Corto circuito

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PAUL:

corto circuito

                                                                                                  di PIERO OLIVIERI


Prologo

La luce si spegne, durante il brusio del pubblico, ancora prima della musica iniziale, parte la campionatura sonora di una rapina. Si conclude con spari, sirene, la corsa di due uomini ed un telefono che squilla. Parte la musica iniziale, si alza il sipario la scena è al buio.

Luce spot sfuma in apertura su Nicolai. La musica sfuma in uscita.

Nicolai           Il mio nome è Nicolai, e questo è un fatto. Un fatto. E’ scritto sulla mia carta di identità. Questo è un punto di partenza. Questo è il mio compagno di avventure Paul (luce su Paul). Forse disavventure, perché la nostra vita è stata un continuo andirivieni dalle patrie galere. Non per colpa nostra, beninteso, ma perché il destino o le circostanze hanno voluto così. Come  siamo arrivati qui? Libero arbitrio, il dono di Dio, ci ha portati su questo pavimento. Ma forse è meglio che vi racconti tutto dall’inizio. Questa mattina ci trovavamo come al solito, pistole in pugno e passamontagna in testa, a prelevare la nostra paga settimanale nel negozio di turno. Questa volta era toccato al supermarket a north place. Era giorno di paga e in cassa avremmo trovato parecchi liquidi. L’imprevisto è sempre in agguato in una vita come questa, in tutte le vite. Ma nelle nostre è fatale. Non ci pensi. Sei consapevole del rischio ma te ne credi immune. Questa mattina, invece, ci siamo andati molto vicino. Siamo entrati come al solito, urlando a tutti di sdraiarsi a terra. Avrebbe dovuto essere tutto facile, ma quando mi volto lui è lì, con la sua divisa immacolata, la pistola che mi mostra la sua bocca.…Tutto è successo in un attimo, un mix di rumore metallico di otturatori che carrellano, bossoli che rimbalzano ovunque e  rimbombi secchi delle deflagrazioni. Anche se i flash che escono dalle canne quasi mi accecano riesco a vedere dove finiscono i miei colpi. Creano merletti rosso sangue sulla camicia candida della sua divisa.

Prima di cadere al suolo la sua pistola è rimasta con l’otturatore aperto. Questo significa che sono stati sparati tutti i colpi nel caricatore. In quella manciata di secondi durata una eternità la sua pistola ha sparato 12 colpi. E’ incredibile come cambia la percezione del tempo nel momento in cui rischi la vita. E’ come se il cervello iniziasse a snocciolare un decimo di secondo alla volta, come se non li volesse lasciar andar via. Siamo usciti da quel negozio a gambe levate ed abbiamo corso senza sosta, le mie gambe, il mio corpo rispondeva alla perfezione, non mi è nemmeno sopraggiunto l’affanno. E’ strano sentire il potere delle scariche di adrenalina nel cervello. Il mio nome è Nicolai, e questo è Paul, e siamo ancora vivi. (effetto chiusura, buio)

Scena

Uno stanzone di un edificio industriale pittosto decadente, muffa sulle pareti, crepe, un passa cavo di legno che funge da tavolino, casse di legno di varia grandezza. Sulla parete di fondo una porta centrale, un orologio che segna le sei, un calendario che segna venerdì 6 giugno. Sulla parete di sinistra una finestra dalla quale si vede il panorama  fatiscente di una zona indusrtiale. Sulla parete di destra attrezzi, un presa per il riciclo dell'aria. Importante sulla quarta parete, una porta immaginaria diametralmente opposta all'altra.


I ATTO

Su musica la porta si apre ed entrano Paul e Nicolai con aria chiaramente confusa. Nicolai inizia a passare in rassegna la stanza, Paul rimane sulla porta ed osserva con sconcerto ma con una punta di ironia.....

PAUL

Ehi Nic, ha detto simile. Ma questa stanza è identica all’altra....

NICOLAI

E chi se ne frega. Che differenza fa? Solo questo hai notato?

PAUL

Vieni a vedere. Guarda. ( guardando ripetutamente fuori e dentro la stanza). Ha detto simile e questa invece è identica all'altra. C’è una bella differenza tra identico e simile, non trovi? Chissà se anche di qua c’è una stanza uguale. (ride tentando di aprire l'altra porta sulla quarta parete (porta immaginaria sulla 4° parete), ma è chiusa)

NICOLAI

Hai notato che le stanze sono simili...

PAUL

Identiche non simili.

NICOLAI

D'accordo identiche. Ma cazzo, solo questo hai notato? Hanno già ripulito tutto. Non hanno lasciato nemmeno un bossolo.

PAUL

Quel Lived è un imbecille, ma per lui lavorano dei veri professionisti....

NICOLAI

Come diavolo hanno fatto in così poco tempo?

PAUL

Te l'ho detto, sono professionisti.

NICOLAI

Ma non hanno cambiato la data del calendario.

PAUL

Uhm... particolare interessante...

NICOLAI

Macabro direi. Stesso posto, stessa ora e direi anche stessa data. (indica calendario)

PAUL

Già, incredibile.... i casi della vita. Ieri noi eravamo di là e quei due sfigati di qua...

NICOLAI

E oggi siamo di qua noi.  (pausa)

PAUL

(riflette) Sì, ma noi per incassare.

NICOLAI

Secondo te chi erano quei due?

PAUL

Ma che cazzo ne so. Ma io dico, sei incredibile! Stai ancora pensando a quello che è successo ieri qui dentro, ma pensa alla grana!

NICOLAI

Non sto pensando a cosa è successo qui dentro ieri. Lo so benissimo cosa è successo. Mi sto chiedendo chi fossero quei due... e soprattutto perché.

