CONVERSAZIONE SINFONIETTA di Jean Tardieu
Titolo originale Conversation sinfonietta
Traduzione di Gian Renzo Morteo e Lionello Gennero
Rappresentato per la prima volta a Parigi nell’ottobre 1951 dalla Compagnia Michel de Rè in uno spettacolo intitolato Mi~figue, mi raisin, con Faust e Yorick, C’era folla al castello e Un gesto per l’altro.
Persone
Il Direttore di scena
I sei Coristi
Primo basso (B1)
Secondo basso (B2)
Primo contralto (C1)
Secondo contralto (C2)
Soprano (S)
Tenore (T)
L’Annunciatore della Radio
Il Direttore d’orchestra
La scena rappresenta uno studio della Radio o una sala da concerto, di dove la Sinfonietta sarà trasmessa.
Quando si apre il sipario la sala è deserta. Le sedie ed i leggii dei Coristi sono disposti di fronte al pubblico in semicerchio, cosi come il podio ed il leggio del Direttore d’orchestra: il tutto secondo lo schema seguente:
S T
Ci C2
Bi B2
microfono microfono
Direttore d’Orchestra
Vi sono anche due microfoni a stelo, collocati da una parte e dall’altra del podio del Direttore d’orchestra. Il Direttore di scena arriva con gli spartiti. Li sistema con cura sui leggii, sposta di qualche centimetro i microfoni, poi si ritira.
Subito dopo entrano i Coristi. Hanno un aspetto da persone comuni, piuttosto scialbo. Seggono ai rispettivi posti e attendono con espressione pressoché indifferente.
Poi arriva l’Annunciatore. Prende posto, in piedi e di fronte al pubblico, davanti ad uno dei due microfoni. Ha un foglio in mano e lo rilegge. Tossicchia, schiarisce la voce, poi guarda con insistenza verso le quinte, dal lato da cui è uscito il Direttore di scena.
Ad un segnale che presumibilmente gli fa quest’ultimo, comincia a leggere la presentazione della Sinfonietta.
ANNUNCIATORE (parlando ad una velocità normale)
Signore e signori, qui «Radio Dovunque». Vogliate gradire la Conversazione-Sinfonietta del compositore Johann Spatgott. Questa sinfonia verbale si compone di tre movimenti: Allegro ma non troppo, Andante sostenuto, Scherzo vivace. L’Allegro, dopo una esposizione rapida, in cui tutte le voci vengono via via presentate, sviluppa con vigore il tema dell’opposizione tra il Sogno, simboleggiato dalla coppia Tenore-Soprano, e la Realtà, le cui affermazioni perentorie sono affidate soprattutto alle voci gravi. Queste ultime impongono alla fine la loro conclusione, con un canto trionfale in gloria dell’equilibrio umano: la salute anzitutto.
DIRETTORE DI SCENA (si mostra e parla a mezza voce) Vuole, per favore, accelerare un po’, altrimenti «sforiamo»! (Scompare).
ANNUNCIATORE (con disinvoltura, a tutta velocità) L’Andante, movimento lento e riflessivo, sviluppa una lamentazione sognante e languida che fa risaltare in primo piano i toni patetici delle voci femminili, i cui recitativi toccanti consacrati agli Spiriti e alle Visioni ci trascinerebbero nell’inquietante regno dell’aldilà se essi non venissero contraddetti in extremis dal placido intervento dei bassi, che ripropongono nuovamente il tema dell’onnipotenza della Vita: «Con un festino!»
DIRETTORE DI SCENA (c. s.) Il Direttore d’orchestra è in ritardo. Per intrattenere gli ascoltatori, vuole andare più adagio?
ANNUNCIATORE (lentissimamente, dopo aver alzato le spalle in segno di fastidio) Infine... lo Scherzo... vivace.., riprendendo... con un ritmo... indiavolato... il tema precedente... dà vita.., come ad un... girotondo... travolgente... di movimenti... vivaci.., attorno al tempo... iniziale... diventato.., d’un tratto... leggero... quanto veloce...
Verso la fine di questa battuta, è arrivato il Direttore d’orchestra. Indossa la marsina. Ha un’aria appassionata ed indaffarata. Saluta il pubblico, poi, voltandogli le spalle, sale sul podio.
Il Direttore d’orchestra prende la bacchetta sul leggio, volta la prima pagina della partitura e indica il tono parlato ai Coristi. L’operazione può essere definita «dare il Ba», Infatti egli pronuncia a mezza voce, rivolto verso di loro, la sillaba «BA». Partendo da tale indicazione, i Bassi ripetono assieme con voce grave: «Ba, be, bi, bo, bu», i due Contralti assieme: «Da, de, di, do, du», il Tenore «Ma, me, mi, mo, mu», il Soprano «La, le, li, lo, lu». Poi ripetono per un momento queste sillabe, ciascuno per proprio conto, in disordine, come un’orchestra che si accorda.
