Concorso a premi

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CONCORSO A PREMI

di Giovanni De Moliner

Atti: 2

Genere: brillante 

Attori: 10 (2M + 8 f alcuni dei quali facilmente intercambiabili)

Durata: 1h circa

TRAMA: Grazia Cervi è veramente sull’orlo di una crisi di nervi da quando il marito, Mario Marcato, è felicemente pensionato. La sua esclusiva occupazione, infatti, è diventata quella di passare intere giornate davanti al televisore a seguire reality, talk show e bestialità simili.

Ma il colmo si raggiunge quando Mario Marcato vince un concorso a premi e il premio consta nell’ospitare per una giornata intera una starlette Ucraina, Galina.

A complicare ulteriormente le cose, la vicina invadente ed impicciona, Rosalia An

ciosa, e suo cugino Santuzzo che proprio un…santo non è…!!

E ci vorrà tutta la decisione ed il coraggio di Grazia per arrivare a risolvere una situa-

zione che minaccia di degenerare in maniera incontrollabile….

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                                            CONCORSO A PREMI

                                 (Commedia brillante in due atti di Giovanni De Moliner)

MARIO MARCATO – Giovane pensionato;

GRAZIA CERVI – Moglie sull’orlo di una crisi di nervi;

La cognata RACHELE – Che conosce il mestiere;

PATRIZIA OLIVA – Intrattenitrice televisiva;

GALINA – Nota (?) star Ucraina;

ROSALIA ANCIOSA – Vicina invadente e curiosa;

SANTUZZO LUPARA – Chiunque incontri….spara;

L’Ispettrice PEDULLA’ – Due minuti e sono qua.

ANTICO – Il suocero bolscevico

Maria VON VALE – Infermiera professionale

                                  LA SCENA

E’ la cucina/soggiorno di casa Marcato.

Ci sono due entrate: una a destra che porta verso l’esterno ed una a sinistra che porta verso le al-

tre stanze della casa.

Sul fondo a sinistra, un mobile attrezzato ad angolo cottura (pentole, coperchi, piatti bicchieri, ecc.

sul fondo a destra alcune sedie o una poltrona o un divano e, nell’angolo, un mobiletto con sopra un apparecchio tv rivolto con il video verso l’interno ed alcuni giornali compreso un quotidiano sportivo.

A centro scena verso sinistra  un tavolo con intorno alcune sedie, nell’angolo di destra un tavolino, una sedia ed un cesto con dentro il necessario per il lavoro a maglia, compreso un ferro con un la-

voro già cominciato CHE SOSTERA’ SEMPRE SOPRA IL CESTO.

E’ una giornata di inizio anno di un giorno qualunque vicino ai giorni nostri in un paese qualunque dell’immediato entroterra Genovese.

                               PRIMO ATTO

E’ tardo pomeriggio nella cucina soggiorno di casa Marcato.

All’apertura del sipario, Grazia sta spignattando al fornello parecchio affaccendata mentre Mario è seduto sul fondo con il telecomando in mano e lo sguardo incollato al televisore che E’ ACCESO.

1 – GRAZIA – (Sbuffa pesantemente: involontariamente tocca una delle pentole e si brucia) “Ahh..

…!!” (Gli sfugge. Ritrae velocemente la mano portandosela alla bocca per alleviare il bruciore con la saliva: smoccola ad alta voce) “Ma porca…!!

2 – MARIO – (Senza distogliere lo sguardo dalla tv) “Scccccctttttttt….!!!!!” (La zittisce) “Zitta per favore…!!!”

3 – GRAZIA – (Si gira verso di lui piccata) “Insomma…” (Lo rimbrotta pesantemente) “Possibile che per colpa di quella maledetta tv non si possa neanche più soffiarsi il naso…” (Con un mestolo in mano indica l’ambiente circostante) “…qua dentro…?!?!?”

4 – MARIO – (Tassativo) “Non ora…!!!” (Spara deciso: stende il braccio libero in sua direzione, quasi a volerla fermare) “C’è il concorso a premi…!!!”

5 – GRAZIA – (Sbuffa ancora pesantemente) “Sai che novità…!!” (Commenta acida. Poi, avvian-

dosi al tavolo e cominciando ad apparecchiare) “E’ da quando sei andato in pensione che tutte le se

re a quest’ora c’è il concorso a premi…!!”

6 – MARIO – (Glaciale) “Appunto…” (Commenta. Tassativo) “Stai zitta…!!”

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7 – GRAZIA – (Perde la pazienza) “Un corno…!!” (Sbotta) “Mario, ma ti rendi conto che da sei mesi a questa parte…” (Si dirige minacciosa, a piccoli passi verso di lui, brandendo ancora il me-

stolo) “….non fai altro che passare le giornate incollato a quella maledetta scatola parlante ??” (Si ferma davanti a lui: minacciosa, mani sui fianchi) “Sei andato in pensione che hai poco più di cin-

quant’anni….” (Lo apostrofa) “Non puoi aspettare di morire seduto su quella poltrona senza fare ni-

ente tutto il giorno !” (Allarga le braccia: esasperata) “Se non vuoi proprio fare altro dammi una mano…porca loca…!!!!”

8 – MARIO – (Solleva appena lo sguardo dalla tv) “Grazia…per una volta hai detto una cosa giusta

….” (Riabbassa lo sguardo verso lo schermo) “Cosa strana ma vera…!!” (Commenta acido. Poi, ri

alzando lo sguardo e riabbassandolo subito dopo aver parlato) “Sono andato in pensione !!”

9 – GRAZIA – (Feroce) “E allora …?!?!?”

10 – MARIO – (Alza la mano stizzito ad imporgli il silenzio, ascolta la tv interessatissimo per alcu-

ni secondi, poi, con rabbia e delusione) “Accidenti…!!!” (Smoccola fra se ad alta voce. Fa un ge-

sto inconsulto verso la tv, poi si rilassa sulla sedia/poltrona e a Grazia, candidamente) “E allora faccio quello che deve fare un pensionato…” (Allarga le braccia: con un sorriso sornione) “Nien-

te…!!!”

11 – GRAZIA – (Imbronciata e seccata) “Ah…!!!” (Torna verso il tavolo: ad alta voce, ricomincia

ndo ad apparecchiare) “Il signor Mario Marcato…” (Lo indica con un largo gesto del braccio) “…

è dunque un giovane e felice pensionato…!!!” (Commenta con acido sarcastico: si rimette davanti a lui a braccia conserte e gambe divaricate) “Pensa un po’ se io…” (Si indica a sua volta) “…tua moglie Grazia Cervi…” (Feroce) “…me ne andassi a mia volta felicemente in pensione come an-

drebbe a finire…!!”

12 – MARIO – (Fa spallucce) “Tu in pensione …?!?!?” (Ironicamente sorpreso, facendo distratta-

mente zapping con il telecomando) “Ma se non hai mai lavorato…!!”

13 – GRAZIA – (Sta finendo di apparecchiare: si blocca) “A no….?!?!?” (Spara irritatissima) “Se-

condo te io in casa cosa faccio…” (Sbatte con rabbia le posate che ha in mano sul tavolo: a gran vo

ce, agitando le mani) “Me la gratto…?!?!?”

14 – MARIO – (Sibillino, fingendo distratta indifferenza) “Perché…” (Chiede sarcastico) “…ti pru

de…??”

15 – GRAZIA – (Si gira verso di lui: imbestialita) “Guarda bello che se non te ne fossi accorto…” (Lo apostrofa) “Sono io che da brava casalinga ho retto la baracca fino ad oggi…!!”

16 – MARIO – (Spegne la tv) “Grazia….” (Si alza) “Guarda che quello di casalinga non è un me-

stiere….” (Pontifica saccente avvicinandosi a lei. Gli si ferma di fronte: perentorio) “E’ un ruolo !”

17 – GRAZIA – (Sempre più decisa, alzando il tono della voce) “Bene…!!!” (Lo rintuzza) “Vuol di

re che da oggi io mi dimetto ufficialmente da questo ruolo !!”

18 – MARIO – (Si è avvicinato alla cucina, ha cominciato a curiosare nelle pentole: veramente di-

stratto) “Quale…?”

19 – GRAZIA – (Fuori di se, marciando a passo svelto verso di lui e fermandoglisi ad un passo dal naso) “Quello di cuoca, di lavandaia, di stiratrice, di cambusiera, di contabile di casa….” (Comincia a contargli con le dita sotto il naso. IN QUEL MOMENTO, DA FUORI A DESTRA, SUONA IL CAMPANELLO DI CASA. Grazia si volta e, mentre esce a passo svelto per andare ad aprire) “Que

llo di usciere….” (Si ferma un attimo: prima di uscire da destra) “E quello di scaldino personale alla sera….” (Con un tono che non lascia spazio a dubbi) “….SOTTO LE COPERTE…!!!!!”

20 – MARIO – (Si blocca con un coperchio in mano) “Ahi…!!” (Biascica fra se. Tornando verso l’angolo tv, a voce alta) “Mi sa che questa volta l’ha presa proprio male…!!”

Mario si siede in poltrona, prende il giornale sportivo e comincia a sfogliarlo finchè non trova un articolo e comincia a leggere.

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La scena rimane ferma alcuni istanti, poi, da destra, rientra in scena Grazia in compagnia della so- rella , Rachele. Stanno discutendo animatamente.

21 – GRAZIA – (Entra per prima, con passo deciso) “Capisci bene….” (Protesta con forza avvian-

dosi verso i fornelli) “…che non è possibile andare avanti così…!!”

22 – RACHELE – (E’ una signora  vestita in maniera elegante. La segue a pochi passi, reggendo una cartella, dei fascicoli e delle buste) “Dai su, non te la prendere…” (Cerca di rabbonirla ferman

dosi al tavolo, scostando una sedia e posandovi sopra cartella e fascicoli) “Abbi pazienza…è solo una questione di tempo !!”

23 – GRAZIA – (Decisamente seccata) “Tempo un corno…!!!” (Risponde acidissima) “Anzi, più tempo passa…” (Prosegue armeggiando ai fornelli) “…peggio è…!!”

24 – RACHELE – (Si toglie la giacca del tailleur, l’appoggia allo schienale della sedia) “Vabbè ma non è il caso che te la prendi così….” (Prova a replicare) “Va a finire che ti ammali tu…!!”

25 – GRAZIA – (Inviperita) “Oh, lui non si ammala senz’altro…!!” (Con sordo rancore) “Guarda-

lo li…” (Indica Mario) “…lo sceicco del Quatar !!”

26 – MARIO – (Con ostentata distrazione) “Ciao Rachele…” (Senza alzare gli occhi dal giornale) “Noi tutto bene, grazie…” (La canzona maligno) “Mi fa piacere che anche a te la giornata sia anda-

ta bene”

27 – RACHELE – (Vagamente risentita) “Ciao Mario…” (Gli mostra una busta) “Hai posta !”

28 – MARIO – (Risponde con un grugnito) “Uuuhm…!!!” (Alzando vagamente gli occhi) “Sarà ro-

ba da pagare !”

29 – RACHELE – (Fa spallucce. Tornando al tavolo e finendo di apparecchiare) “Comunque,…” (Si rivolge a Grazia) “E’ inutile andare dallo psicologo…” (Va verso il fornello: poi, mentre  torna al tavoloni più riprese con alcuni panini, due bottiglie, una saliera) “Quello si prende un sacco di soldi e lascia tutto come prima.” (E’ al tavolo, si ferma: quasi solenne) “Dai retta a me che conosco il mestiere !”

30 – MARIO – (Maligno, alzando gli occhi dal giornale) “Rachele, ma non hai studiato economia e commercio ??”

31 – RACHELE – (Non lo considera: a Grazia, che sta avvicinandosi al tavolo con la zuppiera) “Fra qualche giorno finisce il campionato di calcio e termina il concorso a premi…” (Sentenzia deci

sa) “Vedrai che l’orso esce dal letargo !!” (Poi, mentre Grazia comincia a fare i piatti, rivolta a Ma

rio) “Mario….la cena è in tavola…!

32 – MARIO – (Senza distogliersi dalla lettura, ancora con un grugnito) “Arrivo…!!!”

Anche Grazia si siede a tavola e le due donne prendono il cucchiaio e cominciano a mangiare.

33 – RACHELE – (Prende il cucchiaio, sta per mangiare il primo boccone: vede cheMario  non si muove, si ferma. Leggermente seccata) “Di…” (Apostrofa Mario. Indica il suo piatto) “Si fredda !!”

34 – GRAZIA – (Decisamente seccata) “Ma noooo….!!!!!” (Apostrofa Rachele) “Non così !!” (Con falsa ovvietà) “Bisogna fare come i militari !” (Si alza di scatto sotto gli occhi straniti di Ra-

chele che non capisce: a tutta voce, canta sguaiatamente mettendosi la mano di taglio alla bocca a mo di amplificatore) “La zuppa l’è co….la zuppa l’è co…la zuppa lìè cotta vegnila a mangià !!!!”

35 – MARIO – (Chiude il giornale, sbuffa pesantemente: si alza mollemente dalla poltrona, si av-

via a tavola con passo pesante, si siede e comincia ad osservare il contenuto del piatto, MENTRE GRAZIA E RACHELE COMINCIANO A MANGIARE. C’è qualche attimo di silenzio durante il qua

le Mario continua ad osservare il piatto interdetto, poi sbotta. A Grazia, con un’espressione di schi

fo) “Ma dove l’hai presa ‘sta roba…” (La apostrofa indicando il piatto) “…alla mensa dell’Ospeda-

le Galliera…??”

36 – GRAZIA – (Rimane col cucchiaio a mezz’aria) “Perché…” (Lo folgora con gli occhi) “…non ti va …??”

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37 – MARIO – (Prende una cucchiaiata di minestra dal piatto: facendola ricadere da mezz’altezza e guardandola con estremo disgusto) “Ma questa è l’acqua che hai lavato i piatti ieri sera !!”

38 – GRAZIA – (Glaciale) “Se non ti va puoi sempre cambiare ristorante…” (Fa una pausa studia-

ta mangiando lentamente due cucchiaiate di minestra, poi, venefica) “O fartene tu, se preferisci !”

39 – MARIO – (Saccente) “E no…!!” (Ribatte) “In questa casa sei tu che hai IL RUOLO…” (Sotto-

linea le parole alzando il tono della voce) “…della casalinga…” (Indicandosi) “IO…” (Sottolinea ancora la parola. Allargando leggermente le braccia, con un risolino sardonico) “Faccio dell’altro

…!!”

40 – GRAZIA – (Al volo, cattivissima) “Cioè…” (Sottolinea a sua volta la parola alzando il tono della voce) “….NIENTE…!!!!”

41 – RACHELE – (Cercando di smorzare i toni) “Suvvia, Mario…” (Indica il piatto) “….è buonis

sima !!” (Allungandosi verso Grazia, con un sorriso a tutta bocca) “Lei è una cuoca eccezionale !”

42 – MARIO – (Secco, a Rachele) “E no, bimba…!!” (La apostrofa) “In questa casa sono io che procuro la grana per i viveri….” (Argomenta severo) “E quindi sono io che decido cosa si mangia !”

(Scosta il piatto con disgusto) “’Sta rumenta…” (Spara agro) “Ve la mangiate voi !!” (Batte il pu-

gno sul tavolo) “Io ESIGO…” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “…una sana pasta-

sciutta col ragù !!” (Poi, solenne) “Così è deciso…” (Pontifica) “…l’udienza è tolta…!!”

43 – GRAZIA – (Gli sale il sangue agli occhi: scatta in piedi come una molla, afferra la zuppiera e  la rovescia di scatto in testa a Mario con una mossa fulminea. Prima di uscire con passo deciso da sinistra, a tutta voce) “E in coronam tua….!!!!!!!!!”

Lo scatto improvviso di Grazia lascia stupefatta Rachele e assolutamente impietrito Mario, alle pre

se con il contenuto della zuppiera che comincia a colargli lungo i capelli: c’è un attimo di empasse, poi è Rachele la prima a riaversi.