PAUL

Chi fossero? Perché? Dove, quando, come... Ha ragione Lived, ti fai troppe domande... e farsi troppe domande a volte può anche essere pericoloso.

NICOLAI

Non farsele per niente… può essere più pericoloso.

PAUL

Senti, non credo che rischiamo nulla. Finora ci ha parato il culo e ci farà guadagnare un mucchio di soldi. Fra poco sarà qui con la grana, raccogliamo tutto e ce ne andiamo via il più lontano possibile.

NICOLAI

Posto esotico?

PAUL

Posto esotico esatto. Dove non ci resta che spendere 6 milioni di euro. Ma dico, li hai mai visti 6 milioni di euro?

NICOLAI

No, ed ancora non li ho visti. E finché non li avrò in mano ...

PAUL

Sei il solito sospettoso. Stai insinuando che vogliono fregarci? E perché dovrebbero farlo?

NICOLAI

Allora spiegami! Perché non hanno fatto tutto da soli e risparmiato 6 milioni di euro.

PAUL

Si chiama scambio di favori. E comunque non dimenticare che non avevamo scelta.

NICOLAI

Già, non avevamo scelta. (Rumore di macchinari fuori. Nicolai si avvicina alla finestra) Il panorama che si vede da qui è veramente uno schifo.

PAUL

Spesso dove ci sono i soldi c’è lo schifo, non lo sapevi ?

NICOLAI

E tu ci sguazzi bene vero?

PAUL

Senti chi parla. Negli ultimi tempi tutte le volte che ho usato questa (indicando la propria pistola)  c’eri tu al mio fianco, o sbaglio?

NICOLAI

Io sono sempre stato consapevole di quello che facevo.

PAUL

Uh! Già... la coscienza... dimenticavo, il povero Nic ha la coscienza! Ricorda che fra te e me non c’è nessuna differenza. E poi è ora che inizi a metterti in testa che quelli come noi sono necessari.

NICOLAI

A si? e a cosa?

PAUL

(con forte ironia) A cosa ? Prova a pensare ad un mondo senza gente come noi.  Un mondo fatto solo da "uomini di buona volontà", senza violenza, senza omicidi, soprusi, un mondo di fratellanza e amore..... cazzate! tutti ne parlano ma nessuno lo vuole.  Ci sarebbero improvvisamente milioni di divise disoccupate in mezzo alla strada, non si produrrebbero più sistemi di sicurezza, armi, porte blindate, interi settori e generazioni senza più uno straccio di lavoro. Senza parlare poi dei professionisti dell'anti-tutto.

NICOLAI

I professionisti di che?

PAUL

(con forte ironia)

Dell' anti-tutto.  Anticrimine, antimafia, antidroga, antirapina, antimuffa, antiacari... chi più ne ha più ne metta, senza quelli come noi che farebbero? Non avrebbero più senso di esistere, perderebbero tutto il loro potere, sarebbero niente nel niente. E' tutta una questione di ruoli: chi paga per far ammazzare, chi ammazza, chi si fa ammazzare, e chi fa finta di combattere tutto questa cazzata. Dammi retta, se non esistessimo ci inventerebbero, altrimenti qui crolla tutto il castello. (con ironica enfasi salendo su una sedia) Siamo noi le vere fondamenta di questa società !

NICOLAI

Dovresti mettere su un sindacato.

PAUL

E perché no? SAFP, sindacato autonomo figli di puttana. (ride) E' tutta una questione di ruoli Nic. Tu quale ruolo vuoi occupare?

NICOLAI

Toglimi una curiosità...

PAUL

Sì?

NICOLAI

Se qualcuno te lo chiedesse, Lived per esempio,... mi ammazzeresti?

PAUL

Se me lo chiedesse... certo che no. (pausa) Se invece mi pagasse...

NICOLAI

Già, che domanda idiota. Per te tutto ha un prezzo. Comunque se la cosa può farti piacere, io per te lo farei gratis!

PAUL

Sei un vero amico. Te ne sono grato, quando avrò deciso di staccare la pellicola ti terrò presente.

NICOLAI

Di staccare che?

PAUL

La pellicola. E’ una metafora Nic. La vita come la pellicola di un film.

NICOLAI

Ma perchè sto qui ad ascoltare le tua cazzate? (domanda retorica)

Entra Lived, con in una borsa. La poggia sul tavolo, la apre e ne estrae un giornaletto di Paperino. Si siede ed inizia a leggere. I due si guardano con aria interrogativa, poi Paul per attirare l'attenzione e rompere quel silenzio pieno che riempie la stanza....

PAUL

Complimenti per l’arredamento, sobrio e soprattutto vario (ride)

LIVED

Amo l'essenziale.

NICOLAI

E' scomparso tutto a tempo di record.

LIVED

Organizzazione.

NICOLAI

Ma non avete rimesso il calendario.

LIVED

Il tempo, lo spazio... tutto molto relativo.

NICOLAI

(ride di cuore) Abbiamo un novello Einstein. (continuando a ridere)

LIVED

E’ come la pellicola di un film.

PAUL

(strozza la rista in gola) Spione bastardo. (guardandosi intorno come per cercare un microfono)

LIVED

Basta far tornare indietro la pellicola, cambiare qualche fotogramma ed ecco un’altra storia... (ride)

NICOLAI

Anche se ci ha salvato il culo a me questo mette addosso il nervoso. Sbrighiamoci a fare quello che dobbiamo fare e andiamocene.