Il Direttore d’orchestra, che ha un ruolo muto, dirigerà, di li a poco, realisticamente; dando l’attacco ad ogni battuta, recitativo o coro, e segnalando le sfumature.
I Coristi parleranno, per quanto possibile, senza modulazioni cantate, limitandosi ad effetti di ritmo o di intensità. Essi non valorizzeranno il senso di quello che dicono, come fanno gli attori, ma il suono, come fanno gli strumenti. Vi sarà dunque un contrasto tra ciò che essi dicono e il loro atteggiamento, che resterà serio ed impersonale, con quella specie di distacco tipico di certi musicisti professionali, i quali s’impegnano a suonare bene, sembrando indifferenti verso ciò che fanno.
ANNUNCIATORE Ecco per cominciare l’Allegro ma non troppo.
(Va a sedersi su una sedia).
Bl Buondì Signora!
C2 Buondì Signore!
B2 Buondì Signora!. -
B1 e B2 ( ìnsieme in crescendo) Buondì Signora!
CI e C2 (insieme, forte) Buondì Signore!
B1 e B2 e C1 e C2 continueranno a ripetere in sordina, in tono uniforme, monotono e molto scandito: «Buondì Signora», «Buondì Signore», mentre il Tenore ed il Soprano,dopo essersi alzati, scambieranno le loro battute, con molto distacco e con un fraseggio commosso.
T Buondì Signorina! Come state!
S (una pausa, poi)
Molto bene Signore.
E voi Signore?
T Io bene, grazie, e voi Madamigella?
S Benissimo Signore.
T Io grazie e voi?
S Benissimo e voi pure?
Di colpo tacciono. Il Tenore si siede.
B2 (alzandosi) Madama, accolto qui da voi, son felice di rivedervi.
Dopo si lunga assenza.
B1 (velocissimo)
Chi s’è assentato?
C1 (c.s.)
Chi mai?
S (c.s.)
Chi mai?
T (c.s.)
Chi mai?
C2 (c.s.)
Chi mai?
B2 (sempre in piedi)
Io non so chi fosse assente,
Forse voi o forse no,
Ma qualcuno certamente,
Ché nessuno vi incontrò.
(Siede).
C1 (alzandosi)
È vero! Qui nella città
Son tutti talmente occupati...
Bl e B2 (insieme)
Occupati, occupati, occupati...
C1 (continuando)
...che a lungo si resta ignorati.
C2 e S (insieme)
Ignorati, ignorati, ignorati.
C1 (continuando)
La cosa mi addolora enormemente
Perché mi piace ricevere la gente.
(Siede).
Il Tenore e il Soprano si alzano insieme.
T (chinandosi verso 5)
Io conosco qualcuno Signorina
Che giammai s’è assentato
D’appresso a voi.
S (teneramente)
Siete voi forse?
CI
È sempre stato li!
C2
È sempre stato li!
S (continuando)
Siete rimasto voi sempre costi?
Ed io che non lo avrei proprio pensato!
C1 e C2 (insieme)
Mai pensato lo avrebbe!
Mai pensato lo avrebbe!
(Un breve silenzio, poi insieme)
Ma perché, giovanotto, perché
Perché non rispondete?
Bl
Suvvia rispondete, giovanotto!
B2
Suvvia rispondete, giovanotto!
CI
Forse li intimidiamo
Lasciamoli, lasciamoli
D’altre cose parliamo!
T e S si siedono.
Bl
Il tempo è brutto assai
C2
Lo trovo proprio orribile
CI
Pensate che stamani...
B2
Il tempo è brutto assai
CI
Pensate che stamani...
Bl
Orsù fate parlare la Signora!
B2
Scusatemi Signora per avervi interrotta, Seguivo il mio pensiero:
CI
Pensate che stamani
Scendendo lungo i viali...
B2
A piedi?
CI
Si, a piedi, a piedi, a piedi,
Cammino volentieri...
Bl
Orsù fate parlare la Signora!
CI
Dicevo che stamani
Scendendo lungo i viali,
sapete che ho incontrato?
B2
Che mai?
C2
Che mai?
T Che mai?
S Che mai?
CI
Ho incontrato, ci credete?
Un veliero tutto intiero!
GLI ALTRI CINQUE CANTANTI (insieme)
Un veliero tutto intiero per la strada?
Che cosa strana!
C1 (ridendo)
Era un veliero pubblicitario
Ah ah! ah ah! ah ah!
Metà legno metà cartone
Montato su un furgone.
