Conversazione per passare la notte

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Conversazione per passare la notte

Conversazione per passare la notte

di

Raffaella Battaglini

PERSONAGGI:
PRIMA NARRATRICE
SECONDA NARRATRICE, entrambe molto vecchie.
MARISA, 45/50 anni
LUCIA, 22
NINA, 20
LEO, 55/60
LORENZO, 25/30


A destra della scena, di spalle rispetto al pubblico, due donne vecchissime, sedute in penombra davanti a una finestra spalancata.
Dalla finestra, un luminoso cielo notturno. Molte stelle. La luna non è visibile.
Breve pausa.
PRIMA NARRATRICE
Settembre?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
Non era settembre?
SECONDA NARRATRICE
Ti dico di no.
PRIMA NARRATRICE
E allora cos'era?
SECONDA NARRATRICE
Maggio, naturalmente. (Pausa) Era maggio.

PRIMA NARRATRICE 
Sei sicura?
SECONDA NARRATRICE
Ma sì.

Breve pausa.
PRIMA NARRATRICE
Be', be'… Così era maggio. (Pausa) S'impara sempre qualcosa…
SECONDA NARRATRICE (acida)
Stai perdendo la memoria.
PRIMA NARRATRICE (indignata)
Non è affatto vero. (Pausa) Mi ricordo tutto. Mi ricordo certe cose che tu nemmeno…
SECONDA NARRATRICE
Ma va. Se non fai altro che confondere le date…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (romantica)
Che notte. (Pausa. Non ricevendo risposta) Eh?
SECONDA NARRATRICE
Già.
PRIMA NARRATRICE
Non si vedevano tante stelle da quando…
SECONDA NARRATRICE (stufa)
Ancora…
PRIMA NARRATRICE (umilmente)
Hai ragione. Scusa.

Lunga pausa.
SECONDA NARRATRICE
Una fetta di torta?
PRIMA NARRATRICE
No, non adesso. E' troppo presto. (Pausa) L'inizio di maggio, volevi dire?
SECONDA NARRATRICE
No, no. Verso la fine, piuttosto…
PRIMA NARRATRICE
La fine? (Pausa) Che giorno era?
SECONDA NARRATRICE
Non ti ricordi neanche questo?
PRIMA NARRATRICE
Certo che me lo ricordo. (Pausa. Speranzosa) Un lunedì?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
Strano. Avrei giurato… (Pausa) Un mercoledì?
SECONDA NARRATRICE
No.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (timidamente)
Un venerdì, allora?
SECONDA NARRATRICE
No. (Pausa) Era domenica. (Pausa) Non si tratta di tirare a indovinare. Dovresti vergognarti…

PRIMA NARRATRICE (umilmente)
Scusa.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Però mi ricordo benissimo che era una giornata di sole. Una bella giornata di sole, quasi estiva. Se non fosse stato per tutto quel riverbero, si sarebbe detto…
SECONDA NARRATRICE (brusca)
Non dire sciocchezze. Era una giornata nuvolosa. Al mattino, quando mi sono svegliata, il cielo era tutto coperto, tanto è vero…
PRIMA NARRATICE (interrompendola)
Ma la sera è stata calda. Molto calda. Questo non puoi negarlo, spero…
SECONDA NARRATRICE
Certo che faceva caldo. Era tutto coperto…

Luce sulla parte sinistra della scena.
Appare un salottino vecchiotto, confortevole.
Una portafinestra dà sul giardino.
Entrano Marisa e Nina.
Indossano abiti estivi, leggeri.
Nina tiene in mano un lume acceso.
Lo posa sul tavolo.
MARISA
No, non lì. Lì dà solo noia. Mettilo per terra, vicino alla poltrona.

Nina obbedisce.
SECONDA NARRATRICE (a bassa voce, irritata)
Vuoi sempre aver ragione tu. Io invece sono sicura…
PRIMA NARRATRICE
Shhh…
MARISA (a Nina)
Uno di questi giorni dovremo spostare quella pendola. Non lo fa dormire, sembra. (Pausa. Tono rassegnato) E' il rumore che gli dà fastidio, non sopporta di sentir battere le ore, tu lo sai, ha un udito finissimo, d'altra parte c'era da aspettarselo, nelle sue condizioni… (s'interrompe. Guardando Nina con aria critica) Sciogliti i capelli. Lo sai che non ti può soffrire, coi capelli raccolti…

Nina, obbediente, va allo specchio.
Si scioglie i capelli
MARISA (in tono d'approvazione)
Meglio. Molto meglio. (avvicinandosi, glieli sistema con le mani) Hai riordinato la sua stanza?

Nina fa cenno di sì.
MARISA 
Bisognerà preparargli la cena. Sono quasi le nove… (si volta, e si dirige alla portafinestra. Guardando fuori, romantica) Che notte. (Pausa. Non ricevendo risposta) Eh?

Nina, in silenzio, comincia ad apparecchiare la tavola.
MARISA(aprendo la portafinestra)
Quand'ero ragazza, in notti come questa… (Pausa. Pensierosamente) Gli altri anni, sono sicura, non avevamo fiori così belli. No. Non l'anno scorso, perlomeno. (voltandosi verso Nina) Non è vero? (Torna a guardar fuori) Dev'essere per via del caldo. Troppo caldo per la stagione, dicono… (Si blocca di colpo. In ascolto) Cos'è stato? (a Nina) Hai sentito anche tu? (Spalanca la portafinestra, e fa un passo verso il giardino. Gridando) Chi è là? (Pausa) C'è qualcuno, lì fuori?

Pausa.
MARISA
C'è qualcuno, ho detto?

Luce su Lorenzo, fermo sul viale.
LORENZO
Mi scusi. Non volevo spaventarla…
SECONDA NARRATRICE
Ancora questa vecchia storia…

Lentamente, buio sulla parte sinistra della scena.
PRIMA NARRATRICE
Ne sai una migliore?
SECONDA NARRATRICE
Non è questo. E' che stai barando, come al solito…
PRIMA NARRATRICE
Cosa vorresti dire?
SECONDA NARRATRICE
Che non è andata così.

PRIMA NARRATRICE
Ah no?
SECONDA NARRATRICE
Lo sai benissimo…

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE (chinandosi verso la compagna. Confidenziale)
E il suo vestito, quel giorno?
SECONDA NARRATRICE
Quello rosso?
PRIMA NARRATRICE
No. Quello rosso, certamente no…
SECONDA NARRATRICE
Sei sicura?
PRIMA NARRATRICE
Sicurissima. Nelle giornate calde, caso mai quello azzurro.
SECONDA NARRATRICE
Ma non era una giornata così calda…
PRIMA NARRATRICE (irritata)
Come no? Se abbiamo appena detto…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
In ogni caso, preferirei che evitassimo l'azzurro. Se non ti dispiace.
PRIMA NARRATRICE
Perchè?
SECONDA NARRATRICE
Lo sai, perchè.

PRIMA NARRATRICE (ancora di malumore)
E allora cosa?
SECONDA NARRATRICE
Magari il giallo?
PRIMA NARRATRICE
Per carità.
SECONDA NARRATRICE
Diciamo il bianco, e facciamola finita.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Mi sembra troppo simbolico.
SECONDA NARRATRICE
Ma va. Cosa ti viene in mente… Il bianco va benissimo, secondo me.

Lentamente, luce sul giardino.
Sera, verso il tramonto.

Lucia e Lorenzo in piedi nel viale.

Lucia è vestita di bianco.
Tiene in mano una cesta piena di fiori.
LORENZO
Mi scusi. Non volevo spaventarla…
LUCIA
Lei chi è?
LORENZO
Non si preoccupi, me ne vado subito. Stavo soltanto…
LUCIA
Cosa ci fa nel mio giardino?
LORENZO (cerimonioso)
Mi scusi, signorina. Stavo soltanto riprendendo fiato. Me ne vado immediatamente.
PRIMA NARRATRICE (sottovoce)
Troppa luce. (Pausa) Per conto mio, era molto più tardi.
SECONDA NARRATRICE
Shhh...
LUCIA (osservando Lorenzo con attenzione)
Sta cercando qualcuno? Conosce qualcuno, qui?

Pausa.
LORENZO
Sono molto stanco, signorina. (Pausa) Non mi farebbe entrare? Solo un minuto, il tempo di sedermi…
PRIMA NARRATRICE (a bassa voce)
Lo vedi che così non è plausibile?
SECONDA NARRATRICE
Perchè?
PRIMA NARRATRICE
Lo vedi che così non è plausibile? La fanciulla innocente, i fiori, lo sconosciuto… tutte cose…
SECONDA NARRATRICE
Eppure…
PRIMA NARRATRICE
Il vestito bianco, il tramonto… un'esagerazione… al giorno d'oggi nessuno…
SECONDA NARRATRICE
Eppure, è così che è andata. (Pausa) E' così che è andata, che ti piaccia o no.
Lucia e Lorenzo si voltano, e percorrono il vialetto in direzione della casa.
PRIMA NARRATRICE
E poi? Cos'è successo, poi?
SECONDA NARRATRICE
Poi sono entrati in casa. Non c'era nessuno… Allora hanno aspettato, finchè…

Luce sul salotto.
Lucia e Lorenzo entrano.
Lentamente, buio sul giardino.
PRIMA NARRATRICE
Lei com'era?

Durante le battute che seguono, mentre Lorenzo si siede sul divano, Lucia si dà da fare nella stanza, tira le tende, mette i fiori in un vaso, ecc.
SECONDA NARRATRICE
Lei era imbarazzata, naturalmente. Intimidita. (Pausa) Del resto è logico, in fin dei conti era la prima volta…
PRIMA NARRATRICE
La prima volta, vorresti dire, che si trovava sola con un uomo?
SECONDA NARRATRICE
Sì.

PRIMA NARRATRICE (infastidita)
Su, su… Non vorrai che ci creda, spero? Non è possibile, a quell'età… Non era mica una bambina.
SECONDA NARRATRICE
Conduceva una vita ritirata. (Pausa) Conducevano una vita molto ritirata. (Pausa) In quella casa. (Pausa) A quei tempi.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
E la domenica pomeriggio? Dopo la messa?
SECONDA NARRATRICE
No, no. Niente di quel genere. Al massimo, un gelato con le amiche…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
E tutti gli anni di collegio? Non vorrai sostenere…
SECONDA NARRATRICE
C'erano solo donne. Le compagne di classe, le suore… tutt'al più qualche vecchio insegnante di fisica…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (malignamente)
E il fratello di quella compagna di banco? Cosa puoi dirmi di lui?

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Ah, quello…


PRIMA NARRATRICE (trionfante)
Vedi?
SECONDA NARRATRICE (indignata)
Non puoi attaccarti a una cosa del genere. Un'infatuazione giovanile… un amore dell'adolescenza… capita a tutti, si sa…
PRIMA NARRATRICE
Passeggiate mano nella mano?
SECONDA NARRATRICE
Sì.
PRIMA NARRATRICE
Un bacetto al momento dei saluti?
SECONDA NARRATRICE
Sì...
PRIMA NARRATRICE
Nient'altro?
SECONDA NARRATRICE
Nient'altro.
Pausa.
PRIMA NARRATRICE (con un sospiro)
Non confesserai mai… (Pausa) Vero?
LORENZO (a Lucia)
Lei è molto bella, lo sa?

Pausa.
LUCIA (voltandosi a guardarlo)
Non dovrebbe dirmi certe cose.


LORENZO (alzandosi, e andando verso di lei)
Non gliel'hanno mai detto?
LUCIA
Non dovrebbe dirmi… (Lorenzo si ferma di fronte a lei, che indietreggia leggermente) Farebbe meglio ad andarsene. Mia madre tornerà fra poco…
LORENZO
Sua madre?
LUCIA
Sì.
LORENZO (carezzevole)
La prego, non mi mandi via. Mi tenga qui con lei. Non conosco nessuno, da queste parti…
LUCIA
Non può restare qui. Non siamo abituati a ricevere visite, in questa casa… (lui le prende una mano, lei si scosta) La smetta immediatamente. Deve andarsene, ho detto. Se la vede qualcuno…
LORENZO (riprendendole la mano, e stringendola)
Mi nasconderò. Farò quello che vorrà, ma non mi mandi via…
PRIMA NARRATRICE (caustica)
Poverina… Era così ingenua, vero?
SECONDA NARRATRICE
Cosa vorresti insinuare?
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Una vera scolaretta… Credeva a tutto, non è così?