PAUL

È meglio

LIVED

(mentre legge il Topolino, ridendo) Incredibile... Nicolai ti piace Paperino

NICOLAI

Non me ne frega un cazzo di Paperino! Siamo qui per un motivo ben preciso. (minaccioso poggia il revolver sul passa cavo davanti agli occhi di Lived)

LIVED

Gliene capitano di tutti i colori.

Lived svuota la borsa versando una valanga di soldi sul tavolo. Paul si precipita a contarli.

PAUL

Ora sì che cominciamo a capirci, che ti dicevo.

NICOLAI

Contiamoli e andiamocene di qui.

LIVED

(mentre i due contano silenziosamente i soldi apparentemente ignorando Lived che inizia a parlare)

Uno potrebbe pensare che sia uno sfigato cronico. Sarà un secolo che passa da un’avventura all’altra, da una capo all'altro del mondo, gli succede di tutto e rimane sempre vivo. Un po’ come voi non credete? (guardando fuori la finestra) Non come queste povere piccole api operaie. Guardate come si danno da fare. Lavorano, lavorano, lavorano, poi suona la fine del turno, se ne tornano a casa, mangiano, dormono, forse fanno anche l'amore, l'indomani si alzano e tutto ricomincia come il giorno precedente, come quello successivo e così via. Fino a quando? E chi lo sa. Giorni fa è crollata una di quelle grosse impalcature di metallo laggiù, le vedete, ne ha schiacciate due di piccole api industriose. Almeno loro hanno saputo fino a quando. Invece Paperino no, gliene capitano di tutti i colori ma ne esce sempre vivo, certo con qualche acciacco, ma non crepa mai. La vita gli rimane appiccicata addosso come carta moschicida. (butta Paperino sul tavolo)

(Paul e Nicolai continuano a contare i soldi, continuando ad ignorarlo anche perchè non comprendono il suo strano discorso, quando improvvisamente dopo un attimo di pausa, come se niente fosse ....)

LIVED

Come credete sia la morte?

PAUL

Eh?

NICOLAI

In che senso?

LIVED

È una domanda semplice. Secondo voi cosa succede al momento della morte? Come avviene il trapasso? Come avverrà, se ci sarà, un giudizio? Più chiaro ora?

NICOLAI

Ma che razza di domanda è?

LIVED

Una domanda come un’altra. Sono sempre stato interessato alle opinioni della gente comune circa i grandi interrogativi della vita.

NICOLAI

Bè, visto che hai tanta curiosità su cosa pensa la gente comune, la accontento subito. Io non credo succeda un cazzo di particolare. Click, si spegne la luce, fine della storia, niente più.

(Lived riflette a lungo sulla risposta, poi improvvisamente...)

LIVED

Comodo.

NICOLAI

Cos’è comodo?

LIVED

Comodo credere che le sofferenze finiscano qui. Dopo la morte, click, buio, niente più, il nulla. Niente più dolore, né paura, né sofferenza. Comodo credere che sia così.

NICOLAI

Pensi come vuole.

LIVED

Tu sai cos’è il dolore, vero Nicolai?

NICOLAI

Sì certo. Mi sono fatto male spesso.

LIVED

Non parlo del dolore fisico. Parlo di quello qui dentro. (indica la pancia) Quando senti una morsa che ti stringe e non molla più.

NICOLAI

Non so di cosa parla.

LIVED

Oh, sì che lo sai. Come si chiamava tua sorella? Mariot. Quanti anni aveva? Otto vero? E tu? Solo 15...

NICOLAI

Stia zitto!

LIVED

Un’età complicata l’adolescenza, certo non è il momento più adatto per affrontare certi dolori, non si è totalmente formati, è possibile che si reagisca in modo impulsivo davanti alla morte, in modo imprevisto....

NICOLAI

Chiudi quella cazzo di bocca!

LIVED

E’ stato duro vedere spegnersi giorno dopo giorno la vita nei suoi occhi e non poter far niente. Che sofferenza. Servivano i soldi per le cure ma eravate soli, tu e tua madre. Come potevate trovarli?

NICOLAI

Ho detto sta’ zitto! (arrabiato e stordito perchè non comprende come fa Lived a conoscere quelle cose strattamente private)

LIVED

Poi arriva quel tipo, come si chiamava, Logan? Un lavoro facile facile al negozio di liquori. Bruciano bene i liquori vero? Cosa dicesti a tua madre? Ah sì, già... hai detto che erano i soldi di una colletta. E pensare che quella povera donna ci aveva  creduto sul serio alla solidarietà della gente. (ride)

NICOLAI

Stai zitto...

LIVED

E tu invece, hai creduto sul serio che bastasse questo per salvare la sua vita? E da lì è iniziata la tua sfavillante carriera: furti, rapine, estorsioni, fino a quando improvvisamente arriva l'apoteosi. Il primo omicidio... lo ricordi vero Nicolai?

NICOLAI

Adesso basta, figlio di puttana! Se dici solo un’altra parola...

LIVED

... l’anima mia sarà salvata?

NICOLAI

...ti faccio saltare quella cazzo di testa! Ne aggiungo un altro di omicidio sulla mia coscienza, giuro! Ti prego, dì solo un’altra parola... (Pogiando la canna della pistola sulla fronte di Lived)

LIVED

Credi davvero bastino le tue pene per giustificare i tuoi atti, Nicolai? (niente affatto spaventato alza il cane della pistola di Nicolai)

PAUL

(bloccando Nicolai) Ma che cazzo state facendo, siete impazziti? Calma Nic. Dammi questa pistola e calmati. Ma che ti frega di quello che dice questo pazzo furioso con manie suicide. Se lo ammazzi non ne usciamo vivi.

