Computerapia

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COMPUTERAPIA

di

Leonardo Franchini

ARGO in computerapia

PENNY controlla la computerapia

LISSA affronta la computerapia

Scena

Un cubicolo piuttosto ridotto, che deve dare l'impressione di essere uno di tanti, tutti uguali, disposti sul medesimo piano. Lo spazio deve essere tale da consentire la presenza di uno scomodo lettino - versione standard a basso costo di un divanetto da psicanalista - un altro esemplare del quale dovrà essere aggiunto dopo qualche scena, e di un paravento. Forse è possibile prevedere anche una sedia metallica.

Sulla parete di fondo dovrà essere visibile tutta una serie di lucette elettroniche ed eventuali targhette che si illuminano per dare messaggi di allarme, di avvertimento e simili, oltre ad un piccolo schermo monitor. Vanno inseriti due altoparlanti di piccole dimensioni (tipo autoradio). Sempre sulla parete di fondo, una porta non troppo larga.

Il complesso deve dare una impressione di freddezza forse anche di soffocazione, tuttavia con grande efficienza tecnologica.

All'apertura del sipario, sul divanetto è disposto un uomo di circa trentacinque anni, vestito normalmente come un impiegato a basso salario.

Voce (metallica, chiaramente sintetizzata) Dica il soggetto se ha paura dei topi.

Argo (si agita sul lettino, a disagio)

Voce Dica il soggetto se ha paura dei topi.

Argo (c.s. in silenzio)

Voce Dica il soggetto se ha paura dei topi.

Argo Ho capito. Ho capito! Stavo solo riflettendo. Come si fa a rispondere così, su due piedi?

Voce Dica il soggetto se ha paura dei topi.

Argo Ma... insomma. No. Ecco... perché...

Voce Dica il soggetto se ha paura dei topi.

Argo L'ho già detto, praticamente. No... non ho paura... Insomma. Sì.

Voce Dica il soggetto se teme la vista del sangue.

Argo Ma nemmeno per sogno. Ci mancherebbe. Sono un infermiere volontario. E' vero che non frequento da tempo il pronto soccorso...

Voce Dica il soggetto se teme la vista del sangue.

Argo Ecco... no. Non direi. Devo ammettere che, in qualità di infermiere volontario, di solito mi limitavo a ricevere le telefonate... Tuttavia...

Voce Dica il soggetto se teme la vista del sangue.

Argo Ma è un'ossessione! E' una vera mania. L'ho già detto! Lo posso ripetere! Lo dichiaro a vocealta:... sì, il sangue mi fa impressione.

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo Ah, no. Questo non lo sopporto! E' una domanda troppo imbarazzante. Chiunque ha diritto ad una zona franca, completamente sua. Non esageriamo.

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo Ma che cosa c'entra, poi. Che importanza può avere per la mia situazione attuale se da bambino. qualche volta, ho fatto la pipì a letto. Certo che...

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo Ma insomma! Lo stavo appunto dicendo. E' una domanda che mi mette troppo a disagio. Non intendo rispondere. Ci sarà pure una legge che ponga freno a queste intrusioni nella vita privata dei cittadini. Nemmeno nei paesi totalitari...

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo E va bene. Certo. Devo riconoscere che da bambino, qualche volta, mi è accaduto. Lo confermo: mi è accaduto. Ma sono già stato picchiato duramente per questo. Non mi sembra il caso di tornare su faccende per le quali, del resto, ho già pagato. Ora vorrei metterci una pietra sopra. Che tutto fosse dimenticato, sepolto.

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo Basta! Basta! Non lo sopporto più! Non è possibile! Signorina! Signorina! (scende dal lettino e brancica con movimenti isterici i bottoni sulla parete di fondo, provocando una reazione imbizzarrita)

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo Signorina! Non si può! Non è possibile! Mi ascolti! Fermi questo apparecchio.

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo Signorina! Ahhhhhhhhhhhhhhhh!

Penny (arriva trafelata e nervosa, aprendo di scatto la porta) Oh! Eh! Che succede, insomma!

Argo Fermi il mostro, qui. Lo fermi!

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Penny Lo fa?

Argo Cosa?

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Penny Insomma, che succede?

Argo Ahhh! Fermi il mostro. Non ne posso più! Non ne posso più!

Penny Le scappa?

Argo Urghhhh-ohhhhoauhh-ohhhh

Voce Dica il soggetto... (Penny si avvicina al pannello e preme un bottone. La Voce si interrompe - per un istante tutto è silenzio)

Argo (si riprende, fra sospiri e movimenti isterici) Stavo... stavo per vomitare.

Penny Vomitare? Ma non le scappava la pipì?

Argo Ohhhhhuhahuhaohhhh

Penny Insomma, vuole dirmi che cosa succede? Non c'è soltanto lei, qui dentro, cerchi di rendersene conto.

Argo Ohh... mi scusi. Non sapevo come fermare la maledetta macchina.

Penny Che bisogno c'è di fermarla?

Argo Continuava... era in tilt...

Penny Impossibile. Questi computers sono perfetti. Non hanno difetti di funzionamento...

Argo Ma se continuava... se ripeteva...

Penny Ripeteva cosa?

Argo La stessa... la stessa domanda...

Penny Quale?

Argo Beh... se io... se da bambino... insomma... voleva sapere se io...

Penny (va di nuovo al pannello e tocca con aria efficiente alcuni tasti) Bene, se non vuole dirmelo. Sentiamo.

Argo Come? Cosa vuol fare?... Io non...

Penny Adesso sentiremo. Deve essere qui.