Lentamente, durante queste battute, buio sul salotto.
SECONDA NARRATRICE
Non c'è da meravigliarsi, mi sembra. Considerando com'era stata educata…
PRIMA NARRATRICE (disgustata)
Puah… (Pausa. Con amarezza) Tutto questo tempo, e ancora ci provi…

Lunga pausa.
SECONDA NARRATRICE (romantica)
Che notte. (Pausa. Non ricevendo risposta) Eh?
PRIMA NARRATRICE (scorbutica)
Già.
SECONDA NARRATRICE
Non si vedevano tante stelle…
PRIMA NARRATRICE (stufa)
Ancora…
SECONDA NARRATRICE (umilmente)
Hai ragione. Scusa.

Breve pausa.
SECONDA NARRATRICE
Stavo pensando…
PRIMA NARRATRICE
Dì.
SECONDA NARRATRICE
Se provassimo a cambiare posizione?
PRIMA NARRATRICE
In che senso?
SECONDA NARRATRICE (esitando)
Non so… Per esempio, se ci voltassimo dall'altra parte?
PRIMA NARRATRICE
Ma cosa ti salta in mente? Sei impazzita?
SECONDA NARRATRICE
Come vuoi. Dicevo così…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Come ti verranno certe idee, poi…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Una fetta di torta?
PRIMA NARRATRICE (con impazienza)
No. (Pausa) Non puoi stare un attimo tranquilla? Non ti riesce proprio di stare tranquilla, per una volta?
SECONDA NARRATRICE
Ci sto provando. E' che continuo a pensarci…

Luce sul salotto.
Mattina, pieno sole.

Marisa e Lucia sedute a tavola, davanti alla prima colazione.
PRIMA NARRATRICE (a bassa voce)
Oh, dio… Non c'è proprio niente da fare, vero?
MARISA (a Lucia)
Miele?
LUCIA
No.
MARISA
Non vuoi un po' di miele?
LUCIA
No.
MARISA
Che c'è ? (scrutandola) Non hai fame?
LUCIA
No.
MARISA
Come mai?
LUCIA
Non posso mica ingozzarmi in continuazione…
MARISA
Mangi troppo poco, ultimamente… Qualcosa non va?
LUCIA (facendo per alzarsi)
Posso uscire una mezz'oretta?
MARISA
Uscire?
LUCIA
Una mezz'oretta.
MARISA
Ma neanche per idea. Torna a sederti. Non sono ancora le dieci…
LUCIA
Vado solo…
MARISA
No. No. Torna a sederti. E assolutamente, una fetta di pane con burro e miele. Qualcosa devi mangiare. Ti dà forza…

Entra Leo, sostenuto da Nina.
Cammina con difficoltà.
MARISA (a Leo)
Eccoti, caro. Hai visto che bella mattina? (Leo, aiutato da Nina, si siede a tavola). Veramente una mattina stupenda. E' arrivato il caldo finalmente, se Dio vuole…
LEO (corrucciato, senza guardarla)
Il mio uovo.
MARISA
Non c'è il tuo uovo? Nina, tesoro, come hai potuto dimenticare il suo uovo… Arriva subito, caro, non ti preoccupare.

Fa un cenno a Nina, che sparisce di là.
LEO (c.s.)
Il mio uovo.
MARISA
Arriva, caro, arriva. (sottovoce, a Lucia) Non ha una buona giornata, oggi. Deve aver passato una brutta notte... (a Leo) Hai passato una brutta notte, caro? E' così? Mi dispiace tanto... Bisognerà spostare quella maledetta pendola, lo so che ti dà fastidio... E' stata quella a tenerti sveglio? (Pausa) Dì, è stata quella? O magari hai avuto freddo... Dirò a Nina...
LEO (c. s.)
Il mio uovo.
MARISA (tono rassegnato)
Sì, caro, sì. (Pausa. Rianimandosi) Dopo colazione, se ti sentirai meglio, ti porterò a fare un giretto fino al prato. E' una giornata così bella… Ti farebbe piacere? Naturalmente, dovrai metterti qualcosa di più pesante, ad esempio la vestaglia scozzese, quella andrebbe bene, tiene molto caldo, oppure…

Entra Nina, con l'uovo, che depone davanti a Leo.
MARISA
Ecco il tuo uovo, caro. Sei contento?

Nina si siede vicino a Leo, e comincia ad imboccarlo.
MARISA (a Leo)
E' abbastanza cotto? (a Nina) Mi raccomando, che non sia troppo crudo, altrimenti gli fa male…

Leo, dopo tre o quattro bocconi, respinge il cucchiaino con foga.
MARISA (a Leo)
Non ne vuoi più? (a Nina, tono di rimprovero) Te l'avevo detto che non era cotto abbastanza…
LEO (con voce improvvisamente forte e chiara)
Dite agli smarriti di cuore: siate forti, non temete. Ecco, il vostro Dio verrà con la vendetta. La divina ricompensa. Verrà e vi salverà. Allora si apriranno gli occhi ai ciechi…

Si blocca, di colpo come aveva cominciato.
MARISA (in tono di elogio, come a un bambino)
E' molto bello, caro. Che cos'era? (Leo, imboccato da Nina, riprende a mangiare. Sottovoce, a Lucia) E' straordinaria, se solo ci si pensa, la memoria che ha per certe cose.(a Leo) Non vuoi dirci che cos'era? (a Lucia) Dev'essere un qualche salmo. Una volta li sapeva tutti…

Lucia si alza. Fa per uscire.
MARISA
Dove stai andando?
LUCIA
Vado di sopra. In camera mia…
MARISA
Potresti almeno finire il tuo tè…
LUCIA
Non mi va più.
MARISA
Stai diventando davvero insolente…

Lucia esce.
MARISA (gridandole dietro)
Vedi di tornare fra dieci minuti. Devi aiutarmi a portar fuori tuo padre…
PRIMA NARRATRICE (con amarezza)
E' tutto qui, quello che ti ricordi…

Luce a sfumare sul salotto, fino a buio.
SECONDA NARRATRICE (tono di sfida)
Oh, no. Ricordo molte altre cose. Vuoi che te le racconti?
PRIMA NARRATRICE
Che ingratitudine. Da non crederci. Anni e anni di fatiche, per poi...
SECONDA NARRATRICE
Vuoi che te le racconti?
PRIMA NARRATRICE
Stare qui seduta, una povera vecchia, e sentirsi rinfacciare delle cose che…
SECONDA NARRATRICE
Vuoi che te le racconti?
PRIMA NARRATRICE (con violenza)
No. (Pausa. Malignamente) Anch'io avrei parecchio da raccontare, se volessi…
SECONDA NARRATRICE
Oh, fai pure. Non ho mica paura…

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE (improvvisamente lirica)
Ah, se soltanto...
Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Cosa?
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Ah, se soltanto potessero tornare le belle sere d'estate…
SECONDA NARRATRICE
Sei pazza?
PRIMA NARRATRICE
Le siepi in fiore, il profumo dei biancospini…
SECONDA NARRATRICE (non credendo alle sue orecchie)
Il profumo dei…
PRIMA NARRATRICE
Versare lacrime nell'attesa, immaginare il suono dei passi familiari…


SECONDA NARRATRICE (c.s.)
Versare lacrime nell'attesa?
PRIMA NARRATRICE
Affacciarsi alla finestra, il suono dei passi familiari, l'amata voce…
SECONDA NARRATRICE (disgustata)
L'amata voce?
PRIMA NARRATRICE
Riconoscere i passi familiari, affacciarsi alla finestra sul viale… riascoltare l'amata voce, e senza alcuna esitazione…
SECONDA NARRATRICE
Dio mio. (Pausa) Non eri così stupida, una volta…

Lunga pausa.
SECONDA NARRATRICE
Non ti ricordi più niente. E' questo il problema, vero? Non puoi ribattere , perchè…
PRIMA NARRATRICE (soave)
Oh, no. Ti sbagli di grosso. Se sapessi fino a che punto…

Luce su una stanza da letto, in penombra.
Marisa seduta sul letto. E' in vestaglia. Sta leggendo.

Dopo una pausa, si sente aprire una porta.
MARISA (balzando in piedi di scatto)
Cos'è stato? (Pausa) C'è qualcuno lì? (Pausa) C'è qualcuno, ho detto?

Luce su Lorenzo, in piedi accanto alla porta.
E' vestito poveramente, da viandante.
LORENZO
Mi scusi. Non volevo spaventarla…

Pausa.
Marisa lo guarda.
MARISA
Lei chi è? Che cosa vuole?

Pausa.
MARISA
E' venuto per rubare, vero? E' questo che…
LORENZO (tono sottomesso)
No, signora. Sono entrato per stare al riparo. Credevo che in casa non ci fosse nessuno…
MARISA
Da dove è entrato?
LORENZO (c.s.)
Dal giardino, signora. Mi ero seduto su una panchina, e tentavo di dormire, ma si era fatto freddo… fa ancora freddo, la notte… e allora ho pensato…
MARISA
Ma non ha visto che c'era la luce?
LORENZO (c.s.)
No, signora. Non ho visto la luce. Altrimenti non mi sarei permesso…
MARISA (stancamente)
Se ne vada. Non chiamerò la polizia, ma se ne vada immediatamente…
LORENZO (facendo un passo verso di lei)
La prego, non mi mandi via. Solo per questa notte… Non le darò fastidio. Mi siederò in quell'angolo, e mi addormenterò. Solo per una notte… Non voglio disturbarla. Glielo prometto. Mi verrà sonno subito, sono talmente stanco… Non se ne accorgerà nemmeno, che sono qui…
SECONDA NARRATRICE
Preferisco risparmiarti i commenti…

Lentamente, buio sulla stanza da letto.
PRIMA NARRATRICE
Hai qualche obiezione?
SECONDA NARRATRICE (tono di scherno)
Obiezioni? (Pausa) E' semplicemente troppo ridicolo per parlarne…
PRIMA NARRATRICE
Eppure…
SECONDA NARRATRICE
Quindi, avrebbe dormito lì, secondo te?
PRIMA NARRATRICE
Sì. E' lì che ha dormito, quella notte. (Pausa) Si è steso nel suo angolo, e… (Pausa) Non ha fatto nessun rumore. Si è steso lì, tranquillo, con la testa sulla giacca...(Pausa) Durante la notte, lei…
SECONDA NARRATRICE
No, ti prego…
PRIMA NARRATRICE
No, no. Niente di quello che… Soltanto, a un certo punto si è svegliata, e…


SECONDA NARRATRICE
Lui non c'era più…
PRIMA NARRATRICE (infuriata)
La vuoi smettere di anticiparmi? (Pausa) Stavo dicendo: a un certo punto si è svegliata, è scesa dal letto, e in punta di piedi…
SECONDA NARRATRICE
No, no, no! Non voglio sentire…
PRIMA NARRATRICE
Ma che cosa stai pensando? Semplicemente, l'ha guardato mentre dormiva…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
L'ha guardato…
PRIMA NARRATRICE
Sì. (Pausa) C'era un po' di luce, e allora… (Pausa) Lui dormiva così profondamente, che non si è accorto di nulla…
Pausa.
SECONDA NARRATRICE
E' ancora peggio di quel che pensavo.
PRIMA NARRATRICE
Adesso non esageriamo. (Pausa) Comunque, la mattina dopo si era già pentita.
SECONDA NARRATRICE
Questo non cambia niente.
PRIMA NARRATRICE
Come no?
SECONDA NARRATRICE
Non cambia niente. Ormai dovremmo saperlo, no? (Pausa) In ogni caso, andiamo avanti. Mi fai perdere il filo, con queste continue…
PRIMA NARRATRICE
Ma se m'interrompi sempre…
SECONDA NARRATRICE
Va bene, va bene. Come al solito, è colpa mia…

Luce sul salotto.

Mattina, pieno sole.
Marisa, Lucia e Lorenzo seduti al tavolo della prima colazione.
MARISA (a Lorenzo)
Miele?
LORENZO
Sì, grazie.
MARISA (a Lucia)
Hai visto? (passa il miele a Lorenzo) Tutti lo mangiano, la mattina. Dà forza.
LUCIA
Io no. Non mi piace.
MARISA
Come sarebbe, non ti piace? Piace a tutti… Non ho mai sentito di nessuno che…
LUCIA
A me non piace.
MARISA (a Lorenzo)
E' testarda. Sempre stata. Un'ostinazione mai vista… E non si può certo dire che io non ci abbia provato, questo non me lo può dire nessuno… non mi si può rimproverare nulla, glielo assicuro… anni e anni di fatiche, ma naturalmente non sono serviti…

Entra Leo. Cammina normalmente.
MARISA (a Leo)
Eccoti, caro. Hai visto che bella mattina? (Leo si siede) Veramente una mattina stupenda. E' arrivato il caldo finalmente, se Dio vuole…
LEO (amabilmente)
Buongiorno a tutti. (a Lorenzo) Allora, come si sente? Ha dormito bene?
LORENZO
Si, signore, grazie. Ho dormito benissimo.
LEO
Lucia?