NICOLAI

Te lo avevo detto che mi mette il nervoso addosso, questo bastardo.

PAUL

Senti, pensa ai soldi, ad  uscire da qui vivi con 6 milioni di euro dentro un sacco e non con noi dentro un sacco. Ora li contiamo e ce ne andiamo alla svelta. Tu cerca di restare calmo ancora qualche minuto, d'accordo? solo qualche minuto.

LIVED

E tu, Paul, come credi sia la morte?

NICOLAI

(scatta) Eccolo che ricomincia!

PAUL

(bloccandolo di nuovo) Lascia stare, ora lo sistemo io, sta’ a vedere. Vuole sapere da me come sia la morte? (assumendo un attegiamento strafottente e sarcastico tipico del personaggio)

LIVED

Sì.

PAUL

Bene, allora, mi sembra di ricordare...

LIVED

Ti sembra di ricordare?

PAUL

Sì, io non ho avuto la fortuna di conoscere mia madre e mio padre, sono cresciuto in istituto e poi in vari carceri minorili... Insomma, all’istituto c’era un prete che parlava di un dio barbuto con tanti angioletti intorno che suonano le trombe, ed i morti escono dalla terra, e tutti quanti insieme...

NICOLAI

Quella è l’apocalisse, coglione.

PAUL

(gesto a Nicolai per azzittirlo, poi, rivolgendosi a Lived) Davvero?

LIVED

Si. Ne ho sentito parlare anch’io.

PAUL

Va bè, insomma, sarà una cosa così... su per giù...

LIVED

Su per giù? (ride) Interessante... E come credi di essere giudicato?

PAUL

Cosa?

LIVED

Come credi di essere giudicato. Dopo la morte, per esempio quanto pensi peserà quel poliziotto che avete ammazzato stamattina?

PAUL

Stamattina? Ieri mattina.

LIVED

Oh sì, ieri, oggi, ve l’ho detto che il tempo è...

PAUL

…relativo, sì sì, già, dimenticavo.

LIVED

Relativo.

PAUL

(A Nicolai) Te l’ho detto io che questo è tutto scemo, basta assecondarlo senza arrabbiarsi più di tanto.

LIVED

Allora?

PAUL

(iniziando a spazientirsi) Che vuole che le dica? Io credo che quel dio barbuto sia magnanimo....

LIVED

Davvero?

PAUL

(pausa, lo guarda intensamente, poi si alza e gli va incontro) Ma sì, certo, ne ho combinate tante in vita mia, ma c'è di peggio a questo mondo. Per esempio quelli che ammazzano la gente con i soldi e il potere perché non hanno le palle di farlo con le proprie mani.

LIVED

(gesto interrogativo per indicare sè stesso, molto teatrale)

PAUL

Finché c’è gente come te, figuriamoci se ha tempo di pensare a me, un po' di purgatorio e poi dio provvede... (uscendone con aria da sfotto)

LIVED

(Ride) Ad essere come lui quasi conviene. Vero Nicolai? Zampetta fra i guai... ha l’acqua alla gola e nemmeno se ne accorge.

PAUL

Attento a quello che dici. Stai oltrepassando il limite.

LIVED

E' il mio hobby oltrepassare i limiti. E con quelli come te mi diverto ancora di più. (a Nicolai)

NICOLAI

Io non mi sto divertendo affatto. (scatta prendendolo per il bavero)

PAUL

Io non lo fermo più.

LIVED

Va bene,va bene, scherzavo. (liberandosi dalla presa ed aggiustandosi la giacca)  Continuate anche a contare i vostri soldi. Se fossi io a dover giudicare chi muore farei in modo che questi non si accorga di esserlo...

NICOLAI

Interessante.

PAUL

Non vedevamo l’ora di saperlo.

LIVED

... li metterei davanti ad una scelta. Farei loro una proposta allettante ma moralmente disgustosa. Non sapendo di essere morti, farebbero la scelta che avrebbero fatto in vita, in sostanza si giudicherebbero da soli.

NICOLAI

Giudicarsi da soli...

PAUL

E bravo! Così  può salvarsi anche un bastardo come te, se nell’ultima scelta si ravvede. (ride vistosamente)

LIVED

Sì, è vero. Ma è più facile che un mancino diventi improvvisamente destro. O che un cammello passi attraverso la cruna di un ago....  

NICOLAI

E poi, che altro succede? (apparentemente con falso interesse)

LIVED

Se accettano la proposta entrano in un circolo infinito di dolore, una specie di corto circuito temporale che li intrappola in una situazione dalla quale non possono più uscire. Un loop infinito, una pellicola di sangue che proietta sempre le stesse sequenze e che gira, gira, gira per l’eternità... Ma sapete quale è la cosa più terribile?

PAUL

Perché c’è qualcosa di peggio che fare per l'eternità la stessa cosa?

LIVED

Farei in modo che si rendano conto di ciò che succede, non una follia inconsapevole, no! Arriva l’ultimo istante e loro sono perfettamente consapevoli di ciò che gli sta per capitare, il terrore e l’angoscia li soverchia... un solo istante che si ripete all'infinito. E così sia per sempre. Amen !

Geniale, non vi sembra? Lascerei fare tutto al “defunto”. Non dovrei perdere tempo a rivedere tutta la sua noiosissima vita. Così non sarò io il loro giudice.

NICOLAI

Ma cosa vuole farci credere, di essere Dio?

LIVED

Chi ha parlato di Lui? Se fossi Lui non avrei bisogno di certi sotterfugi. Mi deludi Nicolai.

NICOLAI

Chi sei allora?

LIVED

(porge un biglietto da visita) Guarda le cose da prospettive diverse. (esce)

NICOLAI

Lived. C’è scritto solo Lived.