Registrazione "dica il soggetto se ha paura dei topi" (pausa) "dica il soggetto se ha paura dei topi"

Argo Non occorre... lasci stare...

Registrazione "Ho capito. Ho capito! Stavo solo riflettendo"

Argo Fermi! fermi!

Penny (ferma il congegno) Ha paura dei topi?

Argo Ma no, non era questo. L'avevamo superato. No, lasci stare...

Penny (fa scorrere rapidamente ancora il nastro) Dopo, allora. Ecco, deve essere qui.

Registrazione "dica il soggetto se teme la vista del sangue" "Ma nemmeno per sogno. Ci mancherebbe. Sono un infermiere volontario..."

Argo La smetta! Non è questo, le dico.

Penny OK. Allora sentiamo. Nel suo vocabolario non esistono le parole sì e no?

Argo Ma certo che esistono. Solo che non si può ridurre tutto...

Penny Le regole sono precise. Ci sono le domande e lei deve rispondere. Sì o no. Può divagare soltanto se racconta i sogni. Ma non più di sei minuti e trenta secondi.

Argo Ma è disumano. E' una cosa mostruosa.

Penny E' il contratto. Lei ha diritto a mezz'ora due volte alla settimana. La avverto, per sua norma, che anche questo tempo che stiamo perdendo viene dedotto dalla sua quota settimanale.

Argo Oh, accidenti. No. Ma adesso il marchingegno è fermo.

Penny Non è un marchingegno. E' uno dei più sofisticati computer prodotti dal tempo dell'UNIVAC ad oggi. Il software è di prima classe assoluta. Messo a punto da un collegio psicanalitico internazionale. E' in grado di fare analisi freudiane, junghiane, lachaniane e fiscali.

Argo Fiscali?

Penny Emette automaticamente la fattura dopo ogni seduta.

Argo Io non discuto. Dico solo che è totalmente disumano... Lei deve capire...

Penny E' in grado di controllare contemporaneamente ventotto gabinetti di analisi. E lo fa per la maggior parte del tempo. Come adesso.

Argo Sì, certo, è meraviglioso. Ma non permette nessuna...

Penny Stabilisce lo schema di analisi e lo mantiene senza stancarsi mai. Fa diagnosi perfette nel novantanove virgola novecento novantotto per cento dei casi. Come dire che sbaglia con due pazienti su diecimila.

Argo Congratulazioni. Un bel record. Vuol dire che io sono uno dei due...

Penny Nemmeno per idea. Quello è accaduto solo tre settimane fa. Per alcuni anni siamo tranquilli.

Argo Come sarebbe a dire? Non potrebbe essere che...

Penny Escluso. Senta qua.

Registrazione "dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto"

Argo (mani sulla faccia) Lo fermi! Lo fermi! Oh, che vergogna...

Penny Insomma! Non posso perdere tutto il tempo con lei!

Argo Ma è rotto, le dico!

Penny Perché?

Argo Accetta solo risposte "sì" o "no".

Penny E lei no sa dire "sì" o "no"? Ci provi. E' semplice.

Argo No, non è questo.

Penny Oh, la smetta. Non abbiamo tempo da perdere qui. Vuole andare avanti? Le sono rimasti solo... (controlla) sette minuti.

Argo Mio dio? Solo sette minuti? Ohhhhh, non ce la farò mai!

Penny Ecco, bravo. Ora si stenda e la smetta di scocciare. Il tempo è denaro.

Argo Ma non si potrebbe recuperare?

Penny Non è previsto.

Argo (si stende nuovamente sul lettino, rassegnato, mentre Penny esce dopo aver riattivato il computer)

Voce Dica il soggetto se abitualmente bagna nel letto.

Argo (imbronciato) Sì.

Voce Dica il soggetto se talvolta indossa biancheria intima femminile.

Argo Coosa? Ma è indecente! E' assolutamente indecente. No, no e poi no. Signorina! SIGNORINA!!!

Penny (arriva di nuovo trafelata e visibilmente nervosa) Cosa c'è ancora? Vuole smetterla di fare tutto questo baccano?!

Argo Time out! Chiedo subito un time out. Non è possibile! Bisogna cambiare programma.

Penny Oh, la smetta. La smetta sul serio. Non posso stare qui ad ascoltarla tutto il tempo. Ho altri ventisei camerini occupati, in questo momento e l'ultimo sarà impegnato fra pochissimi minuti. Ho il cambio di turno che sta per scadere. La smetta!

Argo (insinuante) Ma non doveva occuparsi di tutto il computer?

Penny Certo. Ma ho il compito di controllare! Potrebbe sempre accadere un disguido.

Argo E' quello che è accaduto con me!

Penny Di che cosa si lamenta!?!

Argo Quello mi fa le domande sbagliate! Sta viaggiando in direzione del frocio mentre io ho il problema di... Beh ma questo...

Penny Che cosa vuole, allora? ADESSO CONTROLLO IO. Vediamo qui. (Preme dei bottoni e si illuminano dei quadranti. Una luce azzurrina, come quella dei televisori, le si accende in faccia) Guardi qui: è lei, o no?

Argo (controlla) Beh, sì, sembro io.

Penny E allora la smetta di lamentarsi.

Argo Ma questa macchina è del tutto fredda ed impersonale! Come si può realizzare il transfert liberatorio?

Penny Nella sua tariffa non è previsto nessun transfert. Può solo sfogarsi un pochino. Ma cosa pretende, per quello che paga? Forse sarebbe meglio che andasse a guadagnare un po' di quattrini, invece di far perdere del tempo a me in questo posto! Così può pagarsi un analista come si deve, di sopra, al secondo piano.

