COME GANDALF IL GRIGIO
di
Roberto Russo
( L’uomo è seduto davanti ad uno schermo televisivo. Ha fra le mani il joystick
di una Playstation. E’ in pigiama. La casacca del pigiama ha dei bottoni sul
davanti. Accanto a lui, sulla sinistra, uno sgabello sul quale sono poggiati
un’agenda, ed un cellulare. Alla sua destra, a terra, una bacinella con
dell’acqua, una spugna; e, poggiato sullo schienale della propria sedia, un’
asciugamani. L’uomo canticchia una canzone a bassa voce seguendo, con
attenzione, le fasi del gioco sullo schermo. Ha un gesto di disappunto, sbuffa.
Smette il gioco. Dalla bacinella trae una piccola spugna, la strizza, e se la
passa sul volto. Prende l’asciugamani, vi immerge il viso, al fine di
asciugarsi e, in quel frattempo, squilla il cellulare. L’uomo non risponde
subito. Il trillo si prolunga per tre, quattro volte e, poi, con aria
rassegnata, l’uomo risponde…)
UOMO “Si? Sono io…L’avevo capito…Mi dica. “Domani mattina alle 9”…Meglio
digiuno? Va bene….Sono stato attento. Nemmeno una goccia…”
(Si apre la giacca del pigiama. Ha un riquadro rosso disegnato sul petto)
“..Per una conferma mi fa sapere più tardi? Ok. Attendo una sua telefonata.
Comunque, in linea di massima…alle 9, Domani..Grazie. A dopo. Arrivederci…”
(Chiude la comunicazione, si abbottona nuovamente la casacca, ma non del tutto.
Il Riprende il joystick della Playstation riquadro superiore apparirà,
comunque, nella parte superiore. Ripete fra sé la parola “Domani”.)
E vediamo un po’…
(Preme un bottone sulla piccola consolle che si trova alla base del televisore,
e canticchia il ritornello di “E se domani”. Ormai è preso da quanto accade
sullo schermo. Continua a canticchiare e giunge alla frase “E se domani, e
sottolineo se…”. Contrariato.)
“Se…se..”…Se Isildur fosse meno imbranato, forse, riuscirei a completarlo ‘sto
livello! Reset…
(Sbuffa e aziona, di nuovo, il pulsante della consolle. Effetto sonoro del
gioco che ricomincia. Riprende a canticchiare “E se domani”. Giunge,
nuovamente, sbagliando le parole, a “E se domani, e sottolineo se…)
“Se…” Se 30 euro mi sono durati 8 giorni…Se arrivo a 10…do una regolata al
telefonino.
(Prende l’agenda, inizia a segnare)
Ieri: “1 euro e 25 centesimi”…E mi restano 4 euro. Dovrei farcela. Alla benzina
c’abbiamo dato un bel taglio…Tanto, chi esce più?
(Consulta l’agenda)
Per gli extra: fra giornali, sigarette, qualcosa per la spesa, tanto per non
far vedere che sono “tirato”…700 euro. Altri 500 a Virginia, e stiamo a
1200…1422 è lo stipendio, meno 1200…222euro al mese. Sul conto c’ho 3200..
(Prende il telefonino, armeggia)
222 per, facciamo….6 mesi…1322. Se, invece, è per 12…2664. Poi c’è il
compleanno! E mamma mi dà 500, e l’onomastico…400..
(Meditabondo, si ferma)
Chissà perché m’ha dato sempre di più al compleanno….
(Riprende a calcolare col telefonino)
In ogni caso: 900! Più 2664…3564! Più la tredicesima, che sarà mille, ma,
anche, 1200…3764! Quasi 3800! Tra un anno avrò 3800 euro in più! Se non si
chiama “ricchezza”, poco ci manca…
(Posa il cellulare. Immerge la mano nella bacinella, ne trae la spugnetta, la
strizza, si bagna il viso, poi prende l’asciugamani)
“Tra un anno…” Sembrano niente 365 giorni! Ne ho passati tanti senza prestare
la minima attenzione. Come i palazzi che si vedono da un treno in corsa…365
giorni! Quanti ne avrò superati a testa bassa, come si superano le vetrine di
un negozio? E quanti ne avrò ignorati per attenderne altri? Aspettare il
Venerdì, e, poi, il Lunedì, e, ancora, l’Estate, Natale…E, invece, avrei dovuto
dare un valore ad ogni giorno! Soppesarlo, valutarlo, come si fa con i
soldi…Stringere la mano, guardare negli occhi ognuno di quei giorni, e
aspettare che fossero loro a passare, e non io ad ignorarli…
(E’ colto da un forte accesso di tosse. Nasconde il viso nell’asciugamano.