Lucia si alza. Gli si avvicina. Lo bacia su tutt'e due le guance. Torna a sedersi.
LEO (tono d'approvazione)
Brava. (servendosi il caffè. A Lorenzo) Dopo colazione, se le fa piacere, la porterò a fare un giretto fino al prato. E' una giornata così bella… (a Marisa e Lucia) Verrete anche voi, naturalmente. (a Lorenzo) Lei non ha ancora visto il nostro prato, se non sbaglio…
LORENZO
No, signore. In effetti, non l'ho ancora visto…
MARISA (a Leo)
Oh dio. Il tuo uovo. Si è dimenticato di portarlo… (gridando) Nina!


LEO
Non ti preoccupare, cara. Non c'è nessuna fretta…
SECONDA NARRATRICE (ride)
PRIMA NARRATRICE
Cosa c'è da ridere?

Lentamente, buio sul salotto.
SECONDA NARRATRICE (ride di nuovo)
PRIMA NARRATRICE (molto offesa)
Proprio non capisco cosa ci sia da ridere…
SECONDA NARRATRICE (ricomponendosi)
Scusa. (Pausa) Vai pure avanti, se vuoi...
PRIMA NARRATRICE
No, no. Racconta tu, visto che sei così brava…
SECONDA NARRATRICE
Dai, non fare così. (Pausa) D'altra parte, non vorrai che ti prenda sul serio, quando è evidente…
PRIMA NARRATRICE (la interrompe)
Se c'è qualcosa che non sopporto, è questo atteggiamento. E' sistematico. Mai una volta che… (amaramente) Del resto, che cosa mi aspettavo? (Pausa) Se solo potessi, mi alzerei e me ne andrei…
SECONDA NARRATRICE
Su, su. Non ti sembra di esagerare?

La Prima Narratrice le volta le spalle.

Una pausa.
SECONDA NARRATRICE (suadente)
Non vuoi proprio raccontarmi nient'altro?
PRIMA NARRATRICE (bisbetica, senza voltarsi)
No.
SECONDA NARRATRICE
Sicura sicura?
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Ho detto di no.
SECONDA NARRATRICE (con un sospiro)
Va bene. Te la sei voluta…

Luce sulla stanza da letto di Leo.

Leo in poltrona, con una coperta sulle gambe. Ha gli occhi chiusi.

Nina in ginocchio ai suoi piedi. Gli sta slacciando le scarpe.

Breve pausa.

Nina si rialza, fa per uscire.
LEO (riaprendo gli occhi)
Hai finito?

Nina annuisce.
LEO
Bene. (Pausa) Allora toglitela.

Nina, obbediente, comincia a slacciarsi la camicetta. 
Leo le fa cenno di avvicinarsi.
Nina si toglie la camicetta. Gli si accosta.
LEO (tastandole meticolosamente il seno. Sospettoso)
Sono cresciute?

Nina china la testa.
LEO (c.s., minacciosamente)
Non sono cresciute?

Nina, tenendo gli occhi bassi, scuote la testa in segno di diniego.
LEO (lasciandola andare)
Male. (Pausa) Molto male.

Si appoggia contro la spalliera. Richiude gli occhi.
Nina si rimette la camicetta.
LEO (ad occhi chiusi)
Puoi andare, adesso…
PRIMA NARRATRICE
Non hai proprio più rispetto di niente, vero?

Nina esce.
Buio sulla stanza da letto.
PRIMA NARRATRICE (alzando il tono)
Non hai proprio più rispetto di niente? (Pausa) Infangare in questo modo… senza il minimo ritegno… un uomo che mai, in tutta la sua vita…
SECONDA NARRATRICE (ride)


PRIMA NARRATRICE
Un onest'uomo, timorato di Dio, che mai, in tutta la sua vita…
SECONDA NARRATRICE (ride di nuovo)
PRIMA NARRATRICE
Ridi, ridi. (Pausa) Un uomo con dei principi… una moralità… un codice d'onore… un uomo, per farla breve, che mai, in tutta la sua vita… (Pausa) Certo, son cose che tu non puoi capire, si sa…
SECONDA NARRATRICE (sbadiglia)
PRIMA NARRATRICE
Né tantomeno apprezzare… Ma d'altra parte, con i tuoi precedenti…
SECONDA NARRATRICE (annoiata)
Se cambiassimo argomento?
PRIMA NARRATRICE
Cambiare argomento? E di che cosa vorresti parlare, sentiamo?
SECONDA NARRATRICE (si fruga in tasca, e ne estrae un foglio spiegazzato)
Posso leggerti una lettera?
PRIMA NARRATRICE
Una lettera? Che lettera?
SECONDA NARRATRICE (si schiarisce la voce. Legge.)
Gentile signore, ancora non posso decidermi a darle del tu…
PRIMA NARRATRICE
Ah, questa poi…
SECONDA NARRATRICE (leggendo)
… e benché l'altra sera lei abbia molto insistito in questo senso…
PRIMA NARRATRICE
Che spudoratezza. Da non credere…
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
... tuttavia devo confessarle che per il momento non mi sento pronta…
PRIMA NARRATRICE
Pronta?
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
… a un passo di questo genere, che comporterebbe inevitabilmente… 
PRIMA NARRATRICE
Comporterebbe?
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
…un approfondirsi della nostra intimità, a cui da un lato mi sento incline, dall'altro invece…
PRIMA NARRATRICE
Roba da matti…
SECONDA NARRATRICE (smettendo di leggere)
Posso continuare?
PRIMA NARRATRICE
Cosa stai cercando di dimostrarmi?
SECONDA NARRATRICE
In che senso?
PRIMA NARRATRICE
Il suo pudore? (Pausa) La sua innocenza? (Pausa) La sua ingenuità? (Pausa) Quando invece sappiamo benissimo…
SECONDA NARRATRICE
Non sappiamo proprio niente. (Pausa) Posso continuare?
PRIMA NARRATRICE
Ah, per me continua pure. Tanto…


SECONDA NARRATRICE (leggendo)
…dall'altro invece ne rifuggo, dato che troppo spesso le sue parole…
PRIMA NARRATRICE
Oh, per carità…
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
…per quanto tenere…
PRIMA NARRATRICE
Basta, basta. Sono sfinita… (Pausa) Come si firma?
SECONDA NARRATRICE
Rispettosamente sua.
PRIMA NARRATRICE
Rispettosamente? (Pausa) E' disgustoso. Quando invece sappiamo benissimo che è stata proprio la sua impudenza…

Luce sul salotto.
Sera.

Lucia e Lorenzo in piedi accanto alla portafinestra.
LORENZO
Lei è molto bella, lo sa?
LUCIA (civettuola. Stando al gioco)
Non dovrebbe dirmi queste cose…
LORENZO (prendendole una mano)
Non gliel'hanno mai detto?
LUCIA
Non dovrebbe dirmi… (Lorenzo tenta di baciarla. Lei si scosta) La smetta. Potrebbe entrare qualcuno…
LORENZO (abbassando la voce. Tenero.)
Chi vuoi che entri? Non c'è nessuno…
LUCIA
Potrebbe tornare mia madre…
LORENZO
Non tornerà. (torna ad abbracciarla. Lei lo lascia fare) E poi, anche se fosse? E' una donna così comprensiva…
LUCIA
Comprensiva? (si scioglie dall'abbraccio) Si vede proprio che lei non la conosce…
PRIMA NARRATRICE
Perchè dovrò essere costretta ad ascoltare questo cumulo di menzogne…

Lentamente, buio sul salotto.
SECONDA NARRATRICE
Non sono menzogne…
PRIMA NARRATRICE
Calunnie. Solo calunnie…(Pausa) E invenzioni…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (con energia)
Non era quel tipo d'uomo…
SECONDA NARRATRICE
Ah no?
PRIMA NARRATRICE
E' stata lei, con la sua impudenza…


SECONDA NARRATRICE
Ah sì?
PRIMA NARRATRICE
L'ha adescato. Questa è la verità…
SECONDA NARRATRICE
Adescato?
PRIMA NARRATRICE
Adescare è la parola esatta. Lei…
SECONDA NARRATRICE
Ne sei proprio convinta?
PRIMA NARRATRICE (voltandole le spalle)
Non voglio più discuterne. Tanto è inutile, con te…

Una pausa.
SECONDA NARRATRICE (speranzosa)
Una fetta di torta?
PRIMA NARRATRICE (senza voltarsi)
No.
SECONDA NARRATRICE
Perchè no? In fondo, è l'ora del tè…
PRIMA NARRATRICE (voltandosi a guardarla)
L'ora del tè?
SECONDA NARRATRICE
Sì.
PRIMA NARRATRICE
E da che cosa lo deduci?


SECONDA NARRATRICE
Non saprei… (Pausa) Ma possiamo anche dire che è l'ora del tè, no? Tanto, che differenza fa?
PRIMA NARRATRICE
Già. Anche questo è vero… (Pausa) Comunque, la torta non la voglio…

Una pausa.
SECONDA NARRATRICE
Pensandoci bene…
PRIMA NARRATRICE
Sì?
SECONDA NARRATRICE
Non sono poi tanto sicura che fosse proprio la fine di maggio…
PRIMA NARRATRICE
Vedi? Lo dicevo io…
SECONDA NARRATRICE
Se fosse stato l'inizio di giugno?
PRIMA NARRATRICE (esasperata)
Era settembre…
SECONDA NARRATRICE
No, no. Settembre è escluso…

Luce su un prato fiorito.
In lontananza, un fiume.
Alberi. Vento.
Pomeriggio estivo.

Marisa seduta sul prato.
Lorenzo tiene la testa sulle sue ginocchia.
SECONDA NARRATRICE (a bassa voce)
Dove siamo qui?
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Ma non ti ricordi? La gita.…
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
Ah, già…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
E lui che cosa fa?
PRIMA NARRATRICE (seccata)
Dorme. Non vedi?
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
No che non dorme. Ha gli occhi aperti…
LORENZO (a Marisa, tirandosi su leggermente)
Dove sono gli altri?
MARISA
Arrivano. (Pausa) Perchè non ti riposi un po'?
LORENZO
Non ci riesco.
MARISA (premurosamente)
Hai troppo caldo? Ti dà fastidio il sole? Se vuoi andare all'ombra, ci possiamo spostare...
LORENZO
No, no. Non è quello…
MARISA
E allora cos'è?
LORENZO
Non lo so…
MARISA
Ti senti male? Vuoi che torniamo a casa?
LORENZO (infastidito)
Ma no. Sto bene. Soltanto, non mi riesce di dormire…
SECONDA NARRATRICE (cupamente)
Non ci siamo mai arrivate, fin lì. Lo sai benissimo…
PRIMA NARRATRICE
Come no?
SECONDA NARRATRICE
Parlavamo sempre di andarci, ma non ci siamo mai arrivate…
PRIMA NARRATRICE
Ma cosa dici? Io me lo ricordo…
SECONDA NARRATRICE
Continuavamo a rimandare, c'era sempre qualcosa, finchè ad un certo punto…
PRIMA NARRATRICE
Era una giornata magnifica. Quasi estiva. Se non fosse stato per tutto quel riverbero…
SECONDA NARRATRICE
Finchè ad un certo punto non se n'è più parlato. (Pausa) Dopo, naturalmente, era troppo tardi…

Una pausa.