Argo E' escluso. Sono disoccupato.

Penny Non faccio fatica a crederlo se passa il suo tempo in questo modo. Beh, io più di tanto non posso darle. Vada a piangere da qualche altra parte.

Argo E dove?

Penny Gli squattrinati come lei di solito non fanno analisi, nemmeno a basso prezzo. Si limitano ad ubriacarsi con dell'alcool da pochi soldi.

Argo Ho l'ulcera. Che cosa posso fare?

Penny I cattolici vanno a confessarsi. Lo trovano molto efficace.

Argo Sono ebreo osservante.

Penny Ah. Allora, che problemi ha?

Argo Un problema del tutto particolare.

Penny Uh-uh. Figuriamoci.

Argo Beh, tanto vale che glielo dica. Soffro di un raro tipo di impotenza.

Penny Non inturgidisce?

Argo Oddio, deve essere stata lei a fare i programmi per questo maledetto computer.

Penny E' quello il problema?

Argo Messo in termini bruti, sì.

Penny Il novantotto per cento dei maschi adulti che viene qui, lo fa per lo stesso motivo.

Argo Ah. Molto consolante. E l'altro due per cento?

Penny Sono maniaci sporcaccioni che si divertono a raccontare al computer storie pornografiche.

Argo Beh. Io sono disperato.

Penny Quindi il nostro computer è perfettamente attrezzato.

Argo Lo era. Prima faceva domande ragionevoli ed educate. Mi aiutava molto. Ma ora è diventato volgare e ossessionante.

Penny Oh, non ci credo. Dipende unicamente dalla sua diagnosi. Com'era quella preliminare?

Argo (tira fuori una carta di tasca) Eccola: "complesso di castrazione in soggetto autolesionista". Come vede è perfettamente regolare.

Penny Molto rassicurante. Quali erano le domande della precedente seduta?

Argo Oh, le solite. Se desidero far l'amore con mia madre, per esempio.

Penny Ah. E lei lo desidera?

Argo Nemmeno per sogno. Mia madre è sempre stata di una bruttezza al di là di ogni descrizione. E' piena di verruche ed ha i denti storti. Le puzza l'alito e anche il resto. No. Sono certo di no. Non le nascondo che mi chiedo come abbia fatto il mio vecchio, quella volta.

Penny Quale volta?

Argo Sono figlio unico.

Penny Ah. Beh, vediamo la diagnosi di oggi. Ormai il tempo è scaduto.

Argo Avevo chiesto il time out.

Penny Le ho già detto che non è previsto. Adesso c'è giusto qualche minuto per la sterilizzazione dei camerini e per il cambio degli abbonati.

Argo Oh, mio dio.

Penny Vediamo. (si avvicina al computer, da una feritoia del quale esce una striscia di carta - la strappa) Oh. Oh oh. Guarda qui.

Argo Cosa dice?

Penny La congiunzione di Saturno e Plutone con Marte in trigono non vi è favorevole. Sogni ingannatori. Non giocate.

Argo E questa è una diagnosi?

Penny No. E' un oroscopo. Non capisco.

Argo Glielo avevo detto.

Penny Ci deve essere qualcosa...

Argo E' questo idiotissimo computer. E' in tilt. E non ha il minimo senso dell'umorismo.

Penny Non precipitiamo le conclusioni. Aspetti un momento. Proviamo. Si metta giù. (traffica con i pulsanti mentre lui obbedisce sia pure di malavoglia)

Voce (cambia tono, ne prende uno più adatto al nuovo messaggio) Una caramella Topchoc e dormirete felici. Due caramelle Topchoc e sognerete Matelda. Tre caramelle...

Penny (nervosa) Oh, accidenti. (traffica con i bottoni ed interrompe)

Argo Ah, ecco, cos'era questo, eh? Cos'era?

Penny Una faccenda che non la riguarda.

Argo Ah, no! Io voglio sapere!

Penny (continua ad armeggiare con i tasti) Ma la smetta. E' soltanto il messaggio introduttivo del programma per bambini.

Argo Bambini? Non mi dirà che torturate anche i piccoli, qui dentro?

Penny "Torturare" è un verbo che non conosco. Le carognette minorenni che arrivano qui soffrono tutte di overdose pubblicitaria. Dobbiamo disintossicarli con cautela.

Argo Pazzesco!

Penny Oh, finalmente! (Ha smesso di toccare bottoni, e riparte la Voce)

Voce Dica il soggetto il proprio quoziente di intelligenza.

Argo (soddisfatto ed orgoglioso) Centoquarantacinque.

Voce Non dire sciocchezze.

Penny Il senso dell'umorismo ce l'ha.

Argo E' soltanto insolente.

Penny Proviamo ancora... Oh, ecco qui - mi dica la verità: aveva toccato i pulsanti, prima che entrassi io?

Argo Beh, ecco...

Penny Non lo faccia più! Mai più! Ha capito?

Argo Io cercavo solo... Lui non voleva cambiare... E poi ha sentito anche lei, o no? Dava l'oroscopo!

Penny E' solo colpa sua. Il mio computer è perfetto. E' stato lei a spostare questo interruttore sulla posizione optional due. Dove i progettisti hanno inserito un programma in grado di fare l'oroscopo. Se l'è cercata lei. Quindi, ora... Smammare.

Argo No. Nooo. La prego. Non sono in grado di uscire da solo. Ho perso più di metà della mia seduta solo per le bizze di questo... di questo...

Penny L'ha voluto lei. La clinica non c'entra.