L’accesso di tosse si placa. Riprende il cellulare, vi armeggia.)
104! Se porto la media di due libri a settimana, tra un anno, potrei aver letto
104 libri! Certo, ci sono delle eccezioni…Se decido di darmi ai classici, solo
per “I Fratelli Karamazov”, o per “Guerra e Pace”, impiegherei tre settimane a
testa…Per non parlare, poi, della “Divina Commedia”! Ma anche facendo così,
avrò letto 95 libri. Una bella media!
“Tra un anno” potrei aver imparato a chattare! Non c’ho mai capito niente…cosa
dire, a chi dirlo, quando aspettare la risposta…Ma, con una maggiore
applicazione, potrei capire, e avere anche qualche saluto da chi, ora, mi è del
tutto sconosciuto. Certo: chattare avrebbe dei costi…e, siccome non sono a casa
mia, un contributo, lo dovrei dare…
(Riprende a calcolare con il cellulare. Solleva il capo, guarda verso l’alto,
sorride)
Finalmente! Per “caricarti” ci metti sempre più tempo! Allora, stammi a
sentire, Aragorn, poi, dopo giochiamo…Diciamo che do un contributo per la
bolletta di 60 euro al mese…In un anno sarebbero 720…Ho calcolato un risparmio
di 3800, meno 720…3100. Anche tu pensi che sia troppo poco per una bella
vacanza!? Dipende dalla vacanza…Ma per un residence da 1300 euro alla
settimana, è poco…per non considerare gli extra...!
(Riflette, poi, si illumina)
Sai che facciamo? Ci vendiamo la macchina! Tanto, non serve…Ho calcolato che
un’auto costa, circa, 160 euro al mese…per 12…1920 euro! Più 3100…5000! Siamo
ricchi, Aragorn! Fra un anno avrò 5000 euro!
(Contento, prende l’agenda, e la consulta)
Oggi è il 7 luglio…fra 1 anno, sarà ancora il 7 luglio…
(Controlla il calendario all’ultima pagina dell’agenda)
…e sarà Venerdì…
(Chiude l’agenda)
Fra un anno, di questi tempi, sarò morto…
(Si sbottona uno dei bottoni, appare ancora il riquadro rosso, lo osserva. E’
preso da un improvviso pensiero..)
Ma, quando? Quale potrebbe essere il giorno? Non mi sono mai chiesto in quale
giorno morirò…
(Riapre l’agenda e la consulta, e ne trae una penna)
Per tanti anni sono stati così uguali gli uni agli altri, che riconoscere il
“capolinea”, non è semplice…
(Scorre con il dito)
…Il Lunedì non mi è mai piaciuto sin dai tempi della scuola. E anche dopo,
quando lavoravo, non abbiamo mai fatto pace. A dire la verità, la depressione
cominciava già dalla Domenica pomeriggio, subito dopo le partite alla radio.
Quindi, Lunedì e Domenica….no.
(Fa un frego con la penna)
Sono nato di Giovedì…mi sembrerebbe una contraddizione! E poi, di Giovedì,
sentivo già il fine settimana….gli amici! Le riunioni in casa! A volte, il
poker….
(Scuote la testa, fa un altro frego.)
Il Venerdì lo escluderei. E’ sempre stato il mio giorno preferito. Mi aspettavo
sempre qualcosa di Venerdì.
Sabato…neanche a parlarne. Da ragazzo mi chiudevo ore in bagno, con la musica a
tutto volume, e mi preparavo ad uscire…mi profumavo! Non mi ci vedo agonizzante
di Sabato….
Restano: Martedì e Mercoledì. Di Mercoledì, ci sono le fasi finali delle coppe
in TV…Sarebbe una beffa morire a poche ore da una semifinale di Champions
League!...
Martedì, invece, è lontano da tutto…A suo svantaggio ci sarebbe solo il
proverbio. “Di Venere e di Marte, non si sposa (..e non sarebbe il mio caso),
né si parte ( ..e di una partenza si tratterebbe…), né si dà principio
all’arte”, e questo non ci interessa….
