusta!

Assunta: Non ne fai passare una eh? Va bene, sarà fatto. SalutamiAntonio.

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(mentre sta per uscire incontra Antonio. Indossa un gilet catarifrangente) Ah ecco ilmobile… Buona giornata.

Antonio: (la saluta con disprezzo)Eh cià, cià. Ma questa sta semprequa?

Rosaria: Qual è il tuo problema? Ti dà fastidio?

Antonio: No, no… cioè sì(con tono deciso).Se permetti questa èanche casa mia, mi dà fastidio e non sai quanto. Sempre nei piedi a consigliare, consigliare, consigliare…

Rosaria: A consigliare? Ma chi?(infastidita)Stava solo passando unpo' del suo taaanto tempo libero! Quella che tiene da fare? (snobbandolo)

Antonio: Eh sì sì. Voi donne ne sapete sempre una più del diavolo.Ve ne sapete sempre uscire da ogni situazione e volete avere sempre ragione. Sai come si dice? “Tutt’ ‘e peccate murtale so ffemmene”: avarizia, gola, invidia, ira, lussuria, superbia e accì… (girovagando per la cucina con aria da filosofo, non si accorge di aver appena pestato l’immondizia raccolta con la scopa dalla moglie)

Rosaria: e t’ accire con le mani mie mò… ma la vedi l’immondizia?Vedi dove cammini? (spazientita)

Antonio: …eaccidia. Tutti al femminile! È un dato di fatto a cui nonsi può sfuggire!

Rosaria: ora facciamo anche i filosofi grechi. Ho capito da chi hapreso tuo figlio Salvatore. Ma a proposito tu perché già stai a casa?

Antonio: ma quale filosofo, è un dato certo! Che si mangia stasera?(deviando il discorso, cerca qualcosa da mangiare nella credenza)

Rosaria: Antò e quelle sono le cinque del pomeriggio, e già pensi amangiare? Non ci pensare proprio, mò ho finito di fare la cucina!

Antonio: Azz tu mò hai finito di fare la cucina? Ho chiesto! Uhmamma, in questa casa tra poco non si potrà nemmeno più parlare (stufo)

Rosaria: ma ti sembra normale che mi chiedi cosa si mangia allecinque del pomeriggio? A me non mi pare e comunque non cambiare discorso!

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Antonio: (sedendosi al tavolo, prende una mela dal cesto della fruttae la osserva) Nemmeno le mele sulle piante fate stare tranquille… (dandole un morso)

Rosaria: Ora se ne esce con un’altradelle sue filosofie ignoranti. Epoi, caro Antonio, che c’entrano le mele sulle piante?

Antonio: C’entrano, c’entrano. Ti spiego…come è nato il peccatooriginale?

Rosaria: Che c’entra ora il peccato originale? E poi la devi finire conquesta storia di Adamo ed Eva. Lo disse pure Don Mario, l’altro giorno in chiesa, esclamando: (imitando il tono del prete) “caddero in tentazione”. Inutile che insinui cose che non sono vere.

Antonio: Ma che cosa? Mica insinuo, quella è la verità!(convinto)Non ci posso passare! Non capisco ancora come si faccia ad usare il plurale in questa vicenda: “caddero in tentazione”. ‘O saie che saccio? Che la mela dall’albero la prese Eva e poooooi la diede ad Adamo per fargliela assaggiare! Adamo, o’ puveriello, che doveva fare? Stavano all’inizio di una relazione, diceva sempre di sì, stavano nudi e di certo non pensava alla mela… vedeva doje pircoche e chella maniera davanti agli occhi… ma che ne sai tu? Noi facciamo i guai sempre appresso a voi… nun ci sta niente a’ fà!

Rosaria: Ma che dici? Tu fantastichi troppo. E poi come fai a saperedella grandezza delle due pircoche? (ridendo)

Antonio: Certo chelo so. L’altro giorno neparlai con Salvatore diquesto fatto. Mi fece vedere su un libro il quadro di Raffaello, (serio) sai…uno delle tartarughe ninja… (intanto Salvatore è sulla comune che ascolta)

Salvatore: (entrando, di ritorno dall’università, con dei libri sottobraccio) ancora con questa storia delle tartarughe ninja? Te lo dissigià papà. Si tratta di Raffaello Sanzio, uno dei pittori e architetti più celebri del Rinascimento Italiano. Questo quadro si trova nei Musei Vaticani, non esce mica a Italia 1! Comunque sono tornato eh…

Rosaria: Hai visto ignorante? Era immaginazione, che ne sapeva“Rastrello” delle pesche?

Antonio: Pircoche… pircoche…(intanto gira per casa riflettendo)

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Rosaria: Pesche, pircoche, albicocche, mele… Uuuuh,quello che è…

Salvatore: Mammà Raffaello! Si chiama Raffaello! Non distruggetela storia con la vostra ignoranza!

Rosaria: Eh scusa a mamma sua! Sto chiusa in quattro mura da unavita, non sono andata mai a nessuna parte, e non so niente, per causa di tuo padre che trenta anni fa mi promise la luna e invece… meglio che non ne parliamo!

Come è andata oggi all’università?

Salvatore: Bene, non vedo l’ora di dare questo esame e togliermiun altro pensiero! Che ci sta da mangiare?

Antonio: (pronto)Niente! Non ci sta niente, tua mamma ora hafinito di fare la cuci…

Rosaria: ci sta, ci sta…(guardando il marito con aria intimidatoria)ci stanno le polpette nel sugo, come piacciono a te.

Salvatore: Aaaa, fantastico! Vado un attimo in camera e micatapulto su quelle polpette, così saporite, che solo tu sai fare mammina mia (dà un bacio sulla guancia alla madre, che resta estasiata, ed esce da una delle due laterali).

Rosaria: Vai, vai bell ‘emamm…

Antonio: Tu o’ puort appis ‘ngann a chill(rivolgendosi alla moglie)

Rosaria: (finge di non aver sentito per ovviare alla verità)eh?

Antonio: Tu o’ puort appis ‘ngann a chill(alzando un po' il tono)

Rosaria: (si guarda intorno)che?

Antonio: Tu o’ puort appis ‘ngann a chill(urlando)

Rosaria: (parlando tra sé)Che dici gliele riscaldo oppure no?

Anna: (entra da una porta laterale, citando uno slangitalo/napoletano) Lo porti appeso in “canno”! Ha ragione papà. Staisempre a difenderlo, pronta e scattante a ogni minima sillaba pronunciata da sua eccellenza Salvatore Gargiulo… e che miseria!

Rosaria: stai zitta tu, chi ti ha interpellato?

Anna: è un mammone! Capisci che lo stai rovinando in questo modo?

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Rosaria: Non tieni niente da fare eh?

Anna: è grosso e vaccinato e può badare benissimo a se stesso. Luivuole ma tu glielo proibisci, e rimane bambino a vita.

Rosaria: Basta e che sono questi discorsi? Qui comando io(alterandosi)

Antonio: disseBenito…

Rosaria: Stai zitto tu! Ancora non ci siamo spiegati? Deve fare quelloche dico io!

Ma poi… qui non sta bene? Se ne deve andare per forza appriess a na “vaiassa” qualsiasi?

Anna: Ma tu che ne sai? Non possono essere brave ragazze? E se lovogliono bene veramente?

Rosaria: No!

Anna: Come lo fai a sapere?(insistendo)

Rosaria: Queste sono cose che non ti riguardano… già hai parlatotroppo per i miei gusti!

Anna: Sì, certo…stracciatella e cioccolato! A volontà!(si prendegioco della madre)

Rosaria: Mòte li dò io, sì… però gli schiaffi! Avolontà…quanti nevuoi… vieni qua!!!

(Iniziano una corsa intorno al tavolo. Anna cerca di proteggersi dietro al padre, vittima della vicenda, che cerca di scansare egli stesso gli schiaffi della moglie)

Antonio: (durante la lite)basta! Nun facim cummedia, se no escepapà e leva a’ cap! Basta… basta… finiamola… (prende uno schiaffo)

Rosaria: Tè… tè…

Antonio: Aaaaah…(gridando dolorante)“chi sparte ave a peggiaparte”

Anna: Ahahahah(ridendo si allontana e indica la madre)hai presopapà

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Rosaria: Uh scusa Antò, scusa… ti sei fatto male? Non l’hofatto aposta!

Antonio: Nooo, è stata una carezza, grazie! Puozz passà nu guaienire!

Rosaria: Veramente! Non volevo…(intanto Anna si allontana versola comune) con te facciamo i conti dopo!

Anna: Anna 1–Mamma 0! Non mi prendi mai! Nemmeno questavolta ci sei riuscita. Vado a fare i capelli alla Signora Antonietta del palazzo di fronte! A dopo (scappando)

Rosaria: Vai vai, tanto sempre qua devi tornare!(parlando a sestessa) T’aggia ‘mbarà e’ corr! (al marito) Ti è passato?

Antonio: sì, nu camion ngoppa’ faccia!(lamentandosi per il colpo)

Rosaria: Ho sempre avuto la mano pesante. A proposito, prima tiavevo fatto una domanda.

Antonio: Aaaaah che dolore grande…che grande dolore! (cerca disvignarsela)

Rosaria: (lo afferra per il gilet)perché sei tornato a casa così presto?

Antonio: eeeeee…posso avere l’aiuto da casa?

Rosaria: parla! Mancano trenta secondi

Antonio: posso avere l’aiuto del pubblico?

Rosaria: mo to rong’ io o’pubblico… e poi ti dò pure a’rifosa romontepremio

Antonio: e quale sarebbe?

Rosaria: (con la mano, fa per dargli uno schiaffo)PARLA!

Antonio: (piagnucolando)non te la prendere con me, non è colpamia

Rosaria: dici sempre così. È una vita che non hai voglia di fare nientee non trovare giustificazioni. Se non fosse per la pensione del nonno… addà campà cent’ anni!