Lentamente, buio sul prato.
SECONDA NARRATRICE
E lei?
PRIMA NARRATRICE
Lei, cosa?
SECONDA NARRATRICE
E' un po' ridicolo, no? Voglio dire, alla sua età…
PRIMA NARRATRICE
Non era mica vecchia…
SECONDA NARRATRICE (maligna)
Insomma…
PRIMA NARRATRICE
Che ne sai, tu?
SECONDA NARRATRICE
Come che ne so?
PRIMA NARRATRICE
Tu non sai niente di queste cose.
SECONDA NARRATRICE
Cioè quali? (Pausa) Di cosa stiamo parlando?
PRIMA NARRATRICE
Del fascino. (Pausa) Della seduzione. (Pausa) Questo genere di cose. Tu non ne sai niente…
SECONDA NARRATRICE
Ah, io non ne so niente?
PRIMA NARRATRICE
No.
SECONDA NARRATRICE (sarcastica)
Capisco. Invece tu…
PRIMA NARRATRICE (con grande dignità)
Io sono stata sposata, se permetti…
SECONDA NARRATRICE (ride)
PRIMA NARRATRICE
Ridi, ridi. Intanto…
SECONDA NARRATRICE (tono di sfida)
Intanto che?
PRIMA NARRATRICE (falsamente magnanima)
Non importa… Lasciamo andare.

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE (sospira)
Che notte. (Pausa) Eh?
SECONDA NARRATRICE
Già.
PRIMA NARRATRICE
Non si vedevano…
SECONDA NARRATRICE
Ancora…
PRIMA NARRATRICE (prontamente)
Hai ragione. (Pausa) Che cos'hai lì?
SECONDA NARRATRICE (nascondendo qualcosa)
Niente.
PRIMA NARRATRICE
Come niente? Credi che sia scema? Ho visto benissimo che mettevi via qualcosa…
SECONDA NARRATRICE (di malavoglia)
E' una lettera.
PRIMA NARRATRICE
Un'altra?
SECONDA NARRATRICE
Sì.
PRIMA NARRATRICE
E cos'aspetti a leggerla?
SECONDA NARRATRICE
Non adesso. Più tardi.
PRIMA NARRATRICE
Perchè?
SECONDA NARRATRICE (scontrosa)
Ho detto più tardi…
PRIMA NARRATRICE
Santo cielo. Come sei diventata difficile ultimamente… (Pausa) Non che prima fossi facile, questo proprio non si può dirlo, ma ultimamente non ti si può rivolger parola, che subito… Davvero, stai esagerando. Io capisco, hai poche distrazioni, tutto quello che vuoi, ma in fin dei conti…
SECONDA NARRATRICE (tira fuori la lettera con ostentazione . Comincia a leggere)
Gentile signore, dal primo momento che l'ho vista…
PRIMA NARRATRICE
Oh, oh…
SECONDA NARRATRICE (precipitosamente)
Il mio cuore, come lei avrà senz'altro avuto modo di notare, eccetera, eccetera…
PRIMA NARRATRICE
Ma perchè salti?
SECONDA NARRATRICE (tono di sfida)
Il mio cuore, come lei avrà senz'altro avuto modo di notare, da segni inconfondibili quali…
PRIMA NARRATRICE (gioiosamente)
E' una dichiarazione?
SECONDA NARRATRICE (scontrosa)
Sì.
PRIMA NARRATRICE
Oh. Era ora… Vai avanti.
SECONDA NARRATRICE (tono neutrale)
In sostanza, gli dice che lo ama.
PRIMA NARRATRICE
Ah… Tutto qui? Ma perchè non la vuoi leggere?
SECONDA NARRATRICE
Non mi va.
PRIMA NARRATRICE (sospira)
Oh dio. Ti vergogni? (Pausa) Leggine almeno un altro pezzetto…
SECONDA NARRATRICE
Il pezzo finale?
PRIMA NARRATRICE
Quello che vuoi.
SECONDA NARRATRICE (leggendo)
Per rinfrescarle la memoria: io sono quella vestita d'azzurro, con il mazzo di violette…
PRIMA NARRATRICE
Violette?
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
Inoltre, quando mi ha sfiorato andando a prendersi da bere, sono arrossita in modo evidente, questa è una cosa che senza dubbio lei potrebbe ricordarsi, ma al tempo stesso è improbabile che se ne sia accorto…
PRIMA NARRATRICE (disapprovando)
Quanti incisi. Frasi troppo lunghe.
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
Dal momento che, prima di tutto, stava parlando con altre persone, e in secondo luogo, io tenevo la testa bassa…
PRIMA NARRATRICE
Ma dov'è il punto?
SECONDA NARRATRICE (offesa)
Hai da ridire sul suo stile epistolare?
PRIMA NARRATRICE
Non essere così suscettibile… (Pausa) Come si firma?
SECONDA NARRATRICE
Una sconosciuta.
PRIMA NARRATRICE
E gliel'ha spedita?
SECONDA NARRATRICE (mettendo via la lettera)
No, naturalmente. L'ha strappata…
PRIMA NARRATRICE
Ma allora, a cosa ci serve?
SECONDA NARRATRICE
Come sarebbe, a cosa ci serve?
PRIMA NARRATRICE
Semplicemente, mi chiedo che senso abbia, dato che lui non l'ha letta…

SECONDA NARRATRICE (piccata)
Ci serve, ad esempio, a stabilire quali fossero i suoi sentimenti. (Pausa) E' questo che c'interessa, no?
PRIMA NARRATRICE
Non so… E' questo che c'interessa?
SECONDA NARRATRICE
Credevo di sì...

Luce sul salotto.
Sera.
Tavola apparecchiata.
Lucia e Lorenzo seduti a tavola.

Marisa davanti alla portafinestra. Guarda fuori.
PRIMA NARRATRICE (a bassa voce)
E adesso?
SECONDA NARRATRICE
Shhh...
MARISA (aprendo la portafinestra)
Quand'ero ragazza, in notti come questa… (Pausa. Pensierosamente) Gli altri anni, sono sicura, non avevamo fiori così belli. No. Non l'anno scorso, perlomeno. (voltandosi verso Lucia) Non è vero? (torna a guardar fuori) Dev'essere per via del caldo. Troppo caldo per la stagione, dicono…

Entra Leo, sorretto da Nina.
MARISA (voltandosi)
Eccoti, caro. Avrai fame… Ti abbiamo fatto aspettare, vero? (torna verso la tavola. Leo, aiutato da Nina, si siede) Hai preso la medicina? (a Nina) Gliel'hai data?

Nina annuisce.
Mentre Marisa non li guarda, Lorenzo prende la mano di Lucia e la stringe. Lei si volta verso di lui, gli sorride. Poi libera la mano.
MARISA (a Nina)
L'importante è che la prenda sempre alla stessa ora. L'ha detto anche il dottore. Non bisogna sgarrare, altrimenti… (a Leo) Adesso arriva la minestra, caro. La minestra di verdura, quella che piace a te… Sei contento?
LEO (cocciuto)
Il mio uovo.
MARISA
Ma no, caro… L'uovo lo mangi a colazione. Adesso è ora di cena. Si mangia la minestra… (fa un cenno a Nina) Porta la minestra, sbrigati…

Nina esce.
LEO (c.s.)
Il mio uovo.
MARISA
Tesoro, è ora di cena… Perchè non mi racconti qualcosa? Cos'hai fatto di bello? Sei uscito in terrazza? (Durante queste battute, Lucia e Lorenzo, non visti, proseguono una piccola schermaglia amorosa) C'era un bel sole, oggi, avresti potuto…
LEO (lamentosamente)
Il mio uovo.
MARISA (vinta)
Sì, caro, sì. (Arriva Nina, con la zuppiera. Comincia a servire la minestra) Intanto puoi mangiare un po' di minestra, no? E' buona questa, ti è sempre piaciuta…

Nina si siede accanto a Leo. Comincia a imboccarlo.
Lui fa qualche difficoltà, poi si rassegna.
MARISA (a Lorenzo)
Lei cosa fa? Non mangia?
LORENZO (a Marisa)
Posso raccontarle un sogno?
MARISA
Ma certamente…
LORENZO (nel tono di chi si appresta a un lungo racconto)
Ero in salone, vicino alla finestra… poteva essere, diciamo, tardo pomeriggio… e stavo cercando di accordare il pianoforte…
MARISA (trasecolando, indignata)
Accordare il pianoforte? Cercava di accordare il mio pianoforte?
LORENZO (c.s.)
Quando ad un tratto, e in apparenza senza alcun motivo, ho avuto una terribile sensazione di panico…
MARISA (severamente)
Quel pianoforte, giovanotto, apparteneva alla mia povera mamma. Sono anni che non viene usato… Nessuno in questa casa ha il permesso di toccarlo, e tantomeno…
LORENZO
Ma forse non è esatto definirlo panico, forse era qualcos'altro, qualcosa come…
MARISA
E tantomeno lei, che non è neanche della famiglia… (Pausa) Figuriamoci se posso sopportare che un estraneo metta le mani sul pianoforte di mia madre…
LORENZO
Come un dejà vu, o piuttosto…

Leo, che fino a questo momento si è lasciato imboccare senza fiatare, respinge con foga il cucchiaio.
LEO (con entusiasmo, perchè gli pare di ricordarsela tutta)
… E si schiuderanno le orecchie ai sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, e la lingua del muto… (Pausa) E la lingua del muto… (s'inceppa. Perplesso) Perchè sgorga l'acqua… (Pausa. Riprende dall'inizio, cercando di ricostruire) Dite agli smarriti di cuore…

Si blocca di nuovo.
MARISA (a Lucia)
Non se la ricorda più. (A Leo) Non te la ricordi più, caro? Comunque, era molto bella. Era veramente bella, anche se a volte mi chiedo perchè, proprio a tavola, tu debba sentire il bisogno…
LUCIA (alzandosi di scatto)
Basta. Me ne vado.
MARISA
Ma dove vuoi andare?
LUCIA
Mi fate schifo. (a Lorenzo) Anche tu mi fai schifo…
MARISA
In questa casa, signorina, non è mai successo che qualcuno si alzasse a metà della minestra. E non intendo…
PRIMA NARRATRICE (sdegnata)
Oh, basta, basta, basta…
Lentamente, buio sul salotto.
SECONDA NARRATRICE (sarcastica)
Ma come? Non ti piace?
PRIMA NARRATRICE
Sei faziosa. Ecco cosa sei. (Pausa) Questa è una ricostruzione faziosa…

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE (alzando il tono)
Non era così. (Pausa) Io non ero affatto così… (Pausa. Con scherno) E tu? Tutta quella virtuosa indignazione… (Pausa) Quando in realtà non eri certo meglio…
SECONDA NARRATRICE (ironica)
Tu, naturalmente, sei la persona più adatta a giudicare…
PRIMA NARRATRICE
Non eri meglio di me… No. Non lo eri proprio, lasciatelo dire... (Pausa) Del resto, si è visto bene a che cosa…
SECONDA NARRATRICE (con violenza)
Sta' zitta. (Pausa) Devi sempre parlare troppo…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Non ci starai mica pensando… Vero?
PRIMA NARRATRICE (colta in fallo)
No, no… Cosa ti viene in mente?

SECONDA NARRATRICE
Lo sai che non devi… (Pausa) Giurami che non ci stavi pensando…
PRIMA NARRATRICE (in colpa)
Non ci stavo pensando. Te lo giuro… (Pausa) Perchè non mi credi? (Flebilmente) Non succederà più…

Un silenzio.
PRIMA NARRATRICE (s'immobilizza. Bisbigliando)
Hai sentito?
SECONDA NARRATRICE (stancamente)
Cosa?
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Dei passi. Come se qualcuno…
SECONDA NARRATRICE
Qualcuno? (ride)
PRIMA NARRATRICE
Perchè ridi?
SECONDA NARRATRICE (tono di scherno)
Secondo te, è possibile che riceviamo una visita? (Pausa) Qui?
PRIMA NARRATRICE
Perchè no? Non si sa mai…
SECONDA NARRATRICE (esasperata)
Dio, quanto mi dai sui nervi. E pensare che sono costretta a sopportarti…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (timidamente)
Una fetta di torta?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
Vuoi che ti legga qualcosa?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
Che ti canti qualcosa?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
Che ti reciti…
SECONDA NARRATRICE (con furia)
No! (Pausa) Mi vuoi lasciare in pace una buona volta?
PRIMA NARRATRICE (umile)
Hai ragione. Scusa.