Era Martedì, Aragorn, quando mi hanno diagnosticato la malattia. Apro la busta
bianca, in una stanza bianca, davanti ad un medico vestito di bianco, dopo la
TAC, e leggo: “ Microcitoma”…
Di Martedì ho iniziato la chemio…Strano! Prima di allora, l’unico contatto con
la medicina, al di là delle soliti febbri, era stata l’estrazione dei denti.
Anestesia locale: mi sembrava un’enormità! Oggi mi girano, mi rivoltano, mi
scrutano…Inseriscono valvole e vene artificiali per la chemio perché, pare, che
di mie, utilizzabili, non ne abbia più….
(Si apre la casacca del pigiama. Appare il riquadro rosso disegnato sul petto)
Qui, domani, “Arriveranno i Nostri”..Per la radioterapia, mi hanno disegnato un
bersaglio sul petto, per centrare la parte malata…
“Venghino, signori, venghino! Tre colpi, duemila lire!”
(Ride, poi, si ferma)
Ho avuto anche il morbillo, da bambino, e la febbre alta…Mi addormentavo nel
letto grande e passavo la mattina, il pomeriggio e, di nuovo, era
mattina…Intorno alle 10, le 11, sentivo le dirimpettaie cantare e chiacchierare
mentre stendevano i panni, e mi addormentavo, come fra le braccia di mia
madre….
(Si scuote, deciso)
Era certamente Martedì quando, dopo un intero ciclo di chemio, alla TAC, non
risultò più niente. Capisci, Aragorn!? Niente! Ero guarito!
…Dovrei essere fiero di questa malattia: una forma di tumore
..“intermittente”..và e viene…anche i medici non ci capiscono un cazzo!
“Microcitoma”. Una pallina. 1,2 centimetri. Nel polmone. Levigata come una
pallottola. La bombardano con la chemio, e fa finta di scomparire. Dopo 5 mesi
fa capolino ….
“Qualche linfonodo al polmone. Basterà la radioterapia. Lei, è clinicamente
guarito…”
Tre mesi di radio. Tre giorni fa, dopo la TAC, il seme ha dato frutti…Linfonodi
estesi al polmone e alla gola. La pallina ha viaggiato…Come ho fatto a non
sentirla rimbalzare fino al fegato!?
Metastasi.
“Tu urleresti”!?
Mi consigliano di urlare per liberarmi, ma la verità è che sono…ammirato dalla
natura! Tutto lotta per non scomparire. Una cellula tumorale, è come le altre.
La differenza è che non sa, e non vuole, morire, ma si duplica! Si sdoppia…come
le teste dell’Idra di Lerna! Ne tagli una, ne spuntano dieci… “Microcitoma”.
Appare e scompare, proprio come un video gioco! Proprio come voi! Come Sauron,
l’invisibile nemico del castello di Mordor….
(Richiude la casacca. Si mette in posizione per giocare)
Ho quattro mesi di vita. Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre…E’ inconcepibile
morire sotto Natale! Sarebbe come andare al lavoro di Domenica…!
(Commenta il gioco)
Ma che ce l’hanno messo a fare a Frodo!? Velocità:zero. Poca potenza….Fottuto!
L’Urugai alle spalle ….“Game Over”, proprio sulla tua faccia sofferente, Frodo…
“3/4 Mesi” , proprio così.
Ma i medici ci capiscono poco o niente…Dicono “3/4”, e, poi, ne sono molti di
più! Secondo loro, dovrei già stare male, ma, poi, dicono che sono forte e
posso affrontare un altro ciclo di chemio e di radioterapia… “Domattina alle
9”…Bloccare la degenerazione, allungare il periodo e, infine, il trapianto di
fegato…
“A quale prezzo”!?
(Prende la spugnetta, se la passa sul viso, prende l’asciugamani)
Non saprei, ma posso assicurarti che, prima della notizia, avevo più paura.
Ora, che i giochi sono fatti, ho la scadenza stampigliata sulla confezione…
(Di colpo, febbrile, prende l’agenda e la penna)
Avrò più di 3/4 mesi!
(Traccia una linea sul foglio, con grande foga)
“Attivo e Passivo”!