Antonio: iss e tutt’ l’accompagnator (indicando, soddisfatto, sestesso). Vuoi sapere la verità? La colpa questa volta è del comune

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che per ridurre lo smog…targhe alterne, targhe pari, targhe dispari, non è rimasta manco più una macchina in mezzo la via. Addirittura, oggi tutti i mezzi pubblici erano gratis e il parcheggio di via Umberto

I:vuoto… deserto! Guadagno della giornata: zero euro. Pensa un poco, stavo seduto sulla panchina, a un certo punto è passato un

“vu-cumbrà”, talmente che stavo disperato mi ha dato un euro e così mi sono preso una tazza di caffè. T’aggiu fatt o’ cunt e pur ‘a mmasciata.

Rosaria: zero euro? E allora stasera mangi e domani no.

Antonio: non ti preoccupare, domani sera il parcheggio sarà pieno.C’è il big match. Forza lotta, vincerai, non ti lasceremo mai… alè… alè… (intonando il tifo da stadio)

Rosaria: sì, come la scorsa volta che te ne andasti a vedere la partita

Mast Salvatore: (entra da una delle due laterali)ueeeee ma che’re’ stu’ burdell! Ma che ti credi di stare allo stadio! Avete fatto tanto di quel casino che non sentivo più la televisione a pochi centimetri di distanza. A un certo punto il giornalista si è rifiutato di leggere le notizie, ne andava della sua dignità! Mi spiegate che sta succedendo?

Rosaria: vostro figlio, come al solito, non ha voglia di lavorare

Mast Salvatore: lo diceva la buon’anima di miopadre. Appena nato,non gli diede manco il tempo di piangere, gli bastò uno sguardo ed esclamò: “chist nun è buon”. E c’aveva ragione. Non ha mai voluto fare niente. La scuola non sapeva nemmeno com’era fatta. Il voto più alto era sette, in condotta però. In poche parole, ‘na cap’ a succo di frutta. Non so come abbia fatto a sposarsi e a fare un figlio tanto intelligente.

Rosaria: state “tubittiando” della mia intelligenza?

Mast Salvatore: no, sto DUBITANDO che sia figlio vostro! Troppointelligente…troppo speciale…niente di meno tiene il mio stesso nome: Salvatore Gargiulo, di nome e di fatto.

Rosaria: zà, zà!E ti pareva che buttava la ‘nzeppata

Mast Salvatore: arrivato con fatica alla terza elementare mi disseche voleva lavorare. Pensai: “vabbè, almeno impara un mestiere”. Voleva fare il muratore. Non durò più di un mese. (tra sé) “Ma sta

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cardarell chi adda purtà?”. Da allora ne provò tanti: panettiere, barbiere, elettricista, idraulico, o’guardaporte… niente! La sua vita erano il pallone e le femmine. Ogni giorno me ne portava a casa una ma pure su di loro teneva semp’ a che dicere. Non si accontentava mai. Fin quando non ha trovato a te…

Rosaria: eh, ha trovato il merlo.

Mast Salvatore: “Questa me lo sposo!” disse. “Ecome campi?”. Larisposta me la ricordo ancora: “Coi soldi tuoi” … e così è stato, è e sarà finché morte non ci separi.

Antonio: Pensa a stare bene, non uno ma altri cento anni

Salvatore: (entra contento. Ha con sé un borsone da palestra)Mammà, mammà, togli queste polpette di mezzo, stasera si festeggia!

Rosaria: Si festeggia? E perché?

Salvatore: Me lo sento, è quella giusta.

Rosaria: Chi è la fortunata?(con aria dispregiativa)

Salvatore: Maria Trombetta. L’ho conosciuta all’università eabbiamo scoperto di avere tantissime cose in comune.

Mast Salvatore: Brav o’ nonno, e a’ sap sunà bon’ a’ trombetta?(con aria sarcastica)

Salvatore: Nonno ma che dici? Mo’accuminciam?

Rosaria: E toglimi una curiosità, da quanto tempo la conosci?

Salvatore: Da ieri mattina. Siamo rimasti solo noi due in aula, unaparola tira l’altra ed è scoccata la scintilla.

Antonio: e avete chiamato i pompieri? (preoccupato)

Mast Salvatore: eh e pure i carabinieri

Antonio: ua e perché?

Mast Salvatore: e perché gli ha rubato il cuore (sorridendo strizzal’occhio al nipote)

Salvatore: era un modo di dire papà. Adesso basta chiacchiere. Ètardi e devo andare in palestra. Poi passo direttamente in pizzeria.

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Maria mi aspetterà qui. Verrà verso le 19:30. Mi raccomando, siate clementi… non come l’ultima volta. Me lo avete promesso (chiude la porta e se ne va)

Rosaria: Certo, non ti preoccupare, abbiamo imparato la lezione.(accertandosi che Salvatore sia uscito per davvero, prima si affaccia sulla comune per controllare e poi intima silenzio ai due in scena)

Antò, io non ce la faccio, è più forte di me! (preoccupata) Devo control…

Antonio: (interrompendo Rosaria)No! Lo abbiamo promesso! Nondevi controllare proprio niente

Rosaria: Va bene, hai ragione, lo abbiamopromesso…(cerca diconvincersi anche se la sua voglia di opporsi è tanta)

Antonio: Non farecome l’ultima volta.Salvatore ci è rimastotalmente male che non è uscito di casa per una settimana! Figurati che io per non vederlo in quelle condizioni, sono andato a lavorare (con aria sarcastica)

Rosaria: Antò è inutile che cerchi scuse…tu non hai voglia dilavorare e basta!

Antonio: Non è vero, sono solo sfortunato, tutto qui!

Rosaria: Tu non sei sfortunato, sei abbonato, che è diverso!(pausadi 5 secondi) Antò, ma stiamo sicuri?

Antonio: Questa volta me lo sento. La mia ragione sta ragionandoragionevolmente!

Mast Salvatore: è una persona innocua ed ignorante, ma quandoparla così… c’ amma mettere paura!

Antonio: (cita Kant con tono eloquente)“Il pubblico uso dellapropria ragione deve essere libero in ogni tempo…”

Mast Salvatore: Kant(con aria sicura)

Antonio: Non è il caso, lasciamo stare

Mast Salvatore: Kant, Kant

Antonio: Ma ti sembra questo il momento di cantare?

Mast Salvatore: èKant…

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Antonio: “Jammo, jammo ‘ncoppa jammo ja… jammo, jammo‘ncoppa jammo ja ja…” (cantando)

Mast Salvatore: ‘mbecill! ÈEmanuel Kant, il filosofo! Quello che hascritto la frase che hai detto.

Antonio: Ma che ne so, la lessi lo scorso giorno su uno dei libri cheSalvatore lascia incustoditi per la casa, e subito la imparai!

Mast Salvatore: tu mi fai paura!

Rosaria: no tu si scemo! Questo è l’aggettivo giusto!(pensando edisperandosi) Non ce la faccio! Non ce la faccio! (si catapulta sul telefono) La devo chiamare…

Antonio: (si fionda sulla moglie per impedirle di telefonare)Non cipensare proprio… tu ad Assuntina non la chiami!

Rosaria: No! Io la chiamo

Antonio: No, questa volta non la scampi! Papà ma gli vuoi direqualcosa pure tu? Mi vuoi aiutare?

Mast Salvatore: (Rosaria lo ha già convinto ad appoggiarla inqueste situazioni a patto che gli cucini le sue pietanze preferite)

A me non me ne importa proprio. Io esco pazzo per le melenzane alla parmigiana di Rosaria

Rosaria: domani sera…con il pomodoro fresco fresco(gli fal’occhiolino)

Mast Salvatore: e la “vasinicola” profumata…che bontà!

Rosaria: Bravo, bravo proprio come piace a voi!

Mast Salvatore: Io mi faccio i fatti miei, anzi…ora vado a vedereun poco di reclame per televisione. Se vi servo mi chiamate!

Antonio: Vergognati!Ti sei venduto per un “panino con lamortadella”!

Mast Salvatore: E mi vendevo per così poco? Quella è laparmigiana, e chi saprebbe resistere! Anche se pure la mortadella non è che mi dispiace

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Rosaria: (mentre il marito è distratto a parlare con il nonno,compone il numero al telefono in tutta tranquillità) Pronto, Assuntì…corri, corri…

Antonio: (afferra la cornetta e la mette giù)E pure mi hai fattofesso! (inizia un battibecco tra i due)

Anna: (entra dalla comune)Ue e che re‘stu casino?

Antonio: Tua madre. Ha chiamato Assuntina… per “consiglio”. Tuofratello, stasera, porta… (viene interrotto dalla figlia)

Anna: …a casa la sua nuova fidanzata, Maria Trombetta!

Rosaria: e tu come lo sai?(perplessa)

Anna: Ho buoneinformatrici…e poi ricordati che vado casa per casaogni giorno, e senza volerlo sacc’ e’ fatt e’ tutti quanti…

Antonio: senza volerlo

Anna: eh, senza volerlo. Tengo due orecchie come le tue!

Antonio: (si tocca le orecchie)ma quando mai?! Non vedi che sonouguali a quelle di tua mamma? (serio)

Anna: è un modo di dire. Tutti abbiamo le orecchie e sono fatte perascoltare…e io ascolto. Mammà, questa non me la conta giusta!

Assunta: (entra di corsa con il fiatone)e nemmeno a me! Salve atutti, ho fatto il prima possibile Rosà…

Antonio: e chest già sta ‘ccà?

Assunta: ho sentito la parola chiave “corri, corri” e ho capito subitoche si trattava di un’emergenza!

Antonio: e come sei entrata se stiamo tutti qui? E poi non ho sentitonessun campanello suonare. Non mi dire che….

Assunta: (mostrando la chiave)Eh sì…

Rosaria: tiene la chiave di casa. Le feci fare una copia perché spessoe volentieri bussava alla porta sempre quando stavo indaffarata, in special modo quando lavavo per terra! Non la potevo aprire altrimenti mi faceva le piedate e mi dispiaceva che doveva aspettare fuori le scale!