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE (lirica)
Ah, se soltanto…
SECONDA NARRATRICE (con odio)
Ti ho appena pregato…
PRIMA NARRATRICE (dignitosamente)
Non sto parlando con te.
SECONDA NARRATRICE
Ah no? E con chi stai parlando? Fino a prova contraria, ci sono solo io, qui…

PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Sto parlando fra me e me. (Pausa) Non posso neanche parlare da sola, adesso?
SECONDA NARRATRICE
Non ad alta voce…
PRIMA NARRATRICE
E va bene. Allora parlerò piano. (sottovoce) Ah, se soltanto…
SECONDA NARRATRICE (rassegnata)
D'accordo. Cos'è che vuoi dire? Dillo, su…
PRIMA NARRATRICE
Ah, se soltanto potessero tornare le belle sere d'estate…
SECONDA NARRATRICE
Dio santo. Ancora questa roba?
PRIMA NARRATRICE
Le siepi in fiore, il profumo dei…
SECONDA NARRATRICE
Abbi pietà…
PRIMA NARRATRICE (elencando)
Versare lacrime nell'attesa… i passi familiari, la finestra sul viale… senza alcuna esitazione, rispondere al richiamo dell'amata voce…
SECONDA NARRATRICE
Hai finito?
PRIMA NARRATRICE
Potrò avere i miei rimpianti. (Pausa) O no?
SECONDA NARRATRICE
Oh, per me…
PRIMA NARRATRICE
Tu non ne hai?
SECONDA NARRATRICE
Rimpianti?
PRIMA NARRATRICE
Sì…
SECONDA NARRATRICE
E che cosa dovrei rimpiangere?
PRIMA NARRATRICE
Già. Anche questo è vero…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Comunque… (Pausa) Voglio dire, la tua non è stata un granché, come vita, non dico di no, ma qualcosa che rimpiangi ci sarà pure…
SECONDA NARRATRICE
Per esempio?
PRIMA NARRATRICE
Non so… (dubbiosa) I tramonti sul mare?
SECONDA NARRATRICE
I tramonti sul mare? Sei diventata matta?
PRIMA NARRATRICE (docile)
E va bene. Niente tramonti… (timidamente) Per quanto, io, a dire il vero… (Pausa) Allora certe stagioni… che ne so, l'inizio della primavera…
SECONDA NARRATRICE
A volte mi lasci veramente senza parole…
PRIMA NARRATRICE
Eppure, ci saranno dei ricordi… un paio di ricordi… piacevoli, no? o non del tutto spiacevoli… che dire? (sentimentale) il primo batticuore… il primo bacio…
SECONDA NARRATRICE (disgustata)
Mamma…
PRIMA NARRATRICE (gelida)
Ti proibisco nel modo più assoluto di usare ancora quella parola. Quante volte te lo devo dire?
SECONDA NARRATRICE
Scusa. Mi è scappata…
PRIMA NARRATRICE
Che non succeda mai più…

Breve pausa.
La Seconda Narratrice canticchia qualcosa a bassa voce.
PRIMA NARRATRICE
Comunque, io i miei rimpianti ce li ho. E me li tengo stretti…
SECONDA NARRATRICE (sarcastica)
Brava…
PRIMA NARRATRICE
Stai diventando sempre più acida. Non ti fa mica bene sai, mi dispiace dirlo… (la Seconda Narratrice riprende a canticchiare) Cosa stai cantando?
SECONDA NARRATRICE
Oh, niente. E' solo una vecchia…
PRIMA NARRATRICE (interrompendola)
Sei sempre stata così stonata… Io cantavo bene, ma tu…

Luce sulla stanza da letto di Marisa.
Sera. Penombra.
Marisa in camicia da notte, davanti alla finestra.
Lorenzo steso sul letto.
MARISA (aprendo la finestra)
Quand'ero ragazza, in notti come questa… (voltandosi verso Lorenzo) Ti ho mai raccontando di quand'ero ragazza?
LORENZO
No.
MARISA
Nella mia giovinezza, devi sapere… Non lo dirai a nessuno, vero?
LORENZO
Ma no. A chi vuoi che lo dica?
MARISA
Certe notti, nella mia giovinezza… (confidenziale) A quei tempi, devi sapere, ero forse la più bella… (Pausa. Ripensandoci) O, se non altro, la più corteggiata… (Pausa) In ogni caso, certe notti, quando faceva molto caldo, io e le mie sorelle… Ma mi stai a sentire?
LORENZO
No.
MARISA
Cosa c'è? Stai male?
LORENZO
No. Sto benissimo. Soltanto…
MARISA (tornando verso il letto)
Hai una faccia strana. Sei sicuro di sentirti bene?
LORENZO (tirandosi su a sedere)
Posso raccontarti un sogno?
SECONDA NARRATRICE
Non ha mai messo piede in quella stanza. Mai, neanche una volta. Dormiva al pianterreno, vicino…
PRIMA NARRATRICE
Tu che ne sai?

Lentamente, buio sulla stanza da letto.
SECONDA NARRATRICE
Lo so benissimo. Dormiva vicino…
PRIMA NARRATRICE
Intendo dire, che ne sai di dove dormiva veramente?
Pausa.
SECONDA NARRATRICE (tono di sfida)
Qualcosa so…
PRIMA NARRATRICE
Ah sì?

Un silenzio.
PRIMA NARRATRICE (sottovoce)
Senti?
SECONDA NARRATRICE
Che cosa?
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Sta' zitta... (Pausa. Voce normale) Questa volta sono sicura. Erano dei passi...
SECONDA NARRATRICE
Ma smettila... 
PRIMA NARRATRICE
Eppure, sono sicura. Perchè non vuoi ammettere…


SECONDA NARRATRICE (esasperata)
Perchè è impossibile. No? Vogliamo discutere anche su questo?
PRIMA NARRATRICE
Eppure…

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE
Stavo pensando…
SECONDA NARRATRICE
Dì.
PRIMA NARRATRICE
Se provassimo a chiudere la finestra?
SECONDA NARRATRICE
Chiudere la finestra?
PRIMA NARRATRICE
Sì…
SECONDA NARRATRICE
Ma che cosa ti salta in mente? Sei impazzita?
PRIMA NARRATRICE
Dicevo, così, tanto per cambiare… (Pausa) Voglio dire, alla lunga, questo eterno cielo stellato… Può venire anche a noia, no? (Pausa) A te non viene mai a noia?
SECONDA NARRATRICE (brusca)
No.
PRIMA NARRATRICE (umile)
Va bene. Dicevo così… (Pausa) Però, qualche volta…


SECONDA NARRATRICE
Cosa?
PRIMA NARRATRICE
Niente.

Breve pausa.

Luce sul prato.
In lontananza, il fiume.
Alberi. Vento.
Pomeriggio estivo.

Marisa al braccio di Leo, che cammina normalmente.
Seguono Lucia, Lorenzo e Nina.

Le ragazze hanno i capelli sciolti, e vestono di chiaro.
Portano dei fiori che hanno raccolto lungo la strada.

Marisa si ferma, guardandosi intorno.

Le ragazze la imitano. Si siedono sul prato.
Lorenzo si sdraia accanto a loro.
MARISA (a Leo)
Si sta talmente bene qui, non trovi?

Pausa.


MARISA
Anche i ragazzi, li vedi? sono così allegri… (Pausa. Ansiosamente) E' una giornata felice, non è vero? (a tutti. Implorante) Perchè non rispondete? ditemi, ditemi che siamo felici…
SECONDA NARRATRICE
Intollerabile.
PRIMA NARRATRICE
Che cosa?

Lentamente, buio sul prato.
SECONDA NARRATRICE
Il tuo sentimentalismo. E' intollerabile.
PRIMA NARRATRICE
Non è questione di sentimentalismo…
SECONDA NARRATRICE
E poi, quante volte ti devo ripetere che non ci siamo mai arrivate, fino al fiume…
PRIMA NARRATRICE (debolmente)
Io me lo ricordo…
SECONDA NARRATRICE
Parlavamo sempre di andarci, ma poi…
PRIMA NARRATRICE (con maggior convinzione)
Era una giornata magnifica. Quasi estiva. Se non fosse stato…
SECONDA NARRATRICE
La finisci?

La Prima Narratrice le volta le spalle.

Un silenzio.
SECONDA NARRATRICE (accattivante)
Ti leggo qualcos'altro… Vuoi?
PRIMA NARRATRICE (senza voltarsi)
No.
SECONDA NARRATRICE (c.s.)
Perchè no?
PRIMA NARRATRICE (scorbutica)
Non m'interessa.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (cambiando leggermente tono)
E' un'altra lettera?
SECONDA NARRATRICE
Sì. (Pausa) Vuoi che te la legga?

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Allora?
PRIMA NARRATRICE (sprezzante)
Se proprio ci tieni…
SECONDA NARRATRICE (tira fuori la lettera. Legge)
Gentile amico: forse lei non si ricorderà di me. Non è certo mia intenzione importunarla…
PRIMA NARRATRICE
Figuriamoci…


SECONDA NARRATRICE
Eppure, mi riesce assai difficile credere che abbia potuto dimenticare tanto in fretta dei momenti, mi perdoni l'iperbole…
PRIMA NARRATRICE
Ma non ha proprio nessun ritegno…
SECONDA NARRATRICE
Dei momenti, mi perdoni l'iperbole, che non esiterei a definire di estasi…
PRIMA NARRATRICE
Addirittura…
SECONDA NARRATRICE
Come vede, non oso più rivolgermi a lei con il tu, quel tu che lei mi ha concesso solo nel corso di una breve parentesi - oh quanto dolce!…
PRIMA NARRATRICE
E non si vergogna…
SECONDA NARRATRICE
Solo nel corso di una breve, dolce parentesi, e che ora… Ma non voglio trattenerla oltre…
PRIMA NARRATRICE
Grazie a Dio…
SECONDA NARRATRICE
Per rinfrescarle la memoria: io sono quella col grembiule bianco e le trecce, in basso a destra nella foto. Devo aggiungere che si tratta di una foto vecchia? Inoltre, bisogna dire che non sono mai stata molto fotogenica: questo fin dalla più tenera età…


PRIMA NARRATRICE
Risparmiami il seguito… Come si firma?
SECONDA NARRATRICE
Sempre sua.
PRIMA NARRATRICE
Che faccia tosta…

Una pausa.

Luce sul salotto.
Notte. Penombra.

Entrano Marisa e Lucia.
Camminano piano, facendo attenzione a non fare rumore.
Lucia porta il vestito azzurro. Marisa è vestita di scuro.
PRIMA NARRATRICE
Ma che cosa…
SECONDA NARRATRICE (furibonda)
Sei pazza? Smettila immediatamente…
PRIMA NARRATRICE
Non sono io…
LUCIA (a Marisa)
E adesso, che cosa facciamo?
MARISA (a bassa voce, secca)
Sta' zitta. Lasciami pensare…
LUCIA (isterica)
Dobbiamo fare qualcosa…
MARISA (c.s.)
Ti ho detto di piantarla… E poi, parla più piano. Ci manca solo…
SECONDA NARRATRICE (fuori di sé)
Ma che cosa succede? Deve smettere immediatamente…

Buio sul salotto.

Breve pausa.
SECONDA NARRATRICE
Sei stata tu?
PRIMA NARRATRICE
No. Te l'ho già detto. Io non ci pensavo proprio…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Mi avevi giurato… (Pausa) Non deve succedere più. Hai capito?
PRIMA NARRATRICE
Ma se ti dico che io non c'entro… (Pausa) Sarai stata tu, piuttosto…
SECONDA NARRATRICE
Io? Non dire sciocchezze…

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE
La vedi quella stella?
SECONDA NARRATRICE
Quale?
PRIMA NARRATRICE (la indica)
Quella. (Pausa) Che cos'è, secondo te?
SECONDA NARRATRICE
Non ne ho la più pallida idea. Perchè?
PRIMA NARRATRICE
A volte ho l'impressione che mi stia fissando…
SECONDA NARRATRICE
Non essere ridicola...

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Sirio? (Pausa) Venere? (Pausa) Orione? (Pausa. Ansiosamente.) Davvero, non ti sembra che abbia l'aria un po' ostile?
SECONDA NARRATRICE
Perchè non la fai finita?

Luce sulla stanza di Lucia.
Notte.

Lucia seduta sul letto.
Lorenzo sdraiato, con la testa sulle sue ginocchia.
LORENZO (aprendo gli occhi)
Posso raccontarti un sogno?
LUCIA
L'hai fatto adesso?
LORENZO
Sì. (Pausa) Ero in giardino, e stavo passeggiando… poteva essere, diciamo, tardo pomeriggio… quando ad un tratto, e in apparenza senza alcun motivo, ho avuto l'impressione che qualcuno mi spiasse… (Pausa. Lucia gli accarezza i capelli) Era una sensazione precisa, molto acuta, come un dejà vu, o piuttosto…
LUCIA
Avevi detto che saremmo partiti…
LORENZO
Che cosa?