Al passivo: il cancro e pochi mesi di vita…
All’attivo: la chemio, la radioterapia, la mia capacità di sapermi
amministrare, di risparmiare…Guadagno 10 mesi! Forse 1 anno! Inoltre, e non è
da trascurare, posso contare su questi giorni tutti uguali. In giorni come
questi è facile nascondere la testa sotto le coperte, o sotto il banco per
evitare l’interrogazione!
(Ha un forte accesso di tosse)
“Hellò, sei tu!? Ti senti più forte stamattina? Stai crescendo. Gioca un po’
con me…”
(Commenta il gioco, dopo aver azionato l’avvio sulla consolle)
Grande Aragorn! Un’altra cosa rispetto a Frodo! Certo, non è ancora Gandalf il
grigio….
(Posa il joystick a terra. Si mette a braccia conserte)
Voi, de “Il Signore degli Anelli”, mi fate davvero incazzare! Ho visto il
numero 1, il numero 2, e, per quando uscirà l’ultimo episodio, sarò già morto!
E’ pura crudeltà dividere un film in tre parti, e farle uscire a distanza di un
anno l’una dall’altra! I vecchi, e i malati terminali, dovrebbero citarvi per
danni!
(Riprende il joystick, e si concentra sul gioco)
…Comunque, non si può dar fede né ai medici, né agli economisti..Dicono: “Una
famiglia media campa con, non meno di, 2200 euro al mese” E chi li ha visti mai
2200 euro tutti assieme!? Io, con 9, ma pure con 8/750 euro, riesco ad arrivare
a fine mese. Le sigarette, sono una spesa, ma fumo quelle più
economiche..Mangiare, non è un problema…Il fitto non lo pago…
(Posa il joystick, riprende il cellulare e vi armeggia)
…Con un terzo di 2200 euro campo 1 mese. E, quindi, 2200 mi bastano per
3!...Con qualche sacrificio, pure 4!
(Incantato)
…Quadruplico la mia esistenza!
(Armeggia, febbrile, con la calcolatrice)
Se fumo, non tantissimo…se non bevo…se non mi strapazzo…se non sto in luoghi
umidi…invece di 3/4, potrei campare fino a…14/16 mesi!
(Incantato)
16 mesi vogliono dire: un’altra elezione amministrativa! Quasi due Natali!
Forse, due Capodanni! Un’altra Estate, il numero 3 de “Il Signore degli
Anelli”, e un altro campionato di calcio!
(Perplesso)
…Per i mondiali, non ce la faccio. Mancano 3 anni. Non importa: sono più di 20
anni che li vedo, e, poi, mi pento perché non vinciamo…
(Armeggia nuovamente con la calcolatrice)
480 giorni! Inizi a contarli, e non ne vedi la fine! 480! E, di questi, ne
vedrò 120 di tempo brutto; 250 di tempo buono e, più o meno, 110 di tempo
torrido…Senza contare che in 16 mesi, potrebbero curarmi! Il polmone guarisce,
e mi trapiantano il fegato…Devo resistere! Le occasioni capitano
all’improvviso…Può succedere di tutto! Devo capitalizzare il tempo: per
esempio, potrei presentarmi ad un provino televisivo, e avere successo. In
tanti ci riescono senza saper fare niente…Parlo dei cazzi miei, e divento
famoso! Ci vuole un’equivalenza tempo – salute – soldi…
(Si immerge nei calcoli)
3/4 mesi, secondo la stima generale. Ma, se amministro lo sforzo, diciamo, per
1 ora e 15 minuti…è come se risparmiassi euro….
(Si piega sull’agenda. Suona il cellulare. Una, due, tre volte. Non risponde.
Il cellulare riprende a suonare. Improvvisamente si ode una musica, come quella
di uno show televisivo. Luci forti. Un grande, lungo, applauso. L’uomo alza il
capo, si accomoda sulla sedia, sorride e guarda verso la luce in fondo)
“Mi chiamo Luca Fabi. E’ un nome d’arte, ovviamente. L’ho scelto perché suonava
bene…”
(Trillo del cellulare)
“…Sono un malato terminale di cancro ma, a tutt’oggi, mi sento benissimo…Forse
solo un po’ di tosse…Ho dentro un tumore che si chiama Microcitoma”
“Sensazioni”?
“…Ha presente Alien ? Così! Toc, toc. Chi c’è dentro di me?”
(Risate, trillo cellulare)
“…I medici mi hanno dato 3, 4 mesi. Beh, è sempre meglio dell’ergastolo!”