44 – RACHELE – (Si rianima: scuote leggermente la testa) “Oddio…!!” (Grida con voce stridula. Si alza di scatto: partendo con passo svelto, prima di uscire da sinistra, a tutta voce) “Grazia….

che cosa hai fatto….!!!!”

45 – MARIO – (Rimane fermo immobile ancora per diversi secondi, poi, lentamente, si sfila la zup-

piera di testa, posandola, sempre con gesti lentissimi, sul tavolo) “E ti pareva…!!!” (Sacramenta fra se) “Grazia…che cosa hai fatto…!!!” (Scimmiotta la cognata imitandone la voce stridula. Si al-

za, prende un tovagliolo e comincia a pulirsi sommariamente) “Mica…Mario ti sei fatto male…!!” (Prosegue, continuando nell’ardua impresa di provare a pulirsi almeno sommariamente) “Maledi-

zione…!!” (Sbotta poi rendendosi conto dell’improbità dell’impresa: scaraventa con rabbia il tova-

glielo sul tavolo) “E ti saluto cena…!!” (Fa spallucce: muovendo verso sinistra) “Andiamo a ripulir

ci che è meglio…” (Bofonchia fra se) “E ti saluto anche UNA GIORNATA CON GALINA…!!!” (Sacramenta di nuovo, molto seccato, fermandosi sull’uscita e indicando la tv) “La cena non sareb-

be stata gran che…” (Commenta prima di uscire anch’egli da sinistra. Fa un eloquente gesto della mano, accompagnandolo con una smorfia inequivocabile) “….ma quella…!!!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da destra, fa il suo ingresso in scena Rosalia Ansiosa, la vicina di casa

46 – ROSALIA – (Entra in scena da destra col passo deciso di chi è abituata ad entrare senza pro-

blemi. E’ vestita con una ampia e lunga gonna nera ed una giacchetta sopra ad una camicetta bian

ca.) “E’ permesso…?? Buonasera…!!” (Esordisce entrando incurante del fatto che la scena sia vuo

ta, Si ferma solo un attimo constatandolo: fa spallucce e si dirige al tavolo) “Boh…!!” (Commenta fra se sedendosi, con forte accento siculo) “Quaccuno verrà…!!!” (Si guarda intorno: vede la zup-

piera e l’avvicina a se. Intinge un dito, l’annusa. Poi, prima di leccarsi voluttuosamente il dito) “Zuppa di lenticchie fu…!!” (Cerca in giro, vede un panino, lo prende, lo spezza, comincia a intin-

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gerlo nella zuppiera e a mangiare di buon appetito) “La signora deve avere ancora litigato con il

marito pecchè nulla fa e lei vuole che lo aiuti in casa….” (Scuotendo la testa, con un sorriso commi-

serevole) “Che pretese…” (Con ostentata ovvietà) “Iddu masculo iè…!!!” (Nota il macello provoca

to dal rovesciamento della zuppiera) “Santa Rosalia omonima mia…!!” (Trasale) “Il marito male la prese…!!!” (Commenta preoccupata) “Povera signora Grazia….” (Aggiunge poi continuando a ma

giare di gusto il pane intinto nella zuppa) “…un poco persino mi dispiace…!!” (Si concentra sulla zuppiera ormai ripulita) “Buona era…!!!!!” (Commenta ancora, decisamente soddisfatta) “Non ca-

pisco pecchè il marito della signora…” (Prende un altro pezzo di pane e pulisce accuratamente la zuppiera) “….così tanto la odia…!!”

In quel momento, da destra, fanno il loro ingresso in scena Autarchico, i. suocero nostalgico e Ma-

Ria Von Vale, infermiera professionale

47 – MARIA VON VALE – (Entra in scena da destra SPINGENDO LA CAROZZINA DI ANTICO. E’ una signora sulla cinquantina che cammina tutta d’un pezzo: indossa una cappa bianca su un vestito grigio scuro e parla con voce potente ed autoritaria. Entrando da destra, cadenzando il ritmo) “Ein…zwain…trein…fier…ein…zwein…trein…fier…!!!!!”

48 – ANTICO – (Entra da destra in carrozzina spinto da Maria: ha una benda nera su un occhio, indossa una tuta militare e un berretto a bustina con cucita davanti un’enorme stella rossa. Sulle gambe ha una coperta militare. Entrando in scena, in contemporanea con Maria che ritma il tempo, a squarciagola) “Avanti popolo….alla riscossa!!!!” (Arrivando a centro scena, all’altezza del tavolo dove sta seduta Rosalia, con tono militaresco) “Plotoneeeee….” (Spara a tutta voce) “….ALT…!!!!”

49 – MARIA – (Bloccando di colpo la carrozzina, anche lei con fare militaresco e a tutta voce) “Jahwholl….!!!!!!”

50 – ROSALIA – (Si gira lentamente verso di loro: con ansia) “Bedda mace…” (Rantola quasi) “E ci mancava Antico, il suocero bolscevico…!!”

51 – AUTARCHICO – (A Rosalia, secco) “Lei…!!!!”

52 – ROSALIA – (Con ostentata pazienza) “Eeehhh…!!”

53 – ANTICO – (Di getto, con fare autoritario) “Chi è lei…?? Cosa ci fa qui…?? Ha i docume-

nti…?? Il visto d’ingresso…??”

54 – ROSALIA – (Rassegnata) “Rosalia sono…” (Indicando l’uscita destra) “La vicina di casa..

…!!”

55 – ANTICO – (Ancora autoritario) “Perché ha oltrepassato i confini nazionali…??”

56 – ROSALIA – (Dolente) “La potta era aperta e io…” (Con scontata ovvietà) “…trasita sono !

57 – ANTICO – (Gonfia il petto come i pavoni) “Questo è un attentato…” (Fa una pausa)

“Contro uno stato sovrano…!!!” (Fa un’altra pausa un po’ più lunga) “Ed io in sede di soviet supremo…” (Altra pausa: gonfia nuovamente il petto) “Chiederò siano presi….” (Altra pausa) “Adeguati provvedimenti…!!”

59 – ROSALIA – (Sbuffa leggermente: con ostentata pazienza) “Antico…” (Lo apostrofa) “So che voi siete un nostalgico…” (Con tutta la persuasione di cui è capace) “Ma io…” (Allarga le braccia

: con un sorriso accattivante) “Solo a vostra nuora…la signora Grazia…volevo parlare…!!”

60 – ANTICO – (Fa un sospiro di scetticismo) “Tsè…” (La schernisce quasi) “Dicono tutti così

…!!” (Poi, riassumendo l’aria cattedratica di prima) “Ma noi…” (Ricomincia a scandire inter

vallando le frasi con una pausa) “Non ci faremo trarre in inganno…” (Fa un’altra pausa) “Dal subdolo nemico capitalista e controrivoluzionario…!!”

61 – ROSALIA – (E’ al colmo della pazienza) “Santissimo Signore benedetto…!!” (Smoccola fra se a mezza voce. Poi, a Maria) “Signora Maria….” (La apostrofa) “Ci posso chiedere una grazia ??”

62 – MARIA – (Assolutamente professionale, quasi asettica) “Ja…!!”

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63 – ROSALIA – (Con un sorriso tirato) “Può pottare altrove iddu scimunito…” (Indica Antico)

“E intanto dire alla signora Grazia che ci volevo un minuto parlare…??”   

64 – MARIA – (Ancora assolutamente impassibile) “Jahwhol…!!”

65 – ROSALIA – (Sobbalza quasi al grido di Maria) “Miiii….” (poi, quasi con rabbia) “Senti un po’, Maria Funerale…” (La apostrofa) “Ma proprio nient’altro sai dire ??”

66 – MARIA – (Scatta come una molla) “NEIN…NEIN…NEIN…!!!!!!!!” (Spara a tutta voce) “Io no funeralen…” (Precisa) “Maria Von Vale, infermiera profezzionalen…!!”

67 – ANTICO – (A tutta voce) “GIUSTO…!!!!!!” (PROVOCANDO UN ALTRO SUSSULTO DI

 ROSALIA. Imperioso) “Le truppe dell’asse…” (Pausa) “Non passeranno…!!” (Tuona. Poi, sornio

ne, a Rosalia) “Ha da venì baffone….!!!!!” (Poi, deciso, a Maria) “PLOTONEEEE….” (Spara dec

iso a tutta voce) “AVANTIIIIII….MARSCH….!!!!!!”

Poi Antico e Maria escono in scena da sinistra, Antico cantando e Maria scandendo il tempo.

68 – MARIA – (Spinge fuori Autarchico da sinistra) “Ein…zwein…trein…fier…!!!”

69 – ANTICO – (Esce da destra spinto da Maria cantando a squarciagola) “Bandiera rossa la trion

fera…..bandiera rossa la trionferà……!!!!!!!!”

70 – ROSALIA – (Rimane a guardarli uscire in silenzio per qualche attimo, poi, decisamente rammaricata) “Povera signora Grazia….” (Commenta fra se) “Come la capisco…!!”

Un attimo dopo, ancora da destra, rifanno il loro ingresso in scena Grazia e Rachele: stanno discu-

tendo animatamente.

71 – GRAZIA – (Rientra per prima: è decisamente furiosa) “E questo è niente…!!” (Grida con rab

bia volgendosi indietro verso Rachele che la segue di qualche passo) “Se da domani non si da una mossa la prossima cosa che rovescio è lui….” (Con un gesto emblematico) “Giù dalla finestra !!”

72 – RACHELE – (La segue a breve. Vorrebbe replicare, nota Rosalia, si blocca) “Grazia….” (Glie la indica) “…c’è la signora Anciosa…!!”

73 – GRAZIA – (Volge lo sguardo verso Rosalia che le sorride beata. Alza fulmineamente gli occhi al cielo sbuffando, poi) “Rachele….” (Sbuffa pesantemente) “…mi sarei meravigliata se non ci fos-

se stata….!!!”

74 – ROSALIA – (Con un sorriso sfolgorante) “Buonasera, signora Grazia…!!!” (La apostrofa) “Profitto di nuovo della vostra ospitalità pecchè vi devo chiedere una granne cottesia….”

75 – GRAZIA – (Decisamente scocciata) “E ti pareva…!!!!” (Sacramenta fra se ad alta voce. Poi, a Rosalia, con un sorriso stirato, cercando di essere il più cortese possibile) “Buonasera, signora Rosalia….” (Poi prova ad argomentare) “Mi scusi, sa….ma io e mia sorella dovremmo discutere di alcune cose piuttosto importanti e….”

76 – ROSALIA – (La interrompe) “Per carità, signora Grazia….!!!” (Argomenta con vigore. Alzan

dosi) “Fate pure con comodo…” (Risiedendosi, con assoluta ovvietà) “….non mi distubbate per ni-

ente…!!”

77 – RACHELE – (Trasecola: in mezzo ai detti, incredula) “Alla faccia della faccia…!!”

78 – GRAZIA – (Sempre più irritata) “Vuol dire che faremo come se fossimo a casa nostra, eh…!!”

79 – ROSALIA – (Con scontata ovvietà) “Appunto…!!” (Allarga leggermente le braccia) “Proprio questo volevo dire…!!!”

80 – GRAZIA –  (Stizzita, fra se ma ad alta voce) “Razza di faccia come il catrame..!!”

81 – RACHELE – (Si avvicina a Grazia, la rabbonisce) “Fa niente, dai….” (Gli posa una mano su una spalla) “Io esco…” (Fa per avviarsi verso l’uscita di destra) “Vado a prendere lo shampoo speciale per Mario…”

82 – GRAZIA – (La ferma) “Scusa, ma….” (Allunga leggermente un braccio verso Rachele) “…sei sicura che serva ??”

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83 – RACHELE – (Rassicurante) “Fidati…” (Regala a Grazia un largo sorriso. Riavviandosi per

uscire da destra ) “…conosco il mestiere…!!”

81 – ROSALIA – (La ferma a sua volta: tendendo una mano verso di lei) “Scusaste…signorina Ra-

chele…!!” (La apostrofa) “Voi dite sempre che siete esperta del mestiere…” (Con uno sguardo in-

terrogativo e vagamente allusivo) “Ma si può sapere di quale mestiere si tratta….?!?!?”

Rachele e Grazia rimangono bloccate in un silenzio allibito per alcuni istanti e Rosalia, dopo un at-

timo di pausa, rincara la dose.

82 – ROSALIA – (A Rachele, con aria greve) “Pecchè sapete…” (Fa una pausa studiata) “Detta co

sì…” (Fa un gesto allusivo facendo girare le mani in aria) “…in generale…” (Fissando Rachele,

leggermente beffarda) “…la cosa può creare dei fraintendimenti, eh…!!”

83 – RACHELE – (Sgrana gli occhi) “A brutta razza di strega…!!” (Sbotta poi imbufalita) “Come ti permetti di….”

84 – GRAZIA – (La blocca) “Scusa sai…” (Si frappone fra Rachele e Rosalia) “Ma è meglio che VAI….” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce e facendo ampi ed eloquenti gesti con la mano in direzione dell’uscita) “…altrimenti rischi che ti chiuda il negozio…!!!”

85 – RACHELE – (Si blocca. Sbuffa pesantemente) “Va bene…” (Uscendo da destra, decisamente piccata, incenerendo Rosalia con lo sguardo) “Vado e torno…!”

Grazia e Rosalia rimangono sole in scena, in silenzio per qualche istante con Rosalia che fissa l’u-

scita di destra con un’espressione di profondo disgusto.

86 – ROSALIA – (Fa una smorfia disgustata) “Questi giovani….” (Borbotta fra se) “Non hanno più il senso del rispetto…!!!” (Fissa qualche istante Grazia, CHE NEL FRATTEMPO SI E’ DIRET-

TA AL TAVOLO E HA COMINCIATO A SPARECCHIARE come aspettando una risposta alla sua osservazione che però non arriva. Poi fa spallucce) “Boh…!!!” (Bofonchia ancora fra se, Poi a Grazia che prosegue imperterrita il suo lavoro) “Signora Grazia, questa…” (Indica la zuppiera an-

cora in tavola) “…zuppa di lenticchie era, vero….??”

87 – GRAZIA – (Con un grugnito di rabbia) “Già…!!”

88 – ROSALIA – (Candidamente) “Assaggiata la ebbi…” (Si illumina) “Con il pane buonissima è!!

89 – GRAZIA – (Emette un rantolo sordo) “’Sta faccia di…. mmmm….!!!!” (Grugnisce ancora fra se. Poi, prendendo la zuppiera e portandola all’angolo cucina insieme alle altre vettovaglie tolte dal tavolo) “Embè…” (Commenta fra se) “Meno male che a qualcuno è piaciuta…!!!”

90 – ROSALIA – (Sorniona) “Pecchè a vostro marito…” (Con maliziosa perfidia) “…non è mica piaciuta, vero…???”

91 – GRAZIA – (E’ al lavandino. Si gira di scatto: piccata) “E lei come fa a saperlo….?!?!?”

92 – ROSALIA – (Si schernisce) “Ooooooh….nulla, nulla….” (Evasiva) “Dicevo così…” (Con non

curanza) “…tanto per dire…” (Fa una pausa studiata: poi, ancora perfida) “Pecchè non è mica so-

lo per la zuppa che poco fa….” (Batte insieme i due indici delle mani) “…vi stavate appicciando...!”

93 – GRAZIA – (Trasale: rimane un attimo in silenzio, fumante di rabbia, poi riesce a controllarsi) “Ma si, donna Rosalia….” (La apostrofa ostentando un sorriso tirata) “Era proprio per quella inve-

ce…!!” (Si avvicina a Rosalia: con ostentata cordialità) “Sa com’è…” (Gigioneggia un po’) “Chi la vuole più spessa….chi la vuole più liquida…” (Con fatalità, riavviandosi al lavandino) “Succede

…!!!”

