due atti
di Franco Brusati
Personaggi
Anna
Rommy (Un pianista - Il marito di Anna)
Michele (Andrea, figlio di Anna - Un amico di Rommy)
Marina (Isabella, un amore di Rommy)
Sette figuranti
N.B.
1)Le canzoni indicate nel testo sono solo un esempio di genere. Andranno composte espressamente, parole e musica.
2) I cambiamenti d'età o di personaggio dei singoli attori saranno affidati a pochi elementi esteriori.
Atto primo
Un bosco. Da sinistra sporge una casa che si estende in profondità. Ne vediamo solo la terrazza (o la veranda) cui si accede per qualche gradino, e il muro con la porta d'ingresso e due finestre, il muro è coperto da ciuffi d'erba umida, i gradini sono sbrecciati, qualche pietra è caduta.
In mezzo alla scena, fra gli alberi che fanno corona, c'è uno spiazzo con qualche vecchia sedia, un tavolo da giardino ripiegato contro un albero, un grosso tronco tagliato. Dietro il bosco, l'azzurro di un mattino luminoso.
Marina è seduta in mezzo alla scena, volta verso la platea, la schiena appoggiata a un albero.
voce dimichele (dalla casa) Allora?
marina Allora lui è sbucato fra le nubi ed è sceso sulla collina. Io non avevo paura dei fulmini. Non avevo paura del vento né della pioggia. Ma avevo bisogno d'aiuto perché non c'era niente, lì, per ripararsi.
voce di michele C'è un albero, sul prato.
marina Sì, te lo raccomando il tuo alberello, quando sei ancora una bambina e ti scoppia un nubifragio sulla testa! (Con altro tono, incantata dai ricordo) Ma lui si è avvicinato, mi ha preso per mano, e m'ha portato via... Non chiedermi com'era.
voce di michele Com'era?
marina Non potrò mai descriverlo. Non ricordo né luci né motori. Solo una fragranza, non so ... quasi un profumo di mele. (Ridendo) Certo che appena la terra ha cominciato ad allontanarsi sotto di noi. te ti ho perduto subito di vista, mio povero Michele! Forse perché eri già piccolo anche prima. O forse perché allora non ti conoscevo bene, non so... La mamma ha cominciato a perdere i suoi colori, ma io non provavo nessuna pena per lei. La lasciavo là, sotto gli alberi del viale dove s'incontra ogni sera col suo primo marito - di nascosto perché in città non si sappia e mio padre non soffra... Anche papà sfumava, grande grosso com'è. Una volta l'ho visto uscire dal bagno in camicia. Si grattava il basso ventre e aveva un sesso enorme. Ma poi l'ho visto anche piangere in segreto, non capivo bene... Insomma, son stata contenta di perdermelo! Tutto... La villa, la piscina, i camerieri, le compagne di scuola. Lasciavo questa terra e tutto ciò che posseggo per un profumo di mele. Ma appena siamo sbucati nell'altro Universo...
voce di michele Quale, Universo?
marina... Ho capito subito che era quella, la mia vera casa! E infatti, all'improvviso... (Ma s'interrompe di colpo, alzando le spalle, e fa un giretto)
voce di michele Marina.
marina Sì.
voce di michele Che c'è?
marina Niente.
voce di michele Vai avanti. Io ti credo.
marina (con slancio) Te lo giuro, Michele! Senz'ombra di dubbio, senza la più piccola possibilità di dubbio - un po' di sguincio, così... la testa inclinata da una parte... (farfugliando le parole) ho visto Dio.
voce di michele Chi?
marina (voltandosi verso la casa, quasi a sfida) Dio! Ho visto Dio.
(Michele appare sul terrazzo. È molto simpatico, sorridente. Parla con una punta d'affettuosa ironia)
michele Ah perbacco. Stava anche lì.
marina (c.s.) Sì!
michele Nell'altro Universo.
marina (c.s.) Sì!
michele Non avrai fatto un po' di confusione? Ricordi di scuola... che so... il catechismo...
marina Nessuna confusione!
michele (fissandola con tenerezza) Certo che dev'esser stato un gran bello spettacolo.
marina Be' guarda, Michele... Una cosa!...
michele Mi vuoi bene?
marina Come?... Sì, certo.
michele (scende i gradini, accennando alla casa) Non c'è nessuno, dentro.
marina Lo sapevamo.
michele Mica tanto. Delle stanze sono vuote, il tetto sfondato. Una però è in ordine, col suo tavolo, la tovaglia, e perfino dei piatti. C'è della legna nel camino. E la porta del corridoio è chiusa a chiave.
marina Hai bussato?
michele No.
martna Andiamo via.
michele (con un lieve scatto) Ma non posso, Marina!... Non posso rischiare un albergo o una pensione!
marina (sorridendo) Chi lo dice?
michele Segnano i nomi!
marina Ne diamo uno falso.
michele Chiedono i documenti! (Indica verso il bosco) To'. guarda... C'è una bella rocca, dietro gli alberi... Sembra la tua collina. Se ci fai venire a prendere... Un Universo o l'altro, per me va tutto bene. (La ragazza si volta di scatto) No no, Marina... Scusami... Ti prego... Scusami. Non volevo offenderti.
marina Senti, Michele... Io l'ho vissuta davvero, quell'esperienza.
michele Lo so, lo so...
marina Non era il sogno dì una bambina.
michele Certo...
marina Un giorno o l'altro qualcuno verrà a cercarmi, e quando io sarò di nuovo là, nella mia dimensione, avvolta in un profumo dolcissimo... (Con un gesto) To'!... In culo.
michele (sorridendo) Più che giusto.
marina (con altro tono) Ma tu resterai su questa terra, mio povero Michele. Non posso portarti con me.
michele No, eh?
marina E sono molto preoccupata.
michele Per me?
marina Per la tua testa.
michele Prego?
marina La tua testa, Michele!... C'è qualcosa che non va... non funziona... Lo sai benissimo!
michele Senti, Marina... (Realizzando di colpo) Ah, la mia testa!... Sì sì, certo.
marina Io le ho viste, le tue crisi.
michele Lo so...
marina Hai bisogno di cure. Di attenzioni.
michele Per questo ho chiamato te.
marina E io sono corsa!
michele Ma io non cercavo solo un passaggio in macchina, Marina... Cercavo anche un gesto. Una parola.
marina Senti, caro...
michele (scaldandosi) Dopotutto siamo cresciuti insieme. Su quella collina ti ci ho portato io, per primo, anche se nessuno è mai venuto da un altro Universo a prender me!
marina (aprendo le braccia) Michele mio...
michele Lo so, lo so.
marina (un po' vanitosa) C'è chi sta dentro e chi sta fuori.
michele D'accordo... (Riprende, tenero) Ma poi il tempo è passato e io ti ho vista cambiare a poco a poco... La figura, gli occhi, i capelli... La tua grazia, le fantasie... (Fissandole il petto) Il pullover...
marina (coprendosi istintivamente, sorpresa) Che c'entra il pullover?
michele (abbassando la voce, sensuale) Sapessi il delirio, ogni volta che ci pensavo!... Anche quattro, cinque volte al giorno.
marina (stupefatta) Michele...
michele (c.s.) Mia madre, ch'è un po' all'antica, diceva che fa male alla salme e che sarei diventato cieco, se andavo avanti così.
marina Ma sei impazzito?!... Oh Dio. (Dispiaciuta della "gaffe") Scusa, Michele. Scusa. Non volevo.
michele (accalorandosi) Ho cercalo di fartelo capire in tutti i modi. Sono stato a letto con tutte le tue amiche, per informarti con delicatezza... Ma lei niente! Sorda. Cieca. Aliena.
marina Ma io non sapevo!... Perché non me l'hai detto prima?
michele Ero timido.
marina (lo fissa, riflettendo) No!... No, non è vero! È un capriccio, così... Una storia che t'inventi adesso!... (Con altro tono) Tu per me eri solo un amico, Michele. Il più vecchio e il più caro degli amici!
michele (ostinato) Prima del pullover.
marina (scattando) Be', adesso è tardi!... Mi dispiace, lo ho ormai altre cose, per la testa... Batto altre strade.
michele (teatrale) Oh, se è per quello, d'accordo!... So anche quali strade. E con chi.
marina (ci casca, indignata) Ma non è vero!
michele Giuralo.
marina È una calunnia!
michele Giuralo.
marina Questo non me l'aspettavo, da te!
michele Aspettalo... (L'afferra, la stringe a sé, e le dà un lungo bacio. Si separano. Marina lo guarda stupefatta, poi comincia a ridere, con tenerezza)
marina Oh Dio... Oh Dio... Michele...
michele Voglio essere amato.
marina (con un sorriso, dolcemente) Perché?... Io no? (Gli fa una carezza, e si avvia verso il bosco)
michele (seguendola) Marina!...
(Escono tutti e due, Dal fondo è entrata Anna, con una gran sacca di tela e cuoio che usa come borsa della spesa. Si ferma un momento a guardare ì due giovani che si allontanano. Poi va a sedersi dov'era prima seduta Marina. Chiama ad alta voce)
anna Rommy. Rommy svegliati, ne ho visti altri due. (Depone la sacca per terra) Bisognerà cintarlo, questo posto, o prima o poi diventerà un bordello. (Fruga nella sacca) Non che mi dispiacerebbe, eh... Darebbe anche vita. Ma so che per il bordello ci voleva una licenza, e io non conosco più nessuno, al Comune... Rommy!
voce di rommy (dalla casa, pigramente) Arrivo.
anna Dormi sempre, tesoro mio! Come mai?
(Rommy appare sul terrazzo, ancora mezzo assonnalo. Ha una lunghissima barba bianca che gli scende fino ai piedi)
rommy In questi ultimi tempi mi sento un po' invecchiato.
anna Scommetto che ti sei chiuso a chiave.
rommy Sì.
anna Per Don Ferrante.
rommy (scendendo la scala) C'era della gente, in casa. Bisognerà cintare questo posto, o prima o poi diventerà un bordello. Non che mi dispiacerebbe, eh... Darebbe anche vita. Ma so che ci voleva una licenza, e...
anna (interrompendo) Rommy.
rommy Sì?
anna L'ho già detto.
rommy Quando?
anna Prima. Sono arrivata qui e ho visto due giovani che si baciavano. Allora ho detto "Bisognerà cintare questo posto, o prima o poi diventerà un bordello. Non che mi dispiacerebbe, eh... Darebbe anche vita. Ma so che... ecc. ecc. ecc". L'ho già detto io.
rommy Io non ho sentito.
anna Sì che hai sentito. Nel dormiveglia. Ci rubiamo le frasi, Rommy, e questo è un danno, per la conversazione.
rommy Intanto si raddoppia... E poi non sei stata mica tu, a chiuderti a chiave. (Polemico) O hai fatto tu anche quello?
anna Io stavo in paese.
rommy Oh! Meno male!... E non ha mica violentato te, Don Ferrante, quando avevi dodici anni!
akna Ma neanche te, tesoro. È una fissazione. Ad ogni modo ne avranno cambiati una dozzina di parroci, da allora, e tu devi smetterla d'illuderti. Non succede più.
rommy (siede pigramente, buttando via la barba) Di cosa parlo, allora?
anna (tutta festosa) Di noi. Dell'oggi. Della campagna. Del cielo azzurro.
rommy Piove sempre.
anna Vicino a un fiume, si sa... Ma l'aria è leggera, gonfia d'ossigeno... Rimetteremo in ordine la casa pezzo per pezzo. Pianteremo dei fiori. E sono sicura che alla fine ci troveremo benissimo. Io sono felice, qui.
rommy Davvero?
anna E Io devo a te.
rommy Be'...
anna L'idea è tua!
rommy (compiaciuto e modesto) Questo sì...
anna Ti ammiro molto, Rommy.
rommy Anch'io, Anna.
anna (con uno scatto) Non vediamo più nessuno, non andiamo da nessuna parte, cosa può offrirci di meglio, la città? Niente! (Riflettendo) Forse una licenza...
rommy Tu dici?
anna Qui non conosco nessuno, al Comune. Mentre a Milano, volendo aprire un... (Cambia idea, decisa) No no, niente niente! Lascia perdere... L'appartamento è troppo piccolo. Come non detto. (Estrae dalla sacca di tela un enorme melone) Guarda che meraviglia.
rommy Dove l'hai preso?
anna Al Supermarket. È cambiato il paese, ragazzo mio!... Delle cose sono rimaste, naturalmente. La segheria. Il monumento ai Caduti. Dio, quel soldatino nudo!... Era la passione di Andrea. Ce lo trovavo sempre lì davanti, povero bambino.
rommy Forse voleva fare la carriera militare.
anna Non era il suo genere... Dove sarà adesso?
rommy Sempre lì. L'hai detto tu.
anna Mio figlio. Non il soldatino.
rommy Andrea è in giro per il mondo e se la gode. Magari, potessi farlo anch'io!... Ti telefonerà a Natale.
anna Speriamo. (Riprendendo) Ad ogni modo hanno tutti l'automobile, oltre la Tv - mentre allora eravamo in pochi. Ma c'è ancora un'aria semplice, gentile. Esco dal Supermarket e mi sento chiamare "Anna... Signora Arma...". Mi volto. Indovina.