(Risate, trillo cellulare)
“….o della condanna…a morte!”
(Risate)
“ Questo è avvenuto 35 mesi fa. I medici! Le previsioni non sono il loro
forte…Non fidatevi se vi assicurano dei numeri al Superenalotto! Sono
certamente sbagliati!”
(Risate, trillo del cellulare)
“..Convivo con il mio Microcitoma. Ci parlo, gli do del “tu”…Nei momenti di
tenerezza lo coccolo, e lo chiamo “Micro”…Ma lui si offende! Chiamarlo “Micro”,
gli ha sviluppato un forte complesso di inferiorità…!”
(Risate, trillo del cellulare. L’uomo si bagna il viso con la spugna, si asciuga.)
“…Ehi, Micro! Non puoi pretendere che ti chiami “Maxi””!
(Risate)
“…Non saresti più lo stesso! Non trovi?”
(Risate, applausi, trillo del cellulare)
“…Da quando ho avuto successo, la mia vita e, anche la mia eventuale morte,
sono cambiate. Prima, mi amministravo con cura. Oggi, ho un agente che mi
amministra…”
(Risate)
“Ehi! C’è un imbroglio! Io non prendevo la percentuale per amministrarmi!”
(Risate, trillo del cellulare)
“…Mi invitano in tutte le trasmissioni di vita vissuta, sperando che…muoia in
diretta! Non vi sembra un controsenso!?”
(Risate, trillo del cellulare)
“…In realtà, lo confesso, io e il mio Microcitoma, siamo in società: lui
compare, tutti mi invitano sperando nell’evento, e sale il mio cachet. Lui
scompare, io resto vivo, e li ho fregati con le tasche piene di euro…!”
(Risate, trillo cellulare)
“…Periodicamente, lo nutro di chemio e di radio, ma non troppo! Se no, prende i
vizi…”
(Risate)
“…E’ capriccioso! Compare e scompare quando vuole… “ Cosa credi che sia un
albergo!? Dove puoi fare il tuo porco comodo!?””
(Risate che si spengono. Si ode, insistente, il trillo del cellulare. L’uomo è
assorto)
Dicono che un giorno mi ucciderà…
Dicono che sta giocando come il gatto col topo…
Dicono che sta diventando più grande e famelico…
Dicono che è nato per tutte le ferite che mi sono tenuto dentro, senza urlare….
(Applauso, l’uomo torna gioviale)
“…Dicono tante di quelle cose…! Ma, io e Micro, abbiamo deciso di darci al
cinema. Ci hanno fatto tante di quelle radiografie, schermografie, TAC…che ci
siamo abituati alla pellicola! Titolo del film:…
(Si apre la casacca, mostra il riquadro rosso segnato sul petto)
… “ Bersaglio umano per radioterapia”!
(Risate, applausi, trillo del cellulare che continua anche quando l’applauso si
spegne. L’uomo, ora, è assorto)
“Sono tornato nei luoghi natali, quella casa in cui vissi fanciullo…” Esenin.
Un poeta russo. Ho iniziato ad amare con lui la poesia. Esenin…Majakovski…la
rivoluzione. Tutti morti suicidi. Un pessimo esempio per me, che resto sulla
soglia della vita con un piede di qua, e un altro…non si sa dove…Ho avuto paura
per tutta la vita! Per paura mi sono “scassato” con alcool, droghe, donne…e
torno anch’io nella casa natale, da mia madre, come in un girotondo…Dicono che
fra poche settimane inizieranno i dolori. Allora, urlerò e saprò il perché, ma
non potrò più liberarmi…Anche quando sono nato, urlavo. E anche allora c’era
mia madre…Sono tornato con la pelle che stilla paura, e mia madre, mi accoglie.
Vorrei tornare nel suo corpo o, almeno, nel suo letto grande…un’andata, e un
ritorno…
(Applauso, trillo cellulare. L’uomo torna gioviale)
“…Quando mi hanno mostrato la TAC, ho esclamato: “Perché mi fate vedere la
cartina storica dell’Impero Romano, nella sua massima espansione!?” E loro mi hanno
risposto; “ Non è l’Impero Romano, gioia, è il tuo cancro!””
(Risate)
“…Il mio destino è sempre stato quello di assumere qualcosa dentro di me…Fino a
qualche tempo fa, era la cocaina. 2, 3 volte al giorno…gratis, ovviamente! Se
no, a cosa servono gli amici…!?”