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Antonio: (sconfortato)Uh Gesù, Giuseppe e…

Assunta: Maria Trombetta! La conosco, saccio tutte cose!

Antonio: Io non voglio sapere proprio niente questa volta.Chiamatemi quando arrivano le pizze! Poi non dite che sono io (esce di scena)

Rosaria: Vai vai, meglio che ti togli dai piedi! Assù meno male chela conosci! Ci era arrivata la soffiata sbagliata (con tono minaccioso guardando Anna)

Anna: Ma che ci posso fare? Mica conosco tutti i movimenti di miofratello? E poi, è colpa di Soccorsina a’ mulunara!

Rosaria: Che c’ entraSoccorsina?

Anna: C’entra, c’entra, perché l’altro giorno quando andai a casa suaa farle il colore ai capelli, mentre aspettavamo che la tintura prendesse, ci facemmo un caffè e parlammo un poco

Rosaria: Si ma vieni al dunque, me vulissericere pure o’ menù delgiorno? (ansiosa di sapere)

Anna: Se mi fai finire di parlare…comunque…ci stava pure il figlio,Luigi, che va alla stessa facoltà di Salvatore, si intromise nel discorso e quando gli chiesi se sapeva con chi se la faceva ultimamente mio fratello, mi rispose testuali parole: “Lo vedo sempre con la stessa ragazza, mattina, pomeriggio e sera”

Rosaria: (interrompendola con aria da pazza)Chi? Chi?

Assunta: Se la fai finire di parlare, forse te lo dice!

Anna: Calma, mi sembriun’esaurita, più che sembri…sei!Comunque, questa ragazza la chiamano “Agatell’ a’ sfogliatella”

Rosaria: Non la conosco. Sicuramente il capo della CIA qua(indicando Assunta) sape chi è! Illustraci!

Assunta: Ua, non la conoscete?(cantilenando)Agata Mosto, di anni20, figlia di Ciro Mosto, o’ pasticciere abbasc e’ palazz

Rosaria: Ah ora mi è chiaro, non sapevo avesse una figlia femmina!

Assunta: Nemmeno io, fin quando non la vidi dietro il bancone unadomenica mattina. Come ti dicevo… (riprende la cantilena) figlia di

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Ciro Mosto e Benedetta De Napoli, unica figlia femmina con 4 fratelli:

Paolo o’ babà, Gianmarco o’ cannuol’, Alessio o’ bignè e Gennarin’…

Rosaria: (interrompendola)o’ cantuccin?

Assunta: No! O’ roccocò…perché è nata a Dicembre!

Anna: Sient siè, una famiglia zuccherosa!(ridendo)

Assunta: (ridendo a sua volta)a limite del diabete proprio! Unafamiglia quieta e lavoratrice, stanno tutti in pasticceria a dare una mano! Chi impasta, chi va a fare le commissioni, chi serve i clienti, chi fa o’ cafè, insomma tutti si danno da fare!

Rosaria: E quindi…è un fatto buono?

Anna: Mammà, ma questa non è la ragazza che verrà a casapurtroppo

Assunta: Se, magari! Agatell è nu’ bijou! Se vedi com’è billel,educata e gentile con tutti! Una ragazza studiosa, volenterosa e pronta ad aiutare chi ne ha bisogno! Sai chi mi pare? La fotocopia al femminile di Salvatore tuo figlio!

Anna: Esatto! Ne ho sentito parlare appena appena ed è proprio così!Io mo so femmn’, non sempre ci lodiamo tra di noi, noi donne, ma a chiunque l’ho sentita nominare solo con complimenti!

Rosaria: (sconfortata)Uh mannaggia a’ vita mia! Ma siete sicure?

Nemmeno qualcuno che avesse trovato un pelo nell’uovo?

Assunta: Rosà, niente. Nien–te!

Anna: (intanto Anna si mette alla ricerca di una foto sul cellulare)guarda mammà, eccola qui! Questa è una sua foto! Ti piace?

Rosaria: (prende il cellulare)uuuuuh(estasiata)ma è una visione o

èla Madonna di Pompei? (si avvicina ad Assunta per guardare insieme la foto)

Assunta: Addò le pigliat’ sta foto? ‘Ngopp a “fessbuk”?Ultimamentetutti quanti parlano e stu’ bebbell!

Anna: Sì sì, questo è il suo profilo!

Rosaria: O’ profilo? Io la vedo di faccia mica di profilo?(seria)

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Anna: (senza speranze)Il profilo non della faccia, ma della persona!

Cioè le persone che stanno iscritte possono creare una paginapersonale, tipo come un diario, però ngopp’ a ìnternet, dove possono aggiungere amici, scambiarsi messaggi istantanei. Per personalizzare il proprio profilo si caricano le foto, i video, si condividono con le altre persone molte informazioni…e tanto tanto altro ancora…

Rosaria: praticamente si fann’ e cazz’ e l’at!

Anna: brav mammà(ridendo)e comunque si chiama Facebook non“fessbuk”

Assunta: Azz e allora m’aggia iscrive subito!

Rosaria: Ma morale della favola? Sono solo amici?

Anna: A quanto pare sì, tra poco verrà una certa…MariaTrombetta!!!

Assunta: (imitando il verso della trombetta)paparapaaaaaaa…Attenzione! Udite, udite! Spilatevi i timpani. (cantilenando) Maria Trombetta, figlia di Ugo Trombetta e Amalia Rossi. Figlia unica! Viziata e scostumata, con la puzza sotto il naso. Quando passa per strada pare che sta facendo la sfilata di moda (imitandola per il palco). Si ètrovata spesso in situazioni poco “piacenti” ma grazie allasua furberia se ne è sempre uscita pulita.

Rosaria: Vorrei sapere una cosa! Ma tu come fai a sapere tuttequeste informazioni?

Assunta: Segreti del mestiere! A parte scherzi, questa volta sonostata fortunata! Vuoi sapere la verità? Non mi è stato detto in terza persona

Anna: In prima persona Assuntì...(correggendola)

Assunta: Eh brav in prima persona, quello che è!(snobbandola)Qualche settimana fa venne la nonna della signorina Maria, la Signora Teresa Cenci, a casa mia perché è una grandissima amica di mia sorella. Ahahahah (ridendo)… io feci finta di stirare i panni nella stanza accanto per ascoltare quello che le raccontava sulla nipote. ‘Sta nera nera… nemmeno sua nonna ci poteva passare! Anche i

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genitori non ne possono più, stanno disperati! La nonna disse che si trovava pure i soldi mancanti nel portafogli, dopo che la nipote era andata a trovarla a casa sua! Addirittura diceva: “si è passata tutta l’università, quella schifosa” (imitandone il tono di voce)

Rosaria: A’ faccio mbarà ij e corre a ‘staschifosa! Non resterà inquesta casa più di un quarto d’ora! Parola di Rosaria Esposito in Gargiulo!

Assunta: Figlia a’ Giuseppe Savastano e…(cerca di iniziare unanuova cantilena)

Rosaria: Assù mò accuminc nata vot? Basta! Lo so a chi so’ figlia!

Assunta: Non ce la faccio, è più forte di me! Tengo la “’nciucessite”,me lo diceva sempre mia mamma!

Anna: Hai ragione mammà, Salvatore non la merita un’altrapresain giro! Lo sta usando soltanto per gli appunti e per gli studi. Dobbiamo inventarci qualcosa!

Rosaria: Il problema è che abbiamo quasi finito i travestimenti!Fammi pensare! (pensierosa, si alza e cammina avanti e indietro)

Assunta: (ridendo)L’ultima volta con quella ragazza, come sichiamava?

Anna: Lucia Pastore, tre mesi fa!

Assunta: Eh brava, a’ pecorella!(imita il verso della pecora)Beeeee… ci divertimmo un sacco ti ricordi?

Anna: Travestiti da camorristi, io sparavo per tutta la casa con lapistola scacciacani! (ridendo)

Assunta: E come scappavaaaa…(ridendo)

Rosaria: Sì ma ora è diverso. Da quanto ho capito questa è tosta!Dobbiamo organizzare una situazione più credibile! Nessun travestimento, niente reparto psichiatrico o camorristi… qui bisogna usare l’arma segreta, mai utilizzata prima…

Anna: Sì ma che cosa?

Rosaria: (pausa di riflessione)La morte improvvisa di nonnoSalvatore!!!

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Assunta: Addirittura?

Anna: sei sicura che funzionerà?

Rosaria: Deve funzionare!(sicura di sé)Vai a chiamare NonnoSalvatore, digli di venire immediatamente qui! Svelta…

Anna: Chiamo anche papà?

Rosaria: Assolutamente no. Non vorrebbe mai una cosa del genere,specie la morte del padre!

Anna: E sesi n’addona?

Rosaria: un poco di sonnifero e si alzerà ad acqua passata!(Annaesce)

Assunta: E io che faccio?

Rosaria: Piangi il morto, reciti il rosario, ti disperi… vedi tu! Quelloche vuoi! Sii credibile però!

Assunta: occorrente per la dipartita del caro Mast Salvatore: duecandelabri (entra Mast Salvatore seguito dalla nipote)

Mast Salvatore: tiè (fa il gesto delle corna).Ma che è‘sta storia?Anna mi ha accennato qualcosa ma non ho capito bene. Tanta gente nda ‘sta casa, giusto io devo morire?

Assunta: voi siete più credibile

Mast Salvatore: ma perché non muori tu?!

Assunta: mi dispiace ma non sono della famiglia

Rosaria: (si accinge a prendere gli oggetti indicati da Assunta)muoviamoci che è tardi.

Mast Salvatore: no io questa cosa non la voglio fare. Tutto maquesta no.

Rosaria: e insieme alla vasinicola ci mettiamo anche la “aredega”(origano)

Mast Salvatore: fresca?

Rosaria: freschissima. Ora però iniziatevi a sistemare sulla poltrona.

(Anna lo aiuta).

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Assunta: Rosà li hai presi i candelabri? Sistemali ai lati del morto.Accesi mi raccomando. I fiori: mettili davanti. Mast Salvatò incrociate le mani e stendete i piedi. Annarè prendi un panno della cucina e chiudigli la bocca (glielo lega sul capo). Rosà e’ maccatur!