PAUL

Bene. Ora ne sappiamo quanto prima.

NICOLAI

Andiamocene.

(Iniziano suoni di sirena, tipo quelle che segnalano il fine turno nei complessi industriali, mentre rimettono i soldi nel borsone, i due iniziano ad avere un dubbio sui loro volti, un dubbio che mano mano che i suoni della sirena si ripetono  diventa certezza e sul loro volto si dipinge il terrore)

NICOLAI

Paul...

PAUL

Sì?

NICOLAI

E' già successo tutto questo

PAUL

Ho paura di sì...

Paul cerca di afferrare la pistola  - Si spalanca la portaalle loro spalle  - Effetto chiusura. BUIO.

MUSICA Fine ATTO

II ATTO

Stessa scena, Paul è seduto su una cassa vicino alpassacavo ch fa da tavolo, e fa un solitario con le carte da gioco. Nicolai gira per la stanza nervoso, controllando ripetutamente il suo revolver.

NICOLAI

Sono due ore che aspettiamo.

PAUL

Sono solo 20 minuti.

NICOLAI

Sei sicuro che il posto è questo?

PAUL

Sì.

NICOLAI

Come hai detto che si chiama?

PAUL

Lived.

NICOLAI

Lived e basta?

PAUL

Sì, non ha aggiunto altro.

NICOLAI

Lo conoscevi?

PAUL

No, anche se “Lived” non mi giunge nuovo.

NICOLAI

E non ha detto altro?

PAUL

No. E vista la situazione non ho chiesto altro. Ha detto solo che qui siamo al sicuro, che è tutto di sua proprietà e che non verrà a cercarci nessuno.

Rumori fuori la finestra di macchinari, luce intermittente. Nicolai si avvicina alla finestra

NICOLAI

Chissà cosa produce questo mostro.

PAUL

Ah, non ne ho idea. Ma qualunque cosa produca, tutto quel ben di dio  deve far guadagnare un sacco di soldi.

NICOLAI

E’ questo che non mi convince.

PAUL

Cosa non ti convince?

NICOLAI

Perché uno con tanti soldi decide di aiutare due come noi?

PAUL

Spirito caritatevole.Vedrai, ci chiederà qualcosa in cambio.

NICOLAI

E a te non  preoccupa?

PAUL

Cosa volevi che facessi? Forse hai dimenticato che là fuori c’è una marea di poliziotti che ci cerca. Volevi che gli chiedessi codice fiscale e dichiarazione dei redditi?

NICOLAI

Beh... a me viene spontaneo farmi qualche domanda. Chiaro?

PAUL

Io le domande me le faccio solo se servono a qualcosa. E questo non è certo il caso. Nella nostra situazione dobbiamo solo prendere le occasioni al volo, senza pensarci troppo.

NICOLAI

E invece è proprio in questa situazione che bisogna farsi qualche domanda. Ora se non ti dispiace siediti, accendi per un attimo quel cervello primitivo e ascoltami. Questa mattina decidiamo di rapinare quel supermarket. Entriamo e urliamo a tutti di sdraiarsi a terra. Tutto sembra filare liscio, ma quando mi volto c’è la canna di una pistola puntata verso di me. Paul, cosa ci faceva quello sbirro lì?

PAUL

Non lo so. Faceva la spesa?

NICOLAI

Bene. Diciamo sia stato il caso.

PAUL

Naturale, il caso.

NICOLAI

Fortunatamente, non so come visto l’inferno che è scoppiato, lo sbirro rimane ucciso ma noi ne usciamo illesi, e scappiamo.

PAUL

Giusto.

NICOLAI

Giusto. Arriviamo in pochissimo tempo in quella che noi chiamiamo casa. Una topaia, in un posto isolato che solo noi conosciamo. O per lo meno questa è stata la mia illusione fino a stamattina. Ci sono solo vecchi mobili pieni di umidità e di muffa, e un vecchio telefono. Senza linea da anni. Non ha mai dato alcun segno di vita. Ma guarda caso – è il secondo per oggi - per la prima volta inizia a squillare. E tu rispondi, senza meravigliarti più di tanto. Rispondi! E dall’altra parte della linea c’è un fantomatico signor Lived. Paul, come diavolo ha fatto a far squillare quel telefono?

PAUL

Forse conosce qualcuno alla compagnia dei telefoni ed ha fatto attivare la linea. Cosa vuoi che ne sappia! Chiedilo a lui quando sarà qui.

NICOLAI

Ce n’è anche un’altra di spiegazione...

PAUL

Sì? E quale?

NICOLAI

Chi altro è in grado di far attivare una linea telefonica?

PAUL

Vuoi dire la polizia?

NICOLAI

(lo guarda con sorriso ironico per confermare)

PAUL

Non dire cazzate. La polizia sa dove ci troviamo ed invece di venirci a prendere ci telefona e ci dà un appuntamento qui. Poteva darcelo in qualche locale così ci offrivano anche da bere prima di arrestarci.

NICOLAI

Forse non vogliono arrestarci.

PAUL

No? E cosa vogliono allora?

NICOLAI

Abbiamo ammazzato un loro collega.

PAUL

Ammettiamo che questa assurdità sia vera, come hanno fatto gli sbirri a sapere pochi minuti dopo la rapina che gli autori eravamo noi e dove stavamo?

NICOLAI

Forse qualcuno ha parlato troppo e forse quel poliziotto non era lì per caso.

PAUL:

Cosa vuoi insinuare ?

NICOLAI:

Secondo te?