94 – ROSALIA – (Incassa il colpo: con un filo di marcata delusione, ancora evasiva) “Aaahhh…!!

C’è un attimo di silenzio con Rosalia che studia il modo per ritornare in argomento e Grazia che sfaccenda all’angolo cottura. Poi è quest’ ultima che passa al contrattacco)

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95 – GRAZIA – (Torna verso il tavolo: con noncuranza) “Piuttosto, donna Rosalia…” (PRENDE DAL TAVOLO LE BUSTE INDIRIZZATE A MARIO, TOGLIE LA TOVAGLIA E LE RIDEPOSITA SUL TAVOLO) “Suo fratello non è mica ancora in galera, vero…” (Piega la tovaglia, va a riporla)

“…dopo che lo avevano pizzicato a riciclare i soldi della mafia…??”

96 – ROSALIA – (Ha un sussulto) “Mizzica…!!” (Sibila stizzita fra i denti. Poi si rida un contegno

“Nooooo….!!!” (Esclama decisa) “Quello è stato solo….” (Tossicchia: non riuscendo a nascondere imbarazzo) “…un errore giudiziario…!!”

97 – GRAZIA – (Con assoluta naturalezza) “Oddio…” (Commenta acidissima) “Avendolo visto in foto sui giornali….” (Con una smorfia di orrore) “…direi piuttosto un errore di madre natura….!!”

98 – ROSALIA – (Maschera a fatica una smorfia di stizza) “Purtroppo….” (Commenta sbrigativa) “…..mio fratello non è fotogenico…!!!”

99 – GRAZIA – (Perentoria) “E averci a che fare mi sa che è anche poco igienico…!!!”

L’ultima osservazione di Grazia sembra aver rabbonito Rosalia, ma il suo silenzio dura solo pochi secondi.

100 – ROSALIA – (Rimane seduta in silenzio per alcuni istanti, osservando con ostentata indiffe

renza Grazia che continua a sfaccendare, poi riparte all’attacco) “Comunque, signora Grazia…” (Riprende con naturalezza) “…io venni a distubbavvi pecchè un favore vi debbo chiedere…”

101 – GRAZIA – (Le volge le spalle) “Ma nooooo….!!!!!” (Spara a gran voce: girandosi di scatto e spalancando le braccia, fingendo esagerata meraviglia) “Ma lo sa che non lo avrei mai immagina

to !”!

102 – ROSALIA – (Imperturbabile) “Bene…!!” (Commenta convinta. Poi, decisa) “Mio cugino Santuzzo Bonvicino è venuto al nodd per alcuni gionni da Palermo…” (Spiega) “…pe sbrigare….” (Fa una breve pausa: agitando una mano, con l’espressione di chi vuole glissare decisamente sull’argomento) “…alcune pratiche urgenti..!!” (Conclude: fa un’altra breve pausa. Poi riprende) “Siccome il mio appartamento di la…” (Indica l’uscita di destra) “…è piccino assai avendo una stanza in meno…” (Perentoria) “…che vi siete fregati voi quando avete preso casa di qua….!

103 – GRAZIA – (Ha un sussulto) “Ouh, calma bella….” (Ribatte a muso duro avvicinandosi al tavolo) “L’abbiamo pagata, eh…!!!!”

104 – ROSALIA – (Fa spallucce) “Comunque sia…” (Riattacca imperterrita) “Vi chiedevo se potevate pe questo motivo ospittallo un paio di gionni qua da voi….” (Con un largo sorriso accondiscendente) “Giusto il tempo di sbriggare la pratica e tonnare a Palermo…!”

105 – GRAZIA – (Trasale nuovamente) “Ospit….” (Gli si strozza la voce) “Un estraneo….” (Chiede trafelata: indica il pavimento) “…qui….?!?!?!?”

106 – ROSALIA – (Si alza in piedi) “Noooooo….!!!!” (Obbietta decisa) “Santuzzo è cugino mio, non è un estraneo…!!!” (Le posa amichevolmente una mano su un braccio) “Io qui sono di casa….” (Allarga ancora platealmente le braccia: con disarmante ovvietà) “…e quindi…!!!”

107 – GRAZIA – (Infastidita) “Eeeeh…!!!!” (Sbotta: si stacca da Rosalia) “Lei qui c’è di casa….” (Ripete fra se ad alta voce dirigendosi in direzione opposta a Rosalia: poi, alla platea, allargando a sua volta platealmente le braccia) “…e quindi…!!!”

108 – ROSALIA – (La bracca da vicino) “Ma non dovete preoccupavvi, signora Grazia…” (Le si ri

avvicina accondiscendente) “Mio cugino è un bravo picciotto…” (Impettita, comincia a contare sul

le dita) “Non beve…non fuma…non spocca….”

109 – GRAZIA – (Acidissima, fra se, ad alta voce) “Nooo…ha la sua cassetta come i gatti…!!

110 – ROSALIA – (Imperturbabile) “E soprattutto è molto…molto legato alla famigghia…!!”

111 – GRAZIA – (Infastidita) “Ah…” (Sottolinea) “…molto legato alla famiglia…!!!” (Poi, decisa

mente seccata) “Ma allora perché non se n’è rimasto a Palermo con la famiglia…?!?!?”

112 – ROSALIA – (Si irrigidisce: fa schioccare la lingua e scattare la testa in su nel tipico gesto di “non so” Siciliano) “Nu sacciu…!!” (Risponde laconica: misteriosa, con atteggiamento da congiu

                                                                                                         9

ra) “Cose di cosa nostra sono…!!”

113 – GRAZIA – (Desolata, a mezza voce) “E te pareva…!!” (Commenta. Poi, piccata, a Rosalia) “Ma è mai possibile….” (Protesta) “…è mai possibile che….”

114 – ROSALIA – (La interrompe) “Signora Grazia…” (Argomenta ancora) “E’ il mio parente più caro…” (Con sguardo supplichevole) “Non vorrete mica che lo mandi a dommire in abbeggo per due gionni che posso avello vicino, ah…!!!”

115 – GRAZIA – (Tergiversa a lungo combattuta da sentimenti contrastanti, poi alla fine cede) “E va bene….” (Si arrende) “….ospitiamo ‘sto Santuzzo Bonvicino….!!!!”

116 – ROSALIA – (Si illumina) “Ooooohhhh….grazie, signora Grazia, grazie….!!!!!” (Le afferra una mano) “Sapevo di poter contare su di voi….” (Comincia a baciargliela) “Lo sapevo….!!!!!”

117 – GRAZIA – (Sobbalza leggermente) “Va bene…ve bene…” (Imbarazzatissima, ritrae la ma-

no) “Piuttosto…” (Chiede cercando di svicolare) “…quand’è che dovrebbe arrivare ?” (Le dispensa un pallido sorriso) “Sa…” (Precisa) “…mi dovrei organizzare…!”

118 – ROSALIA – (S’illumina) “E’ arrivato…!” (Spara entusiasta: indica l’uscita a destra) “E’ di la !!!!”

119 – GRAZIA – (Perplessa) “Ma come…” (Chiede incredula) “…come faceva a sapere che le avrei detto di si….?!?!?”

120 – ROSALIA – (Sorniona) “Eh, signora…” (La guarda con sguardo furbesco) “Io so che voi….” (Fa una pausa studiata) “Troppo buona siete…!!!

121 – GRAZIA – (Piccata) “No…” (Replica secca: scimmiottandola vagamente) “Troppo fessa so-

no…!!!!”

122 – ROSALIA – (Avviandosi garrula verso l’uscita di destra) “Venite, signora Grazia, venite…” (La prende per un braccio: trascinandola quasi verso l’uscita di destra) “…che vi porto a conosce-

re mio cugino Santuzzo Lupara…!!!”

123 – GRAZIA – (Trasale) “Lup…” (Mormora appena. Si irrigidisce: a Rosalia) “Mi scusi, ma…” (Interdetta) “Non si chiama Bonvicino…?!?!?”

124 – ROSALIA – (Con ovvietà) “Si…si…Lupara è solo un soprannome…” (Spiega) “Sapete, lui non è che ha fatto tanta scuola e allora….” (Fa un vago gesto con la mano) “…quando non riesce a spiegarsi bene….” (Ancora con un gesto categorico del capo) “….spara…!!”

125 – GRAZIA – (Trafelata) “Santissimo e Divinissimo Sacramento….!!!!” (Biascica appena fa-

cendosi  ripetutamente il segno della croce: a tutta voce, sgomenta) “E’ un killer…!!!!!”

126 – ROSALIA – (Con esagerato stupore) “Noooooo….!!!!!” (Spara a sua volta a tutto volume) “Sempre con pallini piccoli….” (Mima il gesto con la mano) “Non fanno tanto male…!!” (Poi, u-

scendo trionfante da destra) “Santuzzo….Santuzzo…!!” (Spara a gran voce) “Ospite sei…potta a valiggia…!!!!”

127 – GRAZIA – (Rimane un attimo bloccata, guardando inespressiva l’uscita come trasognata. Poi si rianima) “Ehi…ehi…!!!!!” (Insegue Rosalia con la voce: poi, uscendo anche lei a passo svel

to da destra, sempre a gran voce) “Un momento….un momentoooo….!!!!!!!!”

La scena rimane vuota per alcuni istanti, poi da sinistra, si sente la voce di Mario

128 – MARIO – (DA FUORI A SINISTRA) “Grazia…..Grazia…!!!” (Fa una breve sosta, poi, nervo

gissimo, a tutta voce) “RACHELEEEEEE…..!!!!”

Passano ancora alcuni istanti poi, da sinistra, rifà il suo ingresso in scena Mario.

129 – MARIO – (Rientra in scena da sinistra: è decisamente contrariato e cerca disperatamente di pulirsi i capelli con un asciugamano) “Ma dove diavolo sono finite adesso…!!!” (Sacramenta fra se continuando ad armeggiare con l’asciugamano. Si ferma a centro scena, interrompendo il frizio-

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namento dei capelli: si guarda intorno, fa una smorfia) “Boh…!!” (Conclude poi. Fa spallucce) “Vuoi vedere che sono veramente scappate via….?!?!?” (Si chiede preoccupato. Butta l’asciugama-no sul tavolo) “Beh…si….magari ho esagerato un po’ ma….” (Considera fra se sedendosi al tavolo

“Ma in fondo…” (Plateale, allargando le braccia) “…non era mica il caso di prendersela così tanto

eh…!!!” (Rimane qualche istante fermo, pensieroso) “Tsè…” (Sbotta poi) “Quella cretina di mia moglie non vorrà mica competere con Galina, nota star Ucraina, eh…!!!!” (S’allarga in un sorriso radioso) “Primo premio, una giornata con Galina….” (Appoggia il gomito sul tavolo e la guancia sul palmo della mano aperta: sognante) “Troppo bello….” (Sospira ebete) “Troppo bello per essere vero…!!!” (Rimane qualche attimo fermo, poi la sua attenzione si posa sulle buste depositate sul ta

volo: Si rabbuia: feroce, indicandole) “E questo è il triste richiamo alla realtà…!!!” (Prende le bu-

ste e comincia a scorrerle) “Enel….Enigas…” (Comincia a leggere gettandole poi sul tavolo alla rinfusa) “Telecom…Endemol…” (Sta per leggere un altro nome: si blocca, strabuzza gli occhi. But

tando via le altre buste, con voce incredula) “Endemoooolllll…..?!?!?!?!” (Raccoglie velocemente le buste sparse sul tavolo) “Endemol….?!?!?” (Si chiede ancora questa voce con voce quasi soffo-

cata rovistando freneticamente fra le buste: trova quella giusta, s’illumina in un grasso sorriso sod-

disfatto) “Endemol…?!?!?!?” (Ripete ancora aprendola quasi con furia: estrae il foglio che contie-

ne e comincia a leggere) “Carissimo signor Marcato…” (Scorre velocemente il testo a bassa voce) “….informarla che…” (Legge a voce più alta) “…fortunato vincitore primo premio….” (Legge a vo

ce sempre più alta) “…Concorso a Premi…” (Scandisce le parole: incredulo) “Una giornata con Ga

linaaaaaa…..?!?!?!?” (Spara a tutta voce assolutamente incredulo) “O porca…” (Comincia a sacra-

mentare cercando furiosamente la busta strappata che conteneva la comunicazione) “O PORCAA

AAAA….!!!!!!” (Spara a tutta voce: ha trovato quello che resta della busta, la legge e la rilegge in

credulo. Si blocca un attimo poi, a gran voce) “Galina viene qui….!!!!” (Cerca di urlare: la voce gli si strozza in gola. Ci riprova: respirando a pieni polmoni) “Galina viene quiiiiiii…..!!!!!!!!!!!!” (Spara emettendo però solo un sono gutturale. Afferra foglio e busta e, scattando verso l’uscita,

questa volta si a tutta voce, prima di uscire a passo veloce da destra) “GALINA … VIENE ….QUI

IIIIIII…….!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

La scena rimane vuota alcuni secondi, poi, sempre da destra, rifà il suo ingresso in scena Rosalia in compagnia di Santuzzo Lupara.

130 – ROSALIA – (Entra per prima da destra con due valige, una per mano: servizievole, indican-

do la strada a Santuzzo) “Trasa,Santuzzo…trasa…!!!”

131 – SANTUZZO – (E’ un uomo poco appariscente, vestito con pantaloni leggermente corti, una camicia scura a scacchi, un panciotto. Ha la “coppola” leggermente calcata sugli occhi ed uno stuzzicadenti in bocca. Parla poco, preferendo esprimersi a gesti e sguardi. Entra subito dopo Rosa

lia, mani che si reggono nel panciotto, sguardo fisso in avanti. Si ferma appena oltre l’entrata, ri-

vanendo diversi attimi in silenzio a guardarsi intorno circospetto. Poi sembra scuotersi. A Rosalia) “I valigge…” (Indica con un brusco cenno del capo le gambe del tavolo) “Allà…!!!”

132 – ROSALIA – (Muove speditamente verso il tavolo) “Cetto, Santuzzo…” (Deposita le valige dove le ha indicato Santuzzo) “…cetto…!!!!”

133 – SANTUZZO – (Muove verso il tavolo con passi lenti e studiati: indica una delle sedie a Rosa

lia con un brusco cenno del capo)

134 – ROSALIA – (Scosta rapidamente la sedia invitandolo a sedersi)

135 – SANTUZZO – (Si siede: a Rosalia, con un lieve cenno del capo, quasi sibilando fra i denti) “Obbligato..!”

136 – ROSALIA – (Comincia a saltellargli intorno quasi euforica) “Santuzzo, solo un minuto devi aspettare…” (Spiega con foga) “La signora Grazia si è femmata solo un momento per prennere qua

cche lenzuolo e fatti il letto….” (Allarga leggermente le braccia) “Naturalmente non si aspettava la tua visita….” (Con orgoglio) “Fino all’ultimo….” (Impettita) “Muta come una tomba fui…!!!”

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137 – SANTUZZO – (Accondiscendente) “Brava, Rosalia, brava…!!!” (Con ampi cenni di approva

zione del capo) “Una brava picciotta fosti…!!”

138 – ROSALIA – (Con malcelato orgoglio) “Per carità, Santuzzo…” (Tronfia) “Per la famiglia questo e altro…!!”

In quel momento, da destra, rifanno il loro ingresso in scena Rachele e Mario

139 – MARIO – (Rientra per primo da destra: è euforico e stringe fra le mani la lettera del condor-

so appena ricevuta. A Rachele, che lo segue a breve) “Guarda, Rachele….GUARDA…!!!!!” (Grida concitato agitandole il foglio davanti al naso: fermandosi in mezzo alla scena e porgendola aRache

le ) “Se non ci credi, leggi qua…!!!!”