Rosaria: corro. Ah a proposito, già che ci sto dò il sonnifero adAntonio perché se se n’addon salta tutto il piano (prende un bicchiere di acqua ed esce)

Mast Salvatore: (cerca di parlare ma non riesce perché bloccatodalla benda)

Anna: che è o’no? (il nonno cerca disperatamente di far capire cheha prurito in testa) Parla! Ah mò te lo tolgo subito (gli toglie momentaneamente la benda)

Mast Salvatore: tengo nu problema bell ro’nonno. Ultimamente, miprude semp ‘ncap per via ‘e chillu shampoo ‘e sparagn che ha comprato tua madre (grattandosi). Ogni tanto, quando ti faccio segno, vienimi a grattare.

Anna: va bene (gli rimette la benda)

Assunta nel frattempo è intenta a cercare una preghiera da recitare su un libricino quando all’improvviso suona il citofono. È Maria che è arrivata in anticipo.

Assunta: uh maron, e chi è mò? Anna vai a vedere chi è?

Anna: chi è??? (balbettando, non sa che dire. Mette una mano sulmicrofono del citofono per non farsi sentire) è Maria! È Maria! Giustoun attimo (chiude il citofono senza aprire)

Assunta: Rosariaaaaaa. Rosariaaaaaa. Corri, corri…

Entra Rosaria allarmata, recando nelle mani due foulard che porge ad Assunta e Anna mentre il suo lo ha già sul capo.

Rosaria: già sta qua?! È arrivata in anticipo. Chest’sape fa tutti igiochi. Forza, mettetevi sti cos ‘ncap e sistematevi vicino o’nonn.

Risuona il citofono. Le due prendono tre e sedie e le mettono ai lati di Mast Salvatore, disteso sul divano. Si sistemano mentre Rosaria va ad aprire.

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Assunta: Rosà il lenzuolo. Ci manca il lenzuolo sul morto. Chill tenee’pantofole.

Rosaria: e mò dove lo vado a  prendere? Quella sta salendo.

Rosaria afferra la tovaglia dal tavolo e la sistema sul nonno. Gli aggiusta la coroncina tra le mani, prende un crocifisso dal muro e lo poggia sul corpo del nonno. Spalanca la porta della comune.

Rosaria: ua par nu muort o’ vero(osservando il nonno)

Mast Salvatore: e’ muort e chi t’ èmuort(a denti stretti)

Entra Maria, vestita di tutto punto, che rimane stupita dalla scena che si trova dinanzi. Le tre donne sono chine sul defunto: pianti e lamenti mentre Assunta con il libricino in mano recita le preghiere. Per rendere più reale la scena, quest’ultima è l’unica che inizialmente interagisce con Maria, non essendo parte della famiglia Gargiulo.

Maria: scusate, ho sbagliato casa(fa per andarsene)

Assunta: no, no. Voi siete Maria Trombetta?

Maria:

Assunta: vi aspettavamo

Maria: a me?

Assunta: sì a te. Salvatore ci aveva avvisati che sareste venuta. Èmorto… è morto… (disperata)

Maria: ma chi è morto?

Assunta: è morto… è morto…Salvatore Gargiulo

Maria: uhmaronna mia… Salvatore! Salvatoreeee…

Tutte: Sssshhhhhh. Silenzio.

Maria si avvicina e sollevata si accorge che si tratta del nonno.

Maria: (rivolgendosi ad Assunta)signora, mi dispiace per la perditama non ne sapevo niente. Quando è successo? Ma Salvatore lo sa?

Assunta: no, non lo sa

Maria: e allora lo avviso subito

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Anna: No!!! O’noooooo (piangendo)

Assunta: no, no quello mò ti faccio vedere come viene. Sicuramente,la notizia già si sarà diffusa.

Maria: veramente giù non ci sta manco un manifesto

Assunta: è successo poco fa. All’improvviso, mentrestava leggendoil giornale

Intanto, Mast Salvatore fa segno ad Annarella che deve grattarlo sulla testa. Anna lo gratta ma non appena si accorge dello sguardo di Maria fa per accarezzarlo.

Maria: (rivolgendosi ad Assunta)Ma ho visto bene? Il defunto si èmosso? (incredula)

Assunta: Ma quandomaiiii…ma come è possibile una cosa delgenere? (si avvicina al defunto e lo tasta per dimostrarne il contrario) Sentite, sentite come è freddo.

Mast Salvatore: (cerca di dire qualcosa a denti stretti ma non riesceperché bloccato dalla benda. Ne risultano dei versi poco comprensibili) Sto morendo dal caldo!

Rosaria: (a questo punto interviene Rosaria che sferra un colpo aldefunto per indurlo al silenzio e cerca di nasconderne le parole con un pianto disperato) Tutti i migliori se ne vanno…

Mast Salvatore: (apre uno degli occhi e, rivolto a Rosaria, fa il gestodelle corna)

Maria: Sicuro che non si sia mosso? Gli ho visto muovere la mano!(impaurita)

Rosaria: (si alza e raggiunge la ragazza. Intanto Assunta si avvicinaal defunto) Quella è tutta suggestione!

Anna: Effetto ottico…povero nonno mio (Intanto, Mast Salvatore fasegno ad Annarella per la seconda volta che deve grattarlo sulla testa. Anna lo gratta ma non appena si accorge degli sguardi di Maria fa per accarezzarlo)

Rosaria: Era una brava persona, sempre disponibile con tutti!

Anna: Non ci ha fatto mancare mai niente!

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Mast Salvatore: (sempre emettendo versi poco comprensibili)Ecerto, campate sulle spalle mie!

Maria: Mie? Il morto ha parlato?(ancora più impaurita)

Assunta: (quasi urlando per nascondere le parole di Mast Salvatore)

Vie… vie… vie del signore sono finite...

Anna: INfiniteee!

Assunta: Sì, sì, infinite…e di sicuro il nostro caro Salvatore saràsulla strada del… (fa segno a Rosaria di sbrigarsi prima che arrivi il figlio)

Anna: (interrompendola)Padre, Figlio e Spirito Santo

Rosaria: Sì, presto si aprirannole porte del Paradiso per lui…(guardando Maria) e anche altre porte per andare a fare in…

Anna: …in chiesa la funzione religiosa! Proprio come voleva il nonno:

la banda, i cavalli, …

Assunta: I conigli

Maria: i conigli?

Rosaria: i consigli! I consigli che ha dato a noi tutti prima dellapartita al cielo!

Anna: certo, la partita.(alzando i toni)La DIpartita!!!

Rosaria: Come voleva bene al suo nipote prediletto

Maria: immagino. Anche io signò gliene voglio tanto. Ma scusate nonmi sono presentata, Maria Trombetta! Lei è la madre? Lo so che in questo momento non sarebbe opportuno, però io ero venuta…

Rosaria: a conoscere la famiglia, lo sappiamo, lo sappiamo…Sappiamo anche altre cose… (sicura di sé)

Maria: Altre cose? Salvatore mi conosce appena, non credo vi abbiagià raccontato di me… e poi mi ha giurato che non avrebbe aperto bocca con voi prima del mio arrivo per evitare alcune situazioni travolgenti! Che poi non capisco per “travolgenti” cosa intendesse.

Le tre si guardano e decidono che è ora di farla finita

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Rosaria: (con una finta risata)Ahahahaha… travolgerti con la nostrabella accoglienza, ovviamente.

Maria: Purtroppo, oggi, tanto bella non direi!

Assunta: Signorina, di certo oggi non ci possiamo mettere a cantaree ballare!

Anna: (lamentandosi)Ah povero nonno mio…(intanto il nonnocontinua a chiederle di grattarlo in testa, Anna gli risponde sottovoce cercando di sviare gli sguardi di Maria) Non ti posso grattare sempre,resisti! Se ne accorge!

Maria: (sospettosa)Salvatore, vostro figlio, mi ha parlato tanto disuo padre Antonio! Dove sta? Come è possibile che muore il padre e non è presente in casa?

Rosaria: (non sa cosa dire)èandato…èandato…è andatoinbagno… sta in bagno!

Assunta: Tutto questo tempo?

Rosaria: (sottovoce)Cretina, ma tu con chi vai?

Maria: Eh infatti, tutto questo tempo?

Assunta: (rifacendosi per la gaffe)No, no, era un’esclamazione!Tutto questo tempo… a causa…

Anna: …del dolore perla perdita del caro padre! Un forte mal dipancia che gli impedisce di essere presente.

Anna guarda l’orologio e incita la madre a risolvere in fretta la situazione, mentre Assunta bisbiglia nell’orecchio del morto, con la scusa di un bacio sulla fronte, come deve fare per concludere la messinscena. Mast Salvatore dovrà far spaventare a morte Maria quando gli si avvicinerà per un saluto

Assunta: Tiene la sciorda!

Rosaria: Che discorsi di merda!(indica anche leil’orologio per farcapire ad Assunta che è tardi) Tra poco però dovrebbe uscire!

Maria: Capisco(ormai rassegnata).Mi dispiace tanto, davvero. Avreivoluto conoscerlo!

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Rosaria: Dispiace tantissimo anchea noi! Non è mai troppo tardi…(è il momento giusto per far avvicinare Maria) Avvicinati, avvicinati…

Assunta: Fai una bella preghiera. Lui lo sa che sei vicino a lui inquesto momento…

Anna: …eche stai pregando per lui!

Maria: (si siede accanto al defunto e, chiudendo gli occhi, inizia apregare. Durante la preghiera le tre fanno cenno a Mast Salvatore che è il momento opportuno per portare a termine la missione) Midispiace davvero tanto non avervi conosciuto. Sono Maria… (si avvicina, fa il segno della croce e lo tocca in segno di saluto. Mast Salvatore le afferra il braccio e apre di colpo gli occhi)

Mast Salvatore: Piacere, Salvatore Gargiulo!