rommy No.
anna Perché no?
rommy Non voglio indovinare.
anna Ma se non hai niente da fare!... Dormi sempre.
rommy E io non voglio indovinare.
anna È anche un esercizio!
rommy Non voglio.
anna Come ti pare... (Riprendendo) Era Viviana.
rommy (sorpreso) Chi?!...
anna Viviana. Viviana. Pari pari. Non e invecchiata d'un filo. Neanch'io, credo, perché mi ha riconosciuta subito "Come mai qui?... Dio. che piacere!". Allora le spiego che abbiamo deciso di rimettere in ordine la casa, e che tu stavi qua... (un po' imbarazzata) a dormire.
rommy Cristo, Anna!... Non è mica una vergogna, sai. SÌ può dire.
anna E io l'ho detto. "Il signor Romeo" mi fa, e gli occhi le luccicavano... Ci hai fatto l'amore?
rommy Quando?
anna Quando stavamo qui.
rommy Non so... Non ricordo.
anna Sai perché te lo chiedo?
rommy No.
anna Indovina.
rommy (scattando) Non voglio indovinare!... Va bene?
anna Te lo chiedo perché lei mi ha invitata a casa sua. Dio, che casa!... Altro che questa. Devono aver fatto un mucchio di soldi, il marito è nel concime.
rommy (correggendo) Nei concimi.
anna Nei concimi. (Riprende con foga) E all'improvviso... Bang! Cinque.
rommy Cinque cosa?
anna Indovina. (Rommy accenna a protestare, Anna si affretta a concludere) Cinque figli!... Il tuo ritratto.
rommy Ma cosa dici?...
anna Belli, alti, snelli... Dio, Rommy. Com'eri tu.
rommy Impossibile.
anna Perché impossibile?
rommy Uno, due, Anna... Tre!... Ma cinque!
anna Be'. loro erano cinque... Doveva venire anche il parroco, che però non c'era... A proposito! Non è più Don Ferrante!
rommy (interessato) Come lo sai?
anna Mi sono informata.
rommy Meno male. anna (riprendendo) Non c'era il vescovo, non c'era il podestà, non c'era il console della Milizia, non c'era il colonnello del 51° né il dottor Lisi, né la Gavazzi...
rommy Non c'era nessuno!
anna No.
rommy E allora perché t'ha invitato?
anna Per quei cinque. Sembravano te il giorno che hai battuto Von Cramm.
rommy (sospirando) Io non ho mai battuto Von Cramm, Anna. L'ho incontrato una volta in un torneo di tennis. Tutto qui.
anna Ma se portavi gli stessi pantaloni! Bianchi! Con la cintura rossa, bianca e rossa... Eguale!
rommy Be'?... Che vuol dire? Mica che quando uno vince un altro a tennis gli porta via i pantaloni e la cintura... Che è? Un trofeo?
anna Però stavi benissimo.
rommy Si, certo...
anna D'una bellezza!
rommy (concedendo) Non ero male. (Un silenzio) Ad ogni modo non poteva essere Viviana quella che tu hai incontrato, Anna...
anna (interrompendo) Lo so, lo so. (Un silenzio)
rommy Perché Viviana, quindici anni fa...
anna (c.s.) Lo so, Rommy. Lo so. (Un silenzio)
rommy A questo punto, però, mi chiedo dove diavolo sei stata.
anna Perché?
rommy Sei entrata così, in una casa che non conoscevi, solo perché c'erano cinque fratelli?
anna Be'?... Non è mica una cosa tanto comune.
rommy D'accordo, ma... che hai fatto? Gli hai mostrato il melone?
anna (con sussiego, sorridendo) No. A loro, no.
rommy (sorridendo) Meno male. (Un silenzio)
anna E adesso ti dico anche una cosa che non dovrei dirti.
rommy Basta che non mi fai indovinare.
anna No no, niente indovinare... Te la dico io. (Con altro tono) Sai, Rommy, quando siamo partiti da Milano...
rommy Ieri.
anna Lo so.
rommy Me lo chiedi...
anna Non te lo stavo chiedendo, Rommy. Dicevo ''Sai, quando siamo partiti da Milano...".
rommy E io rispondevo gentilmente "Ieri".
anna (lasciando perdere) D'accordo... (Riprende) Ho avuto un'idea, così... Pensavo "Io sono stata felice, con mio fratello. È stata una buona cosa quella di rimetterci assieme. Invecchiare soli è triste, sono convinta che ha fatto bene anche a Rommy... Ma ormai stiamo solo lì ad aspettare. Il meglio - diciamolo - è un po' alle nostre spalle e ci sono anche dei giorni... molto difficili. (Con uno scatto allegro) Oggi però siam su di giri! Non piove! Si va in campagna! A Rommy non passa manco per la testa... e allora via! Bang!".
rommy E dalli con 'sto "Bang".
anna Lo pensavo soltanto!...
rommy Per via dei fratelli...
anna Quali fratelli?
rommy (confuso, irritato) A chi pensavi, allora?... Non capisco. A tuo figlio, a tuo marito, a tua figlia... ai nipotini... a chi?!
anna A noi, Rommy!... A noi due. Bang!
rommy (sgomento) O Gesù. (Un silenzio)
anna Adesso t'arrabbi,
rommy No, Anna... no... Nient'affatto. (La fissa, quasi incantato) Cerco solo di capire... Hai pensato d'ammazzarmi.
anna (affrettandosi a precisare) Tutti e due!
rommy Ah.
anna Tu per primo, naturalmente, perché dopo, capisci, io non avrei più potuto...
rommy Certo, certo... (Fissandola) Ma guarda.
anna Ti secca?
rommy No, no... (Con altro tono, quasi allegro) E come facevi per il "bang"? La rivoltella ce l'ho io.
anna Io ho quella di papà.
rommy (con un urlo, sganasciandosi dal ridere) Uuuh !... Ma è vecchissima, Anna!... È una Breda della prima guerra mondiale!... Ti scoppia in mano!
anna (risentita) Nient'affatto !
rommy Come lo sai?
anna Lo so! Papà non teneva in casa roba di second'ordine!
rommy E invece ti sbagli! La mia funziona benissimo, e la sua è una merda!
anna Parla con più rispetto di papà!
rommy Perché? È solo tuo?
anna Sì!... No... Non lo so... (Smarrita) Mi confondi, adesso... Mi confondi... (Piange. Un silenzio)
rommy (dolcemente) Anna.
anna Eh?...
rommy Bambina mia.
anna Non sei arrabbiato?
rommy Ma no... Anzi.
anna Come sarebbe, "anzi"?...
rommy (sorridendo, un po' misterioso) Anzi. (Un silenzio)
anna (sorridendo) Caro. Caro Rommy. (Comincia a cantare) "Mon coeur"...
rommy Anna!... Per favore.
anna Perché?... È roba tua!
rommy Appunto... Sciocchezze.
anna Ma se è bellissima!... (Cantando) "Mon coeur'...
rommy (cantando a sua volta) "Mon coeur est un violon"...
anna "Sur lequel ton archet joue"...
rommy e anna (assieme) "Et qui vibre tout du long/ appuyé contre ta joue'!...
anna (tutta eccitata) L'altra, Rommy! L'altra!
rommy Quale altra?
anna L;hai scritta tu...
rommy Se non me la dici!
anna Oh Dio, Rommy...
rommy Che ne so?... (Proponendo) "Bambole"?
anna No...
rommy "Chiotto chiotto"?
anna No...
rommy "Conversazione galante"?
anna (con un urlo) Sìi'... "Conversazione galante"!
rommy In inglese...
anna In inglese! In inglese!
rommy D'accordo. (Attacca, cantando) "Now laughing friends deride"...
anna "Tears I cannot hide"..
(Anna apre le braccia e Rommy le cinge la vita. Ballano, cantando assieme)
rommy e anna "For when a lovely flame dies/ you must realize/ smoke gets into your eyes"... La... la la la... La la...
anna (ride smettendo di ballare, sempre più eccitata) Adesso ti faccio vedere quello che ho comprato oltre il melone.
rommy (scherzoso) E che non hai mostrato a nessuno!
anna (stesso tono) A nessuno! (Corre verso il fondo e si inginocchia davanti alla sacca di tela, voltando le spalle al fratello) Dunque. Il solito mazzetto di margherite...
rommy Sì...
anna Delle carote perché fan bene alla vista... (estrae un pacchetto di plastica)
rommy Brava.
anna Del prosciutto di montagna...
(Mentre Anna parla, Rommy cava di tasca una rivoltella e la punta a due mani contro la schiena della sorella) ... perché ho trovato il pezzo vicino all'osso, che quando poi l'han venduto...
(Improvvisamente Rommy trasale guardando verso il bosco, e si affretta a rimettere in tasca la rivoltella) ... non lo ritrovi più manco se preghi in ginocchio.
(Dal bosco appaiono Michele e Marina. Michele esclama sorridendo)
michele Buongiorno. (Rommy li guarda senza rispondere) Volevamo sapere... Sono anche loro di passaggio, qui, o siete i proprietari?
rommy (sempre fissandoli, come incantato) I proprietari.
michele Ah, ecco...(A Marina) Avevi ragione tu. (A Rommy) Scusi, allora. Come non detto.
(Si girano per avviarsi, ma li ferma la voce di Anna)
anna Rommy!
rommy Sì.
anna Sono loro...
rommy L'immaginavo.
anna Quelli di prima.
michele (tornando indietro) Signora...Noi siamo stati qui anche prima - è vero - ma non abbiamo fatto nessun danno, mi creda...La casa sembrava vuota, e così...
anna (cordiale) Non si preoccupi, ci passan tutti. (Li fissa sorridendo) Dio che carini. Non li avevo visti bene.
(A Rommy che è a una certa distanza da lei, i due ragazzi stanno in mezzo) Non sono carini, Rommy?
rommy (a voce alta, come la sorella) Lei sì. Molto.
anna Perché lui cos'è? Un cesso?
rommy No. Ma lei è meglio.
anna Io trovo che lui va benissimo.
rommy Meglio lei.
anna Guardalo bene, Rommy...Guardalo bene.
rommy Meglio lei.
marina (ridendo) Grazie... Grazie mille.
anna Da dove venite?
marina Veniamo da...
michele (affrettandosi a interromperla) Dal Veneto! Dal Veneto, signora... Si andava un po' in giro, evitando le autostrade che sono troppo affollate...e così abbiamo scoperto questo posto. (Accenna verso il bosco) Abbiamo la macchina, lì.
marina Non sapevo che il Ticino fosse così bello.
rommy (che non ha mai smesso dì fissarla) Il Ticino è umido.
marina Be', certo...
rommy Nebbioso.
marina Immagino...
rommy Lei invece è fatta di sole.
marina Prego?
anna Anche lui non è niente male, dai retta a me!...Mi ricorda Andrea. (Ai due giovani) Volete qualcosa?...Un melone?
michele Un melone?
marina Io vorrei solo un bicchier d;acqua, signora. Se non disturbo.
rommy Per carità!... (Indicando la casa) Prego.
marina (si avvia, passandogli davanti) Grazie.
anna (a Michele) Come si chiama?
michele Marina. Ah, io?... Io mi chiamo Michele.
anna (lo guarda sorridendo, poi si volta verso la casa) Marina.
marina (che ha cominciato a salire i gradini) Sì, signora?
anna Io mi chiamo Anna.
marina Ah... Bene.
anna (indicando il fratello) E lui Romeo.
rommy (confidenziale, a Marina) Rommy.
marina (ridendo) Ah... grazie.
rommy Prego.
(Entrano tutti e due in casa. Rimangono soli Anna e Michele)
anna Così lei non vuole il melone.
michele No no, signora... Se ci tiene...
anna Per carità. Non ci tengo affatto... Chiedevo. Le dispiace raccogliermi la barba?
michele Prego?... Ah, la barba. (Raccoglie la barba bianca buttata per terra da Rommy) Ecco.
anna Grazie. Qua bisogna tener ordine, figlio mio, altrimenti fa subito casino. (Va a prendere una sedia di tela)
michele Lasci!
anna Oh, grazie. (Gliela dà)
michele Qui?
anna Dove vuole.