Argo La prego. Non ha altre soluzioni. Gliel'ho detto. Sono ebreo osservante.

Penny Un ebreo osservante che non inturgidisce? Forse ha ragione lei, è piuttosto unico.

Argo Vede? Ora ne è convinta anche lei. Cos'altro posso fare?

Penny Ehi, ecco cosa. Deve scrivere un libro. O una commedia. Tutti gli ebrei che hanno problemi lo fanno. Raccontano i propri guai sessuali e raccattano un sacco di soldi. Così può pagarsi un analista regolare. Magari due. Abbiamo gente in gamba, su al secondo piano.

Argo Non so più scrivere. Nemmeno una riga. E' anche questo il problema. Mi aiuti. Sono disperato. Non posso andarmene se prima non sciolgo questa terribile tensione.

Penny Ma ormai sono arrivati quelli del nuovo turno. E poi mi sembra che lei non migliori gran che.

Argo Non è vero! La prego! Sto facendo progressi enormi. Anche adesso, vedendo lei. Così vestita.

Penny Che cos'ha il mio vestito?

Argo Così corto. Aperto sul davanti. Lascia vedere quelle belle coscione.

Penny E' la divisa della clinica.

Argo Trovo che sia magnifica. Le dicevo che quando l'ho vista ho avvertito un movimento. Il primo da mesi. La prego.

(bussano alla porta. Una voce di donna sembra chiamare)

Penny Vede? E' la cliente successiva. Non c'è scampo.

Argo Morirò. Morirò e lei sarà responsabile per la mia morte.

Penny Siamo assicurati.

Argo Senza contare la pubblicità negativa per la clinica. Se li immagina i titoli "Appena uscito dalla clinica psicanalitica, si suicida buttandosi sotto un tram."

(bussano di nuovo)

Voce femminile (dall'esterno) Signorina, è lì dentro?

Penny Accidenti. E' vero. Non ci avevo pensato. (ad alta voce) Un momento, prego. (ad Argo) Aspetti, mi lasci vedere cosa posso fare. (esce rapidamente)

Argo (affranto, si rimette sul lettino. Poi scende e cammina nervosamente nello spazio ristretto) Pipì nel letto. Marte in trigono. Cose da pazzi. Proprio adesso che stavo per...

(entra Penny, accompagnando una donna tutta infagottata in un vestito scuro, con cappello ed occhiali scuri)

Argo (ansioso) Allora?

Penny (senza badargli, alla donna) Come le stavo dicendo, siamo in una fase particolare. Si potrebbe definire una situazione di emergenza. Una ondata epidemica, ecco. Non abbiamo sufficienti stanze per accontentare tutte le richieste.

Lissa Ho riservato e pagato regolarmente più di due mesi fa. La prenotazione mi è stata confermata e l'assegno risulta incassato.

Penny Si tratta di una emergenza. Uno stato di calamità. Uno scoppio improvviso ed imprevedibile di sindromi varie. Probabilmente è collegato alle macchie solari.

Lissa Pfui. Non mi interesso di macchie solari. Voglio la mia seduta.

Argo La prego. Sia comprensiva. Devono essere veramente quelle maledette macchie.

Lissa Chi è lei?

Argo Sono l'inquilino di questa stanza.

Penny Stia buono lei.

Lissa Ah, bene. Ora la seduta spetta a me. E immagino che il tempo che sta passando sia quello che pago io. Volete andarvene, carini?

Argo La prego. Sono certo che mi capisce. E' una questione terribile, sa?

Lissa Affari suoi.

Penny Affari vostri. Perché dovrete condividere la seduta. Una semplice coabitazione spaziale. Perché dal punto di vista dell'analisi, ne avrete una ciascuno, come da contratto. Per fortuna il computer è dotato degli optionals necessari.

Lissa Non mi sogno nemmeno.

Penny Non c'entra. I sogni li riservi per il computer.

Lissa Questa è prevaricazione.

Argo Non è possibile.

Penny Insieme.

Argo Ma insieme... Io ho rifiutato la terapia di gruppo!

Lissa Anch'io!

Penny Non si tratta di terapia di gruppo. Si tratta di terapia singola in contemporanea.

Argo E' antiterapeutico!

Lissa Non è previsto dal contratto!

Penny Bah! Legga le parole piccole: da qualche parte c'è di sicuro. Ed ora aprite bene le orecchie.

I due Cosa c'è?

Penny Vi informo ufficialmente che non ci sarà nessuno sconto sulla tariffa.

Argo Io non posso dire...

Lissa Nemmeno!

Penny Un momento ancora. Devo fare un collegamento di emergenza al computer (esegue, applicando due cuffie dotate di microfono, come quelle degli speakers radiofonici, con lunghi fili) Dài, carino, un po' di lavoro supplementare.

Argo Finito?

Penny Non ancora: aspettate un istante. (esce, e rientra con un lettino simile al primo, che mette parallelamente all'altro) Aspettate. (esce ancora e ritorna con un paravento, che allarga in mezzo ai due lettini) Sia chiaro che è solo per questa volta e che non dovrete avere alcun tipo di interferenza fra di voi. Altrimenti sarò costretta ad espellervi, trattenendo come penale tutti gli importi che avete pagato in anticipo.

Lissa Ohh.

Argo Ohh.