Maria: (urlando)AAAAAAAAAAAHHHHH!(scappa verso la comune)

Rosaria: Uh Madonna! Èvivo, è vivo…(urlando)

Assunta: Uh Madonna, veramente!(urlando)

Anna: Questo è un miracolo!(urlando)

Mast Salvatore, tranquillo, si alza dal divano-letto e cammina, grattandosi il fondoschiena, verso una delle due laterali

Mast Salvatore: L’ avite purtat’ troppo a lungo, mi stev piscian’sotto!

Rosaria: (inginocchiandosi, rivolge lo sguardo e le braccia al cielo)Grazie, grazie! È un miracolo!

Anna: (segue la madre)Non ci posso credere…è tutto vero!

Assunta: (segue le due pur non capendo cosa fanno)ma chi ci sta?Le due la guardano per farle capire di stare al gioco

Assunta: Aaaaah…48!

Maria: (ancora incredula ed urlando)AAAAAAAAAAAHHHHH! O’muort’ ca parla! Voi siete pazzi! (scappa via, urlando dietro le quinte)

Assunta: e 47! Il morto…

Anna: Ambo!(sorridendo)

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Assunta: Domani me li gioco!(sorridendo)

Rosaria: èstata dura ma ce l’abbiamo fatta anche questa volta!(soddisfatta, si rialza)

Antonio: (entra Antonio, spaventato per il forte baccano e ignarodella situazione. Si è appena svegliato) Ueeee, e che è questo casinoin casa?

Entra Salvatore con gli scatoli delle pizze in mano. Cala il silenzio. Salvatore: Che sta succedendo? Maria?Nessuno risponde

Salvatore: Allora? Nessuno risponde? Non mi dite che…(si accorgedella camera ardente improvvisata e capisce tutto)

Antonio: Io non so niente!(alzando le mani)

Salvatore: (in preda ad una forte rabbia)Come avete potuto farmiancora una cosa simile?

Rosaria: Salvatò, lascia che ti spieghi

Salvatore: (fuori di sé)Non devi spiegarmi proprio un bel niente,non dovete darmi spiegazioni! Lo avevate promesso!

Assunta: (capendo che la situazione si sta mettendo male, decide ditogliere il disturbo) Uh si è fatto tardi, devo andare a cucinare!Arrivederci (esce)

Salvatore: (guardando Assunta con aria minacciosa)Questa stasempre qua… ma dove crede di stare? Ai giardini pubblici?

Antonio: Lo dico sempre anche io

Salvatore: Stai zitto!(prende il cellulare e legge un messaggio)“Stotremando ancora dalla paura. Il morto parlava. La tua è una famiglia di pazzi”. Non ci posso credere! È assurdo… tutto avrei pensato, fuorché questo! E il nonno poi? Dove sta? Anche lui mi ha tradito!

Mi avete tradito! Ed io, stupido, che ho creduto alle vostre promesse. Soprattutto dopo l’ultima volta, con la vicenda camorristica… quella povera ragazza per poco non si suicidava. Ho avuto troppa fiducia in voi! Ora basta!

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Lo volete capire che tutte le vostre fantasie, tutte queste messinscene, negli anni non hanno fatto altro che peggiorare i nostri rapporti!? Per di più io non riesco più ad avere una relazione seria e duratura! Ogni volta che decido di farvi conoscere una ragazza, perché magari la ritengo giusta per me, voi siete subito pronti a rovinare tutto. Lasciate che valuti io con chi stare. Lasciate che scopri io i suoi difetti e non Assuntina o le altre perdi tempo del paese.

Lavoro part-time per pagarmi gli studi, senza esitare qualora ci siano difficoltà in casa a pagare qualche bolletta o a comprare qualcosa da mangiare. Non ho mai pensato di abbandonarvi e intraprendere una strada tutta mia! Perché questa è casa mia e voi siete la mia famiglia. Una famiglia che, però, non mi corrisponde con la stessa medaglia. State allontanando da me la felicità. Qualcuno che mi avrebbe voluto davvero bene…

Rosaria: Lei non te ne avrebbe voluto!

Salvatore: Ma cosa ne sai?

Anna: Ne ho sentito parlare e non era la ragazza adatta a te!

Salvatore: E tu chi sei per giudicare? Ti ho forse mai imposto quelloche devi o non devi fare? Ti ho forse mai proibito di frequentare qualcuno in particolare? Ti rispondo io: NO! Mai e poi mai mi sarei permesso di manovrare la tua vita!

Rosaria: Ma noi abbiamo fonti certe!

Salvatore: Ancora??? Ancorache vivete di “malelingue”, “’nciuci” …Ognuno di voi deve imparare a farsi i fatti suoi a casa propria e cercare di coltivare quel piccolo orto che è la famiglia per portare avanti un raccolto che un giorno darà i suoi frutti! Ma qui di frutti non ce ne saranno mai perché ci saranno sempre delle cornacchie pronte a mangiarseli.

Rosaria: Te lo ripeto, per il tuo bene, non era la ragazza adatta a teSalvatò!

Salvatore: Ancora che ti ostini? Cosa ne sai tu? Lascia almeno chescopra da solo chi ho di fronte! (prende una pausa di riflessione e indicando i personaggi esclama)

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Un nonno che si vende per un piatto di pasta, una sorella “chiazzera”, un padre “nulla facente” e fallito, una madre che t’inganna… che bella famiglia!

Io me ne vado… per sempre! Mangiatevi le pizze, offre la casa!

Rosaria: (rincorrendo il figlio verso la comune)“chi ti vo’ bene cchiùde mamma, te ‘nganna”

Salvatore: Statemi bene!(afferra il borsone e scappa via)

Rosaria: (esce dalla comune, urlando disperata)Salvatò, Salvatò,Salvatòòò…

Anna: L’abbiamo fatta grossa!

Antonio: (pensieroso)ora tutto mi è più chiaro…la conversazionetra Adamo ed Eva era difficile perché non avevano nessuno di cui sparlare.

Anna: (uscendo da una delle laterali)questo non sta bene proprio!

Antonio: (prende una pizza e la porta in camera)Una bellamargherita...

Mast Salvatore: (entrando in scena)C’è nessuno?(si guardaintorno. Ha capito l’accaduto) Ci risiamo! (esce)

(Chiusura sipario)

FINE PRIMO ATTO

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SECONDO ATTO

Il sipario si apre e nella cucina di casa Gargiulo regna il massimo silenzio. Sulla tavola ci sono stoviglie varie. Antonio cammina avanti e indietro con lo sguardo rivolto al pubblico, come se fosse in cerca di qualcosa o qualcuno.

Antonio: “le faremo sapere”. Tutti i colloqui finiscono con questafrase. Tre mesi che sono alla ricerca di lavoro e…niente. Sto sbattendo a destra e a sinistra, ho consultato tutti i gazzettini, ho cercato di essere quanto più presentabile possibile nonostante ebbi… (ci pensa su) ho avuto…insomma, so arrivato alla terza elementare. (fissa una persona tra il pubblico per circa 15 secondi) ma che cos’èche non va in me? Da quando Salvatore se ne è andato mi sono sforzato di essere migliore sia come padre che come marito, ma senza mio figlio è come se non avessi le gambe. Mi manca qualcosa. Fallito? A me? Te lo faccio vedere io il fallito… quella è la società che

èsbagliata. E allora ho deciso di darmi da fare. Devo dare uno schiaffo morale a tutti quanti. Devo tirarmi su le maniche e…

Anna: (entra in scena da una delle laterali)eh bravo papà, togliquesta roba da sopra al tavolo.

Antonio: e perché tu non la sai togliere?

Anna: sì, ma adesso vado di fretta. Ho un appuntamento.

Antonio: appuntamento? E lo chiami appuntamento? Devi andare afare i capelli?!

Anna: Taglio corto

Antonio: a proposito di taglio corto, a me quando li tagli un poco sticapill?

Anna: eh quando tengo tempo. Ora teng’a che fa.

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Antonio: vai sempre di fretta. Io sono tuo padre e mi tagli e’capill

come se fossi un barboncino: addo cogli cogli.

Anna: sì papà…statt’buon

Antonio: aspetta. Tua madre dove sta?

Anna: è andata da Don Mario. Ha detto che ancora non ha finito didisintossicarsi.

Antonio: ma perché tua madre si droga? E da quanto tempo? Io nonmi sono mai accorto di niente (sbalordito)… e poi a Don Mario lo sto aspettando io, come fa a stare con tua madre?

Anna: papà ma fammi il piacere(esce, stizzita)

Mast Salvatore: (entrando da una delle laterali)Inciuci: questa è ladroga di tua moglie. Non è vero che è andata dal prete. Annarella ti ha detto così per non farti innervosire.

Antonio: e allora dove sta?

Mast Salvatore: non ne sono sicuro, ma quando la montagna nonva da Maometto, Maometto va dalla montagna.

Antonio: e che c’azzecc mò ‘stu Maometto?

Mast Salvatore: ma sicuro che mi sei figlio? È un modo dire!

Antonio: e sarebbe?

Mast Salvatore: vediamo se ci arrivi. Se Assuntina non sta qua, quiin casa tua, con tua moglie allora…

Antonio: allora…Assuntina deve essere per forza morta perché èimpossibile che non viene qua (esultante)

Mast Salvatore: allora sei proprio scemo. Lo diceva la buon’animadi tua mamma, santa donna.

Antonio: che diceva?

Mast Salvatore: che sei scemo… fesso…sarchiapone!

Antonio: pure mia mamma, sangue del mio sangue (offeso)

Mast Salvatore: ma che sangue esangue… questaè sfortuna. Duegenitori buoni e nu figl fess. Tralasciamo questo discorso che è meglio

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se no altro che sangue… mo fai jettà o’sang. Se Assuntina non sta qua, qui in casa tua, con tua moglie allora tua moglie addò ‘sta?

Antonio: a fare la spesa?!

Mast Salvatore: ma allora si scem’buon? È cos’che ti devo metteretutto con il cucchiaino? Ormai sei un uomo, hai una famiglia, i figli sono grandi… devi ragionare con la testa tua.