(Michele mette a terra la sedia. In quel momento si ode, dalla casa, la voce di Rommy che canta romantico "Mon coeur est un violon... ", intercalata dalle risatine divertite di Marina. Anna e Michele ascoltano e si guardano, ridacchiando. Poi Anna va verso il fondo, spostando un oggetto e voltandoci le spalle. Michele muta qualche particolare del suo abbigliamento, ed esclama calmo, con altra voce)
andrea Mamma.
anna Sì. caro.
andrea Ti ringrazio per l'invito in campagna.
anna (Si volta. È più giovane di molti anni. Dice con amabile rimprovero) Era il solo modo per vederti. Non ci sei mai...
andrea (con un sorriso di scusa) Lo so, lo so... Anche il mio amico ti è molto grato.
anna Davvero?...
andrea Zio Rommy?
anna Zio Rommy è in Francia. Lo sai che ha battuto Von Cramm?
andrea (sorpreso) Von Cramm? Quando? Prima della guerra!...
anna Non so. So che l'ha battuto e gli ha portato via i pantaloni.
axdrea Ma cosa dici?!...
anna Pare che sia un'usanza, fra loro.
andrea (sorridendo) Secondo me, hai capito male.
anna (sorridendo) Può darsi. Fra me e lo sport, sai... (Scruta il figlio, un po' ambigua) Neanche tu hai mai fatto sport.
andrea Poco.
anna (c.s.) Non ti attira, eh?...
andrea Preferisco il violino. (Anna rimane un attimo a fissarlo,
poi da un'occhiata al tavolo)
anna È a posto, così?
andrea Perfetto.
anna (riprendendo il discorso, con slancio) E hai fatto benissimo, ragazzo mio!... Gli uomini della mia vita devono sentirsi liberi, sino in fondo!... Papà - be' lì cè poco da scandagliare... Lui muore, e buonanotte.
andrea Mamma...
anna Lo so che non è vero!... Ma se ci tiene facciamolo contento, no? In fin dei conti lui sta tutto lì... nella sua morte. Zio Rommy invece avrà dei rimorsi. Non perché ha fatto del male a qualcuno, eh?... È buono come il pane. Ma ha mancato i suoi appuntamenti, non so... È come un filo di fumo... Non pesa. (Con slancio) Tu invece devi vivere la tua vita senza paure, ragazzo mio! Al sole!... Sii quello che sei, e avrai la mamma al tuo fianco, sempre!... (Con altro tono) Ricordi quando scappavi in paese e io ti ritrovavo davanti al soldatino?
andrea Chi? Io?
anna (fissandolo) Il soldatino del monumento. Quello nudo.
andrea Ah sì, certo... Mi piaceva moltissimo.
anna (abbassa la voce, confidenziale e un po' equivoca) Io l'ho capito subito.
andrea Davvero?
anna (c.s.) Subito.
andrea E allora?
anna Niente... (Gli fa una carezza, sorridendo ambigua) Si chiacchiera così, aspettando Godot... (Con altro tono) Quando arriva il tuo amico?
andrea Adesso.
anna (aggiustandosi i capelli) Sono a posto?
andrea Stai benissimo.
anna Vedrai che gli faremo un'ottima impressione.
andrea Certo.
anna Gli hai parlato di me?
andrka Qualche volta.
anna E lui cosa dice?
andrea Niente... M'invidia. I suoi sono morti.
anna Davvero?...
andrea Molto tempo fa.
(Appare dal bosco l'amico di Andrea. È un tipo fra i quaranta e ì cinquanta, dall'aria schietta e allegra, molto semplice)
maurizio Si può?
andrea Oh, finalmente!... Vieni, vieni avanti. Mamma, questo è Maurizio.
anna (sgomenta) Oh Dio.
andrea Che c'è?...
anna (c.s.) Ma ha cent'anni!...
maurizio Prego?
anna Io non so, ecco... Non... (A Maurizio) Mi scusi, eh... Davvero. Mi scusi, ma... Quanti anni ha, lei?
maurizio (allegro) Eh... Più d'uno, signora.
anna E le sembrano pochi?!
maurizio (c.s.) No, signora. Affatto. Mi sembrano moltissimi. Vorrei averne meno.
anna Tutti, vorremmo averne meno!
maurizio (c.s.) Giusto.
anna (indicando il figlio) Andrea, per esempio, ne ha solo ventiquattro!
maurizio (ridendo) Beato lui... C'è riuscito.
anna Appunto... (Un silenzio) Prego.
maurizio Grazie. (Tutti siedono)
anna (con una certa fatica) Lei è il benvenuto, qui.
maurizio È un piacere, sentirglielo dire.
anna Per quanto... Io le parlo come fossi sua madre, eh...
maurizio (sorpreso) Mia madre, signora?
anna (scatta, confusa) Sì sì, lo so!... Con lei non funziona... M'ero preparata diversamente... La vedevo...
maurizio (allegro) Giovane, snello... magari biondo?
anna Eh!
maurizio (sottovoce, confidenziale) Non lo sono stato mai.
anna Mai?
maurizio Mai.
andrea (con altro tono, per ridare naturalezza all'incontro) In compenso, suona bene il piano!... È un maestro.
maurizio (stesso tono, indicando Andrea) E lui suona bene il violino.
andrea Così suoniamo assieme,
maurizio Forse avrebbe dovuto sentirci, signora, prima d'invitarmi qui.
anna Non si preoccupi. Verrò.
maurizio Me lo auguro.
(Un silenzio. Anna riattacca, in tono "ufficiale'')
anna Ad ogni modo so che lei ha molto peso, nella vita di mio figlio.
maurizio (allegro) Stiamo sempre assieme...
anna Appunto. Così credo sia mio dovere farle sapere chi siamo noi.Io ho un marito presbite, malato...
maurizio Oh. Mi dispiace.
anna ... Che però non muore mai.
maurizio Questo è un bene.
anna... Un fratello che è un buon sportivo, ha appena battuto un campione tedesco in un torneo di tennis, e gli ha anche portato via... (Ad Andrea) No, questa non gliela racconto. Non vorrei eccitarlo. (Riprendendo) Ha fatto fortuna con delle piccole industrie, ha viaggiato, e ha composto anche delle canzoni.
maurizio Ah, perbacco.
anna In tre lingue. Lei ha mai sentito "Chiotto chiotto"? "Bambole"? "Conversazione galante"?
maurizio Be', veramente...
anna Non è musica classica, certo... Ma ha un suo garbo. Rommy non s'è mai sposato perché non sopporta i legami, ma ha avuto un grande amore e anche troppe donne - lui.
maurizio Davvero?
anna Spero che la cosa non le dispiaccia.
maurizio (sorpreso) A me?... Si figuri.
anna (riprendendo) Ho poi una figlia che vive in Olanda, sposata...
andrea (cercando d'interrompere) Senti, mamma...
anna... E che del resto ho sempre visto molto poco. Un piede equino, purtroppo...
andrea (c.s.) Mamma...
anna (scattando) Tesoro, deve pur sapere in che famiglia sta entrando!
andrea Ma lui non vuole entrare da nessuna parte, mamma... Ce l'ha, una famiglia!
anna (sorpresa) Come sarebbe?...
maurizio (timidamente) Sì signora... Una. Piccola.
anna (dopo un attimo di riflessione) Be'... è stato un errore. La dimentichi.
maurizio Perché?
anna (scattando) Lei è legato ad Andrea, sì o no?!
maurizio Certo...
anna Allora è questa, la sua famiglia!
maurizio No, signora. Per me è quell'altra.
anna Ma io le apro le braccia!
maurizio Le sono molto grato, signora, ma...
andrea (intervenendo deciso) Maurizio!... Vai via, ti prego. Ti raggiungo dopo.
anna (alzandosi) Non è l'uomo che fa per te, Andrea!
maurizio Senti...
andrea Ti prego.
maurizio Signora...
anna Vada, vada! lo ho vissuto, sa... Ho tatto perfino l'attrice, si figuri... A me non m'incanta nessuno.
maurizio Non riesco a capire cosa cribbio...
andrea (spingendolo via) Ti prego! Ti spiego dopo!... Vai. (Maurizio esce. Andrea si rivolge alla madre, paziente) Senti, mamma. Due persone sono appassionate di musica. S'incontrano, diventano amici, e suonano assieme... Lui il piano e io il violino. Che c'è di male?
anna Niente.
andrea Oh!... Valeva la pena di far tutto 'sto casino?
anna Niente è male, se è vissuto col cuore.
andrea Senti...
anna Io sono aperta a tutto.
andrea (esasperato) E dalli!... Non c'è bisogno, mamma! Non è il nostro caso!
anna Anche ai suoi cento anni, guarda!... Glielo puoi dire.
andrea Glielo dirò.
anna Porti anche la famiglia, se vuole!... Consolerò la moglie. coccolerò i figli... Gli pianteremo una tenda in giardino, va bene?!... Così tu non avrai più motivo per allontanarti da noi.
andrea Ma io non ne ho mai avuti, mamma.
anna (ironica) Ah no, oh?...
andrea Un figlio cresce.
anna E allora?...
andrea Si allontana, così.
anna Per niente?!...
andrea È un fatto naturale.
anna Davvero?... Così quello muore, l'altro viaggia, il terzo cresce... E cosa faccio, io?!
andrea Non lo so, mamma. Non devi chiederlo a me.
anna E allora vattene, va'... Vattene anche tu. Torna dal tuo cen-tenario. Ma ricordati che io vi ho offerto aiuto e comprensione, e che sei stato tu, a rifiutarli!
andrea (esausto) D'accordo.
anna Non mi offrirò una seconda volta!
andrea (avviandosi) Intesi.
anna E non verrò ai concerto!
andrea (uscendo) Peccato.
anna Che cosa suonano?
voce di andrea Mahler.
anna Non mi piace!
voce di andrea Lo sapevo... Addio, mamma. Ti telefono.
anna Mahler!... (Dà un calcio al tronco d'un albero) Le trovan tutte, per lasciarti sola.
(Va verso l'estrema profondità della scena, dove si metterà a raccogliere fiori di campo, senza vedere né sentire quello che accade al proscenio. Dalla villa sta infatti uscendo la ragazza che già conosciamo, un po' mutata nell'abbigliamento, reggendo una piccola valigia di coccodrillo rosso. Attraversa rapida la scena e sta per uscire a destra, quando si ode dall'interno della casa la voce di Rommy)
voce di rommy Isabella!... Isabella, non correre! (La ragazza si ferma. Rommy appare sul terrazzo)
rommy Aspettami, amore mio.
(La ragazza si volta. Rommy viene avanti, scendendo i gradini)
Abbiamo tanto tempo davanti a noi... Ho quasi trent'anni, ma sposando te, li ricomincerò da capo. Imparerò a respirare. Succhierò il latte... Sprofonderò fra le tue braccia come un bambino che s'addormenta per la prima volta accanto al fuoco. Non mi sveglierò mai più con un urlo. Non aprirò mai più gli occhi nel buio, mentre la stanza mi gira attorno e prende la forma di tutte le stanze che ho conosciuto, prima di ritornare quella che è. Il matrimonio mi strapperà la memoria come si strappa un tumore! Vedrò con i tuoi occhi - amore mio - che sono viola e molto più belli dei miei. (Accarezzandole i capelli) Porterò i tuoi capelli, anche se a dir la verità mi sembrano un po’ lunghetti, per un uomo... (Sorridendo) Mi ci vedi, con dei capelli così?... Eh?... Ti faccio ridere?... No?... Non importa, amore mio. Non importa. (Riprende, "ufficiale") Ho quasi trent'anni, e sono ben deciso a fare quello che faccio. Non devi sospettare neanche per un attimo ch'io sia dubbioso o incerto. Ti sposerei anche se non volessi, ti sposerei anche se tu non ci fossi!... Ho bisogno, di responsabilità. Ho bisogno delle tue braccia attorno al collo, come un aquilone ha bisogno della corda per volare più alto. Ho bisogno di figli che mi sveglino la notte. Non sarà facile, perché io ho un sonno di piombo... (Allegro, generoso) Ma non importa. Che ci provino!... Anche quattro, cinque volte per notte!... Purché tu possa dormire tranquilla, fiorellino mio. Non dovrai far nulla, ch'io possa fare al posto tuo. Scalderò il latte, cambierò i pannolini, canterò una ninna-nanna. Aspetterò l'alba e solo allora, quando ti vedrò tornare dal mondo dei sogni appena velata di rugiada, solo allora ti dirò grazie e crollerò sopra il cuscino, esausto. Voglio vederli crescere. Voglio spiare nei miei figli una parola, un colore, un gesto, un'ombra, un segno... qualcosa che anche in loro - quanti saranno, Isabella? Quattro? Cinque? Sei?... Vuoi sette? Facciamo sette! - qualcosa che anche in loro mi sussurri il tuo nome. Sarebbe orribile doverlo leggere negli occhi di un'altra donna. Sarebbe orribile diventare vecchio e ritrovarti così, per un attimo, in qualche ragazzina che non conosco, come un uccello perduto che riappare ogni tanto sul davanzale di una finestra o sul ramo di un albero. Non posso perdere te. Nessun egoismo, nessuna viltà dell'ultim'ora, potranno indurmi ad aprire la mano... Io non Li lascerò mai! (Un silenzio) Tutto questo avrei voluto dirti, amore mio.
isabella (fissandolo) Lo so. Addio, Rommy.
rommy Addio, Isabella. (La ragazza fa per avviarsi) La valigia!
isabella Ah!... Grazie.
rommy Prego.
(La ragazza se ne va con la valigia. Dopo un attimo Rommy fa un passo avanti e chiede, portando la voce) Isabella!... Mi vuoi bene?... (Nessuna risposta, Rommy sospira) Mah. (Torna verso il centro della scena e va a sedersi al solito posto).
(Dal fondo viene avanti Anna con dei fiorellini)
anna Rommy.
rommy Sì, cara.
anna Guarda che belli...
rommy Oh!... Dove li hai trovati?
anna Lì dietro... Come va il fratellino, oggi?
rommy Bene.
anna Secondo me, ti sei messo a dormire anche in piedi.
rommy No, tesoro... No. Nient'affatto. Riposo. Rifletto. Mi distendo. Gonfio Ì polmoni d'ossigeno. C'è odor di nebbia, nell'aria.
anna Le nebbie vanno e vengono... (Significativa) Come le valigie.
rommy (sospirando) Anna, per favore...
anna Era rossa. Un regalo dì papà.