140 – RACHELE – (Lo segue a breve. Si ferma a sua volta a pochi passi da lui. Prende la lettera:

con un’espressione scettica) “Mah…” (Commenta dubbiosa) “Sarà qualche bufala pubblicitaria….” (Fa per leggere il foglio: si ferma. A Mario, convinta) “Credi a me: conosco il mestiere !!” (Legge il foglio: man mano che scorre il testo cambia espressione, assumendo un’aria via via stupita, meravi

oliata, incredula) “Ma….” (Balbetta stupita) “MA….!!” (Spara meravigliata) “Maaaaaa…..!!!!!!” (Gorgoglia alla fine, decisamente stupefatta) “Galina Kocimilova vinene qui….!!” (Indica il pavi-

mento incredula) “E per una giornata intera….!!!!!!!”

141 – MARIO – (Tronfio, con sufficienza) “Già…!!”

142 – RACHELE – (Assolutamente allibita) “Dal mattino fino alla sera…!!!!!!”

143 – MARIO – (Con la stessa espressione di prima) “Già…!!!” (Si volta per andare verso il tavo-

lo con l’espressione gaudente di un gtto che s’è appena mangiato un grosso topo. Vede Grazia, ve-

de Santuzzo: si blocca, trasecola. A Grazia) “E lei cosa ci fa di nuovo qui….?!?!?” (Chiede sorpre-

so e decisamente seccato. Poi, indicando Santuzzo) “E chi è questo spaventapasseri….????”

144 – SANTUZZO – (Sobbalza: risentito) “Miiiiii…..” (Si alza di scatto: furente) “Spaventapasseri

…..” (Si indica) “…a mia….?!?!?!?”

145 – MARIO – (Impettito, mani sui fianchi, anch’egli decisamente seccato) “Si…” (Lo indica con un gesto repentino del braccio: scimmiottandolo) “A tia…!!!”

Santuzzo fa per muovere verso di lui decisamente furibondo e Mario si mette in posizione di pugile in difesa, ma Rosalia blocca il furioso cugino prima che questi possa muovere un passo

146 – ROSALIA – (Si antepone a Santuzzo bloccandolo) “Noooooooo…..!!!!!” (Si affretta a preci-

sare) “Di un equivoco si tratta…!!” (A Santuzzo) “Questi sono il signor Mario Marcato, marito della signora Grazia che hai conosciuto prima, e la sua sorella Rachele….” (Con un’espressione vagamen

te allusiva) “Che conosce il mestiere….!!”

147 – RACHELE – (Ha notato l’espressione di rosalia: scatta inviperita) “A brutta razza di….”

148 – MARIO – (La ferma) “Calma…” (Con sguardo vagamente sospettoso) “Vediamo cosa vo-

gliono…!!”

149 – RACHELE – (Accigliata, rincara la dose) “E soprattutto chi li ha autorizzati ad accamparsi in casa d’altri come se fossero a casa loro…!!”

150 – ROSALIA – (Sobbalza leggermente. A Rachele, con un’espressione di candida ovvietà) “Ma vosta sorella, signorina Rachele…!!” (Si avvicina ai due) “Dovete sapere che la signora Grazia mi ha fatto la grazia di ospitare pe quacche gionno mio cugino Santuzzo….” (Lo indica) “…che è sali

to in continente pe concludere cetti affari…” (Si allarga in un sorriso) “Tanto voi avete la camera in più che mi avete rubbato quanno avete comprato casa qui…!!”

151 – MARIO – (Scatta piccato) “Rubata un accidenti, l’abbiamo pagata….!!!!!”

152 – RACHELE – (Risentita, a Mario, fermandolo) “E mia sorella ha deciso di ospitarlo senza dir-

ci niente…??”

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153 – SANTUZZO – (A Rosalia, decisamente seccato) “Rosalia….chi minchia vogghiono iddi due minchiuzzi….!?!?!?!?”

154 – MARIO – (Inferocito) “Ouh, bello….” (Si scaglia verso Santuzzo rintuzzato però a sua volta ancora da Rosalia che si frappone fra i due) “Guarda che questa è casa mia, sai….!!!!!!!”

155 – SANTUZZO – (Rivolge uno sguardo interrogativo a Rosalia) “Uhhh….???”

156 – ROSALIA – (Ossequiosa, a Santuzzo) “Si Santuzzo….” (Conferma) “Ti può sembrare strano ma questa è anche casa sua…!!!”

157 – MARIO – (Trasecola: offeso, si scaglia su Rosalia) “Vecchia strega, come ti permetti…!!”

La scena è interrotta dall’ingresso in scena da destra di Grazia.

158 – GRAZIA – (Rientra da destra con passo sostenuto, fermandosi subito dopo l’entrata PER AS

SISTERE ALL’ULTIMA FRASE DI ROSALIA E AL TENTATIVO DI REAZIONE DI MARIO. Ha

con se un cuscino, un lenzuolo, una federa) “Già…!!!!!!” (Spara a tutta voce fermando la scena) “Quando si ricorda….” (Ribadisce feroce) “…è ANCHE…” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “….casa sua…!!!”

L’intervento di Grazia contribuisce a calmare glia animi e portare la situazione a livelli di calma per lo meno apparenti anche se Rachele e Santuzzo continuano a guardarsi decisamente male, non-

chè a un pronto cambiamento di Mario che si rivolge immediatamente verso di lei.

159 – MARIO – (Rimane interdetto dall’intervento perentorio di Grazia, poi, come d’incanto cam-

bia espressione: con aria ebete) “Grazia….!!!”

160 – GRAZIA – (Lo osserva un attimo interdetta) “Si….?!?!?”

161 – MARIO – (A tutta voce, con aria sognante) “GRAAZIAAAA…..!!!!!!”

162 – GRAZIA – (Ha le mani ingombre: vorrebbe proseguire per depositare il suo fardello in camera. Decisamente seccata, anch’essa a gran voce) “Ooouuuuhhhh….!!!!!”

163 – MARIO – (Con aria trasognata e un filo di voce) “Galinaaaaa….!!!”

164 – GRAZIA – (Non capisce) “Eh…?!?!?”

165 – MARIO – (Concitato, a gran voce) “GALINAAAAAA…..!!!!!”

166 – GRAZIA – (A muso duro, con rabbia) “Allocco…!!!!!!!!”

167 – RACHELE – (Ha seguito la scena: interviene a chiarire l’equivoco) “Ma no, Grazia….” (Si affretta a precisare) “Mario vuole solo dirti che ha vinto il primo premio del concorso a premi Una giornata con Galina e che quindi Galina Kocimilova….” (Spiega con sussiego) “…che è una star Ucraina della tv sarà nostra ospite per una giornata intera…” (Con un sorriso a tutta bocca) “Dal mattino presto….” (Garrula, spalancando le braccia) “….al mattino dopo…!!!” (Strappa la lettera dalle mani di Mario e la porge a Grazia) “Leggi qui…!!”

Nel frattempo, Santuzzo ha richiamato l’attenzione di Rosalia appartandosi con lei all’angolo oppo

sto, nei pressi del tavolo: i due stanno confabulando

168 – SANTUZZO – (A Rosalia ,illuminandosi) “Miiiiiii….star della televisione….??” (Con un sorriso beffardo) “Direi autentica benedizione…!!”

169 – ROSALIA – (Stupita) “E pecchè…??”

170 – SANTUZZO – (Perentorio, fa il tipico gesto siciliano di diniego col capo accompagnato dal-

lo schioccare della lingua) “Sccccctttt….” (Fa roteare velocemente una mano) “Cose di cosa nostra sono…!!”

Intanto Grazia sta cercando disperatamente di leggere la lettera che Rachele tiene fra le mani

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171 – GRAZIA – (Cerca disperatamente di leggere la lettera fera le mani di Grazia: ovviamente non ci riesce. Sbuffa pesantemente, muove stizzita verso il tavolo e vi butta sopra cuscino, lenzuola e federa. Poi torna sui suoi passi e prende la lettera dalle mani di Rachele. Legge rapidamente il fo

glio, poi, riconsegnandolo a Rachele, con un’espressione fra l’incredulo ed il rassegnato) “Effetti-

vamente….!!” (Commenta. Poi, a Mario: con un’espressione che non ammette repliche) “Sei tutto scemo…!!!!”

172 – MARIO – (Sempre più in estasi) “No, piccioncino mio…!!!” (La apostrofa abbracciandola e provocando in lei un’espressione di sommo disgusto) “Sono Mario Marcato, l’uomo più felice del creato…!!!!!”

173 – GRAZIA – (Lo riporta velocemente alla realtà) “E io sono Grazia Cervi….” (Gli ringhia qua

si in faccia) “…moglie sull’orlo di una crisi di nervi…!!!”

Ancora una volta l’intervento risoluto di Grazia riporta ordine. C’è un attimo di silenzio assoluto in cui Grazia passeggia a piccoli passi e in pochissimo spazio per la scena

175 – GRAZIA – (Passeggia alcuni secondi meditabonda, le mani unite dietro la schiena, per la scena: poi, a Rachele) “Di un po’, ma siamo sicuri che…..”

176 – RACHELE  - (La interrompe: categorica) “Grazia, fidati…” (Allarga le braccia in un gesto si scontata ovvietà) “Io….”

177 – GRAZIA – (La interrompe a sua volta) “Alt…!!!” (La blocca con un gesto della mano aper-

ta) “Ho capito…” (Conclude drastica) “Conosci il mestiere…!!”

Grazia sbuffa violentemente passeggiando ancora qualche secondo, questa volta a passi più ampi, per la scena, poi si rivolge al marito.

178 – GRAZIA – (Si blocca davanti a Mario) “Senti un po’, genio…” (Sbotta) “Visto che c’è da al-

loggiare anche ‘sto pinguino…” (Indica Santuzzo PROVOCANDO LA SUA REAZIONE COLLERI-

CA PER L’APPELLATIVO CHE SI SENTE AFFIBBIARE, REAZIONE ANCORA UNA VOLTA RINTUZZATA DA ROSALIA) “…dove ce la mettiamo a dormire ‘sta Galina…??”

179 – MARIO – (La guarda di sottecchi: poi, sornione, con aria compiaciuta per quello che sta per dire, sghignazzando poi acutamente subito dopo) “Nel pollaio…??”

180 – GRAZIA – (Passandosi lentamente la mano sul volto a frenare la rabbia, a voce alta e denti stretti) “Gesù aiutami o prima di domani giuro che divento vedova…!!!!”

181 – RACHELE – (Vede Grazia ormai sull’orlo del tracollo e cerca di prendere in mano la situa-

zione prima che le cose degenerino: Si avvicina a lei) “Suvvia, dai….!!” (La prende sottobraccio) “Per una notte non è la fine del mondo…” (La porta sottobraccio verso Santuzzo e Rosalia: con un sorriso di accattivante ovvietà) “Ci possiamo arrangiare…!!!”

182 – GRAZIA – (Si blocca) “Giusto…!!!!” (Sentenzia, Poi, sibillina) “E so anche come fare…!!!” (Si stacca da Rachele: poi, perentoria, indicandola) “In camera tua a cambiare il letto: la Kocimilo

va la alloggiamo li…” (Si dirige al tavolo) “Io preparo la stanza…” (Raccoglie cuscino, lenzuola e federa poi indica Santuzzo, provocando un’altra tiepida reazione dello stesso subito rintuzzata da Rosalia) “…al bandito Giuliano, qui….” (Poi si rivolge a Mario) “E tu….” (Lo apostrofa perento-

ria, a tutta voce) “…SUL DIVANO…!!!!” (Scrolla le spalle) “Tanto ci sei abituato !” (A Rachele che è rimasta bloccata vicino a Santuzzo e Rosalia) “Tu dormi con me…!!”

183 – RACHELE – (A mezza voce, non senza timore e imbarazzo) “Ssssssii, Grazia…!!”

184 – GRAZIA – (Ancora a Rachele, venefica) “Anch’io conosco il mestiere…!!”

185 – MARIO – (Cerca timidamente di ribattere. A Grazia) “Maaaa….amore…” (Obbietta) “Sul di

vano…” (Lo indica) “E’ freddo….!!!”

186 – GRAZIA – (Perentoria) “Cercati una coperta….” (Lo rintuzza) “…e non rompere le scatole!”

187 – MARIO – (Vorrebbe ancora provare a ribattere) “Ma….”

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188 – GRAZIA – (Feroce, a gran voce, indicando con il braccio l’uscita di destra) “MARSCH…!”

189 – RACHELE – (Prima di uscire da sinistra, con soggezione) “Si Grazia, subito…!!!”

190 – GRAZIA – (Prima di uscire a sua volta da sinistra, a Rosalia e Santuzzo) “Scusate, signori…

…” (Li apostrofa con una punta di veleno) “Torniamo subito…!!” (Fa per uscire, poi si blocca pro-

prio sull’uscita: ancora a Rosalia e Santuzzo) “Naturalmente….” (Aggiunge con perfidia prima di uscire) “Fate pure come se foste a casa vostra….!!!”

191 – MARIO – (Guarda un attimo imbambolato Rachele e Grazia uscire da destra, poi si rianima.

Scattando a sua volta verso destra e uscendo, a gran voce) “Amore…AMOREEEE….” (Rincorre Grazia con la voce) “Io non so dove sono le coperteeeeee…..!!!!!!!!”

La scena rimane ferma alcuni istanti con Santuzzo, fermo immobile con un sorriso sornione stampa

to sul viso e Rosalia imbambolata a guardarlo. Poi, dopo alcuni secondi, da sinistra rientra in sce-

na Antico, sulla sedia a rotelle, accompagnato dalla fedele Maria Von Vale.

192 – MARIA – (Da fuori a destra, a tutta voce) – “Ein…zwein…drein…fier…!!! Ein….zwein…drein…fier…!!!”

193 – ANTICO – (Anch’egli da fuori a destra, sempre a tutta voce) “Evviva il comuni

smo e la libertaaaaaaa…….!!!!”

194 – SANTUZZO – (Sobbalza) “Cu fu….?!?!?”

In quel momento, da destra, entra Maria che spinge Antico.

195 – ANTICO – (Arriva quasi a centro scena, poi CON UN GESTO DELLA MANO stoppa Maria) “Plotoneeeeeee…..” (Con un gesto imperioso della mano, a tutta voce) “ALT….!!!!!”

196 – MARIA – (Con fare militaresco, secca) “Jawhol…!!!”

197 – ANTICO – (A Santuzzo, imperioso, indicandolo con l’indice) “Lei…!!!”

197 – SANTUZZO – (Sorpressisimo, si indica: con meraviglia) “Io…?!?!?!?” (Poi, a Rosalia, deci

samente seccato) “Chi minchia vuole…” (Agitando una mano a pigna) “….iddu minchiuzzu…?!?!”

198 – ROSALIA – (Con deferenza) “Santuzzo…” (Si affretta a spiegare) “Fuori di testa è…!!”

199 – ANTICO – (Ancora imperioso, a Santuzzo) “E’ stato in un gulag, vero…??”

200 – SANTUZZO – (Assolutamente interdetto) “Gulag…?!?!?” (Poi, categorico, accennando ad alzarsi) “Lupara…!!”

201 – ROSALIA – (Lo ferma) “Nooooo….!!!!” (Spiega con convinzione) “Il suocero della signora Grazie è…!!!”

202 – ANTICO – (Cattedratico, sempre intervallando le frasi con lunghe pause) “Voi controrivolu

zionari…” (Pausa) “Dovete… portare…. assoluto rispetto per CHI…” (Sottolinea la parola alzan

do il tono della voce. Fa un’altra pausa) “Sprezzante del pericolo…” (Pausa) “Ha portato pace e prosperità al nostro paese….!!!” (Poi, rivolgendosi a Maria) “Vero…??”

203 – MARIA – (Sempre militaresca, asettica) “Jahwol, mein fuhrer…!!!” (Poi, a Rosalia, di sottec

chi) “Scusate…” (Lascia per un attimo la sedia: allargando leggermente le mani) “Io dofere accon-

tentare…” (Poi, girandosi l’indice sulla tempia, con aria desolata) “Lui ezzere….!!”