Antonio: chi è causa del suo mal pianga se stesso

Mast Salvatore: bravo vedi che quando vuoi sai ragionare e capiscii dispiaceri di questo povero vecchio che tene nu figlio… scem’. Allora, tua moglie… no lascia sta, mi arrendo, è inutile. (esce)

Antonio: inutile, eh? Tanto io sono lo scemo della casa. Devo esserecompiatito, ma un giorno avrò ragione. E poi non è vero che sono scemo, quando voglio posso e quando posso voglio. (ci pensa su) Ma che aggiu ritt? (Si siede sul divano e guarda l’orologio) Ma questo quando viene?! È già in ritardo.

Suona il citofono e Antonio va ad aprire

Antonio: (parlando con se stesso)Ah ecco, forse è lui… Don Mario.

Mi raccomando Antò, non fare brutte figure. Cerca di parlare bene.

Entra Don Mario vestito con talare viola e recante un’ampollina contenente olio per l’estrema unzione.

Don Mario: (entra con cautela)dove sta?

Antonio: Don Mario che piacere vederla. Prego, prego si accomodi.

Don Mario: no grazie ma vorrei risolvere la cosa al più presto. Dopomagari mi seggo a bere un poco di acqua fresca.

Antonio: che dovete risolvere? Vi devo prima spiegare

Don Mario: poche chiacchiere quando il dovere chiama. Mi avetedetto che si tratta di una questione di vita o di morte. Dobbiamo sbrigarci. Dove sta?

Antonio: ma chi?

Don Mario: il moribondo perl’estrema unzione(inizia a benedire lacasa e pronunciare la preghiera per l’estrema unzione) Nel nome delPadre, del Figlio e dello Spirito Santo.

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Antonio: Amen!(facendosi il segno della croce)Vi dicevo…

Don Mario: (inizia a camminare per tutta la casa seguito da Antonioche cerca di dargli spiegazioni) Pace a questa casa e a quanti viabitano…

Antonio: Siamo io, mio padre, mia figlia e…

Don Mario: (inizia ad aspergere con l’acqua benedetta tutta la casa,soprattutto Antonio) Ravviva in noi, Signore, nel segno diquest’acqua benedetta…

Antonio: Grazie, lo so che ne abbiamo tanto bisogno, ma in questomomento non ci serve perché io vi ho chiamato per…

Don Mario: (viene interrotto nuovamente dal sacerdote checontinua con il rito) Il ricordo delBattesimo…

Antonio: E chi si ricorda, ero pizzirillo Don Mà!(facendosi una risata)

Don Mario: Antò però fammi finire e per carità(continua adaspergere con l’acqua benedetta)

Antonio: Sì, mami state facendo la doccia…veniamo al dunque!

Don Mario: Fratelli…

Antonio: (si guarda intorno)Ma ci sto solo io qua!

Don Mario: …riconosciamo i nostri peccati

Antonio: Ne ho fatti tanti…

Don Mario: Sssshhhh(resta con gli occhi chiusi. Cala il silenzio epassano circa 10 secondi)

Antonio: (interrompendo il silenzio)Don Mario ma io vi avevochiamato…

Don Mario: Confesso…

Antonio: (scatta in automatico come in chiesa)…a Dio onnipotentee a Voi fratelli che ho molto peccato in…

Don Mario: …pensieri, parole, opere e…

Antonio: (spazientito)e basta! Don Mario ma voi siete venuto quiper dire la messa o per parlare con me?

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Don Mario: Ma tu mi hai detto che si trattava di una questione divita o di morte!

Antonio: (soddisfatto, parlando a se stesso)Aspettavo da una vitaquesto momento, Antonio Gargiulo che fa un esempio, ad un prete poi! Don Mario è un modo dire, è un esempio!

Don Mario: Aaaah, io avevo capito tutt’altro, e me lo potevi dire!Non dovevi procurare un tentato allarme per farmi venire qui da te, ci sarei venuto comunque!

Antonio: Ma voi tenetesempre da fare, una volta con uno, un’altravolta con un altro! State sempre indaffarato!

Don Mario: E che ci posso fare. L’ho scelta io questa vita. Questo èil mio apostolato! Devo essere presente nella vita di tutti voi

Antonio: in che senso?

Don Mario: devo trasmettervi la parola di Dio, a messa, per strada,in confessione… e attraverso le confessioni trarre spunto per…

Antonio: per che cosa scusate? Per andare dicendo i fatti miei aglialtri? Mica siete parente ad Assuntina?

Don Mario: No, no per l’amor di Dio, non mi permetterei mai! Traggospunto per trasmettere a voi fedeli il senso della vita!

Antonio: (intonando la canzone)anche se questa vita un senso nonce l’haaaaa! Vasco Rossi… so tutte le canzoni a memoria!

Don Mario: Ma che c’entra ora Vasco Rossi? Lasciamo perdere va.

Antonio: Eh scusate, mi è venuta in mente e pensavo che…nientelasciate stare! Se ci vogliamo accomodare stiamo più comodi! Gradite qualcosa?

Don Mario: (si accomoda sul divano)Sì grazie!

Antonio: Che vi posso offrire? Un bicchiere d’acqua?

Don Mario: Vorrei, se è possibile, un caffè macchiato con latteparzialmente scremato, tiepido, servito in vetro, sterilizzato al vapore e con 5 grammi di zucchero!

Antonio: Certo sarà…(si accorge della richiesta impossibile)Cheavete detto?

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Don Mario: Non è possibile?

Antonio: Don Mario, scusate, ma che state al bar?

Don Mario: Perché? Ho risposto alla vostra richiesta chiedendo unsemplice caffè niente di più, niente di meno!

Antonio: E me lo chiamate semplice? Ma perché io quando vengo inchiesa, nell’acquasantiera mica mi fate trovare champagne? Acqua benedetta, tra l’altro non potabile, per risparmiare! Questa è una casa povera, nemmeno il caffè teniamo! Se volete vi posso accontentare con un bel bicchiere d’acqua presa stamattina dalla fontanella che sta in piazza! Niente di più, niente di meno!

Don Mario: E acqua sia…

Antonio: (riempie un bicchiere d’acqua)Eccovi servito! Com’è?

Don Mario: (sorseggiando sarcastico)è acqua‘nfoss!

Antonio: Questo passa il convento! Non so nella parrocchia vostracom’è la situazione!

Don Mario: Di che si tratta?

Antonio: Vi ho mandato a chiamare perché la situazione è grave,non so se lo sapete il fatto di mio figlio!

Don Mario: (ridendo)Vostro figlio Salvatore?

Antonio: E perché ridete?

Don Mario: Antonio caro, scusatemi, ma lo sa tutto il paese!

Antonio: Lo sapevo che erano tutti parenti di Assuntina!

Don Mario: Ancora voi e Assuntina? Il paese è piccolo, la genteparla! La voce ha fatto il giro velocemente!

Antonio: Cioè ma ce ne stesse uno che si facesse i caaaa…(contenendosi)

Don Mario: Antonioooo, e che sono queste parole?

Antonio: i cavolfiori propri!

Don Mario: faccio finta di non aver capito. Comunque perché timeravigli? Per così poco?

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Antonio: un figlio che se ne va di casa mica è poco?! L’avevo dettoche questa volta sarebbe finita male e infatti…

Don Mario: lo so, lo so. Ormai quel che è fatto è fatto ma nondisperate, niente è perduto. Salvatore è un ragazzo intelligente. Fatelo sbollire un pò

Antonio: e per quanto tempo? Dieci minuti bastano?

Don Mario: (parlando con se stesso)mi sa che Salvatore non tornapiù! Antò quali dieci minuti, sono passati due mesi! Ancora nessuna notizia?

Antonio: Purtroppo no! Mio padre si fa i fatti suoi in camera sua tuttala giornata, Anna, mia figlia, nonostante il lavoro a domicilio non riesce ad avere nessuna notizia e lo stesso mia moglie, che ogni giorno, mattina, pomeriggio e sera si reca da Assuntina! Scomparso… io pure mi sto informando ma niente… niente di niente!

Don Mario: eh la preghiera è l’unica soluzione…

Antonio: Non ho mai pregato così tanto in vita mia! Ma Don Mario,il problema non è nemmeno questo! È mia moglie! Abbiamo un morto vivente in casa! Da quando Salvatore se ne è andato non mangia più, non dorme più, non si lava manco più, non si cura più di se stessa e nemmeno di noi (indicando le stoviglie sparse sul tavolo). Tanto è vero che ho preso l’abitudine di guardare i programmi di cucina in tv perché devo pur sostenermi in qualche modo. Proprio ieri ho imparato come fare per non far smontare la maionese

Don Mario: indispensabile proprio. Non potevi imparare a cucinareun piatto di pasta.

Antonio: “Cotto e mangiato”

Anna: “Cotto e bruciato” vorrai dire! Che schifezze che sai fare! Civuole proprio l’impegno per combinare quello che combini tu! Ah scusate… Buonasera Don Mario

Antonio: certo…si vede com’è sciupata, è vero Don Mario?

Don Mario: Buonasera Annarè, non ti innervosire! Accetta la buonavolontà di tuo padre! Almeno quello… come è andato il lavoro?

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Anna: non ci lamentiamo. Ultimamente sto lavorando tanto e a tuttele ore

Antonio: non ti era mai successo

Anna: è un periodo che ci sta la ricrescita veloce. Sarà l’umidità!

Antonio: notizie?

Anna: ancora niente

Don Mario: avete portato quel ragazzo allo sfinimento con tuttequelle pagliacciate e adesso, ahimè, vi sta ricambiando con la stessa moneta. Come ho detto a tuo padre non potete fare altro che aspettare e pregare.

Anna: E aspettiamo!(si siede sul divano con le braccia incrociate,annoiata)

Don Mario: (ad Antonio)Sono sicuro che le tue preghiere nonbastano! Tu devi venire pure a messa la domenica! Non ti vedo da parecchio!