ROMMY Lo so...
anna Oggi non se ne fanno più, di valigie così.
rommy Hai ragione...
anna Sono certa ch'era rimasta qui.
rommy E allora la troveremo... Stai tranquilla. La troveremo.
anna Di coccodrillo. Rossa.
rommy Sì sì... La ricordo benissimo.
anna Forse l'hai data via tu.
rommy No, Anna... Ti giuro. Non l'ho mai data a nessuno. (Cercando di cambiare argomento, con un sorriso) Dove sono i ragazzi?
anna Oh!... Quelli vanno e vengono come la nebbia. Mi fanno girare la testa.
rommy Vuoi che li mandiamo via?
anna Sei matto? Lui è così carino.
rommy Per dir la verità, Anna, a me sembra che lei...
anna Dovremmo saperne di più, questo sì... chiedere informazioni. (Con altro tono) Oh Dio!
rommy Che c'è?
anna Il vino. Ho dimenticato il vino.
rommy (alzandosi) Vado io.
anna (avviandosi in direzione del paese) No no... Non preoccuparti.
rommy Anna!
anna È un attimo...
rommy (seguendola) Ti do una mano... Aspetta.
(Escono tutte e due, mentre la nebbia invade, la scena a folate leggere. Si ode una musichetta moderna, sommessa. Entrano, ridendo sommessi, Michele e Marina. Marina ha in mano una radiolina dalla quale proviene la musica, e sta a cavalcioni sulle spalle di Michele che va a fare un giretto nei fondo, caracollando. Poi si avvia su per la scala, ma sempre ridendo Marina resiste. Tutto il loro dialogo e le loro risate saranno sempre sommessi, come la musica)
marina No, Michele, no... Dentro no...
michele Sono andati in paese... Ti giuro.
marina Possono tornare.
michele Figurati!... Han cent'anni per gamba...
(Marina resiste, scivola giù dalle spalle di Michele e torna indietro. Michele le prende la radiolina di mano, la posa per terra, e cerca di baciare la ragazza. Marina gli sfugge ridendo)
marina Michele... Michele per favore...
michele (buffone) Allora mi impicco.
marina (ridendo) Ti prego... (Michele si sfila il maglione rimanendo a torso nudo) Uuuh!... Ma sei belio, così...
michele (melodrammatico, ma sempre sottovoce) Addio, Marina!
marina (idem) Addio, Michele.
(Lui fa l'atto d'impiccarsi col maglione al ramo d'un albero, ma casca per terra. Marina ride. Micheli comincia a simulare per gioco un gran dolore, andando in giro azzoppato, e la ragazza ride. Poi lui cambia di colpo, e si trasforma in un mostro che cerca di abbracciarla. La ragazza scappa ridendo, inciampa, e cade a terra accanto alla radiolina. Lui le si butta addosso e cominciano a baciarsi. Da fuori scena una bottiglia di vino viene scagliata con violenza e colpisce la radiolina che ammutolisce. La bottiglia va in pezzi, spargendo per terra il liquido rosso. Entra Rommy seguito da Anna, mentre la nebbia a poco a poco si dirada)
rommy (furioso) Basta! Basta!... Oh, perdìo!... Ma che cos'è questo? Un bordello?!
anna Non è possibile, Rommy... Te l'ho spiegato...
rommy Che cosa volete dimostrare? !
michele (confuso, mentre cerca di rimettersi ii maglione) Niente, mi creda... Scherzavamo...
rommy La tua forza?! Il tuo vigore?!
michele Nient'affatto...
rommy (sempre più arrabbiato) Lo sappiamo, che siete giovani! Lo sappiamo, che avete la vita davanti!... (A Michele) Lo so, che ti svegli col cazzo duro!
anna Rommy!... Il linguaggio!...
rommy E che dopo l'amore tu hai fame, mentre io ho sonno!... Ma verrà l'ora anche per te, stai tranquillo!
michele Certo...
rommy E fin che sarai qui, di ragazzine non ne violenti! Te l'assicuro io!
marina (raccogliendo i cocci della bottiglia) Ma stia zitto, una buona volta. Non dica stupidaggini.
rommy Ah! Lo difendi, anche?... Lo difendi!
marina Certo.
rommy (che non sa darsene pace) Contro di me!... Lo difende contro di me!
anna (intervenendo) Un po' ha ragione, Marina... Rommy vi ha accolto qui con grande affetto, vi ha aperto le braccia...
marina (in tono di sfida) E allora?
rommy (prendendosela con la sorella) Che fai, adesso?... Li lecchi?
anna (risentita) Io non ho mai leccato nessuno, per tua norma!
rommy Be' lasciamo perdere... Con papà...
anna (c.s.)... E se ti copro di gentilezze, se ti faccio i complimenti, se prendo le tue difese, se ti chiedo di cantare, è per tenerti ancora in piedi, mio povero Rommy.
rommy Grazie, Anna. Grazie mille. Non ne ho bisogno.
anna (con un grido che le esce dal cuore) A me non piace, "Chiotto chiotto"!!
rommy (sgomento) Cosa?...
anna Non mi piacciono le "Bambole"! E non mi piace neppure "Conversazione galante"!
rommy (c.s.) No, Anna... No... Questo non è vero!
anna Sì che è vero!
rommy "Conversazione galante" ti piace...
anna No!
rommy Adesso menti...
anna Non mento!
rommy Giuralo.
anna Non mi piace in italiano, non mi piace in francese, e non mi piace neppure in tedesco!
rommy (come se il mondo gli fosse crollato addosso) Oh Dio... Oh Dio...
michele (intervenendo) Galante Unterhaltung.
anna Prego?
michele Conversazione galante, in tedesco... si dice Galante Unterhaltung. Io ho una passione, per il tedesco.
rommy (furioso) Che c'entra, imbecille? !... (Indica la sorella) Questa qua m'ammazza, e lui traduce!
michele Ma io...
rommy Vai via, va'... Vai via... Vai via!... (Cerca attorno qualcosa da tirargli dietro, afferra il melone)
anna (con un urlo) Nooo!... Il melone no! (Glielo riprende) Il melone no... Il melone no... (Piange)
marina (gentilmente, avvicinandosi) Signora...
anna Bambina cara. (Calmandosi tra le lacrime) lo non voglio ammazzarti, Rommy. Sei un uomo intelligente, hai fatto fortuna, ti rispetto... Mi piacciono anche le tue canzoni, guarda... Perché ti voglio bene.
rommy (calmandosi) Anch'io ti voglio bene. Però volevi ammazzarmi.
anna Era solo un'idea così... En passant.
rommy L'hai detto tu.
anna E in ogni caso, io pensavo a tutti e due.
rommy Troppo buona... Non spara il tuo trabiccolo, Anna!... Non sta assieme. (Estrae improvvisamente la rivoltella) Questa, spara! (Tutti lanciano un grido di spavento) Non abbiate paura, va'... Non l'ho mai caricata. (La lancia con forza nel bosco) Ecco!... (Si ode un tonfo nell'acquei) Ora sta in fondo al fiume. Sepolta.
michele Meno male.
(Un silenzio. Marina si fa avanti, con tono un po' mondano)
marina Be'... Forse adesso è venuto il momento di ringraziare, vero, e di...
anna Mi dispiace, Marina. Mi dispiace tanto.
rommy Anch'io vi chiedo scusa. Ma dovete capire che in certi casi basta guardare due ragazzi come voi, per sentire quasi un'umiliazione, non so... Una minaccia.
marina Capisco.
rommy Non è vero che la morte si presenta sempre sotto forma di scheletro. Qualche volta ha i capelli biondi. O gli occhi viola.
michele (facendo un passo avanti) Signor Rommy.
rommy Sì, Michele.
michele Prima d'andarmene, vorrei dire una parola anch'io.
marina (inquieta) Michele...
michele (brusco) Sta' zitta!... (A Rommy) Vorrei farle presente, con molta franchezza... (Ma le parole gli s'imbrogliano in bocca, comincia a tremare, la saliva gli sale alle labbra mentre emette un gorgoglio incomprensibile)
anna Oh Dio. Ma che dice?... (A Michele, da lontano) Non è mica tanto chiaro, sa?
marina (tentando di prendere Michele per un braccio) Michele...
(Ma basta il contatto, per scatenare in Michele un attacco ancor più violento. Urla, casca a terra, si contorce, tanto che Rommy gli salta addosso, tenendolo fermo)
rommy Michele, su... Da bravo... Michele... Buono, buono!
marina (ad Anna, spiegando) Ha delle crisi, ogni tanto.
anna Ah, ecco... Mi pareva.
rommy Calmati, su... Stringi il mio braccio...
marina (c.s.) Ed è per questo che la sua famiglia...
michele (che ha sentito malgrado le sue convulsioni, a Marina) Sta1 zitta!... Pensa a volare, tu!... Vai via!... Vola! Vola!...
rommy (con forza) Buono, adesso... Basta!
michele (cominciando a calmarsi) Mi perdoni...
rommy Non preoccuparti. Va meglio... eh? Michele... Va meglio?
michele (ansante) Sì, grazie...
anna Vuoi bere qualcosa?
michele No, grazie...
anna Sei sicuro, bambino mio?
michele Sì sì... Sta passando.
anna Dio sia lodato.
rommy (sorridendo) Intenso, ma breve!
michele Sì...
anna Meno male. (Con altro tono) C'è però una cosa che non capisco ancora. Forse prima io non ho sentito bene, non so... (A Marina, molto formale) Mi scusi, signorina: ma lei vola?
marina (stesso tono) Qualche volta, signora. Non spesso.
anna Ah, ecco... (Rimane a fissarla immobile per un attimo, poi si rivolge da lontano al fratello) Sai Rommy, a me non sembra mica che questi due sian poi così minacciosi.
rommy Forse no... (Aiutando Michele a rialzarsi) Ecco. Coraggio.
michele Grazie. Grazie mille.
anna (continuando) Hanno anche loro i loro impiccetti, e io non mi sento affatto umiliata, al confronto.
marina Questo mi fa piacere.
anna Perché dovrebbero andar via? Eh?... (Indica Michele) Diamogli il tempo di rimettersi... (A Michele e a Marina) Restate qui... Almeno per il pranzo!
marina Signora...
anna (cercando di sedarli) Vi racconto la mia esperienza d'attrice!... (Ci ripensa) No no! Anzi!... Vi faccio vedere com'è morto mio marito!
marina È una proposta deliziosa, signora. Ma io pensavo di far visita a un'amica. Ho scoperto che sta qua vicino, e...
anna Dopo! Ci andrete dopo!... (Indica la sacca di tela) Guardi quanta roba ho comprato, Marina!... Eh?... Guardi!
michele (senza molta convinzione) Abbiamo disturbato abbastanza...
anna (scaldandosi) Ma chi lo dice?!... Sapeste la gente che veniva qui!... Diglielo anche tu, Rommy!... Diglielo!
rommy Be' sì, certo... Una volta...
anna Una festa, ecco che cos'era!... Una festa!... Tutti i giorni!
(Scoppia una musica fragorosa, quasi un ballo d'opera, mentre appaiono l'uno dopo l'altro personaggi muti ma allegri, che si presentano allargando le braccia e ridendo, e che Anna nomina via via)
Signora Gavazzi!... Colonnello!... Il parroco, Rommy! C'è Don Ferrante!...
(Rommy dà un urlo di spavento e scappa verso la scala)
Non si preoccupi, padre... Sta scherzando.
(Il parroco si butta su Michele e lo fa ballare, Anna ride, tutti ridono) Bravo... Viviana!... Rommy, guarda... C'è Viviana!
rommy Viviana!
(I due si corrono incontro festosi, si abbracciano, ballano)
anna Signor Console!... Monsignore!... Dottor Lisi!...
(Il Console della Milizia batte i tacchi e le bacia la mano, Anna piega un ginocchio e bacia l'anello al Vescovo, poi abbraccia il Dottore e gli indica Marina)
anna Guardi che meraviglia! Non è un incanto?
(Marina ride e il Dottore la fa ballare, mentre il Console fa ballare la signora Gavazzi)
E a me?... Eh?... A me?... Non mi vuole nessuno?
(Il Colonnello si precipita a ballare con Anna. Ma a poco a poco tutti i personaggi evocati fuggono ridendo, mentre la musica si spegnerà lentamente sotto la scena che segue. Anna si appoggia a un albero, esausta)
Oh Dio... Oh Dio... Non ho più fiato.
michele Lei balla benissimo, signora.
anna (ridendo) Per forza!... È roba vecchia.
marina Zitti.
anna Che c'è?