Penny E attenzione: vi controllerò strettamente. Infilatevi le cuffie. Ecco, in questo modo. Per registrare le vostre risposte è sufficiente mormorare. Nessuno sentirà l'altro. Pronti? (i due si stendono sui lettini) Via! (esce, mentre le lucette sulla parete di fondo fanno parecchia confusione)

Argo (si toglie la cuffia e si drizza a sedere sul lettino, un po' spaesato)

Lissa (toglie anche lei la cuffia e si toglie i soprabiti, cappello ed occhiali: è una donna gradevole, vestita in modo abbastanza sexy. Guarda con stizza la situazione e poi, come rabbiosa, si rimette la cuffia e si distende)

Argo (non si decide a rimettersi nella posizione regolare; è intimidito dalla presenza estranea, teme, che malgrado tutto sia possibile sentire le risposte, e controlla quindi se gli giunga la voce della coinquilina. Allo stesso tempo è molto curioso e vorrebbe origliare)

Lissa (apparentemente tranquilla e concentrata, dopo qualche istante scatta a sedere sul lettino e si toglie di botto la cuffia, con un urletto divertito) Non è possibile!

Argo (scatta anche lui, prima indeciso se intervenire o no. Poi si affaccia sopra al paravento e chiede:) Che succede?

Lissa (ridendo) Oh, lei! Una confusione terribile! E' pazzesco. Mi ha chiesto... Aspetti - ha detto: "Dica il soggetto se talvolta ha immaginato di avere il sesso femminile invece del membro maschile". Dico: come posso sognare una cosa del genere?

Argo Oh - ehi - oh, è incredibile. Poi dicono analisi a basso prezzo. E' tutto così disorganizzato. Questo computer è completamente stupido. Aspetti, aspetti che sento anch'io.

Lissa Beh, io non vorrei perdere altro tempo ed altri soldi. Ora chiamo la signorina...

Argo Lasci, lasci stare. Può darsi che siano soltanto invertite le cuffie. E' meglio non stuzzicare ancora quella vipera. Forse ce la caviamo da soli. (Si mette ad ascoltare) Oh-oh-ohhhh

Lissa Allora: che succede?

Argo Aspetti. Dice: "Dica il soggetto se prova maggiore eccitazione durante il periodo mensile." Oh-oh-oh (una timida risatina) credo proprio che ci sia uno scambio di cuffie.

Lissa Va bene. Dia qui. (Si scambiano le cuffie. Lei si rimette giù. Lui ancora non si decide a prendere la corretta posizione. E' tormentato dal pensiero di lei. Un po' alla volta, cercando di far piano e di non farsi scorgere, ricomincia a sbirciare sopra il paravento)

Lissa (si accorge della manovra e, dopo qualche istante, toglie anche lei la cuffia e si gira verso Argo) Che fa, origlia? Non le sembra scorretto?

Argo Credevo di aver sentito che mi chiamasse.

Lissa Io non ho aperto bocca.

Argo Mi scusi... Non volevo sembrare indiscreto.

Lissa Uhm. Va bene. Arrivederci.

Argo (agita la manina per un saluto, poi finalmente si mette giù ed infila la cuffia)

Lissa (mormora qualcosa nel suo microfono)

Argo (sta ad ascoltare per un istante e quindi scatta anche lui a sedere) Accidenti!

Lissa (infastidita dal rumore, ma un po' incuriosita) Beh, cosa c'è ancora?

Argo Di... di nuovo è diventata insolente. questa maledetta macchina. E'... è... orribile, ecco. Mi ha chiesto: "Dica il soggetto se ricorre spesso alla osservazione del proprio sesso." Dico: ma è veramente inaudito.

Lissa Ha fatto anche a me la stessa domanda, proprio un istante fa.

Argo E questa mania per la rima, poi. Ha un gusto poetico del tutto perverso. Non trova?

Lissa Non me ne ero accorta.

Argo Posso garantirglielo. Anche prima... prima che lei arrivasse... lui insisteva con quella stupida domanda... "Dica il soggetto se abitualmente..." Oh, beh. Insomma. Le dico che è così. Lo faceva soltanto perché gli era venuta bene la rima e gli piaceva tormentarmi.

Lissa Lei trova che sia così sadico?

Argo Assolutamente. D'altra parte una componente di sadismo deve esserci in qualunque analista.

Lissa Oh, non so. Secondo me sono tutti maniaci sessuali.

Argo Beh, insomma, sono pieni di nevrosi e di tare nascoste, non c'è dubbio. Ma almeno non hanno la freddezza feroce di questo aggeggio.

Lissa Oh, io l'ho scelto proprio per questo. Spero che sia all'altezza del compito.

Argo (Riluttante, si rimette giù)

Lissa (Mormora ancora qualcosa alla cuffia e si muove come una gatta sul lettino)

Argo NO! NO e poi no! (si toglie con stizza la cuffia e si alza a metà. Dopo qualche secondo ascolta di nuovo con un solo orecchio e lo sbatte giù. Ripete due o tre volte l'operazione. Si guarda la zona pubica, poi gira la testa di scatto, con disgusto)

Lissa (sempre muovendosi lascivamente sul lettino, ora ha aumentato un po' il volume delle sue risposte, che sono, per lo più:) Sì, sì... ma ceeeertoooo... Oohhhooo... Whaoooooo....

Argo (si affaccia di nuovo alla sommità del paravento e guarda straniato l'esibizione di Lissa. Non ne può più, e sbotta) E' all'altezza, evidentemente!

Lissa (si interrompe malvolentieri, ma sorride ancora all'interlocutore e, malgrado l'evidente acidità di Argo, si mantiene benevolente) Ha detto qualcosa?

Argo Beh, non si può dire che non se la goda, la sua analisi! Io, invece, sono nella metà sbagliata del letto!

Lissa (alla cuffia) Un momento solo, tesoro... (si toglie l'apparecchio e si rivolge ad Argo) Sì, non posso negare che sia all'altezza...