204 – SANTUZZO – (Stizzito) “E allora…” (Sbotta agitando le braccia) “Au manicomio lo dovete pottare…!!!!”

205 – MARIA – (Scatta sull’attenti) “Jahwol…!!!” (Poi, agguantando la sedia e spingendola a pas

so ritmato verso l’uscita di destra uscendo poi da quel lato) “Ein…zwein…trein…fier…!!!”

206 – ANTICO – (Spinto fuori da Maria, A TUTTA VOCE) “L’ internazionale di Lenin……futura

umanitààààààà……..!!!!!!!”   

La scena rimane qualche attimo ferma con Rosalia decisamente interdetta e Santuzzo che sacramen

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ta in silenzio contro Antico, poi è quest’ultimo a riprendere il filo del discorso

207 – SANTUZZO – (A Rosalia, con fare sospettoso) “Rosalia, quella che arriva dall’Ucraina attro che star della televisione !!” (Spiega con sussiego) “Io…accà sono venuto per incontrare un contatto della famiglia di Kiev, in Ucraina…” (Fa una pausa studiata: poi si illumina) “E questo contatto Irina Koleshnikova si chiama.…!!” (Perentorio, sentenzia) “Idda emissario della famiglia fu…!!”

208 – ROSALIA – (Rimane un attimo interdetta) “Ma, Santuzzo…” (Obbietta) “…come ha fatto la famiglia di Kiev a sapere che tu qui alloggiavi se neanch’io ancora lo sapevo….?!?!?”

209 – SANTUZZO – (Flemmatico) “Rosalia….” (Ribatte con certezza assoluta) “La famiglia….mil

le orecchie tiene…!!!”

210 – ROSALIA – (Con l’aria di chi ha capito tutto) “Aaaahhhh….!!!”

211 – SANTUZZO – (Con sinistra ovvietà) “Eeeeehhhh….!!!”

212 – ROSALIA – (Rimane un attimo pensierosa, poi) “Santuzzo….” (Obbietta nuovamente) “......

ma come fece la famiglia a saper che tu proprio oggi arrivavi che nenach’io ancora lo sapevo ?!?!?”

213 – SANTUZZO – (Ancora flemmatico) “Rosalia….” (Ribatte ancora categorico) “La famiglia...

….mille occhi tiene…!!!”

214 – ROSALIA – (Ancora con l’aria di aver capito tutto) “Aaaaahhhh….!!!!”

215 – SANTUZZO – (Sempre sinistramente ovvio) “Eeeeehhhhh….!!!!!”

216 – ROSALIA – (Dopo essere rimasta ancora per qualche istante sopra pensiero) “Santuzzo….” (Riparte alla carica) “E se la famiglia….sbagliata si fosse…?!?!?”

217 – SANTUZZO – (Sempre con l’identica flemma) “Rosalia….” (Ribatte nuovamente) “La fami-

glia….mai si sbaglia….!!!”

218 – ROSALIA – (Sempre con la stessa aria convinta) “Aaaahhhhh….!!!!”

219 – SANTUZZO – (Senza perdere la sua sinistra ovvietà) “Eeeeehhhh…..!!!!!”

220 – ROSALIA – (Rimane ancora un attimo in pensieroso silenzio: non è per niente convinta) “Santuzzo….” (Riprova ancora) “…e se questa volta, invece, la famiglia si fosse sbagliata….?!?!?”

(Allarga leggermente le braccia) “Galina…Irina….” (Scuote leggermente la testa) “…sicuro che la stessa pessona sono…???”

221 – SANTUZZO – (Fa spallucce) “E si fosse….” (Commenta imperturbabile) “…sempre modo di rimediare c’è…!!!”

222 – ROSALIA – (Con un pizzico di meraviglia) “A si…?!?!?” (Incuriosita) “E quale…??”

223 – SANTUZZO – (Senza dire una parola si avvicina al tavolo, rovita qualche attimo nei baga-

gli che ha con se e ne tira fuori una lupara: deciso, mostrandola a Rosalia) “Iddu….!!!!!”

224 – ROSALIA – (Ha un leggero sobbalzo: secca, lievemente imbarazzata) “Ah…!!”

225 – SANTUZZO – (Secco a sua volta, senza tradire emozioni di sorta) “Eh…!!”

C’è ancora un attimo di silenzio, durante il quale Santuzzo ripone la lupara nel bagaglio e Rosalia rimane impalata ad osservarlo.

Poi Rosalia riparte alla carica.

226 – ROSALIA – (Timidamente) “Santuzzo….” (Obbietta ancora) “Sicuro che il metodo giusto è.

….?!?!?”

227 – SANTUZZO – (Ha finito di raccogliere il bagaglio. Con un sorriso beffardo) “Ma cetto…!!” (Si avvicina a Rosalia) “Lo dice anche la canzone che si canta dalle nostre patti…!!”

228 – ROSALIA – (Lo guarda stranita) “Canzone…?!?!?” (Chiede) “Santuzzo….quale canzone ?”

SANTUZZO PRENDE ROSALIA SOTTOBRACCIO, POI, AVVIANDOSI CON LEI ALL’USCITA DI SINISTRA

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229 – SANTUZZO e ROSALIA – (Avviandosi sottobraccio all’uscita di sinistra, cantando entram-

bi a squarciagola) “Sciuri, sciuri….sciuri di tuttu l’annu….LUPARA chi…mi dasti ti la tonnu…!!”

-S  I  P  A  R  I  O  -


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-  SECONDO ATTO  -

La scena è rimasta praticamente identica. Alcuni particolari (la presenza di un vaso con dei fio

ri freschi sul tavolo, il lavandino e il tavolo stesso ripuliti e rassettati, alcuni dettagli negli abiti dei protagonisti) faranno notare che siamo al mattino del giorno dopo.

All’apertura del sipario, la scena è vuota. Sul divano si possono notare un cuscino stazzonato e una vecchia coperta ammonticchiata in un angolo. 

Passano pochi secondi, poi, da sinistra fanno irruzione in scena Grazia e Mario.

1 – GRAZIA – (Entra per prima: è decisamente alterata ed è vestita di tutto punto per uscire di ca-

sa. Appena dentro scena, rivolta all’indietro) “E invece io ti dico di si…!!” (Spara a tutta voce. Pro

segue fino a centro scena e si ferma: voltandosi verso l’uscita di sinistra) “Quel tizio che abbiamo in casa è un killer della mafia…!!!!”

2 – MARIO – (La segue a breve: è vestito ancora sommariamente ed ha l’aria stravolta di chi ha passato una notte non proprio piacevole) “Ma fammi il piacere, dai…!!” (Obbietta piccato ma con scarsa decisione. Prosegue verso il centro scena con passo incerto) “Come puoi dire….” (Si blocca

chinandosi di colpo e premendosi una mano su un fianco) “Aaaaahhh…!!!!” (Si lamenta con voce flebile. Poi, con aria sofferente, togliendosi la mano dal fianco e agitandola nervosamente, prosegu

endo a passo ancora più incerta, leggermente curvo, fino  a raggiungere Grazia a centro scena, fra se, commenta) “Dolore fisico bestiale….!!!!”

3 – GRAZIA – (Non lo considera: imperterrita) “Ha addirittura la lupara nel bagaglio…!!” (Sbraita ancora in faccia a Mario) “Cosa vuoi di più per crederci ??” (Lo incalza acida) “Che ammazzi qual

cuno sotto i nostri occhi…?!?!?!?”

4 – MARIO – (Si scuote) “Sssssssccccctttttt…..!!!!!!” (La rimbrotta agitandosi vistosamente. Indi-

cando l’uscita di sinistra con un braccio) “Vuoi svegliare Galina….?!?!?!?”

5 – GRAZIA – (Scrolla le spalle) “Vista l’ora…” (Ribatte sarcastica guardando l’orologio) “La tua Galina avrebbe già dovuto fare l’uovo….altro che storie…!!!”

6 – MARIO – (Scimmiottando una risata sarcastica) “Aaah…aaah….aaaahhh…!!” (Ribatte secca-

to) “Spirito di patata…!!”

7 – GRAZIA – (Lo scimmiotta a sua volta) “Aaaahhh…aaaahhhh….aaaahhhh….!!” (Ribatte venefi-

ca. indicandolo) “Spirito da pavimenti…!!”

8 – MARIO – (Non la considera: in estasi) “Galina…!!” (Ripete estasiato) “Galinaaaa…!!!” (Rinca

ra la dose) “Ma l’hai vista…??” (Scatta per avvicinarsi ulteriormente a Grazia: il movimento gli

procura un’altra fitta al fianco. Se lo attanaglia nuovamente con la mano piegandosi nuovamente in avanti ed emettendo un grido secco di dolore) “Aha…!!” (Poi, nuovamente in estasi, ridandosi un contegno) “Dico…” (Ripete quasi scandendo le parole) “…l’hai…vista…?!?!?”

9 – GRAZIA – (Scrolla le spalle) “Più che vederla io e tua figlia l’abbiamo sentita…!!” (Spara deci

sa. Poi, rincarando la dose, mentre Mario la osserva con sguardo meravigliato ed interrogativo) “Russa che sembra una segheria a vapore….!!!!”

10 – MARIO – (Piccato, la manda al diavolo con un plateale gesto della mano) “Ma vaaa….!!!!” (Il gesto repentino gli provoca un’ulteriore fitta, di intensità ancora maggiore, al fianco dolente. Ri

pete il gesto di artigliarlo con la mano lasciandosi fuggire un grido di dolore questa volta ancora più accentuato) “Aaaaaahhhhhh…..!!!!!” (Poi, dirigendosi verso il tavolo contorcendosi, a passo strascicato) “La tua è tutta invidia…” (Si lascia cadere pesantemente su una sedia) “Altro che sto-

rie…!!!!!”

11 – GRAZIA – (Non lo considera: guardandolo preoccupata) “Ma si può sapere cos’hai da contor

certi come una biscia…??”

12 – MARIO – (Trasale) “Cos’ho…?!?!?” (Scatta in piedi come una molla, il dolore al fianco lo pu

nisce. Urla di dolore allungandosi in avanti) “AAAAAHHHHH…..!!!!!!!!” (Poi, schiumante di rab

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bia, cercando di avvicinarsi nuovamente a Grazia, quasi piegato in due) “Mi hai fatto dormire su

quel maledetto divano…” (Lo indica) “…praticamente scoperto e ora vieni a chiedermi che cos’ho?

(Risentito) “Vergognati…!!”

13 – GRAZIA – (Trasale: schiumante di rabbia) “Iooooo…..?!?!?!?!” (Si indica) “Tu piuttosto…” (Lo indica lanciandogli contro l’indice provocatorio di una mano) “…dovresti vergognarti di aver portato in casa quella specie di pesciarola che russa di la…” (Indica l’uscita di sinistra) “…e quella strga che l’accompagna e che adesso alloggia alla locanda in fondo al paese…!!”

14 – MARIO – (Vuole essere spiritoso:Con saccente sarcasmo) “Ucraina, prego…!!”

15 – GRAZIA – (Furibonda) “Fa niente….” (Lo rintuzza) “Fa rumore lo stesso…!!”

16 – MARIO – (Seccato) “Perché tu allora…” (La rampogna a sua volta) “Cos’hai fatto con quella specie di topastro che dorme nella stanza degli ospiti  eh…?!?!?” (Fa una brevissima pausa: a brac-

cia conserte, rincara la dose) “Non hai fatto la stessa cosa…..??”

17 – GRAZIA – (Furibonda) “E infatti me ne sto già pentendo…!!” (Gli ringhia quasi in faccia) “E sto andando dai Carabinieri….” (Girando i tacchi e avviandosi a destra) “…per levarmelo di torno!

(Si blocca) “E quando torno…” (Si volta verso Mario: con veemenza) “…prega Iddio di aver già

provveduto a svegliare, di la ….” (Indica l’uscita sinistra) “…la Galina Ucraina che russa ed averla già fatta sgomberare perché altrimenti…” (Si avvicina di qualche passo a Mario arrivando quasi a toccargli il naso con il suo) “I Carabinieri invece di uno sfratto…” (Gli mette un dito davanti agli

occhi: poi, prima di girare nuovamente sui tacchi e muovere ancora verso destra, agitandogli que-

sta volta due dita davanti agli occhi) “…dovranno farne DUE…!!!!!!!”

18 – MARIO – (Capisce al volo la situazione: prova a cambiare tattica. Con voce pietosa) “Grazia.

aaaa….!!!!!”

19 – GRAZIA – (Si ferma di scatto: girandosi lentamente verso Mario, con voce secca) “Che c’è ??

20 – MARIO – (Con aria da cane bastonato) “Grazia, ti prego….” (Scuote la testa: supplichevole) “Non puoi farmi questo….!!!!”

21 – GRAZIA – (Provocatoria) “Ah no…????”

22 – MARIO – (Guaendo quasi) “Eh no…!!”

23 – GRAZIA – (Con stizza) “E perché…?!?!?!?”

24 – MARIO – (Gli si dipinge un sorriso ebete sulle labbra) “Perché con Galina io sono Mario Mar

cato…” (Allarga le braccia: enfatizzando le parole) “…un felice pensionato…!!!”

25 – GRAZIA – (Schiumante rabbia) “E io invece sono Grazia Cervi…” (Gli urla contro prima di girare nuovamente sui tacchi e uscire velocemente da destra) “…moglie che ha perso il controllo dei nervi…!!!!!!!!!!”

26 – MARIO – (Guarda Grazia uscire, poi, trafelato prova a richiamarla) “Grazia….!!!!” (Il primo richiamo non ha alcun effetto: assume un’aria feroce e prova nuovamente a chiamarla questa volta con tono brusco, muovendo nel frattempo verso destra per rincorrerla) “GRA….” (Spara a gran vo

ce. Il dolore al fianco lo blocca: si piega in due emettendo un grugnito sinistro) “Aaaaaaahhhhh...!”

(Rimane un lungo istante piegato a metà contorcendosi per il dolore e sacramentando tra se a tutta voce) “Ma porca…” (Grugnisce avviandosi verso il tavolo) “MA PORCA….!!!!!” (Ribadisce crol-

lando letteralmente a sedere continuando a contorcersi mano sul fianco) “Porcaccia la sua miseria orba e maledetta…!!” (Smoccola pesantemente) “Una notte da incubo m’ha fatto passare…!!!” (In-

vesce indicando l’uscita di destra chiaramente nei confronti di Grazia) “M’ha causato questo infer-

no…” (Si indica il fianco) “…e glie ne viene ancora..!!” (Scrolla sconsolato la testa) “Le donne…” (Commenta amareggiato) “…che brutta razza…!!!” (Scrolla le spalle) “Bah…!!” (Mugugna poi) “Fammi andare a vedere di la…” (Si alza non senza fatica, continuando a contorcersi e smoccolare

“…se trovo un analgesico, altrimenti…!” (Uscendo da sinistra e alternando le parole a gemiti e con

torcimenti vari) “Ma porca quella zozza…..ahia…maledetta miseria….ahiaa…!!!!”

La scena rimane vuota alcuni istanti, poi, da sinistra, fanno il loro ingresso Santuzzo e Rosalia.

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27 – ROSALIA – (Entra seguendo a pochi passi Santuzzo, sempre in secondo piano rispetto a lui.

Al cugino, ossequiosa come sempre) “Santuzzo…” (Chiede sommessamente) “…riposato bene hai ?

28 – SANTUZZO – (E’ entrato per primo, fermandosi un attimo subito dopo l’ingresso e rimanen-

do qualche istante ad osservarsi intorno circospetto. Poi, con la sua solita baldanza, si è diretto al tavolo sedendosi comodo. Fa spallucce: con un’espressione di vago disgusto) “’N’zomma….”

29 – ROSALIA – (Vagamente interdetta) “Ah…!!”

30 – SANTUZZO – (Con un’espressione di scontata ovvietà) “Eh..!!”