B2
Ora capisco!
C2
Anch’io!
Bl
Anch’io!
CI
Era la Società
Dei Turisti Associati
Che fa pubblicità
Ai viaggi organizzati. s (alzandosi)
S Signora, credevo davvero
Che aveste visto un veliero
Solcare la strada in salita!
Che delusione la vita!
Bl (burbero)
Ma no, ma no, ma no, ma no!
B2
Ma no, ma no, ma no, ma no!
Bl e B2 (insieme)
Ma no, ma no...
(Continuano a ripetere in sordina: «Ma no, ma no» sino alla fine del seguente recitativo).
C2 (alzandosi)
Le fanciulle a quell’età
Son romantiche, si sa.
Lo ero anch’io tant’anni fa
E volevo.., chi lo sa!
B1 e B2 tacciono.
CI
Ma si’, ma si, ma si’, ma si.
C1 e C2 (insieme)
Ma si’, ma si’, ma si’, ma si!
Bl e B2 (ricominciando, insieme)
Ma no, ma no, ma no, ma no!
CI e C2 (insieme)
Ma si, ma si, ma si’, ma si!
BI e B2 (c.s.)
Ma no, ma no, ma no, ma no!
Bl (alzandosi)
La vita va benissimo com’è
Occorre pur sapersi accontentare
Di ciò che si ha, senza fantasticare
cercando cose inutili.
(Si siede).
C1
In fondo, Signor mio, in fondo in fondo
Avete tutte quante le ragioni
Occorre saper vivere.
C2 (patetica)
Perfettamente, ma
A patto d’aver pure «di che» vivere!
Bl
Io son sempre vissuto.
B2
Io vivo ancora.
CI
E’ questo l’essenziale.
C2
La salute anzitutto.
T (molto sentimentale)
Con un poco d’amore!
T e S (in crescendo)
Con un poco d’amore!
Un tantino, un tantissimo d’amore!
Bl e B2
La salute anzitutto! La salute anzitutto!
TUTTI ASSIEME (forte)
La salute anzitutto! La salute anzitutto! La salute anzitutto!
Pausa.
ANNUNCIATORE (alzandosi e avvicinandosi al microfono)
Andante sostenuto!
(Torna a sedersi).
T Eppur, credete a me, è lo Spirto a far tutto!
Bl e B2 (restrittivi)
Quasi tutto! Quasi tutto!
Quasi tutto! Quasi tutto!
CI
Dove si trova?
C2
Dove si trova?
S Abita in noi.
C1 (misteriosamente)
Io, Signore, Signora
Andrei più avanti ancora
Credetemi, gli Spiriti si trovan dappertutto!
C2
Dove mai?
S Dove mai?
CI
Son tutt’intorno e poi
S’insinuan tra di noi.
CORISTI (assieme)
Ohi! ohi! ohi! ohi! ohi! ohi!
Ohi! ohi! ohi! ohi! ohi! ohi!
Questo «ohi» di spavento è mormorato, in crescendo, prima in ascesa, poi in discesa.
S Son malvagi, Signora?
Per me, non credo ancora
Alla ferocia dei cari defunti.
CI
Son famelici e smunti
Come lupi che a frotte
Si aggirano la notte.
Così si dice di quelli più tristi
Che vagano non visti
E non riposan mai.
CORISTI (assieme)
Ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi!
CI
Altri invece, i più gai,
si fanno coccolare
Contenti di venirci a visitare.
C2 (alzandosi e iniziando un recitativo)
Avevo una vicina
Con una sorella cretina...
Bl e B2 (insieme)
Con una sorella cretina,
Con una sorella cretina...
C2
La quale essendo un po’ idiota,
Aveva la vista più acuta...
BI e B2
Aveva la vista più acuta,
Aveva la vista più acuta...
C2
E allora...
Bl
E allora?
B2
E allora?
CI
E allora?
C2
Com’è come non è
Vagando per la cucina
Gli spiriti per dispetto
Fregavan dallo stipetto
Prosciutti e patè
Bl (incredulo e ironico)
E la verdura?
C2
La verdura no!
Bl
Era certo la gatta
B2
La gatta, la gatta
Bl e B2
È sempre la gatta che gratta!
C2 (indignata)
Ho detto che era matta
Ma non poi cosi matta
Da prendere un fantasma per la gatta!
CI
E nella mia famiglia,
O Signore mio caro,
Si aggirava un fantasma
Che nottetempo rubava il denaro.
S Cosa, il denaro?
C1 e C2 (insieme)
Si, il denaro, il denaro, il denaro!
Bl (ironico)
In monete?
Bl (medesimo tono)
O forse in banconote?
Bl (conciliante)
Suvvia, Signora mia, riflettete!