PAUL

Ora stai esagerando. Io mi sono fatto 5 anni di galera per non avere parlato, ed ora arriva uno stronzetto come te e ....

NICOLAI

Se io non sono stato, resta solo un’altra risposta. ( con scatto fulminio i due si puntano la pistola contro, al centro della scena diamentralmente opposti con la porta centrale fra i due)

PAUL

Prima di ammazzarci, cerchiamo di ragionare ancora un po'. A te piace tanto no? Se fosse stata una trappola come dici tu, perché ad aspettarci c’era solo un poliziotto? Ne avremmo trovati un centinaio uno sopra l’altro.

NICOLAI

(Scuote la testa)

La porta si apre improvvisamente e tutti e due puntano la pistola in quella direzione. Entra Lived con un giornaletto in mano. Alza le mani e lascia cadere il giornaletto

LIVED

Che bella accoglienza. Non mi aspettavo tutto questo entusiasmo.

PAUL

Tu chi sei?

LIVED

Chi volete che sia?

NICOLAI

Uno sbirro?

LIVED

Oh, assolutamente no! E’ un mestiere troppo impegnativo per la mia indole. Sono io che vi ho dato appuntamento qui. Sono Lived. Potreste abbassare quelle pistole così che io possa abbassare le mani? Sapete, ho problemi di circolazione, dopo un po' iniziano a formicolarmi. Non sono armato. Potete controllare.

Nicolai fa cenno a Paul di perquisire Lived.

NICOLAI

Credo che lei ci debba qualche spiegazione.

LIVED

Voi vi trovavate nei guai ed io vi ho offerto il mio aiuto.

NICOLAI

Perché?

LIVED

Per tutto c’è sempre un perché.

PAUL

Ed il mio amico sarebbe tanto curioso di saperlo.

LIVED

Ho bisogno che voi, in cambio, facciate qualcosa per me.

NICOLAI

Cosa?

LIVED

Prima di dirvi cosa, devo avere la vostra disponibilità.

NICOLAI

(Ride) Questa è bella. Vuole la nostra disponibilità senza sapere di cosa si tratta. Ci prende per idioti. E perché non chiederci direttamente di gettarci da quella finestra?

LIVED

Per carità! Non vi chiederei nulla di pericoloso per la vostra incolumità. (Sguardo perplesso tra Paul e Nicolai) Vi posso dire che è qualcosa che non tutti avrebbero il coraggio di fare, ma per due come voi... E poi sarete ricompensati molto bene.

PAUL

Quanto?

LIVED

Sei.

PAUL

Seimila?

LIVED

Sei milioni.

PAUL

Di Euro?

LIVED

Sei milioni di euro.

PAUL

Accetto.

NICOLAI

Ma che cazzo accetti se non sappiamo nemmeno di che si tratta. coglione!

LIVED

Vi lascio riflettere se volete. Ma fate in fretta.

PAUL

Me ne frego. Per sei milioni di euro faccio qualsiasi cosa.  Io accetto.

LIVED

Ricordate che là fuori ci sono un sacco di poliziotti in cerca degli assassini del loro collega.

PAUL

Hai afferrato  il messaggio? Se non accettiamo non solo perdiamo sei milioni, ma ce ne torniamo là fuori... e per noi non tira una bella aria.

NICOLAI

Io non mi fido.

PAUL

Ragiona! Non abbiamo alternative. Facciamo questo lavoretto, qualunque esso sia. Ci ha assicurato che non corriamo rischi. Ci prendiamo la grana e ce la filiamo via a spassarcela in qualche paese esotico. Allora? La finiamo per sempre con questa vita di merda.

NICOLAI

Non lo so. C’è qualcosa che non mi torna...

PAUL

Sono d'accordo con te, ce ne sono molte di cose che non tornano. Ma non abbiamo alternative, non ci resta che accettare, aspettare e vedere quello che succede. Per lo meno prendiamo tempo.

NICOLAI

Prendiamo tempo.

LIVED

Vado a prendere gli strumenti del mestiere. Quando torno spero di trovare anche lei, signor Nicolai. (esce)

Paul va dietro la porta per assicurarsi che Lived se ne sia andato.

PAUL

Finalmente! Sei milioni di euro. Tre per te e tre per me. Se vuoi i tuoi puoi donarli in beneficenza, così ti scarichi l'anima.

O altrimenti puoi aiutare la tua famiglia.... a proposito , ma tu ce l'hai una famiglia ?

NICOLAI

Fatti miei.

PAUL

Cavolo Nic, sei la persona più chiusa e permalosa che conosca. Sono tanti anni ormai che ci conosciamo e non so nulla di te. Potremmo ammazzare il tempo confessandoci come abbiamo iniziato questa vita di merda, visto che ormai stiamo per finirla per sempre..

NICOLAI

(sguardo a Paul)

PAUL

Io nemmeno me lo ricordo. Mi sembra di esserci nato dentro una galera. Sono cresciuto in un istituto. Mia madre e mio padre non li ho mai conosciuti. Ho sempre voluto pensare che lui fosse un ubriacone morto suicida e lei una puttana finita male. Il pensiero più comodo insomma. In verità non ho la più pallida idea di chi siano.

NICOLAI

E non hai mai avuta curiosità di sapere?

PAUL

No, non me ne frega niente di saperlo. Me la sono sempre cavata da solo, ed ho imparato presto a farlo a modo mio. Ed ora eccomi qua. E tu? Quand’è che ti sei messo nei guai la prima volta?

NICOLAI

Avevo 15 anni.

PAUL

(Ride) E che diavolo  hai combinato?

NICOLAI

Ho dato fuoco ad un negozio di liquori.

PAUL

Perché?