31 – ROSALIA – (Rimane in silenzio qualche istante, poi, melliflua) “Santuzzo…” (Chiede ancora

“Mangiato bene hai….?”

32 – SANTUZZO – (Imperturbabile, con la stessa espressione di prima) “’N’zomma…”

33 – ROSALIA – (Ancora vagamente interdetta) “Ah…!!”

34 – SANTUZZO – (Questa volta decisamente seccato) “Eeeehhh…!!!!”

35 – ROSALIA – (Rimane in silenzio, chiaramente imbarazzata, alcuni istanti poi ci riprova) “San-

tuzzo…” (Chiede ancora sempre più melliflua e preoccupata) “La colazione vuoi…??”

36 – SANTUZZO  - (Con flemma autoritaria, senza scomporsi) “Rosalia, incontrare Irina e andam-

mene al più presto da questa topaia vorrei…!!”

37 – ROSALIA – (Scatta quasi sull’attenti come un soldato) “Miiiiii….!!!!” (Esclama) “Cetto, San-

tuzzo, cetto…!!!” (Cerca di rassicurarlo. S’illumina) “Ieri sera…” (Comincia a raccontare concita-

ta avvicinandoglisi) “Quando tu già ti eri ritirato…” (Si siede accanto a lui) “Due pessone sono arri

vate….” (Con un’espressione furbesca) “E una….”  (Sibillina) “….fimmina…” (Plateale, spalan-

cando le braccia) “…Gallina si chiama…!!”

38 – SANTUZZO – (Imperturbabile, glaciale) “E l’altra…??”

39 – ROSALIA – (Con enfasi) “Masculo è…iuto se n’è…!!!”

40 – SANTUZZO – (Sposta lentamente lo sguardo verso di lei, poi con un cenno deciso della testa gli indica l’uscita di destra)

41 – ROSALIA – (Scatta come una molla) “Cetto, Santuzzo, cetto…” (Avviandosi verso l’uscita di destra) “Subito vado….” (Uscendo poi velocemente) “E subito m’infommo…!!”

La scena rimane ferma alcuni istanti con Santuzzo immobile sulla sedia, coppola lievemente abbas-

sata,mani a reggersi il panciotto e occhi socchiusi quasi dormisse, poi, da destra, fa il suo ingresso in scena Patrizia Oliva, imbonitrice televisiva.

42 – PATRIZIA – (Da fuori a destra) “E’ permesso…?!?!?” (Spara a gran voce) “C’è nessuno in casa…???” (Dopo qualche attimo entra da destra: è una persona dal passo e dai modi rapidi e sbri

gativi, giovanile e vestita in modo che vorrebbe essere elegante – BELLISSIMO SAREBBE AFFI-

BIARGLI UN PAPION  A POIS E UN PASIO DI SCARPE CHE STONANO TOTALMENTE CON IL VESTITO CHE INSOSSA – N.d.a. Si ferma qualche istante subito dopo l’ingresso, guarda un atti

mo interdetto Santuzzo, scrolla le spalle con evidente fastidio, poi) “Macchè…” (Sacramenta fra se con evidente fastidio. Avviandosi al tavolo e posandoci sopra la valigetta che ha con se, sentenzia) “Nessuno !”

43 – SANTUZZO – (Alza appena lo sguardo da sotto la coppola) “Pecchè…” (Chiede impassibile) “Io nessuno sarei…??”

44 – PATRIZIA – (Sta aprendo la valigetta, in piedi accanto al tavolo, e tirando fuori dei documen

ti che poggia poi a loro volta sul tavolo) “Ah….!!” (Esclama interdetto) “Perché lei…” (Chiede poi con il tono di chi si aspetta una risposta positiva) “…è della famiglia…???”

45 – SANTUZZO – (Ancora impassibile) “Pecchè…” (Volge quasi impercettibilmente  lo sguardo verso di lui) “Non si vede …?!?!?”

46 – PATRIZIA – (S’illumina) “Ma certo…!!!!” (Esclama: si dirige verso Santuzzo) “Permette..??”

(Spara a tutta voce) “Patrzia Oliva….” (Tende di scatto la mano verso di lui) “…intrattenitrice tele visiva…!!!”

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47 – SANTUZZO – (Sempre impassibile) “Pecchè….” (Ignorando la mano tesa di Massimo) “…co

sì vi chiamano adesso…???”

48 – PATRIZIA – (Si blocca: gli si gela il sorriso sulle labbra. Interdetto) “Beh…” (Ritrae lenta-

mente la mano tesa) “Veramente….ci hanno sempre chiamato così…!!”

49 – SANTUZZO – (Sempre con la stessa flemma, prendendo atto della risposta) “Aahhh….!!!”

50 – PATRIZIA – (Non riesce a capire) “Eh…!!” (Risponde con scontata ovvietà. C’è una brevissi

ma pausa, poi prova a scuotersi) “Comunque….” (Rompe gli indugi) “Se lei è della famiglia…” (Va al tavolo e prende alcuni fogli che aveva prima depositato sullo stesso) “….penso che posso di-

re a lei ciò che devo dire e prendere con lei gli accordi che devo prendere….” (Si dirige nuovamente verso Santuzzo che rimane assolutamente immobile: si blocca. Ancora interdetta, scuotendo legger-

mente la testa con aria preoccupata) “O no…?!?!?”

51 – SANTUZZO – (Senza cedere di un millimetro) “Pecchè…” (Fa roteare leggermente l’indice staccando per un attimo la mano dal panciotto e ricollocandola subito dopo alla posizione di par-

tenza indicandosi intorno) “Attra gente della famiglia vede…??”

52 – PATRIZIA – (Interdetto) “Nnnnnnoo, ma….”

53 – SANTUZZO – (Imperterrito, fa un leggero gesto con il capo come per dire “E allora..”)

54 – PATRIZIA – (Si riprende) “Be…bene…!!!” (Si avvicina a Santuzzo e si siede di fronte a lui) “Come lei certamente saprà….”

55 – SANTUZZO – (Lo interrompe facendo schioccare la lingua nel tipico rumore che indica il diniego) “Io…” (Replica monocorde) “Io…” (Scuotendo quasi impercettibilmente la testa) “….nien

te sacciu…!!”

56 – PATRIZIA – (Si blocca di nuovo: si gira verso la platea e fa una smorfia di stupefatta meravi-

glia. Poi cerca di recuperare: a Santuzzo) “Glielo dico io….” (Azzarda. sfodera un sorriso a tutta bocca: indicando per terra con l’indice, categorico) “In questo momento…!!”

57 – SANTUZZO – (Muove appena le labbra in una smorfia interlocutoria. Sillabando appena) “Ah…!!”

58 – PATRIZIA – (Scuote la testa in evidente confusione. Poi riprova) “Come lei sssss……” (Si blocca: si rivolge ancora alla platea muovendo una mano a pigna con sguardo interlocutorio come per dire “e adesso cosa gli dico ?”. Poi si illumina) “Come saprà fra qualche attimo….!!!!” (Spara a tutta voce. Brevissima pausa: sbuffa pesantemente come chi si è tolto un grosso peso dallo stoma-

co, poi riprende il discorso) “Io sono qui in qualità di manager e portavoce di Galina Kocimilova, nota star Ucraina che…”

59 – SANTUZZO – (Stacca di scatto una mano dal panciotto interrompendolo) “Ucraina…??”

60 – PATRIZIA – (Sorpresa dalla domanda) “Eeeeee….si…!!!”

61 – SANTUZZO – (Riporta la mano alla posizione originale sul panciotto. Sibillino) “Di Kiev ?”

62 – PATRIZIA – (Disorientata, non capisce) “Eeeeeeeeeee….si…!!!!

63 – SANTUZZO – (Scatta rapido con lo sguardo verso di lui, bucandolo con gli occhi) “Picciotta sei…??”

64 – PATRIZIA – (Non sa cosa rispondere) “Beh….” (Butta li in sommo imbarazzo) “…penso di si…!!!!”

65 – SANTUZZO – (Torna ad essere pacato) “E idda….” (Lo rifolgora con lo sguardo) “…quando arriva…??”

66 – PATRIZIA – (Decisamente sorpresa) “Ma…..” (Replica con scontata ovvietà) “E’ già qui…!!

67 – SANTUZZO – (Scatta in avanti come una molla: trafelato) “Già qui….?!?!?!?”

68 – PATRIZIA – (Sconcertata) “Ma si….!!” (Si allunga verso di lui: con stupore) “Lei non ne era al corrente…??”
69 – SANTUZZO – (Schiocca la lingua in segno di diniego)

70 – PATRIZIA – (Con un largo sorriso) “Ma allora penso sia l’unico della famiglia a non essere stato informato…!!”

71 – SANTUZZO – (Emette un grugnito sinistro: alla platea) “Rosalia….schifosa….” (Commenta

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acidissimo in mezzo ai denti ma ben udibile) “Poi io e te facciamo i conti…!!”

72 – PATRIZIA – (Prosegue nel suo racconto) “Come preannunciato alla famiglia, siamo arrivati ieri sera….” (Si avvicina a Santuzzo: con tono confidenziale) “La signorina Galina è di la in camera che sta riposando….” (Indica l’uscita di sinistra) “Sa….il viaggio l’ha stancata molto…!!”

73 – SANTUZZO – (Scatta in piedi: categorico) “Ammo n’inne…!!!”

74 – PATRIZIA – (Lo ferma) “E no…” (Più convincente possibile) “Prima c’è da firmare il contrat

to…!!”

75 – SANTUZZO – (Si ferma, si gira di scatto) “Contratto….???” (Agita ancora la mano a mo di pigna) “Che mizzica dici picciotta…?!?!?”

76 – PATRIZIA – (Professionale) “E beh…sa….”  (Si alza) “Ci sono delle spese….” (Va al tavolo e raccoglie alcuni altri fogli) “Il viaggio….” (Si avvicina a Santuzzo e comincia a porgerglieli) “….

il soggiorno adeguato…il concerto…”

77 – SANTUZZO – (Gli si illuminano gli occhi) “Concetto….?!?!?!?”

78 – PATRIZIA – (Convinta) “Si…lo spettacolino che la signorina Kocimilova darà in loco come saggio della sua bravura…!!” (Ricomincia a porgere i fogli a Santuzzo) “C’è da affittare gli stru-

menti….” (Porge un altro foglio a Santuzzo) “Pagare quelli che cantano….”

79 – SANTUZZO – (La guarda stranito) “Miiiiiiii…..!!!!!!” (Chiede sconcertato) “Voi quelli che cantano li pagate pure….?!?!?”

80 – PATRIZIA – (Stupidissima) “E certo….” (Rincara la dose) “Ci mancherebbe…!!!!”

81 – SANTUZZO – (Gli si avvicina) “Noi…” (Comincia a dire agitando leggermente un dito in a-

ria e bucando nuovamente Massimo con lo sguardo) “….quelli che cantano….” (Si passa rapida-

mente un dito sotto la gola emettendo un gorgoglio sinistro) “Ccccchhhhkkkk…..li facciamo fuori !” (Si ricompone, tornando a reggersi il panciotto con entrambi le mani e buttando a terra i fogli avuti da Massimo) “Proprio vero…” (Commenta fra se ad alta voce) “Paese che vai….usanza che trovi…!!” (Poi, indicando l’uscita di sinistra con un cenno del capo, ancora aPatrizia, prima di u

scire da quella parte) “Ammo n’inne…!!!!”

82 – PATRIZIA – (Rimane a guardarlo stranito per un lungo istante, poi si rianima) “No…aspetti signor…” (Lo insegue con la voce cercando nel frattempo di raccogliere i fogli per terra) “Signor...

…” (Non sa il suo nome) “Accidenti….!!!!” (Smoccola a tutta voce. Raccoglie tutti i fogli che può da terra) “Non può svegliare Galina….!!!” (Cerca di fermarlo: uscendo a sua volta da sinistra a passo veloce) “Rischia che si offenda e se ne vada….il contratto non è ancora stato firmato….!!!!!!”

La scena rimane vuota per alcuni momenti, poi, da destra, fanno il loro ingresso in scena Grazia e Rosalia.

83 – GRAZIA – (Entra per prima da destra: è decisamente alterata. Rivolta a Rosalia, che la segue da vicino) “Sissignore…” (Spara a tutta voce: si blocca a centro scena e si gira di scatto verso Ro-

salia) “….i carabinieri…!!!”

84 – ROSALIA – (La segue da vicino, con aria dimessa e afflitta) “Ma…” (Prova timidamente a ri

battere) “…ma…” (Si blocca di colpo allo stop di Grazia a centro scena) “Gesù Maria…!!!!” (Im-

plora quasi con un filo di voce) “Signora…” (Replica poi, compunta e austera) “Voi non sapete che cosa avete fatto…!!”

85 – GRAZIA – (Categorica) “E invece lo so benissimo…!!” (Ribatte stizzita) “So benissimo chi può essere il sedicente cugino Santuzzo Lupara….” (Comincia a girare intorno a Rosalia in senso o

rario) “…ed è proprio per questo che mi sono rivolta alle forze dell’ordine…” (Fa un brusco stop e comincia poi nuovamente a girare in senso antiorario) “Il signor Santuzzo deve IMMEDIATA-

MENTE….” (Sottolinea alzando a dismisura il tono della voce) “…lasciare casa mia insieme a tut-

te le sue carabattole lupara compresa….”  (Si blocca di colpo: feroce, puntando il dito in faccia a Rosalia) “E lei…” (Spara a gran voce: riprende a girare in senso orario) “….anche se non so bene quale sia il suo ruolo in merito…” (Si blocca di nuovo: ringhiando quasi in faccia a Rosalia) “…lo  

                                                                                                       20

deve seguire a ruota e fare in modo di non farsi vedere mai più da queste parti….” (A voce altissima

livida di rabbia) “E’ CHIAROOOO…..?!?!?!?!”

86 – ROSALIA – (Cerca di seguire con il solo movimento della testa l’andirivieni di Grazia finche alla fine si ritrova con un principio di torcicollo. Emette un Fridolino di dolore, agguantandosi il capo con le mani e ruotandolo verso il centro, come per rimetterlo in asse) “Santissima Veggine de l’Addolorata…” (Sacramenta fra se) “I malifizzi mi fici veniri…!!” (Si rida un contegno. A Grazia, a muso duro) “Pecchè….se non ce ne andiamo, chi è che ci butta fuori ?”

87 – GRAZIA – (Di getto, con forza) “Mio marito…!!!”

88 – ROSALIA – (Beffarda) “Iddu…?!?!?” (Poi, con un moto di disgusto) “Omminicchio iè….!!”

89 – GRAZIA – (Furiosa) “Senti, bella…” (Decisa, ancora ringhiando quasi in faccia a Rosalia) “Mio marito è un uomo tutto d’un pezzo…” (Ribadisce con vigore) “….e con le sfere…!!!!”

Rosalia non ha il tempo per ribattere perché in quel momento, da sinistra, fa il suo ingresso in sce-

na Mario sorretto da Rachele.

90 – MARIO – (Entra in scena da sinistra: è piegato in due ed è una maschera di dolore) “Ahia…”

(Mugola con voce stentorea ad ogni passo che fa) “Ahia….ahia…!!”

91 – RACHELE – (Entra a sua volta da sinistra sorreggendo Mario) “Coraggio …” (Lo accompa-

gna verso il tavolo) “Ti ho fatto l’iniezione….il calmante dovrebbe fare effetto entro pochi minuti

…” (Lo aiuta a sedersi) “Fidati di me….” (Gli rivolge un largo sorriso) “…conosco il mestiere…!”

92 – MARIO – (Guarda un attimo Rachele: vorrebbe replicare, ma alla fine alza solo lo sguardo al cielo abbandonandosi ad una lunga serie di contumelie) “Ma porca quella miseriaccia porca e quel-

la porca di una porca….!!!”

93 – GRAZIA – (Si è bloccata. Assiste sconsolata alla scena) “Niente da fare….” (Commenta deso

lata alla fine scuotendo la testa) “E’ indifendibile…!!!!!”