A uno spirto terrestre...
B2
...o, se volete, celeste...
Bl
...che serviranno mai le banconote
Per di più svalutate?
S Forse «laggiù»
Occorrono quattrini:
Gli spiriti non sono cherubini...
CI
E gli uomini, allora, che son mai?
C2
Di quelli non parliam, per carità!
S Per carità
C1 Per carità!
C2 Per carità!
Bl
Non credo ai vostri spiriti!
B 2 (affermativo, accelerando)
Neppure io ci credo!
Credo solo al mio simile
Concreto e comprensibile,
A ciò che sento e vedo!
Bl (medesimo tono)
Alle cose tangibili
Che siano commestibili
Oppur che sian bevibili!
T (alzandosi, con passione)
A ciò che stringerò!
S (audace)
A ciò che in un boschetto abbraccerò!
CORISTI (assieme)
oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh
Crescendo e decrescendo come più sopra.
Bl
Oh, oh, quanta arditezza
la giovinezza
Bl
Parla piano, parla piano
B2
Parla piano
B!
Parla piano
Bl, B2, C1 e C2 (insieme)
Piano, pianino!
Piano, pianino!
CI
Approflttiam dell’occasione
C2 Approfittiam
CI
E dei lor sentimenti
Per annunciar le nozze...
C2
Con un festino
Bl
Con un festino,. con un festino!
Bl e B2
Con un festino, con un festino!
CORISTI (assieme, pianissimo)
Con un festino, con un festino!
Con un festino, con un festino!
Decrescendo. Pausa.
ANNUNCIATORE (alzandosi e avvicinandosi al microfono)
Scherzo vivace!
(Torna a sedersi).
Bl e B2 (con ritmo molto scandito)
Amo, amo, amo, amo, amo, amo,
Amo, amo, amo, amo, amo, amo...
CI I frutti
C2 I fiori
Bl I fritti
B2 I vini
S I bignè
T I caffè
Bl e B2 (c. s.)
Amo, amo, amo,
Amo, amo, amo,
Amo, amo, amo,
T I caffè
S I bignè
B2 I vini
Bl I fritti
C2 I frutti
CI I mandarini
(alzandosi per dire la sua battuta e sedendosi subito dopo)
Caldo o freddo, non importa
Amo il lesso e lo stufato
C2 (c.s.)
Il formaggio e poi la torta
Con un vino vellutato
Bl (c.s.)
Le patate cotte al forno
B2
Il piatto del giorno
T
Un pollo e uno storno
S (poetico)
Con due o tre lamponi intorno
Bl
E come li raccogliete?
B2
E come li raccogliete?
T E come li raccogliete?
S Li prendo al volo
CI
Li prendo senza dolo
C2
Li metto nel paiolo
Bl
E come li cucinate?
B2
E come li cucinate?
T E come li cucinate?
S Li lavo e li rimesto
CI
Li trito e poi li pesto
C2
E li cuocio al più presto
Bl e B2 (molto ritmato)
Bene, bene, bene, bene, bene!
CI
Al forno, alla griglia
C2 (Accelerando)
Con zucchero e sale
S Con il rosmarino
Bl
Nel semolino (Accelerando)
B2
Il baccalà
T
Al ratafià
CI (Accelerando)
Il cosciotto
Col chinotto
C2
La zuppa
di zucca (Accelerando)
S
E le costine
Con le tartine
Bl e B2 (insieme)
Bene! bene! bene!
CI
Li schiaccio
Lardello
Poi frullo
S Li affetto
Li rosolo e cullo
Bl
Li abbocco
Li sbocco
Li pappo
B2
Li stendo
Li fendo
Li insacco
S (melodiosamente)
Li fiammeggio e li servo all’uomo che amo!
Bl
Alla donna che amo!
CI (malinconica)
Al ragazzo che amai!
T (appassionato)
Alla fanciulla che amo!
Pausa.
B1 e B2 (insieme)
Amo, amo, amo, amo,
Amo, amo, amo, amo,
Amo, amo, amo, amo,
CI
I frutti
C2 I soufflè
Bl I fritti
B2 I flambè
S I sorbetti
T I broccoletti
B1 e B2
Amo, amo, amo, amo,
Amo, amo, amo, amo.
Amo, amo, amo, amo.
T Il caldo
S Il freddo
B2 Lo zucchero
Bl Il sale
TUTTI ASSIEME (effetti ad libitum; parodiare, crescendo e decrescendo, certi interminabili finali della musica classica).
Tutto
Tutto
tutto tutto tutto tutto tutto tutto
tutto tutto tutto tutto tutto tutto
Pausa. Dopo aver salutato il pubblico, il Direttore d’orchestra ed i Coristi escono in punta dei piedi.