(Tutti ammutoliscono. Marina tende l'orecchio)
marina Mi è sembrata una voce... Un rumore... Scusate. (Corre verso il bosco)
michele (un po' inquieto) Marina...
marina (uscendo) Un momento.
anna (alzando la voce) Ma dove va?... Deve aiutarmi in cucina!
voce di marina D'accordo...
anna Noi l'aspettiamo!
voce di marina Stia tranquilla...
michele (ad Anna) Torna subito, signora. Vedrà.
anna Benissimo, allora!... (Indica la sacca di tela) Tu prendi la roba, Michele... Su! Coraggio. (A Rommy) Tu vai avanti, e accendi il fuoco!
rommy Un momento, Anna.
anna (che non vuoi perder tempo) Rommy, per favore...
rommy Pensavo. (Ad Anna) Tu hai avuto i tuoi cattivi pensieri, questa mattina, e io ho avuto i miei. Poi è venuto Michele con la sua crisi... La ragazzina che vola... Tutti qui? Tutti insieme?
anna Be'?
rommy Non vi sembra un po' troppo, per quest'angolino di bosco? michele (sorridendo) Dipende.
rommy" Da che?
michele Forse qualcuno mente.
anna Io no! Io non mento mai!
michele Forse proprio la signora - che sta dicendo così... Oppure lei. Oppure io. Forse Marina... In tal caso non sarebbe troppo. Basta un bugiardo o due, e i conti tornano.
anna Io me ne infischio, dei conti! Lì faremo dopo... Avanti! Avanti!... Rommy!
rommy (arrendendosi) Sì, cara.
anna (dandogli dei pacchi) To'!... Porta dentro. Michele...
michhle Signora...
anna (dandogli un altro pacco) Prendi ! (Cambia idea, tutta eccitata) No, quello no!... Lo porto io. (Gliene dà un altro) Tu prendi questo.
michele Ma signora...
anna Obbedisci, fa' il bravo. (Al fratello che sta entrando in casa) Rommy!... Il fuoco, ricordati!
rommy Va bene.
anna E lava la frutta!
voce di rommy Sì.
anna (avviandosi a sua volta su per la scala) Tu chiama Marina!
michele Sì signora.
anna Che si sbrighi!
michele D'accordo. (Ma aspetta che Anna sia entrata in casa e si
sia rifatto silenzio, poi chiama) Marina. Marina.
voce di marina (dal bosco) Son qua, Michele.
michele Dove?
voce di marina Sulla rocca.
(Michele parla con Marina senza vederla perché la rocca gli è nascosta da una cortina di alberi)
michele Oh Dio... Stai attenta, Marina. Stai attenta. Non farti male.
voce di marina No.
michele Lui è arrivato?
voce di marina Non ancora.
michele Aspettalo, eh... Non sporgerti.
voce di marina Stai tranquillo.
michele (fa per avviarsi, ma ci ripensa e si ferma) Marina.
voce di marina Sì, Michele.
michele Se vedi Dio, chiedigli se può fare qualcosa per me. (Indica la propria testa) Non gli sono riuscito bene.
voce di marina D'accordo.
michele E torna, mi raccomando!... (Si avvia su per la scala) Almeno per il caffè.
Atto secondo
Michele è in fondo alla scena, indaffarato con la radiolina posata su un tavolo. Alza la testa sentendo entrare dal bosco Marina. Senza vedere Michele che la osserva, Marina attraversa rapida la scena diretta verso la casa; ha una gamba ingessata fino al ginocchio, la testa fasciata, e cammina appoggiandosi a una stampella.
michele Marina.
marina (fermandosi) Oh!... Michele.
michele Come va?
marina Bene.
michele (le corre incontro e l'abbraccia affettuoso) Crapona mia!... Ti avevo tanto raccomandato di stare attenta... Vieni... Vieni qua. Siedi con me.
marina (avviandosi con Michele) Che stai facendo?
michele Sistemavo la radio.
marina I vegliardi?
michele Adesso arrivano. Lei vuoi raccontarci di quando ha fatto "Cleopatra".
marina O Gesù.
michele Ecco, siedi... Dammi la stampella. Ti fa male la gamba?
marina No.
michele La testa?
marina Un po' rotta... Come la tua.
michele (ride, poi, con altro tono) Senti, tesoro... volevo chiederti... È stato proprio un incidente, vero?... Sei scivolata.
marina (sorpresa) Certo.
michele No, dico... Non è che ti sei buttata.
marina Buttata dove?
michele In volo.
marina Lui non c'era...
michele Appunto, dico... Non è venuto.
marina No.
michele Dio, angeli, cherubini...
marina Non s'è visto nessuno.
michele Meno male.
marina Perché?
michele Non so... Da un lato mi dispiace per te, e dall'altro ho come un senso di sollievo.
marina (fissandolo) Non mi credi più.
michele Certo!
marina (c.s.) Io credo a te.
michele E anch'io, Marina! Anch'io!... Sempre!... Solo che... sono un po' confuso, ecco tutto.
marina Io invece sono stanca.
michele Credo bene! Con quella botta...
marina (quasi a se stessa) Tu sei l'unico amico che mi è rimasto dall'infanzia.
michele (facendo il vanitoso, un po' buffone) Davvero?...
marina A casa mia nessuno parla più con nessuno.
michele (c.s.) E allora chiama me!... Tu suoni il campanello, io mi sfilo la camicia di forza, e arrivo!... Sai il conforto. (Marina sorride, ma poi ha un lieve accenno di pianto) Marina?... (Stringe contro il proprio petto il volto della ragazza) Marina.
(Ma dall'interno della casa echeggia un suono di gong, e subito Michele si fa irrequieto, ansioso di staccare, da sé Marina che lo sta abbracciando) Marina. Marina scusa. (Secondo colpo di gong) Marina per favore. (Terzo colpo di gong) Marina ti prego... quelli ci tirano le bottiglie! Marina...
marina (rialzando finalmente la testa) Eh?...
(La porta della casa si spalanca e con un ultimo colpo dì gong [o di piatti] appare sul terrazzo Rommy: è vestito alla brava da "contadino egizio", usando come mantello la sopracoperta con le frange di un letto o di un tavolo. La faccia però è un po' truccata, col naso rosso dei clown. Annuncia teatrale)
rommy La Regina!
(Appare Anna vestita da "Cleopatra", con il solito diadema a forma di serpenti ecc. ecc.)
anna Me voilà! (I giovani gridano e applaudono, ridendo. Anche Anna ride) Come sto?... Eh? Come sto?
marina e michele Benissimo!
anna (scendendo verso di loro) Il costume non era proprio così, naturalmente... Ma insomma questo vi dà l'idea. (Indica il fratello che viene avanti) Lui pure non c'era sulla scena. Ma lo fa adesso così... Per gentilezza.
(Rommy si pavoneggia, facendo un giretto su se stesso)
michele (indicando Rommy) Ma cosa rappresenta? Un clown?
anna Sì!... (Spiegando ai due giovani) Nell'ultimo atto di Antonio e Cleopatra e un contadino egizio che porta a Cleopatra il serpente per uccidersi. Ma il contadino è anche un clown, capite? Ai tempi di Shakespeare facevano spesso così, sta proprio scritto nel testo... (Con altro tono, ridendo) La follia!... La follia era di far recitare me, che allora ero una bella donna, sì... Con delle belle gambe... no, Rommy? (Invece di risponderle, Rommy fa un altro giretto, pavoneggiandosi) Rommy!
rommy (precipitoso) Sì!... Bellissime!
anna (riprendendo)...Ma che insomma non ero un'attrice e che di far l'attrice non mi importava niente... La follia era di far debut-tare me con Antonio e Cleopatra!... Di Shakespeare!!!
marina (sorridendo) Non doveva accettare.
anna Eh!... L'amore, ragazza mia.
rommy (scettico) "L'amore"...
anna (con forza) L'amore, l'amore!... Era bello, impetuoso, appassionato. Mi riempiva la casa di fiori.
rommy Be'... Margherite.
anna E allora?
rommy No, dico... Non è che si sbancava.
anna (polemica) Il mio fiore è la margherita e lui mi mandava margherite!... Cosa doveva mandarmi? Aragoste?
rommy Aragoste no... Però non si sbancava.
anna Rommy...
marina (ridendo) Vada avanti, signora. Non gli badi.
anna M'interrompe sempre!...
rommy (inchinandosi, buffone) Chiedo scusa. Maestà
anna (riprendendo la spiegazione) Allora 'sto contadino le porta il serpente in un cestello di fichi... (A Rommy) Dov'è il cestello?
rommy Quale cestello?
anna (sospirando) Oh Dio...
marina (trovando il cestello per terra) È qua, signora!... È qua!
anna Oh grazie, Marina... Come va la gamba?
marina Bene.
anna (a Rommy) Prendi il cestello.
rommy (cerimonioso) Grazie, Marina.
marina (sorridendo) Prego.
anna (a Rommy) Mettilo sul tavolo.
rommy Sì, Maestà. (Mette il cestello sul tavolo)
anna (riprendendo, ai giovani) E così la regina, che ha deciso di farsi morsicare dal serpente, chiacchiera un po' con il clown-contadino, e poi gli dice di andarsene. II clown deve fare un bell'inchino, e via!... Capito?
marina e michele Certo!
anna Ma cosa mi combina, quell'imbecille?... (Al fratello) Rommy!
rommy (scattando) Pronti!
anna Vai!
(Rommy estrae dì tasca un foglietto e comincia a leggere)
rommy "Non dovete dimenticare, mia Regina, che il serpente farà secondo il suo istinto".
anna (recitando) "Non ti preoccupare, buon uomo".
rommy "E non è così ingenuo da non sapere che nemmeno il diavolo stesso oserebbe mai morsicare una donna".
anna (c.s.) "Vuoi dire che non lo farà?".
rommy "Sì. mia Regina. Questo sergente lo farà".
anna (correggendo) "Serpente", non "sergente".
rommy "Serpente"... "Questo serpente io farà".
anna "Va bene, allora... Puoi andartene. Addio".
rommy "Vi auguro ogni felicità col sergente, Regina".
anna (rinunciando a correggerlo ancora) "Addio",
rommy "Addio". (Si avvia, ma di botto si ferma, e ci ripensa) Oh!... Chiedo scusa. (Torna indietro, prende il cestello, e si avvia di nuovo)
michele (ridendo) Ma come?... Se l'è portato via?
anna Sìi!.., Io non so cosagli aveva preso, forse era ubriaco... Allora ho esclamato ad alta voce, come facesse parte del testo "Il cestello"!
(Il "contadino egizio" si ferma di nuovo e si volta)
rommy "Prego. Maestà?".
anna "Il cestello".
rommy "Non afferro".
anna "II cestello"!
rommy "Ah, il cestello...". (Si guarda attorno, un po' smarrito. Poi si accorge di avere il cestello fra le mani e s'illumina) "Ce l'ho, Maestà... ce l'ho - Non si preoccupi - Grazie mille".
(Fa un ultimo inchino ed esce, I giovani ridono come pazzi)
anna (ai giovani, ridendo) Ed è uscito!... Io ero disperata. Non potevo mica ammazzarmi in un altro modo, la sanno tutti la faccenda dell'aspide. Così ho cominciato lo stesso la tirata finale, speravo che quel cretino tornasse indietro... (Recita) "Questa morte mi fa sembrare vile. Se lei per prima incontra Antonio...". (Fra i denti, volta verso le quinte) II cestello! (Riprende) "...bello con i suoi capelli ricci e neri...". (Verso le quinte) Il cestello!... (Ai giovani) Ma ormai se n'era accorto anche il pubblico, del cestello! E ha cominciato a far coro... Dai, fate il pubblico! (Chiama) Rommy!
rommy (rientrando) Eccomi.
anna Fai il pubblico.
rommy Il cestello!
anna Aspetta!... (Tra sé, cercando di ritrovare il verso) "...Di certo chiederà di me...". Ah! (Riprende a recitare, solenne) "Consumando quel bacio ch'era il mio paradiso...". (Fa un cenno, egli altri esclamano in coro)
rommy, michele emarina Il cestello!
anna "Vieni, creatura di morte...". (Cenno)
rommy, michele emarina Il Cestello!
anna "E con ì denti sciogli di colpo"... (Cenno)
rommy, michele emarina Il cestello!
anna "II nodo aggrovigliato della vita". (Cenno)
rommy, michele emarina Il Cestello! (Tutti ridono)
michele E com'è finita?
anna (ridendo) Un disastro, figlio mio! Un disastro! (Gli dà un bacio) Come va la testa?
marina (rispondendo al posto di Michele, dopo tutto la testa rotta è la sua) Bene, grazie.
anna (senza accorgersi dell'errore) Meno male... (Riprendendo) Un disastro! Hanno calato il sipario - e io non ho più visto margherite.
michele (sorpreso) Ma come?... Non l'ha sposato?
anna Noo!... Quello era un altro. Molto tempo prima di mio marito. (Sognante) Bello, alto, ricco...
rommy (dubbioso) "Ricco"...
anna (con forza) Ricco! Ricco!
rommy (indicando con le mani) Quattro margherite.
anna Che c'entra?!
rommy (scaldandosi) Quand'io ero in Svizzera, te le tiravano dietro, le margherite!
anna (mentita) Non c'interessa, di quand'eri in Svizzera!
rommy (scaldandosi) Perché?... È stato un momento importante, della mia vita! Avevo vent'anni!
anna (c.s.) Forse. Ma a noi non interessa.
rommy (polemico) Perché? Cleopatra sì, e la Svizzera no?
anna (c.s.) Perché la Svizzera non fa ridere.
rommy E che importa? Mica si deve ridere sempre!... (Ai due giovani, appassionato, ormai preso dai suoi ricordi) Era l'ultimo anno di guerra. L'Italia era divisa in due, e io stavo a Ginevra come rifugiato politico. C'era con me un compagno di liceo... perseguitati dal fascismo... scrittori, registi... un grande avvocato... (Alla sorella) Chi c'era, Anna?... Eh? Chi c'era?...
anna (ostile) Non lo so, e non voglio saperlo. (A rutti) Chiedo scusa. (Si avvia verso la casa)
marina Signora...
anna Vado a cambiarmi.
marina (le va dietro, sorridendo) Aspetti, signora, non faccia così... Non s'arrabbi. Signora...