94 – ROSALIA – (Ancora con una smorfia di sommo disgusto) “Omminicchio…!!”

Grazia muove per avvicinarsi a Mario, ma proprio in quel momento, ancora da sinistra, fanno il lo-

Ro ingresso in scena Massimo e Santuzzo in compagnia di Galina.

95 – PATRIZIA – (Rientra per prima con passo deciso con alcuni fogli in mano: è raggiante) “Be-

ne, bene, signor….” (Scorre per un attimo uno dei fogli che ha in mano) “…Lupara…” (Dichiara poi alla fine con una smorfia  di inquietudine) “Come si dice…” (Sentenzia riprendendosi subito) “.....il dado è tratto…!!!” (Si dirige al tavolo) “Vedrà che non se ne pentirà….” (Rivolto a Galina che lo segue come un’ombra da vicino) “…vero Galina…?!?!?”

96 – GALINA – (E’ entrata subito dietro Patrizia  e l‘ ha seguita, docile come un cagnolino, passo dopo passo. E’ ancora in tenuta notturna – vestaglia e camicione da notte – ha due occhiaie profon

de, come di chi è stato svegliato in pieno sonno e non è affatto soddisfatto di come e quanto ha dor-

mito, e non è poi quel mostro di bellezza che si poteva presumere. Alla domanda di Patrizia reagi-

sce con lo sguardo stralunato di chi proprio non sa di quello di cui si sta parlando. Solleva legger-

mente lo sguardo riabassandolo subito dopo e rispondendo con voce meccanica) “Da…!!”

97 – SANTUZZO – (E’ rientrato per ultimo defilandosi immediatamente e mettendosi nella sua so-

lita posizione di fronte a Patrizia: fra se, preoccupato) “Miiiii….” (Commenta a voce sufficiente-

mente alta) “Ma a Kiev….” (Si volge verso il pubblico: stacca una mano dal panciotto, la agita a pigna) “…a famigghia….” (Indica Galina con un gesto sguaiato del braccio: prima di riagguanta-

re il panciotto) “…così malridotta ie….?!?!?!”

98 – PATRIZIA – (Continua a rimettere in ordine i fogli: entusiasta) “Può andare tranquillo che i suoi tremila euro sono stati spesi bene…” (Ribadisce convinto) “Il contratto verrà onorato alla gran

de…!!”

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99 – SANTUZZO – (Sempre fera se, a voce alta) “Tsè…!!” (Ha un moto di commiserazione) “Tre-

mila euro per quattro rapine e due omicidi….” (Commenta amaro) “Da quelle parti….” (Con un ge-

sto emblematico della mano) “…proprio ridotti alla fame sono…!!”

Nel frattempo Rosalia, che da quando sono rientrati Santuzzo, Massimo e Galina si è bloccata di

colpo strabuzzando gli occhi sta disperatamente cercando di richiamare l’attenzione di Santuzzo.

      

100 – ROSALIA – (Si agita disperatamente cercando di richiamare l’attenzione di Santuzzo con ampi gesti. A voce bassa, quasi mormorando) “Santuzzoooo….”

Intanto Patrizia continua a elencare le mirabilie di Galina e dello spettacolo prossimo a venire

101 – PATRIZIA – (Lanciatissima, non si ferma più) “E potrà godersi in diretta esclusivamente per lei e per tutti quelli che solo lei deciderà di invitare uno degli spettacoli più mirabolanti offerti dalla televisione…!! (Si gira verso Galina) “Dico bene, Galina…??”
102 – GALINA – (E’ crollata su una sedia, il capo chino in avanti, sbracandosi completamente. Al

za solo leggermente lo sguardo: meccanicamente, abbassandolo nuovamente subito dopo) “Da…!!

103 –RACHELE – (Che ha seguito interdetta la scena, stupitissima, rivolgendosi a Mario) “Di….”

(Indica a sua volta Galina) “Ma non sa dire altro questa…??”

104 – PATRIZIA – (Attirato dalla voce di Rachele, si rivolge a sua volta verso Mario) “E lei signor

…” (Si interrompe un attimo: controlla con uno sguardo velocissimo il cognome sui fogli che ha con se) “….Marcato…” (Riprende quasi subito) “…sarà ben lieto di spendere la cifra segnata sul contratto che il suo parente….” (Indica Santuzzo) “…ha appena firmato in sua vece…!!”

105 -  GRAZIA – (Interviene di getto: stizzita) “Ma per favore…!!” (Insorge acidissima) “’Sta qui..

…” (Indica Galina) “…più che Galina mi sembra un cammello…!!”

Rosalia continua disperata a cercare di attirare l’attenzione di Santuzzo

106 – ROSALIA – (Smette di sbracciarsi inutilmente. Sbuffa stizzita, poi, mettendo le mani attorno alla bocca ed usandole come amplificatore, a voce più alta, sillabando le parole) “SAN…TUZ…..

ZO….!!!!”

107 – PATRIZIA – (Senza dar tempo a nessuno di replicare, si volge di scatto verso Grazia come morsa da una tarantola) “Signora….lei mi offende…!!” (Si inalbera) “Galina è una delle migliori soubrette d’oltrecortina….” (Continua infervorandosi) “…ed ora vi darà una dimostrazione pratica e IMMEDIATA….” (Sottolinea la parola alzando il tono della voce) “…di quello di cui è capace..”

(Si gira di scatto verso Galina) “Non è vero Galina….?!?!?”

108 – GALINA – (Sempre intontita dal sonno, solleva pesantemente lo sguardo, sbuffa pesantemen

te e poi, prima di abbassarlo di nuovo, meccanicamente) “Da…..!!”

109 – SANTUZZO – (Alle parole di Massimo scatta all’indietro come una molla, togliendosi le ma

ni dal panciotto e cominciando a far correre velocemente il proprio sguardo intorno sibilando) “Minchia…!!!!”

110 – PATRIZIA – (Osserva alcuni secondi Galina che rimane in catarsi, poi, avvicinandosi a lei con passo indeciso, sibila a sua volta con fare deciso e inquieto) “E sbrigati, cretina….!!”

111 – GALINA – (Meccanicamente solleva lo sguardo: senza muovere alcun altro muscolo, con vo

ce baritonale, comincia a intonare) “Ooooo….Natascia….ha fatto tu la piscia….” (Poi, senza inter-

ruzioni, prima di ripiegare, ancora meccanicamente, lo sguardo in avanti, con voce quasi in falset-

to ma in entrambi i casi SGRADEVOLISSIMA e STONATA) “Siiiiiiii…..Dimitri….ne ho fatto venti litri…!!!”

112 – GRAZIA – (Ramane a bocca aperta, sbigottita. Poi, furiosa) “Ma fatemi il piacere, coppia di

                                                                                                       22

mentecatti…!!” (Apostrofa pesantemente Patrizia e Galina) “Altro che tremila euro, tremila calci nel sedere a due per volta fin che non diventan dispari se non raccogliete le vostre carabattole e usci

te immediatamente da casa mia…!!!!!!!!!”

113 – PATRIZIA – (Piccatissima) “E no, signora…!!” (Le si fa incontro) “Il contratto va onorato...

…” (Categorico, indicando Santuzzo) “Il suo parente ormai l’ha firmato…!!!”

114 – GRAZIA – (Con incredula meraviglia) “Il mio che….?!?!?!?”

115 – MARIO – (E’ rimasto fino ad allora seduto al tavolo contorcendosi dal dolore, VANAMEN-

TE RINCUORATO DA RACHELE. Riesce a riaversi) “Ma quale parente….” (Interviene. Cerca di alzarsi di scatto ma una fita lancinante lo fa risedere strappandogli un grido di dolore) “Aaaahhhh.

….!!!!” (Poi, da seduto, quasi ansimando) “Quello è un ospite….” (Indica Santuzzo) “E neanche troppo gradito…!!” (Poi posa lo sguardo su Galina) “Lei invece….” (Sognante) “Galina Kocimilo-

va….!!”

116 – RACHELE – (Guarda Mario con sguardo interrogativo. Poi acida) “Più che altro….” (Cau

stica, rivolta alla platea) “….direi spennacchiatova….!!!!”

117 – PATRIZIA – (Si blocca: a Santuzzo) “Ma come…” (Interrogativo e preoccupato) “Lei non è della famiglia….??”

118 – SANTUZZO – (S’allunga leggermente verso di lei) “Picciotta….” (Chiede con aria di scher-

no) “…ci tieni così poco a campari…?!?!?”

119 – ROSALIA – (S’è stufata di agitarsi cercando di richiamare l’attenzione di Santuzzo con di-

screzione anche se relativa. Si piazza mani sui fianchi e poi, a tutta voce, sillabando nuovamente le parole) “SAN….TUZ….ZOOOOOO………!!!!!!!!!!!!!!”

120 – SANTUZZO – (Si gira di scatto verso Rosalia: austero e imperioso) “Taci, svergognata…..”

(La apostrofa malamente) “Con te i conti…” (Conclude con un gesto significativo della mano) “….

…dopo li facciamo…!!!”

121 – ROSALIA – (Esplode) “NOOOOOOO….!!!!!” (Scatta verso Santuzzo come un’indemoniata: a gran voce, imperiosa) “Ora li dobbiamo fare…!!!!!!”

Nel frattempo, la reazione di Rosalia ha attirato l’attenzione di tutti che si voltano immediatamente verso di lei.

122 – SANTUZZO – (Stupidissimo della reazione inconsulta di Rosalia, la squadra un attimo e poi

staccando ancora una volta una mano dal panciotto e muovendola a pigna, con aria vagamente pre

occupata) “Rosalia….” (La apostrofa) “….cu fu….?!?!?”

123 – ROSALIA – (Ancora agitatissima) “Bedda matre, Santuzzo….” (Comincia a spiegare) “Que

sti non sono emissari dell’onorata famiglia di Kiev, ma lei….” (Indica Massimo Olivo) “….è un’ in-

trattenitrice che tiene un programma alla televisione e idda….” (Indica Galina) “…dovrebbe essere una delle….” (Fa una brevissima pausa studiata: con un moto di disgusto) “…SIGNORINE…” (So

ttolinea la parola alzando il tono della voce) “…svergognate che vanno sono con esso a mostrarsi mezze nude…!!!”

124 – MARIO – (Ha una reazione inconsulta: scatta in piedi come una molla) “Senti, medio evo…

…!!” (Si blocca a metà: una fitta di dolore gli strappa un lamento “Aaaaahhhh….!!!!” (Si controlla

Di scatto si drizza in piedi) “Per tua norma e regola….” (Rampogna piccatissimo Rosalia agitando in alto un braccio con aria di sfida) “LEI….” (Indica Galina) “…è la famosa star Ucraina Galina Kocimilova che è qui oggi per onorarmi della sua compagnia per l’intera giornata….!!!”

125 – GRAZIA – (Interviene brutalmente: partendo a passo veloce verso Mario) “E rapinarci tremi

la euro come se niente fosse….” (E’ di fronte a lui, a tutta voce, appioppandogli un potente manro-

vescio) “…..CRETINO….!!!!!!!!!!”

126 – MARIO -  (Accusa il colpo: stramazzando quasi sulla sedia e portandosi una mano al viso) “Ahia….!!!!!!” (Grida di dolore: poi, a mezza voce, guardando in alto con furia, smoccola) “Ma porca….quella porca….di una porca…!!”

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127 – RACHELE – (E’ sorpresa dalla reazione di Grazia: prova a difendere Mario) “Ma Grazia..

…” (Cerca di intervenire) “Ti sembra questo il modo di…”

128 – GRAZIA – (La interrompe) “Tranquilla….!!” (La ferma) “Un po’ d’olio di frassino…” (Agi-

ta la mano nel senso delle botte) “…guarisce tutte le malattie…!!!” (Perentoria) “Fidati di me che conosco il mestiere…!!” (Poi si rivolge a Patrizia. Indicando Galina) “In quanto alla star, qui…”

129 – ROSALIA – (La interrompe: agitando la mano a pigna) “Ma quo  star e star, per piacere…!”

(Perentoria) “Questa signorina…” (Indica a sua volta Galina) “…attro non è che una controfigura..

…” (Spiega) “Una passeggiatrice assoldata da iddu fetuso…” (Indica Massimo) “…per portarsela in giro a casa dei gonzi…” (Indica Mario) “…come a tia…!!!”

130 – PATRIZIA – (E’ colpita nel segno: ha qualche attimo di difficoltà poi cerca di togliersi s’im-

barazo) “Signora….” (Insorge) “…io non le permetto di…”

131 – MARIO – (Anche lui cerca di togliersi d’imbarazzo insorgendo verso Rosalia) “Signora….” (Si alza di scatto: il fianco gli da ancora un po’ fastidio. Gli scappa un gridolino soffuso) “Ahia...!”

132 – RACHELE – (E’ al fianco di Mario. Quando vede che è meno sofferente si illumina) “Visto, che avevo ragione….?!?!?” (Lo apostrofa) “Il calmante fa effetto…” (Categorica) “Conosco il

mestiere…!!”

Nel frattempo, Santuzzo si è avvicinato a Mario e gli ha posato una mano sulla spalla.

133 – SANTUZZO – (Si è avvicinato a Mario e gli ha posato una mano sulla spalla, stringendoglie

la con forza) “Picciotta….” (Gli sibila in un orecchio) “Cosa facisti tu ora…?!?!?”

134 – PATRIZIA – (Alla stretta di Santuzzo emette un grido di dolore) “AHA….!!” (Poi, visibilme

nte spaventata, con voce incerta e metallica) “Ni…niente…niente…!!!”

135 – RACHELE – (Ha un sobbalzo) “Momento…!!” (S’illumina) “Se lei…” (Indica Galina) “…..

non è l’originale….” (Arguisce) “…il contratto non è valido….!” (Trionfante) “C’è il vizio di forma

….!!!” (Poi, rivolgendosi prima a Mario e poi a Grazia) “Fidatevi….conosco il mestiere…!!”

136 - PATRIZIA – (Trasale: si libera dalla stretta di Santuzzo) “E no…e no…” (Obbietta con fo-

ga: indica Galina, Rivolto a Mario e Grazia) “E adesso ve lo dimostrerà…” (Si volta verso Galina) “Vero Galina…?!?!?”

137 – GALINA – (Abbandonata sulla sedi, il capo chino in avanti, sta russando pesantemente. Alla domanda di Massimo, aumenta il volume del russare) “Rrrrrroooonnnnn…..!!!!!”

138 – PATRIZIA – (Le si avvicina: da un calcio violento alla sedia. Con stizza) “E svegliati, oca…

139 – GALINA – (Sobbalza violentemente, poi, meccanicamente, ripete la filastrocca) “Ooooo…..

Natascia…..ha fatto tu la pisciaaaaa….”

140 – ROSALIA – (La interrompe: a Patrizia) “Giovinotta….” (Lo apostrofa con stizza) “Ci vole

te minchionare….?!?!?” (Poi, a Mario e Grazia) “Attro che Galina con le uova….” (Indica a sua volta Galina) “Idda non è buona più manco pou brodu, attro che….!!!!”

141 – GRAZIA – (Con rabbia) Hai capito la furbastra…!!” (Si avvicina minacciosa a Patrizia) “In tv fa vedere le star e poi in giro si porta le figuranti, eh…!!

142 – ROSALIA – (Si infervora nuovamente) “Santuzzoooooo…..!!!!!” (Si rivolge disperata al cu-

gino) “In tutto questo, la famigghia niente c’entrava e noi….”  (Allarga disperata le braccia) “E noi minchionati finimmo….!!!” (Si volta verso Grazia) “E per giunta….” (La indica) “Idda connutazza.

….” (Con disperazione, agitando le mani) “….i carabinieri chiamò…!!!”

Le parole di Rosalia suscitano reazioni diverse fra i presenti.

143 – SANTUZZO – (Arretra ingobbendosi leggermente all’indietro, Toglie le mani dal panciotto e quasi sibilando, a tutta voce) “Miiizzicaaaaa….!!!!