Pausa.
LORENZO
L'avevo detto?
LUCIA
Sì.
LORENZO
Ce ne andremo, sta' tranquilla. (Pausa) Soltanto, non devi avere fretta…
PRIMA NARRATRICE (ride)
SECONDA NARRATRICE
Perchè ridi?

Lentamente, buio sulla stanza di Lucia.
PRIMA NARRATRICE
Davvero credevi che l'avresti convinto?

Pausa.
SECONDA NARRATRICE (irritatissima)
Cambiamo argomento. Vuoi?
PRIMA NARRATRICE
Ah, per me…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (meditabonda)
Stavo pensando…
SECONDA NARRATRICE
Sì?
PRIMA NARRATRICE
Il mio filo di perle…
SECONDA NARRATRICE
Quale?
PRIMA NARRATRICE
Ma quello che mettevo sempre, no? quello che mettevo sempre con il vestito grigio…
SECONDA NARRATRICE
Cosa vuoi che ne sappia del tuo vestito grigio…
PRIMA NARRATRICE
L'avrai mica perso?
SECONDA NARRATRICE
Che cosa?
PRIMA NARRATRICE
Il mio filo di perle…
SECONDA NARRATRICE
Perchè dovrei averlo perso? Era tuo…
PRIMA NARRATRICE
Potrei avertelo prestato.
SECONDA NARRATRICE
Ma se non mi prestavi mai niente…
PRIMA NARRATRICE
Cosa? (Pausa) Che ingratitudine… Ti ho prestato sempre tutto, e tu…
SECONDA NARRATRICE
Sai benissimo che non è vero. (Pausa) Comunque, il tuo filo di perle non l'ho mai messo…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (meditabonda)
Non so proprio che fine abbia fatto…
SECONDA NARRATRICE
Sarà rimasto in casa, no? se lo sarà preso…
PRIMA NARRATRICE (in fretta)
Lascia stare. Non voglio pensarci.

Luce sul salotto.
Sera.

Leo e Lorenzo seduti a tavola.
Dopo cena. Piatti sporchi, ecc.

Nina va e viene portando via i piatti.
LEO (a Lorenzo)
Ancora un po' di vino?
LORENZO
Sì, signore. Grazie.
LEO (versando il vino)
In questa casa, giovanotto, l'ospite è sacro… (gli porge il bicchiere) Che ne dice?
LORENZO
Perfettamente vero, signore.

Bevono.
LEO
Come diceva il profeta… (sospettoso) Lei conosce le Scritture?
LORENZO
Temo di non essere un esperto, signore.
LEO (sollevato)
Male, ragazzo. Molto male. Quando avevo la sua età… Ma non voglio annoiarla. Come diceva il profeta…

Nina, che continua a sparecchiare, fa per portare via il piatto del dolce.
LEO (a Nina. Tono di rimprovero)
Che cosa fai? Mettilo giù… (Nina obbedisce) Non vedi che non abbiamo finito? Torna in cucina, svelta... (Nina esce. A Lorenzo) Come diceva il profeta… anche se in questo momento, per la verità, mi sfugge… comunque, più o meno, quello che diceva...
SECONDA NARRATRICE (sospira)
PRIMA NARRATRICE
Cosa c'è?
SECONDA NARRATRICE
Non ti arrenderai mai… Vero?

Lentamente, buio sul salotto.

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE
E i suoi pensieri, quel giorno?
SECONDA NARRATRICE
Tristi. Si era alzata di pessimo umore…
PRIMA NARRATRICE
Com'era il tempo?
SECONDA NARRATRICE
Quando si era svegliata, il cielo era tutto coperto. 
PRIMA NARRATRICE
Vento?
SECONDA NARRATRICE
Neanche un soffio. Un'afa mortale…
PRIMA NARRATRICE
Chi c'era in casa?
SECONDA NARRATRICE
Nessuno. Perlomeno, così pareva. Allora era scesa dal letto, e…
PRIMA NARRATRICE
C'era silenzio?
SECONDA NARRATRICE
Sì. (Pausa) Mentre scendeva le scale, le era sembrato di sentire un rumore…
PRIMA NARRATRICE
Da dove veniva?
SECONDA NARRATRICE
Dalla cucina, si sarebbe detto… Ma non ne era sicura.
PRIMA NARRATRICE
E' andata a vedere?
SECONDA NARRATRICE
Sì… Ma in cucina non c'era nessuno.

Luce sulla stanza di Lorenzo.
Giorno. Nuvoloso.

Lorenzo in piedi accanto al letto.
Sta mettendo qualcosa in una borsa.
PRIMA NARRATRICE (sottovoce)
Cosa sta facendo?
SECONDA NARRATRICE (infastidita)
Fa la valigia, non vedi?

Entra Lucia.
Si ferma sulla porta.
LUCIA
Cosa stai facendo?

Lorenzo la guarda.
LUCIA
Te ne stai andando?

Lorenzo la guarda.
LUCIA
Partivi senza neanche salutare?

Lorenzo la guarda. Si mette a sedere.

PRIMA NARRATRICE
Voleva andarsene davvero?


SECONDA NARRATRICE
Era una buona giornata per partire. (Pausa) Così ha detto…

Lentamente, buio sulla stanza di Lorenzo.
PRIMA NARRATRICE
Ha detto così?
SECONDA NARRATRICE
Sì.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Non si poteva lasciarlo andare…
SECONDA NARRATRICE
No. Non si poteva…

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE (sospira)
Ah, se soltanto potessero tornare le dolci notti…
SECONDA NARRATRICE (brusca)
Falla finita.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
A volte, quando camminava in mezzo alla sue rose, verso il crepuscolo - c'era ancora un po' di luce, ancora appena un po' di luce - a volte, dicevo, mentre si chinava per strappare un'erbaccia, o guardava verso il cancello in attesa dei passi familiari - a volte, dicevo, anche solo per un attimo, oh, solo un breve attimo, aveva la certezza che fosse possibile…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Che fosse possibile cosa?
PRIMA NARRATRICE
Qualcosa. (Pausa) Che qualcosa fosse ancora possibile…

Pausa.

SECONDA NARRATRICE (interrogativa)
Mamma…
PRIMA NARRATRICE (gelida)
Quante volte ti devo dire…
SECONDA NARRATRICE
Scusa. Mi è scappato…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE (esitante)
Posso farti una domanda?
PRIMA NARRATRICE
Sì.
SECONDA NARRATRICE
Pensi che le cose sarebbero andate molto diversamente, se…
PRIMA NARRATRICE (secca)
Non fare domande stupide.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (più gentilmente)
C'era ancora una lettera, vero?
SECONDA NARRATRICE
Sì.
PRIMA NARRATRICE
Me la vuoi leggere?
SECONDA NARRATRICE (scontrosa)
Veramente, non so se è il caso…
PRIMA NARRATRICE
Su. Non farti pregare…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE (tira fuori un foglio. Lo spiega. Legge)
Egregio signore… (si schiarisce la voce. Ricomincia) Egregio signore: forse io non mi ricordo di lei. Chi può dirlo? E' passato tanto di quel tempo… Da che cosa esattamente, questo al momento attuale è difficile stabilirlo. Comunque, il tempo passa, questo è certo…
PRIMA NARRATRICE
Sacrosanto, ma un po' già sentito, no?
SECONDA NARRATRICE (c. s.)
Indubbiamente lei potrebbe tentare - ma non l'ha fatto - di rinfrescarmi la memoria, per esempio potrebbe dirmi che quel giorno portava un garofano all'occhiello su una giacca color avana: ma sarebbe senz'altro un tentativo inutile, perchè è molto improbabile che io l'abbia notata…
PRIMA NARRATRICE
Salta, salta… Vieni al dunque…
SECONDA NARRATRICE
Quello che mi preme sapere, in sostanza, è questo: perchè mi scrive? E, soprattutto, lei chi è?
PRIMA NARRATRICE
Fantastico. (Pausa) Come si firma?
SECONDA NARRATRICE
Qui si è firmata per esteso.
PRIMA NARRATRICE
Nome e cognome?
SECONDA NARRATRICE
Sì…

Luce sul salotto.
Notte. Penombra.

Marisa e Lucia (come in scena precedente).
LUCIA (voce bassissima)
Potremmo portarlo giù al fiume…
PRIMA NARRATRICE (con terrore)
Oh, no… Falle smettere…
MARISA (anche lei sottovoce)
E' troppo pesante. Non ce la faremmo mai…
LUCIA (c.s.)
Hai un'idea migliore?
MARISA (c.s.)
Sta' calma, ti ho detto… Se ti agiti, finirai per peggiorare le cose…
LUCIA (c.s.)
Ma non possiamo mica lasciarlo qui…
SECONDA NARRATRICE (furibonda, alla Prima)
Lo vuoi capire che devi piantarla, sì o no?

Buio sul salotto.
PRIMA NARRATRICE
Ma non sono io…
SECONDA NARRATRICE
Certo che sei tu. Non fai che pensarci… Ma la devi smettere, hai capito?

Pausa.
SECONDA NARRATRICE (amaramente)
Sono così stanca di sopportarti, così stanca… Non ho nemmeno più la forza d'interromperti…

Un silenzio.
PRIMA NARRATRICE
In notti come questa, io e le mie sorelle… (Pausa. Cambiando tono) Ti ho mai parlato delle mie sorelle?
SECONDA NARRATRICE (tono rassegnato)
Sì.
PRIMA NARRATRICE
In notti come questa, quando faceva molto caldo, io e le mie sorelle… (Pausa. Confidenziale) A quei tempi, devi sapere, ero di gran lunga la più bella… (ripensandoci) O, se non altro, la più corteggiata… (Pausa) In notti come questa, dicevo, io e le mie sorelle, quando in casa dormivano tutti, avevamo l'abitudine di calarci dalla finestra della nostra stanza, e, a piedi scalzi per non fare rumore, di avviarci lungo il sentiero che portava…
SECONDA NARRATRICE (brusca)
Per carità. La so a memoria…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (maligna)
Benissimo. Allora ti racconterò qualcosa che non sai…

Luce sulla stanza di Lorenzo.

Lorenzo seduto in poltrona. Ha gli occhi chiusi.
Nina in ginocchio ai suoi piedi.
Gli sta slacciando le scarpe.

Breve pausa.

Nina si rialza. Fa per uscire.
LORENZO (riaprendo gli occhi)
Hai finito?

Nina annuisce.
LORENZO
Bene. (Pausa) Allora toglitela.
SECONDA NARRATRICE (indignata)
Be', questa poi… Ma come ti permetti?
PRIMA NARRATRICE (ride)
Non te l'aspettavi, eh?

Nina, obbediente, comincia a slacciarsi la camicetta.
Lorenzo le fa cenno di avvicinarsi.
Nina si toglie la camicetta. Gli si accosta.
LORENZO (tastandole il seno. Sospettoso)
Sono cresciute?

Nina china la testa.

LORENZO (minacciosamente)
Non sono cresciute?

Nina, tenendo gli occhi bassi, scuote la testa in segno di diniego.
LORENZO (lasciandola andare)
Male. (Pausa) Molto male.

Appoggia la testa contro la spalliera. Richiude gli occhi.
LORENZO
Puoi andare, adesso.

Nina si rimette la camicetta. Si avvia alla porta.
PRIMA NARRATRICE (gaiamente)
Non l'avresti mai detto, vero?
Lentamente, buio sulla stanza di Lorenzo.
SECONDA NARRATRICE
Tu che ne sai?
PRIMA NARRATRICE
Come che ne so? (Pausa) Tenevo gli occhi aperti, io, cosa credi?


SECONDA NARRATRICE (tono di scherno)
Tu tenevi gli occhi aperti?
PRIMA NARRATRICE
Sissignora. Mi accorgevo di cose che tu nemmeno…
SECONDA NARRATRICE
Ma va. Se non sapevi mai niente…
PRIMA NARRATRICE (soave)
Oh no. Ti sbagli di grosso…

Un silenzio.
SECONDA NARRATRICE (d'improvviso)
E che cos'altro rimpiangi?
PRIMA NARRATRICE
Che cos'altro?
SECONDA NARRATRICE
Sì.
PRIMA NARRATRICE
Mah… (ci pensa) Forse la domenica mattina, quando si andava…
SECONDA NARRATRICE
No, no…
PRIMA NARRATRICE
Perchè no?
SECONDA NARRATRICE
Ho sempre detestato le domeniche.
PRIMA NARRATRICE
Dici?