(Entra anche lei in casa, dietro Anna. Rommy è al proscenio, si leva il mantello e il naso del clown, tutto perduto nei suoi ricordi)
Mio Dio... mio Dio... Che periodo.
(Dal fondo, il giovane lo guarda. Muta un particolare del suo abbigliamento, poi chiama con calma)
amico di rommy Rommy.
rommy (come entrando in un sogno) Eh?...
amico di rommy Allora?
rommy" (Si volta. Virile, deciso) D'accordo, Vengo con te. Torniamo in Italia.
amico di rommy (correndo ad abbracciarlo, festoso) Rommy!
rommy (scaldandosi via via) Oh, perdio!... Se non faccio qualcosa adesso per infognarmi dentro la vita, non la faccio più... Bada bene che non è stata mica una viltà, eh, venire in Svizzera. Ma il rimanerci sarebbe anche peggio: un'occasione perduta. Combatterò con te, combatterò assieme ai partigiani, agli anarchici, ai comunisti, ai liberali, ai cristiani, agli atei, alle puttane, ai fro-ci... combatterò assieme al diavolo, purché sia dalla parte giusta! E in fondo al cuore, oggi sappiamo bene qual è la parte giusta. Perfino l'interrogarsi ha in sé qualcosetta di sporco... I tedeschi ci ammazzeranno? E che ci ammazzino!... (Allegro) Siamo giovani e gustosi. Quando avremo cinquant'anni e il corpo sfatto, ti assicuro che non troverai più nessuno che abbia voglia d'infilzarti... manco con la forchetta! (Batte affettuoso sulla spalla dell'amico) Vai! Vai!... Prepara tutto. Stasera ti raggiungo e passeremo la frontiera assieme. (Gli dà la mano e il braccio con forza, teatrale) "Addio, Cassio".
amico di rommy (stesso gesto, sorridendo) "Addio, Bruto. Se c'incontreremo ancora, rideremo felici. Se no, quest'addio sarà ben dato".
rommy C'incontreremo, c'incontreremo... stai tranquillo! Questa sera. Vai! (Lo spinge verso il fondo, il giovane esce) Mi spiace un po' lasciare la Svizzera, questo sì. In fondo qui stavo bene. Ma è così triste, oggi, un Paese felice... Ci tornerò dopo la guerra. A sciare. E allora sì che ci resterò un pezzo. Mesi. Anni. Tutta la vita!... Io vado pazzo per le montagne, la raclette, e il danaro.
voce dell'amico Rommy.
rommy Arrivo, non temere! (Passeggia lungo il proscenio, senza mai fare un passo verso il fondo) Sarò lì all'ora giusta e al posto giusto. Non mancherò all'appuntamento. Non ti lascerò rischiare la vita da solo. Se non altro per il gusto di farti restare di merda.
voce dell'amico Rommy.
rommy Non che tu abbia mai messo in dubbio il mio coraggio, eh. Quello lo sai che ce l'ho. Ma forse pensavi che all'ultimo momento... Di fronte alla necessità di decidere... Di buttarmi da una parte...
voce dell'amico Rommy.
rommy Eccomi, eccomi. Resteremo accanto fino all'ultimo, come sui banchi di scuola. E questa volta, se non altro, non dovrò passarti il compito di greco... Quello sì, che ti faceva paura!
voce dell'amico (sempre più incalzarne) Rommy.
rommy (sempre più nervoso) Di' la verità, che ti faceva paura... Eh?... Di' la verità!
voce dell'amico Rommy!!
rommy Di' la verità!
voce dell'amico Rommy!!
rommy Dilla, perdio!... Dilla!! (Si ode uno sparo. Rommy si copre le orecchie. Dalla casa esce Anna, seguita poi da Marina)
anna Che c'è?
rommy (ancora trasognato) Eh?...
Anna Cos'è stato?
rommy Niente.
anna Io ho sentito uno sparo.
rommy No, quello l'ho sentito io. Tu hai sentito al massimo lo scoppio d'una gomma.
anna (venendo avanti) Senti, fratellino... Non è mica vero, sai, che basta esser villani per essere spiritosi.
rommy Lo so, lo so...
anna Non è mica vero.
rommy Hai ragione, Anna... Mi dispiace. Ti chiedo scusa. (Si ode la voce di Michele che chiama dal bosco)
voce di michele Marina!
marina (venendo avanti) Eccomi,
michele (apparendo sulla soglia del bosco) Dai, Marina... Andiamo. Dopo chiudono.
marina Arrivo, Michele.
michele Ti aspetto in macchina. (Esce)
anna (inquieta) Dove andate?
marina Niente, signora... niente. Una corsa in paese.
anna Non state mica partendo?
marina (ridendo) Ma no, le giuro!... Torniamo subito.
anna (prendendola un po' da parte) Senti, Marina... Anni fa. io ho dovuto annunciare a mio marito che aveva pochi mesi di-vita... Detto così non sembra tanto allegro. Invece è venuta fuori una cosa buffa, capisci?... Quasi come il cestello!
marina (avviandosi) D'accordo, signora, d'accordo... Ce lo racconta dopo.
anna Marina...
rommy (intervenendo) O insomma! Lasciali in pace, con le tue storie!
anna E le tue, allora?
rommy Finite! In questa casa non si parlerà mai più di tennis. (A Marina, un po' buffone) Dammi il braccio, bellezza. Ti accompagno fino alla macchina.
marina (ridendo) Grazie. (Escono)
anna (portando la voce) Però vi ha divertito, il cestello!
voce di marina Certo, signora... Moltissimo.
(Anna li segue con lo sguardo. Poi torna indietro. Raccoglie da terra il mantello del clown e si ravvia i capelli, ringiovanendosi. Alle sue spalle entra dal bosco Rommy, con un vecchio cappello di paglia bucato e sporco. Cammina come un uomo malato, appoggiandosi a un ramo d'albero. Anna si volta. L'uomo si ferma e chiede, sorpreso)
marito Ah. Sei già qui.
anna (dopo una breve esitazione, sorridendo) Sì. Mi ha accompagnato a casa il dottore.
marito Allora?
anna Prego?
marito Cosa ti ha detto?
ANNA Chi?
marito (impaziente) Il dottore!... Di me.
anna Ah?... Niente, caro. Mi ha chiesto se io ti ho amato. marito (sorpreso) Come?
anna "Certo che l'ho amato - gli rispondo - È mio marito e abbiamo due figli".
marito (impaziente) Va bene... E poi?
anna Poi mi ha chiesto... se tu ami me.
marito Senti...
anna E alla fine...
marito (tesissimo) Alla fine?...
anna Alla fine mi ha chiesto se io ti amo ancora.
marito (scattando) Santo Dio, Anna!... Sei stata dal medico o dal Segretario Galante?!
anna Dal medico.
marito E allora?... I miei esami?!
anna Ah!... Quelli tutto bene. Vivrai in eterno.
marito Davvero?...
anna Certo. Però mi ha consigliato di dirtelo con molto tatto, perché anche una buona notizia, a volte, può provocare uno choc. Sai la storia del soldato Cappiello?
maiuto Come?
anna In una caserma si viene a sapere che è morta la madre del soldato Cappiello...
marito Scusa, tesoro. Non m'interessa adesso.
anna ...Nessuno sa come dirglielo e se ne incarica un sergente, che ha molta pratica di queste cose ed è famoso per il suo tatto. (Il marito apre la bocca, Anna lo ferma) Aspetta!... Riguarda anche te. (Riprendendo) Il sergente fa allineare le reclute in cortile e ordina "Quelli che hanno la madre ancora in vita facciano un passo avanti". Tutti fanno un passo avanti, naturalmente. Allora il sergente salta su come una belva "Soldato Cappiello - urla - dove cazzo vai?!...". Scusa per la parolaccia.
marito (che comincia a capire, sgomento) Anna...
anna Non fare un passo avanti, amore mio. Non fare un passo avanti. (L'uomo si lascia cadere su una sedia, annientato)
marito Oh Dio.
anna Ad ogni modo è una cosa lontanissima, ti giuro!... Avremo tutto il tempo per consumare fino in fondo il nostro rapporto che a questo punto - siamo sinceri - non è poi 'sta grande passione. Ci siamo voluti bene, questo sì. Tu sei stato paziente. Io sono stata paziente. Non si può chiedere di più, a un amore invecchiato.
marito Quando sarà?
anna (scattando) Sono io, che ti chiedo "quando"!... Quando andavamo pazzi, l'uno per l'altra? Quando mi balzava il cuore a leggere in un libro o sul giornale un nome che anche da lontano ricordasse il tuo? L'ho scritto perfino sulla neve, se vuoi saperlo! Tu hai mai scritto il mio nome sulla neve?... Eh? L'hai mai scritto?
marito Quando?
anna Non lo so!... Non lo sa nessuno!... Però ti supplico, caro. Non fare quella faccia. Sei così buffo, quando hai paura... Sarebbe orribile farmi ridere adesso, tu che non mi hai fatto ridere mai.
marito Quando?
anna Non lo so! (Comincia a soffocare dal fou-rire, indicando a se stessa la faccia dell'uomo) Ecco... Guardatelo...
marito (levandosi il cappello di paglia) Anna!!
anna Fra un mese... due... (Ride) Oh Dio Dio... Scusami, caro... Scusami... Sono i nervi... Mi vergogno... (Con uno scatto) Girati, almeno!... Un po' di dignità?!
marito A me lo dici?!
anna A te... a me... a tutti e due...
(Gli si avvicina e stringe contro il proprio corpo la testa dell'uomo seduto) Un po' di dignità, amore mio... Un po' di dignità. (Gli dà un bacetto sui capelli, glieli ravvia. Ma Rommy sì stacca da lei, le prende i polsi. Chiede con la sua voce normale)
rommy Che fai? Piangi?
anna Eh?...
rommy Piangi? (Anna si libera e si allontana asciugandosi gli occhi)
anna Non so, Rommy... Forse. Non era così allegro.
(Rommy balza in piedi, facendo volar via il cappello di paglia)
rommy Lo vedi? Lo vedi?... (Indica verso il bosco) Ai ragazzi non importa niente dei nostri ricordi. È a noi che fanno male... Sempre!
anna (voltandosi) Anche a te.
rommy Certo!... Per questo dobbiamo spazzarli via. Vieni, sorelli-na... Vieni qua. Siedi vicino a me. Dammi la mano. (Anna ubbidisce, un po' stupita. Rommy annuncia) "Preghiera per il cattivo uso della memoria".
anna Dì che?
rommy Della memoria. Per il cattivo uso della memoria.
anna Preghiera a chi?
rommy A chi vuoi tu... Basta che ripeti. Mentalmente, eh!...
anna Certo.
rommy (attaccando) "Ti prego con tutto il cuore di farmi dimenticare chi sono, chi sono stato, le cose che ho amato e le altre".
anna Soprattutto le altre.
rommy No!... Tutte!
anna Come preferisci, caro.
rommy (riprendendo) "Gli errori, le mie viltà, gli inganni, che assieme alle gioie perdute mi gravano sulle spalle con un peso insopportabile"... Hai capito?
anna Sì.
rommy (facendole notare il termine) Assiemealle gioie perdute...
anna Assieme, assieme.
rommy (riprendendo) "E infine dammi l'unica grazia che ancora concedi alla mia età: la leggerezza".
anna Quale leggerezza?
rommy "Non quella dei muscoli, che mi hai già tolto. Ma quella di una testa sgombra. E del cuore vuoto".
anna Be'... resta pochino, eh?
rommy (si alza, pieno di vita) Anche troppo, se non vuoi soffrire!... (Si allontana, poi sì volta con una piroetta annunciando) E adesso, in coda alla preghiera... Una canzone!
anna Oh Dio. Un'altra?
rommy Sì.
nna Non ti fermi mai.
rommy Sono i ragazzi che m'han ridato vita. La canzone è per loro.
anna Ah,
rommy Solo l'ultimo pezzo, eh... Io le comincio sempre dalla fine.
anna Fai benissimo, Rommy. Vengono più concise, così.
rommy Appunto. (Si concentra, come inventasse lì per lì) "E poi ti vorrei ringraziare/ perché fra tutta la gente/ hai scelto me cui mandare/ quei due ragazzi un po' strani/ dei quali uno è tócco e una mente"...
anna (ammirata suo malgrado) Be'!...
rommy (concludendo) "Non saran forse gran cosa/ ma sono molto, molto meglio di niente".
anna (entusiasta) Rommy!
rommy (fiero) Eh?
anna (balzando in piedi) Straordinaria, ecco! Straordinaria!... La tua vena migliore!
rommy Non esageriamo, adesso.
anna Se poi penso alla musica mi vengono i brividi.
rommy Non c'è ancora, la musica.
anna No, ma... quando verrà!... (Lo abbraccia) Bravo, Rommy.