(Risate)
“…Più di recente assumo chemio e radio. Bisognerà che mi decida, un giorno o
l’altro, ad appendermi un cartello al collo: “Vietato l’ingresso!””
(Risate, trillo cellulare)
Ho capito che sto per morire, dalla dolcezza di mia madre che mi tratta come un
bambino…da quella di Virginia, mia moglie, che non polemizza più con me, e
accompagna in visita mio figlio, piccolo, che non sa cosa dire…E’ la buona
morte. Ogni loro sorriso mi fa sentire più lontano. Come se fossi già un
ricordo che deve essere bello…Piangeranno, alla fine, e diranno cose belle su
di me e, se non sarà possibile, le inventeranno…
(Torna gioviale)
….“Progetti per il futuro”? “Miei, e di Micro”?
“Morire, è ovvio…”
(Risate, trillo cellulare)
“…Le confesso che “di là”, mi aspetto una buona accoglienza…almeno un posto in
prima fila! Veda, per me, “di là”, se c’è, è un teatro! Uno di quelli antichi,
con le gradinate..La platea si riempie, la luce si spegne, e si intuisce il
cigolio del sipario che si apre…ora la luce è fioca, e il palco….”
(Trasale)
“…è vuoto!!”
E’ possibile che dopo tante cattive azioni, solo pensate, desiderate e
abortite…!?...dopo tante preghiere…!? Inizia!? Sul palco, qualcuno, è entrato!?
Deve essere entrato! Deve esserci qualcuno! Devo confessargli che non sono
stato buono fino in fondo, ma mi sono pentito! Devo urlargli che deve esserci
perché, questo, non è uno spettacolo! Non è una gita premio! E’ per sempre!!
(Buio. Colpi di tosse. Al buio…)
Mamma!? Mi fai venire nel tuo letto? Un uomo non dovrebbe piangere, e non
dovrebbe avere paura..ma, poi, scopri che un ottantenne è solo un bambino di
1000 mesi! E io ne ho visti, si e no, la metà!
Mamma! Il mio tesoro…il mio premio…il mio sogno…Luce….
(Lentamente la luce si alza e si ode una voce femminile, fuori campo. Trillo
del cellulare)
V. F. C. “..Il Mondo è cambiato. Lo sento nell’acqua, lo sento nell’aria, lo
sento nella terra…Tutto, di ciò che era, si è perduto…perché ora non vive più
nessuno che lo ricordi….”
(La luce continua ad alzarsi. L’uomo è in piedi, in un’atmosfera nebbiosa,
irreale)
UOMO “..Nella battaglia per la Terra di Mezzo, si muore per mano degli Orchi di
Sauron, combattendo per il Regno della Luce, al fianco di Aragorn e di Legolas!
Non si muore per un cancro al fegato!...”
(Trillo del cellulare)
“Per arrivare fin qui ho attraversato i cortili, i campetti di periferia della
mia giovinezza, ho visto pianure invase dai miei calzoni corti e ho visto
alberi e pezzi di muro dietro i quali ho scambiato i miei primi baci. Ho rivisto
mia moglie e mio figlio appena nato. Sulla mia pelle ho sentito il vento della
rabbia e della delusione, la polvere dei tradimenti, delle vigliaccherie
…crepacci di cocaina e di alcool, rivoluzioni fatte di niente…il borghese che
si crede un guerriero…Attenti amici! Queste gole rocciose non promettono nulla
di buono! Stiamo entrando oltre il cancello nero di Mordor…Ho visto un
drappello di Urugai avvicinarsi! Erano gli stessi che trucidarono i nostri
amici Elfi…Frodo! Nascondi l’anello!
(Si muove con forza, con velocità, scagliandosi contro…il vuoto!)
“Attacco Furioso!! Buono! Ottimo! Superbo!”
Sto potenziando le mie caratteristiche!
“Colpo del terrore di Isildur!”
Gli Urugai arretrano!
“Furia di Isildur!”
(A mani nude, colpisce, mena fendenti nel vuoto. Si ferma, ansima. Trillo del
cellulare. L’uomo si siede a terra, tossisce)
“…E’ un grande regalo essere entrati nel video gioco…Non ci sono malattie, e le
ferite, guariscono. Andremo a caccia di Orchi stasera! E, superando il livello,
il mio premio sarà…diventare come Gandalf il grigio! Gandalf, l’immortale!”