NICOLAI

Avevo bisogno di soldi.

PAUL

In genere quando si ha bisogno di soldi i negozi di liquori si rapinano, non gli si dà fuoco.

NICOLAI

E’ stato un lavoro su commissione.

PAUL

Un lavoro su commissione a 15 anni?

NICOLAI

Era il genere di lavori che Patrick Logan assegnava ai ragazzini come me. Era un servizio destinato ai commercianti tirati di manica. Chi non pagava raccoglieva cenere.

PAUL

E chi è Patrick Logan?

NICOLAI

Era il re del quartiere dove sono cresciuto, racket, spaccio, estorsione ed altra merda del genere.

PAUL

Era? Che fine ha fatto?

NICOLAI

Brutta fine. Un giorno è salito in auto, girato la chiave e.... puff... è stato l'ultimo gesto che ha fatto prima che i suoi pezzi si appiccicassero sui muri di tutto il quartiere.

PAUL

(ride) Ora sì che lo controlla bene il quartiere. Un pezzettino di qua, uno di là... E un ragazzino come te che se ne faceva di tanti soldi?

NICOLAI

Non erano tanti e non servivano a me.

PAUL

Ah no? E a chi?

NICOLAI

A mia sorella.

PAUL

Ma dai! Hai una sorella e non mi hai mai detto niente! Al tuo socio! E com’è? (sguardo minaccioso di Nicolai, cambiando tono ed usando un appellativo fuori luogo per il personaggio che crea la situazione ancora più comica) Carina?

NICOLAI

Non ti azzardare a nominarla nemmeno.

PAUL

Va bene, va bene lasciamo perdere.

NICOLAI

Non devi nominarla mai più! (urlando)

PAUL

Va bene, va bene, ho capito....

Entra  Lived con in mano la  borsa con le armi. Poggia la borsa sul tavolo.

LIVED

Vedo che ha deciso di restare signor Nicolai.

NICOLAI

Sì signor Lived. (con tono duro e perentorio con lo sguardo minaccioso su Paul)

LIVED

Questi sono gli strumenti del mestiere. (gettando una borsa pesante sul tavolo)

Paul la apre  e ne estrae fucili-mitragliatori.

PAUL

E con questi cosa dobbiamo ammazzare, una mandria di elefanti?

LIVED

Qui non si ammazza nessuno.

Paul e Nicolai si guardano stupiti

NICOLAI

Ah no?

LIVED

Si elimina il problema, si riduce la conflittualità, si rompe un contratto. Non si ammazza. Ci sono termini più puliti per dire le stesse cose, signor Paul.

PAUL

Se lo dice lei.

LIVED

Termini puliti per cose sporche. Questa è la prima lezione, “l’importanza della forma”, quando ci si avvicina ai vertici del potere è necessario usare termini puliti per cose sporche. Sono stato chiaro? La forma è importante, anche se poi la sostanza è la stessa. È chiaro?

PAUL

Chiarissimo.

NICOLAI

Quindi concludendo di cosa si tratta?

LIVED

Di rompere un contratto.  Altre domande?

NICOLAI

Direi proprio di si. (sempre più sapzientito)

LIVED

Vuole farmi altre domande signor Nicolai? Le domande sono il suo forte, vero? domande alle quali non è mai stato in grado di rispondere. Non ha importanza quanti sono signor Nicolai, voi due e il vostro equipaggiamento siete più che sufficienti, non lascio mai nulla al caso, fornisco sempre i mezzi adeguati all’impresa.

NICOLAI

Come faceva a sapere cosa volevo chiedere?

LIVED

Lei è piuttosto prevedibile signor Nicolai. I dettagli comunque vi verranno comunicati all’ultimo istante.

NICOLAI

Ci risiamo. Ancora misteri.

LIVED

Vi assicuro che è meglio così. E’ già stato tutto organizzato. A voi spetta solo un piccolo compito, fidatevi di me.

NICOLAI

E se rifiutassimo ora? (sguardo allarmato di Paul)

LIVED

Bene! Pace e patta, ve ne andrete da quella porta a mani vuote. Ma ora è piuttosto tardi, si renderebbe  necessario rompere il contratto.

NICOLAI

Cos’è, una minaccia?

LIVED

Oh no signori. Non prendetela come una questione personale. È il mondo degli affari. Solo il mondo degli affari (Esce)

NICOLAI

La cosa non mi piace.

PAUL

Il messaggio è stato chiaro.

NICOLAI

C’è qualcosa di oscuro, in quell’uomo.

PAUL

Per te sono tutti oscuri, e comunque, oscuro o no, con i soldi che ci ha offerto tutto diventa limpido per ciò che mi riguarda. Se vuoi puoi anche andartene. Io rimango. Anche perché  mi sembra che Lived sia stato abbastanza chiaro. Se rifiutiamo oltre a perdere 6 milioni ci facciamo anche ammazzare.

NICOLAI

Con quello in mano non sarà facile.

PAUL

Sei proprio un idiota. Non ti ammazzeranno oggi, lasceranno passare del tempo. (poggia mitra sul tavolo) Cosa farai, andrai a spasso con quello per tutta la vita? Stai tranquillo che uno così il conto te lo presenta prima o poi. Contro uno che ha da spendere 6 milioni di euro come se niente fosse non ci sono tane, grotte, o buchi dove tu possa andare a nasconderti, neanche all’inferno.

NICOLAI

Non hai capito che dobbiamo ammazzare qualcuno?

PAUL

E allora? Magari quelli che dobbiamo accoppare sono la feccia dell’umanità, non capita mica a tutti di seppellire feccia e guadagnarci anche sopra.