(Rommy la stringe a sé e le dice all'orecchio, improvvisamente serissimo)
rommy Teniamo duro, Anna. Teniamo duro finché possiamo.
anna (seria) Sì.
rommy Non voglio scendere nel fiume a ripescare il mio "bang-bang".
anna (sciogliendosi dall'abbraccio e appoggiandogli le mani sul petto) Per carità, Rommy!... Ti buscheresti un malanno...
rommy Morire sì. Ma in buona salute.
anna Non si potrebbe dir meglio!
(Appare dal bosco Marina)
marina Buonasera.
anna (voltandosi) Oh!... Marina.
marina Avete fatto pace.
rommy No no... È solo una tregua. Poi si ricomincia.
anna (ridendo) Non è vero!
marina (ad Anna) Ha visto che non sono scappata?
anna Sì, certo... E Michele?
marina (un po' misteriosa) Aspetti. (Si volta) Vieni, Michele. Vieni avanti. (Entra Michele, con un fascio di margherite così grande che deve reggerlo a due mani)
anna (sorpresa, felice) Ooh!... Ma non è possibile!
rommy Be'... Questo è gentile.
michele (porgendo i fiori ad Anna) Con i nostri ringraziamenti, signora.
anna Sei un amore, ecco!... Un amore! (Alla ragazza) Grazie, Marina... (A Michele) Grazie, caro... Ti fa male la gamba?
michele (sorpreso) A me?
anna (a Marina) Ah già che è la tua... Dovete scusarmi, sono così confusa... (Con uno scatto, a tutti e due) Insomma le gambe vanno bene!
marina Certo, è solo una slogatura. Me l'hanno ingessata per sicurezza.
anna Lo so, lo so... (Al fratello, mostrandogli i fiori) Guarda che meraviglia, Rommy.
rommy Bellissimi, ma ti prego di non piangere, eh... Per favore.
marina E questa è per lei.
rommy (sorpreso) Cosa?
marina L'abbiamo trovata per caso. Dev'essere un fondo di magazzino. (Apre un pacchetto e ne estrae una grande cintura elastica da tennis)
michele (indicandola) Rossa, bianca e rossa.
marina Oggi i giocatori dì tennis non portano più la cintura... Vero?
rommy No, Marina... Non la portano più. Grazie. Grazie mille. (Prende la cintura e va verso il fondo per nascondere la sua commozione)
anna (allegra, un po' sfottente) Rommy... Ma guardatelo!
rommy (voltandosi) Guardate cosa?
anna (c.s.) Niente, niente. Mi sembrava, così... Gli occhietti... (Con altro tono) Allora, figlioli. Noi vi siamo tutti e due molto grati...
marina Per carità.
anna E siamo felici di avervi qui. Sono felice io ed è felice Rommy, anche se da principio, secondo lui, Michele era un cesso.
rommy (reagendo) Non è vero! Non l'ho mai detto!
anna Sì che l'hai detto.
rommy Mai! Sei tu che non potevi soffrire Marina!
anna Io? Ma se la trovo un angelo!
rommy Da quando?
anna Da sempre!
marina (intervenendo) Signora...
anna Va be' va be', lasciamo perdere... Lui adesso ha la sua cintura ed è tutto contento. (Un po' sfottente, da lontano, come si parla ai bambini) Ti piace la cintura, Rommy?
rommy (stesso tono) Sì, Anna. E a te piacciono le margherite?
anna Moltissimo!
rommy Siamo pari.
anna D'accordo. (Riprendendo, ai due giovani) Vi apriamo perciò, con tutto il cuore, non solo questa casa che è ancora a pezzi, ma anche quella di Milano, per piccola che sia... Non siamo così vecchi né così ingenui da non aver capito che state scappando da qualcosa. Vero, Michele?
michele (serio, con semplicità) Sì, signora, io sono scappato da una casa di cura. Costava troppo, e la mia famiglia non ha mezzi. Tutto qua.
marina (calma) Non è vero,
michele (sorpreso) Come, non è vero?
marina Non è tutto qua.
michele (scaldandosi) Che ne sai, tu?
marina In una città di provincia, Michele...
michele (irritato) E allora fuori! Sentiamo! Che c'è d'altro?
marina Devi dirlo tu.
michele (c.s.) Io non ho niente da dire!
marina Sì che ce l'hai, Michele... Una bugia.
michele E le tue, allora?... Parliamo delle tue!
rommy (commentando) Oh Dio. Sembrano già sposati.
anna (un po' leziosa) Ti sbagli, Rommy, Il matrimonio è anche felicità, calore.
rommy Al posto tuo non lo direi.
(Mentre i due giovani continuano il loro battibecco, Anna e Rommy ne iniziano un altro, così che i quattro procedono per un momento paralleli)
marina Dille. Io ti ascolto. anna Io ho avuto dei figli, almeno!
michele No no... Voglio vede- rommy Dove sono, sorellina?...
re il tuo coraggio. Dove sono? Io non li
vedo.
marina
Lasciamo perdere
il anna Sei
tu, che non hai avuto
coraggio, Michele. Forse non nulla!
ne ha nessuno dei due.
michele Io sì! rommy In compenso io ho dato, qualcosa.
marina Da quando?... Eh? Da anna Sì!... Due canzonette!
quando?
michele Da sempre! rommy Del lavoro...
anna (ridendo sarcastica) Ah!...
(A poco a poco i giovani tacciono, sovrastati dalle voci di Anna e Rommy che continuano)
rommy E anche tenerezza, quand'era necessario.
anna A chi?...
rommy A te, per esempio. Quando sei rimasta sola.
anna Perché? Io non ne ho data a te?
rommy Adesso no.
anna (quasi in lacrime) Perché mi fai arrabbiare!
rommy O Gesù, Anna... Non dirmi che siamo già al pianto.
anna (furiosa) Sì, invece!... Io piango!
marina (intenerendosi) Signora...
rommy Hai ragione, tesoro... Hai ragione. Lasciamo perdere. (Ad Anna) Ti chiedo scusa.
anna Prima, devi chiederla! Prima!
rommy Prima di cosa?
anna Prima di tutto!... Tu chiedi scusa, e poi si vede.
rommy (sorridendo) D'accordo.
anna Ti odio, Rommy.
rommy (c.s.) Anch'io ti odio. (Le apre le braccia, e Anna vi si rifugia, riottosa)
michele (commentando) Sembrate marito e moglie.
anna (con un grido, sciogliendosi) Nooo! Per carità... Non ricominciamo col matrimonio o non la finiamo più... Torniamo al nocciolo, ragazzi. Lucidi, calmi. Senza divagare. Dunque!... Oh Dio.
rommy Che c'è?
anna Non ricordo più dov'eravamo. (A Rommy, risentita) Te e la tua preghiera sulla memoria!...
michele Eravamo rimasti al suo invito.
anna Ah, ecco!... Giusto.
rommy (un po' offeso) Io non conto un cazzo, naturalmente.
marina No, no... Anche al suo, anche al suo!
michele Diciamo al "vostro" invito.
rommy Così va meglio.
marina ...Di cui vi siamo tutti e due molto grati. Vero, Michele?
michele Certo!
marina Non dimenticheremo mai come ci avete accolti. Ricorda, Rommy, quando io le ho chiesto un bicchier d'acqua?
rommy (un po' imbarazzato) Sì, mi pare...
marina (canticchiando) "Mon coeur est un violon"...
rommy (c.s.) Lasciamo perdere, adesso... Eran sciocchezze...
marina (c.s.) "Sur lequel ton archet jouc"...
anna (intervenendo con foga) "Et qui vibre tout du long/ appuyé contre ta joue"... (A Marina, indicando Rommy) Te la può cantare anche tutte le sere, se vuoi!
marina Grazie, signora...
anna Prima d'andare a letto!
marina Grazie davvero, ma... C'è un tempo per ogni cosa. £ io sento che il mio è finito proprio qui. In quest'angolino umido e profumato dove non pensavo mai di capitare.
anna (inquieta) Quale tempo. Marina?
marina Non so. Come dovrei chiamarlo, Michele?... Tempo dei giochi?... (Ad Anna, seria) Io non ho mai volato, signora.
anna (ridendo) Ma lo sappiamo benissimo!
marina Forse una volta, chissà... Forse è stato davvero un sogno. Oppure scappavo da qualcosa. Ma non so nemmeno io se si trattava di una cosa presente o futura.
rommy Non ha nessuna importanza, per noi!
marina Per me sì. Sono stanca. Mi fa male la testa. Mi fa male la gamba.
anna E allora?...
marina Voglio tornare a casa,
michele (sorpreso) Ma cosa dici?... Io non posso, Marina!
anna (a Marina, con slancio) Noi ti apriamo le braccia!
marina Lo so, lo so...
anna E se la casa non basta, vi troveremo dell'altro! Pianteremo
una tenda in giardino!
rommy Oh Dio. Questa l'hai già detta.
anna (irritata) Quando? A chi?
rommy Non so, ma l'hai già detta.
anna E io la ridico, se è necessario!... Ma non capisci che questa vuole andarsene? E che se parte lei, si tira dietro anche quell'altro?
michele Stia tranquilla, signora. Io non mi muovo.
marina (a Michele) Non posso guidare la macchina da sola.
anna (a Rommy) Ecco! La senti?... Lo sapevo, io, lo sapevo, che non bisognava fidarsi!... Non mi è mai piaciuta, quella lì!
marina Tanto meglio.
anna (tornando all'attacco, affettuosa) Ma perché, bambina mia?... Perché?... Se fossi stata felice a casa tua, ti pare che ti sarebbero mai venute in mente, tutte 'ste fantasie di voli? Non c'è un altro Universo, Marina! Ce n'è uno solo, ed è vuoto anche quello!... Sapessi com'è difficile, con gli anni, incontrarci qualcuno.
marina Io ho una famiglia.
anna (a Rommy) Anche lei!... Come il pianista! È una fissazione, 'sta storia della famiglia! Io non so, ecco, non so... (A tutti) Ma non l'avevano abolita?!
rommy Calmati, Anna.
michele (sforzandosi di ragionare sereno) Io capisco il tuo smarrimento, Marina. Uno finisce per impigliarsi nelle sue stesse parole, poi c'è stato il trauma della caduta... Insomma, ti seguo benissimo! Ma il mio caso è diverso. I miei genitori hanno speso l'ira di Dio. Io ho lasciato gli studi. C'è di mezzo una clinica. Forse mi stanno cercando... Non è stato un gioco.
marina Michele, Michele.
michele Michele, cosa?
marina Sto perdendo anche te.
michele Ma nient'affatto! Chi lo dice?... (Sempre più teso) Signora... Rommy... Mi rendo conto dell'imbarazzo. Ma vi do la mia parola d'onore. La mia parola d'o... d'o... (Ancora una volta la lingua gli s'impiglia, la saliva gli affluisce alle labbra, comincia a tremare)
anna Oh Dio si ricomincia. (Venendo avanti) Michele...
marina (sbarrandole il passo, con forza) No!... Lo lasci stare!
(Anna si ferma intimidita)
rommy Senti, figliolo...
marina (c.s.) Non si muova!
(Anche Rommy si ferma. Michele è così lasciato interamente solo al suo attacco e alle sue convulsioni, senza che nessuno intervenga, a differenza del solito. Lancia da terra smarrite occhiate interrogative ai tre che lo guardano immobili. Poi a poco a poco si affloscia, finché sbotta in un pianto disperato e, questo sì, totalmente sincero. Solo allora Marina si muove, gli si inginocchia accanto, e comincia a cullarlo con tenerezza fra le braccia)
michele (piangendo) Così presto, Marina... Così presto.
marina (dolcemente) Non è presto, Michele.