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Allora il sabato sera, quando venivano…
SECONDA NARRATRICE
No, no…
PRIMA NARRATRICE
Perchè no?
SECONDA NARRATRICE
Era talmente una noia...
PRIMA NARRATRICE
Mah... (Pausa) Forse hai ragione. (Pausa) Allora ci rinuncio. (Pausa) Ci rinuncio?
SECONDA NARRATRICE 
Non lo so… (Pausa) Eppure, qualcosa…
PRIMA NARRATRICE
Ma se prima avevi detto…
SECONDA NARRATRICE
Sì, è vero, prima avevo detto… (Pausa) Però, forse…
PRIMA NARRATRICE
Non scoraggiarti. Se continuiamo a pensarci, qualcosa ci verrà in mente…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
E i suoi propositi, quel giorno?
PRIMA NARRATRICE
Dei migliori. Era decisa a essere buona con tutti…


SECONDA NARRATRICE
Com'era il tempo?
PRIMA NARRATRICE
Una giornata magnifica. Quasi estiva. Se non fosse stato…
SECONDA NARRATRICE
Vento?
PRIMA NARRATRICE
Appena una brezza. Tiepida, leggera. Un venticello incantevole…
SECONDA NARRATRICE
Chi c'era in casa?
PRIMA NARRATRICE
Tutti. Perlomeno, così pareva. Allora era scesa dal letto, e…
SECONDA NARRATRICE
Le era sembrato di sentire un rumore?
PRIMA NARRATRICE
Forse. Ma non ne era sicura…

Luce sulla stanza di Lorenzo.
Mattina di sole.

Lorenzo in piedi accanto al letto.
Mette qualcosa in una borsa.

Entra Marisa.
Si ferma sulla porta.
MARISA
Cosa stai facendo?

Lorenzo la guarda.
MARISA
Te ne stai andando?

Lorenzo la guarda.
MARISA
Partivi senza neanche salutare?

Lorenzo la guarda. Si mette a sedere.

SECONDA NARRATRICE (indulgente)
Era fatto così…

Lentamente, buio sulla stanza di Lorenzo.
PRIMA NARRATRICE
Avventuroso, vuoi dire?
SECONDA NARRATRICE
Sì…
PRIMA NARRATRICE
Ogni giorno, gambe in spalla, e di nuovo in cammino?
SECONDA NARRATRICE
Sì…
PRIMA NARRATRICE
Paesi nuovi? città sconosciute? non un amico con cui parlare, non una sola persona che…
SECONDA NARRATRICE
Ci era abituato…
PRIMA NARRATRICE
Senza guardarsi indietro? Senza neanche un pensiero per…
SECONDA NARRATRICE
No. Senza neanche un pensiero…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Si può dargli torto?

Sospirano.

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE (speranzosa)
Giove? (Pausa) Sì, dev'essere Giove… (Pausa) Plutone? (Pausa) Nettuno? (Pausa) Cosa potrà essere?
SECONDA NARRATRICE
Ti ho già detto che non ne ho idea…
PRIMA NARRATRICE
Mi piacerebbe tanto distinguerle… Quand'ero giovane, me l'avevano insegnato, ma adesso…

Luce sulla stanza di Lorenzo.

Lorenzo in poltrona.
Nina inginocchiata davanti a lui.
Indossa solo la gonna, e ha i capelli sciolti.
Gli sta lavando i piedi in una bacinella.


LORENZO
Ma forse non è esatto definirlo panico… forse era qualcos'altro, qualcosa come…

Nina prende un asciugamano, e comincia ad asciugarlo.
LORENZO
Come un dejà vu, o piuttosto, come una premonizione…

Buio sulla stanza di Lorenzo.

La Prima Narratrice canticchia qualcosa a bassa voce.
SECONDA NARRATRICE
Cosa stai cantando?
PRIMA NARRATRICE
Oh, niente… E' solo una vecchia…
SECONDA NARRATRICE
Sei sempre stata così stonata… Io cantavo bene, ma tu…
PRIMA NARRATRICE (canticchia)
SECONDA NARRATRICE
Cosa sarà, poi, questa canzone…
PRIMA NARRATRICE
Non te la ricordi?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
E' inutile. Non hai memoria, tu, per queste cose…

Riprende a canticchiare.

Una pausa.
SECONDA NARRATRICE
Perchè me la dovrei ricordare?
PRIMA NARRATRICE
Oh, non c'è ragione… Dicevo così, tanto per dire… (Pausa. Declama) In questo ottobre dalle ultime rose… Come faceva poi?
SECONDA NARRATRICE
Non era ottobre.
PRIMA NARRATRICE (infastidita)
Ma lo so. Non prendermi sempre alla lettera…

Luce sul salotto.
Notte. Penombra.

Marisa e Lucia (come in scena precedente).
MARISA (voce bassissima)
Potremmo seppellirlo in giardino…
LUCIA (c.s.)
In giardino? Ma sei matta?
MARISA (c.s.)
Perchè?
LUCIA (c.s.)
Ma lo sai quanto tempo ci vuole? E poi, il rumore... Sveglieremmo tutti…
MARISA (c.s.)
Invece, a me non sembra una cattiva idea. Potremmo metterlo lì, nel roseto… E' l'angolo più soleggiato… Così ce l'avremmo sempre vicino. (Pausa) Sedersi in quel pergolato, ogni tanto, sapendo che lui è lì sotto… Sarebbe confortante. E' un posto piacevole, in fondo…
SECONDA NARRATRICE (furibonda)
Ecco. Sei contenta, adesso?

Buio sul salotto.

Breve pausa.
PRIMA NARRATRICE
Checchè tu ne dica, sono ancora convinta che fosse la soluzione migliore.
SECONDA NARRATRICE
Di cosa ti lamenti? Abbiamo fatto di testa tua, mi pare, no?
PRIMA NARRATRICE
Sì. Ma ti dico che era l'unica soluzione…
SECONDA NARRATRICE
Non è affatto vero. Comunque, ormai è inutile parlarne…

Un silenzio.
PRIMA NARRATRICE
A volte, prima di dormire, quando si pettinava davanti alla finestra - c'era ancora un po' di vento, ancora appena un po' di vento - a volte, dicevo, mentre prendeva in mano la spazzola, o si appoggiava al davanzale in attesa dell'amata voce - a volte, dicevo, anche solo per un attimo, oh, solo un breve attimo…

La voce le si spegne.
SECONDA NARRATRICE
Ti vergogni, eh?
PRIMA NARRATRICE
Perchè dovrei vergognarmi? (Pausa) Potrò avere i miei sentimenti. O no?
SECONDA NARRATRICE
Ah, per me…
PRIMA NARRATRICE
Tu non ne hai?
SECONDA NARRATRICE
Sentimenti?
PRIMA NARRATRICE
Sì.
SECONDA NARRATRICE
E che sentimenti dovrei avere?
PRIMA NARRATRICE
Già. Anche questo è vero… (Pausa. Ci pensa su) Potresti avere dell'affetto per me, ad esempio...
SECONDA NARRATRICE (esterrefatta)
Dell'affetto per te?
PRIMA NARRATRICE
Esatto. In fondo, sono pur sempre…
SECONDA NARRATRICE (la interrompe)
Non lo dire. (Pausa) A volte, veramente, hai una faccia tosta…
PRIMA NARRATRICE
Oppure, che ne so, un tenero ricordo del tuo vecchio padre…
SECONDA NARRATRICE (non crede alle sue orecchie)
Un tenero ricordo del mio vecchio padre…
PRIMA NARRATRICE
Sì…
SECONDA NARRATRICE
Lasciamo perdere. Ti prego. E' una questione di buon gusto… (Pausa. Amaramente) Se solo potessi, mi alzerei e me ne andrei…
PRIMA NARRATRICE
Su, su. Non ti sembra di esagerare?

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE (un po' commossa)
Era così giovane… Vero?
SECONDA NARRATRICE
Sì.
PRIMA NARRATRICE
Vestito così male…
SECONDA NARRATRICE
Già.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
A ripensarci, sembra quasi impossibile… (Pausa) Lo abbiamo rivestito, no?
SECONDA NARRATRICE
Certo…
PRIMA NARRATRICE
Gli abbiamo dato una casa, un focolare…
SECONDA NARRATRICE
Sì. Gli abbiamo dato tutto…
PRIMA NARRATRICE
Non possiamo rimproverarci nulla…
SECONDA NARRATRICE
Oh, no, assolutamente…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (afferrando l'altra per il braccio. Sottovoce)
Ascolta. Di nuovo quei passi…
SECONDA NARRATRICE
Ma va…
PRIMA NARRATRICE (c.s.)
Ti giuro che si stanno avvicinando…
SECONDA NARRATRICE
Non dire stupidaggini.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
E se invece avessi ragione? (Pausa) Se stesse arrivando?
SECONDA NARRATRICE
Se stesse arrivando chi?

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Sei disarmante. A volte penso proprio…
PRIMA NARRATRICE (la interrompe)
Non m'interessa quello che pensi. Tanto lo so a memoria… Me lo ripeti continuamente…

Luce sul salotto.
Sera.
Tavola apparecchiata.

Marisa seduta a tavola.
Lucia in piedi, davanti alla portafinestra.

Entrambe sono vestite di nero.

Una pausa.
LUCIA (guardando fuori)
L'ho visto.
MARISA
Cosa?
LUCIA
Sono sicura di averlo visto.
MARISA
Quando?
LUCIA
Oggi pomeriggio. Era in giardino…
MARISA
In giardino?
LUCIA (voltandosi)
Si. L'ho visto benissimo…
MARISA
E che cosa faceva?
LUCIA
Niente. Era seduto sulla panchina, e aveva gli occhi chiusi. Probabilmente stava riposando...
MARISA
Sei sicura che fosse lui?
LUCIA
Ma sì. Te l'ho detto. Vuoi che non lo riconosca?

Entra Leo, sorretto da Nina.
Anche Nina è vestita di nero.
MARISA
Eccoti, caro. E' tutto pronto. (a Lucia) Vieni a sederti, su.

Faticosamente, Leo si siede, aiutato da Nina.
MARISA (a Leo)
Come ci sentiamo? Hai dormito, oggi pomeriggio? (a Nina) Hai dormito? (Nina annuisce. A Leo) Spero che tu abbia fame, stasera. C'è il tuo piatto preferito… (Leo scuote la testa energicamente) Non hai fame? (Leo scuote la testa) Vuoi tornare a letto? (Leo scuote la testa) Non vuoi tornare a letto? (Leo scuote la testa) Che cosa vuoi fare, allora?
LEO
Voglio parlare.
MARISA
Vuoi parlare, caro? E che cosa vuoi dire?
LEO
Voglio parlare.
MARISA
Sì, caro, vuoi parlare, ma che cosa…

LEO
Voglio parlare.
MARISA (rassegnata)
Va bene. (a Nina) Porta la minestra. Chissà che non si riesca a farlo mangiare… (Nina esce. A Lucia) Ti ha detto qualcosa?
LUCIA
Chi?
MARISA
Lui.
LUCIA
No. (Pausa) Stavo per avvicinarmi, ma poi non ce l'ho fatta. Ho avuto paura… (Pausa) Quando sono tornata, non c'era già più…
MARISA
Lui ti ha visto?
LUCIA
Non lo so. (Pausa) Però non credo. Aveva gli occhi chiusi…

Rientra Nina, con la minestra.
Comincia a servire.
MARISA (a Nina)
Tra un po' sarà ora di chiuderla, quella finestra. Comincia a far freddo… (sospira) Il giardino sta ingiallendo. Che tristezza… D'altra parte, è la stagione…

Nina si siede accanto a Leo. 
Si accinge a imboccarlo.
MARISA (a Leo)
Ti piace, caro? (Pausa) E' buona, no? (Pausa) E' la minestra di ceci. Il tuo piatto preferito… Non ti piace più?
LEO (respingendo con foga il cucchiaio. Voce stentorea)
E la lingua del muto canterà. Perchè sgorga l'acqua nel deserto. E i rivi correranno per la steppa. E il sabbione si muterà in palude…
MARISA (cercando di interromperlo)
E' molto bella, caro, ma adesso…
LEO (inarrestabile)
E le terre assetate in vene d'acqua, e il covo dei draghi…
MARISA (c.s.)
Per favore, caro. Ce lo dici più tardi…
LEO
Dove ognuno giace… (si blocca. Interrogativo) Dove ognuno giace...
MARISA (sollevata, a Lucia)
Non se la ricorda più. (a Nina) Fallo mangiare, svelta… (Nina riprende a imboccarlo. A Leo) Era bellissima, caro. La prossima volta…
LUCIA (esasperata)
Oh, cristo. Ma perchè non lo lasci in pace?
LEO (liberandosi definitivamente del cucchiaio. Con fierezza)
Sarà erba con canne e giunchi…

Buio sul salotto.
PRIMA NARRATRICE (con amarezza)
Sono così stanca di sopportare le tue calunnie…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Hai capito?