NICOLAI

Resta il fatto che stiamo per ammazzare della gente.

PAUL

Ma dico, sei scemo? Te ne sei accorto adesso? Un po' tardi per certe riflessioni non credi? Non mi sembra che sia la prima volta.

NICOLAI

Non è la stessa cosa. Fino ad ora l’omicidio è sempre stato un fatto collaterale, un imprevisto. Stavolta non è così. Non è più una faccenda collaterale. Stavolta è una scelta.

PAUL

Uccidere è sempre uccidere se ne fai un problema di coscienza. Non credo che quando sarai davanti a Dio potrai appellarti ad uno sconto di pena per mancanza di aggravanti. “Vostro celestiale onore il mio cliente ha ucciso solo per necessità, solo perché fra lui e il bottino c’era accidentalmente quel povero sfigato, è stata solo sfortuna....”.

NICOLAI

Piantala! pagliaccio... E comunque, per tua informazione, non credo in Dio.

PAUL

Non credi in Dio? Allora di che ti preoccupi?

E poi di questo sì che dovresti pentirti. Non credere in Dio. Dovresti invece. Ma sai quanta gente ha ammazzato in nome di Dio da quando abbiamo infestato questo pianeta? Uccidevano e poi rendevano grazie a Dio e pregavano in suo onore. Potresti fare altrettanto.

NICOLAI

Falla finita. Non credo affatto che esista alcun Dio ed anche se ne esistesse uno, non vedo una sola valida ragione per il quale debba pregarlo o fare qualunque cosa per lui.

PAUL

Bè, per esempio per il solo fatto di essere venuto al mondo.

NICOLAI

E a te sembra un valido motivo? Piuttosto sarebbe  un buon motivo per maledirlo.

PAUL

Il tuo solito pessimismo! Sei veramente straziante. Allora mettiamola così: dovresti perché questa mattina in quella sparatoria ci siamo salvati per miracolo, e grazie a quel poliziotto che abbiamo accoppato ora stiamo per  guadagnare sei milioni di euro. (accenna un motivetto rock fingendo di suonare una chitarra e canta: ) A volte la buona sorte segue strade contorte ... prima di bussare alle porte!

NICOLAI

Come avrà fatto a mancarci?

PAUL

Chi?

NICOLAI

Il poliziotto.

PAUL

(spazientito) Sarà stato strabico.

NICOLAI

Quando mi sono voltato aveva già preso la mira.

PAUL

Ma non ha premuto il grilletto per primo. Prendere la mira è semplice. (Fa finta di prendere la mira) E’  premere il grilletto che ci vuole fegato.

NICOLAI

No. per quello basta la paura.

PAUL

Si vede che non ne ha avuta abbastanza.

NICOLAI

In mezzo a quel casino ho visto perfettamente la sua pistola che cadeva a terra. L’otturatore era rimasto aperto.

PAUL

Vuoi farmi credere che prima di tirare le penne ha sparato tutti colpi? Ma dai! Se ha sparato lo avrà fatto di riflesso, chissà dove, o forse più semplicemente la pistola è rimasta con l'otturatore aperto perché si è inceppata! Comunque siano andata le cose noi siamo qui, vivi e vegeti e lui sotto terra.

Entra Lived

LIVED

Bene è giunto il momento.

NICOLAI

Ora si può sapere di cosa si tratta?

LIVED

Tra poco, udirete i 6 suoni della sirena del fine turno. Al sesto, non un attimo prima né uno dopo, aprite quella porta e sparate all'interno della stanza. Mi raccomando, non dovrete dargli il tempo di reagire. Subito dopo, non entrate né fate altro. Dovete solo richiudere immediatamente la porta. Tutto chiaro? Mi sembra semplicissimo.

PAUL

E i soldi?

LIVED

Li avrete domani.

PAUL

Domani? E perché non ora?

LIVED

Posso sembrare “imbecille” signor Paul, ma le assicuro che non lo sono. Se li avessi portati ora usereste quelle su di me e ve andreste con i soldi. Passerete la notte qui, al sicuro, mentre i miei di là ripuliranno tutto. Domani alla stessa ora ci vedremo di là e avrete i vostri soldi.

NICOLAI

Cosa c'è di là?

LIVED

Una stanza simile a questa.

NICOLAI:

Simile?

LIVED:

Simile. Un’ultima cosa... visto che siamo soci in affari, da oggi potremmo darci del tu. (i due si guardano ironici e non danno risposta) Bene! Ora devo andare di là ad intrattenere i nostri ospiti.

PAUL

E lei... tu, alle 6 in punto dove sarai?

LIVED

Io Paul? Sarò al sicuro. Io sono sempre al sicuro (esce)

PAUL

(con scherno rifacendogli il gesto davanti alla porta) Io sono sempre al sicuro.

NICOLAI

Avanti controlliamo se tutto è a posto.

Controllano le armi. Iniziano i suoni della sirena. I due si preparano per aprire la porta e sparare. Momento di alta tensione durante il conto dei suoni. Al sesto Paul colpisce con un calcio la porta immaginaria verso il pubblico. effetto  strobo rosso.  Spari. Buio.

Si riapre la scena come primo atto. stessa musica...

PAUL

Ehi Nic, ha detto simile. Ma questa stanza è identica all’altra....

NICOLAI

E chi se ne frega. Che differenza fa? Solo questo hai notato?

PAUL

Vieni a vedere. Guarda. Ha detto simile e questa invece è identica all'altra. C’è una bella differenza tra identico e simile, non trovi?

BUIO

Musica

Fine

Riferimenti autore

Piero Olivieri

Email: piero_olivieri@hotmail.com

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