(Trillo del cellulare)
“..Non ricordo l’ultimo sentiero che mi ha condotto fin qui, ma la direzione mi
è stata indicata da una di quelle notti in cui avevo marmo nel petto, e mia
madre non rispondeva ai miei richiami..Quella notte mi sono augurato che tutto
il mondo morisse un istante esatto, dopo di me…anche mio figlio…E allora, NO!
Sono partito e, in questa nuova notte di stelle digitali, sono la sentinella al
Fosso di Helm…”
(Trillo del cellulare)
“..Vincere, per conquistare nuove vite!...”
(Si alza, scruta in lontananza)
“…Anche nel silenzio, riesco a riconoscerli mentre si avvicinano..
…..Anche nascosto, sotto il ronzio della TAC, lo sentivo camminare..
Muovono la notte! I loro corpi fendono l’aria!..”
(Forte)
Urla! Urla! Riesco ad urlare!
“Dalle colline scendono verso la vallata..!”
Urla!
“…Si precipitano le truppe di Mordor! Legolas! Aragorn! Arrivano! Al Fosso di
Helm difenderemo il popolo di Rohan, e gli Orchi moriranno migliaia di volte e,
noi, nemmeno una! E se dovesse arrivare il Game Over, salveremo la partita in
memoria, e riprenderemo la battaglia dallo stesso, preciso, punto nel quale
c’eravamo interrotti! Fino alla vittoria!..”
(Si bagna il viso con la spugna che, poi, ripone. Trillo del cellulare)
“…Gandalf il grigio, sarò come te!..”
Urla!
“..Sono qui! Legolas, colpisci con le tue frecce! Aragorn, scatena la tua
furia!...
Buono! Ottimo! Superbo!
Attacco Furioso! Colpo del Terrore di Isildur!
Tocca a me! Fatemi spazio! Ho migliorato le mie caratteristiche! Le truppe di
Sauron mi stanno cercando…hanno mandato dei Troll in avanscoperta…mi hanno
visto! Si lanciano su di me! Dentro…!!”
(Si piega, colto da un improvviso dolore, ansima)
“…Sono nel sangue! Nelle mie cellule! Dalla gola al polmone…sono
linfonodi…Urla! Urla! Furia del Ramingo! Forza dei Sovrintendenti! Sono nello
stomaco, nel fegato! Sono loro! Sono…Metastasi!”
(Buio. Si ode una voce fuori campo)
V.F.C. Game Over.
(Trillo cellulare. L’uomo è di nuovo sulla sedia, nella stessa luce iniziale.
Ha il joystick fra le mani, è piegato sull’agenda, assopito. Sobbalza.
Tossisce. Si comprime con la mano il fianco destro. Ansima. Cerca di prendere
la spugnetta. La immerge nell’acqua, la strizza, si bagna il viso.)
UOMO Altro che storie…ci vorrà molta energia per arrivare alla fine del
livello, e superarlo…
(Si asciuga il volto. Resta, incantato, a guardare lo schermo. Il cellulare
continua a trillare)
…Gandalf! Non hai colpi particolari, ma basta la tua sola presenza …“Dovrò essere
lucido nel gioco”, hai ragione. Sai già chi mi sta chiamando…è la conferma per
domani, alle 9…
(Trasale)
Ci vuole lucidità! Chemio e radioterapia potrebbero danneggiarmi….
(Prende il cellulare che trilla, e lo spegne)
Zitto…
(Apre la casacca del pigiama, prende la spugna, la immerge nell’acqua, la
strizza e, con cura, se la passa sul petto cancellando, del tutto, il rosso che
appariva sul petto. Posa la spugna e si accomoda meglio sulla sedia.)
Giocherò, Gandalf, giocherò fino all’ultimo livello. Sarai tu, con Legolas e
con Aragorn, ad allungarmi la vita. Morirò per finta e mi rialzerò ogni volta.
Arriverà un altro Game Over e ricomincerò ancora, e ancora, e un’altra ancora.
Alla fine, conterò le vite che ho conquistato, e non le risparmierò, ma me le
giocherò, ancora, tutte….
(L’uomo riprende a giocare con lo sguardo fermo, e rapito, dal gioco)
B U I O