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE
Hai capito sì o no?
SECONDA NARRATRICE (beffarda)
Se la mia compagnia non ti piace, nessuno ti trattiene…
PRIMA NARRATRICE (secca)
Ha, ha. Molto divertente.

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Posso dirti una cosa? In confidenza?
SECONDA NARRATRICE (sorpresa)
Sì.
PRIMA NARRATRICE (soave)
Ho sempre pensato che l'azzurro non ti donasse.
SECONDA NARRATRICE (scossa)
Davvero?
PRIMA NARRATRICE
Quelle tinte così squillanti… Hai sempre sbagliato colori. Avresti dovuto scegliere delle sfumature più tenui, non so, un color tortora, o un grigio perla, o un verde muschio, oppure…
SECONDA NARRATRICE (con alterigia)
Non mi pare di aver chiesto la tua opinione.
PRIMA NARRATRICE
No. Non me l'hai mai chiesta, infatti. Ma io te la dico lo stesso…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
E' Sirio. Per forza. Sì, dev'essere Sirio… (Pausa) Checchè tu ne dica, sono quasi certa che mi stia fissando…
SECONDA NARRATRICE (a bassa voce. Con disprezzo)
Color tortora… (a voce più alta) Andranno bene per te, quei colori… colori da vecchia, colori da…
PRIMA NARRATRICE
Ah, perchè tu saresti giovane, invece…
SECONDA NARRATRICE (piccata)
Più giovane di te, di sicuro…
PRIMA NARRATRICE
Oh, be', non mi pare che conti molto, a questo punto, no? (Pausa) E poi, chi è che si è ammalata per prima? Eh? Chi si è ammalata per prima, di'?
SECONDA NARRATRICE
Cosa c'entra questo adesso…
PRIMA NARRATRICE
Come cosa c'entra? (Pausa) Il fatto è che non hai mai avuto una gran fibra, questa è la verità. Io ero robusta, ma tu…
SECONDA NARRATRICE (sarcastica)
Oh, sì, lo sappiamo. In piedi all'alba con qualsiasi tempo, eccetera… (Pausa) Non che ti sia giovato molto…
PRIMA NARRATRICE (inalberandosi)
Cosa vorresti dire?

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE (addolcendosi. Orgoglio materno)
Comunque, ai tuoi tempi eri abbastanza carina, questo bisogna dirlo. Una bella ragazza, lo dicevano tutti... (Pausa. Cambiando tono) Naturalmente, non era un buon motivo per montarsi la testa, ma questo…
SECONDA NARRATRICE
Montarsi la testa?

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Sempre lo stesso vecchio litigio… (Pausa) Non un pensiero nuovo, non un'idea nuova… E' questa la cosa più terribile, non trovi? (Pausa) Non trovi che sia questa, la cosa più terribile?

Un silenzio.
PRIMA NARRATRICE
… E a piedi scalzi per non fare rumore, ci avviavamo lungo il sentiero che portava in paese. All'apparire delle prime case, ci scioglievamo i capelli, e alla svolta del ponte…
SECONDA NARRATRICE
Improvvisamente è troppo tardi…
PRIMA NARRATRICE
Eh?
SECONDA NARRATRICE
Improvvisamente è troppo tardi per tutto…

Luce sul salotto.
Sera.
Entrano Marisa e Nina.
Indossano abiti estivi, leggeri.

Nina tiene in mano un lume acceso.
Lo posa sul tavolo.
MARISA
No, non lì. Lì dà solo noia. Mettilo per terra, vicino alla poltrona.

Nina obbedisce.
MARISA
Per prima cosa dovremo spostare quella pendola. Altrimenti si lamenterà… (Pausa) E' il rumore che gli dà fastidio, non sopporta di sentir battere le ore, diceva sempre che preferirebbe… (s'interrompe. Guardando Nina con aria critica) Sciogliti i capelli. Lo sai che non ti può soffrire, coi capelli raccolti…

Nina, obbediente, va allo specchio.
Si scioglie i capelli.
MARISA (tono d'approvazione)
Meglio. Molto meglio. (si avvicina e glieli sistema con le mani) Hai preparato la sua stanza?

Nina fa cenno di sì.
MARISA
Può arrivare da un momento all'altro. Sono quasi le nove…

Entra Lucia.
E' vestita di bianco.
LUCIA
E' tutto pronto?
MARISA
Sì.
LUCIA
Hai fatto preparare la sua stanza?
MARISA
Ma sì. Ti ho detto che è tutto pronto… (Pausa) Sei sicura che sia oggi?
LUCIA
Certo che sono sicura. Io me le ricordo, le date… Non sono mica come te…

Lucia si avvicina alla portafinestra.
Marisa la segue.
LUCIA (guardando fuori. Romantica)
Che notte. (Pausa) Eh?
MARISA
Già.
LUCIA
Non si vedevano tante stelle da quando…
MARISA
Per favore. Ti pare il momento?
LUCIA
Hai ragione.

Pausa.
LUCIA
Il giardino sta rifiorendo…


MARISA (con orgoglio)
Oh, sì. Abbiamo delle azalee, quest'anno… (Pausa) Sei nervosa?
LUCIA
Sì. (si stacca dalla finestra) Che ore sono?
MARISA (girandosi a sua volta)
Quasi le nove.
LUCIA
Può arrivare da un momento all'altro…

Buio sul salotto.

Una pausa.
PRIMA NARRATRICE
Cosa resta da dire?
SECONDA NARRATRICE
Oh, non molto…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (tono da voce narrante)
E così, per molti anni a venire, continuarono ad aspettare il suo ritorno: ma il tempo passava, e lui… (Pausa) Sempre, naturalmente, in quella stessa sera di settembre, quando…
SECONDA NARRATRICE
Sera di settembre?
PRIMA NARRATRICE (si corregge)
In quella stessa sera di maggio, quando, per la prima volta… (Pausa) Quando, per la prima volta, aveva varcato le vecchie mura. (Pausa) Ma il tempo passava, e lui non si decideva a dare un segno…

Pausa.
SECONDA NARRATRICE
Non è vero. Io l'ho visto di nuovo…
PRIMA NARRATRICE
Tu?
SECONDA NARRATRICE
Sì. L'ho visto ancora, qualche volta. Ma sempre di sfuggita, e non ho mai avuto il tempo di parlargli…
PRIMA NARRATRICE
Dove l'hai visto?
SECONDA NARRATRICE
Mah, non so… In giardino, nel salone… Una notte, addirittura in camera da letto.
PRIMA NARRATRICE
E che cosa faceva?
SECONDA NARRATRICE
Chi?
PRIMA NARRATRICE
Lui.
SECONDA NARRATRICE
Oh, varie cose… Passeggiava, suonava il pianoforte… Un paio di volte, sonnecchiava sul divano…
PRIMA NARRATRICE
Lui ti vedeva?
SECONDA NARRATRICE
Questo non sono mai riuscita a saperlo…

Lunga pausa.
SECONDA NARRATRICE
Pensavo…
PRIMA NARRATRICE
Dì?
SECONDA NARRATRICE
Se provassimo ad alzarci?
PRIMA NARRATRICE (stupefatta)
Ad alzarci?
SECONDA NARRATRICE
Sì…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Pensi che ce la faremmo?
SECONDA NARRATRICE
Perchè no? Si potrebbe tentare…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE (dubbiosa)
Forse, se ci appoggiassimo l'una all'altra, e cercassimo di darci una spinta…
SECONDA NARRATRICE (decisa)
Su… Dammi la mano. Dobbiamo provare.

Tende una mano alla compagna. Entrambe, sorreggendosi a vicenda, cercano di darsi una spinta in avanti. Ricadono all'indietro. Riprovano. Cadono nuovamente a sedere.
Provano ancora, con lo stesso risultato.
Stremate, desistono.
PRIMA NARRATRICE (senza fiato)
Niente da fare…
SECONDA NARRATRICE (c. s.)
Completamente fuori allenamento…
PRIMA NARRATRICE
Già.

Pausa.
SECONDA NARRATRICE (tono di rimprovero)
Vedi? Avremmo dovuto tenerci in esercizio… Te l'ho detto un sacco di volte, ma tu…
PRIMA NARRATRICE (filosofica)
Comunque, adesso è troppo tardi...

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
D'altronde, non è poi tanto male, qui… La vista è bella, l'aria è salubre… Poteva capitarci di peggio. E le sedie sono abbastanza comode, direi…
SECONDA NARRATRICE (con disperazione)
Oh, per favore. Sta' zitta una buona volta!

Un silenzio.
SECONDA NARRATRICE (fantasticando. Tra sé)
Gentile amico, forse noi… (Pausa) Purtroppo non siamo mai riusciti ad incontrarci, ma un giorno…
PRIMA NARRATRICE
Oh, dio…
SECONDA NARRATRICE
Quando le circostanze saranno finalmente favorevoli…
PRIMA NARRATRICE
Ancora questa storia?
SECONDA NARRATRICE
Allora forse…

La voce le si spegne.

Lunga pausa.
PRIMA NARRATRICE
Anch'io l'ho visto.
SECONDA NARRATRICE
Tu?
PRIMA NARRATRICE
Sì.
SECONDA NARRATRICE
Non è vero. Stai mentendo…
PRIMA NARRATRICE
Come fai a dirlo?
SECONDA NARRATRICE
E quando l'avresti visto, si può sapere?
PRIMA NARRATRICE
Certe notti, quando tutti erano andati a dormire, lo sentivo bussare alla finestra del giardino…

SECONDA NARRATRICE
Non è vero. Non ti credo…
PRIMA NARRATRICE
Si sedeva al mio fianco. Mangiava il mio pane, beveva il mio vino…
SECONDA NARRATRICE
Stai mentendo…
PRIMA NARRATRICE
Come fai a dirlo? Dormivi…
SECONDA NARRATRICE
Non ti credo. Stai mentendo. Tu non l'hai mai visto...

Un silenzio.

Dalla finestra, lentamente, comincia a diffondersi un lieve chiarore.

PRIMA NARRATRICE
Guarda…
SECONDA NARRATRICE
Che c'è?
PRIMA NARRATRICE
Spunta la luna.

Il chiarore lunare aumenta.

La luce cala progressivamente sulle due donne.
PRIMA NARRATRICE
E' la prima volta, o sbaglio?


SECONDA NARRATRICE
La prima volta di che?
PRIMA NARRATRICE
Che la vediamo. Da quando siamo qui.
SECONDA NARRATRICE
Oh, sì. E' certamente la prima volta. Altrimenti, ce ne ricorderemmo…

Pausa.
PRIMA NARRATRICE
Secondo te, dovremmo dedurne qualcosa?
SECONDA NARRATRICE
Dedurne? (ci pensa) Che cosa dovremmo dedurne?
PRIMA NARRATRICE
Per esempio, che vogliano spaventarci…
SECONDA NARRATRICE
Spaventarci? (scuote la testa) Non dire sciocchezze…
PRIMA NARRATRICE
Allora, che vogliano impressionarci…
SECONDA NARRATRICE
Impressionarci?
PRIMA NARRATRICE
Ma sì. Non vedi? Tutta questa magnificenza, questo… (fa un largo gesto, indicando il panorama) Vogliono impressionarci, è chiaro...
SECONDA NARRATRICE (ci pensa)
Può darsi… (Pausa) Ma noi non ci lasceremo impressionare. Non è vero?
PRIMA NARRATRICE
Oh, no. Certamente no…

Lunga pausa.

Il chiarore lunare aumenta ancora.
La luce cala completamente sulle due donne, trasformandole in sagome scure contro la finestra illuminata.

PRIMA NARRATRICE (a voce più bassa)
Settembre?
SECONDA NARRATRICE
No.
PRIMA NARRATRICE
Non era settembre?
SECONDA NARRATRICE
Ti dico di no…
PRIMA NARRATRICE
E allora cos'era?
SECONDA NARRATRICE
Maggio, naturalmente. (Pausa) Era maggio…


BUIO.