(Una pausa, poi Anna si fa avanti)
anna A questo punto, se non vi dispiace, vorrei capire qualcosetta anch'io. Scusa, Marina. Un momento. Per gentilezza. (La strappa con forza dal corpo di Michele) Oh!... Brava. (S'impossessa del ragazzo) Dunque. Michele... (Ma il giovane ha un nuovo attacco di pianto) Oh Dio.
rommy (facendosi avanti) Lascialo a me, Anna.
anna No.
rommy Lascialo a me.
anna Rommy...
rommy Lascialo! (Glielo strappa di mano, impossessandosene a sua volta)
anna (si alza, commentando) Questo qua, prima di sera, l'abbiamo fatto a pezzi.
rommy (all'orecchio di Michele, dolcemente) Allora?... Con calma, Michele. Con calma... Dunque. Era tutta una finzione? (Michele fa cenno di sì) E chi se n'è accorto? La tua famiglia o i dottori?
michele (fra le lacrime) I dottori...
rommy Per questo sei scappato dalla dioica? (Michele fa cenno di sì) E va be', ragazzo mio. Non e poi così grave. Si può spiegare.
michele (c.s.) I miei sono gente modesta... Hanno puntato tutto su di me... Il primo a scuola, il primo negli sport, il primo sul lavoro... E invece io non .sono il primo da nessuna parte. Non sono fatto per lottare. La vita mi fa paura.
anna Aspetta che sia passata, figliolo, e di vederne l'altra faccia. Come paura, sai, siamo lì.
michele Vi chiedo scusa...
rommy Ma figurati.
michele Non volevo ingannarvi...
anna Non hai ingannato nessuno, stai tranquillo. Se mai l'esperienza insegna qualcosa, è che la gente va presa per quello che sembra. La Verità non sta in fondo al pozzo. È lì, nuda e visibile. Chi s'atteggia ad avaro è un avaro, gli storpi fingono dì zoppicare, e le puttane si vantano d'aver le idee larghe. Mio marito ha finto per vent'anni d'esser malato, e poi è morto.
rommy Non mi sembra l'esempio giusto. Anna.
anna (continuando) Voi invece avete scelto il sogno, per scappar dalle cose... una specie di follia. Ma se avete scelto proprio quello, è perché in fondo ci stavate già dentro. Quindi avete bisogno di cure. Di amici. Di tenerezza. Di comprensione. Di una casa tranquilla. Dì un giardino. Anche d'un fiume, va'!, visto mai che passi nei dintorni... E qui c;è tutto. Perciò tutto è a posto, tutto torna come prima, ragazzi allegri... in tavola!
rommy In tavola? A quest'ora?
marina Non è così semplice, signora. Abbiamo lasciato troppi pasticci, dietro di noi.
anna Sempre lei! Risponde sempre lei!
michele Marina ha ragione, signora...
anna Come sarebbe? Hai cambiato idea?
michele No...
anna Vuoi tornare a casa anche tu?
michele Fra poco è buio. e...
anna Lascia perdere il bollettino!... Vuoi tornare a casa, sì o no?
(Michele esita un momento, smarrito)
michele Forse sì.
anna (voltandosi di scatto) Rommy!?... (Rommy apre le braccia, desolato) Hai capito?... Un complotto. Una congiura.
rommy Anna...
anna (ai giovani) Vi auguro buona fortuna. Non insisterò mai più. (Si avvia verso il bosco)
rommy Dove vai?
anna Non preoccuparti, Rommy. Fingo solo d'essere disperata. (Esce)
michele Signora...
rommy Lasciala in pace, Michele. Diamole un po' di respiro. Si era abituata, a voi. Vi voleva bene.
michele Anche noi, mi creda!... Anche noi!
rommy (con un sorriso amaro) "Mi creda"... Non vi ho nemmeno chiesto di darmi del tu.
michele Prego?
rommy Se voi foste miei figli, vi avrei certo educato malissimo. Ma almeno mi dareste del tu. È così offensivo, invecchiando, sentirsi trattare sempre con rispetto.
michele (con slancio) Figurati, Rommy! Se è solo per quello...
rommy (continuando) Sul tavolo dello studio ci sarebbero state le vostre fotografie, e Anna le avrebbe spolverate ogni tanto. Così invece non avremo nemmeno quelle, per ricordarci di voi.
michele (c.s.) Le facciamo, Rommy! Le facciamo!... A tutti!... Io ho una macchinetta, in casa!... Aspettate, eh... Un momento. Aspettate!... (Corre in casa, rimangono soli Rommy e Marina)
rommy Riescono bene?
marina Speriamo...
rommy Gli occhi viola, intendo. A colori,
marina Ah!... (Sorridendo) Be', sì... Credo di sì.
rommy Perfetto. (Con altro tono) Mi addolora vedervi partire, ma forse è giusto che torniate a casa. Però io ti prometto solennemente, Marina, che il nostro incontro non finirà qui. (Scaldandosi via via) I rapporti umani hanno un peso, perdìo. Non possono sfumare nell'indifferenza del nulla. Gli anni mi hanno dato esperienza, saggezza, senso di responsabilità. Non commetterò due volte gli stessi errori. Non mi lascerò imbrigliare dalia pigrizia... Se tu lo consenti, Marina, un giorno o l'altro verrò io da voi!
marina (sorridendo) Davvero?...
rommy Mi occuperò di te. Salverò Michele. Vincerò le diffidenze. Reagirò agli insulti. Smonterò le calunnie... Non avrò paura di nessuno! E se tuo padre non vorrà vedermi, noi c'incontreremo di nascosto, come due amanti, sotto gli alberi di un viale.
marina Be'... Lì ci sta già mia madre, Rommy. Col suo primo marito. Non vorrei fare casino.
rommy Stai tranquilla! Non ti confonderò mai più con un'altra. Ti riconoscerei anche nella notte più fonda, ti riconoscerei anche se fossi cieco!
marina Allora chiudi gli occhi.
rommy Come?
marina Chiudi gli occhi. (Rommy chiude gli occhi. Lei gli dà un bacio) M'hai riconosciuta?
rommy (riaprendo gli occhi) Sì.
marina Era per dirti grazie, Rommy... Caso mai non venissi.
(Michele esce di corsa dalla casa)
michele Non la trovo!... Devo averla lasciata nell'auto! (Corre verso il bosco, dicendo ai due) Mettetevi in posa, intanto... Dove c'è più luce. (A Marina) E tu getta via la stampella!... È brutta, in fotografia! (Esce)
marina Come faccio?
rommy Appoggiati a me.
(Marina si appoggia a Rommy che getta lontano la stampella. Ma subito si ode la voce allarmata di Michele che chiama)
voce di michele Rommy!
rommy Oh Dio.
voce di michele Rommy! Per favore!
rommy Eccomi!... (A Marina) Scusa, tesoro... To'. (Le avvicina una sedia perché lei possa appoggiarsi a qualcosa e corre verso il bosco)
voce di michele Rommy!
voce di rommy Arrivo! Arrivo!...
(Marina è rimasta sola, appoggiata alla sedia. Vorrebbe correre anche lei nel bosco, ma senza stampella non può farlo. Così, mentre si odono le voci di Rommy e di Michele, Marina si trascina a quattro zampe attraverso la scena fino a raggiungere la stampella che è finita sui gradini. Riesce a rimettersi in piedi e sta per avviarsi, quando rientrano Rommy e Michele sorreggendo Anna che respira a fatica. È inerte, gli occhi chiusi, un po' gigiona)
marina Oh Dio... Che è successo?
michele Era svenuta in mezzo al viale. Proprio davanti all'automobile.
marina Come mai?
michele Non lo so. Forse i nervi... un malore...
rommy Forza, Anna... Forza. Siedi qua. Respira... (A Michele) Va' a prender dell'acqua, Michele... un liquore... qualcosa!
michele Subito! (Corre dentro la casa)
anna "Vieni, creatura di morte"...
marina Cosa dice?
anna "E con i denti sciogli di colpo/ il nodo aggrovigliato della vita"...
marina Ma non sono...?
rommy Sì sì, sono i versi di prima... (Chiama) Michele!
michele (uscendo di corsa dalla casa con una bottiglia di cognac) Eccomi !
rommy Bravo. Dai qua.
anna (languida) Lascia, Rommy... Lasciatemi scomparire.
rommy (versando il cognac) Per carità!... È dal tempo di Cleopatra, che i suicidi ti riescono malissimo. To'!... Bevi. (Anna beve) Tu devi vivere o morire assieme a me, capito? Sempre assieme!
anna Marina.
marina Sì, signora?
anna Vi chiedo scusa. Non è stato un ricatto per trattenervi.
marina Ma certo, signora... Chi lo pensa?!
rommy Io, per esempio.
anna Non dargli retta... Vorrei anzi pregarvi di partire subito, se non vi dispiace, Prima che faccia buio.
michele Ma perché?... Abbiamo tempo!
anna Con la nebbia si guida male.
michele Ma io sono un campione!... Non si preoccupi.
marina Ha ragione, signora... Lui guida da dio.
anna Davvero?... Dovresti dirlo ai tuoi genitori, Michele. Potresti fare il tassista.
michele (con scarso entusiasmo, sconcertato) Be', è un'idea... Non ci avevo pensato.
anna Ad ogni modo sono impaziente di sapervi sani e salvi a casa vostra.
marina (tentando d'insistere) Signora...
anna (con forza) Vi prego!
marina (arrendendosi) Se proprio lo vuole...
michele (con calore) Però torneremo, eh!... Vero, Marina?
marina Certo!
anna Non è vero. Non tornerete mai.
michele (c.s.) Ma chi lo dice?... Vedrà come si sbaglia!
anna E allora vi prego d'avvertire, la prossima volta. L'errore è stato proprio quello di scontrarci così, senza preavviso... venendo da età così lontane. Per questo io ho perso un po' del mio decoro.
marina Ma lei non ha perso un bel niente, signora!
anna Addio, Michele. Dammi unbacio.
michele Eccomi! (L'abbraccia)
anna E guardati dai pianisti.
michele (sorpreso) Prego?
anna Dai pianisti.
michele Non capisco, signora... Perché dovrei guardarmi dai pianisti?
anna Non fare domande. Tu guardati, e basta.
michele D'accordo, signora... Starò molto attento.
anna Bravo. (Apre le braccia) Marina. (Marina l'abbraccia, commossa) Non piangere, per carità, che poi Rommy, s'infuria. Addio. (/ giovani cominciano a retrocedere verso il bosco)
marina Addio, signora. Addio, Rommy.
rommy A presto."Siate prudenti.
michele Sì sì... Stai tranquillo, (Ma all'improvviso corre indietro da Rommy e lo abbraccia con impeto)
rommy (commosso) Vai. (Il ragazzo torna ad avviarsi)
marina Addio.
(I giovani escono, Rommy li segue un momento con lo sguardo. Poi torna indietro, raccoglie o sposta qualcosa. Ma di colpo s'immobilizza, perché nel profondo silenzio si ode il rumore di un'auto che parte e si allontana. Anna è rimasta immobile, seduta al centro della scena. Il suo viso si sta facendo insolitamente intenso. Rommy torna verso di lei e chiede con gentilezza)
rommy Come va?
anna Bene.
rommy Hai freddo?
anna No.
rommy Metti qualcosa. To'. (Le assesta sulle spalle il mantello del clown)
anna Grazie. (Ma nel compiere il gesto, Rommy ha guardato casualmente verso il tavolo)
rommy Ehi!... Han dimenticato la radio.
(Scambia un'occhiata con Anna, ridacchia. Poi prende la radiolina dei due giovani, siede per terra come un ragazzo e comincia a far scorrere le stazioni, fino a captare una musica classica molto melodica. Fa notare alla sorella, sforzandosi di sembrare allegro)
Violino e pianoforte!...
anna (sorridendo appena) Già.
rommy Non vuoi rientrare?
anna Fra un po'.
rommy (alzandosi) D'accordo. Allora io vado avanti e preparo da mangiare. Ma poi vieni anche tu, eh... a darmi una mano.
anna Certo.
(Rommy si avvia con la radiolina in mano ed entra in casa. Per tutto il resto della scena si udrà la musica, attutita. La nebbia ha cominciato ad avanzare tra gli alberi, mentre il cielo, nello sfondo, ha preso a poco a poco i colori del tramonto. Si accendono le luci nell'interno della casa, oltre i rettangoli delle due finestre.
Anna è sempre seduta immobile, il mantello del clown sulle spalle, gli occhi fissi verso la platea.
Lentamente, dalla nebbia sempre più fitta, emergono alle sue spalle sette figure che già conosciamo: la signora Gavazzi, il Colonnello, il Console della Milizia, il Vescovo, il Dottore, Viviana e Don Ferrante.
Ma Anna, senza neppure voltarsi, accenna appena un gesto annoiato della mano, come uno stanco congedo, I sette si guardano, s'inchinano lievemente, delusi, e riscompaiono nel nulla.
Allora Anna si alza e si avvia verso la scala. Giunta però al primo gradino si ferma e resta immobile, riflettendo. Poi si decide, torna indietro, e va a frugare sotto un cespuglio che finora non abbiamo quasi notato, al limite del bosco. Si rialza tenendo in mano una scatola di latta. La mette sul tavolo, l'apre. Ne tira fuori una rivoltella. È un'enorme Breda della prima guerra mondiale. Anna apre la rivoltella con gesti calmi e precisi, come fosse un cow-boy: infila i proiettili nel tamburo, richiude la rivoltella con un rumore secco, fa girare il tamburo. Poi, tenendo la rivoltella ben stretta il braccio penzoloni, attraversa di nuovo tutta la scena, calma e semplice come il personaggio d'una tragedia greca. Ma ha appena incominciato a salire i gradini della scala, quando la rivoltella va in pezzi da sola. Cascano per terra il tamburo e la canna, mentre a lei rimangono in mano l'impugnatura e il grilletto. Anna si ferma e si gira, sgomenta. Raccoglie i pezzi e lentamente siede su un gradino)
voce di rommy Anna?
anna (sommessa) Sì.
voce di rommy Vieni, per favore. Non ce la faccio da solo.
anna Sì, Rommy.
(Anna è tutta raccolta su se stessa. La scena è quasi completamente buia, avvolta nella nebbia, il che rende an-cor più vivide e quasi magiche le luci delle finestre. La musica suona. Anna piange)