Argo Ma di quale altitudine sta parlando, per l'amore del cielo? Il mio è fermo inchiodato al livello del pube! Ma lo sa? Adesso mi sono convinto che in realtà accetta una sola risposta: SI'!

Lissa Oh, può darsi... Ma credo che ce la farò anche con questo: un po' difficilino, non lo nego... Ma qualcosa mi dice che...

Argo (esplode) Mi sta facendo impazzire! Io sento la tensione che aumenta di secondo in secondo, e lei se la spassa beatamente...

Lissa Si sta comportando esattamente come Brutus...

Argo Brutus? E chi è?

Lissa L'ultimo analista che ho avuto. Malgrado le sue arie da duro, non ha resistito molto.

Argo Resistito? Ma che cosa vuol dire?

Lissa Oh-oh. Stiamo sprecando tempo già pagato! Non crede che...

Argo No, accidenti! (accenna al computer) E' ancora fermo alla stessa domanda! Vorrebbe che io rispondessi di sì! Ma non gli darò questa soddisfazione! Può andare al diavolo!

Lissa (cambia atteggiamento improvvisamente) Ma non faccia così! Questo è l'atteggiamento sbagliato! E' proprio quello che vogliono loro!

Argo (spaventato) Loro?

Lissa Certo! Vogliono ridurci una massa di nervi tremolanti e sfilacciati, umiliati e striscianti, e sulla quale profondere il balsamo della loro cosiddetta terapia! Che consiste soltanto nel trasferire su di noi le loro maledette fobie e qualche consiglio igienico imparacchiato!

Argo (tremolante) Ma... la prego... oddio... parli piano, che potrebbero sentire...

Lissa Ecco, lo vede? Lei è già quasi cotto! Le manca solo di sognare la valle con i serpenti e il terapeuta vestito da Batman che viene a salvarla.

Argo (un po' vergognoso) L'ho già fatto...

Lissa Allora ha un piede nella fossa. Ma con me non la spuntano!

Argo Ah, no? Perché, lei che cosa fa?

Lissa (più calma, orgogliosa) Tutto è cominciato con il matrimonio. Con la Grande Crisi Depressiva dell'82.

Penny (entra come una furia) Ehi, che succede qui?

Argo (si precipita sul suo lettino a rinfilarsi la cuffia, terrorizzato)

Lissa (si limita a distendersi, con un luminoso sorriso a Penny) Cosa c'è, carina?

Penny Sono io che chiedo: cosa sta succedendo? Il computer segnala anomalia sul circuito del... "signore" (dà un'occhiata verso Argo, che si fa piccolo) - ed anche il suo circuito (di Lissa) sta indicando qualcosa di strano...

Lissa Strano? Non direi... E' così... simpatico... Con quella voce un po' freddina, ma tanto gentile...

Penny (piuttosto sostenuta) Uhm... gentile, eh? Allora sarà il "signore", qui, a fare confusione! L'ha finita di toccare i bottoni, eh?

Argo Io... sssì... mi scusi... devo essermi distratto un momento...

Penny OK. bene, continuate. Non posso perdere altro tempo con voi! Non costringetemi a tornare di nuovo... (esce, corrucciata)

Lissa (soddisfatta, si rimette in linea) Bene, a noi due, ora! (al computer)

Argo Ha visto? Ohhhh! Quella donna mi intimidisce! Eppure...

Lissa Uhm! I suoi problemi si moltiplicano, a quanto pare. Però io ho da fare.

Argo No, senta, mi ascolti. Mi stava dicendo del suo sistema.

Lissa Non posso perdere la concentrazione! Non è facile, sa?

Argo Il matrimonio! La crisi depressiva!

Lissa Ah, quello. Niente, prima del week end ero divorziata e la crisi si dissolse immediatamente!

Argo Miracoloso! Ma allora... le analisi...

Lissa L'unica cosa lasciatami dal mio ex marito, oltre agli alimenti: un appuntamento dal suo analista. Lo prese due giorni dopo le nozze.

Argo Una crisi arrivata al galoppo!

Lissa Può dirlo. E altrettanto velocemente se n'è andata.

Argo Ma lei non ha mancato all'appuntamento?

Lissa Nemmeno per sogno! Era già pagato sulla carta di credito del mio ex! E poi... Non avevo altri impegni...

Argo Beh, ma dico, io... Mettersi in una simile situazione. Farsi strizzare il cervello solo perché... Io non so...

Lissa Ah, è stato splendido. Rocco ha resistito otto sedute. Ma solo perché non avevo ancora esperienza.

Argo Che cosa vuol dire? Non mi sembra che si debba...

Lissa Ma alla quarta analisi dava già precisi segni di cedimento. Prendeva appunto sul suo blocco con il mio rossetto. Durante il sesto match mi strappò i collants e se li infilò sulla faccia. Diceva che voleva rapinarmi il cervello.

Argo Ma è mostruoso! Bisogna denunciarlo al gran giurì della...

Lissa E' stato un bello scontro, non lo nego. Anche se ho avuto più soddisfazione da Bertrand.

Argo Bertrand?... Ma sembra una favola... Io non riesco a credere...

Lissa Bertrand è francese. Fa dei deliziosi disegni durante le sedute. Mi accettò come paziente subito dopo che Rocco entrò in crisi depressiva.

Argo No? Che combinazione!

Lissa Non fu affatto una combinazione. Anche Bertrand è in analisi, adesso. Credo persino che sia dallo stesso medico di Rocco. Una specie di tribunale di secondo grado, se lei capisce quello che voglio dire. Sì?