Antonio: Se vi devo dire la verità, a messa ci manco dalla primacomunione di Annarella! Ora già che ci troviamo a confessione in corso, vi dico pure che quel sacrestano, non mi piace proprio!

Don Mario: Pasquale? E perché?

Antonio: fa il santo in chiesa e poi quando esce ne combina di tuttii colori. E che esce da quella bocca Don Mario… non avete idea!

Don Mario: io mi fido di lui. E questo non deve essere un pretestoper non partecipare alla funzione religiosa. Va bene, che vi posso dire più? Se la vedrà il Padre eterno! Ora è tardi però, devo andare!

Antonio: E già ve ne andate?

Don Mario: Devo scendere al piano di sotto che ci sta la SignoraTettella che si deve confessare! Povera donna, è rimasta paralizzata dopo quella caduta.

Antonio: E aspettate, quello mò torna mia moglie! Può darsi che conla vostra presenza si riprende un poco! Non chiedo tanto, anche due polpette come un tempo!

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Anna: Abbiamo fatto la faccia bianca a furia di mangiare sempre risoscaldato!

Don Mario: mi dispiace ma ho altre incombenze a cui non possovenir meno. Vi prometto che ripasserò.

Mentre sta per alzarsi entra Rosaria. È vestita a lutto, triste, cammina lentamente, non guarda in faccia a nessuno e va a sedersi al tavolo.

Don Mario: (Si avvicina a Rosaria)Cara mia, ti sembra questo ilmodo di reagire?

Rosaria non risponde e guarda un punto fisso davanti a sé

Anna: Mammà e vuoi rispondere a Don Mario?(passano 5 secondi,e i tre, guardandosi tra di loro, scuotono il capo)

Don Mario: Se tuo figlio ha fatto quel che ha fatto unmotivo c’è etu lo sai molto bene… lo sappiamo molto bene! (guardando Anna e Antonio) Non possiamo dare colpe a nessun altro se non a noi stessi!Assumiamoci le nostre responsabilità e cerchiamo di rimediare agli errori! Non rendere le cose più difficili così come stai facendo tu!

Rosaria: (rassegnata, guardando il vuoto)Non torna più, non tornapiù, l’ho perso per sempre! È tutta colpa mia!

Don Mario: Ripeto, come ho già detto a tuo marito e tua figlia! Lapreghiera è l’unica speranza. In questi casi sperare è l’unica preghiera che abbiamo! Ora devo andare che si è fatto veramente tardi!

Improvvisamente entra Mast Salvatore minaccioso con una mazza in mano

Don Mario: Ue, da quanto tempo Salvatò, è un po' che non civediamo! (impaurito)

Mast Salvatore: Bene, bene(si avvicina)Che ci fate qua? Chi vi hachiamato? Noi, preti in casa, non ne vogliamo!

Antonio: L’ho chiamato io e poi ora se ne stava andando!(loaccompagna alla porta) Scusate Don Mario, mio padre ha avutobrutte esperienze con i preti!

Don Mario: Non vi preoccupate, non è l’unico!

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Antonio: Quello ogni tanto si dimentica di prendere la pillola dellapressione e il sangue ci sale in testa!

Don Mario: Eh, però a me lo stava facendo squagliare dalla paura!L’ho visto con la mazza in mano… (si avvia verso l’uscita)

Mast Salvatore: Il detto dice bene “Con prevet e can’ sempre cu’na mazza mano”

“Don Mario esce di scena

Antonio: Papà ma ti sembra questo il modo di trattare un prete?

Mast Salvatore: non mi piacciono i preti, soprattutto da quandosull’altare mi disse: “in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà”. Me l’ha iettata nera! Ho buttato il sangue tutta una vita dietro al lavoro, la famiglia, i figli e mia moglie, che addà sta nelle grazie del Paradiso! (si siede, cala il silenzio. Passano circa 10 secondi. Bussano alla porta ripetutamente)

Anna va ad aprire ed entra Michele di corsa Anna: mammà, ci sta Michele Michele: Buo-buo-buonasera a tutti Rosaria: Michè e tu che ci fai qua?

Michele: si-si-signò mi sembrava avessi avuto una visione e inveceera proprio lui. Ho incontrato a Sa-sa-sa-sa-sa-sa-…

Rosaria: sbloccalo Antonio. Come faceva Salvatore quando dapiccolini giocavano insieme

Antonio gli dà una pacca dietro la schiena

Michele: Salvatore

Tutti si alzano e circondano Michele, riempiendolo di domande

Tutti: dove? Quando? Con chi stava?

Antonio: aspettate, diamogli il tempo di parlare.Quello già tiene o’problema il ragazzo.

Anna: eperciò lo chiamano Michele o’ngripp.(ridendo)

Antonio: non la pensare Michè. Continua. Dicci tutto

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Michele: gra-gra-grazie Signor Antò. Stavo davanti la bi-bi-biblioteca per intaccare internet gra-gra-gratis. Sento a uno che mi sa-sa-saluta, alzo gli occhi dal te-te-telefono e ho visto che era Sa-Sa-Salvatore con il borsone

Rosaria: (esasperata)Michè ce la facciamo per domani mattina?

Michele: allora mi ha detto: po-po-po-po…

Mast Salvatore: una gita sul Po'(intonando la canzoncina)

Anna e Mast Salvatore: po po po po'

Michele: po-po-portal’imbasciata. Questa sera tornerò a casa per lace-ce-ce-cena. (Rosaria inizia a svestirsi dagli abiti del lutto) Dì a ma-ma-ma-mamma…

Anna: Michè già che stavi col telefono in mano, facevi prima aregistrarlo (ridendo)

Michele: …che non sarò so-so-so-solo.

Rosaria: (impallidisce)un’altra volta?!

Michele: mi ha sottolineato:“Ba-ba-badate a quello che fa-fa-fa-fate!”

Anna: e tu ora ti presenti? Quello è già quasi ora di cena!

Rosaria: Annarè apparecchia. Antò togli quella roba di mezzo. Mache è ‘sta schifezza in questa casa? Michè grazie dell’imbasciata, te ne sono riconoscente.

Michele: do-do-do…

Antonio: eh domani ci vediamo Antò(accompagnandolo alla porta)

Michele: do-do-dovere mio. A-A-A-Arrivederci

Mast Salvatore: io tolgo il disturbo. Quando arriva…

Anna: chi? Il principe della casa? Il figlio prediletto?

Mast Salvatore: eh quando arriva Salvatore mi chiamate.

Rosaria: (rivolta a Mast Salvatore)toglietevi quella maglia che cel’avete addosso che sono 3 giorni.

Mast Salvatore: e quella è pulita, non ho fatto niente (esce)

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Rosaria: Annarè ma la vuoi finire con questa storia? Tuo fratellosono due mesi che manca da casa. Chissà come sarà sciupato, secco secco, scavato in faccia.

Antonio: Vabbè Rosà non esageriamo. Se torna vuol dire che èancora vivo, e questa è la cosa più importante. Due mesi lontano da casa gli avranno fatto solo bene.

Rosaria: ma quello fuori è una giungla.

Antonio: no è una giungla qua dentro. Ti avviso, comportati benealtrimenti tuo figlio se ne va e questa volta veramente non torna più (esce)

Rosaria afferra la cornetta del telefono e compone un numero

Rosaria: (parlando sottovoce)Assuntì, corri corri…Salvatore.Sì…sì…no, no mio suocero… sì, mio figlio…è tornato! Stasera sei invitata a cena. Muoviti che mi vieni a dare una mano

Anna: e meno male che papà ti aveva raccomandata

Rosaria: che c’entra. Quella è come se fosse una di famiglia. Invecedi parlare, sbrigati che è tardi

Rosaria esce di scena per svestirsi completamente dagli abiti neri ed indossare un camice da casalinga. Nel frattempo Anna, che è sola in scena, fa una telefonata con il cellulare

Anna: Amò, stasera è il momento giusto…sì, perché torna pure miofratello Salvatore. In dolce compagnia… eh, un’altra volta. Ora sono tutti felici e contenti. Sfruttiamo la situazione. Eh, sì. Ti chiamo io non ti preoccupare. Ti devo lasciare, cià… cià…

Entra Rosaria

Rosaria: con chi stavi parlando?

Anna: no, niente le solite promozioni. Messaggi illimitati, minutiillimitati…e con chi devo parlare io?

Mentre continuano ad apparecchiare, entra AssuntinaAssuntina: eccomi qua. Ma che succede? Rosaria: ora ti spiego

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Suona il citofono. Anna va a rispondere

Anna: chi è? È Salvatore, è Salvatore.

Rosaria: è lui… o’figlio mio. Mi raccomando Assuntì al mio segnale…

Entra Antonio seguito da Mast Salvatore

Antonio: …non fai proprio niente. Un’altra volta? Rosà, ma tu haiperso la testa? Tuo figlio se ne va per sempre, lo vuoi capire o no? Dobbiamo accettare tutto

Entra Salvatore in compagnia di un ragazzo.

Antonio: …o quasi tutto!

Mast Salvatore: lo sapevo.

Si scambiano i saluti.

Rosaria: (a Salvatore)siediti. Come stai bell e’mamma soja.

Salvatore: bene bene.

Francesco è rimasto in piedi. Assuntina gli si avvicina e inizia a squadrarlo dalla testa ai piedi con aria insospettita.

Antonio: Salvatò, come stai? Ci hai fatti preoccupare. Ma dove seistato tutto questo tempo?

Salvatore: ero qui ma voi non lo sapevate.

Rosaria: ti abbiamo cercato ovunque

Salvatore: lo so ma ho fatto di tutto per non farmi trovare

Rosaria: e chi è…?(indicando Francesco)

Salvatore gli strizza l’occhio per far capire all’amico che è il momento per iniziare la messinscena. Francesco imita il tono di voce e i gesti tipici di un omosessuale.

Francesco: Salve a tutti. Non mi sono presentato. Mi chiamoFrancesco, per gli amici Ciccio.

Tutti capiscono la situazione e si guardano l’un l’altro. Alcuni secondi di silenzio.