144 – PATRIZIA – (Si irrigidisce) “I cara….” (Sillaba appena: inghiottisce pesantemente) “…bini-

eri…!!!”

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145 – MARIO – (Rivolto a Grazia) “Ma…era proprio necessario…?!?!?”

146 – RACHELE – (Saccente) “Si, perché quelli….”

147 – GRAZIA – (L’interrompe: secca, scuotendo la testa in senso affermativo) “….conoscono il mestiere…!!”     

148 – ROSALIA – (Spaesata a Santuzzo) “Santuzzo…” (Chiede con voce incerta) “Che si deve fari

….?!?!?”

149 – SANTUZZO – (Categorico, voltandosi di colpo, prima di uscire da sinistra) “Lupara….!!!”

All’uscita di scena di Santuzzo, i personaggi si scatena, uno contro l’altro.

150 . ROSALIA – (Trasale; si mette una mano davanti alla bocca) “Bedda matre….” (Isterica) “Una strage farà….!!!”

151 – GRAZIA – (Si gira di scatto verso Patrizia) “Tu…!!” (La apostrofa malamente indicandola con un dito: furiosa, avanzando verso di lei) “Adesso vi sistemo io…!!”

152 – PATRIZIA – (Decisamente in ambasce) “Eeeeee…..” (Rincula verso l’uscita di destra incal-

zato da Grazia) “E perché mai….?!?!?”

153 – MARIO -  (Insorge nuovamente verso Grazia) “Grazia….non ti permetto di….” (Il fianco gli da ancora un po’ fastidio: se lo afferra con una mano, lasciandosi scappare un gridolino soffuso di dolore) “Ahia…!!”

154 – RACHELE – (E’ ancora al fianco di Mario) “Piano, Mario…!!” (Lo rampogna un po’ stizzita) “Sei ancora sotto effetto del calmante…!!”

La scena è interrotta dall’ingresso da destra dall’ ispettrice Pedullà.

155 – ISPETTRICE PEDULLA’ – (Può essere sia in divisa che in borghese. Ha l’aspetto forza

tamente marziale di un sottufficiale dell’arma ma non brilla ne per perspicacia ne per brillantezza.

Si catapulta in scena con fare deciso, pistola alla mano) “Fermi tutti…!!!!” (Spara a gran voce bloccandosi pochi passi oltre l’entrata e FACENDO TRASALIRE PATRIZIA CHE STAVA RINCU-

LANDO IN QUELLA DIREZIONE, gambe divaricate e pistola spianata. Poi, scattando quasi sull’a

ttentui) “Ispettore Pedullà….” (Batte i tacchi, saluta militarmente) “Quattro salti e sono qua…!!”

156 – GRAZIA – (Sbotta) “E finalmente, porca miseria…!!!”

157 – PEDULLA’ – (Non la considera) “Chi siete…cosa fate….” (Comincia a snocciolare con vo-

ce autoritaria e aria marziale) “Favorite i documenti….le generalità…!!”

158 – PATRIZIA – (Ha un’espressione di vago terrore, rimanendo un attimo bloccata) “Beh, ecco.

.….” (Cerca di riprendersi subito) “Noi veramente….” (Si avvicina velocemente a Galina che nel frattempo ha continuato a dormire impassibile, completamente estranea a quello che le succedeva intorno) “…ce ne stavamo andando…!” (Si rivolge a Galina) “Vero Galina…??”

159 – GALINA – (Solleva leggermente il capo, si guarda un atimo intorno con espressione assente, poi, meccanicamente) “Da…!!”

160 – PATRIZIA – (Sollevandola letteralmente di peso) “E allora sbrigati….” (Con livore) “Creti-

na…!!”

161 – GRAZIA – (Si avventa su Patrizia) “E no, bella….” (Lo agguanta per la collottola) “Trop-

po facile, così….!!!”

162 – PEDULLA’ – (La ferma) “Ferma li…!!!” (Le impone) “Favorisca i documenti….le generalità

163 – GRAZIA – (Sbuffa: si gira verso Pedullà) “Ispettore….” (Lo rintuzza piccata) “Guardi che sono io che sono venuta a cercarvi in caserma…!!”

164 – PEDULLA’ – (Le rivolge uno sguardo fulmineo: impassibile) “Ah…!!” (Commenta seccs. Si rivolge a <patrizia  e Galina) “Favorite i documenti….le generalità…!!”

165 – PATRIZIA – (Imbarazzitissima) “Ecco lei…” (Indica Galina) “…veramente….” (Cerca di-

speratamene di giustificarsi) “….è straniera e….”

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166 – PEDULLA’ – (Impassibile) “E’ straniera…??” (Chiede senza inflessioni) “Non ha i documen

ti in regola…??” (Guarda velocissimamente prima Galina e poi Patrizia) “Devo fare la segnalazio

ne…!!” (Conclude poi categorico) “Ispettore Pedullà….” (Si rimette sull’attenti.:Allunga una mano verso Massimo: perentorio, prima di voltarsi per muovere verso l’uscita di destra) “Non muovete-

vi di qua…!!!”

167 – GRAZIA – (Ferma Pedullà: d’impeto) “E no, eh….!!!!” (Spara decisa) “Loro non devono ri-

manere fermi qua…” (Precisa: poi, quasi ringhiando in faccia a Pedullà) “Se ne devono andare…”

(Poi, ferocissima, a tutta voce, ribadisce) “SUBITO….!!!!!!”

168 – PEDULLA’ – (Ancora impassibile) “Impossibile…!!”

169 – GRAZIA – (Lo guarda malissimo) Ah si….?!?!?” (Sibila quasi: poi si gira di scatto e, diri-

gendosi verso il fornello) “’Sta un po’ a vedere…!!”

170 – RACHELE – (Ne intuisce le intenzioni) “Grazia…” (Cerca di fermarla) “… per favore non

…”    

171 – GRAZIA – (Non la considera: è al fornello, si arma di una grossa padella) “Adesso signora imbonitrice televisiva….” (Si dirige verso Patrizia con passo lento e minaccioso brandendola) “…

tu e il volatile qui presente…” (Indica Galina che, retta sotto le spalle da Patrizia continua imper-

territa a dormire beatamente) “…prendete la porta e sparite immediatamente dalla mia vista e dal-

la mia vita….” (Incalza Patrizia che ha ricominciato a rinculare verso l’uscita trascinando con se la malcapitata Galina) “…altrimenti giuro che la Galina finisce in pentola e a te ti uso come contor

no….!!!!”

172 – PATRIZIA – (SI ferma) “Signora lei non può cacciarci così….” (Cerca di ribattere) “Il con-

tratto firmato prevede….”

173 – GRAZIA – (Fingendo esagerato stupore) “Contratto….?!?!?” (Gli asseta una padellata in testa: ancora con stupore) “Quale contratto, scusa….?!?!?”

174 – PEDULLA’ – (Cerca di intervenire:marziale come sempre) “Signora, le proibisco di…”

175 – GRAZIA – (Si gira di scatto verso Pedullà: assestandogli una padellata in piena fronte che lo fa stramazzare a terra, perentoria) “A cuccia…!!”

176 – MARIO – (Prova a sua volta a fermarla) “Grazia, ti proibisco di….”

177 – GRAZIA – (Senza degnarlo di uno sguardo) “Zitto…!!” (Lo annichilisce) “O la prossima è la tua…!!” (A Massimo, ferocissima) “Allora….?!?!?”

178 – PATRIZIA – (Terrorizzato) “Ne…nessun contratto signora…!!” (Rincula fino all’uscita sem

pre trascinando Galina) “Per carità, nessun contratto…!!” (A Galina, spingendola fuori a destra e u

scendo poi a sua volta precipitosamente) “E vai, tromba….!!!”

Grazia li guarda uscire, poi la sua attenzione si sposta su Rosalia che è rimasta per tutto il tempo rintanata in un angolo, senza muoversi o proferire parola.

179 – GRAZIA – (Rivolta a Rosalia, schiumando rabbia) “E adesso pensiamo a quell’altra perla...”

(La apostrofa feroce) “…del cugino di famiglia…!!”

180 – ROSALIA – (Scatta come un fulmine verso Grazia: tragica) “Signora…signora….” (La im-

plora afferrandola per un braccio) “…iddu spara…!!”

181 – GRAZIA – (Si libera della stretta: sempre più alterata, con rancore) “Io pure…!!!”

Grazia muove verso l’uscita di sinistra con passo deciso ed è a pochi passi da questa quando entra, con aria decisa e armato di lupara, Santuzzo.

182 – GRAZIA – (E’ a pochi passi dall’uscita: si trova di fronte Santuzzo con la lupara spianata. Ha una smorfia di trionfo) “Hahaaa…!!” (Spara a gran voce: con una mossa repentina fa roteare la padella stampandola in pieno volto a Santuzzo) “Molla l’osso…” (Gli urla con veemenza) “…fur

bastro…!!!”

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183 – SANTUZZO – (Non si aspetta la reazione di Grazia: accusa il colpo ruzzolando all’indietro e lasciando cadere la lupara) “Miiiizzicaaaaa……….!!!!!!!”

184 – ROSALIA – (Si precipita verso Grazia cercando nuovamente di fermarla) “Signora Grazia....

(Strepita con furia) “Voi non potete….”

185 – GRAZIA – (Si gira nuovamente di scatto verso Rosalia, fa nuovamente roteare la padella

stampandola in pieno sul suo viso) “Zitta…” /Le grida con rabbia) “…arpia…!!!!”

186 – ROSALIA – (Accusa a sua volta pesantemente il colpo: indietreggia vistosamente pur senza cadere, coprendosi il volto con una mano) “Bedda matre….” (Farfuglia: si copre la bocca con una mano voltandosi verso un angolo e sputando qualcosa per terra, poi, alla platea, scoprendosi la bocca e mostrandosi COMPLETAMENTE SENZA DENTI) “Mali mi fice…!!!!”

187 – GRAZIA – (Torna a rivolgere la sua attenzione verso Santuzzo che si sta riprendendo dal col

po e cerca disperatamente di recuperare la lupara) “Allora, grand’uomo…!!”

188 – SANTUZZO – (Imbestialito) “Donna….” (La apostrofa furioso) “…motta sei…!!”

189 – GRAZIA – (Implacabile, assestandogli un’altra violenta padellata in testa) “Tuo nonno…!!” (Lo rintuzza. Poi, continuando ad assestargli potenti padellate ed impedendogli di alzarsi da terra) “Adesso tu….” (Indica Rosalia) “…e questa specie di beccamorto… (Insegue Santuzzo che cerca di guadagnare carponi, il più velocemente possibile, l’uscita di destra spingendolo fuori a padellate) “….uscite da casa mia per sempre…immediatamente…definitivamente….!!!!!!!”

190 – SANTUZZO – (Mentre guadagna carponi l’uscita di destra inseguito dalle padellate di Gra-

zia) “Ahia…!! Mamma bedda biniditta…ahia…idda una belva iè….!!!!!!”

191 – GRAZIA – (SI gira di scatto verso Rosalia che è rimasta ferma, immobile, terrorizzata, nella posizione iniziale: livida di rabbia, a tutta voce, indicandogli l’uscita di destra) “FUORI….!!!!!!!”

192 – ROSALIA – (Strabuzza gli occhi, la guarda un istante, poi, di corsa, uscendo speditamente da destra, coprendosi la bocca, sacramenta e inveisce agitando un braccio) “Mn.ne mume mume-

mime…!!!”

193 – GRAZIA – (La guarda uscire, poi a Pedullà che si sta riavendo dalla padellata e si sta rial-

zando, a tutta voce) “ISPETTORE….!!!!!!!”

194 – PEDULLA’ – (Si sta rimettendo lentamente in piedi massaggiandosi la fronte: all’urlo di Grazia, scatta sull’attenti) “Comandi…!!”

195 – GRAZIA – (Perentoria) “Vuole arrestare i suoi fuggiaschi…?!?!?” (Indicandogli l’uscita di destra, ancora a tutta voce) “SI SBRIGHI….!!!!”

196 – PEDULLA’ – (Scatta nuovamente sull’attenti) “Comandi…!!!” (Poi, prima di scattare e usci

re anch’egli da destra a passo veloce) “Ispettore Pedullà….” (Recita marziale) “…due minuti e sono qua…!!”

197 – GRAZIA – (Si gira di scatto verso il tavolo dove sono rimasti Mario e Rachele. Perentoria, alla figlia) “Rachele…!!!”

198 – RACHELE – (Scatta come una molla: d’istinto, mettendosi sull’attenti) “Comandi….!!”

199 – GRAZIA – (Perentoria) “Raccogli tutte le carabattole dei nostri sgraditissimi ospiti….” (Gli indica l’uscita di sinistra) “…e recapitagliele nei bidoni della spazzatura giù all’angolo della strada.

….” (Alzando il tono della voce) “DI CORSA….!!!!”

200 – RACHELE - (Trafelata) “Ce….certo Grazia….” (Si muove, raccoglie la lupara) “Subito…”

(Prima di uscire da sinistra) “Immediatamente….!!!”

La scena rimane ferma alcuni istanti con Grazia che si guarda intorno con aria feroce, mani sui fianchi e padella in pugno, e Mario che rimane fermo immobile seduto al tavolo, senza il coraggio di proferire verbo. Poi è ancora Grazia a muoversi.

201 – GRAZIA – (Si rilassa) “Bene…!!”  (Commenta ad alta voce. Muove verso il fornello) “Ora si può cominciare a mettere un po’ d’ordine…!!”

202 – MARIO – (La guarda dirigersi ai fornelli, posare la padella, togliersi la giacca e poggiarla

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su una sedia, mettere il grembiule, cominciare a sfaccendare. Poi prova a intervenire) “Grazia…!!”

203 – GRAZIA – (Ancora a muso duro, risponde con un grugnito) “Uhummm….?!?!?”

204 – MARIO - (Timidamente) “Di la verità….” (Azzarda) “L’avresti usata per davvero su di me quella padella ??”

205 – GRAZIA – (Fa spallucce: non vista da Mario, si libera in un sorriso sornione) “Mario…” (Lascia il fornello, si dirige al tavolo, si siede accanto a lui) “Ormai è inutile…” (Lo rimbrotta con dolcezza) “Con te avrei dovuto usarla prima…!!!”

206 – MARIO – (Sorride anche lui, fa spallucce a sua volta) “Lo so…” (Ammette mogio) “Ma da oggi basta…!!!” (Insorge poi convinto)  “La tv la chiudiamo in cantina….” (Sentenzia) “Altro che concorso a premi…!!!”

207 – GRAZIA – (Alza un gomito e poggia la testa sul pugno chiuso: guardandolo di sbieco) “E che facciamo….?!?!?”

208 – MARIO – (Perentorio) “Sentiamo la radio…!!” (Poi, come chi si corregge dopo una gaffe) “Magari fanno ancora sentire la nostra canzone….!!!” (Prende la mano di Grazia) “Com’è che fa-

ceva…??”

In scena si diffondono le note di “Non so dir ti voglio bene”

Alle note della canzone Grazia si scioglie. Sempre tenendogli la mano, reclina dolcemente la testa sulla spalla di Mario che, a sua volta, poggia la sua testa su quella della moglie.

Intanto che la canzone sfuma, da sinistra rifà il suo ingresso in scena Rachele.

209 – RACHELE – (Entra in scena da sinistra sulle ultime note della canzone: ha con se i bagagli di Santuzzo e di Galina. Vede la tenera posizione di Mario e Grazia: si blocca un attimo, scuote in-

credula la testa. Poi si riavvia verso l’uscita di destra. Si ferma a centro scena: alla platea) “Tanto non dura…!” (Commenta decisa, Poi, riprendendo la sua marcia verso l’uscita di destra, con aria convinta) “Fidatevi di me che conosco il mestiere…!!!!”

                               -  F   I   N   E   -