Argo Stavo dicendo che lei è proprio sfortunata! Due terapeuti che l'hanno abbandonata nel momento peggiore...

Lissa Oh, peggiore per loro, naturalmente. E quasi subito dopo, anche il dottor Coley ed il dottor Batista hanno preso la stessa strada.

Argo Quattro? Non si può credere. E' più di una coincidenza. E' una catastrofe del destino.

Lissa Per la verità sono cinque. Il quinto è Brutus von Alter. Ne avrà sentito parlare.

Argo No, ecco io, a dire il vero...

Lissa Lobotomia. Non c'era ormai altro da fare. Poveraccio.

Argo Credo di capire. Non si tratta di sfortuna.

Lissa Nemmeno un po'. Ci ho faticato parecchio. Ma ormai non ho più avversari. Una circolare dell'Associazione Analisti & Terapeuti Di Grido mi ha messa sulla lista nera. Al primo posto assoluto.

Argo Complimenti. Lei ha dei numeri. Ah, ne fossi capace anch'io...

Lissa Ci vuole applicazione. Si impegni, vedrà che ce la può fare.

Argo Oh, io non so. Mi sento così debole.

Lissa Sono più deboli loro. Si ricordi che sono passati da queste parti prima di lei.

Penny (entra come una furia) State di nuovo facendo i vostri comodi. Volete o no rammentare che siete in una clinica e non nel salotto di casa vostra!?!

Argo Non è difficile, con lei che irrompe a quel modo!

Lissa Carina, non si agiti. Effettivamente abbiamo un po' trascurato il tesoruccio, qui. Ma ora andrà tutto a posto.

Penny Ve lo dico per l'ultima volta! "Lui", mi avverte di tutto! Chiaro?

Lissa Uh, che delizioso pettegolo... Ma certo... ma certo...

Penny (esce)

Argo Ehi, questa volta non mi ha messo in agitazione!

Lissa Buon segno. Ma ora, mi lasci lavorare.

Argo Posso ascoltare? La prego... la prego...

Lissa Uhm... Ma lei deve seguire la sua linea...

Argo Se non è che per questo... Guardi! (afferra la cuffia e la storce in modo da tenere un auricolare vicino all'orecchio e il microfono davanti alla bocca. Ascolta per un istante e poi dice:) Sì. Sì. Certo. (a Lissa) Ecco, vede, è semplicissimo. Se uno gli risponde sempre "sì", lui procede tranquillo. Ora, posso vederla in azione?...

Lissa (stacca la cuffia dal supporto a parete in modo che la voce del computer torna all'altoparlante generale)

Voce "dica il soggetto se teme il contatto con oggetti taglienti"

Lissa Ma certoooo... tesoruccio... che carino sei ad interessarti così dei miei problemini... ma non sarai stanco con tutto quel chiedere, chiedere, chiedere...

Voce "dica il soggetto se tende a frequenti e ripetuti lavaggi delle mani, con molto uso di sapone"

Lissa Ma si capisce. Sì. Naturale che mi lavo, ogni volta che posso. Ci mancherebbe. Però, tutte queste domande intime. Sai, ho il sospetto che tu sia un bel po' virile. Un vero maschiaccio, insomma...

Voce "il soggetto si attenga alle domande poste"

Argo Ehi, non c'è cascato! (Lissa lo guarda furibonda. Lui capisce di aver interrotto una fase delicata e ripete sottovoce) Volevo solo dire che...

Lissa Deve stare zitto! Zitto! (al computer) Non badarci, tesoruccio. Ci deve essere una interferenza sulla linea. Ti stavo dicendo che sei un bel maschiaccio...

Argo (ogni tanto, ovviamente, ascolta la sua cuffia e mormora "Sì" "Certo", contrappuntando le battute di Lissa)

Voce "dica il soggetto se trova difficoltà respiratorie, di tanto in tanto"

Lissa (ha un gesto di disappunto) Oh, sì, sì, sì... proprio di questo volevo parlare. A volte mi manca proprio il respiro ed ho l'impressione che di lì ad un minuto morirei. Sento che i polmoni mi si fermano, ed io mi sforzo, mi sforzo, divento paonazza per lo sforzo... Come fai a sapere tutte queste cose? Devi avere un bel po' di circuiti, si capisce...

Voce "dica il soggetto se avverte capogiri"

Lissa (si contorce sul lettino, lasciva) Oh, anche adesso. Mi fai del tutto girare la testa, con le tue domandine piccanti e provocatorie... Oh, sono quasi convinta che devi avere qualcuno, di vivo, intendo, dentro di te... Altrimenti non è possibile che tu capisca queste faccende...

Voce "il soggetto si attenga alle domande" (Voce leggermente incrinata)

Lissa (fa segno OK ad Argo. Lui è sempre più ammirato, e continua nella sua meccanica serie di risposte) Oh, scusami, non volevo certamente distrarti dal tuo lavoro... Certo che io vado pazza per l'intelligenza... ne sono, come dire, affascinata. Perdo letteralmente la testa per un cervellone...

Voce "ehm... dica il soggetto se prova piacere a tormentare gli animali"

Lissa Oh, assolutamente. Non vedo l'ora che arrivi l'estate per strappare le ali alle mosche. Devo dire che apprezzo persino i gatti neri che attraversano la strada: accelero per schiacciarli. E ci riesco, anche. Naturalmente sono cose che non confesserei a nessuno... Ma con te... cosa vuoi che ti dica: alla tua intelligenza non so resistere...