Salvatore: e che è? Nessuno parla? Siate educati, presentatevi

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Si presentano a Francesco

Francesco: Salvatore non fare il superbo. Dagli il tempo difamiliarizzare. Salvatore mi ha parlato tanto di voi, non vedevo l’ora di venire qui.

Anna: e quando ti avrebbe parlato di noi Salvatore?

Francesco: in questi due mesi passati insieme, nella stessa casa, acondividere le stesse cose, abbiamo avuto taaaaanto di cui parlare

Antonio: ma almeno ti ha parlato bene?

Francesco: in linea di massima sì, anche se ultimamente so cheavete fatto i cattivoni

Rosaria: (ad Assuntina)ma chist’come parla?

Assuntina: Rosà io tengo un brutto presentimento… ma vuoi vedereche…

Rosaria: che cosa Assuntì…che ti viene in mente?

Assuntina: io indago un poco su Facebook!(prende il cellulare, siaccomoda su una sedia e inizia a consultare)

Antonio: andate all’università insieme?

Francesco: no io già sono laureato.

Antonio: bravo, bravo…e in cosa? Sono curioso

Francesco: prego, prego. Sono laureato in Marketing eTelecomunicazioni.

Salvatore: il lavoro del momento

Francesco: prendete ad esempio la signora(indicando Assuntina)

Assuntina: Signorina. Assunta Scognamiglio, piacere.

Francesco: sta con il telefono in mano, immersa in un mondo tuttosuo, lontano dalla realtà.

Assuntina: No no, io sto vedendo i profili di Facebook

Rosaria: Stai controllando?

Salvatore: Assuntì, che stai controllando?! Fammi capire pure a me

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Assuntina: Il meteo, sto controllando il meteo! Domenica teniamola gita con Don Mario a Pompei e si prospetta proprio un brutto tempo

Rosaria: ma brutto, brutto?

Assuntina: Brutto…brutto assai! Non poteva andare peggio!

Francesco: Vedete? Non ci sta niente da fare! È una malattia! Nonse ne può fare più a meno. Il primo pensiero quando ti svegli la mattina non è…

Mast Salvatore: …dire Signore ti ringrazio, accuminciam’ un’altragiornata.

Francesco: Esattamente, accendi il cellulare per controllare i varisocial network, le notifiche, i messaggi, i “mi piace” e i tag su facebook… usiamo questi strumenti appositamente per questo! Ma non sappiamo invece quale sia la loro vera utilità!

Mast Salvatore: Lasciamo perdere questi discorsi, io sono vecchionon ne capisco…ma tu e Salvatore…siete amici?

Salvatore: Eh amici…

Mast Salvatore: ma…amici amici amici?

Assuntina: Eh amici amici amici…

Francesco: amici intimi(si avvicina a Salvatore accarezzandogli unbraccio)

Rosaria: Non ho capito bene!

Salvatore: Sì mamma, hai capito bene! Avete capito bene!

Francesco: Siamo fatti l’uno per l’altro!

Salvatore: (Francesco e Salvatore si guardano intensamente)Mamma, papà, nonno, sorella e… Assuntina… vi presento il mio nuovo fidanzato!

Rosaria alla notizia sviene, Assuntina corre in suo aiuto, Anna è incredula e atterrita, Antonio rimane paralizzato

Mast Salvatore: Lo sapevo, lo sapevo, tutte queste messinscena…prima o poi si doveva scocciare il ragazzo! Tanto hanno fatto che mò gli piacciono i maschi! Cosa dovevano vedere gli occhi miei! Salvatore

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Gargiulo con un maschio! Una generazione finita, un nome distrutto... (siede sul divano)

Rosaria apre gli occhi m,a appena scorge le mani incrociate dei due ragazzi, sviene nuovamente. Assunta, nel frattempo, cerca di rianimarla prendendo una bottiglina di aceto dalla credenza

Francesco: E vi scandalizzate per così poco? Siamo nel terzomillennio e ancora con queste discriminazioni? L’amore è amore, non potete contrastarlo, in qualunque forma si manifesti!

Salvatore: Eh già! La storia si ripete, ma questa volta non l’avretevinta!

Antonio: Mi faccio prete, giuro che mi faccio prete

Mast Salvatore: eh perché ti piace assai a’ faticà…

Salvatore: Aprite bene le orecchie. Mamma, soprattutto tu. La vita

èmia e so quello che faccio. Ogni volta che nasceva in me un sentimento d’amore voi lo stroncavate, non permettendomi di coltivarlo. Io credo nelle sensazioni a pelle, nel colpo di fulmine, nell’istinto. Ma se voi non mi permettete di conoscere una ragazza come posso fare a capire se può essere o meno quella giusta per me, la donna della mia vita?

Antonio: sbaglio o stai parlando di donne?

Rosaria: cosa vuoi dire?

Francesco: (parlando col suo tono naturale)vuole dire che ècresciuto ed è ora che intraprenda da solo delle scelte.

Assuntina: ma allora tu…che hai fatto con la voce?

Francesco: no, non lo sono. Ma anche se lo fossi stato, non vedoalcun problema. Abbiamo usato i vostri stessi mezzi nella speranza che adesso abbiate capito.

Salvatore: Complimenti Francè, sei stato proprio bravo

Francesco: una delle mie migliori interpretazioni

Rosaria: allora eravate d’accordo?

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Francesco: esattamente. Salvatore è mio amico e conoscendo lapassione che ho per la recitazione mi ha convinto ad aiutarlo interpretando questa parte

Antonio: e ci sei riuscito bene. Magari qualche volta ti porto con me(facendogli l’occhiolino)

Francesco: senz’altro

Rosaria: Salvatò, mi hai fatto prendere un colpo

Salvatore: mamma, devi capire che sono arrivato all’esasperazione.Mi avete reso lo zimbello del paese

Rosaria: Certamente, questa non era nostra intenzione. Io come tuopadre cercavamo solo di proteggerti

Francesco: sì signò, ma stavate diventando una coperta

Rosaria: in che senso?

Francesco: i figli li dovete tenere al caldo ma non li dovete soffocare

Rosaria: tu non sei genitore e per il momento non hai figli. Non tichiedo di capire ma ascoltami. Crescendo, tu e tua sorella, ci avete donato gioie, emozioni, soddisfazioni ma anche lacrime, risentimento e paure. Sono tanti i sacrifici che abbiamo fatto per farvi crescere ed abbiamo ottenuto anche un bel risultato. Non volevo che il tuo futuro si guastasse per una “vajassa” qualsiasi… meriti di meglio. Meritate di meglio (guardando la figlia).

Salvatore: e io te ne sono grato. Ma bastava semplicementeparlarne.

Rosaria: lo so, ho esagerato. Una volta tuo padre parlava di aquiloni

Salvatore: e che c’entrano mo gli aquiloni?

Rosaria: ti ricordi Antò?

Antonio: sì, sì. Quella frase che lessi sul libro che Salvatore hatenuto per due mesi sul comodino. Era pure evidenziata!

Salvatore: forse ho capito a cosa vi riferite. “I figli sono come gliaquiloni che i genitori tengono legati con un filo. Se, quando sono già alti, il filo non viene tagliato …”

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Rosaria: “…non impareranno mai a volare da soli e soprattutto nonsaranno liberi”. È arrivato il momento di tagliare quel filo.

Salvatore: ecco, mi fa piacere che adesso abbiate capito

Rosaria: e allora? Su con il morale…sedetevi che adesso preparoqualcosa da mangiare

Fanno per sedersi ma Anna li interrompe

Anna: aspettate, ho anch’io qualcosa da dirvi.

Mast Salvatore: oilloc’ l’acqua!

Antonio: dove papà? Quello il tempo è buono

Mast Salvatore: aaaaa bast’…sei una causa persa.

Anna: (al centro della scena)vi volevo dire…

Francesco: scusate, ho le prove del teatro e mi stanno aspettando.Poi queste sono cose di famiglia (esce)

Antonio: eh Assuntì, appunto, sono cose di famiglia…

Assuntina: eh sono cose vostre. A me che mi interessa…io mi faccioi fatti miei.

Antonio: come te li sei fatti per Maria Trombetta, Lucia Pastore,Angelina, Rosalia, Giovanna, Fortunatina, … questo l’elenco di tutte le tue vittime. Non ne fai passare una. A quest’ora dovevi essere chiusa in una cella, all’ergastolo!

Assuntina: per così poco? Manco fossi un serial killèr!

Mast Salvatore: e dovevano buttare pure la chiave.

Assuntina: mi volete così male!? Non capite le difficoltà di unadonna sola che per tutta la giornata non sa cosa fare. (guardando il cellulare) Mannaggia, ho finito pure i Giga. Mo niente più notizie.Devo scappare assolutamente, sto aspettando una notizia bomba

Antonio: e può darsi che spara

Assuntina: Rosà, mi raccomando tienimi informata.(guardandoAnna) Buonasera (esce)

Rosaria: senz’altro. E allora Annarè?

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Anna: ecco… io sono un poco imbarazzata… come posso dire…io misono fidanzata

Salvatore: ah che piacere. È una bella sensazione eh?

Antonio: e chi è?

Mast Salvatore: sicuramente sarà nu’cecato.

Chiamatemi quando è pronto. (esce)

Rosaria: Anna ma tu o’ver fai? Ora abbiamo finito con tuo fratello,mò inizi pure tu. Allora chi è?

Anna: si chiama Giuseppe Conte, dettoo’ Milord. Quant’è bell…

Antonio: è arrivato un altro principe!

Padre e figlia iniziano un battibecco

Rosaria: Assuntinaaaaaa, Assuntinaaaaaaa… corri, corri…(correndoverso l’uscita)

Salvatore fa un gesto di rassegnazione, si siede a tavola in attesa Entra Mast Salvatore

Mast Salvatore: ma che è‘stu casino?

Salvatore: Annarella si è fidanzata

Mast Salvatore: e ci risiamo!

(il nipote lo prende sotto braccio ed escono)

FINE

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