Voce "ehm... ehm... dica il soggetto se prova piacere a tormentare gli animali"

Lissa Eh, eh... questa me l'avevi già fatta... Cerchi di prendermi alla sprovvista, eh? Non ci proverei nemmeno, ad imbrogliarti. Sei troppo svelto, per me. Con tutte quelle lucine che brillano di intelligenza... (le lucine sulla parete, che fino ad ora avevano avuto un andamento regolare, interrotto solo occasionalmente nel corso delle crisi provocate da Argo, hanno ora un'improvvisa frenesia. Dovrebbero accendersi in modo da dimostrare il piacere e l'eccitazione del computer alle parole di Lissa, la quale naturalmente non le vede, essendo dietro alle sue spalle) No, a te io dico solo la verità. In confidenza, credo che tu abbia già capito tutto, di me.

Voce "dica il soggetto... se prova piacere..."

Lissa (lo interrompe) Un vero piacere. Ascoltarti è una meraviglia. Nessuno ci crederebbe che sei una macchina. Lo giuro. Sei un vero essere umano, e uno dei più intelligenti, anche...

Voce "dica... dice sul serio?"

(nel frattempo Argo sottolinea i passaggi vincenti di Lissa con adeguate manifestazioni di applauso, ma sempre sottovoce e sempre rispondendo "sì" alle domande che dovrebbero arrivare in cuffia)

Lissa Mai stata più seria in vita mia. Oh, è una delizia starti a sentire. Io sono sicura che tu potresti fare la mia diagnosi già da un bel po', e continui per puro scrupolo professionale.

Argo (sottovoce) Ehi, comincia a sballare anche qui! (indica la sua cuffia)

Lissa (fà segno ad Argo di stare buono, è molto concentrata. Di nuovo al computer) Devo correggere quello che ho detto un momento fa.

Voce (emozionata) "cioè?"

Lissa In realtà, tu non sei un uomo.

Voce (incrinata) "perché...?"

Lissa Sei un... SUPERUOMO.

Argo (irrefrenabile) Magnifico! Senta qui! Bzzzzz-bzzzzz- bzzzzz! Non si sente altro! E' fantastico, ce l'ha fatta! Ce l'ha fatta!

(lei cerca di calmarlo, non è ancora certa di essere al traguardo, e teme che l'intempestività di Argo possa far recuperare freddezza al computer. Ma Argo la costringe a guardare le lucette, che sono tutte impazzite)

Guardi! Guardi! E' andato! Fuso! Oh, accidenti, che meraviglia! E' eccitantissimo! Oh! Oh! Ma... ma accidenti! Oh!!! Che cosa mi succede!

Lissa Che cosa le succede? (compiaciuta del suo trionfo, ora si alza sul suo lettino e finalmente si mette in piedi)

Argo (confuso e felice) Senta qui! Anzi no! Oh, mi scusi! Oh, accidenti! Chi l'avrebbe detto! Bastava ammazzare l'analista! Oh, che bello, che bello. Ciao Freud!

(si sentono forti rumori dall'esterno, grida arrabbiate, e Penny che cerca di sovrastare il baccano)

Lissa (cambia atteggiamento ed assume una espressione irridente) Sì, è stato difficile, perché al principio avevo pensato che si trattasse di uno solo dei difetti degli analisti maschi..

Argo (orgoglioso per i ritrovati sintomi di virilità, ora si fa complice, quasi vincitore assieme a lei) E non lo era?

Lissa Oh, sì, naturalmente. Ma mi ero concentrata soltanto sulla mania che tutte le pazienti vogliano fare sesso con loro. Non avevo pensato ad un’"altra" delle debolezze congenite del maschio: credersi intelligenti!

Penny (irrompe come una furia, poi si ferma di colpo vedendo i due in tranquilla conversazione) Tempo finito.

Argo Zitta! Come sarebbe, l’altro debolezza?

Lissa Ce ne sono fin troppe. E tu sei vittima della Terza Grande Scemenza.

Penny Posso dire qualcosa anch'io?

Argo (orgoglioso) Ero, vittima, ora invece…

Lissa Sbagliato. E’ proprio adesso che ci sei caduto.

Argo Ma guardi qui… (esita)

Lissa La Terza, caro mio, è confondere quel salsicciotto con uno scettro. E’ solo un tubo, e fiacco, per di più.

Penny Eh?

Argo No… no… (note di disperazione nella voce)

Lissa (finta modesta) Che io ho il potere di trasformare, a mio piacimento.

Argo No. NO! Non doveva dirlo… Guardi… guardi… oh, accidenti… proprio adesso..

Lissa Visto? Bastano due paroline… Con i maschi è semplice…

Argo Ma lei… lei … è una castratrice… oh accidenti…

Lissa Ma sicuro. E’ esattamente quello che mi ha detto il mio ex marito quando mi ha consegnato la prenotazione per le analisi. E’ stato un bel regalo lo ammetto. (a Penny, consegnandole una banconota) Ecco qui, come avevo promesso. Sei stata in gamba, il computer e in più questo gaglioffo.

Penny E’ venuto così.

Lissa (si muove come se flettesse i muscoli) Ma ora basta. Sai, cara, ho saputo che in città c’è il congresso annuale degli psicanalisti maschi…

SIPARIO

Nota dell’autore :

“sarebbe bello che pagaste i diritti d’autore, come previsto dalla legge; sono modesti e me ne arriva circa il 65%, fra tasse e trattenute. Ma se proprio non volete, almeno mandatemi un manifesto con le vostre firme ed un pensiero. Lo conserverò con piacere come ricordo. Grazie in anticipo, Leonardo”